PIANO DI SALUTE
DEL DISTRETTO DI FOSSANO SAVIGLIANO
Progetto PePS – Profili e Piani di Salute
1
Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
Il presente documento è frutto della collaborazione tra Amministrazioni Comunali, Azienda
Sanitaria Locale e Cittadini competenti.
Insieme al Profilo, approvato dal Comitato dei Sindaci, costituisce l’esito di un percorso di
riflessione critica condivisa sui problemi e sulle risorse del territorio con la conseguente
individuazione delle azioni prioritarie per migliorare la salute dei cittadini.
Fanno parte del Distretto di Fossano-Savigliano i Comuni di:
-
Benevagienna
Caramagna Piemonte
Cavallerleone
Cavallermaggiore
Cervere
Fossano
Genola
Marene
Monasterolo di Savigliano
Murello
Racconigi
Ruffia
Salmour
Sant’Albano Stura
Savigliano
Trinità
Villafalletto
Villanova Solaro
Vottignasco
Documento redatto da:
Eraldo Airale, Franca Beccaria, Francesco Belgrano, Elena Bottasso, Sara Rolando.
Assistenza tecnica:
Franca Beccaria e Francesco Belgrano, Eclectica.
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Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
INDICE
1.
Premessa ............................................................................................................... 4
1.1
Modello di costruzione del PePS: fasi principali e principi di riferimento ..................... 5
1.2
Fasi principali del processo di costruzione sociale del PePS del Distretto di FossanoSavigliano......................................................................................................... 6
2.
3.
4.
5.
1.3
Profilo di Salute di Fossano-Savigliano: l’analisi dei determinanti in sintesi ................ 7
1.4
Dal Profilo al Piano: i Tavoli tematici .................................................................... 8
1.5
Struttura del Piano di salute di Fossano-Savigliano .............................................. 10
Tavolo tematico “Giovani come risorsa” ................................................................... 11
2.1
Problematiche emerse ...................................................................................... 11
2.2
Mappa delle risorse esistenti ............................................................................. 12
2.3
Azioni prioritarie .............................................................................................. 20
Tavolo tematico “Stili di vita e ambiente” ................................................................. 23
3.1
Problematiche emerse ...................................................................................... 23
3.2
Mappa delle risorse esistenti ............................................................................. 25
3.3
Azioni prioritarie .............................................................................................. 29
Dal Profilo al Piano: spunti per la progettazione ........................................................ 32
4.1
Giovani come risorsa ........................................................................................ 33
4.2
Stili di vita e ambiente ..................................................................................... 41
Il Piano di Salute di Fossano-Savigliano: politiche e azioni per la salute ....................... 52
5.1
Giovani come risorsa ........................................................................................ 52
5.2
Stili di vita e ambiente ..................................................................................... 55
5.3
Azioni trasversali: comunicazione e valutazione ................................................... 57
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Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
1. Premessa
Con la D.G.R. del 5 novembre 2008 la Regione Piemonte ha istituito i Profili e Piani di Salute
(PePS) definendoli come “lo strumento con cui la comunità locale, a livello distrettuale,
definisce il proprio profilo di salute, individua gli obiettivi di salute e produce Linee Guida volte
a orientare tutte le politiche del territorio, radicalmente e rigorosamente vagliate dal punto di
vista della salute”.
Il Profilo di Salute contiene una descrizione dello stato di salute e dei determinanti di salute di
un territorio, incluse le aree di criticità e di bisogno e le risorse della comunità. È un
documento che offre elementi utili per la conoscenza del contesto di riferimento e la
programmazione delle politiche e degli interventi, oltre a stimolare un processo di discussione
e analisi partecipata con tutti gli attori della Comunità Locale.
Il Piano di Salute indica le priorità da affrontare e gli obiettivi da perseguire in un determinato
contesto di riferimento. Tale piano rappresenta il risultato finale di un processo partecipato di
selezione delle priorità di intervento e di individuazione dei determinanti di salute sui cui agire
e contiene indicazioni scientificamente fondate per una valutazione globale (sociale,
economica, etica, ambientale) degli interventi programmati.
La filosofia dei PePS si fonda sulla consapevolezza che la costante diminuzione della mortalità
negli ultimi due secoli è riconducibile più a interventi ambientali (ad esempio, rete fognaria,
potabilizzazione dell’acqua), a fattori socio-economici (ad esempio, aumento del reddito e del
livello di scolarità) e comportamentali (ad esempio, adozione di stili di vita sani) che ai
successi, peraltro molto importanti, nel campo della medicina (ad esempio, vaccinazioni,
programmi di screening dei tumori). Infatti, l’esposizione ai fattori di rischio e l’incapacità di
valorizzare le opportunità di salute dipendono solo in piccola parte dalla medicina e dal sistema
sanitario. Esse sono principalmente connesse alle caratteristiche del contesto sociale e ai
comportamenti degli individui e, quindi, sono prevalentemente influenzate dalle politiche e
dagli interventi delle istituzioni non sanitarie.
Il PePS – Profilo e Piano di Salute - rappresenta pertanto un’evoluzione culturale importante
perché prende in considerazione tutti i fattori che influenzano lo stato di salute al di là
dell’assenza o meno di malattia, quali l’istruzione, l’abitazione, il cibo, il lavoro, il reddito, la
sicurezza, il contesto socio-economico, ecc.
Il PePS dà forma a quella che la Carta di Ottawa definisce una “concreta ed efficace azione
della comunità nel definire le priorità, assumere le decisioni, pianificare e realizzare le strategie
che consentano di raggiungere il miglior livello di salute”.
Sulla base di queste premesse, le Amministrazioni comunali del Distretto di Fossano-Savigliano
con l’aiuto dei tecnici del sistema sanitario locale e il coinvolgimento dei cittadini competenti,
hanno provveduto a indagare tramite fonti diverse (dati quantitativi e qualitativi) i potenziali
fattori che hanno un impatto sullo stato di salute della popolazione locale.
Il modello di costruzione del Profilo e Piano di Salute adottato in questo Distretto è orientato a
individuare un processo snello, che possa adattarsi anche a risorse economiche e di tempo
scarse, salvaguardando, al tempo stesso, i principi e gli elementi fondamentali dei PePS, così
come previsti dalle Linee Guida Regionali.
Il modello è stato inoltre pensato in modo da tradurre il processo di costruzione del PePS in
un’occasione per:
 sperimentare forme di consultazione e programmazione partecipata, a livello di
Distretto, in tutti i settori;
 creare sinergie tra i diversi attori del territorio (amministratori, tecnici, cittadini);
 individuare le strategie da perseguire a livello di Distretto (da parte degli
amministratori, dei tecnici e dei cittadini attraverso le loro organizzazioni) per
migliorare lo stato di salute della cittadinanza.
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Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
1.1 Modello di costruzione del PePS: fasi principali e principi di riferimento
1) Costruzione del Profilo di Salute (rilevazione dei bisogni)
attraverso:
- la costituzione del Laboratorio Locale di Salute (LLS);
- l’ascolto degli amministratori (sindaci, assessori e tecnici dei
consorzi assistenziali) e dei cittadini competenti;
- l’analisi di dati qualitativi e quantitativi relativi a contesto socio
economico, ambiente, stili di vita, accesso e qualità dei servizi.
2) Selezione delle priorità:
- attraverso un processo che ha quali presupposti la
partecipazione consapevole, e quindi informata, dei cittadini;
- il contribuito da parte dei tecnici alla diffusione e alla
comprensione dei dati oggettivi che riguardano lo stato di
salute della comunità;
- l’analisi su fattibilità e sostenibilità da parte degli amministratori
rispetto alle politiche da adottare.
3) Elaborazione del Piano di salute:
attraverso la costituzione di tavoli di progettazione partecipata di
natura evolutiva e flessibile (Laboratori Locale di Salute), che
rispondano a requisiti di intersettorialità e partecipazione bilanciata
tra istituzioni, società civile organizzata e soggetti professionali.
Il Comitato dei Sindaci, adeguatamente supportato da operatori
professionali, ha il compito di dirigere, orientare e finalizzare i lavori
del LLS.
4) Valutazione dei risultati:
attraverso metodi qualitativi in grado di rilevare non solo indicatori
di risultato ma anche di processo.
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Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
1.2 Fasi principali del processo di costruzione sociale del PePS del Distretto di
Fossano-Savigliano
Comitato dei Sindaci
3 dicembre 2008
→
Riunione finalizzata a definire le modalità di lavoro relative alla elaborazione
e stesura del Profilo di Salute
Partecipanti: amministratori,direttore del Distretto, medico del Distretto,
referente Epidemiologia, direttore del Consorzio Monviso Solidale.
Laboratorio Locale di Salute
23 febbraio 2009
15 aprile 2009
→
→
Discussione della prima bozza del Profilo di Salute
Individuazione dei cittadini competenti da “ascoltare”
Partecipanti: amministratori, direttore del Distretto, medico del Distretto,
referente Epidemiologia, referente Educazione sanitaria, direttore del Consorzio
M. Solidale.
Laboratorio Locale di Salute
8 ottobre 2009
→
Presentazione dei dati quantitativi al Comitato dei Sindaci e scelta dei
cittadini competenti
Focus group (FG) con i cittadini competenti
10 febbraio 2010
→
→
→
Invio preliminare della bozza del Profilo di Salute
Realizzazione del Focus Group
Integrazione della bozza
Partecipanti: membri dell’associazionismo, del mondo produttivo, della
scuola.
Laboratorio Locale di Salute
9 aprile 2010
→
Approvazione del Profilo di Salute
Partecipanti: amministratori, tecnici dei servizi sociosanitari.
Laboratorio Locale di Salute
4 maggio 2010
→
→
Individuazione delle priorità da affrontare nei tavoli tematici.
Priorità individuate: Giovani intesi come risorsa, Stili di vita e ambiente
Partecipanti: amministratori, tecnici dei servizi sociosanitari.
Tavoli Tematici
29 giugno 2010
5 luglio 2010
→
→
“Giovani come risorsa”: mappatura risorse e individuazione azioni
prioritarie
“Stili di vita e ambiente”: mappatura risorse e individuazione azioni
prioritarie
Partecipanti: cittadini competenti, amministratori, tecnici dei servizi
sociosanitari.
luglio-dicembre
2010
Elaborazione e approvazione del Piano
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Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
1.3 Profilo di Salute di Fossano-Savigliano: l’analisi dei determinanti in sintesi
Come definito in premessa, il Profilo di Salute contiene una descrizione dello stato di salute e
dei determinanti di salute di un territorio, incluse le aree di criticità e di bisogno e le risorse
della comunità. È un documento che offre elementi utili per la conoscenza del contesto di
riferimento e la programmazione delle politiche e degli interventi, oltre a stimolare un processo
di discussione e analisi partecipata con tutti gli attori della Comunità Locale.
La costruzione del Profilo di Fossano-Savigliano è proceduta attraverso l’ascolto degli
amministratori (sindaci, assessori e tecnici), la rilevazione e analisi dei dati quantitativi delle
principali statistiche correnti, la consultazione dei cittadini competenti.
Terminata la fase di raccolta dei dati, quantitativi e qualitativi, il Profilo è stato presentato in
sede di Laboratorio Locale di Salute (9 aprile 2010). Il documento è stato approvato dai
partecipanti, amministratori locali e tecnici dei servizi sociosanitari, con la consapevolezza che
il Profilo non costituisce una fotografia esaustiva e definitiva dello stato di salute del Distretto,
ma piuttosto un documento in progress che dovrà essere aggiornato e integrato nel tempo.
Di seguito si presenta, rimandando alla lettura del documento completo per una descrizione
esauriente1, una sintesi dei principali risultati emersi in termini di criticità, in relazione allo
stato di salute e ai determinanti di salute del Distretto di Fossano-Savigliano.
Occorre sottolineare che le criticità evidenziate, e la valutazione della loro gravità, non
intendono rappresentare una descrizione oggettiva della salute del Distretto, ma sono il
risultato dell’incrocio tra l’analisi dei dati quantitativi provenienti dalle fonti istituzionali e i
bisogni prioritari di salute della comunità percepiti da amministratori, tecnici e cittadini
competenti coinvolti nel processo di costruzione del Profilo.
Tab. 1 Aree di criticità per determinanti di salute del Distretto di Fossano-Savigliano
DETERMINANTI DI
SALUTE
SISTEMA SOCIO
ECONOMICO
AMBIENTE
1
AREE DI CRITICITA’ (dati qualitativi e quantitativi)
BASSA
Tasso occupazione e
disoccupazione
Reddito pro capite
MEDIA
Presenza immigrati
Invecchiamento
popolazione
Crisi economica e
occupazionale
Aree edificate
Raccolta differenziata
Produzione rifiuti
emissione di polveri
sottili, NO2, CO2
ALTA
Aumento
disoccupazione e
precarietà (in
particolare tra i
giovani)
Aumento CIGS, CIGO;
mobilità
Diminuzione reddito
Scarsa spendibilità titoli
di studio elevati a
livello locale
Lavoratori immigrati in
condizioni lavorative
peggiori
Disagio olfattivo
(prodotto da
allevamenti bestiame e
da scarti di lavorazione
di stabilimenti
industriali)
Rischi idrogeologici
(alluvioni)
Uso sostanze chimiche
in agricoltura
Qualità dell’aria
(metano, ammoniaca)
http://www.aslcn1.it/assistenza-territoriale/la-salute-e/i-peps-negli-ambiti-territoriali/savigliano-fossano.html
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Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
STILI DI VITA
Integrazione sociale
(giovani, immigrati)
Fumo
Uso droga e alcol
Attività fisica
Situazione nutrizionale
adulti e minori
Piccoli centri che
diventano centridormitorio
ACCESSO E QUALITA’
DEI SERVIZI
Ricoveri ordinari
Screening per tumore
colon retto (iniziato nel
2009)
Tassi Screening paptest e mammografia
Uso di farmaci
Sicurezza stradale
(Incidentalità e
mortalità su strade)
Utilizzo mezzi di
trasporto alternativi
all’auto
Collaborazione e
programmazione
integrata tra servizi
(prevenzione, cure
primarie e interventi
ambulatoriali)
1.4 Dal Profilo al Piano: i Tavoli tematici
Successivamente alla approvazione del Profilo di Salute, sulla base delle informazioni raccolte
sia nella fase di ascolto degli amministratori e dei cittadini, sia in quella di ricognizione delle
altre fonti disponibili, nell’ambito del Laboratorio Locale di Salute sono stati individuati e
condivisi due temi considerati prioritari: i giovani e l’ambiente, con particolare attenzione agli
stili di vita. Rispetto ai giovani si è scelto di soffermare l’attenzione soprattutto sugli aspetti
positivi,che costituiscono una risorsa, piuttosto che sulle criticità.
Si è proceduto dunque all’organizzazione di Tavoli tematici, ai quali sono stati invitati, tramite
la segreteria del Distretto di Fossano-Savigliano, amministratori (sindaci o assessori), cittadini
competenti provenienti da enti e settori differenziati (capitale pubblico, di mercato e sociale) e
tecnici dei servizi sociosanitari.
Tab. 2 Partecipanti ai Tavoli tematici del Distretto di Fossano-Savigliano
Amministratori
-
Sindaco Comune di Caramagna Piemonte
Sindaco Comune di Cavallerleone
Assessore Comune di Fossano
Assessori Comune di Monasterolo di Savigliano
Consigliere Comune di Murello
Assessore Comune di Sant’Albano Stura
Vice Sindaco Comune di Savigliano
Assessore Comune di Savigliano
Consigliere Comune di Savigliano
Assessore Comune di Villafalletto
Tecnici
-
Direttore Distretto Fossano-Savigliano ASL CN1
Amministrativo Distretto Fossano-Savigliano ASL CN1
Operatrice Dipartimento Dipendenze ASL CN1
Responsabile allevamenti e produzioni zootecniche ASL CN1 (Area Savigliano e Saluzzo)
Responsabile progetti Consorzio Monviso Solidale
Responsabile area “Strutture anziani” Consorzio Monviso Solidale
Responsabile area “Minori e famiglie” Consorzio Monviso Solidale
Cittadini competenti
- Rappresentante Coldiretti Fossano
- Rappresentante Confagricoltura Cuneo
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Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
-
Rappresentante Confederazione Italiana Agricoltori Fossano
Responsabile di area tematica Dipartimento provinciale di Cuneo Arpa Piemonte
Insegnante Scuola Primaria Cavallerleone
Insegnante Liceo Classico-Scientifico Arimondi Savigliano
Bibliotecario di Monasterolo di Savigliano
Operatore Centro di Aggregazione Racconigi
Educatore di strada Fossano
Educatore di strada Savigliano
Educatore di strada Caramagna Piemonte
Rappresentante Gruppo giovani Savigliano
Rappresentante Consulta giovanile Fossano
Agente di Polizia Municipale – Unione del Fossanese
Coordinatore Traffic Lab
Rappresentante Associazione Trinità Solidale
Rappresentante Gruppo di Acquisto Solidale Fossano
L’organizzazione dei Tavoli è stata pensata per raggiungere due obiettivi principali:
•
•
ottenere una mappatura delle risorse presenti sul territorio - intese come progetti,
esperienze, servizi, ecc. – relative ai bisogni e alle criticità individuate nel Profilo;
individuare delle azioni o misure prioritarie condivise sui temi oggetto degli incontri.
