PIANO DI SALUTE DEL DISTRETTO DI FOSSANO SAVIGLIANO Progetto PePS – Profili e Piani di Salute 1 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 Il presente documento è frutto della collaborazione tra Amministrazioni Comunali, Azienda Sanitaria Locale e Cittadini competenti. Insieme al Profilo, approvato dal Comitato dei Sindaci, costituisce l’esito di un percorso di riflessione critica condivisa sui problemi e sulle risorse del territorio con la conseguente individuazione delle azioni prioritarie per migliorare la salute dei cittadini. Fanno parte del Distretto di Fossano-Savigliano i Comuni di: - Benevagienna Caramagna Piemonte Cavallerleone Cavallermaggiore Cervere Fossano Genola Marene Monasterolo di Savigliano Murello Racconigi Ruffia Salmour Sant’Albano Stura Savigliano Trinità Villafalletto Villanova Solaro Vottignasco Documento redatto da: Eraldo Airale, Franca Beccaria, Francesco Belgrano, Elena Bottasso, Sara Rolando. Assistenza tecnica: Franca Beccaria e Francesco Belgrano, Eclectica. 2 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 INDICE 1. Premessa ............................................................................................................... 4 1.1 Modello di costruzione del PePS: fasi principali e principi di riferimento ..................... 5 1.2 Fasi principali del processo di costruzione sociale del PePS del Distretto di FossanoSavigliano......................................................................................................... 6 2. 3. 4. 5. 1.3 Profilo di Salute di Fossano-Savigliano: l’analisi dei determinanti in sintesi ................ 7 1.4 Dal Profilo al Piano: i Tavoli tematici .................................................................... 8 1.5 Struttura del Piano di salute di Fossano-Savigliano .............................................. 10 Tavolo tematico “Giovani come risorsa” ................................................................... 11 2.1 Problematiche emerse ...................................................................................... 11 2.2 Mappa delle risorse esistenti ............................................................................. 12 2.3 Azioni prioritarie .............................................................................................. 20 Tavolo tematico “Stili di vita e ambiente” ................................................................. 23 3.1 Problematiche emerse ...................................................................................... 23 3.2 Mappa delle risorse esistenti ............................................................................. 25 3.3 Azioni prioritarie .............................................................................................. 29 Dal Profilo al Piano: spunti per la progettazione ........................................................ 32 4.1 Giovani come risorsa ........................................................................................ 33 4.2 Stili di vita e ambiente ..................................................................................... 41 Il Piano di Salute di Fossano-Savigliano: politiche e azioni per la salute ....................... 52 5.1 Giovani come risorsa ........................................................................................ 52 5.2 Stili di vita e ambiente ..................................................................................... 55 5.3 Azioni trasversali: comunicazione e valutazione ................................................... 57 3 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 1. Premessa Con la D.G.R. del 5 novembre 2008 la Regione Piemonte ha istituito i Profili e Piani di Salute (PePS) definendoli come “lo strumento con cui la comunità locale, a livello distrettuale, definisce il proprio profilo di salute, individua gli obiettivi di salute e produce Linee Guida volte a orientare tutte le politiche del territorio, radicalmente e rigorosamente vagliate dal punto di vista della salute”. Il Profilo di Salute contiene una descrizione dello stato di salute e dei determinanti di salute di un territorio, incluse le aree di criticità e di bisogno e le risorse della comunità. È un documento che offre elementi utili per la conoscenza del contesto di riferimento e la programmazione delle politiche e degli interventi, oltre a stimolare un processo di discussione e analisi partecipata con tutti gli attori della Comunità Locale. Il Piano di Salute indica le priorità da affrontare e gli obiettivi da perseguire in un determinato contesto di riferimento. Tale piano rappresenta il risultato finale di un processo partecipato di selezione delle priorità di intervento e di individuazione dei determinanti di salute sui cui agire e contiene indicazioni scientificamente fondate per una valutazione globale (sociale, economica, etica, ambientale) degli interventi programmati. La filosofia dei PePS si fonda sulla consapevolezza che la costante diminuzione della mortalità negli ultimi due secoli è riconducibile più a interventi ambientali (ad esempio, rete fognaria, potabilizzazione dell’acqua), a fattori socio-economici (ad esempio, aumento del reddito e del livello di scolarità) e comportamentali (ad esempio, adozione di stili di vita sani) che ai successi, peraltro molto importanti, nel campo della medicina (ad esempio, vaccinazioni, programmi di screening dei tumori). Infatti, l’esposizione ai fattori di rischio e l’incapacità di valorizzare le opportunità di salute dipendono solo in piccola parte dalla medicina e dal sistema sanitario. Esse sono principalmente connesse alle caratteristiche del contesto sociale e ai comportamenti degli individui e, quindi, sono prevalentemente influenzate dalle politiche e dagli interventi delle istituzioni non sanitarie. Il PePS – Profilo e Piano di Salute - rappresenta pertanto un’evoluzione culturale importante perché prende in considerazione tutti i fattori che influenzano lo stato di salute al di là dell’assenza o meno di malattia, quali l’istruzione, l’abitazione, il cibo, il lavoro, il reddito, la sicurezza, il contesto socio-economico, ecc. Il PePS dà forma a quella che la Carta di Ottawa definisce una “concreta ed efficace azione della comunità nel definire le priorità, assumere le decisioni, pianificare e realizzare le strategie che consentano di raggiungere il miglior livello di salute”. Sulla base di queste premesse, le Amministrazioni comunali del Distretto di Fossano-Savigliano con l’aiuto dei tecnici del sistema sanitario locale e il coinvolgimento dei cittadini competenti, hanno provveduto a indagare tramite fonti diverse (dati quantitativi e qualitativi) i potenziali fattori che hanno un impatto sullo stato di salute della popolazione locale. Il modello di costruzione del Profilo e Piano di Salute adottato in questo Distretto è orientato a individuare un processo snello, che possa adattarsi anche a risorse economiche e di tempo scarse, salvaguardando, al tempo stesso, i principi e gli elementi fondamentali dei PePS, così come previsti dalle Linee Guida Regionali. Il modello è stato inoltre pensato in modo da tradurre il processo di costruzione del PePS in un’occasione per: sperimentare forme di consultazione e programmazione partecipata, a livello di Distretto, in tutti i settori; creare sinergie tra i diversi attori del territorio (amministratori, tecnici, cittadini); individuare le strategie da perseguire a livello di Distretto (da parte degli amministratori, dei tecnici e dei cittadini attraverso le loro organizzazioni) per migliorare lo stato di salute della cittadinanza. 4 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 1.1 Modello di costruzione del PePS: fasi principali e principi di riferimento 1) Costruzione del Profilo di Salute (rilevazione dei bisogni) attraverso: - la costituzione del Laboratorio Locale di Salute (LLS); - l’ascolto degli amministratori (sindaci, assessori e tecnici dei consorzi assistenziali) e dei cittadini competenti; - l’analisi di dati qualitativi e quantitativi relativi a contesto socio economico, ambiente, stili di vita, accesso e qualità dei servizi. 2) Selezione delle priorità: - attraverso un processo che ha quali presupposti la partecipazione consapevole, e quindi informata, dei cittadini; - il contribuito da parte dei tecnici alla diffusione e alla comprensione dei dati oggettivi che riguardano lo stato di salute della comunità; - l’analisi su fattibilità e sostenibilità da parte degli amministratori rispetto alle politiche da adottare. 3) Elaborazione del Piano di salute: attraverso la costituzione di tavoli di progettazione partecipata di natura evolutiva e flessibile (Laboratori Locale di Salute), che rispondano a requisiti di intersettorialità e partecipazione bilanciata tra istituzioni, società civile organizzata e soggetti professionali. Il Comitato dei Sindaci, adeguatamente supportato da operatori professionali, ha il compito di dirigere, orientare e finalizzare i lavori del LLS. 4) Valutazione dei risultati: attraverso metodi qualitativi in grado di rilevare non solo indicatori di risultato ma anche di processo. 5 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 1.2 Fasi principali del processo di costruzione sociale del PePS del Distretto di Fossano-Savigliano Comitato dei Sindaci 3 dicembre 2008 → Riunione finalizzata a definire le modalità di lavoro relative alla elaborazione e stesura del Profilo di Salute Partecipanti: amministratori,direttore del Distretto, medico del Distretto, referente Epidemiologia, direttore del Consorzio Monviso Solidale. Laboratorio Locale di Salute 23 febbraio 2009 15 aprile 2009 → → Discussione della prima bozza del Profilo di Salute Individuazione dei cittadini competenti da “ascoltare” Partecipanti: amministratori, direttore del Distretto, medico del Distretto, referente Epidemiologia, referente Educazione sanitaria, direttore del Consorzio M. Solidale. Laboratorio Locale di Salute 8 ottobre 2009 → Presentazione dei dati quantitativi al Comitato dei Sindaci e scelta dei cittadini competenti Focus group (FG) con i cittadini competenti 10 febbraio 2010 → → → Invio preliminare della bozza del Profilo di Salute Realizzazione del Focus Group Integrazione della bozza Partecipanti: membri dell’associazionismo, del mondo produttivo, della scuola. Laboratorio Locale di Salute 9 aprile 2010 → Approvazione del Profilo di Salute Partecipanti: amministratori, tecnici dei servizi sociosanitari. Laboratorio Locale di Salute 4 maggio 2010 → → Individuazione delle priorità da affrontare nei tavoli tematici. Priorità individuate: Giovani intesi come risorsa, Stili di vita e ambiente Partecipanti: amministratori, tecnici dei servizi sociosanitari. Tavoli Tematici 29 giugno 2010 5 luglio 2010 → → “Giovani come risorsa”: mappatura risorse e individuazione azioni prioritarie “Stili di vita e ambiente”: mappatura risorse e individuazione azioni prioritarie Partecipanti: cittadini competenti, amministratori, tecnici dei servizi sociosanitari. luglio-dicembre 2010 Elaborazione e approvazione del Piano 6 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 1.3 Profilo di Salute di Fossano-Savigliano: l’analisi dei determinanti in sintesi Come definito in premessa, il Profilo di Salute contiene una descrizione dello stato di salute e dei determinanti di salute di un territorio, incluse le aree di criticità e di bisogno e le risorse della comunità. È un documento che offre elementi utili per la conoscenza del contesto di riferimento e la programmazione delle politiche e degli interventi, oltre a stimolare un processo di discussione e analisi partecipata con tutti gli attori della Comunità Locale. La costruzione del Profilo di Fossano-Savigliano è proceduta attraverso l’ascolto degli amministratori (sindaci, assessori e tecnici), la rilevazione e analisi dei dati quantitativi delle principali statistiche correnti, la consultazione dei cittadini competenti. Terminata la fase di raccolta dei dati, quantitativi e qualitativi, il Profilo è stato presentato in sede di Laboratorio Locale di Salute (9 aprile 2010). Il documento è stato approvato dai partecipanti, amministratori locali e tecnici dei servizi sociosanitari, con la consapevolezza che il Profilo non costituisce una fotografia esaustiva e definitiva dello stato di salute del Distretto, ma piuttosto un documento in progress che dovrà essere aggiornato e integrato nel tempo. Di seguito si presenta, rimandando alla lettura del documento completo per una descrizione esauriente1, una sintesi dei principali risultati emersi in termini di criticità, in relazione allo stato di salute e ai determinanti di salute del Distretto di Fossano-Savigliano. Occorre sottolineare che le criticità evidenziate, e la valutazione della loro gravità, non intendono rappresentare una descrizione oggettiva della salute del Distretto, ma sono il risultato dell’incrocio tra l’analisi dei dati quantitativi provenienti dalle fonti istituzionali e i bisogni prioritari di salute della comunità percepiti da amministratori, tecnici e cittadini competenti coinvolti nel processo di costruzione del Profilo. Tab. 1 Aree di criticità per determinanti di salute del Distretto di Fossano-Savigliano DETERMINANTI DI SALUTE SISTEMA SOCIO ECONOMICO AMBIENTE 1 AREE DI CRITICITA’ (dati qualitativi e quantitativi) BASSA Tasso occupazione e disoccupazione Reddito pro capite MEDIA Presenza immigrati Invecchiamento popolazione Crisi economica e occupazionale Aree edificate Raccolta differenziata Produzione rifiuti emissione di polveri sottili, NO2, CO2 ALTA Aumento disoccupazione e precarietà (in particolare tra i giovani) Aumento CIGS, CIGO; mobilità Diminuzione reddito Scarsa spendibilità titoli di studio elevati a livello locale Lavoratori immigrati in condizioni lavorative peggiori Disagio olfattivo (prodotto da allevamenti bestiame e da scarti di lavorazione di stabilimenti industriali) Rischi idrogeologici (alluvioni) Uso sostanze chimiche in agricoltura Qualità dell’aria (metano, ammoniaca) http://www.aslcn1.it/assistenza-territoriale/la-salute-e/i-peps-negli-ambiti-territoriali/savigliano-fossano.html 7 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 STILI DI VITA Integrazione sociale (giovani, immigrati) Fumo Uso droga e alcol Attività fisica Situazione nutrizionale adulti e minori Piccoli centri che diventano centridormitorio ACCESSO E QUALITA’ DEI SERVIZI Ricoveri ordinari Screening per tumore colon retto (iniziato nel 2009) Tassi Screening paptest e mammografia Uso di farmaci Sicurezza stradale (Incidentalità e mortalità su strade) Utilizzo mezzi di trasporto alternativi all’auto Collaborazione e programmazione integrata tra servizi (prevenzione, cure primarie e interventi ambulatoriali) 1.4 Dal Profilo al Piano: i Tavoli tematici Successivamente alla approvazione del Profilo di Salute, sulla base delle informazioni raccolte sia nella fase di ascolto degli amministratori e dei cittadini, sia in quella di ricognizione delle altre fonti disponibili, nell’ambito del Laboratorio Locale di Salute sono stati individuati e condivisi due temi considerati prioritari: i giovani e l’ambiente, con particolare attenzione agli stili di vita. Rispetto ai giovani si è scelto di soffermare l’attenzione soprattutto sugli aspetti positivi,che costituiscono una risorsa, piuttosto che sulle criticità. Si è proceduto dunque all’organizzazione di Tavoli tematici, ai quali sono stati invitati, tramite la segreteria del Distretto di Fossano-Savigliano, amministratori (sindaci o assessori), cittadini competenti provenienti da enti e settori differenziati (capitale pubblico, di mercato e sociale) e tecnici dei servizi sociosanitari. Tab. 2 Partecipanti ai Tavoli tematici del Distretto di Fossano-Savigliano Amministratori - Sindaco Comune di Caramagna Piemonte Sindaco Comune di Cavallerleone Assessore Comune di Fossano Assessori Comune di Monasterolo di Savigliano Consigliere Comune di Murello Assessore Comune di Sant’Albano Stura Vice Sindaco Comune di Savigliano Assessore Comune di Savigliano Consigliere Comune di Savigliano Assessore