ANNO IV - (XIX) - N. 1 - GENNAIO 1986 DAL DISCORSO PRONUNCIATO DAL PAPA AL TERMINE DEL SINODO 8 dicembre 1985 Affidamento del Concilio all'Immacolata Via Trento, 4 - Tel. 86050 - Montefiascone Sped. in abb. postale gr. 111 - N. 144 - inf. 70% MESSAGGIO Al CRISTIANI Al termine del Sinodo straordinario del 25 novembre 8 dicembre i Padri sinodali hanno inviato il seguente messaggio ai cristiani di tutto il mondo. Noi, vescovi, venuti dai cinque continenti e riuniti a Roma in Sinodo intorno al Papa, abbiamo intensamente vissuto un tempo forte di comunione nella preghiera, nel dialogo e nelÀ * * pV £ u | . ì" WmKtÉilÀ lo studio. (...) - «Ha fatto grandi cose per me...». Il messaggio del Vaticano II ci propone per S N O P VO I' t i - 'jgfa-- Desideriamo ringraziare il Signore, do- questo tempo le ricchezze inesauribili del mi*m fa** po 20 anni, per il dono del Concilio Vatica- stero di Cristo'. Attraverso la Chiesa, che è il suo corpo, Cristo è sempre presente tra gli no II. - Desideriamo pure ringraziarlo per tut- uomini. Noi siamo tutti chiamati, mediante la * I I P ' ^ • > " -i to il bene che si è realizzato durante i fede ed i sacramenti, a vivere in pienezza la l i t i comunione con Dio. In quanto comunione con lavori dell'attuale Sinodo. P'ìA » ¿: *1 F a Dio vivente, Padre, Figlio e Spirito Santo, la r * * J fM .;* - E ringraziamo pure la Verg ina Santis- Chiesa è, in Cristo, 'mistero' dell'amore di Dio sima per essere stata presente tra noi, presente nella storia degli uomini. m durante lo svolgimento del Sinodo, con la P | 8 Il Concilio l'ha ricordato con forza, e noi vi sua efficace, anche se invisibile, protezione. aderiamo nella fede. Questa è la realtà che è yyfc\> ? ^ ''"^Tgfâjkâk J - La ringraziamo per aver ottenuto, dal partecipata e vissuta dai battezzati. Costoro ; j ¿¡»¡È« î> ^ *1P 'jkJÉ " ' W Padre e dal Figlio, l'assistenza dello Spiri- sono membri dell'unico corpo del Cristo nel WMAI 1 s 'i quale abita ed agisce lo Spirito Santo. Le strutto sui lavori del Sinodo. r | f l ma| ture e le relazioni all'interno della Chiesa de- La ringraziamo per averci fatto vivere 1 l'esperienza esaltante ed ineffabile della vono riflettere ed esprimere questa comunio- M; stOlr ne. comunione ecclesiale. «Ecco quanto è buoIl primo capitolo della costituzione sulla Chie« JÈ %IL,- ìli no e quanto è soave che i fratelli vivano sa ('Lumen Gentium') non a caso s'intitola: 'Il insieme!» (Sai. 133-132-,1). mistero della Chiesa'. (continua a pag. 11) - La ringraziamo per esserci stata modello di ascolto della verità, di dedizione PALAZZO RENZI È FUORI PERICOLO nella carità, di pazienza nelle fatiche, di tenacia nelle difficoltà. - La ringraziamo per averci guidati allo Tutti i Montef iasconesi ed in particolare gli amanti del Centro Storico erano da molti anni in trepidazione ascolto del Padre, del Figlio e dello Spiriper la sorte di palazzo Renzi inserito nel magnifico, incomparabile scenario del Largo del Plebiscito. Appartenente ad una delle più antiche ed illustri famiglie locali, indimenticato ritrovo, anche per il sottoto Santo, per averci fatto comprendere scritto, di piacevoli incontri della gioventù studentesca negli anni quaranta, aveva da tanto tempo evidenziameglio il mistero di quella Chiesa, della to segni preoccupanti di invecchiamento che andavano via via aggravandosi a causa dei danni atmosferici e quale Ella è Madre e membro insuperabildel completo abbandono. mente eccelso ed esemplare. Per questo fu vera gioia apprendere che l'immobile era stato acquistato dal Comune per l'ampliamento della propria sede. E però gli anni continuavano a passare ed inesorabilmente le lesioni, anche delle Come alla protezione della Vergine, construtture portanti, si aggravavano al punto da far temere il peggio; e proprio per evitare il possibile crollo giuntamente a quella di S. Giuseppe, Papa veniva di recente imbrigliato con catene e tiranti che ne deturpavano la bella facciata e ne evidenziavano Giovanni XXIII affidò i lavori, le fatiche e ancor più lo stato di gravissimo deterioramento. L'impegno di spesa per il restauro (oltre un miliardo) era le speranze del Concilio Vaticano II, desiritenuto insopportabile; il reperimento dei (ondi sembrava impossibile. Ed invece, gradita sorpresa di capodanno, apprendiamo che palazzo Renzi sarà salvato e ristrutturato per dero rinnovare l'affidamento del grande ospitare, in modo razionale e capiente alcuni importanti uffici comunali attualmente costretti in spazi dono del Concilio, guardato dopo ventaninadeguati alle aumentate richieste di servizi per la popolazione. Apprendiamo infatti che in un recente ni, con gli occhi del Sinodo, nelle mani viaggio a Roma del Sindaco e del Segretario Generale, tramite le conoscenze importanti del nostro primo dell'Immacolata. Desidero affidarlo a Lei, Cittadino, si è trovata la strada giusta per ottenere subito una prima assegnazione di fondi (cinquecento milioni) da destinare ai lavori più urgenti ai quali si metterà mano con tutta sollecitudine; il restante perché la Chiesa possa, con rinnovata definanziamento verrà, sicuramente! dizione e zelo, realizzare ciò che costituiAl nostro Sindaco pertanto un «bravo e grazie di cuore» per questo importante contributo dato alla sce la sua missione essenziale: essere «saconservazione del nostro Centro Storico al cui abbellimento anche chi scrive, molto modestamente ma con cramento dell'unione con Dio... e dell'utanto affetto, ha dato un pitcolo contributo. nione di tutto il genere umano...». GIUSEPPE FERLIZZI : fi». % LA V O C E pag. 2 Auguri natalizi dal Madagascar Carissimo Don Agostino, g r a d i s c a i m i e i p i ù s i n c e r i a u g u r i di o g n i b e n e p e r il Natale c h e viene. Il S i g n o r e Le «dia u n a m a n o » a s e r v i r e il S u o g r e g g e c o n s e m p r e p i ù f e r v o r e e zelo. La r i n g r a z i o di c u o r e per le s u e g e n t i l e z z e e p r e m u r e . Mi saluti i C r i s t i a n i d i M o n t e f i a s c o n e c h e p r e g h i n o per m e e per questa gente. Q u i f a a n c o r a tginto c a l d o e d i p i o g g e a n c o ra q u a s i n u l l a . H o f a t t o l'albero di N a t a l e , ci ho m e s s o p u r e un po' di n e v e di cotone... è b e l l o p e r ò qui in M a d a g a s c a r non si accorda c o n l ' a m b i e n t e , è c o m e farlo in Italia d ' e s t a t e su q u a l c h e spiaggia! P r e g h i a m o a vicenda. S a l u t i e d a u g u r i a t u t t i gli.amici. Un a b b r a c cio di cuore, Suo P A D R E ENRICO G r a z i e , P a d r e Enrico, e s e m p r e uniti nel Signore! Vero sogno di gioventù Perché «Addio»? Cara «Voce» q u e s t i 10 d o l l a r i n o n s o n o per il n u o v o a b b o n a m e n t o m a p e r il s u o a d d i o . D a t a la r a g i o n e d e l l a m i a t a r d a età (90 anni) il d o t t o r e d e g l i o c c h i (ossia l ' o c u l i s t a ) mi e s o r t a d i a b b a n d o n a r e la lettura se v o g l i o c o n s e r v a r e p i ù a l u n g o la vista, e così d i e t r o sua r a c c o m a n d a z i o n e c o n m i o tanto dispiacere c a r a « V o c e » d e v o lasciarti. Ti sarò s e m p r e fed e l e c o l p e n s i e r o e l ' a u g u r i o di s e m p r e p i ù a b b o n a m e n t i . Saluti, LUCIA BIZZARRI « L a V o c e » saluta cordialmente e d augura a n c o r a tanti anni di salute. Dobbiamo interrompere l'abbonamento? Dove porre il Telefono pubblico? A proposito del suo accenno agli scherzi terribili di cui all'ultimo numero de «La Voce» posso confermare che risponde all'esatta verità rievocata in modo perfetto. L'articolo è stato per me un vero Sogno di gioventù che mi ha proprio divertito e non certo dispiaciuto pertanto, come si preoccupava l'autore che, può rassicurare in tal senso e complimentarsi a nome mio per la sua eccezionale memoria. I migliori auguri per il Santo Natale ed il nuovo Anno. Cordialmente. ROCCO PACERI P E R S O N A G G I O DEL MESE Sarebbe però veramente ideale potere ottenere che almeno la Piazza diventasse una autentica isola pedonale dove la gente, nelle ore più piacevoli della giornata, potesse godersi una bevanda standosene tranquillamente fuori il Caffè che, a sua volta, potrebbe estendere a più file i suoi tavoli dando così il tono di un tipo di piazza veramente allettante come si riscontra nei centri turistici più qualificati della Penisola. È una proposta-sogno, ma non è bello sognare? Grazie ALDO CIUCCI Caro Don Agostino, io non ho mai disturbato, ma sarò lieta se pubblicherà la presente perché vorrei dire la mia ai riguardo di una questione ripetuta sul suo giornaletto. Sono vedova di un vostro concittadino e da tanti anni prima con lui e poi da me sola vengo a passare l'estate là dove ho sempre mal visto il telefono pubblico al Caffè della piazza, fra tanta confusione specie di domenica. Sono assai d'accordo con quanto ha scritto il sig. Ciucci Aldo e sicuro che non è d'accordo il padrone di quel Caffè. Più di una volta ho sentito altri esercenti dire che il telefono pubblico dentro al Caffé è un gran richiamo di persone che aspettando di parlare consumano al banco. È vero. Ma ci vuole tanto a trovare un piccolo ufficio pacifico e appartato come c'era una volta? La saluto distintamente. Clara Luzi ved. Jacoponi P. ENZO RINGRAZIA LA BANCA CATTOLICA Centro Storico «La Voce» col numero di novembre ha aperto un pubblico dibattito sul Centro Storico di Montefiascone. Eccellente iniziativa che permette di formulare proposte e conseguire proficui risultàti nella forma più democratica. Spero sia concesso anche a me di entrare in argomento ma in punta di piedi come si addice ad un villeggiante che, al massimo, può avanzare suggerimenti riguardanti il periodo estivo. E ciò in considerazione del costante impulso turistico che autorità e cittadini dànno al paese, proprio per renderlo sempre più idoneo a recepire e soddisfare coloro che lo scelgono con vero entusiasmo a mèta delle loro vacanze. Ma appare legittimo un dubbio: come sarà possibile un sereno dibattito se le proposte - a livello di mere proposte - suscitano risentimenti personali che non hanno motivo di essere. Come si può esprimere un giudizio negativo sulla presenza del telefono pubblico in un caffè se il proprietario del locale si ritiene offeso. Ma perché mi domando. La proposta da me avanzata che non riflette un plurale majestatis abusivo in quanto denuncia lamentele di più persone che mi onorano della loro conversazione, non riguarda ovviamente il Caffè Centrale come tale, gestito con encomiabile competenza dal sig. Chiovelli ma, unicamente l'organo competente che ha avuto la pessima idea di installare il servizio dei telefoni in un esercizio pubblico essendo l'esercizio pubblico di per sé, l'ambiente meno adatto per le ragioni che a suo tempo ho presentato. E visto che siamo in tema di Centro Storico da qui non può prescindere la sua estetica, come non si può non rilevare, quanto meno, il cattivo gusto di avere autorizzato l'impianto di quella edicola di giornali in piazza, sita nel posto sbagliato e di proporzioni aberranti rispetto a quelle della piazza stessa. Non stava forse meglio dove era prima e di quelle dimensioni? Spero che tale giudizio non possa offendere il titolare dell'edicola perché si riferisce soltanto alla autorità responsabile di... quel pugno in un occhio! Tutto, comunque, rimarrà come è, ma non per questo è proibito esprimere la propria opinione. Siamo in democrazia no?... e la democrazia ci consente di dire e ripetere e chi si contenta gode. E, cosa fatta capo ha! Chi mai si ricrede? Dunque è opportuno inserirsi in ciò che non è stato fatto e che si potrebbe fare, restando nel tema del Centro Storico nei limiti che mi sono imposto. Ho una proposta da fare: è un proposta-bomba ma solo una proposta: vietare tassativamente, solo nei mesi di luglio e di agosto, il transito e la sosta di qualsiasi autoveicolo nella piazza centrale e lungo il Corso Cavour. Ed ora... apriti cielo! Disegno: ZELINDO GIANLORENZO «LA VOCE» Mensile di Montefiascone Direttore AGOSTINO BALLAROTTO Responsabile ANGELO GARGIULI Direzione. Redazione. Amministrazione: 01027Montefiascone. Via Trento 4 - Tel. 86050 • c.c.p. 12158010 intestato a: Parrocchia di S. Margherita 01027 Montefiascone - Viterbo. Autorizz i » T r t b . k Viterbo n. 272 del 4-12-1W2 Tipografìa - Litografìa «S. Pellico» di Marroni & C. Via O. Borghesi, 3c - Montefiascone (VT) Tel. 86297 Gent.mo Direttore, alcuni giorni fa, attraverso Don Agostino, ho ricevuto la vostra generosa offerta per la missione del Bangladesh. E con un profondo senso di gratitudine che rivolgo il mio grazie a Lei, al Sig. Presidente ed a tutti i soci. Il vostro gesto è di solidarietà e fraternità verso persone che giornalmente lottano per la sopravvivenza. Anche a nome di queste persone un grazie sincero e grato. Auguro a Lei, al direttivo e a tutti i soci della Banca Cattolica di progredire sempre di più nello sforzo di creare una società più giusta dove tutti gli abitanti della terra abbiano il pane quotidiano. Infine gradisca anche gli Auguri di Buon Natale. P. ENZO CORBA ALBERO DI NATALE Noi confermiamo che abbiamo incaricato la Ditta Christian Traar Ges.m.b.H., Trasporti, A-9620 Hermagor, a trasportare 1 albero di Natale (abete), lung.zza ca. mt. 7,50 e 2 alberi di Nàtale (abete) lung.zza ca. mt. 1,70 al nostro cliente Sig. Emilio Menchinelli, Legnami, I01027 Montefiascone, Via Dante-Alighieri, 86. Questi alberi sono un nostro regalo al Sig. Menchinelli che farà del grande albero donazione alla Città di Montefiascone. BRÜDER HASSLACHER L'albero di Natale fa bella mostra in P.zza Vittorio Emanuele! La città di Montefiascone è grata al Sig. Menchinelli e ai sigg. Monachello e Francia che hanno pensato a «piazzarlo». BRAVI!! LA VOCE pag. 3 VECCHIE FOTO ANNO 1948 - CLASSE 3a Prima fila in alto: Burla Vincenzo Mocini Genuino - Moscetti Giuseppe - Menghini Saverio - Cevolo Livio - Iacono Salvatore - Piovino Luciano - Nami Felice. Seconda fila: Lozzi Guido - Minciotti Roberto - Massarelli Iole in De Martis (maestra) - Bonucci Giovanni - Ranaldi Enrico - Falconi Massimiliano - Patroni Alberto - Crocetti Venicio (colomba). Terza fila seduti: Basili Cesare Gaddi Carlo - Mezzetti Gianni Carelli Mario - Batinelli Enzo - Carelli Enzo - Mezzetti Leone - Carelli Marcello - Rossetti Pietro Nami Enio - Saraca Domenico. Auguri a tutti i papà di oggi!! SCORCIO DI STORIA FALISCA DI CRUCIANI D. E MEZZETTI L. (continua dal numero precedente) Ogni qualvolta dunque ci imbattiamo in luoghi e personaggi Stellatini dobbiamo concludere che luoghi e personaggi furono Falisci, e che in quei luoghi ci fu o un rimescolamento di stirpi e di civiltà come a Ferento, oppure nacquero insediamenti nuovi con nomi nuovi, come fu il caso di Veiano da Veio e di S. Flaviano dai Falisci: luogo scelto perché viabile e ricco di acque. Dopo la storia, l'Archeologia. Di reperti Stellatini ne troviamo a Ferento, a Soriano e a Montefiascone. Per Ferento e Soriano basta consultare, anche a volo d'uccello, l'interessante opuscolo «Ferento» di Paolo Giannini. A pag. 55 leggiamo quanto segue: «Nel 157 a.C. viene dedotta a Ferento una colonia. Membri della tribù Stellatina ed Arnense insieme a nuclei della Tromentina e della Sabatina prendono possesso del territorio sub Cimino». A pag. 77 si riporta l'iscrizione su lapide di un certo SestaOrtensio figlio di Aulo della Tribù Stellatina... che a sue spese fece edificare su suolo privato il foro, l'Augusteo, decorandolo con 57 statue, il portico, il laghetto, le cloache, ed inaugurandoli offrì un banchetto. In un cippo funerario si parla ancora di un certo LOLLIO della tribù Stellatina che fu questore della provincia Betica e patrono del collegio dei fabbri e dei centonari. Per Soriano a pag. 55, in nota, ci informa che in contrada S. Eutizio fu rinvenuta una iscrizione che ricorda lì in quel luogo la presenza di un PAGUS STELLATINUS (villaggio Stellatino). E di un PAGUS STELLATINUS si parla anche in una iscrizione su marmo conservata nel nostro municipio di Montefiascone. L'iscrizione e il suo contenuto è di una importanza decisiva per il nostro studio. Infatti ci documenta che in periodo Etrusco-Romano in quel di S. Flaviano (è lì infatti che incomincia la storia e la vita di Montefiascone) erano presenti cittadini stellatini e cioè di stirpe falisca. E ci documenta pure i necessari collegamenti con Faleri e Ferento e dietro i collegamenti ci fa intuire la lunga serie di vicende Falisco-Stellatine che soggiacciono alla glande storia. Si tratta dunque di due illustri personaggi Curzio e Quadrato della tribù Stellatina che costruiscono un tempio ai Lari Augustei e nel dedicarlo offrono ai Vicani (abitanti del villaggio) un