Aut.DCB CENTRALE/PT MAGAZINE/AUT.170/2005
la Provincia in casa
16/05/2005
Marzo 2006
n°05
Nuova serie Marzo 2006 - Trimestrale della Provincia di Milano
S C U O L A L AV O R O T E R R I T O R I O T E M P O L I B E R O A M B I E N T E C U LT U R A
NON AFFRANCARE
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Milano CMP Borromeo
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in casa
laProvincia
Nuova serie Marzo 2006 - Trimestrale della Provincia di Milano
n°05
S C U O L A L AV O R O T E R R I T O R I O T E M P O L I B E R O A M B I E N T E C U LT U R A
Nasce ASAM
DIAMO STRADA
AL FUTURO
La nuova holding della Provincia
per lo sviluppo dell’area metropolitana
La rivista a casa tua
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Spett.
Settore Comunicazione
Provincia di Milano
via Vivaio, 1
20122 Milano
Nasce ASAM
DIAMO STRADA
AL FUTURO
La nuova holding della Provincia
per lo sviluppo dell’area metropolitana
la mia provincia
UN NUOVO IMPULSO
AL FUTURO DEL TERRITORIO
Fabio Terragni, biologo molecolare,
docente di bioetica all’Università Statale
di Milano e autore di diversi saggi sulle
implicazioni sociali dell’innovazione
tecnologica, è amministratore delegato
dell’Agenzia di Sviluppo Milano Metropoli
e del Bic La Fucina. Presiede anche
l’Associazione Nazionale delle Agenzie di
Sviluppo e Marketing Territoriale (AIDA).
Cento anni fa, il 29 aprile 1906, si inaugurava l’Esposizione internazionale del
lavoro. Con questa imponente expo universale nelle aree che sarebbero diventate
il Parco Sempione e la Fiera Campionaria, Milano celebrava la sua apertura
al mondo. Era la consacrazione della nascente capitale industriale, del suo
primato economico e civile, della sua capacità di trasformare in opere i miti del
progresso tecnico e sociale. A distanza di un secolo avremmo bisogno di ritrovare
quello spirito e di dare nuovo impulso al futuro del nostro territorio. Una scossa
che può forse venire dalla nascita della Città Metropolitana. Il riconoscimento
istituzionale di quella che da decenni è una realtà fisica e funzionale potrebbe
infatti consentire di governare con maggiore efficacia questioni irrisolte come
quelle legate a traffico, qualità ambientale, casa, coesione sociale, sviluppo
economico. Fenomeni strettamente intrecciati tra loro e fattori determinanti
la capacità competitiva di una grande regione urbana come quella milanese.
Chi si occupa di questi problemi ha trovato nella Provincia di Milano - già tra i
promotori dell’Esposizione universale del Sempione - un interlocutore attento
e attivo, responsabile di passi concreti verso questo nuovo impulso: la stessa
nascita dell’Agenzia di Sviluppo Milano Metropoli nel 2005, il progetto strategico
La Città di Città, il nuovo polo di eccellenza di via Soderini, l’analisi affidata
all’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), la
promozione dell’immagine di capitale globale del design, e molte altre iniziative.
Tutti tasselli di un mosaico destinato a disegnare un nuovo ruolo istituzionale
necessario per restituire alla Milano metropolitana il rango che le compete: di
motore dello sviluppo economico e civile del Paese.
01
in casa
laProvincia
pagina 01
LA MIA PROVINCIA
pagina 04
FILIPPO PENATI
RISPONDE
pagina 06
APPUNTAMENTI
METROPOLITANI
pagina 11
ECCO ASAM
LA PROVINCIA SI FA
STRADA
La redazione
pagina 14
LE IMPRESE PUBBLICHE
UN MODELLO DI
GOVERNANCE
Nuova serie, numero 5 - anno 2 - marzo 2006
Pubblicazione a cura del Settore Comunicazione Provincia di Milano
pagina 17
MILANO
MADE IN DESIGN
pagina 20
DINO BUZZATI
PROTAGONISTA
DEL NOVECENTO
pagina 22
LA CITTÀ
DI CITTÀ
pagina 25
SMOG, PREVENIRE È
MEGLIO CHE CURARE
pagina 28
MOBILITÀ IN BRIANZA
PER UN FUTURO
DI QUALITÀ
Cari lettori,
ritorna la nostra rivista con alcune novità che
speriamo vi facciano piacere.
La prima è una nuova rubrica dedicata a tutti voi:
scopritela all’ultima pagina. Aumentano poi gli
appuntamenti metropolitani, per darvi ancora più
occasioni di scoprire la ricca offerta culturale della
metropoli. Cominciamo inoltre, da questo numero,
un breve viaggio attraverso le bellezze storiche,
artistiche e paesaggistiche del territorio, lo abbiamo
chiamato “una giornata particolare”, e ci troverete
pure curiosità interessanti. Infine, qualche piccolo
ritocco grafico per essere ancora più belli.
Buona lettura.
Direttore responsabile: Angelo De Vivo
Direttore editoriale: Franco Maggi
Coordinatore redazionale: Maurizio Fenini
In redazione: Benedetta Caruso, Silvia Dalla Casa, Daria De Carlini,
Maria Rosa Donadelli, Silvia Mascheroni, Laura Rischitelli
Segretario di redazione: Claudio Zen
Direzione, redazione, amministrazione e pubblicità:
Provincia di Milano, Palazzo Isimbardi, via Vivaio 1 - 20122 Milano
Tel. 02.7740.2895-2176 - Fax 02.7740.2920
Hanno collaborato: Roberto Aprigliano, Licia Betterelli, Alessandro Calducci,
Tiziana Caramaschi, Barbara Forti, Paola Murgia, Chiara Riva,
Luca Romano, Giulio Sapelli, Fabio Terragni, Vincenzo Viola
Progetto grafico: Andrea Schieppati
Impaginazione: Roberta Cesani, Francesca Vanzetta
Fotografie: Agenzia Fotogramma, Sergio Bianco, Sergio Fermi, Lorenzo
Gelmini, Paolo Salmoirago, Omnimilano, Federico Pollini, tips images
Disegni: Roberto Maremmani
Stampa: Elcograf S.p.a., via Nazionale, 14 Beverate di Brivio (Lecco)
Registrazione Tribunale di Milano n. 346 del 6/6/2001
© Provincia di Milano
i testi e le foto non possono essere riprodotti senza autorizzazione
www.provincia.milano.it/provinciaincasa
[email protected]
Chiuso in redazione il 24 febbraio alle 11,30 - Tiratura 200.000 copie
SOMMARIO
pagina 34
ARTE IN
CONTEMPORANEA
pagina 38
UN TRENO PER
AUSCHWITZ
PER NON DIMENTICARE
pagina 41
FORMAZIONE
A DISTANZA
PER L’ENTE PUBBLICO
pagina 42
MA TU... CONOSCI
LA TUA PROVINCIA?
pagina 61
IL VALORE DEL TEMPO
A PALAZZO ISIMBARDI
pagina 62
ICE IN IDRO
UN GRANDE SUCCESSO
pagina 66
CRISI INSSE PRESSE
UN CASO IN
CONTROTENDENZA
pagina 68
INCENTIVARE
LA BIODIVERSITÀ
pagina 45
BIOMILANO, STRATEGIE
PER L’INNOVAZIONE
pagina 51
PIÙ ATTENZIONE
PER GLI ANZIANI
pagina 54
CITTADINI
IN PRIMO PIANO
pagina 70
UNA GIORNATA
PARTICOLARE
pagina 56
DIRITTI DEGLI ANIMALI
UN SOSTEGNO
CONCRETO
pagina 75
DENTRO
IL CONSIGLIO
pagina 58
UNA PROVINCIA
PIENA DI RISORSE
pagina 80
LA TUA
PROVINCIA
FILIPPO PENATI
RISPONDE
Caro presidente,
vorrei segnalarti una cosa che oggi ho visto
su una strada provinciale. Si tratta della SP
nr. 30, se non erro,quella che attraversa cioè
i paesi di Vermezzo, Gudo Visconti, Zelo di
Surrigone ed arriva a Rosate. Quella dove,
dopo il tuo insediamento a Palazzo Isimbardi,
hai fatto installare finalmente - dopo anni
luce - i pannelli di vetro nelle fermate degli
autobus che percorrono detta strada. Stavo
percorrendo questa strada, quando ho notato
che un trattore fornito di mezzo spazzaneve,
cercando di togliere la neve dai bordi della
carreggiata ha stortato e divelto quasi tutti
i paletti catarinfrangenti che si trovavano
sulla sua marcia. Non so di chi sia la colpa,
a parte l’autista del mezzo che poteva fare a
meno di andare a quella velocità, ma ci tengo
a scriverti, a differenza di molti cittadini che
subiscono, tacciono, si lamentano e poi non
fanno mai nulla per denunciare ciò che non va.
Auguri e buon lavoro
Domenico Pedretti, Abbiategrasso
Gentile signor Domenico,
la ringrazio della segnalazione relativa al danno
causato dallo spartineve, ma purtroppo incidenti di
questo tipo sono frequenti in situazioni di nevicate
intense come quella di fine gennaio. Gli spartineve
infatti spostano quantità notevoli di neve che pesano
sulle strutture poste a lato della strada e finiscono
per danneggiarle. In situazione di emergenza inoltre
succede che gli autisti che hanno come primo e
immediato obiettivo la rimozione della neve dalla
carreggiata, non riescano ad evitare di urtare tali
strutture. Anche noi preferiremmo che incidenti
come quello da lei segnalato non si verificassero,
ma non ci sentiamo di sostenere che si tratti di atti
compiuti in malafede dagli autisti dei mezzi stessi.
Abbiamo segnalato comunque la cosa ai nostri
tecnici responsabili del “Servizio neve”.
04
Ho seguito in televisione le olimpiadi invernali
di Torino e mi sono appassionato, anche se
non pratico nessun tipo di sport. Mi piacerebbe
vedere in futuro, magari a Milano, le Olimpiadi.
Sandro, Cusago
Anch’io, come lei, sono stato coinvolto dalla bravura
degli atleti e dalla competizione “alta” che li ha
visti sfidarsi ad altissimi livelli. Sono fermamente
convinto dell’importanza della pratica sportiva,
prima di tutto per la capacità di creare relazione
e di confronto, nella sconfitta e nella vittoria, tra
i partecipanti. Lo sport ha un ruolo educativo
fondamentale, soprattutto per i più giovani, perché
insegna a misurarsi con le proprie capacità e i
propri limiti. Proprio per questo la Provincia di
Milano, insieme alla Regione e al Comune, sostiene
la candidatura di Milano-Lombardia quale sede dei
Giochi del 2016. Credo, e lo sta dimostrando Torino,
che proprio l’evento delle Olimpiadi rappresenti non
solo il palcoscenico dello sport, ma soprattutto quel
legame unico tra la pratica sportiva, i luoghi della
città e le persone che la vivono.
PER SCRIVERE
AL PRESIDENTE
Filippo Penati risponde,
La Provincia in Casa
via Vivaio 1
20122 Milano
penatirisponde
@provincia.milano.it
LA POSTA DEL PRESIDENTE
Egregio Penati buongiorno,
leggendo i giornali e ascoltando le notizie alla televisione di autorevoli esperti in campo medico, è
evidente che di questo passo non si può andare avanti. Parlo dello smog che oramai perseguita la
nostra provincia; da anni si applicano, a fronte di questo drammatico problema, palliativi del tutto
inutili (Mi riferisco ai celeberrimi blocchi del traffico domenicali) in mancanza di soluzioni strutturali.
In questa mail non è mia intenzione darLe suggerimenti perché sicuramente né saprà di più Lei; io Le
faccio un appello perché il problema smog sia messo tra le priorità (ammesso che già non lo sia) da
risolvere. Prenda, sempre nel rispetto della dialettica democratica, dei provvedimenti incisivi; all’inizio
qualcuno sarà scontento, ma alla fine saranno in tanti a ringraziarla.
Con stima.
Andrea Meriggi
Gentile signor Andrea,
ritengo anch’io che per combattere l’inquinamento
atmosferico sul territorio milanese non siano
sufficienti i blocchi del traffico, ma servano politiche
lungimiranti che includano interventi differenziati.
Oltre agli interventi sulla gestione della mobilità
pubblica e privata, le strategie di governo a livello
territoriale devono tener conto anche di politiche
ambientali che consentano il risparmio energetico
attraverso la promozione di fonti alternative.
L’amministrazione provinciale ha dunque deciso
di stanziare per il 2006 un impegno economico
di nove milioni di euro, di cui ben sei milioni
saranno destinati a progetti strategici sul territorio.
Ovviamente sul tema della tutela ambientale
è necessaria la collaborazione tra istituzioni e
per questo ci stiamo impegnando a produrre un
sostanziale cambiamento sia nei modelli di governo
sia negli aspetti gestionali dei trasporti pubblici, con
l’obiettivo di migliorarne l’offerta e l’efficienza. In
questo senso un’iniziativa, ormai a regime, è quella
del controllo degli impianti di riscaldamento nei
Comuni con meno di 40.000 abitanti.
Nel biennio 2004-2005 abbiamo effettuato ben
40mila controlli sull’efficienza delle caldaie e
d’intesa con la Regione, a seguito della messa al
bando di Carbone e Olio Combustibile, abbiamo
provveduto a individuare quei pochi impianti che
ancora utilizzano questi combustibili e a segnalarli
ai Comuni per i provvedimenti del caso. Per dare
il buon esempio, l’applicazione del principio del
risparmio energetico è stato adottato anche
nelle sedi della Provincia, dove si è regolata la
temperatura al di sotto dei 20 gradi. Tra le nuove
strategie su cui stiamo puntando, vi è quella
della diffusione dei nuovi regolamenti edilizi che
indurranno una riduzione del 50% dei consumi di
combustibili nei nuovi edifici e in quelli ristrutturati.
L’adozione di questi regolamenti edilizi proposti
dalla Provincia, se adottati a scala regionale,
provocherebbe una riduzione annua nei consumi
di 40 milioni di metri cubi di gas, cumulabile anno
dopo anno, con la corrispondente riduzione di
emissioni inquinanti e climalteranti. Altre iniziative
sono le incentivazioni per la realizzazione di
impianti solari termici o ancora l’attivazione della
certificazione energetica di edifici e caldaie. Inoltre
è stato avviato un programma di ricerca con le
università per lo studio e la sperimentazione di
sistemi energetici complessi in modo di avviare
processi di trasferimento tecnologico alle imprese e
coadiuvarle nella fase di sviluppo.
05
APPUNTAMENTI
METROPOLITANI
Milano
Milano
7 dicembre 2005 - 19 dicembre 2006
MOZART A MILANO 2006
19 gennaio 2006 - 23 aprile 2006
BALKAN EPIC - MARINA ABRAMOVIC
Hangar Bicocca - viale Sarca, 336
Milano, che ospitò Mozart e ne favorì l’ispirazione,
celebra il 250° compleanno del compositore austriaco
con un programma di eventi lungo 12 mesi. Il Comune
di Milano, partecipando ad un progetto internazionale
promosso dall’European Mozart Ways, propone opere,
concerti, balletti, convegni, film e documentari, spettacoli,
mostre, progetti didattici e perfino rappresentazioni
teatrali di marionette. Ben 140 le iniziative proposte,
33 i diversi luoghi della città che faranno da sfondo agli
eventi. Da segnalare anche l’iniziativa Le cattedrali di
Mozart dell’associazione Extra Moenia: creare un coro
internazionale, il Mozart Ways Choir, composto dalle
rappresentanze di cinque cori provenienti da altrettante
città mozartiane, che eseguirà il Requiem di Mozart
proprio a Milano il prossimo 5 dicembre 2006, nella
ricorrenza della morte del compositore.
Una serie di multischermi sistemati nelle navate
dell’ex capannone industriale di viale Sarca
riproducono le immagini di sei opere realizzate
dall’artista jugoslava, tra cui il nuovo lavoro Balkan
Erotic Epic e altre cinque video installazioni create
tra il 2001 e il 2003.
Orari: da martedì a domenica 11.00 -19.00;
giovedì 14.30-20.00
Ingresso: 8,00 Euro
Info tel. 02 88465933
www.bicocca-e.org
Info Urban Center in Galleria Vittorio Emanuele
www.comune.mi.it/spettacolo_turismo
HAPPY BIRTHDAY AMADEUS
Bollate
27 marzo 2006
MOZART E IL GUSTO DEL CONTEMPORANEO
Biblioteca comunale - Piazza C.A. Dalla Chiesa, 30
Il comune di Bollate propone la rassegna “Mozart e il
gusto del contemporaneo”: due concerti, il primo con
Gabriele Pieranunzi al violino e Raffaella Damaschi al
pianoforte si è svolto lo scorso 13 febbraio, il secondo
vedrà la presenza del celebre pianista Bruno Canino e del
Quartetto Mantegna. La prima parte del concerto riguarda
le Variazioni K 455 su un tema di Gluck, nella seconda
il Quartetto Mantegna eseguirà il magistrale Quartetto K
465 n. 19 Le Dissonanze.
Orario: 21.00
Ingresso libero
Info Associazione Florestano e Eusebio
tel. 02 33103962
Wolfgang Amadeus Mozart
(1756-1791)
6
APPUNTAMENTI
Lissone
Cesano Maderno
12 marzo 2006 - 4 giugno 2006
VALERIO ADAMI - PREMIO LISSONE ALLA
CARRIERA
Museo d’Arte Contemporanea di Lissone - viale
Padania, 6
19 marzo 2006 - 2 aprile 2006
MOSTRA FOTOGRAFICA
Palazzo Arese Jacini - piazza Arese, 12
La rassegna accoglie alcuni dei dipinti più
significativi dell’artista. Oltre alle opere presenti nel
percorso della mostra, altri lavori di Adami vengono
esposti nell‘ambito della collezione permanente delle
opere dello storico Premio Lissone.
Orario: da martedì a venerdì 15.00 -19.00; sabato e
domenica 10.00 -12.00 e 15.00 -19.00
Ingresso: 6,00 Euro
Il World Museum racconta per immagini le storiche
sfide tra le Ferrari e i velivoli dell’aeronautica
militare.
Orario: 9.30 -13.30 e 14.30 -18.00
Ingresso libero
Info www.worldmuseum2000.com
[email protected]
Info tel. 039 2145174
[email protected]
Seregno
Bollate
25 marzo 2006 - 17 aprile 2006
SOLUZIONI POLIMATERICHE.
MOSTRA DI LUCA CRIPPA
Galleria Civica “Enzo Mariani” - via Cavour, 26
30 marzo 2006
NUSTALGIA DE MILAN. Poesie e canti in
dialetto milanese
Auditorium Don Bosco - via Cesare Battisti
In mostra circa 50 opere, alcune mai esposte,
del pittore surrealista attivo fin dal 1938, che
ripercorrono per intero l’attività onirica e fantastica
di uno dei più prolifici artisti italiani, conosciuto
soprattutto per la grafica.
Appuntamento con la rassegna teatrale
dell’Associazione Contardo Ferrini che, in
collaborazione con la compagnia Meneghina,
presenta un repertorio di vecchi canti e poesie
all’insegna della tradizione milanese.
Orario: feriali 16.30-19.00,
festivi 10.00-12.30 e 16.30-19.00
Ingresso libero
Orario: 21.00
Ingresso: 8,00 Euro
Info tel. 0362 263311
[email protected]
Info tel. 02 83512150
07
APPUNTAMENTI
Milano
Corbetta
23 febbraio 2006 - 4 giugno 2006
HELMUTH NEWTON - SEX AND LANDSCAPES
Palazzo Reale - piazza Duomo, 12
7 maggio 2006
PASSEGGIATA TRA LE VILLE STORICHE
La mostra presenta 90 scatti del grande fotografo
tedesco/australiano, scomparso nel 2003. Donne
forti, tra eros e provocazione, gioco e mistero,
glamour e fashion, sadomasochismo e feticismo,
sullo sfondo di scenari urbani e stilizzati, interni
asettici o barocchi e pareti nude; ma anche lune che
si specchiano nel mare, orizzonti desertici, paesaggi.
Una giornata all’insegna dell’arte e della cultura
per visitare, insieme a un gruppo di esperte guide
turistiche, ville, palazzi storici, chiese e giardini
che costituiscono il ricco e importante patrimonio
artistico del territorio di Corbetta.
Orario: 9.00 -19.00
Ingresso: 5,00 Euro
Info tel. 348 3269386
[email protected]
Orario: da martedì a domenica 9.30 -19.30;
giovedì e sabato 9.30-22.30
Ingresso: 9,00 Euro
Info tel. 02 80509362
www.comune.milano.it/palazzoreale/
Milano
Brugherio
5 luglio 2005 - 31 maggio 2006
ATTENTI AL CANE!
Storia e archeologia di un legame millenario
Museo Archeologico - corso Magenta, 15
20 aprile 2006
ITALIA - BRASILE 3 A 2
Teatro San Giuseppe - via Italia, 76
La mostra ripercorre le vicende dello straordinario
incontro con il migliore amico dell’uomo, iniziato
circa 15.000 anni fa. Per tale occasione vengono
esposti alcuni eccezionali reperti di provenienza
egizia, magnogreca, italica e romana, con una
panoramica di ceramiche, bronzi, lucerne, sculture
legati alla rappresentazione del cane.
Orario: 9.00 -17.30; chiuso il lunedì.
Ingresso: 2,00 Euro
Info tel. 02 88465720
08
Telecronaca “epi-comica” e personalissima della
partita giocata dalla nostra nazionale ai mondiali
dell’82. Nel racconto dei 90 minuti più famosi del
calcio italiano, epica ed epopea si fondono con i
racconti dei tic e dei rituali bizzarri di una famiglia
palermitana.
Orario: 21,00
Ingresso: 10,00 Euro
Info tel. 039 2873485
www.sangiuseppeonline.it
Collegati all’agenda on line
della tua provincia
www.appuntamentimetropolitani.milano.it
Pioltello
Bollate
8 aprile 2006
L’UOMO DEL FUOCO
Sala Consiliare del Comune di Pioltello
Fino al 3 aprile 2006
CONOSCERE IL JAZZ
Auditorium Don Bosco di Cascina del Sole
Uno spettacolo, unico nel suo genere, che sposa
due opere teatrali: “La cantatrice calva” di Ionesco e
“The Rocky horror picture show” di R. O’Brien, pietra
miliare del musical. A cura della Compagnia “I gatti
di scena”.
La rassegna “Conoscere il Jazz” promossa dal
Comune di Bollate in collaborazione con la Provincia
di Milano, è diventata un punto di riferimento
del panorama jazzistico non più solo milanese,
ma un evento di rilevo nazionale, considerata la
provenienza dei numerosi appassionati di musica
jazz.
Orario: 21.00
Ingresso: 8,00 Euro
Orario: dalle 21.15
Ingresso: 5,00/10,00 Euro fino a esaurimento posti
Info tel. 347 6413038
igattidiscena@infinito.it
Info tel. 02 35005575
www.insiemegroane.it
Milano
Milano
Fino al 14 maggio 2006
I MACCHIAIOLI.
DIPINTI TRA LE RIGHE DEL TEMPO
Biblioteca di via Senato - via Senato, 14
21 marzo 2006 - 15 aprile 2006
LA HISTORIA. TANGO POR DOS
Teatro Ventaglio Nazionale
Un’accurata scelta di 34 dipinti, selezionati
dall’Istituto Matteucci di Viareggio, corredati da
scritti e documenti del tempo ed evocativi di
ambienti, situazioni e temperamenti che rimandano
a un originale e inedita rilettura della pittura
macchiaiola.
Orario: 10.00 -18.00 chiuso il lunedì
Ingresso: 5,00 Euro
Info tel. 02 76215314
[email protected]
09
Un grande spettacolo per celebrare 15 anni di
successi di Manual Angel Zotto attraverso più di
cento coreografie che ripercorrono la storia del
tango, interpretate dallo stesso Zotto e da sette
coppie di ballerini della compagnia Tangox2.
Orario: 20.45
Ingresso: da 18,00 a 34,50 Euro
Info TicketOne 899 500 022
www.ticketone.it
UNA SOCIETÀ CHE VUOLE FAVORIRE IL
COORDINAMENTO E LA SINERGIA
DEGLI INTERVENTI
10
ASAM
ECCO ASAM
LA PROVINCIA SI FA STRADA
RAGGRUPPATE IN UNA SOLA HOLDING
TUTTE LE PARTECIPAZIONI AZIONARIE
PER IL RILANCIO DELLE INFRASTRUTTURE
Svolgere un ruolo strategico nelle scelte relative
alla mobilità del Milanese è uno degli obiettivi che
l’amministrazione provinciale si è data nel suo
programma di governo e per il quale si è adoperata
in questi quasi due anni di mandato.
Per raggiungere questo obiettivo, centrale per
lo sviluppo economico e sociale di tutta l’area
metropolitana, la Provincia di Milano ha ritenuto
essenziale mantenere pubblico il controllo di quella
che è una delle società centrali per la gestione
e realizzazione delle infrastrutture stradali, la
Serravalle, della quale ad oggi detiene il 52,9 per
cento del capitale. E per questa stessa ragione ha
deciso di riorganizzare le partecipazioni provinciali
che operano nel settore delle infrastrutture e di
conferirle in un’unica holding, Asam (Azienda
sviluppo acqua e mobilità).
“Non si tratta - ha affermato il presidente della
Provincia di Milano, Filippo Penati - come qualcuno
ha sostenuto, di una piccola Iri ma di una società
che vuole favorire il coordinamento e la sinergia
degli interventi e creare le condizioni perché Palazzo
Isimbardi possa entrare con forza in un settore di
intervento-investimento strategico e prioritario”.
Una società quindi, che non svolgerà solo compiti di
puro controllo finanziario ma adempierà a mansioni
strategiche nelle scelte relative alla mobilità dell’area
metropolitana milanese, area che soffre di un deficit
infrastrutturale, (come evidenzia anche il grafico
realizzato dalla società Autostrade qui pubblicato),
che da anni i cittadini milanesi attendono sia
colmato.
