DOSSIER ­ UPI FVG_GORIZIA
Lunedì, 26 maggio 2014
DOSSIER ­ UPI FVG_GORIZIA
Lunedì, 26 maggio 2014
Dossier ­ Upi FVG_Gorizia
25/05/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 23
Attori dell' economia sociale transfrontaliera a confronto
25/05/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 28
«Isontina Ambiente, serve un cambio di...
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Bellipani, carabiniere simbolo dell' Arma
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Pecol, il Consiglio di Stato boccia il ricorso
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I cent' anni dell' elementare Ulderico Della Torre
25/05/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 66
Uniformi, laboratori ed enogastronomia in mostra a Gorizia
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Economia sociale transfrontaliera
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Arriva il cavallo che "aprì" i manicomi
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Gorizia
meeting a gorizia.
Attori dell' economia sociale transfrontaliera a
confronto
TRIESTE Gorizia ospiterà da mercoledì a
sabato prossimi la terza edizione delle
"Giornate di Economia sociale transfrontaliera"
che quest' anno ha come titolo "1914­2014
dall' Europa della Prima Guerra mondiale all'
Europa sociale". Una quattro giorni che si
svolgerà al Conference Center del polo
universitario di Trieste in via Alviano,
organizzate da Sea ­ Social Economy Agency
­ agenzia per lo sviluppo dell' economia
sociale ­ che in questa occasione inaugurerà
anche la sua sede permanente allestita nel
checkpoint del valico del Rafut sull' ex confine
Italo­Sloveno.
Particolarmente densa la giornata di giovedì,
che vedrà la partecipazione, fra gli altri, dell'
assessore regionale al Lavoro, Loredana
Panariti, e del ministro del Lavoro sloveno
Anja Kopac Mrak, mentre il ministro del Lavoro
e delle Politiche sociali Giuliano Poletti
interverrà con un videomessaggio.
L' importante appuntamento, unico in regione
e fra i pochi in Italia, è finanziato nell' ambito
del Programma per la Cooperazione
transfrontaliera Italia­Slovenia 2007­2013. «L'
obiettivo della manifestazione ­ spiega il
project manager di Sea Fabrizio Valencic ­ è
fare incontrare a livello internazionale tutti i soggetti che operano e si riconoscono nel campo dell'
innovazione sociale. Questa messa a confronto avviene nel contesto dell' attuale fase storico­economica
nella quale è necessario ripensare le relazioni sociali ed economiche in ambiti territoriali definiti e fra
territori differenti, puntando sull' innovazione, tenendo ben presenti le criticità e potenzialità della
comunità di riferimento». L' appuntamento è finanziato nell' ambito del Programma per la Cooperazione
transfrontaliera Italia­Slovenia 2007­2013. Il progetto è realizzato dal parternariato composto, tra gli altri,
da LegaCoop Fvg, Comune e Provincia di Gorizia, e Università di Lubiana.
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«Isontina Ambiente, serve un cambio di passo»
Il monito del Pd: «Prioritari un nuovo piano industriale e il rafforzamento della direzione
generale»
«Il rinnovo degli organi societari di Isontina
Ambiente e Irisacqua permetterà a regime un
risparmio di 100mila euro: una scelta
lungimirante dei nostri sindaci che il Partito
democratico sostiene pienamente, ma allo
stesso tempo il Pd pretende un netto cambio
di passo nella gestione della società che
gestisce il servizio rifiuti».
Quello che era stato un concetto portato in
campo ieri da Omar Greco, vicesindaco di
Monfalcone, viene oggi ribadito con forza da
Marco Rossi, segretario provinciale del Partito
democratico. Cosa intende per un netto
cambio di passo nella gestione della società
che gestisce il servizio rifiuti?
«Per noi questo significa, in particolare, un
nuovo piano industriale ed una percentuale di
differenziata nettamente superiore, in linea con
i migliori standard ambientali, e consapevoli
che da una moderna gestione della filiera dei
rifiuti può nascere una vera e propria green
economy capace di produrre posti di lavoro
salvaguardando l' ambiente», così il segretario
provinciale del Pd, Marco Rossi.
