Letteratura
Contemporanea
STESSO
DELLO
di
Profili
Donne
Giacinta
Milano,
—
Un
Il
bacio
ed
Teatro
lano,
Un
1880.
Poesie
in
e
Il
La
Un
volume.
—
critici
—
Pedone
Palermo,
Prima
un
Siciliano,
dialetto
fac-simile
Milano,
—
Serie
—
Mi—
con
una
Brigola
PROSSIMA
e
C,
1881
Edizione
2.*
PUBBLICAZIONE:
riveduta
e
—
Marchese
Reginotta
Verdina
Donna
Fiaba.
—
corretta,
Romanzo.
—
con
di
prefazione
volume.
DI
Giacinta
1881
Ottino,
Contemporanea
Brigola,
Capuana
volume.
—
volume.
—
L.
edizione.
—
Letteratura
P.
Maura
Terza
—
Un
1879
Saggi
—
Un
1878
Milano,
—
Contemporaneo
sulla
C,
e
racconti
1873
Brigola,
Brigola
altri
Lauriel,
Studi
Milano,
—
AUTORE
prefazione.
—
CAPUANA
LUIGI
U
STUDII
SULLA
LETTERATURA
CONTEMPORANEA
SERIE
SECONDA
J
•*
-
J
*
CATANIA
NICCOLÒ
LIBRAJO-EDITORE
GIANNOTTA,
Via
Lincoln,
N.
1882.
255-257.
?j
r
«
•
•
*
PROPRIETÀ
•
LETTERARIA
*
•
-*
—
—
_
.
—
.
_
_
b
•
,t
é
•
•
•
•
f.
•
•
•
•
*
*
*
•
•i
»
•
:
•«•••'••
.'.?•-
•
•
•
*••••?••
••*??*?««
•»••?•
•?
•"
CATANIA
Tip.
—
di
L.
Rizzo,
Piazza
Spirito
Santo.
m"
fii'fii
7 63
Prefazione.
vi
di
e
in
giorno
i
lettori
tutti
dei
modi
i
la
calde
conciliazione
tentare
del
stuzzica
le
e
gusti
notiziette
non
assurdo
s
rare
speabbia
a
inclinazioni
le
contro
nisti.
cro-
opposti
letteratura,
sforzo
bandite
im-
dei
così
sarà
e
in
sembra
sollecitudine
della
piccolo
un
che
dalla
amore
si
curiosità,
possibile;
per
che
altro
intendimenti
Fra
che,
da
malsana
gustar
calde
v% è
loro
scientifica,
strettamente
giornali,
sappiano
non
più
giorno
pubblico.
Quando
la
critica
del
divorzio
il
letteraria
presente
-
È
rebti
il pretesto
essere
acquisteranno,
ancora
che
la
-
li
me
mia
segni
di
grande
non
fa
politico
giornale
se
ni
non
del
tempo.
raccogliere;
scusa.
Luigi
e
scritti
gli
completo,
sarà
volume
il valore
il
tra
Capuana.
e
vor-
ludo,
il-
Éippftlfl
r
ifìfei'ì'-s^
anni
"ft^»^£ÌfcÌ£iÌ3^Ìà"^
^?fl^^^^g^^^ìsSÈCIl'inc
di
^^jt"^^ìC^^^^^iio
o
n-
Contemporanea.
Letteratura
lane
che
stonavano
coir
e
un
signoriledi
aria
al braccio
Appoggiato
vecchio
meno
lui
di
d'
andava
po'
affondate
servitore
un
con
Era
destava
un
faceva
volgare.
uomo
Gino
Per
che
priva
la
Guerrazzi
Infatti
caldo
usciva
le
volte
mi
mio
dedicato
lettera
sul
il Guerrazzi
Nozze
e
e
Giusti
la
che
alla
X Isabella
dei
appreso
accorgersi
il
figura
Morti.
amare
ture
scrit-
Leopardi gli
Foscolo
una
Commedia,
Divina
Orsini
ad
sua
brevi
tre
o
dagli epistolariidel
avevo
che,
cappello,quantunque
palinodia,il
Commento
Terra
va
ave-
giovanili.Allora
due
sapevo
La
Giusti,
ricordo
rispetto. La
emozioni
lui; però
del
dalla
Capponi
potesse
non
di
letto
avesse
al
mano
lui
che
tante
appena
di
la
segno
ridestava
avevo
il marchese.
era
lo incontrassi, portavo
caso
per
sapessi
quel
del
vista
prima
involontariamente
di
come
caldo
dell' apparizione* Io
qualcosa
tutte
denti.
Capponi.
gióvaftè ohe
un
un
impressione
KstiraA vSél'-Foscolo, del Leopardi,
del
di
curiosità;si capiva facilmente
fosse
non
la bocca
personaggio
un
quanto
al-
passo
alta, le labbra
testa
dentro
gnitoso
di-
la persona.
tutta
,
affrettato, la
e
coli' aspetto
poco
e
Da
il Giusti
le
queste
diche
de-
Foscolo
e
a
e
venerare
del
Capponi.
Gino
mescolato
secolo;
la
e
occhi
miei
lotte
di
da
gloria letteraria
uno
la
scroccata
le
sono
tana
lon-
così
tarsela.
rammen-
per
dispetto
in
il mio
e
sore
ros-
conversazione,
una
circonda
e
cui
inteso
aver
un
nell* occasione
Il mio
del
amico
belle
senza
doveva
di via
la
se
prendeva
fatte
ritenersi
un
d'
una
era,
co
ami-
gioia
di
*
del
Capponi
della
Crusca
il cattivo
contro
accettare
Capponi
mito,
Sebastiano
mio
certe
putazion
ri-
i titoli
domandarne
senza
Il
mia
che
dantesco.
Centenario
discuterle.
San
la
discorso
degl'italiani
vezzo
quel
dell' Accademia
tornata
una
domandava
breve
lui per
di
quest* aureola
manifestato
avevo
Capponi. Quali
resterà
avvenire
?
del
Che
opere?
sue
lo
a
e
sforzo
reputazione
giustificare nell'
in
pavo
preoccu-
fare
che
di
me
giovane fiorentino, intesi qualificareco-
un
ora
mi
(non
dover
il mio
i
sotto
entusiasmi,
oggi apparisce
giorno
un
rivivere
che
anche
grande
di questo
altro)
Ricordo
pre
sem-
di
e
di
e
trovavo
metà
di
un* epoca
tutta
di
e
prima
faceva
vista
sua
quale
di nobile
quanto
a
fatto in Italia nella
s' era
da
del
rispetto,il nome
tanto
tali amicizie
di
riputato degno
uomo
un
secondo
lui
,
,
leggenda. Quello
senza
dubbio,
un
Contemporanea.
Letteratura
"• •*•?*
••••
••
•••
gentiluomo, un
tanti;
si
Io
cosa
e
dose:
di
un' epoca
con
tre
era
Non
qualche
rincarò
la
si andava
mio!
fatti fucilare
eran
torto
dalla
mortificato
e,
a
grandissima
risposta
di
quel
di
mente;
Due
anni
di
carica
?
Un
lo
non
curiosità.
ma
amico
i
Papa,
senatore.
fètiche
il
un
primo
Volevo
che
!
—
po'
Storia
sua
alle
vittoriosa
al
celo,
leggerne
mio
prima
il matrimonio
pubblicata la
venne
cominciai
uscite
ta?
saperla schiet-
capello
Capponi
un
dimostrazione
contro
un
sciare
sgu-
torto
aver
codino!
un
Gino
Quando
Y Italia,lo
volevo
lettera
una
:
osservazioni
erano
s'
tanti
Insomma,
dimesso
una
dissi
piuttosto una
si sarebbe
con
giornali!
senza
si fosse
Firenze
bole.
un'iper-
parlare degli scritti. Dove
rivoluzioni
civile. Se
di
o
particolareper
quegli
per
era
scritto
scosso.
Allora
torturare
Capponi
rimasi
gli pareva
di
gli
grandezza
una
poco
di
*e
contrario?
Io
che
,
capello,non
conchiuse
vano
conosce-
ne
se
sfuriata,pure
dove
imprigionare
E
come
questi. Il patriottismo?Dio
In
aveva
ben
Articoli
astra
Il
•«••**••?"
carattere
voleva
Non
•?*•«
•«•••••••
calore.
con
fra
?••
indicare
tale
a
ad
del
•
per
sapevo
?
erano
••
infine,quel venerando
ma,
o
rispondere
•?
patriota
appiccicava
d'ingegno
•«
a ••«•••«••••»•
lume
vo-
varvi
tro-
scettiche
non
mi
primi capitolimi
Capponi.
Gino
disillusero
peggio,
e
l'artista, lo storico
di
scorgerviun
intendimenti
d'
e
Per
uso.
con
stentato,
mezzi
invecchiati
in
forse
delle
mie
anch'
mancava
Da
tanto
avevo
ripetevo
ci
io
torto
Gino
:
si
questo
impazienza
libro
che
ai
suoi
amici.
Lo
che
il Tabarrini
dell' illustre
l'amicizia
un
nel
abbia
suoi
io
f ètiche!
tempi,
ai
in
stato
era
e
fatto
avesse
studi
Capponi
che
avevo
fu
memorabile
rettitudine
era,
di
e
per
animo
noi
ed
lo
mi
tempi
le
conoscemmo
tinte
nale
dell'originé
;
le
me
pri-
rassicurarono.
nostri
altezza
opere
che
paura
presentava
ai
ai
Sapevo
esagerare
prefazione
ed
degli intimi
uno
la fisonomia
pochino
della
dedicato
ha
suoi
il
mano
diffidenza.
con
che
con
preso
Tabarrini
apersi
ritratto
parole
4uale
che
non
se
? Un
comprendere
può
fiorentino
gli
adulare
Gino
lo
per
già
e
;
,
«
nere,
ge-
capire
Capponi
il senatore
Capponi
e
quel
poco.
avida
al
fecero
mi
stampa
competen
in-
impressioni. I
'
non
mia
dubbio
,
giudiziidella
di
con
fuori
e
,
sincerità
reva
pa-
fatto
della
conscio
mettere
potevo
la
meno
lavoro
cavo
cer-
mi
e
giudicare un'opera
a
non
moderno,
fossi
quanto
oltre. Vi
andai
non
ramente
ve-
uomo
d'
ingegno
virtuose;
per
e
,
tale
lunga
Contemporanea.
Letteratura
consuetudine,
i
:
che
vorremmo
anche
-quali quancT
pietosi alla presente
se
che
educarono
si
fuori
di
uso
le
norme
ripudiate
del
la
Però
subito
la
legar
a
la
finata
scon-
»
da
vero
tiluomo,
gen-
,
Tabarrini
cominciò
attenzione
mia
diffidenza.
mia
del
sero
tras-
oggi
alla
incomode
elegante
discorso
messe
dottrine
da
pensiero.
maniera
del
elette
inservibili,
e
vivere
pastoie
come
,
dubbio
è
,
discipline ora
strumenti
del
essere
per
esistenze
certe
con
come
libertà
siano
generazione
intendere
sapranno
ai posteri
passasse
Ogni pagina
vincere
a
e
era
scorsa
una
nuova
attrattiva, ogni capitolo una
vittoria. La
figura
del
si
si
Capponi
s' animava
nèttamente,
ammirabile,
di
sobrietà
venir
fuori
nelle
nobile
dubitiamo
possa
quando
che
d'
via
per
la faceva
del
luce;
la scuola
nostro
a
soddisfatto.
Avevo
e
tuttavia
parole
quando,
«
noi
ci
perchè
difficilmente
moderna
belle
come
tratteggiare
tempo,
produrre somigliantineir
lessi queste
grado
a
tela
libro, lessi:
compiacenza
figura del
sapiente
una
della
di
turalezza
na-
con
grado
oscuro
invasione
con
coloriva,
potentemente,
fondo
pagine
fermati
questa
ne
dal
ultime
siamo
che
tocco
lenta
una
per
disegnava,
avvenire...»
alzai la fronte
dinanzi
eh occhi
lo
Capponi,
Gino
di
aspetto
queir iroso giovane fiorentino, e
di
pareva
è
non
rispondergli:ecco,
Il libro
fatto
è
questa
a
dalle
perduto
fretta
smaniosa
d'
severa,
deale
circostanze
animosità,
quella
che
opere
che
delle
arti
F
queste
ed
che
del
agli uomini
patria; e
che
dei
la
,
il dover
ingegno,
hanno
siano
civiltà cosi
Però
sun'
nes-
Alle
porte
col
pregia
delle
gno
pu-
lettere,
qui
cospetto
di
disputa
rendendo
altre
fin
fatto
nostro
umilia
esaltando
omaggio
degnamente
onorato
dell'
per
quali
altra forza
civile. Al
paradossi
qualunque
questa
air i-
carattere
batte
ha
assurdità
dell'
divina
«
si ride
e
mondo
irrita. Facciamo
la luce
tempi
le
non
quant' altro
selvagge
al
riconosce
non
manuali,
di
e
vita
un* intonazion
visto
mezzo
nostra,
muscoli, che
dei
le
orgoglio
ha
degli anni.
civiltà
gente
una
là
e
sconforto.
nessun
antica
questa
della
e
in
il primo fiore
passato
di
che
vita, ai sentimenti
creatiglidalle
ha
di comporre
qua
uomo
in
stampo
meglio corrispondevano
che
della
lo
circostanze
si sente
Vi
la
squisitadel-
arte
si sia
febbrili
contemporanea.
migliorio
queir
con
sembra
quale
imposta
Capponi
mito!
un
mezzo
Gino
mi
ignoranza
essere
la
trice,
livella-
i destini
perfidamente schernita,
di
ap-
8
Contemporanea.
Letteratura
alla coscienza
pelliamociconfidenti
umano.
di
di
Gino
quasi
e
lo
Eppure
visitata
dei
s'
copia
tutti
da
di studii
notava
della
cuor
buono,
di
imaginazione
del
1806
di
sua
lottare
sua
tradizioni
forte
Appunti
«
A
2 2
di
sensi
cupo...
carattere,
continuate
pazioni
occu-
sogni
bilmente
sensi-
,
air
poteva
e
:
e
facoltà
sua
fanciullezza
malinconie
tria.
pa-
cogli esempi
colle
di
di
dopo
la
La
famiglia.
violenze
in
,
all' altro
carattere
mente,
fino
Francia
in
Germania,
e
altri.
air azione
sviluppata precocemente.
anni
d'
in
capo
della
s' era
di
del
di osservazioni
e
quei viaggi
contemporanei
esame
quella
degli
preparato
dovuto
coir educazione
d'
tiche
poli-
prima
soccorso
era
un
aveva
suoi
circostanze
tempi: poi, da
il
in Olanda,
Inghilterra,
E
giovine, gli
glisopravvenne
senza
nessuno
personali in
aver
da
mente
pura-
dimezzò,. impedendogli di studiare
maggior
con
dalle
suoi
che
cecità
muoversi
di
e
e
dei
dirsi
può
L' azione,
interdetta
sociali
completa
1848
fiera dignità
più
con
Capponi
intellettuale.
venne
volume
così.
vita
La
del
parole
il chiuderlo
facile
era
non
e
ultime
le
Sono
»
del genere
anno
quattordicesimo
scrivere
sulla
in
quel
vita morale
:
«
suo
:
»
e
colo
fasci-
Cognizi""
Capponi.
Gino
della
ne
mia
inveterati.
Modi
di
vivere
diversi
perciò
abitudine
la
Ma
le
Un
in
d'una
di
visita
scale
le
sarà
Gino
o
lo
di
tua
animo
delle
il
colla
sua
di
comincia
ad
la vita, colle
mondo
fatte
da
lento.
e
me
fina
interiore, coi
colla
dal
i puntini
nella lotta
dovette
già
carattere
sua
si
quale
lora
algna,
dise-
fu
poi
sdegnose alterezze,
penetrazione, colla
suoi
dute
cre-
Tabarrini
di serio
affermarsi
sue
quello
giacché
;
nel
giovane Capponi
il
E
padre.
Sollevamenti
«
messi
qualcosa
Però
sostenere.
tutta
il
dice
bene,
»
che
già
Sta
praticabiliin principio... e
intravedere
interiore
per
massime
discretamente
così
glipiacesse
resistere
Ingresso
duce
con-
trattasse
la volontà
osa
lo
via, nello
se
gli
,
»
pleta.
com-
si
Andando
quegli Appunti:
brevi....
tutte
fanno
non
mie.
ancora
se
glidomanda
moglie
meno
Esecuzione
come
sottomesso,
in
troviamo
è
non
Sì, risponde Gino.
accetta,
per
ormai
anni, il padre
cerimonia.
la marchesina.
essa
fatte
19
Riccardi
casa
scendere
a
cazione;
edu-
per
restringeredentro
e
massime
giorno,
principi
genitori.
dai medesimi
emancipazione
sua
dei
frequen/acoi
Maggior
medesimo
me
Richiamo
situazione.
scoramenti,
colle
fermezza, colle
attività
sua
sue
sue
cisioni,
inde-
generose
Contemporanea.
Letteratura
io
col
tolleranze,
eventi
gli uomini
e
opportuna
È
che
risoluzione
una
dalla
energica del Capponi
in tutti
della penisola
politici
dal
Capponi
nei
è
non
personale
influenza
,
che
promuovono
quei
Ricordi
gennaio
del
gli confidò
al
Al
del
che
secondo
Capponi
fatto
la
coi
capi
imprudente.
,
parte
e
come
gli
la
costituzione.
precipitarle
del
parve
di
siete
pari
quelli
il Libri.
disse
sua
Francia
far violenza
per
Voi
il secondo
nel
che
di
tornato
che
avrebbe
prudenza
cose,
il
E
la
giorno, come
E al Guerrazzi,
consigliato.
voleva
In
rapida semplicità dello
progetto
giorno
per
di forti amicizie
rispose dignitosamente
sua
da
sua
monte,
Pie-
quel progetto
coscienza
vrebbero
sentire
strappargliuna
e
Capponi
la
consigli,
nel
il Libri
suo
Granduca
odioso
sua
un
fede
ha
intiero, egli racconta
1831
Il
1848.
e
colla
stile lo rivelano
ma
agitazione nazionale.
Y
che
al
in Lombardia
legato
è
ove
nascosta
1820
fanno
si
specialmente
tutto
stupenda
gliavvenimenti
i suoi
ma
;
tante
esi-
ardita.
congiuratore,non
un
violenti
mezzi
rende
ed
l'azione
dal Tabarrini
gli
più sarebbe
pronta
impossibile riassumere
narrazione
lo
spesso
nel risolversi quando
lento
e
largo comprendere
suo
che
disse:
lo
a-
coi Livornesi
«
che
Cf
»*•«••
M*f
m*m««w
Miti
mwii
nmmiwtHNiiMNMNim
wm
pubblicate
seux
da
E
Tommaseo
al
Capponi,
a
queir
che
buddistica
fondazione
cecità
fu
talia
di
due
impresa
egli
di
a
ventura
poca
caratteri
buon
a
come
dei
della
capitolid'
quattro
ne
Papi
avesse
con
Tutti
d* educazione
solo
pel
i
problemi
carattere
del
ma
la difficile
della
cecità
d' argomento
esempio
quale
studio
la
,
tanto
sol-
scrisse
,
molto
Y I-
Vieus-
introduzione
tunque
quan-
messi
sieme
in-
alle
direttamente
d' economia
politica e
lo
e
lo attirarono,
teoricamente,
del
e
storici
i materiali, ricorrendo
fonti.
dello
diversamente
per
,
civile
segna
per
porto
lavori
grandi
elevatissimo
Storia
vita.
sua
svolgimento
quel giornale. Prima
pensava
anche
dell' Archivio
quellidel Capponi
condussero
che
della
metà
nello
Né
seux
quasi
e
quella della prima,
spirito italiano.
come
»
potrebbe
Antologia
memorabile
energici
per
nesse
egli rima-
la
dell'
T incontro
eh*
contemplativa
storico, specialmente
data
anche
inerzia
la seconda
giustificare
per
glietto:
bi-
Garibaldi.
intendersi
sua
retto
di-
il seguente
è
nome
suo
legge,
si
profugo
un
deve
in
»*bm««*m*««i
dal
Il
nemmeno
una
•»•?
»»??—?—————»—
dato
Ho
vostro.
conto
»?
quello
«
La
Contemporanea.
Letteratura
12
anche
Capponi
tentarono
nella
questo
non
pratica: e
significava
Capponi.
Gino
azione
di
attenuarlo,
senza
andava
non
della
lo
per
più
il molto
aiuto
combattute
d'
e
d'
ogni
perplesso nella
scelta...
lo
conformato
di
tutto
diffidente
»
Inoltre
delle
liberissimo
nel
poi quasi
ebbe
dalla
forma
voluta
paura
da
della
cercata
si
scorga
fu
mai
troppo
e
giovane
arditezza
sua
V
della
energia
completamente
riflessioni secondarie
e
»
giacché
oscurità
che
pratica
Arditissimo
di manifestarla,
e
stagli
impo-
quello
fu
Capponi
forze.
resoluzi
ir-
cecità,
dalla
quando
pensare
si lasciò
non
il
proprie
paura
letteraria
mente
dalla
viene
che
azione
mente
sottil-
queste
la vita
aggravata
di
neva
rima-
pensiero solitario, senza
di
negozi.
meglio
ed
tempi
che
cosa,
in
E
lui
che
pareva
indagare
a
gia
ener-
in
erano
impaccio più
il contro
aveva
air
Capponi
Avezzo
e
rischiata
ar-
letto
nell'intel-
potenza
risoluzioni
fosse
all' azione.
esercizio
ebbe
nel
e
sapere
dai
dei
pari
Le
tarde
il prò
vita
la
volontà.
meno
lo confessa
il Tabarrini
che
«
e
altra.
qualunque
innegabile,e
è
utile
immediatamente
più
Ma
13
da
*
o
che
an-
sua
della
praffare
so-
riguardi
mondani.
Se
alla
si
va
in
conchiusione
fondo
che
alle
sue
idee, s' arriva
il difensore
del
matri-
Contemporanea.
Letteratura
14
monio
fu
religipsonon
cattolico
partito
ultimi
Probabilmente
d'
deismo,
alle
Questo
rivela
pubblicati nel
religione,è
alla
oscuro
di
del
via
buon
della
di
entrambe.
cuore*
suo
si
vaporoso
Pensieri
suoi
quei
nel
senso.
religione,ma
consuetudini
della
della
seno
il sapere
via
della
idea
losofia
fi-
sentimento
un
il Ta-
dice
vita
tro
den-
Sentenza
»
chiara
una
né
vatezza
ele-
degli scritti inediti,ove
ricondurre
dimostra
Nelle
po'
un
la filosofia
cerchia
non
al
pace
e
uno
volume
Ricondurre
«
che
in
nella
diedero
che
intellettuale
stato
d'un
contentò
quasi poetica
umana,
azioni
sue
benissimo
dice:
fede
dell' anima
immortalità
role
pa-
la calma
perdere
egli si
una
Le
in queinteressi cattolici^
sti
e
tempi, glifacevan
abituale.
vago
cattolico.
un
,
barrini, egli sapeva
alla
semplicità popolana.
abitate, nel
da
arredate
s' affaceva
di
bene
nelle
discorrere
qualche
volta
più tollerante
ferme
padre.
suo
di
Le
coi
La
mobili
sua
da
controversista
da
tribuno.
perchè, direi,ben
aveva
da
di via
san
antichi
lui
bastiano,
Sesciativi
la-
robusta
voce
al
conversazioni
lui che
patrizio
stanze
palazzo
vasto
suo
erano
e
il decoro
unire
suo
do
mo-
implacabile
Pure
era
nessuno
delle
digeritee
opinioni
passate
nel
Capponi.
Gino
fifare. Così
nelle
sangue
e
lunghe
amicizie
al
ben
quelli del
come
si
uomini
con
suo,
15
noti
Libri
spiegano
di
posto
op-
violenza
specialmente
e
,
sue
carattere
rozza
per
le
del
,
Tommaseo.
A
dei
proposito
riescono
barrini
Capponi;
se
oltre
in
esempio
relazioni
del
trattato
con
sembra
amicizia
Fini
«
ai suoi
si
più
e
qualche
»
tocca
Niccolini
col
di
mi
Capponi
che
,
tura
rot-
dopo
queste
che
Capponi
in
una
una
secolo, si
mezzo
magre
role:
paa
che
mente
fieravolle
non
solitudine
biosa
rab-
parecchi parossismi
volta
rittura
di-
pavano
parteci-
non
e
ghibellini,
più
chiudendosi
soffrendo
che
si
ritegno.Della
quasi
più
certamente
ove
col
gli uomini
sdegnò
rivedere
il
di
furori
di
cosi
(ilNiccolini)col romperla
tutti
con
attraenti
delle lettere
loro, deve
troppo
di
sapere
più
col
egli,vissuto
Capponi
ultimissima
vorrebbe
che
e
Ta-
relazioni
il punto
il Niccolini
tra
del
più largo dei particolari
a
Per
sapere.
loro
esser
mezzo
lissimi
dilettevo-
lavoro
riusciti
degli aneddoti
lungamente
che
alle citazioni
voluto
avesse
e
delle
delle
parla
sarebbero
ma
T autore,
essi,
capitolidel
i
si
ove
dirò
quali
somigliavano
a
vosi
ner-
menza.
de-
Contemporanea»
Letteratura
i6
Il Niccolini
quasi
Si
in
casa
le
tutte
delle
sere
quali,vedova,
T amante
tuttavia
alla
Capponi
il
turbava
con
bisticci
due
amici
da
di
si elevava
citazioni
chiose
rado
di
e
testi
due
chie
vec-
gelosie e
per
i
tra
al
Niccolini
uscite
ne
più
sa
del
nità
del
foto
completo
vano
permetteera
il mio
questa:
che
senza
cordiale
la loro
tiva:
ritendono,
abban-
il vittorioso
cesello,
e
ferrea
che
di
non
d'
come
Capponi
furia di
sua
un
teratura.
letgara
Capponi
sconfinata
brutali
una
dalla
quando
i
delle
il
dove
vivacissima,
loro
latini,una
e
di
soggetti
tra
greci
aiutato
vinceva,
alti
era
comenti
d' un' intimità
lui,
stivale
la
sere-
amicizia
fosse/ turbata
Dalla
naldo
della
del Tabarrini
narrazione
da
Brescia
rottura
la
quel
col
due
che
si
il
pare
che
T^r-
pubblicato prima
stato
Capponi.
poeta,
questi
gruppo
fosse
che
scena
sdegnoso
quando
di
delle
ritrovo
conversazione
ad
ordinario
di
gara
lo
la
ciane
quel
era
,
D'
ne
sembra,
forse
e
In
petegolezzo
spesso,
vecchie
Vigna Nuova,
del Niccolini.
che
buona,
delle
stata
era
me
insie-
trovavano
della
Certellini,in via
megere
una
il
e
*
••••**•••••?•»?••••
!•
E
dunque
avvenuta
racconta
Capponi
andarono
una
e
come
genda
legtra
il Centofanti
deputati
il Salvagnolichiamava
la
Capponi.
Gino
Scuola
tout
storica
dice
che
nel
il
e
dialogo
di
—
i
e
fiorentini,
stanza
di studio
del Niccolino
di
rina,
Cate-
convento
fra i
fu vivacissimo
amici
tre
santa
quel linguaggio popolano troppo
il Niccolini
che
energico
—
nella
soppresso
colorito
libertà
Sebastiano
\ Sansebastianisti?
court
Si
San
di
17
usare
amava
con
antica.
E
voi
credete
A
tutto,
? domandò
tutto
a
risposero
il
colini.
il Nic-
Capponi
e
il Cen-
tofanti.
—
Anche
—
Anche
E
—
alla Santissima
Annunziata
?
!
avete
non
dubbio
nessun
?
bile
Possi-
?
Oh!
—
in verità,
ho
io
Centofanti,
rispose ingenuamente
sull' immor*
dubbio
qualche
il
talità dell' anima.
Andate
—
fuojrL...dai
piedi!
urlò
allora
d*
ipocritie
Niccolini; fuori dai*... piedi,razza
falsi ! E
di
Eh,
—
'
e
noi
via!
disse
più !
Mai
Il Niccolini, in
colla
bava
Capuana,
venite
il
innanzi
Capponi:
tu
!
ghibellino
amici.
sempre
più !
preda
alla bocca,
Letter.
più
rimarremo
guelfi,ma
Mai
—
mi
non
il
Contemp,
a
un
vero
sputava
parossismo,
alle
spalledei
2
td
Contemporanea.
Letteratura
due
che
allontanavano
si
•
sbatacchiògli
e
,
T uscio
addosso.
quasi
si dice.
Questo
bene
stato
la
barrini
Ma
di
e
poche
di
di
pagine
ma
io
rebbe
sa-
del Ta-
pagine
grandezza
rale
mo-
la
figura
tanto
sol-
degli scritti,o
Tra
pensieri staccati
questi
come
getto
sog-
di Gino
che
opini
alcuni
e
il
e
nell' avvenire
nessuno
diversa
di
grandezza,
profondità.
natura
verità,
piccole
cose
su
sopravviverà
il carattere,
pieni
nelle
Giacché
soprattutto.
Capponi
la
è
non
trovare
fermo
mi
pieno
è
se
versione.
vera
io
E
scelgo due
ne
suggello
del
i minori
affetti
mio
ticolo
ar-
:
«
molti, uccidere
Per
d'
nella
vita.
Nel
la
«
vittoria,
città
dicono
di
Quella
sentenza
avervi
si riconducano
la
non
seppi
Dio
fare
non
che
sia
Intanto
stato.
hanno
esso
volte
boli,
i de-
oppresso
recato
pace.
bene
loro
ai
cose
e
»
quello
le
vuo-
io
principii,
comprendere.
noi
cade
ac-
violenti
più
ricondurvele* perchè
può
tra
più
del Macchiavelli, che
le
mai
le
nefizio
be-
ordine
porre
divise; dei
quando
e
è
,
animo
nostro
nelle
come
è
sola
passione
una
a
che
meno
Nem-
non
è
può
stato
»
rifletto che
anche
i
giudiziiestremi
TULLO
forte
carattere
n
i;
MASSARANI
cato,
Nel
1
85
sposizione
di
sposizione
Tulio
lo
se
non
—
(1)
andare
aprisse Y
e-
Hyde-Parke
disse:
gli
Y
vedere
a
e-
?
che
venticinque anni)
aveva
ripetere
fece
due
avrebbe
poteva
Però,
Sermoni.
nel
padre
suo
s'
che
mondiale
Vorresti
(allora
viaggio
,
Londra,
—
Massarani.
prima
1
spirito deli-
uno
e
Tulio
ecco
(l)
fatto
essere
promettimi
—
Firenze,
volte.
solo,
più
attraente.
una
cosa,
Successori
Le
il
Era
non
primo
T occasione
e
aggiunse
Monnier,
1880.
Un
il
lume.
vo-
••?•Nat
Contemporanea.
Letteratura
22
••*••?»••?
•••*••*?
padre
?••m«mMotm
?•••?*«
»mm
•••*•••
•••
aria
con
partire
Non
—
Tulio.
tu
Con
di
andare.
non
Giacobbe
del
suir
nica
statuto
italiana
italiana
che
che
ottenne
nessuna
un
alle
delle
a
non
Nazioni,
Y intromissione
di
partire
stata
che
un
una
com'
terra
e
cosa
lo avrebbe
giuramento.
assistere
della
senza
di
Londra
a
forze
ad
bili
possi-
tedesco.
piede
anche
meno
cito:
eser-
palmo
un
sarebbe
sue
vero
sulle
Andare
il Mazzini
Egli già rassegnavasi
quando
da
irremovibile.
superiore
festa
u-
fede
mantenesse
possedesse
calpestata
così
venir
Y
Piemonte
finche
vedere
prima
al
idee
salvezza
altra
era
di governo
fu
delle
e
fantasticare
non
fatto
lora
d* al-
bisognava
era
Tulio
gioventù
,
e
non
forme
stretti
tenersi
provincia
allo
e*
una
alle
tentativi
non
era
partecipava
molta
dei
lui
Per
politica che
gli
Massarani
di
figlioe
efficacia
mazziniane.
trai
po-
rispose
mantenere,
lucida, positiva. Non
illusioni
di
condizione
questa
sicuro
sono
avvocato
mente
cercherai
non
domani.
Preferisco
L'
•••••*
severa:
il Mazzini.
vedere
?•
**•••••»•••???
allora
sua
esser
quella
a
si diceva,
mamma
legato
da
promessa.
Quest'aneddoto
della
giovinezza
del
Mas-
Tullo
Massarani.
tHtwwiiwi"nmmimm»tnwwiitMii*wM"wi"niwmti«wti#*i«H"i»M«ww"«»w«»««N*"»«
sarani
ritrae
sodo
bel
la
dai
che
Giacobbe
i suoi
larga
prese
propaganda
italiana. Ma
lo
che
salvarono
e
ne
avvertì
la
scontò
e
polizia,nelle
in
casa,
parte
due
Hon
non
di
men
ricerche
che
notturne
riescirono
del
cartelle
essere
cauto
imprudenza
generosa
le
buon
estremi.
di
fu
di
all'unità
il suo
e
che
Però
Il
niano
mazzi-
opera
poco
Sapeva
il Finzi
figlio.
la patria
dunque
dagli
Mazzini.
visite
di
queir
a
imbottito
austriaco.
carcere
nobile
un
congiurare.
tutto,
sua
accurata.
amare
59
sempre
tornò
gliprocurarono
come
spiritosaggio
prestitodi
spiato
del
contribuì
il suo
Londra
famoso
prima
cato
avvo-
tre
pel quale egli nu-
tant1 altri,fu
come
che
Norsa,
affettuosa,
e
dall'
1826
David
dire, innanzi
Massarani,
e
48
orgoglio :
con
Fano
ardente
cuore
voleva
fecero
fu
in
ora
quella generazione
un* istruzione
tempo
del
Prima
col
Elena
rito
spi-
suo
Monnier.
a
nel
nato
venerazione
una
Le
dire
può
da
maestri
intelletto,un
lui
È
e
per
di
carattere
raccolti
appartiene
T Italia.
fatto
Da
•»??#—
del
Successori
Massarani
fortunata
cuore
•
suo
delicatezza
i Sermoni
leggere
volume
Tullo
Tra
il
perfettamente
conoscere
basta
ho
mttmmtm*
sincero.
e
Per
un
23
•*••••••«••?••••••••
a
della
gli
si
sorprendere
il Massarani
presso
letterari, studii
serviva
del
del
stornelli
il
animi
sacro
combatteva
di
Annuarii
almanacco
dava
il Nipote
ben
noto
degli apologhi
diceva
e
politico era
leggerissimovelo.
da
stornelli
quegli
Studii
storici, tutto
il concetto
dove
sidiata
sus-
isdegnava
un
quale
adombrato
appena
luce.
negli
non
e
Verde,
al
piena
negli
Tenca,
Maestri
Correnti,
degli
di
del
Vesta
veniva
il Masssarani
E
Crepuscolo
statistica
del
desto
promettente.
com-
mano
studii
economici,
tener
per
sotto
attività in
nazionale.
fuoco
di
un'altra
da
documento
nessun
T attività
Allora
nel
Contemporanea.
Letteratura
24
Uno
così:
.j
Stracciata,
So
—
che
notte
11
giorno
non
sul
telaio
li
per
Vo'
non
Era
padrona
il
sapete
che
le
e
Lena
e
e
su
mia,
articoli
miglior modo
spola,
o
tristo
amante,
bracciante.
peggio
martire,
suo
tocca
servire
chi
ti conforta
sapessi
Crepuscolo seguiva
gli
penare,
la
peggio,
ti
serva,
dì
raccattare.
a
diventò
e
camiciuola
in
campi
il
sapete
massaia
Prima
notte
tocca
Era
Povera
Il
vi
"La
Vo'
piedi scalzi,
a
Y
—
morta
!
blicar
inglese di pub-
uso
firma
senza
?
di
il
autori
,
di
efficace,
dare
una
a
vera
un
giornale una
autorità
più
sonalità
per-
d'idee
Mass
Tullo
di
che
Nel
nomi.
la
lasciarvi
di
? domandò
—
Perchè
voglio
il Tenca.
polizia,vorrrei
sospese
solo
un
ogni previsione,
del
pubblicazione
la
bocca
degli scrittori
odor
in
poco
dalla
altri.
chiuder
meglio
punire
giornale assai
d'
sponsabilità,
re-
tròppo
soffrir noie
non
la
mesi
Crepuscolo. Stimò
tutti, che
e
contrario
tre
per
io
esser
polizia,al
La
È
il Massarani.
dovesse
qualcuno
la
tutta
assumerne
rispose
se
pregandolo
firma.
sua
Perchè
e
il Massarani
59
articolo
un
—
ardito;
25
del
gennaio
al Tenca
presentava
arani.
di santità
di
a
quel
presso
gY imperiali padroni.
il 59.
Venne
della
deciso
da
spettava
Milano
la
Gli
di
ron
il
mano
all' altro
ogni
S'
Y entrata
si
e
e
delle
la
soldato
a-
in
voleva
Tenca
ne
e
straniero.
il castello
ancora
Il Massarani
Francesco.
col
col
Gadda
sfondarono
e
la
fu
assali-
le porte
fra
lasciò
in
palle.
di
pace
dell' Austria
di Mantova,
da
San
caserma
Quando
Lombardia.
vittoriosi
tenevano
quelli che
grandinar
va
ave-
,
città
di
la
giorno
eserciti
austriaci
caserma
della
sorte
un
degli
spazzar
battagliadi Magenta
La
le
egli die
Villafranca
provincie
di
un* altra prova
Venezia
di
e
patriot-
26
Contemporanea.
Letteratura
iWMMf
scrivendo
tismo
di
firme.
nel
il
che
Europa
La
territorio
mantovano
di
questo
d'ammirazione.
egli
Il
Consiglio
ad
la
come
francese.
buona
una
Anzi,
cure
trovò
in
questa
gliparve
a
bastasse.
degli espositori e
agio
il
suo
di
scrivere
lavoro
la
né
quella
Tra
Esposizione
Y Arte
circostanza
ce
fe-
previdenza
maggior
parte.
Y attività materiale
le
piccole e grandi
del Giurì
o,
miato
risparfortuna,
sua
alla
che
lui in
occasione,
lui, cioè
mai
ha
neir ultima
devesi
governo,
Deputato,
lavorar
; non
figura,più
care
man-
negli Ufficii,
,
V Italia in
Se
una
Consiglio
visto
mai
attivamente
persona,
esempio
per
non
sua
il
sedute.
sa
dove
ad
cose
Y han
come
degna
capisce
e
loro
non
ma
meno
tante
coscienza
con
né
del
delle
Commissioni,
amore,
con
far
non
lavorato
ha
senatore,
nelle
sola
una
si
comunale
Milano
provincialedi
niente
mostrarsi,
non
di
non
attività
una
di
Spesso
il tempo
trovi
volta.
È
profittevolee
meno
correre
Massarani
Y attività del
schiva
quasi
romorosa,
erano
confiscati.
più tregua.
avuto
per
poi
beni
suoi
potevano
e
venir
allora in
D'
dei
parte
governi
quasi ventimila
di
coperto
maggior
pericolo
ha
fu
ai
Memorandum
quel
IIIMfUfifl
internazionale,
meglio,
a
d'
Parigi
sare
improvviriuscito
,
è
sante,
T
Contemporanea.
Letteratura
28
ed
operoso
artista.
Una
pratico
uomo
d'
poeta
il
dubbio
senza
un
più
di
d'
discussione
trentina
una
Una
prosa.
d'
giro
t'una
buona
Nella
azione.
riverberano,
le
faccette
vede
come
che
prima
amorosa;
sorridente
imagine
nella
fra
mente
intensa,
e
di metterla
del
al
con
il
che
concepimento
fierezza.
quasi
più
quando
è
dire
molte
che
e
del
un
Il
molte
ha
pagine
fatto
il meccanismo
delle
è
Ma
lo
dello
ha
lo sforzo
mirabile
am-
con
il numero,
musicale
anche
stavo
,
neir Arte
dimostrano
nel
stile. Vi
che
carezzata,
ac-
avanti
tormentato
scrittore
ribellioni
lenta
abbastanza
fuori
periodo
po' troppo
strumentato.
quel-
poi
volte
celato
e
covata
agghindata
schizza
verso:
suo
che
l'ha
Alcune
è
è
cercato
gestazione
babbo
suo
quan-
stato
righe gli è
non
il concetto
spesso
il
,
diamante.
un
le
suo
ne
pagi-
luccicano
d*
è
un
non
capisce
una
posto.
suo
.
prosa
si
lavata, ripulita.
e
per
nato
Se-
cesura
che
queir aggettivo
insistenza
una
,
sua
brani
ma
un
d'
l'attirano, Y esaltano
dei
ma
in
versi, di due
pennellata
periodo
un
di
difficile incontrare
T
d'
più dell' abbozzo
di
T interessa
quadro,
con
foderato
è
,
non
Si
in lui
Ma
noto.
sono
nessuno
a
Parigi
il gran
to
sal-
maneggiare
delle
ditezze,
ar-
si sarebbe
Màssàràni.
Tullo
J»a«M
u
iWIIWMMlmillNfMd
lui, badando
da
atteso
Non
concetto,
finché
con
Su
Y
Io
dire
posso
osarlo.
che
la forma
quando
si
gli
sai
as-
contento
da
glieloren-
cristallina:
ed
ha
gione,
ra-
perdonare
può
che
il Mas-
valga
tente
incompe-
troppo
sono
meglio
sarà
la traduzione
fuori
del
sull'Esposizione
erudito, critico d'
giudizi queir
notevoli
del
scrittore, In
1878. Statista,
quanto
a
me,
i tratti
formano
d'
carattere
suo
ricerche
queir imparzialità,
,
che
tieramen
in-
è
non
accuratezza
queir equanimità
del
francese
porti nelle
quanto
delle
discorrere
il Massarani
arte,
lui per
del
voglio occuparmi
Non
dell'arte
verrà
libro
più
è
statista, erudito, critico d'arte:
teoriche
nei
egli non
quel
pittore:
come
Massarani
suo
preoccupi più
eccesso.
da
sue
scritti.
primi
ma
conto
questo
non
sarani
lo
trasparenza
una
anche
no;
gli sembri
non
suoi
ai
la forma
che
già
del
e
29
di
e
uomo
preferisco il
sarani
Mas-
poeta*
Poeta?
Dio
mio
,
della
li matura
veglie
a
,
diseredato
raggio
quest'
di
autunno
anche
dalla
sole,
ma
ne
a
e
dia, non
pazienza
deve
dunque
povera
conosce
non
che
i frutti,caso
tunno
Quest'au-
«
vita, egli dice, che
che
più fiori,e
no?
perchè
di
tenersi
mesta,
non
dirò
contentezza,
? E
e' è
non
contentandosi
vecchi?
di
senso
e
nel
una
poesia
visione
di
dentro
e
il petto
quando
più
si
sentimenti
di
in
che
che
astratezza,
un*
ha,
una
com'
umano
non
si
può
di
che
questi
maniche
si
non
invece
la
è
di
d'
vita
;
in
di
d'
piuttosto
Poesia
da
veste
non
documento
come
e
d'una
rara
fra
ed
retorica
inventare
esprimerne
mulare
si-
per
che
camera
camicia, per
che
nessuna
a
il dire,
moda
tutta
cosa
vero
un
fortevole
con-
pancia
più opportunamente
Sermoni.
una
scetticismo
uno
preferiamo annegarci
,
della
dietro
si batte
non
,
sentito:
di
risvegliano
si
stesso
perde
ripugna. Preferiamo
ci
ricordi,
postumo
bisogno
sé
con
oggi
dire
mai
lontani
che
rivelazione,
il mostrarci
in
il
prova
allegriao
vera
scuse.
,
intimità
personale,
di
muore
momenti
certi
fetto
af-
ogni
»
non
di
ai
vero,
dav-
per
per
sparite, sorriso
cose
impressioni
siamo
bisogno
eco
cher
leciti anche
quella che
dell'uomo:
cuore
dare
ricor-
amore
un
bellezza?
aveva
di
è
del
cuore
ogni
non
poesia
e
lo
E
abbiamo
per
Il Massarani
sua
consolazione
ricordi, siano
che
a
ma
vecchi!
Vecchi,
fino
La
Contemporanea.
Letteratura
30
uno
entro
circoscriverci
un
zina
doznoi
;
che
an-
rigia,
altetimento
sen-
realmente
vaste
fra
neralità
gei li-
TlJLLO
MASSARANI.
31
»?•
miti
d'
piccolofatto. Quanti
un
che
scrittori
la
loro
loro
Il volume
sarani
rimarrà
fra
eccezione.
profonda
una
animo
un
con
Ricordi
sentimenti
con
profondamente
soltanto
loro
La
simile
di
alle
commozione
Quello
lettori
si
lavoro;
d'Armi
han
lui,molti
come
nell'ore
luglio,in
bambinaie,
mezzo
d'uno
a
cose,
accento
ci
dar-
a
stessi.
sé
destare
quel
legge qualcosa
del
poeta.
si
Si fantastica,
sente
mossi
com-
colla
raddoppiata
ci ha
visto
occhi
;
febbrile
si
son
molti
,
la voluttà
prima
che
attività
del
fermati
splendido
quel
passato
lui
come
provato
mattiniera
svegliasse alla
e
chi
certamente
passeggiata
una
città
gli
di
in
lui, ci
a
ch'egliha
sotto
loro
si limitano
impressioni
della
e
non
di
animo
sua
uomini
quel
anzi
dietro
volte
tante
dei
neir
colto
con
consiste
si sogna
nostra.
d'
poesia
chevole
ami-
gentile.
e
imagine
netta
in
essere
passato,
sincero,
una
fanno
che
del
una
si prova
spirito così
buono
paesaggi,
e
d'
Mas-
tempo
letto
averlo
uno
così
visioni
e
lungo
compiacenza
intimità
delle
del
Sermoni
per
Dopo
ricostruire
poter
dei
noi
i nostri
sono
di documenti
via
personalità per
opere?
vera
di
permettano
•*•?••«•
brulicare
di soldati, di lavoranti
la
suo
in Piazza
tramonto
di
di bimbi,
di
che
ritorna-
coi loro
dal lavoro
no
Contemporanea.
Letteratura
32
innanzi
a
giocator
un
piccolo saltimbanco;
un
sulla
arnesi
giano
indu-
spallae
di bussolotti
lui,molti
come
a
o
hanno
.
nell'ore
asolato
Giardini, quand'
dei
Merlo
affollano
s
ghesi
famiglie bor-
le
deschi
ai
di Monte
al Caffè
attorno
banda
la
suona
i viali
vespertine dell'agostofra
cerchio
fanno
e
pro-
,
letarii d*
ufficialetti
bassi
quii
lì:
ogni grado
con
il valore
ma
rendere
d'
che
vi
non
fissarla
appunto
ridurla
nel
,
stessa
reale.
cosa
tramonto
un
,
piazza
presso
uscirà
di
più
Ecco
mente
:
Sfornito
Ancor
di
chioma
Larva
di
quei
A
Celar
intanto
il dolce
Ancor
si
D'
Del
cavalli
ombra
dì
e
salìa
e
declina
di
di
pur
ardue
bronzo.
le
per
e
vittoria
luce,
stalle
di
che
inaridita
sentiero
oltraggio
color,
alla
tronchi, invano
sublimi
che
nostre
nitrire
All' erba
Tra
tinge
memori
Parean
1'
ha
dell' austriache
Sovra
Delle
recente
l'ascia
che
cittadin
tentava
Inespiato;
Gran
il castano
recente
non
lì per
In
1' ultimo
zaffiro
al
glauco
marine,
i dieci
lunghe
liste
saluto
calpeste glebe
che,
sentier
nel
fuggitiva impressione
,
della
efficace
collo-
stretti
in
consiste
la
nel
,
improvvisato
arte
importante
ogni giorno
sempio
forse
dell'
soldati
,
bambinaie
e
damo
un
impiegatucoli
,
mal
campa
viva,
d' oblio.
per
più
e-
d' Armi
Tullo
Ecco,
che
esempio,
per
inutile
è
Massarani.
33
dipinto sulla
desiderar
Sai
mi
Ancor
O
Città
la
mentir
faccia
la
il
Con
s' ebbe
non
pretesto. File
il
Più
ingenua
fonte,
invidia
leggiadro
non
la
da
tutte
o
i vasti
ombrelli,
pieno
di
di
pittori;e
spesso
di
dolce
«
Ella
energia
fonti d'
E
cauta
e
in
si
cuore
miliare
fa-
ambiente
un
irradiato
del sorriso
leggendo
s' intravede
un
profilo
sereno
il Massarani
potè
l'indulgenzache
timida
non
il criterio
d' imminenti
vere:
scri-
incuora,
che
guida;
pericoli
,
presentiche
Capuana,
quale
impressioni
provati. Il
tepori e
sorregge,
che
filosofia della vita
queste
aveva
che
bionde
nimbo.
dorato
gentileprofilo di donna,
della
uve,
e
crespe
gentil
carissime.
mamma
colonna,
ed
rannicchiato
come
caci,
rudero
realmente
sentimenti
di persone
stillanti
melarancie
fronte
a
sotto
tesor
dico
scaturisce
di
vini
e
e
frutta
Chiome,
mostra;
doglio natio,
di
Eterna
T
vita
onesta
od
vezzo
alla
Tesor
di
stirpe,dove
piazza, al pie
Presso
un
villa,
vaporiera,
aborigena,
al
in
E,
acqueta
rurale
farine
le
Dentro
di
dove
legittimi sacchi; agli, prosciutti
Di
e
la
patrizie d'alta
Ancora
E
de
neglette
Eppur
E
In
bottega?
tela:
quelle rintanate, erte, ritrose
in
Di
la
piace
di genere
quadretto
un
fossero, vigile,
operosa,
Letter.
Contempi
e
tranquil3
la,
dei
aspirazioni
le
il
della
stile
suo
Vi
soverchio
poetico
,
di lima
è
la
che
oggi
diventata
tuna
impor-
tudine
impronti-
estrema
del
verso
i
danteria
peMassa-
?
del
pregi
mende.
? Un
d' accuratezza
eccesso
amore
gusta
Y
più
le
che
un
Il
numero,
ordinario
traspare
Y
senza
sarebbe
i difetti.
ha, in maggior
che
»
vivo
così
lentieri
vo-
quella
come
dell' età
gioventù.
cercare
rani
questi
e
gli spiritisenza
e
lavoro
un
lei ;
a
senno
loquacia
partecipasse
più giovani,
fidassero
possedeva
D'
volentieri
meraviglia se
è
non
alle
lo
Contemporanea.
Letteratura
34
Peggio
di
molti
non
stile
dello
sciatteria
il credo
chi
per
pretesi
poeti.
Giorni
ad
il Massarani,
fa
una
eh*
esitava
al
errori
Sono
—
di
stati
nel
scritto
suoi
pei
in
che
memorazioni
Comnitori
ge-
una
di
gli
1861,
sfuggiti
erano
stampa.
corretti
segretario.
suo
mi
ha
affettuose
due
lare
rega-
,
pubblicata
alcuni
egli
di
punto
rammentando
,
esse,
le
persona
sul
Ne
a
mano
abbiamo
?
domandò
presa
nota
,
pare.
—
Si, si, rispose il
luoghi
corretti.
segretario mostrando
i
UN
IGNOTO
al
1865
al
(l)
la
1870
allora
torinese, com*
ebbe
quel Circolo
Dante
per
direttore
Maisa
e
del
(1)
r
amore,
gloria
Faldella:
Milano.
Nato
il
d* Italia
in
di
più
Tipografia
non
i
editrice
di
morire
Lombarda,
—
nissimi
giova-
dell'arte
amanti
nel
Degna
del
quali già
1869
,
—
cora
an-
Alessandria
Galateo,
avvocatesca
Rovine
di
popolo,
fresco,
essere
in
nome
Cerri,
del
mavano,
chia-
modestamente
del
e
la
riunione
prese
Gazzetta
Sacchetti
voler
della
G.
della
addottorati
mostravano
che
poi
Baldassare
di
console
ora
d'Egitto,
che
Alighieri.
opera
di
centro
un
ratura
lette-
giovine
La
1879.
laurea
il
del-
Letteratura
38
s'era
Circolò
e
aveva
ingrandito,
le
teneva
clinico
di
San
delle
si facevano
Vi
lette.
Il Giacosa
pubblico
i suoi
primi lavori.
colla
declamava,
sua
nella
letture,
cose
le
nome
di
vi
si di-
liberamente
e
vi
al
presentava
Il Camerana
sepolcrale
voce
sala
Francesco
appassionatamente
scutevano
un
preso
sedute
pubbliche
sue
dell' anfiteatro
Paola.
Contemporanea.
vi
e,
direi
quasi, pittoresca,quegli stupendi paesaggi
che
versi
tutti
ammirazione
amici
apologià
il Galateo
del
meschini
vi
d'estetica
trascendentale
volta
discussioni
si
votava
dell'anima
passò
Il
a
mala
pubblico
spettacolo
era
i
della
attrattiva
vi
si
pena
per
tre
o
gratuito)
e
seduta.
ammessa
con
di
quattro
Dio
voti.
(lo
applaudiva fragorosamente
e
C
oratori.
giovinezza
profondeva
le
numerosissimo
accorreva
varii
fu
non
Chiuse
L' esistenza
maggioranza.
lo
il
una
stesso
alzata
vi
vanile
gio-
disse
mi
scritto.
per
e
Garibaldi,
giorni lui
suo
,
L'immortalità
notevole
che,
del
,
osava
nebulosamente
così
due
dopo
nulla
capiva più
del
ragionava
ridendo,
vi
entusiasmo
con
romanzi
Sacchetti
con
suicidio; il Faldella
vi difendevano
i
rammentano
il Termidoro
profonda;
fiera
una
i suoi
in
e
era
dell'
la
doppia
ingegno.
fatti
In-
spirito,l'entusiasmo,
Un
«»?
MMmimiiiiiiii»niiMMmtnwiiii«rmniiittffffrirftTTfT
la
fede
cieca
curiosità
riuscì
per
ogni
la
società
una
di
veri
dopo
là, spinti dalle
la
;
Dante,
vi
molte
dalle
presero
evoluzioni
lì. I suoi
di
tristi
di
e
esigenze
commediografi,
anche
cosa,
ma
nessun
ma
tutti
farmacisti
loro
di
nalisti,
gior-
in
essi
d* idee
di
e
tanti
dilet-
semplici
o
dimenticato
ha
volentieri
confessano
qualcosa sopravvive
comunione
soci,
qua
impiegati ferroviarii, dottori,
ogni
borghesi
Alighieri
quanti
dispersero
o
senza
vocati,
consiglieriprovinciali,av-
romanzieri,
d'
Dante
origine
vita; diventarono
alti
Y avida
Palestra
per
liete
???#
?«?
,
nuova.
si
—???«»—
?•?"??•—
bella
letteraria
tempo,
••?••
grandi idee,
cosa
ebbero
ingegni
•••••?40
••**•?•*•••
nelle
manifestazioni,
poco
della
••••*•••••?•••••
hmmm
cosa
scuola
vera
Molte
parte.
••••••••*«
h»mm*«
ogni
per
sussiego,
???
39
assoluta
ed
T ammirazione
ignoto.
di
che
nua
conti-
quella
di
sentimenti
,
quelle
ardite
nelle
del
loro
una
un
quali
V
l'arte
del-
e
prime
ha
forze
preso
,
è
un
d' un' aureola
che
mondo
nome
di
rimpianto
intiero
le
incarnata
s' è
influenza
specie
giovane
s' esercitarono
pensiero
ingegno.
Quest'
corpo.
del
avvisaglie
eh* essi
di
mito
pareva
La
la
avesse
di creazioni
con
mista
ammirazione
riverente
severo.
pronunziano
a
circondato
morte
ha
strana
figura di quel
nella
sublimi,
mente
non
un
scrisse
Contemporanea.
Letteratura
40
MWWWW
mai
sol
un
di
in
sé
li
fascino
o
intanto
rigo, e
le menti
tutte
perseguiti
dei
suoi
air ossessione
brare
sem-
simile
di
dal
anche
orma
da
amici
qualcosa
con
tale
impresse
al
delle
regno
ombre.
Fu
(non
più
infelice
un
della
d'
contento
tutto
casa
lui! Un
che
cane
un
classe, egli
frettolosamente
il
suo
di
silenzio
d'
ospedale
seduta
mamma
in
il secondo
il fiato
e'
casa
gli
mamma
lutto; un
era
oscurità
mezza
una
così
non
:
alla
annunziare
In
a
le scale
perdervi
poter
tornando
riuscito
esser
madre
amò
realista)
montato
successo.
gran
Sua
giorno,
aveva
da
vero
pareva
bambino.
di romanziere
invenzione
è
da
sin
la
:
,
nel
immersa
angolo
un
dolore.
Che
—
tremando
come
Ah
—
fra
un
terribile
divenne
bollirsi
mente
nella
di
il bimbo
un' esuberanza
risponde
la
pianto.
scolare,
cattivo
un
di
quasi
una
!
tosse
spauracchio
rinsavì
cuore
la
scoppio
uno
colleghi.Poi
nel
domandò
foglia.
ha
cane
giovinetto
?
stato
una
il
!
mamma
Il
è
cosa
ad
professori
un
folla
tratto.
e
di
Sentì
d'imagini,sentì
d' affetti. Drammi
,
commedie,
e
le
tragedie, poemi,
tutte
letterarie
impossibilità
le
gli si
lità
possibipresen-
Un
innanzi, lo
tarono
ignoto.
41
sedussero
lo
tennero
cupato
oc-
,
da
mattina
interminabile
:
a
sera
di
serie
da
Da
tutto
una
loro
la
capo
scaturiva
trivialità
che
larghi
ventidue
nelle
fisonomia
pazzamente
sibarita, da
da
sua
a
T America
,
Ma
«
Aveva
a
vela
fatto
aveva
,
di
da
in
un
alcuni
mesi
Y ostetrico
portato
da
gran
,
di
uomo
d'
par
col
rifarla
ritornava
un
sopra
colle
ricevute
,
nella
re
cuo-
anni,
egli partiva
cosa,
di
terna,
pa-
immerse
s
da
anche
poca
eredità
signore
gran
,
petrolio
profondi,
e
sua
franchi,
sognando
dopo
sdegnose,
giovane, alto,
neri
la
mamma
Ridotta,
eroe.
na
moder-
simpaticissima. Fattosi
artista, ma
fortuna
tuizione
in-
spallate.
sue
bel
un
occhi
ottantamila
un
e
era
ma
dalla
frasi
sue
nelle
o
persona,
severa
consegnare
vita
anni
della
delle
vera
dell'arte
orizzonti
si rivelavano
aitante
una
,
incisive, assiomatiche,
A
una
e
,
dei
intanto
sdegno
uno
,
delle
infine ad
ridottosi
elevatissima
comuni
cose
petuamente
per-
ricominciare
per
tramestìo,
impotenza,
aspirazione
guivano,
se-
abbarbagliante apparizione.
questo
suprema
si
s' annullavano
fantasia
sua
che
capolavori
s' accavalcavano,
nella
un'incubazione
con
sue
mance
la
per
cio.
commer-
Italia.
in
bastimento
braccia
da
migiane
dafac-
Contemporanea.
Letteratura
4«
chino
accordati
e
res.
chi
A
»
domandava
gli
lavori, rispondeva:
d'
fornello
nel
alla
Visse
che
d'
dalla
ottenuto
il favore
a
ruminando
meglio,
mai
vapore.
il
»
capolavoro
scrivere
a
aspro
,
colla
che
gli
non
ogni giorno,
di
della
sua
le forme
tutte
dovuti.
T affetto
di
elegante
tutti:
Y artista
sudicio,
«
polveroso
e
era
la
con
lurida
sociali. Domandava
ad
come
la
Stancò
stancò
sé
che
aveva
prestito
im-
quegP imprestiti
se
ed
pazienza
Il
stesso.
anco
giovine
del
orrore
diventato
era
in
viale,
tri-
visiera
Y
per
dello
strappi
il mantello
ed
la
con
laido
più
un
,
di
altre macchie
certi
pioggie
vi s' era
pastrano
un
contatto
scuro
le
per
che
unto
cappellone
un
dura
riconosc
ir-
uomo
un
testa
addosso
immediato
giallo come
con
La
zare
sprez-
Portava
Portava
che
miseria.
tanta
.
in
perchè pieno
stesso
di
mino
tega-
,
del
ricevute
al
uova
superiorità glifaceva
dagli amici,
fossero
due
sé
con
colla
cane
un
,
dava
alterigiae
tanta
coscienza
gli
da
famiglia contesagli
società
tesia
cor-
d' abbruciare
locomotiva
una
cominciava
non
suoi
letterarii,i suoi lunghi studii
manoscritti
i suoi
Ay-
dei
notizie
aver
«
macchinista
un
Buenos
pianoforti a
,
da
pastato.
apverno
in-
camicia
pastrano
cani
indelebili.
levrieri,
Aveva
Contemporanea.
Letteratura
44
quali gli devono
i
montesi,
avendo
quasi
ricevuto
trasfuso
e
tissimo
mol-
tutti
loro
nei
,
lavori
lembo
qualche
artistica,
avrebbe
e
Doveva
mici,
la
se
loro
limito
schizzo
quel
di
cuore
nello
di
se
ne
spirito
dei
grande
durano
suoi
alla loro
artistiche
creazioni
fa
a-
ginazione,
ima-
una
con
stupore.
soli
due
a
esempi.
il
tiranno
del
lui
buttato
giù
Riccardo
luto
vo-
irradia, si sviluppa, si sminuzza
prodigalità che
Mi
qualcosa
figura s' impone
sua
le
tutte
in
e
egliavrebbe
»
esserci
vibrazioni
s
in
saputo.
testa
le
ancora
com'
tura
na-
abbiano
certamente
nulla
proprio
quella
in-
quella poderosa
che
senza
esprimere
saputo
di
Sacchetti
è
due
con
uno
tratti di
penna.
Nel
Cesare
Giorgio Murena,
è
altro
un
«
Gli
e
le
credo
del
che
lavoro
robusto;
misticismo
serio,
—
voi
mentre
,
vi
salutò
—
ci
non
rata
esageHo
—
vi
trovo
nei*
attorno
sto
vi-
ha
franco,
sono
perdete
avete
con
gli disse:
romanzo
ma
—
lo
e
vostro
ammiro,
secondario,
lui.
cordialità
prove
un
di
incontro,
ruvida
Sacchetti,
stesso
personaggio
un
riflesso
venne
talento
dello
Mariani
lo
non
cetto
con-
un
sogni
a
del
nel
,
voi
la
Un
ignoto.
45
«•#•*#•••
grande
F
vete
quistione
sociale.
di
darvene
obbligo
romanzieri
a-
Y arte
pensiero:
è
leva.
una
Poi
«
gusto
—
e
la moda,
e
il
di
un
giorno
doveva
era
settimane
parecchie
contadino
un
mise
e
ve
(i).
che
capo
lo
che
e
condusse
Lo
chiuso
tenne
scimunito.
e
sozzo
»
—
in
alla
affidato
sordo
il
miracoloso
genio
di campagna
casa
idee!
capolavoro.
partorire un
una
si
un
il successo
guadagno,
grandi
il Murena
amico
suo
il
—
le
tutte
superbo
danno
perchè questi
guadagno,
di
atto
con
capisco, voi seguite il
soggiunse:
corruttore
Un
la testa
scotendo
rammarico,
in
Voi
—
m—m
custodia
Poco
di
cibo
,
molto
caffè, tutti i libri necessarii:
doveva
inesorabile
questo
ammattisse
non
personaggio
quella
ha
del
Mina,
(i)
e
suo
T ironico
Sacchetti
—
là. Il
maestro
Cesare
ci
Invece
che
Mariani,
non
vero*
prestarlo
L' autore
stato
del
di
mancò
è
romanzo.
conte
con
11 rinchiuso
altro
fatto
voro
capola-
costo
L'aneddoto
Sfogliatele Figurine
qua
ogni
diavolo
prigionia era
strana
capolino
ad
regime-
addirittura.
11 Sacchetti
al
fuori
il povero
che
poco
venir
il
anche
Faldella
Oscar
;
della
scuola
parte II, pag.
della
129.
di
lui.
vi
fa
Ge"stu-
Letteratura
46
£%#
penda
neW
Z"??y/
po' anche
aja, un
brulichìi
tutti
sono
Contemporanea.
luminosi
di
Spleen^
quella
strana
personalità.
Sfogliate le Conquiste
rimpetto
e
altri
canaglia di amici,
della
sua
in' è
e
concetti
di
e
vogliono
sulla
naso
scirne
un
quelle
sensazioni
così
dentro
ridotte
lì flosce
e
suono
noi,
tela
aghi
la
avere
il nostro
debba
quelle
così
volta
una
Co-
«
impotenza
pori;
poi
e
carta
u-
idee
e
vive
e
sate
trava-
sulla tela, eccole
o
cadaveri
sulla
il
come
ci parevano
frigidecome
stramazzoni
i
sulla
di
sulla
tite,
Sen-
«
sfregacciando
o
che
rete
trove-
formicolìo
un
forano
tutti
capolavoro;
roventi
e
da
carta
noi
che
soltanto
che
convinzione
dell'
di
fremiti
lui.
