REGIONE ABRUZZO
UFFICIO STAMPA
Dott. ssa MAURA DEL GIOVINE
26 Gennaio 2005
On-line su Internet: www.aslteramo.it
Ufficio Stampa
Tel. e fax 0861 -420248
e-mail [email protected] cell. 3478889256
CONVEGNO NAZIONALE ECOCARDIOGRAFIA TRANSESOFAGEA
Da giovedì 27 a sabato 29 gennaio nell'aula dell'ospedale " G. Mazzini" di Teramo si
svolgerà l'undicesimo convegno nazionale di ecocardiografia transesofagea, un
importate congresso medico di formazione promosso dal Dipartimento Cuore e Vasi
dell'Azienda Sanitaria di Teramo, in collaborazione con la Società Italiana di Ecografia
Cardiovascolare, ANMCO, SIC, ARTICA e con il patrocinio dell'Ordine dei Medici della
Provincia di Teramo.
I lavori del convegno saranno presieduti dal dottor Vittorio Di Luzio e coordinati dal dottor Saro Paparoni.
II via al congresso alle ore 9 di giovedì. Il programma prevede una serie di focus su argomenti di
fisiopatologia cardiovascolare e TEE con numerosi relatori; previsto anche il collegamento dalla sala
operatoria di emodinamica. In programma, tra gli altri, interventi dell'Assessore regionale alla Sanità Vito
Domenici e del Direttore Generale dell'AsI, Sabatino Casini.
L'iniziativa è destinata a 100 iscritti, che parteciperanno alla parte teorica del corso ed alle sedute
pratiche con video-proiezione on line. Ai partecipanti sarà rilasciato un attestato con il relativo credito
formativo concesso dal Ministero della Salute.
AI via domani a Ter amo
Un convegno
per studiare
il cuore
TERAMO - Da domani a sabato nell'aula dell'ospedale
Mazzini di Teramo si svolgerà l'undicesimo convegno
nazionale di ecocardiografia transesofagea, un importate congresso medico di
formazione promosso dal
Dipartimento Cuore e Vasi
dell'Azienda sanitaria di Teramo, in collaborazione con
la Società Italiana di Ecografia
Cardiovascolare,
Anmco, Sic, Artica e con il
patrocinio dell'Ordine dei
Medici della Provincia di
Teramo. I lavori del convegno saranno presieduti dal
dottor Vittorio Di Luzio e
coordinati dal dottor Sarò
Paparoni. Il programma
prevede focus su argomenti
di fisiopatologia cardiovascolare e Tee con numerosi
relatori; previsto anche il
collegamento dalla sala operatoria di emodinamica. In
3rogramma, tra gli altri, interventi dell'Assessore regionale alla Sanità Vito Domenici e del Direttore
dell'Asl, Sabatino Casini.
OSPEDALE, CASINI VIETA
DI PARLARE CON LA STAMPA
E' proprio vero che i panni sporchi
si lavano in casa. E più lo sporco è
antico, più si deve nascondere al
meglio
quella
macchia che, per
svariati motivi,
giusti o sbagliati
che siano, non se
ne vuole andare.
Questo succede
all'ospedale
"Mazzini" dove
sembra che tutto
prosegua
nella
direzione
del
"tutto sotto controllo" e del "tutto
va bene"...almeno in apparenza.
Si, perché nelle
segrete stanze dei reparti, invece,
una vera e propria sommossa agita
l'intero personale fiaccato e sfiancato da turni massacranti imposti
non certo da una cattiva conduzione della gestione sanitaria ma, purtroppo, da una mancanza oggettiva
di denaro che non permette di
ampliare il personale e rendere,
così, più umano il ciclo lavorativo.
Ma se parlano, se si lamentano,
vanno incontro a provvedimenti
disciplinari. Il motivo è chiaro e
ben spiegato nelle circolari che, in
questi giorni, il manager della Asl,
Sabatino Casini (nella foto), ha
diramato perché tutti i dipendenti
lo tengano bene a mente: i rapporti
con la stampa vengono intrattenuti
esclusivamente dall'addetto a
quell'ufficio al fine di evitare che
fuoriescano notizie false e tendenziose. Si tratta, molto semplicemente, di una legge relativa al
codice deontologico professionale.
