LA SCUOLA: luogo di incontro tra una pluralità di essere unici
GENERATIVI di relazioni significative
Piano delle attività proposto al collegio dei docenti del 02/09/2015
Il presente piano delle attività consiste in una esplicitazione delle linee di indirizzo definite in
Consiglio di Istituto e delle linee di intervento contenute nel Piano dell’offerta formativa soprattutto
per quanto attiene gli aspetti organizzativi e gestionali.
Per un’analisi completa dell’identità e degli scopi dell’istituto si rinvia pertanto al POF. In questo
documento, affidato alla responsabilità della Dirigente Scolastica, sono compresi i seguenti punti:
1. Le risorse umane dell’Istituto
2. Gli orari di servizio
3. L’organizzazione del Collegio dei Docenti e le aree di collaborazione con la Dirigente
scolastico
4. La scuola luogo d’incontro tra una pluralità di esseri unici
5. Curriculi pratiche didattiche e valutazione
6. La scuola partecipata
7. Le funzioni strumentali
8. Gestione organi collegiali
9. Rapporti con le famiglia
10. Valutazione degli allievi e delle allieve
11. Piano delle attività di aggiornamento
12. Piano di accesso al fondo
ORGANIGRAMMA
DIRIGENTE
SCOLASTICA
PERSONALE
A.T.A.
COLLEGIO
DEI DOCENTI
R.S.U.
COLLABORATRICI
CONSIGLIO
DI ISTITUTO
COMITATO
GENITORI
REFERENTI
GIUNTA
ESECUTIVA
COMITATO DI
VALUTAZIONE
ASSEMBLEE
GENITORI
CONSIGLI
DI CLASSE
INTERCLASSE E
INTERSEZIONE
PLENARI
FUNZIONI STRUMENTALI
GRUPPI DI LAVORO
CONSIGLI
DI CLASSE
INTERCLASSE E
INTERSEZIONE
TECNICI
SEZIONI
TEAM
1
CLASSI
1. RISORSE UMANE
Il Piano definisce innanzitutto la distribuzione delle risorse professionali assegnate all’organico di
fatto in relazione alle sottoindicate classi:
Organico scuola dell’infanzia
N. 3 sezioni
Scuola dell’infanzia di Comun Nuovo
− posto comune: n. 5 insegnanti a cattedra completa
− posto comune:n. 2 insegnanti part-time
− sostegno: n. 1 insegnante a cattedra completa + 12h e ½
− insegnamento religione cattolica: affidato all’Ins. specialista 4,5 ore
− assistenti educatori comunali: sostegno – 3 assistenti per un totale di 38 ore
Organico
ZANICA
n. 3 classi
n. 2 classi
n. 2 classi
n. 2 classi
n. 2 classi
•
•
•
•
scuola primaria
1e
2e
3e
4e
5e
a
a
a
a
a
40h
40h
40h
40h
40h
-
n.
n.
n.
n.
n.
1
1
1
1
1
classe
classe
classe
classe
classe
1a
2a
3a
4a
5a
a
a
a
a
a
27h
27h
27h
27h
27h
COMUN NUOVO
n. 3 classi 1e a 40h
n. 2 classi 2e a 40h
n. 2 classe 3a a 40h - n. 1 classe 3a a 27h
n. 1 classe 4a a 40h - n. 1 classe 4a a 27h
n. 1 classe 5a a 40h - n. 1 classe 5a a 30h
di base: n. 45 insegnanti posto comune
Lingua straniera: n. 2 insegnanti specialiste
Sostegno: n. 10 insegnanti a cattedra intera + 12 ore
Insegnanti religione cattolica: affidato a n. 4 insegnanti specialiste
Le risorse vengono così distribuite:
• n. 32 insegnanti al plesso di Zanica, di cui:
o n. 26 insegnanti di classe,
o n. 1 insegnante di inglese
o n. 4 insegnanti di sostegno
o n. 1 insegnante psicopedagogiste 12 ore
- assistenti educatori: 5 ass.ti = 84 ore
•
n.
o
o
o
o
-
28 insegnanti + 6 ore al plesso di Comun Nuovo, di cui:
n. 21 insegnanti di classe
n. 1 insegnante di inglese
n. 1 insegnante psicopedagogista: 12 ore
n. 5 insegnanti di sostegno
assistenti educatori: 9 ass.ti = 193h
Organico
ZANICA
n. 4 classi
n. 4 classi
n. 2 classi
scuola secondaria di primo grado
prime a 30 ore
seconde a 30 ore
terze a 30 ore
ZANICA
o lettere: n. 5 cattedre + 10h
o matematica: n. 3 cattedre + 6h
o francese: n. 1 cattedra + 2 h
o inglese: n. 1 cattedra + 12h
o ed.artistica: 1 cattedra + 2h
o ed.tecnica: 1 cattedra
o ed.musicale: 1 cattedra
o ed.fisica: 1 cattedra
o religione: n. 9 ore
o ins. sostegno: n. 6 cattedre
o assistenti educatori: 2 ass.ti = 62h
COMUN NUOVO
n. 2 classi prime a 30 ore
n. 2 classi seconde a 30 ore
n. 2 classi terze a 30 ore
COMUN NUOVO
o lettere: n. 3 cattedre e 6 ore
o matematica: n. 2 cattedre
o francese: n. 12 ore
o inglese: n. 1 cattedra
o ed.artistica: n. 12 ore
o ed.tecnica 12 ore
o ed.musicale: n. 12 ore
o ed.fisica: n. 12 ore
o religione: n. 6 ore
o ins. sostegno: n. 2 cattedre + 12h
o assistenti educatori: 1 ass.te = 10h
2
Criteri pedagogico-didattici relativi all’assegnazione degli insegnanti di sostegno agli/le
allievi/e
• continuità come valorizzazione delle pre-conoscenze e dei percorsi svolti, una volta verificate:
o la positiva interazione tra insegnate-allievo/a- contesto
o l’evoluzione dei bisogni dell’allievo/a
• competenze teoriche:
o titolo di specializzazione
o altri titoli afferenti all’area della diversa abilità (corsi di formazione)
• competenze pratiche:
o eventuali esperienze pregresse (es.: insegnamento, servizio civile, volontariato)
o per la scuola primaria: disponibilità ad assumere come valore e quindi ad attivare percorsi e
progetti nella classe che promuovano modalità, strategie e tecniche inclusive
• anzianità di servizio
• indicazione del servizio di Neuropsichiatria Infantile o degli specialisti privati relativamente alla
tipologia di disabilità e alla valutazione dei bisogni dell’allievo/allieva
• conseguente analisi della disponibilità di risorse che ruotano intorno all’allievo/a diversamente
abile (es.: assistenza educativa, terapie riabilitative, ecc.)
3
2. IMPIEGO ORARIO DI SERVIZIO
Insegnanti scuola dell’infanzia
L’orario di servizio di ciascun docente di scuola infanzia comprende:
• orario di base per attività di insegnamento articolati nei campi d’esperienza
• ore derivanti da eventuali “compresenze” con l’IRC
• ore derivanti da “contemporaneità “
Il monte-ore viene utilizzato, per garantire in ogni classe una quota oraria per la compresenza
delle insegnanti , secondo le modalità definite dal POF e per:
o attività di cura del pasto e del sonno
o attività di intersezione
o attività complementari quali uscite, partecipazione teatralità, organizzazione feste, per un
massimo di 10 ore che verranno recuperate negli ultimi 20 giorni di giugno
o gestione supplenze brevi
La sostituzione dei colleghi assenti sarà effettuata secondo i seguenti criteri:
• disponibilità dichiarata da parte dei docenti ad effettuare sostituzioni
Insegnanti scuola primaria
L’orario di servizio di ciascun docente di scuola primaria comprende:
CURRICOLO PRIMARIA ZANICA e COMUN NUOVO
DISCIPLINA
TEMPO SCUOLA
Classi prime
Classi seconde
Classi terze/quarte/quinte
27
40
27
40
27
30
40
1° q.
2° q.
1° q.
2° q.
1° q.
2° q.
Italiano
8
6
8
7
5
7
7
5
6
6*
Storia/geografia
4
4
5
4
4
5
4
4
6
6*
Inglese
1
1
1
2
2
2
3
3
3
3
Matematica
6
6
7
6
6
7
6
6
6
6*
Scienze nat./sperim.
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
Arte e immagine
2
2
2
2
2
2
1
1
2
2
Musica
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
C.M.S.
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
Religione/Att.Altern.
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
Mensa
/
/
10
/
/
10
/
/
/
10
TOTALE ORE
28
26
40
28
26
40
28
26
30
40
Frequenza settimanale 26h = 5 mattine 8.30/12.30 + 3 pomeriggi 14.30/16.30 (no mercoledì e venerdì)
28h = 5 mattine 8.30/12.30 + 4 pomeriggi 14.30/16.30 (no mercoledì)
30h = 5 mattine 8.30/12.30 + 5 pomeriggi 14.30/16.30
40h = 5 mattine 8.30/12.30 + 5 mense 12.30/14.30 + 5 pomeriggi 14.30/16.30
La scuola primaria di Zanica anticipa di 10 minuti gli ingressi e le uscite
*comprensivo del metodo di studio
•
•
•
orario per attività di programmazione (di norma, 2 ore settimanali)
ore derivanti da eventuali “compresenze” con l’IRC
ore derivanti da “compresenza” con L2
Considerato il POF l’organizzazione nelle classi fatta senza distinzione tra classi a tempo pieno
(40ore) e classi a 27 o 30 ore. Pertanto il monte-ore viene utilizzato per garantire in ogni classe
una quota oraria di compresenza tra insegnanti per svolgere le sotto indicate attività :
o attività di laboratorio
o attività di assistenza al servizio mensa
o attività di alfabetizzazione alunni non nativi
o attività di classi aperte
o accantonamento in moduli orari per progetti specifici
o gestione supplenze brevi
La sostituzione dei colleghi assenti sarà effettuata secondo i seguenti criteri:
1. recupero permessi brevi e recupero accantonamenti
2. disponibilità dichiarata da parte dei docenti ad effettuare sostituzione con ore in supero
3. divisione della classe sulle altre classi
4
Attività connesse con la programmazione didattica in corso d’anno
Scuola dell’infanzia
La programmazione didattica e la sua verifica avvengono con cadenza bi-mensile.
Il coordinatore/referente ha anche il compito di curare un registro della programmazione in cui
sono verbalizzati sinteticamente gli incontri svolti.
Scuola primaria
Sono costituiti gruppi di programmazione di team che si riuniscono secondo le modalità
organizzative concordate:
settimanalmente e/o pluri-settimanalmente secondo le esigenze;
periodicamente tutti i team insieme (su necessità)
Le riunioni dei gruppi di programmazione si svolgono secondo un calendario definito dai singoli
gruppi, sotto la responsabilità del team insegnanti:
ZANICA:
Team/docenti
Team 1e
Team 2e
Team 3e
Team 4e
Team 5e
Ins.te Inglese Rudelli
sostegno/ass.ti educat.
COMUN NUOVO:
Team/docenti
Team 1e
Team 2e
Team 3e
Team 4e
Team 5e
Ins. Inglese Tuzzolino
sostegno/ass.ti educat.
Tempi/Modalità
Martedì 16.30/18.30 in caso di OOCC il lunedì stesso orario
In alternanza sui team di appartenenza
Secondo gli orari stabiliti per i team
Tempi/Modalità
Martedì dalle 16.30 alle 18.30 – In caso di OO.CC. vedi prospetto
mensile
In alternanza sui team di appartenenza
Secondo gli orari stabiliti per i team
Impiego orario di servizio dei docenti nella scuola secondaria di primo grado
L’orario di servizio di ciascun docente di scuola secondaria di primo grado comprende:
• orario di base per curricolo:
CURRICOLO SECONDARIA ZANICA e COMUN NUOVO
DISCIPLINA
TEMPO SCUOLA
5
1
2
2
3
2
4
2
2
2
2
2
1
Italiano
Approfondimento
Storia
Geografia
Inglese
Francese
Matematica
Scienze
Tecnologia
Arte e immagine
Musica
Corpo Movimento Sport
Insegnamento Religione Cattolica/Attività Alternativa
Mensa
TOTALE ORE
Frequenza settimanale
30h
6 mattine
8,10/13,10 secondaria Comun Nuovo
8.15/13.15 secondaria Zanica
5
Criteri didattici definizione orario delle lezioni:
PRESUPPOSTI: La gestione variabile tempo fa riferimento a principi di unitarietà e organicità in
coerenza con i bisogni degli/lle alunni/e e dei percorsi basati sulla logica della progettazione e non
sulla logica domanda/offerta del personale e delle attività.
Scuola infanzia
•
considerazione delle attività in compresenza
Scuola primaria
1. considerazione dei ritmi di apprendimento: equilibrio tra le attività curriculari
2. distribuzione funzionale per organizzazione compiti a casa: considerazione della presenza di
attività pomeridiane
3. criteri epistemologici e specifici discipline
• Massimo 2 ore di L2 nello stesso giorno
• Distribuzione ore delle discipline in modo equilibrato su 5 giorni
4. variabili collegiali:
• Scansione dei laboratori
• Vincoli con le altre scuole per docenti spezzonisti
• Vincoli legati ai progetti attivati
• Vincoli per attività alternativa
• Vincoli utilizzo spazi (palestra, laboratori ecc.) e attrezzature (computers. ecc.)
• Docenti part-time verticale/orizzontale
• Vincoli legati al servizio mensa
• Non superare di norma le 8h nell’orario di lavoro nella stessa giornata (lezione+attività)
5. variabili personali:
• Equilibrio nella distribuzione delle ore buche
• Equilibrio entrate/uscite disagevoli
• Richiesta desiderata
• Docenti part-time verticale/orizzontale
• Eventuale frequenza percorso abilitante
Scuola secondaria (si è in fase di rivisitazione dei criteri che verranno sottoposti al
collegio docenti)
− considerazione dei ritmi di apprendimento:
• Equilibrio tra le diverse aree disciplinari
• Giorno libero docente di lettere diverso da docenti di matematica
− distribuzione funzionale per organizzazione compiti a casa
Considerazione della presenza di attività pomeridiane
− criteri epistemologici e specifici discipline
Distribuzione ore di lettere in modo equilibrato su 5 giorni (se spezzonisti su 4 giorni)
Distribuzione ore di matematica in modo equilibrato
Se possibile le 2 ore di Ed. Fisica vanno collocate di seguito
− variabili collegiali:
• Vincoli con le altre scuole per docenti spezzonisti
• Vincoli legati ai progetti attivati
• Vincoli giorno libero
• Vincoli utilizzo spazi (palestra, laboratori ecc.) e attrezzature (computers. ecc.)
