COMUNE DI SCAFATI
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN
SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
Ente proponente il progetto:
COMUNE DI SCAFATI
Codice di accreditamento:
Albo e classe di iscrizione:
NZ02819
REGIONE CAMPANIA
III
CARATTERISTICHE PROGETTO
Titolo del progetto:
Noi siamo cultura
Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
SETTORE D – AREA 03 (VALORIZZAZIONE STORIE E CULTURE LOCALI)
Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con
riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei
destinatari e dei beneficiari del progetto:
Da tempo si parla di patrimonio culturale, ovvero dell’insieme di beni, che per particolare rilievo
storico culturale ed estetico sono di interesse pubblico e costituiscono la ricchezza di un luogo e
della relativa popolazione.
La definizione di patrimonio culturale è piuttosto recente ed è il punto di approdo terminologico,
sebbene non del tutto esauriente, di un lungo e laborioso cammino di carattere giuridicolegislativo. Il luogo di cui costituiscono ricchezza può essere un paese, una città, una nazione o
qualunque settore territoriale giuridicamente circoscritto. La ricchezza patrimoniale viene intese
anche facendo riferimento a ciò che un soggetto privato o Ente pubblico possiede, ma ha una
destinazione di friubilità pubblica, come accademie, Musei.
Con il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 recante il "Codice dei beni culturali e del
paesaggio" ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. si determina il patrimonio come il
valore economico attribuito ai beni che lo compongono, proprio in ragione della loro artisticità e
storicità. Il termine patrimonio indica, altresì, l’esistenza di una normativa che riguardi l’insieme
delle cose di valore: i cosiddetti beni culturali.
Tra tali beni rientrano il centro storico delle zone rurali e anche le tradizioni, la cultura di un paese. Le
problematiche legate alla riqualificazione e alla valorizzazione dei centri storici e della loro identità,
sono il presupposto per la ricerca di migliore “qualità di vita” e si concretizzano solamente se integrate
alla realtà culturale.
Bisogna cioè pensare al territorio come un cantiere/laboratorio, dove integrare testimonianze del
passato e innovazione socio-economica. Per fare ciò è necessario qualificare l’esistente e porlo in
sintonia con le aspettative attuali, attraverso la dimensione culturale della salvaguardia.
La tutela della cultura locale è legata anche al centro storico, inteso come cuore delle tradizioni locali,
che hanno bisogno, vivendo noi in una società frenetica e meno attenta all’ambiente culturale, sociale
e fisco , di una maggiore attenzione e cura, per tutelarne la loro esistenza ed il ricordo legato ad esse.
Tale importanza è stata compresa già nel 1961 a Gubbio, quando è stata introdotta l’Associazione
Nazionale Centri Storico-Artistici, il cui acronimo è ANCSA.Tra i suoi soci fondatori troviamo
Giovanni Astengo, V. Baldelli, M. Belardi, M. Benedetti, E. Caracciolo,ma anche i comuni italiani
di Ascoli Piceno, Bergamo, Erice, Ferrara, Genova, Gubbio, Perugia e Venezia; l'Ente Provinciale
per il Turismo di Perugia; l'Azienda Autonoma di Soggiorno Turistico di Gubbio e l'Istituto per le
Case Popolari della provincia di Perugia.
La principale finalità dell’Associazione è quella di promuovere iniziative culturali e operative per
sostenere le azioni delle amministrazioni pubbliche per la salvaguardia e la riqualificazione delle
strutture insediative esistenti. Tali attività si svolgono attraverso convegni, seminari pubblici,
redazione di linee guida, riconoscimenti attribuiti ai soggetti che si occupano di intervenire nei
centri storici, nonché attraverso le attività delle sezioni regionali e interregionali.
La presente proposta progettuale si inserisce nel contesto territoriale del Comune di Scafati (Sa) che
vanta di un vasto patrimonio culturale ed artistico, da tempo non valorizzato, ma in grado di permettere
alla città di porsi come polo turistico fortemente aggregante. La recente ristrutturazione dell’ex Real
Polverificio Borbonico e la successiva apertura al pubblico nel novembre 2010, rende ancor più
necessaria un’azione intensiva da parte dell’amministrazione comunale che intende investire su azioni
di valorizzazione di beni di natura storica, artistica e culturale.
Contesto territoriale e Analisi del bisogno
Scafati è il primo comune dell'agro nocerino sarnese per popolazione, la sua superficie pianeggiante è
ubicata alle pendici del Vesuvio ed è attraversata dal fiume Sarno, che, separa in due zone distinte il
popoloso centro urbano. Scafati occupa la parte più settentrionale della provincia di Salerno; è di fatto
è inglobata nella conurbazione napoletana, costituendo un unico agglomerato urbano
con Pompei e Castellammare di Stabia, entrambe in provincia di Napoli. Questa vicinanza con
l'immediato hinterland partenopeo la rende legata ad esso sia dal punto di vista urbanistico che
economico.
Il territorio di Scafati presenta una superficie di 19.90 Kmq con una popolazione di 50.911 abitanti
(01/01/2014 - Istat), la cui densità abitativa è di 2.558,96 ab./km². La comunità degli scafatesi, con un
indice di vecchiaia inferiore alla media, 82,6 nel 2013, è concentrata nel capoluogo comunale che è in
forte espansione edilizia (istat 2013).
L’andamento demografico della popolazione è in costante aumento, infatti dal 2001 al 2013 si è
passati dai 47.137 abitanti del 2001 ai 50.911 nel 2013, con un lieve calo tra il 2011-2012.
Grafico 1 – Andamento popolazione residente - Scafati
Fonte:Istat-eleborazione tuttitalia.it
Nella tabella successiva (tab.1) è rappresentata la distribuzione della popolazione per età nel 2013. I
giovani tra i 15 e 34 anni sono 13486 ovvero il 26,89% della popolazione totale.