Ripetuta e divulgata, però, ha una
sorta di effetto boomerang. Una
libertà limitata, un negato diritto
alla parola? Eppure i problemi ci
sono. E' vero che la carenza di personale provoca tutta una serie di
disagi tra gli operatori sanitari ma è
pur vero che la figura dell'infermiere professionale ormai sta
scomparendo dalla circolazione.
«Il novanta percento degli infermieri dell'ospedale hanno un'età
media di cinquanta anni. Molti,
quindi, sono prossimi alla pensione
e la difficoltà a rimpiazzarli è elevata - spiega Piero Angelozzi,
segretario della Funzione Pubblica
della Cisl - la scuola professionale
ne sforna circa sessanta ogni tre
anni, che intanto fanno tirocinio.
Ma non basta. Se si pensa, inoltre,
che anche con il ricorso al lavoro
interinale,
previsto
nelle Pubbliche Amministrazioni, non si
riesce a trovare la figura di infermiere professionale, mette ben in
evidenza la gravita
della situazione. Tanto
che, da noi ancora non
accade, si inizia a
reperire professionalità dai Paesi dell'Est».
In sintesi, non si può
fare niente. Pochi
infermieri uguale tanto
lavoro. Almeno si
pensa a migliorare la
loro formazione: «A febbraio dice ancora Angelozzi - partirà il
pacchetto formativo, riservato agli
operatori sanitari, per una formazione a trecentosessanta gradi.
Stiamo solo aspettando l'apertura
delle buste e a giorni si saprà chi si
aggiudicherà l'appalto dei modu-
Da giovedì 27 a sabato 29
gennaio nell'aula dell'ospedale " G, Mazzini" di Teramo
sì svolgerà l'undicesimo convegno nazionale di ecocardiografia transesofagea, un
importate congresso medico
di formazione promosso dal
Dipartimento Cuore e Vasi
dell'Azienda Sanitaria di
Teramo, in collaborazione
con la Società Italiana di
Ecografia Cardiovascolare,
ANMCO, SIC, ARTICA e con
il patrocinio dell'Ordine dei
Medici della Provincia di
Teramo.
I lavori del convegno saranno presieduti dal dottor
Vittorio Di Luzio e coordinati
dal dottor Saro Paparoni.
L'iniziativa è destinata a 100
iscritti, che parteciperanno
alla parte teorica del corso ed
alle
sedute pratiche con
video-proiezione on line. Ai
partecipanti sarà rilasciato
un attestato con il relativo
credito formativo concesso
dal Ministero della Salute.
di ELENA CASTAGNI
ROMA - Chi, al termine di
questa campagna ormai quotidiana sull'uso corretto dei farmaci, sbaglierà ancora le dosi,
sprecherà denaro (pubblico) facendosi prescrìvere troppi medicinali inutili, intossicherà i
propri familiari per aver dato
loro la pasticca sbagliata al
momento
sbagliato, dovrà dare la colpa solo a se
stesso. Perché mai come
in questi giorni i cittadini
italiani sono
stati bombardati da messaggi, opuscoli o quant'altro per imparare a gestire il
mobilettodei medicinali. Contenere la spesa farmaceutica,
come vuole il Governo, o far
scendere il numero delle intossicazioni, per cui si impegnano Movimento dei consumatori e Federfarma, sono i principali filoni e in uno stesso giorno i due libricini che dovrebbero salvarci la vita e
il portafoglio
sono stati presentati,
L'opuscolo in farmacia. Venerdì
prossimo/ il
28 gennaio,
sarà la giornata per Fuso
corretto dei
farmaci e una
guida^SlrusJò''
consapevole
dei medicinali sarà distribuita in numerose farmacie di 40
città italiane.
Il Movimento dei consumatori attiverà anche un
numero verde, 800774770,
per esporre i propri quesiti ai
farmacisti.