Comune di Villafalletto Tecnici - Direttore Distretto Fossano-Savigliano ASL CN1 Amministrativo Distretto Fossano-Savigliano ASL CN1 Operatrice Dipartimento Dipendenze ASL CN1 Responsabile allevamenti e produzioni zootecniche ASL CN1 (Area Savigliano e Saluzzo) Responsabile progetti Consorzio Monviso Solidale Responsabile area “Strutture anziani” Consorzio Monviso Solidale Responsabile area “Minori e famiglie” Consorzio Monviso Solidale Cittadini competenti - Rappresentante Coldiretti Fossano - Rappresentante Confagricoltura Cuneo 8 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 - Rappresentante Confederazione Italiana Agricoltori Fossano Responsabile di area tematica Dipartimento provinciale di Cuneo Arpa Piemonte Insegnante Scuola Primaria Cavallerleone Insegnante Liceo Classico-Scientifico Arimondi Savigliano Bibliotecario di Monasterolo di Savigliano Operatore Centro di Aggregazione Racconigi Educatore di strada Fossano Educatore di strada Savigliano Educatore di strada Caramagna Piemonte Rappresentante Gruppo giovani Savigliano Rappresentante Consulta giovanile Fossano Agente di Polizia Municipale – Unione del Fossanese Coordinatore Traffic Lab Rappresentante Associazione Trinità Solidale Rappresentante Gruppo di Acquisto Solidale Fossano L’organizzazione dei Tavoli è stata pensata per raggiungere due obiettivi principali: • • ottenere una mappatura delle risorse presenti sul territorio - intese come progetti, esperienze, servizi, ecc. – relative ai bisogni e alle criticità individuate nel Profilo; individuare delle azioni o misure prioritarie condivise sui temi oggetto degli incontri. La conduzione degli incontri è stata improntata a massimizzare la partecipazione e la condivisione. Dopo una prima breve sessione plenaria, finalizzata alla restituzione sintetica delle problematiche emerse dal Profilo relativamente all’area di lavoro individuata, si è provveduto a dividere i partecipanti in sottogruppi meno numerosi (10-12 persone), per favorire una reale interazione tra le persone. La composizione dei gruppi è stata decisa dagli organizzatori, al fine di costituire gruppi misti e bilanciati tra cittadini, tecnici e amministratori locali. La ricognizione delle risorse è stata condotta in modalità brainstorming, durante la quale ciascun partecipante ha condiviso con gli altri esperienze e progetti del proprio ente/organizzazione – o di cui era a conoscenza – che costituiscono una risorsa per i cittadini in relazione al tema trattato. Questa fase di lavoro è stata utile non tanto al fine di ottenere una ricognizione esaustiva e dettagliata – che è stata invece attuata con l’invio successivo tramite mail di un’apposita scheda di rilevazione – ma piuttosto a preparare la fase di lavoro successiva, fornendo ai partecipanti il concreto contesto di riferimento in cui collocare nuove possibili azioni. L’occasione è stata utile, inoltre, per mettere a fuoco il bisogno effettivo di condivisione: non sempre infatti persone e istituzioni sono a conoscenza di tutte le esperienze e i servizi presenti sul territorio. L’accesso alle risorse può dunque banalmente essere limitato dalla carenza di informazioni. Sulla base di ciò, i partecipanti hanno evidenziato l’opportunità di individuare, in seno al PePS, modalità di diffusione e scambio di informazioni. L’individuazione delle priorità è stata condotta con la modalità del Nominal Group (NG), un processo decisionale strutturato finalizzato a raggiungere il consenso del gruppo sulla priorità da assegnare a una lista di misure/azioni prodotta dal gruppo stesso. Le dinamiche di gruppo ordinarie si svolgono sotto il controllo di un tutor, che coordina e riduce le dinamiche sociali ed emozionali dei comportamenti di gruppo potenzialmente inibenti e le relazioni di potere e/o di conflitto che possono influenzare la comunicazione tra i partecipanti. Ogni persona ha quindi lo stesso ruolo nel gruppo ed è libera di parlare e di condividere le proprie idee e il conduttore è attento affinché vengano rispettati dei tempi di intervento paritari. Secondo le modalità di conduzione previste da questa tecnica di partecipazione, in una prima fase i partecipanti sono stati invitati a produrre individualmente e liberamente un elenco di misure e azioni ritenute prioritarie per affrontare i temi in discussione, successivamente le idee sono state esplicitate da ciascun partecipante e raccolte e sistematizzate dal tutor andando a comporre una lista di idee di gruppo. I partecipanti sono poi stati invitati a votare ciascuno le tre idee ritenute più importanti e si è provveduto, attraverso un semplice conteggio, a selezionare le tre idee prioritarie di gruppo. Al termine dell’incontro, nuovamente riuniti in plenaria, i portavoce individuati hanno presentato 9 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 le idee prioritarie emerse nei diversi gruppi e un conduttore ha evidenziato i punti di contatto emersi. 1.5 Struttura del Piano di salute di Fossano-Savigliano Nei capitoli successivi si dipana la descrizione del Piano di salute del Distretto di FossanoSavigliano, secondo la logica che ha guidato il lavoro sul campo. Nei capitoli 2 e 3 sono riportati nel dettaglio i materiali raccolti durante i Tavoli tematici organizzati ad hoc per i temi individuati nel percorso PePS (Giovani come risorsa e Stili di vita e ambiente). Nel capitolo 4, per ogni area tematica e in relazione ai problemi evidenziati dal Profilo di Salute, sono riportate in sintesi le idee emerse nei Tavoli e ridiscusse nell’ambito nel gruppo di lavoro individuato nell’ambito del Laboratorio Locale di Salute. Nel capitolo 5 le proposte e le idee emerse durante tutto il percorso sono state riprese e riformulate a costituire le politiche e le azioni prioritarie che orienteranno il lavoro degli amministratori locali, dei tecnici dei servizi socio-sanitari e dei cittadini competenti. Non si tratta ancora di progetti definiti, ma piuttosto di un insieme di intenti, di criteri e di idee condivisi – più o meno concreti – che ciascuno degli attori, che hanno preso parte alla costruzione del Piano, si impegna a osservare e perseguire nel proprio ambito di competenza. 10 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 2. Tavolo tematico “Giovani come risorsa” 2.1 Problematiche emerse In fase di costruzione del Profilo di Salute, dall’ascolto di amministratori e cittadini sono emersi alcuni temi particolarmente critici relativi al mondo giovanile, in particolare: istruzione e lavoro, integrazione sociale e protagonismo giovanile, stili di vita legati al divertimento, ai consumi e all’attività fisica. Nella scheda successiva, per ogni tema discusso, vengono sintetizzati i principali aspetti evidenziati. ISTRUZIONE E LAVORO Aspetti del problema: - le conseguenze della crisi economica colpiscono in particolare i giovani aumentando la difficoltà a entrare nel mercato del lavoro i titoli di studio elevati sono scarsamente spendibili sul mercato del lavoro locale molti (soprattutto laureati) sono costretti ad accettare impieghi non qualificati e sottopagati cresce la precarietà nei rapporti di lavoro emergono disuguaglianze intergenerazionali: i figli hanno meno opportunità di reddito e di carriera rispetto ai padri la famiglia spesso risulta come ammortizzatore sociale e unica fonte di reddito dopo il conseguimento del titolo di studio nel mercato del lavoro locale si tendono a privilegiare i fattori ascritti (status socio-occupazionale dei genitori) rispetto a quelli acquisiti (livello di istruzione, capacità occupazionali). INTEGRAZIONE SOCIALE E PROTAGONISMO GIOVANILE Aspetti del problema: - aumentano fenomeni di ansia e depressione legati ai rapporti di precarietà nel mercato del lavoro cresce la tendenza alla nuclearizzazione delle giovani famiglie e all’adozione di stili di vita sempre più individualistici aumenta il numero delle separazioni nelle giovani coppie i giovani sono scarsamente partecipi alla vita comunitaria crescono le distanze tra giovani italiani e di origine immigrata, sia a scuola sia sul posto di lavoro. AGGREGAZIONE GIOVANILE Aspetti del problema: - sono diffusi stili di divertimento improntati al consumo (es. ritrovo negli ipermercati), allo sballo e alla “performance sociale” (uso sostanze). STILI DI VITA Aspetti del problema: - si rileva la tendenza tra gli adulti, con evidenti ripercussioni tra i giovani, a consumare eccessivamente e al di sopra delle proprie possibilità vi è una scarsa diffusione dell’attività fisica spontanea, ad esempio utilizzando luoghi della comunità come cortili e piazze prevale un approccio all’attività sportiva sempre meno improntato al divertimento e allo spirito di squadra e sempre più individualistico e competitivo le nuove generazioni non sempre crescono e vengono educate alla cultura del riciclo e del risparmio. 11 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 2.2 Mappa delle risorse esistenti La mappatura delle risorse, emersa nell’ambito del Tavolo tematico, non è da intendersi esaustiva di tutte le risorse presenti sul territorio, ma rappresenta solo una prima ricognizione elaborata sulla base delle informazioni fornite dai partecipanti. RISORSA “AAA… Lavoro cercasi” DESCRIZIONE DESTINATARI Istruzione e lavoro Iniziative e percorsi volti a aiutare i Giovani tra i 16 e i 35 anni in cerca di giovani disoccupati nella ricerca del lavoro iscritti al Centro per l’Impiego lavoro: informazione, orientamento e di Savigliano rafforzamento delle capacità individuali. Il progetto intende mettere assieme le politiche giovanili con segmenti di politiche attive del lavoro, creando sinergie fra interventi, iniziative e servizi già attivi sul territorio e realizzando nuove attività di rafforzamento individuale del giovane disoccupato. SOGGETTI PROMOTORI Provincia di Cuneo, Comune di Savigliano (capofila), Comuni di Caramagna Piemonte, Casalgrasso, Cavallerleone, Cavallermaggiore, Faule, Marene, Monasterolo di Savigliano, Murello, Polonghera, Racconigi, Ruffia (partner) Informagiovani – Informalavoro Servizi di intermediazione tra offerta e domanda di lavoro; organizzazione di corsi di formazione professionale. Giovani dai 14 ai 25 anni Comune di Racconigi, Consorzio Monviso Solidale Meeting studentesco Il meeting è una opportunità che il Liceo Arimondi offre da anni agli allievi rappresentanti d’istituto, di classe e provinciali, per promuovere il protagonismo studentesco coinvolgendo concretamente gli studenti nella elaborazione e verifica del piano dell’offerta formativa. Tutti gli studenti rappresentanti d’Istituto, provinciali e di classe del Liceo Liceo Arimondi di Savigliano (Comitato studentesco e insegnante avente funzione strumentale) 12 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 RISORSA Giornate seminariali DESCRIZIONE Le modalità, in linea generale, sono le seguenti: - - l'accesso a ogni lezione è indicato dai docenti e dai rappresentanti d’istituto mediante un programma precedentemente predisposto al fine di distribuire uniformemente gli allievi e consentire l'ordinato svolgimento dell'attività didattica; l'argomento delle lezioni può vertere sia su approfondimenti delle discipline curricolari sia su materie decisamente extracurricolari, purché di idoneo contenuto educativo e formativo. DESTINATARI Tutti gli allievi e tutti i docenti SOGGETTI PROMOTORI Liceo Arimondi di Savigliano (Comitato studentesco, docente funzione strumentale e alcuni insegnanti della Commissione Osservatorio Benessere) I docenti/esperti delle giornate seminariali possono far parte dell'organico della scuola oppure essere esterni o anche ex- studenti dell'istituto. Agli allievi viene garantita la partecipazione ad almeno il 50% degli argomenti scelti, la partecipazione all’altro 50% delle lezioni è indicata dal docente referente e dai rappresentanti d’istituto (azione necessaria per motivi di sicurezza ambienti). 13 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 RISORSA Educazione alla salute DESCRIZIONE Progetto che ha l’ambizione di collocare l’allievo al centro degli interessi della scuola, nella complessità delle sue relazioni umane e culturali, scolastiche ed extrascolastiche. Promozione dello star bene a scuola e quindi di un clima favorevole non solo all’apprendimento e alla formazione ma anche alla socializzazione, con particolare attenzione alla prevenzione primaria. DESTINATARI Singoli allievi, allievi che si riconoscono in comportamenti che gli insegnanti ritengono problematici, gruppi classe, consigli di classe, genitori, docenti e personale della scuola SOGGETTI PROMOTORI Liceo Arimondi di Savigliano (docente referente alla salute e Osservatorio Benessere) Allievi, docenti e personale della scuola Liceo Arimondi di Savigliano (docente referente alla salute, insegnante di religione) Del progetto fa parte l’attività “Kalimera” che è il servizio di un operatore esterno (psicologa). “Gli altri” La scuola promuove percorsi di invito all’attività volontaristica a favore dei più bisognosi. Di seguito alcune delle iniziative che si sono svolte nei precedenti anni scolastici: - - - - Viaggio a Taizè (suscitare un fermento di pace e di fiducia nella famiglia umana, far conoscere un’ esperienza particolare, ecumenica, che supera barriere religiose ed ideologiche) Volontariato al Cottolengo di Torino Visita e volontariato al Sermig Progetto cibo amico Assemblea della solidarietà con proposta di adozione internazionale Peer supporter (pomeriggi a scuola per seguire compagne/i in difficoltà) Ecc. 14 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 RISORSA Assistenza prescolastica e pre-estate ragazzi Progetto Alcotra “Fare Insieme” Educativa di strada di Savigliano “Ci sto dentro” DESCRIZIONE Personale volontario garantisce l’assistenza dei bambini prima dell’ingresso a scuola (periodo scolastico) e prima dell’inizio delle attività dell’Estate ragazzi (periodo estivo). DESTINATARI Bambini in età scolare (3-10 anni) Integrazione sociale e protagonismo giovanile Lavoro educativo con i giovani Giovani tra i 14 ai 25 anni finalizzato a organizzare incontri e scambi territoriali/transfrontalieri a carattere musicale e culturale attraverso la collaborazione di strutture e associazioni che coinvolgano i giovani secondo modalità a loro più congeniali. Le finalità del progetto sono: a) promozione delle risorse e delle competenze individuali e del gruppo b)prevenzione del disadattamento e contenimento del disagio c)prevenzione primaria e secondaria di comportamenti devianti Giovani di Savigliano e del territorio SOGGETTI PROMOTORI Associazione di volontariato Trinità solidale Consorzio Monviso Solidale, Comunità dei Comuni Des Ecrin”, Comunità dei Comuni Escarton del Queyras, Comunità dei Comuni del Cantone di Guillestre, Comunità dei Comuni del Brianconnais ASL CN1 (Dip. Dipendenze e Consultorio familiare), Fondazione Cassa di Risparmio di Savigliano, Ass. Il cerchio, Ass. Cielo in terra, Ass. Mai più sole, Ass. Insane, Oasi Giovani, cooperativa sociale Proposta 80, Scuole della città, Società sportive del territorio d) risocializzazione dei soggetti più a rischio e accompagnamento a servizi specifici in base al problema emerso. 