5
2005
dicembre
Numero 5- Anno 3 - dicembre 2005 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2004 n° 46)
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Bimestrale ufficiale di informazione
del Collegio dei Geometri
della provincia di Padova
il futuro della professione
2 Il Congresso di Palermo
mettere in pratica le indicazioni
Ivano Slaviero, Fausto Savoldi,
Francesco Zanin
normative
16 Gas, protezione civile, antisismica
I CORSI DI FORMAZIONE 2006
PROGRAMMI E SCHEDA DI ISCRIZIONE
Roberto Bortolami, Paolo Pol,
Eleuterio Tieghi
scuola e museo
23 La collezione scientifica del Belzoni
dicembre 2005
Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova
Bimestrale ufficiale
del Collegio dei Geometri
1
5/2005
Particolare del Memorial progettato da Daniel
Libeskind alle Porte Contarine a Padova (pag.27)
(Foto di Giorgio Ammanati)
Bimestrale ufficiale di informazione
del Collegio dei Geometri della provincia di Padova
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Pitagora
Presidente
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Geom. Nico Pegge - [email protected]
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Referente per il Collegio
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Direttore responsabile
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della spedizione della rivista.
Numero chiuso in redazione il giorno 30 novembre 2005
Sommario
Una professione attraente e competitiva
Le indicazioni del Congresso di Palermo
di Ivano Slaviero
2
La Cassa è pronta a sostenere finanziariamente i Collegi
intervista a Fausto Savoldi
4
Trovare lavoro ai giovani è garantire le pensioni
Formazione universitaria: nuove lauree, ma con cautela
Le offerte formative devono incrociare le aspettative
di Francesco Zanin
Direttiva Zappalà e Albo Unico temi centrali
Le parole significative di numerosi interventi
I corsi di formazione 2006: offerta ampia e aggiornata
Alcuni sono universitari, altri organizzati dal Collegio
6
7
8
La sicurezza degli impianti di utenza gas
Come ottenere un allaccio secondo le nuove regole
di Roberto Bortolami
16
Protezione civile: un elenco di tecnici esperti
Corsi specifici in preparazione con la Provincia di Padova
di Paolo Pol
Città sotto acqua, i rimedi in campagna
Un importante convegno con indicazioni ai progettisti
19
20
Belzoni: il sapere scientifico racchiuso in una scuola
Esposta l’antica collezione di strumentazione
di Barbara Ammanati
23
Antisismica: quali norme è possibile adottare adesso?
Incertezza dopo l'entrata in vigore del D.M. 14.09.05
di Eleuterio Tieghi
La bacheca di novembre
Informazioni
Energia elettrica e fonti rinnovabili
Nuove norme tecniche per le costruzioni
Ambiente, un passo verso il Testo Unico
Sicurezza ascensori negli edifici civili
Sito internet della Consulta Femminile
Valorizzazione dell'architettura rurale
Rendimento energetico nell'edilizia
David Chipperfield al Palazzo della Ragione
Tariffe incentivanti per l'elettricità fotovoltaica
Varianti al Piano Regolatore Generale
Albo: variazioni
26
29
30
31
32
a
Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova
2
dicembre 2005
EDITORIALE
Vogliamo e possiamo avere
una professione attraente e competitiva
di Ivano Slaviero presidente
Agli Stati generali
della categoria,
riuniti a Palermo
in ottobre,
si è deciso di puntare
sulla formazione continua
e sulla certificazione
della qualità professionale
per aggredire il mercato
in campi nuovi
a noi congeniali.
l congresso nazionale che si è tenuto a Palermo dal 17 al 22 ottobre scorsi ha veramente
rappresentato lo stato generale della categoria, perché sia il Consiglio Nazionale che la Cassa hanno portato propri progetti per l'immediato,
convergenti su due fattori chiave per lo sviluppo
della professione di geometra: formazione e qualità. Poiché entrambi demandano ai Collegi provinciali e ai Comitati regionali la programmazione operativa e la messa in opera di tali progetti,
ci troviamo a dover fare i conti con i nostri mezzi e a misurare le risorse che possiamo mettere
in campo, pur sapendo che possiamo contare sul
supporto normativo del Consiglio Nazionale e su
quello economico della Cassa. Sullo sfondo rimane il progetto strategico di unificazione delle
categorie di geometri, periti industriali e agrari,
che porterà alla creazione di un Albo Unico e forse a un'unica Cassa di previdenza, ma questo
non sarà comunque sufficiente a garantire nuova
linfa alla professione del geometra se nel frattempo non saranno state messe in atto misure
per portare ai nostri studi nuovi lavori. E questi
verranno solo se noi potremo garantire ai nostri
clienti elevata professionalità, mantenendo e
rinforzando quella fiducia basata sul rapporto
personale e sulla conoscenza del territorio che da
sempre sono una caratteristica e un patrimonio
peculiare della figura del geometra, soprattutto
nelle piccole comunità.
I
FORMAZIONE
Il ministro del Welfare Maroni
interviene al Congresso
dei Geometri a Palermo.
E CERTIFICAZIONE
In questa fase in cui la scuola superiore è
sempre meno la fonte del sapere, e l'università
non rappresenta ancora un segmento obbligato-
rio della formazione, la preparazione professionale è affidata in buona parte a noi. Ci conforta il
fatto che questo problema è comune a tutti i
diplomati tecnici e anche ai laureati, ma non allevia il peso dell'azione di
supplenza che ci tocca
svolgere, quanto soprattutto a risorse mentali,
programmatiche, gestionali che il nostro Collegio,
alla pari di tutti gli altri in
Italia, deve impegnare fin
da subito. È una via che
a Padova abbiamo intrapreso da tempo, stringendo un'alleanza proficua con l'Università, ma il
programma dei corsi che offriamo a partire dal
prossimo gennaio e che pubblichiamo alle pagine da 8 a 14, dimostra che il nostro impegno è
aumentato.
E aumenterà anche l'impegno che metteremo
nella moral suasion, l'azione bonaria di convincimento che dovrà portare i nostri iscritti a considerarli un obbligo (non tutti insieme, ovviamente!), applicando, per quanto sta in noi, le indicazioni emerse a Palermo: rendere la formazione
professionale continua e obbligatoria e offrire ai
clienti mezzi certi di valutazione dei geometri.
Infatti, come fa un potenziale cliente, che ha bisogno di una prestazione professionale non tradizionale, a trovare il geometra che la sa fare? Il
diploma rilasciato dall'Università alla fine di un
corso rappresenta oggi l'unica certificazione possibile. Pubblicheremo degli elenchi pubblici con i
nomi dei geometri che hanno acquisito specifiche
Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova
dicembre 2005
3
EDITORIALE
Cordiale incontro
con il sindaco di Padova
Il presidente Ivano Slaviero, accompagnato dal segretario
Oddone Zecchin, dal tesoriere Sandro Solerti, dalla consigliera
Chiara Cattani, ha incontrato il 18 novembre il sindaco di Padova
Flavio Zanonato, per presentare la disponibilità della categoria a
svolgere funzioni professionali legate all’evoluzione del mercato
e della legislazione. A questo scopo infatti il Collegio ha programmato una serie di corsi di formazione e di aggiornamento
che mettono in grado i professionisti di rispondere ad ogni nuova esigenza. Il più significativo di questi corsi, sulla valutazione
degli immobili con riferimento al classamento catastale, sarà
presentato in un incontro pubblico al quale è stata chiesta la partecipazione anche del sindaco Zanonato.
Il presidente Slaviero ha inoltre reso noto che il Consiglio ha
deliberato di offrire alla città il progetto di un’opera pubblica che,
d’intesa con l’assessore alla Mobilità Ivo Rossi, è stata individuata in una pista ciclabile.
Il sindaco Zanonato ha ringraziato per l’offerta e ha garantito la disponibilità dell’amministrazione a collaborare con il Collegio dei Geometri nel campo specifico e a dare risalto all’iniziativa per l’immagine della categoria.
competenze nei numerosi nuovi campi di lavoro
aperti da recenti normative: acustica, risparmio
energetico, ambiente, elettromagnetismo, antisismica, protezione civile, sicurezza, stime connesse alle rendite catastali richieste dalle verifiche
incrociate dei comuni e dal nuovo classamento.
C'è molto lavoro nuovo congeniale alla nostra
attitudine professionale, per il quale possediamo
il back ground ma non le nozioni. Che cosa ci
vuole ad imparare qualcosa di nuovo? Buona
volontà, propensione al lavoro autonomo, un po'
di umiltà, tutte qualità che abbiamo sempre avuto. Occorrono anche risorse economiche, ma il
Collegio, con il supporto della Cassa che crede
profondamente nella formazione e nella qualità,
interviene per rendere accessibili corsi che diversamente sarebbero molto costosi e non facilmente reperibili.
IL
LAVORO DEL
COLLEGIO
NEL TERRITORIO
Il Congresso di Palermo si è concluso con
l'impegno per il Consiglio Nazionale di preparare
due documenti di indirizzo: il regolamento per la
formazione continua obbligatoria, previo un
periodo di sperimentazione nel 2006, e lo standard qualità. La definitiva adozione dovrà avvenire dopo un'ulteriore periodo di sperimentazione.
Mentre i due organismi nazionali lavorano a
questi strumenti di indirizzo, a noi spetta lavorare
sul territorio seguendo alcune indicazioni che ci
ha dato il Gruppo di lavoro dell'Osservatorio creato all'interno della Cassa. Una di queste è rilevare sul mercato ogni nuova prestazione che noi
possiamo svolgere, in modo da non "arrivare
secondi o terzi" dopo altre categorie concorrenti.
Il Collegio continua perciò a prendere contatti con
pubbliche amministrazioni e organismi di categoria per stringere accordi e convenzioni e comunque per metterci a disposizioni studiando specifiche esigenze. Faccio qualche esempio: le proposte e le convezioni per attuare il decentramento
delle funzioni catastali, gli accordi per la formazione dei sistemi di monitoraggio dell'ambiente,
elenchi di esperti nella protezione civile, la partecipazione a comitati di coordinamento per la sicurezza, lo studio e la creazione di modelli di collaudo per la certificazione energetica degli edifici.
Un'altra indicazione è dare competitività alla
nostra categoria attraverso promozione e marketing, in modo da rendere attrattiva questa professione, specie agli occhi dei giovani: e questo
noi lo facciamo da anni, tenendo incontri nelle
scuole medie, preparando videocassette, cd e
opuscoli illustrativi, accompagnando gli studenti
interessati a intraprendere la libera professione.
Ora vedremo come indirizzare coloro che vogliono lavorare all'estero o partecipare a progetti in
paesi in via di sviluppo.
Tutto questo deve consentirci di arrivare
all'obiettivo che gli stati generali della categoria
hanno indicato per il 2020: una categoria di tecnici laureati intermedi con qualificate capacità
operative, quindi con un proprio mercato, con
una propria solida struttura organizzativa e con
un organismo previdenziale di prim'ordine. E
questo sarà il modo migliore di rafforzare la
nostra previdenza, perché abbia certezza di
sostenibilità ed adeguatezza di prestazioni, conservando ed accrescendo una solidarietà professionale che la renda attraente e competitiva.
Piazza dei Signori a Padova.
Sullo sfondo,
il Palazzo della Ragione.
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dicembre 2005
CONGRESSO DI PALERMO
La Cassa è in salute
ma la sua sostenibilità
dipende dalle nuove leve:
il punto di equilibrio
è centomila iscritti
con reddito adeguato.
intervista a
Fausto Savoldi
presidente
Cassa di previdenza
Geometri
L’affollata platea
del Congresso di Palermo.
Procurare lavoro ai giovani
significa garantire le pensioni
U
n mese dopo gli Stati generali di Palermo, in
cui la Cassa di previdenza geometri ha tracciato la direzione per la sostenibilità del
futuro, il Presidente Fausto Savoldi intende mantenere alto il livello di attenzione sugli impegni che
tutti hanno concordato di realizzare nel più breve
tempo possibile. L'attenzione è rivolta soprattutto
ai Collegi provinciali, dove si mettono in pratica
quelle iniziative che servono a trovare nuovo lavoro ai giovani, e dunque a invogliarli a intraprendere prima il corso di studi di geometra e poi la professione. "I giovani ci devono mettere il coraggio
e noi tutti dobbiamo creare loro le opportunità"
aveva detto a Palermo, presentando una relazione
intitolata, non a caso, "Una professione attraente e
competitiva per rafforzare la previdenza".
È questo infatti il terminale di tutte le azioni
di promozione (che Savoldi chiama in modo
spregiudicato marketing) che cominciano dalla
scuola media e terminano nello studio professionale. La previdenza della categoria è basata sul
principio della solidarietà tra generazioni, che in
estrema sintesi significa che le pensioni sono garantite dalla quantità delle contribuzioni. La Cassa
deve garantire la sostenibilità e l'adeguatezza
delle prestazioni, e questo è il motivo per cui,
non da oggi, sostiene finanziariamente i Collegi
provinciali in ogni iniziativa di innovazione, di formazione e di aggiornamento.
«L'assicurarsi nuovi accessi costituisce di
fatto garanzia di sostenibilità nel lungo periodo»
afferma Savoldi. «Ed è proprio sui futuri accessi
all'Albo e alla Cassa che si concentra la nostra
attenzione e quella dei tecnici chiamati a redigere le previsioni attuariali. Le nostre ipotesi prevedono un incremento degli iscritti secondo una
curva ascendente fino al 2010 e successivamente, proprio in conseguenza della riforma dei percorsi scolastici, accessi annuali pari al numero
dei pensionati di ogni anno. Lo sforzo che la
Cassa sta facendo riguarda appunto la conquista
di nuovi iscritti nel numero sufficiente a colmare
il vuoto via via creato dai pensionamenti».
Pensionamenti che raggiungeranno il picco
nel 2006, anno successivo al Cinquantesimo per
la Cassa. Aumenterà la percentuale di coloro che,
tra i 93.000 iscritti, cesseranno di versare e cominceranno a ricevere, tuttavia si prevede che il
numero degli iscritti non diminuirà ma crescerà
nei prossimi tre anni fino al numero di 100.000,
considerato il punto di equilibrio della sostenibilità. Il Presidente tuttavia non sottovaluta il fatto
che nel 2004 quasi 13.000 iscritti non hanno
dichiarato reddito. (Nel Veneto erano 568, con
percentuale maggiore oltre 65 anni). Questo è un
fatto negativo, prima di tutto per gli interessati e
poi per l'intera categoria. Tuttavia complessivamente il reddito è aumentato, come mostrano le
dichiarazioni del 2005 sui redditi del 2004. Forse
ciò è frutto della diminuita evasione fiscale conseguente ai controlli incrociati o, come spera il
Presidente Savoldi, di una accresciuta cultura
previdenziale degli iscritti. «L'evasione costituisce la più grave minaccia alla solidarietà, elemento caratterizzante del nostro sistema previdenziale». Solidarietà che si traduce in agevolazioni e riduzioni ai meno dotati: nuovi iscritti, praticanti, iscritti senza reddito.
L'ondata di pensionamenti del 2006 sarà
affrontata con tranquillità non solo perché le contribuzioni sono proporzionali al reddito, ma anche
perché i provvedimenti sulla rendita del patrimonio messi in atto negli anni scorsi hanno portato
a risultati ragguardevoli: 95 milioni di euro all'anno. Nel panorama delle Casse privatizzate quella
dei geometri è tra quelle che godono migliore salute, ma l'attenzione sul futuro rimane alta.