• Docenti part-time verticale/orizzontale
− variabili personali:
• Equilibrio nella distribuzione delle ore buche
• Equilibrio entrate/uscite disagevoli
• Richiesta giorno libero
• Richiesta 1 desiderata oltre il giorno libero
• Eventuale frequenza percorso abilitante
• I docenti che per motivi personali non possono mai entrare la 1^ ora, rinunciano al giorno
libero
• Docenti part-time verticale/orizzontale
6
Procedura
1. La dirigente, tramite il referente dell’orario, consegna il modello predisposto per la raccolta dei
desiderata che vengono assunti nella stesura dell’orario in termini secondari rispetto ai criteri
didattici e strutturali che sono prioritari.
2. I/le referenti dell’orario comunicano agli/le insegnanti eventuali aggiustamenti rispetto ai
desiderata, dopo aver consultato la dirigente
3. La dirigente rende trasparente le scelte con le quali ha operato nell’accoglienza dei desiderata.
Insegnanti di sostegno e assistenti educatori scuola infanzia, primaria e secondaria
ORARIO PROVVISORIO
1) fase finalizzata all’osservazione
Per le classi 1e primaria e secondaria
a. Orario distribuito sul maggior numero di discipline possibili per ricavare le informazioni
necessarie all’individuazione delle potenzialità e dei bisogni dell’allievo/a
b. L’insegnante di sostegno e l’assistente educatore (se assegnato) formulano il loro orario
sulla base di quanto è emerso in C.d.c./Team e sulla base delle attività di osservazione
c. L’orario elaborato viene consegnato alla Dirigente ed alla referente della diversabilità
d. La referente verifica la coerenza dell’orario e predispone il quadro di sintesi che verrà
consegnato alla scrivente e all’ufficio di segreteria
Per le classi 2e/3e secondaria – 2e/3e/4e/5e primaria
a. Raccolta e condivisione dei bisogni dell’alunno/a durante il Consiglio di Classe e gli incontri
di team di settembre;
b. L’insegnante di sostegno e l’assistente educatore formulano il loro orario sulla base di
quanto è emerso in C.d.c. e sulla base delle attività di osservazione
c. L’orario elaborato viene consegnato alla Dirigente ed alla referente della diversabilità
d. La referente verifica la coerenza dell’orario e predispone il quadro di sintesi che verrà
consegnato alla scrivente e all’ufficio di segreteria
ORARIO DEFINITIVO
2) confronto con il consiglio di classe/team su quanto emerso dall’osservazione
• Individuazione delle aree di intervento
• Orario distribuito sulle discipline appartenenti alle aree di intervento individuate (evitando di
essere presenti in ore in cui l’allievo/a non ha bisogno)
• L’insegnante di sostegno formula il proprio orario sulla base di quanto è emerso in C.d.c. e
sulla base delle attività di osservazione
• L’insegnante di sostegno e l’assistente educatore formulano l’orario dell’assistente sulla
base di quanto è emerso in C.d.c.
• L’orario elaborato viene consegnato alla Dirigente ed alla referente della diversabilità
• La referente verifica la coerenza dell’orario e predispone il quadro di sintesi che verrà
consegnato alla dirigente e all’ufficio di segreteria
3) variabili personali
• Richiesta giorno libero
• Eventuale frequenza percorso abilitante
CRITERI DIDATTICI PER UTILIZZO ORE A DISPOSIZIONE
A inizio anno scolastico, durante l’orario provvisorio, le ore a disposizione saranno destinate a:
Scuola Infanzia
• attività di inserimento graduale
• progetto accoglienza
Scuola primaria
• progetto accoglienza/osservazione formazione classi 1e
• attività di alfabetizzazione
• accantonamento per attività modulare
• Sostituzione colleghi assenti
7
CRITERI DIDATTICI PER L’ASSEGNAZIONE ALLE ATTIVITÀ:
•
•
continuità
competenze (titoli ed attività svolte)
CRITERI GESTIONE ASSENZE BREVI PERSONALE DOCENTE:
La gestione supplenze brevi sarà effettuata col recupero dei permessi brevi e degli
accantonamenti, con l’organico funzionale, con ore in supero su disponibilità dichiarata dal
docente.
Le ore derivanti dalla concessione di permessi brevi, da ritardi, ecc., in orario scolastico, vengono
recuperate dal docente, entro i 2 mesi successivi nell’anno scolastico di riferimento, secondo le
seguenti modalità:
• prioritariamente in ore di supplenza
• interventi didattici
Qualunque tipo di assenza deve essere comunicata in Segreteria all’assistente amministrativa
referente, al numero telefonico 035/670728, in tempo utile per l’organizzazione della sostituzione;
in particolare la comunicazione dell’assenza del giorno, deve avvenire a partire dalle ore 7,45 sino
e non oltre le ore 8.00.
L’assistente amministrativa referente comunicherà le assenze alle insegnanti collaboratrici che
provvederanno all’organizzazione delle sostituzioni dei docenti assenti. In caso di impossibilità della
collaboratrice della scuola secondaria di Zanica, provvederà direttamente l’assistente
amministrativa referente.
ORGANIZZAZIONE DELLE ASSENZE NELLE DIVERSE ATTIVITA’
sostegno
1. in caso di assenza dell’insegnante di sostegno o Assistente Educatrice, l’allievo resta in classe.
Sarà cura dell’insegnante presente disporre le condizioni per la relativa gestione.
2. in caso di assenza dell’insegnante di classe, l’insegnante di sostegno gestisce la classe, entro
un massimo del 20% delle ore annuali tranne:
- in alcune situazioni che verranno concordate con la dirigente all’inizio dell’anno scolastico
- in caso di appuntamenti vincolanti (es.: ASL/Prog.Orientamento)
3. in caso di assenza dell’alunno l’insegnante di sostegno dovrà comunicarlo in segreteria e dovrà
comunicare all’insegnante che gestisce le sostituzioni, il proprio orario per essere
eventualmente utilizzata per le supplenze
attivita’ alternativa:
- in caso di assenza dell’insegnante di alternativa, in extrema ratio l’insegnante di religione
gestisce l’alunno, garantendo la sorveglianza entro un massimo del 20% delle ore
programmate
- in caso di assenza dell’insegnante di religione, l’insegnante di alternativa tiene la classe entro
un massimo del 20% delle ore programmate.
In situazioni di eventuale problematicità, gli alunni vengono distribuiti in classi parallele. Le
insegnanti di attività alternativa dovranno darne comunicazione alla Dirigente Scolastica.
visite e viaggi d’istruzione: nel caso di non partecipazione alle gite, l’insegnante può essere
utilizzato, anche diversamente dal proprio orario di servizio, per supplenze brevi, senza
retribuzione, nella propria ed altre classi purché non si superi, nell’arco della giornata, l’orario
individuale del docente. Altrimenti si resta a disposizione in base all’orario individuale del/i giorno/i
stesso/i della gita.
formazione e aggiornamento: in caso di assenza per partecipazione a iniziative di
aggiornamento o formazione si procede alla sostituzione, se necessario si articola orario flessibile
attività di laboratorio e/o compresenza : l’insegnante presente gestisce la classe
8
3. L’ORGANIZZAZIONE DEL COLLEGIO DEI DOCENTI
a livello di plesso
Collaboratori del Dirigente
Referenti Laboratori,
palestre e materiale Facile
Consumo
a.
b.
c.
Ambito gestionale
a livello di classe
a livello didattico progettuale
Coordinatori di classe
a. Gruppi per materie
Team infanzia e
b. Funzioni Strumentali
primaria
c. Commissioni
Correzione prove
d. Gruppi di ricercazione
Invalsi
e. Gruppi di progetto
AREE DI COLLABORAZIONE CON LA DIRIGENTE
Aree per le quali il dirigente scolastico designa i propri collaboratori
Per alcune aree di intervento di particolare complessità il dirigente scolastico si avvale di propri
collaboratori:
• Sicurezza (D.L.vo n. 81/08)
• Privacy
• Stesura orario delle lezioni per le scuole secondarie di 1° grado
• Coordinamento attività dei plessi sezioni
• Coordinamento e gestione consiglio di classe
SICUREZZA (D.L.VO N. 81/08)
La dirigente si avvale di un collaboratore esterno che dovrà svolgere il ruolo di R.S.P.P. e di
personale interno così come di seguito predisposto
Servizio di Prevenzione e Protezione (D.L.vo n. 81/08) sarà formato da alcuni soggetti
fondamentali per la buona riuscita delle procedure di emergenza e per l’introduzione
della cultura di sicurezza sia a livello gestionale e amministrativo che didattico:
•
•
Datore di lavoro: la Dirigente Scolastica
Il Coordinatore dell’emergenza (il preposto):ruolo svolto dai collaboratori di plesso e sezioni
f. sovrintende e vigila sulla osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di
legge;
g. sovrintende le disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di uso dei
mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuale messi a loro
disposizione ;
h. interviene in caso di necessità relativamente al funzionamento e/o malfunzionamento
dell’edificio
Scuola
Scuola
Scuola
Scuola
Scuola
•
•
•
•
•
•
dell’infanzia di Comun Nuovo – Moretti Roberta
primaria di Zanica – Campana Stefania e Zampoleri Paola
primaria di Comun Nuovo – Cattaneo Elena
secondaria di Zanica – Carrozzo Concetta
secondaria di Comun Nuovo : Galante Daniela e Rottoli Elena
Addetto
Addetto
Addetto
Addetto
Addetto
Addetto
all’apertura dei cancelli/portoni: il collaboratore in servizio nelle vicinanze;
alla chiamata di emergenza: il collaboratore vicino al telefono;
allo sgancio di elettricità: un collaboratore scolastico
antincendio: chiunque abbia una formazione specifica
al primo soccorso: chiunque abbia una formazione specifica
alla vigilanza sul divieto di fumo
R.L.S.: individuato tra le R.S.U.
L'ordine di evacuazione va dato dal Dirigente scolastico o suo delegato, dall’insegnante preposto o
dall'incaricato, seguendo l’ordine di cui sopra.
Le funzioni di cui sopra vengono svolte durante l'orario di servizio degli addetti, secondo il turno
assegnato a ciascuno, alternativamente mattino e pomeriggio. In caso di compresenza, la funzione
è svolta fino al termine del turno antimeridiano dal personale presente in tale turno e,
successivamente, dal personale che si avvicenda.
In ogni caso, la funzione è comunque svolta dal personale presente.
9
PRIVACY (come da incarico individuale)
• Coordinatori di classe per scuola secondaria
• Insegnanti di classe e sezioni
• Insegnanti di Sostegno
COLLABORATORI DELLA DIRIGENTE SCOLASTICA:
Vicaria con funzione di sostituzione della Dirigente Scolastica CASTROREALE Rosaria
infanzia Comun Nuovo MORETTI Roberta
primaria Comun Nuovo CATTANEO Elena
secondaria Comun Nuovo GALANTE Daniela e ROTTOLI Elena
primaria Zanica CAMPANA Stefania e ZAMPOLERI Paola
secondaria Zanica CARROZZO Concetta
•
•
COLLABORATRICE VICARIA
sostituire la Dirigente Scolastica in caso di assenza e/o impossibilità della stessa;
redarre verbale collegio docenti: curare il registro dei verbali e trasmettere ai plessi il verbale
COORDINAMENTO ATTIVITÀ DEI PLESSI/SEZIONI:
•
•
Area Sicurezza
gestione ruolo preposto
verifica/rielaborazione per la parte di competenza della circolare sulla vigilanza degli alunni.
•
•
•
•
•
•
•
•
Area Accoglienza
Accogliere nuovi docenti – nuovi allievi e allieve – nuovi genitori
curare i rapporti con i genitori e con i docenti del plesso, facendosi portavoce degli stessi
presso la Dirigente scolastica;
gestire l’open-day
gestire monitoraggio il percorso accoglienza
organizzare e gestire il percorso di familiarizzazione
partecipazione incontro genitori open-day
accogliere e gestire alunni non nativi in collaborazione con la funzione strumentale
partecipare all’incontro formazione classi 1e secondaria con insegnanti classi 5e primaria
•
•
•
•
Area Comunicazione
Rapporti con Enti e Associazioni culturali e sportive e con il territorio
rapporti comitati genitori
farsi portavoce tra i docenti di eventuali comunicazioni urgenti;
coordina rapporti con Psicopedagogiste
•
Area Gestionale
Presiedere collegi di scuola – consigli di interclasse/intersezione tecnici e plenari – Incontri di
progettazione di plesso
Compiti
• documentarsi preventivamente sui contenuti dell’ordine del giorno di ogni riunione
• predisporre l’organizzazione dell’incontro
• curare la puntualità e la completezza del verbale da parte di un docente segretario di sua
fiducia
• coordinare le attività del gruppo
• riferire verbalmente al Dirigente Scolastico sui problemi e le proposte emerse
• raccogliere la documentazione
• essere riferimento tra i docenti della propria scuola;
• favorire rapporti positivi di stima e di intesa tra i docenti;
• vigilare, responsabilizzando, sul buon andamento della scuola;
• ragguagliare con tempestività la Dirigente Scolastica su ogni problema rilevato, suggerendo
soluzioni opportune e, in caso di necessità immediata, assumere le decisioni che il caso
richiede, relazionando successivamente alla Dirigente scolastica;
• essere disponibili ad accettare nuovi incarichi o deleghe della Dirigente Scolastica per
soddisfare le esigenze della Comunità scolastica;
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•
•
•
•
•
•
•
provvedere al coordinamento dei recuperi dei permessi brevi individuando le sostituzioni per
assenze. (in collaborazione con la Segreteria)
provvedere al coordinamento delle supplenze (in collaborazione con la Segreteria)
elaborare il piano delle attività in azioni specifiche della scuola di appartenenza
raccogliere schede Piano di Diritto allo Studio e progetti
collaborare e gestire scioperi/assemblee con la Dirigente Scolastica
raccogliere le quote dell’assicurazione e consegnarle al genitore per il versamento
curare l’applicazione delle delibere collegiali
RESPONSABILI LABORATORI
Compiti:
1. Gestire il registro dell’inventario
2. Curare gli ordini
3. gestire registro per utilizzo e/o prelievo sussidi,
4. predisporre riconsegna inventario dei beni alla Direttrice Servizi Generali Amministrativi
5. Controllo funzionalità attrezzature
6. Su necessità segnalare manutenzione ordinaria
7. Predisporre prospetto utilizzo laboratorio da collocare sulla porta
RESPONSABILI FACILE CONSUMO
Compiti: Verifica la consegna dei materiali con fatture e distribuisce ai colleghi previa firma per
ricevuta su modello della segreteria
RESPONSABILI PALESTRE
Compiti: Cura ordini e provvede manutenzione ordinaria
•
•
RESPONSABILI BIBLIOTECA SCUOLA PRIMARIA COMUN NUOVO
Prendere in carico i nuovi libri
Selezionare i libri in dotazione
COORDINATORI CONSIGLI DI CLASSE SCUOLA SECONDARIA
Considerato che i bisogni e la complessità presenti nelle classi richiede sempre maggiori attenzioni
in ambito educativo e ritenuto l’importanza dell’ ambito didattico trasversale il collegio delibera
l’istituzione di 1 coordinatore di classe attribuendo la gestione di:
Ambito educativo in chiave psico-sociale
Allievi e allieve
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Ricostruire la storia degli allievi e delle allieve, in particolare gestire eventuali situazioni
particolari comunicando al consiglio di classe e comunicando alla dirigente.