11
Asam, una società da un miliardo di euro
Ad Asam saranno conferite le azioni di proprietà
provinciale delle società che operano nel settore
delle infrastrutture, Serravalle, Sea, Tem, Autostrade
lombarde, e il ricavato dalla vendita della quasi
totalità delle azioni possedute dalla Provincia in
Cisa e Serenissima. Quando i conferimenti saranno
ultimati, Asam disporrà di un capitale sociale di circa
un miliardo di euro che le consentirà di avviare un
ambizioso piano industriale.
“Per Asam - ha precisato Penati - è già allo studio
l’iter per la quotazione in borsa che rimane un
obiettivo imprescindibile per dare autonomia alla
società e per garantirne i futuri equilibri finanziari”.
L’intervento di Asam, che sarà coerente con il
quadro programmatorio e gli indirizzi strategici
della Provincia, punterà a valorizzare il patrimonio
conferito alla società, attraverso progetti di
investimento, che aggreghino ulteriori risorse
pubbliche e private e che garantiscano adeguate
redditività alle risorse proprie impiegate dalla società.
LA PROVINCIA INTENDE COGLIERE LA SFIDA PER
L’INNOVAZIONE SUL TEMA DEL RUOLO MODERNO DEL
CAPITALE PUBBLICO LOCALE
12
ASAM
Densità della rete autostradale sulla popolazione
Km di autostrade / milioni di abitanti
250
13
100
50
115,1
140,1
135,1
65,1
Spagna
Francia
Italia
0
Lombardia
Il modello di governo metropolitano
Il modello seguito nella creazione di Asam fa
riferimento a quello di governo metropolitano:
la Provincia intende quindi cogliere la sfida
per l’innovazione sul tema del ruolo moderno
del capitale pubblico locale, così come la Città
metropolitana, idea centrale del progetto di governo
dell’amministrazione provinciale, intende coglierlo
dal punto di vista dell’innovazione istituzionale.
Ugualmente il modello della gestione metropolitana
ha ispirato la realizzazione dell’Ato (Ambito
territoriale ottimale) a cui hanno aderito tutti i
Comuni della Provincia e che ha visto l’unione di
22 diverse società operanti nella gestione del
ciclo delle acque così come la creazione di Milano
Metropoli, l’agenzia per la promozione e lo sviluppo
sostenibile nata per forte volontà della Provincia
da Asmn, l’Agenzia sviluppo nord Milano nata per
favorire la riconversione economica-industriale
dell’area del nord Milano, che ha l’obiettivo di
operare in tutto il milanese nel marketing territoriale,
nella promozione di settori economici strategici e
nei progetti speciali di reindustrializzazione. Sempre
di modello di governo a rete si può parlare per il
settore dei trasporti con la creazione di un’Autorità
metropolitana supportata da un agenzia per la
mobilità che coinvolga tutti i Comuni dell’area
milanese. Con questi progetti la Provincia di Milano
conferma il suo impegno nel mettere in rete e
valorizzare gli sforzi di tutti gli attori del territorio:
pubblici e privati, economici e sociali.
“Un’idea innovativa - ha concluso Penati - quella
della creazione di Asam che considero parte di quel
laboratorio di innovazione che vorrei si potesse
definire il nostro progetto di governo”.
165,1
EU 15
150
Germania
225,3
200
La Lombardia registra un indice di dotazione di infrastrutture
autostradali molto inferiore alla media italiana, a sua volta al di
sotto di quella dei principali Paesi europei
fonte: società Autostrade
LE IMPRESE PUBBLICHE
UN MODELLO DI GOVERNANCE
GIULIO SAPELLI,
IL NUOVO PRESIDENTE DI
ASAM, SPIEGA LA MISSIONE
E IL RUOLO DELLA HOLDING
DELLA PROVINCIA
Il possesso di imprese da parte degli enti locali
pone interrogativi che vanno al di là della loro
efficienza economica, anche se da questa si deve
partire per valutare l’impatto che hanno sul sistema
economico e sui consumatori. Nel caso del governo
economico locale, infatti, il possesso dell’impresa è
di natura intimamente diversa da quella dell’impresa
capitalistica tout-court: la classe politica media il
rapporto con i cittadini che ne sono i possessori in
una guisa invisibile ma potente e deve a essi sempre
rapportarsi. Se anche il fine dell‘impresa capitalistica
non è il profitto ma la produzione di beni e servizi
eccellenti, essendo le varie specie di profitto
l’essenza, costitutiva e regolatrice insieme, di tutte
le forme d’ impresa, tanto più tale profitto non è il
fine delle imprese locali. Il fine di esse è più che
mai il benessere dei cittadini, che pagano le tasse
e che, con i loro comportamenti e con l’impresa
locale medesima, contribuiscono alla costruzione del
bene comune. Naturalmente tutto si complica negli
anni a noi più prossimi allorché, in Europa, inizia il
processo di liberalizzazione dei mercati.
Anche le imprese di proprietà degli enti locali sono
venute costituendosi come “imprese miste”. La
liberalizzazione, del resto, non poteva non investire i
governi economici municipali.
La stella polare deve rimanere sempre quella
che indica la via ottimale per far sì che i cittadini
traggano tutto il benessere possibile dai benefici
che derivano dai servizi necessari per migliorare
costantemente la qualità della vita.
LA BUONA GOVERNANCE
Se tutto quanto è stato detto prima è vero, occorre
che le imprese miste o a totale proprietà pubblica
locale, siano un modello di governance migliore di
quello diffuso nelle società capitalistiche italiche.
Le linee guida di tale governance potrebbero
così articolarsi: trasparenza nelle pratiche di
capitalizzazione con implementazione delle regole
anglosassoni di governance anche nelle società
non quotate; trasparenza per quanto concerne le
pratiche di governance relative alla gestione delle
società, quotate o non quotate che esse siano;
trasparenza nella scelta del management
competente e indipendente;
riflessione continua sulle forme proprietarie che
devono essere giustificate, volta a volta, unificando
efficienza economica e servizi di rilevanza pubblica,
ossia produzione di beni pubblici;
trasparenza, ossia diritto di interpellanza nei consigli
comunali e da parte di associazioni dei cittadini,
nelle nomine di natura pubblico-partitica e di natura
privata.
14
ASAM
NEL CASO DEL GOVERNO ECONOMICO LOCALE,
IL POSSESSO DELL’IMPRESA È DI NATURA INTIMAMENTE DIVERSA
DA QUELLA DELL’IMPRESA CAPITALISTICA TOUT-COURT
LA MISSIONE DI ASAM
ASAM si configurerà come una società per azioni che
avrà il suo core business nella valorizzazione di tutte
le partecipazioni azionarie detenute dalla Provincia di
Milano nelle società della mobilità di terra e di cielo,
con l’obiettivo di dar vita a una società di gestione
delle reti dell’intermodalità di trasporto.
E ciò al fine di garantire ai cittadini lombardi una
libertà essenziale della modernità: quella del
movimento. Essa, unitamente a quella dell’ uso e
del godimento dei vantaggi offerti alla qualità della
vita, dall’energia e dalla riproducibilità ambientale
sostenibile, costituisce l’orizzonte essenziale dei
moderni beni pubblici. L’offerta di essi è un dovere di
tutte le forme economiche associative di oggi e del
futuro.
ASAM cercherà, naturalmente, di creare sinergie,
attraverso le reti che governerà, con questi due
essenziali beni pubblici, producendoli direttamente
in forma congrua e pertinente, oppure creando
interconnessioni virtuose, sempre sulla base del core
business dell’ intermodalità, che rimane centrale.
LA SFIDA È COMPLESSA
Occorrono umiltà, consapevolezza dell’impegno,
unità d’intenti tra management e azionariato e
chiarezza rispetto all’obiettivo. Esso è quello di
servire i cittadini non con la riproposizione di
forme di commistione tra politica e economia,
che dobbiamo per sempre dimenticare, ma con
la creazione di una società mista che valorizzi i
beni pubblici e li trasformi in servizi ai cittadini,
aumentandone la libertà.
Giulio Sapelli, a sinistra,
presidente di Asam,
ordinario di Storia economica alla
Università Statale di Milano,
insieme al presidente Penati
15
Spazi verdi nell’area milanese;
sullo sfondo, disegno di Leonardo
della città di Milano
16
MADE IN DESIGN
MILANO MADE IN DESIGN
IN MOSTRA A NEW YORK
LA CAPACITÀ CREATIVA
E DI INNOVARE DEL
TERRITORIO
C’è una terra dove la fantasia si mette al lavoro,
dove le idee diventano realtà e si trasformano in
oggetti; un luogo dove chi pensa sta a fianco di chi
produce, e chi vende sta a stretto contatto con chi
racconta.
Non è una storia inventata, ma una realtà fantastica
che a volte non vediamo più, forse perché sta
sempre sotto i nostri occhi. Quel territorio è la “città
infinita”, una distesa fitta di uomini, donne, imprese,
negozi, fiere, che comprende Milano, la Brianza,
le lingue di terra che si protraggono fino a Varese,
Como, Lecco, Bergamo. Un posto che nel mondo ci
invidiano e da cui provengono i più raffinati prodotti
di design destinati ad arredare le case, a illuminare
le stanze, a starci addosso, a diventare pezzi di
auto, di moto, di aerei, di macchine utensili. Quella
terra è Milano e la sua provincia, che da almeno
cinquant’anni in tutto il mondo è sinonimo di design.
La Provincia di Milano ritiene che questo
caratteristico punto di forza del nostro territorio vada
valorizzato al massimo e per questo ha deciso di
promuovere - insieme alla Camera di Commercio,
alla Regione Lombardia e ad altri partner istituzionali
e commerciali - una importante mostra-evento a
New York dal 19 maggio al 10 giugno, presso la
Milk Gallery (450 West, 15 Strada angolo 10
Avenue). Proprio in quei giorni nella Grande Mela
si aprirà anche la più grande fiera americana del
mobile (International Contemporary Furniture Fair),
che a sua volta ospita il Salone del Mobile milanese
in versione esportazione.
New York sarà solo la prima tappa, perché la
rassegna è destinata poi a far conoscere Milano in
altre grandi città americane e asiatiche.
“Milano Made in Design”, questo il titolo
dell’esposizione, costituirà una occasione speciale
e diversa perché il suo oggetto non è tanto il design
milanese, noto e celebrato, quanto il territorio stesso
che lo genera. Il design è, in questa accezione, quasi
una metafora della specialissima combinazione che
caratterizza la regione urbana milanese: la stretta
associazione tra capacità creativa e produzione
manifatturiera di qualità.
La mostra quindi vuole essere un’occasione non
solo per riaffermare il primato milanese nel design
ma anche per promuovere a livello internazionale
il Sistema-Milano, le sue imprese, i suoi creativi, le
sue peculiarità, uniche nel mondo.
In mostra ci sono oltre 100 pezzi di design selezionati da un comitato scientifico presieduto da
Gillo Dorfles e Aldo Colonetti - i modelli di Giovanni
Sacchi, lo stampo di un’opera di Arnaldo Pomodoro
(una cui scultura svetta di fronte al Palazzo delle
Nazioni Unite a New York), insieme ai volti dei
creativi, degli artigiani e degli imprenditori, ai luoghi
della produzione, ai marchi delle nostre imprese.
L’allestimento è curato dallo Studio Origoni e Steiner,
che esegue in tutto il mondo le mostre di Renzo
Piano.
Studio Azzurro, un gruppo di artisti multimediali
milanesi di fama, ha realizzato una installazione
ad hoc per permettere ai visitatori di conoscere e
interagire con il territorio di Milano e Brianza.
Per l’occasione vanno in stampa due pubblicazioni:
un libro, destinato ai mercati internazionali, che
racconta del territorio milanese, e uno strumento
di promozione, una sorta di elenco ragionato delle
imprese e delle risorse presenti a Milano nel settore
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MADE IN DESIGN
Il logo della mostra, progetto grafico
dello studio Magutdesign
del design preparato dal Politecnico di Milano.
Un nutrito programma di eventi, curato dall’Agenzia
di Sviluppo Milano Metropoli in collaborazione con
l’Istituto Italiano di Cultura a New York e il NABA
(Nuova Accademia di Belle Arti di Milano) ha lo
scopo di consentire ai newyorkesi di incontrare
protagonisti della scena meneghina come
Alessandro Guerriero, Italo Rota, Massimiliano
Fuksas. Infine, e probabilmente sarà tra gli elementi
di maggiore successo, ampio spazio viene dato
a un’altra bandiera del made in Italy: il cibo, che
sempre più spesso si innova attraverso un progetto
creativo del tutto simile a quello che caratterizza gli
oggetti di design.
Milano Made in Design
a New York dal 19 maggio al 10 giugno.
Milk Gallery 450 West, 15 Strada angolo 10 Avenue.
18
Alcune immagini
di prodotti “made in Milano”
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DINO BUZZATI
PROTAGONISTA DEL NOVECENTO
A MILANO
UNA SERATA EVENTO
PER IL CENTENARIO
DELLA NASCITA
DELLO SCRITTORE
È stato un evento speciale per la partecipazione, il
successo e i consensi, quello del venerdì diciassette
febbraio scorso. Una serata con amici e colleghi
riuniti per ricordare la personalità e l’opera di Dino
Buzzati, uno dei grandi personaggi del ‘900 europeo,
nel centenario della nascita: un omaggio che
l’Amministrazione provinciale di Milano ha voluto
rendere allo scrittore, giornalista e pittore bellunese
d’origine, che elesse Milano a sua seconda patria.
La Provincia ha così aperto le celebrazioni del
Centenario buzzatiano (sono previsti eventi in tutta
Europa durante quest’anno) con una originalità
che non sarebbe certo dispiaciuta allo scrittore
del mistero, come molti hanno commentato. Ha
infatti fissato l’appuntamento nel giorno venerdì
17 febbraio con inizio alle ore 17 e 17 minuti.
“Una scelta che prende spunto - spiega Alberto
Mattioli, vicepresidente della Provincia - proprio
da una frase di Buzzati: non sono superstizioso,
disse lo scrittore, 17 commensali a tavola e i gatti
neri traversanti la via li ho collaudati una quantità
di volte. Credo nella iettatatura, ma nel senso che i
veri iettatori sono coloro che ci credono. Lo stesso
stile leggero e ironico che ha caratterizzato la nostra
serata, ideata e condotta da Lucia Bellaspiga,
giornalista di Avvenire e scrittrice: non un convegno
o una commemorazione, ma una sorta di festa per
ricordare aneddoti, episodi della vita e dell’ opera
del grande autore scomparso. Che fu un genio,
tale da precorrere tempi, abitudini, vizi e paure che
avrebbero trovato riscontri solo dopo anni”.
Per celebrare Buzzati quindi, nella sala Barozzi
dell’Istituto dei ciechi, di fianco a Palazzo Isimbardi,
si sono trovati tra gli altri Sebastiano Grasso,
responsabile delle pagine dell’Arte al Corriere
della Sera, succeduto proprio a Dino Buzzati, Lucio
Lami, presidente del Pen Club Italia, Achille Serra,
attuale prefetto di Roma e già questore a Milano,
Ottavio Missoni, noto stilista e amico di Buzzati,
Beppe Severgnini, raffinata penna del giornale di
via Solferino, e la moglie dello scrittore celebrato,
Almerina. Ugo Pagliai ha letto alcune pagine di
Buzzati mentre Enrico Ruggeri ha interpretato alcuni
brani musicali in tema con gli argomenti trattati.
Nell’occasione sono stati anche premiati alcuni
giornalisti “che si sono distinti - precisa Alberto
Mattioli - per la capacità di raccontare avvenimenti
con particolare attenzione, sensibilità e rispetto
per i protagonisti e le situazioni”. Doti che fecero
di Buzzati, uomo modesto e schivo, un grande
protagonista del nostro tempo, anche dal punto di
vista umano oltre che letterario.
La premiazione dei giornalisti,
dall’alto:
Marina Corradi con Lucia
Bellaspiga e Alberto Mattioli;
Piero Colaprico con Achille Serra;
Giangiacomo Schiavi;
Pino Ciociola con Almerina Buzzati.
In basso:
Ugo Pagliai e Enrico Ruggeri,
ospiti della serata
CHI ERA DINO BUZZATI
Nato a Belluno nel 1906. Scrittore e giornalista, inviato del «Corriere della Sera»,
sulle cui pagine è stato anche critico d’arte.
È morto a Milano il 28 gennaio 1972.
Vasta la sua produzione narrativa: Bàrnabo delle montagne (1933), Il segreto
del Bosco Vecchio (1935), Il deserto dei tartari (1940) tra le sue cose migliori, I
sette messaggeri (1942), Paura alla Scala (1949), Il crollo della Baliverna (1954),
Sessanta racconti (1958), Un amore (1963), Le notti difficili (1971). Tra i suoi
drammi: Un caso clinico (1953).
Buzzati è stato anche, caso rarissimo in Italia, autore di libri a fumetti, di cui ha
curato sia la parte testuale e la sceneggiatura che la parte grafica: Poema a
fumetti (1969), I miracoli di Val Morel (1971).
20
Alberto Mattioli
vicepresidente, Bilancio,
politiche finanziarie e rapporti
internazionali
Telefono:
02 7740 2730-2731
[email protected]
ECCO L’ELENCO DEI PREMIATI E LE MOTIVAZIONI
Piero Colaprico (la Repubblica): perché ci ha descritto la
crudeltà e il dolore, la violenza e la pietà. Perché ci ha
illustrato i luoghi oscuri, intricati o nascosti, della città e
dell’anima. Perché ci ha fatto sentire gli spari e i pianti e il
fruscio di passi silenziosi e i battiti dei cuori, attraverso le
sue cronache e i suoi romanzi: ben altro da ciò che, nelle
redazioni, si definisce generalmente “la nera”.
Marina Corradi (Avvenire): perché la sua scrittura ha
il piglio del grande inviato e la delicatezza dell’animo
femminile. Per l’umanità con cui, anche di fronte alle
grandi tragedie collettive, riesce a non scordare la
sensibilità del singolo uomo, come di recente abbiamo
visto nel suo servizio da Longarone, tra i sopravvissuti del
Vajont, o nei suoi reportage da Banda Aceh, in Indonesia,
nei giorni dello tsunami.
Giangiacomo Schiavi (Corriere della Sera): perché sembra
conoscere i milanesi uno per uno. E li descrive con
l’amore, il rispetto e la severità di un amico. Un rapporto
che prosegue da anni, senza tradimenti: lui c’è sempre,
a dare voce al nostro disagio o a condividere le nostre
soddisfazioni. Ma, anche, a tenere accese le luci nei
Palazzi, affinché sia più difficile nascondere i doveri e le
responsabilità. Così, tramanda l’antico e prestigioso stile
dei grandi giornalisti del Corriere della Sera, ma non lo fa
apposta: lui è fatto così.
Un premio speciale è stato assegnato a Pino Ciociola, già
vincitore della precedente edizione, per la sua inchiesta
sul crollo della scuola di S. Giuliano, sotto la quale
morirono 27 bambini e la loro insegnante. Inchiesta
che, dopo allora, è proseguita diventando determinante
supporto alle indagini e al processo attualmente in corso.
21
LA CITTÀ
DI CITTÀ
UN PROGETTO STRATEGICO
PER IL GOVERNO
E IL RILANCIO DELL’AREA
METROPOLITANA
Ripensare alla provincia di Milano come ad una
grande “città di città”, dove al centro di progetti e
iniziative vi sia una visione del territorio che superi i
tradizionali confini comunali, puntando invece su una
ridefinizione dell’area urbana milanese basata sulla
cultura e le esigenze delle persone che qui vivono,
lavorano, studiano e impegnano il loro tempo libero.
Il progetto “La Città di Città”, curato dall’assessorato
alla Pianificazione Strategica della Provincia di
Milano in collaborazione con il Dipartimento di
Architettura e di Pianificazione del Politecnico di
Milano e con l’Agenzia di Sviluppo Milano Metropoli,
è entrato nel vivo con un convegno svoltosi il 20
febbraio scorso e il lancio di un bando che vedrà
protagonisti tutti i comuni e le istituzioni locali.
Si tratta di una modalità innovativa di pianificazione
territoriale che si confronta con il territorio
ripensando all’area urbana milanese come ad
una grande città composta di tante città, dove le
azioni politiche, i progetti e le diverse iniziative che
tradizionalmente riguardano le istituzioni locali,
possano essere messe a sistema nell’ottica di
una governance territoriale capace di rilanciare la
competitività del territorio dando nuovo slancio allo
sviluppo economico, ma soprattutto migliorando la
vivibilità. “Nella nostra provincia ormai da tempo
i confini comunali sono stati abbattuti a favore di
reti di relazione che si sviluppano trasversalmente
all’interno del territorio - spiega l’assessore
provinciale al Piano Strategico Daniela Gasparini
-. Per intenderci, basti pensare alle persone che
ogni giorno si spostano all’interno della provincia
per studiare, per lavorare, per il tempo libero, o per
fruire di servizi pubblici e privati presenti in comuni
diversi da quello di residenza”. Anche un recente
sondaggio, promosso dalla Provincia e realizzato
dal professor Renato Mannheimer, evidenziava
come la maggioranza degli abitanti della provincia
di Milano nell’arco della giornata si muova in diversi
comuni per assolvere a tutte quelle che sono le
attività quotidiane della vita. Senza contare il fatto
che sempre più spesso i comuni e le istituzioni locali
hanno l’esigenza di confrontarsi e di condividere
tra loro progetti e problematiche che meritano una
visione sovracomunale. Il nostro obiettivo è dunque
quello di costruire una pianificazione strategica
che guardi all’ampio territorio della regione urbana
milanese come ad un’unica grande città composta
di tante città, dove gran parte delle tematiche
cruciali devono necessariamente essere affrontate
seguendo i nuovi “confini”. La metodologia seguita
per il progetto “La città di città” intende quindi
contribuire anche al rafforzamento dei processi
di cooperazione e di coordinamento istituzionale,
per migliorare l’efficacia delle scelte sulle molte
tematiche di interesse generale.
Gli attori di questo progetto, che coinvolgerà tutte
le istituzioni locali e prima di tutti i comuni, hanno
coniato il termine “Abitabilità” per riassumere gli
obiettivi in un’unica parola.
Dove migliorare l’Abitabilità dell’area milanese
significa focalizzare l’attenzione sui principali
22
Una rappresentazione grafica
del territorio provinciale
dal Piano Strategico
per il governo dell’area
metropolitana
Daniela Gasparini
assessora al Personale,
Conferenza dei sindaci e
area metropolitana
Telefono:
02 7740 2511-2554
[email protected]
argomenti che incidono sulla qualità della vita e
dell’ambiente non solo dei cittadini residenti, ma
anche degli abitanti temporanei e degli operatori
economici. Abitabilità diventa dunque un concetto
di qualità della vita superiore e più ricco rispetto a
quello contemplato usualmente.
Il Piano Strategico, che è presente sul sito Internet
www.cittadicitta.it, muoverà i primi passi concreti
attraverso un bando con il quale la Provincia intende
sostenere i Comuni e gli attori socio economici
locali. Si intende offrire un supporto concreto, anche
economico, per completare progetti già avviati o per
lanciare nuove idee che abbiano come denominatore
comune il miglioramento dell’abitabilità nella
regione urbana milanese. Ossia, tutti quei progetti
che puntino sulla collaborazione tra istituzioni,
per favorire lo sviluppo di una politica comune di
miglioramento del territorio e della vita sociale.
NELLA NOSTRA PROVINCIA ORMAI DA TEMPO
I CONFINI COMUNALI SONO STATI ABBATTUTI
A FAVORE DI RETI DI RELAZIONE
23
AREA METROPOLITANA
ABITABILITÀ: UN BANDO PER PREMIARE
IDEE E BUONE PRATICHE
La Provincia di Milano promuove un Bando per la
premiazione di idee progettuali e buone pratiche,
che assume come tema guida l’abitabilità. Con esso
intende aprire un confronto progettuale permanente
con la comunità milanese, stimolare la progettualità
innovativa e far emergere risorse, punti di vista e
attori disponibili a impegnarsi nella direzione del
miglioramento dell’abitabilità nella regione urbana
milanese. Si tratta di una strada già sperimentata
in altri contesti e con successo: basti pensare
all’esperienza dell’IBA Emscher Park negli anni ’90.
Di fronte alla necessità di rigenerare una vastissima
area abitata da quasi otto milioni di persone, afflitta
da deindustrializzazione massiccia e dai connessi
problemi di degrado ambientale, il sistema degli
attori di governo ha scelto una strada insolita: ha
costituito una agenzia indipendente che ha avuto
il compito di emanare una serie di Documenti di
indirizzo (Memorandum) sugli obiettivi da perseguire
nel processo di riqualificazione della Ruhr, in
Germania. Questi documenti, validati da un Forum
che ha incluso tutti gli attori rilevanti, sono stati
utilizzati come una sorta di “bando” per la attivazione
di progetti pubblici e privati. Il Bando premierà idee
progettuali, cioè ipotesi non ancora sviluppate sotto
il profilo esecutivo, e buone pratiche, cioè progetti,
azioni e iniziative già avviate o in corso di attuazione.
Vi potranno partecipare istituzioni pubbliche,
soggetti di rappresentanza degli interessi del
lavoro e dell’impresa; singoli operatori economici;
autonomie funzionali; attori del mondo della ricerca
e della formazione, associazioni e organizzazioni;
gruppi organizzati; soggetti rappresentativi delle
popolazioni e delle comunità di pratiche presenti e
attive nella regione urbana, anche in cooperazione
tra loro. Saranno ammesse anche proposte
presentate da attori in collaborazione con la stessa
Amministrazione provinciale.
24
Dopo il lancio in occasione del convegno del 20
Febbraio, si attiverà una fase di sollecitazione a
presentare proposte e, in seguito, un processo
di accompagnamento delle proposte presentate.
Nell’autunno del 2006 si svolgeranno i lavori della
Giuria internazionale, le cui valutazioni saranno
rese note in occasione di una Mostra da tenersi in
Triennale nell’inverno del 2006.