LE
SCELTE DEI GIOVANI
La partita si gioca sulle scelte dei giovani in
alcuni passaggi chiave: scelta della scuola superiore, scelta dell'università, scelta dell'Albo cui
iscriversi. Anche nella prospettiva della riforma
scolastica che trasforma tutti gli istituti tecnici in
un unico liceo tecnologico con vari indirizzi (riforma rinviata con esito al momento non prevedibile), il traguardo universitario della laurea triennale rimane valido. «Noi lavoriamo perché i geometri vadano all'università - afferma Savoldi - e
anzi chiediamo che sia riconosciuta l'iscrizione al
nostro Albo della classe 30 'Scienze geografiche', che comprende materie a noi storicamente
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Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova
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CONGRESSO DI PALERMO
I Collegi provinciali
hanno il ruolo strategico
di creare nel territorio
le occasioni di lavoro.
La Cassa li sostiene
con risorse finanziarie
e gestionali.
congeniali come la stima e la misura del territorio, e materie culturali di cui non possiamo più
fare a meno come la storia dell'arte».
Maggiore preparazione significa maggiore
capacità di inserirsi in nicchie nuove della professione, generate dall'evoluzione dei tempi, codificate in normative sempre più stringenti, richieste
da nuove sensibilità collettive. Più ampia sarà la
preparazione di base, più facile sarà per i laureati triennali imparare pratiche nuove.
L'ultimo passaggio, dopo il lungo tutoraggio,
è l'iscrizione all'Albo. I laureati triennali devono
essere attratti dall'Albo dei Geometri perché apre
concretamente al lavoro, e qui sta l'intervento
strategico dei Collegi provinciali. Ad essi è demandato di individuare nel territorio le esigenze e
preparare i propri iscritti a soddisfarle, e poi
stringere convenzioni e accordi con enti, pubbliche amministrazioni, categorie, certificando le
prestazioni: è un'operazione che richiede risorse
mentali, organizzative, finanziarie e, aggiunge
Savoldi, anche una buona dose di volontariato da
parte dei giovani, che devono metterci il loro
tempo e la loro buona volontà per specializzarsi
in campi nei quali poi non avranno concorrenti.
Sarà la loro preparazione a richiamare i clienti.
In questa rincorsa i geometri hanno un vantaggio "storico": conoscono il territorio e conoscono le persone. Specie nelle comunità mediopiccole, sono sempre stati figure di riferimento,
nelle quali era riposta la fiducia collettiva. Può
essere ancora così, a patto che essi siano in grado di offrire i nuovi servizi di cui quasi tutti i cittadini hanno bisogno per la casa o per i campi in
un momento o nell'altro della vita: per l'Ici, per il
Catasto, per la fiscalità, per la sicurezza, per il
risparmio energetico. L'elenco è lungo e si allarga ai campi in cui l'accresciuta sensibilità all'ambiente e alla qualità della vita genera richieste, e
che si riassume nel termine bioedilizia.
«La professione di geometra oggi può tornare
ad essere attraente e competitiva - conclude
Savoldi - come lo era alcuni decenni fa quando le
famiglie volevano dare ai loro figli un'istruzione
superiore in grado di garantire subito lavoro e reddito. Oggi tra quelle famiglie ci sono anche gli
immigrati che sognano per i loro figli la stessa
cosa. Le nostre nuove leve ci sono anche tra di
loro, e noi siamo pronti a dare loro i mezzi per realizzare questo sogno. Anche questa è solidarietà».
Il presidente della Cassa
Fausto Savoldi
al Congresso di Palermo.
Fausto Savoldi
e Ivano Slaviero alla consegna
dei diplomi 2005 ad Agripolis.
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CONGRESSO DI PALERMO
Il Collegio dovrà valutare
le numerose offerte,
sempre più accattivanti,
in funzione
delle aspettative
della categoria.
di Francesco Zanin
consigliere
responsabile formazione
Collegio di Padova
Formazione universitaria:
nuove lauree, ma con cautela
C
ome per la maggior parte delle innovazioni, il
nuovo nasconde sovente incognite non prevedibili e per certi aspetti inquietanti. Questo
processo di cambiamento, che siamo chiamati ora
a gestire, finalizzato in ultima analisi a migliorare
le modalità di esercizio della nostra professione,
sarà governabile? Sarà in grado, attraverso il percorso formativo, di sostenere, accrescere e migliorare quel ruolo finora riconosciutoci con le vecchie
e nuove conoscenze, che il mercato oggi richiede?
La qualità è ormai richiamata all'attenzione di
ogni professione ed il nostro codice deontologico
stabilisce che ogni incarico dovrà eseguirsi secondo gli standards di qualità, che significa conoscenza garantita dalla formazione. La linea è ormai
segnata: cammino liceale e universitario, in risposta ad una realtà operativa diversificata. La responsabilità di plasmare il segmento formativo ci
chiama alla massima attenzione ad ogni livello ed
in ogni opportuna sede ove è in discussione il
nostro futuro. Con la nuova riforma gli Istituti tecnici "vireranno" in Licei tecnologici con indirizzo
specifico, a quanto è dato a sapere, in "Costruzioni
e Territorio". È evidente che questo ciclo di istruzione abbisogna della massima attenzione collegiale e se finora Scuola e Collegi hanno concertato
per "convergenze parallele", è il momento di serrare le fila per plasmare questo primo segmento
formativo in un modo più rispondente alle nostre
aspettative, monitorando soprattutto le varie diversificazioni in ambito regionale e provinciale.
Non tutti i Collegi d'Italia hanno riconosciuto la
portata dell'obiettivo. Non dobbiamo dimenticare il
problema più attuale rappresentato dall'endemico
calo di "vocazioni". È il momento di ricorrere a mirate azioni promozionali di conoscenza della professione, di incidere già da subito sulle medie inferiori coinvolgendo gli insegnanti di orientamento,
informando le famiglie, utilizzando le vie di comunicazione più appropriate e all'avanguardia. Oggi
servono i numeri, indispensabili per creare quel
secondo livello di formazione scolastica di peso
presso tutte quelle Istituzioni con le quali poi ci dovremo confrontare.
L'approdo universitario, fortemente cercato, si
è finalmente concretizzato con l'emanazione del
D.P.R. 328 del 2001. Tre le classi di laurea a noi
finora assegnate, seppure "in condominio" con altre
realtà professionali. È tuttavia in discussione uno
schema di modifica del D.P.R. 328/2001, ove il
punto focale è la richiesta di tre nuove classi che
vorremo acquisire alle nostre competenze: la classe 20, Scienza della Tecnologia Agraria
Agroalimentare e Forestale; la classe 27, Scienza
della Tecnologia dell'Ambiente e della Natura; la
classe 30, Scienze Geografiche. Più classi, quindi
più competenze, più possibilità di "mettere cappello" sulle nuove proposte professionali che la committenza chiede, e più professionisti, più numeri
che si traducono in solide basi previdenziali.
Alcune perplessità comunque rimangono. Con
più classi si renderà necessaria una scelta accorta, ma soprattutto un'azione di incentivazione affinché queste nuove potenziali risorse professionali
entrino con convinzione nella nostra professione.
Concretamente: incentivazione cosa significherà?
Significherà possibilità di attribuzione di crediti
universitari, concertati tra le parti, già a livello
liceale; necessità di pensare a contributi per chi si
iscriverà da subito al registro dei Praticanti e quindi alla nostra Cassa; adozioni di Piani di studio plasmati sulle nostre esigenze; capacità di trasmettere allo studente la convinzione di scelte certe, sia
per la fase formativa sia per la successiva importantissima fase della formazione continua.
Bisognerà anche prevedere un sistema di tutoraggio a livello universitario di supporto concreto alle
difficoltà di apprendimento, e istituire corsi propedeutici di introduzione a materie di maggiore complessità. È importante, quindi, là ove è in atto un
corso di laurea di nostro interesse, che il Collegio
vigili e interagisca attraverso la sottoscrizione di
solide convenzioni, ove risaltino chiaramente le
aspettative della categoria, nonché le valutazioni
delle varie offerte oggi sempre più esuberanti e
sempre più accattivanti.
C'è per la verità un'ulteriore "preoccupazione"
ed è riferita al riconoscimento dei crediti formativi. Stiamo assistendo, per il gioco della concorrenza, a proposte sempre più allettanti: sembra quasi
che i crediti siano entità da dispensare a piene mani a chi avrà la compiacenza di chiedere. Il valore
qualificante delle nostre storiche Università Italiane
non deve confondersi con proposte "commerciali",
e le documentate esperienze attinenti al processo
formativo dovranno avere una forma di riconoscimento serio ed omogeneo sul territorio italiano. Lo
dobbiamo a quei giovani che hanno creduto nei
nostri corsi e che si sono applicati seriamente
dimostrando correttamente il loro impegno. La
scelta ponderata e serena della facoltà e delle classi con cui si intende iniziare il cammino universitario, sarà la cartina tornasole di una oculata gestione di Collegio. Indispensabile una concertazione
nelle scelte operative: nelle materie di studio, nelle modalità di valutazione dei crediti, nel tirocinio.
Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova
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CONGRESSO DI PALERMO
Alla luce delle esperienze acquisite, confortate
dal regolamento predisposto dal nostro Consiglio
Nazionale, questi "primi passi" nella professione
verranno concordati con studi tecnici certificati, in
grado di offrire un serio apprendimento. L'esperienza ci ha insegnato che non possiamo più lasciare il tirocinante in balia di studi di scarsa affidabilità. I Collegi attraverso l'Ufficio Stage e la
Commissione per il tirocinio, entreranno con forza
nella gestione di questa fase decidendo soprattutto l'inclusione o la cancellazione dei soggetti ospitanti. Si tratterà quindi di un controllo e di un monitoraggio decisamente più concreto. Resta dubbiosa semmai, la durata semestrale di questo segmento formativo, breve per una esplorazione esaustiva della futura professione.
Formazione continua. Lasciata alle conoscenze
dei singoli o affidata alle capacità organizzative di
qualche Collegio, la formazione continua diventerà,
nel prossimo futuro, la parte essenziale della vita
professionale di ogni iscritto. Sarà il Consiglio
Nazionale che detterà i suoi capisaldi, spetterà poi
ai Collegi monitorare i percorsi formativi, auspichiamo con le Università e organizzare i vari percorsi i controlli e le valutazioni in concerto con i
docenti. Certamente costituirà per tutti un impegno
sia organizzativo che didattico. Saranno in grado i
Collegi di procedere senza sconti o interpretazioni
di comodo, convincendo anche i più restii alla
necessità dell'aggiornamento? La formazione è la
carta vincente per il nostro rinnovamento che, se
interpretato correttamente e svolto con diligenza (e
aiutato perché no, da un po' di fortuna) ci farà
superare indenni questo passaggio epocale.
Direttiva Zappalà e Albo Unico, temi centrali degli interventi
Ai lavori del Congresso di Palermo hanno partecipato, tra gli altri, il ministro del Welfare Roberto
Maroni, il sottosegretario all'Istruzione Maria Grazia Siliquini, l'europarlamentare Stefano Zappalà,
Paul Munrofaure rappresentante FAO, il senatore Luciano Modica. Riportiamo qui alcuni stralci di
interventi.
MARIA GRAZIA SILIQUINI
coltà, quali ad esempio le calamità naturali.
SOTTOSEGRETARIO
ROBERTO MARONI
“
ALL'UNIVERSITÀ
Come membro del governo, invito tutti i
delegati delle professioni dell'area tecnica a
sedersi intorno a un tavolo per individuare il percorso più efficace per istituire un albo unico delle professioni tecniche, che ritengo l'unica soluzione percorribile per il futuro di geometri, periti
industriali, periti agrari, agrotecnici, ingegneri e
architetti triennali. È l'unica strada per eliminare
i gravi problemi causati a queste categorie dal
decreto 328 del 2001, che ha generato conseguenze negative sul sistema professionale.
HOLGER MAGEL
”
PRESIDENTE FEDERAZIONE INTERNAZIONALE GEOMETRI
“
Lo spirito di categoria che già accomuna
la professione a livello europeo e del bacino del
Mediterraneo deve essere ulteriormente rafforzato. Gli obiettivi di sviluppo sono importanti per
tutti i Paesi. Lo sviluppo economico porta con sé
lo sviluppo urbanistico: la globalizzazione economica e politica, con la migrazione massiccia verso i Paesi più ricchi comporta notevoli problemi.
Anche l'invecchiamento della popolazione comporta una modifica delle infrastrutture. Il futuro
sono i mercati quali l'Africa e altri Paesi in difficoltà; la libertà di circolazione deve essere considerata un'opportunità e non un ostacolo. Anche
lo sviluppo tecnologico non deve essere temuto,
ma accettato ed assimilato, per lavorare tutti insieme verso un'integrazione indispensabile. Questo si realizza in particolare nei momenti di diffi-
MINISTRO
“
PER IL
WELFARE
”
Al Congresso di Palermo
sono intervenuti
molti esponenti politici,
nazionali ed europei,
a riprova del valore
assunto dalla professione
di geometra.
La vostra è una professione che bisogna
difendere dalla concorrenza sleale. Intanto invito
i professionisti ad intensificare l'analisi del provvedimento sulla totalizzazione, che ha già il consenso delle Casse. Entro dicembre il Nucleo di
valutazione del ministero avvierà un'audizione dei
vertici delle Casse per arrivare a gennaio a pubblicare il rapporto sulla previdenza pubblica e degli enti privati.
”
PIERO PANUNZI
PRESIDENTE CONSIGLIO NAZIONALE GEOMETRI
“
L'attività professionale deve misurarsi con
forme di verifica e certificazione ad opera di terze parti circa la rispondenza della qualità della prestazione resa a standard minimi, preliminari all'impatto con una logica che tende a esaltare il momento competitivo di un mercato con sempre meno vincoli e con una tendenza al ridimensionamento del ruolo degli Ordini professionali.
STEFANO ZAPPALÀ
EUROPARLAMENTARE,
RELATORE DELLA DIRETTIVA QUALIFICHE
“
”
In materia di lavoro e concorrenza la prospettiva di un confronto oltre i confini nazionali è
imprescindibile e solo attraverso un processo di
normalizzazione tra le varie realtà statali si può arrivare ad un mercato maturo e responsabile.
”
Particolare dei partecipanti
al Congresso di Palermo.
Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova
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dicembre 2005
FORMAZIONE
L’offerta formativa
del Collegio
elaborata in proprio
e con la collaborazione
dell’Università di Padova.
I corsi di formazione 2006:
offerta ampia ed aggiornata
I
l Collegio dei Geometri di Padova, con il
Collegio di Rovigo, offre agli iscritti, a partire da
gennaio 2006, una serie di corsi di formazione
e aggiornamento che, rispetto all’anno scorso,
risultano notevolmente accresciuti di numero e
ampliati quanto a spettro formativo. Alcuni di questi corsi sono organizzati in collaborazione con
l’Università di Padova, altri in proprio o con diversi soggetti.
Vuole essere questa la prima risposta all’impegno assunto a Palermo di adeguare la formazione
professionale dei geometri alle nuove richieste di
mercato, offrendo contemporaneamente un attestato di valore, che serva come accreditamento nei
concorsi e nelle gare, e come certificazione nei
confronti dei committenti.
