Letteratura Contemporanea STESSO DELLO di Profili Donne Giacinta Milano, — Un Il bacio ed Teatro lano, Un 1880. Poesie in e Il La Un volume. — critici — Pedone Palermo, Prima un Siciliano, dialetto fac-simile Milano, — Serie — Mi— con una Brigola PROSSIMA e C, 1881 Edizione 2.* PUBBLICAZIONE: riveduta e — Marchese Reginotta Verdina Donna Fiaba. — corretta, Romanzo. — con di prefazione volume. DI Giacinta 1881 Ottino, Contemporanea Brigola, Capuana volume. — volume. — L. edizione. — Letteratura P. Maura Terza — Un 1879 Saggi — Un 1878 Milano, — Contemporaneo sulla C, e racconti 1873 Brigola, Brigola altri Lauriel, Studi Milano, — AUTORE prefazione. — CAPUANA LUIGI U STUDII SULLA LETTERATURA CONTEMPORANEA SERIE SECONDA J •* - J * CATANIA NICCOLÒ LIBRAJO-EDITORE GIANNOTTA, Via Lincoln, N. 1882. 255-257. ?j r « • • * PROPRIETÀ • LETTERARIA * • -* — — _ . — . _ _ b • ,t é • • • • f. • • • • * * * • •i » • : •«•••'•• .'.?•- • • • *••••?•• ••*??*?«« •»••?• •? •" CATANIA Tip. — di L. Rizzo, Piazza Spirito Santo. m" fii'fii 7 63 Prefazione. vi di e in giorno i lettori tutti dei modi i la calde conciliazione tentare del stuzzica le e gusti notiziette non assurdo s rare speabbia a inclinazioni le contro nisti. cro- opposti letteratura, sforzo bandite im- dei così sarà e in sembra sollecitudine della piccolo un che dalla amore si curiosità, possibile; per che altro intendimenti Fra che, da malsana gustar calde v% è loro scientifica, strettamente giornali, sappiano non più giorno pubblico. Quando la critica del divorzio il letteraria presente - È rebti il pretesto essere acquisteranno, ancora che la - li me mia segni di grande non fa politico giornale se ni non del tempo. raccogliere; scusa. Luigi e scritti gli completo, sarà volume il valore il tra Capuana. e vor- ludo, il- Éippftlfl r ifìfei'ì'-s^ anni "ft^»^£ÌfcÌ£iÌ3^Ìà"^ ^?fl^^^^g^^^ìsSÈCIl'inc di ^^jt"^^ìC^^^^^iio o n- Contemporanea. Letteratura lane che stonavano coir e un signoriledi aria al braccio Appoggiato vecchio meno lui di d' andava po' affondate servitore un con Era destava un faceva volgare. uomo Gino Per che priva la Guerrazzi Infatti caldo usciva le volte mi mio dedicato lettera sul il Guerrazzi Nozze e e Giusti la che alla X Isabella dei appreso accorgersi il figura Morti. amare ture scrit- Leopardi gli Foscolo una Commedia, Divina Orsini ad sua brevi tre o dagli epistolariidel avevo che, cappello,quantunque palinodia,il Commento Terra va ave- giovanili.Allora due sapevo La Giusti, ricordo rispetto. La emozioni lui; però del dalla Capponi potesse non di letto avesse al mano lui che tante appena di la segno ridestava avevo il marchese. era lo incontrassi, portavo caso per sapessi quel del vista prima involontariamente di come caldo dell' apparizione* Io qualcosa tutte denti. Capponi. gióvaftè ohe un un impressione KstiraA vSél'-Foscolo, del Leopardi, del di curiosità;si capiva facilmente fosse non la bocca personaggio un quanto al- passo alta, le labbra testa dentro gnitoso di- la persona. tutta , affrettato, la e coli' aspetto poco e Da il Giusti le queste diche de- Foscolo e a e venerare del Capponi. Gino mescolato secolo; la e occhi miei lotte di da gloria letteraria uno la scroccata le sono tana lon- così tarsela. rammen- per dispetto in il mio e sore ros- conversazione, una circonda e cui inteso aver un nell* occasione Il mio del amico belle senza doveva di via la se prendeva fatte ritenersi un d' una era, co ami- gioia di * del Capponi della Crusca il cattivo contro accettare Capponi mito, Sebastiano mio certe putazion ri- i titoli domandarne senza Il mia che dantesco. Centenario discuterle. San la discorso degl'italiani vezzo quel dell' Accademia tornata una domandava breve lui per di quest* aureola manifestato avevo Capponi. Quali resterà avvenire ? del Che opere? sue lo a e sforzo reputazione giustificare nell' in pavo preoccu- fare che di me giovane fiorentino, intesi qualificareco- un ora mi (non dover il mio i sotto entusiasmi, oggi apparisce giorno un rivivere che anche grande di questo altro) Ricordo pre sem- di e di e trovavo metà di un* epoca tutta di e prima faceva vista sua quale di nobile quanto a fatto in Italia nella s' era da del rispetto,il nome tanto tali amicizie di riputato degno uomo un secondo lui , , leggenda. Quello senza dubbio, un Contemporanea. Letteratura "• •*•?* •••• •• ••• gentiluomo, un tanti; si Io cosa e dose: di un' epoca con tre era Non qualche rincarò la si andava mio! fatti fucilare eran torto dalla mortificato e, a grandissima risposta di quel di mente; Due anni di carica ? Un lo non curiosità. ma amico i Papa, senatore. fètiche il un primo Volevo che ! — po' Storia sua alle vittoriosa al celo, leggerne mio prima il matrimonio pubblicata la venne cominciai uscite ta? saperla schiet- capello Capponi un dimostrazione contro un sciare sgu- torto aver codino! un Gino Quando Y Italia,lo volevo lettera una : osservazioni erano s' tanti Insomma, dimesso una dissi piuttosto una si sarebbe con giornali! senza si fosse Firenze bole. un'iper- parlare degli scritti. Dove rivoluzioni civile. Se di o particolareper quegli per era scritto scosso. Allora torturare Capponi rimasi gli pareva di gli grandezza una poco di *e contrario? Io che , capello,non conchiuse vano conosce- ne se sfuriata,pure dove imprigionare E come questi. Il patriottismo?Dio In aveva ben Articoli astra Il •«••**••?" carattere voleva Non •?*•« •«••••••• calore. con fra ?•• indicare tale a ad del • per sapevo ? erano •• infine,quel venerando ma, o rispondere •? patriota appiccicava d'ingegno •« a ••«•••«••••»• lume vo- varvi tro- scettiche non mi primi capitolimi Capponi. Gino disillusero peggio, e l'artista, lo storico di scorgerviun intendimenti d' e Per uso. con stentato, mezzi invecchiati in forse delle mie anch' mancava Da tanto avevo ripetevo ci io torto Gino : si questo impazienza libro che ai suoi amici. Lo che il Tabarrini dell' illustre l'amicizia un nel abbia suoi io f ètiche! tempi, ai in stato era e fatto avesse studi Capponi che avevo fu memorabile rettitudine era, di e per animo noi ed lo mi tempi le conoscemmo tinte nale dell'originé ; le me pri- rassicurarono. nostri altezza opere che paura presentava ai ai Sapevo esagerare prefazione ed degli intimi uno la fisonomia pochino della dedicato ha suoi il mano diffidenza. con che con preso Tabarrini apersi ritratto parole 4uale che non se ? Un comprendere può fiorentino gli adulare Gino lo per già e ; , « nere, ge- capire Capponi il senatore Capponi e quel poco. avida al fecero mi stampa competen in- impressioni. I ' non mia dubbio , giudiziidella di con fuori e , sincerità reva pa- fatto della conscio mettere potevo la meno lavoro cavo cer- mi e giudicare un'opera a non moderno, fossi quanto oltre. Vi andai non ramente ve- uomo d' ingegno virtuose; per e , tale lunga Contemporanea. Letteratura consuetudine, i : che vorremmo anche -quali quancT pietosi alla presente se che educarono si fuori di uso le norme ripudiate del la Però subito la legar a la finata scon- » da vero tiluomo, gen- , Tabarrini cominciò attenzione mia diffidenza. mia del sero tras- oggi alla incomode elegante discorso messe dottrine da pensiero. maniera del elette inservibili, e vivere pastoie come , dubbio è , discipline ora strumenti del essere per esistenze certe con come libertà siano generazione intendere sapranno ai posteri passasse Ogni pagina vincere a e era scorsa una nuova attrattiva, ogni capitolo una vittoria. La figura del si si Capponi s' animava nèttamente, ammirabile, di sobrietà venir fuori nelle nobile dubitiamo possa quando che d' via per la faceva del luce; la scuola nostro a soddisfatto. Avevo e tuttavia parole quando, « noi ci perchè difficilmente moderna belle come tratteggiare tempo, produrre somigliantineir lessi queste grado a tela libro, lessi: compiacenza figura del sapiente una della di turalezza na- con grado oscuro invasione con coloriva, potentemente, fondo pagine fermati questa ne dal ultime siamo che tocco lenta una per disegnava, avvenire...» alzai la fronte dinanzi eh occhi lo Capponi, Gino di aspetto queir iroso giovane fiorentino, e di pareva è non rispondergli:ecco, Il libro fatto è questa a dalle perduto fretta smaniosa d' severa, deale circostanze animosità, quella che opere che delle arti F queste ed che del agli uomini patria; e che dei la , il dover ingegno, hanno siano civiltà cosi Però sun' nes- Alle porte col pregia delle gno pu- lettere, qui cospetto di disputa rendendo altre fin fatto nostro umilia esaltando omaggio degnamente onorato dell' per quali altra forza civile. Al paradossi qualunque questa air i- carattere batte ha assurdità dell' divina « si ride e mondo irrita. Facciamo la luce tempi le non quant' altro selvagge al riconosce non manuali, di e vita un* intonazion visto mezzo nostra, muscoli, che dei le orgoglio ha degli anni. civiltà gente una là e sconforto. nessun antica questa della e in il primo fiore passato di che vita, ai sentimenti creatiglidalle ha di comporre qua uomo in stampo meglio corrispondevano che della lo circostanze si sente Vi la squisitadel- arte si sia febbrili contemporanea. migliorio queir con sembra quale imposta Capponi mito! un mezzo Gino mi ignoranza essere la trice, livella- i destini perfidamente schernita, di ap- 8 Contemporanea. Letteratura alla coscienza pelliamociconfidenti umano. di di Gino quasi e lo Eppure visitata dei s' copia tutti da di studii notava della cuor buono, di imaginazione del 1806 di sua lottare sua tradizioni forte Appunti « A 2 2 di sensi cupo... carattere, continuate pazioni occu- sogni bilmente sensi- , air poteva e : e facoltà sua fanciullezza malinconie tria. pa- cogli esempi colle di di dopo la La famiglia. violenze in , all' altro carattere mente, fino Francia in Germania, e altri. air azione sviluppata precocemente. anni d' in capo della s' era di del di osservazioni e quei viaggi contemporanei esame quella degli preparato dovuto coir educazione d' tiche poli- prima soccorso era un aveva suoi circostanze tempi: poi, da il in Olanda, Inghilterra, E giovine, gli glisopravvenne senza nessuno personali in aver da mente pura- dimezzò,. impedendogli di studiare maggior con dalle suoi che cecità muoversi di e e dei dirsi può L' azione, interdetta sociali completa 1848 fiera dignità più con Capponi intellettuale. venne volume così. vita La del parole il chiuderlo facile era non e ultime le Sono » del genere anno quattordicesimo scrivere sulla in quel vita morale : « suo : » e colo fasci- Cognizi"" Capponi. Gino della ne mia inveterati. Modi di vivere diversi perciò abitudine la Ma le Un in d'una di visita scale le sarà Gino o lo di tua animo delle il colla sua di comincia ad la vita, colle mondo fatte da lento. e me fina interiore, coi colla dal i puntini nella lotta dovette già carattere sua si quale lora algna, dise- fu poi sdegnose alterezze, penetrazione, colla suoi dute cre- Tabarrini di serio affermarsi sue quello giacché ; nel giovane Capponi il E padre. Sollevamenti « messi qualcosa Però sostenere. tutta il dice bene, » che già Sta praticabiliin principio... e intravedere interiore per massime discretamente così glipiacesse resistere Ingresso duce con- trattasse la volontà osa lo via, nello se gli , » pleta. com- si Andando quegli Appunti: brevi.... tutte fanno non mie. ancora se glidomanda moglie meno Esecuzione come sottomesso, in troviamo è non Sì, risponde Gino. accetta, per ormai anni, il padre cerimonia. la marchesina. essa fatte 19 Riccardi casa scendere a cazione; edu- per restringeredentro e massime giorno, principi genitori. dai medesimi emancipazione sua dei frequen/acoi Maggior medesimo me Richiamo situazione. scoramenti, colle fermezza, colle attività sua sue sue cisioni, inde- generose Contemporanea. Letteratura io col tolleranze, eventi gli uomini e opportuna È che risoluzione una dalla energica del Capponi in tutti della penisola politici dal Capponi nei è non personale influenza , che promuovono quei Ricordi gennaio del gli confidò al Al del che secondo Capponi fatto la coi capi imprudente. , parte e come gli la costituzione. precipitarle del parve di siete pari quelli il Libri. disse sua Francia far violenza per Voi il secondo nel che di tornato che avrebbe prudenza cose, il E la giorno, come E al Guerrazzi, consigliato. voleva In rapida semplicità dello progetto giorno per di forti amicizie rispose dignitosamente sua da sua monte, Pie- quel progetto coscienza vrebbero sentire strappargliuna e Capponi la consigli, nel il Libri suo Granduca odioso sua un fede ha intiero, egli racconta 1831 Il 1848. e colla stile lo rivelano ma agitazione nazionale. Y che al in Lombardia legato è ove nascosta 1820 fanno si specialmente tutto stupenda gliavvenimenti i suoi ma ; tante esi- ardita. congiuratore,non un violenti mezzi rende ed l'azione dal Tabarrini gli più sarebbe pronta impossibile riassumere narrazione lo spesso nel risolversi quando lento e largo comprendere suo che disse: lo a- coi Livornesi « che Cf »*•«•• M*f m*m««w Miti mwii nmmiwtHNiiMNMNim wm pubblicate seux da E Tommaseo al Capponi, a queir che buddistica fondazione cecità fu talia di due impresa egli di a ventura poca caratteri buon a come dei della capitolid' quattro ne Papi avesse con Tutti d* educazione solo pel i problemi carattere del ma la difficile della cecità d' argomento esempio quale studio la , tanto sol- scrisse , molto Y I- Vieus- introduzione tunque quan- messi sieme in- alle direttamente d' economia politica e lo e lo attirarono, teoricamente, del e storici i materiali, ricorrendo fonti. dello diversamente per , civile segna per porto lavori grandi elevatissimo Storia vita. sua svolgimento quel giornale. Prima pensava anche dell' Archivio quellidel Capponi condussero che della metà nello Né seux quasi e quella della prima, spirito italiano. come » potrebbe Antologia memorabile energici per nesse egli rima- la dell' T incontro eh* contemplativa storico, specialmente data anche inerzia la seconda giustificare per glietto: bi- Garibaldi. intendersi sua retto di- il seguente è nome suo legge, si profugo un deve in »*bm««*m*««i dal Il nemmeno una •»•? »»??—?—————»— dato Ho vostro. conto »? quello « La Contemporanea. Letteratura 12 anche Capponi tentarono nella questo non pratica: e significava Capponi. Gino azione di attenuarlo, senza andava non della lo per più il molto aiuto combattute d' e d' ogni perplesso nella scelta... lo conformato di tutto diffidente » Inoltre delle liberissimo nel poi quasi ebbe dalla forma voluta paura da della cercata si scorga fu mai troppo e giovane arditezza sua V della energia completamente riflessioni secondarie e » giacché oscurità che pratica Arditissimo di manifestarla, e stagli impo- quello fu Capponi forze. resoluzi ir- cecità, dalla quando pensare si lasciò non il proprie paura letteraria mente dalla viene che azione mente sottil- queste la vita aggravata di neva rima- pensiero solitario, senza di negozi. meglio ed tempi che cosa, in E lui che pareva indagare a gia ener- in erano impaccio più il contro aveva air Capponi Avezzo e rischiata ar- letto nell'intel- potenza risoluzioni fosse all' azione. esercizio ebbe nel e sapere dai dei pari Le tarde il prò vita la volontà. meno lo confessa il Tabarrini che « e altra. qualunque innegabile,e è utile immediatamente più Ma 13 da * o che an- sua della praffare so- riguardi mondani. Se alla si va in conchiusione fondo che alle sue idee, s' arriva il difensore del matri- Contemporanea. Letteratura 14 monio fu religipsonon cattolico partito ultimi Probabilmente d' deismo, alle Questo rivela pubblicati nel religione,è alla oscuro di del via buon della di entrambe. cuore* suo si vaporoso Pensieri suoi quei nel senso. religione,ma consuetudini della della seno il sapere via della idea losofia fi- sentimento un il Ta- dice vita tro den- Sentenza » chiara una né vatezza ele- degli scritti inediti,ove ricondurre dimostra Nelle po' un la filosofia cerchia non al pace e uno volume Ricondurre « che in nella diedero che intellettuale stato d'un contentò quasi poetica umana, azioni sue benissimo dice: fede dell' anima immortalità role pa- la calma perdere egli si una Le in queinteressi cattolici^ sti e tempi, glifacevan abituale. vago cattolico. un , barrini, egli sapeva alla semplicità popolana. abitate, nel da arredate s' affaceva di bene nelle discorrere qualche volta più tollerante ferme padre. suo di Le coi La mobili sua da controversista da tribuno. perchè, direi,ben aveva da di via san antichi lui bastiano, Sesciativi la- robusta voce al conversazioni lui che patrizio stanze palazzo vasto suo erano e il decoro unire suo do mo- implacabile Pure era nessuno delle digeritee opinioni passate nel Capponi. Gino fifare. Così nelle sangue e lunghe amicizie al ben quelli del come si uomini con suo, 15 noti Libri spiegano di posto op- violenza specialmente e , sue carattere rozza per le del , Tommaseo. A dei proposito riescono barrini Capponi; se oltre in esempio relazioni del trattato con sembra amicizia Fini « ai suoi si più e qualche » tocca Niccolini col di mi Capponi che , tura rot- dopo queste che Capponi in una una secolo, si mezzo magre role: paa che mente fieravolle non solitudine biosa rab- parecchi parossismi volta rittura di- pavano parteci- non e ghibellini, più chiudendosi soffrendo che si ritegno.Della quasi più certamente ove col gli uomini sdegnò rivedere il di furori di cosi (ilNiccolini)col romperla tutti con attraenti delle lettere loro, deve troppo di sapere più col egli,vissuto Capponi ultimissima vorrebbe che e Ta- relazioni il punto il Niccolini tra del più largo dei particolari a Per sapere. loro esser mezzo lissimi dilettevo- lavoro riusciti degli aneddoti lungamente che alle citazioni voluto avesse e delle delle parla sarebbero ma T autore, essi, capitolidel i si ove dirò quali somigliavano a vosi ner- menza. de- Contemporanea» Letteratura i6 Il Niccolini quasi Si in casa le tutte delle sere quali,vedova, T amante tuttavia alla Capponi il turbava con bisticci due amici da di si elevava citazioni chiose rado di e testi due chie vec- gelosie e per i tra al Niccolini uscite ne più sa del nità del foto completo vano permetteera il mio questa: che senza cordiale la loro tiva: ritendono, abban- il vittorioso cesello, e ferrea che di non d' come Capponi furia di sua un teratura. letgara Capponi sconfinata brutali una dalla quando i delle il dove vivacissima, loro latini,una e di soggetti tra greci aiutato vinceva, alti era comenti d' un' intimità lui, stivale la sere- amicizia fosse/ turbata Dalla naldo della del Tabarrini narrazione da Brescia rottura la quel col due che si il pare che T^r- pubblicato prima stato Capponi. poeta, questi gruppo fosse che scena sdegnoso quando di delle ritrovo conversazione ad ordinario di gara lo la ciane quel era , D' ne sembra, forse e In petegolezzo spesso, vecchie Vigna Nuova, del Niccolini. che buona, delle stata era me insie- trovavano della Certellini,in via megere una il e * ••••**•••••?•»?•••• !• E dunque avvenuta racconta Capponi andarono una e come genda legtra il Centofanti deputati il Salvagnolichiamava la Capponi. Gino Scuola tout storica dice che nel il e dialogo di — i e fiorentini, stanza di studio del Niccolino di rina, Cate- convento fra i fu vivacissimo amici tre santa quel linguaggio popolano troppo il Niccolini che energico — nella soppresso colorito libertà Sebastiano \ Sansebastianisti? court Si San di 17 usare amava con antica. E voi credete A tutto, ? domandò tutto a risposero il colini. il Nic- Capponi e il Cen- tofanti. — Anche — Anche E — alla Santissima Annunziata ? ! avete non dubbio nessun ? bile Possi- ? Oh! — in verità, ho io Centofanti, rispose ingenuamente sull' immor* dubbio qualche il talità dell' anima. Andate — fuojrL...dai piedi! urlò allora d* ipocritie Niccolini; fuori dai*... piedi,razza falsi ! E di Eh, — ' e noi via! disse più ! Mai Il Niccolini, in colla bava Capuana, venite il innanzi Capponi: tu ! ghibellino amici. sempre più ! preda alla bocca, Letter. più rimarremo guelfi,ma Mai — mi non il Contemp, a un vero sputava parossismo, alle spalledei 2 td Contemporanea. Letteratura due che allontanavano si • sbatacchiògli e , T uscio addosso. quasi si dice. Questo bene stato la barrini Ma di e poche di di pagine ma io rebbe sa- del Ta- pagine grandezza rale mo- la figura tanto sol- degli scritti,o Tra pensieri staccati questi come getto sog- di Gino che opini alcuni e il e nell' avvenire nessuno diversa di grandezza, profondità. natura verità, piccole cose su sopravviverà il carattere, pieni nelle Giacché soprattutto. Capponi la è non trovare fermo mi pieno è se versione. vera io E scelgo due ne suggello del i minori affetti mio ticolo ar- : « molti, uccidere Per d' nella vita. Nel la « vittoria, città dicono di Quella sentenza avervi si riconducano la non seppi Dio fare non che sia Intanto stato. hanno esso volte boli, i de- oppresso recato pace. bene loro ai cose e » quello le vuo- io principii, comprendere. noi cade ac- violenti più ricondurvele* perchè può tra più del Macchiavelli, che le mai le nefizio be- ordine porre divise; dei quando e è , animo nostro nelle come è sola passione una a che meno Nem- non è può stato » rifletto che anche i giudiziiestremi TULLO forte carattere n i; MASSARANI cato, Nel 1 85 sposizione di sposizione Tulio lo se non — (1) andare aprisse Y e- Hyde-Parke disse: gli Y vedere a e- ? che venticinque anni) aveva ripetere fece due avrebbe poteva Però, Sermoni. nel padre suo s' che mondiale Vorresti (allora viaggio , Londra, — Massarani. prima 1 spirito deli- uno e Tulio ecco (l) fatto essere promettimi — Firenze, volte. solo, più attraente. una cosa, Successori Le il Era non primo T occasione e aggiunse Monnier, 1880. Un il lume. vo- ••?•Nat Contemporanea. Letteratura 22 ••*••?»••? •••*••*? padre ?••m«mMotm ?•••?*« »mm •••*••• ••• aria con partire Non — Tulio. tu Con di andare. non Giacobbe del suir nica statuto italiana italiana che che ottenne nessuna un alle delle a non Nazioni, Y intromissione di partire stata che un una com' terra e cosa lo avrebbe giuramento. assistere della senza di Londra a forze ad bili possi- tedesco. piede anche meno cito: eser- palmo un sarebbe sue vero sulle Andare il Mazzini Egli già rassegnavasi quando da irremovibile. superiore festa u- fede mantenesse possedesse calpestata così venir Y Piemonte finche vedere prima al idee salvezza altra era di governo fu delle e fantasticare non fatto lora d* al- bisognava era Tulio gioventù , e non forme stretti tenersi provincia allo e* una alle tentativi non era partecipava molta dei lui Per politica che gli Massarani di figlioe efficacia mazziniane. trai po- rispose mantenere, lucida, positiva. Non illusioni di condizione questa sicuro sono avvocato mente cercherai non domani. Preferisco L' •••••* severa: il Mazzini. vedere ?• **•••••»•••??? allora sua esser quella a si diceva, mamma legato da promessa. Quest'aneddoto della giovinezza del Mas- Tullo Massarani. tHtwwiiwi"nmmimm»tnwwiitMii*wM"wi"niwmti«wti#*i«H"i»M«ww"«»w«»««N*"»« sarani ritrae sodo bel la dai che Giacobbe i suoi larga prese propaganda italiana. Ma lo che salvarono e ne avvertì la scontò e polizia,nelle in casa, parte due Hon non di men ricerche che notturne riescirono del cartelle essere cauto imprudenza generosa le buon estremi. di fu di all'unità il suo e che Però Il niano mazzi- opera poco Sapeva il Finzi figlio. la patria dunque dagli Mazzini. visite di queir a imbottito austriaco. carcere nobile un congiurare. tutto, sua accurata. amare 59 sempre tornò gliprocurarono come spiritosaggio prestitodi spiato del contribuì il suo Londra famoso prima cato avvo- tre pel quale egli nu- tant1 altri,fu come che Norsa, affettuosa, e dall' 1826 David dire, innanzi Massarani, e 48 orgoglio : con Fano ardente cuore voleva fecero fu in ora quella generazione un* istruzione tempo del Prima col Elena rito spi- suo Monnier. a nel nato venerazione una Le dire può da maestri intelletto,un lui È e per di carattere raccolti appartiene T Italia. fatto Da •»??#— del Successori Massarani fortunata cuore • suo delicatezza i Sermoni leggere volume Tullo Tra il perfettamente conoscere basta ho mttmmtm* sincero. e Per un 23 •*••••••«••?•••••••• a della gli si sorprendere il Massarani presso letterari, studii serviva del del stornelli il animi sacro combatteva di Annuarii almanacco dava il Nipote ben noto degli apologhi diceva e politico era leggerissimovelo. da stornelli quegli Studii storici, tutto il concetto dove sidiata sus- isdegnava un quale adombrato appena luce. negli non e Verde, al piena negli Tenca, Maestri Correnti, degli di del Vesta veniva il Masssarani E Crepuscolo statistica del desto promettente. com- mano studii economici, tener per sotto attività in nazionale. fuoco di un'altra da documento nessun T attività Allora nel Contemporanea. Letteratura 24 Uno così: .j Stracciata, So — che notte 11 giorno non sul telaio li per Vo' non Era padrona il sapete che le e Lena e e su mia, articoli miglior modo spola, o tristo amante, bracciante. peggio martire, suo tocca servire chi ti conforta sapessi Crepuscolo seguiva gli penare, la peggio, ti serva, dì raccattare. a diventò e camiciuola in campi il sapete massaia Prima notte tocca Era Povera Il vi "La Vo' piedi scalzi, a Y — morta ! blicar inglese di pub- uso firma senza ? di il autori , di efficace, dare una a vera un giornale una autorità più sonalità per- d'idee Mass Tullo di che Nel nomi. la lasciarvi di ? domandò — Perchè voglio il Tenca. polizia,vorrrei sospese solo un ogni previsione, del pubblicazione la bocca degli scrittori odor in poco dalla altri. chiuder meglio punire giornale assai d' sponsabilità, re- tròppo soffrir noie non la mesi Crepuscolo. Stimò tutti, che e contrario tre per io esser polizia,al La È il Massarani. dovesse qualcuno la tutta assumerne rispose se pregandolo firma. sua Perchè e il Massarani 59 articolo un — ardito; 25 del gennaio al Tenca presentava arani. di santità di a quel presso gY imperiali padroni. il 59. Venne della deciso da spettava Milano la Gli di ron il mano all' altro ogni S' Y entrata si e e delle la soldato a- in voleva Tenca ne e straniero. il castello ancora Il Massarani Francesco. col col Gadda sfondarono e la fu assali- le porte fra lasciò in palle. di pace dell' Austria di Mantova, da San caserma Quando Lombardia. vittoriosi tenevano quelli che grandinar va ave- , città di la giorno eserciti austriaci caserma della sorte un degli spazzar battagliadi Magenta La le egli die Villafranca provincie di un* altra prova Venezia di e patriot- 26 Contemporanea. Letteratura iWMMf scrivendo tismo di firme. nel il che Europa La territorio mantovano di questo d'ammirazione. egli Il Consiglio ad la come francese. buona una Anzi, cure trovò in questa gliparve a bastasse. degli espositori e agio il suo di scrivere lavoro la né quella Tra Esposizione Y Arte circostanza ce fe- previdenza maggior parte. Y attività materiale le piccole e grandi del Giurì o, miato risparfortuna, sua alla che lui in occasione, lui, cioè mai ha neir ultima devesi governo, Deputato, lavorar ; non figura,più care man- negli Ufficii, , V Italia in Se una Consiglio visto mai attivamente persona, esempio per non sua il sedute. sa dove ad cose Y han come degna capisce e loro non ma meno tante coscienza con né del delle Commissioni, amore, con far non lavorato ha senatore, nelle sola una si comunale Milano provincialedi niente mostrarsi, non di non attività una di Spesso il tempo trovi volta. È profittevolee meno correre Massarani Y attività del schiva quasi romorosa, erano confiscati. più tregua. avuto per poi beni suoi potevano e venir allora in D' dei parte governi quasi ventimila di coperto maggior pericolo ha fu ai Memorandum quel IIIMfUfifl internazionale, meglio, a d' Parigi sare improvviriuscito , è sante, T Contemporanea. Letteratura 28 ed operoso artista. Una pratico uomo d' poeta il dubbio senza un più di d' discussione trentina una Una prosa. d' giro t'una buona Nella azione. riverberano, le faccette vede come che prima amorosa; sorridente imagine nella fra mente intensa, e di metterla del al con il che concepimento fierezza. quasi più quando è dire molte che e del un Il molte ha pagine fatto il meccanismo delle è Ma lo dello ha lo sforzo mirabile am- con il numero, musicale anche stavo , neir Arte dimostrano nel stile. Vi che carezzata, ac- avanti tormentato scrittore ribellioni lenta abbastanza fuori periodo po' troppo strumentato. quel- poi volte celato e covata agghindata schizza verso: suo che l'ha Alcune è è cercato gestazione babbo suo quan- stato righe gli è non il concetto spesso il , diamante. un le suo ne pagi- luccicano d* è un non capisce una posto. suo . prosa si lavata, ripulita. e per nato Se- cesura che queir aggettivo insistenza una , sua brani ma un d' l'attirano, Y esaltano dei ma in versi, di due pennellata periodo un di difficile incontrare T d' più dell' abbozzo di T interessa quadro, con foderato è , non Si in lui Ma noto. sono nessuno a Parigi il gran to sal- maneggiare delle ditezze, ar- si sarebbe Màssàràni. Tullo J»a«M u iWIIWMMlmillNfMd lui, badando da atteso Non concetto, finché con Su Y Io dire posso osarlo. che la forma quando si gli sai as- contento da glieloren- cristallina: ed ha gione, ra- perdonare può che il Mas- valga tente incompe- troppo sono meglio sarà la traduzione fuori del sull'Esposizione erudito, critico d' giudizi queir notevoli del scrittore, In 1878. Statista, quanto a me, i tratti formano d' carattere suo ricerche queir imparzialità, , che tieramen in- è non accuratezza queir equanimità del francese porti nelle quanto delle discorrere il Massarani arte, lui per del voglio occuparmi Non dell'arte verrà libro più è statista, erudito, critico d'arte: teoriche nei egli non quel pittore: come Massarani suo preoccupi più eccesso. da sue scritti. primi ma conto questo non sarani lo trasparenza una anche no; gli sembri non suoi ai la forma che già del e 29 di e uomo preferisco il sarani Mas- poeta* Poeta? Dio mio , della li matura veglie a , diseredato raggio quest' di autunno anche dalla sole, ma ne a e dia, non pazienza deve dunque povera conosce non che i frutti,caso tunno Quest'au- « vita, egli dice, che che più fiori,e no? perchè di tenersi mesta, non dirò contentezza, ? E e' è non contentandosi vecchi? di senso e nel una poesia visione di dentro e il petto quando più si sentimenti di in che che astratezza, un* ha, una com' umano non si può di che questi maniche si non invece la è di d' vita ; in di d' piuttosto Poesia da veste non documento come e d'una rara fra ed retorica inventare esprimerne mulare si- per che camera camicia, per che nessuna a il dire, moda tutta cosa vero un fortevole con- pancia più opportunamente Sermoni. una scetticismo uno preferiamo annegarci , della dietro si batte non , sentito: di risvegliano si stesso perde ripugna. Preferiamo ci ricordi, postumo bisogno sé con oggi dire mai lontani che rivelazione, il mostrarci in il prova allegriao vera scuse. , intimità personale, di muore momenti certi fetto af- ogni » non di ai vero, dav- per per sparite, sorriso cose impressioni siamo bisogno eco cher leciti anche quella che dell'uomo: cuore dare ricor- amore un bellezza? aveva di è del cuore ogni non poesia e lo E abbiamo per Il Massarani sua consolazione ricordi, siano che a ma vecchi! Vecchi, fino La Contemporanea. Letteratura 30 uno entro circoscriverci un zina doznoi ; che an- rigia, altetimento sen- realmente vaste fra neralità gei li- TlJLLO MASSARANI. 31 »?• miti d' piccolofatto. Quanti un che scrittori la loro loro Il volume sarani rimarrà fra eccezione. profonda una animo un con Ricordi sentimenti con profondamente soltanto loro La simile di alle commozione Quello lettori si lavoro; d'Armi han lui,molti come nell'ore luglio,in bambinaie, mezzo d'uno a cose, accento ci dar- a stessi. sé destare quel legge qualcosa del poeta. si Si fantastica, sente mossi com- colla raddoppiata ci ha visto occhi ; febbrile si son molti , la voluttà prima che attività del fermati splendido quel passato lui come provato mattiniera svegliasse alla e chi certamente passeggiata una città gli di in lui, ci a ch'egliha sotto loro si limitano impressioni della e non di animo sua uomini quel anzi dietro volte tante dei neir colto con consiste si sogna nostra. d' poesia chevole ami- gentile. e imagine netta in essere passato, sincero, una fanno che del una si prova spirito così buono paesaggi, e d' Mas- tempo letto averlo uno così visioni e lungo compiacenza intimità delle del Sermoni per Dopo ricostruire poter dei noi i nostri sono di documenti via personalità per opere? vera di permettano •*•?••«• brulicare di soldati, di lavoranti la suo in Piazza tramonto di di bimbi, di che ritorna- coi loro dal lavoro no Contemporanea. Letteratura 32 innanzi a giocator un piccolo saltimbanco; un sulla arnesi giano indu- spallae di bussolotti lui,molti come a o hanno . nell'ore asolato Giardini, quand' dei Merlo affollano s ghesi famiglie bor- le deschi ai di Monte al Caffè attorno banda la suona i viali vespertine dell'agostofra cerchio fanno e pro- , letarii d* ufficialetti bassi quii lì: ogni grado con il valore ma rendere d' che vi non fissarla appunto ridurla nel , stessa reale. cosa tramonto un , piazza presso uscirà di più Ecco mente : Sfornito Ancor di chioma Larva di quei A Celar intanto il dolce Ancor si D' Del cavalli ombra dì e salìa e declina di di pur ardue bronzo. le per e vittoria luce, stalle di che inaridita sentiero oltraggio color, alla tronchi, invano sublimi che nostre nitrire All' erba Tra tinge memori Parean 1' ha dell' austriache Sovra Delle recente l'ascia che cittadin tentava Inespiato; Gran il castano recente non lì per In 1' ultimo zaffiro al glauco marine, i dieci lunghe liste saluto calpeste glebe che, sentier nel fuggitiva impressione , della efficace collo- stretti in consiste la nel , improvvisato arte importante ogni giorno sempio forse dell' soldati , bambinaie e damo un impiegatucoli , mal campa viva, d' oblio. per più e- d' Armi Tullo Ecco, che esempio, per inutile è Massarani. 33 dipinto sulla desiderar Sai mi Ancor O Città la mentir faccia la il Con s' ebbe non pretesto. File il Più ingenua fonte, invidia leggiadro non la da tutte o i vasti ombrelli, pieno di di pittori;e spesso di dolce « Ella energia fonti d' E cauta e in si cuore miliare fa- ambiente un irradiato del sorriso leggendo s' intravede un profilo sereno il Massarani potè l'indulgenzache timida non il criterio d' imminenti vere: scri- incuora, che guida; pericoli , presentiche Capuana, quale impressioni provati. Il tepori e sorregge, che filosofia della vita queste aveva che bionde nimbo. dorato gentileprofilo di donna, della uve, e crespe gentil carissime. mamma colonna, ed rannicchiato come caci, rudero realmente sentimenti di persone stillanti melarancie fronte a sotto tesor dico scaturisce di vini e e frutta Chiome, mostra; doglio natio, di Eterna T vita onesta od vezzo alla Tesor di stirpe,dove piazza, al pie Presso un villa, vaporiera, aborigena, al in E, acqueta rurale farine le Dentro di dove legittimi sacchi; agli, prosciutti Di e la patrizie d'alta Ancora E de neglette Eppur E In bottega? tela: quelle rintanate, erte, ritrose in Di la piace di genere quadretto un fossero, vigile, operosa, Letter. Contempi e tranquil3 la, dei aspirazioni le il della stile suo Vi soverchio poetico , di lima è la che oggi diventata tuna impor- tudine impronti- estrema del verso i danteria peMassa- ? del pregi mende. ? Un d' accuratezza eccesso amore gusta Y più le che un Il numero, ordinario traspare Y senza sarebbe i difetti. ha, in maggior che » vivo così lentieri vo- quella come dell' età gioventù. cercare rani questi e gli spiritisenza e lavoro un lei ; a senno loquacia partecipasse più giovani, fidassero possedeva D' volentieri meraviglia se è non alle lo Contemporanea. Letteratura 34 Peggio di molti non stile dello sciatteria il credo chi per pretesi poeti. Giorni ad il Massarani, fa una eh* esitava al errori Sono — di stati nel scritto suoi pei in che memorazioni Comnitori ge- una di gli 1861, sfuggiti erano stampa. corretti segretario. suo mi ha affettuose due lare rega- , pubblicata alcuni egli di punto rammentando , esse, le persona sul Ne a mano abbiamo ? domandò presa nota , pare. — Si, si, rispose il luoghi corretti. segretario mostrando i UN IGNOTO al 1865 al (l) la 1870 allora torinese, com* ebbe quel Circolo Dante per direttore Maisa e del (1) r amore, gloria Faldella: Milano. Nato il d* Italia in di più Tipografia non i editrice di morire Lombarda, — nissimi giova- dell'arte amanti nel Degna del quali già 1869 , — cora an- Alessandria Galateo, avvocatesca Rovine di popolo, fresco, essere in nome Cerri, del mavano, chia- modestamente del e la riunione prese Gazzetta Sacchetti voler della G. della addottorati mostravano che poi Baldassare di console ora d'Egitto, che Alighieri. opera di centro un ratura lette- giovine La 1879. laurea il del- Letteratura 38 s'era Circolò e aveva ingrandito, le teneva clinico di San delle si facevano Vi lette. Il Giacosa pubblico i suoi primi lavori. colla declamava, sua nella letture, cose le nome di vi si di- liberamente e vi al presentava Il Camerana sepolcrale voce sala Francesco appassionatamente scutevano un preso sedute pubbliche sue dell' anfiteatro Paola. Contemporanea. vi e, direi quasi, pittoresca,quegli stupendi paesaggi che versi tutti ammirazione amici apologià il Galateo del meschini vi d'estetica trascendentale volta discussioni si votava dell'anima passò Il a mala pubblico spettacolo era i della attrattiva vi si pena per tre o gratuito) e seduta. ammessa con di quattro Dio voti. (lo applaudiva fragorosamente e C oratori. giovinezza profondeva le numerosissimo accorreva varii fu non Chiuse L' esistenza maggioranza. lo il una stesso alzata vi vanile gio- disse mi scritto. per e Garibaldi, giorni lui suo , L'immortalità notevole che, del , osava nebulosamente così due dopo nulla capiva più del ragionava ridendo, vi entusiasmo con romanzi Sacchetti con suicidio; il Faldella vi difendevano i rammentano il Termidoro profonda; fiera una i suoi in e era dell' la doppia ingegno. fatti In- spirito,l'entusiasmo, Un «»? MMmimiiiiiiii»niiMMmtnwiiii«rmniiittffffrirftTTfT la fede cieca curiosità riuscì per ogni la società una di veri dopo là, spinti dalle la ; Dante, vi molte dalle presero evoluzioni lì. I suoi di tristi di e esigenze commediografi, anche cosa, ma nessun ma tutti farmacisti loro di nalisti, gior- in essi d* idee di e tanti dilet- semplici o dimenticato ha volentieri confessano qualcosa sopravvive comunione soci, qua impiegati ferroviarii, dottori, ogni borghesi Alighieri quanti dispersero o senza vocati, consiglieriprovinciali,av- romanzieri, d' Dante origine vita; diventarono alti Y avida Palestra per liete ???# ?«? , nuova. si —???«»— ?•?"??•— bella letteraria tempo, ••?•• grandi idee, cosa ebbero ingegni •••••?40 ••**•?•*••• nelle manifestazioni, poco della ••••*•••••?••••• hmmm cosa scuola vera Molte parte. ••••••••*« h»mm*« ogni per sussiego, ??? 39 assoluta ed T ammirazione ignoto. di che nua conti- quella di sentimenti , quelle ardite nelle del loro una un quali V l'arte del- e prime ha forze preso , è un d' un' aureola che mondo nome di rimpianto intiero le incarnata s' è influenza specie giovane s' esercitarono pensiero ingegno. Quest' corpo. del avvisaglie eh* essi di mito pareva La la avesse di creazioni con mista ammirazione riverente severo. pronunziano a circondato morte ha strana figura di quel nella sublimi, mente non un scrisse Contemporanea. Letteratura 40 MWWWW mai sol un di in sé li fascino o intanto rigo, e le menti tutte perseguiti dei suoi air ossessione brare sem- simile di dal anche orma da amici qualcosa con tale impresse al delle regno ombre. Fu (non più infelice un della d' contento tutto casa lui! Un che cane un classe, egli frettolosamente il suo di silenzio d' ospedale seduta mamma in il secondo il fiato e' casa gli mamma lutto; un era oscurità mezza una così non : alla annunziare In a le scale perdervi poter tornando riuscito esser madre amò realista) montato successo. gran Sua giorno, aveva da vero pareva bambino. di romanziere invenzione è da sin la : , nel immersa angolo un dolore. Che — tremando come Ah — fra un terribile divenne bollirsi mente nella di il bimbo un' esuberanza risponde la pianto. scolare, cattivo un di quasi una ! tosse spauracchio rinsavì cuore la scoppio uno colleghi.Poi nel domandò foglia. ha cane giovinetto ? stato una il ! mamma Il è cosa ad professori un folla tratto. e di Sentì d'imagini,sentì d' affetti. Drammi , commedie, e le tragedie, poemi, tutte letterarie impossibilità le gli si lità possibipresen- Un innanzi, lo tarono ignoto. 41 sedussero lo tennero cupato oc- , da mattina interminabile : a sera di serie da Da tutto una loro la capo scaturiva trivialità che larghi ventidue nelle fisonomia pazzamente sibarita, da da sua a T America , Ma « Aveva a vela fatto aveva , di da in un alcuni mesi Y ostetrico portato da gran , di uomo d' par col rifarla ritornava un sopra colle ricevute , nella re cuo- anni, egli partiva cosa, di terna, pa- immerse s da anche poca eredità signore gran , petrolio profondi, e sua franchi, sognando dopo sdegnose, giovane, alto, neri la mamma Ridotta, eroe. na moder- simpaticissima. Fattosi artista, ma fortuna tuizione in- spallate. sue bel un occhi ottantamila un e era ma dalla frasi sue nelle o persona, severa consegnare vita anni della delle vera dell'arte orizzonti si rivelavano aitante una , incisive, assiomatiche, A una e , dei intanto sdegno uno , delle infine ad ridottosi elevatissima comuni cose petuamente per- ricominciare per tramestìo, impotenza, aspirazione guivano, se- abbarbagliante apparizione. questo suprema si s' annullavano fantasia sua che capolavori s' accavalcavano, nella un'incubazione con sue mance la per cio. commer- Italia. in bastimento braccia da migiane dafac- Contemporanea. Letteratura 4« chino accordati e res. chi A » domandava gli lavori, rispondeva: d' fornello nel alla Visse che d' dalla ottenuto il favore a ruminando meglio, mai vapore. il » capolavoro scrivere a aspro , colla che gli non ogni giorno, di della sua le forme tutte dovuti. T affetto di elegante tutti: Y artista sudicio, « polveroso e era la con lurida sociali. Domandava ad come la Stancò stancò sé che aveva prestito im- quegP imprestiti se ed pazienza Il stesso. anco giovine del orrore diventato era in viale, tri- visiera Y per dello strappi il mantello ed la con laido più un , di altre macchie certi pioggie vi s' era pastrano un contatto scuro le per che unto cappellone un dura riconosc ir- uomo un testa addosso immediato giallo come con La zare sprez- Portava Portava che miseria. tanta . in perchè pieno stesso di mino tega- , del ricevute al uova superiorità glifaceva dagli amici, fossero due sé con colla cane un , dava alterigiae tanta coscienza gli da famiglia contesagli società tesia cor- d' abbruciare locomotiva una cominciava non suoi letterarii,i suoi lunghi studii manoscritti i suoi Ay- dei notizie aver « macchinista un Buenos pianoforti a , da pastato. apverno in- camicia pastrano cani indelebili. levrieri, Aveva Contemporanea. Letteratura 44 quali gli devono i montesi, avendo quasi ricevuto trasfuso e tissimo mol- tutti loro nei , lavori lembo qualche artistica, avrebbe e Doveva mici, la se loro limito schizzo quel di cuore nello di se ne spirito dei grande durano suoi alla loro artistiche creazioni fa a- ginazione, ima- una con stupore. soli due a esempi. il tiranno del lui buttato giù Riccardo luto vo- irradia, si sviluppa, si sminuzza prodigalità che Mi qualcosa figura s' impone sua le tutte in e egliavrebbe » esserci vibrazioni s in saputo. testa le ancora com' tura na- abbiano certamente nulla proprio quella in- quella poderosa che senza esprimere saputo di Sacchetti è due con uno tratti di penna. Nel Cesare Giorgio Murena, è altro un « Gli e le credo del che lavoro robusto; misticismo serio, — voi mentre , vi salutò — ci non rata esageHo — vi trovo nei* attorno sto vi- ha franco, sono perdete avete con gli disse: romanzo ma — lo e vostro ammiro, secondario, lui. cordialità prove un di incontro, ruvida Sacchetti, stesso personaggio un riflesso venne talento dello Mariani lo non cetto con- un sogni a del nel , voi la Un ignoto. 45 «•#•*#••• grande F vete quistione sociale. di darvene obbligo romanzieri a- Y arte pensiero: è leva. una Poi « gusto — e la moda, e il di un giorno doveva era settimane parecchie contadino un mise e ve (i). che capo lo che e condusse Lo chiuso tenne scimunito. e sozzo » — in alla affidato sordo il miracoloso genio di campagna casa idee! capolavoro. partorire un una si un il successo guadagno, grandi il Murena amico suo il — le tutte superbo danno perchè questi guadagno, di atto con capisco, voi seguite il soggiunse: corruttore Un la testa scotendo rammarico, in Voi — m—m custodia Poco di cibo , molto caffè, tutti i libri necessarii: doveva inesorabile questo ammattisse non personaggio quella ha del Mina, (i) e suo T ironico Sacchetti — là. Il maestro Cesare ci Invece che Mariani, non vero* prestarlo L' autore stato del di mancò è romanzo. conte con 11 rinchiuso altro fatto voro capola- costo L'aneddoto Sfogliatele Figurine qua ogni diavolo prigionia era strana capolino ad regime- addirittura. 