Numero 8 • Estate 2001 Comunicato dell’industria europea dei solventi Direttiva sulle emissioni dei solventi: partnership in azione Il 1º aprile 2001 scadeva per gli Stati membri dell’UE il termine per l’applicazione della Direttiva sulle emissioni dei solventi nella legislazione nazionale. Nella maggior parte degli Stati membri la legislazione si sta applicando in linea con la Direttiva originale, mantenendo la flessibilità e il calendario indicato per la riduzione delle emissioni. La posizione finale di tutti gli Stati membri sarà più chiara alla fine dell’estate. 6 february Tempi di messa in atto della Direttiva per le emissioni disolventi 3 8 April A il 6 7 8 4 5 6 7 M March h 9 Marzo 1999May Febbraio 11 2001 Aprile 2001 10 2001 Settembre Ottobre 2007 June Jun ne n e Adozione Ju della direttiva Inizio del progetto 12 sul13 sito internet per lo scambio di 14 informazione Trasposizione nella legislazione degli stati membri completata 11 per lo Il sito internet scambio12 di informazioni viene attivato Scadenza finale per la messa in atto della direttiva per le istallazioni esistenti che utilizzano solventi July 7 Augus ust La pagina web sulla SED della Commissione europea Nel frattempo ci sono stati diversi sviluppi rispetto al tema a cui abbiamo accennato l’ultima volta: lo scambio di informazioni della Commissione europea sulla Direttiva sulle emissioni dei solventi. Il testo della Direttiva impone alla Commissione europea di creare uno scambio di informazioni per utenti di solventi, enti normativi e terzi interessati. L’idea è, con il tempo, di aiutare gli utenti di solventi –grazie a questo scambio di informazioni tramite Internet– a scegliere le migliori opzioni da un punto di vista ambientale e della salute per l’uso e la gestione di solventi, senza rinunciare alla convenienza. All’inizio di quest’anno la Commissione ha aggiudicato alla DFIU-IFARE dell’Università di Karlsruhe un appalto per la creazione di un sito web, e l’équipe del progetto sta lavorando con i governi e l’industria per raccogliere informazioni pertinenti per la creazione del sito. 13 L’industria collabora con la Commissione L’ESVOCCG, il gruppo europeo che rappresenta sia i produttori che gli utenti di solventi, ha lavorato in stretta collaborazione con la Commissione negli ultimi dodici mesi sui requisiti tecnici di questo sistema. “Il gruppo europeo di coordinamento VOC (ESVOCCG) sta lavorando attivamente con gli utenti di solventi, gli enti normativi e i terzi interessati per sostenere l’applicazione attiva della SED, utilizzando come strumento chiave lo scambio di informazioni” spiega Phil Davison, Presidente dell’ESVOCCG. Il gruppo di lavoro ESVOCCG VOC ha creato una piccola équipe responsabile del progetto per facilitare il flusso di informazioni provenienti da tutti i settori industriali interessati verso l’équipe DFIU-IFARE. Ciò ha comportato l’individuazione di settori chiave dell’industria che potessero fornire informazioni (p.es. raccomandazioni di settore sulle tecniche di riduzione delle emissioni provocate dai solventi, studi di casi ed esempi di schemi di riduzione delle emissioni), e la ricerca di esempi documentati per assistere i membri dell’ESVOCCG nella produzio- ne di questo tipo di materiale. Con l’input dell’industria, le informazioni e i consigli contenuti nel sito dovrebbero garantire la flessibilità contemplata dalla Direttiva. Informazioni pratiche on-line. Alcuni dei settori che dovranno essere abbracciati dallo scambio di informazioni comprendono: applicazione degli Stati membri, raccomandazioni di settore per la riduzione delle emissioni, esempi di schemi di riduzione delle emissioni, guida alla pianificazione della gestione dei solventi, particolari sulla riduzione, informazioni sulla sostituzione, ecc. Si prevede di attivare il sito verso la fine dell’estate, di modo che saremo in grado di fornirvi maggiori dettagli nel prossimo numero di Solutions. In