Rassegna Stampa di martedì 25 febbraio 2014 SNALS / CONFSAL Italia Oggi l'Eco di Bergamo Italia Oggi il Messaggero Avvenire Gazzetta del Sud 25/02/2014 25/02/2014 SOSTEGNO, ECCO LA PRIMA GRANA STOP OFFERTA FORMATIVA SCIOPERO CGIL UN BILANCIO PER OGNI RETE L'OPERA A RISCHIO CHIUSURA OPERA DI ROMA NEL CAOS: A RISCHIO "MANON" E TEATRO MOBILITAZIONE ALL'OPERA DI ROMA A RISCHIO LA PRIMA DI RICCARDO MUTI OPERA, ARIA DI SCIOPERO PER LA "MANON" DI MUTI-NETREBKO TERME, SUI TETTI LA PROTESTA DEI LAVORATORI il Mattino Il Mattino - Napoli Sud Costiera Il Messaggero Cronaca di Roma Il Quotidiano della Calabria - Ed. Reggio Calabria Il Sannio la Gazzetta del Mezzogiorno Roma Virgilio.it 25/02/2014 25/02/2014 Int. a C.Fuortes: FUORTES: "DOBBIAMO SALVARE L'OPERA" 25/02/2014 IN AGITAZIONE IL PERSONALE GIUDIZIARIO DEL TRIBUNALE 25/02/2014 CMR, OGGI LAVORATORI IN SIT IN "SE DOVESSE SALTARE MANON LIQUIDIAMO L'OPERA..." 25/02/2014 25/02/2014 25/02/2014 25/02/2014 25/02/2014 25/02/2014 25/02/2014 25/02/2014 "RIAPRITE LE TERME", ESPLODE LA PROTESTA SPETTACOLO | OPERA ROMA: SINDACATI VERSO BLOCCO DI TUTTE LE PROSSIME RECITE+++ Scuola, Formazione, Università, Ricerca il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore Corriere della Sera 25/02/2014 Corriere della Sera la Repubblica 25/02/2014 la Repubblica 25/02/2014 la Stampa MF - Milano Finanza Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi 25/02/2014 Italia Oggi 25/02/2014 Italia Oggi Italia Oggi 25/02/2014 25/02/2014 25/02/2014 25/02/2014 25/02/2014 25/02/2014 25/02/2014 25/02/2014 25/02/2014 SUBITO CUNEO, PAGAMENTI PA E PIANO SCUOLE PER IL "PIANO SCUOLE" MODIFICA IMMEDIATA AL PATTO DI STABILITA' BENE L'EMERGENZA EDILIZIA ORA VIA IL TABU' DEL MERITO NEL MONDO DEI DOCENTI TORNA IL BONUS MATURITA' IL NEOMINISTRO: E' PIU' GIUSTO LA SFIDA DI RENZI ALLA VECCHIA POLITICA "NON VOGLIO RECITARE IN UN TRUMAN SHOW" TAGLIO A DOPPIA CIFR SCUOLA, PRIMO NO DEI PROF ALLA GIANNINI "GLI SCATTI DI ANZIANITA' NON SI TOCCANO" SCUOLA E FISCO, LE SFIDE DI RENZI RENZI: SE FALLISCO E' COLPA MIA RENZI FA VEDERE CHE LI MALTRATTA Int. a V.Feltri: PER IL MOMENTO SONO SOLO PAROLE SALONE DELLO STUDENTE CAMPUS ORIENTA, PRENDE IL VIA OGGI L'EDIZIONE DI MONZA GRADUATORIE A ESAURIMENTO, SI LAVORA PER AGGIORNARLE INTANTO UTILI ANCHE LE ABILITAZIONI UE... LA VALUTAZIONE NON SI FA SENZA IL CONSENSO DEGLI INSEGNANTI VALUTARE SI', MA NON PER PUNIRE Italia Oggi 25/02/2014 Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi il Messaggero Avvenire il Manifesto Il Secolo XIX Moda (Corriere della Sera) la Repubblica 25/02/2014 25/02/2014 25/02/2014 25/02/2014 25/02/2014 25/02/2014 25/02/2014 25/02/2014 25/02/2014 25/02/2014 25/02/2014 25/02/2014 25/02/2014 25/02/2014 25/02/2014 25/02/2014 Libero Quotidiano Giorno/Resto/Nazione 25/02/2014 IL PASTICCIO DELLA REITERAZIONE DELLE SUPPLENZE, UNA VERA BOMBA AD OROLOGERIA PER VIALE TRASTEVERE SALVASCATTI ALL'ESAME DEL SENATO SOSTEGNO, ANNO UTILE ALL'ASSUNZIONE DIRIGENTI, SCATTA L'INCOMPATIBILITA' LSU, IL NODO MAI SCIOLTO TUTOR, SILENZIO SUI COMPENSI IMMATRICOLAZIONI IN CALO, STUDENTI IN CAMPO L'APPRENDISTATO SI FA SEMPLICE MEET E NON NEET, LA SFIDA DELL'INNOVAZIONE STRANIERI, NUOVE LINEE SCUOLA PER LA SICUREZZA UN PIANO STRAORDINARIO ISTRUZIONE AL PRIMO POSTO MATTEO COME TONY BLAIR RENZI: INVESTIRO' SULL'EDILIZIA E GIANNINI TAGLIA GLI "SCATTI" DAI FUTURI PROGETTISTI UN'IDEA PER MARINA GRANDE LA (MIA) CLASSE DEL MADE IN ITALY I DUBBI DEL TESORO SULLA TASSAZIONE DEI BOT "FINIREBBE PER COLPIRE SOLO LE FAMIGLIE" CARA MINISTRA GIANNINI RIFORMI LA RIFORMA DEI CONSERVATO'RI II EDIZIONE - E RENZI INCASSA LA PRIMA FIDUCIA I SI' FERMI A QUOTA 169 +++ Economia, Lavoro, Previdenza il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi il Messaggero il Messaggero L'Unita' Corriere della Sera 25/02/2014 Corriere della Sera 25/02/2014 la Repubblica 25/02/2014 25/02/2014 25/02/2014 25/02/2014 25/02/2014 25/02/2014 25/02/2014 25/02/2014 25/02/2014 CUNEO, OBIETTIVO TAGLIO DA 10 MILIARDO AL VIA IL TAVOLO DELLE BCC ISPETTORI DEL LAVORO PIU' LIBERI STUDI, MOBILITA' SENZA INCENTIVI DIMISSIONI IN BIANCO, UNA NON-SOLUZIONE DIRIGENTI A TEMPO UN PASSO AVANTI LA SPENDING REVIEW SUL TAVOLO DI PADOAN IL CETO MEDIO ARRETRA, L'ITALIA SI SENTE PIU' POVERA LE MAGGIORANZE VARIABILI DEL LEADER MA LA VERA INSIDIA OGGI E' NEL SUO PD BERLUSCONI E ALFANO SI GIOCANO TUTTO SULLA NORMA "SALVA LEGISLATURA" MPS, TRUFFA DA 90 MILIONI PER LA "BANDA DEL 5%" Data ItaliaOggi Pagina Foglio 25-02-2014 33 1 Il Sud dovrebbe restare quasi a secco di nuove as:;unzioni. Il Miur: scelta politica Sostegno~ ecco la prima grana www.ecostampa.it Quotidiano Renzi punta sull'edilizia e conquista il consenso sindacale DI ALESSANDRA RICCIARDI tto sospeso. Perché la questione è politica, dicono ai piani alti di viale Trastevere, e tocca al nuovo ministro occuparsene. Il dossier sulle 22 mila assunzioni da fare nella scuola per il sostegno degli alunni con disabilità campeggia tra i faldoni dei nodi irrisolti con cui il neoministro dell'istruzione, università e ricerca, Stefania Giannini, dovrà confrontarsi. Secondo le stime fatte dai tecnici del dicastero, a voler essere rigorosi, 1'80% delle assunzioni da farsi dal prossimo anno dovrebbero andare nelle regioni del Nord. Il Sud dovrebbe rimanere a bocca asciutta o quasi, avendo un rapporto tra organico di diritto e di fatto molto alto: si va dall'85% della Basilicata al 75% e passa di Campania e Calabria. Contro meno del 50% della Lombardia e del Molise, giusto per fare un esempio. Se l'obiettivo è stabilizzare i docenti di sostegno sui posti in organico di diritto, va detto a tante regioni meridionali che di nuove assunzioni mm «Scriverò una lettera ai colleghi sindaci, 8 mila, e ai presidenti delle province sopravvissuti» per fare «un punto sulla situazione dell'edilizia scolastica seguendo il ragionamento del senatore Renzo Piano che qualche giorno fa ha proposto di rammendare le periferie», ha spiegato Renzi. Rammendare, meglio che rifare, chissà se costerà meno. Per rendere sicuri tutti i 57 mila edifici scolastici, la Protezione civile aveva stimato un investimento di 13 miliardi di euro. «Apprezzabili le affermazioni del presidente del consiglio Renzi, che indicano la scuola come tema addirittura essenziale per definire la qualità di un'azione politica», dice Francesco Scrima, segretario Cisl scuola, «ora però seguano scelte coerenti, a partire dalla positiva risoluzione dei tanti dossier aperti». Aggiunge Massimo Di Menna, numero uno della Vil scuola: <Servono soluzioni ai problemi che vivono tutti coloro che con il loro impegno e il loro lavoro fanno funzionare ogni giorno la scuola pubblica». Declina gli interventi il segretario della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo: «Bisogna prioritariamente aumentare e riorganizzare il finanziamento pubblico alle istituzioni della conoscenza, prevedere un sistema di valutazione volto al miglioramento del sistema, rinnovare i contratti nazionali in tutti i settori pubblici». Anche dal Pd, oltre all'apprezzamento, è arrivato l'invito alla concretezza: «Chiediamo al governo di dare il via libera alla proposta di legge Ghizzoni per risanare l'errore compiuto dalla rifurma Fornero sui cosiddetti 'Quota 96' della scuola, il che consentirebbe di avere nuovi pensionamenti e dunque anche immediati nuovi ingressi tra gli insegnanti. La commissione bilancio ha più volte proposto coperture al provvedimento senza mai trovare adeguato riscontro»». A dirlo il renziano Andrea Marcucci, presidente della commissione istruzione del senato. Dalle parole ai fatti il passaggio non sarà facile, eppure dovrà essere rapido. Intanto, già domani dovrebbe completarsi la squadra dell'Istruzione, con la nomina (o conferma) dei sottosegretari e forse di un viceministro. Poi, a stretto giro, toccherà al vertice amministrativo. Il premier vuole rotazione, si vedrà. 068391 l1 a tempo indeterminato, almeno per i prossimi due anni, non se ne fanno. Salvo alcuni correttivi, a cui il precedente ministro, Maria Chiara Carrozza, stava lavorando prima del cambio di governo. Ora si dovrà vedere qual è l'orientamento della Giannini. Che ha mostrato nelle sue prime uscite di voler prendere di petto molte questioni da tempo rinviate, da quella degli aumenti di merito per i docenti a quella della durata del percorso scolastico. Innescando il fuoco di sbarramento di tutti i sindacati di settori: gli scatti nella scuola non si toccano, se si vuole parlare di carriera, hanno detto all'unisono Flc-Cgil, Cisl e ViI scuola, e Gilda, lo si faccia con risorse nuove. Più cauto ieri il premier, Matteo Renzi, che nel discorso programmatico per il voto di fiducia al senato ha sottolineato l'importanza della scuola per la ripresa, la necessità di ridare prestigio s0ciale ai docenti e di rimettere in sesto gli edifici scolastici. E per non dimenticare le buoni abitudini da sindaco, ha annunciato che visiterà ogni settimana una scuola, si parte da Treviso. Ritaglio SNALS stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 3 Quotidiano CECO DI BERGAMO Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 25-02-2014 26 1 Stop offerta formativa Sciopero Cgil 068391 LaFlc-Cgilhaproclamatounoscioperodelleattivitàaggiuntivedel personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola fino al 22 marzo prossimo. Si tratta di incrociare le braccia in occasionedi tutte Jeattività retribuite con il Fondo per il miglioramentodell'offerta formativa (il cosiddetto Mot). La protesta si svolge per chiedere il recupero degli scatti 2012 e 2013 e contro la riduzione del Mof. «La situazione nelle scuole pubblicheèdiventata insostenibile» affermaTobia Sertori,segretario generale provinciale del sindacato scuola della egli. «Le scuole quest'anno avranno una forte decurtazione del salario accessorio, sono a rischio progetti, recuperi, attività di assistenza agli studenti disabili,commissioni didattiche, sostituzioni dei colleghi assenti,attività di responsabilità edi collaborazionecon il dirigente scolastico, gli incarichi specifici al personale amministrativo, tecnico e auslliario». Danno piùtempoalgovemoeisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda che per le stesse ragioni hanno invece proclamato lo stato di agitazione. Ritaglio SNALS stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 4 ItaliaOggi Pagina 25-02-2014 32 Foglio 1 /2 Data www.ecostampa.it Quotidiano La disciplina dei diversi accordi tra imprese (di contratto o soggetto) Un bilancio per ogni rete Co.nta la modalità di organizzazione scelta * l comma 4-ter dell'art. 3 del dI lO febbraio 2009, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33, e successivamente modificato da vari provvedimenti normativi, ha introdotto nel nostro ordinamento la figura delle «reti di imprese», nuove forme di aggregazioni tra imprenditori, finalizzate al rilancio del nostro sistema economico. Per questo le «reti» sono state oggetto per un triennio di un'agevolazione fiscale, che era usufruibile sulle imposte sui redditi dovute a saldo per ciascuno degli anni compresi nel triennio 2010-2012, e, attualmente, sono destinatarie di finanziamenti agevolati erogati da alcune regioni e rivolti a determinati settori economici così come sono stati previsti anche dall'articolo 1, comma 48, legge 27 dicembre 2013 n. 147 c.d. legge di Stabilità. Secondo il disposto del comma appena citato, «con il contratto di rete più imprenditori perseguono lo scopo di accrescere, individualmente e collettivamente, la propria capacità innovativa e la propria competitività sul mercato e a tal fine si obbligano, sulla base di un programma comune di rete, a collaborare in forme e in ambiti predeterminati attinenti all'esercizio delle proprie imprese ovvero a scambiarsi informazioni o prestazioni di natura industriale, commerciale, tecnica o tecnologica ovvero ancora a esercitare in comune una o più attività rientranti nell'oggetto della propria impresa». Il contratto di rete può prevedere l'istituzione di un fondo patrimoniale comune e la nomina di un organo comune incaricato di gestire, in nome e per conto dei partecipanti, I Ritaglio Conf.s.a.l. stampa ad un soggetto distinto cui compete l'effettiva realizzazione degli investimenti previsti dal programma di rete» (circolare n. 201E del 2013). Invece, nella rete priva di soggettività giuridica, o <<l'ete contratto», il fondo comune, se esistente, costituisce un complesso di beni e diritti destinato alla realizzazione del progr~a coID:U?e di ret;e e l rapportI tra gh Imprenditori partecipanti al contratto di rete.e l'organ~ comun.e ~~e lo gestisce sono nconduCIbili alla figura del mandato c~m rappresentanza. ~ualor~, 1Ov~, nel contratto di rete SIa preVISta la figura dell'impresa «capofila», questa agisce su mandato senza rappresentanza. , il CItato comma 4-ter dell art. 3 del d15l2~09 p;evede, che «~ fond? pa~oruale comune ~I applican?, 10 9':lan~ ~ID:pati~ bilI! le .dISpoSIZIOru dI cm agh artIcoli 2614 e 2~n5, ~e.con?o c0ID:ma, del codIce c~VIle? I~ ogm caso, pe~ le obbhgazIOru ~ontratt;e dalI organo comun~ 10 re~azlO~e al programma dI ~ete, l tE:r~I ~ssono ~ar valere l lor.o dmttI esclUSIvamente sul ~ondo co~une. Entr? due n:t~SI dalla chI~sura dell eserCIZI? annuale .1 org8?o comun~ redI~e una sItuazIOIl:e patnmomale, o~~:vand?, 10 9~an~ to cOJ;npatibI~I, le ~IS~OSIZIO~I r~latIve al b~la~lClo dI ~se~cI ZIO della. SOCIeta pe; aZI?ru, e la ~eposlta p~sso l uffiCIO del regIstro delle Imp~ese d~llu? go ove ha sede~ S.I apphc~, m quant~ compatibIle, l artIcolo 2?15-~I~, terzo comma, del codIce CIVIle.» . .. Il 28 f~b~ralO dI ~Ia~~un anno, qu.mdI, le «reti dI Imprese», SIano esse <;soggetto~ o «contratto», ~urch~ dotate dI un fond~ patnmoru~e, d~vo no d~posI~e una <<s~tuazI?ne patnmorual.e», c~e ~spett~ ~e norme s~ bilanCIO ~h e.sercIZlo delle SOCIetà per ~oru. Se per . le «retI b soggetto» I' ta n?