Il controllo del dolore in travaglio di parto, gli interventi ostetrici e la asfissia intrapartum Gianluigi Pilu [email protected] Lezioni: http://www.webmed.unibo.it/didattica/ Il dolore in travaglio di parto • Normalmente il travaglio di parto, soprattutto nelle nullipare, si associa spesso a dolore seveto e prolungato • Nelle nazioni industrializzate il dolore non è più considerato un corollario inevitabile della nascita, e vengono messi in atto provvedimenti fino se possibile ad eliminarlo Le culture del travaglio di parto • Il parto come rito di passaggio, cruciale per la crescita personale e per l’instaurarsi del rapporto tra la madre e il proprio bambino • Il parto come momento critico, doloroso e pericoloso per la madre e il feto nei confronti del quale mettere in atto le risorse più avanzate della medicina La preparazione psicoprofilattica al parto • Buona parte del dolore è legata alla sorpresa e alla ignoranza dei meccanismi del parto • Un addestramento teorico e pratico, che comprenda se possibile il partner, contiene il dolore e promuove la collaborazione e l’efficienza • Varie tecniche disponibili Controllo farmacologico del dolore • Somministrazione di analgesici (derivati della morfina) • Analgesia epidurale • Studi comparativi dimostrano la molto maggiore efficacia della analgesia epidurale Tecniche di anestesia loco-regionale in ostetricia • Spinale • Epidurale • Tecnica combinata Spinale-Epidurale (CSE) Anestesia spinale L2 •Iniezione di anestetico nello spazio liquorale al di sotto del cono medullare •Garantisce una anestesia rapida ed efficace privilegiata per interventi pelvici di rapida durata (taglio cesareo) Analgesia locoregionale in ostetricia Il midollo spinale si arresta circa a L2 La cresta iliaca corrisponde circa a L4 Decubito laterale sinistro, più comodo per le pazienti L4 Anestesia in corso di taglio cesareo J.G.Jenkins . Anaesthesia for caesarean section: a survey in UK region Anesthesia, 2003,58,1101-1118 80 70 60 50 S.Orsola UK 40 30 20 10 0 generale spinale epidurale CSE Lo spazio epidurale Dura madre nervi Midollo spinale liquor Reperimento dello spazio epidurale Tecnica della perdita di resistenza usando ago di Tuohy con siringa a bassa resistenza, con aria o soluzione fisiologica Tecnica della analgesia epidurale catetere Analgesia epidurale in travaglio: pro e contro • Ottimo controllo del dolore • Complicazioni rare (cefalea 1%, complicazioni severe come ematomi o infezioni eccezionali) • Nessun effetto sfavorevole sul feto • Con le tecniche correnti consente una normale deambulazione e periodo espulsivo • Forse prolunga la durata del travaglio e comporta un rischio aumentato di interventi di estrazione fetale (forcipi e ventosa) Interventi chirurgici in travaglio di parto • Episiotomia • Interventi per l’estrazione fetale • • • • Taglio cesareo Kristeller Ventosa Forcipe Mediolaterale mediana Episiotomia e episioraffia Episiotomia: pro e contro • Originariamente ritenuta una metodica per la protezione del perineo • Inefficace o dannosa nella prevenzione del prolasso genitale • Medio-laterale più spesso associata a dispareunia, mediana occasionalmente complicate da lesioni al retto e incontinenza • Conserva un margine di applicazione soltanto in situazioni estreme e in caso di sofferenza fetale ESTRAZIONE FETALE ARRESTO (ECCESSIVO PROLUNGAMENTO) TRAVAGLIO SOFFERENZA FETALE Manovra di Kristeller • Spremitura sul fondo dell’utero con il gomito • Efficace soltanto se il feto è prossimo alla espulsione • Dolorosa per la madre, non priva di rischi per il feto Ventosa ostetrica • Coppa di plastica morbida applicata a pressione sul capo fetale, di solito usata insieme a Kristeller • Meno efficace del forcipe ma più semplice e meno pericolosa per feto e madre Taglio cesareo Che cos’è la sofferenza fetale (fetal distress) • Un termine comunemente impiegato e da molti ritenuto inappropriato • Indica la presenza di elementi che suggeriscono con un livello variabile di probabilità che il feto abbia sviluppato o svilupperà una asfissia Asfissia • L’apporto di ossigeno è indispensabile per il ciclo cellulare di produzione dell’energia • La mancanza di ossigeno