Intossicazioni da farmaci.
In Italia propriol'usodei medicinali è la prima causa di intossicazione. Secondo i dati del
Centro Antiveleni della Azienda Ospedaliera Niguarda di
Milano nel 2000 - ha spiegato
Franca Davanzo, Responsabile del Centro Antiveleni - su un
totale di 54.869 segnalazioni
al Centro, 17.418 (pari al 34
per cento) hanno riguardato il
Farmaci, allarme intossicazioni
L'uso sbagliato crea seri danni. E Sirchia ripete: troppi sono inutili
Maggioranza
e opposizione
d'accordo sul
provvedimento
che da alle
donne la
possibilità
di scegliere
il parto a casa
in condizioni
di sicurezza
farmaco, che si colloca quindi
al primo posto tra le cause di
intossicazione acuta. Di queste, 8.554 (pari al 57 percento)
riguardano esposizioni accidentali e 5.790 (il 39 per cento)
interessano la fascia di età tra O
e 4 anni. Le cause più frequenti di intossicazione riguardano
appunto i bambini che trova-
Un opuscolo
del Movimento
dei consumatori
sarà distribuito
in farmacia. I bimbi
ipiùarischio
no il farmaco alla loro portata
(5.125 casi), oppure la somministrazione di un medicinale
al posto di un altro (2.056
casi).
I consigli. Mai usare il portapillole e leggere sempre con
attenzionelescatole dei farmaci che non devono essere mai
buttate. Questo si legge nel-
l'opuscolo che il 28 gennaio
verrà distribuito. Inoltre, per
evitare di utilizzare una medicina scaduta, meglio scrivere
sulla scatola quando si è iniziata la terapia, visto che la maggior parte dei medicinali perdono efficacia dopo un periodo piuttosto limitato - a volte
anche solo pochi giorni - dal
momento dell'apertura della
confezione.
Sirchia: troppi farmaci inutili. «Esistono intere categorìe
di farmaci particolarmente
consumate ma che non servono a nulla. Mentre bisognerebbe correggere gli stili di vita
sbagliati. Penso ad esempio
alle pillole per diinagrire assunte invece di avere una corretta
alimentazione e una vita meno sedentaria». E' il monito
che il ministro della Salute,
Girolamo Sirchià-, ha lanciato
dalla trasmissione "Porta a
Porta" dedicata al nuovo opu-
scolo del Governo per un corretto uso dei farmaci che nei
prossimi giorni verrà inviato a
16 milioni di famiglie italiane.
D'accordo con il ministro è
il farmacologo Silvio Garattini secondo il quale ci sono tre
categorie di farmaci: quelli utili, quelli inutili, e quelli che
servono a curare cattive abitudini di vita. Eliminando le ultime due si potrebbe si potrebbe
ridurre la spesa dei farmaci
fino al 50 per cento. Sotto
accusa ci sono in pricipal modo quei medicinali che servono a curare le cattive abitudini
di vita, come il fumo, l'alcol,
l'obesità e anche i farmaci usati impropriamente, tra cui soprattutto gli antidepressivi.
Le con lezioni monodose. Il
ministro ne aveva già parlato
lo scorso anno: maxiconfezioni per malattie croniche, e monodosi per brevi terapie. Ma
Sirchia' 'ha confessato: • «Non
mi aspetterei mirabilanti risultati dalle confezioni ridotte».
DISEGNO DI LEGGE
Maternità più sicura anche in casa
Sì della Camera alla tutela del parto "non ospedalizzato". Misure per ridurre i cesarei
ROMA - Parto più sicuro, tutela migliore sia per
la madre che per il neonato, possibilità discegliere di far nascere. a casa il proprio figlio in
condizioni di assoluta sicurezza: sono queste, in
sintesi, le finalità della nuova legge sul parto il cui
testo è stato definito dalla Commissione Affari
Sociali della Camera e il cui esame, dopo il parere
delle altre commissioni competenti, potrebbe
anche concludersi con un voto della commissione in sede legislativa, senza passare per l'Aula.