Tab.1 Distribuzione della popolazione 2013 - Scafati
Età
Celibi Coniugati Vedovi Divorziati
/Nubili
/e
/e
/e
Maschi
Femmine
%
Totale
%
%
0-4
2.578
0
0
0
1.305 50,6%
1.273 49,4%
2.578
5,1%
5-9
2.860
0
0
0
1.450 50,7%
1.410 49,3%
2.860
5,7%
10-14
3.125
0
0
0
1.593 51,0%
1.532 49,0%
3.125
6,2%
15-19
3.219
6
0
0
1.638 50,8%
1.587 49,2%
3.225
6,4%
20-24
3.159
165
1
0
1.734 52,2%
1.591 47,8%
3.325
6,6%
25-29
2.584
846
4
0
1.666 48,5%
1.768 51,5%
3.434
6,8%
30-34
1.565
1.932
1
4
1.765 50,4%
1.737 49,6%
3.502
7,0%
35-39
996
2.827
8
24
1.887 48,9%
1.968 51,1%
3.855
7,7%
40-44
614
3.287
30
38
1.918 48,3%
2.051 51,7%
3.969
7,9%
45-49
467
3.426
62
51
1.914 47,8%
2.092 52,2%
4.006
8,0%
50-54
328
3.050
94
46
1.681 47,8%
1.837 52,2%
3.518
7,0%
55-59
197
2.580
159
47
1.418 47,5%
1.565 52,5%
2.983
5,9%
60-64
136
2.290
235
37
1.292 47,9%
1.406 52,1%
2.698
5,4%
65-69
102
1.784
295
28
1.070 48,4%
1.139 51,6%
2.209
4,4%
70-74
85
1.366
431
20
904 47,5%
998 52,5%
1.902
3,8%
75-79
70
816
486
10
622 45,0%
760 55,0%
1.382
2,8%
80-84
58
424
475
10
380 39,3%
587 60,7%
967
1,9%
85-89
23
132
310
2
155 33,2%
312 66,8%
467
0,9%
90-94
7
16
102
1
29 23,0%
97 77,0%
126
0,3%
95-99
1
2
13
0
3 18,8%
13 81,3%
16
0,0%
100+
0
0
3
0
1 33,3%
2 66,7%
3
0,0%
Totale 22.174
24.949
2.709
318
24.425 48,7%
25.725 51,3%
50.150
Fonte : istat. Rielaborazione tuttitalia.it
Sono presenti presso il comune 54 scuole pubbliche e private di cui 30 scuole dell’infanzia, 14 scuole
primarie, 3 scuole secondarie di primo grado e 7 scuole secondarie di secondo grado. I ragazzi iscritti
presso le scuole di vario ordine e grado risultano essere 9589 di cui 8.7% della popolazione scolastica
abbandona precocemente gli studi (ufficio dei servizi sociali del comune di Scafati in provincia di
Salerno). Inoltre, gli stranieri residenti presso il comune di scafati risultano essere il 3,7% della
popolazione residente (Istat-2013) con una percentuale maggiore di giovani (15-34 anni). E’
importante informare tutti i cittadini (in particolare i giovani che sono il futuro del comune di Scafati)
all’importanza dell’identità culturale, attraverso la conoscenza e la valorizzazione dei beni storici, delle
tradizioni culturali ed artistiche del territorio.
Scafati è collocata geograficamente in una posizione privilegiata, nell’immediate vicinanze dell’area
archeologica di Pompei e a ridosso della penisola sorrentina ed della costiera amalfitana, quindi in
grado di attirare forti flussi turistici locali, nazionali e internazionali. Nel 2013 le strutture ricettive a
Pompei hanno registrato un flusso di 197.423 turisti, e facile immaginarsi come questo rilevante
numero influenzi anche gli accessi a Scafati che grazie alla vicinanza territoriale diventa un punto di
appoggio e di passaggio per i turisti.
Nel territorio sono presenti particolari beni di interesse archeologico, storico, artistico, ambientale che
intere generazioni hanno dimenticato, limitandosi ad osservare dall’esterno e ignorando
completamente le possibilità che offrono.
L’Amministrazione Comunale di Scafati ha manifestato una particolare sensibilità nel partecipare
attivamente al processo di razionalizzazione, ottimizzazione e valorizzazione dei beni sul territorio, in
una visione organica di sviluppo del tessuto urbano.
Nel 2010 infatti è stato inaugurato l’ex Polverificio Borbonico un importante patrimonio storicoarchitettonico della città. L'ex Real polverificio Borbonico è un'antica struttura dove si analizzava la
polvere da sparo prima di passare nelle officine. Costruito nel 1851 la struttura è formata da una
imponente facciata, con all'interno la cappella di santa Barbara patrona degli artificieri, oggi
sconsacrata, è usata come auditorium. Il complesso monumentale è stato affidato in gestione
all’amministrazione comunale che si è resa disponibile a provvedere alle spese di gestione e di
manutenzione, ma soprattutto mettere in campo una programmazione di iniziative ed eventi culturali
ampia e diversificata, che va sostenuta e supportata.
Lo spazio situato nei locali al piano terra è stato dedicato all’ADI Campania (Associazione per il
Disegno Industriale) per l’esposizione di oggetti di design di qualità progettati o realizzati in Campania.
Il flusso di visitatori ad oggi registrato di una fascia d’età compresa tra i 14 e 30 anni è pari a 180 ossia
1,3% della popolazione considerata (14-30 anni), (report statistico dell’ex real- anno 2014).
Un altro importante servizio offerto dal comune di Scafati è l’accesso alla Biblioteca comunale istituita
nel 1979. Dal 2004 ha sede in via Galileo Galilei, n° 34, nel cuore del centro cittadino, nell'edificio
realizzato a tal fine su progetto dell'architetto Riccardo Dalisi; nella stessa struttura si trovano anche la
Sala Consiliare, l'Ufficio Cultura e l'Archivio storico comunale. Il 6 marzo 2010, la Biblioteca è stata
intitolata al concittadino Francesco Morlicchio (Scafati, 1836-1917), medico, politico, letterato, editoretipografo d'avanguardia, socio di accademie internazionali, studioso di agraria e di archeologia,
scrittore di racconti per l'infanzia in vernacolo. Fu eletto sindaco all'età di ventinove anni, portando
significativi cambiamenti nel modo di intendere la cosa pubblica, mostrando grande interesse per
l'istruzione e per l'urbanistica. "in un triennio trasformò la città di Scafati cominciando dalla pubblica
istruzione, convinto che la civiltà cominci dal sapere...fece riordinare l'archivio comunale e dotò la
biblioteca di molte opere atte a stimolare l'amore per la lettura e la conoscenza" .
La Biblioteca Francesco Morlicchio raccoglie, conserva e rende fruibile ai cittadini il proprio patrimonio
documentario per promuovere la lettura e favorire la diffusione di informazioni. A tale scopo si pone
come punto di riferimento per la ricerca, lo studio ed il prestito librario per tutte le fasce di età. La
biblioteca allestisce i suoi spazi per favorire un utilizzo diretto e amichevole dei suoi servizi e delle sue
raccolte. L'assenza di barriere architettoniche e l'ascensore utilizzabile anche dai portatori di handicap,
la rende accessibile a tutti. La sua superficie è di circa 1.000 mq, con impianto di climatizzazione
presente in tutti i piani.
La biblioteca nell’ultimo anno ha registrato 683 accessi, un numero sempre in aumento rispetto agli
anni precedenti. La biblioteca possiede un patrimonio di oltre 22.000 documenti (di cui 7.000 per
ragazzi) costituito da libri, quotidiani e riviste, audiolibri, video, cd rom, cd musicali, libri pop-up, utili per
la lettura, l'informazione, lo studio ed il tempo libero. Testimone dell'attualità e della contemporaneità, il
patrimonio di documenti è collocato a scaffale aperto, per la pronta e diretta disponibilità ad ogni tipo di
utenza e distribuito in varie sale poste su piani differenti. La dotazione comprende, inoltre, una
importante raccolta di libri d'Arte: monografie di artisti italiani e stranieri ed i volumi del "Corpus dei
disegni di Michelangelo" di Charles de Tolnay. Oltre al Fondo Cimmelli, donato alla Biblioteca nel 1995
e alle donazioni della giornalista Tini Marrone, la Biblioteca “Francesco Morlicchio” possiede molti doni
di Enti culturali e di privati cittadini.