banchetto. Di qúel tempio non se ne sa più nulla: ma forse non si va lungi dal vero a pensare che si identifichi con la cripta di S. Flaviano, se è vero che quella basilica sorse sopra un preesistente tempio pagano. Anche del villaggio Stellatino non se ne saprebbe nulla se non si ammettesse quello Falisco in S. Flaviano e la ragione è che Montefiascone come Montefiascone non esisteva ancora. Di ciò una controprova piena e sicura ce la fornisce la stupenda iscrizione in marmo bianco che si trova nella chiesa superiore di S. Flaviano. La quale, in buon latino classico, ci avverte che i decurioni di Sorrina Nuova erigono una statua ad un certo Marco Aurelio Marcello figlio di Elaino, che ricopriva tre importanti incarichi: Pontefice con funzione di giudice, amministratore del pubblico erario, patrono degli artigiani e dei centonari. Nel giorno della inaugurazione della sua statua Marcello offrì ricchi doni ai decurioni e al popolo. Stando al contenuto, si deduce che il vicus o villaggio di cui si parla nell'iscrizione del Municipio fu S. Flaviano e continuò ad esserlo sotto l'impero alle dirette dipendenze di Sorrina Nuova: la quale non si identifica affatto né con S. Flaviano villaggio né con Soriano, come per lungo tempo si è creduto, ma con Viterbo e precisamente con la vecchia Surna prima, nel sito della Cattedrale di S. Lorenzo, e poi in Surrina Nuova in quel di Riello (vedi ancora una volta Paolo Giannini in «Centri Etruschi e Romani dell'Etruria Meridionale»). Decurioni e popolo infatti suppongono non già un VICUS o villaggio, come si legge nell'iscrizione in Comune ma un municipio Romano che si trovava appunto in Sorrina Nuova. Possiamo concludere dunque, per questo primo periodo Etrusco Romano, affermando che Storia e Archeologia fra loro comparate ed integrate - AMICE CONIURANT - a determinarci luoghi, tempi, stirpi, origine e nome di Montefiascone e cioè le risposte agli interrogativi sopra esposti. Le prove? Per il secondo Periodo Alto Medioevo: storia, iscrizioni, bolle Papali. Sotto il furioso incalzare delle orde barbariche, delle guerre fra Impero e Popolo, fra Guelfi e Ghibellini, fra Saraceni e Cristiani, quei poveri Falisci di S. Flaviano son di nuovo costretti a rifugiarsi in luoghi sicuri e saliscono in monte inaccessibile e forse ancora boscoso e senza nome. E vi si insediano dando origine a poco a poco ad un nuovo centro destinato a soppiantare nel nome e nell'importanAt quello marginale di S. Flaviano. Ce lo attesta ancora oggi l'esistenza della parte più vecchia della città costituita dalle misere case che fanno cerchio alla Rocca. Strane vicende del tempo! Oggi, chi può, abbandona quelle squallide dimore e fugge in cerca di sole e di spazio. Si verifica così un movimento opposto: la Rocca si spopola e si ripopola S. Flaviano. Nel 852, all'epoca della lettera di Leone IV al Vescovo Virobono di Tuscania, il VICUS di S. Flaviano, alle dipendenze dell'abbazia di S. Pietro in Val di Lago, è già divenuto BURGUS. Da notare, a quanto se ne sa, che in questo importante documento, per la prima volta, appare il nome di Montefiascone: nome che a poco a poco prenderà il primo posto fino a proclamarsi ufficiale. Infatti nella lapide a lettere gotiche conservata nella chiesa inferiore di S. Flaviano, lapide che ci ricorda una seconda ricostruzione del tempio nel 1032, si parla della gente non più di S. Flaviano ma di Montefiascone. In seguito, con lo stabilirsi del Patrimonio di S. Pietro in Tuscia, il BURGUS diverrà CASTRUM ed il CASTRUM ottima difesa dello stesso patrimonio ed insieme ottima protezione per le genti ivi stanziate ed ivi accorrenti. Il presidio pontificio ivi alloggiato per tanti secoli, le frequenti e prolungate dimore dei Papi, le nuove costruzioni civili e militari trasformarono completamente la fisionomia del CASTRUM e l'avviarono a diventare CITTÀ. Anche qui, ecco una ferrea controprova offertaci dalla storia religiósa e dal fatto altrimenti inspiegabile e cioè che il nuovo tempio di S. Margherita elevato a Cattedrale e la Santa elevata a patrona principale relegono al secondo posto S. Flaviano e il suo vetusto tempio, mentre per tanti secoli e il tempio e S. Flaviano ottennero il primo posto come lo attesta ancora un'iscriziohe su architrave nel nostro Municipio dove si legge: «S. Flavianus protector noster». Resta così accertato che Mon-' tefiascone, in questo secondo periodo dell'Alto Medioevo, fu BURGUS in quel di S. Flaviano, poi CASTRUM sul Monte ed infine, nel 1369, Città e Diocesi ufficialmente battezzata «MONS FLASCON». (continua nel prossimo numero) LA V O C E pag. 4 R I C O P R I V A LA C A R I C A DI P R E S I D E N T E REGIMILDO DELLE MONACHE Il democristiano Regimildo Delle Monache si è dimesso dalla carica di presidente del Comitato di Gestione della USL VT1 di Montefiascone che avrebbe dovuto, in ogni modo lasciare, per scadenza del mandato alla fine del corrente mese di gennaio. La grave decisione dell'esponente dei coltivatori diretti che è stato anche Sindaco della cittadina falisca negli anni sessanta, pare sia scaturita dalla pesante situazione finanziaria della USL, il cui deficit di oltre 2 miliardi non permette più di far fronte alle spese correnti. Tanto per fare un esempio, gli oltre 100 dipendenti della clinica «Villa S. Margherita» convenzionata con la USL, ogni mese, in questi ultimi tempi, hanno rischiato di restare senza stipendio e sono ora in agitazione perché temono una drastica riduzione del personale. È stato proprio dopo aver firmato un mandato di 200 milioni per il pagamento degli stipendi di novembre degli addetti a Villa S. Margherita che il presidente della USL ha annunciato le sue dimissioni MEDAGLIA D'ARGENTO AL VALOR MILITARE Commemorato DELIO RICCI A Montefiascone è stato commemorato l'eroico partigiano Delio Ricci, nativo della frazione Coste, ucciso dai tedeschi il 20 maggio 1944, presso la macchia di Montauto nel grossetano, nel corso di un rastrellamento. Al giovane falisco (era nato l'8 marzo 1925) è stata intitolata una via della nuova zona residenziale «Card. Salotti». Alla cerimonia, organizzata sotto gli auspici della Organizzazione Nazionale Partigiani d'Italia, sezione di Viterbo e dal Comune di Montefiascone, è intervenuta la Medaglia d'oro al valor militare on. Carla Capponi che ha tenuto il discorso commemorativo. Il Sindaco Vincenzo Danti ha portato il saluto della cittadinanza presso cui è tuttora vivo il ricordo di quel coraggioso ragazzo che, per amore della libertà e della Patria si immolò, a soli 18 anni, al grido di «Viva l'Italia libera!» Il suo gesto di eroe è ben rievocato nella motivazione della Medaglia d'argento al valor militare concessagli alla memoria'già nel 1962: «Giovane combattente della Resistenza, pose nella diuturna lotta clandestina tutto il suo entusiasmo e cosciente spirito patriottico, segnalandosi fin dall'inizio in rischiose, ardite azioni di guerra. Catturato in combattimento manteneva fierissimo contegno, né valsero a smuoverlo minacce e lunsighe. Condannato al capestro, mentre più il laccio ne stringeva il collo, trovava ancora la forza di lanciare in faccia al nemico, come supremo gesto di sfida, il grido possente di 'Viva l'Italia libera'». Sulle gesta del giovane Delio Ricci è stata svolta un'interessante ricerca storica dalla studentessa del Liceo Scientifico di Montefiascone, Paola Ciripicchio, pubblicata a cura del Comitato Provinciale di Viterbo per il 40mo Anniversario della Liberazione. Sia consentito al sottoscritto di andar fiero e di ricordare pubblicamente la parentela che lo lega all'eroe della Resistenza, unico di Montefiascone, cugino di suo padre. Nel corso della cerimonia di commemorazione è stata deposta una corona di alloro al monumento dei Caduti ed un fascio di fiori all'inizio della via D. Ricci. che ha poi puntualmente presentato. Le casse della USL, come dicevamo, sono all'asciutto come del resto accade un po' in tutte le USL d'Italia. Per quanto concerne quelle di Montefiascone c'è chi... parla di ingenti somme che la tesoreria regionale non avrebbe accreditato (si parla di oltre 600 milioni). Febbrili contatti pare siano intercorsi, su questa faccenda, tra Delle Monache e l'assessore regionale alla Sanità On. Rodolfo Gigli. A questo punto al caos diuturno che caratterizza l'andamento della USL falisca, si aggiungono anche i problemi derivanti dall'assenza di un presidente, tutto sommato dimostratosi abbastanza efficiente e che comunque ha seguito con impegno e competenza i mille problemi che da sempre attanagliitio l'infelice struttura sanitaria dell'Alto Lazio. Delle Monache pare che sarà sostituito da un altro esponente democristiano, il dr. Erino Pompei di Bagnoregio. Nel frattempo, non appena l'assemblea generale avrà accettato e ratificato le dimissioni di Delle Monache, le funzioni di presidente dovrebbero essere assunte dal socialista Corrado Pigliavento... che però pare abbia anche lui intenzioni di dimettersi. MALAPENNA PRESENTI I MEDICI DELLA USL VT-1 CONVEGNO MEDICO alla «Carrozza d'Oro» Nel c o n v e g n o organizzato presso «La Carrozza d ' o r o » a Montefiascone, dalla società f a r m a c e u t i c a «Smith Kline & French» in collab o r a z i o n e c o n la USL VT1 sul tema «Attualità in t e m a di prevenzione, diagnosi e terapia del c a n c r o del c o l o n e del retto», si è insistito m o l t o , da parte dei medici, sull'opera di prev e n z i o n e c h e ha il suo f u l c r o sulla corretta a l i m e n t a z i o n e . Ai lavori del convegno, introd o t t i dal dr. Silio Tasciotti, direttore del serviz i o di igiene e m e d i c i n a preventiva della USL VT1, s o n o intervenuti, fra gli altri, due esperti d e l l ' U n i v e r s i t à di Bologna, il prof. Caponi che ha trattato dei pericoli derivanti dall'eccessiva c o n c i m a z i o n e dei frutti della terra ed il prof. Venturelli, e n t o m o l o g o che si è soffermato sugli effetti nocivi dei fitofarmaci usati in agric o l t u r a che sarebbero i principali responsabili delle malattie neoplastiche interessanti l'intestino. S o n o seguite poi le relazioni, illustrate c o n l'ausilio di diapositive, tenute dal dr. Alessandro Compagnoni, primario della divis i o n e m e d i c i n a dell'ospedale falisco che ha t r a t t a t o della d i a g n o s i clinica; dal dr. Vincenzo Dambruosio che si è soffermato sulla clinica ed e n d o s c o p i a delle precancerosi colorettali, c u i s o n o seguiti gli interventi del dr. Renato T r a p è sul r u o l o della Cimetidina e sulla d i a g n o s t i c a e terapia e n d o s c o p i a e del prof. Vincenzo Pugno, p r i m a r i o c h i r u r g o dell'os p e d a l e di M o n t e f i a s c o n e che, attraverso un telefijm, ha illustrato le varie fasi della terapia c h i r u r g i c a inerente u n ' e m i c o l e c t o m i a (can- c r o del retto). I lavori dell'interessante meet i n g m e d i c o , s o n o stati c o n c l u s i dal dr. Diego Finauro che ha parlato sul m o n i t o r a g g i o neop l a s t i c o p o s t - o p e r a t o r i o e sulla chemioterapia. Il S i n d a c o di Montefiascone, cav. Vincenzo Danti, ha portato il saluto e l'apprezzament o d e l l a cittadinanza che segue, c o n particolare attenzione, l'attività dell'ospedale falisco nel c a m p o d e g l i interventi sulla specifica malattia, t e m a del convegno, che trova la sua caratteristica nella perfetta collaborazione fra le d i v i s i o n i medica e chirurgica. IN EMILIA ROMAGNA Il p i t t o r e di Montefiascone, Vincenzo Celeste ha o t t e n u t o un lusinghiero successo a Mar a n e l l o (patria della Ferrari) dove ha allestito u n a m o s t r a personale nei locali, messi a dis p o s i z i o n e dal C o m u n e , in piazza Amendola. La mostra, inaugurata dall'assessore alla cult u r a del c o m u n e emiliano, ha messo in evid e n z a le u l t i m e p r o d u z i o n i pittoriche dell'artista falisco, costituite da paesaggi e marine della Tuscia viterbese. Si è trattato di una trent i n a di o p e r e scelte che c o s t i t u i r a n n o materiale per altre m o s t r e itineranti nell'Emilia Romagna. U.G. RICCI AL MARTIRE DELLA PATRIA DELIO RICCI Regnava su di te la giovinezza la vita tutta piena di vigore la mamma con il babbo in tenerezza t'avevano cresciuto com'un fiore. Un assassino, brutale dittatore dell'esistenza tua ne fece scempio l'intera umanità ti ha nel cuore tanto dolore, ha tratto dall'esempio. Possa il mio desio d'amore empio confortarti l'animo deriso nel meritato posto in Paradiso. Desiderando in noi la tua presenza sperando nel futuro sempre sia il popolo t'intitola la via. CAMICIA PIETRO orafo orologiaio *in nome della qualità e della convenienza * Laboratorio riparazioni Puntualità e serietà tradizionali Concessionario orologi: LONGINES - VETTA - MARGI - LANCO SEIKO - CASIO GIOIELLI firmati di: UNO.A.ERRE - BALESTRA - STEFANI DONNA GEMMA - STELLA - DE REGIBUS pag. 5 LA VOCE NOTE DI AGRICOLTURA Il terreno d'inverno non riposa I nostri nonni, agricoltori di un altra epoca, durante l'inverno, quando i campi erano avvolti dal freddo e coperti di neve e gelo, facevano molto volentieri lunghe soste davanti al camino e, dopo aver ammazzato il maiale, si gingillavano spesso con lo spiedo a gustarsi il «panonto co' la ciccia del porco». Ma non erano sempre in riposo. Facevano tanti lavori e lavoretti dentro ed intorno alla casa. Mutavano il vino, ingrandivano la cantina e la grotta, ripulivano e riordinavano il magazzino degli attrezzi, pulivano e sistemavano la stalla ed il fienile, facevano i capagni e le fuscelle nuove e tante altre «faccende». Oggi noi, agricoltori moderni, durante l'inverno andiamo spesso e volentieri al bar, al paese, a Viterbo ed anche a fare le spese insieme alla moglie. Facciamo anche noi dei piccoli lavori dentro ed intorno alla casa: cambiamo la bombola del gas, aggiustiamo il rubinetto del lavandino della cucina, l'antenna della televisione, cambiamo qualche maiolica nel bagno, ingrassiamo e ripariamo il trattore e spolveriamo e lucidiamo l'automobile. Anche il terreno durante l'inverno non riposa. Fa i suoi lavoretti, quelli di sempre, perché il terreno è tradizionalista e non è disposto a cambiare lavori ed abitudini. Non vuole modernizzarsi ed è, fortunatamente per noi, responsabile in pieno della propria missione ed è incorruttibile. Fin dall'inizio della vita sulla terra, svolge con precisione e puntualità, l'insostituibile compito di fabbricare il cibo per sfamare tutti gli abitanti del mondo. Cosa fa di preciso il terreno durante l'inverno? Crea un ambiente particolare di trasformazioni microbiologiche e biochimiche. La maggior parte dei microbi e batteri che vivono nel terreno durante la primavera, Testate e l'autunno, nell'inverno muoiono o si mettono in riposo. Solo una piccola parte rimane attiva e svolge un ruolo fondamentale ed essenziale trasformando i residui vegetali delle coltivazioni precedenti, oltre alle sostanze apportate, con le concimazioni organiche o stabbio, in sostanze nutritive, che saranno l'alimentazione e la sopravvivenza delle piante delle colture successive. L'umidità e la temperatura non molto bassa che si trovano sottoterra, danno modo ai microorganismi, sia pure con ritmi più modesti, di immagazzinare nel terreno azoto nitrico, anche se la nitrificazione è purtroppo sensibile a molti pesticidi che si usano attualmente, creando possibili composti velenosi per le piante. Inoltre la bassa temperatura superficiale rallenta le perdite di azoto gassoso specialmente nei terreni acidi. Diverse sostanze minerali, come zolfo e fosforo, vengono immobilizzate dal terreno e sottratte dalle perdite per dilavamenti e percolamenti causati dalla pioggia e dalla neve. Anche i residui organici, trasformati e mineralizzati, sono incorporati e messi gradualmente a disposizione delle colture successive. Queste trasformazioni, tanto affascinanti e sbalorditive sono direttamente legate alla quantità e qualità di sostanze organiche aggiunte o presenti nel terreno, insieme alle concimazioni minerali. Bisogna aggiungere che il risultato di quanto sopra è la trasformazione del terreno coltivato in una enorme spugna, con la capacità di trattenere moltissima acqua piovana, sufficiente ai successivi cicli colturali attenuando i danni di un'estate senza piogge come quella passata. Questo è il lavoro del terreno durante l'inverno. Esso non riposa, ma prepara ed immagazzina alimenti per la prossima stagione. GIMBERTO SPALL'ARM! BANDO di concorso per 450 posti disponibili presso la Scuola Allievi Sottufficiali di Viterbo. Il termine della presentazione delle domande è il 15 gennaio 1986 ed il corso avrà inizio, per gli ammessi, il 01.09.86. Requisiti per l'ammissione: licenza