Aut.DCB CENTRALE/PT MAGAZINE/AUT.170/2005 la Provincia in casa 16/05/2005 Marzo 2006 n°05 Nuova serie Marzo 2006 - Trimestrale della Provincia di Milano S C U O L A L AV O R O T E R R I T O R I O T E M P O L I B E R O A M B I E N T E C U LT U R A NON AFFRANCARE Francatura ordinaria a carico del destinatario da addebitarsi sul conto di credito speciale n.10250 presso l’Ufficio Postale Milano Aporti UDR - Aut. N. CMP/01/ bm/9424 del 04.10.01 Milano CMP Borromeo - Servizio Amm.ne in casa laProvincia Nuova serie Marzo 2006 - Trimestrale della Provincia di Milano n°05 S C U O L A L AV O R O T E R R I T O R I O T E M P O L I B E R O A M B I E N T E C U LT U R A Nasce ASAM DIAMO STRADA AL FUTURO La nuova holding della Provincia per lo sviluppo dell’area metropolitana La rivista a casa tua GRATIS Spett. Settore Comunicazione Provincia di Milano via Vivaio, 1 20122 Milano Nasce ASAM DIAMO STRADA AL FUTURO La nuova holding della Provincia per lo sviluppo dell’area metropolitana la mia provincia UN NUOVO IMPULSO AL FUTURO DEL TERRITORIO Fabio Terragni, biologo molecolare, docente di bioetica all’Università Statale di Milano e autore di diversi saggi sulle implicazioni sociali dell’innovazione tecnologica, è amministratore delegato dell’Agenzia di Sviluppo Milano Metropoli e del Bic La Fucina. Presiede anche l’Associazione Nazionale delle Agenzie di Sviluppo e Marketing Territoriale (AIDA). Cento anni fa, il 29 aprile 1906, si inaugurava l’Esposizione internazionale del lavoro. Con questa imponente expo universale nelle aree che sarebbero diventate il Parco Sempione e la Fiera Campionaria, Milano celebrava la sua apertura al mondo. Era la consacrazione della nascente capitale industriale, del suo primato economico e civile, della sua capacità di trasformare in opere i miti del progresso tecnico e sociale. A distanza di un secolo avremmo bisogno di ritrovare quello spirito e di dare nuovo impulso al futuro del nostro territorio. Una scossa che può forse venire dalla nascita della Città Metropolitana. Il riconoscimento istituzionale di quella che da decenni è una realtà fisica e funzionale potrebbe infatti consentire di governare con maggiore efficacia questioni irrisolte come quelle legate a traffico, qualità ambientale, casa, coesione sociale, sviluppo economico. Fenomeni strettamente intrecciati tra loro e fattori determinanti la capacità competitiva di una grande regione urbana come quella milanese. Chi si occupa di questi problemi ha trovato nella Provincia di Milano - già tra i promotori dell’Esposizione universale del Sempione - un interlocutore attento e attivo, responsabile di passi concreti verso questo nuovo impulso: la stessa nascita dell’Agenzia di Sviluppo Milano Metropoli nel 2005, il progetto strategico La Città di Città, il nuovo polo di eccellenza di via Soderini, l’analisi affidata all’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), la promozione dell’immagine di capitale globale del design, e molte altre iniziative. Tutti tasselli di un mosaico destinato a disegnare un nuovo ruolo istituzionale necessario per restituire alla Milano metropolitana il rango che le compete: di motore dello sviluppo economico e civile del Paese. 01 in casa laProvincia pagina 01 LA MIA PROVINCIA pagina 04 FILIPPO PENATI RISPONDE pagina 06 APPUNTAMENTI METROPOLITANI pagina 11 ECCO ASAM LA PROVINCIA SI FA STRADA La redazione pagina 14 LE IMPRESE PUBBLICHE UN MODELLO DI GOVERNANCE Nuova serie, numero 5 - anno 2 - marzo 2006 Pubblicazione a cura del Settore Comunicazione Provincia di Milano pagina 17 MILANO MADE IN DESIGN pagina 20 DINO BUZZATI PROTAGONISTA DEL NOVECENTO pagina 22 LA CITTÀ DI CITTÀ pagina 25 SMOG, PREVENIRE È MEGLIO CHE CURARE pagina 28 MOBILITÀ IN BRIANZA PER UN FUTURO DI QUALITÀ Cari lettori, ritorna la nostra rivista con alcune novità che speriamo vi facciano piacere. La prima è una nuova rubrica dedicata a tutti voi: scopritela all’ultima pagina. Aumentano poi gli appuntamenti metropolitani, per darvi ancora più occasioni di scoprire la ricca offerta culturale della metropoli. Cominciamo inoltre, da questo numero, un breve viaggio attraverso le bellezze storiche, artistiche e paesaggistiche del territorio, lo abbiamo chiamato “una giornata particolare”, e ci troverete pure curiosità interessanti. Infine, qualche piccolo ritocco grafico per essere ancora più belli. Buona lettura. Direttore responsabile: Angelo De Vivo Direttore editoriale: Franco Maggi Coordinatore redazionale: Maurizio Fenini In redazione: Benedetta Caruso, Silvia Dalla Casa, Daria De Carlini, Maria Rosa Donadelli, Silvia Mascheroni, Laura Rischitelli Segretario di redazione: Claudio Zen Direzione, redazione, amministrazione e pubblicità: Provincia di Milano, Palazzo Isimbardi, via Vivaio 1 - 20122 Milano Tel. 02.7740.2895-2176 - Fax 02.7740.2920 Hanno collaborato: Roberto Aprigliano, Licia Betterelli, Alessandro Calducci, Tiziana Caramaschi, Barbara Forti, Paola Murgia, Chiara Riva, Luca Romano, Giulio Sapelli, Fabio Terragni, Vincenzo Viola Progetto grafico: Andrea Schieppati Impaginazione: Roberta Cesani, Francesca Vanzetta Fotografie: Agenzia Fotogramma, Sergio Bianco, Sergio Fermi, Lorenzo Gelmini, Paolo Salmoirago, Omnimilano, Federico Pollini, tips images Disegni: Roberto Maremmani Stampa: Elcograf S.p.a., via Nazionale, 14 Beverate di Brivio (Lecco) Registrazione Tribunale di Milano n. 346 del 6/6/2001 © Provincia di Milano i testi e le foto non possono essere riprodotti senza autorizzazione www.provincia.milano.it/provinciaincasa [email protected] Chiuso in redazione il 24 febbraio alle 11,30 - Tiratura 200.000 copie SOMMARIO pagina 34 ARTE IN CONTEMPORANEA pagina 38 UN TRENO PER AUSCHWITZ PER NON DIMENTICARE pagina 41 FORMAZIONE A DISTANZA PER L’ENTE PUBBLICO pagina 42 MA TU... CONOSCI LA TUA PROVINCIA? pagina 61 IL VALORE DEL TEMPO A PALAZZO ISIMBARDI pagina 62 ICE IN IDRO UN GRANDE SUCCESSO pagina 66 CRISI INSSE PRESSE UN CASO IN CONTROTENDENZA pagina 68 INCENTIVARE LA BIODIVERSITÀ pagina 45 BIOMILANO, STRATEGIE PER L’INNOVAZIONE pagina 51 PIÙ ATTENZIONE PER GLI ANZIANI pagina 54 CITTADINI IN PRIMO PIANO pagina 70 UNA GIORNATA PARTICOLARE pagina 56 DIRITTI DEGLI ANIMALI UN SOSTEGNO CONCRETO pagina 75 DENTRO IL CONSIGLIO pagina 58 UNA PROVINCIA PIENA DI RISORSE pagina 80 LA TUA PROVINCIA FILIPPO PENATI RISPONDE Caro presidente, vorrei segnalarti una cosa che oggi ho visto su una strada provinciale. Si tratta della SP nr. 30, se non erro,quella che attraversa cioè i paesi di Vermezzo, Gudo Visconti, Zelo di Surrigone ed arriva a Rosate. Quella dove, dopo il tuo insediamento a Palazzo Isimbardi, hai fatto installare finalmente - dopo anni luce - i pannelli di vetro nelle fermate degli autobus che percorrono detta strada. Stavo percorrendo questa strada, quando ho notato che un trattore fornito di mezzo spazzaneve, cercando di togliere la neve dai bordi della carreggiata ha stortato e divelto quasi tutti i paletti catarinfrangenti che si trovavano sulla sua marcia. Non so di chi sia la colpa, a parte l’autista del mezzo che poteva fare a meno di andare a quella velocità, ma ci tengo a scriverti, a differenza di molti cittadini che subiscono, tacciono, si lamentano e poi non fanno mai nulla per denunciare ciò che non va. Auguri e buon lavoro Domenico Pedretti, Abbiategrasso Gentile signor Domenico, la ringrazio della segnalazione relativa al danno causato dallo spartineve, ma purtroppo incidenti di questo tipo sono frequenti in situazioni di nevicate intense come quella di fine gennaio. Gli spartineve infatti spostano quantità notevoli di neve che pesano sulle strutture poste a lato della strada e finiscono per danneggiarle. In situazione di emergenza inoltre succede che gli autisti che hanno come primo e immediato obiettivo la rimozione della neve dalla carreggiata, non riescano ad evitare di urtare tali strutture. Anche noi preferiremmo che incidenti come quello da lei segnalato non si verificassero, ma non ci sentiamo di sostenere che si tratti di atti compiuti in malafede dagli autisti dei mezzi stessi. Abbiamo segnalato comunque la cosa ai nostri tecnici responsabili del “Servizio neve”. 04 Ho seguito in televisione le olimpiadi invernali di Torino e mi sono appassionato, anche se non pratico nessun tipo di sport. Mi piacerebbe vedere in futuro, magari a Milano, le Olimpiadi. Sandro, Cusago Anch’io, come lei, sono stato coinvolto dalla bravura degli atleti e dalla competizione “alta” che li ha visti sfidarsi ad altissimi livelli. Sono fermamente convinto dell’importanza della pratica sportiva, prima di tutto per la capacità di creare relazione e di confronto, nella sconfitta e nella vittoria, tra i partecipanti. Lo sport ha un ruolo educativo fondamentale, soprattutto per i più giovani, perché insegna a misurarsi con le proprie capacità e i propri limiti. Proprio per questo la Provincia di Milano, insieme alla Regione e al Comune, sostiene la candidatura di Milano-Lombardia quale sede dei Giochi del 2016. Credo, e lo sta dimostrando Torino, che proprio l’evento delle Olimpiadi rappresenti non solo il palcoscenico dello sport, ma soprattutto quel legame unico tra la pratica sportiva, i luoghi della città e le persone che la vivono. PER SCRIVERE AL PRESIDENTE Filippo Penati risponde, La Provincia in Casa via Vivaio 1 20122 Milano penatirisponde @provincia.milano.it LA POSTA DEL PRESIDENTE Egregio Penati buongiorno, leggendo i giornali e ascoltando le notizie alla televisione di autorevoli esperti in campo medico, è evidente che di questo passo non si può andare avanti. Parlo dello smog che oramai perseguita la nostra provincia; da anni si applicano, a fronte di questo drammatico problema, palliativi del tutto inutili (Mi riferisco ai celeberrimi blocchi del traffico domenicali) in mancanza di soluzioni strutturali. In questa mail non è mia intenzione darLe suggerimenti perché sicuramente né saprà di più Lei; io Le faccio un appello perché il problema smog sia messo tra le priorità (ammesso che già non lo sia) da risolvere. Prenda, sempre nel rispetto della dialettica democratica, dei provvedimenti incisivi; all’inizio qualcuno sarà scontento, ma alla fine saranno in tanti a ringraziarla. Con stima. Andrea Meriggi Gentile signor Andrea, ritengo anch’io che per combattere l’inquinamento atmosferico sul territorio milanese non siano sufficienti i blocchi del traffico, ma servano politiche lungimiranti che includano interventi differenziati. Oltre agli interventi sulla gestione della mobilità pubblica e privata, le strategie di governo a livello territoriale devono tener conto anche di politiche ambientali che consentano il risparmio energetico attraverso la promozione di fonti alternative. L’amministrazione provinciale ha dunque deciso di stanziare per il 2006 un impegno economico di nove milioni di euro, di cui ben sei milioni saranno destinati a progetti strategici sul territorio. Ovviamente sul tema della tutela ambientale è necessaria la collaborazione tra istituzioni e per questo ci stiamo impegnando a produrre un sostanziale cambiamento sia nei modelli di governo sia negli aspetti gestionali dei trasporti pubblici, con l’obiettivo di migliorarne l’offerta e l’efficienza. In questo senso un’iniziativa, ormai a regime, è quella del controllo degli impianti di riscaldamento nei Comuni con meno di 40.000 abitanti. Nel biennio 2004-2005 abbiamo effettuato ben 40mila controlli sull’efficienza delle caldaie e d’intesa con la Regione, a seguito della messa al bando di Carbone e Olio Combustibile, abbiamo provveduto a individuare quei pochi impianti che ancora utilizzano questi combustibili e a segnalarli ai Comuni per i provvedimenti del caso. Per dare il buon esempio, l’applicazione del principio del risparmio energetico è stato adottato anche nelle sedi della Provincia, dove si è regolata la temperatura al di sotto dei 20 gradi. Tra le nuove strategie su cui stiamo puntando, vi è quella della diffusione dei nuovi regolamenti edilizi che indurranno una riduzione del 50% dei consumi di combustibili nei nuovi edifici e in quelli ristrutturati. L’adozione di questi regolamenti edilizi proposti dalla Provincia, se adottati a scala regionale, provocherebbe una riduzione annua nei consumi di 40 milioni di metri cubi di gas, cumulabile anno dopo anno, con la corrispondente riduzione di emissioni inquinanti e climalteranti. Altre iniziative sono le incentivazioni per la realizzazione di impianti solari termici o ancora l’attivazione della certificazione energetica di edifici e caldaie. Inoltre è stato avviato un programma di ricerca con le università per lo studio e la sperimentazione di sistemi energetici complessi in modo di avviare processi di trasferimento tecnologico alle imprese e coadiuvarle nella fase di sviluppo. 05 APPUNTAMENTI METROPOLITANI Milano Milano 7 dicembre 2005 - 19 dicembre 2006 MOZART A MILANO 2006 19 gennaio 2006 - 23 aprile 2006 BALKAN EPIC - MARINA ABRAMOVIC Hangar Bicocca - viale Sarca, 336 Milano, che ospitò Mozart e ne favorì l’ispirazione, celebra il 250° compleanno del compositore austriaco con un programma di eventi lungo 12 mesi. Il Comune di Milano, partecipando ad un progetto internazionale promosso dall’European Mozart Ways, propone opere, concerti, balletti, convegni, film e documentari, spettacoli, mostre, progetti didattici e perfino rappresentazioni teatrali di marionette. Ben 140 le iniziative proposte, 33 i diversi luoghi della città che faranno da sfondo agli eventi. Da segnalare anche l’iniziativa Le cattedrali di Mozart dell’associazione Extra Moenia: creare un coro internazionale, il Mozart Ways Choir, composto dalle rappresentanze di cinque cori provenienti da altrettante città mozartiane, che eseguirà il Requiem di Mozart proprio a Milano il prossimo 5 dicembre 2006, nella ricorrenza della morte del compositore. Una serie di multischermi sistemati nelle navate dell’ex capannone industriale di viale Sarca riproducono le immagini di sei opere realizzate dall’artista jugoslava, tra cui il nuovo lavoro Balkan Erotic Epic e altre cinque video installazioni create tra il 2001 e il 2003. Orari: da martedì a domenica 11.00 -19.00; giovedì 14.30-20.00 Ingresso: 8,00 Euro Info tel. 02 88465933 www.bicocca-e.org Info Urban Center in Galleria Vittorio Emanuele www.comune.mi.it/spettacolo_turismo HAPPY BIRTHDAY AMADEUS Bollate 27 marzo 2006 MOZART E IL GUSTO DEL CONTEMPORANEO Biblioteca comunale - Piazza C.A. Dalla Chiesa, 30 Il comune di Bollate propone la rassegna “Mozart e il gusto del contemporaneo”: due concerti, il primo con Gabriele Pieranunzi al violino e Raffaella Damaschi al pianoforte si è svolto lo scorso 13 febbraio, il secondo vedrà la presenza del celebre pianista Bruno Canino e del Quartetto Mantegna. La prima parte del concerto riguarda le Variazioni K 455 su un tema di Gluck, nella seconda il Quartetto Mantegna eseguirà il magistrale Quartetto K 465 n. 19 Le Dissonanze. Orario: 21.00 Ingresso libero Info Associazione Florestano e Eusebio tel. 02 33103962 Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) 6 APPUNTAMENTI Lissone Cesano Maderno 12 marzo 2006 - 4 giugno 2006 VALERIO ADAMI - PREMIO LISSONE ALLA CARRIERA Museo d’Arte Contemporanea di Lissone - viale Padania, 6 19 marzo 2006 - 2 aprile 2006 MOSTRA FOTOGRAFICA Palazzo Arese Jacini - piazza Arese, 12 La rassegna accoglie alcuni dei dipinti più significativi dell’artista. Oltre alle opere presenti nel percorso della mostra, altri lavori di Adami vengono esposti nell‘ambito della collezione permanente delle opere dello storico Premio Lissone. Orario: da martedì a venerdì 15.00 -19.00; sabato e domenica 10.00 -12.00 e 15.00 -19.00 Ingresso: 6,00 Euro Il World Museum racconta per immagini le storiche sfide tra le Ferrari e i velivoli dell’aeronautica militare. Orario: 9.30 -13.30 e 14.30 -18.00 Ingresso libero Info www.worldmuseum2000.com [email protected] Info tel. 039 2145174 [email protected] Seregno Bollate 25 marzo 2006 - 17 aprile 2006 SOLUZIONI POLIMATERICHE. MOSTRA DI LUCA CRIPPA Galleria Civica “Enzo Mariani” - via Cavour, 26 30 marzo 2006 NUSTALGIA DE MILAN. Poesie e canti in dialetto milanese Auditorium Don Bosco - via Cesare Battisti In mostra circa 50 opere, alcune mai esposte, del pittore surrealista attivo fin dal 1938, che ripercorrono per intero l’attività onirica e fantastica di uno dei più prolifici artisti italiani, conosciuto soprattutto per la grafica. Appuntamento con la rassegna teatrale dell’Associazione Contardo Ferrini che, in collaborazione con la compagnia Meneghina, presenta un repertorio di vecchi canti e poesie all’insegna della tradizione milanese. Orario: feriali 16.30-19.00, festivi 10.00-12.30 e 16.30-19.00 Ingresso libero Orario: 21.00 Ingresso: 8,00 Euro Info tel. 0362 263311 [email protected] Info tel. 02 83512150 07 APPUNTAMENTI Milano Corbetta 23 febbraio 2006 - 4 giugno 2006 HELMUTH NEWTON - SEX AND LANDSCAPES Palazzo Reale - piazza Duomo, 12 7 maggio 2006 PASSEGGIATA TRA LE VILLE STORICHE La mostra presenta 90 scatti del grande fotografo tedesco/australiano, scomparso nel 2003. Donne forti, tra eros e provocazione, gioco e mistero, glamour e fashion, sadomasochismo e feticismo, sullo sfondo di scenari urbani e stilizzati, interni asettici o barocchi e pareti nude; ma anche lune che si specchiano nel mare, orizzonti desertici, paesaggi. Una giornata all’insegna dell’arte e della cultura per visitare, insieme a un gruppo di esperte guide turistiche, ville, palazzi storici, chiese e giardini che costituiscono il ricco e importante patrimonio artistico del territorio di Corbetta. Orario: 9.00 -19.00 Ingresso: 5,00 Euro Info tel. 348 3269386 [email protected] Orario: da martedì a domenica 9.30 -19.30; giovedì e sabato 9.30-22.30 Ingresso: 9,00 Euro Info tel. 02 80509362 www.comune.milano.it/palazzoreale/ Milano Brugherio 5 luglio 2005 - 31 maggio 2006 ATTENTI AL CANE! Storia e archeologia di un legame millenario Museo Archeologico - corso Magenta, 15 20 aprile 2006 ITALIA - BRASILE 3 A 2 Teatro San Giuseppe - via Italia, 76 La mostra ripercorre le vicende dello straordinario incontro con il migliore amico dell’uomo, iniziato circa 15.000 anni fa. Per tale occasione vengono esposti alcuni eccezionali reperti di provenienza egizia, magnogreca, italica e romana, con una panoramica di ceramiche, bronzi, lucerne, sculture legati alla rappresentazione del cane. Orario: 9.00 -17.30; chiuso il lunedì. Ingresso: 2,00 Euro Info tel. 02 88465720 08 Telecronaca “epi-comica” e personalissima della partita giocata dalla nostra nazionale ai mondiali dell’82. Nel racconto dei 90 minuti più famosi del calcio italiano, epica ed epopea si fondono con i racconti dei tic e dei rituali bizzarri di una famiglia palermitana. Orario: 21,00 Ingresso: 10,00 Euro Info tel. 039 2873485 www.sangiuseppeonline.it Collegati all’agenda on line della tua provincia www.appuntamentimetropolitani.milano.it Pioltello Bollate 8 aprile 2006 L’UOMO DEL FUOCO Sala Consiliare del Comune di Pioltello Fino al 3 aprile 2006 CONOSCERE IL JAZZ Auditorium Don Bosco di Cascina del Sole Uno spettacolo, unico nel suo genere, che sposa due opere teatrali: “La cantatrice calva” di Ionesco e “The Rocky horror picture show” di R. O’Brien, pietra miliare del musical. A cura della Compagnia “I gatti di scena”. La rassegna “Conoscere il Jazz” promossa dal Comune di Bollate in collaborazione con la Provincia di Milano, è diventata un punto di riferimento del panorama jazzistico non più solo milanese, ma un evento di rilevo nazionale, considerata la provenienza dei numerosi appassionati di musica jazz. Orario: 21.00 Ingresso: 8,00 Euro Orario: dalle 21.15 Ingresso: 5,00/10,00 Euro fino a esaurimento posti Info tel. 347 6413038 igattidiscena@infinito.it Info tel. 02 35005575 www.insiemegroane.it Milano Milano Fino al 14 maggio 2006 I MACCHIAIOLI. DIPINTI TRA LE RIGHE DEL TEMPO Biblioteca di via Senato - via Senato, 14 21 marzo 2006 - 15 aprile 2006 LA HISTORIA. TANGO POR DOS Teatro Ventaglio Nazionale Un’accurata scelta di 34 dipinti, selezionati dall’Istituto Matteucci di Viareggio, corredati da scritti e documenti del tempo ed evocativi di ambienti, situazioni e temperamenti che rimandano a un originale e inedita rilettura della pittura macchiaiola. Orario: 10.00 -18.00 chiuso il lunedì Ingresso: 5,00 Euro Info tel. 02 76215314 [email protected] 09 Un grande spettacolo per celebrare 15 anni di successi di Manual Angel Zotto attraverso più di cento coreografie che ripercorrono la storia del tango, interpretate dallo stesso Zotto e da sette coppie di ballerini della compagnia Tangox2. Orario: 20.45 Ingresso: da 18,00 a 34,50 Euro Info TicketOne 899 500 022 www.ticketone.it UNA SOCIETÀ CHE VUOLE FAVORIRE IL COORDINAMENTO E LA SINERGIA DEGLI INTERVENTI 10 ASAM ECCO ASAM LA PROVINCIA SI FA STRADA RAGGRUPPATE IN UNA SOLA HOLDING TUTTE LE PARTECIPAZIONI AZIONARIE PER IL RILANCIO DELLE INFRASTRUTTURE Svolgere un ruolo strategico nelle scelte relative alla mobilità del Milanese è uno degli obiettivi che l’amministrazione provinciale si è data nel suo programma di governo e per il quale si è adoperata in questi quasi due anni di mandato. Per raggiungere questo obiettivo, centrale per lo sviluppo economico e sociale di tutta l’area metropolitana, la Provincia di Milano ha ritenuto essenziale mantenere pubblico il controllo di quella che è una delle società centrali per la gestione e realizzazione delle infrastrutture stradali, la Serravalle, della quale ad oggi detiene il 52,9 per cento del capitale. E per questa stessa ragione ha deciso di riorganizzare le partecipazioni provinciali che operano nel settore delle infrastrutture e di conferirle in un’unica holding, Asam (Azienda sviluppo acqua e mobilità). “Non si tratta - ha affermato il presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati - come qualcuno ha sostenuto, di una piccola Iri ma di una società che vuole favorire il coordinamento e la sinergia degli interventi e creare le condizioni perché Palazzo Isimbardi possa entrare con forza in un settore di intervento-investimento strategico e prioritario”. Una società quindi, che non svolgerà solo compiti di puro controllo finanziario ma adempierà a mansioni strategiche nelle scelte relative alla mobilità dell’area metropolitana milanese, area che soffre di un deficit infrastrutturale, (come evidenzia anche il grafico realizzato dalla società Autostrade qui pubblicato), che da anni i cittadini milanesi attendono sia colmato. 11 Asam, una società da un miliardo di euro Ad Asam saranno conferite le azioni di proprietà provinciale delle società che operano nel settore delle infrastrutture, Serravalle, Sea, Tem, Autostrade lombarde, e il ricavato dalla vendita della quasi totalità delle azioni possedute dalla Provincia in Cisa e Serenissima. Quando i conferimenti saranno ultimati, Asam disporrà di un capitale sociale di circa un miliardo di euro che le consentirà di avviare un ambizioso piano industriale. “Per Asam - ha precisato Penati - è già allo studio l’iter per la quotazione in borsa che rimane un obiettivo imprescindibile per dare autonomia alla società e per garantirne i futuri equilibri finanziari”. L’intervento di Asam, che sarà coerente con il quadro programmatorio e gli indirizzi strategici della Provincia, punterà a valorizzare il patrimonio conferito alla società, attraverso progetti di investimento, che aggreghino ulteriori risorse pubbliche e private e che garantiscano adeguate redditività alle risorse proprie impiegate dalla società. LA PROVINCIA INTENDE COGLIERE LA SFIDA PER L’INNOVAZIONE SUL TEMA DEL RUOLO MODERNO DEL CAPITALE PUBBLICO LOCALE 12 ASAM Densità della rete autostradale sulla popolazione Km di autostrade / milioni di abitanti 250 13 100 50 115,1 140,1 135,1 65,1 Spagna Francia Italia 0 Lombardia Il modello di governo metropolitano Il modello seguito nella creazione di Asam fa riferimento a quello di governo metropolitano: la Provincia intende quindi cogliere la sfida per l’innovazione sul tema del ruolo moderno del capitale pubblico locale, così come la Città metropolitana, idea centrale del progetto di governo dell’amministrazione provinciale, intende coglierlo dal punto di vista dell’innovazione istituzionale. Ugualmente il modello della gestione metropolitana ha ispirato la realizzazione dell’Ato (Ambito territoriale ottimale) a cui hanno aderito tutti i Comuni della Provincia e che ha visto l’unione di 22 diverse società operanti nella gestione del ciclo delle acque così come la creazione di Milano Metropoli, l’agenzia per la promozione e lo sviluppo sostenibile nata per forte volontà della Provincia da Asmn, l’Agenzia sviluppo nord Milano nata per favorire la riconversione economica-industriale dell’area del nord Milano, che ha l’obiettivo di operare in tutto il milanese nel marketing territoriale, nella promozione di settori economici strategici e nei progetti speciali di reindustrializzazione. Sempre di modello di governo a rete si può parlare per il settore dei trasporti con la creazione di un’Autorità metropolitana supportata da un agenzia per la mobilità che coinvolga tutti i Comuni dell’area milanese. Con questi progetti la Provincia di Milano conferma il suo impegno nel mettere in rete e valorizzare gli sforzi di tutti gli attori del territorio: pubblici e privati, economici e sociali. “Un’idea innovativa - ha concluso Penati - quella della creazione di Asam che considero parte di quel laboratorio di innovazione che vorrei si potesse definire il nostro progetto di governo”. 