~ eSlSt:ono p;o . emI ~on bIlI partlcolan, gIacche esse rappres~~tano u~ auto.Il:0mo cent;o di Imp~~Zl~n~ ~ mte~ reSSI e n;tpporti gIUrIdiCI aven~ a~che ~leva~za dal I?unto. dI VIsta tnbutano. Esse, Infatti, o uso esclusivo del destinatario, rientrano tra gli enti commerciali (art. 73, comma 1, lettera b), del Tuir) o tra quelli non commerciali (art. 73, comma 1, lettera c), del Tuir), diversi dalle società, a seconda che svolgano o meno attività commerciale in via principale o esclusiva. Per le reti contratto, invece, prive di autonoma soggettività giuridica e conseguentemente fiscale possono presentarsi problemi di natura contabile, dipendenti sia dall'organizzazione che ciascuna si è data (con organo comune o con impresa capofila) sia dal numero delle imprese aderenti. In sostanza, come detto, se la rete si dota di un organo comune, questo agisce su mandato con rappresentanza, quindi agisce per conto ed in nome delle imprese contraenti sulla base del potere di gestione e di rappresentanza conferiti nel contratto con la conseguenza che gli effetti giuridici e tributari delle attività da esso poste in essere si riflettono automaticamente nella sfera giuridica delle singole imprese. Se invece la rete contratto si dota di un'impresa capofila, questa agisce su mandato senza rappresentanza, quindi agisce per conto, ma non in nome, delle imprese contraenti sulla base del potere di gestione conferito nel contratto, con la conseguenza che gli effetti giuridici e tributari delle attività da essa poste in essere non si riflettono automaticamente nella sfera giuridica delle singole imprese. Un esempio servirà a chiarire quanto appena esposto. Caso A) Organo comune che agisce con mandato con rappresentanza: Gli atti posti in essere dall'organo comune producono effetti direttamente nelle sfere individuali dei singoli rappresentati, i quali devono fatturare ai clienti della rete o ricevono fattura dai fornitori della rete per la quota parte di corrispettivo a esse riferibili. In sostanza, i fornitori della rete emettono tante fatture intestate alle imprese retiste (mandanti), per importi pro- non 068391 DI Cmo CHICHIERCHIA E SILVIA MEZZETI'I** l'esecuzione del contratto o di singole parti o fasi dello stesso. Anche se il contratto di rete prevede l'organo comune e il fondo patrimoniale, non è dotato normalmente di soggettività giuridica, salva la facoltà di acquisirla mediante richiesta di iscrizione nella sezione ordinaria del Registro delle imprese nella C1,ri circoscrizione ha la propria sede. Nel nostro ordinamento esistono due possibili tipi di «reti»: la «l'ete contratto», priva di personalità giuridica, e la «rete soggetto», dotata di personalità giuridica, con la conseguenza che il contratto di rete può oggi configurarsi non più soltanto come un semplice contratto tra imprese, ma piuttosto quale organizzazione, dotata di autonoma soggettività giuridica, rispetto alle imprese aderenti. Con la circolare n. 201E del 18 giugno 2013 l'Agenzia delle entrate ha fornito importanti chiarimenti sia relativi alla «rete soggetto» che alla «rete contratto», ricordando tra l'altro che la misura fiscale agevolativa era fruibile solo nel presupposto che la rete non fosse considerata un'entità distinta dalle imprese aderenti e fosse priva di personalità giuridica. Elemento su cui ci si vuole qui soffermare è il fondo patrimoniale che assume una connotazione diversa a seconda che sia relativo a un tipo o all'altro di «rete». Infatti, la circolare ha chiarito che con il conferimento al fondo patrimoniale della «rete soggetto», l'impresa aderente assume lo status di partecipante, con la conseguenza che la contribuzione al fondo patrimoniale deve essere trattata quale «partecipazione» alla rete-soggetto, al pari dei conferimenti in società, sia contabilmente che fiscalmente. «Le imprese che costituiscono una rete-soggetto non si . Impegnano a realizzare direttamente gli investimenti previsti dal programma comune, mediante la destinazione ideale al fondo patrimoniale di una quota di utili, ma, sottoscrivendo il contratto, si impegIlano a effettuare dei conferimenti in riproducibile. Pag. 5 ItaliaOggi Data Pagina Foglio porzionati alle quote di partecipazione di ciascuna al contratto; del pari i clienti della rete ricevono tante fatture quante sono le imprese retiste. Caso B) Esistenza di un'impresa capofila che agisce con mandato senza rappresentanza. Gli atti posti in essere dall'impresa capofila producono effetti direttamente su di essa, che deve, pertanto, successivamente «ribaltare» i costi e i ricavi ai partecipanti, per conto dei quali ha agito, emettendo o ricevendo fattura per la quota parte del prezzo riferibile alle altre imprese. In sostanza, i fornitori della rete emettono una sola fattura intestata all'impresa capofila (mandatario), «he poi emette fatture a ciascuna impresa aderente al contratto di rete, al fine di attribuire loro il costo sostenuto. Parimenti i clienti della rete ricevono fattura dall'impresa capofila, che poi riceve tante fatture pro-quota prezzo da ciascuna impresa aderente. Come si evince dalle scritture riportate i bilanci dei contratti di rete saranno alquanto diversi tra loro in funzione della modalità di organizzazione scelta. Un esempio " " - ' - v -~- v '" Scritture contabili Caso A) Rete contratto dotata di organo comune con mandato con rappresentanza a) Apporto al fondo patrimoniale di 1.000 a Banca c/c Debiti v/imprese retiste 1.000 b) Acquisto di un bene necessario al contratto di rete con addebito c/c bancario per 50 Crediti vlimprese retiste a Banca c/c 50 c) Giroconto per addebito retiste per l'acquisto effettuato Debiti vlimprese retiste a Crediti vlimprese retiste 50 Caso B) Rete contratto con impresa capofila che opera su mandato senza rappresentanza a) Apporto al fondo patrimonlale di 1.000 Banca c/c a Debiti vlimprese retiste 1.000 b) Acquisto di un bene necessario al contratto di rete con addebito c/c bancario per 50 Diversi a Banca c/c 61 Costo merci 50 Iva credito 11 c) Recupero costo merci acquistate (tante fatture quante le imprese aderenti) Crediti vlimprese retiste a Diversi 61 a a Recupero costo merci Iva debito 50 11 Fismic * dottore commercialista via delle Case Rosse 23 00131 ROMA Te!. 06171588847 - Fax 06171584893 www.fisoùc.it 068391 a Napoli **funzionario Agenzia delle entrate 25-02-2014 32 2/2 www.ecostampa.it Quotidiano Ritaglio Conf.s.a.l. stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 6 nSole9]{l Quotidiano mmrn Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 25-02-2014 2 1 14 SUllE PROPOSTE DEL PREMIER Dal lavoro alla cultura: conver~nze edistanze con il decalogo del Sole -: ALTA ALTA MEDIA MEDIA MEDIA MEDIA MEDIA MEDIA MEDIA MEDIA ALTA MEDIA ALTA ALTA ALTA -"-1 :: ~ --~ _~.9ifl I~Ilf!fnJP ~- ~-~~-~~~ --ALTA . '1~. H -~m .11tl , p_am~1 - E - - - c _ _ ~. ~ - ~, mIlIfIai! ~---~~ MEDIA U .~. BASSA - ''.~~ __ :1_ ---~-~~ -- - - ALTA ALTA MEDIA ALTA ALTA ALTA BASSA BASSA BASSA ALTA ALTA MEDIA Marzio Bartoloni, Andrea Marini. Marta Paris ~ pagina:2 Subito cuneo, pagamenti Pa e piano scuole Nel discorso punti in comune con il decalogo del Sole, ma troppa vaghezza su coperture, debito e sostegno alla disoccupazione Molti punti in comune fra il discorso programmatico pronunciato ieri dal neo premier Matteo Renzi al Senato e il decalogo del Sole-24 Ore, pubblicato domenica scorsa. Dal taglio del cuneo fiscale - «a due cifre» - al pagamento di tutto l'arretrato dei debiti Pa alle imprese, dalle semplificazioni alla revisione del Titolo V. Convergenze evidenti che però tendono a sfumare sul terreno della loro fattibilità pratica perché per ora Renzi non ha ancora indicato coperture precise. Un programma di governo nel quale emerge anche qualche distanza sostanRitaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non SCHEDE A CURA DI Marzio Bartoloni, Andrea Marini, Marta Paris 068391 ROMA ziale rispetto al decalogo del So- le hanno un ruolo centrale. Subito bisogna puntare anche le: come l'idea di adottare un assegno universale per la disoccupa- allo sblocco totale dei debiti della zione che stona, viste le copertu- pubblica amministrazione attrare di cui avrebbe bisogno (alme- verso un diverso utilizzo della no 7-9 miliardi, si veda l'articolo a I Cassa depositi e prestiti. Che dopagina 5) con il resto delle ambi- vrà avere - secondo Renzi - un ; ruolo fondamentale anche nel poziose misure. Tra le sorprese c'è senz'altro I tenziamento dei fondi di garanzia l'idea di partire dalla scuola. Una a sostegno del credito delle Pmi. lezione che R'enzi sembraàver im- Le dichiarazioni del premier ricalparato dal suo "maestro" Tony cano in pieno le richieste del SoBlair che, come il neo premier ita- le-24 Ore. L'idea di ricorrere a un I liano, partì da lì nella sua cavalcamaggior impegno di Cdp, peralta che lo portò per lO anni a Dow- tro già in parte previsto, è però tutning Street. Renzi - che vuole en- ta da verificare nelle modalità. Altrare nelle aule di una scuola ogni tro punto che sarà affrontato nelmercoledì - punta sullo sblocco le prossime settimane è, come detdegli investimenti nell' edilizia to' una riduzione a doppia cifra scolastica fermati da un Patto di del cuneo fiscale, attraverso misustabilità interno che il Governo, re serie e irreversibili, legate alla almeno su questa parte, intende revisione della spesa, che porterà cambiare subito. Una proposta nel corso dei primi mesi del priche converge con il punto 8 del de- mo semestre del 2014 a vedere dei calogo del Sole-24 Ore, dove si risultati concreti. Ma di numeri, parla di un piano di piccole opere ieri al Senato, non si è parlato. I da7miliardiincui proprio le scuo- riproducibile. Pag. 19 nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio 25-02-2014 2 2/4 Cuneo fiscale Robusta riduzione del prelievo fIScale e contributivo sul lavoro, magna pars di un piano complessivo di taglio immediato della pressione fiscale per 8/10 miliard~ da realizzare con più interventi, dalla deducibilità del costo del lavaro sull'imponibile lrap a un intervento, diretto su lrap e lres. Coperture: 516 miliardi dalla spending review; 3 miliardi dalla minore spesa per interessi www.ecostampa.it Quotidiano ,Impresa, ricerca, energia Allargamento del credito d'imposta alla ricercaeaWinnovazione per favorire gli investimenti privati. Sel1le un bonus strutturale sulla spesa totale e non limitato agli incrementi ili investimenti. Sostegni all'export per i settori di punta della manifattura. Compl&tar:e il mercato interno dell'energia per abbatterne i costi l Il - IlUllo, 'IIUII GIUSTIZIA Calo a doppia cifra delle tasse sul lavoro Start up eattrazione «Pacchetto» organico dei capitali esteri di revisione a giugno LA PROPOSTA DI RENZI Il premier Renzi ha parlato di riduzione «a doppia cifra del cuneo fiscale attraverso misure legate alla revisione della spesa che porterà nel corso del primo semestre del2014 a vedere risultati immediati e concreti». L'intervento sarebbe di circa 10 miliardi. Con la delega fiscale, si punta a inviare «a tutti i dipendenti pubblici eai pensionati direttamente a casa la dichiarazione dei redditi precompilata». LA PROPOSTA DI RENZI «Un Paese vivo, ricco, aperto e curioso non ha paura di attrarre investimenti: li va a cercareefa di tutto per agevolarlÌ». Per il premier Renzi è cruciale che l'Italia sia più attrattiva, anche per start up e aziende innovative. Da qui lo stop a «freni burocratici» e ai «tempi biblici» come nel caso dell'apertura di un capannone. Renzi parla anchedi un piano industriale su energie alternative, chimica verde, innovazione, ecc. LA PROPOSTA DI RENZI Il premier ha annunciato per giugno «un pacchetto organico di revisione della giustizia, che non lasci fuori niente». Apartire da quella amministrativa perchéin Italia «lavorano più, negli appalti pubblici, gli awocati che i muratorÌ», iTar discettano di tutto, per i prowedimenti è una corsa a ostacoli «impressionante». Focus anche sulla giustizia civile, dove la lunghezza e le difficoltà del processo sono ormai tali che «se nevanno gliinvestimentÌ». CONVERGENZA CON IL DECALOGO DEL SOLE Il Sole 24 Ore ha messo al primo punto del decalogo peril nuovo governo un taglio del cuneo fiscale da 8-10 miliardi, da coprire per 5-6 miliardi con la revisione della spesa pubblica e per3 miliardi ricorrendo alla minore spesa per interessi (già indicata dal Governo Letta). Il premier Renzi, a proposito delle coperture, si è mantenuto sul generico nel suo discorso programmatico al Senato CONVERGENZA CON IL DECALOGO DEL SOLE Gli impegni del neo-premierevocano alcune delle indicazioni del decalogo del Sole 24 Ore (punti 2 e 3): in particolare sul fronte delle semplificazioni per chi vuole fare impresa in Italia. Le ricette indicate da Renzi sono però ancora troppo vaghe. Come nel caso dell'idea di un pianoindustrif cheilpremierha appena tratteggiato. : CONVERGENZA CON IL DECALOGO DEL SOLE Pur non indicando una ri'cètta precisa, le proposte di Renzi peril sistema giustizia sembrano andare nella direzione indicata dal terzo punto deldecalolgo di domenica che chiede di snellire la normativa sugli appalti pubblici, di introdurre un sistema di filtri sui ricorsi al Tar, di\emplificare subito la geografia giudiziaria., • EFFICACIA EFFICACIA EFFICACIA w:!' ALTA l')'-" AL~A CONVERGENZA··"······,,······.. CONVERGENZA J):,:lltil "ALTA FAmSILrrÀ·· .... ",,··,,"",,· ". "."" ..."..... , ........................ . MEDIA MEDIA ,l'MEDIA' . 068391 ·FAmBiirrl···.... ··· . ·. · .. · .. ··· . ··......···· . · · . · · ....·..