ANNO IV - (XIX) - N. 1 - GENNAIO 1986
DAL DISCORSO PRONUNCIATO DAL PAPA
AL TERMINE DEL SINODO
8 dicembre 1985
Affidamento del
Concilio
all'Immacolata
Via Trento, 4 - Tel. 86050 - Montefiascone
Sped. in abb. postale gr. 111 - N. 144 - inf. 70%
MESSAGGIO
Al CRISTIANI
Al termine del Sinodo straordinario del 25 novembre 8 dicembre i Padri sinodali hanno
inviato il seguente messaggio ai cristiani di tutto il mondo.
Noi, vescovi, venuti dai cinque continenti e
riuniti a Roma in Sinodo intorno al Papa, abbiamo intensamente vissuto un tempo forte di
comunione nella preghiera, nel dialogo e nelÀ * * pV £ u | . ì"
WmKtÉilÀ
lo studio. (...)
- «Ha fatto grandi cose per me...».
Il messaggio del Vaticano II ci propone per
S
N
O
P
VO I' t i - 'jgfa-- Desideriamo ringraziare il Signore, do- questo tempo le ricchezze inesauribili del mi*m
fa**
po 20 anni, per il dono del Concilio Vatica- stero di Cristo'. Attraverso la Chiesa, che è il
suo corpo, Cristo è sempre presente tra gli
no II.
- Desideriamo pure ringraziarlo per tut- uomini. Noi siamo tutti chiamati, mediante la * I I P
'
^
•
>
" -i
to il bene che si è realizzato durante i fede ed i sacramenti, a vivere in pienezza la l i t i
comunione
con
Dio.
In
quanto
comunione
con
lavori dell'attuale Sinodo.
P'ìA » ¿: *1
F a
Dio vivente, Padre, Figlio e Spirito Santo, la
r * * J fM
.;*
- E ringraziamo pure la Verg ina Santis- Chiesa è, in Cristo, 'mistero' dell'amore di Dio
sima per essere stata presente tra noi, presente nella storia degli uomini.
m
durante lo svolgimento del Sinodo, con la
P | 8
Il Concilio l'ha ricordato con forza, e noi vi
sua efficace, anche se invisibile, protezione. aderiamo nella fede. Questa è la realtà che è
yyfc\> ? ^ ''"^Tgfâjkâk J
- La ringraziamo per aver ottenuto, dal partecipata e vissuta dai battezzati. Costoro
; j
¿¡»¡È« î> ^ *1P 'jkJÉ " ' W
Padre e dal Figlio, l'assistenza dello Spiri- sono membri dell'unico corpo del Cristo nel
WMAI
1
s
'i
quale
abita
ed
agisce
lo
Spirito
Santo.
Le
strutto sui lavori del Sinodo.
r | f l ma|
ture
e
le
relazioni
all'interno
della
Chiesa
de- La ringraziamo per averci fatto vivere
1
l'esperienza esaltante ed ineffabile della vono riflettere ed esprimere questa comunio- M;
stOlr
ne.
comunione ecclesiale. «Ecco quanto è buoIl primo capitolo della costituzione sulla Chie« JÈ %IL,- ìli
no e quanto è soave che i fratelli vivano sa ('Lumen Gentium') non a caso s'intitola: 'Il
insieme!» (Sai. 133-132-,1).
mistero della Chiesa'.
(continua a pag. 11)
- La ringraziamo per esserci stata modello di ascolto della verità, di dedizione
PALAZZO RENZI È FUORI PERICOLO
nella carità, di pazienza nelle fatiche, di
tenacia nelle difficoltà.
- La ringraziamo per averci guidati allo
Tutti i Montef iasconesi ed in particolare gli amanti del Centro Storico erano da molti anni in trepidazione
ascolto del Padre, del Figlio e dello Spiriper la sorte di palazzo Renzi inserito nel magnifico, incomparabile scenario del Largo del Plebiscito.
Appartenente ad una delle più antiche ed illustri famiglie locali, indimenticato ritrovo, anche per il sottoto Santo, per averci fatto comprendere
scritto, di piacevoli incontri della gioventù studentesca negli anni quaranta, aveva da tanto tempo evidenziameglio il mistero di quella Chiesa, della
to segni preoccupanti di invecchiamento che andavano via via aggravandosi a causa dei danni atmosferici e
quale Ella è Madre e membro insuperabildel completo abbandono.
mente eccelso ed esemplare.
Per questo fu vera gioia apprendere che l'immobile era stato acquistato dal Comune per l'ampliamento
della propria sede. E però gli anni continuavano a passare ed inesorabilmente le lesioni, anche delle
Come alla protezione della Vergine, construtture portanti, si aggravavano al punto da far temere il peggio; e proprio per evitare il possibile crollo
giuntamente a quella di S. Giuseppe, Papa
veniva di recente imbrigliato con catene e tiranti che ne deturpavano la bella facciata e ne evidenziavano
Giovanni XXIII affidò i lavori, le fatiche e
ancor più lo stato di gravissimo deterioramento. L'impegno di spesa per il restauro (oltre un miliardo) era
le speranze del Concilio Vaticano II, desiritenuto insopportabile; il reperimento dei (ondi sembrava impossibile.
Ed invece, gradita sorpresa di capodanno, apprendiamo che palazzo Renzi sarà salvato e ristrutturato per
dero rinnovare l'affidamento del grande
ospitare, in modo razionale e capiente alcuni importanti uffici comunali attualmente costretti in spazi
dono del Concilio, guardato dopo ventaninadeguati alle aumentate richieste di servizi per la popolazione. Apprendiamo infatti che in un recente
ni, con gli occhi del Sinodo, nelle mani
viaggio a Roma del Sindaco e del Segretario Generale, tramite le conoscenze importanti del nostro primo
dell'Immacolata. Desidero affidarlo a Lei,
Cittadino, si è trovata la strada giusta per ottenere subito una prima assegnazione di fondi (cinquecento
milioni) da destinare ai lavori più urgenti ai quali si metterà mano con tutta sollecitudine; il restante
perché la Chiesa possa, con rinnovata definanziamento verrà, sicuramente!
dizione e zelo, realizzare ciò che costituiAl nostro Sindaco pertanto un «bravo e grazie di cuore» per questo importante contributo dato alla
sce la sua missione essenziale: essere «saconservazione del nostro Centro Storico al cui abbellimento anche chi scrive, molto modestamente ma con
cramento dell'unione con Dio... e dell'utanto affetto, ha dato un pitcolo contributo.
nione di tutto il genere umano...».
GIUSEPPE FERLIZZI
:
fi».
%
LA V O C E
pag. 2
Auguri natalizi
dal Madagascar
Carissimo Don Agostino,
g r a d i s c a i m i e i p i ù s i n c e r i a u g u r i di o g n i
b e n e p e r il Natale c h e viene. Il S i g n o r e Le «dia
u n a m a n o » a s e r v i r e il S u o g r e g g e c o n s e m p r e
p i ù f e r v o r e e zelo. La r i n g r a z i o di c u o r e per le
s u e g e n t i l e z z e e p r e m u r e . Mi saluti i C r i s t i a n i
d i M o n t e f i a s c o n e c h e p r e g h i n o per m e e per
questa gente.
Q u i f a a n c o r a tginto c a l d o e d i p i o g g e a n c o ra q u a s i n u l l a . H o f a t t o l'albero di N a t a l e , ci
ho m e s s o p u r e un po' di n e v e di cotone... è
b e l l o p e r ò qui in M a d a g a s c a r non si accorda
c o n l ' a m b i e n t e , è c o m e farlo in Italia d ' e s t a t e
su q u a l c h e spiaggia! P r e g h i a m o a vicenda.
S a l u t i e d a u g u r i a t u t t i gli.amici. Un a b b r a c cio di cuore, Suo
P A D R E ENRICO
G r a z i e , P a d r e Enrico, e s e m p r e uniti nel
Signore!
Vero sogno
di gioventù
Perché «Addio»?
Cara «Voce»
q u e s t i 10 d o l l a r i n o n s o n o per il n u o v o a b b o n a m e n t o m a p e r il s u o a d d i o .
D a t a la r a g i o n e d e l l a m i a t a r d a età (90 anni)
il d o t t o r e d e g l i o c c h i (ossia l ' o c u l i s t a ) mi e s o r t a d i a b b a n d o n a r e la lettura se v o g l i o c o n s e r v a r e p i ù a l u n g o la vista, e così d i e t r o sua
r a c c o m a n d a z i o n e c o n m i o tanto dispiacere
c a r a « V o c e » d e v o lasciarti. Ti sarò s e m p r e fed e l e c o l p e n s i e r o e l ' a u g u r i o di s e m p r e p i ù
a b b o n a m e n t i . Saluti,
LUCIA BIZZARRI
« L a V o c e » saluta cordialmente e d augura
a n c o r a tanti anni di salute. Dobbiamo interrompere l'abbonamento?
Dove porre
il Telefono pubblico?
A proposito
del suo accenno agli
scherzi
terribili di cui all'ultimo
numero de «La Voce»
posso confermare
che risponde all'esatta
verità rievocata
in modo perfetto.
L'articolo
è
stato per me un vero Sogno di gioventù
che
mi ha proprio divertito e non certo
dispiaciuto
pertanto,
come si preoccupava
l'autore che,
può rassicurare
in tal senso e
complimentarsi
a nome mio per la sua eccezionale
memoria.
I migliori
auguri per il Santo Natale ed il
nuovo Anno.
Cordialmente.
ROCCO
PACERI
P E R S O N A G G I O DEL MESE
Sarebbe però veramente ideale potere ottenere
che almeno la Piazza diventasse una autentica isola
pedonale dove la gente, nelle ore più piacevoli della
giornata, potesse godersi una bevanda standosene
tranquillamente
fuori il Caffè che, a sua volta, potrebbe estendere a più file i suoi tavoli dando così il
tono di un tipo di piazza veramente allettante come
si riscontra nei centri turistici più qualificati della
Penisola. È una proposta-sogno, ma non è bello
sognare? Grazie
ALDO CIUCCI
Caro Don
Agostino,
io non ho mai disturbato,
ma sarò lieta se pubblicherà
la presente perché vorrei dire la mia
ai riguardo
di una questione
ripetuta sul suo
giornaletto.
Sono vedova di un vostro
concittadino e da tanti anni prima con lui e poi da me
sola vengo a passare l'estate là dove ho sempre mal visto il telefono pubblico al Caffè della
piazza, fra tanta confusione
specie di domenica. Sono assai d'accordo
con quanto ha scritto il sig. Ciucci Aldo e sicuro che non è d'accordo il padrone di quel Caffè. Più di una volta
ho sentito altri esercenti
dire che il
telefono
pubblico
dentro al Caffé è un gran richiamo di
persone che aspettando
di parlare
consumano al banco.
È vero. Ma ci vuole tanto a trovare un piccolo ufficio pacifico e appartato come c'era una
volta? La saluto
distintamente.
Clara Luzi ved.
Jacoponi
P. ENZO RINGRAZIA
LA BANCA CATTOLICA
Centro Storico
«La Voce» col numero di novembre ha aperto un
pubblico dibattito sul Centro Storico di Montefiascone.
Eccellente iniziativa che permette di formulare
proposte e conseguire proficui risultàti nella forma
più democratica. Spero sia concesso anche a me di
entrare in argomento ma in punta di piedi come si
addice ad un villeggiante che, al massimo, può avanzare suggerimenti riguardanti il periodo estivo.
E ciò in considerazione del costante impulso turistico che autorità e cittadini dànno al paese, proprio
per renderlo sempre più idoneo a recepire e soddisfare coloro che lo scelgono con vero entusiasmo a
mèta delle loro vacanze. Ma appare legittimo un
dubbio: come sarà possibile un sereno dibattito se
le proposte - a livello di mere proposte - suscitano
risentimenti personali che non hanno motivo di essere. Come si può esprimere un giudizio negativo
sulla presenza del telefono pubblico in un caffè se il
proprietario del locale si ritiene offeso. Ma perché
mi domando.
La proposta da me avanzata che non riflette un
plurale majestatis abusivo in quanto denuncia lamentele di più persone che mi onorano della loro
conversazione, non riguarda ovviamente il Caffè
Centrale come tale, gestito con encomiabile competenza dal sig. Chiovelli ma, unicamente
l'organo
competente che ha avuto la pessima idea di installare il servizio dei telefoni in un esercizio pubblico
essendo l'esercizio pubblico di per sé, l'ambiente
meno adatto per le ragioni che a suo tempo ho presentato. E visto che siamo in tema di Centro Storico
da qui non può prescindere la sua estetica, come
non si può non rilevare, quanto meno, il cattivo
gusto di avere autorizzato l'impianto di quella edicola di giornali in piazza, sita nel posto sbagliato e di
proporzioni aberranti rispetto a quelle della piazza
stessa. Non stava forse meglio dove era prima e di
quelle
dimensioni?
Spero che tale giudizio non possa offendere il
titolare dell'edicola perché si riferisce soltanto alla
autorità responsabile di... quel pugno in un occhio!
Tutto, comunque, rimarrà come è, ma non per questo è proibito esprimere la propria opinione. Siamo
in democrazia no?... e la democrazia ci consente di
dire e ripetere e chi si contenta gode. E, cosa fatta
capo ha! Chi mai si ricrede? Dunque è opportuno
inserirsi in ciò che non è stato fatto e che si potrebbe
fare, restando nel tema del Centro Storico nei limiti
che mi sono imposto. Ho una proposta da fare: è un
proposta-bomba ma solo una proposta: vietare tassativamente, solo nei mesi di luglio e di agosto, il
transito e la sosta di qualsiasi autoveicolo nella piazza centrale e lungo il Corso Cavour. Ed ora... apriti
cielo!
Disegno: ZELINDO GIANLORENZO
«LA VOCE»
Mensile di Montefiascone
Direttore
AGOSTINO
BALLAROTTO
Responsabile
ANGELO
GARGIULI
Direzione. Redazione. Amministrazione:
01027Montefiascone.
Via Trento 4 - Tel. 86050 • c.c.p. 12158010 intestato a: Parrocchia di S. Margherita 01027 Montefiascone - Viterbo.
Autorizz i » T r t b . k Viterbo n. 272 del 4-12-1W2
Tipografìa - Litografìa
«S. Pellico»
di Marroni & C.
Via O. Borghesi, 3c - Montefiascone (VT)
Tel. 86297
Gent.mo Direttore,
alcuni giorni fa, attraverso Don Agostino, ho ricevuto la vostra generosa offerta per la missione del
Bangladesh. E con un profondo senso di gratitudine
che rivolgo il mio grazie a Lei, al Sig. Presidente ed
a tutti i soci. Il vostro gesto è di solidarietà e fraternità verso persone che giornalmente lottano per la sopravvivenza. Anche a nome di queste persone un
grazie sincero e grato.
Auguro a Lei, al direttivo e a tutti i soci della Banca
Cattolica di progredire sempre di più nello sforzo di
creare una società più giusta dove tutti gli abitanti
della terra abbiano il pane quotidiano. Infine gradisca anche gli Auguri di Buon Natale.
P. ENZO CORBA
ALBERO DI NATALE
Noi confermiamo che abbiamo incaricato la Ditta
Christian Traar Ges.m.b.H., Trasporti, A-9620 Hermagor, a trasportare
1 albero di Natale (abete), lung.zza ca. mt. 7,50 e
2 alberi di Nàtale (abete) lung.zza ca. mt. 1,70
al nostro cliente Sig. Emilio Menchinelli, Legnami, I01027 Montefiascone, Via Dante-Alighieri, 86.
Questi alberi sono un nostro regalo al Sig. Menchinelli che farà del grande albero donazione alla Città
di Montefiascone.
BRÜDER HASSLACHER
L'albero di Natale fa bella mostra in P.zza Vittorio Emanuele! La città di Montefiascone è grata al
Sig. Menchinelli e ai sigg. Monachello e Francia
che hanno pensato a «piazzarlo». BRAVI!!
LA VOCE
pag. 3
VECCHIE
FOTO
ANNO 1948 - CLASSE 3a
Prima fila in alto: Burla Vincenzo
Mocini Genuino - Moscetti Giuseppe - Menghini Saverio - Cevolo Livio - Iacono Salvatore - Piovino Luciano - Nami Felice.
Seconda fila: Lozzi Guido - Minciotti Roberto - Massarelli Iole in
De Martis (maestra) - Bonucci
Giovanni - Ranaldi Enrico - Falconi Massimiliano - Patroni Alberto - Crocetti Venicio (colomba).
Terza fila seduti: Basili Cesare Gaddi Carlo - Mezzetti Gianni Carelli Mario - Batinelli Enzo - Carelli Enzo - Mezzetti Leone - Carelli Marcello - Rossetti Pietro Nami Enio - Saraca Domenico.
Auguri a tutti i papà di oggi!!
SCORCIO DI STORIA FALISCA
DI CRUCIANI D. E MEZZETTI L.
(continua dal numero precedente)
Ogni qualvolta dunque ci imbattiamo in luoghi e personaggi Stellatini dobbiamo concludere che
luoghi e personaggi furono Falisci, e che in quei luoghi ci fu o un
rimescolamento di stirpi e di civiltà come a Ferento, oppure nacquero insediamenti nuovi con nomi nuovi, come fu il caso di Veiano da Veio e di S. Flaviano dai
Falisci: luogo scelto perché viabile e ricco di acque.
Dopo la storia, l'Archeologia.
Di reperti Stellatini ne troviamo
a Ferento, a Soriano e a Montefiascone.
Per Ferento e Soriano basta
consultare, anche a volo d'uccello, l'interessante opuscolo «Ferento» di Paolo Giannini. A pag.
55 leggiamo quanto segue: «Nel
157 a.C. viene dedotta a Ferento
una colonia. Membri della tribù
Stellatina ed Arnense insieme a
nuclei della Tromentina e della
Sabatina prendono possesso del
territorio sub Cimino».
A pag. 77 si riporta l'iscrizione
su lapide di un certo SestaOrtensio figlio di Aulo della Tribù Stellatina... che a sue spese fece edificare su suolo privato il foro, l'Augusteo, decorandolo con 57 statue, il portico, il laghetto, le cloache, ed inaugurandoli offrì un
banchetto.
In un cippo funerario si parla
ancora di un certo LOLLIO della
tribù Stellatina che fu questore
della provincia Betica e patrono
del collegio dei fabbri e dei centonari.
Per Soriano a pag. 55, in nota,
ci informa che in contrada S. Eutizio fu rinvenuta una iscrizione
che ricorda lì in quel luogo la presenza di un PAGUS STELLATINUS
(villaggio Stellatino). E di un PAGUS STELLATINUS si parla anche in una iscrizione su marmo
conservata nel nostro municipio
di Montefiascone.
L'iscrizione e il suo contenuto è
di una importanza decisiva per il
nostro studio.
Infatti ci documenta che in periodo Etrusco-Romano in quel di
S. Flaviano (è lì infatti che incomincia la storia e la vita di Montefiascone) erano presenti cittadini
stellatini e cioè di stirpe falisca.