Oltre al servizio lettura e prestiti la biblioteca offre anche momenti di formazione incontro per la
diffusione della cultura. Nel 2013 sono stati organizzati tre incontri:
giornata internazionale
sull’eliminazione delle violenze sulle donne; gli anni del liceo di Renato Caccioppoli; inaugurazione
sezione storia militare; nel 2014 gli incontri organizzati sono stati i seguenti: c’era una volta;
creativamente: gli adolescenti che si esprimono con la cultura, storia, musica disegni e canti; educare
all’intercultura: leggere le differenze. Tali eventi hanno registrato una media del 55% di presenze di
coloro che si erano iscritti agli incontri, in quanto si sono coinvolte varie realtà territoriali ( istituzioni
scolastiche, organismi profit e non profit)
La città di Scafati, ricca di tradizione e cultura locale, mantiene un forte legame con essa, lo testimonia
la cospicua partecipazione alla festa della Madonna dei Bagni, una festa tipicamente primaverile che
si consuma nei suoi rituali nelle masserie dove si canta e si danza a ritmo di "tammorra" e
"castagnette". La Festa della Madonna dei Bagni conserva oggi il suo fascino in ragione delle
esibizioni spontanee della gente che rimane protagonista autentica quando accompagnandosi con le
inseparabili "castagnette" si disinibisce e si esprime a lungo in una frenetica "tammurriata" collettiva.
La tammurriata è una forma di musica popolare che usa particolari strumenti. Un’altra grande forma di
musica popolare è "A Fronna e Limone" (fronda di limone). Quest'ultima è una particolare forma di
canto campano, eseguito a distesa e senza accompagnamento strumentale.
Il 7 novembre 1999 a Scafati è stata fondata una "Scuola della canzone napoletana" dedicata a
"Roberto Murolo - Città di Scafati", con una serata inaugurale tenuta presso “Villa Nunziante”, mostra il
forte impulso della città alla conservazione e diffusione della musica tradizionale.
Parte della tradizione sono anche i sapori locali, valorizzati con eventi di promozione come d esempio
la Kermesse enogastronomica che si svolge ogni anno e che vede una folta partecipazione.
Particolarmente valorizzata è anche l’arte contemporanea, attraverso opere di pittura, scultura e
fotografiche. La stessa gestione dell’ex polverificio borbonico e coadiuvata da uno dei maggiori
interpreti dell’arte contemporanea scafatese, Angelo Casciello, il quale contribuisce all’allestimento di
mostre e presentazioni di opere artistiche. Nei locali del vecchio magazzino, inoltre, sono state allestite
altre 2 mostre, la prima dedicata al restauro del sito, la seconda illustra l’idea progettuale di un parco
tematico dedicato alle tecnologie per l’ambiente da realizzare nel parco adiacente il Real Polverifico.
Molto spesso i beni culturali, soprattutto nel meridione, e in particolar modo nei centri minori come
Scafati, sono stati considerati erroneamente più un peso che una risorsa, a causa dei notevoli sforzi
finanziari necessari per il recupero, il restauro, la tutela e la successiva manutenzione, pertanto, viene
visto più come uno svantaggio che come risorsa e opportunità di sviluppo economico e occupazionale.
Opere di Angelo Casciello
Al patrimonio storico e architettonico della città, oltre il polverificio borbonico,appartengono:
- la villa romana di via della Resistenza,
- la villa comunale
- la chiesa della Madonna dei Bagni
- la Fonte salutare
che rappresentano fonte di attrazione turistica di gran lunga trascurati e poco valorizzati.
Inoltre, sul territorio operano alcune associazione impegnate in attività artistiche culturali e ricreative:
- Associazione Culturale Accademia
- Associazione Anema e Core
- Associazione Aglaia
- Associazione cultura e formazione
- Associazione socio-culturale R.Viviani
Tali realtà di cui non si hanno dati quantitativi significativi, rappresentano una valida risorsa per il
territorio locale ma poco coinvolta ai fini dell’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse culturali e storiche
nonché di quelle economiche e gestionali per un maggiore coinvolgimento della popolazione.
Le associazioni realizzano attività di recupero e valorizzazione della cultura popolare per un totale di 3
iniziative, organizzano percorsi per i luoghi della spiritualità, feste religiose e sagre legate alle tradizioni
popolari, all’enogastronomia della storia e delle tradizioni ma nonostante la risposta positiva da parte
della popolazione che si mostra aperta alla partecipazione, la capacità organizzativa e ancora poco
strutturata per ampliare il bacino di utenza.
Nella tabella che segue sono riportati i dati numerici per meglio sintetizzare il valore relativo alla
situazione di partenza:
INDICATORE
n. popolazione residente
n. di residenti di età compresa tra
14 e 30 anni
n. centri storici
n. centri architettonici
n. beni paesaggistici
n. di iniziative di valorizzazione
n. di attività turistiche e culturali
n. di partecipanti
(ex Real polverificio Borbonico)
VALORE RELATIVO ALLA
SITUAZIONE DI PARTENZA
50.911
13.486
3
2
1
3
3
180
FONTE DELLA RILEVAZIONE
Demo Istat (2013)
Servizi Comunali
c.s.
c.s.
c.s.
c.s.
c.s.
c.s.
ANALISI DEI BISOGNI
Nonostante gli sforzi operati dall’amministrazione comunale nel riqualificare il centro storico di
maggiore interesse, nel territorio permane ancora un’insufficiente valorizzazione del centro stprico e
della cultura locale e un limitato coinvolgimento della popolazione residente.
Il centro storico dimostra di avere una forte potenzialità nel diventare nuovo percorso turisticoculturale in grado di incrementare la competitività turistica e di agire positivamente sul rilancio
dell’economia locale e sullo sviluppo culturale e sociale.
La domanda culturale, notevolmente aumentata sul territorio, non permette di trascurare la grande
potenzialità rappresentata dalla decodifica del bisogno del territorio e dalla definizione di strategie di
intervento che rispondano in maniera adeguata alle nuove esigenze culturali.
Dall’analisi del bisogno emerge che:
- Il territorio possiede grandi risorse culturali ed archeologiche poco valorizzate;
- Si dedica poca attenzione alla pubblicizzazione del patrimonio culturale locale;
- I cittadini partecipano in minima parte ad eventi culturali, in quanto si rileva un basso flusso di
visitatori e quindi di coloro che conoscono l’importanza del patrimonio storico –culturale del
territorio di riferimento.
Offerta
Il comune di Scafati offre molti servizi legati al patrimonio culturale attraverso : :
- la villa romana di via della Resistenza,
- la villa comunale
- la chiesa della Madonna dei Bagni
- la Fonte salutare
- l'ex Real polverificio Borbonico.