15 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 RISORSA Educativa di strada di Fossano e Centro Giovani Cascina Sacerdote DESCRIZIONE L’educativa di strada mira a intercettare giovani e adolescenti della città lavorando nei contesti di vita dei giovani; intende supportare le competenze dei ragazzi valorizzando il protagonismo attivo e la capacità di costruire risposte ai bisogni che emergono dalla popolazione target. DESTINATARI Giovani di Fossano e del territorio SOGGETTI PROMOTORI Comune di Fossano, Consorzio Monviso Solidale, ASL CN1 (Dip. Dipendenze, Consultorio familiare), Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano, Ass. Arcipelago, Coop. sociale Caracol, Istituti di istruzione secondaria di II grado della città di Fossano Giovani cittadini di Monasterolo di Savigliano Biblioteca di Monasterolo di Savigliano Il Centro aggregazione di Cascina Sacerdote offre uno spazio di aggregazione pomeridiano e serale in cui vengono organizzate diverse attività. Guide turistiche volontarie Si è organizzato un gruppo di volontari che, nei giorni di apertura stabiliti dall’ente provinciale “Castelli Aperti”, accompagna e guida i visitatori in un breve tour del Castello. Aggregazione giovanile Centro di incontro finalizzato alla Giovani tra i 14 e i 25 anni promozione del protagonismo attivo giovanile. Lo spazio offre la possibilità di usufruire di una sala prove musicale, campetto di calcio a 5 e di una palestra. Comune di Racconigi, Consorzio Monviso Solidale, ASL CN1 (Dip. dipendenze, Consultorio familiare), Scuole di Racconigi, Cooperativa sociale Proposta 80 Centro Giovani “Polis” di Cavallermaggiore Il Centro offre opportunità aggregative per gli adolescenti. Giovani tra i 14 e i 17 anni Comune di Cavallermaggiore, Consorzio Monviso Solidale Attività Aggregazione Marene L’attività si sviluppa in diversi contesti di vita secondo l’approccio proprio del lavoro di comunità: giovani e adulti, con il sostegno delle istituzioni, concorrono a promuovere opportunità che valorizzino il protagonismo giovanile. Giovani Comune di Marene, Consorzio Monviso Solidale, Istituto Comprensivo, Cooperativa Sociale Caracol Sala Pick Up Associazione musicale che gestisce e organizza eventi musicali. Giovani Associazione Pick Up di Racconigi Centro Giovani Ex Gil di Racconigi 16 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 DESCRIZIONE Associazione sportiva calcistica la cui finalità è duplice: da un lato aggregativa, dall’altro di formazione degli atleti, non solo in ambito sportivo ma anche nella responsabilizzazione civile e morale. DESTINATARI Giovani dell’associazione SOGGETTI PROMOTORI Associazione Racco ’86 di Racconigi Circolo l’Aquilone Circolo aggregativo e ricreativo. Nel corso dell’anno, il circolo è stato promotore di iniziative rivolte alle giovani generazioni come “Estate insieme” e “Bimbomaggio”; inoltre si svolge un servizio di doposcuola, si organizzano tornei sportivi e serate per i giovani. Il circolo anima anche il coro parrocchiale. Giovani dai 6 ai 14 anni Parrocchia di Racconigi, Circolo l’Aquilone Campeggio montano estivo per giovani Organizzazione di un campeggio montano estivo della durata di una settimana. Giovani dagli 11 ai 18 anni Associazione Trinità Solidale e parrocchia di Trinità Campeggio montano estivo per bambini Organizzazione di un campeggio montano estivo della durata di una settimana. Bambini di età compresa tra i 3 e i 10 anni Associazione Trinità Solidale Gruppo parrocchiale giovanile Tutti i lunedì sera i giovani si riuniscono per affrontare e discutere tematiche di vario genere. Giovani dai 19 ai 25 anni Educatori volontari cittadini di Monasterolo di Savigliano Oratorio Parrocchiale Attivo il sabato pomeriggio, promuove attività legate al gioco e allo sport; inoltre si svolgono riflessioni, preghiere comunitarie e canto. Giovani dai 6 ai 14 anni di Sant’Albano e del territorio Parrocchia, Comune di Sant’Albano Stura Gruppo Giovanissimi I giovani si impegnano nell’animazione dei bambini dell’oratorio parrocchiale e nella preparazione e programmazione delle attività ricreative; inoltre, organizzano uscite comunitarie verso i principali centri di aggregazione (bowling, discoteca, disco-pub, cinema) Giovani dai 14 ai 18 anni di Sant’Albano e del territorio Parrocchia di Sant’Albano Stura Racco ‘86 RISORSA 17 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 RISORSA Campeggio estivo DESCRIZIONE Soggiorno estivo in una località montana presso la casa parrocchiale promosso e coordinato da adulti e da giovani animatori. DESTINATARI Bambini e giovani dai 7 ai 18 di Sant’Albano e del territorio SOGGETTI PROMOTORI Parrocchia di Sant’Albano Stura Estate ragazzi Attività ricreative, laboratori didattici, sostegno nello svolgimento dei compiti estivi, organizzazione di gite settimanali nel periodo compreso tra il 15 giugno e il 31 luglio. Alunni delle scuola dell’infanzia e della scuola primaria, giovani della scuola secondaria di I grado Comune di Sant’Albano Stura Aggregazione dei diciottenni Promozione di momenti di aggregazione (pranzi, cene e balli) rivolti a coloro che compiono 18 anni in collaborazione con i coetanei dei comuni vicini. 18enni Giovani e famiglie, Comune di Sant’Albano Stura Squadra di calcio Società di calcio maschile (Monasterolo ’94). L’attività sportiva richiede l’impegno per due allenamenti a settimana e per la partita di campionato. Sportivi dai 18 ai 35 anni Giovani cittadini di Monasterolo di Savigliano Proloco Associazione che organizza e promuove sul territorio numerose iniziative che afferiscono a diverse sfere di intervento turistico, sociale, culturale e sportivo. Tutta la popolazione Giovani volontari cittadini di Monasterolo di Savigliano “Tempo al tempo” Stili di vita Il progetto intende incidere sui rischi Popolazione compresa nella fascia connessi all’uso di sostanze d’età dai 15 ai 30 anni psicoattive legali e illegali con particolare riferimento alla pericolosità dei comportamenti alla guida e alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili. I contesti di realizzazione prescelti si collocano prevalentemente nell’area del tempo libero e dell’informalità. ASL CN1 (Dip. Dipendenze) 18 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 RISORSA Piano Locale della Prevenzione DESCRIZIONE Strumento di programmazione sanitaria finalizzato a rendere sinergiche le azioni di prevenzione. DESTINATARI Servizi sanitari, enti locali e comunità Locale SOGGETTI PROMOTORI ASL CN1 Piano Locale delle Dipendenze Strumento di programmazione sanitaria finalizzato a rendere sinergiche le azioni nell’ambito delle dipendenze. Servizi sanitari, enti locali e comunità Locale ASL CN1 (Dip. Dipendenze) ed Enti Locali 19 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 2.3 Azioni prioritarie Nei lavori di gruppo del Tavolo tematico sono emerse molte idee circa possibili e auspicabili azioni da intraprendere per contrastare i problemi rilevati in ambito giovanile. Qualcuno ha avanzato proposte di tipo trasversale, qualcun altro si è concentrato invece su un bisogno o un target specifico. Le idee emerse possono essere così raggruppate e sintetizzate: Azioni e misure a sostegno dell’istruzione e del lavoro - - - - - estendere il progetto “AAA… lavoro cercasi” attivo a Savigliano e in altri 12 Comuni del saviglianese anche al Comune di Fossano e nel territorio del fossanese favorire la nascita di spazi di progettualità e di impiego per i giovani usciti precocemente dal circuito scolastico favorire la nascita di cooperative di lavoro auto-organizzate dai giovani migliorare i percorsi di orientamento alla scelta del corso universitario, con il duplice obiettivo di attenuare il fenomeno della dispersione universitaria e di favorire l’ingresso delle giovani generazioni nel mercato del lavoro individuare proposte di esperienze estive alternative di viaggio, lavoro, volontariato e realizzare una Guida delle offerte coordinata dal Consorzio per i servizi socioassistenziali diffondere e promuovere la scelta del Servizio civile volontario anche e soprattutto attraverso forme più snelle di finanziamento dello stesso da parte degli enti creare un coordinamento tra istituzioni scolastiche, Consorzio per i servizi socioassistenziali, Comuni e imprese per l’istituzione di un’“Agenzia per l’Europa”, che promuova sul territorio scambi culturali, viaggi studio, stage all’estero, ecc. estendere alla totalità degli istituti scolastici con sede a Fossano e Savigliano l’esperienza delle “giornate seminariali” promosse dal Liceo Arimondi di Savigliano (aprire la scuola alla conoscenza del territorio e delle opportunità culturali nel senso ampio del termine mediante tematiche e/o discipline che non sono presenti nel curriculum scolastico) incentivare tra i giovani la partecipazione al volontariato, ad esempio nella Protezione Civile. Azioni e misure volte a favorire l’integrazione sociale e il protagonismo giovanile - - - - - - introdurre negli organismi elettivi di enti pubblici, privati, sindacati, ecc. delle quote “verdi”, cioè un numero minimo di giovani al fine di dare loro la possibilità di intraprendere un’esperienza amministrativa promuovere percorsi formativi rivolti in particolare ai giovani che all’interno della comunità si fanno carico dell’organizzazione e dell’animazione di varie iniziative. La priorità è quella di fornire degli strumenti che possano consentire a questi giovani di essere veri e propri “attivatori di comunità”, buon esempio da veicolare all’interno dei gruppi informali e nei luoghi che essi abitualmente frequentano (scuola, luoghi del divertimento, campi sportivi, ecc.) creare un “Incubatoio delle idee” in cui raccogliere suggerimenti e proposte relativi a percorsi di partecipazione giovanile, sostenere gruppi spontanei e accompagnarli nella realizzazione di idee e progetti che siano diretta espressione dei giovani creare o rafforzare realtà associative che sul territorio consentano ai giovani di avvicinarsi alla politica e di essere cittadini attivi nel territorio in cui vivono, favorendo così il loro inserimento sociale; a questo proposito, si chiede che i giovani non siano coinvolti solamente nelle politiche giovanili, ma che possano esprimersi rispetto a tutte le scelte che riguardano la vita pubblica promuovere l’associazionismo giovanile e le iniziative promosse dai giovani, avviando lo snellimento di alcune pratiche burocratiche (ad esempio attraverso la proposta di contributi per la S.I.A.E. meno onerosi) sostenere le esperienze di educativa di strada laddove già esistono, promuoverle nei contesti in cui ancora non sono attive e favorire accordi tra Comuni (Unione di Comuni) per la programmazione condivisa di azioni 20 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 - favorire il dialogo e le opportunità di incontro tra giovani e anziani, ad esempio attraverso l’istituzione di laboratori sugli antichi mestieri o sulla coltivazione dell’orto. Azioni e misure volte a favorire l’aggregazione giovanile - - - - - incentivare la collaborazione tra i piccoli Comuni e le parrocchie per l’organizzazione delle attività degli oratori come luogo di incontro dei giovani individuare spazi di autogestione controllata nei quali i giovani possano organizzare feste e momenti di incontro in totale autonomia avendo tuttavia in carico la corretta gestione degli spazi (pulizia, cura delle strutture, ecc.) incentivare i gemellaggi con città e comunità straniere attraverso un coinvolgimento attivo dei giovani del territorio istituire o rendere disponibile un centro di aggregazione giovanile accessibile a giovani di diversi piccoli Comuni (Unione di Comuni); ad esempio, per la città di Fossano si potrebbero potenziare le iniziative promosse dal centro di aggregazione “Cascina Sacerdote” e prevedere una migliore accessibilità allo stesso attraverso un servizio di navetta che colleghi il Centro con i paesi limitrofi promuovere momenti aggregativi e musicali che vedano il coinvolgimento di artisti locali realizzare un calendario unificato delle manifestazioni del territorio con la collaborazione dei Comuni della Provincia sostenere e incentivare su tutto il territorio del Distretto lo sviluppo di centri culturali, aree concerti, spazi da dedicare a mostre, ecc. promuovere spazi e opportunità aggregative, anche per incentivare i giovani all’adozione di stili di divertimento sobri e che limitino il “nomadismo” da un locale all’altro (fenomeno molto frequente nella provincia di Cuneo e che rappresenta una delle principali cause di incidentalità stradale) migliorare il collegamento autobus tra paesi piccoli e centri principali, con corse serali (almeno una o due sere a settimana) per favorire l’aggregazione giovanile e diminuire l’incidentalità stradale organizzare un servizio navetta verso le discoteche su tutto il territorio provinciale. Azioni e misure finalizzate alla promozione di stili di vita sani (attività fisica) - aumentare in città gli spazi per il gioco spontaneo vietando l’accesso alle auto al fine di consentire un utilizzo più sicuro degli spazi pubblici aumentare le adesioni dei Comuni alle Olimpiadi dei Comuni e incrementare il numero delle attività sportive rappresentate in tale iniziativa aumentare il ruolo dei piccoli Comuni nel favorire la funzione educativa dell’attività sportiva attraverso azioni di sensibilizzazione delle società sportive stesse invitare le associazioni sportive a dotarsi di un codice deontologico che renda meno rigidi i vincoli e le regole di affiliazione favorire una programmazione oraria degli impianti sportivi che possa conciliarsi con gli orari lavorativi (es: orari apertura/chiusura piscina comunale, campi da tennis, ecc.). (stili di divertimento e di consumo sobri) - - incentivare e promuovere l’adozione di stili del “bere” sani e non orientati esclusivamente alla cultura dello sballo, anche attraverso corsi di avvicinamento alla cultura enogastronomica, su prodotti sia locali sia etnici (“slow food & slow drink”), con il coinvolgimento di soggetti diversi, quali scuola, mondo della produzione, enoteche, associazionismo, centri di aggregazione, ecc. promuovere iniziative contro gli atti di vandalismo che prevedano la “riparazione” del danno: “chi rompe, aggiusta!” privilegiare l’adozione di misure educative piuttosto che misure repressive nella prevenzione degli incidenti stradali estendere il più possibile a tutte le scuole del territorio progetti di educazione alla legalità, di prevenzione all’uso di sostanze e all’abuso di alcol promuovere programmi di educazione stradale e sul rischio ad “alto impatto” (ad esempio attraverso l’utilizzo di immagini e video) al fine di sensibilizzare i giovani. 21 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 Azioni di governance - - rafforzare il lavoro di rete tra istituzioni, enti locali, associazioni, con l’obiettivo di favorire l’integrazione delle azioni e delle risorse attive sul territorio promuovere un laboratorio permanente di monitoraggio e valutazione delle politiche e iniziative rivolte al mondo giovanile, al fine di verificare la situazione esistente e individuare proposte di miglioramento individuare nuovi e più efficaci canali di comunicazione tra enti (Comune, Consorzio, ASL, ecc.) e giovani, ad esempio attraverso l’utilizzo di strumenti innovativi quali blog, forum su internet, comunità virtuali. Le misure/azioni maggiormente votate dai partecipanti sono state: • La nascita o il rafforzamento di realtà associative che sul territorio consentano ai giovani di avvicinarsi alla politica e di essere cittadini attivi nel territorio in cui vivono, favorendo così il loro inserimento nella vita politica locale. A questo proposito, si chiede che i giovani non siano coinvolti solamente nelle politiche giovanili, ma che possano esprimersi rispetto a tutte le scelte che riguardano la vita pubblica. • L’individuazione di proposte di esperienze estive alternative di viaggio, lavoro, volontariato e la realizzazione di una Guida delle offerte coordinata dal Consorzio per i servizi socio-assistenziali per orientare il giovane nella scelta più appropriata. • La promozione di spazi e opportunità aggregative che incentivino l’adozione di stili di divertimento sobri e che limitino il “nomadismo” da un locale all’altro, fenomeno molto frequente nella provincia di Cuneo e che rappresenta una delle principali cause di incidentalità stradale. • La creazione di un “Incubatoio delle idee” in cui si possano raccogliere suggerimenti e proposte relative a percorsi di partecipazione giovanile, sostenere gruppi spontanei e accompagnarli nella realizzazione di idee e progetti che siano diretta espressione dei giovani. • L’individuazione di spazi di “autogestione controllata” nei quali i giovani possano organizzare feste e momenti di incontro in totale autonomia avendo tuttavia in carico la corretta gestione degli spazi (pulizia, cura delle strutture, ecc.). • La promozione di percorsi formativi rivolti a coloro che all’interno della comunità si fanno carico dell’animazione, dell’organizzazione delle varie iniziative. La priorità è quella di fornire degli strumenti che possano consentire a questi giovani di essere veri e propri “attivatori di comunità”, buon esempio da veicolare all’interno dei gruppi informali che frequentano (educazione tra pari). 