Periodico mensile della Coop Lombardia Comitato di Redazione Antonio Benolini, Sergio Ferrario, Sergio Ghiringhelli, Lidia Lommi, Oddino Magnani. Daniele Moltrasio, Ugo Pifferi, Enrico Rossi. Adolfo Scalpelli, Elio Susani, Alberto Terzi, Giorgio Vozza. Direttore rporISIEWIRC AOn110 àCalpelll Associato alla Unione Stampa Periodica Italiana Impaginazione: Franco Malaguli Maria Rosa Torri Disegni: Giulio Peranzoni Spedizione in abbonamento postale gnippo Illf 70. Editrice Coop Lombardia Viale Famagosta, 75 LU Milano 44721 Autoriz:zaziont del - Frib. di Milano n. 144 del l4 aprire 1982 Comitato Regionale Lombardo Stampa: Coop "Il Guado" Corbetta (M 1) - Tel. 02-97944e1-2 La carta di Quale Consumo è di bassa qualità per la stampa ma di alta qualità ecologica. E tona riciclata. . _ Qualità, convenienza, difesa del consumatore 1111111".~.~. I Notizie e informazioni alik pagg. 6 e 7 Non fu più una felice utopia Buono n. 7 Confezione regallo formaggi MAURI[ Kg. 1 9456 Senza compromessi sulla qualità. Si costruisce il laboratorio di analisi. Si compilano etichette così ricche di dati informativi da rappresentare la prima esperienza di comunicazione con il consumatore. in seconda pagina di Giorgio Vozza Quando nell'ottobre del 1976 i maggiori dirigenti delle Coop approvarono il rapporto sulla politica di marchio che avevo preparato restate precedente, diverse cooperative stavano traversando un brutto momento. Il repentino e poderoso aumento dei prezzi del petrolio e poi di tutte le materie prime aveva acceso il grande fuoco dell'inflazione che avrebbe bruciato immense risorse per quasi un decennio in tutte 1e nazioni industrializzate. Nel nostro Paese gli effetti furono disastrosi: i prezzi ebbero una straordinaria impennata. determinando al tempo stesso una brusca caduta dei consumi. Le conseguenze sulle cooperative furono immediate: Foto di gruppo di alcuni prodotti con marchio Coop. diminuzione delle vendite, ma soprattutto riduzione dei margini che non riuscivano a stare al passo con la crescita dei prezzi. Si capi allora che occorreva irrobustire le capacità di direzione delle aziende, eliminare alcuni negozi in perdita, ristrutturare gli organici e i sistemi dei magazzini. Ma accanto alle opere di riorganizzazione aziendale era necessario costruire una politica nuova per i consumatori. La Coop non poteva essere q apparire un negozio come altri: la sua natura cooperativa doveva risaltare più concretamente. Occorreva offrire ai consumatori qualcosa di più e di diversa rispetto alla pur necessaria convenienza dei prezzi, all'efficienza nei servizi, ecc. Serviva prospettare una proposta di consumo originale rispetto agli altri negozi. In concreto si trattava di realizzare un'intera gamma di prodotti che fosse una alternativa alle marche migliori, ma che al tempo stesso consentisse ai consumatori significativi risparmi. In più si doveva trasmettere un complesso di informazioni allora del tutto assenti sulle confezioni dei prodotti di marca. Per la verità non si cominciava da zero: vi erano già prodotti esclusivi negli assortimenti Coop, ma non erano particolarmente curati e neppure facilmente distinguibili dagli altri. Occorreva dunque accingersi ad un'opera che aveva alcune fondamenta, ma che richiedeva consistenti rifacimenti ed una nuova impostazione. Per di più si voleva impegnare il nome stesso dell'organizzazione, il marchio Coop, che legava in tal modo il negozio ai prodotti con una più stringente responsabilità della cooperazione nel suo complesso. Non si poteva dunque accettare alcun compromesso sulla qualità, né comprendere prodotti in contraddizione con la politica sociale della Coop. La nuova gamma nasce col nome Coop, esclude settori pure importanti come l'olio di semi vari e più tardi i li- quori; elimina coloranti e conservanti: riqualifica decine di prodotti migliorandone ingredienti, composizione, processi di lavorazione, imballaggi; seleziona severamente i fornitovi. In due anni di lavoro si costruisce il laboratorio Coop, si stampano le nuove etichette, si inserisce sulle confezioni quell'etichettaggio informativo che per l'Italia rappresenta la prima grande esperienza di comunicazione merceologica di massa, rimasta per molti anni unica ed esemplare nel nostro Paese. Alla fine del 1978 la nuova linea è pronta e viene presentata ai soci, ai dipendenti, ai Consumatori. Negli anni successivi si pro- cede ad una serie molto numerosa di adattamenti; si aggiungono nuovi prodotti, se ne eliminano alcuni per i quali non è possibile ottenere la qualità richiesta. Quattro anni dopo la dimensione dei risultati è data dalle vendite: 100 miliardi nel 1982, 300 miliardi alla Fine dello scorso anno. Un incremento ben maggiore dello sviluppo della rete Coop nello stesso periodo. Oggi sono parecchi i dirigenti della cooperazione di consumatori che pensano che r"invenzione" dei prodotti Coop sia stata una fra le opere più importanti che hanno spinto le cooperative fuori dalla crisi degli anni settanta e uno dei principali fattori di successo degli anni ottanta. Brescia., 5-21 dicembre "Giornate dei giovani consumatori" 1 Il castagno addomesticato di Marta Isnenghi p. 2 La rude seduzione delle scarpe da boscaiolo di Fabio Zanchi Olocausto tra le pareti domestiche p. 3 p. 4 Il giocattolo è una cosa seria... Valeria Bergamaschi, Silvana Corbari P. 5 Prodotto Coop. Non è solo un vestito diverso Bambini e cannoni a cura di Mario Lodi P. 6 p. 8 Uomini & Cose. Una storia intrecciata di Alberto Terzi Giuro di dire tutta la verità Offerte ai soci I "Giovani consumatori" a scuola dalla Coop P. 9 p. IO P7opo te MI scuola Dal 5 al 21 Dicembre, a Brescia, si rinnoverà uno degli appuntamenti più importanti tra scuola e cooperazione: "Le giornate dei giovani consumatori". L'importanza dell'avvenimento è accresciuta dall'esperienza accumulata dal 1983 ad oggi, Molta strada in avanti è stata fatta da allora e la Coop oggi è in grado di presentarsi alla scuola, sul tema dei consumi, con un bagaglio di propos'te pressoché unico: una collana di volumi sull'educazione al consumo, una serie di animazioni didatticamente mol- to interessanti e scientificamente valide sono il cospicuo patrimonio di un'esperienza accumulata negli anni che continua a produrre frutti molto interessanti. In ultima pagina i nostri soci troveranno tutto quanto questa edizione bresciana è in grado di offrire a genitori e alunni per un approccio critico al mondo dei consumi sempre più attento. L'appuntamento è dunque per tutti al 5 Dicembre, per costruire insieme un altro pezzetto di cultura consumerista. p. 11 p. 12 In ultima pagina notizie e fotografie. Qui sopra: una panoramica parziale dell'edizione 1984 delle "giornate" a Cremona © soci Buono N. 7 Cmfezione liba: r] ce Maiali e . Condene: bontaleg o, quartirolto -Iresco, burro, baitella, vaschetta di caprini e mar tanfi peso netto kg. 11,450 ca. Marta Isnenghi Breve storia e uso di un frutto autunnale Il eas tag 4. addomesticaL li castagno sarebbe "l'albero meno naturale che esiste': Questo paradosso sostenuto dal francese Jean- Robert Fitte, il più esperto castanolago contemporaneo, esprime un'idea forse poco familiare, ma tuttavia non priva di suggestioni. ll castagno è una pianta "nuova", la cui installazione produttiva in Europa risale a non mohi secoli fa e che ha cambiato il paesaggio collinare del vecchio continente. Certo l'albero era già ben conosciuto duemila anni fa. Virgilio nel famoso passo delle Bucoliche: stesso raccoglierò le mele bionde dalla tenera buccia e i frutti del castagno prediletti dalla mia Amarillide". traccia un flashback della campagna mantovana, dove crescono bradi i castagni. Ma occorrerà aspettare latine del Medio Evo per vederli addomesticati dall'uomo. E solo a partire dal X IV secolo che i castagneti contendono lo spazio alle primitive foreste di querce e ai boschi misti di latifoglie, respingendo la loro più accanirci concorrente, la quercia lanuginosa, sui pendii più impervi e sassosi. Dalla Galizia alla Toscana. dalle pendici del Vesuvio alle colline di Vila Verde in Portogallo, .sino alla Corsica e alla regione di Périgord in Francia, con la domestica- zione del castagna il paesaggio assume connotazioni nuove ma anche variate.' a seconda che si tratti di manocoltura, poco frequente e a latitudini alte, o piuttosto di associazioni con cereali, con la vite e l'ulivo, o perfino con patate. Il castagno è dunque una pianta fortemente voluta dall'uomo soprattutto per le sue esigenze alimentari, al .fìne di conipensare le periodiche carenze di cereali in un mondo in cui la produzione agricola ha ancora la .fisionomia della sussistenza. Oggi molti castagneti sono in stato di senti-abbandono. Fra i meglio conservati e più vicini, in questa stagione meritano una visita quelli di Soglio, piccolo • presepe della Vai Bregaglia a nord di Chiavenna, subito dopo il valico svizzero. Amati da Rilke e ritratti in alcuni magici quadri dì Segantini, questi boschi disegnati dall'uomo con splendidi alberi secolari e con le tipiche capanne di legno e beola, rappresentano dei musei viventi della civiltà del castagna. Ma i patiti dell'argomento in una ventina di minuti d'auto possono anche raggiungere a Stampa il vero Museo della Val Bregaglia, con una sezione interamente dedicata alla lavorazione della castagna. Composizione delle castagne fresche e, tra parentesi, !e secche: per 100 g. Prezzo di mercato Prezzo ai soci L. 14.000 I. 10.0 Iniziativa valida dal I° al 13 Dicembre Consigli r.r di amministrazione: bilancio consuntivo del primo semestre '86 Dopo breve parentesi estiva è ricominciata l'attività del Consiglio di amministrazione che si e riunito, unitamente al Collegio sindacale, venerdì 26 settembre presso la sede socia le di via FamagoSta. Ordine del giorno nutrito con argomenti importanti tra i quali il bilancio consuntivo relativo al I" semestre dell'esercizio sociale in corso. Dopo una breve introduzione del presidente Bertolini, il rag. Murgia, direttore dei servizi amministrativi. intratteneva il Consiglio sulle particolarità emergenti nel bilancio consuntivo semestrale sottolineando la positività dei risultati conseguiti. Margine lordo, gestione finanziaria. contenimenso dei costi, sono stati gli aspetti decisivi della brillante gestione semestrale anche se sembrano essere risultati difficilmente ripetibili nel secondo semestre. Nel dibattito che ne è seguito sono stati molti i consiglieri che sono intervenuti unitarnente al vice presidente Ferrano ed al presidente dell'Associa- 2 - Quale consumo acqua proteine lipidi (grassi) glucidi (zuccheri) fibra energia (calorie) 47,0 1,8 2,9 39,4 23 181,0 3,9 34,0 930,0 89,0 0,22 ferro calcio potassio fosforo vitamina 13, vitamina B, 0.35 zione regionale Migliavacca. In sintesi si può riassumere che vi è stata una larga convergenza di opinioni non solo sulla bontà dei dati espressi daI consuntivo ma anche sui problemi da affrontare che assumono rilevante importanza peri prossimi mesi: accelerazione del programma di investimenti strutturali, miglioramento dei servizi