ogni caso, il contributo dell’industria è un elemento chiave per sviluppare un sito che sia il più utile possibile a tutti gli utenti di solventi interessati dalla Direttiva. Di conseguenza, se desiderate fornire informazioni o ricevere maggiori dettagli, potete contattare Pierre de Kettenis CEFIC - [email protected] Le pratiche migliori dell’industria ricevono nuovamente il riconoscimento dei Premi di Gestione dei Solventi Per la terza volta l’ESIG offrirà i Premi di Gestione dei Solventi alle quattro aziende od organizzazioni europee in grado di dimostrare meglio dei miglioramenti significativi della salute, della sicurezza e dell’ambiente nella gestione di solventi. Attualmente le quattro categorie di premi riguardano il miglioramento globale, il miglioramento dello stabilimento e il miglioramento dei prodotti, più un premio speciale creato per le piccole e medie imprese. La giuria si è riunita il 16 maggio a Bruxelles per selezionare i quattro vincitori dei premi, uno per ciascuna categoria. La giuria era composta da Alain Perroy, Direttore Generale della CEFIC; Brian Prime, Direttore della European Small Business Alliance (ESBA); Mr. J.F.Verstrynge, Vicedirettore Generale della DG Ambiente; Paul Keymolen, Direttore Tecnico della European Federation for Paint and Inks and Artist Colours (CEPE); John Baker, Editore della rivista European Chemical News (ECN); Nigel Sarginson, Presidente dell’ESIG; Philip Davison, Presidente dell’ES VOC e Pierre de Kettenis Segretario dell’ESIG. I vincitori verranno annunciati durante la cerimonia di premiazione in occasione del 5º convegno annuale della FECC, che si svolgerà a giugno a Vienna. La European Federation of Chemical Commerce (EFCC) rappresenta i distributori di prodotti chimici in Europa. I distributori sono fondamentali nell’applicazione della gestione del prodotto e nella promozione delle pratiche migliori nell’uso di solventi in tutta la catena di fornitura, in particolare per gli utenti minori. Tutti i particolari dei Premi saranno pubblicati sul numero di giugno dell’ECN e sul prossimo bollettino Solutions. Per maggiori informazioni contattare Pierre de Kettenis, Segretario dell’ESIG. Solutions - pagina 1 Gruppo di industrie europee di solventi Raccomandazioni e assistenza per i solventi idrocarburici e ossigenati www.esig.org Uno studio olandese lo conferma: dei semplici accorgime la verniciatura in ambienti chiusi Recentemente nei Paesi Bassi è stato realizzato un progetto di ricerca per determinare l’esposizione dei verniciatori a diversi tipi di vernici a base di solventi. Messi di fronte ad una legislazione restrittiva sull’uso delle vernici, i verniciatori olandesi hanno lavorato con fabbricanti olandesi di solventi e vernici e con lo stesso governo olandese per determinare una base scientifica che potesse interpretare i livelli di esposizione come conseguenza della verniciatura decorativa in spazi chiusi. una parete in un ambiente non ventilato in condizioni controllate. Sono state applicate formule di vernici con diversi solventi in diverse concentrazioni e sono stati misurati i livelli di esposizione al solvente nell’ambiente studiato. Dopo le vernici alto solido, sono state testate le vernici tradizionali a base di etere di petrolio. L’obiettivo di questo studio era quello di riflettere il “caso peggiore” a causa delle dimensioni ridotte dell’ambiente (50m3) e della completa mancanza di ventilazione. Questi gruppi hanno lavorato insieme per mettere a punto uno strumento di classificazione delle vernici decorative in base al rischio che comportano. Il risultato del loro lavoro è quello che si chiama Occupational Air Requirement (OAR). L’OAR viene determinata analizzando la volatilità del solvente (f), il contenuto di solvente della vernice analizzata (C) e i limite di esposizione al solvente in ambienti di lavoro (OEL), per cui: I risultati confermano la correlazione positiva fra: OAR = (1000*C*f)/OEL