di scuola media inferiore (3a media), altezza minima mt. 1,60, essere nati tra il 01.01.63 ed il 31.12.69, non aver partecipato negativamente per due volte a concorsi della stéssa Scuola, non essere stati prosciolti da ferme volontarie per motivi disciplinari o per inidoneità al grado, non aver riportato condanne penali ed essere in possesso dei necessari requisiti fisio-psico-attitudinali. Nella stessa domanda di ammissione all'arruolamento qualora il giovane non sia ancora maggiorenne, dovrà essere espresso il consenso dei genitori (oppure del tutore, e le firme relative dovranno essere autenticate ai sensi di legge. Scade il 24.01.86 il termine di presentazione delle domande di partecipazione al 124. Corso A.U.C. - Armi Varie. Le selezioni saranno ultimate entro il 12 aprile ed i vincitori prenderanno servizio il giorno 4 luglio '86. Scade invece il 28.01.86 il termine di presentazione delle domande per il 92. Corso A.U.C. - Corpo Sanitario e per l'85. Corso A. U.C. - Corpo Veterinario. Per la partecipazione occorrono le corrispondenti lauree. Le selezioni avverranno entro il 21 febbraio ed i vincitori prenderanno servizio il giorno 5 maggio 1986. CENTRO STORICO L'illuminazione è indovinata? Alcuni concittadini sapendo che avevamo intenzione di parlare dei problemi del centro storico ci hanno sollecitato su uno dei tanti aspetti che seppure non rivesta una importanza fondamentale può essere considerato un segno di interesse per ciò che noi chiamiamo «l'immagine» della nostra città; l'argomento proposto alla nostra attenzione è l'illuminazione cittadina all'interno del centro antico. % Uno dei desideri maggiori per dare un volto .più dignitoso a questi ambienti antichi è quello di veder mutata la illuminazione attuale con,una più in ambiente. Lampioni artistici che arredino le vie e le piazze con un tocco di romanticismo che evidentemente renderebbe più accoglienti questi luoghi magari abbandonando la fredda luce delle lampade a vapori di mercurio per altre con caratteristiche più consone all'effetto che si intende ottenere: oltrettutto va detto che le lampade a vapori di sodio costituiscono un buon risparmio energetico perché sono dotate di maggiore resa illuminante. Certamente ci rendiamo conto che la spesa non sarà indifferente per l'Amministrazione Comunale ma un po' per volta si potrebbe procedere, dopo aver scelto la soluzione più idonea, cominciando o dalle stradine più caratteristiche o. viceversa, da quelle più trafficate. Con l'occasione non sarebbe male che quei cittadini che intedevano realizzare dei portafiaccole per una illuminazione artistica durante alcune delle manifestazioni notturne che si svolgono nel centro storico preparino a proprie spese là dove più opportuno. Così incontradosi l'intervento pubblico e l'iniziativa di privati si potrà dare anche a Montefiascone ciò che molti altri centri hanno da molto tempo e ciò sia solo l'inizio per una nuova immagine della nostra città. E.G. Come sentire il polso Il punto più adatto per sentire il polso è sopra l'arteria che lo attraversa dalla parte del pollice (arteria radiale). Si usa il polpastrello dell indice e del medio esercitando una lieve pressione. Si localizza l arteria palpando i polso proprio sopra la base del pollice. Una volta che si sia certi di sentire il battito ritmico del polso, si deve contare il numero dei battiti al minuto. La media nell'adulto a riposo è di circa 70 pulsazioni al minu o; ed aumentano con lo sforzo fisico, con l'emozione ecc., mentre diminuiscono con il riposo. In alcune situazioni anormali il pplso può sentirsi appena, scomparire oppure avere un numero di battiti in un minuto al di sopra (febbre, ecc.) o al di sotto della media (svenimento). I soggetti facilmente emozionabili specialmente se fumano e prendono molti caffè, presentano spesso dei battiti più ravvicinati seguiti da una pausa più prolungata (extrasistoli). In tutti questi casi è opportuno sentire il parere del medico che, il più delle volte, si limiterà a consigliare l'osservanza di semplici norme igieniche. I bambini ed i ragazzi hanno un numero di battiti più elevato (centoventi nei neonati, scende gradualmente con la crescita del bambino). Il polso può essere palpato anche al collo: prima si individua il pomo di Adamo con l'indice ed il medioequindi scorrendo lateralmente con le dita e premendo, si percepisce una pulsazione (polso carotideo). Un altro polso utilizzabile è quello della piega dell'inguine (polso femorale); quest'ultimo va premuto fortemente quando si deve frenare una emorragia dell'arto inferiore. È auspicabile che tutti imparino a controllare il polso perché con questa semplice manovra si possono raccogliere dati molto utili da riferire al medico curante. IL DIRETTORE IGIENE PUBBLICA (Dr. Silio Tasciotti) CENTRO AUTO di Mauro Pelabasto AUTOVETTURE e VEICOLI COMMERCIALI NUOVI TUTTE LE MARCHE NAZIONALI e ESTERE CON GARANZIA DI FABBRICA OFFICINA ASSISTENZA Via C. Salotti n. 38 (Tang. Bucarozza) Montefiascone (VT) - Tel. 83400 - ab. 83013 LA VOCE pag. 6 6 E 13 DICEMBRE, DUE CONSIGLI COMUNALI REGALO DI NATALE: L'ACQUA POTABILE aumentata del 200%?! Due sedute in un mese? L'uomo della strada ha commentato: «Vuoi vedere che la nostra Amministrazione questa volta fa sul serio? I gruppi si sono messi d'accordo e lavorano uniti come un sol uomo?» Noi siamo increduli come S. Tommaso § corriamo a vedere. Ed ecco la sintesi delle due sedute: 6 dicembre - Questa volta la seduta inizia con un ritardo limitatissimo; buon segno. 26 argomenti fra ratifiche, autorizzazioni, approvazioni. Dopo le solite interrogazioni, la risposta in seguito, e dopo i soliti interventi dell'opposizione gli argomenti scorrono abbastanza tranquillamente fino a quando il consigliere del PSI, Leonardi, espone un fatto riscontrato personalmente alla Casa di Riposo: «Sabato pomeriggio, recatomi all'ex ONPI per visitare una parente ricoverata, ho notato che per assistere circa 60 cronici era presente, in servizio, una sola infermiera; manifestatasi la necessità di una ambulanza, non si riusciva a trovare l'autista. Questi ed altri disservizi creavano un caso per il quale il quotidiano «Il Tempo» usciva con un articolo dal titolo «ONPI come lager». Il consigliere Dr. Finauro chiedeva la formazione di una commissione d'inchiesta, poi per diminuire la durezza della richiesta ripiegava su una commissione che relazioni sulla situazione della Casa per quanto riguarda l'assistenza, il vitto, la pulizia, il trattamento dei ricoverati, l'organico ecc.. Naturalmente questa richiesta causa irrigidimento e scarico di responsabilità da parte dei responsabili dell'Ente. Si tenta di gettare la colpa sulla passata Amministrazione. Il dibattito non trova una soluzione e tutto viene rinviato alla prossima seduta consiliare. Il Consiglio termina alle ore 22.00 senza altre scosse di rilievo. Ed ora passiamo alla seduta consiliare di venerdì 13: argomenti da trattare 5; la seduta dovrebbe essere breve. Inizio con oltre 30 minuti di ritardo, ormai è una consuetudine. All'appello risultano assenti 5 consilieri DC; l'assenza fa subito pensare ad un mancato accordo nella maggioranza, ma in ogni caso il numero legale è regolare e si dà inizio ai lavori. Il Consiliere del PSI Paolini chiede risposta alle interrogazioni esposte nella seduta scorsa: «Assunzioni alla Casa di Riposo di personale necessario, quanto e con quali mansioni» - «Provvedimenti per snellire il traffico diventato caotico, particolarmente nelle ore di punta» - «Riscontrata carenza sul servizio di Scuolabus e reclamo da parte di genitori ed insegnanti per i ritardi, i mancati prelievi con conseguenti perdite di lezioni degli alunni». Il Sindaco risponde: alla prima domanda è prevista l'assunzione di 4 infermieri e 2 inservienti, si attende il parere del CORECO; per le altre domande risponderà per lettera al più presto. Il consiliere Leonardi chiede notizie sulla nomina della commissione che esamini la situazione della Casa di Riposo e spera che la proposta non cada nel dimenticatoio. Finalmente il primo argomento: esame del Decreto Ministeriale 2 2 - 5 - 8 5 detto anche Decreto Galasso. Appena il Sindaco ha letto l'argomento tutti vogliono la parola, ognuno ritiene necessario esprimere il proprio parere che, naturalmente, è in disaccordo con gli altri. La discussione diventa caotica (non ci sono i capi gruppo che dovrebbero funzionare da portavoce?). Viene proposto di affidare ad un legale la difesa degli interessi del paese contro il Decreto Galasso che limita, senza discernimento, ogni iniziativa edilizia. La proposta viene messa ai voti e approvata con 16 voti favorevoli e 7 contrari. Questo argomento era già stato discusso in un'altra seduta e la proposta era stata votata e approvata, così ci sembra una perdita di tempo, se è stata una ripetizione. Il secondo argomento è la sostituzione di 2 membri della Commissione Paritetica. La DC propone: Marsiantonio e Ranaldi; il PCI propone Vittori. Risultato della votazione: Marsiantonio - Ranaldi voti 12, Vittori voti 7, Pesaresi voti 1. La Commissione sarà composta da: Ranaldi, Marsiantonio, Femminella, Paolini. Detta Commissione tratta questioni relative al personale, ai contratti, ai problemi sindacali ecc.. Terzo argomento: modifica regolamento idrico e aumento canone acqua. La proposta della DC non trova possibilità d'accordo ed è causa di un'accesa discussione da parte di tutti i consiglieri. Ognuno presenta dati statistici, critiche, proposte; i più accesi sono i consilieri dell'opposizione. Il PCI propone un aumento del 17% in base ai dati ISTAT, a condizione che la rete idrica sia sistemata. L'assessore Cagnucci afferma che l'Amministrazione Belardi ha fatto molto per la sistemazione della rete idrica internae che erano stati preparati altri lavori della rete esterna, quindi ogni critica è fuori luogo. Per quanto riguarda l'aumento del canone, Cagnucci propone di dimezzare la cifra ventilata dalla maggioranza e rivedere il canone del prossimo anno, dopo aver effettuato le iparazioni della rete esterna e di tutte le perdite che sono state riscontrate sino ad oggi. Constatato che non vi è una soluzione le due parti chiedono una sosta di alcuni minuti per consultarsi, quindi formulano la loro proposta: PCI-PSI: Canone E. 20.000 anno erogazione 4 q.li d'acqua al giorno, superconsumo come da vecchio regolamento, lettura annuale. DC: Canone £.30.000 anno con erogazione di 3 q.li d'acqua al giorno, superconsumo come da vecchio regolamento, lettura trimestrale. Viene messa ai voti la proposta dell'opposizione e bocciata con 12 voti contrari contro 10 favorevoli. A questo punto i consiglieri PC e PSI abbandonano l'aula evenuto a mancare il numero legale la seduta si scioglie. Cosa accade del canone acqua? Al momento non sappiamo nulla di preciso; voci affermano che la maggioranza riterrebbe valida la sua proposta; sembra che l'opposizione abbia presentato reclamo al CORECO. Noi attendiamo i risultati di questa battaglia politica. L'unica nota positiva di questa seduta consiliare è stata la comunicazione del Sindaco sui lavori dell'ANAS: 1 ) Rettifica della strada e piazzale antistante il Cimitero; lire 500 milioni a base d'asta a carico dell'ANAS. 2) abbassamento e ampliamento sede stradale e rifacimento del ponte sulla strada delle Coste; importo a carico ANAS 270 milioni appalto il 14.12.85. 3) Lavori già iniziati: mura da ambo le parti della scuola di ragioneria all'altezza del Poggetto. A carico ANAS 300 milioni. 4) Abbassamento e livellazione strada Cassia all'altezza della scuola elementare per lunghezza di mt. 300. Importo a carico ANAS 300 milioni circa. Questi progetti erano stati preparati e presentati all'ANAS dalla passata Amministrazione; il Sindaco Danti ha perorato queste richieste sino all'ottenimento. AD ACQUAPENDENTE DIVISIONE DI ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA Il Comitato di esperti dell'O.M.S. nel rapporto «Il ruolo dell'Ospedale nei programmi di protezione della salute» (1957) nel distinguere gli Ospedali in Regionali, Intermedi Locali, prevede per questi ultim i / i n relazione alle esigenze particolari di alcune zone l'istituzione di divisioni di Ortopedia e Traumatologia. Esiste al riguardo una delibera del 19-12-1979 in cui l'allora Consiglio di Amministrazione dell'Ospedale di Acquapendente richiedeva alla Regione Lazio per «l'esigenza e la necessità in relazione alle specifiche ed inderogabili esigenze di assistenza delle Comunità locali che non possono essere soddisfatte mediante l'utilizzazione di analoga struttura in Ospedali limitrofi» l'istituzione di una divisione di Ortopedia e Traumatologia presso l'Ospedale di Acquapendente. Tale richiesta è suffragata da una successiva delibera del 29-9-1980, sempre del Consiglio di Amministrazione dell'Ospedale di Acquapendente, in cui peraltro si precisa che «sono in corso di esecuzione i lavori di ampliamento e completamento dell'Ospedale il cui progetto definitivo, approvato dalla Giunta Regionale del Lazio con delibera n. 3629 del 31-7-1979, vistata dalla Commissione di Controllo nella seduta del 9-8-1979, verbalé n. 405- 251, prevede la costituzione in questo Ospedale della divisione di Ortopedia e Traumatologia in conformità al piano regionale ospedaliero». La pianificazione nazionale ospedaliera prevede un incremento dei servizi di ortopedia e traumatologia in modo conforme all'evolversi di tale tipo di patologia (infortunistica stradale, malattie degenerative e infiammatorie delle ossa e delle articolazioni ecc.) e in ogni caso delle branche specialistiche. In particolare il piano sanitario nazionale, per il triennio 1986- 88 di recente promulgato con legge nazionale del 23 ottobre 1985 n. 595 all'articolo 2, negli obiettivi generali prevede la razionalizzazione, l'equilibrata distribuzione e l'incremento della efficienza dei servizi sanitari sul territorio nazionale. I piani sanitari delle Regioni e delle Province autonome (art. 9 della suddetta legge), nel quadro degli interventi diretti in via prioritaria prevede la distribuzione nel territorio dei presidi fissi esistenti o da distribuire nel quadro del riequilibrio delle dotazioni sanitarie e la riorganizzazione delle attività interne dei presidi stessi. Ed ancora i piani sanitari delle Regioni devono altresì prevedere, nel triennio 1986'88 la ristrutturazione delle degenze ospedaliere in aree funzionali omogenee offerenti alle attività di Medicina, di Chirurgia e di specialità (vedi Ortopedia e Traumatologia) che siano dimensionate in rapporto alle esigenze assistenziali. Infine la stessa legge autorizza le Regioni a concedere deroghe al divieto di ampliamento degli Ospedali per esigenze concesse al riequilibrio territoriale dei servizi di diagnosle cura. Lo stesso piano sanitario nazionale nel definire le misure di intervento prevede delle indicazioni finalizzate alla utilizzazione ottimale dei servizi e della apparecchiature a tecnologia avanzata; tutto questo in armonia con quanto previsto dall'art. 1 della legge 833 che al comma 2. ribadisce il principio che la tutela della salute fisica deve avvenire nel rispetto della dignità della persona umana. Per tutta questa serie di motivi riteniamo che presso l'Ospedale di Acquapendente debba essere istituita una divisione di Ortopedia e Traumatologia soddisfacendo in tal modo le esigenze assistenziali della popolazione nella zona dell'acquesiano, delle zone limitrofe della Toscana sprovviste di tali servizi e di tutta la USL VT-1 in generale. IL GRUPPO CONSIGLIARE D.C pag. 7 LA V O C E BREVI NOTE SU «LA BUCA DE LA STREGA» DI GIORGIO ZERBINI G i à n e l l e p r i m e p a g i n e i n t r o d u t t i v e del libro, u n a p i c c o l a folla di p e r s o n a g g i s e m b r a sfilare via, c o m e in p u n t a di piedi, s o p r a u n o s t r a n o p a l c o s c e n i c o che c o m e f o n d a l e ha s o l o u n ' a c a c i a , m a u n ' a c a c i a speciale... «... educata alla stessa maniera degli uomini...». V o l t a a v o l t a s e m b r a c h e d a n z i n o t e n e n d o s i per m a n o in allegre caròle, c o m e f u n a m b o l i , o che g r i d i n o la l o r o u l t i m a d i s p e r a z i o n e c o m e v a g h e m a s c h e r e greche, f i n o a q u a n d o la catena si s p e z z a e, p o c o a p o c o , c i a s c u n o se ne va per la sua d e f i n i t i v a strada, a testa bassa, c o n la sua a l l e g r i a o c o n la sua d i s p e r a z i o n e , t r a s c i n a n d o s i d i e t r o i p i e d i o r m a i stanchi. Q u i il g r a n d e b u r a t t i n a i o è la Preta che s e m b r a o r c h e s t r a r e la storta s i n f o n i a della vita, che s f i l a e c a n t a d i a n t i c h e h i s t o r i a e e d