La conduzione degli incontri è stata improntata a massimizzare la partecipazione e la
condivisione. Dopo una prima breve sessione plenaria, finalizzata alla restituzione sintetica
delle problematiche emerse dal Profilo relativamente all’area di lavoro individuata, si è
provveduto a dividere i partecipanti in sottogruppi meno numerosi (10-12 persone), per
favorire una reale interazione tra le persone. La composizione dei gruppi è stata decisa dagli
organizzatori, al fine di costituire gruppi misti e bilanciati tra cittadini, tecnici e amministratori
locali.
La ricognizione delle risorse è stata condotta in modalità brainstorming, durante la quale
ciascun partecipante ha condiviso con gli altri esperienze e progetti del proprio
ente/organizzazione – o di cui era a conoscenza – che costituiscono una risorsa per i cittadini
in relazione al tema trattato. Questa fase di lavoro è stata utile non tanto al fine di ottenere
una ricognizione esaustiva e dettagliata – che è stata invece attuata con l’invio successivo
tramite mail di un’apposita scheda di rilevazione – ma piuttosto a preparare la fase di lavoro
successiva, fornendo ai partecipanti il concreto contesto di riferimento in cui collocare nuove
possibili azioni. L’occasione è stata utile, inoltre, per mettere a fuoco il bisogno effettivo di
condivisione: non sempre infatti persone e istituzioni sono a conoscenza di tutte le esperienze
e i servizi presenti sul territorio. L’accesso alle risorse può dunque banalmente essere limitato
dalla carenza di informazioni. Sulla base di ciò, i partecipanti hanno evidenziato l’opportunità di
individuare, in seno al PePS, modalità di diffusione e scambio di informazioni.
L’individuazione delle priorità è stata condotta con la modalità del Nominal Group (NG), un
processo decisionale strutturato finalizzato a raggiungere il consenso del gruppo sulla priorità
da assegnare a una lista di misure/azioni prodotta dal gruppo stesso. Le dinamiche di gruppo
ordinarie si svolgono sotto il controllo di un tutor, che coordina e riduce le dinamiche sociali ed
emozionali dei comportamenti di gruppo potenzialmente inibenti e le relazioni di potere e/o di
conflitto che possono influenzare la comunicazione tra i partecipanti. Ogni persona ha quindi lo
stesso ruolo nel gruppo ed è libera di parlare e di condividere le proprie idee e il conduttore è
attento affinché vengano rispettati dei tempi di intervento paritari.
Secondo le modalità di conduzione previste da questa tecnica di partecipazione, in una prima
fase i partecipanti sono stati invitati a produrre individualmente e liberamente un elenco di
misure e azioni ritenute prioritarie per affrontare i temi in discussione, successivamente le idee
sono state esplicitate da ciascun partecipante e raccolte e sistematizzate dal tutor andando a
comporre una lista di idee di gruppo.
I partecipanti sono poi stati invitati a votare ciascuno le tre idee ritenute più importanti e si è
provveduto, attraverso un semplice conteggio, a selezionare le tre idee prioritarie di gruppo. Al
termine dell’incontro, nuovamente riuniti in plenaria, i portavoce individuati hanno presentato
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Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
le idee prioritarie emerse nei diversi gruppi e un conduttore ha evidenziato i punti di contatto
emersi.
1.5 Struttura del Piano di salute di Fossano-Savigliano
Nei capitoli successivi si dipana la descrizione del Piano di salute del Distretto di FossanoSavigliano, secondo la logica che ha guidato il lavoro sul campo.
Nei capitoli 2 e 3 sono riportati nel dettaglio i materiali raccolti durante i Tavoli tematici
organizzati ad hoc per i temi individuati nel percorso PePS (Giovani come risorsa e Stili di vita
e ambiente). Nel capitolo 4, per ogni area tematica e in relazione ai problemi evidenziati dal
Profilo di Salute, sono riportate in sintesi le idee emerse nei Tavoli e ridiscusse nell’ambito nel
gruppo di lavoro individuato nell’ambito del Laboratorio Locale di Salute.
Nel capitolo 5 le proposte e le idee emerse durante tutto il percorso sono state riprese e
riformulate a costituire le politiche e le azioni prioritarie che orienteranno il lavoro degli
amministratori locali, dei tecnici dei servizi socio-sanitari e dei cittadini competenti. Non si
tratta ancora di progetti definiti, ma piuttosto di un insieme di intenti, di criteri e di idee
condivisi – più o meno concreti – che ciascuno degli attori, che hanno preso parte alla
costruzione del Piano, si impegna a osservare e perseguire nel proprio ambito di competenza.
10
Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
2. Tavolo tematico “Giovani come risorsa”
2.1 Problematiche emerse
In fase di costruzione del Profilo di Salute, dall’ascolto di amministratori e cittadini sono emersi
alcuni temi particolarmente critici relativi al mondo giovanile, in particolare: istruzione e
lavoro, integrazione sociale e protagonismo giovanile, stili di vita legati al divertimento, ai
consumi e all’attività fisica. Nella scheda successiva, per ogni tema discusso, vengono
sintetizzati i principali aspetti evidenziati.
ISTRUZIONE E LAVORO
Aspetti del problema:
-
le conseguenze della crisi economica colpiscono in particolare i giovani aumentando la difficoltà a
entrare nel mercato del lavoro
i titoli di studio elevati sono scarsamente spendibili sul mercato del lavoro locale
molti (soprattutto laureati) sono costretti ad accettare impieghi non qualificati e sottopagati
cresce la precarietà nei rapporti di lavoro
emergono disuguaglianze intergenerazionali: i figli hanno meno opportunità di reddito e di
carriera rispetto ai padri
la famiglia spesso risulta come ammortizzatore sociale e unica fonte di reddito dopo il
conseguimento del titolo di studio
nel mercato del lavoro locale si tendono a privilegiare i fattori ascritti (status socio-occupazionale
dei genitori) rispetto a quelli acquisiti (livello di istruzione, capacità occupazionali).
INTEGRAZIONE SOCIALE E PROTAGONISMO GIOVANILE
Aspetti del problema:
-
aumentano fenomeni di ansia e depressione legati ai rapporti di precarietà nel mercato del
lavoro
cresce la tendenza alla nuclearizzazione delle giovani famiglie e all’adozione di stili di vita sempre
più individualistici
aumenta il numero delle separazioni nelle giovani coppie
i giovani sono scarsamente partecipi alla vita comunitaria
crescono le distanze tra giovani italiani e di origine immigrata, sia a scuola sia sul posto di
lavoro.
AGGREGAZIONE GIOVANILE
Aspetti del problema:
-
sono diffusi stili di divertimento improntati al consumo (es. ritrovo negli ipermercati), allo sballo
e alla “performance sociale” (uso sostanze).
STILI DI VITA
Aspetti del problema:
-
si rileva la tendenza tra gli adulti, con evidenti ripercussioni tra i giovani, a consumare
eccessivamente e al di sopra delle proprie possibilità
vi è una scarsa diffusione dell’attività fisica spontanea, ad esempio utilizzando luoghi della
comunità come cortili e piazze
prevale un approccio all’attività sportiva sempre meno improntato al divertimento e allo spirito di
squadra e sempre più individualistico e competitivo
le nuove generazioni non sempre crescono e vengono educate alla cultura del riciclo e del
risparmio.
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Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
2.2 Mappa delle risorse esistenti
La mappatura delle risorse, emersa nell’ambito del Tavolo tematico, non è da intendersi esaustiva di tutte le risorse presenti sul territorio, ma
rappresenta solo una prima ricognizione elaborata sulla base delle informazioni fornite dai partecipanti.
RISORSA
“AAA… Lavoro cercasi”
DESCRIZIONE
DESTINATARI
Istruzione e lavoro
Iniziative e percorsi volti a aiutare i
Giovani tra i 16 e i 35 anni in cerca di
giovani disoccupati nella ricerca del
lavoro iscritti al Centro per l’Impiego
lavoro: informazione, orientamento e
di Savigliano
rafforzamento delle capacità
individuali.
Il progetto intende mettere assieme
le politiche giovanili con segmenti di
politiche attive del lavoro, creando
sinergie fra interventi, iniziative e
servizi già attivi sul territorio e
realizzando nuove attività di
rafforzamento individuale del giovane
disoccupato.
SOGGETTI PROMOTORI
Provincia di Cuneo, Comune di
Savigliano (capofila), Comuni di
Caramagna Piemonte, Casalgrasso,
Cavallerleone, Cavallermaggiore,
Faule, Marene, Monasterolo di
Savigliano, Murello, Polonghera,
Racconigi, Ruffia (partner)
Informagiovani – Informalavoro
Servizi di intermediazione tra offerta
e domanda di lavoro; organizzazione
di corsi di formazione professionale.
Giovani dai 14 ai 25 anni
Comune di Racconigi, Consorzio
Monviso Solidale
Meeting studentesco
Il meeting è una opportunità che il
Liceo Arimondi offre da anni agli
allievi rappresentanti d’istituto, di
classe e provinciali, per promuovere il
protagonismo studentesco
coinvolgendo concretamente gli
studenti nella elaborazione e verifica
del piano dell’offerta formativa.
Tutti gli studenti rappresentanti
d’Istituto, provinciali e di classe del
Liceo
Liceo Arimondi di Savigliano
(Comitato studentesco e insegnante
avente funzione strumentale)
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Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
RISORSA
Giornate seminariali
DESCRIZIONE
Le modalità, in linea generale, sono
le seguenti:
-
-
l'accesso a ogni lezione è indicato
dai docenti e dai rappresentanti
d’istituto mediante un programma
precedentemente predisposto al
fine di distribuire uniformemente
gli allievi e consentire l'ordinato
svolgimento dell'attività didattica;
l'argomento delle lezioni può
vertere sia su approfondimenti
delle discipline curricolari sia su
materie decisamente extracurricolari, purché di idoneo
contenuto educativo e formativo.
DESTINATARI
Tutti gli allievi e tutti i docenti
SOGGETTI PROMOTORI
Liceo Arimondi di Savigliano
(Comitato studentesco, docente
funzione strumentale e alcuni
insegnanti della Commissione
Osservatorio Benessere)
I docenti/esperti delle giornate
seminariali possono far parte
dell'organico della scuola oppure
essere esterni o anche ex- studenti
dell'istituto.
Agli allievi viene garantita la
partecipazione ad almeno il 50% degli
argomenti scelti, la partecipazione
all’altro 50% delle lezioni è indicata
dal docente referente e dai
rappresentanti d’istituto (azione
necessaria per motivi di sicurezza
ambienti).
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Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
RISORSA
Educazione alla salute
DESCRIZIONE
Progetto che ha l’ambizione di
collocare l’allievo al centro degli
interessi della scuola, nella
complessità delle sue relazioni umane
e culturali, scolastiche ed
extrascolastiche. Promozione dello
star bene a scuola e quindi di un
clima favorevole non solo
all’apprendimento e alla formazione
ma anche alla socializzazione, con
particolare attenzione alla
prevenzione primaria.
DESTINATARI
Singoli allievi, allievi che si
riconoscono in comportamenti che gli
insegnanti ritengono problematici,
gruppi classe, consigli di classe,
genitori, docenti e personale della
scuola
SOGGETTI PROMOTORI
Liceo Arimondi di Savigliano (docente
referente alla salute e Osservatorio
Benessere)
Allievi, docenti e personale della
scuola
Liceo Arimondi di Savigliano (docente
referente alla salute, insegnante di
religione)
Del progetto fa parte l’attività
“Kalimera” che è il servizio di un
operatore esterno (psicologa).
“Gli altri”
La scuola promuove percorsi di invito
all’attività volontaristica a favore dei
più bisognosi. Di seguito alcune delle
iniziative che si sono svolte nei
precedenti anni scolastici:
-
-
-
-
Viaggio a Taizè (suscitare un
fermento di pace e di fiducia nella
famiglia umana, far conoscere un’
esperienza particolare,
ecumenica, che supera barriere
religiose ed ideologiche)
Volontariato al Cottolengo di
Torino
Visita e volontariato al Sermig
Progetto cibo amico
Assemblea della solidarietà con
proposta di adozione
internazionale
Peer supporter (pomeriggi a
scuola per seguire compagne/i in
difficoltà)
Ecc.
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Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
RISORSA
Assistenza prescolastica e pre-estate
ragazzi
Progetto Alcotra “Fare Insieme”
Educativa di strada di Savigliano “Ci
sto dentro”
DESCRIZIONE
Personale volontario garantisce
l’assistenza dei bambini prima
dell’ingresso a scuola (periodo
scolastico) e prima dell’inizio delle
attività dell’Estate ragazzi (periodo
estivo).
DESTINATARI
Bambini in età scolare (3-10 anni)
Integrazione sociale e protagonismo giovanile
Lavoro educativo con i giovani
Giovani tra i 14 ai 25 anni
finalizzato a organizzare incontri e
scambi territoriali/transfrontalieri a
carattere musicale e culturale
attraverso la collaborazione di
strutture e associazioni che
coinvolgano i giovani secondo
modalità a loro più congeniali.
Le finalità del progetto sono:
a) promozione delle risorse e delle
competenze individuali e del gruppo
b)prevenzione del disadattamento e
contenimento del disagio
c)prevenzione primaria e secondaria
di comportamenti devianti
Giovani di Savigliano e del territorio
SOGGETTI PROMOTORI
Associazione di volontariato Trinità
solidale
Consorzio Monviso Solidale, Comunità
dei Comuni Des Ecrin”, Comunità dei
Comuni Escarton del Queyras,
Comunità dei Comuni del Cantone di
Guillestre, Comunità dei Comuni del
Brianconnais
ASL CN1 (Dip. Dipendenze e
Consultorio familiare), Fondazione
Cassa di Risparmio di Savigliano, Ass.
Il cerchio, Ass. Cielo in terra, Ass. Mai
più sole, Ass. Insane, Oasi Giovani,
cooperativa sociale Proposta 80,
Scuole della città, Società sportive del
territorio
d) risocializzazione dei soggetti più a
rischio e accompagnamento a servizi
specifici in base al problema emerso.
15
Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
RISORSA
Educativa di strada di Fossano e
Centro Giovani Cascina Sacerdote
DESCRIZIONE
L’educativa di strada mira a
intercettare giovani e adolescenti
della città lavorando nei contesti di
vita dei giovani; intende supportare le
competenze dei ragazzi valorizzando
il protagonismo attivo e la capacità di
costruire risposte ai bisogni che
emergono dalla popolazione target.
DESTINATARI
Giovani di Fossano e del territorio
SOGGETTI PROMOTORI
Comune di Fossano, Consorzio
Monviso Solidale, ASL CN1 (Dip.
Dipendenze, Consultorio familiare),
Fondazione Cassa di Risparmio di
Fossano, Ass. Arcipelago, Coop.
sociale Caracol, Istituti di istruzione
secondaria di II grado della città di
Fossano
Giovani cittadini di Monasterolo di
Savigliano
Biblioteca di Monasterolo di Savigliano
Il Centro aggregazione di Cascina
Sacerdote offre uno spazio di
aggregazione pomeridiano e serale in
cui vengono organizzate diverse
attività.
Guide turistiche volontarie
Si è organizzato un gruppo di
volontari che, nei giorni di apertura
stabiliti dall’ente provinciale “Castelli
Aperti”, accompagna e guida i
visitatori in un breve tour del Castello.
Aggregazione giovanile
Centro di incontro finalizzato alla
Giovani tra i 14 e i 25 anni
promozione del protagonismo attivo
giovanile. Lo spazio offre la possibilità
di usufruire di una sala prove
musicale, campetto di calcio a 5 e di
una palestra.
Comune di Racconigi, Consorzio
Monviso Solidale, ASL CN1 (Dip.
dipendenze, Consultorio familiare),
Scuole di Racconigi, Cooperativa
sociale Proposta 80
Centro Giovani “Polis” di
Cavallermaggiore
Il Centro offre opportunità
aggregative per gli adolescenti.
Giovani tra i 14 e i 17 anni
Comune di Cavallermaggiore,
Consorzio Monviso Solidale
Attività Aggregazione Marene
L’attività si sviluppa in diversi contesti
di vita secondo l’approccio proprio del
lavoro di comunità: giovani e adulti,
con il sostegno delle istituzioni,
concorrono a promuovere opportunità
che valorizzino il protagonismo
giovanile.
Giovani
Comune di Marene, Consorzio
Monviso Solidale, Istituto
Comprensivo, Cooperativa Sociale
Caracol
Sala Pick Up
Associazione musicale che gestisce e
organizza eventi musicali.