arresta il metabolismo cellulare • Un apporto insufficiente di ossigeno produce alterazioni metaboliche la cui gravità è direttamente correlata alla entità e alla durata della carenza Cos’è la asfissia perinatale • Il termine è largamente utilizzato ma da molti considerato improprio • Consiste in una severa alterazione degli scambi respiratori • E’ associata a mortalità e morbilità fetale, soprattutto neurologica • Può manifestarsi in qualsiasi momento della gravidanza ma particolarmente in travaglio di parto Cause di mortalità infantile (%) USA, 1986 Birth defects LBW/prematurity/respiratory SID Maternal complications Asphyxia Infections Injuries Placenta Pneumonia/influenza 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 Terminologia • L’apporto insufficiente di ossigeno (O2) viene definito ipossia (ipossiemia – diminuito quantitativo di ossigeno nel sangue) • L’accumulo di anidride carbonica (CO2)non eliminata viene definito ipercapnia • In mancanza di ossigeno il metabolismo utilizza in varia misura cicli anaerobi che portano alla produzione di radicali acidi (acidosi – acidemia) • Gli effetti dell’eccesso di radicali acidi vengono entro certi limiti antagonizzati dai sistemi tampone dell’organismi Ipossia: riduzione della pressione parziale di O2 a livello tissutale Ischemia: riduzione del flusso ematico (si riduce non solo l’O2 ma anche il glucosio, c’è una minore rimozione di lattato ed un minore apporto di sistemi tampone per la CO2 Asfissia: ipossi-ischemia, arteriosa aumento della CO2, ipotensione Parametri per la definizione della asfissia • Concentrazione ematica di ossigeno: pO2 (mmHg) • Concentrazione ematica di anidride carbonica: pCO2 (mmHg) • Acidità del sangue: pH • Capacità tampone del plasma: eccesso di basi (BE) o il suo contrario: deficit di basi (mMol/l mEq/l) Valori emogasanalitici normali sul cordone ombelicale in 243 parti non complicati (Vintzileos et al. J Matern Fetal Med 1992; 1:7-13) arteria vena pH 7.29 (7.22-7.36) 7.34 (7.27-7.41) pO2 (mmHg) 17.6 (11.6-23.6) 27.6 (19.2-36.0) pCO2 (mmHg) 24.0 (20.5-27.5) 23.1 (21.4-25.7) BE (mEq/L) - 2.8 (+1.1/-6.7) -2 (+0.9/-5.1) Acidemia e asfissia • Esiste di solito una prima fase nella quale l’eccesso di radicali acidi provoca una riduzione del pH senza tuttavia influenzare eccessivamente l’eccesso di basi (acidemia respiratoria) • La seconda fase è caratterizzata dal consumo dei sistemi tampone con deplezione dell’eccesso di basi (acidemia respiratoria) Scambi gassosi fetali I vasi uterini riempiono le camere intervillose in cui pescano i villi placentari I vasi uterini attraversano il miometrio e sono circondati dalle cellule muscolari Cause più comuni di asfissia intra-partum In molti casi nessuna causa riconoscibile • ?Travagli protratti Eventi acuti: • Distacco intempestivo di placenta • Compressione del cordone ombelicale (prolasso, giri di cordone) Deterioramento di patologie pre-esistenti: • Insufficienza placentare Fase iniziale ipossia/ischemia Fase avanzata ipossia/ischemia La asfissia intra-partum ACOG Technical Bulletin 163, january 1992 • Severa acidemia metabolica/mista (pH arteria ombelicale < 7.00; BE < -12) • Depressione neonatale severa (Apgar 0-3 per > 5 minuti) • Manifestazioni neurologiche neonatali (convulsioni, coma, ipotonia) • Disfunzione multisistemica • Spesso lesioni evolutive cerebrali (edema - cavitazioni) Encefalopatia ipossico-ischemica • Interessamento cerebrale a seguito di asfissia, insufficienza respiratoria severa, shunt dx-sx, insufficienza cardio-respiratoria • Sintomi neurologici: ipereccitabilità, torpore, come, convulsioni • Nella forma più severa coma iniziale seguito da convulsioni • Spesso in associazione a disordine multisistemico Principali lesioni anatomopatologiche nel neonato a termine Necrosi neuronale selettiva Danno nuclei della base e tronco encefalico Insulti severi acuti Danno corteccia e nuclei della base Insulti moderato-severi, graduali, prolungati Danno diffuso Insulti severi e prolungati Danno cerebrale parasagittale Necrosi focale e multifocale Corteccia cerebrale e SB sottocorticale Tutti gli elementi cellulari nel territorio di distribuzione di