11 Sacchetti al fuori il povero che poco venir il anche Faldella Oscar ; della scuola parte II, pag. della 129. di lui. vi fa Ge"stu- Letteratura 46 £%# penda neW Z"??y/ po' anche aja, un brulichìi tutti sono Contemporanea. luminosi di Spleen^ quella strana personalità. Sfogliate le Conquiste rimpetto e altri canaglia di amici, della sua in' è e concetti di e vogliono sulla naso scirne un quelle sensazioni così dentro ridotte lì flosce e suono noi, tela aghi la avere il nostro debba quelle così volta una Co- « impotenza pori; poi e carta u- idee e vive e sate trava- sulla tela, eccole o cadaveri sulla il come ci parevano frigidecome stramazzoni i sulla di sulla tite, Sen- « sfregacciando o che rete trove- formicolìo un forano tutti capolavoro; roventi e da carta noi che soltanto che convinzione dell' di fremiti lui. C'è » cordo ri- un delP Arte: Male dentro spuntare forse bagliori di il sentimento tormentoso re; auto- scrittore, sentite? nel E voce. artistica ! Sentire di dello personale Gaudenzio in medesimo quella Fiorina, a troppo del da strada ciati lan- di bruchi un rale.... tempo- » Finalmente una , alla del quale manca Sembra poco per che il ritratto Rovine biografia ampia protagonista affatto. nelle ecco , più tiero in- quasi completa del potersi il Faldella vero dire abbia nome completa cercato , Un 4^ ignoto. . di svincolarsi influenza forse tratti di di riuscito. luminosa, di dentro che creatore Su questo la verso lettera fine ! Che di d' caos belle alla le cui è ricevuto massimamente fondo Ha le tutte poi quando E un grosso Va denti, e I lui pare colla barbone', in piazza dica corona ai di è una il usurpa non e te...., che cane lo vedessi, mamma! bianco con ferro la come la sporta passeggeri di perchè te sopra Fido tu rinato, , un per so pres- sento a speranze che Vorrei nome. Mi « penso chiama quella in dell'usciere Y usciere, cane un meraviglia. Si suo mie , sincera cane perchè di massime pagine carità ! per ennuco. contenta mamma del parla di e genio un deir , intenerirla sua appunto d' si emozione Pinotto La imagini impotenza che Ma cosa qual- quella fronte veniva il Faldella punto accennare. dietro apparenze la aveva e ancora in tempesta. le mostrava dei sian ci lotte, dei giganteschi quel da ma sapere magnetica , idee vorrebbe mare forza sua bente assor- possente; fisonomia intime un dall' capisce s' agitavano come malìa, la Si delle che progetti Si ammaliante queir più volta una queir incubo nell'ombra. rimasti dal di v'è non ad tutto : fra leone Napo- come Guai cata. giun- a chi me i 48 la tocca!... buono. Vedi, Mi !... cani efficace forma del che può dell' dirsi T effetto faccia che qualcosa la manca nemico Senza e Degna pregna di suo si cosa lo che di scoppi di sente vuol tale che non simpatica di morire poesia); bizzarro un* egli ha tenerezza volume il stessa , gli rado sforzo, un dell' arte. dubbio di Ma essa per insomma qualcosa vi è il Faldella rumorosa, e mente sincera- più La che abbagli. misura il tavolozza. di piace. non Y arcaismo imagine stridente, nuova, gran di da ruvi- di tutti i mezzi serve concetto spesso ; affar mero può si tutto stranezza quando , suo senza carattere un certa una immaginosa, il ha anchq colpisce rendere ! Anche Pinotto dell' ordinario. Faldella predomina Colorita, di vita che gli ultimi descrivono e più piana, più semplice, è meno che per lettera infelicissima della Vi suo. i con pagine, ripeto,specie quelle la forma La riconciliato persino questa esser diventato son » seguono giorni se mamma, sono belle Che un Contemporanea. Letteratura ed concetto è è una di originalità assai (in questo cosettina frequente prenda re umo- la il soave, caso forma che più Un iiiiiiriiiiiiiiiinitiiiiiitnnnniiiiiwriii « ???— —m— «???????? e cremerie proprio mi io Ma sul Roma dal Ricorderò la dell' costo Erano volle bei più di lesa il Carducci, di frasi,' e del quei era di dal diritto accalcata sotto Lettor. deir Allora cellenza ec- egli direbbe di le tutte del 400 per lui,innanzi il pubblico non a va ave- Y ammirazione. il una palazzo Contemp. Gari- quando folla il dittatore, chiamandolo Capuana, ret- solennemente Secondo Napoli in entrò miraggio arcaici egli conchiuse, , Faldella Il zeppo più dei come come filologia, declamato che romanzi convinto scritto suo ogni Il Garibaldi suoi zibaldoni. del Garibaldi Signori baldi quei i vocaboli suonò lavori suo già ad Dante. letteratura. deir anfiteatro. altro — il e tutti 500 la sala bagno un il Papa deplorava patriottismo, che da dio stu- colpisce. più illuso artistica di usciva una qualificabene giorni della stampa , del il queir amore e che la difenderli torico che pubblicato quei delitti • •»••»•*••• con fuori vedere ironia immagine politiciche i» • completo un verrà aneddoto un i * Casanova. aveva veri di fare senza naturale sua • a m trionfalmente appena , annunziato teriiN'Mm "«"w«l ?«—«?"?"—»— «•??•«• ?«••?«? quasi riserbo a 49 artistica. Faldella Viaggio ••#**••*••••?••«» •»•••«• si riveli schietta ignoto. si immensa d' Ancri ad dendo applau- alte grida 4 • ••• • »«m» •«#• M »««aiaftMa*« •? #••« •«?•*•*? — •a *r*m"lf*" r~r rivederlo per Il rossa. si Contemporanea. Letteratura 5ò ?????????????????? al ?!?????? ????•?«! Tir balcone generale colla camicia sua le grida diventava im: compariva: non il frastuono accrescevano , A menso. ? invece tratto, un di Garibaldi, ecco il Medici. Il — la folla riverente, E in punta di Signori il anche di Non del L' delle punta la mula scaturiva da lui. Al Faldella dell' ironìa in- essa tutt' accade era senso rivoltava, come di malgrado il parole, ma Y ironia e ; st* incoscienza una le si imagine medico cosciente, in disperdersi — guarantisco questo. disperse Garibaldi di ai romanzi deve pubblico piedi ! si commossa, piedi. rimpetto , alla folla. egli disse generale dorme, queE ora. forze, (i) sue NOTA Son sicuro Circolo al ebbe Giacosa del di far Dante la grata cosa ai lettori ristampando, i ricordi personali Alighieri, d' indirizzarmi gentilezza in un' torno inil che appendice Risorgimento* é A Oggi fa della la giovine giusto Un mese Sera, lei ha letteratura Capuana. Luigi un' in parlato torinese e appendice di del quella che Circolo del giornale: fu dal Dante 1865 // Corriere al 1870 Alighieri che Letteratura 52 ? é «»M •*• età ?••••• •••• •«•••?»••• •*••««•••?•»•• matura, !•••••• • •••• •••««??•• »• medico un volte in salì la la nominava Fu cosi poco numero ftMMM ?*•*«•••« le ??? • »»?«•»? società, chiamarla la per che accademica e ••»•• Umilili) ? — Mi ? MIM ? fiore di cortesia, iscrittosi correva qualità e —?—?•«?— napolitano, che protesta. ?—»•??•»•— •»• •*••••••••« M socio, soleva, nominando le Contemporanea. Accademia, sala il discussioni sue come tutte e di mormorio un appena •«*•» M"» pubblico suo farsi dovettero più m compassate; cresciuti dove : Prima di che di in arte Eravamo certo il riverbera quel Due in se di volte tre originaria natura, Bisogna e, di questi, freschi di di due furono tentativi indole puramente di il perchè ci aveva della porre dove di colpo, a che soci mi lontano vedo av- non è arte, si e irradiava di da i alle pratica immediata. addottorati in o di in via società maggiori della di mostrando verità cente, re- stra pale- una del ritto di- parola. Vi dissertazioni lessero non le mani furiosamente zienti impa- toga in della legge divenirlo, problemi battaglie si la mutare dell'avvocatura, la quali noi, dispetto discutere fatti convertire battevamo Prendere alcuni sbarra, orgogliosi della statutarie, alle erano importanza esercitarsi riforme sta que- , che utilità una risolvere e legale, in avvocati della voluto anni pencolo corso dei quarti lotte di cose superstitiall' calore si la , confortevole, ancora del di si entusiasmi. convinti d' arte. pareva di e soci raggio terzi, o considerarle lavori dei le tutte non L' arte ingenuamente e un sconosciute; guardo la bello sciuparsi tre , come role pa- riassuntive venticinque i che essere formole affatto sopra disotto buoni dove e mirasse diera, ban- soffermare lasci Le coltivava si ora società avrebbero moderno a la gettarsi alle forense, dove fedi e studi, questi senza sua classificazioni. metteva qualche che sapere ed alcuni oggi fuoco o sero fos- queste superbe mi erano facevano tutti doveva quadro anche gran e alla fedele , si la e venti, stupire a languori scrivere società. vi la più quasi contavano che della si non nulla e caldamente, ne le che pareva senza volente, si potevano moda , non anzi generale partiti e terra. Morì, particolariritratti a tanto sono sposavano adorava più Inutilità. fisonomia chiamava quando vita. morire, scendere oggidì di quei giorni ed alla poco si in Arte vivere gli elementi cosciente malattia, di cessò essa e del buon di vedere doci incocciansenso , il toro intorno per le alla corna non supremazia volevamo, dell'arte Nota. 53 *«•«••••#"••?•• fosse Una domenica, Uno che che conto i fatto è ne lasciarci l' ombra di intesa del tremando noi Mentre di un Un* altra la la non P della qualcheduno dei votare per , e il con voce disse parole: queste al i Louvre vori capi-la- riabilitazione sollevate aveva e campo più. della sociale rasche bur- vere Già donna . la era irosa, velenosa, che dei tirare pettegola, e stuzzicato ad state erano delle s'era difesa nomi di ma una al litica po- politica da abilmente, la assumere una ed Faldella Garibaldi, di romanzi riunioni, nostre al suggerita aveva mitingaio. C nostri, nelle politica insinuata traditrice da e non disegnatore , mai parlò ne in apologia clandestino da il dispaccio telegrafico, un mano Noi, rigido magistrato, e grave in se venuta s' mese eroica stava finissimo corbellerie,bruciano politica platonica Galateo ora diminuito Si profondissima non e era questione qualche versi, che dopo , esterrefatti così poeti, un Que- terribile. contavamo speranza. più Van-Dik. di finito volta una oggi effetto un vedevamo dei in delle e affare Fu di emozione diciamo Rubens lo solito,tenendo un* per anche allora di arcadici. qualche proposizione, più pallido e appena cavernosa e uno paesaggi di seconda, lavori a i versi ed poeti arcadici, favorevoli molti la seri; proposito letterarie produsse i neli' aula entrò coloritore ed di fraintendono spreco, neanche quando da tanto suonati. convincere a uomini degli metterci molti che voti dei numero più avremmo d'essere pelo un arrivato era le prose letterarii prosatori quale, che verità. bisognava parola, a oramai fossero non st' ultima utilitari eravamo tali ci come se che prima fummo incredibili due queste La 1871, nel arrabbiati più dei di istessa quell'arte rispetto a difendere. impreso noi di mancare un ••?••*«••» nale gior- avvisaglie lasciato ; prudentemente im- rispettabili , ingiustamente malessere di bisogno sentivamo ce ne dell' nome arte avesse di né in si facevano arte arte serena, più e sospetti un si di senso meditavano , riguardose, in serpeggiare a diffidenze nascevano nuovo, prudenze mai vituperati; cominciava ( e qui ! casa cacciati. nostra né di e non rettoriche tirate le imparziale, invocare, invocazioni frequenti ecc. ) nominare sapevamo che : alla cordia, con- cogli prima e' non insomma non giunti agera ci , ben dire chi mai Letteratura 54 Contemporanea. "«••••?•••• e Venne la pareva che le ire fu prete. tutti rammentano che socio, cocciuto di interruzioni, ingenuo e il non detto giorni prima Voleva e che sociale tre la in voce quel più egli non era poi prese venire. inr formatore, ri- senza sere es- di né lamenti, rego- nervosissimo dalla cascasse luna, dove nava ingan- graffiando da lungo bastone un così un momento sorrise più la Poveretto, contemplazione sospeso, per forza fu parola, o pazzo, estatica strappato violentemente di per si e meno o donna. era Pochi alla allo zione sta- fatto Questo sportello / . . esclamativa apostrofe , la ma rifor- grande enfasi, quell'Oh fila di dire fu tutti guardò rimise a assiduo il la a e poi era nostra terra. da un' una singhiozzante; con sedere. e suo quell'ideale sbatterlo lo sincera così prodotto generale, lunga savio, egli , più comico ci ! inespremibili dolcezze, oserei sonora, risata una una iniziata tanta con effetto mai disputa racconto. tornandone sua il tema impossibile seguitare. Quelle tal diventata la un godo. di battere altri , affacciato era Come fu gli ma una Fu ! da e Pinerolo, della tentasse posto con finalmente attraverso che altro Oh vedere lì, senz' sociale o parlare a egli s' profferite intenzione. rimase grave, di fu prese seguito della il aveva momento, seria tere met- apostolo parlare condizione bigliettaroera signorina : di giù trascinato sua di battesse non a che godeva le il che alla o parole aveva andato raccontarci dirci da paciere rosicchiando, quando egli commosso detto aveva immagini era trovato tanto che Cominciò egli aveva e tutte Alighieri lo posto, suo la migliorata Quando ! velenosa. e aveva al ingiallitodi seduta S' chiodo. ho violenta lo voleva passava suo le che M campagna. poveraccio donna, a focoso, bilioso, distributore sempre d' avorio il pomo Dante chi tornare, assiduo il « la donna, a così interruttore come della Qui »• ««paftMiMIMg nome presidente, sopportati silenzi, poppando, di Quel di pubblico; ci volesse tabacco, carezzando parroco di né un pagare, né colleghi, di della senza sapere dare diavolaccio buon un socio voleva chi i mal prete, •«•*••••?••?•••••«* sociale società. della frequentatori esser non come prese I m divampare apertamente stessa ••«*•« m condizione dovesse di né insofferente quel voleva che e farle e 1' esistenza un la discussione pericolo volontario di intorno tale una rinfocolarle e a discussione a •••?••«• una Da dolcezza quel giorno lasciò affatto ideale, risata lo e di dalla aveva lif.S; ss - ,S| _ _ Jltltlife IIHt'IW "••*(£)? BlW©(Sf ta4*«v" "«"ito Abuo° DOSSI CARLO n libro un per La alla uguale subito parte parecchi del per in un ottavo, agli amici : Gocce è davvero. scritti. Pubblicati rimasti son per , inedita. roba proprio, centinaio nascevano, Roma, in di copie si può copia quasi aggiungo e poca i suoi anni conto d* inchiostro. è non tutti Qualche bibliografica. (i) ingegno suo questa pubblico stampava, primo posto. vigoria d'esso, letto ho Io da che il avere del stranezza il Gau- che Grottesques il Dossi, Les potrebbe ora, quello come intitolò tier (l) se Stabilimento L' autore belle e le dire, ne gran ne edizioni regalava una rarità trovava tip. italiano, di 1880. Contemporanea. Letteratura 58 in quando quando sopra libri vecchi di e di ditore riven- un banco la scancellatura di , sulla nome un del mal mi in nel stampato 68, di Y ottavo La lui in pubblica più finalmente si è Così A la ed utopia, suoi sinenza varii il Aveva A, un valutare dei a un scorso, le felice una altra un schizzi dice Dossi darsi, un della era rimasto inedito. mezzo arrabbiati. chi con gli abbia un De- donna. era non nuovo della degli ammiratori trovato detrattori l'avvertenza medaglia panegirico quand' spannati forse della esattamente Potrebbe di e avremo del nome presto e più. Domani neanche oscuro ora rassegnarsi Colonia scritti,come il rovescio in Però tanti proprio: d' inchiostro novelline di dell' editore. volume, Mi grande. , ristampa dai della Gocce ora una filippicacontro una ristampa , una avere fuori, Tanno , donne 160, conto di venute in Desinenza bianco, elzeviro-, ma per persuaso son 1871 si lasciasse, come oggi anche non editore. in predilezioneper altri, stampare sul volumetto sembra che nel che nero il Dossi sorprendevo che così Altrieri, un perchè eccezione, so L mano Y odissea raccontava capitato regalo.Fu venne specie copertina Non siasti entu- saprei nociuto carattere come di 6o e Contemporanea. Letteratura della lingua;stonature contorsioni linee, esagerazioni di maniera, di forme di caricature d'affastellato,d' arruffato è un o dei sono simili capire, in che d' studio fatto e fannullone, quando d' altro. Nel ingegno d' artista o fatto nello occuparsi poteva si sviato, sciar la- semplicemente restar non d' tratta vero un d'una mancante o più importanti facoltà, quella delle della e fenomeno dell' autore. la L' opera Dicono: dello persona d' dà arte giudicata volte, fino spiegarsi tal di chi vuol tima sulla vita in- rivolgenaturalmente si a un da porzioni pro- misura. curiosità prima glio me- doveva il poeta letterario caso macista, far- di scrivano posto la Musa autore diventar a avrebbe notaio, che un poco grafo il commedio- che benissimo to, abor- vuol il preteso casi, che il romanziere in pace La un* accidentalità non letterarii. Ci casi procacciarsi un a delle (siscorge , sbagliato di mestiere, sia avrebbe un intanto capriccio. un non si organismo vero , volgarità,T impotenza, l'anemia, T La a che mescolato di qualcosa , bene) di colorito, stridori e la vita scrittore certo stessa. da punto, — poter Sì ; essa è cra: sa- inviolabile. è abbastanza sé intima, sere es- parecchie può essere 61 Carlo Dossi. delle altre lllWiMtMinMltllNNIIIIlHIIUNnilNNllllltMUlllllMUIUllMMINMII«««NUMIi(MMNIMIMMINIItMMNMH*MIIM impersonale; ma foga,del la troppo diventa Infine dovere. fatto n hanno più Y opera sotto sostanziali Studiamo dei curiosità lamente so- d* si gli occhi fino ai anzi un un fatto; e un spiega tutti se non se dai gli elementi, più insignificanti. l'uomo dunque è arte non non diventa ma legittima, s'intende, non la mostra Y eccitazione sangue, Allora dell' autore. nervi la è: non l'ar- intender per tista. lo Non si la figura d'una violenza di Novara, nel casa effetti della Lottò fino trottola. di Nato giorno disordine d'una alla virilità fuga, dirimpetto risentì di sassi, di schivo della ruminatore, di divoratore appassionato gli sempre al e mondo. la morte, ciullo, fan- libri che cosa compagnia e sin degli non di collezionatore ogni timido mesi, per sensitiva, strano una la battagliadi la vita tra tata, dila- prende venuta precoce gro ma- letro. sche- fronte sette della incendiava, sua più uno viso suo il paura taciturno, anni, il che impressionabilecome intendeva, apparire grossissima, la testa che di sto vi- ho ne quanto senza dilatata così ma persona, magro, 'essere può Ha una È ritratto. un a di conosco dai sette altri imperioso daglie, me- a gazzi, ra- se- 62 Contemporanea. Letteratura delle conda fanciullezza sua Tutta circostanze. Y ha egli ce particolari,nella che sembra bella buona, d' ogni fuor castello com' casone, piccola sala e avrebbe sue perde, il e o della avido di Dossi, D' maturo, allora una in suo coltura più tenuto a in poco triviale,che e un del sprezzoso Nel pubblicava poi Alberto lo vi si singolarità,elevato, artista, il ha la malaticcia profonda poesia. quasi cose. Il Dossi un biglia mo- carattere suo , come suo di fantasticheria aristocraticamente nutrito Carlo poco uggiosa ogni parte; temprava comune, a età comodità, mondo un realtà di da del di natura sua suo, tutto e tutta con mondo urtava di pensare e solitudine stiantava notte si fortificò e sé, nella (leggi Montecarlo) sensibilissima sublime donimo. pseu- ogni legge, spesso Nella elefante,la grosso d' un da sentire del nome egli dice, già frateria, dalla dì che nel essendo di Montalto di fia autobiogra- un educato regola, fuor ogni legge. contro un libertà selvaggia sua Pisani Alberto è Dossi è, letterariamente, Si di perfino vera Carlo protagonista, nuti data, coi più mi- ed romanzo un e Vita della la storia neroso, ge- 1866 le me pri- Pisani legittimo nome. estesissima. Può Carlo Ma ?aBMMM leggere antiche •*? U#M*M« ••• • ?*••*•»« «*a«a a ?*?**• ••?•• di viventi: la otto del sfumature allora violenze vuol non eh' dire egli pensi : dovrò io e Perchè la meglio torla parola ad di lingua? • d' un è far sua tura na- bra Semmento, stru- uno il ? Perchè, concetto ed darle e Perchè trovo che presenti rapbo deb- non di il marchio di dar lingue affini? chè Per- sdegnerò di porre im- verbo? un io venzionale con- e se parola una idea mia valere foggiare vocaboli a la pire stu- ragione. non ha imprestito forzoso corso e debbo non il dialetto se fanno capriccio; cosa lingua il mio essi anche nome, menti; senti- rispettar l'accidente, degli altri ad suoi accidentale, convenzionale* forma una le ordinarii che suo La crede quelle tremende buona — tra glio me- la ragione, il una conosce dei e a sola qualche volta, lingue mezzi coi una ti spesso il vocabolario hanno o, ma s'abbandona contro ed un lingua pensiero suo •»••«••»•«*#» dieci o sua rendere a •••••»»•««»•*•*• ? ••••#?•!*?#•« • • ?*?••*•* qualche altro, impotente Perchè ••«••• i classici e di che ? 63 Dossi. d' astratto un nome a- , stratto moventesi? tutti e non Forse ne lo soddisfo E farne potrò non infatti fa m' di Ma un in corno vivo e di altri, perchè il bisogno ? Lo importa così. che molt' perchè sentono : un sento io, degli altri. queir .arruffio, in Contemporanea. Letteratura 64 di queir imperversare di suoi aggettivi le calcolate imagini, v' è ed stavo la del di fuor taglia posto: d' inchiostro. lettera al nemmeno prima dopo lontà vo- lina macchio- uguale racconto un Anzi non averla curatézza ac- una e scrive biglietto senza senza una fogliolino un con né farne corretta , letta riboccano versa e di scrittoio suo più piccola d' è vita. sua né al calzolaio. bozza una e artista, un scrive semplice un d' la Egli o la C colosità, meti- stessa , pagina sarto monici ar- " carte neppur una accordi sinfonici. il Sopra quello un uno straordinariamente più uomo sembra né Le rapporti di riflessione regolata è mondo. , di di la esattezza, forza T è d' vista in aggiungere per quali Il Dossi penna ; , stessa dalle non foggia. colori di stessa la che quei calcolati un* intenzione linee, di gamma ordinato Tutti nuova ordinato artistico, per insomma ordinaria, stra- to giacitura dei periodi, le ellissi,tut- la e di parole sue posato scopo sconfinato. accuratamente sono e meticolosità una scrupolo uno di c'è imagini enormi, indiavolate parole a e riletta. delle piene mani Le stesse nei sue lettere preziosità periodi ri familiaeh' delle egli sue Carlo Se opere. Dossi. preziosità non 65 dirò esatto pare , bizzarrie. che Aggiungete nella conversazione, massime vede la prima t' anni, la ed timido è aggiungete opera d' arte conversazione sé con fu stesso che gente con volta: sua impacciato che tan- per continua una stallizzaz cri- vera una , di sentimenti cari, destinata gli erano soddisfazione ( le amici pochi esemplari subito doveva un'immagine la d' colpa o parola non una origine ora diventata più non di temerà Ha torto darsi La : scriva perder e lo sa si a quel L* Altrieri mi lui. d* arte di gersi correg- della qualcosa ?.. , il Dossi o a È rimanere sua qua- Potrebbe che an- . no. capisce dei suoi nettamente modo per parve scritto felice una Capuana, valere opera ostinerassi prima impressione non sua se poco Probabilmente ? Chi che capirete e per di moderarsi fiera individualità T è. della di cento a potevano valevano che natura. cercherà : edizioni importargliben gli altri quello per confidenza significavanoaltro ) non che alla costose sue pensieri che soprattutto alla propria poi e di e Letter. traduzione Contemp. lavori Y autore se il lettore. canzonare in arabo: appena è questa lonia Co- La abbozzata 5 66 — www— whmwm— da —»????» — wm— ....—«...» linguabarbarica. una della sua il testo, la messo parola del italiana violentemente sbalordimento colori L' a gnifica si- un Si passa se fra- guizza, ora lunga minabile, inter, suoi abbaglia coi formicolante varietà sua rola pa- La serpente, immagine colla la o proprio. si distende ora cheta. mille appunto un contorta un dere ren- a isbalordimento. come scoppietta, ora come dal in si snoda ora adatta , diverso [punta sulla , italianizzata testo il traduttore che li parola più avesse tutto di li per la penna, ——m—m—mmmmmm—mmm—mmmmmm m Sembrava trovando non o Contemporanea. Letteratura , , immensamente grande, straordinariamente sproporzionata quasi ad / - occhio un di diversità una vegga da se con le guardasse vigoroso, pieno e, da un cose di Par della non pupilla rovesciato, lenti sentire le se come ora colle di quale naturale, e che stato cannocchiale un microscopio. rauco le veder a guardasse come nel loro sare pen- patisca la per singoiar conformazione forzato Fa sempre. continuamente laltonismo più i colori una sia che nuscola, mi- d' un ora bile miraaccento un sdegni, irrompente, brusco, air altro, soave, momento quasi femminile, mosso, com- dolcissimo. . Si riman è così male; ma si è complicata colpiti.L' impressione che vien la voglia 68 Contemporanea. Letteratura »•••?•••• stinzione ?•»•« »•*•# ••••*# »• m •• mmmmm mmsmmm forma tra curiosità una •« miniriliimilitiiiirHiiiiiiitiri artistica valore. gran io, dal Ed mio, canto simpatia pel Dossi, altri di Bado ad è mi ripugnanza ora E lo col pel una del mezza per ora, è cervello, molto esagerato; artista un anche ed nezza stra- ammiratori dentro personalitàche li rende nel Ma sue quanta imagini se pensare è fumo molto. : sono Di incompleto. si vedono non ma suo ebollizione. vuote; della stelle. alle troppo avvolti ! Le stranezza* sua i suoi artistico mai; conto figure ordinariamente sue come hanno letto, di- , levarlo fuori la ma pri- con indifferente sul che detrattori Il Dossi, Le ora mi la vinta accompagno osservare merito turba, che mi rileggo,malgrado i suoi , che che, appena lo delle lo prendo Insomma produce. , consigli non all' efficacia : ammirazione, con giusto così cosa confesso sposto di- sia non esempio. confesso e commove; che V sola una impressioni che com' quantunque seguirne la mia nascondo non imitarlo, quantunque ad e di curiosità una ma , ad Rimarranno concetto. e della d' esso, grotteschi, fantasia sua potenza fanno in in quel grottesco no sorridere, fan- stravaganti,ma tante in non più regolari, più Carlo più linde, più armoniose, compassate, affermar può 69 Dossi. dentro abbiano sempre che pagina delle si non che qual- cosa. Ecco La una trascrivo basta Dossi « chi a di fanciullo sua È accenti. bizzarra, Le caramelle doi soldi della nulla del maniera lui. di d' cammei — frettolosamente entrando che specimen uno netta letto ha non Monsùy — colla , un' idea dare a cT inchiostro. intiero per ortografia irta Gocce disse un due con , che bambine Il caffettiere, lasciato « Io quel po' sugli di di aria otto, La pugno. fino Ma e e era omo e nel custode A quale tenevala di la bimba sentimentale quelle alla di una smortone zione fun- tabile rispet- egli chiudeva ve'! sinistra visuccio lui, la importante somma stretta parte hanno i maschi musino alzò. in blusa , E di che doppia sua compratore somma. « baciocca giornale,si soldatello. da trapelava della il L' piccini. berrettino in coscienza in i adocchiai e tutti pari. E, banco. « celeste in al postàronsi tre di gli trottavan di lui ? !... visuccio Qual mettente pro- impastate di Contemporanea. Letteratura 70 »•••?••••••? 1 ••*••• guai ••?*«••••••• ••«••••?»?•«?•••••• •••••«••«••• lasciati lo nHwmmiitiii sguardo, alla diritta,era puttinainvece sole. di raggio Non i toccava latte-e-vino Tomboletta, anni. cinque vestuccia una con so brio- un , inamidata, reggevasi in sulla punta corta scarpette banco, due i sei occhietti del caffettiere. su'n peso la ve della guscio tach sul piatto le ad ogni gli ; tach... e alla intorno mise la piccolo un si diresse si tennero lasciò cadere cinque... tre, quattro, i fanciulli dipal- a le occhietti il caffettiere caramelle... tach grigi bilancia; gli occhietti : baràttolo dietro: neri, due Questa, accompagnarono un care due si attnipparono — del quelle,il mento. a — delle all' orlo palme tramezzo castagnini mano le attaccando ; poggiava E « +mm" ! La « dove luna, che di chiaro •? sogguardavano , e sorridevano. « Ma per soldi due potevano non molti. esser « Mi « Avvertito a dietro venne un' idea. la traverso i bimbi, a coppa « Bah della bocca far a il monsù tossetta una con il baràttolo, indi, la i sorrisi l'indice, mi segni: cioè rovesciare ad la somi més- e diedi, accennare mano verso bilancia. ! Il caffettiere era proprio grosso di Carlo •Mf««rtMfMN«ll ???"??"?"?•? •••*? »?•?••##••••?•• Salvo scorza. il sottolineo ••••*• «»mmm«Mm»» •*•••• « f Mi MtM »t« di — avvantaggina la •*•*•• • H«itM«M«Mf «tMI M HMNl mi una ripigliarsi riporla.Tre e seguitarono Così, fu il cartoccio prese com- il coraggio Anzi; egli ebbe coraggio mortificati 71 del zitto,non cenno niente. per — ••»••• Dossi. guardi sospiri. tre e ramella ca- aggruppato, e segnato con- all' ometto. « tutti nel tre, e momento, un del fesso Chiel — vederlo a banco; poi, con Stettero sparire balzo un di via. gioia, scapparono « il due-soldi. allora mollò Questi che voleva ? loro votaste il domandò mi — caffettiere. « che Volevo, — risposi stizzito « « « si rimase Ei Contagg Fosse disse — delle dallo di quando, il vi libero sono un che si tore. il let- dei godimenti d' in un' opera formazione, non » provenienti dal ordine rimasto ! lascio solamente: studiare po' incompleto sotto donna una soddisfazioni, dei di second* processo bisognava parlare. — annotazioni, Aggiungerò e po' grullo. egli stato faccio Non ! un — io. Pagavo — il baràttolo ceri, pialettuali intel- dare guaril arte glio me- scorge po' incagliato e arriva a un nascondersi , rigoglio della piena funzione vitale. ', i«»tflga»""B „. - Siti.». ._.=«4» dimenti quanto #i»£ ?TMrtff ifi«t. n lli»ii|i|fM;|.;f', Illw5f7sW"l gille mJìteiS' altre. Gli malgrado .S:BW#'^fl^?.E'e' dei IB»«'fipKSÌ»^KSicagio Per istu'1151)18* |lSÌlftti UnsjrayMii^f^I^a egli è un ?ì"f#faj|#*u\desi E iw«wi"9wJSAIi§pnza. sic- ^Oipik^'iSSii^ltgf.éjtSjTimiratori .dei suoi ded' ^ore , iti ad così un ho f 'L iff-wk.w. '" -'*" .w. *("? -#. .#. .#. .ft. .»? idea "}0^;S^K^:ao*g|Gfe"r ^^Sifl*^^*1 casa i^^iprl||A^"uÌ^^*cr an- 0 3 -.v* CO CO 00 DA -5H-° mar^s^yirajjpljpBS* ?*r Contemporanea. Letteratura 74 *—"•—— "» •?••••••pi eia, brà bràa-brà ——•—•?— brà! muovendo solennemente, alla d'un testa il canapè si fermò ad le Signora, — E si mise rablesiano, che fanciullesca. dei suoi riso grasso, il suo del corpo. proprio un' con e lento nel lavoro la fu circolazione in via! Eh — facilmente vi si può metterla d' ser es- tutti il soggetto a gli , osservare; lore va- ingenuità rimproverava raccontare a Genio! un romanzi. siete Voi — lo accento un suo tutto amico facile troppo seduta era disse, salutate manifestarla Un nanzi in- punto: la coscienza soleva e stesso scoteva avea vero dav- Giunto con ridere, di quel a Il Balzac poi ; nello fosse derizatamente ca- , tratto comico e grave passi quasi sorella sua •MMflMM i reggimento. ove un *••••*•••?*••?••?•?• •••••••••••••••• Nessuno un* idea rubare assai di voi. prima fare potrà faceva Balzac, del semplice risposta. sua Vittorio Ratier direttore della Silhouette , , conversando, sera, una del glisuggerì Une racconto damentale fon- Y idea passim dans le désert. — U idea contento; utili che Quando è è glidisse vostra, giusto quindi il mio lavoro il lavoro fu che il Balzac tutto partecipate agli produrrà. stampato nella Revtce Contemporanea. Letteratura *j6 k La la Per maggior romanzo a quella musica s' è formata di noi che lui vediamo lo anche si vuol chiamare É«" pata. anticitutto Balzac ch' an, sperimentale poiché , lo **•••? chiamare come nel già ?•• molti in forma una M ranei contempo- benissimo sia il naturalista suoi somigliava era • te. lentamen- oggi sogliamo moderno romanzo dei parte dell' avvenire; Oggi il Balzac il punti la del fama •**•»•••« Il Flaubert così. i , De lo Goncourt, da Zola, lui;non tutti direttamente procedono hanno altro fatto perfezionare, ingrandire secondarie rano le accennate o nelle quali accade dello e la via in medesima del un lavoro intitolato del nato svolte della tura na- infine sono nella moviamo coir incertezza be staccatisi, sareb- appena grand' importanza libro un contemporanei e sori succes- Balzac. per neppur spontanea successori, le che primi passi, appena di che e- , noi Predecessori, Il Balzac, è Per i humaine produzioni spirito umano romanzo bimbi le tutte cosa. dei Comédie luppare, svi- forme certe imperfettamente o , come che ha forme quanto egli da di uomo una letteraria. specie Al paro genio, non di generazione dei suoi sviluppato,ingrandito,perfezionato iniziali del romanzo moderno Bàlzac. iiinii"Miiiwimiiwmi !Miiiiin*i»MiiiMiiiMiiimitwiiMmMMMwini"iiiiiwiÉ già apparse Princesse de il divinare lo e alle sublimi dei ti in perfezionate altri scrittori poi che modo nelle le la del dal e fiore un nostri lì che dal / *L di quelle di di del zionarono perfe- ture: avven- carattere Balzac il romanzo sia Flaubert oggi dei De il romanzo inutile per certamente per di noi. trapiantare rimasto tutti in fin ad I nostri lia Ita- oggi i costumi , vizii, le i nostri aspettano pittore raneo, contempo- il loro ancora il loro nostre Balzac. tù virco stori- Possibile , , che si come questo letterario esotico il loro péu- , Zola sentimenti, son lo han trasformate romanzo del si sforzano fiore questo I incipienti romanzo come opera sarebbe che colla Parents in lavoro gran dello e coloro •*«••••*• dall'/fé- pale forme mani, sue forme nel per non •• — il ritentare, si sian , Goncourt ?— mente chiara- che dei le carattere costumi diventato w*i— Héloise. e lane altezze modo nato di mmm vedere contemporaneamente sia ib«mm •»••? soli titoli due dalla e che di romanzo in h Paysans. Studiare e ?«?•••?«•?•?•?« spingersiinnanzi condotto del mmiw tastoni, il tentare Bir agile e m colla Nouvelle e ritiere de vres • •*• giovanililasciano T andar e •? , Clèves lavori suoi ? citare per , 77 ?•*« vasto grandi idee, caos di di grandi sentimenti di , grandi fatti,di grandi miserie, 78 Contemporanea. Letteratura ——?»— di grandi abbiezioni, il nostro t' anni debba venir fuori del dalle aride pagine ha T abbia di ohe tinuano con- bliografi bi- escono non catalogo tre dei a di 400 della colla vedere ans è a nulla ha di quelli che più delle della lavoro il Balzac pagine, Per capitoli. altri definitiva La Giacché scrivere alcuni ordinaria. dell' ostinato vita gli lezione uno mersi, espri- rimaneggiarla.Per non d' non era infiniti. » sua e e , la lezione di stenti lavori e' la forma. e modo concepire deva posse- mente sua suo terzi suoi a non il concetto dopo impiegato veste mutar e semplice una il Gautier, il trovava correggerlae di è questo fra trovava lo dire trente il Balzac come letterario; nella noti o o a zo roman- loro? detto abisso un sempre prima un , ! il dono può di non , , quali insegnamenti righe Balzac, Egli nel fatto in Francia han ven- potente ritrarre Lovenjoul ma « scrittore uno colla fare Il libro in risorgimento nazionale successori a prodotto ha generazione presente i suoi e »»———! che artista, tal da pensatore la •??•"—» lima si /emme Si uno la due manzi ro- che de si risentono e della datura. sal- contentava tieri aggiungere degl'in- lui spesso il correggere si Balzac. riduceva fondere a in 79 dei romanzo un conti rac- diversi, scritti in epoche differenti intento nessun de Femme trente di fautes. sei II. primo il tèrzo trente Le che ans col il quarto, romanzo: titoli diviso titoli diviso 1832; il sesto sotto nel 1832. L'intero romanzo nel 1842. che naturalmente redazioni di non C data lo avrebbe che nel pubblicazioni dei d' potuto altro diversi sola una avere dei 181 3, V la forma d' esso, precedenti un impedito. e piccio imzione L'a- all'epoca delle 1'eroina i trent'anni più parti tre Expiation episodii,se persona, lavori in anche era so stes- parti, con prese nelle nomi. de nello personaggi gli stessi cominciava trattato il titolo I 1834: parti, con due in , dell' intiero quinto avevano non , Un il 1831 Femme due in anch'esso nel vrebbe La particolari, poi rimaneggiato attuale coupa- nel quello nel 1831; particolari, anno, mère une titolo divenne poi deux Les il secondo rendez-vous: 1832, V. te tren- pubblicato nel stato era nel (F posta com- III. A Diete. mei/tesse è I. Premiéres : inconnues. de Daigt VI. col titolo Le esempio, oggi per capitoliintitolati Le rencontres. ble. Il ans" con possibile.La legame un Souffrances IV. ans. di e del si fosse non titolo. tormentosamente a- 80 »??•»• •••*« Contemporanea. Letteratura »••*•••••••*•? ••?•••?«•M •*••• •••*?••••• »• rimaneggiati * •••«•«?•• La racconto Nel del nelF al J845 di qua del aveva era terminata nella seconda, parte secolo che e scrittore rapito Le della scene di mentre no inva- stupiti quel vero ancóra della edizione il steso non Comédie d' piano storia nella rimasero o- dei costumi dello mente dalla che militare quanta cin- in completare dovean una i titoli di immaturatamente vita me co- incontentabilità quellagrande XIX occhi lasciano sua 1845, aveva questi cercherebbero quale leggonsi lavori sua tutti gli creativa prima hurnaine" egli già nel particolaricuriosi La la trovar a specialmente sotto attività limiti. Nel non là di e di quantità una definitiva, e romanzo. , département. si ora La femme ribollono, spariscono nascono, passano edizione prodiosa genio de étude du che pagine del •••••*•?••«••*••«•« fantasmagoria,con una gni •• signor Lovenjoul rimaneggiamenti della • altre novelle, Muse libro • •#•••*••«* ove vanno molt' in ?• 1839 che pagine ?« /* Autre è dal con ? Bretéche, grande posto *««J morte. hanno ora , due soli dans le episodii,Les Choicans dovevano désert e Une arricchirsi passion di altri , venticinque. Le correzioni leggendarie. Far tipografichedel del Balsac era Balzac una sono specie Balzac. di nella tortura Si soleva soltanto dire d' prove prendere a delle del pagine delle righe senza né periodo, pagina, una me pri- bastava dalla cassetta di lettere , il gran sillaba delle Il coda. né capo re forma- e ziere; roman- diventava dozzine di un pagine, indefinitamente, prodigiosamoltiplicavansi mente, Y sbucciando generazione romanzo di non brillantissimo Veuillot ciascuna di che d' andar prima splende e luminosa pioggia parte scoppia di , scancellati,sovrapposti; una » I « di tratto un zo raz- un come in una di aggettivi e me, insie- cosa bagliare! ab- da disperazione nella grafia. tipo- operai più intelligenti tentano di riconosce del Grande quelle prove; Capuana, da segno, sottolineati,incrociati, confusi sostantivi decifrar come all'estremità frasi era ingegno un finire a serpeggia e di fu ciascun parola stampata alla congrève di stampa quelle prove Y Ourliac e compiti. e sbagliato.Da che penna belli una il volume finché gemmipari, dice mostruoso, dell' altra, come una eran L' aspetto « un Balzac tipograficoinebbriava ogni parola, ogni il le , carattere che e- alla volta. ora comporre per caratteri i caso insieme metter che un' per romanzo un v' tipografia,e gli operai sottomessi rano 81 Letter. Contemp. e chi vi 6 82 Contemporanea. Letteratura la persiano, chi simbolici i caratteri aggiunge TOurliac, nota con del era vergli visto tier era una specie lui da di di cercatori ha rivelazioni pubblicava della fatto, nel Nel della e Balzac Tutto del in questo faux jours scintillent en manière et de se quei pertutto dap- ^ Gautier lon Co- Jenny imitazioni Il Gautier cheveux di di qualche saggio. Les della Beatrix. spinte spesse vidiava gì'in- scriveva pieno è romanzo con ges. signorina Geor- volte Gautier Eccone quell'anno Gau- rovistano 1837 , ; Uno i ritratti di Figaro Damoreau Il proposito, delle questo curiosissime. giorno scultoria che a- grime di la- ascoltato d' imitarlo. a d' sottomissione letterarie cose qualità il che ed riverente si sforzava e sulle ammirabili. consultato si* nelle frasi. » cogliocchi pieni pagine , e racconta la facilità,la nettezza forma, prova francese, Ratier proclamato una per riconoscere a inquieto sempre stracciare, avea Cosi » si comincia disperate, molte innanzi ! tredicesima stile. Vittorio suo a qualche legame sorpresa Il Balzac lavorano d' eccellente sintomo qualche Alla « chi ; Dio a volte. di dozzina Madagascar, Wisnou di raccomandandosi caso, del scrittura all' eccesso. scriveva contournent filigraned'or aux bru- : £4 è****«« *0B3*aa »•*—?»?•••? Contemporanea. Letteratura ' ••• *•*• im»mmiiimi ••••«••*•»•?•••?•••• voluto rebbe « » ? — ??"??—" ?•»????? • HimMimiMMi altrettanto — mmmw"»i«ì ••* iiiiiiiiiiiiiiifiiimiiiinnniiiiiiiii •••• che per verli iscri- Planche, chi si ricorda oggi tempo ! Eppure, del povero terribile critico e temuto la mentre ma fa- , dello scrittore così zato disprez- superbamente ingrandisce ogni giorno? Si « rimproverar può di mancanza spirito e d' anima di e la z in lui uguali. I una potenza personaggi di Ognuno noi incontrati abbiamo per parlato nomi. E incredibile vasta come un la Cosa ! Balzac non non intiera è ha letteratura come le vie. Gli del Balzac non un è ed aveva lavoro procede da coi loro non del fondato ha li mero nu- romanziere artista,ed un vero. dav- visti, in sono moria me- se abbiam imaginari : sen- sian vissuti la fecondità ma scrittore fatto a nella conosce Y opera mondo forza, strana : : rifiutarci loro, li citiamo con esseri questi e restano che li ciali, so- gusto d' evocazione degli esseri scrizioni, de- scolorito; gli si possono possiamo non za assen- le corruzioni qualità del le ma suoi come avesse e la : delle Y abuso passione, tutte finezza: salutare delicatezza, Y predilezione per contestare della di stile laborioso uno al Balzac tutto » lamente so- genio. è un perfetto,e lui. è tore crea- nere; geuna $5 Balzac. !•*»#•• le Sono lette il sul più severe Balzac, e mi rer, Ecco ad punti critico un ingiuste.Il paiono Che molti in rispetto dovuto domanda che i tutto con , lo Sche- come è non tista? ar- artista? essere mi »?••??»»— abbia io Balzac significadunque una che parole ? tano. lon- menerebbe IL Torno al libro nuovi ce è n che Il Balzac volume in questo di del zac Bal- febbraio del col Milano , tornato a poi Milano, a vi deir Venezia, nel sino stette eredità Patellani. Giovanna contessa ressi inte- Costantin, Lorenzo proposito a lio Emi- conte regolare gli per signor uterino, della materna del procura Visconti questo fratello una nel noi tra d' Guidoboni- a i documenti la venuta riguarda venne 1837, munito Fu alla luce messi uno Lovenjoul. Tra Italia. in suo del marzo alla ; e , di metà maggio. A Genova miniere d' argento ammonticchiate scorie negoziante gli parlò un ricche di della nelle piombo Sardegna, vicinanze dal quale delle di era delle rie sco- esse, stato 86 Contemporanea. Letteratura MMMMMWMM** ••——* ??—•—— »!?!?•«??•« »»——»?— ??—?—? Balzac MIMIIMll subito prese fuoco. pratici nella fosse benissimo mico Un in e nel pel ottenere Dopo un la scorie Era sforzo una delle partito per Aveva per da la quegli,fatti a scoperto avea zac, Baldi privativa cento cento tante sue non in Italia,andò la contrastava il dieci per il dieci piombo Il Genovese il,Genovese tornò di Torino, quale Bisognava sé per che che trovò la Corte presso Fu visto proprio, conto dalle e sero stes- sardo. governo anno, Sardegna per e vivo, il Balzac si faceva lunque qua- esito, s' impegnava Genovese dal dell' affare in d' ottimo caso in a spedirglieli Parigi.Il di promise , saggio. un a- d' estrarne metalli. fare per una suo qualunque proporzione cogli altri campioni chimico, Y argento e darsi quelle scorie gran oro , mescolati i tallurgisti me- essere pò tea il segreto Y spesa modo avere del i dovevan in nascosta trovato aveva poca I Romani non , con JHHWHWlMW fantasia mineralogia; ricchezza. immensa —?»••————»— , del medio-evo molto lUMHMI dell'argento.La anche ricavato «WiH»HIM»WWtHWHMW»IÉI"HHWW M una dei saggi privativa società , sigliese mar- potersiricavare di piombo, e dal d' argento. delusioni! Parigi, facendo un grande raggranellarei quattrinipel viaggio. impegnato il"po' d'oro che pos- Bàlzac. lift «#• la sedeva: sua giorni Marsiglia aveva da albergo pranzato Pense : faire des cesser de ckèresy que que de fondsy idèes on ! tratto un suppliziodel vais débrider! la nella naisons de e verrai con con • suo un tuo vais E trovava ouvrages toni personnes de mise des ! Era gran de suite, stato sans tare visi- a- Argentara avea e , mieux Y Peut-ètre qtce les di Survil« Tu alla so- miniere. scriveva combi- ritornare ingegnere delle » , al coraggio. Je minerale. cognato, marito rovesciavano dell' isola pensava ingegnere il posto dell' di saggi àfin. mettre . . abbandonata esprit. Già in Italia col je faceva servira-t-il l des ria pas on Si però. dei me dre ma- d' envie de rimettersi più selvaggia via le hasard le, lavoro. Però parte alla castelli in aria Bisognava miniera portato 283). pag. trois faire scritto aveva fortune personnelle dans de celle qtte à i suoi E e peut fairefortune que par ne semblables preso! di stanza beaucoup plus a giorno. giorno souffranceschez (Correspondace a Aveva désir al una al f entreprends; quand ce latte abitato trenta. qu'ily vendo imperiale,be- una di quindici soldi con si cugina sua viaggiato quattro soldi dieci »M*MI«I una e notti sopra soltanto A f H»Mt lui. Avea per cinque e ?•?«—«•*•——••••——? ?»?»!•? mamma salassate eran ?•?»?—?#????? 87 8.8 rella Contemporanea. Letteratura Laura air Grazie « acquistata, spenderemo si spende Parigi. a finché chimera: Andò non tuttavia in maniera doperò Credeva a lavorare. riées sul dava principe a dimora ora faceva Milano Bossi, che passate smondi, mezzo non aveva alla fatto via da per vedere si ma mise , jeunes in ma- del casa pian lui. Nella Chenes terreno del ma pri- sua avea v La nosciuto co- ma contessa le belle coraggiosamente di Il suo sua. rate se- i Si- presso rimproverarlo casa a- fu evitato. dimenticato in s' dall' amicizia certosino. fermarlo dovette sedeva pos- dell' aristocrazia; lui alle con a il Balzac persone vita di questrare se- conte deux stanza una una cuni al- Visconti. scrivere a disposizione molte questa. Il Balzac de giardino,messa in da il che Parigi a cominciate in di bisogno il sequestro mémoires principe Porcia, che beni subito Les furono di che tornar que dun- intendesse Lombardia. in di tare aspet- Guidoboni- austriaco quel po' e' è sono staccarsi conte il governo che Pare che isbrogliare ancora per del interessi quel potremo Aveva » sapeva Milano a così consolato. ho non Io più tranquilli. saremo pressoché una siccome Genovese, nessun mezzo di più poco E che esperienza , non in sersi es- lavoro Balzac. lo assorbiva in a da concretarsi. il quel libro suo r Imitazione tristo era duecentomila degli male ultimi poterlo : principe la del la case fu dopo me co- scrivere la a Hanska, abita che sul in là dalla più La serra Il 20 avere amanti, sarò maggio che ; il Duomo, aveva fatto scrivere più allegro e sarò Ah! « se della Corso vita tale, Orien- contessa! suo sotto » A- cielo questo parato delle d' indifferenza! scritto: due colla che malinconi- Francia, col il cuore va Invidia- felice così era ispira Y aspetto m' Russia, moglie. sua affari consolatrice Bolognini. alla Milano in era trine, m' intorpidisceV anima » blicare pub- i suoi e poi e contessa grigio, mi di cuore eh' « cielo suo giorni nostalgia. sempre debiti che Porcia dieci sue : ecco ragioni. Aveva di Porcia meditazioni bel il e scriveva sapeste, diverse per suoi amante, veva a- seau Rous- d'autore, nome voleva la persona presso felice del Voleva momento. franchi andavano sua Y ! Ma il felice amore , Milano riuscita del Richardson senza e era , prediche di lava glifrul- non e Y che la rettorica senza le ideale suo anni Dipingere senza e idea una due soddisfatto more il Era tutto. mente 89 Domani, « lettere da alle mie voi calmo Contemporanea. Letteratura 90 m savio e da dopo: « anni libro mie amanti che prima nelle lungo tempo legge anch' nato Porcia, sul Corso Venezia. Ma alla sola la darsi che T edizione leSy sia Clara dediche milanesi: La Une , Bolognini-Vimercati, Sanseverino, Il Balzac La non del Torpille. aiment nel- lesjll- Vendetta Les sorella ricevè Ève una lavori allo alla émployes del città: lo suoi alla maitresse filled' dei ricordi via in questa altri di fausse Maffei va riferi- prima parte portò soggiorno suo Puttinati, La casa Corso ora principio si della et sarebbe ospitaledi in Comment il Balzac le si Milano. in nato dimostrano persone lavoro s' intitolava definitiva del che quest'episodio,trasformato Certamente durevoli Paris. dedica Renza, da metà allora che romanzo di Porta prima de Splendeurs il tetto dedica stato essere romanzo sotto la luce vedesse alla un quattro dalla Revzce al sciato la- riprenderle per retta ni giorho abbandonato; è courtisanes, questo esso Due » Presse, dopo dar in testa des santo. un romanzo annunziato ora misères Può della si dovesse ?