ODISSEA Canto XII Dopo aver viaggiato per anni e anni Ulisse giunge nel Regno degli Inferi dove incontra sua madre, che gli predice il futuro e gli dà informazioni su Itaca. Penelope ti rimane fedele, ma i Proci la vogliono come sposa. Lei ha un trucco, ha detto che quando finirà di tessere il sudario sposerà uno dei proci; ma ogni notte disfà la tela: cosi non la finirà mai! Quando torna in viaggio Ulisse si ricorda di quello che gli aveva detto la maga Circe per difendersi dalle sirene. ATTENTO AL CANTO DELLE SIRENE. È STREGATO, NON LO DEVI ASCOLTARE. Ulisse dà quindi gli ordini ai suoi compagni. Legatemi all’albero maestro e mettetevi della cera nelle orecchie. Ok In lontananza si vedono le sirene che cantano. Liberatemi! Voglio andare dalle sirene! Hoh hoh oh hoh! La nave di Ulisse passa vicino alle sirene. Liberatemi! Scioglietemi! Vieni Ulisse, vieni da noi! Ulisse si allontana dalle sirene con la nave e viene slegato. Nel tragitto passano per uno stretto. Guardate stiamo passando in uno stretto con due grotte ai lati! Ma dentro le grotte c’è un terribile mostro con 6 teste, di nome Scilla, che divora 6 uomini di Ulisse. Ulisse aiuto! Poi Ulisse e i suoi compagni passano incolumi davanti a Cariddi, un terribile gorgo. Attenti, Cariddi ingoia l’acqua marina e poi la vomita! Aiuto! Può così continuare il viaggio verso Itaca: una vera Odissea.