C'è
»
cordo
ri-
un
delP Arte:
Male
dentro
spuntare
forse
bagliori di
il sentimento
tormentoso
re;
auto-
scrittore,
sentite?
nel
E
voce.
artistica ! Sentire
di
dello
personale
Gaudenzio
in
medesimo
quella Fiorina,
a
troppo
del
da
strada
ciati
lan-
di bruchi
un
rale....
tempo-
»
Finalmente
una
,
alla
del
quale
manca
Sembra
poco
per
che
il ritratto
Rovine
biografia ampia
protagonista
affatto.
nelle
ecco
,
più
tiero
in-
quasi completa
del
potersi
il Faldella
vero
dire
abbia
nome
completa
cercato
,
Un
4^
ignoto.
.
di
svincolarsi
influenza
forse
tratti
di
di
riuscito.
luminosa,
di
dentro
che
creatore
Su
questo
la
verso
lettera
fine ! Che
di
d'
caos
belle
alla
le
cui è ricevuto
massimamente
fondo
Ha
le
tutte
poi
quando
E
un
grosso
Va
denti,
e
I
lui
pare
colla
barbone',
in
piazza
dica
corona
ai
di
è
una
il
usurpa
non
e
te....,
che
cane
lo vedessi, mamma!
bianco
con
ferro
la
come
la
sporta
passeggeri
di
perchè
te
sopra
Fido
tu
rinato,
,
un
per
so
pres-
sento
a
speranze
che
Vorrei
nome.
Mi
«
penso
chiama
quella
in
dell'usciere
Y usciere,
cane
un
meraviglia. Si
suo
mie
,
sincera
cane
perchè
di
massime
pagine
carità !
per
ennuco.
contenta
mamma
del
parla
di
e
genio
un
deir
,
intenerirla
sua
appunto
d'
si
emozione
Pinotto
La
imagini
impotenza
che
Ma
cosa
qual-
quella fronte
veniva
il Faldella
punto
accennare.
dietro
apparenze
la
aveva
e
ancora
in tempesta.
le
mostrava
dei
sian
ci
lotte, dei giganteschi
quel
da
ma
sapere
magnetica
,
idee
vorrebbe
mare
forza
sua
bente
assor-
possente;
fisonomia
intime
un
dall'
capisce
s' agitavano
come
malìa, la
Si
delle
che
progetti
Si
ammaliante
queir
più
volta
una
queir incubo
nell'ombra.
rimasti
dal
di
v'è
non
ad
tutto
:
fra
leone
Napo-
come
Guai
cata.
giun-
a
chi
me
i
48
la
tocca!...
buono.
Vedi,
Mi
!...
cani
efficace
forma
del
che
può
dell'
dirsi
T effetto
faccia
che
qualcosa
la
manca
nemico
Senza
e
Degna
pregna
di
suo
si
cosa
lo
che
di
scoppi
di
sente
vuol
tale
che
non
simpatica
di
morire
poesia);
bizzarro
un*
egli ha
tenerezza
volume
il
stessa
,
gli
rado
sforzo,
un
dell' arte.
dubbio
di
Ma
essa
per
insomma
qualcosa
vi
è
il Faldella
rumorosa,
e
mente
sincera-
più
La
che
abbagli.
misura
il
tavolozza.
di
piace.
non
Y arcaismo
imagine
stridente,
nuova,
gran
di
da
ruvi-
di tutti i mezzi
serve
concetto
spesso
;
affar
mero
può
si
tutto
stranezza
quando
,
suo
senza
carattere
un
certa
una
immaginosa,
il
ha
anchq
colpisce
rendere
! Anche
Pinotto
dell' ordinario.
Faldella
predomina
Colorita,
di
vita
che
gli ultimi
descrivono
e
più piana, più semplice,
è
meno
che
per
lettera
infelicissima
della
Vi
suo.
i
con
pagine, ripeto,specie quelle
la forma
La
riconciliato
persino
questa
esser
diventato
son
»
seguono
giorni
se
mamma,
sono
belle
Che
un
Contemporanea.
Letteratura
ed
concetto
è
è
una
di
originalità
assai
(in questo
cosettina
frequente
prenda
re
umo-
la
il
soave,
caso
forma
che
più
Un
iiiiiiriiiiiiiiiinitiiiiiitnnnniiiiiwriii
«
???—
—m—
«????????
e
cremerie
proprio
mi
io
Ma
sul
Roma
dal
Ricorderò
la
dell'
costo
Erano
volle
bei
più
di
lesa
il Carducci,
di
frasi,'
e
del
quei
era
di
dal
diritto
accalcata
sotto
Lettor.
deir
Allora
cellenza
ec-
egli
direbbe
di
le
tutte
del
400
per
lui,innanzi
il pubblico non
a
va
ave-
Y ammirazione.
il
una
palazzo
Contemp.
Gari-
quando
folla
il dittatore, chiamandolo
Capuana,
ret-
solennemente
Secondo
Napoli
in
entrò
miraggio
arcaici
egli conchiuse,
,
Faldella
Il
zeppo
più
dei
come
come
filologia,
declamato
che
romanzi
convinto
scritto
suo
ogni
Il Garibaldi
suoi
zibaldoni.
del Garibaldi
Signori
baldi
quei
i vocaboli
suonò
lavori
suo
già
ad
Dante.
letteratura.
deir anfiteatro.
altro
—
il
e
tutti
500
la sala
bagno
un
il
Papa
deplorava
patriottismo, che
da
dio
stu-
colpisce.
più illuso
artistica di
usciva
una
qualificabene
giorni della
stampa
,
del
il
queir amore
e
che
la
difenderli
torico
che
pubblicato quei
delitti
• •»••»•*•••
con
fuori
vedere
ironia
immagine
politiciche
i» •
completo
un
verrà
aneddoto
un
i
*
Casanova.
aveva
veri
di fare
senza
naturale
sua
• a m
trionfalmente
appena
,
annunziato
teriiN'Mm
"«"w«l
?«—«?"?"—»—
«•??•«•
?«••?«?
quasi
riserbo
a
49
artistica.
Faldella
Viaggio
••#**••*••••?••«»
•»•••«•
si riveli
schietta
ignoto.
si
immensa
d' Ancri
ad
dendo
applau-
alte
grida
4
• •••
•
»«m»
•«#•
M
»««aiaftMa*«
•?
#••«
•«?•*•*?
—
•a
*r*m"lf*"
r~r
rivederlo
per
Il
rossa.
si
Contemporanea.
Letteratura
5ò
??????????????????
al
?!??????
????•?«!
Tir
balcone
generale
colla
camicia
sua
le
grida
diventava
im:
compariva:
non
il frastuono
accrescevano
,
A
menso.
?
invece
tratto,
un
di Garibaldi,
ecco
il Medici.
Il
—
la folla riverente,
E
in punta
di
Signori
il
anche
di
Non
del
L'
delle
punta
la mula
scaturiva
da
lui. Al
Faldella
dell' ironìa
in-
essa
tutt'
accade
era
senso
rivoltava, come
di
malgrado
il
parole, ma
Y ironia
e
;
st* incoscienza
una
le
si
imagine
medico
cosciente,
in
disperdersi
—
guarantisco
questo.
disperse
Garibaldi
di
ai romanzi
deve
pubblico
piedi !
si
commossa,
piedi.
rimpetto
,
alla folla.
egli disse
generale dorme,
queE
ora.
forze, (i)
sue
NOTA
Son
sicuro
Circolo
al
ebbe
Giacosa
del
di
far
Dante
la
grata
cosa
ai
lettori
ristampando,
i
ricordi
personali
Alighieri,
d' indirizzarmi
gentilezza
in
un'
torno
inil
che
appendice
Risorgimento*
é
A
Oggi
fa
della
la
giovine
giusto Un
mese
Sera, lei ha
letteratura
Capuana.
Luigi
un'
in
parlato
torinese
e
appendice
di
del
quella
che
Circolo
del
giornale:
fu dal
Dante
1865
// Corriere
al
1870
Alighieri
che
Letteratura
52
?
é
«»M
•*•
età
?•••••
••••
•«•••?»•••
•*••««•••?•»••
matura,
!••••••
•
••••
•••««??••
»•
medico
un
volte
in
salì
la
la
nominava
Fu
cosi
poco
numero
ftMMM
?*•*«•••«
le
???
• »»?«•»?
società, chiamarla
la
per
che
accademica
e
••»••
Umilili)
? —
Mi
?
MIM
?
fiore di cortesia, iscrittosi
correva
qualità
e
—?—?•«?—
napolitano,
che
protesta.
?—»•??•»•—
•»•
•*••••••••«
M
socio, soleva, nominando
le
Contemporanea.
Accademia,
sala
il
discussioni
sue
come
tutte
e
di
mormorio
un
appena
•«*•»
M"»
pubblico
suo
farsi
dovettero
più
m
compassate;
cresciuti
dove
:
Prima
di
che
di
in
arte
Eravamo
certo
il
riverbera
quel
Due
in
se
di
volte
tre
originaria natura,
Bisogna
e,
di
questi,
freschi
di
di
due
furono
tentativi
indole
puramente
di
il
perchè
ci
aveva
della
porre
dove
di
colpo,
a
che
soci
mi
lontano
vedo
av-
non
è
arte,
si
e
irradiava
di
da
i
alle
pratica
immediata.
addottorati
in
o
di
in via
società
maggiori
della
di
mostrando
verità
cente,
re-
stra
pale-
una
del
ritto
di-
parola.
Vi
dissertazioni
lessero
non
le mani
furiosamente
zienti
impa-
toga
in
della
legge
divenirlo,
problemi
battaglie
si
la
mutare
dell'avvocatura,
la
quali noi,
dispetto
discutere
fatti
convertire
battevamo
Prendere
alcuni
sbarra, orgogliosi della
statutarie,
alle
erano
importanza
esercitarsi
riforme
sta
que-
,
che
utilità
una
risolvere
e
legale,
in
avvocati
della
voluto
anni
pencolo
corso
dei
quarti
lotte
di
cose
superstitiall'
calore
si
la
,
confortevole,
ancora
del
di
si
entusiasmi.
convinti
d' arte.
pareva
di
e
soci
raggio
terzi, o
considerarle
lavori
dei
le
tutte
non
L' arte
ingenuamente
e
un
sconosciute;
guardo
la
bello
sciuparsi
tre
,
come
role
pa-
riassuntive
venticinque
i
che
essere
formole
affatto
sopra
disotto
buoni
dove
e
mirasse
diera,
ban-
soffermare
lasci
Le
coltivava
si
ora
società
avrebbero
moderno
a
la
gettarsi alle
forense,
dove
fedi
e
studi,
questi
senza
sua
classificazioni.
metteva
qualche
che
sapere
ed
alcuni
oggi
fuoco
o
sero
fos-
queste superbe
mi
erano
facevano
tutti
doveva
quadro
anche
gran
e
alla
fedele
,
si
la
e
venti,
stupire
a
languori
scrivere
società.
vi
la
più
quasi
contavano
che
della
si
non
nulla
e
caldamente,
ne
le
che
pareva
senza
volente,
si potevano
moda
,
non
anzi
generale
partiti e
terra.
Morì,
particolariritratti
a
tanto
sono
sposavano
adorava
più
Inutilità.
fisonomia
chiamava
quando
vita.
morire,
scendere
oggidì
di
quei giorni
ed
alla
poco
si
in
Arte
vivere
gli elementi
cosciente
malattia,
di
cessò
essa
e
del
buon
di
vedere
doci
incocciansenso
,
il toro
intorno
per
le
alla
corna
non
supremazia
volevamo,
dell'arte
Nota.
53
*«•«••••#"••?••
fosse
Una
domenica,
Uno
che
che
conto
i
fatto
è
ne
lasciarci
l' ombra
di
intesa
del
tremando
noi
Mentre
di
un
Un*
altra
la
la
non
P
della
qualcheduno
dei
votare
per
,
e
il
con
voce
disse
parole:
queste
al
i
Louvre
vori
capi-la-
riabilitazione
sollevate
aveva
e
campo
più.
della
sociale
rasche
bur-
vere
Già
donna
.
la
era
irosa, velenosa,
che
dei
tirare
pettegola,
e
stuzzicato
ad
state
erano
delle
s'era
difesa
nomi
di
ma
una
al
litica
po-
politica da
abilmente,
la
assumere
una
ed
Faldella
Garibaldi,
di
romanzi
riunioni,
nostre
al
suggerita
aveva
mitingaio. C
nostri,
nelle
politica insinuata
traditrice
da
e
non
disegnatore
,
mai
parlò
ne
in
apologia
clandestino
da
il
dispaccio telegrafico,
un
mano
Noi,
rigido magistrato,
e
grave
in
se
venuta
s'
mese
eroica
stava
finissimo
corbellerie,bruciano
politica platonica
Galateo
ora
diminuito
Si
profondissima
non
e
era
questione
qualche
versi,
che
dopo
,
esterrefatti
così
poeti, un
Que-
terribile.
contavamo
speranza.
più
Van-Dik.
di
finito
volta
una
oggi
effetto
un
vedevamo
dei
in
delle
e
affare
Fu
di
emozione
diciamo
Rubens
lo
solito,tenendo
un*
per
anche
allora
di
arcadici.
qualche proposizione, più pallido e
appena
cavernosa
e
uno
paesaggi
di
seconda,
lavori
a
i versi
ed
poeti arcadici,
favorevoli
molti
la
seri;
proposito
letterarie
produsse
i
neli' aula
entrò
coloritore
ed
di
fraintendono
spreco,
neanche
quando
da
tanto
suonati.
convincere
a
uomini
degli
metterci
molti
che
voti
dei
numero
più
avremmo
d'essere
pelo
un
arrivato
era
le prose
letterarii
prosatori
quale,
che
verità.
bisognava
parola,
a
oramai
fossero
non
st' ultima
utilitari
eravamo
tali ci
come
se
che
prima
fummo
incredibili
due
queste
La
1871,
nel
arrabbiati
più
dei
di
istessa
quell'arte
rispetto a
difendere.
impreso
noi
di
mancare
un
••?••*«••»
nale
gior-
avvisaglie
lasciato
;
prudentemente
im-
rispettabili
,
ingiustamente
malessere
di
bisogno
sentivamo
ce
ne
dell'
nome
arte
avesse
di
né
in
si
facevano
arte
arte
serena,
più
e
sospetti
un
si
di
senso
meditavano
,
riguardose,
in
serpeggiare
a
diffidenze
nascevano
nuovo,
prudenze
mai
vituperati; cominciava
( e qui
!
casa
cacciati.
nostra
né
di
e
non
rettoriche
tirate
le
imparziale,
invocare,
invocazioni
frequenti
ecc.
)
nominare
sapevamo
che
:
alla
cordia,
con-
cogli
prima
e'
non
insomma
non
giunti
agera
ci
,
ben
dire
chi
mai
Letteratura
54
Contemporanea.
"«••••?••••
e
Venne
la
pareva
che
le
ire
fu
prete.
tutti
rammentano
che
socio,
cocciuto
di
interruzioni, ingenuo
e
il
non
detto
giorni prima
Voleva
e
che
sociale
tre
la
in
voce
quel
più
egli
non
era
poi
prese
venire.
inr
formatore,
ri-
senza
sere
es-
di
né
lamenti,
rego-
nervosissimo
dalla
cascasse
luna,
dove
nava
ingan-
graffiando
da
lungo bastone
un
così
un
momento
sorrise
più
la
Poveretto,
contemplazione
sospeso,
per
forza
fu
parola,
o
pazzo,
estatica
strappato violentemente
di
per
si
e
meno
o
donna.
era
Pochi
alla
allo
zione
sta-
fatto
Questo
sportello
/
.
.
esclamativa
apostrofe
,
la
ma
rifor-
grande
enfasi, quell'Oh
fila
di
dire
fu
tutti
guardò
rimise
a
assiduo
il
la
a
e
poi
era
nostra
terra.
da
un'
una
singhiozzante;
con
sedere.
e
suo
quell'ideale
sbatterlo
lo
sincera
così
prodotto
generale, lunga
savio,
egli
,
più comico
ci
!
inespremibili dolcezze,
oserei
sonora,
risata
una
una
iniziata
tanta
con
effetto
mai
disputa
racconto.
tornandone
sua
il tema
impossibile seguitare. Quelle
tal
diventata
la
un
godo.
di battere
altri
,
affacciato
era
Come
fu
gli
ma
una
Fu
!
da
e
Pinerolo,
della
tentasse
posto
con
finalmente
attraverso
che
altro
Oh
vedere
lì,
senz'
sociale
o
parlare
a
egli s'
profferite
intenzione.
rimase
grave,
di
fu
prese
seguito della
il
aveva
momento,
seria
tere
met-
apostolo
parlare
condizione
bigliettaroera
signorina :
di
giù
trascinato
sua
di
battesse
non
a
che
godeva
le
il
che
alla
o
parole
aveva
andato
raccontarci
dirci
da
paciere
rosicchiando,
quando
egli
commosso
detto
aveva
immagini
era
trovato
tanto
che
Cominciò
egli
aveva
e
tutte
Alighieri lo
posto,
suo
la
migliorata
Quando
!
velenosa.
e
aveva
al
ingiallitodi
seduta
S'
chiodo.
ho
violenta
lo
voleva
passava
suo
le
che
M
campagna.
poveraccio
donna,
a
focoso, bilioso, distributore
sempre
d' avorio
il pomo
Dante
chi
tornare,
assiduo
il
« la
donna,
a
così
interruttore
come
della
Qui
»•
««paftMiMIMg
nome
presidente,
sopportati silenzi, poppando,
di
Quel
di
pubblico;
ci volesse
tabacco,
carezzando
parroco
di
né
un
pagare,
né
colleghi,
di
della
senza
sapere
dare
diavolaccio
buon
un
socio
voleva
chi
i mal
prete,
•«•*••••?••?•••••«*
sociale
società.
della
frequentatori
esser
non
come
prese
I
m
divampare
apertamente
stessa
••«*•«
m
condizione
dovesse
di
né
insofferente
quel
voleva
che
e
farle
e
1' esistenza
un
la
discussione
pericolo
volontario
di
intorno
tale
una
rinfocolarle
e
a
discussione
a •••?••«•
una
Da
dolcezza
quel giorno
lasciò
affatto
ideale,
risata
lo
e
di
dalla
aveva
lif.S;
ss
-
,S|
_
_
Jltltlife
IIHt'IW
"••*(£)?
BlW©(Sf
ta4*«v"
"«"ito
Abuo°
DOSSI
CARLO
n
libro
un
per
La
alla
uguale
subito
parte
parecchi
del
per
in
un
ottavo,
agli
amici
:
Gocce
è
davvero.
scritti. Pubblicati
rimasti
son
per
,
inedita.
roba
proprio,
centinaio
nascevano,
Roma,
in
di
copie
si
può
copia
quasi
aggiungo
e
poca
i suoi
anni
conto
d* inchiostro.
è
non
tutti
Qualche
bibliografica.
(i)
ingegno
suo
questa
pubblico
stampava,
primo posto.
vigoria d'esso,
letto
ho
Io
da
che
il
avere
del
stranezza
il Gau-
che
Grottesques il Dossi,
Les
potrebbe
ora,
quello
come
intitolò
tier
(l)
se
Stabilimento
L'
autore
belle
e
le
dire,
ne
gran
ne
edizioni
regalava
una
rarità
trovava
tip. italiano,
di
1880.
Contemporanea.
Letteratura
58
in
quando
quando
sopra
libri vecchi
di
e
di
ditore
riven-
un
banco
la
scancellatura
di
,
sulla
nome
un
del
mal
mi
in
nel
stampato
68,
di
Y ottavo
La
lui in
pubblica più
finalmente
si è
Così
A
la
ed
utopia,
suoi
sinenza
varii
il
Aveva
A,
un
valutare
dei
a
un
scorso,
le
felice una
altra
un
schizzi
dice
Dossi
darsi,
un
della
era
rimasto
inedito.
mezzo
arrabbiati.
chi
con
gli abbia
un
De-
donna.
era
non
nuovo
della
degli ammiratori
trovato
detrattori
l'avvertenza
medaglia
panegirico
quand'
spannati
forse
della
esattamente
Potrebbe
di
e
avremo
del
nome
presto
e
più.
Domani
neanche
oscuro
ora
rassegnarsi
Colonia
scritti,come
il rovescio
in
Però
tanti
proprio:
d' inchiostro
novelline
di
dell' editore.
volume,
Mi
grande.
,
ristampa
dai
della
Gocce
ora
una
filippicacontro
una
ristampa
,
una
avere
fuori, Tanno
,
donne
160,
conto
di
venute
in
Desinenza
bianco,
elzeviro-, ma
per
persuaso
son
1871
si lasciasse, come
oggi
anche
non
editore.
in
predilezioneper
altri, stampare
sul
volumetto
sembra
che
nel
che
nero
il Dossi
sorprendevo
che
così
Altrieri,
un
perchè
eccezione,
so
L
mano
Y odissea
raccontava
capitato regalo.Fu
venne
specie
copertina
Non
siasti
entu-
saprei
nociuto
carattere
come
di
6o
e
Contemporanea.
Letteratura
della
lingua;stonature
contorsioni
linee, esagerazioni di maniera,
di
forme
di
caricature
d'affastellato,d' arruffato
è
un
o
dei
sono
simili
capire, in
che
d'
studio
fatto
e
fannullone, quando
d' altro.
Nel
ingegno
d' artista
o
fatto
nello
occuparsi
poteva
si
sviato,
sciar
la-
semplicemente
restar
non
d'
tratta
vero
un
d'una
mancante
o
più importanti facoltà, quella delle
della
e
fenomeno
dell' autore.
la
L' opera
Dicono:
dello
persona
d'
dà
arte
giudicata
volte, fino
spiegarsi tal
di chi vuol
tima
sulla vita in-
rivolgenaturalmente
si
a
un
da
porzioni
pro-
misura.
curiosità
prima
glio
me-
doveva
il poeta
letterario
caso
macista,
far-
di scrivano
posto
la Musa
autore
diventar
a
avrebbe
notaio, che
un
poco
grafo
il commedio-
che
benissimo
to,
abor-
vuol
il preteso
casi, che
il romanziere
in pace
La
un* accidentalità
non
letterarii. Ci
casi
procacciarsi un
a
delle
(siscorge
,
sbagliato di mestiere,
sia
avrebbe
un
intanto
capriccio.
un
non
si
organismo
vero
,
volgarità,T impotenza, l'anemia, T
La
a
che
mescolato
di
qualcosa
,
bene)
di colorito,
stridori
e
la
vita
scrittore
certo
stessa.
da
punto,
—
poter
Sì ;
essa
è
cra:
sa-
inviolabile.
è
abbastanza
sé
intima,
sere
es-
parecchie
può
essere
61
Carlo
Dossi.
delle
altre
lllWiMtMinMltllNNIIIIlHIIUNnilNNllllltMUlllllMUIUllMMINMII«««NUMIi(MMNIMIMMINIItMMNMH*MIIM
impersonale; ma
foga,del
la
troppo
diventa
Infine
dovere.
fatto
n
hanno
più
Y opera
sotto
sostanziali
Studiamo
dei
curiosità
lamente
so-
d*
si
gli
occhi
fino
ai
anzi
un
un
fatto; e
un
spiega
tutti
se
non
se
dai
gli elementi,
più insignificanti.
l'uomo
dunque
è
arte
non
non
diventa
ma
legittima,
s'intende,
non
la
mostra
Y eccitazione
sangue,
Allora
dell' autore.
nervi
la è:
non
l'ar-
intender
per
tista.
lo
Non
si
la
figura
d'una
violenza
di
Novara,
nel
casa
effetti
della
Lottò
fino
trottola.
di
Nato
giorno
disordine
d'una
alla
virilità
fuga, dirimpetto
risentì
di
sassi, di
schivo
della
ruminatore,
di
divoratore
appassionato
gli
sempre
al
e
mondo.
la morte,
ciullo,
fan-
libri che
cosa
compagnia
e
sin
degli
non
di
collezionatore
ogni
timido
mesi, per
sensitiva, strano
una
la
battagliadi
la vita
tra
tata,
dila-
prende
venuta
precoce
gro
ma-
letro.
sche-
fronte
sette
della
incendiava,
sua
più
uno
viso
suo
il
paura
taciturno,
anni,
il
che
impressionabilecome
intendeva,
apparire
grossissima, la
testa
che
di
sto
vi-
ho
ne
quanto
senza
dilatata
così
ma
persona,
magro,
'essere
può
Ha
una
È
ritratto.
un
a
di
conosco
dai
sette
altri
imperioso
daglie,
me-
a
gazzi,
ra-
se-
62
Contemporanea.
Letteratura
delle
conda
fanciullezza
sua
Tutta
circostanze.
Y ha
egli ce
particolari,nella
che
sembra
bella
buona,
d' ogni
fuor
castello
com'
casone,
piccola sala
e
avrebbe
sue
perde,
il
e
o
della
avido
di
Dossi,
D'
maturo,
allora
una
in
suo
coltura
più
tenuto
a
in
poco
triviale,che
e
un
del
sprezzoso
Nel
pubblicava
poi Alberto
lo
vi si
singolarità,elevato,
artista, il
ha
la
malaticcia
profonda poesia.
quasi
cose.
Il Dossi
un
biglia
mo-
carattere
suo
,
come
suo
di fantasticheria
aristocraticamente
nutrito
Carlo
poco
uggiosa
ogni parte;
temprava
comune,
a
età
comodità,
mondo
un
realtà
di
da
del
di
natura
sua
suo,
tutto
e
tutta
con
mondo
urtava
di pensare
e
solitudine
stiantava
notte
si fortificò
e
sé, nella
(leggi Montecarlo)
sensibilissima
sublime
donimo.
pseu-
ogni legge, spesso
Nella
elefante,la
grosso
d'
un
da
sentire
del
nome
egli dice, già frateria, dalla
dì
che
nel
essendo
di
Montalto
di
fia
autobiogra-
un
educato
regola, fuor
ogni legge.
contro
un
libertà
selvaggia
sua
Pisani
Alberto
è
Dossi
è, letterariamente,
Si
di
perfino
vera
Carlo
protagonista,
nuti
data, coi più mi-
ed
romanzo
un
e
Vita
della
la storia
neroso,
ge-
1866
le
me
pri-
Pisani
legittimo nome.
estesissima.
Può
Carlo
Ma
?aBMMM
leggere
antiche
•*?
U#M*M«
•••
•
?*••*•»«
«*a«a
a
?*?**•
••?••
di
viventi:
la
otto
del
sfumature
allora
violenze
vuol
non
eh'
dire
egli pensi :
dovrò
io
e
Perchè
la
meglio
torla
parola
ad
di
lingua?
•
d'
un
è
far
sua
tura
na-
bra
Semmento,
stru-
uno
il
? Perchè,
concetto
ed
darle
e
Perchè
trovo
che
presenti
rapbo
deb-
non
di
il marchio
di
dar
lingue affini?
chè
Per-
sdegnerò
di
porre
im-
verbo?
un
io
venzionale
con-
e
se
parola
una
idea
mia
valere
foggiare
vocaboli
a
la
pire
stu-
ragione.
non
ha
imprestito
forzoso
corso
e
debbo
non
il dialetto
se
fanno
capriccio; cosa
lingua
il mio
essi anche
nome,
menti;
senti-
rispettar l'accidente,
degli altri
ad
suoi
accidentale, convenzionale*
forma
una
le
ordinarii
che
suo
La
crede
quelle tremende
buona
—
tra
glio
me-
la
ragione,
il
una
conosce
dei
e
a
sola
qualche volta,
lingue
mezzi
coi
una
ti
spesso
il vocabolario
hanno
o,
ma
s'abbandona
contro
ed
un
lingua
pensiero
suo
•»••«••»•«*#»
dieci
o
sua
rendere
a
•••••»»•««»•*•*•
? ••••#?•!*?#•«
• • ?*?••*•*
qualche altro,
impotente
Perchè
••«•••
i classici
e
di
che
?
63
Dossi.
d'
astratto
un
nome
a-
,
stratto
moventesi?
tutti
e
non
Forse
ne
lo soddisfo
E
farne
potrò
non
infatti fa
m'
di
Ma
un
in
corno
vivo
e
di
altri, perchè
il bisogno ? Lo
importa
così.
che
molt'
perchè
sentono
:
un
sento
io,
degli altri.
queir .arruffio, in
Contemporanea.
Letteratura
64
di
queir imperversare
di
suoi
aggettivi
le
calcolate
imagini,
v' è
ed
stavo
la
del
di
fuor
taglia
posto:
d' inchiostro.
lettera
al
nemmeno
prima
dopo
lontà
vo-
lina
macchio-
uguale
racconto
un
Anzi
non
averla
curatézza
ac-
una
e
scrive
biglietto senza
senza
una
fogliolino
un
con
né
farne
corretta
,
letta
riboccano
versa
e
di
scrittoio
suo
più piccola
d'
è
vita.
sua
né
al calzolaio.
bozza
una
e
artista,
un
scrive
semplice
un
d'
la
Egli
o
la
C
colosità,
meti-
stessa
,
pagina
sarto
monici
ar-
"
carte
neppur
una
accordi
sinfonici.
il
Sopra
quello
un
uno
straordinariamente
più
uomo
sembra
né
Le
rapporti
di riflessione
regolata
è
mondo.
,
di
di
la
esattezza,
forza
T
è
d'
vista
in
aggiungere
per
quali
Il Dossi
penna
;
,
stessa
dalle
non
foggia.
colori
di
stessa
la
che
quei
calcolati
un* intenzione
linee, di gamma
ordinato
Tutti
nuova
ordinato
artistico, per
insomma
ordinaria,
stra-
to
giacitura dei periodi, le ellissi,tut-
la
e
di
parole
sue
posato
scopo
sconfinato.
accuratamente
sono
e
meticolosità
una
scrupolo
uno
di
c'è
imagini enormi,
indiavolate
parole
a
e
riletta.
delle
piene
mani
Le
stesse
nei
sue
lettere
preziosità
periodi
ri
familiaeh'
delle
egli
sue
Carlo
Se
opere.
Dossi.
preziosità non
65
dirò
esatto
pare
,
bizzarrie.
che
Aggiungete
nella
conversazione, massime
vede
la
prima
t' anni, la
ed
timido
è
aggiungete
opera
d' arte
conversazione
sé
con
fu
stesso
che
gente
con
volta:
sua
impacciato
che
tan-
per
continua
una
stallizzaz
cri-
vera
una
,
di sentimenti
cari, destinata
gli erano
soddisfazione
( le
amici
pochi
esemplari
subito
doveva
un'immagine
la
d'
colpa
o
parola non
una
origine
ora
diventata
più
non
di
temerà
Ha
torto
darsi
La
:
scriva
perder
e
lo
sa
si
a
quel
L* Altrieri
mi
lui.
d* arte
di
gersi
correg-
della
qualcosa
?..
,
il Dossi
o
a
È
rimanere
sua
qua-
Potrebbe
che
an-
.
no.
capisce
dei suoi
nettamente
modo
per
parve
scritto
felice una
Capuana,
valere
opera
ostinerassi
prima impressione
non
sua
se
poco
Probabilmente
? Chi
che
capirete
e
per
di moderarsi
fiera individualità
T è.
della
di
cento
a
potevano
valevano
che
natura.
cercherà
:
edizioni
importargliben
gli altri quello
per
confidenza
significavanoaltro )
non
che
alla
costose
sue
pensieri che
soprattutto alla propria
poi
e
di
e
Letter.
traduzione
Contemp.
lavori
Y autore
se
il lettore.
canzonare
in arabo:
appena
è questa
lonia
Co-
La
abbozzata
5
66
—
www—
whmwm—
da
—»????»
—
wm—
....—«...»
linguabarbarica.
una
della
sua
il testo,
la
messo
parola
del
italiana
violentemente
sbalordimento
colori
L'
a
gnifica
si-
un
Si
passa
se
fra-
guizza,
ora
lunga
minabile,
inter,
suoi
abbaglia coi
formicolante
varietà
sua
rola
pa-
La
serpente,
immagine
colla
la
o
proprio.
si distende
ora
cheta.
mille
appunto
un
contorta
un
dere
ren-
a
isbalordimento.
come
scoppietta,
ora
come
dal
in
si snoda
ora
adatta
,
diverso
[punta
sulla
,
italianizzata
testo
il traduttore
che
li
parola più
avesse
tutto
di
li per
la
penna,
——m—m—mmmmmm—mmm—mmmmmm
m
Sembrava
trovando
non
o
Contemporanea.
Letteratura
,
,
immensamente
grande,
straordinariamente
sproporzionata quasi
ad
/
-
occhio
un
di
diversità
una
vegga
da
se
con
le
guardasse
vigoroso, pieno
e,
da
un
cose
di
Par
della
non
pupilla
rovesciato,
lenti
sentire
le
se
come
ora
colle
di
quale
naturale, e che
stato
cannocchiale
un
microscopio.
rauco
le
veder
a
guardasse
come
nel loro
sare
pen-
patisca
la
per
singoiar conformazione
forzato
Fa
sempre.
continuamente
laltonismo
più i colori
una
sia
che
nuscola,
mi-
d'
un
ora
bile
miraaccento
un
sdegni, irrompente, brusco,
air altro, soave,
momento
quasi femminile,
mosso,
com-
dolcissimo.
.
Si
riman
è
così
male;
ma
si è
complicata
colpiti.L' impressione
che
vien
la
voglia
68
Contemporanea.
Letteratura
»•••?••••
stinzione
?•»•«
»•*•#
••••*#
»•
m
••
mmmmm
mmsmmm
forma
tra
curiosità
una
•«
miniriliimilitiiiirHiiiiiiitiri
artistica
valore.
gran
io, dal
Ed
mio,
canto
simpatia pel Dossi,
altri di
Bado
ad
è
mi
ripugnanza
ora
E
lo
col
pel
una
del
mezza
per
ora,
è
cervello,
molto
esagerato;
artista
un
anche
ed
nezza
stra-
ammiratori
dentro
personalitàche
li rende
nel
Ma
sue
quanta
imagini se
pensare
è
fumo
molto.
:
sono
Di
incompleto.
si vedono
non
ma
suo
ebollizione.
vuote;
della
stelle.
alle
troppo
avvolti
! Le
stranezza*
sua
i suoi
artistico
mai;
conto
figure ordinariamente
sue
come
hanno
letto,
di-
,
levarlo
fuori
la
ma
pri-
con
indifferente
sul
che
detrattori
Il Dossi,
Le
ora
mi
la
vinta
accompagno
osservare
merito
turba, che
mi
rileggo,malgrado
i suoi
,
che
che, appena
lo
delle
lo prendo
Insomma
produce.
,
consigli
non
all' efficacia
:
ammirazione,
con
giusto
così
cosa
confesso
sposto
di-
sia
non
esempio.
confesso
e
commove;
che
V
sola
una
impressioni che
com'
quantunque
seguirne
la mia
nascondo
non
imitarlo, quantunque
ad
e
di
curiosità
una
ma
,
ad
Rimarranno
concetto.
e
della
d' esso,
grotteschi,
fantasia
sua
potenza
fanno
in
in
quel grottesco
no
sorridere, fan-
stravaganti,ma
tante
in
non
più regolari,
più
Carlo
più linde, più armoniose,
compassate,
affermar
può
69
Dossi.
dentro
abbiano
sempre
che
pagina
delle
si
non
che
qual-
cosa.
Ecco
La
una
trascrivo
basta
Dossi
«
chi
a
di
fanciullo
sua
È
accenti.
bizzarra,
Le
caramelle
doi
soldi
della
nulla
del
maniera
lui.
di
d' cammei
—
frettolosamente
entrando
che
specimen
uno
netta
letto
ha
non
Monsùy
—
colla
,
un' idea
dare
a
cT inchiostro.
intiero
per
ortografia irta
Gocce
disse
un
due
con
,
che
bambine
Il caffettiere, lasciato
«
Io
quel po'
sugli
di
di
aria
otto,
La
pugno.
fino
Ma
e
e
era
omo
e
nel
custode
A
quale
tenevala
di
la
bimba
sentimentale
quelle
alla
di
una
smortone
zione
fun-
tabile
rispet-
egli chiudeva
ve'!
sinistra
visuccio
lui, la
importante
somma
stretta
parte
hanno
i maschi
musino
alzò.
in blusa
,
E
di
che
doppia
sua
compratore
somma.
«
baciocca
giornale,si
soldatello.
da
trapelava
della
il
L'
piccini.
berrettino
in
coscienza
in
i
adocchiai
e
tutti
pari. E,
banco.
«
celeste
in
al
postàronsi
tre
di
gli trottavan
di lui ?
!... visuccio
Qual
mettente
pro-
impastate
di
Contemporanea.
Letteratura
70
»•••?••••••?
1 ••*•••
guai
••?*«•••••••
••«••••?»?•«?••••••
•••••«••«•••
lasciati
lo
nHwmmiitiii
sguardo,
alla diritta,era
puttinainvece
sole.
di
raggio
Non
i
toccava
latte-e-vino
Tomboletta,
anni.
cinque
vestuccia
una
con
so
brio-
un
,
inamidata, reggevasi in sulla punta
corta
scarpette
banco,
due
i sei
occhietti
del
caffettiere.
su'n
peso
la
ve
della
guscio
tach
sul
piatto le
ad
ogni
gli
;
tach...
e
alla
intorno
mise
la
piccolo
un
si diresse
si
tennero
lasciò
cadere
cinque...
tre, quattro,
i fanciulli
dipal-
a
le
occhietti
il caffettiere
caramelle...
tach
grigi
bilancia; gli occhietti
:
baràttolo
dietro:
neri, due
Questa,
accompagnarono
un
care
due
si attnipparono
—
del
quelle,il mento.
a
—
delle
all' orlo
palme
tramezzo
castagnini
mano
le
attaccando
;
poggiava
E
«
+mm"
!
La
«
dove
luna, che
di
chiaro
•?
sogguardavano
,
e
sorridevano.
«
Ma
per
soldi
due
potevano
non
molti.
esser
«
Mi
«
Avvertito
a
dietro
venne
un' idea.
la
traverso
i bimbi,
a
coppa
«
Bah
della
bocca
far
a
il monsù
tossetta
una
con
il baràttolo, indi,
la
i sorrisi
l'indice, mi
segni: cioè
rovesciare
ad
la
somi
més-
e
diedi,
accennare
mano
verso
bilancia.
! Il caffettiere
era
proprio
grosso
di
Carlo
•Mf««rtMfMN«ll
???"??"?"?•?
•••*?
»?•?••##••••?••
Salvo
scorza.
il
sottolineo
••••*•
«»mmm«Mm»»
•*••••
«
f Mi
MtM
»t«
di
—
avvantaggina
la
•*•*••
• H«itM«M«Mf
«tMI
M
HMNl
mi
una
ripigliarsi
riporla.Tre
e
seguitarono
Così, fu il cartoccio
prese
com-
il coraggio
Anzi; egli ebbe
coraggio
mortificati
71
del zitto,non
cenno
niente.
per
—
••»•••
Dossi.
guardi
sospiri.
tre
e
ramella
ca-
aggruppato,
e
segnato
con-
all' ometto.
«
tutti
nel
tre,
e
momento,
un
del
fesso
Chiel
—
vederlo
a
banco;
poi,
con
Stettero
sparire
balzo
un
di
via.
gioia, scapparono
«
il due-soldi.
allora
mollò
Questi
che
voleva
?
loro
votaste
il
domandò
mi
—
caffettiere.
«
che
Volevo,
—
risposi stizzito
«
«
«
si rimase
Ei
Contagg
Fosse
disse
—
delle
dallo
di
quando,
il
vi
libero
sono
un
che
si
tore.
il let-
dei
godimenti
d'
in un' opera
formazione,
non
»
provenienti dal
ordine
rimasto
!
lascio
solamente:
studiare
po' incompleto
sotto
donna
una
soddisfazioni, dei
di second*
processo
bisognava parlare.
—
annotazioni,
Aggiungerò
e
po' grullo.
egli stato
faccio
Non
!
un
—
io.
Pagavo
—
il baràttolo
ceri,
pialettuali
intel-
dare
guaril
arte
glio
me-
scorge
po' incagliato e
arriva
a
un
nascondersi
,
rigoglio della
piena
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vitale.
',
i«»tflga»""B
„.
-
Siti.».
._.=«4»
dimenti
quanto
#iȣ
?TMrtff
ifi«t.
n
lli»ii|i|fM;|.;f',
Illw5f7sW"l
gille
mJìteiS'
altre. Gli
malgrado
.S:BW#'^fl^?.E'e'
dei
IB»«'fipKSÌ»^KSicagio
Per istu'1151)18*
|lSÌlftti
UnsjrayMii^f^I^a egli è
un
?ì"f#faj|#*u\desi
E
iw«wi"9wJSAIi§pnza.
sic-
^Oipik^'iSSii^ltgf.éjtSjTimiratori
.dei suoi
ded'
^ore
,
iti
ad
così
un
ho
f
'L
iff-wk.w.
'"
-'*"
.w.
*("?
-#.
.#. .#. .ft. .»?
idea
"}0^;S^K^:ao*g|Gfe"r
^^Sifl*^^*1
casa
i^^iprl||A^"uÌ^^*cr
an-
0 3
-.v*
CO
CO
00
DA
-5H-°
mar^s^yirajjpljpBS*
?*r
Contemporanea.
Letteratura
74
*—"•——
"» •?••••••pi
eia, brà
bràa-brà
——•—•?—
brà!
muovendo
solennemente,
alla
d'un
testa
il canapè
si fermò
ad
le
Signora,
—
E
si mise
rablesiano, che
fanciullesca.
dei
suoi
riso grasso,
il
suo
del
corpo.
proprio
un'
con
e
lento
nel
lavoro
la
fu
circolazione
in
via!
Eh
—
facilmente
vi si può
metterla
d'
ser
es-
tutti il soggetto
a
gli
,
osservare;
lore
va-
ingenuità
rimproverava
raccontare
a
Genio!
un
romanzi.
siete
Voi
—
lo
accento
un
suo
tutto
amico
facile
troppo
seduta
era
disse, salutate
manifestarla
Un
nanzi
in-
punto:
la coscienza
soleva
e
stesso
scoteva
avea
vero
dav-
Giunto
con
ridere, di quel
a
Il Balzac
poi
;
nello
fosse
derizatamente
ca-
,
tratto
comico
e
grave
passi
quasi
sorella
sua
•MMflMM
i
reggimento.
ove
un
*••••*•••?*••?••?•?•
••••••••••••••••
Nessuno
un* idea
rubare
assai
di voi.
prima
fare
potrà
faceva
Balzac,
del
semplice risposta.
sua
Vittorio
Ratier
direttore
della
Silhouette
,
,
conversando,
sera,
una
del
glisuggerì
Une
racconto
damentale
fon-
Y idea
passim
dans
le
désert.
—
U
idea
contento;
utili che
Quando
è
è
glidisse
vostra,
giusto quindi
il mio
lavoro
il lavoro
fu
che
il Balzac
tutto
partecipate agli
produrrà.
stampato
nella Revtce
Contemporanea.
Letteratura
*j6
k
La
la
Per
maggior
romanzo
a
quella
musica
s' è formata
di
noi
che
lui
vediamo
lo
anche
si vuol
chiamare
É«"
pata.
anticitutto
Balzac
ch'
an,
sperimentale poiché
,
lo
**•••?
chiamare
come
nel
già
?••
molti
in
forma
una
M
ranei
contempo-
benissimo
sia
il naturalista
suoi
somigliava
era
•
te.
lentamen-
oggi sogliamo
moderno
romanzo
dei
parte
dell' avvenire;
Oggi
il
Balzac
il
punti
la
del
fama
•**•»•••«
Il Flaubert
così.
i
,
De
lo
Goncourt,
da
Zola,
lui;non
tutti direttamente
procedono
hanno
altro
fatto
perfezionare, ingrandire
secondarie
rano
le
accennate
o
nelle
quali
accade
dello
e
la
via
in
medesima
del
un
lavoro
intitolato
del
nato
svolte
della
tura
na-
infine
sono
nella
moviamo
coir incertezza
be
staccatisi, sareb-
appena
grand' importanza
libro
un
contemporanei
e
sori
succes-
Balzac.
per
neppur
spontanea
successori,
le
che
primi passi,
appena
di
che
e-
,
noi
Predecessori,
Il Balzac,
è
Per
i
humaine
produzioni
spirito umano
romanzo
bimbi
le
tutte
cosa.
dei
Comédie
luppare,
svi-
forme
certe
imperfettamente
o
,
come
che
ha
forme
quanto
egli da
di
uomo
una
letteraria.
specie
Al
paro
genio,
non
di generazione
dei
suoi
sviluppato,ingrandito,perfezionato
iniziali del
romanzo
moderno
Bàlzac.
iiinii"Miiiwimiiwmi
!Miiiiin*i»MiiiMiiiMiiimitwiiMmMMMwini"iiiiiwiÉ
già
apparse
Princesse
de
il divinare
lo
e
alle sublimi
dei
ti
in
perfezionate
altri scrittori
poi
che
modo
nelle
le
la
del
dal
e
fiore
un
nostri
lì che
dal
/ *L
di
quelle
di
di
del
zionarono
perfe-
ture:
avven-
carattere
Balzac
il romanzo
sia
Flaubert
oggi
dei
De
il romanzo
inutile per
certamente
per
di
noi.
trapiantare
rimasto
tutti
in
fin ad
I nostri
lia
Ita-
oggi
i
costumi
,
vizii, le
i nostri
aspettano
pittore
raneo,
contempo-
il loro
ancora
il loro
nostre
Balzac.
tù
virco
stori-
Possibile
,
,
che
si
come
questo
letterario
esotico
il loro
péu-
,
Zola
sentimenti,
son
lo han
trasformate
romanzo
del
si sforzano
fiore
questo
I
incipienti
romanzo
come
opera
sarebbe
che
colla
Parents
in
lavoro
gran
dello
e
coloro
•*«••••*•
dall'/fé-
pale
forme
mani,
sue
forme
nel
per
non
••
—
il ritentare,
si sian
,
Goncourt
?—
mente
chiara-
che
dei
le
carattere
costumi
diventato
w*i—
Héloise.
e
lane
altezze
modo
nato
di
mmm
vedere
contemporaneamente
sia
ib«mm
•»••?
soli titoli
due
dalla
e
che
di
romanzo
in
h
Paysans.
Studiare
e
?«?•••?«•?•?•?«
spingersiinnanzi
condotto
del
mmiw
tastoni, il tentare
Bir agile
e
m
colla Nouvelle
e
ritiere de
vres
•
•*•
giovanililasciano
T andar
e
•?
,
Clèves
lavori
suoi
?
citare
per
,
77
?•*«
vasto
grandi idee,
caos
di
di
grandi
sentimenti
di
,
grandi fatti,di grandi miserie,
78
Contemporanea.
Letteratura
——?»—
di
grandi abbiezioni,
il nostro
t' anni
debba
venir
fuori
del
dalle
aride
pagine
ha
T abbia
di
ohe
tinuano
con-
bliografi
bi-
escono
non
catalogo
tre
dei
a
di
400
della
colla
vedere
ans
è
a
nulla
ha
di
quelli che
più
delle
della
lavoro
il Balzac
pagine,
Per
capitoli.
altri
definitiva
La
Giacché
scrivere
alcuni
ordinaria.
dell' ostinato
vita
gli
lezione
uno
mersi,
espri-
rimaneggiarla.Per
non
d'
non
era
infiniti. »
sua
e
e
,
la lezione
di
stenti
lavori
e'
la forma.
e
modo
concepire
deva
posse-
mente
sua
suo
terzi
suoi
a
non
il concetto
dopo
impiegato
veste
mutar
e
semplice
una
il Gautier,
il
trovava
correggerlae
di
è
questo
fra
trovava
lo
dire
trente
il Balzac
come
letterario; nella
noti
o
o
a
zo
roman-
loro?
detto
abisso
un
sempre
prima
un
,
!
il dono
può
di
non
,
,
quali insegnamenti
righe
Balzac,
Egli
nel
fatto in Francia
han
ven-
potente
ritrarre
Lovenjoul
ma
«
scrittore
uno
colla
fare
Il libro
in
risorgimento nazionale
successori
a
prodotto
ha
generazione presente
i suoi
e
»»———!
che
artista, tal da
pensatore
la
•??•"—»
lima
si
/emme
Si
uno
la
due
manzi
ro-
che
de
si risentono
e
della
datura.
sal-
contentava
tieri
aggiungere degl'in-
lui spesso
il correggere
si
Balzac.
riduceva
fondere
a
in
79
dei
romanzo
un
conti
rac-
diversi, scritti in epoche differenti
intento
nessun
de
Femme
trente
di
fautes.
sei
II.
primo
il tèrzo
trente
Le
che
ans
col
il quarto,
romanzo:
titoli
diviso
titoli
diviso
1832;
il sesto
sotto
nel
1832.
L'intero
romanzo
nel
1842.
che
naturalmente
redazioni
di
non
C
data
lo avrebbe
che
nel
pubblicazioni dei
d'
potuto
altro
diversi
sola
una
avere
dei
181
3,
V
la forma
d' esso,
precedenti
un
impedito.
e
piccio
imzione
L'a-
all'epoca delle
1'eroina
i trent'anni
più
parti
tre
Expiation
episodii,se
persona,
lavori
in
anche
era
so
stes-
parti, con
prese
nelle
nomi.
de
nello
personaggi
gli stessi
cominciava
trattato
il titolo
I
1834:
parti, con
due
in
,
dell' intiero
quinto
avevano
non
,
Un
il
1831
Femme
due
in
anch'esso
nel
vrebbe
La
particolari,
poi rimaneggiato
attuale
coupa-
nel
quello
nel 1831;
particolari,
anno,
mère
une
titolo
divenne
poi
deux
Les
il secondo
rendez-vous:
1832,
V.
te
tren-
pubblicato nel
stato
era
nel
(F
posta
com-
III. A
Diete.
mei/tesse
è
I. Premiéres
:
inconnues.
de
Daigt
VI.
col titolo Le
esempio, oggi
per
capitoliintitolati
Le
rencontres.
ble. Il
ans"
con
possibile.La
legame
un
Souffrances
IV.
ans.
di
e
del
si fosse
non
titolo.
tormentosamente
a-
80
»??•»•
•••*«
Contemporanea.
Letteratura
»••*•••••••*•?
••?•••?«•M
•*•••
•••*?•••••
»•
rimaneggiati
*
•••«•«?••
La
racconto
Nel
del
nelF
al
J845
di
qua
del
aveva
era
terminata
nella
seconda,
parte
secolo
che
e
scrittore
rapito
Le
della
scene
di
mentre
no
inva-
stupiti
quel
vero
ancóra
della
edizione
il
steso
non
Comédie
d'
piano
storia
nella
rimasero
o-
dei costumi
dello
mente
dalla
che
militare
quanta
cin-
in
completare
dovean
una
i titoli di
immaturatamente
vita
me
co-
incontentabilità
quellagrande
XIX
occhi
lasciano
sua
1845,
aveva
questi
cercherebbero
quale leggonsi
lavori
sua
tutti
gli
creativa
prima
hurnaine" egli già
nel
particolaricuriosi
La
la
trovar
a
specialmente
sotto
attività
limiti. Nel
non
là
di
e
di
quantità
una
definitiva, e
romanzo.
,
département.
si
ora
La
femme
ribollono, spariscono
nascono,
passano
edizione
prodiosa
genio
de
étude
du
che
pagine
del
•••••*•?••«••*••«•«
fantasmagoria,con
una
gni
••
signor Lovenjoul
rimaneggiamenti
della
•
altre novelle,
Muse
libro
•
•#•••*••«*
ove
vanno
molt'
in
?•
1839
che
pagine
?«
/* Autre
è
dal
con
?
Bretéche,
grande
posto
*««J
morte.
hanno
ora
,
due
soli
dans
le
episodii,Les
Choicans
dovevano
désert
e
Une
arricchirsi
passion
di
altri
,
venticinque.
Le
correzioni
leggendarie. Far
tipografichedel
del
Balsac
era
Balzac
una
sono
specie
Balzac.
di
nella
tortura
Si
soleva
soltanto
dire
d'
prove
prendere
a
delle
del
pagine
delle
righe
senza
né
periodo,
pagina,
una
me
pri-
bastava
dalla
cassetta
di lettere
,
il gran
sillaba
delle
Il
coda.
né
capo
re
forma-
e
ziere;
roman-
diventava
dozzine
di
un
pagine,
indefinitamente, prodigiosamoltiplicavansi
mente,
Y
sbucciando
generazione
romanzo
di
non
brillantissimo
Veuillot
ciascuna
di
che
d' andar
prima
splende
e
luminosa
pioggia
parte
scoppia
di
,
scancellati,sovrapposti; una
»
I
«
di
tratto
un
zo
raz-
un
come
in
una
di
aggettivi e
me,
insie-
cosa
bagliare!
ab-
da
disperazione
nella
grafia.
tipo-
operai
più intelligenti
tentano
di
riconosce
del
Grande
quelle prove;
Capuana,
da
segno,
sottolineati,incrociati, confusi
sostantivi
decifrar
come
all'estremità
frasi
era
ingegno
un
finire
a
serpeggia
e
di
fu
ciascun
parola stampata
alla congrève
di stampa
quelle prove
Y Ourliac
e
compiti.
e
sbagliato.Da
che
penna
belli
una
il volume
finché
gemmipari,
dice
mostruoso,
dell' altra, come
una
eran
L' aspetto
«
un
Balzac
tipograficoinebbriava
ogni parola, ogni
il
le
,
carattere
che
e-
alla volta.
ora
comporre
per
caratteri
i
caso
insieme
metter
che
un'
per
romanzo
un
v'
tipografia,e gli operai
sottomessi
rano
81
Letter.
Contemp.
e
chi
vi
6
82
Contemporanea.
Letteratura
la
persiano, chi
simbolici
i caratteri
aggiunge TOurliac,
nota
con
del
era
vergli visto
tier
era
una
specie
lui
da
di
di
cercatori
ha
rivelazioni
pubblicava
della
fatto,
nel
Nel
della
e
Balzac
Tutto
del
in
questo
faux
jours
scintillent
en
manière
et
de
se
quei
pertutto
dap-
^
Gautier
lon
Co-
Jenny
imitazioni
Il Gautier
cheveux
di
di
qualche saggio.
Les
della
Beatrix.
spinte
spesse
vidiava
gì'in-
scriveva
pieno
è
romanzo
con
ges.
signorina Geor-
volte
Gautier
Eccone
quell'anno
Gau-
rovistano
1837
,
;
Uno
i ritratti di
Figaro
Damoreau
Il
proposito, delle
questo
curiosissime.
giorno
scultoria
che
a-
grime
di la-
ascoltato
d' imitarlo.
a
d'
sottomissione
letterarie
cose
qualità
il
che
ed
riverente
si sforzava
e
sulle
ammirabili.
consultato
si*
nelle frasi. »
cogliocchi pieni
pagine
,
e
racconta
la facilità,la nettezza
forma,
prova
francese,
Ratier
proclamato
una
per
riconoscere
a
inquieto
sempre
stracciare,
avea
Cosi
»
si comincia
disperate, molte
innanzi
!
tredicesima
stile. Vittorio
suo
a
qualche legame
sorpresa
Il Balzac
lavorano
d' eccellente
sintomo
qualche
Alla
«
chi
;
Dio
a
volte.
di
dozzina
Madagascar,
Wisnou
di
raccomandandosi
caso,
del
scrittura
all'
eccesso.
scriveva
contournent
filigraned'or
aux
bru-
:
£4
è****««
*0B3*aa
»•*—?»?•••?
Contemporanea.
Letteratura
'
•••
*•*•
im»mmiiimi
••••«••*•»•?•••?••••
voluto
rebbe
«
»
? —
??"??—"
?•»?????
•
HimMimiMMi
altrettanto
—
mmmw"»i«ì
••*
iiiiiiiiiiiiiiifiiimiiiinnniiiiiiiii
••••
che
per
verli
iscri-
Planche, chi si ricorda
oggi
tempo
!
Eppure,
del
povero
terribile
critico
e
temuto
la
mentre
ma
fa-
,
dello
scrittore
così
zato
disprez-
superbamente
ingrandisce ogni giorno?
Si
«
rimproverar
può
di
mancanza
spirito e
d' anima
di
e
la
z
in lui
uguali. I
una
potenza
personaggi
di
Ognuno
noi
incontrati
abbiamo
per
parlato
nomi.
E
incredibile
vasta
come
un
la
Cosa
! Balzac
non
non
intiera
è
ha
letteratura
come
le vie. Gli
del
Balzac
non
un
è
ed
aveva
lavoro
procede
da
coi loro
non
del
fondato
ha
li
mero
nu-
romanziere
artista,ed
un
vero.
dav-
visti,
in
sono
moria
me-
se
abbiam
imaginari
:
sen-
sian vissuti
la fecondità
ma
scrittore
fatto
a
nella
conosce
Y opera
mondo
forza,
strana
:
:
rifiutarci
loro, li citiamo
con
esseri
questi
e
restano
che
li
ciali,
so-
gusto
d' evocazione
degli esseri
scrizioni,
de-
scolorito; gli si possono
possiamo
non
za
assen-
le corruzioni
qualità del
le
ma
suoi
come
avesse
e
la
:
delle
Y abuso
passione,
tutte
finezza:
salutare
delicatezza, Y
predilezione per
contestare
della
di
stile laborioso
uno
al Balzac
tutto
»
lamente
so-
genio.
è
un
perfetto,e
lui.
è
tore
crea-
nere;
geuna
$5
Balzac.
!•*»#••
le
Sono
lette
il
sul
più
severe
Balzac,
e
mi
rer,
Ecco
ad
punti
critico
un
ingiuste.Il
paiono
Che
molti
in
rispetto dovuto
domanda
che
i
tutto
con
,
lo Sche-
come
è
non
tista?
ar-
artista?
essere
mi
»?••??»»—
abbia
io
Balzac
significadunque
una
che
parole
?
tano.
lon-
menerebbe
IL
Torno
al libro
nuovi
ce
è
n
che
Il Balzac
volume
in questo
di
del
zac
Bal-
febbraio
del
col
Milano
,
tornato
a
poi
Milano,
a
vi
deir
Venezia,
nel
sino
stette
eredità
Patellani.
Giovanna
contessa
ressi
inte-
Costantin,
Lorenzo
proposito
a
lio
Emi-
conte
regolare gli
per
signor
uterino,
della
materna
del
procura
Visconti
questo
fratello
una
nel
noi
tra
d'
Guidoboni-
a
i documenti
la venuta
riguarda
venne
1837, munito
Fu
alla luce
messi
uno
Lovenjoul. Tra
Italia.
in
suo
del
marzo
alla
;
e
,
di
metà
maggio.
A
Genova
miniere
d' argento
ammonticchiate
scorie
negoziante gli parlò
un
ricche
di
della
nelle
piombo
Sardegna,
vicinanze
dal
quale
delle
di
era
delle
rie
sco-
esse,
stato
86
Contemporanea.
Letteratura
MMMMMWMM**
••——*
??—•——
»!?!?•«??•«
»»——»?—
??—?—?
Balzac
MIMIIMll
subito
prese
fuoco.
pratici nella
fosse
benissimo
mico
Un
in
e
nel
pel
ottenere
Dopo
un
la
scorie
Era
sforzo
una
delle
partito
per
Aveva
per
da
la
quegli,fatti
a
scoperto
avea
zac,
Baldi
privativa
cento
cento
tante
sue
non
in Italia,andò
la
contrastava
il dieci per
il dieci
piombo
Il Genovese
il,Genovese
tornò
di Torino,
quale
Bisognava
sé
per
che
che
trovò
la Corte
presso
Fu
visto
proprio,
conto
dalle
e
sero
stes-
sardo.
governo
anno,
Sardegna
per
e
vivo, il Balzac
si faceva
lunque
qua-
esito, s' impegnava
Genovese
dal
dell' affare
in
d' ottimo
caso
in
a
spedirglieli
Parigi.Il
di
promise
,
saggio.
un
a-
d' estrarne
metalli.
fare
per
una
suo
qualunque proporzione
cogli altri
campioni
chimico,
Y argento
e
darsi
quelle scorie
gran
oro
,
mescolati
i
tallurgisti
me-
essere
pò tea
il segreto
Y
spesa
modo
avere
del
i
dovevan
in
nascosta
trovato
aveva
poca
I Romani
non
,
con
JHHWHWlMW
fantasia
mineralogia;
ricchezza.
immensa
—?»••————»—
,
del medio-evo
molto
lUMHMI
dell'argento.La
anche
ricavato
«WiH»HIM»WWtHWHMW»IÉI"HHWW
M
una
dei
saggi
privativa
società
,
sigliese
mar-
potersiricavare
di
piombo,
e
dal
d' argento.
delusioni!
Parigi, facendo
un
grande
raggranellarei quattrinipel viaggio.
impegnato
il"po' d'oro
che
pos-
Bàlzac.
lift
«#•
la
sedeva:
sua
giorni
Marsiglia aveva
da
albergo
pranzato
Pense
:
faire
des
cesser
de
ckèresy que
que
de
fondsy
idèes
on
!
tratto
un
suppliziodel
vais
débrider!
la
nella
naisons
de
e
verrai
con
con
•
suo
un
tuo
vais
E
trovava
ouvrages
toni
personnes
de mise
des
! Era
gran
de
suite,
stato
sans
tare
visi-
a-
Argentara
avea
e
,
mieux
Y
Peut-ètre
qtce les
di
Survil«
Tu
alla
so-
miniere.
scriveva
combi-
ritornare
ingegnere
delle
»
,
al
coraggio. Je
minerale.
cognato,
marito
rovesciavano
dell' isola
pensava
ingegnere
il posto
dell'
di
saggi
àfin.
mettre
.
.
abbandonata
esprit. Già
in Italia col
je
faceva
servira-t-il
l
des
ria pas
on
Si
però.
dei
me
dre
ma-
d' envie de
rimettersi
più selvaggia
via
le hasard
le,
lavoro.
Però
parte
alla
castelli in aria
Bisognava
miniera
portato
283).
pag.
trois
faire
scritto
aveva
fortune personnelle dans
de
celle qtte
à
i suoi
E
e
peut fairefortune que par
ne
semblables
preso!
di
stanza
beaucoup plus
a
giorno.
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souffranceschez
(Correspondace
a
Aveva
désir
al
una
al
f entreprends; quand
ce
latte
abitato
trenta.
qu'ily
vendo
imperiale,be-
una
di
quindici soldi
con
si
cugina
sua
viaggiato quattro
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dieci
»M*MI«I
una
e
notti sopra
soltanto
A
f H»Mt
lui. Avea
per
cinque
e
?•?«—«•*•——••••——?
?»?»!•?
mamma
salassate
eran
?•?»?—?#?????
87
8.8
rella
Contemporanea.
Letteratura
Laura
air
Grazie
«
acquistata, spenderemo
si
spende
Parigi.
a
finché
chimera:
Andò
non
tuttavia
in maniera
doperò
Credeva
a
lavorare.
riées
sul
dava
principe
a
dimora
ora
faceva
Milano
Bossi,
che
passate
smondi,
mezzo
non
aveva
alla
fatto
via
da
per
vedere
si
ma
mise
,
jeunes
in
ma-
del
casa
pian
lui. Nella
Chenes
terreno
del
ma
pri-
sua
avea
v
La
nosciuto
co-
ma
contessa
le belle
coraggiosamente
di
Il
suo
sua.
rate
se-
i Si-
presso
rimproverarlo
casa
a-
fu evitato.
dimenticato
in
s'
dall' amicizia
certosino.
fermarlo
dovette
sedeva
pos-
dell' aristocrazia;
lui alle
con
a
il Balzac
persone
vita
di
questrare
se-
conte
deux
stanza
una
una
cuni
al-
Visconti.
scrivere
a
disposizione
molte
questa.
Il Balzac
de
giardino,messa
in
da
il
che
Parigi
a
cominciate
in
di
bisogno
il sequestro
mémoires
principe Porcia,
che
beni
subito
Les
furono
di
che
tornar
que
dun-
intendesse
Lombardia.
in
di
tare
aspet-
Guidoboni-
austriaco
quel po'
e' è
sono
staccarsi
conte
il governo
che
Pare
che
isbrogliare ancora
per
del
interessi
quel
potremo
Aveva
»
sapeva
Milano
a
così
consolato.
ho
non
Io
più tranquilli.
saremo
pressoché
una
siccome
Genovese,
nessun
mezzo
di
più
poco
E
che
esperienza
,
non
in
sersi
es-
lavoro
Balzac.
lo
assorbiva
in
a
da
concretarsi.
il
quel
libro
suo
r Imitazione
tristo
era
duecentomila
degli
male
ultimi
poterlo
:
principe
la
del
la
case
fu
dopo
me
co-
scrivere
la
a
Hanska,
abita
che
sul
in là dalla
più
La
serra
Il
20
avere
amanti,
sarò
maggio
che
;
il Duomo,
aveva
fatto scrivere
più allegro e
sarò
Ah!
