DOSSIER UPI FVG_GORIZIA Lunedì, 26 maggio 2014 DOSSIER UPI FVG_GORIZIA Lunedì, 26 maggio 2014 Dossier Upi FVG_Gorizia 25/05/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 23 Attori dell' economia sociale transfrontaliera a confronto 25/05/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 28 «Isontina Ambiente, serve un cambio di... 25/05/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 55 Bellipani, carabiniere simbolo dell' Arma 25/05/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 61 Pecol, il Consiglio di Stato boccia il ricorso 25/05/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 65 I cent' anni dell' elementare Ulderico Della Torre 25/05/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 66 Uniformi, laboratori ed enogastronomia in mostra a Gorizia 25/05/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 14 Economia sociale transfrontaliera 25/05/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 27 Arriva il cavallo che "aprì" i manicomi 1 2 3 4 6 7 9 10 25 maggio 2014 Pagina 23 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia meeting a gorizia. Attori dell' economia sociale transfrontaliera a confronto TRIESTE Gorizia ospiterà da mercoledì a sabato prossimi la terza edizione delle "Giornate di Economia sociale transfrontaliera" che quest' anno ha come titolo "19142014 dall' Europa della Prima Guerra mondiale all' Europa sociale". Una quattro giorni che si svolgerà al Conference Center del polo universitario di Trieste in via Alviano, organizzate da Sea Social Economy Agency agenzia per lo sviluppo dell' economia sociale che in questa occasione inaugurerà anche la sua sede permanente allestita nel checkpoint del valico del Rafut sull' ex confine ItaloSloveno. Particolarmente densa la giornata di giovedì, che vedrà la partecipazione, fra gli altri, dell' assessore regionale al Lavoro, Loredana Panariti, e del ministro del Lavoro sloveno Anja Kopac Mrak, mentre il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti interverrà con un videomessaggio. L' importante appuntamento, unico in regione e fra i pochi in Italia, è finanziato nell' ambito del Programma per la Cooperazione transfrontaliera ItaliaSlovenia 20072013. «L' obiettivo della manifestazione spiega il project manager di Sea Fabrizio Valencic è fare incontrare a livello internazionale tutti i soggetti che operano e si riconoscono nel campo dell' innovazione sociale. Questa messa a confronto avviene nel contesto dell' attuale fase storicoeconomica nella quale è necessario ripensare le relazioni sociali ed economiche in ambiti territoriali definiti e fra territori differenti, puntando sull' innovazione, tenendo ben presenti le criticità e potenzialità della comunità di riferimento». L' appuntamento è finanziato nell' ambito del Programma per la Cooperazione transfrontaliera ItaliaSlovenia 20072013. Il progetto è realizzato dal parternariato composto, tra gli altri, da LegaCoop Fvg, Comune e Provincia di Gorizia, e Università di Lubiana. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1 25 maggio 2014 Pagina 28 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia «Isontina Ambiente, serve un cambio di passo» Il monito del Pd: «Prioritari un nuovo piano industriale e il rafforzamento della direzione generale» «Il rinnovo degli organi societari di Isontina Ambiente e Irisacqua permetterà a regime un risparmio di 100mila euro: una scelta lungimirante dei nostri sindaci che il Partito democratico sostiene pienamente, ma allo stesso tempo il Pd pretende un netto cambio di passo nella gestione della società che gestisce il servizio rifiuti». Quello che era stato un concetto portato in campo ieri da Omar Greco, vicesindaco di Monfalcone, viene oggi ribadito con forza da Marco Rossi, segretario provinciale del Partito democratico. Cosa intende per un netto cambio di passo nella gestione della società che gestisce il servizio rifiuti? «Per noi questo significa, in particolare, un nuovo piano industriale ed una