Il rinnovo degli organi societari è quindi, per il
Partito democratico, solo un primo passaggio
e Rossi non rinuncia a fare alcuni distinguo e
precisazioni fatti rispetto alla situazione delle due diverse società.
«Per noi rimane centrale la necessità di rinnovare il piano industriale di Isa srl, finora assolutamente
deludente, ed un rafforzamento della direzione generale: serve un deciso cambio di basso» .
«Pur riconoscendo i lusinghieri risultati dal punto di vista del bilancio, è indispensabile una più incisiva
azione per quanto riguarda l' ottimizzazione degli impianti e la percentuale di raccolta differenziata
conseguita in provincia, che negli ultimi anni ha fatto segnare una battuta d' arresto rispetto ad altri
territori che si sono dimostrati più virtuosi».
Indubbio riconoscimento, invece, il Partito democratico lo manifesta «per l' ottimo lavoro fatto in questi
anni da Irisacqua Srl, società gestore del servizio idrico integrato, portando avanti importanti
investimenti come previsto dal piano d' ambito approvato dai sindaci dell' Isontino».
Sarà un caso che l' amministratore unico di Isontina Ambiente è di centrodestra e quello di Irisacqua di
centrosinistra? Forse, è soltanto una nostra cattiveria.
(fra.fa.
)
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"nei secoli fedeli"
Bellipani, carabiniere simbolo dell' Arma
Vittorio Bellipanni: capitano dei carabinieri
reali ed eroe per caso. Se la grande storia è
un mosaico composto da tante piccole storie,
quella dell' ufficiale caduto nella decima
Battaglia dell' Isonzo rappresenta un tassello
importante per ricostruire lo spirito dell' Arma
e non solo. Di Vittorio Bellipanni si è parlato
nell' incontro di ieri mattina "Nei secoli fedeli".
Sul palco di èStoria, insieme al giornalista
Vincenzo Compagnone e al comandante
provinciale dei Carabinieri Antonino Minutoli,
sono saliti Federico Ciavattone e Gastone
Breccia, autori di due volumi dal titolo simile:
"Nei secoli fedele­Vittorio Bellipanni e i
Carabinieri nella Grande guerra" e "Nei secoli
fedeli­Le battaglie dei Carabinieri 1814­2014".
La gloria di Bellipanni è legata alla sua
orazione funebre. Le parole scritte e lette da
Gabriele d' Annunzio il 12 giugno 1917 nella
cattedrale di Udine sono state incise su un
cilindro di cera che costituisce uno dei
rarissimi documenti sonori del Vate. La
registrazione è stata recentemente autenticata
dai Ris di Parma che hanno confrontato la
voce di d' Annunzio con l' unica altra esistente.
Come ricordato da Ciavattone la celebre
orazione dedicata a Bellipanni «sembra
essere dedicata a tutti i carabinieri caduti» e il capitano è la sintesi di quella che è stata definita
"carabinierità". Prima di morire all' ospedale militare di Crauglio, venne decorato e quando gli misero al
petto la medaglia d' argento al Valor militare disse: «Non per me, ma per l' Arma". E a proposito di
decorazioni a carabinieri caduti, nell' occasione Gastone Breccia ha ricordato che le guerre di oggi sono
assimetriche e che quindi non dare una medaglia al valor militare a chi è caduto a Nassiriya solo perché
formalmente quella in Iraq era una missione di pace «è un errore concettuale». (s.b.
)
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Pecol, il Consiglio di Stato boccia il ricorso
Nuova sconfitta per Isontina Ambiente e per i sindaci pro discarica. L' impianto di
Cormons non potrà più riaprire.
d i F r a n c e s c o F a i n w C O R M O N S Isontina
Ambiente e i sindaci pro­discarica escono con
le ossa rotte dalla poco avvincente telenovela
di Pecol dei Lupi.
Dove eravamo rimasti? Eravamo rimasti che la
società aveva deciso di ricorrere al Consiglio
di Stato contro il decreto regionale che ha
chiuso le porte ad un' eventuale riapertura
della discarica cormonese.