a punto di vendita, interventi riorganizzalivi in alcuni reparti del magazzino di approvvigionamento. Argomenti elle poi sono stati puntualmente ripresi nelle conclusioni del presidente Bertolini. I] Consiglio sul secondo punto all'ordine del giorno riguardante l'ampliamento del nostro punto di vendita di Soresina ha ascoltato un'informazione del Consigliere delegato Magnani ed infine approvato la spesa relativa all'acquisto dell'attrezzatura e tutto quanto occorrente per la apertura del nuovo negozio prevista per la prossima primavera. Sul terzo punto all'ordine del giorno il Consiglio prende atto della costituzione del Consorzio nazionale per la realizzazione degli l per che ha per scopo istituzionale quello di fornire alle cooperative socie servizi ed essere un importante momento di promozione, coordinamento e sostegno delle iniziative locali. La riunione si conclude con l'approvazione di alcune spese effettuate per il rinnovo di attrezzature in alcuni negozi. Odelino Magneti! (10.0) g (4,7) (3,0) g g (67,0) g (3,8) g (297) Keal (2,0) (52,0) (non det.) (90,0) (0,33) (0,40) mg mg mg mg mg mg Piccole e grandi, selvatiche e domestiche La castagna, particolarmente ricca di amido, abbinata ad un alimento protcico costituisce un buon piatto equilibrato. In Svizzera, nel Vallese, si consuma la "brisolec", ossia caldarroste con formaggio molle "vacheri n", accompagnate da vino bianco q mosto. In molte tradizioni regionali le troviamo abbinate a patate o riso: il "mac" o "macket" del 'Ienese, è fatto con castagne cotte in poca acqua, sbucciate e ridotte in purea che poi viene cotta con latte e riso fino ad ottenere una polenta molto densa: il mestolo deve restare in piedi da solo! Con la farina di castagne si fa ancor oggi il "castagnaccio" in varie regioni d'Italia (soprattutto Lazio e Toscana) e Ie "caldarroste". Purtroppo la produzione di castagne è scesa in modo vertiginoso nell'ultimo secolo: basti pensare che all'inizio del '900 in Italia se ne producevano 6 milioni di quintali all'anno, mentre nel 1983 solo 600 mila quintali, questo è dovuto sia al dissesto socio-economico dell'ambiente montano sia alle nostre scelte alimentari "ricche". Dal punto di vista delle varietà, si distinguono essenzialmente i maironi e le castagne domestiche. I primi sono molto grossi e tondeggianti, hanno la scorza bruno-rossiccia e striature scure nel senso della lunghezza; la polpa, molto dolce, si stacca facilmente dalla pellicola interna, mentre le castagne domestiche hanno la pellicola fortemente attaccata alla polpa, sono più piccole, di ottimo sapore. I marroni vengono oggi essenzialmente usati per esportazione e per la confezione di "marrons glacés". Per conservare a lungo Ie castagne si esegue la "novena" o "curatura": immersione in acqua, eliminazione delle castagne bacate ed asciugatura. La 11-iicetta. Monte bianco / Kg. di castagne fresche, latte (la quantità sufficiente a coprire le castagne), I bustina di vanillina, circa 150 g di zucchero, 400 g di panna ji-esca, eventualntente qualche meringa. Cioccolato fondente per guarnire. Scottare le castagne nell'acqua, scolarle ed eliminare, finché sono calde, la buccia esterna e la pellicola interna, Rimetterle quindi al fuoco coperte di latte, con vanillina e lo zucchero. Lasciar cuocere finché il latte verrà assorbito (le castagne non devono però rompersi) e, una volta raffreddate, passarle nel passaverdure direttamente sul piatto di portata. Mettere a strati, sul piatto, le castagne passate, un po' d i panna montata e, per un tocco di bontà in più, le meringhe sbriciolate, fino all'esaurimento degli ingredienti, formando una specie di "monte" appuntito. (Le meringhe si possono fare in casa montando a neve gli alburni d'uovo ed aggiungendo circa 2 cucchiai di zucchero a velo per ogni albume; cuocere a lungo, in forno appena tiepido). Rivestire di panna montata e scaglie di cioccolato fondente, Mettere in frigorifero fino ai momento del consumo. Cinisello Balsamo: manifestazioni per il centenario della Lega Un ambizioso programma è stato approntato dal movimento cooperativo di Cinisello Balsamo per celebrare il centenario di fondazione della Lega, per far conoscere meglio questo fenomeno e far riflettere sulla propria storia. Ecco le iniziative già programmate dal comitato organizzatore: Novembre: gara di bocce regionale due serate di teatro con: Cooperativa Teatro e Teatro Immagine — spettacolo teatrale con: compagnia "La piccionaia — I Carrara" Dicembre: esibizione del corpo di ballo del C. Pablo Neruda esposizione della mostra Uomini e Cose (realizzata da Coop Lombardia) Gennaio '87 manifestazione conclusiva con la partecipazione delle rappresentanze regionali e locali del Movimento Cooperativo e del presidente della Lega nazionale Onelio Pra ndini W.« Fiera campionaria a Laveno k-„ 11 Comitato soci ha partecipato alla importante iniziativa commerciale della Fiera campionaria di Laveno con grande capacità organizzativa ed impegno. Gli obiettivi erano di migliorare il rapporto con i soci e i consumatori, far conoscere la cooperativa ed il prodotto Coop. I risultati sono stati eccellenti, abbiamo dialogato con moltissime persone ed acquisito cinquanta nuovi soci. Il tocco finale, per l'ottima riuscita dell'iniziativa, lo ha dato la dietista che con l'aiuto del computer forniva, ai soci e visitatori, l'analisi del fabbisogno dietetico giorria fiero. Illittit• CCICP I OM Come la pubblicità martella su certi tipi di calzature Fabio Zanchi e seduzione de"e vaiolo Le nostre città sono fredde e nevose come le con trade del1 Arkansas; umide e piovose come le zone delle Grandi Paludi; dure e selvagge C013m, i deserti del vecchio West. E noi, in fondo, che cosa siamo? Emuli di Tex piccoli Iravet con un cuore alla Davv Crocken, ti con il fisico di Kit Carson. bancari e commessi robusti evince naiwrori del Klonclvke. Siamo nati dietro il Verziere, ma che importa? Più che la lettura del Manzoni (ecco perché a scuola non siamo mai stati capaci di digerire i suoi Protnes.s.i Sposi) abbiamo dentro l'aspro contatto con la natura. Una natura severa, che non ci lascia respiro, che si lascia accostare solo a prezzo di un allenamento continito, che non lascia niente al caso, tanto meno la scelta dei cupi d'abbigliamento. Chi lo dice? Ma la pubblicità, naturalmente. Quella che per convincerci all'acquisto di un paio di scarpe con le quali, per l'appunto, andremo (magari in macchina, coni 'è nostra abitudine) da casa al lavoro e viceversa, ha coniato uno dei motti più impegnativi e grint osi: "Sur viving fior living". Sopravvivere per lrivere. Però. Con un paio di scarpe nate da quella filosofia di vita L4110 può davvero afliontareftalo quello che la metropoli gli riserva, nel bello e nel brutto. Può far, ionte ad una pioggia di Mezz'ora (in effetti, si sa che basta anche meno per intasare lutti i tombini e ira.sformare le strade cittadine ira impetuosi torrenti e larghe paludi) oppure ad una nevicata imprevista. Ceno, in Canada quelle due dita di neve farebbero sorridere (e comUnque, per il Canada, quelle scarpe sarebbero adattissime: non si sa trai), ma a Milano, scherziamo? Basta- no anche ineno di due dita di neve a rendere la vita impossibile. "Survivingfbr eccola la filosofia. che ha partorito nata una generazione di calzature davvero esagerate rispetto al nostro vivere ineiropoliiano. Dalle vetrine dei nostri negozi occhieggiano scarpe che potrebbero andar bene (e Mse sarebbero eccessive anche per loro) per i boscaioli canadesi, per gli .sparachiodi che lavorano sui grattacieli di Mendica t alt, per i cenatoti d'oro del Klond•ke. Stiamo esagerando? Beh, qualcuno che esagera fOrse c'è davvero. Scegliamo a caso. C'è quello che ha inventato "un buon sistema per niamenne alto il morale quando fitori c'è -20"': Non per niente ha chiamato le sue creature, la di anfibi indistruttibili, "Survivors': Nessun dubbio, naturalmente, che quelle calzature sopportino davvero temperature glaciali. anzi. Ma quando mai nelle nostre città si superano i "meno venti" e. nel caso. quanto vi stanno esposti i piedi dell'impiegato della nostra banca? O i nostri, qualsiasi lavoro fac.clatilo. i La pubblicità vorrebbe che noi... Per non far torto a nessuno (e 'per dimostrare quanto questa filosofia della catastrofe ecologica sia diffusa) facciamo qualche esempio prendendolo senza alcuna malizia dalla pubblicità che appare su giornali e riviste. Ecco le Trappeur: si impara subito che la loro particolarità, garantita da un marchio a fuoco ideato fin dal 1887, è di essere "le calzature ufficiali dell'esercito e dei vigili del fuoco in Francia". Da provare sull'attenti, cantando la Marsigliese. Lumberjack, di Antonini, non spreca troppe parole per illustrare la "Moda forte": il suolo che calpestano quei due scarponi è molto più simile a quello delle Montagne Rocciose che al pavimento della Galleria Vittorio Emanuele. Dall'antenna a! cave - gione. Tank, una Timberland urbana sprecata per usi moderati", E chi vi Ferma più! Ecco invece le Chukka. Anche queste mostrano i muscoli: "Ne faccia a meno chi si gode la vita sul velluto". Da dove vengono'? "Un Chukka Boot — si garantisce — fa parte di un altro cielo, il limpido e gelido cielo che guarda salire i grandi tronchi sui trucks diretti alle segherie del New England. In questa parte di mondo tutto è in proporzione. gli alberi con le motrici, la strada con gli uomini, certe scarpe con questo lavoro", Qui da noi, dove il senso delle proporzioni è tanto diffuso, andranno a ruba. Come non citare, in questa riscoperta dell'America, il ritorno dei vecchi stivali da Cow-hoy (indispensabili, ci AMI Io è che, probabilmente. c'è qualcosa che non va nel nostro rapporto con la natura. Ah•imenti non si vede come mai la pubblicità, cosi sensibile alle nostre aspirazioni e tendenze, abbia messo in piazza quella che, al massimo potrebbe essere la caricatura dell'ornino metropolitana che, per la prima volta in vita sua, esce dai confini ciel dazio e si avventura nella giungla cli un mondo imprevedibile. Come dire: è ben difficile credere che per andare da Milano a Cinisello si debbano calzare anfibi che resisterebbero anche ad una valanga. resi: minerali La copertina della rivista delle Consumatrici della Svizzera italiana assicurano, per una Prima alla Scala). Questi arrivano direttamente da Sonora: "The boots from Sonora — assicurano le locandine — leggendari stivali amici del cow-hoy sorto arrivati fin qui. La punta è allungata, il tacco è alto e obliquo, i pellami sono di rettile e di bufalo, un rinforzo in acciaio è inserito ne! piantare. La suola in vero cuoio forte e leggera è straordinariamente confortevole, così non ha importanza per quanto tempo tenete su i vostri boati (il cowboy non li toglieva mai)" Le istruzioni non lo dicono. ma sembra implicito che per togliersi gli stivali, soprattutto a1 termine di una giornata da cow-boy, si deve trovare una radura lontana qualche miglio dalle case della città. Per evitare stragi e svenimenti. Ma che fatica vivere! Due tipi di messaggi pubblicitari: gli