percentuale di differenziata nettamente superiore, in linea con i migliori standard ambientali, e consapevoli che da una moderna gestione della filiera dei rifiuti può nascere una vera e propria green economy capace di produrre posti di lavoro salvaguardando l' ambiente», così il segretario provinciale del Pd, Marco Rossi. Il rinnovo degli organi societari è quindi, per il Partito democratico, solo un primo passaggio e Rossi non rinuncia a fare alcuni distinguo e precisazioni fatti rispetto alla situazione delle due diverse società. «Per noi rimane centrale la necessità di rinnovare il piano industriale di Isa srl, finora assolutamente deludente, ed un rafforzamento della direzione generale: serve un deciso cambio di basso» . «Pur riconoscendo i lusinghieri risultati dal punto di vista del bilancio, è indispensabile una più incisiva azione per quanto riguarda l' ottimizzazione degli impianti e la percentuale di raccolta differenziata conseguita in provincia, che negli ultimi anni ha fatto segnare una battuta d' arresto rispetto ad altri territori che si sono dimostrati più virtuosi». Indubbio riconoscimento, invece, il Partito democratico lo manifesta «per l' ottimo lavoro fatto in questi anni da Irisacqua Srl, società gestore del servizio idrico integrato, portando avanti importanti investimenti come previsto dal piano d' ambito approvato dai sindaci dell' Isontino». Sarà un caso che l' amministratore unico di Isontina Ambiente è di centrodestra e quello di Irisacqua di centrosinistra? Forse, è soltanto una nostra cattiveria. (fra.fa. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 25 maggio 2014 Pagina 55 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia "nei secoli fedeli" Bellipani, carabiniere simbolo dell' Arma Vittorio Bellipanni: capitano dei carabinieri reali ed eroe per caso. Se la grande storia è un mosaico composto da tante piccole storie, quella dell' ufficiale caduto nella decima Battaglia dell' Isonzo rappresenta un tassello importante per ricostruire lo spirito dell' Arma e non solo. Di Vittorio Bellipanni si è parlato nell' incontro di ieri mattina "Nei secoli fedeli". Sul palco di èStoria, insieme al giornalista Vincenzo Compagnone e al comandante provinciale dei Carabinieri Antonino Minutoli, sono saliti Federico Ciavattone e Gastone Breccia, autori di due volumi dal titolo simile: "Nei secoli fedeleVittorio Bellipanni e i Carabinieri nella Grande guerra" e "Nei secoli fedeliLe battaglie dei Carabinieri 18142014". La gloria di Bellipanni è legata alla sua orazione funebre. Le parole scritte e lette da Gabriele d' Annunzio il 12 giugno 1917 nella cattedrale di Udine sono state incise su un cilindro di cera che costituisce uno dei rarissimi documenti sonori del Vate. La registrazione è stata recentemente autenticata dai Ris di Parma che hanno confrontato la voce di d' Annunzio con l' unica altra esistente. Come ricordato da Ciavattone la celebre orazione dedicata a Bellipanni «sembra essere dedicata a tutti i carabinieri caduti» e il capitano è la sintesi di quella che è stata definita "carabinierità". Prima di morire all' ospedale militare di Crauglio, venne decorato e quando gli misero al petto la medaglia d' argento al Valor militare disse: «Non per me, ma per l' Arma". E a proposito di decorazioni a carabinieri caduti, nell' occasione Gastone Breccia ha ricordato che le guerre di oggi sono assimetriche e che quindi non dare una medaglia al valor militare a chi è caduto a Nassiriya solo perché formalmente quella in Iraq era una missione di pace «è un errore concettuale». (s.b. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3 25 maggio 2014 Pagina 61 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Pecol, il Consiglio di Stato boccia il ricorso Nuova sconfitta per Isontina Ambiente e per i sindaci pro discarica. L' impianto di Cormons non potrà più riaprire. d i F r a n c e s c o F a i n w C O R M O N S Isontina Ambiente e i sindaci prodiscarica escono con le ossa rotte dalla poco avvincente telenovela di Pecol dei Lupi. Dove eravamo rimasti? Eravamo rimasti che la società aveva deciso di ricorrere al Consiglio di Stato contro il decreto regionale che ha chiuso le porte ad un' eventuale riapertura della discarica cormonese. Come è andata? Male, anzi malissimo per Isontina Ambiente. Il Consiglio di Stato ha confermato la sentenza del Tar che, lo ricordiamo, aveva cassato il ricorso per un clamoroso difetto di notifica: in Friuli Venezia Giulia c' è, infatti, una legge derivante dallo statuto speciale che impone che la notifica non debba essere indirizzata alla Regione, bensì all' avvocatura dello Stato. Sembrerebbe una sottigliezza ma, alla prova dei fatti, non lo era. E il Consiglio di Stato l' ha confermato. Ma c' è un altro elemento, forse anche più importante perché i magistrati Mario Luigi Torsello (presidente), Francesco Caringella (estensore), Manfredo Atzeni, Doris Durante, Antonio Bianchi (tutti e tre consiglieri) entrano anche nel merito. «In disparte la questione processuale relativa alla ritualità della notifica del ricorso di primo grado alla luce della disciplina che regola la difesa in giudizio della Regione Fvg, assumono rilievo prioritario, nel bilanciamento degli interessi in rilievo, le esigenze di tutela dell' ambiente e della salute poste a fondamento della determinazione impugnata in primo grado». Come a dire: anche se non ci fosse stato il difetto di notifica, comunque il ricorso sarebbe stato respinto per cause di... natura ambientale. E questo passaggio sembra sia stato letto con immensa, incontenibile soddisfazione in Provincia. Indubbiamente, la questione Pecol si è trasformata in una vittoria per la giunta Gherghetta, quando tutti la consideravano una sorta di "pietra tombale anticipata" per l' ente intermedio. Nei mesi scorsi, lo ricordiamo, aveva preso posizione pure lo studio legale Bertolissi che aveva presentato il ricorso al Tribunale amministrativo regionale (Tar) per conto sempre di Isontina Ambiente: ricorso che era stato dichiarato illegittimo per difetto di notifica e che, sostanzialmente, chiedeva di "cassare" il decreto della Regione per arrivare alla riapertura della discarica cormonese di Pecol dei Lupi. «Quanto affermato dal Tar del Friuli Venezia Giulia corrisponde a un originale orientamento, tutt' altro Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 4 25 maggio 2014 Pagina 61 < Segue Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia che consolidato, di quel giudice. Per completezza, noi difensori abbiamo prodotto una articolata memoria, depositata in data 11 febbraio, con allegati numerosi documenti, in cui abbiamo chiarito era il contenuto di una nota degli avvocati Bertolissi, Francesca Mazzonetto e Carlo Mongiat i termini del problema, relativo al luogo della notifica di un ricorso da proporre nei confronti della Regione. È appena il caso di osservare che la legge si esprime altrimenti, rispetto a quanto affermato dal Tar». Come si ricorderà, la sentenza del Tar era imperniata proprio sul difetto di notifica alla Regione. «Il Tribunale amministrativo regionale per il Friuli Venezia Giulia (sezione prima), definitivamente pronunciando sul ricorso, lo dichiara inammissibile. Condanna il ricorrente al rimborso delle spese e competenze giudiziali che liquida in 1.500 euro a favore della Provincia. Nulla per le spese nei confronti della Regione, non costituita. Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall' autorità amministrativa. Così deciso in Trieste nella camera di consiglio del 12 febbraio 2014 con l' intervento dei magistrati Umberto Zuballi (presidente, estensore), Enzo Di Sciascio (consigliere), Manuela Sinigoi (primo referendario)», questo il passaggio focale della sentenza. Un giudizio, quello del Tar, evidentemente condiviso dal Consiglio di Stato. ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 25 maggio 2014 Pagina 65 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia scuole/1. I cent' anni dell' elementare Ulderico Della Torre Inaugurato a Gradisca il percorso espositivo per celebrare il secolo dell' istituzione. Partito il fitto programma di iniziative volte a celebrare il centenario dell' istituzione della scuola gradiscana d i v i a R o m a . A l u n n i e insegnanti della Scuola Secondaria di primo grado "Francesco Ulderico Della Torre" hanno dato vita a una suggestiva mostra alla galleria Spazzapan. La storia della scuola è ripercorsa attraverso i documenti e le fotografie che testimoniano come nel corso dei decenni l' istituto di educazione secondaria cambiò più volte nome e indirizzo di studio, educando almeno cinque generazioni di gradiscani. Registri scolastici e pagelle ricordano a tutti le paure e i momenti di gioia passati dai ragazzini sui banchi di legno: memorie che diventano ancora più vive nelle interviste fatte dagli alunni di oggi a nonni e genitori che hanno frequentato la stessa scuola. Una vecchia cattedra, una lavagna, banchi di legno, un mappamondo, carte geografiche, quaderni, libri e altri oggetti scolastici sono stati recuperati nei depositi della scuola, altri sono usciti dai cassetti degli ex alunni: con questi materiali i ragazzi hanno ritrovato la vita della scuola e della comunità, una memoria preziosa che consente a tutti di guardare all' oggi con maggiore consapevolezza. La mostra del centenario della scuola sarà visitabile fino a domenica 8 giugno: martedì, sabato domenica 1019; mercoledì, giovedì, venerdì 1519. Nell' atrio municipale di palazzo Torriani, è stata inaugurata una sostra fotografica sulla storia dell' Istituto e le sue diverse destinazioni d' uso nel corso dei decenni. Quindi, nel giardino della scuola (abbellita con elaborati pittorici realizzati dagli alunni), con la partecipazione di tutta la scolaresca, ad opera del Comune è stato piantato un ulivo ad imperituro ricordo della manifestazione. A conclusione della giornata celebrativa, alle 18 al Nuovo Teatro Comunale di piazza Unità è stato rappresentato, per tutta la cittadinanza, uno spettacolo teatrale e musicale realizzato dalla classe II A e dal gruppo corale dell' Istituto sotto la guida dell' attore e regista Enrico Cavallero con la collaborazione delle professoresse Visintin, Tomatis e Pettarin. In occasione della celebrazione, gli insegnanti curatori della ricerca, professori Boscarol, Cecot, Clini, Del Gaudio e Stefanutto verrà proposta al sindaco la pubblicazione di un opuscolo riassuntivo dei vari aspetti della manifestazione affinché resti nella memoria della scuola e della collettività. (l.m.) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6 25 maggio 2014 Pagina 66 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Uniformi, laboratori ed enogastronomia in mostra a Gorizia '14'18. Prima guerra mondiale ed èStoria, valanga di mostre a Gorizia. A Casa Krainer, in via Rastello, c' è, con tanto di degustazioni di vini, Terra e Guerra, a cura dell' Ersa, sul tema della vite e dell' ulivo in base a come lo trattano i giornali di un secolo fa. Il Trgovski dom, a cura dell' associazione produttori Ribolla gialla di Oslavia, ospita Oslavia 1914: l' ultima vendemmia, che presenta una serie di testimonianze storicoiconografiche su Oslavia e la produzione vitivinicola del territorio. Ancora al Trgovski dom, a cura dell' Isis Bonaldo Stringher, troviamo Eppur si mangia Alimentazione, conservazione e cottura del cibo, distribuzione del rancio nella Prima guerra mondiale. Curata da Amici di Israele, comunità Ebraica di Trieste, gruppo Isonzo e istituto Milko Kos di Lubiana, alla Sinagoga possiamo vedere I soldati ebrei austroungarici sul Fronte dell' Isonzo, che, come il suo titolo evidenzia, approfondisce la presenza ebraica nelle file dell' Esercito austroungarico. Nella tenda delle Edizioni della Laguna, ai Giardini pubblici, c' è, a cura di Marina Bressan e Marino De Grassi, L' imperatore per Gorizia che illustra la preoccupazione dell' Imperatore, alla fine del 1915, per le sorti di Gorizia. Il