«?»•»•?" Infatti passarono » quel appendici Se a Il mio T altro. o www •«•««««ntjwtnwMitmtMuwmw far invidia lì le giorno ? bella scultore contessa contessa alla principe a sa contes- Porcia. impressione Letteratura 92 Iosa la d'interessi qualunque colosso Lo mente Balzac. d'àprès ha ove sta che non una prova si al sulla generalie del stampa dice non il dans Début Secondo nulla facsimile la il Lovenjoul, che Balzac, paiono della signora Surville, sua sorella. ho Perciò creduto anche che dopo , lo scritto dello avere Champfleury* queste po' un il di È RES sano pos- ringrazio cortesemente manoscritto e la fidato con- ha m' messo per- grande, rilegatoin in 8° filettato cuoio Etudes : m'ha E notizie descriverlo. di dorso oro prezioso volume un d'interesse. che gentile persona in vie, intendersene, le correzioni, piuttosto che deve col di dubbii opuscolo,ha ispiratodei suo autenticità. sua de travedi, études Perfino sapesse. di titolato in- opuscolo un (Paris. Patay, 1879,) sulle sempre premessa méthode Sa lui, come corpo. scritto manuscrits ses di e zare d'ammaz- nato, non tali a mezzo materiali altr' uomo Champfleury : del di in produzione vasta sua preoccupazioni un Contemporanea. in il titolo nero; (Les philosophiques rosso Marti- IGNORÉS). Nella r auteur acctteil prima — quii pagina comme — regu. legge: Offerì par souvenir un a si — H. — de du gracieux Balzac. — Pa- Balzac. •imim —a»— ris, i«— i j w ? ?? ??rri'niri^liti ?»—————» premier — je camme vous fai fait qw ouvrage Al innesto le Chronique — tredici incollati di de carta tutti di da della ques Werdet legge: — de la di mano for- che nell' ultima gina, pa- scrittura, si Continuer vano tro- pato, stam- avec la sola legende. de la undici (Frag- — poi foglidi manoscritto con pochissime edizione (volume presso degli Etudes XII), pubblicata Dalloye e col Lecou. rezioni. cor- cinque quelle certamente sono su il primo, scritti,meno facciata, che cellò can- legende. rilegatecol manoscritto, stampa quarta scritto: aveva aujourd'hui), ma paglia comune, Seguono, prove si d* poi una tanto sol- scrivere di manoscritto Infatti ignorés parole: Vengono giugno 1836. pagina, prima Phédon le cato pubbli- chronique. tires du nel potuto di fatto pezzettiniinegualidi due seconda Mar Paris righe fianco la Nella ment pagine introduzione. dopo e de tutto aveva Homo, Ecce egli aveva undici la copie frammento ritorno suo di vero solito, il Balzac suo sul nella precisamente è non il lavoro. Les est retour. Questo Al O — dit le mon un w"« /#z#, /"?J7- 75 ce F hai a ? 93 philosophinome del Letteratura » m» ?— ??»???•???— ??•??•— ?— m« ? ?? — «m ? iìm «i ?— ? comincia Qui Balzac. Le wrtwwwtw ???»?" t , rr r r— r r»f il fermento si prove nn — ?"— r — r di riempiono di ostie. incollati carta correzioni Le P introduzione nella righe ; altre due prima pagine il solo è ove sei e incollate già deux alla scritto mano- fine e' è P avvertenza in laissez-moi prima pagina, zioni corre- di blanches. pages , Nella delle le ; sono m. zettini pez- con Nel prova paginette, e Charles : margini sei — del su correzioni. era -.—.... cassature, s' accavallano alle sottentrano ai — lavoro del richiami, s' ingrossano di aggiunte di — — — Contemporànea. — 94 prima di prova titolo, scrive pa, stam- Charles : tà, chez y (V avair mettant tions fini illes pas bien plusy faites,cela Mettez-moi composez-la, vous rait au si avez commencementy petit texte Nella seconda prova per On ce Silhouettes ha jusque 21-22 en afait qui une correc- a 4feu- a et page On pourboulette une est mettre comèdie, des alla fatto en teri: et in- sette ; re scompor- in carattere Personnages interlocuteurs le prime italiqtce ritorna già ricomporla diceva: più piccolo.Dove prova les que vous en fin. P introduzione en ira titre dy un , garnitures. 4 voyez cornine heure une la peut-ilmordi. ce sans poùr quelque lapins avec soient cela ma ha già righe. Anche so: mes- le vuo- sta que- stamperia orribilmente Balzac. «ilÉliiliilllrtliiillwiliìifWMWiltlilMihtWK—Mliiiiiii i inni i 95 nr"rTfrn uninmiiin maltrattata, sovraccarica ai un doveva fare quel épreuve y et Puis-je trois R" Ghirigori far èpreuve, proto scrive: contento? capace Scelgo un complicati, per fatte tutte le da in la corriger rendre niera ma- non ne può più: la processo tutte in le Donnez di une da cominciare piccolo squarcio, porre letterario opere del con Balzac. encore à tirer. ha rivisto, quinta va pro- il Bal- che revisioni rebbe Sa- capo. dei uno gli occhi sotto E vous-mème bon en perfettamente ripulita.Credete il tre. al- Charles, lui. Manda anche corretto sia dalle ai correttori. testa devriez vous je puisse que zac à poco partono la autore Il povero ha èpreuve confondendosi perdere en sotto: , T incontentabile pour si , intrecciandosi da une fin più une differisce razzi la une p. v. bozza quarta pagine, s. encore E avoir fais compier heures? la E cette Charles, matières. che Carlo, leggendo J\2feuille de la des table la mettant aggiunte, il viso di proto bozze: composez alle Si vede povero alle dietro aggiunte incollate incollate d'artifizio. fuoco vero di aggiunte margini, con n--Tifiiiiinirrftiirniiiii»imwwiiniiinini cui sono Metto corsivo, le parole cancellate meno dei tori letstate fra parentesi, e se- 96 Letteratura Il manoscritto qui à est du sieurj docteur laquelle je à tournure une si Tonditse) Vicaire (connais pas) fois. Eh c'était Bouju appeler (Il) (ce de. . bon a y ì font des théories que leil de est (quii est) planètes est trente-trois que T espace que ) il est et le so- de si considérable de quand millions nous idées qui ( terre entre egoiste. un la entre devrait qui les délicieuses Y espace au- vulgaire- ce , prouvé d' ) regardàt d* avenir, s' occupent ne Monsieur ans de la risibles qui (pcts) ceux philosophie 'profondément ceux ) les diocèses nomme) vivant), dy (je ne) je . vingt on ay- Bouju (de parmi quJil (eu pensé Soit comme que bonne en sais ne Y abbé conservés parlant (un ment s* general bien, il Mon- (Fair rappellejamais me (d1 aujourd'hui) tres Je qui Y histoire lui donnàt (M.) connu et (rien) ajouter romanesque. avez vous fait (de Voici Physidor. superfluqui ornement cun parie système est m un personelle voudrais ne Il : silence sous passer s'expliqueraitque ne (Chose) connaissance ma gibile. illeg- è : Phantasma de impossible cancellatura diceva docteur Le « la puntini ove con gno Contemporanea. lieues; et leur et certains lumière Balzac. *•••••• ?••••«?•• »•?•»—??»—? ne "»*«?«•*»— est nous lumière •••••«• soit i faisait que Tutto (quii ne) ce Le sais un vicaire je a était, que cela avez connu les de d' de soi-mème idées Nella tous est une etc. de s'ex- ne Physidor. Boujuj Ma les diocèses fois. Eh ans, bon M. bien, Bouju vivant, egoiste, ce ine corn- égoi'stes.L'ou- dépravation. que est tout Soit risibles lui fut in- » seconda si qui profondément comme religieuses,soit periodo Capuana, un pas qui de autres nomment n'ètions nous impos- est de ceux imbéciles prima Tabbé vulgairement parlant,un différent Il système quelque quarante qu'il regardàt les le et sante; pe- qua: fait un rappelle jamais parmi de si bli vous me conservés il y si Il m' personelle par nella già silence general ne pieno, troppo sveltirsi. Ecco sous connaissance ne » fatica. Ma a ne plaisait. Phantasma. passer Je jouissances, il troppo a docteur pliqueraitque , è comincia de ma foi lui la mi- à lui fut indiffé- tout que la quoique lieues de propres que legge correzione sible ces questo si « millions de excepté rent, arrivée encore pas fasse nutes; à •••••• •*•? 97 muove Letter. l'epurazionecontinua. prova con Contempi più agio. La mano 7 Contemporanea. Letteratura. 98 Le in (de) systeme au T abbé de . les rappelle jamais d'autres s' agit.Il y était etc. Ma quelques quarante a già Le alla terza « Le « Phantasma* hier. Avez Ma E Male M. Bouju vous que est il resto quasi dialogo. hier viGaire ne continua ceux qu' il come ma s* appliquerait Tabbé parler de general lui qui fait à développiez nous parmi de et souviens me femelle? rappelle un a entendu vous est è è lai rencontré ou Elle m' conservées e ans, racconto, personelle foi,je bien, più Libraire. systeme qui il pouce».*. connaissance au me ne lui dont il brano prova Phantasma, docteur douillette une neral ge- ». irriconoscibile; non « ler par- parmi conservés bien, e' est fois. Eh je , diocèses dé- vicaire est . . appliquenous foi Ma de. ... ceux s' à est entendu qui Bouju (un) de. qui Physidor que hier. Avez-vous velloppait avant de fait un personelle et qui connaissance rait rappelé a hier J'airencontré Phantasma. docteur quelqu'un qui ma za sen- Osservate: pietà, « sfronda, sfronda dello scrittore inesorabile de avanti ju Boude* de . jamais d'autres des . ses diocè- fois. Eh s' agit. » nella seconda prò- . •.f^j||li|ig. matita. età del tali pa- lera ì*?lK*Ì£ come ";ÉjSS" fran- l "•«* del vine •*«•••• ad iti ' del di oltre più, figurato,il due lo dei del senso affatto colla vigorosa potenza il ammassando appena T altro di due d'oro scultoria, condensata, della han due lavorato e sonaggi. per- di gransotto degli uscieri, realtà necessità voce strana! cosa modo, della vita, giornaliere; imaginazione gigantesca che lui stendesse coir idea movenza tutti i suoi delle coir darci, il dramma e creditori le za sveltez- col la suono stesso trascuranti dolo renden- e elegante grandi osservatori, e stesso colla dire pungolo montagne neve ci accostar- fissato vivo, la frase sognatori. Tutti ap- quella vertiginosa a la commedia stati, quasi allo Rivo- straordinario possiamo dell'accento T emozione gli che e litografici per fra grande l'espressione e motto stavo l'uno •••«••«•«•••M più e , oltre persona, prodighi, •••«•«• pensatore, ha chiaroscuri Questi «**•• ••• della abituarci disegno suo suoi privi ?« che immediato più T aspro a" Balzac, cristallizzandolo del mondo sono • aristocratico Il Gavarni immensità. e ••+• d9 artista mano e esso della •«••••• • • più"meraviglioso "màhb per « • • i baccanali e panico: dei •••••••• mondo lu-?iqrie •;^lavoro di ••• vecchio entusiasmi : Contemporanea. Letteratura io2 fissa fondevansi la d' mano una come per carle, toc- grande ri- Gavarni. voluzione « da da Ho Da spostare. dà mi qual punto sole voi? a al detronizzare e Detronizzate il Gavarni Ma conto condannato divertire Che — e direste, la fondo son Ma — Ecco! sempre te lascia- e gli diceva questo su ; delle frasi. soltanto delle que dun- Era figurine questa su vedere facessi lentamente vedreste è bilire sta- positivo. e restare palma la per , — di del movimento Newton, vi se staccando se, coli cal- borghesi? piccina così, cassetta legge impermaliva far far il sole. sentir a i a trovar per dotto s' voleva non mente seria- passava assorto povero inglese un un il Gavarni, piuttosto THogart tranquillo quel il Ward, la veniente con- vederci scriveva notti basi nuove planetario sarebbe Intanto le e sto chie- son importa proprio . » Ward. giorni sopra per V da il sole qua a figure geometriche e in questi giorni mi sistema. il sole e in . scherzando, — dinamica dinamica. sparire; basterebbe nel del i e fin farlo molto scienza qualche tempo volte po' meglio la tutta ai nervi, più nella produrre rifare 103 pari! ricevute a Le di no ma- mano dal aria? impossibile! rispondeva Tutti una il Ward. grandi scoperte legnate! Contemporanea. Letteratura 104 C' è delle si rovinò, varni come fallita, il che monde franchi si / J la tutta per una Journal des Gens andare potè non glimangiò e Jardie/m quel giardino sulla di via di debiti le storica casa falsi monetarii, di Leroy quel e che dell' sarto benedetto disfare. prima poi proprietà e imperatrice giardino Ogni giorno trapiantati,ajuole viale rase canili che letti di ogni pietra quando cosa al messa ! Mobili, adornar le rieri delle La della mura vita al mostrava sala rinforzo, Gozlan appena di e due in pergola una da affreschi sulle nude stata di una per da cosa qual- pranzo, rivestite è aria progetti fantastici Jardie/ tutti e volo ta- sembrava cosa che bronzi somigliante ài il Balzac f E posto. suo T interno di già ogni samente. diver- aperta, si buttava artificiali,... torrenti beri al- gran di muri stanze, parevano un air aria desinari pei fare disposte e In spostato, Ponticelli, salite, bacini, di famoso continuo un un del Giuseppina. era , fucina stata era sa ca- jour , una sue sua du Point a ciannov di- qua- per alla attaccato Versailles du tromila ventiquat- il Balzac, ebbe Come vita. culazione spe- in là del più l'oppresse e Il Ga- il Balzac, suo numero . notevoli. rassomiglianzepiù che pa- calce. conti- Gavarni. lotta: nua loro posto creazioni dei loro eh' essi dimenticavano nelle cacciandosi Balzac al e' qualche era la Gavarni, in portare, a i guanti da enormi nel ricercato stivaletti donna che da questi portava che il Gavarni un begli lo un La vide, nella re patiil Bai- che naso voce uniti da uno volta dazione re- rincagnato libraio. Più commesso bleu corpulento lo sonora, ' pelloni cap- della stanza , col colla prima Moda La , sognatori furono pra so- vano sembra- di lustrino testa. neri po' schiacciato, per in giornale occhi bianchi col fondo che anelli e rivenduglioli, quei muratore del 1 dai vestire poteva non panciotti comperava sona. per- pettinato, profumato, , , quegli gnava repu- della gioventù, degli degli e stivaletti con tura na- ridicolo che cosa trascuratezza pretenziosamente j la sotto passioni,del Egli elegantissimo zac la Y intima afferrarne delle carattere, proprie vivendo processo, meglio delle pungolo vizii. Nel fino di ostinatezza, e dal personaggi, pelle per dei al lavoro il conquistato pazienza identico con del han d'arte, assorbendosi inebriandosi loro di economiche avversità vita due e furia a aizzati quasi e tutti e 105 , e biò scam- tardi, i due stesso interes- io6 di quello se, il Contemporanea. Letteratura alla sottrarre giornalistaPeytel di Bourg era amico del consultarlo raccontava al che cominciò Quel presto. il franchi che in perdiamo la cifra dei s' è il ha ruba scrittori gli è la guadagna fatto di ora ad tutti libro natura presa de gran- due e una riconosce parzialmen im- niera ma- nota e l'artista... per saperlo:egli senza contemporanei. E tava. aumen- stretti da stile ed uno quel — rilievo ogni furono fatto cinquanta ritardo giudicarono un il Fate — Calcolate onorevolissima Gavarni Gon- cavalli postiglione: pubblico suo fedeltà una con ogn' si difesa. ai De dei cento non ma Gavarni che lì guadagni intimità, « io s' amarono, Non al signore giorno, per , dire a to condanna- della giorno rilievo tato mon- Bourg a punti un primo , Balzac alcuni Assise s'era Peytel insieme sopra Il Gavarni court il morte moglie. Peytel il Balzac credendo Andarono torto. a la ucciso Gavarni; la fantasia dalle condannato aver per di sentenza Il . suo greto se- . sul fatto, la verità. » Balzac. « Balzac ha fatto potrà spingere più delle in là la belle cose; non si vigoria dell'analisi: Contemporanea. Letteratura io8 "•# del tema alta, tracciò un vittoriosa, elevatasi dei cima il camino, pareva ascoltasse il Blanc, colla dei Il — dramma nostri io Il Gavarni questi Y gran È un atto donna varni il Ga- col Blanc, perchè di che ! quel aveva no gover- la abolito debiti. delitto ? della d' del gli più disse il Blanc. abominevole che con sapere la libertà La 48 ? finalmente po' un strato mo- Volete progresso. membro del un procurarmi aveva stato era E Vorrei gresso. pro- ho al progresso credo ci ce prigioniaper — del vi io continuarlo per non provvisorio — del progresso? rispose ma ; tendo met- avvolgeva e il Blanc, disse il gran esser notare sigaretta. una Insomma, — fece e NA1- air Umanità zitto stava seduto attenzione. la bandiera sotto Il Gavarni lentamente molta rendere matita alla bassa, fumava incoraggiato, gli sua MM ce vo- sino Il Gavarni, testa con quali servigipotesse la •»• te, lottan- gradatamente alti destini. suoi presso lora dell'Umanità quadro gran con ?•«? scintillanti, gesticolando, occhi con accalorandosi, e progresso, •«? •••«••? impegnare diritto la mia nia. tiranmi si libertà glie to- per denaro? occupa un gran posto nella vita Gavarni. •—*••••• «?•M»MMM del M« MA MIM1MMU M MM ?•*• ?«*•««••• ? W «•—*•« ??— filzeTdi E ecc. ecc: piene scene sul studii dei non che per nette, Ma- d' un fatti non liziosame de- e ro presecome romanzo, il Sainte-Beuve ma finissime, ma poco , che Arsenia, delicatamente libro non soltanto, nomi di osservazioni cuore di forma quello nomi Il , scritti,che la donne. Giulia, Florida Atalia, Eugenia, Teresa, degli le più:Fanny, Luigia, Amanda, finiscono delle ?•MM«MMUIM«MM« meglio: dir delle giornale reca ••?•?••••?•?«••? •»??»?•?••?•?•————?— ?*" dovrei Gavarni; suo •*•• 109 analizza dandone larghissimi estratti. Il Gavarni d'osservarsi « Io avuto d' un* che T' avrei ho dato fra ricevuto freddezza apparenza mie sin d'ebbrezza... il più felice sbadigliando vedo nome aveva Y avrei non il saresti d' Tu ma con m'avresti sul Io avrei mio un vrei T'ala tutta con allora, ? sfuggita. conosciuto... braccia timento sen- donna una degli uominL.. il tuo scrive assicurazione mai conservata quale dunque è mi zioni. osserva- egli , la Qual' perfida le sue desiderio: avrei non amare non la le per quando desideravo: che amore d' altre. Y abitudine giovinetto notare Angelica più delle Ti di capriccio di un amata « e incapace sono parlando da sin ebbe una duto cre- scritto giornale Contemporanea. Letteratura no il dietro Non di nome altre tante per preparare né sensuale era t' avrei e intrigo. nuovo un né bandonat ab» Anche tenero. , nella passione d'osservazione gliveniva che non dalla emozioni, nuove amoretto piccola (era nell' E la donna momenti Peytel. « E d' Da Arles! sono così — donne esistere a e d' Arles ad gingi* immaginazione. delle civette!... si non e al scriveva belle carte da 1' amico Tronquoy come : esse — dizione! bene- una si Quando capisce come , donne; eh' è » nei neppur salvare per graziose e Arles il verbo preoccupazione Bourg rata adomore) nell'a- la dimenticava città belle platonica amava più coli' testa, si lascia che creatura creato Marsiglia la d'un successiva mezzo una che quel grande andava quand' pre sem- nonnulla donna occupazione non di in nella una aveva colla amar gner, lui cui per dolci nei sopra per cercava Goncourt, concupiscente mezzo lo , vittoria corteggiare, dy emozioni E « imbastito appena cercava ch'egliconfessava e i De dezza fred- sua ma fiore altrove. dicono ogni giorno, e donna trovare saper d'analisi; e avidità, questo con sempre, la intiera conservava vede le possano giuoco e bi- GAVÀRNI. gliardie r In questa volubilità sua quello suo cuore una giovinetta che nel egli notava lo me Finalmente Le il collo: bellina, anzi io vedevo ? E e me; per che me se la , ideale , e Ce questo 1'incanto era n'era uno ha mi peggio la E gannato, in- tanto — » leggermente donna tanto — è Dov' occhi. imaginazione meglio to soltan- bellina. n'importa? mia alle via per era stordito; suoi fondo, nelle diverse In lungo Fanny aveva nei tanto meglio. m' lasciar di somigliano nemmen era bacio elettrico... sforzo la mia non bacio un mamma era belline ma che animina che il gran ragazze dalla , questo « sempre: fatto di , il viaggiatoreinciampa che fiaccarsi che della giornale: ricorderò del fondo proposito altro presenza suo ho Bayonne. pietre alla ama Bayonne a ottenuto dato non dall' intimo conosciuta proprio è verità spirito.A suo aveva d' addio in fondo un donna La egli gli vien del e non unico lui: per che quale si trova di malinconia. e pretesto sua che cosa » di tristezza un tutt' altra insomma bocce, amore. Ili si donne lui non amate ama alla che gita sfug- la sua , quella che compiace di non « somiglia quei momenti a suna; nes- d'e- Letteratura ii2 Contemporanea. i*" mozione d'un' estrema che vaghi, piacere motto, •*• •••?•••? dolcemente la pena ••• »i Y anima che ma un , e il tra rumore un , nulla, anch' un •*••?«»• delicatezza, deliziosi cullano e »• pensiero un gono. distrug- » colla Luigia, al nei quei giorni noia la « Il piacere dubbio, avea C'eravamo stati felici era sapessi ne in vogliono strano, la posato voleva atteso momento i minuti. tutt' il bosco, la per sempre perchè, per ; la poi , Luigia » tutti dormire a dal loro vincere mezz' una percorso rientrano Coricati sulbuon lei », gli gli ginocchia, dicendo- orologio Tardi, due e sulle testa coli' senza uggia.... riuscivano non ser es- incontrati un il obbligo un che accade com' te) delicare arriva- , assai così. imbarazzati « che che fissa.... E di di scrittore. e giornata triste, lunga. una senso quelli di uno potesse , venuta 1' erba, avea fin dove quel giorno ora io in agonizzava d'osservatore novità che era Boulogne, (un'analisidelle più di eravamo senza È , era ma reciproca mi l'amore eravamo felici ad caso, quali potenza sua noi: per di comprendere per passeggiata sua bosco due tutt'e in l'ultima leggere Bisogna per alla mano, lentamente la porta ora. Lui do contan- quasi Maillot. Gavàrni. *?«»?*?*•???«*»?«•??»?•?•»?????••? — — 113 ••??•»?" « La « No, « Molto. giornata vi niente lunga,le è parsa affatto: mi dissi. divertita. E son ? voi — Mentivamo; « ci volevamo Non In male, eh' giuoco, questo alla il merito avevamo Y dietro incontrare giorno un La non ciò momento un via non passato — « « non una insieme Tornerò Capuana, le Letter. un Ho « chissimi, bian- E » sul farsi ! L' ho vero, rimpro- un non passato. ». Hanno giorni in è con , lui deve quando tre in compreso amore te, domani, Contemp. vero. dav- abnegazioni sue gli ultimi da per abjettissime, cose lamento, parola sare. clas- denti con si chiama sacrifizi L. tutti i suoi andar cuore. che tutte con compreso il da cortigianada una di lei delle lacerare si sente d' batteva s' im- bruni, con capelli ricco, coi che Sapute amare. bella, era seno so lui fu preso reva cor- poteva quando e cia cac- pedino, un farfalla nuova anche ragazza col quel trouvaille qualche » la bianco, felice quando qualche in Ma cappellino,dietro un velo un tutto. ecco incognito.E , dietro celo. dir- non egli chiamava Y attirava donna di vero pagna* cam- ? 8 M* imMHHIHINNmiMHHUNMWIMI « NM(mNIMIMIMNMMMIMUI Non Tutto venne. rifiutarle la e dal di Y e che potei dello sera fare fu no; gior- stesso avrei che tanto, amavo vederla!... Il ricordo la MMHI«É«M fMM«M«M»MMMMM po, Cosi, il giorno do- no. quello venir sera non di dire ••?•»•»••• IÌMMWMWIMMMMÌMÉMMIMMMWWM •*•••••? seppi lei di Contemporanea» Letteratura 1*4 pianto » lo d' Arsenia tormentò mesi per mesi. Altri episodii non il bel sfiorato a da posta società del celebre Goncourt. Y arguto parte d' dei un quello più De Ed che e si è ho messo della amore noto men biografico che coli' avidità primo saggio futuro, fatto s'arriva legge il il romanzo sarà tristezza a quella chiude lettore e le plice sem- un in- documenti su fine vita una gloriosa, 1' emozione e del ho dell' curioso forse ; Allorché di Io osservatore Goncourt romanzo studio timissimi. chiude rac- artista. Il libro cuor De il soggetto. pena il lato parso piena dei partigiana,perchè questo m'è di libro mala a caratteristici meno così riosissima laboil guadagna lagrime salgono agli occhi. « Dopo disegni storia al tanto dove si trova, dell' arte, talento di di diecimila lavoro, un' opera per il talento la prima dell' artista scrittore, dopo le nella volta riunito laboriose ri- Sftilfl^tì"'fì». Ijìi -("""" .*. .*. .*. .*. * "' "*g^§k Nedda jjhrtrovato quasi era :o. La lifase po- un'ec- ;:*^|à^stapae j^jfjijSÌ"ti sue so- fascino i-^fSiÉdi ~ata. a Che vestina llCiU^uoipiedi J^ra£a«||rdabbron- ??".§:?? Contemporanea. Letteratura n8 sole dal zata dai patimenti,colla travagliata e arruffata capigliatura sua che pupilla sbalordita, dalla quelle figure a mezzo velluti di e trine, di polvere gli stivaletti dei ebbrezze feste, dei di d'opoponax e di da delle e infelice sioni, pas- dalle te violenminose lu- meteore turbine che corse, creatura? e ? In strane dal via bottoni enorme sensi, fra quelle teatri lei, la farci e sconquassati sinistre portate e di di minio tacco divorati cuori nervi quei a dal raso di seta, trentadue a neri farci in a parate coperte guanti di quei a mezzo tutte tutte occhioni veniva Cipro, profumate fresco, coi fieno i suoi e delle veniva Era a proprio un* intrusa. Però Eva Velleda guardare con contadina siciliana sincerità deir affetto profondo d' essersi d' precoce dell' loro. arte Rare così un d' invidia che animale e di madre la in contadina manifestava il suo schietto inteso era di in mondo assai Italia tristezza vera donna Ma- il frutto paradiso valeva tosa pie- coir istintiva amava disgraziato. Nel s' vuto do- ringraziando la portata volte avrebbero occhio un amore quella Nata e , più un di cento ac- un' impressione , così realtà, xhe viva rivelano e una così immediata potenza della d' artista af- Giovanni fatto fuori dell' ordinario. gli occhi sotto quadro. un la Le vigorosa Sicilia. In la neir destata differiva arte prima delle che il Ma vita Verga reale raffinato tra • la tra troppo vizii che maschera più e compresse educazione si diràt Però e lice fe- deva ve- non della scene chè per- Eros vicino. e i lettori nell'ambiente dell' alta il loro e passioni dai invincibile società potersi per eleganza sfibrate dalla in da perdono disinvoltura, fra stupenda alle riflessi dell' la prediligere artifiziale quasi la completa. era sembrava che di avuto il lettore e torni con- un' emozione dietro subito riportarono sentimenti sinceri, sotto e tornò di dellava mo- dall' opera da l'illusione studiarle poteva si X emozione e aveva figure queste: elegante Tigre nulla nascondersi sue : lettore L'autore di sui fianchi varannisa potente o della infocato di castagne del poco mano. malizia solidità cielo di davano meravigliosa nettezza animo stava acqui- arsiccio, selvatico, bosco rilievo un con , del figura della una con calde ma quel paesaggio dell' Etna, bozzetto grandi proporzioni sobrie sensazione del 119 Quel le tinte T ombra sotto di Verga. ; dire carattere della che ferente indifgono riman- l' pregiudiziidelforza del che quest'ambiente elevato, pie- i •*• no Contemporanea. Letteratura 120 ••*? • d' ombre belle nel qualità •?*?•??• mostrate sfumate, Nedda. scrittore, di buona volta reale Non che confermavano d' un belle promesse passione ! E e di domestici, rinunziò po' un più cominciava di uno un una zione costitu- vole. bene- i tra del noti non Verga, di lancio, fra noi, le pieno state erano oppresso parecchi Verga, di questo volumetto questo e, degne scene messo, più ma indietro le promesse aveva per dell' Eros fiacca tre o Ah! il di quei colpi soltanto passo più la bitare du- a talento suo di \J arte reale. provava prima cosa di sentimento quando sembrava circostanze che dell'autore il nome rivavano ar- Le due lavoro che del scritta dell' Eva. sue non supposizioni poco avesse primo delle ingegno. la dell'autore levigato la forse torto, ?»•**••" per parve quantunque •§?»?»•• niente pubblicata dopo, a •*?« figure capitano queste Tigre reale, non si la Nedda provano artistica **••• vigorosamente si Già creder non • molte Tigre potenza fortuna e •»••**« davvero era nella diretta. a ••«*««•«?•? luce una scorgere. della »• tavano, completo rilievo;nuo- un volta come impressione # •*•••»•• Le , si lasciava • tanto entro qualche »••• perdesse prendere convenzione • »*•• sottintesi, smussato, di della a e •»• Y artista bozzetto falsa •*«•?•?• *•?? »•*••»»•• ••*•••• e che pareva •*•*••• anni di tenute man- da lutti alle dol- Giovanni »•••»• • ••*• •• •••«• ••"••• • là: di il Ma dello eccolo Ma e Le dei campi da pari che letteraria vita suo. formano la che provano Vita questa Nedda fosse non quasi inesplicabile un' eccezione Verga? di sconforto nella rientra novelle otto il fa qua scrittore. che trionfalmente, che Ma di convinzione una sull'avvenire domandavano che Verga? avessero pareva 121 1 delFarte, molti cezze e »*•#• Verga. Y ingegno che e , dell' autore ricomparisce e lui da bozzetto, ma segreti dell' la le Saridda loro corteggio il pastore pascoli talpe e' è Carvana; /' Alfio della che omo diavolo in sul di galera , naso: fra Pentolaccia per aver che col rena si e lascia finisce in chio Ranoc- alla rossa in ultimo perduto Jeli i solitarii bersagliere, non e' è la. so- C'è , , mosca il Turiddu, grandi sarà di mariti. di nata, affi- lupa, la Peppa, Malpelo cava nei compagnia e Rosso nato fortu- più non inselvatichito Tebidi; vere una amanti mezzo di buona terranno di la Pina gna disegno maestria Nedda Egli quel più progredita e Lola, la Mara, in una Oramai arte. di potenza mostrato con più vigorosa esaurito. punto la tutta con colorito di sia non un pare com- e posare quel così buon male, momento la Contemporanea. Letteratura 122 filosofia sua di marito senz'occhi senza e orecchie. Il romanziere i fra della colline di Oh, che Vizzini è come T intatto Il un via questo. a soggetto: Le otto della delle vero un bro, li- diverse) soltanto non ha bei del letteratura, lavori Li ne meni pas anzi la freschezza qui et genere vincono del lui d' anche stanno e simil di sentimento, dire può delle tro riscon- nessun tinte, la perfetta intonazione Verga per 'riuscite son dell' Auerbach. e qualcosa qui rito. colofatto aver P odeur aie peuple. Un' opera d' arte, parte sua della divien creazione sincerità novella V affinità quando la è trovano non più sincerità Il du ma sbiadita nostra Sand la per Nedda! volume novelle che dei paro colla di novelle del nella dere ripren- spiccatissimoanche d'originalità d' arte opere di Mineo. ispirato a scoperto le Lauro, monte pianura bene composto carattere per il fra (questo nato ritor- è in queir anSicilia,, golo la vasta e filone benché elegante sua sta stato libro suo della campi dell'isola vita della così è fetta per- coesione d' ogni completa rimane sua la e romanzo, o un realtà che mistero è cosi il processo ; quando evidente, nella loro piena loro, sentendo nello apposta forma facendosi pensando della sincera del della davvero cui Y opera alcuna viventi colorito ha potuto non impronta alcuna germogliò, concetti, sua più una al o che così è che forme scena, entro imbroglio di dare a loro tezza, ardi- frontand dialetto, af- un riusciva ai felice loro anche espressione Ed u- efficace, letteraria lingua fresca questo se ed con , bravamente , con loro, modo a essi per sempre sintassi piccino immaginoso tempo il bronzo la più linguaggio semplice, schietto, stesso fondendo loro , e il loro sando nella concretezza determinatezza, minuta e Contemporanea. Letteratura 124 tonazione all'in- o del ottenere serbi nelle della mente sue in che dell' occhio ombra saggio. pae- la intravvide. L' illusione perchè Y è arte più completa più squisita. Un tristezza il penetra come dei ci sentiamo dalla gente che si Nedda sentimento nostri cuore natura. Non sentimenti, non guarda e meno ogni Ci fa pensare. e sopraffattidai morale da diffonde quei personaggi, colla nulla nella che , d' immensa e è in diretta intendiamo delle viamo, tromunicazione co- più idee; nostre sentimenti gina pa- tali, rudimen- primitiva di quella giudica ogni cosa dal suo Giovanni Verga. !»•••?•»?»? e si vive nelle del non vecchia ?•?••••« della Jacitano,come arrivava alla giumenta che mandray senza padrone in fin da là, la campanaccio un come cane risolve di rimuginìo elevarsi do quan- Bianca, il e qua nella o della portava ad Quando Commenda intelligenzasi , riescono non di vista. pancia continuo un 125 ?trtwtttwmMiiiwiimiimiiimiuiiui.iiiimiiiw ••?«««•?•mmm Jeliche, andava X ?•* punto chiuse della che «? interessato piccolo valle ••— mente unica- sensazioni allo mai stato d' idee. « Ei ci non cavalli, che coi stare passo uccelli che viaggio lento allungavano il tempo a di poi e e poco si e e il vento il suo ombre si egliaveva : vallate; quando colore che a accavallarsi figurar monti di le nuvole spirava temporale che a attorno faceva dileguavano le veder zi dinan- e cogli trifoglio, il sole che a avvezzo stormi, a lento, sino come il il girovagavano il tempo era gli camminavano cercando passo, lui, tutto poco pativa, perchè il sia a nosceva co- porta nugolo . ' quando suo sta aspetto del nevicare. il suo e giorno. Cosi il pastore di e vedere che ore per sambuco, Ogni e significato, e' ascoltare in che si metteva la cavalla a era il tramonto verso suonare mora il aveva cosa pre sem- le tutte quando collo si accostava zufolo ma- 126 Letteratura — il sticando anch' — — ?•§— •?" É««É— trifogliosvogliatamente guardarlo, a essa — Contemporanea. grandi con e stava occhi sierosi. pen- » Con questo continua vivere a della moderna anni addietro. civiltà,come Le voluto « Come! — Don diceva, Se nemmeno?... la Quando mi T intenzione notte faccia una — « — gli occhi. Quando e preso le « dai dato le lagrime gliuola fi- geva pian- piantava e essa, di gelosia do quan- campi pallidae Scellerata,le diceva. Mamma Taci! — Ladra! « — Taci! — » col- Maricchia lupacchiotta anch' tornare Mara! propria avea alla madre di la alla rubato ardenti giudice, ucciderlo dovevo non già al Alfonso: rubarglielo, giorno plice sem- ta mu- volta. « « ha che gli occhi vedeva ogni « di e come la dal poco aveva Lupa il marito in sotto ammazzato aver per mila limitatissime; condotto, legato,dinnanzi Jeli vien trionfi altrimenti, Y artista non mettercelo ai mezzo sono differiscono e animale uomo tre, quattro idee sue Tale, istinto. ha in ancora sentimenti i suoi di vita V genere Andrò Ladra! dal brigadiere, andrò! scellerata! Giovanni Verga. 12^ . H mmMWMiimiMMwiiiHiMiiiwwMMi « f ?«?•?«?•? Vacci! — Son ?— rr-r nr-firnim il merito e ; averli neir resi preoccupazione sociale né A nativo, che che tanto mi vera tornano ben la Di della malinconiche, meridionale vita loro. è arte, del di non ma che ad sulle gazze, di Licodia sul con o dorso acciuffando sassata una nudo per al tiro, senza nella in faccia paesaggi dell'autore insegnato nidi più alti del cogliere un montare criniera lasciarsi è me co- « delle panile cam- a passero con bestie la a l' del- potente ai sue ro lo- della sino noci o delle la gure provincia, fi- son forse cordi ri- Tebidi, la valle fanciullezza dei arida coscienza non arrampicarsi cime saggi pae- coi raccolte fatto, che , volo di effetto Passanitello La loro fantasia vita un lì,e Jeligli ha si fa quei mano tutto giustifica del convenzione. trascorsa la pensose, soltanto anche Jacitano, l'impressione è indolenza, colla fatalità della paese gure dell'immaginazione;fi- ripopolano e scopo. del distendersi, nella dell' infanzia E in mano l'occhio note suo nostalgia profonda e a sotto al suna nes- religiosa, né nuocere sta senza sono, morale, né dà produce. tristezza, »«m» dell' artista come potesse il libro me iiiiiiiiitfiiiffiiiifiiniin-rifrfiinifmriiiMninmn » fatti cosi appunto •— un salto selvaggie prima che , sava pas- sbigottiredai ni- 128 ••• M»M M ? »•?• 4t»M ?• triti di collera la T dei i ha non di le tra colline MineQ il pagliaio fila di una sul dei che vedeva ritta, innanzi d* gracilie Ella d'India il tati sten- lì per abitava neir e tobre, ot- maturi. eran Si pagliaio,all' ombra ulivo, in maniche un una presso , interi,specie nel settembre i fichi quel era ulivi gli mesi su dov* si rizzano umidiccio. quando rami fra , pioppi terreno mesi lei di ro. ve- Tre Margherita, pel luogo conti, rac- dal degli studi conosciuta. S. passavo , volta di questi realmente, esistito che io Y ho Quella Lupa di personaggi fatto salti disperati. loro dai e hanno più parte, autore fa, puledri Giacché » e Contemporanea. Letteratura di dei col camicia , fazzoletto pallida « la la Spesso lastra di Casa di di là spesso la con da al i ruscello, passavano si vedeva campagna la per attaccar andare « sulla temente apparen- realtà e sola di come quell'andare randagio o Rocca. china zena, in che Saracini Sopra panni, dosso ad- qualcuno dai o alla accanto quelli che per cagnaccia, o tole, viot- sempre di attesa mezzo, lavare Più e in dall' Arcura pietra tutti » s* incontrava per avesse se le spiando testa, come malaria, arrivare doveva dalla sulla rosso e mare ferscorso. diqua una sospet- Giovanni della to lupa tale » Verga. * il quale 129 Y ha Verga perbamente su- dipinta. il Ora pagliaioè distrutto, e quell'angolo di collina deserto. nel di tristezza evocare labbra occhi fresche la era e viva La Liipa la si sia il Lupa abbia Verga miglior novella forma nulla; ha che è della mai di la e realtà viva della che l'arte là e' è non intendo questa d' una sembra ha trovato, Vita dire: ha bella una traduzione V Capuana, Letter. parole Contemp. del che la La gliosa. semplicitàmeravi- d' di fatto è quale di ritorno s' è autore 9 IO JQ vinato indo- campi. quel e che cosa forse, dei ticolare par- L' autore così. più un dire qualche leggenda popolare, con imagini e semplice fatto scritta;senza , Qua , dal creata vero quanto forse è scultoria è pagine realmente inventato La dalle mangiavano più un sia veri, non la forma, tutto. faceva gura pallidafi- Lupa è dire potrebbe accaduti ha non non fotografia! quelle otto In che non Tanto viva. era mai diverso. vi gli occhi sotto mi sua sopraffaceva quella quand' sarà non che rosee Ma il carbone, come dell' arte, la la metteva me neri Lupa che Verga la emozione senso gran che Lupa vera tanta dagli no; della con un provavo guardar quella rovina. il ricordo era Io Letteratura 130 »?•••?•?»?••••*?•••• MA •?*«•••? ???•?••??•««•?? ?????•••? •••• indimenticabile, al stralunato, colla le rossi mani ad ! E campagna non passo, di occhi il papaveri neri. si in !E muore » E pastore, tristezza lo stellato che cui in mattina che tremare burrone bestia ! Povera una quella che notte mula. Levati — il fattore, che di con porco che ti diede colpo tirato che a te, mise a il fattore dal basto pane-perso! gli urlò dallo tenga derti sten- dentro bruciapelo che il battesimo tutto quel prete fece ran^ quel pulledro a assai un vide scoppio mi accanto più fiacco lì chi so valeva rumore Jeli si di non terra per cristiano. lo vanni, Gio- la schiena si ruppe e duto ven- San fuori staccare a di foglia quando una andare fiera esser Metteva » un pareva come ! doveva alla dopo nel cadde della sol . la tolo Jeli vi come luccicava andargli incontro, Che diversa. per venire, pallido che d'un tro incon- addosso manipoli vien Lupa affatto quella di piene la andava scure mangiandoselo cogli e Dopo cosa fosca, lo vide si arrestò non paesaggio veniva gliocchi; seguitò chinò il le Lupa e Lupa quando che « figura della del La sole, con La come genero ammazzarla. al I suir orizzonte stacca e HMMUMMMMIWMMMMIItUMIHH •••» servito. stupendamente si Contemporanea. ladro le parve !... E carni a il vive Jeli di Letteratura 132 Contemporanea. ra*a*«»MM«a pio comincia che tu sputar a. che meglio è Malpelo; di nella ha un* aria ha quella stessa il pastore di d' anche fresca e* è qui del essenza letteraria è si è, anche col della videnza ' rendere da la lingua coli' dico T tutto di cosa , lo frase organismo colla stile forma di fortuna della s' intende parlare d'un avrebbero (i) I Malavoglia, vita, libero — di s' ha la il come pendente indi- È creò. quando quest' ora a Milano, lo e ziona fun- Verga. 0 celebre reso che d' arte, artista n. Scritti in francese, concezione , personalità che che ma , la : dell' opera pienezza dalla questa elevato più e- forma , qualche delmente fe- così lottare quando E soltanto intendo non locale realtà. della cui alla dialetto, per il colorito to sogget- assimilazione queir possibile il stato ! di Jeli originalità qui, perfettamente compenetrata : si apprendono maniere forma La Lupa. piena è non belle talmente bru- leggenda popolare impronta della e cava le e «tuia» tal in gli dice » le frasi dolci Malpelo soffrire crepi, Oh, H«f È meglio — quella brutalità ma commiserazione. « devi tu •?•?••«*•*• ••»?•••?•? sangue. ! Se crepi presto modo, ?*««••»••?•«*•••?••?•••••?*•••«•••«•• il fratelli nome Treves, / Malavoglia dell' autore 1881. Giovanni anche in la Europa, ventesima Verga. 133 toccherebbero, e edizione. lo per no, me- Italia, intanto In , che pare pochi d'essersene mostrare io fare a dello. Zola. dei pochi meritevoli quanto analisi critico del risaltare caso lo del ¥ dalla F Eros s' erano , figure tinte di le acuta farne a profuse quelle quattrocento Parecchie inutile è carle. cer- quei a allo quasi esce ¥ Eva 'Dopo Tigre reale, , i lettori suoi seducevano quali di pinti di- vose pennellate ner- un' atmosfera in del personaggi passioni raffinate, crudezze di gliante sma- per di toni un mezze , sfumature al fare maniera. nuotanti , vicino eh' caldissimi,con luce partito non autore dalle , cotal e abituati colori di siano , sua mondo, con , sorprenderci. dopo , gran in osò bra sem- Y s' eserciti signore producono improvviso Verga che che prim' ordine gran deve Primieramente, dopo di voglia mi Eppure Malavoglia napoletano di non ragioni Sanctis più pagine. e Il / pio, esem- per libri moderni nostri le bellezze larghezza con Ecco, il De che vogliano o pei Malavoglia quello r Assommoir che accorti. molto dubito indursi per n' accorgano 3e un che somigliava po' vaporoso molto d'Ottavio da Feuil- let. È la Contemporanea. Letteratura 134 che vero viva Nedda, della viva, interrompeva un d'amore ma eh' Etna; il fino per dalle poche , la esercitarsi T Il stupendi suoi campi, il Verga come Ma Malpelo. pubblico vi evidenza della di pepati colla vederla bene a natura a dell' autore, d' era scritto lupa, Jeli si vede che tutt' altro si ; con dei Vita volume aspettarsi. nulla di così il pastore, Rosso il grosso la che a del sincera ti manicaret- romanticismo, non quella semplicità quasi lì faccia trovavano invece traverso per schizzò al fece realtà, e assuefatto gustare lettori e di rato, ispi- come della non che e potente e quadro, bozzetti rettorica pare la tutti amassero simpatica i la cui con , La cercava scita riu- soggetto tornò gran mai aveva non magistrale I Verga festosa stagni ca- novella. pubblico nostro accoglienza riusciva del immediata, pel mano i fosse dell'arte della il fra essa novità che asino soggetti consimili; quando, a quei fuori pagine quando Infatti la per magistero scoppiava natura pare realtà rozza queir colloquio piccante più che la tutta con fuori venuta era siciliana,con campagna deir giorno un da. nu- faccia a meglio personalità fiori, i fronzoli e il Giovanni delle ciarpame A forme fuori messi proposito di quella d' il e s' era T arte che parola particolaritàdel E la felice colava in un lingua neir lingua d' che paia, utili di a un letterarie nei necessarie e lavorato, lo colla Zola tratto tutte impastate, pedanteria, tenaci, più anche lano iso- popolare parigino rompeva tradizioni no, ga cui il Ver- il dialetto fare nute mi- siciliano. con e il gergo e Assommoir^ che comune ne, ci tie- più soggetto voluto aver francese nostre le straordinariamente cavo disse come le la bligato ob- trasparenza , dy artista vità no- simamente, limpidis- consenta suo intuizione che rendere assoluta più la strumento lingua italiana la della tivano sen- creduto il difficile tutti, impacciati, potesse con si e anche era Verga perchè diabolica questa invecchiate; forme, che usare 135 strada. di , di Verga. di anzi quello le meglio dispostiverso novità e le arditezze ben riuscite. Occorrerebbe per na non assai ispiegare che ora ci sia facilmente ricevono neppure artistico d' essi, e lavori del medesimo tutto questo l'accoglienzafreddi/ da di meno Malavoglia far confronti quello di autore. benché , fra il valore tutti i precedenti Ma il ghiac- ••••*••»+• ?••• ?•«? • ? •• ••••• • •• ••••••• ?• •??•• •••••••«••*•*•*»•• "••«• •• da noi, acclimare. è è Francia e in all' arte i quando seguire di ha di del passi s' abbarbicano delle sia, potrà una non domandare tra quale fare In Italia, Sposi intenzioni Sposi radici una per nel vigliosa' mera- s' attacca ingegno, mai , tentativi Promessi naturalissima -. fanno parti secondarie, nessun vincere miseria critici di Il più lo tutto forma poche con moderna;, che mente, special- passo le buone stessi in , antico. per gli T insieme. di circostanze certi altrove degli scarsi soltanto Scott, secondo Questa appena, i Promessi che Anzi esecuzione che ancora modernissima nominato arte a Giove citare altro. tutto nasce quei genii che lodevoli, forse, meglio per zo, roman- colosso, il Balzac, un uno potremo deir Il bisogna passo questa avremo per che glorioso e accadesse Inghilterra.In Francia, che cultori, che tradizioni, già grande svolgimento arte pianta ha si può suolo questo per accade. che quel una Non quando che sicurezza con essere strano troppo di diversamente non »•*•» può prevedersi sarebbe Forse suoi •?