Un elevato valore di OAR indica che il prodotto richiede maggiori precauzioni d’uso rispetto ad un prodotto con un valore di OAR basso. Nel corso della ricerca i verniciatori del progetto hanno rivestito di diverse vernici la superficie di volatilità del solvente e concentrazione di vapori nella stanza concentrazione di solvente nella formulazione e concentrazione di vapori nella stanza. Il dato più significativo emerso dallo studio è che la concentrazione media di solvente nella stanza restava al di sotto dell’OEL per tutte le formulazioni di vernici tranne un paio, il cui contenuto di solvente volatile era estremamente elevato. Efficacia della ventilazione È interessante affiancare i risultati dello studio olandese a quelli di uno studio condotto nel Regno Unito, confrontando l’effetto delle diver- se percentuali di ventilazione. I risultati mostrano che si può ridurre di dieci volte la concentrazione di vapori di solvente nella stanza adottando delle semplici misure di ventilazione (grafico 1). Per fare un esempio: aprendo una finestra si può cambiare l’aria 2 – 3 volte e facendo corrente, cioè aprendo una finestra e una porta, si può cambiare da 4 a 7 volte. Gestione del prodotto I risultati dimostrano che le vernici a base di solvente si possono usare in ambienti chiusi senza Gli Stati membri e il Parlamento europeo non sono d’accordo sui limiti delle emissioni nell’aria I ritardi nell’adozione dei nuovi limiti nazionali di emissioni nell’aria imposti agli Stati membri dell’UE sono probabilmente dovuti ad una recente decisione del Parlamento europeo. La proposta della Commissione, lungamente attesa, di una Direttiva sui limiti nazionali delle emissioni (NEC) è passata alla seconda lettura nel Parlamento europeo a marzo 2001. L’obiettivo della proposta della Commissione è quello di fissare per ciascun Stato membro, per il 2010, i limiti di emissioni totali di quattro sostanze: anidride solforosa (SO2), ossidi di azoto (Nox), composti organici volatili (VOC) ed ammoniaca. Gli Stati membri dell’UE hanno deciso una serie di limiti nazionali per ridurre sostanzialmente le emissioni di queste sostanze nel 1999 in un Protocollo adottato dalle Nazioni Unite. Sebbene questi obiettivi siano estremamente ambiziosi, essi rappresentano una solida base su cui i governi europei possono programmare le loro azioni nazionali per migliorare la qualità dell’aria tenendo conto delle condizioni ambientali, economiche e sociali locali. La proposta della Commissione, elaborata per aiutare a mettere in pratica gli impegni espressi in questo Protocollo, ha presentato degli obiettivi che, in molti casi, vanno ben al di là dell’accordo delle NU. Gli Stati membri dell’UE, nella loro posizione comune, hanno riconfermato il loro impegno nei confronti degli obiettivi concordati nel Protocollo delle NU. Inoltre, il relatore del Parlamento europeo sulla Direttiva NEC (on. Riita Myller) ha raccomandato il rispetto di questi limiti nella bozza di relazione preparata per la seconda lettura della Direttiva NEC a marzo 2001. Dalle prime indicazioni emerge la possibilità che si concluda nel corso dell’anno. A più lungo termine, tutti i soggetti interessati dalla futura politica della qualità dell’aria Solutions - pagina 2 Gruppo di industrie europee di solventi Raccomandazioni e assistenza per i solventi idrocarburici e ossigenati www.esig.org dell’UE hanno lo sguardo rivolto verso il programma Aria pulita per l’Europa della Commissione (comunemente noto come CAFE). Il programma cercherà di riesaminare l’efficacia della legislazione in vigore e raccomanderà altre leggi nel settore della riduzione delle emissioni. I particolari di questo programma sono in corso di pubblicazione ed il prossimo numero di Solutions fornirà maggiori informazioni in proposito. 