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RIVAROLO
Giovedì 15 maggio 2014
ELEZIONI
RIVAROLO. Le risposte sui temi maggiormente dibattuti in questi ultimi giorni di campagna elettorale
RIVAROLO — Il conto alla rovescia è iniziato: sono solo 10 i giorni che separano la città dall’ottenere una nuova Amministrazione, dopo due anni di commissariamento dell’importante Comune canavesano. Si moltiplicano
intanto gli incontri e le iniziative
messe in campo dalle cinque liste che si affrontano per la conquista dello scranno comunale
più importante. In questa pagina, i candidati rispondono a quattro quesiti sui temi sensibili della campagna elettorale in corso.
Quattro domande ai candidati
1
«Che proposte adotterete
sul tema della legalità, alla luce
dei fatti che hanno portato
allo scioglimento del Consiglio
comunale nel 2012?»
2
«Quali iniziative adotterete per
favorire situazioni concrete
di rilancio economico
ed occupazionale, oltreché
sociale, della città?»
3
«Sempre più famiglie della zona
ricorrono all’aiuto di agenzie
come la Caritas e la stessa
Amministrazione: che tipo
di Welfare è davvero possibile»
4
«C’è nuovamente una forte
percezione di insicurezza
da parte dei cittadini, anche
sul versante microcriminalità:
come li rassicurerete?»
— SERVIZI DI ALESSANDRO PREVIATI
DOMANDA 1
Alberto Rostagno:
«Amministreremo come recita la Costituzione: legalità e trasparenza prima di tutto. Basta
attenersi alle regole della democrazia e del vivere civile. C’è tanta gente indignata per quello che
è successo e dal fatto che molti
si ripresentano a questa tornata elettorale come se nulla fosse
successo».
Alessandro Chiapetto:
«Riprendendo possesso della
Cosa Comune! Basta delegare
senza controllare, i cittadini devono capire che è importante essere informati su quanto accade
nei palazzi e partecipi della vita
amministrativa. Riprenderemo
in mano una Rivarolo devastata
da anni di speculazioni edilizie
volte a introitare oneri e favorire imprese. Dando qualche contentino ai rivarolesi per tenerli
buoni».
Martino Zucco Chinà:
«Si volta pagina formando
un’Amministrazione di persone oneste, competenti e in grado di individuare gli spazi dove
indirizzare l’attività del Comune nel pieno rispetto della legalità. In questi due anni la macchina amministrativa è stata troppo
discrezionale e ha bisogno di tornare al servizio dei cittadini».
Marina Vittone:
«Aderiremo ad Avviso Pubblico e alla carta di Pisa. Trasparenza e legalità sono fondamentali.
Il commissariamento è stato una
vicenda triste che non va dimenticata. Occorre che la cittadinanza partecipi attivamente per evitare iniltrazioni a tutti i livelli,
coinvolgendo i giovani e diffondere tra loro la cultura della legalità».
Renato Navone:
«Io la pagina l’ho già voltata.
Ho cominciato a pensare al futuro il giorno dopo il commissariamento. Bisogna lavorare per
Alberto
Rostagno
Alessandro
Chiapetto
Martino
Zucco Chinà
Marina
Vittone
Renato
Navone
Medico chirurgo, sposato
e padre di due figli. “Figlio
d’arte”: il padre Domenico
è stato sindaco
di Rivarolo
35 anni, project manager.
Nato a Valperga e residente
a Rivarolo. È attivista
pentastellato
dal 2012
Dirigente del Ciac, 53 anni
Ex assessore
alla Cultura nella Giunta
comunale decaduta
nel 2012
Insegnante, 45 anni,
ambientalista
Ex presidente Pro loco
È stata l’ultima
a candidarsi
70 anni, pensionato.
Già vice sindaco
nella passata
Amministrazione
Bertot
la città. La sensazione è che i cittadini abbiano capito quello che
è successo. È stato un dramma,
certo, ma la città ha capito che
c’erano persone oneste tra gli
amministratori. I rivarolesi hanno già voltato pagina».
risposte ai cittadini e alle imprese. Recepiremo subito tutte le
nuove leggi che ci consentiranno di ridurre la burocrazia per
velocizzare l’azione nei confronti di aziende e cittadini. Grosso
impegno al reperimento di fondi
comunitari destinati alle istituzioni locali».