ha d i m e s t i c h e z z a c o n le s t r e g h e della casa del « C e m p e ne» e c o n il n o b i l e S. P a n c r a z i o . Così il l u n g o f i l o c h e la Preta s v o l g e fra le dita e che c i a s c u n o d e i p e r s o n a g g i tiene in m a n o , si d i p a n a l e n t a m e n t e oltre le d i m e n s i o n i del t e m p o . G i o r g i o Z e r b i n i ha s e g u i t o q u e l f i l o intessendone, n o d o su n o d o , u n s i n g o l a r e arazzo nel q u a l e f i g u r e , p a e s a g g i , a n i m a l i , s e n t i m e n t i e pensieri, n o n si fissano in i m m a g i n i statiche, m a c o n t i n u a n o a m u o v e r s i , ad agitarsi, c i a s c u n o s e c o n d o la p r o p r i a r u o t a della vita, patetica, t r a g i c a o f a r s e s c a c h e sia. Ed altre f i g u r e si i n s i n u a n o nella trama: altre a n c o r a si a f f a c c i a n o a p p e n a . M a o g n u n o p o r t a fra le m a n i la sua « g o m m è l l a » di allegria o di d o l o r e , di d i s p e r a z i o n e o di s o t t i l e ironia. T u t t o q u e s t o , per l ' A u t o r e , attraverso u n s i n g o l a r e r i p e n s a m e n t o del passato a c c o m p a g n a t o d a u n e s t r e m o d e s i d e r i o di cavarne q u a l c o s a c h e abbia sapore di presente, s o t t o la s p i n t a di u n g r a n d e a m o r e alla s u a gente, alla sua terra, a tutte le s i n g o l a r i f i g u r e u m a n e che a v e v a n o , b e n e o male, s c a l f i t o la sua vita, la sua sensibilità, la sua m e m o r i a e che r i t o r n a n o a d e s s o c o m e f a n t a s i o s i o t r a g i c i g i o c o l i e r i c h e si t e n g o n o per mano, a g i r a r e i n t o r n o all'acac i a g e n t i l e «educata alla stessa maniera degli uomini»... In verità, «La b u c a della strega», è u n l i b r o c h e r i c h i e d e m e d i t a z i o n e , che ci r i p o r t a ad i m m a g i n i d i u n p a s s a t o c h e n o n p o s s i a m o e n o n d o b b i a m o negare, a s i t u a z i o n i e r i c o r d i che il t e m p o s e m b r a v o l e r c a n c e l l a r e per s e m p r e m a che r i t r o v a n o la loro g i u s t a d i m e n s i o n e n e l l a m e d i t a t a r i e v o c a z i o n e d e l l ' A u t o r e , attraverso q u e l suo l i n g u a g g i o s t r i n g a t o ed i n c i s i v o n e l q u a l e è d a t o c o g l i e r e , a volte, u n senso di amarezza o di p a c a t o d o l o r e a n c h e nelle frasi dal gusto più apparentemente ironico o grottesco. MARIA ADELAIDE LUZZATI (scrittrice toscana) Biblioteche della provincia di Viterbo I N ^ - / ^ / , ORAZIO MANENTE MARIO NUNZIATI -O & —c i m p i a n t i a n t e n n a TV e oc r centralizzati ELETTRICISTA i i JL CnD I J RIPARAZIONI Via Trento, 21 - Tel. 84481 01027 Montefiascone (VT) ... i 60 punti luce del Campo della Fiera, che oltre a far sembrare (visto da Zepponami) Montefiascone come un bell'albero di Natale con luci arancione e la cupola in punta, servire a qualche altra cosa!!... e poi; ... e poi ricongiungimi pure all'anima del B uongustaio. blioteche di varie località della provincia, hanno potuto seguire con assiduità, interesse ed attenzione i docenti che si sono alternati nelle varie lezioni e che hanno esposto la materia con competenza e chiarezza. È stato quindi possibile approfondire lo studio delle molte nozioni necessarie al buon funzionamento della biblioteca, particolarmente alla catalogazione ed alla classificazione dei volumi. Una visita alla biblioteca comunale «Lazzarini» di Prato, tra le più efficienti d'Italia, ha concluso il Corso. I bibliotecari sono stati così preparati per un lavoro preciso e sistematico e per le giuste richieste degli utenti di tale servizio. E vero che, purtroppo, mancano le strutture necessarie ed i libri di aggiornamento, ma bisognerà richiamare l'attenzione delle autorità comunali affinché il problema sia maggiormente sentito e si voglia lavorare sempre più a favore di una fonte di informazione diretta, a beneficio di tutti i cittadini. ANTENNISTA: ...la realizzazione di un sottopassaggio automobilistico e pedonale, che passando sotto la Via Cassia metta in comunicazione diretta Via del Fosso con Via O. Borghesi... e poi; ... i banchi del mercato, al Campo della Fiera, disposti diversamente (ed è possibile) per lasciare un po' più di spazio al parcheggio macchine!!!... e poi; CORSO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE PER GLI ADDETTI ALLE Si è concluso a Viterbo, presso il Consorzio Biblioteche di Viale Trento un corso per addetti alle Biblioteche Comunali della Provincia. Organizzato dalla Regione Lazio, il Corso ha avuto la durata di tre mesi per un totale di 25 lezioni, durante le quali è stata trattata quasi tutta la materia riguardante il buon funzionamento e le norme specifiche per la gestione della biblioteca. Le lezioni, tutte assai interessanti, sono state tenute da docenti molto esperti, provenienti dalla Biblioteca Nazionale di Roma, da quella della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione e da alcuni provetti bibliotecari del viterbese. L'incaricata del Corso, Dr. Paola Pierangeli Camerino, dell'Ufficio Biblioteche ed Archivi Storici della Regione Lazio, è stata affiancata da Dr. G. Battista Sguario, Direttore della Biblioteca Comunale «Ardenti» e della provinciale «Anselmi» di Viterbo. Il Dr. Sguario ha diretto il Corso in modo encomiabile e tutto è riuscito nel migliore dei modi. I frequentanti - oltre una ventina - adetti alle bi- ^MfìSrH0 singoli AGENZIA, immobiliare CASASOLE Immobiliare - stima - affitti Compravendita MONTEFIASCONE BAGNOKEGIO (VTI (VTI Vii Caui» Nuov. 15 Via Divino Amor. Ul. Tal. r/tl SÓ66A 92702 Vii A Montefiascone in zona centrale, casa accorpata con ingresso indipendente, su due piani. AL 1.p. cucina con camino e una saletta. Al 2.p. 1 camera, 1 cameretta, WC, più ampia grotta da adibire a garage, giardino privato. £. 30.000.000 A Montefiascone villetta in zona panoramica su due piani composta da: pt. ingresso, salone, cucina, bagno e ripostiglio. Al 1.p. 4 camere da letto, salone e bagno. 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Si compone di «presuli nominati per la maggior parte dalle Conferenze Episcopali, con la nostra approvazione» «sarà convocato secondo i bisogni della Chiesa, dal romano Pontefice, per sua consultazione e collaborazione». 1967 (29 settembre - 29 ottobre) l'Assemblea Generale. Temi trattati: riforma del Codice di diritto canonico - Opinioni pericolose e ateismo - Seminari - Matrimoni misti - Riforma liturgica. 1969 Assemblea straordinaria. Tema trattato: relazioni tra Sommo Pontefice e Conferenze Episcopali e fra le Conferenze Episcopali fra loro. 1971 Seconda Assemblea Generale. Temi trattati: il sacerdozio ministeriale La Giustizia nel mondo. I due documenti furono emanati il 30 novembre. 1974 Terza Assemblea Generale (da biennale fu deciso che fosse triennale). Tema trattato: l'evangelizzazione nel mondo contemporaneo. Dal materiale dell'Assemblea scaturì il documento pontificio «Evangelii nuntiandi» promulgato da Paolo VI l'8 dicembre 1975. 1977 Quarta Assemblea Generale. Tema trattato: la catechesi nelle sue diverse forme e nei diversi ambienti. II documento redatto fu pubblicato il 16 ottobre 1979 da Giovanni Paolo II (per la improvvisa morte di Paolo VI). 1980 Quinta Assemblea Generale. Tema trattato: la famiglia cristiana nel mondo contemporaneo. Il materiale è stato raccolto dal documento pontificio «Familiaris consortio». 1983 Sesta Assemblea Generale. Tema trattato: riconciliazione e penitenza nella missione della Chiesa. Il materiale è stato raccolto dal documento pontificio «Reconciliatio et paenitentia» pubblicato nella nuova formula «Esortazione apostolica postsinodale» il 2 dicembre 1984. 1985 Seconda Assemblea Generale straordinaria. Il Sinodo è stato convocato il 25 gennaio 1985. La Segreteria Generale ha convocato il consiglio nei giorni 14-15 marzo 1985 per elaborare il programma per l'Assemblea Straordinaria; ha formulato domande inviate a tutti gli episcopati per chiedere il parere dei Vescovi; le risposte in gran parte dovevano pervenire entro il primo settembre 1985. Si è svolto a Roma dal 25 novembre alI'8 dicembre. È stato inaugurato dal Papa con una solenne concelebrazione nella Basilica vaticana il 24 novembre, solennità di Cristo Re. SCOPO: celebrare verificare promuovere il Concilio Vaticano II a vent anni dalla sua conclusione; le esperienze circa la ua applicazione; un ulteriore approfondimento del Concilio nella vita della Chiesa e alla luce del momento presente e futuro. Padri Sinodali: 165, di cui 65 avevano già partecipato ai lavori del Concilio (cinque non hanno potuto partecipare per motivi di salute). Membri di diritto: Patriarchi; Arcivescovi maggiori; Metropolisti; Presidenti delle conferenze episcopali; Capi di Dicastero della Curia Romana; tre Superiori Generali eletti dall'Unione dei Superiori Generali; Membri di nomina del S. Padre (5% sugli aventi diritto). Il Papa ha presieduto il Sinodo di persona o per mezzo dei Presidenti Delegati: Card. John Krol, Arcivescovo di Philadelphia (U.S.A.), Card. Joseph Molula, Arcivescovo di Kinshasa (Zaire), Card, lohannes Willebrands, Presidente del Segretariato per l'Unione dei Cristiani. Relatore del Sinodo: Card. Godfried Danneel, Arcivescovo di Mechelm - Bruxel. Segretario speciale: prof. Walter Kasper, Ordinario di Teologia alla Facoltà Teologica di Tübingen. RELAZIONE FINALE Il testo in lingua italiana della «Relazione finale» è diviso in due parti: Dopo aver constatato di aver raggiunto lo scopo del Sinodo, e una disamina delle luci ed ombre nell'accettazione del Concilio, delle cause esterne ed interne delle difficoltà, si auspica una più profonda recezione del Concilio. Questa prima parte termina con questi suggerimenti: Si suggerisce di mettere in atto nelle chiese particolari una programmazione pastorale, per gli anni futuri, che abbia come obiettivo una nuova, più ampia e più profonda co- noscenza ed accettazione del Concilio. La qual cosa si otterrà innanzitutto mediante una nuova diffusione dei documenti stessi, mediante la pubblicazione di studi che spieghino i documenti e li rendano più vicini alla comprensione dei fedeli. La dottrina conciliare deve venir proposta in modo adeguato e continuativo mediante conferenze e corsi nella formazione permanente dei sacerdoti e dei seminaristi, nella formazione dei religiosi e delle religiose come nella catechesi degli adulti. Possono essere molto utili, per l'applicazione del Concilio, i Sinodi diocesani e altri Convegni ecclesiali È raccomandato l'uso opportuno dei mezzi di comunicazione sociale (mass media). Per una giusta comprensione ed attuazione della dottrina del Concilio sarà di grande utilità la lettura e l'attuazione pratica di ciò che si trova nelle varie Esortazioni Apostoliche, che sono come il frutto dei Sinodi ordinari tenuti a partire dal 1969. LA VOCE pag. 9 ORDINARIA DEL SINODO DEI VESCOVI Argomenti particolari del Sinodo a) Il Mistero della Chiesa. Il secolarismo da una parte e i segni di ritorno al sacro dall'altra sono i due fenomeni più vistosi dell'umanità. In questo contesto si inserisce il Mistero della Chiesa, la quale «si rende più credibile se parla meno di se stessa e predica sempre più Cristo Crocifisso (cfr. I Cor. 2,2) e dà testimonianza con la propria vita». Per questo è necessario proclamare la vocazione di tutti i fedeli alla santità. (L. G. cap. 5) Oggi è oltremodo necessario che i Pastori della Chiesa eccellano nella testimonianza della santità. Già nei seminari e nelle case religiose bisogna dare una formazione che educhi i candidati non solo inteiiettualmente ma anche spiritualmente, essi debbono essere seriamente introdotti ad una vita spirituale quotidiana (preghiera, meditazione, lettura della Bibbia, i Sacramenti della Penitenza e dell'Eucarestia). Secondo quanto espresso dal decreto «Presbyterorum ordinis» vengano preparati al Mistero sacerdotale in modo tale che nella stessa attività pastorale trovino l'alimento per la loro vita spirituale (cfr. PO 16). Così nell'esercizio del ministero saranno anche in grado di poter offrire ai fedeli i giusti consigli per la loro vita spirituale. Si deve favorire in ogni modo il vero rinnovamento negli istituti di vita consacrata. Ma si deve anche promuovere la stessa spiritualità dei laici fondata sul Battesimo. In primo luogo è da promuovere la spiritualità coniugale che si basa sul sacramento del Matrimonio ed è di grande importanza per la trasmissione della fede alle generazioni future. b) Fonti di cui vive la Chiesa. 1) La Parola di Dio. Si fa riferimento all'importanza della costituzione dogmatica «Dei Verbum» e all'Esortazione Apostolica «Evangelii nuntiandi» di Paolo VI per concludere che «l'evangelizzazione è il primo dovere non solo dei vescovi ma anche dei sacerdoti e dei diaconi, anzi di tutti i cristiani». I suggerimenti dei Padri sinodali sono questi: moltissimi hanno espresso il desiderio che venga composto un catechismo o compendio di tutta la dottrina cattolica per quanto riguarda sia la fede che la morale, perché sia quasi un punto di riferimento per i catechismi o compendi che vengono preparati nelle diverse regioni. La presentazione della dottrina deve essere biblica e liturgica. Deve trattarsi di una sana dottrina adatta alla vita attuale dei cristiani. La formazione dei candidati al sacerdozio deve essere curata in modo particolare. In essa merita attenzione la formazione filosofica e il modo di insegnare teologia proposto dal Decreto «Optatam Totius» n. 16. Si raccomanda che i manuali oltre ad offrire una esposizione della sana teologia in modo scientifico e pedagogico, siano permeati del vero senso della Chiesa. 2) La Sacra Liturgia. Senz'altro «Il rinnovamento liturgico è il frutto più visibile di tutta l'opera conciliare» anche se deve essere approfondito ed attuato in pieno. Vengono dati questi suggerimenti: i Vescovi non correggano solo gli abusi ma spieghino chiaramente a tutti anche il fondamento teologico della disciplina sacramentale e della liturgia. Le catechesi, come già accadeva all'inizio della Chiesa, devono tornare ad essere un cammino che introduca alla vita liturgica (catechesi mistagogica). I futuri sacerdoti imparino la vita liturgica in modo pratico e conoscano bene la teologia liturgica. d) La missione della Chiesa c) La Chiesa come comunione. nel mondo. . Avendo toccato il significato di comunione della Chiesa, dove c'è unità e pluriformalità, e presi in esame vari problemi come: Chiese orientali - Collegialità - Le Conferenze Episcopali - Partecipazione e corresponsabilità nella Chiesa - Comunione ecumenica, si conclude con i suggerimenti seguenti: a) poiché il nuovo Codice di Diritto Canonico, felicemente promulgato, è di grande giovamento alla Chiesa latina nell'applicazione del Concilio, si esprime il desiderio che la codificazione orientale venga portata a termine il più celermente possibile. b) Poiché le Conferenze Episcopali sono tanto utili, anzi necessarie, nell'odierno lavoro pastorale della Chiesa, si auspica che venga più ampiamente e profondamente esplicitato lo studio del loro «status» teologico e soprattutto i I problema del la loro autorità dottrinale, tenendo presente quanto è scritto nel Decreto Conciliare «Christus Dominus» n. 38 e nel Codice di Diritto Canonico Can. 447 e 753. c) Si raccomanda uno studio che esamini se il principio dì sussidarietà vigente nella società umana possa essere applicato alla Chiesa e in quale grado e senso tale applicazione possa e debba essere fatta (cfr. Pio XII, AAS 38, 1946, p. 144). Si fa riferimento soprattutto alla costituzione «Gaudium et Spes» si tocca la Teologia della Croce, che deve essere alla base di ogni aggiornamento, viene riaffermato il dialogo con le religioni non cristiane e con i non credenti, per terminare con l'opzione preferenziale per i poveri e la promozione umana. E si conclude con i suggerimenti: poiché il mondo è in continua evoluzione, è necessario analizzare continuamente i segni dei tempi, affinché l ! annuncio del Vangelo sia ascoltato in modo più chiaro e l'attività della Chiesa per la salvezza del mondo diventi più intensa ed efficace. In questo contesto si prenda nuovamente in esame che cosa sia e come mettere in pratica: a) la teologia della croce e il mistero pasquale nella predicazione, nei sacramenti, e nella vita della Chiesa del nostro tempo; b) la teoria e la prassi dell'inculturazione nonché il dialogo con le religioni non cristiane con i non credenti; c) quale sia l'opinione preferenziale per i poveri; d) la dottrina sociale della Chiesa in rapporto alla promozione umana in situazioni sempre