Il bando offrirà alle proposte selezionate un
contributo finanziario per la costruzione delle
condizioni di fattibilità delle idee progettuali o come
riconoscimento della qualità delle buone pratiche,
nella forma di un finanziamento a fondo perduto o
nella forma di una via preferenziale per accedere ad
altre fonti di finanziamento; visibilità nella Mostra e
nell’Atlante delle politiche e dei progetti, maggiore
per i progetti premiati; un servizio di assistenza e
accompagnamento al processo di maturazione delle
idee progettuali. Informazioni su: www.cittadicitta.it
di Alessandro Balducci, Direttore del Dipartimento di Architettura
e Pianificazione Politecnico di Milano
Filippo Penati con l’assessore
Daniela Gasparini
SMOG, PREVENIRE
È MEGLIO CHE CURARE
OGNI ENTE PRESENTE
SUL TERRITORIO DEVE
FARE LA SUA PARTE
PER LA SALVAGUARDIA
DELL’AMBIENTE
L’inverno che ci stiamo lasciando alle spalle si
è caratterizzato per un’allerta smog che non ha
precedenti. Il 2005 è terminato con oltre 130
giorni di superamento dei limiti previsti dall’Unione
europea. Il 2006 è appena cominciato e sono già
numerose le giornate segnate da limiti superati.
In tema di politiche Antismog le Province della
Lombardia stanno lavorando insieme in una “Cabina
di regia” che ha unito tutte le istituzioni locali
(Regione e Comuni) per dare vita ad azioni concrete
che portino alla soluzione, e prevenzione per gli anni
futuri, di questo problema.
Le scelte da fare non sono certo facili. Vanno
bene, e su queste c’è il pieno accordo tra tutti
gli interlocutori che stanno lavorando alla qualità
dell’aria, gli interventi emergenziali del blocco
del traffico domenicale, delle targhe alterne e
dell’obbligo di filtri per gli scarichi, sia per l’azione
di contenimento degli inquinanti sia perché
coinvolgono direttamente i cittadini rendendoli più
consapevoli della situazione e dell’importanza per
tutti di fare qualcosa. Ma non basta.
Serve ad esempio un sempre maggior
coinvolgimento delle categorie economiche.
Ma servono soprattutto azioni concrete e scelte
politiche importanti da realizzare con un programma
di lungo termine ragionato in modo sempre più
ampio, anche dal punto di vista territoriale: non più
solo l’area omogenea composta dal Comune di
Milano e dai Comuni detti di prima cintura. Lo smog
va combattuto a livello regionale e l’area critica deve
essere estesa a tutta la Lombardia. Per questo è
importante che Regione, Comuni e Province, i tre
livelli istituzionali del territorio, lavorino insieme in
modo coordinato in una cabina aperta agli operatori
economici, sociali, ai sindacati e alle associazioni di
categoria.
25
Bruna Brembilla
assessora all’Ambiente,
risorse naturali
Telefono:
02 7740 3509-3603
[email protected]
AMBIENTE
In questa logica di rete la Provincia di Milano dà
il suo contributo e porta la sua esperienza e le
sue competenze attraverso la programmazione di
interventi ad ampio respiro come i controlli delle
emissioni di automobili e caldaie (la campagna
Bollino blu 2006 è stata anticipata di un mese
rispetto agli anni passati e le verifiche sulle caldaie,
per i comuni con meno di 40mila abitanti, sono state
intensificate) o come le azioni in campo energetico
finalizzate alla riduzione dei consumi e alla
promozione delle fonti rinnovabili in grado di ridurre
strutturalmente l’inquinamento dell’aria. Con il
Forum dell’energia, inoltre, abbiamo inteso realizzare
un “Patto per l’energia” con i principali portatori di
competenze e di interessi, al fine di diffondere le
migliori tecnologie disponibili a supporto dell’utilizzo
efficiente dell’energia.
Certo, ci vorrà almeno un decennio per sentire
l’effetto dei benefici di quanto è stato fatto.
Ma l’importante è avere cominciato a spostare
l’attenzione sull’importanza di un uso più efficiente
dell’energia. Presto anche i cittadini, grazie
all’apertura degli “Sportelli Energia e ambiente”
della Provincia di Milano potranno ricevere ogni tipo
di informazione e conoscere tutte le opportunità
concrete offerte dall’efficienza energetica per
risparmiare energia e contribuire così a migliorare
la qualità dell’Ambiente.
ON LINE IL NUOVO SITO DEL PARCO SUD
Per comunicare bene, oggi, non si può prescindere dalle nuove tecnologie
che, in modo rapido e veloce, consentono di informare ma anche di interagire,
discutere, crescere insieme alla gente e, nel nostro caso di Provincia, anche con
gli amministratori del territorio.
Con questi obiettivi è stato ristrutturato il sito internet del Parco Agricolo Sud
Milano. Un restyling reso necessario dal desiderio di offrire agli utenti una
possibilità di utilizzo e di consultazione sempre più facili e immediati.
Nasce così uno strumento agile e ricco di notizie rivolte ai Comuni, ai cittadini e
ai possibili visitatori del Parco e delle sue bellezze. Un sito ben strutturato ma non
definitivo, agile e aperto, così da essere facilmente ampliabile in ogni momento.
www.temi.provincia.mi.it/parcosud
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“L’AMBIENTE CREA VALORE”
UN QUINQUENNIO DI SCELTE
E DI AZIONI
Ambiente come luogo fisico e politico per affermare
il diritto alla sicurezza e alla salute; ambiente come
qualità della vita degli uomini e delle donne, di oggi
e di domani; ambiente come luogo economico
e sociale per realizzare lo sviluppo socialmente
ed economicamente sostenibile. Queste le linee
strategiche dell’assessora all’Ambiente Bruna
Brembilla, presentate lo scorso 13 febbraio in un
convegno dal titolo “Milano: Provincia sostenibile.
Le scelte e le azioni per l’Ambiente che crea valore”
organizzato allo Spazio Oberdan.
Come attuarle? Attraverso la condivisione e
partecipazione dei Comuni, delle Associazioni e
dei cittadini e delle cittadine alle idee di sviluppo
sostenibile, per affermare un approccio nuovo, di
rete, secondo lo slogan “L’Ambiente crea Valore”.
Con questa ottica la Provincia sta lavorando ad
esempio su possibili integrazioni fra la vocazione
agricola e naturale del Parco Agricolo Sud di
Milano e i nuovi insediamenti, come la Città della
Scienza, che rispondono alle esigenze della società
civile. Oppure, attraverso il forum dell’energia, sta
gettando le basi per un “Patto per l’energia” con
i principali portatori di competenze e di interessi, al
fine di diffondere le migliori tecnologie disponibili a
supporto dell’utilizzo efficiente dell’energia. O ancora
al Piano provinciale dei Rifiuti, che esprime obiettivi di
autosufficienza dello smaltimento, ma soprattutto mira
anche alla produzione di energia e quindi di valore
economico. Al convegno è anche stato presentato il
libro “Le città contro l’effetto serra - 100 buoni esempi
da imitare”, che propone buone pratiche già realizzate
e da cui prendere spunto per dare il proprio contributo
alla riduzione delle emissioni dei gas serra verso il
raggiungimento degli obiettivi previsti dal Protocollo
di Kyoto. Sono intervenuti Paolo Matteucci, assessore
alla Mobilità della Provincia di Milano, Renzo Compiani,
direttore centrale Risorse ambientali, Silvia Zamboni
e Karl Ludwig Schibel, autori del libro, Attilio Galli,
assessore all’Urbanistica del Comune di Carugate,
Giovanni Biondi, assessore all’Ambiente della Provincia
di Cremona.
L’intervento dell’assessora Brembilla e l’abstract del
libro possono essere scaricate dal sito della Provincia
all’indirizzo:
www.provincia.milano.it/ambiente
UN TAGLIO ALLE POLVERI COL BOLLINO BLU
È partita il 23 gennaio, con un mese di anticipo
rispetto allo scorso anno, la campagna per il
controllo dei gas di scarico delle automobili a
cura dell’assessorato all’Ambiente della Provincia
di Milano. 1 milione di bollini blu sono già stati
distribuiti alle 1.600 officine e centri di revisione
autorizzati e i cittadini potranno mettersi in regola
rivolgendosi al proprio meccanico di fiducia
incaricato di effettuare i controlli necessari sui gas di
scarico. Il Bollino blu ha scadenza annuale ed ha un
costo di 12 euro.
Per informazioni: tel. 02.7740.3739-3530
www.provincia.milano.it/bollinoblu
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MOBILITÀ IN BRIANZA
PER UN FUTURO DI QUALITÀ
PRESENTATO IL RAPPORTO
SULLA MOBILITÀ E I TRASPORTI
PER STABILIRE GLI INTERVENTI
DA REALIZZARE
Dal punto di vista della mobilità e del traffico l’area
a nord di Milano, con la Brianza, rappresenta
una realtà complessa e contradditoria, che pone
problemi di non facile soluzione. La Provincia
di Milano ha deciso di cogliere la sfida, nella
consapevolezza che sciogliere il difficile nodo
della Brianza, significa indicare la via per risolvere
problemi presenti anche nel resto del territorio.
Si tratta infatti di una zona densa di insediamenti
abitativi e industriali con una forte domanda di
mobilità, ma nella quale proprio l’insediamento
intenso, insieme a specifiche problematiche
ambientali, rendono difficile l’inserimento di nuove
infrastrutture. Un quadro complicato anche perché,
proprio in forza della sua rilevanza demografica ed
economica, la Brianza si trova ad essere al centro di
una rete di collegamenti nazionali ed internazionali
oltre che ben integrata in un sistema regionale e
metropolitano. Questo significa che le risposte ai
problemi della mobilità dell’area non possono essere
formulate in un ottica puramente locale, bensì in
una prospettiva più ampia, che tenga conto delle
realtà limitrofe, prima di tutto quella metropolitana
e poi quella regionale, e che consideri anche le
grandi linee di collegamento nazionali ed europee.
Le caratteristiche specifiche dell’area, inoltre,
impongono da un lato di compiere un’analisi attenta
per individuare quali siano gli interventi davvero
necessari a migliorare la mobilità e garantire lo
sviluppo, dall’altro spingono a puntare su progetti
di qualità che rispettino le esigenze del territorio
e minimizzino l’impatto ambientale. In questa
prospettiva la Provincia ha commissionato al Centro
Studi Pim una ricerca sulla mobilità nell’area. Ne
è risultato un importante documento, il “Rapporto
sulla mobilità e i trasporti nella Provincia di Monza
e Brianza”, da sottoporre al dibattito degli enti
territoriali e delle forze sociali, con l’obiettivo di
delineare una strategia per lo sviluppo del territorio,
che sia il più possibile concertata e che abbia
proprio nella condivisone il suo punto di forza. Un
lavoro che ovviamente non interessa solo la Brianza,
ma tutta la vasta area del nord milanese.
A fronte dei problemi individuati e delle soluzioni
prospettate, il Rapporto traccia giustamente uno
spartiacque fra le cose da fare nel breve e nel lungo
periodo. Dove la fine del breve periodo viene fatta
coincidere con il 2009, anno fondamentale per la
piena operatività della nuova Provincia di Monza
e Brianza. Fra le opere attese nel breve periodo
ci sono la riqualificazione di Viale Lombardia per
eliminare il “tappo” fra Monza e Milano e una serie
di interventi su alcuni tratti nella viabilità minore,
volti a migliorare situazioni locali, con l’obiettivo
anche di costruire una corretta gerarchia della
maglia stradale. Ne sono esempi la Variante alla
28
LA BRIANZA SI TROVA AL CENTRO DI
UNA RETE DI COLLEGAMENTI NAZIONALI
ED INTERNAZIONALI
SP 118 a est di Barlassina, la Variante di Muggiò
e Nova alla SP 131, la Variante alla SP 6 per il
collegamento del Centro Ospedaliero di Monza o la
Variante sud di Vimercate alla SP 2. In tutti i casi si
tratta di realizzare progetti ormai da tempo definiti
e anche già finanziati. Ma nel breve periodo occorre
mettere in moto anche progetti che in parte restano
ancora non definiti e sui quali la Provincia di Milano
sta lavorando per vederne presto la realizzazione,
ritenendoli comunque improcrastinabili. Basti
pensare a questo proposito alla urgenza di dotare
la “Milano - Meda” di una terza corsia così come
alla necessità di completare la Tangenziale Nord
con il tratto “Paderno - Rho”. Ancora più importanti,
sempre nel breve periodo, sono gli interventi relativi
al trasporto pubblico: primo fra tutti il progetto
definitivo della linea ferroviaria Saronno-Seregno
che rappresenta un grande successo per la Brianza
perché ha una valenza strategica particolare in
quanto risponde alle esigenze di collegamento
trasversale, ma anche l’ammodernamento della
Ferrovia Nord Milano-Meda e la riqualificazione
della linea Monza-Molteno-Oggiono.
“Per la maggioranza di questi interventi, i fondi sono
già stati stanziati o recuperabili con un’intesa tra
Provincia e Regione - spiega Gigi Ponti, assessore
all’Attuazione della Provincia di Monza e Brianza
- Ora lo sforzo è mettere in cantiere le opere e
perfezionare i modelli di esercizio delle infrastrutture
pubbliche, in particolare la Seregno-Saronno. È una
sfida che vogliamo giocare in squadra con Regione
Lombardia, visto che la congestione del traffico
supera i confini domestici e ha bisogno di alleanze
solide. Conosciamo da tempo i bisogni del territorio
e sappiamo bene che non esiste una soluzione
immediata per un problema così radicato: il lavoro
di oggi, però, vuole dare trasparenza ad un percorso
che indica le responsabilità anche economiche di
ciascuno e le scadenze temporali da rispettare.
Dopo i progetti ora tocca ai cantieri”
Nel più lungo periodo invece i grandi interventi
infrastrutturali riguardano da un lato il “Sistema
stradale Pedemontano”, dall’altro le opere ferroviarie
necessarie per collegare la rete ferroviaria
lombarda alla nuova direttrice del S. Gottardo. Sulla
Pedemontana restano ancora da risolvere la
questione del reperimento delle risorse e alcuni
problemi di compatibilità ambientale. Per quanto
riguarda invece il collegamento con la direttrice
del S. Gottardo, per la Brianza si tratta da un lato
di non perdere le connessioni con i collegamenti
internazionali e dall’altro di utilizzare le opportunità
connesse ai nuovi interventi sulla rete ferroviaria
legata al S. Gottardo, anche al fine di migliorare il
sistema dei trasporti locale e regionale.
“La Pedemontana - dice Paolo Matteucci, assessore
29
Paolo Matteucci (a destra)
assessore alla Mobilità
e trasporti
Telefono:
02 7740 3900-3901
[email protected]
Gigi Ponti (a sinistra)
assessore delegato
all’attuazione della Provincia
di Monza e Brianza
Telefono:
039 2358 768-769
02 7740 2566-2571
[email protected]
MOBILITÀ IN BRIANZA
... L’OBIETTIVO DI DELINEARE UNA STRATEGIA PER LO
SVILUPPO DEL TERRITORIO, CHE SIA IL PIÙ POSSIBILE
CONCERTATA E CHE ABBIA PROPRIO NELLA CONDIVISONE
IL SUO PUNTO DI FORZA
provinciale ai Trasporti e viabilità - è un’opera attesa
da decenni e sulla quale c’è un ampio consenso
nella parte Ovest, mentre restano da sciogliere
alcuni nodi nella zona Est Occorre però risolvere
la questione del reperimento delle risorse. Per noi
è un’opera assolutamente prioritaria e in questo
senso siamo disposti a compiere anche uno sforzo
affinché lo sviluppo progettuale non si interrompa.
L’obiettivo resta comunque la piena realizzazione
di quanto previsto dal “Protocollo”. In quest’ottica
il collegamento con la direttrice del S. Gottardo è
un passaggio rilevante non solo per non perdere
le connessioni con i collegamenti internazionali,
ma anche perché i nuovi interventi sulla rete
ferroviaria legata al S. Gottardo offrirà l’opportunità
di intervenire per migliorare il sistema dei trasporti
locale e regionale.”
30
L’IMPEGNO DELLA PROVINCIA E DELLA REGIONE
PER I TRASPORTI E LA MOBILITÀ IN BRIANZA
La Regione Lombardia e la Provincia di Milano
sono impegnate a sostenere e a sviluppare, in
accordo con i Comuni dell’area, quelle politiche e
quei progetti che sono necessari per migliorare le
infrastrutture e i servizi per la mobilità nel territorio
della Provincia di Monza e Brianza. Ciò anche in
attuazione del “Protocollo del ferro” siglato da tutte
le amministrazioni pubbliche interessate.
Le cose da fare riguardano due progetti strategici
di tipo strutturale e di medio lungo periodo e dieci
priorità di breve-medio periodo.
PROGETTI STRATEGICI
DI MEDIO-LUNGO PERIODO
PRIORITÀ
DI BREVE-MEDIO PERIODO
SISTEMA AUTOSTRADALE PEDEMONTANO
L’importanza strategica del progetto è da porre in
relazione alla necessità di collegamenti trasversali
e al fatto che il sistema da realizzare non riguarda
solo l’asse autostradale ma anche la rete stradale
connessa e complementare.
Occorre procedere nella progettazione degli
interventi (dal preliminare al definitivo), migliorare le
soluzioni di inserimento ambientale e, soprattutto,
fare in modo che lo Stato garantisca quella quota di
risorse pubbliche indispensabili.
RIATTIVAZIONE LINEA FERROVIARIA
SARONNO-SEREGNO (FNM)
Bisogna passare dal progetto definitivo alla realizzazione
dei lavori e dal progetto dell’infrastruttura al progetto di
servizio ferroviario (linea S9).
RETE FERROVIARIA DI CONNESSIONE ALLA NUOVA
LINEA ALPTRANSIT GOTTARDO
Buona parte della rete ferroviaria dell’area milanese
e lombarda deve essere potenziata per garantire
le interconnessioni alla nuova linea veloce che la
Svizzera sta realizzando con il traforo di base del
San Gottardo (scenario 2015-2020).
Per la Brianza si apre l’opportunità di migliorare i
servizi di trasporto ferroviario per i collegamenti sia
locali che internazionali (quadruplicamento linea
Chiasso-Seregno-Monza, miglioramento tratta
Monza-Milano, nuova «gronda merci» da Seregno a
Bergamo-Treviglio).
LINEA FERROVIARIA MILANO-MEDA (FNM)
È necessario realizzare con urgenza tutti quei lavori
(stazioni, sostituzione di passaggi a livello, riapertura ramo
Camnago, ecc.) indispensabili per migliorare la quantità e
la qualità del servizio ferroviario.
RIQUALIFICAZIONE LINEA FERROVIARIA
MONZA-MOLTENO-OGGIONO
Il progetto preliminare è stato approvato con unanime
consenso; occorre l’impegno di RFI a reperire i
finanziamenti necessari.
MIGLIORAMENTO DELL’OFFERTA DEL SERVIZIO
FERROVIARIO REGIONALE SULLA LINEA M1-MONZASEREGNO
È prevedibile un incremento della domanda di trasporto,
per effetto anche dei lavori sulla direttrice Vallassina in
Monza, alla quale è urgente rispondere con l’offerta di più
treni a più carrozze (linee S e R).
31
MOBILITÀ IN BRIANZA
METROTRANVIA MILANO-DESIO-SEREGNO E LINEE
METROPOLITANE
Il progetto definitivo della metrotranvia sarà
concluso a febbraio. Per poter realizzare i lavori
occorre una quota significativa di finanziamenti
statali ad integrazione dei finanziamenti locali.
Per il prolungamento della M1 da Sesto FS a MonzaBettola sono disponibili i necessari finanziamenti,
occorre però uno sforzo economico, sul quale si è
trovata una soluzione tra i Comuni. Prosieguo della
verifica di fattibilità per la M5.
TRASPORTO PUBBLICO LOCALE SU GOMMA
I servizi di autobus della Brianza vanno riorganizzati
con l’obiettivo di una maggior qualità del servizio,
ma anche di una maggior economicità.
La compagnia dei Trasporti del Nord Milano, società
a maggioranza pubblica locale, è uno strumento
operativo da valorizzare a questo scopo.
RHO-MONZA
La provincia a breve realizzerà il tratto ancora
mancante per raggiungere l’Autolaghi e il polo
fieristico di Rho-Pero. Il passo successivo dovrà
essere il potenziamento di tutta la Rho-Monza, come
naturale completamento della Tangenziale Nord
gestita dalla Società Serravalle.
SUPERSTRADA MI-MEDA
Questa importante arteria ha un bisogno urgente
di essere riqualificata e potenziata (terza corsia). A
questo scopo Regione e Provincia realizzeranno a
breve uno studio di fattibilità tecnica ed economica.
TUNNEL DI VIALE LOMBARDIA IN MONZA
L’anno prossimo partiranno i lavori per collegare la
SS 36 dal lago di Como alle autostrade (Monza e
Cinisello). Tutti gli sforzi dovranno essere concentrati
per contenere il più possibile i tempi dei cantieri e
per minimizzare i disagi per gli automobilisti e per gli
abitanti delle zone interessate.
INTERVENTI DIFFUSI SULLA RETE STRADALE
La Provincia è impegnata a realizzare nella
programmazione pluriennale quegli interventi, che,
anche se considerati minori (rotatorie, varianti
di centri abitati, ecc.), hanno un’importanza
fondamentale per rendere più sicura e più funzionale
la circolazione sulle strade della Brianza.
ALLO STUDIO IL LOGO DELLA NUOVA PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA
Si è insediata a febbraio la Commissione di lavoro incaricata di studiare
l’immagine identitaria della nuova Provincia di Monza e Brianza, presieduta
dal presidente della Provincia di Milano Filippo Penati. Saranno analizzati i
principali aspetti simbolici riferiti al patrimonio storico, naturalistico, artistico ed
imprenditoriale del territorio brianzolo.�Oltre al valore scientifico dello studio,
che nel 2009 sarà consegnato ai futuri organi di governo provinciale, gli esiti
del lavoro troveranno applicazione concreta in alcune proposte grafiche di
“marchio della Brianza” da utilizzare nelle varie attività e forme di comunicazione
istituzionale da parte della Provincia di Milano.
“Sono convinto che questo incontro - ha spiegato Filippo Penati - sia in linea con
lo spirito di collaborazione con cittadini, imprese e associazioni che si è utilizzato
fin dall’inizio per costruire la nuova Provincia”.
Della commissione fanno parte anche gli assessori provinciali Gigi Ponti e Daniela
Benelli, i consiglieri Pozzeti, Arrigoni, Gavazzi e Meroni, il sindaco di Monza
Michele Faglia, il commissario di governo Luigi Piscopo, studiosi, storici ed esperti
di comunicazione e grafica.
32
ARTE IN CONTEMPORANEA
NELLA METROPOLI MILANESE
LANCIATO UN PROGETTO
PER COORDINARE E
PROMUOVERE NUOVI
TALENTI ARTISTICI
Milano città moderna, capitale del design, della
moda e dell’innovazione. Siamo abituati a pensarla
così la nostra città, che ha saputo conquistarsi un
ruolo importante in Italia e nel mondo nei campi
della creatività e della ricerca. Ma forse pochi
conoscono il tessuto, fertile e ricchissimo, di
associazioni, gallerie, fondazioni che si occupano
di arte contemporanea, molte delle quali si sono
sviluppate negli anni recenti sotto la spinta di
una vivace iniziativa privata, di singoli o gruppi,
spesso giovani. Da qui vuole partire la Provincia per
rilanciare la proposta culturale di Milano, puntando
sull’arte contemporanea. L’obiettivo è prima di tutto
coinvolgere il pubblico, accompagnare i milanesi,
e i tanti visitatori della metropoli, nella scoperta
di un linguaggio artistico che talvolta suscita
sconcerto, difficile da comprendere, ma che parla
delle inquietudini del mondo di oggi e che fertilizza,
attraverso idee nuove, la riqualificazione urbana
e lo sviluppo economico e sociale. Il successo
di recenti iniziative come Techne, la mostra di
videoarte allestita allo Spazio Oberdan, danno un
segnale chiaro: l’attenzione e la curiosità per l’arte
contemporanea non mancano, a Milano.
Ma per valorizzare questa spontanea vocazione al
nuovo nell’arte occorre una regia che sia in grado di
dare visibilità ai fermenti artistici in atto proponendoli
al pubblico in formule adeguate. È questa la meta
prefissata con In contemporanea, un progetto di
supporto e promozione dell’arte contemporanea
articolato in due fasi che prenderà il via la prossima
primavera, in coincidenza con il MiArt 2006
(a Milano dal 30 marzo al 2 aprile).
Quindici Associazioni, particolarmente vivaci nel
settore, realizzeranno progetti speciali.
Il coordinamento della Provincia permetterà di creare
delle connessioni stabili tra le diverse associazioni,
in modo da potenziare il lavoro di ognuna e di
innescare una “circolazione” di idee, progetti, talenti
su tutto il territorio provinciale destinato a svilupparsi
nei prossimi anni.
Pensiamo infatti ad una rete di spazi e protagonisti
che sia punto di riferimento per il pubblico e per i
talenti artistici. L’attenzione all’arte contemporanea
è soprattutto rivolta alle nuove generazioni. La
convinzione è che occorra dare spazio ai giovani
e favorire lo scambio con il resto dell’Europa e
del mondo. Per questo è allo studio un sistema
di borse e finanziamenti che dia, finalmente, la
possibilità agli artisti emergenti di soggiornare nelle
capitali internazionali: per completare la propria
formazione, ma anche per riportare Milano al centro
del dibattito artistico internazionale e di una salutare
competizione fra aree avanzate.
Immagini dalla mostra
TECHNE 05 allo Spazio
Oberdan
34
Daniela Benelli
assessora alla Cultura,
culture e integrazione
Telefono:
02 7740 6304-6305-6307
[email protected]
ANSELM KIEFER.
“Untitled”,
1995. Acrylic on canvas.
cm 230x170
LA RETE DELL’ARTE
Il progetto “InContemporanea, la rete dell’arte”,
si snoda lungo un duplice percorso: da un lato
l’elaborazione e la realizzazione di nuove proposte
secondo un programma triennale, dall’altro, la
valorizzazione delle realtà già presenti sul territorio.