un vaso Sedi più sensibili al danno ipossi-ischemico Corteccia visiva Esiti a distanza (paralisi cerebrale – cerebral palsy) • • • • • Tetraparesi spastica Ritardo mentale Epilessia Cecità corticale Distonia (se interessati i nuclei della base) Danno cerebrale: forme e cause riconosciute • Ritardo mentale (3-5:1000) • anomalie congenite 70% • Epilessia (5-6:1000) • Disturbi dello sviluppo e dell’apprendimento • Paralisi cerebrale (2-3:1000) La paralisi cerebrale • La paralisi cerebrale è la tipica manifestazione della asfissia intrapartum severa, a lungo considerata patognomica • E’ sempre più evidente che in realtà la gran parte dei casi è da attribuire a cause diverse, prematurità in primo luogo Paralisi cerebrale e asfissia fetale/perinatale • W J Litlle (Trans Obstet Soc London,1862): On the influence of abnormal parturition, difficult labours, premature births and asphyxia neonatorum on the mental and physical conditions of the child, especially in relation to deformities • Sigmund Freud (Die infantile cerebrallahumg, 1897): ‘…non tutti i casi possono essere attribuiti ad un disordine del parto...’ Intrapartum asphyxia and cerebral palsy Collaborative Perinatal Project: NEJM 315:81, 1985 at least 1 asphyxia marker 21% Cerebral palsy (:1000) overall term infant intra-partum events 2.7 1.8 0.5 Metodiche per il controllo del benessere fetale • • • • • Ascoltazione diretta cuore fetale Cardiotocografia pH scalpo Elettrocardiografia Ossimetria Cardiotocografia Tocografo (fondo dell’utero) Cardiografo a ultrasuoni (Doppler) esterno (sull’ombelico) Cardiografo ECG interno (a scalpo) Cardio (bpm) Cardiotocografia Toco (mmHg) Frequenza cardiaca fetale contrazioni 10 minuti Il controllo del benessere fetale e l’estrazione fetale • Un controllo ravvicinato del benessere fetale è necessario in ogni gravidanza, mediante ascoltazione intermittente o cardiotocografia • Se sussiste una forte probabilità di sofferenza fetale il feto deve essere estratto • Le modalità di intervento dipendono dallo stato di progressione del travaglio di parto Tracciati cardiotocografici che richiedono estrazione del feto 1 Decelerazioni ripetitive, variabilità ridotta > 30 minuti 2 Bradicardia severa > 10 min Trcciato piatto (RCOG 2001) 3 variabilità ridotta LT < 5 bpm > 90 minuti Prevenzione del danno cerebrale • Nonostante le aspettative riposte agli inizi degli anni ’70 sulla efficacia della cardiotocografia, la frequenza della paralisi cerebrale (intorno a 1:2000 nati) non è diminuita ed è anzi in divese nazioni in lieve aumento • La maggior parte dei casi è in realtà legata a cause diverse, prematurità in primo luogo Prevenzione del danno cerebrale intrapartum • L’incidenza del danno cerebrale da cause intra-partum è sicuramente diminuita • Non potrà mai essere completamente eliminata perché in alcuni casi le cause sono subitanee e l’estrazione fetale richiede comunque un tempo non piccolo (mediamente 20-30 minuti) Theoretical scenarios for timing of neurological insult in newborn encephalopathy Badawi: BMJ 1998; 317:1154 Antepartum 1. 2. insult 3. insult Intrapartum Neonatal outcome insult encephalopathy further insult encephalopathy encephalopathy CLARK Am J Obstet Gynecol 2003;188:628 10 25 8 20 6 15 4 10 2 5 0 0 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 Cesarean Sections (% of all deliveries) Cases of Cerebral Palsy (per 1000 live births) The prevalence of Cerebral Palsy and the rate of Cesarean Delivery in Developed Countries Cerebral palsy Cesarean section Esiti feto-neonatali del travaglio di parto, Bologna 2000-2003 N. Totale di parti 14521 Tagli cesarei 30,1 Parti operativi (ventosa) Morti intra-partum/neonatali corrette in feti a termine Encefalopatia ipossicoischemica 1,9 0,2/1000 1,7/1000 Conclusione • Il controllo del dolore in travaglio di parto è un obiettivo importante, che può essere raggiunto con diverse metodiche • Le condizioni fetali vengono controllate in ogni travaglio di parto e se esiste un rischio incombente un intervento di estrazione deve essere rapidamente messo in atto • Nonostante la miglior pratica, una piccola quota di parti si associa ad un danno fetale anche severo