stivali del cow-boy "from Sonora" e scarpe (coperte di neve) per tenere su "temperatura e morale". All'assemblea delle consumatrici svizzere Patata Tuttofare Per le Paraboot garantiscono l'apparenza più che robusta, naturalmente. ed un'accurata legenda: "Intersuola, in cuoio pieno fiore, consente l'isolamento dal freddo ed assorbe la traspirazione; suola in puro caucciù brasiliano vulcanizzato. La particolare scolpitura della suola garantisce la massima aderenza su qualunque tipo di terreno: cucitura norvegese in filo di canapa, che, in presenza di umidità, si gonfia. impedendo all'acqua dì entrare nella scarpa". Adatte anche per guadare il Lambro. Le Timberlancf, per ovvi motivi, richiedono un capitolo a parte. Ecco le Tank, con una "schiacciante superiorità del carrarrnato. Nessuna scarpa ce la fa a tenervi fuori dall'inverno così, e restare giusta e temperata nella mezza sta- Siamo andati volentieri all'Assemblea annuale dell'Associazione consumatrici della Svizzera Italiana (ACS1). Quest'anno la riunione si è svolta a Mendrisio il 18 ottobre, Aderiscono a questa associazione 6.000 donne del Canton Ticino, un numero ragguardevole che premia dodici anni di lavoro e di iniziative. Quella che ha avuto più risonanza anche da noi è stata ]a battaglia per l'eliminazione del fosforo dai detersivi. Con il Canton Ticino abbiamo in comune il lago Maggiore e il lago di Lugano: per questo furono stabiliti contatti operativi con la nostra Associazione lombarda cooperative di consumatori per diffondere l'iniziativa in Lombardia_ Come sanno i lettori la vicenda dei detersivi senza fosforo é diventata una battaglia nazionale in Italia, con parziali successi. Nel Ticino da quest'anno i detersivi non contengono più fosforo. Ma le agguerrite consumatrici ticinesi hanno al loro attivo la partecipazione alla trasmissione televisiva "A conti fatti", la realizzazione di Uffici di conciliazione per redimere le dispute tra consumatori e commercianti, collaborano con "Mister Prezzi", l'ufficio Federale di sorveglianza dei prezzi e delle tariffe dei servizi. Sono attualmente impegnate anche per ottenere controlli su tariffe oggi non sottoposte a controllo e sul costo del credito. Una recente indagine cantonale ha fatto emergere l'esistenza di "nuovi poveri" che molto spesso si trovano a dover fronteggiare impegni onerosi per crediti contratti con meccanismi che andrebbero controllati. Altro tema di impegno è quella di arrivare alla raccolta separata dei rifiuti per ampliare le possibilità di riciclo (vetro, alluminio, carta• materie plastiche) e di compostaggio dei rifiuti non rieiclabili (si tratta di sottoporre i rifiuti domestici organici a trattamenti che portano ad ottenere il "compost", un fertilizzante organico ottimo per serre, giardini e agricoltura in generale). Altra iniziativa particolare è quella del "mercatino". Nei principali centri ticinesi a date fisse si svolge il mercato di lettini, carrozzine, seggioloni, pattini, attrezzi e abbigliamento sportivo per ragazzi e adulti come lotta contro lo spreco. Naturalmente l'ACSI si occupa anche di educazione e informazione dei consumatori. Il bollettino bimestrale si chiama "La Borsa della Spesa", e si occupa dei vari temi, fornisce le indicazioni per usufruire del "centro informazioni consumatori", per partecipare ai mercatini, per sottoscrivere le petizioni per iI controllo dei prezzi e del credito, eccetera. Con L'ABC del consumatore, un libro edito dall'ACSI, vengono fornite le informazioni sui diversi campi del consumo. In collaborazione con l'Associazione per l'agricoltura ecologica della Svizzera Italiana, l'ACSI organizza corsi per apprendere le tecniche di produzione del "compose'. Ugo Pinferi Potremmo continuare: la vita, vista non tanto dalla parte delle radici (che può anche portar male) ma il più possibile vicino ad esse e con la collaborazione della pubblicità, sembra portar con sé inattesi caratteri di fatica. Fatica del vivere (surTiving for living), vivere per Faticare (perché. sennò, calzare le scarpe dei boscaioli canadesi'?), Fatica nel rapporto con la natura (tutto sembra concepito per sostenere un interminabile Camel Trophy). Che fatica. Meno male che c'è anche qualcuno che non si spaventa: "L'Italia sta camminando bene" assicura Docksteps. Speriamo. Libri: che passione!!! (e li compri con la spesa) Nei punti vendita che già hanno in assortimento i libri, è partita nel mese di ottobre una nuova e simpatica iniziativa che intende offrire a tutti una occasione in più per leggere a pieni convenienti. Sui normali espositori dei libri sono stati posizionate alcune vivaci e colorate scatolette contenenti un buon numero di cartoline. Sul dorso di queste è riportato un elenco, diviso per vari generi letterari, di volumi che non sono presenti nel normale assortimento di libri del negozio. Tramite la cartolina è invece possibile prenotare i volumi in elenco semplicemente compilandola e consegnandola al capo-negozio o all'addetta dell'Ufficio soci. Nel giro di pochi giorni i volumi saranno recapitati direttamente al negozio. :iniziativa, ancora in fase sperimentale, se risultasse positiva potrebbe essere estesa all'intera rete di vendita. Per iI momento circa ogni 40 giorni la proposta viene rinnovata con una nuova lista di volumi ed è possibile su ogni cartolina richiedere libri che non sono presenti in elenco; l'importante è specificare chiaramente titolo ed editore. Buona lettura, dunque. Quale consumo - 3 -4~E~Rwrim,-- Valeria Bergamaschi Silvana Corbari Alcuni suggerimenti sulla preparazione alla scelta una CO 'seria" per lasciarlo (soknai lenito n 11 Venditore e acquirente: due soggetti spesso visti in antitesi, in conflitto tra di loro. Vendere e acquistare un buon prodotto, invece, in una logica di .servizio cooperativo, sono i due poli di un contratto la cui caratteristica è quella di attivare un rapporto corretto e continuativo. Un rapporto di fiducia, che •quando si è instaurato, per un Otto "alone" si estende a tutti i prodotti che il venditore offre, anche a quelli di minore portata: ad esempio, nel supermercato Coop, anche al settore dei giocattoli, che vi occupa una piccola parte rispetto al resto, detto, con tua che se è difficile garantire .sempre la qualità dei prodotti (date anche le poche leggi esistenti in merito), lo è cattura di più nei confronti del giocattolo, un prodotto che solo in questi ultimi anni è oggetto di una itur,;aatis ,a spe•ifica. Il giocattolo oggi vive ancora una vita quasi esclusivantente stagionale e legata al conceno di regalo. di ricorrenza. Come oggetto d'uso, invece, non è ancora !egli t ittrato, pur essendo in mostra nei negozi per tutto l'anno. Sempre in mostra. comunque, nei grandi magazzini e nei negozi, ma messo "a fuoco"solo in alcuni periodi dell'anno, esposto senza essere valorizzato, a disposizione dell'acquirente ma non offerto con sistematiciia. Un supermercato Coop, che pure ha in ogni sua sede di grande dimensione un settore giocattoli, con un mercato di vendita continuo e una richiesta dell'utente sempre meno generica, si pone oggi il problema di dare anche a questo settore una risposta maggiormente qualificata, senza porsi, ovviamente, obiettivi di vendite particolarmente specialistiche e selezionate. Un'azienda cooperativa che si pone, da sempre, tra i suoi obiettivi primari anche quello di educare il consumatore "non può essere assente da un discorso che riguarda una particolare categoria di consumato•i, i bambini. È un settore, quello del giocattolo, dove è necessario orientare i consumatori verso scelte più consapevoli, educarli a capire il significato del gioco e del giocare per il bambino. H periodo natalizio, caratterizzato da un maggior interesse dei genitori e degli acquirenti in generale versa i giocattoli, oltre che da una maggiore disponibilità ad acquisti più impegnativi, può fornire !'occasione per sfruttare, appunto, una situazione favorevole, di maggiore at tenzione terso l'oggetto giocattolo, per lanciare un messaggio: scegliere meglio. piuttosto che comprare di più, riflettere .sul significato dell'oggetto che si regala al bambino per acquistare con maggiore consapevolezza. Il bisogno primo del venditore è certamente quello di vendere di più i però il secondo può essere quello di vendere meglio. Le abitudini del consumatore rispetto al giocattolo, al suo considerarlo un oggetto "da ricorrenza" possono cambiare, se il consumatore usufruisce, nel magazzino di vendita, di una esposizione ragionata del materiale, in cui si evidenziano caratteristiche dì sicurezza, di necessità, dì utilità educativa. Può allora succedere che il cliente acquisisca l'abitudine di mettere nel carrello della spesa, tra i generi di prima necessità, anche un giocattolo per un bambino. Interno a cura di Lidia Lommi Una commessa di lavoro da cento miliardi in Urss ® Due società cooperative, Resi ltal di Milano e Edilter di Bologna, insieme con la Itaimacchine Plants di Milano hanno costituito un consorzio che si è aggiudicato una importante commessa di lavoro in Unione Sovietica. Nei pressi di Mosca costruiranno un grande stabilimento per la produzione di componenti per calzaturifici. L'opera che dovrebbe essere conclusa nel giro di un paio di anni hà un valore di circa cento miliardi di lire. Spondi Latte è ora un marchio cooperativo o Una cooperativa di agricoltori si è costituita nel Bresciano per acquistare Ia Spondi Latte, una impresa di lavorazione e commercializzazione di latte e formaggi. Si arricchisce così la cooperazione lombarda della Lega di una nuova struttura destinata a salvaguardare la produzione lombarda di latte e latticini. La nuova cooperativa si è associata al Consorzio del latte Giglio e questo consente agli allevatori lombardi scambi con mercato nazionale. La cooperativa ha subito deciso di continuare nell'attività di sponsorizzazione di una squadra di pallacanestro di serie A2. 