centenario della Grande guerra si incrocia con il 150° della Croce Rossa Italiana, e, la storia di quest' ultima, Da Solferino alla Grande guerra 24 giugno 185923 maggio 1915 viene ripercorsa alla galleria di via Diaz. Fra gli spazi di Leg Antiqua (che ne è curatrice), dei Giardini pubblici e della sede antiquaria della Leg si snoda Da Sarajevo a Versailles (19141919). Mostra mercato di libri, fotografie e documenti dedicati alla Grande guerra. Ai Giardini pubblici abbiamo anche Con gli occhi di oggi, viaggio fotografico, a cura di Massimo Crivellari e Ulderica Da Pozzo, tra luoghi e monumenti del primo conflitto mondiale nella nostra regione. L' atrio della Prefettura ospita, a cura di Prandicom e con il premio Marco Luchetta, I nostri angeli. Le migliori 10 foto nel ricordo di Miran Hrovatin. A palazzo Lantieri, invece, si può ammirare Gli addii. Da Vienna a Roma 1914 1918. Tristezze e speranze. Come eravamo con uniformi, abiti da signora, oggetti e documenti fino a oggi conservati negli antichi bauli dei nobili Lantieri. Ai Musei provinciali d i Borgo Castello possiamo ammirare Belle Époque in divisa. Le uniformi colorate degli eserciti europei a Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 7 25 maggio 2014 Pagina 66 < Segue Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia cura di Provincia e gruppo Isonzo. Quest' ultimo è stato fondamentale nella realizzazione anche della mostra della Fondazione Coronini: Uno Stato in uni forme. La società goriziana e l' Impero Asburgico alla vigilia della Grande guerra. Come è stato fondamentale anche per Verso la guerra a tempo di valzer, organizzata dal Comune (ma va citata anche la collaborazione di Prologo), appena inaugurata al Museo di Santa Chiara e che vedrà oggi, alle 18, Bruno Pascoli, condurne una visita guidata. Da segnalare le performances dei ragazzi dei Laboratori creativi Itinerario Grande guerra (a.ArtistiAssociati): sono stati un tale successo che dopo la prima gremita serata di venerdì al Trgovski Dom la replica di ieri è stata dirottata nella Tenda Erodoto per dare modo al pubblico di assistere allo spettacolo. La replica di oggi, alle 10.30, resta fissata al Negozio Kr ainer. Alex Pessotto. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 8 25 maggio 2014 Pagina 14 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Gorizia a gorizia. Economia sociale transfrontaliera GORIZIA Gorizia ospiterà da mercoledì 28 a sabato 31 maggio la terza edizione delle "Giornate di economia sociale transfrontaliera" che quest' anno ha come titolo "19142014 dall' Europa della Prima guerra mondiale all' Europa sociale". Quattro giornate che si svolgeranno al Conference center del polo universitario in via Alviano a Gorizia, organizzate da Sea Social economy agency, agenzia per lo sviluppo dell' economia sociale che in questa occasione inaugurerà anche la sua sede permanente allestita nel checkpoint del valico del Rafut sull' ex confine Italo Sloveno. Particolarmente attesa la giornata di giovedì che vedrà la partecipazione, fra gli a l t r i , d e l l ' assessore regionale al Lavoro Loredana Panariti e del ministro del Lavoro sloveno Anja Kopac Mrak, mentre il ministro Poletti interverrà con un video messaggio. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9 25 maggio 2014 Pagina 27 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Gorizia Arriva il cavallo che "aprì" i manicomi Martedì l' incontro che riannoderà i fili con la storia della psichiatria goriziana. Passeggiata in corso. Un momento che passerà alla storia quello che si svolgerà martedì, a partire dalle 17, per tutto il pomeriggio, a Gorizia, quando Marco Cavallo arriverà nel capoluogo isontino: sarà la prima volta dopo mezzo secolo dall' avvio di quella che è considerata una vera e propria rivoluzione. Storia della libertà riconquistata dagli internati e della possibilità che le persone hanno di realizzare i propri desideri: Marco Cavallo è il grande cavallo azzurro di cartapesta alto quasi 