•»«•?••• profeta. gran dell' ••••*••••?•?•• ••••?•«?• Y aria di voler aver senza un •••• si romperà; ciò e Contemporanea. Letteratura 136 a che ter Wal- necessità per grande intieramente. impedisce ai nostri intanto a scrittori il Verga. Giovanni , ••»••«• • ?•?•• •#«•?•«••••••••• •• schiettamente romanzo francesi, né 137 ••••?••«••••••••••?•a ••••?••«••••••«•«••«••••••Ma i«|»HHI«H«wtW*tWWlM »••*••• IM«HI«M d' altra voglia qualsi- , nazionalità siano degli autori, quasi calcolo forma di ha più precoci è subito problema un offre il portento del dell' arte moderna sian rimasti così fare il gran salto col e di Prese Decamerone Zola, tra ogni mani, se cosa ) ci rivare ar- per di diecina velle no- potremmo col Balzac, il debito to con- te organismo incipienarrivato la novella soltanto al assurda tocca, per suo pleto com- moderna in e ad tecchire at- rifare il ora vogliamo non (un'operazione altra secoli tenuto un cominciano in Italia. E fatto di punto perchè bisognai una alle sviluppo. Eppure già e meravigliosi riscontri differenza il romanzo, sul già parecchi organismo quasi un origini, sue tutti i germi dove infecondi Flaubert, collo della alle son al Manzoni. dei lo quel- capisce perchè poi quei germi si trovare tamente Cer- rispettoal italiana Decamerone, una nostra. interessantissimo troviamo, aprirsi,non del dalla la letteratura Quando romanzo. ner te- letterature presso fortunate più o possibilenon fosse gli svolgimenti che tutti artistica che lità dell'individua- capricciosacreazione una dell' arte quasi le forme ; M*MI ze influen- italiano, senza inglesi né né MMHIUIMMlH arte forza, e di in co- ] *- •«?•«»? 1 ? MM e m »««#—??« dove dizii altrove, farla per le d' arte adottarne e tutti i materia su progredire,se anni difficoltà non servono strambi a abbiamo n in Ad qua. la anche han vecchio carattere si aristocrazia la e questa di o Molti di tedesco dire quella lente una d' straniera che dire, l'arte la materia non dair francese , così inglese , pee. euro- molte rimangono armarsi per riuscire la solamente poco dalla renze, diffe- late scancel- furono per patria), ma , sono bisogna straniera avendo italiana più. La non ancora è non dico (e il classi certe ma smussati; ingrandimento distinguerle.Talché il loro , impercettibili che così son popoli I , nazionalità sono quelle e tici, cri- italiano oramai specialmente interiori, ; gli certi esistano non che di parte, gran giu- diecina ribelle. borghesia angoli affatto una particolare. L' anzi può da i mezzo contentare in perduto, mente certa- tentativi riesce inglese,il Y , sociali essi, per di dei facendo materia moderni francese levarle proposito van E immense. sono a italiani scrittori d' forma questa forza. Ma di i»nwmm««nmM m»hm adoperarli, s' intende, per nostra la «??! arrivata oggi mezzi »»M »m dal punto minciare è Contemporanea. Letteratura 138 modo è a ma fordi anche dalla diversa tedesca , quella il metodo manzo novità strana elemento della scientifico s' infiltra nel lo trasforma più coscienza, con Goncourt De istà non inalbera arditamente, la attirar per via, assimilarsi può non alla che dovesse altro far patologia d' azione, morale della o esercitano bello. una e di per si dovrebbe faceva esser pronunziano volta una della sarebbe non né positivismo, il naturalismo e radicale una tale intorno nella d'arte. cosa anche ai influenza soltanto ma si traduce è non in quest'opera 1' arte, romanzo sua psicologia comparata vera tal* influenza la della contemporaneo, romanzo e Il di fico scienti- secondo il Se sava confes- opera concetto azione, il guadagno né Un' serebbe pas- fisiologiao il Berquin come in grande com'egli della che , di grancassa, altrimenti che un arte. lo Zola colpi propria maniera, d' opera natura di pretesa che Amicis. De novità vera nella sonori folla al francamente temporaneo con- Flaubert, dei la ma fermarsi, senza lo romanzo del sta a una dubbio sperimentale,bandiera romanzo arte Zola; Né questo. sia più pensatamente, lavori nei dello e in naturale storia pericolosa. Senza e e un Contemporanea. Letteratura 140 molto nei lavori nella nel ma, for- personalit perfetta im- Tutto il resto, secondaria, giudiziiche rappresen- n* Giovanni Verga. 141 1••«•«•?«»? tanti più , o della efficaci meno ?? ??»? ?—?•»»—? ????— ?•*? ?•* inola for- nuova , ••*? »^ artistica. Nel cquerie scriveva siede premier jour le ri est pas fallu a grandìt a deux mis Nei De « il que le grandlt et et he site; il est a mille à- sortir del de intervalli. public le pu~ que à la voir. Il la scène. » spariredello Balzac, questo ad avviene quii* partipas toujourspour ans la osé a retournait romanzi autore il qu elle, qu elle parlàt avec se elle qu blique entendit; pas; il teatro: siede, le poete a émandpé F action. Ce en ter; il pel fa tempo il Va- quello che accaduto è romanzo mescola Egli si ogni po' all'azione, spiega,descrive, torna dietro ad- fa delle lunghe divagazioniprima di personaggi a dibattersi soli soli , lasciar i suoi colle loro col passioni loro colle carattere , potenti influenze e T mai , del onnipotenza del cosi intera lor tempo loro che di meno intervengono affatto. opera df la faccian cambiamento arte creature ai loro , suoi successori Si può da dire che sé , ha E istinti lui neir azione si faccia loro. luoghi; si mostra genio non quando le sue rimangon libere,abbandonate alla loro tragicafatalità. I non dei suo come assai e questo terveng ino la piuttosto semplicissimo già prodotto una rivoluzione Contemporanea. Letteratura 142 il che dei volgo lettori nel d'apprezzare caso / di del Verga alla afferrato terribile realtà, solidamente. e la e salutare Vita sua d' ) traduzione una conteranno lo d' dell' arte. Zola ha moderna. in vedrete. è la (e se ritano me- ranno esercite- finora cima una voluto ga larria sto- meno nem- cosi alta dell' opera eh' è l'ideale è più nella cosa Giacché toccato C sfera una qualche quell'impersonalità arte slacca bi- nostra francese anche per generale in un , un* influenza e fare la consacrazione poi avranno lavoglia Ma- saranno nella Lasciateli si è e Questi campi corrosivo letteratura. Se dei dalla uscito è maniera prima sua ne L' evoluzio- arte. completa. Egli è della vaporosità agliultimissimi deir catena questa nel sarà valore. giusto suo si rannodano Malavoglia anelli difficilmente dubbio senza , , un'immensa a ogni questa nelle orpello arti, nella rendere le e' è non vive voluto quelle uomini ostriche, ai neri e in faccia la rettorica politica,nella pescatori, quegli come rettorico Italia che nostra rinunziare coraggio, per ogni più piccolo artificio, ad minimo Ma per di arditamente cosi ad dose allaga religione,dappertutto. talento meno creature povere elementari scogli di di attaccati, lava della Giovanni Verga. di riva Trezza. lo essere ecc. , sbalordite po' la morta lattitica Abbondio , e Padre Rosso un di ci non vivere a nostra sta- fossero Don Don Renzo , in restare , prio pro- famiglia con Jeliil pastore, con questo come di congegno con della insieme. vita triviale che del che concentrato un* emozione poco, con tanta miseria dinanzi a , vita, qui osservata animale, e classi che nel dal suo con fino prende a di tristezza primo Y ha Quei pescatori nel sue sono a dinanzi per stadio a a la quasi studiare di romanzi trovata metodo estreme dei teresse in- poco complessivo: I poi alle un lotta serie una titolo soggetto, portato vi s'accinge il Verga originalità nel ma quella quello è finirà ? suo Fautore superiori legati insieme ispira non come , so stes- innestati organicamente L' interesse volgare si riassume. non allo piccoliparticolari, , L' della Agnese , Lupa, romanzo modo nelle trovarsi Malpelo. Un E debbono Cristoforo, dovrebbero colla Nedda, Se Perpetua rassegnarsi la di atmosfera letteratura. Ferrante che creazioni sono Pie- Santoro, , un dentro la Santuzza, 'Ntoni, Mena, Crocifisso, lo zio zio dipapera Padron ??«M«WPm«OTP«MVMa«M»Mm*aBvaM«MM«*M»p«Bi •«• !?•?» 143 veri Vinti. ma dapprisona/e imperguenze. conse- pesca- f"ISiffiÉlL città, QglCBìI«xkili9aèi|randi .tteri e delle JEÌyÌ5S ed è be- laK1|jfOT'iW'§*j|aii"#-'eri lMliVi«|ìAAtC$rfi'#gIio di noi. un ? «Wli«Vp8T^pnCBilM *?? Puii'H'tt^m ©"te «ai spropor- itarsi,senza t-ai^^^^^^^^jone ne dei :, dal go^_ lettori. fondo destamente $£wjfF*|j; 23: ti K. •J P* che 3{Miiì$^hr!jflfe£ÌP^$!2f -fc-a..,.:S£:«:r:Si-a^asc zi, in a .,,, una un ... ;lt|Ì:^ÌaJ HOi^i?'!^ non ; "n un ìi^jij^f: inforche :gàt|siò 'IISìqPiKbarone TO'wcSi"^crittric ar-fl^ :^lKa||^ìés4:^battez- ugXa"fp stran° 146 *•? ?•«•?•? ?•?•• Letteratura •*?•?•?«•?«•?*»•••?•????« iMMwmw"iwni««ii»M»MiitMwm"iiMimiii«tMtMiiiMi •••••? quello d' molto sorpreso ?•??? donna. una ed carne Contemporanea. Ma elegante semplicità,bruna, con due velie gaie vero molte per pudica stamparlo ; pseudonimo, Voi al intanto il pan e tutte abili le a le frutta ra. clausu- una religiosidelle i canti Spagna, le altre funzioni sacre , candite le late, marmel- i torroni di zucchero ghiottonerie confezionate delle le dentro di , di mani tenerlo vuol colonne. durante gustare No- mistero un che , potete sorriso. rispetterò la rassomiglia coro certa una Y indiscrezione ascoltare potete monache io femminile queste su vestita delle più è non commetterò non e grazioso un Nido persone e in po' gracile, un dell' autrice delicatezza nascosto Un da nome del e Neera nell'aspetto,rallegratadi quando il Oggi fui giorno neri, vivacissimi, serietà in mmm»mmmammmm»»aM» colla con quando niiititii"iiiitiMWMnnii giovine signora una , occhi ut bel un d' incontrarmi ossa malinconica ?•?••« di spose Cristo; del mura loro dalle ma trare pene- chiostro ma , assistere, *è mescolarvi ma vietato dai alla loro vita dalla canoni regola , dal una Io — portone signora voglio chiuso. sempre , soprattutto essere fanciulla,madre due di , Il una, e di pseudonimo significa : persone: naliera gior- Badate la donna famiglia,zitellona, — che ! Letteratura 148 —*——M—.^-.—.—— Contemporanea. —-———.. ft-n-r gola, deduce, e finisce col certissima. dalla sto dà di a corpo la d' i la di ci caratteri l'induzione cento intermedii afferrato questa s'arruffa verità. le mancano tati i risul- caricatura, spesso lo la di sa i critici che mentre fisonomia dell' la originale. Le mestiere fanno di abbozzato prova* per più; una invece calunnia mentre il bandolo delineato aver da tratta spesso d'aver d' , , rassomigliante,abbiamo difficili ingegni principio generale. E gran Neera nome. della trasformano che scosta na- di eccezioni, gremite passaggi crediamo La d' e perato ado- sta finto un il contrario matassa, ci d' riesce figuriamo una che persona maschera su cause un fatta viene libro),tutto suo fatto in tali elementi piccole tro quat- scena, , volte Mancano una cosa proprio (lafilosofia, conto per regole generali sono novanta a come un' osservazione indovinare dietro le fantasticheria una lui stesso, dialogo dire, del poiché iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiimiiiiiiimiHiiAiiiwmrriiiiiiiwiMiiiiimiiilimii , per E 1 personaggio, scrittrice per 1 crederci Un righe rt persone di dalizzarsi scan- , di alcune tene ove tutto, pagine la dell'Addio di delle e passione parlava irragionevole linguaggio 1'autrice s' incontrarono quando ne il Vecchie suo caldo dedussero in Ca~ ed che , quelle pagine doveva aver sen- Neera. 149^ »»?"«»?« '*•»»••••••• qualcosa tito una a tavolino letto dato i ordini studiolo, al lume i lavoro suo la loro natura: lei restava, ove ciechi, per realtà, non che e inesperienza i personaggi dità, solido secon- un'altra molto d'osservazione d' un' idea concetta, prepire ca- non lontani dalla piuttosto diretta, che pretendevan come tatrice spet- bisognava E per scorgesse personale, perti co- qualche modo, ancora si esser per ambiente, accorgersene, vi rava rischia- parlato e 1'impero sotto o lì si fosse che in suo preso nient' altro. spirituale; che avevan altro un del nervosa, agito, pensato avevano esser e della governo lampada fine avea e silenzio preparati scrittura una del vita, della fogli bianchi d' pel famiglia. Nel modesta messo bimbi, suoi minuti più sedersi aveva penna, »»*«»«M«Ì Invece di che, prima intinger la e • savia, di donnina una amorosamente gli sua d' affettuosa mamma al quei colpevoli ardori. il parto erano esse di M* una sperienza l'e- quei signori. migliorilavori i Infatti gaie e hanno e* entra timento quel questo tanto una che le Novelle Neera: blicato, pub- recentemente di rèverie. carattere un prenda Nido della occorre forma : La perchè il resto è realtà il sencome Letteratura 150 Contemporanea. • fioritura una anche sorridono forma La volta qualche Novelle In li velati si essi, fino serio, a la una o leggiera imagine, cinque di fra noi. C è che ha studentesca. di pipa, nello in Paiono sono e rosea ella stessa di mente, finalà il quel un riflesso ma ; occhio suo realtà di o con s'intenerisce alla lontana della è momento di si buona siano tra messi a stanza dormire, cose un' allegria della vortici o scritte lega, spensieratezza nate le tra sono o tremolante, rimpianto. Quattro scompiglio d'una I libri troppo e qua tal genere la tutta luce li canzoni allora un un' ironia vedano, eh' novelle queste più squisite che una che che o si non qualche lagrima fantasticheria un'aspirazione, i personaggi sottile di versar guarda più oltre, fisso quale che Talvolta benissimo scorge capricci,quasi Sembra fanciullesca. bizzarria capricci, e di una sballotti li che per da sul prenda che mesti. da ora d' umorismo. nebbia non più sono ora temi ordinariamente, esse, come ed viva tura, scrit- ricercata; specialmente nelle s'intravedono circonfusi della su sono piena troppo gaie. ?•?•" sfumature tutta compiacenza con musicale quando è •••••?*••«•••••••?*•*•*?•?«•••#«• dell'anima primaverile variazione una ••?•?•« ••*••••• di vita fumo di vanotti gio- le tesi Neera. 151 it HniMHHI alla giacciono disordinati. di niche di in si stanza serio, ma anni; credono il lor aperti. E in di che piccolo parlare ad sognare mondo colle allegramente, amate tescamente, grot- figure sue d' amare, credute o chi oc- bera river- si quei sogni confusamente, tutti ragazze colla immaginazione fanno non ma- tamente sbriglia- . sul di ideali li im- rati, sospi- primi disinganni,di prime sciocchezze, di di giovinezza, d' di ricordi di sori profes- ridicoli, di zii/-dJ-tiranni, di compagni becilli, di e riempie scorazzano dell' venti ingombri sedia una la ameni mondo loro dei d* mentre quei capi nel tavolini sui cavalcioni A camicia, fumo, forza rinfusa IMNIIII storditezze dolori del rimescola, si e poi costate cuore scintilla, e e dei veri risuona, , e apparisce Le E sparisce e Novelle gaie lo non dico d' vace, un d' ingegno mobilità una C biasimo. di mile. si- lì il è vi- imaginazione Qualunque ordinario. non nosa. vertigi- qualcosa sono per evidentissimo segno con r .[Cl ne sia| natura, illude, attrae, lo solleva diletta,spesso sempre: artistica levazione non manca lor questo dello mai, mondo fa battere giacché produca spirito.E sebbene vivente; è il pressione gentile im- una un' certamente il soffio qualche re, cuo- dell' arte volta e- lì fac- la difetto eia Contemporanea. Letteratura 152 Nel Nido la è sempre dello esteriore maestria ha rèveìde stile. diverso un carat- tere. Vi « che si od mondo valle una scosceso che È il noi anteponiamo per solito il velo il è — dalle e sentirono Queir « bocciolo della vita di abbiamo dei rosa i nostri amarono dolce la disillusi,vediamo da ogni sasso una sentieri di par albero memoria, è noi per calcati dalle rileggere una tutta pagina dell' idilio in ormi nostre queste ogni indietro righe, si e sui giovanili,ci dimenticata. che e incanto da volgendoci tornando ri- vecchi rimembranza e vede tra- si fissa , L'intonazione Nido e anni come scorgere il cui superbo che molti e una volta. in riflette modo per molti videro e prima ni an- narono sprigio- imaginazione nostra intorno dopo si solenne e insognati splendori, si sugli oggetti cuori la per verso tra- a quindici fiore, quel mattino cui denti. ri- giardini più dell'adolescenza istante in bie, di neb- visto dove diventa un che fasce e volta la collina,la valle, color luogo ai , il paese, il pantano dirupo, paese pieno pantano un o un ; qualche , dirupo cantuccio un gli altri tutti preferisce a collina una nel svolge nei versi » nel del Neera. Carducci che 153 epigrafealla da servono da secon- parte: O monti, fiumi o O amori O affetti esercitati Tra O idilio ditta schiatta una mata, ha ama, il c'è in mezzo tutto un fanciulla troppo della piccolo fanciulla donna, dei suo Il perchè che carattere giovane che le natura.... Era il personaggio era non donna meno nem- le cava man- gente indul- la bontà ecco. (che stessa piccolo » ranza tolle- tabili insopporÈ dramma destato la base è dalla rendeva l'ignoranza. ha era , di sé il in , si abbandonava difetti altrui, le e una le scritta ma e è Cresciuta » forti) scompagnata vanità pure Ep- semplicità della della a- che Editta poesia ingenua, è cuore. rappresentare non. stima caratteri la suo dramma. sapiente esperienza grande d* E- uomo estrema suprema per Editta dei alla e poesia una Una dell' palpito del questa a sagace la la sposa diventa primo storia La semplicità. Editta estrema libri la ignota pura natura! d'istinti aristocratici.... ai mezzo e d* umani; si riassume. e avuto O natura! non d' un' è sani: integri e Alta, gentile Un prati, e nel da questo nascerà. cuore un Letteratura 154 *•• ?•???•?•« ?*?•? M ••?•?«•?•?•É ?*??• ••? ?? ?•• Contemporanea. mUNIMIHI affatto sentimento nuovo nella ritirato sua dei polli e contadini che ignora il la della alla tempestosa in la le la tutta altieramente, la ; ad il ma un di di tutte cui prova una ella dovrebbe il giorno che vincolarsi inferiore lo come a vanni Gio- ella moglie?, offerta di ignora spirito eh* d'una pensiero uomo Editta commossa. riempiva campi di mia l'avvenire, quella amata dei sebben il valore tutto e esser dietro, ad- tornato era stizza, abbia uomo vita: vuol dice: di poeta, cuor ntatricaria, di nell' coltivatore serena pace le raffinatezze trovare legarsi 'per rifiuta e un n' d' erba Editta tutti. prima giovinezza sua momento un ministrazione am- benefico ma quel dell'artista. vita le delicatezze vorrebbe di veste gloria,se quel piantatore chiama da bene nella preferendo che patrimonio, suo tentato il cammino nali razionell' severo elevata, intelligenza quale ai intento allevamenti conigli voluto e sotto si celi un' vane gio- un , del coi è , campagna agli miglioramenti agricoli, dei lei per tiva Sen- « le assicurava che di certa dolce za ebbrez- per rinunciare sere es- sempre ai suoi , sogni grandiosi, alle di fermare ad e un sue tratto mettersi poetiche speranze della sua prosaicamente a i voli , ginazione ima- cucir Contemporanea. Letteratura 156 non dire so precisamente nel o ha cuore; rappresentazione, T osservare, nell' se notevole un della l'istinto della convenienza, misura, delle proporzioni, e Y abilità delle che non in forze, di del mondo po' un Si in perchè quel non somiglia in nulla, o che si la per Ma in tanto e nel sente forse della le illusioni viaggiatori del la severità quasi opprime, non lato sia e e il quello a lei fabbricato Editta. Y che di arte dell'acqua, tanto del de ver- prodotte dal miraggio È innegabile che deserto. frescura, ai altro male è non nestra fi- troppo pur da nido simpatica sua ci dia delizioso che dice, di rado, assai la entrino vie, convella vita piaciuta com- aprir studiolo suo della assordante rumore la Neera s' è vederle vorrà sfacciata delle luce dove saggi tezza di sciol- e uscire artifiziale tà, real- date, prove veder si vorrà mano, ste que- della di muscolatura esercizii volta, tal- se contatto le mature sfu- quando, vedere a al Dopo finora. la Resta messe resisteranno. d'ingegno, molto son tutto. son belle arte di vigore sottigliezzanel- certa una zione immagina- scientifica stanca, è anch' passato fa male dell' al cuore. innegabile che il soffio del na moder- arte Y Ma l' dal- arte ve do- pensiero mo- Neera. »?•••? ??*« ?•••••••?•??••MMMaM derno più è non valore. Il parte della riflessione, dell' vitale un'arte immaginazione producono riflette della sciente che, capire eterno, finire alla la con se forma... queste e il Ma sentimento io non malinconie. parte formità de- una d' opera arte; ma ere- ognora dell' scientifica, abbia dalla danno, prevalenza rimessione nell'analisi positiva a bene mmmm d'elementi, o un dell' che e squilibrio nell'organismo si ?«•?•?••?•???Ma ?•••MI piccolo più dalla se 157 osservazione non si tarderà artistico credevo vivrà di dover ALPHONSE DAUDET |n giorno, nei più far parte particolare po' un ricci la sotto e due punte elegante (i) Les quella piccole mani e Rois sciolta, di en exil, roman gabinetto di mezzana la e nerissimi , bella tutta fronte occhi requiet ir- monocolo. barba modellate, la persona parisien, Paris, Dentu, Il in divisa tradizionale ben vastra, oli- , due d'un armato incurvato, come vitava in- Morny suo una sopra quale fiammeggiavano finamente le del capelli lunghi arruffati il sinistro naso di condo se- pelle leggermente , dai del tempi giovane un dalla statura bei il Duca impero, a (0 del sto, CriY aria lo mo- 1879. 160 Contemporanea. Letteratura '•••MI stravano f Vi •« IMM ?•?••«•?*? Il gentiluomo. un lo sonoro MMI ?••?• «•? ••?*« ?•«*?*? ???•?••VII ???"••""? IMI namente stra- accento suo faceva PM ?•«?•• riconoscere per provenzale. rispose quel giovane legittimista, Sono — franchezza una con Y Anche — allo Il imperatrice di il Duca scettico giovane il futuro ritratto del atteggiando sorriso che Il Nabab la loro dei quella e di rabbia vien in , protestò di preso del di non successo gliante somi- principalipersonaggi sciuti ricono- nella S' alle realtà le e bili inevita- delle nomi, delle rivò ar- zioni indica- rono servi- case istigaremaggiormente bassa da curiosità simili della nome molto numero ad mento cambia- artistica. dei un nome. vero romanziere; in dal subito riscontri complicare, a I identità vie del del di Mora, appena maschera del accidentali duca vennero romanzo delle bra lab- scrittore successo un scandalo. uno invenzioni pure sillaba ebbe trovar a del velato dell' ultima sotto le abituale. gliera il futuro pittore Morny del , Morny, Daudet, JVabab, a plicò legittimistare- è accettò. Alfonso Era solenne. quasi sua nel L' circostanze. probità voluto aver cui il pubblico frivolo cercare e tore au- letteraria , un malsano mento ele- pet- Alphonse i »mm ?? ••?••? nwniwmmw in elementi il di nel Daudet del Temps lavoro exil ed ora Certamente anzi spinti, naggio persoversato tra- aveva esistenza tant' altri la pagliata, spar- quale immaginazione nella non , e particolari certi libro per dalla finzione corgersi ac- che di cristallizzazione del vita più semplici (i). oggi ripetere Prefazione Capuana, suo nelle in stampato è difficile d* osservatore. appendici volume Quei entro al Nabab Letter. nella Contempi il gran la dal contestargliil spodestati, re punti dell'Europa, quasi trascinati il romanzo nuovo pubblicato parigina,riempiono (i) un continua senza confrontare reale en tutti i vita ad aggruppati d' era glipermettesse osservazione proposito diritto da s' erano le circostanze a Rois suo servito tutti, non meteora, una giustificazioni potrà Les Dentu. che luto vo- , romanzò Tali da Attorno scrittori quel dal trasporta s' era quellidipintinel con di ?•? se e, , bastato realtà ••••••«••••••••? ?«•••• unicamente, incosciente potrebbero esserci della quel ad quella quasi sarebbe •• abbagliante e rapida sua parigino, elementi •»•••?•• d' artista. che, simile colla •••«?•?••?•• conosciuti in là di diritto il cielo •••« cT arte; reali più suo ••• un' opera fare andato •??••?•« i6ì * lettori;aveva, dei tegolezzo di ••••*••••• Daudet. cronaca fatalmente vortice dei della gior- 54* edizione. 11 162 nali Contemporanea. Letteratura colle sbrigliatezzadella dalla in maldicenti salotti miserie, le loro liberata corte conversazioni loro loro Or nomi le loro questo piccole e grandi audaci mescola e vi che in alla mette di ghi gì'intri- di classi altro elemento reale ha la e pura già a della tempo un le vita. Allorché vero a livello basso derna; mo- e ed deve esser com' ogni la materia elaborazione del fatto verso di- scandalosa, all'altezza cronaca del può artistica l'indefinibile subito nel democrazia di studio materia della serena pensare, d' s'annientano caste creazione della personaggio si città grande segno elemento solleva, dal e di e esso nella tradotto che esotico vero nuovo anch' stato. disuguaglianze sociali,tutte le questo formare loro smagliante,stridente, un nota rimescolio prepotente dei prestigio del della febbrile vita una tutte barriere che elemento caratteristico, cui dal precarietà nuovo e le loro stranezze, alimentati dalla e giere leg- aristocratici crocchi sfrontatezze sorta danno ; , d'ogni colla di gente di alle le equivoche, avventure vita dei borghesi lusso , loro pascolo quotidiano dei loro dell' etichetta tirannia e del magnificenze cielo dell' arte; arriva sentire a in vivere, allorché a si, muover- quella sottile atmo- il Letteratura 164 •M**»MMMM«»* *M*MM •••*•**•*•••••••••«•?•••«?•«*• al giova lavoro suo libro d'altro. sono M ••• •• •? Ma* »••••• »•?••«••? MOTMM miserie lui colpe renderli visti allo tali quaV Y opera ???? ?"??? «M unJ anima politica lei: il che no han- trascinare, d' limiti un opera i riscontri del grado suo Non suo già soffre cuore in che cui la qual'è. arriva La Comune. e la della di non altre le madre, regina della in per la reggere nemici. Il re deve sia morta donna lascia del- il marito. ma e e è tutto, portar dolori deve alta la far ridere non fiacco . infelice o di sposa, nasconder corona invece felice Dolori segreto, dei severità profondamente essere donne. ella tutto può rigi Pa- a . regina e , spodestata della nella partito preso, lasciarsi d' arte quali sono, senza dei degli eroica, colla piena coscienza doveri. come ????????«?? Egli non elaborati dunque i disastri F abbandono una ? sociale; ed essi sono non famiglia reale grandezza in di Dimentichiamo dopo suoi ? modo classe altra facile, fuori era prendiamo è WM di stesso quali glisi e coir unico La M VMM degli uomini imaginazione, sinceramente, d' arte. •«••••••• mescolarsi per qualunque egli vuol com* •••«?"••« virtù, passioni,affetti,pregiudizii, e di o ••?«? morale. pel lato per sentimenti, gli ha a* Re, regine,principireali,tutti i suoi personaggi uomini ?••••• «Ma suo il scrive o •*«! •»•«*• Contemporanea. testa i suoi corrotto , vorar di- e , la Alphonse •M«M" M ?**••?"?•? ?•• sola ••? MPMMMVMM *• ?«•«?«•••?••••MOT di idea prima angolo sudditi di del ??••••»« la •??••••*? nel solitario »«?•• MM« »•• dalla s* indovina palazzo in sorveglia, la deve una egli talmente è La mostrare. dai risolve si con la in suoi ventù giouna za parten- sua donna una del briaco ub- il fiore della ritarda nottata capo ricevere regina e parte francese, legittimista suoi coscienza che dalla a e canaglia parigina,s' in- vita potersi non spedizione organizzata perchè butta si re perde quale prende dei quella parte con giorno da *? , della Un passare »••••«• giardino , partenza deputazioni politiche catastrofe ?••?•?••••••« accadrà. nel avventure stato. fidi, alla ?««?• vertigine sin di fedele, il fradicio lo **•••••••???* Parigi che s' indebita, per ? piccolo principe ereditario le relazioni fitto nelle alcune ^V*«a* Parigi,a Saint-Mandè, rimasta proprio M punti regina T educazione vive •••••?•• a quello la Mentre tien •« 165 arrivo. suo due questi facilmente un ?*••?•« trovarsi del sera Da ••?•? "??*•»? piaceri,gli dà tutti i di ?••*• Dàudet. che tradisce. E quando la col r abdicazione, forse principe, un innocente Allora tutto raffermarsi quale sul tristo accidente erede è di al ricorre regina quella finito. Il cuore supremo la capo corona del toglie la razza della medio, ritrebbe po- piccolo vista l' al- depravata. regina, in i66 Contemporanea. Letteratura al mezzo specie nella il passato e Attorno il cuore; serra la mettete del disinteressata sagrificaogni devozione vecchio sua del cieca generale Rosen ad cosa principino gno inde- d'un figura carattere e che principe un la vigliacco;mettete e eco squallore di famigliache questo a un* più troverà non che lei. di memoria nient' altro madre, sarà una prova , di conforto: madre, dolore immenso suo cettore pre- d' tutto un , pezzo, che la fede sua figura di delle a di delle colla a un parassiti dell'asfalto allo spesso uscirono figure Il dramma moto colla questa nella del le baglioridella alla ricchezza, al lusso, facilità stessa sa annoda e sua del romanzo 1'azione è febbrile cipali prin- Daudet. in mette e di nano tor- de d'on- le avrete come: figure minori vita cui con nell'oscurità Parigi, nel fondo, estrema. insieme che grandi capitali, nuovo che e banchere un delle miseria si non d' baci speculatori,funghi povertà splendore sorrisi, dei le arditi quegli dalla calcolano colpo finanziario;e gran di serenità glaciale una che occhiate, dei carezze lei, uno passano quelle , intento dolorosamente esso politica;aggiungete donna seduzioni e anch' sconta una coi sembra plicità sem- sinistri eser- Alphonse citare spodestati del venuti di di meno dalla la che Federica delle Tuileries dorate crede di veder vecchia popoli spariti,una più del della quella principino,Eliseo Daudet vi tanissimo lon- un costumi di e di morta. cosa la Sembra Méraut. ra figu- il precettore è autore personificato le abbia d' regina Federica, dall' carezzata rovine al tramonto, rovina storia una me co- e, delle sole un far adombrati romanzo qualch' antica passato, Dopo reali alla vista da essa può non del finzione ad re Terminata colpiti. casi ai sui seno il lettore riflettere regina in ha gli pagina, trasparente divina stordirsi a giusto giudicio T ultima 167 vendetta di specie una Daudet. il che zioni convin- sue politiche. ammalato, Gravemente da le tutte vili assistito, Eliseo di stanza sulla Alla allo Sovranità di scorgersi capelli grigi in di se dubitò non era per stato con prima volta fin allora « forze , la nel un bro li- suo e letto, coi suoi sudicia tante sua divino. studente, vecchio il sparse quella stanza aveva alla tornato diritto per quali terminare quelle pagine passione sciupata egli è vuol e stato disgrazia,disgualle cose Mèraut studente vista in con tanta perdute , si domandò illuso. Un di- Contemporanea. Letteratura i68 »•?•?••??•?«?• apostolo ! ! Un fensore Per quei spensieratamente loro causa! propria del T intonazione romanzo danno parole ne e la disertavano e Queste » si degradavano che re direi sono , , morale. la si sente Vi d' che un vi amaro , Y autore che si sente colla timistay rispose la dubbio dei questo L' romanzo. re la e il di regina principe il Parma re eh* realtà, s' è di la Axel, il Duca di Westfalia era pena ap- velarla. leggermente di Palermo, d' campo persuaso la di cura lettori, specialmente ogni pagina autore mascherare la dato Il ad , impossibile dì Morny. largo parigini, troverà quasi legit- un al dei curiosità piccoliscandali di sono giorno un fermare af- saprebbe non sicurezza: stessa come Senza oggi regina di lizia, Ga- la duchessa e nomi sono , trasparenti. E troppo dei ecco ritratti , Una in « Più dell' Accademia satin là, sotto colle la ecco sue gote colorita buccia resistente. si sventa, riunirli a serve ride e turbante un , che stassero ba- galleria. una in non somigliantissimi. , seduta come i nomi quasi grassa regina pienotte somiglia Ella e con do splendi- di Galizia colla un* arancia , sua nagione car- dalla sfoggio, sbuffa, fa gran parla di una donna ancor giovane, abbigliata da da quella È la fatta Anch' vita. nera quale al giocato ha re; delle i terrori la legata è che sua in e - le due di bel- testa sua la donne spedizione costosa precedenti. Egli- ha avuto delle corte una ste, fe- , dei donne, fiori alle di le tura crea- , tra quanto de. palli- diavolaccio dall' ultima disastrosa gli da- labbra e lucente, la e bronzata làtre e al scosse egli è là, quel barba sua le scende eccellente Parma, familiarmente tromette alle rossi per T avventuriero dà che , solcata buona, e lagrime di duchessa niente le delle ruga leggermente occhi mantiglia bianca una malinconica fisonomia una 169 Dàudet. Alphonse Te vie se spar- caracollato Ha entrate. sue delle Deum, , e la gridato: da salvi si rifarsi,a viaggio guarnito T aria Chi prima ha di d' e del perduta reclute la da disperdere, sempre da avventure, uno visto occhiata, di zingaro. e alamari può essere Francia rischiare, in alla serrato che abito vita, no glidan- » Carlos Don battaglia, in da e ha sangue, rieccolo può! T inchiostro parlare versato nuove bottoni ritratti debbon fatto e, chi cercar milioni nuovi ha polvere, degli odii; seminato a ha danzato, decretato, lo riconosce dedurne che egualmente alla gli altri fedeli. Per ridurre non il suo addirittura il Daudet libello un Contemporanea. Letteratura 170 romanzo inventato ha un regno , la d' Illiria che mai sentito nominare, Federica regina neir notissimi e disparate , di di luoghi lasciando chiama di e* ha della tempi quasi realtà la fatti persone bella a una invano di e traveder in- posta cristallizzazione », dai prodotto , e Aggruppando e lavoro quel II si cercherebbero Gotha. ha non europea Cristiano un che almanacco lo diplomazia varii creazione sua me co- menti ele- artistica , ha inteso altra tacitamente intenzione affermando della sia T opera d' libro pericoloso sua nella scelta dalle lusinghe è sua e di meglio del il lasciar bastato creazione: Y soggetto, della novità la ridurre impossibile d' questo realtà il prova esso elemento fu sedotto dall' idea e avrebbe to desta- to piccolo elemen- quasi è nel- Certamente, autore che straordinario per suo infiltrare elevata. lettori. Ebbene, rende il e romanziere più piccolo essenza del dell' interesse nei diritto suo e il anche arte alla estraneo il alta attribuire, contemporanea. nessun quanto si volesse à! osservatore società Però gli fronte a dovere suo che ogni contro protestare più inefficace forte piacere la di questa estetico. Av- Contemporanea. Letteratura 172 parola ; ci non Lo creatura. lo quand' bambino era quella e da apostolo Chiamate : faccia sua le non Eliseo sotto Chiamate ruffata ar- rile, vi- lui che rispon- ed si da più. è fronte sua sa penso- innanzi Federica! romanzo sin dimenticheremo la invece: del lì, nel è testona capigliaturagrigia una sua larga, rugosa, Méraut! all' appello, rizzando de della sua ha soggetti conosciuto quella ; gli altri d* Eliseo abbiam sua dargli doman- reale formazione civile stato Noi romanzo. quali e alla contribuito di capo personaggio modello di servito sulla romanziere pel passa il fin dove han al Crediamo Cristiano. e po. tem- il personaggio diventa dirada sparente tra- , svanisce , Il innanzi : h' importuna d' intrudersi La un improvvisamente in affetto. quando mezzo stati de- si è alla delizia tutto quello sogno. dubbio poteva il Daudet per superar logica della vita, anche è superiore di tenta il vostro usurpare la che che sembra , come Senza che ci viene Baviera , brutale, è scossa d' vuol e di Sofia ; T uomo curiosità a qualunque sia già in ha fatto nel mondo dell'arte, capriccio.Può lui contento ottenuto scoglio, ma questo dai del Rais darsi successo en exil •"••• - '5SS -»"»"*"*"#? di più. una Nana oramai la volta prima Goncourt De La stato. suo le conserva E della sfera il valore corruzione reale del confrontarlo in tentato, medesima questi Madame solo poi, più che gli altri ultimi anni, lo ha Né « tesi vita T orizzonte al attuale: Frusquin un' non fece il difesa intorno Zola. alla Oggi esigenze del noi tema sopra altre ha anticipazione, una po' si possiamo hanno vano; dice- essi di della oscuro una parte che noi pretese. sapeva mo offriadame Ma- » sulla ria mate- lavorasse constatare condotto del- Parve rumore. prelevazione quale romanzo , romanzo un di ne, Sen- La e un qualche punto pubblico la con la Nana come né far la luce moderna, della esempio, , rischiarare sogna bi- stato studio precesso gabellarcela esatto, visto. è ove autori, Texier I suoi cercavano Zola Frusqnin. Frusquin anno. dro, qua- iscorgere dello libro con Madame un alla bassa limitato per del lizzazione idea- un parigina. Per piaga sociale; pretenziosa un d' nuovo tezza schiet- Fille Elisa tracce piccolo bozzetto, un completa stessa inopportuna. è prostitutacomparisce nella arte di nome classe. una la che d' in un* opera del d' il più è non quello ma persona, È Contemporanea. Letteratura 176 che lo Zola lo le a Emilio trovarsi i suoi volte più piede, ed il occhi si del dove terreno stesso affrettati erano quadro del pregio 177 tere met- a 11,nei particolari non è neir insieme che sullo predecessori il Zola. agli salta che , dei Rou- episodio nuovo meno gon-Maquart. Chi Madame è lettori probabilmente di lo non miseria fino È sanno. la figliuola suta vis- e anni diciotto ai miei dei nata operaio conciapelle, un nella Molti Frtcsquin? stentando so, la zia, col lavorar una di negozio di cucito. che, condottala del viola. di bosco di donna. patita,uh orchestra d' offerisce abbia la dei la indovinata Io — un capo toria trat- la ubbriaca tutto un e il suo la goglio or- lenza la vio- diavolo, direttore di le piccoliteatri parigini, di mano in una giorni dopo povero uno in sé rivolta Pochi d' di casa Entrata con Raqueux, affronto Questo in nel tranello trine, cade commesso « d' orfanella vita sua sposo , quantunque ne disgrazia. ti amerò tanto. .... « « ne T arrestò Nina — Amare Non E ? che c'è si Capuana, più un gesto nulla bella Contemp. Dio a porcheria Femore! qui! picchiava sul petto Letter. brusco. ? Grazie significa guarita!Una sono « con , al posto del i2 r i Letteratura 178 Contemporanea. % "~mnrrTrT-r-rTiTmwiTTrrriTrCTrffmrMiiiiiiM^ col pugno cuore, chiuso che risuonava namente. stra- » il musicista Ma Quell'uomo « idee di vendetta ancora parte una ai suoi da delle le : vaghe ancora , di vendicarsi da provare di prender perdute , X per la per le che morta rappresentare: ribili ter- e sembrava sensazione una lei vivrebbe more franto piedi,annichilito,in- lei,le suscitava da restasse insisteva. a- vaggia gioia sel- la rivincita , delle illusioni sue Non esitò più. » Si sposarono. volle lei ? Gli per cuore era vita Questa com* ed mentito forse ammalato di nausea. d' amicizia Isidoro , innamorato. Nina Intanto le mani della continuavano ? Il suo la Se — go coniugaledurò a lunFrusquin fu paziente gorgogliare nel suo larghiappetitidella ricchezza suo spiritoarzigogolavacon silenzio po trop- avvertito. sua sentiva cuore e nel che aveva ne anche passata, lo avrebbe il marito un Che stato era nozze detto glieloaveva aveva ancora fosse nausea : solo uno delle sera degli uomini? orrore conosciuto prima sola. Non dormir provava la Ma e del bollire ri- tutti i lusso. Il tera, un'attività adul- cameretta, macchinalmente mentre un la- 180 Contemporanea. Letteratura le rugar cigliasulla un' ombra di la chiamata perla,senza sulle guance. rossore le veniva d' anima di fronte sua fior di a Salamandra. flesso ri- Nessun I suoi pelle. Fu » che amanti , le profusero gioie ammobigliati vetture si àéntiva la noia faceva a- un prendeva, quando sa angoscia morbo- un* da tormentata la che tero succedet- si da inghiottiti come , la Quando cavalli, e , rapidamente bisso. palazzi principescamente , soffrire dava fisicamente , delle grandi delle alle cene amiche. sue Il amiche sue d'una al un Frusquin dico Non così da ci realtà. anche solite da Ma di orgie sue che cene abbiamo non della stretto c'è non tesi ipoche imaginazione qualcosa Nina della oscuro le falsa: dell' promesso qualche punto più senso da eroina vera è all'intento servire han una sia superata nella norme che stravagante si trovi che è air antica, nel romanzo, non moci Fermia- Nana. poco. Madama parola. samente corrisponde preci- della IV alla intiero per d'esse, capitolo di Madame capitolo ottavo Frusquin, consagrato descrizione agliamici e troppo dei moderna. tante e- autori i veli differiscono letto più zionale ecce- suoi sollevare vita di di mè, Ahidalle volte in ??— ••••••*••**•*•••»**" ttWHIIWll»»» quelle .e Janti te solito ?* fe ^%/Xr^// s'affollano che spirito,le frutta. solite delle ciate trascinando ò"~~^*id altre frutta, sparse icciosa rosse e bicchieri grandi 'addossavano completava tavola della la forile coltelli, verdi sul bianco Le aggruppamenti il era ciò che quadro delle varietà da, dira- piccoli si e stesso i pugni air orlo braccia stracche mani della abbandonate fino scoperte Qua stinta e e là il Attorno nero alle d' ora lo Zola la tavola, trine, le carni spalle,umide una impolverata come Sentiamo fra le nascosti mezzo tovaglia, increspate, o , rosee, lo attitudini , delle le di coppe , sporgere « là dalla e improvvisi.Ma il disordine nido dei con isolamenti frutta il loro qua tovaglia damascata. con fi- procacità di giù distratta o macchie bizzarri, solita cataste ^J0*"^\"^ì la la sinp-olar disordine Un tavola: la '' attorno rappresentazione. alle ov'^ c^/V in , indebitati, hanno a. tutte mantenute banchieri, principirussi, e ,ra JTx 181 Zola. ilio : manica dalla luce. il confronto e se. gras- d9 uomo » è portante im- quei signori,in giub- ba bianca, cravatta e loro visi sorriso lenti, un un sembrava di fat, tanto vicine. zia: sua di della gente meglio, Luisa, Gagà risa le e fatto egli non si soprattutto gli avea la , grande delle creduto che tante tutti a Gli uomini, léans. Orche in guardavano di sorpresa si sarebbero « Più lì, era Giorgio Lui collegiali. cerimonie. dei a ed tranquille, restavano strarne mo- gio giù. Gior- borghesi si punto, sembravano senza di , posto, suo assistito aveva appena. conoscevano viso, le donne il e , non a venivano casa conversava troppo meglio ognuno in pranzi più allegri, Si pò un la solo scollacciate: forse eh' esse Qualcuna, Bianca, venute piacevolezze pensava aver alle donne, quanto Trovato punto. le E età, avrebbe sua alla si poteva non benissimo. erano sue tutti nobili, tutti ricchi, infine mostrava ne Muf- lo diceva Nana dopo, scicche. si comportavano Lea, della contessa casa gli uomini, per di duto presie- avesse se gesti squisitamente gentile colle mattina nulla dei aveva Vandouvrès diplomatici. in essere era La vecchio fine,come congresso la fatica castigatezzache più. Il di coi castigatissimi, erano pallidi,d' una affinava alla Contemporanea. Letteratura 182 invece ciati abbractardi si , sbadigliavacon discrezione. Di tratto : in trat- Emilio Zola. 183 W« le to, palpebri terrosi, van Alla di cena è la rifar le scavare dei ebreo sfilar via di . ancora Shah di ripetevano un po' di a farsi più presto ? Si — mente; seria- bambini, dei e che d' di lavorato e ecco Nana lesti è che Meglio — Persia frasi. Poi stesse si suoi ferava vocidel mente precisa- essere Muffat casa si : quando lo sciampagna i discorsi vano diventa- levarsi da vola ta- , imbroncita. Imparasse di Pareva già aveva Per — te maritare, più seriamen- conversazione le Per — più all'Esposizione,e Bismarck. alla suoni. Emanuele Vittorio andasse Santa. cassiere parla dello non conte si da di diamanti: a Silenzio, signori! — ragazze ; — chè? Per- guadagnare il tuo cassa. Nana Presso Terra Golgota. fila dei ora colla Valacco? Gerusalemme? A — e E — tenore: zione conversa- Gerusalemme a del quattrini. fatto sala , miniere naturalizzare il tuo E — fotografare la Per •»•*?