4 Quale consumo - C'è un posto per... La cultura dei bambino in quanto tale, cioè bisognoso di materiali e oggetti specifici per la sua crescita (alimenti, indumenti e anche giocattoli) è una conquista abbastanza recente, diciamo di questi ultimi duecento anni. E importante, perché riconosce che tra il bambino e l'adulto, ci sono differenze biologiche, psicologiche e sociali, oltre che fisiche, specifiche alle quali si devono dare risposte diverse perché determinano bisogni diversi. Si dice, comunque, in alcuni studi recenti, che questa conquista è — in pericolo: l'avvento dell'era televisiva, basata su un modo di comunicare aspecifico, indifferenziato rispetto a persone adulte e a bambini, rischia di cancellare, repentinamente, l'esistenza di questi diversi bisogni. il giocattolo, l'importanza del giocare, sono parte essenziale di questa cultura del bambino, che deve essere invece salvaguardata. Rilanciare l'importanza del morare, dell'interagire, con degli oggetti o con altri bambini, piuttosto che del "ricevere" messaggi visivi e verbali a senso unico, difende il diritto dei bambino a esistere come tale con tutti i suoi bisogni. Rendere gli adulti consapevoli di questo è una operazione sociale, culturale ed educativa di vasta portata. E un obiettivo che si può realizzare a partire dal luogo dove si vendono i giocattoli, dal personale che li vende, dal momento in cui l'oggetto giocattolo passa dal banco di vendita alle mani dell'acquirente. Come fa, solitamente. un adulto a scegliere un giocattolo? Si avvicina al banco di vendita, guarda, cerca, in mezzo a tanto materiale, di fissarne uno, eli capire se può piacere al bambino cui è destinato: spesso non vi riesce, frastornato da troppi stimoli visivi, da offerte il più delle volte troppo diverse l'una dall'altra. Si può cercare di esporre il materiale con criteri differenziati: ad esempio si può allestite un settore giocattoli raggruppando il materiale secondo la possibile età del giocatore, oppure secondo criteri di funzione del giocattolo (per fare giochi di movimento, per ragionare, ecc.). Si può partire proprio dal punto di vendita, per iniziare ad educare il consumatore a scegliere meglio Allora, se il criterio scelto (che va anche esplicitato al cliente) è quello di raggruppare i materiali secondo l'età del bambini per i quali essi sono previsti, avremo, ad esempio un settore "giochi per i piccolissimi", suddiviso ancora, al suo interno per categorie di gioco: qui avremo tutti i sonagli, là tutti i giocattoli che incoraggiano il movimento e lo sgambettare, più in là ancora tutte le bambole, i peluches, i pupazzi da coccolare. Meglio ancora se si riesce all'interno di questo spazio di vendita, ad allestire un piccolo angolo attrezzato con giocattoli "in prova": basta poco, per fare questo: un tappeto, qualche cuscino, perché i bambini possano mettersi comodi, soprattutto un'occhiata attenta e continua da parte del personale di vendita. Oppure, se si pensa ad un settore di materiali per i ragazzi, si può concentrare in un posto tutto quanto è "gioco intelligente": giochi di abilità, oggetti da montare e costruire, rompicapo, scatole per esperimenti. In uno spazio così caratterizzato è certamente più facile, per un genitore o un amico, scegliere un materiale più adatto agli interessi presunti del destinatario. E c'è anche l'esigenza di spiegare, a voce o con cartelli, le diverse funzioni e specificità di un gioco. Siamo troppo abituati al Lego o al Playmobil per chiedere ancora "a che cosa servono", eppure è Una società regionale studia le possibilità delle nuove coop di lavoro E Si chiama Astero la nuova società della Lega che valuta la nuova domanda di cooperazione. Astero riunisce un gruppo di consulenti che in questi ultimi anni ha curato, per conto dell'Associazione Lombarda delle Cooperative di Produzione e Lavoro, gli studi di fattibilità per nuove cooperative industriali già avviate. In pratica, quando un gruppo decide di costituire una cooperativa di lavoro, Astero studia la situazione di mercato, il progetto, le possibilità che la cooperativa si affermi. Questa assistenza è particolarmente richiesta nei casi di passaggio da imprese private in crisi a imprese cooperative. Si rinnovano le vecchie "case del popolo" cooperative E Sono ormai una cinquantina i circoli cooperativi lombardi che hanno ristrutturato i propri locali. L'ultimo nel tempo è quello di Vimercate che ha inaugurato in ottobre i nuovi locali. La "Martiri Vimercatesi" era una tipica casa del popolo costruita. nel 1952/53 con il lavoro volontario dei soci: nel corso degli anni la sua immagine si era un po'affievolita, fino alla decisione di rilanciare il circolo. I 326 soci, in buona parte giovani, hanno lavorato con impegno, raccolto risparmio da investire nella ristrutturazione, seguito i lavori. Ora il circolo si presenta con un moderno bar e piano bar, sale riunioni, servi 7:1 e nuovi locali. La ristrutturazione ha raddoppiato le superfici utilizzabili e ora insieme con il circolo si trovano una palestra, una libreria, negozi e il centro di consulenza Coopservizi per le cooperative della Brianza. fondamentale farlo: ci sentiremmo rispondere, ad esempio, che sono materiali che stimolano l'immaginazione, che aiutano il ragazzo e il bambino a rielaborare la propria esperienza, a inventare situazioni nuove e tante altre cose ancora, Se si conosce la funzione di un oggetto lo stesso diventa più interessante: anche il giocattolo da pochi soldi ricupera il suo valore d'uso, se se ne conoscono le infinite possibilità di gioco. La palla q la bambola, se visti nella loro funzione di gioco di abilità e di movimento e giocattolo affettivo salgono rapidamente in cima alla classifica dei "giochi importanti". Una esposizione più mirata, dunque, accompagnata ma- '01 gari da materiale informativo, da una guida per gli acquirenti, un "vademecum" sul giocattolo, oltre a un posto dove "provare" se ii giocattolo calza a pennello, dove valga la regola: "guardare e toccare è una cosa da imparare". Sono solo poche idee, spunti per valorizzare meglio e soddisfare maggiormente i bisogni del consumatore. Piccole idee, che implicano comunque trasformazioni e soluzioni non semplici, che solo una organizzazione di vendita sensibile ad aspetti non marginali, come il rapporto continuativo con una utenza un po' speciale, i bambini e i loro genitori, è disponibile ad attuare. cura di Didero stampa aLuciano Francia: l'aspirina è pericolosa? E Secondo alcuni studi americani l'aspirina sarebbe implicata con la sindrome di Reye, malattia molto grave che colpisce in particolare i bambini. A giugno le industrie inglesi. in accordo col Comittee of safety of medicine (preposto al controllo dei farmaci), hanno preso la decisione di togliere dal mercato i farmaci contenenti aspirina destinati ai minori di dodici anni. Gli esperti dei ministeri della sanità dei dodici paesi CEE si sono riuniti per valutare i dati disponibili non è stata presa nessuna decisione comune, essendo ogni singolo stato in grado di prendere i provvedimenti opportuni. Trattandosi di un analgesico efficace e di diffusione mondiale l'FDA (Food and drug administration, USA) ha per il momento deciso di continuare gli studi, piuttosto che adottare provvedimenti affrettati. (da Que thoisir?) Danimarca: tasse contro l'inquinamento i• Nel giro dei prossimi cinque anni le organizzazioni agricole danesi ridurranno del 25% l'uso di pesticidi, erbicidi e fertilizzanti chimici. Questo programma prevede l'aumento delle tasse su questi prodotti: le maggiori entrate dovrebbero essere destinate al finanziamento di iniziative tese alla riduzione dell'inquinamento causato (anche indirettamente) dalla produzione agricola. ler A cura dell'Istituto italiano del marchio di qualità Cinquecento incidenti mortali all'anno solo per l'elettricità 01OC st tra parc i o ( Generalmente quando si pensa ad un ambiente sicuro, confortante e privo di rischi si corre col pensiero alla propria abitazione. "Casa dolce casa", un vecchio detto spesso ripetuto. In realtà anche in casa si muore: cadute, ustioni, avvelenamenti, soffocazioni, folgorazioni ecco un elenco di cause che provocano spesso incidenti mortali. Ogni anno, in Europa, muoiono in casa 30.000 persone in circa 5 milioni di incidenti. Anche in Italia la situazione è preoccupante, recenti indagini del Cnel (Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro) indicano in 4200 i decessi all'anno dovuti ad infortuni domestici. Equi si parla di morti poiché molto difficilmente si possono fare statistiche relative ad infbrtuni non mortali: chi si taglia, si scotta o prende la scossa il più delle volte non ricorre neppure alle cure del medico, ma di fatto ha corso un grosso pericolo. Ancora più sconfinante risulta il confronto con altre statistiche. Ogni giorno, ín Italia, muoiono 30 persone per incidenti stradali, 12 per infortuni domestici e 6 sul lavoro, ma mentre il numero degli incidenti stradali si è stabilizzato, pur essendo aumentato enormemente il traffico automobilistico, ed il numero degli infortuni sul lavoro è in diminuzione, per gli infortuni domestici si riscontra la tendenza ad una costante espansione. E passiamo al campo elettrico, dove la situazione non si presenta certo migliore. Da alcune fonti, seppur ufficiose„si ritiene che gli incidenti mortali provocati da corrente elettrica siano almeno 500 all'anno - più di un morto al giorno - e per di più, si scopre che questo valore rappresenta il doppio della media europea. Quante volte lo avete fatto? Non fatelo più! Potreste rompere il cavo o l'involucro della spina rendendo accessibili le parti in tensione. percorse cioè dalla corrente. Inoltre si potrebbe 'strappare" la prosa dal muro. Le motivazioni sono diverse: in primo luogo l'uso quotidiano e generalizzato di apparecchi elettrici fa dimenticare che, essendo collegati con l'energia elettrica, possono rappresentare un pericolo; poi vi sono gli impianti elettrici vecchi, mal realizzati, senza la "messa a terra" e che non danno garanzia di sicurezza: infine per l'impiego di apparecchi difettosi, non adeguatamente protetti nei punti più pericolosi, realizzati con materiali facilmente logorabili, eccetera. Nel campo elettrico la legislazione italiana è allineata a A PROPOSITO DI GAS A PROPOSITO DI ELETTRICITÀ Non togliete la spina dalle prese tirando il filo Come mai accade questo? Chiudete il rubinetto generale del gas Ricordatevi di compiere questa operazione ogni sere prima di andare e letto e soprattutto quando lasciatela casa per molto tempo. La prudenza non è mai troppe! '4,1Wi4E /?Re Quando una spina si rompe, sostituitela con una nuova Non accendete fiammiferi quando c'è odore di gas Non tentate di "rattopparla" con nastro isolante o con l'adesivo. R un rischio inutile. È meglio comprare subito una spina nuova, naturalmente col marchio IMQ; una piccola spesa in più per tanti grattacapi in meno. Se senti te il cara I turisti no odore di gas non accende- te fiammiferi, nè interruttori, nè apparecchi elettrici. Invece spalancate subito Finestre e porte per far uscire il gas e chiudete il contatore. Se la perdite non dipende da un rubinetto lasciato sbadatamente aperto, lasciate chiuso il contatore e telefonate al "pronto intervento Aern(tel. 5255) n Si tratta di un prodotto dal nome Vicks Throat Drops (trad ucibile in pasticche per la gola), la cui dose raccomandata è di due di queste pasticche. Stando all'etichetta la confezione ne contiene tredici: che fare dell'ultima "dispari'? (da Consunier's Report) CEE: evitate di ammalarvi ma... n Ma se questo dovesse accadervi in uno dei dodici paesi CEE sappiate che le spese mediche vi saranno rimborsate a condizione che prima della partenza abbiate fatto domanda di un particolare documento, l'E I I I. In caso di malattia o di incidente questo documento, presentato ai momento del pagamento delle spese sostenute, fungerà da contatto diretto con l'amministrazione sanitaria del vostro paese. E il servizio ricevuto non vi costerà nulla. Austria: non c'è l'antigelo" nello champagne francese n Secondo un'associazione austriaca di consumatori lo champagne francese avrebbe contenuto del glicole dietilenico, composto la cui presenza