Questi beni patrimoniali rappresentano una grande fonte di attrazione turistica , ma sono stati
trascurati, fatta eccezione per l’ex-Real polverificio Borbonico, e poco valorizzati.
Target del progetto
Destinatari diretti (target group): i destinatari diretti del progetto sono i 13486 cittadini con riferimento
alla fascia d’età 14-34 anni residenti sul territorio di Scafati tenendo conto dell’incidenza attuale dei
flussi turistici, aumentando del 60% della popolazione considerata attualmente coinvolta.
Destinatari indiretti: indirettamente, godrà dei benefici del progetto l’intera popolazione locale, in
particolare l’amministrazione locale, il sistema educativo e gli enti presenti sul territorio.
Obiettivi del progetto:
Obiettivo generale:
Il progetto vuole favorire la consapevolezza dell’identità culturale attraverso la conoscenza
e la valorizzazione dei beni storici, delle tradizioni culturali ed artistiche del territorio; Lo
scopo è quello di qualificare l’offerta di servizi informativi, con particolare riguardo alle
attività da realizzare all’interno dell’ex Real Polverificio Borbonico e della biblioteca
comunale.
Il progetto vuole sostenere azioni di conservazione, di salvaguardia e di tutela delle
testimonianze storiche locali, attraverso l’attuazione di studi, ricerche e progetti di
comunicazione ad alto contenuto culturale e che prevedono espressamente modalità di
dialogo con le nuove generazioni.
Obiettivi Specifici
Obiettivo specifico 1: Valorizzare il centro storico di Scafati attraverso una maggiore
informazione del patrimonio esistente.
Il progetto vuole aumentare la consapevolezza nei cittadini e nei turisti del considerevole
valore del patrimonio, il quale rappresenta una ricchezza inespressa del territorio. Maggiore
informazioni significa anche più partecipazione dei cittadini alle attività che il territorio
propone ma anche aumentare il flusso turistico che in questo momento vive Scafati solo
come un luogo di passaggio verso mete limitrofe.
Una maggiore partecipazione permetterà di tenere vivi quei luoghi che verrebbero
abbandonati e quelle tradizioni che diversamente andrebbero perse. Con questo progetto si
vuole rendere possibile la partecipare alla salvaguardia e tutela del patrimonio storicoculturale locale rendendo più appetibile la fruizione del territorio attualmente poco
conosciuto. L’idea che sta alla base del presente progetto è quella di coniugare l’interesse a
valorizzare e far conoscere, soprattutto ai giovani, non solo i beni monumentali ma anche le
tradizioni, gli usi e i costumi locali, puntando sulla promozione e informazione dei giovani
agli eventi e manifestazioni promossi dall’Ente.
Attraverso:
 Aumento del 60% della popolazione coinvolta tra i 14-30 anni
 Pubblicizzazione territoriale
 1000 mappe relative agli itinerari turistici e culturali
 5000 brochure con descrizione dei maggiori beni storici e culturali del territorio di
Scafati (monumenti,chiese,ville storiche)
 1 mostra sulla riqualificazione del polverificio Borbonico
 5000 brochure, 5000 volantini e 1000 locandine con descrizione delle tappe
fondamentali della riqualificazione del polverificio Borbonico
 1 info point
 2000 gadget
Obiettivo specifico 2: Incrementare l’offerta di iniziative di interesse artistico,
culturale e turistico
Le iniziative culturali sono momenti fondamentali per far vivere la città in maniera viva e
partecipata. Tutte le forme d’arte aiutano a raccontare il vissuto di un popolo, a condividere
emozioni e rappre4sentano la storia di una civiltà.
Il comune di Scafati ha da diversi anni intrapreso il restauro del Polverificio e l’apertura della
biblioteca al pubblico, tutto questo può essere ancor più valorizzato incrementando l’offerta
di attività di laboratori, mostre, incontri con artisti.
Attraverso:
 performance teatrali, musicali e rassegne cinematografiche una volta al mese
 5000 brochure, 5000 volantini e 1000 locandine con la descrizione delle iniziative e
del calendario delle performance artistiche culturali
 Percorsi turistici 1 volta ogni 2 mesi
 500 manifesti con descrizione dei luoghi turistici da visitare
 4 feste legate alla tradizione popolare durante
 1 caffè letterario




Slow Food times 1 volta al mese
Laboratorio di cucina locale 1 volta al mese
Momenti di degustazione durante particolari periodi dell’anno
Incontri letterari e musicali 1 volta al mese
I risultati attesi, strettamente connessi agli obiettivi individuati, sono i seguenti:
- aumento del senso di appartenenza e di impegno sociale nella popolazione residente e
in particolare modo nei giovani maggiormente coinvolti nelle azioni di implementazione
del progetto;
- consolidamento e gestione integrata delle informazioni inerenti il patrimonio storico,
artistico, ambientale e culturale;
- rispetto per le storie, tradizioni usi e costumi degl’altri.
Indicatori di risultato
INDICATORE
VALORE RELATIVO
ALLA SITUAZIONE DI
PARTENZA
VALORE RELATIVO LA
SITUAZIONE DI ARRIVO
n. di residenti di età compresa
tra 14 e 30 anni
n. di iniziative di valorizzazione
n. di attività turistiche e culturali
n. di partecipanti
18.547
+60%
3
3
180
+3
+3
+ 60%
Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste
dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le
risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:
8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
Obiettivo specifico 1: Valorizzare il centro storico di Scafati e della cultura locale
attraverso una maggiore informazione del patrimonio esistente.
Azione: A Conoscere, tutelare e valorizzare la cultura locale
Attività A 1: informazione e formazione sui beni storici e culturali presenti sul territorio
 raccolta e catalogazione materiali informativi esistenti;
 eventuale aggiornamento contenuti (informazioni utili, indicazione di fonti di
approfondimento online, inserimento fotografie);
 creazione mappe relative agli itinerari turistici e culturali e stampa delle stesse;
 progettazione e realizzazione di stampa brochure e/o opuscoli;
 rassegna stampa e aggiornamento sito web istituzionale dedicato al turismo;
 distribuzione materiale informativo cartaceo presso centri di interesse locali e
limitrofi (scuole, centri di aggregazione,centri turistici, chiese, ecc.)
Attività A 2: Polverificio Borbonico tra storia e progetto:


raccolta materiale fotografico, video, audio e testimonianze sull’attività di
riqualificazione effettuata del polverificio
raccolta interviste alla cittadinanza sul prima e il dopo la riqualificazione









selezione documentazione delle fasi evolutive di riqualificazione del Real
Polverificio
raccolta del materiale relativo alle attività, mostre, eventi realizzati nel Polverificio
progettazione e realizzazione di stampa brochure e/o opuscoli, volantini e 1000
locandine
comunicato stampa per la realizzazione di una mostra
scelta dei locali adeguati nel polverificio
distribuzione materiale informativo cartaceo presso centri di interesse locali e
limitrofi (scuole, centri di aggregazione,centri turistici, chiese, ecc.)
ricerca eventuali sponsor per la realizzazione di 2000 gadget
allestimento di un Info Point all’interno dei locali del Polverificio
allestimento mostra fotografica
Attività A 3: La biblioteca, custode della storia.