22 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 3. Tavolo tematico “Stili di vita e ambiente” 3.1 Problematiche emerse In fase di costruzione del Profilo, sia dall’ascolto degli amministratori che da quello dei cittadini competenti, è emersa una preoccupazione diffusa rispetto l’adozione sempre più frequente di stili di vita e di consumo non sobri e difficilmente sostenibili. Rispetto all’ambiente, si rilevano forti criticità nell’ambito degli allevamenti e delle produzioni zootecniche legate soprattutto alle esalazioni olfattive e allo spargimento dei reflui. Nella scheda successiva, per ogni tema emerso, vengono sintetizzati i principali aspetti critici evidenziati dai partecipanti, sui quali successivamente si è concentrato il lavoro del Tavolo tematico. STILI DI VITA Stili di consumo Aspetti del problema: - si rileva la tendenza a spendere eccessivamente e al di sopra delle proprie possibilità (investimenti in acquisti che, di fatto, non migliorano la qualità della vita) non è più diffuso uno stile di vita sobrio basato sul risparmio e su forme di riutilizzo e riciclo degli oggetti in controtendenza, si stanno diffondendo esperienze di acquisto condiviso come quella dei Gruppi di Acquisto Solidale (G.A.S.). - Alimentazione Aspetti del problema: - da una parte vi è chi ritiene che l’attenzione verso un’alimentazione corretta sia aumentata dall’altra, vi è preoccupazione relativa a sedentarietà e cattive abitudini alimentari dei giovani i menù delle mense scolastiche sempre di più rispondono a criteri di qualità e sostenibilità benché spesso non corrispondano all’adozione di stili alimentari più salutari da parte delle famiglie si registra un eccessivo consumo di alimenti confezionati da parte dei bambini e un basso consumo di frutta e verdura. - Attività fisica Aspetti del problema: un tempo era più diffusa l’attività fisica spontanea, non organizzata, nei cortili e nelle piazze prevale un approccio all’attività sportiva sempre meno improntato al divertimento e sempre più individualistico e competitivo riguardo all’attività fisica degli adulti e degli anziani si rileva la necessità di riabituare le persone a camminare. - Fumo, alcol, farmaci Aspetti del problema: - si registra un consumo eccessivo di psico-farmaci, prevalentemente ansiolitici, in relazione alle patologie dovute allo stress e alle difficoltà relazionali che contraddistinguono i nuovi stili di vita secondo le percezioni dei cittadini il consumo di droghe illegali è diffuso e in aumento. Emerge un tipo di consumo “prestazionale” cioè finalizzato a migliorare le proprie performance nei diversi ambiti di vita, dal lavoro allo sport. Mobilità Aspetti del problema: - la pratica del car sharing non ha avuto esiti positivi si registra la presenza di inquinamento visivo causato da una eccessiva quantità di manifesti pubblicitari sulle strade il numero medio (73,3) di decessi verificatesi ogni 1.000 incidenti stradali è nettamente superiore alla media regionale (41). 23 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 AMBIENTE Inquinamento Aspetti del problema: - uno dei problemi maggiormente sentiti è quello degli odori prodotti dagli allevamenti di bestiame si denunciano irregolarità nello spargimento dei liquami sui coltivi i torrenti scorrono vicino ai centri abitati e negli ultimi anni si sono verificati episodi di alluvioni che hanno diffuso la paura tra i cittadini si evidenzia un uso indiscriminato di sostanze chimiche in agricoltura. Alcuni dati: nel Distretto di Savigliano si producono il 40% delle emissioni di NH3 (ammoniaca) prodotte sul territorio provinciale. L’NH3 si forma principalmente in seguito al deposito e allo spargimento di reflui in alcune zone del Distretto si registrano fino a 30 capi di suino per ettaro, con 556 allevamenti suinicoli e 1.585 allevamenti bovini il disagio olfattivo non proviene soltanto dagli allevamenti di bestiame, ma è provocato anche dagli scarti di lavorazione di alcuni stabilimenti industriali. Rifiuti Aspetti del problema: - rispetto alla produzione e allo smaltimento dei rifiuti vi è, secondo alcuni, una difficoltà culturale a cambiare abitudini e ad assumere modelli comportamentali attenti all’ambiente si evidenzia una contraddittorietà dei messaggi veicolati dai mass media: da un lato, si invita a non inquinare e, dall’altro, si esorta a consumare per sostenere l’economia vi è la consapevolezza da parte dei cittadini di dover aumentare il tasso di differenziazione dei rifiuti, ridurre gli imballaggi e incentivare la vendita dei prodotti sfusi le fonti di energia pulita sono ancora troppo poco sfruttate. 24 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 3.2 Mappa delle risorse esistenti La mappatura delle risorse, emersa nell’ambito del Tavolo tematico, non è da intendersi esaustiva di tutte le risorse presenti sul territorio, ma rappresenta solo una prima ricognizione elaborata sulla base delle informazioni fornite dai partecipanti. RISORSA Gruppi di acquisto solidale DESCRIZIONE DESTINATARI Stili di consumo A partire dal 2008 il gruppo si Famiglie e persone interessate al tema propone di promuovere l’acquisto di dell’alimentazione consapevole e generi alimentari che abbiano come ragionata caratteristica la qualità dei prodotti o la loro convenienza a parità di qualità. SOGGETTIO/I PROMOTORE Associazione L’Arcipelago di Fossano Vengono quindi ricercate e privilegiate le aziende e i produttori che producono con sistemi biologici o tradizionali, del territorio locale (Km0) o di tipicità. Sagra del pollo e dei prodotti tipici Corsi di fitwalking Sagra dei prodotti tipici locali a Km0 (pollo, formaggi, salumi, ecc.). Cittadini di Monasterolo di Savigliano Attività fisica Si tratta di un’attività sportiva a Uomini e donne di tutte le età carattere amatoriale che prevede l’organizzazione di camminate sportive con lo scopo di far svolgere una salutare attività fisico-motoria alle persone di qualsiasi età. Pro Loco di Monasterolo di Savigliano Società Atletica Fossano, Scuola del cammino di Saluzzo Gare podistiche Organizzazione di gare podistiche nel corso dell’anno. Cittadini di Monasterolo di Savigliano e dei Comuni limitrofi Società podistica privata, Comune di Monasterolo di Savigliano Piano Locale della Prevenzione Strumento di programmazione sanitaria finalizzato a rendere sinergiche le azioni di prevenzione. Servizi sanitari, enti locali e comunità Locale ASL CN1 25 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 RISORSA Piano Locale delle Dipendenze DESCRIZIONE DESTINATARI Fumo, alcol, farmaci Strumento di programmazione Servizi sanitari, enti locali e comunità sanitaria finalizzato a rendere Locale sinergiche le azioni nell’ambito delle dipendenze. Piano Locale della Prevenzione Strumento di programmazione sanitaria finalizzato a rendere sinergiche le azioni di prevenzione. Trasporto anziani e malati Si organizzano trasporti quotidiani verso le strutture sanitarie a favore di anziani o di persone che presentano particolari problemi sociosanitari. Pedibus Nei mesi iniziali e finali dell’anno scolastico si organizza un servizio di pedibus stabilendo un piano orario e punti di partenza e di raccolta degli alunni. Servizi sanitari, enti locali e comunità Locale Mobilità Persone di tutte le età Alunni della scuola primaria del 1° e del 2° circolo di Savigliano SOGGETTIO/I PROMOTORE ASL CN1 (Dip. Dipendenze) ed Enti Locali ASL CN1 Volontari dell’Associazione Trinità Solidale Comune di Savigliano, Direzione Didattica di Savigliano L’obiettivo di tale servizio è duplice: rendere le strade sicure per i pedoni e abituare i bambini a percorrere il tratto tra l’abitazione e la scuola a piedi. Controllo finalizzato alla verifica di conformità • Controllo integrato (aziende a impatto rilevante) Inquinamento Comuni, Provincia, ASL CN1 Provincia, Arpa*, ASL CN1 • Verifica degli autocontrolli (verifica depuratori) • Verifica di conformità alla normativa ambientale • Verifica di conformità degli impianti a requisiti predefiniti (controllo dei processi produttivi di incenerimento). 26 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 RISORSA Previsione e prevenzione del rischio di origine antropica e naturale DESCRIZIONE • Valutazione ambientale specifica di progetti DESTINATARI Comuni, Provincia, ASL CN1 SOGGETTIO/I PROMOTORE Provincia, Arpa, ASL CN1 Comuni, Provincia, ASL CN1 Provincia, Arpa, ASL CN1 • Valutazione ambientale integrata di progetti • Monitoraggio e valutazione dello stato delle componenti ambientali (Monitoraggio aria, acqua, ecc.) • Analisi delle fonti e delle pressioni antropiche e naturali sull’ambiente • Prevenzione e minimizzazione dei rischi. Informazioni di carattere ambientale • Valutazione integrata di dati ambientali • Supporto agli enti per la produzione e l’applicazione della normativa ambientale. Servizi di prova e servizi di taratura Organizzazione delle attività di prova e taratura (fornitura di servizi di prova su acque destinate al consumo umano, acque minerali, acque di piscina, ecc.). Comuni, Provincia, ASL CN1 Provincia, Arpa, ASL CN1 Corsi per giovani insedianti Corso di formazione di 40 ore rivolto a giovani agricoltori che si insediano in aziende agricole. Giovani agricoltori che si insediano in aziende agricole come titolari Confagricoltura Cuneo (finanziamento Unione Europea e Regione Piemonte) Agricoltori associati e non a Confagricoltura Confagricoltura Cuneo (finanziamento: Unione Europea e Regione Piemonte) Il corso prevede una formazione su tematiche generali e in particolare su tematiche ambientali. Informa agricoltori Sportello informativo rivolto agli agricoltori. 27 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 RISORSA Formazione sull’utilizzo dei fitofarmaci DESCRIZIONE Corsi di formazione finalizzati a un corretto utilizzo dei fitofarmaci, allo smaltimento dei reflui zootecnici e alla gestione e corretto smaltimento dei rifiuti derivanti dall’attività agricola. Incontri di sensibilizzazione su raccolta differenziata La popolazione è stata invitata a partecipare agli incontri organizzati per informare sulle modalità della raccolta differenziata porta a porta di prossima attuazione. Agricoltori DESTINATARI Rifiuti Cittadini del Comune di Monasterolo di Savigliano SOGGETTIO/I PROMOTORE Confagricoltura Cuneo Comune di Monasterolo di Savigliano *Servizi erogati da Arpa Piemonte (per una spiegazione più dettagliata si rimanda ai documenti di programmazione del Comitato Provinciale di Controllo per la provincia di Cuneo, e alla carta servizi di Arpa Piemonte) 28 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 3.3 Azioni prioritarie Nei lavori di gruppo sono emerse numerose idee circa le possibili azioni/misure da implementare per affrontare le criticità rilevate nell’ambito degli stili di vita e dell’ambiente. Le proposte avanzate dai partecipanti possono essere così raggruppate e sintetizzate: Azioni e misure per la diffusione di stili di vita sani e di consumi sobri (stili di consumo) - - - rafforzare l’esperienza dei Gruppi di Acquisto Solidale (G.A.S.), da una parte attraverso un sostegno diretto delle amministrazioni, ad esempio mettendo a disposizione dei cittadini dei locali per lo stoccaggio delle merci e spazi comuni per la distribuzione, dall’altra attraverso la costituzione di un coordinamento tra i vari G.A.S. presenti sul territorio incentivare il ruolo dei Comuni in iniziative come “Campagna Amica” (una serie di “patti” voluti dalla Coldiretti locale che sanciscono l’alleanza con i consumatori, con l’agroindustria e con la pubblica amministrazione) e promuovere lo sviluppo di mercati locali ridurre i rifiuti e lo spreco attraverso il recupero di cibi in eccesso nelle mense scolastiche e la distribuzione a chi ne ha bisogno, ma anche attraverso l’estensione alle famiglie dei percorsi educativi intrapresi a scuola dai bambini riqualificare gli spazi urbani più degradati attraverso il coinvolgimento di associazioni, la promozione di feste del vicinato, la rivitalizzazione di strade e di piazze normalmente poco vissute dalla cittadinanza (alimentazione) - sensibilizzare i gestori delle mense pubbliche e aziendali all’utilizzo dei prodotti locali, ad esempio prevedendo il requisito dei prodotti a km0 nelle gare d’appalto e negli affidamenti favorire l’educazione alimentare e ambientale (ad esempio sull’utilizzo di materiali biodegradabili) non solo nelle scuole ma anche in gruppi spontanei e organizzati di adulti e anziani (nel tempo libero, alle feste di paese, ecc.) dare continuità nel tempo a percorsi di educazione alimentare promossi da ASL e scuole (attività fisica) - - favorire l’attività fisica e sportiva attraverso un codice deontologico delle società sportive che preveda: ridimensionamento dello spirito agonistico, opportunità per chi non ha interesse agonistico, sport aperto a tutti, anche a coloro che non sono particolarmente dotati promuovere iniziative di sensibilizzazione rivolte alla popolazione alla pratica di una attività fisica spontanea e gratuita (camminate nella natura, jogging, ecc.) promuovere gruppi di cammino per anziani, e altre fasce di età, utilizzando il volontariato e le consulte per anziani costituire una rete tra associazioni, gruppi spontanei e Comuni per l’implementazione delle attività fisiche spontanee, anche attraverso l’attivazione di un network delle “città sane” finalizzato alla condivisione di progetti, alla creazione di servizi comuni, ecc. creare una mappatura dei percorsi agibili e consoni per lo svolgimento di camminate al fine di favorirne la conoscenza e l’utilizzo migliorare la segnaletica e i servizi nei percorsi agibili. Azioni e misure per la diffusione di stili di mobilità sostenibili - - individuare percorsi ciclo-pedonali nelle vie del centro dei Comuni: istituire sensi unici, corsie preferenziali, rendere sicuro il percorso in bicicletta e a piedi, favorire il parcheggio di testata in collaborazione con le aziende anche attraverso l’adozione della figura del mobility manager differenziare la circolazione nei centri abitati per auto e biciclette che preveda regole diverse comunicate con una segnaletica adeguata implementare i piani di mobilità nei Comuni e chiedere una verifica dei progetti avviati 29 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 - chiudere i centri storici al transito delle automobili promuovere iniziative di educazione stradale e ambientale in tutti gli ordini di scuola, anche attraverso l’attivazione di azioni come il Pedibus e attività didattiche finalizzate a vivere correttamente la strada realizzare e rendere stabile una mappatura degli incidenti (tipo di incidente, luogo, ecc.) migliorare l’illuminazione delle strade (tipo di lampade cut off) per limitare l’abbagliamento e ridurre la cartellonistica pubblicitaria sulle strade al fine di ridurre gli incidenti stradali collegati a tali aspetti. Azioni e misure volte al contrasto dell’inquinamento - migliorare e favorire percorsi di sensibilizzazione e formazione sui temi ambientali rivolti agli adulti soprattutto attraverso il coinvolgimento degli enti locali avviare una campagna di informazione rivolta agli agricoltori sull’uso dei fertilizzanti migliorare e armonizzare il sistema dei controlli ambientali attraverso l’istituzione, presso le Polizie locali, di gruppi di persone sensibilizzate e formate sul controllo ambientale per avviare controlli (vigilanza regolare) e collaborazioni con l’ARPA incentivare l’uso di biomasse che prevedano l’utilizzo di tecnologie con bilancio energetico sul gas serra positivo (controllo dell’emissione fino alla fine del ciclo) sensibilizzare gli imprenditori agricoli e dell’industria sul problema degli odori causati dagli allevamenti o dalle lavorazioni industriali vincolare gli agricoltori alle normative vigenti su spargimento reflui, tutela animali, smaltimento farmaci introdurre regolamenti comunali