avrebbe evidenziato un caso grave di frode e di attentato alla salute. Il ministero dell'Agricoltura, dopo un iniziale divieto della vendita di tre prodotti francesi, ha stabilito mediante una inchiesta ufficiale l'assoluta assenza di questo composto dai prodotti francesi incriminati. La legge c'è ma viene nesso disattesa soprattutto'!" nel settore dei piccoli elettrodomestici Allora cosa fare? Anzitutto acquistare prodotti elettrici che riportano un marchio di conformità alle Norme di sicurezza e poi mettere in pratica alcune precauzioni, che seppur semplici risultano efficaci per la prevenzione di incidenti elettrici: n Non toccate mai con le mani bagnate gli elettrodomestici e soprattutto il ferro da stiro, gli interruttori e le spine. n Non stirate a piedi nudi. n Evitate di avvolgere il cavo di alimentazione attorno al ferro da stiro ancora cal- I disegni sono tratti da una pubblicazione dell'Azienda energetica milanese e dall'Istituto italiano del marchio di qualità. USA: numeri e consumi quella Europea. In particolare la legge 791 del I977, attuazione di una direttiva comunitaria, afferma che il materiale e gli apparecchi elettrici possono essere posti in commercio solo se sono costruiti a regola d'arte in materia di sicurezza, cioè tali da non compromettere la sicurezza delle persone, degli animali domestici e dei beni. Ed inoltre asserisce che il materiale e gli apparecchi elettrici che soddisfino alle Norme di sicurezza sono da ritenersi conformi alle disposizioni legislative sopra citate. Estero a cura di Vera Squarcialupi Nulla di fatto sui valori della radioattività • 11 30 settembre scorso avrebbero dovuto scadere i limiti di radioattività massima permessa nel latte (e per i prodotti per i lattanti) di 370 Bq/ Kg e per tutti gli altri prodotti a 600 Bq/ Kg nel periodo seguito a Chernobyl. Le attese per un nuovo testo che regolamentasse la materia sono però andate deluse. Infatti il Consiglio dei ministri della Cee ha prorogato fino al 28 febbraio, cioè per altri cinque mesi, tale regolamento. Si tratta di un compromesso che vede da una parte i Paesi Bassi favorevoli a una proroga più lunga, dall'altra la Francia che aveva richiesto una proroga più breve ritenendo che bisognerebbe introdurre al più presto un nuovo regime che comporti valori limite meno rigorosi. L'Italia vince una causa (sui formaggi) contro la Germania n L'Italia ha vinto la causa che era stata intentata contro di lei dalla Commissione delle Comunità europee per aver bloccato nel 1982 delle partite di formaggi di latte cagliato proveniente dalla Germania. Per una volta tanto l'esecutivo della Comunità europea non è stato in grado di contraddire il governo italiano sui controlli praticati alle frontiere, essendo infatti riuscito a dimostrare che nel 1982 su 10.000 partite di formaggi importati, solo 84 partite erano state controllate e che su 19 partite di formaggi cagliati 11 non rispettavano le prescrizioni sanitarie richieste. do, ciò può logorare l'isolamento del cavo stesso. n Prima di pulire il frigorifero o la cucina elettrica staccate la spina e, se ciò non è possibile, staccate l'interrutore generale del vostro impianto elettrico. q L'operazione sopra descritta deve essere fatta anche prima di sostituire le lampadine bruciate. n Per staccare lucidatrici, aspirapolvere o elettrodomestici simili non tirate il filo perché potreste pregiudicare la sicurezza della spina. n Non usate mai l'asciugacapelli mentre state nella va- sca da bagno; è consigliabile l'uso di tale apparecchio in luogo asciutto e pertanto non nella stanza da bagno. n Non portate nella stanza da bagno apparecchi radio o lampade, a meno che non siano alimentate a pila. n Fate verificare l'esistenza del circuito di protezione di messa a terra in tutto il vostro impianto. n Fate installare un interrutore differenziale ad alta sensibilità, comunemente chiamato salvavita, che interrompe l'energia elettrica in casi di scossa. Seminario a Lussemburgo su "educazione per la salute" n Si è svolto a Lussemburgo un seminario ad alto livello su "educazione per la salute" dedicato all'insegnamento e alla formazione dei futuri insegnanti nel campo dell'educazione sanitaria. Gli organizzatori (cioè la Comunità europea, l'Organizzazione Mondiale della Sanità e il Consiglio d'Europa) hanno voluto fare una riflessione comune con le autorità sanitarie e quelle scolastiche per determinare le strategie e le prospettive in materia di educazione da fornire agli insegnanti per poter fare della salute un insegnamento di largo respiro. Crociata americana contro gli scarafaggi n Quattrocento milioni dí anni di selezione naturale hanno consentito agli scarafaggi d'America di vincere ogni insetticida e pesticida. A tale resistenza si aggiunge la loro possibilità di sopravvivere settimane senza bere e almeno cinque mesi mangiando solo qualche goccia di colla di carta. Cosi gli scarafaggi hanno invaso numerosi le case di tutti i ceti sociali. La loro presenza ha attivato la ricerca scientifica e così è stato trovato un composto, l'Hydramethynon, che mischiato a farina e a zucchero impedisce agli scarafaggi di trasformare il cibo in energia causandone la morte in due giorni. Un'altra scoperta, l'ormone Hydroprene, usato con evaporazioni, rende invece sterili gli scarafaggi impedendo la pre°creazione. Altre sostanze paralizzano invece le zampe degli scarafaggi che non possono così procurarsi il cibo. Insomma una grande crociata attraversa le case d'America per la lotta contro gli scarafaggima, sostengono alcuni scienziati, mentre uno ne muore altri 1200 sopravvivono nei buchi delle cucine dei ricchi come dei 30 milioni di poveri. Quale consumo - 5 controlli. _ie scelte a favore dei consumatori. La chiarezza dell' informazione. D • iROD TT1 COOP BELLI&SANI, i3LOM & N ATURAL! r-Sono circa trecento prodotti alimentari, presenti in quasi lutti i settori: dalla pasta al riso, al caffè, agli oli, alle verdure e alle carni conservate, ai biscotti, alle confetture, fino ai detersivi e ai prodotti per la pulizia della casa. I vantaggi per i consumatori sono cospicui: il principale è un risparmio secco del 15 - 20 per cento rispetto alle principali marche reclamizzate. Il secondo vantaggio è il controllo della qualità effettuato dal laboratorio centrale della cooperazione che fissa le caratteristiche dei singoli prodotti e ne verifica la corrispondenza nelle forniture effettuate dai diversi fornì-tori. Il terzo vantaggio è l'infor- w mazione sulle etichette, la descrizione dei valori nutrizionali, le istruzioni d'uso, oltre all'indicazione dei processi produttivi e l'elenco chiaro degli ingredienti. L'aspetto più importante però è quello della qualità. Infatti, lo scopo della cooperazione è quello di offrire ai consumatori un'alternativa reale ai prodotti reclamizzati, senza abbassare i valori nutritivi e di gusto. II risparmio si unisce dunque ad alte prestazioni costantemente controllate. La Coop è convinta della sua proposta di qualità, tanto che, nel caso che un singolo consumatore noti fosse soddisfatto dei suo acquisto di un prodotto col marchio Coop, può tranquillamente sostituirlo con un articolo equivalente nel negozio dove ha effettuato la spesa. All'interno di questa serie di prodotti sono garantite alcune condizioni: l'eliminazione di ogni sostanza colorante, l'uso controllato di conservanti e di additivi nei limiti indispensabili alla conservazione. La Coop è stata la prima organiziazione a eliminare co loranti nei suoi prodotti e ha anche compiuto alcime innovazioni interessanti nell'interesse dei consumatori. Alcune di queste innovazioni hanno "fatto testo" e si sono poi estese ad altre imprese; • LA CO P SM M.Chl no' DARTI DY MI/ /,02' , / —AL NE Nei supermercati della Coop c'è qualcosa che non si trova in nessun altro negozio: I PRODOTTI COOP. I tecnici della garanzia L'innovazione Coop: c'era una volta un detersivo Una scelta di prodotti della gamma Coop Oggi in Coop Italia esiste un Servizio che si occupa esclusivamente della gestione dei prodotti coop e che è composto di 15 persone: oltre il responsabile della linea, vi sono 8 tecnici della qualità (ispettori di produzione). I tecnico del packaging, 5 assistenti di prodotta (product rri a nage rs). Compito specifico del Servizio è studiare costantemente i mercati, l'evoluzione della domanda dcl consumatore e, ovviamente, intervenire tempestivamente per rinnovare i prodotti o lanciarne di nuovi, perché l'assortimento possa essere sempre all'altezza delle aspettative del consumatore e coerente con la strategia del marchio coop. Per questo, si riserva grande spazio alla progettazione di prodotti, che sempre più diventano una proposta originale di 6 - Quale consumo coop, una sorta di esclusiva di formule e ricette proprie, di contenitori personalizzati e che quindi, proprio per questo, possono sempre più dirsi prodotti di marca, in tutto confrontabili con i prodotti di marca presenti sul mercato. Un ruolo fondamentale è anche quello del controllo che è in gran parte dedicato alla verifica della corrispondenza del prodotto finito agli standards elaborati da Coop Italia e sottoscritti nei contratti con i fornitori. Questa attività si svolge continuativamente su tutte le produzioni: visite in fabbrica, verifica dei dati di produzione delle analisi richieste ai fornitori, prelievo nostro di campioni e analisi chimiche, fisiche, batteriologiche, organolettiche. In questa parte importante della sua attività il Servizio Linea Coop gode del supporto di un Laboratorio interno, che si affianca ai laboratori esterni (pubblici e privati) cui vengono affidate le analisi. Il laboratorio interno conta 6 addetti che insieme agli 8 tecnici del Servizio Linea Coop costituiscono la struttura base per la gestione della qualità delle produzioni a marchio coop. Quando nacque la linea di prodotti Coop (1979] ci si accorse che i detersivi non riuscivano a sfondare. Un'indagine avviata a riguardo rivelò che i consumatori li consideravano di bassa qualità, incapaci di reggere la concorrenza delle marche più affermate. Furono allora messe in campo tutte le armi disponibili: fornitori in grado di garantire ricerca e innovazione, prodotti per esigenze di consumo più moderne, una promozione più intensa e prolungata nella rete di vendita. Nel giro dì 4 anni il detersivo Coop ha compiuto un incredibile balzo in avanti riuscendo in larga parte a capovolgere la situazione e a far cadere i residui dubbi nei consumatori. Importante in questo sviluppo è stata anche l'immagine ecologica del nostro detersivo, primo ad avere una bassa concentrazione di fosforo (2,5%) e a garantire soddisfacenti livelli di prestazione. Ci sono voluti anni di lavoro, un rapporto di fattiva collaborazione con la Mira Lanza, nostro fornitore, ma alla fine l'innovazione è stata premiata dal consenso dei consumatori. i I La campagna nazionale a J,6ThL 7,J! 17 howewhoe € 1 off rta Un angolo del laboratorio di analisi della Coop N 21 37E, vestito dive Will W r--.1NIF7 urro (il kg. L. 6.200) Latte parzialmente scremato