Gli argomenti trattati sono di vario genere: dal
diritto alla bioedilizia, dalla valutazione dell’impatto ambientale all’acustica, dalla progettazione in
area sismica (secondo modulo) alla valutazione
degli immobili in vista del nuovo classamento catastale. Segnaliamo anche un corso di alfabetizzazione informatica, riservato a coloro che finora
non hanno avuto modo di “usare il computer”, ma
che sentono di non poterne più fare a meno, anche
per quanto riguarda internet e la posta elettronica.
Altri infine sono in preparazione. Per tutte le iniziative le relative schede di adesione saranno
reperibili sul sito del collegio www.geometri.pd.it
ed inviate via e-mail agli iscritti. La scheda di adesione dovrà essere consegnata alla Segreteria del
Collegio entro il termine indicato per ogni corso,
allegando la ricevuta di versamento e la fotocopia
di un documento d'identità. Il versamento va fatto
Attestati ai corsi di Sismica ed Estimo
con bonifico al Collegio dei Geometri della Provincia di Padova, presso Banca Antoniana Popolare
Veneta, Agenzia Stazione, ABI 05040, CAB 12105,
CIN Z, conto corrente n. 16730 W, causale: quota
partecipazione corso (da specificare).
Verranno erogati, su domanda personale, gli assegni di avviamento alla professione per i geometri
iscritti all'Albo e alla Cassa in forma obbligatoria.
Nelle pagine seguenti riportiamo una descrizione dettagliata dei corsi già organizzati. Per le informazioni mancanti, telefonare in Collegio oppure
consultare il sito www.geometri.pd.it. Alle pagine
13 e 14 si trova il fac simile della scheda di adesione, da completare e portare al Collegio.
Gli altri corsi in preparazione riguardano i seguenti temi:
Acustica e rumore negli ambienti di lavoro. Inizio
aprile 2006
Corso building manager. In collaborazione con
Groma srl, inizio settembre 2006
Corso legge 818 prevenzioni incendi. Durata 120
ore, già organizzato in attesa del numero minimo
di partecipanti. Inizio marzo 2006
Corso legge 494 sicurezza cantieri. Durata 120
ore, ciclico.
Inglese tecnico. Durata 60 ore, frequenza bisettimanale, inizio aprile 2006
Legge Merloni. Durata 30 ore, inizio ottobre 2006
Protezione civile. Durata 120 ore, inizio settembre
2006
Urbanistica. Inizio settembre-ottobre 2006
Ufficio digitale. In collaborazione con Enaip, inizio
gennaio-febbraio 2006.
I corsi di formazione del 2005 in Sismica, Estimo e Riqualificazione
ambientale si sono conclusi formalmente il 25 novembre scorso con la consegna degli attestati. Alla breve ma significativa cerimonia ad Agripolis erano presenti il presidente del Collegio Ivano Slaviero, il presidente della Cassa
di previdenza Fausto Savoldi, il direttore del corso in Tutela e Riassetto del
Territorio Mario Aristide Lenzi, alcuni consiglieri. «Positiva l'esperienza maturata quest'anno che ha coinvolto circa cento geometri, un gruppo che contiamo di triplicare nel 2006» ha affermato Ivano Slaviero, ricordando che
l'ente di previdenza contribuisce largamente alla buona riuscita dei progetti
di formazione con sostegni economici e una politica mirata e propositiva in
questo settore. I complimenti al Collegio di Padova per l'attenzione che rivolge all'aggiornamento dei propri iscritti sono stati espressi dal presidente
Savoldi. «È necessario per ogni geometra sapersi mettere in discussione e
approfondire le proprie conoscenze per poter essere competitivo e trovare
nuovi ambiti di sviluppo professionale».
«Voglio testimoniare la mia gratitudine per i corsi organizzati presso
Agripolis - ha scritto al presidente il geometra Mario Nastasio - corsi a cui
ho partecipato con interesse e di cui riconosco la grande validità».
Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova
dicembre 2005
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FORMAZIONE / CORSI UNIVERSITARI AD AGRIPOLIS
L’ISCRIZIONE
QUOTE
L’iscrizione avviene per via telematica dal sito www.unipd.it/unienter.
I geometri iscritti e i praticanti potranno portare la documentazione,
allegando fotocopia del documento di identità, al Collegio, che
provvederà a recapitarla alla segreteria dell’Università. Successivamente, ma non oltre il 9 febbraio 2006 gli iscritti ai Collegi
del Veneto dovranno provvedere a compilare una scheda di
adesione e fare un bonifico relativo alla quota di partecipazione.
La modulistica sarà reperibile sul sito www.geometrri.ppd.it o
presso il Collegio di Padova.
- Per i geometri iscritti all'Albo dei Collegi dei Geometri di Padova
e Rovigo € 500,00.
- Per i geometri iscritti al Registro dei Praticanti del Collegi dei
Geometri Padova e Rovigo, di età anagrafica non superiore ai 27
anni al 31 dicembre 2006, € 130,00 con un massimo di cinque
partecipanti per Corso.
- Per i geometri iscritti all'Albo dei Collegi di altre Province € 600,00.
CREDITI
I corsi danno luogo a riconoscimento dei Crediti Formativi
Universitari (CFU) e/o Crediti Formativi Professionali (CFP).
APPLICAZIONI
DI PARTECIPAZIONE
INFORMAZIONI
- presso la segreteria del Collegio
- alla pagina www.tesaf.unipd.it/geometri del sito di Agraria
(www.agraria.unipd.it)
- www.geometri.pd.it.
PROFESSIONALI DI TECNICHE STRUTTURALI E PROGETTUALI INNOVATIVE PER LA GESTIONE
DEL TERRITORIO (P ROGETTAZIONE IN AREA SISMICA / SECONDO MODULO )
PROF .
PROGRAMMA. Geometria delle masse; statica del corpo rigido e reazioni vincolari; sollecitazioni elementari; materiali ed esempi di applicazioni per legno, murature, acciaio, calcestruzzo armato; fondazioni e opere di sostegno; progettazione di edifici semplici alla luce della nuova normativa sismica;
esempi pratici ed esperienze di cantiere.
LABORATORI: esercitazione in laboratorio di informatica: applicazione di moduli di calcolo di base
per la progettazione e verifica delle strutture.
RAPPRESENTAZIONE, PROGETTAZIONE
DOCENTE
VINCENZO D’AGOSTINO
CALENDARIO LEZIONI 2006
26-28 aprile;
3-8-10-15-17-22-24-29-31 maggio
5-7-12-14-19-21-26-28 giugno
3 luglio
Dalle ore 18.00 alle ore 21.00
DURATA DEL CORSO 60 ore
con frequenza minima del 70%
POSTI DISPONIBILI 55
CREDITI 6 previa verifica finale
SEDE
Facoltà di Agraria, Agripolis
Viale dell'Università 16, Legnaro
Aula Informatica Cassa Geometri
E RIQUALIFICAZIONE DEL TERRITORIO MEDIANTE L'UTILIZZO DEI SISTEMI
PROF .
CAD
REFERENTE
MARIO ARISTIDE LENZI
CALENDARIO LEZIONI 2006
PROGRAMMA. Rappresentazione del territorio e dell'ambiente; Accenni di disegno e rilievo; Fondamenti
4-11-18-25 maggio
dei sistemi CAD 2D e 3D; Disegno CAD 2D e 3D.
1-8-15-22-29 giugno
LABORATORI: Accenni di disegno e rilievo, insegnamento, applicazioni e restituzione grafica del rilie6 luglio
vo proposto con i programmi AutoCAD 2D e ArchiCAD 3D; Software verticale per la progettazione;
dopo
la
pausa
estiva:
Sviluppo di modelli tridimensionali e rendering; Impaginazione degli elaborati e restituzione
5-7-12-14-19-21-26-28 settembre
cartacea con il programma Plot Maker.
3-5 ottobre
Dalle ore 18.00 alle ore 21.00
DURATA DEL CORSO 60 ore
con frequenza minima del 70%
POSTI DISPONIBILI 55
CREDITI 6 previa verifica finale
Facoltà di Agraria, Agripolis
Viale dell'Università 16, Legnaro
Aula Informatica Cassa Geometri
Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova
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dicembre 2005
FORMAZIONE / CORSI DEL COLLEGIO
LA
VALUTAZIONE DEGLI IMMOBILI CON RIFERIMENTO AL CLASSAMENTO CATASTALE
DATA PREVISTA
febbraio 2006
DURATA DEL CORSO 30 ore
dalle ore 18.00 alle ore 21.00
frequenza settimanale
POSTI DISPONIBILI da 30 a 50
CREDITI CFP
SEDE
Facoltà di Agraria, Agripolis
Viale dell'Università 16, Legnaro
PROGRAMMA
1. Il giudizio di stima. Definizione di estimo - Valore di mercato, valore di stima - Principi generali
dell'Estimo - Gli aspetti economici e la stima - L'ordinarietà - Metodologia di stima - Procedimenti di
stima sintetica - La stima analitica.
2. Estimo urbano. La storia dei fabbricati civili - Aspetti economici e generalità - Metodi di stima (valore di mercato di costo, di trasformazione e complementare) - Stima dei fabbricati industriali - La stima
delle aree fabbricabili - Esempi.
3. Omi - Osservatorio Immobiliare Italiano. Principi e contenuti - L'indagine di mercato immobiliare Tecniche e metodologie di osservazione - La scheda di rilevazione.
4. Estimo catastale. Definizioni e generalità - Definizione di rendita catastale - Le unità tipo - La consistenza catastale - Determinazione delle tariffe - Processo di qualificazione e classificazione - Il classamento automatico - La proposta di classamento - Il reddito dei terreni (cenni).
5. Estimo industriale. La stima delle categorie D/E - Metodologia - Contenuti della stima - Le opere
oggetto di valutazione - Gli immobili per destinazione - La redditività - Esempi.
6. Contenzioso catastale. Efficacia della rendita - Legislazione - Prassi - Tipologie di contenzioso - I
gradi di contenzioso. - Giurisprudenza.
COSTO
- Per i geometri iscritti all'Albo dei Collegi dei Geometri di Padova e Rovigo euro 250,00.
- per i geometri iscritti al Registro dei Praticanti dei Collegi dei Geometri di Padova e Rovigo, di età
anagrafica non superiore ai 27 anni al 31 dicembre 2006 euro 80,00 con un massimo di 5 partecipanti.
- per i geometri iscritti all'Albo dei Collegi di altre province euro 350,00.
PRIMA CHE I COMUNI METTANO MANO AL CATASTO
L’
importanza di questo corso è molto rilevante per tutti i
geometri liberi professionisti. Infatti molti comuni si stanno orientando ad applicare i commi 336 e 337 della legge
finanziaria 2005 (L. 30 dicembre 2004 n. 311) che consentono
di richiedere ai proprietari di immobili la presentazione di atti di
aggiornamento catastale e conseguentemente il pagamento
dell’Ici pregressa. Ciò dopo avere constatato la presenza di
immobili non dichiarati e soprattutto la sussistenza di situazioni
di fatto non più coerenti con i classamenti catastali.
In comune di Padova è diventata esecutiva, lo scorso 18
novembre, una delibera che potrebbe fare scuola: “Agevolazioni
Ici in materia di attribuzione/aggiornamento del classamento
catastale a seguito e con riferimento dell'entrata in vigore dei
commi 336 e 337 dell'art. 1 della legge 30 dicembre 2004 n.
311. Integrazione del regolamento dell'imposta comunale sugli
immobili”. In essa si offre questa possibilità: “I soggetti passivi
dell'imposta comunale sugli immobili che, in quanto titolari di
diritti reali sulle unità immobiliari di proprietà privata non dichiarate in catasto, ovvero per le quali sussistono situazioni di fatto
non più coerenti con i classamenti catastali per intervenute variazioni edilizie, che abbiano presentato alla competente Agenzia
Provinciale del Territorio prima che il Comune ne faccia richiesta, gli atti di attribuzione-aggiornamento redatti ai sensi dei
regolamenti di cui al decreto del Ministro delle Finanze
19/04/1994 n. 701 con indicazione della data cui far riferire la
mancata presentazione della denuncia catastale, a pena di inammissibilità della definizione agevolata, e che tali atti siano stati
definitivamente accettati dall'Agenzia del Territorio in sede di
verifica, possono deffinirre i rappporrti tributarri relativi alle annualità di impposta arretrrate di lorro comppetenza con il verrsamento di una somma parri alla sola impposta o alla maggiorre impposta dovuta, calcolata con l'appplicazione dell'aliquota del 7‰
ovverro del 4,5‰ perr le unità immobiliarri adibite ad abitazione princippale, all'intero imponibile nel caso di prima attribuzione
della rendita ovvero al maggiore imponibile adottato nel caso di
aggiornamento della rendita preesistente, con esclusione, in
entrrambi i casi, degli interressi e delle sanzioni amministrrative
dovuti, mentre per le annualità 2006 e seguenti si applicano sulle rendite attribuite-aggiornate, le aliquote determinate per ogni
anno”.
Può darsi che altri comuni, date le ristrettezze di bilancio in
cui anche la Finanziaria 2006 li costringe, seguano l’esempio di
Padova. Infatti il comma 335 recita: “La revisione parziale del
classamento delle unità immobiliari di proprietà privata site in
microzone comunali, per le quali il rapporto tra il valore medio di
mercato [....] e il corrispondente valore medio catastale ai fini dell'applicazione dell'imposta comunale sugli immobili si discosta
significativamente dall'analogo rapporto relativo all'insieme delle
microzone comunali, è richiesta dai comuni agli Uffici provinciali
dell'Agenzia del territorio [....]”. Se questi offrono la possibilità di
mettersi subito in regola, pagando l’Ici dovuta senza sanzioni, è
verosimile che molti proprietari di immobili vi ricorreranno. Ma
prima avranno bisogno di effettuare le variazioni catastali congrue con i restauri o le ristrutturazioni a cui le loro unità immobiliari sono state sottoposte nel corso degli anni.
Ecco dunque la necessità per i geometri di saper rispondere
adeguatamente a una richiesta presumibilmente non sporadica. E
non si creda che si tratti solo di saper svolgere pratiche catastali. Il punto cruciale è la valutazione degli immobili che sta alla
base del classamento. Quanto più il professionista sarà capace
di elaborare il valore reale dell’immobile, tanto più il cliente sarà
soddisfatto. Questo è un campo nuovo di lavoro, perfettamente
congeniale con la nostra identificazione professionale, che la
legislazione ci ha posto in mano e che sta in noi sfruttare al
meglio.