1. Direttiva sulla definizione dei limiti nazionali di emissione per l’acidificazione e l’eutrofizzazione, COM(1999)0125 2. Il 30 novembre 1999 l’Organo esecutivo ha adottato il Protocollo della convenzione del 1979 sull’inquinamento dell’aria transfrontaliero a lungo raggio per ridurre l’acidificazione, l’eutrofizzazione e l’ozono a livello del suolo (Svezia). nti rendono sicura Un nuovo Presidente per l’ESIG Nigel Sarginson della ExxonMobil Chemical Europe e presidente dell’ESIG da marzo 1999, si trasferisce alla ExxonMobil Chemical Company di Houston, Stati Uniti, per diventare direttore della Sicurezza prodotto e questioni ambientali. Con il suo trasferimento, Bert Fokkema della Shell Chemicals diventerà il presidente dell’ESIG a partire da giugno. Attualmente Bert è direttore dell’ufficio Gestione prodotto e affari esterni per i solventi ossigenati e a base di idrocarburi della Shell Chemical in tutto il mondo, ed è membro del Comitato Direttivo dell’ESIG dal 1999. Bert Fokkema “L’ESIG si è concentrata particolarmente sulla gestione attiva del prodotto in tutta la catena di fornitura negli ultimi due anni. Ciò ha migliorato la conoscenza e la manipolazione dei solventi in condizioni di sicurezza, specialmente nel caso degli utenti minori” dichiara Nigel Sarginson. alcun rischio, e corroborano il punto di vista dell’ESIG, secondo cui una semplice ventilazione può e deve essere usata per avere un controllo sufficiente dei livelli di esposizione ai solventi, ben al di sotto dei limiti di esposizione previsti per gli ambienti di lavoro. Attualmente si sta discutendo l’OAR con il governo olandese, in alternativa alla legislazione che impone la sostituzione dei solventi. Bert Fokkema è con la Shell Chemicals da 12 anni ed ha assunto diverse cariche nei settori della ricerca, della tossicologia e della gestione della sicurezza del prodotto; svolge la sua attuale funzione da due anni. “Il numero di concorrenti per il premio annuale ESIG di gestione dei solventi dimostra la varietà di tecniche impiegate dagli utenti di solventi per conservare l’ambiente e tener presenti gli aspetti di sicurezza e salute in tutte le fasi del ciclo vitale dei prodotti” fa notare Fokkema. “Farò in modo che l’ESIG continui a promuovere la gestione del prodotto e che i solventi restino “Soluzioni per il futuro”, ha aggiunto. Nota: Per maggiori informazioni sull’Air Change Index (ACI) visitate il sito web ESIG. L’ACI è direttamente correlato all’OAR. Condizioni d’uso sicure in tutta la catena di fornitura I delegati dei maggiori produttori europei di solventi ossigenati e a base di idrocarburi si sono incontrati di recente a Bruxelles, ad un seminario organizzato dall’ESIG, per discutere le possibilità di aumentare la consapevolezza dei clienti sul Responsible Care e la gestione del prodotto nell’uso dei loro solventi. Il seminario verteva sul miglioramento della collaborazione fra i produttori e i loro distributori scelti, al fine di garantire una migliore comunicazione delle informazioni sulla salute, sulla sicurezza e sull’ambiente in tutta la catena di fornitura dei prodotti. Sono state realizzate delle presentazioni sui punti di vista dei distributori (Philippe Muller – Direttore alla Brenntag Francia) ed anche sul lavoro intrapreso dai fabbricanti (Pierre-Jean Brochand - Dow Chemical e Presidente del Consiglio Fornitori FECC) in questo importantissimo settore. Ulteriori contributi sono giunti dalla European Chemical Industry Foundation (CEFIC Jos Verlinden, Manager SQAS) e dalla British Chemical Distributors & Trade’s Association (BCDTA - John Parkinson, Coordinatore Responsible Care). Oltre a riconfermare l’impegno dell’industria per una pronta realizzazione dello European Single Assessment Document (ESAD), i delegati hanno discusso i progetti per creare delle strutture di gestione ancora più solide, al fine di sostenerla. È stato inoltre riesaminato il ruolo delle informazioni semplificate sul prodotto per tutti i clienti che lavorano con i Solventi. “Recenti ricerche ci hanno dimostrato che in diversi casi le persone