Giovani
Associazione Pick Up di Racconigi
Centro Giovani Ex Gil di Racconigi
16
Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
DESCRIZIONE
Associazione sportiva calcistica la cui
finalità è duplice: da un lato
aggregativa, dall’altro di formazione
degli atleti, non solo in ambito
sportivo ma anche nella
responsabilizzazione civile e morale.
DESTINATARI
Giovani dell’associazione
SOGGETTI PROMOTORI
Associazione Racco ’86 di Racconigi
Circolo l’Aquilone
Circolo aggregativo e ricreativo. Nel
corso dell’anno, il circolo è stato
promotore di iniziative rivolte alle
giovani generazioni come “Estate
insieme” e “Bimbomaggio”; inoltre si
svolge un servizio di doposcuola, si
organizzano tornei sportivi e serate
per i giovani. Il circolo anima anche il
coro parrocchiale.
Giovani dai 6 ai 14 anni
Parrocchia di Racconigi, Circolo
l’Aquilone
Campeggio montano estivo per
giovani
Organizzazione di un campeggio
montano estivo della durata di una
settimana.
Giovani dagli 11 ai 18 anni
Associazione Trinità Solidale e
parrocchia di Trinità
Campeggio montano estivo per
bambini
Organizzazione di un campeggio
montano estivo della durata di una
settimana.
Bambini di età compresa tra i 3 e i 10
anni
Associazione Trinità Solidale
Gruppo parrocchiale giovanile
Tutti i lunedì sera i giovani si
riuniscono per affrontare e discutere
tematiche di vario genere.
Giovani dai 19 ai 25 anni
Educatori volontari cittadini di
Monasterolo di Savigliano
Oratorio Parrocchiale
Attivo il sabato pomeriggio, promuove
attività legate al gioco e allo sport;
inoltre si svolgono riflessioni,
preghiere comunitarie e canto.
Giovani dai 6 ai 14 anni di
Sant’Albano e del territorio
Parrocchia, Comune di Sant’Albano
Stura
Gruppo Giovanissimi
I giovani si impegnano
nell’animazione dei bambini
dell’oratorio parrocchiale e nella
preparazione e programmazione delle
attività ricreative; inoltre, organizzano
uscite comunitarie verso i principali
centri di aggregazione (bowling,
discoteca, disco-pub, cinema)
Giovani dai 14 ai 18 anni di
Sant’Albano e del territorio
Parrocchia di Sant’Albano Stura
Racco ‘86
RISORSA
17
Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
RISORSA
Campeggio estivo
DESCRIZIONE
Soggiorno estivo in una località
montana presso la casa parrocchiale
promosso e coordinato da adulti e da
giovani animatori.
DESTINATARI
Bambini e giovani dai 7 ai 18 di
Sant’Albano e del territorio
SOGGETTI PROMOTORI
Parrocchia di Sant’Albano Stura
Estate ragazzi
Attività ricreative, laboratori didattici,
sostegno nello svolgimento dei
compiti estivi, organizzazione di gite
settimanali nel periodo compreso tra il
15 giugno e il 31 luglio.
Alunni delle scuola dell’infanzia e della
scuola primaria, giovani della scuola
secondaria di I grado
Comune di Sant’Albano Stura
Aggregazione dei diciottenni
Promozione di momenti di
aggregazione (pranzi, cene e balli)
rivolti a coloro che compiono 18 anni
in collaborazione con i coetanei dei
comuni vicini.
18enni
Giovani e famiglie, Comune di
Sant’Albano Stura
Squadra di calcio
Società di calcio maschile
(Monasterolo ’94). L’attività sportiva
richiede l’impegno per due
allenamenti a settimana e per la
partita di campionato.
Sportivi dai 18 ai 35 anni
Giovani cittadini di Monasterolo di
Savigliano
Proloco
Associazione che organizza e
promuove sul territorio numerose
iniziative che afferiscono a diverse
sfere di intervento turistico, sociale,
culturale e sportivo.
Tutta la popolazione
Giovani volontari cittadini di
Monasterolo di Savigliano
“Tempo al tempo”
Stili di vita
Il progetto intende incidere sui rischi
Popolazione compresa nella fascia
connessi all’uso di sostanze
d’età dai 15 ai 30 anni
psicoattive legali e illegali con
particolare riferimento alla
pericolosità dei comportamenti alla
guida e alla prevenzione delle
malattie sessualmente trasmissibili. I
contesti di realizzazione prescelti si
collocano prevalentemente nell’area
del tempo libero e dell’informalità.
ASL CN1 (Dip. Dipendenze)
18
Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
RISORSA
Piano Locale della Prevenzione
DESCRIZIONE
Strumento di programmazione
sanitaria finalizzato a rendere
sinergiche le azioni di prevenzione.
DESTINATARI
Servizi sanitari, enti locali e comunità
Locale
SOGGETTI PROMOTORI
ASL CN1
Piano Locale delle Dipendenze
Strumento di programmazione
sanitaria finalizzato a rendere
sinergiche le azioni nell’ambito delle
dipendenze.
Servizi sanitari, enti locali e comunità
Locale
ASL CN1 (Dip. Dipendenze) ed Enti
Locali
19
Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
2.3 Azioni prioritarie
Nei lavori di gruppo del Tavolo tematico sono emerse molte idee circa possibili e auspicabili
azioni da intraprendere per contrastare i problemi rilevati in ambito giovanile. Qualcuno ha
avanzato proposte di tipo trasversale, qualcun altro si è concentrato invece su un bisogno o un
target specifico. Le idee emerse possono essere così raggruppate e sintetizzate:
Azioni e misure a sostegno dell’istruzione e del lavoro

-
-
-
-
-
estendere il progetto “AAA… lavoro cercasi” attivo a Savigliano e in altri 12 Comuni del
saviglianese anche al Comune di Fossano e nel territorio del fossanese
favorire la nascita di spazi di progettualità e di impiego per i giovani usciti
precocemente dal circuito scolastico
favorire la nascita di cooperative di lavoro auto-organizzate dai giovani
migliorare i percorsi di orientamento alla scelta del corso universitario, con il duplice
obiettivo di attenuare il fenomeno della dispersione universitaria e di favorire l’ingresso
delle giovani generazioni nel mercato del lavoro
individuare proposte di esperienze estive alternative di viaggio, lavoro, volontariato e
realizzare una Guida delle offerte coordinata dal Consorzio per i servizi socioassistenziali
diffondere e promuovere la scelta del Servizio civile volontario anche e soprattutto
attraverso forme più snelle di finanziamento dello stesso da parte degli enti
creare un coordinamento tra istituzioni scolastiche, Consorzio per i servizi socioassistenziali, Comuni e imprese per l’istituzione di un’“Agenzia per l’Europa”, che
promuova sul territorio scambi culturali, viaggi studio, stage all’estero, ecc.
estendere alla totalità degli istituti scolastici con sede a Fossano e Savigliano
l’esperienza delle “giornate seminariali” promosse dal Liceo Arimondi di Savigliano
(aprire la scuola alla conoscenza del territorio e delle opportunità culturali nel senso
ampio del termine mediante tematiche e/o discipline che non sono presenti nel
curriculum scolastico)
incentivare tra i giovani la partecipazione al volontariato, ad esempio nella Protezione
Civile.
Azioni e misure volte a favorire l’integrazione sociale e il protagonismo giovanile

-
-
-
-
-
-
introdurre negli organismi elettivi di enti pubblici, privati, sindacati, ecc. delle quote
“verdi”, cioè un numero minimo di giovani al fine di dare loro la possibilità di
intraprendere un’esperienza amministrativa
promuovere percorsi formativi rivolti in particolare ai giovani che all’interno della
comunità si fanno carico dell’organizzazione e dell’animazione di varie iniziative. La
priorità è quella di fornire degli strumenti che possano consentire a questi giovani di
essere veri e propri “attivatori di comunità”, buon esempio da veicolare all’interno dei
gruppi informali e nei luoghi che essi abitualmente frequentano (scuola, luoghi del
divertimento, campi sportivi, ecc.)
creare un “Incubatoio delle idee” in cui raccogliere suggerimenti e proposte relativi a
percorsi di partecipazione giovanile, sostenere gruppi spontanei e accompagnarli nella
realizzazione di idee e progetti che siano diretta espressione dei giovani
creare o rafforzare realtà associative che sul territorio consentano ai giovani di
avvicinarsi alla politica e di essere cittadini attivi nel territorio in cui vivono, favorendo
così il loro inserimento sociale; a questo proposito, si chiede che i giovani non siano
coinvolti solamente nelle politiche giovanili, ma che possano esprimersi rispetto a tutte
le scelte che riguardano la vita pubblica
promuovere l’associazionismo giovanile e le iniziative promosse dai giovani, avviando lo
snellimento di alcune pratiche burocratiche (ad esempio attraverso la proposta di
contributi per la S.I.A.E. meno onerosi)
sostenere le esperienze di educativa di strada laddove già esistono, promuoverle nei
contesti in cui ancora non sono attive e favorire accordi tra Comuni (Unione di Comuni)
per la programmazione condivisa di azioni
20
Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
-
favorire il dialogo e le opportunità di incontro tra giovani e anziani, ad esempio
attraverso l’istituzione di laboratori sugli antichi mestieri o sulla coltivazione dell’orto.
Azioni e misure volte a favorire l’aggregazione giovanile

-
-
-
-
-
incentivare la collaborazione tra i piccoli Comuni e le parrocchie per l’organizzazione
delle attività degli oratori come luogo di incontro dei giovani
individuare spazi di autogestione controllata nei quali i giovani possano organizzare
feste e momenti di incontro in totale autonomia avendo tuttavia in carico la corretta
gestione degli spazi (pulizia, cura delle strutture, ecc.)
incentivare i gemellaggi con città e comunità straniere attraverso un coinvolgimento
attivo dei giovani del territorio
istituire o rendere disponibile un centro di aggregazione giovanile accessibile a giovani
di diversi piccoli Comuni (Unione di Comuni); ad esempio, per la città di Fossano si
potrebbero potenziare le iniziative promosse dal centro di aggregazione “Cascina
Sacerdote” e prevedere una migliore accessibilità allo stesso attraverso un servizio di
navetta che colleghi il Centro con i paesi limitrofi
promuovere momenti aggregativi e musicali che vedano il coinvolgimento di artisti locali
realizzare un calendario unificato delle manifestazioni del territorio con la collaborazione
dei Comuni della Provincia
sostenere e incentivare su tutto il territorio del Distretto lo sviluppo di centri culturali,
aree concerti, spazi da dedicare a mostre, ecc.
promuovere spazi e opportunità aggregative, anche per incentivare i giovani
all’adozione di stili di divertimento sobri e che limitino il “nomadismo” da un locale
all’altro (fenomeno molto frequente nella provincia di Cuneo e che rappresenta una
delle principali cause di incidentalità stradale)
migliorare il collegamento autobus tra paesi piccoli e centri principali, con corse serali
(almeno una o due sere a settimana) per favorire l’aggregazione giovanile e diminuire
l’incidentalità stradale
organizzare un servizio navetta verso le discoteche su tutto il territorio provinciale.
Azioni e misure finalizzate alla promozione di stili di vita sani

(attività fisica)
-
aumentare in città gli spazi per il gioco spontaneo vietando l’accesso alle auto al fine di
consentire un utilizzo più sicuro degli spazi pubblici
aumentare le adesioni dei Comuni alle Olimpiadi dei Comuni e incrementare il numero
delle attività sportive rappresentate in tale iniziativa
aumentare il ruolo dei piccoli Comuni nel favorire la funzione educativa dell’attività
sportiva attraverso azioni di sensibilizzazione delle società sportive stesse
invitare le associazioni sportive a dotarsi di un codice deontologico che renda meno
rigidi i vincoli e le regole di affiliazione
favorire una programmazione oraria degli impianti sportivi che possa conciliarsi con gli
orari lavorativi (es: orari apertura/chiusura piscina comunale, campi da tennis, ecc.).
(stili di divertimento e di consumo sobri)
-
-
incentivare e promuovere l’adozione di stili del “bere” sani e non orientati
esclusivamente alla cultura dello sballo, anche attraverso corsi di avvicinamento alla
cultura enogastronomica, su prodotti sia locali sia etnici (“slow food & slow drink”), con
il coinvolgimento di soggetti diversi, quali scuola, mondo della produzione, enoteche,
associazionismo, centri di aggregazione, ecc.
promuovere iniziative contro gli atti di vandalismo che prevedano la “riparazione” del
danno: “chi rompe, aggiusta!”
privilegiare l’adozione di misure educative piuttosto che misure repressive nella
prevenzione degli incidenti stradali
estendere il più possibile a tutte le scuole del territorio progetti di educazione alla
legalità, di prevenzione all’uso di sostanze e all’abuso di alcol
promuovere programmi di educazione stradale e sul rischio ad “alto impatto” (ad
esempio attraverso l’utilizzo di immagini e video) al fine di sensibilizzare i giovani.
21
Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
Azioni di governance

-
-
rafforzare il lavoro di rete tra istituzioni, enti locali, associazioni, con l’obiettivo di
favorire l’integrazione delle azioni e delle risorse attive sul territorio
promuovere un laboratorio permanente di monitoraggio e valutazione delle politiche e
iniziative rivolte al mondo giovanile, al fine di verificare la situazione esistente e
individuare proposte di miglioramento
individuare nuovi e più efficaci canali di comunicazione tra enti (Comune, Consorzio,
ASL, ecc.) e giovani, ad esempio attraverso l’utilizzo di strumenti innovativi quali blog,
forum su internet, comunità virtuali.
Le misure/azioni maggiormente votate dai partecipanti sono state:
•
La nascita o il rafforzamento di realtà associative che sul territorio consentano ai
giovani di avvicinarsi alla politica e di essere cittadini attivi nel territorio in cui vivono,
favorendo così il loro inserimento nella vita politica locale. A questo proposito, si chiede
che i giovani non siano coinvolti solamente nelle politiche giovanili, ma che possano
esprimersi rispetto a tutte le scelte che riguardano la vita pubblica.
•
L’individuazione di proposte di esperienze estive alternative di viaggio, lavoro,
volontariato e la realizzazione di una Guida delle offerte coordinata dal Consorzio per i
servizi socio-assistenziali per orientare il giovane nella scelta più appropriata.
•
La promozione di spazi e opportunità aggregative che incentivino l’adozione di stili di
divertimento sobri e che limitino il “nomadismo” da un locale all’altro, fenomeno molto
frequente nella provincia di Cuneo e che rappresenta una delle principali cause di
incidentalità stradale.
•
La creazione di un “Incubatoio delle idee” in cui si possano raccogliere suggerimenti e
proposte relative a percorsi di partecipazione giovanile, sostenere gruppi spontanei e
accompagnarli nella realizzazione di idee e progetti che siano diretta espressione dei
giovani.
•
L’individuazione di spazi di “autogestione controllata” nei quali i giovani possano
organizzare feste e momenti di incontro in totale autonomia avendo tuttavia in carico la
corretta gestione degli spazi (pulizia, cura delle strutture, ecc.).
•
La promozione di percorsi formativi rivolti a coloro che all’interno della comunità si
fanno carico dell’animazione, dell’organizzazione delle varie iniziative. La priorità è
quella di fornire degli strumenti che possano consentire a questi giovani di essere veri e
propri “attivatori di comunità”, buon esempio da veicolare all’interno dei gruppi
informali che frequentano (educazione tra pari).
22
Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
3. Tavolo tematico “Stili di vita e ambiente”
3.1 Problematiche emerse
In fase di costruzione del Profilo, sia dall’ascolto degli amministratori che da quello dei cittadini
competenti, è emersa una preoccupazione diffusa rispetto l’adozione sempre più frequente di
stili di vita e di consumo non sobri e difficilmente sostenibili. Rispetto all’ambiente, si rilevano
forti criticità nell’ambito degli allevamenti e delle produzioni zootecniche legate soprattutto alle
esalazioni olfattive e allo spargimento dei reflui. Nella scheda successiva, per ogni tema
emerso, vengono sintetizzati i principali aspetti critici evidenziati dai partecipanti, sui quali
successivamente si è concentrato il lavoro del Tavolo tematico.
STILI DI VITA
Stili di consumo
Aspetti del problema:
-
si rileva la tendenza a spendere eccessivamente e al di sopra delle proprie possibilità
(investimenti in acquisti che, di fatto, non migliorano la qualità della vita)
non è più diffuso uno stile di vita sobrio basato sul risparmio e su forme di riutilizzo e riciclo degli
oggetti
in controtendenza, si stanno diffondendo esperienze di acquisto condiviso come quella dei Gruppi
di Acquisto Solidale (G.A.S.).