165,1 EU 15 150 Germania 225,3 200 La Lombardia registra un indice di dotazione di infrastrutture autostradali molto inferiore alla media italiana, a sua volta al di sotto di quella dei principali Paesi europei fonte: società Autostrade LE IMPRESE PUBBLICHE UN MODELLO DI GOVERNANCE GIULIO SAPELLI, IL NUOVO PRESIDENTE DI ASAM, SPIEGA LA MISSIONE E IL RUOLO DELLA HOLDING DELLA PROVINCIA Il possesso di imprese da parte degli enti locali pone interrogativi che vanno al di là della loro efficienza economica, anche se da questa si deve partire per valutare l’impatto che hanno sul sistema economico e sui consumatori. Nel caso del governo economico locale, infatti, il possesso dell’impresa è di natura intimamente diversa da quella dell’impresa capitalistica tout-court: la classe politica media il rapporto con i cittadini che ne sono i possessori in una guisa invisibile ma potente e deve a essi sempre rapportarsi. Se anche il fine dell‘impresa capitalistica non è il profitto ma la produzione di beni e servizi eccellenti, essendo le varie specie di profitto l’essenza, costitutiva e regolatrice insieme, di tutte le forme d’ impresa, tanto più tale profitto non è il fine delle imprese locali. Il fine di esse è più che mai il benessere dei cittadini, che pagano le tasse e che, con i loro comportamenti e con l’impresa locale medesima, contribuiscono alla costruzione del bene comune. Naturalmente tutto si complica negli anni a noi più prossimi allorché, in Europa, inizia il processo di liberalizzazione dei mercati. Anche le imprese di proprietà degli enti locali sono venute costituendosi come “imprese miste”. La liberalizzazione, del resto, non poteva non investire i governi economici municipali. La stella polare deve rimanere sempre quella che indica la via ottimale per far sì che i cittadini traggano tutto il benessere possibile dai benefici che derivano dai servizi necessari per migliorare costantemente la qualità della vita. LA BUONA GOVERNANCE Se tutto quanto è stato detto prima è vero, occorre che le imprese miste o a totale proprietà pubblica locale, siano un modello di governance migliore di quello diffuso nelle società capitalistiche italiche. Le linee guida di tale governance potrebbero così articolarsi: trasparenza nelle pratiche di capitalizzazione con implementazione delle regole anglosassoni di governance anche nelle società non quotate; trasparenza per quanto concerne le pratiche di governance relative alla gestione delle società, quotate o non quotate che esse siano; trasparenza nella scelta del management competente e indipendente; riflessione continua sulle forme proprietarie che devono essere giustificate, volta a volta, unificando efficienza economica e servizi di rilevanza pubblica, ossia produzione di beni pubblici; trasparenza, ossia diritto di interpellanza nei consigli comunali e da parte di associazioni dei cittadini, nelle nomine di natura pubblico-partitica e di natura privata. 14 ASAM NEL CASO DEL GOVERNO ECONOMICO LOCALE, IL POSSESSO DELL’IMPRESA È DI NATURA INTIMAMENTE DIVERSA DA QUELLA DELL’IMPRESA CAPITALISTICA TOUT-COURT LA MISSIONE DI ASAM ASAM si configurerà come una società per azioni che avrà il suo core business nella valorizzazione di tutte le partecipazioni azionarie detenute dalla Provincia di Milano nelle società della mobilità di terra e di cielo, con l’obiettivo di dar vita a una società di gestione delle reti dell’intermodalità di trasporto. E ciò al fine di garantire ai cittadini lombardi una libertà essenziale della modernità: quella del movimento. Essa, unitamente a quella dell’ uso e del godimento dei vantaggi offerti alla qualità della vita, dall’energia e dalla riproducibilità ambientale sostenibile, costituisce l’orizzonte essenziale dei moderni beni pubblici. L’offerta di essi è un dovere di tutte le forme economiche associative di oggi e del futuro. ASAM cercherà, naturalmente, di creare sinergie, attraverso le reti che governerà, con questi due essenziali beni pubblici, producendoli direttamente in forma congrua e pertinente, oppure creando interconnessioni virtuose, sempre sulla base del core business dell’ intermodalità, che rimane centrale. LA SFIDA È COMPLESSA Occorrono umiltà, consapevolezza dell’impegno, unità d’intenti tra management e azionariato e chiarezza rispetto all’obiettivo. Esso è quello di servire i cittadini non con la riproposizione di forme di commistione tra politica e economia, che dobbiamo per sempre dimenticare, ma con la creazione di una società mista che valorizzi i beni pubblici e li trasformi in servizi ai cittadini, aumentandone la libertà. Giulio Sapelli, a sinistra, presidente di Asam, ordinario di Storia economica alla Università Statale di Milano, insieme al presidente Penati 15 Spazi verdi nell’area milanese; sullo sfondo, disegno di Leonardo della città di Milano 16 MADE IN DESIGN MILANO MADE IN DESIGN IN MOSTRA A NEW YORK LA CAPACITÀ CREATIVA E DI INNOVARE DEL TERRITORIO C’è una terra dove la fantasia si mette al lavoro, dove le idee diventano realtà e si trasformano in oggetti; un luogo dove chi pensa sta a fianco di chi produce, e chi vende sta a stretto contatto con chi racconta. Non è una storia inventata, ma una realtà fantastica che a volte non vediamo più, forse perché sta sempre sotto i nostri occhi. Quel territorio è la “città infinita”, una distesa fitta di uomini, donne, imprese, negozi, fiere, che comprende Milano, la Brianza, le lingue di terra che si protraggono fino a Varese, Como, Lecco, Bergamo. Un posto che nel mondo ci invidiano e da cui provengono i più raffinati prodotti di design destinati ad arredare le case, a illuminare le stanze, a starci addosso, a diventare pezzi di auto, di moto, di aerei, di macchine utensili. Quella terra è Milano e la sua provincia, che da almeno cinquant’anni in tutto il mondo è sinonimo di design. La Provincia di Milano ritiene che questo caratteristico punto di forza del nostro territorio vada valorizzato al massimo e per questo ha deciso di promuovere - insieme alla Camera di Commercio, alla Regione Lombardia e ad altri partner istituzionali e commerciali - una importante mostra-evento a New York dal 19 maggio al 10 giugno, presso la Milk Gallery (450 West, 15 Strada angolo 10 Avenue). Proprio in quei giorni nella Grande Mela si aprirà anche la più grande fiera americana del mobile (International Contemporary Furniture Fair), che a sua volta ospita il Salone del Mobile milanese in versione esportazione. New York sarà solo la prima tappa, perché la rassegna è destinata poi a far conoscere Milano in altre grandi città americane e asiatiche. “Milano Made in Design”, questo il titolo dell’esposizione, costituirà una occasione speciale e diversa perché il suo oggetto non è tanto il design milanese, noto e celebrato, quanto il territorio stesso che lo genera. Il design è, in questa accezione, quasi una metafora della specialissima combinazione che caratterizza la regione urbana milanese: la stretta associazione tra capacità creativa e produzione manifatturiera di qualità. La mostra quindi vuole essere un’occasione non solo per riaffermare il primato milanese nel design ma anche per promuovere a livello internazionale il Sistema-Milano, le sue imprese, i suoi creativi, le sue peculiarità, uniche nel mondo. In mostra ci sono oltre 100 pezzi di design selezionati da un comitato scientifico presieduto da Gillo Dorfles e Aldo Colonetti - i modelli di Giovanni Sacchi, lo stampo di un’opera di Arnaldo Pomodoro (una cui scultura svetta di fronte al Palazzo delle Nazioni Unite a New York), insieme ai volti dei creativi, degli artigiani e degli imprenditori, ai luoghi della produzione, ai marchi delle nostre imprese. L’allestimento è curato dallo Studio Origoni e Steiner, che esegue in tutto il mondo le mostre di Renzo Piano. Studio Azzurro, un gruppo di artisti multimediali milanesi di fama, ha realizzato una installazione ad hoc per permettere ai visitatori di conoscere e interagire con il territorio di Milano e Brianza. Per l’occasione vanno in stampa due pubblicazioni: un libro, destinato ai mercati internazionali, che racconta del territorio milanese, e uno strumento di promozione, una sorta di elenco ragionato delle imprese e delle risorse presenti a Milano nel settore 17 MADE IN DESIGN Il logo della mostra, progetto grafico dello studio Magutdesign del design preparato dal Politecnico di Milano. Un nutrito programma di eventi, curato dall’Agenzia di Sviluppo Milano Metropoli in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura a New York e il NABA (Nuova Accademia di Belle Arti di Milano) ha lo scopo di consentire ai newyorkesi di incontrare protagonisti della scena meneghina come Alessandro Guerriero, Italo Rota, Massimiliano Fuksas. Infine, e probabilmente sarà tra gli elementi di maggiore successo, ampio spazio viene dato a un’altra bandiera del made in Italy: il cibo, che sempre più spesso si innova attraverso un progetto creativo del tutto simile a quello che caratterizza gli oggetti di design. Milano Made in Design a New York dal 19 maggio al 10 giugno. Milk Gallery 450 West, 15 Strada angolo 10 Avenue. 18 Alcune immagini di prodotti “made in Milano” 19 DINO BUZZATI PROTAGONISTA DEL NOVECENTO A MILANO UNA SERATA EVENTO PER IL CENTENARIO DELLA NASCITA DELLO SCRITTORE È stato un evento speciale per la partecipazione, il successo e i consensi, quello del venerdì diciassette febbraio scorso. Una serata con amici e colleghi riuniti per ricordare la personalità e l’opera di Dino Buzzati, uno dei grandi personaggi del ‘900 europeo, nel centenario della nascita: un omaggio che l’Amministrazione provinciale di Milano ha voluto rendere allo scrittore, giornalista e pittore bellunese d’origine, che elesse Milano a sua seconda patria. La Provincia ha così aperto le celebrazioni del Centenario buzzatiano (sono previsti eventi in tutta Europa durante quest’anno) con una originalità che non sarebbe certo dispiaciuta allo scrittore del mistero, come molti hanno commentato. Ha infatti fissato l’appuntamento nel giorno venerdì 17 febbraio con inizio alle ore 17 e 17 minuti. “Una scelta che prende spunto - spiega Alberto Mattioli, vicepresidente della Provincia - proprio da una frase di Buzzati: non sono superstizioso, disse lo scrittore, 17 commensali a tavola e i gatti neri traversanti la via li ho collaudati una quantità di volte. Credo nella iettatatura, ma nel senso che i veri iettatori sono coloro che ci credono. Lo stesso stile leggero e ironico che ha caratterizzato la nostra serata, ideata e condotta da Lucia Bellaspiga, giornalista di Avvenire e scrittrice: non un convegno o una commemorazione, ma una sorta di festa per ricordare aneddoti, episodi della vita e dell’ opera del grande autore scomparso. Che fu un genio, tale da precorrere tempi, abitudini, vizi e paure che avrebbero trovato riscontri solo dopo anni”. Per celebrare Buzzati quindi, nella sala Barozzi dell’Istituto dei ciechi, di fianco a Palazzo Isimbardi, si sono trovati tra gli altri Sebastiano Grasso, responsabile delle pagine dell’Arte al Corriere della Sera, succeduto proprio a Dino Buzzati, Lucio Lami, presidente del Pen Club Italia, Achille Serra, attuale prefetto di Roma e già questore a Milano, Ottavio Missoni, noto stilista e amico di Buzzati, Beppe Severgnini, raffinata penna del giornale di via Solferino, e la moglie dello scrittore celebrato, Almerina. Ugo Pagliai ha letto alcune pagine di Buzzati mentre Enrico Ruggeri ha interpretato alcuni brani musicali in tema con gli argomenti trattati. Nell’occasione sono stati anche premiati alcuni giornalisti “che si sono distinti - precisa Alberto Mattioli - per la capacità di raccontare avvenimenti con particolare attenzione, sensibilità e rispetto per i protagonisti e le situazioni”. Doti che fecero di Buzzati, uomo modesto e schivo, un grande protagonista del nostro tempo, anche dal punto di vista umano oltre che letterario. La premiazione dei giornalisti, dall’alto: Marina Corradi con Lucia Bellaspiga e Alberto Mattioli; Piero Colaprico con Achille Serra; Giangiacomo Schiavi; Pino Ciociola con Almerina Buzzati. In basso: Ugo Pagliai e Enrico Ruggeri, ospiti della serata CHI ERA DINO BUZZATI Nato a Belluno nel 1906. Scrittore e giornalista, inviato del «Corriere della Sera», sulle cui pagine è stato anche critico d’arte. È morto a Milano il 28 gennaio 1972. Vasta la sua produzione narrativa: Bàrnabo delle montagne (1933), Il segreto del Bosco Vecchio (1935), Il deserto dei tartari (1940) tra le sue cose migliori, I sette messaggeri (1942), Paura alla Scala (1949), Il crollo della Baliverna (1954), Sessanta racconti (1958), Un amore (1963), Le notti difficili (1971). Tra i suoi drammi: Un caso clinico (1953). Buzzati è stato anche, caso rarissimo in Italia, autore di libri a fumetti, di cui ha curato sia la parte testuale e la sceneggiatura che la parte grafica: Poema a fumetti (1969), I miracoli di Val Morel (1971). 20 Alberto Mattioli vicepresidente, Bilancio, politiche finanziarie e rapporti internazionali Telefono: 02 7740 2730-2731 [email protected] ECCO L’ELENCO DEI PREMIATI E LE MOTIVAZIONI Piero Colaprico (la Repubblica): perché ci ha descritto la crudeltà e il dolore, la violenza e la pietà. Perché ci ha illustrato i luoghi oscuri, intricati o nascosti, della città e dell’anima. Perché ci ha fatto sentire gli spari e i pianti e il fruscio di passi silenziosi e i battiti dei cuori, attraverso le sue cronache e i suoi romanzi: ben altro da ciò che, nelle redazioni, si definisce generalmente “la nera”. Marina Corradi (Avvenire): perché la sua scrittura ha il piglio del grande inviato e la delicatezza dell’animo femminile. Per l’umanità con cui, anche di fronte alle grandi tragedie collettive, riesce a non scordare la sensibilità del singolo uomo, come di recente abbiamo visto nel suo servizio da Longarone, tra i sopravvissuti del Vajont, o nei suoi reportage da Banda Aceh, in Indonesia, nei giorni dello tsunami. Giangiacomo Schiavi (Corriere della Sera): perché sembra conoscere i milanesi uno per uno. E li descrive con l’amore, il rispetto e la severità di un amico. Un rapporto che prosegue da anni, senza tradimenti: lui c’è sempre, a dare voce al nostro disagio o a condividere le nostre soddisfazioni. Ma, anche, a tenere accese le luci nei Palazzi, affinché sia più difficile nascondere i doveri e le responsabilità. Così, tramanda l’antico e prestigioso stile dei grandi giornalisti del Corriere della Sera, ma non lo fa apposta: lui è fatto così. Un premio speciale è stato assegnato a Pino Ciociola, già vincitore della precedente edizione, per la sua inchiesta sul crollo della scuola di S. Giuliano, sotto la quale morirono 27 bambini e la loro insegnante. Inchiesta che, dopo allora, è proseguita diventando determinante supporto alle indagini e al processo attualmente in corso. 21 LA CITTÀ DI CITTÀ UN PROGETTO STRATEGICO PER IL GOVERNO E IL RILANCIO DELL’AREA METROPOLITANA Ripensare alla provincia di Milano come ad una grande “città di città”, dove al centro di progetti e iniziative vi sia una visione del territorio che superi i tradizionali confini comunali, puntando invece su una ridefinizione dell’area urbana milanese basata sulla cultura e le esigenze delle persone che qui vivono, lavorano, studiano e impegnano il loro tempo libero. Il progetto “La Città di Città”, curato dall’assessorato alla Pianificazione Strategica della Provincia di Milano in collaborazione con il Dipartimento di Architettura e di Pianificazione del Politecnico di Milano e con l’Agenzia di Sviluppo Milano Metropoli, è entrato nel vivo con un convegno svoltosi il 20 febbraio scorso e il lancio di un bando che vedrà protagonisti tutti i comuni e le istituzioni locali. Si tratta di una modalità innovativa di pianificazione territoriale che si confronta con il territorio ripensando all’area urbana milanese come ad una grande città composta di tante città, dove le azioni politiche, i progetti e le diverse iniziative che tradizionalmente riguardano le istituzioni locali, possano essere messe a sistema nell’ottica di una governance territoriale capace di rilanciare la competitività del territorio dando nuovo slancio allo sviluppo economico, ma soprattutto migliorando la vivibilità. “Nella nostra provincia ormai da tempo i confini comunali sono stati abbattuti a favore di reti di relazione che si sviluppano trasversalmente all’interno del territorio - spiega l’assessore provinciale al Piano Strategico Daniela Gasparini -. Per intenderci, basti pensare alle persone che ogni giorno si spostano all’interno della provincia per studiare, per lavorare, per il tempo libero, o per fruire di servizi pubblici e privati presenti in comuni diversi da quello di residenza”. Anche un recente sondaggio, promosso dalla Provincia e realizzato dal professor Renato Mannheimer, evidenziava come la maggioranza degli abitanti della provincia di Milano nell’arco della giornata si muova in diversi comuni per assolvere a tutte quelle che sono le attività quotidiane della vita. Senza contare il fatto che sempre più spesso i comuni e le istituzioni locali hanno l’esigenza di confrontarsi e di condividere tra loro progetti e problematiche che meritano una visione sovracomunale. Il nostro obiettivo è dunque quello di costruire una pianificazione strategica che guardi all’ampio territorio della regione urbana milanese come ad un’unica grande città composta di tante città, dove gran parte delle tematiche cruciali devono necessariamente essere affrontate seguendo i nuovi “confini”. La metodologia seguita per il progetto “La città di città” intende quindi contribuire anche al rafforzamento dei processi di cooperazione e di coordinamento istituzionale, per migliorare l’efficacia delle scelte sulle molte tematiche di interesse generale. Gli attori di questo progetto, che coinvolgerà tutte le istituzioni locali e prima di tutti i comuni, hanno coniato il termine “Abitabilità” per riassumere gli obiettivi in un’unica parola. Dove migliorare l’Abitabilità dell’area milanese significa focalizzare l’attenzione sui principali 22 Una rappresentazione grafica del territorio provinciale dal Piano Strategico per il governo dell’area metropolitana Daniela Gasparini assessora al Personale, Conferenza dei sindaci e area metropolitana Telefono: 02 7740 2511-2554 [email protected] argomenti che incidono sulla qualità della vita e dell’ambiente non solo dei cittadini residenti, ma anche degli abitanti temporanei e degli operatori economici. Abitabilità diventa dunque un concetto di qualità della vita superiore e più ricco rispetto a quello contemplato usualmente. Il Piano Strategico, che è presente sul sito Internet www.cittadicitta.it, muoverà i primi passi concreti attraverso un bando con il quale la Provincia intende sostenere i Comuni e gli attori socio economici locali. Si intende offrire un supporto concreto, anche economico, per completare progetti già avviati o per lanciare nuove idee che abbiano come denominatore comune il miglioramento dell’abitabilità nella regione urbana milanese. Ossia, tutti quei progetti che puntino sulla collaborazione tra istituzioni, per favorire lo sviluppo di una politica comune di miglioramento del territorio e della vita sociale. NELLA NOSTRA PROVINCIA ORMAI DA TEMPO I CONFINI COMUNALI SONO STATI ABBATTUTI A FAVORE DI RETI DI RELAZIONE 23 AREA METROPOLITANA ABITABILITÀ: UN BANDO PER PREMIARE IDEE E BUONE PRATICHE La Provincia di Milano promuove un Bando per la premiazione di idee progettuali e buone pratiche, che assume come tema guida l’abitabilità. Con esso intende aprire un confronto progettuale permanente con la comunità milanese, stimolare la progettualità innovativa e far emergere risorse, punti di vista e attori disponibili a impegnarsi nella direzione del miglioramento dell’abitabilità nella regione urbana milanese. Si tratta di una strada già sperimentata in altri contesti e con successo: basti pensare all’esperienza dell’IBA Emscher Park negli anni ’90. Di fronte alla necessità di rigenerare una vastissima area abitata da quasi otto milioni di persone, afflitta da deindustrializzazione massiccia e dai connessi problemi di degrado ambientale, il sistema degli attori di governo ha scelto una strada insolita: ha costituito una agenzia indipendente che ha avuto il compito di emanare una serie di Documenti di indirizzo (Memorandum) sugli obiettivi da perseguire nel processo di riqualificazione della Ruhr, in Germania. Questi documenti, validati da un Forum che ha incluso tutti gli attori rilevanti, sono stati utilizzati come una sorta di “bando” per la attivazione di progetti pubblici e privati. Il Bando premierà idee progettuali, cioè ipotesi non ancora sviluppate sotto il profilo esecutivo, e buone pratiche, cioè progetti, azioni e iniziative già avviate o in corso di attuazione. Vi potranno partecipare istituzioni pubbliche, soggetti di rappresentanza degli interessi del lavoro e dell’impresa; singoli operatori economici; autonomie funzionali; attori del mondo della ricerca e della formazione, associazioni e organizzazioni; gruppi organizzati; soggetti rappresentativi delle popolazioni e delle comunità di pratiche presenti e attive nella regione urbana, anche in cooperazione tra loro. Saranno ammesse anche proposte presentate da attori in collaborazione con la stessa Amministrazione provinciale. 