sugli spargimenti dei reflui e diffondere informazioni sulle regole ai cittadini, oltre che agli agricoltori creare una banca dati sull’offerta di refluo zootecnico per favorire l’incontro tra domanda e offerta (aziende zootecniche / aziende vinicole o di produzione di nocciole / aziende di produzione di energia da biomasse) aumentare il consumo di acqua potabile con il coinvolgimento delle scuole (a partire dalla scuola di infanzia) nella realizzazione di iniziative educative rivolte sia agli alunni sia ai genitori razionalizzare l’utilizzo dell’acqua in agricoltura favorendo la produzione di ortaggi e altri prodotti per il mercato locale, piuttosto che la coltivazione di prodotti (mais) molto diffusi a causa degli incentivi previsti per produzioni utilizzabili come biomasse, ma che necessitano di un grande dispendio di acqua irrigua. Azioni e misure finalizzate a una corretta gestione del problema rifiuti - - richiedere che vi sia da parte delle amministrazioni locali e delle aziende di smaltimento rifiuti un impegno comune e condiviso affinché si arrivi a una diffusione capillare del sistema di raccolta “porta a porta” migliorare la comunicazione sul passaggio dalla raccolta rifiuti tradizionale al ”porta a porta” e, in parallelo, rendere regolari i controlli e l’applicazione delle sanzioni (comunicazione/repressione). La raccolta differenziata deve prevedere adeguate iniziative di rendicontazione dei risultati alla cittadinanza migliorare gli imballaggi, sviluppare una migliore comunicazione sulla tipologia dell’imballaggio (etichettatura), educare ad acquistare prodotti con minor imballaggio promuovere la diffusione di pannolini ecologici negli asili nido e baby parking in modo da ridurre i rifiuti e stimolare le famiglie al loro utilizzo favorire un Centro di raccolta di rifiuti speciali prodotti in agricoltura (contenitori di fitofarmaci bonificati, materiale di serra) anche attraverso il superamento di cavilli burocratici (es. COABSER) organizzare la bonifica dei copertoni usati per i silos (attraverso la collaborazione tra Comuni e agricoltori). Azioni e misure di governance - favorire lo scambio tra i Comuni del territorio e i Comuni gemellati all’estero al fine di condividere esperienze e progetti promuovere l’adozione di strategie di rete tra Comuni, enti e associazioni con l’obiettivo di condividere risorse e opportunità 30 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 - diffondere materiale informativo (opuscoli, ecc.) alla popolazione per veicolare informazioni utili, come ad esempio istruzioni rispetto alle corrette modalità della raccolta porta a porta oppure sull’estensione della rete dei percorsi più adatti alle camminate nella natura. Le misure/azioni maggiormente votate dai partecipanti sono state: • L’incentivazione dell’attività fisica e sportiva attraverso un codice deontologico delle società sportive che preveda: ridimensionamento dello spirito agonistico, opportunità per chi non ha interesse agonistico, sport aperto a tutti, anche a coloro che non sono particolarmente dotati. • Il miglioramento e l’armonizzazione del sistema dei controlli ambientali attraverso l’istituzione, presso le Polizie locali, di gruppi di persone sensibilizzate e formate sul controllo ambientale per avviare controlli di iniziativa (vigilanza regolare) e collaborazioni con l’ARPA. • La promozione di gruppi di cammino per anziani, e altre fasce di età, utilizzando il volontariato e le consulte per anziani. • La maggiore integrazione dei progetti sul territorio al fine di razionalizzare le risorse e di aumentarne l’efficacia attraverso la condivisione di obiettivi, l’integrazione di competenze diverse e complementari e la sinergia tra enti pubblici, privati e del privato sociale. A questo proposito si rileva la necessità di promuovere strategie di rete soprattutto nell’ambito di alcune delle priorità rilevate: Gruppi di Acquisto Solidale, attività sportive spontanee, gemellaggi tra Comuni in Italia e all’estero. • L’incremento dell’informazione e della comunicazione sulle iniziative locali al fine di migliorare l’accesso alle risorse da parte dei cittadini, attraverso diverse forme e canali di comunicazione. In particolare si chiede un impegno comunicativo importante rispetto il sistema di raccolta “porta a porta” e la rete di percorsi per le camminate nella natura. • La riqualificazione degli spazi urbani degradati attraverso il coinvolgimento di associazioni, la promozione di feste del vicinato, la rivitalizzazione di strade e di piazze normalmente poco vissute dalla cittadinanza. Le azioni individuate costituiscono un’opportunità per gli attori coinvolti (amministrazioni, servizi sociosanitari e associazioni) per riflettere sul proprio ruolo nei confronti dei problemi emersi e per avviare un processo di confronto e di azione comune finalizzato all’introduzione della centralità della salute in tutti gli ambiti di programmazione locale (Assessorati, Laboratorio Locale di Salute, Comitato dei Sindaci, Piani di Zona, ecc.). 31 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 4. Dal Profilo al Piano: spunti per la progettazione L’intero percorso del Peps rappresenta uno strumento di democrazia partecipata attraverso il quale gli amministratori, anziché provvedere a elaborare e fornire soluzioni ai problemi che possono avere un impatto sulla salute, si impegnano a ricercare soluzioni attraverso il coinvolgimento di una serie di attori che hanno ruoli, conoscenze o esperienze tali da rendere significativo il loro contributo. Il Profilo di salute ha permesso di individuare nell’ambito dei determinanti di salute - quei fattori che influenzano e determinano la salute e il benessere degli individui - i principali problemi del Distretto, mentre attraverso i Tavoli tematici amministratori, tecnici e cittadini hanno espresso proposte di politiche per la salute nell’ambito delle quali sono state individuate le azioni prioritarie per il territorio. Nelle seguenti tabelle sono sintetizzati questi risultati, integrati con alcune ipotesi progettuali discusse nell’ambito del Laboratorio Locale di Salute. Le ipotesi progettuali costituiscono una selezione delle azioni proposte nei Tavoli tematici, operata da un sottogruppo del LLS, ritenute adottabili e sulle quali gli amministratori e i tecnici si impegnano a lavorare nel prossimo futuro anche coinvolgendo i cittadini competenti. 32 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 4.1 Giovani come risorsa PROBLEMI RILEVATI - giovani particolarmente colpiti dalla crisi economica (difficoltà a entrare nel mercato del lavoro e precarietà) - titoli di studio elevati scarsamente spendibili su mercato del lavoro locale - sottoutilizzo dei titoli di studio, impieghi non qualificati e sottopagati - disuguaglianze intergenerazionali: figli con meno opportunità di reddito e di carriera rispetto a padri - - famiglia come ammortizzatore sociale e unica fonte di reddito dopo conseguimento titolo di studio nel mercato del lavoro locale si tendono a privilegiare fattori ascritti (status socio-occupazionale dei genitori) rispetto a acquisiti (livello di istruzione, capacità occupazionali). AZIONI PROPOSTE - estendere il progetto “AAA… lavoro cercasi” attivo a Savigliano e in altri 12 Comuni del saviglianese anche nel territorio del fossanese - favorire la nascita di spazi di progettualità e di impiego per i giovani usciti precocemente dal circuito scolastico - - PRIORITA’ INDIVIDUATE RISORSE E SOGGETTI ISTRUZIONE E LAVORO • “AAA…Lavoro cercasi” (Provincia di Cuneo, Comune di Savigliano e altri 12 Comuni partner) • Informagiovani e Informalavoro (Comune di Racconigi, Consorzio Monviso Solidale) favorire la nascita di cooperative di lavoro auto-organizzate dai giovani • Meeting studentesco (Liceo Arimondi di Savigliano) migliorare i percorsi di orientamento alla scelta del corso universitario, sia per attenuare il fenomeno della dispersione sia per favorire l’ingresso nel mercato del lavoro • Giornate seminariali (Liceo Arimondi di Savigliano) • Educazione alla salute (Liceo Arimondi di Savigliano) individuare proposte di esperienze estive alternative di viaggio, lavoro, volontariato e realizzare una Guida delle offerte coordinata dal Consorzio socio-assistenziale • “Gli altri” (Liceo Arimondi di Savigliano) • Assistenza prescolastica e preestate ragazzi (Associazione Trinità solidale) - diffondere e promuovere la scelta del servizio civile volontario anche e soprattutto attraverso forme più snelle di finanziamento dello stesso da parte degli enti - creare un coordinamento tra istituzioni scolastiche, Consorzio socioassistenziale, Comuni e imprese per l’istituzione di un’“Agenzia per l’Europa” - estendere alla totalità degli istituti scolastici con sede a Fossano e Savigliano l’esperienza delle giornate seminariali promosse dal liceo Arimondi di Savigliano - incentivare tra i giovani la partecipazione al volontariato, ad esempio nella Protezione Civile. • Individuazione di proposte di esperienze estive alternative di viaggio, lavoro, volontariato e realizzazione di una Guida delle offerte coordinata dal Consorzio per i servizi socio-assistenziali. IPOTESI PROGETTUALI Raccogliere le opportunità di esperienze estive, viaggi alternativi, lavoro, volontariato e realizzare una Guida delle offerte, coordinata dal Consorzio per i servizi socio-assistenziali, per orientare i giovani e incentivare la loro partecipazione al volontariato (Comuni, Scuola, Consorzio Monviso Solidale, Organizzazioni di Volontariato) Favorire la nascita di spazi di progettualità e di impiego per i giovani, anche attraverso l’adesione al progetto “AAA… lavoro cercasi”, già attivo a Savigliano e in altri comuni del saviglianese (Comuni, Provincia, CpI, Ass. di categoria, Sindacati). Creare un coordinamento tra istituzioni scolastiche, Consorzio socioassistenziale, Comuni e imprese per l’istituzione di un’“Agenzia per l’Europa” al fine di realizzare progetti coordinamento integrati e coordinare la ricerca fondi (Comuni, Scuola, Consorzio Monviso Solidale, Ass. di categoria, ASL) 33 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 PROBLEMI RILEVATI - aumento dei fenomeni di ansia e depressione legati ai rapporti di precarietà nel mercato del lavoro - crescita della tendenza alla nuclearizzazione delle giovani famiglie e all’adozione di stili di vita sempre più individualistici - aumento del numero delle separazioni nelle giovani coppie - scarsa partecipazione dei giovani alla vita comunitaria - crescita delle distanze tra giovani italiani e di origine immigrata, sia a scuola sia sul posto di lavoro. AZIONI PROPOSTE PRIORITA’ INDIVIDUATE RISORSE E SOGGETTI INTEGRAZIONE SOCIALE E PROTAGONISMO GIOVANILE - - - - - introdurre negli organismi elettivi di enti pubblici, privati, sindacati, ecc. quote “verdi”, un numero minimo di giovani al fine di dare loro la possibilità di intraprendere un’esperienza amministrativa • promuovere percorsi formativi rivolti in particolare ai giovani che all’interno della comunità si fanno carico dell’organizzazione e dell’animazione di varie iniziative creare un “Incubatoio delle idee” in cui si possano raccogliere proposte relative a percorsi di partecipazione giovanile e sostenere e accompagnare gruppi spontanei nella realizzazione di idee e progetti creare o rafforzare realtà associative che sul territorio consentano ai giovani di avvicinarsi alla politica e di essere cittadini attivi (non coinvolti solamente nelle politiche giovanili ma rispetto a tutte le scelte che riguardano la vita pubblica) promuovere l’associazionismo giovanile e le iniziative spontanee, avviando lo snellimento di alcune pratiche burocratiche, ad esempio attraverso la proposta di rendere meno onerosi i contributi S.I.A.E. - sostenere le esperienze di educativa di strada e favorire accordi tra Comuni per la programmazione condivisa di azioni - favorire il dialogo e le opportunità di incontro tra giovani e anziani, (laboratori sugli antichi mestieri o • • La nascita o il rafforzamento di realtà associative che sul territorio consentano ai giovani di avvicinarsi alla politica e di essere cittadini attivi nel territorio in cui vivono, favorendo così il loro inserimento nella vita comunitaria. A questo proposito, si chiede che i giovani non siano coinvolti solamente nelle politiche giovanili ma che possano esprimersi rispetto a tutte le scelte che riguardano la vita pubblica. La creazione di un “Incubatoio delle idee” in cui si possano raccogliere suggerimenti e proposte relative a percorsi di partecipazione giovanile, sostenere gruppi spontanei e accompagnarli nella realizzazione di idee e progetti che siano diretta espressione delle volontà e desideri dei giovani. La promozione di percorsi formativi rivolti a coloro che all’interno della comunità si fanno carico dell’animazione e dell’organizzazione delle varie iniziative. La priorità è quella di fornire degli strumenti che possano consentire a questi giovani di essere veri e propri attivatori di comunità, buon esempio da veicolare all’interno dei gruppi informali come educatori tra pari. • Progetto Alcotra “Fare insieme” (Consorzio Monviso Solidale, Comuni francesi) • Educativa di strada “Ci sto dentro” (Comune di Savigliano, ASL CN1/Dip. Dipendenze e Consultorio familiare, Fondazione CRS, Associazioni e Società sportive del territorio) • Educativa di strada – Centro giovani Cascina Sacerdote (Comune di Fossano, Consorzio Monviso Solidale, Dip. ASL CN1/Dip. Dipendenze e Consultorio familiare , Fondazione CRF, Associazioni del territorio) • Guide turistiche volontarie (Biblioteca Monsterolo di Savigliano) • Progetto giovani del Comune di Caramagna Piemonte (Comune, Consorzio Monviso Solidale, ass. del territorio, parrocchia) 2 IPOTESI PROGETTUALI Favorire la nascita o il rafforzamento di associazioni che promuovano il coinvolgimento dei giovani nella vita politica locale e nelle scelte che riguardano la comunità, ad es. introducendo negli organismi elettivi di enti pubblici, privati, sindacati, ecc. quote “verdi”(Comuni) Creare un “Incubatoio delle idee” in cui raccogliere proposte relative a percorsi di partecipazione giovanile, sostenere i gruppi spontanei e accompagnarli nella realizzazione di idee e progetti che siano diretta espressione dei giovani (Unioni dei Comuni, Comuni, Consorzio Monviso Solidale, Ass. giovanili, Gruppi informali) Promuovere percorsi formativi mirati a fornire ai giovani degli strumenti per diventare “attivatori di comunità” ed educatori tra pari all’interno dei gruppi informali. Ad es. Scuola di cittadinanza, Scuola di partecipazione all’impegno sociale (Unioni dei Comuni, Consorzio Monviso 2 In corsivo sono state inserite alcune risorse del territorio che non sono state segnalate dai soggetti coinvolti tramite le schede di rilevazione inviate, ma di cui i componenti del LLS conoscono l’esistenza e ritengono possano essere da tenere in considerazione nell’analisi delle iniziative in corso sul territorio distrettuale. 