-
Alimentazione
Aspetti del problema:
-
da una parte vi è chi ritiene che l’attenzione verso un’alimentazione corretta sia aumentata
dall’altra, vi è preoccupazione relativa a sedentarietà e cattive abitudini alimentari dei giovani
i menù delle mense scolastiche sempre di più rispondono a criteri di qualità e sostenibilità benché
spesso non corrispondano all’adozione di stili alimentari più salutari da parte delle famiglie
si registra un eccessivo consumo di alimenti confezionati da parte dei bambini e un basso
consumo di frutta e verdura.
-
Attività fisica
Aspetti del problema:
un tempo era più diffusa l’attività fisica spontanea, non organizzata, nei cortili e nelle piazze
prevale un approccio all’attività sportiva sempre meno improntato al divertimento e sempre più
individualistico e competitivo
riguardo all’attività fisica degli adulti e degli anziani si rileva la necessità di riabituare le persone
a camminare.
-
Fumo, alcol, farmaci
Aspetti del problema:
-
si registra un consumo eccessivo di psico-farmaci, prevalentemente ansiolitici, in relazione alle
patologie dovute allo stress e alle difficoltà relazionali che contraddistinguono i nuovi stili di vita
secondo le percezioni dei cittadini il consumo di droghe illegali è diffuso e in aumento. Emerge un
tipo di consumo “prestazionale” cioè finalizzato a migliorare le proprie performance nei diversi
ambiti di vita, dal lavoro allo sport.
Mobilità
Aspetti del problema:
-
la pratica del car sharing non ha avuto esiti positivi
si registra la presenza di inquinamento visivo causato da una eccessiva quantità di manifesti
pubblicitari sulle strade
il numero medio (73,3) di decessi verificatesi ogni 1.000 incidenti stradali è nettamente
superiore alla media regionale (41).
23
Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
AMBIENTE
Inquinamento
Aspetti del problema:
-
uno dei problemi maggiormente sentiti è quello degli odori prodotti dagli allevamenti di bestiame
si denunciano irregolarità nello spargimento dei liquami sui coltivi
i torrenti scorrono vicino ai centri abitati e negli ultimi anni si sono verificati episodi di alluvioni
che hanno diffuso la paura tra i cittadini
si evidenzia un uso indiscriminato di sostanze chimiche in agricoltura.
Alcuni dati:



nel Distretto di Savigliano si producono il 40% delle emissioni di NH3 (ammoniaca) prodotte sul
territorio provinciale. L’NH3 si forma principalmente in seguito al deposito e allo spargimento di
reflui
in alcune zone del Distretto si registrano fino a 30 capi di suino per ettaro, con 556 allevamenti
suinicoli e 1.585 allevamenti bovini
il disagio olfattivo non proviene soltanto dagli allevamenti di bestiame, ma è provocato anche
dagli scarti di lavorazione di alcuni stabilimenti industriali.
Rifiuti
Aspetti del problema:
-
rispetto alla produzione e allo smaltimento dei rifiuti vi è, secondo alcuni, una difficoltà culturale
a cambiare abitudini e ad assumere modelli comportamentali attenti all’ambiente
si evidenzia una contraddittorietà dei messaggi veicolati dai mass media: da un lato, si invita a
non inquinare e, dall’altro, si esorta a consumare per sostenere l’economia
vi è la consapevolezza da parte dei cittadini di dover aumentare il tasso di differenziazione dei
rifiuti, ridurre gli imballaggi e incentivare la vendita dei prodotti sfusi
le fonti di energia pulita sono ancora troppo poco sfruttate.
24
Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
3.2 Mappa delle risorse esistenti
La mappatura delle risorse, emersa nell’ambito del Tavolo tematico, non è da intendersi esaustiva di tutte le risorse presenti sul territorio, ma
rappresenta solo una prima ricognizione elaborata sulla base delle informazioni fornite dai partecipanti.
RISORSA
Gruppi di acquisto solidale
DESCRIZIONE
DESTINATARI
Stili di consumo
A partire dal 2008 il gruppo si
Famiglie e persone interessate al tema
propone di promuovere l’acquisto di
dell’alimentazione consapevole e
generi alimentari che abbiano come
ragionata
caratteristica la qualità dei prodotti o
la loro convenienza a parità di
qualità.
SOGGETTIO/I PROMOTORE
Associazione L’Arcipelago di Fossano
Vengono quindi ricercate e
privilegiate le aziende e i produttori
che producono con sistemi biologici o
tradizionali, del territorio locale
(Km0) o di tipicità.
Sagra del pollo e dei prodotti tipici
Corsi di fitwalking
Sagra dei prodotti tipici locali a Km0
(pollo, formaggi, salumi, ecc.).
Cittadini di Monasterolo di Savigliano
Attività fisica
Si tratta di un’attività sportiva a
Uomini e donne di tutte le età
carattere amatoriale che prevede
l’organizzazione di camminate
sportive con lo scopo di far svolgere
una salutare attività fisico-motoria
alle persone di qualsiasi età.
Pro Loco di Monasterolo di Savigliano
Società Atletica Fossano, Scuola del
cammino di Saluzzo
Gare podistiche
Organizzazione di gare podistiche nel
corso dell’anno.
Cittadini di Monasterolo di Savigliano e
dei Comuni limitrofi
Società podistica privata, Comune di
Monasterolo di Savigliano
Piano Locale della Prevenzione
Strumento di programmazione
sanitaria finalizzato a rendere
sinergiche le azioni di prevenzione.
Servizi sanitari, enti locali e comunità
Locale
ASL CN1
25
Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
RISORSA
Piano Locale delle Dipendenze
DESCRIZIONE
DESTINATARI
Fumo, alcol, farmaci
Strumento di programmazione
Servizi sanitari, enti locali e comunità
sanitaria finalizzato a rendere
Locale
sinergiche le azioni nell’ambito delle
dipendenze.
Piano Locale della Prevenzione
Strumento di programmazione
sanitaria finalizzato a rendere
sinergiche le azioni di prevenzione.
Trasporto anziani e malati
Si organizzano trasporti quotidiani
verso le strutture sanitarie a favore
di anziani o di persone che
presentano particolari problemi
sociosanitari.
Pedibus
Nei mesi iniziali e finali dell’anno
scolastico si organizza un servizio di
pedibus stabilendo un piano orario e
punti di partenza e di raccolta degli
alunni.
Servizi sanitari, enti locali e comunità
Locale
Mobilità
Persone di tutte le età
Alunni della scuola primaria del 1° e del
2° circolo di Savigliano
SOGGETTIO/I PROMOTORE
ASL CN1 (Dip. Dipendenze) ed Enti
Locali
ASL CN1
Volontari dell’Associazione Trinità
Solidale
Comune di Savigliano, Direzione
Didattica di Savigliano
L’obiettivo di tale servizio è duplice:
rendere le strade sicure per i pedoni
e abituare i bambini a percorrere il
tratto tra l’abitazione e la scuola a
piedi.
Controllo finalizzato alla verifica di
conformità
• Controllo integrato (aziende a
impatto rilevante)
Inquinamento
Comuni, Provincia, ASL CN1
Provincia, Arpa*, ASL CN1
• Verifica degli autocontrolli (verifica
depuratori)
• Verifica di conformità alla
normativa ambientale
• Verifica di conformità degli
impianti a requisiti predefiniti
(controllo dei processi produttivi
di incenerimento).
26
Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
RISORSA
Previsione e prevenzione del rischio
di origine antropica e naturale
DESCRIZIONE
• Valutazione ambientale specifica
di progetti
DESTINATARI
Comuni, Provincia, ASL CN1
SOGGETTIO/I PROMOTORE
Provincia, Arpa, ASL CN1
Comuni, Provincia, ASL CN1
Provincia, Arpa, ASL CN1
• Valutazione ambientale integrata
di progetti
• Monitoraggio e valutazione dello
stato delle componenti ambientali
(Monitoraggio aria, acqua, ecc.)
• Analisi delle fonti e delle pressioni
antropiche e naturali sull’ambiente
• Prevenzione e minimizzazione dei
rischi.
Informazioni di carattere ambientale
• Valutazione integrata di dati
ambientali
• Supporto agli enti per la
produzione e l’applicazione della
normativa ambientale.
Servizi di prova e servizi di taratura
Organizzazione delle attività di prova
e taratura (fornitura di servizi di
prova su acque destinate al consumo
umano, acque minerali, acque di
piscina, ecc.).
Comuni, Provincia, ASL CN1
Provincia, Arpa, ASL CN1
Corsi per giovani insedianti
Corso di formazione di 40 ore rivolto
a giovani agricoltori che si insediano
in aziende agricole.
Giovani agricoltori che si insediano in
aziende agricole come titolari
Confagricoltura Cuneo (finanziamento
Unione Europea e Regione Piemonte)
Agricoltori associati e non a
Confagricoltura
Confagricoltura Cuneo (finanziamento:
Unione Europea e Regione Piemonte)
Il corso prevede una formazione su
tematiche generali e in particolare su
tematiche ambientali.
Informa agricoltori
Sportello informativo rivolto agli
agricoltori.
27
Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
RISORSA
Formazione sull’utilizzo dei
fitofarmaci
DESCRIZIONE
Corsi di formazione finalizzati a un
corretto utilizzo dei fitofarmaci, allo
smaltimento dei reflui zootecnici e
alla gestione e corretto smaltimento
dei rifiuti derivanti dall’attività
agricola.
Incontri di sensibilizzazione su
raccolta differenziata
La popolazione è stata invitata a
partecipare agli incontri organizzati
per informare sulle modalità della
raccolta differenziata porta a porta di
prossima attuazione.
Agricoltori
DESTINATARI
Rifiuti
Cittadini del Comune di Monasterolo di
Savigliano
SOGGETTIO/I PROMOTORE
Confagricoltura Cuneo
Comune di Monasterolo di Savigliano
*Servizi erogati da Arpa Piemonte (per una spiegazione più dettagliata si rimanda ai documenti di programmazione del Comitato Provinciale di Controllo per la provincia di
Cuneo, e alla carta servizi di Arpa Piemonte)
28
Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
3.3 Azioni prioritarie
Nei lavori di gruppo sono emerse numerose idee circa le possibili azioni/misure da
implementare per affrontare le criticità rilevate nell’ambito degli stili di vita e dell’ambiente. Le
proposte avanzate dai partecipanti possono essere così raggruppate e sintetizzate:
 Azioni e misure per la diffusione di stili di vita sani e di consumi sobri
(stili di consumo)
-
-
-
rafforzare l’esperienza dei Gruppi di Acquisto Solidale (G.A.S.), da una parte attraverso
un sostegno diretto delle amministrazioni, ad esempio mettendo a disposizione dei
cittadini dei locali per lo stoccaggio delle merci e spazi comuni per la distribuzione,
dall’altra attraverso la costituzione di un coordinamento tra i vari G.A.S. presenti sul
territorio
incentivare il ruolo dei Comuni in iniziative come “Campagna Amica” (una serie di
“patti” voluti dalla Coldiretti locale che sanciscono l’alleanza con i consumatori, con
l’agroindustria e con la pubblica amministrazione) e promuovere lo sviluppo di mercati
locali
ridurre i rifiuti e lo spreco attraverso il recupero di cibi in eccesso nelle mense
scolastiche e la distribuzione a chi ne ha bisogno, ma anche attraverso l’estensione alle
famiglie dei percorsi educativi intrapresi a scuola dai bambini
riqualificare gli spazi urbani più degradati attraverso il coinvolgimento di associazioni, la
promozione di feste del vicinato, la rivitalizzazione di strade e di piazze normalmente
poco vissute dalla cittadinanza
(alimentazione)
-
sensibilizzare i gestori delle mense pubbliche e aziendali all’utilizzo dei prodotti locali, ad
esempio prevedendo il requisito dei prodotti a km0 nelle gare d’appalto e negli
affidamenti
favorire l’educazione alimentare e ambientale (ad esempio sull’utilizzo di materiali
biodegradabili) non solo nelle scuole ma anche in gruppi spontanei e organizzati di
adulti e anziani (nel tempo libero, alle feste di paese, ecc.)
dare continuità nel tempo a percorsi di educazione alimentare promossi da ASL e scuole
(attività fisica)
-
-
favorire l’attività fisica e sportiva attraverso un codice deontologico delle società
sportive che preveda: ridimensionamento dello spirito agonistico, opportunità per chi
non ha interesse agonistico, sport aperto a tutti, anche a coloro che non sono
particolarmente dotati
promuovere iniziative di sensibilizzazione rivolte alla popolazione alla pratica di una
attività fisica spontanea e gratuita (camminate nella natura, jogging, ecc.)
promuovere gruppi di cammino per anziani, e altre fasce di età, utilizzando il
volontariato e le consulte per anziani
costituire una rete tra associazioni, gruppi spontanei e Comuni per l’implementazione
delle attività fisiche spontanee, anche attraverso l’attivazione di un network delle “città
sane” finalizzato alla condivisione di progetti, alla creazione di servizi comuni, ecc.
creare una mappatura dei percorsi agibili e consoni per lo svolgimento di camminate al
fine di favorirne la conoscenza e l’utilizzo
migliorare la segnaletica e i servizi nei percorsi agibili.
 Azioni e misure per la diffusione di stili di mobilità sostenibili
-
-
individuare percorsi ciclo-pedonali nelle vie del centro dei Comuni: istituire sensi unici,
corsie preferenziali, rendere sicuro il percorso in bicicletta e a piedi, favorire il
parcheggio di testata in collaborazione con le aziende anche attraverso l’adozione della
figura del mobility manager
differenziare la circolazione nei centri abitati per auto e biciclette che preveda regole
diverse comunicate con una segnaletica adeguata
implementare i piani di mobilità nei Comuni e chiedere una verifica dei progetti avviati
29
Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
-
chiudere i centri storici al transito delle automobili
promuovere iniziative di educazione stradale e ambientale in tutti gli ordini di scuola,
anche attraverso l’attivazione di azioni come il Pedibus e attività didattiche finalizzate a
vivere correttamente la strada
realizzare e rendere stabile una mappatura degli incidenti (tipo di incidente, luogo, ecc.)
migliorare l’illuminazione delle strade (tipo di lampade cut off) per limitare
l’abbagliamento e ridurre la cartellonistica pubblicitaria sulle strade al fine di ridurre gli
incidenti stradali collegati a tali aspetti.
 Azioni e misure volte al contrasto dell’inquinamento
-
migliorare e favorire percorsi di sensibilizzazione e formazione sui temi ambientali rivolti
agli adulti soprattutto attraverso il coinvolgimento degli enti locali
avviare una campagna di informazione rivolta agli agricoltori sull’uso dei fertilizzanti
migliorare e armonizzare il sistema dei controlli ambientali attraverso l’istituzione,
presso le Polizie locali, di gruppi di persone sensibilizzate e formate sul controllo
ambientale per avviare controlli (vigilanza regolare) e collaborazioni con l’ARPA
incentivare l’uso di biomasse che prevedano l’utilizzo di tecnologie con bilancio
energetico sul gas serra positivo (controllo dell’emissione fino alla fine del ciclo)
sensibilizzare gli imprenditori agricoli e dell’industria sul problema degli odori causati
dagli allevamenti o dalle lavorazioni industriali
vincolare gli agricoltori alle normative vigenti su spargimento reflui, tutela animali,
smaltimento farmaci
introdurre regolamenti comunali sugli spargimenti dei reflui e diffondere informazioni
sulle regole ai cittadini, oltre che agli agricoltori
creare una banca dati sull’offerta di refluo zootecnico per favorire l’incontro tra
domanda e offerta (aziende zootecniche / aziende vinicole o di produzione di nocciole /
aziende di produzione di energia da biomasse)
aumentare il consumo di acqua potabile con il coinvolgimento delle scuole (a partire
dalla scuola di infanzia) nella realizzazione di iniziative educative rivolte sia agli alunni
sia ai genitori
razionalizzare l’utilizzo dell’acqua in agricoltura favorendo la produzione di ortaggi e altri
prodotti per il mercato locale, piuttosto che la coltivazione di prodotti (mais) molto
diffusi a causa degli incentivi previsti per produzioni utilizzabili come biomasse, ma che
necessitano di un grande dispendio di acqua irrigua.
 Azioni e misure finalizzate a una corretta gestione del problema rifiuti
-
-
richiedere che vi sia da parte delle amministrazioni locali e delle aziende di smaltimento
rifiuti un impegno comune e condiviso affinché si arrivi a una diffusione capillare del
sistema di raccolta “porta a porta”
migliorare la comunicazione sul passaggio dalla raccolta rifiuti tradizionale al ”porta a
porta” e, in parallelo, rendere regolari i controlli e l’applicazione delle sanzioni
(comunicazione/repressione). La raccolta differenziata deve prevedere adeguate
iniziative di rendicontazione dei risultati alla cittadinanza
migliorare gli imballaggi, sviluppare una migliore comunicazione sulla tipologia
dell’imballaggio (etichettatura), educare ad acquistare prodotti con minor imballaggio
promuovere la diffusione di pannolini ecologici negli asili nido e baby parking in modo
da ridurre i rifiuti e stimolare le famiglie al loro utilizzo
favorire un Centro di raccolta di rifiuti speciali prodotti in agricoltura (contenitori di
fitofarmaci bonificati, materiale di serra) anche attraverso il superamento di cavilli
burocratici (es. COABSER)
organizzare la bonifica dei copertoni usati per i silos (attraverso la collaborazione tra
Comuni e agricoltori).