Il Collegio ha organizzato il corso su questo tema ad Agripolis
proprio per consentire agli iscritti di affrontare preparati la richiesta del mercato. Inoltre ha in programma di divulgare con incontri pubblici e informazione scritta l’opportunità per i cittadini di
rivolgersi con fiducia ai geometri operanti nel territorio.
dicembre 2005
Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova
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FORMAZIONE / CORSI DEL COLLEGIO
IL
DIRITTO E LA LIBERA PROFESSIONE DI GEOMETRA
CALENDARIO
PROGRAMMA
da
gennaio
a
dicembre
2006
1. Ordinamento Giudiziario. Giurisdizione Civile: I gradi di tutela: Giudice di pace, Tribunale, Corte
DURATA
DEL
CORSO
70
ore
d'Appello e di Cassazione, Corte Costituzionale Gli effetti: sentenze, ordinanze e decreti - L'Istituto
frequenza
quindicinale
al
venerdì
dell'arbitrato - Giurisdizione Amministrativa: principi generali - Ricorsi ai Tribunali Amministrativi
dalle ore 18.00 alle ore 21.00
Regionali/Presidente della Repubblica e Consiglio di Stato - Diritto e fisco: le Commissioni Tributarie.
frequenza minima 70%
2. Il diritto nella libera professione. Elementi di diritto pubblico e privato - Norme deontologiche e
CFP previa verifica finale
attività di perito giudiziario - Cause ordinarie, procedimenti speciali e procedure esecutive - Il consuPOSTI DISPONIBILI da 30 a 50
lente tecnico d'ufficio nelle cause civili - Il consulente tecnico delle parti in causa.
SEDE
3. I diritti reali. Diritto di proprietà: limiti, acquisto e tutela - Rapporti di vicinato: immissioni, distanCollegio dei Geometri
ze, accessi, finestre, muri di cinta ecc. - Diritto di godimento: superficie, usufrutto, uso, abitazione,
della Provincia di Padova
servitù - Il possesso e la detenzione: effetti, limiti e tutela - Azioni a difesa della proprietà possessoviale Codalunga 8 bis
rie, di danno temuto, di nuova opera - L'accertamento tecnico preventivo.
Padova
4. La comunione di proprietà. Il Condominio: diritti e doveri dei soggetti contraenti la comunione COSTO
Per i geometri iscritti ai Collegi
La gestione di un Condominio: l'amministratore e l'assemblea dei condomini - Le tabelle millesimali
di Padova e Rovigo, euro 500,00.
- Il Super condominio - La proposta di legge per una diversa regolamentazione delle norme.
Per i geometri iscritti al Registro
5. I contratti. Cessazione: compravendita, permuta, locazione; esecuzione: appalto, mandato, comodei Praticanti dei Collegi di Padova
dato, mutuo, assicurazione, fideiussione.
e Rovigo, euro 130,00
6. Diritto di famiglia e diritto successorio. La famiglia: matrimonio, scioglimento del matrimonio, con un massimo di 5 partecipanti.
regime patrimoniale e filiazione - La successione ereditaria: gli aventi diritto, l'accettazione/rinuncia Per i geometri iscritti ai Collegi
Il de cuius e la divisione patrimoniale tra gli eredi - Le norme per la presentazione della successione
di altre province, euro 600,00
e il geometra.
PERCHÈ UN CORSO SU GEOMETRI E DIRITTO
I
geometri ed il diritto. Connubio non sconosciuto ma sicuramente un tema ampio e
complesso. Materia di studio negli istituti per
geometri, diventa argomento sostanziale anche
per le prove orali che fanno parte dell'esame di
abilitazione alla libera professione.
Tuttavia i geometri hanno un difficoltoso
approccio agli aspetti
del diritto spesso perché mancanti di quella
esperienza che si
matura magari al fianco di un collega iscritto come consulente
d'ufficio al Tribunale o
a contatto con gli
avvocati per questioni
legali relative all'edilizia. Nella pratica spesso le cause si assomigliano ma non sono
mai le medesime,
come nemmeno scontate sono le sentenze
dei giudici. Codice
civile, normative specifiche e preparazione
tecnica-estimativa sono alla base del confronto.
Ognuno per la sua parte deve esprimere competenza e professionalità, e come geometri non
dobbiamo lasciare senza sbocco di aggiornamento questo importante segmento della professione.
Posta la formazione continua come obiettivo cardine nel percorso dell'iscritto, il Consiglio
ravvisa la necessità di organizzare un corso
dedicato a quella parte del diritto civile che
investe per tutta la vita la nostra figura professionale. La ragione è semplice. La tipologia delle nostre prestazioni ruota principalmente intorno alle costruzioni, alla proprietà ed alla famiglia: dall'acquisto di una casa alla consulenza
tecnica, dall'intervento edilizio ai rapporti con il vicinato,
dalla successione all'amministrazione di
condominio, dal riconfinamento alla stesura di una scrittura
privata.
Gli incontri mirano a perfezionare le
nostre conoscenze e
offrire l'approfondimento a coloro che
operano nel settore,
alla luce anche di
importanti novità in
campo giudiziale e di
prospettive di cambiamento sulle regole dell'istituto del Condominio.
Viene proposto con cadenza quindicinale,
diviso in moduli in modo da identificare con
chiarezza le specifiche tematiche e con la previsione di integrare la parte nozionistica con la
parte pratica, illustrando per quanto possibile
una casistica di riferimento.
Chiara Cattani
Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova
12
dicembre 2005
FORMAZIONE / CORSI DEL COLLEGIO
ALFABETIZZAZIONE
INFORMATICA
DATA PREVISTA
da gennaio 2006
DURATA DEL CORSO 30 ore
una volta alla settimana
dalle ore 18.00 alle ore 21.00
POSTI DISPONIBILI da 30 a 45
SEDE
Facoltà di Agraria, Agripolis
Viale dell'Università 16, Legnaro
Aula Informatica Cassa Geometri
Il Corso è indicato principalmente per coloro che vogliono avvicinarsi all'uso più elementare del pc e
dei programmi informatici applicativi, suddiviso in 3 moduli formativi non frazionabili.
1. Formazione Software Microsoft Word XP;
2. Formazione Software Microsoft Excel XP;
3. Formazione sistemi di navigazione in Internet e Posta Elettronica.
Per i geometri iscritti all'Albo dei Collegi dei Geometri di Padova e Rovigo costo complessivo per i tre
moduli non frazionabili, euro 130,00. Per i Geometri iscritti al Registro dei Praticanti dei Collegi dei
Geometri di Padova e Rovigo Euro 80,00.
COMPUTER FACILE PER TUTTE LE ETÀ
on è scontato saper usare il computer: scriN
vere testi, elenchi, tabelle, fogli di calcolo è
cosa che si impara e non fa parte dell’istruzio-
Il consigliere Francesco Zanin
responsabile della formazione,
davanti ai computer
nell’aula di informatica
ad Agripolis.
ne scolastica. Ormai non è più possibile farne
senza, non solo nella pratica lavorativa, ma
anche per la posta elettronica e la navigazione
in internet.
Al Collegio giungevano da tempo richieste
di organizzare un corso di base per l’uso dei
software più comuni. Ora questa esigenza viene soddisfatta dal corso di trenta ore che si
terrà a partire dal prossimo gennaio nell’aula di
informatica che il Collegio ha attrezzato ad
Agripolis. Le postazioni di lavoro sono collegate in rete e consentono di operare in simultanea
mentre il docente spiega.
BIOEDILIZIA
DATA PREVISTA
da gennaio 2006
DURATA DEL CORSO 120 ore
martedì e giovedì
dalle ore 18.30 alle ore 22.30
POSTI DISPONIBILI massimo 14
SEDE
Collegio dei Geometri
viale Codalunga 8 bis, Padova
VALUTAZIONE
PROGRAMMA
1. Edilizia sostenibile e Bioedilizia - 2. Corretta progettazione e bioregionalismo - 3. V.I.A.: legislazione
- 4. Valutazione Impatto Ambientale - 5. Progettare pensando a bambini ed anziani - 6. Risparmio energetico e idrico - Impianti di bioedilizia - 7. Materiali e tecniche costruttive in bioedilizia - 8. Il legno. 9. Il cantiere ecologico - 10. La luce e i colori.
Il Corso è organizzato in collaborazione con Coop Service Società Cooperativa, Collegio dei Geometri
della provincia di Rovigo e con il patrocinio del Consiglio Nazionale Geometri e contributo economico
del Fondo Sociale Europeo. Il Programma del Corso è stato approvato dal Consiglio Nazionale dei
Geometri. I docenti provengono dall’Università, dalle Asl, dall’Arpav. Costo: quota di compartecipazione: euro 923,05. Crediti CFP previo esame finale e frequenza minima 70%.
IMPATTO AMBIENTALE
DATA PREVISTA
da gennaio 2006
DURATA DEL CORSO 120 ore
martedì e giovedì
dalle ore 18.30 alle ore 22.30
POSTI DISPONIBILI massimo 14
SEDE
Collegio dei Geometri
viale Codalunga 8 bis, Padova
PROGRAMMA
1. Legislazione nazionale e comunitaria - 2. Ambiente: Aria - 3. Ambiente: Acqua - 4. Ambiente
Geologico: Suolo e Sottosuolo - 5. Ambiente biologico - 6. Rumore e Vibrazioni - 7. Lottizzazioni
Urbanistiche e Paesaggio - 8. Salute Pubblica - 9. Impianti RSU - 10. Problematiche di Protezione Civile
Il Corso è organizzato in collaborazione con Coop Service Società Cooperativa, Collegio dei Geometri
della provincia di Rovigo e con il patrocinio del Consiglio Nazionale Geometri e contributo economico
del Fondo Sociale Europeo. Il Programma del Corso è stato approvato dal Consiglio Nazionale dei
Geometri. I docenti provengono dall’Università, dalle Asl, dall’Arpav. Costo: quota di compartecipazione: euro 787,14. Crediti CFP previo esame finale e frequenza minima 70%.
CORSI DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE ANNO 2006
Scheda di adesione - Parte 1
Il sottoscritto geom. ......................................................................................................................................
iscritto al Collegio dei Geometri della provincia di .................................. con il Nr. .......... dal ..........................
e con studio in via .................................................................... n. ............................................ CAP ............
Comune ..............................................................................................................................................................
Tel .:...................... Fax: .................. Cell.: .......................... E-mail: ..............................................
Data ...........................................
FIRMA ...............................................................
dichiara
- di essere interessato a frequentare i Percorsi Formativi di seguito segnalati;
- di essere in regola con i pagamenti della quota di iscrizione al Collegio e con tutti gli adempimenti relativi
all' Ente di Previdenza;
- di essere a conoscenza che il costo per ogni singola adesione è:
Corsi organizzati
in collaborazione
con la Facoltà Agraria
dell'Università
di Padova
e con il Collegio
dei Geometri di Rovigo
Corsi organizzati
dal Collegio
dei Geometri
di Padova e
dal Collegio di Rovigo
Percorso Formativo n. 1 / n. 2
- per i geometri iscritti all'Albo dei Collegi Geometri di Padova e Rovigo
€ 500.00
- per i geometri iscritti al Registro Praticanti dei Collegi di Padova e Rovigo di età
anagrafica non superiore ai 27 anni al 31 Dicembre 2006 (con un massimo di 5
€ 130.00
partecipanti per Corso)
- per i geometri iscritti all'Albo dei Collegi Geometri di altre Province € 600.00
Percorso Formativo n. 3 - La valutazione degli immobili con riferimento al
Classamento Catastale
- per i geometri iscritti all'Albo dei Collegi Geometri di Padova e Rovigo
€ 250.00
- per i geometri iscritti al Registro Praticanti dei Collegi di Padova e Rovigo di età
anagrafica non superiore ai 27 anni al 31 Dicembre 2006 (con un massimo di 5
€ 80.00
partecipanti per Corso)
- per i geometri iscritti all'Albo dei Collegi Geometri di altre Province € 350.00
Percorso Formativo n. 4 - Incontri tematici sul Diritto e la libera professione di
geometra
- per i geometri iscritti all'Albo dei Collegi Geometri di Padova e Rovigo
€ 500.00
- per i geometri iscritti al Registro Praticanti dei Collegi di Padova e Rovigo di età
anagrafica non superiore ai 27 anni al 31 Dicembre 2006 (con un massimo di 5
€ 130.00
partecipanti per Corso)
- per i geometri iscritti all'Albo dei Collegi Geometri di altre Province € 600.00
Percorso Formativo n. 7 - Alfabetizzazione Informatica
costo complessivo per i tre moduli non frazionabili:
- per i geometri iscritti all'Albo dei Collegi dei Geometri di Padova e Rovigo
€ 130,00
- per i geometri iscritti al Registro dei Praticanti dei Collegi di Padova e Rovigo
€ 80,00
I Percorsi Formativi nr. 5 - Bioedilizia e 6 - Valutazione Impatto Ambientale, organizzati in collaborazione anche
con la "Coop Service", utilizzeranno una scheda di adesione diversa da questa.
Gli altri percorsi formativi sono ancora in fase di organizzazione.
CORSI DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE ANNO 2006
Scheda di adesione - Parte 2
Percorso formativo
Titolo
Inizio
1
Applicazioni professionali di tecniche strutturali e progettuali innovative per
la gestione del territorio (progettazione in area sismica/secondo modulo)
Adesione entro il 9 febbraio 2006
Aprile 2006
2
Rappresentazione, progettazione e riqualificazione del territorio mediante
l'utilizzo dei sistemi CAD - Adesione entro il 9 febbraio 2006
Maggio 2006
3
La valutazione degli immobili con riferimento al classamento catastale
Adesione entro il 20 gennaio 2006
Febbraio 2006
4
Incontri tematici sul diritto e la libera professione di geometra
Adesione entro il 20 gennaio 2006
Gennaio 2006
7
Alfabetizzazione informatica - Adesione entro il 20 gennaio 2006
Gennaio 2006
8
Acustica e rumore negli ambienti di lavoro (Corso in fase di definizione)
9
Corso building manager (in collaborazione con Groma s.r.l.)
(Corso in fase di definizione)
Settembre 2006
10
Corso prevenzione incendi (Legge 818)
(già organizzato in attesa del numero minimo di partecipanti)
Marzo 2006
11
Corso sicurezza cantieri - Legge 494 (in collaborazione con ESSE TI ESSE)
12
Inglese tecnico (Corso in fase di definizione)
Aprile 2006
13
Legge Merloni (Corso in fase di definizione)
Ottobre 2006
14
Protezione Civile (Corso in fase di definizione)
15
Urbanistica (Corso in fase di definizione)
Settembre/Ottobre
2006
16
Ufficio digitale (in collaborazione con Enaip)
Gennaio/Febbraio
2006
Aprile 2006
ciclico
Settembre 2006
La scheda di adesione dovrà essere consegnata alla Segreteria del Collegio entro il termine indicato per ogni
corso, allegando la ricevuta di versamento e la fotocopia di un documento d'identità. Il versamento va fatto con
bonifico al Collegio dei Geometri della Provincia di Padova, presso Banca Antoniana Popolare Veneta, Agenzia
Stazione, ABI 05040, CAB 12105, CIN Z, conto corrente n. 16730 W, causale: quota partecipazione corso ...
Per i corsi in fase di definizione, vedere la scadenza dell’adesione sul sito www.geometri.pd.it.
Informativa ai sensi dell'art.13 D.L.gs. 196/2003. I dati personali comunicati dall'interessato saranno trattati dal Collegio
Geometri di Padova unicamente per finalità di gestione, anche su supporto informatico, della procedura per la quale
sono richiesti, nel rispetto dei diritti che l'art. 7 D.Lgs. 196/2003 riconosce all'interessato stesso. Con la sottoscrizione
della presente lo/la scrivente ne presta il proprio consenso.
Firma …………….……………………………………….