Come è andata? Male, anzi malissimo per
Isontina Ambiente. Il Consiglio di Stato ha
confermato la sentenza del Tar che, lo
ricordiamo, aveva cassato il ricorso per un
clamoroso difetto di notifica: in Friuli Venezia
Giulia c' è, infatti, una legge derivante dallo
statuto speciale che impone che la notifica non
debba essere indirizzata alla Regione, bensì
all' avvocatura dello Stato. Sembrerebbe una
sottigliezza ma, alla prova dei fatti, non lo era.
E il Consiglio di Stato l' ha confermato. Ma c' è
un altro elemento, forse anche più importante
perché i magistrati Mario Luigi Torsello
(presidente), Francesco Caringella
(estensore), Manfredo Atzeni, Doris Durante,
Antonio Bianchi (tutti e tre consiglieri) entrano
anche nel merito. «In disparte la questione
processuale relativa alla ritualità della notifica
del ricorso di primo grado alla luce della disciplina che regola la difesa in giudizio della Regione Fvg,
assumono rilievo prioritario, nel bilanciamento degli interessi in rilievo, le esigenze di tutela dell'
ambiente e della salute poste a fondamento della determinazione impugnata in primo grado». Come a
dire: anche se non ci fosse stato il difetto di notifica, comunque il ricorso sarebbe stato respinto per
cause di... natura ambientale. E questo passaggio sembra sia stato letto con immensa, incontenibile
soddisfazione in Provincia. Indubbiamente, la questione Pecol si è trasformata in una vittoria per la
giunta Gherghetta, quando tutti la consideravano una sorta di "pietra tombale anticipata" per l' ente
intermedio.
Nei mesi scorsi, lo ricordiamo, aveva preso posizione pure lo studio legale Bertolissi che aveva
presentato il ricorso al Tribunale amministrativo regionale (Tar) per conto sempre di Isontina Ambiente:
ricorso che era stato dichiarato illegittimo per difetto di notifica e che, sostanzialmente, chiedeva di
"cassare" il decreto della Regione per arrivare alla riapertura della discarica cormonese di Pecol dei
Lupi.
«Quanto affermato dal Tar del Friuli Venezia Giulia corrisponde a un originale orientamento, tutt' altro
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che consolidato, di quel giudice. Per completezza, noi difensori abbiamo prodotto una articolata
memoria, depositata in data 11 febbraio, con allegati numerosi documenti, in cui abbiamo chiarito ­ era
il contenuto di una nota degli avvocati Bertolissi, Francesca Mazzonetto e Carlo Mongiat ­ i termini del
problema, relativo al luogo della notifica di un ricorso da proporre nei confronti della Regione. È appena
il caso di osservare che la legge si esprime altrimenti, rispetto a quanto affermato dal Tar». Come si
ricorderà, la sentenza del Tar era imperniata proprio sul difetto di notifica alla Regione. «Il Tribunale
amministrativo regionale per il Friuli Venezia Giulia (sezione prima), definitivamente pronunciando sul
ricorso, lo dichiara inammissibile. Condanna il ricorrente al rimborso delle spese e competenze
giudiziali che liquida in 1.500 euro a favore della Provincia. Nulla per le spese nei confronti della
Regione, non costituita. Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall' autorità amministrativa. Così
deciso in Trieste nella camera di consiglio del 12 febbraio 2014 con l' intervento dei magistrati Umberto
Zuballi (presidente, estensore), Enzo Di Sciascio (consigliere), Manuela Sinigoi (primo referendario)»,
questo il passaggio focale della sentenza. Un giudizio, quello del Tar, evidentemente condiviso dal
Consiglio di Stato.
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scuole/1.
I cent' anni dell' elementare Ulderico Della Torre
Inaugurato a Gradisca il percorso espositivo per celebrare il secolo dell' istituzione.
Partito il fitto programma di iniziative volte a
celebrare il centenario dell' istituzione della
scuola gradiscana d i v i a R o m a . A l u n n i e
insegnanti della Scuola Secondaria di primo
grado "Francesco Ulderico Della Torre" hanno
dato vita a una suggestiva mostra alla galleria
Spazzapan. La storia della scuola è ripercorsa
attraverso i documenti e le fotografie che
testimoniano come nel corso dei decenni l'
istituto di educazione secondaria cambiò più
volte nome e indirizzo di studio, educando
almeno cinque generazioni di gradiscani.