E ci documenta pure i necessari collegamenti con Faleri e Ferento e dietro i collegamenti ci fa
intuire la lunga serie di vicende
Falisco-Stellatine che soggiacciono alla glande storia.
Si tratta dunque di due illustri
personaggi Curzio e Quadrato
della tribù Stellatina che costruiscono un tempio ai Lari Augustei
e nel dedicarlo offrono ai Vicani
(abitanti del villaggio) un banchetto.
Di qúel tempio non se ne sa più
nulla: ma forse non si va lungi dal
vero a pensare che si identifichi
con la cripta di S. Flaviano, se è
vero che quella basilica sorse sopra un preesistente tempio pagano. Anche del villaggio Stellatino
non se ne saprebbe nulla se non
si ammettesse quello Falisco in S.
Flaviano e la ragione è che Montefiascone come Montefiascone
non esisteva ancora. Di ciò una
controprova piena e sicura ce la
fornisce la stupenda iscrizione in
marmo bianco che si trova nella
chiesa superiore di S. Flaviano.
La quale, in buon latino classico,
ci avverte che i decurioni di Sorrina Nuova erigono una statua ad
un certo Marco Aurelio Marcello
figlio di Elaino, che ricopriva tre
importanti incarichi: Pontefice
con funzione di giudice, amministratore del pubblico erario, patrono degli artigiani e dei centonari.
Nel giorno della inaugurazione
della sua statua Marcello offrì ricchi doni ai decurioni e al popolo.
Stando al contenuto, si deduce
che il vicus o villaggio di cui si
parla nell'iscrizione del Municipio fu S. Flaviano e continuò ad
esserlo sotto l'impero alle dirette
dipendenze di Sorrina Nuova: la
quale non si identifica affatto né
con S. Flaviano villaggio né con
Soriano, come per lungo tempo si
è creduto, ma con Viterbo e precisamente con la vecchia Surna prima, nel sito della Cattedrale di S.
Lorenzo, e poi in Surrina Nuova
in quel di Riello (vedi ancora una
volta Paolo Giannini in «Centri Etruschi e Romani dell'Etruria Meridionale»).
Decurioni e popolo infatti suppongono non già un VICUS o villaggio, come si legge nell'iscrizione in Comune ma un municipio
Romano che si trovava appunto
in Sorrina Nuova.
Possiamo concludere dunque,
per questo primo periodo Etrusco Romano, affermando che Storia e Archeologia fra loro comparate ed integrate - AMICE CONIURANT - a determinarci luoghi,
tempi, stirpi, origine e nome di
Montefiascone e cioè le risposte
agli interrogativi sopra esposti.
Le prove? Per il secondo Periodo Alto Medioevo: storia, iscrizioni, bolle Papali.
Sotto il furioso incalzare delle
orde barbariche, delle guerre fra
Impero e Popolo, fra Guelfi e Ghibellini, fra Saraceni e Cristiani,
quei poveri Falisci di S. Flaviano
son di nuovo costretti a rifugiarsi
in luoghi sicuri e saliscono in
monte inaccessibile e forse ancora boscoso e senza nome. E vi si
insediano dando origine a poco a
poco ad un nuovo centro destinato a soppiantare nel nome e nell'importanAt quello marginale di
S. Flaviano. Ce lo attesta ancora
oggi l'esistenza della parte più
vecchia della città costituita dalle
misere case che fanno cerchio alla Rocca. Strane vicende del tempo! Oggi, chi può, abbandona
quelle squallide dimore e fugge in
cerca di sole e di spazio. Si verifica così un movimento opposto:
la Rocca si spopola e si ripopola
S. Flaviano.
Nel 852, all'epoca della lettera
di Leone IV al Vescovo Virobono
di Tuscania, il VICUS di S. Flaviano, alle dipendenze dell'abbazia
di S. Pietro in Val di Lago, è già
divenuto BURGUS. Da notare, a
quanto se ne sa, che in questo importante documento, per la prima
volta, appare il nome di Montefiascone: nome che a poco a poco
prenderà il primo posto fino a proclamarsi ufficiale.
Infatti nella lapide a lettere gotiche conservata nella chiesa inferiore di S. Flaviano, lapide che
ci ricorda una seconda ricostruzione del tempio nel 1032, si parla
della gente non più di S. Flaviano
ma di Montefiascone.
In seguito, con lo stabilirsi del
Patrimonio di S. Pietro in Tuscia,
il BURGUS diverrà CASTRUM ed
il CASTRUM ottima difesa dello
stesso patrimonio ed insieme ottima protezione per le genti ivi
stanziate ed ivi accorrenti.
Il presidio pontificio ivi alloggiato per tanti secoli, le frequenti
e prolungate dimore dei Papi, le
nuove costruzioni civili e militari
trasformarono completamente la
fisionomia del CASTRUM e l'avviarono a diventare CITTÀ.
Anche qui, ecco una ferrea controprova offertaci dalla storia religiósa e dal fatto altrimenti inspiegabile e cioè che il nuovo tempio di S. Margherita elevato a Cattedrale e la Santa elevata a patrona principale relegono al secondo posto S. Flaviano e il suo vetusto tempio, mentre per tanti secoli e il tempio e S. Flaviano ottennero il primo posto come lo attesta ancora un'iscriziohe su architrave nel nostro Municipio dove si
legge: «S. Flavianus protector noster».
Resta così accertato che Mon-'
tefiascone, in questo secondo periodo dell'Alto Medioevo, fu BURGUS in quel di S. Flaviano, poi CASTRUM sul Monte ed infine, nel
1369, Città e Diocesi ufficialmente battezzata «MONS FLASCON».
(continua nel prossimo numero)
LA V O C E
pag. 4
R I C O P R I V A LA C A R I C A DI P R E S I D E N T E
REGIMILDO DELLE MONACHE
Il democristiano Regimildo Delle Monache si è
dimesso dalla carica di presidente del Comitato di
Gestione della USL VT1 di Montefiascone che avrebbe dovuto, in ogni modo lasciare, per scadenza del mandato alla fine del corrente mese di gennaio. La grave decisione dell'esponente dei coltivatori diretti che è stato anche Sindaco della cittadina falisca negli anni sessanta, pare sia scaturita
dalla pesante situazione finanziaria della USL, il
cui deficit di oltre 2 miliardi non permette più di far
fronte alle spese correnti. Tanto per fare un esempio, gli oltre 100 dipendenti della clinica «Villa S.
Margherita» convenzionata con la USL, ogni mese,
in questi ultimi tempi, hanno rischiato di restare
senza stipendio e sono ora in agitazione perché
temono una drastica riduzione del personale. È
stato proprio dopo aver firmato un mandato di 200
milioni per il pagamento degli stipendi di novembre degli addetti a Villa S. Margherita che il presidente della USL ha annunciato le sue dimissioni
MEDAGLIA D'ARGENTO
AL VALOR MILITARE
Commemorato
DELIO RICCI
A Montefiascone è stato commemorato l'eroico
partigiano Delio Ricci, nativo della frazione Coste,
ucciso dai tedeschi il 20 maggio 1944, presso la
macchia di Montauto nel grossetano, nel corso di un
rastrellamento. Al giovane falisco (era nato l'8 marzo 1925) è stata intitolata una via della nuova zona
residenziale «Card. Salotti». Alla cerimonia, organizzata sotto gli auspici della Organizzazione Nazionale Partigiani d'Italia, sezione di Viterbo e dal Comune di Montefiascone, è intervenuta la Medaglia d'oro al valor militare on. Carla Capponi che ha tenuto il
discorso commemorativo. Il Sindaco Vincenzo Danti ha portato il saluto della cittadinanza presso cui è
tuttora vivo il ricordo di quel coraggioso ragazzo
che, per amore della libertà e della Patria si immolò,
a soli 18 anni, al grido di «Viva l'Italia libera!» Il suo
gesto di eroe è ben rievocato nella motivazione della
Medaglia d'argento al valor militare concessagli alla
memoria'già nel 1962: «Giovane combattente della
Resistenza, pose nella diuturna lotta clandestina tutto il suo entusiasmo e cosciente spirito patriottico,
segnalandosi fin dall'inizio in rischiose, ardite azioni di guerra. Catturato in combattimento manteneva
fierissimo contegno, né valsero a smuoverlo minacce e lunsighe. Condannato al capestro, mentre più il
laccio ne stringeva il collo, trovava ancora la forza di
lanciare in faccia al nemico, come supremo gesto di
sfida, il grido possente di 'Viva l'Italia libera'». Sulle
gesta del giovane Delio Ricci è stata svolta un'interessante ricerca storica dalla studentessa del Liceo
Scientifico di Montefiascone, Paola Ciripicchio, pubblicata a cura del Comitato Provinciale di Viterbo
per il 40mo Anniversario della Liberazione. Sia consentito al sottoscritto di andar fiero e di ricordare
pubblicamente la parentela che lo lega all'eroe della
Resistenza, unico di Montefiascone, cugino di suo
padre. Nel corso della cerimonia di commemorazione è stata deposta una corona di alloro al monumento dei Caduti ed un fascio di fiori all'inizio della via D.
Ricci.
che ha poi puntualmente presentato. Le casse della USL, come dicevamo, sono all'asciutto come del
resto accade un po' in tutte le USL d'Italia. Per
quanto concerne quelle di Montefiascone c'è chi...
parla di ingenti somme che la tesoreria regionale
non avrebbe accreditato (si parla di oltre 600 milioni). Febbrili contatti pare siano intercorsi, su questa faccenda, tra Delle Monache e l'assessore regionale alla Sanità On. Rodolfo Gigli. A questo
punto al caos diuturno che caratterizza l'andamento della USL falisca, si aggiungono anche i
problemi derivanti dall'assenza di un presidente,
tutto sommato dimostratosi abbastanza efficiente
e che comunque ha seguito con impegno e competenza i mille problemi che da sempre attanagliitio
l'infelice struttura sanitaria dell'Alto Lazio. Delle
Monache pare che sarà sostituito da un altro esponente democristiano, il dr. Erino Pompei di Bagnoregio. Nel frattempo, non appena l'assemblea
generale avrà accettato e ratificato le dimissioni di
Delle Monache, le funzioni di presidente dovrebbero essere assunte dal socialista Corrado Pigliavento... che però pare abbia anche lui intenzioni di
dimettersi.
MALAPENNA
PRESENTI I MEDICI DELLA USL VT-1
CONVEGNO MEDICO
alla «Carrozza d'Oro»
Nel c o n v e g n o organizzato presso «La Carrozza d ' o r o » a Montefiascone, dalla società
f a r m a c e u t i c a «Smith Kline & French» in collab o r a z i o n e c o n la USL VT1 sul tema «Attualità
in t e m a di prevenzione, diagnosi e terapia del
c a n c r o del c o l o n e del retto», si è insistito
m o l t o , da parte dei medici, sull'opera di prev e n z i o n e c h e ha il suo f u l c r o sulla corretta
a l i m e n t a z i o n e . Ai lavori del convegno, introd o t t i dal dr. Silio Tasciotti, direttore del serviz i o di igiene e m e d i c i n a preventiva della USL
VT1, s o n o intervenuti, fra gli altri, due esperti
d e l l ' U n i v e r s i t à di Bologna, il prof. Caponi che
ha trattato dei pericoli derivanti dall'eccessiva
c o n c i m a z i o n e dei frutti della terra ed il prof.
Venturelli, e n t o m o l o g o che si è soffermato sugli effetti nocivi dei fitofarmaci usati in agric o l t u r a che sarebbero i principali responsabili delle malattie neoplastiche interessanti l'intestino. S o n o seguite poi le relazioni, illustrate c o n l'ausilio di diapositive, tenute dal dr.
Alessandro Compagnoni, primario della divis i o n e m e d i c i n a dell'ospedale falisco che ha
t r a t t a t o della d i a g n o s i clinica; dal dr. Vincenzo Dambruosio che si è soffermato sulla clinica ed e n d o s c o p i a delle precancerosi colorettali, c u i s o n o seguiti gli interventi del dr. Renato T r a p è sul r u o l o della Cimetidina e sulla
d i a g n o s t i c a e terapia e n d o s c o p i a e del prof.
Vincenzo Pugno, p r i m a r i o c h i r u r g o dell'os p e d a l e di M o n t e f i a s c o n e che, attraverso un
telefijm, ha illustrato le varie fasi della terapia
c h i r u r g i c a inerente u n ' e m i c o l e c t o m i a (can-
c r o del retto). I lavori dell'interessante meet i n g m e d i c o , s o n o stati c o n c l u s i dal dr. Diego
Finauro che ha parlato sul m o n i t o r a g g i o neop l a s t i c o p o s t - o p e r a t o r i o e sulla chemioterapia. Il S i n d a c o di Montefiascone, cav. Vincenzo Danti, ha portato il saluto e l'apprezzament o d e l l a cittadinanza che segue, c o n particolare attenzione, l'attività dell'ospedale falisco
nel c a m p o d e g l i interventi sulla specifica malattia, t e m a del convegno, che trova la sua
caratteristica nella perfetta collaborazione fra
le d i v i s i o n i medica e chirurgica.
IN EMILIA ROMAGNA
Il p i t t o r e di Montefiascone, Vincenzo Celeste ha o t t e n u t o un lusinghiero successo a Mar a n e l l o (patria della Ferrari) dove ha allestito
u n a m o s t r a personale nei locali, messi a dis p o s i z i o n e dal C o m u n e , in piazza Amendola.
La mostra, inaugurata dall'assessore alla cult u r a del c o m u n e emiliano, ha messo in evid e n z a le u l t i m e p r o d u z i o n i pittoriche dell'artista falisco, costituite da paesaggi e marine
della Tuscia viterbese. Si è trattato di una trent i n a di o p e r e scelte che c o s t i t u i r a n n o materiale per altre m o s t r e itineranti nell'Emilia Romagna.
U.G. RICCI
AL MARTIRE DELLA PATRIA
DELIO RICCI
Regnava su di te la giovinezza
la vita tutta piena di vigore
la mamma con il babbo in tenerezza
t'avevano cresciuto com'un fiore.
Un assassino, brutale dittatore
dell'esistenza tua ne fece scempio
l'intera umanità ti ha nel cuore
tanto dolore, ha tratto dall'esempio.
Possa il mio desio d'amore empio
confortarti l'animo deriso
nel meritato posto in Paradiso.
Desiderando in noi la tua presenza
sperando nel futuro sempre sia
il popolo t'intitola la via.
CAMICIA PIETRO
orafo
orologiaio
*in nome della qualità
e della convenienza *
Laboratorio riparazioni
Puntualità e serietà tradizionali
Concessionario orologi:
LONGINES - VETTA - MARGI - LANCO
SEIKO - CASIO
GIOIELLI firmati di:
UNO.A.ERRE - BALESTRA - STEFANI
DONNA GEMMA - STELLA - DE REGIBUS
pag. 5
LA VOCE
NOTE DI AGRICOLTURA
Il terreno d'inverno non riposa
I nostri nonni, agricoltori di un altra epoca, durante l'inverno, quando i campi erano avvolti dal freddo
e coperti di neve e gelo, facevano molto volentieri
lunghe soste davanti al camino e, dopo aver ammazzato il maiale, si gingillavano spesso con lo spiedo a
gustarsi il «panonto co' la ciccia del porco». Ma non
erano sempre in riposo. Facevano tanti lavori e lavoretti dentro ed intorno alla casa. Mutavano il vino,
ingrandivano la cantina e la grotta, ripulivano e riordinavano il magazzino degli attrezzi, pulivano e sistemavano la stalla ed il fienile, facevano i capagni e
le fuscelle nuove e tante altre «faccende».
Oggi noi, agricoltori moderni, durante l'inverno
andiamo spesso e volentieri al bar, al paese, a Viterbo ed anche a fare le spese insieme alla moglie.
Facciamo anche noi dei piccoli lavori dentro ed intorno alla casa: cambiamo la bombola del gas, aggiustiamo il rubinetto del lavandino della cucina,
l'antenna della televisione, cambiamo qualche maiolica nel bagno, ingrassiamo e ripariamo il trattore
e spolveriamo e lucidiamo l'automobile. Anche il
terreno durante l'inverno non riposa. Fa i suoi lavoretti, quelli di sempre, perché il terreno è tradizionalista e non è disposto a cambiare lavori ed abitudini.
Non vuole modernizzarsi ed è, fortunatamente per
noi, responsabile in pieno della propria missione ed
è incorruttibile. Fin dall'inizio della vita sulla terra,
svolge con precisione e puntualità, l'insostituibile
compito di fabbricare il cibo per sfamare tutti gli
abitanti del mondo. Cosa fa di preciso il terreno
durante l'inverno? Crea un ambiente particolare di
trasformazioni microbiologiche e biochimiche. La
maggior parte dei microbi e batteri che vivono nel
terreno durante la primavera, Testate e l'autunno,
nell'inverno muoiono o si mettono in riposo. Solo
una piccola parte rimane attiva e svolge un ruolo
fondamentale ed essenziale trasformando i residui
vegetali delle coltivazioni precedenti, oltre alle sostanze apportate, con le concimazioni organiche o
stabbio, in sostanze nutritive, che saranno l'alimentazione e la sopravvivenza delle piante delle colture
successive.
L'umidità e la temperatura non molto bassa che si
trovano sottoterra, danno modo ai microorganismi,
sia pure con ritmi più modesti, di immagazzinare nel
terreno azoto nitrico, anche se la nitrificazione è
purtroppo sensibile a molti pesticidi che si usano
attualmente, creando possibili composti velenosi per
le piante. Inoltre la bassa temperatura superficiale
rallenta le perdite di azoto gassoso specialmente nei
terreni acidi. Diverse sostanze minerali, come zolfo
e fosforo, vengono immobilizzate dal terreno e sottratte dalle perdite per dilavamenti e percolamenti
causati dalla pioggia e dalla neve. Anche i residui
organici, trasformati e mineralizzati, sono incorporati e messi gradualmente a disposizione delle colture successive.
Queste trasformazioni, tanto affascinanti e sbalorditive sono direttamente legate alla quantità e
qualità di sostanze organiche aggiunte o presenti
nel terreno, insieme alle concimazioni minerali. Bisogna aggiungere che il risultato di quanto sopra è
la trasformazione del terreno coltivato in una enorme spugna, con la capacità di trattenere moltissima
acqua piovana, sufficiente ai successivi cicli colturali attenuando i danni di un'estate senza piogge
come quella passata. Questo è il lavoro del terreno
durante l'inverno. Esso non riposa, ma prepara ed
immagazzina alimenti per la prossima stagione.
GIMBERTO
SPALL'ARM!
BANDO di concorso per 450 posti disponibili presso la Scuola Allievi Sottufficiali di
Viterbo. Il termine della presentazione delle
domande è il 15 gennaio 1986 ed il corso
avrà inizio, per gli ammessi, il 01.09.86.