4 metri che nel 1973 a Trieste ruppe i muri del manicomio di San Giovanni dando il via all' inarrestabile processo di cambiamento, iniziato proprio a Gorizia negli anni '60, e alla Legge 180 sulla chiusura dei manicomi. Un inizio di esperienza, quella goriziana avviatasi nel novembre del 1961, che però, forse perché era troppo avanzata per quei tempi, alla fine di quel decennio fu bloccata e prima Franco Basaglia, poi tutta la sua équipe lasciarono Gorizia. D a q u i f u r o n o a v v i a t i percorsi di deistituzionalizzazione in molte città italiane tra le quali Genova, Ferrara, Arezzo e Trieste dove l' esperienza continuò con Franco Basaglia stesso. Da quando questo inizio goriziano si concluse, per buoni 30 anni non è più accaduto nulla. Il nome di Basaglia e di quella storia che ha girato il mondo sembrava essere stato cancellato. Invece, da circa dieci anni, la città, operatori motivati e molti giovani stanno rintracciando i segni di quella straordinaria esperienza. Servizi più attenti si sono aperti, possibilità insperate sono a portata di mano. Non solo visitatori a ritrovare i segni di quella rivoluzione, ma anche finalmente cittadini a godere di quei cambiamenti. E Marco Cavallo, che pur desiderandolo molto non era mai riuscito ad arrivare a Gorizia, adesso ce la farà. «Poter ospitare Marco Cavallo a Gorizia per noi è un sogno che finalmente si realizza sottolinea Franco Perazza, Direttore DsmCsm Alto Isontino . Rappresenta la possibilità di riannodare il filo di una storia che qualcuno ha cercato di interrompere, ma che di fatto resterà sempre intrinsecamente unita. Senza Gorizia non ci sarebbe stata Trieste; senza Trieste non si sarebbe potuto realizzare compiutamente ciò che a Gorizia aveva avuto inizio». L' appuntamento con Marco Cavallo è fissato alle 17 al Parco Basaglia da dove partirà una passeggiata fino al cuore della città insieme al grande cavallo azzurro che sarà accompagnato da tutti i cittadini che vorranno unirsi alla festa e dalle musiche dei Free Tones. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 10 25 maggio 2014 Pagina 27 < Segue Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Gorizia Dopo una sosta davanti al Tribunale, dove Marco Cavallo, racconterà, grazie alla voce del poeta Giovanni Fierro, del suo recente viaggio attraverso l' Italia per oltre 4 mila chilometri per chiedere la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari (Opg), alle 18.30 circa transiterà davanti al Comune di Gorizia. Qui gli attori delle compagnie "Se i no xe mati no li volemo" e "Senza soldi" con Donato Acampora daranno vita al "Dialogo" di Marco Cavallo e il Sindaco. La passeggiata si concluderà alle 19 in corso Verdi, alla Libreria Ubik dove, alla stessa ora, si terrà la presentazione dell' intera collana editoriale 180 Archivio critico della salute mentale. Le letture di Gabriella Gabrielli accompagneranno gli interventi di Peppe Dell' Acqua, direttore della Collana 180 Archivio critico della salute mentale, di Franco Perazza e Pierpaolo Mazzuia rispettivamente direttore DsmCsm Alto Isontino e direttore Csm Basso Isontino, dell' assessore provinciale Ilaria Cecot, delle autrici Silva Bon e Izabel Marin, di Anna Di Gianantonio e di Nereo Battello. «Per me, come credo per Marco Cavallo, è come tornare alle origini di una grande storia e ritrovare una città che qualche anno fa aveva affollato il Kinemax in occasione della proiezione di "C' era una volta la città dei matti", filmlibro che apre la Collana 180 che dirigo e che in quella memorabile serata ha come illuminato di nuovo la città e i suoi cittadini», ha detto Peppe Dell' Acqua, direttore della Collana 180. Nel recente incontro al Comune di Gorizia, il Sindaco Ettore Romoli ha giustamente raccomandato che Basaglia non ha bisogno di essere celebrato. Marco Cavallo dirà al Sindaco proprio questo: che gira il mondo, non a celebrare, ma a seminare buone pratiche e dire la verità. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 11