 Azioni e misure di governance
-
favorire lo scambio tra i Comuni del territorio e i Comuni gemellati all’estero al fine di
condividere esperienze e progetti
promuovere l’adozione di strategie di rete tra Comuni, enti e associazioni con l’obiettivo
di condividere risorse e opportunità
30
Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
-
diffondere materiale informativo (opuscoli, ecc.) alla popolazione per veicolare
informazioni utili, come ad esempio istruzioni rispetto alle corrette modalità della
raccolta porta a porta oppure sull’estensione della rete dei percorsi più adatti alle
camminate nella natura.
Le misure/azioni maggiormente votate dai partecipanti sono state:
•
L’incentivazione dell’attività fisica e sportiva attraverso un codice deontologico delle
società sportive che preveda: ridimensionamento dello spirito agonistico, opportunità
per chi non ha interesse agonistico, sport aperto a tutti, anche a coloro che non sono
particolarmente dotati.
•
Il miglioramento e l’armonizzazione del sistema dei controlli ambientali attraverso
l’istituzione, presso le Polizie locali, di gruppi di persone sensibilizzate e formate sul
controllo ambientale per avviare controlli di iniziativa (vigilanza regolare) e
collaborazioni con l’ARPA.
•
La promozione di gruppi di cammino per anziani, e altre fasce di età, utilizzando il
volontariato e le consulte per anziani.
•
La maggiore integrazione dei progetti sul territorio al fine di razionalizzare le risorse e di
aumentarne l’efficacia attraverso la condivisione di obiettivi, l’integrazione di
competenze diverse e complementari e la sinergia tra enti pubblici, privati e del privato
sociale. A questo proposito si rileva la necessità di promuovere strategie di rete
soprattutto nell’ambito di alcune delle priorità rilevate: Gruppi di Acquisto Solidale,
attività sportive spontanee, gemellaggi tra Comuni in Italia e all’estero.
•
L’incremento dell’informazione e della comunicazione sulle iniziative locali al fine di
migliorare l’accesso alle risorse da parte dei cittadini, attraverso diverse forme e canali
di comunicazione. In particolare si chiede un impegno comunicativo importante rispetto
il sistema di raccolta “porta a porta” e la rete di percorsi per le camminate nella natura.
•
La riqualificazione degli spazi urbani degradati attraverso il coinvolgimento di
associazioni, la promozione di feste del vicinato, la rivitalizzazione di strade e di piazze
normalmente poco vissute dalla cittadinanza.
Le azioni individuate costituiscono un’opportunità per gli attori coinvolti (amministrazioni,
servizi sociosanitari e associazioni) per riflettere sul proprio ruolo nei confronti dei problemi
emersi e per avviare un processo di confronto e di azione comune finalizzato all’introduzione
della centralità della salute in tutti gli ambiti di programmazione locale (Assessorati,
Laboratorio Locale di Salute, Comitato dei Sindaci, Piani di Zona, ecc.).
31
Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
4. Dal Profilo al Piano: spunti per la progettazione
L’intero percorso del Peps rappresenta uno strumento di democrazia partecipata attraverso il
quale gli amministratori, anziché provvedere a elaborare e fornire soluzioni ai problemi che
possono avere un impatto sulla salute, si impegnano a ricercare soluzioni attraverso il
coinvolgimento di una serie di attori che hanno ruoli, conoscenze o esperienze tali da rendere
significativo il loro contributo.
Il Profilo di salute ha permesso di individuare nell’ambito dei determinanti di salute - quei
fattori che influenzano e determinano la salute e il benessere degli individui - i principali
problemi del Distretto, mentre attraverso i Tavoli tematici amministratori, tecnici e cittadini
hanno espresso proposte di politiche per la salute nell’ambito delle quali sono state individuate
le azioni prioritarie per il territorio.
Nelle seguenti tabelle sono sintetizzati questi risultati, integrati con alcune ipotesi progettuali
discusse nell’ambito del Laboratorio Locale di Salute.
Le ipotesi progettuali costituiscono una selezione delle azioni proposte nei Tavoli tematici,
operata da un sottogruppo del LLS, ritenute adottabili e sulle quali gli amministratori e i tecnici
si impegnano a lavorare nel prossimo futuro anche coinvolgendo i cittadini competenti.
32
Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
4.1 Giovani come risorsa
PROBLEMI RILEVATI
-
giovani particolarmente
colpiti dalla crisi economica
(difficoltà a entrare nel
mercato del lavoro e
precarietà)
-
titoli di studio elevati
scarsamente spendibili su
mercato del lavoro locale
-
sottoutilizzo dei titoli di
studio, impieghi non
qualificati e sottopagati
-
disuguaglianze
intergenerazionali: figli con
meno opportunità di
reddito e di carriera
rispetto a padri
-
-
famiglia come
ammortizzatore sociale e
unica fonte di reddito dopo
conseguimento titolo di
studio
nel mercato del lavoro
locale si tendono a
privilegiare fattori ascritti
(status socio-occupazionale
dei genitori) rispetto a
acquisiti (livello di
istruzione, capacità
occupazionali).
AZIONI PROPOSTE
-
estendere il progetto “AAA… lavoro
cercasi” attivo a Savigliano e in altri
12 Comuni del saviglianese anche nel
territorio del fossanese
-
favorire la nascita di spazi di
progettualità e di impiego per i
giovani usciti precocemente dal
circuito scolastico
-
-
PRIORITA’ INDIVIDUATE
RISORSE E SOGGETTI
ISTRUZIONE E LAVORO
•
“AAA…Lavoro cercasi”
(Provincia di Cuneo, Comune di
Savigliano e altri 12 Comuni
partner)
•
Informagiovani e
Informalavoro (Comune di
Racconigi, Consorzio Monviso
Solidale)
favorire la nascita di cooperative di
lavoro auto-organizzate dai giovani
•
Meeting studentesco (Liceo
Arimondi di Savigliano)
migliorare i percorsi di orientamento
alla scelta del corso universitario,
sia per attenuare il fenomeno della
dispersione sia per favorire l’ingresso
nel mercato del lavoro
•
Giornate seminariali (Liceo
Arimondi di Savigliano)
•
Educazione alla salute (Liceo
Arimondi di Savigliano)
individuare proposte di esperienze
estive alternative di viaggio, lavoro,
volontariato e realizzare una Guida
delle offerte coordinata dal Consorzio
socio-assistenziale
•
“Gli altri” (Liceo Arimondi di
Savigliano)
•
Assistenza prescolastica e preestate ragazzi (Associazione
Trinità solidale)
-
diffondere e promuovere la scelta del
servizio civile volontario anche e
soprattutto attraverso forme più snelle
di finanziamento dello stesso da parte
degli enti
-
creare un coordinamento tra
istituzioni scolastiche, Consorzio socioassistenziale, Comuni e imprese per
l’istituzione di un’“Agenzia per
l’Europa”
-
estendere alla totalità degli istituti
scolastici con sede a Fossano e
Savigliano l’esperienza delle giornate
seminariali promosse dal liceo
Arimondi di Savigliano
-
incentivare tra i giovani la
partecipazione al volontariato, ad
esempio nella Protezione Civile.
•
Individuazione di proposte di
esperienze estive alternative di
viaggio, lavoro, volontariato e
realizzazione di una Guida delle
offerte coordinata dal Consorzio per
i servizi socio-assistenziali.
IPOTESI PROGETTUALI
Raccogliere le
opportunità di esperienze
estive, viaggi alternativi,
lavoro, volontariato e
realizzare una Guida
delle offerte, coordinata
dal Consorzio per i servizi
socio-assistenziali, per
orientare i giovani e
incentivare la loro
partecipazione al
volontariato (Comuni,
Scuola, Consorzio
Monviso Solidale,
Organizzazioni di
Volontariato)
Favorire la nascita di
spazi di progettualità e di
impiego per i giovani,
anche attraverso
l’adesione al progetto
“AAA… lavoro cercasi”,
già attivo a Savigliano e
in altri comuni del
saviglianese (Comuni,
Provincia, CpI, Ass. di
categoria, Sindacati).
Creare un coordinamento
tra istituzioni scolastiche,
Consorzio socioassistenziale, Comuni e
imprese per l’istituzione
di un’“Agenzia per
l’Europa” al fine di
realizzare progetti
coordinamento integrati
e coordinare la ricerca
fondi (Comuni, Scuola,
Consorzio Monviso
Solidale, Ass. di
categoria, ASL)
33
Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
PROBLEMI RILEVATI
-
aumento dei fenomeni di
ansia e depressione legati
ai rapporti di precarietà nel
mercato del lavoro
-
crescita della tendenza alla
nuclearizzazione delle
giovani famiglie e
all’adozione di stili di vita
sempre più individualistici
-
aumento del numero delle
separazioni nelle giovani
coppie
-
scarsa partecipazione dei
giovani alla vita
comunitaria
-
crescita delle distanze tra
giovani italiani e di origine
immigrata, sia a scuola sia
sul posto di lavoro.
AZIONI PROPOSTE
PRIORITA’ INDIVIDUATE
RISORSE E SOGGETTI
INTEGRAZIONE SOCIALE E PROTAGONISMO GIOVANILE
-
-
-
-
-
introdurre negli organismi elettivi di
enti pubblici, privati, sindacati, ecc.
quote “verdi”, un numero minimo di
giovani al fine di dare loro la
possibilità di intraprendere
un’esperienza amministrativa
•
promuovere percorsi formativi
rivolti in particolare ai giovani che
all’interno della comunità si fanno
carico dell’organizzazione e
dell’animazione di varie iniziative
creare un “Incubatoio delle idee” in
cui si possano raccogliere proposte
relative a percorsi di partecipazione
giovanile e sostenere e accompagnare
gruppi spontanei nella realizzazione di
idee e progetti
creare o rafforzare realtà
associative che sul territorio
consentano ai giovani di avvicinarsi
alla politica e di essere cittadini
attivi (non coinvolti solamente nelle
politiche giovanili ma rispetto a tutte
le scelte che riguardano la vita
pubblica)
promuovere l’associazionismo
giovanile e le iniziative spontanee,
avviando lo snellimento di alcune
pratiche burocratiche, ad esempio
attraverso la proposta di rendere
meno onerosi i contributi S.I.A.E.
-
sostenere le esperienze di
educativa di strada e favorire
accordi tra Comuni per la
programmazione condivisa di azioni
-
favorire il dialogo e le opportunità
di incontro tra giovani e anziani,
(laboratori sugli antichi mestieri o
•
•
La nascita o il rafforzamento di
realtà associative che sul
territorio consentano ai giovani
di avvicinarsi alla politica e di
essere cittadini attivi nel territorio in
cui vivono, favorendo così il loro
inserimento nella vita comunitaria. A
questo proposito, si chiede che i
giovani non siano coinvolti
solamente nelle politiche giovanili
ma che possano esprimersi
rispetto a tutte le scelte che
riguardano la vita pubblica.
La creazione di un “Incubatoio
delle idee” in cui si possano
raccogliere suggerimenti e proposte
relative a percorsi di
partecipazione giovanile,
sostenere gruppi spontanei e
accompagnarli nella realizzazione
di idee e progetti che siano diretta
espressione delle volontà e desideri
dei giovani.
La promozione di percorsi
formativi rivolti a coloro che
all’interno della comunità si fanno
carico dell’animazione e
dell’organizzazione delle varie
iniziative. La priorità è quella di
fornire degli strumenti che
possano consentire a questi giovani
di essere veri e propri attivatori di
comunità, buon esempio da
veicolare all’interno dei gruppi
informali come educatori tra pari.
•
Progetto Alcotra “Fare insieme”
(Consorzio Monviso Solidale,
Comuni francesi)
•
Educativa di strada “Ci sto
dentro” (Comune di Savigliano,
ASL CN1/Dip. Dipendenze e
Consultorio familiare,
Fondazione CRS, Associazioni e
Società sportive del territorio)
•
Educativa di strada – Centro
giovani Cascina Sacerdote
(Comune di Fossano, Consorzio
Monviso Solidale, Dip. ASL
CN1/Dip. Dipendenze e
Consultorio familiare ,
Fondazione CRF, Associazioni
del territorio)
•
Guide turistiche volontarie
(Biblioteca Monsterolo di
Savigliano)
•
Progetto giovani del Comune di
Caramagna Piemonte (Comune,
Consorzio Monviso Solidale,
ass. del territorio, parrocchia) 2
IPOTESI PROGETTUALI
Favorire la nascita o il
rafforzamento di
associazioni che
promuovano il
coinvolgimento dei
giovani nella vita politica
locale e nelle scelte che
riguardano la comunità,
ad es. introducendo negli
organismi elettivi di enti
pubblici, privati,
sindacati, ecc. quote
“verdi”(Comuni)
Creare un “Incubatoio
delle idee” in cui
raccogliere proposte
relative a percorsi di
partecipazione giovanile,
sostenere i gruppi
spontanei e
accompagnarli nella
realizzazione di idee e
progetti che siano diretta
espressione dei giovani
(Unioni dei Comuni,
Comuni, Consorzio
Monviso Solidale, Ass.
giovanili, Gruppi
informali)
Promuovere percorsi
formativi mirati a fornire
ai giovani degli strumenti
per diventare “attivatori
di comunità” ed educatori
tra pari all’interno dei
gruppi informali. Ad es.
Scuola di cittadinanza,
Scuola di partecipazione
all’impegno sociale
(Unioni dei Comuni,
Consorzio Monviso
2
In corsivo sono state inserite alcune risorse del territorio che non sono state segnalate dai soggetti coinvolti tramite le schede di rilevazione inviate, ma di cui i componenti del LLS
conoscono l’esistenza e ritengono possano essere da tenere in considerazione nell’analisi delle iniziative in corso sul territorio distrettuale.
34
Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
sulla coltivazione dell’orto).
Solidale, Parrocchie, …)
Sostenere le esperienze
di educativa di strada e
favorire accordi tra
Comuni per la
programmazione
condivisa di azioni
(Consorzio Monviso
Solidale, Unione di
Comuni, Comuni, ASL)
35
Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
PROBLEMI RILEVATI
AZIONI PROPOSTE
PRIORITA’ INDIVIDUATE
RISORSE E SOGGETTI
IPOTESI PROGETTUALI
AGGREGAZIONE GIOVANILE
-
diffusione di stili di
divertimento improntati al
consumo (es. ritrovo negli
ipermercati), allo sballo e
alla “performance sociale”
(uso sostanze)
-
incentivare la collaborazione tra i
piccoli Comuni e le parrocchie per
l’organizzazione delle attività degli
oratori come luogo di incontro dei
giovani
-
individuare spazi di autogestione
controllata nei quali i giovani
possano incontrarsi e organizzare
feste in totale autonomia avendo
tuttavia in carico la corretta gestione
degli spazi (pulizia, cura delle
strutture, ecc.)
-
incentivare i gemellaggi con città e
comunità straniere attraverso un
coinvolgimento attivo dei giovani del
territorio
-
istituire o rendere disponibile un
centro di aggregazione giovanile
accessibile a giovani di diversi
piccoli Comuni (Unione di Comuni)
(ad es. per Fossano potenziare le
iniziative promosse da “Cascina
Sacerdote” e prevedere un servizio
navetta che colleghi il centro con i
paesi limitrofi)
-
-
-
-
promuovere momenti aggregativi e
musicali che vedano il
coinvolgimento di artisti locali
realizzare un calendario unificato
delle manifestazioni del territorio in
collaborazione tra i Comuni della
provincia
sostenere e incentivare su tutto il
territorio del Distretto lo sviluppo di
centri culturali, aree concerti,
spazi da dedicare a mostre, ecc.
promuovere spazi e opportunità
aggregative, anche per incentivare i
giovani all’adozione di stili di
divertimento sobri e che limitino il
“nomadismo” da un locale all’altro,
una delle principali cause di
•
•
La promozione di spazi e
opportunità aggregative che
incentivino l’adozione stili di
divertimento sobri e che limitino il
“nomadismo” da un locale all’altro,
fenomeno molto frequente nella
provincia di Cuneo e che
rappresenta una delle principali
cause di incidentalità stradale.
•
Centro Giovani “Ex Gil”
(Comune di Racconigi,
Consorzio Monviso Solidale, ASL
CN1/Dip. Dipendenze e
Consultorio familiare,
Cooperativa sociale Proposta
80)
•
Centro Giovani “Polis” (Comune
di Cavallermaggiore, Consorzio
Monviso Solidale)
L’individuazione di spazi di
autogestione controllata nei quali
i giovani possano organizzare feste e •
momenti di incontro in totale
autonomia avendo tuttavia in carico
la corretta gestione degli spazi
(pulizia, cura delle strutture, ecc.).