nuove. LA VOCE pag. 10 Gli illustri sconosciuti della toponomastica falisca III PARTE di Giancarlo Breccola VIA ANDREA ZERBINI Andrea Zerbini nacque a Montefiascone il 24 dicembre 1922 da una famiglia di origine locale; Giorgio Zerbini, personaggio ben noto ai montefiasconesi e specialmente ai lettori de «La Voce», era suo cugino. • Dotato di intelligenza vivissima e di notevoli interessi culturali, conseguì nel 1947 la laurea in lettere col massimo dei voti discutendo una tesi di pedagogia dal titolo: Un centro di studi nell'Alto Lazio: il Seminario di Montefiascone - L'opera d e I Cardinale M.A. Barba rigo, fondatore delle Scuole Pie (Contributo alla storia della cultura nel secolo XVII - XVIII). Nel 1955, a due anni dalla sua scomparsa, questa tesi venne data alle stampe con il titolo Cultura e umanesimo nell'Alto Lazio. Profondamente innamorato di Montefiascone, Andrea si rivelò subito attento alle esigenze del paese, e si interessò in maniera pratica alla soluzione dei vari problemi, dimostrando di possedere una rara coesistenza di cultura, senso pratico, bontà e dinamismo. Alternava le sue attività all'insegnamento, la partecipazione alle iniziative comunali, con la pubblicazione di interessanti articoli sul «Messaggero» ed una reale e generosa opera di beneficenza indirizzata ai poveri. Inoltre si era nuovamente iscritto all'Università e stava per conseguire anche una laurea in Giurisprudenza, cosa che riteneva utile al fine di poter difendere i diritti politici e sociali di Montefiascone con autorevolezza. Era stato Andrea Zerbini infatti, con l'aiuto dell'amico Bonaventura Tecchi ad ottenere il permesso di aprire a Montefiascone una Scuola di Avviamento Professionale a Tipo Agrario, scuola che svolse nella Montefiascone del tardo dopoguerra, un importante compito di educazione alternativa. CRISI DELLA FAMIGLIA Insomma «progrediva nella vita con entusiasmo giovanile...», così si legge nel suo necrologio, «ma un intervento operatorio cui aveva voluto sottoporsi, malgrado il dissenzo dei suoi più cari, stroncò crudelmente la sua esistenza...» Questo intervento si era reso necessario a causa dei postumi delle sofferenze subite durante la partecipazione come combattente alla seconda guerra mondiale. E così il 15 gennaio 1953, Andrea Zerbini, a soli trent anni, concludeva la sua breve ma intensa esistenza illuminando Montefiascone come una meteora di cultura, fede e bontà. Talvolta basta un solo uomo giusto al posto giusto per ottenere dei grandi risultati ed è probabile che se Andrea non fosse morto il nostro paese avrebbe seguito una evoluzione migliore, e questo sia culturalmente che materialmente. INTERVISTA A F.S. TESTIMONE DI GEOVA DI VITTORIO Accade sempre più di frequente di sentire suonare il campanello della porta di casa e dopo esserci accertati che, non sia un rapinatore, ci troviamo davanti due o tre persone, uomini e donne, che si presentano come Testimoni di Geova. Generalmente il colloquio avviene davanti alla porta con disagio di chi in casa ha molti problemi e non ha tempo per conversazioni del genere. I Testimoni di Geova sono gentili ma invadenti, insistenti, logorroici ed è difficile disfarsene se non harlflo finito il loro discorso. Abbiamo pensato di invertire le parti e ci siamo presentati alla porta di F.S. che conoscevamo aderente ai Testimoni di Geova per registrare una sua intervista. Ci ha accettato forse sicuro della sua preparazione. «Perché cercate di convincere i cattolici a lasciare la loro Chiesa ed abbracciare la vostra dottrina?» «La Chiesa cattolica è il principale nemico visibile di Dio e Geova la distruggerà». «Infatti, lo sco"po principale dei Testimoni di Geova è di vuotare le nostre chiese. La vostra propaganda dispone di ingenti mezzi finanziari; basta ricordare la vostra lussuosa sede centrale in un grattacielo di New York. Da dove arrivano questi grandi finanziamenti?» «La nostra fede è grande e noi stessi ci passiamo e diamo tutto il nostro tempo disponibile per diffonderla». «Da dove proviene il vostro Credo, chi ha creato questa strana religione?» « Noi siamo seguaci della Bibbia e citiamo sempre la Sacra Scrittura; uno dei primi fondatori è stato Charles Tare Russel nel 1878». «Questo capostipite, ci risulta divorziato e condannato dal tribunale degli U.S.A. per il suo comportamento e per altri reati». «Non raccolgo queste menzogne, del resto anche il vostro Gesù venne condannato e giustiziato». «Allora riconoscete che Gesù è esistito?» » APOLLONI «Potrebbe essere esistito ma solo come profeta». «Voi non vi basate certo sui fondamenti di Gesù, amore per il prossimo, pace, non violenza, perdono, ecc.» «Noi siamo contro la violenza, e vogliamo la pace e l'amore fra i popoli». «Anche seguendo alla legge il Vecchio Testamento? Rifiutando le trasfusioni di sangue, lasciando morire i vostri figli per questa barbara superstizione; rispondendo alle offese ricevute occhio per occhio, dente per dente... Con la Redenzione le prescrizioni della antica legge sono decadute, il Vangelo è la nuova legge, basata sull'amore, sul perdono, sulla fratellanza». «Noi rifiutiamo la Messa, i Sacramenti, la Trinità che riteniamo un residuo di paganesimo. Noi non riconosciamo le feste della vostra Chiesa: Natale, Pasqua ed altre». «Il Natale, la Pasqua, sono eventi che testimoniano nascita e morte di Gesù, sono eventi fondamentali della storia della nostra Salvezza. Dove vi rifugiate quando tutto il mondo cristiano festeggia e loda il Signore?» «Quando verrà la fine del mondo solo i Testimoni di Geova godranno di una vita migliore e si salveranno». «Voi andate predicendo la fine del mondo, ma ogni data da voi annunciata era una falsità atta a spaventare i creduloni (1914, 1918, 1925 e 1935). Come si fa a prendervi sui serio?» Il Testimone di Geova questa volta non risponde più e non vuole compromettersi. Lettori ATTENZIONE se non siete preparati a rispondere non accettate il colloquio, non aprite la vostra casa, è sempre pericoloso, non ritirate la loro stampa, non andate alle loro riunioni. Ai loro inviti rispondete con garbo, ma con fermezza: «Voi siete Testimoni di Geova, noi siamo testimoni di Gesù Cristo, il Figlio di Dio; solo in Lui c 'è salvezza». Fatti recenti di cronaca ripropongono la meditazione su quelli che si potrebbero definire delitti della e nella vita famigliare. Bambini abbandonati, padri o madri che non ritornano a casa, quindi si macchiano del reato - previsto anche dal Codice - di abbandono del tetto coniugale, famiglie in dissolvimento, convivenze illegali e cioè concubinagi, separazioni e divorzi, che violano la santità del vincolo coniugale, tensioni interne alla famiglia, incomprensioni tra coniugi e tra genitori e figli. Una recente statistica ISTAT conferma che in Italia, pur resistendo meglio rispetto ad altri paesi del mondo occidentale, la famiglia è in crisi. Di questo, alcuni, quasi provano motivo di conforto e di contentezza, come se la dissoluzione della famiglia comportasse la dissoluzione di vincoli, di legami, di obblighi, di tabù, di inibizioni, di pregiudizi, di limitazioni irrazionali. Certamente oggi tutto il mondo va verso l'affermazione di una maggiore autenticità, di una sincerità di rapporti, di una vita, anche famigliare, oltreché individuale, fondata sulla sincerità, l'autenticità, la indipendenza delle persone, il rispetto reciproco degli esseri umani fra di loro. Ma di qui a provare conforto per il dissolvimento di un antico istituto come quello famigliare, - dissolvimento che continua ad aumentare - ci corre. In effetti non si può negare né disconoscere che gran parte delle crisi che travagliano il mondo di oggi - la droga, la delinquenza minorile, l'asocialità, le difficoltà del mondo del lavoro, l'alienazione di giovani e non solo i giovani, la insofferenza per la vita quotidiana, la mancanza di fede e di speranza oltreché di carità, la insofferenza per i doveri elementari della vita sociale e individuale - tutto ciò, non si può negare, quanto sia legato alla crisi dell'istituto famigliare. L'istituto famigliare, come ha sempre ribadito anche recentemente Giovanni Paolo II, e come hanno ribadito nel corso dei secoli i documenti della Chiesa, è la cellula portante della stessa società, è la matrice dei lavori, dei sistemi educativi, delle idee che poi vengono espresse e vissute nella vita sociale. La crisi di questo istituto, dunque, comporta necessariamente la crisi di tutto il sistema dei valori sociali e soprattutto dei valori di «servizio», di dovere, di oblazione e di offerta nei confronti dell'altro. Infatti la famiglia è la prima occasione, la prima cellula, la cellula elementare per l'esercizio della carità, nel senso profondo e cristiano. Noi ci alleniamo a superare il nostro egoismo, il nostro egocentrismo prima di tutto e soprattutto nell'ambiente famigliare. Il bambino, per esempio, sperimenta con l'esperienza della nutrizione da parte della madre, la donazione dell'affetto. E se questa donazione, invece che suscitare in lui gratitudine ed altrettanta capacità di amore e di offerta, determina un atteggiamento di esigenza, di invidia, di protesta, di «tutto mi è dovuto», allora ecco che si pongono le basi non solo del dissolvimento della famiglia, ma del dissolvimento della società, del dissolvimento stesso della vita morale, della vita religiosa e quindi della vita tout court dell'uomo sulla terra. Dunque bisogna guardare alla famiglia con realismo, ma con la convinzione profonda suffragata dalle indagini scientifiche e indicata,dalla parola della Chiesa, che la famiglia sia la base essenziale, il modello, l'archetipo di ogni valore morale ed umano. È questa la più ampia prospettiva che bisogna tener presente per non incorrere in errori di valutazione gravi e nella sottovalutazione del problema attuale della crisi della famiglia. MOCINI LUDOVICO pag. 11 LA VOCE LA VOCE E GRATA Al SUOI PRESSO LA CASSA DI RISPARMIO Inaugurato il Bancomat La Cassa di Risparmio nell'intento di fornire servizi costantemente d'avanguardia nel panorama bancario ha introdotto per prima nella nostra provincia una serie di sportelli automatici chiamati Bancomat. Tali sportelli consentono ai possessori di una determinata tessera magnetica di disporre di contanti in qualsiasi ora del giorno e della notte ed in qualsiasi giorno sia esso festivo o lavorativo. I vantaggi della tessera Carismat - Bancomat non si limitano ai prelevamenti di contanti ma consentono il cambio di assegni a copertura garantita in tutta Italia e la possibilità per chi si reca all'estero di utilizzare particolari assegni, sempre a copertura garantita, denominati Eurocheque. Non solo, la carta consente di effettuare pagamenti senza esborso di contanti o assegni negli esercizi commerciali convenzionati POS. II POS è un servizio sperimentato in Viterbo in occasione della mostra dell'antiquariato e sarà gradualmente messo in funzione in tutta Italia. Il servizio chiamato pure moneta elettronica consente presso gli esercizi convenzionati di pagare il conto solamente digitando il proprio numero personale in un minuscolo terminale ed inserendo la propria tessera. Il centro elettronico della CARIVIT provvederà in automatico all'accreditamento all'esercente ed all'addebitamento sul conto corrente del cliente. La macchina rilascia un promemoria che documenta al cliente la spesa effettuata. Attualmente il POS è in funzione presso negozi di abbigliamento, alberghi, ristoranti, distributori di carburante, grandi magazzini, articoli sportivi ecc. L'inaugurazione del Bancomat a Montefiascone mette in risalto l'attaccamento e l'attenzione della CARIVIT verso questa operosa cittadina, infatti non esiste nessun paese del Lazio, che abbia gli abitanti di Montefiascone, ad essere dotato di questo servizio. La CARIVIT infatti è fortemente radicata nel tessuto economico e sociale di Montefiascone; è tesoriere del Comune, della USL VT1, dell'Istituto Tecnico Commerciale, della Scuola Media Cardinal Salotti, del Distretto Scolastico N. 4 e della Direzione Didattica. A tali Enti la CARIVIT non ha mai fatto mancare, nei limiti consentiti dalla legge, il suo sostegno finanziario sia tramite scoperti che sotto forma di mutui. A detti Enti la Cassa è venuta sempre incontro con la benef icienza per sostenere tutte le realizzazioni di indiscusso impegno morale e civile. In questi ultimi anni sono stati elargiti in beneficienza a Montefiascone oltre 140 milioni. In ricordo di Anna Rita Maurizi a Dio ascesa ch'ancor dodici anni non aveva (Perché strappar la carne di chi ama?) Tamburellava su quella bianca bara, Lugubre, giù, dalla pala smossa, La bruna terra, all'estinta cara A far da coltre, nella scavata fossa. Quei rintocchi sol s'udivan tenebrosi, Tra quelle tombe e qui cipressi ombrosi. Scoppiar io mi sentia questo mio core E st'occhi empir di lacrime, commosso, Tra quel gruppetto oppresso dal dolore E dai muti singhiozzi di quel padre scosso, Pallido, affranto ed appoggiato Ad una caooella ov'erasi appartato. E rivederla ancor mia mente, in vita, Fiore leggiadro, vispa ragazzina Dallo sguardo intelligente, l'Anna Rita, L'anno ha un cuore d'ORO! il Natale FRANCO MENICHELLI 8 ORAFO a Montefiascone Dall'acquisto di una autombulanza, di attrezzature sanitarie, ai contributi per la Fiera del Vino, e per la tappa del Giro d'Italia, ai contributi per le opere della Scuola Cardinal Salotti e all'acquisto di arredi per l'Istituto Tecnico Commerciale, solo per citare gli interventi più significativi. Per quanto, attiene al settore privato possiamo dire che la CARIVIT non ha mai fatto mancare il necessario credito a tutte quelle attività che dimostravano vitalità e validità economica. In tale ottica la Cassa ha stretto più ampi rapporti di collaborazione con tutte le associazioni di categoria, di tutti i comparti economici, stipulando svariate convenzioni a particolari condizioni di favore per i loro associati. Per quanto attiene il settore agricolo, la Cassa attraverso l'Istituto Federale di Credito Agrario è particolarmente vicina e sensibile ai problemi degli agricoltori. Per essi esistono diverse forme di interventi a particolari condizioni di favore che vanno dall'acquisto o l'ampliamento della proprietà contadina, al miglioramento fondiario, all'acquisto di macchinari, ai prestiti di conduzione ed alle calamità naturali ecc. ecc.. Una notizia importantissima per gli agricoltori, la Cassa comunica il ribasso degli interessi sui prestiti di conduzione dal 9,75% al 6,50% e che con il prossimo mese di gennaio inizieranno ad essere erogate le vecchie domande; sono inoltre a disposizione i moduli per chi intendesse inoltrare nuove richieste. Per l'edilizia la CARIVIT mette a disposizione mutui a 15 e 20 anni. Ci sono poi i mutui 1. casa e centri storici a particolari condizioni di favore. Il servizio estero grazie ai collegamenti con la Swift è presente con i propri corrispondenti in tutti i mercati esteri e l'alto livello di professionalità raggiunto consente un servizio veloce, efficiente, impeccabile dal punto di vista valutario ed estremamente conveniente. H Leasing è inoltre un altro servizio messo a disposizione dalla Cassa che consente agli imprenditori di dotarsi di macchine, mobili, attrezzature e strutture senza sottrarre liquidità all'azienda, sempre a prezzi estremamente convenienti. Nella certezza che l'immagine della Cassa dipenda anche dal miglioramento delle strutture, è stato acquistato un locale in Zepponami dove dopo i necessari lavori sarà trasferita la nuova filiale. Il legame profondo tra la CARIVIT e Montefiascone deriva anche da fatto che ben 24 montefiasconesi sono attualmente alle dipendenze della Cassa, senza considerare gli ex-dipendenti attualmente in pensione. Trotterellare al braccio alla mammina, O a cinguetar con sue compagne intenta, Sia in paese o, più, per via Magenta. Il mio saluto sempre precedeva Simpatica nel fare e nel gestire, Ed educatamente sorrideva. Oh, non sapea che staval'a colpire Orribile destin straziante, imorevedutol. E dodici anni ancor n avea compiuto!... Calava ancor il disco d'oro a sera E spettri tristi d'ombre, là, allungava Com'ogni amar pensier che in me rodeva La Fé che nel dolor mi tentennava Si come fé, atroce, la mattina Ch'orrenda fin straziò la mia bambina. Oh, come quel terreo tamburellare Mi tormentaa il cervel fin'a star male... SOSTENITORI: Guarducci Domenico, Mauri Gioia e Silvia, Sr. Maria Falchi, Bucci Francesca, Cordovani D. Sabatino, Ercolani D. Angelo, Bartolucci Lorenzo, Fapperdue Giuseppe, Mezzetti Litio, Demma Donato, Del Conte Maria, Camicia Elio, Menichelli Enzo, F. Cempanari e S. Cempanari, Monachello Giuseppe e Marisa, Vecchio Salvatore, Fausti Angela, Famiglia