Ricostruire il curricolo degli allievi e delle allieve considerando i percorsi specifici realizzati
all’interno dell’ambito scolastico e comunicarlo alla dirigente.
Promuove progetti specifici per allievi e allieve in collaborazione con funzioni strumentali e ne
cura l’analisi dell’andamento (PDP)
Condividere e gestire il “patto formativo” con alunno/a, famiglia e Consiglio di classe e
consegnarlo ai/le rappresentanti di classe
Condivide e gestisce percorsi con la psicopedagogista
Coordinare le procedure delle elezioni dei rappresentanti di classe e delle assemblee di classe
degli allievi/e
Gestire la sicurezza in collaborazione con incaricati sicurezza (opuscolo “Scuola Sicura”)
Coordinare le comunicazioni;
Coordinare l’orientamento in rete – classi 3e;
Organizzare modalità gestione intervallo
Conoscere i progetti di educazione alla salute;
Partecipare agli incontri con esperti per alunni diversamente abili (un incontro iniziale ed uno
finale di 2h ciascuno con destinazione di risorse del Fondo di Istituto) a seguito di valutazione
tra la Dirigente e la Funzione Strumentale BES (eventuale deroga deve essere sottoposta alla
Dirigente e agli organi competenti);
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•
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•
•
•
Esplicitare in classe, in tempi efficaci, il Regolamento di Istituto (parte III) e della gestione
organizzativa della scuola come da Piano dell’Offerta Formativa
Gestire la privacy
Raccogliere le quote dell’assicurazione e consegnarle alla Collaboratrice/Referente di Sezione;
Promuovere strumenti e metodologie utili per favorire una gestione efficace del gruppo classe.
Gestire chiavi armadietti alunni.
•
•
•
Genitori
Presentare il patto formativo (diritti e doveri) al Consiglio di Classe plenario;
Coordinare le comunicazioni;
Coordinamento e predisposizione comunicazioni circa:
− sospensione colloqui
− consegna documento di valutazione 1° e 2° quadrimestre
•
•
•
•
•
Gestione consiglio di classe
Predisporre relazione iniziale e finale della programmazione
Predisporre e condividere il “Patto formativo” nel Consiglio di classe;
Condividere e gestire il PDP/PEP con Consiglio di classe
Predisporre eventuali materiali per il consiglio di classe tecnico e plenario;
Condividere nel consiglio di classe i modelli per le strategie di studio: “Lettura orientativa” (cl.
1e) – “Lettura selettiva” (cl. 2e) – “Produzione e utilizzo di schemi e mappe” (cl. 3e)
Predisporre materiale esami – cl. terze da presentare al Collegio Docenti
Promuovere clima cooperativo nel Consiglio di classe tecnico e plenario;
Partecipare agli incontri con la Dirigente;
•
•
•
Ambito didattico trasversale
Promuove proposte di didattica progettuale e cooperativa per la gestione della
classe
Promuove e cura azioni per favorire:
• l’attivazione del metodo di studio
• percorsi finalizzati allo sviluppo di competenze
• percorsi multimediali c e utilizzo L.I.M.
Ambito della valutazione
Promuove e cura gli esiti delle prove trasversali e delle prove Invalsi
Cura la gestione della Valutazione
• Mettere a disposizione del consiglio di classe il materiale ricevuto dalla segreteria:
- il prospetto valutazione quadrimestrale Q4
- i tabulati di sintesi obiettivi trasversali cognitivi ed educativi
- il quadro sintesi per la valutazione
• Partecipare all’incontro di restituzione esiti prove trasversali (solo classi prime)
• Raccoglie elementi di valutazione relativi ai percorsi specifici realizzati all’interno dell’ambito
scolastico e li comunica alla dirigente
Criteri di individuazione PER LA SCUOLA SECONDARIA:
• Per l’ambito psico-sociale, in particolar modo la valutazione della quantità di tempo di
intervento nella classe, in modo da esserne riferimento
• Competenze relazionali
• Valutazione del numero di classi assegnate
• Competenze multimediali
SEGRETARI CONSIGLI DI CLASSE SCUOLA SECONDARIA
Criteri:
Vengono individuati nell’ordine gli insegnati di sostegno, matematica, lingua 2/3, le educazioni.
Compiti
Redarre il verbale del consiglio di classe
Consegnare in segreteria modelli di raccolta individuazione progetti per allievi e allieve
SEGRETARI DEI COLLEGI DI SEDE
Compiti: Redarre il verbale e incollarlo sul registro
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COORDINATORI VIAGGI D’ISTRUZIONE
Criteri:
1 insegnante per scuola o in alternativa 1 insegnante per classi parallele
Compiti:
•
Predisporre il piano gita e il piano riassuntivo e consegnarli in segreteria
•
Presentare piano ai coordinatori per condivisione con consigli classe e con genitori
•
Contattare istituzioni locali del territorio da visitare.
•
Individuare costi, accompagnatori e supplenti – elenco partecipanti - raccogliere autorizzazioni
– distribuzione piano dettagliato – raccolta quote - effettuare versamento
•
Distribuire agli alunni la modulistica e il programma
•
•
RESPONSABILI BIBLIOTECA SCUOLA PRIMARIA COMUN NUOVO
Prendere in carico i nuovi libri
Selezionare i libri in dotazione
A LIVELLO DIDATTICO
Incontri per materia
Compiti:
• Organizzazione modalità esami
• Organizzazione modalità acquisizione libri testo
Incontri GISA
Compiti:
Confronto sul Profilo Dinamico Funzionale
Confronto sul Progetto Educativo Individualizzato
Applicazione protocollo divers-abilità con Amm.ne Comunale Zanica e Comun Nuovo
Gruppo somministrazione Prove invalsi:
Scuola Primaria - classi 2e e 5 e
Correzione 2 insegnanti per classe(italiano e matematica)
Scuola Secondaria – classi 3e durante gli esami di stato
Correzione tutti gli insegnanti della Commissione Esami
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4. LA SCUOLA: LUOGO DI INCONTRO TRA UNA PLURALITÀ DI ESSERI UNICI:
Per lungo tempo gli studi e la ricerca ci hanno rappresentato un’idea di bambino universale che era
possibile descrivere, comprendere attraverso generalizzazioni considerate valide per tutti i contesti
e soggetti.
Nel primo novecento si affaccia l’idea che i bambini, pur rientrando in uno schema di sviluppo e di
funzionamento psicologico generale, universale possono seguire percorsi originali e presentare
caratteristiche uniche.
L’assunto costruttivista che il bambino costruisca la sua conoscenza significa pensare che la
conoscenza formale si innesti in un mondo di esperienze e di preconoscenze unico e irripetibile per
ogni bambino.
Il sapere formale – quello promosso dalla scuola – non può che integrarsi e intrecciarsi con i saperi
informali assorbiti dal contesto quotidiano in cui vive il bambino, a quelli che Bachelard defisce i
tanti “saperi ignoranti”, secondo il processo di assimilazione a accomodamento di cui parla Piaget.
Gli studi della Gestalt sulla percezione ci mostrano come la percezione visiva individuale determina
la rappresentazione che ci costruiamo del mondo, in un gioco complesso di interazione fra noi e gli
altri. La psicologia cognitiva, integra queste diverse teorie per descrivere diversi tipi di intelligenza,
che per Gardner sono sette, ma per altri studi condotti in oriente possono essere più di 30.
Si affaccia dunque un quadro teorico che ci parla di UN SOGGETTO AL PLURALE, UN BAMBINO
MULTIDIMENSIONALE, che contribuisce a scardinare il concetto di pedagogia della diversità
come pedagogia attenti ai “diversi”, per giungere a quello che oggi viene definita didattica
inclusiva, che comporta lo scardinamento dell’idea di una norma, di uno standard a cui tutti i
SOGGETTI devono corrispondere, pena l’esclusione dal gruppo: significa affermare che TUTTI I
SOGGETTI sono uno diverso dagli altri, ma anche che OGNUNO porta in sé diverse DIMENSIONI
che piano piano devono integrarsi fra loro nella lenta e faticosa costruzione di una identità
personale.
Come si pone la DIDATTICA di fronte a ciò?
Cosa significa nella pratica quotidiana costruire una DIDATTICA INCLUSIVA che risponda ai bisogni
di tutti COLORO CHE FREQUENTANO LA SCUOLA?
Le diverse teorie che si sono susseguite e alternate negli ultimi trent’anni ci hanno posto di fronte
a diverse posizioni che, estremizzate, possono essere così schematizzate.
Da un lato troviamo l’idea di una didattica che procede verso un processo di insegnamentoapprendimento definito individualizzato o personalizzato a seconda delle opzioni teoriche e
ideologiche: secondo questo approccio, l’insegnante dovrebbe delineare uno quadro di conoscenza
approfondito di ogni bambino e modellare un percorso didattico per ciascuno di questi,
personalizzato; negli anni ’70 si era parlato anche di mastery learning, un metodo secondo il
bambino auto-regola il suo percorso con l’aiuto del computer.
Dall’altro lato, da almeno una decina di anni si parla invece di DIDATTICA INCLUSIVA rivolta al
gruppo classe, progettata in modo che o accolga, comprenda, includa tutti i SOGGETTI o osservi,
ascolti per individuare differenze e somiglianze fra i SOGGETTI, o comunque caratteristiche
personali in genere, i SOGGETTI non debbano essere piegati e appiattiti su richieste omologanti e
standardizzanti ma piuttosto possano esprimere la loro INDIVIDUALITA’, le loro diverse
intelligenze, i diversi canali attraverso cui interpretano e leggono la realtà costruiscano un pensiero
e un percorso di sviluppo autonomo e originale all’interno di una CORNICE DI CONDIVISIONE.
Che cosa significa, dunque, in questo quadro di riferimento teorico, parlare di bisogni formativi?
Come individuarli all’interno della propria classe e della propria scuola;
Come ricondurli ai bisogni formativi universali legati a fasi di sviluppo che, con tempi e modi
diversi, si susseguono per tutti i soggetti?
Ed infine, come far sì che la didattica rivolta al gruppo classe di cui l’insegnante è responsabile,
possa includere e rispondere ai bisogni unici e indiscutibili di ogni singolo soggetto?
Una didattica inclusiva richiede la creazione di un contesto che accolga e che crei senso di
appartenenza per tutti i bambini; dove per contesto, con Bateson, non intendiamo un contenitore,
ciò che sta intorno, ma un sistema che costituisca la tessitura di tutte le componenti, gli elementi
di cui un ambiente è formato e delle relazioni che vi intercorrono (fisiche, sociali, comunicative,
cognitive, istituzionali, organizzative).
Come sostiene Dewey, l’apprendimento avviene all’interno e grazie al gruppo/contesto socioculturale di cui fa parte.
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La teoria di campo di Lewin approfondisce il concetto, spiegandoci che “ si possono ottenere e/o
incrementare i risultati di un’azione educativa, sociale (didattica) agendo sulla SPAZIO VITALE
dell’individuo, ossia predisponendo CONTESTI E STRUTTURE adeguati.
Carugati, che affronta il tema del contesto e delle relazioni all’interno della scuola e della classi,
afferma che, “gli insegnanti e gli allievi non producono semplici comportamenti di reazione
reciproca, né semplici attività o materiali, ma elaborano condotte che assumono significati per
coloro che li producono e per coloro ai quali sono dirette; le relazioni fra di esse e i rispettivi
significati si concretizzano in luoghi, tempi che sono caratterizzati nei termini del sistema culturale
dell’istituzione scolastico”
In questo senso ci si ricollega da un lato agli studi di Goffman, secondo cui “l’organizzazione dei
sistemi/contesti istituzionali determina relazioni, ruoli, posizioni, rapporti di potere dei soggetti che
vi fanno parte”; dall’altro lato, si fa riferimento alle teorie di Foucault, che sostiene che “ogni epoca
ha una radice silenziosa ma reale che sostiene il suo linguaggio, che organizza la vita dei soggetti,
contribuendo a costruire un orizzonte di senso, un continuum sensoriale, affettivo-pratico, socioculturale e istituzionale entro cui collocare, classificare, spiegare, interpretare i fenomeni biologici,
sociali, umani”. Come precisa anche Mead: “E’ attraverso il reale simbolizzato che gli essere
entrano in contatto e comunicazione fra loro e si costruiscono un sistema di riferimento che
permette di discutere, scegliere e modificare i propri comportamenti. (funzionali alla costruzione
dell’identità)”.
A questo punto, è necessario chiedersi cosa costituisca il “reale simbolizzato” nella pratica
quotidiana scolastica, ossia chiedersi come gli insegnanti nel loro agire quotidiano possano influire
sulle “spazio vitale” dei bambini e approntare un contesto adeguato.
Dal punto di vista pedagogico, quest’attenzione nei confronti dell’ambiente è stata recepita nei
termini di una maggiore ricerca e cura dell’ambiente fisico, degli spazi e dei materiali in cui avviene
il processo di apprendimento, dei materiali e degli oggetti con cui il bambino è messo in condizioni
di interagire. Come ci dice Piaget:” l’intelligenza è una forma di adattamento. Per cogliere i suoi
rapporti con la vita in generale occorre precisare quali relazioni esistano fra l’individuo e
l’ambiente”.
Canevaro approfondisce sostenendo che “gli strumenti sono tanto operativi quanto concettuali, ed
hanno la funzione duplice di strutturare i percorsi cognitivi e organizzare il gruppo.