24 Dopo il lancio in occasione del convegno del 20 Febbraio, si attiverà una fase di sollecitazione a presentare proposte e, in seguito, un processo di accompagnamento delle proposte presentate. Nell’autunno del 2006 si svolgeranno i lavori della Giuria internazionale, le cui valutazioni saranno rese note in occasione di una Mostra da tenersi in Triennale nell’inverno del 2006. Il bando offrirà alle proposte selezionate un contributo finanziario per la costruzione delle condizioni di fattibilità delle idee progettuali o come riconoscimento della qualità delle buone pratiche, nella forma di un finanziamento a fondo perduto o nella forma di una via preferenziale per accedere ad altre fonti di finanziamento; visibilità nella Mostra e nell’Atlante delle politiche e dei progetti, maggiore per i progetti premiati; un servizio di assistenza e accompagnamento al processo di maturazione delle idee progettuali. Informazioni su: www.cittadicitta.it di Alessandro Balducci, Direttore del Dipartimento di Architettura e Pianificazione Politecnico di Milano Filippo Penati con l’assessore Daniela Gasparini SMOG, PREVENIRE È MEGLIO CHE CURARE OGNI ENTE PRESENTE SUL TERRITORIO DEVE FARE LA SUA PARTE PER LA SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE L’inverno che ci stiamo lasciando alle spalle si è caratterizzato per un’allerta smog che non ha precedenti. Il 2005 è terminato con oltre 130 giorni di superamento dei limiti previsti dall’Unione europea. Il 2006 è appena cominciato e sono già numerose le giornate segnate da limiti superati. In tema di politiche Antismog le Province della Lombardia stanno lavorando insieme in una “Cabina di regia” che ha unito tutte le istituzioni locali (Regione e Comuni) per dare vita ad azioni concrete che portino alla soluzione, e prevenzione per gli anni futuri, di questo problema. Le scelte da fare non sono certo facili. Vanno bene, e su queste c’è il pieno accordo tra tutti gli interlocutori che stanno lavorando alla qualità dell’aria, gli interventi emergenziali del blocco del traffico domenicale, delle targhe alterne e dell’obbligo di filtri per gli scarichi, sia per l’azione di contenimento degli inquinanti sia perché coinvolgono direttamente i cittadini rendendoli più consapevoli della situazione e dell’importanza per tutti di fare qualcosa. Ma non basta. Serve ad esempio un sempre maggior coinvolgimento delle categorie economiche. Ma servono soprattutto azioni concrete e scelte politiche importanti da realizzare con un programma di lungo termine ragionato in modo sempre più ampio, anche dal punto di vista territoriale: non più solo l’area omogenea composta dal Comune di Milano e dai Comuni detti di prima cintura. Lo smog va combattuto a livello regionale e l’area critica deve essere estesa a tutta la Lombardia. Per questo è importante che Regione, Comuni e Province, i tre livelli istituzionali del territorio, lavorino insieme in modo coordinato in una cabina aperta agli operatori economici, sociali, ai sindacati e alle associazioni di categoria. 25 Bruna Brembilla assessora all’Ambiente, risorse naturali Telefono: 02 7740 3509-3603 [email protected] AMBIENTE In questa logica di rete la Provincia di Milano dà il suo contributo e porta la sua esperienza e le sue competenze attraverso la programmazione di interventi ad ampio respiro come i controlli delle emissioni di automobili e caldaie (la campagna Bollino blu 2006 è stata anticipata di un mese rispetto agli anni passati e le verifiche sulle caldaie, per i comuni con meno di 40mila abitanti, sono state intensificate) o come le azioni in campo energetico finalizzate alla riduzione dei consumi e alla promozione delle fonti rinnovabili in grado di ridurre strutturalmente l’inquinamento dell’aria. Con il Forum dell’energia, inoltre, abbiamo inteso realizzare un “Patto per l’energia” con i principali portatori di competenze e di interessi, al fine di diffondere le migliori tecnologie disponibili a supporto dell’utilizzo efficiente dell’energia. Certo, ci vorrà almeno un decennio per sentire l’effetto dei benefici di quanto è stato fatto. Ma l’importante è avere cominciato a spostare l’attenzione sull’importanza di un uso più efficiente dell’energia. Presto anche i cittadini, grazie all’apertura degli “Sportelli Energia e ambiente” della Provincia di Milano potranno ricevere ogni tipo di informazione e conoscere tutte le opportunità concrete offerte dall’efficienza energetica per risparmiare energia e contribuire così a migliorare la qualità dell’Ambiente. ON LINE IL NUOVO SITO DEL PARCO SUD Per comunicare bene, oggi, non si può prescindere dalle nuove tecnologie che, in modo rapido e veloce, consentono di informare ma anche di interagire, discutere, crescere insieme alla gente e, nel nostro caso di Provincia, anche con gli amministratori del territorio. Con questi obiettivi è stato ristrutturato il sito internet del Parco Agricolo Sud Milano. Un restyling reso necessario dal desiderio di offrire agli utenti una possibilità di utilizzo e di consultazione sempre più facili e immediati. Nasce così uno strumento agile e ricco di notizie rivolte ai Comuni, ai cittadini e ai possibili visitatori del Parco e delle sue bellezze. Un sito ben strutturato ma non definitivo, agile e aperto, così da essere facilmente ampliabile in ogni momento. www.temi.provincia.mi.it/parcosud 26 “L’AMBIENTE CREA VALORE” UN QUINQUENNIO DI SCELTE E DI AZIONI Ambiente come luogo fisico e politico per affermare il diritto alla sicurezza e alla salute; ambiente come qualità della vita degli uomini e delle donne, di oggi e di domani; ambiente come luogo economico e sociale per realizzare lo sviluppo socialmente ed economicamente sostenibile. Queste le linee strategiche dell’assessora all’Ambiente Bruna Brembilla, presentate lo scorso 13 febbraio in un convegno dal titolo “Milano: Provincia sostenibile. Le scelte e le azioni per l’Ambiente che crea valore” organizzato allo Spazio Oberdan. Come attuarle? Attraverso la condivisione e partecipazione dei Comuni, delle Associazioni e dei cittadini e delle cittadine alle idee di sviluppo sostenibile, per affermare un approccio nuovo, di rete, secondo lo slogan “L’Ambiente crea Valore”. Con questa ottica la Provincia sta lavorando ad esempio su possibili integrazioni fra la vocazione agricola e naturale del Parco Agricolo Sud di Milano e i nuovi insediamenti, come la Città della Scienza, che rispondono alle esigenze della società civile. Oppure, attraverso il forum dell’energia, sta gettando le basi per un “Patto per l’energia” con i principali portatori di competenze e di interessi, al fine di diffondere le migliori tecnologie disponibili a supporto dell’utilizzo efficiente dell’energia. O ancora al Piano provinciale dei Rifiuti, che esprime obiettivi di autosufficienza dello smaltimento, ma soprattutto mira anche alla produzione di energia e quindi di valore economico. Al convegno è anche stato presentato il libro “Le città contro l’effetto serra - 100 buoni esempi da imitare”, che propone buone pratiche già realizzate e da cui prendere spunto per dare il proprio contributo alla riduzione delle emissioni dei gas serra verso il raggiungimento degli obiettivi previsti dal Protocollo di Kyoto. Sono intervenuti Paolo Matteucci, assessore alla Mobilità della Provincia di Milano, Renzo Compiani, direttore centrale Risorse ambientali, Silvia Zamboni e Karl Ludwig Schibel, autori del libro, Attilio Galli, assessore all’Urbanistica del Comune di Carugate, Giovanni Biondi, assessore all’Ambiente della Provincia di Cremona. L’intervento dell’assessora Brembilla e l’abstract del libro possono essere scaricate dal sito della Provincia all’indirizzo: www.provincia.milano.it/ambiente UN TAGLIO ALLE POLVERI COL BOLLINO BLU È partita il 23 gennaio, con un mese di anticipo rispetto allo scorso anno, la campagna per il controllo dei gas di scarico delle automobili a cura dell’assessorato all’Ambiente della Provincia di Milano. 1 milione di bollini blu sono già stati distribuiti alle 1.600 officine e centri di revisione autorizzati e i cittadini potranno mettersi in regola rivolgendosi al proprio meccanico di fiducia incaricato di effettuare i controlli necessari sui gas di scarico. Il Bollino blu ha scadenza annuale ed ha un costo di 12 euro. Per informazioni: tel. 02.7740.3739-3530 www.provincia.milano.it/bollinoblu 27 MOBILITÀ IN BRIANZA PER UN FUTURO DI QUALITÀ PRESENTATO IL RAPPORTO SULLA MOBILITÀ E I TRASPORTI PER STABILIRE GLI INTERVENTI DA REALIZZARE Dal punto di vista della mobilità e del traffico l’area a nord di Milano, con la Brianza, rappresenta una realtà complessa e contradditoria, che pone problemi di non facile soluzione. La Provincia di Milano ha deciso di cogliere la sfida, nella consapevolezza che sciogliere il difficile nodo della Brianza, significa indicare la via per risolvere problemi presenti anche nel resto del territorio. Si tratta infatti di una zona densa di insediamenti abitativi e industriali con una forte domanda di mobilità, ma nella quale proprio l’insediamento intenso, insieme a specifiche problematiche ambientali, rendono difficile l’inserimento di nuove infrastrutture. Un quadro complicato anche perché, proprio in forza della sua rilevanza demografica ed economica, la Brianza si trova ad essere al centro di una rete di collegamenti nazionali ed internazionali oltre che ben integrata in un sistema regionale e metropolitano. Questo significa che le risposte ai problemi della mobilità dell’area non possono essere formulate in un ottica puramente locale, bensì in una prospettiva più ampia, che tenga conto delle realtà limitrofe, prima di tutto quella metropolitana e poi quella regionale, e che consideri anche le grandi linee di collegamento nazionali ed europee. Le caratteristiche specifiche dell’area, inoltre, impongono da un lato di compiere un’analisi attenta per individuare quali siano gli interventi davvero necessari a migliorare la mobilità e garantire lo sviluppo, dall’altro spingono a puntare su progetti di qualità che rispettino le esigenze del territorio e minimizzino l’impatto ambientale. In questa prospettiva la Provincia ha commissionato al Centro Studi Pim una ricerca sulla mobilità nell’area. Ne è risultato un importante documento, il “Rapporto sulla mobilità e i trasporti nella Provincia di Monza e Brianza”, da sottoporre al dibattito degli enti territoriali e delle forze sociali, con l’obiettivo di delineare una strategia per lo sviluppo del territorio, che sia il più possibile concertata e che abbia proprio nella condivisone il suo punto di forza. Un lavoro che ovviamente non interessa solo la Brianza, ma tutta la vasta area del nord milanese. A fronte dei problemi individuati e delle soluzioni prospettate, il Rapporto traccia giustamente uno spartiacque fra le cose da fare nel breve e nel lungo periodo. Dove la fine del breve periodo viene fatta coincidere con il 2009, anno fondamentale per la piena operatività della nuova Provincia di Monza e Brianza. Fra le opere attese nel breve periodo ci sono la riqualificazione di Viale Lombardia per eliminare il “tappo” fra Monza e Milano e una serie di interventi su alcuni tratti nella viabilità minore, volti a migliorare situazioni locali, con l’obiettivo anche di costruire una corretta gerarchia della maglia stradale. Ne sono esempi la Variante alla 28 LA BRIANZA SI TROVA AL CENTRO DI UNA RETE DI COLLEGAMENTI NAZIONALI ED INTERNAZIONALI SP 118 a est di Barlassina, la Variante di Muggiò e Nova alla SP 131, la Variante alla SP 6 per il collegamento del Centro Ospedaliero di Monza o la Variante sud di Vimercate alla SP 2. In tutti i casi si tratta di realizzare progetti ormai da tempo definiti e anche già finanziati. Ma nel breve periodo occorre mettere in moto anche progetti che in parte restano ancora non definiti e sui quali la Provincia di Milano sta lavorando per vederne presto la realizzazione, ritenendoli comunque improcrastinabili. Basti pensare a questo proposito alla urgenza di dotare la “Milano - Meda” di una terza corsia così come alla necessità di completare la Tangenziale Nord con il tratto “Paderno - Rho”. Ancora più importanti, sempre nel breve periodo, sono gli interventi relativi al trasporto pubblico: primo fra tutti il progetto definitivo della linea ferroviaria Saronno-Seregno che rappresenta un grande successo per la Brianza perché ha una valenza strategica particolare in quanto risponde alle esigenze di collegamento trasversale, ma anche l’ammodernamento della Ferrovia Nord Milano-Meda e la riqualificazione della linea Monza-Molteno-Oggiono. “Per la maggioranza di questi interventi, i fondi sono già stati stanziati o recuperabili con un’intesa tra Provincia e Regione - spiega Gigi Ponti, assessore all’Attuazione della Provincia di Monza e Brianza - Ora lo sforzo è mettere in cantiere le opere e perfezionare i modelli di esercizio delle infrastrutture pubbliche, in particolare la Seregno-Saronno. È una sfida che vogliamo giocare in squadra con Regione Lombardia, visto che la congestione del traffico supera i confini domestici e ha bisogno di alleanze solide. Conosciamo da tempo i bisogni del territorio e sappiamo bene che non esiste una soluzione immediata per un problema così radicato: il lavoro di oggi, però, vuole dare trasparenza ad un percorso che indica le responsabilità anche economiche di ciascuno e le scadenze temporali da rispettare. Dopo i progetti ora tocca ai cantieri” Nel più lungo periodo invece i grandi interventi infrastrutturali riguardano da un lato il “Sistema stradale Pedemontano”, dall’altro le opere ferroviarie necessarie per collegare la rete ferroviaria lombarda alla nuova direttrice del S. Gottardo. Sulla Pedemontana restano ancora da risolvere la questione del reperimento delle risorse e alcuni problemi di compatibilità ambientale. Per quanto riguarda invece il collegamento con la direttrice del S. Gottardo, per la Brianza si tratta da un lato di non perdere le connessioni con i collegamenti internazionali e dall’altro di utilizzare le opportunità connesse ai nuovi interventi sulla rete ferroviaria legata al S. Gottardo, anche al fine di migliorare il sistema dei trasporti locale e regionale. “La Pedemontana - dice Paolo Matteucci, assessore 29 Paolo Matteucci (a destra) assessore alla Mobilità e trasporti Telefono: 02 7740 3900-3901 [email protected] Gigi Ponti (a sinistra) assessore delegato all’attuazione della Provincia di Monza e Brianza Telefono: 039 2358 768-769 02 7740 2566-2571 [email protected] MOBILITÀ IN BRIANZA ... L’OBIETTIVO DI DELINEARE UNA STRATEGIA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO, CHE SIA IL PIÙ POSSIBILE CONCERTATA E CHE ABBIA PROPRIO NELLA CONDIVISONE IL SUO PUNTO DI FORZA provinciale ai Trasporti e viabilità - è un’opera attesa da decenni e sulla quale c’è un ampio consenso nella parte Ovest, mentre restano da sciogliere alcuni nodi nella zona Est Occorre però risolvere la questione del reperimento delle risorse. Per noi è un’opera assolutamente prioritaria e in questo senso siamo disposti a compiere anche uno sforzo affinché lo sviluppo progettuale non si interrompa. L’obiettivo resta comunque la piena realizzazione di quanto previsto dal “Protocollo”. In quest’ottica il collegamento con la direttrice del S. Gottardo è un passaggio rilevante non solo per non perdere le connessioni con i collegamenti internazionali, ma anche perché i nuovi interventi sulla rete ferroviaria legata al S. Gottardo offrirà l’opportunità di intervenire per migliorare il sistema dei trasporti locale e regionale.” 30 L’IMPEGNO DELLA PROVINCIA E DELLA REGIONE PER I TRASPORTI E LA MOBILITÀ IN BRIANZA La Regione Lombardia e la Provincia di Milano sono impegnate a sostenere e a sviluppare, in accordo con i Comuni dell’area, quelle politiche e quei progetti che sono necessari per migliorare le infrastrutture e i servizi per la mobilità nel territorio della Provincia di Monza e Brianza. Ciò anche in attuazione del “Protocollo del ferro” siglato da tutte le amministrazioni pubbliche interessate. Le cose da fare riguardano due progetti strategici di tipo strutturale e di medio lungo periodo e dieci priorità di breve-medio periodo. PROGETTI STRATEGICI DI MEDIO-LUNGO PERIODO PRIORITÀ DI BREVE-MEDIO PERIODO SISTEMA AUTOSTRADALE PEDEMONTANO L’importanza strategica del progetto è da porre in relazione alla necessità di collegamenti trasversali e al fatto che il sistema da realizzare non riguarda solo l’asse autostradale ma anche la rete stradale connessa e complementare. Occorre procedere nella progettazione degli interventi (dal preliminare al definitivo), migliorare le soluzioni di inserimento ambientale e, soprattutto, fare in modo che lo Stato garantisca quella quota di risorse pubbliche indispensabili. RIATTIVAZIONE LINEA FERROVIARIA SARONNO-SEREGNO (FNM) Bisogna passare dal progetto definitivo alla realizzazione dei lavori e dal progetto dell’infrastruttura al progetto di servizio ferroviario (linea S9). RETE FERROVIARIA DI CONNESSIONE ALLA NUOVA LINEA ALPTRANSIT GOTTARDO Buona parte della rete ferroviaria dell’area milanese e lombarda deve essere potenziata per garantire le interconnessioni alla nuova linea veloce che la Svizzera sta realizzando con il traforo di base del San Gottardo (scenario 2015-2020). Per la Brianza si apre l’opportunità di migliorare i servizi di trasporto ferroviario per i collegamenti sia locali che internazionali (quadruplicamento linea Chiasso-Seregno-Monza, miglioramento tratta Monza-Milano, nuova «gronda merci» da Seregno a Bergamo-Treviglio). LINEA FERROVIARIA MILANO-MEDA (FNM) È necessario realizzare con urgenza tutti quei lavori (stazioni, sostituzione di passaggi a livello, riapertura ramo Camnago, ecc.) indispensabili per migliorare la quantità e la qualità del servizio ferroviario. RIQUALIFICAZIONE LINEA FERROVIARIA MONZA-MOLTENO-OGGIONO Il progetto preliminare è stato approvato con unanime consenso; occorre l’impegno di RFI a reperire i finanziamenti necessari. MIGLIORAMENTO DELL’OFFERTA DEL SERVIZIO FERROVIARIO REGIONALE SULLA LINEA M1-MONZASEREGNO È prevedibile un incremento della domanda di trasporto, per effetto anche dei lavori sulla direttrice Vallassina in Monza, alla quale è urgente rispondere con l’offerta di più treni a più carrozze (linee S e R). 31 MOBILITÀ IN BRIANZA METROTRANVIA MILANO-DESIO-SEREGNO E LINEE METROPOLITANE Il progetto definitivo della metrotranvia sarà concluso a febbraio. Per poter realizzare i lavori occorre una quota significativa di finanziamenti statali ad integrazione dei finanziamenti locali. Per il prolungamento della M1 da Sesto FS a MonzaBettola sono disponibili i necessari finanziamenti, occorre però uno sforzo economico, sul quale si è trovata una soluzione tra i Comuni. Prosieguo della verifica di fattibilità per la M5. TRASPORTO PUBBLICO LOCALE SU GOMMA I servizi di autobus della Brianza vanno riorganizzati con l’obiettivo di una maggior qualità del servizio, ma anche di una maggior economicità. La compagnia dei Trasporti del Nord Milano, società a maggioranza pubblica locale, è uno strumento operativo da valorizzare a questo scopo. RHO-MONZA La provincia a breve realizzerà il tratto ancora mancante per raggiungere l’Autolaghi e il polo fieristico di Rho-Pero. Il passo successivo dovrà essere il potenziamento di tutta la Rho-Monza, come naturale completamento della Tangenziale Nord gestita dalla Società Serravalle. SUPERSTRADA MI-MEDA Questa importante arteria ha un bisogno urgente di essere riqualificata e potenziata (terza corsia). A questo scopo Regione e Provincia realizzeranno a breve uno studio di fattibilità tecnica ed economica. TUNNEL DI VIALE LOMBARDIA IN MONZA L’anno prossimo partiranno i lavori per collegare la SS 36 dal lago di Como alle autostrade (Monza e Cinisello). Tutti gli sforzi dovranno essere concentrati per contenere il più possibile i tempi dei cantieri e per minimizzare i disagi per gli automobilisti e per gli abitanti delle zone interessate. INTERVENTI DIFFUSI SULLA RETE STRADALE La Provincia è impegnata a realizzare nella programmazione pluriennale quegli interventi, che, anche se considerati minori (rotatorie, varianti di centri abitati, ecc.), hanno un’importanza fondamentale per rendere più sicura e più funzionale la circolazione sulle strade della Brianza. ALLO STUDIO IL LOGO DELLA NUOVA PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA Si è insediata a febbraio la Commissione di lavoro incaricata di studiare l’immagine identitaria della nuova Provincia di Monza e Brianza, presieduta dal presidente della Provincia di Milano Filippo Penati. Saranno analizzati i principali aspetti simbolici riferiti al patrimonio storico, naturalistico, artistico ed imprenditoriale del territorio brianzolo.�Oltre al valore scientifico dello studio, che nel 2009 sarà consegnato ai futuri organi di governo provinciale, gli esiti del lavoro troveranno applicazione concreta in alcune proposte grafiche di “marchio della Brianza” da utilizzare nelle varie attività e forme di comunicazione istituzionale da parte della Provincia di Milano. “Sono convinto che questo incontro - ha spiegato Filippo Penati - sia in linea con lo spirito di collaborazione con cittadini, imprese e associazioni che si è utilizzato fin dall’inizio per costruire la nuova Provincia”. Della commissione fanno parte anche gli assessori provinciali Gigi Ponti e Daniela Benelli, i consiglieri Pozzeti, Arrigoni, Gavazzi e Meroni, il sindaco di Monza Michele Faglia, il commissario di governo Luigi Piscopo, studiosi, storici ed esperti di comunicazione e grafica. 32 ARTE IN CONTEMPORANEA NELLA METROPOLI MILANESE LANCIATO UN PROGETTO PER COORDINARE E PROMUOVERE NUOVI TALENTI ARTISTICI Milano città moderna, capitale del design, della moda e dell’innovazione. Siamo abituati a pensarla così la nostra città, che ha saputo conquistarsi un ruolo importante in Italia e nel mondo nei campi della creatività e della ricerca. Ma forse pochi conoscono il tessuto, fertile e ricchissimo, di associazioni, gallerie, fondazioni che si occupano di arte contemporanea, molte delle quali si sono sviluppate negli anni recenti sotto la spinta di una vivace iniziativa privata, di singoli o gruppi, spesso giovani. Da qui vuole partire la Provincia per rilanciare la proposta culturale di Milano, puntando sull’arte contemporanea. L’obiettivo è prima di tutto coinvolgere il pubblico, accompagnare i milanesi, e i tanti visitatori della metropoli, nella scoperta di un linguaggio artistico che talvolta suscita sconcerto, difficile da comprendere, ma che parla delle inquietudini del mondo di oggi e che fertilizza, attraverso idee nuove, la riqualificazione urbana e lo sviluppo economico e sociale. Il successo di recenti iniziative come Techne, la mostra di videoarte allestita allo Spazio Oberdan, danno un segnale chiaro: l’attenzione e la curiosità per l’arte contemporanea non mancano, a Milano. Ma per valorizzare questa spontanea vocazione al nuovo nell’arte occorre una regia che sia in grado di dare visibilità ai fermenti artistici in atto proponendoli al pubblico in formule adeguate. È questa la meta prefissata con In contemporanea, un progetto di supporto e promozione dell’arte contemporanea articolato in due fasi che prenderà il via la prossima primavera, in coincidenza con il MiArt 2006 (a Milano dal 30 marzo al 2 aprile). Quindici Associazioni, particolarmente vivaci nel settore, realizzeranno progetti speciali. Il coordinamento della Provincia permetterà di creare delle connessioni stabili tra le diverse associazioni, in modo da potenziare il lavoro di ognuna e di innescare una “circolazione” di idee, progetti, talenti su tutto il territorio provinciale destinato a svilupparsi nei prossimi anni. Pensiamo infatti ad una rete di spazi e protagonisti che sia punto di riferimento per il pubblico e per i talenti artistici. L’attenzione all’arte contemporanea è soprattutto rivolta alle nuove generazioni. La convinzione è che occorra dare spazio ai giovani e favorire lo scambio con il resto dell’Europa e del mondo. Per questo è allo studio un sistema di borse e finanziamenti che dia, finalmente, la possibilità agli artisti emergenti di soggiornare nelle capitali internazionali: per completare la propria formazione, ma anche per riportare Milano al centro del dibattito artistico internazionale e di una salutare competizione fra aree avanzate. Immagini dalla mostra TECHNE 05 allo Spazio Oberdan 34 Daniela Benelli assessora alla Cultura, culture e integrazione Telefono: 02 7740 6304-6305-6307 [email protected] ANSELM KIEFER. “Untitled”, 1995. Acrylic on canvas. cm 230x170 LA RETE DELL’ARTE Il progetto “InContemporanea, la rete dell’arte”, si snoda lungo un duplice percorso: da un lato l’elaborazione e la realizzazione di nuove proposte secondo un programma triennale, dall’altro, la valorizzazione delle realtà già presenti sul territorio. La prima fase d’intervento prevede la realizzazione di un doppio ciclo di incontri presso lo Spazio Oberdan, con ospiti di fama internazionale, dal titolo “Perché non parli? Fatti d’arte e conversazioni d’arte”; iniziate lo scorso 28 febbraio, e ideate con la collaborazione di Unicredit, le conferenze si concluderanno il prossimo dicembre 2006. Il titolo generale dell’iniziativa “Perché non parli?” allude alla celebre frase che Michelangelo rivolse alla sua ancor più celebre scultura Mosè. L’intera programmazione cercherà di rispondere alle tante richieste di comprensibilità che si pongono all’arte e in modo particolare all’arte contemporanea, allo stesso tempo l’iniziativa vuole tentare