«
se
della
Corso
vita
tale,
Orien-
contessa!
suo
sotto
»
A-
cielo
questo
parato
delle
d' indifferenza!
scritto:
due
colla
che
malinconi-
Francia, col
il cuore
va
Invidia-
felice
così
era
ispira Y aspetto
m'
Russia,
moglie.
sua
affari
consolatrice
Bolognini.
alla
Milano
in
era
trine, m' intorpidisceV anima
»
blicare
pub-
i suoi
e
poi
e
contessa
grigio, mi
di
cuore
eh'
«
cielo
suo
giorni
nostalgia.
sempre
debiti
che
Porcia
dieci
sue
: ecco
ragioni. Aveva
di
Porcia
meditazioni
bel
il
e
scriveva
sapeste,
diverse
per
suoi
amante,
veva
a-
seau
Rous-
d'autore,
nome
voleva
la persona
presso
felice
del
Voleva
momento.
franchi
andavano
sua
Y
!
Ma
il
felice
amore
,
Milano
riuscita
del Richardson
senza
e
era
,
prediche
di
lava
glifrul-
non
e
Y
che
la rettorica
senza
le
ideale
suo
anni
Dipingere
senza
e
idea
una
due
soddisfatto
more
il
Era
tutto.
mente
89
Domani,
«
lettere
da
alle mie
voi
calmo
Contemporanea.
Letteratura
90
m
savio
e
da
dopo:
«
anni
libro
mie
amanti
che
prima
nelle
lungo tempo
legge
anch'
nato
Porcia, sul
Corso
Venezia.
Ma
alla
sola
la
darsi
che
T edizione
leSy sia
Clara
dediche
milanesi:
La
Une
,
Bolognini-Vimercati,
Sanseverino,
Il Balzac
La
non
del
Torpille.
aiment
nel-
lesjll-
Vendetta
Les
sorella
ricevè
Ève
una
lavori
allo
alla
émployes
del
città: lo
suoi
alla
maitresse
filled'
dei ricordi
via
in questa
altri
di
fausse
Maffei
va
riferi-
prima parte
portò
soggiorno
suo
Puttinati, La
casa
Corso
ora
principio si
della
et
sarebbe
ospitaledi
in Comment
il Balzac
le
si
Milano.
in
nato
dimostrano
persone
lavoro
s' intitolava
definitiva
del
che
quest'episodio,trasformato
Certamente
durevoli
Paris.
dedica
Renza,
da
metà
allora
che
romanzo
di Porta
prima
de
Splendeurs
il tetto
dedica
stato
essere
romanzo
sotto
la luce
vedesse
alla
un
quattro
dalla Revzce
al
sciato
la-
riprenderle
per
retta
ni
giorho
abbandonato;
è
courtisanes, questo
esso
Due
»
Presse, dopo
dar
in testa
des
santo.
un
romanzo
annunziato
ora
misères
Può
della
si dovesse
?«?»•»•?"
Infatti passarono
»
quel
appendici
Se
a
Il mio
T altro.
o
www
•«•««««ntjwtnwMitmtMuwmw
far invidia
lì le
giorno
?
bella
scultore
contessa
contessa
alla
principe
a
sa
contes-
Porcia.
impressione
Letteratura
92
Iosa
la
d'interessi
qualunque
colosso
Lo
mente
Balzac.
d'àprès
ha
ove
sta
che
non
una
prova
si
al
sulla
generalie
del
stampa
dice
non
il
dans
Début
Secondo
nulla
facsimile
la
il Lovenjoul, che
Balzac, paiono della signora Surville, sua
sorella.
ho
Perciò
creduto
anche
che
dopo
,
lo scritto dello
avere
Champfleury* queste
po'
un
il
di
È
RES
sano
pos-
ringrazio
cortesemente
manoscritto
e
la
fidato
con-
ha
m'
messo
per-
grande, rilegatoin
in 8°
filettato
cuoio
Etudes
:
m'ha
E
notizie
descriverlo.
di
dorso
oro
prezioso
volume
un
d'interesse.
che
gentile persona
in
vie,
intendersene, le correzioni, piuttosto che
deve
col
di
dubbii
opuscolo,ha ispiratodei
suo
autenticità.
sua
de travedi, études
Perfino
sapesse.
di
titolato
in-
opuscolo
un
(Paris. Patay, 1879,)
sulle
sempre
premessa
méthode
Sa
lui,
come
corpo.
scritto
manuscrits
ses
di
e
zare
d'ammaz-
nato,
non
tali
a
mezzo
materiali
altr' uomo
Champfleury
:
del
di
in
produzione
vasta
sua
preoccupazioni
un
Contemporanea.
in
il titolo
nero;
(Les
philosophiques
rosso
Marti-
IGNORÉS).
Nella
r auteur
acctteil
prima
—
quii
pagina
comme
—
regu.
legge: Offerì par
souvenir
un
a
si
—
H.
—
de
du
gracieux
Balzac.
—
Pa-
Balzac.
•imim
—a»—
ris,
i«—
i
j
w
? ??
??rri'niri^liti
?»—————»
premier
—
je
camme
vous
fai fait
qw
ouvrage
Al
innesto
le
Chronique
—
tredici
incollati
di
de
carta
tutti
di
da
della
ques
Werdet
legge:
—
de la
di
mano
for-
che
nell' ultima
gina,
pa-
scrittura, si
Continuer
vano
tro-
pato,
stam-
avec
la
sola
legende.
de
la
undici
(Frag-
—
poi
foglidi
manoscritto
con
pochissime
edizione
(volume
presso
degli Etudes
XII), pubblicata
Dalloye
e
col
Lecou.
rezioni.
cor-
cinque
quelle
certamente
sono
su
il primo,
scritti,meno
facciata,
che
cellò
can-
legende.
rilegatecol manoscritto,
stampa
quarta
scritto:
aveva
aujourd'hui), ma
paglia comune,
Seguono,
prove
si
d*
poi
una
tanto
sol-
scrivere
di manoscritto
Infatti
ignorés
parole:
Vengono
giugno 1836.
pagina, prima
Phédon
le
cato
pubbli-
chronique.
tires
du
nel
potuto
di
fatto
pezzettiniinegualidi
due
seconda
Mar
Paris
righe
fianco
la
Nella
ment
pagine
introduzione.
dopo
e
de
tutto
aveva
Homo,
Ecce
egli aveva
undici
la
copie
frammento
ritorno
suo
di
vero
solito, il Balzac
suo
sul
nella
precisamente
è
non
il lavoro.
Les
est
retour.
Questo
Al
O
—
dit le
mon
un
w"«
/#z#, /"?J7-
75
ce
F hai
a
?
93
philosophinome
del
Letteratura
»
m»
?—
??»???•???—
??•??•—
?—
m«
? ??
—
«m
?
iìm
«i
?—
?
comincia
Qui
Balzac.
Le
wrtwwwtw
???»?"
t
,
rr
r
r—
r
r»f
il fermento
si
prove
nn
—
?"—
r
—
r
di
riempiono
di
ostie.
incollati
carta
correzioni
Le
P introduzione
nella
righe ;
altre
due
prima
pagine
il solo
è
ove
sei
e
incollate
già
deux
alla
scritto
mano-
fine e' è P avvertenza
in
laissez-moi
prima pagina,
zioni
corre-
di
blanches.
pages
,
Nella
delle
le
;
sono
m.
zettini
pez-
con
Nel
prova
paginette, e
Charles
:
margini
sei
—
del
su
correzioni.
era
-.—....
cassature,
s' accavallano
alle
sottentrano
ai
—
lavoro
del
richiami, s' ingrossano di aggiunte
di
—
—
—
Contemporànea.
—
94
prima
di
prova
titolo, scrive
pa,
stam-
Charles
:
tà,
chez
y
(V avair
mettant
tions
fini
illes pas
bien
plusy
faites,cela
Mettez-moi
composez-la, vous
rait
au
si
avez
commencementy
petit texte
Nella
seconda
prova
per
On
ce
Silhouettes
ha
jusque
21-22
en
afait
qui
une
correc-
a
4feu-
a
et
page
On
pourboulette
une
est
mettre
comèdie,
des
alla
fatto
en
teri:
et in-
sette
;
re
scompor-
in carattere
Personnages
interlocuteurs
le prime
italiqtce
ritorna
già
ricomporla
diceva:
più piccolo.Dove
prova
les
que
vous
en
fin.
P introduzione
en
ira
titre dy
un
,
garnitures.
4
voyez
cornine
heure
une
la
peut-ilmordi.
ce
sans
poùr
quelque lapins
avec
soient
cela
ma
ha
già
righe. Anche
so:
mes-
le
vuo-
sta
que-
stamperia orribilmente
Balzac.
«ilÉliiliilllrtliiillwiliìifWMWiltlilMihtWK—Mliiiiiii
i inni
i
95
nr"rTfrn
uninmiiin
maltrattata, sovraccarica
ai
un
doveva
fare
quel
épreuve
y
et
Puis-je
trois
R"
Ghirigori
far
èpreuve,
proto
scrive:
contento?
capace
Scelgo
un
complicati, per
fatte
tutte
le
da
in
la
corriger
rendre
niera
ma-
non
ne
può più:
la
processo
tutte
in
le
Donnez
di
une
da
cominciare
piccolo squarcio,
porre
letterario
opere
del
con
Balzac.
encore
à
tirer.
ha
rivisto,
quinta
va
pro-
il Bal-
che
revisioni
rebbe
Sa-
capo.
dei
uno
gli occhi
sotto
E
vous-mème
bon
en
perfettamente ripulita.Credete
il
tre.
al-
Charles,
lui. Manda
anche
corretto
sia
dalle
ai correttori.
testa
devriez
vous
je puisse
que
zac
à
poco
partono
la
autore
Il povero
ha
èpreuve
confondendosi
perdere
en
sotto:
,
T incontentabile
pour
si
,
intrecciandosi
da
une
fin
più
une
differisce
razzi
la
une
p.
v.
bozza
quarta
pagine,
s.
encore
E
avoir
fais compier
heures?
la
E
cette
Charles,
matières.
che
Carlo, leggendo
J\2feuille de
la
des
table
la
mettant
aggiunte,
il viso
di
proto
bozze:
composez
alle
Si vede
povero
alle
dietro
aggiunte incollate
incollate
d'artifizio.
fuoco
vero
di
aggiunte
margini, con
n--Tifiiiiinirrftiirniiiii»imwwiiniiinini
cui
sono
Metto
corsivo, le parole cancellate
meno
dei
tori
letstate
fra parentesi,
e
se-
96
Letteratura
Il manoscritto
qui
à
est
du
sieurj
docteur
laquelle je
à
tournure
une
si
Tonditse)
Vicaire
(connais pas)
fois. Eh
c'était
Bouju
appeler
(Il)
(ce
de.
.
bon
a
y
ì
font
des
théories
que
leil
de
est
(quii est)
planètes
est
trente-trois
que
T espace
que
)
il
est
et
le
so-
de
si considérable
de
quand
millions
nous
idées
qui (
terre
entre
egoiste.
un
la
entre
devrait
qui
les
délicieuses
Y espace
au-
vulgaire-
ce
,
prouvé
d'
) regardàt
d* avenir,
s' occupent
ne
Monsieur
ans
de la
risibles
qui
(pcts)
ceux
philosophie
'profondément
ceux
)
les diocèses
nomme)
vivant),
dy
(je ne) je
.
vingt
on
ay-
Bouju (de
parmi
quJil (eu pensé
Soit
comme
que
bonne
en
sais
ne
Y abbé
conservés
parlant (un
ment
s*
general
bien, il
Mon-
(Fair
rappellejamais
me
(d1 aujourd'hui)
tres
Je
qui
Y histoire
lui donnàt
(M.)
connu
et
(rien) ajouter
romanesque.
avez
vous
fait
(de
Voici
Physidor.
superfluqui
ornement
cun
parie système
est
m
un
personelle
voudrais
ne
Il
:
silence
sous
passer
s'expliqueraitque
ne
(Chose)
connaissance
ma
gibile.
illeg-
è
:
Phantasma
de
impossible
cancellatura
diceva
docteur
Le
«
la
puntini ove
con
gno
Contemporanea.
lieues;
et
leur
et
certains
lumière
Balzac.
*••••••
?••••«?••
»•?•»—??»—?
ne
"»*«?«•*»—
est
nous
lumière
•••••«•
soit
i
faisait que
Tutto
(quii ne)
ce
Le
sais
un
vicaire
je
a
était,
que
cela
avez
connu
les
de
d'
de
soi-mème
idées
Nella
tous
est
une
etc.
de
s'ex-
ne
Physidor.
Boujuj
Ma
les
diocèses
fois. Eh
ans,
bon
M.
bien,
Bouju
vivant,
egoiste,
ce
ine
corn-
égoi'stes.L'ou-
dépravation.
que
est
tout
Soit
risibles
lui fut in-
»
seconda
si
qui
profondément
comme
religieuses,soit
periodo
Capuana,
un
pas
qui
de
autres
nomment
n'ètions
nous
impos-
est
de
ceux
imbéciles
prima
Tabbé
vulgairement parlant,un
différent
Il
système
quelque quarante
qu'il regardàt
les
le
et
sante;
pe-
qua:
fait
un
rappelle jamais
parmi
de
si
bli
vous
me
conservés
il y
si
Il m'
personelle
par
nella
già
silence
general
ne
pieno, troppo
sveltirsi. Ecco
sous
connaissance
ne
»
fatica. Ma
a
ne
plaisait.
Phantasma.
passer
Je
jouissances, il
troppo
a
docteur
pliqueraitque
,
è
comincia
de
ma
foi
lui
la mi-
à
lui fut indiffé-
tout
que
la
quoique
lieues
de
propres
que
legge
correzione
sible
ces
questo
si
«
millions
de
excepté
rent,
arrivée
encore
pas
fasse
nutes;
à
••••••
•*•?
97
muove
Letter.
l'epurazionecontinua.
prova
con
Contempi
più agio.
La
mano
7
Contemporanea.
Letteratura.
98
Le
in
(de)
systeme
au
T abbé
de
.
les
rappelle jamais
d'autres
s' agit.Il y
était
etc.
Ma
quelques quarante
a
già
Le
alla
terza
«
Le
«
Phantasma*
hier. Avez
Ma
E
Male
M.
Bouju
vous
que
est
il resto
quasi
dialogo.
hier
viGaire
ne
continua
ceux
qu' il
come
ma
s* appliquerait
Tabbé
parler de
general
lui
qui
fait à
développiez
nous
parmi
de
et
souviens
me
femelle?
rappelle un
a
entendu
vous
est
è
è
lai rencontré
ou
Elle m'
conservées
e
ans,
racconto,
personelle
foi,je
bien,
più
Libraire.
systeme
qui
il
pouce».*.
connaissance
au
me
ne
lui dont
il brano
prova
Phantasma,
docteur
douillette
une
neral
ge-
».
irriconoscibile; non
«
ler
par-
parmi
conservés
bien, e' est
fois. Eh
je
,
diocèses
dé-
vicaire
est
.
.
appliquenous
foi
Ma
de.
...
ceux
s'
à
est
entendu
qui
Bouju (un)
de.
qui
Physidor
que
hier. Avez-vous
velloppait avant
de
fait
un
personelle et qui
connaissance
rait
rappelé
a
hier
J'airencontré
Phantasma.
docteur
quelqu'un qui
ma
za
sen-
Osservate:
pietà,
«
sfronda, sfronda
dello scrittore
inesorabile
de
avanti
ju
Boude*
de
.
jamais
d'autres
des
.
ses
diocè-
fois. Eh
s' agit. »
nella
seconda
prò-
.
•.f^j||li|ig.
matita.
età
del
tali
pa-
lera
ì*?lK*Ì£
come
";ÉjSS"
fran-
l
"•«*
del
vine
•*«••••
ad
iti
'
del
di
oltre
più,
figurato,il
due
lo
dei
del
senso
affatto
colla
vigorosa potenza
il
ammassando
appena
T altro
di
due
d'oro
scultoria, condensata,
della
han
due
lavorato
e
sonaggi.
per-
di
gransotto
degli uscieri,
realtà
necessità
voce
strana!
cosa
modo,
della
vita,
giornaliere;
imaginazione gigantesca
che
lui stendesse
coir idea
movenza
tutti i suoi
delle
coir
darci,
il dramma
e
creditori
le
za
sveltez-
col
la
suono
stesso
trascuranti
dolo
renden-
e
elegante
grandi osservatori,
e
stesso
colla
dire
pungolo
montagne
neve
ci
accostar-
fissato
vivo, la frase
sognatori. Tutti
ap-
quella vertiginosa
a
la commedia
stati, quasi allo
Rivo-
straordinario
possiamo
dell'accento
T emozione
gli
che
e
litografici
per
fra
grande
l'espressione e
motto
stavo
l'uno
•••«••«•«•••M
più
e
,
oltre
persona,
prodighi,
•••«•«•
pensatore,
ha
chiaroscuri
Questi
«**••
•••
della
abituarci
disegno
suo
suoi
privi
?«
che
immediato
più
T aspro
a"
Balzac, cristallizzandolo
del
mondo
sono
•
aristocratico
Il Gavarni
immensità.
e
••+•
d9 artista
mano
e
esso
della
•«•••••
• •
più"meraviglioso
"màhb
per
« • •
i baccanali
e
panico:
dei
••••••••
mondo
lu-?iqrie
•;^lavoro
di
•••
vecchio
entusiasmi
:
Contemporanea.
Letteratura
io2
fissa
fondevansi
la
d'
mano
una
come
per
carle,
toc-
grande
ri-
Gavarni.
voluzione
«
da
da
Ho
Da
spostare.
dà
mi
qual punto
sole
voi?
a
al
detronizzare
e
Detronizzate
il Gavarni
Ma
conto
condannato
divertire
Che
—
e
direste,
la
fondo
son
Ma
—
Ecco!
sempre
te
lascia-
e
gli diceva
questo
su
;
delle
frasi.
soltanto
delle
que
dun-
Era
figurine
questa
su
vedere
facessi
lentamente
vedreste
è
bilire
sta-
positivo.
e
restare
palma
la
per
,
—
di
del movimento
Newton,
vi
se
staccando
se,
coli
cal-
borghesi?
piccina così,
cassetta
legge
impermaliva
far
far
il sole.
sentir
a
i
a
trovar
per
dotto
s'
voleva
non
mente
seria-
passava
assorto
povero
inglese
un
un
il Gavarni,
piuttosto THogart
tranquillo quel
il Ward,
la
veniente
con-
vederci
scriveva
notti
basi
nuove
planetario
sarebbe
Intanto
le
e
sto
chie-
son
importa proprio
.
»
Ward.
giorni
sopra
per
V
da
il sole
qua
a
figure geometriche
e
in
questi giorni mi
sistema.
il sole
e
in
.
scherzando,
—
dinamica
dinamica.
sparire; basterebbe
nel
del
i
e
fin
farlo
molto
scienza
qualche tempo
volte
po' meglio
la
tutta
ai nervi,
più
nella
produrre
rifare
103
pari!
ricevute
a
Le
di
no
ma-
mano
dal
aria?
impossibile! rispondeva
Tutti
una
il Ward.
grandi scoperte
legnate!
Contemporanea.
Letteratura
104
C' è delle
si rovinò,
varni
come
fallita, il
che
monde
franchi
si
/ J
la
tutta
per
una
Journal
des
Gens
andare
potè
non
glimangiò
e
Jardie/m quel giardino
sulla
di
via
di debiti
le
storica
casa
falsi monetarii,
di
Leroy
quel
e
che
dell'
sarto
benedetto
disfare.
prima
poi proprietà
e
imperatrice
giardino
Ogni
giorno
trapiantati,ajuole
viale
rase
canili
che
letti di
ogni
pietra
quando
cosa
al
messa
! Mobili,
adornar
le
rieri delle
La
della
mura
vita
al
mostrava
sala
rinforzo,
Gozlan
appena
di
e
due
in
pergola
una
da
affreschi
sulle
nude
stata
di
una
per
da
cosa
qual-
pranzo,
rivestite
è
aria
progetti
fantastici
Jardie/
tutti
e
volo
ta-
sembrava
cosa
che
bronzi
somigliante ài
il Balzac
f
E
posto.
suo
T interno
di
già ogni
samente.
diver-
aperta,
si buttava
artificiali,...
torrenti
beri
al-
gran
di
muri
stanze,
parevano
un
air aria
desinari
pei
fare
disposte
e
In
spostato,
Ponticelli, salite, bacini,
di
famoso
continuo
un
un
del
Giuseppina.
era
,
fucina
stata
era
sa
ca-
jour
,
una
sue
sua
du
Point
a
ciannov
di-
qua-
per
alla
attaccato
Versailles
du
tromila
ventiquat-
il Balzac, ebbe
Come
vita.
culazione
spe-
in là del
più
l'oppresse
e
Il Ga-
il Balzac,
suo
numero
.
notevoli.
rassomiglianzepiù
che
pa-
calce.
conti-
Gavarni.
lotta:
nua
loro
posto
creazioni
dei loro
eh' essi
dimenticavano
nelle
cacciandosi
Balzac
al
e'
qualche
era
la
Gavarni,
in
portare,
a
i
guanti
da
enormi
nel
ricercato
stivaletti
donna
che
da
questi portava
che
il Gavarni
un
begli
lo
un
La
vide, nella
re
patiil Bai-
che
naso
voce
uniti
da
uno
volta
dazione
re-
rincagnato
libraio. Più
commesso
bleu
corpulento
lo
sonora,
'
pelloni
cap-
della
stanza
,
col
colla
prima
Moda
La
,
sognatori furono
pra
so-
vano
sembra-
di lustrino
testa.
neri
po' schiacciato,
per
in
giornale
occhi
bianchi
col fondo
che
anelli
e
rivenduglioli,
quei
muratore
del
1
dai
vestire
poteva
non
panciotti
comperava
sona.
per-
pettinato, profumato,
,
,
quegli
gnava
repu-
della
gioventù, degli
degli
e
stivaletti
con
tura
na-
ridicolo
che
cosa
trascuratezza
pretenziosamente
j
la
sotto
passioni,del
Egli elegantissimo
zac
la
Y intima
afferrarne
delle
carattere,
proprie
vivendo
processo,
meglio
delle
pungolo
vizii.
Nel
fino
di ostinatezza,
e
dal
personaggi,
pelle per
dei
al lavoro
il
conquistato
pazienza
identico
con
del
han
d'arte, assorbendosi
inebriandosi
loro
di
economiche
avversità
vita
due
e
furia
a
aizzati
quasi
e
tutti
e
105
,
e
biò
scam-
tardi, i due
stesso
interes-
io6
di
quello
se,
il
Contemporanea.
Letteratura
alla
sottrarre
giornalistaPeytel
di
Bourg
era
amico
del
consultarlo
raccontava
al
che
cominciò
Quel
presto.
il
franchi
che
in
perdiamo
la
cifra
dei
s' è
il
ha
ruba
scrittori
gli
è
la
guadagna
fatto
di
ora
ad
tutti
libro
natura
presa
de
gran-
due
e
una
riconosce
parzialmen
im-
niera
ma-
nota
e
l'artista...
per
saperlo:egli
senza
contemporanei.
E
tava.
aumen-
stretti da
stile ed
uno
quel
—
rilievo
ogni
furono
fatto
cinquanta
ritardo
giudicarono
un
il
Fate
—
Calcolate
onorevolissima
Gavarni
Gon-
cavalli
postiglione:
pubblico
suo
fedeltà
una
con
ogn'
si
difesa.
ai De
dei
cento
non
ma
Gavarni
che
lì
guadagni
intimità,
«
io
s' amarono,
Non
al
signore
giorno,
per
,
dire
a
to
condanna-
della
giorno
rilievo
tato
mon-
Bourg
a
punti
un
primo
,
Balzac
alcuni
Assise
s'era
Peytel
insieme
sopra
Il Gavarni
court
il
morte
moglie. Peytel
il Balzac
credendo
Andarono
torto.
a
la
ucciso
Gavarni;
la fantasia
dalle
condannato
aver
per
di
sentenza
Il
.
suo
greto
se-
.
sul fatto, la verità.
»
Balzac.
«
Balzac
ha
fatto
potrà spingere più
delle
in là la
belle
cose;
non
si
vigoria dell'analisi:
Contemporanea.
Letteratura
io8
"•#
del
tema
alta,
tracciò
un
vittoriosa, elevatasi
dei
cima
il camino,
pareva
ascoltasse
il Blanc,
colla
dei
Il
—
dramma
nostri
io
Il Gavarni
questi
Y
gran
È
un
atto
donna
varni
il Ga-
col Blanc, perchè
di
che
!
quel
aveva
no
gover-
la
abolito
debiti.
delitto ?
della
d'
del
gli
più
disse
il Blanc.
abominevole
che
con
sapere
la libertà
La
48
?
finalmente
po'
un
strato
mo-
Volete
progresso.
membro
del
un
procurarmi
aveva
stato
era
E
Vorrei
gresso.
pro-
ho
al progresso
credo
ci
ce
prigioniaper
—
del
vi
io
continuarlo
per
non
provvisorio
—
del
progresso? rispose
ma
;
tendo
met-
avvolgeva
e
il Blanc,
disse
il gran
esser
notare
sigaretta.
una
Insomma,
—
fece
e
NA1-
air Umanità
zitto
stava
seduto
attenzione.
la bandiera
sotto
Il Gavarni
lentamente
molta
rendere
matita
alla
bassa, fumava
incoraggiato, gli
sua
MM
ce
vo-
sino
Il Gavarni,
testa
con
quali servigipotesse
la
•»•
te,
lottan-
gradatamente
alti destini.
suoi
presso
lora
dell'Umanità
quadro
gran
con
?•«?
scintillanti, gesticolando,
occhi
con
accalorandosi,
e
progresso,
•«?
•••«••?
impegnare
diritto
la mia
nia.
tiranmi
si
libertà
glie
to-
per
denaro?
occupa
un
gran
posto
nella
vita
Gavarni.
•—*•••••
«?•M»MMM
del
M«
MA
MIM1MMU
M
MM
?•*•
?«*•««•••
?
W
«•—*•«
??—
filzeTdi
E
ecc.
ecc:
piene
scene
sul
studii
dei
non
che
per
nette,
Ma-
d'
un
fatti
non
liziosame
de-
e
ro
presecome
romanzo,
il Sainte-Beuve
ma
finissime, ma
poco
,
che
Arsenia,
delicatamente
libro
non
soltanto,
nomi
di osservazioni
cuore
di
forma
quello
nomi
Il
,
scritti,che
la
donne.
Giulia, Florida
Atalia, Eugenia, Teresa,
degli
le
più:Fanny, Luigia, Amanda,
finiscono
delle
?•MM«MMUIM«MM«
meglio:
dir
delle
giornale reca
••?•?••••?•?«••?
•»??»?•?••?•?•————?—
?*"
dovrei
Gavarni;
suo
•*••
109
analizza
dandone
larghissimi estratti.
Il Gavarni
d'osservarsi
«
Io
avuto
d' un*
che
T' avrei
ho
dato
fra
ricevuto
freddezza
apparenza
mie
sin
d'ebbrezza...
il più felice
sbadigliando
vedo
nome
aveva
Y avrei
non
il
saresti
d'
Tu
ma
con
m'avresti
sul
Io avrei
mio
un
vrei
T'ala
tutta
con
allora,
?
sfuggita.
conosciuto...
braccia
timento
sen-
donna
una
degli uominL..
il tuo
scrive
assicurazione
mai
conservata
quale
dunque
è
mi
zioni.
osserva-
egli
,
la
Qual'
perfida
le
sue
desiderio:
avrei
non
amare
non
la
le
per
quando
desideravo:
che
amore
d'
altre.
Y abitudine
giovinetto
notare
Angelica
più delle
Ti
di
capriccio di
un
amata
«
e
incapace
sono
parlando
da
sin
ebbe
una
duto
cre-
scritto
giornale
Contemporanea.
Letteratura
no
il
dietro
Non
di
nome
altre
tante
per
preparare
né
sensuale
era
t' avrei
e
intrigo.
nuovo
un
né
bandonat
ab»
Anche
tenero.
,
nella
passione
d'osservazione
gliveniva
che
non
dalla
emozioni,
nuove
amoretto
piccola
(era
nell'
E
la
donna
momenti
Peytel.
«
E
d'
Da
Arles!
sono
così
—
donne
esistere
a
e
d' Arles
ad
gingi*
immaginazione.
delle
civette!...
si
non
e
al
scriveva
belle
carte
da
1' amico
Tronquoy
come
:
esse
—
dizione!
bene-
una
si
Quando
capisce
come
,
donne;
eh' è
»
nei
neppur
salvare
per
graziose
e
Arles
il verbo
preoccupazione
Bourg
rata
adomore)
nell'a-
la dimenticava
città
belle
platonica
amava
più
coli'
testa,
si lascia
che
creatura
creato
Marsiglia
la
d'un
successiva
mezzo
una
che
quel
grande
andava
quand'
pre
sem-
nonnulla
donna
occupazione
non
di
in
nella
una
aveva
colla
amar
gner,
lui
cui
per
dolci
nei
sopra
per
cercava
Goncourt,
concupiscente
mezzo
lo
,
vittoria
corteggiare,
dy emozioni
E
«
imbastito
appena
cercava
ch'egliconfessava
e
i De
dezza
fred-
sua
ma
fiore
altrove.
dicono
ogni giorno,
e
donna
trovare
saper
d'analisi;
e
avidità, questo
con
sempre,
la
intiera
conservava
vede
le
possano
giuoco
e
bi-
GAVÀRNI.
gliardie
r
In
questa
volubilità
sua
quello
suo
cuore
una
giovinetta
che
nel
egli notava
lo
me
Finalmente
Le
il collo:
bellina, anzi
io
vedevo
? E
e
me;
per
che
me
se
la
,
ideale
,
e
Ce
questo
1'incanto
era
n'era
uno
ha
mi
peggio
la
E
gannato,
in-
tanto
—
»
leggermente
donna
tanto
—
è
Dov'
occhi.
imaginazione
meglio
to
soltan-
bellina.
n'importa?
mia
alle
via per
era
stordito;
suoi
fondo, nelle diverse
In
lungo
Fanny
aveva
nei
tanto
meglio.
m'
lasciar
di
somigliano
nemmen
era
bacio
elettrico...
sforzo
la mia
non
bacio
un
mamma
era
belline
ma
che
animina
che
il gran
ragazze
dalla
,
questo
«
sempre:
fatto
di
,
il viaggiatoreinciampa
che
fiaccarsi
che
della
giornale:
ricorderò
del
fondo
proposito
altro
presenza
suo
ho
Bayonne.
pietre
alla
ama
Bayonne
a
ottenuto
dato
non
dall' intimo
conosciuta
proprio
è
verità
spirito.A
suo
aveva
d' addio
in
fondo
un
donna
La
egli
gli vien
del
e
non
unico
lui:
per
che
quale
si trova
di malinconia.
e
pretesto
sua
che
cosa
»
di tristezza
un
tutt' altra
insomma
bocce,
amore.
Ili
si
donne
lui
non
amate
ama
alla
che
gita
sfug-
la
sua
,
quella che
compiace
di
non
«
somiglia
quei momenti
a
suna;
nes-
d'e-
Letteratura
ii2
Contemporanea.
i*"
mozione
d'un' estrema
che
vaghi,
piacere
motto,
•*•
•••?•••?
dolcemente
la pena
•••
»i
Y anima
che
ma
un
,
e
il
tra
rumore
un
,
nulla, anch'
un
•*••?«»•
delicatezza, deliziosi
cullano
e
»•
pensiero
un
gono.
distrug-
»
colla
Luigia, al
nei
quei giorni
noia
la
«
Il
piacere
dubbio,
avea
C'eravamo
stati
felici
era
sapessi
ne
in
vogliono
strano,
la
posato
voleva
atteso
momento
i minuti.
tutt' il bosco,
la
per
sempre
perchè,
per
;
la
poi
,
Luigia
»
tutti
dormire
a
dal
loro
vincere
mezz'
una
percorso
rientrano
Coricati
sulbuon
lei
»,
gli
gli
ginocchia, dicendo-
orologio
Tardi,
due
e
sulle
testa
coli'
senza
uggia....
riuscivano
non
ser
es-
incontrati
un
il
obbligo
un
che
accade
com'
te)
delicare
arriva-
,
assai
così.
imbarazzati
«
che
che
fissa.... E
di
di scrittore.
e
giornata triste, lunga.
una
senso
quelli
di
uno
potesse
,
venuta
1' erba,
avea
fin dove
quel giorno
ora
io
in
agonizzava
d'osservatore
novità
che
era
Boulogne,
(un'analisidelle più
di
eravamo
senza
È
,
era
ma
reciproca
mi
l'amore
eravamo
felici ad
caso,
quali
potenza
sua
noi:
per
di
comprendere
per
passeggiata
sua
bosco
due
tutt'e
in
l'ultima
leggere
Bisogna
per
alla
mano,
lentamente
la porta
ora.
Lui
do
contan-
quasi
Maillot.
Gavàrni.
*?«»?*?*•???«*»?«•??»?•?•»?????••?
—
—
113
••??•»?"
«
La
«
No,
«
Molto.
giornata vi
niente
lunga,le
è parsa
affatto: mi
dissi.
divertita. E
son
?
voi
—
Mentivamo;
«
ci volevamo
Non
In
male,
eh'
giuoco,
questo
alla
il merito
avevamo
Y
dietro
incontrare
giorno
un
La
non
ciò
momento
un
via
non
passato
—
«
«
non
una
insieme
Tornerò
Capuana,
le
Letter.
un
Ho
«
chissimi,
bian-
E
»
sul
farsi
! L' ho
vero,
rimpro-
un
non
passato.
».
Hanno
giorni in
è
con
,
lui deve
quando
tre
in
compreso
amore
te, domani,
Contemp.
vero.
dav-
abnegazioni
sue
gli ultimi
da
per
abjettissime,
cose
lamento,
parola
sare.
clas-
denti
con
si chiama
sacrifizi L.
tutti i suoi
andar
cuore.
che
tutte
con
compreso
il
da
cortigianada
una
di lei delle
lacerare
si sente
d'
batteva
s' im-
bruni, con
capelli
ricco, coi
che
Sapute
amare.
bella,
era
seno
so
lui fu preso
reva
cor-
poteva
quando
e
cia
cac-
pedino,
un
farfalla
nuova
anche
ragazza
col
quel
trouvaille
qualche
»
la
bianco, felice quando
qualche
in
Ma
cappellino,dietro
un
velo
un
tutto.
ecco
incognito.E
,
dietro
celo.
dir-
non
egli chiamava
Y attirava
donna
di
vero
pagna*
cam-
?
8
M*
imMHHIHINNmiMHHUNMWIMI
«
NM(mNIMIMIMNMMMIMUI
Non
Tutto
venne.
rifiutarle
la
e
dal
di
Y
e
che
potei
dello
sera
fare
fu
no;
gior-
stesso
avrei
che
tanto,
amavo
vederla!...
Il ricordo
la
MMHI«É«M
fMM«M«M»MMMMM
po,
Cosi, il giorno do-
no.
quello
venir
sera
non
di
dire
••?•»•»•••
IÌMMWMWIMMMMÌMÉMMIMMMWWM
•*•••••?
seppi
lei
di
Contemporanea»
Letteratura
1*4
pianto
»
lo
d' Arsenia
tormentò
mesi
per
mesi.
Altri
episodii non
il bel
sfiorato
a
da
posta
società
del
celebre
Goncourt.
Y arguto
parte
d'
dei
un
quello
più
De
Ed
che
e
si
è
ho
messo
della
amore
noto
men
biografico
che
coli' avidità
primo
saggio
futuro,
fatto
s'arriva
legge
il
il romanzo
sarà
tristezza
a
quella
chiude
lettore
e
le
plice
sem-
un
in-
documenti
su
fine
vita
una
gloriosa, 1' emozione
e
del
ho
dell'
curioso
forse
;
Allorché
di
Io
osservatore
Goncourt
romanzo
studio
timissimi.
chiude
rac-
artista.
Il libro
cuor
De
il soggetto.
pena
il lato
parso
piena
dei
partigiana,perchè questo
m'è
di
libro
mala
a
caratteristici
meno
così
riosissima
laboil
guadagna
lagrime salgono agli
occhi.
«
Dopo
disegni
storia
al
tanto
dove
si trova,
dell' arte,
talento
di
di diecimila
lavoro, un' opera
per
il talento
la
prima
dell' artista
scrittore, dopo
le
nella
volta
riunito
laboriose
ri-
Sftilfl^tì"'fì».
Ijìi
-(""""
.*.
.*.
.*.
.*.
*
"'
"*g^§k
Nedda
jjhrtrovato
quasi
era
:o.
La
lifase
po-
un'ec-
;:*^|à^stapae
j^jfjijSÌ"ti
sue
so-
fascino
i-^fSiÉdi
~ata.
a
Che
vestina
llCiU^uoipiedi
J^ra£a«||rdabbron-
??".§:??
Contemporanea.
Letteratura
n8
sole
dal
zata
dai patimenti,colla
travagliata
e
arruffata
capigliatura
sua
che
pupilla sbalordita,
dalla
quelle figure
a
mezzo
velluti
di
e
trine,
di
polvere
gli stivaletti
dei
ebbrezze
feste, dei
di
d'opoponax
e
di
da
delle
e
infelice
sioni,
pas-
dalle
te
violenminose
lu-
meteore
turbine
che
corse,
creatura?
e
? In
strane
dal
via
bottoni
enorme
sensi, fra quelle
teatri
lei, la
farci
e
sconquassati
sinistre portate
e
di
di minio
tacco
divorati
cuori
nervi
quei
a
dal
raso
di seta,
trentadue
a
neri
farci in
a
parate
coperte
guanti
di
quei
a
mezzo
tutte
tutte
occhioni
veniva
Cipro, profumate
fresco, coi
fieno
i suoi
e
delle
veniva
Era
a
proprio
un* intrusa.
Però
Eva
Velleda
guardare
con
contadina
siciliana
sincerità
deir
affetto
profondo
d' essersi
d'
precoce
dell'
loro.
arte
Rare
così
un
d' invidia
che
animale
e
di madre
la
in
contadina
manifestava
il suo
schietto
inteso
era
di
in
mondo
assai
Italia
tristezza
vera
donna
Ma-
il frutto
paradiso
valeva
tosa
pie-
coir istintiva
amava
disgraziato. Nel
s'
vuto
do-
ringraziando la
portata
volte
avrebbero
occhio
un
amore
quella
Nata
e
,
più
un
di
cento
ac-
un' impressione
,
così
realtà, xhe
viva
rivelano
e
una
così
immediata
potenza
della
d' artista
af-
Giovanni
fatto
fuori dell' ordinario.
gli occhi
sotto
quadro.
un
la
Le
vigorosa
Sicilia. In
la
neir
destata
differiva
arte
prima
delle
che
il
Ma
vita
Verga
reale
raffinato
tra
•
la
tra
troppo
vizii
che
maschera
più
e
compresse
educazione
si diràt
Però
e
lice
fe-
deva
ve-
non
della
scene
chè
per-
Eros
vicino.
e
i lettori nell'ambiente
dell' alta
il loro
e
passioni
dai
invincibile
società
potersi
per
eleganza
sfibrate
dalla
in
da
perdono
disinvoltura, fra
stupenda
alle
riflessi
dell'
la
prediligere
artifiziale
quasi
la
completa.
era
sembrava
che
di
avuto
il lettore
e
torni
con-
un' emozione
dietro
subito
riportarono
sentimenti
sinceri,
sotto
e
tornò
di
dellava
mo-
dall' opera
da
l'illusione
studiarle
poteva
si
X emozione
e
aveva
figure
queste:
elegante
Tigre
nulla
nascondersi
sue
:
lettore
L'autore
di
sui fianchi
varannisa
potente
o
della
infocato
di castagne
del
poco
mano.
malizia
solidità
cielo
di
davano
meravigliosa nettezza
animo
stava
acqui-
arsiccio, selvatico,
bosco
rilievo
un
con
,
del
figura della
una
con
calde
ma
quel paesaggio
dell' Etna,
bozzetto
grandi proporzioni
sobrie
sensazione
del
119
Quel
le
tinte
T ombra
sotto
di
Verga.
;
dire
carattere
della
che
ferente
indifgono
riman-
l'
pregiudiziidelforza
del
che
quest'ambiente elevato, pie-
i •*•
no
Contemporanea.
Letteratura
120
••*?
•
d' ombre
belle
nel
qualità
•?*?•??•
mostrate
sfumate,
Nedda.
scrittore,
di
buona
volta
reale
Non
che
confermavano
d'
un
belle
promesse
passione
! E
e
di
domestici, rinunziò
po'
un
più
cominciava
di
uno
un
una
zione
costitu-
vole.
bene-
i
tra
del
noti
non
Verga,
di lancio,
fra
noi, le
pieno
state
erano
oppresso
parecchi
Verga,
di questo
volumetto
questo
e,
degne
scene
messo,
più
ma
indietro
le promesse
aveva
per
dell' Eros
fiacca
tre
o
Ah!
il
di
quei colpi
soltanto
passo
più
la
bitare
du-
a
talento
suo
di
\J arte
reale.
provava
prima
cosa
di sentimento
quando
sembrava
circostanze
che
dell'autore
il nome
rivavano
ar-
Le
due
lavoro
che
del
scritta
dell' Eva.
sue
non
supposizioni poco
avesse
primo
delle
ingegno.
la
dell'autore
levigato
la
forse
torto,
?»•**••"
per
parve
quantunque
•§?»?»••
niente
pubblicata dopo,
a
•*?«
figure
capitano
queste
Tigre reale,
non
si
la Nedda
provano
artistica
**•••
vigorosamente
si
Già
creder
non
•
molte
Tigre
potenza
fortuna
e
•»••**«
davvero
era
nella
diretta.
a
••«*««•«?•?
luce
una
scorgere.
della
»•
tavano,
completo rilievo;nuo-
un
volta
come
impressione
# •*•••»••
Le
,
si lasciava
•
tanto
entro
qualche
»•••
perdesse
prendere
convenzione
• »*••
sottintesi, smussato,
di
della
a
e
•»•
Y artista
bozzetto
falsa
•*«•?•?•
*•??
»•*••»»••
••*••••
e
che
pareva
•*•*•••
anni
di
tenute
man-
da
lutti
alle dol-
Giovanni
»•••»•
•
••*•
••
•••«•
••"•••
•
là:
di
il
Ma
dello
eccolo
Ma
e
Le
dei
campi
da
pari
che
letteraria
vita
suo.
formano
la
che
provano
Vita
questa
Nedda
fosse
non
quasi inesplicabile
un' eccezione
Verga?
di sconforto
nella
rientra
novelle
otto
il
fa
qua
scrittore.
che
trionfalmente,
che
Ma
di
convinzione
una
sull'avvenire
domandavano
che
Verga?
avessero
pareva
121
1
delFarte, molti
cezze
e
»*•#•
Verga.
Y ingegno
che
e
,
dell' autore
ricomparisce
e
lui
da
bozzetto,
ma
segreti
dell'
la
le
Saridda
loro
corteggio
il pastore
pascoli
talpe
e' è
Carvana;
/'
Alfio
della
che
omo
diavolo
in
sul
di
galera
,
naso:
fra
Pentolaccia
per
aver
che
col
rena
si
e
lascia
finisce
in
chio
Ranoc-
alla
rossa
in ultimo
perduto
Jeli
i solitarii
bersagliere,
non
e' è
la.
so-
C'è
,
,
mosca
il
Turiddu,
grandi
sarà
di mariti.
di
nata,
affi-
lupa, la Peppa,
Malpelo
cava
nei
compagnia
e
Rosso
nato
fortu-
più
non
inselvatichito
Tebidi;
vere
una
amanti
mezzo
di
buona
terranno
di
la
Pina
gna
disegno
maestria
Nedda
Egli
quel
più progredita
e
Lola, la
Mara,
in
una
Oramai
arte.
di
potenza
mostrato
con
più vigorosa
esaurito.
punto
la
tutta
con
colorito
di
sia
non
un
pare
com-
e
posare
quel
così
buon
male,
momento
la
Contemporanea.
Letteratura
122
filosofia
sua
di
marito
senz'occhi
senza
e
orecchie.
Il romanziere
i
fra
della
colline
di
Oh,
che
Vizzini
è
come
T intatto
Il
un
via
questo.
a
soggetto:
Le
otto
della
delle
vero
un
bro,
li-
diverse)
soltanto
non
ha
bei
del
letteratura,
lavori
Li
ne
meni
pas
anzi
la freschezza
qui
et
genere
vincono
del
lui d'
anche
stanno
e
simil
di
sentimento,
dire
può
delle
tro
riscon-
nessun
tinte, la perfetta intonazione
Verga
per
'riuscite
son
dell' Auerbach.
e
qualcosa qui
rito.
colofatto
aver
P odeur
aie
peuple.
Un'
opera
d' arte,
parte
sua
della
divien
creazione
sincerità
novella
V affinità
quando
la
è
trovano
non
più
sincerità
Il
du
ma
sbiadita
nostra
Sand
la
per
Nedda!
volume
novelle
che
dei
paro
colla
di novelle
del
nella
dere
ripren-
spiccatissimoanche
d'originalità
d' arte
opere
di Mineo.
ispirato a
scoperto
le
Lauro,
monte
pianura
bene
composto
carattere
per
il
fra
(questo
nato
ritor-
è
in queir anSicilia,,
golo
la vasta
e
filone
benché
elegante
sua
sta
stato
libro
suo
della
campi
dell'isola
vita
della
così
è
fetta
per-
coesione
d'
ogni
completa
rimane
sua
la
e
romanzo,
o
un
realtà
che
mistero
è
cosi
il processo
;
quando
evidente,
nella
loro
piena
loro, sentendo
nello
apposta
forma
facendosi
pensando
della
sincera
del
della
davvero
cui
Y opera
alcuna
viventi
colorito
ha
potuto
non
impronta
alcuna
germogliò,
concetti,
sua
più
una
al
o
che
così
è
che
forme
scena,
entro
imbroglio di
dare
a
loro
tezza,
ardi-
frontand
dialetto, af-
un
riusciva
ai
felice
loro
anche
espressione
Ed
u-
efficace,
letteraria
lingua
fresca
questo
se
ed
con
,
bravamente
,
con
loro,
modo
a
essi
per
sempre
sintassi
piccino
immaginoso
tempo
il bronzo
la
più
linguaggio semplice, schietto,
stesso
fondendo
loro
,
e
il loro
sando
nella
concretezza
determinatezza,
minuta
e
Contemporanea.
Letteratura
124
tonazione
all'in-
o
del
ottenere
serbi
nelle
della
mente
sue
in
che
dell' occhio
ombra
saggio.
pae-
la
intravvide.
L' illusione
perchè
Y
è
arte
più completa
più squisita. Un
tristezza
il
penetra
come
dei
ci sentiamo
dalla
gente
che
si
Nedda
sentimento
nostri
cuore
natura.
Non
sentimenti,
non
guarda
e
meno
ogni
Ci
fa pensare.
e
sopraffattidai
morale
da
diffonde
quei personaggi,
colla
nulla
nella
che
,
d' immensa
e
è
in
diretta
intendiamo
delle
viamo,
tromunicazione
co-
più
idee;
nostre
sentimenti
gina
pa-
tali,
rudimen-
primitiva di quella
giudica ogni
cosa
dal
suo
Giovanni
Verga.
!»•••?•»?»?
e
si vive
nelle
del
non
vecchia
?•?••••«
della
Jacitano,come
arrivava
alla
giumenta
che
mandray
senza
padrone
in
fin da
là,
la
campanaccio
un
come
cane
risolve
di
rimuginìo
elevarsi
do
quan-
Bianca,
il
e
qua
nella
o
della
portava
ad
Quando
Commenda
intelligenzasi
,
riescono
non
di vista.
pancia
continuo
un
125
?trtwtttwmMiiiwiimiimiiimiuiiui.iiiimiiiw
••?«««•?•mmm
Jeliche,
andava
X
?•*
punto
chiuse
della
che
«?
interessato
piccolo
valle
••—
mente
unica-
sensazioni
allo
mai
stato
d' idee.
«
Ei
ci
non
cavalli, che
coi
stare
passo
uccelli
che
viaggio
lento
allungavano
il tempo
a
di
poi
e
e
poco
si
e
e
il vento
il
suo
ombre
si
egliaveva
:
vallate;
quando
colore
che
a
accavallarsi
figurar monti
di
le
nuvole
spirava
temporale
che
a
attorno
faceva
dileguavano
le
veder
zi
dinan-
e
cogli
trifoglio,
il sole
che
a
avvezzo
stormi,
a
lento, sino
come
il
il
girovagavano
il tempo
era
gli camminavano
cercando
passo,
lui, tutto
poco
pativa, perchè
il
sia
a
nosceva
co-
porta
nugolo
.
'
quando
suo
sta
aspetto
del
nevicare.
il
suo
e
giorno. Cosi
il pastore
di
e
vedere
che
ore
per
sambuco,
Ogni
e
significato,
e'
ascoltare
in
che
si metteva
la cavalla
a
era
il tramonto
verso
suonare
mora
il
aveva
cosa
pre
sem-
le
tutte
quando
collo
si accostava
zufolo
ma-
126
Letteratura
—
il
sticando
anch'
—
—
?•§—
•?"
É««É—
trifogliosvogliatamente
guardarlo,
a
essa
—
Contemporanea.
grandi
con
e
stava
occhi
sierosi.
pen-
»
Con
questo
continua
vivere
a
della
moderna
anni
addietro.
civiltà,come
Le
voluto
«
Come!
—
Don
diceva,
Se
nemmeno?...
la
Quando
mi
T intenzione
notte
faccia
una
—
«
—
gli occhi. Quando
e
preso
le
«
dai
dato
le
lagrime
gliuola
fi-
geva
pian-
piantava
e
essa,
di gelosia
do
quan-
campi pallidae
Scellerata,le diceva.
Mamma
Taci!
—
Ladra!
«
—
Taci!
—
»
col-
Maricchia
lupacchiotta anch'
tornare
Mara!
propria
avea
alla madre
di
la
alla
rubato
ardenti
giudice,
ucciderlo
dovevo
non
già
al
Alfonso:
rubarglielo,
giorno
plice
sem-
ta
mu-
volta.
«
«
ha
che
gli occhi
vedeva
ogni
«
di
e
come
la
dal
poco
aveva
Lupa
il marito
in
sotto
ammazzato
aver
per
mila
limitatissime;
condotto, legato,dinnanzi
Jeli vien
trionfi
altrimenti, Y artista
non
mettercelo
ai
mezzo
sono
differiscono
e
animale
uomo
tre, quattro
idee
sue
Tale,
istinto.
ha
in
ancora
sentimenti
i suoi
di vita V
genere
Andrò
Ladra!
dal
brigadiere, andrò!
scellerata!
Giovanni
Verga.
12^
.
H
mmMWMiimiMMwiiiHiMiiiwwMMi
«
f ?«?•?«?•?
Vacci!
—
Son
?—
rr-r
nr-firnim
il merito
e
;
averli
neir
resi
preoccupazione
sociale
né
A
nativo,
che
che
tanto
mi
vera
tornano
ben
la
Di
della
malinconiche,
meridionale
vita
loro.
è
arte,
del
di
non
ma
che
ad
sulle
gazze,
di
Licodia
sul
con
o
dorso
acciuffando
sassata
una
nudo
per
al tiro,
senza
nella
in faccia
paesaggi
dell'autore
insegnato
nidi
più
alti
del
cogliere un
montare
criniera
lasciarsi
è
me
co-
«
delle
panile
cam-
a
passero
con
bestie
la
a
l'
del-
potente
ai
sue
ro
lo-
della
sino
noci
o
delle
la
gure
provincia, fi-
son
forse
cordi
ri-
Tebidi, la valle
fanciullezza
dei
arida
coscienza
non
arrampicarsi
cime
saggi
pae-
coi
raccolte
fatto, che
,
volo
di
effetto
Passanitello
La
loro
fantasia
vita
un
lì,e Jeligli ha
si fa
quei
mano
tutto
giustifica
del
convenzione.
trascorsa
la
pensose,
soltanto
anche
Jacitano,
l'impressione
è
indolenza, colla
fatalità della
paese
gure
dell'immaginazione;fi-
ripopolano
e
scopo.
del
distendersi, nella
dell' infanzia
E
in
mano
l'occhio
note
suo
nostalgia
profonda
e
a
sotto
al
suna
nes-
religiosa,
né
nuocere
sta
senza
sono,
morale,
né
dà
produce.
tristezza,
»«m»
dell' artista
come
potesse
il libro
me
iiiiiiiiitfiiiffiiiifiiniin-rifrfiinifmriiiMninmn
»
fatti cosi
appunto
•—
un
salto
selvaggie
prima
che
,
sava
pas-
sbigottiredai
ni-
128
•••
M»M
M
?
»•?•
4t»M
?•
triti di
collera
la
T
dei
i
ha
non
di
le
tra
colline
MineQ
il
pagliaio
fila di
una
sul
dei
che
vedeva
ritta, innanzi
d*
gracilie
Ella
d'India
il
tati
sten-
lì per
abitava
neir
e
tobre,
ot-
maturi.
eran
Si
pagliaio,all' ombra
ulivo, in maniche
un
una
presso
,
interi,specie nel settembre
i fichi
quel
era
ulivi
gli
mesi
su
dov*
si rizzano
umidiccio.
quando
rami
fra
,
pioppi
terreno
mesi
lei
di
ro.
ve-
Tre
Margherita,
pel luogo
conti,
rac-
dal
degli studi
conosciuta.
S.
passavo
,
volta
di
questi
realmente,
esistito
che
io Y ho
Quella Lupa
di
personaggi
fatto
salti disperati.
loro
dai
e
hanno
più parte,
autore
fa,
puledri
Giacché
»
e
Contemporanea.
Letteratura
di
dei
col
camicia
,
fazzoletto
pallida
«
la
la
Spesso
lastra
di
Casa
di
di
là
spesso
la
con
da
al
i
ruscello,
passavano
si vedeva
campagna
la
per
attaccar
andare
«
sulla
temente
apparen-
realtà
e
sola
di
come
quell'andare randagio
o
Rocca.
china
zena,
in
che
Saracini
Sopra
panni,
dosso
ad-
qualcuno
dai
o
alla
accanto
quelli che
per
cagnaccia,
o
tole,
viot-
sempre
di
attesa
mezzo,
lavare
Più
e
in
dall' Arcura
pietra
tutti
»
s* incontrava
per
avesse
se
le
spiando
testa,
come
malaria,
arrivare
doveva
dalla
sulla
rosso
e
mare
ferscorso.
diqua
una
sospet-
Giovanni
della
to
lupa
tale
»
Verga.
*
il
quale
129
Y ha
Verga
perbamente
su-
dipinta.
il
Ora
pagliaioè distrutto, e quell'angolo
di collina
deserto.
nel
di tristezza
evocare
labbra
occhi
fresche
la
era
e
viva
La
Liipa
la
si
sia
il
Lupa
abbia
Verga
miglior novella
forma
nulla; ha
che
è
della
mai
di
la
e
realtà
viva
della
che
l'arte
là
e' è
non
intendo
questa
d'
una
sembra
ha
trovato,
Vita
dire: ha
bella
una
traduzione
V
Capuana,
Letter.
parole
Contemp.
del
che
la
La
gliosa.
semplicitàmeravi-
d'
di
fatto
è
quale
di
ritorno
s' è
autore
9
IO
JQ
vinato
indo-
campi.
quel
e
che
cosa
forse,
dei
ticolare
par-
L' autore
così.
più
un
dire
qualche leggenda popolare, con
imagini
e
semplice fatto
scritta;senza
,
Qua
,
dal
creata
vero
quanto
forse
è
scultoria
è
pagine
realmente
inventato
La
dalle
mangiavano
più
un
sia veri,
non
la forma,
tutto.
faceva
gura
pallidafi-
Lupa
è
dire
potrebbe
accaduti
ha
non
non
fotografia!
quelle otto
In
che
non
Tanto
viva.
era
mai
diverso.
vi
gli occhi
sotto
mi
sua
sopraffaceva quella
quand'
sarà
non
che
rosee
Ma
il carbone,
come
dell' arte, la
la metteva
me
neri
Lupa
che
Verga
la
emozione
senso
gran
che
Lupa
vera
tanta
dagli
no;
della
con
un
provavo
guardar quella rovina.
il ricordo
era
Io
Letteratura
130
»?•••?•?»?••••*?••••
MA
•?*«•••?
???•?••??•««•??
?????•••?
••••
indimenticabile,
al
stralunato,
colla
le
rossi
mani
ad
! E
campagna
non
passo,
di
occhi
il
papaveri
neri.
si
in
!E
muore
»
E
pastore,
tristezza
lo stellato che
cui
in
mattina
che
tremare
burrone
bestia
! Povera
una
quella
che
notte
mula.
Levati
—
il fattore, che
di
con
porco
che
ti diede
colpo
tirato
che
a
te,
mise
a
il fattore
dal
basto
pane-perso! gli urlò
dallo
tenga
derti
sten-
dentro
bruciapelo
che
il battesimo
tutto
quel prete
fece
ran^
quel pulledro
a
assai
un
vide
scoppio
mi
accanto
più
fiacco
lì
chi
so
valeva
rumore
Jeli si
di
non
terra
per
cristiano.
lo
vanni,
Gio-
la schiena
si ruppe
e
duto
ven-
San
fuori
staccare
a
di
foglia quando
una
andare
fiera
esser
Metteva
»
un
pareva
come
!
doveva
alla
dopo
nel
cadde
della
sol
.
la
tolo
Jeli
vi
come
luccicava
andargli incontro,
Che
diversa.
per
venire, pallido
che
d'un
tro
incon-
addosso
manipoli
vien
Lupa
affatto
quella
di
piene
la
andava
scure
mangiandoselo cogli
e
Dopo
cosa
fosca,
lo vide
si arrestò
non
paesaggio
veniva
gliocchi; seguitò
chinò
il
le
Lupa
e
Lupa
quando
che
«
figura della
del
La
sole,
con
La
come
genero
ammazzarla.
al
I
suir orizzonte
stacca
e
HMMUMMMMIWMMMMIItUMIHH
•••»
servito.
stupendamente
si
Contemporanea.
ladro
le
parve
!... E
carni
a
il
vive
Jeli di
Letteratura
132
Contemporanea.
ra*a*«»MM«a
pio
comincia
che
tu
sputar
a.
che
meglio
è
Malpelo;
di
nella
ha
un* aria
ha
quella stessa
il pastore
di
d'
anche
fresca
e* è
qui
del
essenza
letteraria
è
si è, anche
col
della
videnza
'
rendere
da
la
lingua
coli'
dico
T
tutto
di
cosa
,
lo
frase
organismo
colla
stile
forma
di
fortuna
della
s' intende
parlare d'un
avrebbero
(i)
I
Malavoglia,
vita, libero
—
di
s' ha
la
il
come
pendente
indi-
È
creò.
quando
quest' ora
a
Milano,
lo
e
ziona
fun-
Verga.
0
celebre
reso
che
d' arte,
artista
n.
Scritti in francese,
concezione
,
personalità che
che
ma
,
la
:
dell' opera
pienezza
dalla
questa
elevato
più
e-
forma
,
qualche
delmente
fe-
così
lottare
quando
E
soltanto
intendo
non
locale
realtà.
della
cui alla
dialetto, per
il colorito
to
sogget-
assimilazione
queir
possibile il
stato
!
di Jeli
originalità
qui, perfettamente compenetrata
:
si apprendono
maniere
forma
La
Lupa.
piena
è
non
belle
talmente
bru-
leggenda popolare
impronta
della
e
cava
le
e
«tuia»
tal
in
gli dice
»
le frasi dolci
Malpelo
soffrire
crepi,
Oh,
H«f
È meglio
—
quella brutalità
ma
commiserazione.
«
devi
tu
•?•?••«*•*•
••»?•••?•?
sangue.
! Se
crepi presto
modo,
?*««••»••?•«*•••?••?•••••?*•••«•••«••
il
fratelli
nome
Treves,
/
Malavoglia
dell' autore
1881.
Giovanni
anche
in
la
Europa,
ventesima
Verga.
133
toccherebbero,
e
edizione.
lo
per
no,
me-
Italia, intanto
In
,
che
pare
pochi
d'essersene
mostrare
io
fare
a
dello. Zola.
dei
pochi
meritevoli
quanto
analisi
critico
del
risaltare
caso
lo
del
¥
dalla
F Eros
s' erano
,
figure
tinte
di
le
acuta
farne
a
profuse
quelle quattrocento
Parecchie
inutile
è
carle.
cer-
quei
a
allo
quasi
esce
¥ Eva
'Dopo
Tigre reale,
,
i lettori
suoi
seducevano
quali
di
pinti
di-
vose
pennellate ner-
un' atmosfera
in
del
personaggi
passioni raffinate,
crudezze
di
gliante
sma-
per
di
toni
un
mezze
,
sfumature
al fare
maniera.
nuotanti
,
vicino
eh'
caldissimi,con
luce
partito
non
autore
dalle
,
cotal
e
abituati
colori
di
siano
,
sua
mondo,
con
,
sorprenderci.
dopo
,
gran
in
osò
bra
sem-
Y
s' eserciti
signore
producono
improvviso
Verga
che
che
prim' ordine
gran
deve
Primieramente,
dopo
di
voglia
mi
Eppure
Malavoglia
napoletano
di
non
ragioni
Sanctis
più pagine.
e
Il
/
pio,
esem-
per
libri moderni
nostri
le bellezze
larghezza
con
Ecco,
il De
che
vogliano
o
pei Malavoglia quello
r Assommoir
che
accorti.
molto
dubito
indursi
per
n' accorgano
3e
un
che
somigliava
po' vaporoso
molto
d'Ottavio
da
Feuil-
let. È
la
Contemporanea.
Letteratura
134
che
vero
viva
Nedda,
della
viva,
interrompeva
un
d'amore
ma
eh'
Etna;
il fino
per
dalle
poche
,
la
esercitarsi
T
Il
stupendi
suoi
campi,
il
Verga
come
Ma
Malpelo.
pubblico
vi
evidenza
della
di
pepati
colla
vederla
bene
a
natura
a
dell' autore,
d'
era
scritto
lupa, Jeli
si
vede
che
tutt' altro
si
;
con
dei
Vita
volume
aspettarsi.
nulla
di così
il pastore, Rosso
il grosso
la
che
a
del
sincera
ti
manicaret-
romanticismo,
non
quella semplicità quasi
lì faccia
trovavano
invece
traverso
per
schizzò
al
fece
realtà, e assuefatto
gustare
lettori
e
di
rato,
ispi-
come
della
non
che
e
potente
e
quadro,
bozzetti
rettorica
pare
la
tutti
amassero
simpatica
i
la
cui
con
,
La
cercava
scita
riu-
soggetto
tornò
gran
mai
aveva
non
magistrale
I
Verga
festosa
stagni
ca-
novella.
pubblico
nostro
accoglienza
riusciva
del
immediata,
pel
mano
i
fosse
dell'arte
della
il
fra
essa
novità
che
asino
soggetti consimili; quando,
a
quei
fuori
pagine
quando
Infatti
la
per
magistero
scoppiava
natura
pare
realtà
rozza
queir
colloquio
piccante più
che
la
tutta
con
fuori
venuta
era
siciliana,con
campagna
deir
giorno
un
da.
nu-
faccia
a
meglio
personalità
fiori, i fronzoli
e
il
Giovanni
delle
ciarpame
A
forme
fuori
messi
proposito
di
quella
d'
il
e
s' era
T arte
che
parola
particolaritàdel
E
la felice
colava
in
un
lingua
neir
lingua
d'
che
paia,
utili
di
a
un
letterarie
nei
necessarie
e
lavorato,
lo
colla
Zola
tratto
tutte
impastate,
pedanteria, tenaci, più
anche
lano
iso-
popolare parigino
rompeva
tradizioni
no,
ga
cui il Ver-
il dialetto
fare
nute
mi-
siciliano.
con
e
il gergo
e
Assommoir^
che
comune
ne,
ci tie-
più
soggetto
voluto
aver
francese
nostre
le
straordinariamente
cavo
disse
come
le
la
bligato
ob-
trasparenza
,
dy artista
vità
no-
simamente,
limpidis-
consenta
suo
intuizione
che
rendere
assoluta
più
la
strumento
lingua italiana
la
della
tivano
sen-
creduto
il difficile
tutti, impacciati, potesse
con
si
e
anche
era
Verga
perchè
diabolica
questa
invecchiate;
forme,
che
usare
135
strada.
di
,
di
Verga.
di
anzi
quello
le
meglio dispostiverso
novità
e
le
arditezze
ben
riuscite.
Occorrerebbe
per
na
non
assai
ispiegare
che
ora
ci sia
facilmente
ricevono
neppure
artistico d' essi, e
lavori
del medesimo
tutto
questo
l'accoglienzafreddi/
da
di
meno
Malavoglia
far
confronti
quello
di
autore.
benché
,
fra il valore
tutti i precedenti
Ma
il ghiac-
••••*••»+•
?•••
?•«?
•
? ••
•••••
•
••
•••••••
?•
•??••
•••••••«••*•*•*»••
"••«•
••
da
noi,
acclimare.