In questo senso sono mediatori di possibili conflitti che possono essere affrontati” Il modo di
disporre i banchi in classe o gli angoli in una sezione di scuola dell’infanzia, le scelte relative ai
materiali (strutturati e non; familiari e non, ,…) e “il modo allettante con cui vengono messi a
disposizione dei bambini costituiscono un invito all’esplorazione dell’ambiente stesso”, come
afferma Loris Malaguzzi, vanno pensati in modo da prevederla creazione di “comunicazioni e di
costruzioni possibili”.
Il primo bisogno comune a tutti/e è, dunque, la creazione di un contesto in grado di organizzare il
gruppo di pari, le relazioni fra essi e di costruire una cornice condivisa in cui dare significato a
gesti, parole, azioni.
Un ambiente, però, pensato tenendo conto che i soggetti sono anche corpi, oltre che menti, un
ambiente che questi corpi li accolga e permetta la loro libera espressione in sinergia con lo spirito e
la mente stessa.
Il bisogno che l’insegnante gestisca e guidi la scansione del tempo, dei tempi, corrisponde al
bisogno dei soggetti di essere inseriti in un “frame”\cornice entro cui costruire la cadenza della
giornata, il senso delle attività e la prevedibilità degli eventi.
La creazione\gestione\creazione di LUOGHI RELAZIONALI (per il gioco, la conversazione,
l’accoglienza, LUOGHI ESPRESSIVI (atelier e laboratori) che creino ritmi e schemi prevedibili, in cui
gli allievi possono esplorare e sviluppare le loro potenzialità socio-affettive, cognitive, metacognitive.
Le prassi vengono intesi con come nel senso comune di “monotona ripetizione di comportamenti e
modi di pensare, a scapito della creatività”, ossia come un modo per creare abitudini,
comportamenti riflessi, reazioni esecutive e automatiche, che non richiedono e non producono
autonomia e consapevolezza; le prassi acquisiscono un senso pedagogico e rispondono al bisogno
di appartenenza ed emancipazione degli allievi e allieve divengono un modo di dare ordine al
quotidiano, non solo nel senso della ripetitività delle azioni e della familiarità di luoghi e ritmi, ma
anche e soprattutto della intersoggettività e della reciprocità (nella relazione adulto-allievo e
allievo\a –allievo\a) che garantiscono il protagonismo dei soggetti tutti.
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Le prassi sono da valorizzare come momento di condivisione di un oggetto, di una organizzazione
dello spazio, di una azione, di un momento,… che per ciascuno assume un significato particolare,
nonostante costituisca un frame \cornice comune a tutti.
In questa accezione le prassi possono costituire un punto di forza dell’azione pedagogica e
didattica, in quanto Azioni predefiniti di comune accordo col gruppo, la cui condivisione e mette in
atto comportamenti autonomi,: consolida abilità, sfruttando la ripetizione di comportamenti e
azioni abituali, si ha l’occasione di socializzare e di interpretare e riprodurre la cultura degli adulti.
Il pensare a spazi, tempi, rituali ,prassi che segnino e diano forma e scandiscono le attività
didattica o il passaggio fra una e l’altra può diventare un sistema di tessitura e di integrazione delle
individualità che permetta a ciascun allievo di partecipare al contesto relazione e didattico, in modo
da trovare una risposta ai suoi bisogni particolari. Un modo di esplorare spazi di azione e di
sperimentazione cognitiva e socio-affettiva, che promuova lo sviluppo delle competenze relazionali
e mentali di ciascuno; un modo per costruire quel senso di appartenenza che costituisce la
condizione “sine qua non” della costruzione delle identità individuali.
COME CONIUGARE RIFERIMENTI PSICOPEDAGOGICI con l’espressione “Bisogni
Educativi Speciali” (BES) come da della Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti
di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione
scolastica“.
La Direttiva riconosce che in ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale
attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di
apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura
e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”.
L’utilizzo dell’acronimo BES sta quindi ad indicare una vasta area di alunni per i quali il principio
della personalizzazione dell’insegnamento, sancito dalla Legge 53/2003, va applicato con
particolari accentuazioni in quanto a peculiarità, intensività e durata delle modificazioni.
La direttiva fa riferimento all’ICF (International Classification of Functioning, Disability and Health,
Organizzazione Mondiale della Sanità, 2002) modello concettuale che parla di salute e di
funzionamento globale, non di disabilità o patologie.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, la situazione di una persona va letta e
compresa profondamente in modo olistico e complesso, da diverse prospettive, e in modo
interconnesso e reciprocamente causale.
Crediamo che questo modello sia utile per una lettura dei Bisogni Educativi Speciali in un’ottica di
salute globale, per una comprensione qualitativa degli «ambiti» di difficoltà di un alunno e una
definizione dei corrispondenti «ambiti» di risorse.
La situazione di salute di una persona è la risultante globale delle reciproche influenze tra i fattori
rappresentati nello schema seguente.
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Condizioni fisiche e fattori contestuali agli estremi del modello: la mia dotazione biologica da un
lato e dall’altro l’ambiente in cui cresco, dove accanto a fattori esterni (relazioni, culture, ambienti,
ecc.) incontro fattori contestuali personali, le dimensioni psicologiche che fanno da «sfondo
interno» alle mie azioni (autostima, identità, motivazioni, ecc.). Nella grande dialettica tra queste
due enormi classi di forze (biologiche e contestuali) si trova il mio corpo, come concretamente è
fatto (struttura) e come realmente funziona (funzioni).
Ma il mio corpo agisce con delle reali capacità e performance (attività personali) e si integra
socialmente (partecipazione sociale).
Quando tutto questo va bene e agisce in sinergia, sarò sano e funzionerò bene, altrimenti sarò
malato, o disabile, o con Bisogni Educativi Sociali, oppure emarginato, ecc.
L’allievo viene conosciuto e compreso, nella complessità dei suoi bisogni:
- Condizioni fisiche: malattie varie, acute o croniche, fragilità, situazioni cromosomiche
particolari, lesioni, ecc;
- Strutture corporee: mancanza di un arto, di una parte della corteccia cerebrale, ecc.;
- Funzioni corporee: deficit visivi, deficit motori, deficit attentivi, di memoria, ecc.;
- Attività personali: capacità di apprendimento, di applicazione delle conoscenze, di pianificazione
delle azioni, di comunicazione e di linguaggio, di autoregolazione metacognitiva, di interazione
sociale, di autonomia personale e sociale, di cura del proprio luogo di vita, ecc.;
- Partecipazione sociale: difficoltà a rivestire in modo integrato i ruoli sociali di alunno, a
partecipare alle situazione sociali più tipiche, nei vari ambienti e contesti;
- Fattori contestuali ambientali: famiglia problematica, cultura diversa, situazione sociale difficile,
culture e atteggiamenti ostili, scarsità di servizi e risorse, ecc.;
- Fattori contestuali personali: scarsa autostima, reazioni emozionali eccessive, scarsa
motivazione, ecc.
In uno o più di questi ambiti si può generare un Bisogno Educativo Speciale specifico, che poi
interagirà con gli altri ambiti, producendo la situazione globale e complessa di quest’allievo.
Ovviamente, il peso dei singoli ambiti varierà da alunno ad alunno, anche all’interno di una stessa
condizione biologica originaria (non esistono infatti due alunni con Sindrome di Down uguali) o
contestuale ambientale (non esistono infatti due alunni figli di immigrati senegalesi uguali, ad
esempio).
Il modello ICF (sia che venga usato per una diagnosi funzionale ufficiale — si veda il nuovo
modello ICF di diagnosi funzionale — sia che ci serva per una comprensione più informale della
situazione) ci aiuta a leggere le diverse situazioni di difficoltà degli alunni: alcune di esse saranno
caratterizzate da problemi biologici, corporei e di capacità; altre da problemi contestuali
ambientali, di capacità e di partecipazione; altre primariamente da fattori contestuali ambientali;
altre principalmente da difficoltà di partecipazione sociale (esistono ancora situazioni di
discriminazione, non dimentichiamolo!) a causa di fattori contestuali ambientali ostili e così via.
COME CONIUGARE RIFERIMENTI PSICOPEDAGOGICI,“Bisogni Educativi Speciali” (BES)
con il COSTRUIRE CONOSCENZA e COMPETENZE?
Non si può più pensare al processo di insegnamento/ apprendimento come un puro passaggio da
un soggetto all’altro. I contenuti e le procedure che vengono proposti dagli insegnanti non devono
sovrapporsi semplicemente alle conoscenze già possedute, ma devono interagire con queste
provocando un continuo confronto che porti alla produzione di un nuovo sapere.
Tutto ciò può essere rappresentato perfettamente dalla METAFORA DEL RETICOLO, dalla quale
si può chiaramente notare come gli oggetti dell’apprendimento siano interconnessi ed interagenti
uno con l’altro e che proprio dalla loro interazione nasca la vera conoscenza. Infatti la conoscenza
non è un muro fatto di tanti mattoni, ma un reticolo dinamico. La direzione più promettente è
quella dell’apprendimento cooperativo
GRUPPO di LAVORO per l’ INCLUSIONE (G.L.I.) -COMPOSIZIONE
3 psicopedagogiste (nel servizio)
Insegnanti di sostegno
F.S. BES (nell’incarico)
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5. ATTUALIZZAZIONE PERCORSO CURRICULI-PRATICHE DIDATTICHEVALUTAZIONE IN CHIAVE SISTEMICA
SCUOLA CHE PROMUOVE:
Azione 1 – Implementazione percorsi di lavoro curricolari
Azione 2 - Competenze nell’azione educativa e didattica: strumenti e strategie
Azione 3 - Implementazione percorsi lettura-metodo di studio-problem solving
3A: Moduli classi terze e quarte e quinte
3B: Studiare con metodo: moduli scuola secondaria
3C: Implementazione unità di percorso trasversale studiare con metodo dalla classe 3a primaria
alla classe 2a secondaria
3D: Unità di percorso in verticale sul metodo di studio sc. secondaria
SCUOLA CHE ACCOGLIE
Azione 4 – Percorso allievi/e e genitori
4A: Formazione classi 1e scuola secondaria
4B:Open day infanzia/primaria
4C: Familiarizzazione infanzia/primaria e primaria/secondaria
4D: Percorso accoglienza e formazione classi prime scuola primaria
4E: Formazione genitori
4F: Servizio Psicopedagogico:
Considerate le necessità psico-affettive, valorizzando le risorse umane, assumendo la disponibilità
dell’ente locale, il collegio delibera l’attivazione del servizio psicopedagogico affidando l’incarico a
tre insegnanti dotate di titoli e competenze specifiche.
COMUN NUOVO dott.ssa Castroreale Sara
ZANICA primaria
dott.ssa Paola Seroldi
ZANICA secondaria dott.ssa Chiara Trapletti
AZIONE 1A- Unità di percorso per curricolo
Percorsi di lavoro elaborati a.s. 2009-2010-2011-2013
Area linguistico-artistico-espressiva
Titolo unità di percorso
Classe di riferimento
L'albero dei giochi
Ultimo
anno
infanzia-1^
primaria
Ascolto di un testo narrativo
4^-5^ primaria
Ascolto attivo per partecipare ad un dibattito
5^ primaria
Presentare e presentarci
5^ primaria-1^ secondaria
Ascolto attivo durante un dibattito
2^ secondaria
Testo poetico: parole in versi
2^ secondaria
Grammatica del colore (arte e immagine)
5^primaria e 1^ secondaria
Ascoltare “La natura in musica” (musica)
1^ secondaria
Le religioni in dialogo (I.R.C)
5^ primaria
Area logico-matematica
Titolo unità di percorso
Classe di riferimento
“Contare … che passione!”
Scuola dell'infanzia
“Dal calendario … alla sottrazione”
Prima primaria
“Il numero”
Prima primaria
“Relazioni e funzioni”
Prima primaria
“tara, netto, lordo”
Quarta primaria
“Il perimetro”
Quarta e quinta primaria
“Il piano cartesiano”
Prima secondaria
“La schiacciata nella pallavolo” (corpo, Movimento, sport)
secondaria
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Area storico-geografia
Titolo unità di percorso
Classe di riferimento
“Le impronte nella neve”
Scuola dell'infanzia
“I punti di vista”
1^-2^ primaria
“La cartografia: la carta fisica e politica dell'Italia”
5^ primaria
AZIONE 1B – schema programmazione annuale per ogni docente
scuola primaria:
− traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
− obbiettivi di apprendimento al termine del triennio/biennio
− contenuti per la classe
− unità di percorso sul metodo di studio (dalla classe terza) i materiali sono depositati nei plessi
− tempi
− metodologia
− verifica e valutazione
− processi di autovalutazione
per la parte relativa alla gestione della classe si rimanda all’elaborazione dell’agenda di team
scuola secondaria
−
−
−
−
−
−
−
−
−
−
−
−
situazione di partenza
traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria
Obbiettivi trasversali e di apprendimento
Obbiettivi comportamentali e cognitivi
Contenuti: indicando le unità di percorso che si intende realizzare
unità di percorso sul metodo di studio
Strategie e metodologie
Verifiche e valutazione
Processi di autovalutazione
Interventi individualizzati per alunni con obiettivi minimi
Attività di flessibilità didattica
Rapporti con le famiglie
AZIONE 2 - Competenze nell'azione educativa e didattica:strumenti e strategie
Obiettivi
Ampliare la competenza nell'azione educativa e didattica. Diffondere e
favorire l'utilizzo di materiali a livello collegiale: scheda sulla conduzione in
classe per favorire attenzione e partecipazione strategie per favorire
l'autonomia nell'uso del diario scolastico con griglia di autovalutazione.