·.... ". . ·····························~·······,,·::··.1 Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 20 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina PAIAMERIIP. ~ - ~--~ www.ecostampa.it Foglio 25-02-2014 2 3/4 ~ ~- ~- I crediti delle aziende «~trumento ~n~versale» . Serieta ma nessuna misura vanno sbloccati tutti dI sostegno ili dISOCcupatI per ridurre il debito LA PROPOSTA DI RENZI Renzi su questo punto è netto: «Sblocco totale- non parziale - dei debiti della pubblica amministrazione attraverso un diverso utilizzo della Cassa depositi e prestiti». Mentre peri! credito alle Pmi - definita «l'unica reale, importante e fondamentale questione che abbiamo sul tappeto» -i! pemier punta sui «fondi di garanzia» da potenziare «anche attraverso un rinnovato utilizzo della Cassa depositi e prestiti». LA PROPOSTA DI RENZI Renzi ha annunciato, entro il mese di marzo, un «Piano perillavoro» che prevede anche uno. strumento universale di tutela per la disoccupazione L'ipotesi è un'estensione generalizzata dell'attuale Aspi ma non è chiaro se il valore e la durata dell'assegno restano gli attuali. Per Renzi prioritario è «creare nuove assunzioni», attraverso un piano «industriale per singoli settori». LA PROPOSTA DI RENZI Il nuovo premier nel suo discorso ha fatto solo un cenno al problema del debito pubblico monstre dell'Italia: «Mettere a posto le cose di casa nostra non deriva da un obbligo europeo: non è la signora Merkel o i! governatore Draghi a chiedere di essere seri con i! nostro debito pubblico: è i! rispetto che dobbiamo ai nostri figli, alle generazioni che verranno». Nessuna misura concreta, però, per ora. CONVERGENZA CON IL DECALOGO DEL SOLE CONVERGENZA CON IL DECALOGO DEL SOLE Le dichiarazioni del premier ricalcano in pieno le richieste del decalogo del Sole 24 ore: nel quarto punto si chiede infatti i! pagamento di tutto l'arretrato della Pa e i! potenzia mento dell'azione del Fondo di garanzia. L'idea di ricorrere a un maggior impegno di Cdp, peraltro già in parte prevista, è però tutta da verificare nelle modalità. Il decalogo del Sole240re sul lavoro chiedeva al governo di favorire la ricollocazione dei disoccupati puntando sulle politiche attive per legare i sussidi alla partecipazione a corsi di formazione e all'accettazione di un postodi lavoro. Renzi, invece, ieri si è limitato ad accennare all'estensione delle attuali tutele (uno «strumento universale»), senza indicare, peraltro, coperture. - •EmCACIA ALTA :c5vtis·EtìiA;·'···,·;·;··;··,:·············. ···········..................... •• ' "'" '~_.liln CONVERGENZA CON IL DECALOGO DEL SOLE Sulle strategie per abbatterei! debito pubblico, nessun dettaglio. Il Sole240re, nel suo decalogo per i! governo, ha proposto interventi su più fronti, tra cui: avanzo primario; crescita superiore all'l%; privatizzazioni e liberalizzazioni di oltre 24.000 società partecipate dalle Pa locali; dismissioni di patrimonio immobiliare della Pa centrale e locale; privatizzazioni di società partecipate dal Tesoro. ·CONVERGEMtA.... '·'··: .. ·,,,· .. ·:····,, .... ·,;···,,·,·· ..········ ....,..."... _ " .. " BASSA ALTA 'FiànaIUT1·························. ··· ....·. ·. ·....·········................. MEDIA ·mNVtiGiNu. · ..··········. ·. · ....·······......, · . ·. ·. ·. . · . · . · MEDIA FAmBiiril . ··········· BASSA 068391 MEDIA Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 21 nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio Il 25-02-2014 2 4/4 9 INFRASTRUTTURE TITOl.OY www.ecostampa.it Quotidiano Cultura dei risultati Piano edilizia scolastica, Stato-Regioni, riordino per i dirigenti pubblici entro giugno i cantieri dei poteri con «clausola» LA PROPOSTA DI RENZI Il premier ha lanciato un piano straordinario di edilizia scolastica «che dovrebbe valere qualche miliardo e non qualche decina di milionh) e che si attuerà tutto fra il 15 giugno e il 15 settembre. Per renderlo fattibile in tempi così stretti, si dovrà «cambiare subitm) il patto di stabilità. Renzi ha detto di voler scrivere già oggi una lettera agli 8mila sindaci per avanzare le proposte. Anche un piano sul dissesto idrogeologico è necessa rio. LA PROPOSTA DI RENZI «Occorre un Paese semplice che non abbia paura ad affrontare in modo diverso il rapporto con la pubblica amministrazione». Renzi ha stigmatizzato i paletti della burocrazia e la scarsa attrattività dell'Italia per gli investimenti. Enel mirino finiscono i dirigenti che non devono avere un ruolo a "tempo indeterminato" e peri quali non esiste una responsabilità «di mancato raggiungimento degli obiettivi». Una sfida da vincere «in quattro anni». Ma deve subito emergere in modo netto, chiaro ed evidente «che ogni centesimo speso dalla Pa debba essere visibile on line da parte di tutti». CONVERGENZA CON IL DECALOGO DEL SOLE La proposta Renzi converge con il punto 8 del decalogo lanciato dal Sole 24 Ore domenica scorsa dove si parla di un piano di piccole opere da 7 miliardi di cui scuole e difesa del suolo dovrebbero essere i capitoli più importanti. Convergenza sulla sterilizzazione del patto di stabilità che rende fattibile il piano subito. CONVERGENZA CON IL DECALOGO DEL SOLE La proposta di Renzi sui dirigenti pubblici e la responsabilità per il raggiungimento degli obiettivi coincide con il punto 7 del decalogo che chiede di favorire il «ricambio e la cultura dei risultati». LA PROPOSTA RENZI Legge elettorale, riforma del Senato e del Titolo V «sono tre parti della stessa faccia», è il «nesso netto» individuato ieri dal premier. Quindi Italicum e «modello tedesco» per la ca mera alta. Da rivedere, nel Titolo V, <<le competenze esclusive di Stato e Regionh) le quali potranno legiferare in ogni materia non specificamente assegnata. Clausola di intervento della legge statale sulle materie esclusive regionali per esigenze di «unità economica e giuridica)). Ridìscutereil ruolo delle Province, dopo aver superato l'assetto attuale con il ddl Delrio CONVERGENZA CON IL DECALOGO DEL SOLE Convergenza sostanziale tra programma Renzi e punto 9 del decalogo, anche se il Sole indica puntualmente le materie chiave da riportare sotto l'egida statale: infrastrutture, energia, trasporti. E chiede una vera eliminazione delle province EmCACIA EFFICACIA EFFICACIA ~~%tX~}11 ~~~t~<~~:";' ALTA 'CONvERGENn ...........................,....,................................ ALTA ALTA ·CONVERGENU"""""".. ·"·.."· ....,, . ,,·,,··........ ·....··,, .... ·· .... ALTA MEDIA 'CO'NVERG·ENU··············,········. ·············, ,...........".......... . ALTA \j!!l~lf~l1tI_'" _\~ FAmaiiriÀ"" . . ·.... , · ............·....................·..........·........ . ·FAmBliriI. ·........ ·. · ............. "................ __ J~\ MEDIA ALTA ALTi\. CONVERGENZA Sì a investitori privati . per creare occupazzone ALTA FAmBliril'''. ' . "· ..". "" . ". ". ·" . ",,· ....·. , . ·..........· MEDIA LA PROPOSTA DI RENZI Per Renzi non ci sono dubbi :«Con la cultura si mangia». Per questo bisogna avere «il coraggio di aprirsi agli investimenti privati nella cultura». Un coinvolgimento che può «creare posti di lavoro)) a esempio unendo <lÌ distretti tecnologici coni beni culturalh). Per Renzi i «valori della cultura fanno di noi una superpotenza mondiale)) e la «bellezza» salva l'export delleaziende. Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa 068391 CONVERGENZA CON IL DECALOGO DEL SOLE Le parole del premier sembrano rispecchiare la filosofia di fondo delle proposte avanzate nel decalogo (decimo punto) ed emerse sia dagli Stati generali che dal Manifesto della cultura del Sole 24 Ore. Resta ora da vedere se questa filosofia diventerà realtà: il primo banco di prova saranno i decreti attuativi della legge Valore cultura approvata in autunno. ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 22 Quotidiano nSole9]{l mmrn 25-02-2014 Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 5 1 Editirla. Al via anche il dissesto idrogeologico Per il «piano scuole» modifica immediata al patto di stabilità Giorgio Santi Ili ROMA. Matteo Renzi confenna di voler puntare sulla centralità della scuola (<<coinvolgere gli insegnanti dal basso per ogni processo di rifonna») e sulle scuole anche per far ripartire l'edilizia, garantendo al tempo stesso la sicurezza dei nostri figli. TI premier ha dato ieri cinque indicazioni precise e operative sul piano che èpronto a lanciare. La prima novità -la più importante anche sotto il propolitico generale e di rappor.to con l'Unione europea - è che per far funzionare il piano di edilizia scolastica (<va cambiato subito il patto di stabilità interno». Dopo anni di rimpalli e cautele, l'assalto esplicito al patto che in altre occasioni aveva definito, da sindaco, «scioccQ», segna una svoltanetta. «Come si può pensare - ha detto Renzi - che il Comune, la Provincia abbiano competenza sull'edilizia scolastica senza però avere la possibilità di spendere soldi che sono li blocca- mendare le nostre periferie», un'espressione «molto bella - ha detto Renzi -che dà il senso di ciò di cui abbiamo bisogno». Ea proposito dimanutenzione del territorio, Renzi si è spinto a immaginare che una cura analoga a quella per l'edilizia scolastica debba essere avviata anche per il dissesto idrogeologico. Qualcosa che avvicina le idee di Renzi a quel piano delle piccole opere lanciato nelle settimane scorse anche dai costruttori dell'Ance. E proprio dall'Ance è arrivata una prima valutazione positiva delle proposte del premier. «Se i punti elencati dal premier saranno trasformati rapidamente in provvedimenti - ha detto il presidente dell'associazione, Paolo Buzzetti -saremo sulla buonastrada».TIriferimento di Buzzettinon va solo al programma di edilizia scolastica,maancheallavolontàdisbloccare il pagamento di tutti i debiti della Pa, alle politiche di semplificazione e alle misure contro la stretta creditizia. ©RIPRODUZIONERISERVATA 068391 mo ti perché esistono norme che si che certamente ha per bersaglio anche l'ultimo stanziamento da preoccupano della stabilità burocratica ma non si rendono conto 150 milioni previsto dalla legge di della stabilità delle aule in cui vanstabilità (per cui sono già arrivati progetti per oltre unmiliardo). noa studiare i nostri figli?». Le altre novità non sono dameTI quarto dettaglio operativo un paletto temporale che è forse no, quanto a decisionismo operativo (sempre che, ovviamente, l'impegno concreto più netto e più sfidante in termini direalizzaagli impegni seguano le decisioni). La seconda è che si tratta di zione-èche le opere del programun «programma straordinario» e ma saranno realizzate tutte fra il questo significa probabilmente 15 giugno e il 15 settembre, periodo in cui le scuole sono chiuse ed che le procedure saranno fuori dell'ordinario per aggiraresopratè più agevole svolge ilavori. tutto sovrapposizioni burocratiTI quinto dettaglio si potrebbe che e mancanza di coordinamendire di ordine procedurale, ma dà anche il senso temporale dell'urto che in passato si sono verificagenza «Domani - ha detto il prete anche all'interno dell'Esecutimier a palazzo Madama - scrivevo, prima ancora che conRegioni rò una lettera ai miei colleghi sined enti locali. Non a caso anche il Governo Letta aveva stabilito un coordinamento sull'edilizia sco- daci, 01tre8rnila, per chieder a tutlastica a Palazzo Chigi senza che ti loro e ai presidenti di provincia per altro questo abbia portato al- sopravvissuti di fare il punto della situazione sull'edilizia scolastilo sblocco delle opere. La terza novità riguarda l'enti- ca». Renzi ha citato, per riferità del piano: sarà un piano di mento culturale, l'àrticolo del se«qualche miliardo di euro e non natore Renzo-Piano sul Domenidi qualche decina di milioni», cale del Sole 24 Ore (del 26 gennaespressione non priva di ironia io scorso). Piano invitava a «ram- Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 23 COBBIEBE DELLA SEBA Data Pagina Foglio 25-02-2014 8 1 www.ecostampa.it Quotidiano BENE L'El\1ERGENZA EDILIZIA ORA VIA IL TABÙ DEL MERITO NEL MONDO DEI DOCENTI T ictor Rugo diceva che chi apre una scuola chiude una pri/ gione. Dunque ben venga un presidente del Consiglio che ! nel suo discorso programmatico riafferma il ruolo centrale della scuola. Eben venga !'idea di mettere mano prima di tutto ai muri e al tetto con un piano straordinario per l'edilizia scolastica '«dell'ordine di qualche miliardo di euro in deroga al patto di Stabilità interno»: il 37,6% degli istituti necessita di interventi di manutenzione urgente, il 40% è privo del certificato di agibilità, il 38,4% si trova in aree a rischio sismico, il 60% non ha il certificato di prevenzione incendi... In una situazione del genere è assurdo che quando comuni e province hanno soldi in cassa non li possano usare o che ci siano dei fondi europei che restano inutilizzati (anche se, ma è «solo»una nota di stile, Renzi avrebbe potuto riconoscere al suo predecessore di aver dato un primo importante impulso anche economico in questo senso). Eben venga anche l'idea di dedicare un giorno alla settimana della fitta agenda da premiei a visitare una scuola invece che a partecipare all'ennesimo convegno. «Ogni mercoledi mattina mi recherò in una scuola Comincerò da Treviso, la settimana successiva andrò in una scuola del Sud». Un viaggio attraverso il Paese tanto più necessario dal momento che, a 150 anni dall'Unità d'Italia, la scuola italiana semplicemente non esiste: troppe disparità fra Nord e Sud, fra centro e periferia, con i ragazzi della provincia di Trento che se la battono con i finlandesi, mentre i quindicenni calabresi vanno anche peggio di quelli del Kazakhstan! Ecome non applaudire quando Renzi ha affermato la necessità di <<restituire valore sociale agli insegnanti»? Sono tutti malpagati, disprezzati dagli alunni e dai genitori, salvo poi rovesciare su di loro responsabilità educative che dovrebbero essere di sistema. Equi, sicuramente, ci voleva molto più coraggio. Perché per ridare dignità alla professione bisognerebbe smetterla di pensare agli insegnanti come a un monolite, uscire dall'ipocrisia di un sistema in cui tutti i professori sono uguali e i volonterosi sono pagati come i lavativi. Ma questo significherebbe passare dagli slogan ai fatti, dalla analisi dei problemi al tentativo di trovare delle soluzioni. Ed è là che tutti aspettiamo