di rispondere alle pressanti domande sullo stato e il significato dell’arte a seguito dei mutamenti legati alla globalizzazione. Si tratta di cambiamenti che, prodotti dalla grande migrazione proveniente da mezzo mondo dell’Est e del Sud verso l’alto mezzo mondo dell’Ovest e del Nord, impongono una riscrittura non solo delle mappe geografiche, ma anche di quelle storiche, antropologiche, artistiche, ed esistenziali dell’umanità. La prima serie di appuntamenti “Fatti d’arte”, da febbraio a maggio 2006, ospita, di volta in volta, curatori, critici e storici dell’arte che affronteranno l’a-b-c dell’arte attraverso le diverse categorie “tecniche”: pittura, scultura, installazione, videoarte, fotografia e arte pubblica. Nella seconda, “Conversazioni d’arte”, da ottobre a dicembre, si terranno, sulle stesse tematiche, una serie di dialoghi a due, un artista e un teorico. Tutti gli incontri previsti si articolano secondo un doppio binario di teoria e pratica, pensiero e tecnica. All’interno della stessa fase d’intervento sono inoltre di interesse: l’ideazione di un concorso per la realizzazione di un’opera d’arte pubblica destinata alla struttura di prossima apertura Casa delle culture del mondo e infine l’assegnazione di borse di studio per soggiorni all’estero rivolte ai giovani artisti italiani. La valorizzazione delle realtà esistenti si concretizzerà invece nella manifestazione “Numero Zero”. Dal 22 marzo al 2 aprile, è prevista l’apertura coordinata delle diverse realtà artistiche dell’area milanese: in particolare le 15 associazioni culturali, cui la Provincia di Milano riconosce un ruolo importante per la città in virtù della propria vivacità culturale, le gallerie milanesi, le fondazioni Prada, Pomodoro, Trussardi e Stelline, l’associazione di collezionisti ACACIA, la Nuova Accademia di Belle Arti, la Scuola di Arti Visive e l’Accademia di Brera. “Numero Zero” vuole mettere in evidenza una sinergia possibile tra tutti i protagonisti dell’arte 35 CULTURA contemporanea milanese, pubblici e privati, mettendone in rete gli attori. All’interno di “Numero Zero” si colloca la mostra “Ecce Uomo” a cura di Gemma De Angelis Testa e Sergio Risaliti, prodotta da ACACIA con la collaborazione della Provincia, dal 23 marzo al 21 maggio prossimi a Spazio Oberdan. L’esposizione affronta il tema universale e senza tempo del dolore e della sua rappresentazione nelle opere degli artisti contemporanei. Il titolo, “Ecce Uomo”, è stato scelto perché richiama una riflessione sulla tradizione iconografica dell’Ecce Homo; il compito di mostrare il corpo dolorante di Cristo è affidato allo sguardo lucido dell’artista e alla sua capacità di cogliere e mettere in evidenza gli aspetti più schiaccianti della realtà. L’esposizione mette in mostra opere di Marina Abramovic, Maurizio Cattelan, Damien Hirst, William Kentridge, Anselm Kiefer, Juan Munoz, Shirin Neshat, Thomas Struth, Bill Viola, Chen Zen e altri ancora, accanto a opere di giovani artisti emergenti. Col progetto “InContemporanea”, spiega l’assessora Daniela Benelli, “desideriamo dare visibilità alla ricchezza che l’arte contemporanea produce nell’area metropolitana milanese e affermare una visione dell’arte contemporanea come motore di una diversa e migliore qualità urbana per tutti. Recenti studi dimostrano che la creatività è motore di sviluppo economico nelle società avanzate e i giovani ne sono naturalmente interpreti. L’ambizione è che la rete si estenda e che, attraverso la creazione di un sistema, di una relazione a confronto costante tra chi produce arte contemporanea a Milano, si possa ridare identità alla città e riportarla al passo con quanto avviene - a livello culturale contemporaneo - nel contesto internazionale.” Per informazioni: www.incontemporanea.it Info-point di Spazio Oberdan, Viale Vittorio Veneto, 1; stand di “InContemporanea” durante la Fiera MiArt 2006 a Fiera MilanoCity. MAURIZIO CATTELAN “Castigo” gomma e matita, cm 28x10X18 PERCHÉ NON PARLI ? FATTI D’ARTE LA PITTURA 28 febbraio 2006 Guido Curto Introduce Giacinto Di Pietrantonio LA SCULTURA 14 marzo 2006 Francesco Tedeschi Introduce Gabi Scardi UN’INSTALLAZIONE 27 marzo 2006 Francesca Comisso Introduce Gabi Scardi LA VIDEOARTE 11 aprile 2006 Sandra Lischi Introduce Vittorio Fagone LA FOTOGRAFIA 9 maggio 2006 Gigliola Foschi Introduce Roberta Valtorta L’ARTE PUBBLICA 23 maggio 2006 Lorenza Perelli Introduce Gabi Scardi PERCHÉ NON PARLI ? CONVERSAZIONI D’ARTE PITTURA 10 ottobre 2006 Jean Clair e Sandro Chia Introduce Vittorio Fagone SCULTURA 24 ottobre 2006 Daniel Soutif e Luciano Fabro Introduce Giacinto Di Pietrantonio INSTALLAZIONE 7 novembre 2006 Massimiliano Gioni e Maya Bayevich Introduce Gabi Scardi ARTE PUBBLICA 21 novembre 2006 James Lingwood e Antoni Muntadas Introduce Gabi Scardi VIDEOARTE 5 dicembre 2006 Jean Paul Fargier e Gary Hill Introduce Vittorio Fagone FOTOGRAFIA 12 dicembre 2006 Hripsimè Visser e Rineke Djikstra Introduce Roberta Valtorta Tutti gli incontri si svolgeranno allo Spazio Oberdan dalle 18.00 alle 20.00. Ingresso libero fino a esaurimento posti Per informazioni: 02.77406381/41 36 IL FUTURO DELLA MEMORIA Al via a Milano, dal 17 al 20 marzo, la prima edizione de’ “Il Futuro della memoria”: tre giornate di approfondimenti, tra convegni e letture poetico-letterarie, una rassegna cinematografica allo Spazio Oberdan e una serata conclusiva al Teatro Dal Verme. Il Progetto, promosso dal Settore Cultura della Provincia di Milano, ideato e curato da Marco Manzoni/Studio Oikos Progetti culturali e scientifici, intende valorizzare il tema della memoria, individuale e collettiva, nella consapevolezza dell’importanza crescente che essa assume, in tempi, come quelli odierni, di frenetico e continuo cambiamento. Numerose le personalità del mondo della scienza, della cultura e della società che hanno aderito all’iniziativa. Si parte allo Spazio Oberdan di Milano con il convegno “Le tracce dell’uomo: memorie, ricordi e narrazioni”. In programma, per sabato 18 marzo, sempre allo Spazio Oberdan, “Memoria e eterno presente nella società contemporanea”, convegno sulle problematiche sociali, educative e metropolitane, durante il quale saranno lette, da Ottavia Piccolo e Giancarlo Dettori, pagine scelte di personalità milanesi recentemente scomparse; lunedì 20 marzo al Teatro Dal Verme di Milano un incontro serale conclusivo dal titolo “Memoria e progettualità a Milano”, dedicato al rapporto tra memoria e futuro di Milano e una rassegna di film di cultura, documentari e video, dal 15 al 19 marzo allo Spazio Oberdan, in collaborazione con Fondazione Cineteca Italiana. Inoltre, fuori programma, è prevista per giovedì 16 marzo allo Spazio Oberdan una serata con Sergio Zavoli e i suoi prestigiosi reportage della serie “Diario di un cronista”, prodotti per la RAI. Per informazioni: Provincia di Milano - Settore cultura tel. 02 7740.6308/6326/6329 www.provincia.milano.it/cultura 37 UN TRENO PER AUSCHWITZ PER NON DIMENTICARE IN OCCASIONE DELLE INIZIATIVE PER IL GIORNO DELLA MEMORIA È partito il 25 gennaio scorso da Carpi il Treno per la Memoria, organizzato dall’Assessorato all’Istruzione della Provincia di Milano, che ha portato più di 600 studenti a visitare il campo di sterminio di Auschwitz, in occasione del “Giorno della memoria”. Il viaggio è stato organizzato insieme alla Fondazione “ex campo Fossoli” di Carpi, all’archivio storico “Bigio Savoldi e Livia Bottardi Milani” di Brescia e alla Fondazione “Memoria della deportazione” di Milano. Partito da Carpi, il treno ha portato gli studenti delle scuole superiori della provincia di Milano, di Modena, di Brescia e di Lecce a visitare il campo di sterminio di Auschwitz. L’idea di ripetere la straordinaria esperienza dello scorso anno è nata “a caldo”, quando, non ancora scesi dal treno, gli studenti e gli insegnanti, gli operatori culturali ed i giornalisti coinvolti, nonché i testimoni hanno iniziato la loro ricchissima opera di “Restituzione dell’esperienza” raccontando, lavorando sui materiali prodotti, rivedendo immagini e riascoltando suoni, ma soprattutto iniziando a scrivere e ricevere riflessioni in una rete di relazioni che il progetto parallelo “Attori di viaggio” aveva previsto, ma che si è rivelato molto più efficace di ogni aspettativa. La nuova iniziativa “Un treno per Auschwitz 2006” è stata impostata avvalendosi dell’esperienza e dell’ottimizzazione dell’organizzazione già sperimentata ed approfondendo ulteriormente il “sistema di rete” fra le scuole italiane che aderiranno nonché formulando altri percorsi didattici propedeutici al viaggio, che l’Archivio storico B. Savoldi e L. Bottardi Milani e le Fondazioni “Fossoli” e “Memoria della Deportazione“ si impegnano a preparare e proporre agli insegnanti ed agli studenti. L’idea che anima questo progetto è ancora l’incontro di una generazione di cittadini europei anagraficamente e linguisticamente non dissimili da coloro che furono deportati sui treni dello sterminio 60 anni fa. Ma, se durante le persecuzioni naziste la destinazione dei treni era l’orrore, oggi si propone ai ragazzi di incontrarsi, dialogare, lavorare, viaggiare per costruire memoria. I luoghi hanno una grande importanza. Gli studenti invitati appartengono ad una nazione in cui la geografia del terrore ha disegnato la presenza dei campi di concentramento e di sterminio. I treni, pure, rivestono un ruolo fondamentale, poiché offrono la possibilità di rivivere l’idea dell’allontanamento coatto, attraverso l’Europa, mediante un mezzo di trasporto di massa, che con grande lentezza, ma anche con inesorabile puntualità raggiunse i campi. Ed è proprio in questa ottica che il “Treno per Auschwitz” del 2006 è partito da Carpi. La tradizione che abbiamo ispirato con il primo viaggio deve radicare in un percorso conoscitivo ed emotivo che tenga anche in conto dei luoghi. Primo Levi e altre migliaia di persone partirono da Carpi e da Milano. Magari il “Treno per Auschwitz” del 2007 partirà da Milano, ma fino ad allora ed oltre noi lavoreremo per offrire l’opportunità di un’esperienza importante e significativa per quanti più giovani sarà possibile. 38 LA MEMORIA È IN QUELLA PAZIENTE STORIA DEI GIORNI CHE GIUNGE A NOI SUL FILO DEL VENTO Giansandro Barzaghi assessore alla Istruzione, edilizia scolastica Telefono: 02 7740 4834-4835 [email protected] IL RICORDO È VITA Immagini tratte dal sito www.deportati.it “…Non si tratta / di rappresaglia o rancore./ Ma d’inflessibile memoria”. Le parole di un poeta, Vittorio Sereni, delineano con assoluta purezza l’ambito del nostro rapporto con Auschwitz. Non c’è spazio per sentimenti parziali, riduttivi, come il rancore, di fronte all’abisso della disumanizzazione. C’e solo la possibilità, il dovere di ribaltare completamente la logica del processo di morte che ha cancellato un infinito numero di vite: con la memoria, che è vita. La memoria non è un fatto astratto, un pensiero che può essere elaborato in qualsiasi momento; non è ricordarsi di qualcuno, pensare a lui: questo è il ricordo, che può essere affettuoso o sterile, preciso o sfumato, ma che non mi mette in contatto con me stesso e con l’altro. La memoria è prendere su di sé il tempo vissuto nella sua infinita varietà di momenti e dargli modo di rivivere, di rifiorire; la memoria non è parlare dei morti e con i morti, ma parlare con i vivi di un tempo, è dare orecchio a “…quella voce / con un tremito appena più profondo, / appena più toccante ora che viene / di là della frontiera d’ombra…”. Questa voce, ad Auschwitz, io l’ho sentita venire dai piatti sottratti dagli aguzzini ai deportati e accatastati là dietro una vetrina. Nella loro indifesa quotidianità i piatti portano su di sé i sorrisi e le angosce, le bassezze e le speranze, i sogni e le delusioni di ogni giorno, di ogni vita: sono i testimoni muti di vite familiari e vite solitarie, di vite appena sbocciate e di vite vicine alla consunzione. Questi piatti sono stati portati ad Auschwitz perché i loro proprietari forse speravano di mantenere qualche punto di contatto con i loro giorni precedenti per non perdere completamente il senso dell’esistenza. Oggi quei piatti sono il simbolo non solo della perfidia e dell’inganno dei nazisti, ma anche del loro progetto di annullare le persone spogliandole della loro memoria, della loro storia individuale per consegnarle al vuoto assoluto, al cammino senza ritorno del Lager di Birkenau, la vera fabbrica della morte, il luogo in cui le tracce di innumerevoli uomini si sono dissolte in cenere e fumo. Ma la memoria è in quella “paziente storia dei giorni” che giunge a noi sul filo del vento in mezzo alle baracche, sulla distesa bianca e gelata e segnata da un’orrida scacchiera di filo spinato; è la voce che giunge a noi da un passato che è presente interiore e ci porta al di là dell’orrore della massificazione dello sterminio, fino alla vita di ciascuno e di tutti, alla vita vissuta, a quella che doveva essere vissuta e che è stata negata e che ci interpella senza sconti: sapere ciò che è avvenuto ci segna in maniera indelebile; non basta il ricordo e la compassione, chi ha visto non potrà tacere. 27 gennaio 2006. Sulla piana di Birkenau scende il sole, rosso, enorme; nella sera, come fiori, si accendono centinaia di fiaccole. Il buio non può vincere. di Vincenzo Viola, docente al Liceo Carducci - Milano SCUOLA PANNELLI SOLARI A SCUOLA La Provincia di Milano ha deciso di appoggiare il progetto sperimentale dell’Istituto tecnico statale Ettore Conti di Milano, di costruzione di una Centrale Solare Didattica sui tetti della scuola. Pannelli fotovoltaici verranno sistemati sul tetto dell’istituto per produrre energia pulita e a basso costo. Aspetto non secondario dell’iniziativa, oltre al coinvolgimento degli studenti nelle diverse fasi operative, è rappresentato dall’azione di diffusione nell’ambito urbano e provinciale di una Cultura dell’Energia che sia all’avanguardia in quel contesto di regole e comportamenti che ci permettano di transitare, finalmente, in un mondo, come affermano gli studenti del Conti: “non più soffocato dalle strette petrolifere e dall’inquinamento sempre più elevato”. L’energia elettrica prodotta con i pannelli fotovoltaici è tra quelle più ecocompatibili e più “democratiche” in quanto può essere prodotta ovunque con impianti semplici e diffusi. Purtroppo nel nostro Paese si fatica ancora a sviluppare questa forma di produzione dell’energia. Siamo indietro di oltre dieci anni rispetto agli altri paesi europei. AL VIA LA RISTRUTTURAZIONE DELL’ITIS FELTRINELLI DI MILANO Il Collegio docenti dell’ITIS Feltrinelli ha approvato all’unanimità (con 7 astenuti) la proposta di ristrutturazione per il rilancio dell’Istituto proposta dalla Provincia di Milano. Il progetto di ristrutturazione è stato costruito in questi ultimi mesi attraverso un percorso di partecipazione che ha visto lo svolgersi di numerosi incontri con tutte le componenti scolastiche e territoriali e con la collaborazione del Politecnico di Milano.�Il progetto si basa su una impostazione che prevede sia una fase di ristrutturazione, che tenga conto delle necessità di rivalutare il patrimonio storico degli edifici e dei capannoni; sia una di innovazione, per garantire strutture, laboratori e spazi per la didattica adeguati alle moderne esigenze. �L’assessore all’Istruzione Giansandro Barzaghi ha ribadito il preciso impegno della Provincia “in difesa degli istituti tecnici, in modo tale che la loro funzione pubblica sia non solo salvaguardata ma potenziata, ribaltando quanto previsto nella riforma Moratti”.�I lavori inizieranno già dal prossimo mese di aprile con l’obiettivo di terminarli entro la fine del 2008, in occasione del centenario della fondazione dell’Istituto. 40 FORMAZIONE A DISTANZA PER L’ENTE PUBBLICO E-LEARNING PER RENDERE COMPETITIVA L’AMMINISTRAZIONE Consapevole che la qualità della formazione continua è un importante fattore di successo delle organizzazioni, la Provincia di Milano ha ultimato una piattaforma informatica che consentirà di realizzare corsi mirati, articolati in lezioni a distanza fruibili dai dipendenti nei tempi a loro più congeniali, e momenti d’aula in cui tirare le fila, rispondere a quesiti e approfondire i temi trattati. Con la definizione dei primi corsi, attualmente allo studio del settore formazione, verrà gradualmente introdotta una nuova cultura della formazione per il personale della Provincia di Milano e, a cascata, per quello dei Comuni che ne fanno parte: un progetto ambizioso ma necessario. Il progetto di e-learning avviato consente, infatti, di accumulare, a costi non proibitivi, un “sapere pregiato e distintivo”, di per sé un valore aggiunto, e di agevolare la necessaria consuetudine con i sistemi informativi moderni. La possibilità di accedere a contenuti validi e aggiornati, l’ampia fruibilità dei contenuti stessi, nonché l’abitudine all’uso del mezzo tecnologico sono i più evidenti aspetti positivi di questo sistema di formazione a distanza, metodo che rivoluziona il concetto stesso di apprendimento traducendolo in una nuova “cultura” della formazione. “È importante che un Ente Pubblico sia sensibile a queste problematiche” - spiega Giorgio Calò, assessore ai Sistemi Informativi della Provincia di Milano - “In Provincia stiamo facendo i primi passi necessari a superare la vecchia immagine di pubblico come sinonimo di polveroso, per sostituirla con un nuovo approccio, dinamico e innovativo, nell’interesse della qualità ed efficienza del servizio offerto ai cittadini”. UN NUOVO SISTEMA DI PROTOCOLLO INFORMATICO Dal novembre scorso, è in funzione il nuovo sistema di protocollo informatico, con cui si provvede alla protocollazione, traasmissione, classificazione e fascicolazione degli atti, presso tutte le sedi e uffici di protocollo della Provincia di Milano (38 uffici e 154 operatori). Il software ha già consentito di sostituire il sistema di protocollo tradizionale, ma offre anche ampie funzionalità ulteriori: in futuro, oltre ad accrescere la platea degli utenti in consultazione, trasmissione e registrazione dei documenti, potrà realizzarsi il graduale passaggio da processi gestionali basati su documenti cartacei, che rendono difficile evadere in tempi rapidi le richieste degli utenti, a una gestione informatizzata delle pratiche amministrative, consentendo l’eliminazione progressiva della carta e razionalizzando i flussi documentali per migliorare la trasparenza dell’azione amministrativa. ANCORA UNA VOLTA PRIMI Il rapporto annuale della rivista specializzata LABItalia, da poco pubblicato, nell’analisi sui siti web delle pubbliche amministrazioni, conferma per il quarto anno consecutivo il nostro sito (www.provincia.milano.it) al primo posto tra quelli di tutte le province italiane. Il punteggio di 93,8 è inoltre il più alto in assoluto tra tutti i siti analizzati (ministeri, regioni, province e comuni). Già lo scorso anno il sito ufficiale della Provincia di Milano, da anni del resto modello di comunicazione telematica nelle amministrazioni pubbliche, aveva ottenuto lo stesso prestigioso riconoscimento al Compa 2005, il salone europeo della comunicazione pubblica. 41 Giorgio Calò assessore ai Sistemi informativi, provveditorato, economato, rapporti con Province limitrofe Telefono: 02 7740 2202-2016 [email protected] MA TU... CONOSCI LA TUA PROVINCIA? I RISULTATI DEL MINISONDAGGIO ON LINE UN ESEMPIO CONCRETO DI E-DEMOCRACY All’Urp, l’Ufficio relazioni con il pubblico della Provincia, che ogni anno risponde a oltre un migliaio di messaggi, capita spesso di ricevere domande da cui emerge un certa confusione rispetto al ruolo e alle funzioni dei diversi enti pubblici. Abbiamo così deciso di interpellare chi usa il web, proponendo, in collaborazione con RCM, la Rete Civica di Milano, un questionario on line al quale hanno risposto 228 cittadini. I risultati, pur provenienti da un campione che non può essere definito rappresentativo di tutta la popolazione, ci aiuteranno a focalizzare la comunicazione sugli aspetti meno conosciuti dell’agire della Provincia. Di cosa si occupano Comune, Provincia e Regione? Non sono molti coloro che dichiarano di non saperne nulla; in particolare solo il 2,6 non sa che cosa fa il Comune, l’ente più vicino per legge e tradizione ai cittadini; la maggioranza (56,6) ne conosce le competenze principali. Provincia e Regione seguono a pari merito, rispettivamente con il 42,1 e il 41,7. Nonostante il buon livello di conoscenza dichiarato, restano ancora saldi alcuni pregiudizi: il 45 associa alla Provincia qualsiasi ente che abbia “provinciale” nel nome, ma non è così: la Provincia è un ente, ma è anche un territorio su cui operano altre organizzazioni, prima tra tutte lo Stato. Abbiamo poi voluto approfondire l’indagine con domande sui servizi specifici che offrono gli enti locali. Tutti sanno che dell’anagrafe e delle scuole materne si occupa il Comune. La risposta non risulta altrettanto chiara in altri casi: pochi (meno di uno su tre) pare sappiano che per il medico di base bisogna rivolgersi all’ASL. Ben il 44,2 sa che i Centri per l’impiego dipendono dalla Provincia, percentuale che risulta elevata tenendo presente che si tratta di servizi riservati solo a chi cerca lavoro: una riprova di quanto sia sentito questo problema, che vede la Provincia da tempo in prima linea. URP: UNA RETE POTENTE Più di cento referenti in 88 settori: è questa la rete che l’Ufficio relazioni con il pubblico ha attivato all’interno della Provincia per le sue attività.�Corsi, iniziative di aggiornamento, newsletter e forum interni per discutere on line i problemi sono a disposizione dei referenti, per supportarli nel loro lavoro di ascolto quotidiano delle richieste dei cittadini e nella risposta tempestiva alle loro esigenze.�La rete - a seguito della generale riorganizzazione dell’Ente - ha ripreso il proprio lavoro a pieno ritmo all’inizio di quest’anno con l’obiettivo di condividere le conoscenze e migliorare i servizi al cittadino. 