Questionario per i genitori
Modalità di
Studio e analisi delle attività scolastiche, dei comportamenti, delle relazioni
attuazione
e delle comunicazioni che concorrono all’azione educativa. Ricerca e
individuazione delle strategie per favorire gli assi di miglioramento
relativamente alle tematiche dell'autonomia. Ricerca e produzione di
strumenti per la co-municazione educativa, didattica e progettuale scuolafamiglia. Ricerca di percorsi coerenti con la funzione pedagogica
dell'insegnante nel setting individuale
Risultati attesi
Elaborazione di progetti operativi riguardanti:
− modalità di conduzione dell’insegnamento di specifiche materie (area
didattica)
− tematiche relative agli aspetti dinamico-relazionali che intervengono
nell’azione scolastica (area relazionale)
− tematiche relative all’attivazione di autonomia e motivazione scolastica
negli alunni (area educativa)
− tematiche riguardanti il rapporto scuola-famiglia (area istituzionale)
Soggetti interessati
Gruppo risorsa Teatro degli Affetti
Tempi previsti
Anno scolastico
Risorse utilizzate
5 ins.ti per 10 ore
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AZIONE 3 - Implementazione percorsi lettura-metodo di studio-problem solving
AZIONE 3A: moduli classi terze, quarte e quinte
Obiettivi
Applicare nella pratica didattica i moduli sulla lettura e sul metodo di studio
Modalità di
I moduli elaborati saranno applicati nella pratica didattica quotidiana
attuazione
Risultati attesi
Promuovere competenze dell’imparare ad imparare
Soggetti
team classe 3a – 4 a – 5 a di Zanica e di Comunnuovo
interessati
Tempi previsti
Anno scolastico
Risorse
Insegnanti nell’orario di servizio
utilizzate
AZIONE 3B: Implementazione unità di percorso trasversale studiare con metodo dalla
classe 3a primaria alla classe 2a secondaria
Obiettivi
Promuovere competenze dell’imparare ad imparare
Modalità di
I moduli elaborati saranno applicati nella pratica didattica quotidiana
attuazione
Risultati attesi
Acquisizione di strategie di studio per un apprendimento idoneo ed efficace
Soggetti
Dalla classe 3^ primaria alla classe 2^ secondaria
interessati
Tempi previsti
Anno scolastico
Risorse
Insegnanti nell’orario di servizio
utilizzate
AZIONE 3C – Unità di percorso in verticale sul metodo di studio sc. secondaria
Obiettivi
Nelle classi prime: lettura orientativa
Nelle classi seconde: lettura selettiva
Nelle classi terze: schematizzazione
Modalità di
Attività in classe
attuazione
Risultati attesi
Acquisizione di strategie di studio per un apprendimento idoneo ed efficace
Soggetti
Insegnanti del consiglio di classe
interessati
Tempi previsti
Anno scolastico
Risorse utilizzate
Piano annuale di lavoro dell’insegnante
AZIONE 4 Percorso allievi/e e genitori
4A: Formazione classi prime scuola secondaria
Obiettivi
• Formare classi equieterogenee
• Curare il passaggio delle informazioni circa il percorso formativo di allievi/e
Modalità di
• Un incontro di passaggio delle esperienze scolastiche pregresse e di
attuazione
presentazione delle biografie degli/le alunni/e delle future classi prime
• Un incontro per la formazione delle classi
• Un incontro di confronto circa i gruppi ipotizzati, con insegnanti di classe 5a
quinta
• Organizzazione e consegna materiale alla segreteria a cura della
psicopedagogista Castroreale per Comunnuovo e Trapletti per Zanica
Risultati attesi • Formare classi equieterogenee
• Curare il passaggio informazioni circa il percorso formativo degli alunni/e
Soggetti
• Gruppo formazione classi prime (docenti non impegnati negli esami)
interessati
• Insegnanti classi quinte
• Psicopedagogista
Tempi previsti
Giugno
Risorse
Insegnanti secondaria non impegnati negli esami di stato
utilizzate
Insegnanti primaria nell’orario di servizio
psicopedagogiste nel servizio
20
AZIONE 4B: Open day scuola infanzia-scuola primaria-scuola secondaria
Obiettivi:
Organizzare il percorso “Scuola aperta ai genitori”.
Modalità di
- Organizzazione presentazione POF ai genitori a cura D.S.
attuazione
- Organizzazione visita dei genitori presso le scuole
- Condivisione nel Collegio di Scuola, per raccolta suggerimenti e/o richieste.
Risultati attesi - Aprire la scuola, favorendo il dialogo e il confronto tra la scuola e il territorio
di appartenenza.
- Fornire informazioni utili per una scelta di scuola consapevole.
Soggetti
- D.S.
interessati
- Psicopedagogista
- Le collaboratrici della dirigente ognuno per il proprio plesso
Tempi previsti
- 1 mattinata (3h) apertura della scuola ai genitori – Open day
Risorse
- Collaboratrici della dirigente (nell’incarico)
utilizzate
- psicopedagogiste (nell’incarico)
AZIONE 4C: Familiarizzazione scuola infanzia-scuola primaria-scuola secondaria
Obiettivi:
1. Elaborare il percorso di familiarizzazione per allievi/e futuri.
Modalità di
- Definizione e condivisione dei riferimenti pedagogici e la metodologia del
attuazione
percorso
- Programmazione attività familiarizzazione in collaborazione con le scuole
coinvolte
Risultati attesi Facilitare il passaggio dei bambini e delle bambine fra i 2 ordini di scuola.
Soggetti
- Un docente di classe 1e e 5e di Comun Nuovo e Zanica.
interessati
- Insegnanti della scuola secondaria
- Insegnanti delle scuole dell’infanzia
- Le collaboratrici della dirigente ognuno per il proprio plesso
- Psicopedagogiste
Tempi previsti
Risorse
- collaboratrici della Dirigente (nell’incarico)
utilizzate
- psicopedagogiste (nell’incarico)
AZIONE 4D: Percorso accoglienza e formazione classi prime scuola primaria
Obiettivi:
- Curare il percorso accoglienza alunni e alunne classi prime:
• con un occhio di riguardo ai rapporti con i genitori, prevedendo una
puntuale comunicazione alle famiglie in merito a cambi e rotazioni,
prevedendo eventuali ansie e preoccupazioni.
• Utilizzando le ore di compresenza si attiverà la figura di un osserva-tore
delle dinamiche relazionali e dei comportamenti di allievi/e.
• Sperimentando la pluriappartenenza attraverso rotazioni frequenti.
• Curando l’informazione ai nuovi docenti al fine di dare senso all’azione
educativa.
- Formare classi equieterogenee.
- Curare il passaggio delle informazioni circa il percorso formativo degli
alunni/e.
Modalità di
- Si utilizzeranno le ore di programmazione di team d’inizio anno e le ore di
attuazione
programmazione settimanali.
Risultati attesi - Inserimento positivo da parte dei bambini/e delle classi prime.
- Formazione di classi equieterogenee.
- Curare il passaggio delle informazioni circa il percorso formativo degli
alunni/e.
Soggetti
- Psicopedagogista
interessati
- Insegnanti delle classi prime
Tempi previsti
- Inizio anno scolastico
Risorse
Insegnanti delle classi prime nell’orario di servizio
utilizzate
Psicopedagogista su richiesta
21
Azione 4F
– progetti psicopedagogici
Sc. Infanzia, Primaria, Secondaria di I grado di Comun Nuovo – dott.ssa Castroreale Rosaria
Premessa
La scuola ha il compito di portare l’individuo alla piena realizzazione della persona attraverso uno
sviluppo equilibrato ed armonico di tutte le sue dimensioni, attivando un’educazione che aiuti gli
alunni a costruire un’identità individuale e sociale, mettendo al centro la persona con i suoi bisogni
di crescita, di apprendimento e di relazione. Il supporto pedagogico opera al servizio della crescita
dei livelli di benessere all’interno dell’organizzazione scolastica con la collaborazione continua e
costruttiva insieme ai docenti, perché attraverso il rispetto e la valorizzazione delle reciproche
competenze si può raggiungere l’obiettivo ultimo della creazione di una vera e propria rete di
sostegno, preventiva, di potenziamento e/o di recupero, contribuendo a nobilitare l’ambiente
scuola anche per la funzione sociale che esso ricopre. Pertanto la figura psicopedagogica si rileva
importante in continuità e ad integrazione dell’attività didattica, in quanto facilita la gestione dei
processi psicosociali legati all’apprendimento. Inoltre offre ascolto e consulenza sia agli alunni, per
conoscere meglio sé stessi, le proprie potenzialità, a superare gli insuccessi, ad accompagnargli nel
passaggio dei vari ordini di scuola e sia ai genitori, per potenziare le risorse genitoriali nella
gestione delle eventuali difficoltà dei figli, per accogliere esigenze/bisogni familiari al fine di
sostenere il successo del percorso formativo degli alunni in una collaborazione attiva, continua e
produttiva.
Finalità
Promuovere e/o condividere percorsi di costruzione di un’identità progettuale
Promuovere l’autostima
Promuovere le competenze personali e interpersonali degli alunni
Favorire il benessere della comunità scolastica, intesa come spazio di accoglienza, di
riflessione, di condivisione e di aggregazione
Sostenere processi di prevenzione, contenimento e recupero della dispersione scolastica,
situazioni di disagio e delle difficoltà relazionali
Affiancamento/organizzazione/ri-organizzazione nell’ambito metodologico e nell’intervento di
strategie
Costruire e rafforzare la relazione scuola – famiglia
Collaborare con i Servizi territoriali e con le strutture socio – sanitarie
Sportello di ascolto/consulenza per docenti, alunni, genitori
Gli interventi psicopedagogici comprendo:
- Area socio – affettiva: rivolta a sostenere ed accompagnare il processo di riconoscimento, di
valorizzazione delle risorse relazionali, comunicative ed emotive del singolo e del gruppo
- Area cognitivo – emotiva: tesa a far emergere i diversi aspetti che influenzano i processi di
apprendimento e di insegnamento, transizione fra cicli di studio
Destinatari: Docenti/alunni/genitori
Modalità
- Individuare i segnali relativi al disagio, ai comportamenti di rischio psicosociale
- Attivare un modello di azioni integrate e personalizzate sulla base dell’analisi del fabbisogno di
ciascuna scuola di riferimento
- Incontro di programmazione iniziale con i docenti durante il quale si procederà alla
specificazione degli interventi
- Sostenere il processo di orientamento scolastico attraverso l’individuazione di interessi,
potenzialità, e risorse
- Interventi centrati sullo sviluppo delle competenze relazionali, comunicative ed emotive rivolti
agli alunni
- Osservazioni e/o interventi all’interno del gruppo classe su richiesta dei docenti
- Osservazione periodica dell’alunno inserito nel gruppo classe e/o individualmente
- Colloqui individuali con la famiglia per la presentazione preliminare e per la verifica finale dei
diversi interventi in accordo con gli insegnanti
- Colloqui individuali con l’alunno/a in accordo con la famiglia
22
-
-
Interventi di piccolo gruppo
Utilizzo, al bisogno, di specifiche prove e/o test che permettano di mostrare le abilità sensoriali
e cognitive degli alunni
Collaborazione con i servizi sociali territoriali e le agenzie del territorio basata sull’azione
collettiva delle Istituzioni e dei Servizi ( Sevizi Sociali, Neuropsichiatria Infantile, Consultori…),
al fine di superare la frammentazione degli interventi e rispondere alle effettive esigenze dei
destinatari
Incontri per la valutazione finale degli interventi svolti
Spazi
- Colloqui nelle aule insegnanti della scuola dell’infanzia – primaria – secondaria I grado
Obiettivi comuni
- Attivare un raccordo costante e collaborativo e condiviso con i docenti per attuare interventi in
sinergia, mirati al benessere degli alunni
- Riflettere e operare con gli insegnanti sia i casi singoli sia le problematiche di classe emergenti
- Rilevare le caratteristiche attitudinali e socio – emotive degli alunni con indicazioni psicologiche
ad uso dei docenti
- Supporto e raccordo nel passaggio nei tre ordini di scuola: infanzia – primaria – secondaria
- Offrire uno spazio di ascolto e consulenza rivolto a genitori, alunni ed insegnanti che ne
facciano richiesta
Azioni progettuali comuni
- Consulenza psicopedagogica ai docenti in relazione sia alle difficoltà di apprendimento sia alla
gestione dei processi psico-sociali-pedagogici ed alle situazioni individuali e/o di gruppo nelle
aree di carattere cognitivo, affettivo e relazionale
- Osservazioni, colloqui e supporto ai docenti, alunni e genitori
- Azioni, al bisogno, di screening
- Azioni di educazione emotiva, di educazione alimentare e ambientale
Azioni:
Plessi
Scuola dell’Infanzia Statale
- Osservazione/consulenza sui gruppi di sezione
- Confronto con docenti per attivare, al bisogno, progetti specifici all’interno del gruppo di
sezione
- Accoglienza/visione del piano progettuale attraverso incontri di presentazione dei progetti, delle
attività e dell’organizzazione scolastica alle nuove insegnanti/assistenti educatrici;
- Incontri con insegnanti di sostegno per consulenza/presentazione alunni diversamente abili,
definizione orario docenti di sostegno e assistenti educatrici, riflessione/condivisione del PEI,
condivisione sulle modalità di inclusione degli alunni diversamente abili e coordinamento
progetti “ponte”
- Incontri al bisogno con genitori in condivisione con i docenti
- Incontri/rapporti con i Servizi Sociali del territorio, con NPI e genitori condivisi con i docenti
Scuola Primaria
- Osservazione/consulenza sui gruppi classi prima
- Confronto con i team per attivare progetti specifici all’interno del gruppo classe
- Accoglienza/visione del piano progettuale attraverso incontri di presentazione dei progetti, delle
attività e dell’organizzazione scolastica ai nuovi insegnanti/assistenti educatori
- Incontri con insegnanti di sostegno per consulenza/presentazione alunni diversamente abili,
definizione orario docenti sostegno e assistenti educatori, riflessione/condivisione del PEI,
condivisione modalità di inclusione alunni diversamente abili e coordinamento progetti “ponte”
- Incontri al bisogno con i genitori in condivisione con i docenti
- Incontri/rapporti con i Servizi Sociali del territorio, con N.P.I. e genitori condivisi con i docenti
Scuola secondaria I grado
- Osservazione/consulenza sui gruppi classi prime
- Confronto con i docenti per attivare progetti specifici all’interno del gruppo classe
- Accoglienza/visione del piano progettuale attraverso incontri di presentazione dei progetti, delle