Fettine di formaggio senza polifosfati, (il kg. L. 7.450) Margarina spalmabile (il kg. L. 3.120) Panna per cucina (il kg. L. 4.250) Olio extravergine i oliva Olio di mais Coop Pasta all'uovo, pappardelle, tagliolini; (il kg. L. 3.32d) Riso Arborio Passata di pomodoro scatola (il kg. L. 1.250) Fagioli cannellini e fagioli borlotti (il kg. L. 2.200) Carciofini interi in olio di girasole, (il kg. L. 11.345) Maionese in vaso di vetro, (il kg. L. 4.300) Fette biscottate 72 pezzi, (il kg. L. 3.300) Biscotti frollini al burro, all'uovo, al mais, al latte, al miele: (il kg. L. 3.289) Biscotti farciti (il kg. L. 5.000) Pesche sciroppate (il kg. L. 3.160) Confetture marroni, arancia, albicocca, amarena, ciliegia, fragola, mora, pesca, prugna (il kg. L. 3.375) Crema spalmabile in bicchiere, (il kg. L. 6.177) Cacao zuccherato (il kg. L. 5.800) Tè 50 filtri (il kg. L. 2Ò.460) Caffè Prestigio macinato, (il kg. L. 12.800) Tuttocasa Pannolini mutandina con elastico Candeggi (il it. L. 490) Detersivo liquido per indumenti delicati a mano e per lavatrice, (il kg. L. 2.700) Detersivo per lavatrice fustino, (il kg. L. 2.058) ;O altre invece non hanno avito seguito per diversi motivi di interesse produttivo. Non si trova il marchio Coop fra gli oli di semi vari: si ritiene infatti che questo tipo di condimento non assicuri una chiarezza di contenuti e in generale sia un prodotto di qualità mediocre. La carne in scatola Coop non contiene nitriti e nitrati, sostanze in parte conservanti, in parte coloranti: si tratta di additivi la cui innocuità non è sicura: per questo la Coop non intende averli dentro i suoi prodotti. Nella margarina è stato eliminato quel colorante che tende a farla rassomigliare al burro: la margarina Coop è onestamente bianca e non giallina. Nelle verdure sottolio e nelle conserve di pesce si preferisce l'olio d'oliva o quello di mais per le verdure. Sono solo esempi che indicano però una scelta a vantaggio dei consumatori. l quali trovano un vantaggio concreto sui prezzi, decisamente vantaggiosi: e questo è possibile perché sui prodotti Coop non gravano costi di pubblicità e spese di vendita, invece assai onerose sui prodotti di marca. Le aziende che lavorano per la Coop conoscono poi con certezza le quantità e le condizioni di cessione dei loro prodotti dimndoché posso- no programmare la produzione sulla base di quantità prefissate in periodi di tempo determi nati. In queste condizioni si realizzano dei risparmi alla produzione che vengono trasferiti ai consumatori sottoforma di prezzi più convenienti. Producono alimentari Coop aziende di tipo diverso: società cooperative, aziende private, grandi gruppi produttivi. Per ogni settore si preferiscono le aziende che danno garanzie di qualità elevata e costante, oltre che di prezzi contenuti. Un'etichetta sul prodotto che informa l'acquirente Su ogni etichetta di prodotto Coop appaiono: l) Peso netto (sgocciolato); 2) Data di scadenza; 3) informazioni nutrizionali; 4) Ingredienti. Ecco riprodotti due esempi eloquenti. n 'break:1mi: ~i I pformagionl Coop i C4MIICOOismno grodadirécluMiaerdaoon gmecociart &Minn< • pelsh, rumore tenue" mele da cucine. Profano °canto:bruna a riarma Ode .ritebtAlrg%% ietle. Amore Merlo e C. an.c. cede e stabilimento i, trlooteelbeeetSAI. per amo zoo Asercene nel Code nero • 1301OPpe lamogr.Unircilan.r0 b ~W«. ace conlienutm neo ne calamela bontronla cunserrraho al trama 4 porle remiate. deper~tereutabunathricomenitonr.econremainmal piazze. et.o.Pin suriMsnaunliteduthmlieciintormaioni aul ~Molami Coop 011., molla potala CO 1748, 4510P nomina Urtati e cotennzOrtt entrousiva(arrE orno ceamtenzim • - • -- — - Ingredienti ' pesche, eCireebo dl zucchero (acque, zucchero). aelrePPO de glucosio Predone n conferlocuo. a norma Celie PwnnS Mci.. Ode CONALPA Areel,IARCile Soc. Ccop a r I. sede In Mirandola IMO), atzdatenento Mertieila (MO), Per Conte delle Associale nel Coro Bdooro- Informazioni Coop Valore f t» gditlutla~fcon sgroppo caL lenone ~o 15,181!) hecWinne circa Per eumerimecti ed clweet Inlo~:ore aut Pe~c ftmkronli crx0 Ceea, cenar gobbe d> 1748 40100 Dcrogna e • gr. 250 lt. 1 gr. 200 gr. 250 gr. 200 lt. I it. 1 gr. 250 gr. 1.000 gr. 400 L. 1.550 L. 840 L. 1.490 L. 780 L. 850 L. 4.250 L. 1.550 L. 830 L. 1.690 L. 500 scatola gr. 250 gr. 290 gr. 500 gr. 500 gr. 380 gr. 250 L. 550 L. 3.290 L. 2.150 L. 1.650 L. 1.250 L. 1.250 gr. 250 L. 790 gr. 400 L. L350 gr. 170 gr. 250 gr. 87 L. 1.050 L. 1.450 L. 1.780 gr. 500 2 rotoli lt. 2 L. 6.400 L. 1.050 L. 12.600 L. 980 gr. 500 L. 1.350 kg. 4,8 L. 9.880 Quale consumo - 7 Bamb• cann Fra le cose che si fanno a scuola insieme c'è lo scrivere racconti. Scrivere insieme vuoi dire cercare un'idea che ha un significato e progettare il lavoro da portare avanti un po' per giorno cercando le immagini più belle e le parole adatte per esprimere meglio quel significato. Un bambino da solo è difficile che riesca a creare una storia migliore di quella che si può creare insiemc.perché in tanti si hanno più idee. in questa storia fantastica i bambini di Biassono, con la guida del maestro Nello Pieroni, hanno immaginato di risolvere il grande problema della pace facendo accettare agli adulti il modo di pensare e di vivere dei bambini, i quali non uccidono per conquistare ma vogliono un mondo dove si sta allegri e si fa festa. Una mattina i bambini di Biassono erano arrivati a scuola spaventati dalle notizie clic avevano ascoltato alla radio e alla Tv sulle guerre che c'erano nel mondo e che non finivano mai. Ognuno diceva che cosa aveva visto: case metà in piedi e metà a Scrivere di pace perché... pezzi, bambini feriti, alberi spezzati, auto rotte, uomini morti in mezzo alle strade, persone che fuggivano... bambini avevano paura che la guerra venisse anche al loro paese. Patrizia temeva che distruggesse la sua casa, Elena che morisse il suo cagnolino, Daniela la gatta e i tre micetti appena nati. Erano tristi e pensavano. Disse Gisella: "Chissà perché gli uomini fanno la guerra". Lorena domandò: "Ma non c'è un modo per far finire la guerra?" L'idea di Gisella era bella e i bambini cominciarono a pensare come si poteva fare. Roberto disse che bisognerebbe andare dai fabbricanti di cannoni e di armi a dirgli di smettere di costruire armi. Pasquale invece sosteneva che era meglio andare dai generali. Ma Gisella ribattè: "Allora è meglio andare dai Presidenti, che comandano ai generali!". Ma come si fa ad andare dai presidenti? Roberto disse: "1 capi non ascoltano i bambini, ci vuole un altro modo per far finire le guerre". E tutti si misero a pensare che cosa fare. Pensa e pensa, dopo un po' Sebastiano dice: "Le persone grandi non ascoltano i bambini, ma le cose sì. Perché non andiamo dai cannoni a dirgli di smettere di sparare bombe?". "E . vero" disse Lorena, "gli ad ulti non sanno parlare con le cose, ma noi sì. E come nelle favole. Andiamoci!" Fu cosi che quella notte, mentre tutta la gente dormiva, i bambini. con le macchine volanti che si erano fatte prestare dai loro amici di Mezzago che le avevano inventate, partirono verso il posto dove c'era la guerra. Arrivati là cercarono i cannoni e, alla luce della luna, li trovarono. Erano addormentati, ma a sentire i passi e i bisbigli dei bambini, si svegliarono e incuriositi guardarono cosa stava succedendo. L'idea Si frugò nelle tasche e tutto quello che aveva di buono lo donò ai cannoni. Fecero così anche gli altri bambini e in quel momento accadde una magia: più levavano da tasca caramelle e cicche. più le tasche si riempivano di cose buone: confetti, torroncini, cioccolatini, patatine, pop corn... E con quelli riempivano a manciate le bocche dei cannoni. 55PA T..4 tio 8 - Quale consumo Elena propose di riempire i cannoni anche di fiori e i bambini si misero a coglierli nel prato e a buttarli nelle loro bocche. E siccome le farfalle non trovavano più fiori nell'erba, volarono dentro ai cannoni. Un cannone, con la bocca ormai piena e le farfalle che gli volavano intorno, domandò: "Che bello. Ma è vero o sto - vero verissisognando?" " E mo!" gli cantò una farfallina gialla e verde posata sulle lab- 111 Un cannone domandò: "Ma voi chi siete, che cosa volete?" E i bambini: "Siamo i bambini di Biassono, stufi di ascoltare cosa combinate con le vostre bombe. Siamo venuti per dirvi di smettere di sparare, uccidere, distruggere", I cannoni fecero"oh, oh"con le loro bocche rotonde e si guardarono in faccia sorpresi e un po' confusi: "Noi facciamo quelle brutte cose? Non è vero. Noi non c'entriamo, non sappiamo niente!" I bambini si arrabbiarono e gli gridarono: "I vostri proiettili distruggono le case, gli alberi, le persone, i cani e i gatti!" I cannoni erano confusi e tristi. Risposero: "Noi non abbiamo colpa. Sono i soldati che ci caricano e ci fanno fare "buuuuum". Ma noi non sappiamo dove vanno a finire e cosa fanno i proiettili, Ce li mettono dentro e li fanno partire...". "Tutte le volte che parte un colpo io provo un dispiace- bra rotonde del cannone. Quando tutti i cannoni furono sazi, i bambini dissero: "La stessa cosa bisogna ora fare con i cannoni dei nemici, altrimenti quelli sparano bombe!". Si rimisero sulle macchine volanti e, alla luce della luna, andarono dai cannoni nemici, gli dissero che cosa avevano fatto, e li riempirono anche loro di dolci e di fiori. Al mattino i soldati si svegliano e vanno ai cannoni per ricominciare a sparare e fare la guerra. E in quel momento i cannoni, invece di fare "buuummrnm", fanno "spruuuu" e cacciano fuori tutti insieme nuvole di cicche, caramelle, coriandoli, palloncini colorati, fiori e farfalle. Finito il primo "sprutiuu" comincia il secondo e poi il terzo e via di seguito. Tutto l'accampamento militare, in poco tempo, è invaso da dolci e fiori e farfalle e palloncini e i soldati si mettono a ridere felici come bambini e a mangiarli. E alla guerra non pensa più nessuno. Questa volta dedichiamo tutto lo spazio a una bella storia fantastica sulla pace. I bambini di Biassono, con la guida del loro maestro Nello Pieroni, l'hanno inventata e scritta insieme immaginando di risolvere il problema della guerra con il modo di pensare e di vivere dei bambini, i quali vogliono un mondo dove si sta allegri e si fa festa. Pare pura fantasia ma non è vero: la pace verrà se i grandi metteranno, al posto della loro voglia di potere, questa idea semplice che i bambini di Biassono offrono loro da meditare. cannoni souito buoni sooll re" disse un cannone dal cuore tenero. E gli spuntò una lacrima. Anche un altro cannone disse che se succedevano quei disastri gli dispiaceva, e un altro lo ripetè e poi un altro ancora. In poco tempo finirono col piangere tutti. 