Bortolami News
Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova
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dicembre 2005
NORMATIVA / GAS
Le nuove procedure
per ottenere
il benestare per
un nuovo allaccio
di impianto ed erogazione
di gas.
di Roberto Bortolami
perito industriale
Accertamento della sicurezza
degli impianti di utenza gas
C
on la delibera n. 40/2004 l'autorità per l'energia elettrica e il gas ha sancito quali sono
le procedure di accertamento e controllo al
fine di garantire la sicurezza negli impianti di
adduzione gas sia per utenze domestiche (potenza non superiore ai 34,8 kw) sia per altri tipi di
utenza con potenza termica superiore ai 34,8 Kw.
Sono stati esclusi della delibera e dal suo regolamento attuativo le utenze a servizio esclusivo di
cicli produttivi industriali e/o artigianali.
Dal 1 ottobre dell'anno in corso molte società
distributrici hanno quindi attuato il regolamento
destando molte perplessità negli addetti ai lavori, che si sono trovati a dover produrre documentazioni particolareggiate sull'impianto di adduzione gas da eseguire e/o eseguito, al contrario di
quella presentata in precedenti impianti e limitata al certificato di conformità ai sensi della Legge
46/90 e relativo Decreto attuativo 447/91.
Per onor di cronaca, va sottolineato che già
con l'entrata in vigore delle legge 46/90 i certificati di conformità per l'esecuzione delle reti di
adduzione gas dal punto di fornitura all'utenza
dovevano essere corredati degli allegati obbligatori quali: tipologia dei materiali utilizzati, schema
dell'impianto realizzato, progetto dell'impianto
realizzato (per potenze termiche superiori ai 34,8
Kw), copia dei requisiti tecnico professionali della ditta installatrice. Nonostante molte di queste
certificazioni risultassero incomplete, all'utente
veniva comunque erogato il combustibile.
tività di vendita del gas, i seguenti documenti:
- i moduli "Richiesta di attivazione della fornitura
di gas", di cui all'allegato A, e "Attestazione di
corretta esecuzione dell'impianto" di cui all'allegato B, se l'impianto di utenza ricade nell'ambito di applicazione della legge n. 46/90 (es.
impianti domestici);
- i moduli "Richiesta di attivazione della fornitura
di gas", di cui all'allegato C, e "Attestazione di
corretta esecuzione dell'impianto" di cui all'allegato D, se l'impianto di utenza non ricade nell'ambito di applicazione della legge n. 46/90.
Ricordo che i moduli sopraccitati opportunamente firmati dal cliente finale e dall'installatore,
corredati di tutti gli allegati indicati, costituiscono la documentazione indispensabile per l'attivazione della fornitura.
Nel caso di esito positivo dell'accertamento
sulla documentazione prodotta, il distributore
attiva la fornitura di gas. Nel caso in cui l'accertamento abbia esito negativo, il distributore,
almeno due giorni lavorativi prima della data fissata o concordata con il venditore per l'attivazione della fornitura di gas, invia al venditore stesso, previo avviso di annullamento dell'appuntamento, una comunicazione in cui:
- notifica l'esito negativo dell'accertamento;
- evidenzia le motivazioni dell'esito negativo ed
indica le non conformità alle norme tecniche
vigenti riscontrate;
- segnala al venditore che richiede l'attivazione
della fornitura la necessità di presentare una nuova richiesta di attivazione della fornitura, corredata della documentazione in forma completa e
congruente, solo dopo avere provveduto all'eliminazione delle non conformità riscontrate.
COSA
COME
Esempio di impianto
non conforme
alle norme costruttive.
OTTENERE UN NUOVO ALLACCIO
Vediamo quindi quali sono le procedure, ad
oggi, da seguire al fine di ottenere il benestare
per un nuovo allaccio di impianto ed erogazione
di gas.
Il distributore, cioè il soggetto che esercita
l'attività di distribuzione del gas, mette a disposizione del venditore, soggetto che esercita l'at-
FARE DOPO L’ATTIVAZIONE
Il cliente finale, entro i 30 giorni solari successivi alla data di attivazione della fornitura di
gas, dovrà far pervenire al distributore:
- per gli impianti di utenza ricadenti nell'ambito
di applicazione della legge n. 46/90, copia della
dichiarazione di conformità dell'impianto di utenza compilata in ogni sua parte e sottoscritta dall'installatore, priva degli allegati previsti dalle
leggi vigenti in materia;
- per gli impianti di utenza non ricadenti nell'ambito di applicazione della legge n. 46/90, copia di
una dichiarazione dell'installato utenza non ricadenti nell'ambito di applicazione della legge n.
46/90, copia di una dichiarazione dell'installatore
in cui attesta sotto la propria responsabilità di
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NORMATIVA / GAS
aver eseguito con esito positivo tutte le prove di
sicurezza e funzionalità dell'impianto di utenza e
delle apparecchiature da esso alimentate richieste dalle leggi e norme tecniche vigenti e nel
rispetto delle istruzioni fornite dai fabbricanti
degli apparecchi collegati all'impianto.
Il distributore sospenderà la fornitura di gas
nel caso in cui, trascorsi 40 giorni solari dalla
data di attivazione della fornitura, non gli sia pervenuta tale documentazione. In tal caso il distributore, con un preavviso di almeno due giorni
lavorativi, comunica al cliente finale:
- la data di sospensione della fornitura di gas;
- l'addebito al suo venditore per l'intervento di
sospensione della fornitura di gas;
- i tempi per l'attivazione della fornitura, che de-
correranno dalla data di presentazione della
documentazione richiesta e non consegnata.
OCCORRONO
PROGETTISTI QUALIFICATI
Il grado di attenzione e di monitoraggio sugli
impianti definiti a rischio, come quelli per il trasporto di gas combustibili, sta raggiungendo
ottimi livelli, garantendo all'utente finale un elevato grado di sicurezza. Infatti "costringe" l'installatore a mantenersi aggiornato sulle nuove
tecniche di installazione e sui nuovi materiali e
prodotti da utilizzare, e ad avvalersi di tecnici
qualificati per la stesura dei progetti, corredati di
calcoli dimensionali e relazioni tecniche per l'installazione nel rispetto delle normative vigenti in
materia.
La delibera n. 40/2004
dell'autorità per
l'energia elettrica e il gas
segue il Dpr 447/91
di attuazione della legge
sulla sicurezza
degli impianti.
Decreto del Presidente della Repubblica - Dpr 447/91
Regolamento di attuazione della Legge 5 Marzo 1990 n. 46 in materia di sicurezza degli impianti.
Estratti degli articoli di interesse
Art. 1 - Ambito di applicazione
1. Per edifici adibiti ad uso civile, ai tini del comma 1 dell'art. 1 della legge 5 marzo 1990, n. 46, di seguito denominata "legge", si intendono le unità
immobiliari o la parte di esse destinate ad uso abitativo, a studio professionale o a sede di persone giuridiche private, associazioni, circoli o conventi e
simili.
2. Sono soggetti all'applicazione della legge, per quanto concerne i soli
impianti elettrici di cui all'art. 1, comma 1, lettera a), della legge, anche gli
edifici adibiti a sede di società, ad attività industriale, commerciale o agricola o comunque di produzione o di intermediazione di beni o servizi, gli edifici
di culto, nonché gli immobili destinati ad uffici, scuole, luoghi di cura, magazzini o depositi o in genere a pubbliche finalità, dello Stato o di enti pubblici
territoriali, istituzionali o economici.
3. Per impianti di utilizzazione dell'energia elettrica si intendono i circuiti di
alimentazione degli apparecchi utilizzatori e delle prese a spina con esclusione degli equipaggiamenti elettrici delle macchine, degli utensili, degli apparecchi elettrici in genere. Nell'ambito degli impianti elettrici rientrano anche
quelli posti all'esterno di edifici se gli stessi sono collegati ad impianti elettrici posti all'interno. Gli impianti luminosi pubblicitari rientrano altresì nello
stesso ambito qualora siano collegati ad impianti elettrici posti all'interno.
4. Per impianto radiotelevisivo ed elettronico si intende la parte comprendente tutte le componenti necessarie alla trasmissione ed alla ricezione dei
segnali e dei dati ad installazione fissa funzionanti in bassissima tensione,
mentre tutte le componenti funzionanti a tensione di rete nonché i sistemi di
protezione contro le sovratensioni sono da ritenersi appartenenti all'impianto
elettrico. Per gli impianti telefonici interni collegati alla rete pubblica, continua
ad applicarsi il decreto 4 ottobre 1982 del Ministro delle poste e delle telecomunicazioni, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 8 del 10 gennaio 1983,
con riferimento all'autorizzazione, all'installazione e agli ampliamenti degli
impianti stessi.
5. Per impianto del gas a valle del punto di consegna si intende l'insieme
delle tubazioni e dei loro accessori dal medesimo punto di consegna all'apparecchio utilizzatore, l'installazione ed i collegamenti del medesimo, le predisposizioni edili e/o meccaniche per la ventilazione del locale dove deve
essere installato l'apparecchio, le predisposizioni edili e/o meccaniche per lo
scarico all'esterno dei prodotti della combustione.
6. Per impianti di protezione antincendio si intendono gli idranti, gli impianti di spegnimento di tipo automatico e manuale nonché gli impianti di rilevamento di gas, fumo e incendio.
Art. 4 - Progettazione degli impianti
1. Fatta salva l'applicazione di norme che impongono una progettazione
degli impianti, la redazione del progetto di cui all'art. 6 della legge è obbligatoria per "installazione", la trasformazione e l'ampliamento dei seguenti
impianti:
a) per gli impianti elettrici di cui all'art. 1, comma 1, lettera a), della legge, per tutte le utenze condominiali di uso comune aventi potenza impe-
gnata superiore a 6 kW e per utenze domestiche di singole unità abitative di superficie superiore a 400 m²; per gli impianti effettuati con lampade fluorescenti a catodo freddo, collegati ad impianti elettrici, per i quali
è obbligato il progetto e in ogni caso per impianti di potenza complessiva maggiore di 1200 VA rese dagli alimentatori;
b) per gli impianti di cui all'art. 1, comma 2, della legge relativi agli
immobili adibiti ad attività produttive, al commercio, al terziario e ad altri
usi, quando le utenze sono alimentate a tensione superiore a 1000 (inclusa la parte in bassa tensione, o quando le utenze sono alimentate in bassa tensione qualora la superficie superi i 200 m²;
c) il progetto è comunque obbligatorio per gli impianti elettrici con potenza impegnata superiore o uguale a 1,5 kW per tutta l'unità immobiliare
provvista, anche solo parzialmente, di ambienti soggetti a normativa specifica del comitato elettrotecnico italiano (CEI), in caso di locali adibiti ad
uso medico per i quali sussista, pericolo di esplosione o maggior rischio
di incendio;
d) per gli impianti di cui all'art. 1, comma 1, lettera b), della legge, per
gli impianti elettronici in genere, quando coesistono con impianti elettrici
con obbligo di progettazione nonché per gli impianti di protezione da scariche atmosferiche in edifici di volume superiore a 200 m³ dotati di
impianti elettrici soggetti a normativa specifica CEI o in edifici con volume superiore a 200 mc e con un'altezza superiore a 5 metri;
e) per gli impianti di cui all'art. 1, comma 1, lettera c), della legge, per
le canne fumarie collettive ramificate, nonché per gli impianti di climatizzazione per tutte le utilizzazioni aventi una potenzialità frigorifera pari o
superiore a 40.000 frigorie/ora;
f) per gli impianti di cui all'art. 1, comma 1, lettera e), della legge, per il
trasporto e l'utilizzazione di gas combustibili con portata termica superiore a 34,8 kW o di gas medicali per uso ospedaliero e simili, nel caso
di stoccaggi;
g) per gli impianti di cui all'art. 1, comma 1, lettera g), della legge, qualora siano inseriti in un'attività soggetta al rilascio del certificato prevenzione incendi e comunque quando gli idranti sono in numero pari o superiore a 4 o agli apparecchi di rilevamento sono in numero poco superiore a 10;
2. I progetti debbono contenere gli schemi dell'impianto e i disegni planimetrici, nonché una relazione tecnica sulla consistenza e sulla tipologia dell'installazione, della trasformazione o dell'ampliamento dell'impianto stesso,
con particolare riguardo all'individuazione dei materiali e componenti da utilizzare e alle misure di prevenzione e di sicurezza da adottare. Si considerano redatti secondo la buona tecnica professionale i progetti elaborati in
conformità alle indicazioni delle guide dell'Ente italiano di unificazione (UNI) e
del CEI.
3. Qualora l'impianto a base di progetto sia variato in opera, il progetto
presentato deve essere integrato con la necessaria documentazione tecnica
attestante tali varianti in corso d'opera, alle quali, oltre che al progetto, l’installatore deve fare riferimento nella sua dichiarazione di conformità.
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Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova
dicembre 2005
NORMATIVA / GAS
L'Autorità per l'energia elettrica e il gas - Delibera n. 40/04 - “Adozione del regolamento delle attività di
accertamento della sicurezza degli impianti di utenza a gas” - Allegati A, B, C, D
(modelli scaricabili da www.autorita.energia.it)
dicembre 2005
Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova
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NORMATIVA
Protezione civile: un elenco
di tecnici esperti da interpellare
L
'esigenza di attuare una realtà dedita alla
protezione civile si fece sentire in Italia a
seguito del ben noto evento sismico che
colpì il territorio friulano circa 30 anni or sono
(era il 6 maggio del 1976). L'evento calamitoso,
oltre a causare numerose vittime, causò danni
economici, di enorme entità. Si iniziò quindi un
percorso per la formazione di una realtà prevalentemente volontaria atta ad intervenire in aiuto
alle vittime di questi eventi purtroppo sempre più
frequenti. La Regione Veneto il 27 novembre
1984 con la Legge regionale n. 58 “Disciplina
degli interventi regionali in materia di protezione
civile” ha stabilito gli interventi per la partecipazione della Regione all'organizzazione nazionale
di protezione civile, fissato le forme di concorso
degli Enti Locali e delineato le finalità e i requisiti del volontariato di protezione civile. Il governo
nazionale, il 24 febbraio 1992 ha promulgato la
legge n. 225 “Istituzione del Servizio Nazionale
della protezione civile”, normativa che distingue
le tipologie degli eventi e gli ambiti di competenza, stabilendo i compiti e le attività di protezione
civile e individuando i componenti del sistema
nazionale di protezione civile. Successivamente
molte altre norme si susseguirono fino ad arrivare ai tempi attuali, in cui fortunatamente la protezione civile può operare in modo organizzato
allineata con le altre realtà europee.
Alla luce delle esigenze sorte negli anni, il
Consiglio Nazionale dei Geometri ed il Dipartimento Nazionale di protezione civile, il 10 marzo
2003, hanno siglato un accordo di collaborazione che prevede la formazione dei geometri per
una collaborazione operativa attraverso i collegi
provinciali. Il documento in specie prevede che
all'interno dei collegi provinciali siano adeguatamente formati dei professionisti che con le loro
competenze possano contribuire a quanto definito in materia di protezione civile.