che lavorano con i nostri prodotti non sono sempre consapevoli delle informazioni estremamente dettagliate contenute nelle Schede di Sicurezza” ha dichiarato Nigel Sarginson, Presidente del Gruppo. “Pensiamo che sia realmente necessario garantire che le informazioni fondamentali sulla manipolazione sicura e corretta vengano comunicate chiaramente a tutti coloro che ne sono coinvolti, e stiamo lavorando a fondo per progettare materiali supplementari che andranno a sostegno dell’etichettatura e delle MSDS attuali” ha aggiunto. Come parte della preparazione per il seminario, l’ESIG ha realizzato una serie di interviste con distributori di solventi selezionati per raccoglie- Gruppo di industrie europee di solventi Raccomandazioni e assistenza per i solventi idrocarburici e ossigenati www.esig.org re informazioni di prima mano, ed ha collaborato strettamente con la European Trade Federation for Chemical Distributors (FECC) per garantire il miglior allineamento possibile per il programma.” Dal lavoro svolto emerge chiaramente che i nostri partner della distribuzione di solventi condividono il nostro impegno per un uso sicuro di questi prodotti in tutta la catena di fornitura. In diversi casi i distributori sono stati già coinvolti in attività volte a migliorare la formazione e a conoscere i prodotti. “Queste iniziative parteciperanno al concorso per i nostri Premi Annuali di Gestione dei Solventi e riceveranno una particolare attenzione quando la giuria dovrà decidere chi saranno i vincitori di quest’anno” ha dichiarato Bert Fokkema, Presidente entrante dell’ESIG. Oltre alle attività che promuovono l’ESAD, i delegati hanno anche deciso di comune accordo di formulare una politica sulle applicazioni di Responsible Care nella catena di fornitura, da discutere ulteriormente ad un seminario ESIG previsto per il convegno FECC di quest’anno che si terrà a Vienna. Solutions - pagina 3 Solventi al lavoro Mattone su mattone per costruire una salute migliore Solutions continua ad occuparsi della variegata gamma di usi dei solventi. In questo numero parleremo del contributo dei solventi all’industria farmaceutica. gati anche per pulire i macchinari e, in alcuni casi, per asciugarli. La capacità dell’uomo di scoprire trattamenti medici per le malattie più importanti è stato uno dei maggiori progressi umani degli ultimi tre secoli. In questo periodo di tempo sono stati fatti significativi passi in avanti nel settore dei prodotti farmaceutici. A volte si usa un solvente come intermedio chimico –cioè il solvente stesso fa parte del prodotto finale. Un esempio di questo tipo di solvente è l’acetone, che è un ingrediente attivo delle pillole di Vitamina C. I solventi, sotto varie forme, svolgono da molti anni un ruolo importante nella formulazione di trattamenti medici. Molti degli ingredienti attivi in grado di curare o trattare una malattia, infatti, sono molecole complesse non idrosolubili –per esempio la maggior parte degli antibiotici. Attualmente, si usa un’ampia gamma di solventi in varie fasi della produzione farmaceutica, ed il loro uso aumenta man mano che la chimica necessaria per produrre nuovi e migliori trattamenti diventa sempre complessa. I tre settori più importanti nei quali vengono impiegati i solventi sono la purificazione, la pulizia e la sintesi chimica. I farmaci del futuro Pulizia e sintesi chimica La maggior parte delle produzioni farmaceutiche comportano un processo discontinuo (che usa solventi come mezzi di reazione), nel quale la stessa linea di produzione viene usata per produrre diversi prodotti sfusi in diversi momenti. Poiché le molecole residue di questi processi non sono idrosolubili, i solventi vengono impie- Molti farmaci ‘bestseller’ di uso comune non sarebbero possibili senza l’impiego di solventi. I solventi hanno contribuito all’elaborazione di trattamenti per malattie gravi come l’AIDS, il cancro e le cardiopatie, e alla produzione di farmaci