Zini, Ginther Vaggi Anna, Commentucci Clara, Pascucci Torquato, Fantera Ottorino, Famiglia Nobili, Sarmini Santina, Fioravanti Margherita, Ranucci Quinto, Bertuccini Antonio, Albanesi Domenico, Rosetto Roberto, Jacoponi Agata, Rocco Paceri, Marianello Domenico, Giuri Mario Giuseppe, Orfei Vera ved. Carboni, Tarantello Emilio e Massimo, Bartolozzi Gabriele, Fazi Elena, Trapè Ernesto, Moretti Luigi, Porroni Angelo, Porroni Massimo, Meassi Gianfranco, Nicolai Alvaro, Maestre Pie di Valentano, De Fausti Rosa, Rocco Badetti Filomena, Bizzarri Lucia, Mezzetti Enrico, M. e CH. Benatti, Mezzetti Giuseppe, Ricca Luciano, Zerbini Romano, Romano Riccardo, Antonelli Gian Battista, Giraldo Venio, Dei Svaldi Giovanni, Chiavini Teresa, Marzetti Torquato, Catasca Fernando, Bernini Fausto, Paolini Secondo, P. Umberto Liberti, P. Callisto Liberti, Trapè Alcide, Corona De Simone Anna, Sensi Carlo, Morleschi Francesco, Menchinelli Roberto, Ranucci Franco, Giusti Franco, Clausi Schettini Carlo, Magno Antonio, Trapè Cesare, Durantini Giovan Battista, Saccà Giuseppe, Volpi Vera, Piciollo Quirino, Napoli Mario, Malucci Enrico, Carelli Luigi, Corba Sr. Elena, Porroni Gaetano, Maestre Pie di Piansano, Maestre Pie di Grotte di Castro, Ciucci Giovanni, Lanzi Enrico. AMICI: Zerbini Eraldo, Manzi Romolo, Cimarello Luciano, Paolini..., Santi Ettore, Toni Marcello, Ciambella M. Luisa, Sani Salotti Flavia, in memoria di Marconi Raffaele, Chiovelli Evandro, Morano Sante, Roncella Giuseppe, Paolini Alessio, D.C.C., Pieretti Ettore, Rubbi Ida e Adele, Ranucci Tommaso, D.P., La Greca Sebastiano, Rosetto Enrico, Cicoria Luciano, Tassoni Erminia, Ballarono Dino, Pescatore Sestilio, Sportolloni Alberto, Piciollo Lidia, Mah Alfredo, Alberti Antonio, Romoli Rosetto Maria, Gattella Elvidio, Carelli Natale, Ricci Francesco, Rubbi Domenico, Belardi D. Gino, Marianello Oliviero, Materazzo Ivano, Nevi Amerigo (il Guardianello), Crocetti Clemente, Bartoleschi Carlo, Gennari Bartoleschi Ada, Brucchì Tonino, Mezi Irma, Pezzato Renzo, Pieretti Alpielmas, Severini Vincenzo, Andreani Fernando, Ricci Vincenzo, Marconi Nazzareno, Mocini Guglielmo, Mezzetti Gianni, Boriosi Angelo, Brachino Domenico, Zeppieri Anna, Basili Luciani Lola, Manzi Spartaco, Starnini Bruna, Bracoloni Fernando, Simombelli Elena, Paoletti Giorgio, Cignini Settimia, Giusti Fiorella, Giraldo Venanzio, Giraldo Giuseppe, Menghini Giovanni, Marani Annibale, Castellani Felicita, Uvini Rosa, Monanni Luigi, Egidi Fabiola, Gacetti Antonio, Maiucci Guido. BENEMERITI: Fiorentini Marina, Camicia Agostino, Mezzetti Felice, Piovino Luciano, Caprio Clementi Vittoria, Clementi Angelo, Fanali Quinto, Pigliavento Pietro, Ranaldi Flaviano, Terzini Assunta, Menichelli Giovanni, Ceccariglia Francesco, Galeazzi Sabrina, Starnini Bianca, Saraca Tommaso. AMICI DELLA CATTEDRALE Sono entrati a far parte degli «Amici della Cattedrale»: Ferri Maria Assunta, Camicia Elio, Bacchiarri Giuseppe, Torri Noemi, Rubbi Idae Adele, Batinelli Domenico, N.N., Monanni Dante, De Fausti Rosa, Mezzatesta Amilcare, Radicati Stella, Monachello Giuseppe, Di Marco Alberto e Panichi Laura, Manzi Tina» Frigo Giusto; i famigliari in suffragio di: Fiorucci Giovanni, Zini Attilio, Menghini Bacchiarri Rosa, Francesco Panichi. LO FARO GIOVANNI S.I.O. Montefiascone (VT) Via D. Alighieri, 17 Appartamento centro abitato, ingresso, cucina, sala, 2 camere, bagno £. 75.000.000 Villa centro ab., salone, tinello, 5 camere, 2 cucine, 4 bagni, 2 garage, terreno annesso mq. 1400 a giardino. £. 190.000.000 Villa: salone, cucina grande, bagno al p.t.; 1.p.: 3 camere, 2 bagni, 2 balconi, soffitto praticabile, garage, cantina, terreno annesso mq. 1.000. £.185.000.000 Appartamento zona Cannelle: ingresso, cucina, sala 3 camere, ripostiglio, bagno garage. £. 85.000.000 Villa zona Zepponami con 2 mini appartamenti, 2 garage, cantina, terreno annesso mq. 600. £. 160.000.000 trattabili Azienda Ha 40 irriguo pianeggiante, casale con luce e telefono, vendita anche con mutuo Cassa Contadini. Prezzo buono LAVORAZIONE ARTIGIANALE MOBILI _ P5I^nturini IlETRO SOGGIORNI • CAMERETTE • PER BAMBINI su misura Loc. Le Mosse - Montefiascone (VT) Tel. 0761/86742 LA VOCE pag. 12 Le gesta ingloriose di Lillo Marzetti Gentile Direttore, mi meraviglia il fatto che ad enunciare le gesta ingloriose di Lillo Marzetti, ci si metta anche Lei. Sig. Direttore! La Voce non può e non deve prestarsi a tanta empietà di misfatti, tanto più che chi scrive ne è un lettore affezionato e, insieme, una delle numerose vittime di quel nemico del popolo, che dopo tanti anni, non solo non si è pentito, ma vuol fare delle sue feroci birbaccionate degli atti eroici da passare alla storia! Mi ribolle il sangue quando ripenso a quella ignobile lista della «madre del sorce» con la quale impataccò il paese, allora in subbuglio elettorale, cercando di travolgereed infangare la onorabilità di tante persone per bene. Mi meraviglia ancor più il fatto che se ne stiano zitti tutti coloro che nella lista apparvero insieme a me, beffati, quanto e forse più dime, da quella faccia, a dir di bronzo è poco, che risponde al nome di Lillo Marzetti. Molti di costoro sono morti, pace all'anima loro! Ma morti di crepacuore, non solo per quel fatto ma per tante altre mascalzonate partorite da quella mente diabolica! Pace all'anima vostra, amici Gigante, Magrone, Sfascia Carrozze, Ricottaro, Fruttarolo, Cetrone, Trombone, Pollo! Pace ancora all'anima vostra che aveste la disgrazia di vivere sotto le ali funeste di codesto nottolone! Ma i vivi, che fanno i vivi? Non si indignano? Mi riferisco a Mario Basili, Silvano Tofi, Rocco Paceri, Toddu, Nicche, Don Picotti, Benito Battiloro, Zac, Pozzo, Giusto Frigo, lo speziale Braguti! Forse si rallegrano con lui, che, con la sfacciata complicità di Vinicio Pieri e Diego Finauro. esecutori materiali degli scartapelli elettorali, diede scacco a tutto il paese riparando poi vigliaccamente all'Isola Bisentina? Tutti questi nomi apparvero in quella lista immonda e sibillina, lasciando in ciascuno" il marchio indelebile di presunta indomita donnaiolità! E le elezioni furono vinte dalla lista di sinistra forse proprio per questo motivo anche se i maligni sostengono ancora che un comizio grandioso del demoscristiano Braguti fu la causa della disfatta elettorale demoscristiana. Mi fa rabbia ora la faccia tosta di Lillo Marzetti che si vanta, a distanza di anni, delle arrabbiature degli amici che nessun fastidio gli avevano mai procurato, anzi da essi solo qualche gentilezza aveva ricevuto il ribaldo. Che costui fosse considerato un tipo pericolosissimo è confermato nel testo del telegramma di auguri (auguri?), inviatogli, in occasione del suo matrimonio con quella santa donna sig.ra Marisa Bianchi, dal Sindaco di Montefiascone. Eccolo: «A nome mio et cittadinanza esprimo alla sposa i più sentiti ringraziamenti per aver liberato bella città di Montefiascone da sua più grave piaga sociale. F.to: Silvano Tofi, Sindaco». Hai voglia ora a fare cene luculliane con Don Picotti, Battiloro e compagni, nella claustoralità del podere di Cipollone, apparentemente divino, del dott. Braguti (questo sì che è buono)! Hai voglia a farsi cucire camicie da notte su modello delle brache del farmacista e di accattivarsi le simpatie del famigerato donnaiolo per poterlo privare un giorno del prezioso Borsalino di talpa nera, che tanto gli ha giovato, e gli giova, nella conquista frenetica delle sue baldracche vecchie e sdentate! Quel che c'è, resta, caro il signor Lillo dei miei stivali, nessuno lo può cancellare! Vorrei suggerirgli una cosa: anziché rievocare un passato del quale dovrebbe profondamente vergognarsi, ringrazi Dio se fino ad oggi dorme ancora riposato nel suo letto; giacché tanti «candidati» di quella lista, ed uno tra questi il sottoscritto, avevano a suo tempo, giurato di passare il ribaldo per le armi! Tanto le devo, signor Direttore lettera firmata Gentile signore, ambasciator non porta pena! Ho riportato le famose gesta lilliane su «La Voce» convinto soltanto di scuotere dal panno del tempo la polvere che vi si era mestamente posata. Tutto qui. Nessuno si offenda perciò. Il giornale è aperto a Lillo e alle sue «vittime». Basta scrivere, noi lo pubblichiamo. GIUBILEI RELIGIOSI Se non andiamo errando quest'anno è l'anno giubilare delle Maestre Pie. Sr. Anna Stefanoni - 1 3 gennaio; Sr. Mecuccia Mocini -13 gennaio; Sr. Maria Durantini - 22 novembre. Cinquantanni di se rvizio umile e costante al Signore. Ci perdoneranno se desideriamo voler essere uniti a loro per ringraziare il Signore e pregarlo perché conceda alla Sua Chiesa altre vocazioni religiose. AUGURI MUSICALI alle scuole dell'obbligo Il 21 dicembre nel nuovo Palazzetto dello Sport gentilmente concesso, presenti il Sindaco Danti, gli Ass.ri Ranaldi e Cagnucci ed il Segretario Gen.le Dr. Tangari, la Banda Musicale di Montefiascone diretta dal Maestro Bossone, ha presentato uno scelto programma a circa 500 studenti delle scuole della Città. L'Ass.ne Musicale Falisca ha organizzato e curato la manifestazione in maniera impeccabile; il Presidente Ferlizzi, dopo aver dato l'avvio con un saluto agli intervenuti, ha presentato i brani musicali che sono stati seguiti con vivo interesse e prolungati applausi. Apprezzati gli interventi eseguiti dal Prof. Ranaldi, Preside della Scuola «Salotti», dal Prof. Nicolai, Vice Preside della Scuola «A. Manzoni», dal Prof. Filiè Direttore Didattico, dall'Ass.re Ranaldi e dal Sindaco Danti; particolarmente gradita la esecuzione di melodie natalizie da parte di un gruppo di giovani flautisti delle scuole elementari, ottimamente preparati dalla insegnante Sig.ra Dini. Al termine, con gli auguri per le Festività, anche quello che iniziative del genere vengano ripetute per la sensibilizzazione musicale e l'elevazione culturale della gioventù. L'Inno Nazionale ha concluso la riuscitissima manifestazione. IL BUON VINO DELLA LUNGA ESTATE «CHI GOVERNA NON DORME» A Natale, come di rubrica, l'aleatico è venuto a farmi visita. Erano anni che non lo trovavo così buono, così buono! Scaldato dalla lunga estate fino al tino, e passato poi in botte, l'ho scoperto frizzante, aromatico, ciarliero come un girotondo. Dopo tanti anni di mediocrità, risale oggi le cime dell'olimpo enologico riacquistando la dignità perduta con quelle bollicine, fitte fitte, tutte cariche di profumo e d'ebrezza che, scoppiando una dietro l'altra, nel bicchiere, spargono nella casa odori intensi di fiaba natalizia. Aleatico! Ben più pochi vitigni ne restano ché gran parte dei villani preferisce il nero moderno, del malumore, privo di contadina saggezza e inadatto al cielo di Montefiascone abituato, com'è, a respirare aromi ben più leggiadri e gentili. Ma oltre all'aleatico anche altri vini, quest'anno, racchiudono in sé la possensa del sole, la gentilezza del vento, il pizzicore delle prime guazze dopo la pioggia. Il tripudio dell'autunno è esploso. Chi scende in cantina torna all'aria cantando. Il figlio del cielo, ospite del castagno, bolle, ribolle, bolle ancora, festosamente, passando, senza strappi, dall'adolescenza all'età virile. Corposo, inebriante, chiassoso, nell'assaggiarola e nel vetro, ai sapori aspri degli anni passati, contrappone un sapore schietto che, in fondo, è lo stesso sapore che ognuno vorrebbe dare alla propria vita. Il muratore ha voluto un muro saldo, senza spazi vuoti, senza le venature inutili del muro a secco. Ha voluto dare pienezza ad un liquido, dorato o sanguigno, mescolando ad esso note fuggiasche di fiori di terra estiva con le più vibranti melodie del Vivaldi. Quest'anno le scalinate delle cantine saranno meno ripide, ogni gradino più consumato, e, sui cuscini dei bevitori, brillerà un firmamento più canterino e rosato. Tutto questo rafforza la nostra fede; là dove vedevamo la fine, era invece conservata la vita. È premio alla fatica? Forse, sì! Ma è anche una conferma al detto «CHI GOVERNA NON DORME» e, nonostante tutto, ci vuole sempre bene... GIORGIO ZERBINI NATALE all'ONPI e a scuola degli alunni del «CORPUS DOMINI» Hanno cantato, hanno recitato, hanno salutato le Maestre che per quindici giorni resteranno, come loro, a casa. Natale: la festa più sentita dell'anno! Nel chiudere la manifestazione hanno agitato le manine, a suon di musica, sventolando candidi fiocchi di carta come candidi fiocchi di neve. Ma prima erano scesi all'ONPI a far festa. Il contrasto era stato netto: fiori che sbocciano e fiori che si chiudono in un fulgente tripudio di colori. I primi con la bocca aperta al sorriso, i secondi con i petali rivolti al tramonto. Creature che vanno e creature che vengono nell'eterno succedersi delle stagioni della vita, che nessuno sa e può fermare. Bravi bambini e brave maestre del Corpus Domini! Grazie! 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Al rito officiato dal Decano Parroco, ha assistito il nostro Eccellentissimo Vescovo il quale, nell'indimenticabile Omelia, ha esaltato i benefici effetti spirituali e culturali della Musica, quella vera beninteso, nella formazione della gioventù, tanto insidiata da numerosi e gravi pericoli. Alla fine della S. Messa Mons. Vescovo ha anche benedetto un quadro raffigurante l'estasi di S. Cecilia, pregevole riproduzione della magnifica tela di Raffaello conservata alla Galleria Nazionale di Bologna. Organo e violini con la esecuzione di scelti brani, la voce calda e potente del caro concittadino fratel Ettore (al secolo Giuseppe Presciuttini) hanno aggiunto alla cerimonia liturgica una nota di toccante suggestione. Quindi sfilata per le vie cittadine della Banda che è riuscita ad ottenere perfino gli applausi degli ascoltatori. Infine incontro e pranzo al Caminetto con la partecipazione graditissima del Sindaco, della stampa e di vecchi musicanti; agli intervenuti è stato letto un telegramma di saluto del Presidente Nazionale della AMBIMA. Il Maestro Celeste, Vice Presidente della Associazione Musicale Falisca ha fatto omaggio alla Banda di una sua pregevole tela riproducente uno scorcio della Rocca dei Papi. Al termine del gustoso menù, servito con la solita professionalità e signorilità del caro Cesare, cordialità e saluti tra i presenti con appuntamento alla prossima edizione. Notizie dal Madagascar Caro Don Agostino, ti ringrazio per «La Voce» che mi arriva puntualmente adesso. Vedo che non ti arrestano neanche le parolacce; continuo, dunque, e ti racconto la tournée di mezz'agosto. Ero veramente in difficoltà per quattro appuntamenti ineludibili: due villaggi nella foresta che non vedevano più il sacerdote da mesi e lo hanno chiesto almeno per l'Assunzione; poi il servizio alla Cattedrale (anche il Vescovo non c'era) e in fine il nostro villaggio dei lebbrosi che per la stessa data aveva programmalo qualcosa di speciale. Totale preti: 2, Stefano ed io. Stefano quel giorno è rimasto a letto malato. Per fortuna è passato il nostro superiore e ha salvato un po' la situazione, un villaggio comunque ha aspettato invano. Sono partito per il mio villaggio alle 2 di notte via mare, in piroga, hai presente la piroga? Un tronco d'albero scavato, qualche tavola aggiunta sul bordo e il famoso bilanciere che la rende inaffondabile in teoria. Sulla piroga c'era ancora Bruno, al primo anno di Teologia, Justine, aspirante suora che rientra al villaggio per le vacanze e i due piroghieri. Ciascuno rannicchiato nei suoi 40 centimetri-quadrati di spazio per 10 ore di navigazione nella grande baia di Ampasindava. Ho cambiato posizione 10 volte, all'arrivo ero anchilosato. Dapprima il freddo, poi il sole arrabbiato. La cosa peggiore che può succedere in una piroga in mezzo al mare non è la tempesta, tutti dicono che galleggia sempre, bensì il sopraggiungere di un bisogno fisiologico maggiore. È quello che mi stava per succedere: per fortuna la bassa marea ci impediva di rimontare il lungo braccio di mare che arriva al villaggio e cosi ci siamo fermati in un 'isoletta di sogno e là ho risolto il mio drammatico problema. Justine ha tirato fuori dal suo corbello: pane, uova, banane, acqua filtrata ma non ho toccato niente; sarei rimasto 4 giorni senza mangiare pur di evitare l'inconveniente di cui sopra. Ho passeggiato sugli scogli, visioni meravigliose; spero, prima di rientrare per le vacanze di preparare un po' di materiale fotografico. Risalendo il fiume mi avevano promesso i caimani, ho guardato, ho guardato, all'andata, al ritorno, neanche l'ombra, solo molti graziosi martin pescatori ed altri uccelli. Neanche i grandi pipistrelloni commestibili ho visto, ma mi assicurano che ci sono e puoi trovarli al bazar per 300 fmg l'uno. Il villaggio. Splendido. Veramente nel più profondo della foresta, accessibile solo per