Renzi. OrsolaRiva 068391 © RIPRODUZIONE' RISERVATA Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 24 Pagina 25-02-2014 23 Foglio 1 /2 Data COBBIEBE DELLA SEBA www.ecostampa.it Quotidiano istruzione I programmi della responsabile del gòverno Renzi Torna il bonus maturità TI neoministro: è più giusto Giannini: ogni scuola selezioni i suoi professori Sì al bonus maturità e alla riforma della scuola media, ni alla tecnologia e al ciclo b~eve di studi, no ai concorsoni. E arrivata a viale Trastevere da qualche ora, ma il ministro all'Istruzione, Stefania Giannini, ha già un'idea precisa della scuola che verrà, Anche sfidando a viso aperto gli errori del passato, come il famigerato bonus maturità, introdotto dal ministro Francesco Profumo sotto il governo Monti e poi cancellato dal nuovo titolare del dicastero, Maria Chiara Carrozza, il giorno stesso in cui circa 100 mila studenti partecipavano ai test di accesso per 10 mila posti nella facoltà di Medicina: <<Non era il bonus maturità in sé, ma il fatto di aver cambiato le regole in corso, ad aver scatenato il putiferio. Che la carriera scolastica conti per me è importante, lo studente non deve andare all'università vergine, ignorando tutto quello che ha fatto prima: il voto di maturità non è altro che la sintesi che uno ha fatto nei precedenti anni di carriera scolastica, quindi deve esserci, bisogna valutarIo insieme atutte le altre cose che gli vengono richieste nell'esame di selezione». Per quest'anno, diffi- cilmente rivedremo il bonus in azione, visto che il bando per i test di accesso alle facoltà a numero chiuso, previsti per aprile, è ormai già stato pubblicato. Ma qualcosa potrebbe can'lbiare dall'anno prossimo, governo permettendo. Cambio di corsa, quindi? Sembra proprio di sì. Anche la sperimentazione del ciclo breve (4 anni anziché cinque) che la Carrozza aveva lanciato in cinque licei e che contava di estendere a tutte le scuole superiori, lascia piuttosto tiepidina il nuovo ministro. <<Non sono contraria a continuare la sperimentazione ma non sono un'entusiasta sostenitrice dell'idea che eliminare un anno alle scuole superiori sia la carta vincente. Piuttosto, penso che abbiamo tre cicli di scuola, due funzionano molto bene, uno, quello intermedio, molto meno. La scuola media inferiore è quella che ha bisogno di maggiore attenzione», sottolinea Giannini. Prefigurando così una riforma del ciclo intermedio, pardon, una rivisitazione, visto che la parola «riforma» le evoca «grandi e lunghi processi» che si attirano critiche e polemiche. I concorlOnl «Non credo che eliminare un anno alle scuole superiori sia la carta vincente» «Così come sono stati fatti hanno creato più problemi che soluzioni» vece sbiadisce: «E una priorità non sostitutiva», spiega e, a costo di sembrare datata, ammette: <<Ho !'idea che se spariscono i libri non va bene, deve esserci anche un contatto con la dimensione cartacea della cultura». Che le gatte da pelare che la aspettano al varco siano tante lo sa bene: è ancora fresco il ricordo del prelievo dei 150 euro in busta paga degli insegnanti, scongiurato in zona Cesarini da Carrozza e Saccomanni, che non si erano parlati sull'argomento. «Chiamerò spesso Padoan e parleremo di tutto in Consiglio dei ministri, che sarà il luogo dell'integrazione: bisogna evitare che i ministri restino nel loro isolamento», assicura. Con la speranza che la nuova tegola in arrivo non faccia male: a marzo dovrebbe partire il prelievo sullo stipendio degli Ata (i collaboratori scolastici) per compensi dati erroneamente, secondo il ministero dell'Economia. «Sono appena arrivata, so del problema e lo affronterò. Datemi tempo, ho tante idee e buona volontà, ma non tutte le soluziol1Ì». Valentina Santarpia © RIPRODUZIONE RISERVATA • 068391 CIdobreve Ma questo non significa che i progetti non siano ambiziosi: da bravariforrnista, l'ex segretario di Scelta civica boccia anche i concorsoni alla Profumo: «Così come sono stati fatti hanno creato più problemi che soluzioni - sostiene - tra ricorsi, procedure sbagliate, riformulaziol1Ì». E come si reclutano allora, gli insegnanti? «Le scuole, come strutture pubbliche che devono rendere conto delle scelte che fanno, possono prendere delle decisioni e assumere chi credono, e poi in base a queste scelte essere valutate: dobbiamo trovare gli strumenti giusti per attuarlo». Ei 120 mila precari che pure la Commissi(~me europea ci ha rimproverato? «E una situazione drammatica - dice Giannini -. La conosco bene perché ho amici cinquantenni ancora in attesa di supplenze. Ma si può curare il male antico introducendo sistemi per non rigenerarlo». Una vera rivoluzione, dunque, quella che immagina il nuovo ministro' in cui gli istituti scolastici hanno sempre più autonomia, la valutazione acquisisce un valore importantissimo - <J'Invalsi ha pregi e difetti ma va sviluppato e migliorato» - e la. tecnologia in- Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 25 Quotidiano COBBIEBE DELLA SEBA Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 25-02-2014 23 2/2 068391 Professoressa A sinistra, il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini che dal 2004 al 2013 è stata rettrice dell'Università per stranieri di Perugia (Ansa) Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 26 Data la Repubblica Pagina Foglio 25-02-2014 2/3 1 /4 La sfida di Renzi alla vecchia politica ''Non voglio recitare in un Truman show' , www.ecostampa.it Quotidiano Taglio adoppia cifra al cuneofiscale Scuola esblocco deidebitidellaPa. Nellanottevotodifiducia IMERCATI RIDWW La gente e il palazzo. Il doppio registroÈ'pIPspntp in tuttoj] discorso. «Se in questi anni avessimo prestato ai mercati rionalilo stesso ascolto che abbiamo prestato ai mercati finanziari, ci saremmo accorti che la prima richiesta è di una tregua della politica rispetto ai cittadinÌ». L'Italia non segue più i politici perché «è avanti a noi. siamo noi a doverla rincorrere». FRANCESCO BEI ROMA-«Noiabbiamounasolaoccasione: è questa. Se perderemo questa sfida, la colpa sarà soltanto mia». Un' ora e dieci minuti a braccio, lasciando sul tavolo gli appunti. Piglio sciolto (peralcunianchetroppo), quattordici applausi contro i quaranta di Letta e nessun timore reverenziale nell' affrontare il suo primo discorso da presidente del Consiglio nell'aula di palazzo Madama. È lo stile Renzi. «Nessun Tru- ITAUCI.IM ERI"M. Messaggirassicurantisia per Forman show», molta concretezza da za Italia che per Angelino Alfano. A primo cittadino. Berlusconi garantisce che «gli accordilirispetteremo nei tempie nelII.. GKlVANE EII.. saMTO «lo nonho l'età per sedere nel Se- le modalità prestabilite». Mentre al nato. Nonvorreiiniziareconunaci- Nuovo centrodestra assicura che la tazione di Gigliola Cinquetti, ma è legge elettorale aspetterà la riforma così: non ho l'età». Renzi, nel gelo del bicameralismo: «Comprendiainiziale dell' aula, ricorda il progetto mo l'esigenza che una legge elettodi abolizione del Senato elettivo: rale che consenta il ballottaggio sia «Siamo qui per parlarvi un linguag- ovviamenteimpostatasullapresengio di franchezza, al limite della bru- za di una sola Camera». talità. Vorrei essere l'ultimo presidente del Consiglio a chiedere la fi- LA STAFfETTA ducia a quest' aula». Poche parole vengono spese per giustificare la defenestrazione di senTE RAmCAU Enrico Letta. Renzi ricordail «bivio» La parola chiave è «coraggio». tra andare a elezioni con il "ConsulQuello di «operare delle scelte radi- tellum" oppure dare vita a«unalegicali», altrimenti «perderemo il rap- slatura della svolta». A denti stretti porto con chi da casa continua a ammette: <<Avrei preferito che quepensare che la politica sia ciò che di più grande ha un Paese». Proprio la sto passaggio fosse stato preceduto politica ~ «quella straordinaria da un chiaro mandato elettorale». esperienza per la quale siamo, adif- L'omaggio al predecessore è rapido ferenza di qualche leader, orgoglio- eindolore: «Questo cambio non può si di essere democratici». Il premier in alcun modo oscurare i risultati rivendica quindi di essere a capo di che ha ottenuto il governo preceun «governo politico», dove «sono dente». rappresentati i segretari dei maggiori partiti. Perché noi pensiamo IRONIE SUI GRIWIIII Sono ripetuti i botta e risposta c~e "politica" non sia una parolaccon il Movimento 5 Stelle. Lo accuRitaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo sano di aver paura del voto e lui ribatte: <<Vi segnalo che, nelle quattro elezioni regionali che si sono svolte - Sardegna, Basilicata, Trento e Bolzano - il Pd ha sempre vinto. Non posso dire la stessa cosa per vOÌ».Quandopoiigrilliniironizzano sulla parte dedicata agli insegnanti, Renzi insiste: «Mi piacerebbe che chi ha la presunzione di avere la verità in tasca avesse la possibilità di confrontarsi con le insegnanti e le farniglie,perchél'ideachedaquesta parte ci sia la casta e dall'altra ci sianoicittadinisièunpo'rovesciata». E infine l'ultima stoccata a Grillo, che lo aveva aggredito in streaming: «Noi svolgiamo unafunzionesociale per recuperare le difficoltà dei senatori 5 Stelle. Non è facile stare in un partito in cui c'è un capo che dice: "lo non sono democratico". Quindi, vogliamogli bene anche se loro non ne vogliono a nOÌ». ~arte. ~i~lior~ dell:Itàiia» .. ~che I eq.uilibno deI CO?ti pubbliCI <mon ~em:a da un obblIgo.europeo: non elaslg~ora!Vlerkel?ilgovern~tore ~raghiachle~eredless~res~~co? Ii nostro debito pubblI~o: e il. ns~etto che dobbiamo aI nostri fi- gli». . LA C~NTRAUW:A DEU:A.SCUOLA L ~ducazlOne «e Ii ~oto~e. del,lo s~Jiuppo». D,a premIervlSltera ogm mercoledl un~ scu~la, «per d~re un segnale sll1!b?lIco, per dimostrare che da II npart~ ~n Pae~e». O~corr~ sbJ?c.care glI 1I~ vesUmentl ~ell edlhzl~ sc?lastl~ ca - un l?~ano «~ell ordme di qualche ~Jil~rdo. di euro» .- seguendo I mVlto di Re~o.Plano a «rammendare» le penfene. LE TRE PROMESSE Primo: sblocco totale dei debiti della pubblica amministrazione. Secondo: costituzione di fondi di BASTA PIAGNISTEI garanzia per risolvere il problema «Nei talk show, sembra che fuori dell'accesso al credito delle Pmi. dall'Italia tutto vada bene e da noi Terzo: riduzione a doppia cifra del tuttovamale: nonècosì. Usciamo dal cuneo fiscale. coro della lamentazione;>. TI futuro dell'Italia <monèstare a plangeredal- FISCO EGIUSTIZIA la mattina alla sera» ma risiede «nella Per un fisco amico l'obiettivo è qualità,nelgeniodiciascunodinoÌ». <<Ìnviarea tuttiidipendenti-pubblici e ai pensionati direttamente a casa la dichiarazione dei redditi GENERAZIDrtE ERASMU! Il trentottenne premier iscrive precompilata». Sulla giustizia se stesso e gran parte dei suoi mini- Renzi invita ad abbandonare il stri a quella «generazione Era- «derbyidelogico»,meglio ripartire smus» che «ha conosciuto il sogno dalle cose concrete. Entro giugno degli Stati Uniti d'Europa, che ha arriverà «un pacchetto organico di conosciuto l'euro come unicamo- revisionedellagiustiziachenonlaneta o quasi». L'Europa è l'anco- sci fuori niente». raggio della politica del governo e del Pd: «C'è la facile tendenza a mRIffiCMI..! Il premier accenna a uno ius considerare l'Europa la madre dei nostri pro blemi. Per me non è così: soli temperato. Quanto alle unionella tradizione europeista sta la ni civili «si farà lo sforzo di trovadel destinatario, non riproducibile. Pag. 27 068391 Cla». Quotidiano la Repubblica Data Pagina Foglio 25-02-2014 2/3 2/4 www.ecostampa.it re un compromesso anche quando questo compromesso non ci soddisfa del tutto». © AIPRODUZIONE RISERVATA quelli più convinti sono stati riservati a Letta e ai marò applauso è scattato quando Renzi ha accusato i grillini di aver paura del voto PAPA CINQUEm PIANO PERTINI LEnA Durante il suo discorso, Renzi ha definito Internet "dono di Dio", rievocando le parole di Papa Francesco "lo non ho l'età per sedere in Senato" è stato l'esordio di Renzi in aula, citando la canzone di Gigliola Cinquetti PerRenzi,è necessario il recupero delle periferie: "Vanno rammendate", ha detto, citando Renzo Piano Renzi ha anche citato Pertini: "I giovani non hanno bisogno di prediche, ma di esempi, onestà, altruismo Renziha ringraziato il predecessore Letta: "I suoi risultati non sono stati oscurati dai fatti recenti" Il1!dtiftTha fiducia ai lelilllato Dopo vent' anni di derby ideologici, è arrivato il momento di mettere all' attenzione del Parlamento una riforma organica della giustizia Sappiamo perfettamente che viviamo l;1ll tempo di grande difficoltà e 068391 struggenti responsabilità. Dobbiamo recuperare il coraggio di fare sogni Vorrei essere l'ultimo premier a chiedere la fiducia a quest' aula. Sono consapevole del rischio ma non lo chiede ungovemo, lo chiede un paese Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 28 Quotidiano 25-02-2014 12 Foglio 1 /2 Data www.ecostampa.it la Repubblica Pagina Scuola, primo no dei profalla Giannini "Gli scatti di anzianità non sitoccano" I sindacati contro il ministro:primapensi adalzare gli stipendi CORRADO ZUNINO ROMA-C'èMatteoRenzi,alSenato, che mette la scuola al centro del paese e chiede la fiducia. Il neopremier, spiega, entrerà neIle aule d'Italia ogni ·mercoledì perché «l'educazione che si dà nelle scuole è motore dello sviluppo, di fronte alla crisi econo;mica non puoi non partire dalle scuole». Poi c'è il suo ministro di riferimento che alla terza intervista è già in urto con il mondo della scuola tutto, e pure con l'università. A Repubblica Stefania Giannini, 53 anni, neo ministro dell'Istruzione per nove stagioni e fmo al 2013 rettore dell'Università per straniert di Perugia, aveva detto: <<I soldi sono necessari per la scuola pubblica e quella paritetica, ma il modello scatti d'anzianità va rivisitato con coraggio. Premi a chi si impegna, chi si aggiorna, chi studia. Tutti i mestieri che si rispettino preve- e dono premi». Altrove aveva ribadito il concetto. Ottenendo una risposta corale da