legati allo ‘stile di vita’ come, per esempio, le terapie anticolesterolo e il Viagra. I solventi si stanno già usando nella ricerca per la cura del morbo di Alzheimer e di Parkinson, e continueranno a svolgere un ruolo fondamentale fintantoché continueremo a cercare una soluzione alle malattie dei nostri tempi. Purificazione È probabilmente il settore più importante per i solventi di alta qualità. Le norme che regolano la produzione di farmaci in tutto il mondo, le cosiddette Farmacopee, stabiliscono dei rigidi criteri per quanto riguarda la purezza. Un importante processo di purificazione è la ricristallizzazione, processo in cui il materiale grezzo viene disciolto in un solvente e poi cristallizzato nel prodotto puro. Un altro metodo di purificazione –quest’ultimo più comune- è l’estrazione, processo nel quale l’ingrediente attivo e le impurità vengono separate mediante dissoluzione in un solvente. La produzione di penicillina è un esempio di questo processo. Aggiornamento sulla classificazione del BGE In riferimento all’articolo apparso sull’ultimo numero del bollettino Solutions, è stata ratificata formalmente la migliore classificazione (limite di concentrazione obbligatorio più elevato per preparati prima della classificazione e sostituzione dell’R37 con l’R36/38 ) del 2-butossi-etanolo (butilglicoletere – BGE) in occasione di un convegno sul progresso tecnico a gennaio 2001 (vedere tutti i particolari dell’attuale classificazione su Soluzioni 7). Il cambiamento di classificazione apparirà adesso in un adeguamento al progresso tecnico per essere introdotto nella legislazione nazionale. Recentemente i mezzi di comunicazione in Francia si sono occupati del tema dei glicoleteri e dei loro effetti sulla salute. Garantendo la conformità alle disposizioni di legge pertinenti, i fabbricanti hanno intrapreso azioni di gestione attiva del prodotto per garantire che i glicoleteri classificati come tossici per la riproduzione vengono utilizzati esclusivamente in applicazioni industriali in cui l’esposizione può essere controllata entro i limiti previsti per gli ambienti di lavoro (OEL). Il BGE e gli altri glicoleteri (non classificati come tossici per la riproduzione a livello europeo) non devono essere associati alle preoccupazioni suscitate dalla stampa. La competenza ESIG a disposizione del pubblico al salone dei materiali da rivestimento di Nürnberg The Nürnberg ESIG stand L’ESIG ha partecipato al Salone europeo dei materiali da rivestimento 2001, svoltosi questo aprile. Nico Beers della ESIG ha dichiarato “Il tema dello stand era ‘Soluzioni per il futuro’. Il contatto personale con i nostri clienti in tutti i settori è estremamente importante e il salone di quest’anno, con 626 espositori e 15.000 visitatori, è stata un’eccellente opportunità per incontrare personalmente clienti ed utenti”. Nel corso dei tre giorni della fiera, gli esperti tecnici e di gestione del prodotto dell’ESIG sono stati a disposizione dei clienti per assisterli rispondendo alle loro richieste e fornendo loro la documentazione pertinente su vari argomenti tecnici, normativi, di pratiche migliori e di cura responsabile. L’opuscolo allegato è stato un “bestseller” a Nürnberg ed offre l’opportunità di ordinare le pubblicazioni ESIG desiderate. Solutions è prodotto dallo European Solvent Industry Group. Ogni informazione e suggerimento fornito è accurato secondo le migliori conoscenze di ESIG ed è fornita nella più assoluta buona fede. La responsabilità di assicurare che questa ed altre informazioni e suggerimenti proposti da ESIG siano adatti alla situazione a cui si riferiscono rimane quella del lettore. Per ulteriori informazioni visitare il nostro sito internet a www.esig.org, o rivolgersi a Pierre de Kettenis, European Solvent Industry Group, CEFIC, Avenue E. Van Nieuwenhuyse 4, casella 2, B-1160, Bruxelles. Tel : 32 (0) 2 676 72 64 Fax : 32 (0) 2 676 72 16 e-mail : [email protected]