La prima fase d’intervento prevede la realizzazione
di un doppio ciclo di incontri presso lo Spazio
Oberdan, con ospiti di fama internazionale, dal
titolo “Perché non parli? Fatti d’arte e conversazioni
d’arte”; iniziate lo scorso 28 febbraio, e ideate
con la collaborazione di Unicredit, le conferenze si
concluderanno il prossimo dicembre 2006. Il titolo
generale dell’iniziativa “Perché non parli?” allude
alla celebre frase che Michelangelo rivolse alla sua
ancor più celebre scultura Mosè.
L’intera programmazione cercherà di rispondere
alle tante richieste di comprensibilità che si
pongono all’arte e in modo particolare all’arte
contemporanea, allo stesso tempo l’iniziativa vuole
tentare di rispondere alle pressanti domande sullo
stato e il significato dell’arte a seguito dei mutamenti
legati alla globalizzazione. Si tratta di cambiamenti
che, prodotti dalla grande migrazione proveniente
da mezzo mondo dell’Est e del Sud verso l’alto
mezzo mondo dell’Ovest e del Nord, impongono una
riscrittura non solo delle mappe geografiche, ma
anche di quelle storiche, antropologiche, artistiche,
ed esistenziali dell’umanità.
La prima serie di appuntamenti “Fatti d’arte”, da
febbraio a maggio 2006, ospita, di volta in volta,
curatori, critici e storici dell’arte che affronteranno
l’a-b-c dell’arte attraverso le diverse categorie
“tecniche”: pittura, scultura, installazione,
videoarte, fotografia e arte pubblica. Nella seconda,
“Conversazioni d’arte”, da ottobre a dicembre,
si terranno, sulle stesse tematiche, una serie di
dialoghi a due, un artista e un teorico. Tutti gli
incontri previsti si articolano secondo un doppio
binario di teoria e pratica, pensiero e tecnica.
All’interno della stessa fase d’intervento sono
inoltre di interesse: l’ideazione di un concorso per
la realizzazione di un’opera d’arte pubblica
destinata alla struttura di prossima apertura Casa
delle culture del mondo e infine l’assegnazione di
borse di studio per soggiorni all’estero rivolte ai
giovani artisti italiani. La valorizzazione delle realtà
esistenti si concretizzerà invece nella manifestazione
“Numero Zero”. Dal 22 marzo al 2 aprile, è prevista
l’apertura coordinata delle diverse realtà artistiche
dell’area milanese: in particolare le 15 associazioni
culturali, cui la Provincia di Milano riconosce un
ruolo importante per la città in virtù della propria
vivacità culturale, le gallerie milanesi, le fondazioni
Prada, Pomodoro, Trussardi e Stelline, l’associazione
di collezionisti ACACIA, la Nuova Accademia di
Belle Arti, la Scuola di Arti Visive e l’Accademia di
Brera. “Numero Zero” vuole mettere in evidenza
una sinergia possibile tra tutti i protagonisti dell’arte
35
CULTURA
contemporanea milanese, pubblici e privati,
mettendone in rete gli attori. All’interno di “Numero
Zero” si colloca la mostra “Ecce Uomo” a cura di
Gemma De Angelis Testa e Sergio Risaliti, prodotta
da ACACIA con la collaborazione della Provincia, dal
23 marzo al 21 maggio prossimi a Spazio Oberdan.
L’esposizione affronta il tema universale e senza
tempo del dolore e della sua rappresentazione
nelle opere degli artisti contemporanei. Il titolo,
“Ecce Uomo”, è stato scelto perché richiama una
riflessione sulla tradizione iconografica dell’Ecce
Homo; il compito di mostrare il corpo dolorante di
Cristo è affidato allo sguardo lucido dell’artista e
alla sua capacità di cogliere e mettere in evidenza
gli aspetti più schiaccianti della realtà. L’esposizione
mette in mostra opere di Marina Abramovic,
Maurizio Cattelan, Damien Hirst, William Kentridge,
Anselm Kiefer, Juan Munoz, Shirin Neshat, Thomas
Struth, Bill Viola, Chen Zen e altri ancora, accanto a
opere di giovani artisti emergenti.
Col progetto “InContemporanea”, spiega l’assessora
Daniela Benelli, “desideriamo dare visibilità alla
ricchezza che l’arte contemporanea produce
nell’area metropolitana milanese e affermare una
visione dell’arte contemporanea come motore di
una diversa e migliore qualità urbana per tutti.
Recenti studi dimostrano che la creatività è motore
di sviluppo economico nelle società avanzate e i
giovani ne sono naturalmente interpreti. L’ambizione
è che la rete si estenda e che, attraverso la
creazione di un sistema, di una relazione a confronto
costante tra chi produce arte contemporanea a
Milano, si possa ridare identità alla città e riportarla
al passo con quanto avviene - a livello culturale
contemporaneo - nel contesto internazionale.”
Per informazioni: www.incontemporanea.it
Info-point di Spazio Oberdan, Viale Vittorio Veneto, 1;
stand di “InContemporanea”
durante la Fiera MiArt 2006 a Fiera MilanoCity.
MAURIZIO CATTELAN
“Castigo”
gomma e matita,
cm 28x10X18
PERCHÉ NON PARLI ?
FATTI D’ARTE
LA PITTURA 28 febbraio 2006 Guido Curto
Introduce Giacinto Di Pietrantonio
LA SCULTURA 14 marzo 2006 Francesco Tedeschi
Introduce Gabi Scardi
UN’INSTALLAZIONE 27 marzo 2006 Francesca Comisso
Introduce Gabi Scardi
LA VIDEOARTE 11 aprile 2006 Sandra Lischi
Introduce Vittorio Fagone
LA FOTOGRAFIA 9 maggio 2006 Gigliola Foschi
Introduce Roberta Valtorta
L’ARTE PUBBLICA 23 maggio 2006 Lorenza Perelli
Introduce Gabi Scardi
PERCHÉ NON PARLI ?
CONVERSAZIONI D’ARTE
PITTURA 10 ottobre 2006 Jean Clair e Sandro Chia
Introduce Vittorio Fagone
SCULTURA 24 ottobre 2006 Daniel Soutif e Luciano Fabro
Introduce Giacinto Di Pietrantonio
INSTALLAZIONE 7 novembre 2006 Massimiliano Gioni e Maya Bayevich
Introduce Gabi Scardi
ARTE PUBBLICA 21 novembre 2006 James Lingwood e Antoni Muntadas
Introduce Gabi Scardi
VIDEOARTE 5 dicembre 2006 Jean Paul Fargier e Gary Hill
Introduce Vittorio Fagone
FOTOGRAFIA 12 dicembre 2006 Hripsimè Visser e Rineke Djikstra
Introduce Roberta Valtorta
Tutti gli incontri si svolgeranno allo Spazio Oberdan dalle 18.00 alle 20.00.
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Per informazioni: 02.77406381/41
36
IL FUTURO DELLA MEMORIA
Al via a Milano, dal 17 al 20 marzo, la prima
edizione de’ “Il Futuro della memoria”: tre giornate di
approfondimenti, tra convegni e letture
poetico-letterarie, una rassegna cinematografica allo
Spazio Oberdan e una serata conclusiva al Teatro
Dal Verme. Il Progetto, promosso dal Settore Cultura
della Provincia di Milano, ideato e curato da Marco
Manzoni/Studio Oikos Progetti culturali e scientifici,
intende valorizzare il tema della memoria, individuale
e collettiva, nella consapevolezza dell’importanza
crescente che essa assume, in tempi, come quelli
odierni, di frenetico e continuo cambiamento.
Numerose le personalità del mondo della scienza,
della cultura e della società che hanno aderito
all’iniziativa. Si parte allo Spazio Oberdan di Milano
con il convegno “Le tracce dell’uomo: memorie, ricordi
e narrazioni”. In programma, per sabato 18 marzo,
sempre allo Spazio Oberdan, “Memoria e eterno
presente nella società contemporanea”, convegno
sulle problematiche sociali, educative e metropolitane,
durante il quale saranno lette, da Ottavia Piccolo e
Giancarlo Dettori, pagine scelte di personalità milanesi
recentemente scomparse; lunedì 20 marzo al Teatro
Dal Verme di Milano un incontro serale conclusivo dal
titolo “Memoria e progettualità a Milano”, dedicato
al rapporto tra memoria e futuro di Milano e una
rassegna di film di cultura, documentari e video, dal
15 al 19 marzo allo Spazio Oberdan, in collaborazione
con Fondazione Cineteca Italiana. Inoltre, fuori
programma, è prevista per giovedì 16 marzo allo
Spazio Oberdan una serata con Sergio Zavoli e i suoi
prestigiosi reportage della serie “Diario di un cronista”,
prodotti per la RAI.
Per informazioni:
Provincia di Milano - Settore cultura
tel. 02 7740.6308/6326/6329
www.provincia.milano.it/cultura
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UN TRENO PER AUSCHWITZ
PER NON DIMENTICARE
IN OCCASIONE DELLE INIZIATIVE
PER IL GIORNO DELLA MEMORIA
È partito il 25 gennaio scorso da Carpi il Treno per la
Memoria, organizzato dall’Assessorato all’Istruzione
della Provincia di Milano, che ha portato più di 600
studenti a visitare il campo di sterminio di Auschwitz,
in occasione del “Giorno della memoria”.
Il viaggio è stato organizzato insieme alla Fondazione
“ex campo Fossoli” di Carpi, all’archivio storico
“Bigio Savoldi e Livia Bottardi Milani” di Brescia e alla
Fondazione “Memoria della deportazione” di Milano.
Partito da Carpi, il treno ha portato gli studenti delle
scuole superiori della provincia di Milano, di Modena,
di Brescia e di Lecce a visitare il campo di sterminio
di Auschwitz. L’idea di ripetere la straordinaria
esperienza dello scorso anno è nata “a caldo”,
quando, non ancora scesi dal treno, gli studenti e
gli insegnanti, gli operatori culturali ed i giornalisti
coinvolti, nonché i testimoni hanno iniziato la loro
ricchissima opera di “Restituzione dell’esperienza”
raccontando, lavorando sui materiali prodotti,
rivedendo immagini e riascoltando suoni, ma
soprattutto iniziando a scrivere e ricevere riflessioni
in una rete di relazioni che il progetto parallelo “Attori
di viaggio” aveva previsto, ma che si è rivelato molto
più efficace di ogni aspettativa. La nuova iniziativa
“Un treno per Auschwitz 2006” è stata impostata
avvalendosi dell’esperienza e dell’ottimizzazione
dell’organizzazione già sperimentata ed
approfondendo ulteriormente il “sistema di rete” fra
le scuole italiane che aderiranno nonché formulando
altri percorsi didattici propedeutici al viaggio, che
l’Archivio storico B. Savoldi e L. Bottardi Milani e le
Fondazioni “Fossoli” e “Memoria della Deportazione“
si impegnano a preparare e proporre agli insegnanti
ed agli studenti. L’idea che anima questo progetto
è ancora l’incontro di una generazione di cittadini
europei anagraficamente e linguisticamente non
dissimili da coloro che furono deportati sui treni dello
sterminio 60 anni fa. Ma, se durante le persecuzioni
naziste la destinazione dei treni era l’orrore, oggi si
propone ai ragazzi di incontrarsi, dialogare, lavorare,
viaggiare per costruire memoria. I luoghi hanno una
grande importanza. Gli studenti invitati appartengono
ad una nazione in cui la geografia del terrore ha
disegnato la presenza dei campi di concentramento
e di sterminio. I treni, pure, rivestono un ruolo
fondamentale, poiché offrono la possibilità di rivivere
l’idea dell’allontanamento coatto, attraverso l’Europa,
mediante un mezzo di trasporto di massa, che con
grande lentezza, ma anche con inesorabile puntualità
raggiunse i campi. Ed è proprio in questa ottica che il
“Treno per Auschwitz” del 2006 è partito da Carpi.
La tradizione che abbiamo ispirato con il primo
viaggio deve radicare in un percorso conoscitivo ed
emotivo che tenga anche in conto dei luoghi.
Primo Levi e altre migliaia di persone partirono da
Carpi e da Milano. Magari il “Treno per Auschwitz”
del 2007 partirà da Milano, ma fino ad allora ed
oltre noi lavoreremo per offrire l’opportunità di
un’esperienza importante e significativa per quanti
più giovani sarà possibile.
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LA MEMORIA È IN QUELLA PAZIENTE
STORIA DEI GIORNI CHE GIUNGE A NOI
SUL FILO DEL VENTO
Giansandro Barzaghi
assessore alla Istruzione,
edilizia scolastica
Telefono:
02 7740 4834-4835
[email protected]
IL RICORDO È VITA
Immagini tratte dal sito
www.deportati.it
“…Non si tratta / di rappresaglia o rancore./ Ma
d’inflessibile memoria”.
Le parole di un poeta, Vittorio Sereni, delineano con
assoluta purezza l’ambito del nostro rapporto con
Auschwitz. Non c’è spazio per sentimenti parziali,
riduttivi, come il rancore, di fronte all’abisso della
disumanizzazione. C’e solo la possibilità, il dovere
di ribaltare completamente la logica del processo di
morte che ha cancellato un infinito numero di vite:
con la memoria, che è vita.
La memoria non è un fatto astratto, un pensiero che
può essere elaborato in qualsiasi momento; non
è ricordarsi di qualcuno, pensare a lui: questo è il
ricordo, che può essere affettuoso o sterile, preciso
o sfumato, ma che non mi mette in contatto con
me stesso e con l’altro. La memoria è prendere
su di sé il tempo vissuto nella sua infinita varietà
di momenti e dargli modo di rivivere, di rifiorire;
la memoria non è parlare dei morti e con i morti,
ma parlare con i vivi di un tempo, è dare orecchio
a “…quella voce / con un tremito appena più
profondo, / appena più toccante ora che viene /
di là della frontiera d’ombra…”. Questa voce, ad
Auschwitz, io l’ho sentita venire dai piatti sottratti
dagli aguzzini ai deportati e accatastati là dietro
una vetrina. Nella loro indifesa quotidianità i piatti
portano su di sé i sorrisi e le angosce, le bassezze
e le speranze, i sogni e le delusioni di ogni giorno,
di ogni vita: sono i testimoni muti di vite familiari e
vite solitarie, di vite appena sbocciate e di vite vicine
alla consunzione. Questi piatti sono stati portati ad
Auschwitz perché i loro proprietari forse speravano
di mantenere qualche punto di contatto con i loro
giorni precedenti per non perdere completamente
il senso dell’esistenza. Oggi quei piatti sono il
simbolo non solo della perfidia e dell’inganno dei
nazisti, ma anche del loro progetto di annullare le
persone spogliandole della loro memoria, della loro
storia individuale per consegnarle al vuoto assoluto,
al cammino senza ritorno del Lager di Birkenau, la
vera fabbrica della morte, il luogo in cui le tracce
di innumerevoli uomini si sono dissolte in cenere e
fumo. Ma la memoria è in quella “paziente storia
dei giorni” che giunge a noi sul filo del vento in
mezzo alle baracche, sulla distesa bianca e gelata
e segnata da un’orrida scacchiera di filo spinato;
è la voce che giunge a noi da un passato che è
presente interiore e ci porta al di là dell’orrore
della massificazione dello sterminio, fino alla vita
di ciascuno e di tutti, alla vita vissuta, a quella che
doveva essere vissuta e che è stata negata e che ci
interpella senza sconti: sapere ciò che è avvenuto
ci segna in maniera indelebile; non basta il ricordo
e la compassione, chi ha visto non potrà tacere.
27 gennaio 2006. Sulla piana di Birkenau scende
il sole, rosso, enorme; nella sera, come fiori, si
accendono centinaia di fiaccole.
Il buio non può vincere.
di Vincenzo Viola, docente al Liceo Carducci - Milano
SCUOLA
PANNELLI SOLARI A SCUOLA
La Provincia di Milano ha deciso di appoggiare il
progetto sperimentale dell’Istituto tecnico statale
Ettore Conti di Milano, di costruzione di una Centrale
Solare Didattica sui tetti della scuola. Pannelli
fotovoltaici verranno sistemati sul tetto dell’istituto
per produrre energia pulita e a basso costo.
Aspetto non secondario dell’iniziativa, oltre al
coinvolgimento degli studenti nelle diverse fasi
operative, è rappresentato dall’azione di diffusione
nell’ambito urbano e provinciale di una Cultura
dell’Energia che sia all’avanguardia in quel contesto
di regole e comportamenti che ci permettano di
transitare, finalmente, in un mondo, come affermano
gli studenti del Conti: “non più soffocato dalle strette
petrolifere e dall’inquinamento sempre più elevato”.
L’energia elettrica prodotta con i pannelli fotovoltaici
è tra quelle più ecocompatibili e più “democratiche”
in quanto può essere prodotta ovunque con impianti
semplici e diffusi.
Purtroppo nel nostro Paese si fatica ancora a
sviluppare questa forma di produzione dell’energia.
Siamo indietro di oltre dieci anni rispetto agli altri
paesi europei.
AL VIA LA RISTRUTTURAZIONE
DELL’ITIS FELTRINELLI DI MILANO
Il Collegio docenti dell’ITIS Feltrinelli ha approvato all’unanimità (con 7 astenuti)
la proposta di ristrutturazione per il rilancio dell’Istituto proposta dalla Provincia
di Milano. Il progetto di ristrutturazione è stato costruito in questi ultimi mesi
attraverso un percorso di partecipazione che ha visto lo svolgersi di numerosi
incontri con tutte le componenti scolastiche e territoriali e con la collaborazione
del Politecnico di Milano.�Il progetto si basa su una impostazione che prevede
sia una fase di ristrutturazione, che tenga conto delle necessità di rivalutare
il patrimonio storico degli edifici e dei capannoni; sia una di innovazione, per
garantire strutture, laboratori e spazi per la didattica adeguati alle moderne
esigenze. �L’assessore all’Istruzione Giansandro Barzaghi ha ribadito il preciso
impegno della Provincia “in difesa degli istituti tecnici, in modo tale che la loro
funzione pubblica sia non solo salvaguardata ma potenziata, ribaltando quanto
previsto nella riforma Moratti”.�I lavori inizieranno già dal prossimo mese di aprile
con l’obiettivo di terminarli entro la fine del 2008, in occasione del centenario
della fondazione dell’Istituto.
40
FORMAZIONE A DISTANZA
PER L’ENTE PUBBLICO
E-LEARNING PER
RENDERE COMPETITIVA
L’AMMINISTRAZIONE
Consapevole che la qualità della formazione
continua è un importante fattore di successo delle
organizzazioni, la Provincia di Milano ha ultimato
una piattaforma informatica che consentirà
di realizzare corsi mirati, articolati in lezioni a
distanza fruibili dai dipendenti nei tempi a loro più
congeniali, e momenti d’aula in cui tirare le fila,
rispondere a quesiti e approfondire i temi trattati.
Con la definizione dei primi corsi, attualmente allo
studio del settore formazione, verrà gradualmente
introdotta una nuova cultura della formazione per il
personale della Provincia di Milano e, a cascata, per
quello dei Comuni che ne fanno parte: un progetto
ambizioso ma necessario.
Il progetto di e-learning avviato consente, infatti,
di accumulare, a costi non proibitivi, un “sapere
pregiato e distintivo”, di per sé un valore aggiunto,
e di agevolare la necessaria consuetudine con
i sistemi informativi moderni. La possibilità di
accedere a contenuti validi e aggiornati, l’ampia
fruibilità dei contenuti stessi, nonché l’abitudine
all’uso del mezzo tecnologico sono i più evidenti
aspetti positivi di questo sistema di formazione a
distanza, metodo che rivoluziona il concetto stesso
di apprendimento traducendolo in una nuova
“cultura” della formazione.
“È importante che un Ente Pubblico sia sensibile
a queste problematiche” - spiega Giorgio Calò,
assessore ai Sistemi Informativi della Provincia
di Milano - “In Provincia stiamo facendo i primi
passi necessari a superare la vecchia immagine di
pubblico come sinonimo di polveroso, per sostituirla
con un nuovo approccio, dinamico e innovativo,
nell’interesse della qualità ed efficienza del servizio
offerto ai cittadini”.
UN NUOVO SISTEMA DI PROTOCOLLO
INFORMATICO
Dal novembre scorso, è in funzione il nuovo sistema
di protocollo informatico, con cui si provvede alla
protocollazione, traasmissione, classificazione e
fascicolazione degli atti, presso tutte le sedi e uffici
di protocollo della Provincia di Milano (38 uffici
e 154 operatori). Il software ha già consentito
di sostituire il sistema di protocollo tradizionale,
ma offre anche ampie funzionalità ulteriori: in
futuro, oltre ad accrescere la platea degli utenti
in consultazione, trasmissione e registrazione dei
documenti, potrà realizzarsi il graduale passaggio da
processi gestionali basati su documenti cartacei, che
rendono difficile evadere in tempi rapidi le richieste
degli utenti, a una gestione informatizzata delle
pratiche amministrative, consentendo l’eliminazione
progressiva della carta e razionalizzando i flussi
documentali per migliorare la trasparenza dell’azione
amministrativa.
ANCORA UNA VOLTA PRIMI
Il rapporto annuale della rivista specializzata
LABItalia, da poco pubblicato, nell’analisi sui siti
web delle pubbliche amministrazioni, conferma
per il quarto anno consecutivo il nostro sito
(www.provincia.milano.it) al primo posto tra quelli
di tutte le province italiane. Il punteggio di 93,8 è
inoltre il più alto in assoluto tra tutti i siti analizzati
(ministeri, regioni, province e comuni). Già lo scorso
anno il sito ufficiale della Provincia di Milano, da anni
del resto modello di comunicazione telematica nelle
amministrazioni pubbliche, aveva ottenuto lo stesso
prestigioso riconoscimento al Compa 2005, il salone
europeo della comunicazione pubblica.
41
Giorgio Calò
assessore ai Sistemi informativi,
provveditorato, economato,
rapporti con Province limitrofe
Telefono:
02 7740 2202-2016
[email protected]
MA TU... CONOSCI
LA TUA PROVINCIA?
I RISULTATI DEL MINISONDAGGIO ON LINE
UN ESEMPIO CONCRETO DI E-DEMOCRACY
All’Urp, l’Ufficio relazioni con il pubblico della
Provincia, che ogni anno risponde a oltre un migliaio
di messaggi, capita spesso di ricevere domande da
cui emerge un certa confusione rispetto al ruolo e
alle funzioni dei diversi enti pubblici.
Abbiamo così deciso di interpellare chi usa il
web, proponendo, in collaborazione con RCM, la
Rete Civica di Milano, un questionario on line al
quale hanno risposto 228 cittadini. I risultati, pur
provenienti da un campione che non può essere
definito rappresentativo di tutta la popolazione, ci
aiuteranno a focalizzare la comunicazione sugli
aspetti meno conosciuti dell’agire della Provincia.
Di cosa si occupano Comune, Provincia e Regione?
Non sono molti coloro che dichiarano di non saperne
nulla; in particolare solo il 2,6 non sa che cosa fa il
Comune, l’ente più vicino per legge e tradizione ai
cittadini; la maggioranza (56,6) ne conosce le competenze
principali. Provincia e Regione seguono a pari merito,
rispettivamente con il 42,1 e il 41,7.
Nonostante il buon livello di conoscenza dichiarato,
restano ancora saldi alcuni pregiudizi: il 45 associa alla
Provincia qualsiasi ente che abbia “provinciale” nel nome,
ma non è così: la Provincia è un ente, ma è anche un
territorio su cui operano altre organizzazioni, prima tra
tutte lo Stato.
Abbiamo poi voluto approfondire l’indagine con domande
sui servizi specifici che offrono gli enti locali.
Tutti sanno che dell’anagrafe e delle scuole materne
si occupa il Comune. La risposta non risulta altrettanto
chiara in altri casi: pochi (meno di uno su tre) pare
sappiano che per il medico di base bisogna rivolgersi
all’ASL. Ben il 44,2 sa che i Centri per l’impiego
dipendono dalla Provincia, percentuale che risulta elevata
tenendo presente che si tratta di servizi riservati solo a
chi cerca lavoro: una riprova di quanto sia sentito questo
problema, che vede la Provincia da tempo in prima linea.
URP: UNA RETE POTENTE
Più di cento referenti in 88 settori: è questa la rete
che l’Ufficio relazioni con il pubblico ha attivato
all’interno della Provincia per le sue attività.�Corsi,
iniziative di aggiornamento, newsletter e forum interni
per discutere on line i problemi sono a disposizione
dei referenti, per supportarli nel loro lavoro di ascolto
quotidiano delle richieste dei cittadini e nella risposta
tempestiva alle loro esigenze.�La rete - a seguito
della generale riorganizzazione dell’Ente - ha ripreso il
proprio lavoro a pieno ritmo all’inizio di quest’anno con
l’obiettivo di condividere le conoscenze e migliorare i
servizi al cittadino.
42
IL SONDAGGIO
Conoscono le competenze
100%
non risponde
in parte
no
sì
80%
60%
40%
20%
Regione
Provincia
Comune
0%
Palazzo Isimbardi e il presidente
Quella che tutti conoscono è la sede della Provincia
(ben il 91,2 sa che si tratta di Palazzo Isimbardi)
come la stragrande maggioranza sa chi sia il
presidente, correttamente individuato dal 79,4 in
Filippo Penati.
A quali Enti si sono rivolti
Provincia 27,1%
Chi ha risposto
Il dato che colpisce maggiormente è l’alto titolo
di studio: ben l’84,2 è in possesso di un diploma
superiore o di una laurea.
Non si tratta di giovanissimi: più di un terzo (35,9) ha
tra i 40 e i 60 anni. Rari i pensionati e i disoccupati
(in totale il 7,3): il 75,1 ha un’occupazione e il 9,3 si
dichiara studente.
Regione 17,7%
Comune 55,2%
Conclusioni
Siamo consapevoli che in un sondaggio via web
il campione non è statisticamente significativo: la
diffusione dei PC connessi ad Internet non è certo
distribuita in pari misura e non è quindi possibile
affermare che gli orientamenti qui espressi
rappresentino quelli generali.