un fronte sindacale compatto: «Nessuna cancellazione degli scatth>. Reduce dall'errore di Natale del governo Saccornarmi-Carrozza (la sottrazione in busta paga dell'ultimo scatto d'anzianità nonostante accordi firmati lo avessero mantenuto), Rino Di Meglio del sindacato Gilda ha attaccato: «Con le prime esterna-zioniilministroGianninicihagelato dimostrando di non sapere che l'anzianità di servizio è riconosciuta agli insegnanti in tutti i paesi europei e in Italia è la più bassa in termini assoluti». La Cgil (FIe) con Domenico Pantaleo dettaglialo stipendio medio di un docente italiano: 1.200-L300 euro al mese, penultimi in Europa. «Queste vecchie impostazioni di stampo gelminiano non tengono conto che il contratto nazionale della scuola è bloccato dal 2006». Francesco Scrima, segretario della Cisl, ricordale ultime emergenze contratto: <<Al personale anuninistrativo stanno scippando la retribuzione dopo un lavoro regolarmente fatto e i presidi oggi si vedono decurtare lo stipendio». Marcello Pacifico dell'Anief: «Macché blocco degli scatti, alla scuola servono risorse aggiuntive. Il riUnistro Giannini prima di tutto ha l'obbligo di allineare le buste paga all'inflazione». I Cobas vedono nelle proposte del Pd renziano «<il superamento di alcune rigidità del contratto nazionale») e in quelle del ministro di Scelta civica «<sì ai licei in quattro anni») un disegno comune e annunciano <<un rafforzamento delle mobilitazioni in corso», Gli universitari a loro volta si sono irretlti di fronte alla riproposizione - a proposito delle borse di studio-del prestito d' onore, questione di memoria gelminianaetradizioneanglosasso- ne (negli Usa molti laureati non riescono a restituire i soldi prestati e in Italial'istituto non è mai decollato). Venerdì prossimo gli studenti della Link saranno sotto le finestre del Miur per la prima contestazione al neoministro. Ecco,quellediRenzisono«parole belle eimportanth>, come dice il segretario Scrima. Ma sulla scuola belle parole le pronunciò all'insediamento l'enettore Mario Monti, che poi costrinse Profumo a tagliare ancora, epureEnrico Letta «<di fronte a nuovi tagli mi dimetterò»), che poilasciò diverse partite in deficit. Già oggi il neo ministro Giannini dovrà decidere sui 24 mila addetti alle pulizie a rischio licenziamento (pronta una proroga di un mese), l'abrogazione della quota 96 sul pensionamento dei prof (pronta la proposta di legge Ghizzoni) e, appunto, gli scatti d'anzianità. Le ipotesi pre-Giannini parlavano di un reintegro di quelli congelati, non della loro cancellazione. CI RIPRODUZIONE RISERVATA Pil"emU a ~i :!l:fterita. L'INTERVISTA Lo stop agli scatti e l'introduzione di premi di merito è stata anticipata dal ministro Giannini (foto) domenica su Repubblica TI modello scatti deve essere rivisitato con coraggio. Premi a chi si impegna, a chi si aggiorna, a chi studia La CgiI: ''Lo stop è6lori daDanaltà, g6~ti Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa 068391 guadapa:no 1.200 e'8U'O al Diese" ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 31 Data LA STAMPA Pagina Foglio 25-02-2014 1 1 /2 Il premier alla prova della fiducia in Senato: se perdo, sarà colpa mia. Sfida a tutto campo con i grillini. Telefonata con Obama Scuola e fisco, le sfide di Renzi www.ecostampa.it Quotidiano "Un piano per ristrutturare le aule. Taglio del cupeo a doppia cifra" Le tasse di tutto l'anno comunicate per lettera e pagate via mali CARLO BER'I')NJ ome tutte le grandi scommesse richiede una gran dosè di coraggio. Ce ne vuole infatti per provare a realizzare il sogno di tutti gli italiani: pagare le tasse con un click dal proprio tablet, dopo aver letto una mail del fisco che presenta il conto. E se poi si arriva ad immaginare che quel conto possa comprendere tutti i tributi, dall'lrpef alla Tasi, dall'Imu alle multe, si capisce che la rivoluzione stavolta forse è davvero dietro l'angolo. C CONTINUAA PAGINA 5 Matteo Renzi in due momenti del discorso programmatico che ha tenuto ieri al Senato I SERVIZI DA PAG. 2 A PAG. 9 La rivoluzione fiscale Solo un click per pagare Chi sbaglia e non ricorre avrà uno sconto. Mano pesante coni furbi ROMA SEGUE DALLA PRIMA PAGINA T ra le suggestioni lanciate nel discorso del premier, una più di tutte to?ca infat!i un nervo IpersenSIbile per milioni di italiani, quella sintetizzata con lo slogan «la dichiarazione dei redditi a casa». Traducibile in un concetto già sentito: il fisco amico, che Ritaglio Scuola: testate nazionali oggi amico non è, anzi obbliga a fare i salti mortali con rischi annessi e connessi, per stare in regola con norme che cambiano e tempistica di pagamenti incerta. Renzi lo sa bene e sa anche che solo semplificare la vita ai contribuenti sarebbe un salto in avanti con enormi benefici per le casse dello Stato. Ed è da Il che vuole partire, creando un meccanismo che pO-. trebbe essere definito il bonusmalus del contribuente. Ma dietro i suoi annunci ci sono già stampa ad uso esclusivo dossier in fase avanzata di elaborazione a Palazzo Chigi, pronti per essere tradotti in norme, appena possibile e senza eccessivi indugi. La scommessa è altissima, per arrivare a tanto vanno scardinati meccanismi ossidati e rivoluzionato l'approccio mentale delle strutture, ma la volontà c'è. hanno lanciato la suggestione di un fisco adeguato ai tempi come contraltare di una feroce lotta all'evasione? È il punto più spinoso, perché riguarda la buona salute delle casse dello Stato e dunque la capacità di spesa di un governo, ma anche la sorte buona o cattiva - di ogni leader che su questo misurerà il suo futuro consenso. Per dirne una, Fisco amico giorni fa, ad un convegno guarda A parole ci hanno provato in tan- caso in quel di Firenze, Romano ti, quanti discorsi programmati- Prodi ha ricordato che nel 2006 ci di premier appena insediati lui perse il 5% di voti nell'ultima del destinatario, non riproducibile. Pag. 33 068391 G·\IU,o BEInT\! Data LA STAMPA settimana di campagna elettorale contro il Cavaliere. Insomma, una patata bollente che può sancire il successo o la sfortuna di ogni politico. Renzi, in tandem con Delrio, dovrà confrontarsi con il titolare dell'Economia per mettere a punto le norme. Ma ha già chiaro il suo intento; rovesciare l'approccio, passando dal sistema dei condoni a quello degli sconti ai più virtuosi. Come? Un esempio: chi accetta di pagare le multe on line senza fare mai ricorso pagherà il '10% in meno. E poi distinguendo tra errore e malafede. Per le centi- ~ Se saranno pagate online senza mai fare ricorso. Niente interessi per gli errori formali naia di migliaia di errori formali verranno aboliti i carichi di sanzioni e interessi, mentre con i comportamenti dolosi e ancor più con i recidivi verranno inaspriti. Pagare con il Rid Ma la parte più innovativa è così impostata: il 3 gennaio di ogni anno decine di milioni di contribuenti riceveranno una comunicazione con tutte le singole posizioni aperte per ogni tributo: quanto bisogna versare al fisco per Irpef, Tasi, Imu, Tarsu, cartelle Equitalia per multe. Il cittadino potrà sce- gliere se rateizzare o pagare subito il 75%, in quel caso beneficerà di uno sconto. Un vantaggio per lo Stato in termini di liquidità, di abbattimento del contenzioso fiscale e della spesa per accertamenti. Una cifra; dei 545 miliardi di euro accertati, secondo stime dell'Agenzia delle Entrate, anche se già sono emessi i ruoli, cioè tecnicamente figurano in bilancio, solo il 5-6% sono recuperabili. Così facendo il nuovo governo conta invece di moltiplicare questa cifra a tutto beneficio dell'erario. Ma il vero punto di arrivo che sarebbe una pana- 25-02-2014 Pagina 1 Foglio 2/2 cea per milioni di italiani, è se davvero si arriverà a pagare con un clic. Nelle intenzioni, c'è una rivoluzione in arrivo: lo Stato stringerà convenzioni con banche, poste, gestori di carte di credito, per poter associare un «Rid», cioè un'autorizzazione bancaria, al conto fiscale di ognuno. In sostanza, alla mail del 3 gennaio del fisco si potrebbe rispondere con un ok al prelievo dal proprio conto corrente e la pratica tasse finirebbe lì. Un film a lieto fine che per poter essere proiettato nelle case degli italiani ha forse. bisogno di mesi e mesi di lavorazione. www.ecostampa.it Quotidiano Basterà un ok al prelievo sul conto corrente per chiudere la pratica delle tasse Miim1l Le tasse iscritte a ruolo che non si riesce a incassare secondo le stime delle Entrate ~ A gennaio arriverà il totale da pagare. Chi verserà subito il 75% avrà uno sconto In~ 068391 Quanto può recuperare realmente dello stock di 545 miliardi Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 34 Data MF Pagina Foglio 25-02-2014 2 1 IL PREMIER IN SENATO PRESENTA UNA LISTA DI IMPEGNI E PARLA DIRETTAMENTE AI CITTADINI Renzi: se fallisco è colpa mia Scuota, lavoro, fisco, pubblica ammJnistrazione e giustizia le priorità del nuovo governo. Botta e risposta con 15 Stelle e battute sul futuro d1 Palazzo Madama: spero di essere l'ultimo a chiedere qui la fiducia DI ANTONIO SATTA N on è stato il primo a fare un discorso d'insediamento tenendo la mano in tasca, prima di lui nel 1994 Carlo Scognamiglio utilizzò lo stcsso stile da neo presidente del Senato. Però ieri a Palazzo Madama Matteo Renzi di strappi alle consuetudini ne ha fatti ben altri, a cominciare dal poco diplomatico riferimento alla sua età anagrafica, che gli impedirebbe di fare parte di quella stessa aula (<<non vorrei iniziare con una citazione colta e straordinaria della pur bravissima Gigliola Cinquetti, ma è cosÌ: non ho l'età»). Ma ancora meno diplomatico è stato il riferimento all'obiettivo di superare il bicameralismo perfetto e quindi trasformare il Senato in una Camera delle autonomie (<<vorrei essere l'ultimo Presidente del Consiglio a chiedere la fiducia a quest' Aula»). re i nostri figli». E ancora, oltre alla riduzione a doppia cifra del cuneo fiscale sul lavoro (vedere articolo nella pagina a fianco), Renzi ha promesso «lo sblocco totale - non parziale - dei debiti della pubblica amministrazione attraverso un diverso utilizzo della Ca~sa Depositi e Prestiti», ma anche «la costituzione e il sostegno di fondi di garanzia, anche attraverso un rinnovato utilizzo della stessa Cassa, per lisolvere l'unica reale, importante c fondamentale questione che abbiamo sul tappeto, che è quella delle piccole e medie imprese che non riescono ad accedere al credito». Confennata la battaglia alle incrostazioni della pubblica amministrazione, a cominciare dalla convinzione che «i governi passano, i dirigenti restano». La convinzione del nuovo premier è che «una politica forte è quella che affida a tempi certi anche al ruolo dei dirigenti e che non può esistere, femlÌ saldi i diritti acquisiti, la possibilità di un dirigente che rimane a tempo indeterminato, che fa il bello e impegni li ha pur presi, a cominciare da un programma straordinario di edilizia scolastica «dell'ordine di qualche miliardo di euro», da attuare durante la prossima chiusura estiva degli istituti, cambiando quelle norme del patto di stabilità che impediscono agli enti locali di spendere i soldi che pure hanno, norme, ha detto «che si preoccupano delil cattivo tempo e che ne è il dela stabilità burocratica ma non positario». si rendono conto della stabilità Un altro impegno è utilizzare gli delle aule in cui vanno a studiaspazi che ladele~a fi.scal~ la~cia al governo, pernusclre a inVIare almeno ai dipendenti pubblici e ai pensionati, una dichiarazione dei redditi precompilata, perché «se il fisco smette di essere il nemico e di essere ostile, se smette di essere un fisco che fa paura e diventa uno spauracchio, ma assume i connotati di una sorta di consulenza che fa al cittadino è meglio». E non basta, Renzi ha preso pure l'impegno di far portare entro giugno in Parlamento al nuovo ministro Andrea Orlando «un pacchetto organico di revisione della giustizia che non lasci fuori niente», superando le contrapposizioni ideologiche del passato. L'ultimo impegno, infine, è anche il più pesante: «Se dovessimo perdere, non cercheremmo alibi. Se perderemo questa sfida, la colpa sarà soltanto mia Deve finire infatti il tempo in cui chi va nei palazzi del potere, poi, tutte le volte trova una scusa. Non ci sono più alibi per nessuno e primo per me che se dovessimo perdere, non cercheremmo alibi. Se perderemo questa sfida, la colpa sarà soltanto mia. Deve finire infatti il tempo in cui chi va nei palazzi del potere, poi, tutte le volte trova una scusa. Non ci sono più alibi per nessuno e primo per me». (riproduzione riservata) 068391 Renzi, però, più che parlare ai senatori presenti, ha parlato ai cittadini che, fuori dall'aula, ascoltavano il suo discorso tramite le dirette tv o via internet. Non a caso ha parlato a braccio (creando un piccolo incidente tecnico, perché per trasferire il testo alla Camera, come è prassi, si è dovuto aspettare che gli stenografi finissero di trascriverne le parole). E l'obiettivo di parlare direttamente ai cittadini ed elettori fa capire anche l'uso abbondante di artifici retorici e immagini d effetto (come l'opinione dei mercati finanziari tenuta in non cale rispetto a quella dei mercati rionali), o il lipetuto ping pong polemico con i senatori 5 Stelle (<<non è facile stare in un partito in cui c'è un capo che dice: lo non sono democralico. Quindi, vogliamogli bene anche se loro non ne vogliono a noi»). Detto questo, Renzi non ha tirato fuori i numeri della propria politica economica, né è entrato nel dettaglio, maa1cuni e importanti www.ecostampa.it Quotidiano Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 35 Data Pagina IItalla0g9i I Foglio 25-02-2014 3 1 /2 Il premier chiede la fiducia sparando su parlamento e pubblica amministrazione Renzi fa vedere che li maltratta www.ecostampa.it Quotidiano Subito edilizia scolastica, debiti Pa e cuneo fiscale FRANco ADRIANO l neo ministro della Difesa Roberta Pinotti arriva