Attività aggregazione Marene
(Comune di Marene, Consorzio
Monviso Solidale, Istituto
Comprensivo di Marene,
Cooperativa sociale Caracol)
•
Sala Pick Up (Associazione Pick
Up di Racconigi)
•
Racco ’86 (Associazione Racco
’86 di Racconigi)
•
Circolo l’Aquilone (Parrocchia di
Racconigi, Circolo l’Aquilone)
•
Campeggio estivo (Associazione
Trinità Solidale, parrocchia di
Trinità)
•
Gruppo parrocchiale giovanile
(Educatori volontari cittadini di
Monasterolo di Savigliano)
•
Oratorio parrocchiale
(Parrocchia, Comune di
Sant’Albano Stura)
•
Gruppo Giovanissimi
(Parrocchia di Sant’Albano
Stura)
•
Campeggio Estivo (Parrocchia di
Sant’Albano Stura)
•
Estate Ragazzi (Comune di
Sant’Albano Stura)
•
Aggregazione dei diciottenni
(Giovani e famiglie, Comune di
Promuovere spazi e
opportunità di
aggregazione che
incentivino l’adozione di
stili di divertimento sobri
e che limitino il
“nomadismo” da un locale
all’altro (Comuni,
Provincia, Ass. giovanili,
Ass. genitori).
Promuovere l’utilizzo di
spazi già esistenti anche
attraverso la
collaborazione tra piccoli
Comuni e parrocchie per
l’organizzazione delle
attività degli oratori come
luogo di incontro dei
giovani (Comuni,
Consorzio Monviso
Solidale, Ass. giovanili,
Gruppi informali)
Individuare spazi di
autogestione controllata
nei quali i giovani
possano incontrarsi e
organizzare feste in totale
autonomia avendo
tuttavia in carico la
corretta gestione degli
spazi (pulizia, cura delle
strutture, ecc.) (Unioni
dei Comuni, Ass.
Giovanili, Gruppi
informali)
Promuovere iniziative
sovracomunali: es. centri
di aggregazione,
calendario comune delle
manifestazioni, sale
prove, spazi per mostre,
ufficio turistico, iniziative
musicali che coinvolgono
giovani artisti locali, aree
concerti, servizi bus e
36
Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
Sant’Albano Stura)
incidentalità stradale
-
-
migliorare il collegamento autobus
tra paesi piccoli e centri principali
con corse serali (almeno una o due
sere a settimana) per favorire
l’aggregazione giovanile e diminuire le
occasioni di incidentalità
organizzare un servizio navetta
verso le discoteche su tutto il
territorio provinciale.
•
Squadra di calcio (Giovani
cittadini di Monasterolo di
Savigliano)
•
Proloco (Giovani volontari
cittadini di Monasterolo di
Savigliano)
•
Centro giovani di Fossano
navetta (Unioni dei
comuni).
37
Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
PROBLEMI RILEVATI
AZIONI PROPOSTE
PRIORITA’ INDIVIDUATE
RISORSE E SOGGETTI
IPOTESI PROGETTUALI
STILI DI VITA
-
-
-
-
tendenza tra gli adulti, con
evidenti ripercussioni tra i
giovani, a consumare
eccessivamente e al di
sopra delle proprie
possibilità
(attività fisica)
-
aumentare in città gli spazi per il
gioco spontaneo vietando l’accesso
alle auto al fine di consentirne un
utilizzo più sicuro
aumentare le adesioni dei Comuni alle
olimpiadi dei Comuni e
incrementare il numero delle attività
sportive rappresentate
scarsa diffusione
dell’attività fisica
spontanea, ad esempio nei
cortili e nelle piazze
-
approccio all’attività
sportiva sempre meno
improntato al divertimento
e allo spirito di squadra e
sempre più individualistico
e competitivo
-
aumentare il ruolo dei piccoli Comuni
nel favorire la funzione educativa
dell’attività sportiva attraverso
azioni di sensibilizzazione delle società
sportive stesse
-
invitare le associazioni sportive a
dotarsi di un codice deontologico
che renda meno rigidi i vincoli e le
regole di affiliazione
-
favorire una programmazione
oraria degli impianti sportivi che
possa conciliarsi con gli orari lavorativi
(es: orari apertura/chiusura piscina
comunale, campi da tennis, ecc.)
le nuove generazioni non
sempre crescono e vengono
educate alla cultura del
riciclo e del risparmio.
(stili di divertimento)
-
incentivare e promuovere l’adozione di
stili del “bere” sani e non orientati
esclusivamente alla cultura dello
sballo, anche attraverso corsi di
avvicinamento all’enogastronomia, su
prodotti sia locali sia etnici (“slow food
& slow drink”), con il coinvolgimento
di soggetti diversi, quali scuola,
mondo della produzione, enoteche,
associazionismo, centri di
aggregazione, ecc.
-
promuovere iniziative contro gli atti
di vandalismo che prevedano la
“riparazione” del danno: “chi rompe,
aggiusta!”
-
privilegiare l’adozione di misure
educative piuttosto che misure
•
“Tempo al tempo” (ASL
CN1/Dip. Dipendenze)
•
Piano Locale della Prevenzione
(ASLCN1)
•
Piano Locale delle Dipendenze
(ASLCN1/Dip. Dipendenze, Enti
Locali)
Aumentare in città gli
spazi per l’aggregazione
e il gioco spontanei
vietando l’accesso alle
auto (Comuni, Scuole,
altri enti pubblici e
privati, ex IPAB,
Parrocchie)
Promuovere le attività
sportive attraverso:
a.
b.
l’incremento del ruolo
dei Comuni nel
favorire la funzione
educativa dell’attività
sportiva attraverso
azioni di
sensibilizzazione
delle società sportive
stesse (Comuni, Ass.
sportive, Scuole)
l’invito delle
associazioni sportive
a dotarsi di un codice
deontologico che
renda meno rigidi i
vincoli e le regole di
affiliazione (Comuni,
Ass. sportive, ASL,
Scuole)
Incentivare e
promuovere l’adozione di
stili del “bere” sani e non
orientati esclusivamente
alla cultura dello sballo,
anche attraverso corsi di
avvicinamento
all’enogastronomia, su
prodotti sia locali sia
etnici (“slow food & slow
drink”), con il
coinvolgimento di
soggetti diversi (Scuole,
38
Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
repressive nella prevenzione degli
incidenti stradali
-
estendere il più possibile a tutte le
scuole del territorio progetti di
educazione alla legalità, di
prevenzione delll’uso di sostanze
e dell’abuso di alcol
-
promuovere programmi di
educazione stradale e di
sensibilizzazione sul rischio ad
“alto impatto” (ad esempio
attraverso l’utilizzo di immagini e
video) destinati ai giovani.
produttori, enoteche,
associazionismo, centri di
aggregazione, ecc.)
Promuovere iniziative
contro gli atti di
vandalismo che
prevedano la
“riparazione” del danno:
“chi rompe, aggiusta!”
Incentivare la diffusione
di misure educative
finalizzate a:
a.
-
b.
c.
educare alla guida
sicura privilegiando
le misure educative
alle misure
repressive
promuovere
programmi di
educazione stradale e
di sensibilizzazione
sui rischi ad “alto
impatto”
estendere il più
possibile a tutte le
scuole del territorio
progetti di
educazione alla
legalità, di
prevenzione dell’uso
di sostanze e del
consumo di alcol
(Comuni, Scuole, ASL,
Provincia, Ass.
Volontariato, Forze
dell’ordine, Polizia
municipale)
39
Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
PROBLEMI RILEVATI
AZIONI PROPOSTE
PRIORITA’ INDIVIDUATE
RISORSE E SOGGETTI
IPOTESI PROGETTUALI
GOVERNANCE
-
rafforzare il lavoro di rete tra
istituzioni, enti locali,
associazioni, con l’obiettivo di
favorire l’integrazione delle azioni e
delle risorse attive sul territorio
-
promuovere un laboratorio
permanente di monitoraggio e
valutazione delle politiche e
iniziative rivolte al mondo giovanile,
al fine di verificare la situazione
esistente e individuare proposte di
miglioramento
-
individuare nuovi e più efficaci
canali di comunicazione tra enti
(Comune, Consorzio, ASL, ecc.) e i
giovani, ad esempio attraverso
l’utilizzo di strumenti innovativi quali
blog, forum su internet, comunità
virtuali.
Nell’ambito del Comitato
dei Sindaci del distretto,
formalizzare un gruppo di
monitoraggio e
valutazione, nuovo LLS,
per favorire l’assunzione
di responsabilità tra i
partecipanti e per:
•
•
•
•
organizzare iniziative
di formazione
congiunta ASL e
Comuni
rafforzare il lavoro di
rete
monitorare e valutare
comunicare in modo
efficace
(Comuni, ASL, Consorzio
Monviso Solidale)
40
Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
4.2 Stili di vita e ambiente
STILI DI VITA
PROBLEMI RILEVATI
AZIONI PROPOSTE
PRIORITA’ INDIVIDUATE
RISORSE E SOGGETTI
IPOTESI PROGETTUALI
Stili di consumo
-
-
-
si rileva la tendenza a
spendere eccessivamente e
al di sopra delle proprie
possibilità (investimenti in
acquisti che, di fatto, non
migliorano la qualità della
vita)
progressiva scomparsa di
uno stile di vita sobrio
basato sul risparmio e su
forme di riutilizzo e riciclo
degli oggetti
in controtendenza, si
stanno diffondendo
esperienze di acquisto
condiviso, come quella dei
Gruppi di Acquisto Solidale
(G.A.S.).
-
-
-
-
rafforzare l’esperienza dei G.A.S.,
da una parte attraverso un sostegno
diretto delle amministrazioni (ad
esempio mettendo a disposizione dei
cittadini dei locali per lo stoccaggio
delle merci e spazi comuni per la
distribuzione), dall’altra attraverso la
costituzione di un coordinamento tra i
vari G.A.S. presenti sul territorio
incentivare il ruolo dei Comuni in
iniziative come “Campagna
Amica” (una serie di “patti” voluti
dalla Coldiretti locale che sanciscono
l’alleanza con i consumatori, con
l’agroindustria e con la pubblica
amministrazione) e promuovere lo
sviluppo di mercati locali
ridurre i rifiuti e lo spreco
attraverso il recupero di cibi in
eccesso nelle mense scolastiche e la
distribuzione a chi ne ha bisogno, ma
anche attraverso l’estensione alle
famiglie dei percorsi educativi
intrapresi a scuola dai bambini
riqualificare gli spazi urbani più
degradati attraverso il
coinvolgimento di associazioni, la
promozione di feste del vicinato, la
rivitalizzazione di strade e di piazze
normalmente poco vissute dalla
cittadinanza
•
La riqualificazione degli spazi
urbani degradati attraverso il
coinvolgimento di associazioni, la
promozione di feste del vicinato, la
rivitalizzazione di strade e di piazze
normalmente poco vissute dalla
cittadinanza.
•
Gruppi di acquisto solidale
(Associazione L’Arcipelago)
•
Sagra del pollo e dei prodotti
tipici (Proloco di Monasterolo di
Savigliano)
Riqualificare gli spazi
urbani degradati e
rivitalizzare strade e
piazze attraverso
iniziative mirate
(Comuni, Comitati di
quartiere, Pro-loco,
Associazioni, Unioni di
comuni)
Rafforzare l’esperienza
dei Gruppi di Acquisto
Solidale attraverso:
•
•
•
il sostegno delle
amministrazioni, ad
esempio mettendo a
disposizione locali per
lo stoccaggio e la
distribuzione delle
merci
il coordinamento tra i
vari G.A.S. presenti
sul territorio
l’eventuale
organizzazione di un
evento annuale sul
tema (Comuni, G.A.S.)
Promuovere azioni di
riduzione dello spreco, ad
es. “Last minute market”
per il recupero di merce
in scadenza, negozi
dell’usato, recupero libri
invenduti (Comuni,
Grande distribuzione,
Associazioni, ASL)
Incentivare il ruolo dei
Comuni in iniziative come
41
Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
“Campagna Amica” e
promuovere lo sviluppo
di mercati locali
(Coldiretti, Ass.
consumatori, Comuni)
42
Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
PROBLEMI RILEVATI
AZIONI PROPOSTE
PRIORITA’ INDIVIDUATE
RISORSE E SOGGETTI
IPOTESI PROGETTUALI
Alimentazione
-
-
-
da un lato, aumento
dell’attenzione verso
un’alimentazione corretta
dall’altro, preoccupazione
per sedentarietà e cattive
abitudini alimentari dei
giovani
i menu mense scolastiche
sempre più rispondono a
criteri di qualità e
sostenibilità benché spesso
non corrispondano a
adozione di stili alimentari
più salutari delle famiglie
eccessivo consumo di
alimenti confezionati da
parte dei bambini e un
basso consumo di frutta e
verdura.
-
promuovere l’utilizzo dei prodotti
locali nelle mense pubbliche e
aziendali, ad esempio prevedendo il
requisito dei prodotti a km0 nelle gare
d’appalto e negli affidamenti
-
favorire l’educazione alimentare e
ambientale (ad esempio sull’utilizzo
di materiali biodegradabili) non solo
nelle scuole ma anche in gruppi
spontanei e organizzati di adulti e
anziani (nel tempo libero, nelle feste
di paese, ecc.)
-
dare continuità nel tempo ai
percorsi di educazione alimentare
promossi da ASL e scuole
Incentivare tra i gestori
delle mense pubbliche e
aziendali l’utilizzo dei
prodotti locali e dell’
“Acqua del Sindaco”,
anche prevedendo
requisiti specifici nelle
gare d’appalto e negli
affidamenti (Comuni,
Società gestione acqua,
Mense pubbliche e
private)
Favorire l’educazione
alimentare e ambientale
non solo nelle scuole,
ma anche in gruppi
spontanei e organizzati
di adulti e anziani
(Comuni, ASL, Pro-loco,
Associazioni, Scuole,
Slow food)
Dare continuità nel
tempo a percorsi di
educazione alimentare
promossi da ASL e
Scuole (ASL, Scuole)
43
Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
PROBLEMI RILEVATI
AZIONI PROPOSTE
PRIORITA’ INDIVIDUATE
RISORSE E SOGGETTI
IPOTESI PROGETTUALI
Attività fisica
-
un tempo era più diffusa
l’attività fisica spontanea,
non organizzata, nei cortili
e nelle piazze
-
oggi prevale un approccio
all’attività sportiva sempre
meno improntato al
divertimento e sempre più
individualistico e
competitivo
-
gli adulti e gli anziani si
sono abituati a camminare
sempre meno.
-
-
favorire l’attività fisica e sportiva
attraverso un codice deontologico
delle società sportive che preveda:
ridimensionamento dello spirito
agonistico, opportunità per chi non ha
interesse agonistico, sport aperto a
tutti, anche a coloro che non sono
particolarmente dotati
promuovere la pratica di attività
fisica spontanea e gratuita
(camminate nella natura, jogging,
ecc.)
-
promuovere la costituzione di gruppi
di cammino tra anziani e altre
fasce di età, utilizzando il volontariato
e le consulte per anziani
-
costituire una rete tra associazioni,
gruppi spontanei e Comuni per
l’implementazione delle attività
fisiche spontanee, attraverso
l’attivazione di un network delle “Città
sane” e delle “Città del buon cammino”
finalizzato alla condivisione di progetti,
alla creazione di servizi comuni, ecc.
-
-
creare una mappatura dei percorsi
agibili e consoni per lo svolgimento
di camminate al fine di favorirne la
conoscenza e l’utilizzo
migliorare la segnaletica e i servizi
nei percorsi agibili.
•
•
L’incentivazione dell’attività fisica e
sportiva attraverso un codice
deontologico delle società
sportive che preveda:
ridimensionamento dello spirito
agonistico, opportunità per chi non
ha interesse agonistico, sport aperto
a tutti, anche a coloro che non sono
particolarmente dotati.
La promozione di gruppi di
cammino per anziani e altre
fasce di età, utilizzando il
volontariato e le consulte per
anziani.