Abbiamo usato la rete, che consente una rilevazione
veloce e a basso costo, per valutare quanto sa di
noi quella parte di popolazione che frequenta il sito
della Provincia, che ormai conta circa due milioni di
accessi al mese. Il risultato complessivo consente
di affermare che, almeno in questo sottoinsieme
di cittadini, la Provincia è un ente conosciuto, in
particolare considerando il livello generale di quanto
si sa sull’agire degli enti locali. Tuttavia ci sono
ancora delle incertezze; compito dell’URP è quello di
rispondere alle richieste e pubblicizzare le iniziative
migliorando la comunicazione.
Sanno chi è il presidente della Provincia
Filippo Penati 79,4%
altri 3,9%
non risponde 16,7%
Conoscono la sede della Provincia
Pirellone 3,5%
Palazzo Marino 2,6%
non risponde 2,6%
Palazzo Isimbardi 79,4%
Per maggiori informazioni:
www.provincia.milano.it/urp
[email protected]
43
Il presidente della Provincia
di Milano Filippo Penati
LA PROMOZIONE E IL CONSOLIDAMENTO
DEL SETTORE SONO STRATEGICI PER LO
SVILUPPO DELL’ECONOMIA DI MILANO
44
BIOMILANO STRATEGIE
PER L’INNOVAZIONE
CON LA REGIA DELLA PROVINCIA
È NATO IL NETWORK BIOTECNOLOGICO
DELL’AREA METROPOLITANA MILANESE
Promuovere la collaborazione tra le aziende del
ramo e le alleanze istituzionali. Razionalizzare gli
investimenti grazie alla messa a punto di piattaforme
tecnologiche comuni. Individuare i possibili percorsi
di finanziamento e sviluppo per le imprese di nuova
creazione e per i piani di potenziamento di quelle
esistenti. Rafforzare i sistemi informativi on line.
Sono questi i principali obiettivi di Biomilano,
il network del settore biotecnologie dell’area
metropolitana milanese, che è nato grazie a un
accordo firmato dalla Provincia, che dell’operazione
è promotrice e regista, e da imprese, atenei,
associazioni e fondazioni scientifiche. Ecco i nomi:
Assobiotec, Assotec, Biopolo, Cnr-Itb, Comune
di Bresso, Camera di commercio-Euroinfocenter,
Genopolis, Istituto clinico Humanitas, Ifom, Istituto
nazionale per lo studio e la cura dei tumori, Istituto
di ricerche farmacologiche Mario Negri, Milano
ricerche, Nerviano medical science, Fondazione
parco tecnologico padano, San Raffaele biomedical
science park, Università degli studi di Milano,
Università degli studi di Milano-Bicocca.
“L’area milanese - ha affermato l’assessore
provinciale all’innovazione, Luigi Vimercati -
rappresenta l’eccellenza del biotech italiano, grazie
alla presenza di operatori riconosciuti a livello
internazionale. La promozione e il consolidamento
del settore è quindi strategico per lo sviluppo
dell’economia di Milano e del suo territorio.
Le strategie di valorizzazione, alla luce della
globalizzazione del mercato, non possono però
essere formulate autonomamente, ma devono
incanalarsi nell’alveo di un coordinamento locale e
internazionale. Ecco perché è stato creato Biomilano,
la cui attività riguarderà le nanobiotecnologie, le
neuroscienze, la cancerologia, la proteomica, i
biochip, la virologia-immunologia, la chimica e
l’agroalimentare”.
Il network si pone dunque come riferimento per le
entità e le istituzioni pubbliche e private che operano
nel settore. In particolare, sarà l’interlocutore
milanese della Commissione europea per la
programmazione degli orientamenti strategici e delle
politiche di finanziamento, e fungerà da elemento
locale di aggregazione tra vari bioraggruppamenti
europei, per esempio EuroBioCluster Sud, ABC
network e Net BioCluE, ai quali partecipano molti
firmatari dell’accordo.
Luigi Vimercati
assessore allo Sviluppo
economico, lavoro, delega
speciale per l’Alto Milanese
Telefono:
02 7740 5960-2719
[email protected]
ALTOMILANESE
AL VIA LA SPERIMENTAZIONE DI UN SISTEMA
DI MESSAGGISTICA MULTICANALE CHE FACILITA
LE COMUNICAZIONI TRA SCUOLA E FAMIGLIA
Più di 10 mila studenti e docenti dell’Alto Milanese
partecipano alla sperimentazione del T-messaging,
un sistema di messaggistica integrato multicanale il
cui scopo è facilitare le comunicazioni tra scuola e
famiglia.
Il T-messaging è stato sviluppato da Mediaitaly,
in collaborazione con l’Itis Galvani di Milano,
nell’ambito di un programma per sperimentare
l’impiego della televisione digitale terrestre per la
formazione scolastica, promosso dalle Province
di Milano e di Genova, e finanziato dal Ministero
dell’innovazione tecnologica tramite il CnipaCentro nazionale per l’innovazione della pubblica
amministrazione.
Il sistema che viene provato nell’Alto Milanese
consente di preparare i messaggi, stabilire a chi
mandarli, decidere quali canali (tra e-mail, sms
e, quanto prima, anche mms, telefonia basata sul
web e tv digitale terrestre) utilizzare per il recapito,
pianificare giorno e ora di invio delle comunicazioni,
avere eventualmente una conferma di ricevuto.
Il tutto senza bisogno di specifiche conoscenze
informatiche e in maniera completamente
automatica: basta un semplice terminale internet.
Ultimo, ma non per questo meno importante, la
sperimentazione sarà praticamente a costo zero
per le scuole: e-mail gratis, bonus di mille sms
per ciascun istituto, tariffa di 10 cent per ogni
messaggino successivo ai primi mille. Anche dopo
la sperimentazione, se il sistema - come appare
probabile - verrà adottato definitivamente ed esteso
a tutte le scuole di quel territorio, la gestione avrà
costi sopportabili: in più ci saranno da pagare
un canone per la licenza d’uso e l’eventuale
abbonamento per la tv digitale terrestre.
46
E, in ogni caso, T-messaging sarà più conveniente
dei tradizionali mezzi di comunicazione scuolafamiglia: lettere, telegrammi, telefonate da rete
fissa o mobile. Il che non è poco, considerando le
ristrettezze sempre più feroci in cui si dibattono i
bilanci scolastici.
“L’iniziativa - afferma l’assessore provinciale all’Alto
Milanese, Luigi Vimercati - è parte del piano di
interventi che la Provincia ha avviato per sostenere
il rilancio dell’economia e dell’occupazione del
territorio. In tale ottica rientra la sperimentazione
di soluzioni innovative per migliorare, tra l’altro, la
qualità dei servizi alla persona. E una delle risposte
può essere, appunto, il ricorso alla multicanalità
per rendere più efficaci ed economiche le
comunicazioni tra le istituzioni, in questo caso la
scuola, e i cittadini”. Al progetto, finanziato dalla
Provincia di Milano con un contributo di circa 14
mila euro, hanno aderito 11 complessi comprendenti
elementari, medie o corsi di formazione
professionale. Ecco l’elenco: Istituto comprensivo
Aldo Moro di Canegrate, capofila dell’operazione;
Scuola media Bonvesin de la Riva, Istituto Barbara
Melzi, Istituto di via dei Salici, Istituto comprensivo
Alessandro Manzoni, Centro di formazione
professionale e Ipsia Bernocchi di Legnano; Istituto
comprensivo di Busto Garolfo; Istituto comprensivo
di Magnago; Istituto comprensivo di San Vittore
Olona; Enac Lombardia di Cuggiono.
Se il collaudo avrà successo, il sistema sarà poi
proposto a tutte le scuole del territorio. Questo
porterebbe, già dal prossimo anno scolastico, a una
svolta decisiva nel rapporto spesso difficile tra suola
e famiglia: una comunicazione chiara, immediata e,
ancora più importante, economica.
LAVORO
CON EMERGO AMPLIATE DALLA PROVINCIA
LE OPPORTUNITÀ DI IMPIEGO
PER I LAVORATORI DISABILI
L’attenzione ai disabili è una parola d’ordine della
Giunta provinciale fin dal suo insediamento. Con il
suo Piano Emergo approvato nell’ottobre 2004, la
Provincia ha voluto raccogliere in maniera innovativa
la sfida di ampliare le opportunità di lavoro per i
20 mila disabili iscritti nelle liste del collocamento,
dando stabilità alla loro occupazione: il che, prima,
non avveniva. Così, la precarietà e l’estrema
difficoltà di avere un posto fisso spesso significava
insicurezza e sfiducia nel “sistema”.
La sfida è stata quella di aprire gli occhi alle
imprese, offrendo loro nuovi talenti e incentivi per
reclutarli, e di confezionare ai disabili percorsi
professionali su misura, accompagnando
l’inserimento al lavoro con il sostegno di servizi
e operatori specializzati. Oltre ai finanziamenti
e alle attività specifiche, per favorire l’incontro
tra domanda e offerta è stato dato il via a una
comunicazione mirata per sensibilizzare le aziende
non in regola, per convincerle che assumere un
disabile conviene davvero.
Il Piano, per il quale sono stati messi sul piatto 12
milioni di euro, ha compiuto un anno di vita a fine
gennaio. Grazie alle diverse iniziative che sono state
innescate, è stato possibile aumentare sia il numero
dei disabili che vogliono lavorare, sia il numero
delle imprese intenzionate ad assumere. “Un buon
risultato - commenta l’assessore provinciale al
lavoro, Luigi Vimercati - ottenuto in un momento
critico per l’occupazione, contraddistinto da una
sempre più diffusa precarietà, come abbiamo più
volte avuto occasione di sottolineare. Nonostante le
criticità, non abbiamo voluto trascurare le legittime
esigenze delle persone più deboli, anzi ci siamo
impegnati affinché costoro e tutti gli altri lavoratori
47
in difficoltà possano avere un’occupazione stabile e
dignitosa, nel pieno rispetto dei loro diritti”.
L’impegno della Provincia non è stato vano se,
all’inizio del dicembre scorso, risultavano già
accettati e finanziati ben 104 progetti di inserimento
lavorativo, che riguardano oltre 10 mila disabili e
circa 2 mila 400 aziende, oltre a 40 enti territoriali
e 5 associazioni temporanee di scopo che hanno
il compito di seguire lavoratori e imprese lungo il
percorso di inserimento e di integrazione stabile sul
posto di lavoro.
LAVORO
Il tratto saliente di Emergo consiste nell’opportunità,
per i vari interlocutori, di contare su interventi e risorse
economiche articolati, così da promuovere in maniera
soddisfacente per tutti una nuova cultura dell’accoglienza
del disabile in azienda. L’inserimento mirato, preparato e
assecondato nei complessi meccanismi di integrazione
sociale e lavorativa, sostenuto da una adeguata
formazione professionale assistita, diventa il presupposto
per una collocazione duratura e produttiva, in grado
di ottimizzare il lavoro del disabile come patrimonio
dell’azienda e garantire a questa una risposta all’altezza
delle sue modalità organizzative.
Molteplici sono gli ambiti di intervento del Piano.
È importante ricordare: i servizi per l’incontro tra
domanda e offerta di lavoro, in cui sono coinvolti anche
Centri provinciali per l’impiego; le azioni finalizzate
all’inserimento lavorativo, per le quali sono previste
risorse a favore di enti qualificati a rafforzare nel
disabile la conoscenza delle proprie capacità e attitudini;
l’orientamento alla formazione, che coinvolge direttamente
le famiglie per aiutarle nella scelta del percorso formativo
più adatto al disabile; i tirocini di orientamento per
disabili particolarmente svantaggiati, che permettono
loro di usufruire di borse lavoro o periodi di tirocinio per
esercitarsi nell’espletamento di specifiche mansioni; le
iniziative per il mantenimento del posto di lavoro, messe
in campo da specifiche strutture, che svolgono azioni di
tutoraggio per il disabile e di consulenza per il datore di
lavoro. Il bilancio di questo primo anno di vita del Piano,
quindi, è assolutamente positivo, soprattutto considerando
la crisi generale che caratterizza da tempo il mercato del
lavoro. Emergo ha confermato il suo ruolo di strumento
strategico di rafforzamento delle azioni e dei servizi
pubblici per l’inserimento lavorativo mirato dei disabili,
centrando in pieno l’obiettivo di partenza: individuare
un network di attori che, a livello locale, operino in una
logica tesa a valorizzare le esperienze sviluppate e le
competenze maturate, al fine di attuare interventi di
inserimento lavorativo mirato.
www.emergo.provincia.milano.it
48
ALCUNI NUMERI DEL PIANO
Ecco i principali risultati conseguiti a fine 2005 da Emergo, “spacchettati” per
aree di intervento da Luisito Trevisan, esperto di monitoraggio e valutazione della
qualità del Piano.
A sinistra la home page
del progetto Emergo
Sotto, disabili impegnati
in attività lavorative
Servizi per l’incontro domanda-offerta di lavoro
Si sta estendendo a tutto il territorio milanese, con la partecipazione dei Centri
per l’impiego della Provincia e di altre strutture qualificate, l’innovativo sistema
informatico “Match”, basato su due banche dati: una comprendente le risultanze
dello screening di 6 mila disabili per la valutazione delle potenzialità e delle
capacità lavorative di ciascuno di loro; l’altra articolata sull’analisi dei requisiti
funzionali e operativi di 2 mila posti di lavoro. Incrociando le due banche dati, il
sistema permette di formulare le possibili collocazioni lavorative di ciascun disabile.
Azioni finalizzate all’inserimento lavorativo
Approvati e sovvenzionati 14 progetti che coinvolgono 41 disabili
(di cui 19 donne) e 36 aziende.
Orientamento alla formazione
Approvati e sovvenzionati 29 progetti che coinvolgono 2 mila 914 giovani disabili
(di cui mille 506 donne).
Tirocini di orientamento per disabili deboli
Approvati e sovvenzionati 8 progetti che coinvolgono 49 disabili
(di cui 23 donne) e 32 aziende.
Sensibilizzazione
Approvati e sovvenzionati 7 progetti che coinvolgono mille 308 disabili
(di cui 477 donne) e mille 10 aziende.
Iniziative per il mantenimento del posto di lavoro
Approvati e sovvenzionati 21 progetti che coinvolgono 386 disabili (di cui 163
donne) e 234 aziende.
Azioni finalizzate all’integrazione lavorativa nelle cooperative sociali di tipo B
(quelle che hanno in carico disabili e persone svantaggiate in misura pari al 30
per cento della forza lavoro)
Approvati e sovvenzionati 5 progetti che coinvolgono 8 disabili
(di cui 2 donne) e 4 aziende.
Interventi a sostegno dell’inserimento lavorativo dei disabili con
particolare difficoltà di integrazione nel ciclo lavorativo ordinario
Approvati e sovvenzionati 14 progetti che coinvolgono 91 disabili
(di cui 43 donne) e 57 aziende.
Adattabilità dei contesti lavorativi attraverso adeguamenti dei posti di
lavoro, telelavoro e di ogni altra modalità atta a facilitare l’accesso dei
disabili con particolari difficoltà di inserimento nel ciclo lavorativo ordinario
Approvati e sovvenzionati 5 progetti che coinvolgono 5 disabili.
49
FAVORIRE E SOSTENERE I PROGETTI
PER LA DOMICILIARITÀ DELLE
PERSONE ANZIANE
50
PIÙ ATTENZIONE
PER GLI ANZIANI
NUOVO BANDO DI FINANZIAMENTO
PER I COMUNI: ARMONIZZARE GLI INTERVENTI
PER IL DIRITTO ALLA QUALITÀ DEI SERVIZI
La popolazione anziana, nella Provincia di Milano,
è in costante crescita. È questo un fenomeno con
il quale le istituzioni sono sempre più chiamate a
confrontarsi. L’analisi del contesto familiare è una
delle vie più immediate ed eloquenti per entrare
nel mondo dell’anziano e comprendere quali siano
i punti di riferimento e le risorse su cui egli può
contare, non solo per mantenere in vita il sistema
di relazioni personali ed intergenerazionali, ma
anche come supporto per fronteggiare le quotidiane
esigenze della vita. In questo quadro, la Provincia di
Milano ha emesso un nuovo bando rivolto ai Comuni
al fine di favorire e sostenere i progetti per la
domiciliarità delle persone anziane. Per raggiungere
tale obiettivo la Provincia metta a disposizione dei
Comuni 1.500.000,00 euro coi quali acquistare
quelle nuove tecnologie capaci di offrire un aiuto
fondamentale.
Un aspetto che per la Provincia di Milano è
fondamentale riguarda le sinergie operative. Per
vincere tale sfida, per porre il servire la Persona al
centro delle nostre scelte e delle nostre azioni, non
è possibile prescindere da una visione sistemica
del problema. Nessuno, Istituzione od organismo
o privato, è in grado da solo di affrontare un
così gravoso impegno. L’intento, dunque è
quello di armonizzare gli interventi proposti dalle
Amministrazioni Locali, dai Soggetti del Terzo
settore, dalle Istituzioni sanitarie e da tutti gli attori
sociali coinvolti.
Il tasso di innovazione tecnologica delle
strumentazioni utilizzate è per la Provincia un
requisito di fondamentale importanza.
Ad esempio, in un’ottica di prevenzione, possiamo
immaginare, quali investimenti e garanzie sia
possibile ottenere, sul versante economico e sociale,
attraverso la dotazione delle residenze degli anziani
di efficienti sistemi di robotica riconducibili all’ambito
assistenziale (apertura automatica di porte, finestre,
tapparelle, ecc.) o in grado di evitare situazioni di
rischio (fughe di gas, allagamenti, ecc.). Si possono
ipotizzare anche i servizi di Teleassistenza o di
Telecontrollo d’intesa con Terzo Settore e ASL.
Nell’utilizzo dell’innovazione tecnologica al servizio
della domiciliarità e dell’autonomia degli anziani,
la Provincia di Milano si avvale del contributo di
scienza e di esperienza di importantissimi istituti
quali il Politecnico Innovazione di Milano, la
Fondazione Don Gnocchi, la Fondazione Salvatore
Maugeri, l’Istituto per le Tecnologie della Costruzione
del Cnr e l’Università degli Studi di Trieste. Saranno
finanziati quei progetti presentati da Comuni che si
candideranno a favorire e a migliorare le condizioni
a casa dell’anziano, operando concretamente per
sostenere l’integrazione dei Servizi Sociali dei
Comuni con quelli socio-sanitari delle ASL e delle
Aziende Ospedaliere.
La popolazione anziana,
nella provincia di Milano,
è in costante crescita
51
Rosaria Rotondi
assessore alla Formazione
professionale, servizi sociali,
politiche familiari
Telefono:
02 7740 3118-3222
[email protected]
Il logo che
accompagna il bando
SERVIZI SOCIALI
TELEASSISTENZA,
UN AIUTO COSTANTE
Anziani più sicuri e meno soli, stato di salute e
benessere psicofisico regolarmente monitorato e,
in caso di necessità, una rete di aiuti a disposizione
delle persone più fragili. Sono questi i benefici
offerti dalla Teleassistenza, un servizio gratuito
di telecontrollo, telesoccorso e di supporto
personalizzato, che la Provincia sta in questi giorni
ri-organizzando e potenziando per offrire un servizio
sempre più efficace ai propri Utenti.
Il servizio, a titolo esemplificativo, dovrà prevedere
prestazioni quali: la verifica dell’esito degli interventi
in caso di attivazione dei competenti servizi e
presidi sociali, socio-assistenziali e sanitari; in
caso di emergenza sicurezza personale; in caso
di emergenza salute; in caso di reperimento ed
attivazione del soccorritore di prima istanza; la
segnalazione al medico di base degli interventi
effettuati e la sua attivazione relativamente ai
bisogni sanitari; il prelievo domiciliare tramite
laboratori convenzionati e la consegna al domicilio
dei referti quando l’ASL non possa provvedere
all’esecuzione di queste prestazioni richieste dal
medico curante. È, inoltre, garantita la capacità di
integrazione del terminale di teleassistenza con
sistemi DTS o sistemi più aggiornati per la gestione
di allarmi ricevuti da Utenti sordo muti; con garanzia,
infine, ai Medesimi di comunicare con la centrale
anche durante le chiamate settimanali di controllo.
Il funzionamento è semplice. Nell’abitazione
dell’utente viene installato un apparecchio collegato
tramite telefono a una centrale operativa attiva 24
ore su 24. Ogni richiesta di aiuto viene inoltrata
attraverso un telecomando monopulsante dato in
dotazione assieme all’impianto. Al momento della
chiamata, l’operatore vede sul computer tutti i
dati dell’utente. Se l’allarme riguarda la salute o la
sicurezza si organizzano immediatamente i soccorsi
52
mantenendo con l’utente un contatto telefonico fino
al loro arrivo. Se l’anziano ha bisogno di sostegno
emotivo, l’operatore contatta parenti, vicini o
personale specializzato per il supporto necessario.
Una volta alla settimana la centrale effettua una
telefonata di controllo per far sentire l’utente
costantemente seguito.
Il servizio Teleassistenza non è rivolto solo agli
anziani ma a chiunque abbia problemi di ridotta
autonomia e necessiti di aiuto. Teleassistenza ha già
attivato, nel passato 2005, 3.600 apparecchi, per un
totale di 4.100 utenti dei quali il 75,4% sono donne,
il 68,6% sono persone sole, il 92,4% ha un’età di
almeno 70 anni e il 48,5% ne ha più di 80.
In questo modo si permette agli anziani di continuare
a condurre una vita serena. La costanza del servizio
consiste appunto in questo: monitorare lo stato di
salute, essere vicini agli anziani senza doverli privare
del benessere di rimanere nella serenità della
propria casa.
COME USUSFRUIRE DELLA TELEASSISTENZA
In quest’ultimo anno chi ha desiderato usufruire
della teleassistenza lo ha potuto fare rivolgendosi
al servizio sociale del suo comune e presentando
lì la sua richiesta; quest’ultima - dopo un colloquio
di valutazione dell’assistente sociale - è stata
trasmessa all’Ufficio Teleassistenza della Provincia
di Milano. Questa nuova modalità di gestione
delle richieste è stata resa possibile grazie alla
collaborazione offerta da molte amministrazioni
comunali e consente alla persona di essere
informata dal servizio sociale anche su eventuali altri
aiuti comunali e volontari che potrebbero integrare
il servizio offerto dalla Provincia di Milano.
Per informazioni:
Provincia di Milano - Ufficio Teleassistenza
tel. 02.7740.3138-3266
[email protected]
UN CONVEGNO E UN LIBRO
PER SPIEGARE IL LAVORO
E I RISULTATI DEL SERVIZIO
SPAZIO NEUTRO
I Servizi come Spazio Neutro sono nati e si sono
sviluppati proprio per lavorare sul tessuto lacerato
della relazioni interrotte tra genitori e figli.
Questo è stato il filo conduttore del convegno
“Le radici del futuro” che si è svolto nelle scorse
settimane allo Spazio Oberdan di Milano su quante
aspettative, risultati ed esperienze ha raccolto il
servizio Spazio Neutro della Provincia di Milano.
Spazio Neutro, attivo dal 1993, è infatti un servizio
“per l’esercizio del diritto di visita e di relazione”,
che si propone di rendere possibile e sostenere il
mantenimento della relazione tra il figlio e i genitori
a seguito di separazione, divorzio conflittuale,
affido o in caso di gravi e profonde crisi familiari.
Il numero di separazioni e di divorzi è in grande
aumento in Italia negli ultimi anni, tanto che dal
1995 al 2002 le separazioni hanno avuto un
incremento del 52,2% e i divorzi del 54,7%. Da
quando è nato, il servizio Spazio Neutro è stato
per oltre 500 bambini un’esperienza di incontro e
dialogo. Nel corso degli anni questa esperienza si
è estesa sul territorio della provincia di Milano e
dalla fine dello scorso anno è stato avviato a cura
della Provincia di Milano un tavolo di coordinamento
degli Spazi Neutri che hanno iniziato la loro attività
sul territorio provinciale, in particolare nei comuni di
A fianco,
La copertina del libro, curato da
Paola Dallanegra, responsabile
di Spazio Neutro
Cesate, Albiate, Rho, Gorgonzola, Cinisello Balsamo,
Opera e nel Vimercatese.�A partire dall’esperienza
maturata in questo ambito, nel corso dell’incontro è
stato presentato il volume “Le radici del futuro - La
continuità della relazione genitoriale oltre la crisi
familiare”, curato da Paola Dallanegra, responsabile
di Spazio Neutro, in cui attraverso esperienze
concrete e riflessioni teoriche, si indagano soluzioni
per la salvaguardia delle relazioni e dei legami
genitoriali. I casi presentati e la ricerca sull’esito dei
trattamenti aiutano il lettore ad entrare in contatto
con la complessità di storie familiari, difficile e
dolorose, che si scontrano con la giustizia e il
sistema dei Servizi.
Essere ascoltato è uno dei diritti fondamentali del
bambino, un diritto relazionale fondante, che ha
trovato in Spazio Neutro la propria casa. L’incontro
allo Spazio Oberdan ha confermato la felice
intuizione che ha dato vita ad un servizio complesso,
dove il lavoro genera apprendimento e dove la
ricerca, la riflessione e il confronto sul metodo hanno
dato origine ad una nuova area di attività centrata
sulla formazione, il supporto, la supervisione di altre
esperienze locali, con le quali è stato costituito il
coordinamento dei servizi per il diritto di visita e di
relazione della Provincia di Milano.
Il logo di Spazio Neutro
UNA NUOVA AREA DI ATTIVITÀ CENTRATA SULLA FORMAZIONE,
IL SUPPORTO, LA SUPERVISIONE DI ALTRE ESPERIENZE LOCALI
53
CITTADINI
IN PRIMO PIANO
UN FORTE IMPEGNO
PER DARE VOCE
A RICHIESTE E BISOGNI
La nostra priorità è la tutela delle fasce deboli,
perché sono uomini e donne che scivolano
nell’invisibilità e che non hanno la possibilità di dare
voce ai loro bisogni.