Raccolta di tutti i libri che trattano di storia e cultura locale
Creare un catalogo con il relativo materiale
Creare una sezione di esposizione consultabile
Programmare incontri di reading
Attività A 4: divulgazione delle informazioni





Creare una sezione dedicata alla storia e cultura locale sul sito internet del comune
Divulgare le informazioni attraverso i social
Strutturare un servizio di sms per informare i giovani sugli eventi programmati a
Scafati.
Programmare degli incontri per mostrare i programmi delle attività
Organizzazione di seminari tematici
Obiettivo specifico 2: Incrementare l’offerta di iniziative di interesse artistico,
culturale e turistico
Azione B: arte turismo cultura
Attività B 1: Luoghi d’arte
 contatti con i responsabili delle attività
 coinvolgimento delle associazioni culturali territoriali
 contatto con le scuole del territorio
 coinvolgimento dei giovani tra i 14-30 anni
 selezione del programma da realizzare
 pianificazione e calendarizzazione delle performance teatrali, musicali e rassegne
cinematografiche
 realizzazione di performance teatrali, musicali, rassegne cinematografiche
 scelta dei materiali informativi
 progettazione realizzazione di materiali informativi 5000 brochure e/o opuscoli,
5000 volantini e 1000 locandine
 allestimento di un info point per la divulgazione di informazioni
 pianificazione, organizzazione e realizzazione di percorsi turistici locali 1 volta ogni
due mesi
 progettazione e divulgazione di 500 manifesti con descrizione dei luoghi turistici da
visitare
 progettazione e attuazione di 4 feste legate alla tradizione popolare
Attività B 2: caffè letterario
 scelta dei locali adeguati alle attività
 raccolta bibliografica
 catalogazione e gestione archivio testi
 predisposizione di schede “consultazioni libri”
 allestimento di spazi a tema con degustazioni locali
 programmazione e realizzazione di “Slow Food Times” per la promozione del cibo





locale
raccogliere tutte le ricette antiche e tipiche locali attraverso una ricerca accurata
organizzare di laboratori di cucina
realizzazione di piatti e pietanze
realizzare cene o pranzi di degustazione durante particolari periodi dell’anno
organizzazione di serate per incontri letterari e musicali
Attività B3: cineforum





scelta dei locali adeguati alle attività
programmazione dei film
divulgazione e condivisione del programma
incontri mensili per la proiezione
gestione dibattito a seguito della proiezione
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
Obiettivo specifico 1: Valorizzare il centro storico di Scafati e della cultura locale
attraverso una maggiore informazione del patrimonio esistente
Azione: A conoscenza tutela e valorizzazione
Attività A 1: informazione e formazione sui beni storici e culturali presenti sul territorio
 supporto nella raccolta e catalogazione di materiali informativi esistenti;
 collaborare all’aggiornamento dei contenuti sulle informazione turistiche
 contribuire alla creazione di mappe per itinerari turistici e culturali e provvedere alla
relativa stampa;
 sostegno alla progettazione e alla realizzazione di opuscoli;
 supportare l’addetto all’organizzazione della rassegna stampa
 supportare l’esperto per l’aggiornamento sito web istituzionale dedicato al turismo;
 contribuire alla distribuzione di materiale informativo
Attività A 2: Polverificio Borbonico tra storia e progetto:










supportare la fase di raccolta materiale fotografico, video, audio e testimonianze
sull’attività di riqualificazione effettuata del polverificio
contribuire alla raccolta interviste alla cittadinanza sul prima e il dopo la
riqualificazione
selezionare la documentazione delle fasi evolutive di riqualificazione del Real
Polverificio
sostegno alla progettazione e alla realizzazione di opuscoli e locandine
collaborare alla stesura e alla diffusione del comunicato stampa per una mostra
supporto nella fase di scelta dei locali adeguati nel polverificio
distribuzione materiale informativo cartaceo presso centri di interesse locali e
limitrofi (scuole, centri di aggregazione,centri turistici, chiese, ecc.)
collaborare alla ricerca di eventuali sponsor per la realizzazione di 2000 gadget
organizzare logisticamente e strumentalmente Info Point all’interno dei locali del
Polverificio
organizzare logisticamente e strumentalmente allestimento mostra con 12 pannelli
Attività A 3: La biblioteca, custode della storia.




Supporto nelle attività di catalogazione
Supporto nella disposizione dei libri nella sezione creata
Collaborare nell’organizzazione dei reading group
Supporto nella creazione del materiale grafico
Attività A 4: divulgazione delle informazioni

Supporto al grafico per la creazione del materiale di comunicazione



Collaborare nella gestione dei social network
Affiancare il tecnico informatico per l’aggiornamento del sito
Sostegno nell’organizzazione degli incontri di presentazione attività
Obiettivo specifico 2: Incrementare l’offerta di iniziative di interesse artistico,
culturale e turistico
Azione B: arte turismo cultura
Attività B 1: Luoghi d’arte
 partecipare alle attività di coinvolgimento delle associazioni culturali territoriali
 collaborare nella fase di coinvolgimento scuole e dei giovani del territorio
 contribuire alla selezione del programma da realizzare
 supportare la pianificazione e calendarizzazione delle performance teatrali, musicali
e rassegne cinematografiche
 organizzare logisticamente e strumentalmente realizzazione di performance teatrali,
musicali, rassegne cinematografiche
 supportare l’esperto nella scelta dei materiali informativi
 sostegno alla progettazione e alla realizzazione di opuscoli e locandine
 collaborare per l’organizzazione logistica e strumentale dell’ Info Point per la
divulgazione di informazioni
 contribuire alla fase di pianificazione, organizzazione e realizzazione di percorsi
turistici locali
 provvedere alla realizzazione di manifesti con descrizione dei luoghi turistici da
visitare
 cooperare alla progettazione e attuazione di feste legate alla tradizione popolare
Attività B 2: caffè letterario
 supportare la fase della scelta dei locali adeguati alle attività e della raccolta
bibliografica
 contribuire alla catalogazione e alla gestione archivio testi
 aiuto nella predisposizione di schede “consultazioni libri”
 organizzarne logistica e strumentale degli spazi a tema con degustazioni locali
 supportare l’esperto alla programmazione e realizzazione di “Slow Food Times” per
la promozione del cibo locale
 raccogliere tutte le ricette antiche e tipiche locali attraverso una ricerca accurata
 partecipare all’organizzare di laboratori di cucina
 raccogliere tutte le ricette antiche e tipiche locali attraverso una ricerca accurata
 supporto nei momenti della preparare piatti e pietanze realizzazione di piatti e
pietanze
 collaborare nell’organizzazione operativa di cene o pranzi di degustazione durante
particolari periodi dell’anno
 partecipare alla pianificazione e all’organizzazione di serate per incontri letterari e
musicali
Attività B3: cineforum
 Supporto nella gestione delle attività per la programmazione del cineforum
 Collaborare nella preparazione della sala
 Supporto nella gestione del dibattito
Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
20
Numero posti con vitto e alloggio:
0
Numero posti senza vitto e alloggio:
20
Numero posti con solo vitto:
0
Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
30
Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
5
Criteri e modalità di selezione dei volontari:
Sistema Certificato UNI EN ISO 9001:2008
Cert. N. LRC 0261550
Di seguito si riporta uno estratto del ‘Sistema di Reclutamento e Selezione’ adeguato
al 31 luglio 2009 e approvato dall’UNSC con det. n° 91 in data I Febbraio 2010 cui per
ogni eventuale approfondimento si rimanda alla consultazione sul sito
www.amesci.org
CONVOCAZIONE
La convocazione avviene attraverso il sito internet dell’ente con pagina dedicata
contenente il calendario dei colloqui nonché il materiale utile per gli stessi (bando
integrale; progetto; procedure selettive, etc.);
Presso le sedi territoriali di AMESCI è attivato un front office finalizzato alle
informazioni specifiche ed alla consegna di modulistica, anche attraverso servizio
telefonico e telematico.