è
è
Francia
e
in
all' arte
i
quando
seguire
di
ha
di
del
passi
s' abbarbicano
delle
sia, potrà
una
non
domandare
tra
quale
fare
In
Italia,
Sposi
intenzioni
Sposi
radici
una
per
nel
vigliosa'
mera-
s' attacca
ingegno,
mai
,
tentativi
Promessi
naturalissima
-.
fanno
parti secondarie,
nessun
vincere
miseria
critici di
Il
più
lo
tutto
forma
poche
con
moderna;,
che
mente,
special-
passo
le buone
stessi
in
,
antico.
per
gli
T insieme.
di circostanze
certi
altrove
degli scarsi
soltanto
Scott, secondo
Questa
appena,
i Promessi
che
Anzi
esecuzione
che
ancora
modernissima
nominato
arte
a
Giove
citare
altro.
tutto
nasce
quei genii che
lodevoli, forse, meglio
per
zo,
roman-
colosso, il Balzac,
un
uno
potremo
deir
Il
bisogna
passo
questa
avremo
per
che
glorioso
e
accadesse
Inghilterra.In Francia,
che
cultori,
che
tradizioni,
già grande
svolgimento
arte
pianta
ha
si può
suolo
questo
per
accade.
che
quel
una
Non
quando
che
sicurezza
con
essere
strano
troppo
di
diversamente
non
»•*•»
può prevedersi
sarebbe
Forse
suoi
•?•»«•?•••
profeta.
gran
dell'
••••*••••?•?••
••••?•«?•
Y aria di voler
aver
senza
un
••••
si romperà;
ciò
e
Contemporanea.
Letteratura
136
a
che
ter
Wal-
necessità
per
grande
intieramente.
impedisce
ai nostri
intanto
a
scrittori il
Verga.
Giovanni
, ••»••«•
•
?•?••
•#«•?•«•••••••••
••
schiettamente
romanzo
francesi,
né
137
••••?••«••••••••••?•a
••••?••«••••••«•«••«••••••Ma
i«|»HHI«H«wtW*tWWlM
»••*•••
IM«HI«M
d' altra
voglia
qualsi-
,
nazionalità
siano
degli autori, quasi
calcolo
forma
di
ha
più precoci
è
subito
problema
un
offre
il portento
del
dell' arte
moderna
sian
rimasti
così
fare
il gran
salto
col
e
di
Prese
Decamerone
Zola,
tra
ogni
mani,
se
cosa
) ci
rivare
ar-
per
di
diecina
velle
no-
potremmo
col
Balzac,
il debito
to
con-
te
organismo incipienarrivato
la novella
soltanto
al
assurda
tocca,
per
suo
pleto
com-
moderna
in
e
ad
tecchire
at-
rifare
il
ora
vogliamo
non
(un'operazione
altra
secoli
tenuto
un
cominciano
in Italia. E
fatto
di
punto
perchè bisognai
una
alle
sviluppo. Eppure
già
e
meravigliosi riscontri
differenza
il romanzo,
sul
già
parecchi
organismo quasi
un
origini,
sue
tutti i germi
dove
infecondi
Flaubert, collo
della
alle
son
al Manzoni.
dei
lo
quel-
capisce perchè poi quei germi
si
trovare
tamente
Cer-
rispettoal
italiana
Decamerone,
una
nostra.
interessantissimo
troviamo,
aprirsi,non
del
dalla
la letteratura
Quando
romanzo.
ner
te-
letterature
presso
fortunate
più
o
possibilenon
fosse
gli svolgimenti che
tutti
artistica
che
lità
dell'individua-
capricciosacreazione
una
dell' arte
quasi le forme
;
M*MI
ze
influen-
italiano, senza
inglesi né
né
MMHIUIMMlH
arte
forza,
e
di
in
co-
]
*-
•«?•«»?
1 ? MM
e
m
»««#—??«
dove
dizii
altrove,
farla
per
le
d' arte
adottarne
e
tutti i
materia
su
progredire,se
anni
difficoltà
non
servono
strambi
a
abbiamo
n
in
Ad
qua.
la
anche
han
vecchio
carattere
si
aristocrazia
la
e
questa
di
o
Molti
di
tedesco
dire
quella
lente
una
d'
straniera
che
dire, l'arte
la materia
non
dair
francese
,
così
inglese
,
pee.
euro-
molte
rimangono
armarsi
per
riuscire
la
solamente
poco
dalla
renze,
diffe-
late
scancel-
furono
per
patria), ma
,
sono
bisogna
straniera
avendo
italiana
più. La
non
ancora
è
non
dico
(e
il
classi
certe
ma
smussati;
ingrandimento
distinguerle.Talché
il loro
,
impercettibili che
così
son
popoli
I
,
nazionalità
sono
quelle
e
tici,
cri-
italiano
oramai
specialmente interiori,
;
gli
certi
esistano
non
che
di
parte,
gran
giu-
diecina
ribelle.
borghesia
angoli
affatto
una
particolare. L'
anzi
può
da
i
mezzo
contentare
in
perduto,
mente
certa-
tentativi
riesce
inglese,il
Y
,
sociali
essi, per
di
dei
facendo
materia
moderni
francese
levarle
proposito
van
E
immense.
sono
a
italiani
scrittori
d'
forma
questa
forza.
Ma
di
i»nwmm««nmM
m»hm
adoperarli, s' intende,
per
nostra
la
«??!
arrivata
oggi
mezzi
»»M
»m
dal punto
minciare
è
Contemporanea.
Letteratura
138
modo
è
a
ma
fordi
anche
dalla
diversa
tedesca
,
quella
il metodo
manzo
novità
strana
elemento
della
scientifico
s' infiltra nel
lo trasforma
più coscienza,
con
Goncourt
De
istà
non
inalbera
arditamente,
la
attirar
per
via,
assimilarsi
può
non
alla
che
dovesse
altro
far
patologia
d'
azione,
morale
della
o
esercitano
bello.
una
e
di
per
si
dovrebbe
faceva
esser
pronunziano
volta
una
della
sarebbe
non
né
positivismo, il naturalismo
e
radicale
una
tale
intorno
nella
d'arte.
cosa
anche
ai
influenza
soltanto
ma
si traduce
è
non
in
quest'opera
1' arte,
romanzo
sua
psicologia comparata
vera
tal* influenza
la
della
contemporaneo,
romanzo
e
Il
di
fico
scienti-
secondo
il
Se
sava
confes-
opera
concetto
azione, il guadagno
né
Un'
serebbe
pas-
fisiologiao
il Berquin
come
in
grande
com'egli
della
che
,
di grancassa,
altrimenti
che
un
arte.
lo Zola
colpi
propria maniera,
d' opera
natura
di
pretesa
che
Amicis.
De
novità
vera
nella
sonori
folla
al
francamente
temporaneo
con-
Flaubert, dei
la
ma
fermarsi,
senza
lo
romanzo
del
sta
a
una
dubbio
sperimentale,bandiera
romanzo
arte
Zola;
Né
questo.
sia
più pensatamente,
lavori
nei
dello
e
in
naturale
storia
pericolosa. Senza
e
e
un
Contemporanea.
Letteratura
140
molto
nei
lavori
nella
nel
ma,
for-
personalit
perfetta im-
Tutto
il resto,
secondaria,
giudiziiche
rappresen-
n*
Giovanni
Verga.
141
1••«•«•?«»?
tanti
più
,
o
della
efficaci
meno
??
??»?
?—?•»»—?
????—
?•*?
?•*
inola
for-
nuova
,
••*?
»^
artistica.
Nel
cquerie scriveva
siede
premier jour
le
ri est pas
fallu
a
grandìt
a
deux
mis
Nei
De
«
il
que le
grandlt et
et
he site; il est
a
mille
à- sortir
del
de
intervalli.
public
le pu~
que
à
la
voir. Il
la
scène.
»
spariredello
Balzac, questo
ad
avviene
quii*
partipas
toujourspour
ans
la
osé
a
retournait
romanzi
autore
il
qu
elle, qu elle parlàt
avec
se
elle
qu
blique entendit;
pas; il
teatro:
siede, le poete a émandpé F action. Ce
en
ter; il
pel
fa
tempo
il Va-
quello che
accaduto
è
romanzo
mescola
Egli si
ogni po' all'azione, spiega,descrive, torna
dietro
ad-
fa delle
lunghe divagazioniprima di
personaggi a dibattersi soli soli
,
lasciar i suoi
colle loro
col
passioni
loro
colle
carattere
,
potenti influenze
e
T
mai
,
del
onnipotenza del
cosi
intera
lor
tempo
loro
che
di
meno
intervengono affatto.
opera
df
la faccian
cambiamento
arte
creature
ai loro
,
suoi successori
Si
può
da
dire che
sé
,
ha
E
istinti
lui neir azione
si faccia
loro.
luoghi;
si mostra
genio non
quando le sue
rimangon libere,abbandonate
alla loro tragicafatalità. I
non
dei
suo
come
assai
e
questo
terveng
ino
la
piuttosto
semplicissimo
già prodotto una
rivoluzione
Contemporanea.
Letteratura
142
il
che
dei
volgo
lettori
nel
d'apprezzare
caso
/
di
del
Verga
alla
afferrato
terribile
realtà, solidamente.
e
la
e
salutare
Vita
sua
d'
)
traduzione
una
conteranno
lo
d'
dell' arte.
Zola
ha
moderna.
in
vedrete.
è
la
(e se
ritano
me-
ranno
esercite-
finora
cima
una
voluto
ga
larria
sto-
meno
nem-
cosi
alta
dell' opera
eh' è l'ideale
è
più
nella
cosa
Giacché
toccato
C
sfera
una
qualche
quell'impersonalità
arte
slacca
bi-
nostra
francese
anche
per
generale
in
un
,
un* influenza
e
fare
la consacrazione
poi
avranno
lavoglia
Ma-
saranno
nella
Lasciateli
si è
e
Questi
campi
corrosivo
letteratura.
Se
dei
dalla
uscito
è
maniera
prima
sua
ne
L' evoluzio-
arte.
completa. Egli
è
della
vaporosità
agliultimissimi
deir
catena
questa
nel
sarà
valore.
giusto
suo
si rannodano
Malavoglia
anelli
difficilmente
dubbio
senza
,
,
un'immensa
a
ogni
questa
nelle
orpello
arti, nella
rendere
le
e' è
non
vive
voluto
quelle
uomini
ostriche,
ai
neri
e
in faccia
la rettorica
politica,nella
pescatori, quegli
come
rettorico
Italia che
nostra
rinunziare
coraggio, per
ogni più piccolo artificio,
ad
minimo
Ma
per
di
arditamente
cosi
ad
dose
allaga
religione,dappertutto.
talento
meno
creature
povere
elementari
scogli
di
di
attaccati,
lava
della
Giovanni
Verga.
di
riva
Trezza.
lo
essere
ecc.
,
sbalordite
po'
la morta
lattitica
Abbondio
,
e
Padre
Rosso
un
di
ci
non
vivere
a
nostra
sta-
fossero
Don
Don
Renzo
,
in
restare
,
prio
pro-
famiglia con
Jeliil pastore,
con
questo
come
di
congegno
con
della
insieme.
vita
triviale
che
del
che
concentrato
un* emozione
poco,
con
tanta
miseria
dinanzi
a
,
vita, qui
osservata
animale,
e
classi
che
nel
dal
suo
con
fino
prende
a
di
tristezza
primo
Y ha
Quei pescatori
nel
sue
sono
a
dinanzi
per
stadio
a
a
la
quasi
studiare
di romanzi
trovata
metodo
estreme
dei
teresse
in-
poco
complessivo: I
poi
alle
un
lotta
serie
una
titolo
soggetto,
portato
vi
s'accinge
il Verga
originalità
nel
ma
quella
quello
è
finirà ?
suo
Fautore
superiori
legati insieme
ispira non
come
,
so
stes-
innestati
organicamente
L' interesse
volgare
si riassume.
non
allo
piccoliparticolari,
,
L'
della
Agnese
,
Lupa,
romanzo
modo
nelle
trovarsi
Malpelo.
Un
E
debbono
Cristoforo, dovrebbero
colla
Nedda,
Se
Perpetua
rassegnarsi
la
di
atmosfera
letteratura.
Ferrante
che
creazioni
sono
Pie-
Santoro,
,
un
dentro
la Santuzza,
'Ntoni, Mena,
Crocifisso, lo zio
zio
dipapera
Padron
??«M«WPm«OTP«MVMa«M»Mm*aBvaM«MM«*M»p«Bi
•«•
!?•?»
143
veri
Vinti.
ma
dapprisona/e
imperguenze.
conse-
pesca-
f"ISiffiÉlL
città,
QglCBìI«xkili9aèi|randi
.tteri e delle
JEÌyÌ5S
ed è be-
laK1|jfOT'iW'§*j|aii"#-'eri
lMliVi«|ìAAtC$rfi'#gIio
di noi.
un
?
«Wli«Vp8T^pnCBilM
*??
Puii'H'tt^m
©"te
«ai
spropor-
itarsi,senza
t-ai^^^^^^^^jone
ne
dei
:,
dal
go^_
lettori.
fondo
destamente
$£wjfF*|j;
23:
ti
K.
•J
P*
che
3{Miiì$^hr!jflfe£ÌP^$!2f
-fc-a..,.:S£:«:r:Si-a^asc
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:gàt|siò
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TO'wcSi"^crittric
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:^lKa||^ìés4:^battez-
ugXa"fp
stran°
146
*•?
?•«•?•?
?•?••
Letteratura
•*?•?•?«•?«•?*»•••?•????«
iMMwmw"iwni««ii»M»MiitMwm"iiMimiii«tMtMiiiMi
•••••?
quello
d'
molto
sorpreso
?•???
donna.
una
ed
carne
Contemporanea.
Ma
elegante semplicità,bruna,
con
due
velie
gaie
vero
molte
per
pudica
stamparlo
;
pseudonimo,
Voi
al
intanto
il pan
e
tutte
abili
le
a
le
frutta
ra.
clausu-
una
religiosidelle
i canti
Spagna,
le altre
funzioni
sacre
,
candite
le
late,
marmel-
i torroni
di
zucchero
ghiottonerie confezionate
delle
le
dentro
di
,
di
mani
tenerlo
vuol
colonne.
durante
gustare
No-
mistero
un
che
,
potete
sorriso.
rispetterò la
rassomiglia
coro
certa
una
Y indiscrezione
ascoltare
potete
monache
io
femminile
queste
su
vestita
delle
più
è
non
commetterò
non
e
grazioso
un
Nido
persone
e
in
po' gracile,
un
dell' autrice
delicatezza
nascosto
Un
da
nome
del
e
Neera
nell'aspetto,rallegratadi
quando
il
Oggi
fui
giorno
neri, vivacissimi,
serietà
in
mmm»mmmammmm»»aM»
colla
con
quando
niiititii"iiiitiMWMnnii
giovine signora
una
,
occhi
ut
bel
un
d' incontrarmi
ossa
malinconica
?•?••«
di
spose
Cristo;
del
mura
loro
dalle
ma
trare
pene-
chiostro
ma
,
assistere,
*è
mescolarvi
ma
vietato
dai
alla
loro
vita
dalla
canoni
regola
,
dal
una
Io
—
portone
signora
voglio
chiuso.
sempre
,
soprattutto
essere
fanciulla,madre
due
di
,
Il
una,
e
di
pseudonimo
significa
:
persone:
naliera
gior-
Badate
la
donna
famiglia,zitellona,
—
che
!
Letteratura
148
—*——M—.^-.—.——
Contemporanea.
—-———..
ft-n-r
gola, deduce,
e
finisce
col
certissima.
dalla
sto
dà
di
a
corpo
la
d'
i
la
di
ci
caratteri
l'induzione
cento
intermedii
afferrato
questa
s'arruffa
verità.
le
mancano
tati
i risul-
caricatura, spesso
lo
la
di
sa
i critici che
mentre
fisonomia
dell'
la
originale.
Le
mestiere
fanno
di
abbozzato
prova*
per
più;
una
invece
calunnia
mentre
il bandolo
delineato
aver
da
tratta
spesso
d'aver
d'
,
,
rassomigliante,abbiamo
difficili
ingegni
principio generale. E
gran
Neera
nome.
della
trasformano
che
scosta
na-
di eccezioni,
gremite
passaggi
crediamo
La
d'
e
perato
ado-
sta
finto
un
il contrario
matassa,
ci
d'
riesce
figuriamo
una
che
persona
maschera
su
cause
un
fatta
viene
libro),tutto
suo
fatto
in
tali elementi
piccole
tro
quat-
scena,
,
volte
Mancano
una
cosa
proprio (lafilosofia,
conto
per
regole generali sono
novanta
a
come
un' osservazione
indovinare
dietro
le
fantasticheria
una
lui stesso,
dialogo
dire, del
poiché
iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiimiiiiiiimiHiiAiiiwmrriiiiiiiwiMiiiiimiiilimii
,
per
E
1
personaggio,
scrittrice
per
1
crederci
Un
righe
rt
persone
di
dalizzarsi
scan-
,
di
alcune
tene
ove
tutto,
pagine
la
dell'Addio
di
delle
e
passione parlava
irragionevole linguaggio
1'autrice
s' incontrarono
quando
ne
il
Vecchie
suo
caldo
dedussero
in
Ca~
ed
che
,
quelle pagine
doveva
aver
sen-
Neera.
149^
»»?"«»?«
'*•»»•••••••
qualcosa
tito
una
a
tavolino
letto
dato
i
ordini
studiolo, al lume
i
lavoro
suo
la loro
natura:
lei restava,
ove
ciechi,
per
realtà,
non
che
e
inesperienza
i personaggi
dità,
solido
secon-
un'altra
molto
d'osservazione
d' un' idea
concetta,
prepire
ca-
non
lontani
dalla
piuttosto
diretta,
che
pretendevan
come
tatrice
spet-
bisognava
E
per
scorgesse
personale,
perti
co-
qualche modo,
ancora
si
esser
per
ambiente,
accorgersene,
vi
rava
rischia-
parlato
e
1'impero
sotto
o
lì si fosse
che
in
suo
preso
nient' altro.
spirituale;
che
avevan
altro
un
del
nervosa,
agito, pensato
avevano
esser
e
della
governo
lampada
fine
avea
e
silenzio
preparati
scrittura
una
del
vita,
della
fogli bianchi
d'
pel
famiglia. Nel
modesta
messo
bimbi,
suoi
minuti
più
sedersi
aveva
penna,
»»*«»«M«Ì
Invece
di
che, prima
intinger la
e
•
savia, di
donnina
una
amorosamente
gli
sua
d'
affettuosa
mamma
al
quei colpevoli ardori.
il parto
erano
esse
di
M*
una
sperienza
l'e-
quei
signori.
migliorilavori
i
Infatti
gaie
e
hanno
e*
entra
timento
quel
questo
tanto
una
che
le Novelle
Neera:
blicato,
pub-
recentemente
di rèverie.
carattere
un
prenda
Nido
della
occorre
forma
:
La
perchè
il resto
è
realtà
il sencome
Letteratura
150
Contemporanea.
•
fioritura
una
anche
sorridono
forma
La
volta
qualche
Novelle
In
li
velati
si
essi, fino
serio,
a
la
una
o
leggiera imagine,
cinque
di
fra
noi.
C
è
che
ha
studentesca.
di
pipa,
nello
in
Paiono
sono
e
rosea
ella
stessa
di
mente,
finalà
il
quel
un
riflesso
ma
;
occhio
suo
realtà
di
o
con
s'intenerisce
alla lontana
della
è
momento
di
si
buona
siano
tra
messi
a
stanza
dormire,
cose
un' allegria
della
vortici
o
scritte
lega,
spensieratezza
nate
le
tra
sono
o
tremolante,
rimpianto. Quattro
scompiglio d'una
I libri
troppo
e
qua
tal genere
la
tutta
luce
li canzoni
allora
un
un' ironia
vedano,
eh'
novelle
queste
più squisite che
una
che
che
o
si
non
qualche lagrima
fantasticheria
un'aspirazione,
i personaggi
sottile
di
versar
guarda più oltre, fisso
quale
che
Talvolta
benissimo
scorge
capricci,quasi
Sembra
fanciullesca.
bizzarria
capricci,
e
di
una
sballotti
li
che
per
da
sul
prenda
che
mesti.
da
ora
d' umorismo.
nebbia
non
più
sono
ora
temi
ordinariamente,
esse,
come
ed
viva
tura,
scrit-
ricercata; specialmente nelle
s'intravedono
circonfusi
della
su
sono
piena
troppo
gaie.
?•?•"
sfumature
tutta
compiacenza
con
musicale
quando
è
•••••?*••«•••••••?*•*•*?•?«•••#«•
dell'anima
primaverile
variazione
una
••?•?•«
••*•••••
di
vita
fumo
di
vanotti
gio-
le tesi
Neera.
151
it HniMHHI
alla
giacciono
disordinati.
di
niche
di
in
si
stanza
serio,
ma
anni; credono
il lor
aperti. E
in
di
che
piccolo
parlare
ad
sognare
mondo
colle
allegramente,
amate
tescamente,
grot-
figure
sue
d' amare,
credute
o
chi
oc-
bera
river-
si
quei sogni confusamente,
tutti
ragazze
colla
immaginazione
fanno
non
ma-
tamente
sbriglia-
.
sul
di
ideali
li
im-
rati,
sospi-
primi disinganni,di prime sciocchezze,
di
di
giovinezza, d'
di
ricordi
di
sori
profes-
ridicoli, di zii/-dJ-tiranni, di compagni
becilli, di
e
riempie
scorazzano
dell'
venti
ingombri
sedia
una
la
ameni
mondo
loro
dei
d*
mentre
quei capi
nel
tavolini
sui
cavalcioni
A
camicia,
fumo,
forza
rinfusa
IMNIIII
storditezze
dolori
del
rimescola,
si
e
poi
costate
cuore
scintilla, e
e
dei
veri
risuona,
,
e
apparisce
Le
E
sparisce
e
Novelle
gaie
lo
non
dico
d'
vace,
un
d'
ingegno
mobilità
una
C
biasimo.
di
mile.
si-
lì il
è
vi-
imaginazione
Qualunque
ordinario.
non
nosa.
vertigi-
qualcosa
sono
per
evidentissimo
segno
con
r
.[Cl
ne
sia|
natura,
illude, attrae,
lo
solleva
diletta,spesso
sempre:
artistica
levazione
non
manca
lor
questo
dello
mai,
mondo
fa battere
giacché
produca
spirito.E
sebbene
vivente;
è
il
pressione
gentile im-
una
un'
certamente
il soffio
qualche
re,
cuo-
dell'
arte
volta
e-
lì
fac-
la
difetto
eia
Contemporanea.
Letteratura
152
Nel
Nido
la
è
sempre
dello
esteriore
maestria
ha
rèveìde
stile.
diverso
un
carat-
tere.
Vi
«
che
si
od
mondo
valle
una
scosceso
che
È
il
noi
anteponiamo
per
solito
il velo
il
è
—
dalle
e
sentirono
Queir
«
bocciolo
della
vita
di
abbiamo
dei
rosa
i nostri
amarono
dolce
la
disillusi,vediamo
da
ogni
sasso
una
sentieri
di
par
albero
memoria,
è
noi
per
calcati
dalle
rileggere una
tutta
pagina
dell' idilio
in
ormi
nostre
queste
ogni
indietro
righe,
si
e
sui
giovanili,ci
dimenticata.
che
e
incanto
da
volgendoci
tornando
ri-
vecchi
rimembranza
e
vede
tra-
si fissa
,
L'intonazione
Nido
e
anni
come
scorgere
il
cui
superbo
che
molti
e
una
volta.
in
riflette
modo
per
molti
videro
e
prima
ni
an-
narono
sprigio-
imaginazione
nostra
intorno
dopo
si
solenne
e
insognati splendori, si
sugli oggetti
cuori
la
per
verso
tra-
a
quindici
fiore, quel mattino
cui
denti.
ri-
giardini più
dell'adolescenza
istante
in
bie,
di neb-
visto
dove
diventa
un
che
fasce
e
volta
la collina,la valle,
color
luogo
ai
,
il paese,
il pantano
dirupo,
paese
pieno
pantano
un
o
un
;
qualche
,
dirupo
cantuccio
un
gli altri
tutti
preferisce a
collina
una
nel
svolge
nei
versi
»
nel
del
Neera.
Carducci
che
153
epigrafealla
da
servono
da
secon-
parte:
O
monti,
fiumi
o
O
amori
O
affetti esercitati
Tra
O
idilio
ditta
schiatta
una
mata,
ha
ama,
il
c'è
in
mezzo
tutto
un
fanciulla
troppo
della
piccolo
fanciulla
donna,
dei
suo
Il
perchè
che
carattere
giovane
che
le
natura....
Era
il personaggio
era
non
donna
meno
nem-
le
cava
man-
gente
indul-
la bontà
ecco.
(che
stessa
piccolo
»
ranza
tolle-
tabili
insopporÈ
dramma
destato
la base
è
dalla
rendeva
l'ignoranza.
ha
era
,
di sé
il
in
,
si abbandonava
difetti altrui, le
e
una
le
scritta
ma
e
è
Cresciuta
»
forti) scompagnata
vanità
pure
Ep-
semplicità
della
della
a-
che
Editta
poesia
ingenua,
è
cuore.
rappresentare
non.
stima
caratteri
la
suo
dramma.
sapiente esperienza
grande
d* E-
uomo
estrema
suprema
per
Editta
dei
alla
e
poesia
una
Una
dell'
palpito del
questa
a
sagace
la
la sposa
diventa
primo
storia
La
semplicità. Editta
estrema
libri
la
ignota
pura
natura!
d'istinti aristocratici....
ai
mezzo
e
d* umani;
si riassume.
e
avuto
O
natura!
non
d' un'
è
sani:
integri e
Alta, gentile
Un
prati,
e
nel
da
questo
nascerà.
cuore
un
Letteratura
154
*••
?•???•?•«
?*?•?
M
••?•?«•?•?•É
?*??•
••?
??
?••
Contemporanea.
mUNIMIHI
affatto
sentimento
nuovo
nella
ritirato
sua
dei
polli e
contadini
che
ignora
il
la
della
alla tempestosa
in
la
le
la
tutta
altieramente,
la
;
ad
il
ma
un
di
di
tutte
cui
prova
una
ella
dovrebbe
il giorno che
vincolarsi
inferiore
lo
come
a
vanni
Gio-
ella
moglie?,
offerta
di
ignora
spirito eh*
d'una
pensiero
uomo
Editta
commossa.
riempiva
campi
di
mia
l'avvenire, quella
amata
dei
sebben
il valore
tutto
e
esser
dietro,
ad-
tornato
era
stizza, abbia
uomo
vita:
vuol
dice:
di poeta,
cuor
ntatricaria,
di
nell'
coltivatore
serena
pace
le raffinatezze
trovare
legarsi 'per
rifiuta
e
un
n'
d' erba
Editta
tutti.
prima giovinezza
sua
momento
un
ministrazione
am-
benefico
ma
quel
dell'artista.
vita
le delicatezze
vorrebbe
di
veste
gloria,se
quel piantatore
chiama
da
bene
nella
preferendo
che
patrimonio,
suo
tentato
il cammino
nali
razionell'
severo
elevata,
intelligenza
quale
ai
intento
allevamenti
conigli
voluto
e
sotto
si celi un'
vane
gio-
un
,
del
coi
è
,
campagna
agli
miglioramenti agricoli,
dei
lei
per
tiva
Sen-
«
le assicurava
che
di
certa
dolce
za
ebbrez-
per
rinunciare
sere
es-
sempre
ai
suoi
,
sogni grandiosi, alle
di
fermare
ad
e
un
sue
tratto
mettersi
poetiche
speranze
della
sua
prosaicamente
a
i voli
,
ginazione
ima-
cucir
Contemporanea.
Letteratura
156
non
dire
so
precisamente
nel
o
ha
cuore;
rappresentazione,
T osservare,
nell'
se
notevole
un
della
l'istinto
della
convenienza,
misura, delle proporzioni, e Y abilità delle
che
non
in
forze,
di
del
mondo
po'
un
Si
in
perchè
quel
non
somiglia in nulla, o
che
si
la
per
Ma
in
tanto
e
nel
sente
forse
della
le illusioni
viaggiatori del
la
severità
quasi
opprime,
non
lato
sia
e
e
il
quello
a
lei fabbricato
Editta.
Y
che
di
arte
dell'acqua,
tanto
del
de
ver-
prodotte dal miraggio
È innegabile che
deserto.
frescura,
ai
altro
male
è
non
nestra
fi-
troppo
pur
da
nido
simpatica
sua
ci dia
delizioso
che
dice,
di rado,
assai
la
entrino
vie, convella
vita
piaciuta
com-
aprir
studiolo
suo
della
assordante
rumore
la Neera
s' è
vederle
vorrà
sfacciata delle
luce
dove
saggi
tezza
di sciol-
e
uscire
artifiziale
tà,
real-
date,
prove
veder
si vorrà
mano,
ste
que-
della
di muscolatura
esercizii
volta,
tal-
se
contatto
le
mature
sfu-
quando,
vedere
a
al
Dopo
finora.
la
Resta
messe
resisteranno.
d'ingegno,
molto
son
tutto.
son
belle
arte
di
vigore
sottigliezzanel-
certa
una
zione
immagina-
scientifica
stanca,
è
anch'
passato
fa male
dell'
al
cuore.
innegabile che
il soffio
del
na
moder-
arte
Y
Ma
l'
dal-
arte
ve
do-
pensiero
mo-
Neera.
»?•••?
??*«
?•••••••?•??••MMMaM
derno
più
è
non
valore.
Il
parte
della
riflessione,
dell'
vitale
un'arte
immaginazione
producono
riflette
della
sciente
che,
capire
eterno,
finire
alla
la
con
se
forma...
queste
e
il
Ma
sentimento
io
non
malinconie.
parte
formità
de-
una
d'
opera
arte;
ma
ere-
ognora
dell'
scientifica,
abbia
dalla
danno,
prevalenza
rimessione
nell'analisi
positiva
a
bene
mmmm
d'elementi,
o
un
dell'
che
e
squilibrio
nell'organismo
si
?«•?•?••?•???Ma
?•••MI
piccolo
più
dalla
se
157
osservazione
non
si
tarderà
artistico
credevo
vivrà
di
dover
ALPHONSE
DAUDET
|n giorno,
nei
più
far
parte
particolare
po'
un
ricci
la
sotto
e
due
punte
elegante
(i)
Les
quella
piccole
mani
e
Rois
sciolta, di
en
exil,
roman
gabinetto
di
mezzana
la
e
nerissimi
,
bella
tutta
fronte
occhi
requiet
ir-
monocolo.
barba
modellate,
la persona
parisien, Paris, Dentu,
Il
in
divisa
tradizionale
ben
vastra,
oli-
,
due
d'un
armato
incurvato,
come
vitava
in-
Morny
suo
una
sopra
quale fiammeggiavano
finamente
le
del
capelli lunghi
arruffati
il sinistro
naso
di
condo
se-
pelle leggermente
,
dai
del
tempi
giovane
un
dalla
statura
bei
il Duca
impero,
a
(0
del
sto,
CriY aria
lo
mo-
1879.
160
Contemporanea.
Letteratura
'•••MI
stravano
f
Vi
•«
IMM
?•?••«•?*?
Il
gentiluomo.
un
lo
sonoro
MMI
?••?•
«•?
••?*«
?•«*?*?
???•?••VII
???"••""?
IMI
namente
stra-
accento
suo
faceva
PM
?•«?••
riconoscere
per
provenzale.
rispose quel giovane
legittimista,
Sono
—
franchezza
una
con
Y
Anche
—
allo
Il
imperatrice
di
il Duca
scettico
giovane
il futuro
ritratto
del
atteggiando
sorriso
che
Il Nabab
la
loro
dei
quella
e
di
rabbia
vien
in
,
protestò
di
preso
del
di
non
successo
gliante
somi-
principalipersonaggi
sciuti
ricono-
nella
S'
alle
realtà
le
e
bili
inevita-
delle
nomi,
delle
rivò
ar-
zioni
indica-
rono
servi-
case
istigaremaggiormente
bassa
da
curiosità
simili
della
nome
molto
numero
ad
mento
cambia-
artistica.
dei
un
nome.
vero
romanziere;
in
dal
subito
riscontri
complicare,
a
I
identità
vie
del
del
di Mora,
appena
maschera
del
accidentali
duca
vennero
romanzo
delle
bra
lab-
scrittore
successo
un
scandalo.
uno
invenzioni
pure
sillaba
ebbe
trovar
a
del
velato
dell' ultima
sotto
le
abituale.
gliera
il futuro
pittore
Morny
del
,
Morny,
Daudet,
JVabab,
a
plicò
legittimistare-
è
accettò.
Alfonso
Era
solenne.
quasi
sua
nel
L'
circostanze.
probità
voluto
aver
cui il pubblico
frivolo
cercare
e
tore
au-
letteraria
,
un
malsano
mento
ele-
pet-
Alphonse
i »mm
??
••?••?
nwniwmmw
in
elementi
il
di
nel
Daudet
del
Temps
lavoro
exil
ed
ora
Certamente
anzi
spinti,
naggio
persoversato
tra-
aveva
esistenza
tant' altri
la
pagliata,
spar-
quale
immaginazione
nella
non
,
e
particolari
certi
libro per
dalla
finzione
corgersi
ac-
che
di cristallizzazione
del
vita
più semplici (i).
oggi ripetere
Prefazione
Capuana,
suo
nelle
in
stampato
è
difficile
d* osservatore.
appendici
volume
Quei
entro
al
Nabab
Letter.
nella
Contempi
il gran
la
dal
contestargliil
spodestati,
re
punti dell'Europa, quasi
trascinati
il
romanzo
nuovo
pubblicato
parigina,riempiono
(i)
un
continua
senza
confrontare
reale
en
tutti i
vita
ad
aggruppati
d'
era
glipermettesse
osservazione
proposito
diritto
da
s' erano
le circostanze
a
Rois
suo
servito
tutti, non
meteora,
una
giustificazioni
potrà
Les
Dentu.
che
luto
vo-
,
romanzò
Tali
da
Attorno
scrittori
quel
dal
trasporta
s' era
quellidipintinel
con
di
?•?
se
e,
,
bastato
realtà
••••••«••••••••?
?«••••
unicamente,
incosciente
potrebbero esserci
della
quel
ad
quella
quasi
sarebbe
••
abbagliante e rapida
sua
parigino,
elementi
•»•••?••
d' artista.
che, simile
colla
•••«?•?••?••
conosciuti
in là di
diritto
il cielo
•••«
cT arte;
reali
più
suo
•••
un' opera
fare
andato
•??••?•«
i6ì
*
lettori;aveva,
dei
tegolezzo
di
••••*•••••
Daudet.
cronaca
fatalmente
vortice
dei
della
gior-
54* edizione.
11
162
nali
Contemporanea.
Letteratura
colle
sbrigliatezzadella
dalla
in
maldicenti
salotti
miserie, le loro
liberata
corte
conversazioni
loro
loro
Or
nomi
le loro
questo
piccole e grandi
audaci
mescola
e
vi
che
in
alla
mette
di
ghi
gì'intri-
di
classi
altro
elemento
reale
ha
la
e
pura
già
a
della
tempo
un
le
vita. Allorché
vero
a
livello
basso
derna;
mo-
e
ed
deve
esser
com'
ogni
la materia
elaborazione
del
fatto
verso
di-
scandalosa, all'altezza
cronaca
del
può
artistica
l'indefinibile
subito
nel
democrazia
di studio
materia
della
serena
pensare,
d'
s'annientano
caste
creazione
della
personaggio
si
città
grande
segno
elemento
solleva, dal
e
di
e
esso
nella
tradotto
che
esotico
vero
nuovo
anch'
stato.
disuguaglianze sociali,tutte
le
questo
formare
loro
smagliante,stridente, un
nota
rimescolio
prepotente
dei
prestigio
del
della
febbrile
vita
una
tutte
barriere
che
elemento
caratteristico,
cui
dal
precarietà
nuovo
e
le loro
stranezze,
alimentati
dalla
e
giere
leg-
aristocratici
crocchi
sfrontatezze
sorta
danno
;
,
d'ogni
colla
di gente
di
alle
le
equivoche,
avventure
vita
dei
borghesi
lusso
,
loro
pascolo quotidiano
dei
loro
dell' etichetta
tirannia
e
del
magnificenze
cielo
dell' arte;
arriva
sentire
a
in
vivere,
allorché
a
si,
muover-
quella sottile
atmo-
il
Letteratura
164
•M**»MMMM«»*
*M*MM
•••*•**•*•••••••••«•?•••«?•«*•
al
giova
lavoro
suo
libro
d'altro.
sono
M
•••
••
•?
Ma*
»•••••
»•?••«••?
MOTMM
miserie
lui
colpe
renderli
visti
allo
tali
quaV
Y opera
????
?"???
«M
unJ anima
politica
lei: il
che
no
han-
trascinare,
d'
limiti
un
opera
i riscontri
del
grado
suo
Non
suo
già
soffre
cuore
in
che
cui
la
qual'è.
arriva
La
Comune.
e
la
della
di
non
altre
le
madre,
regina
della
in
per
la
reggere
nemici.
Il
re
deve
sia morta
donna
lascia
del-
il marito.
ma
e
e
è
tutto,
portar
dolori
deve
alta la
far ridere
non
fiacco
.
infelice
o
di sposa,
nasconder
corona
invece
felice
Dolori
segreto,
dei
severità
profondamente
essere
donne.
ella
tutto
può
rigi
Pa-
a
.
regina
e
,
spodestata
della
nella
partito preso,
lasciarsi
d' arte
quali
sono,
senza
dei
degli
eroica, colla piena coscienza
doveri.
come
????????«??
Egli non
elaborati
dunque
i disastri
F abbandono
una
?
sociale; ed
essi
sono
non
famiglia reale
grandezza
in
di
Dimentichiamo
dopo
suoi
?
modo
classe
altra
facile, fuori
era
prendiamo
è
WM
di
stesso
quali glisi
e
coir unico
La
M
VMM
degli uomini
imaginazione, sinceramente,
d' arte.
•«•••••••
mescolarsi
per
qualunque
egli vuol
com*
•••«?"••«
virtù,
passioni,affetti,pregiudizii,
e
di
o
••?«?
morale.
pel lato
per
sentimenti,
gli ha
a*
Re, regine,principireali,tutti i suoi
personaggi
uomini
?•••••
«Ma
suo
il
scrive
o
•*«!
•»•«*•
Contemporanea.
testa
i suoi
corrotto
,
vorar
di-
e
,
la
Alphonse
•M«M"
M
?**••?"?•?
?••
sola
••?
MPMMMVMM
*•
?«•«?«•••?••••MOT
di
idea
prima
angolo
sudditi
di
del
??••••»«
la
•??••••*?
nel
solitario
»«?••
MM«
»••
dalla
s* indovina
palazzo
in
sorveglia,
la
deve
una
egli
talmente
è
La
mostrare.
dai
risolve
si
con
la
in
suoi
ventù
giouna
za
parten-
sua
donna
una
del
briaco
ub-
il fiore della
ritarda
nottata
capo
ricevere
regina e
parte
francese,
legittimista
suoi
coscienza
che
dalla
a
e
canaglia
parigina,s' in-
vita
potersi
non
spedizione organizzata
perchè
butta
si
re
perde
quale prende
dei
quella parte
con
giorno
da
*?
,
della
Un
passare
»••••«•
giardino
,
partenza
deputazioni politiche
catastrofe
?••?•?••••••«
accadrà.
nel
avventure
stato.
fidi, alla
?««?•
vertigine sin
di
fedele, il
fradicio
lo
**•••••••???*
Parigi
che
s' indebita,
per
?
piccolo principe ereditario
le relazioni
fitto nelle
alcune
^V*«a*
Parigi,a Saint-Mandè,
rimasta
proprio
M
punti
regina
T educazione
vive
•••••?••
a
quello
la
Mentre
tien
•«
165
arrivo.
suo
due
questi
facilmente
un
?*••?•«
trovarsi
del
sera
Da
••?•?
"??*•»?
piaceri,gli dà
tutti i
di
?••*•
Dàudet.
che
tradisce.
E
quando
la
col
r abdicazione,
forse
principe, un
innocente
Allora
tutto
raffermarsi
quale
sul
tristo accidente
erede
è
di
al
ricorre
regina
quella
finito. Il
cuore
supremo
la
capo
corona
del
toglie la
razza
della
medio,
ritrebbe
po-
piccolo
vista
l'
al-
depravata.
regina, in
i66
Contemporanea.
Letteratura
al
mezzo
specie
nella
il passato
e
Attorno
il cuore;
serra
la
mettete
del
disinteressata
sagrificaogni
devozione
vecchio
sua
del
cieca
generale Rosen
ad
cosa
principino
gno
inde-
d'un
figura
carattere
e
che
principe
un
la
vigliacco;mettete
e
eco
squallore di famigliache
questo
a
un*
più
troverà
non
che
lei.
di
memoria
nient' altro
madre,
sarà
una
prova
,
di conforto:
madre,
dolore
immenso
suo
cettore
pre-
d'
tutto
un
,
pezzo,
che
la
fede
sua
figura
di
delle
a
di
delle
colla
a
un
parassiti dell'asfalto
allo
spesso
uscirono
figure
Il dramma
moto
colla
questa
nella
del
le
baglioridella
alla ricchezza, al lusso,
facilità
stessa
sa
annoda
e
sua
del
romanzo
1'azione
è
febbrile
cipali
prin-
Daudet.
in
mette
e
di
nano
tor-
de
d'on-
le
avrete
come:
figure minori
vita
cui
con
nell'oscurità
Parigi, nel fondo,
estrema.
insieme
che
grandi capitali,
nuovo
che
e
banchere
un
delle
miseria
si
non
d'
baci
speculatori,funghi
povertà
splendore
sorrisi, dei
le
arditi
quegli
dalla
calcolano
colpo finanziario;e
gran
di
serenità
glaciale
una
che
occhiate, dei
carezze
lei, uno
passano
quelle
,
intento
dolorosamente
esso
politica;aggiungete
donna
seduzioni
e
anch'
sconta
una
coi
sembra
plicità
sem-
sinistri
eser-
Alphonse
citare
spodestati
del
venuti
di
di
meno
dalla
la
che
Federica
delle
Tuileries
dorate
crede
di veder
vecchia
popoli spariti,una
più
del
della
quella
principino,Eliseo
Daudet
vi
tanissimo
lon-
un
costumi
di
e
di
morta.
cosa
la
Sembra
Méraut.
ra
figu-
il precettore
è
autore
personificato le
abbia
d'
regina Federica,
dall'
carezzata
rovine
al tramonto,
rovina
storia
una
me
co-
e,
delle
sole
un
far
adombrati
romanzo
qualch' antica
passato,
Dopo
reali
alla vista
da
essa
può
non
del
finzione
ad
re
Terminata
colpiti.
casi
ai
sui
seno
il lettore
riflettere
regina
in
ha
gli
pagina,
trasparente
divina
stordirsi
a
giusto giudicio
T ultima
167
vendetta
di
specie
una
Daudet.
il
che
zioni
convin-
sue
politiche.
ammalato,
Gravemente
da
le
tutte
vili
assistito, Eliseo
di
stanza
sulla
Alla
allo
Sovranità
di
scorgersi
capelli grigi
in
di
se
dubitò
non
era
per
stato
con
prima
volta
fin allora
«
forze
,
la
nel
un
bro
li-
suo
e
letto,
coi suoi
sudicia
tante
sua
divino.
studente,
vecchio
il
sparse
quella stanza
aveva
alla
tornato
diritto
per
quali
terminare
quelle pagine
passione sciupata
egli
è
vuol
e
stato
disgrazia,disgualle
cose
Mèraut
studente
vista
in
con
tanta
perdute
,
si domandò
illuso. Un
di-
Contemporanea.
Letteratura
i68
»•?•?••??•?«?•
apostolo !
! Un
fensore
Per
quei
spensieratamente
loro
causa!
propria
del
T intonazione
romanzo
danno
parole
ne
e
la
disertavano
e
Queste
»
si degradavano
che
re
direi
sono
,
,
morale.
la
si sente
Vi
d'
che
un
vi
amaro
,
Y autore
che
si sente
colla
timistay
rispose
la
dubbio
dei
questo
L'
romanzo.
re
la
e
il
di
regina
principe
il
Parma
re
eh*
realtà,
s' è
di
la
Axel,
il Duca
di
Westfalia
era
pena
ap-
velarla.
leggermente
di Palermo,
d'
campo
persuaso
la
di
cura
lettori, specialmente
ogni pagina
autore
mascherare
la
dato
Il
ad
,
impossibile dì
Morny.
largo
parigini, troverà
quasi
legit-
un
al
dei
curiosità
piccoliscandali
di
sono
giorno
un
fermare
af-
saprebbe
non
sicurezza:
stessa
come
Senza
oggi
regina
di
lizia,
Ga-
la duchessa
e
nomi
sono
,
trasparenti. E
troppo
dei
ecco
ritratti
,
Una
in
«
Più
dell' Accademia
satin
là,
sotto
colle
la
ecco
sue
gote
colorita
buccia
resistente.
si sventa,
riunirli
a
serve
ride
e
turbante
un
,
che
stassero
ba-
galleria.
una
in
non
somigliantissimi.
,
seduta
come
i nomi
quasi
grassa
regina
pienotte
somiglia
Ella
e
con
do
splendi-
di
Galizia
colla
un* arancia
,
sua
nagione
car-
dalla
sfoggio, sbuffa,
fa gran
parla
di
una
donna
ancor
giovane, abbigliata da
da
quella
È
la
fatta
Anch'
vita.
nera
quale
al
giocato
ha
re;
delle
i terrori
la
legata
è
che
sua
in
e
-
le
due
di bel-
testa
sua
la
donne
spedizione
costosa
precedenti. Egli- ha
avuto
delle
corte
una
ste,
fe-
,
dei
donne,
fiori alle
di
le
tura
crea-
,
tra
quanto
de.
palli-
diavolaccio
dall' ultima
disastrosa
gli
da-
labbra
e
lucente, la
e
bronzata
làtre
e
al
scosse
egli è là, quel
barba
sua
le
scende
eccellente
Parma,
familiarmente
tromette
alle
rossi
per
T avventuriero
dà
che
,
solcata
buona,
e
lagrime
di
duchessa
niente
le
delle
ruga
leggermente
occhi
mantiglia bianca
una
malinconica
fisonomia
una
169
Dàudet.
Alphonse
Te
vie
se
spar-
caracollato
Ha
entrate.
sue
delle
Deum,
,
e
la
gridato:
da
salvi
si
rifarsi,a
viaggio
guarnito
T aria
Chi
prima
ha
di
d'
e
del
perduta
reclute
la
da
disperdere, sempre
da
avventure,
uno
visto
occhiata,
di
zingaro.
e
alamari
può
essere
Francia
rischiare,
in
alla
serrato
che
abito
vita,
no
glidan-
»
Carlos
Don
battaglia,
in
da
e
ha
sangue,
rieccolo
può!
T inchiostro
parlare
versato
nuove
bottoni
ritratti debbon
fatto
e,
chi
cercar
milioni
nuovi
ha
polvere,
degli odii;
seminato
a
ha
danzato,
decretato,
lo riconosce
dedurne
che
egualmente
alla
gli altri
fedeli.
Per
ridurre
non
il suo
addirittura
il Daudet
libello
un
Contemporanea.
Letteratura
170
romanzo
inventato
ha
un
regno
,
la
d' Illiria che
mai
sentito
nominare,
Federica
regina
neir
notissimi
e
disparate
,
di
di
luoghi
lasciando
chiama
di
e* ha
della
tempi
quasi
realtà
la
fatti
persone
bella
a
una
invano
di
e
traveder
in-
posta
cristallizzazione »,
dai
prodotto
,
e
Aggruppando
e
lavoro
quel
II
si cercherebbero
Gotha.
ha
non
europea
Cristiano
un
che
almanacco
lo
diplomazia
varii
creazione
sua
me
co-
menti
ele-
artistica
,
ha
inteso
altra
tacitamente
intenzione
affermando
della
sia
T opera
d'
libro
pericoloso
sua
nella
scelta
dalle
lusinghe
è
sua
e
di
meglio
del
il lasciar
bastato
creazione:
Y
soggetto,
della
novità
la
ridurre
impossibile
d'
questo
realtà
il
prova
esso
elemento
fu sedotto
dall' idea
e
avrebbe
to
desta-
to
piccolo elemen-
quasi
è
nel-
Certamente,
autore
che
straordinario
per
suo
infiltrare
elevata.
lettori. Ebbene,
rende
il
e
romanziere
più piccolo
essenza
del
dell' interesse
nei
diritto
suo
e
il
anche
arte
alla
estraneo
il
alta
attribuire,
contemporanea.
nessun
quanto
si volesse
à! osservatore
società
Però
gli
fronte
a
dovere
suo
che
ogni
contro
protestare
più
inefficace
forte
piacere
la
di questa
estetico.
Av-
Contemporanea.
Letteratura
172
parola ;
ci
non
Lo
creatura.
lo
quand'
bambino
era
quella
e
da
apostolo
Chiamate
:
faccia
sua
le
non
Eliseo
sotto
Chiamate
ruffata
ar-
rile,
vi-
lui che
rispon-
ed
si
da
più.
è
fronte
sua
sa
penso-
innanzi
Federica!
romanzo
sin
dimenticheremo
la
invece:
del
lì, nel
è
testona
capigliaturagrigia
una
sua
larga, rugosa,
Méraut!
all' appello, rizzando
de
della
sua
ha
soggetti
conosciuto
quella
;
gli
altri
d* Eliseo
abbiam
sua
dargli
doman-
reale
formazione
civile
stato
Noi
romanzo.
quali
e
alla
contribuito
di
capo
personaggio
modello
di
servito
sulla
romanziere
pel
passa
il
fin dove
han
al
Crediamo
Cristiano.
e
po.
tem-
il personaggio
diventa
dirada
sparente
tra-
,
svanisce
,
Il
innanzi
:
h' importuna
d' intrudersi
La
un
improvvisamente
in
affetto.
quando
mezzo
stati
de-
si è
alla
delizia
tutto
quello
sogno.
dubbio
poteva
il Daudet
per
superar
logica della vita, anche
è
superiore
di
tenta
il vostro
usurpare
la
che
che
sembra
,
come
Senza
che
ci
viene
Baviera
,
brutale,
è
scossa
d'
vuol
e
di
Sofia
;
T
uomo
curiosità
a
qualunque
sia
già
in
ha
fatto
nel mondo
dell'arte,
capriccio.Può
lui contento
ottenuto
scoglio, ma
questo
dai
del
Rais
darsi
successo
en
exil
•"•••
-
'5SS
-»"»"*"*"#?
di
più.
una
Nana
oramai
la
volta
prima
Goncourt
De
La
stato.
suo
le
conserva
E
della
sfera
il valore
corruzione
reale
del
confrontarlo
in
tentato,
medesima
questi
Madame
solo
poi, più
che
gli altri
ultimi
anni, lo
ha
Né
«
tesi
vita
T orizzonte
al
attuale:
Frusquin
un'
non
fece
il
difesa
intorno
Zola.
alla
Oggi
esigenze
del
noi
tema
sopra
altre
ha
anticipazione, una
po'
si
possiamo
hanno
vano;
dice-
essi
di
della
oscuro
una
parte
che
noi
pretese.
sapeva
mo
offriadame
Ma-
»
sulla
ria
mate-
lavorasse
constatare
condotto
del-
Parve
rumore.
prelevazione
quale
romanzo
,
romanzo
un
di
ne,
Sen-
La
e
un
qualche punto
pubblico
la
con
la Nana
come
né
far la luce
moderna,
della
esempio,
,
rischiarare
sogna
bi-
stato
studio
precesso
gabellarcela
esatto, visto.
è
ove
autori, Texier
I suoi
cercavano
Zola
Frusqnin.
Frusquin
anno.
dro,
qua-
iscorgere
dello
libro
con
Madame
un
alla bassa
limitato
per
del
lizzazione
idea-
un
parigina. Per
piaga sociale;
pretenziosa
un
d'
nuovo
tezza
schiet-
Fille Elisa
tracce
piccolo bozzetto,
un
completa
stessa
inopportuna.
è
prostitutacomparisce
nella
arte
di
nome
classe.
una
la
che
d'
in un* opera
del
d'
il
più
è
non
quello
ma
persona,
È
Contemporanea.
Letteratura
176
che
lo Zola
lo
le
a
Emilio
trovarsi
i suoi
volte
più
piede, ed
il
occhi
si
del
dove
terreno
stesso
affrettati
erano
quadro
del
pregio
177
tere
met-
a
11,nei particolari
non
è
neir insieme
che
sullo
predecessori
il
Zola.
agli
salta
che
,
dei Rou-
episodio
nuovo
meno
gon-Maquart.
Chi
Madame
è
lettori
probabilmente
di
lo
non
miseria
fino
È
sanno.
la figliuola
suta
vis-
e
anni
diciotto
ai
miei
dei
nata
operaio conciapelle,
un
nella
Molti
Frtcsquin?
stentando
so,
la
zia, col lavorar
una
di
negozio
di cucito.
che, condottala
del
viola.
di
bosco
di
donna.
patita,uh
orchestra
d'
offerisce
abbia
la
dei
la
indovinata
Io
—
un
capo
toria
trat-
la ubbriaca
tutto
un
e
il suo
la
goglio
or-
lenza
la vio-
diavolo, direttore
di
le
piccoliteatri parigini,
di
mano
in
una
giorni dopo
povero
uno
in
sé
rivolta
Pochi
d'
di
casa
Entrata
con
Raqueux,
affronto
Questo
in
nel tranello
trine, cade
commesso
«
d' orfanella
vita
sua
sposo
,
quantunque
ne
disgrazia.
ti amerò
tanto.
....
«
«
ne
T arrestò
Nina
—
Amare
Non
E
? che
c'è
si
Capuana,
più
un
gesto
nulla
bella
Contemp.
Dio
a
porcheria Femore!
qui!
picchiava sul petto
Letter.
brusco.
? Grazie
significa
guarita!Una
sono
«
con
,
al posto
del
i2
r
i
Letteratura
178
Contemporanea.
%
"~mnrrTrT-r-rTiTmwiTTrrriTrCTrffmrMiiiiiiM^
col pugno
cuore,
chiuso
che
risuonava
namente.
stra-
»
il musicista
Ma
Quell'uomo
«
idee
di vendetta
ancora
parte
una
ai suoi
da
delle
le
:
vaghe
ancora
,
di vendicarsi
da
provare
di
prender
perdute
,
X
per
la
per
le
che
morta
rappresentare:
ribili
ter-
e
sembrava
sensazione
una
lei vivrebbe
more
franto
piedi,annichilito,in-
lei,le suscitava
da
restasse
insisteva.
a-
vaggia
gioia sel-
la rivincita
,
delle
illusioni
sue
Non
esitò
più. »
Si sposarono.
volle
lei ? Gli
per
cuore
era
vita
Questa
com*
ed
mentito
forse
ammalato
di
nausea.
d' amicizia
Isidoro
,
innamorato.
Nina
Intanto
le mani
della
continuavano
? Il
suo
la
Se
—
go
coniugaledurò a lunFrusquin fu paziente
gorgogliare nel suo
larghiappetitidella ricchezza
suo
spiritoarzigogolavacon
silenzio
po
trop-
avvertito.
sua
sentiva
cuore
e
nel
che
aveva
ne
anche
passata, lo avrebbe
il marito
un
Che
stato
era
nozze
detto
glieloaveva
aveva
ancora
fosse
nausea
:
solo
uno
delle
sera
degli uomini?
orrore
conosciuto
prima
sola. Non
dormir
provava
la
Ma
e
del
bollire
ri-
tutti i
lusso. Il
tera,
un'attività adul-
cameretta,
macchinalmente
mentre
un
la-
180
Contemporanea.
Letteratura
le
rugar
cigliasulla
un' ombra
di
la
chiamata
perla,senza
sulle guance.
rossore
le veniva
d' anima
di
fronte
sua
fior di
a
Salamandra.
flesso
ri-
Nessun
I suoi
pelle.
Fu
»
che
amanti
,
le
profusero gioie
ammobigliati
vetture
si àéntiva
la
noia
faceva
a-
un
prendeva, quando
sa
angoscia morbo-
un*
da
tormentata
la
che
tero
succedet-
si
da
inghiottiti
come
,
la
Quando
cavalli,
e
,
rapidamente
bisso.
palazzi principescamente
,
soffrire
dava
fisicamente
,
delle
grandi
delle
alle
cene
amiche.
sue
Il
amiche
sue
d'una
al
un
Frusquin
dico
Non
così
da
ci
realtà.
anche
solite
da
Ma
di
orgie
sue
che
cene
abbiamo
non
della
stretto
c'è
non
tesi
ipoche
imaginazione
qualcosa
Nina
della
oscuro
le
falsa:
dell'
promesso
qualche punto
più
senso
da
eroina
vera
è
all'intento
servire
han
una
sia
superata
nella
norme
che
stravagante
si trovi
che
è
air antica, nel
romanzo,
non
moci
Fermia-
Nana.
poco.
Madama
parola.
samente
corrisponde preci-
della
IV
alla
intiero
per
d'esse,
capitolo
di Madame
capitolo ottavo
Frusquin, consagrato
descrizione
agliamici
e
troppo
dei
moderna.
tante
e-
autori
i veli
differiscono
letto
più
zionale
ecce-
suoi
sollevare
vita
di
di
mè,
Ahidalle
volte
in
??—
••••••*••**•*•••»**"
ttWHIIWll»»»
quelle
.e
Janti
te
solito
?*
fe
^%/Xr^//
s'affollano
che
spirito,le
frutta.
solite
delle
ciate
trascinando
ò"~~^*id
altre
frutta, sparse
icciosa
rosse
e
bicchieri
grandi
'addossavano
completava
tavola
della
la
forile
coltelli,
verdi
sul bianco
Le
aggruppamenti
il
era
ciò che
quadro
delle
varietà
da,
dira-
piccoli si
e
stesso
i
pugni
air orlo
braccia
stracche
mani
della
abbandonate
fino
scoperte
Qua
stinta
e
e
là
il
Attorno
nero
alle
d'
ora
lo
Zola
la tavola,
trine, le carni
spalle,umide
una
impolverata
come
Sentiamo
fra le
nascosti
mezzo
tovaglia,
increspate,
o
,
rosee,
lo
attitudini
,
delle
le
di
coppe
,
sporgere
«
là dalla
e
improvvisi.Ma
il disordine
nido
dei
con
isolamenti
frutta
il loro
qua
tovaglia damascata.
con
fi-
procacità
di
giù
distratta
o
macchie
bizzarri,
solita
cataste
^J0*"^\"^ì
la
la
sinp-olar disordine
Un
tavola:
la
''
attorno
rappresentazione.
alle
ov'^
c^/V
in
,
indebitati, hanno
a.
tutte
mantenute
banchieri, principirussi, e
,ra
JTx
181
Zola.
ilio
:
manica
dalla
luce.
il confronto
e
se.
gras-
d9
uomo
»
è
portante
im-
quei signori,in giub-
ba
bianca,
cravatta
e
loro
visi
sorriso
lenti, un
un
sembrava
di
fat, tanto
vicine.
zia:
sua
di
della
gente
meglio,
Luisa,
Gagà
risa
le
e
fatto
egli
non
si
soprattutto
gli
avea
la
,
grande
delle
creduto
che
tante
tutti
a
Gli uomini,
léans.
Orche
in
guardavano
di
sorpresa
si sarebbero
«
Più
lì,
era
Giorgio
Lui
collegiali.
cerimonie.
dei
a
ed
tranquille,
restavano
strarne
mo-
gio
giù. Gior-
borghesi
si
punto,
sembravano
senza
di
,
posto,
suo
assistito
aveva
appena.
conoscevano
viso, le donne
il
e
,
non
a
venivano
casa
conversava
troppo
meglio
ognuno
in
pranzi più allegri,
Si
pò
un
la
solo
scollacciate:
forse
eh'
esse
Qualcuna, Bianca,
venute
piacevolezze
pensava
aver
alle donne,
quanto
Trovato
punto.
le
E
età, avrebbe
sua
alla
si poteva
non
benissimo.
erano
sue
tutti nobili, tutti ricchi, infine
mostrava
ne
Muf-
lo diceva
Nana
dopo,
scicche.
si comportavano
Lea,
della contessa
casa
gli uomini,
per
di
duto
presie-
avesse
se
gesti
squisitamente gentile colle
mattina
nulla
dei
aveva
Vandouvrès
diplomatici.
in
essere
era
La
vecchio
fine,come
congresso
la fatica
castigatezzache
più. Il
di
coi
castigatissimi,
erano
pallidi,d' una
affinava
alla
Contemporanea.
Letteratura
182
invece
ciati
abbractardi
si
,
sbadigliavacon
discrezione.
Di
tratto
:
in trat-
Emilio
Zola.
183
W«
le
to,
palpebri
terrosi,
van
Alla
di
cena
è
la
rifar
le
scavare
dei
ebreo
sfilar via
di
.
ancora
Shah
di
ripetevano
un
po'
di
a
farsi
più presto
?
Si
—
mente;
seria-
bambini,
dei
e
che
d'
di
lavorato
e
ecco
Nana
lesti
è
che
Meglio
—
Persia
frasi. Poi
stesse
si
suoi
ferava
vocidel
mente
precisa-
essere
Muffat
casa
si
:
quando
lo sciampagna
i discorsi
vano
diventa-
levarsi
da
vola
ta-
,
imbroncita.
Imparasse
di
Pareva
già
aveva
Per
—
te
maritare, più seriamen-
conversazione
le
Per
—
più all'Esposizione,e
Bismarck.
alla
suoni.
Emanuele
Vittorio
andasse
Santa.
cassiere
parla
dello
non
conte
si
da
di
diamanti:
a
Silenzio, signori!
—
ragazze
;
—
chè?
Per-
guadagnare
il tuo
cassa.
Nana
Presso
Terra
Golgota.
fila dei
ora
colla
Valacco?
Gerusalemme?
A
—
e
E
—
tenore:
zione
conversa-
Gerusalemme
a
del
quattrini.
fatto
sala
,
miniere
naturalizzare
il tuo
E
—
fotografare la
Per
•»•*?••
»
Inglese la
andato
è
;
fortuna.
sua
—
tono:
a
diventa-
Frusquin, nella
al Caffè
rovinato
è
Vandouvres.
Madama
questo
su
pmm
addirittura; come
morte
di
•*•«•*»#*••
i visi
serravano,
una
Grand-Seize
del
Si
era
detta
a
sempre,
si
•••*»"***«V**«M«M»Ba*
—
invitar
Brava
della
! Era
sporca
una
lezione
gente
!
—
!
E
Contemporanea.
Letteratura
184
nmiMwwwtMMiiiiimwtWitiwtiwMMMii
vuole
ne
ce
invitati
gY
prima
riscontri
Ed
intonazioni.
altri romanzi
da
di
si
ordine,
ribalta
sulla
cipro,
colorita
Frusquin,
che
carne
di
Ciò
che
distingue
dirò
di
meglio
simil
la
spande
e
una
di
vere
pol-
pitturatadi
dalla
è
genere,
dagli
Nana
Zola
lo
che
Y affetto
la
,
dove
mondo
un
il
putridume.
dalle
prime
impresario
delle
Variétés, Bordenave
si
libro
o
detta
dica
del
di
tremenda
alla
sua
potenza.
distruggano
è
Il lettore
che
vuol
applicabile al
del libro. La
qui spogliata
è
nella
,
Nana
materia
d* istinto
senso
in
lo
pagine. Quel
teatro,
suo
galante
orpello, esposta
sua
ha
non
,
meglio
vita
manzi
ro-
passione
avvertito
che
manzi,
ro-
il senso,
sovrani
regnano
istinto, la corruzione,
altri
volgarità dei
,
d' introdurre
tentato
Y
zata,
idealiz-
sparsa
minio
gli
orientale.
nero
è
tutti
con
prostitutaè
sua
tuire
isti-
potrebbe
ma
d'un* aureola
delle
accennarle
Madama
V alta
dove
circondata
luce
colla
di quarto
romanzo
un
voluto
ho
confronto
solamente
non
dove
un'idea
danno
io
qual
mostrare
per
sala
il caffè.
prendono
Questi pochi
due
ritorni nella
che
di
,
la
schifosa
Giacché
corruzione
da
così
ogni
la
nudità, nelle
creature
come
gioventù più bella,
la
at-
Emilio
185
Zola.