Questo il senso della delega ai diritti dei cittadini
assegnata all’assessore Francesca Corso.
I percorsi di questa nuova delega si intersecano,
naturalmente, con le altre nuove deleghe riguardanti
i diritti di cittadinanza e questa sinergia ci permette
di diffondere una “cultura dei diritti”. Tra i diversi
convegni che abbiamo promosso su questo tema
citiamo solo il più recente, “Vittime di pace”, sulla
drammatica realtà di famiglie ebree e palestinesi
che hanno avuto un familiare vittima della guerra
e che, pur nel lutto e nel dolore, hanno anteposto
alla violenza e alla vendetta, la riconciliazione, la
speranza, la ragione.
Particolare interesse rivestono due azioni che a
diverse “latitudini” contribuiscono ad affermare dei
diritti importanti per il loro contenuto sociale.
Il primo è il Progetto “Le vittime del crimine
- Un confronto fra città europee” all’interno del
Programma della commissione Europea AGIS nel
quale la Provincia di Milano, con la Direzione di
Progetto Diritti, Tutele e Cittadinanza sociali, ha
assunto il ruolo di capofila. Tale progetto che vuole
tra l’altro rafforzare ed allargare la rete europea
costituitasi su questi temi già dal 2003 denominata
“Healthy Cities” prevede di ampliare la conoscenza
delle esperienze e delle prassi già avviate in Europa
da enti pubblici anche in collaborazione con strutture
del terzo settore, riguardanti la protezione degli
interessi delle persone vittime di crimini, spesso
anziani, donne e bambini oltre che persone disabili e
vittime di altri tipi di violenza.
Il secondo intervento della Provincia, delineatosi
come un intervento di carattere umanitario, riguarda
i rifugiati, i richiedenti asilo e le persone con
ASCOLTARE LE ISTANZE DI TUTTI
PER FAVORIRE LA CONVIVENZA
permesso di soggiorno umanitario. Uomini e donne
che sono state oggetto di grande interesse da parte
dei media che li hanno prontamente ribattezzati
come i “Rifugiati di Via Lecco”. La Provincia di
Milano, per dare un’adeguata accoglienza e per
agevolare l’inserimento nella vita sociale, ha firmato
un Protocollo di Intesa con il Comune di Milano.
Questo Protocollo conclude positivamente una
vicenda lunga e delicata. Ai “Rifugiati di via Lecco”
sono destinate delle strutture di accoglienza: la
finalità è quella di superare la fase dell’emergenza e
cominciare i Progetti di vita autonoma.
Un assessorato che ha la delega ai diritti dei cittadini
non può prescindere dall’ascolto delle istanze di
tutti. Abbiamo quindi voluto creare un “Osservatorio
dei diritti” che avrà il compito di raccogliere in modo
organico tutti i bisogni e le esigenze che non hanno
trovato ancora una risposta.
I veri attori saranno i cittadini stessi.
Francesca Corso
assessora al Bilancio sociale,
integrazione sociale,
Protezione civile
Telefono:
02 7740 3905-6 3495-6
[email protected]
IL PROGRAMMA COMUNITARIO AGIS
COOPERAZIONE GIUDIZIARIA PENALE
Destinato a fornire ai cittadini dell’Unione Europea
un elevato livello di protezione in uno spazio di
libertà, sicurezza e giustizia, finanziato per gli anni
2003-2007 per 65 milioni di euro, ha tra i suoi
obiettivi:
- sviluppare, attuare e valutare le politiche europee
in questo settore;
- promuovere e rafforzare la costituzione di reti e le
forme di cooperazione reciproca su temi generali
di interesse comune agli Stati membri, lo scambio
e la divulgazione di informazioni, di esperienze e di
buone prassi, la cooperazione locale e regionale,
nonché il miglioramento e l’adeguamento della
formazione, e la ricerca scientifica e tecnica;
- incoraggiare il rafforzamento della cooperazione
degli Stati membri con i paesi candidati
all’adesione, altri paesi terzi e le organizzazioni
internazionali e regionali competenti.
Queste le azioni previste: formazione; elaborazione
ed avvio di programmi di scambi e di tirocini; studi
e ricerche; divulgazione dei risultati conseguiti
nell’ambito del programma; sostegno finalizzato
alla costituzione di reti; conferenze e seminari.Tra i
vari settori di intervento ricordiamo quello destinato
all’assistenza alle vittime delle attività criminali.
Beneficiari del contributo comunitario, che
comunque non supera il 70% del costo totale del
progetto, possono essere: istituzioni, enti pubblici o
privati, associazioni professionali, organizzazioni non
governative, associazioni,istituti di ricerca, istituti di
formazione, servizi di polizia e giudiziari di qualunque
Stato della UE o dei Paesi candidati all’adesione.
DIRITTI DEGLI ANIMALI
UN SOSTEGNO CONCRETO
PER LA PRIMA VOLTA UN
ENTE PUBBLICO FINANZIA
PROGETTI PER LA TUTELA
La Provincia di Milano ha bandito lo scorso
settembre una gara per finanziare, con uno
stanziamento di 110 mila euro, iniziative di tutela
e promozione dei diritti degli animali suddivise in
cinque diverse tipologie di intervento: dalla creazione
di uffici comunali per i diritti degli animali, alla lotta
al randagismo, dalla realizzazione di strutture di
ricovero, alle attività di pet therapy, che utilizzano
i benefici effetti dell’interrelazione di un paziente
con un animale, fino ai programmi di educazione e
campagne di sensibilizzazione dei cittadini.
È la prima volta che un ente pubblico in Italia
promuove un’iniziativa di questo genere e ciò
rappresenta di per sé un fattore di importante
novità. L’adesione al bando è stata molto alta,
sono stati infatti presentati 67 progetti da parte di
amministrazioni comunali e associazioni animaliste
e ambientaliste, a testimonianza che il tema è molto
sentito ed è diffusa la sensibilità sull’urgenza di una
serie di interventi in merito. Il finanziamento non
permetteva di premiare tutti i promotori, ne sono
quindi stati selezionati quattordici.
Appare ovvia la considerazione che i fondi per
sostenere le iniziative sul territorio non sono mai
sufficienti, per questo motivo l’assessore Pietro
Mezzi intende mantenere aperto il bando di fine
2005 per finanziare, con le risorse che saranno
messe a disposizione dal bilancio 2006, alcuni dei
progetti rimasti esclusi dalla graduatoria.
Per quanto riguarda le proposte di costituzione di
Uffici per i diritti degli animali sono sei i progetti
ammessi al finanziamento. Si tratta delle proposte
presentate da Paullo, Peschiera Borromeo, Aicurzio
(con la Lega per la difesa del cane), Monza (con
l’Enpa), Pioltello (con Dog Angels). Tre le proposte
di campagne di controllo demografico e di lotta al
randagismo: Leal ( con Barlassina, Bollate, Muggiò,
Seregno e Solaro), Mondo Gatto (con Milano),
Gorgonzola (con Amico Gatto 2). Lainate (con Bollate
e Garbagnate), Cinisello Balsamo (con Lega per
la difesa del cane), La Goccia (con Pozzo d’Adda)
hanno ottenuto il finanziamento per iniziative tese
a realizzare strutture di ricovero per cani e gatti,
mentre Seveso (con Enpa e Mondo Gatto) è stato
selezionato per un programma di educazione e
sensibilizzazione dei cittadini e la Lega per la difesa
del cane (con Segrate) ha visto premiato il suo
progetto di pet therapy.
Nella distribuzione delle deleghe, all’atto della
costituzione della Giunta guidata da Filippo Penati,
all’assessore al territorio, parchi, Agenda 21 e
mobilità ciclabile è stata affidata la gestione delle
problematiche legate alla tutela dei diritti degli
animali. Una novità assoluta per il panorama italiano,
fatta salva l’esperienza della Provincia di Roma
che vanta già alcuni anni di importante e proficua
attività. Nel frattempo la cerchia si è allargata e oggi
sono cinque le province impegnate attivamente su
questo fronte. Si è trattato quindi di affrontare le
complesse tematiche connesse al rapporto tra esseri
umani e animali nell’ambito di una società articolata
come la nostra, scegliendo un percorso al tempo
stesso coraggioso e ragionevole.
La presenza di animali, soprattutto cani e gatti, nelle
famiglie che vivono in provincia di Milano raggiunge
cifre elevatissime e, se da un lato testimonia
dell’affetto di molte persone verso quelli che spesso
sono veri e propri compagni di vita, a volte può
costituire fonte di problemi.
Diffondere quindi una cultura della convivenza e del
corretto rapporto tra umani e animali è un compito
importante e meritorio.
56
LA PRESENZA DEGLI ANIMALI
ALL’INTERNO DELLE FAMIGLIE
È ELEVATISSIMA IN PROVINCIA
È stato così costituito l’Ufficio per i diritti degli
animali, con il compito di favorire la nascita e lo
sviluppo di tanti uffici simili in ambito comunale e
promuovere una serie di iniziative tese a migliorare
la tutela di chi non può difendersi da solo. Una sorta
di centro motore di riferimento per l’intera provincia
capace di suscitare e favorire iniziative a vario titolo
a livello locale.
Il messaggio che arriva da questa iniziativa è molto
incoraggiante perché conferma la grande attenzione
presente sul territorio e tra gli amministratori
su questo tema. Si stanno creando le premesse
affinché nei singoli comuni della provincia si
attivino iniziative concrete a tutela degli animali
e dei loro diritti, che saranno capaci nel tempo di
incidere positivamente sulla qualità e la civiltà della
convivenza tra uomini e animali.
LE INIZIATIVE DELL’UFFICIO
PER I DIRITTI DEGLI ANIMALI
Uno degli obiettivi principali è favorire la nascita
di uffici simili nei diversi comuni della provincia
milanese, e l’azione di stimolo sta dando i primi
risultati concreti.
Nel luglio 2005 è stato pubblicato l’opuscolo
Una Provincia amica degli animali. Guida agli
amministratori locali per un corretto rapporto tra
gli esseri viventi. Questa pubblicazione illustra le
competenze delle singole amministrazioni locali e
fornisce un utile quadro per programmare specifici
interventi. Contiene inoltre bozze per redigere
regolamenti e ordinanze comunali per disciplinare
la materia.
Nell’estate 2005 la Provincia di Milano ha lanciato
una campagna contro l’abbandono degli animali,
pubblicizzando un recapito telefonico in grado di
fornire informazioni operative tese a scoraggiare il
fenomeno.
Per informazioni:
Ufficio per i diritti degli animali
Viale Piceno 60, 20129 Milano
Tel 02.7740.5198/4905
uffi[email protected]
57
Pietro Mezzi
assessore alla Politica del
territorio e Parchi
Telefono:
02 7740 3387-3389
[email protected]
UNA PROVINCIA PIENA
DI RISORSE
L’EDIZIONE 2006 DI RISORSE COMUNI
HA VISTO ANCORA UNA VOLTA LA
PROVINCIA PROTAGONISTA, TRA PROGETTI
STRATEGICI E SOLUZIONI INNOVATIVE PER
LA GESTIONE DEGLI ENTI LOCALI
Si è conclusa il 16 febbraio a Milano la quarta
edizione di RisorseComuni, la manifestazione
dedicata ai temi del governo e della gestione degli
enti locali. La Provincia di Milano ha partecipato con
un proprio stand, presentando progetti e soluzioni
che hanno riscontrato un notevole interesse da
parte delle migliaia di visitatori giunti in fiera. Il
successo riscosso anche quest’anno dimostra
come un simile evento rivesta un’importanza
fondamentale per promuovere la ricerca e la
valutazione di nuove opportunità di innovazione
gestionale, in un momento tanto critico per cui le
risorse risultano sempre più scarse e le richieste
della comunità locale sempre più esigenti. La
partecipazione della Provincia alla fiera va dunque
letta nell’ottica di un confronto con le altre realtà
locali per costruire efficaci strategie di sviluppo
dei servizi e di uso efficiente delle risorse. Questi
momenti di scambio d’esperienze e di idee,
vissuti a volte con la necessità di uscire dalla
propria ristretta visuale, sono un fiore all’occhiello
dell’esperienza amministrativa lombarda, da sempre
all’avanguardia.
58
I progetti presentati nel corso della tre giorni
fieristica da parte dei vari settori della Provincia
sono stati numerosi ed eterogenei. Protagonista
dello stand, il grande televisore al plasma da cui
i visitatori hanno potuto ammirare le ricchezze
artistiche di Palazzo Isimbardi. Tra i progetti più
rilevanti con i quali l’amministrazione provinciale si è
presentata, spiccano quello di “Città di città”, curato
dall’assessorato alla Pianificazione Strategica, per
il rilancio dell’area metropolitana milanese, e la
Relazione sullo stato dell’Ambiente 2005, passaggio
fondamentale nel processo di definizione delle
politiche che consentono a un ente pubblico di
pianificare uno sviluppo sostenibile del territorio.
Anche le iniziative del settore Parchi hanno suscitato
un notevole interesse, con la “Guida ai parchi
regionali” e soprattutto con le mappe e le piccole
card che riportano tutti gli itinerari ciclabili più belli
del territorio milanese. L’impegno nel sociale e
nella tutela dei diritti, in generale, è testimoniato da
progetti importanti come gli “Interventi in materia
di sicurezza e lotta all’usura”, per quanto riguarda
i diritti dei lavoratori, e il “Regolamento comunale
RISORSE COMUNI
Alcuni visitatori;
in basso, il presidente Penati
allo stand della Provincia
per il benessere degli animali”, nell’ambito dei
diritti degli animali. Numerosi seminari, convegni
e dibattiti di vario tipo si sono susseguiti durante i
tre giorni di manifestazione: gli incontri che hanno
avuto maggiore riscontro da parte del pubblico
sono stati il seminario “Cultura e sviluppo: nuovi
percorsi di sperimentazione tra progetti e utopie”,
per focalizzare il ruolo della cultura contemporanea
quale fattore di sviluppo e stimolo nella creazione di
valore pubblico , “L’azione delle donne nel governo
locale”, viste come un fattore necessario per uno
sviluppo del Paese e per il rinnovamento della
politica, e i due incontri che presentano progetti e
soluzioni sul welfare locale.
Oltre 80 enti partecipanti, 4.000 metri quadrati di
area espositiva e 7.000 visitatori stimati: anche
quest’anno, possiamo dirlo, è stato un successo.
ASILI NIDO IN CRESCITA
Il presidente della Provincia Filippo Penati ha
presentato lo scorso 22 febbraio un progetto per lo
stanziamento di 60 milioni di euro in 4 anni per la
progettazione, la realizzazione e l’ampliamento degli
asili nido sul territorio provinciale.
L’iniziativa nasce dall’analisi di alcuni dati: sono
oltre 5.000 le donne che in Lombardia hanno dovuto
lasciare il posto di lavoro nel corso del primo anno di
vita del figlio, solo 1 bambino su 10 trova posto nelle
strutture esistenti, la Comunità Europea con la carta
di Lisbona del 2001 ha fissato l’obiettivo del 33% di
posti disponibili negli asili nido entro il 2010.
“L’area metropolitana milanese - ha dichiarato
il presidente Penati - ha necessità di realizzare
politiche di sostegno alle famiglie.
In Europa siamo al terzultimo posto per disponibilità
di posti negli asili nido, molto al di sotto di Paesi
come la Francia e la Danimarca.”
59
OROLOGI IN MOSTRA
IL VALORE DEL TEMPO E LA RISCOPERTA DEL SUO
SIGNIFICATO SEMPRE MUTEVOLE NELLA TESTIMONIANZA
DI QUESTI MAGNIFICI MANUFATTI
60
IL VALORE DEL TEMPO
A PALAZZO ISIMBARDI
APRE LA MOSTRA
DEDICATA AL PREGIATO
E RICCO PATRIMONIO
DI OROLOGI IMPERO
IN POSSESSO DELLA
PROVINCIA
Con la mostra “Il valore del tempo” la Provincia
di Milano ha inaugurato a Palazzo Isimbardi, sua
sede principale, la propria stagione culturale per il
2006, nell’ambito di un più ampio programma che,
fortemente voluto dal presidente Filippo Penati,
attraverso significative esposizioni e importanti
progetti editoriali, faccia conoscere quel comune
patrimonio artistico e culturale che, con impegno
e una vasta opera di valorizzazione conservativa,
riconsegni al pubblico la sua sede e i tesori del
suo territorio, nel loro valore originario.
Con questa mostra, per la prima volta, viene
spostata una rilevante collezione di preziosi,
monumentali orologi “impero”, realizzati tra
la metà del ‘700 e i primi anni dell’800, che
precedentemente sparsi in diversi ambienti di
Palazzo Isimbardi, ora, dopo un meticoloso lavoro di
restauro e di studio vengono restituiti alla loro rara,
originale bellezza e funzionalità.
Una rilevante collezione di splendide “parigine”, così
vennero definite nella stagione della loro massima
auge, dagli ingranaggi provenienti appunto da
questa città, per sottolineare, come patrimonio
pubblico, una scelta che è anche simbolica: il valore
del tempo appunto e la riscoperta del suo significato
sempre mutevole nella testimonianza di questi
magnifici manufatti.
In una sorprendente installazione nella Sala Affreschi
di Palazzo Isimbardi, ideata da Quirino Conti e
magicamente illuminata da Vinicio Cheli, la cui opera
di light designer è legata ai più importanti spettacoli
teatrali di Giorgio Strelher, queste preziose
architetture del tempo, esposte in metafisiche
torri di vetro, rivelano tutti i virtuosismi del cesello
e l’abilità fantastica dei più celebri artigiani di
questo particolarissimo genere di Teatro delle
ore.�Il nucleo singolarmente omogeneo e di grande
pregio, nel suo valore antiquariale dà significativa
testimonianza di quella straordinaria stagione che,
in territorio lombardo, fu protagonista di importanti
eventi storico-artistici e che, di quegli eventi, porta
esemplarmente impressi sofisticati tratti stilistici.
Marmi e bronzi di eccezionale fattura per vere e
proprie maquettes del tempo che, con gusto e
qualità rara e preziosa, dopo un accurato restauro,
rivelano tutta la loro perfezione artistica e tecnica,
così come raccontano i testi di Marco Fabio Apolloni,
Caterina Napoleone e Armando Torno contenuti nel
catalogo Skira, edito per la mostra.
Il Valore Del Tempo
Sala Affreschi, Palazzo Isimbardi,
corso Monforte 35, Milano.
Fino al 28 marzo 2006.
www.provincia.milano.it
orario: da martedì a sabato 10.00 -19.00
per informazioni: [email protected]
tel. 02 7740 2565-2464
Alcuni orologi esposti alla mostra, partendo dall’alto:
“Cavallo guidato da un amorino”, “Il bacio o La riconciliazione”,
“Napoleone a cavallo”
61
ICE IN IDRO
UN GRANDE SUCCESSO
ALL’IDROSCALO DIECIMILA CITTADINI
SULLA PISTA DI PATTINAGGIO
E QUASI CINQUEMILA BAMBINI
AL “PROGETTO SCUOLE”
Grande successo della stagione invernale
all’Idroscalo: uno straordinario numero di utenti
ha usufruito dei servizi offerti e in particolare della
pista di pattinaggio, installata all’Idroscalo nell’area
Multisport e gestita grazie alla collaborazione della
UISP, del CSI e dell’US ACLI. Infatti, più di diecimila
persone hanno utilizzato la pista di ghiaccio per
trascorrere momenti di divertimento all’aperto e per
vivere un po’ di montagna in città. La pista è rimasta
aperta fino alla fine di febbraio. Sono stati rilevati
picchi di partecipazione in concomitanza con le feste
natalizie e i weekend.
62
Inoltre, il mese di gennaio ha preso il via anche
l’atteso evento interamente dedicato ai più piccoli:
“Progetto Scuole”, un’iniziativa che vede coinvolti
i tre enti di promozione sportiva e permetterà agli
studenti di praticare diverse discipline, svolgere
attività didattiche e culturali, fare amicizia e
crescere insieme nella splendida e sicura struttura
dell’Idroscalo.
Sono circa 50 gli istituti della Provincia di Milano
che hanno aderito e che, fino alla fine di aprile,
porteranno nel parco di Milano quasi cinquemila
studenti provenienti dalle scuole primarie, elementari
e medie, per una media di 40 bambini a turno - uno
al mattino e uno al pomeriggio - da lunedì a venerdì.
Il “Progetto Scuole” si basa sulla logica della
polisportività: ogni bambino può avere la possibilità
di avvicinarsi e sperimentare lo sport in modo
multidisciplinare. L’obiettivo è, quindi, di utilizzare
l’avviamento alla pratica sportiva come strumento
educativo che ha per fine la formazione completa
della persona e non il risultato puramente sportivo.
Il Progetto Scuole propone 3 differenti discipline.
Arrampicata: attività all’aria aperta, di
concentrazione, agilità e coordinazione che
permette ai ragazzi di sviluppare fiducia in se
stessi riconoscendo così anche i propri limiti
fisici. L’attività, proposta ai bambini dai 6 ai 13
anni, ha come obiettivo la scoperta di uno sport
nuovo e l’apprendimento delle nozioni elementari
di sicurezza. Tiro con l’arco: è uno sport sicuro,
tranquillo, perfettamente in armonia con l’ambiente,
che aiuta a sviluppare capacità di concentrazione
e disciplina e a prendere consapevolezza del
proprio corpo. Pattinaggio: è uno sport eccezionale
per strutturare le attività basilari di moto oltre ad
ingentilire i movimenti, contrastando la perdita di
coordinazione che si ha nei periodi di veloce
crescita fisica.
NEGLI ULTIMI ANNI L’IDROPARK
È DIVENTATO UN GRANDE
PUNTO DI RITROVO ALL’APERTO
Irma Dioli
assessora alla Pace,
Idroscalo, sport e tempo
libero, politiche giovanili
Telefono:
02 7740 5900-5901
[email protected]
Diverse attività da praticare
all’Idroscalo: pattinaggio,
arrampicata e tiro con l’arco
SPORT E TEMPO LIBERO
PREMIATO L’IMPEGNO
NELLO SPORT:
L’ALTROPALLONE
E IL GIANNI BRERA
Il 2006 si è aperto con il premio “L’altropallone”,
giunto alla nona edizione e patrocinato anche
quest’anno dall’Assessorato allo sport. Questo
riconoscimento simbolico è destinato a coloro che,
nel corso dell’anno, si sono distinti nel mondo dello
sport per azioni di solidarietà a tutela dell’infanzia e
dell’adolescenza, “in alternativa al pallone d’oro e
contro il pallone duro”, per uno sport equo, solidale
e popolare, contro il razzismo, per l’integrazione e
la multiculturalità. La giuria, composta da membri
di spicco del mondo dello sport, del giornalismo
e delle associazioni solidali ha premiato Lilian
Thuram, campione della Juventus originario del
Guadalupe da sempre in prima linea contro il
razzismo. Cresciuto nelle periferie francesi, Lilian è
un campione del mondo abituato a farsi apprezzare
per la correttezza sul campo e ha preso posizione
criticando i metodi repressivi messi in atto nel corso
dei drammatici avvenimenti dello scorso autunno
nelle periferie di Parigi. Quest’anno l’appuntamento
con “l’Altropallone” è stato arricchito dalla proiezione
Fabio Capello, vincitore del
Premio Gianni Brera
64
del film “Calciatori di periferia, a due calci dal
paradiso” di Fabio Martina, finanziato dalla Provincia
di Milano. Basato su una storia realmente accaduta,
il film trae spunto dalla storia di due calciatori
diciassettenni, con qualche problema sociale e
personale che, dopo aver disputato una partita del
campionato giovanile, vengono selezionati per far
parte della primavera dell’Inter F.C. Il sostegno della
Provincia di Milano alla realizzazione del questo film
è l’espressione della nostra convinzione secondo la
quale anche lo sport può e deve essere strumento di
aggregazione, di solidarietà e di comunicazione dei
valori di pace e cooperazione.
PACE E SOLIDARIETÀ
PER UNO SPORT EQUO, SOLIDALE E POPOLARE,
PER L’INTEGRAZIONE E LA MULTICULTURALITÀ
La dedizione allo sport e l’impegno dimostrato da
grandi atleti nel diffondere valori educativi e sociali
è alla base di un altro importante evento, il “Premio
Gianni Brera - sportivo dell’anno 2005”, presentato
dal nostro Assessorato in collaborazione con il
Circolo Culturale “I Navigli”.
Anche quest’anno il premio dedicato al grande
giornalista, scrittore e narratore di entusiasmi,
che viene consegnato da oramai cinque anni, ha
premiato un grande nome del mondo dello sport:
Fabio Capello, attuale allenatore della Juventus.
La Giuria, composta da personalità e professionisti
sportivi, ha assegnato inoltre delle speciali menzioni
agli atleti delle diverse discipline che, nella scorsa
stagione, hanno ottenuto significativi riconoscimenti
grazie al loro forte impegno e alla volontà agonistica.
Sono stati così premiati Savino Guglielmetti,
medaglia d’oro alle Olimpiadi di Los Angeles del
1932 al volteggio e a squadre, Alessandro Petacchi,
vincitore dell’ultima Milano-Sanremo, Alberto
Ceriani, atleta non vedente specializzato nella
disciplina del nuoto, Alex Schwazer, atleta dell’Arma
dei Carabinieri medaglia di bronzo nella 50
chilometri di marcia ai Mondiali di Atletica di Helsinki
nel 2005, Lorena Di Vito, atleta italiana della società
sportiva Pro Patria specializzata nelle 100 chilometri
e nelle 24 ore. Giacinto Facchetti, Presidente F.C
Internazionale ha ricevuto una menzione speciale
in occasione del 5° anniversario del premio e Paolo
Ziliani, per il suo libro “Non si fanno queste cose a
cinque minuti dalla fine”.
La Provincia ha confermato ancora una volta
l’impegno a favore di iniziative in grado di esprimere
i valori del nostro operato: l’amore per lo sport, visto
non solo come atto agonistico ma come strumento
di aggregazione sociale.