Marina Vittone:
«Si deve partire da commercio e turismo. Dobbiamo puntare sulle nostre eccellenze, valorizzando anche luoghi in qui
ignorati, come le frazioni. Più
impulso alle nuove attività, anche quelle agricole, più eventi di
grande richiamo e l’attivazione
di uno sportello che fornirà assistenza diretta alle imprese».
Renato Navone:
«Sul lavoro ci attiveremo per
l’immediato e per le emergenze con il Ciss 38, i Comuni della
zona e la Caritas. Riserveremo
capitolo di bilancio per le borse lavoro. La città, ad esempio,
è sporca. Potremo utilizzare le
borse lavoro per arruolare nuovi
operatori destinati alla pulizia e
alla manutenzione».
zi socio assistenziali del Ciss 38.
Oltre a creare un capitolo di spesa apposito a favore delle fasce
più deboli. Per farlo io e la mia
Giunta saremo pronti a tagliarci
anche lo stipendio».
Alessandro Chiapetto:
«La crisi sta mettendo a dura prova i cittadini ed il M5S lo
sa bene. Le associazioni umanitarie fanno già un superlavoro
assistendo decine di famiglie e
avranno tutto il supporto della
nostra Amministrazione. Bisognerà spingere per far rientrare
le aziende sul territorio. Vediamo ottime opportunità nel rilancio dell’artigianato e nelle startup. Il Comune ha la possibilità di
rendersi creatore degli “incubatori d’impresa».
Martino Zucco Chinà:
«Dobbiamo creare occasioni
di lavoro, in collaborazione con
la Regione e gli altri enti superiori. Applicheremo tariffe oculate per tutte le famiglie in dificoltà. Garantiremo pieno sostegno e controllo sul Ciss 38 per
vigilare sulla divisione delle risorse sul territorio. Ci dovremmo porre in una posizione forte
per trattare con la città metropolitana».
Marina Vittone: «Va incentivata l’interazione con l’Asl e il
Ciss 38, aumentando il sostegno
con servizi di volontariato. Ci sono tanti servizi da attivare, come
l’auto solidale per gli anziani, la
spesa a domicilio o il dopo scuo-
la da gestire con gli insegnanti in
pensione. E nelle frazioni ridare
ai residenti un banco farmaceutico e un presidio medico».
Renato Navone:
«Il Comune deve essere vicino
economicamente alle associazioni che si occupano di progetti di
assistenza, come la Caritas. Purtroppo la forbice della povertà si
allarga. Taglieremo le spese inutili. Sul sociale per fortuna abbiamo associazioni che sono professionisti del settore.
trollo anche tramite convenzioni
con ditte private.
Martino Zucco Chinà:
«Carabinieri e polizia municipale devono lavorare maggiormente in sinergia. Sarà fondamentale reperire ulteriori risorse umane, con più agenti sul
territorio e meno in uficio. Non
escludo la collaborazione con alcune associazioni del territorio
che potrebbero fornire azioni di
supporto per garantire adeguata
presenza nelle realtà più lontane
dal centro storico».
Marina Vittone:
«Più collaborazione tra carabinieri e vigili urbani. Istituzione del corpo di polizia ambientale e attenta valutazione della
pianta organica della municipale, attualmente a corto di effettivi. Massima attenzione all’abbandono di riiuti. Per questo collaboreremo con le associazioni.
Serve anche tanta prevenzione,
a partire dalle scuole. Sui bulli
e sulle truffe un’adeguata informazione è vincente».
Renato Navone:
«Va rivisto e potenziato l’impianto di videosorveglianza.
Chiederemo aiuto al comando
provinciale dei carabinieri e alla compagnia d’Ivrea per rafforzare la presenza sul territorio
dell’Arma. Rivedremo l’organico della polizia municipale. La
prevenzione con i cittadini sarà fondamentale: distribuiremo
opuscoli contro le truffe.
DOMANDA 2
Alberto Rostagno:
«In tanti ci chiedono il lavoro. Promettiamo di impegnarci
per fare in modo che torni il lavoro in città. I siti dismessi sono
da riqualiicare. Metteremo a disposizione locali comuni e le nostre competenze per la ricerca
di fondi atti alla nascita di piccole imprese. Massimo appoggio al
commercio di vicinato».