Questo pomeriggio la commissione ha concluso
le votazioni sugli emendamenti al testo unificato
che il relatore, Giuseppe Palumbo (FI), aveva
presentato alla fine dello scorso luglio.
Tra i numerosi interventi previsti dall'articolato, una serie di misure volte a favorire il parto
fisiologico e ridurre intagli cesarei; promuovere la
diffusione delle tecniche per ridurre il dolore
durante il parto; istituire una cartella clinica
specifica per ogni neonato. Il tutto in un contesto
nel quale Stato e Regioni sono chiamate ad
adottare una serie di interventi che assicurino la
massima tutela della salute psico-fisica delle
gestante, del nascituro, della madre e del neonato.
Soddisfazione per la definizione del testo è
stata espressa da Palumbo (che è anche presidente della commissione) che sottolineato il clima
positivo in cui si è svolto l'esame del provvedimento.
Di «ottimo lavoro» ha parlato anche la diessina Grazia Labate che ha dichiarato la disponibilità del suo gruppo a trasferire l'esame del testo in
sede legislativa nella stessa Commissione così da
procedere p ù celermente e da evitare la discussione in Assemblea. «Finalmente potremo avere
una legge che affronta adeguatamente un tema
come l'umanizzazione del parto e di un Ssn che si
organizza intorno al parto fisiologico», ha detto
Labate precisando che si tratta di una «legge-quadro che riporta il parto a evento naturale e
fisiologico e consente alle donne di scegliere tra
diverse opzioni» sia per il luogo dove partorire,
sia per le metodiche da adottare. «Ci auguriamo
chela 14/ma legislatura dia finalmente alle donne
italiane una nuova legge sul parto - ha concluso la
parlamentare diessina - e che si concluda un
cammino molto atteso da tutte le donne del
nostro Paese».
Salute
contenute
La nucleoplastica mediante coblazione
Un lettore ci scrive di aver avuto notìzia di
un nuovo trattamento delle ernie discali praticato presso l'Ospedale di Teramo e che
richiede un brevissimo ricovero e un altrettanto breve intervento, addirittura in anestesia locale: la cosiddetta Nucleoplastica
mediante "coblazione". E ci chiede conferma
di questo.
Giriamo la domanda al Dott. Vincenzo
MAGLIANI, neurochirurgo presso l'Ospedale
di Teramo.
La
nucleoplastica
mediante coblazione è un
trattamento miniinvasivo
indicato nelle ernie del
disco contenute. Queste
ultime, come anche le
protrusioni discali e le
«patologie discali degene'rative continuano a creare per i neurochirurghi e gli ortopedici molteplici dubbi diagnostici e terapeutici, legati
alla difficoltà di determinare con precisione
la causa del dolore. Infatti i dischi lombari, le
faccette articolari, il forame e, in alcuni casi,
i tessuti molli possono essere causa di dolori
lombari e di sciatica. Non esiste nessuna
standardizzazione dei protocolli di trattamento per tali patologie. E, dunque, quando
le terapie conservative risultano inefficaci è
possibile prendere in considerazione tecniche chirurgiche o per cutanee miniinvasive.
Fra queste ricordiamo la NUCLEOPLASTICA
mediante COBLAZIONE. Tale tecnologia
consiste nell'applicazione percutanea, all'interno del disco da trattare, di un particolare
elettrodo capace di generare una radiofrequenza di 100 khz in modo bipolare. Durante
l'avanzamento nel nucleo discale si genera
un film ionizzato in grado di determinare
l'ablazione dei tessuti per dissociazione
molecolare, con creazione di precisi canali
(fase di Coblazione). Durante l'arretramento
il dispositivo è attivato in Coagulazione, per
trattare termicamente i canali e potenziare
l'effetto della coblazione. Nel tessuto a contatto dell'elettrodo si sviluppa una temperatura di 70°, mentre a 1 mm di distanza dall'elettrodo la temperatura è compresa tra 40
e 50°. Tali ridotte temperature pongono al
riparo i tessuti circostanti da pesanti complicanze.