42 IL SONDAGGIO Conoscono le competenze 100% non risponde in parte no sì 80% 60% 40% 20% Regione Provincia Comune 0% Palazzo Isimbardi e il presidente Quella che tutti conoscono è la sede della Provincia (ben il 91,2 sa che si tratta di Palazzo Isimbardi) come la stragrande maggioranza sa chi sia il presidente, correttamente individuato dal 79,4 in Filippo Penati. A quali Enti si sono rivolti Provincia 27,1% Chi ha risposto Il dato che colpisce maggiormente è l’alto titolo di studio: ben l’84,2 è in possesso di un diploma superiore o di una laurea. Non si tratta di giovanissimi: più di un terzo (35,9) ha tra i 40 e i 60 anni. Rari i pensionati e i disoccupati (in totale il 7,3): il 75,1 ha un’occupazione e il 9,3 si dichiara studente. Regione 17,7% Comune 55,2% Conclusioni Siamo consapevoli che in un sondaggio via web il campione non è statisticamente significativo: la diffusione dei PC connessi ad Internet non è certo distribuita in pari misura e non è quindi possibile affermare che gli orientamenti qui espressi rappresentino quelli generali. Abbiamo usato la rete, che consente una rilevazione veloce e a basso costo, per valutare quanto sa di noi quella parte di popolazione che frequenta il sito della Provincia, che ormai conta circa due milioni di accessi al mese. Il risultato complessivo consente di affermare che, almeno in questo sottoinsieme di cittadini, la Provincia è un ente conosciuto, in particolare considerando il livello generale di quanto si sa sull’agire degli enti locali. Tuttavia ci sono ancora delle incertezze; compito dell’URP è quello di rispondere alle richieste e pubblicizzare le iniziative migliorando la comunicazione. Sanno chi è il presidente della Provincia Filippo Penati 79,4% altri 3,9% non risponde 16,7% Conoscono la sede della Provincia Pirellone 3,5% Palazzo Marino 2,6% non risponde 2,6% Palazzo Isimbardi 79,4% Per maggiori informazioni: www.provincia.milano.it/urp [email protected] 43 Il presidente della Provincia di Milano Filippo Penati LA PROMOZIONE E IL CONSOLIDAMENTO DEL SETTORE SONO STRATEGICI PER LO SVILUPPO DELL’ECONOMIA DI MILANO 44 BIOMILANO STRATEGIE PER L’INNOVAZIONE CON LA REGIA DELLA PROVINCIA È NATO IL NETWORK BIOTECNOLOGICO DELL’AREA METROPOLITANA MILANESE Promuovere la collaborazione tra le aziende del ramo e le alleanze istituzionali. Razionalizzare gli investimenti grazie alla messa a punto di piattaforme tecnologiche comuni. Individuare i possibili percorsi di finanziamento e sviluppo per le imprese di nuova creazione e per i piani di potenziamento di quelle esistenti. Rafforzare i sistemi informativi on line. Sono questi i principali obiettivi di Biomilano, il network del settore biotecnologie dell’area metropolitana milanese, che è nato grazie a un accordo firmato dalla Provincia, che dell’operazione è promotrice e regista, e da imprese, atenei, associazioni e fondazioni scientifiche. Ecco i nomi: Assobiotec, Assotec, Biopolo, Cnr-Itb, Comune di Bresso, Camera di commercio-Euroinfocenter, Genopolis, Istituto clinico Humanitas, Ifom, Istituto nazionale per lo studio e la cura dei tumori, Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, Milano ricerche, Nerviano medical science, Fondazione parco tecnologico padano, San Raffaele biomedical science park, Università degli studi di Milano, Università degli studi di Milano-Bicocca. “L’area milanese - ha affermato l’assessore provinciale all’innovazione, Luigi Vimercati - rappresenta l’eccellenza del biotech italiano, grazie alla presenza di operatori riconosciuti a livello internazionale. La promozione e il consolidamento del settore è quindi strategico per lo sviluppo dell’economia di Milano e del suo territorio. Le strategie di valorizzazione, alla luce della globalizzazione del mercato, non possono però essere formulate autonomamente, ma devono incanalarsi nell’alveo di un coordinamento locale e internazionale. Ecco perché è stato creato Biomilano, la cui attività riguarderà le nanobiotecnologie, le neuroscienze, la cancerologia, la proteomica, i biochip, la virologia-immunologia, la chimica e l’agroalimentare”. Il network si pone dunque come riferimento per le entità e le istituzioni pubbliche e private che operano nel settore. In particolare, sarà l’interlocutore milanese della Commissione europea per la programmazione degli orientamenti strategici e delle politiche di finanziamento, e fungerà da elemento locale di aggregazione tra vari bioraggruppamenti europei, per esempio EuroBioCluster Sud, ABC network e Net BioCluE, ai quali partecipano molti firmatari dell’accordo. Luigi Vimercati assessore allo Sviluppo economico, lavoro, delega speciale per l’Alto Milanese Telefono: 02 7740 5960-2719 [email protected] ALTOMILANESE AL VIA LA SPERIMENTAZIONE DI UN SISTEMA DI MESSAGGISTICA MULTICANALE CHE FACILITA LE COMUNICAZIONI TRA SCUOLA E FAMIGLIA Più di 10 mila studenti e docenti dell’Alto Milanese partecipano alla sperimentazione del T-messaging, un sistema di messaggistica integrato multicanale il cui scopo è facilitare le comunicazioni tra scuola e famiglia. Il T-messaging è stato sviluppato da Mediaitaly, in collaborazione con l’Itis Galvani di Milano, nell’ambito di un programma per sperimentare l’impiego della televisione digitale terrestre per la formazione scolastica, promosso dalle Province di Milano e di Genova, e finanziato dal Ministero dell’innovazione tecnologica tramite il CnipaCentro nazionale per l’innovazione della pubblica amministrazione. Il sistema che viene provato nell’Alto Milanese consente di preparare i messaggi, stabilire a chi mandarli, decidere quali canali (tra e-mail, sms e, quanto prima, anche mms, telefonia basata sul web e tv digitale terrestre) utilizzare per il recapito, pianificare giorno e ora di invio delle comunicazioni, avere eventualmente una conferma di ricevuto. Il tutto senza bisogno di specifiche conoscenze informatiche e in maniera completamente automatica: basta un semplice terminale internet. Ultimo, ma non per questo meno importante, la sperimentazione sarà praticamente a costo zero per le scuole: e-mail gratis, bonus di mille sms per ciascun istituto, tariffa di 10 cent per ogni messaggino successivo ai primi mille. Anche dopo la sperimentazione, se il sistema - come appare probabile - verrà adottato definitivamente ed esteso a tutte le scuole di quel territorio, la gestione avrà costi sopportabili: in più ci saranno da pagare un canone per la licenza d’uso e l’eventuale abbonamento per la tv digitale terrestre. 46 E, in ogni caso, T-messaging sarà più conveniente dei tradizionali mezzi di comunicazione scuolafamiglia: lettere, telegrammi, telefonate da rete fissa o mobile. Il che non è poco, considerando le ristrettezze sempre più feroci in cui si dibattono i bilanci scolastici. “L’iniziativa - afferma l’assessore provinciale all’Alto Milanese, Luigi Vimercati - è parte del piano di interventi che la Provincia ha avviato per sostenere il rilancio dell’economia e dell’occupazione del territorio. In tale ottica rientra la sperimentazione di soluzioni innovative per migliorare, tra l’altro, la qualità dei servizi alla persona. E una delle risposte può essere, appunto, il ricorso alla multicanalità per rendere più efficaci ed economiche le comunicazioni tra le istituzioni, in questo caso la scuola, e i cittadini”. Al progetto, finanziato dalla Provincia di Milano con un contributo di circa 14 mila euro, hanno aderito 11 complessi comprendenti elementari, medie o corsi di formazione professionale. Ecco l’elenco: Istituto comprensivo Aldo Moro di Canegrate, capofila dell’operazione; Scuola media Bonvesin de la Riva, Istituto Barbara Melzi, Istituto di via dei Salici, Istituto comprensivo Alessandro Manzoni, Centro di formazione professionale e Ipsia Bernocchi di Legnano; Istituto comprensivo di Busto Garolfo; Istituto comprensivo di Magnago; Istituto comprensivo di San Vittore Olona; Enac Lombardia di Cuggiono. Se il collaudo avrà successo, il sistema sarà poi proposto a tutte le scuole del territorio. Questo porterebbe, già dal prossimo anno scolastico, a una svolta decisiva nel rapporto spesso difficile tra suola e famiglia: una comunicazione chiara, immediata e, ancora più importante, economica. LAVORO CON EMERGO AMPLIATE DALLA PROVINCIA LE OPPORTUNITÀ DI IMPIEGO PER I LAVORATORI DISABILI L’attenzione ai disabili è una parola d’ordine della Giunta provinciale fin dal suo insediamento. Con il suo Piano Emergo approvato nell’ottobre 2004, la Provincia ha voluto raccogliere in maniera innovativa la sfida di ampliare le opportunità di lavoro per i 20 mila disabili iscritti nelle liste del collocamento, dando stabilità alla loro occupazione: il che, prima, non avveniva. Così, la precarietà e l’estrema difficoltà di avere un posto fisso spesso significava insicurezza e sfiducia nel “sistema”. La sfida è stata quella di aprire gli occhi alle imprese, offrendo loro nuovi talenti e incentivi per reclutarli, e di confezionare ai disabili percorsi professionali su misura, accompagnando l’inserimento al lavoro con il sostegno di servizi e operatori specializzati. Oltre ai finanziamenti e alle attività specifiche, per favorire l’incontro tra domanda e offerta è stato dato il via a una comunicazione mirata per sensibilizzare le aziende non in regola, per convincerle che assumere un disabile conviene davvero. Il Piano, per il quale sono stati messi sul piatto 12 milioni di euro, ha compiuto un anno di vita a fine gennaio. Grazie alle diverse iniziative che sono state innescate, è stato possibile aumentare sia il numero dei disabili che vogliono lavorare, sia il numero delle imprese intenzionate ad assumere. “Un buon risultato - commenta l’assessore provinciale al lavoro, Luigi Vimercati - ottenuto in un momento critico per l’occupazione, contraddistinto da una sempre più diffusa precarietà, come abbiamo più volte avuto occasione di sottolineare. Nonostante le criticità, non abbiamo voluto trascurare le legittime esigenze delle persone più deboli, anzi ci siamo impegnati affinché costoro e tutti gli altri lavoratori 47 in difficoltà possano avere un’occupazione stabile e dignitosa, nel pieno rispetto dei loro diritti”. L’impegno della Provincia non è stato vano se, all’inizio del dicembre scorso, risultavano già accettati e finanziati ben 104 progetti di inserimento lavorativo, che riguardano oltre 10 mila disabili e circa 2 mila 400 aziende, oltre a 40 enti territoriali e 5 associazioni temporanee di scopo che hanno il compito di seguire lavoratori e imprese lungo il percorso di inserimento e di integrazione stabile sul posto di lavoro. LAVORO Il tratto saliente di Emergo consiste nell’opportunità, per i vari interlocutori, di contare su interventi e risorse economiche articolati, così da promuovere in maniera soddisfacente per tutti una nuova cultura dell’accoglienza del disabile in azienda. L’inserimento mirato, preparato e assecondato nei complessi meccanismi di integrazione sociale e lavorativa, sostenuto da una adeguata formazione professionale assistita, diventa il presupposto per una collocazione duratura e produttiva, in grado di ottimizzare il lavoro del disabile come patrimonio dell’azienda e garantire a questa una risposta all’altezza delle sue modalità organizzative. Molteplici sono gli ambiti di intervento del Piano. È importante ricordare: i servizi per l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, in cui sono coinvolti anche Centri provinciali per l’impiego; le azioni finalizzate all’inserimento lavorativo, per le quali sono previste risorse a favore di enti qualificati a rafforzare nel disabile la conoscenza delle proprie capacità e attitudini; l’orientamento alla formazione, che coinvolge direttamente le famiglie per aiutarle nella scelta del percorso formativo più adatto al disabile; i tirocini di orientamento per disabili particolarmente svantaggiati, che permettono loro di usufruire di borse lavoro o periodi di tirocinio per esercitarsi nell’espletamento di specifiche mansioni; le iniziative per il mantenimento del posto di lavoro, messe in campo da specifiche strutture, che svolgono azioni di tutoraggio per il disabile e di consulenza per il datore di lavoro. Il bilancio di questo primo anno di vita del Piano, quindi, è assolutamente positivo, soprattutto considerando la crisi generale che caratterizza da tempo il mercato del lavoro. Emergo ha confermato il suo ruolo di strumento strategico di rafforzamento delle azioni e dei servizi pubblici per l’inserimento lavorativo mirato dei disabili, centrando in pieno l’obiettivo di partenza: individuare un network di attori che, a livello locale, operino in una logica tesa a valorizzare le esperienze sviluppate e le competenze maturate, al fine di attuare interventi di inserimento lavorativo mirato. www.emergo.provincia.milano.it 48 ALCUNI NUMERI DEL PIANO Ecco i principali risultati conseguiti a fine 2005 da Emergo, “spacchettati” per aree di intervento da Luisito Trevisan, esperto di monitoraggio e valutazione della qualità del Piano. A sinistra la home page del progetto Emergo Sotto, disabili impegnati in attività lavorative Servizi per l’incontro domanda-offerta di lavoro Si sta estendendo a tutto il territorio milanese, con la partecipazione dei Centri per l’impiego della Provincia e di altre strutture qualificate, l’innovativo sistema informatico “Match”, basato su due banche dati: una comprendente le risultanze dello screening di 6 mila disabili per la valutazione delle potenzialità e delle capacità lavorative di ciascuno di loro; l’altra articolata sull’analisi dei requisiti funzionali e operativi di 2 mila posti di lavoro. Incrociando le due banche dati, il sistema permette di formulare le possibili collocazioni lavorative di ciascun disabile. Azioni finalizzate all’inserimento lavorativo Approvati e sovvenzionati 14 progetti che coinvolgono 41 disabili (di cui 19 donne) e 36 aziende. Orientamento alla formazione Approvati e sovvenzionati 29 progetti che coinvolgono 2 mila 914 giovani disabili (di cui mille 506 donne). Tirocini di orientamento per disabili deboli Approvati e sovvenzionati 8 progetti che coinvolgono 49 disabili (di cui 23 donne) e 32 aziende. Sensibilizzazione Approvati e sovvenzionati 7 progetti che coinvolgono mille 308 disabili (di cui 477 donne) e mille 10 aziende. Iniziative per il mantenimento del posto di lavoro Approvati e sovvenzionati 21 progetti che coinvolgono 386 disabili (di cui 163 donne) e 234 aziende. Azioni finalizzate all’integrazione lavorativa nelle cooperative sociali di tipo B (quelle che hanno in carico disabili e persone svantaggiate in misura pari al 30 per cento della forza lavoro) Approvati e sovvenzionati 5 progetti che coinvolgono 8 disabili (di cui 2 donne) e 4 aziende. Interventi a sostegno dell’inserimento lavorativo dei disabili con particolare difficoltà di integrazione nel ciclo lavorativo ordinario Approvati e sovvenzionati 14 progetti che coinvolgono 91 disabili (di cui 43 donne) e 57 aziende. Adattabilità dei contesti lavorativi attraverso adeguamenti dei posti di lavoro, telelavoro e di ogni altra modalità atta a facilitare l’accesso dei disabili con particolari difficoltà di inserimento nel ciclo lavorativo ordinario Approvati e sovvenzionati 5 progetti che coinvolgono 5 disabili. 49 FAVORIRE E SOSTENERE I PROGETTI PER LA DOMICILIARITÀ DELLE PERSONE ANZIANE 50 PIÙ ATTENZIONE PER GLI ANZIANI NUOVO BANDO DI FINANZIAMENTO PER I COMUNI: ARMONIZZARE GLI INTERVENTI PER IL DIRITTO ALLA QUALITÀ DEI SERVIZI La popolazione anziana, nella Provincia di Milano, è in costante crescita. È questo un fenomeno con il quale le istituzioni sono sempre più chiamate a confrontarsi. L’analisi del contesto familiare è una delle vie più immediate ed eloquenti per entrare nel mondo dell’anziano e comprendere quali siano i punti di riferimento e le risorse su cui egli può contare, non solo per mantenere in vita il sistema di relazioni personali ed intergenerazionali, ma anche come supporto per fronteggiare le quotidiane esigenze della vita. In questo quadro, la Provincia di Milano ha emesso un nuovo bando rivolto ai Comuni al fine di favorire e sostenere i progetti per la domiciliarità delle persone anziane. Per raggiungere tale obiettivo la Provincia metta a disposizione dei Comuni 1.500.000,00 euro coi quali acquistare quelle nuove tecnologie capaci di offrire un aiuto fondamentale. Un aspetto che per la Provincia di Milano è fondamentale riguarda le sinergie operative. Per vincere tale sfida, per porre il servire la Persona al centro delle nostre scelte e delle nostre azioni, non è possibile prescindere da una visione sistemica del problema. Nessuno, Istituzione od organismo o privato, è in grado da solo di affrontare un così gravoso impegno. L’intento, dunque è quello di armonizzare gli interventi proposti dalle Amministrazioni Locali, dai Soggetti del Terzo settore, dalle Istituzioni sanitarie e da tutti gli attori sociali coinvolti. Il tasso di innovazione tecnologica delle strumentazioni utilizzate è per la Provincia un requisito di fondamentale importanza. Ad esempio, in un’ottica di prevenzione, possiamo immaginare, quali investimenti e garanzie sia possibile ottenere, sul versante economico e sociale, attraverso la dotazione delle residenze degli anziani di efficienti sistemi di robotica riconducibili all’ambito assistenziale (apertura automatica di porte, finestre, tapparelle, ecc.) o in grado di evitare situazioni di rischio (fughe di gas, allagamenti, ecc.). Si possono ipotizzare anche i servizi di Teleassistenza o di Telecontrollo d’intesa con Terzo Settore e ASL. Nell’utilizzo dell’innovazione tecnologica al servizio della domiciliarità e dell’autonomia degli anziani, la Provincia di Milano si avvale del contributo di scienza e di esperienza di importantissimi istituti quali il Politecnico Innovazione di Milano, la Fondazione Don Gnocchi, la Fondazione Salvatore Maugeri, l’Istituto per le Tecnologie della Costruzione del Cnr e l’Università degli Studi di Trieste. Saranno finanziati quei progetti presentati da Comuni che si candideranno a favorire e a migliorare le condizioni a casa dell’anziano, operando concretamente per sostenere l’integrazione dei Servizi Sociali dei Comuni con quelli socio-sanitari delle ASL e delle Aziende Ospedaliere. La popolazione anziana, nella provincia di Milano, è in costante crescita 51 Rosaria Rotondi assessore alla Formazione professionale, servizi sociali, politiche familiari Telefono: 02 7740 3118-3222 [email protected] Il logo che accompagna il bando SERVIZI SOCIALI TELEASSISTENZA, UN AIUTO COSTANTE Anziani più sicuri e meno soli, stato di salute e benessere psicofisico regolarmente monitorato e, in caso di necessità, una rete di aiuti a disposizione delle persone più fragili. Sono questi i benefici offerti dalla Teleassistenza, un servizio gratuito di telecontrollo, telesoccorso e di supporto personalizzato, che la Provincia sta in questi giorni ri-organizzando e potenziando per offrire un servizio sempre più efficace ai propri Utenti. Il servizio, a titolo esemplificativo, dovrà prevedere prestazioni quali: la verifica dell’esito degli interventi in caso di attivazione dei competenti servizi e presidi sociali, socio-assistenziali e sanitari; in caso di emergenza sicurezza personale; in caso di emergenza salute; in caso di reperimento ed attivazione del soccorritore di prima istanza; la segnalazione al medico di base degli interventi effettuati e la sua attivazione relativamente ai bisogni sanitari; il prelievo domiciliare tramite laboratori convenzionati e la consegna al domicilio dei referti quando l’ASL non possa provvedere all’esecuzione di queste prestazioni richieste dal medico curante. È, inoltre, garantita la capacità di integrazione del terminale di teleassistenza con sistemi DTS o sistemi più aggiornati per la gestione di allarmi ricevuti da Utenti sordo muti; con garanzia, infine, ai Medesimi di comunicare con la centrale anche durante le chiamate settimanali di controllo. Il funzionamento è semplice. Nell’abitazione dell’utente viene installato un apparecchio collegato tramite telefono a una centrale operativa attiva 24 ore su 24. Ogni richiesta di aiuto viene inoltrata attraverso un telecomando monopulsante dato in dotazione assieme all’impianto. Al momento della chiamata, l’operatore vede sul computer tutti i dati dell’utente. Se l’allarme riguarda la salute o la sicurezza si organizzano immediatamente i soccorsi 52 mantenendo con l’utente un contatto telefonico fino al loro arrivo. Se l’anziano ha bisogno di sostegno emotivo, l’operatore contatta parenti, vicini o personale specializzato per il supporto necessario. Una volta alla settimana la centrale effettua una telefonata di controllo per far sentire l’utente costantemente seguito. Il servizio Teleassistenza non è rivolto solo agli anziani ma a chiunque abbia problemi di ridotta autonomia e necessiti di aiuto. Teleassistenza ha già attivato, nel passato 2005, 3.600 apparecchi, per un totale di 4.100 utenti dei quali il 75,4% sono donne, il 68,6% sono persone sole, il 92,4% ha un’età di almeno 70 anni e il 48,5% ne ha più di 80. In questo modo si permette agli anziani di continuare a condurre una vita serena. La costanza del servizio consiste appunto in questo: monitorare lo stato di salute, essere vicini agli anziani senza doverli privare del benessere di rimanere nella serenità della propria casa. COME USUSFRUIRE DELLA TELEASSISTENZA In quest’ultimo anno chi ha desiderato usufruire della teleassistenza lo ha potuto fare rivolgendosi al servizio sociale del suo comune e presentando lì la sua richiesta; quest’ultima - dopo un colloquio di valutazione dell’assistente sociale - è stata trasmessa all’Ufficio Teleassistenza della Provincia di Milano. Questa nuova modalità di gestione delle richieste è stata resa possibile grazie alla collaborazione offerta da molte amministrazioni comunali e consente alla persona di essere informata dal servizio sociale anche su eventuali altri aiuti comunali e volontari che potrebbero integrare il servizio offerto dalla Provincia di Milano. Per informazioni: Provincia di Milano - Ufficio Teleassistenza tel. 02.7740.3138-3266 [email protected] UN CONVEGNO E UN LIBRO PER SPIEGARE IL LAVORO E I RISULTATI DEL SERVIZIO SPAZIO NEUTRO I Servizi come Spazio Neutro sono nati e si sono sviluppati proprio per lavorare sul tessuto lacerato della relazioni interrotte tra genitori e figli. Questo è stato il filo conduttore del convegno “Le radici del futuro” che si è svolto nelle scorse settimane allo Spazio Oberdan di Milano su quante aspettative, risultati ed esperienze ha raccolto il servizio Spazio Neutro della Provincia di Milano. Spazio Neutro, attivo dal 1993, è infatti un servizio “per l’esercizio del diritto di visita e di relazione”, che si propone di rendere possibile e sostenere il mantenimento della relazione tra il figlio e i genitori a seguito di separazione, divorzio conflittuale, affido o in caso di gravi e profonde crisi familiari. Il numero di separazioni e di divorzi è in grande aumento in Italia negli ultimi anni, tanto che dal 1995 al 2002 le separazioni hanno avuto un incremento del 52,2% e i divorzi del 54,7%. Da quando è nato, il servizio Spazio Neutro è stato per oltre 500 bambini un’esperienza di incontro e dialogo. Nel corso degli anni questa esperienza si è estesa sul territorio della provincia di Milano e dalla fine dello scorso anno è stato avviato a cura della Provincia di Milano un tavolo di coordinamento degli Spazi Neutri che hanno iniziato la loro attività sul territorio provinciale, in particolare nei comuni di A fianco, La copertina del libro, curato da Paola Dallanegra, responsabile di Spazio Neutro Cesate, Albiate, Rho, Gorgonzola, Cinisello Balsamo, Opera e nel Vimercatese.