I punti fondamentali dell'accordo prevedono
l'utilizzo dei geometri quali tecnici preparati ed
abilitati a: effettuare ricerche ed indagini sugli
edifici, finalizzate alla verifica della vulnerabilità
delle strutture; istituire un centro di coordinamento tecnico nazionale dei geometri; contribuire alla gestione dell'emergenza in supporto alle
autorità locali; contribuire alla redazione di piano
di emergenza e organizzazione delle squadre per
il censimento e valutazione dei danni; individuare
delle aree di insediamento abitativo e delle soluzioni per attrezzatura e collegamenti; collaborare
per l'individuazione di geometri qualificati a sup-
Il collegio sta preparando,
con la Provincia di Padova
e la Regione Veneto,
corsi specifici
per formare i tecnici
da impiegare
in attività di previsione,
protezione e soccorso.
porto degli enti locali in casi di gravi emergenze.
Per attuare quanto sopra, il Collegio di Padova ha tenuto incontri del gruppo di lavoro e con
i responsabili della provincia, al fine di attivare i
necessari corsi di formazione.
Da una attenta analisi, è emersa la necessità di Paolo Pol
che i tecnici possano intervenire nelle tre fasi consigliere
previste dal Legge 24/02/1992 n. 225 e precisamente nelle fasi di:
a) previsione: con attenta analisi del territorio
relativamente ai maggiori rischi prevedibili: oltre
al rischio sismico, nella nostra provincia si possono elencare il rischio idraulico come le esondazioni, il rischio chimico nelle zone produttive e
in più piccola parte il rischio idrogeologico;
b) prevenzione: pertanto il geometra di protezione civile potrà partecipare allo studio preventivo
dei PAT e PATI, per individuare le zone ed i rischi
connessi all'urbanizzazione ed antropizzazione
del territorio, di concerto con i progettisti oltre
che alla stesura dei piani comunali di protezione
civile di concerto con i tecnici comunali;
c) soccorso: il geometra
Molti geometri della provincia sono
potrà, in caso di richiesta,
g
supportare gli uffici locali per ià attivi come volontari presso
la gestione delle emergenze, i gruppi provinciali di protezione civile: la
garantendo presenza co- buona operatività raggiunta
stante per l'organizzazione è a volte deficitaria sul piano teorico.
delle squadre e delle attività
di evacuazione, verifica e sti- Il gruppo di protezione civile
ma dei danni, organizzazione del Collegio Geometri di Padova conta
logistica dei campi di soccor- 12 membri e ha già organizzato
so ed intervenire nel "dopo alcuni incontri.
evento" con un'attenzione
In previsione l'attivazione
particolare alla verifica di adi un corso di statica degli edifici.
gibilità delle strutture.
Per tutto quanto sopra esposto, il Collegio
sta attuando azioni di coordinamento con la provincia di Padova e la Regione Veneto in accordo
con il Cng per la predisposizione di corsi specifici atti a formare i tecnici che, rientrando nell'elenco nazionale, possano essere interpellati in
attività di previsione, protezione e soccorso. È
intenzione del Collegio istituire pertanto un gruppo di protezione civile dei geometri della
Provincia di Padova composto dai geometri qualificati attraverso i corsi che verranno attivati e
che possa operare in supporto alle amministrazioni locali della provincia e della regione nelle
attività di previsione e prevenzione e soccorso,
oltre che, nel caso di evento di grande entità,
operare su tutto il territorio nazionale a supporto
delle zone colpite.
Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova
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dicembre 2005
BONIFICA
Un importante convegno
con indicazioni utili
ai progettisti
di interventi urbanistici.
Se la città va sotto acqua
si cerchino i rimedi in campagna
Q gna, ma le conseguenze in città sono più visiuanto piove in città! Piove anche in campa-
bili, e sembra che piova di più. Perché e come
fare? Il Consorzio di Bonifica Pianura Veneta tra
Livenza e Tagliamento, insieme al Collegio dei
Geometri della Provincia di Venezia ha organizzato l’11 novembre un incontro tra esperti per esaminare gli aspetti metereologici, idraulici, normativi e progettuali correlati al rischio di allagamento nelle aree urbane.
DIFESA
PROF.ING.
VINCENZO BIXIO
DIPARTIMENTO
DI INGEGNERIA IDRAULICA
UNIVERSITÀ DI PADOVA
E
VALORIZZAZIONE
el corso degli ultimi anni la Regione Veneto è
stata interessata da preoccupanti fenomeni
climatici, caratterizzati in particolare da intensi eventi piovosi che sono risultati critici specie
nelle aree urbane e periurbane, per effetto talora
congiunto con non appropriati interventi di urbanizzazione. Tali eventi hanno suscitato un vivo
allarme e posto in evidenza la necessità di ricorso
ad adeguati provvedimenti.
Il rischio di allagamento nelle aree urbane deve
essere contrastato attraverso una serie di provvedimenti capillari e diffusi, i quali interessano tre
principali ambiti di attività: appropriata progettazione degli interventi edilizi e di urbanizzazione nelle
singole componenti ed in rapporto con il contesto
ambientale esistente; predisposizione di adeguati
volumi di invaso utili a laminare i maggiori apporti
generati dalle nuove urbanizzazioni consentendo un
apporto idrico all'esterno delle stesse compatibile
con la struttura dei corpi idrici ricettori; adeguamento della rete idraulica minore presente sul territorio regionale, in gestione ai Consorzi di bonifica, al recepimento di eventi di piena caratterizzati
da valori di colmo sempre più elevati.
Per quanto riguarda le indicazioni progettuali
utili ad evitare ed a limitare il pericolo di allagamento nelle nuove urbanizzazioni, possono essere
ricordate le raccomandazioni relative ad una appropriata definizione della quota di imposta del piano terra degli edifici e delle vie d'accesso ad esso
pertinenti; il ricorso a piani seminterrati ed interrati solamente in caso di effettiva necessità e solo in
presenza di adeguate tecniche di protezione dalle
infiltrazioni; l'adozione di pavimentazioni esterne
drenanti; il contenimento della lunghezza degli
attraversamenti di collettori idrici necessari alla
creazione di accessi allo stretto necessario e l'adozione di adeguate sezioni di deflusso delle acque.
Per le nuove estensioni delle aree urbane, un
contributo alla mitigazione degli effetti di piena può
derivare dal D.G.R. 3637/2002, in base al quale è
N
Hanno aperto i lavori il presidente del Consorzio di Bonifica Gianluigi Martin e il presidente del
Collegio dei Geometri Massimiliano De Martin.
Hanno presentano relazioni Marco Monai del Centro
Meteo Arpav di Teolo (PD), Chiara D'Ambrogi geologo dell’Azienda per la protezione dell'ambiente e
per i Servizi Tecnici di Roma, Enzo Zennaro
Dirigente Responsabile del Distretto Idrografico di
Venezia, Vincenzo Bixio, del Dipartimento di
Ingegneria Idraulica dell’Università di Padova.
IDRAULICA DEL
TERRITORIO
stata imposta la richiesta di un parere di compatibilità idraulica delle opere di urbanizzazione da realizzare, le quali dovranno essere dotate di idonei
dispositivi di laminazione delle portate scaricate.
Le opere di urbanizzazione dovranno pertanto prevedere la creazione di invasi di laminazione, i quali possono essere realizzati attraverso vari provvedimenti, quali ad esempio l'aumento del diametro
delle condotte di fognatura, la creazione di laghetti dotati di volumi di espansione delle portate di
punta, invasi multicamera con vasche in parallelo
ed in serie. Le acque provenienti dalle aree urbanizzate fanno capo in prevalenza alla rete idraulica
minore presente sul territorio regionale, in gestione ai consorzi di bonifica, destinata a raccogliere
la maggior parte dei deflussi delle reti di fognatura bianca delle città.
A valle della immissione degli apporti meteorici urbani, la necessità della creazione di invasi dà
luogo a nuovi concetti costruttivi nella realizzazione delle reti idrauliche minori: alle sezioni trapezie
vengono sostituite ove possibile sezioni dotate di
golene laterali, e le aree marginali per l'agricoltura
lungo i canali vengono recuperati per la realizzazione di superfici di accumulo idrico. Tale evoluzione
concettuale di natura idraulica assicura il recupero
dei collettori anche a più ampie funzioni di natura
ambientale, favorendo lo sviluppo della flora, l'insediamento della fauna e lo sviluppo di corridoi
ecologici. Tra le più recenti acquisizioni in termini
ambientali delle reti idrauliche minori, assume
valore sempre maggiore l'utilizzo delle stesse a
scopo di miglioramento della qualità delle acque
addotte e rilasciate, specie in ambienti sensibili,
quali ad esempio le lagune.
Il miglioramento della qualità delle acque nelle
reti idrauliche di bonifica si basa su una serie di conoscenze connesse con i singoli processi elementari e con le azioni complessive che gli inquinanti
subiscono nelle stesse. Tali conoscenze possono
quindi dare luogo a provvedimenti di carattere
Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova
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BONIFICA
gestionale e costruttivo mirati a favorirne la pratica
attuazione, quali l'incremento del tempo di ritenzione e la realizzazione di opportune modalità di interazione tra fluido e parete, tenuto conto delle potenzialità esercitate dalla presenza della vegetazione.
La riduzione degli inquinanti nelle reti di bonifica e di irrigazione può essere perseguita anche
mediante la realizzazione di aree umide, le quali offrono una alternativa a metodi di trattamento convenzionali per molti tipi di acque contaminate. Esse
sono caratterizzate da contenuti costi di costruzione,
facilità di manutenzione, tolleranza alle fluttuazioni
idriche e alle concentrazioni di inquinanti immessi,
compatibilità con benefici ulteriori ottenibili, quali
habitat faunistici, oasi vegetazionali, aree ricreative.
Anche le aree umide possono rendere inoltre disponibili volumi di invaso per la laminazione delle por-
INDIRIZZI
OPERE
tate di piena nel corso di eventi eccezionali.
Accanto ai provvedimenti costruttivi per la
mitigazione degli effetti di precipitazioni eccezionali e per la valorizzazione ambientale dei corsi d'acqua, notevoli benefici nella gestione idraulica del
territorio e nella valutazione della efficacia delle
opere idrauliche può derivare dallo sviluppo di una
adeguata modellistica matematica. In tale ambito,
possono risultare di particolare utilità i modelli
bidimensionali, sia nella gestione degli eventi di
piena agli effetti della protezione civile, sia nella
stima dell'effetto delle opere di natura ambientale.
Nel primo caso tali modelli consentono di determinare, a partire da una rotta arginale, velocità ed altezze di propagazione di un'onda di piena; nel secondo caso ad esempio l'efficacia di un'area umida sul rilascio di inquinanti.
L’utilità
della modellistica
matematica.
OPERATIVI DA RISPETTARE NELL'ESECUZIONE DEGLI INTERVENTI URBANISTICI
FOGNARIE DIMENSIONATE
Tutte le opere fognarie previste nell'ambito di interventi di lottizzazione devono essere adeguatamente
dimensionate, in termini di capacità di invaso e portata, in rapporto alla estensione dell'intervento, alle
sue caratteristiche costruttive ed alla potenzialità
del sistema di scolo che ne costituisce il recapito.
Per le tratte di rete fognaria che non confluiscono
direttamente nei canali consorziali, deve inoltre
essere verificata l'idoneità idraulica dei collettori di
acque bianche, comunali o privati, nei quali immette la rete a servizio della lottizzazione.
VOLUME SPECIFICO MINIMO DI
100
MC/HA
In linea generale, per quanto riguarda il volume di
invaso, la rete fognaria di raccolta delle acque bianche da prevedersi nell'ambito degli interventi di
nuova urbanizzazione, salvo risultanze diverse derivate dalle specifiche verifiche tecniche richiamate
al punto precedente, deve essere dimensionata per
garantire un volume specifico minimo di 100 mc/ha
(1 mc/100 mq).
NESSUN TOMBINAMENTO DI CANALI CONSORZIALI
Non deve essere consentito il tombinamento di
canali consorziali, se non per tratte di ridotta estensione previo il mantenimento di adeguata sezione e
limitatamente alla necessità di realizzare accessi
alla viabilità pubblica. Le urbanizzazioni di aree scolanti in collettori consorziali oggetto di precedenti
interventi di tombinamento a seguito dei quali non
sia stato assicurato un volume di invaso nella rete
consorziale di almeno 100 mc/ha di area servita,
dovranno prevedere all'interno della rete fognaria
propria un ulteriore volume di invaso compensativo
pari alla differenza fra il sopracitato standard di 100
mc/ha e l'invaso specifico assicurato all'area dalla
rete consorziale.
PRESCRIZIONI PER L’INTERVENTO URBANISTICO
Nel complesso dell'area soggetta ad intervento
urbanistico dovrà inoltre essere assicurato un
volume di invaso superficiale pari ad ulteriori 100
mc/ha. Tale componente dovrà derivare a seguito dell'adozione di misure diverse quali la limitazione delle superfici impermeabilizzate, la corretta individuazione delle pendenze, il dimensionamento e l'ubicazione delle aree a verde. In questa ottica le aree a parcheggio ed i piazzali, dovranno essere realizzati utilizzando materiali e tecnologie costruttive in grado di assicurare una
adeguata permeabilità e contenere il ruscellamento superficiale delle acque meteoriche. Tali
misure potranno essere integrate dalla individuazione di idonee superfici "a verde", opportunamente conformate e dimensionate per costituire
dei bacini di primo contenimento dei deflussi che
si verificano in occasione degli eventi meteorici
di maggior intensità.
POCHI LOCALI SOTTERRANEI
La realizzazione di locali a quote inferiori al piano
stradale deve essere in linea di massima limitata ai
casi in cui non siano praticabili soluzioni alternative. In tali situazioni, comunque, si ritiene necessaria la realizzazione di idonei interventi di impermeabilizzazione dei locali alle acque esterne, la
protezione idraulica in corrispondenza degli accessi e la dotazione di sistemi autonomi di sollevamento delle acque interne fino ad una opportuna
quota di sicurezza al di sopra del piano stradale.
CONTROLLO SUI CANALI CONSORZIALI
Si richiama l'attenzione, infine, al fatto che i canali
consorziali, sebbene tombinati, sono sottoposti a
regime di tutela prevista dalla norma di Polizia
Idraulica di cui al R.D. 368/1904, al quale si rimanda per una attenta valutazione; sostanzialmente sono sottoposti al controllo del Consorzio di Bonifica
le attività che si svolgono entro la fascia di 10 m a
lato delle pertinenze demaniali dei canali ed in particolare sussiste il divieto assoluto di edificazione a
meno di 4 m dal ciglio di canali, argini e delle relative pertinenze.
IL CONSORZIO DI BONIFICA
PIANURA VENETA TRA LIVENZA
E TAGLIAMENTO
HA FORMULATO LE SEGUENTI
RACCOMANDAZIONI IN MERITO
AGLI INDIRIZZI OPERATIVI
DA RISPETTARE
NELL 'ESECUZIONE DEGLI
INTERVENTI URBANISTICI ,
IN MANIERA DA CONTENERE
CONSEGUENZE NEGATIVE
AGLI EFFETTI IDRAULICI
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22
dicembre 2005
BONIFICA
CAMBIAMENTI
DOTT.