attività e dell’organizzazione scolastica ai nuovi insegnanti/assistenti educatori
23
Incontri con insegnanti di soste-gno per consulenza/presen-tazione alunni diversamente abili,
definizione orario insti sostegno e assistenti educatori, riflessione/condivisione del PEI,
condivisione sulle moda-lità di inclusione degli alunni diversamente abili
- Incontri al bisogno con i genitori in condivisione con i docenti
- Incontri/rapporti con i Servizi Sociali del territorio, con N.P.I. e genitori condivisi con i docenti
Progetti di plesso
- Consulenza per la lettura delle esigenze/bisogni degli alunni attraverso incontri con gli
insegnanti
- Individuazione delle proposte, individuando modalità organizzative e strategie metodologiche
- Verifica periodica con i docenti
Progetto mensa
- Contatti con l’Amministrazione Comunale per il servizio mensa
- Identificazioni delle linee progettuali con docenti ed assistenti educatori impegnati nel servizio
mensa
- Verifica periodica sull’andamento organizzativo in condivisione con i docenti
Progetto Mosaico
- Consulenza sui bisogni in condivisione con i docenti e la volontaria civile
- Coordinamento fasi progettuali, monitoraggio e verifica finale
- Condivisione delle strategie operative e delle modalità organizzative, verifica periodica e
condivisione con i docenti
- Verifica periodica e condivisione con la volontaria del servizio civile
- Funzione di Operatore locale di Progetto (OLP) – (dal mese di Luglio 2014 al mese di Febbraio
2015)
Gruppi di lavoro
- Partecipazione/collaborazione open-day, GLI
Alunni/e
- Ascolto/colloqui individuali
- Osservazioni alunni
- Stilare progetti e/o percorsi specifici sul gruppo classe, sui bisogni emergenti
Docenti
- Consulenza docenti sui bisogni/problematiche emergenti degli alunni
- Osservazioni su richiesta
- Collaborare sulla stesura di progetti/percorsi specifici
- Colloqui individuali e/o di team
- Colloqui con i coordinatori al bisogno
Genitori
- Ascolto/consulenza attraverso colloqui individuali con i genitori
- Partecipazione e condivisione ai colloqui docenti/famiglia su richiesta
- Colloqui sui bisogni e/o percorsi specifici
- Verifica periodica e/o finale degli interventi
-
SCUOLA PRIMARIA di ZANICA - SEROLDI Paola
Finalità
Promuovere e/o condividere percorsi di costruzione di un’identità progettuale
Creare occasioni di riflessione in ambito metodologico
Valorizzare la componente formativa relativa agli aspetti relazionali della dinamica didattica ed
educativa
Porre attenzione agli aspetti internazionali, dando voce ai diversi soggetti e/o gruppi coinvolti
Azioni
Area alunni/e
• Osservazioni
• Counseling
Azioni
• Supervisione casi già in carico
• Osservazioni gruppi-classe 1e per formazione classi
• Percorso sulle dinamiche relazionali al bisogno
• Osservazioni su richiesta insegnanti
• Osservazioni su richiesta genitori
24
Area Identità di plesso
- Cura del piano progettuale
- cura del piano
comunicativo/relazionale
- cura del piano di visibilità e di
trasparenza
- scambio/confronto
Azioni
Incontri con Collaboratrici Vicarie per:
Monitorare le progettualità del plesso
Promuovere una riflessione pedagogica in ambito
progettuale e metodologico
Attivare un confronto anche rispetto la gestione del piano
organizzativo
Organizzare Open day primaria Zanica
Elaborare percorso familiarizzazione materna/primaria
Area Diversabilità
supervisione progetti alunni
diversamente abili
Azioni
• Incontri con F.S. per
progetti alunni scuola primaria
passaggio informazioni alunni scuola secondaria
progetti ponte scuola dell’infanzia
elaborazione/progettazione sportello ins.ti scuola
primaria
• colloqui su bisogni/richieste singole ins.ti e/o team
colloqui con agenzie esterne: assistente sociale - esperti
esterni- neuropsichiatria - servizio psicosociale - pediatri
di zona - scuola dell’infanzia di Zanica
Area Gruppi di lavoro
• Partecipazione serate presentazione Pof scuola primaria Zanica
• Open day scuola primaria Zanica
• Collaborazione con gruppo di lavoro sulla metacognizione
• Collaborazione con referente continuità materna/primaria
• GLI
• Equipe psicopedagogica
Area Progetti di plesso
Azioni
• consulenza x lettura bisogni e
• Incontri con F.S. intercultura per progetti alunni/e
individuazione proposte/modalità
non nativi
• Collaborazione con ins.ti x ricerca e attuazione
organizzative
processi psicologici connessi all’ insegnamento e
• verifica periodica e riprogettazione condivisa con i team
all’apprendimento – tutti i team
• progetto Laboratori
Area Docenti
colloqui con docenti su bisogno e/o
su percorso - consulenza team
Azioni
• Restituzione osservazioni
analisi elementi significativi rispetto al bisogno
confronto piano personale/atteggiamento
/comportamento
ipotesi di percorso
• Incontri di riflessione metodologica
Collaborazione con ins.ti per interventi relativi alla
componente metodologica, con particolare
riferimento alla programmazione stessa
Tutti i Team
Area Genitori
colloqui con genitori su bisogno e/o
su percorso
Azioni
• Incontri di riflessione educativa e relazionale, su
bisogni e/o richiesta
• Percorso genitori classi prime ”Come aiutare i figli a
svolgere i compiti”
25
SCUOLA SECONDARIA di ZANICA – TRAPLETTI Chiara
Premessa
Si intende mettere in atto un progetto di psicologia scolastica che superi la logica della prevenzione
e proponga la promozione della salute, contribuendo, in collaborazione con gli insegnanti, a far sì
che ogni allievo sviluppi tutte le sue potenzialità e veda soddisfatti pienamente i suoi bisogni
cognitivi, affettivi, sociali, che impari ad imparare nei modi più efficaci, a collaborare con i
compagni, a reagire bene agli insuccessi, a sviluppare un atteggiamento di fiducia in sé, e buone
capacità di autonomia.
Gli ambiti di intervento sono stati così concepiti:
-area psico-pedagogica: prevede accoglienza, integrazione e relazione: tende cioè ad
accompagnare gli studenti, le famiglie e gli insegnanti alla soddisfazione di sé e del proprio ruolo,
nella logica del benessere personale e organizzativo, prevalentemente attraverso la tecnica del
colloquio clinico. Comprende il counselling per ragazzi, genitori e insegnanti, la consulenza ai
consigli di classe, contributi ad hoc per l’orientamento scolastico e l’attuazione di progetti di
integrazione tra scuola e territorio. Prevede la stretta collaborazione tra l’equipe psicopedagogica
dell’istituto e le F.S. diversabilità e DSA sulle situazioni di alunni con Bisogni Educativi Specifici
(BES) o diversamente abili, anche attraverso l’elaborazione di progetti trasversali tra le classi, tra
ordini di scuola e tra scuola e agenzie del territorio.
-area di potenziamento: prevede una progettazione mirata su ambiti specifici di psicologia della
salute nell’ottica bio-psico-sociale: percorsi in classe sulla consapevolezza di sé, sulle life-skills o su
dinamiche relazionali disfunzionali; eventuali setting formativi specifici di educazione alimentare,
affettiva e sessuale, ed eventualmente di prevenzione all’abuso di sostanze psicotrope; contributo
nell’organizzazione di formazione specifica per alunni, insegnanti e genitori; collaborazione
all’elaborazione e messa in atto di un progetto complessivo di “scuola inclusiva” sull’Istituto
Comprensivo, attraverso la partecipazione alla sperimentazione provinciale in avvio sull’anno
scolastico 2013/14.
Denominazione attività: Servizio psicopedagogico e spazio d’ascolto per studenti, genitori,
insegnanti
Responsabile: Psicologa specializzata in counselling e mediazione familiare e sociale
Obiettivi
• Promuovere la conoscenza e l’accesso al servizio psicopedagogico e allo spazio d’ascolto
attraverso incontri di promozione nei consigli di classe, nelle assemblee genitori e nelle classi e
con la distribuzione di materiale informativo;
• Offrire agli insegnanti, ai genitori e agli adulti di riferimento un sostegno nell’affrontare i disagi
pre-adolescenziali e adolescenziali (offrire consulenza agli adulti coinvolti nel processo evolutivo);
• Accogliere i segnali di disagio e rielaborarli con lo studente (scarsa concentrazione/
svogliatezza/apatia, frequenti assenze, aggressività, atteggiamenti provocatori, bullismo…);
• Rinforzare nel ragazzo/a l’emergere delle sue potenzialità attraverso la promozione
dell’autostima (rafforzare e valorizzare interessi e capacità, soprattutto laddove latenti,
accompagnare e sostenere i ragazzi verso le risorse individuate….);
• Offrire al ragazzo/a l’opportunità di riflettere e confrontarsi all’interno di “spazi altri” sulle proprie
difficoltà e potenzialità riscontrate nella relazione con il gruppo dei pari (non accettazione
/isolamento, leadership, identità…; linguaggi comuni verbali e non, rinforzo del vivere in
gruppo…) e le figure adulte (difficoltà comunicative, scarso riconoscimento dei rispettivi ruoli…;
figure adulte positive di riferimento, modelli stimolanti…);
• Offrire alla coppia genitoriale, anche congiuntamente al figlio, uno spazio di consulenza ed
elaborazione delle difficoltà che il nucleo familiare sta attraversando;
• Intercettare le situazioni di disagio psico-sociale e inviarle al meglio ai servizi di competenza.
• Promuovere, in collaborazione con gli insegnanti, interventi su dinamiche relazionali specifiche a
favore dell’intero gruppo classe o parti di esso;
• Collaborare con i consigli di classe e con i coordinatori al fine di sostenere gli insegnanti nella
comprensione di alcune dinamiche individuali o di gruppo nelle classi;
• Valorizzare il ruolo, le competenze e la collaborazione tra insegnanti nella costruzione di un
ambiente di lavoro soddisfacente basato su relazioni positive;
26
• collaborare all’elaborazione e messa in atto di un progetto complessivo di “scuola inclusiva”
sull’Istituto Comprensivo, attraverso la partecipazione alla sperimentazione provinciale .
organizzare eventuali percorsi formativi con esperti per alunni o genitori.
Modalità di attuazione
• Colloqui individuali;
• Colloqui con la coppia genitoriale;
• Colloqui con la coppia genitoriale e il figlio alunno;
• Osservazioni nelle classi su richiesta e in accordo con gli insegnanti;
• Interventi di piccolo gruppo;
• Percorsi specifici con la classe;
• Partecipazione ai consigli di classe, con modalità da definire;
• Incontri di concertazione con i coordinatori di classe, agenzie
psicopedagogica, funzione strumentale diversabilità;
• Collaborazione con i servizi sociali territoriali e le agenzie del territorio.
del
territorio,
equipe
Metodologia prevista per i colloqui:
• Accoglienza, analisi della domanda e delle problematiche emerse
• Definizione del contratto con i fruitori e ciclo di colloqui mirati e di supporto;
• Chiusura dell’intervento (follow – up 6 mesi);
• I colloqui individuali hanno durata di 30 minuti; i colloqui con la coppia genitoriale o con il nucleo
familiare dell’alunno hanno durata di 50 minuti.
• I colloqui sono su appuntamento. Nel caso dei minori, devono avere l’autorizzazione preventiva
firmata da entrambe i genitori.
Risultati attesi
• Promuovere benessere e autostima;
• Promuovere ed accrescere le competenze personali e interpersonali degli alunni;
• Promuovere relazioni positive;
• Integrare l’offerta formativa con interventi/percorsi mirati;
• Affrontare le situazioni di conflitto e/o le difficoltà relazionali
• Favorire la presa in carico delle situazioni di disagio psico-sociale da parte dei servizi competenti
• Prevenire il burn-out del personale della scuola
Destinatari
Alunni/e, genitori, famiglie e insegnanti che presentano difficoltà in termini di:
• Disagio relazionale;
• Difficoltà relazionali riguardanti i diversi sistemi (famiglia – scuola – tempo libero….);
• Difficoltà legate al processo evolutivo;
• Rischi di emarginazione e devianza
Tempi
12 ore settimanali da settembre a giugno collocati su 3 giorni a settimana ancora da definire.
Spazi
Per gli incontri di counselling, si utilizzerà uno spazio ad “hoc” Per le altre attività del servizio
psicopedagogico si utilizzeranno gli spazi della scuola ritenuti più idonei.
Risorse utilizzate
• Ore del distacco part-time
• Volantino informativo per alunni e genitori (con autorizzazione preventiva da riconsegnare a
scuola firmata da entrambe i genitori);
• Pagina sul sito dell’IC per informare circa il progetto;
• Cassetta fisica e virtuale (indirizzo mail) e telefono (interno 7) per chiedere appuntamento.
• Materiale di facile consumo fornito dalla scuola
Valutazione dell’intervento
Una prima valutazione sarà legata alla effettiva fruizione da parte sia degli insegnanti, che degli
alunni e delle loro famiglie (numero di contatti, numero di colloqui, numero di consulenze richieste
dai consigli di classe…).
27
A tal fine saranno importanti i feedback degli insegnanti, degli alunni e dei genitori in occasione
degli incontri nei diversi contesti (collegio docenti, assemblea di classe, incontri nelle classi con gli
alunni).
La valutazione dell’efficacia del servizio sarà poi condotta attraverso questionari di valutazione
distribuiti agli alunni e ai docenti in occasione di singoli interventi o dei percorsi con la classe.
Si valuteranno in itinere i comportamenti e lo stato di benessere degli alunni coinvolti nei percorsi
di counselling individuale o familiare, attraverso follow-up a 6 mesi dalla conclusione del percorso e
attraverso le osservazioni riportate dagli insegnanti di classe.
REFERENTI
Psicologa counsellor;
Dirigente scolastica;
Equipe psicopedagogica
SCUOLA CHE INCLUDE:
INCLUSIONE Allievi e allieve DIVERSAMENTE ABILI
plessi
Classe/sez.
Infanzia Comun Nuovo
Tutte le sezioni
Primaria Zanica
1B – 2A - 3A – 3C – 4A – 4B – 4C -5a – 5B – 5C
Primaria Comun Nuovo
1^ - 2A – 2B – 3A – 3B – 3C – 4A – 5B
Secondaria Zanica
1A -1B – 1C – 1D – 2A – 2B – 2C - 2D
Secondaria Comun Nuovo
1A – 1B – 2A – 2B – 3B
n. alunni
4
14
14
15
6
AZIONE 1
Incontri neuro-psichiatria – gestione dei rapporti con esperti della A.S.L. o privati utili alla
definizione del progetto di vita.
Composizione – le figure che parteciperanno saranno definite in relazione al bisogno.