SELEZIONE
Controllo e verifica formale dei documenti;
Esame delle domande e valutazione dei titoli con le modalità di seguito indicate e con i
seguenti criteri di selezione che valorizzano in generale:
le esperienze di volontariato;
le esperienze di crescita formative
le capacità relazionali;
l’interesse del candidato.
Valutazione dei titoli massimo 50 punti
Precedenti esperienze
MAX 30 PUNTI
Titoli di studio, esperienze aggiuntive e altre conoscenze
MAX 20 PUNTI
Precedenti esperienze massimo 30 punti
Periodo massimo valutabile per singola esperienza: 12 mesi.
Precedenti esperienze c/o enti che realizzano il progetto
Coefficiente 1,00 (mese o frazione di mese superiore o uguale a 15 gg.)
Precedenti esperienze nello stesso settore del progetto c/o enti diversi da quello
che realizza il progetto
Coefficiente 0,75 (mese o frazione di mese superiore o uguale a 15 gg)
MAX 12 PUNTI
MAX 9 PUNTI
Precedenti esperienze in un settore diverso c/o ente che realizza il progetto
Coefficiente 0,50 (mese o frazione di mese superiore o uguale a 15 gg.)
MAX 6 PUNTI
Precedenti esperienze in settori analoghi c/o enti diversi da quello che realizza il
progetto
Coefficiente 0,25 (mese o frazione di mese superiore o uguale a 15 gg.)
MAX 3 PUNTI
Titolo di studio massimo 8 punti (si valuta solo il titolo più elevato)
Laurea (vecchio ordinamento oppure 3+2)
Laurea triennale
Diploma scuola superiore
Frequenza scuola media Superiore
8 PUNTI
7 PUNTI
6 PUNTI
FINO A 4 PUNTI
(1 PUNTO PER OGNI ANNO CONCLUSO)
Titoli professionali massimo 4 punti (si valuta solo il titolo più elevato)
I titoli professionali sono quelli rilasciati da Enti pubblici o Enti di formazione professionale
accreditati presso le Regioni
Titolo completo
Non terminato
4 PUNTI
2 PUNTI
Esperienze aggiuntive a quelle valutate massimo 4 punti (si valuta solo il titolo più elevato)
(per esempio: stage lavorativo, animatore di villaggi turistici, attività di assistenza ai bambini
durante il periodo estivo, etc.)
Di durata superiore a 12 mesi
Di durata inferiore a 12 mesi
4 PUNTI
2 PUNTI
Altre conoscenze massimo 4 punti (si valuta 1 punto per ogni titolo, sino ad un massimo di
4) - per esempio: specializzazioni universitarie, master, conoscenza di una lingua straniera,
informatica, musica, teatro, pittura, ecc…).
Attestati o autocertificati
1 PUNTO
I candidati effettueranno, secondo apposito calendario pubblicato sul sito web
dell’ente, un colloquio approfondito su: servizio civile, progetto e curriculum personale
(con particolare riguardo alle precedenti esperienze di volontariato e lavorative nel
settore specifico del progetto e non), al fine di avere un quadro completo e
complessivo del profilo del candidato, delle sue potenzialità, delle sue qualità e delle
sua attitudini, oltre ad una breve autopresentazione da parte del candidato.
COLLOQUIO
MAX 60 PUNTI
Il colloquio consiste in una serie di 10 domande, ognuna con punteggio da 0 a 60, riportate
sul sito www.amesci.org
La somma di tutti i punteggio assegnati al set di domande diviso il numero delle domande dà come esito il
punteggio finale del colloquio.
L’idoneità a partecipare al progetto di servizio civile nazionale viene raggiunta
con un minimo di 36 PUNTI al colloquio
La fase di selezione è costantemente verificata da un Garante nominato dal
responsabile del Servizio Civile Nazionale;
REDAZIONE E PUBBLICAZIONE DELLA GRADUATORIA FINALE
Al termine delle selezioni si procederà alla pubblicazione on-line della graduatoria.
Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla
legge 6 marzo 2001, n. 64:
Cultura media; buone conoscenze informatiche; buone capacità relazionali.
E’ titolo di maggior gradimento:
- diploma di scuola media superiore;
- pregressa esperienza nel settore specifico del progetto;
- pregressa esperienza presso organizzazioni di volontariato;
- buona conoscenza di una lingua straniera;
- spiccata disposizione alle relazioni interpersonali e di gruppo
- capacità relazionali e dialogiche
- studi universitari attinenti.
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
Eventuali crediti formativi riconosciuti:
NO
Eventuali tirocini riconosciuti :
NO
Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili
e validi ai fini del curriculum vitae:
Durante l’espletamento del servizio, i volontari che parteciperanno alla realizzazione di
questo progetto acquisiranno le seguenti competenze utili alla propria crescita
professionale:
 competenze tecniche (specifiche dell’esperienza vissuta nel progetto,
acquisite in particolare attraverso il learning by doing accanto agli Olp e al
personale professionale): beni presenti sul territorio, redazione di contenuti del
materiale divulgativi, creazione di nuovi contenuti e/o modifica contenuti
presenti su sito, organizzazione comunicati stampa, attività laboratoriali,
realizzazione di percorsi turistici locali
 competenze cognitive (funzionali ad una maggiore efficienza lavorativa e
organizzativa): capacità di analisi, ampliamento delle conoscenze, capacità
decisionale e di iniziativa nella soluzione dei problemi (problem solving);
 competenze sociali e di sviluppo (utili alla promozione dell’organizzazione
che realizza il progetto ma anche di se stessi): capacità nella ricerca di relazioni
sinergiche e propositive, creazione di reti di rapporti all’esterno, lavoro
all’interno di un gruppo, capacità di mirare e mantenere gli obiettivi con una
buona dose di creatività;
 competenze dinamiche (importanti per muoversi verso il miglioramento e
l’accrescimento della propria professionalità): competitività come forza di
stimolo al saper fare di più e meglio, gestione e valorizzazione del tempo di
lavoro, ottimizzazione delle proprie risorse.