�A partire dall’esperienza maturata in questo ambito, nel corso dell’incontro è stato presentato il volume “Le radici del futuro - La continuità della relazione genitoriale oltre la crisi familiare”, curato da Paola Dallanegra, responsabile di Spazio Neutro, in cui attraverso esperienze concrete e riflessioni teoriche, si indagano soluzioni per la salvaguardia delle relazioni e dei legami genitoriali. I casi presentati e la ricerca sull’esito dei trattamenti aiutano il lettore ad entrare in contatto con la complessità di storie familiari, difficile e dolorose, che si scontrano con la giustizia e il sistema dei Servizi. Essere ascoltato è uno dei diritti fondamentali del bambino, un diritto relazionale fondante, che ha trovato in Spazio Neutro la propria casa. L’incontro allo Spazio Oberdan ha confermato la felice intuizione che ha dato vita ad un servizio complesso, dove il lavoro genera apprendimento e dove la ricerca, la riflessione e il confronto sul metodo hanno dato origine ad una nuova area di attività centrata sulla formazione, il supporto, la supervisione di altre esperienze locali, con le quali è stato costituito il coordinamento dei servizi per il diritto di visita e di relazione della Provincia di Milano. Il logo di Spazio Neutro UNA NUOVA AREA DI ATTIVITÀ CENTRATA SULLA FORMAZIONE, IL SUPPORTO, LA SUPERVISIONE DI ALTRE ESPERIENZE LOCALI 53 CITTADINI IN PRIMO PIANO UN FORTE IMPEGNO PER DARE VOCE A RICHIESTE E BISOGNI La nostra priorità è la tutela delle fasce deboli, perché sono uomini e donne che scivolano nell’invisibilità e che non hanno la possibilità di dare voce ai loro bisogni. Questo il senso della delega ai diritti dei cittadini assegnata all’assessore Francesca Corso. I percorsi di questa nuova delega si intersecano, naturalmente, con le altre nuove deleghe riguardanti i diritti di cittadinanza e questa sinergia ci permette di diffondere una “cultura dei diritti”. Tra i diversi convegni che abbiamo promosso su questo tema citiamo solo il più recente, “Vittime di pace”, sulla drammatica realtà di famiglie ebree e palestinesi che hanno avuto un familiare vittima della guerra e che, pur nel lutto e nel dolore, hanno anteposto alla violenza e alla vendetta, la riconciliazione, la speranza, la ragione. Particolare interesse rivestono due azioni che a diverse “latitudini” contribuiscono ad affermare dei diritti importanti per il loro contenuto sociale. Il primo è il Progetto “Le vittime del crimine - Un confronto fra città europee” all’interno del Programma della commissione Europea AGIS nel quale la Provincia di Milano, con la Direzione di Progetto Diritti, Tutele e Cittadinanza sociali, ha assunto il ruolo di capofila. Tale progetto che vuole tra l’altro rafforzare ed allargare la rete europea costituitasi su questi temi già dal 2003 denominata “Healthy Cities” prevede di ampliare la conoscenza delle esperienze e delle prassi già avviate in Europa da enti pubblici anche in collaborazione con strutture del terzo settore, riguardanti la protezione degli interessi delle persone vittime di crimini, spesso anziani, donne e bambini oltre che persone disabili e vittime di altri tipi di violenza. Il secondo intervento della Provincia, delineatosi come un intervento di carattere umanitario, riguarda i rifugiati, i richiedenti asilo e le persone con ASCOLTARE LE ISTANZE DI TUTTI PER FAVORIRE LA CONVIVENZA permesso di soggiorno umanitario. Uomini e donne che sono state oggetto di grande interesse da parte dei media che li hanno prontamente ribattezzati come i “Rifugiati di Via Lecco”. La Provincia di Milano, per dare un’adeguata accoglienza e per agevolare l’inserimento nella vita sociale, ha firmato un Protocollo di Intesa con il Comune di Milano. Questo Protocollo conclude positivamente una vicenda lunga e delicata. Ai “Rifugiati di via Lecco” sono destinate delle strutture di accoglienza: la finalità è quella di superare la fase dell’emergenza e cominciare i Progetti di vita autonoma. Un assessorato che ha la delega ai diritti dei cittadini non può prescindere dall’ascolto delle istanze di tutti. Abbiamo quindi voluto creare un “Osservatorio dei diritti” che avrà il compito di raccogliere in modo organico tutti i bisogni e le esigenze che non hanno trovato ancora una risposta. I veri attori saranno i cittadini stessi. Francesca Corso assessora al Bilancio sociale, integrazione sociale, Protezione civile Telefono: 02 7740 3905-6 3495-6 [email protected] IL PROGRAMMA COMUNITARIO AGIS COOPERAZIONE GIUDIZIARIA PENALE Destinato a fornire ai cittadini dell’Unione Europea un elevato livello di protezione in uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia, finanziato per gli anni 2003-2007 per 65 milioni di euro, ha tra i suoi obiettivi: - sviluppare, attuare e valutare le politiche europee in questo settore; - promuovere e rafforzare la costituzione di reti e le forme di cooperazione reciproca su temi generali di interesse comune agli Stati membri, lo scambio e la divulgazione di informazioni, di esperienze e di buone prassi, la cooperazione locale e regionale, nonché il miglioramento e l’adeguamento della formazione, e la ricerca scientifica e tecnica; - incoraggiare il rafforzamento della cooperazione degli Stati membri con i paesi candidati all’adesione, altri paesi terzi e le organizzazioni internazionali e regionali competenti. Queste le azioni previste: formazione; elaborazione ed avvio di programmi di scambi e di tirocini; studi e ricerche; divulgazione dei risultati conseguiti nell’ambito del programma; sostegno finalizzato alla costituzione di reti; conferenze e seminari.Tra i vari settori di intervento ricordiamo quello destinato all’assistenza alle vittime delle attività criminali. Beneficiari del contributo comunitario, che comunque non supera il 70% del costo totale del progetto, possono essere: istituzioni, enti pubblici o privati, associazioni professionali, organizzazioni non governative, associazioni,istituti di ricerca, istituti di formazione, servizi di polizia e giudiziari di qualunque Stato della UE o dei Paesi candidati all’adesione. DIRITTI DEGLI ANIMALI UN SOSTEGNO CONCRETO PER LA PRIMA VOLTA UN ENTE PUBBLICO FINANZIA PROGETTI PER LA TUTELA La Provincia di Milano ha bandito lo scorso settembre una gara per finanziare, con uno stanziamento di 110 mila euro, iniziative di tutela e promozione dei diritti degli animali suddivise in cinque diverse tipologie di intervento: dalla creazione di uffici comunali per i diritti degli animali, alla lotta al randagismo, dalla realizzazione di strutture di ricovero, alle attività di pet therapy, che utilizzano i benefici effetti dell’interrelazione di un paziente con un animale, fino ai programmi di educazione e campagne di sensibilizzazione dei cittadini. È la prima volta che un ente pubblico in Italia promuove un’iniziativa di questo genere e ciò rappresenta di per sé un fattore di importante novità. L’adesione al bando è stata molto alta, sono stati infatti presentati 67 progetti da parte di amministrazioni comunali e associazioni animaliste e ambientaliste, a testimonianza che il tema è molto sentito ed è diffusa la sensibilità sull’urgenza di una serie di interventi in merito. Il finanziamento non permetteva di premiare tutti i promotori, ne sono quindi stati selezionati quattordici. Appare ovvia la considerazione che i fondi per sostenere le iniziative sul territorio non sono mai sufficienti, per questo motivo l’assessore Pietro Mezzi intende mantenere aperto il bando di fine 2005 per finanziare, con le risorse che saranno messe a disposizione dal bilancio 2006, alcuni dei progetti rimasti esclusi dalla graduatoria. Per quanto riguarda le proposte di costituzione di Uffici per i diritti degli animali sono sei i progetti ammessi al finanziamento. Si tratta delle proposte presentate da Paullo, Peschiera Borromeo, Aicurzio (con la Lega per la difesa del cane), Monza (con l’Enpa), Pioltello (con Dog Angels). Tre le proposte di campagne di controllo demografico e di lotta al randagismo: Leal ( con Barlassina, Bollate, Muggiò, Seregno e Solaro), Mondo Gatto (con Milano), Gorgonzola (con Amico Gatto 2). Lainate (con Bollate e Garbagnate), Cinisello Balsamo (con Lega per la difesa del cane), La Goccia (con Pozzo d’Adda) hanno ottenuto il finanziamento per iniziative tese a realizzare strutture di ricovero per cani e gatti, mentre Seveso (con Enpa e Mondo Gatto) è stato selezionato per un programma di educazione e sensibilizzazione dei cittadini e la Lega per la difesa del cane (con Segrate) ha visto premiato il suo progetto di pet therapy. Nella distribuzione delle deleghe, all’atto della costituzione della Giunta guidata da Filippo Penati, all’assessore al territorio, parchi, Agenda 21 e mobilità ciclabile è stata affidata la gestione delle problematiche legate alla tutela dei diritti degli animali. Una novità assoluta per il panorama italiano, fatta salva l’esperienza della Provincia di Roma che vanta già alcuni anni di importante e proficua attività. Nel frattempo la cerchia si è allargata e oggi sono cinque le province impegnate attivamente su questo fronte. Si è trattato quindi di affrontare le complesse tematiche connesse al rapporto tra esseri umani e animali nell’ambito di una società articolata come la nostra, scegliendo un percorso al tempo stesso coraggioso e ragionevole. La presenza di animali, soprattutto cani e gatti, nelle famiglie che vivono in provincia di Milano raggiunge cifre elevatissime e, se da un lato testimonia dell’affetto di molte persone verso quelli che spesso sono veri e propri compagni di vita, a volte può costituire fonte di problemi. Diffondere quindi una cultura della convivenza e del corretto rapporto tra umani e animali è un compito importante e meritorio. 56 LA PRESENZA DEGLI ANIMALI ALL’INTERNO DELLE FAMIGLIE È ELEVATISSIMA IN PROVINCIA È stato così costituito l’Ufficio per i diritti degli animali, con il compito di favorire la nascita e lo sviluppo di tanti uffici simili in ambito comunale e promuovere una serie di iniziative tese a migliorare la tutela di chi non può difendersi da solo. Una sorta di centro motore di riferimento per l’intera provincia capace di suscitare e favorire iniziative a vario titolo a livello locale. Il messaggio che arriva da questa iniziativa è molto incoraggiante perché conferma la grande attenzione presente sul territorio e tra gli amministratori su questo tema. Si stanno creando le premesse affinché nei singoli comuni della provincia si attivino iniziative concrete a tutela degli animali e dei loro diritti, che saranno capaci nel tempo di incidere positivamente sulla qualità e la civiltà della convivenza tra uomini e animali. LE INIZIATIVE DELL’UFFICIO PER I DIRITTI DEGLI ANIMALI Uno degli obiettivi principali è favorire la nascita di uffici simili nei diversi comuni della provincia milanese, e l’azione di stimolo sta dando i primi risultati concreti. Nel luglio 2005 è stato pubblicato l’opuscolo Una Provincia amica degli animali. Guida agli amministratori locali per un corretto rapporto tra gli esseri viventi. Questa pubblicazione illustra le competenze delle singole amministrazioni locali e fornisce un utile quadro per programmare specifici interventi. Contiene inoltre bozze per redigere regolamenti e ordinanze comunali per disciplinare la materia. Nell’estate 2005 la Provincia di Milano ha lanciato una campagna contro l’abbandono degli animali, pubblicizzando un recapito telefonico in grado di fornire informazioni operative tese a scoraggiare il fenomeno. Per informazioni: Ufficio per i diritti degli animali Viale Piceno 60, 20129 Milano Tel 02.7740.5198/4905 uffi[email protected] 57 Pietro Mezzi assessore alla Politica del territorio e Parchi Telefono: 02 7740 3387-3389 [email protected] UNA PROVINCIA PIENA DI RISORSE L’EDIZIONE 2006 DI RISORSE COMUNI HA VISTO ANCORA UNA VOLTA LA PROVINCIA PROTAGONISTA, TRA PROGETTI STRATEGICI E SOLUZIONI INNOVATIVE PER LA GESTIONE DEGLI ENTI LOCALI Si è conclusa il 16 febbraio a Milano la quarta edizione di RisorseComuni, la manifestazione dedicata ai temi del governo e della gestione degli enti locali. La Provincia di Milano ha partecipato con un proprio stand, presentando progetti e soluzioni che hanno riscontrato un notevole interesse da parte delle migliaia di visitatori giunti in fiera. Il successo riscosso anche quest’anno dimostra come un simile evento rivesta un’importanza fondamentale per promuovere la ricerca e la valutazione di nuove opportunità di innovazione gestionale, in un momento tanto critico per cui le risorse risultano sempre più scarse e le richieste della comunità locale sempre più esigenti. La partecipazione della Provincia alla fiera va dunque letta nell’ottica di un confronto con le altre realtà locali per costruire efficaci strategie di sviluppo dei servizi e di uso efficiente delle risorse. Questi momenti di scambio d’esperienze e di idee, vissuti a volte con la necessità di uscire dalla propria ristretta visuale, sono un fiore all’occhiello dell’esperienza amministrativa lombarda, da sempre all’avanguardia. 58 I progetti presentati nel corso della tre giorni fieristica da parte dei vari settori della Provincia sono stati numerosi ed eterogenei. Protagonista dello stand, il grande televisore al plasma da cui i visitatori hanno potuto ammirare le ricchezze artistiche di Palazzo Isimbardi. Tra i progetti più rilevanti con i quali l’amministrazione provinciale si è presentata, spiccano quello di “Città di città”, curato dall’assessorato alla Pianificazione Strategica, per il rilancio dell’area metropolitana milanese, e la Relazione sullo stato dell’Ambiente 2005, passaggio fondamentale nel processo di definizione delle politiche che consentono a un ente pubblico di pianificare uno sviluppo sostenibile del territorio. Anche le iniziative del settore Parchi hanno suscitato un notevole interesse, con la “Guida ai parchi regionali” e soprattutto con le mappe e le piccole card che riportano tutti gli itinerari ciclabili più belli del territorio milanese. L’impegno nel sociale e nella tutela dei diritti, in generale, è testimoniato da progetti importanti come gli “Interventi in materia di sicurezza e lotta all’usura”, per quanto riguarda i diritti dei lavoratori, e il “Regolamento comunale RISORSE COMUNI Alcuni visitatori; in basso, il presidente Penati allo stand della Provincia per il benessere degli animali”, nell’ambito dei diritti degli animali. Numerosi seminari, convegni e dibattiti di vario tipo si sono susseguiti durante i tre giorni di manifestazione: gli incontri che hanno avuto maggiore riscontro da parte del pubblico sono stati il seminario “Cultura e sviluppo: nuovi percorsi di sperimentazione tra progetti e utopie”, per focalizzare il ruolo della cultura contemporanea quale fattore di sviluppo e stimolo nella creazione di valore pubblico , “L’azione delle donne nel governo locale”, viste come un fattore necessario per uno sviluppo del Paese e per il rinnovamento della politica, e i due incontri che presentano progetti e soluzioni sul welfare locale. Oltre 80 enti partecipanti, 4.000 metri quadrati di area espositiva e 7.000 visitatori stimati: anche quest’anno, possiamo dirlo, è stato un successo. ASILI NIDO IN CRESCITA Il presidente della Provincia Filippo Penati ha presentato lo scorso 22 febbraio un progetto per lo stanziamento di 60 milioni di euro in 4 anni per la progettazione, la realizzazione e l’ampliamento degli asili nido sul territorio provinciale. L’iniziativa nasce dall’analisi di alcuni dati: sono oltre 5.000 le donne che in Lombardia hanno dovuto lasciare il posto di lavoro nel corso del primo anno di vita del figlio, solo 1 bambino su 10 trova posto nelle strutture esistenti, la Comunità Europea con la carta di Lisbona del 2001 ha fissato l’obiettivo del 33% di posti disponibili negli asili nido entro il 2010. “L’area metropolitana milanese - ha dichiarato il presidente Penati - ha necessità di realizzare politiche di sostegno alle famiglie. In Europa siamo al terzultimo posto per disponibilità di posti negli asili nido, molto al di sotto di Paesi come la Francia e la Danimarca.” 59 OROLOGI IN MOSTRA IL VALORE DEL TEMPO E LA RISCOPERTA DEL SUO SIGNIFICATO SEMPRE MUTEVOLE NELLA TESTIMONIANZA DI QUESTI MAGNIFICI MANUFATTI 60 IL VALORE DEL TEMPO A PALAZZO ISIMBARDI APRE LA MOSTRA DEDICATA AL PREGIATO E RICCO PATRIMONIO DI OROLOGI IMPERO IN POSSESSO DELLA PROVINCIA Con la mostra “Il valore del tempo” la Provincia di Milano ha inaugurato a Palazzo Isimbardi, sua sede principale, la propria stagione culturale per il 2006, nell’ambito di un più ampio programma che, fortemente voluto dal presidente Filippo Penati, attraverso significative esposizioni e importanti progetti editoriali, faccia conoscere quel comune patrimonio artistico e culturale che, con impegno e una vasta opera di valorizzazione conservativa, riconsegni al pubblico la sua sede e i tesori del suo territorio, nel loro valore originario. Con questa mostra, per la prima volta, viene spostata una rilevante collezione di preziosi, monumentali orologi “impero”, realizzati tra la metà del ‘700 e i primi anni dell’800, che precedentemente sparsi in diversi ambienti di Palazzo Isimbardi, ora, dopo un meticoloso lavoro di restauro e di studio vengono restituiti alla loro rara, originale bellezza e funzionalità. Una rilevante collezione di splendide “parigine”, così vennero definite nella stagione della loro massima auge, dagli ingranaggi provenienti appunto da questa città, per sottolineare, come patrimonio pubblico, una scelta che è anche simbolica: il valore del tempo appunto e la riscoperta del suo significato sempre mutevole nella testimonianza di questi magnifici manufatti. In una sorprendente installazione nella Sala Affreschi di Palazzo Isimbardi, ideata da Quirino Conti e magicamente illuminata da Vinicio Cheli, la cui opera di light designer è legata ai più importanti spettacoli teatrali di Giorgio Strelher, queste preziose architetture del tempo, esposte in metafisiche torri di vetro, rivelano tutti i virtuosismi del cesello e l’abilità fantastica dei più celebri artigiani di questo particolarissimo genere di Teatro delle ore.�Il nucleo singolarmente omogeneo e di grande pregio, nel suo valore antiquariale dà significativa testimonianza di quella straordinaria stagione che, in territorio lombardo, fu protagonista di importanti eventi storico-artistici e che, di quegli eventi, porta esemplarmente impressi sofisticati tratti stilistici. Marmi e bronzi di eccezionale fattura per vere e proprie maquettes del tempo che, con gusto e qualità rara e preziosa, dopo un accurato restauro, rivelano tutta la loro perfezione artistica e tecnica, così come raccontano i testi di Marco Fabio Apolloni, Caterina Napoleone e Armando Torno contenuti nel catalogo Skira, edito per la mostra. Il Valore Del Tempo Sala Affreschi, Palazzo Isimbardi, corso Monforte 35, Milano. Fino al 28 marzo 2006. www.provincia.milano.it orario: da martedì a sabato 10.00 -19.00 per informazioni: [email protected] tel. 02 7740 2565-2464 Alcuni orologi esposti alla mostra, partendo dall’alto: “Cavallo guidato da un amorino”, “Il bacio o La riconciliazione”, “Napoleone a cavallo” 61 ICE IN IDRO UN GRANDE SUCCESSO ALL’IDROSCALO DIECIMILA CITTADINI SULLA PISTA DI PATTINAGGIO E QUASI CINQUEMILA BAMBINI AL “PROGETTO SCUOLE” Grande successo della stagione invernale all’Idroscalo: uno straordinario numero di utenti ha usufruito dei servizi offerti e in particolare della pista di pattinaggio, installata all’Idroscalo nell’area Multisport e gestita grazie alla collaborazione della UISP, del CSI e dell’US ACLI. Infatti, più di diecimila persone hanno utilizzato la pista di ghiaccio per trascorrere momenti di divertimento all’aperto e per vivere un po’ di montagna in città. La pista è rimasta aperta fino alla fine di febbraio. Sono stati rilevati picchi di partecipazione in concomitanza con le feste natalizie e i weekend. 62 Inoltre, il mese di gennaio ha preso il via anche l’atteso evento interamente dedicato ai più piccoli: “Progetto Scuole”, un’iniziativa che vede coinvolti i tre enti di promozione sportiva e permetterà agli studenti di praticare diverse discipline, svolgere attività didattiche e culturali, fare amicizia e crescere insieme nella splendida e sicura struttura dell’Idroscalo. Sono circa 50 gli istituti della Provincia di Milano che hanno aderito e che, fino alla fine di aprile, porteranno nel parco di Milano quasi cinquemila studenti provenienti dalle scuole primarie, elementari e medie, per una media di 40 bambini a turno - uno al mattino e uno al pomeriggio - da lunedì a venerdì. Il “Progetto Scuole” si basa sulla logica della polisportività: ogni bambino può avere la possibilità di avvicinarsi e sperimentare lo sport in modo multidisciplinare. L’obiettivo è, quindi, di utilizzare l’avviamento alla pratica sportiva come strumento educativo che ha per fine la formazione completa della persona e non il risultato puramente sportivo. Il Progetto Scuole propone 3 differenti discipline. Arrampicata: attività all’aria aperta, di concentrazione, agilità e coordinazione che permette ai ragazzi di sviluppare fiducia in se stessi riconoscendo così anche i propri limiti fisici. L’attività, proposta ai bambini dai 6 ai 13 anni, ha come obiettivo la scoperta di uno sport nuovo e l’apprendimento delle nozioni elementari di sicurezza. Tiro con l’arco: è uno sport sicuro, tranquillo, perfettamente in armonia con l’ambiente, che aiuta a sviluppare capacità di concentrazione e disciplina e a prendere consapevolezza del proprio corpo. Pattinaggio: è uno sport eccezionale per strutturare le attività basilari di moto oltre ad ingentilire i movimenti, contrastando la perdita di coordinazione che si ha nei periodi di veloce crescita fisica. NEGLI ULTIMI ANNI L’IDROPARK È DIVENTATO UN GRANDE PUNTO DI RITROVO ALL’APERTO Irma Dioli assessora alla Pace, Idroscalo, sport e tempo libero, politiche giovanili Telefono: 02 7740 5900-5901 [email protected] Diverse attività da praticare all’Idroscalo: pattinaggio, arrampicata e tiro con l’arco SPORT E TEMPO LIBERO PREMIATO L’IMPEGNO NELLO SPORT: L’ALTROPALLONE E IL GIANNI BRERA Il 2006 si è aperto con il premio “L’altropallone”, giunto alla nona edizione e patrocinato anche quest’anno dall’Assessorato allo sport. Questo riconoscimento simbolico è destinato a coloro che, nel corso dell’anno, si sono distinti nel mondo dello sport per azioni di solidarietà a tutela dell’infanzia e dell’adolescenza, “in alternativa al pallone d’oro e contro il pallone duro”, per uno sport equo, solidale e popolare, contro il razzismo, per l’integrazione e la multiculturalità. La giuria, composta da membri di spicco del mondo dello sport, del giornalismo e delle associazioni solidali ha premiato Lilian Thuram, campione della Juventus originario del Guadalupe da sempre in prima linea contro il razzismo. Cresciuto nelle periferie francesi, Lilian è un campione del mondo abituato a farsi apprezzare per la correttezza sul campo e ha preso posizione criticando i metodi repressivi messi in atto nel corso dei drammatici avvenimenti dello scorso autunno nelle periferie di Parigi. Quest’anno l’appuntamento con “l’Altropallone” è stato arricchito dalla proiezione Fabio Capello, vincitore del Premio Gianni Brera 64 del film “Calciatori di periferia, a due calci dal paradiso” di Fabio Martina, finanziato dalla Provincia di Milano. Basato su una storia realmente accaduta, il film trae spunto dalla storia di due calciatori diciassettenni, con qualche problema sociale e personale che, dopo aver disputato una partita del campionato giovanile, vengono selezionati per far parte della primavera dell’Inter F.C. Il sostegno della Provincia di Milano alla realizzazione del questo film è l’espressione della nostra convinzione secondo la quale anche lo sport può e deve essere strumento di aggregazione, di solidarietà e di comunicazione dei valori di pace e cooperazione. PACE E SOLIDARIETÀ PER UNO SPORT EQUO, SOLIDALE E POPOLARE, PER L’INTEGRAZIONE E LA MULTICULTURALITÀ La dedizione allo sport e l’impegno dimostrato da grandi atleti nel diffondere valori educativi e sociali è alla base di un altro importante evento, il “Premio Gianni Brera - sportivo dell’anno 2005”, presentato dal nostro Assessorato in collaborazione con il Circolo Culturale “I Navigli”. Anche quest’anno il premio dedicato al grande giornalista, scrittore e narratore di entusiasmi, che viene consegnato da oramai cinque anni, ha premiato un grande nome del mondo dello sport: Fabio Capello, attuale allenatore della Juventus. La Giuria, composta da personalità e professionisti sportivi, ha assegnato inoltre delle speciali menzioni agli atleti delle diverse discipline che, nella scorsa stagione, hanno ottenuto significativi riconoscimenti grazie al loro forte impegno e alla volontà agonistica. Sono stati così premiati Savino Guglielmetti, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Los Angeles del 1932 al volteggio e a squadre, Alessandro Petacchi, vincitore dell’ultima Milano-Sanremo, Alberto Ceriani, atleta non vedente specializzato nella disciplina del nuoto, Alex Schwazer, atleta dell’Arma dei Carabinieri medaglia di bronzo nella 50 chilometri di marcia ai Mondiali di Atletica di Helsinki nel 2005, Lorena Di Vito, atleta italiana della società sportiva Pro Patria specializzata nelle 100 chilometri e nelle 24 ore. Giacinto Facchetti, Presidente F.C Internazionale ha ricevuto una menzione speciale in occasione del 5° anniversario del premio e Paolo Ziliani, per il suo libro “Non si fanno queste cose a cinque minuti dalla fine”. La Provincia ha confermato ancora una volta l’impegno a favore di iniziative in grado di esprimere i valori del nostro operato: l’amore per lo sport, visto non solo come atto agonistico ma come strumento di aggregazione sociale. NIENTE SCUSE METTIAMO FINE ALLA POVERTÀ Siglato lo scorso 16 febbraio a Palazzo Isimbardi il protocollo d’intesa per l’adesione della Provincia di Milano alla campagna del millennio delle Nazioni Unite “No excuse 2015”. L’accordo, sottoscritto dal presidente della Provincia, Filippo Penati, dall’assessore provinciale alla Pace, Irma Dioli, e dalla coordinatrice mondiale della campagna, Eveline Herfkens (nella foto a sinistra), prevede il raggiungimento di otto importanti obiettivi per migliorare il mondo in cui viviamo: eliminare la povertà estrema e la fame, raggiungere l’istruzione primaria universale, promuovere l’uguaglianza di genere, diminuire la mortalità infantile, migliorare la salute materna, combattere l’Aids, assicurare la sostenibilità ambientale e sviluppare un partenariato globale per lo sviluppo sostenibile. L’adesione da parte dell’istituzione provinciale prevede un’attività di informazione, sensibilizzazione e promozione del progetto nella sede della “Casa della Pace”, in via Ulisse Dini. “C’era necessità - ha spiegato il presidente Penati - che Milano tornasse nella rete nazionale e internazionale dei soggetti che operano per sensibilizzare governi e opinione pubblica sul tema della pace”. INCONTRO CON LA MAMMA DELLA PACE Per continuare il cammino di pace e cooperazione è stato organizzato martedì 17 gennaio ’06 alla Casa della Pace - via Ulisse Dini 7 - l’incontro “Riportarli tutti a casa - La società civile per la pace in Iraq”, per approfondire la conoscenza della società civile statunitense che si oppone alla guerra, e di cui Cindy Sheehan (nella foto a destra), la “mamma della Pace” nota per la sua coraggiosa lotta contro la guerra in Iraq, è un’esponente di primo piano. Nel gennaio 2005 Cindy, che ha perso suo figlio Casey in Iraq, ha fondato “Gold Star Families for Peace”, un’organizzazione composta dalle famiglie che hanno perso persone care in guerra. L’obiettivo è il ritiro delle truppe per evitare che altre famiglie debbano soffrire. L’incontro è stato anche l’occasione per confrontarsi sulle azioni e le strade necessarie per unire tutti coloro che credono nella cultura non violenta e contraria ad ogni guerra in corso in questo momento nel mondo. 