AZIONE 2
Funzione Strumentale / Psicopedagogista
INCLUSIONE Allievi e allieve portatori di bisogni speciali:
Disturbi Specifici di Apprendimento
plessi
Primaria Zanica
Primaria Comun Nuovo
Secondaria Zanica
Secondaria Comun Nuovo
4A
3B
1A
1A
–
–
–
–
Classe/sez
5A – 5B – 5C
5B
1D – 2A – 2b – 2C – 2D – 3B
1B – 2A – 3A – 3B
n. alunni/e
5
3
15
9
AZIONE 1
Stesura del Piano Didattico Personalizzato / Piano dell’inclusione a cura del consiglio di classe
AZIONE 2
Condivisione e gestione del Piano elaborato con genitori a cura del coordinatore
Progetto TU-GHEDAR ZANICA - Studiare con metodo scuola secondaria Zanica
plessi
Classe/sez
n. alunni/e
Secondaria Zanica
1C – 1D – 2A -2B – 2C – 2D -3B
16
Obiettivi
Modalità di
attuazione
28
Risorse utilizzate
Classi 1e: Promozione di abilità
linguistiche di base/Avvio al
metodo di studio
Classi 2e: Potenziamento/conso
lidamento del metodo di studio –
1° livello
Classi 3e: Potenziamento/conso
lidamento del metodo di studio –
2° livello
La scuola selezio
na i destinatari,
progetta insieme agli educato
ri, in relazione ai
bisogni, i percor
si per ciascun alunno, tiene monitorato il percorso;
1 ins.te referente per riunione con
educatori Tu-ghedar di cui:
a settembre x organizzazione lavoro in
base ai bisogni degli alunni
a febbraio x verifica
a entro maggio per riprogettazione
PROGETTO C.A.G. COMUNNUOVO - Studio con successo
plessi
Classe/sez
Secondaria Comun Nuovo
1A - 1B - 2A – 2B – 3A – 3B
Obiettivi
Rispondere a bisogni legati a dinamiche
personali, favorire l’autostima, la conoscenza di sé e gli apprendimenti di un selezionato gruppo di alunni.
Iniziativa svolta su proposta del CAG in
accordo e in stretto contatto con la scuola
tramite referente di plesso e psicopedagogista
Modalità di attuazione
La scuola seleziona i destinatari, progetta insieme al CAG,
in relazione ai bisogni, i percorsi per ciascun alunno, tiene monitorato il percorso;
eventualmente riprogetta e
svolge, con il CAG, verifica
finale.
n. alunni
29
Risorse utilizzate
1 ins.te referente
del consiglio di
classe x 6 classi
Psicopedagogista
PROGETTO primaria : Accompagnare gli/le allievi/e ad acquisire consapevolezza nelle abilità di
base
plessi
Classe/sez
n. alunni
e
e
e
Primaria Zanica
Cl. 1 , 3 e 5
20
INCLUSIONE Allievi e allieve non nativi/e
plessi
Infanzia
Primaria Zanica
Primaria Comun Nuovo
Secondaria Zanica
Secondaria Comun Nuovo
Classe/sez
Tutte le sezioni
Tutte le classi
Tutte le classi
1A – 1B – 2A – 2B – 2C – 2D – 3A – 3B
1A – 1B – 2B – 3A – 3B
n. alunni
13
64
31
23
12
PROGETTO ALFABETIZZAZIONE: Accompagnare gli/le allievi/e ad acquisire consapevolezza
nelle abilità di base (da definire ad assegnazione Organico Potenziato
plessi
Classe/sez
n. alunni
Primaria Zanica
Primaria Comun Nuovo
Secondaria Zanica
Secondaria Comun Nuovo
AZIONE 1
Insegnanti Collaboratori - Accoglienza degli/le allievi/e dei genitori
AZIONE 3
Progetti:
- Percorsi di alfabetizzazione. Insegnanti già individuati per competenze specifiche
PROGETTO ORIENTAMENTO E DROP-OUT
AZIONE 1
AZIONE 2
Orientamento
dai 6 ai 14 anni: attivazione
Orientamento in
rete classi 3e
AZIONE 3
Orientamento e Drop-out. FF.SS. Orientamento e Diversabilità in collaborazione
con referenti progetti Studiare con successo
29
AZIONE 4
Ferrari e Brusetti
ni: attivazione
progetto
orientamento
Promuovere una
scelta consapevole
con ausilio del
mezzo informatico
PLESSI
Comun Nuovo
Zanica
CL/SEZ
3A – 3B
/
n. alunni
11
/
UNA SCUOLA ATTENTA AI BISOGNI
SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA
plessi
Infanzia
Primaria Zanica
Primaria Comun Nuovo
Secondaria Comun Nuovo
Classe/sez
n. alunni
Sez A – B - C
tutte
tutte
1A – 2A
38
266
208
11
Scuola primaria
Referente - Curare i rapporti con la Dirigente Scolastica, l’Ente Locale - condividere il progetto
mensa e post-mensa e promuovere la circolarità delle informazioni con le insegnanti coinvolte supervisionare il progetto - Monitorare la qualità del servizio – incontrare i genitori – stendere
verifica in itinere e finale del progetto
30
SCUOLA PARTECIPATA
Scuola secondaria di Zanica
31
•
•
•
Primaria Comunnuovo
Versus…la scuola inclusiva
Per abbattere le barriere dell’apprendimento per tutti gli
alunni e le alunne
Per educare ad una cittadinanza attiva relazionata
Per sviluppare la convivenza democratica fra le diverse
culture dell’aula
Progetto
mensa
Progetto
Versus
Piedibus
Dialoghiamo
con il
territorio
Diversabilità
Servizio
psicopedagogico
Laboratori
Biblioteca
Espressivi
Disciplinari
T.I.C.
Musica
Teatro
animazione
32
Arte e
immagine
Sport in
prova
•
•
•
•
Per
Per
Per
Per
SCUOLA SECONDARIA DI COMUN NUOVO
Versus…la scuola inclusiva
abbattere le barriere dell’apprendimento per tutti gli alunni e le alunne
educare ad una cittadinanza attiva relazionata
sviluppare la convivenza democratica fra le diverse culture dell’aula
diffondere e promuovere la peculiarità umana come valore e diritto
LA SCUOLA COME PLURALITA’ DI ESSERI UNICI
Educare alla
salute
Diversabilità
Progetti e
attività
Life Skills
Training
Progetto
dipendenze
Progetto
Psicopedagogico
G.d.G.
Rugby
Orienteering
Giornata
della
memoria
Laboratorio
intercultura
Sportello
psicopedagogico
Help
Classi aperte a fine
quadr.
Progetto Versus
Studiare con
metodo
Palazzo
Benaglio
Attività alternativa R.C.
Studio con
successo
Vita consapevole
Comune
dei Ragazzi
Officina
dello
storico
33
Ciclo e riciclo
alluminio
Servizio
Psicopedagogico
Visto che la scuola è in relazione con la territorialità con la quale ha un rapporto di reciprocità
favorito dai rapporti co-costruttivi che ha con l’ente locale e con le agenzie presenti sul territorio, il
Collegio dei Docenti assume i progetti sottoelencati ed i singoli insegnanti le includeranno nelle
programmazioni delle classi.
Progetto
Versus
complessità
Zanica
Attività
Azioni
Gruppo regia
Ricerc-azione e progettazione
Laboratori Inclusivi
• Costruire all’interno delle discipline percorsi formaPrimaria e secondaria
tivi differenti nei modi, nei tempi e strumenti.
• Offrire l’opportunità di apprendere in un contesto il
più rispettoso possibile delle potenzialità
individuali.
• Dare alla “struttura-scuola” una diversa
configurazione, attraverso gruppi in oriz-zontale,
verticale, in cui sperimentare il tutoring, la peer
education e la didattica cooperativa.
• Promuovere attività laboratoriale disciplinari
attraverso un’organizzazione flessibile delle classi
per gruppi omogenei e/o eterogenei in cui
sperimentare il tutoring, la peer education e la
didattica cooperativa.
COOPERATIVE
Creare condizioni di pari opportunità e di inclusività
Lerning
Biblioteca
• Promuovere la collaborazione scuola/biblioteca
• Promuovere il piacere della lettura
• Organizzare attività di animazione della lettura
• Organizzare incontri con scrittori di libri
Dialoghiamo con…
• Offrire l’opportunità di apprendere in un contesto
rispettoso delle potenzialità individuali
• Potenziare le capacità operative, progettuali e
manuali in contesti di esperienza-conoscenza
• Promuovere competenze individuali
• Favorire il piacere di conoscere-scoprire-realizzare
• Favorire l'integrazione tra scuola e territorio
• Attivare percorsi inclusivi
Progetto sportivo
Partecipazione giochi della gioventù provinciali secondaria:
Giornata sportiva di istituto - Corsa campestre generazioni in gioco
Torneo pallavolo Zanica - Camminata “due punti” Istituzione gruppo sportivo
Ritmi e note
Scoperta e apprendimento degli elementi che
costituiscono il linguaggio della musica attraverso
esperienze e attività creative
Piedibus
Collaborazione con enti locali e comitati genitori
AdottiAmo la scuola
Attività di vendita di torte da parte del Comitato
genitori i cui proventi sono finalizzati all’acquisto di
attrezzature multimediali per la scuola primaria.
Sportinprova scuola
Offrire agli alunni l’opportunità di conoscere alcune
primaria
attività sportive offerte dal territorio e promosse
anche dal Comitato Genitori.
LIFE SKILLS
Attività di formazione per insegnanti. ImplementazioProgetto triennale
ne unità di percorso in continuità. Intervento dell’epromosso dall’Ufficio sperto. Definizione report. Interventi nelle classi
Scolastico Regionale prime con e senza esperto: 12 unità + 3 opzionali
per la Lombardia in
(totale 15 + 3 ore)
collaborazione con
Aree di intervento: Abilità personali - Abilità Sociali
l’A.S.L. di Bergamo – - Abilità di resistenza sociale
dott.ssa Rocca
Insegnanti coinvolti: 11 ins.ti sc. secondaria
Giuliana
Zanica
34
Gruppo regia
Lab. scuola primaria
Comune dei Ragazzi
Conoscere il
territorio: Palazzo
Benaglio
Progetto sportivo:
generazioni in gioco
secondaria
Versus
complessità
Comun Nuovo
Giornata della
memoria
Piedibus
Help
Studio con successo
Progetto Rotary
Sportinprova
LIFE SKILLS
Progetto triennale
promosso dall’Ufficio
Scolastico Regionale
per la Lombardia in
collaborazione con
l’A.S.L. di Bergamo –
dott.ssa Rocca
Giuliana
Ricerc-azione
Creare condizioni di pari opportunità e di inclusività
Promuovere la formazione e la crescita dei ragazzi e
delle ragazze attraverso l’educazione alla cittadinanza
e alla convivenza democratica. Promuovere percorsi
di riflessione su temi politico-sociali, culturali, ambien
tali di grande rilevanza. Favorire la partecipazione
dei/le ragazzi/e alla vita del territorio e alle scelte
dell’Amm.ne comunale, attraverso una presenza attiva, propositiva e consapevole. Avvicinare alla vita
delle istituzioni locali, nazionali e dell’Unione Europea
Conoscenza della storia del territorio. Consapevolezza
dell’importanza della testimonianza storico-artistica
di Palazzo Benaglio
Acquisire una buona capacità orientativa mediante co
noscenza dettagliata e precisa degli ambienti interni
ed esterni alla scuola, utilizzo appropriato degli strumenti, autonomia operativa, intraprendenza, autocon
trollo, capacità di cooperazione.
Favorire l’incontro con alunni/e di altre scuole. Educa
re ad un giusto grado di agonismo, come impegno x
migliorare se stessi. Abituare al rispetto di regole comuni e ad un atteggiamento sportivo di lealtà. Favorire la conoscenza e l’accettazione dei propri livelli attraverso il confronto con altri
Conoscenza della Shoah. Educazione al rispetto dei
diritti umani
Promuovere il senso di appartenenza-cittadinanza.
Aumentare l senso di responsabilità e partecipazione
attiva in un contesto sociale
Progettare e realizzare un progetto di riscoperta e valorizzazione delle proprie potenzialità, seppur dentro
un percorso scolastico difficile. Sostenere l’alunno/a
dentro una relazione di fiducia, promuovendo “l’affidarsi e il confrontarsi” con docenti, che, per l’esperien
za costruita con l’allievo/a, sappiano essere figure di
riferimento. Promuovere senso di “competenza” dentro una realtà di disagio relazionale e/o familiare.
Promuovere interventi di individualizzazione con
docenti di classe
Offrire agli alunni della scuola Primaria di Comun
Nuovo, l’opportunità di conoscere alcune attività
sportive offerte dal territorio e promosse anche dal
Comitato Genitori.
Attività di formazione per gli/le insegnanti ad inizio
anno scolastico. Implementazione unità di percorso in
continuità con l’intervento dell’esperto. Definizione
report; Interventi nelle classi prime e seconde : 12
unità + 3 opzionali (totale 15 + 3 ore)
Aree di intervento: Abilità personali - Abilità Sociali
- Abilità di resistenza sociale:
Insegnanti coinvolti: 10 ins.ti sc. secondaria
Comun Nuovo
35
SCUOLA E TECNOLOGIE
MULTIMEDIALITA’
La scuola assume il compito di promuovere un uso consapevole dei nuovi linguaggi multimediali
che caratterizzano la società attuale condiviso con l’ente locale
AZIONE 1 - Gestione delle tic nei plessi
AZIONE 1 – Gestione Tecnica delle TIC nei plessi
AZIONE 1A - Gestione dei processi informatici, delle attrezzature e delle strutture
multimediali
Obiettivi:
Gestione aula delle TIC, postazione insegnanti, videoproiettori e altra strumentazione digitale, postazioni mobili, portatili, pc in classe:
- Diffondere dell’uso delle TIC nella prassi quotidiana della didattica;
- Garantire l’efficienza nel tempo di attrezzature e strutture multimediali;
- Gestire alcuni processi informatici legati alla dimensione amministrativa
della vita scolastica.
Modalità di
- Il Responsabile delle TIC (vedi profilo) deve garantire efficienza e accessibiattuazione
lità delle strumentazioni delle TIC di ogni scuola. Effettuare operazioni d’inizio e fine anno per la gestione ottimale di strumentazioni e spazi delle TIC.
- Il Collaboratore con il compito d'intervenire nelle situazione di guasto delle
strumentazioni (si veda profilo) nelle 4 aule delle scuole.
Risultati attesi
- facile accesso ed uso alle strumentazioni e alle aule TIC;
- realizzazione I.C. come ambiente di apprendimento digitale;
- gestione dei bisogni e passaggio d'informazione tra i due ordini di scuola.
Destinatari
personale ATA della segreteria, alunni, docenti.