•• » Inglese la andato è ; fortuna. sua — tono: a diventa- Frusquin, nella al Caffè rovinato è Vandouvres. Madama questo su pmm addirittura; come morte di •*•«•*»#*•• i visi serravano, una Grand-Seize del Si era detta a sempre, si •••*»"***«V**«M«M»Ba* — invitar Brava della ! Era sporca una lezione gente ! — ! E Contemporanea. Letteratura 184 nmiMwwwtMMiiiiimwtWitiwtiwMMMii vuole ne ce invitati gY prima riscontri Ed intonazioni. altri romanzi da di si ordine, ribalta sulla cipro, colorita Frusquin, che carne di Ciò che distingue dirò di meglio simil la spande e una di vere pol- pitturatadi dalla è genere, dagli Nana Zola lo che Y affetto la , dove mondo un il putridume. dalle prime impresario delle Variétés, Bordenave si libro o detta dica del di tremenda alla sua potenza. distruggano è Il lettore che vuol applicabile al del libro. La qui spogliata è nella , Nana materia d* istinto senso in lo pagine. Quel teatro, suo galante orpello, esposta sua ha non , meglio vita manzi ro- passione avvertito che manzi, ro- il senso, sovrani regnano istinto, la corruzione, altri volgarità dei , d' introdurre tentato Y zata, idealiz- sparsa minio gli orientale. nero è tutti con prostitutaè sua tuire isti- potrebbe ma d'un* aureola delle accennarle Madama V alta dove circondata luce colla di quarto romanzo un voluto ho confronto solamente non dove un'idea danno io qual mostrare per sala il caffè. prendono Questi pochi due ritorni nella che di , la schifosa Giacché corruzione da così ogni la nudità, nelle creature come gioventù più bella, la at- Emilio 185 Zola. ?l»M»»ll tacchino avviliscano e forti. Per più alcun intaccati essere da scaturiscon da E loro La degradazione. loro senza cultura vialità la tri- carne, della altiera imparaticcia posa è loro nulla, la loro che tanto sol- serve rappresentazioni pel pubblico, linguaggio vetturali, questo lor la trionfale, V impudenza nelle a cascare e tutto che hanno non una vate pri- le godimenti proporzionati.Quel- compensi, senza grazia virtù , ogni parte. donne che fortune ecco infradiciare pubbliche e inebrianti ed e indugiare dissoluzione famigliein in rovina, basta : nobili più sentori lezzo quel •*• lenino più generosi, avve- i caratteri ^d aspirare i poco pezzi i cuori rodano e »MHHlll»W"lwt»WtMIII»HWMIMH««HIÌ*»»t«« •••• una da continua sconcezza vita tranello la tutta e un il una , commedia, bestia domina né tregua al la dove fatto sovrana misura. d' degradazione impigliano e avvolgono gente d' ogni età, altro occorre maggiori la pace degli individui. nelle d' trovar per di suprema irresistibile malia ogni la quelliche e Né la felicità importa senza , ricorrere Bisogna proprio una ispiegarsila s' impone e della incosciente malvagità cui con loro ragione delle dire esse tele di classe turbano per e ; di e gno ra- non stri disa- gono distrug- famiglie e ch'esse non 186 Letteratura siano che tutto; della della la vita delle diceva d' d' azione, numero una del che così i che così una della ed e in è ragione s' audaci o mai L/ libro. Leggendo alla e schiamazza è a memoria società, trascinate dell' Assommoir per dell' immensa sociale nascosta sotto non potessero Nana. per impossibile non tutto completar le cancrenosa fastose il marsi richia- pitturedella e è ne nazio- una lì dove trionfante le altre ne ragio- impongono né orgia del inoperosi; giusto,né logico che della pervenire. È la morale parrebbe in una attività reale. sua timidi non idea, df d' un' non una famiglia, veggonsi spinte rèe e una ma possibile, molti i sopraffanno tezza sfronta- laboriose forza pochi chi n' è a oneste movimento, suo dà, sorta, L' influenza della e vertigine , persona, do, mon- ai violenti, coraggio le persone mai. avranno la sete, pel godimenti materiali, ogni un' attività,un che e dei guadagni, Il società. agli audaci, La diosa, stu- sacrificii più gravi Gesù. gioranza mag- pronta, generose, patria e della soddisfazioni preso, È ai la viva laboriosa, più appartengono come subiti loro a onesta, gente adusata rassegnata, dei dietro delle azioni capace benessere Contemporanea. Cu- la rappresentazio ga piaappa- 188 Contemporanea. Letteratura via della un vispo (T Or, Goutte uccellino. allegrae leggieracome Il suo impudore è così vizio è così . franco così il spontaneo , sincero, così brutale contagia. La Nana che solletica non dell' arte altre tante come suo , è nudità non sta figuraca- una di e di Veneri , , Ninfe nelle vuol proprio per ostinarsi critica la dello gente critico ferir per romanziere. Zola, in alcuni voluta dare al è un della è, forse artistica,per quasi a , pio esem- al accordato della discapito dell' essenza vera dello discutibili. moderno predominio gran dello sperimentale, romanzo teorica sua dello critiche molto romanzo artistica forma il torto l'opera esse sono di scientifico concetto Ma, teoriche teoriche punti, denominazione , con Le Quella infelice. Nella delle s'armano Zola e' è di certa riconoscerlo.. non a fede Zola. Gli avversarii Zola la mala tutta critica, bisogna convenirne, po' un della pubbliche gallerie. Ci per air ammirazione esposte arte. , il critico Fortunatamente nello funzionano Le sue teoriche che creazioni del nessun* Zola il romanziere non contemporaneamente. risentono critico; opera e ne d' arte poco risentono moderna o nulla quel può delle tanto evi- Emilio tare, che meno a miracolo gran del fuor affatto. di feriti. Il astii che suo scrittore d forse è soltanto il la perfino ma facilmente. Quegli lui, parlando di romanzi se sul fossero del stati più vicina al che attira sassi sarà modo inutile Zola, dal non avrebber in ? consoli ne tutto di proposito dicevano che qualche merito lingua : un il è i po' critico dell' artista. Non vedere qualche giorno sia non discusso, gli buttano Ripeto contraddetto, critico. Contraddetto? parola precisa. Se una alla colombaia sente, pos- che vien ieri, a se fos- Oggi razza. viso, francese T artista ammettere che scritti un ad stessi Balzac, questo Zola coloritore che può ciavano Comin- un grammatica. sua fango questo di ingegno suo si , eh' Emilio anche la sotto coltello. col romanziere un era inasprito quegli Oggi 'ingegno», cominciavano mente mortal- nascondevano guerra tro con- interessi ha riconoscere a bile impossi- scatenato noncuranza. alla già ed propria ; cosa ha successo della dire, siamo critico si virtù spazio il produrre a per letterarie prima affettazione uno dello Zola fatuità sé nascere e Lo 189 riuscisse non di tempo Zola. Non nello è in che stesso forse la Il lÉiitpfjjdjiii. do col foggia di fin sotto dalle tuba della soprabito abbottonato inclinata falde dal in dalla caldo Parigi palleggiata fra casa sua lavoro suo dando occhiate di che grossolani borghesi guardarlo. Gare — colossi due gridare Il ! fermavano si P iconoclaste ! à Doveva — del compassione , ai le vie per dell* entusiasmo ancora , la , , di pochino un e sull* orecchio dorato pomo fa, coir immensa su spaccona scendeva mani, trent' anni il mento, rovesciate aria con mazzettina le Contemporanea. Letteratura 192 Ho a rato atter- Y aria aver di così* volume suo infatti Y porta epigrafe : Iconoclaste. che Quel è stampato narsi non a di stile dello che mette più una figura.È impossibile non personaggio tra secco , bra sem- sotto mento, tempera- un imagi- lungo bruno , , Basilio il don il Mefistofele pertinenza Y im- di bile. La evidenza, un e , marchese sentire del una secolo scorso. un voce po' scossettine, sprezzosamente, tosse scritto color inchiostro con dire per opinioni.Lo sue lone bronto- con qualcosa un stavo e accidentata nervosità vecchio questo la franchezza, delle occhio in piace e Y altro con , delle È impossibile che roca, fra un parli colpetto piccole pause Goethe che significano: Diderot. e Eh — 193 ? eh ? Li concio bene questi signori? Lui crede dicendo coraggio delle sinceramente Goethe e statue del dato Diderot, ha fatto volar piccola scheggia che polvere di s' imagina che questo cadute Ah! quel Goethe fino agli orli del orizzonti lo secca irrita per , quité! Goethe offende freddo le XIX moderno la animata la vita ogni intolleranza la di sue chiude Capuana, Letter, sullo Contemp. Ili idealità , la e quale anche fiera sua Y aria lo il panteismo ed fanatico gli ha desco te- poeta cattolico di ubi- table. insuppor- del rivolta lo , , letteraria e ) gli cattolico e spinoziano,dal Goethe Goethe tutti ( pag. vaporose credente gloria di sere es- le veda» non riuscire creazione del stessa per insupportable sua indiano, più che è e disgustato; e e addirittura il naturalismo Romantico, lascia più ha naturalmente deve della fatto debbano lui francese, romantico A qualche personalità che riempie il secolo pensiero ha qua, , lui eglilo Queir immensa stomaco. aria le statue giù, giacché del colpo un negli occhi, andata gli è picato arram- colossali per granito sembrano S'è scoperte. vere di atto un gli piedistallodelle colpo là, ha un far che quelle novità, delle sul di ; cese, franduna 13 Letteratura i94 »*»***——m»*+—m*mB4mnm»m»Bmmm*mmBw—*»*m»— »——•—? — ??? ?— invasione artistica e prodotto e il del Faivre Goethe, del Caro Mézieres del Goethe leso -"iimmiiiiniiH —? il che E dopo cosi , di rabbia Tabbia anche non la tutta con Y ateo d' Barbey indiscretst Les dell' arte di sono sua scusa, di ) dei il manziere ro- Bijoux dimenticato penna cattolica quella nemmeno ! eh' egli coraggio* la vivace vecchie non nessuna detto Ho atto senza la che ha della parte molto Religieusee d'Aunevilly Barbey Diaboliques, scrisse con della ce dell'ir^a- dalla Aurevilly sorprende sudicio sua col' Diderot che ( cosa e , al orbo clopedia,il filosofo materialista, il nemico religione lo che da il redattore è delitti di del Diderot. botte Giacché perchè , letterarie opere riuscito padre sagrestano. del infine il Goethe che al tanta, set- Goethe qualcosa dato addosso figlio,va e* è mal figlio aver del glipaion non cesso pre- scientifiche le e Se ha che Filosofiadel vita nitri»* può ingojarla. non sulla poco un rn-rrTtT~tiTTTiTTfnTTrrTrn*TrrTrrTf tedesca sulle opere pensiero sia altro ti V invasione sulla per è iiiiiMiufTimi-ti-Tii intellettuale e patriottismo. consoli i chauvinisme suo I lavori del Contemporanea. da Ma le intonazione un pezzo, niente sinceramente creda e affatto novità, buttate d'un le oracolo, sue delle sono far fuori già grandi scoperte scoperte. Egli Letteratura 196 •?••MMmm •*•*• »••••••?••••? •••••• ••?•? •* ••• •••*• imiwtMmi Contemporanea. •? m •••••• • •*•«« •»?•••* w. ?—?"————«—«————»»«»— —• — ??— w ?— —————— — V d' Barbey che picca Ci della sicuri Y riman delle del di similoro nel del esclamare: doversi Scherer Lo lato un' , che un morale. In far le gualmente facili a ci diceva tere, carat- Non cose sa sconce. immaginazione difetto dello donargli perDa « qualche e volta sudicia spirito * credere, dignità personale, Diderot impressa Pulcinella! vero depravazione, incompatibile colla dello il Diderot Diderot» semplice si vorrebbe come di è non forma. studio resta generose dall' altra della chio lucci- indulgente. Come per emozioni elevate il poco il gusto un quale è ammira egli d'una to somigliantissimo ritrat- ecco non sione impres- col lo leggere figura del Diderot Gar.and, T o pagliuzze come quando canzonatura nascondere occhi passione luta superchieria vo- una di di gerazione esa- apprezzamento. cercata la Scherer, d' d'una o la ; di noi; ci riman sopra terminato Invece, verità giustiziad' un indistinta ciarlataneria spirito:T diffidare, anche impressione esercitare negli alla nuoce fini ci fan i secondi siam il nostro di specie una prova rivoltare fa vi e si Aurevilly sono sgorgare, ma una affatto colla due una prova col dore, pu- elevatezza sorgenti u- di sensibilità Goethe amabile di e onesti Letterariamente Ha improvvisatore. la presa Non ci dai quente. elo- rende s' modo suo. senza della dire dazioni. gra- dei forti poco. La le ranno sa- di gusto Ma oggi ha lenti: vio- cose si frena che effetti forza che dice fu solidità, senza uno la stessa cosa, spirito senza consistenza, e gia, sfog- prodiga. d'Aurevilly Diderot non raffinatezza per largo alla si del conto completamente all' amore degli » di. pareri discor- cose così terreno. e diletti. difetti;gli uomini aveva fa ne. perfezio- non sul che ammirare ne agita Barbey mai. di né che più le suoi scienza dissimularsi unità, ; suo compone bisogno amano il posto che a visazione: improv- Tesser lo sempre guadagna la Il col che che uomo ceduto un i vocaboli e transizioni interessa potranno non sa il saranno urtati Diderot è , conchiude lettori I un di sente questo Diderot meno il calore tutto egli non compenso, si preoccupa Egli dell' idee Y emozione e scorsi di- , Per Per mente: è artista un le mano, nella commosso Non che tutti i doni in penna di » facilità,Y abbondanza, gli s'affollano n' è Y altra giudizio non suo più , la infetti. il Diderot « 197 sentimenti, grossolani ed severo. Diderot. e senza 198 delle nessuna genio. Fu del un novelliere di F sous cervello ristrette Il Diderot pensiero ? A un proporzioni. Rien enjolivement des phrases, d* Barbey Aurevilly il Goethe che rabbia qtte mais rien T idolo Diderot, salamandra La sia che nel viveva del nel cuore, in colla fiaccola E vive può chiamava XIX... Diderot spirito,nel accendere Goethe, !» che dello il l'uomo, sulla di terra vi si gulata, gelatina coa- questa E fuoco facoltà, sue e fuoco sensi, nel fuoco delle sempre secolo i fuochi tutti sublime consumato... del il che nel dell'allegria, fuoco immortale, essenza dei assai più dello fuoco lagrime, si fuoco nel entusiasmo, delle che ha , Y ideale e francese come , , è maturgo, dram- cela ! que « quella e Y immenso del Creso ebbe critico, non si riduce un pareva del sacre anarchico, ed filosofo, non che a cela cervello gran Non cuore; che qualità primordiali e anarchie, quella del due le Contemporanea. Letteratura tono di il tutto libro. A me tribuire una la cui lo Scherer che voga, ragione per per che pare molto le cose il Diderot abbia riguarda secondaria violenti. guadagna : tòrto nell'at- il Diderot ad il gusto valente pre- L' unica ragione terreno , e ne Goethe guadagnerà la lasciata della « 199 il è forte e personalità in più, sempre sincera Il segreto Diderot. e cipale: pregio prin- suo le in tutte simpatia della impronta eh' sue opere. egliispiraè dei quelle poche righe di uno È per me e pei miei amici loro Salons. io leggo che ad essi. tutto loro penso loro la medito le tutte un tutto po' nella discorsi: miei fanno ed ed si altro che ? Ne tratto loro. i miei tutti forse altro fa soggetti un che seguito accadeva di da sulle cosce che volta qualche essi discorrere un scrivere e per argomento dei suoi ne infatti quando scrivere. I diversi la delle penna quando come , parlare nei anche sotto digressioni e me Diderot ». gione ra- si arricchisce tutto immaginazione mia gli vengon di la questa esagera, ho Io sensi, di , non uno avvedermene, per è Lo no saran- occhi gli rimprovero, gY ingrati! fa non di uso cui per colpisce? mi Senza facoltà, mie alla descrizione Y consacrato incessantemente sotto incantevole? spettacolo ne Ho parte. a to. sen- riferisce bel un e , affetto linea bella Incontro messi io Io felicità. Una sapranno. il mio assenza, tutto suoi rifletto,scrivo, medito, intendo, guardo Nella pria pro- gli tando intiere, sal- ore all' altro, ascoltatori sono picchiando come sulla ?••••• d' sponda nulla ••••*•••«• di Diderot noi del borghese, timidità della la e quale lui scrive Volland, suo entusiasmo alla phe fece sieur E sans Diderot, di que sincerità vous sito propo- bontà genio ha creato suo un'anima quello che come essere, lettera migella mada- a anni, riscontro trova del Grimm mesi, ètes nel tornato £llagioia del vata pro- Palloso- gioia, che una Sedaine ho , naria, ordi- punto Tutto Sedaine, il freddo esclamare la vista' savoir A quarantasette a alla otto la Qua della è del fuoco, di ti scrit- Affermando « rappresentazione terza le : non » di viaggio un fondo scritta lettera vera suoi del lui fa. Una che una la mia. è dal quello che la Natura se esce disse mediocrità confessione una ta tut- con sensibilità. la caratteristica è sensibile, questa dopo anche dei tutta distrazione, altrove sua volta della e perchè tutto ed vero e confessione. sua una la sensibilità dell' animo la un l'impaccio tutto schietta una idee. subito grossolanità.Ogni pagina sua fatto di e riconosciamo ghiottoneria,lì che in bile intermina- monologo, sentimenti con franchezza la frenando si non il focoso moderno sua ?" tribuna eruzione contiene ;vc • mp—% , uomo la — *— una durante In la Contemporanea. Letteratura 2oo : Ah ! tnon- o esa- beate! del sentimento, giusto Goethe —••— ISMMM che gerato della questo caso letteraria che la forma. vien siano ? Che (Scherer) Che i discorsi Noi vasta sua ci varvi la colla assai della Però freno dello £en- à non da amata sparmiar ri- aneddoti gli la in tutta nel che sto, que- e il tro-' nemente comu- senso domina il Goethe terario let- il movimento riconosce avere Goethe. creò sto que- capo. suo il proprio Egli è lo tratto, ri- chio spec- Natura. nel dell' lo Volendo Natura la di parola. persona che detto: ha cT esaltazione possedè più piacere ragione stessa moderno Heine scrittore critiche e Or parola. uomo un questa a grandiosa sua esprimi (venti grossi volumi) fa dato Per equivoci semplice scrittore, un formola sua lui da la neppure quest'uomo che troviamo opera oggi, la qui donna la e complessione celui •••? per d' Otello: qualità »———•#•« pudore; qualità di c'importa rispettitanto rivoltanti? diverte; sue le spirito et predispose gouement? ha non alla una escluda genere più peggiore le ?»?»?»— aMM slancio, dy entusiasmo, di tutte si meno colla che c'importa ••••?«??«•••••••?«•?••••?•••*»•••• ancora quella idea peggiore che •••«• Diderot grassi,ci par 201 •*?«»•••••••••••••••• alletta ci i racconti ama » , sincerità in sia Diderot. e Goethe arte. Non la sincerità abbiamo ha più trovato Y il improv- Letteratura 202 visatore lo ma ÌL questo assai d' Contemporanea. spiega perchè di maggiore lo Aurevilly tutti la !.... cosa alla e arte dello altro sono l'altro ci F arte sendo esma la per la stessa in lasciamo nel- fuori le mani; della dire le ecco ; la influenza due l'uno tanto intieramente, al rabbioso nostre diverse, Ma veruna loro non , Goethe; nature dati son profondo pensante e s' elidono. sto que- prepotenti col Diderot, due dalle quando contatto vivo riserva segreto più sensazione, questa lui. che si E battiamo e spirito,senza lì. E da intiero, buono ed bestia. opposti, temperamenti il meno, cerchiamo uomo essere per caratteri che listi Natura- natura vengon metterci da cerchiamo e X umano dell' due della non scrittore organismo simpatie con rappresentazione sbiadita, cattivo, spirito e guisa per assolutamente è oggi una sentimento in e gli spiritigrossolani pulita,ma pagine dell'arte teorica che è d' fredda, Barbey e o sia » Il fatto T opera d'ieri procedono, più in fondo che natura influenza dolore Realisti riuscita, per conseguenti, perfetta. Diderot. con teoria sua forma sua di quella « d'oggi, la constata commiserazione. Goethe; dalla scrittore cuore loro è Barbey tenza, potutto d'Au- .ji.f"gs»ifjii M M "*• 00 M M M S0 ;t^ÌfLCwIh»h^o uomo sorta, *£^fiSàS,ifijpi|jj3i ioti altro JM^asyÉ^cmentato cerca don'^Eflla ^, , j „_ di lui, ^ff^^flijgséfiii :tìco, cisi butta 2o6 Letteratura aaam»M»»i ?Miiww con ty ad donna una Non bassezza. che quello tutto alle meno di credeva valgon più ha sua In passa meglio poco non Gli gli tà, vergini- sua im che volentieri il in trionfo, della irrita han dato ci del pena que- il traverso la sua arresta d* incontrarlo Tosso se malvagi. dei gambetto; e to ripetuto cen- tracotante anche s'è società, Don Dio, il quale un lietissimo dargli non donna la s buttarglisi a e Dio trionfo il passo , per contro fortuna. stato Ignoto la non lei. per di ci sia che Sarebbe st' per buona volte che Ebbene — dele fe- , guerra inebria: !... tutto lui restar amico Ma ven- che dovrà — e cità feli- sua l'amico famiglia,la sua peggio questa costante sul la pace, Giovanni lui ? per un stesso bene un queir a e nulla Tanto porta? ne amante sacrificato la d* tiluomo gen- incapace sé se differen in- d' colla donna, trovarvi, perchè queir a che promesse vero lui è rapporto la da costanza e , ama ha Se personale. gon bugia una più completa sua : momenti pochi parla La mente. sarebbe tale la con Giovanni ; non giorno che , Don dice ingenuità. Quando abbandonerà dopo, di d' specie una amo Contemporanea. mino, cam- avrebbe messo ri- collo. Fandonie! di scorno- Giovanni. Don darsi; lui, T irresistibile conquistatore,è e avanti, sé colla prepotente ; cogli sciaguratiche infamie sue ; queir Ignoto secondo Da cui che il legge sino assas- , risentirsi delle osano lasciato vien fare da sbrigliatezza, questa la bellezza don quasi legittime perfino agli occhi corporale la e gioventù felice sfuggir del statua statua Marana lieti di che terribile soddisfatti siamo non del convitato, sul di senso del compassione castigo Giovanni capo ci sembra Gli ! avevamo non no, del fatto, se ottime non scuse. che indurito. peccatore ci rimescola Un il petto; Povero eccessivo. Don già perdonato. Infine che seguire gli stimoli dei siamo castigo bellezza, la gioventù, la passione, delle no pie- palazzo , pende la nel quando, sala invito vediamo e accetta: orgia,picchia alla quel il beffardo bocca Commendatore accennare dell' [grande simpatia pel Quando gli peccatore. audacissimo e danneggiate, e di senso un sentiamo alla lui offese da persone ren- delle * scaturisce il re disfa- e che stesse con capriccio lo spinga. foga, questa proibiti più impertinente sempre da dato an- piena libertà scienza, della della stesso frutti i tutti gustando dell' amore, di 207 pre sem- saran egli aveva della La sua vi- 208 Contemporanea. Letteratura *a**aMM*°****M**"**OTMa*****M*********"+« ••?••? ••••• masma natura? gorosa •••••« »m S* mmm ? m w mmwm ????"??"??? forse era — ???rTT~ff ogni impedimento era desiderio un da uscito un mente, a In quella un' aspirazione più così da Giovanni, volgare. d' elevato che animale dell' Inquisizione,s'affretta bestemmiatore Il di Giovanni Molière dirimpetto di Ines Donna di compagno del dormitorii di Che gracilee di Don è Russia fante interesse letto José, de della al di air Don bella dal prende un il Don gante gi- un figliuolo di amante Pedrillo , favorito cantato lo femminile da inferno! apparisce proprio Harem, il poeta neppure canta, e al Air leggenda, Giulia, al discepolo Donna al della Giovanni Don tarlo scaraven- sgusciar fuori pensatore... un per tra quel libertino, da poteva politico,o uomo a sta ; i quel netelo te- s' intravvede Y istinto Oh, gliere, co- sarebbe forse, la leggenda spagnuola, nata neir inferno. vi se questo, roghi •••?•«•• Certamente persona qualcosa a ? passioni trascende là, che in fiore Don una di Ma , è foga sua sé maturato genio. non VMM insofferente un d' assaporare di uomo —-——-.—-»——. — ogni indugio rigoglio,ben questo .. da così d' appagare, frutto un d* e —— irm creato capriccioso,così incostante, d' rrrrrf sul Dudù nei deir ratrice impe- Byron. serio. Già , Se lo mietix. posson destargli tanti altri Giovanni. Don 209 !••«•••••»•*•*•••• eroi dei nella Meglio Don lui, il immenso nemmen sarà poeta della tun' della nella commedia ! peccatore è qui è È prosa un' altra figliodel prodotto un Come lo di José ? Don saracena devota e dotta Donna Traducete Capuana, fatto che Spagna Letter. falsa uno è secolo. ? Sua . . spaghuo- Pidalgo gotico . tà civil- Don scela mi- senza madre, la Ines... Sì, sì; precisamente. Ma gran questo di questo sangue giudea o della sua felice Quel Rinascimento: non zione crea- della atmosfera. è ven- di Molière immortale padre purissimo mirabile genio non a cani ra. stranie- terra su metà Giovanni Siviglia?Suo dal esiliarsi malaticcio inglese della prima quel contro il che vittima compiacente dalla lontani lo Non prima ad è immenso suo questo morire leggenda fissato ha farà siamo Come La costretto lo e anno il è , poema Poema? vendetta sua Y ha ingleseche del ironia» appunto volgo ? pel poeta eroe ridere. lonne co- giro un del sdegno, per strumento vero le per appena L' eroe, immensa sua su ammirazione Giovanni. suo odio, la del facile mese durati pretesto. Il mero dite in mese giornalie di luna un di sbucciati ?••*•••* al poeta gliprestiatepiena in Contempi Inghilterra; porta im- non fede. più sarà 14 Letteratura 2 io ?M*MMMMMMM»lfl IINinHNNNIHNMIMlNM esatto ?— — ^É— Contemporanea. — che Londra a Dio! poetica sono ?•MIHMtNMNIMiiam Sivigliaegli il ; Mio Tamigi. WHMMWMHmi*WWtmWMW» di parlando : X — le Tutte del Siete Y sotto alla insulta eh' ecco maledico, buon vostro Tunico ? Un poeta, suo Quel cuore. è stra vo- per , vo cattidi pò' vero un personalitàsorprendente. Ogni ogni verso, zientire, impa- un ? Un altro che una vaga, egli di- alla dispetto. È ammalato più ma una con farvi ? Un matto insieme, tutto suo di piacere d' gusto , strugger di- a fa vi emozione, vostra al fede buona vi ha impressione Ed diventa canzona, sciate. rove- lesto eccolo ed dolcissima? commozione zione crea- genio suo il è della leggi diabolicamente qui prodotto un'illusione, da guar- Guadalquivir suo la malìa Appena non strofa sua suo sarcasmo quella bile, prima di digressioni gli un sono è non versarsi nelle una posa: bili intermina- rimescolato ha del pezzo le tutte , viscere e lo ha maltratta sbatte di e quando eh* di là, abbia via ! I fantasmi in tal modo. e che topolino sua da, pre- dete gliinsanguina, cre- poetici non suo gli gatto precisamente Il do Quan- quando , un come col gli addenta egli T soffrire. personaggi i suoi qua realmente voluttuosamente scherzi Eh fatto con essi ? potrebbero dente morde citarlo ec- delle Letteratura 212 M«N*UU«l «M si a»MIMMMMMM«MM«l disonorino ? » vendendolo, scelto Ho — Lo tempo. di ci sarà simile nazione la è non tutti. traduzione ad conoscere abbia destinato opera mai ad una più prodotta, di saggio questo esser accorgiamo moderno duzione tra- letto da Gran medio ri- deir distrurre è ne già da poetici lui ed suo in in eh' che anche ed ha del poeta perduto è già valore pure egli voleva un i pezzo; fantasmi questi stata come non sata sorpas- Y ironia , Un altro mento ele- efficace lavora nel il Voltaire. maestro farci colle da polvere piedi creati che , tutti. L' ironia gata già spie- non mondo ridotto rimasti son s'è seduce ci e Quel arte. noi questo Giovanni, , grazie tutto particolaredel pensiero alletta ci ribrezzo tempo! L* ironia forma il Don e ! Di appena. una il è il tempo è come del in Germania pacifica,Y giustiziereche che non : » Gran ci far che scrivere , poesia risponderemo dover nostra semplice,onesta, che del di propagare una di scritto, e immorale noi d* mezzo per un frammento un giusto rimproverato del giornali pubblicando Goethe traduzione, si dir- può cosa nei caso credeva canto, , un che , primo Se a stesso saggio suo « Contemporanea. , più intimo e più Don «••••••••••••••••••»•••••••••••••» ••••••••••*•.••»•••• spirito e nostro ed la alle più innanzi, entrino formarono primo lo stato la buona il Voltaire dal ai menti senti- nel 18 18 Però siamo se al fu andati un dell' animo notte ti gentile? Più T aveste udita la e gentile composto e lettera che poeta : dipinge ci V « auguro benedizione la ancora io come ti che tera scritta compiuto aver passo una con Una dopo del na veneziaNon farà. d' due splendidi di veneta , occhi.... ogni dove io le io veleni, avrei e che Io Voi ai potuto cosa, mettessi immergerebbe l'avessi se me, di specie avvenimenti perdonare venni le mali, ani- forse stupiretedi queste miei ma farsi cui può preteritoMedea avrei che donne. in questa amo sicuro cui anche se X , ogni in di ella mano parole, pensando ma donne sicuro volessi; ed son tutte quelle son in offendere. e a Io cosa. pugnale un ad di una dalle fa ore se , fanciulla una è riputereste , labbra ci cosa. al 1822. ha Giovanni concepito Moore canto, il Don e qualche 1818 benedetto : •••»•••••• Giovanni. Don che , il •••••••mmm'M , per Venezia •••••••••••••••• superiori che Giovanni Italia da idee bene Il Don in rende scordarsi bisogna non ci 2x3 •••••••••••••••••••?••••••••••••• •••.••..•?.••..•..... originalitàdel grande * Giovanni. non la immerso, i passati; pnignali, premeditata allorché o i solazion de- stavo Letteratura 214 solo mio al accanto infranti ai miei dimenticato o No, di il lui è Credete dimenticare. rimasta coi miei voi che ? La migliore parte piagata: non il anche ma io abbia » profondamente soltanto penati , dimenticare possa affetto suo focolare piedi. può non Contemporanea. goglio or- suo , di d'uomo, di poeta, il gli s' è inaspritodivorando La in tempo che febbre di in covano forza di d' affetto di passioni di eccessi di in odii : la poesia è che le di spoglie appunto riesce si al il , fonde, pro- sente focoso questo perchè del la disfarsi riconoscano che il Don lascia suo le In Intanto Giovanni il poeta esso brigliesul genio. e sotto personaggi. capolavoro. più libero, e d'ogni sa non eccessi propria personalità; tutti i suoi cavallo altro Egli i critici la vero eccessi , della per suo è non lui. tutto modo nessun astinenze, poesia sua s* arrabbia è di cessi ec- brutali tenerezze profondi, meno non orgie, eccessi cosa sua di di disfarlo: , e di eccedente rapidamente , eccessi un più pericolosi eccessi eccessi vanità ad svia natura queir organismo potrebbero e mediabile. irri- , altri tempo, lui in la cui con spirito proprio dolore, riducesi poesia Lo rendendolo esagerandolo, ruminandolo, colpo lord. A collo parlare Don in propriamente, racconta, Giovanni. tutti Sotto dice quelli del a della decorazioni un in biografo, suo e* è caratteristico, T- intensità tratto del sentimento ride poeta ironia con tal velo del sghignazza , problemi è, quasi insomma alata dai grandi dell' eternità. e canti primi follemente. C , La è caldo un il ed poetica vario più , ironia scherza e costa sotto ancora più gaio sua farfalla una è concezione malgrado come gli quest' apparenza più poeta. dietro turbata propria suo motteggia , tristo vita della fascino Il » l'uomo della Nei siero pen- trasparisce coscienza sforzo. uno del grossolana,ma colla Evidentemente il passione. canzona , fina, ora ora sottilissimo nord della e , alle e sempre , suo pena. Vaticano Farnesina non il perpetuo anima sua quegli arabeschi, somigliano che lui canti bizzarramente soliloquio della « sedici quei continua ma 215 , spesso è i fiori tra di soffio di vita , sensazioni, di voluttà, immediate e che vivifica tutti sua, questa e dall' intonazione sa di tanti aver poemi impressioni fresche, al lettore. si comunica dell'opera di fatto un quei begli episodii, Il poeta divini, scrive contento contentezza del stessa poema è umano. al risce traspalavoro. « Voi Màurray Egli avete che Io 2i6 Contemporanea. Letteratura ^ I «*M« ••••••••••*?*•••• consigliavad'intraprendere vi nulla Taverne dunque par nulla senza di quelle macchine ? durano, non poeta via Y opera e poetica già già era stata Gli più giù, che Buratti, nel in col 1 ha Stendhal. Pellico forma nuova meglio o aveva perfetto suo un polavoro ca- cotesta nismo. organuova nella pezzo Morgante, coir vivace poesia teratura let- Orlando in letto dia- Baffo la poco soggetto. Fu il Pellico, qualità del rivelò che i al Beppo e perchè ha lui Secondo de di parecchi ratura: lette- incantato. si è letto quella F avenir nostri questi più Lord « levato fino Buratti » rivelazione poétique nel veniente con- accademica nostra rimase ne fatto Byron quali valgono della Byron decida Il nel e Giovanni Don ? questo Una di metà facilmente famosi Byron affaticando , molto poeti vernacoli, il gore lo- e perdonare Porta Milano, dei da quella con si fa dir iniziali di apparsi erano italiana e, il organismi umano? uno sforzo, la tensione creata, finalmente trovato forma vuol ?•••««?•*•• maledette soffre. ne non scritto volta, da una che Ma poi. ••••??•••••••••••?•??•«•• aa grand* opera; languisce lettore, ad e in lo *••••?•* una vostre Ma » MM de al dice del Lord Byron. Ma il Byron s' era preparato a questa for- Giovanni. Don colla ma neir Ariosto, Pulci e della sua forza che la spesso spiegata del suo nel Mardoche che alla Namouna e della artistica intiera coi a vizii, col selvaggia bontà, tendine Il Don Giovanni un' onda sorgente. Don che Giovanni , il tutto zione intui- con Don vanni Gio- sua naturale quelli rappresentano il boudoir e colle penombra. in corso chiamava guardando lingua petto dirim- ridicolo, colla colla dopo lungo lo ha nel suo tradotto Il Goethe della la sogna bi- non Giovanni^ e dirittura, l'umanità volta il salotto e e perfezione vinta mentre abbassate Namouna stessa, nuova, qualche ipocrisia, soltanto ricchezza pari. Poi senza suoi larga al Mardoche, il mondo abbiamo mente s' è final- alla il Don difficoltà colla forma perfezione dimenticare pregio e la dire tira sa- parrà, più tardi, ci vicina la sopraffa nella se Musset più per. e nel come accoppia La la qui consapevole e la e tutta con del immensamente sua vince organismo; stavo s' essa virulenza. formidabile sua ad e : piena ma Mor- ! L' ironia esitante quasi inconsapevole, è del traduzione differenza quale Però gante. non mirabile sua 217 tedesca. italiano ritorna è me co- alla l'intraducibile all' indole pacciata im- Parrebbe che 2i8 Contemporanea. Letteratura «•MNMMMMI cosi dovesse non io credo se non il maggiori. Dopo diventa d' che un T Orlando non formule e ha di volta, anche punto, freni Morgante e trovar ogni lanciano riflessione di poetico la pazza scioltezza Don tradizioni, di stile inamidato del dell' imitazione scuole. col nostro che fanno piangono allo non ze stan- mutano si momento do, fred- qualche e, di queste Giovanni, polo scru- , nulla, ridono di Il impaccio sguaiata diaboliche ad Y pregiudiziidi compassato, tono , prole. Per senza messo rendere Come stra no- cristallizza si inorganico. quali ai , classica la cinquecento valga bisogna rivolgersiai poeti che vernacoli ma , rimangono qualcosa MH proprio uguali, s* arresta poetica INftlMflIMMtHl Y italiano ; per le difficoltà siano che forma una essere f*l*m la e brutale parola filosofica in celebrano stesso mezzo a Y inferno , colle dolcezze parlano deir del inferno Vittorio giare da della cielo colla Betteloni queste non che più lesto, lasciato e sfolgorantebestemmia lasciato s' è ed considerazioni semplice episodio è paradiso ? la prova facendo del musica allettare prima ha aveva di Aidea. il signor Insieme Enrico datmedesimo scoragnuato conti- tentato col a lui, e Casali si pericolo ed Contemporanea. Letteratura 220 saggio di relativamente, ben riuscito potrà lumi di canti primi questi molti che testo. luna di non C « un e : è nello malattia una del stile di Don poetica, pei di caso così, utile, a esser frollezza nel sono traduzione il leggere cuore di e Giovanni rito spiil dice , Taine, il buffone fa uomo dire vuol all' uno dà air altro la Swift. le con che Questa e di quello in come di riso è di cuore Y indurimento Y eccitazione il e , s' esauriva, in o lo per lui. Gli idolatriamo Non traduzione in versi li ( chi due T abbastanza originale.A stenti del e appaghi che ad Y mai varrà S' la noia. i del che prezioso Dudù, già Y intera e quella in tutte e Casali del , del lavoro che della lieta a Donna rincontrandole non degli , tempo fanno che terza una del- un'idea dare per equivalente il Betteloni a lettore il Rusconi prò gì' italiani già Aidea, Giovanni » preferisce) fedeli la follìa s' esauriva grandi. Abbiamo prosa velenata. av- zarrie sforzata, le biz- divagazioni ; avvicinarsi sente e Don strascicano; V allegriadiventa diventano è disgusto. Byron del canti chi, oc- spasimo uno il poeta meno ultimi un lagrime agli imaginazione sua sorta Quando ? costerà za accoglienGiulia, nelle sue IS"IMPSull"t. — 221 — 'l1ÌEitìÌli"'Pyll|'S*ibormire |t|:|Ìlt"|4|»ffj|#" P^nto pSembi'a isere un ?s-i-F^S^S"1 PI° s^l^SS'É? eccola *l?*?lES!S?oelet '"* Eleiproti tem- JrfiiG. ;|*# Car- Messina, Letteratura 224 Contemporanea. «•«• zittellona. volta Una cT modesto, di baldanzosa e labbra luce di alla il le spalle d'alabastro le e trecce, ogni volavan festosamente dell' amore, luce in cantato sole del fra bel alla alta ad tutt' altro. è freschezza La la con del sole La che a nel si valore colle a ripeteva il pelle petto! è capigliaturaè dieci salotto ita ha colle un cetta la boc- franchi Lei more l'a- simulata vien istruzione. tendine e bellezza paura persiane abbassate in , penombra correva ci dentro il Ah, , socchiuse le tra giovinezza sua della relativa riceve ; le la che dàlYauricome prodotto e alla fioriti come della ; 1' oro cosmetici l' del- campagna, mormorii. basso susurravano Oggi di e quello ratamente spensie- , incantatrice vaga voce d via. ombre passo, giovinezza alberi d' allora ! E tempo dietro dai di piene aperta gli , valli della inno vero nodate an- quelle , usignuolo, un sue là sulle di come , su tiera al- e l'aria per ••••" gianti lampeg- qua muover *? con appena balzavano ad canzoni sue occhi ?•? stitino ve- un fresco, le grandi Le ?•? mostrava e visino suo divina. nuca, d' scarpine nastro, corallo, i suoi di di par ?•••??«??•?•••*• ••»••••• si contentava un fiocco semplice un ?? »•••••••#•*•••*?••«•?•• »?*?•?«? una , seducente quel che ma non ingannatrice,che vale. La sua conver- dà Elzeviri rtF'ff'it^rtt—àÉÉÉiMiiBi— — p— sazione vissuti ?——?——?— lumi tutte ma non , le ?««?????—?»"??#»»»?»? ha innocenti Elzeviri. non e numi ?•—————*•••——— »—»——— in •••* ha più malizie diventata »»m*mmm procaci libertà degli anni le le giovinetta dalle è »*•»••••«»?•••••*•••?••#«••?••• le inconscie grazie , allegre storditezze , della 225 risa argentine.La civetta ; non amici suol chiamare poesia. Infatti sia poe- che comparisce elzeviro. Uno miei dei la poesia carini dalla dai della volumetti quei rossi frontespizii dai caratterini e le pagine quasi dalle lusinghe tipografiche,che così mantengono Quando sicuri che anche si mostra! poco: le hanno dei vetrine vostri dietro cuoio a larghe pieghe Capuana, Letter* tutti quei guisa di severi della loro Contempi Circi ticolare. par- un lume vo- state scaffali, Fanno a gliere co- spesso malìa macchietta accanto e gli altri* così così bella gaia volumi serii,mutrioni, affogatidentro di nelle piccole una , volumoni lasciarsi soltanto dispetto. una bisogna tanto n' è montato Mettono dietro Non queste promettono chiamerà vostro a bianche. di le sbarre sopra allineano margini larghissimi bibliofili per addirittura essere i entro " schi, rabe- fregi a che minuti, sottili, sveltamente i versi prio pro- copertina gialla, neri, dai e son zeviri el- trentaduesimo in dalla palliduccia, carta gli e legatura la ri- magistrati toga ! 15 226 l Contemporanea. Letteratura mi #»itwmiiiMiMinmM »*" ? »iM«m»wwwwiMmiM poesia della poesia! È La Come il sentimento se nella rifijgiato ? ??? ? ? ??? ? quelle strofe, o quei se le non si dev* invecchiata essere più usa potessero alcun produrre né , poesia tutto lità esteriore, neir accidenta- forma valore un avere atroce. si fosse sciolti, stampati altrimenti,non versi ——————————————— motto un poetico Come tipografica! La w il nemmeno effetto ! davvero, se rispetto della galanteria. lasciamo Ma donna, una di altre nella quali Vi T della arte perfino le sciocchezze po' velarne di solo ci invano e momenti sola, a leL con rendere interessante triviali, di che condir piace , le per apparisca forzato* di spargerei spirito sulle comuni, profumo abilmente cosa qual- squisita,della sorriso un stilla di una un con talvolta quanto di futili cose quegli il rinchiudersi dolce da pre sem- ancora dei conversazione gentile; 1'arte di uno son riesce piccolo salotto, un è no, cercherebbesi persone. vita' nei frase o o dama, gran che attraente presso Ha una Vecchia delicati,raffinati,e* hanno esseri in andare. le sopra i difetti cose sgradevoli,di arricchirne e la , miseria anche ore con la eleganza sua quando è più liete, ritrova sempre affettata. la sa, dignito- Spesso, spigliatezzadei nelle suoi à28 Contemporanea. Letteratura wMMèMaimtaÈftM Ecco, la il solito volta esempio, questa per nel troviamo belletto (ve deir elzeviro d'uno braccio dei ci si presenta ma suoi più fidi cavalieri serventi, Vittorio Betteloni, che da con parecchi innamorato. anni la interminabili dama. corteggia d! costanza ha della come vecchia sua deliziosi ! Si sono capisce , eh* subito egli far i modi il grande usa alcun scorgere quello, impossibile,di la Ma esser un Si quando effetto voluto, dama lo non la fa lei che ; a lascia tenta non no. nessu- sostenuta. volte sbarrar così di raggiunto e invidiabile come Se vi gli d' alla gli occhi dalla senza lui denze confi- che signora buona, vecchia altri. Con che sembra Quel ora. ! La sentiste parli, la grande parla gradevole ag- sospettare cercato di consumata. è tratta ! Alcune più plici sem- artificio adoperarne magnifico quarto un Betteloni Vittorio non anche passa più artificio,se non giati. privile- elegante semplicitàriesce sua d' un* abilità via per dei più intimi, adopera più naturali, e non dei sia lui ella Con vero un qualcuno degli fissato bavardarges Oh la questi gentilifoglietticolor Su il Betteloni chamois sicuro) as- Ha buono. momento , a Y non sia cratica aristogervi costrin- meraviglia e Elzeviri e Elzeviri. non 229 m—— dalla dello essere che è non gardes; un senso! veramente, che implica questa Qui abbiamo espansivo di e provato la coglie, di e La ha la la non lei se che accenti Un volgare sua bocca la dama ha francese. tristezza ritrova, fin la le per duta; sprovve- subisce. intonazione più cose è quando alla diverso, udite, V elevata vi molto, vissuto mai che stesso fatto che un. beffe, delicatamente, fa e frivolezza L'emozione, cose. prende ne scoli mu- bavar- insieme sereno: troppe imi garrulo,di facile, di ma gran grazia, nel punto con Ma umili sedicenne fanciulla Degli inganni Che Sotto Ed della tragedia or di proprio e vergogna Insoffribil via così, Goethe. a lui si diede gentil garzone. il testimone che del ignara piacque sembianza Ella Per d'Amore si sedurla e la vita con ^La in errore grembo porta dolore le la si rende.... semplicità delle piccola tragedia ! nella assume : Una del detto , sorridente. E di i •«••# qualcosa graziosa parola tenero di malinconico greca Ho manca che un •*••?•»••••*••• sublime concetto un non ma, e afferriate spiritoperchè vorrebbe che ••?•••»• distendere farvi senza sorpresa, •«••*••• si ballate dibatte nel la fanciulla della cuor d9 Voce In seno al cui la gran diventa adulatrice bene però dire più riguardano della le , air orecchio va del lei che è vasto un note delle cavaliere sorrisi, e alti e stipi e vecchi Vicende erti arredi e a le entro la a letti e cui le i sensi noti si mense meste fur gravi, e lietj degli avi; Quel sue comincia svolge domestiche parete ! nelle L' emozione cresce addossati care poema , Seggioloni, O parla ! Come più riuscirgli proporzioni. prime lagrime di sa mondo minuscole O Che , Piccolo alle della questo su , cose perchè V ascoltarla. suo e denze... confi- sue umane dama vecchia triste; i sentimenti incanto quella mai sentimentale, Quando casa. un è non proprio per che mai. dama essere stavo tema, d' affetto. piena ridesta concede quelle bra sem- ascosa. pianger più senza famiglia e si non a di solito Betteloni son che avrai sonno Occhio reveuse, alla terrore testa: braccia mie arcano Da la me a Nelle Ma vita fanciulla, posa Vieni L' del Morte ma severa, della Voce Voce quella della carezza una la tra spirito,la uno si mescola quale è Contemporanea. Letteratura 230 tra , mura. Elzeviri vi Io in ammiro Vergogna Che il serio E rifeci Io Che la io aspetto vostro casa Or a non faccia queste avvenir move il fioco il T idilio domestico E sbuccia, della Intorno grido io senta. compie fiore, uh e Y inno Ma — cosi in una vera , volte poche allettanti sue che terra? Questa questa al che , alla semplice, schietta, Y elzeviro promesse. proprio poesia è terra esser felicità paterna sommessamente preghiera. È una delle le genito primo- il tetto sotto della , il e , , finisce mantiene trovo... nido: giocondo si come rifatta casa mi spenta che parmi impone poco antico ma mura, voi a gente dall' età provo m' assai a 231 padrone. vostro poco mia più Suono Dell' in quasi e d'esser della fu Da silenzio meschino pur Elzeviri. non e che va , partito di sacrifica mano, persino.... Capisco, capisco ! — e' è e vi affatto nota una e là, un Accordatemi dal minuto una che po' gentile e d' vecchia durevole che noi per che eccesso nella vare, tro- misura. te riprodot- questi bavardages dama qui italiani, ci si può confidenze queste Betteloni, che della insolita facilmente concenderò qua Accordatemi galante impressione, e d'un lasciano vi con- Letteratura 232 che cederò ha il prestarle cavalier suo la d! un innamorato lo teloni com' è si tratta la solitudine^ un tutti noi gli ha è gli ora il Bet- vecchia e ; quanto signore galanti mai poesia di di è tutti la tua Su quell'urna luce, solo notte Dove Delle ad tua fé, abbandonata con te. dell'oblìo sci, penetrerò ti spense Io, sol io, ma fosse ti desterò Dio, un ! della cotto, dei timidi, cattive intendere obliata parlare autore s' affonda lui: E La Resterò chi dargli avran Y timido, vita. morta. Quando sentir le arditezze tutte nella tentato Chi che innamorato passione Nella dubbio, vecchie entusismi era che il presente, vorrà non che poesia di della In quello zione tenta- (josì. che vecchiezza stracotto, a È molto senta Senza di lei. Colle di di lo seduce tanto spesso Quello la Ma non più meglio sa non accade che e tor^p innamorato. vero concedere.... il passato hanno ha , potrebbe unica stanchezze, , di domandarle e vecchia povera servente , forse la attenzione.... sua ricordatevene, che volta qualche intermittenze, delle delle allora Contemporanea. in una lingue che la Elzeviri che quello Ecco ha della il Ha infine riduce fuoco La , timidezza eccessivo quasi luna. vecchia La in irretito che sente lei. Trovato che incredibile a eh' egli gli occhi e avido poterla ammalato E del le scienza in ai voci della positiva che varie questo a anche lungo, come piedi del predomina è è ficile dif- un vulcano. da malattia della ogni parte vissuto etneo, i boschi Ma e a poliglotta mezzo Dafni 1' antico, fra ingenuo. un filosofica gli arrivano in lui,enormemente. bito su- spirito aperto riflessione è sarà grande uno ripulitodel grande n'è a lì. lui della lingue, perchè erede facile che ch'egli non secolo, il dubbio; tutte di scacciare intanto Notate maniera più rara d'affetto, se in e di orecchi gli p^r non e d'emozioni, riscaldarsi, straboccante impossessata vede non di Y ha ammaliato, giovine (cosa cuor un sembri), non una lumi questi a Y ha dama modo per si , . modestia tudine soli- il valore uni sua riserbo un a dell' In autore degli degli altri. ardimentoso tanta e degli apostoli,dei paladini. stoffa sacro namorato in- neppure passione ispirano rispetto. L' è il timido pensato più intraprendenti.Tanta fede 233 risposto l'avrebbero non i Elzeviri. non e e le lave il sentimento La riflessione Letteratura 234 filosofica Contemporanea. il concetto scientifico penetrati nella sian in far capire tutto lui delle matti dee ; è divinatrice pensiero mondo di ce stetta La sarà riceverà la luce lei. Con balen coi Spunteran Compiransi Altra Dopo Udrà luce novissime le -la da sul Sui distrutti Altri è Ogni aurore, mondo verrà. migliore quest'altra voce il mondo ridesto avvenir il vate da gente lo Precursor, ne l'annunzio lungo smarrito; e frammenti il saldo notti, sogni interrotti, i gran più ardito pianterà. promesso attende, lo vuole ; sospiro l'amplesso da questo a è risponderà lampi suoi finale queste passeran lei la sublime ! Qual di Y immortalità convinzione che volergli do poesia, secon- sempre precorrerà e Io ci chia vec- d* innamorato inutile cosmetici: e mano trasfor- nella bellezza rischiarerà umano Egli È invecchiare; ha che T afferma cecità sua peggio. o può non fede sua questo. dei si nazione imagi- , V apparente che siamo che la , da inganno un facilità La galante dell' calore con sentimento. provengon al e, li fonde dama una , rapida elaborazione; che subiscono mente gli appena , , quel mar. scienza; un il il dote sacer- profonda 236 Contemporanea. Letteratura Se in Se in È tu stessa invan vivi, medesima; te a Detta sola tu me Svelati palpiti, sola tu me scrivi; e più t'asconda che Agi* implacati studi, Forza Iside La vecchia ha non che è dama antichi artifizii che infonde Y ebbrezza i divina in lo tiene se due volumi d' oltre mille e che fanno prima vista un niente bello. lindura Ma la modo lenocinii forse la vinta della le giovane passione confidenze innamorato effetto e elzeviro. vili di così diffidenza, ispirata esteriore, scopriamo rozzezza miracolo in bisogno , dalla dugento la proprio agliantipodi del- ha ? Però sua quasi primitivo graziosi volumetti Dea sua a Siamo dei versament di- dalla responsi confidatigli , , fizio sacri- chiamarsi possono in pagine gli tamente stret- del capace : questi con li presenta ce fare stesso. responsi (non lui dea e devoto, sé i È lui. con da lo scalda, lo entusiasma, attaccato, E ha chi con sa stile tutto denudi sen vereconda! mutato di il della fede. della vecchia ci mette molto il subito Nel scrivere tra- dama, del suo. il Elzeviri MM ??????????