Requisiti per l'ammissione: licenza di
scuola media inferiore (3a media), altezza
minima mt. 1,60, essere nati tra il 01.01.63 ed
il 31.12.69, non aver partecipato negativamente per due volte a concorsi della stéssa
Scuola, non essere stati prosciolti da ferme
volontarie per motivi disciplinari o per inidoneità al grado, non aver riportato condanne
penali ed essere in possesso dei necessari
requisiti fisio-psico-attitudinali. Nella stessa
domanda di ammissione all'arruolamento
qualora il giovane non sia ancora maggiorenne, dovrà essere espresso il consenso dei
genitori (oppure del tutore, e le firme relative
dovranno essere autenticate ai sensi di legge.
Scade il 24.01.86 il termine di presentazione delle domande di partecipazione al 124.
Corso A.U.C. - Armi Varie. Le selezioni saranno ultimate entro il 12 aprile ed i vincitori
prenderanno servizio il giorno 4 luglio '86.
Scade invece il 28.01.86 il termine di presentazione delle domande per il 92. Corso
A.U.C. - Corpo Sanitario e per l'85. Corso A.
U.C. - Corpo Veterinario. Per la partecipazione occorrono le corrispondenti lauree. Le selezioni avverranno entro il 21 febbraio ed i
vincitori prenderanno servizio il giorno 5
maggio 1986.
CENTRO STORICO
L'illuminazione è indovinata?
Alcuni concittadini sapendo che avevamo intenzione di parlare dei problemi del centro
storico ci hanno sollecitato su uno dei tanti aspetti che seppure non rivesta una importanza
fondamentale può essere considerato un segno di interesse per ciò che noi chiamiamo
«l'immagine» della nostra città; l'argomento proposto alla nostra attenzione è l'illuminazione cittadina all'interno del centro antico.
%
Uno dei desideri maggiori per dare un volto .più dignitoso a questi ambienti antichi è
quello di veder mutata la illuminazione attuale con,una più in ambiente. Lampioni artistici
che arredino le vie e le piazze con un tocco di romanticismo che evidentemente renderebbe
più accoglienti questi luoghi magari abbandonando la fredda luce delle lampade a vapori di
mercurio per altre con caratteristiche più consone all'effetto che si intende ottenere: oltrettutto va detto che le lampade a vapori di sodio costituiscono un buon risparmio energetico
perché sono dotate di maggiore resa illuminante. Certamente ci rendiamo conto che la
spesa non sarà indifferente per l'Amministrazione Comunale ma un po' per volta si potrebbe
procedere, dopo aver scelto la soluzione più idonea, cominciando o dalle stradine più
caratteristiche o. viceversa, da quelle più trafficate. Con l'occasione non sarebbe male che
quei cittadini che intedevano realizzare dei portafiaccole per una illuminazione artistica
durante alcune delle manifestazioni notturne che si svolgono nel centro storico preparino a
proprie spese là dove più opportuno. Così incontradosi l'intervento pubblico e l'iniziativa di
privati si potrà dare anche a Montefiascone ciò che molti altri centri hanno da molto tempo e
ciò sia solo l'inizio per una nuova immagine della nostra città.
E.G.
Come sentire
il polso
Il punto più adatto per sentire il polso è sopra l'arteria che lo attraversa dalla parte del
pollice (arteria radiale).
Si usa il polpastrello dell indice e del medio
esercitando una lieve pressione. Si localizza
l arteria palpando i polso proprio sopra la base del pollice. Una volta che si sia certi di sentire il battito ritmico del polso, si deve contare
il numero dei battiti al minuto. La media nell'adulto a riposo è di circa 70 pulsazioni al
minu o; ed aumentano con lo sforzo fisico,
con l'emozione ecc., mentre diminuiscono
con il riposo. In alcune situazioni anormali il
pplso può sentirsi appena, scomparire oppure avere un numero di battiti in un minuto al
di sopra (febbre, ecc.) o al di sotto della media
(svenimento). I soggetti facilmente emozionabili specialmente se fumano e prendono molti
caffè, presentano spesso dei battiti più ravvicinati seguiti da una pausa più prolungata (extrasistoli).
In tutti questi casi è opportuno sentire il parere del medico che, il più delle volte, si limiterà a consigliare l'osservanza di semplici norme igieniche. I bambini ed i ragazzi hanno un
numero di battiti più elevato (centoventi nei
neonati, scende gradualmente con la crescita
del bambino). Il polso può essere palpato anche al collo: prima si individua il pomo di Adamo con l'indice ed il medioequindi scorrendo
lateralmente con le dita e premendo, si percepisce una pulsazione (polso carotideo). Un altro polso utilizzabile è quello della piega dell'inguine (polso femorale); quest'ultimo va
premuto fortemente quando si deve frenare
una emorragia dell'arto inferiore.
È auspicabile che tutti imparino a controllare il polso perché con questa semplice manovra si possono raccogliere dati molto utili da
riferire al medico curante.
IL DIRETTORE IGIENE PUBBLICA
(Dr. Silio Tasciotti)
CENTRO AUTO
di Mauro Pelabasto
AUTOVETTURE e VEICOLI
COMMERCIALI NUOVI
TUTTE LE MARCHE
NAZIONALI e ESTERE
CON GARANZIA DI FABBRICA
OFFICINA ASSISTENZA
Via C. Salotti n. 38 (Tang. Bucarozza)
Montefiascone (VT) - Tel. 83400 - ab. 83013
LA VOCE
pag. 6
6 E 13 DICEMBRE, DUE CONSIGLI COMUNALI
REGALO DI NATALE:
L'ACQUA POTABILE aumentata del 200%?!
Due sedute in un mese? L'uomo della strada ha commentato: «Vuoi vedere
che la nostra Amministrazione questa volta fa sul serio? I gruppi si sono messi
d'accordo e lavorano uniti come un sol uomo?» Noi siamo increduli come S.
Tommaso § corriamo a vedere. Ed ecco la sintesi delle due sedute:
6 dicembre - Questa volta la seduta inizia con un ritardo limitatissimo; buon
segno. 26 argomenti fra ratifiche, autorizzazioni, approvazioni. Dopo le solite
interrogazioni, la risposta in seguito, e dopo i soliti interventi dell'opposizione
gli argomenti scorrono abbastanza tranquillamente fino a quando il consigliere
del PSI, Leonardi, espone un fatto riscontrato personalmente alla Casa di
Riposo: «Sabato pomeriggio, recatomi all'ex ONPI per visitare una parente
ricoverata, ho notato che per assistere circa 60 cronici era presente, in servizio,
una sola infermiera; manifestatasi la necessità di una ambulanza, non si riusciva
a trovare l'autista. Questi ed altri disservizi creavano un caso per il quale il
quotidiano «Il Tempo» usciva con un articolo dal titolo «ONPI come lager».
Il consigliere Dr. Finauro chiedeva la formazione di una commissione d'inchiesta, poi per diminuire la durezza della richiesta ripiegava su una commissione che relazioni sulla situazione della Casa per quanto riguarda l'assistenza, il
vitto, la pulizia, il trattamento dei ricoverati, l'organico ecc..
Naturalmente questa richiesta causa irrigidimento e scarico di responsabilità
da parte dei responsabili dell'Ente. Si tenta di gettare la colpa sulla passata
Amministrazione. Il dibattito non trova una soluzione e tutto viene rinviato alla
prossima seduta consiliare. Il Consiglio termina alle ore 22.00 senza altre scosse
di rilievo.
Ed ora passiamo alla seduta consiliare di venerdì 13: argomenti da trattare 5;
la seduta dovrebbe essere breve. Inizio con oltre 30 minuti di ritardo, ormai è una
consuetudine. All'appello risultano assenti 5 consilieri DC; l'assenza fa subito
pensare ad un mancato accordo nella maggioranza, ma in ogni caso il numero
legale è regolare e si dà inizio ai lavori. Il Consiliere del PSI Paolini chiede
risposta alle interrogazioni esposte nella seduta scorsa: «Assunzioni alla Casa
di Riposo di personale necessario, quanto e con quali mansioni» - «Provvedimenti per snellire il traffico diventato caotico, particolarmente nelle ore di
punta» - «Riscontrata carenza sul servizio di Scuolabus e reclamo da parte di
genitori ed insegnanti per i ritardi, i mancati prelievi con conseguenti perdite di
lezioni degli alunni».
Il Sindaco risponde: alla prima domanda è prevista l'assunzione di 4 infermieri e 2 inservienti, si attende il parere del CORECO; per le altre domande risponderà per lettera al più presto. Il consiliere Leonardi chiede notizie sulla nomina
della commissione che esamini la situazione della Casa di Riposo e spera che la
proposta non cada nel dimenticatoio.
Finalmente il primo argomento: esame del Decreto Ministeriale 2 2 - 5 - 8 5
detto anche Decreto Galasso. Appena il Sindaco ha letto l'argomento tutti
vogliono la parola, ognuno ritiene necessario esprimere il proprio parere che,
naturalmente, è in disaccordo con gli altri. La discussione diventa caotica (non
ci sono i capi gruppo che dovrebbero funzionare da portavoce?). Viene proposto di affidare ad un legale la difesa degli interessi del paese contro il Decreto
Galasso che limita, senza discernimento, ogni iniziativa edilizia. La proposta
viene messa ai voti e approvata con 16 voti favorevoli e 7 contrari. Questo
argomento era già stato discusso in un'altra seduta e la proposta era stata votata
e approvata, così ci sembra una perdita di tempo, se è stata una ripetizione.
Il secondo argomento è la sostituzione di 2 membri della Commissione Paritetica. La DC propone: Marsiantonio e Ranaldi; il PCI propone Vittori. Risultato
della votazione: Marsiantonio - Ranaldi voti 12, Vittori voti 7, Pesaresi voti 1.
La Commissione sarà composta da: Ranaldi, Marsiantonio, Femminella, Paolini. Detta Commissione tratta questioni relative al personale, ai contratti, ai
problemi sindacali ecc..
Terzo argomento: modifica regolamento idrico e aumento canone acqua. La
proposta della DC non trova possibilità d'accordo ed è causa di un'accesa
discussione da parte di tutti i consiglieri. Ognuno presenta dati statistici, critiche, proposte; i più accesi sono i consilieri dell'opposizione. Il PCI propone un
aumento del 17% in base ai dati ISTAT, a condizione che la rete idrica sia
sistemata. L'assessore Cagnucci afferma che l'Amministrazione Belardi ha fatto
molto per la sistemazione della rete idrica internae che erano stati preparati altri
lavori della rete esterna, quindi ogni critica è fuori luogo. Per quanto riguarda
l'aumento del canone, Cagnucci propone di dimezzare la cifra ventilata dalla
maggioranza e rivedere il canone del prossimo anno, dopo aver effettuato le
iparazioni della rete esterna e di tutte le perdite che sono state riscontrate sino
ad oggi.
Constatato che non vi è una soluzione le due parti chiedono una sosta di
alcuni minuti per consultarsi, quindi formulano la loro proposta: PCI-PSI: Canone E. 20.000 anno erogazione 4 q.li d'acqua al giorno, superconsumo come
da vecchio regolamento, lettura annuale. DC: Canone £.30.000 anno con erogazione di 3 q.li d'acqua al giorno, superconsumo come da vecchio regolamento,
lettura trimestrale.
Viene messa ai voti la proposta dell'opposizione e bocciata con 12 voti
contrari contro 10 favorevoli.
A questo punto i consiglieri PC e PSI abbandonano l'aula evenuto a mancare
il numero legale la seduta si scioglie.
Cosa accade del canone acqua? Al momento non sappiamo nulla di preciso;
voci affermano che la maggioranza riterrebbe valida la sua proposta; sembra
che l'opposizione abbia presentato reclamo al CORECO. Noi attendiamo i
risultati di questa battaglia politica. L'unica nota positiva di questa seduta
consiliare è stata la comunicazione del Sindaco sui lavori dell'ANAS:
1 ) Rettifica della strada e piazzale antistante il Cimitero; lire 500 milioni a base
d'asta a carico dell'ANAS.
2) abbassamento e ampliamento sede stradale e rifacimento del ponte sulla
strada delle Coste; importo a carico ANAS 270 milioni appalto il 14.12.85.
3) Lavori già iniziati: mura da ambo le parti della scuola di ragioneria all'altezza del Poggetto. A carico ANAS 300 milioni.
4) Abbassamento e livellazione strada Cassia all'altezza della scuola elementare per lunghezza di mt. 300. Importo a carico ANAS 300 milioni circa.
Questi progetti erano stati preparati e presentati all'ANAS dalla passata Amministrazione; il Sindaco Danti ha perorato queste richieste sino all'ottenimento.
AD ACQUAPENDENTE
DIVISIONE DI ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA
Il Comitato di esperti dell'O.M.S. nel rapporto «Il
ruolo dell'Ospedale nei programmi di protezione
della salute» (1957) nel distinguere gli Ospedali in
Regionali, Intermedi Locali, prevede per questi ultim i / i n relazione alle esigenze particolari di alcune
zone l'istituzione di divisioni di Ortopedia e Traumatologia.
Esiste al riguardo una delibera del 19-12-1979 in
cui l'allora Consiglio di Amministrazione dell'Ospedale di Acquapendente richiedeva alla Regione Lazio per «l'esigenza e la necessità in relazione alle
specifiche ed inderogabili esigenze di assistenza
delle Comunità locali che non possono essere soddisfatte mediante l'utilizzazione di analoga struttura
in Ospedali limitrofi» l'istituzione di una divisione di
Ortopedia e Traumatologia presso l'Ospedale di Acquapendente. Tale richiesta è suffragata da una successiva delibera del 29-9-1980, sempre del Consiglio di Amministrazione dell'Ospedale di Acquapendente, in cui peraltro si precisa che «sono in corso di
esecuzione i lavori di ampliamento e completamento dell'Ospedale il cui progetto definitivo, approvato
dalla Giunta Regionale del Lazio con delibera n.
3629 del 31-7-1979, vistata dalla Commissione di
Controllo nella seduta del 9-8-1979, verbalé n. 405-
251, prevede la costituzione in questo Ospedale della divisione di Ortopedia e Traumatologia in conformità al piano regionale ospedaliero».
La pianificazione nazionale ospedaliera prevede
un incremento dei servizi di ortopedia e traumatologia in modo conforme all'evolversi di tale tipo di
patologia (infortunistica stradale, malattie degenerative e infiammatorie delle ossa e delle articolazioni
ecc.) e in ogni caso delle branche specialistiche. In
particolare il piano sanitario nazionale, per il triennio 1986- 88 di recente promulgato con legge nazionale del 23 ottobre 1985 n. 595 all'articolo 2, negli
obiettivi generali prevede la razionalizzazione, l'equilibrata distribuzione e l'incremento della efficienza dei servizi sanitari sul territorio nazionale.
I piani sanitari delle Regioni e delle Province autonome (art. 9 della suddetta legge), nel quadro degli
interventi diretti in via prioritaria prevede la distribuzione nel territorio dei presidi fissi esistenti o da
distribuire nel quadro del riequilibrio delle dotazioni
sanitarie e la riorganizzazione delle attività interne
dei presidi stessi. Ed ancora i piani sanitari delle
Regioni devono altresì prevedere, nel triennio 1986'88 la ristrutturazione delle degenze ospedaliere in
aree funzionali omogenee offerenti alle attività di
Medicina, di Chirurgia e di specialità (vedi Ortopedia e Traumatologia) che siano dimensionate in rapporto alle esigenze assistenziali.
Infine la stessa legge autorizza le Regioni a concedere deroghe al divieto di ampliamento degli Ospedali per esigenze concesse al riequilibrio territoriale dei servizi di diagnosle cura.
Lo stesso piano sanitario nazionale nel definire le
misure di intervento prevede delle indicazioni finalizzate alla utilizzazione ottimale dei servizi e della
apparecchiature a tecnologia avanzata; tutto questo in armonia con quanto previsto dall'art. 1 della
legge 833 che al comma 2. ribadisce il principio che
la tutela della salute fisica deve avvenire nel rispetto
della dignità della persona umana.
Per tutta questa serie di motivi riteniamo che presso l'Ospedale di Acquapendente debba essere istituita una divisione di Ortopedia e Traumatologia
soddisfacendo in tal modo le esigenze assistenziali
della popolazione nella zona dell'acquesiano, delle
zone limitrofe della Toscana sprovviste di tali servizi
e di tutta la USL VT-1 in generale.
IL GRUPPO CONSIGLIARE D.C
pag. 7
LA V O C E
BREVI NOTE SU
«LA BUCA DE LA STREGA»
DI GIORGIO
ZERBINI
G i à n e l l e p r i m e p a g i n e i n t r o d u t t i v e del libro, u n a p i c c o l a folla di p e r s o n a g g i s e m b r a sfilare
via, c o m e in p u n t a di piedi, s o p r a u n o s t r a n o p a l c o s c e n i c o che c o m e f o n d a l e ha s o l o
u n ' a c a c i a , m a u n ' a c a c i a speciale... «... educata alla stessa maniera degli uomini...». V o l t a a
v o l t a s e m b r a c h e d a n z i n o t e n e n d o s i per m a n o in allegre caròle, c o m e f u n a m b o l i , o che
g r i d i n o la l o r o u l t i m a d i s p e r a z i o n e c o m e v a g h e m a s c h e r e greche, f i n o a q u a n d o la catena si
s p e z z a e, p o c o a p o c o , c i a s c u n o se ne va per la sua d e f i n i t i v a strada, a testa bassa, c o n la sua
a l l e g r i a o c o n la sua d i s p e r a z i o n e , t r a s c i n a n d o s i d i e t r o i p i e d i o r m a i stanchi.
Q u i il g r a n d e b u r a t t i n a i o è la Preta che s e m b r a o r c h e s t r a r e la storta s i n f o n i a della vita, che
s f i l a e c a n t a d i a n t i c h e h i s t o r i a e e d ha d i m e s t i c h e z z a c o n le s t r e g h e della casa del « C e m p e ne» e c o n il n o b i l e S. P a n c r a z i o . Così il l u n g o f i l o c h e la Preta s v o l g e fra le dita e che
c i a s c u n o d e i p e r s o n a g g i tiene in m a n o , si d i p a n a l e n t a m e n t e oltre le d i m e n s i o n i del t e m p o .
G i o r g i o Z e r b i n i ha s e g u i t o q u e l f i l o intessendone, n o d o su n o d o , u n s i n g o l a r e arazzo nel
q u a l e f i g u r e , p a e s a g g i , a n i m a l i , s e n t i m e n t i e pensieri, n o n si fissano in i m m a g i n i statiche,
m a c o n t i n u a n o a m u o v e r s i , ad agitarsi, c i a s c u n o s e c o n d o la p r o p r i a r u o t a della vita, patetica,
t r a g i c a o f a r s e s c a c h e sia. Ed altre f i g u r e si i n s i n u a n o nella trama: altre a n c o r a si a f f a c c i a n o
a p p e n a . M a o g n u n o p o r t a fra le m a n i la sua « g o m m è l l a » di allegria o di d o l o r e , di d i s p e r a z i o n e o di s o t t i l e ironia.
