Clinica Ostetrica e Ginecologica: lezione 7 Alloimmunizzazione eritrocitaria materna Gianluigi Pilu [email protected] Prof. Gianluigi Pilu Università di Bologna Terminologia • Alloimmunizzazione eritrocitaria materna • Immunizzazione Rh • Anche alloimmunizzazione e (imprecisamente) isoimmunizzazione Rh • Eritroblastosi fetale • Malattia Emolitica Neonatale Prof. Gianluigi Pilu Università di Bologna INCOMPATIBILITA’ MATERNO -FETALE antigeni eritrociti fetali trasmessi dal padre e diversi dalla madre Passaggio di eritrociti fetali nell’organismo materno IMMUNIZZAZIONE MATERNO –FETALE Produzione materna di anticorpi antieritrocitari fetali MALATTIA EMOLITICA NEONATALE (MEN) Emolisi fetale Anemia Iperbilirubinemia Antigeni responsabili di alloimmunizzazione Rischio di MEN Sistema ematico Antigeni eritrocitari Alto Rh Kell D, c, E K Basso Rh Kell Msa Duffy E, C, Ce, cE Kpa, Kpb S Fya Molto basso MSa Duffy Kidd M,N, SU Fyb Jka,Jkb Macacus Rhesus Antigene Rh (D) Proteina pm 28-32 kd Negatività antigene Rh (d) Etnia Caucasica (maggior parte) 15 Basca 35% Asiatici < 1% Afroamericani 6% Cause della immunizzazione • Pregresse gravidanze con feti incompatibili • Gravidanze a termine • Aborti spontanei e procurati Trasfusioni di sangue incompatibile Teoria della nonna Immunizzazione da pregresse gravidanze Madre – feto + Trasfusione al Immunizparto zazione Eritroblastosi 2° gravidanza La risposta immunologica materna • Nella maggior parte dei casi la immunizzazione è causata dal passaggio di 0.1 ml di sangue fetale • La probabilità di immunizzazione è influenzata dalla compatibilità materno-fetale per il gruppo ABO • La risposta immunologica primaria è in genere debole e di IgM che non attraversano la placenta (la prima gravidanza non è a rischio) • Una seconda esposizione genera una risposta anamnestica in genere rapida ed esclusivamente di IgG Idrope feto-placentare da anemia emolitica Fisiopatologia della malattia emolitica fetale Anemia eritropoiesi extramidollare Ipoalbuminemia Diminuito trasporto di O2 Epatomegalia IDROPE Insufficienza cardiaca Malattia Emolitica Neonatale (MEN): iperbilirubinemia All’inzio: letargia In seguito: ipertonia, crisi di apnea Kernittero: paralisi cerebraleparalisi cerebrale coreoatetosica, ritardo mentale, letargia, ipotonia (es.: paresi dello sguardo) e spasmi. Numeri da ricordare • Il 15% delle pazienti è Rh-, e la maggior parte ha partner Rh+, con una probabilità di avere figli Rh variabili ma nell’ordine del 75% circa • Dopo il parto di un neonato Rh – la madre ha una probabilità di immunizzarsi nell’ordine del 15% • Allo stato attuale, grave MEN nell’ordine di 1:1000 nati Prevenzione MEN Trattamento gravidanze con alloimmunizzazione Prevenzione alloimmunizzazione Prevenzione immunizzazione Rh • Gruppo sanguigno, fattore Rh e test di Coombs indiretto all’inizio di ogni gravidanza • test di Coombs ogni mese nelle gravide Rh negative • Immunoprofilassi anti-D al momento del parto di un feto Rh+ e in tutte le occasioni di potenziale trasfusione feto-materna (previo consenso informato) • Immunoprofilassi anti-D a 28 settimane • Nessuna possibilità di profilassi per antigeni diversi dal D Immunoprofilassi anti-D • IgG anti-D ottenute dal sangue di donatori immunizzati • Dosi variabili tra 100 e 300 mcg • Alcuni propongono di usare la dose minore (100 mcg) e di valutare l’entità della emorragia feto-materna; se > 4 ml si somministra una dose maggiore Prof. Gianluigi Pilu Università di Bologna Rischio di immunizzazione Rh • Dopo il parto di un bambino Rh positivo 15% • Dopo immunoprofilassi al momento del parto 1% • Dopo immunoprofilassi a 28 settimane e al parto 0,2% Prof. Gianluigi Pilu Università di Bologna Altre condizioni predisponenti all’ immunizzazione che richiedono immunoprofilassi anti-D • Aborto • Metrorragia • Procedure invasive di diagnosi prenatale (CVS soprattutto) • Manovre ostetriche (versione di feti podalici) Trattamento delle gravide con alloimmunizzazione Rh • Inquadramento del livello di rischio: • Storia ostetrica • Quantificazione degli anticorpi circolanti (titolo anticorpale) • Controlli ecografici per identificare la presenza di anemia • Se il rischio di anemia è elevato: • Anticipazione del parto • Trasfusioni fetali Ecografia per la diagnosi di anemia fetale • Il dosaggio della bilirubina amniotica ottenuta mediante amniocentesi, a lungo impiegato per la valutazione delle condizioni fetali, è stato sostituito di recente dall’ecografia • Ricerca di segni iniziali di idrope • In presenza di anemia severa la velocità di circolo aumenta; la misurazione con Doppler pulsato della velocità del flusso ematico nei vasi fetali correla con la anemia fetale Prof. Gianluigi Pilu Università di Bologna Doppler arteria cerebrale media (ACM) Predizione anemia fetale con Doppler della arteria cerebrale media fetale Mari G: N Engl J Med 342:9, 2000 1,5 MoM 1,2 MoM Velocità ACM Anemia grave Anemia lieve/moderata settimane Trattamento delle gravidanze con alloimmunizzazione Titolo anticorpale < 1:16 > 1:16 Ripetizione dopo 2 settimane Ecografia Non anemia Anemia Ecografia dopo 1-2 settimane < 34 sett trasfusione Prof. Gianluigi Pilu Università di Bologna > 34 sett parto Trasfusione fetale intravascolare Alloimmunizzazione antieritrocitaria materna • Gruppo, Rh e test di Coombs in tutte le pazienti all’inizio della gravidanza • Test di Coombs ogni mese nelle donne Rhcon partener Rh+ • Immunoprofilassi anti-D al parto e forse a 28 settimane • Riferimento delle gravidanze con alloimmunizzazione in centri di riferimento Prof. Gianluigi Pilu Università di Bologna Incompatibilità ABO • Non e’ causa di idrope fetale • Alla nascita i feti presentano, nella più grave delle situazioni, una anemia lieve o moderata • Il 25- 30% dei neonati di madri con incompatibiltà ABO presentano Coombs diretto positivo, ma solo una piccola % presenta segni di malattia emolitica • Il management dell’incompatibilità ABO è un problema pediatrico