MARCO MONAI
ARPAV
CENTRO METEOROLOGICO
DI TEOLO
CLIMATICI:
STATO
egli ultimi decenni il clima del Veneto ha presentato alcuni trend evolutivi di nota. A livello annuale si è riscontrato: un aumento sia
delle temperature massime che delle temperature
minime; un andamento delle precipitazioni medie
annuali complessivamente stazionarie o al più in lieve diminuzione in qualche area. A livello stagionale
la situazione è piuttosto differenziata, ma vanno
segnalate alcune caratteristiche: inverni particolarmente asciutti, con grave carenza di precipitazioni;
valori termici invernali superiori alla norma; andamento climatico della prima parte dell'autunno con
caratteristiche quasi estive, in particolare con valori termici elevati e presenza relativamente frequente di fenomeni temporaleschi. In particolare, a livello stagionale, è stato evidenziato un chiaro trend di
estremizzazione delle due stagioni rispettivamente
più asciutta e più piovosa, l'inverno e l'autunno.
N
Faremo la nostra parte
di Massimiliano De Martin
presidente del Collegio dei Geometri
della Provincia di Venezia
DELL'ARTE E
PROSPETTIVE
Ove il quadro sopra delineato fosse confermato, risulterà importante proseguire e potenziare il
monitoraggio dei fenomeni, nonché potenziare tutte
le iniziative di prevenzione atte a minimizzare gli
impatti negativi sulle attività dell'uomo.
PRINCIPALI TREND
DEL
CLIMA
IN
VENETO
- Quasi stazionarietà precipitazioni totali annue
- Significativa riduzione precipitazioni invernali
- Aumento delle piogge autunnali
- Estremizzazione eventi
- Minore disponibilità risorsa idrica
DIFFICILE PROIEZIONE
FUTURA
- Stiamo instabilizzando un sistema assai complesso.
AZIONI
DA ATTIVARE
- Potenziamento monitoraggio
- Supporti informativi per prevenzione e previsione.
Prevenire è meglio che curare
di Gianluigi Martin
presidente del Consorzio di Bonifica Pianura Veneta
tra Livenza e Tagliamento
Ldei Consorzi di Bonifica, è di tendere verso una nuova vivi- Idei più significativi è stato lo sviluppo urbanistico dell'area.
'interesse comune della nostra categoria e, penso, quello
n questo periodo sono intervenuti molti eventi, tra i quali, uno
ficazione del territorio, che non può che attuarsi attraverso la
valorizzazione agricola dello stesso. Il Veneto ha una storica e
radicata vocazione agricola, e ad essa sono legate molte tradizioni.
In questi ultimi giorni siamo stati testimoni, nel nostro territorio, di come copiose precipitazioni ci abbiano messo in
allerta per valutare la criticità di deflusso delle acque canalizzate. Il fenomeno sismico e quello idrogeologico in questi ultimi anni sono stati studiati con improvvise accelerazioni, determinate essenzialmente da eventi e calamità a volte distruttive.
La promulgazione del nuovo testo normativo riguardante i criteri e la classificazione sismica dei comuni italiani relativamente alla progettazione di opere edili, mette in sinergia team di
professionisti per una serie di prestazioni necessarie ad ottimizzare la progettazione e la realizzazione dell'opera. Val di
Stava, Soverato, Vajont, alcuni eventi catastrofici dovuti più
all'imperizia o all'incuria dell'uomo che alla malignità della
natura, sono ferite ancora aperte, non possiamo pensare di agire sul territorio nello stesso modo di prima. L'attenzione deve
essere posta con la stessa energia sia per le nuove costruzioni che per gli edifici esistenti. Diventa fondamentale che anche
noi geometri possiam o contribuire alla gestione del patrimonio immobiliare e terriero con ulteriore competenza e capacità.
Per quanto di competenza, ci proporremo perché trovi applicazione l'allegato 2 dell'Ordinanza 3274/2003 e l'Opcm
3431/2005 al capitolo 11.2.3.2 relativamente alla metodologia
di lavoro per la valutazione degli edifici esistenti mediante la
collaborazione di specifiche professionalità. Intendiamo essere
volano per pretendere le relazioni geologiche geotecniche e
strutturali, il rilievo geometrico e dei dettagli esecutivi, prove
in situ o in laboratorio, redazione del fascicolo del fabbricato.
Ciò ha portato ad una progressiva evoluzione anche dell'attività
del Consorzio: le situazioni di emergenza durante gli eventi piovosi riguardano prevalentemente le aree urbane; gran parte
degli interventi recenti di potenziamento e adeguamento del
sistema di opere della bonifica riguardano i bacini idraulici
dove è stata maggiore la trasformazione d'uso dei suoli.
Perché questo spostamento del centro dell'attenzione? Perché
le aree urbane hanno maggiori esigenze di sicurezza idraulica
di quelle agricole; perché l'urbanizzazione più o meno recente
è stata condotta senza tener conto degli aspetti legati allo
smaltimento delle acque piovane. Da tempo la struttura tecnica del Consorzio sta orientando la propria attività di gestione
ordinaria del sistema idraulico e riprogettando con nuovi criteri le opere fondamentali (impianti idrovori, canali e manufatti
correlati). A fianco della nostra azione e degli altri enti idraulici operanti sul territori, è tuttavia importante che vi sia una
analoga risposta da parte degli Enti che direttamente governano le trasformazioni urbanistiche - i Comuni in particolare - dei
soggetti che realizzano gli interventi edilizi e in particolare di
coloro che sono chiamati alla progettazione i tecnici.
Da questa considerazione nasce l'idea del Convegno, promosso dal Consorzio in collaborazione con l'organizzazione
professionale che riunisce una delle categorie di tecnici maggiormente operanti sul territorio, i geometri, per fare il punto
sullo stato attuale delle conoscenze e per richiamare comunque
un concetto tramandatoci dai nostri padri, sempre valido ed
attuale: "prevenire è meglio che curare". È importante essere
consapevoli che una adeguata azione preventiva in sede di pianificazione urbanistica e di progettazione delle aree urbane e
degli edifici può portare a benefici altrettanto significativi dei
finanziamenti.
dicembre 2005
Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova
23
SCUOLA E MUSEO
Belzoni: il sapere scientifico
racchiuso in una scuola
in dalla sua fondazione nel 1869 l'Istituto
Giovan Battista Belzoni - che all'epoca comprendeva quattro specializzazioni: agrimensura, commercio, ragioneria e costruzioni meccaniche - si caratterizzò per la particolare attenzione verso la dotazione di un'adeguata strumentazione, il cui uso consentì la formazione di molti studenti. Copiose risorse furono messe a disposizione dalle amministrazioni comunali e provinciali affinché i gabinetti di fisica e chimica, di
topografia e di agraria, fossero sempre dotati
delle apparecchiature scientifiche più adeguate e
moderne. Così decennio dopo decennio il patri-
F
monio si è arricchito ed ora costituisce una collezione che si è ritenuto doveroso offrire al pubblico e alla città.
La riscoperta e valorizzazione di questo patrimonio attraverso un'accurata catalogazione
anche fotografica ha coinvolto alcuni ragazzi dell'istituto, partecipi del progetto "Laboratoriomuseo dell'ITG Belzoni". La doppia denominazione, museo e laboratorio, che avrà la struttura è
giustificata dal fatto che nei locali saranno esposte le strumentazioni dei Gabinetti di Fisica e
Chimica perseguendo dunque l'ideale di operare
una scelta di conservazione e memoria della co-
Valorizzata ed esposta
la collezione
di strumentazione
scientifica dell'antico
Istituto tecnico
per geometri.
di Barbara Ammanati
1
3
2
noscenza scientifica e del sapere ad esso aderente. In questo senso il museo rappresenterà per i
visitatori un luogo di riscoperta di antichi e pregevoli manufatti ricchi di storia e di grande significato nel campo della scienza.
La collezione comprende 337 strumenti, collocabili storicamente intorno al periodo della costituzione dell'Istituto (1869); 278 sono datati a
partire dalla seconda metà del Settecento. La
maggioranza dei manufatti proviene da note e
quotate ditte straniere dell'epoca. Emergono nomi quali Lenoir e Forsters di Vienna, le francesi
Salleron e Dubosque, le tedesche Talbot e
Stheinel e le ditte italiane Officine Galileo, Tecnomasio e Zambelli. Tra i pezzi più preziosi un telescopio newtoniano firmato Stockholm del 1756.
1. Globoceleste arabico (1874).
2. Disco goniometrico
per lo studio dell'ottica
geometrica (1870).
3. Apparato per lo studio
della legge di Lenz
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24
dicembre 2005
SCUOLA E MUSEO
1
2
3
4
In questa pagina:
1. Particolare
del millivolmetro Weston.
2. Bussola di declinazione
e inclinazione magnetica (1874).
3. Fonografo di Edison.
4. Telegrafo Morse.
Condensatore di Epino.
Molte sono le donazioni di privati, e ciò conferma il ruolo importante dell'istituto per la vita
culturale e sociale della città. Il materiale è accompagnato da un notevole patrimonio librario e
documentale messo ora a disposizione di tutti.
A pieno titolo dunque questa collezione nei
suoi aspetti sia quantitativi che qualitativi darà
vita ad uno dei più interessanti musei del nostro
territorio dedicati alla divulgazione scientifica e
rappresenta una opportunità di crescita culturale
per la città. Una valenza questa ben individuata
dai curatori che tra gli obiettivi della nuova struttura hanno posto quello di inserirsi proficuamente nel tessuto sociale cittadino e provinciale per
rappresentare con il chiostro quattrocentesco
della scuola, un tempo del monastero e Chiesa di
Sant'Anna, un importante punto di riferimento per
quanti vogliono scoprire ambiti storico-culturali
rimasti sconosciuti.
Meritoria l'operazione di recupero che l'Istituto ha messo in atto, che racchiude nelle sue
premesse concettuali e nelle motivazioni anche
semplicemente pratiche e operative il marchio
della non convenzionalità, rispetto all'attuale tendenza museale di una comunicazione dei beni culturali standardizzata e spesso inutilmente chiassosa. La speranza è che il progetto di questo prezioso museo abbia l'evoluzione positiva che merita, trovando adeguati appoggi economici, nonché
l'entusiasmo e la volontà di ragazzi e docenti.
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SCUOLA E MUSEO
Museo laboratorio dell'Istituto Tecnico
per Geometri G.B. Belzoni di Padova
Orario per le visite: coincidente con il calendario e orario della scuola. Dal mese di
ottobre al mese di giugno: il primo sabato di ogni mese dalle ore 9.30 alle ore 12.30
(esclusi i festivi). Su prenotazione gli altri sabati del mese con il medesimo orario.
Inoltre nelle festività: 1 novembre, 8 dicembre, 6 gennaio, 1 maggio ore 9-12.
Costo del biglietto: euro 1
Responsabile museo prof. Pietro Paolo Gallo.
Gli interlocutori che hanno consentito e favorito il processo di valorizzazione e recupero in maniera sostanziale, e aperto lo sviluppo verso il miglioramento della collezione sono stati:
L'Amministrazione Provinciale di Padova per i locali d'accoglimento dei reperti;
La Fondazione Cassa di Risparmio di Padova per le risorse economiche necessarie per conferire il giusto risalto ai reperti e per il sostegno alle azioni di conservazione e restauro;
La Regione Veneto per gli indirizzi , le risorse e la consulenza cogenti al raggiungimento degli standard minimi previsti per il museo-laboratorio e il suo accreditamento;
Il Centro di Restauro e diagnostica (CE.R.DI) dell'Università degli Studi di Urbino
"Carlo Bo" per la consulenza, l'azione di restauro sui reperti e la valutazione di merito sulla strumentazione.
I geometri parlano di sicurezza
agli studenti del Duca degli Abruzzi
Nell'ambito della settimana europea per la
sicurezza nei luoghi di lavori si è svolto il 9 novembre scorso il convegno all'Istituto Duca degli
Abruzzi di Padova dal titolo “Non di solo teodolite”. L'incontro era rivolto a tutti i ragazzi delle
classi quinte degli istituti per geometri. Tra i relatori il segretario del Collegio Oddone Zecchin, che
ha descritto ai molti giovani intervenuti - ai quali
è stato regalato simbolicamente un caschetto da
cantiere - l'importanza del settore della sicurezza
per il futuro della professione del geometra.
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Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova
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dicembre 2005
NORMATIVA ANTISISMICA
L'entrata in vigore
del D.M. 14.09.05
- Norme tecniche
per le costruzioni ha creato incertezza.
di Eleuterio Tieghi
geometra
Antisismica: quali norme
è possibile adottare adesso?
C
on l'Ordinanza P.C.M. n. 3467/2005 è stato
prorogato fino al 23 ottobre il termine di cui
all'art. 2, comma 2, dell'Ordinanza PCM
3274/2003. Data in cui è entrato in vigore a tutti gli effetti il D.M. 14 settembre 2005 "Norme
tecniche per le costruzioni" ex Testo unico per le
costruzioni. Risolto il periodo transitorio di incertezza normativa.
Il decreto interministeriale del 14.09.2005 è
stato pubblicato nel Supplemento Ordinario
n.159 della GU n.222 del 23.09.2005. L’entrata in
vigore delle nuove Norme Tecniche è dal 23 ottobre. Rimaneva quindi irrisolta la questione della
fase intercorrente tra il 9 ottobre (entrata in vigore O.P.C.M. 3274) ed il 23 ottobre. In questo
periodo l'Ordinanza sarebbe stata obbligatoria,
per divenire poi facoltativa il 23 ottobre 2005.
Altra questione sollevata dalla conferenza
Stato-regioni riguardava l'obbligo di denuncia
delle costruzioni in corso poste nelle località
soggette a riclassificazione sismica al fine dell'ottenimento del parere di conformità alle nuove
azione sismiche di calcolo (art. 104 del decreto
380/2001).
Questo piccolo problema potrebbe sommergere gli uffici regionali di denuncie difficilmente
risolvibili nei tempi ristretti a disposizione.
Per questo le regioni hanno chiesto un emendamento all'art. 104 invece non previsto nel
decreto interministeriale.
Oggi invece è pienamente vigente il D.M.
14.09.05 "Norme tecniche per le costruzioni". Ma
una importante questione resta in sospeso. E'
quella relativa all'applicazione dell'articolo di legge 104 del DPR 380/01 che impone per costruzioni iniziate in zone riclassificate sismicamente il
rilascio di un parere sismico di conformità alle
nuove norme sismiche, che complicherebbe le
cose sia per i progettisti ed i costruttori, sia per
gli uffici regionali preposti al rilascio di tali pareri che sarebbero sommersi di richieste in tal senso. Si attendeva che il Ministero dei lavori pubblici desse delucidazioni in merito. Nel frattempo,
infatti, una nota del ministero ricorda come ai
sensi della OPCM 3274 fosse possibile non tenere conto della riclassificazione in essa contenuta
ed operare con la vecchia classificazione sismica
del territorio italiano. Quindi può intendersi che il
famigerato art. 104 debba applicarsi solo per le
costruzioni la cui esecuzione è successiva al 24
ottobre 2005, data di entrata in vigore del D.M.
14.09.05. In ogni caso tale passo sarà formalizzato dal Ministero con un emendamento all'art.
104.