Registri scolastici e pagelle ricordano a tutti le
paure e i momenti di gioia passati dai
ragazzini sui banchi di legno: memorie che
diventano ancora più vive nelle interviste fatte
dagli alunni di oggi a nonni e genitori che
hanno frequentato la stessa scuola.
Una vecchia cattedra, una lavagna, banchi di
legno, un mappamondo, carte geografiche,
quaderni, libri e altri oggetti scolastici sono
stati recuperati nei depositi della scuola, altri
sono usciti dai cassetti degli ex alunni: con
questi materiali i ragazzi hanno ritrovato la vita
della scuola e della comunità, una memoria
preziosa che consente a tutti di guardare all'
oggi con maggiore consapevolezza.
La mostra del centenario della scuola sarà visitabile fino a domenica 8 giugno: martedì, sabato
domenica 10­19; mercoledì, giovedì, venerdì 15­19. Nell' atrio municipale di palazzo Torriani, è stata
inaugurata una sostra fotografica sulla storia dell' Istituto e le sue diverse destinazioni d' uso nel corso
dei decenni. Quindi, nel giardino della scuola (abbellita con elaborati pittorici realizzati dagli alunni), con
la partecipazione di tutta la scolaresca, ad opera del Comune è stato piantato un ulivo ad imperituro
ricordo della manifestazione. A conclusione della giornata celebrativa, alle 18 al Nuovo Teatro
Comunale di piazza Unità è stato rappresentato, per tutta la cittadinanza, uno spettacolo teatrale e
musicale realizzato dalla classe II A e dal gruppo corale dell' Istituto sotto la guida dell' attore e regista
Enrico Cavallero con la collaborazione delle professoresse Visintin, Tomatis e Pettarin.
In occasione della celebrazione, gli insegnanti curatori della ricerca, professori Boscarol, Cecot, Clini,
Del Gaudio e Stefanutto verrà proposta al sindaco la pubblicazione di un opuscolo riassuntivo dei vari
aspetti della manifestazione affinché resti nella memoria della scuola e della collettività.
(l.m.)
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Uniformi, laboratori ed enogastronomia in mostra a
Gorizia
'14­'18.
Prima guerra mondiale ed èStoria, valanga di mostre a
Gorizia. A Casa Krainer, in via Rastello, c' è, con tanto di
degustazioni di vini, Terra e Guerra, a cura dell' Ersa, sul
tema della vite e dell' ulivo in base a come lo trattano i giornali
di un secolo fa. Il Trgovski dom, a cura dell' associazione
produttori Ribolla gialla di Oslavia, ospita Oslavia 1914: l'
ultima vendemmia, che presenta una serie di testimonianze
storico­iconografiche su Oslavia e la produzione vitivinicola
del territorio. Ancora al Trgovski dom, a cura dell' Isis Bonaldo
Stringher, troviamo Eppur si mangia Alimentazione,
conservazione e cottura del cibo, distribuzione del rancio nella
Prima guerra mondiale.
Curata da Amici di Israele, comunità Ebraica di Trieste,
gruppo Isonzo e istituto Milko Kos di Lubiana, alla Sinagoga
possiamo vedere I soldati ebrei austroungarici sul Fronte dell'
Isonzo, che, come il suo titolo evidenzia, approfondisce la
presenza ebraica nelle file dell' Esercito austro­ungarico.