mare. Cordialità, semplicità, ignoranza, superstizione, fede, povertà, tutto insieme! «Padre, ci hai portato le vitamine? Qui siamo deboli, mangiamo solo riso e frutta, non abbiamo 'companatico', solo qualche scimmia quando riusciamo a prenderla». «Ho portato altre medicine, ma non le vitamine, ma davvero non avete di che mangiare?» «No!... Sì!... Veramente il companatico c'è, ma è fady (proibito)». E allora che proteggono il riso dai cinghiali e se prendono il cinghiale colpevole lo danno ai cani: fady - proibito mangiarlo. Se restano delle belle anguillone nelle reti, le gettano via, le istrici sono pure fady, molti uccelli, fady, salvo i pipistrelli. Il fady è un fatto familiare o addirittura individuale. Pare che all'origine sia un'indigestione del capofamiglia che poi l'ha proibito a tutta la tribù e resta come un'osservanza religiosa. Ma ho pure sentito dire che qualche cornoriano senza scrupoli si informa sui cinghiali, li acquista per due soldi e va a venderli al Grand Hotel dell'isola turistica diNosy Be e fa affari, naturalmente. E naturalmente senza problemi pér tre giorni ho mangiato riso a colazione, pranzo e cena; e un giorno la sorpresa: riso e scimmia. Il povero protoparente ha subito la legge del parente grosso che mangia il piccolo, una pietra sulla nuca e in padella. Ti dico che era buono' il primate, ad un certo momento ho avuto l'impressione di vedere una piccola mano dentro il piatto,... o era un piede? Quadrumani, quadrupedi o bipedi? In chiesa tutto normale, salvo una prodezza del catechista. Mi porta un secchio d'acqua e un piattino di sale per i battesimi: «Benedici... » e metto un pizzico di sale nel secchio per farlo contento, non ci sono riuscito. Il furbo, finiti i battesimi, approfitta della confusione per scaraventare tutto il sale nel secchio così un'altra volta!... Ho fatto finta di niente. Se gli piace salata! Il ritorno sembrava una favola: la marea che ritorna con noi, la sosta all'isoletta per aspettare il vento favorevole, la noce di cocco aperta e offerta da un cornoriano uscito intero da un romanzo di Salgari, il riso insaporito dai pesciolini pescati sul colpo e mangiati in tre nell'unico piatto, e infine il vento. Issata la vela si volava, ma frate vento tirava di fianco e dava un gran lavoro al timoniere. In una di queste mano vre più violente per dirigere la piroga abbiamo rischiato di cadere in mare. In sole tre ore eravamo a 500 metri dall'arrivo e in pochi minuti avremmo potuto concludere la tournée di mezz'agosto e quella della vita, nelle stesse acque dove l'anno scorso è colata a picco una vedetta con 80 persone di cui 40 morte. Si è stroncata anche una corda che teneva la vela, ho visto il muso della piroga infilarsi nell 'acqua e il viso dei miei compagni era più teso della corda. La nostra fortuna fu che il timoniere non si è intestardito ad addrizzare la piroga e lottare contro il vento. Ha gridato: «Lasciamo Ankifu, andiamo ad Ankatafa!» Pensava di essere lui a decidere e invece era il vento che aveva deciso di sbatterci ad Ankatafa in pochi minuti. Entrati in un piccolo braccio di mare, il vento si è calmato, la piroga era ferma, fermi i rematori in un silenzio profondo e benefico, solo il cuore batteva ancora. Fratello mare e fratello vento, brutti e cattivi questa volta! Ad Ankifu qualcuno ci attendeva con la macchina, ad Ankatafa nessuno. Bagagli in spalla e dieci chilometri a piedi. Stanchi ma contenti. Per questa volta saremo ancora noi a mangiare i pesci piccoli. Ciao, P. MARINO LA V O C E p a g . 14 EVVIVA LO SPORT!! CALCIO IL MONTEFIASCONE È IN ASCESA Dopo un avvio stentato, difficile, il Montefiascone sta riguadagnando con autorità posizioni più congeniali al suo potenziale tecnico. Per imporsi in un campionato scorbutico com'è quello di 3a categoria, occorre lottare, correre per 90 minuti, mettendo da parte leziosismi o tattiche inutili. I ragazzi di Dei Svaldi hanno imparato la lezione ed ora che le prime d^lla classe non sono ormai più tanto lontane, il futuro appare meno grigio. Vediamo da vicino il cammino sin qui percorso dai biancoazzurri: la sconfitta di Canepina (1-2), arrivata ad un minuto dal termine, per uno svarione collettivo della retroguardia, dopo che un «siluro» di Manzi su calcio piazzato, aveva riportato la gara in parità, ha aperto le ostilità del campionato. Al Comunale è poi sceso il Celleno, retrocesso dalla 2a categoria. L'1 a 0 che ha sbloccato la partita ha visto al proscenio l'estrema Cupelli, abile a precedere il portiere ospite. Secondo viaggio esterno e seconda sconfitta (2-3) sull'impervio rettangolo di Graffignano, scaturita per una serie di errori difensivi che hanno finito poi per fare il risultato. I goalsdi Cupelli e Fornicoli sono serviti solo a fare spettacolo. Il ritorno al Comunale è coinciso con una stentata affermazione (1-0) sul mai domo Gallese, piegato dalla solita «bomba» da fuori area di Manzi e dagli incredibili interventi del portiere Scagnetti. A Vetriolo, su un terreno precario'per le sue dimensioni, la sconfitta (0-1), giunta ad una manciata di minuti dalla conclusione, è da addebitarsi, ancora una volta, ad un errore difensivo. Ancora una sconfitta, questa volta gravissima perché sofferta in casa, (12) contro il generoso Vallerano, dopo aver avuto a disposizione più di una palla-goal per chiudere la partita. Invece a cinque minuti dalla fine, gli ospiti sbancavano il Comunale con una bella rete, quanto avventurosa. Montefiascone in crisi? Qualcuno è propenso a crederlo. Invece favorito da due incontri non proibitivi, il primo con il Bomarzo in trasferta ed il secondo in casa con il Chia, mette a segno qualcosa come 12 reti (7-1 e 5-1), ritorna alla ribalta del campionato, rosicchiando punti preziosi alle prime che, tra l'altro, dimostrano di non essere invincibili. È ritornato il morale e la fiducia nei propri mezzi. Adesso bisogna stare attenti a non commettere ulteriori passi falsi, in trasferta ma soprattutto in casa.. Dopo la insidiosa trasferta di Civitella d'Agliano, il Montefiascone si godrà in santa pace le festività natalizie. Alla ripresa del campionato scenderà al Comunale il titolato Bagnoregio di mister «Schicchi», un derby dal sapore nostalgico che per entrambe può valere una intera stagione. Buon Natale a tutti! FIORE PUGLIESI UN NUOVO NOSTRO LIBRO Era nell'aria! Da quando il padre Tarcisio Toncini, delicato e preciso letterato e poeta, che ha saputo in questi anni portare in tutta Italia il nome di Montefiascone, con la sua leggenda, i suoi Santi la sua storia, come testimoniano: «Il messaggio di Margherita» e «Rime in Etruria» è stato nominato dal Cardinale Giovanni Colombo Animatore dei Gruppi Decanali della Terza Età di Milano, potevamo aspettarci questo ultimo lavoro: «Anni e pace», è un libro di poesie dedicato agli anziani; per questo motivo i nostri Ospiti della Casa di Riposo ex ONPI ne divengono i primi destinatari e lo ripete il Sindaco Vincenzo Danti nella sua prefazione. In più il volumetto è arricchito dal dono di 5 stampe di originali ed artisticamente valide, del pittore Antonio Mecci, che da anni frequenta la nostra città. Inoltre la raccolta presenta alcune poesie tutte nostre sia del presente, come: «Falisca amica» sia del passato come: «L'etrusca mia», composizioni queste che ci onorano grandemente. Vogliamo augurarci che il nostro «Centro Iniziative Culturali» lo faccia ben conoscere alle scuole del Centro Italia ed ai gruppi della terza età. La CA.RI.VIT. ne ha già prenotate 100 copie, per i suoi dipendenti e speriamo che anche gli enti cittadini sappiano usare di questo validissimo presente natalizio. N.B.: il Poeta è l'autore di «Nuova Luce» (poesie), di «Quando una spina sorrise» (dramma), di: «Rime in Etruria» (poesie) e «Anni e Pace» (poesie) edite a cura del Centro Iniziative Culturali, Montefiascone. (I volumi sono reperibili presso la Tipo-Litografia Graffietti). BILANCIO ETRUSCA BASEBALL P e r i o d o di cerimonie, bilanci e programmi, q u e s t o , per la S.S. Etrusca Baseball Montefias c o n e la quale, in attesa della ripresa dell'attività a g o n i s t i c a ad inizio primavera, celebra q u a n t o di b u o n o e critica ciò che di cattivo c'è stato nella scorsa stagione e getta le basi per il p r o s s i m o f u t u r o . Così, il 30 novembre scorso, presso il ristorante «Corrado», si è svolta l'annuale cena sociale cui sono intervenute tutte le p e r s o n e strettamente interessate al baseball falisco (ed erano veramente tante) ed alc u n i e s p o n e n t i della Giunta del C o m u n e di M o n t e f i a s c o n e (tra cui il S i n d a c o Danti) c o n i q u a l i è n a t u r a l m e n t e saltato in ballo il discorso sul t a n t o sospirato (ed ancora di là da venire) c a m p o da Baseball e su dove la società s v o l g e r à la prossima attività agonistica, visto c h e a n c h e il C o m u n a l e è inagibile. È stata c o m u n q u e una manifestazione lampante, q u e s t a serata, di q u a n t o questo sport stia div e n t a n d o i m p o r t a n t e nella nostra cittadina. Il g i o r n o successivo, d o m e n i c a 1 dicembre, si è svolta l'assemblea societaria durante la q u a l e è stato eletto il pacchetto di consiglieri ed il c o n s i g l i o direttivo. Ne è scaturito il seguente schieramento: Presidente: Roberto Francia; Vice-Presidenti: Roberto Menghini e Mario Tofanicchio; Segretario: Giuseppe Lucattini; Aiuto-Segreteria: Sergio Di Francesco e Giuseppe Monachello; Cassiere: Gianfranco Lanzi; Magazziniere: Cesare Rastrello; Consiglieri: Roberto Ballarono, Astorre Caporali, Guido Cadau, Carlo Carletti, Mauro Carletti, Sabatino Cimarello, Vincenzo Dambruoso, Giancarlo De Paola, Renato Donnino, Massimo Fortunati, Giuseppe lacoponi, Pietro lacoponi, Omero Marianello, Raffaele Mirarchi, Gianfranco Minciotti, Giuseppe Misantoni, Lodovico Mocini, Giorgio Moscetti, Antonio Negro, Clemente Piergiovanni, Giancarlo Piergiovanni, Bruno Ranaldi, Armando Stefanoni, Mauro Troccaioli, Paolo Zerbini e Mario Cosaro. Staff-Tecnico: Roberto Ballarono, Massimo Chiovelli, Massimo Fortunati, Angelo Mancini e Celestino Paoletti. Per q u a n t o riguarda la partecipazione ai c a m p i o n a t i FIBS per il 1986 è già stata decisa la p a r t e c i p a z i o n e alla serie B (che si chiamerà da q u e s t ' a n n o CI) e al c a m p i o n a t o ragazzi, m e n t r e è a n c o r a in ballottaggio una eventuale iscrizione al c a m p i o n a t o Juniores. T u t t a l'attività agonistica dell'Etrusca, per q u e s t o 1986, è c o m u n q u e legata alla situazione c a m p i da gioco. S e m b r a in effetti alquanto i m p r o b a b i l e che si possa avere il nuovo camp o in t e m p i brevi (anzi, se gli intoppi burocrat i c i dovessero protrarsi, <=i potrebbe andare avanti per q u a l c h e anno) e la non c o n f o r m i t à di quasi t u t t i i c a m p i di Montefiascone a precise n o r m e di sicurezza potrebbe provocare a d d i r i t t u r a il b l o c c o della attività agonistica di t u t t a la cittadina. Francia e soci sono per il n j o m e n t o in m a n o dei politici, e t e n g o n o le d i t a incrociate! Chissà... È SORTO IL CENTRO POLISPORTIVO Libertas Montefiascone Un gruppo di cinadini, portando avanti un discorso di sviluppo per il nostro paese, ha costituito un centro polisportivo, con fini di promozione sportiva e ricreativa. Per partecipare ad una grande Associazione Nazionale che da tanti anni opera nel senore dello sport con notevoli successi, il centro ha aderito alla Libertas. Tra le prime iniziative, il Centro Polisportivo, ha istituito un corso di danza classica e moderna, le cui lezioni inizieranno i primi giorni di Gennaio; il corso sarà tenuto da una insegnante qualificata, presso la palestra, che gentilmente ci è stata concessa, delle Suore Benedettine; inoltre il Centro Polisportivo parteciperà con una squadra al campionato federale provinciale di pallamano. MOCINI LODOVICO LEGA ITALIANA PER LA LOTTA CONTRO I TUMORI RINNOVO DEL COMITATO SEZIONALE Per e f f e t t o di q u a n t o previsto dall'art. 4 dello S t a t u t o della Lega Italiana per la lotta c o n t r o i t u m o r i , allo scadere del 4. a n n o di perman e n z a in c a r i c a dei C o m p o n e n t i il Comitato Sezionale, o c c o r r e procedere al rinnovo del C o m i t a t o stesso. Essendo s c a d u t o il mandato a suo t e m p o a f f i d a t o , p r o p r i o in Montefiascone sul finire d e l 1981, agli attuali c o m p o n e n t i il Comitato S e z i o n a l e di Viterbo, è stato indetto, a n o r m a d i Statuto, il r e f e r e n d u m per il rinnovo del C o mitato. A tal fine verrà c o s t i t u i t o un seggio elettorale a n c h e nel C o m u n e di Montefiascone, apert o d a l l e o r e 9 alle o r e 13 del 26 gennaio p.v. ( d o m e n i c a ) , al fine di raccogliere la designaz i o n e per il n u o v o C o m i t a t o Sezionale, da parte d e g l i iscritti nel C o m u n e di Montefiascone alla Sezionale Prov.le di Viterbo della Lega Italiana per la lotta c o n t r o i t u m o r i . Si ricorda c h e t u t t i i s o c i della Banca Cattolica di M o n t e f i a s c o n e s o n o a n c h e iscritti alla Lega Italiana per la lotta c o n t r o I t u m o r i , motivo per c u i a n c h ' e s s i p o s s o n o esprimere la p r o p r i a indic a z i o n e per la scelta dei nuovi c o m p o n e n t i il C o m i t a t o Sezionale di Viterbo della Lega. IL PRESIDENTE (Prof. Antelio Ficari) COMUNICATO DELLA BANCA CATTOLICA Si p o r t a a c o n o s c e n z a dei soci che è stata r i n n o v a t a la l o r o iscrizione alla Lega Nazionale per la Lotta contro i Tumori. Il C e n t r o t u m o r i si trova a Viterbo nei locali di Villa Rosa, dove specialisti o n c o l o g i visitano G R A T U I T A M E N T E . Per p r e n o t a r e le visite basta telefonare al n. 225225, dove, nelle ore di assenza del personale addetto, f u n z i o n a una Segreteria telefonica, alla q u a l e si deve lasciare il nome e il numero telefonico. A.F. ANAGRAFE CITTADINA NATI: Stella Radicati di Franco e Cignini Vincenza; Chiara Paradisi di Luciano e Mancini Luigia; Mirko Giuliani di Giuliano e Dottarelli Nadia; Alessandro Giuliani di Nello e Pezzato Maria Beatrice; Diego Lozzi di Tommaso e Starnini Fabiola; Emanuele Donnino di Renato e Francini Rosella; Tiziano Giraldo di Guido e Lottanzi Carla; Luciano Quattranni di Paolo e Abren Doriene; Alessandro Galli di Massimo e Pignataro Francesca Saveria. MATRIMONI: Ciucci Giampiero e Tofanicchio Rossana. MORTI: Maiucci Mario 1909; Zini Attilio 1907; Mancini Ines 1919; Menghini Rosa 1906; Panichi Francesco 1933; Tofanicchio Erminia 1912; Marianello Eraldo 1942; Cappelloni Adelio 1908; Pagliaccia Arduino 1899; Savelli Giovanni 1950; Viani Fidenzio 1903; Muzi Luigi 1903; Giovannelli Quirina 1893; Biancalana Agostino 1897; Sarapa Maria 1904; Pepponi Elena 1903; Sterpini'Antonio Primo 1901; Scoponi Domenico 1895; Bacci Giulio 1913; Giuliani Fausto 1958. PRO VIA CRUCIS' della Cripta Della bellissima VIA CRUCIS che si sta erigendo nella Cripta della Cattedrale finora sono state poste a destinazione 6 stazioni. Il costo di ognuna è di £. 5.000.000. Ebbene finora hanno offerto: il compianto Vincenzo Carelli £. 30.000.000, Maestre Pie di Roma £. 5.000.000, N.N. C 5.000.000, N.N. £. 5.000.000, Trapè Elisabetta in suffragio di Marcucci Leone £. 300.000, Mezzetti Leone £. 10.000, Pronti Di Giammarco Irene £. 20.000, Mezi Marcella £. 15.000, Ing. Enrico Mezzetti £. 500.000, Monanni Luigi £. 20.000. Maestre Pie di Montefiascone £. 3.000.000.1 parenti in suffragio di Trap* Caterina £. 