NIENTE SCUSE METTIAMO FINE ALLA POVERTÀ
Siglato lo scorso 16 febbraio a Palazzo Isimbardi il protocollo d’intesa
per l’adesione della Provincia di Milano alla campagna del millennio delle
Nazioni Unite “No excuse 2015”. L’accordo, sottoscritto dal presidente della
Provincia, Filippo Penati, dall’assessore provinciale alla Pace, Irma Dioli, e dalla
coordinatrice mondiale della campagna, Eveline Herfkens (nella foto a sinistra),
prevede il raggiungimento di otto importanti obiettivi per migliorare il mondo in cui
viviamo: eliminare la povertà estrema e la fame, raggiungere l’istruzione primaria
universale, promuovere l’uguaglianza di genere, diminuire la mortalità infantile,
migliorare la salute materna, combattere l’Aids, assicurare la sostenibilità
ambientale e sviluppare un partenariato globale per lo sviluppo sostenibile.
L’adesione da parte dell’istituzione provinciale prevede un’attività di informazione,
sensibilizzazione e promozione del progetto nella sede della “Casa della Pace”,
in via Ulisse Dini. “C’era necessità - ha spiegato il presidente Penati - che Milano
tornasse nella rete nazionale e internazionale dei soggetti che operano per
sensibilizzare governi e opinione pubblica sul tema della pace”.
INCONTRO CON LA MAMMA DELLA PACE
Per continuare il cammino di pace e cooperazione è stato organizzato martedì 17
gennaio ’06 alla Casa della Pace - via Ulisse Dini 7 - l’incontro “Riportarli tutti a
casa - La società civile per la pace in Iraq”, per approfondire la conoscenza della
società civile statunitense che si oppone alla guerra, e di cui Cindy Sheehan (nella
foto a destra), la “mamma della Pace” nota per la sua coraggiosa lotta contro la
guerra in Iraq, è un’esponente di primo piano.
Nel gennaio 2005 Cindy, che ha perso suo figlio Casey in Iraq, ha fondato “Gold
Star Families for Peace”, un’organizzazione composta dalle famiglie che hanno
perso persone care in guerra. L’obiettivo è il ritiro delle truppe per evitare che altre
famiglie debbano soffrire. L’incontro è stato anche l’occasione per confrontarsi
sulle azioni e le strade necessarie per unire tutti coloro che credono nella cultura
non violenta e contraria ad ogni guerra in corso in questo momento nel mondo.
65
CRISI INNSE PRESSE
UN CASO IN CONTROTENDENZA
Dopo una lunga e laboriosa trattativa, la INNSE
Presse è uscita da una procedura di amministrazione
controllata ed è stata rilevata dal Gruppo Genta
di Torino, con il mantenimento del posto di lavoro
per 53 lavoratori. L’operazione ha avuto buon esito
anche grazie ai lavoratori, sostenuti dal Sindacato di
Milano, convinti che resistendo in un simile frangente
fosse offerta una nuova possibilità alla ripresa della
produzione. In tutta la vicenda la Provincia di Milano
ha assunto un ruolo decisivo, mediante l’intervento
dell’Assessorato al contrasto delle Crisi Industriali
e Occupazionali, e, nelle fasi che favorivano la
trattativa fra le parti e l’interlocuzione con altri
soggetti pubblici, come la Prefettura e il Comune
di Milano, sono stati forniti elementi necessari alla
soluzione del caso INNSE e a una prospettiva di
sviluppo. L’impegno è stato quello di promuovere il
rafforzamento in chiave consortile della compagine
societaria della nuova “INNSE Iniziative”e di
individuare e mettere in campo tutte le possibili e
praticabili forme di sostegno ritenute necessarie.
Si manifesta così l’interesse della Provincia a
proposte che comprendano la rivitalizzazione dei
siti produttivi e la garanzia del lavoro, unitamente al
radicamento sul territorio. È il segno se non di una
svolta, di una controtendenza. Il piano industriale
presentato può dare l’avvio a una fase di rilancio
della produzione, garantendo in tal senso i livelli
occupazionali, e predisponendo le condizioni per uno
sviluppo industriale, naturale spinta al mantenimento
dell’attività nella sede storica dell’officina milanese.
Negli ultimi anni a Milano la meccanica pesante
sembrava senza futuro. Nel mese di gennaio è stato
invece firmato un l’accordo per la INNSE Presse,
che può indicare una svolta nel panorama produttivo
del territorio milanese. La INNSE Presse nasce dalla
storica officina Innocenti Santeustacchio, che ha
avuto un ruolo leader come azienda metalmeccanica
nella zona di Lambrate, la cosiddetta ”area ex
Maserati”. All’epoca della privatizzazione dell’IRI per
l’Innocenti è avvenuto il passaggio dalla finanziaria
pubblica Finsider alla tedesca SMS Demag, dalla
quale c’è stata una successiva cessione alla
Società Manzoni, proprietaria di altri siti produttivi
nella province di Bergamo e Brescia. Dopo anni
di incertezza occupazionale con periodi di cassa
integrazione guadagni, nel 2002 la Manzoni
decide la messa in liquidazione della INNSE
Presse, che nell’anno successivo viene attratta
nella procedura di amministrazione straordinaria
dell’intero Gruppo Manzoni. Da allora si sono avviati
i tentativi per individuare iniziative imprenditoriali
che continuassero l’attività produttiva. Proprio la
specializzazione in produzioni di precisione mediopesanti, con tecnologia e strutture in grado di
intervenire su impianti di grandi dimensioni , tuttora
garantisce un ampio mercato di riferimento, anche
per la limitata concorrenza sul territorio nazionale.
Da una situazione di crisi nel settore metalmeccanico
nasce così un’opportunità: l’inversione del “corso
di questa storia” diventa per la Provincia l’auspicio
che altre occasioni di ripresa sorgano nella realtà
industriale milanese, ormai da troppo tempo
considerata ineluttabilmente in declino.
66
FINALIZZARE A SCOPI SOCIALI, RICREATIVI,
CULTURALI E ISTITUZIONALI GLI INTERVENTI
SUL PIANO DEGLI SPAZI ABITATIVI
DESTINARE GLI ALLOGGI DELLA PROVINCIA
A FINALITÀ SOCIALI E CULTURALI
Procede il riassetto dei beni del Patrimonio della
Provincia di Milano, avviato con lo stop alle
cartolarizzazioni e all’individuazione delle aree e
degli edifici che possono essere recuperati a un
uso pubblico. È ora arrivato il tempo di pianificare le
linee di indirizzo per destinare i 152 appartamenti
di proprietà , per la maggior parte siti sul territorio
milanese e in minor misura sul territorio del Comune
di Limbiate. La volontà dell’Ente espressa nel
programma è quella di finalizzare a scopi sociali,
ricreativi, culturali e istituzionali gli interventi sul
piano degli spazi abitativi , qualificando i diversi
progetti con gestioni che raggiungano punte di
eccellenza e siano motori per altre esperienze
positive. Questo nella consapevolezza che il
campo d’azione è limitato e pertanto non si può
ragionevolmente porre come obiettivo la soluzione
degli immani problemi della casa, del disagio
giovanile, degli anziani, dei soggetti svantaggiati e
delle nuove povertà nel territorio milanese. È stato
approvato dal Consiglio Provinciale il provvedimento
che individua la destinazione d’uso del patrimonio
immobiliare a disposizione, tenuto conto degli
indirizzi strategici generali. L’operazione si articola
in varie azioni. Una prima fase vede l’assegnazione
di 6 alloggi per la gestione diretta della Direzione
Centrale Affari Sociali, con destinazione
l’accoglienza di bimbi affidati dal Tribunale per i
minori e l’ospitalità a madri e bambini o minori
nel quadro di diversi progetti a termine. In un
secondo momento verranno stipulate apposite
convenzioni con l’Amministrazione Penitenziaria
per altri 8 appartamenti assegnati al Progetto tutele
e cittadinanze sociali per l’area carcere, oltre a un
appartamento gestito direttamente dalla Direzione
di Progetto per iniziative a sostegno della paternità
in condizioni di difficoltà. Un gruppo di 8 unità
abitative sarà attribuito a funzioni inerenti la tutela
di soggetti disabili, con una gestione in convenzione
con Enti e Associazioni. Gli alloggi rimasti e quelli
che si renderanno disponibili sono vincolati a queste
priorità: ospitalità a parenti di persone ricoverate in
Ospedali situati vicino agli appartamenti, a soggetti
indicati dalla Prefettura per emergenze-casa, a
studenti universitari in stato di temporaneo disagio
per l’abitazione. In via degli Umiliati gli appartamenti
di proprietà della Provincia saranno dati in affitto,
secondo l’ordine di graduatoria, ai soggetti anziani
o appartenenti alle forze dell’ordine. Il Consiglio
ha preso atto infine dell’acquisto del Comune di
Limbiate di 12 appartamenti, sempre di proprietà
della Provincia e attualmente concessi in locazione,
ubicati nel territorio di Limbiate.
Bruno Casati
assessore alle Crisi industriali
e occupazionali,
Demanio e Patrimonio,
Edilizia varia
Telefono:
02 7740 2206-2423
[email protected]
Immagine in 3D
del progetto per la sede
della nuova provincia
UNA SEDE PER LA PROVINCIA DI MONZA
La Provincia di Milano continua a lavorare per dotare la Provincia di Monza e
Brianza della sede del polo istituzionale sull’area della ex Caserma militare
IV Novembre. L’ampia estensione dell’area permette l’utilizzo di 23.000 metri
quadri per la sede e la particolare posizione offre opportunità dal punto di vista
viabilistico e di sviluppo dell’intera zona. Il progetto preliminare considerava di
allocare nello stesso complesso la sede della nuova Provincia, della Questura e
Polizia di Stato, della Guardia di Finanza, dell’Agenzia delle Entrate ed altri spazi
per una eventuale Fiera e un Centro Congressi. Già un provvedimento deliberativo
è stato assunto dalla Giunta Provinciale nel dicembre scorso per l’approvazione
del progetto preliminare e per lo stanziamento di 18.000.000 di euro per il primo
lotto dei lavori. I vari soggetti pubblici che concorrono all’intera operazione hanno
comunque modalità e tempi diversi di intervento, che si devono conciliare con le
scadenze stabilite per l’avvio della nuova Provincia.
L’accelerazione impressa dalle proposte dell’Assessorato al Patrimonio della
Provincia milanese, con un piano di lavoro programmato secondo le necessità
dichiarate da tutti i rappresentanti degli Enti sul Tavolo interistituzionale, vedeva
una prima fase di bonifica e demolizione dei vecchi edifici, unitamente alla
modifica dell’Accordo di Programma e ai pareri favorevoli di legge per consentire
l’acquisizione dell’area dal Demanio. La Provincia di Milano continua nel percorso
intrapreso, ritenuto da tutti i soggetti interessati la soluzione ottimale ma, nel
contempo, cerca di preparare per davvero la nuova Provincia, nel rispetto della
scadenza dell’anno 2008 per l’avvio della sede istituzionale. Non si esclude la
ricerca di sedi di rappresentanza e di sedi transitorie che allochino uffici in attesa
della consegna della vera sede istituzionale.
67
INCENTIVARE
LA BIODIVERSITÀ
L’IMPEGNO PER MIGLIORARE
LA REALTÀ AGRICOLA DEL TERRITORIO
Gli interventi di miglioramento ambientale, per i quali
la Regione trasferisce annualmente alle province
risorse derivanti dalle tasse versate dai cacciatori
per esercitare l’attività venatoria, sono finalizzati a
favorire la sosta dell’avifauna selvatica migratoria
e la riproduzione naturale della fauna selvatica
autoctona. La Provincia di Milano, Assessorato
alla Caccia, Pesca e Polizia provinciale, ha tuttavia
stanziato dal proprio bilancio ingenti risorse
finalizzate a tale obiettivo, di grande rilevanza in
area rurale. Questi interventi consistono in una
serie di operazioni che si effettuano sul territorio di
campagna, allo scopo di accrescerne la varietà di
ambienti e di colture, rendendolo accogliente per
un numero di specie il più ampio possibile: in una
parola, incentivandone la biodiversità.
Per bene operare, sono fondamentali un’adeguata
conoscenza del territorio e una presenza capillare
nelle aziende agricole per una valutazione
mirata della realtà ambientale e della possibilità
applicativa di ciascun intervento. La validità di un
programma di miglioramento ambientale non può
inoltre prescindere dalla consapevolezza del ruolo
fondamentale assunto dagli agricoltori e dalle
aziende agricole i quali, grazie alla legge 157/92
sull’attività venatoria e alla relativa legge regionale
lombarda 26/93, unitamente ai cacciatori, vengono
identificati quali principali tutori del patrimonio
ambientale e faunistico. L’operatività in tema di
miglioramento ambientale in chiave faunistica deve
comunque tenere conto della realtà agricola della
provincia di Milano, per la maggior parte intensiva,
dove la logica economica prevale spesso su ogni
altra valutazione: ne consegue che ogni proposta
di intervento deve essere mirata in conseguenza di
una valutazione tecnica ed economica approfondita
su ogni singola realtà aziendale, per evitare la
dispersione dei fondi disponibili.
Gli interventi svolgono diverse funzioni: incentivano e
sostengono gli agricoltori fornendo un’entrata costante
e sicura, favoriscono la fauna selvatica e migliorano
l’ambiente differenziando gli habitat, riducono l’impatto
ambientale causato dalle attività agricole, favoriscono
la biodiversità. Si è notato unsignificativo incremento
di fauna selvatica. Nelle zone a caccia programmata
gli appezzamenti con colture a perdere sono tabellati
con la scritta “terreno in attualità di coltivazione” e
interdetti alla caccia. In questo modo diventano vere
e proprie “isole” dove la fauna selvatica si concentra
e trova riparo.Gli agricoltori hanno partecipato con
interesse, informandosi, avanzando proposte e
suggerimenti in merito. È stato possibile in alcuni casi
utilizzare per colture a perdere terreni che venivano
sistematicamente danneggiati dalla fauna selvatica.
In questo modo le somme che venivano erogate
come risarcimento del danno si sono trasformate in
contributo per costruire ambiente.
TERMINATA LA STAGIONE VENATORIA 2005/2006
Il 30 gennaio si è chiusa la stagione venatoria.
L’abbondante nevicata di qualche giorno prima ha
costretto gli appassionati a uno stop anticipato,
poiché la legge vieta l’esercizio venatorio con il
terreno coperto in tutto o per la maggior parte di
neve. Il bilancio è comunque buono: i miglioramenti
ambientali realizzati dalla Provincia e dai tre Ambiti
Territoriali di Caccia milanesi, i programmi di
ripopolamento della fauna stanziale, il soddisfacente
andamento delle migrazioni autunnali dell’avifauna,
il controllo effettuato dagli Agenti del Corpo di
Polizia provinciale e dagli altri organi di vigilanza
nonché l’assenza di incidenti di rilievo, consentono
di esprimere una valutazione positiva sull’annata
venatoria appena conclusa. Ora, in base alle
previsioni del nuovo Piano faunistico venatorio
provinciale 2005/2009, approvato nel luglio scorso,
si comincerà a lavorare in vista della prossima
apertura, la terza domenica di settembre 2006.
68
PER OPERARE AL MEGLIO
È FONDAMENTALE CONOSCERE IL TERRITORIO
LE TIPOLOGIE DI INTERVENTO CHE INTERESSANO
IL TERRITORIO PROVINCIALE MILANESE
Colture a perdere.
Si tratta di colture di mais e/o sorgo che non
vengono tagliate alla maturazione, ma rimangono
in campo fino alla fine di febbraio per garantire
nutrimento e rifugio alla fauna sia stanziale
sia migratoria nel periodo autunno-invernale,
particolarmente critico per la fauna in quanto
vengono spesso a mancare le condizioni minime per
la sopravvivenza. Ne beneficiano soprattutto conigli,
lepri, fagiani e altre specie.
Colture a perdere su set-aside.
I terreni destinati obbligatoriamente a riposo (setaside) in base alle normative comunitarie, possono
essere seminati con colture a perdere di mais misto
a sorgo (vedi sopra), alternate l’anno successivo
con un miscuglio di almeno tre specie di foraggere.
Il risultato di questo intervento è di avere una
copertura del terreno molto prolungata.
Residui colturali.
Si tratta delle parti vegetali che rimangono sul
terreno dopo la raccolta del prodotto: gli stocchi
di mais e di girasole, tagliati ad almeno 50 cm
di altezza, le stoppie del riso. Lasciati in campo,
favoriscono il rifugio e l’alimentazione della fauna
selvatica, soprattutto della lepre, del fagiano e della
starna. È un intervento che spesso non ha bisogno
di finanziamento perché molti agricoltori lasciano
a lungo sul campo gli stocchi dopo il raccolto
rimandando le lavorazioni a fine inverno.
Mantenimento zone umide e allagamento
temporaneo delle risaie.
Sono due interventi finalizzati alla sosta e
all’alimentazione dell’avifauna acquatica: anatre,
aironi, gallinelle d’acqua, folaghe, ecc.
Alberto Grancini
assessore alla Sicurezza,
lotta all’usura, caccia e pesca
e Polizia provinciale
Telefono:
02 7740 3012-3013
[email protected]
Le zone umide naturali (risorgive, lanche, stagni,
paludi) hanno bisogno di periodiche pulizie,
eliminazione dei rifiuti, controllo dei canneti e delle
infestanti, sfalci, eventuali nuove piantumazioni.
Anche nelle aree utilizzate a fini agricoli è possibile
creare temporanee zone umide per gli uccelli
acquatici, mantenendo allagate nel periodo invernale
le stoppie di riso.
Mantenimento di siepi, filari e boschetti.
Numerose sono le funzioni della siepe: produzione
di legna da ardere e da opera, delimitazione dei
confini, supporto all’apicoltura, produzione di piccoli
frutti, difesa biologica delle colture, ombreggiamento,
rinsaldamento delle sponde, purificazione delle acque.
I filari delimitano gli appezzamenti, le proprietà, i corsi
d’acqua, le strade poderali. Sono costituiti da alberi
d’alto fusto che possono essere governati a ceduo o
a capitozza per evitare l’eccessivo ombreggiamento
sulle colture. I boschetti sono costituiti, come le
siepi, da essenze di diverso sviluppo, ma distribuite
casualmente sull’appezzamento. La dimensione del
boschetto non deve superare i 2000 mq per non
rientrare nei vincoli e limitazioni della legislazione
forestale vigente.
LA PROVINCIA GIÀ ATTIVA PER L’EMERGENZA AVIARIA
La Provincia di Milano è già attiva, a partire dall’inizio di quest’anno,
nell’affrontare l’emergenza aviaria. Con la Asl di Milano è stato concordato un
protocollo tecnico che definisce le modalità di recupero di volatili selvatici morti e
parte delle pattuglie della Polizia provinciale sono state attrezzate per intervenire
ogni qual volta ve ne fosse bisogno.�Si è provveduto inoltre ad organizzare un
sistema di allerta per il recupero delle carcasse e la messa in sicurezza della zona
dell’eventuale ritrovamento. Sarà poi compito delle Asl provvedere alla necessaria
profilassi veterinario-sanitaria. Inoltre prosegue, tramite gli agenti della Polizia
provinciale, l’attività di monitoraggio presso i laghetti di pesca autorizzati dal
settore Caccia e Pesca e presso il bacino dell’Idroscalo.
69
UNA GIORNATA
PARTICOLARE
VIAGGIO ATTRAVERSO LE BELLEZZE DEL TERRITORIO
Con questo numero desideriamo proporvi alcuni
“viaggi” alla ri-scoperta delle bellezze del territorio
provinciale - ma anche di curiosità legate alla sua
storia ed alla cultura, non dimenticando qualche
annotazione eno-gastronomica e curiosità di vario
genere. Un invito ad approfondire un tema, una
visita, lasciandovi, in parte, il “gusto” della ricerca.
LE ABBAZIE DEL SUD MILANO
La parte sud del territorio metropolitano è
caratterizzata dalla presenza di importanti storiche
abbazie: Mirasole, Viboldone e Chiaravalle.
Quest’ultima nasce nel XII sec. sulla spinta della
grande riforma dell’ordine dei Benedettini voluta
da San Bernardo di Clairvaux, nato nel 1091 nei
pressi di Digione ed entrato a 21 anni nel monastero
benedettino di Citeaux (in latino Cistercium, da cui
ebbe origine il ramo “cistercense” della grande
famiglia dei benedettini).
Bernardo, sostenitore attivissimo della seconda
Crociata fu anche scrittore raffinato e viaggiatore
instancabile. In Italia, dove si era recato per un ciclo
di predicazioni, diede vita a numerosi monasteri
mentre i conventi di Mirasole e Viboldone, fondati
dall’ordine detto degli Umiliati, sono esempi di
strutture non solo monacali ma anche aperte ai temi
del laicato e della gestione economica.
Tutte insieme, queste istituzioni religiose hanno
contribuito, nei secoli, allo sviluppo agricolo e
“industriale” del sud milanese e forse non è un
caso che, ancora oggi, quella è la zona dove ancora
fiorenti sono le attività agricole della nostra provincia.
70
Mirasole
Iniziamo il viaggio dal comune di Opera nel cui
territorio sorge una delle più importanti storiche
abbazie del milanese: Mirasole. Situata a circa
10 km da Milano, fu fondata nella prima metà del
sec. XIII dagli Umiliati, un ordine religioso formato
da monaci, monache e laici che conducevano
vita di preghiera e di lavoro, in particolare
fabbricando panni di lana e coltivando i campi con
sistemi assolutamente innovativi. Il complesso
architettonico, un tipico esempio di corte colonica
medievale, è composto, oltre gli edifici agricoli,
dalla chiesa di Santa Maria Assunta - la cui facciata
è impreziosita da due bassorilievi in terracotta
La chiesa di
S. Maria Assunta, facente
parte del complesso
architettonico di Mirasole
CULTURA IN PROVINCIA
A sinistra,
l’interno della chiesa di
S. Maria Assunta a Mirasole
In basso,
l’esterno dell’abbazia di Viboldone,
la chiesa di S. Pietro
SAPEVATE CHE…
Esiste un preciso legame tra la Provincia di Milano e l’Abbazia di
Mirasole, recente, ma che affonda le sue radici nella storia di questo
importante edificio religioso. Quando, verso la metà degli anni novanta
del secolo scorso, il Parlamento istituì la Provincia di Lodi, il cui emblema
si trovava nello stemma della Provincia di Milano, si dovette modificare
quest’ultimo. Il nuovo stemma, quello attuale, si ispira proprio all’antico
simbolo dell’abbazia di Mirasole, ancora presente e visibile su due capitelli
dell’antico chiostro: il sole d’oro con falce di luna d’argento.
SAPEVATE CHE…
Dagli anni ’60 le monache benedettine del monastero di Viboldone si
occupano di un’attività particolarissima: il restauro del libro antico. Le madri
che dagli anni 40 abitavano il convento, avendo bisogno di lavorare per
vivere, come impone loro la regola di S. Benedetto, si erano dedicate alla
tipografia, attività che ancora oggi viene portata avanti anche se in misura
minore rispetto al passato. Suor Maria Franca, responsabile del laboratorio
di restauro, ci spiega che queste attività che trovano le loro radici nel lavoro
degli amanuensi, sono forse le più consone al loro stile di vita.
La qualità del lavoro è straordinaria: hanno molte più richieste di interventi
di quanto riescano a soddisfarne, sia da privati, sia da enti pubblici. Tutte
hanno frequentato i corsi dell’Istituto centrale di patologia del libro di
Roma, organismo del Ministero per i beni e le attività culturali, ottenendo le
abilitazioni necessarie a svolgere la professione di restauratore. Il laboratorio
ha anche innovato alcune tecniche che oggi sono patrimonio della comunità
nazionale dei restauratori, poiché codificate dallo stesso Istituto centrale di
patologia del libro.
71
probabilmente della fine del XIV sec., uno dei quali
raffigura l’Agnus Dei, l’antico emblema degli Umiliati
- e dal chiostro (fine XV sec.) da cui si accedeva,
verso ovest, al refettorio ed alla sala riunioni;
verso sud agli spazi amministrativi dell’Abbazia;
verso nord alla sagrestia, alla sala capitolare
ed alla sala del Priore. Dopo la soppressione
dell’ordine degli Umiliati - avvenuta nel 1571
- l’Abbazia ospitò il Collegio Elvetico e dal 1787 è di
proprietà dell’Ospedale Maggiore di Milano, la cui
amministrazione del 1981 ha deciso di ospitare in
questa sede la biblioteca storico-medica ed è allo
studio un progetto che prevede la sistemazione della
“Quadreria”, di proprietà dello stesso ospedale.
L’Abbazia è aperta al pubblico e sede di eventi
accademici e culturali. Ogni anno nel mese di
ottobre vi hanno luogo dei concerti di musica sacra.
CULTURA IN PROVINCIA
Viboldone
L’ordine degli Umiliati iniziò la costruzione del
monastero il 5 febbraio del 1176, lo stesso anno
in cui i comuni lombardi sconfissero l’Imperatore
Federico I, detto “Il Barbarossa”. Il fulcro del
complesso religioso è costituito dalla chiesa di
S. Pietro, una delle più importanti costruzioni del
periodo romanico ma con l’aggiunta di alcuni
elementi del gotico lombardo. L’abbazia è celebre
soprattutto per i suoi affreschi del Trecento, eseguiti
dopo il compimento della struttura architettonica
nel 1349. Questi affreschi, che ricoprono quasi
tutte le pareti della chiesa, testimoniano la potenza
e la ricchezza raggiunte in quel periodo dall’Ordine
degli Umiliati. Rappresentano un’importante
documentazione sulla pittura lombarda del Trecento
e sulle influenze degli artisti toscani. Tornati
alla loro bellezza grazie ad un recente restauro,
si susseguono le storie della vista di Cristo, la
Crocefissione, la Maestà con Santi ed il Giudizio
universale.
In seguito alla soppressione dell’Ordine degli
Umiliati, avvenuta nel 1571, l’abbazia passò alla
comunità monastica degli Olivetani che vi abitò sino
al periodo della rivoluzione francese e napoleonico
che vide la soppressione di molti ordini religiosi e la
chiusura di quasi tutti i monasteri.