Nella tenda delle Edizioni della Laguna, ai Giardini pubblici, c'
è, a cura di Marina Bressan e Marino De Grassi, L' imperatore
per Gorizia che illustra la preoccupazione dell' Imperatore,
alla fine del 1915, per le sorti di Gorizia. Il centenario della
Grande guerra si incrocia con il 150° della Croce Rossa
Italiana, e, la storia di quest' ultima, Da Solferino alla Grande
guerra 24 giugno 1859­23 maggio 1915 viene ripercorsa alla
galleria di via Diaz. Fra gli spazi di Leg Antiqua (che ne è
curatrice), dei Giardini pubblici e della sede antiquaria della
Leg si snoda Da Sarajevo a Versailles (1914­1919). Mostra­
mercato di libri, fotografie e documenti dedicati alla Grande
guerra. Ai Giardini pubblici abbiamo anche Con gli occhi di
oggi, viaggio fotografico, a cura di Massimo Crivellari e
Ulderica Da Pozzo, tra luoghi e monumenti del primo conflitto
mondiale nella nostra regione. L' atrio della Prefettura ospita,
a cura di Prandicom e con il premio Marco Luchetta, I nostri
angeli. Le migliori 10 foto nel ricordo di Miran Hrovatin. A
palazzo Lantieri, invece, si può ammirare Gli addii. Da Vienna
a Roma 1914
­1918. Tristezze e speranze. Come eravamo con uniformi,
abiti da signora, oggetti e documenti fino a oggi conservati
negli antichi bauli dei nobili Lantieri. Ai Musei provinciali d i
Borgo Castello possiamo ammirare Belle Époque in divisa. Le uniformi colorate degli eserciti europei a
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Il Piccolo (ed. Gorizia)
Gorizia
cura di Provincia e gruppo Isonzo. Quest' ultimo è stato fondamentale nella realizzazione anche della
mostra della Fondazione Coronini: Uno Stato in uni
forme. La società goriziana e l' Impero Asburgico alla vigilia della Grande guerra. Come è stato
fondamentale anche per Verso la guerra a tempo di valzer, organizzata dal Comune (ma va citata
anche la collaborazione di Prologo), appena inaugurata al Museo di Santa Chiara e che vedrà oggi, alle
18, Bruno Pascoli, condurne una visita guidata. Da segnalare le performances dei ragazzi dei
Laboratori creativi Itinerario Grande guerra (a.ArtistiAssociati): sono stati un tale successo che dopo la
prima gremita serata di venerdì al Trgovski Dom la replica di ieri è stata dirottata nella Tenda Erodoto
per dare modo al pubblico di assistere allo spettacolo. La replica di oggi, alle 10.30, resta fissata al
Negozio Kr
ainer. Alex Pessotto.
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Messaggero Veneto (ed.
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a gorizia.
Economia sociale transfrontaliera
GORIZIA Gorizia ospiterà da mercoledì 28 a
sabato 31 maggio la terza edizione delle
"Giornate di economia sociale transfrontaliera"
che quest' anno ha come titolo "1914­2014
dall' Europa della Prima guerra mondiale all'
Europa sociale". Quattro giornate che si
svolgeranno al Conference center del polo
universitario in via Alviano a Gorizia,
organizzate da Sea ­ Social economy agency,
agenzia per lo sviluppo dell' economia sociale
­ che in questa occasione inaugurerà anche la
sua sede permanente allestita nel checkpoint
del valico del Rafut sull' ex confine Italo­
Sloveno. Particolarmente attesa la giornata di
giovedì che vedrà la partecipazione, fra gli
a l t r i , d e l l ' assessore regionale al Lavoro
Loredana Panariti e del ministro del Lavoro
sloveno Anja Kopac Mrak, mentre il ministro
Poletti interverrà con un video messaggio.
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Gorizia
Arriva il cavallo che "aprì" i manicomi
Martedì l' incontro che riannoderà i fili con la storia della psichiatria goriziana.
Passeggiata in corso.
Un momento che passerà alla storia quello
che si svolgerà martedì, a partire dalle 17, per
tutto il pomeriggio, a Gorizia, quando Marco
Cavallo arriverà nel capoluogo isontino: sarà la
prima volta dopo mezzo secolo dall' avvio di
quella che è considerata una vera e propria
rivoluzione. Storia della libertà riconquistata
dagli internati e della possibilità che le persone
hanno di realizzare i propri desideri: Marco
Cavallo è il grande cavallo azzurro di
cartapesta ­ alto quasi 4 metri ­ che nel 1973 a
Trieste ruppe i muri del manicomio di San
Giovanni dando il via all' inarrestabile
processo di cambiamento, iniziato proprio a
Gorizia negli anni '60, e alla Legge 180 sulla
chiusura dei manicomi.