1 bambini capirono che i cannoni non erano cattivi e quando smisero di piangere, gli dissero: "Visto che anche voi non volete la guerra, facciamo qualcosa per farla smettere". "Sarebbe bello" dissero i cannoni, "ma cosa possiamo fare?" "Non sparare più!" dissero i bambini. E i cannoni: "A dirlo è facile! Voi non sapete che appena i soldati ci hanno caricato, accendono la miccia e le bom- La festa lo quel momento i generali, a sentire quel chiasso, accorrono a vedere cosa succede. E i soldati, appena Li vedono, gli gridano: "Generali, venite a mangiare pure voi! C'è di tutto! E bello!" I generali, subito si mettono le mani nei capelli, quasi piangendo di rabbia, e gridano: "Siete tutti impazziti! Questa non è una guerra ma una pagliacciata! Tornate ai vostri posti e riprendete a sparare!". Ma i soldati, ormai presi dalla bella allegria, non li ascoltano e continuano a mangiare e a scherzare come se nulla fosse. I generali, sotto la pioggia dei fiori e delle caramelle, smettono allora di dare ordini e cominciano ad assaggiare. E in quel momento, diventati finalmente come bambini, be partono?" I bambini: "E voi mandate le bombe verso i deserti, dove non c'è nessuno!" I cannoni: "Ma noi non sappiamo dove vanno a finire, né possiamo cambiare direzione. Questo lo sanno solo i soldati" I bambini: "E voi dite che siete malati e non avete più la forza di sparare!" I cannoni: "Magari! Ma i soldati ci tengono ben curati, non ci fanno mai mancare niente: grasso, olio, pezzi di ricambio. Appena uno di noi ha qualche disturbo, un pezzo fuori posto corrono subito e ci riparano!" Un cannone scoppiò a piangere forte: "Non possiamo far niente per far finire la guerra". Gisella gli si avvici nò e per calmarlo gli buttò nella bocca una caramella e gli lanciò una stella filante che si arrotolò intorno al collo. Il cannone rise e ridendo disse: "Sarebbe bello se invece delle bombe ci caricassero con caramelle? Queste si che sono buone!" Un bambino gridò: 'Idea!" corrono dietro ai palloncini, li fanno scoppiare, si lanciano coriandoli e stelle filanti in una "guerra" pacifica e divertente in cui tutti sono allegri: i generali, i soldati, i cannoni, le bombe, i fucili, i bambini... Nessuno pensava più a uccidere e a distruggere. La mattina dopo, il telegiornale annunciò in edizione straordinaria che la guerra era stata sospesa perché i cannoni degli eserciti invece dei proiettili, si erano messi a lanciare caramelle, cioccolatini, stelle filanti, coriandoli, palloncini e farfalle. La guerra era di-+ienta.ta una festa. I capi di Stato si riunirono, fecero la pace per sempre e andarono anche loro alla festa. Da quel giorno, quando scoppiava una guerra i cannoni la facevano diventare una festa. [Alberto Terzi Un opuscolo di storia intrecciata: Italia, cooperazione e consumi Nessuno aveva ancora pensato di reali77a re una breve storia dei consumi relativa all'ultimo secolo di vita italiana. Coop Lombardia, in occasione del centenario della Lega delle Cooperative, lo ha fatto anche in modo originale pubblicando un opuscolo suddiviso in tre fasce orizzontali che trattano la storia d'Italia, quella della Cooperazione e quella dei consumi. Sei metri di carta colorata in cui sono raccolti dati, indirizzi, notizie, immagini dei più importanti avvenimenti di questi cento anni. o Le prime trasmissioni regolari della televisione iniziano in Italia nel 1954, ma bisogna attendere l'inizio degli anni Sessanta perché si assista ad una clamorosa esplosione del fenomeno televisivo. Se nel 1958 solo il 16% delle famiglie possiede un televisore, nel 1966 la percentuale é già salita al 59,5%. Nel frattempo é cambiato il modo di fruizione della Tv: da fenomeno collettivo (in quasi tutti i bar si trova il televisore) a fenomeno privato. Il televisore è collocato al centro dello spazio domestico e sostituisce la radio. In certe ore della sera è protagonista assoluto della vita familiare e produce rilevanti modificazioni nei comportamenti, La televisione contribuisce a far decollare il consumismo, attraverso la persuasività dei messaggi pubblicitari: "Carosello" è un rito serale cui nessuna si sottrae. La radio subisce il contraccolpo dell'avvento della televisione, ma nel corso degli anni Sessanta non viene del tutto soppiantata, anche perché, grazie all'introduzione dei transislors, l'apparecchio radio diventa realmente portatile e accompagna l'ascoltatore fuori di casa. fORIE PARALe.-_ ._ DELLA COOPERAZIONE E DEI CONSUMI IN CENTO ANNI D'ITALIA : 1960 A Genova si svolgono manifestazioni popolari per impedire lo svolgimento del congresso del MSI e per protestare contro il governo Tambrani che si regge con i voti determinanti della destra fascista. Altre manifestazioni in diverse città italiane vengono represse duramente dalla polizia Alla fine il governo Tambroni è costretto alle dimissioni i 1961 Questa ricerca, condotta dallo stridio Nodo in collaborazione con un gruppo di esperti, ha messo in luce come si sono evoluti i comportamenti e i bisogni della gente e quali trasformazioni hanno inciso in modo particolare sulla qualità della vita. Il risultato è uno strumento di facile e immediata consultazione, utile soprattutto a scuola, che consente di scoprire una storia un po' diversa rispetto a quella ufficiale che solitamente si studia sui libri. Il protagonista qui non è tanto il personaggio, il leader, ma è la popolazione con le sue esigenze, i suoi problemi. Tra i temi trattati ricordiamo i principali: il lavoro, l'alimentazione, la casa, la vita quotidiana, i trasporti, la cultura. Questo lungo percorso Dal 1951 al 1961 la manodopera occupala netl'industria passa dal 29,40/o al 37,4% sul totale della popolazione attiva, gli addetti ai servizi passano dal 26,7% al 32,2%. L'economia italiana è avviata verso un notevole sviluppo, ma almeno un milione e mezzo di persane è ancora senza impiego. Il cosmonauta sovietico Yuri Gagarin è il primo uomo a compiere un volo orbitale non si presenta come una ricerca esauriente, ma vorrebbe essere almeno uno stimo- lo per iniziare a ripercorrere la nostra storia con atteggiamenti e con strumenti diversi. Coop Lombardia, in via promozionale, offre questo opuscolo a lire mille e nella biblioteca dei soci è una pubblicazione che non può mancare. Per diffondere i contenuti di tale iniziativa il Settore Soci e Consumatori in collaborazione con le Sezioni Soci sta predisponendo un calendario di manifestazioni 86-87 per portare in diverse località la mostra che riproduce l'opuscolo "Uomini & Cose" e un audiovisivo disegnato dal famoso illustratore Ro Marcenaro, Bareggio - Proficui contatti con ia scucia Anche quest'anno, coerente con la tradizione che la vede tra le più impegnate nel mondo della scuola, la Sezione Soci di Bareggio si è mossa con tempestività e in sintonia con il Settore Soci e Consumatori nell'impegno rivolto all'educazione dei giovani consumatori. La molla che ha fatto scattare questa iniziativa è stata la pubblicazione dei primi due libri della collana Coop-Longanesi: "L'educazione del giovane consumatore" e "La pubblicità". Questi volumi, accompagnati da una lettera che illustra gli scopi e le finalità della nostra proposta, sono stati il presupposto per momenti di incontro e confronto con gli operatori della scuola. Il lavoro capillare, favorito anche dai collegamenti già consolidati in passato e l'impegno hanno contribuito alla buona riuscita dell'iniziativa. Di seguito elenchiamo le località dove la scuola Elementare e Media sono state coinvolte: Sedriano - S. Stefano Ticino - Cornaredo - Corbetta - S. Pietro all'Olmo - Settimo - Vighignolo - Casorezzo - Cisliano - Bareggio. Contestualmente si sono tenuti incontri per far conoscere l'attività di educazione al consumo ai rispettivi Assessori alla Pubblica Istruzione dei comuni interessati. Giulio Calza Presidente della sezione soci che Negli anni Sessanta il movimento cooperativo subisce una profonda evoluzione. La cooperazione di consumo abbandona progressivamente i piccoli spacci per privilegiare strutture più grandi, a semi-libero-servizio, inaugurando un processo che condurrà dopo la metà del decennio alla creazione di una moderna rete di distribuzione cooperativa. I primi supermercati cooperativi vengono inaugurati nel 1963 a Reggio Emilia, a Firenze e a Sassuolo; due anni dopo si decide di adottare a scala nazionale il marchio COOP che il grafico Albe Steiner ha disegnato per Reggio Emilla. Infine, nel 1967, nasce il consorzio nazionale Coop-Italia: un organismo per gestire direttamente i magazzini consorziali già esistenti. A RIE0030 1111611LAA M CO*50 • •••••••1», •••••• rputrint ••• ••• • ,g2266 6 cuuterw..oe 36 K. temo tAtAGAZDINK) COWIIRATIVO • .... Una pagina della mostra "uomini e cose" dell'iniziativa è stato animatore entusiasta, ha espresso soddisfazione soprattutto per l'interesse che la proposta ha suscitato. Per amore di cronaca, la sezione soci ha organizzato Domenica 19 Ottobre la sua gita sociale. Un centinaio di soci si sono ritrovati tutti insieme a Fontanellato, divenuta ormai la meta fissa delle nostre escursioni. I[ Soci di Vigevano in visita ai magazzino di -neve Emanu2le Corsico: ila presenza dei soci' n& rùegozio gazzino Coop di Pieve Emanuele! Ho usato l'espressione "finalmente" non perché finora sia mancata la volontà di proporre questa visita, ma solo perché le attività svolte dalla nostra sezione ci avevano impegnati al punto tale da renderne impossibile la programmazione. L'accoglienza riservataci è stata tanta e calorosa! I direttori dei vari settori, unitamente ad un dirigente ed al nostro capo-zona, ci hanno accompagnati a visitare i reparti del magazzino, soddisfacendo in modo esauriente le curiosità dei soci. AI termine del tour il gruppo è rimasto ospite a pranzo e, a conclusione, il personale addetto al servizio mensa, con un "tocco di simpatia" ha donato profumatissime rose a tutte le signore presenti. Un fervido ringraziamento a tutti per la cordiale ospitalità; un grazie particolare anche ai responsabili del Settore Soci della Coop Lombardia che ci hanno permesso di effettuare questa piacevole ed istruttiva gita. L'impegno della Sezione Soci di Corsie() nel mese di ottobre si è concretizzato nel promuovere a negozio l'iniziativa: "La spesa nel sacchetto di carta per dire che sei amico della natura", L'informazione sui problemi ecologici, le concrete proposte della Coop per migliorare la situazione e alcuni suggerimenti pratici contenuti nella campagna di educazione ambientale sono stati accolti positivamente dai soci e dalla clientela. L'occasione, ripetuta nei quattro sabati, ha inoltre contribuito ad aumentare il confronto diretto con la base sociale e la clientela su una serie di tematiche quali: la cooperativa, i vantaggi di farsi socio, la convenienza e l'utilità del servizio del prestito sociale. Esito positivo pertanto dell'iniziativa, dalla cui esperienza e soprattutto dal contatto ravvicinato con i bisogni dei consumatori, la Sezione soci ha già programmato una serie di attività "ad hoc". Finalmente sabato 18 ottobre scorso anche i nostri soci vigevanesi hanno potuto visitare il ma- M112.1110 Via Pitagora Nuova tappa deillia Pagoda Anche nel suo soggiorno milanese. nel supermei - calo di Via Pitagora, la "Pagoda" ha riscosso un concreto interesse da parte dei clienti e consumatori Coop. Zona difficile quella di Via Pitagora; su una strada di grande traffico verso Sesto, con una clientela "di passaggio" e un insediamento urbano circostante molto discontinuo. Eppure, grazie al lavoro di preparazione. attento e puntuale, si è riusciti a contattare migliaia di persone. 