«?— M— — — 1— ?— — WPWWWWl— — Prima di primo ordine. si T le delle la d' levar il Creder lascia Che Luce Dove Allora o di far a non cervice la sermoneggiar, le notte, egli ste que- zioso delicose come , Y entusiasmo e non sincero che an- col fioca vecchia ciel, del lor canto, vangel. il voi; altrove lumicino lampa muta prendono è simili il sol ? tono, un' aria il Cielo, Effusioni e al il cammino, vorrai tant' uopo più al Convergi vorrai? cotanto, tomba genti sassoso apportar la confidenze Psiche, la tutte fremito talvolta t'impancar tanto Lascia è eh' dama. stessa gentil, non Buia agita col esser nale origi- slancio, foga, anche caldo tire sen- zioni varia- quasi propria tutta passione di delle ecco verso tra- a già par di vaniscono ringio- passando mormorano, gli impediscono Non stantie foglie in primavera Ma Musa qualità una rendono soffio che pagine colla la importa Un nmHWIWWWWMWMHIMMMIWMUMWWM» cose nota, che 237 W—W^—W Quando espressione entusiasmo. animate. le ben Sincerità dà. ?—•«—?« sincerità, cuore. tema per ? ???•—? ritemprano melodia sul »•— ? ???»?•? Elzeviri. non Perfino suo una ? ? la tutto e il — e non allora gaia. più Non Alla Sulle , montagne più ra, Natu- pio esem- Noie , sue sa qualco- soggetti, ma lieve, di fresco, di giovanile,per Ravvedimento le au* Letteratura 238 Contemporanea. •——»??? "?»?•*?•?*•*•?•«•* tunnaliy Altalena, eleganza maggiore giovato trovata vecchia Y e di far a di la d' *•? WMI"MM»tHHHi p««»— MMflMMaMMMM dove bagno, forme avrebbe di spiccare voler innamorato smorfia Il M una mente certa- la gentile più la E ispirazione.... quando accenna povero ne Neve, ?"*•*•— al tornare si fa piccino,e fanciullo viziato un serio, il colla graziosa la svia e distoglie: Odo, Di parmi, o voci più Sento un Sulle un in Mentre 1* anima Mentre V occhio confuse; un piombo socchiuse ; sonnecchia mi air cantami Qualche rombo come peso palpebri Musa, sordo vecchia si appanna, orecchia ninna nanna. lei,compiacente: E Ninna nanna La natura Nelle ninna una e tenebri fa fantasticare culla che seria, seria, nuova, questV^ un po' aspro ma sano, trovarne sepolta.... come ca musi- una Beethoven. Da fuori volta una immensurata nanna dolcemente di ! Era solitudine interessante per ma molti certa sprezzatura gli come elzeviri tirar potrebbe elzeviro, d'un muscoloso, fra si gusto della non più un forma, è in facile voga* ^SMS1 '"' «• m _ Swmsb*"!^ iS'"'-fl^g^aro, 5?,a;sii||iÌJB,,tì' Bscosto... »®jl*tl ,ai W4»:"«"«"* •jtì"i--'".».-' II h -••?*? SlSrS che M '-' PIETRO 0 COSSA " ? la ^urante della prima del Cecilia rappresentazione Cossa anni parole dettemi, parecchi nel di i un Caiani signor di salottino Le giornalisti. scrittori e df Ernesto colonnine Cecilia Capuana, Rossi Dramma Letter, gli artisti coperte le celebrità attori;i busti ed si rizzavano in diversi — per erano tutte in punti del atti in versi. 4 Contemp. quel ridotto in Ristori, di Tommaso Vestri, della (i) Niccolini teatro aveva ritrovo pareti fotograficidi del fa, Firenze. Il foyer del simpatico foyer cune al- ricordavo sopra di e tratti ri- matiche, drammarmo Salvini quattro salotto; il 16 Ve- Contemporanea. Letteratura 242 —————— — stri ^— ?—?—?—— —?»?— •« ?•—————— »m«mmm ?•••• m* "iiiMiniiiiiiiiiiiiiiniiiiiwmim paffuto colle gote fino sulle sorriso della dello degna un collo vedremo fra con i se divino col i suoi foyer baffi frizzi tra ! soltanto Amleto, anche nel viso suo tondo ro- sereno rappresentazioni,il Ferdinando Martini del del troppo vi alle presto volta braccia e col che di ognuno col diceva. un ha sime, calorosis- parlar Tra scaldate sorridente impresario modello, colla nelle tutti da nemmeno tra agitantisi, quelle teste la rapito passione, capire non quasi paciera, Caiani, e sa^ non discussioni ordinariamente quel stesso Erano tratto che e suoi Costetti, Coletti farse sue del un e d' entusiasmo si finiva una Y altra e tore parla- ma scoppiettare i Francesco povero piene quali faceva Bellotti-Bon successori. avuto professore né freddura una motto tirico sé da col (ne ahimè severamente delle deputato non briosissimo, ad figura , allora un fiore ricurvi. affollatissimo. era nel po' poseur un prima sera, un e sublime Rossi sguardo suo ?—"?»— ——???——??—?? vera Verme, Salvini grandi Ogni Dal Ernesto Tommaso ; una fronte una al poco , e e sbaglio,e marmo ? scalpello di Fidia, altiera, vestigi! ) ; non ?rm la Ristori plastica bellezza, sua greca labbra; i ? cascanti po' un , «n quelle pariva, ap- figuradel sua bella — ?•?——????? ————???«???— tazioni «?!????? ?•——????m— ?— — — — — — ?«? ??????—•? ?? si tempestose ! alla ?????? gridatore fosse lui. Allora si voltava con di sul traverso cercando naso, lui la funzione, che una F altare dell' arte... I vedere: alla Non ?«— ^— colla paio folla — — — — alla sicuri che arcigno, di, piepalina pa- di occhiali i disturbatori io ? so di qualcosa era profani un non cultura di ? ? sui porta ! alla porta mancava i ? sguardo inviperito.Per suo rappresentazione una ? si rizzava gran tra col fulminarli per un i gridare : esser viso e ? sentiva ! si poteva un MMiimtwMM^miMMm »— ?— porta porta il Contemporanea. Letteratura 244 cro, sa- sacrificio sul- ci che avean ! e un' aveva mazione ani- , sconfinata lo pel del Augier era belle più non fermo; star sapeva guardare per giovane di serata un' ammirazione ammiccava in uguale la scoteva gli sua dello Alle e altri sua; e testa di satiriche, si voltava alla e fine,piene scene viso per che qual- festa. malizie, vigorosamente di spirito e una quelle a scene, il Dumas lui per e si rappresentava Shakspeare. Quando commedia -francese teatro va rivoltatrovarvi e sorrideva, da no, buratti- , si un sfregava tutto gesto cose e non se In le mani, proprio, soprattutte: ne fa ! Che quegli anni Ah! e che di peccato il nostro faceva un gesto significavamille roba questa noi ! teatro era entrato , Cossa. Pietro un* attività in speranze che pullulavano: nuove la incoraggiava, Da continuata una vecchietto delle e diceva: se rabbia gliteneva Milano, da Firenze di applausi. la son quello dire che le lo che lui,con fosse si Aveva introducesse anni Rammento lattia ma- remmo sa- lui, camuffava da da tava mu- triottism pa- altre cento spolvero, cioè sempre ordinariamente che mutava genere e noi ! Ne due mani ed almeno abbiamo E tenore. che ne la si grattava nuovo, le torica. ret- ogni qualche produzione tutte a nostra una , spolvero un con Poveri lo vedeva quando testa era notato anni cinque leva So- , infine ma tirate. spolvero,secondo foggia del difficilmente quale , cose, lui faceva A le sentimentalità da ceva fa- va spolvero: intende- vuote, spolvero guariti.Lo e Il smi, entusia- vocabolo un lo frasi gentiliziadella aspetto era italiana fioriranno! rose rettorica, done. bor- delle spallate, significative, teatrale, chiamava gergo quegli a commedia nuova smorfie medie com- stampa partecipava ogni Le pubblico applaudiva, ripercussione non ad e da Torino, il belle tante nascere magnifiche illusioni. tante e fece 245 esclamava: per que cin- ! la sera che fu data la Celeste. iWIMHII *? ••M*M«J Il vecchietto s' il urlava le mani; ed lo vedevo io che colla quella la Marchi (era scrizione de- sua il Martino fine, batteva senza il mio guardavo fra i vecchietto pugni, quasi ogni fosse per lui. Poi che allora, da le smancerie tutte aveva Il corpo. la San me co- , descrizione collo e capo di bravo testa di recitava Monti) dei banco, suo dolori battaglia pubblico di dei avuto avesse della verso sul si contorceva bersagliere (era tra Contemporanea. Letteratura 246 ste la Cele- veniva non amorosa, ha che legnata una da ora prima e % donna ) sciorinava e descrizione, il sogno, deir anima , un' altra subisso un di le sopra il che applausi, il capo abbassava colla purgante cavatina lei la anche famosa della banco ne appariziomamma sua il vecchietto mentre la dinnanzi. papalina la fronte a Caro dieci E signore;rispose,eccoci anni d' idilio ! il bravo Presentato del Niccolini, In uomo non il mio ecco quella settimana È una occhi: condannati s'ingannava. parole era lo fatalità ! interlocutore le fin alla Terminato spettacolo, volli interrogarlo,cogli — in pubblico affogava orecchie, appoggiando spalliera del brava , si calcava e sua stata alle del foyer quali accennavo. rappresentata Cossa. Pietro 247 •MMMMMMI ilWIMIWMNWMMHilWMMUWMmiWWMmHilWMIWI commedia una d' scrittori più permalosi si dice non allora che dei uno di della del- di quel La triviale. Niccolini iode perfino Il mio tirata articolo di leso nel entrando drammatici autori in quella delitto un dopo, sera tura stona- una avuto appunto indegnità, un parso uno pindarici avevo : citare di rettoricume un del più belle pianterreno fuori inni capolavoro l'imprudenza era di coro dal un lo dichiarandola messo avevo in anno, un delle una eloquenza. Io, vera nuovo come tisi in quella commedia, Nazione, fra Sabatini , di squarcio citato e fo, trion- teatrali rassegne giornale politico morto tirate Un Giovanni le aveva celebri più drammatici. nemmeno. scriveva Appennino nostri triottism pa- foyer attori e mi , accoglienza un' fecero, cordialissimi resero con il saluto. come di fredda: uomo un Mi vidi mi non sfuggito al bando. messo Solo mortificatissimo. sasso parecchi, il giorno innanzi, me nemmeno scartato molto , masi Ri- il Coletti, , che di sapeva ordita di contro quella specie mi me venne di ra congiu- incontro , mi prese a braccetto Il vecchietto dietro era a lui. e al , mi condusse suo posto: Terminato il in teato. andai primo a dere se- atto M ••• ?•••••••#? •M*MM»»P*««*I»Ì*« della mi ••••»••*•«•»••••• la Bravo — Mi solite mi che lui con Fece nel e la di ! pazienza; Senta: io sono praticaccia V le la sicuro, stia d* autori luna, loro. O la storia per che come la del se storia teatro. E che e' è Rifare gliono vo- agli modo. di po' un sentissi commedia, una questi signori dal caschino teatro ! lui).Guà! mi se poi lo se questo a come pare il E Accidenti da iscrivere farei non italiani della fatti acquistata. mani dirmi: a teatro ! Non ignorante; però un pruder fiorentino nostro creato siamo ho del così. è vocabolo ci vuol al busto scoraggiare. spolvero ma il vecchietto, Allora accento si lasci dire; spolverai! (un scuse, sue accanto puro mio, sentir le nulla. risorgimento caro Caiani po' nasale, riprese ! Non cantano Spolvero suo il solo fece sul divano un voce era per sue rappresentazione, mi e ci entrava Bravo — mi sua C foyer. Ristori, col che delle tre o finita la sdraiatosi della letto forte ! Ho due incontro non allegro e narrandogli quello , venne lui che tutt* piacere ! con spallate, e, trascinò mi ai ! Picchiamo accaduto. era B*p si rivolse mi ! bravo sfogai •«»•«?•? ?• mano. articolo suo m' MIIWiNWMWHWHWM produzione, strinse il Contemporanea. Letteratura 248 mondo lo cominciassero per il ntflla ? già fatto Dico è fa- Cossa. Pietro tica L/ arte sprecata. addentellati. degli s' ha se quei diavoli vent* anni in V arte progredisce, di E da mezzo sanno secolo che spettacolosi di drammoni Dumas padre vulcano un (un a teatrale dello all'Ami des Guerin a dirittura noi siamo vero fernmes, al Questi lo sempre lì, a brav' del omo serio, lui, di quel ! Gli risi sul nella forza Dall' è Corse collo di : e O arte. lo quel sul diceva matica dram- letteratura dal comincia rinon da fa abbiamo se me, E spot- capaci Per muso. schiena, di tre Mai- a miglia! di giorni Ongaro Bosco ? Passi dell' dire restare Giboyer baloccarci commedia (un al Demi-monde, centinaia professore un di Hugo fa Saremmo sentito drammi che passi ! son di son già Fils ! Corse colla me Vittor convenirne, lei tri intende. : di sbalordire da del Scribe, eccoli ! ! boia quel aperta) dagl'imbrogli bocca In progresso eruzione) dai shakesperiano talentone, bisogna ! , continua in di similoro talentaccio Ah lunga. , Dai ciare comin- lavoro. ! La francesi lascia qui bisogna braccia buone di 249 dal Demi-monde , de Fils Giboyer Se passo. grinte i che bisognerebbe inutile, guà! no è da ricucinare cavoli del Ma Y Alfieri Niccolini. staccare si! Noi il mo sia- da dare riscal- Muteremmo la e 250 Contemporanea. Letteratura ^ !•»•••*•?*»?" salsa, tanto darla per volta però, ad rivolta, la e trilli e fioriture ! Non morire che il dramma ci siamo. Se il Ma boyer Non Non (V lo è ai dallo col pubblico. ad Ange, che Eppure, alle e dire ! C che stesso plaudisce ap- Oliviero Gi- dategli mani do- di lui) si di in brodo tirate. vero spol- Lo X abbiamo che è gusta forte spolvero; va ! Vuol sicuro air idillio stesso madrigali novo dovere (è inutile, è più illudere a di versi: suo quello è Guerin? Celeste guggiole il contessa Maitre e lascia in dicozzi pre- sicuro rimesso anche facesse strabiliare. Chalin? V ho io pubblico alla di veder a storico, magari già da abbia non rebbe sa- duetti, son , blico; pub- sostanza quella. Cavatine, sempre al intendere nel , volata Una sangue. il solletico ; fa i U venire di lucciconi. lo lì il del , E poi ? rimedio continuerei ricaduta mi mi Io esce. a Io ; cantano Spolverai, teatro. nostro altro ! Vede una n* se ci , fegato. punto il falso ; sdolcinato non son se fossi che non che nei santa ci ! cuore siamo guasto risorgimento non suoi , picchiaredi nella il persuaso ma proprio di Tenerezza , sempre fa ci sentimentale personaggio un artificiale lirismo sono ci sia panni ragione. Temo tragedia,nel dramma sto- , Contemporanea. Letteratura 252 «mNiiuniNuamn incredibili. Al tusiasmi fra tenore e quarto atto, gran soprano. Oh, Cecilia. Rivelarti Che Venezia fu la della Forse per tei L' ore E non L' immensità Non debbo Del mio mia nel L' ultima dì 11 mio me mio t' che volta Così, Cecilia Che Rimorso. Assai pria fuggente sei ! Tu ch'io mio da P arte te. vedessi vanità, scandalo per mia, temo ti conturbi giuramento. il tuo P infelice va parlarmi né Non solenne Nato che luce Non Dio, sentiva gente mondo, nome! tuo Languir Della del passione). hai d' intorno, discolorarsi alla stacchi N' di ! miseria armonia patria, il mi delitto aleggierà P sospiro mia sola la è dalla vedrò {con grande La nell'ebbrezza trovo non : Sarà, Giorgio, il BARB. mia.,.. solitudinepiangendo spirto E benefìzio al ornai t' oblierò Della vita. ingrata, per tranquille stanca sciagura essere che non Lo della dolore lei ebbe pare ti morde affetto. di pietà clella mai sarà se primo mamma supreme e tradisti al per monumenti imperituro che rivivi me, ai mezzo nome; Grimani povera Voluttà in ! ti protegge e tuo consento: mìa Ma al quello Cura La t'accolse gloria, eleva sua Consiglio ascoltarlo non patria, e tua Anche 10 il mio, che Della 1*anima! scompone Sacrilego Sia perfida battaglia la mi potessi se sorriso fiamma; e le scherno superbe forza to duet- Sale patrizie,e Non seppe- E nobilitarmi volli quando Noi ? s' E Suscitare una Dal E ! di che libro che tempesta giovinezza, ornai ricordi la della che tu dalla beata Cecilia la musica. cioè ci fosse Il : arte Rifare Feltre , : ritono, banon chiamava pubblico gli attori vecchietto fiorentino il da e se come la stata. il mio accento puro fra soprano il Morto e e già fatto progredisce, P arte di nella importunamente ronzava L incomincia duetto , Intanto strappate m'amasti!.... i cantanti musica echi son mente vita ; ella me per che fuori fecero in là' altro fra mancava impeti pazzi; intende, pagine non irraggia, ne Sconforti, gelosie, ardimenti, mia più ciel obbliamo Solamente Ora dal all'avvenire, ed Vizii, virtù Più d'incanto speranza Smisurati Fievoli fredda quella lieti di Il passato Della terra favilla ! che Corriam, Cecilia, Incontro la arte povera nell' astro Fissi ragiona, su potrebbe non fede, la come da più mai, Incontrarti Cenere dovessi non anco ribelle.... non e costo tua amor violenza, la Sdegna V ; ogni ebbi core so il core, la fu che Benefattrice, il Perchè ad pure colei Riamare volgo, del invidia mai 253 Cossa. Pietro la è Firenze col testa voce un mi suo po' nasale fatica sprecata! lascia degli adden- Contemporanea. Letteratura 254 Iellati! infine E — mi quella autore, un (T uomo il verdetto ; delle dirlo posta e il talento un Povero quinta fatto capito e cedevi di alla tua natura t'ho descrizioni, le magnifiche neir vano cheto, due mai, o tu ma soliti tre forse più degli altri ; quel po' scaldato dramma) ai soliti perchè a e d' entusiasmo duetti zitto mente facil- perdonava da si sa, i no n'intendo- se (i pezzi insomma, stavi mancano non che si ti , belle tu ma che bere sera ti si scande- qualche con entusiasti dar per avrebbe Le ammirato. tirate ammonivi la posito, pro- quinta solennemente, orecchio di spolverala, quasi ai anche caratteri, i Alla ti sera voglia, buona vecchietto. pubblico, quella il dramma, trovavi alla Cecilia, ti ho t' attaccavi pei vetri, il mio (debbo è assistito aver che passione che drammatico. Ho su strarsi mo- ingegno non se della Non caro artista, tirne sen- per voleva d' rappresentazione arrampicavi detto Roma uomo pubblico! Dopo ragione. rasoi. di da Lo lì,sul palcosceni stava pubblico queir qualità ?) ingegno, a gentile con che, pubblico alquanto scusabile. era sera venuto ha col sdegnavo cui di era venivi forza del più forte Pietro di te lo : E tutte sentivo del il solletico, tu e resistere. e le volte, uscendo due neir ancora vecchietto la orecchio dal teatro, stridente voce : n' Ahimè, — 255 ti faceva spolvero sapevi non Cossa. almeno avremo altri per dieci ! anni Ah! lui, che ma di lapide nel marmo complicarsi; alla la dice seria gente dramma storico togate, e le malattia mediovaie leggenda si in , il unire le commedie e là tutta e nuovi! generi atti greche tanto all' idilio che potessero cinque scene Miniato, potesse (due ) bianca una di San prevedeva non e sotto cimitero la che prevedeva non riposa or^ valanga archeologica ! Mi par nella di vederlo cassa sua rannicchiarsi ben felice mortuaria bene d' averla , solito suo alza — al bella, andando scappata strizza gli occhi, spalle, brontolando le vogliono E italiano ! Povero la Garibaldi. Spolverai vecchio! tua cassa il mondo fa fra di le gli non sono stringo la Al smorfie, ed assiti: del risorgimento che là. teatro altro ! , Ti da morto, mano come a verso tra- direbbe PROPOSITO A DEL I SCRIVONO : le ha Che « dramma potrà la storia? Cleopatra,e ci sarà di vietato e della c'è sulla una sotto mano la Capuana, piccola una uno storia Letter. che oggi ha tuto po- inglese, il Nerone scena nuova Cleopatra ? difficoltà: Shakespeare al modo Contemp. volta sua storia , Capisco, aver alla Cesare, il Coriolano, la mettere la Messalina , l'arte drammatica Shakespeare l'epopea tutta povero condannato Perchè tentare Se il Giulio scrivere quel le risurrezioni evocazioni, tenta fatto lo vuol dirittura? a non le mai che storico morte a STORICO, DRAMMA moderno, di quella che tendendo in, sapesse 17 nei infondere questo ma un o vuol presente due sono abbia che D' di sicurezza onde mi il mio gran debole di questioni lei è non questa in parere, arte al Secondo da è fare dramma co stori- , commedia commedia storica , moderna , , farsa buono è tutto tutto , accettabile è che sia tutto vivo. d'accordo con lei nel il lirismo, la rettorica che invadono Io son Ma teatro. perfettamente una drammatica; perchè ed son il vuoto Io arrivo della caratteri veri. d' un Se di anche : me, storica, quando dei pretesto ha e , ne trovo bisogno vuol in il falso personaggi vivi, dei il poeta è tutto. dapper- posto questo a nostro posto rettorica, cioè fuor cose verità umani, la il di fuori cosa patire non il lirismo ? Perchè perchè sa a , , patto « sua ritagliare un non generi : tragedia un tutto dell'arte? regno non scusi, giudizio? Restringere nel spazio caso valgono. si pare, riceve poetico presente poco nel nato letterario genere più ragion d'essere, po' troppo. che che già il no, e ipotesi un sia non Il sì , L' affermare le assicura dire. Chi nascere? possa vitce... spiraculum drammatico genio non lo personaggi non nuovo lo Contemporanea. Letteratura 258 andare d* un a fischio in- dei timenti sen- tasma, fanpre- 26o Contemporanea. Letteratura •••* addentellato curioso di di è un' idea vita. : n'adduca.» Questa la è d'un' opera Ma la e' è vita natura. ? Sarei interrogatore. condizione astratta storico, questo ragioni lei la manca Proprio cortese tutto, qualunque dramma che l'essenziale locale: esiste. al mio Si, innanzi i colorito non sapere Rispondo imm«"i»iwm*"i lei, nel Secondo forse? m del effetti i varii no m** d'arte vita, presa vita. e ma, pri- così, Io , puta , femmes greca* mutando stanza pubblico po' La cosa - sarebbe dei che greci, di romana il due pallio e fatta , cambiando , intatta la sarei farebbero esse la faccia romani a e fosse di e' è, curioso il dramma di mio al rovescio si noi , XIX. Ma lasciamo stare. vedere terrogat inè non debba rare tolle- diavoli egizianiquello a sione pas- di questa. quei poveri fatto la cortese storico perchè so^ È innegabile: vita sul un'inversione si la toga. commedie si tollererebbe secolo o presto lasciando persuadermi so Y Ami , Ora Non dere ve- gli pre* o personaggi e' è ; eppure che io se , alla camuffati accessorio quelle altro vorrei : , un sotto ch'effetto prova il Demi-monde caso i nomi qualche in il direbbe sentassi alla una " che des fare vorrei esempio per che gente di non del A W— —————————— "————— L' arte ——— d' accordo è forme che forme almeno che prima, indifferentemente. meno dopo forma rappresenta dello spirito umano, spariscono anche giacché del di ci sia la è certe d' arte opere più. Goethe coli' greca io ; era drammatico, Di questo: stile o drammatico. anche, facesse del progresso, queste ragioni voluto , che più; speciale e' è non ha mai la ha può la tragedia fatto ? Un darsi , ? L' un di riprodurle verso rifare drammaticamente ma tano, mu- dell' evoluzione Ifigenia.Che capolavoro, dicono. o , per , che che legge arrivare può Infatti esse. dotta pro- più ricomparire perfezionamento , natura venir condizioni efficaci non loro fin dove continua capricciose. , per per ste que- condizione meno o più dizione speciale con- una altre migliaia di piccole, più si purificano, potevano non da natura, dell'arte. E accidentali sono Quelle da nel- più intensamente, , Ogni siamo s'elevano, che che vengon dentellat degli ad- nella l'idea astratta non iowiinimiiMtwwwtiitimHÉW il progresso come incarnano completamente « lascia che Ma rappresentato, di ? 1' arte questo. 2ÓI STORICO. nHMwwMwimim«mw»iiMii compiaccio su serie una iM«wiwmmwww»«w progredisce, Mi l'arte DRAMMA DEL PROPOSITO giungo ag- tante impor- capolavoro semplicemente, un voro la- 2Ó2f Letteratura Contemporanea. "?•••»?«?•*•?•»•• Il Goethe condizioni più opportune invasato dello dei mesi disegnando per avere spirito anche notevole Ma lui vedeva avrebbero visto Il Goethe, quello sentito e per sua che dice « aveva nelle giustificative quali storia. deve verità ; ed rogatore. inter- perchè questi fatti reali dimostrava d' e note esser il Goethe allo grado mal- storici; però caratteri lo non sono Toante i caratteri se ha poeta li la e storici produceva ch'egliri- conosciuti avesse mia conosciuto , potuto conoscere mio tragedie quelle il mio sono e avrebbe mente precisa- , nessun , vi poeti greci. diceva essere i suoi Ifigenia. Mai loro che , lo non greco più piccoliparticolaridella possono questo nella i veri Questi fatti, diceva » Eckermann, come ai greca. quello rispetto dei alle fedele arte il cortese perchè aggiungeva rimasto di quel- carattere soggetto il Manzoni eccessivo un dell' scusa, Biasimava il eh' è tutt' altro sentiva antiche statue l'idea di nel era passato aveva ; linee moderno: un e greco più proprio e era riuscire ; s' per classiche di nelle mettersi materialmente purezza più di tentato aveva T armonica m non , servirsene. sono Ciò gli effetti egli dispone a che che questo il poeta vuol scopo durre pro- la A DRAMMA DEL PROPOSITO 263 STORICO. •a**«*Mn«w»*«*Mi dei natura d' padre , Avevo che Una L' arte può del secolo. Egmont coi suoi atti magrissima e del dramma Un storico fatto surda. as- parsa altro le influenze è carattere storico fa che giovanito rin- Egmont della riamato amante ora. contraddizione, una anni pasticcio. Cinquant' un figliuolila armonia allora oggi esser non nella è poetiche...(i). magra subisce positivo in intenzioni scusa d'un bisogno meglio restasse mie di sarebbe leggerà cosi dunque colle e qual dozzina una to volu- avessi , condotta sua io tale Egmont rappresentare storia Se caratteri. suoi bella , forse Clara, poteva oggi, arte; il è padre , esigenza della neir interno del T di vedere dello e di verità storica personaggio direi quasi e questo profondamente (1) Goethe, tier, 1863. modificato Conversations, tom. press I, pag. e d'essere a poco realtà del del presente ha concetto le già ragioni dell'arte 300. , modo un modo schietta semplice nell' esterno sono un Al la tato sven- figli.Il positivismo dodici preferiamo ; lo inutile,preferiremmo spirito moderno. passato l' all' esigenza del- bastare Paris , Charpen- nella dappertutto nella letteratura la ideale più bella menzogna falso che essere in di che vita drammatica, E d' ? Un intendete esteriori cose interiori quelle che grazia quale Di Avete la vita! trovi bel un così, fa Purché di uomo nello intanto storia, non avremmo non delle del resta luzione evo- voi togliete il che suo Mettiamo e' è che poeta non delle la cioè alla stro vo- generalità equivoco pure eh* di al poeta, con mattino, un un un che plicando com- altro egli volesse voco. equidarvi secon- superiore alla essere lutamente asso- dell' arte.... glielo permette. è più cosa natura chiedete voi qualcosa non del uomo, , astrattezze, quello del fosse non avremmo vostro ? Restano ripugnante ; quattro particolaridei vizii,delle virtù, delle i personaggio È Se Se spirito umano. passioni, che cioè d'oggi. ché pur- : l'uomo! vi trovi ? L' uomo l'uomo è non dualità, indivi- dire , secoli queste ' la costituisca ne naggio perso- , il carattere. vi un di più , di che ed Quando complesso , di è può non rettorico. proposito a cosa arti. buona. e quindi , parlate pittura , delle personaggio storico, una nella , , musica, Un voi Contemporanea. Letteratura 264 sua Questo nato d' estraneo dalla lontà vo- vero pogiada ru- ai suoi A Per tempi. DRAMMA DEL PROPOSITO le quanto facoltà sue molto istia per un* con F Lo affatto F ; credete d'oggi non le avere umano accumulato nervi, nelle di fare secoli due il concepire domandate fa. Per modo non è in suo vero questa e' hanno umano al poeta di vi dia matico, dram- sentire, di voi e il personaggio spoglia storica, gli qualunque F assurdo. la realtà del vi dia che suo , la realtà del vivente genio drammatico, prova. la realtà del cuore suo tempo suo , ha dei prodotti pieno arbitrio; che , spirito dà essere vedere, s' è zioni genera- morali tornare di dello cellule,nei e ossa Domandategli piuttosto presente tante quelli delF con suo sotto di nostre nostre altri,domandandogli vivo due spiritualie , da nelle trebbe po- secoli in lì è facoltà stesse non rispondere Shakespeare materiali poco di un o ma quasi rimpastato. Il lavoro nostri nato ipotesi: organismo s' è già che un* altra ipotesi ad inganno. antico ? voi nascere sia non tiche poe- date doman- v' assicura chi : Shakespeare nuovo ne, moder- voi imperfette. Quando trionfalmente un riflessione, facoltà di viziate abbiano facoltà particolare svolgimento, sono facoltà 265 STORICO. Chi non ha lo tasterete questa forza ; se con di 266 Letteratura Contemporanea. immediata creazione sicuri, è del che in afifar è non : fuori delle le il teatro Persuadetevi personaggio di la fantasia, Y esempio, Chi ha ne moderni. noi E, vedete? noi. non sono, che imaginazione mai matiche dramIl me più concepirlo co- possiamo non fuor in non e facoltà le che infiacchite sono ma dram- lirica,non descrizioni sono altro lasciatelo astrattezze, lirica è La suo. descrizioni dramma. un ad buono è bolica dia- l'opera per non , diteglitranquillamente che ; pace Se teatro. metter a fiacco ingegno un state contemporanea , di più avuto per chino. man- Victor v Hugo a ? Ebbene, lanciar fuori di sé dei suoi creature nel di Victor drammi, personaggio. Noi, attaccate un di poeta. stesso di Jago quelle del anche libero suo Riccardo alla se che come sua sonalità per- avviene lo si no chiama? Ditemi Calibano terzo rialità mate- vediamo intanto feroci bestie arbitrio la durante filo misterioso Ditemi tante ma, farla vivere, insom- a , , lo avviene divine sola, delle rappresentazione,le per riuscito è non una una, pieno godimento della se Hugo creature stesso che di quelle gentilie quasi si chiamano Giulietta , Jessica,Cordelia Desdemona, Il poeta non contento di ? Niente affatto. dileguarsida loro WW Contemporanea. Letteratura 268 ?W'IWi vivere com' cofne Berni, diciamogli artista somiglia vogliamoli creatura, a quel chiaro cavaliere bene di cui che andava combattendo ed era tondo e morto! cantò ; ma che il DUE COMMEDIE NUOVE la ascoltiamo Una « Un' idea fine,uno ha trovare renderla Un alla Glier parrocchia casa (i) sua I Marenco donato Guai — La accordano. Va colla a lei. A la. scioglier- legali, commedia nella al Lucrezia in una Municipio , in ritorna e tratto un in tare, accet- matrimonio fidanzata dell'assenza, commedia Ristori tica, dramma- situazione in una Tutti conclusione* domanda insieme Catene — e possibile,sopratutto, giovane ragazza. mezzo prepararla, farla convien ma : un' idea. è non una una maestro un principio,un un sviluppo e possono cT parola situazione O appren- quattro atti di Leopoldo tre Borgia atti di di Stefano Victor Hugo. Inter- ? tpm Contemporanea. Letteratura 270 iwimwwini ?? de, assoluta con sorella. Ecco sua du ! L' in Avere in vere importante situazione nella né È dopo Giacche in vita sospeso dell' arte. i mai quasi un Ha in attenuanti amarlo senza lui amato degli ritorno stri no- in dal matrimonio : : suo era ; favore prima era del e quel- rimasta sola lei , con incontrata suo le tutte sposato aveva America affari s' rito ma- mette com- travolto nel , vortice E , colpa. circostanze di mesi pochi una Italia determinata? abbandonata giovane donna, uomo Quali sentimenti, ? drammatici. autori in ricercano non punto produrrà? nella né gliaia mi- da terra. rimanere può reale, vita quello che Una l'han effetti non struire rico- per un prodotta caratteri situazione animali , stata Quali basta. una è Cuvier resultato un a- come di ossi della faccia è Com' quali T dalla è già sparito intero secoli culminante. al servivano fils, qui. sta quegli ? vero (Dumas » situazione di uno T animale non femme). una preistoriciche Una d' mano mano di ! une è non Cavatevene Supplice Cavatevene egli ha sposato situazione, una Interessantissima. Histoire eh' certezza, poche in matrimonio speranze un di eia uomo e gran non di- Commedie Due 271 nuove. ".(•»! menticato donne che È La nato marito, farà questa Marito ; della Giulio, col loro unione di più il figlio trovatello. trovano naconto tor- un lungo tempo un invano. sempre lo che dal proprio suo un ma che mistero qualcosa essi desiderato grave. col per vi sto. que- rimorso suo sarà non Rivalta hanno : il passare Giulio moglie e diventa D'accordo amica. tante di meno cosa alleviato d'un* colpa con la figlio: un vede sacrifizio frutto anche ha vi dopo... ; né cascano madre della allora né circonda, varrà per semplice figliodi un adozione. Per alcuni giorno il caso la anni o la signora Rivalta T aspetta, se Il marito non della diciassette anni godersi pace e affari per Damiano Lei debolezza come la non scontato d' un e suo di con momento maggior parte tante ; dei lui piede un Virginia vivere lagrime la ignora mariti. Chi a voro la- penoso noia. potrebbero dopo disposto tener a morire tra fa un' al- ne in Italia del no me- bimba. ricco sempre Cadimonte ha ritorna i resultati sue: quando colpevole d' assenza, continuando negli madre e bel Un delle una partorisce una donna , fa ne diventa inattesa meno in natura e bene. procede tutto lici. fesua tutto , non sa Contemporanea. Letteratura 272 darsi che ha ruba il è pace la Clara, Giulio sua Come avversione quando col di ragione .è Tosso ca. E del Marenco. deir assenza vier ! La d' abbia non la nuova saputo trascina poco di il Enrico donna suo buono. di vedova gli amarezza co Ecporta, im- non drammati- Y autore Cipriani delle un sua , o che Peccato ? rimento schia- preistorico capitato fra le Maria sposato la affettuoso, altamente situazione una trimonio pa- di trattarlo... modo vecchia situazione: una del metà Giulio a gonfio quel e quest' imbroglio questi, buono, cuore ora intruso un bella dissimulare , vera lui gliè impossibiledargliuno : domanda è da uscire impossibile è Per , una quella figliuola a Gli Rivalta. signor mani dei essere Guai Cu- un Catene legali Il vizio del fatto co giuo- galera. La nella vera podi- di non ma ha , * ritto trova neIT del amore puro e giovine pittore due sono loro liberi un coniugi anime giorno restano sventura questa a fervidissimo d' Paolo Paolo elette. anime palesarsi una men alle conforto un , speranza Redi. Non che dalla dura sta catena legati dinnanzi e in di fondo vedersi con la ria Manem- osano quella innamorate, artista, un legge che an- i Commedie Due — che quando la legge forzato libero reso d'un diritti suoi Anche 1 altr' : Il dalla ; Infatti vien t • di i la i situazione 0 ha che nei Y han che donna il scientifi anti- i rimasta altamente importa ; Una un A non è un'uscita. Tutto mezzi* nei modi Lettor. Contomp. con- renderla pos- situazione un' alternativa* della seconda cambiano a Zr quel- Qualche alla catastrofe. un'alternativa; nemmeno l'interesse coi - — Ma — in rapporto corso s'avviano drammatica. vera è personaggio ? il tutti ripeterlo): trovata ordinariamente e lui ha nemmen accettare) qui. prendono Capuana, di riprendere (è bene scelta, tutti gli avvenimenti spinta ture crea- giustizia e non situazione una due drammatica spetto, mente. civil- quando situazione , staile. Fermiamoci i fnimnitmum qualcosa vorrà ahimè prepararla^ farla sua M morto grazia nuova, o detto ha ecco e — il Cuvier! trovare farà r— sentimentalità ) che esserne Che ti preistoricocapitato fra le mani osso * ìfwrrrrTiii qiielledue quella vecchia ; maestro possono fri avverrà , saputo rT-mri diventata è un'altra dell' Interdonato 1 1| r" già di si danno questa drammatica un 1 moglie ? sua sempre sia Che legali su il Tr-fTT--ri-tTffi ministro che casi T--T è materiale. puramente ( son 1— stato nuovo umane 1 di loro uno Nel r--- 273 nuove. si non tra concen- quali i personaggi 18 IIIIIHIIIIIIWIIMIIIIIOTIIIIII —??? arriveranno che Contemporanea. Letteratura 274 ?••••••«?»•« WWW quell'uscita fatale, immutabile, a interessa non ????»??•—»• »—»—•—»—————«•?•? ••••• *M ?••••MMM*SM*M« benché meno mente anticipata- saputa. Vediamo un'alternativa. Figuratevi colle del mio che metterà dalla allora gola, dal da dhe ogni chiudere dalle del Il Marenco di carne; non in tutto dal drammatico cui pianta Uno la che aveva signor Rivalta, gli rivelerà uscito capisce carattere. si scorge sua messo il mistero nestra, di mi- tuazioni si- facilmente L' gno ingedal subito alternativa. gna Bisoversa di- un* uscita La presenta. molti tentare lì. Nelle ogni possibilitàd9 due sulla disgustato ma tutto si genere dipenda cosa con nello, tra- cucchiaiata una lascerà sapore, dell'autore modo un potrà lasciarsi pranzo di questo vivande* delle assaporare cattivo tesi ipo- schifiltoso lo farà non pezzettino un per affamato divorerà mezzo sul sapore qualità e Un maco sto- , bocconi, quattro allora in tempo ? Non nascondano avvelenate. siano a- s dello stato Mettiamo personaggio. quelle pietanze che uomo Mangerà dallo dipende chiato, apparec- un desco. quel a Tutto mangerà? fumanti: pietanze siede e vanza desco un di si tratta quando pochino un commedia punti interrogativi. alle strette della sua da lio, Giu- nascita? 276 ••*• •••••••* ? • ? • !••••• ?•«•••««•••1 cielo figliuolanon una della contento buona sua Y affetto sentire animale... Giulio Ma in della ineffabili nascita sua ai suoi educato come venuto laborioso, anche le Infine stato. non Rivalta, il Giulio e nascere lavorq della milioni. Il addirittura s* arriva sulle verso signor la Giulio per d'onestà e è testa odio un a misure. mezze il supposto mistero tutti la di Marenco perde del buon disapprovano, Ma si non do quansta del condotta Tutti uomo , figliuolorimane famiglia? furia a dei confine. punto La che ammassato del senza questo alla società casa una Y odio ; suo il legfamiglia, aveva Rivalta il benigno: innanzi d' tutte con , figliuoloal signor rimaneva gittimo rappresentante che e affezione, mostrato un legittimo continuatore di d' dimenticare s'era stato davvero, ingegno far da caso fatto aveva d' le eh* è rispetto e ricco qualità buone di pieno su primo d' adozione paternità: figliuolo per un che parecchi per genitori della gioie che ; quasi conto tener di lui sin dal casa possa maniera una anche bisogna iia dato anni in ???•?•«•I capisco che, : elevata, poco paterno cresciuto è giorno il azione •• molto sentirsi può cT un* educazione uomo è Contemporànea. Letteratura se più- padre forse un n' avvedono , tutti la trovano inespli- Commedie Due "••••?••*•?*•?•« cabile. della •*?? •*•••»**« Giulio la • ??«* «mot •• arriva sua vrebber • m»wtmn ? madre: signor e* è si lasci che trovare anormale. d' carattere tal un andato è inutile ha gradazioni della di tenza animale. la creata prii lavori ma Y logica usarla valore d' opera d' Y infedeltà le varie tutte suo la avuto pò-, dell' intero rare adope- logica particolare , la passioni logica delle farà la umane, air opera arte. dei pro- fabbricazione non dia interrogativo.Che scoperto apposta, voluto ha una nella che col ternativ un' al- che organismo , teatrali,e logica sua principale,del ha ? Perchè caratteri, delle vera alla e che anche farlo a e, non ricostruire sua più quasi situazione Perchè per taccia, scegliere la peggiore, a rasentato preistorico; osso lui d* accidente. colpo Il Marenco male, ani- piuttosto ha uscite; per puramente che a- altri! affetto situazione, uomo, molte ha il Marenco La •« lui se gli queir d' accidente •• che quella stato ntiwww dell' onestà scioglimento più pratico uno situazione queir ••• anche più ragione morir •«•?•••••*•••••«••••••«««••••• figuriamoci Rivalta allo figliuolaspinto t •••*•?•• di cioè sospettarne nel non ? ••• "1 ???????—? 277 sospettare a vera dovuto Ammesso dei ••« propria madre, crede la ?*•?«*•• nuove. della sola il d* arte Infatti, ecco il marito cose, un quando moglie ? Per e suo altro avrà inte- "?"•??•«•??•?•»•? ressarci tutto ?••••*••• ?•»•• ??•• • •?••••*•••»?••••*•••• in ?•#•••• •»••• •?••••»•« ••? ? /#nz •••»•*•••? grande la per d'assenza: anni tanto in tanto, Ritorna pieno di fiducia, vive insieme alla Virginia sua si sospetto di coscienza dall' idea preparata Giulio di l'amante Giulio il è ed lui che Si capisce logica di Ma è fare, di del Il Damiano moglie, vien mugghiando molto casa relazioni con socio. un il fatto di ripete accettare compiuto necessità , virtù. Marenco fuori come torto... il maestro, convien renderla possibile. , carpisce, ascoltando uscio, il segreto un sua , prepararla^ farla dietro fosse naturale, perchè farsene dirsi situazione, una sua rivelazione moglie sua intime subire suol come la soluzione, la soluzione 1'unica quella anni V ombra della in così voluto ; che commesso è avrebbe che turbare un' idea ; primo commerciale, lettera. quasi all'improvviso,appena addossa gli piomba fatto molti terribile La né nei suoi s'era per a mostrato di- d'animo, moglie senza presenti marito. ha qualche con del non appena vivo, di un il caràttere Cadimante tenerezza innanzi bisognava grande delicatezza una d' •M«***aaNMWMM«BM»«Mi m rilievo gran Damiano personaggio. diciassette • ^ questo a mettere una Contemporanea. Letteratura 278 della alzando un toro i pugni al ferito... Non Poi, lì per di colpa lì,si sente sua cielo, che bia abram- Commedie Due mollire il cuore; lui. Non che, trova la caduta, ci ha è T ha nuove. sé a la povera se di parte sua lasciata abbandonata 279 di che an- tana, lon- pochi dopo stessa ? Finalmente, matrimonio colpa tanti anni per , mesi na don- be via ! avreb- . far potuto Povera figliuolo! un buona la il frutto quella com' è inesorabile? Ha canto E moglie gli ha due quei regalato le ha non suo, ragazzi : la parola vuol che nel di di farla il serà s'accu- tutto; su strarsi mo- Troverà No. pari patti. e , regalato una soluzione dal , figliuola?... si amano?... Perchè del Maren- ideale, prendendo meno suo puro fico, filososignificato alla conforme dire amico, figliuolo lui un la la più illogica, questa d'un lui il diritto non farli infelici?... Ecco co simile farsi credere per possa molto l'orfana velo che sospettato lui il diritto un di così mostrata colpa cospetto? suo stendere alla lei già poi, ha di Se d' un' altra non che dall' America difatti... E al S'è neppur seco lei,e di arrossire mezzo ha recata ragazza si tratta ; non donna! lui! Non con essere a peggio idea cioè , alla intima realtà L' Interdonato non nascere oso dire delle ha lo seguito stesso equivoci. cose. la processo, Giacché maniera; stessa quel per che non manca far a8o W »••*• ?*•«??•«••»?•* ?•*••••!«? nelle due cioè il razionale lM«*««M«fl«M«««*a ?•MMM««M»OMa la che cui per quella data in modo ben aver i lasciare loro, per il chimico come il come una l'autore Quando colle che animale funzione idee, coi sue guastare. È suoi accidentale, contraria all' arte altera varie le umana toglie che proporzioni, forze, in loro sovverte quegli sua tentezza scon- nello tatore, spet- faccia da quasi seguirla, che in d'una stallizza cri- col di esperimento. capriccio, suo sentimenti una può non estraneo, cosa un assolutamente, s' infiltra,s' insinua, ed mette la individui la libera altro elemento elemento non operino si messa un lità fata- fisiologo 1' esercizio interviene «•? mostrato restar il processo segue ??• modo: intervenire commedia far la dato personaggi dovrebbe Non sé. là che e Ni autori. dovrebbe i ?? tore situazione, Fau- affatto che ••?«• altrimenti la d'una dell'azione: «m fatti, dei ha due dei primi punti svolgimento quel pubblico soluzioni dovrebbe non dei manifestando capito delle Fissati il ••«*? il processo, agire in e •••«•?*?««•? personaggio un misura che misura e ••«*••«««? necessità, sentire, appassionirsi ed può •#•*•#• sia appunto dell' azione; e MMNMM IMMII svolgimento drammatica da M commedie caratteri, d' Contemporànea. Letteratura lo squilibrionelle logica così della diversi personalità,li natura da lui, fa diventar Commedie Due dove burattini. E dei nella commedia appunto? Nel nelle cioè condizione di vita, sine qua gli scolastici. dicevano stravecchie inutile il è meno — che che queste della delle che vero del gusto abbiamo scorge è che spesso parlando, gali, autori da / Guai o tre due rasentino meno si preoccupino l'organismo del- è meno il anche passo Ne pervertirsi. triste si scene capisce giusta quali \\ le- Catene e assenza la ma si tenza d'impo- delle commedie delF più quanto affare forse è la via è non sintomi. più non vecchie stra- e dimenticate non finirà col tanto non processo, questo bruttissimi cosa no. drammatici d'ingegno. Nelle sto vecchie opere; di pubblico dei la E andando Ma cose logica,del loro chie, vec- cose di continuamente i nostri autori poco ! dico facilità straordinaria; una come non, mio la è ignora? È proprio le ripeterle! Non vero vero Dio — chi ; le vediamo con letterarie completa sparizione dell'autore la prima dramma, opere , dove 281 nuove. ! gli che tino rasen- , soltanto poi molto in ; per si dare un carreggiata , che si siano e fa non ci volesse più in passo incaponitia incaponiti, perchè che capisce dispetto là ad il vedere entrarci. non P intromissione \^t trare en- Dico: del loro ca- \ Contemporanea. Letteratura 282 priccio nello delle svolgimento Son che essi situazioni sentono pensano , dato vi trascinano i da caccia niente gente bocca! di fuor Venerdì creduto lano par- come di quello Dal sua in dramma dal guastata un storico. vittorughiano appariva oro che me. Ver- voluto Avrei del la fece del palcoscenico Rouloz doratura ! E Borgia i fautori tutti cantuccio Che — irriconoscibile. Era e malgrado. persuasa Lucrezia sera riapparizione sul Quel loro personaggi un soluzione, data una quei poveri diavoli fanno , personaggi. Vogliono vogliono effetto, viso loro pei agiscono sibiliss è vi- il tempo, una ribile ter- corrosivo. il tempo Ahimè, di assai che attrice la Ferrara, più Alessandro Sesto, era T opera di trionfare tutte E le ricordo l'arte d' arte. lontano, coi Il cosa qual- La de grandi duchessa figliadi la egualmente scibile, irricono- pubblico una Ristori plaudiva ap- tradizione, che ha to fat- rappresentativa,italiana del scene Lucrezia lady Macbeth, la Valentino, queir Adelaide grandi dopo Borgia! rappresentava del un 1'ombra della vivo sorella come anche guastato avea mondo. riapparì suoi occhi la sonnambula vitrei, immobi- su PROMETEO ~ , NELLA POESIA (') * . Graf Ìrturo e da è da nato madre sco tede- padre italiana Italia. in , Biondo, le due origini che un di il poeta non del pallido suo dei il fuse mostra aspetto suo , forse insieme con , così prevalenza paterna; ingegno. È critico, erudito volgari. Nei suoi la sentimento che ane la profondità versi mobilità dell' immaginazi , la di delicatezza ora piena che scaturiscono si tristezza rivelano Arturo Loescher, Graf. 1880. Prometeo in nervosa una nella di piena e evidentemente , (i ) ora femminile, fonte da forma poesia desca te- semplice Ermanno Torino , virilità, , , — r-r t— rr— rrrrrttrtr-nrrfn r— schietta nello e -mm suol (se rimuginato, terrori, il la profondità ripugnanze col però la fatto dalle in che e riflessione fra grido dell' di scienza Co- ombre e lo attira, come gY ispira anche ma a sé con stesso; un ideale e uomo ristretto ! Un della af* scoppia e Sembra Medusa ciliarsi ricon- svincolarsi ambiente un miserie autore di sentimento, in con settentrione. sa aria ! Dell' queste insistenza, natura, angoscioso. Deir viziato. Il sentimento vita non del strette soffocarsi senta nella colla quale dizione) contrad- invincibili. Anela paure mondo, sua cielo terra del di po' ! È il Prometeo poesia. Il Graf facoltà con lo ricerca adopera le ricerca nella quali prende erudita di la e grido un della con poesia sua piena abisso, un La con del mistero d' pel pensato. uomo », lavorata sembrasse non irrequieta, fantasia di iiiiriimiiiiiiimwi , tutto. a scrutato d' compiacenza un meridionale sentimento un ?? tempo ridursi dirsi potrebbe inmi stesso d' artista forma y' è 1 t accuratezza la Contemporanea. Letteratura 286 ci tutto rivela si ; mente commuoversi, ha le stessissime al d' esaltarsi per lui Il soggetto poeta. e impedisce non erudita critica una La cuore. suo ; mento sentianzi se ragione, Prometeo i»MMM«MMMaM«MB*M col ••??