1.000.000. Trapè Caterina ha voluto pensare nelle sue volontà testamentarie, anche al nostro Seminario di Montefiascone ed ai nostri missionari. Chi volesse partecipare alla iniziativa, soprattutto in suffragio dei propri defunti, può rivolgersi direttamente al Vescovo o al Decano della Cattedrale. LA VOCE pag. 15 MESSAGGIO Al CRISTIANI (dalla prima pagina) Si tratta di una realtà di cui dobbiamo essere sempre più certi. Noi siamo consapevoli che la Chiesa non può rinnovarsi senza che venga radicata più profondamente nell'animo dei cristiani questa nota spirituale di Mistero. Questa nota ha come primo elemento caratteristico la chiamata universale alla santità, rivolta a tutti i fedeli come a coloro che, per le loro condizioni di vita, seguono i consigli evangelici. È necessario quindi comprendere la realtà profonda della Chiesa e di conseguenza evitare le cattive interpretazioni sociologiche o politiche sulla natura della Chiesa. In questo modo proseguiremo, senza soste, il nostro lavoro, nella fede e nelle speranza, per l'unità dei cristiani. Il Signore Gesù Cristo, che è il medesimo, ieri, oggi e domani, assicura la vita e l'unità della Chiesa in tutti i secoli. Attraverso questa Chiesa, Dio offre una anticipazione e una promessa della comunione a cui chiama tutta l'umanità. Animati da questa gioiosa speranza per la Chiesa e per il mondo, noi vi invitiamo a conoscere meglio e completamente il Concilio Vaticano II, ad intensificarne lo studio e l'approfondimento, a meglio comprendere l'unità e la ricchezza di tutte le costituzioni, decreti e dichiarazioni. Si tratta anche di metterli più profondamente in atto: nella comunione con Cristo presente nella Chiesa ( Lumen Gentium ), nell'ascolto della Parola di Dio ('Dei Verbum'), nella liturgia sacra ('Sacrosantum Concilium ), a servizio degli uomini e soprattutto dei poveri ( Gaudium et spes). Il messaggio del Vaticano II, come quello dei Concilii che hanno segnato la storia della Chiesa, non potrà portare i suoi frutti che attraverso un impegno perseve- tingere dal Concilio Vaticano II la loro luce e il loro dinamismo. Oggi più che mai il Vangelo illumina il futuro e il senso di ogni esistenza umana. In questo tempo in cui, soprattutto tra i giovani, si manifesta un'ardente desiderio e sete di Dio, un'accettazione rinnovata del Concilio può ancora più profondamente raccogliere la Chiesa nella sua missione di annunciare al mondo la Buona Novella di salvezza. Fratelli e sorelle, nella Chiesa noi sperimentiamo in modo intenso e vitale con voi l'attuale crisi dell'umanità e i suoi drammi sui quali si è lungamente fermata la nostra riflessione. Perché? In primo luogo, perché il Concilio Vaticano Il aveva già fatto cosi. Il Concilio in effetti era stato convocato per favorire il rinnovamento delia Chiesa in vista dell'evangelizzazione del mondo che era molto cambiato. Oggi ci sentiamo spinti all'approfondimento ulteriore del vero significato del Vaticano II per rispondere alle nuove sfide del mondo e alle sfide che Cristo sempre rivolge al mondo. Sia che si tratti di sfide di ordine sociale, economico o politico, come anche della mancanza di rispetto per la vita umana, della soppressione delle libertà civili e religiose, del disprezzo dei diritti della famiglia, della discriminazione razziale, dello squilibrio economico, dell'indebitamento insuperabile e dei problemi della sicurezza internazionale e della corsa agli armamenti più potenti e terribili. I mali del mondo vengono anche da una impotenza dell'uomo a dominare le sue conquiste, quando l'uomo si chiude in se stesso. Dal Concilio Vaticano II la Chiesa ha ricevuto con certezza una nuova luce: la gioia e la speranza, che vengono da Dio, possono aiutare gli uomini a superare ogni tristezza ed ogni angoscia già qui su questa terra se essi levano gli occhi alla città celeste. Da questo Sinodo noi speriamo che vengono da Dio, possono aiutare gli uomini a superare ogni tristezza ed ogni angoscia già qui su questa terra se essi levano gli occhi alla città celeste. Da questo Sinodo noi speriamo di potervi comunicare quello che noi stessi abbiamo ricevuto. In questi giorni di riunioni e di dialogo, noi condividiamo ancora più intensamente il peso dei dolori degli uomini. Attraverso ognuno dei vescovi noi siamo direttamente solidali con ogni nazione e quindi con ognuno di voi. Tuttavia poiché porta nel cuore l'amore di Cristo morto e risuscitato, il messaggio del Vaticano II, presenta per questo tempo, con nuovo vigore, la speranza del Vangelo. Ve lo ripetiamo nuovamente. E attraverso voi, noi, con umiltà ma con certezza, lo diciamo a tutti gli uomini e a tutte le donne di questo tempo: «noi non siamo fatti per la morte ma per la vita. Noi non siamo condannati alle divisioni ed alle guerre, ma chiamati alla fraternità e alla pace. L'uomo non è creato da Dio per l'odio e la diffidenza, ma è fatto per l'amore di Dio. È fatto per Dio. L'uomo risponde a questa vocazione mediante il rinnovamento del cuore. Per l'umanità c'è una via - e ne vediamo già i segni - che conduce ad una civiltà della condivisione, della solidarietà e dell'amore; ad una civiltà che è la sola degna dell'uomo. Ci proponiamo di lavorare con voi tutti all'attuazione di questa civiltà dell'amore, che è il disegno di Dio per l'umanità, in attesa della venuta del Signore.» Mentre vi incoraggiamo fraternamente a percorrere questo cammino, volgiamo già il nostro sguardo al Sinodo del 1987 sulla «Vocazione e missione dei laici nella Chiesa e nel mondo, venti anni dopo il Vaticano II». Questo Sinodo riguarda tutta la Chiesa: vescovi, sacerdoti, diaconi, religiosi, religiose, laici. Deve segnare anche una tappa decisiva perché tutti i cattolici accolgano la grazia del Vaticano II. rante e costante nel tempo. Questo messaggio deve essere ulteriormente ascoltato con cuore aperto e disponibile. Vi chiamiafno ad un unirvi al nostro sforzo. Anche noi ci siamo impegnati ad usare tutti i mezzi che sono a Dal Concilio Vaticano II laChienostra disposizione, per aiutarvi a sa ha ricevuto con certezza una rispondere a tutti gli appelli che il Concilio indirizza alla Chiesa. È nuova luce: la gioia e la speranza, con un affetto particolare che chiediamo ai sacerdoti di impegnarsi con noi, perché il Signore li ha chiamati a servire con noi il S. Maria del Giglio popolo di Dio. Corpus Domini Divino Amore Ognuno ed ognuna di noi battezzati, secondo il proprio stato nel mondò e nella chiesa, riceve 7 0 f | C a t t e d r a l e S - Margherita la missione di proclamare la buoImfDKJS. Giuseppe na novella della salvezza per l'uoS. Maria delle Grazie mo in Gesù Cristo. Ognuno ed oVilla S Margherita gnuna è dunque chiamato ad esercitare la propria responsabilità. S. Pietro (Benedettine) Ugualmente, ogni comunità è Convento Padri Cappuccini chiamata ad approfondire le esigenze concrete del mistero della Chiesa e della sua comunione. S. Francesco Ciò è talmente vero che la Chiesa Villa S. Margherita riceve innanzitutto per se stessa l'amore e la comunione che essa Q Q O S Flaviano ha la missione di annunciare al I ? " O U C o r p u s Domini mondo. Il coraggio ed il discerniS. Maria del Giglio mento, che oggi esige l'evangelizzazione del mondo, possono at- 7 8 9 10 ORARIO SANTE FESTIVO MESSE INVERNALE S. Messa Vespertina valevole per il precetto festivo SABATO Cattedrale S. Margherita ore 17 CALENDARIO PARROCCHIALE 12 gennaio: Battesimo del Signore. Presentazione alla Comunità di S. Margherita dei ragazzi che dovranno ricevere la I. Comunione il 4 maggio p.v. e la S. Cresima il 18 maggio p.v.. 17 gennaio: S. Antonio. Sante Messe nella chiesa di S. Andrea alle ore 7.30, 8, 9, 10, 1 1 . 18 - 25 gennaio: Settimana di preghiere per l'unità dei cristiani. 20 gennaio: S. Sebastiano, patrono delia gioventù maschile. 21 gennaio: S. Agnese, patrona della gioventù femminile. 25 gennaio: Conversione di S. Paolo. 26 gennaio: domenica, 33ma giornata dei Lebbrosi. 28 gennaio: S. Tommaso D'Aquino, patrono dei Laureati. 31 gennaio: venerdì - ore 20.30 - Riunione degli uomini. 2 febbraio: I. Domenica del mese, Lega di Perseveranza Uomini ore 10.00 Ore 11: Benedizione delle candele e Processione. PRO DEFUNCTIS 31 gennaio: 7 febbraio: 8 febbraio: 14 febbraio: 15 febbraio: 21 febbraio: Oliva Bracoloni; Francesco Panichi; Attilio Zini; Giulio Bacci; Donato Francia; Rosa Menghini. Cattedrale S. Margherita S. Giuseppe Villa S. Margherita 10.30 onvento Padri Cappuccini 11 Cattedrale S. Margherita I I Q ñ S Flaviano » W V / S Maria del Giglio Corpus Domini 12 17 18 Cattedrale S. Margherita S. Flaviano S. Andrea LA VOCE pag. 16 Fiocchetti azzurri e rosa Uno è arrivato in casa del sig. Enrico Ricci, vice comandante della Squadra Mobile della Questura di Perugia. Quando ormai non ci speravano più - da 9 anni sono sposati - Francesco ha voluto portare immensa gioia a mamma Vanda Manzi e a papà Enrico, che s'è messo sull'attenti di fronte al figlio versando lacrime di gioia, alla quale giustamente hanno partecipato le nonne e i vari parenti. Il piccolo Lorenzo Bartàlucci, figlio di Massimo e di Maria Grazia Della Casa, ha la gioia di annunciare la nascita del fratellino Jacopo. A Lorenzo, ai genitori, alla nonna e ai parenti tutti vivissimi rallegramenti. Stella è la graziosa bambina di Franco Radicati e Vincenza Cignini, rinata alla vita della grazia il giorno di Natale, circondata dall'affetto del fratellino Roberto, dei nonni e degli zii. Gionatan è il primogenito di Vello Maggi e Adriana Pecoroni, spuntato alla luce di questo mondo la vigilia dell'Immacolata e deciso a rinascere al più presto alla vita cristiana. Nuovo Direttore della Cassa di Risparmio Mentre vogliamo ringraziare l'ex Direttore ritornato - come era sua aspirazione - nella cittadina di Canino dove risiede Gon la famiglia, porgiamo il benvenuto al nuovo Direttore Giuseppe Filesi, nativo di Oriolo Romano, residente a Viterbo, dipendente da 18 anni dalla Cassa di Risparmio. Funzionario, ha ricoperto incarichi in filiali e in diversi uffici della Sede Centrale. Prima d'essere trasferito a Montefiascone era Direttore della filiale di Bagnoregio. L'augurio che facciamo al nuovo Direttore è che la Cassa di Risparmio sia sempre attiva e degna della prestigiosa sede che attualmente occupa. Interprete parlamentare L'11 novembre 1985 presso la «Scuola Superiore interpreti e traduttori» sede di Roma, la sig.na Alessandra Mocini conseguiva il titolo di interprete parlamentare di Francese e interprete e traduttore di Francese, Inglese e Russo con il massimo della votazione. Tre sono state le tesi: di Russo: «I meccanismi della guarigione» relatore la prof.ssa Eleonora Tesieh - di Francese: «Il lavoro nero in Francia» relatore il prof. René Malharhé - di Inglese: «Conoscere i geni e i cromosomi» relatore la prof.ssa Angela Zampini. Alla neo - interprete i nostri migliori rallegramenti con l'augurio di poter al più presto esercitare la sua professione. £ 0 n a c p > F(=Ì L / 3 Nella luce di Dio Il 25 novembre, dopo una lunga e dolorosa malattia, accettata con vero spirito cristiano, tanto da x scherzarci quasi sopra, rendeva la sua anima a Dio Attilio Zini. Aveva ricevuto per tempo l'unzione Presepio vivente degli infermi e periodicamente faLa notte di Natale è la festa di Gesù Bambino e di tutti i bambini e, attraverso ceva la S. Comunione, desideranloro, la gioia invade il cuore dei grandi. Questo è il vero significato della «Notte do ormai di unirsi al Creatore. Ladi Natale» così come è celebrata nella chiesa di S. Margherita. I veri protagonisti scia ai suoi cari l'esempio d'una sono i bambini che prima recitano i sermoni, poi circondano Gesù Bambino vita laboriosa, d'una coscienza retcome angioletti e si presentano a Lui come pastorelli portanti doni. ta fino allo scrupolo, della sereniUn'intera famiglia, quest'anno, è stata protagonista della sacra rappresentg?^tà con cui ha affrontato il suo dozione: il piccolo Riccardo Buroni nelle vesti di Gesù Bambino, la madre Chiara loroso calvario, perché certo delimpersonante Maria, e il padre Mario nelle vesti di Giuseppe, la sorella Silvia la luce della resurrezione. come Angelo di Dio, la sorella Claudia come pastorella. A questa rievocazione storica della nascita di Gesù, è seguita la rievocazione misterica: celebrazione Il 28 novembre ad Orbetello dodella S. Messa. Al termine della Messa lo scambio degli auguri con la candelina ve risiedeva all'età di 74 anni, saaccesa. È suggestivo vedere centinaia (quest'anno migliaia) di candeline acceliva al cielo Raffaele (Lello) Marse illuminanti la chiesa, mentre un faro illumina Gesù Bambino al centro dell'alconi. Ormai da anni era in pensiotare! È la luce che proviene da Gesù, e che dève illuminare la vita nelle tenebre di ne, mentre era stato maresciallo questo mondo. in areonautica. Ci piace ricordarlo anche perché era affezionato al nostro giornale cittadino. Alla 1986 - Anno della Pace sposa Alda, ai figli Giulio e Sergio vadano le nostre più vive condoFELICE ANNO NUOVO! Il mio modesto ma sentito augurio sostanziato di glianze. pace, di serenità e di ogni bene a tutti i concittadini: al nostro giornale «La Il 16 dicembre, quasi improvviVoce» che inizia felicemente il suo diciannovesimo anno di vita; alla Giunta Comunale di intenso e buon lavoro per risolvere i più impellenti problemi samente, varcava la soglia dell'enecessari allo sviluppo turistico e sociale della nostra Montefiascone; a tutte le ternità Francesco Panichi. Ci ha Associazioni, Circoli e Clubs che, con identità di vedute, collaborino per lo colpito soprattutto il coraggio con sviluppo sociale, culturale e sportivo e per dare vita a tutte quelle iniziative che cui la famiglia, specie la sposa, ha crederanno più opportune, specialmente nel periodo dell'estate falisca, non a saputo affrontare la situazione. scopo di esoso lucro ma per il buon nome della nostra città; alla Banda MusicaChe il Signore dia pace e gioia a le Falisca perché possa raggiungere l'efficienza al più presto onde portare gioia Francesco e continui a dare conei cuori ed allegria alle prossime feste e manifestazioni primaverili ed estive; infine a tutte quelle persone che si prodigano e prestano con spìrito di sacrifiraggio alla sua famiglia. cio ed abnegazione la loro opera sociale e cristiana per alleviare le sofferenDiverse sono state le persone ze degli ammalati e degli anziani e per il bene della comunità. Con la speranza giovani salite al Creatore. Ricorche questo 1986 sia foriero di quella pace che tutto il mondo ardentemente diamo quasi a simbolo degli altri desidera per vivere serenamente in concordia e per cantare uniti la gioia, Giovanni Savelli, troncato nel fiol'amore, la fede, la fratellanza fra i popoli e di volerci tutti più bene! re degli anni, quando più gli arriA. GADDI deva la vita, lasciando nel dolore la" sposa, il figlioletto, i genitori. Non abbiamo parole di consolaMissionaria in Cameroun zione. Solo preghiamo il Signore perché dia pace sia a chi è salito a Lui sia a chi è rimasto. È Sr. Irene Socciarelli nativa di Grotte di Castro e attualmente con la famiglia ' r a S. Quirico. È missionaria nel Cameroun. In questi giorni è dovuta rientrare in Italia perché il padre è stato diversi giorni in agonia; ora sembra che stia un pochino meglio. Ditta A.L.O. Non possiamo fare a meno di complimentarci con la ditta A.L.O. per la pro : prietà, la gentilezza usata nel suo delicato compito. Delicato perché i parenti del defunto in quei momenti sono disposti a tutto ma sensibilissimi ad ogni gesto e parola... A ciò che la ditta A.L.O. cerca di comprendere ed attuare. La gestione sembra passata ai giovani, sono 4 che si presentano in divisa, ma soprattutto con estrema educazione e rispetto. Bravi! Chi avesse... ... bisogno di un dattilografo o d'un insegnante di Ragioneria, di Lingue per ripetizioni ecc. può rivolgersi al Tel. 84.252. ... perduto un orecchino, può rivolgersi alla signora Nellina presso la Farmacia, dove è stato perduto circa un mese fa. Deposito di vernici all'ingrosso e al minuto Finalmente una legatoria del libro Claudia è la simpatica e dinamica direttrice del nuovissimo laboratorio di legatoria del libro aperto di recente a Montefiascone, in Via O. Golfarelli, per iniziativa del tipografo Vittorio Graffietti che ne è anche il proprietario e gestore. Detto laboratorio, dotato di so fisticate attrezzature automatiche, è in grado di eseguire legature e rilegature di libri, enciclopedie, fascicoli, tesi di laurea, ecc., e di costruire eleganti copertine con stampa a rilievo, a colori o impres: sioni in oro. Claudia ha inoltre frequentato un corso di specializzazione per il restauro di libri antichi ed in questo artistico lavoro è diventata proprio una «ricamatrice» eccellente. Auguri! E Pasqua.'La gente è vestita a festa ed in mezzo a loro c'è Suor Irene che abbraccia due bambini, uno dei quali piange disperatamente, mentre l'altro, a pancetta in fuori, se ne sta tranquillo e beato. Il compito della suora missionaria è veramente importante. Non ci sarebbe qualche ragazza di Montefiascone pronta a seguirne l'esempio? Russia - Mosca! È la meta della gita di quest'anno, che come al solito, si svolgerà alla fine di agosto Non sappiamo dare notizie precise perché ancora in fase di progettazione. A presto! Al numero civico 18-A di ViaTagliamento, è stato inaugurato il «Centro del Colore s.p.a.» che oltre a tutte le varietà di vernici per i più svariati usi domestici ed industriali, dispone anche di una ricca gamma di carte da parati, cornici, pennelli, pennellesse, pennellini per macro e micro pitture. È la prima volta che a Montefiascone viene aperto un magazzino - deposito al•l'ingrosso ed, insieme, al minuto di tal genere di prodotti con un crollo dei prezzi sotto il livello del mare. Gestore è il popolare Gianfranco Bellini, presidente dei cacciatori. In bocca al lupo!