di corsa l lievemente in ritardo e allora ci si accorge che va aggiunta la sedicesima poltrona da ministro al banco del governo nell'Aula di palazzo Madama che si appresta a votare la fiducia al governo di Matteo Renzi. Lo sguardo del presidente del consiglio al suo ingresso è subito andato al. palchi della prima fila dove la moglie Agnese siede aa;anto al fidato consigliere Marco Carrai: i due stemperano la tensione osservando dall'alto l'assise e parlottando vicendevolmente all'orecchio: circostanza che li induce ad un certo punto a muoversi in sincrono e a urtarsi leggermente con la fronte. n presidente del Senato richiama l'attenzione di tutti sull'avvio del discorso del presidente, ma Renzi sembra non rivolgersi agli abitanti del Palazw ma altrove al di là dell'obiettivo. Con gesti studiati, incomprensibili alla gran parte dei senatori e agli osservatori che colgono in senso negativo la differenza con la correttezza formale e istituzionale di Enrico Letta. Frasi ad effetto che colpiranno meglio nel segno su internet e in tv. La citazione d'apertura è tratta da GigliolaCinquetti: «"Non ho l'età" per sedere in Senato». Parla di palazw Madama sublimandolo «a un simbolo - cioè qualcosa che tiene insieme - ma anche un elemento di unità profondo». Significa che vuole rottamarlo e portarlo a non contare più nulla Ai senatori ha chiesto apertamente di fare la parte dei tacchini che preparano il pranw di Natale: «Noi oggi non immaginiamo di essere gli ultimi a chiedervi la fiducia perché abbiamo un pregiudizio su di voi, ma perché abbiamo un giudizio organico sull'Italia... » Non passa sopra i commenti del senatore Roberto Calderoli che ha invitato i colleghi ad un gesto scaramantico collettivo: «Toccatevi». <<Apprezw che questa dichiarazione abbia suscitato l'entusiasmo del senatore Calderoli, ma alla perentorietà di questa affermazione corrisponde la consapevolezza I che quello che stiamo vivendo è un momento in cui o si ha il coraggio di operare delle scelte radicali e decisive, oppure non perderemo soltanto la relazione tra di noi, ma anche il rapporto con chi da casa continua a pensare che la politica sia una cosa seria». Renzi non risulta molto credibile neppure quando parla della ragione per cui è li: chiedere la fiducia. Sullo sfondo compaiono sempre più nitidi i contorni della cacciata di Letta: «Si fa fatica a dare fiducia nel rapporto quotidiano con le persone, con i colleghi di lavoro; le persone che stanno fuori da quest'Aula sanno che chiedere la fiducia oggi è sempre più difficile» . TI confronto con M5S In aula il confronto poltiico più interessante è con gli esponenti di ,M5s. È evidente che sono gli uni per l'altro e viceversa una spina nel fianco. I grillini lo prendono in giro sula sua presunat volontà di andare alle elezioni se ci fosse stata una legge compiuta. E lui li castiga: <&no il segretario di un partito politico che non ha mai paura di candidarsi alle elezioni: anche dove i sondaggi dicono il contrario, come in Sardegna, anche dove c'è difficoltà, noi non abbiamo paura di andare alle elezioni, e in questo primo anno di vita parlamentare, in cui abbiamo ricevuto da voi presunte lezioni di democrazia, vi segnalo, gentili senatrici ed egregi senatori, che nelle quattro elezioni regionali che si sono svol.te - quelle della Sardegna, della Basilicata e delle Province di Trento e Bolzano - il Pd si è sempre presentato e ha sempre vinto. Non posso dire la stessa cosa per voi». In un'altra occasione in cui i senatori grillini manifestano insofferenza,lui si rivolge alla parte dell'emiciclo occupata dal gruppo Pd: «Ricordiamoci sempre che svolgiamo una funzione sociale, tesa continua a pago 4 (... ) a recuperare le difficoltà che stanno incontrando in questo momento i senatori e le senatrici del Gruppo del Movimento 5 Stelle nei confronti della propria base e dell'opinione pubblica che li sostiene. Non è facile stare in un partito», ha concluso Renzi, «in cui c'è Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo un capo che dice: <<lo non sono democratico». Quindi, vogliamogli bene anche se loro non ne vogliono a noi». Altra scaramuccia: «Dicevano che al Senato non vi divertivate: invece, vi vedo sereni. Vi garantisco che vi divertirete sempre di più!», ha rintuzzato il gruppo M5s che non mollava la presa. Alla fine, però, c'è cascato il premier con uan gaffe proprio sul tema con cui vuole lanciare il suo ,esecutivo: «Noi immaginiamo, con questo governo e con il vostro aiuto, di trovare dei punti di sintesi reali, che permettano a quella bambina che ha dodici anni, che frequenta la quinta elementare... », ha declamato l'ex sindaco. «Sì, semmai la seconda media ... », lo ha colto in fallo la senatrice Laura Bignami, di professione insegnante. La sfida economica Il timingprevisto da Renzi è serrato: si vuole giocare la faccia davvero. Vuole arrivare allo luglio avendo affrontato "i temi costituzionali, istituzionali, elettorali, di lavoro, di fisco, di pubblico impiego, di giustizia e impostato un diverso atteggiamento verso la scuola». E allora: come primo ,atto si tratta di sbloccare il Patto di stabilità sugli investimenti nell'edilizia scolastica. n premier citando Renzo Piano ha invitato a «rammendare le periferie». n piano per l'edilizia scolastica sarà dal 15 giugno al 15 settembre, con un progranuna straordinario <<dell'ordine di qualche miliardo di euro». Contro la disoccupazione femminile più alta d'Europa, poi, Renzi lancia un piano sugli asili nido. Gli piace l'idea di prendere due piccioni con una fava (assume le donne e sistema i bimbi delle done che vanno a lavòrare). Lo ripete sempre. Gli asili nido stanno a Renzi come l'Ici stava a Silvio Berlusconi. Ma gli argomenti più corposi sono: «Lo sblocco totale - non parziale: ripeto, totale - dei debiti della p.a. attraverso un diverso utilizw della Cassa depositi TI secondo elemento della sua azione economica sarà il rifinanziamento dei fondi di garanzia per le pmi (ancora con la Cdp guidata da Franco Bassanini) Infine, <<una riduzione a doppia cifra del cuneo fiscale, attraverso misure serie e irreversibili, legate alla revisione della spesa, ma non soltanto, che porterà nel corso dei primi mesi del primo semestre del 2014 a vedere dei risultati immedel destinatario, non 068391 DI riproducibile, Pag. 36 Quotidiano ItaliaOggi Data Pagina Foglio www.ecostampa.it diati e concreti». Intanto, a marzo il parlamento affronta il Piano per il lavoro: «Se non riusciamo a creare nuove assunzioni, il problema delle garanzie dei nuovi assunti neanche si pone». Renzi non vuole più vedere quei miseri 12 miliardi: non è una cifra definibile come attrazione di investimenti. il premier ha voluto dimostrare, sia nel discorso che in replica, di saper maltrattare i parlamentari «lontani dai cittadini» ed anche i dirigenti della pubblica amministrazione che devono stare accorti: il posto fisso sparirà. «Credo sia arnvato il momento di dire con forza che una politica forte è quella che affida dei tempi certi anche al ruolo dei dirigenti e che non può esistere, fermi e salvi i diritti acquisiti, la possibilità di un dirigente che ~ane a tempo indeterminato e che fa il bello e il cattivo tempo». «Noi non siamo per sottrarre responsabilità ai dirigenti: siamo per dargliele tutte; noi vorremmo che la parola accountability trovasse una traduzione in italiano», ha aggiunto, «perché vi sono le responsabilità erariali, quelle penali e quelle civili, però non ce n'è una da maneato raggiungimento degli obiettivi, se non a livello teorico: questa, però, è una sfida di buonsenso, che nell'arco di quattro anni può essere vinta e affrontata se partiamo subito e se abbiamo anche il coraggio - lasciatemelo dire - di far emergere in modo netto, chiaro ed evidente che ogni centesimo speso dalla pubblica amministrazione debba essere visibile on line da parte di tutti». Infine, fisco e giustizia. Renzi userà la delega fiscale per inviare a tutti i dipendenti pubblici e ai pensionati direttamente a casa la dichiarazione dei redditi. Sulla giustizia molte frasi ad effetto: «Lavorano più, negli appalti pubblici, gli avvocati che i muratori». Insidiosa, ma all'apparenza molto incisiva, l'iniziativa sulle Regioni per 'introdurre una clausola di intervento della legge statale anche in materie fin qui assegnate esclusivamente assegnate alle Regioni. Molti i segni di trattativa con Forza Italia. Sul ddl Delrio «per impedire che il 25 maggio si voti per le Province», «Poi ne riparliamo nel Titolo V» e sullo jus soli che scatterebbe alla fine della quinta elementare a rlipei anni rI'età, 25-02-2014 3 2/2 ~~--rRr\T01'T\l\O---')-·- - - - - " "......... L"hau,,,m,,,,,,ln"@OHI,,'J,y'"1,,,,i<ù''''''",",",,,,,,,,,n,,,,,,,,","!,,,,d,"imi""""" CorriRre della .sera non ama Rcnzi 068391 1<"" slolo r;"h"m",to ti" .m ,,,,,,..t del direffQre it. d;, ...u" Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 37 Quotidiano Data ItaliaOggi Pagina Foglio 25-02-2014 5 1 /2 www.ecostampa.it RENZI PER FELTRI Un imbonitore corne il Cav Pisle/li a pag. 5 DI GOFFREDO PISTELLI Vittorio Feltri registra la novità di stile di Renzi ma non se la sente di dargli un voto Per il momento sono solo parole Il pericolo più grosso viene dal suo stesso partito E Ritaglio Scuola: testate nazionali pidamente nellà palude di cui lui stesso ha parlato. D. Ché le difficoltà non mancano... R. Certo. Non basta avere un programma, un'idea, perché devi sottostare comunque ai regolamenti, ai riti e alle liturgie di una politica mai svecchiata nella sostanza, dalla fondazione, dall'Unità di Italia. D. Scontiamo vizi antichi cioè... R. Massì, se andiamo a rileggere ciò che accadeva prima del fascismo, nell'Italia giolittiana, rimaniamo stupiti di dover trovare le stesse parole, le stesse difficoltà. Perché siamo, da sempre, un Paese di legulei, di adoratori della norma. Non è vero che prima si fa la legge e poi si trova l'inganno: è vero il contrario! Spesso l'inganno è insito nella legge. Mai nessuna riforma, fatta in questo Paese, è stata all'altezza: di solito è stata peggiore del buco da rattoppare. D. Renzi parrebbe averlo capito, visto che una delle riforme che ha messo in agenda e della quale parla spesso, anche oggi al Sena· to (ieri per chi legge, ndr), è quello delle burocrazie... R. Resto convinto che Renzi debba fare i conti innanzitutto col proprio partito, col Pd, che mi pare lo stia osservando. Poi si dovrà misurare con tutti gli altri partiti e col potere ostativo tipico delle coalizioni, dove i veti incrociati sono all'ordine del giorno. Quindi ci sarà la fase esecutiva delle riforme, dove appunto il sistema della dirigenza pubblica sarà decisivo, perché sono i burocrati che scrivono materialmente le leggi e spesso le fanno non applicabili ma interpretabili. Persino Benito Mussolini ha introdotto il sistema dittatoriale per superare le pastoie stampa ad uso esclusivo che frapponevano alla sua volontà riformatrice. D. Non mi pareva avere una vocazione democrati· ca, peraltro. Un altro ca· valiere, Silvio Berlusconi, s'è sempre lamentato del potere dei burocrati. Fa· mosa l'espressione della macchina che «gli ,re~ava contro» ... R. Guardi B. aveva un'aggravante ... D.E cioè? R. Che mentre cercava di fare, delegava. Pensi che delegò a Giulio Tremonti la realizzazione della Rivoluzione liberale. Affidare una cosa del genere a un socialista è una contraddizione in termini. D. Beh, certo Tremonti fu un dei Reviglio boys (da Franco Reviglio, ministro socialista delle Finanze, ndr) R. Appunto. No, B. è stato bravissimo nel catturare il consenso, nei discorsi, nella vendita. Un gran venditore. Peccato che non avesse il prodotto. Insomma non ha mai avuto la vocazione del governante e non ha mai governato. Qualche legge ad personam e, nemmeno andata a buon fine ... ,D. A guardare dai risul· tati, dice? R. Dico. No, B. non sapeva manco farsi i cazzÌ propri, mi scusi, figurarsi se sapeva fare i nostri. D. Ma torniamo a Renzi, direttore. R. Torniamoci. Sul punto delle burocrazia sono curioso di vedere come farà. Così come vorrei vedere dove andrà a prendere le risorse per le cose che ha promesso ... D. Oggi ha parlato di un piano straordinario sul· la scuola, anche edilizio, da realizzare da giugno a s~ttembre,.~ per il quale del destinatario, non rimuovere 11 Patto di sta· bilità. "Par· tiamo dalla scuola", ha detto ... R. Sì, sulla scuola ci han provato tutti: maè dal 1960 che non si fa altro che peggiorare. Da quando iIitroducemmo la scuola media unica. Lo ricordo bene perché allora, facevo parte della commissione che studiò la cosa per il Partito socialista. Eravamo convinti che fosse una riforma necessaria ma è stata una boiata che ha abbassato il livello del sistema. Così ora abbiamo un sistema scolastico gentiliano ma peggiorato. Uguale ma in peggio. D. Renzi ne ha parlato spesso, in passato. Un tema da Leopolda... R. È una scuola diventata ricettacolo di gente poco capace, anche perché mal pagata, per cui i migliori fanno altro. Tutta l'istruzione registra uno scollamento con la vita reale e produttiva; col mondo del lavoro. D. Anche l'università? R. Beh, èerto.' Schifata dall'industria perché convinta che l'accademia sia superiore alle banalità della produzione. 10 vediamo dai riostri laureati ... D. Feltri, ma quali sono i nemici veri di Renzi, oggi? R. Sono quelli che vogliono mantenere lo status quo, che non hanno nessuna voglia di 'sperimentare e sono tutti impauriti da questo giovanotto che, è vero, si presenta con una punta di bullismo, o che è avvertito come tale, e susci- riproducibile. Pag. 38 068391 ccoci al Renzi I. Arriva il governo che suscita grandi speranze e altrettanto grandi livori. Un premier e un esecutivo attesi à molte rotture. 