?l»M»»ll
tacchino
avviliscano
e
forti. Per
più
alcun
intaccati
essere
da
scaturiscon
da
E
loro
La
degradazione.
loro
senza
cultura
vialità
la tri-
carne,
della
altiera
imparaticcia
posa
è
loro
nulla, la loro
che
tanto
sol-
serve
rappresentazioni pel pubblico,
linguaggio
vetturali,
questo
lor
la
trionfale, V impudenza
nelle
a
cascare
e
tutto
che
hanno
non
una
vate
pri-
le
godimenti proporzionati.Quel-
compensi, senza
grazia
virtù
,
ogni parte.
donne
che
fortune
ecco
infradiciare
pubbliche
e
inebrianti
ed
e
indugiare
dissoluzione
famigliein
in rovina,
basta
:
nobili
più
sentori
lezzo
quel
•*•
lenino
più generosi, avve-
i caratteri
^d aspirare i
poco
pezzi
i cuori
rodano
e
»MHHlll»W"lwt»WtMIII»HWMIMH««HIÌ*»»t««
••••
una
da
continua
sconcezza
vita
tranello
la
tutta
e
un
il
una
,
commedia,
bestia
domina
né
tregua
al
la
dove
fatto
sovrana
misura.
d'
degradazione
impigliano e avvolgono
gente
d'
ogni età,
altro
occorre
maggiori
la
pace
degli individui.
nelle
d'
trovar
per
di
suprema
irresistibile
malia
ogni
la
quelliche
e
Né
la
felicità
importa
senza
,
ricorrere
Bisogna proprio
una
ispiegarsila
s' impone
e
della
incosciente
malvagità
cui
con
loro
ragione
delle
dire
esse
tele di
classe
turbano
per
e
;
di
e
gno
ra-
non
stri
disa-
gono
distrug-
famiglie e
ch'esse
non
186
Letteratura
siano
che
tutto;
della
della
la vita
delle
diceva
d'
d'
azione,
numero
una
del
che
così
i
che
così
una
della
ed
e
in
è
ragione
s'
audaci
o
mai
L/
libro.
Leggendo
alla
e
schiamazza
è
a
memoria
società,
trascinate
dell' Assommoir
per
dell' immensa
sociale
nascosta
sotto
non
potessero
Nana.
per
impossibile
non
tutto
completar
le
cancrenosa
fastose
il
marsi
richia-
pitturedella
e
è
ne
nazio-
una
lì dove
trionfante
le altre
ne
ragio-
impongono
né
orgia
del
inoperosi;
giusto,né logico che
della
pervenire. È la morale
parrebbe
in
una
attività reale.
sua
timidi
non
idea, df
d' un'
non
una
famiglia,
veggonsi spinte
rèe
e
una
ma
possibile,
molti
i
sopraffanno
tezza
sfronta-
laboriose
forza
pochi
chi n' è
a
oneste
movimento,
suo
dà,
sorta,
L' influenza
della
e
vertigine
,
persona,
do,
mon-
ai violenti,
coraggio
le persone
mai.
avranno
la
sete,
pel
godimenti materiali,
ogni
un' attività,un
che
e
dei
guadagni,
Il
società.
agli audaci,
La
diosa,
stu-
sacrificii
più gravi
Gesù.
gioranza
mag-
pronta,
generose,
patria e della
soddisfazioni
preso,
È
ai
la
viva
laboriosa,
più
appartengono
come
subiti
loro
a
onesta,
gente
adusata
rassegnata,
dei
dietro
delle azioni
capace
benessere
Contemporanea.
Cu-
la rappresentazio
ga
piaappa-
188
Contemporanea.
Letteratura
via
della
un
vispo
(T Or,
Goutte
uccellino.
allegrae leggieracome
Il
suo
impudore
è
così
vizio
è
così
.
franco
così
il
spontaneo
,
sincero, così
brutale
contagia. La
Nana
che
solletica
non
dell' arte
altre
tante
come
suo
,
è
nudità
non
sta
figuraca-
una
di
e
di
Veneri
,
,
Ninfe
nelle
vuol
proprio
per
ostinarsi
critica
la
dello
gente
critico
ferir
per
romanziere.
Zola,
in
alcuni
voluta
dare
al
è
un
della
è, forse
artistica,per
quasi
a
,
pio
esem-
al
accordato
della
discapito
dell'
essenza
vera
dello
discutibili.
moderno
predominio
gran
dello
sperimentale,
romanzo
teorica
sua
dello
critiche
molto
romanzo
artistica
forma
il torto
l'opera
esse
sono
di
scientifico
concetto
Ma,
teoriche
teoriche
punti,
denominazione
,
con
Le
Quella
infelice. Nella
delle
s'armano
Zola
e' è
di certa
riconoscerlo..
non
a
fede
Zola.
Gli avversarii
Zola
la mala
tutta
critica, bisogna convenirne,
po'
un
della
pubbliche gallerie.
Ci
per
air ammirazione
esposte
arte.
,
il critico
Fortunatamente
nello
funzionano
Le
sue
teoriche
che
creazioni
del
nessun*
Zola
il romanziere
non
contemporaneamente.
risentono
critico;
opera
e
ne
d' arte
poco
risentono
moderna
o
nulla
quel
può
delle
tanto
evi-
Emilio
tare,
che
meno
a
miracolo
gran
del
fuor
affatto.
di
feriti. Il
astii che
suo
scrittore
d
forse
è
soltanto
il
la
perfino
ma
facilmente.
Quegli
lui, parlando
di
romanzi
se
sul
fossero
del
stati
più
vicina
al
che
attira
sassi
sarà
modo
inutile
Zola, dal
non
avrebber
in
?
consoli
ne
tutto
di
proposito
dicevano
che
qualche
merito
lingua
:
un
il
è
i
po'
critico
dell' artista. Non
vedere
qualche giorno
sia
non
discusso,
gli buttano
Ripeto
contraddetto,
critico. Contraddetto?
parola precisa.
Se
una
alla colombaia
sente,
pos-
che
vien
ieri, a
se
fos-
Oggi
razza.
viso,
francese
T artista
ammettere
che
scritti
un
ad
stessi
Balzac,
questo
Zola
coloritore
che
può
ciavano
Comin-
un
grammatica.
sua
fango
questo
di
ingegno
suo
si
,
eh' Emilio
anche
la
sotto
coltello.
col
romanziere
un
era
inasprito quegli
Oggi
'ingegno»,
cominciavano
mente
mortal-
nascondevano
guerra
tro
con-
interessi
ha
riconoscere
a
bile
impossi-
scatenato
noncuranza.
alla
già
ed
propria
; cosa
ha
successo
della
dire, siamo
critico
si
virtù
spazio
il
produrre
a
per
letterarie
prima
affettazione
uno
dello
Zola
fatuità
sé
nascere
e
Lo
189
riuscisse
non
di
tempo
Zola.
Non
nello
è
in che
stesso
forse
la
Il
lÉiitpfjjdjiii.
do
col
foggia di
fin sotto
dalle
tuba
della
soprabito
abbottonato
inclinata
falde
dal
in
dalla
caldo
Parigi
palleggiata fra
casa
sua
lavoro
suo
dando
occhiate
di
che
grossolani borghesi
guardarlo.
Gare
—
colossi
due
gridare
Il
!
fermavano
si
P iconoclaste !
à
Doveva
—
del
compassione
,
ai
le vie
per
dell* entusiasmo
ancora
,
la
,
,
di
pochino
un
e
sull* orecchio
dorato
pomo
fa,
coir immensa
su
spaccona
scendeva
mani,
trent' anni
il mento,
rovesciate
aria
con
mazzettina
le
Contemporanea.
Letteratura
192
Ho
a
rato
atter-
Y aria
aver
di
così*
volume
suo
infatti
Y
porta
epigrafe :
Iconoclaste.
che
Quel
è
stampato
narsi
non
a
di
stile
dello
che
mette
più
una
figura.È
impossibile non
personaggio
tra
secco
,
bra
sem-
sotto
mento,
tempera-
un
imagi-
lungo
bruno
,
,
Basilio
il don
il Mefistofele
pertinenza
Y im-
di bile. La
evidenza,
un
e
,
marchese
sentire
del
una
secolo
scorso.
un
voce
po'
scossettine, sprezzosamente,
tosse
scritto
color
inchiostro
con
dire
per
opinioni.Lo
sue
lone
bronto-
con
qualcosa
un
stavo
e
accidentata
nervosità
vecchio
questo
la franchezza,
delle
occhio
in
piace
e
Y altro
con
,
delle
È impossibile
che
roca,
fra
un
parli
colpetto
piccole
pause
Goethe
che
significano:
Diderot.
e
Eh
—
193
? eh ? Li
concio
bene
questi signori?
Lui
crede
dicendo
coraggio
delle
sinceramente
Goethe
e
statue
del
dato
Diderot,
ha
fatto
volar
piccola scheggia
che
polvere
di
s' imagina che
questo
cadute
Ah!
quel
Goethe
fino agli
orli
del
orizzonti
lo
secca
irrita
per
,
quité!
Goethe
offende
freddo
le
XIX
moderno
la
animata
la vita
ogni
intolleranza
la
di
sue
chiude
Capuana,
Letter,
sullo
Contemp.
Ili
idealità
,
la
e
quale
anche
fiera
sua
Y aria
lo
il panteismo
ed
fanatico
gli ha
desco
te-
poeta
cattolico
di
ubi-
table.
insuppor-
del
rivolta
lo
,
,
letteraria
e
)
gli
cattolico
e
spinoziano,dal
Goethe
Goethe
tutti
( pag.
vaporose
credente
gloria di
sere
es-
le veda»
non
riuscire
creazione
del
stessa
per
insupportable
sua
indiano, più che
è
e
disgustato;
e
e
addirittura
il naturalismo
Romantico,
lascia
più
ha
naturalmente
deve
della
fatto
debbano
lui francese, romantico
A
qualche
personalità che riempie
il secolo
pensiero
ha
qua,
,
lui
eglilo
Queir immensa
stomaco.
aria
le statue
giù, giacché
del
colpo
un
negli occhi,
andata
gli è
picato
arram-
colossali
per
granito
sembrano
S'è
scoperte.
vere
di
atto
un
gli
piedistallodelle
colpo là, ha
un
far
che
quelle
novità, delle
sul
di
;
cese,
franduna
13
Letteratura
i94
»*»***——m»*+—m*mB4mnm»m»Bmmm*mmBw—*»*m»—
»——•—?
—
???
?—
invasione
artistica
e
prodotto
e
il
del
Faivre
Goethe,
del
Caro
Mézieres
del
Goethe
leso
-"iimmiiiiniiH
—?
il
che
E
dopo
cosi
,
di
rabbia
Tabbia
anche
non
la
tutta
con
Y
ateo
d'
Barbey
indiscretst
Les
dell'
arte
di
sono
sua
scusa,
di
)
dei
il
manziere
ro-
Bijoux
dimenticato
penna
cattolica
quella
nemmeno
!
eh'
egli
coraggio*
la vivace
vecchie
non
nessuna
detto
Ho
atto
senza
la
che
ha
della
parte
molto
Religieusee
d'Aunevilly
Barbey
Diaboliques,
scrisse
con
della
ce
dell'ir^a-
dalla
Aurevilly sorprende
sudicio
sua
col' Diderot
che
( cosa
e
,
al
orbo
clopedia,il filosofo materialista, il nemico
religione
lo
che
da
il redattore
è
delitti di
del Diderot.
botte
Giacché
perchè
,
letterarie
opere
riuscito
padre
sagrestano.
del
infine il Goethe
che
al
tanta,
set-
Goethe
qualcosa
dato
addosso
figlio,va
e* è
mal
figlio
aver
del
glipaion
non
cesso
pre-
scientifiche
le
e
Se
ha
che
Filosofiadel
vita
nitri»*
può ingojarla.
non
sulla
poco
un
rn-rrTtT~tiTTTiTTfnTTrrTrn*TrrTrrTf
tedesca
sulle opere
pensiero
sia altro
ti
V invasione
sulla
per
è
iiiiiMiufTimi-ti-Tii
intellettuale
e
patriottismo.
consoli
i
chauvinisme
suo
I lavori
del
Contemporanea.
da
Ma
le
intonazione
un
pezzo,
niente
sinceramente
creda
e
affatto
novità, buttate
d'un
le
oracolo,
sue
delle
sono
far
fuori
già
grandi scoperte
scoperte.
Egli
Letteratura
196
•?••MMmm
•*•*•
»••••••?••••?
••••••
••?•?
•*
•••
•••*•
imiwtMmi
Contemporanea.
•?
m
••••••
•
•*•««
•»?•••*
w.
?—?"————«—«————»»«»—
—•
—
??—
w
?—
——————
—
V
d'
Barbey
che
picca
Ci
della
sicuri
Y
riman
delle
del
di
similoro
nel
del
esclamare:
doversi
Scherer
Lo
lato
un'
,
che
un
morale.
In
far
le
gualmente
facili
a
ci
diceva
tere,
carat-
Non
cose
sa
sconce.
immaginazione
difetto
dello
donargli
perDa
«
qualche
e
volta
sudicia
spirito
*
credere,
dignità personale,
Diderot
impressa
Pulcinella!
vero
depravazione, incompatibile
colla
dello
il Diderot
Diderot»
semplice
si vorrebbe
come
di
è
non
forma.
studio
resta
generose
dall' altra
della
chio
lucci-
indulgente. Come
per
emozioni
elevate
il
poco
il gusto
un
quale
è
ammira
egli
d'una
to
somigliantissimo ritrat-
ecco
non
sione
impres-
col
lo
leggere
figura del Diderot
Gar.and,
T
o
pagliuzze
come
quando
canzonatura
nascondere
occhi
passione
luta
superchieria vo-
una
di
di
gerazione
esa-
apprezzamento.
cercata
la
Scherer,
d'
d'una
o
la
;
di noi; ci riman
sopra
terminato
Invece,
verità
giustiziad' un
indistinta
ciarlataneria
spirito:T
diffidare, anche
impressione
esercitare
negli
alla
nuoce
fini ci fan
i secondi
siam
il nostro
di
specie
una
prova
rivoltare
fa
vi
e
si
Aurevilly
sono
sgorgare,
ma
una
affatto
colla
due
una
prova
col
dore,
pu-
elevatezza
sorgenti
u-
di sensibilità
Goethe
amabile
di
e
onesti
Letterariamente
Ha
improvvisatore.
la
presa
Non
ci
dai
quente.
elo-
rende
s'
modo
suo.
senza
della
dire
dazioni.
gra-
dei
forti
poco.
La
le
ranno
sa-
di gusto
Ma
oggi
ha
lenti:
vio-
cose
si frena
che
effetti
forza
che
dice
fu
solidità, senza
uno
la
stessa
cosa,
spirito senza
consistenza,
e
gia,
sfog-
prodiga.
d'Aurevilly
Diderot
non
raffinatezza
per
largo alla
si
del
conto
completamente
all' amore
degli
»
di.
pareri discor-
cose
così
terreno.
e
diletti.
difetti;gli uomini
aveva
fa
ne.
perfezio-
non
sul
che
ammirare
ne
agita
Barbey
mai.
di
né
che
più
le
suoi
scienza
dissimularsi
unità,
;
suo
compone
bisogno
amano
il posto
che
a
visazione:
improv-
Tesser
lo
sempre
guadagna
la
Il
col
che
che
uomo
ceduto
un
i vocaboli
e
transizioni
interessa
potranno
non
sa
il
saranno
urtati
Diderot
è
,
conchiude
lettori
I
un
di
sente
questo
Diderot
meno
il calore
tutto
egli non
compenso,
si preoccupa
Egli
dell'
idee
Y emozione
e
scorsi
di-
,
Per
Per
mente:
è
artista
un
le
mano,
nella
commosso
Non
che
tutti i doni
in
penna
di
»
facilità,Y abbondanza,
gli s'affollano
n' è
Y altra
giudizio non
suo
più
,
la
infetti.
il
Diderot
«
197
sentimenti,
grossolani ed
severo.
Diderot.
e
senza
198
delle
nessuna
genio. Fu
del
un
novelliere
di
F
sous
cervello
ristrette
Il
Diderot
pensiero
? A
un
proporzioni. Rien
enjolivement des phrases,
d*
Barbey
Aurevilly
il Goethe
che
rabbia
qtte
mais
rien
T idolo
Diderot,
salamandra
La
sia
che
nel
viveva
del
nel
cuore,
in
colla
fiaccola
E
vive
può
chiamava
XIX...
Diderot
spirito,nel
accendere
Goethe,
!»
che
dello
il
l'uomo,
sulla
di
terra
vi
si
gulata,
gelatina coa-
questa
E
fuoco
facoltà,
sue
e
fuoco
sensi, nel fuoco
delle
sempre
secolo
i fuochi
tutti
sublime
consumato...
del
il
che
nel
dell'allegria,
fuoco
immortale,
essenza
dei
assai
più
dello
fuoco
lagrime,
si
fuoco
nel
entusiasmo,
delle
che
ha
,
Y ideale
e
francese
come
,
,
è
maturgo,
dram-
cela !
que
«
quella
e
Y immenso
del
Creso
ebbe
critico, non
si riduce
un
pareva
del
sacre
anarchico, ed
filosofo, non
che
a
cela
cervello
gran
Non
cuore;
che
qualità primordiali e
anarchie, quella del
due
le
Contemporanea.
Letteratura
tono
di
il
tutto
libro.
A
me
tribuire
una
la
cui
lo Scherer
che
voga,
ragione
per
per
che
pare
molto
le
cose
il Diderot
abbia
riguarda
secondaria
violenti.
guadagna
:
tòrto
nell'at-
il Diderot
ad
il gusto
valente
pre-
L' unica
ragione
terreno
,
e
ne
Goethe
guadagnerà
la
lasciata
della
«
199
il
è
forte
e
personalità
in
più,
sempre
sincera
Il segreto
Diderot.
e
cipale:
pregio prin-
suo
le
in tutte
simpatia
della
impronta
eh'
sue
opere.
egliispiraè
dei
quelle poche righe di uno
È per me
e
pei miei amici
loro
Salons.
io
leggo
che
ad
essi.
tutto
loro
penso
loro
la
medito
le
tutte
un
tutto
po'
nella
discorsi:
miei
fanno
ed
ed
si
altro
che
? Ne
tratto
loro.
i miei
tutti
forse
altro
fa
soggetti
un
che
seguito
accadeva
di
da
sulle
cosce
che
volta
qualche
essi
discorrere
un
scrivere
e
per
argomento
dei
suoi
ne
infatti
quando
scrivere.
I diversi
la
delle
penna
quando
come
,
parlare
nei
anche
sotto
digressioni
e
me
Diderot
».
gione
ra-
si arricchisce
tutto
immaginazione
mia
gli vengon
di
la
questa
esagera,
ho
Io
sensi, di
,
non
uno
avvedermene,
per
è
Lo
no
saran-
occhi
gli
rimprovero, gY ingrati!
fa
non
di
uso
cui
per
colpisce?
mi
Senza
facoltà,
mie
alla
descrizione
Y
consacrato
incessantemente
sotto
incantevole?
spettacolo
ne
Ho
parte.
a
to.
sen-
riferisce
bel
un
e
,
affetto
linea
bella
Incontro
messi
io
Io
felicità. Una
sapranno.
il mio
assenza,
tutto
suoi
rifletto,scrivo, medito, intendo, guardo
Nella
pria
pro-
gli
tando
intiere, sal-
ore
all' altro,
ascoltatori
sono
picchiando
come
sulla
?•••••
d'
sponda
nulla
••••*•••«•
di
Diderot
noi
del
borghese,
timidità
della
la
e
quale
lui scrive
Volland,
suo
entusiasmo
alla
phe
fece
sieur
E
sans
Diderot,
di
que
sincerità
vous
sito
propo-
bontà
genio
ha
creato
suo
un'anima
quello che
come
essere,
lettera
migella
mada-
a
anni,
riscontro
trova
del
Grimm
mesi,
ètes
nel
tornato
£llagioia
del
vata
pro-
Palloso-
gioia, che
una
Sedaine
ho
,
naria,
ordi-
punto
Tutto
Sedaine,
il freddo
esclamare
la
vista'
savoir
A
quarantasette
a
alla
otto
la
Qua
della
è
del
fuoco,
di
ti
scrit-
Affermando
«
rappresentazione
terza
le
:
non
»
di
viaggio
un
fondo
scritta
lettera
vera
suoi
del
lui fa. Una
che
una
la mia.
è
dal
quello
che
la Natura
se
esce
disse
mediocrità
confessione
una
ta
tut-
con
sensibilità.
la caratteristica
è
sensibile, questa
dopo
anche
dei
tutta
distrazione, altrove
sua
volta
della
e
perchè
tutto
ed
vero
e
confessione.
sua
una
la sensibilità
dell' animo
la
un
l'impaccio
tutto
schietta
una
idee.
subito
grossolanità.Ogni pagina
sua
fatto
di
e
riconosciamo
ghiottoneria,lì
che
in
bile
intermina-
monologo,
sentimenti
con
franchezza
la
frenando
si
non
il focoso
moderno
sua
?"
tribuna
eruzione
contiene
;vc
•
mp—%
,
uomo
la
—
*—
una
durante
In
la
Contemporanea.
Letteratura
2oo
:
Ah
!
tnon-
o
esa-
beate!
del sentimento,
giusto
Goethe
—••—
ISMMM
che
gerato
della
questo
caso
letteraria
che
la
forma.
vien
siano
?
Che
(Scherer)
Che
i discorsi
Noi
vasta
sua
ci
varvi
la
colla
assai
della
Però
freno
dello
£en-
à
non
da
amata
sparmiar
ri-
aneddoti
gli
la
in tutta
nel
che
sto,
que-
e
il tro-'
nemente
comu-
senso
domina
il Goethe
terario
let-
il movimento
riconosce
avere
Goethe.
creò
sto
que-
capo.
suo
il
proprio
Egli
è
lo
tratto,
ri-
chio
spec-
Natura.
nel
dell'
lo
Volendo
Natura
la
di
parola.
persona
che
detto:
ha
cT esaltazione
possedè
più piacere
ragione
stessa
moderno
Heine
scrittore
critiche
e
Or
parola.
uomo
un
questa
a
grandiosa
sua
esprimi
(venti grossi volumi)
fa
dato
Per
equivoci
semplice scrittore,
un
formola
sua
lui
da
la
neppure
quest'uomo
che
troviamo
opera
oggi,
la
qui
donna
la
e
complessione
celui
•••?
per
d' Otello:
qualità
»———•#•«
pudore;
qualità di
c'importa
rispettitanto
rivoltanti?
diverte;
sue
le
spirito et predispose
gouement?
ha
non
alla
una
escluda
genere
più
peggiore
le
?»?»?»—
aMM
slancio, dy entusiasmo,
di
tutte
si
meno
colla
che
c'importa
••••?«??«•••••••?«•?••••?•••*»••••
ancora
quella
idea
peggiore
che
•••«•
Diderot
grassi,ci
par
201
•*?«»••••••••••••••••
alletta
ci
i racconti
ama
»
,
sincerità
in
sia
Diderot.
e
Goethe
arte.
Non
la
sincerità
abbiamo
ha
più
trovato
Y
il
improv-
Letteratura
202
visatore
lo
ma
ÌL questo
assai
d'
Contemporanea.
spiega perchè
di
maggiore
lo
Aurevilly
tutti
la
!....
cosa
alla
e
arte
dello
altro
sono
l'altro
ci
F arte
sendo
esma
la
per
la
stessa
in
lasciamo
nel-
fuori
le mani;
della
dire
le
ecco
;
la
influenza
due
l'uno
tanto
intieramente,
al rabbioso
nostre
diverse,
Ma
veruna
loro
non
,
Goethe;
nature
dati
son
profondo
pensante
e
s' elidono.
sto
que-
prepotenti
col
Diderot,
due
dalle
quando
contatto
vivo
riserva
segreto
più
sensazione,
questa
lui.
che
si
E
battiamo
e
spirito,senza
lì. E
da
intiero, buono
ed
bestia.
opposti,
temperamenti
il
meno,
cerchiamo
uomo
essere
per
caratteri
che
listi
Natura-
natura
vengon
metterci
da
cerchiamo
e
X
umano
dell'
due
della
non
scrittore
organismo
simpatie
con
rappresentazione sbiadita,
cattivo, spirito e
guisa
per
assolutamente
è
oggi
una
sentimento
in
e
gli spiritigrossolani
pulita,ma
pagine
dell'arte
teorica
che
è
d'
fredda,
Barbey
e
o
sia
»
Il fatto
T opera
d'ieri
procedono, più
in fondo
che
natura
influenza
dolore
Realisti
riuscita, per
conseguenti,
perfetta.
Diderot.
con
teoria
sua
forma
sua
di
quella
«
d'oggi,
la
constata
commiserazione.
Goethe;
dalla
scrittore
cuore
loro
è
Barbey
tenza,
potutto
d'Au-
.ji.f"gs»ifjii
M
M
"*•
00
M
M
M
S0
;t^ÌfLCwIh»h^o uomo
sorta,
*£^fiSàS,ifijpi|jj3i
ioti
altro
JM^asyÉ^cmentato
cerca
don'^Eflla
^,
,
j
„_
di lui,
^ff^^flijgséfiii
:tìco, cisi butta
2o6
Letteratura
aaam»M»»i
?Miiww
con
ty
ad
donna
una
Non
bassezza.
che
quello
tutto
alle
meno
di
credeva
valgon più
ha
sua
In
passa
meglio
poco
non
Gli
gli
tà,
vergini-
sua
im
che
volentieri
il
in
trionfo,
della
irrita
han
dato
ci
del
pena
que-
il
traverso
la
sua
arresta
d* incontrarlo
Tosso
se
malvagi.
dei
gambetto;
e
to
ripetuto cen-
tracotante
anche
s'è
società, Don
Dio, il quale
un
lietissimo
dargli
non
donna
la
s
buttarglisi a
e
Dio
trionfo
il passo
,
per
contro
fortuna.
stato
Ignoto
la
non
lei.
per
di
ci sia
che
Sarebbe
st'
per
buona
volte
che
Ebbene
—
dele
fe-
,
guerra
inebria:
!...
tutto
lui
restar
amico
Ma
ven-
che
dovrà
—
e
cità
feli-
sua
l'amico
famiglia,la
sua
peggio
questa
costante
sul
la
pace,
Giovanni
lui ?
per
un
stesso
bene
un
queir
a
e
nulla
Tanto
porta?
ne
amante
sacrificato
la
d*
tiluomo
gen-
incapace
sé
se
differen
in-
d'
colla
donna,
trovarvi, perchè
queir
a
che
promesse
vero
lui è
rapporto
la
da
costanza
e
,
ama
ha
Se
personale.
gon
bugia
una
più completa
sua
:
momenti
pochi
parla
La
mente.
sarebbe
tale
la
con
Giovanni
; non
giorno
che
,
Don
dice
ingenuità. Quando
abbandonerà
dopo,
di
d'
specie
una
amo
Contemporanea.
mino,
cam-
avrebbe
messo
ri-
collo. Fandonie!
di
scorno-
Giovanni.
Don
darsi;
lui, T irresistibile conquistatore,è
e
avanti,
sé
colla
prepotente
;
cogli sciaguratiche
infamie
sue
;
queir Ignoto
secondo
Da
cui
che
il
legge
sino
assas-
,
risentirsi delle
osano
lasciato
vien
fare
da
sbrigliatezza,
questa
la bellezza
don
quasi legittime perfino agli occhi
corporale
la
e
gioventù
felice
sfuggir
del
statua
statua
Marana
lieti
di
che
terribile
soddisfatti
siamo
non
del
convitato,
sul
di
senso
del
compassione
castigo
Giovanni
capo
ci
sembra
Gli
!
avevamo
non
no,
del
fatto,
se
ottime
non
scuse.
che
indurito.
peccatore
ci rimescola
Un
il petto;
Povero
eccessivo.
Don
già perdonato.
Infine
che
seguire gli stimoli
dei
siamo
castigo
bellezza, la gioventù, la passione,
delle
no
pie-
palazzo
,
pende
la
nel
quando,
sala
invito
vediamo
e
accetta:
orgia,picchia alla
quel
il beffardo
bocca
Commendatore
accennare
dell'
[grande simpatia pel
Quando
gli
peccatore.
audacissimo
e
danneggiate,
e
di
senso
un
sentiamo
alla
lui offese
da
persone
ren-
delle
*
scaturisce
il
re
disfa-
e
che
stesse
con
capriccio lo spinga.
foga,
questa
proibiti
più impertinente
sempre
da
dato
an-
piena libertà
scienza, della
della
stesso
frutti
i
tutti
gustando
dell' amore,
di
207
pre
sem-
saran
egli
aveva
della
La
sua
vi-
208
Contemporanea.
Letteratura
*a**aMM*°****M**"**OTMa*****M*********"+«
••?••?
•••••
masma
natura?
gorosa
•••••«
»m
S*
mmm
? m
w
mmwm
????"??"???
forse
era
—
???rTT~ff
ogni impedimento
era
desiderio
un
da
uscito
un
mente,
a
In
quella
un'
aspirazione
più
così
da
Giovanni,
volgare.
d' elevato
che
animale
dell'
Inquisizione,s'affretta
bestemmiatore
Il
di
Giovanni
Molière
dirimpetto
di
Ines
Donna
di
compagno
del
dormitorii
di
Che
gracilee
di
Don
è
Russia
fante
interesse
letto
José,
de
della
al
di
air
Don
bella
dal
prende
un
il Don
gante
gi-
un
figliuolo
di
amante
Pedrillo
,
favorito
cantato
lo
femminile
da
inferno!
apparisce proprio
Harem,
il poeta
neppure
canta,
e
al
Air
leggenda,
Giulia, al discepolo
Donna
al
della
Giovanni
Don
tarlo
scaraven-
sgusciar fuori
pensatore...
un
per
tra
quel libertino,
da
poteva
politico,o
uomo
a
sta
;
i
quel
netelo
te-
s' intravvede
Y istinto
Oh,
gliere,
co-
sarebbe
forse, la leggenda spagnuola, nata
neir inferno.
vi
se
questo,
roghi
•••?•«••
Certamente
persona
qualcosa
a
?
passioni
trascende
là, che
in
fiore
Don
una
di
Ma
,
è
foga
sua
sé
maturato
genio.
non
VMM
insofferente
un
d' assaporare
di
uomo
—-——-.—-»——.
—
ogni indugio
rigoglio,ben
questo
..
da
così
d' appagare,
frutto
un
d*
e
——
irm
creato
capriccioso,così incostante,
d'
rrrrrf
sul
Dudù
nei
deir
ratrice
impe-
Byron.
serio.
Già
,
Se
lo
mietix.
posson
destargli tanti
altri
Giovanni.
Don
209
!••«•••••»•*•*••••
eroi
dei
nella
Meglio
Don
lui, il
immenso
nemmen
sarà
poeta
della
tun'
della
nella
commedia
!
peccatore
è
qui
è
È
prosa
un' altra
figliodel
prodotto
un
Come
lo
di
José
? Don
saracena
devota
e
dotta
Donna
Traducete
Capuana,
fatto
che
Spagna
Letter.
falsa
uno
è
secolo.
?
Sua
.
.
spaghuo-
Pidalgo
gotico
.
tà
civil-
Don
scela
mi-
senza
madre,
la
Ines...
Sì, sì; precisamente. Ma
gran
questo
di questo
sangue
giudea
o
della
sua
felice
Quel
Rinascimento:
non
zione
crea-
della
atmosfera.
è
ven-
di Molière
immortale
padre
purissimo
mirabile
genio
non
a
cani
ra.
stranie-
terra
su
metà
Giovanni
Siviglia?Suo
dal
esiliarsi
malaticcio
inglese della prima
quel
contro
il
che
vittima
compiacente
dalla
lontani
lo
Non
prima
ad
è
immenso
suo
questo
morire
leggenda
fissato
ha
farà
siamo
Come
La
costretto
lo
e
anno
il
è
,
poema
Poema?
vendetta
sua
Y ha
ingleseche
del
ironia»
appunto
volgo ?
pel poeta
eroe
ridere.
lonne
co-
giro
un
del
sdegno,
per
strumento
vero
le
per
appena
L' eroe,
immensa
sua
su
ammirazione
Giovanni.
suo
odio, la
del
facile
mese
durati
pretesto. Il
mero
dite
in
mese
giornalie
di luna
un
di
sbucciati
?••*•••*
al poeta
gliprestiatepiena
in
Contempi
Inghilterra;
porta
im-
non
fede.
più
sarà
14
Letteratura
2 io
?M*MMMMMMM»lfl
IINinHNNNIHNMIMlNM
esatto
?—
—
^É—
Contemporanea.
—
che
Londra
a
Dio!
poetica
sono
?•MIHMtNMNIMiiam
Sivigliaegli
il
;
Mio
Tamigi.
WHMMWMHmi*WWtmWMW»
di
parlando
:
X
—
le
Tutte
del
Siete
Y
sotto
alla
insulta
eh'
ecco
maledico,
buon
vostro
Tunico
? Un
poeta,
suo
Quel
cuore.
è
stra
vo-
per
,
vo
cattidi
pò'
vero
un
personalitàsorprendente. Ogni
ogni
verso,
zientire,
impa-
un
? Un
altro
che
una
vaga,
egli di-
alla
dispetto. È
ammalato
più
ma
una
con
farvi
? Un
matto
insieme,
tutto
suo
di
piacere
d'
gusto
,
strugger
di-
a
fa
vi
emozione,
vostra
al
fede
buona
vi ha
impressione
Ed
diventa
canzona,
sciate.
rove-
lesto
eccolo
ed
dolcissima?
commozione
zione
crea-
genio
suo
il
è
della
leggi
diabolicamente
qui
prodotto un'illusione,
da
guar-
Guadalquivir
suo
la malìa
Appena
non
strofa
sua
suo
sarcasmo
quella bile, prima
di
digressioni gli
un
sono
è
non
versarsi
nelle
una
posa:
bili
intermina-
rimescolato
ha
del
pezzo
le
tutte
,
viscere
e
lo ha
maltratta
sbatte
di
e
quando
eh*
di
là,
abbia
via ! I fantasmi
in tal modo.
e
che
topolino
sua
da,
pre-
dete
gliinsanguina, cre-
poetici non
suo
gli
gatto
precisamente
Il
do
Quan-
quando
,
un
come
col
gli addenta
egli T
soffrire.
personaggi
i suoi
qua
realmente
voluttuosamente
scherzi
Eh
fatto
con
essi ?
potrebbero
dente
morde
citarlo
ec-
delle
Letteratura
212
M«N*UU«l
«M
si
a»MIMMMMMM«MM«l
disonorino
?
»
vendendolo,
scelto
Ho
—
Lo
tempo.
di
ci sarà
simile
nazione
la
è
non
tutti.
traduzione
ad
conoscere
abbia
destinato
opera
mai
ad
una
più
prodotta,
di
saggio
questo
esser
accorgiamo
moderno
duzione
tra-
letto
da
Gran
medio
ri-
deir
distrurre
è
ne
già
da
poetici
lui
ed
suo
in
in
eh'
che
anche
ed
ha
del
poeta
perduto
è
già
valore
pure
egli
voleva
un
i
pezzo;
fantasmi
questi
stata
come
non
sata
sorpas-
Y ironia
,
Un
altro
mento
ele-
efficace
lavora
nel
il Voltaire.
maestro
farci
colle
da
polvere
piedi
creati
che
,
tutti. L' ironia
gata
già spie-
non
mondo
ridotto
rimasti
son
s'è
seduce
ci
e
Quel
arte.
noi
questo
Giovanni,
,
grazie
tutto
particolaredel pensiero
alletta
ci
ribrezzo
tempo!
L* ironia
forma
il Don
e
! Di
appena.
una
il
è
il tempo
è
come
del
in Germania
pacifica,Y
giustiziereche
che
non
:
»
Gran
ci
far
che
scrivere
,
poesia
risponderemo
dover
nostra
semplice,onesta,
che
del
di propagare
una
di
scritto, e
immorale
noi
d*
mezzo
per
un
frammento
un
giusto
rimproverato
del
giornali
pubblicando
Goethe
traduzione,
si
dir-
può
cosa
nei
caso
credeva
canto,
,
un
che
,
primo
Se
a
stesso
saggio
suo
«
Contemporanea.
,
più
intimo
e
più
Don
«••••••••••••••••••»•••••••••••••»
••••••••••*•.••»••••
spirito e
nostro
ed
la
alle
più innanzi,
entrino
formarono
primo
lo
stato
la
buona
il Voltaire
dal
ai
menti
senti-
nel
18 18
Però
siamo
se
al
fu
andati
un
dell' animo
notte
ti
gentile?
Più
T aveste
udita
la
e
gentile
composto
e
lettera
che
poeta
:
dipinge
ci
V
«
auguro
benedizione
la
ancora
io
come
ti
che
tera
scritta
compiuto
aver
passo
una
con
Una
dopo
del
na
veneziaNon
farà.
d'
due
splendidi
di
veneta
,
occhi....
ogni
dove
io
le
io
veleni,
avrei
e
che
Io
Voi
ai
potuto
cosa,
mettessi
immergerebbe
l'avessi
se
me,
di
specie
avvenimenti
perdonare
venni
le
mali,
ani-
forse stupiretedi queste
miei
ma
farsi
cui può
preteritoMedea
avrei
che
donne.
in
questa
amo
sicuro
cui
anche
se
X
,
ogni
in
di
ella
mano
parole, pensando
ma
donne
sicuro
volessi; ed
son
tutte
quelle
son
in
offendere.
e
a
Io
cosa.
pugnale
un
ad
di
una
dalle
fa
ore
se
,
fanciulla
una
è
riputereste
,
labbra
ci
cosa.
al 1822.
ha
Giovanni
concepito
Moore
canto,
il Don
e
qualche
1818
benedetto
:
•••»••••••
Giovanni.
Don
che
,
il
•••••••mmm'M
,
per
Venezia
••••••••••••••••
superiori
che
Giovanni
Italia
da
idee
bene
Il Don
in
rende
scordarsi
bisogna
non
ci
2x3
•••••••••••••••••••?•••••••••••••
•••.••..•?.••..•.....
originalitàdel
grande
*
Giovanni.
non
la
immerso,
i
passati;
pnignali,
premeditata
allorché
o
i
solazion
de-
stavo
Letteratura
214
solo
mio
al
accanto
infranti ai
miei
dimenticato
o
No,
di
il
lui è
Credete
dimenticare.
rimasta
coi
miei
voi
che
?
La
migliore
parte
piagata: non
il
anche
ma
io abbia
»
profondamente
soltanto
penati
,
dimenticare
possa
affetto
suo
focolare
piedi.
può
non
Contemporanea.
goglio
or-
suo
,
di
d'uomo,
di
poeta,
il
gli s' è inaspritodivorando
La
in
tempo
che
febbre
di
in
covano
forza
di
d' affetto
di
passioni
di
eccessi
di
in
odii
:
la
poesia
è
che
le
di
spoglie
appunto
riesce
si
al
il
,
fonde,
pro-
sente
focoso
questo
perchè
del
la
disfarsi
riconoscano
che
il Don
lascia
suo
le
In
Intanto
Giovanni
il poeta
esso
brigliesul
genio.
e
sotto
personaggi.
capolavoro.
più libero, e
d'ogni
sa
non
eccessi
propria personalità;
tutti i suoi
cavallo
altro
Egli
i critici la
vero
eccessi
,
della
per
suo
è
non
lui.
tutto
modo
nessun
astinenze,
poesia
sua
s* arrabbia
è
di
cessi
ec-
brutali
tenerezze
profondi,
meno
non
orgie, eccessi
cosa
sua
di
di
disfarlo:
,
e
di
eccedente
rapidamente
,
eccessi
un
più pericolosi
eccessi
eccessi
vanità
ad
svia
natura
queir organismo
potrebbero
e
mediabile.
irri-
,
altri
tempo,
lui
in
la
cui
con
spirito
proprio dolore,
riducesi
poesia
Lo
rendendolo
esagerandolo,
ruminandolo,
colpo
lord.
A
collo
parlare
Don
in
propriamente,
racconta,
Giovanni.
tutti
Sotto
dice
quelli del
a
della
decorazioni
un
in
biografo,
suo
e* è
caratteristico, T- intensità
tratto
del
sentimento
ride
poeta
ironia
con
tal velo
del
sghignazza
,
problemi
è,
quasi
insomma
alata
dai
grandi
dell' eternità.
e
canti
primi
follemente.
C
,
La
è
caldo
un
il
ed
poetica
vario
più
,
ironia
scherza
e
costa
sotto
ancora
più gaio
sua
farfalla
una
è
concezione
malgrado
come
gli
quest' apparenza
più poeta.
dietro
turbata
propria
suo
motteggia
,
tristo
vita
della
fascino
Il
»
l'uomo
della
Nei
siero
pen-
trasparisce
coscienza
sforzo.
uno
del
grossolana,ma
colla
Evidentemente
il
passione.
canzona
,
fina, ora
ora
sottilissimo
nord
della
e
,
alle
e
sempre
,
suo
pena.
Vaticano
Farnesina
non
il perpetuo
anima
sua
quegli arabeschi,
somigliano
che
lui
canti
bizzarramente
soliloquio della
«
sedici
quei
continua
ma
215
,
spesso
è
i fiori
tra
di
soffio
di
vita
,
sensazioni, di voluttà,
immediate
e
che
vivifica tutti
sua,
questa
e
dall' intonazione
sa
di
tanti
aver
poemi
impressioni fresche,
al lettore.
si comunica
dell'opera
di
fatto
un
quei begli episodii,
Il poeta
divini, scrive
contento
contentezza
del
stessa
poema
è
umano.
al
risce
traspalavoro.
«
Voi
Màurray
Egli
avete
che
Io
2i6
Contemporanea.
Letteratura
^
I «*M«
••••••••••*?*••••
consigliavad'intraprendere
vi
nulla Taverne
dunque
par
nulla
senza
di
quelle
macchine
?
durano,
non
poeta
via
Y opera
e
poetica
già
già
era
stata
Gli
più giù,
che
Buratti, nel
in
col
1
ha
Stendhal.
Pellico
forma
nuova
meglio
o
aveva
perfetto
suo
un
polavoro
ca-
cotesta
nismo.
organuova
nella
pezzo
Morgante,
coir
vivace
poesia
teratura
let-
Orlando
in
letto
dia-
Baffo
la
poco
soggetto.
Fu
il Pellico,
qualità
del
rivelò
che
i
al
Beppo
e
perchè
ha
lui
Secondo
de
di parecchi
ratura:
lette-
incantato.
si
è
letto
quella
F avenir
nostri
questi
più
Lord
«
levato
fino
Buratti
»
rivelazione
poétique
nel
veniente
con-
accademica
nostra
rimase
ne
fatto
Byron
quali valgono
della
Byron
decida
Il
nel
e
Giovanni
Don
?
questo
Una
di
metà
facilmente
famosi
Byron
affaticando
,
molto
poeti vernacoli,
il
gore
lo-
e
perdonare
Porta
Milano,
dei
da
quella
con
si fa
dir
iniziali di
apparsi
erano
italiana
e,
il
organismi
umano?
uno
sforzo, la tensione
creata,
finalmente
trovato
forma
vuol
?•••««?•*••
maledette
soffre.
ne
non
scritto
volta, da
una
che
Ma
poi.
••••??•••••••••••?•??•«••
aa
grand* opera;
languisce
lettore, ad
e
in
lo
*••••?•*
una
vostre
Ma
»
MM
de
al
dice
del
Lord
Byron.
Ma
il
Byron
s'
era
preparato
a
questa
for-
Giovanni.
Don
colla
ma
neir Ariosto,
Pulci
e
della
sua
forza
che
la
spesso
spiegata
del
suo
nel
Mardoche
che
alla Namouna
e
della
artistica
intiera
coi
a
vizii, col
selvaggia bontà,
tendine
Il Don
Giovanni
un' onda
sorgente.
Don
che
Giovanni
,
il
tutto
zione
intui-
con
Don
vanni
Gio-
sua
naturale
quelli rappresentano
il boudoir
e
colle
penombra.
in
corso
chiamava
guardando
lingua
petto
dirim-
ridicolo, colla
colla
dopo lungo
lo
ha
nel
suo
tradotto
Il Goethe
della
la
sogna
bi-
non
Giovanni^
e
dirittura, l'umanità
volta
il salotto
e
e
perfezione
vinta
mentre
abbassate
Namouna
stessa,
nuova,
qualche
ipocrisia,
soltanto
ricchezza
pari. Poi
senza
suoi
larga
al Mardoche,
il mondo
abbiamo
mente
s' è final-
alla
il Don
difficoltà
colla
forma
perfezione
dimenticare
pregio
e
la
dire
tira
sa-
parrà, più tardi,
ci
vicina
la
sopraffa
nella
se
Musset
più
per.
e
nel
come
accoppia
La
la
qui
consapevole
e
la
e
tutta
con
del
immensamente
sua
vince
organismo;
stavo
s'
essa
virulenza.
formidabile
sua
ad
e
:
piena
ma
Mor-
! L' ironia
esitante
quasi inconsapevole,
è
del
traduzione
differenza
quale
Però
gante.
non
mirabile
sua
217
tedesca.
italiano
ritorna
è
me
co-
alla
l'intraducibile
all' indole
pacciata
im-
Parrebbe
che
2i8
Contemporanea.
Letteratura
«•MNMMMMI
cosi
dovesse
non
io
credo
se
non
il
maggiori. Dopo
diventa
d'
che
un
T Orlando
non
formule
e
ha
di
volta, anche
punto,
freni
Morgante
e
trovar
ogni
lanciano
riflessione
di
poetico
la pazza
scioltezza
Don
tradizioni, di
stile
inamidato
del
dell' imitazione
scuole.
col nostro
che
fanno
piangono
allo
non
ze
stan-
mutano
si
momento
do,
fred-
qualche
e,
di queste
Giovanni,
polo
scru-
,
nulla, ridono
di
Il
impaccio
sguaiata
diaboliche
ad
Y
pregiudiziidi
compassato,
tono
,
prole. Per
senza
messo
rendere
Come
stra
no-
cristallizza
si
inorganico.
quali
ai
,
classica
la
cinquecento
valga bisogna rivolgersiai poeti
che
vernacoli
ma
,
rimangono
qualcosa
MH
proprio uguali,
s* arresta
poetica
INftlMflIMMtHl
Y italiano ;
per
le difficoltà siano
che
forma
una
essere
f*l*m
la
e
brutale
parola
filosofica
in
celebrano
stesso
mezzo
a
Y inferno
,
colle
dolcezze
parlano
deir
del
inferno
Vittorio
giare
da
della
cielo
colla
Betteloni
queste
non
che
più lesto,
lasciato
e
sfolgorantebestemmia
lasciato
s' è
ed
considerazioni
semplice episodio
è
paradiso
?
la prova
facendo
del
musica
allettare
prima
ha
aveva
di
Aidea.
il
signor
Insieme
Enrico
datmedesimo
scoragnuato
conti-
tentato
col
a
lui, e
Casali
si
pericolo ed
Contemporanea.
Letteratura
220
saggio
di
relativamente, ben
riuscito
potrà
lumi
di
canti
primi
questi
molti
che
testo.
luna
di
non
C
«
un
e
:
è
nello
malattia
una
del
stile
di
Don
poetica, pei
di
caso
così,
utile, a
esser
frollezza
nel
sono
traduzione
il
leggere
cuore
di
e
Giovanni
rito
spiil
dice
,
Taine,
il buffone
fa
uomo
dire
vuol
all' uno
dà
air altro
la
Swift.
le
con
che
Questa
e
di
quello
in
come
di
riso
è
di
cuore
Y indurimento
Y eccitazione
il
e
,
s' esauriva,
in
o
lo
per
lui. Gli
idolatriamo
Non
traduzione
in
versi
li
( chi
due
T
abbastanza
originale.A
stenti
del
e
appaghi
che
ad
Y
mai
varrà
S'
la
noia.
i
del
che
prezioso
Dudù,
già
Y intera
e
quella
in
tutte
e
Casali
del
,
del
lavoro
che
della
lieta
a
Donna
rincontrandole
non
degli
,
tempo
fanno
che
terza
una
del-
un'idea
dare
per
equivalente
il Betteloni
a
lettore
il
Rusconi
prò
gì' italiani già
Aidea,
Giovanni
»
preferisce)
fedeli
la follìa
s' esauriva
grandi. Abbiamo
prosa
velenata.
av-
zarrie
sforzata, le biz-
divagazioni ;
avvicinarsi
sente
e
Don
strascicano; V allegriadiventa
diventano
è
disgusto. Byron
del
canti
chi,
oc-
spasimo
uno
il poeta
meno
ultimi
un
lagrime agli
imaginazione
sua
sorta
Quando
?
costerà
za
accoglienGiulia,
nelle
sue
IS"IMPSull"t.
—
221
—
'l1ÌEitìÌli"'Pyll|'S*ibormire
|t|:|Ìlt"|4|»ffj|#"
P^nto
pSembi'a
isere
un
?s-i-F^S^S"1
PI°
s^l^SS'É? eccola
*l?*?lES!S?oelet
'"*
Eleiproti
tem-
JrfiiG.
;|*#
Car-
Messina,
Letteratura
224
Contemporanea.
«•«•
zittellona.
volta
Una
cT
modesto,
di
baldanzosa
e
labbra
luce
di
alla
il
le
spalle d'alabastro
le
e
trecce,
ogni
volavan
festosamente
dell' amore,
luce
in
cantato
sole
del
fra
bel
alla
alta
ad
tutt' altro.
è
freschezza
La
la
con
del
sole
La
che
a
nel
si
valore
colle
a
ripeteva
il
pelle
petto!
è
capigliaturaè
dieci
salotto
ita
ha
colle
un
cetta
la boc-
franchi
Lei
more
l'a-
simulata
vien
istruzione.
tendine
e
bellezza
paura
persiane
abbassate
in
,
penombra
correva
ci
dentro
il
Ah,
,
socchiuse
le
tra
giovinezza
sua
della
relativa
riceve
;
le
la
che
dàlYauricome
prodotto
e
alla
fioriti
come
della
; 1' oro
cosmetici
l'
del-
campagna,
mormorii.
basso
susurravano
Oggi
di
e
quello
ratamente
spensie-
,
incantatrice
vaga
voce
d
via.
ombre
passo,
giovinezza
alberi
d' allora ! E
tempo
dietro
dai
di
piene
aperta
gli
,
valli
della
inno
vero
nodate
an-
quelle
,
usignuolo, un
sue
là sulle
di
come
,
su
tiera
al-
e
l'aria
per
••••"
gianti
lampeg-
qua
muover
*?
con
appena
balzavano
ad
canzoni
sue
occhi
?•?
stitino
ve-
un
fresco, le
grandi
Le
?•?
mostrava
e
visino
suo
divina.
nuca,
d'
scarpine
nastro,
corallo, i suoi
di
di
par
?•••??«??•?•••*•
••»•••••
si contentava
un
fiocco
semplice
un
??
»•••••••#•*•••*?••«•?••
»?*?•?«?
una
,
seducente
quel
che
ma
non
ingannatrice,che
vale.
La
sua
conver-
dà
Elzeviri
rtF'ff'it^rtt—àÉÉÉiMiiBi—
—
p—
sazione
vissuti
?——?——?—
lumi
tutte
ma
non
,
le
?««?????—?»"??#»»»?»?
ha
innocenti
Elzeviri.
non
e
numi
?•—————*•••———
»—»———
in
•••*
ha
più
malizie
diventata
»»m*mmm
procaci libertà degli anni
le
le
giovinetta dalle
è
»*•»••••«»?•••••*•••?••#«••?•••
le
inconscie
grazie
,
allegre storditezze
,
della
225
risa
argentine.La
civetta
; non
amici
suol
chiamare
poesia.
Infatti
sia
poe-
che
comparisce
elzeviro.
Uno
miei
dei
la
poesia
carini
dalla
dai
della
volumetti
quei
rossi
frontespizii
dai caratterini
e
le
pagine quasi
dalle
lusinghe
tipografiche,che
così
mantengono
Quando
sicuri
che
anche
si
mostra!
poco:
le
hanno
dei
vetrine
vostri
dietro
cuoio
a
larghe pieghe
Capuana,
Letter*
tutti
quei
guisa
di severi
della
loro
Contempi
Circi
ticolare.
par-
un
lume
vo-
state
scaffali,
Fanno
a
gliere
co-
spesso
malìa
macchietta
accanto
e
gli altri*
così
così
bella
gaia
volumi
serii,mutrioni, affogatidentro
di
nelle
piccole
una
,
volumoni
lasciarsi
soltanto
dispetto.
una
bisogna
tanto
n' è montato
Mettono
dietro
Non
queste
promettono
chiamerà
vostro
a
bianche.
di
le sbarre
sopra
allineano
margini larghissimi
bibliofili per
addirittura
essere
i
entro
"
schi,
rabe-
fregi a
che
minuti, sottili,
sveltamente
i versi
prio
pro-
copertina gialla,
neri, dai
e
son
zeviri
el-
trentaduesimo
in
dalla
palliduccia,
carta
gli
e
legatura
la ri-
magistrati
toga !
15
226
l
Contemporanea.
Letteratura
mi
#»itwmiiiMiMinmM
»*"
?
»iM«m»wwwwiMmiM
poesia della poesia! È
La
Come
il sentimento
se
nella
rifijgiato
?
???
?
? ???
?
quelle strofe, o quei
se
le
non
si
dev*
invecchiata
essere
più
usa
potessero
alcun
produrre
né
,
poesia
tutto
lità
esteriore, neir accidenta-
forma
valore
un
avere
atroce.
si fosse
sciolti,
stampati altrimenti,non
versi
———————————————
motto
un
poetico
Come
tipografica!
La
w
il
nemmeno
effetto !
davvero,
se
rispetto della
galanteria.
lasciamo
Ma
donna,
una
di
altre
nella
quali
Vi
T
della
arte
perfino
le
sciocchezze
po'
velarne
di
solo
ci
invano
e
momenti
sola,
a
leL
con
rendere
interessante
triviali, di
che
condir
piace
,
le
per
apparisca forzato*
di spargerei
spirito sulle
comuni,
profumo
abilmente
cosa
qual-
squisita,della
sorriso
un
stilla di
una
un
con
talvolta
quanto
di
futili
cose
quegli
il rinchiudersi
dolce
da
pre
sem-
ancora
dei
conversazione
gentile; 1'arte
di
uno
son
riesce
piccolo salotto,
un
è
no,
cercherebbesi
persone.
vita' nei
frase
o
o
dama,
gran
che
attraente
presso
Ha
una
Vecchia
delicati,raffinati,e* hanno
esseri
in
andare.
le
sopra
i difetti
cose
sgradevoli,di
arricchirne
e
la
,
miseria
anche
ore
con
la
eleganza
sua
quando
è
più liete, ritrova
sempre
affettata.
la
sa,
dignito-
Spesso,
spigliatezzadei
nelle
suoi
à28
Contemporanea.
Letteratura
wMMèMaimtaÈftM
Ecco,
la
il solito
volta
esempio, questa
per
nel
troviamo
belletto
(ve
deir elzeviro
d'uno
braccio
dei
ci si presenta
ma
suoi
più fidi cavalieri
serventi, Vittorio
Betteloni, che
da
con
parecchi
innamorato.
anni
la
interminabili
dama.
corteggia
d!
costanza
ha
della
come
vecchia
sua
deliziosi ! Si
sono
capisce
,
eh*
subito
egli
far
i modi
il
grande
usa
alcun
scorgere
quello, impossibile,di
la
Ma
esser
un
Si
quando
effetto
voluto,
dama
lo
non
la
fa
lei che
;
a
lascia
tenta
non
no.
nessu-
sostenuta.
volte
sbarrar
così
di
raggiunto
e
invidiabile
come
Se
vi
gli
d'
alla
gli occhi
dalla
senza
lui
denze
confi-
che
signora
buona,
vecchia
altri. Con
che
sembra
Quel
ora.
! La
sentiste
parli, la grande
parla
gradevole
ag-
sospettare
cercato
di
consumata.
è
tratta
! Alcune
più
plici
sem-
artificio
adoperarne
magnifico quarto
un
Betteloni
Vittorio
non
anche
passa
più
artificio,se
non
giati.
privile-
elegante semplicitàriesce
sua
d' un* abilità
via
per
dei
più intimi,
adopera
più naturali,
e
non
dei
sia
lui ella
Con
vero
un
qualcuno degli
fissato
bavardarges
Oh
la
questi gentilifoglietticolor
Su
il Betteloni
chamois
sicuro)
as-
Ha
buono.
momento
,
a
Y
non
sia
cratica
aristogervi
costrin-
meraviglia
e
Elzeviri
e
Elzeviri.
non
229
m——
dalla
dello
essere
che
è
non
gardes;
un
senso!
veramente,
che
implica questa
Qui
abbiamo
espansivo
di
e
provato
la
coglie,
di
e
La
ha
la
la
non
lei
se
che
accenti
Un
volgare
sua
bocca
la
dama
ha
francese.
tristezza
ritrova, fin
la
le
per
duta;
sprovve-
subisce.
intonazione
più
cose
è
quando
alla
diverso, udite,
V elevata
vi
molto,
vissuto
mai
che
stesso
fatto
che
un.
beffe, delicatamente,
fa
e
frivolezza
L'emozione,
cose.
prende
ne
scoli
mu-
bavar-
insieme
sereno:
troppe
imi
garrulo,di facile, di
ma
gran
grazia, nel punto
con
Ma
umili
sedicenne
fanciulla
Degli inganni
Che
Sotto
Ed
della
tragedia
or
di
proprio
e
vergogna
Insoffribil
via
così,
Goethe.
a
lui
si
diede
gentil
garzone.
il testimone
che
del
ignara
piacque
sembianza
Ella
Per
d'Amore
si
sedurla
e
la
vita
con
^La
in
errore
grembo
porta
dolore
le
la
si rende....
semplicità delle
piccola tragedia
!
nella
assume
:
Una
del
detto
,
sorridente.
E
di
i
•«••#
qualcosa
graziosa parola
tenero
di malinconico
greca
Ho
manca
che
un
•*••?•»••••*•••
sublime
concetto
un
non
ma,
e
afferriate
spiritoperchè
vorrebbe
che
••?•••»•
distendere
farvi
senza
sorpresa,
•«••*•••
si
ballate
dibatte
nel
la
fanciulla
della
cuor
d9
Voce
In
seno
al
cui
la gran
diventa
adulatrice
bene
però
dire
più
riguardano
della
le
,
air orecchio
va
del
lei
che
è
vasto
un
note
delle
cavaliere
sorrisi,
e
alti
e
stipi
e
vecchi
Vicende
erti
arredi
e
a
le
entro
la
a
letti
e
cui
le
i sensi
noti
si
mense
meste
fur
gravi,
e
lietj
degli avi;
Quel
sue
comincia
svolge
domestiche
parete
!
nelle
L' emozione
cresce
addossati
care
poema
,
Seggioloni,
O
parla
! Come
più
riuscirgli
proporzioni.
prime
lagrime
di
sa
mondo
minuscole
O
Che
,
Piccolo
alle
della
questo
su
,
cose
perchè
V ascoltarla.
suo
e
denze...
confi-
sue
umane
dama
vecchia
triste;
i sentimenti
incanto
quella
mai
sentimentale,
Quando
casa.
un
è
non
proprio
per
che
mai.
dama
essere
stavo
tema,
d' affetto.
piena
ridesta
concede
quelle
bra
sem-
ascosa.
pianger più
senza
famiglia e
si
non
a
di solito
Betteloni
son
che
avrai
sonno
Occhio
reveuse,
alla
terrore
testa:
braccia
mie
arcano
Da
la
me
a
Nelle
Ma
vita
fanciulla, posa
Vieni
L'
del
Morte
ma
severa,
della
Voce
Voce
quella della
carezza
una
la
tra
spirito,la
uno
si mescola
quale
è
Contemporanea.
Letteratura
230
tra
,
mura.
Elzeviri
vi
Io
in
ammiro
Vergogna
Che
il serio
E
rifeci
Io
Che
la
io
aspetto
vostro
casa
Or
a
non
faccia
queste
avvenir
move
il fioco
il
T idilio domestico
E
sbuccia,
della
Intorno
grido
io
senta.
compie
fiore,
uh
e
Y inno
Ma
—
cosi
in
una
vera
,
volte
poche
allettanti
sue
che
terra?
Questa
questa
al
che
,
alla
semplice, schietta,
Y elzeviro
promesse.
proprio poesia
è
terra
esser
felicità paterna
sommessamente
preghiera.
È una
delle
le
genito
primo-
il tetto
sotto
della
,
il
e
,
,
finisce
mantiene
trovo...
nido:
giocondo
si
come
rifatta
casa
mi
spenta
che
parmi
impone
poco
antico
ma
mura,
voi
a
gente
dall' età
provo
m'
assai
a
231
padrone.
vostro
poco
mia
più
Suono
Dell'
in
quasi
e
d'esser
della
fu
Da
silenzio
meschino
pur
Elzeviri.
non
e
che
va
,
partito
di
sacrifica
mano,
persino....
Capisco, capisco !
—
e' è
e
vi
affatto
nota
una
e
là, un
Accordatemi
dal
minuto
una
che
po'
gentile e
d'
vecchia
durevole
che
noi
per
che
eccesso
nella
vare,
tro-
misura.
te
riprodot-
questi bavardages
dama
qui
italiani,
ci si può
confidenze
queste
Betteloni, che
della
insolita
facilmente
concenderò
qua
Accordatemi
galante
impressione, e
d'un
lasciano
vi
con-
Letteratura
232
che
cederò
ha
il
prestarle
cavalier
suo
la
d!
un
innamorato
lo
teloni
com'
è
si
tratta
la
solitudine^ un
tutti
noi
gli
ha
è
gli
ora
il Bet-
vecchia
e
;
quanto
signore galanti
mai
poesia
di
di
è
tutti
la
tua
Su
quell'urna
luce,
solo
notte
Dove
Delle
ad
tua
fé,
abbandonata
con
te.
dell'oblìo
sci, penetrerò
ti spense
Io, sol
io,
ma
fosse
ti desterò
Dio,
un
!
della
cotto,
dei timidi,
cattive
intendere
obliata
parlare
autore
s' affonda
lui:
E
La
Resterò
chi
dargli
avran
Y
timido,
vita.
morta.
Quando
sentir
le arditezze
tutte
nella
tentato
Chi
che
innamorato
passione
Nella
dubbio,
vecchie
entusismi
era
che
il presente,
vorrà
non
che
poesia
di
della
In
quello
zione
tenta-
(josì.
che
vecchiezza
stracotto,
a
È molto
senta
Senza
di lei. Colle
di
di
lo seduce
tanto
spesso
Quello
la
Ma
non
più
meglio
sa
non
accade
che
e
tor^p
innamorato.
vero
concedere....
il passato
hanno
ha
,
potrebbe
unica
stanchezze,
,
di domandarle
e
vecchia
povera
servente
,
forse
la
attenzione....
sua
ricordatevene,
che
volta
qualche
intermittenze, delle
delle
allora
Contemporanea.
in
una
lingue
che
la
Elzeviri
che
quello
Ecco
ha
della
il
Ha
infine
riduce
fuoco
La
,
timidezza
eccessivo
quasi
luna.
vecchia
La
in
irretito
che
sente
lei. Trovato
che
incredibile
a
eh'
egli
gli occhi
e
avido
poterla
ammalato
E
del
le
scienza
in
ai
voci
della
positiva che
varie
questo
a
anche
lungo,
come
piedi
del
predomina
è
è
ficile
dif-
un
vulcano.
da
malattia
della
ogni parte
vissuto
etneo,
i boschi
Ma
e
a
poliglotta
mezzo
Dafni
1' antico, fra
ingenuo.
un
filosofica
gli arrivano
in lui,enormemente.
bito
su-
spirito aperto
riflessione
è
sarà
grande
uno
ripulitodel
grande
n'è
a
lì.
lui della
lingue, perchè
erede
facile
che
ch'egli non
secolo, il dubbio;
tutte
di
scacciare
intanto
Notate
maniera
più
rara
d'affetto, se
in
e
di
orecchi
gli
p^r
non
e
d'emozioni,
riscaldarsi, straboccante
impossessata
vede
non
di
Y ha
ammaliato,
giovine (cosa
cuor
un
sembri),
non
una
lumi
questi
a
Y ha
dama
modo
per
si
,
.
modestia
tudine
soli-
il valore
uni
sua
riserbo
un
a
dell' In
autore
degli
degli altri.
ardimentoso
tanta
e
degli apostoli,dei paladini.
stoffa
sacro
namorato
in-
neppure
passione
ispirano rispetto. L'
è
il timido
pensato
più intraprendenti.Tanta
fede
233
risposto
l'avrebbero
non
i
Elzeviri.
non
e
e
le lave
il sentimento
La
riflessione
Letteratura
234
filosofica
Contemporanea.
il concetto
scientifico
penetrati nella
sian
in
far
capire
tutto
lui
delle
matti
dee
; è
divinatrice
pensiero
mondo
di
ce
stetta
La
sarà
riceverà
la
luce
lei. Con
balen
coi
Spunteran
Compiransi
Altra
Dopo
Udrà
luce
novissime
le
-la
da
sul
Sui
distrutti
Altri
è
Ogni
aurore,
mondo
verrà.
migliore
quest'altra voce
il mondo
ridesto
avvenir
il vate
da
gente
lo
Precursor,
ne
l'annunzio
lungo
smarrito;
e
frammenti
il saldo
notti,
sogni interrotti,
i gran
più
ardito
pianterà.
promesso
attende,
lo
vuole
;
sospiro l'amplesso
da
questo
a
è
risponderà
lampi
suoi
finale
queste
passeran
lei
la sublime
!