362 delle quali si sono associate alla Coop Lombardia, con 12 nuovi soci prestatori. Dopo dieci giorni di intenso lavoro la "Pagoda" ha levato le ancore da M ilano e si è diretta verso altre destinazioni, dove conta di incontrare ancora molti consumatori per dialogare con loro e rinsaldare un legame di fiducia reciproco. Daniela Bonfico Sezione Soci Vigevano Quale consumo - 9 A tutti i lettori: un'inchiesta su "Quale Consumo" tutta 111~-1~ sh; giornale Questo questionario, insieme a centinaia di interviste personali che stiamo realizzando in tutta la Lombardia, è il complesso di una ricerca che entro breve tempo ci dirà come il giornale è visto, letto, commentato oppure ignorato dai nostri soci. importante compilare questo questionario: per avere ogni mese un giornale più vicino ai tuoi gusti, alle tue attese. Compilalo e consegnalo al tuo negozio entro il 13 Dicembre 1986. Contribuirai così a fare di "Quale Consumo" un giornale ancora più vicino a te e a tutti gli altri soci. 1. In quest'ultimo anno hai ricevuto regolarmente "Quale Consumo'? [I] L'ho ricevuto regolarmente (tutti i numeri) [2] L'ho ricevuto, ma non regolarmente (non tutti i numeri, ma almeno la metà) [3] L'ho ricevuto poche volte (meno della metà dei numeri usciti) 9110,1,e .9),„29, /r Qella no o 42' az(!cenll _ 2. Quando ricevi un numero di "QualeConsumo" quanto tempo dedichi personalmente alla sua lettura? [1] Non lo leggo [2] I [3] [4] [5] [6] Ritaglio solo iI buono sconto Lo sfoglio molto rapidamente Leggo solo qualche articolo Leggo molti articoli Lo leggo quasi tutto iis"-. 'At4-sgi kieSa Pe'4, 4 i111,,;P2Ut :> 13:12aqori :-, n 3. Riferendoci specificatamente all'ultimo numero da te ricevuto, da quante persone nel complesso è stato letto o sfogliato (te compreso?) • i iite cb,„ dep„ 4atret,„„re;r4.. w -1.,, oth, ,- Specificare il numero di persone 1 4. Come avrai avuto modo di notare il giornale contiene articoli che riguardano diversi argomenti. Ti elenchiamo alcune tematiche frequentemente trattate su "Quale Consumo", per ognuna di queste dovresti dirci se, per migliorare in futuro la qualità del giornale, sarebbe meglio dargli più spazio, lasciarlo così com'è, oppure ridurlo • Penso sia meglio: Aumentare Lasciarlo Diminuire lo spazio così cornk lo spazio Seicento soci saranno intervistati sulla base di un questionano con domande sul giornale, il suo gradimento, la sua presenza, il suo ruolo — Educazione alimentare (articoli su particolari prodotti, qualità, controllo, sofisticazioni. ricette, ecc.) sulla loro composizione, — Problemi del consumatore (prezzi, tasse, distribuzione, prodotti non alimentari, difesa del consumatore, ecc.) — Storia della cooperazione Notizie e cronaca sul movimento cooperativo in Italia ed all'estero — Vita della Coop-Lombardia (notizie generali) Vita delle Sezioni (notizie Locali) Ecologia e ambiente Ci vorrebbe Peter Falk, alias tenente Colombo. Con il suo fare sornione, con le sue domande buttate lì quasi per caso sarebbe forse lui lo strumento vincente per l'indagine che la Coop Lombardia ha in questi giorni avviato. L'imputato è "Quale Consumo", il vostro e nostro giornale. Ormai cresciutcllo, al suo quinto anno di vita, il giornale per molti versi appare ancora uno sconosciuto. Cosa ne pensano veramente i nostri soci? t realizzato in modo soddisfacente? Viene letto o gettato via? È interessante o mortalmente noioso? Tutte queste domande si sono andate affollando nella mente degli angosciati redattori e da qui è nato il bisogno di sapere la verità. Un solo tenente Colombo sarebbe stato però insufficiente, nonostante il suo cervello, a risolvere il dilemma. I nostri soci sono tanti, più di 80.000; sono sparsi per tutta la regione e le tracce da seguire sono forse troppe. Con l'aiuto del computer ne abbiamo selezionati un buon quantitativo, circa 600, numero sufficiente, dicono gli esperti, per avere un campione obiettivo su cui lavorare. Sulle tracce di questi 600 cooperatori si è così sguinza- Quale consumo — 110 gliato un piccolo esercito di Colombo, munito di penna e di un questionario ampio e stringente nella sua completezza. Il socio non avrà scampo: dovrà dire tutta la verità sul giornale. Nel 1987 si avranno i risultati di queste confessioni; sapremo con molta precisione cosa è, per i soci, "Quale Consumo" e allora potremo lavorare con una guida, con un obiettivo: renderlo più vicino, più aderente ai bisogni, ai gusti, alle aspettative della nostra base sociale. Confessiamo di attendere con una certa ansia l'esito di questo interrogatorio di masa. Il giornale è, di fatto, la voce dei soci e il miglior strumento di comunicazione della cooperativa. Capire se il nostro lavoro è stato finora positivo, dove abbiamo sbagliato, quali le correzioni da fare sono obiettivi importanti per far crescere il dialogo interno, per migliorare la vita democratica dell'azienda. Su questa ricerca, su questa indagine la Coop Lombardia conta molto e i risultati non dovrebbero mancare. L'appuntarnento è per la primavera dell'anno prossimo. Intanto i nostri detectives continuano a indagare. — Problemi sociali (handicappati, fame nel mondo, ecc.) Hobbies (giardinaggio, concorsi, ecc.) — Fumetti — Turismo — La pagina per i bambini [1] [2] [3] [I] [1] [2] [3] [2] [3] [I] [2] [ 3] [1] [I] [I] [ 1] [ 1] [I] [I] [i] [2] [3] [ 2] [2] [2] [3] [2] [ 3] [2] [3] [2] [3] [2] [ 3] [3] [3] 5. C'è qualche argomento che non appare su "Quale Con- 12, N. delle persone conviventi in famiglia (te compreso) sumo" che ti piacerebbe fosse inserito? Numero [1] No [2] Si Specificare quali argomenti: 13. Istruzione [1] Scuola elementare senza licenza 2. 3. 6. Dovendo suggerire qualche modifica per migliorare l'a spetto estetico di "Quale Consumo" cosa suggeriresti? Specificare: DATI DI BASE 7. Quale punto vendita Coop frequenti? Specificare 8. Comune di Residenza 9. Sesso [1] Maschio 10. Anno di nascita [2] Femmina 19 I1. Stato Civile [ I] Celibe/nubile [2] Sposato/a [3] Vedovo/a - Separato/a - Divorziato/a [2] Licenza di scuola elementare [3] Diploma di scuola media inferiore [4] Attestato di formazione professionale [5] Diploma di scuola secondaria [6] Laurea 14. Professione [I] Imprenditore, libero professionista, dirigente [2] Impiegato [3] Insegnante [4] Commerciante, artigiano [5] Operaio, lavoratore manuale [6] Casalinga [7] Pensionato [8] Studente [9] Disoccupato o in cerca di occupazione 15. Nome Cognome Indirizzo Ritagliate e consegnate compilato in tutte le sue parti presso il vostro supermercato Coop il questionario entro il 13 Dicembre!!! Regailad un Ilare della CooRA La Coop, oltre ai tanti servizi in grado di offrire con la sua rete di vendita oggi ti può proporre alcune interessanti iniziative editoriali, e a prezzi convenienti. Il libro fotografico "Tra sogno e bisogno" per esempio. 306 foto d'autore sull'evoluzione dei consumi corredate da quindici interessanti saggi, Oppure per te e peri tuoi figli il volume "La Pubblicità" per capire meglio, tu e loro, i meccanismi di questa importante presenza nella nostra vita di tutti i giorni. Se poi sei insegnante c'è un libro che ti dice come affrontare l'insegnamento dei consumi con un'ottica nuova e stimolante. Allora, regalati un libro della Coop; ti conviene. en« LEACC.1101 I1E I C1.1". COSIWATORE MARIA AGUZZINO GRAZIA CELA DA 3l) fautzrzi:, 1' ,; CEDUCAZIONE DEL GIOVANE CONSUMATORE guida didattica per la- scuola media o L'educazione dei giovane consumatore. D La pubblicità. Ai soci L. 6.000 Ai soci L. 6.000 Prezzo di cop. L. 9.000 indicare con una croce il volume desiderato. Prenotazioni presso il capo-negozio: CI Libro fotografico Tra sogno e bisogno. Ai soci L. 22.500 Prezzo di cop. L. 45.000 I Le Nouvel Observateur e Linus e ~-2-v„ 4 erza,Otzet:~‹;,' zizede, 4 /CA921; .Da4;a; p 10 ,otect,,-- D4— (2,;1240-- "AkvedirgA.,;, " dize, wmok, /0,2t.a. (21-~; /fispicm ? e.-~ „argoe, 42rX Quale consumo - 11 A Brescia dal 5 al 21 dicembre Dove Brescia Salone dell'ex Cavallerizza Via Cairoli, 9/ Bis Quando Le anfimazrionl 5-21 dicembre Il supermercato La mostra informativa L'immagine del prodotto Coloranti e additivi Anatomia della pubblicità Gioco dell'oca ltineroteca Igiene orale Ambiente La dieta e il computer I pericoli in casa, — Alimenti a confronto CUI orrnd 8,30-12,30 14,30-17,30 Tutti i giorni domeniche comprese. Segreterfe organizzativa Via Cairoli, 7 - Tel. 030/ 40432 Le "Giornate dei giovani consumatori" sono manifestazioni a carattere itinerante: si svolgeranno infatti nelle varie città italiane, sono rivolte soprattutto alle scuole dell'obbligo, studenti ed insegnanti, ma anche ai genitori e ai cittadini in generale. Esse si propongono: • di far riflettere i fanciulli, i genitori, gli insegnanti intorno ai problemi inerenti i vari consumi, cosi come si pongono ai giovani; • di attirare l'attenzione sull'importante ruolo economico dei giovani nel mercato; • di sottolineare l'assoluta necessità dell'informazione e formazione del consumatore soprattutto dei giovani; • di dimostrare come questa formazione può essere realizzata in maniera attraente, partecipata e inserita nella vita di tutti i giorni; • di intensificare e qualificare l'attività della Cooperazione di consumatori verso i giovani. Perché Le giornate si configurano come una vera c propria proposta di pedagogia dei consumi, all'insegna "dell'imparare giocando". L'esperienza infatti può essere utilizzata dagli insegnanti nel proseguimento del lavoro scolastico, oltre a costituire una base di discussione per un programma di educazione al consumo. Le. manifestazioni sono articolate parte in una mostra con testi scritti e illustrati, parte in una serie di animazioni, di discussioni, giochi e finzioni, films e audiovisivi, studiati per permettere una partecipazione attiva e divertita dei giovani visitatori, nonché una ulteriore riflessione sui temi trattati nei vari pannelli. Il lavoro di preparazione è lungo e richiede un notevole impegno organizzativo. Con gli Enti Locali e con le scuole, provveditore, presidi, direttori, insegnanti vanno discusse e studiate le singole manifestazioni, per illustrarne le finalità discutere i contenuti, avere suggerimenti, stabilire il periodo e le modalità di partecipazione, per non sovrapporsi, ma inserirsi nell'attività scolastica. Sulla base di questi contatti con le amministrazioni locali, e con l'autorità scolastica è infatti possibile avere la comprensione e la convinzione dell'utilità delle "giornate", oltre che attuare una vera e propria programmazione delle visite, assicurarsi una mobilitazione capillare, un rapporto permanente. 'giova& con A Cremona non si è dimenticato il Po, un fiume da salvare e rispettare L'animazione sui coloranti I 4:Ph • " ilhat, t 111~111 WC— 2~ VANI!'" A 'L'e, 'AZT7 "vek 1-31 ridr"`- r-717,1 i '21 :7,2 j1171:1- • Al gioco dell'oca: nelle caselle anche gli errori che si fanno nutrendosi I pannelli della mostra: tante informazioni in più