10 schema che potrebbe andare in frantumi è quello destra-sinistra: sembra il primo governo della storia che appare in grado di avere un consenso nel Paese fuori dai recinti ideologici soliti. Guidato da un leader di centrosinistra, financo un segretario di partito, potrebbe infatti piacere anche agli elettori di centrodestra. Sarà così? Vittorio Feltri, che a lungo è stato un campione dell'Italia moderata, dandole voce, a volte strillandola, coi giornali che ha diretto, può es" sere un test affidabile. Quando ci risponde al telefono, Renzi parla ancora all'emiciclo di Palazzo Madama. Domanda. Direttore, siamo dunque arrivati a Renzi al governo. Che gliene pare? Risposta. Questo signore ha molto successo perché usa un linguaggio nuovo rispetto agli stilemi, ai canoni del politico tradizionale. Ignora il politichese classico. Usa un altro lessico, diverso, alla portata, e questo è già motivo di attenzione da parte del pubblico. Induce nelle persone un senso di confidenza maggiore rispetto ai predecessori. D. Un ribaltamento della comunicazione politica, in effetti. R. È questa è una grande nota di merito. Però è evidente che non bastano le parole: servono, e sono importanti, a catturare consenso, a far capire gente quel che vuoi fare. Dopo di ché rimane il problema di sempre... D. Vale a dire? R. Sarà capace, Renzi, di essere coerente con quello che ha detto? Se no. si ritrova ra- ItaliaOggi ta diffidenza perSino nei suoi scritto che questo incarico «è un impegno che farebbe stessi compagni di partito. D. Gli diamo un voto? tremare i polsi anche a un R. Purtroppo non possono governo di sta~is!i e fuogiudicarlo che dalle parole. riclasse». Almeno il primo trimestre, lo Come dire valuteremo solo dalle inten- che l'esezioni, più che dagli atti, quindi cutivo è di sospendo il voto. tutt"altra D. Nemmeno sui. mini- pasta. .. stri? Gian Antonio Stella ha Se non riuscifa a produrre '. dei latti cQncreti'(e presto); Renzi si troverà. neUa stessa paluàe che aveva invischiitto il suoprt3decesso·re a Palàzzò Chig; • . Sifra presto a dire che si v,uoi rifo1'lfu:Lre la scuola. Etial1960 che non si fa altro' che peggiorarla, d'it qaando si varò , ..lff riforma della ;sc.uola media unica 25-02-2014 5 Foglio 2/2 programma, non basta dire non va. D. B. annuncia un'opposizione ragionevole ... R. Posizione di buon senso. Quasi banale, però. Se uno mi propone di guadagnare un milioni di euro, anche se è di sinistra prima di dire no, sto a vedere. ~Riprodu.ziom riseroaia-II Renzi delle riuscire a..battere ,·(tltàdirìlf~'h;zà ' perché non è vero .' 'che prima si li! e la l~gge IQ; sìttòvft "ingann(). Spesso nngan1!-(}' è lPP dentl'6leleglfe B. non a~elllt" la vocazione del governante ed i7ifatti non ha. mai governatfi1 ;SttJv(J qu,alçbe legge .ad lter~o~m che p;oi:n(lft:f'1f,emmeno andtita'1monfine 068391 In Un certo senso assomiglia a B;erlusconi che flstato brallissimo nel catturare il consenso, , un grtmde venditore. Peccato che poi . non avesse il prodotto R. Stella ha ragione, per carità. Però sarebbe stato meglio fare gli esempio, doveva dire: ha scelto Tizio per questo ministero e invece andava meglio Caio. E così del Data Pagina www.ecostampa.it Quotidiano Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 39 ItaliaOggi Data Pagina Foglio 25-02-2014 18 1 www.ecostampa.it Quotidiano Salone dello Studente Campus Orienta, prende il via oggi l'edizione di Monza Prende il via questa mattina l'edizione di Monza del Salone dello Studente Campus Orienta (www.salonedellostudente.it).la più importante manifestazione italiana dedicata all'orientamento post-scolastico e universitario, che si svolgerà oggi e domani presso l'Autodromo Nazionale (Palazzina Ospitalità - Via Vedano 5), dalle ore 9.30 alle ore 13. n Salone dello Studente, a Monza per l'ottava volta, si tiene in nove città italiane, da Catania a Thrino, passando per Lamezia Terme, Bari, Roma, Pescara, Firenze e Milano, coinvolgendo un centinaio tra atenei e scuole e circa 200.000 studenti. A Monza sono attesi oltre 5.000 ragazzi. A Monza sono presenti circa 40 espositori, tra cui alcune delle università e degli istituti italiani più prestigiosi. Inoltre, a disposizione degli studenti ci sono 6 simulazioni al giorno dei test d'ammissione all'università; 9 sale orientamento di cui 3 dedicate alla formazione classica, 3 alla professione, 1 ai colloqui di orientamento personalizzati con gli psicologi dell'Associazione italiana psicologi. Fra le novità dell'edizione monzese, la presenza degli istituti tecnici e di formazione superiore e degli istituti con corsi serali. <<Anche gli istituti superiori serali hanno un ruolo importante, sia nel raccordo tra mondo del lavoro e formazione degli adulti, che nella promozione della cultura. E' interessante dire che ai già ottimi istituti presenti in città si affiancherà, dal prossimo anno, il primo liceo artistico serale della Lombardia», ha commentato Rosario Montalbano, assessore all'istruzione del Comune di Monza. <<Anche Monza e.la Brianza sono toccate da una seria crisi economica, che si manifesta anche con la disoccupazione giovanile: è ancora più necessario, dunque, organizzare attività che avvicinino il mondo della scuola e il mondo del lavoro, perché un buon pel"corso formativo deve essere caratterizzato anche dalla sua spendibilità lavorativa. Sono convinto che Il Salone dello Studente Camp\lS Orienta! costituirà anche quest'anno una tappa importante di un percorso che contribuirà a costruire prospettive formative e professionali attive e consapevoli», ha continuato Montalbano. ' «Puntiamo ad un 2014 scop:idettante, con la partecipazione di più studenti, più scuole ed università e con una presenza ancora maggiore delle istituzioni», ha dichiarato Domenicò Ioppolo, a.d. di MF Conference, la società di Class Editori che organizza il Salone. «Sono diverse le novità che presenteremo quest'anno, a cominciare dall'edizione che si terrà li Thrino, dall'ampliamento dei temi alla creazione di un'area internazionale, dove accogliere istituti provenienti da tutto il mondo. Inauguriamo l'edizione di Monza guardando con fiducia al prosieguo dell'anno, consci dell'importanza che ha la manifestazione, unica in Italia li consentire un punto di contatto cosÌ coinvolgente con la comunità degli studenti», ha concluso Ioppolo. Il Salone dellò Studente, organizzato con il patrocinio I!pUa Commissione europea e in collaborazione con ActI Stage Sportello Stage, è promosso dal Comune di Monza insieme alla Provincia Monza Brianza e all'Ufficio Scolastico per la Lombardia- Monza Brianza. 068391 Ullalia punti sul Fattore Mrica Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 40 ItaliaOggi Data Pagina Foglio 25-02-2014 33 1 E PER SMAI..TlRE Il.. PRECARIATO, I..'IPOTESI DI DESTINARE SOl..O Il.. 25% DEI POSTI A NI!JO~I CONCORSI Graduatorie a esaurimento, si lavora per aggiornarle Intanto utili anche le abilitazioni Ue: valgono 30 punti DI CARLO FORTE titoli di abilitazione conseguiti nell'Unione europea potranno essere fatti valere 30 punti, già dal prossimo anno, ai fini delle graduatorie a esaurimento. Così come avviene per i titoli rilasciati dalle scuole di specializzazione all'insegnamento secondario. A patto che i relativi percorsi formativi siano in tutto analoghi a quelli italiani. E cioè, due anni di corso dopo la laurea, frequenza obbligatoria e inconciliabilità dell'eventuale servizio contemporaneo alla frequenza, natura teorico-pratica del corso abilitante. E questa la novità più importante contenuta nella bozza di regolamento per la riapertura delle graduatorie a esaurimento sulla quale stanno lavorando i tecnici del ministero dell'istruzione. Nulla di fatto, invece, per l'iscrizione dei neoabilitati, salvo che per quelli che erano stati iscritti con riserva. Che potranno scioglierla o potranno mantenere l'iscrizione con riserva a seconda della propria situazione particolare. Si pensi, per esempio, agli ammessi con riserva per effetto di provvedimenti dell'autorità giudiziaria per i quali non sia stata ancora emessa la sentenza definitiva. Una cosa è certa, però: la produzione continua di norme speciali che, nel corso del tempo, hanno impedito alle graduatorie a esaurimento di rimanere chiuse a chiave, nel senso di cancellare gradualmente quello che una volta si chiamava doppio canale, per riportare totalmente il reclutamento dei docenti nell'alveo dei concorsi ordinari. Con una differenza di non poco conto rispetto al passato. Mentre prima della riforma ai concorsi si accedeva con il mero titolo di studio di accesso al posto o alla classe di concorso di interesse, adesso, per essere ammessi al concorso, è necessario possedere già l'abilitazione. Quanto alle altre novità della bozza di regolamento sulle graduatorie, da segnalare il riconoscimento del servizio prestato dai precari non inseriti negli elenchi salvaprecari tramite i contratti regionali. Ma solo per i giorni effettivi di servizio. In più, a partire da quest'anno, la fascia aggiuntiva nella quale erano stati collocati i neoabilitati grazie a norme speciali prende il nome di N fascia e va a regime definitivamente. Nessuna novità, invece, per il sostegno alle superiori i cui elenchi rimarranno suddivisi rigidamente per aree (ADO l, AD02, AD03 e AD04) a fronte dell'unificazione delle aree che dovrebbe andare a regime già da quest'anno per i docenti di ruolo. Rimane anche quest'anno la situazione di incertezza nella delicata materia dell'accesso alle assunzioni riservate agli invalidi e agli orfani per lavoro. IJamministrazione, infatti, intende confermare il requisito della previa disoccupazione all'atto della presentazione della domanda di riconoscimento della riserva. 068391 I sembrerebbe essersi interrotta. Ad oggi, l'aggiornamento delle graduatorie è a normativa vigente, ma secondo quanto risulta a ItaliaOggi, a viale Trastevere si starebbe lavorando ad un'ipotesi legislativa che dovrebbe portare ad un'accelerazione del processo di assorbimento dei docenti precari, attualmente inclusi nelle graduatorie a esaurimento, che attendono da anni l'immissione in ruolo. Secondo tale ipotesi, il criterio dell'alternanza delle immissioni in ruolo tra graduatorie dei concorsi e graduatorie a esaurimento dovrebbe essere modificato in favore delle graduatorie a esaurimento. Così da favorire l'esaurimento delle stesse in tempi più rapidi. Attualmente, le immissioni in ruolo vengono tratte al 50% individuando gli aventi diritto scorrendo la graduatoria dei concorsi e il rimanente 50% scorrendo le graduatorie a esaurimento. Secondo l'ipotesi al vaglio di viale Trastevere, la percentuale da destinare alle graduatorie a esaurimento dovrebbe salire al 75% e quella dei concorsi al 25%. Ma per fare questo sarebbe necessario un intervento legislativo ad hoc. E siccome i tempi sono strettissimi, l'unica strada percorribile, resta, come sempre, quella della decretazione d'urgenza. Una strada tutta in salita. Specie se si pensa alla mole impressionante di contenzioso che ha caratterizzato la materia delle assunzioni negli ultimi anni. Resta il fatto, però, che l'intenzione del legislatore va www.ecostampa.it Quotidiano Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 41 ItaliaOggi m ANnRÉAG.bOS,()* adovrà~gserè. .valu.ta~?~. .e......unaptiorità nena sc,UOlll.. U ell'agenda dm nuovo mini~ , strtrStefania Giannini? Crediamo al'Sì. Certo, à pnma'mta si pUÒ ritenere - con: qualche fondamefito chè altre criticità dèlnòstto sistema d'istrilZionè.siano.àriOOti.\.piÙ: urgenti: taSsi di abbandoIìl.i, divari territoriali degli apprendimenti, crisi delhl sc~ola medi'a., edilizia sColastica. E'; soprattutto, il. reéluta-· mento, la formaziane· e le camere degli ìì1~ segnanti, il vero nodo cruciale della Ilcuola, su· cui il nuovo mini~ stro ha: già Cònùrtcl8to a· dare indicatiortì i'tlteress-a:nti. Se, tuttavia, .nei prossimimMi il governo non riUscirà il fate npartireiil processo che eOnduèe aI Sistema nazionale cji valutazione, arenatosi da un ann'6;'11talia si prl~ verà - fbl'lSedefWtiVlmìente-'- di \Jno strumentO poten~ di diagnòsi delle d.ebolezzè ·.della Pf6.·)pna. scuòla.; .una tisorsasenzaia .qutllè'gli stessi prohlemielencati nonrÌcevono un'à(te.. 'guaw;méSsa ~·ÌÌJ()$ e,~lì;lliqu~,non possono eSsere aBrontatì con llucçessO. Aq,~s,~c{mcl~~oné.ariiv~ . . ,poro t()'ilèllà l'ondàZ1one AgnèU'alu- tazione della scuola, A che cosa serve epercké è'necessari:a'al,l'Italia,appena pùbblicato dà LaterZa. . .. Non s.l;U'à faèil~;D8. ùn lata, infatti, oceorrerebbe-cambiaté pàSSa e tenere ben dritto il tìnione iri direZione dì una attuazione - sia pure con numerosi correzioni ;;. del Regolartlento del SiStema nazionale di valùta:zione approvato nel 2013 dal governo Monti. Dopo 15 anni di false: -partenze e ondeggiàmenti, un ulteriore prolungato stallo eqmvarrebbeal fullimen~ to.· Dall'altto,: tuttavia, senirebbe arrtlarsi di pazte~ e dare vita à un runpiodibàttitonazionale ·per eosti'ù.lre ciò °me:":al di làdelle soluzIoni a:rehitettoniche.:.:.anooradawerò m~ca: il <ìòMenso degli ìimeghanti,troppidei quà!i vedono la valutazione ancoraeon:llospettO,ritenendòlopiù' Una n;p.nàèciaclieuno str\lìi1ento dimigliòtanlèItto. .La stOria . ~!>ntà; Nel corso'déglianni, gli . gj<sono conviriti che la val. .eun Pagina 25-02-2014 34 Foglio 1 Data www.ecostampa.it Quotidiano nale di. vàhlt~one de\1~ QPel'ate SO:. pratttitto 'a dw livelli,: (i)q'QeU() della va1ùtazionédel sistemad'istrllZiOìlè· nelstlo ~omplésSo~ qùfilèon-senso e'è; (ii) que1l6della va1utàZione della. quàlità 'délléscUo'lé(ntlridèi~;ngoli ittsegn~ti) per fQmire\ . ti di di~òlli Il'écéSsa,rl . . . proCè$sidi :tdèittsiènl~' per o~. .., 1m llifJnn~òiJ o •. '. àffidabni -éu'tlli a cO):l.'l.Piélle ~t\&:plil, avvertite/.· .,r:' r : i: .. In~doJUpgUi la~~t(iZi9l1edeho lésevwle:dè\re i1Wi~gIi strumenti dellà oosiddetta vruutazi.Q~ «esterna» ( . . Jnv:allll e vi~' .. ole degU. .'. ti); senza~dei quali q . forma di autovalutazÌ9ne .