Qual
di
Y immortalità
convinzione
che
volergli
do
poesia, secon-
sempre
precorrerà
e
Io
ci
chia
vec-
d* innamorato
inutile
cosmetici:
e
mano
trasfor-
nella
bellezza
rischiarerà
umano
Egli
È
invecchiare; ha
che
T afferma
cecità
sua
peggio.
o
può
non
fede
sua
questo.
dei
si
nazione
imagi-
,
V apparente
che
siamo
che
la
,
da
inganno
un
facilità
La
galante
dell'
calore
con
sentimento.
provengon
al
e,
li fonde
dama
una
,
rapida elaborazione;
che
subiscono
mente
gli
appena
,
,
quel
mar.
scienza;
un
il
il
dote
sacer-
profonda
236
Contemporanea.
Letteratura
Se
in
Se
in
È
tu
stessa
invan
vivi,
medesima;
te
a
Detta
sola
tu
me
Svelati
palpiti,
sola
tu
me
scrivi;
e
più t'asconda
che
Agi* implacati studi,
Forza
Iside
La
vecchia
ha
non
che
è
dama
antichi
artifizii che
infonde
Y ebbrezza
i
divina
in
lo tiene
se
due
volumi
d' oltre
mille
e
che
fanno
prima
vista
un
niente
bello.
lindura
Ma
la
modo
lenocinii
forse
la
vinta
della
le
giovane
passione
confidenze
innamorato
effetto
e
elzeviro.
vili
di così
diffidenza, ispirata
esteriore, scopriamo
rozzezza
miracolo
in
bisogno
,
dalla
dugento
la
proprio agliantipodi del-
ha
? Però
sua
quasi primitivo
graziosi volumetti
Dea
sua
a
Siamo
dei
versament
di-
dalla
responsi confidatigli
,
,
fizio
sacri-
chiamarsi
possono
in
pagine
gli
tamente
stret-
del
capace
:
questi
con
li presenta
ce
fare
stesso.
responsi (non
lui
dea
e
devoto,
sé
i
È
lui.
con
da
lo scalda, lo entusiasma,
attaccato,
E
ha
chi
con
sa
stile
tutto
denudi
sen
vereconda!
mutato
di
il
della
fede.
della
vecchia
ci mette
molto
il
subito
Nel
scrivere
tra-
dama,
del
suo.
il
Elzeviri
MM
??????????«?—
M—
—
—
1—
?—
—
WPWWWWl—
—
Prima
di
primo
ordine.
si
T
le
delle
la
d'
levar
il
Creder
lascia
Che
Luce
Dove
Allora
o
di
far
a
non
cervice
la
sermoneggiar,
le
notte,
egli
ste
que-
zioso
delicose
come
,
Y entusiasmo
e
non
sincero
che
an-
col
fioca
vecchia
ciel,
del
lor
canto,
vangel.
il voi;
altrove
lumicino
lampa
muta
prendono
è
simili
il sol ?
tono,
un' aria
il Cielo,
Effusioni e
al
il cammino,
vorrai
tant' uopo
più
al
Convergi
vorrai?
cotanto,
tomba
genti
sassoso
apportar
la
confidenze
Psiche,
la
tutte
fremito
talvolta
t'impancar
tanto
Lascia
è
eh'
dama.
stessa
gentil, non
Buia
agita
col
esser
nale
origi-
slancio, foga,
anche
caldo
tire
sen-
zioni
varia-
quasi
propria
tutta
passione
di
delle
ecco
verso
tra-
a
già
par
di
vaniscono
ringio-
passando
mormorano,
gli impediscono
Non
stantie
foglie in primavera
Ma
Musa
qualità
una
rendono
soffio
che
pagine
colla
la
importa
Un
nmHWIWWWWMWMHIMMMIWMUMWWM»
cose
nota,
che
237
W—W^—W
Quando
espressione
entusiasmo.
animate.
le
ben
Sincerità
dà.
?—•«—?«
sincerità,
cuore.
tema
per
? ???•—?
ritemprano
melodia
sul
»•—
? ???»?•?
Elzeviri.
non
Perfino
suo
una
? ?
la
tutto
e
il
—
e
non
allora
gaia.
più
Non
Alla
Sulle
,
montagne
più
ra,
Natu-
pio
esem-
Noie
,
sue
sa
qualco-
soggetti, ma
lieve, di fresco, di giovanile,per
Ravvedimento
le
au*
Letteratura
238
Contemporanea.
•——»???
"?»?•*?•?*•*•?•«•*
tunnaliy Altalena,
eleganza
maggiore
giovato
trovata
vecchia
Y
e
di
far
a
di
la
d'
*•?
WMI"MM»tHHHi
p««»—
MMflMMaMMMM
dove
bagno,
forme
avrebbe
di
spiccare
voler
innamorato
smorfia
Il
M
una
mente
certa-
la gentile
più
la
E
ispirazione....
quando
accenna
povero
ne
Neve,
?"*•*•—
al
tornare
si fa
piccino,e
fanciullo viziato
un
serio, il
colla graziosa
la
svia
e
distoglie:
Odo,
Di
parmi,
o
voci
più
Sento
un
Sulle
un
in
Mentre
1* anima
Mentre
V occhio
confuse;
un
piombo
socchiuse
;
sonnecchia
mi
air
cantami
Qualche
rombo
come
peso
palpebri
Musa,
sordo
vecchia
si appanna,
orecchia
ninna
nanna.
lei,compiacente:
E
Ninna
nanna
La
natura
Nelle
ninna
una
e
tenebri
fa
fantasticare
culla
che
seria, seria, nuova,
questV^
un
po'
aspro
ma
sano,
trovarne
sepolta....
come
ca
musi-
una
Beethoven.
Da
fuori
volta
una
immensurata
nanna
dolcemente
di
! Era
solitudine
interessante
per
ma
molti
certa
sprezzatura
gli
come
elzeviri
tirar
potrebbe
elzeviro, d'un
muscoloso,
fra
si
gusto
della
non
più
un
forma,
è
in
facile
voga*
^SMS1
'"'
«•
m
_
Swmsb*"!^
iS'"'-fl^g^aro,
5?,a;sii||iÌJB,,tì'
Bscosto...
»®jl*tl
,ai
W4»:"«"«"*
•jtì"i--'".».-'
II
h
-••?*?
SlSrS
che
M
'-'
PIETRO
0
COSSA
"
?
la
^urante
della
prima
del
Cecilia
rappresentazione
Cossa
anni
parole dettemi, parecchi
nel
di
i
un
Caiani
signor
di
salottino
Le
giornalisti.
scrittori
e
df Ernesto
colonnine
Cecilia
Capuana,
Rossi
Dramma
Letter,
gli artisti
coperte
le
celebrità
attori;i busti
ed
si rizzavano
in diversi
—
per
erano
tutte
in
punti
del
atti in
versi.
4
Contemp.
quel
ridotto
in
Ristori, di Tommaso
Vestri, della
(i)
Niccolini
teatro
aveva
ritrovo
pareti
fotograficidi
del
fa,
Firenze.
Il
foyer
del
simpatico foyer
cune
al-
ricordavo
sopra
di
e
tratti
ri-
matiche,
drammarmo
Salvini
quattro
salotto; il
16
Ve-
Contemporanea.
Letteratura
242
——————
—
stri
^—
?—?—?——
—?»?—
•«
?•——————
»m«mmm
?••••
m*
"iiiMiniiiiiiiiiiiiiiniiiiiwmim
paffuto colle gote
fino
sulle
sorriso
della
dello
degna
un
collo
vedremo
fra
con
i
se
divino
col
i suoi
foyer
baffi
frizzi
tra
! soltanto
Amleto,
anche
nel
viso
suo
tondo
ro-
sereno
rappresentazioni,il
Ferdinando
Martini
del
del
troppo
vi
alle
presto
volta
braccia
e
col
che
di
ognuno
col
diceva.
un
ha
sime,
calorosis-
parlar
Tra
scaldate
sorridente
impresario modello, colla
nelle
tutti
da
nemmeno
tra
agitantisi,
quelle teste
la
rapito
passione,
capire
non
quasi paciera,
Caiani,
e
sa^
non
discussioni
ordinariamente
quel
stesso
Erano
tratto
che
e
suoi
Costetti,
Coletti
farse
sue
del
un
e
d' entusiasmo
si finiva
una
Y altra
e
tore
parla-
ma
scoppiettare i
Francesco
povero
piene
quali
faceva
Bellotti-Bon
successori.
avuto
professore
né
freddura
una
motto
tirico
sé
da
col
(ne
ahimè
severamente
delle
deputato
non
briosissimo,
ad
figura
,
allora
un
fiore
ricurvi.
affollatissimo.
era
nel
po' poseur
un
prima
sera,
un
e
sublime
Rossi
sguardo
suo
?—"?»—
——???——??—??
vera
Verme,
Salvini
grandi
Ogni
Dal
Ernesto
Tommaso
;
una
fronte
una
al
poco
,
e
e
sbaglio,e
marmo
?
scalpello di Fidia, altiera,
vestigi! ) ;
non
?rm
la Ristori
plastica bellezza,
sua
greca
labbra;
i ?
cascanti
po'
un
,
«n
quelle
pariva,
ap-
figuradel
sua
bella
—
?•?——?????
————???«???—
tazioni
«?!?????
?•——????m—
?—
—
—
—
—
—
?«?
??????—•?
??
si
tempestose
! alla
??????
gridatore
fosse
lui. Allora
si voltava
con
di
sul
traverso
cercando
naso,
lui
la
funzione, che
una
F altare
dell' arte... I
vedere:
alla
Non
?«—
^—
colla
paio
folla
—
—
—
—
alla
sicuri che
arcigno,
di,
piepalina
pa-
di occhiali
i disturbatori
io ?
so
di
qualcosa
era
profani
un
non
cultura
di
? ?
sui
porta ! alla porta
mancava
i ?
sguardo inviperito.Per
suo
rappresentazione
una
?
si rizzava
gran
tra
col
fulminarli
per
un
i
gridare :
esser
viso
e
?
sentiva
! si poteva
un
MMiimtwMM^miMMm
»—
?—
porta
porta
il
Contemporanea.
Letteratura
244
cro,
sa-
sacrificio
sul-
ci
che
avean
!
e
un'
aveva
mazione
ani-
,
sconfinata
lo
pel
del
Augier
era
belle
più
non
fermo;
star
sapeva
guardare
per
giovane
di
serata
un' ammirazione
ammiccava
in
uguale
la
scoteva
gli
sua
dello
Alle
e
altri
sua;
e
testa
di
satiriche,
si voltava
alla
e
fine,piene
scene
viso
per
che
qual-
festa.
malizie, vigorosamente
di
spirito e
una
quelle
a
scene,
il
Dumas
lui
per
e
si rappresentava
Shakspeare. Quando
commedia
-francese
teatro
va
rivoltatrovarvi
e
sorrideva,
da
no,
buratti-
,
si
un
sfregava
tutto
gesto
cose
e
non
se
In
le
mani,
proprio,
soprattutte:
ne
fa ! Che
quegli
anni
Ah!
e
che
di
peccato
il nostro
faceva
un
gesto
significavamille
roba
questa
noi
!
teatro
era
entrato
,
Cossa.
Pietro
un* attività
in
speranze
che
pullulavano:
nuove
la
incoraggiava,
Da
continuata
una
vecchietto
delle
e
diceva:
se
rabbia
gliteneva
Milano,
da
Firenze
di
applausi.
la
son
quello
dire
che
le
lo
che
lui,con
fosse
si
Aveva
introducesse
anni
Rammento
lattia
ma-
remmo
sa-
lui,
camuffava
da
da
tava
mu-
triottism
pa-
altre
cento
spolvero, cioè
sempre
ordinariamente
che
mutava
genere
e
noi ! Ne
due
mani
ed
almeno
abbiamo
E
tenore.
che
ne
la
si grattava
nuovo,
le
torica.
ret-
ogni
qualche produzione
tutte
a
nostra
una
,
spolvero
un
con
Poveri
lo
vedeva
quando
testa
era
notato
anni
cinque
leva
So-
,
infine
ma
tirate.
spolvero,secondo
foggia
del
difficilmente
quale
,
cose,
lui faceva
A
le
sentimentalità
da
ceva
fa-
va
spolvero: intende-
vuote,
spolvero
guariti.Lo
e
Il
smi,
entusia-
vocabolo
un
lo
frasi
gentiliziadella
aspetto
era
italiana
fioriranno!
rose
rettorica,
done.
bor-
delle spallate,
significative,
teatrale, chiamava
gergo
quegli
a
commedia
nuova
smorfie
medie
com-
stampa
partecipava
ogni
Le
pubblico applaudiva,
ripercussione
non
ad
e
da
Torino,
il
belle
tante
nascere
magnifiche illusioni.
tante
e
fece
245
esclamava:
per
que
cin-
!
la
sera
che
fu
data
la
Celeste.
iWIMHII
*?
••M*M«J
Il vecchietto
s'
il
urlava
le
mani;
ed
lo
vedevo
io che
colla
quella
la Marchi
(era
scrizione
de-
sua
il
Martino
fine, batteva
senza
il mio
guardavo
fra
i
vecchietto
pugni, quasi ogni
fosse
per
lui. Poi
che
allora, da
le smancerie
tutte
aveva
Il
corpo.
la
San
me
co-
,
descrizione
collo
e
capo
di
bravo
testa
di
recitava
Monti)
dei
banco,
suo
dolori
battaglia
pubblico
di
dei
avuto
avesse
della
verso
sul
si contorceva
bersagliere (era
tra
Contemporanea.
Letteratura
246
ste
la Cele-
veniva
non
amorosa,
ha
che
legnata
una
da
ora
prima
e
%
donna
)
sciorinava
e
descrizione, il sogno,
deir
anima
,
un' altra
subisso
un
di
le
sopra
il
che
applausi,
il capo
abbassava
colla
purgante
cavatina
lei la
anche
famosa
della
banco
ne
appariziomamma
sua
il vecchietto
mentre
la
dinnanzi.
papalina
la fronte
a
Caro
dieci
E
signore;rispose,eccoci
anni
d' idilio !
il bravo
Presentato
del
Niccolini,
In
uomo
non
il mio
ecco
quella settimana
È
una
occhi:
condannati
s'ingannava.
parole
era
lo
fatalità !
interlocutore
le
fin
alla
Terminato
spettacolo, volli interrogarlo,cogli
—
in
pubblico affogava
orecchie, appoggiando
spalliera del
brava
,
si calcava
e
sua
stata
alle
del
foyer
quali accennavo.
rappresentata
Cossa.
Pietro
247
•MMMMMMI
ilWIMIWMNWMMHilWMMUWMmiWWMmHilWMIWI
commedia
una
d'
scrittori
più permalosi
si dice
non
allora
che
dei
uno
di
della
del-
di
quel
La
triviale.
Niccolini
iode
perfino
Il mio
tirata
articolo
di leso
nel
entrando
drammatici
autori
in
quella
delitto
un
dopo,
sera
tura
stona-
una
avuto
appunto
indegnità,
un
parso
uno
pindarici
avevo
:
citare
di
rettoricume
un
del
più belle
pianterreno
fuori
inni
capolavoro
l'imprudenza
era
di
coro
dal
un
lo
dichiarandola
messo
avevo
in
anno,
un
delle
una
eloquenza. Io,
vera
nuovo
come
tisi in
quella commedia,
Nazione,
fra
Sabatini
,
di
squarcio
citato
e
fo,
trion-
teatrali
rassegne
giornale politico morto
tirate
Un
Giovanni
le
aveva
celebri
più
drammatici.
nemmeno.
scriveva
Appennino
nostri
triottism
pa-
foyer
attori
e
mi
,
accoglienza
un'
fecero,
cordialissimi
resero
con
il saluto.
come
di
fredda:
uomo
un
Mi
vidi
mi
non
sfuggito
al bando.
messo
Solo
mortificatissimo.
sasso
parecchi,
il giorno innanzi,
me
nemmeno
scartato
molto
,
masi
Ri-
il Coletti,
,
che
di
sapeva
ordita
di
contro
quella specie
mi
me
venne
di
ra
congiu-
incontro
,
mi
prese
a
braccetto
Il vecchietto
dietro
era
a
lui.
e
al
,
mi
condusse
suo
posto:
Terminato
il
in teato.
andai
primo
a
dere
se-
atto
M
•••
?•••••••#?
•M*MM»»P*««*I»Ì*«
della
mi
••••»••*•«•»•••••
la
Bravo
—
Mi
solite
mi
che
lui
con
Fece
nel
e
la
di
!
pazienza;
Senta:
io
sono
praticaccia V
le
la
sicuro,
stia
d* autori
luna,
loro.
O
la
storia
per
che
come
la
del
se
storia
teatro.
E
che
e' è
Rifare
gliono
vo-
agli
modo.
di
po'
un
sentissi
commedia,
una
questi signori
dal
caschino
teatro
!
lui).Guà!
mi
se
poi
lo
se
questo
a
come
pare
il
E
Accidenti
da
iscrivere
farei
non
italiani
della
fatti
acquistata.
mani
dirmi:
a
teatro
! Non
ignorante; però
un
pruder
fiorentino
nostro
creato
siamo
ho
del
così.
è
vocabolo
ci vuol
al busto
scoraggiare.
spolvero
ma
il vecchietto,
Allora
accento
si lasci
dire;
spolverai! (un
scuse,
sue
accanto
puro
mio,
sentir
le
nulla.
risorgimento
caro
Caiani
po' nasale, riprese
! Non
cantano
Spolvero
suo
il solo
fece
sul divano
un
voce
era
per
sue
rappresentazione,
mi
e
ci entrava
Bravo
—
mi
sua
C
foyer.
Ristori, col
che
delle
tre
o
finita la
sdraiatosi
della
letto
forte ! Ho
due
incontro
non
allegro e
narrandogli quello
,
venne
lui che
tutt*
piacere !
con
spallate, e,
trascinò
mi
ai
! Picchiamo
accaduto.
era
B*p
si rivolse
mi
! bravo
sfogai
•«»•«?•?
?•
mano.
articolo
suo
m'
MIIWiNWMWHWHWM
produzione,
strinse
il
Contemporanea.
Letteratura
248
mondo
lo cominciassero
per
il
ntflla ?
già
fatto
Dico
è
fa-
Cossa.
Pietro
tica
L/ arte
sprecata.
addentellati.
degli
s' ha
se
quei
diavoli
vent*
anni
in
V arte
progredisce,
di
E
da
mezzo
sanno
secolo
che
spettacolosi di
drammoni
Dumas
padre
vulcano
un
(un
a
teatrale
dello
all'Ami
des
Guerin
a
dirittura
noi
siamo
vero
fernmes, al
Questi
lo
sempre
lì, a
brav'
del
omo
serio, lui,
di
quel
! Gli
risi sul
nella
forza
Dall'
è
Corse
collo
di
:
e
O
arte.
lo
quel
sul
diceva
matica
dram-
letteratura
dal
comincia
rinon
da
fa
abbiamo
se
me,
E
spot-
capaci
Per
muso.
schiena,
di
tre
Mai-
a
miglia!
di
giorni
Ongaro
Bosco
?
Passi
dell'
dire
restare
Giboyer
baloccarci
commedia
(un
al Demi-monde,
centinaia
professore
un
di
Hugo
fa
Saremmo
sentito
drammi
che
passi !
son
di
son
già
Fils
! Corse
colla
me
Vittor
convenirne,
lei tri intende.
:
di
sbalordire
da
del
Scribe, eccoli
!
!
boia
quel
aperta) dagl'imbrogli
bocca
In
progresso
eruzione) dai
shakesperiano
talentone, bisogna
!
,
continua
in
di similoro
talentaccio
Ah
lunga.
,
Dai
ciare
comin-
lavoro.
! La
francesi
lascia
qui bisogna
braccia
buone
di
249
dal
Demi-monde
,
de
Fils
Giboyer
Se
passo.
grinte
i
che
bisognerebbe
inutile, guà!
no
è
da
ricucinare
cavoli
del
Ma
Y Alfieri
Niccolini.
staccare
si! Noi
il
mo
sia-
da
dare
riscal-
Muteremmo
la
e
250
Contemporanea.
Letteratura
^
!•»•••*•?*»?"
salsa,
tanto
darla
per
volta
però,
ad
rivolta, la
e
trilli e
fioriture ! Non
morire
che
il dramma
ci siamo.
Se
il
Ma
boyer
Non
Non
(V
lo
è
ai
dallo
col
pubblico.
ad
Ange,
che
Eppure,
alle
e
dire
! C
che
stesso
plaudisce
ap-
Oliviero
Gi-
dategli
mani
do-
di
lui) si
di
in brodo
tirate.
vero
spol-
Lo
X abbiamo
che
è
gusta
forte
spolvero; va
! Vuol
sicuro
air idillio
stesso
madrigali
novo
dovere
(è inutile, è più
illudere
a
di
versi:
suo
quello
è
Guerin?
Celeste
guggiole
il
contessa
Maitre
e
lascia
in
dicozzi
pre-
sicuro
rimesso
anche
facesse
strabiliare.
Chalin?
V ho
io
pubblico
alla
di
veder
a
storico, magari
già
da
abbia
non
rebbe
sa-
duetti,
son
,
blico;
pub-
sostanza
quella. Cavatine,
sempre
al
intendere
nel
,
volata
Una
sangue.
il solletico
;
fa
i
U
venire
di
lucciconi.
lo
lì
il
del
,
E
poi
?
rimedio
continuerei
ricaduta
mi
mi
Io
esce.
a
Io
;
cantano
Spolverai,
teatro.
nostro
altro ! Vede
una
n*
se
ci
,
fegato.
punto
il falso ;
sdolcinato
non
son
se
fossi
che
non
che
nei
santa
ci
!
cuore
siamo
guasto
risorgimento
non
suoi
,
picchiaredi
nella
il
persuaso
ma
proprio
di
Tenerezza
,
sempre
fa
ci
sentimentale
personaggio
un
artificiale
lirismo
sono
ci sia
panni
ragione. Temo
tragedia,nel
dramma
sto-
,
Contemporanea.
Letteratura
252
«mNiiuniNuamn
incredibili. Al
tusiasmi
fra
tenore
e
quarto atto, gran
soprano.
Oh,
Cecilia.
Rivelarti
Che
Venezia
fu
la
della
Forse
per
tei
L'
ore
E
non
L' immensità
Non
debbo
Del
mio
mia
nel
L'
ultima
dì
11 mio
me
mio
t'
che
volta
Così, Cecilia
Che
Rimorso.
Assai
pria
fuggente
sei
! Tu
ch'io
mio
da
P arte
te.
vedessi
vanità, scandalo
per
mia,
temo
ti conturbi
giuramento.
il tuo
P infelice
va
parlarmi
né
Non
solenne
Nato
che
luce
Non
Dio,
sentiva
gente
mondo,
nome!
tuo
Languir
Della
del
passione).
hai
d' intorno,
discolorarsi
alla
stacchi
N'
di
!
miseria
armonia
patria, il
mi
delitto
aleggierà
P
sospiro
mia
sola
la
è
dalla
vedrò
{con grande
La
nell'ebbrezza
trovo
non
:
Sarà, Giorgio, il
BARB.
mia.,..
solitudinepiangendo
spirto
E
benefìzio
al
ornai
t' oblierò
Della
vita.
ingrata,
per
tranquille
stanca
sciagura
essere
che
non
Lo
della
dolore
lei
ebbe
pare
ti morde
affetto.
di
pietà
clella
mai
sarà
se
primo
mamma
supreme
e
tradisti
al
per
monumenti
imperituro
che
rivivi
me,
ai
mezzo
nome;
Grimani
povera
Voluttà
in
!
ti protegge
e
tuo
consento:
mìa
Ma
al
quello
Cura
La
t'accolse
gloria, eleva
sua
Consiglio
ascoltarlo
non
patria, e
tua
Anche
10
il mio,
che
Della
1*anima!
scompone
Sacrilego
Sia
perfida battaglia
la
mi
potessi
se
sorriso
fiamma;
e
le
scherno
superbe
forza
to
duet-
Sale
patrizie,e
Non
seppe-
E
nobilitarmi
volli
quando
Noi
?
s'
E
Suscitare
una
Dal
E
!
di
che
libro
che
tempesta
giovinezza,
ornai
ricordi
la
della
che
tu
dalla
beata
Cecilia
la
musica.
cioè
ci fosse
Il
:
arte
Rifare
Feltre
,
:
ritono,
banon
chiamava
pubblico
gli attori
vecchietto
fiorentino
il
da
e
se
come
la
stata.
il mio
accento
puro
fra soprano
il Morto
e
e
già fatto
progredisce,
P arte
di
nella
importunamente
ronzava
L
incomincia
duetto
,
Intanto
strappate
m'amasti!....
i cantanti
musica
echi
son
mente
vita ; ella
me
per
che
fuori
fecero
in là' altro
fra
mancava
impeti pazzi;
intende, pagine
non
irraggia,
ne
Sconforti, gelosie,
ardimenti,
mia
più
ciel
obbliamo
Solamente
Ora
dal
all'avvenire, ed
Vizii, virtù
Più
d'incanto
speranza
Smisurati
Fievoli
fredda
quella
lieti di
Il passato
Della
terra
favilla !
che
Corriam, Cecilia,
Incontro
la
arte
povera
nell' astro
Fissi
ragiona,
su
potrebbe
non
fede,
la
come
da
più mai,
Incontrarti
Cenere
dovessi
non
anco
ribelle....
non
e
costo
tua
amor
violenza,
la
Sdegna
V
;
ogni
ebbi
core
so
il core,
la
fu
che
Benefattrice, il
Perchè
ad
pure
colei
Riamare
volgo,
del
invidia
mai
253
Cossa.
Pietro
la
è
Firenze
col
testa
voce
un
mi
suo
po' nasale
fatica sprecata!
lascia
degli adden-
Contemporanea.
Letteratura
254
Iellati!
infine
E
—
mi
quella
autore,
un
(T
uomo
il verdetto
;
delle
dirlo
posta
e
il
talento
un
Povero
quinta
fatto
capito
e
cedevi
di
alla
tua
natura
t'ho
descrizioni, le magnifiche
neir
vano
cheto,
due
mai,
o
tu
ma
soliti
tre
forse
più degli
altri ;
quel po'
scaldato
dramma)
ai
soliti
perchè
a
e
d' entusiasmo
duetti
zitto
mente
facil-
perdonava
da
si sa,
i
no
n'intendo-
se
(i pezzi
insomma,
stavi
mancano
non
che
si
ti
,
belle
tu
ma
che
bere
sera
ti si scande-
qualche
con
entusiasti
dar
per
avrebbe
Le
ammirato.
tirate
ammonivi
la
posito,
pro-
quinta
solennemente,
orecchio
di
spolverala,
quasi
ai
anche
caratteri,
i
Alla
ti
sera
voglia,
buona
vecchietto.
pubblico,
quella
il dramma,
trovavi
alla
Cecilia, ti ho
t' attaccavi
pei vetri,
il mio
(debbo
è
assistito
aver
che
passione
che
drammatico.
Ho
su
strarsi
mo-
ingegno
non
se
della
Non
caro
artista,
tirne
sen-
per
voleva
d'
rappresentazione
arrampicavi
detto
Roma
uomo
pubblico! Dopo
ragione.
rasoi.
di
da
Lo
lì,sul palcosceni
stava
pubblico
queir
qualità
?)
ingegno,
a
gentile con
che,
pubblico
alquanto scusabile.
era
sera
venuto
ha
col
sdegnavo
cui
di
era
venivi
forza
del
più
forte
Pietro
di
te
lo
:
E
tutte
sentivo
del
il solletico,
tu
e
resistere.
e
le volte, uscendo
due
neir
ancora
vecchietto
la
orecchio
dal
teatro,
stridente
voce
:
n'
Ahimè,
—
255
ti faceva
spolvero
sapevi
non
Cossa.
almeno
avremo
altri
per
dieci
!
anni
Ah!
lui, che
ma
di
lapide
nel
marmo
complicarsi;
alla
la
dice
seria
gente
dramma
storico
togate,
e
le
malattia
mediovaie
leggenda
si
in
,
il
unire
le commedie
e
là
tutta
e
nuovi!
generi
atti
greche
tanto
all' idilio
che
potessero
cinque
scene
Miniato,
potesse
(due
)
bianca
una
di San
prevedeva
non
e
sotto
cimitero
la
che
prevedeva
non
riposa
or^
valanga
archeologica !
Mi
par
nella
di
vederlo
cassa
sua
rannicchiarsi
ben
felice
mortuaria
bene
d' averla
,
solito
suo
alza
—
al
bella, andando
scappata
strizza
gli occhi,
spalle, brontolando
le
vogliono
E
italiano
!
Povero
la
Garibaldi.
Spolverai
vecchio!
tua
cassa
il
mondo
fa
fra
di
le
gli
non
sono
stringo
la
Al
smorfie, ed
assiti:
del
risorgimento
che
là.
teatro
altro
!
,
Ti
da
morto,
mano
come
a
verso
tra-
direbbe
PROPOSITO
A
DEL
I
SCRIVONO
:
le ha
Che
«
dramma
potrà
la storia?
Cleopatra,e
ci sarà
di
vietato
e
della
c'è
sulla
una
sotto
mano
la
Capuana,
piccola
una
uno
storia
Letter.
che
oggi
ha
tuto
po-
inglese,
il Nerone
scena
nuova
Cleopatra ?
difficoltà:
Shakespeare
al modo
Contemp.
volta
sua
storia
,
Capisco,
aver
alla
Cesare, il Coriolano, la
mettere
la Messalina
,
l'arte drammatica
Shakespeare
l'epopea
tutta
povero
condannato
Perchè
tentare
Se
il Giulio
scrivere
quel
le risurrezioni
evocazioni,
tenta
fatto
lo vuol
dirittura?
a
non
le
mai
che
storico
morte
a
STORICO,
DRAMMA
moderno,
di
quella
che
tendendo
in,
sapesse
17
nei
infondere
questo
ma
un
o
vuol
presente
due
sono
abbia
che
D'
di
sicurezza
onde
mi
il mio
gran
debole
di
questioni
lei
è
non
questa
in
parere,
arte
al
Secondo
da
è
fare
dramma
co
stori-
,
commedia
commedia
storica
,
moderna
,
,
farsa
buono
è
tutto
tutto
,
accettabile
è
che
sia
tutto
vivo.
d'accordo
con
lei nel
il lirismo, la rettorica
che
invadono
Io
son
Ma
teatro.
perfettamente
una
drammatica;
perchè
ed
son
il
vuoto
Io
arrivo
della
caratteri
veri.
d'
un
Se
di
anche
:
me,
storica, quando
dei
pretesto
ha
e
,
ne
trovo
bisogno
vuol
in
il falso
personaggi vivi, dei
il poeta
è
tutto.
dapper-
posto
questo
a
nostro
posto
rettorica, cioè
fuor
cose
verità
umani,
la
il
di
fuori
cosa
patire
non
il lirismo
? Perchè
perchè
sa
a
,
,
patto
«
sua
ritagliare
un
non
generi : tragedia
un
tutto
dell'arte?
regno
non
scusi,
giudizio? Restringere
nel
spazio
caso
valgono.
si
pare,
riceve
poetico presente
poco
nel
nato
letterario
genere
più ragion d'essere,
po' troppo.
che
che
già
il no,
e
ipotesi
un
sia
non
Il sì
,
L' affermare
le assicura
dire. Chi
nascere?
possa
vitce...
spiraculum
drammatico
genio
non
lo
personaggi
non
nuovo
lo
Contemporanea.
Letteratura
258
andare
d*
un
a
fischio
in-
dei
timenti
sen-
tasma,
fanpre-
26o
Contemporanea.
Letteratura
•••*
addentellato
curioso
di
di
è
un' idea
vita.
:
n'adduca.»
Questa
la
è
d'un' opera
Ma
la
e' è
vita
natura.
? Sarei
interrogatore.
condizione
astratta
storico, questo
ragioni lei
la
manca
Proprio
cortese
tutto,
qualunque
dramma
che
l'essenziale
locale:
esiste.
al mio
Si, innanzi
i
colorito
non
sapere
Rispondo
imm«"i»iwm*"i
lei, nel
Secondo
forse?
m
del
effetti
i varii
no
m**
d'arte
vita, presa
vita.
e
ma,
pri-
così,
Io
,
puta
,
femmes
greca*
mutando
stanza
pubblico
po'
La
cosa
-
sarebbe
dei
che
greci, di
romana
il
due
pallio e
fatta
,
cambiando
,
intatta
la
sarei
farebbero
esse
la
faccia
romani
a
e
fosse
di
e' è,
curioso
il dramma
di
mio
al rovescio
si
noi
,
XIX.
Ma
lasciamo
stare.
vedere
terrogat
inè
non
debba
rare
tolle-
diavoli
egizianiquello
a
sione
pas-
di questa.
quei poveri
fatto
la
cortese
storico
perchè
so^
È innegabile:
vita
sul
un'inversione
si
la toga.
commedie
si tollererebbe
secolo
o
presto
lasciando
persuadermi
so
Y Ami
,
Ora
Non
dere
ve-
gli pre*
o
personaggi
e' è ; eppure
che
io
se
,
alla
camuffati
accessorio
quelle
altro
vorrei
:
,
un
sotto
ch'effetto
prova
il Demi-monde
caso
i nomi
qualche
in
il
direbbe
sentassi
alla
una
"
che
des
fare
vorrei
esempio
per
che
gente
di
non
del
A
W—
——————————
"—————
L' arte
———
d' accordo
è
forme
che
forme
almeno
che
prima,
indifferentemente.
meno
dopo
forma
rappresenta
dello
spirito umano,
spariscono
anche
giacché
del
di
ci sia la
è
certe
d' arte
opere
più. Goethe
coli'
greca
io ;
era
drammatico,
Di
questo:
stile
o
drammatico.
anche,
facesse
del progresso,
queste
ragioni
voluto
,
che
più;
speciale
e' è
non
ha
mai
la
ha
può
la tragedia
fatto ? Un
darsi
,
? L'
un
di riprodurle
verso
rifare
drammaticamente
ma
tano,
mu-
dell' evoluzione
Ifigenia.Che
capolavoro, dicono.
o
,
per
,
che
che
legge
arrivare
può
Infatti
esse.
dotta
pro-
più
ricomparire
perfezionamento
,
natura
venir
condizioni
efficaci
non
loro
fin dove
continua
capricciose.
,
per
per
ste
que-
condizione
meno
o
più
dizione
speciale con-
una
altre
migliaia di
piccole, più
si purificano,
potevano
non
da
natura,
dell'arte. E
accidentali
sono
Quelle
da
nel-
più intensamente,
,
Ogni
siamo
s'elevano, che
che
vengon
dentellat
degli ad-
nella
l'idea astratta
non
iowiinimiiMtwwwtiitimHÉW
il progresso
come
incarnano
completamente
«
lascia
che
Ma
rappresentato,
di
?
1' arte
questo.
2ÓI
STORICO.
nHMwwMwimim«mw»iiMii
compiaccio
su
serie
una
iM«wiwmmwww»«w
progredisce,
Mi
l'arte
DRAMMA
DEL
PROPOSITO
giungo
ag-
tante
impor-
capolavoro
semplicemente,
un
voro
la-
2Ó2f
Letteratura
Contemporanea.
"?•••»?«?•*•?•»••
Il Goethe
condizioni
più opportune
invasato
dello
dei
mesi
disegnando
per
avere
spirito
anche
notevole
Ma
lui
vedeva
avrebbero
visto
Il Goethe,
quello
sentito
e
per
sua
che
dice
«
aveva
nelle
giustificative
quali
storia.
deve
verità
;
ed
rogatore.
inter-
perchè questi
fatti reali
dimostrava
d'
e
note
esser
il Goethe
allo
grado
mal-
storici; però
caratteri
lo
non
sono
Toante
i caratteri
se
ha
poeta
li
la
e
storici
produceva
ch'egliri-
conosciuti
avesse
mia
conosciuto
,
potuto
conoscere
mio
tragedie quelle
il mio
sono
e
avrebbe
mente
precisa-
,
nessun
,
vi
poeti greci.
diceva
essere
i suoi
Ifigenia. Mai
loro
che
,
lo
non
greco
più piccoliparticolaridella
possono
questo
nella
i veri
Questi fatti, diceva
»
Eckermann,
come
ai
greca.
quello
rispetto dei
alle
fedele
arte
il cortese
perchè aggiungeva
rimasto
di
quel-
carattere
soggetto
il Manzoni
eccessivo
un
dell'
scusa,
Biasimava
il
eh' è
tutt' altro
sentiva
antiche
statue
l'idea di
nel
era
passato
aveva
;
linee
moderno:
un
e
greco
più proprio
e
era
riuscire ; s'
per
classiche
di
nelle
mettersi
materialmente
purezza
più
di
tentato
aveva
T armonica
m
non
,
servirsene.
sono
Ciò
gli effetti
egli dispone
a
che
che
questo
il poeta
vuol
scopo
durre
pro-
la
A
DRAMMA
DEL
PROPOSITO
263
STORICO.
•a**«*Mn«w»*«*Mi
dei
natura
d'
padre
,
Avevo
che
Una
L' arte
può
del
secolo.
Egmont
coi
suoi
atti
magrissima
e
del
dramma
Un
storico
fatto
surda.
as-
parsa
altro
le influenze
è
carattere
storico
fa
che
giovanito
rin-
Egmont
della
riamato
amante
ora.
contraddizione,
una
anni
pasticcio. Cinquant'
un
figliuolila
armonia
allora
oggi
esser
non
nella
è
poetiche...(i).
magra
subisce
positivo
in
intenzioni
scusa
d'un
bisogno
meglio
restasse
mie
di
sarebbe
leggerà
cosi
dunque
colle
e
qual
dozzina
una
to
volu-
avessi
,
condotta
sua
io
tale
Egmont
rappresentare
storia
Se
caratteri.
suoi
bella
,
forse
Clara, poteva
oggi,
arte;
il
è
padre
,
esigenza
della
neir interno
del
T
di
vedere
dello
e
di
verità
storica
personaggio
direi
quasi
e
questo
profondamente
(1) Goethe,
tier, 1863.
modificato
Conversations,
tom.
press
I, pag.
e
d'essere
a
poco
realtà
del
del presente
ha
concetto
le
già
ragioni dell'arte
300.
,
modo
un
modo
schietta
semplice
nell' esterno
sono
un
Al
la
tato
sven-
figli.Il positivismo
dodici
preferiamo
;
lo
inutile,preferiremmo
spirito moderno.
passato
l'
all' esigenza del-
bastare
Paris
,
Charpen-
nella
dappertutto
nella
letteratura
la
ideale
più
bella
menzogna
falso
che
essere
in
di
che
vita
drammatica,
E
d'
? Un
intendete
esteriori
cose
interiori
quelle
che
grazia quale
Di
Avete
la vita!
trovi
bel
un
così,
fa
Purché
di
uomo
nello
intanto
storia, non
avremmo
non
delle
del
resta
luzione
evo-
voi
togliete
il
che
suo
Mettiamo
e' è
che
poeta
non
delle
la
cioè
alla
stro
vo-
generalità
equivoco
pure
eh*
di
al poeta,
con
mattino,
un
un
un
che
plicando
com-
altro
egli volesse
voco.
equidarvi
secon-
superiore alla
essere
lutamente
asso-
dell' arte....
glielo permette.
è
più
cosa
natura
chiedete
voi
qualcosa
non
del
uomo,
,
astrattezze,
quello
del
fosse
non
avremmo
vostro
? Restano
ripugnante
;
quattro
particolaridei vizii,delle virtù, delle
i
personaggio
È
Se
Se
spirito umano.
passioni, che
cioè
d'oggi.
ché
pur-
:
l'uomo!
vi trovi
? L'
uomo
l'uomo
è
non
dualità,
indivi-
dire
,
secoli
queste
'
la
costituisca
ne
naggio
perso-
,
il carattere.
vi
un
di
più
,
di
che
ed
Quando
complesso
,
di
è
può
non
rettorico.
proposito
a
cosa
arti.
buona.
e
quindi
,
parlate
pittura
,
delle
personaggio storico,
una
nella
,
,
musica,
Un
voi
Contemporanea.
Letteratura
264
sua
Questo
nato
d' estraneo
dalla
lontà
vo-
vero
pogiada
ru-
ai suoi
A
Per
tempi.
DRAMMA
DEL
PROPOSITO
le
quanto
facoltà
sue
molto
istia per
un*
con
F
Lo
affatto
F
;
credete
d'oggi
non
le
avere
umano
accumulato
nervi, nelle
di
fare
secoli
due
il
concepire
domandate
fa. Per
modo
non
è
in
suo
vero
questa
e' hanno
umano
al poeta
di
vi
dia
matico,
dram-
sentire, di
voi
e
il personaggio
spoglia storica, gli
qualunque
F assurdo.
la realtà
del
vi dia
che
suo
,
la realtà
del
vivente
genio drammatico,
prova.
la realtà
del
cuore
suo
tempo
suo
,
ha
dei prodotti
pieno arbitrio;
che
,
spirito
dà
essere
vedere,
s' è
zioni
genera-
morali
tornare
di
dello
cellule,nei
e
ossa
Domandategli piuttosto
presente
tante
quelli delF
con
suo
sotto
di
nostre
nostre
altri,domandandogli
vivo
due
spiritualie
,
da
nelle
trebbe
po-
secoli
in
lì
è
facoltà
stesse
non
rispondere
Shakespeare
materiali
poco
di
un
o
ma
quasi rimpastato. Il lavoro
nostri
nato
ipotesi:
organismo
s' è
già
che
un* altra
ipotesi ad
inganno.
antico
? voi
nascere
sia
non
tiche
poe-
date
doman-
v' assicura
chi
:
Shakespeare
nuovo
ne,
moder-
voi
imperfette. Quando
trionfalmente
un
riflessione, facoltà
di
viziate
abbiano
facoltà
particolare svolgimento, sono
facoltà
265
STORICO.
Chi
non
ha
lo
tasterete
questa
forza
;
se
con
di
266
Letteratura
Contemporanea.
immediata
creazione
sicuri,
è
del
che
in
afifar
è
non
:
fuori delle
le
il teatro
Persuadetevi
personaggio
di
la fantasia, Y
esempio,
Chi
ha
ne
moderni.
noi
E, vedete?
noi.
non
sono,
che
imaginazione
mai
matiche
dramIl
me
più concepirlo co-
possiamo
non
fuor
in
non
e
facoltà
le
che
infiacchite
sono
ma
dram-
lirica,non
descrizioni
sono
altro
lasciatelo
astrattezze,
lirica è
La
suo.
descrizioni
dramma.
un
ad
buono
è
bolica
dia-
l'opera
per
non
,
diteglitranquillamente che
;
pace
Se
teatro.
metter
a
fiacco
ingegno
un
state
contemporanea
,
di
più
avuto
per
chino.
man-
Victor
v
Hugo
a
? Ebbene,
lanciar
fuori
di sé
dei suoi
creature
nel
di
Victor
drammi,
personaggio. Noi,
attaccate
un
di poeta.
stesso
di
Jago
quelle
del
anche
libero
suo
Riccardo
alla
se
che
come
sua
sonalità
per-
avviene
lo
si
no
chiama? Ditemi
Calibano
terzo
rialità
mate-
vediamo
intanto
feroci
bestie
arbitrio
la
durante
filo misterioso
Ditemi
tante
ma,
farla vivere, insom-
a
,
,
lo
avviene
divine
sola, delle
rappresentazione,le
per
riuscito
è
non
una
una,
pieno godimento
della
se
Hugo
creature
stesso
che
di
quelle gentilie quasi
si
chiamano
Giulietta
,
Jessica,Cordelia
Desdemona,
Il poeta
non
contento
di
? Niente
affatto.
dileguarsida
loro
WW
Contemporanea.
Letteratura
268
?W'IWi
vivere
com'
cofne
Berni,
diciamogli
artista
somiglia
vogliamoli
creatura,
a
quel
chiaro
cavaliere
bene
di
cui
che
andava
combattendo
ed
era
tondo
e
morto!
cantò
;
ma
che
il
DUE
COMMEDIE
NUOVE
la
ascoltiamo
Una
«
Un'
idea
fine,uno
ha
trovare
renderla
Un
alla
Glier
parrocchia
casa
(i)
sua
I
Marenco
donato
Guai
—
La
accordano.
Va
colla
a
lei. A
la.
scioglier-
legali, commedia
nella
al
Lucrezia
in
una
Municipio
,
in
ritorna
e
tratto
un
in
tare,
accet-
matrimonio
fidanzata
dell'assenza, commedia
Ristori
tica,
dramma-
situazione
in
una
Tutti
conclusione*
domanda
insieme
Catene
—
e
possibile,sopratutto,
giovane
ragazza.
mezzo
prepararla, farla
convien
ma
:
un' idea.
è
non
una
una
maestro
un
principio,un
un
sviluppo e
possono
cT
parola
situazione
O
appren-
quattro atti di Leopoldo
tre
Borgia
atti
di
di
Stefano
Victor
Hugo.
Inter-
?
tpm
Contemporanea.
Letteratura
270
iwimwwini
??
de,
assoluta
con
sorella. Ecco
sua
du
! L'
in
Avere
in
vere
importante
situazione
nella
né
È
dopo
Giacche
in
vita
sospeso
dell'
arte.
i
mai
quasi
un
Ha
in
attenuanti
amarlo
senza
lui
amato
degli
ritorno
stri
no-
in
dal
matrimonio
:
:
suo
era
;
favore
prima
era
del
e
quel-
rimasta
sola
lei
,
con
incontrata
suo
le
tutte
sposato
aveva
America
affari
s'
rito
ma-
mette
com-
travolto
nel
,
vortice
E
,
colpa.
circostanze
di
mesi
pochi
una
Italia
determinata?
abbandonata
giovane donna,
uomo
Quali sentimenti,
?
drammatici.
autori
in
ricercano
non
punto
produrrà?
nella
né
gliaia
mi-
da
terra.
rimanere
può
reale,
vita
quello che
Una
l'han
effetti
non
struire
rico-
per
un
prodotta
caratteri
situazione
animali
,
stata
Quali
basta.
una
è
Cuvier
resultato
un
a-
come
di
ossi
della
faccia
è
Com'
quali
T
dalla
è
già sparito
intero
secoli
culminante.
al
servivano
fils,
qui.
sta
quegli
?
vero
(Dumas
»
situazione
di
uno
T animale
non
femme).
una
preistoriciche
Una
d'
mano
mano
di
!
une
è
non
Cavatevene
Supplice
Cavatevene
egli ha sposato
situazione,
una
Interessantissima.
Histoire
eh'
certezza,
poche
in
matrimonio
speranze
un
di
eia
uomo
e
gran
non
di-
Commedie
Due
271
nuove.
".(•»!
menticato
donne
che
È
La
nato
marito,
farà
questa
Marito
;
della
Giulio, col
loro
unione
di
più
il
figlio
trovatello.
trovano
naconto
tor-
un
lungo tempo
un
invano.
sempre
lo
che
dal
proprio
suo
un
ma
che
mistero
qualcosa
essi
desiderato
grave.
col
per
vi
sto.
que-
rimorso
suo
sarà
non
Rivalta
hanno
:
il
passare
Giulio
moglie
e
diventa
D'accordo
amica.
tante
di
meno
cosa
alleviato
d'un*
colpa
con
la
figlio:
un
vede
sacrifizio
frutto
anche
ha
vi
dopo... ;
né
cascano
madre
della
allora
né
circonda,
varrà
per
semplice figliodi
un
adozione.
Per
alcuni
giorno
il caso
la
anni
o
la
signora Rivalta
T aspetta,
se
Il marito
non
della
diciassette
anni
godersi
pace
e
affari per
Damiano
Lei
debolezza
come
la
non
scontato
d'
un
e
suo
di
con
momento
maggior parte
tante
;
dei
lui
piede
un
Virginia
vivere
lagrime la
ignora
mariti.
Chi
a
voro
la-
penoso
noia.
potrebbero
dopo
disposto
tener
a
morire
tra
fa un' al-
ne
in Italia
del
no
me-
bimba.
ricco
sempre
Cadimonte
ha
ritorna
i resultati
sue:
quando
colpevole
d' assenza,
continuando
negli
madre
e
bel
Un
delle
una
partorisce una
donna
,
fa
ne
diventa
inattesa
meno
in
natura
e
bene.
procede
tutto
lici.
fesua
tutto
,
non
sa
Contemporanea.
Letteratura
272
darsi
che
ha
ruba
il
è
pace
la
Clara, Giulio
sua
Come
avversione
quando
col
di
ragione
.è
Tosso
ca.
E
del
Marenco.
deir
assenza
vier
!
La
d'
abbia
non
la
nuova
saputo
trascina
poco
di
il
Enrico
donna
suo
buono.
di
vedova
gli
amarezza
co
Ecporta,
im-
non
drammati-
Y autore
Cipriani delle
un
sua
,
o
che
Peccato
?
rimento
schia-
preistorico capitato fra le
Maria
sposato
la
affettuoso,
altamente
situazione
una
trimonio
pa-
di trattarlo...
modo
vecchia
situazione:
una
del
metà
Giulio
a
gonfio
quel
e
quest' imbroglio
questi, buono,
cuore
ora
intruso
un
bella
dissimulare
,
vera
lui
gliè impossibiledargliuno
:
domanda
è
da
uscire
impossibile
è
Per
,
una
quella figliuola
a
Gli
Rivalta.
signor
mani
dei
essere
Guai
Cu-
un
Catene
legali
Il vizio
del
fatto
co
giuo-
galera. La
nella
vera
podi-
di
non
ma
ha
,
*
ritto
trova
neIT
del
amore
puro
e
giovine pittore
due
sono
loro
liberi
un
coniugi
anime
giorno
restano
sventura
questa
a
fervidissimo
d'
Paolo
Paolo
elette.
anime
palesarsi una
men
alle
conforto
un
,
speranza
Redi.
Non
che
dalla
dura
sta
catena
legati dinnanzi
e
in
di
fondo
vedersi
con
la
ria
Manem-
osano
quella
innamorate,
artista,
un
legge
che
an-
i
Commedie
Due
—
che
quando
la
legge
forzato
libero
reso
d'un
diritti
suoi
Anche
1
altr'
:
Il
dalla
;
Infatti
vien
t
•
di
i
la
i
situazione
0
ha
che
nei
Y han
che
donna
il
scientifi
anti-
i
rimasta
altamente
importa
;
Una
un
A
non
è
un'uscita.
Tutto
mezzi* nei modi
Lettor.
Contomp.
con-
renderla
pos-
situazione
un' alternativa*
della
seconda
cambiano
a
Zr
quel-
Qualche
alla catastrofe.
un'alternativa;
nemmeno
l'interesse
coi
-
—
Ma
—
in rapporto
corso
s'avviano
drammatica.
vera
è
personaggio ?
il
tutti
ripeterlo):
trovata
ordinariamente
e
lui ha
nemmen
accettare)
qui.
prendono
Capuana,
di
riprendere
(è bene
scelta, tutti gli avvenimenti
spinta
ture
crea-
giustizia
e
non
situazione
una
due
drammatica
spetto,
mente.
civil-
quando
situazione
,
staile. Fermiamoci
i
fnimnitmum
qualcosa
vorrà
ahimè
prepararla^ farla
sua
M
morto
grazia
nuova,
o
detto
ha
ecco
e
—
il Cuvier!
trovare
farà
r—
sentimentalità
)
che
esserne
Che
ti
preistoricocapitato fra le mani
osso
*
ìfwrrrrTiii
qiielledue
quella
vecchia
;
maestro
possono
fri
avverrà
,
saputo
rT-mri
diventata
è un'altra
dell' Interdonato
1
1| r"
già
di
si danno
questa
drammatica
un
1
moglie ?
sua
sempre
sia
Che
legali su
il
Tr-fTT--ri-tTffi
ministro
che
casi
T--T
è
materiale.
puramente
( son
1—
stato
nuovo
umane
1
di loro
uno
Nel
r---
273
nuove.
si
non
tra
concen-
quali i personaggi
18
IIIIIHIIIIIIWIIMIIIIIOTIIIIII
—???
arriveranno
che
Contemporanea.
Letteratura
274
?••••••«?»•«
WWW
quell'uscita fatale, immutabile,
a
interessa
non
????»??•—»•
»—»—•—»—————«•?•?
•••••
*M
?••••MMM*SM*M«
benché
meno
mente
anticipata-
saputa.
Vediamo
un'alternativa.
Figuratevi
colle
del
mio
che
metterà
dalla
allora
gola,
dal
da
dhe
ogni
chiudere
dalle
del
Il
Marenco
di carne;
non
in
tutto
dal
drammatico
cui
pianta
Uno
la
che
aveva
signor Rivalta,
gli rivelerà
uscito
capisce
carattere.
si scorge
sua
messo
il mistero
nestra,
di mi-
tuazioni
si-
facilmente
L'
gno
ingedal
subito
alternativa.
gna
Bisoversa
di-
un* uscita
La
presenta.
molti
tentare
lì. Nelle
ogni possibilitàd9
due
sulla
disgustato
ma
tutto
si
genere
dipenda
cosa
con
nello,
tra-
cucchiaiata
una
lascerà
sapore,
dell'autore
modo
un
potrà lasciarsi
pranzo
di questo
vivande*
delle
assaporare
cattivo
tesi
ipo-
schifiltoso
lo
farà
non
pezzettino
un
per
affamato
divorerà
mezzo
sul sapore
qualità e
Un
maco
sto-
,
bocconi,
quattro
allora
in
tempo
? Non
nascondano
avvelenate.
siano
a-
s
dello
stato
Mettiamo
personaggio.
quelle pietanze
che
uomo
Mangerà
dallo
dipende
chiato,
apparec-
un
desco.
quel
a
Tutto
mangerà?
fumanti:
pietanze
siede
e
vanza
desco
un
di
si tratta
quando
pochino
un
commedia
punti interrogativi.
alle
strette
della
sua
da
lio,
Giu-
nascita?
276
••*•
•••••••*
? •
?
•
!•••••
?•«•••««•••1
cielo
figliuolanon
una
della
contento
buona
sua
Y affetto
sentire
animale...
Giulio
Ma
in
della
ineffabili
nascita
sua
ai suoi
educato
come
venuto
laborioso, anche
le
Infine
stato.
non
Rivalta,
il
Giulio
e
nascere
lavorq
della
milioni.
Il
addirittura
s* arriva
sulle
verso
signor
la
Giulio
per
d'onestà
e
è
testa
odio
un
a
misure.
mezze
il supposto
mistero
tutti la
di
Marenco
perde
del
buon
disapprovano,
Ma
si
non
do
quansta
del
condotta
Tutti
uomo
,
figliuolorimane
famiglia?
furia
a
dei
confine.
punto
La
che
ammassato
del
senza
questo
alla società
casa
una
Y odio
;
suo
il legfamiglia,
aveva
Rivalta
il
benigno:
innanzi
d'
tutte
con
,
figliuoloal signor
rimaneva
gittimo rappresentante
che
e
affezione,
mostrato
un
legittimo continuatore
di
d'
dimenticare
s'era
stato
davvero,
ingegno
far
da
caso
fatto
aveva
d'
le
eh* è
rispetto e
ricco
qualità
buone
di
pieno
su
primo
d' adozione
paternità:
figliuolo
per
un
che
parecchi
per
genitori
della
gioie
che
;
quasi
conto
tener
di lui sin dal
casa
possa
maniera
una
anche
bisogna
iia dato
anni
in
???•?•«•I
capisco che,
:
elevata,
poco
paterno
cresciuto
è
giorno
il
azione
••
molto
sentirsi
può
cT un* educazione
uomo
è
Contemporànea.
Letteratura
se
più-
padre
forse
un
n' avvedono
,
tutti la
trovano
inespli-
Commedie
Due
"••••?••*•?*•?•«
cabile.
della
•*??
•*•••»**«
Giulio
la
•
??«*
«mot
••
arriva
sua
vrebber
•
m»wtmn
?
madre:
signor
e* è
si lasci
che
trovare
anormale.
d'
carattere
tal
un
andato
è
inutile
ha
gradazioni
della
di
tenza
animale.
la
creata
prii lavori
ma
Y
logica
usarla
valore
d'
opera
d'
Y infedeltà
le varie
tutte
suo
la
avuto
pò-,
dell' intero
rare
adope-
logica particolare
,
la
passioni
logica delle
farà
la
umane,
air opera
arte.
dei pro-
fabbricazione
non
dia
interrogativo.Che
scoperto
apposta,
voluto
ha
una
nella
che
col
ternativ
un' al-
che
organismo
,
teatrali,e
logica
sua
principale,del
ha
? Perchè
caratteri, delle
vera
alla
e
che
anche
farlo
a
e,
non
ricostruire
sua
più
quasi
situazione
Perchè
per
taccia,
scegliere la peggiore,
a
rasentato
preistorico;
osso
lui
d* accidente.
colpo
Il Marenco
male,
ani-
piuttosto
ha
uscite;
per
puramente
che
a-
altri!
affetto
situazione,
uomo,
molte
ha
il Marenco
La
•«
lui
se
gli
queir
d' accidente
••
che
quella
stato
ntiwww
dell' onestà
scioglimento più pratico
uno
situazione
queir
•••
anche
più ragione
morir
•«•?•••••*•••••«••••••«««•••••
figuriamoci
Rivalta
allo
figliuolaspinto
t
•••*•?••
di
cioè
sospettarne
nel
non
? •••
"1
???????—?
277
sospettare
a
vera
dovuto
Ammesso
dei
••«
propria madre,
crede
la
?*•?«*••
nuove.
della
sola
il
d* arte
Infatti, ecco
il marito
cose,
un
quando
moglie ?
Per
e
suo
altro
avrà
inte-
"?"•??•«•??•?•»•?
ressarci
tutto
?••••*•••
?•»••
??••
•
•?••••*•••»?••••*••••
in
?•#••••
•»•••
•?••••»•«
••?
?
/#nz
•••»•*•••?
grande
la
per
d'assenza:
anni
tanto
in
tanto,
Ritorna
pieno
di
fiducia, vive
insieme
alla
Virginia
sua
si
sospetto
di
coscienza
dall' idea
preparata
Giulio
di
l'amante
Giulio
il
è
ed
lui che
Si
capisce
logica
di
Ma
è
fare,
di
del
Il Damiano
moglie,
vien
mugghiando
molto
casa
relazioni
con
socio.
un
il fatto
di
ripete
accettare
compiuto
necessità
,
virtù.
Marenco
fuori
come
torto...
il maestro,
convien
renderla
possibile.
,
carpisce, ascoltando
uscio, il segreto
un
sua
,
prepararla^ farla
dietro
fosse
naturale, perchè
farsene
dirsi
situazione,
una
sua
rivelazione
moglie
sua
intime
subire
suol
come
la
soluzione, la soluzione
1'unica
quella
anni
V ombra
della
in così
voluto
;
che
commesso
è
avrebbe
che
turbare
un' idea
;
primo
commerciale,
lettera.
quasi all'improvviso,appena
addossa
gli piomba
fatto
molti
terribile
La
né
nei suoi
s'era
per
a
mostrato
di-
d'animo,
moglie
senza
presenti
marito.
ha
qualche
con
del
non
appena
vivo, di
un
il caràttere
Cadimante
tenerezza
innanzi
bisognava
grande delicatezza
una
d'
•M«***aaNMWMM«BM»«Mi
m
rilievo
gran
Damiano
personaggio.
diciassette
•
^
questo
a
mettere
una
Contemporanea.
Letteratura
278
della
alzando
un
toro
i
pugni
al
ferito... Non
Poi, lì per
di
colpa
lì,si
sente
sua
cielo,
che
bia
abram-
Commedie
Due
mollire
il cuore;
lui. Non
che,
trova
la
caduta, ci ha
è
T ha
nuove.
sé
a
la povera
se
di
parte
sua
lasciata
abbandonata
279
di
che
an-
tana,
lon-
pochi
dopo
stessa
? Finalmente,
matrimonio
colpa
tanti anni
per
,
mesi
na
don-
be
via ! avreb-
.
far
potuto
Povera
figliuolo!
un
buona
la
il frutto
quella
com'
è
inesorabile?
Ha
canto
E
moglie
gli ha
due
quei
regalato
le ha
non
suo,
ragazzi
:
la
parola
vuol
che
nel
di
di
farla
il
serà
s'accu-
tutto;
su
strarsi
mo-
Troverà
No.
pari
patti.
e
,
regalato una
soluzione
dal
,
figliuola?...
si amano?...
Perchè
del
Maren-
ideale, prendendo
meno
suo
puro
fico,
filososignificato
alla
conforme
dire
amico,
figliuolo lui
un
la
la
più illogica,
questa
d'un
lui il diritto
non
farli infelici?... Ecco
co
simile
farsi credere
per
possa
molto
l'orfana
velo
che
sospettato
lui il diritto
un
di
così
mostrata
colpa
cospetto?
suo
stendere
alla
lei
già
poi, ha
di
Se
d' un' altra
non
che
dall' America
difatti... E
al
S'è
neppur
seco
lei,e
di
arrossire
mezzo
ha
recata
ragazza
si tratta
; non
donna!
lui! Non
con
essere
a
peggio
idea
cioè
,
alla
intima
realtà
L' Interdonato
non
nascere
oso
dire
delle
ha
lo
seguito
stesso
equivoci.
cose.
la
processo,
Giacché
maniera;
stessa
quel
per
che
non
manca
far
a8o
W
»••*•
?*•«??•«••»?•*
?•*••••!«?
nelle
due
cioè
il razionale
lM«*««M«fl«M«««*a
?•MMM««M»OMa
la
che
cui
per
quella data
in
modo
ben
aver
i
lasciare
loro,
per
il chimico
come
il
come
una
l'autore
Quando
colle
che
animale
funzione
idee, coi
sue
guastare.
È
suoi
accidentale,
contraria
all' arte
altera
varie
le
umana
toglie
che
proporzioni,
forze,
in
loro
sovverte
quegli
sua
tentezza
scon-
nello
tatore,
spet-
faccia
da
quasi
seguirla,
che
in
d'una
stallizza
cri-
col
di
esperimento.
capriccio,
suo
sentimenti
una
può
non
estraneo,
cosa
un
assolutamente,
s' infiltra,s' insinua, ed
mette
la
individui
la libera
altro
elemento
elemento
non
operino
si
messa
un
lità
fata-
fisiologo 1' esercizio
interviene
«•?
mostrato
restar
il processo
segue
??•
modo:
intervenire
commedia
far
la
dato
personaggi
dovrebbe
Non
sé.
là
che
e
Ni
autori.
dovrebbe
i
??
tore
situazione, Fau-
affatto
che
••?«•
altrimenti
la
d'una
dell'azione:
«m
fatti, dei
ha
due
dei
primi punti
svolgimento
quel
pubblico
soluzioni
dovrebbe
non
dei
manifestando
capito
delle
Fissati
il
••«*?
il processo,
agire
in
e
•••«•?*?««•?
personaggio
un
misura
che
misura
e
••«*••«««?
necessità,
sentire, appassionirsi ed
può
•#•*•#•
sia appunto
dell' azione;
e
MMNMM
IMMII
svolgimento
drammatica
da
M
commedie
caratteri,
d'
Contemporànea.
Letteratura
lo
squilibrionelle
logica
così
della
diversi
personalità,li
natura
da
lui,
fa diventar
Commedie
Due
dove
burattini. E
dei
nella
commedia
appunto? Nel
nelle
cioè
condizione
di vita, sine qua
gli scolastici.
dicevano
stravecchie
inutile il
è
meno
—
che
che
queste
della
delle
che
vero
del
gusto
abbiamo
scorge
è
che
spesso
parlando,
gali,
autori
da
/
Guai
o
tre
due
rasentino
meno
si preoccupino
l'organismo
del-
è
meno
il
anche
passo
Ne
pervertirsi.
triste
si
scene
capisce
giusta
quali \\
le-
Catene
e
assenza
la
ma
si
tenza
d'impo-
delle
commedie
delF
più
quanto
affare
forse
è
la via
è
non
sintomi.
più
non
vecchie
stra-
e
dimenticate
non
finirà col
tanto
non
processo,
questo
bruttissimi
cosa
no.
drammatici
d'ingegno. Nelle
sto
vecchie
opere;
di
pubblico
dei
la
E
andando
Ma
cose
logica,del
loro
chie,
vec-
cose
di
continuamente
i nostri autori
poco
!
dico
facilità straordinaria;
una
come
non,
mio
la
è
ignora? È proprio
le
ripeterle! Non
vero
vero
Dio
—
chi
;
le vediamo
con
letterarie
completa sparizione dell'autore
la
prima
dramma,
opere
,
dove
281
nuove.
!
gli
che
tino
rasen-
,
soltanto
poi
molto
in
;
per
si
dare
un
carreggiata
,
che
si siano
e
fa
non
ci volesse
più in
passo
incaponitia
incaponiti,
perchè
che
capisce
dispetto
là ad
il vedere
entrarci.
non
P intromissione
\^t
trare
en-
Dico:
del loro
ca-
\
Contemporanea.
Letteratura
282
priccio
nello
delle
svolgimento
Son
che
essi
situazioni
sentono
pensano
,
dato
vi trascinano
i
da
caccia
niente
gente
bocca!
di
fuor
Venerdì
creduto
lano
par-
come
di
quello
Dal
sua
in
dramma
dal
guastata
un
storico.
vittorughiano appariva
oro
che
me.
Ver-
voluto
Avrei
del
la
fece
del
palcoscenico
Rouloz
doratura
! E
Borgia
i fautori
tutti
cantuccio
Che
—
irriconoscibile.