34 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 sulla coltivazione dell’orto). Solidale, Parrocchie, …) Sostenere le esperienze di educativa di strada e favorire accordi tra Comuni per la programmazione condivisa di azioni (Consorzio Monviso Solidale, Unione di Comuni, Comuni, ASL) 35 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 PROBLEMI RILEVATI AZIONI PROPOSTE PRIORITA’ INDIVIDUATE RISORSE E SOGGETTI IPOTESI PROGETTUALI AGGREGAZIONE GIOVANILE - diffusione di stili di divertimento improntati al consumo (es. ritrovo negli ipermercati), allo sballo e alla “performance sociale” (uso sostanze) - incentivare la collaborazione tra i piccoli Comuni e le parrocchie per l’organizzazione delle attività degli oratori come luogo di incontro dei giovani - individuare spazi di autogestione controllata nei quali i giovani possano incontrarsi e organizzare feste in totale autonomia avendo tuttavia in carico la corretta gestione degli spazi (pulizia, cura delle strutture, ecc.) - incentivare i gemellaggi con città e comunità straniere attraverso un coinvolgimento attivo dei giovani del territorio - istituire o rendere disponibile un centro di aggregazione giovanile accessibile a giovani di diversi piccoli Comuni (Unione di Comuni) (ad es. per Fossano potenziare le iniziative promosse da “Cascina Sacerdote” e prevedere un servizio navetta che colleghi il centro con i paesi limitrofi) - - - - promuovere momenti aggregativi e musicali che vedano il coinvolgimento di artisti locali realizzare un calendario unificato delle manifestazioni del territorio in collaborazione tra i Comuni della provincia sostenere e incentivare su tutto il territorio del Distretto lo sviluppo di centri culturali, aree concerti, spazi da dedicare a mostre, ecc. promuovere spazi e opportunità aggregative, anche per incentivare i giovani all’adozione di stili di divertimento sobri e che limitino il “nomadismo” da un locale all’altro, una delle principali cause di • • La promozione di spazi e opportunità aggregative che incentivino l’adozione stili di divertimento sobri e che limitino il “nomadismo” da un locale all’altro, fenomeno molto frequente nella provincia di Cuneo e che rappresenta una delle principali cause di incidentalità stradale. • Centro Giovani “Ex Gil” (Comune di Racconigi, Consorzio Monviso Solidale, ASL CN1/Dip. Dipendenze e Consultorio familiare, Cooperativa sociale Proposta 80) • Centro Giovani “Polis” (Comune di Cavallermaggiore, Consorzio Monviso Solidale) L’individuazione di spazi di autogestione controllata nei quali i giovani possano organizzare feste e • momenti di incontro in totale autonomia avendo tuttavia in carico la corretta gestione degli spazi (pulizia, cura delle strutture, ecc.). Attività aggregazione Marene (Comune di Marene, Consorzio Monviso Solidale, Istituto Comprensivo di Marene, Cooperativa sociale Caracol) • Sala Pick Up (Associazione Pick Up di Racconigi) • Racco ’86 (Associazione Racco ’86 di Racconigi) • Circolo l’Aquilone (Parrocchia di Racconigi, Circolo l’Aquilone) • Campeggio estivo (Associazione Trinità Solidale, parrocchia di Trinità) • Gruppo parrocchiale giovanile (Educatori volontari cittadini di Monasterolo di Savigliano) • Oratorio parrocchiale (Parrocchia, Comune di Sant’Albano Stura) • Gruppo Giovanissimi (Parrocchia di Sant’Albano Stura) • Campeggio Estivo (Parrocchia di Sant’Albano Stura) • Estate Ragazzi (Comune di Sant’Albano Stura) • Aggregazione dei diciottenni (Giovani e famiglie, Comune di Promuovere spazi e opportunità di aggregazione che incentivino l’adozione di stili di divertimento sobri e che limitino il “nomadismo” da un locale all’altro (Comuni, Provincia, Ass. giovanili, Ass. genitori). Promuovere l’utilizzo di spazi già esistenti anche attraverso la collaborazione tra piccoli Comuni e parrocchie per l’organizzazione delle attività degli oratori come luogo di incontro dei giovani (Comuni, Consorzio Monviso Solidale, Ass. giovanili, Gruppi informali) Individuare spazi di autogestione controllata nei quali i giovani possano incontrarsi e organizzare feste in totale autonomia avendo tuttavia in carico la corretta gestione degli spazi (pulizia, cura delle strutture, ecc.) (Unioni dei Comuni, Ass. Giovanili, Gruppi informali) Promuovere iniziative sovracomunali: es. centri di aggregazione, calendario comune delle manifestazioni, sale prove, spazi per mostre, ufficio turistico, iniziative musicali che coinvolgono giovani artisti locali, aree concerti, servizi bus e 36 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 Sant’Albano Stura) incidentalità stradale - - migliorare il collegamento autobus tra paesi piccoli e centri principali con corse serali (almeno una o due sere a settimana) per favorire l’aggregazione giovanile e diminuire le occasioni di incidentalità organizzare un servizio navetta verso le discoteche su tutto il territorio provinciale. • Squadra di calcio (Giovani cittadini di Monasterolo di Savigliano) • Proloco (Giovani volontari cittadini di Monasterolo di Savigliano) • Centro giovani di Fossano navetta (Unioni dei comuni). 37 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 PROBLEMI RILEVATI AZIONI PROPOSTE PRIORITA’ INDIVIDUATE RISORSE E SOGGETTI IPOTESI PROGETTUALI STILI DI VITA - - - - tendenza tra gli adulti, con evidenti ripercussioni tra i giovani, a consumare eccessivamente e al di sopra delle proprie possibilità (attività fisica) - aumentare in città gli spazi per il gioco spontaneo vietando l’accesso alle auto al fine di consentirne un utilizzo più sicuro aumentare le adesioni dei Comuni alle olimpiadi dei Comuni e incrementare il numero delle attività sportive rappresentate scarsa diffusione dell’attività fisica spontanea, ad esempio nei cortili e nelle piazze - approccio all’attività sportiva sempre meno improntato al divertimento e allo spirito di squadra e sempre più individualistico e competitivo - aumentare il ruolo dei piccoli Comuni nel favorire la funzione educativa dell’attività sportiva attraverso azioni di sensibilizzazione delle società sportive stesse - invitare le associazioni sportive a dotarsi di un codice deontologico che renda meno rigidi i vincoli e le regole di affiliazione - favorire una programmazione oraria degli impianti sportivi che possa conciliarsi con gli orari lavorativi (es: orari apertura/chiusura piscina comunale, campi da tennis, ecc.) le nuove generazioni non sempre crescono e vengono educate alla cultura del riciclo e del risparmio. (stili di divertimento) - incentivare e promuovere l’adozione di stili del “bere” sani e non orientati esclusivamente alla cultura dello sballo, anche attraverso corsi di avvicinamento all’enogastronomia, su prodotti sia locali sia etnici (“slow food & slow drink”), con il coinvolgimento di soggetti diversi, quali scuola, mondo della produzione, enoteche, associazionismo, centri di aggregazione, ecc. - promuovere iniziative contro gli atti di vandalismo che prevedano la “riparazione” del danno: “chi rompe, aggiusta!” - privilegiare l’adozione di misure educative piuttosto che misure • “Tempo al tempo” (ASL CN1/Dip. Dipendenze) • Piano Locale della Prevenzione (ASLCN1) • Piano Locale delle Dipendenze (ASLCN1/Dip. Dipendenze, Enti Locali) Aumentare in città gli spazi per l’aggregazione e il gioco spontanei vietando l’accesso alle auto (Comuni, Scuole, altri enti pubblici e privati, ex IPAB, Parrocchie) Promuovere le attività sportive attraverso: a. b. l’incremento del ruolo dei Comuni nel favorire la funzione educativa dell’attività sportiva attraverso azioni di sensibilizzazione delle società sportive stesse (Comuni, Ass. sportive, Scuole) l’invito delle associazioni sportive a dotarsi di un codice deontologico che renda meno rigidi i vincoli e le regole di affiliazione (Comuni, Ass. sportive, ASL, Scuole) Incentivare e promuovere l’adozione di stili del “bere” sani e non orientati esclusivamente alla cultura dello sballo, anche attraverso corsi di avvicinamento all’enogastronomia, su prodotti sia locali sia etnici (“slow food & slow drink”), con il coinvolgimento di soggetti diversi (Scuole, 38 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 repressive nella prevenzione degli incidenti stradali - estendere il più possibile a tutte le scuole del territorio progetti di educazione alla legalità, di prevenzione delll’uso di sostanze e dell’abuso di alcol - promuovere programmi di educazione stradale e di sensibilizzazione sul rischio ad “alto impatto” (ad esempio attraverso l’utilizzo di immagini e video) destinati ai giovani. produttori, enoteche, associazionismo, centri di aggregazione, ecc.) Promuovere iniziative contro gli atti di vandalismo che prevedano la “riparazione” del danno: “chi rompe, aggiusta!” Incentivare la diffusione di misure educative finalizzate a: a. - b. c. educare alla guida sicura privilegiando le misure educative alle misure repressive promuovere programmi di educazione stradale e di sensibilizzazione sui rischi ad “alto impatto” estendere il più possibile a tutte le scuole del territorio progetti di educazione alla legalità, di prevenzione dell’uso di sostanze e del consumo di alcol (Comuni, Scuole, ASL, Provincia, Ass. Volontariato, Forze dell’ordine, Polizia municipale) 39 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 PROBLEMI RILEVATI AZIONI PROPOSTE PRIORITA’ INDIVIDUATE RISORSE E SOGGETTI IPOTESI PROGETTUALI GOVERNANCE - rafforzare il lavoro di rete tra istituzioni, enti locali, associazioni, con l’obiettivo di favorire l’integrazione delle azioni e delle risorse attive sul territorio - promuovere un laboratorio permanente di monitoraggio e valutazione delle politiche e iniziative rivolte al mondo giovanile, al fine di verificare la situazione esistente e individuare proposte di miglioramento - individuare nuovi e più efficaci canali di comunicazione tra enti (Comune, Consorzio, ASL, ecc.) e i giovani, ad esempio attraverso l’utilizzo di strumenti innovativi quali blog, forum su internet, comunità virtuali. Nell’ambito del Comitato dei Sindaci del distretto, formalizzare un gruppo di monitoraggio e valutazione, nuovo LLS, per favorire l’assunzione di responsabilità tra i partecipanti e per: • • • • organizzare iniziative di formazione congiunta ASL e Comuni rafforzare il lavoro di rete monitorare e valutare comunicare in modo efficace (Comuni, ASL, Consorzio Monviso Solidale) 40 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 4.2 Stili di vita e ambiente STILI DI VITA PROBLEMI RILEVATI AZIONI PROPOSTE PRIORITA’ INDIVIDUATE RISORSE E SOGGETTI IPOTESI PROGETTUALI Stili di consumo - - - si rileva la tendenza a spendere eccessivamente e al di sopra delle proprie possibilità (investimenti in acquisti che, di fatto, non migliorano la qualità della vita) progressiva scomparsa di uno stile di vita sobrio basato sul risparmio e su forme di riutilizzo e riciclo degli oggetti in controtendenza, si stanno diffondendo esperienze di acquisto condiviso, come quella dei Gruppi di Acquisto Solidale (G.A.S.). - - - - rafforzare l’esperienza dei G.A.S., da una parte attraverso un sostegno diretto delle amministrazioni (ad esempio mettendo a disposizione dei cittadini dei locali per lo stoccaggio delle merci e spazi comuni per la distribuzione), dall’altra attraverso la costituzione di un coordinamento tra i vari G.A.S. presenti sul territorio incentivare il ruolo dei Comuni in iniziative come “Campagna Amica” (una serie di “patti” voluti dalla Coldiretti locale che sanciscono l’alleanza con i consumatori, con l’agroindustria e con la pubblica amministrazione) e promuovere lo sviluppo di mercati locali ridurre i rifiuti e lo spreco attraverso il recupero di cibi in eccesso nelle mense scolastiche e la distribuzione a chi ne ha bisogno, ma anche attraverso l’estensione alle famiglie dei percorsi educativi intrapresi a scuola dai bambini riqualificare gli spazi urbani più degradati attraverso il coinvolgimento di associazioni, la promozione di feste del vicinato, la rivitalizzazione di strade e di piazze normalmente poco vissute dalla cittadinanza • La riqualificazione degli spazi urbani degradati attraverso il coinvolgimento di associazioni, la promozione di feste del vicinato, la rivitalizzazione di strade e di piazze normalmente poco vissute dalla cittadinanza. • Gruppi di acquisto solidale (Associazione L’Arcipelago) • Sagra del pollo e dei prodotti tipici (Proloco di Monasterolo di Savigliano) Riqualificare gli spazi urbani degradati e rivitalizzare strade e piazze attraverso iniziative mirate (Comuni, Comitati di quartiere, Pro-loco, Associazioni, Unioni di comuni) Rafforzare l’esperienza dei Gruppi di Acquisto Solidale attraverso: • • • il sostegno delle amministrazioni, ad esempio mettendo a disposizione locali per lo stoccaggio e la distribuzione delle merci il coordinamento tra i vari G.A.S. presenti sul territorio l’eventuale organizzazione di un evento annuale sul tema (Comuni, G.A.S.) Promuovere azioni di riduzione dello spreco, ad es. “Last minute market” per il recupero di merce in scadenza, negozi dell’usato, recupero libri invenduti (Comuni, Grande distribuzione, Associazioni, ASL) Incentivare il ruolo dei Comuni in iniziative come 41 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 “Campagna Amica” e promuovere lo sviluppo di mercati locali (Coldiretti, Ass. consumatori, Comuni) 42 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 PROBLEMI RILEVATI AZIONI PROPOSTE PRIORITA’ INDIVIDUATE RISORSE E SOGGETTI IPOTESI PROGETTUALI Alimentazione - - - da un lato, aumento dell’attenzione verso un’alimentazione corretta dall’altro, preoccupazione per sedentarietà e cattive abitudini alimentari dei giovani i menu mense scolastiche sempre più rispondono a criteri di qualità e sostenibilità benché spesso non corrispondano a adozione di stili alimentari più salutari delle famiglie eccessivo consumo di alimenti confezionati da parte dei bambini e un basso consumo di frutta e verdura. - promuovere l’utilizzo dei prodotti locali nelle mense pubbliche e aziendali, ad esempio prevedendo il requisito dei prodotti a km0 nelle gare d’appalto e negli affidamenti - favorire l’educazione alimentare e ambientale (ad esempio sull’utilizzo di materiali biodegradabili) non solo nelle scuole ma anche in gruppi spontanei e organizzati di adulti e anziani (nel tempo libero, nelle feste di paese, ecc.) - dare continuità nel tempo ai percorsi di educazione alimentare promossi da ASL e scuole Incentivare tra i gestori delle mense pubbliche e aziendali l’utilizzo dei prodotti locali e dell’ “Acqua del Sindaco”, anche prevedendo requisiti specifici nelle gare d’appalto e negli affidamenti (Comuni, Società gestione acqua, Mense pubbliche e private) Favorire l’educazione alimentare e ambientale non solo nelle scuole, ma anche in gruppi spontanei e organizzati di adulti e anziani (Comuni, ASL, Pro-loco, Associazioni, Scuole, Slow food) Dare continuità nel tempo a percorsi di educazione alimentare promossi da ASL e Scuole (ASL, Scuole) 43 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 PROBLEMI RILEVATI AZIONI PROPOSTE PRIORITA’ INDIVIDUATE RISORSE E SOGGETTI IPOTESI PROGETTUALI Attività fisica - un tempo era più diffusa l’attività fisica spontanea, non organizzata, nei cortili e nelle piazze - oggi prevale un approccio all’attività sportiva sempre meno improntato al divertimento e sempre più individualistico e competitivo - gli adulti e gli anziani si sono abituati a camminare sempre meno. - - favorire l’attività fisica e sportiva attraverso un codice deontologico delle società sportive che preveda: ridimensionamento dello spirito agonistico, opportunità per chi non ha interesse agonistico, sport aperto a tutti, anche a coloro che non sono particolarmente dotati promuovere la pratica di attività fisica spontanea e gratuita (camminate nella natura, jogging, ecc.) - promuovere la costituzione di gruppi di cammino tra anziani e altre fasce di età, utilizzando il volontariato e le consulte per anziani - costituire una rete tra associazioni, gruppi spontanei e Comuni per l’implementazione delle attività fisiche spontanee, attraverso l’attivazione di un network delle “Città sane” e delle “Città del buon cammino” finalizzato alla condivisione di progetti, alla creazione di servizi comuni, ecc. - - creare una mappatura dei percorsi agibili e consoni per lo svolgimento di camminate al fine di favorirne la conoscenza e l’utilizzo migliorare la segnaletica e i servizi nei percorsi agibili. • • L’incentivazione dell’attività fisica e sportiva attraverso un codice deontologico delle società sportive che preveda: ridimensionamento dello spirito agonistico, opportunità per chi non ha interesse agonistico, sport aperto a tutti, anche a coloro che non sono particolarmente dotati. La promozione di gruppi di cammino per anziani e altre fasce di età, utilizzando il volontariato e le consulte per anziani. • Corso di fitwalking (Società Ateltica Fossano, Scuola del Cammino Saluzzo) Incentivare l’attività fisica e sportiva attraverso • Gare podistiche (Società podistica privata, Comune di Monasterolo di Savigliano) • • Piano Locale della Prevenzine (ASLCN1) • • la promozione di un codice deontologico delle società sportive che preveda il ridimensionamento dello