Nel 1941 una comunità di monache benedettine
rianima la vita spirituale all’abbazia di Viboldone,
improntata anche al lavoro con la nascita di una
tipografia prima e di un apprezzato laboratorio
di restauro del libro antico successivamente
(vedi riquadro). La rinascita culturale è dal 1992
promossa anche con l’aiuto dell’Associazione Amici
dell’Abbazia di Viboldone.
72
Le navate e le volte affrescate
dell’abbazia di Viboldone
Chiaravalle
È certamente la più nota ma anche la più antica
delle abbazie storiche del milanese. È sorta nel
1135, promossa da S. Bernardo di Clairvaux (da cui
il nome italianizzato di Chiaravalle), e nonostante il
passare del tempo e le traversie sofferte per guerre,
rivoluzioni e carestie nei secoli, conserva tuttora
un notevole patrimonio artistico tra cui è doveroso
ricordare prima di tutto la chiesa che unisce motivi
d’ispirazione francese con quelli della tradizione
romanica lombarda; gli affreschi di scuola giottesca
o senese nel tiburio, raffiguranti le storie sacre
della Vergine; due Madonne, una bizantineggiante
e con bambino (circa 1200) e l’altra di Bernardino
Luini (1512); gli stalli del coro barocco di Carlo
Garavaglia (1645); caratteristica inoltre la famosa
“Ciribiciaccola”, la torre campanaria ottagonale
eretta intorno al 1340 ed infine, ma non ultimo,
il chiostro antico del Duecento, restaurato nel
1952 (quello realizzato dal Bramante nel 1493 fu
totalmente distrutto nel 1861 per la costruzione della
ferrovia). L’insediamento monastico dei Cistercensi
diede il via ad una importante trasformazione del
territorio circostante. Nelle campagne interno
all’abbazia i monaci svolsero un’importante opera
di bonifica, introducendo nuove colture. In quella
fase sembra nascessero le “marcite”, prati umidi
artificiali che attraverso l’uso di particolari tecniche
idrauliche e le acque dei fontanili, consentivano la
produzione di foraggio per tutto il corso dell’anno.
Dopo secoli di permanenza nell’abbazia, i monaci
furono cacciati in seguito alla soppressione degli
ordini religiosi voluta da Napoleone Bonaparte e
solo dal 1952 sono ritornati ad abitare il complesso
religioso. L’abbazia è di frequente sede di eventi
culturali e artistici. Dallo scorso anno, nell’ambito
delle celebrazioni mozartiane, è sede del MozartFest.
I concerti previsti nel 2006 si svolgeranno i giorni 6
giugno, 26 settembre e 19 dicembre, alle ore 21.
Saranno eseguite, da artisti di fama internazionale,
sonate da chiesa e composizioni sacre per voci,
archi ed orchestra. L’ingresso è gratuito sino ad
esaurimento posti. In occasione dei concerti, per
raggiungere l’Abbazia l’ATM predispone navette
gratuite da Piazzale Medaglie d’oro e a chi si avvale
del servizio verrà consegnata una contromarca
che, mostrata all’ingresso, darà diritto ad un posto
riservato in chiesa.
73
In alto,
interni dell’abbazia di
Chiaravalle e portici del
chiostro duecentesco
A fianco,
la torre campanaria
SAPEVATE CHE…
All’interno del complesso di
Chiaravalle è possibile visitare un
piccolo negozio nel quale si vende,
oltre a distillati, miele e numerosi
prodotti provenienti da altri conventi,
il pollame allevato all’interno
dell’abbazia.I monaci si prendono
cura di galline, polli, galli e capponi,
tutti liberi di razzolare in strutture che
coniugano la genuinità della tradizione
e la sicurezza del rispetto delle più
recenti normative. Non chiedete loro
però di far del male al pollame: della
macellazione si occupano, infatti, dei
collaboratori esterni.
INFORMAZIONI UTILI
Mirasole
Orario invernale: 8.00-12.00 / 13.00-17:00
chiuso il martedì (per visitare la chiesa e l’esterno)
Associazione Abbazia di Mirasole
Via F. Sforza, 28 - Milano - tel. 02 55038311
Il chiostro è attualmente chiuso per restauri.
In auto: da Via Ripamonti: seguire per Opera,
superare Noverasco, dopo il ponte della Tangenziale
seguire le indicazioni per l’abbazia.
Viboldone
Via Folli - San Giuliano Milanese
Orario: 7.00-12.30 / 14.30-18.30
In auto: da Milano prendere la statale n.9 (Via
Emilia) sino al Comune di San Giuliano Milanese e
quindi la SP n. 46 per Locate Triulzi
Con la Metropolitana, Linea 3 sino al capolinea di
San Donato, quindi l’autobus ATM n. 120 per San
Giuliano M.
Chiaravalle
Via S.Arialdo, 102 - Milano
Orario invernale: 9.00-12.00 / 14.30-17.30
chiuso il lunedì - tel. 02 57403404
In auto: da Corso di Porta Romana proseguire in
Corso di Porta Vicentina e quindi in Via Ripamonti;
dopo seguire i cartelli stradali.
In autobus con la linea 77 dell’ATM.
Si sconsiglia di visitare il complesso religioso alla
domenica mattina per non disturbare le funzioni
religiose. Tutte le domeniche alle ore 16.00 è
possibile effettuare una visita guidata.
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LE GRANDI SFIDE
PER IL FUTURO
L’istituzione dei circondari e l’avvio di un importante dibattito sullo sviluppo della
mobilità: sono i temi di maggior rilevanza che hanno caratterizzato, in questi mesi, il
lavoro del Consiglio provinciale. Mi pare significativo sottolineare due aspetti. Nel primo
caso (i circondari) è giunto dall’assemblea un voto unanime, frutto sia del senso di
responsabilità di tutti i gruppi consiliari sia dell’ottimo lavoro svolto dal presidente della
commissione affari istituzionali, Vittorio Pozzati, ben coadiuvato anche dai commissari
di minoranza. Nel secondo caso (lo sviluppo di Asam, la holding della Provincia che
si occupa di mobilità) si è registrata un’ampia convergenza sulla relazione che Giulio
Sapelli, il presidente di Asam, ha portato all’attenzione del Consiglio provinciale.
L’ISTITUZIONE DEI CIRCONDARI
E LE STRATEGIE PER LA MOBILITÀ
I CIRCONDARI - Sono aree omogenee che le Province possono istituire per coordinare
certi problemi sovracomunali, nonché anche di luoghi di decentramento dell’attività
amministrativa provinciale. Ci si scontra però con una serie di questioni. Chi stabilisce
che un’area è omogenea? Chi ne stabilisce l’ampiezza? Il Consiglio provinciale ha
così ragionato in un’altra ottica: evitare di costituire un circondario per poi calarlo
dall’alto sulla testa dei sindaci, ma lasciare che siano i comuni a proporre che tipo di
circondario desiderano. In questo modo lo strumento diventa flessibile: ci potranno
essere molti circondari, di diversa grandezza e di diversa durata, a seconda dei temi
che sarà necessario trattare. E gli enti locali, che si organizzeranno con un’apposita
assemblea dei sindaci, saranno responsabilizzati. Il ruolo della Provincia: non sarà
invasivo. Sarà invece di assoluta garanzia.
LA MOBILITÀ - Il tema delle grandi infrastrutture viabili, da sempre, divide gli
schieramenti e persino le forze politiche al proprio interno. È inevitabile. Per questo
non mi stupisce affatto che il dibattito sia serrato e, a tratti, anche surriscaldato. Credo
però di poter affermare che, sul tema, qualche mese fa, in Provincia, si sia avviato un
percorso nuovo, con la creazione di Asam. Il Consiglio provinciale ha però in proposito
deliberato, giustamente, che competa all’assemblea degli eletti il compito di tracciarne
gli indirizzi. Il presidente di Asam, Giulio Sapelli, è così venuto in aula per illustrare
le prime linee del suo piano strategico e per ribadire che attende, dal Consiglio, gli
indirizzi per operare. Sapelli, oltre alla stima, ha raccolto un plauso generale, dalla
maggioranza e dall’opposizione. È un segnale positivo che autorizza a guardare con
ottimismo alla sfida più impegnativa che ci attende: conciliare l’esigenza dello sviluppo
di infrastrutture con il rispetto dei valori ambientali, coinvolgendo nelle decisioni le
amministrazioni locali.
Vincenzo Ortolina
Presidente del Consiglio Provinciale
Presidenza del Consiglio provinciale
Tel. 02 7740 2417-2473
[email protected]
75
Il presidente del
Consiglio provinciale
Vincenzo Ortolina
QUESTE PAGINE,
INTERAMENTE AUTOGESTITE,
SONO RISERVATE ALLA
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
PROVINCIALE E AI
GRUPPI CONSILIARI
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DEMOCRATICI
DI SINISTRA
PARTITO DELLA
RIFONDAZIONE
COMUNISTA
Giuseppe Foglia - Capogruppo
Antonello Patta - Capogruppo
Asam, uno strumento per realizzare
La complessità del nostro sistema
viabilistico è ormai arrivata ad un punto
tale che può solo consentirci di tentare di
risolverla. I punti critici sono innumerevoli
e determinati da molti fattori, sia oggettivi,
sia soggettivi. Il Governo nazionale, quello
regionale, quello provinciale nel recente
passato ed il Governo del Comune di
Milano hanno lasciato che i problemi si
rincorressero tra loro. Nel nostro ambito,
né una mezza dozzina di Presidenti della
Serravalle succedutisi nel corso dei cinque
anni di amministrazione di centro destra,
né l’arrivo dei poteri straordinari al Sindaco
Albertini hanno consentito di affrontare
seriamente il problema del traffico e dei
trasporti sia a livello cittadino, sia a livello
metropolitano. Ora abbiamo dato vita ad
ASAM, una società di gestione delle reti
dell’intermodalità dei trasporti. Società alla
quale conferiremo tutte le partecipazioni
azionarie della Provincia in tema di mobilità.
Nel passato si è spesso parlato del ‘fare’
ma, ahinoi, senza mai realizzare nulla.
Abbiamo creato lo strumento operativo per
realizzare, concertando con le comunità
locali, le soluzioni più idonee a garantire
nello stesso tempo diritto alla mobilità
e qualità della vita. Abbiamo pensato in
grande, con la testa da Città Metropolitana,
anche se con ancora addosso un abito da
Provincia.
Enti locali contro la Direttiva Bolkestein
Il consiglio provinciale, insieme a molti enti
locali in tutta Italia, ha approvato lo scorso
giugno un ordine del giorno per il ritiro della
Direttiva del Parlamento Europeo relativa
ai servizi nel mercato interno, meglio
conosciuta come Bolkestein dal nome del
proponente. Il Consiglio ha inoltre preso
parte in questi giorni a due importanti
appuntamenti: l’incontro pubblico nazionale
degli enti locali l’11 febbraio a Roma e la
manifestazione europea del 14 febbraio a
Strasburgo, in contemporanea alla votazione
al parlamento europeo della Bolkestein. È la
prima volta che tanti enti locali discutono
e si pronunciano nei rispettivi Consigli
su una direttiva europea. Ciò è avvenuto
non per un pregiudizio, ma sulla base di
precise valutazioni e giudizi di merito. Con
la Bolkestein si va infatti nella direzione
di ridurre significativamente gli spazi
decisionali degli enti locali, diminuendo il
peso delle persone, dei soggetti sociali,
delle comunità locali di fronte ai processi di
globalizzazione economico-finanziaria e ai
grandi potentati economici transnazionali.
Se questa direttiva venisse approvata,
molti sarebbero i danni arrecati ai poteri e
all’autonomia dei governi locali, alle tutele
sociali e sindacali dei cittadini europei e
alla salvaguardia di settori chiave quali
l’ambiente, la cultura, la sanità ed ogni altro
bene pubblico.
Tel. 02 7740 2782
[email protected]
Tel. 02 7740 2312-2533-2614
[email protected]
LA
MARGHERITA
Mario Barbaro - Consigliere
L’esigenza di un governo metropolitano
La questione del governo di area vasta a
livello metropolitano si discute da molti
anni, ma negli ultimi tempi è diventata
sempre più pressante, in quanto sono
accresciute le problematiche relative ai
territori. Territori fortemente caratterizzati
da un grande centro urbano attorniato da
centri di minori dimensioni. La relazione tra
metropoli e centri minori interdipendenti
ha evidenziato le oggettive difficoltà
dell’approccio tradizionale, soprattutto
nei rapporti fra i diversi livelli di governo.
La gestione dei trasporti pubblici, la
congestione del traffico, le problematiche
riguardanti l’ambiente, la raccolta e lo
DENTRO IL CONSIGLIO
smaltimento dei rifiuti, la gestione del
territorio, le politiche ed i servizi sociali
alla persona, risultano essere ormai legate
da un’appartenenza territoriale di vasta
scala, al punto che si può parlare di una
cittadinanza metropolitana.
Il Parlamento, attualmente in scadenza,
ha delegato il Governo per un riordino
della legge che disciplinasse la materia.
Purtroppo, con rammarico, dobbiamo
affermare che tale riordino non è avvenuto.
Sarà il prossimo Governo a occuparsene.
Tel. 02 7740 2787-2785 / 02 781567
[email protected]
VERDI
PER LA PACE
Andrea Gaiardelli - Capogruppo
Allarme smog!
Ancora una volta a Milano e provincia
ci siamo trovati in pieno allarme smog.
Quest’inverno infatti, i rilievi delle centraline
hanno segnato nuovi record, per quanto
riguarda il particolato fine e ultra fine (il
famigerato Pm10). Mentre di smog ci si
ammala seriamente (in particolare bambini
e anziani), la politica, in particolar modo la
Regione Lombardia e il Governo nazionale,
non dà corpo a effettive ed efficaci misure
di prevenzione.
Occorre un deciso cambio di rotta. Per
questo motivo la Provincia di Milano sta
lavorando per la diffusione di una nuova
politica energetica, basta sul risparmio e
sull’innovazione tecnologica. Risparmio vuol
dire utilizzare al meglio quello che abbiamo
a disposizione, mentre innovazione significa
cercare e sviluppare quella vasta gamma di
fonti energetiche diverse dagli idrocarburi.
Investire in fonti rinnovabili, per un Paese
come l’Italia fortemente dipendente
dall’estero nel campo dell’energia, è anche
una grossa opportunità per migliorare la
propria spesa pubblica e incentivare tutto
il mondo produttivo.
Tel. 02 7740 2786-2842
[email protected]
questo tipo di area metropolitana. Sarà la
grande Milano, sempre più vicina ai suoi
cittadini.
Tel. 02 7740 2582-2583
[email protected]
COMUNISTI
ITALIANI
Luca Guerra - Capogruppo
ITALIA DEI
VALORI
Ernesto Nobili - Capogruppo
Una grande Milano,
per dare più voce ai cittadini
La Provincia sta riproponendo concretamente la costituzione della Città Metropolitana: ne va dato atto al presidente Penati ed
in particolare all’assessore Gasparini che
hanno affrontato il problema, individuando
nella futura governance metropolitana tre
punti principali: il comune capoluogo; i
comuni metropolitani; la Provincia con poteri differenziati e suddivisi in governo del
territorio, politiche di servizio alla persona,
tutela degli equilibri ambientali e sviluppo
economico e produttivo. È opinione di molti
esperti che la dimensione municipale dei
grandi centri come Milano, ristretta su un
piccolo territorio di 182 chilometri quadrati,
con una densità urbanistica fra le più alte in
Europa, non sia più idonea per la programmazione di interventi di grande rilevanza,
come ad esempio la carenza abitativa, il
traffico e l’inquinamento. Siamo convinti
che la strada intrapresa sia quella giusta e
che alla Provincia vada attribuito il merito
di averla iniziata, constatando che anche
i grandi centri europei (come Londra, per
esempio) già da tempo hanno realizzato
La curva della vergogna
È la curva sud romanista che alcune domeniche fa, allo Stadio Olimpico, ha sfoggiato
il meglio del repertorio nazi-fascista: croci
runiche, svastiche, bandiere della X Mas,
ritratti di Mussolini, canti di faccetta Nera,
lo sgrammaticato motto delle SS ‘Got mit
uns’ (‘Dio è con noi’ scritto senza la doppia
‘t’) e lo striscione più schifoso dedicato alla
giornata della Memoria che era appena
stata celebrata: ‘Lazio-Livorno: stessa iniziale, stesso forno’. Simboli della vergogna
esposti impunemente da poveri decerebrati
che a malapena riescono a mettere assieme due parole di senso compiuto. Però
quello dell’Olimpico non è un gesto isolato,
neppure da trascurare. Forte deve essere
l’iniziativa politica della sinistra e delle
forze democratiche per fermare queste
manifestazioni squallide. Manifestazioni
che cercano sempre di cancellare il ricordo
e la storia, il sacrificio di milioni di persone
che sono morte per consegnare la libertà e
la democrazia al nostro Paese. I comunisti
Italiani lavoreranno in quest’ottica: per non
dimenticare la storia e la memoria. E per
coinvolgere le scuole e le associazioni
democratiche al fine di estirpare dal nostro
Paese la piaga del nazi-fascismo. Chi non
ha memoria, non ha futuro.
77
PS: Proprio mentre sto scrivendo questo
articolo mi giunge la notizia che un gazebo
del mio partito è stato incendiato da estremisti di destra. Non ho proprio più parole!
Tel. 02 77402902
[email protected]
FORZA
ITALIA
Ruggiero Lombardi - Consigliere
78
La mano pubblica
Da oltre un anno l’opposizione sta sostenendo la battaglia per l’eliminazione del pedaggio della Tangenziale Nord a Sesto San
Giovanni. Dopo una campagna elettorale
inconcepibilmente basata anche sull’abolizione dei ticket sanitari, Penati torna a dare
voce a chi ritiene che dei politici non ci si
possa fidare. Da Sindaco di Sesto inveiva
contro la Provincia, perché eliminasse il casello, tanto che all’indomani della presa di
Palazzo Isimbardi - su un muro della Falck
- si leggeva: “Bravo Filippo, adesso via la
barriera!”. Pleonastico aggiungere che la
scritta non c’è più, ma migliaia di veicoli
ogni giorno continuano a passare tra case
e scuole per evitare un pedaggio di 1,5
euro. La Provincia, attraverso la partecipata
Asam, ha acquisito la maggioranza assoluta di Serravalle, che gestisce le Tangenziali
milanesi: che senso ha una presenza così
consistente del pubblico se poi manca la
tutela di interessi diffusi quali il diritto ad
un ambiente vivibile, la razionalizzazione
della viabilità e l’alleggerimento del costo
della vita dei cittadini? Quest’anno gli utili
di Serravalle coincidono con gli introiti del
casello. Evidentemente la stella polare non
è la qualità della vita, ma il profitto. Mentre
scrivo, mi arriva una lettera dell’assessore
provinciale ai trasporti, dalla quale sembrerebbe che se la presenza di un solo
pedaggio causa così tanti problemi e che
la soluzione consisterebbe nel farlo pagare
su tutte le Tangenziali. Così, cari milanesi,
una volta dentro le Tangenziali dovremo
pagare dazio!
Tel. 02 7740 2780-2328
[email protected]
LEGA
NORD
Paolo Grimoldi - Consigliere
Voto agli immigrati? No, grazie!
Il problema reale dell’immigrazione è che
questa sia clandestina, cioè non regolamentata e che venga usata come un
serbatoio di voti da parte di taluni partiti
politici, che vedono nella disperazione
dei clandestini un utile mezzo politico per
prendere il potere. Grave è vedere degli immigrati, magari clandestini, ricevere la casa
velocemente a discapito dei nostri anziani e
delle nostre giovani coppie. Vedere zingari
poter costruire liberamente ville con piscina
abusivamente e rimanere impuniti. Vedere
che ricevono contributi dalle nostre amministrazioni comunali e provinciali lasciando
milioni di italiani senza sussidi e casa. La
Lega Nord è contraria al voto degli stranieri
(siano essi Africani, Turchi, Americani o
Svizzeri) per un motivo: non sono cittadini
del nostro Paese. La legge che permette
agli stranieri, presenti sul nostro territorio,
di acquisire la cittadinanza e con essa il
diritto di voto sia attivo che passivo c’e’
già! Per diventare cittadino italiano servono
dieci anni. Per quale motivo dovremmo
abbassare questo lasso di tempo? Perché
dovremmo far votare degli immigrati senza
cittadinanza!? È una questione di legalità:
se uno vuole votare, deve far parte della
nostra comunità, quindi deve essere cittadino.
Tel. 02 77402273
[email protected]
ALLEANZA
NAZIONALE
Paola Frassinetti - Capogruppo
La città è mobile
Uno dei temi che dovrebbe diversificare
uno schieramento di centro-destra da uno
di centro-sinistra è quello sulla mobilità. Le
battaglie demagogiche e i preconcetti contro l’uso dell’automobile sono da sempre
un retaggio dello pseudo-ambientalismo di
sinistra: Milano è una città che ha bisogno
di velocità, Milano è una città che deve
garantire spostamenti veloci e simultaneità
della vita quotidiana. Al cittadino va garantita la possibilità di poter svolgere più attività
in poco tempo, perché tale è la filosofia di
questa città. Dunque, il potenziamento del
trasporto pubblico e la regolamentazione
del traffico vanno effettuati senza sacrificare la libertà del singolo di poter scegliere di
usare il proprio mezzo privato.
L’ambiente si difende riqualificando i grandi
DENTRO IL CONSIGLIO
spazi verdi al di fuori della metropoli, come
per esempio le grandi aree verdi che circondano Milano, in questo senso uno dei
modi per regolamentare il traffico cittadino è proprio quello di favorire una politica
che preveda l’incremento di grandi arterie
esterne a Milano, quali la tangenziale est
esterna, la Pedemontana nonché la progettazione e l’ampliamento di nuove strade.
Contro il pensiero politicamente corretto
del fronte dell’immobilismo, si propone la
progettualità urbanistica di chi crede nell’eterotrasporto. Le civiltà si giudicano dalla
capacità di costruire città e di lasciare segni
tangibili e permanenti: abbiamo il dovere
quindi di ingranare la marcia e di cambiare
velocità per non imbalsamare insieme alla
città anche i nostri sogni.
Tel. 02 7740 2878
[email protected]
UDC
Marco Malinverno - Capogruppo
Sulle infrastrutture
la verità viene a galla
Il nuovo Presidente della Soc. ASAM, il
Prof. Giulio Sapelli, economista di indubbia
capacità e autorevolezza, nel presentare gli
indirizzi della Società ( la famosa cabina di
regia creata da Penati e costata centinaia
di milioni di euro ai cittadini milanesi), ci
ha spiegato che non esiste a tutt’oggi un
vero e proprio piano industriale che riguardi
le infrastrutture e lo sviluppo di una nuova
viabilità per il nostro territorio provinciale.
In sostanza, ancora oggi, dopo mesi e mesi
di continue richieste all’Amministrazione
Penati, finalizzate a conoscere se è inten-
zione di questa Giunta di Centro Sinistra di
realizzare la tangenziale est esterna, la Brebemi e la Pedemontana, nessuno ha ancora capito cosa si intende fare. Nel frattempo
la Giunta Penati continua a spendere soldi
in consulenze inutili, in attività politiche di
facciata e non dà risposte concrete ai problemi piu’ rilevanti della nostra comunità.
E intanto il tempo passa.
Tel. 02 7740 2729-2361
[email protected]
GRUPPO
COLLI
Ombretta Colli - Capogruppo
Una città dal volto umano
Negli ultimi mesi ho ripreso a girare per
Milano, ed ho incontrato centinaia di miei
concittadini, soprattutto i più bisognosi,
ovvero quelli che mi stanno più a cuore,
e che dovrebbero essere nei pensieri di
ogni pubblico amministratore. E proprio in
questo mio ‘pellegrinaggio’ nelle periferie
milanesi, ho potuto constatare quello che
già sapevo, che la politica che ha gover-
nato la città negli ultimi quindici anni si è
occupata soltanto delle privatizzazioni e
della finanza, dimenticando che la città è
fatta anche di persone. Solamente andando
di casa in casa ci si può rendere conto
di quali siano i problemi reali di chi deve
cercare di tirare fine mese, magari con
una misera pensione sociale, quella da
500 euro, che basta a malapena a pagare
un affitto. Solamente andando ai mercati
all’aperto, si possono vedere anziani che
aspettano la fine del mercato per raccogliere i resti lasciati dai venditori. Questa non è
la Milano che voglio lasciare ai miei figli e
ai miei nipoti. Non è la Milano “con il cuore
in mano”, che Alessandro Manzoni descrive
nei Promessi sposi. Non è pensabile che in
una città, che costruisce grattacieli come
New York, ci siano persone, soprattutto
anziani, che non hanno una casa. Credo in
un’amministrazione dal ‘volto umano’, che
metta i cittadini ed i loro bisogni al centro
della propria azione.
Tel: 02 7740-1
[email protected]
79
la tua provincia
RACCONTACI
LA TUA PROVINCIA
Chissà quante volte vi sarà capitato di dover
raccontare il luogo dove vivete, dove lavorate o dove
semplicemente preferite stare, ad amici o parenti
che vi chiedevano: com’è il posto in cui vivi?
Oppure di narrare un viaggio, una gita fuori porta,
e di cercare le parole giuste, la foto rivelatrice.
Ma come raccontereste la vostra provincia?
Ebbene, La Provincia in Casa vi offre la possibilità
di farlo. Mandateci testi, non più di 2.000 battute
spazi inclusi, foto in alta definizione, disegni e tutto
quello che vi piace e che, secondo voi, rappresenta
la vostra provincia, il vostro modo di vederla e di
viverla. I più belli, a nostro insindacabile giudizio,
finiranno in questa pagina accompagnati da una
breve, non più di 150 battute spazi inclusi, nota
sull’autore.
Dateci dentro.
Rubrica “La Tua Provincia”
La Provincia in Casa
Redazione: Via Vivaio 1 - 20122 Milano
[email protected]
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Marzo 2006 - Città metropolitana di Milano