Era
e
malgrado.
persuasa
Lucrezia
sera
riapparizione sul
Quel
loro
personaggi
un
soluzione,
data
una
quei poveri diavoli
fanno
,
personaggi. Vogliono
vogliono
effetto,
viso
loro
pei
agiscono
sibiliss
è vi-
il
tempo,
una
ribile
ter-
corrosivo.
il tempo
Ahimè,
di
assai
che
attrice
la
Ferrara,
più
Alessandro
Sesto,
era
T opera
di
trionfare
tutte
E
le
ricordo
l'arte
d'
arte.
lontano,
coi
Il
cosa
qual-
La
de
grandi
duchessa
figliadi
la
egualmente
scibile,
irricono-
pubblico
una
Ristori
plaudiva
ap-
tradizione,
che
ha
to
fat-
rappresentativa,italiana
del
scene
Lucrezia
lady Macbeth,
la
Valentino,
queir Adelaide
grandi
dopo
Borgia!
rappresentava
del
un
1'ombra
della
vivo
sorella
come
anche
guastato
avea
mondo.
riapparì
suoi
occhi
la
sonnambula
vitrei, immobi-
su
PROMETEO
~
,
NELLA
POESIA
(')
*
.
Graf
Ìrturo
e
da
è
da
nato
madre
sco
tede-
padre
italiana
Italia.
in
,
Biondo,
le
due
origini
che
un
di
il
poeta
non
del
pallido
suo
dei
il
fuse
mostra
aspetto
suo
,
forse
insieme
con
,
così
prevalenza paterna;
ingegno. È critico, erudito
volgari. Nei
suoi
la
sentimento
che
ane
la profondità
versi
mobilità
dell' immaginazi
,
la
di delicatezza
ora
piena
che
scaturiscono
si
tristezza
rivelano
Arturo
Loescher,
Graf.
1880.
Prometeo
in
nervosa
una
nella
di
piena
e
evidentemente
,
(i )
ora
femminile,
fonte
da
forma
poesia
desca
te-
semplice
Ermanno
Torino
,
virilità,
,
,
—
r-r
t—
rr—
rrrrrttrtr-nrrfn
r—
schietta
nello
e
-mm
suol
(se
rimuginato,
terrori, il
la
profondità
ripugnanze
col
però
la
fatto
dalle
in
che
e
riflessione
fra
grido
dell'
di
scienza
Co-
ombre
e
lo attira, come
gY ispira anche
ma
a
sé
con
stesso;
un
ideale
e
uomo
ristretto
! Un
della
af*
scoppia
e
Sembra
Medusa
ciliarsi
ricon-
svincolarsi
ambiente
un
miserie
autore
di
sentimento,
in
con
settentrione.
sa
aria ! Dell'
queste
insistenza,
natura,
angoscioso.
Deir
viziato.
Il sentimento
vita
non
del
strette
soffocarsi
senta
nella
colla
quale
dizione)
contrad-
invincibili. Anela
paure
mondo,
sua
cielo
terra
del
di
po'
! È
il
Prometeo
poesia.
Il Graf
facoltà
con
lo
ricerca
adopera
le
ricerca
nella
quali
prende
erudita
di
la
e
grido
un
della
con
poesia
sua
piena
abisso,
un
La
con
del
mistero
d'
pel
pensato.
uomo
»,
lavorata
sembrasse
non
irrequieta, fantasia
di
iiiiriimiiiiiiimwi
,
tutto.
a
scrutato
d'
compiacenza
un
meridionale
sentimento
un
??
tempo
ridursi
dirsi
potrebbe
inmi
stesso
d' artista
forma
y' è
1
t
accuratezza
la
Contemporanea.
Letteratura
286
ci
tutto
rivela
si
;
mente
commuoversi,
ha
le stessissime
al
d' esaltarsi
per
lui
Il soggetto
poeta.
e
impedisce
non
erudita
critica
una
La
cuore.
suo
;
mento
sentianzi
se
ragione,
Prometeo
i»MMM«MMMaM«MB*M
col
••??•?•?••I
trovasi
questa
287
poesia.
nella
relazioni
nelle
appunto
d'essa
sentimento.
La
poesia
il
tema
quale,
ridursi
unicamente
la
che
delle
a
idee
si tira
indietro
T entusiastico
poeta
dovesse
nude
delle
sfogo
e
vere
se-
libero
lasciar
per
un
sopraffatta. Il
n' è
riflessione
,
critico
da
vista, pareva
prima
a
abbondante
tanto
sgorga
sue
al
littiche
apoca-
aspirazioni.
Egli
non
fa mistero.
ne
nella
(Prometeo
al lettore, molti
un'
salutare
quale
d'
che
pareva
di
nel
qualche
la
pensiero
di
primavera
la virtù
che
di
in
impresse
queir antico
le
tutte
dell' immortalità
Il Graf
egli
ciò
lo
eli
diritto
Però
volle
e
egli non
chiede
ha
mio
significata
sue
genio
mi
il
cK
voluto
suo
altri
ellenico
il
creazioni
(pag. X.)
che
aggiunge
nel
più portentosa
e
,
pareva
secoli
dei
simbolo
dentro
raccogliere
di
mi
e
,
inverdisse
cosa
coscienza
mirabile
anima
benefico
calore
un
varie,
,
Inorgoglivo
me.
di
nelF
Sentiva
giornata
una
presento
giorni passai pieni
emozioni.
espansione
eh' io
poesia)
indimenticabili
le pagine
Scrivendo
«
»
lavoro
è
vi
non
metterci.
rattere
ca-
È
nel
quale
cerchi
suo
d'autore.
anche
quando
un
libro riesce
proprio
»
quello
tentato
del
studio
••••••••••
si
quali
•?
iWMWill
?••?•«
eh'
sin
traverso
poteva
esso
dalla
Biirger
d' Esiodo
tutti
nei
tempi
Schlegel
,
e
gli ava-
quasi
Monti
,
ma
pri-
sua
antichi
Voltaire,
Eschilo, Accio, Calderon,
moderni.
la
Prende
canti
passata
Lo
diversi.
Prometeo
nei
farlo,
di
esteriore.
è
?*•••)
proponeva
tutto
è
a
?»•»»?—*
MIIIWMI
PMWMMAM*
»••«?
apparizione
i
,
»??*?
intendimenti
Graf
T accompagna
Goethe
•
con
incerta
per
•«
manifestare
figura di
titanica
•*?
di
vietato
esser
e
••
V autore
che
è
non
tari
Contemporanea.
Letteratura
288
Herder
,
,
Byron, Shelley, Quinet, Lipiner, Longfellow,
Schuré
hanno
epicamente
del
dei
influenze
commedia
di
canonico
luoghi
del
neir
abozzo
rico
nel
della
del
Goethe
poemetto
del
Y
;
particolari
Il
diventa
mani
d'
espressione
Monti;
un
personalità
esercizio
un
blime
su-
una
le
tra
propria
;
anche
tempi.
spada
spagnuolo
rapitore
ed
idee
dei
e
e
cappa
psicologico
punto
loro
jeratico d' Eschilo
dramma
del
il mito
le
secondo
cantato
ora
celeste, trasformandolo,
fuoco
le
liricamente
o
sformandolo
e
drammatizzato,
ora
retto-
goria
fantasma-
una
panteistico-umanitarianello Shelley, nel
Quinet,
e
nel
con
apprezza
apparizioni
ma
non
Lipiner.
anche
v' insiste
Il Graf
sagacia
dal
sopra
esattamente
.
ciascuna
punto
;
pesa
non
di
di vista
si
cura
queste
dell'arte,
d' ap-
Prometeo
«
•*•••??••
la
o
indeterminato.
che
persuaso
è
morta
e
ricordare
ai
molti
dei
la gravezza
speranza
tempi
evoluzioni
lo
il gran
del
terzo
il
,
Quinet
del
drammi
il
dalla
storia
delle
derio
il desi-
è
In
nella
il
Lipiner
Caucaso
dei due
Giove
,
solo
non
primi e
pi
tem-
Y hanno
di
antagonista
l'
del-
e
quest'ultimi
,
in
poesia
dell'arte
più degno
e
martire
nei
der
chie-
,
Il titano
rivendicato.
sentono
onde
di Prometeo
del soggetto*
Shelley
lui
sanno
non
ricomparire
luminoso
immensità
di
non
vuol
questo
e
pari
ritrae
poetiche
di vederlo
modo
e
titano
conforto.
e
qualcosa egli
Se
al
timento
sen-
anticipatamente
è
morire;
che
venire
av-
questo
poesia,cioè
Lui
deve
non
Su
grande figuradel
la
Y
per
poetico.
critica rimane
sua
sato
pas-
Prometeo
avere
possa
valore
vero
la
figura di
,
pel presente
un
quello che gliè
tutto
gli occhi
sotto
punto
289
"
m\
profondire se, dopo
abbia
poesia.
nella
ha
preso
ri-
nel poema
si
primitivo significato ma
suo
,
è
arricchito
di
moderno,
coscienza.
chiude
zione
che
con
T
gli svolgimentidel
tutti
s' è
Mentre,
affermato
nello
il ditirambo
queste
Capuana,
Letter.
Contemp.
maggiore
Shelley Demogorgone
panteistico della
parole:
opinione reputa
con
siero
pen-
«
Soffrire
eterne;
libe-
angoscie
perdonare
19
af-
Letteratura
290
fronti
neri
della
più
che
potestà
e
sopportare,
tale
grande
virtù
giocondo,
e
è
(pag.
136)
si
Quinet
suoi
divine
che
la
morire
innanzi
venisse
a
sepolcri d'
»
sopravvento
nel
voi
le
? Colui
ginocchia,siete
voi
con
chiama
alti clamori
udite
egli chiama,
da
un
trono
visto
d'
oro
sui
stri
vo-
d'
a-
intendete
non
dovete
vostro
allarga
il
vigorosa
e
piegare
stessi!... Colui
nel
mani
do-
se
riprende
Egli chiama,
lo
E
cieli sazii
Ah!
quale
stende
voi?
ho
audace
«
,
lo
eroi,
che
fronti
moderna
Lipiner:
al
colui
non
l'idea
dinanzi
Quante
tempo!
vostri
toria
vit-
degli
morte
l'avvoltoio
zampilla
e
del
poema
nei
oro,
«
del
propria
tempesta
piombare
che
ecco
alla
esclama:
sfidavano
impallidiree
more!
della
innanzi
ed
nemici,
ria;
vitto-
e
il Prometeo
mentre
dubbioso
mostra
e
libero; in tali
e
vita, gioia, impero
—
ti
tu
buono
essere
bello
e
dell'avvenire
e
Dei
dire
lei
da
cose
quale
,
vuol
soltanto
»
titano
,
glorii d'essere,
ranza
spe-
vacillare, non
non
o
la
che
le
ruina
mutare,
essere
amare
,
a
dare
sfi-
morte;
onnipotenti
propria
non
;
della
e
insino
sperare
contemplate
pentirsi:
notte
paiono
nella
crei
Contemporanea.
che
petto,
1'anime
l'eroe
chia,
picche
stre,
vo-
degli
spirito degli spiriti;e
die'
egli:
Tu
!
ma
dal
Letteratura
292
Contemporanea.
che allarghino,integrino
/J?d"'
r umanità,
di
le
e
T ufficio
compia
,
nunzii
e,
se
il
nuovo
a
lirica
le
la
che
la
del
che
lavoro
di
i
an-
piena
nel
lui
piccola
sulle
e
Graf
per
è
carne
jeratico,o
e
bia
scam-
di
meteo
Pro-
umano
bada
che
sentimento
come
rinasce
ed
prima
Eschilo.
mente
egual-
ossa.
ultima
Lì
volta
Prometeo,
vivente
persona
di
Lui
personalitàpoetica.
la
una
vorrebbe.
mito
non
non
come
jeratico d*
e
;
te
tut-
mente
precisa-
sentimento
mito
umana,
da
è
lui
che
oggi
forma,
s' incarna
di
prendono
sor-
da
della
equivoco.
un
per
libertà
tutto
che
scaturisce
del
quella
,
creatura
cime
,
moderni
tempi
rinascendo
dramma
innanzi
le
raccolga
Parole
prevalenza
del
risvegliarsi
come
nel
nella
scorgerlo
rifioHre del poetico
un
Prometeo,
Il mito
ruina
producono.
s' adombrava
della
la
osservazioni
sennate
nei
avviene
il
x
di
»
convinzione
pagine
questo
che
vendetta,
fatto
sulla
7
individuale
per
po
tem-
perchè
,
Prometeo.
T opposta
E
gì'è
,
Infatti
le
di
le vien
pag.
ragioni
«
poesia salga
La
suo
dopo
fatte
:
del-
generazioni languiscono
miseria.
crescente
scritto
air opera
mano
por
e' incalza
segni
avrebbe
non
e
il sentimento
una
,
sofico,
filo-
Il concetto
antjeraticocome
è
più
prò-
Prometeo
M«M
?•»•?••«•?•••*•••••?••*••••••
••?*••?
?••••«••
babile,
•••••••
Il
la
••
293
••«?•?««•1
linea
e
non
è
cuore:
è
umano
lamento
un
diritto
va
e
di
pieno
al
dignità
fierezza.
di
Già
io
tutto
Volli,
Io
noi
e
sapeva,
niego;
procacciai
a
tormenti
stesso
me
dar
per
volli
peccar
all'uomo.
soccorso
dice:
Mercurio
A
t' assicuro
Io
v
Non
cangerei
Con
la
Lo
E
tua
fedel
quando
T alta
mia
la
servitù.
qui ligio
star
Che
a
d'
questa
rupe
assai
stimo
io
di
esser
crolla
del
sorte
Meglio
messaggiero
tutto
vendetta
misera
Giove.
attorno
a
il
Tonante
suo
,
altro
non
è
alla
madre
ogni
ad
serve
realtà.
linguaggio
suo
nostro
e
••
poesia.
in seconda
resta
offuscarci
•*••••»•••
nella
che
nobile
una
Temi
protesta
all'Etere
ed
lui
per
grido
innanzi
generatore
di
cosa.
•
O
Oh
che
etere,
Vedete
pur
Solidi, viventi
che
lo
della
irradii
tutto
pari
circondano
Forza
il
mondo,
ingiustiziaio
quanta
al
madre,
veneranda
e
di
:
del
lui
soffro !
i personaggi
sono
ficazioni
perfino le personiPotere
non
riman-
Letteratura
294
delle
gono
astrazioni;
pure
s' organizza
si concretizza,
e
Contemporanea.
rigóglio della
il forte
Si
creazione.
più
efficace
in
vita. Il concetto
vivente.
il poeta
intenzione:
e
assai
creda,
dice
quando
pittura
della
della
/'
:
passione
della
del
sembrare
T intima
assoluta
ha
un
valore
la
stesso
forma,
realtà
rità
ve-
poetica
còme
pito
com-
natura
del
che
nella
un*
per
tanza
impor-
astratto,
concetto
fuor
affatto
può
al
acquista,
natura
sua
sé
se
come
forma
il
non
come
la
che
dell'arte, qui
non
non
sola
il
,
per
nel
eloquente
la
stata
sconoscere
della
e
sia
il Graf
che
espressione ed
poetica
:
ma
prialtra
avuto
significa tradire
critica,né
legge
tiva
crea-
a
il Patin
che
rattere
ca-
dubbio, più premesse
non
creazione
suo
virtù
genio (pag. 37): significaaffermare
vera
tanto
materiale
abbia
essere
quale, senza
Questo
poeta.
da
quello
di
meno
di
forma
non
darsi
può
potenza
della
meravigliosa
che
dagna
gua-
perda
concentrazione
vista
torto
vi
ci
risulti
esso
prendendo
La
così
è
ch,
più
quanto
astratto
e
grande
così
resta
infine
ma
dire
può
d'arte
il vigore
tutto
con
ecclissato, apparentemente:
anch'esso
l'opera
e
del
mondo
assumerne
creazione
indipendente
se
uno
vivente,
libera
,
al
di
pari
Prometeo
nella
qualunque
altra
poesia.
naturale
creatura
o
cosciente.
persona
la
Ecco
condizione
sine
il
perciò
sublime
di
ha
titano
suo
fierezza
sottomesso:
lui
in
secoli
i
attraversato
d' ardimento,
e
riconosciuti
sono
s'è
vi
dell' immortalità
non
qua
artistica. Eschilo
si
295
i secoli
e
sentendovi
gli
,
stessi
del
palpiti della
loro
soltanto
neir
tutti
ha
e
nient' altro
;
e
profonda
una
coraggio
rende
uomini
,
mostri
intenzione
aperta
tale
Nei
tentativi
le
la maschera
tanto
sprecata.
per
dighe
meglio
o
,
dar
dignità
quantunque
voler
ci
ci
e
non
re
raggiunge-
nel
una
coscienza
Lipiner
e
della
si
nello
si trova
trattandosi
di
sue
opere
si leva
prenderne
degna
dello
nel
più
ce
Qui-
chiara
,
l'
spirito delnella
evoluzioni
fatica
è
ma
Shelley,
d'arte
concetto
forma,
un' idea
più compiuta
delle
il
invece,
negli occhi;
Certamente
net,
ma
di
moderni,
rompe
umanità
che
scopo.
astratto
una,
ci lascia
questo
e
di
opera
impressione
solleva, c'infonde
veramente
vera
soltanto
loro
soltanto
perchè
una
essere
del
al mondo
venuti
immortale,
è
fremiti
glistessi
aspirazioni
stesse
saputo
animo
vita,
i Prometei
questo
questo
arte,
le
cuore,
spirito-Di
loro
storia;
n'importa
Letteratura
296
Contemporanea.
1 **+wwwmm*
ben
Tutte
poco.
•?••••
•••••••
cui
personaggi
persone
?•
?
••
infatti
in
??•?
•••"*
••«««•»•?••
•?
*«
wm*
?*
••?
?••••"
manifestazioni
non
come
nute.
avve-
V assurdità
esse
prodotte.
state
del
I loro
personificazioni
vuote
non
,
dell' azione
svolgimento
libero
movimento
un
•••
informi
sono
sono
lo
;
•?**•*•••••••
palese
è
con
processo
• a
•
queste
poetiche rimangono
Troppo
••
appassionato,
e
è
non
ma
un
adattamento
arbitrario, incoerente,
sillogistico,
che
per
la
spesso,
lirica
forma
intima
sua
declamatoria.
anzi
d' Eschilo
Prometeo
tendenza,
colla
perfetta
dice
loro
colla
del
in
la
loro
poi.
Greco.
più
schietta
di
è
lavori
del
apparire
sia
una
umana.
Quinet
accanto
a
e
moderno
concetto
sonalità,
per-
quando,
del
Lipiner,
me
co-
diamo
ve-
di Prometeo
turbamento
un
subito
vecchio
un
una
Ma
quella
è
questo
ha
lui
Eschilo
,
comprendiamo
parola
di
il Giove
più
con
figura di Cristo, proviamo
:
da
è
non
anche
Giove
denti
discen-
suoi
mutato
Prometeo
potrei dire,
inevitabile
ci
manifestazione
limpida
e
moderno
lotta
:
questi
,
la
forma
sua
indeterminatezza
Molto
Il Dio
La
che
opposta
concetto.
drammatica
nei
dalla
,
assai
e
minatezza
indeter-
proveniente
della
determinatezza
ancora
forme
sentimento
il
Intanto
grande
,
del
prende
che
concetto
Giove
:
e
il
,
di
Dio
non
avendo
nulla
Prometeo
ia#»M*M#"
di
nella
poesia.
1
Prometeo
con
del
mito
è
il Graf
che
rende
d' istinto
lampo
un
vi
e
••••*•••
il freddo
cazione
espli-
nuova
impossibileogni
poetico
nelle
esamina
scritto, quello cioè
suo
•»••«
vitale.
germoglio
del
sulla pretesa
astrattezza
sua
wwiwm
spande
,
C
wmrtittiMtmwitwiini
'??•?
comune
della
297
Satana
con
al Dio
omogenei
tivo
tenta-
pagine
di scambiare
meteo
Pro-
no
alme-
persone
moderno,
viventi
ancora
ultime
Lucifero,
o
nel
realtà
e
tiche
poe-
Prometeo
mentre
il
e
,
suo
mondo
dell'
arte.
uno
sforzo
Ma
inutile.
violare
le
rimasti
delle
leggi
L'
quello
che
scaturisce
studio
del
umanità,
che
Dalla
fuori
suo
chi
di
ha
i
del
pensiero
credo, la
sua
suoi
genere
della
nel
un
nei
dai
dalle
e
a
son
tentativi
è
feribile
pre-
pagine
sentimento
di
cero,
sin-
poetiche.
ormai
che
nella
destini
dell'
nità,
uma-
propri
a
che
?
vive
,
ha
umano
da
religionenovella.
speranza,
il
più.
Lipiner
forme
salute
crede
non
sono
storia
il
Graf,
pretesa
di
prodotti
Quinet,
stato
riusciti
poetica,
nulla
sentimenti
non
Carducci,
Natura
astrettezze;
uomo
del
son
del
senza
sia
non
Shelley,
questo
«
della
nel regno
scambio
Il Satana
Rapisardi
ibridi
Agi'
lo
si sa' che
del
Lucifero
dello
soltanto
già rilegati
son
il suo
ideale
venir
»
Il
poe-
"••
••«•tt
••*•*••*?
*•••
•••••«
?•??•?•
tico
è
che
fanno
sia.
•?«••••
••
•
»»*»•••••••?••?»*•
•
*••
••••••?••
onore
come
in
al
venir
suo
dalla
fuori
?••••••?••••
*«
••?•*••
•"
parole
poche
queste
E
cuore.
capisce
si
delle
contemplazione
del
trasformazioni
sentito
•••••«••?•••*
«••«••?•?
racchiuso
tutto
facilmente
varie
Contemporanea.
Letteratura
298
mito
rinvigorito
di
Prometeo
e
migliore.
si
Letteratura
300
«—
lì
si
—
—
—
„___—____
_
nudo,
a
lentezza
e,
si
t"
i nostri
dal
con
stesso
crescenti
di
U
di
organi,
alla
Riduce,
in
fine
la
che
mano
che
aspettando
di
Da
trasparenti
in
venga
e
:
della
è
ad
sua
nascita
glio,
me-
e
arte,
priccio
ca-
organismo
immortale
!
V emozione
loro
nella
loro
qualitàmorale
son
virtualità
è
che
già
germinale.
T attività
e
come
cresce
della
le
conto
ragione
nel
mondo
che
abbia
messa
minante
predo-
diventar
forma.
tutte
per
si sia
natura
a
Ma
bito
scorgesi su-
abbozzata,
tenda
dom-
o
La
creatura
creature
suo,
niche,
orga-
forte
propria individualità, indipendente
altra
!
,
leggenda,
vive
di
dal
presa
creazione
un' attività d' altra
moto
piace
se
d'elevarlo
e
l'immagine
che
vita
organismo
soglia dell'
,
appena
la
esteriori
un
o,
il sentimento
nella
matica
di
creazione
forme
sulla
questa
superiore, a
prima
di
leggenda
dire
raccorlo
d' ordine
mezzi
perfettamente compiuto,
ma
così
per
di
rudimentale
artistico,sempre
lascia
una
spettacolo quel lavorìo
,
lo
con
vigoria
una
con
adattamenti
primitivo
iiimu..j._j
organismo
,
assimilazione, di trasformazione,
di
tnininriiiii
semplicitàdi
mano
spieghi.Curioso
iiniTfTm
n
imi
cellulare
una
tempo
ì--
occhi.
nucleo
suo
serena,
nello
forze
.
sotto
svolge
Contemporanea.
da
contribuito
dell' arte.
La
la
dellunque
qua-
alla
ricchez-
Leggende
dei
za
Emancipata
si
seguita
della
a
qua,
di
bene
dovunque
gliè
e
venuto
Quella
d' altro.
la vita
anche
l'ambiente
gli esseri
che
partecipino
la
forma
sua
vita
è
lei. Cosi
il
e
una
la
come
fare
che
leggenda
stessa
assume
colorito; si spiega in
suo
la
la
dove
della
dalla
è rigorosa
illogicità
l'assurdo
dove
logica comune,
cosa
legge
diversa
assolutamente
la
bisogna
vitale,colla
la
che
Bisogna
aver
proprio, dove
cosa
legge ordinaria,
quanto
deve
tarsi
trat-
ma
richia-
muoversi,
flusso
gran
affatto
modo
un
al
ché
Giac-
può
sé.
a
sogna
bi-
dove
e
vivente
creatura
quali
e
suo
anatomia
modo
non
di
il
avvenuta*
;
cui deve
coi
di
proporzione
sia
attorno
dentro
andata
cruda
che
d' assimilazione
si tratti
È
non
corso
le mani;
per
1'assimilazione
quando
il
scrupoli
senza
iscoprirein
critica per
dere
pren-
chi
lungo
proprio sottoporla alla
della
a
per
esistenza.
là, afferrando
libertà,
sua
talvolta
passo
avventurosa
sua
nella
irriconoscibile
passo
mente.
fastosa-
ogni soggezione, quella
vigoria,arriva
sua
fisonomia
una
T ha
da
scapriccia,eccede
della
abusa
301
particolari s'accumula
suoi
creatura
ebraiche.
più
naturale
e
parisce
ap-
più
ovvia.
Ma
cresciuta, ma
ridotta
già
un
organismo
Letteratura
302
nel
compiuto,
la
Per
lenta
:
divino
d'
la
quelle
della
che
loro
apparisce
veder
lunga
formazione.
di
a
poco
d'
che
:
la
il
dell' arte,
sprigiona
moltiplicitàdi
con
forme
non
gner
Wa-
personalità
vela
forma
n'è
genio
è
del
soltanto
frenetico
a
poco
la
dità
soli-
la
genda
leg-
,
sopraffanno. Quando
dal
vi
non
religiosoche
rigogliositàdella
assunta
lavorìo
pedante
si
di
una
Elena
ridicola
sua
Il sentimento
lo
essa
cielo
si
meglio
originario s'offusca,
viene
nel
la
elevato.
È
Il
il
anzi
impone
Fausto.
lancio.
primo
fuori
tardi.
il nucleo
di
leggenda
,
creatura
organismo
lasciano
mette
molto
air
essere
:
col
superiore
La
muta.
di
uno
farne,
per
fortemente
resiste
modo
si
getto,
sog-
snaturare
prende
organismo
un
e-
siste.
originario sus-
l'arte
,
d'
suo
può
non
il carattere
quello
di
Guardate
per
e
del
rudimentali
potere
il carattere
suo
rattere
ca-
sentimento.
nuovo
elaborazione
quando
questi organismi
popolare
suo
attorno
di
spirito popolare
Neanche
suo
del
lavorato
introdotto
creazione
sua
il
sempre
,
nella
lo
la
v' abbia
v* abbia
straneo
conserva
origine,V ingenuità
quanto
quanto
tivi,
degli organismi primi-
genere
leggenda
d'
Contemporanea.
la
slancio
secondarie,
Goethe
di
forma
in
una
creazioni
Leggende
ebraiche
303
v
intermedie
di
il concetto
perfino
si trova
trasfigurato nel
tal
rimasto
quale,
d' indefinito
di
forma
una
sembra
Fausto
? fu
Che
—
ne
legare
filo
magro
cosa
qual-
anche
ad
è.
nel
al Goethe.
volta
rebbe
Sa-
il Goethe.
rispose
sola
sto
Que-
d' incarnare
una
una
quando
definita.
non
ma
bella
io
se
idea
avessi
luto
vo-
ad
come
un
,
a
Y intiero
traverso
diverse
così
scene
diventare
definito
veramente
è
cosa
qual-
cercato
io ?
so
nel
sentimento,
può
domandato
stata
il carattere
un
glio,
me-
o
Però
non
avete
ma
,
contenuto,
perfettamente
idea
sorta
reale
galimatias
un
Quale
«
che
perfettamente
prende
—
suo
cioè
ogni
cambiato,
definitivo.
contenuto
suo
d'
vegetazioni
,
così
ricche
le
poema
di
,
vita
varia
,
e
ho
nel
introdotto
Fausto
!
Io
non
amavo
,
come
poeta,
Ricevevo
un' astrattezza.
d* incarnare
cercar
delle
neir anima
impressioni
impressione d'ogni specie, fisiche, viventi,
screziate
,
le presentava;
me
far
a
in
altro
che
quelle imagini
quadri
quali
,
acciocché
una
poeta,
ducenti,
se-
zione
imaginavevo
do-
non
quelle impressioni,
a
artistica, disporle
forma
farle apparire
ascoltandomi
,
da
e
dare
vivace
una
,
in
o
pitture
viventi
leggendomi
,
,
gli
Letteratura
304
«••
??»••••
?••#?
?•?•?«•#*
••?•?
»MM«a
»•?••
••?••??»•
•••«••?
?
•?••
e
*
•*•••*?
lor
in
inesorabilmente
v
affluiva
non
potevano
un
diritto
e
realizzarsi
elevato
più
grande
risultava
di
queir opera
da
matto
una
la
loro
:
del
le
vitalità
Goethe)
un
nude
nella
anche
la
forma,
quanto
nella
Fausto
lo
stesso
quanto
dire
artistiche
hanno
loro
questa
opera poetica
e
poetico;
come
volta
creature
assoluta,
giacché (ed
sioni
impres-
superiori. Ne
degli organismi
dove
Le
così
del
,
un' opera
sioni
impres-
elevatamente
il posto
rattere
ca-
imponeva
di
ogni parte.
più
era
del
intima
s'
tanto
sol-
ma
:
vita, in quel mondo
tanto
scala
conto
realizzarsi
cioè
biente.
am-
audace
più
e
presentarsi
chiamolla
Goethe
da
damente
rapi-
rigoglio,
quella ricchezza
a
che
immenso
organismo
goe-
queir
in
legge
La
capriccio
organizzavano
proprio
dell'
primitivo
per
s'
il
che
poetica
più piena
per
apparenza*
dovevano
fantasia
il loro
ognuna
»
del
il regno
penetravano
colla
crude,
io.
pressioni
im-
stesse
significaperò
impressioni
svolgevano
le
volta
della
Mantenevano
fecondità,
•?
sia
appena
si
*•
non
Fausto
Le
•
provato
dell' accidentalità
thiana.
?•»•
avevo
risposta
del
mondo
?«
alla
che
Questa
••*••
•••«
altri provassero
Contemporanea.
forma
è
un'
è tanto
:
luta
asso-
opinione
più per-
Leggende
fetta
quanto più
,
d#//'
sIssable
Quando
di
:
e
d'
nella
parla d'organismo
della
sempre
i suoi
aborti, le
ha
in tutti i
e
animale
nell'
neir
d' arte
può
accidentale
essere
falsato
da
come
d'
carattere
dell'
da
di
una
so
ecces-
un
in
funzioni
organismo
difetto
un
scala
sua
,
svolgimento
secondaria
parte
una
di
ch'
an-
perfette
im-
embrionale
falsato
esser
Y arte
:
della
gradi
stiche
arti-
creature
sue
organismo superiore. Il
opera
forme
bene
organismo
,
Come
moderna.
delle
logia
ana-
originale
più
critica
riescono
proposito
semplice
una
gli organismi
natura,
essa
insai-
e
a
il concetto
anzi
è
non
si fa
non
fecondo
più
incommensurabile
è
arte
esso
305
intelligenza.
si
opere
ebraiche
può
:
sviluppo
di
in
\
alcun' altra, che
rompe
dell' insieme.
Nella
il sentimento
può
ma
trasparenza
due
sentimento
allo
di
stato
:
noi
cose
e
Allora
travasarsi
nello
vediamo
morali, dommatiche
Letter.
:
nulla
o
Contemp.
la
stesso
il sentimento
diverse:
di tentativo
tamente
perfet-
glirimane
il tentativo della
gelatinoso,ma
Capuana,
a
genuità,
in-
certa
una
conservare
forma.
nia
l'armo-
e
leggenda, per esempio,
riuscire
non
nella
1' economia
forma
qualcosa
di
altre
più.
sua
mento
mo-
come
rimasto
di vaporoso,
Le
intenzioni
trapelano
da
ogni
20
Letteratura
306
metà
parte
concetto
astrattezza
,
e
che
la
sta
tra
vita
da
valore
nessun
soltanto
forme
la
e
neir
la
vita
soggetto
di
abortite
straordinario.
La
dell'
pervertita
le
piena
no
hanha
salute
;
queste
spesso
pregio
un
sviata
arrestata,
o
lascia
imperfetto
dell'organismo perfetto
ci
vien
costretta
a
domandare
salute
alle
dalla
nascosta
Natura.
della
sta
que-
natura
hanno
della
leggi
da
non
nella
studio
avarizia
è
arte
la
anzi
più
e
e
organismo
ordinariamente
gelosa
arte
funzione
il processo
scorgere
morte
incompiute
,
creatura
persona,
quella. Come
:
valore
come
forma,
metà
che
parte
che
anche
o
,
sentimento,
ma
Contemporanea.
la
Anche
logia
fisio-
molte
volte
tristi rivelazioni
del
morbo*
Io
non
avrei
sulla
Vita
parlato
e
la
commentate,
prestate
a
discorrere
e
esse
del
del
onde
Benedetti
valore
merito
il libro
ha
boriosis
il la-
ha
dotte
tra-
si fossero
non
generali sull'arte
ed
di
ogni
queste.
autorità
filologico della
dell'erudizione
è
che
ebrai-
che
Afose
applicazione pratica
ogni competenza
manca
De
se
leggende
Benedetti
De
considerazioni
a
qualche
di
morte
professor
e
delle
ricchissimo.
ricevuto
le
e
Il
e
Mi
per
zione
tradudei
fronti
raf-
professor
meritate
lodi
Letteratura
308
di
forma
glosa
il domma
dei
;
teorico
ideale
i
in
racchiudeva
la
tutta
più
T
la
eletta
spesso
Agada
che
stesso,
significato
;
la
e
Infatti
in
un
forma
La
nelil vocabolo
indica
la
n* è
dell'
brani
Benedetti
De
in
solo, noi
corpo
del
primo
questo
cipale.
parte prin-
possiamo
nemmeno
del
for-
al
meno
feno-
dario
leggen-
germe
i movimenti:
ma
organismo
un
svolto.
completamente
cuciti
,
che
modo
del
seguirne
sofistico
Agada
assistiamo
conato
incontriamo
non
,
Y appunto
per
riti
i
e
pensiero
come
leggenda
questi
dal
e
all'Alaca
(pag. vi).
»
friino
il
vestire
ha
dirsi
insegnamento
reale...
e
la narrazione,
era
insieme
Y
giurisprudenza
a
tutto
e
tempi, poteva
contrapposto
pratica
parte
la filosofia
insomma
tutto
,
che
biblici,si svolgevano
e
considerati
letteratura
e
testi
la morale
e
quello che,
Contemporanea.
Il
genio
dimentale
ru-
tilmente
sot-
biblico
commentatore
,
del
e
rabbino
rompe
avvertire
la
magìa
di
non
della
il
pregio
quando,
lasciarci
una
La
cogliere
leggenda
spontaneità.
fuori
ogni
passo
dell'impressione quasi
forma.
della
venuta
né
ad
fanatico, interviene
non
creatura
si
sa
dalle
così
Non
è
donde,
per
duzioni
se-
perde
cosa
più qualné
come,
gentile sorridente,
,
Leggende
nelle
ingenua
facili
sue
tristezze
sue
nelle
e
esaltata
Ha
giustificare ogni
del
autentico
Libro.
molto
diversa
nulla
di
Non
che
i suoi
i
angioli
prende
sor-
narrare
di
ebrei
va
invia-
abbandonati
pei
campi
lavarli
a
a.
,
delle
una
di
due
accanto
quali egli
nutriansi
dì
chiavano
suc-
miele
il
,
,
suolo
apriva
la
ciascuno
bocca
padre
al
I
quali facevano
li
rimpiattavano,
sul
ma
che
ecco
scritto:
CXXIX
dosso,
cita
e
;
sul
rigettavali,che
e
suo
e
alla
celle
ttittafiata
sì
ma
che
offenderli e
il
versetto
dosso
mi
sotterra
non
subito:
terzo
hanno
vano
torna-
famiglia
gli Egiziani
aggiunge
»
cresciuti
che
narrare
guenti,
d'un-
spargerli
loro
porre
a
latte,e dall' altra
contenta
di
,
Dio
,
si
si
non
maschi,
figliuoli
dal?
pietre levigate
non
sua
credulità
agli
impose
fasciarli,
a
.colla
che
esempio
per
bambini
quei
a
testo
possibile,facile.
Nilo
nel
vuol
perchè l'impossibilele
Faraone
quando
di
un
sciocca
una
forse
con
importuna
ingenuità
si contenta,
gettar
«
che
non
pare,
dair
delicatezza
sua
sacerdotale;
C
con
,
bilissima
impressiona-
parola
sua
e* irrita
esattezza
la
nelle
ingenua
,
paure,
musoneria
una
309
gioie
sue
per
,
nervi.
ebraiche.
arato
sua.
e
loro
ve
vano
ara-
potevano;
secondo
del
sta
salmo
gli
ara-
3
Letteratura
io
tori, rivelando
Contemporanea.
da
così
leggendario
T embrione
fonte
qual
nello
e
scaturito
è
stesso
po,
tem-
,
uccidendolo.
volta
Un'altra
che
e
di
ingegna
s
versetto
la
mai
Come
parola
egiziani non
E
quando
la
prova
anni.
Dio
decimo
terzo
da
Mosè,
e
farò
:
Dio
è
quattrocento
il
rispondere;
anni.
quattrocent'
la
conflitto, dà
rabbino
nuto
te-
Ma
pretazione,
inter-
sua
ed
setto
ver-
Hura
il
,
confuso.
perita
Il
parola
che
il rabbino
di
di
dare
buona
e
tu
quasi
contrasta
il passo
le tue
sei
sottile
pel
Y astrattezza,
cedere
secondo
perchè
guarda
non
Rosso
mar
prima
a
,
Dio
con
d'Israello:
dice:
bella
non
anni!...
soluzione
si lamenta
perfetto
rimane
Sovente
Io
gli
presso
personificarla.Hura
sua
sa
nel
interviene
vivente.
di
la
non
si
si
contraddir-
può
sofistica
il patrono
Michele
non
Genesi.
,
mantenere
patrono
dice
,
ottantasei
sua
dell'Egitto
Michele
a
della
cattività
che
tentazione
il patrono
sfida
la
;
la
trova
Dio
di
durata
è
servi
terranno
XV
capo
il rabbino
? pensa
Li
calcolo
di
quattroceni anni
per
del
13
difficoltà
una
produrlo.
gli diligeranno
il
e
è
fosse
di
cosa
nella
agli
parole, dice
fiato
la personificazio
donna;
genda
legebrei.
il mare
e
non
Leggende
ebraiche.
311
"••••••••••»••••?•••••••••••?•••••
per
di
lo
di
te
fosti. La
Eterno
già
aveva
mondo
Mosè
picchia
Lo
egli picchiato
Dio.
Dio.
io
Come?
Io
Hai
sasso
e*
tu
te
noi.
con
fuori
che
teo-
peccato:
Quando
farne
per
girti tu
lo
spicciar
sangue.
sangue?
ma
acqua
mondo
del
hai
sasso
io
detto
detto
E
?
:
tu
«
»
Mosè
Perchè
l
mi
ha
picchiato?
tu
perchè
picchiassi?
allo
parlerete
Non
ti ho
sasso
? »
so
discor-
gittava.
non
ma
E
il
E
comandato
pure
Israele:
«
giudicato
hai
non
cherai
equitate giudi-
Con
equitate
con
?
o
imaginarii
di
fuoco
ai personaggi
gli angioli
come
ministerio
del
dendo
cre-
elemento
un
accanto
gli angioli del
alP onda
modo,
questo
a
introducendolo
e
reali
protettori e
continua
personificazionesia
la
leggenda
vansi
del
prima
di
se
gitta.
non
non
parlato,
che
da
l'
al-
gittasse acqua.
il rabbino
E
sasso
sasso
prossimo.
tuo
lo
Lo
t'ho
ho
anni
stia
manda
Perchè
parlare
Mosè.
dinanzi
?
Perchè
di
Dio.
nel
sasso
(a Mosè)
Mosè.
sesto
agliuomini,
contro
tu
(a Dio) Signore
sasso
desse
duemila
(al sasso) Perchè
Dio.
la
che
meglio
(a Dio)
Mosè.
querelandosi
commettere
è
il
sino, al
e
creato
impedimento perocché gli
per
laonde
P acqua,
tu
non
vi pongono
sono
settimana,
fui
rispondersi dagli angioli
sente
mini
io
creata
,
essi
giore
mag-
che
Legge
perchè
sono
giorni,però
tre
della
••••••?••••••••?•?••••?•»»»A«a**aM»N«MM
io
perchè
ma
,
die
terzo
non
T
soltanto
questo
••*«•
fiume
che
la-
Rigione.
••"?
•*?
Contemporanea.
Letteratura
312
••*#••*?•*
••
C
•
???
•
*•••?
è
? »?••?»?•?•?
••••
»••»•••
movimento
un
F ultima
•••«?»!
della
parte
di. Mosè.
la
alla
terra
tenta
fine,
del
tenta
Santo
al
strappare
Che
scaturise
da
Dio
ha
nella
il piede
posto
il confi-
legislatore
,
alla vita,
aggrapparsi
Jehova
brevissimo
un
da
quegli argomenti
al
tutti
,
Santo
per
terribile
della
V esecuzione
po
tem-
dell'ignoto
terrore
quei sotterfugi eh* egli presenta
allontanare
ziato
annun-
rassegnarsi
sa
non
indefinito
tutti
tratta
cui
d'aver
prima
sosta.
miato
Com-
a
Il gran
di
dal
Mosè,
promessa.
fidente
nel-
leggenda
prossima
morte
bello, anzi sublime
tenza
sen-
!
Mosè.
Fa
io
che
muoia,
non
viva
ma
e
meni
dell1
Popera
E-
!
terno
Dio.
Dio
e
Sei
Se
vita
in
rimanessi
tu
egli errerebbe
per
te, ti farebbero
ti adorerebbero.
di
più grande
tu
Àbramo
che
io
dieci
per
anni
ho
rimentato
spe-
?
Mosè.
lui
Da
perdizione..
Dio.
Ti
Mosè.
usci
Ismaele,
i cui
figliuolicondurranno
i tui
a
.
ho
io
Signore
per
nulla
del
mondo!
detto
di
l'Egiziano?
uccidere
Dammi
licenza
di
dirti
sola
una
cosa.
Dio.
Di'.
E
Mosè.
per
un
Dio.
Ma
solo
Ma
hai
tu
egiziano
sei
le
tu
ore
ucciso
pure
i' mi
forse
son
a
tutti
i
primogeniti
di
Egitto.
E
io
morrò.
me
somigliante?
contate.
Io
D'ora
fo
morire
in
ora
e
scito.
risu-
una
Leggende
voce
del
cielo
della
vita
di
tu
Pure
ore.
Lascia
ai
duri
io
vitto
bee
e
al
il
fatale
Michele,
né
di
di
essi,
degli
l'anima
senza
Dov'è
Dio.
Samaele.
egli?
JVbn
persona
del
e
mio
Ma
Tu
non
do
QuanGabriele,
ne
il
grande
ma
ani-
più
dallo
e
raggio
co-
raggioso
co-
dore
splentorna
a
tu?
Giusto
venga
con
l'anima
lasciami
minuto
mezzo
che
strappare
per
suo
un
conviene
Signore!
al
torna
Mosè.
che
ancora
fatale
ora
cielo
posso.
c'è
Non
terra
torna
si ri-
mostra
moribondo
di
rechi
Che
la
abbacinato
è
in
sentono
si
che
del
occhi
si
corpo
Samaele,
Mosè.
di
Dio
dal
staccare
vola
mezz'ora!
Zangariele
né
che
sera
a
giunto,
è
mondo!
ti crucci?
non
se
e
del
voce
che
a
vita
momento
fiume
la
Mosè"
mondana
di
hai
di
E
del
coglie
e
tre
non
se
d'uccello
terra,
acqua
nido.
suo
ripetere: O
a
in
della
Jiai
non
quatta ore:
non
Signore
guisa
a
tu
mondana
insiste:
Mosè
che
se
vita
cotesta
313
Mosè:
a
questo mondo
quattro punti
suo
T
annunzia
di
hai
non
ebraiche.
un
che
qui
Dio
stesso
al
bacio
pregava
dentro:
per
po
cor-
ch'essa:
an-
lasciami
posto.
questo
indefinito
sentimento
terrore
della
sublime
così
morte
e
del
d'un
nulla, il
SlffiSfeBSSìfi'
furia
a
i^yBuWÌlfjj^fì^.
di
.B;ottiglÌezz
.i§-Bj§3g^§p»^nnità.
;§J!ÌJ|trBi?lilÉ
Per-
ttigite
fiwlfiffl:HjBt»"»ft?S|[Inon energia
è
cosi
ì»jlipjg;^*£nffli(*i«*;ondensÌ,
*»li«ì«^m"«»'"'B''€0à3«»
si
esi"*—
esistente
"?
'?*
.*?
r
2
?
~
?*
.§?
iero
U'
"M
teo-
e
*
trarre
manca
,
lo
'fe-ho
potuto
raj^va
di
più,
Y"ffi""
ài
forme,
^|!-^^ÌfiÌK?lFosa
assolu'
:^é|t^ Jj^^jló,
la
_:^^^é^^;g|r:|àjttinteso,
è
|P^:*ll*Ì^=^ÈrirÉ*^*'.f|ta
vita.
e
giustifica
316
Contemporanea.
Letteratura
!••••?••••••••••«•"
delle
roditrice
ne
alzano
di
furia
a
le
acque,
di
case
palafitte
legno
nei
come
tempi
,
delle
di
lacustiche.
abitazioni
vimini
di
e
da
mentre
Ingegnosi ripari
le
graticci infrenano
si
ogni parte
si costruiscono
fondamenta,
profitta del
si
flusso
saline
e
terreni
del
e
riflusso
colmano
si
di
funesto
scoli,
per
si lanciano
tombe
air altra
sulla
e
il lavoro
calafati, dei
dei
alle
future
alla
La
i
di
primi segni
che
la
mare,
vigore
sua
da
di barche,
si preparano
dosi
addestrancolle
onde.
rifugiatidi Aquilea
dei
la
trasportando
e
marinai
addomesticandosi
patria
reaitine;
costruttori
battaglie col
pesca,
nuova
dei
dal
ferve
spiaggia
,
ardentemente
parare
pre-
ponti
,
un* isoletta
si
,
paludosi
seni
,
nome
,
ficano
mulini, si boni-
attivare
per
acque
pozzi
scavano
,
rassodano
;
si
s'
organizza,
ducale
sede
si
nelle
coglie
rac-
isole
rapida, il
è
crescenza
dà
suo
sviluppo meraviglioso.
Dal
al
IX
democratica
fiorisce
e
romana,
la
comincia
arriva
netiarum
doge
:
che
secolo
XIV
sua
ad
il
la
sul
la
sua
tronco
Consociazione
costituzione
della
dei
zione
traditribuni
graduale trasformazione,
essere
il
famoso
quale prende
maiores,
mediocres
forma
et
Comune
ve-
visibile
minores
ché
fin-
et
nel
ma-
Venezia
conglobatio eliggono
venetorum
gna
volta
prima
nel
Eraclea.
in
697
pullulare di
un
317
la
per
Poi
giunge
soprag-
organismi minori,
di
nisterial
tribuni, di guastaldi ducali, di giudici, di mi-
di
di
altre
forme
liberali
varie
tumultuose
mano
sfruttati
guarentigie
di gare,
domestiche.
Poi
di
s'acqueta
limitando
i
Consiglio Y
Maggior
evoluzione
un' altra
secoli
Cinque
vertiginosa!
la
I muscoli
s'è
godimento
della
della
cali,
du-
colla
della
rata
Sersua
incominciarne
e
d'
operosità
città
si
sono
svelta,
resa
vita
dall' ambizione
poteri
grandezza.
d' effervescenza
mente
forme
di
e
in
opera
politica,
per
civiltà
di
mano
facilmente
popolo
dagli arruffoni, chiudendo
del
le
di
arruffio
un
i diritti del
infrenando
del
forze
s'ammansisce
e
faticosa
tutto
tragedie
rigoglio di
questo
potenti
e
popolari, e
e
di
e
decani, di ripari, di boni homines,
ha
di
già
tificati,
for-
la smania
e
tutte
prese
all' avidità
dominio
,
commerciale,
molli
delizie
del
dai
piaceri della
lusso, dalle
degli spettacolisfarzosi
della
le
cultura
veneziane
navi
orientale
quasi
un
loro
s'
e
materiali
alle
dell' intelletto.
riducono
mentre
alle
zioni
sensa-
iniziali soddisfazioni
impadroniscono
emporio;
forza
Mentre
del
mercio
com-
Costantinopoli
spingonsi nei
•*•?
?•?••
•»«•••**«*••••••?•?•••«»?•#«?#?»•«
del
porti
•?MM«MM««a*i*««»apaaM*
del
e
cosa,^
perfino
impone
?*?#?•«••?••••"
di
Mar
di
che
la
d'
ogni
il ricordo
vittoria
d*
nella
sui
la
dei
sta
s' inne-
di
degno
posteri, come
nella
ideile
Festa
nella
pirati narentani
la
gli
nità
tori, in solen-
quali spesso
slavi
sui
vittoria
cie
spe-
s' espande
e
di
memoria
pirati
una
risente
avvenimento
dell' Ascensione
Festa
veneti
caccie
un
ogni
ciali
commer-
cittadina
Alle
genere.
perpetuarsi
relazioni
le
prosperità
in
d'
venzioni
patti,trattati,con-
vita
dell' affluente
Mar
il governo
mentre
ai mercanti
feste, in tornei,
Marie,
trafficando
agevolino
monopolio,
effetti
la
Azof,
dovunque
assicurino
di
spiaggie del
schiavi;
annoda
e
e
sulle
Marocco,
Nero
in
Contemporanea.
Letteratura
318
friulani
sui
vittoria
,
del patriarca d' Aquilea nella festa dei
delle
nota
men
Le
rigide
due
riente.
Nel
1071
scandalizzato
con
faceva
la
più
rugiada, credendo
profumati
bastoncelli
la
vesti
soltanto
tutto
il corpo,
dai suoi
mattina
poter
sfarzose
così
del
freschezza
di
va
ave-
greca
lavava
profumava
raccogliere ogni
facilmente
Si
Venezia.
coir O-
contatto
principessa
una
molliscono
s'am-
marinai
i ruvidi
al continuo
odorose,
acque
prime.
matrone,
intanto
porci
seta
vi
schia-
mantenere
viso.
e
Guanti
d'
oro
,
,
d'oro
per
portarsi i
cibi alla bocca,
Venezia.
I* ?••••*••
raffinatezze
visto
la
di
le
fra
ogni specie;
diventata
da
dall' abuso
fu
ritenuta
lì
da
del
a
una
tempo
hanno
bizantine, alle
ed
in
al fianchi
manto
ornato
immensi
delle
di
è
senza
velo
di
che
fa
al
in
tessute
oro
strascico
e
d'oro, all'ampio
cinto
diademi,
di
festa*
molto
non
anni*
un
la
Però
ritirata
né
mostrarsi
il viso
da
rito
ma-
per
le
doppio
un
dell' estrema
tratto
vita
casa-
e
prender
possono
coperto
È
seta.
foggie
di seta
vent'
aver
alle
tiche
an-
ai manti
ai
ancora
dei
semplici vesti
greco,
fanciulle
prima
miniature
zibellino, al berretto
d* oro,
donne
le
il posto
un
pei giorni
linga. Le
vie
da
Ma
Dio.
,
lunghissimo
con
strette
le
dotta
promorte
sua
di
e
scollate
vesti
argento,
splendente
che
ceduto
già
forse
la
i musaici
rivelarci
a
Sel-
,
punizione
ecco
poco,
quando
dogaressa
profumi
vera
mai
era
E
malattia
una
dei
si
non
di simile.
nulla
Lagune
marcita
mori
••!
••?•?•••"?•?«•*••
principessa greca,
vo,
319
stenza
resi-
Y antico.
nuovo
II.
I
giuochi rovinosi, gli amori
la
corruzione
le bigamie
illeciti,
domestica
penetrano
,
nella
società
veneziana
appena
la
sua
vita
politica e
si
gli,
del
inevitabili
in
nella
della
Venezia
Le
due
di
adotta
sino
cupole
oro
fino. Le
quenti
fre-
a
tutto
per
severe,
senza
quelle
dei
namenti,
or-
ricchi
stemmi,
puttini.La
pesante
anch'
e
ogni
un
si vedeva
essa
larghi, con
strani
di
scrive
chiese,
di
Letti
dorate, bacili
vi
pochi
acuto,
zuola
len-
intagliate;tappeti,
cucchiai
sorta
to,
d'argensplendono
contemporaneo
altro
i monasteri
e
padiglioni,con
colonne
oggetti preziosi
poco
da
trasforma
con
da
pareti dove,
la
già
ormai
ornate
di
si
terra,
a
ma
sono
italiane.
sostenute
coppe
fra
sesto
a
e
bizantina
fogge
Ma
storia.
esistono
resti
ar-
varchi
e
popolane, basse,
scudi, di angioli o
mobiglia
s'
non
piani,ampie finestre,cornici,
tre
o
lavorate
sagome
della
comodi;
senza
che
mali
/
...
succedute
finestre
strette
hanno
vituperati
legno, soggette
sono
murate.
case
con
di
case
incendii
dai
dell'infanzia
primitiva
vestigi.Alle
vili, i buoni
società
tempio
gran
dotti
dai
qualunque
nezia
Ve-
•
i
forti
i
in
quale
dagli infami,
barbarie
soglia del
la
della
e
onesti
impunemente
sono
s' allarga.
e
turpiloquio
parlare per
uomini
dagli ignoranti,
malvagi
del
lagna
libertà
troppa
s' assoda
commerciale
Il Petrarca
le
Contemporanea.
Letteratura
320
che
rentino,
fio-
azzivrro
sfoggiano mo-
ed
Venezia.
saici
colonne
e
verde
in
dei
cielo
che in
invece
sorride
coi
dice
come
parghemena,
gaiamente
mille
suoi
il
sotto
coi
acuti
archi
il
e
,
,
mille
di
e
alluminato, rilegato
messale
Dogi
azzurro
diventa,
Marco
vasto
un
alabastro
palazzo
porfido, di serpentino
San
antico.
il Ruskin,
suoi
di
321
colle
trafori
di
centinaia
sue
lonnine,
co-
,
coi
suoi
svelti
dai
gnomi
creato
festa
nuziale
Si
vede
d'
notte
una
la città
per
di
ma
in
un
lazzo
pala
per
fata.
una
ancora
formazione
come
loggiati,
formazione
di
stato
uno
I
avanzata.
,
canali
s' incrociano
chiusi
da
sboccano
dove
innanzi
a
nei
larghe piscine,o
pascolano
tuttavia
alberi ; le
da
fiancheggiati
spesso
rezza,
sicu-
di
catene
armenti
prati
vegetano
e
boschetti; gliarginidelle saline stendono
e
i
là le loro
incassati
muratura,
gonsi
della
vere
È
all' azione
ruote
e,
e
in
qua
fra
canali; gli aquimoli (mulinia vento) agitano
le loro
le
braccia
vie
innanzi
alle
sventolare
laguna
e
le vele
fattrici della
l'età virile:
poderosa
Lettor.
sui
e
le bandiere
e
fase
suo
Contemp.
e
flusso;
ri-
acque
delle navi,
grandezza.
veneziana
nuova
del
tetti, veg-
specchiarsi nelle
una
del
flusso
e
case
città. L'arte
all'ombra
Capuana,
del
della
la scienza
libero governo.
felice
verano
si ricoSono
21
Contemporanea.
Letteratura
322
scuole
aperte
;
il Sansovino,
il Sammicheli,
la
pittura il Bellini, il Giorgione,
la
il Veronese;
del
orti
Manuzio
delP aiere
Murano
a
Y erudizione
quella
di
filosofia
Le
dettate
industrie
di
milioni
che
trecento
di varia
Con
si
panno
vene
di
del
Ogni
museo
di
festa
:
colossale,
abitazione
prezioso.
di
di
uno
tre
sedici
sempre
facciate
è
di
nelle
nuovo
vita
è
fantastico.
diventata
di
mila
mila
rigurgita
splendore
rinai.
ma-
tanti,
abi-
190,000
d' Italia. La
patrizio
Alle
mila
costruttori,
sangue
ogni parte
mila,
tre-
uomini, di
undici
con
Il sangue
corpo
chini
zec-
quarantacinque
di seta,
tessitori
fustagno.
da
mila
tre
mila
gran
di
e
popolazione
contano
v' affluisce
una
grandezza
una
calafati,tre
mila,
otto
con
mila
diciassette
con
fa
mila
sessanta
e
,
brano
sem-
commercio
Il
capitali.Il navigliocomponesi
bastimenti
galere
lezioni
a
meravigliose
trine
condensata.
undici
eletto
ta,
chieset-
Una
cristalli,
specchi, margheritine, vasi
circolare
e
patriziiin lingua latina.
da
producono
d' aria
ghezza
va-
ninfe
più
s* apre
Bartolomeo,
san
la
per
di
quanto
le lettere.
e
Aldo.
sito, lioghi da
del
raccolgono
semidei,
hanno
di
e
il Tin-
tipografia dà
,
da
il Palladio
dà
toretto,
Gli
L/ architettura
accademie.
fondate
e
marmo,
un
rie-
servidori
di
Contemporanea.
Letteratura
324
livree
in
mortaretti
tutte
ed
oro
di
corteo
un
,
banchetto
persone,
;
spari
più
di
trecento
oro
ed
argento,
piattidi
in
argento
profusioni di regali,rappresentazioni teatrali,
balli, tornei.
La
La
la
perde
morte
ondeggiare
il
alla
stessa
dei
paliottidelle
corteo
dei
e
otto
e
San
Marco
rimane
Doge
tre
esposto
nobili
vestiti
in
San
Marco.
Pel
doge
tutte
le
diventano
ventidue
la
precedono
magistrati,da
di
piazza
del
da
di
canonaci
Loredano
a
suonano
dono
città, si chiu-
della
gentiluominidi guardia
i
e
pinta,
vario-
cadavere
dai
e
rosso
gonfaloni
centodicianove
:
bara
Il
da
bara
giorni,guardato
le campane
botteghe,
chezza
ricstito
ve-
popolo
nella
Rialto.
due
mortorio
sulla
accalcata
lungo
e
la
cadavere
di
folla
curiosamente
cedono
pre-
Scuola
tra
col
portato
una
che
,
d'oro
persone,
Scuole
il defunto
degli apparati sacri,
panno
l'
al-
mezzo
gonfaloni della
quale appartiene
di
in
tristezza
sua
battesimi.
nei
cosa
dai
seguita
marinai,
patrizii,dai
famigli,da
da
un
polo
po-
intiero.
Si
moltiplicano i
famosi
Y
per
dei
cardinali
una
specie
festini
Europa.
Ai
e
i
conviti,
festini
ballano
anch'
di contraddanza.
Nei
che
e
vanno
intervengono
essi
il cappello,
conviti
espon-
Venezia.
325
"•
gonsi sulle
ducati.
5000
servitori
le
credenze
I
candele
dorate.
sono
di
ornate
vengono
quarii. Dai
d' argento
solamente
non
le
vivande.
colle
di
paste
di
e
ruota
a
dal
pendenti
del
stanze
le
ove
cuochi
han
forma
di
dei
zucchero
n
e
è
E
ingannato.
e
delle
e
degli ornamenti.
feste
La
fa
al
i
Le
piazza
di
San
colle
dorati
nelle
colazione
telli
i col-
,
è
cosa
naturale
che
della
quello
fogge
viti
ser-
piatti
ogni
al lusso
riscontro
statue
penne,
una
,
cosi
fiori.
riceve
Dieci
,
di
confetti
e
IH
il pane
di
vengono
salviette
imitata
di castelli,
ornate
splendide
Enrico
di
di limoni, di
arrosto
Consiglio
,
stri
cane-
foggiare
forma
nastri
forchette
ac-
capperi, di olive,
tutte
,
le
nel
han
collo.
,
d'
e
sbizzarisce
mura
suoli
con
le
si
ma
colle
e
loro
tovaglie
odorifere
fettucce
pavoni
e
pranzo
legaticon
caviale,
delle
coperti
code
I
da
vivi,
marzapane
draghi.
da
di
lepretti,
insalate
di
di
ostriche, fin
sale
condire
rape
Bi
frutta, di
prosciutto,di
arenghe
Le
o
di
?•*•••?
valore
piante pendono
dei
nel
Le
torri
fette di
di
fantasia
La
seta.
••%»••"•**•*••«
di
pieni
di uccelli
coniglie
le
Le
piante
delle
rami
••«•*••
preceduti
servono
torcie; il pane,
con
del
argenterie
piattisi
?•*«••«
chio
oc-
tavola
delle
francesi
Y
di
vesti
già
valgono.
pre-
i listoni
Marco
,
•••••
?»?•????«?•—
V«MM*M
••
«••?•
•
»P*
»•
••••?
»••*
?••*•
•
Stefano
S.
di
festa
bel
di
e
••
di
gorgiere
d'
che
di
scomodo
di
dei
d*
smania
che
:
si
di
mirra,
Il belletto
così
già
invade
orgia
mondiale.
in
nel
di
trine.
Lo
senza
due
lieri
cava-
d' adottare
La
d'
biondo
un
dalla
fatica
diventa
bagni
d' aloe,
muschio,
vesti
del
di vitello crudo
vino.
E
il
europea
ma
e
Y occidente
lagune
di
con
una
tenute
frenesie
Non
costume.
Per
s' adoperano
viso
alle
son
non
giù.
fette
L' oriente
commerci,
questi
e
caschino
non
,
alle
seni;
contemporaneo
un
veneziana
riva
reticelle
metro.
dei
i
anche
che
corrisponde
un*
scichi
stra-
lavanda.
notte
immerse
di
mezzo
di
di
attorno
scoraggiare
profumano
le
la
durante
scoperti,
di
capigliatura
la freschezza
conservare
testa,
e
raffinatezza
scollacciati
capisce come
la
signore
di
più
la
La
eccessiva
di
alle
si lascia
costa.
seni
fantesche
due
aver
non
oro
di
andare
poter
alti
trampoli
di
rica
fantasmago-
spumeggiare
impedisce
non
giorni
veli, di cuffie, di
di
non
il sostegno
nei
una
sormontano
vasto
un
Polo,
rasi, di velluti, di sete, d'oro,
immensi,
d' oro,
San
capellibiondi,
di
gemme,
di
sole, paiono
di
di
«
e
visione
d'
Contemporanea.
Letteratura
326
è
riori
este-
soltanto
quasi
ma
,
si
lano
mesco-
foga
nosa
turbi-
interessi, di godimenti.
Venezia.
327
%
Nel
le
la
1500,
città
delitti
leggi pei
Una
morte.
alle
di
gli
a
tarda
pubblico
e
i
Schiave
notte.
incanto
a
ne
membri
le
belle
circasse
e
dichiarate
sane
trizii che
storico
si
non
nome
vecchi
Il
dorme
;
la
colla
gentildonna
prende
pia
T
le
onesta
Già
maniere
Veronica
giorgianei
della
dei
di
retrici.
me-
rio,
settuagena-
levantine.
La
e
farsi
non
pa-
sale
balli osceni
per
loro
il loro
dare
di
gentildonna
,
i
veggonsi
Mocenigo,
belle
due
gareggia
vince
a
Pietro
fra
le
cortigiana. Le
s' aprono
doge
stendono
integre
vergognano
una
a
palazzi
,.i»
manifesti.
al
,
)
e
fino
Rialto
a
e
600
occulti
di
vendonsi
Giorgio
et
stoglie
di-
e
aperte
al
dove
son
chiese
1
col
Disordini
sino
preti ( notai,
contratti
uomini
d'oriente
San
dina
or-
finestra
vizio.
nelle
accadono
la pena
Governo
alla
stare
dall' abominevole
ogni specie
del
e
cano,
moltipli-
comminare
a
allettar
per
si
natura
prescrizione
scoperto
seno
contro
meretrici
prostitute
11,000
perfino
arrivando
di
conta
tigiana
cor-
spesso
fare,
sopraf-
cortigiana. La
lo
chiama
Gambara
,
Aretino
divino
signore
sguaiato, sboccato,
cenano
in
casa
Pietro
mio.
sfacciato
del
Tiziano
Coir
fino
le
tino,
Are-
al
più
nismo,
cino-
Contemporanea.
Letteratura
328
gentildonne, fin
bili
limbergo,
una
bella
La
città,
da
stavo
di
anche
in
di
quella vertigine
seconda
una
scenza,
resipi-
lettera
subito
tirso
suo
col capo
in mano,
sciolti
capelli d' oro
coi
La
morta.
dionisiaca, mezzo
di
col
baccante,
d'edera,
ad
torna
vento
,
agitarsiscompostamente,
e
stano
leggi re-
coronato
al
ventata
di-
oramai
le
Ma
natura.
e
rie
leggi suntua-
baleno
un
tildonna,
gen-
Profusione
,
infrenar
Spi-
la bella
frenesia.
tutto,
vorrebbero
che
dire
per
da
presa
per
da
gentile Irene
fanciulla.
vera
par
sperpero
la
bianchezza.
in
come
notte
una
ignuda, provocante
di forme
È
del
Y ultimo
sforzo
suo
rigoglio.