65 CRISI INNSE PRESSE UN CASO IN CONTROTENDENZA Dopo una lunga e laboriosa trattativa, la INNSE Presse è uscita da una procedura di amministrazione controllata ed è stata rilevata dal Gruppo Genta di Torino, con il mantenimento del posto di lavoro per 53 lavoratori. L’operazione ha avuto buon esito anche grazie ai lavoratori, sostenuti dal Sindacato di Milano, convinti che resistendo in un simile frangente fosse offerta una nuova possibilità alla ripresa della produzione. In tutta la vicenda la Provincia di Milano ha assunto un ruolo decisivo, mediante l’intervento dell’Assessorato al contrasto delle Crisi Industriali e Occupazionali, e, nelle fasi che favorivano la trattativa fra le parti e l’interlocuzione con altri soggetti pubblici, come la Prefettura e il Comune di Milano, sono stati forniti elementi necessari alla soluzione del caso INNSE e a una prospettiva di sviluppo. L’impegno è stato quello di promuovere il rafforzamento in chiave consortile della compagine societaria della nuova “INNSE Iniziative”e di individuare e mettere in campo tutte le possibili e praticabili forme di sostegno ritenute necessarie. Si manifesta così l’interesse della Provincia a proposte che comprendano la rivitalizzazione dei siti produttivi e la garanzia del lavoro, unitamente al radicamento sul territorio. È il segno se non di una svolta, di una controtendenza. Il piano industriale presentato può dare l’avvio a una fase di rilancio della produzione, garantendo in tal senso i livelli occupazionali, e predisponendo le condizioni per uno sviluppo industriale, naturale spinta al mantenimento dell’attività nella sede storica dell’officina milanese. Negli ultimi anni a Milano la meccanica pesante sembrava senza futuro. Nel mese di gennaio è stato invece firmato un l’accordo per la INNSE Presse, che può indicare una svolta nel panorama produttivo del territorio milanese. La INNSE Presse nasce dalla storica officina Innocenti Santeustacchio, che ha avuto un ruolo leader come azienda metalmeccanica nella zona di Lambrate, la cosiddetta ”area ex Maserati”. All’epoca della privatizzazione dell’IRI per l’Innocenti è avvenuto il passaggio dalla finanziaria pubblica Finsider alla tedesca SMS Demag, dalla quale c’è stata una successiva cessione alla Società Manzoni, proprietaria di altri siti produttivi nella province di Bergamo e Brescia. Dopo anni di incertezza occupazionale con periodi di cassa integrazione guadagni, nel 2002 la Manzoni decide la messa in liquidazione della INNSE Presse, che nell’anno successivo viene attratta nella procedura di amministrazione straordinaria dell’intero Gruppo Manzoni. Da allora si sono avviati i tentativi per individuare iniziative imprenditoriali che continuassero l’attività produttiva. Proprio la specializzazione in produzioni di precisione mediopesanti, con tecnologia e strutture in grado di intervenire su impianti di grandi dimensioni , tuttora garantisce un ampio mercato di riferimento, anche per la limitata concorrenza sul territorio nazionale. Da una situazione di crisi nel settore metalmeccanico nasce così un’opportunità: l’inversione del “corso di questa storia” diventa per la Provincia l’auspicio che altre occasioni di ripresa sorgano nella realtà industriale milanese, ormai da troppo tempo considerata ineluttabilmente in declino. 66 FINALIZZARE A SCOPI SOCIALI, RICREATIVI, CULTURALI E ISTITUZIONALI GLI INTERVENTI SUL PIANO DEGLI SPAZI ABITATIVI DESTINARE GLI ALLOGGI DELLA PROVINCIA A FINALITÀ SOCIALI E CULTURALI Procede il riassetto dei beni del Patrimonio della Provincia di Milano, avviato con lo stop alle cartolarizzazioni e all’individuazione delle aree e degli edifici che possono essere recuperati a un uso pubblico. È ora arrivato il tempo di pianificare le linee di indirizzo per destinare i 152 appartamenti di proprietà , per la maggior parte siti sul territorio milanese e in minor misura sul territorio del Comune di Limbiate. La volontà dell’Ente espressa nel programma è quella di finalizzare a scopi sociali, ricreativi, culturali e istituzionali gli interventi sul piano degli spazi abitativi , qualificando i diversi progetti con gestioni che raggiungano punte di eccellenza e siano motori per altre esperienze positive. Questo nella consapevolezza che il campo d’azione è limitato e pertanto non si può ragionevolmente porre come obiettivo la soluzione degli immani problemi della casa, del disagio giovanile, degli anziani, dei soggetti svantaggiati e delle nuove povertà nel territorio milanese. È stato approvato dal Consiglio Provinciale il provvedimento che individua la destinazione d’uso del patrimonio immobiliare a disposizione, tenuto conto degli indirizzi strategici generali. L’operazione si articola in varie azioni. Una prima fase vede l’assegnazione di 6 alloggi per la gestione diretta della Direzione Centrale Affari Sociali, con destinazione l’accoglienza di bimbi affidati dal Tribunale per i minori e l’ospitalità a madri e bambini o minori nel quadro di diversi progetti a termine. In un secondo momento verranno stipulate apposite convenzioni con l’Amministrazione Penitenziaria per altri 8 appartamenti assegnati al Progetto tutele e cittadinanze sociali per l’area carcere, oltre a un appartamento gestito direttamente dalla Direzione di Progetto per iniziative a sostegno della paternità in condizioni di difficoltà. Un gruppo di 8 unità abitative sarà attribuito a funzioni inerenti la tutela di soggetti disabili, con una gestione in convenzione con Enti e Associazioni. Gli alloggi rimasti e quelli che si renderanno disponibili sono vincolati a queste priorità: ospitalità a parenti di persone ricoverate in Ospedali situati vicino agli appartamenti, a soggetti indicati dalla Prefettura per emergenze-casa, a studenti universitari in stato di temporaneo disagio per l’abitazione. In via degli Umiliati gli appartamenti di proprietà della Provincia saranno dati in affitto, secondo l’ordine di graduatoria, ai soggetti anziani o appartenenti alle forze dell’ordine. Il Consiglio ha preso atto infine dell’acquisto del Comune di Limbiate di 12 appartamenti, sempre di proprietà della Provincia e attualmente concessi in locazione, ubicati nel territorio di Limbiate. Bruno Casati assessore alle Crisi industriali e occupazionali, Demanio e Patrimonio, Edilizia varia Telefono: 02 7740 2206-2423 [email protected] Immagine in 3D del progetto per la sede della nuova provincia UNA SEDE PER LA PROVINCIA DI MONZA La Provincia di Milano continua a lavorare per dotare la Provincia di Monza e Brianza della sede del polo istituzionale sull’area della ex Caserma militare IV Novembre. L’ampia estensione dell’area permette l’utilizzo di 23.000 metri quadri per la sede e la particolare posizione offre opportunità dal punto di vista viabilistico e di sviluppo dell’intera zona. Il progetto preliminare considerava di allocare nello stesso complesso la sede della nuova Provincia, della Questura e Polizia di Stato, della Guardia di Finanza, dell’Agenzia delle Entrate ed altri spazi per una eventuale Fiera e un Centro Congressi. Già un provvedimento deliberativo è stato assunto dalla Giunta Provinciale nel dicembre scorso per l’approvazione del progetto preliminare e per lo stanziamento di 18.000.000 di euro per il primo lotto dei lavori. I vari soggetti pubblici che concorrono all’intera operazione hanno comunque modalità e tempi diversi di intervento, che si devono conciliare con le scadenze stabilite per l’avvio della nuova Provincia. L’accelerazione impressa dalle proposte dell’Assessorato al Patrimonio della Provincia milanese, con un piano di lavoro programmato secondo le necessità dichiarate da tutti i rappresentanti degli Enti sul Tavolo interistituzionale, vedeva una prima fase di bonifica e demolizione dei vecchi edifici, unitamente alla modifica dell’Accordo di Programma e ai pareri favorevoli di legge per consentire l’acquisizione dell’area dal Demanio. La Provincia di Milano continua nel percorso intrapreso, ritenuto da tutti i soggetti interessati la soluzione ottimale ma, nel contempo, cerca di preparare per davvero la nuova Provincia, nel rispetto della scadenza dell’anno 2008 per l’avvio della sede istituzionale. Non si esclude la ricerca di sedi di rappresentanza e di sedi transitorie che allochino uffici in attesa della consegna della vera sede istituzionale. 67 INCENTIVARE LA BIODIVERSITÀ L’IMPEGNO PER MIGLIORARE LA REALTÀ AGRICOLA DEL TERRITORIO Gli interventi di miglioramento ambientale, per i quali la Regione trasferisce annualmente alle province risorse derivanti dalle tasse versate dai cacciatori per esercitare l’attività venatoria, sono finalizzati a favorire la sosta dell’avifauna selvatica migratoria e la riproduzione naturale della fauna selvatica autoctona. La Provincia di Milano, Assessorato alla Caccia, Pesca e Polizia provinciale, ha tuttavia stanziato dal proprio bilancio ingenti risorse finalizzate a tale obiettivo, di grande rilevanza in area rurale. Questi interventi consistono in una serie di operazioni che si effettuano sul territorio di campagna, allo scopo di accrescerne la varietà di ambienti e di colture, rendendolo accogliente per un numero di specie il più ampio possibile: in una parola, incentivandone la biodiversità. Per bene operare, sono fondamentali un’adeguata conoscenza del territorio e una presenza capillare nelle aziende agricole per una valutazione mirata della realtà ambientale e della possibilità applicativa di ciascun intervento. La validità di un programma di miglioramento ambientale non può inoltre prescindere dalla consapevolezza del ruolo fondamentale assunto dagli agricoltori e dalle aziende agricole i quali, grazie alla legge 157/92 sull’attività venatoria e alla relativa legge regionale lombarda 26/93, unitamente ai cacciatori, vengono identificati quali principali tutori del patrimonio ambientale e faunistico. L’operatività in tema di miglioramento ambientale in chiave faunistica deve comunque tenere conto della realtà agricola della provincia di Milano, per la maggior parte intensiva, dove la logica economica prevale spesso su ogni altra valutazione: ne consegue che ogni proposta di intervento deve essere mirata in conseguenza di una valutazione tecnica ed economica approfondita su ogni singola realtà aziendale, per evitare la dispersione dei fondi disponibili. Gli interventi svolgono diverse funzioni: incentivano e sostengono gli agricoltori fornendo un’entrata costante e sicura, favoriscono la fauna selvatica e migliorano l’ambiente differenziando gli habitat, riducono l’impatto ambientale causato dalle attività agricole, favoriscono la biodiversità. Si è notato unsignificativo incremento di fauna selvatica. Nelle zone a caccia programmata gli appezzamenti con colture a perdere sono tabellati con la scritta “terreno in attualità di coltivazione” e interdetti alla caccia. In questo modo diventano vere e proprie “isole” dove la fauna selvatica si concentra e trova riparo.Gli agricoltori hanno partecipato con interesse, informandosi, avanzando proposte e suggerimenti in merito. È stato possibile in alcuni casi utilizzare per colture a perdere terreni che venivano sistematicamente danneggiati dalla fauna selvatica. In questo modo le somme che venivano erogate come risarcimento del danno si sono trasformate in contributo per costruire ambiente. TERMINATA LA STAGIONE VENATORIA 2005/2006 Il 30 gennaio si è chiusa la stagione venatoria. L’abbondante nevicata di qualche giorno prima ha costretto gli appassionati a uno stop anticipato, poiché la legge vieta l’esercizio venatorio con il terreno coperto in tutto o per la maggior parte di neve. Il bilancio è comunque buono: i miglioramenti ambientali realizzati dalla Provincia e dai tre Ambiti Territoriali di Caccia milanesi, i programmi di ripopolamento della fauna stanziale, il soddisfacente andamento delle migrazioni autunnali dell’avifauna, il controllo effettuato dagli Agenti del Corpo di Polizia provinciale e dagli altri organi di vigilanza nonché l’assenza di incidenti di rilievo, consentono di esprimere una valutazione positiva sull’annata venatoria appena conclusa. Ora, in base alle previsioni del nuovo Piano faunistico venatorio provinciale 2005/2009, approvato nel luglio scorso, si comincerà a lavorare in vista della prossima apertura, la terza domenica di settembre 2006. 68 PER OPERARE AL MEGLIO È FONDAMENTALE CONOSCERE IL TERRITORIO LE TIPOLOGIE DI INTERVENTO CHE INTERESSANO IL TERRITORIO PROVINCIALE MILANESE Colture a perdere. Si tratta di colture di mais e/o sorgo che non vengono tagliate alla maturazione, ma rimangono in campo fino alla fine di febbraio per garantire nutrimento e rifugio alla fauna sia stanziale sia migratoria nel periodo autunno-invernale, particolarmente critico per la fauna in quanto vengono spesso a mancare le condizioni minime per la sopravvivenza. Ne beneficiano soprattutto conigli, lepri, fagiani e altre specie. Colture a perdere su set-aside. I terreni destinati obbligatoriamente a riposo (setaside) in base alle normative comunitarie, possono essere seminati con colture a perdere di mais misto a sorgo (vedi sopra), alternate l’anno successivo con un miscuglio di almeno tre specie di foraggere. Il risultato di questo intervento è di avere una copertura del terreno molto prolungata. Residui colturali. Si tratta delle parti vegetali che rimangono sul terreno dopo la raccolta del prodotto: gli stocchi di mais e di girasole, tagliati ad almeno 50 cm di altezza, le stoppie del riso. Lasciati in campo, favoriscono il rifugio e l’alimentazione della fauna selvatica, soprattutto della lepre, del fagiano e della starna. È un intervento che spesso non ha bisogno di finanziamento perché molti agricoltori lasciano a lungo sul campo gli stocchi dopo il raccolto rimandando le lavorazioni a fine inverno. Mantenimento zone umide e allagamento temporaneo delle risaie. Sono due interventi finalizzati alla sosta e all’alimentazione dell’avifauna acquatica: anatre, aironi, gallinelle d’acqua, folaghe, ecc. Alberto Grancini assessore alla Sicurezza, lotta all’usura, caccia e pesca e Polizia provinciale Telefono: 02 7740 3012-3013 [email protected] Le zone umide naturali (risorgive, lanche, stagni, paludi) hanno bisogno di periodiche pulizie, eliminazione dei rifiuti, controllo dei canneti e delle infestanti, sfalci, eventuali nuove piantumazioni. Anche nelle aree utilizzate a fini agricoli è possibile creare temporanee zone umide per gli uccelli acquatici, mantenendo allagate nel periodo invernale le stoppie di riso. Mantenimento di siepi, filari e boschetti. Numerose sono le funzioni della siepe: produzione di legna da ardere e da opera, delimitazione dei confini, supporto all’apicoltura, produzione di piccoli frutti, difesa biologica delle colture, ombreggiamento, rinsaldamento delle sponde, purificazione delle acque. I filari delimitano gli appezzamenti, le proprietà, i corsi d’acqua, le strade poderali. Sono costituiti da alberi d’alto fusto che possono essere governati a ceduo o a capitozza per evitare l’eccessivo ombreggiamento sulle colture. I boschetti sono costituiti, come le siepi, da essenze di diverso sviluppo, ma distribuite casualmente sull’appezzamento. La dimensione del boschetto non deve superare i 2000 mq per non rientrare nei vincoli e limitazioni della legislazione forestale vigente. LA PROVINCIA GIÀ ATTIVA PER L’EMERGENZA AVIARIA La Provincia di Milano è già attiva, a partire dall’inizio di quest’anno, nell’affrontare l’emergenza aviaria. Con la Asl di Milano è stato concordato un protocollo tecnico che definisce le modalità di recupero di volatili selvatici morti e parte delle pattuglie della Polizia provinciale sono state attrezzate per intervenire ogni qual volta ve ne fosse bisogno.�Si è provveduto inoltre ad organizzare un sistema di allerta per il recupero delle carcasse e la messa in sicurezza della zona dell’eventuale ritrovamento. Sarà poi compito delle Asl provvedere alla necessaria profilassi veterinario-sanitaria. Inoltre prosegue, tramite gli agenti della Polizia provinciale, l’attività di monitoraggio presso i laghetti di pesca autorizzati dal settore Caccia e Pesca e presso il bacino dell’Idroscalo. 69 UNA GIORNATA PARTICOLARE VIAGGIO ATTRAVERSO LE BELLEZZE DEL TERRITORIO Con questo numero desideriamo proporvi alcuni “viaggi” alla ri-scoperta delle bellezze del territorio provinciale - ma anche di curiosità legate alla sua storia ed alla cultura, non dimenticando qualche annotazione eno-gastronomica e curiosità di vario genere. Un invito ad approfondire un tema, una visita, lasciandovi, in parte, il “gusto” della ricerca. LE ABBAZIE DEL SUD MILANO La parte sud del territorio metropolitano è caratterizzata dalla presenza di importanti storiche abbazie: Mirasole, Viboldone e Chiaravalle. Quest’ultima nasce nel XII sec. sulla spinta della grande riforma dell’ordine dei Benedettini voluta da San Bernardo di Clairvaux, nato nel 1091 nei pressi di Digione ed entrato a 21 anni nel monastero benedettino di Citeaux (in latino Cistercium, da cui ebbe origine il ramo “cistercense” della grande famiglia dei benedettini). Bernardo, sostenitore attivissimo della seconda Crociata fu anche scrittore raffinato e viaggiatore instancabile. In Italia, dove si era recato per un ciclo di predicazioni, diede vita a numerosi monasteri mentre i conventi di Mirasole e Viboldone, fondati dall’ordine detto degli Umiliati, sono esempi di strutture non solo monacali ma anche aperte ai temi del laicato e della gestione economica. Tutte insieme, queste istituzioni religiose hanno contribuito, nei secoli, allo sviluppo agricolo e “industriale” del sud milanese e forse non è un caso che, ancora oggi, quella è la zona dove ancora fiorenti sono le attività agricole della nostra provincia. 70 Mirasole Iniziamo il viaggio dal comune di Opera nel cui territorio sorge una delle più importanti storiche abbazie del milanese: Mirasole. Situata a circa 10 km da Milano, fu fondata nella prima metà del sec. XIII dagli Umiliati, un ordine religioso formato da monaci, monache e laici che conducevano vita di preghiera e di lavoro, in particolare fabbricando panni di lana e coltivando i campi con sistemi assolutamente innovativi. Il complesso architettonico, un tipico esempio di corte colonica medievale, è composto, oltre gli edifici agricoli, dalla chiesa di Santa Maria Assunta - la cui facciata è impreziosita da due bassorilievi in terracotta La chiesa di S. Maria Assunta, facente parte del complesso architettonico di Mirasole CULTURA IN PROVINCIA A sinistra, l’interno della chiesa di S. Maria Assunta a Mirasole In basso, l’esterno dell’abbazia di Viboldone, la chiesa di S. Pietro SAPEVATE CHE… Esiste un preciso legame tra la Provincia di Milano e l’Abbazia di Mirasole, recente, ma che affonda le sue radici nella storia di questo importante edificio religioso. Quando, verso la metà degli anni novanta del secolo scorso, il Parlamento istituì la Provincia di Lodi, il cui emblema si trovava nello stemma della Provincia di Milano, si dovette modificare quest’ultimo. Il nuovo stemma, quello attuale, si ispira proprio all’antico simbolo dell’abbazia di Mirasole, ancora presente e visibile su due capitelli dell’antico chiostro: il sole d’oro con falce di luna d’argento. SAPEVATE CHE… Dagli anni ’60 le monache benedettine del monastero di Viboldone si occupano di un’attività particolarissima: il restauro del libro antico. Le madri che dagli anni 40 abitavano il convento, avendo bisogno di lavorare per vivere, come impone loro la regola di S. Benedetto, si erano dedicate alla tipografia, attività che ancora oggi viene portata avanti anche se in misura minore rispetto al passato. Suor Maria Franca, responsabile del laboratorio di restauro, ci spiega che queste attività che trovano le loro radici nel lavoro degli amanuensi, sono forse le più consone al loro stile di vita. La qualità del lavoro è straordinaria: hanno molte più richieste di interventi di quanto riescano a soddisfarne, sia da privati, sia da enti pubblici. Tutte hanno frequentato i corsi dell’Istituto centrale di patologia del libro di Roma, organismo del Ministero per i beni e le attività culturali, ottenendo le abilitazioni necessarie a svolgere la professione di restauratore. Il laboratorio ha anche innovato alcune tecniche che oggi sono patrimonio della comunità nazionale dei restauratori, poiché codificate dallo stesso Istituto centrale di patologia del libro. 71 probabilmente della fine del XIV sec., uno dei quali raffigura l’Agnus Dei, l’antico emblema degli Umiliati - e dal chiostro (fine XV sec.) da cui si accedeva, verso ovest, al refettorio ed alla sala riunioni; verso sud agli spazi amministrativi dell’Abbazia; verso nord alla sagrestia, alla sala capitolare ed alla sala del Priore. Dopo la soppressione dell’ordine degli Umiliati - avvenuta nel 1571 - l’Abbazia ospitò il Collegio Elvetico e dal 1787 è di proprietà dell’Ospedale Maggiore di Milano, la cui amministrazione del 1981 ha deciso di ospitare in questa sede la biblioteca storico-medica ed è allo studio un progetto che prevede la sistemazione della “Quadreria”, di proprietà dello stesso ospedale. L’Abbazia è aperta al pubblico e sede di eventi accademici e culturali. Ogni anno nel mese di ottobre vi hanno luogo dei concerti di musica sacra. CULTURA IN PROVINCIA Viboldone L’ordine degli Umiliati iniziò la costruzione del monastero il 5 febbraio del 1176, lo stesso anno in cui i comuni lombardi sconfissero l’Imperatore Federico I, detto “Il Barbarossa”. Il fulcro del complesso religioso è costituito dalla chiesa di S. Pietro, una delle più importanti costruzioni del periodo romanico ma con l’aggiunta di alcuni elementi del gotico lombardo. L’abbazia è celebre soprattutto per i suoi affreschi del Trecento, eseguiti dopo il compimento della struttura architettonica nel 1349. Questi affreschi, che ricoprono quasi tutte le pareti della chiesa, testimoniano la potenza e la ricchezza raggiunte in quel periodo dall’Ordine degli Umiliati. Rappresentano un’importante documentazione sulla pittura lombarda del Trecento e sulle influenze degli artisti toscani. Tornati alla loro bellezza grazie ad un recente restauro, si susseguono le storie della vista di Cristo, la Crocefissione, la Maestà con Santi ed il Giudizio universale. In seguito alla soppressione dell’Ordine degli Umiliati, avvenuta nel 1571, l’abbazia passò alla comunità monastica degli Olivetani che vi abitò sino al periodo della rivoluzione francese e napoleonico che vide la soppressione di molti ordini religiosi e la chiusura di quasi tutti i monasteri. Nel 1941 una comunità di monache benedettine rianima la vita spirituale all’abbazia di Viboldone, improntata anche al lavoro con la nascita di una tipografia prima e di un apprezzato laboratorio di restauro del libro antico successivamente (vedi riquadro). La rinascita culturale è dal 1992 promossa anche con l’aiuto dell’Associazione Amici dell’Abbazia di Viboldone. 