T u t t o q u e s t o , per l ' A u t o r e , attraverso u n s i n g o l a r e r i p e n s a m e n t o del passato a c c o m p a g n a t o d a u n e s t r e m o d e s i d e r i o di cavarne q u a l c o s a c h e abbia sapore di presente, s o t t o la
s p i n t a di u n g r a n d e a m o r e alla s u a gente, alla sua terra, a tutte le s i n g o l a r i f i g u r e u m a n e che
a v e v a n o , b e n e o male, s c a l f i t o la sua vita, la sua sensibilità, la sua m e m o r i a e che r i t o r n a n o
a d e s s o c o m e f a n t a s i o s i o t r a g i c i g i o c o l i e r i c h e si t e n g o n o per mano, a g i r a r e i n t o r n o all'acac i a g e n t i l e «educata alla stessa maniera degli
uomini»...
In verità, «La b u c a della strega», è u n l i b r o c h e r i c h i e d e m e d i t a z i o n e , che ci r i p o r t a ad
i m m a g i n i d i u n p a s s a t o c h e n o n p o s s i a m o e n o n d o b b i a m o negare, a s i t u a z i o n i e r i c o r d i che
il t e m p o s e m b r a v o l e r c a n c e l l a r e per s e m p r e m a che r i t r o v a n o la loro g i u s t a d i m e n s i o n e
n e l l a m e d i t a t a r i e v o c a z i o n e d e l l ' A u t o r e , attraverso q u e l suo l i n g u a g g i o s t r i n g a t o ed i n c i s i v o
n e l q u a l e è d a t o c o g l i e r e , a volte, u n senso di amarezza o di p a c a t o d o l o r e a n c h e nelle frasi
dal gusto più apparentemente ironico o grottesco.
MARIA ADELAIDE LUZZATI
(scrittrice toscana)
Biblioteche
della provincia di Viterbo
I
N ^ - / ^ / ,
ORAZIO MANENTE
MARIO NUNZIATI
-O &
—c
i m p i a n t i a n t e n n a TV
e
oc r
centralizzati
ELETTRICISTA
i
i JL CnD
I
J
RIPARAZIONI
Via Trento, 21 - Tel. 84481
01027 Montefiascone (VT)
... i 60 punti luce del Campo della Fiera, che
oltre a far sembrare (visto da Zepponami) Montefiascone come un bell'albero di Natale con
luci arancione e la cupola in punta, servire a
qualche altra cosa!!... e poi;
... e poi ricongiungimi pure all'anima del B uongustaio.
blioteche di varie località della provincia, hanno potuto seguire con assiduità, interesse ed attenzione i
docenti che si sono alternati nelle varie lezioni e che
hanno esposto la materia con competenza e chiarezza. È stato quindi possibile approfondire lo studio delle molte nozioni necessarie al buon funzionamento della biblioteca, particolarmente alla catalogazione ed alla classificazione dei volumi.
Una visita alla biblioteca comunale «Lazzarini» di
Prato, tra le più efficienti d'Italia, ha concluso il
Corso.
I bibliotecari sono stati così preparati per un lavoro preciso e sistematico e per le giuste richieste
degli utenti di tale servizio.
E vero che, purtroppo, mancano le strutture necessarie ed i libri di aggiornamento, ma bisognerà
richiamare l'attenzione delle autorità comunali affinché il problema sia maggiormente sentito e si
voglia lavorare sempre più a favore di una fonte di
informazione diretta, a beneficio di tutti i cittadini.
ANTENNISTA:
...la realizzazione di un sottopassaggio automobilistico e pedonale, che passando sotto la
Via Cassia metta in comunicazione diretta Via
del Fosso con Via O. Borghesi... e poi;
... i banchi del mercato, al Campo della Fiera,
disposti diversamente (ed è possibile) per lasciare un po' più di spazio al parcheggio macchine!!!... e poi;
CORSO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE PER GLI ADDETTI ALLE
Si è concluso a Viterbo, presso il Consorzio Biblioteche di Viale Trento un corso per addetti alle
Biblioteche Comunali della Provincia.
Organizzato dalla Regione Lazio, il Corso ha avuto la durata di tre mesi per un totale di 25 lezioni,
durante le quali è stata trattata quasi tutta la materia
riguardante il buon funzionamento e le norme specifiche per la gestione della biblioteca.
Le lezioni, tutte assai interessanti, sono state tenute da docenti molto esperti, provenienti dalla Biblioteca Nazionale di Roma, da quella della Scuola
Superiore della Pubblica Amministrazione e da alcuni provetti bibliotecari del viterbese.
L'incaricata del Corso, Dr. Paola Pierangeli Camerino, dell'Ufficio Biblioteche ed Archivi Storici
della Regione Lazio, è stata affiancata da Dr. G.
Battista Sguario, Direttore della Biblioteca Comunale «Ardenti» e della provinciale «Anselmi» di Viterbo.
Il Dr. Sguario ha diretto il Corso in modo encomiabile e tutto è riuscito nel migliore dei modi.
I frequentanti - oltre una ventina - adetti alle bi-
^MfìSrH0
singoli
AGENZIA,
immobiliare
CASASOLE
Immobiliare - stima - affitti
Compravendita
MONTEFIASCONE
BAGNOKEGIO
(VTI
(VTI
Vii
Caui» Nuov. 15
Via Divino
Amor.
Ul.
Tal.
r/tl SÓ66A
92702
Vii
A Montefiascone in zona centrale, casa accorpata con ingresso indipendente, su due piani. AL
1.p. cucina con camino e una saletta. Al 2.p. 1
camera, 1 cameretta, WC, più ampia grotta da
adibire a garage, giardino privato.
£. 30.000.000
A Montefiascone villetta in zona panoramica su
due piani composta da: pt. ingresso, salone, cucina, bagno e ripostiglio. Al 1.p. 4 camere da
letto, salone e bagno. Terreno annesso mq. 900
circa, con box per garage.
£. 210.000.000
A Km. 2 da Montefiascone 200 mt. dalla SS.
Cassia casale su due piani, complessivi mq. 140.
Da ristrutturare in parte. Terreno annesso mq.
500 circa. Luce, acqua sul posto, telefono in
zona.
£ . 43.000.000
A Montefiascone (Poggeri) terreno agricolo ha
1.060 adiacente al centro abitato, idoneo per
costruire villetta, zona panoramica.
£. 27.000.000
A Montefiascone appartamento accorpato indipendente su due piani: pt. sala e cucina; 1.p.camera, cameretta e bagno. Piccolo giardino privato e garage.
£ . 49.000.000
A Gradoli azienda agricola di ha 20 tutta irrigua
con impianto fisso, 2 casali in ottimo stato di mq.
200 ciascuno, zona panoramica sul lago a mt.
500 da esso.
£. 520.000.000
LA VOCE
pag. 8
II. ASSEMBLEA GENERALE STRAORD
SINODO
Istituito dal Papa Paolo VI il 14 settembre
1965'.
Si compone di «presuli nominati per la
maggior parte dalle Conferenze Episcopali,
con la nostra approvazione» «sarà convocato
secondo i bisogni della Chiesa, dal romano
Pontefice, per sua consultazione e collaborazione».
1967 (29 settembre - 29 ottobre) l'Assemblea
Generale.
Temi trattati: riforma del Codice di diritto canonico - Opinioni pericolose e ateismo - Seminari - Matrimoni misti - Riforma liturgica.
1969 Assemblea straordinaria.
Tema trattato: relazioni tra Sommo Pontefice e Conferenze Episcopali e fra le
Conferenze Episcopali fra loro.
1971 Seconda Assemblea Generale.
Temi trattati: il sacerdozio ministeriale La Giustizia nel mondo.
I due documenti furono emanati il 30 novembre.
1974 Terza Assemblea Generale (da biennale fu deciso che fosse triennale).
Tema trattato: l'evangelizzazione nel
mondo contemporaneo.
Dal materiale dell'Assemblea scaturì il
documento pontificio «Evangelii nuntiandi» promulgato da Paolo VI l'8 dicembre 1975.
1977 Quarta Assemblea Generale.
Tema trattato: la catechesi nelle sue diverse forme e nei diversi ambienti.
II documento redatto fu pubblicato il 16
ottobre 1979 da Giovanni Paolo II (per la
improvvisa morte di Paolo VI).
1980 Quinta Assemblea Generale.
Tema trattato: la famiglia cristiana nel
mondo contemporaneo.
Il materiale è stato raccolto dal documento pontificio «Familiaris consortio».
1983 Sesta Assemblea Generale.
Tema trattato: riconciliazione e penitenza nella missione della Chiesa.
Il materiale è stato raccolto dal documento pontificio «Reconciliatio et paenitentia» pubblicato nella nuova formula «Esortazione apostolica postsinodale» il 2
dicembre 1984.
1985 Seconda Assemblea Generale straordinaria.
Il Sinodo è stato convocato il 25 gennaio 1985.
La Segreteria Generale ha convocato il consiglio nei giorni 14-15 marzo 1985 per elaborare il
programma per l'Assemblea Straordinaria; ha formulato domande inviate a tutti gli episcopati
per chiedere il parere dei Vescovi; le risposte in gran parte dovevano pervenire entro il primo
settembre 1985.
Si è svolto a Roma dal 25 novembre alI'8 dicembre.
È stato inaugurato dal Papa con una solenne concelebrazione nella Basilica vaticana il 24
novembre, solennità di Cristo Re.
SCOPO:
celebrare
verificare
promuovere
il Concilio Vaticano II a vent anni dalla sua conclusione;
le esperienze circa la ua applicazione;
un ulteriore approfondimento del Concilio nella vita della Chiesa e alla luce del
momento presente e futuro.
Padri Sinodali: 165, di cui 65 avevano già partecipato ai lavori del Concilio (cinque non hanno
potuto partecipare per motivi di salute).
Membri di diritto: Patriarchi; Arcivescovi maggiori; Metropolisti; Presidenti delle conferenze
episcopali; Capi di Dicastero della Curia Romana; tre Superiori Generali eletti dall'Unione dei
Superiori Generali; Membri di nomina del S. Padre (5% sugli aventi diritto).
Il Papa ha presieduto il Sinodo di persona o per mezzo dei Presidenti Delegati: Card. John
Krol, Arcivescovo di Philadelphia (U.S.A.), Card. Joseph Molula, Arcivescovo di Kinshasa (Zaire), Card, lohannes Willebrands, Presidente del Segretariato per l'Unione dei Cristiani.
Relatore del Sinodo: Card. Godfried Danneel, Arcivescovo di Mechelm - Bruxel.
Segretario speciale: prof. Walter Kasper, Ordinario di Teologia alla Facoltà Teologica di Tübingen.
RELAZIONE FINALE
Il testo in lingua italiana della «Relazione finale» è diviso in due parti:
Dopo aver constatato di aver raggiunto lo
scopo del Sinodo, e una disamina delle luci ed
ombre nell'accettazione del Concilio, delle
cause esterne ed interne delle difficoltà, si auspica una più profonda recezione del Concilio. Questa prima parte termina con questi suggerimenti:
Si suggerisce di mettere in atto nelle chiese particolari una programmazione pastorale, per gli anni futuri, che abbia come obiettivo una nuova, più ampia e più profonda co-
noscenza ed accettazione del Concilio. La
qual cosa si otterrà innanzitutto mediante
una nuova diffusione dei documenti stessi,
mediante la pubblicazione di studi che spieghino i documenti e li rendano più vicini alla
comprensione dei fedeli. La dottrina conciliare deve venir proposta in modo adeguato e
continuativo mediante conferenze e corsi
nella formazione permanente dei sacerdoti
e dei seminaristi, nella formazione dei religiosi e delle religiose come nella catechesi
degli adulti. Possono essere molto utili, per
l'applicazione del Concilio, i Sinodi diocesani
e altri Convegni ecclesiali È raccomandato
l'uso opportuno dei mezzi di comunicazione
sociale (mass media). Per una giusta comprensione ed attuazione della dottrina del Concilio
sarà di grande utilità la lettura e l'attuazione
pratica di ciò che si trova nelle varie Esortazioni Apostoliche, che sono come il frutto dei
Sinodi ordinari tenuti a partire dal 1969.
LA VOCE
pag. 9
ORDINARIA DEL SINODO DEI VESCOVI
Argomenti particolari del Sinodo
a) Il Mistero della Chiesa.
Il secolarismo da una parte e i segni di ritorno al sacro dall'altra sono i due fenomeni più
vistosi dell'umanità. In questo contesto si inserisce il Mistero della Chiesa, la quale «si
rende più credibile se parla meno di se stessa
e predica sempre più Cristo Crocifisso (cfr. I
Cor. 2,2) e dà testimonianza con la propria
vita». Per questo è necessario proclamare la
vocazione di tutti i fedeli alla santità. (L. G.
cap. 5)
Oggi è oltremodo necessario che i Pastori
della Chiesa eccellano nella testimonianza
della santità. Già nei seminari e nelle case
religiose bisogna dare una formazione che educhi i candidati non solo inteiiettualmente
ma anche spiritualmente, essi debbono essere seriamente introdotti ad una vita spirituale
quotidiana (preghiera, meditazione, lettura
della Bibbia, i Sacramenti della Penitenza e
dell'Eucarestia). Secondo quanto espresso
dal decreto «Presbyterorum ordinis» vengano preparati al Mistero sacerdotale in modo
tale che nella stessa attività pastorale trovino
l'alimento per la loro vita spirituale (cfr. PO
16). Così nell'esercizio del ministero saranno
anche in grado di poter offrire ai fedeli i giusti
consigli per la loro vita spirituale. Si deve favorire in ogni modo il vero rinnovamento negli istituti di vita consacrata. Ma si deve anche
promuovere la stessa spiritualità dei laici fondata sul Battesimo. In primo luogo è da promuovere la spiritualità coniugale che si basa sul sacramento del Matrimonio ed è di
grande importanza per la trasmissione della
fede alle generazioni future.
b) Fonti di cui vive la Chiesa.
1) La Parola di Dio.
Si fa riferimento all'importanza della costituzione dogmatica «Dei Verbum» e all'Esortazione Apostolica «Evangelii nuntiandi» di Paolo VI per concludere che «l'evangelizzazione
è il primo dovere non solo dei vescovi ma anche dei sacerdoti e dei diaconi, anzi di tutti i
cristiani». I suggerimenti dei Padri sinodali
sono questi:
moltissimi hanno espresso il desiderio che
venga composto un catechismo o compendio di tutta la dottrina cattolica per quanto
riguarda sia la fede che la morale, perché
sia quasi un punto di riferimento per i catechismi o compendi che vengono preparati
nelle diverse regioni. La presentazione della
dottrina deve essere biblica e liturgica. Deve
trattarsi di una sana dottrina adatta alla vita
attuale dei cristiani. La formazione dei candidati al sacerdozio deve essere curata in modo
particolare. In essa merita attenzione la formazione filosofica e il modo di insegnare teologia proposto dal Decreto «Optatam Totius» n.
16. Si raccomanda che i manuali oltre ad offrire una esposizione della sana teologia in modo scientifico e pedagogico, siano permeati
del vero senso della Chiesa.
2) La Sacra Liturgia.
Senz'altro «Il rinnovamento liturgico è il
frutto più visibile di tutta l'opera conciliare»
anche se deve essere approfondito ed attuato
in pieno. Vengono dati questi suggerimenti:
i Vescovi non correggano solo gli abusi ma
spieghino chiaramente a tutti anche il fondamento teologico della disciplina sacramentale e della liturgia. Le catechesi, come già
accadeva all'inizio della Chiesa, devono tornare ad essere un cammino che introduca
alla vita liturgica (catechesi mistagogica). I
futuri sacerdoti imparino la vita liturgica in
modo pratico e conoscano bene la teologia
liturgica.
d) La missione della Chiesa
c) La Chiesa come comunione. nel mondo.
. Avendo toccato il significato di comunione
della Chiesa, dove c'è unità e pluriformalità, e
presi in esame vari problemi come: Chiese orientali - Collegialità - Le Conferenze Episcopali - Partecipazione e corresponsabilità nella
Chiesa - Comunione ecumenica, si conclude
con i suggerimenti seguenti:
a) poiché il nuovo Codice di Diritto Canonico, felicemente promulgato, è di grande giovamento alla Chiesa latina nell'applicazione del
Concilio, si esprime il desiderio che la codificazione orientale venga portata a termine il
più celermente possibile.
b) Poiché le Conferenze Episcopali sono
tanto utili, anzi necessarie, nell'odierno lavoro pastorale della Chiesa, si auspica che venga più ampiamente e profondamente esplicitato lo studio del loro «status» teologico e
soprattutto i I problema del la loro autorità dottrinale, tenendo presente quanto è scritto nel
Decreto Conciliare «Christus Dominus» n. 38
e nel Codice di Diritto Canonico Can. 447 e
753.
c) Si raccomanda uno studio che esamini se
il principio dì sussidarietà vigente nella società umana possa essere applicato alla Chiesa e
in quale grado e senso tale applicazione possa e debba essere fatta (cfr. Pio XII, AAS 38,
1946, p. 144).
Si fa riferimento soprattutto alla costituzione «Gaudium et Spes» si tocca la Teologia
della Croce, che deve essere alla base di ogni
aggiornamento, viene riaffermato il dialogo
con le religioni non cristiane e con i non credenti, per terminare con l'opzione preferenziale per i poveri e la promozione umana. E si
conclude con i suggerimenti:
poiché il mondo è in continua evoluzione, è
necessario analizzare continuamente i segni
dei tempi, affinché l ! annuncio del Vangelo sia
ascoltato in modo più chiaro e l'attività della
Chiesa per la salvezza del mondo diventi più
intensa ed efficace. In questo contesto si prenda nuovamente in esame che cosa sia e come
mettere in pratica:
a) la teologia della croce e il mistero pasquale nella predicazione, nei sacramenti, e
nella vita della Chiesa del nostro tempo;
b) la teoria e la prassi dell'inculturazione
nonché il dialogo con le religioni non cristiane con i non credenti;
c) quale sia l'opinione preferenziale per i
poveri;
d) la dottrina sociale della Chiesa in rapporto alla promozione umana in situazioni
sempre nuove.
LA VOCE
pag. 10
Gli illustri sconosciuti
della toponomastica falisca
III PARTE
di Giancarlo Breccola
VIA ANDREA ZERBINI
Andrea Zerbini nacque a Montefiascone il 24 dicembre 1922 da una famiglia di origine locale; Giorgio Zerbini, personaggio ben noto ai montefiasconesi e specialmente ai lettori de «La Voce», era suo
cugino.
• Dotato di intelligenza vivissima e di notevoli interessi culturali, conseguì nel 1947 la laurea in lettere
col massimo dei voti discutendo una tesi di pedagogia dal titolo: Un centro di studi nell'Alto Lazio: il
Seminario di Montefiascone - L'opera d e I Cardinale M.A. Barba rigo, fondatore delle Scuole Pie (Contributo alla storia della cultura nel secolo XVII
- XVIII).
Nel 1955, a due anni dalla sua scomparsa, questa
tesi venne data alle stampe con il titolo Cultura e
umanesimo nell'Alto Lazio.