spirito agonistico e una pratica sportiva aperta a tutti l’incentivazione dell’adesione al codice deontologico con la riduzione delle tariffe di accesso agli impianti sportivi la realizzazione di iniziative di formazione rivolte ad allenatori con il contributo della medicina sportiva (Comuni, Società sportive, ASL) Promuovere gruppi di cammino per anziani e altre fasce di età, utilizzando il volontariato e le consulte per anziani, anche attraverso l’adesione dei Comuni al network delle “Città del buon cammino” (Comuni, ASL, Associazioni, Società sportive, Gruppi spontanei, Negozi di 44 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 articoli sportivi) Promuovere la pratica di attività fisica spontanea e gratuita (camminate nella natura, jogging, ecc.) anche attraverso la creazione di una mappatura e l’adattamento di percorsi agibili e consoni (Comuni, Unioni dei Comuni, ASL, Società sportive, Associazioni, Aziende private, Ass. Alpini) 45 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 PROBLEMI RILEVATI AZIONI PROPOSTE PRIORITA’ INDIVIDUATE RISORSE E SOGGETTI IPOTESI PROGETTUALI • Trasporto anziani e malati (Volontari dell’Associazione Trinità Solidale) • Pedibus (Comune di Savigliano, Direzione Didattica di Savigliano) Individuare e realizzare percorsi ciclo-pedonali sicuri nelle vie del centro dei Comuni (Comuni) Mobilità - scarso successo dell’iniziativa del carsharing - inquinamento visivo causato da una eccessiva quantità di manifesti pubblicitari sulle strade - numero medio di decessi verificatesi ogni 1.000 incidenti stradali nettamente superiore alla media regionale (73,3 vs 41). - individuare percorsi ciclo-pedonali nelle vie del centro dei Comuni: istituire sensi unici, corsie preferenziali, rendere sicuri i percorsi in bicicletta e a piedi, favorire il parcheggio di testata, in collaborazione con le aziende, anche attraverso l’adozione della figura del mobility manager - differenziare la circolazione nei centri abitati per auto e biciclette che preveda regole diverse comunicate con adeguata segnaletica - implementare i piani di mobilità nei Comuni e chiedere una verifica dei progetti avviati - chiudere i centri storici al transito delle automobili - promuovere iniziative di educazione stradale e ambientale in tutti gli ordini di scuola, anche attraverso l’attivazione di azioni come il Pedibus e attività didattiche finalizzate a vivere correttamente la strada - realizzare e rendere stabile una mappatura degli incidenti (tipo di incidente, luogo, ecc.) - migliorare l’illuminazione delle strade (tipo di lampade cut off) per limitare l’abbagliamento e ridurre la cartellonistica pubblicitaria sulle strade al fine di ridurre gli incidenti stradali collegati all’inquinamento visivo. Favorire il parcheggio di testata in collaborazione con le aziende (Comuni) Rendere operativi i piani di mobilità nei Comuni, laddove espressamente previsti dalla legge, e favorire negli altri Comuni iniziative di miglioramento della mobilità (Comuni) Valutare progetti di chiusura totale o parziale dei centri storici al transito delle automobili (Comuni) Promuovere iniziative di educazione stradale e ambientale in tutti gli ordini di scuola, anche attraverso l’attivazione di iniziative come il Pedibus e attività didattiche finalizzate a vivere correttamente la strada (Scuole, Comuni, Forze dell’Ordine, ASL, Polizie municipali, Associazioni) Realizzare e rendere stabile una mappatura degli incidenti (tipo di incidente, luogo, ecc.) (ASL, Comuni, Forze dell’Ordine) Abbattere le barriere architettoniche per i 46 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 disabili, anche con il coinvolgimento di ragazzi e cittadini nell’elaborazione di proposte concrete (ASL, Comuni, Scuole, Negozi e Aziende private, Associazioni, Forze dell’Ordine, Polizie municipali) 47 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 AMBIENTE PROBLEMI RILEVATI AZIONI PROPOSTE PRIORITA’ INDIVIDUATE RISORSE E SOGGETTI IPOTESI PROGETTUALI Inquinamento - odori prodotti dagli allevamenti di bestiame - irregolarità nello spargimento dei liquami sui coltivi - - rischio idrogeologico, percepito anche dalla popolazione, legato alla presenza di torrenti vicono ai centri abitati - migliorare e favorire percorsi di sensibilizzazione e formazione sui temi ambientali rivolti agli adulti, soprattutto attraverso il coinvolgimento degli enti locali - avviare una campagna di informazione rivolta agli agricoltori sull’uso dei fertilizzanti - migliorare e armonizzare il sistema dei controlli ambientali attraverso l’istituzione, presso le Polizie locali, di gruppi di persone sensibilizzate e formate sul controllo ambientale, per avviare una vigilanza regolare anche in collaborazione con l’ARPA uso indiscriminato di sostanze chimiche in agricoltura. - - incentivare l’uso di biomasse che prevedano l’utilizzo di tecnologie con bilancio energetico sul gas serra positivo (controllo dell’emissione fino alla fine del ciclo) sensibilizzare gli imprenditori agricoli e dell’industria sul problema degli odori causati dagli allevamenti o dalle lavorazioni industriali - vincolare gli agricoltori alle normative vigenti su spargimento reflui, tutela animali, smaltimento farmaci - introdurre regolamenti comunali sugli spargimenti dei reflui e diffondere informazioni sulle regole ai cittadini, oltre che agli agricoltori - creare una banca dati sull’offerta di refluo zootecnico per favorire l’incontro tra domanda e offerta (aziende zootecniche / aziende vinicole o di produzione di nocciole / aziende di produzione di energia da • Il miglioramento e l’armonizzazione del sistema dei controlli ambientali attraverso l’istituzione, presso le Polizie locali, di gruppi di persone sensibilizzate e formate sul controllo ambientale per avviare controlli di iniziativa (vigilanza regolare) e collaborazioni con l’ARPA. • Controllo finalizzato alla verifica di conformità (Provincia, Arpa, ASL CN1) • Previsione e prevenzione del rischio di origine antropica e naturale (Provincia, Arpa, ASL CN1) • Informazioni di carattere ambientale (Provincia, Arpa, ASL CN1) • Servizi di prova e servizi di taratura (Provincia, Arpa, ASL CN1) • Corsi per giovani insedianti (Confagricoltura Cuneo) • Informa agricoltori (Confagricoltura Cuneo) • Formazione sull’utilizzo dei fitofarmaci (Confagricoltura Cuneo) Migliorare e armonizzare il sistema dei controlli ambientali attraverso l’istituzione, presso le Polizie locali, di gruppi di persone appositamente formati in collaborazione con l’ARPA (Comuni, ARPA, ASL, Volontari) Migliorare e favorire percorsi di sensibilizzazione e formazione sui temi ambientali rivolti agli adulti, soprattutto attraverso il coinvolgimento degli enti locali (Comuni, ASL, Arpa, Associazioni) Realizzare iniziative finalizzate a ridurre il problema degli odori in campagna: - rendere più cogenti regolamenti comunali sugli spargimenti dei reflui e diffondere informazioni ad agricoltori e cittadini - vincolare gli agricoltori alle normative vigenti su spargimento reflui, tutela animali, smaltimento farmaci - avviare una campagna di informazione rivolta agli agricoltori 48 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 biomasse) - aumentare il consumo di acqua potabile con il coinvolgimento delle scuole (a partire dalla scuola di infanzia) nella realizzazione di iniziative educative rivolte sia agli alunni sia ai genitori - razionalizzare l’utilizzo dell’acqua in agricoltura favorendo la produzione di ortaggi e altri prodotti per il mercato locale, piuttosto che la coltivazione di prodotti (ad es. mais) molto diffusi a causa degli incentivi previsti per produzioni utilizzabili come biomasse, ma che necessitano di un grande dispendio di acqua irrigua. sull’uso dei fertilizzanti - sensibilizzare gli imprenditori agricoli e dell’industria sul problema degli odori causati dagli allevamenti o dalle lavorazioni industriali (Comuni, ASL, ARPA, Ass. agricoltori, Cittadini) Aumentare il consumo di acqua potabile con il coinvolgimento delle scuole (a partire dalla scuola di infanzia) nella realizzazione di iniziative educative rivolte sia agli alunni sia ai genitori (Comuni, Scuole, ASL) 49 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 PROBLEMI RILEVATI AZIONI PROPOSTE PRIORITA’ INDIVIDUATE RISORSE E SOGGETTI IPOTESI PROGETTUALI Rifiuti - richiedere alle amministrazioni locali e alle aziende di smaltimento rifiuti un impegno comune e condiviso affinché si arrivi a una diffusione capillare del sistema di raccolta “porta a porta” - consapevolezza da parte dei cittadini di dover aumentare il tasso di differenziazione dei rifiuti, ridurre gli imballaggi e incentivare la vendita dei prodotti sfusi migliorare la comunicazione sul passaggio dalla raccolta rifiuti tradizionale al ”porta a porta” e, in parallelo, rendere regolari i controlli e l’applicazione delle sanzioni (comunicazione/repressione). La raccolta differenziata deve prevedere adeguate iniziative di rendicontazione dei risultati alla cittadinanza - fonti di energia pulita ancora troppo poco sfruttate. migliorare gli imballaggi, sviluppare una migliore comunicazione sulla tipologia dell’imballaggio (etichettatura), educare ad acquistare prodotti con minor imballaggio - promuovere la diffusione di pannolini ecologici negli asili nido e baby parking in modo da ridurre i rifiuti e stimolare le famiglie al loro utilizzo - favorire un Centro di raccolta di rifiuti speciali prodotti in agricoltura (contenitori di fitofarmaci bonificati, materiale di serra) anche attraverso il superamento di cavilli burocratici (es. COABSER) - difficoltà culturale per alcuni a cambiare abitudini e ad assumere modelli comportamentali attenti all’ambiente - contraddittorietà dei messaggi veicolati dai mass media: da un lato si invita a non inquinare e dall’altro si esorta a consumare per sostenere l’economia - - - organizzare la bonifica dei copertoni usati per i silos (attraverso la collaborazione tra Comuni e agricoltori). • Incontri di informazione su Raccolta differenziata (Comune di Monasterolo di Savigliano) Diffondere capillarmente il sistema di raccolta “porta a porta”, attraverso una migliore comunicazione e un sistema di controllo e di sanzione più regolare (comunicazione/repressione). La raccolta differenziata deve prevedere adeguate iniziative di rendicontazione dei risultati alla cittadinanza (Comuni, CSEA) Ridurre i rifiuti e lo spreco attraverso il recupero e la redistribuzione dei cibi in eccesso nelle mense scolastiche e l’estensione alle famiglie dei percorsi educativi intrapresi a scuola dai bambini. Modificare le porzionature (Scuole, ASL, Gestori mense scolastiche, Genitori) Promuovere la diffusione di pannolini ecologici negli asili nido e baby parking in modo da ridurre i rifiuti e stimolare le famiglie al loro utilizzo (Comuni). 50 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 PROBLEMI RILEVATI AZIONI PROPOSTE PRIORITA’ INDIVIDUATE GOVERNANCE - favorire lo scambio tra i Comuni del territorio e i Comuni gemellati all’estero al fine di condividere esperienze e progetti - promuovere l’adozione di strategie di rete tra Comuni, enti e associazioni con l’obiettivo di condividere risorse e opportunità - diffondere materiale informativo (opuscoli, ecc.) alla popolazione per veicolare informazioni utili, come ad esempio istruzioni rispetto alle corrette modalità della raccolta porta a porta oppure sull’estensione della rete dei percorsi più adatti alle camminate nella natura • La maggiore integrazione dei progetti sul territorio al fine di razionalizzare le risorse e di aumentarne l’efficacia attraverso la condivisione di obiettivi, l’integrazione di competenze diverse e complementari e la sinergia tra enti pubblici, privati e del privato sociale. A questo proposito si rileva la necessità di promuovere strategie di rete soprattutto nell’ambito di alcune delle priorità rilevate: Gruppi di Acquisto Solidale, attività sportive spontanee, gemellaggi tra Comuni in Italia e all’estero. • L’incremento dell’informazione e della comunicazione sulle iniziative locali al fine di migliorare l’accesso alle risorse da parte dei cittadini, attraverso diverse forme e canali di comunicazione. In particolare si chiede un impegno comunicativo importante rispetto il sistema di raccolta “porta a porta” e la rete di percorsi per le camminate nella natura. RISORSE E SOGGETTI IPOTESI PROGETTUALI Istituire in tutti i comuni del Distretto giornate ecologiche annuali, nella stessa data, da gestirsi autonomamente in ogni Comune o in forma coordinata su temi ambientali, come la pulizia fiumi o parti di città, biciclettate, chiusura al traffico di aree più vaste di quelle già previste, raccolta pubblica rifiuti,… (Comuni, ARPA, Scuole, Ass. Volontariato, Volontari) 51 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 5. Il Piano di Salute di Fossano-Savigliano: politiche e azioni per la salute A conclusione del percorso di costruzione dei PePS, il Piano di Salute ha il compito qualificante di individuare gli obiettivi di salute per il contesto di riferimento e produrre linee guida finalizzate a orientare le politiche del territorio. E’ ormai patrimonio condiviso a livello comunitario e sancito dalla Conferenza Europea “Salute in tutte le politiche: risultati e sfide”, tenutasi a Roma nel 2007, che tutte le politiche locali possono concorrere, a diverso livello, alla promozione della salute. In questo senso, ogni politica dovrebbe essere programmata e valutata anche per il suo impatto attuale o potenziale sullo stato di salute della popolazione e del territorio di riferimento. Sulla base di queste premesse, per ogni area prioritaria individuata nell’ambito del Distretto sono state definite le relative “politiche per la salute”, ovvero gli obiettivi strategici verso cui dovrebbero tendere tutte le politiche locali e settoriali messe in atto sul territorio, al fine di perseguire il reale miglioramento dello stato di salute della comunità e del contesto locale. In tale quadro di riferimento, sono state infine individuate, alla luce delle proposte avanzate dalla comunità locale e delle ipotesi progettuali vagliate nell’ambito del LLS, le azioni – di tipo strutturale, educativo/formativo, culturale, di accesso e sostegno, o di governance, ecc. – che il Laboratorio Locale di Salute di Fossano-Savigliano ritiene prioritarie per promozione della salute del territorio. Il Laboratorio Locale di Salute invita gli amministratori del Distretto ad assumere le politiche per la salute individuate come riferimento imprescindibile nella pianificazione strategica e nella programmazione locale, e a mettere in opera quelle azioni prioritarie, suggerite dal Piano di Salute, che maggiormente riguardano il proprio ambito di riferimento e i bisogni rilevati. Le azioni promosse dovranno necessariamente essere armonizzate con gli altri livelli di programmazione territoriale (ad esempio, il Piano Locale della Prevenzione e il Piano Locale delle Dipendenze dell’ASL, il Piano di Zona, ecc.) e prevedere il coinvolgimento degli altri soggetti pubblici e del privato sociale in base ai rispettivi ruoli e secondo le capacità di assicurare contributi specifici. 5.1 Giovani come risorsa Politiche per la salute • • • • • Garantire una buona qualità della vita dei giovani, promuovendo il miglioramento del contesto ambientale (riduzione dell’inquinamento, mobilità sicura, ecc.), sociale (famiglia, scuola, luoghi di aggregazione, ecc.), lavorativo (formazione, orientamento, lavoro, ecc.), di sostegno e cura (servizi sociali e sanitari, ecc.). Promuovere la partecipazione, la cittadinanza attiva, il protagonismo dei giovani, anche attraverso il coinvolgimento diretto nei processi decisionali delle politiche e dei servizi locali, il sostegno a forme associative e iniziative spontanee, la disponibilità di spazi di aggregazione. Promuovere e rendere praticabili stili di vita sani, equi e sostenibili (attività fisica, mobilità sostenibile, alimentazione corretta, consumo consapevole, salvaguardia dell’ambiente). Favorire la crescita culturale del territorio e la formazione dei cittadini, attraverso eventi culturali e attività del tempo libero dedicati a diverse forme espressive in cui i giovani si riconoscano e con cui si rappresentino. Contrastare la diffusione di stili di divertimento e comportamenti improntati al rischio e alla trasgressione attraverso azioni educative mirate, con particolare attenzione ai consumi alcolici e altre sostanze psicoattive e alla prevenzione degli incidenti stradali. 