Tempi
Anno scolastico
Risorse
Responsabile delle TIC: gestione cadenzata delle TIC: per 4 docenti
utilizzate
Collaboratore tecnico: 1 docente
Servizi informatici ambito gestionale: in segreteria ottimizzazione dei processi;
presso la scuola secondaria valutazione quadrimestrale
Per i profili e le azioni si veda la pagina del sito dello ZIC:
www.iczanica.it/istituto/progetti/piano-for-tic/pianofortic_indice.htm
AZIONE 2- Sito: visibilità nel Web
Obiettivi
Modalità di
attuazione
Risultati attesi
Destinatari
Tempi
Risorse
utilizzate
Offrire la possibilità ai potenziali utenti di trovare notizie utili e aggiornate sulla
vita della scuola, o di usufruire di servizi di vario genere (segreteria, ecc.). Un
sito di servizio, non di vetrina, ma che offra il più possibile, facile usabilità ed
accessibilità. Definizione struttura “Albo pretorio”
Raccolta informazioni, adattamento tramite elaboratore Web, controllo di
conformità e accessibilità e trasferimento su pc remoto.
Sito aggiornato in tempi accettabili per garantire la massima trasparenza ed
attualità delle informazioni sulla vita dell’Istituto.
Le informazioni dell’area della documentazione devono essere aggiornate in
tempi coerenti perché siano disponibili sul sito prima degli incontri con genitori
delle future 1e.
genitori, alunni, docenti, personale ATA
- settembre: sistemazione sito per il nuovo anno scolastico
- novembre: aggiornamento dei documenti identitari dai referenti
- per le altre aree: anno scolastico
1 docente per:
- predisposizione sito nuovo anno scolastico
- struttura albo pretorio
- aggiornamento delle varie sezioni (contenuti, inserimento documenti con
conversione dei file testuali in file html o .PDF);
- aggiornamento annuale documenti identitari (dai docenti di riferimento - fs
o altro - o ATA): come sopra e creazione file PDF;
36
-
conformità XTHML e adeguamento norme accessibilità;
indicizzazione del sito e gestione con strumenti webmaster di Google;
ftp (trasferimento file in pc remoto);
definizione delle sezioni che abbisognano di una manutenzione particolare:
alunni (familiarizzazione - blog e sito, esami, ricercazione, piano delle TIC,
ecc.).
1 docente per:
- controllo errori inizio anno e sugli aggiornamenti particolarmente
significativi nel corso dell’anno;
Gli stessi docenti insieme:
- autocertificazione dell'accessibilità;
- necessari aggiustamenti del layout;
- sviluppi in corso d’opera.
Nota bene
Tutti i materiali da mettere pubblicare vanno consegnati in formato digitale
Per l’eventuali messa in rete di iniziative o progetto di una certa complessità si
deve quantificare un incentivo a parte (es. Versus, ecc.).
SCUOLA CHE ESPLORA:
GITE - VIAGGI D’ISTRUZIONE- VISITE DIDATTICHE
Su decisione delle singole assemblee di classe e/o su proposta dei Consigli d’Interclasse e /o del
team possono essere organizzate gite e viaggi d’istruzione nel rispetto dei criteri individuati dal
Consiglio di Istituto.
In linea generale si prevedono visite a parchi naturali, musei, località di interesse storico e
paesaggistico. Sono possibili anche brevi escursioni nel territorio circostante e soggiorni in località
che dispongono di apposite strutture didattiche.
L’organizzazione delle gite è affidata ai docenti che svolgono il ruolo come da prospetto degli
incarichi
SCUOLA CHE DOCUMENTA
6. FUNZIONI STRUMENTALI
GESTIONE DEL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA
2 docente dell’ I.C.
• Adeguamento P.T.O.F. in base alla Legge 107/2015: stesura piano Del Carro - revisioni ed
integrazioni Maffini;
• Rivisitazione poffino genitori a.s. 2016/17 per openday: Scuola primaria Del Carro – Scuola
secondaria Maffini;
• Partecipazione al gruppo di lavoro RAV (partecipazione prevista nel gruppo RAV): Del Carro
fino a dicembre, Maffini da gennaio;
• Presentazione del PTOF all’openday delle scuole di Zanica: Del Carro scuola primaria, Maffini
scuola secondaria;
INTERVENTI E SERVIZI PER GLI STUDENTI
Allievi e allieve B.E.S.
• Consulenza: buone prassi per il successo formativo degli/delle alunni/e CON BISOGNI
SPECIALI
• Per allievi non nativi :
- Rapporti con UOSMI ASL Treviglio
- Incontri sportelli stranieri IC Verzellino
- coordinamento e referenza commissione interculturale
• Stesura relazione situazione nell’ I.C.
• Consulenza nella Stesura Piani di Studio Personalizzato
• Predisposizione materiali sito
• Stesura progetto per richiesta fondi
• Stesura questionari e/o monitoraggi
37
Allievi e allieve diversamente-abili
• Coordinamento progetti ponte
• Coordinamento progetti di vita
• Coordinamento e monitoraggio applicazione protocollo con Amm.ne Comunale di Zanica
• Coordinamento gruppo G.I.S.A. di Istituto Comprensivo
• Partecipazione gruppi G.I.S.A.
• Partecipazione commissione interistituzionale
• Coordinamento con psicopedagosta scuola primaria Zanica
• Definizione orario di servizio insegnanti di sostegno e assistenti educatori
• Sportello per insegnanti e assistenti educatori ed educatrici
• Colloqui con genitori
• Incontro con F.S. Orientamento
• Incontri con A.S.L. e servizi sociali su valutazione specifica.
• Stesura progetti per richiesta fondi
• Stesura questionari e/o monitoraggi
Percorsi orientamento:
• Attivare moduli prevenzione
• coordinamento iscrizioni superiori e tabulazione dati
• coordinamento didattica orientativa
• Incontro con F.S. Divers-abilità
• Relazione/Analisi andamento tipologia di scelte scuole secondarie superiori
• Relazione/Analisi andamento esiti scolastici in chiave pluriennale
• Stesura progetto per richiesta fondi
• Stesura questionari e/o monitoraggi
• Consulenza e supervisione nella compilazione dei moduli di iscrizione al grado successivo
SCUOLA DEMOCRATICA:
7. GESTIONE ORGANI COLLEGIALI
Collegio dei docenti congiunto (riunioni ordinarie)
• Inizio settembre: approvazione piano attività
• Fine settembre: approvazione POF e atti connessi
• novembre/dicembre: piano delle attività di aggiornamento - piano attività per continuità fra i
diversi ordini di scuole - piano gite e visite d’istruzione
• febbraio/marzo: verifica quadrimestrale attività POF
• aprile: libri di testo secondaria
• maggio: organizzazione esami - programmazione attività mese di giugno - adozione libri di
testo primaria - piano diritto allo studio
• giugno: verifica annuale attività POF
Le sedute del Collegio dei Docenti sopra indicate si intendono, di norma, congiunte fra Collegio di
scuola dell’infanzia, di scuola primaria e di scuola secondaria. I Collegi dei Docenti potranno altresì
essere convocati in altri periodi o qualora ricorrano esigenze di servizio, sia in forma congiunta, sia
in forma disgiunta.
Si chiede agli insegnanti di prendere visione dei materiali che vengono dati per
conosciuti, pertanto durante i lavori del Collegio docenti si prevederanno solo:
interventi di chiarimento
Interventi per segnalare cambiamenti significativi
Collegio Docenti di scuola
Per promuovere un progetto di scuola che sia la traduzione degli indirizzi deliberati dal consiglio
d’istituto ma anche l’espressione della gruppalità presente nella sede di scuola si prevedono dei
collegi scuola antecedenti ai collegi congiunti per:
confronto su i progetti specifici di sezione e plesso
Sfrondare O.d.g. consigli di classe
Garantire comunque visione globale della scuola di appartenenza
38
Consigli intersezione (infanzia) e di interclasse (primaria)
Si riuniscono i consigli di intersezione/interclasse con la partecipazione dei genitori in via ordinaria
• entro un mese dalla data di elezione dei rappresentanti dei genitori
• a gennaio per una prima verifica progettazione
• a marzo per verifica progettazione
• a maggio per i libri di testo e per il pds
Analoga scansione terranno i Consigli intersezione d’interclasse “tecnici” con i soli docenti.
Al termine del I quadrimestre e al termine dell’anno scolastico il consiglio con i soli docenti
esamina anche i problemi inerenti la valutazione degli alunni. I consigli di intersezione /interclasse
sono convocati dalla Dirigente scolastica e presieduti dalla stessa o dai collaboratori o referenti da
lei delegati, che potrà proporre di convocare riunioni straordinarie in caso di necessità. Il
collaboratore di plesso cura il registro dei verbali, anche attraverso l’attribuzione dell’incarico di
verbalizzante ad un docente della stessa interclasse/intersezione.
Consigli di classe
In ciascuna sezione si riuniscono i consigli di classe plenari con tutti i genitori
• entro un mese dalla data di elezione dei rappresentanti dei genitori
• ad aprile per i libri di testo e per il piano di diritto allo studio
Analoga scansione terranno i Consigli di classe “tecnici” con i soli docenti, a cui si aggiungono
quelli di ottobre e fine maggio per la valutazione.
I consigli sono organizzati in base ai seguenti criteri:
• Consigli di valutazione in presenza di tutti gli insegnanti
• Di norma i consigli plenari prevedono la presenza di tutti gli insegnanti
I consigli sono convocati dalla dirigente e presieduti dai coordinatori da lei delegati
Comunque la dirigente in relazione a bisogni particolari può convocare consigli straordinari.
•
•
•
•
•
•
•
•
Fine ottobre - Consigli di classe tecnici (organizzati sulla settimana)
1 h per classe - tutti i docenti
1^ settimana di novembre - Consigli di classe plenari – (organizzati sulla settimana)
1 ½ h per classe: 1h solo docenti + 30’ docenti e genitori
Metà gennaio - Consigli di classe plenari – classi terze
1 h per classe: 30’ solo docenti + 30’ docenti e genitori
Fine gennaio inizio febbraio - Scrutini primo quadrimestre
12/02/2013 - Assemblea consegna schede a cura dei coordinatori
1 h per classe: coordinatore + genitori tutti insieme - A seguire colloqui individuali su
appuntamento
Marzo/aprile - Consigli di classe plenari
1 h per classe: 30’ solo docenti + 30’ docenti e genitori
4^ settimana di maggio Consigli di classe tecnici - (organizzati sulla settimana)
1 h per classe - tutti i docenti - pre-scrutini
1^ settimana di giugno (dal 6 all’11 giugno anche se non è finito il quadrimestre per
ottimizzazione tempi ai fini degli esami) - Scrutini secondo quadrimestre
8. RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
Gli incontri periodici strutturati in un momento assembleare, che risponde ad esigenze di
dibattito, proposta, confronto. Il momento assembleare serve anche a costruire valori comuni e
condivisi e vengono articolati nei consigli di intersezione/interclasse/classe.
Colloqui individuali, utili a scambiare le conoscenze reciprocamente utili per la crescita del
bambino e per costruire possibili itinerari per il successo formativo. Qualora se ne presenti la
necessità o a seguito della richiesta dei genitori, in orario definito dopo l’orario definitivo.
• Consegna schede e colloqui genitori febbraio (i colloqui sono equiparati al ricevimento)
• Consegna schede giugno
SCUOLA CHE RILEVA LE COMPETENZE DI CIASCUNO
9. VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI PER L’ANNO SCOLASTICO
•
•
•
Viste le disposizioni contenute nella O.M. n. 262 del 19/4/1997
Tenuto conto di quanto stabilito dalla C.M. n. 288 del 31/08/95
Vista la C.M. n. 85 del 03/12/2004
39
•
•
•
Visto il D.P.R. 89/2009 Regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per la
valutazione degli alunni e per ulteriori modalità applicative dell’articolo 3 del decreto-legge 1
settembre 2008, n. 137, convertito dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169
Considerata l’opportunità di definire con l’inizio dell’anno scolastico il calendario delle operazioni
periodiche di valutazione e individuare adeguate modalità di comunicazione con le famiglie
Visto il D.P.R. 122/2009 Coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni
IL COLLEGIO DEI DOCENTI delibera
La valutazione degli allievi e allieve avviene su base quadrimestrale
La valutazione periodica degli alunni e conseguente regolazione della programmazione didattica si
svolgerà con le seguenti modalità:
• una riunione a livello d’interclasse o di classe tra ottobre e novembre
• scrutini tra fine gennaio e inizio febbraio
• scrutini tra fine maggio e giugno
L’informazione alle famiglie sarà garantita mediante:
scuola infanzia:
• colloqui strutturati e adeguatamente calendarizzati con le famiglie da parte di ciascun team
docente a dicembre, febbraio ed a giugno.
scuola primaria:
• colloqui strutturati e adeguatamente calendarizzati con le famiglie da parte di ciascun team
docente a dicembre, febbraio ed a giugno.
scuola secondaria:
• colloqui strutturati e adeguatamente calendarizzati con le singole famiglie in occasione della
consegna del documento di valutazione (a febbraio a conclusione del I quadrimestre e a giugno
al termine dell’anno scolastico)
SCUOLA CHE APPROFONDISCE
10.
PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ DI AGGIORNAMENTO
La formazione e l’aggiornamento professionale di tutto il personale della scuola sono importanti
elementi di qualità del servizio scolastico. Attraverso le attività previste si intende fornire ai docenti
strumenti culturali e scientifici per sostenere la sperimentazione e l’innovazione didattica in ambito
curriculare e a tutto il personale maggiori capacità relazionali e più ampi margini di autonomia
operativa anche in relazione alla diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione
e alla gestione della “sicurezza” nelle scuole. Su tali basi il Collegio Docenti propone la
realizzazione del seguente:
•
•
•
•
•
•
•
sicurezza formazione ad hoc;
Formazione per utilizzo LIM con risorse interne ed esterne
Life Skills – scuola secondaria di Comun Nuovo
Teatro degli affetti
Formazione relativa ai b.e.s.:
Formazione documento valutazione e registro informatico/on-line subordinato al vincolo di
applicazione (SE UTILIZZATO)
Percorso Affettività – scuola secondaria di Zanica
11.
PIANO DI ACCESSO AL FONDO D’ISTITUTO
Assunto quanto sopra IL COLLEGIO DEI DOCENTI propone che i finanziamenti attribuiti e le
economie eventualmente risultanti vengano utilizzati per compensare il personale che adempie ai
compiti attinenti alla realizzazione del Piano delle Attività e del P.o.f.
INTEGRAZIONI AL PIANO DELLE ATTIVITÀ
Il presente Piano può essere modificato in corso d’anno in relazione ad attivazione di specifici
progetti e/o programmi che determinino in qualche modo maggiori o diversi impegni del personale
docente, o comunque per esigenze che dovessero nel frattempo intervenire.
40
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LA SCUOLA: luogo di incontro tra una pluralità di essere unici