Profondamente innamorato di Montefiascone, Andrea si rivelò subito attento alle esigenze del paese,
e si interessò in maniera pratica alla soluzione dei
vari problemi, dimostrando di possedere una rara
coesistenza di cultura, senso pratico, bontà e dinamismo. Alternava le sue attività all'insegnamento, la
partecipazione alle iniziative comunali, con la pubblicazione di interessanti articoli sul «Messaggero»
ed una reale e generosa opera di beneficenza indirizzata ai poveri.
Inoltre si era nuovamente iscritto all'Università e
stava per conseguire anche una laurea in Giurisprudenza, cosa che riteneva utile al fine di poter difendere i diritti politici e sociali di Montefiascone con
autorevolezza.
Era stato Andrea Zerbini infatti, con l'aiuto dell'amico Bonaventura Tecchi ad ottenere il permesso di
aprire a Montefiascone una Scuola di Avviamento
Professionale a Tipo Agrario, scuola che svolse nella Montefiascone del tardo dopoguerra, un importante compito di educazione alternativa.
CRISI
DELLA FAMIGLIA
Insomma «progrediva nella vita con entusiasmo
giovanile...», così si legge nel suo necrologio, «ma
un intervento operatorio cui aveva voluto sottoporsi, malgrado il dissenzo dei suoi più cari, stroncò
crudelmente la sua esistenza...»
Questo intervento si era reso necessario a causa
dei postumi delle sofferenze subite durante la partecipazione come combattente alla seconda guerra
mondiale. E così il 15 gennaio 1953, Andrea Zerbini,
a soli trent anni, concludeva la sua breve ma intensa
esistenza illuminando Montefiascone come una meteora di cultura, fede e bontà. Talvolta basta un solo
uomo giusto al posto giusto per ottenere dei grandi
risultati ed è probabile che se Andrea non fosse
morto il nostro paese avrebbe seguito una evoluzione migliore, e questo sia culturalmente che materialmente.
INTERVISTA
A F.S. TESTIMONE DI GEOVA
DI VITTORIO
Accade sempre più di frequente di sentire suonare il campanello della porta di casa e dopo esserci
accertati che, non sia un rapinatore, ci troviamo
davanti due o tre persone, uomini e donne, che si
presentano come Testimoni di Geova. Generalmente il colloquio avviene davanti alla porta con disagio
di chi in casa ha molti problemi e non ha tempo per
conversazioni del genere.
I Testimoni di Geova sono gentili ma invadenti,
insistenti, logorroici ed è difficile disfarsene se non
harlflo finito il loro discorso. Abbiamo pensato di
invertire le parti e ci siamo presentati alla porta di
F.S. che conoscevamo aderente ai Testimoni di Geova per registrare una sua intervista. Ci ha accettato
forse sicuro della sua preparazione.
«Perché cercate di convincere i cattolici a lasciare
la loro Chiesa ed abbracciare la vostra dottrina?»
«La Chiesa cattolica è il principale nemico visibile
di Dio e Geova la distruggerà».
«Infatti, lo sco"po principale dei Testimoni di Geova è di vuotare le nostre chiese. La vostra propaganda dispone di ingenti mezzi finanziari; basta ricordare la vostra lussuosa sede centrale in un grattacielo di New York. Da dove arrivano questi grandi
finanziamenti?»
«La nostra fede è grande e noi stessi ci passiamo e
diamo tutto il nostro tempo disponibile per diffonderla».
«Da dove proviene il vostro Credo, chi ha creato
questa strana religione?»
« Noi siamo seguaci della Bibbia e citiamo sempre
la Sacra Scrittura; uno dei primi fondatori è stato
Charles Tare Russel nel 1878».
«Questo capostipite, ci risulta divorziato e condannato dal tribunale degli U.S.A. per il suo comportamento e per altri reati».
«Non raccolgo queste menzogne, del resto anche
il vostro Gesù venne condannato e giustiziato».
«Allora riconoscete che Gesù è esistito?»
»
APOLLONI
«Potrebbe essere esistito ma solo come profeta».
«Voi non vi basate certo sui fondamenti di Gesù,
amore per il prossimo, pace, non violenza, perdono, ecc.»
«Noi siamo contro la violenza, e vogliamo la pace
e l'amore fra i popoli».
«Anche seguendo alla legge il Vecchio Testamento? Rifiutando le trasfusioni di sangue, lasciando morire i vostri figli per questa barbara superstizione; rispondendo alle offese ricevute occhio per
occhio, dente per dente... Con la Redenzione le prescrizioni della antica legge sono decadute, il Vangelo è la nuova legge, basata sull'amore, sul perdono, sulla fratellanza».
«Noi rifiutiamo la Messa, i Sacramenti, la Trinità
che riteniamo un residuo di paganesimo. Noi non
riconosciamo le feste della vostra Chiesa: Natale,
Pasqua ed altre».
«Il Natale, la Pasqua, sono eventi che testimoniano nascita e morte di Gesù, sono eventi fondamentali della storia della nostra Salvezza. Dove vi rifugiate quando tutto il mondo cristiano festeggia e
loda il Signore?»
«Quando verrà la fine del mondo solo i Testimoni
di Geova godranno di una vita migliore e si salveranno».
«Voi andate predicendo la fine del mondo, ma
ogni data da voi annunciata era una falsità atta a
spaventare i creduloni (1914, 1918, 1925 e 1935).
Come si fa a prendervi sui serio?»
Il Testimone di Geova questa volta non risponde
più e non vuole compromettersi.
Lettori ATTENZIONE se non siete preparati a
rispondere non accettate il colloquio, non aprite la
vostra casa, è sempre pericoloso, non ritirate la
loro stampa, non andate alle loro riunioni. Ai loro
inviti rispondete con garbo, ma con fermezza: «Voi
siete Testimoni di Geova, noi siamo testimoni di
Gesù Cristo, il Figlio di Dio; solo in Lui c 'è salvezza».
Fatti recenti di cronaca ripropongono la meditazione su quelli che si potrebbero definire delitti della
e nella vita famigliare. Bambini abbandonati, padri o
madri che non ritornano a casa, quindi si macchiano
del reato - previsto anche dal Codice - di abbandono
del tetto coniugale, famiglie in dissolvimento, convivenze illegali e cioè concubinagi, separazioni e
divorzi, che violano la santità del vincolo coniugale,
tensioni interne alla famiglia, incomprensioni tra coniugi e tra genitori e figli. Una recente statistica
ISTAT conferma che in Italia, pur resistendo meglio
rispetto ad altri paesi del mondo occidentale, la famiglia è in crisi. Di questo, alcuni, quasi provano
motivo di conforto e di contentezza, come se la
dissoluzione della famiglia comportasse la dissoluzione di vincoli, di legami, di obblighi, di tabù, di
inibizioni, di pregiudizi, di limitazioni irrazionali.
Certamente oggi tutto il mondo va verso l'affermazione di una maggiore autenticità, di una sincerità di rapporti, di una vita, anche famigliare, oltreché
individuale, fondata sulla sincerità, l'autenticità, la
indipendenza delle persone, il rispetto reciproco degli esseri umani fra di loro.
Ma di qui a provare conforto per il dissolvimento
di un antico istituto come quello famigliare, - dissolvimento che continua ad aumentare - ci corre. In
effetti non si può negare né disconoscere che gran
parte delle crisi che travagliano il mondo di oggi - la
droga, la delinquenza minorile, l'asocialità, le difficoltà del mondo del lavoro, l'alienazione di giovani
e non solo i giovani, la insofferenza per la vita quotidiana, la mancanza di fede e di speranza oltreché di
carità, la insofferenza per i doveri elementari della
vita sociale e individuale - tutto ciò, non si può
negare, quanto sia legato alla crisi dell'istituto famigliare.
L'istituto famigliare, come ha sempre ribadito anche recentemente Giovanni Paolo II, e come hanno
ribadito nel corso dei secoli i documenti della Chiesa, è la cellula portante della stessa società, è la
matrice dei lavori, dei sistemi educativi, delle idee
che poi vengono espresse e vissute nella vita sociale. La crisi di questo istituto, dunque, comporta necessariamente la crisi di tutto il sistema dei valori
sociali e soprattutto dei valori di «servizio», di dovere, di oblazione e di offerta nei confronti dell'altro.
Infatti la famiglia è la prima occasione, la prima
cellula, la cellula elementare per l'esercizio della
carità, nel senso profondo e cristiano. Noi ci alleniamo a superare il nostro egoismo, il nostro egocentrismo prima di tutto e soprattutto nell'ambiente famigliare.
Il bambino, per esempio, sperimenta con l'esperienza della nutrizione da parte della madre, la donazione dell'affetto. E se questa donazione, invece
che suscitare in lui gratitudine ed altrettanta capacità di amore e di offerta, determina un atteggiamento
di esigenza, di invidia, di protesta, di «tutto mi è
dovuto», allora ecco che si pongono le basi non solo
del dissolvimento della famiglia, ma del dissolvimento della società, del dissolvimento stesso della
vita morale, della vita religiosa e quindi della vita
tout court dell'uomo sulla terra.
Dunque bisogna guardare alla famiglia con realismo, ma con la convinzione profonda suffragata
dalle indagini scientifiche e indicata,dalla parola
della Chiesa, che la famiglia sia la base essenziale, il
modello, l'archetipo di ogni valore morale ed umano. È questa la più ampia prospettiva che bisogna
tener presente per non incorrere in errori di valutazione gravi e nella sottovalutazione del problema
attuale della crisi della famiglia.
MOCINI LUDOVICO
pag. 11
LA VOCE
LA VOCE E GRATA Al SUOI
PRESSO LA CASSA DI RISPARMIO
Inaugurato il Bancomat
La Cassa di Risparmio nell'intento di fornire servizi costantemente d'avanguardia nel panorama bancario ha introdotto per prima nella nostra provincia
una serie di sportelli automatici chiamati Bancomat.
Tali sportelli consentono ai possessori di una determinata tessera magnetica di disporre di contanti
in qualsiasi ora del giorno e della notte ed in qualsiasi giorno sia esso festivo o lavorativo.
I vantaggi della tessera Carismat - Bancomat non
si limitano ai prelevamenti di contanti ma consentono il cambio di assegni a copertura garantita in tutta
Italia e la possibilità per chi si reca all'estero di
utilizzare particolari assegni, sempre a copertura
garantita, denominati Eurocheque.
Non solo, la carta consente di effettuare pagamenti senza esborso di contanti o assegni negli esercizi
commerciali convenzionati POS.
II POS è un servizio sperimentato in Viterbo in
occasione della mostra dell'antiquariato e sarà gradualmente messo in funzione in tutta Italia. Il servizio chiamato pure moneta elettronica consente presso gli esercizi convenzionati di pagare il conto solamente digitando il proprio numero personale in un
minuscolo terminale ed inserendo la propria tessera. Il centro elettronico della CARIVIT provvederà in
automatico all'accreditamento all'esercente ed all'addebitamento sul conto corrente del cliente. La
macchina rilascia un promemoria che documenta al
cliente la spesa effettuata.
Attualmente il POS è in funzione presso negozi di
abbigliamento, alberghi, ristoranti, distributori di
carburante, grandi magazzini, articoli sportivi ecc.
L'inaugurazione del Bancomat a Montefiascone
mette in risalto l'attaccamento e l'attenzione della
CARIVIT verso questa operosa cittadina, infatti non
esiste nessun paese del Lazio, che abbia gli abitanti
di Montefiascone, ad essere dotato di questo servizio.
La CARIVIT infatti è fortemente radicata nel tessuto economico e sociale di Montefiascone; è tesoriere del Comune, della USL VT1, dell'Istituto Tecnico
Commerciale, della Scuola Media Cardinal Salotti,
del Distretto Scolastico N. 4 e della Direzione Didattica.
A tali Enti la CARIVIT non ha mai fatto mancare,
nei limiti consentiti dalla legge, il suo sostegno finanziario sia tramite scoperti che sotto forma di
mutui.
A detti Enti la Cassa è venuta sempre incontro con
la benef icienza per sostenere tutte le realizzazioni di
indiscusso impegno morale e civile.
In questi ultimi anni sono stati elargiti in beneficienza a Montefiascone oltre 140 milioni.
In ricordo di Anna Rita Maurizi
a Dio ascesa ch'ancor dodici anni non aveva
(Perché strappar la carne di chi ama?)
Tamburellava su quella bianca bara,
Lugubre, giù, dalla pala smossa,
La bruna terra, all'estinta cara
A far da coltre, nella scavata fossa.
Quei rintocchi sol s'udivan tenebrosi,
Tra quelle tombe e qui cipressi ombrosi.
Scoppiar io mi sentia questo mio core
E st'occhi empir di lacrime, commosso,
Tra quel gruppetto oppresso dal dolore
E dai muti singhiozzi di quel padre scosso,
Pallido, affranto ed appoggiato
Ad una caooella ov'erasi appartato.
E rivederla ancor mia mente, in vita,
Fiore leggiadro, vispa ragazzina
Dallo sguardo intelligente, l'Anna Rita,
L'anno
ha
un cuore
d'ORO!
il Natale
FRANCO MENICHELLI
8
ORAFO
a Montefiascone
Dall'acquisto di una autombulanza, di attrezzature sanitarie, ai contributi per la Fiera del Vino, e per
la tappa del Giro d'Italia, ai contributi per le opere
della Scuola Cardinal Salotti e all'acquisto di arredi
per l'Istituto Tecnico Commerciale, solo per citare
gli interventi più significativi.
Per quanto, attiene al settore privato possiamo
dire che la CARIVIT non ha mai fatto mancare il
necessario credito a tutte quelle attività che dimostravano vitalità e validità economica. In tale ottica
la Cassa ha stretto più ampi rapporti di collaborazione con tutte le associazioni di categoria, di tutti i
comparti economici, stipulando svariate convenzioni a particolari condizioni di favore per i loro associati.
Per quanto attiene il settore agricolo, la Cassa
attraverso l'Istituto Federale di Credito Agrario è
particolarmente vicina e sensibile ai problemi degli
agricoltori. Per essi esistono diverse forme di interventi a particolari condizioni di favore che vanno
dall'acquisto o l'ampliamento della proprietà contadina, al miglioramento fondiario, all'acquisto di
macchinari, ai prestiti di conduzione ed alle calamità naturali ecc. ecc..
Una notizia importantissima per gli agricoltori, la
Cassa comunica il ribasso degli interessi sui prestiti
di conduzione dal 9,75% al 6,50% e che con il prossimo mese di gennaio inizieranno ad essere erogate
le vecchie domande; sono inoltre a disposizione i
moduli per chi intendesse inoltrare nuove richieste.
Per l'edilizia la CARIVIT mette a disposizione mutui a 15 e 20 anni. Ci sono poi i mutui 1. casa e centri
storici a particolari condizioni di favore.
Il servizio estero grazie ai collegamenti con la
Swift è presente con i propri corrispondenti in tutti i
mercati esteri e l'alto livello di professionalità raggiunto consente un servizio veloce, efficiente, impeccabile dal punto di vista valutario ed estremamente conveniente.
H Leasing è inoltre un altro servizio messo a disposizione dalla Cassa che consente agli imprenditori di dotarsi di macchine, mobili, attrezzature e
strutture senza sottrarre liquidità all'azienda, sempre a prezzi estremamente convenienti.
Nella certezza che l'immagine della Cassa dipenda anche dal miglioramento delle strutture, è stato
acquistato un locale in Zepponami dove dopo i necessari lavori sarà trasferita la nuova filiale.
Il legame profondo tra la CARIVIT e Montefiascone deriva anche da fatto che ben 24 montefiasconesi
sono attualmente alle dipendenze della Cassa, senza considerare gli ex-dipendenti attualmente in pensione.
Trotterellare al braccio alla mammina,
O a cinguetar con sue compagne intenta,
Sia in paese o, più, per via Magenta.
Il mio saluto sempre precedeva
Simpatica nel fare e nel gestire,
Ed educatamente sorrideva.
Oh, non sapea che staval'a colpire
Orribile destin straziante, imorevedutol.
E dodici anni ancor n avea compiuto!...
Calava ancor il disco d'oro a sera
E spettri tristi d'ombre, là, allungava
Com'ogni amar pensier che in me rodeva
La Fé che nel dolor mi tentennava
Si come fé, atroce, la mattina
Ch'orrenda fin straziò la mia bambina.
Oh, come quel terreo tamburellare
Mi tormentaa il cervel fin'a star male...
SOSTENITORI: Guarducci Domenico, Mauri Gioia e
Silvia, Sr. Maria Falchi, Bucci Francesca, Cordovani
D. Sabatino, Ercolani D. Angelo, Bartolucci Lorenzo, Fapperdue Giuseppe, Mezzetti Litio, Demma Donato, Del Conte Maria, Camicia Elio, Menichelli Enzo, F. Cempanari e S. Cempanari, Monachello Giuseppe e Marisa, Vecchio Salvatore, Fausti Angela,
Famiglia Zini, Ginther Vaggi Anna, Commentucci
Clara, Pascucci Torquato, Fantera Ottorino, Famiglia Nobili, Sarmini Santina, Fioravanti Margherita,
Ranucci Quinto, Bertuccini Antonio, Albanesi Domenico, Rosetto Roberto, Jacoponi Agata, Rocco
Paceri, Marianello Domenico, Giuri Mario Giuseppe, Orfei Vera ved. Carboni, Tarantello Emilio e Massimo, Bartolozzi Gabriele, Fazi Elena, Trapè Ernesto, Moretti Luigi, Porroni Angelo, Porroni Massimo,
Meassi Gianfranco, Nicolai Alvaro, Maestre Pie di
Valentano, De Fausti Rosa, Rocco Badetti Filomena,
Bizzarri Lucia, Mezzetti Enrico, M. e CH. Benatti,
Mezzetti Giuseppe, Ricca Luciano, Zerbini Romano,
Romano Riccardo, Antonelli Gian Battista, Giraldo
Venio, Dei Svaldi Giovanni, Chiavini Teresa, Marzetti Torquato, Catasca Fernando, Bernini Fausto, Paolini Secondo, P. Umberto Liberti, P. Callisto Liberti,
Trapè Alcide, Corona De Simone Anna, Sensi Carlo,
Morleschi Francesco, Menchinelli Roberto, Ranucci Franco, Giusti Franco, Clausi Schettini Carlo, Magno Antonio, Trapè Cesare, Durantini Giovan Battista, Saccà Giuseppe, Volpi Vera, Piciollo Quirino,
Napoli Mario, Malucci Enrico, Carelli Luigi, Corba
Sr. Elena, Porroni Gaetano, Maestre Pie di Piansano, Maestre Pie di Grotte di Castro, Ciucci Giovanni,
Lanzi Enrico.