L'entrata in vigore del D.M. 14.09.05 - Norme tecniche per le costruzioni - ha creato perciò
nei professionisti del settore una certa confusione rispetto alle norme che al momento è possibile adottare. Si può sintetizzare che nei prossimi 18 mesi, oltre al D.M. 14.09.05, sarà possibile utilizzare il D.M. 16.01.1996 per le costruzioni
in zona sismica, il D.M. 09.01.1996 per le verifiche di sicurezza anche se la classificazione
sismica rimane quella contenuta nell'ordinanza
3274, poiché è stata recepita formalmente da tutte le regioni italiane. Quindi l'unico, e non trascurabile, effetto dell'ordinanza 3274 è stato
quello della nuova classificazione sismica del territorio italiano. Se quindi si utilizza la vecchia
normativa e, ad esempio, il comune di riferimento è situato in zona 1 si dovrà adottare S=12. Nel
nostro caso invece il Comune di Padova è situato in zona 4 quindi si dovrà adottare S=3.
Si riporta comunque lo schema delle classificazione a zona (vedi disegno a fianco).
Ai fini dell'applicazione di queste norme, il
territorio nazionale viene suddiviso in zone sismiche, ciascuna contrassegnata da un diverso valore del parametro ag = accelerazione orizzontale
massima su suolo di categoria A (Formazioni
litoidi o suoli omogenei molto rigidi) con probabilità di superamento del 10% in 50 anni. I valori di ag, espressi come frazione dell'accelerazione di gravità g, da adottare in ciascuna delle zone
sismiche del territorio nazionale, salvo più accurate determinazioni, possono portare a differenze
comunque non superiori al 20% dell'accelerazione per le zone 1 e 2 e non superiori a 0.05g nelle altre zone.
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NORMATIVA ANTISISMICA
La tabella sotto riportata invece descrive tutte le quattro zone riclassificate.
Zona 1
Zona 2
Zona 3
I cat.(S=12)
0
0
0
II cat.(S=9)
0
0
0
III cat.(S=6)
0
0
0
N.C.
0
0
30
Totale
0
0
30
Sotto si riporta l'identificazione di alcuni comuni in Padova secondo
zione con riportate le accelerazioni orizzontali su suolo rigido.
Nome
Categoria
Zona sismica
del comune
precedente
OPCM 3274/2003
classificazione
Maserà di Padova
Noventa Padovana
Padova
Terrassa Padovana
Villafranca Padovana
N.C
N.C
N.C
N.C
N.C
Zona 4
0
0
0
73
73
vecchia e nuova classifica-
Nei prossimi 18 mesi,
oltre al D.M.14.09.05,
sarà possibile utilizzare
D.M. 16.01.1996
per le costruzioni
in zona sismica,
il D.M. 09.01.1996 per le
verifiche di sicurezza.
Accelerazione
orizzontale
su suolo rigido
4
4
4
4
3
0.05g
0.05g
0.05g
0.05g
0.15g
Nella tabella sotto riportata invece si evidenziano le tipologie costruttive di costruzioni (campioni) esistenti nel nostro comune.
Percentuali
Totali
9,46%
2677
Epoca
prima
di costruzione del 1919
12,25%
3466
29,05%
8217
25,37%
717
13,24%
3744
5,53%
1565
5,09%
1441
100%
28288
1919-1945 1946-1961 1962-1971 1972-1981 1982-1991 dopo 1991 totale
IL MEMORIAL DI DANIEL LIBESKIND ALLE PORTE CONTARINE A PADOVA
In copertina è riprodotta la sezione di trave originale
del World Trade Center recuperata dopo l’attentato
dell’11 settembre 2001 e donata alla Regione Veneto
e in seguito alla città di Padova. È parte integrante
della struttura del memoriale progettato dall’architetto
polacco Daniel Libeskind (americano dal 1965),
e realizzato su un’area situata alle Porte Contarine
a Padova, adiacente al canale Piovego.
Il luogo viene attraversato da una parete di vetro
di forma zigzagante, che culmina in un cuneo formato
da due pareti di vetro, a formare un libro.
Staccata dal libro, una pagina metallica sostiene la trave.
Due percorsi lineari che si intersecano
danno accesso al memoriale.
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30
Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova
dicembre 2005
INFORMAZIONI
Energia elettrica e fonti rinnovabili
Due decreti del Ministero delle Attività produttive incentivano la produzione di energia pulita e
disciplinano la certificazione. Il Ministero delle
Attività Produttive ha emanato il 24 ottobre 2005
un decreto relativo alla disciplina sull'incentivazione dell'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili (supplemento ordinario n.184 della Gazzetta Ufficiale del 14 novembre 2005).
Come previsto dalle direttive comunitarie in
materia di promozione delle fonti energetiche rinnovabili e dagli impegni internazionali per la ridu-
zione dei gas serra (protocollo di Kyoto), il decreto provvede all'aggiornamento delle direttive per
l'incentivazione dell'energia elettrica prodotta da
fonti rinnovabili ai sensi dell'articolo 11, comma
5, del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79.
Sul medesimo supplemento ordinario alla G.U.
è stato pubblicato il decreto del Ministero delle
Attività Produttive del 24 ottobre 2005 "Direttive
per la regolamentazione dell'emissione dei certificati verdi alle produzioni di energia di cui all'articolo
1, comma 71, della legge 23 agosto 2004, n. 239".
Nuove norme tecniche per le costruzioni
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di venerdì
23 settembre - in vigore quindi dal 23 ottobre
2005 - il decreto interministeriale 14 settembre
2005 di approvazione delle nuove Norme
Tecniche per le costruzioni (ex Testo Unico). Il
decreto era accompagnato dalla pubblicazione del
testo definitivo delle Norme Tecniche, contenute
nel Supplemento Ordinario n.159 della GU n.222
del 23.09.2005. (testo completo nel sito del
Collegio all'indirizzo:
www.geometri.pd.it/dwload/user/Norme_Tecniche
_Costruzioni[1].pdf.
Ambiente, un passo verso il Testo Unico
Il 18 novembre scorso il Consiglio dei Ministri
ha approvato il decreto legislativo di attuazione della legge delega 308/2004 in materia ambientale. Il
testo passerà ora all'esame delle Commissioni parlamentari e successivamente tornerà al governo per
l'approvazione definitiva. Il testo unico contiene le
nuove disposizioni su VIA e VAS Ippc, danno ambientale, rifiuti e bonifiche, tutela dell'aria, difesa
del suolo, lotta alla desertificazione, tutela delle acque e gestione delle risorse idriche. Restano escluse, per il momento, le discipline relative alle aree
protette, all'inquinamento acustico e all'energia.
Sicurezza ascensori negli edifici civili
Sulla G.U. n. 265 del 14.11.2005 è stato
pubblicato il D.M. 26.10.2005, recante "Miglioramento della sicurezza degli impianti di ascensore installati negli edifici civili precedentemente
alla data di entrata in vigore della direttiva
95/16/CE". Il provvedimento disciplina le modalità con cui gli ascensori installati negli edifici
civili prima del 25 giugno 1999 sono adeguati
alle regole previste dalla norma tecnica europea
UNI EN 081-80 e dalla sua appendice nazionale.
Sito internet della Consulta Femminile
La Consulta Femminile ha istituito il proprio sito
Internet che risponde al seguente indirizzo:
http://xoomer.virgilio.it/donnegeometra.
Sono pubblicati bandi, incentivi, agevolazioni
per le attività professionali femminili, oltre all’attività della Consulta,
compreso il resoconto della partecipazione al Congresso di Palermo.
dicembre 2005
Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova
INFORMAZIONI
Valorizzazione dell'architettura rurale
É stato pubblicato sulla G.U. n. 238 del
12.10.2005 il D.M. 6.10.2005, recante "Individuazione delle diverse tipologie di architettura rurale
presenti sul territorio nazionale e definizione dei criteri tecnico-scientifici per la realizzazione degli interventi, ai sensi della legge 24 dicembre 2003, n.
378, recante disposizioni per la tutela e la valorizzazione della architettura rurale".
Il provvedimento, attuativo della legge
378/2003 "Disposizioni per la tutela e la valorizzazione dell'architettura rurale", è finalizzato al recupero ed alla valorizzazione di edifici ed insediamenti, realizzati tra il XIII e il XIX secolo, che siano testimonianze significative della storia delle popolazioni
e delle comunità rurali, delle rispettive economie
agricole tradizionali, dell'evoluzione del paesaggio.
Rendimento energetico nell'edilizia
Sulla G.U. n. 222 del 23.9.2005 è stato pubblicato l'atteso decreto legislativo concernente il
rendimento energetico nell'edilizia (D. Leg.vo
19.8.2005, n. 192, recante «Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico
nell'edilizia»). Il provvedimento stabilisce i criteri,
le condizioni e le modalità per migliorare le pre-
stazioni energetiche degli edifici al fine di favorire
lo sviluppo, la valorizzazione e l'integrazione delle
fonti rinnovabili e la diversificazione energetica,
contribuire a conseguire gli obiettivi nazionali di
limitazione delle emissioni di gas a effetto serra
posti dal protocollo di Kyoto, promuovere la competitività dei comparti più avanzati.
David Chipperfield al Palazzo della Ragione
In mostra 40 progetti della David Chipperfield
architects, uno dei più conosciuti studi di architettura del mondo. I progetti presentati sono in corso
di realizzazione in Europa, America ed Oriente e
vengono rappresentati attraverso disegni-pitture,
plastici-sculture e pannelli illustrativi. La mostra è
promossa dal Comune di Padova e dall'Ordine
degli architetti di Padova ed è stata realizzata nell'ambito delle iniziative collegate al Premio internazionale di architettura "Barbara Cappochin", la cui
mostra è allestita al Palazzo della Gran Guardia. Le
due mostre sono aperte fino al 19 febbraio 2006.
Tariffe incentivanti per l'elettricità fotovoltaica
È possibile dal 19 settembre scorso presentare le
domande di ammissione alle tariffe incentivanti per la
produzione di elettricità fotovoltaica. Ha così attuazione in Italia il cosiddetto "conto energia", il sistema
di incentivazioni che promuove la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (D.M. 27/07/2005
"Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di rispar-
mio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di
energia"). Il "soggetto attuatore" del nuovo programma di incentivazione è la società "Gestore della rete
di trasmissione nazionale S.p.a." (GRTN). Periodi
durante i quali sarà possibile presentare le domande
decorreranno ogni tre mesi, la prossima scadenza
sarà il 31 dicembre 2005. Modalità e condizioni nel
sito: http://www.grtn.it/ita/index.asp
Varianti al Piano Regolatore Generale
Comune
CAMPO SAN MARTINO
CITTADELLA
PIACENZA D'ADIGE
TREBASELEGHE
dal
dal
dal
dal
La documentazione può essere visionata presso l’Ufficio Urbanistica della Provincia di Padova, piazza Bardella, 2, Padova, e presso i Comuni interessati. Chiunque può presentare osservazioni entro un termine (20
periodo di pubblicazione
21 novembre 2005
all’1 dicembre 2005
4 novembre 2005
al 4 dicembre 2005
4 novembre 2005
al 4 dicembre 2005
21 novembre 2005
all’1 dicembre 2005
o 30 giorni successivi all’ultimo giorno di deposito) da
verificare per singolo comune. Informazioni:
http://portale.provincia.padova.it/portal/aree_tematiche/sviluppo_territorio.
31
Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova
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dicembre 2005
L’ALBO PROFESSIONALE / VARIAZIONI
SEDUTA DI CONSIGLIO DEL 22 SETTEMBRE 2005
SEDUTA DI CONSIGLIO DEL 28 OTTOBRE 2005
Iscrizioni
Iscrizioni
Peron Andrea
4288
Cadoneghe
Dimissioni
Fenati Franco
Pirota Renato
Mattioli Mario
3338
1981
3491
Piangipane (Ra)
Rovolon
Brugine
Dimissioni per decesso
Milan Gino
1693
Padova
Franceschetti Filippo
4286
Montegrotto Terme
Veronese Thomas
4287
Lozzo Atestino
Capparotto Roberto
1052
Mestrino
Filippetto Marino
3704
Tombolo
Grassivaro Elio
2946
Padova
Dimissioni
L’ALBO PROFESSIONALE / PRATICANTI
SEDUTA DI CONSIGLIO DEL 22 SETTEMBRE 2005
SEDUTA DI CONSIGLIO DEL 28 OTTOBRE 2005
Iscrizioni
Previato Stefano
Miotti Mariella
Lauretta Stefano
Canazzo Andrea
Ruzza Michele
Poletto Matteo
Maiolo Valiana
Barutta Devis
Fasan Luca
Grieco Giuseppe
Caldon Silvia
Pressato Matteo
Beltramin Andrea
Munegato Marika
Favorido Lorena
Maritan Giorgia
Iscrizioni
Volpin Gianluca
Peotta Luca
Agostini Matteo
Rampazzo Stefano
Baldin Andrea
Cipriotto Manuel
Barbirato Nicoletta
Visentin Luigi
Carraro Alessandra
Ranzato Elisa
Bortoli Chriss
Capuzzo Alessandro
Guarise Davide
Doro Marilisa
Greggio Alberto
Pizzo Davide
Fusaro Melissa
Ruzzon Marco
Masin Mattia
3056
3057
3058
3059
3060
3061
3062
3063
3064
3065
3066
3067
3068
3069
3070
3071
Padova
San Martino di Lupari
Selvazzano Dentro
Albignasego
Abano Terme
Camposampiero
Villafranca Padovana
Villanova di C.S.P.
San Giorgio in Bosco
Legnaro
Padova
Teolo
Cadoneghe
Correzzola
Correzzola
Casalserugo
3072
3073
3074
3075
3076
3077
3078
3079
3080
3081
3082
3083
3084
3085
3086
3087
3088
3089
3090
Maserà di Padova
Ponso
Carmignano di Brenta
Padova
Noventa Padovana
Piove di Sacco
Mestrino
Piove di Sacco
Campodarsego
Piove di Sacco
Piazzola sul Brenta
Tribano
Cinto Euganeo
Piazzola sul Brenta
Casale di Scodosia
Conselve
Piombino Dese
Conselve
Galzignano Terme
L’ALBO PROFESSIONALE / ELENCO SPECIALE
SEDUTA DI CONSIGLIO DEL 28 LUGLIO 2005
Iscrizioni
Strazzacappa Sabrina
Bragagnolo Tiziano
De Polli Patrizio
Baggio Giuseppe Stefano
1
2
3
4
Cinto Euganeo
Santa Giustina in Colle
San Martino di Lupari
Cittadella
SEDUTA DI CONSIGLIO DEL 22 SETTEMBRE 2005
Iscrizioni
Milan Enrico
Cecconello Alessandro
Polenzani Giuseppe
Rigo Giuseppe
Agnolin Piergiorgio
5
6
7
8
9
San Giorgio in Bosco
Correzzola
Pernumia
Galliera Veneta
Vigonza
Minto Marisa
Paggiaro Gabriele
10
11
Massanzago
Due Carrare
Nella seduta del 28 luglio l’Albo dei Geometri della provincia di
Padova si è arricchito dell’Elenco speciale, nel quale vengono
iscritti i geometri dipendenti di pubbliche amministrazioni.
Il Consiglio ha deliberato l’allargamento nella convinzione che
questi colleghi debbano, se lo desiderano, entrare nella famiglia
ordinistica, per far parte delle problematiche della categoria e dello sviluppo professionale che il Collegio garantisce con un’offerta formativa ampia e articolata. Ad essi infatti è consentito l’accesso a tutti i servizi. Per il Collegio, la loro presenza nell’Albo è
motivo di arricchimento e di soddisfazione.
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Pitagora 5 - Collegio Geometri Padova