•
Corso di fitwalking (Società
Ateltica Fossano, Scuola del
Cammino Saluzzo)
Incentivare l’attività
fisica e sportiva
attraverso
•
Gare podistiche (Società
podistica privata, Comune di
Monasterolo di Savigliano)
•
•
Piano Locale della Prevenzine
(ASLCN1)
•
•
la promozione di un
codice deontologico
delle società sportive
che preveda il
ridimensionamento
dello spirito
agonistico e una
pratica sportiva
aperta a tutti
l’incentivazione
dell’adesione al
codice deontologico
con la riduzione delle
tariffe di accesso agli
impianti sportivi
la realizzazione di
iniziative di
formazione rivolte
ad allenatori con il
contributo della
medicina sportiva
(Comuni, Società
sportive, ASL)
Promuovere gruppi di
cammino per anziani e
altre fasce di età,
utilizzando il
volontariato e le
consulte per anziani,
anche attraverso
l’adesione dei Comuni al
network delle “Città del
buon cammino”
(Comuni, ASL,
Associazioni, Società
sportive, Gruppi
spontanei, Negozi di
44
Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
articoli sportivi)
Promuovere la pratica di
attività fisica spontanea
e gratuita (camminate
nella natura, jogging,
ecc.) anche attraverso
la creazione di una
mappatura e
l’adattamento di
percorsi agibili e
consoni (Comuni, Unioni
dei Comuni, ASL,
Società sportive,
Associazioni, Aziende
private, Ass. Alpini)
45
Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
PROBLEMI RILEVATI
AZIONI PROPOSTE
PRIORITA’ INDIVIDUATE
RISORSE E SOGGETTI
IPOTESI PROGETTUALI
•
Trasporto anziani e malati
(Volontari dell’Associazione
Trinità Solidale)
•
Pedibus (Comune di Savigliano,
Direzione Didattica di
Savigliano)
Individuare e realizzare
percorsi ciclo-pedonali
sicuri nelle vie del
centro dei Comuni
(Comuni)
Mobilità
-
scarso successo
dell’iniziativa del carsharing
-
inquinamento visivo
causato da una eccessiva
quantità di manifesti
pubblicitari sulle strade
-
numero medio di decessi
verificatesi ogni 1.000
incidenti stradali
nettamente superiore alla
media regionale (73,3 vs
41).
-
individuare percorsi ciclo-pedonali
nelle vie del centro dei Comuni:
istituire sensi unici, corsie
preferenziali, rendere sicuri i percorsi
in bicicletta e a piedi, favorire il
parcheggio di testata, in collaborazione
con le aziende, anche attraverso
l’adozione della figura del mobility
manager
-
differenziare la circolazione nei
centri abitati per auto e biciclette
che preveda regole diverse comunicate
con adeguata segnaletica
-
implementare i piani di mobilità
nei Comuni e chiedere una verifica
dei progetti avviati
-
chiudere i centri storici al transito
delle automobili
-
promuovere iniziative di educazione
stradale e ambientale in tutti gli
ordini di scuola, anche attraverso
l’attivazione di azioni come il Pedibus e
attività didattiche finalizzate a vivere
correttamente la strada
-
realizzare e rendere stabile una
mappatura degli incidenti (tipo di
incidente, luogo, ecc.)
-
migliorare l’illuminazione delle
strade (tipo di lampade cut off) per
limitare l’abbagliamento e ridurre la
cartellonistica pubblicitaria sulle
strade al fine di ridurre gli incidenti
stradali collegati all’inquinamento
visivo.
Favorire il parcheggio di
testata in
collaborazione con le
aziende (Comuni)
Rendere operativi i piani
di mobilità nei Comuni,
laddove espressamente
previsti dalla legge, e
favorire negli altri
Comuni iniziative di
miglioramento della
mobilità (Comuni)
Valutare progetti di
chiusura totale o
parziale dei centri
storici al transito delle
automobili (Comuni)
Promuovere iniziative di
educazione stradale e
ambientale in tutti gli
ordini di scuola, anche
attraverso l’attivazione
di iniziative come il
Pedibus e attività
didattiche finalizzate a
vivere correttamente la
strada (Scuole, Comuni,
Forze dell’Ordine, ASL,
Polizie municipali,
Associazioni)
Realizzare e rendere
stabile una mappatura
degli incidenti (tipo di
incidente, luogo, ecc.)
(ASL, Comuni, Forze
dell’Ordine)
Abbattere le barriere
architettoniche per i
46
Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
disabili, anche con il
coinvolgimento di
ragazzi e cittadini
nell’elaborazione di
proposte concrete (ASL,
Comuni, Scuole, Negozi
e Aziende private,
Associazioni, Forze
dell’Ordine, Polizie
municipali)
47
Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
AMBIENTE
PROBLEMI RILEVATI
AZIONI PROPOSTE
PRIORITA’ INDIVIDUATE
RISORSE E SOGGETTI
IPOTESI PROGETTUALI
Inquinamento
-
odori prodotti dagli
allevamenti di bestiame
-
irregolarità nello
spargimento dei liquami sui
coltivi
-
-
rischio idrogeologico,
percepito anche dalla
popolazione, legato alla
presenza di torrenti vicono
ai centri abitati
-
migliorare e favorire percorsi di
sensibilizzazione e formazione sui
temi ambientali rivolti agli adulti,
soprattutto attraverso il
coinvolgimento degli enti locali
-
avviare una campagna di
informazione rivolta agli agricoltori
sull’uso dei fertilizzanti
-
migliorare e armonizzare il sistema dei
controlli ambientali attraverso
l’istituzione, presso le Polizie locali,
di gruppi di persone sensibilizzate
e formate sul controllo
ambientale, per avviare una
vigilanza regolare anche in
collaborazione con l’ARPA
uso indiscriminato di
sostanze chimiche in
agricoltura.
-
-
incentivare l’uso di biomasse che
prevedano l’utilizzo di tecnologie con
bilancio energetico sul gas serra
positivo (controllo dell’emissione fino
alla fine del ciclo)
sensibilizzare gli imprenditori
agricoli e dell’industria sul
problema degli odori causati dagli
allevamenti o dalle lavorazioni
industriali
-
vincolare gli agricoltori alle
normative vigenti su spargimento
reflui, tutela animali, smaltimento
farmaci
-
introdurre regolamenti comunali
sugli spargimenti dei reflui e
diffondere informazioni sulle regole ai
cittadini, oltre che agli agricoltori
-
creare una banca dati sull’offerta di
refluo zootecnico per favorire
l’incontro tra domanda e offerta
(aziende zootecniche / aziende
vinicole o di produzione di nocciole /
aziende di produzione di energia da
•
Il miglioramento e l’armonizzazione
del sistema dei controlli ambientali
attraverso l’istituzione, presso le
Polizie locali, di gruppi di
persone sensibilizzate e formate
sul controllo ambientale per
avviare controlli di iniziativa
(vigilanza regolare) e collaborazioni
con l’ARPA.
•
Controllo finalizzato alla verifica
di conformità (Provincia, Arpa,
ASL CN1)
•
Previsione e prevenzione del
rischio di origine antropica e
naturale (Provincia, Arpa, ASL
CN1)
•
Informazioni di carattere
ambientale (Provincia, Arpa, ASL
CN1)
•
Servizi di prova e servizi di
taratura (Provincia, Arpa, ASL
CN1)
•
Corsi per giovani insedianti
(Confagricoltura Cuneo)
•
Informa agricoltori
(Confagricoltura Cuneo)
•
Formazione sull’utilizzo dei
fitofarmaci (Confagricoltura
Cuneo)
Migliorare e
armonizzare il sistema
dei controlli ambientali
attraverso l’istituzione,
presso le Polizie locali,
di gruppi di persone
appositamente formati
in collaborazione con
l’ARPA (Comuni, ARPA,
ASL, Volontari)
Migliorare e favorire
percorsi di
sensibilizzazione e
formazione sui temi
ambientali rivolti agli
adulti, soprattutto
attraverso il
coinvolgimento degli
enti locali (Comuni,
ASL, Arpa, Associazioni)
Realizzare iniziative
finalizzate a ridurre il
problema degli odori in
campagna:
- rendere più cogenti
regolamenti comunali
sugli spargimenti dei
reflui e diffondere
informazioni ad
agricoltori e cittadini
- vincolare gli
agricoltori alle
normative vigenti su
spargimento reflui,
tutela animali,
smaltimento farmaci
- avviare una
campagna di
informazione rivolta
agli agricoltori
48
Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
biomasse)
-
aumentare il consumo di acqua
potabile con il coinvolgimento delle
scuole (a partire dalla scuola di
infanzia) nella realizzazione di
iniziative educative rivolte sia agli
alunni sia ai genitori
-
razionalizzare l’utilizzo dell’acqua
in agricoltura favorendo la
produzione di ortaggi e altri prodotti
per il mercato locale, piuttosto che la
coltivazione di prodotti (ad es. mais)
molto diffusi a causa degli incentivi
previsti per produzioni utilizzabili
come biomasse, ma che necessitano
di un grande dispendio di acqua
irrigua.
sull’uso dei
fertilizzanti
- sensibilizzare gli
imprenditori agricoli e
dell’industria sul
problema degli odori
causati dagli
allevamenti o dalle
lavorazioni industriali
(Comuni, ASL, ARPA,
Ass. agricoltori,
Cittadini)
Aumentare il consumo
di acqua potabile con il
coinvolgimento delle
scuole (a partire dalla
scuola di infanzia) nella
realizzazione di
iniziative educative
rivolte sia agli alunni
sia ai genitori (Comuni,
Scuole, ASL)
49
Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
PROBLEMI RILEVATI
AZIONI PROPOSTE
PRIORITA’ INDIVIDUATE
RISORSE E SOGGETTI
IPOTESI PROGETTUALI
Rifiuti
-
richiedere alle amministrazioni locali e
alle aziende di smaltimento rifiuti un
impegno comune e condiviso affinché
si arrivi a una diffusione capillare
del sistema di raccolta “porta a
porta”
-
consapevolezza da parte
dei cittadini di dover
aumentare il tasso di
differenziazione dei rifiuti,
ridurre gli imballaggi e
incentivare la vendita dei
prodotti sfusi
migliorare la comunicazione sul
passaggio dalla raccolta rifiuti
tradizionale al ”porta a porta” e, in
parallelo, rendere regolari i controlli e
l’applicazione delle sanzioni
(comunicazione/repressione). La
raccolta differenziata deve prevedere
adeguate iniziative di rendicontazione
dei risultati alla cittadinanza
-
fonti di energia pulita
ancora troppo poco
sfruttate.
migliorare gli imballaggi,
sviluppare una migliore comunicazione
sulla tipologia dell’imballaggio
(etichettatura), educare ad acquistare
prodotti con minor imballaggio
-
promuovere la diffusione di
pannolini ecologici negli asili nido
e baby parking in modo da ridurre i
rifiuti e stimolare le famiglie al loro
utilizzo
-
favorire un Centro di raccolta di
rifiuti speciali prodotti in
agricoltura (contenitori di fitofarmaci
bonificati, materiale di serra) anche
attraverso il superamento di cavilli
burocratici (es. COABSER)
-
difficoltà culturale per
alcuni a cambiare abitudini
e ad assumere modelli
comportamentali attenti
all’ambiente
-
contraddittorietà dei
messaggi veicolati dai
mass media: da un lato si
invita a non inquinare e
dall’altro si esorta a
consumare per sostenere
l’economia
-
-
-
organizzare la bonifica dei
copertoni usati per i silos
(attraverso la collaborazione tra
Comuni e agricoltori).
•
Incontri di informazione su
Raccolta differenziata (Comune di
Monasterolo di Savigliano)
Diffondere
capillarmente il sistema
di raccolta “porta a
porta”, attraverso una
migliore
comunicazione e un
sistema di controllo e di
sanzione più regolare
(comunicazione/repressione). La raccolta
differenziata deve
prevedere adeguate
iniziative di
rendicontazione dei
risultati alla
cittadinanza (Comuni,
CSEA)
Ridurre i rifiuti e lo
spreco attraverso il
recupero e la
redistribuzione dei cibi
in eccesso nelle mense
scolastiche e
l’estensione alle
famiglie dei percorsi
educativi intrapresi a
scuola dai bambini.
Modificare le
porzionature (Scuole,
ASL, Gestori mense
scolastiche, Genitori)
Promuovere la
diffusione di pannolini
ecologici negli asili nido
e baby parking in modo
da ridurre i rifiuti e
stimolare le famiglie al
loro utilizzo (Comuni).
50
Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
PROBLEMI RILEVATI
AZIONI PROPOSTE
PRIORITA’ INDIVIDUATE
GOVERNANCE
-
favorire lo scambio tra i Comuni del
territorio e i Comuni gemellati
all’estero al fine di condividere
esperienze e progetti
-
promuovere l’adozione di strategie di
rete tra Comuni, enti e
associazioni con l’obiettivo di
condividere risorse e opportunità
-
diffondere materiale informativo
(opuscoli, ecc.) alla popolazione per
veicolare informazioni utili, come ad
esempio istruzioni rispetto alle
corrette modalità della raccolta
porta a porta oppure
sull’estensione della rete dei
percorsi più adatti alle camminate
nella natura
•
La maggiore integrazione dei
progetti sul territorio al fine di
razionalizzare le risorse e di
aumentarne l’efficacia attraverso la
condivisione di obiettivi,
l’integrazione di competenze diverse
e complementari e la sinergia tra
enti pubblici, privati e del privato
sociale. A questo proposito si rileva
la necessità di promuovere strategie
di rete soprattutto nell’ambito di
alcune delle priorità rilevate:
Gruppi di Acquisto Solidale,
attività sportive spontanee,
gemellaggi tra Comuni in Italia e
all’estero.
•
L’incremento dell’informazione e
della comunicazione sulle
iniziative locali al fine di
migliorare l’accesso alle risorse
da parte dei cittadini, attraverso
diverse forme e canali di
comunicazione. In particolare si
chiede un impegno comunicativo
importante rispetto il sistema di
raccolta “porta a porta” e la rete di
percorsi per le camminate nella
natura.
RISORSE E SOGGETTI
IPOTESI PROGETTUALI
Istituire in tutti i
comuni del Distretto
giornate ecologiche
annuali, nella stessa
data, da gestirsi
autonomamente in ogni
Comune o in forma
coordinata su temi
ambientali, come la
pulizia fiumi o parti di
città, biciclettate,
chiusura al traffico di
aree più vaste di quelle
già previste, raccolta
pubblica rifiuti,…
(Comuni, ARPA, Scuole,
Ass. Volontariato,
Volontari)
51
Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
5. Il Piano di Salute di Fossano-Savigliano: politiche e azioni per la salute
A conclusione del percorso di costruzione dei PePS, il Piano di Salute ha il compito qualificante
di individuare gli obiettivi di salute per il contesto di riferimento e produrre linee guida
finalizzate a orientare le politiche del territorio.
E’ ormai patrimonio condiviso a livello comunitario e sancito dalla Conferenza Europea “Salute
in tutte le politiche: risultati e sfide”, tenutasi a Roma nel 2007, che tutte le politiche locali
possono concorrere, a diverso livello, alla promozione della salute. In questo senso, ogni
politica dovrebbe essere programmata e valutata anche per il suo impatto attuale o potenziale
sullo stato di salute della popolazione e del territorio di riferimento.
Sulla base di queste premesse, per ogni area prioritaria individuata nell’ambito del Distretto
sono state definite le relative “politiche per la salute”, ovvero gli obiettivi strategici verso cui
dovrebbero tendere tutte le politiche locali e settoriali messe in atto sul territorio, al fine di
perseguire il reale miglioramento dello stato di salute della comunità e del contesto locale.
In tale quadro di riferimento, sono state infine individuate, alla luce delle proposte avanzate
dalla comunità locale e delle ipotesi progettuali vagliate nell’ambito del LLS, le azioni – di tipo
strutturale, educativo/formativo, culturale, di accesso e sostegno, o di governance, ecc. – che
il Laboratorio Locale di Salute di Fossano-Savigliano ritiene prioritarie per promozione della
salute del territorio.
Il Laboratorio Locale di Salute invita gli amministratori del Distretto ad assumere le politiche
per la salute individuate come riferimento imprescindibile nella pianificazione strategica e nella
programmazione locale, e a mettere in opera quelle azioni prioritarie, suggerite dal Piano di
Salute, che maggiormente riguardano il proprio ambito di riferimento e i bisogni rilevati.
Le azioni promosse dovranno necessariamente essere armonizzate con gli altri livelli di
programmazione territoriale (ad esempio, il Piano Locale della Prevenzione e il Piano Locale
delle Dipendenze dell’ASL, il Piano di Zona, ecc.) e prevedere il coinvolgimento degli altri
soggetti pubblici e del privato sociale in base ai rispettivi ruoli e secondo le capacità di
assicurare contributi specifici.
5.1 Giovani come risorsa
Politiche per la salute
•
•
•
•
•
Garantire una buona qualità della vita dei giovani, promuovendo il miglioramento del
contesto ambientale (riduzione dell’inquinamento, mobilità sicura, ecc.), sociale
(famiglia, scuola, luoghi di aggregazione, ecc.), lavorativo (formazione, orientamento,
lavoro, ecc.), di sostegno e cura (servizi sociali e sanitari, ecc.).
Promuovere la partecipazione, la cittadinanza attiva, il protagonismo dei giovani, anche
attraverso il coinvolgimento diretto nei processi decisionali delle politiche e dei servizi
locali, il sostegno a forme associative e iniziative spontanee, la disponibilità di spazi di
aggregazione.
Promuovere e rendere praticabili stili di vita sani, equi e sostenibili (attività fisica,
mobilità sostenibile, alimentazione corretta, consumo consapevole, salvaguardia
dell’ambiente).