52 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 Azioni • Strutturali 1. Individuare spazi da mettere a disposizione dei giovani in forma di “autogestione controllata”, ovvero dove possano incontrarsi e organizzare feste in autonomia, ma essere responsabili della pulizia e del corretto uso dei locali e delle attrezzature (Le Unioni dei Comuni, Ass. giovanili, Gruppi informali). 2. Promuovere l’utilizzo di spazi e locali già esistenti come luoghi di incontro per i giovani attraverso la collaborazione tra piccoli Comuni e Parrocchie (Comuni, Consorzio Monviso Solidale, Parrochie, Ass. giovanili, Gruppi informali). 3. Incrementare nei centri urbani gli spazi per il gioco e il ritrovo spontanei vietando l’accesso alle auto (Comuni, Scuole, altri Enti Pubblici e Privati, ex Ipab, Parrocchie). • Educative, formative, culturali 4. Realizzare una “Guida delle offerte” dedicata ai giovani per orientarli verso esperienze di viaggio alternativo, attività estive, volontariato e lavoro (coordinamento: Consorzio Monviso Solidale; Comuni, Scuole, Ass. Volontariato). 5. Promuovere percorsi formativi (ad esempio Scuola di cittadinanza, Scuola di ai giovani attivi partecipazione all’impegno sociale,…) destinati nell’organizzazione e nell’animazione delle iniziative locali, al fine di fornire loro gli strumenti e le competenze necessari a diventare dei veri e propri “attivatori di comunità” ed “educatori tra pari” nell’ambito dei gruppi informali (Unioni dei Comuni, Consorzio Monviso Solidale, Parrocchie, Ass. giovanili, Gruppi informali). 6. Promuovere spazi e opportunità aggregative che incentivino l’adozione di stili di divertimento sobri e che limitino la pratica del “nomadismo” tra locali, tra le principali cause del fenomeno incidentale (Comuni, Provincia, Ass. giovanili, Ass. genitori). 7. Incentivare la diffusione di programmi e iniziative di prevenzione degli incidenti stradali che privilegino l’aspetto educativo rispetto a quello repressivo, anche adottando strategie ad “alto impatto” basate sulla visione di video e immagini (Comuni, Scuole, ASL, Provincia, Ass. Volontariato, Forze dell’Ordine, Polizia Municipale). 8. Incentivare l’adozione di stili del “bere” sani e non orientati esclusivamente alla cultura dello sballo, anche promuovendo percorsi enogastronomici centrati su prodotti locali ed etnici (slow food e slow drink), con il coinvolgimento di soggetti diversi (Scuole, produttori, enoteche, Associazioni,…). 9. Estendere a tutte le scuole del territorio progetti di educazione alla legalità e di prevenzione dell’uso di sostanze e di abuso di alcol (Comuni, Scuole, ASL, Provincia, Ass. Volontariato, Forze dell’Ordine, Polizia Municipale). 10. Sostenere le esperienze di educativa di strada (Consorzio Monviso Solidale, Comuni, ASL). 53 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 11. Favorire la funzione educativa e aggregativa dello sport e ridurne lo spirito agonistico attraverso azioni di sensibilizzazione delle Società sportive da parte dei Comuni e l’invito a dotarsi di un codice deontologico che renda meno rigidi i vincoli di affiliazione (Comuni, Società sportive, ASL, Scuole). 12. Contrastare gli atti di vandalismo adottando misure di controllo e riparazione del danno, nella logica che “chi rompe aggiusta” (Comuni, Polizia Municipale). • Per l’accesso e il sostegno 13. Favorire la nascita di spazi di progettualità e di impiego per i giovani, anche attraverso l’estensione agli altri Comuni del progetto “AAA… lavoro cercasi”, già attivo a Savigliano e nei Comuni limitrofi (Comuni, Provincia, Centro per l’Impiego, Ass. di categoria, Sindacati). 14. Creare un “incubatoio delle idee” dove accogliere e promuovere proposte volte ad aumentare la partecipazione giovanile, sostenere gruppi formali e spontanei di giovani e accompagnarli nella realizzazione di idee e progetti (Unioni dei Comuni, Comuni, Consorzio Monviso Solidale, Ass. giovanili, Gruppi informali) 15. Favorire la nascita o il rafforzamento di realtà associative che consentano ai giovani di diventare cittadini attivi e partecipare alla vita politica locale, esprimendo il proprio parere non solo in merito alle politiche giovanili, ma a tutte le scelte che riguardano la vita comunitaria (Ass. giovanili, Comuni). 16. Introdurre negli organismi elettivi di Enti Pubblici, Privati, Sindacati di “quote verdi”, per garantire ai giovani la possibilità di intraprendere un’esperienza amministrativa (Comuni). • Di governance 17. Istituire un’ “Agenzia per l’Europa” finalizzata alla co-progettazione e alla ricerca coordinata di fondi tra istituzioni scolastiche, Consorzio socio-assistenziale, ASL Comuni e imprese (Consorzio Monviso Solidale, Scuole, Comuni, Ass. di categoria, ASL). 18. Favorire accordi tra Comuni per l’organizzazione e la programmazione condivisa di iniziative dedicate ai giovani del Distretto, ad esempio: centri di aggregazione sovra comunali, calendario comune delle manifestazioni, spazi aggregativi, sale prove, spazi per mostre, aree concerti, promozione di artisti locali, servizi navetta,… (Consorzio Monviso Solidale, Le Unioni di Comuni, Comuni, ASL). 19. Formalizzare nell’ambito del Comitato dei Sindaci del Distretto un gruppo di monitoraggio e valutazione volto a favorire l’assunzione di responsabilità tra i partecipanti nei confronti degli impegni assunti, organizzare iniziative di formazione congiunta tra ASL e Comuni, rafforzare la rete, migliorare la comunicazione tra enti e con i cittadini (Comuni, Consorzio Monviso Solidale, ASL). 54 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 5.2 Stili di vita e ambiente Politiche per la salute • • • • • Garantire una buona qualità della vita dei cittadini, promuovendo il miglioramento del contesto ambientale (riduzione dell’inquinamento, mobilità sicura, fonti di energia pulita, ecc.). Valorizzare e promuovere il consumo di prodotti locali e biologici per la salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini. Introdurre misure specifiche volte alla riduzione dei rifiuti, sia attraverso iniziative di sensibilizzazione che di regolamentazione. Promuovere e rendere praticabili stili di vita sani, equi e sostenibili, sia attraverso la salvaguardia dell’ambiente, sia attraverso la valorizzazione delle risorse ambientali del territorio. Favorire la diffusione di stili di consumo sostenibili e di vita sobri attraverso iniziative di sensibilizzazione e informazione rivolte a target di età specifici (bambini, adolescenti, adulti, anziani). Azioni • Strutturali 1. Riqualificare gli spazi urbani degradati e rivitalizzare piazze e strade poco vissute dalla cittadinanza attraverso il coinvolgimento delle Associazioni e la promozione di iniziative specifiche, come ad esempio le feste di vicinato (Comuni, Comitati di quartiere, Pro-loco, Associazioni, Unioni dei Comuni). 2. Mettere a disposizione dei Gruppi di Acquisto Solidale locali e spazi per lo stoccaggio e la distribuzione delle merci (Comuni, G.A.S.). 3. Procedere alla mappatura e all’adeguamento di percorsi agevoli e consoni per l’attività fisica spontanea all’aria aperta, migliorando la segnaletica e i servizi (Comuni, Unioni dei Comuni, ASL, Società sportive, Associazioni, Aziende private, Ass. Alpini). 4. Predisporre percorsi ciclabili e pedonali agevoli e sicuri nei centri delle città, anche istituendo sensi unici, corsie preferenziali e parcheggi di testata (Comuni). 5. Migliorare la mobilità dei Comuni attraverso iniziative specifiche – ad esempio la chiusura totale o parziale dei centri storici alle automobili - e rendendo operativi i Piani di mobilità laddove previsti dalla legge (Comuni). 6. Abbattere le barriere architettoniche, anche coinvolgendo cittadini giovani e adulti nell’individuare modalità concrete (ASL, Comuni, Scuole, Negozi, Aziende private, Associazioni, Forze dell’Ordine, Polizie Municipali). • Educative, formative, culturali 7. Rafforzare l’esperienza dei Gruppi di Acquisto Solidale creando un coordinamento e organizzando eventi pubblici periodici sul tema (Comuni, G.A.S.) 8. Diffondere l’educazione alimentare e ambientale non solo nelle scuole, ma anche tra gli adulti e gli anziani, nell’ambito di gruppi organizzati e informali, ad 55 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 esempio durante le feste di paese (Comuni, ASL, Pro-loco, Associazioni, Scuole, Slow food). 9. Dare continuità nel tempo ai percorsi di educazione alimentare promossi nelle Scuole ed estenderli alle famiglie (ASL, Scuole). 10. Promuovere l’adozione di un codice deontologico da parte delle Società sportive finalizzato a ridimensionare lo spirito agonistico e ad aprire la pratica sportiva a tutte le età e a tutte le persone, anche quelle meno portate. Per raggiungere tale obiettivo si propone l’organizzazione di percorsi formativi rivolti agli allenatori, con il contributo della Medicina Sportiva, e l’introduzione di incentivi, come ad esempio una riduzione delle tariffe di accesso agli impianti sportivi (Comuni, Società sportive, ASL). 11. Promuovere tra i cittadini la pratica di attività fisica gratuita e spontanea (passeggiate nella natura, jogging,…) proponendo iniziative specifiche - come ad esempio i Gruppi di cammino - per anziani e altre fasce di età, con la collaborazione delle Associazioni e delle consulte per anziani, anche attraverso l’adesione dei Comuni al network delle “Città del buon cammino” (Comuni, ASL, Associazioni, Società sportive, Gruppi spontanei, Negozi di articoli sportivi). 12. Realizzare percorsi di educazione stradale e alla mobilità sostenibile in tutti gli ordini di scuola, anche attraverso iniziative come il Pedibus e attività didattiche finalizzate a sensibilizzare gli studenti sull’uso corretto della strada (Scuole, Comuni, Forze dell’Ordine, ASL, Polizie Municipali, Associazioni). 13. Potenziare il ruolo degli Enti locali nel sostenere percorsi di sensibilizzazione e di formazione su tematiche ambientali rivolti agli adulti (Amministrazioni). 14. Sensibilizzare gli imprenditori sul problema degli odori causati dagli allevamenti o dalle lavorazioni industriali e informare cittadini e agricoltori sulle regole relative all’uso dei fertilizzanti e allo spargimento dei reflui (Comuni, ASL, Arpa, Ass. agricoltori, Cittadini). 15. Realizzare iniziative di educazione e sensibilizzazione sul consumo di acqua potabile con il coinvolgimento delle Scuole, a partire da quelle della prima infanzia, rivolte sia agli alunni che ai genitori (ASL, Comuni, Scuole). 16. Incentivare e sensibilizzare i gestori delle mense pubbliche e aziendali all’uso dell’acqua del rubinetto (“L’acqua del Sindaco”) e di prodotti locali, ad esempio introducendo nelle gare di appalto e affidamento il requisito dei prodotti a Km0. 17. Promuovere e incentivare la riduzione degli sprechi con iniziative specifiche, quali ad esempio i “Last Minute Market”, volti a recuperare la merce in scadenza, negozi dell’usato, recupero libri,… (Comuni, Grande distribuzione, Associazioni, ASL). 18. Promuovere lo sviluppo di mercati locali, anche attraverso l’impegno dei Comuni in iniziative come “Campagna Amica”, patti di alleanza tra consumatori, agroindustria e amministrazioni (Coldiretti, Ass. consumatori, Comuni). 19. Ridurre i rifiuti e gli sprechi attraverso il recupero dei cibi avanzati nelle mense scolastiche e la loro redistribuzione a persone bisognose (Scuole, ASL, Gestori mense, Genitori). 20. Promuovere l’utilizzo di pannolini ecologici negli asili e nei baby parking, in modo da ridurre i rifiuti e sensibilizzare le famiglie (Comuni). 56 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 • Di governance 21. Creare e mantenere aggiornata una mappatura degli incidenti stradali che fornisca i dati in merito a luogo, tipo di infrazione,… (ASL, Comuni, Forze dell’Ordine). 22. Potenziare, coordinare e regolarizzare i controlli ambientali, anche istituendo gruppi di persone appositamente formati presso le Polizie locali in collaborazione dell’Arpa (Comuni, Arpa, ASL, Volontari). 23. Rendere più cogenti i regolamenti comunali sugli spargimenti dei reflui e lo smaltimento dei fitofarmaci e vincolare gli agricoltori al rispetto della normativa sulla tutela ambientale e animale (Comuni, ASL, Arpa). 24. Aumentare l’impegno per la diffusione capillare del sistema di raccolta differenziata “porta a porta”, anche attraverso una migliore informazione della cittadinanza (su regole e risultati) e rendendo più regolari controlli e sanzioni (Comuni, CSEA). 25. Istituire in tutti i comuni del Distretto giornate ecologiche annuali, nella stessa data, da gestirsi autonomamente in ogni Comune o in forma coordinata su temi ambientali, come la pulizia fiumi o parti di città, biciclettate, chiusura al traffico di aree più vaste di quelle già previste, raccolta pubblica rifiuti (Comuni, ARPA, Scuole, Ass. Volontariato, Volontari). 5.3 Azioni trasversali: comunicazione e valutazione Trasversalmente ai temi sui quali si è lavorato, restano due azioni indispensabili per garantire il completamento e l’efficacia del percorso partecipativo, che il LLS si impegna a definire e adottare in tempi opportuni. Si tratta da un lato di individuare le modalità più appropriate per comunicare il PePS alla cittadinanza, dall’altro di definire e attuare un piano di valutazione delle azioni intraprese. In quanto strumento di democraticità e partecipazione, il PePS è anche strumento comunicazione con i cittadini. Se il Profilo è stato elaborato soprattutto intorno alla funzione ascolto e di informazione - quale strumento per aumentare la consapevolezza delle persone merito ai rischi ma anche alle risorse che il territorio offre per migliorare il proprio stato salute - il Piano deve connotarsi quale strumento di governance in grado di stimolare responsabilizzazione di tutti gli attori sociali e aumentare la fiducia tra cittadini e istituzioni. di di in di la Per quanto riguarda la funzione di comunicazione, un primo passo è stato fatto con la predisposizione sul sito dell’ASL CN1 di uno spazio appositamente dedicato ai PePS, dove, insieme al Profilo di Distretto, verrà inserito anche il presente Piano di salute3. Per dare maggiore visibilità ai materiali prodotti e facilitare l’accesso alle informazioni, ciascun Comune potrà inoltre inserire sul proprio sito web un link al portale dell’ASL: ciò contribuirà anche ad evidenziare meglio il ruolo primario delle Amministrazioni locali nei PePS e, in generale, nelle politiche per la salute. E’ opinione condivisa, tuttavia, che la pubblicizzazione online del PePS di Distretto non sia sufficiente a garantire la visibilità necessaria a questa iniziativa, almeno in questa prima fase di attuazione. Per questo il LLS intende organizzare a breve un evento pubblico dove presentare i risultati principali del percorso svolto e per un confronto aperto sugli impegni assunti. E’ evidente che lo stato di salute della comunità locale potrà migliorare solo attraverso la realizzazione di azioni e programmi efficaci. Per garantire la trasparenza e l’efficacia delle azioni intraprese, sarà necessario quindi individuare modalità di valutazione adeguate. 3 http://www.aslcn1.it/assistenza-territoriale/la-salute-e/i-peps-negli-ambiti-territoriali/savigliano-fossano.html 57 Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010 A questo proposito il LLS, nell’ambito del comitato dei sindaci, intende formalizzare un gruppo permanente di monitoraggio e valutazione volto a favorire l’assunzione di responsabilità nei confronti degli impegni assunti. Il gruppo dovrà individuare degli indicatori di monitoraggio del processo e di valutazione dei risultati, in raccordo anche con gli altri sistemi di valutazione previsti a livello regionale. 58