72 Le navate e le volte affrescate dell’abbazia di Viboldone Chiaravalle È certamente la più nota ma anche la più antica delle abbazie storiche del milanese. È sorta nel 1135, promossa da S. Bernardo di Clairvaux (da cui il nome italianizzato di Chiaravalle), e nonostante il passare del tempo e le traversie sofferte per guerre, rivoluzioni e carestie nei secoli, conserva tuttora un notevole patrimonio artistico tra cui è doveroso ricordare prima di tutto la chiesa che unisce motivi d’ispirazione francese con quelli della tradizione romanica lombarda; gli affreschi di scuola giottesca o senese nel tiburio, raffiguranti le storie sacre della Vergine; due Madonne, una bizantineggiante e con bambino (circa 1200) e l’altra di Bernardino Luini (1512); gli stalli del coro barocco di Carlo Garavaglia (1645); caratteristica inoltre la famosa “Ciribiciaccola”, la torre campanaria ottagonale eretta intorno al 1340 ed infine, ma non ultimo, il chiostro antico del Duecento, restaurato nel 1952 (quello realizzato dal Bramante nel 1493 fu totalmente distrutto nel 1861 per la costruzione della ferrovia). L’insediamento monastico dei Cistercensi diede il via ad una importante trasformazione del territorio circostante. Nelle campagne interno all’abbazia i monaci svolsero un’importante opera di bonifica, introducendo nuove colture. In quella fase sembra nascessero le “marcite”, prati umidi artificiali che attraverso l’uso di particolari tecniche idrauliche e le acque dei fontanili, consentivano la produzione di foraggio per tutto il corso dell’anno. Dopo secoli di permanenza nell’abbazia, i monaci furono cacciati in seguito alla soppressione degli ordini religiosi voluta da Napoleone Bonaparte e solo dal 1952 sono ritornati ad abitare il complesso religioso. L’abbazia è di frequente sede di eventi culturali e artistici. Dallo scorso anno, nell’ambito delle celebrazioni mozartiane, è sede del MozartFest. I concerti previsti nel 2006 si svolgeranno i giorni 6 giugno, 26 settembre e 19 dicembre, alle ore 21. Saranno eseguite, da artisti di fama internazionale, sonate da chiesa e composizioni sacre per voci, archi ed orchestra. L’ingresso è gratuito sino ad esaurimento posti. In occasione dei concerti, per raggiungere l’Abbazia l’ATM predispone navette gratuite da Piazzale Medaglie d’oro e a chi si avvale del servizio verrà consegnata una contromarca che, mostrata all’ingresso, darà diritto ad un posto riservato in chiesa. 73 In alto, interni dell’abbazia di Chiaravalle e portici del chiostro duecentesco A fianco, la torre campanaria SAPEVATE CHE… All’interno del complesso di Chiaravalle è possibile visitare un piccolo negozio nel quale si vende, oltre a distillati, miele e numerosi prodotti provenienti da altri conventi, il pollame allevato all’interno dell’abbazia.I monaci si prendono cura di galline, polli, galli e capponi, tutti liberi di razzolare in strutture che coniugano la genuinità della tradizione e la sicurezza del rispetto delle più recenti normative. Non chiedete loro però di far del male al pollame: della macellazione si occupano, infatti, dei collaboratori esterni. INFORMAZIONI UTILI Mirasole Orario invernale: 8.00-12.00 / 13.00-17:00 chiuso il martedì (per visitare la chiesa e l’esterno) Associazione Abbazia di Mirasole Via F. Sforza, 28 - Milano - tel. 02 55038311 Il chiostro è attualmente chiuso per restauri. In auto: da Via Ripamonti: seguire per Opera, superare Noverasco, dopo il ponte della Tangenziale seguire le indicazioni per l’abbazia. Viboldone Via Folli - San Giuliano Milanese Orario: 7.00-12.30 / 14.30-18.30 In auto: da Milano prendere la statale n.9 (Via Emilia) sino al Comune di San Giuliano Milanese e quindi la SP n. 46 per Locate Triulzi Con la Metropolitana, Linea 3 sino al capolinea di San Donato, quindi l’autobus ATM n. 120 per San Giuliano M. Chiaravalle Via S.Arialdo, 102 - Milano Orario invernale: 9.00-12.00 / 14.30-17.30 chiuso il lunedì - tel. 02 57403404 In auto: da Corso di Porta Romana proseguire in Corso di Porta Vicentina e quindi in Via Ripamonti; dopo seguire i cartelli stradali. In autobus con la linea 77 dell’ATM. Si sconsiglia di visitare il complesso religioso alla domenica mattina per non disturbare le funzioni religiose. Tutte le domeniche alle ore 16.00 è possibile effettuare una visita guidata. 74 LE GRANDI SFIDE PER IL FUTURO L’istituzione dei circondari e l’avvio di un importante dibattito sullo sviluppo della mobilità: sono i temi di maggior rilevanza che hanno caratterizzato, in questi mesi, il lavoro del Consiglio provinciale. Mi pare significativo sottolineare due aspetti. Nel primo caso (i circondari) è giunto dall’assemblea un voto unanime, frutto sia del senso di responsabilità di tutti i gruppi consiliari sia dell’ottimo lavoro svolto dal presidente della commissione affari istituzionali, Vittorio Pozzati, ben coadiuvato anche dai commissari di minoranza. Nel secondo caso (lo sviluppo di Asam, la holding della Provincia che si occupa di mobilità) si è registrata un’ampia convergenza sulla relazione che Giulio Sapelli, il presidente di Asam, ha portato all’attenzione del Consiglio provinciale. L’ISTITUZIONE DEI CIRCONDARI E LE STRATEGIE PER LA MOBILITÀ I CIRCONDARI - Sono aree omogenee che le Province possono istituire per coordinare certi problemi sovracomunali, nonché anche di luoghi di decentramento dell’attività amministrativa provinciale. Ci si scontra però con una serie di questioni. Chi stabilisce che un’area è omogenea? Chi ne stabilisce l’ampiezza? Il Consiglio provinciale ha così ragionato in un’altra ottica: evitare di costituire un circondario per poi calarlo dall’alto sulla testa dei sindaci, ma lasciare che siano i comuni a proporre che tipo di circondario desiderano. In questo modo lo strumento diventa flessibile: ci potranno essere molti circondari, di diversa grandezza e di diversa durata, a seconda dei temi che sarà necessario trattare. E gli enti locali, che si organizzeranno con un’apposita assemblea dei sindaci, saranno responsabilizzati. Il ruolo della Provincia: non sarà invasivo. Sarà invece di assoluta garanzia. LA MOBILITÀ - Il tema delle grandi infrastrutture viabili, da sempre, divide gli schieramenti e persino le forze politiche al proprio interno. È inevitabile. Per questo non mi stupisce affatto che il dibattito sia serrato e, a tratti, anche surriscaldato. Credo però di poter affermare che, sul tema, qualche mese fa, in Provincia, si sia avviato un percorso nuovo, con la creazione di Asam. Il Consiglio provinciale ha però in proposito deliberato, giustamente, che competa all’assemblea degli eletti il compito di tracciarne gli indirizzi. Il presidente di Asam, Giulio Sapelli, è così venuto in aula per illustrare le prime linee del suo piano strategico e per ribadire che attende, dal Consiglio, gli indirizzi per operare. Sapelli, oltre alla stima, ha raccolto un plauso generale, dalla maggioranza e dall’opposizione. È un segnale positivo che autorizza a guardare con ottimismo alla sfida più impegnativa che ci attende: conciliare l’esigenza dello sviluppo di infrastrutture con il rispetto dei valori ambientali, coinvolgendo nelle decisioni le amministrazioni locali. Vincenzo Ortolina Presidente del Consiglio Provinciale Presidenza del Consiglio provinciale Tel. 02 7740 2417-2473 [email protected] 75 Il presidente del Consiglio provinciale Vincenzo Ortolina QUESTE PAGINE, INTERAMENTE AUTOGESTITE, SONO RISERVATE ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO PROVINCIALE E AI GRUPPI CONSILIARI 76 DEMOCRATICI DI SINISTRA PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA Giuseppe Foglia - Capogruppo Antonello Patta - Capogruppo Asam, uno strumento per realizzare La complessità del nostro sistema viabilistico è ormai arrivata ad un punto tale che può solo consentirci di tentare di risolverla. I punti critici sono innumerevoli e determinati da molti fattori, sia oggettivi, sia soggettivi. Il Governo nazionale, quello regionale, quello provinciale nel recente passato ed il Governo del Comune di Milano hanno lasciato che i problemi si rincorressero tra loro. Nel nostro ambito, né una mezza dozzina di Presidenti della Serravalle succedutisi nel corso dei cinque anni di amministrazione di centro destra, né l’arrivo dei poteri straordinari al Sindaco Albertini hanno consentito di affrontare seriamente il problema del traffico e dei trasporti sia a livello cittadino, sia a livello metropolitano. Ora abbiamo dato vita ad ASAM, una società di gestione delle reti dell’intermodalità dei trasporti. Società alla quale conferiremo tutte le partecipazioni azionarie della Provincia in tema di mobilità. Nel passato si è spesso parlato del ‘fare’ ma, ahinoi, senza mai realizzare nulla. Abbiamo creato lo strumento operativo per realizzare, concertando con le comunità locali, le soluzioni più idonee a garantire nello stesso tempo diritto alla mobilità e qualità della vita. Abbiamo pensato in grande, con la testa da Città Metropolitana, anche se con ancora addosso un abito da Provincia. Enti locali contro la Direttiva Bolkestein Il consiglio provinciale, insieme a molti enti locali in tutta Italia, ha approvato lo scorso giugno un ordine del giorno per il ritiro della Direttiva del Parlamento Europeo relativa ai servizi nel mercato interno, meglio conosciuta come Bolkestein dal nome del proponente. Il Consiglio ha inoltre preso parte in questi giorni a due importanti appuntamenti: l’incontro pubblico nazionale degli enti locali l’11 febbraio a Roma e la manifestazione europea del 14 febbraio a Strasburgo, in contemporanea alla votazione al parlamento europeo della Bolkestein. È la prima volta che tanti enti locali discutono e si pronunciano nei rispettivi Consigli su una direttiva europea. Ciò è avvenuto non per un pregiudizio, ma sulla base di precise valutazioni e giudizi di merito. Con la Bolkestein si va infatti nella direzione di ridurre significativamente gli spazi decisionali degli enti locali, diminuendo il peso delle persone, dei soggetti sociali, delle comunità locali di fronte ai processi di globalizzazione economico-finanziaria e ai grandi potentati economici transnazionali. Se questa direttiva venisse approvata, molti sarebbero i danni arrecati ai poteri e all’autonomia dei governi locali, alle tutele sociali e sindacali dei cittadini europei e alla salvaguardia di settori chiave quali l’ambiente, la cultura, la sanità ed ogni altro bene pubblico. Tel. 02 7740 2782 [email protected] Tel. 02 7740 2312-2533-2614 [email protected] LA MARGHERITA Mario Barbaro - Consigliere L’esigenza di un governo metropolitano La questione del governo di area vasta a livello metropolitano si discute da molti anni, ma negli ultimi tempi è diventata sempre più pressante, in quanto sono accresciute le problematiche relative ai territori. Territori fortemente caratterizzati da un grande centro urbano attorniato da centri di minori dimensioni. La relazione tra metropoli e centri minori interdipendenti ha evidenziato le oggettive difficoltà dell’approccio tradizionale, soprattutto nei rapporti fra i diversi livelli di governo. La gestione dei trasporti pubblici, la congestione del traffico, le problematiche riguardanti l’ambiente, la raccolta e lo DENTRO IL CONSIGLIO smaltimento dei rifiuti, la gestione del territorio, le politiche ed i servizi sociali alla persona, risultano essere ormai legate da un’appartenenza territoriale di vasta scala, al punto che si può parlare di una cittadinanza metropolitana. Il Parlamento, attualmente in scadenza, ha delegato il Governo per un riordino della legge che disciplinasse la materia. Purtroppo, con rammarico, dobbiamo affermare che tale riordino non è avvenuto. Sarà il prossimo Governo a occuparsene. Tel. 02 7740 2787-2785 / 02 781567 [email protected] VERDI PER LA PACE Andrea Gaiardelli - Capogruppo Allarme smog! Ancora una volta a Milano e provincia ci siamo trovati in pieno allarme smog. Quest’inverno infatti, i rilievi delle centraline hanno segnato nuovi record, per quanto riguarda il particolato fine e ultra fine (il famigerato Pm10). Mentre di smog ci si ammala seriamente (in particolare bambini e anziani), la politica, in particolar modo la Regione Lombardia e il Governo nazionale, non dà corpo a effettive ed efficaci misure di prevenzione. Occorre un deciso cambio di rotta. Per questo motivo la Provincia di Milano sta lavorando per la diffusione di una nuova politica energetica, basta sul risparmio e sull’innovazione tecnologica. Risparmio vuol dire utilizzare al meglio quello che abbiamo a disposizione, mentre innovazione significa cercare e sviluppare quella vasta gamma di fonti energetiche diverse dagli idrocarburi. Investire in fonti rinnovabili, per un Paese come l’Italia fortemente dipendente dall’estero nel campo dell’energia, è anche una grossa opportunità per migliorare la propria spesa pubblica e incentivare tutto il mondo produttivo. Tel. 02 7740 2786-2842 [email protected] questo tipo di area metropolitana. Sarà la grande Milano, sempre più vicina ai suoi cittadini. Tel. 02 7740 2582-2583 [email protected] COMUNISTI ITALIANI Luca Guerra - Capogruppo ITALIA DEI VALORI Ernesto Nobili - Capogruppo Una grande Milano, per dare più voce ai cittadini La Provincia sta riproponendo concretamente la costituzione della Città Metropolitana: ne va dato atto al presidente Penati ed in particolare all’assessore Gasparini che hanno affrontato il problema, individuando nella futura governance metropolitana tre punti principali: il comune capoluogo; i comuni metropolitani; la Provincia con poteri differenziati e suddivisi in governo del territorio, politiche di servizio alla persona, tutela degli equilibri ambientali e sviluppo economico e produttivo. È opinione di molti esperti che la dimensione municipale dei grandi centri come Milano, ristretta su un piccolo territorio di 182 chilometri quadrati, con una densità urbanistica fra le più alte in Europa, non sia più idonea per la programmazione di interventi di grande rilevanza, come ad esempio la carenza abitativa, il traffico e l’inquinamento. Siamo convinti che la strada intrapresa sia quella giusta e che alla Provincia vada attribuito il merito di averla iniziata, constatando che anche i grandi centri europei (come Londra, per esempio) già da tempo hanno realizzato La curva della vergogna È la curva sud romanista che alcune domeniche fa, allo Stadio Olimpico, ha sfoggiato il meglio del repertorio nazi-fascista: croci runiche, svastiche, bandiere della X Mas, ritratti di Mussolini, canti di faccetta Nera, lo sgrammaticato motto delle SS ‘Got mit uns’ (‘Dio è con noi’ scritto senza la doppia ‘t’) e lo striscione più schifoso dedicato alla giornata della Memoria che era appena stata celebrata: ‘Lazio-Livorno: stessa iniziale, stesso forno’. Simboli della vergogna esposti impunemente da poveri decerebrati che a malapena riescono a mettere assieme due parole di senso compiuto. Però quello dell’Olimpico non è un gesto isolato, neppure da trascurare. Forte deve essere l’iniziativa politica della sinistra e delle forze democratiche per fermare queste manifestazioni squallide. Manifestazioni che cercano sempre di cancellare il ricordo e la storia, il sacrificio di milioni di persone che sono morte per consegnare la libertà e la democrazia al nostro Paese. I comunisti Italiani lavoreranno in quest’ottica: per non dimenticare la storia e la memoria. E per coinvolgere le scuole e le associazioni democratiche al fine di estirpare dal nostro Paese la piaga del nazi-fascismo. Chi non ha memoria, non ha futuro. 77 PS: Proprio mentre sto scrivendo questo articolo mi giunge la notizia che un gazebo del mio partito è stato incendiato da estremisti di destra. Non ho proprio più parole! Tel. 02 77402902 [email protected] FORZA ITALIA Ruggiero Lombardi - Consigliere 78 La mano pubblica Da oltre un anno l’opposizione sta sostenendo la battaglia per l’eliminazione del pedaggio della Tangenziale Nord a Sesto San Giovanni. Dopo una campagna elettorale inconcepibilmente basata anche sull’abolizione dei ticket sanitari, Penati torna a dare voce a chi ritiene che dei politici non ci si possa fidare. Da Sindaco di Sesto inveiva contro la Provincia, perché eliminasse il casello, tanto che all’indomani della presa di Palazzo Isimbardi - su un muro della Falck - si leggeva: “Bravo Filippo, adesso via la barriera!”. Pleonastico aggiungere che la scritta non c’è più, ma migliaia di veicoli ogni giorno continuano a passare tra case e scuole per evitare un pedaggio di 1,5 euro. La Provincia, attraverso la partecipata Asam, ha acquisito la maggioranza assoluta di Serravalle, che gestisce le Tangenziali milanesi: che senso ha una presenza così consistente del pubblico se poi manca la tutela di interessi diffusi quali il diritto ad un ambiente vivibile, la razionalizzazione della viabilità e l’alleggerimento del costo della vita dei cittadini? Quest’anno gli utili di Serravalle coincidono con gli introiti del casello. Evidentemente la stella polare non è la qualità della vita, ma il profitto. Mentre scrivo, mi arriva una lettera dell’assessore provinciale ai trasporti, dalla quale sembrerebbe che se la presenza di un solo pedaggio causa così tanti problemi e che la soluzione consisterebbe nel farlo pagare su tutte le Tangenziali. Così, cari milanesi, una volta dentro le Tangenziali dovremo pagare dazio! Tel. 02 7740 2780-2328 [email protected] LEGA NORD Paolo Grimoldi - Consigliere Voto agli immigrati? No, grazie! Il problema reale dell’immigrazione è che questa sia clandestina, cioè non regolamentata e che venga usata come un serbatoio di voti da parte di taluni partiti politici, che vedono nella disperazione dei clandestini un utile mezzo politico per prendere il potere. Grave è vedere degli immigrati, magari clandestini, ricevere la casa velocemente a discapito dei nostri anziani e delle nostre giovani coppie. Vedere zingari poter costruire liberamente ville con piscina abusivamente e rimanere impuniti. Vedere che ricevono contributi dalle nostre amministrazioni comunali e provinciali lasciando milioni di italiani senza sussidi e casa. La Lega Nord è contraria al voto degli stranieri (siano essi Africani, Turchi, Americani o Svizzeri) per un motivo: non sono cittadini del nostro Paese. La legge che permette agli stranieri, presenti sul nostro territorio, di acquisire la cittadinanza e con essa il diritto di voto sia attivo che passivo c’e’ già! Per diventare cittadino italiano servono dieci anni. Per quale motivo dovremmo abbassare questo lasso di tempo? Perché dovremmo far votare degli immigrati senza cittadinanza!? È una questione di legalità: se uno vuole votare, deve far parte della nostra comunità, quindi deve essere cittadino. Tel. 02 77402273 [email protected] ALLEANZA NAZIONALE Paola Frassinetti - Capogruppo La città è mobile Uno dei temi che dovrebbe diversificare uno schieramento di centro-destra da uno di centro-sinistra è quello sulla mobilità. Le battaglie demagogiche e i preconcetti contro l’uso dell’automobile sono da sempre un retaggio dello pseudo-ambientalismo di sinistra: Milano è una città che ha bisogno di velocità, Milano è una città che deve garantire spostamenti veloci e simultaneità della vita quotidiana. Al cittadino va garantita la possibilità di poter svolgere più attività in poco tempo, perché tale è la filosofia di questa città. Dunque, il potenziamento del trasporto pubblico e la regolamentazione del traffico vanno effettuati senza sacrificare la libertà del singolo di poter scegliere di usare il proprio mezzo privato. L’ambiente si difende riqualificando i grandi DENTRO IL CONSIGLIO spazi verdi al di fuori della metropoli, come per esempio le grandi aree verdi che circondano Milano, in questo senso uno dei modi per regolamentare il traffico cittadino è proprio quello di favorire una politica che preveda l’incremento di grandi arterie esterne a Milano, quali la tangenziale est esterna, la Pedemontana nonché la progettazione e l’ampliamento di nuove strade. Contro il pensiero politicamente corretto del fronte dell’immobilismo, si propone la progettualità urbanistica di chi crede nell’eterotrasporto. Le civiltà si giudicano dalla capacità di costruire città e di lasciare segni tangibili e permanenti: abbiamo il dovere quindi di ingranare la marcia e di cambiare velocità per non imbalsamare insieme alla città anche i nostri sogni. Tel. 02 7740 2878 [email protected] UDC Marco Malinverno - Capogruppo Sulle infrastrutture la verità viene a galla Il nuovo Presidente della Soc. ASAM, il Prof. Giulio Sapelli, economista di indubbia capacità e autorevolezza, nel presentare gli indirizzi della Società ( la famosa cabina di regia creata da Penati e costata centinaia di milioni di euro ai cittadini milanesi), ci ha spiegato che non esiste a tutt’oggi un vero e proprio piano industriale che riguardi le infrastrutture e lo sviluppo di una nuova viabilità per il nostro territorio provinciale. In sostanza, ancora oggi, dopo mesi e mesi di continue richieste all’Amministrazione Penati, finalizzate a conoscere se è inten- zione di questa Giunta di Centro Sinistra di realizzare la tangenziale est esterna, la Brebemi e la Pedemontana, nessuno ha ancora capito cosa si intende fare. Nel frattempo la Giunta Penati continua a spendere soldi in consulenze inutili, in attività politiche di facciata e non dà risposte concrete ai problemi piu’ rilevanti della nostra comunità. E intanto il tempo passa. Tel. 02 7740 2729-2361 [email protected] GRUPPO COLLI Ombretta Colli - Capogruppo Una città dal volto umano Negli ultimi mesi ho ripreso a girare per Milano, ed ho incontrato centinaia di miei concittadini, soprattutto i più bisognosi, ovvero quelli che mi stanno più a cuore, e che dovrebbero essere nei pensieri di ogni pubblico amministratore. E proprio in questo mio ‘pellegrinaggio’ nelle periferie milanesi, ho potuto constatare quello che già sapevo, che la politica che ha gover- nato la città negli ultimi quindici anni si è occupata soltanto delle privatizzazioni e della finanza, dimenticando che la città è fatta anche di persone. Solamente andando di casa in casa ci si può rendere conto di quali siano i problemi reali di chi deve cercare di tirare fine mese, magari con una misera pensione sociale, quella da 500 euro, che basta a malapena a pagare un affitto. Solamente andando ai mercati all’aperto, si possono vedere anziani che aspettano la fine del mercato per raccogliere i resti lasciati dai venditori. Questa non è la Milano che voglio lasciare ai miei figli e ai miei nipoti. Non è la Milano “con il cuore in mano”, che Alessandro Manzoni descrive nei Promessi sposi. Non è pensabile che in una città, che costruisce grattacieli come New York, ci siano persone, soprattutto anziani, che non hanno una casa. Credo in un’amministrazione dal ‘volto umano’, che metta i cittadini ed i loro bisogni al centro della propria azione. Tel: 02 7740-1 [email protected] 79 la tua provincia RACCONTACI LA TUA PROVINCIA Chissà quante volte vi sarà capitato di dover raccontare il luogo dove vivete, dove lavorate o dove semplicemente preferite stare, ad amici o parenti che vi chiedevano: com’è il posto in cui vivi? Oppure di narrare un viaggio, una gita fuori porta, e di cercare le parole giuste, la foto rivelatrice. Ma come raccontereste la vostra provincia? Ebbene, La Provincia in Casa vi offre la possibilità di farlo. Mandateci testi, non più di 2.000 battute spazi inclusi, foto in alta definizione, disegni e tutto quello che vi piace e che, secondo voi, rappresenta la vostra provincia, il vostro modo di vederla e di viverla. I più belli, a nostro insindacabile giudizio, finiranno in questa pagina accompagnati da una breve, non più di 150 battute spazi inclusi, nota sull’autore. Dateci dentro. Rubrica “La Tua Provincia” La Provincia in Casa Redazione: Via Vivaio 1 - 20122 Milano [email protected] 80