Favorire la crescita culturale del territorio e la formazione dei cittadini, attraverso
eventi culturali e attività del tempo libero dedicati a diverse forme espressive in cui i
giovani si riconoscano e con cui si rappresentino.
Contrastare la diffusione di stili di divertimento e comportamenti improntati al rischio e
alla trasgressione attraverso azioni educative mirate, con particolare attenzione ai
consumi alcolici e altre sostanze psicoattive e alla prevenzione degli incidenti stradali.
52
Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
Azioni
•
Strutturali
1. Individuare spazi da mettere a disposizione dei giovani in forma di
“autogestione controllata”, ovvero dove possano incontrarsi e organizzare feste
in autonomia, ma essere responsabili della pulizia e del corretto uso dei locali e
delle attrezzature (Le Unioni dei Comuni, Ass. giovanili, Gruppi informali).
2. Promuovere l’utilizzo di spazi e locali già esistenti come luoghi di incontro per i
giovani attraverso la collaborazione tra piccoli Comuni e Parrocchie (Comuni,
Consorzio Monviso Solidale, Parrochie, Ass. giovanili, Gruppi informali).
3. Incrementare nei centri urbani gli spazi per il gioco e il ritrovo spontanei
vietando l’accesso alle auto (Comuni, Scuole, altri Enti Pubblici e Privati, ex
Ipab, Parrocchie).
•
Educative, formative, culturali
4. Realizzare una “Guida delle offerte” dedicata ai giovani per orientarli verso
esperienze di viaggio alternativo, attività estive, volontariato e lavoro
(coordinamento: Consorzio Monviso Solidale; Comuni, Scuole, Ass.
Volontariato).
5. Promuovere percorsi formativi (ad esempio Scuola di cittadinanza, Scuola di
ai
giovani
attivi
partecipazione
all’impegno
sociale,…)
destinati
nell’organizzazione e nell’animazione delle iniziative locali, al fine di fornire loro
gli strumenti e le competenze necessari a diventare dei veri e propri “attivatori
di comunità” ed “educatori tra pari” nell’ambito dei gruppi informali (Unioni dei
Comuni, Consorzio Monviso Solidale, Parrocchie, Ass. giovanili, Gruppi
informali).
6. Promuovere spazi e opportunità aggregative che incentivino l’adozione di stili di
divertimento sobri e che limitino la pratica del “nomadismo” tra locali, tra le
principali cause del fenomeno incidentale (Comuni, Provincia, Ass. giovanili,
Ass. genitori).
7. Incentivare la diffusione di programmi e iniziative di prevenzione degli incidenti
stradali che privilegino l’aspetto educativo rispetto a quello repressivo, anche
adottando strategie ad “alto impatto” basate sulla visione di video e immagini
(Comuni, Scuole, ASL, Provincia, Ass. Volontariato, Forze dell’Ordine, Polizia
Municipale).
8. Incentivare l’adozione di stili del “bere” sani e non orientati esclusivamente alla
cultura dello sballo, anche promuovendo percorsi enogastronomici centrati su
prodotti locali ed etnici (slow food e slow drink), con il coinvolgimento di
soggetti diversi (Scuole, produttori, enoteche, Associazioni,…).
9. Estendere a tutte le scuole del territorio progetti di educazione alla legalità e di
prevenzione dell’uso di sostanze e di abuso di alcol (Comuni, Scuole, ASL,
Provincia, Ass. Volontariato, Forze dell’Ordine, Polizia Municipale).
10. Sostenere le esperienze di educativa di strada (Consorzio Monviso Solidale,
Comuni, ASL).
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Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
11. Favorire la funzione educativa e aggregativa dello sport e ridurne lo spirito
agonistico attraverso azioni di sensibilizzazione delle Società sportive da parte
dei Comuni e l’invito a dotarsi di un codice deontologico che renda meno rigidi i
vincoli di affiliazione (Comuni, Società sportive, ASL, Scuole).
12. Contrastare gli atti di vandalismo adottando misure di controllo e riparazione del
danno, nella logica che “chi rompe aggiusta” (Comuni, Polizia Municipale).
•
Per l’accesso e il sostegno
13. Favorire la nascita di spazi di progettualità e di impiego per i giovani, anche
attraverso l’estensione agli altri Comuni del progetto “AAA… lavoro cercasi”, già
attivo a Savigliano e nei Comuni limitrofi (Comuni, Provincia, Centro per
l’Impiego, Ass. di categoria, Sindacati).
14. Creare un “incubatoio delle idee” dove accogliere e promuovere proposte volte
ad aumentare la partecipazione giovanile, sostenere gruppi formali e spontanei
di giovani e accompagnarli nella realizzazione di idee e progetti (Unioni dei
Comuni, Comuni, Consorzio Monviso Solidale, Ass. giovanili, Gruppi informali)
15. Favorire la nascita o il rafforzamento di realtà associative che consentano ai
giovani di diventare cittadini attivi e partecipare alla vita politica locale,
esprimendo il proprio parere non solo in merito alle politiche giovanili, ma a
tutte le scelte che riguardano la vita comunitaria (Ass. giovanili, Comuni).
16. Introdurre negli organismi elettivi di Enti Pubblici, Privati, Sindacati di “quote
verdi”, per garantire ai giovani la possibilità di intraprendere un’esperienza
amministrativa (Comuni).
•
Di governance
17. Istituire un’ “Agenzia per l’Europa” finalizzata alla co-progettazione e alla ricerca
coordinata di fondi tra istituzioni scolastiche, Consorzio socio-assistenziale, ASL
Comuni e imprese (Consorzio Monviso Solidale, Scuole, Comuni, Ass. di
categoria, ASL).
18. Favorire accordi tra Comuni per l’organizzazione e la programmazione condivisa
di iniziative dedicate ai giovani del Distretto, ad esempio: centri di aggregazione
sovra comunali, calendario comune delle manifestazioni, spazi aggregativi, sale
prove, spazi per mostre, aree concerti, promozione di artisti locali, servizi
navetta,… (Consorzio Monviso Solidale, Le Unioni di Comuni, Comuni, ASL).
19. Formalizzare nell’ambito del Comitato dei Sindaci del Distretto un gruppo di
monitoraggio e valutazione volto a favorire l’assunzione di responsabilità tra i
partecipanti nei confronti degli impegni assunti, organizzare iniziative di
formazione congiunta tra ASL e Comuni, rafforzare la rete, migliorare la
comunicazione tra enti e con i cittadini (Comuni, Consorzio Monviso Solidale,
ASL).
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Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
5.2 Stili di vita e ambiente
Politiche per la salute
•
•
•
•
•
Garantire una buona qualità della vita dei cittadini, promuovendo il miglioramento del
contesto ambientale (riduzione dell’inquinamento, mobilità sicura, fonti di energia
pulita, ecc.).
Valorizzare e promuovere il consumo di prodotti locali e biologici per la salvaguardia
dell’ambiente e della salute dei cittadini.
Introdurre misure specifiche volte alla riduzione dei rifiuti, sia attraverso iniziative di
sensibilizzazione che di regolamentazione.
Promuovere e rendere praticabili stili di vita sani, equi e sostenibili, sia attraverso la
salvaguardia dell’ambiente, sia attraverso la valorizzazione delle risorse ambientali del
territorio.
Favorire la diffusione di stili di consumo sostenibili e di vita sobri attraverso iniziative di
sensibilizzazione e informazione rivolte a target di età specifici (bambini, adolescenti,
adulti, anziani).
Azioni
•
Strutturali
1. Riqualificare gli spazi urbani degradati e rivitalizzare piazze e strade poco
vissute dalla cittadinanza attraverso il coinvolgimento delle Associazioni e la
promozione di iniziative specifiche, come ad esempio le feste di vicinato
(Comuni, Comitati di quartiere, Pro-loco, Associazioni, Unioni dei Comuni).
2. Mettere a disposizione dei Gruppi di Acquisto Solidale locali e spazi per lo
stoccaggio e la distribuzione delle merci (Comuni, G.A.S.).
3. Procedere alla mappatura e all’adeguamento di percorsi agevoli e consoni per
l’attività fisica spontanea all’aria aperta, migliorando la segnaletica e i servizi
(Comuni, Unioni dei Comuni, ASL, Società sportive, Associazioni, Aziende
private, Ass. Alpini).
4. Predisporre percorsi ciclabili e pedonali agevoli e sicuri nei centri delle città,
anche istituendo sensi unici, corsie preferenziali e parcheggi di testata
(Comuni).
5. Migliorare la mobilità dei Comuni attraverso iniziative specifiche – ad esempio la
chiusura totale o parziale dei centri storici alle automobili - e rendendo operativi
i Piani di mobilità laddove previsti dalla legge (Comuni).
6. Abbattere le barriere architettoniche, anche coinvolgendo cittadini giovani e
adulti nell’individuare modalità concrete (ASL, Comuni, Scuole, Negozi, Aziende
private, Associazioni, Forze dell’Ordine, Polizie Municipali).
•
Educative, formative, culturali
7. Rafforzare l’esperienza dei Gruppi di Acquisto Solidale creando un
coordinamento e organizzando eventi pubblici periodici sul tema (Comuni,
G.A.S.)
8. Diffondere l’educazione alimentare e ambientale non solo nelle scuole, ma
anche tra gli adulti e gli anziani, nell’ambito di gruppi organizzati e informali, ad
55
Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
esempio durante le feste di paese (Comuni, ASL, Pro-loco, Associazioni, Scuole,
Slow food).
9. Dare continuità nel tempo ai percorsi di educazione alimentare promossi nelle
Scuole ed estenderli alle famiglie (ASL, Scuole).
10. Promuovere l’adozione di un codice deontologico da parte delle Società sportive
finalizzato a ridimensionare lo spirito agonistico e ad aprire la pratica sportiva a
tutte le età e a tutte le persone, anche quelle meno portate. Per raggiungere
tale obiettivo si propone l’organizzazione di percorsi formativi rivolti agli
allenatori, con il contributo della Medicina Sportiva, e l’introduzione di incentivi,
come ad esempio una riduzione delle tariffe di accesso agli impianti sportivi
(Comuni, Società sportive, ASL).
11. Promuovere tra i cittadini la pratica di attività fisica gratuita e spontanea
(passeggiate nella natura, jogging,…) proponendo iniziative specifiche - come
ad esempio i Gruppi di cammino - per anziani e altre fasce di età, con la
collaborazione delle Associazioni e delle consulte per anziani, anche attraverso
l’adesione dei Comuni al network delle “Città del buon cammino” (Comuni, ASL,
Associazioni, Società sportive, Gruppi spontanei, Negozi di articoli sportivi).
12. Realizzare percorsi di educazione stradale e alla mobilità sostenibile in tutti gli
ordini di scuola, anche attraverso iniziative come il Pedibus e attività didattiche
finalizzate a sensibilizzare gli studenti sull’uso corretto della strada (Scuole,
Comuni, Forze dell’Ordine, ASL, Polizie Municipali, Associazioni).
13. Potenziare il ruolo degli Enti locali nel sostenere percorsi di sensibilizzazione e di
formazione su tematiche ambientali rivolti agli adulti (Amministrazioni).
14. Sensibilizzare gli imprenditori sul problema degli odori causati dagli allevamenti
o dalle lavorazioni industriali e informare cittadini e agricoltori sulle regole
relative all’uso dei fertilizzanti e allo spargimento dei reflui (Comuni, ASL, Arpa,
Ass. agricoltori, Cittadini).
15. Realizzare iniziative di educazione e sensibilizzazione sul consumo di acqua
potabile con il coinvolgimento delle Scuole, a partire da quelle della prima
infanzia, rivolte sia agli alunni che ai genitori (ASL, Comuni, Scuole).
16. Incentivare e sensibilizzare i gestori delle mense pubbliche e aziendali all’uso
dell’acqua del rubinetto (“L’acqua del Sindaco”) e di prodotti locali, ad esempio
introducendo nelle gare di appalto e affidamento il requisito dei prodotti a Km0.
17. Promuovere e incentivare la riduzione degli sprechi con iniziative specifiche,
quali ad esempio i “Last Minute Market”, volti a recuperare la merce in
scadenza, negozi dell’usato, recupero libri,… (Comuni, Grande distribuzione,
Associazioni, ASL).
18. Promuovere lo sviluppo di mercati locali, anche attraverso l’impegno dei Comuni
in iniziative come “Campagna Amica”, patti di alleanza tra consumatori,
agroindustria e amministrazioni (Coldiretti, Ass. consumatori, Comuni).
19. Ridurre i rifiuti e gli sprechi attraverso il recupero dei cibi avanzati nelle mense
scolastiche e la loro redistribuzione a persone bisognose (Scuole, ASL, Gestori
mense, Genitori).
20. Promuovere l’utilizzo di pannolini ecologici negli asili e nei baby parking, in
modo da ridurre i rifiuti e sensibilizzare le famiglie (Comuni).
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Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
•
Di governance
21. Creare e mantenere aggiornata una mappatura degli incidenti stradali che
fornisca i dati in merito a luogo, tipo di infrazione,… (ASL, Comuni, Forze
dell’Ordine).
22. Potenziare, coordinare e regolarizzare i controlli ambientali, anche istituendo
gruppi di persone appositamente formati presso le Polizie locali in
collaborazione dell’Arpa (Comuni, Arpa, ASL, Volontari).
23. Rendere più cogenti i regolamenti comunali sugli spargimenti dei reflui e lo
smaltimento dei fitofarmaci e vincolare gli agricoltori al rispetto della normativa
sulla tutela ambientale e animale (Comuni, ASL, Arpa).
24. Aumentare l’impegno per la diffusione capillare del sistema di raccolta
differenziata “porta a porta”, anche attraverso una migliore informazione della
cittadinanza (su regole e risultati) e rendendo più regolari controlli e sanzioni
(Comuni, CSEA).
25. Istituire in tutti i comuni del Distretto giornate ecologiche annuali, nella stessa
data, da gestirsi autonomamente in ogni Comune o in forma coordinata su temi
ambientali, come la pulizia fiumi o parti di città, biciclettate, chiusura al traffico
di aree più vaste di quelle già previste, raccolta pubblica rifiuti (Comuni, ARPA,
Scuole, Ass. Volontariato, Volontari).
5.3 Azioni trasversali: comunicazione e valutazione
Trasversalmente ai temi sui quali si è lavorato, restano due azioni indispensabili per garantire il
completamento e l’efficacia del percorso partecipativo, che il LLS si impegna a definire e
adottare in tempi opportuni. Si tratta da un lato di individuare le modalità più appropriate per
comunicare il PePS alla cittadinanza, dall’altro di definire e attuare un piano di valutazione delle
azioni intraprese.
In quanto strumento di democraticità e partecipazione, il PePS è anche strumento
comunicazione con i cittadini. Se il Profilo è stato elaborato soprattutto intorno alla funzione
ascolto e di informazione - quale strumento per aumentare la consapevolezza delle persone
merito ai rischi ma anche alle risorse che il territorio offre per migliorare il proprio stato
salute - il Piano deve connotarsi quale strumento di governance in grado di stimolare
responsabilizzazione di tutti gli attori sociali e aumentare la fiducia tra cittadini e istituzioni.
di
di
in
di
la
Per quanto riguarda la funzione di comunicazione, un primo passo è stato fatto con la
predisposizione sul sito dell’ASL CN1 di uno spazio appositamente dedicato ai PePS, dove,
insieme al Profilo di Distretto, verrà inserito anche il presente Piano di salute3. Per dare
maggiore visibilità ai materiali prodotti e facilitare l’accesso alle informazioni, ciascun Comune
potrà inoltre inserire sul proprio sito web un link al portale dell’ASL: ciò contribuirà anche ad
evidenziare meglio il ruolo primario delle Amministrazioni locali nei PePS e, in generale, nelle
politiche per la salute. E’ opinione condivisa, tuttavia, che la pubblicizzazione online del PePS di
Distretto non sia sufficiente a garantire la visibilità necessaria a questa iniziativa, almeno in
questa prima fase di attuazione. Per questo il LLS intende organizzare a breve un evento
pubblico dove presentare i risultati principali del percorso svolto e per un confronto aperto
sugli impegni assunti.
E’ evidente che lo stato di salute della comunità locale potrà migliorare solo attraverso la
realizzazione di azioni e programmi efficaci. Per garantire la trasparenza e l’efficacia delle
azioni intraprese, sarà necessario quindi individuare modalità di valutazione adeguate.
3
http://www.aslcn1.it/assistenza-territoriale/la-salute-e/i-peps-negli-ambiti-territoriali/savigliano-fossano.html
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Piano di Salute di Fossano-Savigliano, 2 dicembre 2010
A questo proposito il LLS, nell’ambito del comitato dei sindaci, intende formalizzare un gruppo
permanente di monitoraggio e valutazione volto a favorire l’assunzione di responsabilità nei
confronti degli impegni assunti. Il gruppo dovrà individuare degli indicatori di monitoraggio del
processo e di valutazione dei risultati, in raccordo anche con gli altri sistemi di valutazione
previsti a livello regionale.
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