Alessandro Chiapetto:
«Rivarolo è il salotto buono
del Canavese e attira tante persone. Dobbiamo permettere che
questo salotto sia ospitale e accogliente, privo anche di quel
trafico asissiante. Come M5S
vogliamo una città pulita e a misura di uomo. Vogliamo che le
associazioni possano esprimere tutte le loro capacità e possano avere gli spazi e le occasioni
per farlo integrando il loro lavoro con quello dei commercianti».
Martino Zucco Chinà:
«Proponiamo una macchina
amministrativa inalmente più
snella e più rapida nel dare delle
DOMANDA 3
Alberto Rostagno:
«Sono stato più volte alla Caritas. Serve aiutare famiglie in dificoltà incentivando supporti del
Comune di sovvenzione ai servi-
DOMANDA 4
Alberto Rostagno:
«Non è solo competenza del
Comune. Cercheremo di vedere cosa fare in collaborazione e
sinergia con le forze dell’ordine. Si parla di videosorveglianza
ma non è sempre suficiente per
arginare alcuni fenomeni di delinquenza. Promuoveremo l’educazione a 360 gradi tra i giovani
per diffondere la cultura della
legalità».
Alessandro Chiapetto:
«A Rivarolo non c’è controllo
del territorio, le frazioni sono abbandonate a sé stesse. Serve una
rete tra le forze dell’ordine allocando al meglio turnazioni e presenza in strada; interagendo con
associazioni come la protezione
civile. Più capillarità della videosorveglianza e maggiore con-
IL CASO. Riparolium non firma il protocollo proposto dal sodalizio antimafia
Tutti con Libera, tranne Zucco Chinà
RIVAROLO — Sala conferenze gremita, lunedì sera,
per l’incontro promosso da Libera nel quale è stato sottoposto, ai cinque candidati a sindaco, il protocollo “L6”. Ovvero sei punti sui quali impegnarsi nei prossimi cinque anni di amministrazione per
garantire trasparenza e legalità all’azione di governo. A sorpresa, Martino Zucco Chinà, candidato a sindaco di “Riparolium” ha rigettato in pieno le
proposte di Libera. Un “no” senza appelli. Non solo
ad alcuni punti ritenuti già in partenza non condivisibili (come l’impegno a non candidare esponenti dell’Amministrazione sciolta per presunte iniltrazioni maiose). «Non possiamo delegare degli
impegni precisi a un’associazione piuttosto che a
un’altra - ha detto, più volte, Zucco Chinà - ne va
della credibilità dell’istituzione. Con queste premesse, per noi, è impossibile irmare un impegno
di questo tipo». Non sono mancati gli applausi di
scherno e qualche ischio all’indirizzo del candida-
to di Riparolium, con annesse tensioni in sala.
Il protocollo L6, invece, è stato irmato in toto
da Alberto Rostagno (Rivarolo Rinasce) e Marina Vittone (Rivarolo Sostenibile). Favorevole anche Alessandro Chiapetto del Movimento 5 Stelle
che, però, ha saggiamente chiesto alcune “aggiunte” dove il protocollo è sembrato in troppo rigido
(come sull’impegno della prossima Amministrazione a non assegnare i lavori pubblici con i bandi al massimo ribasso. Circostanza, però, prevista dall’attuale legge). Un po’ a sorpresa, ha irmato gran parte del protocollo anche Renato Navone
(Rivarolo e Frazioni) che ha negato l’adesione solo
ad alcuni punti (come quello sul gioco d’azzardo).
Soddisfatti gli esponenti del presidio Libera “Luigi Ioculano” che, più volte, nel corso della serata,
hanno ribadito la loro vicinanza alla città di Rivarolo. «Il presidio è nato a Cuorgnè ma buona parte
(al.pre.)
degli aderenti sono rivarolesi».
La sala gremita di persone: gli appuntamenti di Libera suscitano sempre molto interesse tra le gente di Rivarolo;
a maggior ragione dopo i fatti che hanno portato allo scioglimento del Consiglio comunale
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