Strumenti per osservazione relazione insegnante-bambino
caratteristiche della relazione educatore-bambino
• Le ricerche più recenti lungi dal
considerare l’insegnante come il
responsabile unico e diretto dei
cambiamenti […] negli alunni, si sono
focalizzate sulla capacità dell’insegnante
di creare nella classe un contesto di
interazioni che renda possibile gli
apprendimenti e lo sviluppo delle
competenze desiderate
Laura D’Odorico Rosalinda Cassibba, Osservare per educare, Carocci, 2006, pag. 110
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caratteristiche della relazione educatore-bambino
• Tale cambiamento di prospettiva ha
portato sempre più gli studiosi ad
analizzare la relazione tra insegnante
e allievo nei termini di una stretta
interdipendenza fra la “domanda”
degli alunni, portatori di bisogni di
varia natura e la “risposta”
professionale dell’insegnante.
Laura D’Odorico Rosalinda Cassibba, Osservare per educare, Carocci, 2006, pag. 110
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caratteristiche della relazione educatore-bambino
• Questo approccio è risultato
particolarmente evidente nel nido, dove la
funzione dell’educatore va oltre il rapporto
legato all’apprendimento e si focalizza su
una sorta di continuità parentale con la
famiglia, di cui è, in un certo senso, un
sostituto ed un prolungamento. Il genitore
affida all’educatore il bambino chiedendo
che se ne prenda cura sotto tutti gli
aspetti.
Laura D’Odorico Rosalinda Cassibba, Osservare per educare, Carocci, 2006, pag. 111
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caratteristiche della relazione educatore-bambino
• La figura dell’educatore si esplica su diversi
versanti:
– si interessa delle ‘forme’ di apprendimento,
– svolge funzioni di accudimento,
– di supporto nelle situazione di:
• gioco,
• di interazione coi pari,
• o con altri adulti;
• per tale ragione lo studio della relazione fra
educatore e bambino, in età prescolare, è
sempre più centrato sugli aspetti affettivoemotivi del legame.
Laura D’Odorico Rosalinda Cassibba, Osservare per educare, Carocci, 2006, pag. 111
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caratteristiche della relazione educatore-bambino
• Analizziamo ora due strumenti osservativi che
possano aiutare a conoscere i comportamenti
più significativi dell’esistenza di una buon
relazione all’interno del rapporto bambinoeducatore ed anche alcuni fattori che possano
contribuire a migliorare la qualità degli scambi
interattivi; questi strumenti sono:
– valutazione del legame affettivo tra educatore e
bambino,
– valutazione della sensibilità dell’educatore.
Laura D’Odorico Rosalinda Cassibba, Osservare per educare, Carocci, 2006, pag. 111
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valutazione del legame affettivo tra educatore e bambino
• Analizziamo una versione (ridotta) in forma di questionario
di Attachment Q-sort (AQS), versione italiana tradotta da
Rosalinda Cassibba e Laura D’Odorico. AQS è costituito
da 90 item, ideato per valutare il legame di attaccamento
che il bambino stabilisce nei confronti della propria
educatrice di asilo nido e di scuola di infanzia.
• la qualità dell’attaccamento dipende dalla qualità del
rapporto di interazione che esiste fra l’educatore e quel
bambino, che risulta essere interessato:
– dalla compatibilità fra le caratteristiche del bambino e
dell’educatore,
– dalle esperienze precedenti che il bambino ha avuto modo di fare,
– dalle aspettative dell’educatore,
– ….
Laura D’Odorico Rosalinda Cassibba, Osservare per educare, Carocci, 2006, pag. 111,112
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valutazione del legame affettivo tra educatore e bambino
• Prima di iniziare il rilevamento è bene che
l’educatore legga le domande per rendersi conto
degli aspetti della relazione su cui puntare
l’osservazione;
• è consigliabile osservare il bambino per almeno due
ore in due giornate diverse, per avere un ventaglio
più ampio di comportamenti valutabili;
• il questionario dovrà essere compilato avendo cura
di basare la propria valutazione sul comportamento
effettivamente osservato anche nel caso in cui
questo si discosti dall’impressione che l’educatore si
era creata precedentemente.
Laura D’Odorico Rosalinda Cassibba, Osservare per educare, Carocci, 2006, pag.112
Laura D’Odorico Rosalinda Cassibba, Osservare per educare, Carocci, 2006, pag. 113,114
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valutazione del legame affettivo tra educatore e bambino
•
•
Per ciascun item l’educatore può scegliere fra 5
risposte possibili per fotografare la somiglianza fra il
comportamento descritto nell’item e quello osservato:
A. molto simile
B. abbastanza simile
C. né simile né diverso
D. abbastanza diverso
E. molto diverso
a compilazione ultimata, se a più della metà degli item
è stata attribuita una risposta di tipo A o B, la qualità
della relazione osservata può essere considerata
soddisfacente.
Laura D’Odorico Rosalinda Cassibba, Osservare per educare, Carocci, 2006, pag. 114,115
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la valutazione della sensibilità dell’insegnante
• Si vuole osservare:
– la ‘sensibilità’ dell’educatore cioè la sua
capacità di catturare i segnali inviati dal
bambino, di interpretarli correttamente e di
rispondervi prontamente e in maniera
adeguata.
• Diversi studi hanno dimostrato come la
sensibilità dell’educatore ai segnali del bambino
promuova un attaccamento sicuro.
Laura D’Odorico Rosalinda Cassibba, Osservare per educare, Carocci, 2006, pag. 116
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la valutazione della sensibilità dell’insegnante
• Si può utilizzare uno strumento osservativo,
ideato da Pedeson e Moran, tradotto da
Dodorico e Cassibba; sono riportati alcuni
item.
Laura D’Odorico Rosalinda Cassibba, Osservare per educare, Carocci, 2006, pag. 116
Laura D’Odorico Rosalinda Cassibba, Osservare per educare, Carocci, 2006, pag. 117, 118
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la valutazione della sensibilità dell’insegnante
• Dal momento che è difficile valutare il proprio
comportamento nel momento in cui lo si vive, conviene
ricorrere alla videoregistrazione e poi rispondere al
questionario ‘rivedendosi’ nei comportamenti usuali nel
rapporto con i bambini.
• Utilizzo:
– l’educatore si videoregistra,
– prima della video registrazione risponde alle
domande basandosi sulla percezione del proprio
comportamento,
– dopo la visione della videoregistrazione risponde
ancora al questionario e poi mette a confronto le due
compilazioni.
Laura D’Odorico Rosalinda Cassibba, Osservare per educare, Carocci, 2006, pag. 118, 119
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