Quando è indicata la coblazione?
E' indicata:
nelle ernie discali "contenute" (quelle, cioè,
che non hanno lacerato il legamento longitudinale posteriore) con dimensione inferiore al 33°/o del diametro sagittale del canale
spinale, con o senza sciatica;
nei casi in cui una discografia (esame contrastografico del disco lombare) sia in grado
di riprodurre l'usuale dolore e rilevi un disco
"contenuto";
nei casi di fallimento della terapia conserva-
tiva (terapia medica e/o fisioterapica) per un
periodo superiore alle 6 settimane.
Quando è controindicata?
I
E' controindicata:
nei pazienti con disco "estruso" (con rottura
dell'anulus di contenimento );
nei pazienti con ernia discale con dimensione superiore al 33°/o del diametro sagittale
del canale spinale;
nei pazienti obesi;
nei pazienti con stenosi (restringimento) del
canale lombare;
nei pazienti con frattura vertebrale;
nei pazienti con alterazioni della coagulazione.
Per quanto riguarda la procedura è opportuno ricordare che essa richiede soltanto ricovero in day - surgery, anestesia locale con
blanda sedazione e brevissima profilassi
antibiotica. Non è previsto alcun trattamento specifico post-operatorio. In definitiva
questa tecnologia, con le giuste indicazioni,
si connota come procedura di breve durata,
poco invasiva, non gravata da significative
complicanze. E tuttavia non la si può (e non
la si deve) considerare come panacea di ogni
tipo di mal di schiena e/o di sciatica. Una
valutazione specialistica preliminare, corredata da corrette risukanze strumentali, è in
grado di allontanare dal paziente aspettative
ingiustificate e conseguenti delusioni.
Dott. Vincenzo Magliani
Di Stanislao incontra
ititolaridei chioschi
dell'ospedale Mazzini
Augusto Di Stanislao dopo aver
presentato un'interpellanza sul
bar del Mazzini al presidente
dellagiunta regionale e all'assessore alla Sanità, nei prossimi
giorni incontrerà il comitato di
commercianti che si è costituito
per la salvaguardia degli esercizi presenti nell'area esterna dell'ospedale. «Nel ritenere che l'attività esclusiva a cui è stato
chiamato Sabatino Casini sia
quella relativa alla tutela della
salute pubblica - scrive Di Stanislao - non si capisce perché, in
tutti i campi (urbanistica, edilizia ed ora anche commercio),
continui a spaziare piuttosto
che dare risposte alla sanità teramana». «Per questi motivi aggiunge - si interpellano tanto
il governatore Pace quanto l'assessore Domenici per sapere se
questo direttore sia stato chiamato a guidare un'azienda per
la salute o un'impresa per il
business».
GIUDIZIARIAAccusatodiinquinamentoperscarichiospedalieri
Manager della Asl assolto
AVEZZANO — Assoluzione
perché il fatto non sussiste
è la sentenza del Tribunale
di Avezzano per il direttore generale della Asl, Fulvio Catalano, accusato di
inquinamento. Il manager
era stato posto sotto processo, su iniziativa della
Procura, a seguito di segnalazioni secondo le quali
l'ospedale di Pescina scaricava acque e rifiuti di ogni
genere nella fogna pubblica. A svolgere accertamenti e una perizia è stata chiamata l'Arta che confermava le accuse. Una condotta
che, se fosse stata reale,
avrebbe configurato il reato di inquinamento oltre
che di violazione delle norme ambientali. Il difensore
deH'ing. Catalano, l'aw. Leonardo Casciere, è riuscito
a dimostrare che l'ospedale di Pescina conferisce acque e rifiuti tossici e nocivi
ad una ditta specializzata
méntre il resto degli scarichi, che a quel punto sono
ordinari, finiscono nella fogna cittadina. Una tesi che
ha convinto il giudice al
punto di pronunciare l'assoluzione.
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26 Gennaio 2005