•?•?••I trovasi questa 287 poesia. nella relazioni nelle appunto d'essa sentimento. La poesia il tema quale, ridursi unicamente la che delle a idee si tira indietro T entusiastico poeta dovesse nude delle sfogo e vere se- libero lasciar per un sopraffatta. Il n' è riflessione , critico da vista, pareva prima a abbondante tanto sgorga sue al littiche apoca- aspirazioni. Egli non fa mistero. ne nella (Prometeo al lettore, molti un' salutare quale d' che pareva di nel qualche la pensiero di primavera la virtù che di in impresse queir antico le tutte dell' immortalità Il Graf egli ciò lo eli diritto Però volle e egli non chiede ha mio significata sue genio mi il cK voluto suo altri ellenico il creazioni (pag. X.) che aggiunge nel più portentosa e , pareva secoli dei simbolo dentro raccogliere di mi e , inverdisse cosa coscienza mirabile anima benefico calore un varie, , Inorgoglivo me. di nelF Sentiva giornata una presento giorni passai pieni emozioni. espansione eh' io poesia) indimenticabili le pagine Scrivendo « » lavoro è vi non metterci. rattere ca- È nel quale cerchi suo d'autore. anche quando un libro riesce proprio » quello tentato del studio •••••••••• si quali •? iWMWill ?••?•« eh' sin traverso poteva esso dalla Biirger d' Esiodo tutti nei tempi Schlegel , e gli ava- quasi Monti , ma pri- sua antichi Voltaire, Eschilo, Accio, Calderon, moderni. la Prende canti passata Lo diversi. Prometeo nei farlo, di esteriore. è ?*•••) proponeva tutto è a ?»•»»?—* MIIIWMI PMWMMAM* »••«? apparizione i , »??*? intendimenti Graf T accompagna Goethe • con incerta per •« manifestare figura di titanica •*? di vietato esser e •• V autore che è non tari Contemporanea. Letteratura 288 Herder , , Byron, Shelley, Quinet, Lipiner, Longfellow, Schuré hanno epicamente del dei influenze commedia di canonico luoghi del neir abozzo rico nel della del Goethe poemetto del Y ; particolari Il diventa mani d' espressione Monti; un personalità esercizio un blime su- una le tra propria ; anche tempi. spada spagnuolo rapitore ed idee dei e e cappa psicologico punto loro jeratico d' Eschilo dramma del il mito le secondo cantato ora celeste, trasformandolo, fuoco le liricamente o sformandolo e drammatizzato, ora retto- goria fantasma- una panteistico-umanitarianello Shelley, nel Quinet, e nel con apprezza apparizioni ma non Lipiner. anche v' insiste Il Graf sagacia dal sopra esattamente . ciascuna punto ; pesa non di di vista si cura queste dell'arte, d' ap- Prometeo « •*•••??•• la o indeterminato. che persuaso è morta e ricordare ai molti dei la gravezza speranza tempi evoluzioni lo il gran del terzo il , Quinet del drammi il dalla storia delle derio il desi- è In nella il Lipiner Caucaso dei due Giove , solo non primi e pi tem- Y hanno di antagonista l' del- e quest'ultimi , in poesia dell'arte più degno e martire nei der chie- , Il titano rivendicato. sentono onde di Prometeo del soggetto* Shelley lui sanno non ricomparire luminoso immensità di non vuol questo e pari ritrae poetiche di vederlo modo e titano conforto. e qualcosa egli Se al timento sen- anticipatamente è morire; che venire av- questo poesia,cioè Lui deve non Su grande figuradel la Y per poetico. critica rimane sua sato pas- Prometeo avere possa valore vero la figura di , pel presente un quello che gliè tutto gli occhi sotto punto 289 " m\ profondire se, dopo abbia poesia. nella ha preso ri- nel poema si primitivo significato ma suo , è arricchito di moderno, coscienza. chiude zione che con T gli svolgimentidel tutti s' è Mentre, affermato nello il ditirambo queste Capuana, Letter. Contemp. maggiore Shelley Demogorgone panteistico della parole: opinione reputa con siero pen- « Soffrire eterne; libe- angoscie perdonare 19 af- Letteratura 290 fronti neri della più che potestà e sopportare, tale grande virtù giocondo, e è (pag. 136) si Quinet suoi divine che la morire innanzi venisse a sepolcri d' » sopravvento nel voi le ? Colui ginocchia,siete voi con chiama alti clamori udite egli chiama, da un trono visto d' oro sui stri vo- d' a- intendete non dovete vostro allarga il vigorosa e piegare stessi!... Colui nel mani do- se riprende Egli chiama, lo E cieli sazii Ah! quale stende voi? ho audace « , lo eroi, che fronti moderna Lipiner: al colui non l'idea dinanzi Quante tempo! vostri toria vit- degli morte l'avvoltoio zampilla e del poema nei oro, « del propria tempesta piombare che ecco alla esclama: sfidavano impallidiree more! della innanzi ed nemici, ria; vitto- e il Prometeo mentre dubbioso mostra e libero; in tali e vita, gioia, impero — ti tu buono essere bello e dell'avvenire e Dei dire lei da cose quale , vuol soltanto » titano , glorii d'essere, ranza spe- vacillare, non non o la che le ruina mutare, essere amare , a dare sfi- morte; onnipotenti propria non ; della e insino sperare contemplate pentirsi: notte paiono nella crei Contemporanea. che petto, 1'anime l'eroe chia, picche stre, vo- degli spirito degli spiriti;e die' egli: Tu ! ma dal Letteratura 292 Contemporanea. che allarghino,integrino /J?d"' r umanità, di le e T ufficio compia , nunzii e, se il nuovo a lirica le la che la del che lavoro di i an- piena nel lui piccola sulle e Graf per è carne jeratico,o e bia scam- di meteo Pro- umano bada che sentimento come rinasce ed prima Eschilo. mente egual- ossa. ultima Lì volta Prometeo, vivente persona di Lui personalitàpoetica. la una vorrebbe. mito non non come jeratico d* e ; te tut- mente precisa- sentimento mito umana, da è lui che oggi forma, s' incarna di prendono sor- da della equivoco. un per libertà tutto che scaturisce del quella , creatura cime , moderni tempi rinascendo dramma innanzi le raccolga Parole prevalenza del risvegliarsi come nel nella scorgerlo rifioHre del poetico un Prometeo, Il mito ruina producono. s' adombrava della la osservazioni sennate nei avviene il x di » convinzione pagine questo che vendetta, fatto sulla 7 individuale per po tem- perchè , Prometeo. T opposta E gì'è , Infatti le di le vien pag. ragioni « poesia salga La suo dopo fatte : del- generazioni languiscono miseria. crescente scritto air opera mano por e' incalza segni avrebbe non e il sentimento una , sofico, filo- Il concetto antjeraticocome è più prò- Prometeo M«M ?•»•?••«•?•••*•••••?••*•••••• ••?*••? ?••••«•• babile, ••••••• Il la •• 293 ••«?•?««•1 linea e non è cuore: è umano lamento un diritto va e di pieno al dignità fierezza. di Già io tutto Volli, Io noi e sapeva, niego; procacciai a tormenti stesso me dar per volli peccar all'uomo. soccorso dice: Mercurio A t' assicuro Io v Non cangerei Con la Lo E tua fedel quando T alta mia la servitù. qui ligio star Che a d' questa rupe assai stimo io di esser crolla del sorte Meglio messaggiero tutto vendetta misera Giove. attorno a il Tonante suo , altro non è alla madre ogni ad serve realtà. linguaggio suo nostro e •• poesia. in seconda resta offuscarci •*••••»••• nella che nobile una Temi protesta all'Etere ed lui per grido innanzi generatore di cosa. • O Oh che etere, Vedete pur Solidi, viventi che lo della irradii tutto pari circondano Forza il mondo, ingiustiziaio quanta al madre, veneranda e di : del lui soffro ! i personaggi sono ficazioni perfino le personiPotere non riman- Letteratura 294 delle gono astrazioni; pure s' organizza si concretizza, e Contemporanea. rigóglio della il forte Si creazione. più efficace in vita. Il concetto vivente. il poeta intenzione: e assai creda, dice quando pittura della della /' : passione della del sembrare T intima assoluta ha un valore la stesso forma, realtà rità ve- poetica còme pito com- natura del che nella un* per tanza impor- astratto, concetto fuor affatto può al acquista, natura sua sé se come forma il non come la che dell'arte, qui non non sola il , per nel eloquente la stata sconoscere della e sia il Graf che espressione ed poetica : ma prialtra avuto significa tradire critica,né legge tiva crea- a il Patin che rattere ca- dubbio, più premesse non creazione suo virtù genio (pag. 37): significaaffermare vera tanto materiale abbia essere quale, senza Questo poeta. da quello di meno di forma non darsi può potenza della meravigliosa che dagna gua- perda concentrazione vista torto vi ci risulti esso prendendo La così è ch, più quanto astratto e grande così resta infine ma dire può d'arte il vigore tutto con ecclissato, apparentemente: anch'esso l'opera e del mondo assumerne creazione indipendente se uno vivente, libera , al di pari Prometeo nella qualunque altra poesia. naturale creatura o cosciente. persona la Ecco condizione sine il perciò sublime di ha titano suo fierezza sottomesso: lui in secoli i attraversato d' ardimento, e riconosciuti sono s'è vi dell' immortalità non qua artistica. Eschilo si 295 i secoli e sentendovi gli , stessi del palpiti della loro soltanto neir tutti ha e nient' altro ; e profonda una coraggio rende uomini , mostri intenzione aperta tale Nei tentativi le la maschera tanto sprecata. per dighe meglio o , dar dignità quantunque voler ci ci e non re raggiunge- nel una coscienza Lipiner e della si nello si trova trattandosi di sue opere si leva prenderne degna dello nel più ce Qui- chiara , l' spirito delnella evoluzioni fatica è ma Shelley, d'arte concetto forma, un' idea più compiuta delle il invece, negli occhi; Certamente net, ma di moderni, rompe umanità che scopo. astratto una, ci lascia questo e di opera impressione solleva, c'infonde veramente vera soltanto loro soltanto perchè una essere del al mondo venuti immortale, è fremiti glistessi aspirazioni stesse saputo animo vita, i Prometei questo questo arte, le cuore, spirito-Di loro storia; n'importa Letteratura 296 Contemporanea. 1 **+wwwmm* ben Tutte poco. •?•••• ••••••• cui personaggi persone ?• ? •• infatti in ??•? •••"* ••«««•»•?•• •? *« wm* ?* ••? ?••••" manifestazioni non come nute. avve- V assurdità esse prodotte. state del I loro personificazioni vuote non , dell' azione svolgimento libero movimento un ••• informi sono sono lo ; •?**•*••••••• palese è con processo • a • queste poetiche rimangono Troppo •• appassionato, e è non ma un adattamento arbitrario, incoerente, sillogistico, che per la spesso, lirica forma intima sua declamatoria. anzi d' Eschilo Prometeo tendenza, colla perfetta dice loro colla del in la loro poi. Greco. più schietta di è lavori del apparire sia una umana. Quinet accanto a e moderno concetto sonalità, per- quando, del Lipiner, me co- diamo ve- di Prometeo turbamento un subito vecchio un una Ma quella è questo ha lui Eschilo , comprendiamo parola di il Giove più con figura di Cristo, proviamo : da è non anche Giove denti discen- suoi mutato Prometeo potrei dire, inevitabile ci manifestazione limpida e moderno lotta : questi , la forma sua indeterminatezza Molto Il Dio La che opposta concetto. drammatica nei dalla , assai e minatezza indeter- proveniente della determinatezza ancora forme sentimento il Intanto grande , del prende che concetto Giove : e il , di Dio non avendo nulla Prometeo ia#»M*M#" di nella poesia. 1 Prometeo con del mito è il Graf che rende d' istinto lampo un vi e ••••*••• il freddo cazione espli- nuova impossibileogni poetico nelle esamina scritto, quello cioè suo •»••« vitale. germoglio del sulla pretesa astrattezza sua wwiwm spande , C wmrtittiMtmwitwiini '??•? comune della 297 Satana con al Dio omogenei tivo tenta- pagine di scambiare meteo Pro- no alme- persone moderno, viventi ancora ultime Lucifero, o nel realtà e tiche poe- Prometeo mentre il e , suo mondo dell' arte. uno sforzo Ma inutile. violare le rimasti delle leggi L' quello che scaturisce studio del umanità, che Dalla fuori suo chi di ha i del pensiero credo, la sua suoi genere della nel un nei dai dalle e a son tentativi è feribile pre- pagine sentimento di cero, sin- poetiche. ormai che nella destini dell' nità, uma- propri a che ? vive , ha umano da religionenovella. speranza, il più. Lipiner forme salute crede non sono storia il Graf, pretesa di prodotti Quinet, stato riusciti poetica, nulla sentimenti non Carducci, Natura astrettezze; uomo del son del senza sia non Shelley, questo « della nel regno scambio Il Satana Rapisardi ibridi Agi' lo si sa' che del Lucifero dello soltanto già rilegati son il suo ideale venir » Il poe- "•• ••«•tt ••*•*••*? *••• •••••« ?•??•?• tico è che fanno sia. •?«•••• •• • »»*»•••••••?••?»*• • *•• ••••••?•• onore come in al venir suo dalla fuori ?••••••?•••• *« ••?•*•• •" parole poche queste E cuore. capisce si delle contemplazione del trasformazioni sentito •••••«••?•••* «••«••?•? racchiuso tutto facilmente varie Contemporanea. Letteratura 298 mito rinvigorito di Prometeo e migliore. si Letteratura 300 «— lì si — — — „___—____ _ nudo, a lentezza e, si t" i nostri dal con stesso crescenti di U di organi, alla Riduce, in fine la che mano che aspettando di Da trasparenti in venga e : della è ad sua nascita glio, me- e arte, priccio ca- organismo immortale ! V emozione loro nella loro qualitàmorale son virtualità è che già germinale. T attività e come cresce della le conto ragione nel mondo che abbia messa minante predo- diventar forma. tutte per si sia natura a Ma bito scorgesi su- abbozzata, tenda dom- o La creatura creature suo, niche, orga- forte propria individualità, indipendente altra ! , leggenda, vive di dal presa creazione un' attività d' altra moto piace se d'elevarlo e l'immagine che vita organismo soglia dell' , appena la esteriori un o, il sentimento nella matica di creazione forme sulla questa superiore, a prima di leggenda dire raccorlo d' ordine mezzi perfettamente compiuto, ma così per di rudimentale artistico,sempre lascia una spettacolo quel lavorìo , lo con vigoria una con adattamenti primitivo iiimu..j._j organismo , assimilazione, di trasformazione, di tnininriiiii semplicitàdi mano spieghi.Curioso iiniTfTm n imi cellulare una tempo ì-- occhi. nucleo suo serena, nello forze . sotto svolge Contemporanea. da contribuito dell' arte. La la dellunque qua- alla ricchez- Leggende dei za Emancipata si seguita della a qua, di bene dovunque gliè e venuto Quella d' altro. la vita anche l'ambiente gli esseri che partecipino la forma sua vita è lei. Cosi il e una la come fare che leggenda stessa assume colorito; si spiega in suo la la dove della dalla è rigorosa illogicità l'assurdo dove logica comune, cosa legge diversa assolutamente la bisogna vitale,colla la che Bisogna aver proprio, dove cosa legge ordinaria, quanto deve tarsi trat- ma richia- muoversi, flusso gran affatto modo un al ché Giac- può sé. a sogna bi- dove e vivente creatura quali e suo anatomia modo non di il avvenuta* ; cui deve coi di proporzione sia attorno dentro andata cruda che d' assimilazione si tratti È non corso le mani; per 1'assimilazione quando il scrupoli senza iscoprirein critica per dere pren- chi lungo proprio sottoporla alla della a per esistenza. là, afferrando libertà, sua talvolta passo avventurosa sua nella irriconoscibile passo mente. fastosa- ogni soggezione, quella vigoria,arriva sua fisonomia una T ha da scapriccia,eccede della abusa 301 particolari s'accumula suoi creatura ebraiche. più naturale e parisce ap- più ovvia. Ma cresciuta, ma ridotta già un organismo Letteratura 302 nel compiuto, la Per lenta : divino d' la quelle della che loro apparisce veder lunga formazione. di a poco d' che : la il dell' arte, sprigiona moltiplicitàdi con forme non gner Wa- personalità vela forma n'è genio è del soltanto frenetico a poco la dità soli- la genda leg- , sopraffanno. Quando dal vi non religiosoche rigogliositàdella assunta lavorìo pedante si di una Elena ridicola sua Il sentimento lo essa cielo si meglio originario s'offusca, viene nel la elevato. È Il il anzi impone Fausto. lancio. primo fuori tardi. il nucleo di leggenda , creatura organismo lasciano mette molto air essere : col superiore La muta. di uno farne, per fortemente resiste modo si getto, sog- snaturare prende organismo un e- siste. originario sus- l'arte , d' suo può non il carattere quello di Guardate per e del rudimentali potere il carattere suo rattere ca- sentimento. nuovo elaborazione quando questi organismi popolare suo attorno di spirito popolare Neanche suo del lavorato introdotto creazione sua il sempre , nella lo la v' abbia v* abbia straneo conserva origine,V ingenuità quanto quanto tivi, degli organismi primi- genere leggenda d' Contemporanea. la slancio secondarie, Goethe di forma in una creazioni Leggende ebraiche 303 v intermedie di il concetto perfino si trova trasfigurato nel tal rimasto quale, d' indefinito di forma una sembra Fausto ? fu Che — ne legare filo magro cosa qual- anche ad è. nel al Goethe. volta rebbe Sa- il Goethe. rispose sola sto Que- d' incarnare una una quando definita. non ma bella io se idea avessi luto vo- ad come un , a Y intiero traverso diverse così scene diventare definito veramente è cosa qual- cercato io ? so nel sentimento, può domandato stata il carattere un glio, me- o Però non avete ma , contenuto, perfettamente idea sorta reale galimatias un Quale « che perfettamente prende — suo cioè ogni cambiato, definitivo. contenuto suo d' vegetazioni , così ricche le poema di , vita varia , e ho nel introdotto Fausto ! Io non amavo , come poeta, Ricevevo un' astrattezza. d* incarnare cercar delle neir anima impressioni impressione d'ogni specie, fisiche, viventi, screziate , le presentava; me far a in altro che quelle imagini quadri quali , acciocché una poeta, ducenti, se- zione imaginavevo do- non quelle impressioni, a artistica, disporle forma farle apparire ascoltandomi , da e dare vivace una , in o pitture viventi leggendomi , , gli Letteratura 304 «•• ??»•••• ?••#? ?•?•?«•#* ••?•? »MM«a »•?•• ••?••??»• •••«••? ? •?•• e * •*•••*? lor in inesorabilmente v affluiva non potevano un diritto e realizzarsi elevato più grande risultava di queir opera da matto una la loro : del le vitalità Goethe) un nude nella anche la forma, quanto nella Fausto lo stesso quanto dire artistiche hanno loro questa opera poetica e poetico; come volta creature assoluta, giacché (ed sioni impres- superiori. Ne degli organismi dove Le così del , un' opera sioni impres- elevatamente il posto rattere ca- imponeva di ogni parte. più era del intima s' tanto sol- ma : vita, in quel mondo tanto scala conto realizzarsi cioè biente. am- audace più e presentarsi chiamolla Goethe da damente rapi- rigoglio, quella ricchezza a che immenso organismo goe- queir in legge La capriccio organizzavano proprio dell' primitivo per s' il che poetica più piena per apparenza* dovevano fantasia il loro ognuna » del il regno penetravano colla crude, io. pressioni im- stesse significaperò impressioni svolgevano le volta della Mantenevano fecondità, •? sia appena si *• non Fausto Le • provato dell' accidentalità thiana. ?•»• avevo risposta del mondo ?« alla che Questa ••*•• •••« altri provassero Contemporanea. forma è un' è tanto : luta asso- opinione più per- Leggende fetta quanto più , d#//' sIssable Quando di : e d' nella parla d'organismo della sempre i suoi aborti, le ha in tutti i e animale nell' neir d' arte può accidentale essere falsato da come d' carattere dell' da di una so ecces- un in funzioni organismo difetto un scala sua , svolgimento secondaria parte una di ch' an- perfette im- embrionale falsato esser Y arte : della gradi stiche arti- creature sue organismo superiore. Il opera forme bene organismo , Come moderna. delle logia ana- originale più critica riescono proposito semplice una gli organismi natura, essa insai- e a il concetto anzi è non si fa non fecondo più incommensurabile è arte esso 305 intelligenza. si opere ebraiche può : sviluppo di in \ alcun' altra, che rompe dell' insieme. Nella il sentimento può ma trasparenza due sentimento allo di stato : noi cose e Allora travasarsi nello vediamo morali, dommatiche Letter. : nulla o Contemp. la stesso il sentimento diverse: di tentativo tamente perfet- glirimane il tentativo della gelatinoso,ma Capuana, a genuità, in- certa una conservare forma. nia l'armo- e leggenda, per esempio, riuscire non nella 1' economia forma qualcosa di altre più. sua mento mo- come rimasto di vaporoso, Le intenzioni trapelano da ogni 20 Letteratura 306 metà parte concetto astrattezza , e che la sta tra vita da valore nessun soltanto forme la e neir la vita soggetto di abortite straordinario. La dell' pervertita le piena no hanha salute ; queste spesso pregio un sviata arrestata, o lascia imperfetto dell'organismo perfetto ci vien costretta a domandare salute alle dalla nascosta Natura. della sta que- natura hanno della leggi da non nella studio avarizia è arte la anzi più e e organismo ordinariamente gelosa arte funzione il processo scorgere morte incompiute , creatura persona, quella. Come : valore come forma, metà che parte che anche o , sentimento, ma Contemporanea. la Anche logia fisio- molte volte tristi rivelazioni del morbo* Io non avrei sulla Vita parlato e la commentate, prestate a discorrere e esse del del onde Benedetti valore merito il libro ha boriosis il la- ha dotte tra- si fossero non generali sull'arte ed di ogni queste. autorità filologico della dell'erudizione è che ebrai- che Afose applicazione pratica ogni competenza manca De se leggende Benedetti De considerazioni a qualche di morte professor e delle ricchissimo. ricevuto le e Il e Mi per zione tradudei fronti raf- professor meritate lodi Letteratura 308 di forma glosa il domma dei ; teorico ideale i in racchiudeva la tutta più T la eletta spesso Agada che stesso, significato ; la e Infatti in un forma La nelil vocabolo indica la n* è dell' brani Benedetti De in solo, noi corpo del primo questo cipale. parte prin- possiamo nemmeno del for- al meno feno- dario leggen- germe i movimenti: ma organismo un svolto. completamente cuciti , che modo del seguirne sofistico Agada assistiamo conato incontriamo non , Y appunto per riti i e pensiero come leggenda questi dal e all'Alaca (pag. vi). » friino il vestire ha dirsi insegnamento reale... e la narrazione, era insieme Y giurisprudenza a tutto e tempi, poteva contrapposto pratica parte la filosofia insomma tutto , che biblici,si svolgevano e considerati letteratura e testi la morale e quello che, Contemporanea. Il genio dimentale ru- tilmente sot- biblico commentatore , del e rabbino rompe avvertire la magìa di non della il pregio quando, lasciarci una La cogliere leggenda spontaneità. fuori ogni passo dell'impressione quasi forma. della venuta né ad fanatico, interviene non creatura si sa dalle così Non è donde, per duzioni se- perde cosa più qualné come, gentile sorridente, , Leggende nelle ingenua facili sue tristezze sue nelle e esaltata Ha giustificare ogni del autentico Libro. molto diversa nulla di Non che i suoi i angioli prende sor- narrare di ebrei va invia- abbandonati pei campi lavarli a a. , delle una di due accanto quali egli nutriansi dì chiavano suc- miele il , , suolo apriva la ciascuno bocca padre al I quali facevano li rimpiattavano, sul ma che ecco scritto: CXXIX dosso, cita e ; sul rigettavali,che e suo e alla celle ttittafiata sì ma che offenderli e il versetto dosso mi sotterra non subito: terzo hanno vano torna- famiglia gli Egiziani aggiunge » cresciuti che narrare guenti, d'un- spargerli loro porre a latte,e dall' altra contenta di , Dio , si si non maschi, figliuoli dal? pietre levigate non sua credulità agli impose fasciarli, a .colla che esempio per bambini quei a testo possibile,facile. Nilo nel vuol perchè l'impossibilele Faraone quando di un sciocca una forse con importuna ingenuità si contenta, gettar « che non pare, dair delicatezza sua sacerdotale; C con , bilissima impressiona- parola sua e* irrita esattezza la nelle ingenua , paure, musoneria una 309 gioie sue per , nervi. ebraiche. arato sua. e loro ve vano ara- potevano; secondo del sta salmo gli ara- 3 Letteratura io tori, rivelando Contemporanea. da così leggendario T embrione fonte qual nello e scaturito è stesso po, tem- , uccidendolo. volta Un'altra che e di ingegna s versetto la mai Come parola egiziani non E quando la prova anni. Dio decimo terzo da Mosè, e farò : Dio è quattrocento il rispondere; anni. quattrocent' la conflitto, dà rabbino nuto te- Ma pretazione, inter- sua ed setto ver- Hura il , confuso. perita Il parola che il rabbino di di dare buona e tu quasi contrasta il passo le tue sei sottile pel Y astrattezza, cedere secondo perchè guarda non Rosso mar prima a , Dio con d'Israello: dice: bella non anni!... soluzione si lamenta perfetto rimane Sovente Io gli presso personificarla.Hura sua sa nel interviene vivente. di la non si si contraddir- può sofistica il patrono Michele non Genesi. , mantenere patrono dice , ottantasei sua dell'Egitto Michele a della cattività che tentazione il patrono sfida la ; la trova Dio di durata è servi terranno XV capo il rabbino ? pensa Li calcolo di quattroceni anni per del 13 difficoltà una produrlo. gli diligeranno il e è fosse di cosa nella agli parole, dice fiato la personificazio donna; genda legebrei. il mare e non Leggende ebraiche. 311 "••••••••••»••••?•••••••••••?••••• per di lo di te fosti. La Eterno già aveva mondo Mosè picchia Lo egli picchiato Dio. Dio. io Come? Io Hai sasso e* tu te noi. con fuori che teo- peccato: Quando farne per girti tu lo spicciar sangue. sangue? ma acqua mondo del hai sasso io detto detto E ? : tu « » Mosè Perchè l mi ha picchiato? tu perchè picchiassi? allo parlerete Non ti ho sasso ? » so discor- gittava. non ma E il E comandato pure Israele: « giudicato hai non cherai equitate giudi- Con equitate con ? o imaginarii di fuoco ai personaggi gli angioli come ministerio del dendo cre- elemento un accanto gli angioli del alP onda modo, questo a introducendolo e reali protettori e continua personificazionesia la leggenda vansi del prima di se gitta. non non parlato, che da l' al- gittasse acqua. il rabbino E sasso sasso prossimo. tuo lo Lo t'ho ho anni stia manda Perchè parlare Mosè. dinanzi ? Perchè di Dio. nel sasso (a Mosè) Mosè. sesto agliuomini, contro tu (a Dio) Signore sasso desse duemila (al sasso) Perchè Dio. la che meglio (a Dio) Mosè. querelandosi commettere è il sino, al e creato impedimento perocché gli per laonde P acqua, tu non vi pongono sono settimana, fui rispondersi dagli angioli sente mini io creata , essi giore mag- che Legge perchè sono giorni,però tre della ••••••?••••••••?•?••••?•»»»A«a**aM»N«MM io perchè ma , die terzo non T soltanto questo ••*«• fiume che la- Rigione. ••"? •*? Contemporanea. Letteratura 312 ••*#••*?•* •• C • ??? • *•••? è ? »?••?»?•?•? •••• »••»••• movimento un F ultima •••«?»! della parte di. Mosè. la alla terra tenta fine, del tenta Santo al strappare Che scaturise da Dio ha nella il piede posto il confi- legislatore , alla vita, aggrapparsi Jehova brevissimo un da quegli argomenti al tutti , Santo per terribile della V esecuzione po tem- dell'ignoto terrore quei sotterfugi eh* egli presenta allontanare ziato annun- rassegnarsi sa non indefinito tutti tratta cui d'aver prima sosta. miato Com- a Il gran di dal Mosè, promessa. fidente nel- leggenda prossima morte bello, anzi sublime tenza sen- ! Mosè. Fa io che muoia, non viva ma e meni dell1 Popera E- ! terno Dio. Dio e Sei Se vita in rimanessi tu egli errerebbe per te, ti farebbero ti adorerebbero. di più grande tu Àbramo che io dieci per anni ho rimentato spe- ? Mosè. lui Da perdizione.. Dio. Ti Mosè. usci Ismaele, i cui figliuolicondurranno i tui a . ho io Signore per nulla del mondo! detto di l'Egiziano? uccidere Dammi licenza di dirti sola una cosa. Dio. Di'. E Mosè. per un Dio. Ma solo Ma hai tu egiziano sei le tu ore ucciso pure i' mi forse son a tutti i primogeniti di Egitto. E io morrò. me somigliante? contate. Io D'ora fo morire in ora e scito. risu- una Leggende voce del cielo della vita di tu Pure ore. Lascia ai duri io vitto bee e al il fatale Michele, né di di essi, degli l'anima senza Dov'è Dio. Samaele. egli? JVbn persona del e mio Ma Tu non do QuanGabriele, ne il grande ma ani- più dallo e raggio co- raggioso co- dore splentorna a tu? Giusto venga con l'anima lasciami minuto mezzo che strappare per suo un conviene Signore! al torna Mosè. che ancora fatale ora cielo posso. c'è Non terra torna si ri- mostra moribondo di rechi Che la abbacinato è in sentono si che del occhi si corpo Samaele, Mosè. di Dio dal staccare vola mezz'ora! Zangariele né che sera a giunto, è mondo! ti crucci? non se e del voce che a vita momento fiume la Mosè" mondana di hai di E del coglie e tre non se d'uccello terra, acqua nido. suo ripetere: O a in della Jiai non quatta ore: non Signore guisa a tu mondana insiste: Mosè che se vita cotesta 313 Mosè: a questo mondo quattro punti suo T annunzia di hai non ebraiche. un che qui Dio stesso al bacio pregava dentro: per po cor- ch'essa: an- lasciami posto. questo indefinito sentimento terrore della sublime così morte e del d'un nulla, il SlffiSfeBSSìfi' furia a i^yBuWÌlfjj^fì^. di .B;ottiglÌezz .i§-Bj§3g^§p»^nnità. ;§J!ÌJ|trBi?lilÉ Per- ttigite fiwlfiffl:HjBt»"»ft?S|[Inon energia è cosi ì»jlipjg;^*£nffli(*i«*;ondensÌ, *»li«ì«^m"«»'"'B''€0à3«» si esi"*— esistente "? '?* .*? r 2 ? ~ ?* .§? iero U' "M teo- e * trarre manca , lo 'fe-ho potuto raj^va di più, Y"ffi"" ài forme, ^|!-^^ÌfiÌK?lFosa assolu' :^é|t^ Jj^^jló, la _:^^^é^^;g|r:|àjttinteso, è |P^:*ll*Ì^=^ÈrirÉ*^*'.f|ta vita. e giustifica 316 Contemporanea. Letteratura !••••?••••••••••«•" delle roditrice ne alzano di furia a le acque, di case palafitte legno nei come tempi , delle di lacustiche. abitazioni vimini di e da mentre Ingegnosi ripari le graticci infrenano si ogni parte si costruiscono fondamenta, profitta del si flusso saline e terreni del e riflusso colmano si di funesto scoli, per si lanciano tombe air altra sulla e il lavoro calafati, dei dei alle future alla La i di primi segni che la mare, vigore sua da di barche, si preparano dosi addestrancolle onde. rifugiatidi Aquilea dei la trasportando e marinai addomesticandosi patria reaitine; costruttori battaglie col pesca, nuova dei dal ferve spiaggia , ardentemente parare pre- ponti , un* isoletta si , paludosi seni , nome , ficano mulini, si boni- attivare per acque pozzi scavano , rassodano ; si s' organizza, ducale sede si nelle coglie rac- isole rapida, il è crescenza dà suo sviluppo meraviglioso. Dal al IX democratica fiorisce e romana, la comincia arriva netiarum doge : che secolo XIV sua ad il la sul la sua tronco Consociazione costituzione della dei zione traditribuni graduale trasformazione, essere il famoso quale prende maiores, mediocres forma et Comune ve- visibile minores ché fin- et nel ma- Venezia conglobatio eliggono venetorum gna volta prima nel Eraclea. in 697 pullulare di un 317 la per Poi giunge soprag- organismi minori, di nisterial tribuni, di guastaldi ducali, di giudici, di mi- di di altre forme liberali varie tumultuose mano sfruttati guarentigie di gare, domestiche. Poi di s'acqueta limitando i Consiglio Y Maggior evoluzione un' altra secoli Cinque vertiginosa! la I muscoli s'è godimento della della cali, du- colla della rata Sersua incominciarne e d' operosità città si sono svelta, resa vita dall' ambizione poteri grandezza. d' effervescenza mente forme di e in opera politica, per civiltà di mano facilmente popolo dagli arruffoni, chiudendo del le di arruffio un i diritti del infrenando del forze s'ammansisce e faticosa tutto tragedie rigoglio di questo potenti e popolari, e e di e decani, di ripari, di boni homines, ha di già tificati, for- la smania e tutte prese all' avidità dominio , commerciale, molli delizie del dai piaceri della lusso, dalle degli spettacolisfarzosi della le cultura veneziane navi orientale quasi un loro s' e materiali alle dell' intelletto. riducono mentre alle zioni sensa- iniziali soddisfazioni impadroniscono emporio; forza Mentre del mercio com- Costantinopoli spingonsi nei •*•? ?•?•• •»«•••**«*••••••?•?•••«»?•#«?#?»•« del porti •?MM«MM««a*i*««»apaaM* del e cosa,^ perfino impone ?*?#?•«••?••••" di Mar di che la d' ogni il ricordo vittoria d* nella sui la dei sta s' inne- di degno posteri, come nella ideile Festa nella pirati narentani la gli nità tori, in solen- quali spesso slavi sui vittoria cie spe- s' espande e di memoria pirati una risente avvenimento dell' Ascensione Festa veneti caccie un ogni ciali commer- cittadina Alle genere. perpetuarsi relazioni le prosperità in d' venzioni patti,trattati,con- vita dell' affluente Mar il governo mentre ai mercanti feste, in tornei, Marie, trafficando agevolino monopolio, effetti la Azof, dovunque assicurino di spiaggie del schiavi; annoda e e sulle Marocco, Nero in Contemporanea. Letteratura 318 friulani sui vittoria , del patriarca d' Aquilea nella festa dei delle nota men Le rigide due riente. Nel 1071 scandalizzato con faceva la più rugiada, credendo profumati bastoncelli la vesti soltanto tutto il corpo, dai suoi mattina poter sfarzose così del freschezza di va ave- greca lavava profumava raccogliere ogni facilmente Si Venezia. coir O- contatto principessa una molliscono s'am- marinai i ruvidi al continuo odorose, acque prime. matrone, intanto porci seta vi schia- mantenere viso. e Guanti d' oro , , d'oro per portarsi i cibi alla bocca, Venezia. I* ?••••*•• raffinatezze visto la di le fra ogni specie; diventata da dall' abuso fu ritenuta lì da del a una tempo hanno bizantine, alle ed in al fianchi manto ornato immensi delle di è senza velo di che fa al in tessute oro strascico e d'oro, all'ampio cinto diademi, di festa* molto non anni* un la Però ritirata né mostrarsi il viso da rito ma- per le doppio un dell' estrema tratto vita casa- e prender possono coperto È seta. foggie di seta vent' aver alle tiche an- ai manti ai ancora dei semplici vesti greco, fanciulle prima miniature zibellino, al berretto d* oro, donne le il posto un pei giorni linga. Le vie da Ma Dio. , lunghissimo con strette le dotta promorte sua di e scollate vesti argento, splendente che ceduto già forse la i musaici rivelarci a Sel- , punizione ecco poco, quando dogaressa profumi vera mai era E malattia una dei si non di simile. nulla Lagune marcita mori ••! ••?•?•••"?•?«•*•• principessa greca, vo, 319 stenza resi- Y antico. nuovo II. I giuochi rovinosi, gli amori la corruzione le bigamie illeciti, domestica penetrano , nella società veneziana appena la sua vita politica e si gli, del inevitabili in nella della Venezia Le due di adotta sino cupole oro fino. Le quenti fre- a tutto per severe, senza quelle dei namenti, or- ricchi stemmi, puttini.La pesante anch' e ogni un si vedeva essa larghi, con strani di scrive chiese, di Letti dorate, bacili vi pochi acuto, zuola len- intagliate;tappeti, cucchiai sorta to, d'argensplendono contemporaneo altro i monasteri e padiglioni,con colonne oggetti preziosi poco da trasforma con da pareti dove, la già ormai ornate di si terra, a ma sono italiane. sostenute coppe fra sesto a e bizantina fogge Ma storia. esistono resti ar- varchi e popolane, basse, scudi, di angioli o mobiglia s' non piani,ampie finestre,cornici, tre o lavorate sagome della comodi; senza che mali / ... succedute finestre strette hanno vituperati legno, soggette sono murate. case con di case incendii dai dell'infanzia primitiva vestigi.Alle vili, i buoni società tempio gran dotti dai qualunque nezia Ve- • i forti i in quale dagli infami, barbarie soglia del la della e onesti impunemente sono s' allarga. e turpiloquio parlare per uomini dagli ignoranti, malvagi del lagna libertà troppa s' assoda commerciale Il Petrarca le Contemporanea. Letteratura 320 che rentino, fio- azzivrro sfoggiano mo- ed Venezia. saici colonne e verde in dei cielo che in invece sorride coi dice come parghemena, gaiamente mille suoi il sotto coi acuti archi il e , , mille di e alluminato, rilegato messale Dogi azzurro diventa, Marco vasto un alabastro palazzo porfido, di serpentino San antico. il Ruskin, suoi di 321 colle trafori di centinaia sue lonnine, co- , coi suoi svelti dai gnomi creato festa nuziale Si vede d' notte una la città per di ma in un lazzo pala per fata. una ancora formazione come loggiati, formazione di stato uno I avanzata. , canali s' incrociano chiusi da sboccano dove innanzi a nei larghe piscine,o pascolano tuttavia alberi ; le da fiancheggiati spesso rezza, sicu- di catene armenti prati vegetano e boschetti; gliarginidelle saline stendono e i là le loro incassati muratura, gonsi della vere È all' azione ruote e, e in qua fra canali; gli aquimoli (mulinia vento) agitano le loro le braccia vie innanzi alle sventolare laguna e le vele fattrici della l'età virile: poderosa Lettor. sui e le bandiere e fase suo Contemp. e flusso; ri- acque delle navi, grandezza. veneziana nuova del tetti, veg- specchiarsi nelle una del flusso e case città. L'arte all'ombra Capuana, del della la scienza libero governo. felice verano si ricoSono 21 Contemporanea. Letteratura 322 scuole aperte ; il Sansovino, il Sammicheli, la pittura il Bellini, il Giorgione, la il Veronese; del orti Manuzio delP aiere Murano a Y erudizione quella di filosofia Le dettate industrie di milioni che trecento di varia Con si panno vene di del Ogni museo di festa : colossale, abitazione prezioso. di di uno tre sedici sempre facciate è di nelle nuovo vita è fantastico. diventata di mila mila rigurgita splendore rinai. ma- tanti, abi- 190,000 d' Italia. La patrizio Alle mila costruttori, sangue ogni parte mila, tre- uomini, di undici con Il sangue corpo chini zec- quarantacinque di seta, tessitori fustagno. da mila tre mila gran di e popolazione contano v' affluisce una grandezza una calafati,tre mila, otto con mila diciassette con fa mila sessanta e , brano sem- commercio Il capitali.Il navigliocomponesi bastimenti galere lezioni a meravigliose trine condensata. undici eletto ta, chieset- Una cristalli, specchi, margheritine, vasi circolare e patriziiin lingua latina. da producono d' aria ghezza va- ninfe più s* apre Bartolomeo, san la per di quanto le lettere. e Aldo. sito, lioghi da del raccolgono semidei, hanno di e il Tin- tipografia dà , da il Palladio dà toretto, Gli L/ architettura accademie. fondate e marmo, un rie- servidori di Contemporanea. Letteratura 324 livree in mortaretti tutte ed oro di corteo un , banchetto persone, ; spari più di trecento oro ed argento, piattidi in argento profusioni di regali,rappresentazioni teatrali, balli, tornei. La La la perde morte ondeggiare il alla stessa dei paliottidelle corteo dei e otto e San Marco rimane Doge tre esposto nobili vestiti in San Marco. Pel doge tutte le diventano ventidue la precedono magistrati,da di piazza del da di canonaci Loredano a suonano dono città, si chiu- della gentiluominidi guardia i e pinta, vario- cadavere dai e rosso gonfaloni centodicianove : bara Il da bara giorni,guardato le campane botteghe, chezza ricstito ve- popolo nella Rialto. due mortorio sulla accalcata lungo e la cadavere di folla curiosamente cedono pre- Scuola tra col portato una che , d'oro persone, Scuole il defunto degli apparati sacri, panno l' al- mezzo gonfaloni della quale appartiene di in tristezza sua battesimi. nei cosa dai seguita marinai, patrizii,dai famigli,da da un polo po- intiero. Si moltiplicano i famosi Y per dei cardinali una specie festini Europa. Ai e i conviti, festini ballano anch' di contraddanza. Nei che e vanno intervengono essi il cappello, conviti espon- Venezia. 325 "• gonsi sulle ducati. 5000 servitori le credenze I candele dorate. sono di ornate vengono quarii. Dai d' argento solamente non le vivande. colle di paste di e ruota a dal pendenti del stanze le ove cuochi han forma di dei zucchero n e è E ingannato. e delle e degli ornamenti. feste La fa al i Le piazza di San colle dorati nelle colazione telli i col- , è cosa naturale che della quello fogge viti ser- piatti ogni al lusso riscontro statue penne, una , cosi fiori. riceve Dieci , di confetti e IH il pane di vengono salviette imitata di castelli, ornate splendide Enrico di di limoni, di arrosto Consiglio , stri cane- foggiare forma nastri forchette ac- capperi, di olive, tutte , le nel han collo. , d' e sbizzarisce mura suoli con le si ma colle e loro tovaglie odorifere fettucce pavoni e pranzo legaticon caviale, delle coperti code I da vivi, marzapane draghi. da di lepretti, insalate di di ostriche, fin sale condire rape Bi frutta, di prosciutto,di arenghe Le o di ?•*•••? valore piante pendono dei nel Le torri fette di di fantasia La seta. ••%»••"•**•*••« di pieni di uccelli coniglie le Le piante delle rami ••«•*•• preceduti servono torcie; il pane, con del argenterie piattisi ?•*«••« chio oc- tavola delle francesi Y di vesti già valgono. pre- i listoni Marco , ••••• ?»?•????«?•— V«MM*M •• «••?• • »P* »• ••••? »••* ?••*• • Stefano S. di festa bel di e •• di gorgiere d' che di scomodo di dei d* smania che : si di mirra, Il belletto così già invade orgia mondiale. in nel di trine. Lo senza due lieri cava- d' adottare La d' biondo un dalla fatica diventa bagni d' aloe, muschio, vesti del di vitello crudo vino. E il europea ma e Y occidente lagune di con una tenute frenesie Non costume. Per s' adoperano viso alle son non giù. fette L' oriente commerci, questi e caschino non , alle seni; contemporaneo un veneziana riva reticelle metro. dei i anche che corrisponde un* scichi stra- lavanda. notte immerse di mezzo di di attorno scoraggiare profumano le la durante scoperti, di capigliatura la freschezza conservare testa, e raffinatezza scollacciati capisce come la signore di più la La eccessiva di alle si lascia costa. seni fantesche due aver non oro di andare poter alti trampoli di rica fantasmago- spumeggiare impedisce non giorni veli, di cuffie, di di non il sostegno nei una sormontano vasto un Polo, rasi, di velluti, di sete, d'oro, immensi, d' oro, San capellibiondi, di gemme, di sole, paiono di di « e visione d' Contemporanea. Letteratura 326 è riori este- soltanto quasi ma , si lano mesco- foga nosa turbi- interessi, di godimenti. Venezia. 327 % Nel le la 1500, città delitti leggi pei Una morte. alle di gli a tarda pubblico e i Schiave notte. incanto a ne membri le belle circasse e dichiarate sane trizii che storico si non nome vecchi Il dorme ; la colla gentildonna prende pia T le onesta Già maniere Veronica giorgianei della dei di retrici. me- rio, settuagena- levantine. La e farsi non pa- sale balli osceni per loro il loro dare di gentildonna , i veggonsi Mocenigo, belle due gareggia vince a Pietro fra le cortigiana. Le s' aprono doge stendono integre vergognano una a palazzi ,.i» manifesti. al , ) e fino Rialto a e 600 occulti di vendonsi Giorgio et stoglie di- e aperte al dove son chiese 1 col Disordini sino preti ( notai, contratti uomini d'oriente San dina or- finestra vizio. nelle accadono la pena Governo alla stare dall' abominevole ogni specie del e cano, moltipli- comminare a allettar per si natura prescrizione scoperto seno contro meretrici prostitute 11,000 perfino arrivando di conta tigiana cor- spesso fare, sopraf- cortigiana. La lo chiama Gambara , Aretino divino signore sguaiato, sboccato, cenano in casa Pietro mio. sfacciato del Tiziano Coir fino le tino, Are- al più nismo, cino- Contemporanea. Letteratura 328 gentildonne, fin bili limbergo, una bella La città, da stavo di anche in di quella vertigine seconda una scenza, resipi- lettera subito tirso suo col capo in mano, sciolti capelli d' oro coi La morta. dionisiaca, mezzo di col baccante, d'edera, ad torna vento , agitarsiscompostamente, e stano leggi re- coronato al ventata di- oramai le Ma natura. e rie leggi suntua- baleno un tildonna, gen- Profusione , infrenar Spi- la bella frenesia. tutto, vorrebbero che dire per da presa per da gentile Irene fanciulla. vera par sperpero la bianchezza. in come notte una ignuda, provocante di forme È del Y ultimo sforzo suo rigoglio. III. Gli men anni sulle pesano bella né spalle. Non sue corrotta meno stanca e un po' sciupata. La finalmente si riduce dolcissima personaggio di maestro Pari il , e ad vita blanda. Il importante. Più questo, parrucchiere e lenza sonno- un importante di severo qualche volta confidente , di diventa cuoco ballo, regolatore a veneziana specie una già è ma ; , è , il monie. cerigiore mag- mezzano, Venezia. clienti. I cicisbei le donne che studiando sul delle smorfiosi, da riesce toga curatie al molte sica donna di là in sciolti i ha un vestirsi bacio. costumi, di Vi minuscole e che i mane ri- bandito, in so- meno Nem- trasportiviolenti: Frequenti die le aiuta più va libertinaggionon isfoghi la frivolezze e prorompe, non dare an- vigor spogliarsinon a d* si nella come brutali voltola av- e menti. de- più difettiche colpe,più passioni tuosa che malvagità. È una quiete volutè ornata dopo e Pro- degli antichi servente in Roma, prima , la che un'eccezione. ormai il ma nel? oscenità, decadenza è sesso. delle lì da azioni il cavalier a loro camerini discendenti in sensualità volte ziosi, le- viso el Consiglio.Se perchierie,in duelli;ma la porsi signifi- un pesante lì per dei trasmoda patrizii, ha del così certi in e qualcuno in essi in Broglio quali far dubitare indossarla per da mosche , ad riposta tengono abbigliarsi, ad ore tutti rodai speciale. Sono ficato La sette posizione delle volto, ognuno gentili sue indispensabiliper rendonsi passano la delle fortunato amante spesso 329 aver dalP arte. vissuto Il riposo dyuna virilmente, si gente, ritira fra piaceri eleganti. L'agonia della grande città non ha soffe- Contemporanea. Letteratura 330 ultimi Negli renze. Venezia repubblicana, fierezza antica colla forza Lido, nel la che nel una trova violenza che francese che della respinge dal di porto al risponde Bonaparte Y atterrisce non vita sua lampo un Pizzamano nave Dona della momenti nell' Alvise , Mocenigo nel e soltanto ordini ricever Giustinian che dal di protestano Senato nel Pesaro , nel Grimani e E che sulla quando sfregiato il virtù patria danzano oro e Marco le no vengo- insegne alato, simbolo Leone le baldracche mentre air albero le macerie T ultimo grido vecchio d' San resistenza. cali du- della seminude , attorno tra di piazza il Libro bruciati e consiglianola grido di deir del della è co, politi- sempre il suo Marco!... San Viva guerra: tato pian- edifizio antico popolo libertà IV. Tutto del che par lungo di ricorrendo opera mezzi per lavoro libro del Molmenti. cenno ac- Ripeto storia una non rapido e ma una , è fatto con accuratezza , sempre che sbiadito uno leggere biografia.Il dei è questo la alle fonti, facendo critica risuscitare moderna il passato tesoro mette in lasciando , Contemporanea. Letteratura 332 •«#*»••*• !