Formazione generale dei volontari
Sede di realizzazione:
Sede di realizzazione del progetto e/o sede territoriale Amesci
Modalità di attuazione:
In proprio, presso le sedi indicate al precedente punto 29, con formatori Amesci.
Amesci si riserva di avvalersi di esperti, secondo quanto contemplato dal paragrafo 2 delle
“Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale”.
Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Sistema Certificato UNI EN ISO 9001:2008 Cert. N. LRC 0261550
Amesci sostiene la necessità di mettere in campo, sul piano metodologico, risorse formative
centrate sull’attivazione dei volontari, in grado di assicurare loro una corresponsabilità nelle
modalità e nelle forme del proprio apprendimento, all’interno di ambienti e approcci didattici
volti appunto a fare leva sul personale contributo di ogni volontario.
La nostra idea è quella di una formazione blended, che alterni i differenti setting formativi
messi a disposizione nelle “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio
civile nazionale”.
Nello specifico si utilizzerà:
 formazione in aula, eventualmente avvalendosi di esperti delle varie
materie trattate per 13 ore complessive;
 formazione dinamica in role playing, outdoor training, wrap around su: team
building, team work, problem solving, comunicazione attiva e per le attività
collaborative per 18 ore complessive;
 e-learning per 14 ore complessive.
Contenuti della formazione:
La formazione generale prevista per il progetto si articola nei seguenti moduli:
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A come Amesci: La presentazione dell’associazione
Valori e identità del SCN
Dall'obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: La storia dell'obiezione di
coscienza e l'itinerario storico che ha portato alla istituzione del Servizio Civile.
Approfondimento su Don Lorenzo Milani.
Adempimento del dovere di difesa della patria: L'adempimento del dovere di difesa
della patria è un dettato costituzionale e riguarda tutti i cittadini senza distinzioni di
sesso, età, reddito, idee e religione. Si spiega come è stato interpretato e come si è
evoluto nel corso della storia della nostra Repubblica.
La difesa civile non armata e non violenta:
Il concetto di difesa civile non
armata e non violenta ha una lunga storia e una grande diffusione, come si è
sviluppato e quale è la situazione attuale in Italia.
Normativa vigente e carta di impegno etico del SCN: Le norme che governano il
Servizio Civile. Si mira alla comprensione del contesto in cui si è sviluppato e
funziona il Servizio Civile, oltre a fornire ai volontari una base per il rapporto con
l’ente.
Formazione civica e forme di cittadinanza: Diventare cittadini consapevoli, attivi e
solidali con i meno fortunati è uno degli obiettivi che si pone il Servizio Civile, è
opportuno quindi per ogni volontario conoscere i fondamenti giuridici della
cittadinanza e della convivenza, non solo per quanto riguarda il nostro paese, ma
anche per quanto riguarda l'Unione Europea. Per Amesci, il Servizio Civile è anche
educazione alla legalità. Importante per conoscere le origini e la storia della
criminalità organizzata e delle mafie in generale, per riconoscere i protagonisti della
lotta contro questi fenomeni e sapere come la partecipazione e la cittadinanza
attiva siano un modo concreto di combattere la criminalità.
Servizio civile, associazionismo e volontariato:Tre parole chiave dell’impegno dei
ragazzi e delle ragazze in SCN. Si chiariscono rapporti e dimensioni delle realtà
illustrate.
Elementi di protezione civile: Conoscere come funziona ed è strutturato il Servizio
Nazionale di Protezione Civile non è semplicemente una formalità per il volontario
SCN, c'è un forte collegamento tra l'impegno, la responsabilità, il senso di
cittadinanza e di difesa della patria richieste volontario (ma
anche
ad
ogni
cittadino) e il fatto di sapere quali comportamenti tenere in caso di emergenza. Le
leggi istitutive della protezione Civile e i regolamenti che governano il rapporto tra la
protezione civile ed il volontariato.
L’organizzazione del servizio civile e le sue figure
Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale (DPCM 4
febbraio 2009 e successive modifiche)
La rappresentanza dei volontari in Servizio Civile Nazionale
Lavoro per progetti: Si chiarisce cosa si intende con la definizione "lavoro per
progetti", attraverso un percorso che parte dal setting formativo del progetto di
Servizio civile per giungere all’identificazione e al trasferimento del concetto di
meta competenze
Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti
Durata:
45 ore (Tutte le ore di formazione generale saranno erogate entro il 180° dall’avvio del
progetto)
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
Sede di realizzazione:
Sede di realizzazione del progetto e/o sede territoriale Amesci
Modalità di attuazione:
In proprio, presso l’ente con formatori propri o messi a disposizione da Amesci
Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Sistema Certificato UNI EN ISO 9001:2008 Cert. N. LRC 0261550
L’impianto metodologico è, anche nel caso del corso di formazione specifica, “blended”.
Come già esplicitato al punto 32, per formazione blended Amesci intende una modalità
“mista” di allestimento didattico: parte delle attività vengono svolte in presenza, parte a
distanza all’interno di un ambiente dedicato (le cosiddette piattaforme), con entrambi i
momenti funzionali al perseguimento di obiettivi formativi coerenti con la più generale
impostazione costruttivista.
Nella nostra formazione blended riteniamo centrale la riconfigurazione del ruolo e della
responsabilità del docente: la natura comunicativa dell’allestimento didattico, garantita
dall’intervento di costruzione del patto formativo in presenza, dai thread del forum, dalle
sessioni in chat, dallo scambio di risorse ipermediali e di materiali didattici, dagli
approfondimenti in gruppo in aula, favorisce una relazionalità più orizzontale, tra pari,
rispetto alla tradizionale relazione verticale tra docente e allievo.
Il docente non si colloca più al centro dell’azione di insegnamento, ma ai bordi del
processo di apprendimento, in cui l’attore principale diventa la comunità dei partecipanti
che lo alimentano e gli danno vita. In tal senso, la valorizzazione dello scambio
comunicativo nella fase “a distanza” non gioca un ruolo fattivo solo sul piano cognitivo,
ma anche su quello relazionale.
A dispetto di molti pregiudizi, infatti, il non verbale e il paraverbale nell’e-learning, lungi
dall’essere assenti, sono sublimati nello spasmodico ricorso ai messaggi di
esplicitazione delle dinamiche relazionali presenti nella comunità di apprendimento, alla
complicità affettiva che accompagna le attività di lavoro, all’uso cognitivamente ed
emotivamente intrigante degli emoticons: la presunta freddezza della formazione a
distanza viene sconfessata in Rete dal moltiplicarsi di fenomeni di apertura comunicativa
intima, basati sull’espressione e dichiarazione delle proprie emozioni. È come se
l’assenza del linguaggio corporeo producesse un innalzamento del livello di ascolto
interno delle emozioni e una loro relativa attività di cosciente esplicitazione verbale.