Un inizio di esperienza, quella goriziana
avviatasi nel novembre del 1961, che però,
forse perché era troppo avanzata per quei
tempi, alla fine di quel decennio fu bloccata e
prima Franco Basaglia, poi tutta la sua équipe
lasciarono Gorizia. D a q u i f u r o n o a v v i a t i
percorsi di deistituzionalizzazione in molte
città italiane tra le quali Genova, Ferrara,
Arezzo e Trieste dove l' esperienza continuò
con Franco Basaglia stesso. Da quando
questo inizio goriziano si concluse, per buoni
30 anni non è più accaduto nulla. Il nome di Basaglia e di quella storia che ha girato il mondo sembrava
essere stato cancellato. Invece, da circa dieci anni, la città, operatori motivati e molti giovani stanno
rintracciando i segni di quella straordinaria esperienza. Servizi più attenti si sono aperti, possibilità
insperate sono a portata di mano. Non solo visitatori a ritrovare i segni di quella rivoluzione, ma anche
finalmente cittadini a godere di quei cambiamenti. E Marco Cavallo, che pur desiderandolo molto non
era mai riuscito ad arrivare a Gorizia, adesso ce la farà.
«Poter ospitare Marco Cavallo a Gorizia per noi è un sogno che finalmente si realizza ­ sottolinea
Franco Perazza, Direttore Dsm­Csm Alto Isontino ­. Rappresenta la possibilità di riannodare il filo di
una storia che qualcuno ha cercato di interrompere, ma che di fatto resterà sempre intrinsecamente
unita. Senza Gorizia non ci sarebbe stata Trieste; senza Trieste non si sarebbe potuto realizzare
compiutamente ciò che a Gorizia aveva avuto inizio».
L' appuntamento con Marco Cavallo è fissato alle 17 al Parco Basaglia da dove partirà una passeggiata
fino al cuore della città insieme al grande cavallo azzurro che sarà accompagnato da tutti i cittadini che
vorranno unirsi alla festa e dalle musiche dei Free Tones.
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Dopo una sosta davanti al Tribunale, dove Marco Cavallo, racconterà, grazie alla voce del poeta
Giovanni Fierro, del suo recente viaggio attraverso l' Italia per oltre 4 mila chilometri per chiedere la
chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari (Opg), alle 18.30 circa transiterà davanti al Comune di
Gorizia. Qui gli attori delle compagnie "Se i no xe mati no li volemo" e "Senza soldi" con Donato
Acampora daranno vita al "Dialogo" di Marco Cavallo e il Sindaco.
La passeggiata si concluderà alle 19 in corso Verdi, alla Libreria Ubik dove, alla stessa ora, si terrà la
presentazione dell' intera collana editoriale 180 ­ Archivio critico della salute mentale.
Le letture di Gabriella Gabrielli accompagneranno gli interventi di Peppe Dell' Acqua, direttore della
Collana 180 ­ Archivio critico della salute mentale, di Franco Perazza e Pierpaolo Mazzuia
rispettivamente direttore Dsm­Csm Alto Isontino e direttore Csm Basso Isontino, dell' assessore
provinciale Ilaria Cecot, delle autrici Silva Bon e Izabel Marin, di Anna Di Gianantonio e di Nereo
Battello.
«Per me, come credo per Marco Cavallo, è come tornare alle origini di una grande storia e ritrovare una
città che qualche anno fa aveva affollato il Kinemax in occasione della proiezione di "C' era una volta la
città dei matti", film­libro che apre la Collana 180 che dirigo e che in quella memorabile serata ha come
illuminato di nuovo la città e i suoi cittadini», ha detto Peppe Dell' Acqua, direttore della Collana 180.
Nel recente incontro al Comune di Gorizia, il Sindaco Ettore Romoli ha giustamente raccomandato che
Basaglia non ha bisogno di essere celebrato. Marco Cavallo dirà al Sindaco proprio questo: che gira il
mondo, non a celebrare, ma a seminare buone pratiche e dire la verità.
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