AMICI: Zerbini Eraldo, Manzi Romolo, Cimarello Luciano, Paolini..., Santi Ettore, Toni Marcello, Ciambella M. Luisa, Sani Salotti Flavia, in memoria di
Marconi Raffaele, Chiovelli Evandro, Morano Sante,
Roncella Giuseppe, Paolini Alessio, D.C.C., Pieretti
Ettore, Rubbi Ida e Adele, Ranucci Tommaso, D.P.,
La Greca Sebastiano, Rosetto Enrico, Cicoria Luciano, Tassoni Erminia, Ballarono Dino, Pescatore Sestilio, Sportolloni Alberto, Piciollo Lidia, Mah Alfredo, Alberti Antonio, Romoli Rosetto Maria, Gattella
Elvidio, Carelli Natale, Ricci Francesco, Rubbi Domenico, Belardi D. Gino, Marianello Oliviero, Materazzo Ivano, Nevi Amerigo (il Guardianello), Crocetti
Clemente, Bartoleschi Carlo, Gennari Bartoleschi
Ada, Brucchì Tonino, Mezi Irma, Pezzato Renzo,
Pieretti Alpielmas, Severini Vincenzo, Andreani Fernando, Ricci Vincenzo, Marconi Nazzareno, Mocini
Guglielmo, Mezzetti Gianni, Boriosi Angelo, Brachino Domenico, Zeppieri Anna, Basili Luciani Lola,
Manzi Spartaco, Starnini Bruna, Bracoloni Fernando, Simombelli Elena, Paoletti Giorgio, Cignini Settimia, Giusti Fiorella, Giraldo Venanzio, Giraldo Giuseppe, Menghini Giovanni, Marani Annibale, Castellani Felicita, Uvini Rosa, Monanni Luigi, Egidi Fabiola, Gacetti Antonio, Maiucci Guido.
BENEMERITI: Fiorentini Marina, Camicia Agostino,
Mezzetti Felice, Piovino Luciano, Caprio Clementi
Vittoria, Clementi Angelo, Fanali Quinto, Pigliavento Pietro, Ranaldi Flaviano, Terzini Assunta, Menichelli Giovanni, Ceccariglia Francesco, Galeazzi
Sabrina, Starnini Bianca, Saraca Tommaso.
AMICI DELLA CATTEDRALE
Sono entrati a far parte degli «Amici della Cattedrale»: Ferri Maria Assunta, Camicia Elio, Bacchiarri Giuseppe, Torri Noemi, Rubbi Idae Adele, Batinelli Domenico, N.N., Monanni Dante, De Fausti Rosa,
Mezzatesta Amilcare, Radicati Stella, Monachello
Giuseppe, Di Marco Alberto e Panichi Laura, Manzi
Tina» Frigo Giusto; i famigliari in suffragio di: Fiorucci Giovanni, Zini Attilio, Menghini Bacchiarri Rosa, Francesco Panichi.
LO FARO GIOVANNI
S.I.O.
Montefiascone (VT)
Via D. Alighieri, 17
Appartamento centro abitato, ingresso, cucina,
sala, 2 camere, bagno
£. 75.000.000
Villa centro ab., salone, tinello, 5 camere, 2 cucine, 4 bagni, 2 garage, terreno annesso mq. 1400
a giardino.
£. 190.000.000
Villa: salone, cucina grande, bagno al p.t.; 1.p.: 3
camere, 2 bagni, 2 balconi, soffitto praticabile,
garage, cantina, terreno annesso mq. 1.000.
£.185.000.000
Appartamento zona Cannelle: ingresso, cucina,
sala 3 camere, ripostiglio, bagno garage.
£. 85.000.000
Villa zona Zepponami con 2 mini appartamenti, 2
garage, cantina, terreno annesso mq. 600.
£. 160.000.000 trattabili
Azienda Ha 40 irriguo pianeggiante, casale con
luce e telefono, vendita anche con mutuo Cassa
Contadini.
Prezzo buono
LAVORAZIONE
ARTIGIANALE
MOBILI
_
P5I^nturini
IlETRO
SOGGIORNI •
CAMERETTE •
PER BAMBINI
su misura
Loc. Le Mosse - Montefiascone (VT)
Tel. 0761/86742
LA VOCE
pag. 12
Le gesta ingloriose di
Lillo Marzetti
Gentile Direttore,
mi meraviglia il fatto che ad enunciare le gesta ingloriose di Lillo Marzetti, ci si metta anche Lei.
Sig. Direttore! La Voce non può e non deve prestarsi a tanta empietà di misfatti, tanto più che
chi scrive ne è un lettore affezionato e, insieme, una delle numerose vittime di quel nemico del
popolo, che dopo tanti anni, non solo non si è pentito, ma vuol fare delle sue feroci birbaccionate degli atti eroici da passare alla storia!
Mi ribolle il sangue quando ripenso a quella ignobile lista della «madre del sorce» con la
quale impataccò il paese, allora in subbuglio elettorale, cercando di travolgereed infangare la
onorabilità di tante persone per bene. Mi meraviglia ancor più il fatto che se ne stiano zitti tutti
coloro che nella lista apparvero insieme a me, beffati, quanto e forse più dime, da quella faccia,
a dir di bronzo è poco, che risponde al nome di Lillo Marzetti. Molti di costoro sono morti, pace
all'anima loro! Ma morti di crepacuore, non solo per quel fatto ma per tante altre mascalzonate
partorite da quella mente diabolica! Pace all'anima vostra, amici Gigante, Magrone, Sfascia
Carrozze, Ricottaro, Fruttarolo, Cetrone, Trombone, Pollo! Pace ancora all'anima vostra che
aveste la disgrazia di vivere sotto le ali funeste di codesto nottolone!
Ma i vivi, che fanno i vivi? Non si indignano? Mi riferisco a Mario Basili, Silvano Tofi, Rocco
Paceri, Toddu, Nicche, Don Picotti, Benito Battiloro, Zac, Pozzo, Giusto Frigo, lo speziale Braguti! Forse si rallegrano con lui, che, con la sfacciata complicità di Vinicio Pieri e Diego Finauro.
esecutori materiali degli scartapelli elettorali, diede scacco a tutto il paese riparando poi vigliaccamente all'Isola Bisentina? Tutti questi nomi apparvero in quella lista immonda e sibillina,
lasciando in ciascuno" il marchio indelebile di presunta indomita donnaiolità! E le elezioni
furono vinte dalla lista di sinistra forse proprio per questo motivo anche se i maligni sostengono ancora che un comizio grandioso del demoscristiano Braguti fu la causa della disfatta elettorale demoscristiana. Mi fa rabbia ora la faccia tosta di Lillo Marzetti che si vanta, a distanza di
anni, delle arrabbiature degli amici che nessun fastidio gli avevano mai procurato, anzi da essi
solo qualche gentilezza aveva ricevuto il ribaldo. Che costui fosse considerato un tipo pericolosissimo è confermato nel testo del telegramma di auguri (auguri?), inviatogli, in occasione
del suo matrimonio con quella santa donna sig.ra Marisa Bianchi, dal Sindaco di Montefiascone. Eccolo: «A nome mio et cittadinanza esprimo alla sposa i più sentiti ringraziamenti per aver
liberato bella città di Montefiascone da sua più grave piaga sociale. F.to: Silvano Tofi, Sindaco».
Hai voglia ora a fare cene luculliane con Don Picotti, Battiloro e compagni, nella claustoralità
del podere di Cipollone, apparentemente divino, del dott. Braguti (questo sì che è buono)! Hai
voglia a farsi cucire camicie da notte su modello delle brache del farmacista e di accattivarsi le
simpatie del famigerato donnaiolo per poterlo privare un giorno del prezioso Borsalino di talpa
nera, che tanto gli ha giovato, e gli giova, nella conquista frenetica delle sue baldracche
vecchie e sdentate! Quel che c'è, resta, caro il signor Lillo dei miei stivali, nessuno lo può
cancellare! Vorrei suggerirgli una cosa: anziché rievocare un passato del quale dovrebbe profondamente vergognarsi, ringrazi Dio se fino ad oggi dorme ancora riposato nel suo letto;
giacché tanti «candidati» di quella lista, ed uno tra questi il sottoscritto, avevano a suo tempo,
giurato di passare il ribaldo per le armi! Tanto le devo, signor Direttore
lettera firmata
Gentile signore, ambasciator non porta pena! Ho riportato le famose gesta lilliane su «La
Voce» convinto soltanto di scuotere dal panno del tempo la polvere che vi si era mestamente
posata. Tutto qui. Nessuno si offenda perciò. Il giornale è aperto a Lillo e alle sue «vittime».
Basta scrivere, noi lo pubblichiamo.
GIUBILEI RELIGIOSI
Se non andiamo errando quest'anno è l'anno giubilare delle Maestre Pie.
Sr. Anna Stefanoni - 1 3 gennaio; Sr. Mecuccia Mocini -13 gennaio; Sr. Maria Durantini - 22
novembre.
Cinquantanni di se rvizio umile e costante al Signore.
Ci perdoneranno se desideriamo voler essere uniti a loro per ringraziare il Signore e pregarlo
perché conceda alla Sua Chiesa altre vocazioni religiose.
AUGURI MUSICALI
alle scuole dell'obbligo
Il 21 dicembre nel nuovo Palazzetto dello Sport
gentilmente concesso, presenti il Sindaco Danti,
gli Ass.ri Ranaldi e Cagnucci ed il Segretario
Gen.le Dr. Tangari, la Banda Musicale di Montefiascone diretta dal Maestro Bossone, ha presentato uno scelto programma a circa 500 studenti delle scuole della Città. L'Ass.ne Musicale
Falisca ha organizzato e curato la manifestazione in maniera impeccabile; il Presidente Ferlizzi,
dopo aver dato l'avvio con un saluto agli intervenuti, ha presentato i brani musicali che sono
stati seguiti con vivo interesse e prolungati applausi.
Apprezzati gli interventi eseguiti dal Prof. Ranaldi, Preside della Scuola «Salotti», dal Prof. Nicolai, Vice Preside della Scuola «A. Manzoni», dal
Prof. Filiè Direttore Didattico, dall'Ass.re Ranaldi
e dal Sindaco Danti; particolarmente gradita la
esecuzione di melodie natalizie da parte di un
gruppo di giovani flautisti delle scuole elementari, ottimamente preparati dalla insegnante Sig.ra
Dini. Al termine, con gli auguri per le Festività,
anche quello che iniziative del genere vengano
ripetute per la sensibilizzazione musicale e l'elevazione culturale della gioventù. L'Inno Nazionale ha concluso la riuscitissima manifestazione.
IL BUON VINO DELLA LUNGA ESTATE
«CHI GOVERNA NON DORME»
A Natale, come di rubrica, l'aleatico è venuto a
farmi visita. Erano anni che non lo trovavo così buono, così buono! Scaldato dalla lunga estate fino al
tino, e passato poi in botte, l'ho scoperto frizzante,
aromatico, ciarliero come un girotondo. Dopo tanti
anni di mediocrità, risale oggi le cime dell'olimpo
enologico riacquistando la dignità perduta con quelle bollicine, fitte fitte, tutte cariche di profumo e
d'ebrezza che, scoppiando una dietro l'altra, nel
bicchiere, spargono nella casa odori intensi di fiaba
natalizia.
Aleatico! Ben più pochi vitigni ne restano ché
gran parte dei villani preferisce il nero moderno, del
malumore, privo di contadina saggezza e inadatto al
cielo di Montefiascone abituato, com'è, a respirare
aromi ben più leggiadri e gentili.
Ma oltre all'aleatico anche altri vini, quest'anno,
racchiudono in sé la possensa del sole, la gentilezza
del vento, il pizzicore delle prime guazze dopo la
pioggia.
Il tripudio dell'autunno è esploso. Chi scende in
cantina torna all'aria cantando. Il figlio del cielo,
ospite del castagno, bolle, ribolle, bolle ancora, festosamente, passando, senza strappi, dall'adolescenza all'età virile. Corposo, inebriante, chiassoso,
nell'assaggiarola e nel vetro, ai sapori aspri degli
anni passati, contrappone un sapore schietto che, in
fondo, è lo stesso sapore che ognuno vorrebbe dare
alla propria vita.
Il muratore ha voluto un muro saldo, senza spazi
vuoti, senza le venature inutili del muro a secco. Ha
voluto dare pienezza ad un liquido, dorato o sanguigno, mescolando ad esso note fuggiasche di fiori di
terra estiva con le più vibranti melodie del Vivaldi.
Quest'anno le scalinate delle cantine saranno meno ripide, ogni gradino più consumato, e, sui cuscini
dei bevitori, brillerà un firmamento più canterino e
rosato.
Tutto questo rafforza la nostra fede; là dove vedevamo la fine, era invece conservata la vita. È premio
alla fatica? Forse, sì! Ma è anche una conferma al
detto «CHI GOVERNA NON DORME» e, nonostante
tutto, ci vuole sempre bene...
GIORGIO ZERBINI
NATALE all'ONPI e
a scuola degli alunni
del «CORPUS DOMINI»
Hanno cantato, hanno recitato, hanno salutato le
Maestre che per quindici giorni resteranno, come
loro, a casa. Natale: la festa più sentita dell'anno!
Nel chiudere la manifestazione hanno agitato le
manine, a suon di musica, sventolando candidi fiocchi di carta come candidi fiocchi di neve. Ma prima
erano scesi all'ONPI a far festa. Il contrasto era stato
netto: fiori che sbocciano e fiori che si chiudono in
un fulgente tripudio di colori. I primi con la bocca
aperta al sorriso, i secondi con i petali rivolti al
tramonto. Creature che vanno e creature che vengono nell'eterno succedersi delle stagioni della vita,
che nessuno sa e può fermare.
Bravi bambini e brave maestre del Corpus Domini!
Grazie!
G.Z.
pei; una scelta sicura:
AUTOSALONE FIORETTI
vasto assortimento di:
AUTOMOBILI - VEICOLI COMMERCIALI ED INDUSTRIALI
DI TUTTE LE MARCHE CON GARANZIA DI FABBRICA
ed in più vi offre tanti vantaggi:
PREZZI PIÙ BASSI
FACILITAZIONI DI PAGAMENTO SENZA IPOTECHE
CARROZZERIA ED OFFICINA ASSISTENZA
SOCCORSO STRADALE GRATUITO
VEICOLI USATI GARANTITI
ed inoltre disponiamo di FIAT - MORETTI
dal 1925 le più belle FIAT personalizzate
S.S. Cassia, Km. 94 - MONTEFIASCONE (VT) - Tel. 0761-86810
pag. 1 3
LA V O C E
S. CECILIA 1985
La festività della Patrona della Musica è stata quest'anno particolarmente solenne e suggestiva.
Nella stupenda cornice della Basilica Cattedrale, alla S. Messa delle ore 11.00 presente
un gran numero di persone, è intervenuta la
nostra Banda, che sotto la guida del M.to Antonio Bossone ha suonato due brani di grande
effetto ed ottimamente eseguiti all'inizio ed
alla fine della cerimonia religiosa. Al rito officiato dal Decano Parroco, ha assistito il nostro Eccellentissimo Vescovo il quale, nell'indimenticabile Omelia, ha esaltato i benefici
effetti spirituali e culturali della Musica, quella
vera beninteso, nella formazione della gioventù, tanto insidiata da numerosi e gravi pericoli. Alla fine della S. Messa Mons. Vescovo
ha anche benedetto un quadro raffigurante
l'estasi di S. Cecilia, pregevole riproduzione
della magnifica tela di Raffaello conservata
alla Galleria Nazionale di Bologna. Organo e
violini con la esecuzione di scelti brani, la voce calda e potente del caro concittadino fratel
Ettore (al secolo Giuseppe Presciuttini) hanno aggiunto alla cerimonia liturgica una nota
di toccante suggestione.
Quindi sfilata per le vie cittadine della Banda che è riuscita ad ottenere perfino gli applausi degli ascoltatori. Infine incontro e pranzo al Caminetto con la partecipazione graditissima del Sindaco, della stampa e di vecchi
musicanti; agli intervenuti è stato letto un telegramma di saluto del Presidente Nazionale
della AMBIMA.
Il Maestro Celeste, Vice Presidente della Associazione Musicale Falisca ha fatto omaggio
alla Banda di una sua pregevole tela riproducente uno scorcio della Rocca dei Papi.
Al termine del gustoso menù, servito con la
solita professionalità e signorilità del caro Cesare, cordialità e saluti tra i presenti con appuntamento alla prossima edizione.
Notizie dal Madagascar
Caro Don Agostino,
ti ringrazio per «La Voce» che mi arriva puntualmente adesso. Vedo che non ti arrestano neanche le
parolacce; continuo, dunque, e ti racconto la tournée di mezz'agosto. Ero veramente in difficoltà per
quattro appuntamenti ineludibili: due villaggi nella
foresta che non vedevano più il sacerdote da mesi e
lo hanno chiesto almeno per l'Assunzione; poi il
servizio alla Cattedrale (anche il Vescovo non c'era)
e in fine il nostro villaggio dei lebbrosi che per la
stessa data aveva programmalo qualcosa di speciale. Totale preti: 2, Stefano ed io. Stefano quel giorno
è rimasto a letto malato. Per fortuna è passato il
nostro superiore e ha salvato un po' la situazione,
un villaggio comunque ha aspettato invano. Sono
partito per il mio villaggio alle 2 di notte via mare, in
piroga, hai presente la piroga? Un tronco d'albero
scavato, qualche tavola aggiunta sul bordo e il famoso bilanciere che la rende inaffondabile in teoria.
Sulla piroga c'era ancora Bruno, al primo anno di
Teologia, Justine, aspirante suora che rientra al villaggio per le vacanze e i due piroghieri. Ciascuno
rannicchiato nei suoi 40 centimetri-quadrati di spazio per 10 ore di navigazione nella grande baia di
Ampasindava. Ho cambiato posizione 10 volte, all'arrivo ero anchilosato. Dapprima il freddo, poi il
sole arrabbiato. La cosa peggiore che può succedere in una piroga in mezzo al mare non è la tempesta,
tutti dicono che galleggia sempre, bensì il sopraggiungere di un bisogno fisiologico maggiore. È quello che mi stava per succedere: per fortuna la bassa
marea ci impediva di rimontare il lungo braccio di
mare che arriva al villaggio e cosi ci siamo fermati in
un 'isoletta di sogno e là ho risolto il mio drammatico
problema. Justine ha tirato fuori dal suo corbello:
pane, uova, banane, acqua filtrata ma non ho toccato niente; sarei rimasto 4 giorni senza mangiare pur
di evitare l'inconveniente di cui sopra. Ho passeggiato sugli scogli, visioni meravigliose; spero, prima
di rientrare per le vacanze di preparare un po' di
materiale fotografico. Risalendo il fiume mi avevano
promesso i caimani, ho guardato, ho guardato, all'andata, al ritorno, neanche l'ombra, solo molti graziosi martin pescatori ed altri uccelli. Neanche i grandi pipistrelloni commestibili ho visto, ma mi assicurano che ci sono e puoi trovarli al bazar per 300 fmg
l'uno.