*•«*?•»•»•••«•*« #?*«? •»? O •?*»? W « — ••••• — M • •••« »rv* perchè interessa d' ritardarono la il loro la Sa la che che cosa si vita. Vuol elevato storia che di ripeta declino la lascia moderna al mondo esserci detto kistoria dalla di pratica utilità dimostrato ha osservazione un per già, come ragione, non fine magistra sapere, per ta. sor- serve non già scancellato ha , della un* accurata critica non secondo un il loro di questa soltanto sapere per no favoriro- insegnamenti di esperienza bisogno prima, le del- e ma La il vecchio mente sua càuse che interessa serena. nulla; e, convinta a leggi, , alla domanda delle pieno svolgimento, affrettarono : completamente non piccole ogni specie o morte verificarvi può impedirono verso I delle accidentalità o • Y azione studiarvi che •• illusorio. la critica Però Nel profondo. stprica il Chiuso volentieri resisto alla tentazione libro aver (i) di con versi del Loescher, Borghi, coi fascino si storico tipi del al poeta. orecchio alcune parlato ai Carlo dello libro un , porge rassegna e* è di Venezia nome il sentimento. ammazza non belle quale miei In di terminare ho lettori cammino, Galati strofe io da tratte di (i). Tramonto i88o, di non la presente il torto fantasie d'Imola, Ed un non in viaggio. Torino , Venezia. — ••? ??!? ??? ? ? H ?»?— tlIfITri ? laguna ? M«r ? •???? ?? il è della T'1*~ ??? ????????? I T~ T ••*•• •••••••••••?•• 333 MW ? "•—» — — — •"• É« f — il sol ; la cala scivola sepolcri i squilla perduta una d'un parla tutto un suon ah la dolce da vivere vision che nelle al della lampo ai pensando baldi o sepolta va in di novellando mentre delle grembo luna palpito dal laguna! d'Egina, e cantando passavan adriache belle Scutari l'aria per Ruggero gli occhi, specchianti il brillar del nelle di Cipro ebbri d' amore tazze tremulo Veneri Tiziano di tristo drappi il la civiltà addormentò dì, che da che razza vestita, sui voi come i di sempre, ad infamar la non parver nuli' aver parea altro morbidi barbarie la più turpi color voi !... discese: V e, Ale in a, e Murano, sulle erravan ! cantici della paci volta!... tenebre mezza cullati baci Burano. Una « che vi ugne stese ; i Pozzi ! vittima sozzi la i Dieci : Storia e M ••«•••*•* rola pa- : dica: che par sovrani, cantati a severa 1' oceano per antico d'amor mercanti Oh [•ritllll|lfllllllM lontano ; sen e f~~ gondola vien O ••••?•«••* alla dell' arte comento Fusina presso» O " storia. Dietro E ? lf » NAPOLI i pesso bei più si scrivono un il secondo capitolo chiama forza, formato ecco libro un per la Cesira ticordù il volume. vi tenue filo del Pozzolini-Siciliani Napoli, Morano, 1880. che è, che le alla di mai un quasi non è, scrivere parti di gate spensierata, le' Napoli casioni. oc- passata diverse soggetto : le il compagno, sarebbe fuori tro, al- si accumulano, \J idea quando ma fare un capriccio,secondo giorno, non di domani brano, dietro lì, venute dal (i) bel forse testa; son esso e un quelli che sono Y intenzione fogliintanto I per libri senza libro, oggi un (") e o anche da dintorni, impressioni ' 136 Letteratura Contemporanea. sottile quello più delle si quando che sa il bailamme pubblicità dalle colonne fascicolo rivista d' una d' pressioni imciate, lan- quelle pagine pretensioni,tra senza personali vostre della dal giornale o un lette state sono con , piacere, con avidità, troppo in raro proprio, diventa Molte quasi volte si ben diversa. parti in Ma fondersi Così negli anni I di al poche settimane in un il nome insieme a fece il da dell' autrice tra quello ; in , giro di d' meritò essere tutti tennero ot- e misero delle donne lettura quelle tutti i quasi Julien Lugol; di successo ro comparve- Settembrini Luigi a signora Antologia Nuova visita della nell' Illustrazione alcuni scorsi francese bel rale gene- forma, le diverse bozzetti giornalid' Italia;qualch' altro tradotto cosa tenzione giusta in- una Napoli diversi altri nella Una una organismo. , intitolato è materia adattarsi un accaduto Cesira-Siciliani. il volume , , diventare è italiana e ad presto e alla corrisponde sentimento fanno niera, stra- il volume insieme libro, che un quando soggetto di lingua una mettere amor irresistibile. Infine,perchè no? trasforma del in disgraziatamente , non di lusingareY non tradotte la tentazione onore — Italia da anche — qualche volta, e Napoli. italiane che modello, Y autrice senza avvedendosi fosse di centinaia fatto ha d' pagine. Y editore a la forma quei capitoliche già bel un libro. signora Siciliani,un'innamorata La ama ne entusiasmo con palmo, a che alla Grande il suo e Sirena da e fa piacere. com' ella la , città torni. i*din- ogni pagina sincerità una di Napoli, dire! tutto percorsipalmo trasparisceda ogni riga Alla più, è ancora ha Li delle Morano materialmente virtualmente componevano alla chetichella insieme mettere elegante volume un presa sor- . dando bene leità di vel- rimasta essere Ma . in di famiglia Y ombra giorno che, un giunta a , madre (una neppur deve letterarie) di la penna meglio tener sanno Certamente mano. 337 , chiama, soltanto consacra capitolo,il primo, un stordita frettolosamente, quasi si sentisse e sopraffattada vita che si versa per sporche, ingombre d' persone le sangue. il del ore Ah! e suo di quelle viuzze , ogni Chiaia e e di fino sorta e , , di per Mergellina, a dissima... tar- notte la festa di S. Gennaro dello scioglimentodel il miracolo, eccola Contempi di strette corsi quei per giorno miracolo Letter. d* cose dimenticavo Però, visto Capuana, di ogni gehere quelle passeggiate in tutte ribollire queir immenso attorno; 22 ad Ischia, Procida, a Capri, a nella ai Camaldoli, Grande di cielo e le strappano quel tanti volentieri gridi alla difetto è gentilezzadella di sente chiassone ma al del centro dei Napoli colla rado. lo che svago delle sulla filosofia le e dall' autrice dei allora i suoi vacanze signora Siciliani ogni pietra antica e moderna suoi in di volo, ignori,tanto se voleste da tanto amici secolo dialoghi XIX. La perficiale su- Sa percorre. i ricordi e ha la che sparso e allo mezzo severi che a a un* ammirazione vi profusione con accenna ha non le località per d' del gite attorno , zoologica na don- allegro, è passeggiate maturava esso della cuor un squisita per il libro piccola brigata timentalità sen- ha la irradia Ma fatte ciucci marito tolta ; che senza il libro se femminile, il come cavallo li che mare , questo , mani, quel sotto d' ammirazione Anzi, forma sorriso vero valore di ripeto,è sincera, appunto , col Sirena, periferiache femminili. vi pre sem- incantato. L' ammirazione un rento, Sor- a Pompei; a della magìa circolo Castellamare, a cerchia la più Contemporanea. Letteratura 33S a il ria sto- piene sbalordire; infatti li da per potervi confrontare mostrare che servire all' occorrenza, le sue non impressioni Letteratura 340 si tuffa nel lento le delP si poi superficiedi una nel adagia circonfuso di nuvolette pigliando brune solido letto suo zarre biz- coste ora, più spiccata,si presentano d* T occidentale arcipelagopartenopeo paion trasparenti,e ricoperte Se le mentre ; isole vaghe ora forma imporporando mare celeste volta e Contemporanea. come granito. di porpora vivissimo un color , di si diffonde croco tutto fuoco, che par ed se ci divoratri- varietà ritratti,ricordi di serena, per volare vien ha con la sulle là e qua a Tapertomare.» le la sì fosse possibile , ameni Quando fatato di si è metterlo che colori. canzonatura la cità viva- una con lo tasca scrittrice del dono ren- all' ultima in Napoli con Schizzi soggetti. il libro voglia frizzante tino diven- bizzarri, aneddoti tutto vivaci zioni descri- lungo andare, spensierata,napolitana,e al paese dipinto bizzarramente di usi attraentissimo. pagina striscia per pure queir immensa formicolano menso im- un una effonde impedisce che, monotone, non e lanci fiamme e dialogo interrompe e seggia, ros- si susciti all'estremo serpeggiando si dibatte acque, Il s' infiammi glispaziisconfinati,mentre per tutto e , , occidentale orizzonte di che pare incendio sprazzi a e e ci ha dintorni Vedi Na- Napoli. poli ha poi...di e la dolce Fucini: un è libro un non La autrice è chiude si che della prostrazione di gran strano: molti visita suir climi Settembrini Poerio, della indole Spaventa, T eccezione, sopra gita ed luce di tutta piazze, per e le e tanto vie, la sotto avuto prodotto sul delle si un altri eccezione. lì son vi meno, sorriso di che a stare: prote- sta dopo , dell* istinto,colla il mare, in bilancio gliore ba- tanto al cose, brulica chiassosamente lungo mincia co- umano. un' è pitolo ca- influenze carattere non lo il Settembrini quella gente si diverte natura Leggendo teorica cento per d* altro hanno mai fieri. regola. Sicché di urla e Napoli a colla e libro profondi pensatori e Luigi a dubitare a dei nobili caratteri Una molti bensì poeta, hanno non Il corpi dolcezza, sua beri li- anche quella i infiacchire debba che capite , impressione sorridente la ve ; conto. , sembra questo un* con cielo Quel genere. ammirazione sentite vi vostro per direbbe come partecipate ; Renato offendervi ad non , grande esagerata di Napoli oggettivo la dy ammirare però del arriva non punto figliodi Yorick; stessa infondere, sentite v tristezza tedesco. deir Yorick 341 con di tranquillità e s' a- per la di le scienza co- gran- Contemporanea. Letteratura 342 »•• fanciulli di ••«••••*•••• *•*••••?•«••• di contenti nulla, fa nello a vien cuore dal su La stesso tempo quella d'un commosso libro di il salotto che e A pian quel Y animo donna di è dei più richiama dei ricercati di Firenze. quasi anche illustre. La sima, Pochi anni che allegris- della si finiva della ahimè, appresso, tristezza e in ca, musi- per avea far seguito a Aurelio. 1880. morta Cimino- alla Folliero de delle del Lutia, Lagune, glie fi- Napoli Y altra delle vigilia lenzio si- il marito, Bologna ; era Una autrice professore in queir università era tutto quella casa! signora Gesualda,T dintorni, Firenze, tili gen- salti. quattro (1) nerdì ve- parecchie era faceva di rado non e persone noto, conversazione Si quentati fre- più di belle nome un sussieguo. senza si cantava, e tutte lastri, Pi- giallo, ogni parato signore, di poeti,di artisti,di avevano te men- dei in via formicolava salotto Il Un in uno col terreno, migliare so- to trasporta- fu 1870 da Pozzolini. Pozzolini al ra seve- nobilissimo. nata (i) mi casa fino è sentimento un Siciliani signora altro d' ?" dell'antichità. eroe e soffio così semplice così •**•«»•• profonda una impressione quella figura maschia, e •• nietta, Anto, sue monti nozze. e caverne. Napoli. • •»?•»?«••• *vi«awn*M« ««••?«•••?••?a Povera ?•••• Da molto; dei sul figura è in la diffonde del villa vasi o in dei una Ginori erano incolti del tutto, ancora passito ap- Bivigliavolta dei Y abbellirono che mente mala- o i boschi e I deplorevole stato. alle agli spiriti, gran che Sieve, 1858 non un di in villa,perchè più conico malin- giovane anche nel terreni il tramonto strega gidità ri- proprietà della famigliaPoz- ora credevano della e sul non rito. spi- certa scuro ricorda poi li circondavano vicino dello una tristezza mi Cervino, Quei figuradi esaltazioni Padova Val su coltivati che di libro ed zolini. anche le macerazioni il cielo e sua penitenze. stesso di no prometteva- piedi, con sua santo dalle Cattani cato, deli- del Thuar, magra volto le mistiche e caratteristica; una ?*•••»*?*••?«» preferiva la pittura.La mostra carne La che sant' Antonio, un che monaco no, m"wtwi»«mti*i ?•? sventuratamente originale, r ultima, fu Lo •?•**•#•• quel profilo raccontini lei ma opera aspetto n d'artista. Scolara cuore scritto della 343 "HtWMm»*w«w«Hi»mi ••••••# **c**«n»*M nava quella personcina gracile s' indovi- il suo prima ?•••«••«#•••»••• Antonietta! da aveva •" malie. sasso, vedevan filava. Un là, li faceva a lì sotto tremar sare pas- distanza poca pero, po Do- di s* arrischiavano tadini con- una che di chia vec- trova- paura Contemporanea. Letteratura 344 la perchè, dicevano, bianco ne affetto e custodirlo. a di Se lo pneumonite, ricorrevano ad Oggi Bivigliano il Mentre dissodare credevano era stregato isfa- strega per e trasformato. è elementare fertilizzare i terreni, la a proprie a i contadini ragazze sualda nella primavera figlie, di più un scolari e Così di scuola ragazzi Lei rettrice, di- erano fine le scuole di veri gurgitaro ri- bisognò e Bivigliano maestri e ebbe non incolto, né terreno le due e estate, e Ge- signora di scolare provvederle e maestre. palmo Alla tutto. maestre, vere i della nella e ta col- sua una mandarvi energia a fu facile persuadere Non spese. ogni ostacolo. sormontò raddoppiarle villa nella a Y ma ; badava Pozzolini signor Luigi Signora impiantava di giovane un pretesa una ca- un T incantesimo. tar le sbucava vi notte un tadino con- analfabeta. Nel la del novembre signora Siciliani col incontrai Lei il marito da dalle poco sempre loro spirito,faceva le mille professor infaticabile , volentieri a voce esclamazioni Napoli allegre e- ricominciare, parlatrice piacevole e a , Pietro, tornati scursioni. 1877 pronta a piena di e tutte di le descrizioni meravi- Napoli. 345 glia poi ripetute nei suoi bozzetti. mai giù per una lei visite corso quei giorni al De di Frisio, è con al Sanctis, la verità non da non della A casa ci lasciava scala che probabilmente momento folla grande una le che Due giovane sue il portone abitava. signora lagrime: era in volli sbocco che che la non quel sangue fu la vita di in mezzo il feretro una come quel essere in di giorni dopo, notava vare osser- Proprio ^calcavadietro patriota, si mente certa- ma Non martirio tava ripor- , professore tavola. lungo s' ci innanzi indietro. Settembrini! Luigi il improvviso fine al che il portinaio ci fece tornammo un metteva a giorno un e il Settembrini della importuno; di uccello: volo qual luogo ove andava a scoglio allo cene vista pie momento musei a , carrozzella più lontano, da in come chiese, il Settembrini, una so ho non iperbole. un quattro città a Fornari, visitare le verso : Napoli tutta Volevo alla e su Io rità singola- sapeva signora del nare fre- Siciliani. //AL 348 Letteratura Contemporanea. • Antecederà, « alla tua morte ; te dal dei e •••• ••«•?•?«• ?• ?• ?»?*?•••• m« ••« »•••?*»?•???•???•»•»•••••*••? dal partenza le potenze della tutte E di mondo la memoria cuore beneficii. tuoi mmwmmmmw^mn» (egli conchiude) mia sfido levarmi a di io ma munì spero, lunghissimo la tempo —tM na eter- credo Dio, , indulgente alla sarà io trovar parte riposo pace, del cielo dalla Ma il poeta in pochino cede io santa in persona. degli Idillj,che il posto se potrei non io fossi diviso questo subito che beatitudine e dove tua fralezza umana dell' animo dentro sento mia nessuna pagnato discom- e » si mostra un madrigale della dedica, al filosofo dalla parola severa. Il libro e il testamento è d' Il Mamiani (che nello assorto ): è il i suo vorrebbe un del avvenimenti provvisorio quando il governo tentativo, prese alla di fece i soltanto filosofo un uomo denti inconclu- astrazioni d' azione uomo a Gregorio tutti quasi risorgimento del parte nale. nazio- governo insorsero XVI. tro con- Fallito dell' esilio. Allora c'erano e , bolognesi la via patria vita. mescolato trovasi ligenza intel- significareun di anche Giovanissimo, giovare stato studio stato nome grandi è non molti per nobilissima una nobile d'una soltanto due il per modi: Religione La ——"——» ———?—?—————?————?—— imprudenti ma delle servirsi Il Mamiani — — I—— — — — — in lettere alle e da che lasciò filosofica ha scienze i sistemi male si in so rimesil Mamiani, dell'antica nel la la speculazione che organismo, filosofica coscienza filosofi,quando solenne nazionale. venne la loro , poranea tem- scienza. era volevano italiana come piacere a il precessero patriottica.Si filosofia riuscì non della mondo filosofia speculazione suo dopo anni lo straniero, che questo onore anche nostra più cose ricostruiscono quegli una sciarono la- smo dall'ontologi- né legge, il in e d' ibridismo non a filosofici;e Ma italiana condare fe- dal piscologismo dell'altro, sua funzione o ; scrisse avevano attratto *M essere e rivolse si ••— nazionale. tentativi traccia, perchè si rimettono »? per Voleva greca, anche non ??———— civile. E poeta Poi né la ? i Mazziniani riusciron italiana. Tentativo non — — imprese ardite poeta. restaurazione una — il sentimento si sentiva propose e ——————?? ? delle e in forma dell'uno, della — 349 . gli studi onore non contro — — Il Gioberti, il Rosmini serie. né — fecero come , traccia. e — avvenire. congiure poetico e — — filosofo, un cristiani che — cominciò poeta inni — scaldare e un — alle buttarsi o ?? dell' una 48 nifestazione ma- un' arte protesta come affermazione Infatti sti arti- la- il momento , Letteratura 350 Contemporanea. tMMM|fM^*Mm"MMÉllNMWMIM«IM*M«M«*UM*«M*MNIMMIM sciaron da le dimise. il Nel nel del meschina le il Ma la in le sfera d che lazione morale della filosofica. crollavano scetticismo sultati più e del pratici di idee 1859 italiana del del Broffenulla nistro mi- era il 1870 Dopo il presso s'è esercitato elevata. Le ha per tentato specu religiose lui sotto i materialismo, pessimismo tutto della di rialzai della mezzo a che prodotto credenze attorno tieri volen- Persuaso il sono positiva, del scienza fese di- Atene. italiana coscienza letti* predi- politica,e Nel nazione il Mamiani coscienza, studii capivano non nazione una sperò prese papale,ri- opposizione patriottismo una opere sua la in suo IX; poi costituzio- grandi pubblica istruzione. greco governo e i suoi delia spedizione in Crimea. rappresentava Pio restaurazione sardo Depretis della uomini finché romana, nell'attività Parlamento dalla Cavour di moderate la rientrò 1856 ll|lltHHll"ll diventarono e deiresiglioe via ? partito repubblicano, eglisi Avvenuta la ?•••?•?«••••••••••••tfMaM ?•**?*?#**•?•••• ••• fu ministro idee sue Prevalso e •• i libri parte valere rio ••?«• della Costituente ministro nali. ? Il Maniani d'azione. far IM«I« questo filosofico; 1; , colf dell e i sconvolgimela r La — fTMrtiirrrrtrtiMMfriri«tHfTirinnMinrnnrtf'nii intellettuale T orgia — i — ?wtrr-ri— di comunarda da le consolazioni sociale che società moderna, il — TT..-trt|.rr— — ft-ir-r t— — nel- gli alti distruzione spavento, diritti così e della fede in problema alla mezzo il materialismo, dove svigorito e col » terribile si rizza i freni Rimossi « morale senso pessimismo , f.- Parigi. intimi il ogni parte — 1-^J.J.-— struzione ricoquasi impercettibile e glifanno e 351 — "rri'iimffr — sinistramente tanta ; ma la lenta e -~ disconosce non scienza pronta, ?* ??? si traducevano Il Mamiani della dell'avvenire. Religione lo scetticismo faranno ci dare appro- ? Politici pensatori e distruttrice scienza Lo sua. sono inquieti.La stessa aver pera dell'o- mostra Strauss, F incosciente, da dello lato un Schopenhauer, e esigenze e non del liberale; e ha base religione?E molto è Sarà prossima il Il catolicismo alle abbastanza il protestantes libere largo l'infallibilità cattolica, senza sicura. indovinarne l'Hartmann; concede alla sguardo la fisonomia. pensiero,non poi, lo tenta e delinearne che i;eif positivo il pessimismo insufficiente,dice è Filosofiadel- sua volge religionedell'avvenire carattere fede; Y Hartmann, nella presentato, aver al naturalismo convertito materialista, parla d'una dopo paura ed possibileuna apparire? nuova L' Hart- Letteratura 352 conchiude: mann nella Il la civilizzazione l'alta soddisfazione Dio. nella delle scopo di eh' essi finché accorda al profonda e Dio persuasione esaltate dei mai loro per altro esiste non potranno sarà zione manifesta- una questa non uno ci sia separazione non aspirazioni più scopo fede la morte, essendo quale coscienza La persistenza emozione che l'uomo possibile, Dio il posto di sentirsi eternamente Dio, di modo di nella dopo umana religiosoY suo il naturalismo perniciosa,il panteismo sentimento col rappresentano altrimenti d'junafede dell'individualità e penetrare prenderà irreligioso Invece ristretta che popoli moderna, materialista dovrà panteismo dei coscienza vuoto.... Contemporanea. che è lo stici, mi- gere raggiun- una persona t distinta dalla loro abisso. Solo il aspirazionidei esso dialogo con espediente unità Dio, che nel cui le ardite offendere senza rende affatto deismo la gione: ra- superfluo il è il meschino si nasconde il difetto di (i). Il Mamiani invece dal salvare (i) mistici immenso un realizza panteismo soltanto con da separata e Hartmann Baillier, 1876. La domanda naufragio religion de Vavenir% se non Y idea pag. 166. sia possibile della Paris per- Germer sonalità e di risponde Dio di si. Le solide gli par nel sentimento. nel mondo prender si fa certamente a Il sue facoltà due forma sensibile: furia di cuori durerà e direbbe. Capuana, e tuale, at- di molte un varietà coloro una di delle propria storica che me co- il materialismo, fico scetticismo, il pessimismo filoso- privati della sentimento questo ancora anch'esso Per sere d'esforze o né netrare pe- forma sua attiva, la propria missione l'Hartmann ha il sia speculazioni e protestantesimo, colla lo stituiscono co- dell'anima, per quelle chiesuole, adempie funzione sun nes- che largamente le esigenze molti di tenuto astratto, concetto Il Cattolicismo, nella e religione religiosoha bisogno da soddisfa lamente so- Hartmann principalielementi dell'immortalità elaborato pezzo. neir si trovi non la ma non umano. tanto Qualunque di Dio, sia menti che quelle religione, l'immaginazione e una e del genere Maniani dei due conto sistemi. Su facile stabilire religioneavvenire, positivae perpetua È strano però umane, negative delle tanti, gli paiono affrettate,esorbi- basi* la quanto conchiusioni dell'anima; positivamente provate. non due 353 dell'immortalità e moderne scienze dell'avvenire. Religione La della Letter, primitiva ingenuità del fede Contemp. è inutile qualunque 23 ricostruzione di sistematica dei a tanti scienza. in e ; bisogno trascinato e ragionare ma di sentirla la da più in atto della che di sentirsi virtù tanea spon- più mette nelle pensare fede sua coscienza: propria parte la e per la è più larga parte di vigorosa insomma la così per il bene caso popolo, porla a bene non morale sua del uno necessità spiritoumano, questo il Resta ha dà dello spiritiche rappresentano e inevitabile, male esprimermi la via, mezza stadii naturale che * tura rifiori- qualunque e religiosa.Sono credenza rimangono e Contemporanea. Letteratura 354 presenti sta re- e paura condizioni sociali. si comportano Come e la scienza? Da Dall' scienze. il pel popolo seconda già aveva Dio. unione Tra , dell£ troppo e eucaristica; e tale purgazione tamente; ardi- Trinità* non di dovere effetti gli era , il Redentore, astratta, l'uomo spirituale, ma la filosofia esempio per sollevando uomo, lui lamentano figliuolodi Dio, cosa reso poi, Il Cristo persona una il loro diritto,è altro dell'opera loro* popolo lato, distruggono un il loro è col Dio e restava il Cristo così c'era la lo l'uomo soltanto a una sensibile,colla comunione comunione dell' anima. esigeva Nel un' ticipata an- cattoli- Letteratura 356 Contemporanea. «•»••••• del mente ci vuole di tale popolo. • ••« «••••• •?«*•»• Dio il Cristo, ••*«• della lo non E quando qualcosa, farà della vita del il avvenire cattolico. di sostituir cioè suo, tutte con dispetto a vuol platonica, rimessa base di a intravvede possibilesoltanto panteismo indiano; è forse in progredito trionfi scienza del Che il e umana? del modo Tutt' al popolo più realtà. non si separa Secondo affatto dei ha già visibile fatto corpo, in certi tura na- dell' anima sillogismi.Il più sottile,ordinariamente rendersi della Mamiani questi, dal come spirituale. dell' immortalità religioso ne una vita la che studiarlo di dirgli il saprebbe il lavoro E contemporaneo, della polo po- agli splendidi mezzo bisogno fenomeno Y Hart- quella religioneil in naturalismo sente altro ogn' tanto, con nuovo coll'adozione d' elaborarla. via fondare positiva; che filosofia man può e Mamiani vernice uno il quanto paradiso una è lo non scienza. una del mai meraviglioso Quella religione che sur esso: per L'astrattezza bisogno modo a del assurdità »••*•?••? persuaderà sentirà lo p»NM«MMMaMM*MM insufficiente è semi-materiale concetto ?»•»• il Buddha. o concezione lusingherà e le ? domma, un Y anima ma nuovo umana ne ritiene invisibile, e casi, date che certe La dell' Religione avvenire. 357 1 disposizioni fisiche La in Ht ••? fi •« ••• •«•« *••••**• W* ? ••••• M«V individuo. un un' apparenza. quindi è morte morali o • L' ne immagi- dantesca: Noi siam vermi * Nati un' più è non formar a l'angelica immagine, la Terminata farfalla ma funzione del organismo corporale, comincia il corpo, ad più la e del risultato esistenza nuova bene abitudini, che si da come Che una la del valore altra colpe vita, sulla suir e indefinita serie dell' infinito dipende liberamente dirglidi merito tura, na- il dell' esistenza, uscito è fuori del della Il e libera riconosciuta che scelta e delle punizione popolo nuovo nelle di esistenze nella demerito individuale Y esistenza ; il Mamiani concreto e natura siderale dalla sua precisamente quale espiazione ? che sa più crisalide. vera saprebbe cella scan- secondo male dalla così, mondana dirò del e è vo nuo- stenta sviluppata spiritualitàdella meno sul lentamente, meno o Le traccia una del individuo morte. sua passioni, lasciano le o della rità. ve- grossolano quella perispirito. L/ accorgersi profonda una è varie una regioni di queste ognuna d' un' ligioso re- espiazione liberamente accet- Letteratura 358 HHIIIIM #*•?*#••*«•«••*? tata. gon »••• • »*•*••«?•• t P« • »• »•*••«•*•• ••••?? ?•?•• Contemporanea. •• ?••*• felicità ••**»• »•••• ••• ••«••• ••?•*••• Così la tolte alla ferrea eternità concepito dallo Dio è buono la • ••«•• o ••• »• • rincarnazioni, che d' inesorabile. Un fonte il del cuore Assurdità dice cristianesimo, del pessimismo dire con dire che una mondo e si e nel modi le ospedali di si Derisa, nervosi. la fatti, i per suoi nulla e forza dello io al e forta con- ha vanno a combattuta, può far voglio Intendo a da mezzi martiri, e non ma popolare gli esaltamenti ai oppone meno al venuta convinzione, sua e civiltà. Non nostra non come nascere non coi sconvolte della ed scettismo torto. miracoli, giacché non retta consolanti dottrina propaga della che teste di scienza giornali; vittime sue delle capricciosa e abbiano più propri ha mente infinita- mai religioneè già dilata apostoli, ma tolico. cat- scala è Ed che nuova ha la pieno , coi ven- precisamente romano. questo ••" fino alla immediata questa la scienza, del •• filosofia ! Assurdità la la filosofia dicevano • credente. ! dice impostura! «•?«•••«•? La inesausto da scaturisce speranze ••«•?••* spiritismo onnipotenza un *•« sistema non cognizione spirituale, dall' arbitrio • del elevare può • infelicità futura misericordioso. e •*•• è del namenti ragioi suoi religione sopran- La naturale. nel Ma certa una religione è cioè XIX, dell'avvenire. Religione prete, spiritismo assai del più filosofico. L' vi e se platonismo il rito, e' è manca ed continua. Io ad si non di la Secondo fu non o ; rinnovato greca e lo fu una è negarlo ; è tinaia cen- Francia in , in America moderna assorbita più solide esso ritismo spi- mondo la Tutta da duale. indivi- moderno il dominato dissima gran- il cristianesimo basi del esso abbia condotta sopra spirito umano. latina col e parecchie in loro quelle ha eppure il ed scienza di gioni reli- , fondato assurde meno le valore qualche uomini sulla influenza pio, esem- testa religione,ed vera lo spiritismo sia per Germania una di come migliaia di costituisca lo che però in Inghilterra, un che furia a V affermarlo dubbio di come religiosa di forma impossibile fuor foggiano filosofico. Che processo nuova esso la preghiera, discutere dimostrare per attività; la rivelazione e pretendo non spiritismo;accenno unicamente il sentimento V invocazione, Y evocazione anche , smo pantei- loro la pascolo, del e immaginazione, il loro trovano con pratica come , vale e scientifica. apparenza lo esserla può come rito, senza senza Certamente 359 e civiltà e , se Contemporanea. Letteratura 360 "•*••»••*•• vuoisi cosi asservita »• •• ••« «•••«?• • •• ?•••**••» »* «•» HHHMN scopi. , Accadrà' lo si Se stesso si ha la in sé stessa guarisce andare ad subito divina A Intanto no. società umana salutare forza crisi grandi sue innanzi. di la che una dello condizioni giudica nelle Spiritismo? mutate dimenticare da è non alle guarda spirito umano, lo per i' aiuta e meschine noi che e pas- , impigliatifra crisi, lo queste dispiacere può , il trovarci da dell' umanità forme seggiere ??? ?—???••—???—????? mistici suoi ai ••«•••• •»••• terribili strette le delle spettacolo di visto quali, vicino, apparisce più terribile di quel che sia. non dei nostri terrori a comunarde stragi di essere deserto. schietto del voce future dell' antico e vi non si moderno è s' alimenta e s' educa scientifica. dove della sua sotto Per spazia, Y influenza quanto la sublime perde meno della sempre rità ve- sia la filosofia, qualche parola giunge ciali. so- prende e , vigore potrà rivoluzioni pensatore Il sentimento che qual- un che quello nelle peggio la Però di e guai; incendii, delle degli orridi prezzo corderà si ri- nostri dei e acquistato aver genere oltre, non passata rallegrerà d* si bene nel sarà del la vita storia, cioè quando umano, anzi la Ma nei gione re- eco bassi IjflilSff ?S'1 «p{" :"f ligi {Stit-ffl del putii! ^I^#3"n5jie4"ni ' II di É#S:S"f»n hi »«y ; di- jj-^an za . damente come credo Io Contemporanea. Letteratura 364 Noi di ce siamo occupati ogni giorno, Ce la eredi veri religione era colla da ma occupiamo ne da positiva, una cosa il Non abbiamo lo modo la propria Y che funzione allo abbiamo non sua, eh' del le nazioni altre si storici problemi e religioni,noi nella pratica, civiltà moderna, la Chiesa. e stato tico, teore- regolato dei religioso due in prevalenza con nismi, orga- modo che alla un' gliè uguale di anzi occorra, dell' altro. nel goda Stato. , cattolica Chiesa essa dell' altro quando coir aiuto interdetto che trata compene- compia, nostro Stato affatto lo Stato impotente resa pei quali , funzione libertà T abbiamo il uno assicurato larga pratica, funzioni della soffra in gente abbiamo le politico e non da Y assurdo ma saggezza il uno ateo, piamo occu- di vista della tra attuato stato mirabile T relazioni delle ne punto stupendamente, problema più grande ce delle scienza risolto quello ai e romani politica.Mentre psicologicidella abbiamo civili ? nazioni un dei travagliateintorno son altre no. ne diverso. le presso a la mondo e Abbiamo penetrare così rato assicue in più la libera turbare libertà biamo Ab- così una superiore perchè gli sfera rap- La •*• ftl • •• WlliliWWMIWWWU MMM riIMMimm ?«•*• elevata ?• della del e non nazioni umiimii a*« •• • *a • j • la si nuovissima loro scienza delle conosce nazionale, si ri- la : parte del culto meticoloso nella torto fortissima scossa Chiesa per Y abbia mai è esistito Y unicamente politico quello vivendi t' altro che dimostrano tra un ammirabile da risolto lo Stato noi. e accomodamento i fatti. I più la forte è d' Il che vasta il mondo da non organizzazione problema un suo rende la Y Italia e che del agitarsidella cattolica più Inghilterra che , più possente, in mette rete antipatica.Soltanto nessuna è il facile che Y : meschino e le questa a zioni na- fra Germania dalla avviluppata Non delle dibatte dà e altro. fare testa si Francia Chiesa re- condizioni nostre persecuzioni della pito com- un coi della prova siero pen- creato alla clericali colla ed assai altre vantaggio ipocrita M del potevamo mette La resta vita alle non ci convulsioni Stato MWM delle carattere che moderne. lo ? « spirito umano hanno nostro quest' altro lotta WM"MI •*?••*• religioso.È guarda subito piena • , studi politiche,al sue •"*?•?••?• •••• politica,Fattività intanto Se ?•?•?••• »•••*•• dello , Ma •••••• «*•*•«? 365 glorioso di quello che HgionL » m« sentimento meno profondi Religioni. delle un' attività presenta più scienza mondo. equilibrio nostro Chiesa dus mo- è empirico tut: lo paragrafi delle guarenti- 366 Letteratura i resultati ^rV contengono la avuta averne solidi più religioso e concetto senz' Contemporànea. del forse sono ne derno mo- , 1'attuazione coscienza , più rigorosa Ma ci arresteremo non anche delle scienza da di religioniche ed rigoglio:e di lì,certamente. neir immenso noi tempo poco genere sincera. più e è già è ricerche di e al mondo venuta in grande studii delicato quella temperanza, positivo ha rinnovato sentimentalità mente completa- polemica gli studii religiosi.La La mistica ha vi è altri diventato vien e ha in sé altro scopo nelle stesso, qualunque l'insieme del natura della pensiero risultati,né sue simile fatto un delle gioso reli- fatto tutti a tranquillamente La di che sue relazioni essi Non si altri religione,il fatto religioso è una fatti , formano vita perenne dei preoccupa di conseguenze gimento, svol- suo siano, che della alla il fatto studiare cogli gli moderna scienza origini,nel storia, anzi umano. rita. spa, Il vedere. scientifica. nelle di da sottomesso osservazione non nulla più è irreligiosa o , non formano dell'ingegno italiano. carattere Il metodo piena e questo quell'assennatezzapratica che l'intimo della campo così porteremo treremo En- questi. cosa ben La di- La ?•wmiWliimmiMIHf «??•••• mwinniliriiinriinniiiiiHMiiwrriimiiiifiiMwii delle versa delle una forme tante perfette più tutte le bassi interessi un domma coscienza dalla forza* Rimpetto puasi, le la perchè essa perchè sono attenzione la teorica ha trovato nulla che da dei e di e fatti studio. positiva la sua e di nella violati dire culto renza, indiffela dei indiane, i si di /atti*Non degni ugualmente nelle naturalistica Pabili no- delle ma già ma di religioni forme giusta applicazione.Per scienza, le religionisi sieguono sua equivalgono, ugual valore, Anche se stessa Questa rozzo qualità quella pensiero per concezioni giudichi dei di coscienza cristianesimo li o imparzialitàè lei il comune dato, radicati sto e questa a del la i suoi un sentimenti metafisiche loro vita indifferenza* meglio, dommi della si dà Non ridotti e elevata o gran funzione una di questa scossi, turbati sua del contraddicano o tradizioni,se vengano per importa non religioniviventi. nella meno o indipendente influenze favoriscano antiche delle una , più in iimiwiiw forma, una quella si risolve ?—????—•??—? individuali. postulato, un delle mtny passeggiere accidentali scienza studii t»»mni a*M» ••••«•? sono dell* umanità, spirito 367. attuazioni meno o fatto religioso"che Alla «MM ••??«•••••? di , dello ?•• Queste religioni. manifestazioni, tante Religioni. delle scienza non la si 368 Letteratura UNIIIM •*«•• ?••••? »m •*••»•**••«•••*« elevarsi un • m ••*•* « loro somigliano. La è Contemporanea. di vita, la loro forme organismi loro forme ; intima quelli che ed legge sono e e' hanno organismi la per quale la essi avrebbero non di perfezionarsi un , successione sono potuto sere es- altrimenti. studio Lo tale di processione scoprimento di tali scienza fuor di qualunque la verità sia scientifica dei fatto fatto un il colmo alla credono dell* la che religionecome sfere del ciarsi rintrac- determinare e per , coloro cose genere e della mediata im, , non volpina alla una nel criterio una nelle ganico or- sata interes- malizia per cerdotale sa- tutti superficie delle sentimentalità mettono la d' d' intimo dell1 assurdo si fermano loro che diretta superiore qualcosa il colmo altri che le mente reale, d* essenzial- spirito e nostro speculazione gli di nobilmente di è un religiosi.Considerare pensiero del gione reli, divina qualcosa umano, denti cre- umano possano empietà rivelazione dommi vano sal- la , dei non la Non Considerare storia, Y evoluzione la leggi è interesse quale lo mettono puramente psicologico del forme, irragionevoli dei miscredenti. come leggi assoluta. furori dai però e intime di di diverso irreligioso,una sen- La scienza Religioni. delle 369 •tn«MM«MIWIMMIINIItNIH"MMI*llllttlMltin(MIIIUHIHWIIIII«IIMtlHllMUIM« timentalità riani di i quale ridicola borghesamente in ritardo. suoi questi la Ma scienza avversarii di si non procede e voltecura cauta e serena. Il libro è destini umani ibrida. Non / un' opera cioè dell' avv. religionequalunque; una scientifico, ciò nello li governano. leggi che Ha prevalente parte dei nella sacerdoti molto ha intorno dagli spiritisti timento sen- furberie delle delle nell* accettare religioni; trine dot- come credenze giorni dallo ai nostri delle nell' accordare all'azione le vere e sitivo po- del po' un formazione del mistico solide metodo religiosie superficialevolteriano Una intieramente è col fatti dei studio teologia di alla non procede non gioso, reli- intieramente è appartiene non Caivano indiane novate rin- Swedemborg alla rincarnazione e delle anime. air intimo Accanto « di di Dio un Essere tutto nel fondo nostra che ci avverte legatia strettamente da governa, della nostra della compagno quale e regge cui insieme eccellenza per , che dell' esistenza sentimento noi troviamo il sentimento coscienza propria i nostri esistenza destini quelli del all' essere pure : furono tore fat- sommo ne vennero , Capuana, Letter. Contemp. il 24 •« ?????FITTtT «I Contemporanea. Letteratura 370 •••••••••••?••••••••••• MMI ••*•**•«•«•• •••?• largitie che, • •••?••*•?»••• ••?«?«••••• prime righe del libro vaghe è e dell' eredità cessariamente ne- Sono » un' intonazione di esplicando ed formando si lento con , qualcosa non razza, rale, natu- che qualcosa della pel umana, esplicando tuttavia bisogni oggi piuttosto interrogare nella che scientifica attuazione sua ?«•?•?••?••???•••«••«I qualcosa non formando si vada che M gratuite che e coscienza ancora , lavorìo ?•••? scientifica; contengono che fondamentale venuta fl hanno , sia M debbono ed parole. La signor Caivano, di M immortali. ed affermazioni abbiano non ••••€« ?•«•••»•*• , tutt' altro quasi più •*«• quelli,esser come sublimi le •••« *••••»• «»M popolare Che eh* è basso debbono che Creatore ed immortali tale di questo ? Qual' stato suo primitivo. largitidal necessariamente essere la è ragione immortalità necessaria mostrare per e destini significano quei cosa sublimi dire quanto nel non e tifica scien- ? Accenno il carattere ibrido del libro. Il dell' signor organismo tra rende un si è Caivano e moderno concetto religioni del ma lo luppa avvi- misticismo, suo riconoscibile. religioso,che rivelato il , le nebbie appena verbo delle ha agli uomini messaggieri; ma C nel corso per la è, secondo mezzo setta e lo lui, secoli dei di stoli apo- sacerdotale, Contemporanea. Letteratura 372 !•••••* ad concessa a talento suo dalle inferiori mondf anima ogni quali nei la verità Le 218). vera della voce la alle ci Verbo, del destini la Come umani. nuotiamo il entro na (pagiche la stantemente co- formata in- era del scienza co- Divino grazione trasmi- dell'anima, problema dei il lettore, benissimo più luce : della gran vede la dell'umana progresso del quei » unicamente dottrina continuo di sempre Messaggieri soluzione unica come che celesti presenta e sono rivelazioni pure dei e spinge. religione,quella stessa, svestirsi e portar a conchiusioni sue 1 mortali lo carità sua »??—?»??»— vestire spoglie , della di •«•••••••••••• swedem- schietto borgismo. Parlando del dell 'avvenire si fanno non io ad come reva pa- spiritismo,allo swedemborgismo come dottrine pastoie sempre filosofica in pesarese, possibiliforme ravvicinano movimento religioninon nai accen- dalle anche le ne religio- ed Queste la La riflessione di il filosofo delle una Mamiani che dissi furia a intendesse allo del libro Italia del venire. religiosedell'avsvincolano che del culto più alla serpeggiano e cominciano quale il libro del e da pura la rito del e zione specula- parecchi a ligione re- produrvi signor anni un Cai- La scienza Religioni. delle ? dirsi potrebbe vano Per che Però d' trattasi ora vive di alcune Londra impresso una e sintomo di alto bile, impercetti- dello pagazione pro- avuto fino per- traduzione liana ita- Swedemborg società diffuso alla ha : chiesa. è non pate stam- di swedemòorgiana il movimento vi ha specialmente È nelle provincie meridionali. ? È Y attività risveglioreligioso nel e forza certa , Piemonte sentimento nelle funzionare la che dottrine opere ha ne manifesto. assiduamente sue della spese di minoranza una apposito giornale.La un un specie nascosta, delle a imt"Mt»» una attiva, lavora è 373 schietta che umano della sfere a ove mai potrà non di mette società nostra scientifica verità si un farsi strada? Veramente questi è non Destini umani da libri della che fiorente Ma in da La io in Germania, credo questo un che nazione pratica di che il ha delle la nostra studii, come rami sciolto con più complicato non potrà importanti ricerche dei presentata rap- religionicosì Inghilterra. Francia, in gli altri per moderni alle verrà genere pezzo in venir dovrebbe in Italia la scienza di natura volta è già anche venuta dello scibile. tanta za sapien- problemi rimanersene storiche ligiosi re- nea estrae psico- Contemporanea. Letteratura 374 logiche che d'investigareil problema tentano religiososi complica che terribili le scoprirne religioso e leggi. Il problema col metodo positivo risolverlo lasciar per processo sentimento umani della concetti meglio o naturai e liberamente il altri cogli in armonia e in relazione e dello vita tificamente scien- , vero funzionare religioso sentimenti il studiarne ma ciali so- i loro punti interrogativi.Risolverlo , non moderni agli stati presentano problemi tutti i con nuovi coi è stato il modo , sicuro più vi è è il dolio concetto di colpo interessata più tanto isbagliarela non per quanto moderno stato genio gli ha via. fatto così l'Italia E più elevato il suo che felicemente attuare. sforziamoci Intanto dell' libro e sempre meta : nulla mai senza desiderio di e chiudono aspira più mi in sempre domandar : mai senza trovare il poter rimane sé a un' e costante la rar aspi- ; vicina e sempre, dire sé a desiderare aspirazione, insoddisfatto... rimasto continua progredire sempre raggiunger ottenere sempre stesso si cui a renti rive- e Caivano. avv. Progredire, « aspirazioni che alle innanzi serii rimaner a Eterno ; un to sta- felicità, risultante La scienza Religioni. delle 375 iM«miMIUIIÌMM"mnilllllHIIIIMIIMIH1MaMMMUIi da e serie una desiderate; sempre si lascia giammai della gioia la ecco qui il brillante all' umanità ! volta prima base grandioso il sulla del dei tanti atti creato (pag. fioriture dell' catena si chiude nelle dalla tro alsulla il del primo pena ap- nio matrimoanello di matrimoniale, la primo col supremo superiori regioni Non ma delle le , sereni come della creazione FINE. religioni più dinnanzi Natura. del tratto avremmo scienza queste e la una scuola, imaginazione religiosanon curiosi altra il che 420). soltanto di preparatorii e profitto non riserbato qualunque coniugale, è lunga finale » nessun se, e termina matrimonio ecco leggendo in periodo amor si desiderata dino gra- celebrato ed celeste; nuli' altro quale e avvenire riverenti e Terra vero dolce ogni dell'uomo; matrimonio « del quella e (pag. 411)* Mondi dei che teriore... più squisita dell'an- e vita serii che nuova vera e Rimaniamo dottrina una bella più sempre ascendere è nuove infinita scala eterna, di quale felicità sempre di infinita strane ci trovassero a lunque qua- I INDICE PREFAZIONE Gino Capponi Un ignoto Carlo Dossi Balzac » 21 » 37 » 57 73 » Gavarni • Giovanni Verga Neera Alfonso Daudet Emilio Diderot e Giovanni Don Elzeviri e Elzeviri non Cossa Pietro proposito Due dramma del storico nuove commedie Prometeo nella Leggende ebraiche poesia Venezia , Napoli La religione La scienza » IOI » 1 » 145 dell' delle avvenire Religioni . 1 7 159 » Zola Goethe a i » massarani tullo v pag. » 175 » 191 » 205 » 223 » 241 » 257 » 269 » 285 » 299 » 315 » 335 . » 347 » 363 • V