III.
Gli
men
anni
sulle
pesano
bella
né
spalle. Non
sue
corrotta
meno
stanca
e
un
po' sciupata. La
finalmente
si riduce
dolcissima
personaggio
di
maestro
Pari
il
,
e
ad
vita
blanda.
Il
importante.
Più
questo,
parrucchiere
e
lenza
sonno-
un
importante
di
severo
qualche
volta
confidente
,
di
diventa
cuoco
ballo, regolatore
a
veneziana
specie
una
già
è
ma
;
,
è
,
il
monie.
cerigiore
mag-
mezzano,
Venezia.
clienti. I cicisbei
le donne
che
studiando
sul
delle
smorfiosi, da
riesce
toga
curatie
al
molte
sica
donna
di
là
in
sciolti i
ha
un
vestirsi
bacio.
costumi,
di
Vi
minuscole
e
che
i
mane
ri-
bandito, in
so-
meno
Nem-
trasportiviolenti:
Frequenti
die
le
aiuta
più
va
libertinaggionon
isfoghi
la
frivolezze e
prorompe,
non
dare
an-
vigor
spogliarsinon
a
d*
si
nella
come
brutali
voltola
av-
e
menti.
de-
più difettiche colpe,più passioni
tuosa
che malvagità. È
una
quiete volutè
ornata
dopo
e
Pro-
degli antichi
servente
in
Roma,
prima
,
la
che
un'eccezione.
ormai
il
ma
nel? oscenità,
decadenza
è
sesso.
delle
lì
da
azioni
il cavalier
a
loro
camerini
discendenti
in
sensualità
volte
ziosi,
le-
viso
el
Consiglio.Se
perchierie,in duelli;ma
la
porsi
signifi-
un
pesante
lì per
dei
trasmoda
patrizii,
ha
del
così
certi
in
e
qualcuno
in
essi
in
Broglio
quali
far dubitare
indossarla
per
da
mosche
,
ad
riposta
tengono
abbigliarsi,
ad
ore
tutti rodai
speciale. Sono
ficato
La
sette
posizione delle
volto, ognuno
gentili
sue
indispensabiliper
rendonsi
passano
la
delle
fortunato
amante
spesso
329
aver
dalP arte.
vissuto
Il
riposo dyuna
virilmente, si
gente,
ritira
fra
piaceri eleganti.
L'agonia
della
grande
città
non
ha
soffe-
Contemporanea.
Letteratura
330
ultimi
Negli
renze.
Venezia
repubblicana,
fierezza
antica
colla
forza
Lido, nel
la
che
nel
una
trova
violenza
che
francese
che
della
respinge
dal
di
porto
al
risponde
Bonaparte
Y atterrisce
non
vita
sua
lampo
un
Pizzamano
nave
Dona
della
momenti
nell' Alvise
,
Mocenigo
nel
e
soltanto
ordini
ricever
Giustinian
che
dal
di
protestano
Senato
nel Pesaro
,
nel Grimani
e
E
che
sulla
quando
sfregiato il
virtù
patria
danzano
oro
e
Marco
le
no
vengo-
insegne
alato, simbolo
Leone
le baldracche
mentre
air albero
le
macerie
T ultimo
grido
vecchio
d'
San
resistenza.
cali
du-
della
seminude
,
attorno
tra
di
piazza
il Libro
bruciati
e
consiglianola
grido
di
deir
del
della
è
co,
politi-
sempre
il
suo
Marco!...
San
Viva
guerra:
tato
pian-
edifizio
antico
popolo
libertà
IV.
Tutto
del
che
par
lungo
di
ricorrendo
opera
mezzi
per
lavoro
libro
del
Molmenti.
cenno
ac-
Ripeto
storia
una
non
rapido
e
ma
una
,
è
fatto
con
accuratezza
,
sempre
che
sbiadito
uno
leggere
biografia.Il
dei
è
questo
la
alle
fonti, facendo
critica
risuscitare
moderna
il passato
tesoro
mette
in
lasciando
,
Contemporanea.
Letteratura
332
•«#*»••*•
!*•«*?•»•»•••«•*«
#?*«?
•»?
O
•?*»?
W
«
—
•••••
—
M
•
•••«
»rv*
perchè
interessa
d'
ritardarono
la
il loro
la
Sa
la
che
che
cosa
si
vita.
Vuol
elevato
storia
che
di
ripeta
declino
la
lascia
moderna
al mondo
esserci
detto
kistoria
dalla
di
pratica
utilità
dimostrato
ha
osservazione
un
per
già, come
ragione, non
fine
magistra
sapere,
per
ta.
sor-
serve
non
già scancellato
ha
,
della
un* accurata
critica
non
secondo
un
il loro
di questa
soltanto
sapere
per
no
favoriro-
insegnamenti di
esperienza
bisogno
prima,
le
del-
e
ma
La
il vecchio
mente
sua
càuse
che
interessa
serena.
nulla; e, convinta
a
leggi,
,
alla
domanda
delle
pieno svolgimento,
affrettarono
:
completamente
non
piccole
ogni specie
o
morte
verificarvi
può
impedirono
verso
I
delle
accidentalità
o
•
Y azione
studiarvi
che
••
illusorio.
la critica
Però
Nel
profondo.
stprica
il
Chiuso
volentieri
resisto
alla tentazione
libro
aver
(i)
di
con
versi
del
Loescher,
Borghi,
coi
fascino
si
storico
tipi del
al poeta.
orecchio
alcune
parlato ai
Carlo
dello
libro
un
,
porge
rassegna
e* è
di Venezia
nome
il sentimento.
ammazza
non
belle
quale
miei
In
di terminare
ho
lettori
cammino,
Galati
strofe
io
da
tratte
di
(i). Tramonto
i88o,
di
non
la presente
il torto
fantasie
d'Imola,
Ed
un
non
in
viaggio. Torino
,
Venezia.
—
••?
??!?
???
?
?
H
?»?—
tlIfITri
?
laguna
?
M«r
?
•????
??
il
è
della
T'1*~
???
?????????
I
T~
T
••*••
•••••••••••?••
333
MW
?
"•—»
—
—
—
•"•
É«
f
—
il sol ; la
cala
scivola
sepolcri
i
squilla perduta
una
d'un
parla
tutto
un
suon
ah
la
dolce
da
vivere
vision
che
nelle
al
della
lampo
ai
pensando
baldi
o
sepolta
va
in
di
novellando
mentre
delle
grembo
luna
palpito
dal
laguna!
d'Egina,
e
cantando
passavan
adriache
belle
Scutari
l'aria
per
Ruggero
gli occhi,
specchianti
il brillar
del
nelle
di
Cipro
ebbri
d'
amore
tazze
tremulo
Veneri
Tiziano
di
tristo
drappi
il
la
civiltà
addormentò
dì, che
da
che
razza
vestita,
sui
voi
come
i
di
sempre,
ad
infamar
la
non
parver
nuli'
aver
parea
altro
morbidi
barbarie
la
più turpi color
voi
!...
discese:
V
e,
Ale in a,
e
Murano,
sulle
erravan
!
cantici
della
paci
volta!...
tenebre
mezza
cullati
baci
Burano.
Una
«
che
vi
ugne
stese
;
i Pozzi
!
vittima
sozzi
la
i Dieci
:
Storia
e
M
••«•••*•*
rola
pa-
:
dica:
che
par
sovrani,
cantati
a
severa
1' oceano
per
antico
d'amor
mercanti
Oh
[•ritllll|lfllllllM
lontano
;
sen
e
f~~
gondola
vien
O
••••?•«••*
alla
dell' arte
comento
Fusina
presso»
O
"
storia.
Dietro
E
?
lf
»
NAPOLI
i
pesso
bei
più
si scrivono
un
il
secondo
capitolo chiama
forza,
formato
ecco
libro
un
per
la
Cesira
ticordù
il volume.
vi
tenue
filo del
Pozzolini-Siciliani
Napoli, Morano,
1880.
che
è, che
le
alla
di
mai
un
quasi
non
è,
scrivere
parti
di
gate
spensierata, le'
Napoli
casioni.
oc-
passata
diverse
soggetto
:
le
il compagno,
sarebbe
fuori
tro,
al-
si accumulano,
\J idea
quando
ma
fare
un
capriccio,secondo
giorno,
non
di
domani
brano,
dietro
lì, venute
dal
(i)
bel
forse
testa;
son
esso
e
un
quelli che
sono
Y intenzione
fogliintanto
I
per
libri
senza
libro, oggi
un
(")
e
o
anche
da
dintorni, impressioni
'
136
Letteratura
Contemporanea.
sottile
quello più
delle
si
quando
che
sa
il bailamme
pubblicità dalle
colonne
fascicolo
rivista
d'
una
d'
pressioni
imciate,
lan-
quelle pagine
pretensioni,tra
senza
personali
vostre
della
dal
giornale o
un
lette
state
sono
con
,
piacere, con
avidità,
troppo
in
raro
proprio,
diventa
Molte
quasi
volte
si
ben
diversa.
parti
in
Ma
fondersi
Così
negli
anni
I
di
al
poche
settimane
in
un
il
nome
insieme
a
fece
il
da
dell' autrice
tra
quello
;
in
,
giro
di
d'
meritò
essere
tutti
tennero
ot-
e
misero
delle
donne
lettura
quelle
tutti i
quasi
Julien Lugol;
di
successo
ro
comparve-
Settembrini
Luigi
a
signora
Antologia
Nuova
visita
della
nell' Illustrazione
alcuni
scorsi
francese
bel
rale
gene-
forma, le diverse
bozzetti
giornalid' Italia;qualch' altro
tradotto
cosa
tenzione
giusta in-
una
Napoli
diversi
altri nella
Una
una
organismo.
,
intitolato
è
materia
adattarsi
un
accaduto
Cesira-Siciliani.
il volume
,
,
diventare
è
italiana
e
ad
presto
e
alla
corrisponde
sentimento
fanno
niera,
stra-
il volume
insieme
libro, che
un
quando
soggetto
di
lingua
una
mettere
amor
irresistibile. Infine,perchè no?
trasforma
del
in
disgraziatamente
,
non
di
lusingareY
non
tradotte
la tentazione
onore
—
Italia da
anche
—
qualche volta,
e
Napoli.
italiane
che
modello,
Y autrice
senza
avvedendosi
fosse
di
centinaia
fatto
ha
d'
pagine.
Y editore
a
la forma
quei capitoliche già
bel
un
libro.
signora Siciliani,un'innamorata
La
ama
ne
entusiasmo
con
palmo,
a
che
alla
Grande
il suo
e
Sirena
da
e
fa
piacere.
com'
ella la
,
città
torni.
i*din-
ogni pagina
sincerità
una
di Napoli,
dire!
tutto
percorsipalmo
trasparisceda
ogni riga
Alla
più, è
ancora
ha
Li
delle
Morano
materialmente
virtualmente
componevano
alla chetichella
insieme
mettere
elegante volume
un
presa
sor-
.
dando
bene
leità
di vel-
rimasta
essere
Ma
.
in
di famiglia
Y ombra
giorno che,
un
giunta a
,
madre
(una
neppur
deve
letterarie)
di
la penna
meglio
tener
sanno
Certamente
mano.
337
,
chiama,
soltanto
consacra
capitolo,il primo,
un
stordita
frettolosamente, quasi si sentisse
e
sopraffattada
vita
che
si
versa
per
sporche, ingombre
d'
persone
le
sangue.
il
del
ore
Ah!
e
suo
di
quelle viuzze
,
ogni
Chiaia
e
e
di
fino
sorta
e
,
,
di
per
Mergellina,
a
dissima...
tar-
notte
la festa di S. Gennaro
dello
scioglimentodel
il miracolo, eccola
Contempi
di
strette
corsi
quei
per
giorno
miracolo
Letter.
d*
cose
dimenticavo
Però, visto
Capuana,
di
ogni gehere
quelle passeggiate
in tutte
ribollire
queir immenso
attorno;
22
ad
Ischia,
Procida,
a
Capri,
a
nella
ai Camaldoli,
Grande
di
cielo
e
le
strappano
quel
tanti
volentieri
gridi
alla
difetto
è
gentilezzadella
di
sente
chiassone
ma
al
del
centro
dei
Napoli
colla
rado.
lo
che
svago
delle
sulla
filosofia
le
e
dall' autrice
dei
allora
i suoi
vacanze
signora
Siciliani
ogni pietra
antica
e
moderna
suoi
in
di
volo,
ignori,tanto
se
voleste
da
tanto
amici
secolo
dialoghi
XIX.
La
perficiale
su-
Sa
percorre.
i ricordi
e
ha
la
che
sparso
e
allo
mezzo
severi
che
a
a
un* ammirazione
vi
profusione
con
accenna
ha
non
le località
per
d'
del
gite
attorno
,
zoologica
na
don-
allegro,
è
passeggiate
maturava
esso
della
cuor
un
squisita
per
il libro
piccola brigata
timentalità
sen-
ha
la
irradia
Ma
fatte
ciucci
marito
tolta
;
che
senza
il libro
se
femminile, il
come
cavallo
li
che
mare
,
questo
,
mani,
quel
sotto
d' ammirazione
Anzi,
forma
sorriso
vero
valore
di
ripeto,è sincera,
appunto
,
col
Sirena,
periferiache
femminili.
vi
pre
sem-
incantato.
L' ammirazione
un
rento,
Sor-
a
Pompei;
a
della
magìa
circolo
Castellamare,
a
cerchia
la
più
Contemporanea.
Letteratura
33S
a
il
ria
sto-
piene
sbalordire; infatti li
da
per
potervi
confrontare
mostrare
che
servire
all' occorrenza,
le
sue
non
impressioni
Letteratura
340
si tuffa
nel
lento
le
delP
si
poi
superficiedi
una
nel
adagia
circonfuso
di
nuvolette
pigliando
brune
solido
letto
suo
zarre
biz-
coste
ora,
più spiccata,si presentano
d*
T occidentale
arcipelagopartenopeo
paion trasparenti,e
ricoperte
Se
le
mentre
;
isole
vaghe
ora
forma
imporporando
mare
celeste
volta
e
Contemporanea.
come
granito.
di
porpora
vivissimo
un
color
,
di
si diffonde
croco
tutto
fuoco,
che
par
ed
se
ci
divoratri-
varietà
ritratti,ricordi
di
serena,
per
volare
vien
ha
con
la
sulle
là
e
qua
a
Tapertomare.»
le
la
sì
fosse
possibile
,
ameni
Quando
fatato
di
si
è
metterlo
che
colori.
canzonatura
la
cità
viva-
una
con
lo
tasca
scrittrice
del
dono
ren-
all' ultima
in
Napoli
con
Schizzi
soggetti.
il libro
voglia
frizzante
tino
diven-
bizzarri, aneddoti
tutto
vivaci
zioni
descri-
lungo andare,
spensierata,napolitana,e
al paese
dipinto
bizzarramente
di
usi
attraentissimo.
pagina
striscia
per
pure
queir immensa
formicolano
menso
im-
un
una
effonde
impedisce che,
monotone,
non
e
lanci fiamme
e
dialogo interrompe
e
seggia,
ros-
si susciti all'estremo
serpeggiando
si dibatte
acque,
Il
s' infiammi
glispaziisconfinati,mentre
per
tutto
e
,
,
occidentale
orizzonte
di
che
pare
incendio
sprazzi
a
e
e
ci ha
dintorni
Vedi
Na-
Napoli.
poli
ha
poi...di
e
la
dolce
Fucini:
un
è
libro
un
non
La
autrice
è
chiude
si
che
della
prostrazione
di
gran
strano:
molti
visita
suir
climi
Settembrini
Poerio,
della
indole
Spaventa,
T eccezione,
sopra
gita ed
luce
di
tutta
piazze, per
e
le
e
tanto
vie,
la
sotto
avuto
prodotto
sul
delle
si
un
altri
eccezione.
lì
son
vi
meno,
sorriso
di
che
a
stare:
prote-
sta
dopo
,
dell* istinto,colla
il mare,
in bilancio
gliore
ba-
tanto
al
cose,
brulica
chiassosamente
lungo
mincia
co-
umano.
un'
è
pitolo
ca-
influenze
carattere
non
lo
il
Settembrini
quella gente
si diverte
natura
Leggendo
teorica
cento
per
d* altro
hanno
mai
fieri.
regola. Sicché
di
urla
e
Napoli
a
colla
e
libro
profondi pensatori e
Luigi
a
dubitare
a
dei
nobili
caratteri
Una
molti
bensì
poeta,
hanno
non
Il
corpi
dolcezza,
sua
beri
li-
anche
quella
i
infiacchire
debba
che
capite
,
impressione
sorridente
la
ve
;
conto.
,
sembra
questo
un*
con
cielo
Quel
genere.
ammirazione
sentite
vi
vostro
per
direbbe
come
partecipate
;
Renato
offendervi
ad
non
,
grande
esagerata
di
Napoli
oggettivo
la
dy ammirare
però
del
arriva
non
punto
figliodi Yorick;
stessa
infondere,
sentite
v
tristezza
tedesco.
deir
Yorick
341
con
di
tranquillità
e
s' a-
per
la
di
le
scienza
co-
gran-
Contemporanea.
Letteratura
342
»••
fanciulli
di
••«••••*••••
*•*••••?•«•••
di
contenti
nulla, fa
nello
a
vien
cuore
dal
su
La
stesso
tempo
quella
d'un
commosso
libro
di
il salotto
che
e
A
pian
quel
Y animo
donna
di
è
dei
più
richiama
dei
ricercati
di
Firenze.
quasi
anche
illustre. La
sima,
Pochi
anni
che
allegris-
della
si finiva
della
ahimè,
appresso,
tristezza
e
in
ca,
musi-
per
avea
far
seguito
a
Aurelio.
1880.
morta
Cimino-
alla
Folliero
de
delle
del
Lutia, Lagune,
glie
fi-
Napoli
Y altra
delle
vigilia
lenzio
si-
il marito,
Bologna
;
era
Una
autrice
professore in queir università
era
tutto
quella casa!
signora Gesualda,T
dintorni,
Firenze,
tili
gen-
salti.
quattro
(1)
nerdì
ve-
parecchie
era
faceva
di rado
non
e
persone
noto,
conversazione
Si
quentati
fre-
più
di belle
nome
un
sussieguo.
senza
si cantava,
e
tutte
lastri,
Pi-
giallo,
ogni
parato
signore, di poeti,di artisti,di
avevano
te
men-
dei
in via
formicolava
salotto
Il
Un
in
uno
col
terreno,
migliare
so-
to
trasporta-
fu
1870
da
Pozzolini.
Pozzolini
al
ra
seve-
nobilissimo.
nata
(i) mi
casa
fino
è
sentimento
un
Siciliani
signora
altro
d'
?"
dell'antichità.
eroe
e
soffio
così
semplice
così
•**•«»••
profonda
una
impressione quella figura maschia,
e
••
nietta,
Anto,
sue
monti
nozze.
e
caverne.
Napoli.
• •»?•»?«•••
*vi«awn*M«
««••?«•••?••?a
Povera
?••••
Da
molto;
dei
sul
figura è
in
la
diffonde
del
villa
vasi
o
in
dei
una
Ginori
erano
incolti
del
tutto,
ancora
passito
ap-
Bivigliavolta
dei
Y abbellirono
che
mente
mala-
o
i boschi
e
I
deplorevole stato.
alle
agli spiriti,
gran
che
Sieve,
1858
non
un
di
in
villa,perchè
più
conico
malin-
giovane
anche
nel
terreni
il tramonto
strega
gidità
ri-
proprietà della famigliaPoz-
ora
credevano
della
e
sul
non
rito.
spi-
certa
scuro
ricorda
poi
li circondavano
vicino
dello
una
tristezza
mi
Cervino,
Quei
figuradi
esaltazioni
Padova
Val
su
coltivati
che
di
libro
ed
zolini.
anche
le macerazioni
il cielo
e
sua
penitenze.
stesso
di
no
prometteva-
piedi, con
sua
santo
dalle
Cattani
cato,
deli-
del Thuar,
magra
volto
le mistiche
e
caratteristica;
una
?*•••»*?*••?«»
preferiva la pittura.La
mostra
carne
La
che
sant' Antonio,
un
che
monaco
no,
m"wtwi»«mti*i
?•?
sventuratamente
originale,
r ultima, fu
Lo
•?•**•#••
quel profilo
raccontini
lei
ma
opera
aspetto
n
d'artista. Scolara
cuore
scritto
della
343
"HtWMm»*w«w«Hi»mi
••••••#
**c**«n»*M
nava
quella personcina gracile s' indovi-
il suo
prima
?•••«••«#•••»•••
Antonietta!
da
aveva
•"
malie.
sasso,
vedevan
filava.
Un
là, li faceva
a
lì sotto
tremar
sare
pas-
distanza
poca
pero,
po
Do-
di
s* arrischiavano
tadini
con-
una
che
di
chia
vec-
trova-
paura
Contemporanea.
Letteratura
344
la
perchè, dicevano,
bianco
ne
affetto
e
custodirlo.
a
di
Se
lo
pneumonite,
ricorrevano
ad
Oggi Bivigliano
il
Mentre
dissodare
credevano
era
stregato
isfa-
strega per
e
trasformato.
è
elementare
fertilizzare i terreni, la
a
proprie
a
i contadini
ragazze
sualda
nella primavera
figlie,
di
più
un
scolari
e
Così
di
scuola
ragazzi
Lei
rettrice,
di-
erano
fine le scuole
di veri
gurgitaro
ri-
bisognò
e
Bivigliano
maestri
e
ebbe
non
incolto, né
terreno
le due
e
estate,
e
Ge-
signora
di scolare
provvederle
e
maestre.
palmo
Alla
tutto.
maestre,
vere
i
della
nella
e
ta
col-
sua
una
mandarvi
energia
a
fu facile persuadere
Non
spese.
ogni ostacolo.
sormontò
raddoppiarle
villa
nella
a
Y
ma
;
badava
Pozzolini
signor Luigi
Signora impiantava
di
giovane
un
pretesa
una
ca-
un
T incantesimo.
tar
le
sbucava
vi
notte
un
tadino
con-
analfabeta.
Nel
la
del
novembre
signora
Siciliani
col
incontrai
Lei
il
marito
da
dalle
poco
sempre
loro
spirito,faceva
le
mille
professor
infaticabile
,
volentieri
a
voce
esclamazioni
Napoli
allegre e-
ricominciare, parlatrice piacevole
e
a
,
Pietro, tornati
scursioni.
1877
pronta
a
piena
di
e
tutte
di
le descrizioni
meravi-
Napoli.
345
glia poi ripetute
nei
suoi
bozzetti.
mai
giù
per
una
lei
visite
corso
quei giorni
al
De
di
Frisio,
è
con
al
Sanctis,
la
verità
non
da
non
della
A
casa
ci
lasciava
scala
che
probabilmente
momento
folla
grande
una
le
che
Due
giovane
sue
il portone
abitava.
signora
lagrime:
era
in
volli
sbocco
che
che
la
non
quel
sangue
fu la vita di
in
mezzo
il feretro
una
come
quel
essere
in
di
giorni dopo,
notava
vare
osser-
Proprio
^calcavadietro
patriota, si
mente
certa-
ma
Non
martirio
tava
ripor-
,
professore
tavola.
lungo
s'
ci
innanzi
indietro.
Settembrini!
Luigi
il
improvviso
fine al
che
il portinaio ci fece
tornammo
un
metteva
a
giorno
un
e
il Settembrini
della
importuno;
di uccello:
volo
qual luogo
ove
andava
a
scoglio
allo
cene
vista
pie
momento
musei
a
,
carrozzella
più
lontano,
da
in
come
chiese,
il Settembrini,
una
so
ho
non
iperbole.
un
quattro
città
a
Fornari,
visitare
le
verso
:
Napoli
tutta
Volevo
alla
e
su
Io
rità
singola-
sapeva
signora
del
nare
fre-
Siciliani.
//AL
348
Letteratura
Contemporanea.
•
Antecederà,
«
alla
tua
morte
;
te
dal
dei
e
••••
••«•?•?«•
?•
?•
?»?*?••••
m«
••«
»•••?*»?•???•???•»•»•••••*••?
dal
partenza
le potenze
della
tutte
E
di
mondo
la memoria
cuore
beneficii.
tuoi
mmwmmmmw^mn»
(egli conchiude)
mia
sfido
levarmi
a
di
io
ma
munì
spero,
lunghissimo la
tempo
—tM
na
eter-
credo
Dio,
,
indulgente alla
sarà
io
trovar
parte
riposo
pace,
del
cielo
dalla
Ma
il poeta
in
pochino
cede
io
santa
in
persona.
degli Idillj,che
il posto
se
potrei
non
io fossi diviso
questo
subito
che
beatitudine
e
dove
tua
fralezza
umana
dell' animo
dentro
sento
mia
nessuna
pagnato
discom-
e
»
si
mostra
un
madrigale
della
dedica,
al filosofo
dalla
parola
severa.
Il libro
e
il testamento
è
d'
Il Mamiani
(che
nello
assorto
): è
il
i
suo
vorrebbe
un
del
avvenimenti
provvisorio quando
il governo
tentativo, prese
alla
di
fece
i
soltanto
filosofo
un
uomo
denti
inconclu-
astrazioni
d' azione
uomo
a
Gregorio
tutti
quasi
risorgimento
del
parte
nale.
nazio-
governo
insorsero
XVI.
tro
con-
Fallito
dell' esilio. Allora
c'erano
e
,
bolognesi
la via
patria
vita.
mescolato
trovasi
ligenza
intel-
significareun
di
anche
Giovanissimo,
giovare
stato
studio
stato
nome
grandi
è
non
molti
per
nobilissima
una
nobile
d'una
soltanto
due
il
per
modi:
Religione
La
——"——»
———?—?—————?————?——
imprudenti
ma
delle
servirsi
Il Mamiani
—
—
I——
—
—
—
—
in
lettere
alle
e
da
che
lasciò
filosofica
ha
scienze
i sistemi
male
si
in
so
rimesil Mamiani,
dell'antica
nel
la
la
speculazione
che
organismo,
filosofica
coscienza
filosofi,quando
solenne
nazionale.
venne
la
loro
,
poranea
tem-
scienza.
era
volevano
italiana
come
piacere
a
il
precessero
patriottica.Si
filosofia
riuscì
non
della
mondo
filosofia
speculazione
suo
dopo
anni
lo straniero,
che
questo
onore
anche
nostra
più
cose
ricostruiscono
quegli
una
sciarono
la-
smo
dall'ontologi-
né
legge, il
in
e
d' ibridismo
non
a
filosofici;e
Ma
italiana
condare
fe-
dal piscologismo dell'altro,
sua
funzione
o
;
scrisse
avevano
attratto
*M
essere
e
rivolse
si
••—
nazionale.
tentativi
traccia, perchè
si rimettono
»?
per
Voleva
greca,
anche
non
??————
civile. E
poeta
Poi
né
la
?
i Mazziniani
riusciron
italiana. Tentativo
non
—
—
imprese ardite
poeta.
restaurazione
una
—
il sentimento
si sentiva
propose
e
——————??
?
delle
e
in forma
dell'uno,
della
—
349
.
gli studi
onore
non
contro
—
—
Il Gioberti, il Rosmini
serie.
né
—
fecero
come
,
traccia.
e
—
avvenire.
congiure
poetico
e
—
—
filosofo, un
cristiani
che
—
cominciò
poeta
inni
—
scaldare
e
un
—
alle
buttarsi
o
??
dell'
una
48
nifestazione
ma-
un' arte
protesta
come
affermazione
Infatti
sti
arti-
la-
il momento
,
Letteratura
350
Contemporanea.
tMMM|fM^*Mm"MMÉllNMWMIM«IM*M«M«*UM*«M*MNIMMIM
sciaron
da
le
dimise.
il
Nel
nel
del
meschina
le
il
Ma
la
in
le
sfera
d
che
lazione
morale
della
filosofica.
crollavano
scetticismo
sultati
più
e
del
pratici
di
idee
1859
italiana
del
del Broffenulla
nistro
mi-
era
il 1870
Dopo
il
presso
s'è esercitato
elevata.
Le
ha
per
tentato
specu
religiose
lui
sotto
i
materialismo,
pessimismo
tutto
della
di rialzai
della
mezzo
a
che
prodotto
credenze
attorno
tieri
volen-
Persuaso
il
sono
positiva, del
scienza
fese
di-
Atene.
italiana
coscienza
letti*
predi-
politica,e
Nel
nazione
il Mamiani
coscienza,
studii
capivano
non
nazione
una
sperò
prese
papale,ri-
opposizione
patriottismo
una
opere
sua
la
in
suo
IX; poi
costituzio-
grandi
pubblica istruzione.
greco
governo
e
i suoi
delia spedizione in Crimea.
rappresentava
Pio
restaurazione
sardo
Depretis
della
uomini
finché
romana,
nell'attività
Parlamento
dalla
Cavour
di
moderate
la
rientrò
1856
ll|lltHHll"ll
diventarono
e
deiresiglioe
via
?
partito repubblicano, eglisi
Avvenuta
la
?•••?•?«••••••••••••tfMaM
?•**?*?#**•?••••
•••
fu ministro
idee
sue
Prevalso
e
••
i libri
parte
valere
rio
••?«•
della Costituente
ministro
nali.
?
Il Maniani
d'azione.
far
IM«I«
questo
filosofico;
1;
,
colf
dell
e
i
sconvolgimela
r
La
—
fTMrtiirrrrtrtiMMfriri«tHfTirinnMinrnnrtf'nii
intellettuale
T
orgia
—
i
—
?wtrr-ri—
di
comunarda
da
le
consolazioni
sociale
che
società
moderna,
il
—
TT..-trt|.rr—
—
ft-ir-r
t—
—
nel-
gli alti
distruzione
spavento,
diritti
così
e
della
fede
in
problema
alla
mezzo
il materialismo,
dove
svigorito
e
col
»
terribile
si rizza
i freni
Rimossi
«
morale
senso
pessimismo
,
f.-
Parigi.
intimi
il
ogni parte
—
1-^J.J.-—
struzione
ricoquasi impercettibile
e
glifanno
e
351
—
"rri'iimffr
—
sinistramente
tanta
; ma
la lenta
e
-~
disconosce
non
scienza
pronta,
?*
???
si traducevano
Il Mamiani
della
dell'avvenire.
Religione
lo scetticismo
faranno
ci
dare
appro-
?
Politici
pensatori
e
distruttrice
scienza
Lo
sua.
sono
inquieti.La
stessa
aver
pera
dell'o-
mostra
Strauss,
F incosciente, da
dello
lato
un
Schopenhauer,
e
esigenze
e
non
del
liberale; e
ha
base
religione?E
molto
è
Sarà
prossima
il
Il catolicismo
alle
abbastanza
il protestantes
libere
largo
l'infallibilità cattolica,
senza
sicura.
indovinarne
l'Hartmann;
concede
alla
sguardo
la fisonomia.
pensiero,non
poi,
lo
tenta
e
delinearne
che
i;eif
positivo il pessimismo
insufficiente,dice
è
Filosofiadel-
sua
volge
religionedell'avvenire
carattere
fede; Y Hartmann,
nella
presentato,
aver
al naturalismo
convertito
materialista, parla d'una
dopo
paura
ed
possibileuna
apparire?
nuova
L' Hart-
Letteratura
352
conchiude:
mann
nella
Il
la civilizzazione
l'alta soddisfazione
Dio.
nella
delle
scopo
di
eh' essi
finché
accorda
al
profonda
e
Dio
persuasione
esaltate
dei
mai
loro
per
altro
esiste
non
potranno
sarà
zione
manifesta-
una
questa
non
uno
ci sia separazione
non
aspirazioni più
scopo
fede
la morte,
essendo
quale
coscienza
La
persistenza
emozione
che
l'uomo
possibile,
Dio
il posto
di sentirsi eternamente
Dio, di modo
di
nella
dopo
umana
religiosoY
suo
il naturalismo
perniciosa,il panteismo
sentimento
col
rappresentano
altrimenti
d'junafede
dell'individualità
e
penetrare
prenderà
irreligioso
Invece
ristretta
che
popoli
moderna,
materialista
dovrà
panteismo
dei
coscienza
vuoto....
Contemporanea.
che
è lo
stici,
mi-
gere
raggiun-
una
persona
t
distinta
dalla
loro
abisso.
Solo
il
aspirazionidei
esso
dialogo
con
espediente
unità
Dio, che
nel
cui
le
ardite
offendere
senza
rende
affatto
deismo
la
gione:
ra-
superfluo il
è il meschino
si nasconde
il difetto
di
(i).
Il Mamiani
invece
dal
salvare
(i)
mistici
immenso
un
realizza
panteismo
soltanto
con
da
separata
e
Hartmann
Baillier, 1876.
La
domanda
naufragio
religion de Vavenir%
se
non
Y idea
pag.
166.
sia possibile
della
Paris
per-
Germer
sonalità
e
di
risponde
Dio
di si. Le
solide
gli par
nel
sentimento.
nel
mondo
prender
si fa certamente
a
Il
sue
facoltà
due
forma
sensibile:
furia
di
cuori
durerà
e
direbbe.
Capuana,
e
tuale,
at-
di molte
un
varietà
coloro
una
di
delle
propria
storica
che
me
co-
il materialismo,
fico
scetticismo, il pessimismo filoso-
privati della
sentimento
questo
ancora
anch'esso
Per
sere
d'esforze
o
né
netrare
pe-
forma
sua
attiva, la propria missione
l'Hartmann
ha
il
sia
speculazioni e
protestantesimo, colla
lo
stituiscono
co-
dell'anima, per
quelle
chiesuole, adempie
funzione
sun
nes-
che
largamente le esigenze
molti
di
tenuto
astratto,
concetto
Il Cattolicismo, nella
e
religione
religiosoha bisogno
da
soddisfa
lamente
so-
Hartmann
principalielementi
dell'immortalità
elaborato
pezzo.
neir
si trovi
non
la
ma
non
umano.
tanto
Qualunque
di Dio, sia
menti
che
quelle
religione,
l'immaginazione e
una
e
del genere
Maniani
dei due
conto
sistemi.
Su
facile stabilire
religioneavvenire,
positivae perpetua
È strano
però
umane,
negative delle
tanti,
gli paiono affrettate,esorbi-
basi*
la
quanto
conchiusioni
dell'anima;
positivamente provate.
non
due
353
dell'immortalità
e
moderne
scienze
dell'avvenire.
Religione
La
della
Letter,
primitiva ingenuità del
fede
Contemp.
è
inutile
qualunque
23
ricostruzione
di
sistematica
dei
a
tanti
scienza.
in
e
;
bisogno
trascinato
e
ragionare
ma
di
sentirla
la
da
più
in
atto
della
che
di
sentirsi
virtù
tanea
spon-
più
mette
nelle
pensare
fede
sua
coscienza:
propria
parte
la
e
per
la
è
più larga
parte
di
vigorosa
insomma
la
così
per
il bene
caso
popolo,
porla
a
bene
non
morale
sua
del
uno
necessità
spiritoumano,
questo
il
Resta
ha
dà
dello
spiritiche
rappresentano
e
inevitabile, male
esprimermi
la
via,
mezza
stadii
naturale
che
*
tura
rifiori-
qualunque
e
religiosa.Sono
credenza
rimangono
e
Contemporanea.
Letteratura
354
presenti
sta
re-
e
paura
condizioni
sociali.
si comportano
Come
e
la
scienza?
Da
Dall'
scienze.
il
pel popolo
seconda
già
aveva
Dio.
unione
Tra
,
dell£
troppo
e
eucaristica;
e
tale
purgazione
tamente;
ardi-
Trinità*
non
di
dovere
effetti
gli
era
,
il Redentore,
astratta,
l'uomo
spirituale,
ma
la filosofia
esempio
per
sollevando
uomo,
lui
lamentano
figliuolodi Dio,
cosa
reso
poi,
Il Cristo
persona
una
il loro
diritto,è
altro
dell'opera loro*
popolo
lato, distruggono
un
il loro
è
col
Dio
e
restava
il Cristo
così
c'era
la
lo
l'uomo
soltanto
a
una
sensibile,colla comunione
comunione
dell' anima.
esigeva
Nel
un'
ticipata
an-
cattoli-
Letteratura
356
Contemporanea.
«•»•••••
del
mente
ci vuole
di
tale
popolo.
• ••«
«•••••
•?«*•»•
Dio
il Cristo,
••*«•
della
lo
non
E
quando
qualcosa,
farà
della
vita
del
il
avvenire
cattolico.
di
sostituir
cioè
suo,
tutte
con
dispetto
a
vuol
platonica, rimessa
base
di
a
intravvede
possibilesoltanto
panteismo
indiano;
è
forse
in
progredito
trionfi
scienza
del
Che
il
e
umana?
del
modo
Tutt' al
popolo
più
realtà.
non
si separa
Secondo
affatto
dei
ha
già
visibile
fatto
corpo,
in
certi
tura
na-
dell' anima
sillogismi.Il
più sottile,ordinariamente
rendersi
della
Mamiani
questi,
dal
come
spirituale.
dell' immortalità
religioso ne
una
vita
la
che
studiarlo
di
dirgli il
saprebbe
il lavoro
E
contemporaneo,
della
polo
po-
agli splendidi
mezzo
bisogno
fenomeno
Y Hart-
quella religioneil
in
naturalismo
sente
altro
ogn'
tanto,
con
nuovo
coll'adozione
d' elaborarla.
via
fondare
positiva; che
filosofia
man
può
e
Mamiani
vernice
uno
il
quanto
paradiso
una
è
lo
non
scienza.
una
del
mai
meraviglioso
Quella religione che
sur
esso:
per
L'astrattezza
bisogno
modo
a
del
assurdità
»••*•?••?
persuaderà
sentirà
lo
p»NM«MMMaMM*MM
insufficiente
è
semi-materiale
concetto
?»•»•
il Buddha.
o
concezione
lusingherà e
le
?
domma,
un
Y anima
ma
nuovo
umana
ne
ritiene
invisibile,
e
casi, date
che
certe
La
dell'
Religione
avvenire.
357
1
disposizioni fisiche
La
in
Ht
••?
fi
•«
•••
•«•«
*••••**•
W*
?
•••••
M«V
individuo.
un
un' apparenza.
quindi
è
morte
morali
o
•
L'
ne
immagi-
dantesca:
Noi
siam
vermi
*
Nati
un'
più
è
non
formar
a
l'angelica
immagine,
la
Terminata
farfalla
ma
funzione
del
organismo corporale, comincia
il
corpo,
ad
più
la
e
del
risultato
esistenza
nuova
bene
abitudini,
che
si
da
come
Che
una
la
del
valore
altra
colpe
vita, sulla
suir
e
indefinita
serie
dell' infinito
dipende
liberamente
dirglidi
merito
tura,
na-
il
dell' esistenza,
uscito
è
fuori
del
della
Il
e
libera
riconosciuta
che
scelta
e
delle
punizione
popolo
nuovo
nelle
di esistenze
nella
demerito
individuale
Y esistenza
;
il Mamiani
concreto
e
natura
siderale
dalla
sua
precisamente
quale
espiazione ?
che
sa
più
crisalide.
vera
saprebbe
cella
scan-
secondo
male
dalla
così, mondana
dirò
del
e
è
vo
nuo-
stenta
sviluppata spiritualitàdella
meno
sul
lentamente,
meno
o
Le
traccia
una
del
individuo
morte.
sua
passioni, lasciano
le
o
della
rità.
ve-
grossolano
quella
perispirito. L/
accorgersi
profonda
una
è
varie
una
regioni
di queste
ognuna
d' un'
ligioso
re-
espiazione
liberamente
accet-
Letteratura
358
HHIIIIM
#*•?*#••*«•«••*?
tata.
gon
»•••
•
»*•*••«?••
t
P«
• »•
»•*••«•*••
••••??
?•?••
Contemporanea.
••
?••*•
felicità
••**»•
»••••
•••
••«•••
••?•*•••
Così
la
tolte
alla ferrea
eternità
concepito
dallo
Dio
è
buono
la
• ••«••
o
•••
»•
•
rincarnazioni, che
d'
inesorabile.
Un
fonte
il
del
cuore
Assurdità
dice
cristianesimo,
del
pessimismo
dire
con
dire
che
una
mondo
e
si
e
nel
modi
le
ospedali
di
si
Derisa,
nervosi.
la
fatti, i
per
suoi
nulla
e
forza
dello
io
al
e
forta
con-
ha
vanno
a
combattuta,
può
far
voglio
Intendo
a
da
mezzi
martiri,
e
non
ma
popolare gli
esaltamenti
ai
oppone
meno
al
venuta
convinzione,
sua
e
civiltà. Non
nostra
non
come
nascere
non
coi
sconvolte
della
ed
scettismo
torto.
miracoli, giacché
non
retta
consolanti
dottrina
propaga
della
che
teste
di
scienza
giornali;
vittime
sue
delle
capricciosa e
abbiano
più propri
ha
mente
infinita-
mai
religioneè già
dilata
apostoli, ma
tolico.
cat-
scala
è
Ed
che
nuova
ha
la
pieno
,
coi
ven-
precisamente
romano.
questo
••"
fino alla immediata
questa
la scienza,
del
••
filosofia ! Assurdità
la
la filosofia
dicevano
•
credente.
! dice
impostura!
«•?«•••«•?
La
inesausto
da
scaturisce
speranze
••«•?••*
spiritismo
onnipotenza
un
*•«
sistema
non
cognizione spirituale,
dall' arbitrio
•
del
elevare
può
•
infelicità futura
misericordioso.
e
•*••
è
del
namenti
ragioi suoi
religione
sopran-
La
naturale.
nel
Ma
certa
una
religione
è
cioè
XIX,
dell'avvenire.
Religione
prete,
spiritismo
assai
del
più
filosofico. L'
vi
e
se
platonismo
il rito, e' è
manca
ed
continua.
Io
ad
si
non
di
la
Secondo
fu
non
o
;
rinnovato
greca
e
lo
fu
una
è
negarlo ;
è
tinaia
cen-
Francia
in
,
in America
moderna
assorbita
più
solide
esso
ritismo
spi-
mondo
la
Tutta
da
duale.
indivi-
moderno
il
dominato
dissima
gran-
il cristianesimo
basi
del
esso
abbia
condotta
sopra
spirito umano.
latina
col
e
parecchie
in
loro
quelle
ha
eppure
il
ed
scienza
di
gioni
reli-
,
fondato
assurde
meno
le
valore
qualche
uomini
sulla
influenza
pio,
esem-
testa
religione,ed
vera
lo
spiritismo sia
per
Germania
una
di
come
migliaia di
costituisca
lo
che
però
in
Inghilterra,
un
che
furia
a
V affermarlo
dubbio
di
come
religiosa di
forma
impossibile
fuor
foggiano
filosofico. Che
processo
nuova
esso
la preghiera,
discutere
dimostrare
per
attività;
la rivelazione
e
pretendo
non
spiritismo;accenno
unicamente
il sentimento
V invocazione,
Y evocazione
anche
,
smo
pantei-
loro
la
pascolo,
del
e
immaginazione,
il loro
trovano
con
pratica
come
,
vale
e
scientifica.
apparenza
lo
esserla
può
come
rito, senza
senza
Certamente
359
e
civiltà
e
,
se
Contemporanea.
Letteratura
360
"•*••»••*••
vuoisi
cosi
asservita
»•
••
••«
«•••«?•
•
••
?•••**••»
»*
«•»
HHHMN
scopi.
,
Accadrà'
lo
si
Se
stesso
si
ha
la
in
sé
stessa
guarisce
andare
ad
subito
divina
A
Intanto
no.
società
umana
salutare
forza
crisi
grandi
sue
innanzi.
di
la
che
una
dello
condizioni
giudica
nelle
Spiritismo?
mutate
dimenticare
da
è
non
alle
guarda
spirito umano,
lo
per
i' aiuta
e
meschine
noi
che
e
pas-
,
impigliatifra
crisi, lo
queste
dispiacere
può
,
il trovarci
da
dell' umanità
forme
seggiere
???
?—???••—???—?????
mistici
suoi
ai
••«••••
•»•••
terribili strette
le
delle
spettacolo
di
visto
quali,
vicino, apparisce più terribile di quel che
sia.
non
dei
nostri
terrori
a
comunarde
stragi
di
essere
deserto.
schietto
del
voce
future
dell' antico
e
vi
non
si
moderno
è
s' alimenta
e
s' educa
scientifica.
dove
della
sua
sotto
Per
spazia,
Y influenza
quanto
la
sublime
perde
meno
della
sempre
rità
ve-
sia la
filosofia, qualche
parola giunge
ciali.
so-
prende
e
,
vigore
potrà
rivoluzioni
pensatore
Il sentimento
che
qual-
un
che
quello
nelle
peggio
la
Però
di
e
guai;
incendii, delle
degli orridi
prezzo
corderà
si ri-
nostri
dei
e
acquistato
aver
genere
oltre, non
passata
rallegrerà d*
si
bene
nel
sarà
del
la vita
storia, cioè
quando
umano,
anzi
la
Ma
nei
gione
re-
eco
bassi
IjflilSff
?S'1
«p{"
:"f
ligi
{Stit-ffl
del
putii!
^I^#3"n5jie4"ni
'
II
di
É#S:S"f»n
hi
»«y
;
di-
jj-^an
za
.
damente
come
credo
Io
Contemporanea.
Letteratura
364
Noi
di
ce
siamo
occupati
ogni giorno,
Ce
la
eredi
veri
religione era
colla
da
ma
occupiamo
ne
da
positiva,
una
cosa
il
Non
abbiamo
lo
modo
la
propria
Y
che
funzione
allo
abbiamo
non
sua,
eh'
del
le
nazioni
altre
si
storici
problemi
e
religioni,noi
nella
pratica,
civiltà moderna,
la Chiesa.
e
stato
tico,
teore-
regolato
dei
religioso
due
in
prevalenza
con
nismi,
orga-
modo
che
alla
un'
gliè
uguale
di
anzi
occorra,
dell' altro.
nel
goda
Stato.
,
cattolica
Chiesa
essa
dell' altro
quando
coir aiuto
interdetto
che
trata
compene-
compia,
nostro
Stato
affatto
lo Stato
impotente
resa
pei quali
,
funzione
libertà
T abbiamo
il
uno
assicurato
larga
pratica,
funzioni
della
soffra
in
gente
abbiamo
le
politico e
non
da
Y assurdo
ma
saggezza
il
uno
ateo,
piamo
occu-
di vista
della
tra
attuato
stato
mirabile
T
relazioni
delle
ne
punto
stupendamente,
problema
più grande
ce
delle
scienza
risolto
quello
ai
e
romani
politica.Mentre
psicologicidella
abbiamo
civili ?
nazioni
un
dei
travagliateintorno
son
altre
no.
ne
diverso.
le
presso
a
la
mondo
e
Abbiamo
penetrare
così
rato
assicue
in
più
la libera
turbare
libertà
biamo
Ab-
così
una
superiore perchè
gli
sfera
rap-
La
•*•
ftl
•
••
WlliliWWMIWWWU
MMM
riIMMimm
?«•*•
elevata
?•
della
del
e
non
nazioni
umiimii
a*«
••
•
*a
• j
•
la
si
nuovissima
loro
scienza
delle
conosce
nazionale, si ri-
la
:
parte
del
culto
meticoloso
nella
torto
fortissima
scossa
Chiesa
per
Y
abbia
mai
è
esistito
Y
unicamente
politico quello
vivendi
t' altro
che
dimostrano
tra
un
ammirabile
da
risolto
lo
Stato
noi.
e
accomodamento
i fatti. I
più
la
forte
è
d'
Il
che
vasta
il mondo
da
non
organizzazione
problema
un
suo
rende
la
Y Italia
e
che
del
agitarsidella
cattolica
più
Inghilterra
che
,
più possente,
in
mette
rete
antipatica.Soltanto
nessuna
è
il facile
che
Y
:
meschino
e
le
questa
a
zioni
na-
fra
Germania
dalla
avviluppata
Non
delle
dibatte
dà
e
altro.
fare
testa
si
Francia
Chiesa
re-
condizioni
nostre
persecuzioni
della
pito
com-
un
coi
della
prova
siero
pen-
creato
alla
clericali
colla
ed
assai
altre
vantaggio
ipocrita
M
del
potevamo
mette
La
resta
vita
alle
non
ci
convulsioni
Stato
MWM
delle
carattere
che
moderne.
lo
?
«
spirito umano
hanno
nostro
quest' altro
lotta
WM"MI
•*?••*•
religioso.È
guarda
subito
piena
•
,
studi
politiche,al
sue
•"*?•?••?•
••••
politica,Fattività
intanto
Se
?•?•?•••
»•••*••
dello
,
Ma
••••••
«*•*•«?
365
glorioso di quello
che
HgionL
» m«
sentimento
meno
profondi
Religioni.
delle
un' attività
presenta
più
scienza
mondo.
equilibrio
nostro
Chiesa
dus
mo-
è
empirico
tut:
lo
paragrafi delle guarenti-
366
Letteratura
i resultati
^rV contengono
la
avuta
averne
solidi
più
religioso e
concetto
senz'
Contemporànea.
del
forse
sono
ne
derno
mo-
,
1'attuazione
coscienza
,
più rigorosa
Ma
ci arresteremo
non
anche
delle
scienza
da
di
religioniche
ed
rigoglio:e
di
lì,certamente.
neir immenso
noi
tempo
poco
genere
sincera.
più
e
è
già
è
ricerche
di
e
al mondo
venuta
in
grande
studii
delicato
quella temperanza,
positivo
ha
rinnovato
sentimentalità
mente
completa-
polemica
gli studii religiosi.La
La
mistica
ha
vi
è
altri
diventato
vien
e
ha
in
sé
altro
scopo
nelle
stesso,
qualunque
l'insieme
del
natura
della
pensiero
risultati,né
sue
simile
fatto
un
delle
gioso
reli-
fatto
tutti
a
tranquillamente
La
di
che
sue
relazioni
essi
Non
si
altri
religione,il fatto religioso è
una
fatti
,
formano
vita perenne
dei
preoccupa
di
conseguenze
gimento,
svol-
suo
siano, che
della
alla
il fatto
studiare
cogli
gli
moderna
scienza
origini,nel
storia, anzi
umano.
rita.
spa,
Il
vedere.
scientifica.
nelle
di
da
sottomesso
osservazione
non
nulla
più
è
irreligiosa
o
,
non
formano
dell'ingegno italiano.
carattere
Il metodo
piena
e
questo
quell'assennatezzapratica che
l'intimo
della
campo
così
porteremo
treremo
En-
questi.
cosa
ben
La
di-
La
?•wmiWliimmiMIHf
«??••••
mwinniliriiinriinniiiiiHMiiwrriimiiiifiiMwii
delle
versa
delle
una
forme
tante
perfette più
tutte
le
bassi
interessi
un
domma
coscienza
dalla
forza*
Rimpetto
puasi,
le
la
perchè
essa
perchè
sono
attenzione
la
teorica
ha
trovato
nulla
che
da
dei
e
di
e
fatti
studio.
positiva
la
sua
e
di
nella
violati
dire
culto
renza,
indiffela
dei
indiane, i
si
di
/atti*Non
degni
ugualmente
nelle
naturalistica
Pabili
no-
delle
ma
già
ma
di
religioni
forme
giusta applicazione.Per
scienza, le religionisi sieguono
sua
equivalgono,
ugual valore,
Anche
se
stessa
Questa
rozzo
qualità
quella
pensiero
per
concezioni
giudichi
dei
di
coscienza
cristianesimo
li
o
imparzialitàè
lei il
comune
dato,
radicati
sto
e
questa
a
del
la
i suoi
un
sentimenti
metafisiche
loro
vita
indifferenza*
meglio,
dommi
della
si dà
Non
ridotti
e
elevata
o
gran
funzione
una
di questa
scossi, turbati
sua
del
contraddicano
o
tradizioni,se
vengano
per
importa
non
religioniviventi.
nella
meno
o
indipendente
influenze
favoriscano
antiche
delle
una
,
più
in
iimiwiiw
forma,
una
quella
si risolve
?—????—•??—?
individuali.
postulato, un
delle
mtny
passeggiere
accidentali
scienza
studii
t»»mni
a*M»
••••«•?
sono
dell* umanità,
spirito
367.
attuazioni
meno
o
fatto religioso"che
Alla
«MM
••??«•••••?
di
,
dello
?••
Queste
religioni.
manifestazioni,
tante
Religioni.
delle
scienza
non
la
si
368
Letteratura
UNIIIM
•*«••
?••••?
»m
•*••»•**••«•••*«
elevarsi
un
•
m
••*•*
«
loro
somigliano. La
è
Contemporanea.
di
vita, la loro
forme
organismi
loro
forme
;
intima
quelli che
ed
legge
sono
e
e' hanno
organismi
la
per
quale
la
essi
avrebbero
non
di
perfezionarsi
un
,
successione
sono
potuto
sere
es-
altrimenti.
studio
Lo
tale
di
processione
scoprimento
di
tali
scienza
fuor
di
qualunque
la
verità
sia
scientifica
dei
fatto
fatto
un
il colmo
alla
credono
dell*
la
che
religionecome
sfere
del
ciarsi
rintrac-
determinare
e
per
,
coloro
cose
genere
e
della
mediata
im,
,
non
volpina
alla
una
nel
criterio
una
nelle
ganico
or-
sata
interes-
malizia
per
cerdotale
sa-
tutti
superficie delle
sentimentalità
mettono
la
d'
d' intimo
dell1 assurdo
si fermano
loro
che
diretta
superiore
qualcosa
il colmo
altri che
le
mente
reale, d* essenzial-
spirito e
nostro
speculazione
gli
di
nobilmente
di
è
un
religiosi.Considerare
pensiero
del
gione
reli,
divina
qualcosa
umano,
denti
cre-
umano
possano
empietà
rivelazione
dommi
vano
sal-
la
,
dei
non
la
Non
Considerare
storia, Y evoluzione
la
leggi è
interesse
quale
lo
mettono
puramente
psicologico del
forme,
irragionevoli dei
miscredenti.
come
leggi
assoluta.
furori
dai
però
e
intime
di
di diverso
irreligioso,una
sen-
La
scienza
Religioni.
delle
369
•tn«MM«MIWIMMIINIItNIH"MMI*llllttlMltin(MIIIUHIHWIIIII«IIMtlHllMUIM«
timentalità
riani
di
i
quale
ridicola
borghesamente
in ritardo.
suoi
questi
la
Ma
scienza
avversarii
di
si
non
procede
e
voltecura
cauta
e
serena.
Il libro
è
destini
umani
ibrida.
Non
/
un' opera
cioè
dell' avv.
religionequalunque;
una
scientifico, ciò
nello
li governano.
leggi che
Ha
prevalente
parte
dei
nella
sacerdoti
molto
ha
intorno
dagli spiritisti
timento
sen-
furberie
delle
delle
nell* accettare
religioni;
trine
dot-
come
credenze
giorni dallo
ai nostri
delle
nell' accordare
all'azione
le
vere
e
sitivo
po-
del
po'
un
formazione
del mistico
solide
metodo
religiosie
superficialevolteriano
Una
intieramente
è
col
fatti
dei
studio
teologia di
alla
non
procede
non
gioso,
reli-
intieramente
è
appartiene
non
Caivano
indiane
novate
rin-
Swedemborg
alla rincarnazione
e
delle
anime.
air intimo
Accanto
«
di
di Dio
un
Essere
tutto
nel
fondo
nostra
che
ci avverte
legatia
strettamente
da
governa,
della nostra
della
compagno
quale
e
regge
cui
insieme
eccellenza
per
,
che
dell' esistenza
sentimento
noi troviamo
il sentimento
coscienza
propria
i nostri
esistenza
destini
quelli del
all' essere
pure
:
furono
tore
fat-
sommo
ne
vennero
,
Capuana,
Letter.
Contemp.
il
24
•«
?????FITTtT
«I
Contemporanea.
Letteratura
370
•••••••••••?•••••••••••
MMI
••*•**•«•«••
•••?•
largitie che,
• •••?••*•?»•••
••?«?«•••••
prime righe
del
libro
vaghe
è
e
dell' eredità
cessariamente
ne-
Sono
»
un' intonazione
di
esplicando
ed
formando
si
lento
con
,
qualcosa
non
razza,
rale,
natu-
che
qualcosa
della
pel
umana,
esplicando
tuttavia
bisogni oggi piuttosto interrogare nella
che
scientifica
attuazione
sua
?«•?•?••?••???•••«••«I
qualcosa
non
formando
si vada
che
M
gratuite che
e
coscienza
ancora
,
lavorìo
?•••?
scientifica; contengono
che
fondamentale
venuta
fl
hanno
,
sia
M
debbono
ed
parole. La
signor Caivano,
di
M
immortali.
ed
affermazioni
abbiano
non
••••€«
?•«•••»•*•
,
tutt' altro
quasi più
•*«•
quelli,esser
come
sublimi
le
•••«
*••••»•
«»M
popolare
Che
eh* è
basso
debbono
che
Creatore
ed immortali
tale
di
questo
?
Qual'
stato
suo
primitivo.
largitidal
necessariamente
essere
la
è
ragione
immortalità
necessaria
mostrare
per
e
destini
significano quei
cosa
sublimi
dire
quanto
nel
non
e
tifica
scien-
? Accenno
il carattere
ibrido
del
libro.
Il
dell'
signor
organismo
tra
rende
un
si è
Caivano
e
moderno
concetto
religioni
del
ma
lo
luppa
avvi-
misticismo,
suo
riconoscibile.
religioso,che
rivelato
il
,
le nebbie
appena
verbo
delle
ha
agli uomini
messaggieri;
ma
C
nel
corso
per
la
è, secondo
mezzo
setta
e
lo
lui,
secoli
dei
di
stoli
apo-
sacerdotale,
Contemporanea.
Letteratura
372
!•••••*
ad
concessa
a
talento
suo
dalle
inferiori
mondf
anima
ogni
quali
nei
la
verità
Le
218).
vera
della
voce
la
alle
ci
Verbo,
del
destini
la
Come
umani.
nuotiamo
il
entro
na
(pagiche
la
stantemente
co-
formata
in-
era
del
scienza
co-
Divino
grazione
trasmi-
dell'anima,
problema
dei
il lettore,
benissimo
più
luce
:
della
gran
vede
la
dell'umana
progresso
del
quei
»
unicamente
dottrina
continuo
di
sempre
Messaggieri
soluzione
unica
come
che
celesti
presenta
e
sono
rivelazioni
pure
dei
e
spinge.
religione,quella
stessa,
svestirsi
e
portar
a
conchiusioni
sue
1
mortali
lo
carità
sua
»??—?»??»—
vestire
spoglie
,
della
di
•«••••••••••••
swedem-
schietto
borgismo.
Parlando
del
dell 'avvenire
si fanno
non
io
ad
come
reva
pa-
spiritismo,allo swedemborgismo
come
dottrine
pastoie
sempre
filosofica
in
pesarese,
possibiliforme
ravvicinano
movimento
religioninon
nai
accen-
dalle
anche
le
ne
religio-
ed
Queste
la
La
riflessione
di
il filosofo
delle
una
Mamiani
che
dissi
furia
a
intendesse
allo
del
libro
Italia
del
venire.
religiosedell'avsvincolano
che
del
culto
più
alla
serpeggiano
e
cominciano
quale
il libro
del
e
da
pura
la
rito
del
e
zione
specula-
parecchi
a
ligione
re-
produrvi
signor
anni
un
Cai-
La
scienza
Religioni.
delle
?
dirsi
potrebbe
vano
Per
che
Però
d'
trattasi
ora
vive
di alcune
Londra
impresso
una
e
sintomo
di
alto
bile,
impercetti-
dello
pagazione
pro-
avuto
fino
per-
traduzione
liana
ita-
Swedemborg
società
diffuso
alla
ha
:
chiesa.
è
non
pate
stam-
di
swedemòorgiana
il movimento
vi
ha
specialmente
È
nelle provincie meridionali.
? È Y attività
risveglioreligioso
nel
e
forza
certa
,
Piemonte
sentimento
nelle
funzionare
la
che
dottrine
opere
ha
ne
manifesto.
assiduamente
sue
della
spese
di
minoranza
una
apposito giornale.La
un
un
specie
nascosta,
delle
a
imt"Mt»»
una
attiva, lavora
è
373
schietta
che
umano
della
sfere
a
ove
mai
potrà
non
di
mette
società
nostra
scientifica
verità
si
un
farsi strada?
Veramente
questi
è
non
Destini
umani
da
libri della
che
fiorente
Ma
in
da
La
io
in Germania,
credo
questo
un
che
nazione
pratica
di
che
il
ha
delle
la
nostra
studii, come
rami
sciolto
con
più complicato
non
potrà
importanti ricerche
dei
presentata
rap-
religionicosì
Inghilterra.
Francia, in
gli altri
per
moderni
alle
verrà
genere
pezzo
in
venir
dovrebbe
in Italia la scienza
di
natura
volta
è
già
anche
venuta
dello
scibile.
tanta
za
sapien-
problemi
rimanersene
storiche
ligiosi
re-
nea
estrae
psico-
Contemporanea.
Letteratura
374
logiche
che
d'investigareil problema
tentano
religiososi complica
che
terribili
le
scoprirne
religioso e
leggi. Il problema
col
metodo
positivo
risolverlo
lasciar
per
processo
sentimento
umani
della
concetti
meglio
o
naturai
e
liberamente
il
altri
cogli
in
armonia
e
in
relazione
e
dello
vita
tificamente
scien-
,
vero
funzionare
religioso
sentimenti
il
studiarne
ma
ciali
so-
i loro
punti interrogativi.Risolverlo
,
non
moderni
agli stati
presentano
problemi
tutti i
con
nuovi
coi
è
stato
il modo
,
sicuro
più
vi
è
è
il
dolio
concetto
di
colpo
interessata
più
tanto
isbagliarela
non
per
quanto
moderno
stato
genio gli ha
via.
fatto
così
l'Italia
E
più
elevato
il suo
che
felicemente
attuare.
sforziamoci
Intanto
dell'
libro
e
sempre
meta
:
nulla
mai
senza
desiderio
di
e
chiudono
aspira
più
mi
in
sempre
domandar
:
mai
senza
trovare
il
poter
rimane
sé
a
un'
e
costante
la
rar
aspi-
;
vicina
e
sempre,
dire
sé
a
desiderare
aspirazione,
insoddisfatto...
rimasto
continua
progredire
sempre
raggiunger
ottenere
sempre
stesso
si
cui
a
renti
rive-
e
Caivano.
avv.
Progredire,
«
aspirazioni che
alle
innanzi
serii
rimaner
a
Eterno
;
un
to
sta-
felicità, risultante
La
scienza
Religioni.
delle
375
iM«miMIUIIÌMM"mnilllllHIIIIMIIMIH1MaMMMUIi
da
e
serie
una
desiderate;
sempre
si lascia
giammai
della
gioia
la
ecco
qui
il brillante
all' umanità
!
volta
prima
base
grandioso
il
sulla
del
dei
tanti
atti
creato
(pag.
fioriture
dell'
catena
si
chiude
nelle
dalla
tro
alsulla
il
del
primo
pena
ap-
nio
matrimoanello
di
matrimoniale,
la
primo
col
supremo
superiori regioni
Non
ma
delle
le
,
sereni
come
della
creazione
FINE.
religioni
più
dinnanzi
Natura.
del
tratto
avremmo
scienza
queste
e
la
una
scuola,
imaginazione religiosanon
curiosi
altra
il
che
420).
soltanto
di
preparatorii
e
profitto
non
riserbato
qualunque
coniugale, è
lunga
finale
»
nessun
se,
e
termina
matrimonio
ecco
leggendo
in
periodo
amor
si
desiderata
dino
gra-
celebrato
ed
celeste; nuli' altro
quale
e
avvenire
riverenti
e
Terra
vero
dolce
ogni
dell'uomo;
matrimonio
«
del
quella
e
(pag. 411)*
Mondi
dei
che
teriore...
più squisita dell'an-
e
vita
serii
che
nuova
vera
e
Rimaniamo
dottrina
una
bella
più
sempre
ascendere
è
nuove
infinita scala
eterna,
di
quale
felicità sempre
di
infinita
strane
ci trovassero
a
lunque
qua-
I
INDICE
PREFAZIONE
Gino
Capponi
Un
ignoto
Carlo
Dossi
Balzac
»
21
»
37
»
57
73
»
Gavarni
•
Giovanni
Verga
Neera
Alfonso
Daudet
Emilio
Diderot
e
Giovanni
Don
Elzeviri
e
Elzeviri
non
Cossa
Pietro
proposito
Due
dramma
del
storico
nuove
commedie
Prometeo
nella
Leggende
ebraiche
poesia
Venezia
,
Napoli
La
religione
La
scienza
»
IOI
»
1
»
145
dell'
delle
avvenire
Religioni
.
1
7
159
»
Zola
Goethe
a
i
»
massarani
tullo
v
pag.
»
175
»
191
»
205
»
223
»
241
»
257
»
269
»
285
»
299
»
315
»
335
.
»
347
»
363
•
V
Scarica

Studii Sulla Letteratura Contemporanea: Seconda