Il villaggio. Splendido. Veramente nel più profondo della foresta, accessibile solo per mare. Cordialità, semplicità, ignoranza, superstizione, fede, povertà, tutto insieme! «Padre, ci hai portato le vitamine? Qui siamo deboli, mangiamo solo riso e frutta,
non abbiamo 'companatico', solo qualche scimmia
quando riusciamo a prenderla». «Ho portato altre
medicine, ma non le vitamine, ma davvero non avete di che mangiare?» «No!... Sì!... Veramente il companatico c'è, ma è fady (proibito)». E allora che
proteggono il riso dai cinghiali e se prendono il
cinghiale colpevole lo danno ai cani: fady - proibito
mangiarlo. Se restano delle belle anguillone nelle
reti, le gettano via, le istrici sono pure fady, molti
uccelli, fady, salvo i pipistrelli.
Il fady è un fatto familiare o addirittura individuale.
Pare che all'origine sia un'indigestione del capofamiglia che poi l'ha proibito a tutta la tribù e resta
come un'osservanza religiosa. Ma ho pure sentito
dire che qualche cornoriano senza scrupoli si informa sui cinghiali, li acquista per due soldi e va a
venderli al Grand Hotel dell'isola turistica diNosy
Be e fa affari, naturalmente. E naturalmente senza
problemi pér tre giorni ho mangiato riso a colazione,
pranzo e cena; e un giorno la sorpresa: riso e scimmia. Il povero protoparente ha subito la legge del
parente grosso che mangia il piccolo, una pietra
sulla nuca e in padella. Ti dico che era buono' il
primate, ad un certo momento ho avuto l'impressione di vedere una piccola mano dentro il piatto,... o
era un piede? Quadrumani, quadrupedi o bipedi? In
chiesa tutto normale, salvo una prodezza del catechista. Mi porta un secchio d'acqua e un piattino di
sale per i battesimi: «Benedici... » e metto un pizzico
di sale nel secchio per farlo contento, non ci sono
riuscito. Il furbo, finiti i battesimi, approfitta della
confusione per scaraventare tutto il sale nel secchio
così un'altra volta!... Ho fatto finta di niente. Se gli
piace salata! Il ritorno sembrava una favola: la marea che ritorna con noi, la sosta all'isoletta per aspettare il vento favorevole, la noce di cocco aperta
e offerta da un cornoriano uscito intero da un romanzo di Salgari, il riso insaporito dai pesciolini pescati
sul colpo e mangiati in tre nell'unico piatto, e infine il
vento. Issata la vela si volava, ma frate vento tirava
di fianco e dava un gran lavoro al timoniere. In una
di queste mano vre più violente per dirigere la piroga
abbiamo rischiato di cadere in mare. In sole tre ore
eravamo a 500 metri dall'arrivo e in pochi minuti
avremmo potuto concludere la tournée di mezz'agosto e quella della vita, nelle stesse acque dove
l'anno scorso è colata a picco una vedetta con 80
persone di cui 40 morte. Si è stroncata anche una
corda che teneva la vela, ho visto il muso della
piroga infilarsi nell 'acqua e il viso dei miei compagni
era più teso della corda. La nostra fortuna fu che il
timoniere non si è intestardito ad addrizzare la piroga e lottare contro il vento. Ha gridato: «Lasciamo
Ankifu, andiamo ad Ankatafa!» Pensava di essere lui
a decidere e invece era il vento che aveva deciso di
sbatterci ad Ankatafa in pochi minuti. Entrati in un
piccolo braccio di mare, il vento si è calmato, la
piroga era ferma, fermi i rematori in un silenzio profondo e benefico, solo il cuore batteva ancora. Fratello mare e fratello vento, brutti e cattivi questa
volta! Ad Ankifu qualcuno ci attendeva con la macchina, ad Ankatafa nessuno. Bagagli in spalla e dieci
chilometri a piedi. Stanchi ma contenti. Per questa
volta saremo ancora noi a mangiare i pesci piccoli.
Ciao,
P. MARINO
LA V O C E
p a g . 14
EVVIVA LO SPORT!!
CALCIO
IL MONTEFIASCONE
È IN ASCESA
Dopo un avvio stentato, difficile, il Montefiascone
sta riguadagnando con autorità posizioni più congeniali al suo potenziale tecnico. Per imporsi in un
campionato scorbutico com'è quello di 3a categoria, occorre lottare, correre per 90 minuti, mettendo
da parte leziosismi o tattiche inutili.
I ragazzi di Dei Svaldi hanno imparato la lezione
ed ora che le prime d^lla classe non sono ormai più
tanto lontane, il futuro appare meno grigio.
Vediamo da vicino il cammino sin qui percorso dai
biancoazzurri: la sconfitta di Canepina (1-2), arrivata ad un minuto dal termine, per uno svarione collettivo della retroguardia, dopo che un «siluro» di Manzi su calcio piazzato, aveva riportato la gara in parità, ha aperto le ostilità del campionato. Al Comunale
è poi sceso il Celleno, retrocesso dalla 2a categoria.
L'1 a 0 che ha sbloccato la partita ha visto al
proscenio l'estrema Cupelli, abile a precedere il portiere ospite. Secondo viaggio esterno e seconda
sconfitta (2-3) sull'impervio rettangolo di Graffignano, scaturita per una serie di errori difensivi che
hanno finito poi per fare il risultato. I goalsdi Cupelli
e Fornicoli sono serviti solo a fare spettacolo. Il
ritorno al Comunale è coinciso con una stentata
affermazione (1-0) sul mai domo Gallese, piegato
dalla solita «bomba» da fuori area di Manzi e dagli
incredibili interventi del portiere Scagnetti. A Vetriolo, su un terreno precario'per le sue dimensioni, la
sconfitta (0-1), giunta ad una manciata di minuti
dalla conclusione, è da addebitarsi, ancora una volta, ad un errore difensivo. Ancora una sconfitta,
questa volta gravissima perché sofferta in casa, (12) contro il generoso Vallerano, dopo aver avuto a
disposizione più di una palla-goal per chiudere la
partita. Invece a cinque minuti dalla fine, gli ospiti
sbancavano il Comunale con una bella rete, quanto
avventurosa.
Montefiascone in crisi?
Qualcuno è propenso a crederlo.
Invece favorito da due incontri non proibitivi, il
primo con il Bomarzo in trasferta ed il secondo in
casa con il Chia, mette a segno qualcosa come 12
reti (7-1 e 5-1), ritorna alla ribalta del campionato,
rosicchiando punti preziosi alle prime che, tra l'altro, dimostrano di non essere invincibili.
È ritornato il morale e la fiducia nei propri mezzi.
Adesso bisogna stare attenti a non commettere
ulteriori passi falsi, in trasferta ma soprattutto in
casa..
Dopo la insidiosa trasferta di Civitella d'Agliano, il
Montefiascone si godrà in santa pace le festività
natalizie.
Alla ripresa del campionato scenderà al Comunale il titolato Bagnoregio di mister «Schicchi», un
derby dal sapore nostalgico che per entrambe può
valere una intera stagione.
Buon Natale a tutti!
FIORE PUGLIESI
UN NUOVO NOSTRO LIBRO
Era nell'aria! Da quando il padre Tarcisio Toncini,
delicato e preciso letterato e poeta, che ha saputo in
questi anni portare in tutta Italia il nome di Montefiascone, con la sua leggenda, i suoi Santi la sua storia,
come testimoniano: «Il messaggio di Margherita» e
«Rime in Etruria» è stato nominato dal Cardinale
Giovanni Colombo Animatore dei Gruppi Decanali
della Terza Età di Milano, potevamo aspettarci questo ultimo lavoro: «Anni e pace», è un libro di poesie
dedicato agli anziani; per questo motivo i nostri
Ospiti della Casa di Riposo ex ONPI ne divengono i
primi destinatari e lo ripete il Sindaco Vincenzo Danti
nella sua prefazione. In più il volumetto è arricchito
dal dono di 5 stampe di originali ed artisticamente
valide, del pittore Antonio Mecci, che da anni frequenta la nostra città. Inoltre la raccolta presenta
alcune poesie tutte nostre sia del presente, come:
«Falisca amica» sia del passato come: «L'etrusca
mia», composizioni queste che ci onorano grandemente. Vogliamo augurarci che il nostro «Centro
Iniziative Culturali» lo faccia ben conoscere alle
scuole del Centro Italia ed ai gruppi della terza età.
La CA.RI.VIT. ne ha già prenotate 100 copie, per i
suoi dipendenti e speriamo che anche gli enti cittadini sappiano usare di questo validissimo presente
natalizio.
N.B.: il Poeta è l'autore di «Nuova Luce» (poesie),
di «Quando una spina sorrise» (dramma), di: «Rime
in Etruria» (poesie) e «Anni e Pace» (poesie) edite a
cura del Centro Iniziative Culturali, Montefiascone.
(I volumi sono reperibili presso la Tipo-Litografia
Graffietti).
BILANCIO
ETRUSCA BASEBALL
P e r i o d o di cerimonie, bilanci e programmi,
q u e s t o , per la S.S. Etrusca Baseball Montefias c o n e la quale, in attesa della ripresa dell'attività a g o n i s t i c a ad inizio primavera, celebra
q u a n t o di b u o n o e critica ciò che di cattivo c'è
stato nella scorsa stagione e getta le basi per il
p r o s s i m o f u t u r o . Così, il 30 novembre scorso,
presso il ristorante «Corrado», si è svolta l'annuale cena sociale cui sono intervenute tutte
le p e r s o n e strettamente interessate al baseball falisco (ed erano veramente tante) ed alc u n i e s p o n e n t i della Giunta del C o m u n e di
M o n t e f i a s c o n e (tra cui il S i n d a c o Danti) c o n i
q u a l i è n a t u r a l m e n t e saltato in ballo il discorso sul t a n t o sospirato (ed ancora di là da venire) c a m p o da Baseball e su dove la società
s v o l g e r à la prossima attività agonistica, visto
c h e a n c h e il C o m u n a l e è inagibile. È stata
c o m u n q u e una manifestazione lampante,
q u e s t a serata, di q u a n t o questo sport stia div e n t a n d o i m p o r t a n t e nella nostra cittadina.
Il g i o r n o successivo, d o m e n i c a 1 dicembre,
si è svolta l'assemblea societaria durante la
q u a l e è stato eletto il pacchetto di consiglieri
ed il c o n s i g l i o direttivo. Ne è scaturito il seguente schieramento:
Presidente: Roberto Francia; Vice-Presidenti: Roberto Menghini e Mario Tofanicchio; Segretario:
Giuseppe Lucattini; Aiuto-Segreteria: Sergio Di
Francesco e Giuseppe Monachello; Cassiere: Gianfranco Lanzi; Magazziniere: Cesare Rastrello; Consiglieri: Roberto Ballarono, Astorre Caporali, Guido Cadau, Carlo Carletti, Mauro Carletti, Sabatino
Cimarello, Vincenzo Dambruoso, Giancarlo De Paola, Renato Donnino, Massimo Fortunati, Giuseppe
lacoponi, Pietro lacoponi, Omero Marianello, Raffaele Mirarchi, Gianfranco Minciotti, Giuseppe Misantoni, Lodovico Mocini, Giorgio Moscetti, Antonio Negro, Clemente Piergiovanni, Giancarlo Piergiovanni, Bruno Ranaldi, Armando Stefanoni, Mauro Troccaioli, Paolo Zerbini e Mario Cosaro.
Staff-Tecnico: Roberto Ballarono, Massimo Chiovelli, Massimo Fortunati, Angelo Mancini e Celestino Paoletti.
Per q u a n t o riguarda la partecipazione ai
c a m p i o n a t i FIBS per il 1986 è già stata decisa
la p a r t e c i p a z i o n e alla serie B (che si chiamerà
da q u e s t ' a n n o CI) e al c a m p i o n a t o ragazzi,
m e n t r e è a n c o r a in ballottaggio una eventuale
iscrizione al c a m p i o n a t o Juniores.
T u t t a l'attività agonistica dell'Etrusca, per
q u e s t o 1986, è c o m u n q u e legata alla situazione c a m p i da gioco. S e m b r a in effetti alquanto
i m p r o b a b i l e che si possa avere il nuovo camp o in t e m p i brevi (anzi, se gli intoppi burocrat i c i dovessero protrarsi, <=i potrebbe andare
avanti per q u a l c h e anno) e la non c o n f o r m i t à
di quasi t u t t i i c a m p i di Montefiascone a precise n o r m e di sicurezza potrebbe provocare
a d d i r i t t u r a il b l o c c o della attività agonistica di
t u t t a la cittadina. Francia e soci sono per il
n j o m e n t o in m a n o dei politici, e t e n g o n o le
d i t a incrociate! Chissà...
È SORTO
IL CENTRO POLISPORTIVO
Libertas Montefiascone
Un gruppo di cinadini, portando avanti un
discorso di sviluppo per il nostro paese, ha
costituito un centro polisportivo, con fini di promozione sportiva e ricreativa.
Per partecipare ad una grande Associazione
Nazionale che da tanti anni opera nel senore
dello sport con notevoli successi, il centro ha
aderito alla Libertas.
Tra le prime iniziative, il Centro Polisportivo,
ha istituito un corso di danza classica e moderna, le cui lezioni inizieranno i primi giorni di
Gennaio; il corso sarà tenuto da una insegnante qualificata, presso la palestra, che gentilmente ci è stata concessa, delle Suore Benedettine; inoltre il Centro Polisportivo parteciperà con una squadra al campionato federale provinciale di pallamano.
MOCINI LODOVICO
LEGA ITALIANA PER LA
LOTTA CONTRO I TUMORI
RINNOVO
DEL COMITATO SEZIONALE
Per e f f e t t o di q u a n t o previsto dall'art. 4 dello S t a t u t o della Lega Italiana per la lotta c o n t r o i t u m o r i , allo scadere del 4. a n n o di perman e n z a in c a r i c a dei C o m p o n e n t i il Comitato
Sezionale, o c c o r r e procedere al rinnovo del
C o m i t a t o stesso.
Essendo s c a d u t o il mandato a suo t e m p o
a f f i d a t o , p r o p r i o in Montefiascone sul finire
d e l 1981, agli attuali c o m p o n e n t i il Comitato
S e z i o n a l e di Viterbo, è stato indetto, a n o r m a
d i Statuto, il r e f e r e n d u m per il rinnovo del C o mitato.
A tal fine verrà c o s t i t u i t o un seggio elettorale a n c h e nel C o m u n e di Montefiascone, apert o d a l l e o r e 9 alle o r e 13 del 26 gennaio p.v.
( d o m e n i c a ) , al fine di raccogliere la designaz i o n e per il n u o v o C o m i t a t o Sezionale, da parte d e g l i iscritti nel C o m u n e di Montefiascone
alla Sezionale Prov.le di Viterbo della Lega
Italiana per la lotta c o n t r o i t u m o r i . Si ricorda
c h e t u t t i i s o c i della Banca Cattolica di M o n t e f i a s c o n e s o n o a n c h e iscritti alla Lega Italiana
per la lotta c o n t r o I t u m o r i , motivo per c u i
a n c h ' e s s i p o s s o n o esprimere la p r o p r i a indic a z i o n e per la scelta dei nuovi c o m p o n e n t i il
C o m i t a t o Sezionale di Viterbo della Lega.
IL PRESIDENTE
(Prof. Antelio Ficari)
COMUNICATO
DELLA BANCA CATTOLICA
Si p o r t a a c o n o s c e n z a dei soci che è stata
r i n n o v a t a la l o r o iscrizione alla Lega Nazionale per la Lotta contro i Tumori.
Il C e n t r o t u m o r i si trova a Viterbo nei locali
di Villa Rosa, dove specialisti o n c o l o g i visitano G R A T U I T A M E N T E .
Per p r e n o t a r e le visite basta telefonare al n.
225225, dove, nelle ore di assenza del personale addetto, f u n z i o n a una Segreteria telefonica, alla q u a l e si deve lasciare il nome e il
numero telefonico.
A.F.
ANAGRAFE CITTADINA
NATI: Stella Radicati di Franco e Cignini Vincenza;
Chiara Paradisi di Luciano e Mancini Luigia; Mirko
Giuliani di Giuliano e Dottarelli Nadia; Alessandro
Giuliani di Nello e Pezzato Maria Beatrice; Diego
Lozzi di Tommaso e Starnini Fabiola; Emanuele
Donnino di Renato e Francini Rosella; Tiziano Giraldo di Guido e Lottanzi Carla; Luciano Quattranni
di Paolo e Abren Doriene; Alessandro Galli di Massimo e Pignataro Francesca Saveria.
MATRIMONI: Ciucci Giampiero e Tofanicchio Rossana.
MORTI: Maiucci Mario 1909; Zini Attilio 1907; Mancini Ines 1919; Menghini Rosa 1906; Panichi Francesco 1933; Tofanicchio Erminia 1912; Marianello
Eraldo 1942; Cappelloni Adelio 1908; Pagliaccia
Arduino 1899; Savelli Giovanni 1950; Viani Fidenzio
1903; Muzi Luigi 1903; Giovannelli Quirina 1893;
Biancalana Agostino 1897; Sarapa Maria 1904; Pepponi Elena 1903; Sterpini'Antonio Primo 1901; Scoponi Domenico 1895; Bacci Giulio 1913; Giuliani
Fausto 1958.
PRO VIA CRUCIS' della Cripta
Della bellissima VIA CRUCIS che si sta erigendo
nella Cripta della Cattedrale finora sono state poste a destinazione 6 stazioni. Il costo di ognuna è di
£. 5.000.000. Ebbene finora hanno offerto: il compianto Vincenzo Carelli £. 30.000.000, Maestre Pie
di Roma £. 5.000.000, N.N. C 5.000.000, N.N. £. 5.000.000,
Trapè Elisabetta in suffragio di Marcucci Leone £.
300.000, Mezzetti Leone £. 10.000, Pronti Di Giammarco Irene £. 20.000, Mezi Marcella £. 15.000, Ing.
Enrico Mezzetti £. 500.000, Monanni Luigi £. 20.000.
Maestre Pie di Montefiascone £. 3.000.000.1 parenti in suffragio di Trap* Caterina £. 1.000.000.
Trapè Caterina ha voluto pensare nelle sue volontà testamentarie, anche al nostro Seminario di
Montefiascone ed ai nostri missionari.
Chi volesse partecipare alla iniziativa, soprattutto in suffragio dei propri defunti, può rivolgersi
direttamente al Vescovo o al Decano della Cattedrale.
LA VOCE
pag. 15
MESSAGGIO Al CRISTIANI
(dalla prima pagina)
Si tratta di una realtà di cui dobbiamo essere sempre più certi.
Noi siamo consapevoli che la
Chiesa non può rinnovarsi senza
che venga radicata più profondamente nell'animo dei cristiani questa nota spirituale di Mistero. Questa nota ha come primo elemento
caratteristico la chiamata universale alla santità, rivolta a tutti i
fedeli come a coloro che, per le
loro condizioni di vita, seguono i
consigli evangelici. È necessario
quindi comprendere la realtà profonda della Chiesa e di conseguenza evitare le cattive interpretazioni sociologiche o politiche sulla
natura della Chiesa.