Siamo in tal senso convinti che la possibilità del “fare significato” assuma dignità e
senso alla luce della forza relazionale del gruppo in apprendimento.
L’emozione condivisa di cercare un canale comunicativo profondo che sia efficace
nonostante la mediazione del medium PC, la volontà di lavorare insieme per un obiettivo
chiaro e accomunante, la ricerca di difficili equilibri tra le differenze individuali, emergenti
nel gruppo, pongono inevitabilmente il focus sul terreno dell’attitudine alla costruzione
condivisa della relazione, prima ancora che su quello della costruzione condivisa della
conoscenza. In questo senso parliamo di “apprendimento significativo” e di promozione
della motivazione quale leva virtuosa di questo processo ricorsivo.
La formazione specifica sarà erogata in modalità blended per 75 ore complessive, di cui
20 in presenza e 55 in e-learning.
Per ciò che riguarda la parte in presenza, il docente terrà un primo approfondimento
all’inizio della formazione specifica (prima dell’inizio del corso e-learning), dedicato ai
contenuti specifici caratterizzanti il progetto. Successivamente, durante lo svolgimento
del corso e-learning e alla fine dello stesso, il docente terrà due sessioni - informativa e
formativa specifica - inerenti la salute e sicurezza sul lavoro.
Per i nostri corsi ci avvaliamo della collaborazione di Lynx. Lynx si occupa da oltre dieci
anni di didattica e tecnologie digitali, ha esperienza diretta di e-learning non solo in
quanto progettista, sviluppatore e installatore di piattaforme ma anche in quanto
erogatore a sua volta di corsi (Corsi Altrascuola) e consulente didattico (UNSC, AIP,
CIES, COCIS, LTA Università Roma TRE, Uptersport). Inoltre, pur essendo un soggetto
imprenditoriale, da anni lavora in stretto contatto con enti del terzo settore di cui
condivide le finalità e di cui conosce modalità e limiti di azione.
La piattaforma scelta per l’erogazione dei corsi è MOODLE, la scelta è dovuta sia a
ragioni tecniche (MOODLE consente di fruire dei contenuti dei corsi in maniera flessibile
e adattabile al singolo volontario, personalizzandone l’apprendimento, ma allo stesso
tempo permette agli utenti di comunicare e collaborare in uno spazio comune e
condiviso) che a ragioni etiche (la scelta del software libero è una conseguenza diretta
dei valori di condivisione del sapere e della conoscenza impliciti nell’idea di
volontariato).
Ad ogni volontario verrà fornito un nome utente e una password che gli permetterà di
accedere alla piattaforma e di: consultare i contenuti del corso (potrà anche scaricarli sul
proprio computer o stamparli, in questo modo non dovrà per forza essere collegato per
poter fruire del corso), realizzare gli esercizi previsti (questionari per l'auto-valutazione
degli apprendimenti e brevi riflessioni su temi specifichi), usare gli strumenti di
interazione presenti nella piattaforma (chat, forum, wiki, eccetera).
Le attività svolte sulla piattaforma dall’utente verranno regolarmente registrate, i dati di
accesso (log) sono a disposizione dell’utente stesso ma anche dei formatore/tutor, che
potrà così intervenire tempestivamente in caso di ritardi consistenti rispetto al percorso
di formazione previsto. I log, dei singoli utenti e delle classi, verranno poi utilizzati per
una valutazione complessiva del percorso di formazione realizzato online.
Alle più moderne tecnologie informatiche e alla qualità dei contenuti, si affiancano le più
efficaci metodologie dell’apprendimento: i materiali formativi sono strutturati e suddivisi
in maniera tale da promuovere l’apprendimento rispettando i principi dell’ergonomia
cognitiva e della personalizzazione di formazione ad elevata qualità.
Per Amesci, l’idea stessa di formazione di un volontario si lega inscindibilmente con
l’idea di metacompetenza, in quanto “capacità, propria di ogni individuo, di adattarsi e
riadattarsi alle dinamiche evolutive del suo sistema ambientale e relazionale di
riferimento”.
Parallelamente alle attività di autoistruzione realizzate tramite piattaforma i Volontari
parteciperanno a discussioni di gruppo tramite gli strumenti di interazione della piattaforma.
Scopo dell’e-learning infatti non è solo quello di raggiungere gli obiettivi formativi indicati nei
Moduli didattici ma anche di creare una comunità di apprendimento che si confronti e
discuta sui temi del percorso formativo proposto e sugli obiettivi previsti dal progetto in cui
sono inseriti i Volontari.
Contenuti della formazione:
Argomenti della formazione specifica:
In aula:
I APPROFONDIMENTO: Polverificio Borbonico tra storia e realtà
I Modulo: Il polverificio, la sua storia ed il restauro; Durata: 6 ore;
II Modulo: Valorizzare le risorse del proprio territorio Durata: 6 ore;
II APPROFONDIMENTO:
III Modulo: Informazione ai volontari (conforme al D.Lgs 81/08 art. 36). Durata: 4 ore;  Rischi per la salute e sicurezza sul lavoro
 Procedure di primo soccorso, lotta antincendio, procedure di emergenza
 Organigramma della sicurezza
 Misure di prevenzione adottate
IV Modulo: Formazione sui rischi specifici (conforme al D.Lgs 81/08 art. 37, comma 1, lett.b
e accordo Stato/Regioni del 21 Dicembre 2011); Durata: 4 ore;
Rischi derivanti dall’ambiente di lavoro
 Rischi meccanici ed elettrici generali
 Rischio biologico, chimico e fisico
 Rischio videoterminale
 Movimentazione manuale dei carichi
 Altri Rischi
 Dispositivi di Protezione Individuale
 Stress lavoro correlato
 Segnaletica di emergenza
 Incidenti ed infortuni mancati
Corso e-learning:
 Normativa vigente in materia di tutela del patrimonio artistico e culturale
 Beni culturali e marketing
 Analisi territoriale del patrimonio artistico
 La progettazione e la realizzazione di eventi culturali
 Tecnologie Informatiche per i beni culturali
Contenuti della metaformazione:
Il modello formativo proposto, caratterizzato da un approccio didattico di tipo costruttivista in
cui il discente “costruisce” il proprio sapere, permette di acquisire un set di metacompetenze quali:



capacità di analisi e sintesi
abilità comunicative legate alla comunicazione on line
abitudine al confronto e alla discussione
L'uso di una piattaforma FAD inoltre consente inoltre, indipendentemente dagli argomenti
della formazione specifica, l'acquisizione di una serie di competenze informatiche di base
legate all'uso delle TIC e di Internet.
Durata:
75 ore
25/07/2014
Il Responsabile legale dell’ente
Scarica

comune di scafati