In questo modo proseguiremo,
senza soste, il nostro lavoro, nella
fede e nelle speranza, per l'unità
dei cristiani. Il Signore Gesù Cristo, che è il medesimo, ieri, oggi e
domani, assicura la vita e l'unità
della Chiesa in tutti i secoli. Attraverso questa Chiesa, Dio offre una anticipazione e una promessa
della comunione a cui chiama tutta l'umanità.
Animati da questa gioiosa speranza per la Chiesa e per il mondo,
noi vi invitiamo a conoscere meglio e completamente il Concilio
Vaticano II, ad intensificarne lo
studio e l'approfondimento, a
meglio comprendere l'unità e la
ricchezza di tutte le costituzioni,
decreti e dichiarazioni. Si tratta
anche di metterli più profondamente in atto: nella comunione
con Cristo presente nella Chiesa
( Lumen Gentium ), nell'ascolto
della Parola di Dio ('Dei Verbum'),
nella liturgia sacra ('Sacrosantum Concilium ), a servizio degli
uomini e soprattutto dei poveri
( Gaudium et spes).
Il messaggio del Vaticano II, come quello dei Concilii che hanno
segnato la storia della Chiesa,
non potrà portare i suoi frutti che
attraverso un impegno perseve-
tingere dal Concilio Vaticano II la
loro luce e il loro dinamismo.
Oggi più che mai il Vangelo illumina il futuro e il senso di ogni
esistenza umana. In questo tempo in cui, soprattutto tra i giovani, si manifesta un'ardente desiderio e sete di Dio, un'accettazione rinnovata del Concilio può
ancora più profondamente raccogliere la Chiesa nella sua missione di annunciare al mondo la
Buona Novella di salvezza.
Fratelli e sorelle, nella Chiesa
noi sperimentiamo in modo intenso e vitale con voi l'attuale crisi
dell'umanità e i suoi drammi sui
quali si è lungamente fermata la
nostra riflessione. Perché? In primo luogo, perché il Concilio Vaticano Il aveva già fatto cosi. Il Concilio in effetti era stato convocato per favorire il rinnovamento
delia Chiesa in vista dell'evangelizzazione del mondo che era
molto cambiato. Oggi ci sentiamo spinti all'approfondimento ulteriore del vero significato del
Vaticano II per rispondere alle
nuove sfide del mondo e alle sfide che Cristo sempre rivolge al
mondo. Sia che si tratti di sfide di
ordine sociale, economico o politico, come anche della mancanza di rispetto per la vita umana,
della soppressione delle libertà
civili e religiose, del disprezzo
dei diritti della famiglia, della discriminazione razziale, dello
squilibrio economico, dell'indebitamento insuperabile e dei problemi della sicurezza internazionale e della corsa agli armamenti più potenti e terribili. I mali del
mondo vengono anche da una
impotenza dell'uomo a dominare le sue conquiste, quando l'uomo si chiude in se stesso.
Dal Concilio Vaticano II la Chiesa ha ricevuto con certezza una
nuova luce: la gioia e la speranza, che vengono da Dio, possono
aiutare gli uomini a superare ogni tristezza ed ogni angoscia
già qui su questa terra se essi
levano gli occhi alla città celeste.
Da questo Sinodo noi speriamo
che vengono da Dio, possono aiutare gli uomini a superare ogni tristezza ed ogni angoscia già qui
su questa terra se essi levano gli
occhi alla città celeste. Da questo
Sinodo noi speriamo di potervi comunicare quello che noi stessi abbiamo ricevuto.
In questi giorni di riunioni e di
dialogo, noi condividiamo ancora
più intensamente il peso dei dolori degli uomini.
Attraverso ognuno dei vescovi
noi siamo direttamente solidali
con ogni nazione e quindi con ognuno di voi. Tuttavia poiché porta nel cuore l'amore di Cristo morto e risuscitato, il messaggio del
Vaticano II, presenta per questo
tempo, con nuovo vigore, la speranza del Vangelo. Ve lo ripetiamo nuovamente. E attraverso voi,
noi, con umiltà ma con certezza,
lo diciamo a tutti gli uomini e a
tutte le donne di questo tempo:
«noi non siamo fatti per la morte
ma per la vita. Noi non siamo condannati alle divisioni ed alle guerre, ma chiamati alla fraternità e
alla pace. L'uomo non è creato da
Dio per l'odio e la diffidenza, ma è
fatto per l'amore di Dio. È fatto
per Dio. L'uomo risponde a questa vocazione mediante il rinnovamento del cuore. Per l'umanità
c'è una via - e ne vediamo già i
segni - che conduce ad una civiltà
della condivisione, della solidarietà e dell'amore; ad una civiltà che
è la sola degna dell'uomo. Ci proponiamo di lavorare con voi tutti
all'attuazione di questa civiltà dell'amore, che è il disegno di Dio
per l'umanità, in attesa della venuta del Signore.»
Mentre vi incoraggiamo fraternamente a percorrere questo
cammino, volgiamo già il nostro
sguardo al Sinodo del 1987 sulla
«Vocazione e missione dei laici
nella Chiesa e nel mondo, venti
anni dopo il Vaticano II». Questo
Sinodo riguarda tutta la Chiesa:
vescovi, sacerdoti, diaconi, religiosi, religiose, laici. Deve segnare anche una tappa decisiva
perché tutti i cattolici accolgano
la grazia del Vaticano II.
rante e costante nel tempo. Questo messaggio deve essere ulteriormente ascoltato con cuore aperto e disponibile. Vi chiamiafno
ad un unirvi al nostro sforzo.
Anche noi ci siamo impegnati
ad usare tutti i mezzi che sono a
Dal Concilio Vaticano II laChienostra disposizione, per aiutarvi a
sa
ha ricevuto con certezza una
rispondere a tutti gli appelli che il
Concilio indirizza alla Chiesa. È nuova luce: la gioia e la speranza,
con un affetto particolare che
chiediamo ai sacerdoti di impegnarsi con noi, perché il Signore
li ha chiamati a servire con noi il
S. Maria del Giglio
popolo di Dio.
Corpus Domini
Divino Amore
Ognuno ed ognuna di noi battezzati, secondo il proprio stato
nel mondò e nella chiesa, riceve
7 0 f | C a t t e d r a l e S - Margherita
la missione di proclamare la buoImfDKJS. Giuseppe
na novella della salvezza per l'uoS. Maria delle Grazie
mo in Gesù Cristo. Ognuno ed oVilla S Margherita
gnuna è dunque chiamato ad esercitare la propria responsabilità.
S. Pietro (Benedettine)
Ugualmente, ogni comunità è
Convento Padri Cappuccini
chiamata ad approfondire le esigenze concrete del mistero della
Chiesa e della sua comunione.
S. Francesco
Ciò è talmente vero che la Chiesa
Villa S. Margherita
riceve innanzitutto per se stessa
l'amore e la comunione che essa
Q Q O S Flaviano
ha la missione di annunciare al
I ? " O U C o r p u s Domini
mondo. Il coraggio ed il discerniS. Maria del Giglio
mento, che oggi esige l'evangelizzazione del mondo, possono at-
7
8
9
10
ORARIO
SANTE
FESTIVO
MESSE
INVERNALE
S. Messa Vespertina
valevole
per il precetto festivo
SABATO
Cattedrale S. Margherita
ore
17
CALENDARIO
PARROCCHIALE
12 gennaio:
Battesimo del Signore. Presentazione alla Comunità di S. Margherita dei ragazzi che dovranno
ricevere la I. Comunione il 4 maggio p.v. e la S. Cresima il 18 maggio p.v..
17 gennaio:
S. Antonio. Sante Messe nella chiesa di S. Andrea alle ore 7.30, 8, 9,
10, 1 1 .
18 - 25 gennaio:
Settimana di preghiere per l'unità dei cristiani.
20 gennaio:
S. Sebastiano, patrono delia gioventù maschile.
21 gennaio:
S. Agnese, patrona della gioventù femminile.
25 gennaio:
Conversione di S. Paolo.
26 gennaio:
domenica, 33ma giornata dei Lebbrosi.
28 gennaio:
S. Tommaso D'Aquino, patrono
dei Laureati.
31 gennaio:
venerdì - ore 20.30 - Riunione degli uomini.
2 febbraio:
I. Domenica del mese, Lega di
Perseveranza Uomini ore 10.00 Ore 11: Benedizione delle candele e Processione.
PRO DEFUNCTIS
31 gennaio:
7 febbraio:
8 febbraio:
14 febbraio:
15 febbraio:
21 febbraio:
Oliva Bracoloni;
Francesco Panichi;
Attilio Zini;
Giulio Bacci;
Donato Francia;
Rosa Menghini.
Cattedrale S. Margherita
S. Giuseppe
Villa S. Margherita
10.30 onvento Padri Cappuccini
11 Cattedrale S. Margherita
I I Q ñ S Flaviano
» W V / S Maria del Giglio
Corpus Domini
12
17
18
Cattedrale S. Margherita
S. Flaviano
S. Andrea
LA VOCE
pag. 16
Fiocchetti azzurri e rosa
Uno è arrivato in casa del sig.
Enrico Ricci, vice comandante della Squadra Mobile della Questura
di Perugia. Quando ormai non ci
speravano più - da 9 anni sono
sposati - Francesco ha voluto portare immensa gioia a mamma Vanda Manzi e a papà Enrico, che s'è
messo sull'attenti di fronte al figlio versando lacrime di gioia, alla quale giustamente hanno partecipato le nonne e i vari parenti.
Il piccolo Lorenzo Bartàlucci, figlio di Massimo e di Maria Grazia
Della Casa, ha la gioia di annunciare la nascita del fratellino Jacopo. A Lorenzo, ai genitori, alla
nonna e ai parenti tutti vivissimi
rallegramenti.
Stella è la graziosa bambina di
Franco Radicati e Vincenza Cignini, rinata alla vita della grazia il
giorno di Natale, circondata dall'affetto del fratellino Roberto, dei
nonni e degli zii.
Gionatan è il primogenito di Vello Maggi e Adriana Pecoroni,
spuntato alla luce di questo mondo la vigilia dell'Immacolata e deciso a rinascere al più presto alla
vita cristiana.
Nuovo Direttore della
Cassa di Risparmio
Mentre vogliamo ringraziare l'ex
Direttore ritornato - come era sua
aspirazione - nella cittadina di Canino dove risiede Gon la famiglia,
porgiamo il benvenuto al nuovo
Direttore Giuseppe Filesi, nativo
di Oriolo Romano, residente a Viterbo, dipendente da 18 anni dalla Cassa di Risparmio. Funzionario, ha ricoperto incarichi in filiali
e in diversi uffici della Sede Centrale. Prima d'essere trasferito a
Montefiascone era Direttore della
filiale di Bagnoregio. L'augurio
che facciamo al nuovo Direttore è
che la Cassa di Risparmio sia sempre attiva e degna della prestigiosa sede che attualmente occupa.
Interprete parlamentare
L'11 novembre 1985 presso la
«Scuola Superiore interpreti e traduttori» sede di Roma, la sig.na
Alessandra Mocini conseguiva il
titolo di interprete parlamentare
di Francese e interprete e traduttore di Francese, Inglese e Russo
con il massimo della votazione.
Tre sono state le tesi: di Russo: «I
meccanismi della guarigione» relatore la prof.ssa Eleonora Tesieh
- di Francese: «Il lavoro nero in
Francia» relatore il prof. René Malharhé - di Inglese: «Conoscere i
geni e i cromosomi» relatore la
prof.ssa Angela Zampini.
Alla neo - interprete i nostri migliori rallegramenti con l'augurio
di poter al più presto esercitare la
sua professione.
£
0
n a c p >
F(=Ì
L / 3
Nella luce di Dio
Il 25 novembre, dopo una lunga
e dolorosa malattia, accettata con
vero spirito cristiano, tanto da
x
scherzarci quasi sopra, rendeva
la sua anima a Dio Attilio Zini. Aveva ricevuto per tempo l'unzione
Presepio vivente
degli infermi e periodicamente faLa notte di Natale è la festa di Gesù Bambino e di tutti i bambini e, attraverso
ceva la S. Comunione, desideranloro, la gioia invade il cuore dei grandi. Questo è il vero significato della «Notte
do ormai di unirsi al Creatore. Ladi Natale» così come è celebrata nella chiesa di S. Margherita. I veri protagonisti
scia ai suoi cari l'esempio d'una
sono i bambini che prima recitano i sermoni, poi circondano Gesù Bambino
vita laboriosa, d'una coscienza retcome angioletti e si presentano a Lui come pastorelli portanti doni.
ta fino allo scrupolo, della sereniUn'intera famiglia, quest'anno, è stata protagonista della sacra rappresentg?^tà con cui ha affrontato il suo dozione: il piccolo Riccardo Buroni nelle vesti di Gesù Bambino, la madre Chiara
loroso calvario, perché certo delimpersonante Maria, e il padre Mario nelle vesti di Giuseppe, la sorella Silvia
la luce della resurrezione.
come Angelo di Dio, la sorella Claudia come pastorella. A questa rievocazione
storica della nascita di Gesù, è seguita la rievocazione misterica: celebrazione
Il 28 novembre ad Orbetello dodella S. Messa. Al termine della Messa lo scambio degli auguri con la candelina
ve risiedeva all'età di 74 anni, saaccesa. È suggestivo vedere centinaia (quest'anno migliaia) di candeline acceliva al cielo Raffaele (Lello) Marse illuminanti la chiesa, mentre un faro illumina Gesù Bambino al centro dell'alconi. Ormai da anni era in pensiotare! È la luce che proviene da Gesù, e che dève illuminare la vita nelle tenebre di
ne, mentre era stato maresciallo
questo mondo.
in areonautica. Ci piace ricordarlo anche perché era affezionato al
nostro giornale cittadino. Alla
1986 - Anno della Pace
sposa Alda, ai figli Giulio e Sergio
vadano le nostre più vive condoFELICE ANNO NUOVO! Il mio modesto ma sentito augurio sostanziato di
glianze.
pace, di serenità e di ogni bene a tutti i concittadini: al nostro giornale «La
Il 16 dicembre, quasi improvviVoce» che inizia felicemente il suo diciannovesimo anno di vita; alla Giunta
Comunale di intenso e buon lavoro per risolvere i più impellenti problemi
samente, varcava la soglia dell'enecessari allo sviluppo turistico e sociale della nostra Montefiascone; a tutte le
ternità Francesco Panichi. Ci ha
Associazioni, Circoli e Clubs che, con identità di vedute, collaborino per lo
colpito soprattutto il coraggio con
sviluppo sociale, culturale e sportivo e per dare vita a tutte quelle iniziative che
cui la famiglia, specie la sposa, ha
crederanno più opportune, specialmente nel periodo dell'estate falisca, non a
saputo affrontare la situazione.
scopo di esoso lucro ma per il buon nome della nostra città; alla Banda MusicaChe il Signore dia pace e gioia a
le Falisca perché possa raggiungere l'efficienza al più presto onde portare gioia
Francesco e continui a dare conei cuori ed allegria alle prossime feste e manifestazioni primaverili ed estive;
infine a tutte quelle persone che si prodigano e prestano con spìrito di sacrifiraggio alla sua famiglia.
cio ed abnegazione la loro opera sociale e cristiana per alleviare le sofferenDiverse sono state le persone
ze degli ammalati e degli anziani e per il bene della comunità. Con la speranza
giovani salite al Creatore. Ricorche questo 1986 sia foriero di quella pace che tutto il mondo ardentemente
diamo quasi a simbolo degli altri
desidera per vivere serenamente in concordia e per cantare uniti la gioia,
Giovanni Savelli, troncato nel fiol'amore, la fede, la fratellanza fra i popoli e di volerci tutti più bene!
re degli anni, quando più gli arriA. GADDI
deva la vita, lasciando nel dolore
la" sposa, il figlioletto, i genitori.
Non abbiamo parole di consolaMissionaria in Cameroun
zione. Solo preghiamo il Signore
perché dia pace sia a chi è salito a
Lui sia a chi è rimasto.
È Sr. Irene Socciarelli nativa di Grotte di Castro e attualmente con la famiglia
'
r
a S. Quirico. È missionaria nel Cameroun. In questi giorni è dovuta rientrare in
Italia perché il padre è stato diversi giorni in agonia; ora sembra che stia un
pochino meglio.
Ditta A.L.O.
Non possiamo fare a meno di complimentarci con la ditta A.L.O. per la pro :
prietà, la gentilezza usata nel suo delicato compito. Delicato perché i parenti del defunto in quei momenti sono
disposti a tutto ma sensibilissimi ad
ogni gesto e parola... A ciò che la ditta
A.L.O. cerca di comprendere ed attuare. La gestione sembra passata ai giovani, sono 4 che si presentano in divisa, ma soprattutto con estrema educazione e rispetto. Bravi!
Chi avesse...
... bisogno di un dattilografo o d'un
insegnante di Ragioneria, di Lingue
per ripetizioni ecc. può rivolgersi al
Tel. 84.252.
... perduto un orecchino, può rivolgersi alla signora Nellina presso la Farmacia, dove è stato perduto circa un mese fa.
Deposito di vernici
all'ingrosso e al minuto
Finalmente una legatoria
del libro
Claudia è la simpatica e dinamica direttrice del nuovissimo laboratorio di legatoria del libro aperto di recente a Montefiascone, in
Via O. Golfarelli, per iniziativa del
tipografo Vittorio Graffietti che
ne è anche il proprietario e gestore. Detto laboratorio, dotato di so
fisticate attrezzature automatiche,
è in grado di eseguire legature e
rilegature di libri, enciclopedie, fascicoli, tesi di laurea, ecc., e di
costruire eleganti copertine con
stampa a rilievo, a colori o impres:
sioni in oro. Claudia ha inoltre frequentato un corso di specializzazione per il restauro di libri antichi ed in questo artistico lavoro è
diventata proprio una «ricamatrice» eccellente. Auguri!
E Pasqua.'La gente è vestita a festa ed in mezzo a loro c'è Suor Irene che
abbraccia due bambini, uno dei quali piange disperatamente, mentre l'altro, a
pancetta in fuori, se ne sta tranquillo e beato. Il compito della suora missionaria
è veramente importante. Non ci sarebbe qualche ragazza di Montefiascone
pronta a seguirne l'esempio?
Russia - Mosca!
È la meta della gita di quest'anno, che come al solito, si svolgerà alla fine di
agosto Non sappiamo dare notizie precise perché ancora in fase di progettazione. A presto!
Al numero civico 18-A di ViaTagliamento, è stato inaugurato il «Centro
del Colore s.p.a.» che oltre a tutte le
varietà di vernici per i più svariati usi
domestici ed industriali, dispone anche di una ricca gamma di carte da
parati, cornici, pennelli, pennellesse,
pennellini per macro e micro pitture. È
la prima volta che a Montefiascone viene aperto un magazzino - deposito al•l'ingrosso ed, insieme, al minuto di tal
genere di prodotti con un crollo dei
prezzi sotto il livello del mare. Gestore
è il popolare Gianfranco Bellini, presidente dei cacciatori. In bocca al lupo!
Scarica

MESSAGGIO Al CRISTIANI