è inevita iIroente autoreferenziale. Ma questi stru!:l\.entr nonvanno'associati a premi . eoonomici(o 8:. s~oni): .sia YespenènZa ittternaziori.alé sia gli e~ti deUe spèrln:tentamorueandatte inqu~ stianni dal Miur conferm-àr\.o chetale ~DePienw per gil~iì:tt tètion. ~ppÌ'occio èhaeffétti rontroproduceil~li ~erisorse ~ la s~o a,con: rl- ti;'c!mle la .tentazÌIJne de'i dOcenti di manipOlare lè proVèo indirizzare l'insegnamentO al :rtìerosupéramento dei . Su questi aspetti, in effetti, non c'è test. stata.'chi.ar$zaPoIiti'cil:6liè bi. fOsse Sé una scuola ya bene e la valutaal gt!vemo questa. (I quella'1XYàliZiòne, zio~e lo rivela, il suO «premio» dovrà oppure un esecutivòtecnii», àiaOéenti essere una cre;cita: Ulterioredèlla IlUà Ilon è Iriaistato spiégataellieèhecosà autonomia; a ogni nvellQ,còìiipreso si voglia.davVero vaIu~ioon'qualì qUélladeUagesti-one delle· risorse . strumenti e snlla base di quale idea umàJie. E peri docenti?l\rOilbìsogna di scuola: L~ re$ìsténZj1ide'9lògioo: e f'o-i<se prEthllarne iltn;èritÒ"?Certo, pro- . corporativa dinna bùbna,parlièdei . ri.i <li ca:rti.era ediretribuZione sindacati ha fa.tto pOi il. restO.' ,. 'conoscère chi meg:liò fàepHi Un percorso dicliiarlm~ntq e di S'rmpegna1!Otio dovetQse. Ma'seWòn6: costruzione del COhsèi$O nel1ascùom gl~ strtunenti tldattiiqùèlli dénaYl:ilu~ dòVrebbepattiI'ed*alcÙIle lezlòniap- taziollé esterna.... in ptimis.1e prese, che il Regòlamento sold1rlparte Invalsi~aqueStOIlCòpO!.n()ti ha fatto propnè. QUi lè èi;\prlmiamo Ìn ConcorSi dia" . modo apOOittjco; nel RappOrto siàtric~ potetidigiuilizloai . ehiscono diargomentfedevidetlze; se:rnbtanO:solliiiom • In prhno luogo; urt Sistema nazio· , *dirrittorè dè.llil.1!ondtr~ ~4~tr:~:e~f(~~fTV:: . ·Gib'vf.tJt1if;~fì r a"""",, AZlr,.'dn :,Cl,OI il d_Il" I ro",I"L,~~:-,-;;:;7;::;;;;:-;;;:;;;-;;;;;::;;:', ,h H" ,,,t,·,,,,,!,,,,,,,,,,I, Yalutarc sì, Ina non per punire .: 068391 :r:.~ ~::=:~. ::~,.;;.,,;;;. ,1':"",,.,,,,,,,, "Ì: '"1*''''''';''' ::i:-lii,;;="",.,,,,::,,,,,,. Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 42 Data ItaliaOggi Pagina Foglio 25-02-2014 34 1 La ricerca della Fondazione Agnelli sugli effetti distorsivi di un sistema premiale Valutare sÌ, ma non per punire www.ecostampa.it Quotidiano Tra i punti deboli, l'assenza di riforma della governance DI GIOVANNI SCANCARELLO valutazione usata per premiare o punire i docenti non funziona. ivide anziché unire il mondo della scuola e non ne restituisce una fotografia attendibile. Tra l'altro, la valutazione non è utilizzata per dare aumenti ai docenti neanche negli altri paesi europei. E lì dove, come in Usa, si sono fatte sperimentazioni in tal senso, ora si sta tornando indietro. Il valore aggiunto della scuola nell'apprendimento dei singoli studenti, infatti, è sempre il frutto di un lavoro di squadra: le scuole andranno pertanto valutate su come lo organizzano e progettano. Se n'è parlato lo scorso 20 febbraio a Roma, durante la presentazione della ricerca dal titolo «La valutazione della scuola. A cosa serve e perché è necessaria» della Fondazione Giovanni Agnelli. Tra i punti deboli del regolamento del sistema nazionale di valutazione (Snv), varato a marzo 2013 dall'allora uscente governo Monti, soprattuto fassenza di investimenti sulla formazione dei docenti. Tra i punti forti, quello di aver tracciato nuove coordinate di lavoro e unificato le tre gambe (Invalsi, Indire e corpo ispettivo) rimaste slegate. Fino ad oggi, spiega la Fga, ce la siamo cavata di fronte all'Europa con le sperimentazioni sulla valutazione delle scuole. È soprattutto con l'allora ministro dell'istruzione Mariastella Gelmini che, tra richiami al merito e tentativi di regolamento. Resta poi il nodo della collegialità. Senza riforma degli organi di governo della scuola dell'autonomia, la valutazione potrebbe restare al palo. Ma senza valutazione delle scuole, anche la collegialità rischia la paralisi. Nel nostro Paese si è iniziato a parlare di autonomia scolastica e poi di valutazione, senza affrontare prima, però, la riforma degli organi collegiali. Un passaggio a vuoto che forse non ha aiutato nemmeno a far scattare l'imprinting tra scuola e valutazione esterna. Tra i dati rilevati dalla Fondazione Agnelli colpisce che «in alcune scuole, sono stati i genitori eletti nei consigli di istituto a guidare la fronda contro la sperimentazione». Nella collegialità, quindi, è sorta la barricata. Valore costitutivo del nostro sistema scolastico, frutto di conquiste democratiche degli anni settanta, la collegialità risulta talmente radicata nel dna della sèuola, da rintracciarsene i segni sin dai tempi dei regi decreti. Che la collegialità vada considerata di prioritaria importanza è confermato dagli stessi ricercatori della Fga, quando dicono che la questione della governance della scuola diventa «endogena e quindi è corretto considerarla rilevante per la valutazione della scuola, attraverso una misura di valore aggiunto, attraverso prove standardizzate». Ma se di riforma degli organi collegiali si parla sin dai tempi della legge Bassanini e fino ad oggi non se n'è ancora fatto niente, un motivo ci sarà. Una cosa è certa: bisognerà pensarci bene, prima di chiedere cessioni di quote di sovranità degli organi collegiali democraticamente eletti. Se da una parte, di tutto c'è bisogno, meno che di altri elefanti nella cristalleria, dall'altra c'è da scommettere che il confronto della scuola con la valutazione, se rivolto veramente a innalzare i livelli di apprendimento dei nostri studenti, si giocherà soprattutto sul piano della collegialità. Un confronto che però richiederà competenze per essere adeguatamente impostato. «La valutazione delle scuole sembra adeguata a integrare due dimensioni», si legge nella ricerca della FGA, «a prima è quella di rendere i singoli istituti responsabili (accountable) per i loro risultati; la seconda è quella di usare i risultati di apprendimento degli studenti per valutare l'efficacia dei processi didattici e organizzativi di ciascun istituto». È proprio grazie alla valutazione che si innescherebbe, secondo FGA, quella riflessività della comunità professionale e collegiale che è decisiva per creare consenso e migliorare. È infatti solo grazie alla valutazione, spiegano i ricercatori, che sarà possibile diagnosticare «le lacune ed eventualmente proporre azioni di miglioramento, attraverso la pratica di fornire alle scuole i risultati aggregati dei test standardizzati, integrata eventualmente da visite ispettive, grazie alla riflessione interna alla scuola stessa». 068391 Il introdurre la valutazione della perfurmance di Brunetta, si assiste ad una stagione di progetti sperimentali. Vqs, Valorizza, il Vales, ne sono la testimonianza. Esperienze che consentono comunque l'emersione dei punti deboli e degli errori da evitare però in futuro. Alla luce dei risultati conseguiti ad esempio dal progetto Valutazione per lo sviluppo della qualità delle scuole (Vqs), spiegano i ricercatori coordinati da Andrea Gavosto, direttore della Fga, i docenti non hanno ancora capito il valore aggiunto procurato dalla valutazione esterna, resta il dubbio sulla correttezza della conduzione delle somministrazioni da parte di alcune scuole nei confronti di altre (cheating), il modello teorico e metodologico di progetti, che prevedevano premi in denaro per i migliori, è stato giudicato oscuro. Un sistema condiviso e generatore di trasparenza, secondo la fondazione, vedrebbe invece ricollocati i soggetti del Snv e le loro gambe all'interno di una strategia nazionale di innalzamento degli standard di istruzione. Con l'Invalsi preso a verificare le politiche di sviluppo dell'apprendimento e a sostenere le scuole attraverso la valutazione esterna per certificare competenze alla fine dell'obbligo, con gli ispettori a valutare l'operato delle scuole, anche visitandole periodicamente, con una griglia in stile Ofsted alla mano, e con le scuole e l'Indire impegnati nella formazione e nei piani di miglioramento previsti dal Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 43 ItaliaOggi Data 25-02-2014 Pagina 35 Foglio 1 www.ecostampa.it Quotidiano PER DISINNESCARLA, IL MINISTRO GIANNINI DEVE INTERVENIRE SUBITO ./...--,~.-_-_.~~<" ! Il pasticcio della reiterazione delle supplenze, I una vera bomba ad orologeria per viale Trastevere I I DI MAx BRUSCHI* ell'austero palazzo di viale Trastevere, sede del ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, c'è una bomba a orologeria. Che fa tic tac, tic tac, nell'attesa di chi vorrebbe disinnescarla e non può, di chi prega che svapori all'alba, come se fosse un brutto sogno, o aspetta con fatalismo che esploda, sperando in danni limitati, o che faccia cilecca. n detonatore potrebbe sCattare il 27 marzo, quando la Corte EUropea (CEDU) sarà chiamata a rispondere (tra le altre, ma è la questione principale e dirimente) alla seguente domanda postale dalla Corte Costituzionale con l'ordinanza 207/2013: è lecito o non è lecito ai sensi del diritto comunitario, che vieta, per direttiva e giurisprudenza, l'abuso di contratti a termine, coprire p0sti <<vacanti e disponibili» con contratto a tempo determinato «senza indicare tempi certi per l'espletamento dei concorsi»? Domanda cui ha già risposto la Commissione europea, depositando osservazioni che metterebbero in allarme anche il più distratto dei lettori. Se la CEDU dovesse sancire l'incompatibilità delle norme italiane sul comparto scuola con la legislazione comunitaria, in verità, non si determinerebbe l'assunzione in massa dei ricorrenti, come qualcuno propaganda. La palla tornerebbe alla Corte Costituzionale e poi ai tribunali del lavo- mancata spendibilità dei titoli di abilitazione da parte degli esclusi dalle GAE: «In esito a una specifica sessione negoziale concernente interventi in materia contrattuale per il personale della scuola, che assicuri l'invarianza finanziaria il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca è autorizzato, a deéorrere dall'anno scolastico 2014/2015, ad assumere a tempo indeterminato personale docente, educativo e ATA per la copertura di tutti i posti vacanti e disponibili nell'organico di diritto di cui alle dotazioni organiche del personale, individuate ai sensi dell'articolo 19, comma 7, del Decreto Legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111. Alle assunzioni si procede attingendo per il 50% attraverso lo scorrimento delle graduatorie permanenti di cui all'articolo 401 del Testo unico delle leggi sulla scuola, per il 50% attraverso l'indizione di concorsi per titoli ed esami con cadenza biennale, riservati a docenti abilitati ai sensi della normativa vigente. Ai candidati inseriti nelle graduatorie di merito di concorsi antecedenti alla data di emanazione del presente decreto legge, è riconosciuto il titolo di abilitazione». Al Minosse comunitario, forse potrebbe bastare. Dum Ramae consulitur, o vogliamo intervenire? *dirigente tecnico del Miur ----©Riproduzione riseroata~ 068391 N ro, che potrebbero «andare alla groSSll», senza distinguere tra le varie tipologie di contratti e di situazioni, comminare salatissimi risarcimenti e solo al limite, e forse in maniera spericolata, perché in deroga alla Costituzione, imporre assunzioni. TI danno al pubblico erario sarebbe enorme. La soluzione forse c'è, ma il tempo a disposizione è davvero poco. TI ministro avrà giusto il tempo di giurare e agire, o affidarsi all'italico stellone. Occorrerebbe procedere per decreto legge, e subito. Fatta la revisione dei cicli scolastici (era comprensibile che ci fossero remore ad assumere a tempo indeterminato su posti dovuti a una sperimentazione che tutti i ministri, da Luigi Berlinguer in poi, avevano intenzione di «sbaraccare»), l'organico di diritto è fissato per legge. Con un poco di coraggio, si potrebbe anche varare il regolamento sull'organico di rete, rimasto lettera morta. Ma va superata la logica dei «piani straordinari», che rischiano di rappresentare, agli occhi della CEDU, un'aggravante e va battuta la strada aperta dal decreto legge 104/2013 sui posti di sostegno, destinati ad essere progressivamente coperti con contratti a tempo indeterminato: basta estendere la stessa disposizione al personale docente e Ata. Con chiarezza, tempi certi, senza furbizie e cadenzando con precisione le procedure concorsuali, per evitare ulteriori guai dovuti.alla Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 44 ItaliaOggi Data 25-02-2014 Pagina 35 Foglio 1 Per rendere operativo il recupero serve l'accordo all'Arano Intanto le stoccate del neoministro Salvascatti all'esame del senato www.ecostampa.it Quotidiano Emendamento Marcucci per lo stop sugli stipendi Ata DI ANrIMO DI GERONIMO l decreto salvascatti verso l'aula. Entro oggi la commissione istruzione dovrebbe completare l'esame degli emendamenti al disegno di legge 1254 di conversione del decreto-legge 3/2014, in materia di automatismi stipendiali del personale della scuola. Il testo è slittato di qualche giorno, per dare tempo al nuovo governo di insediarsi. E proprio dal neo ministro dell'istruzione, Stefania Giannini, sono arrivate le prime stoccate agli scatti, che fanno pensare a una modifica ulteriore delle progressioni di carriera. Dopo il sì dell'aula al dI, che va convertito entro fine marzo pena la decadenza, il provvedimento andrà alla camera per il via libera definitivo. Il dispositivo servirà a cristallizzare gli aumenti corrisposti nel 2013 ai circa 80mila lavoratori della scuola che hanno maturato il gradone grazie alla valutazione del 2013. Che manterranno sia gli aumenti che la classe stipendiale successiva così maturata. Ma non servirà a recuperare il ritardo nella maturazione dei gradoni per tutti gli altri lavoratori. Anzi, siliario della scuola per le posizioni economiche orizzontali attribuite per gli anni 2011, 2012 e 2013 in virtù della sequenza contrattuale del 25 luglio 2008». Alle conseguenti minori entrate per lo Stato, pari ad euro 17 milioni per l'esercizio finanziario 2014, si dà copertura mediante corrispondente riduzione, per l'esercizio finanziario 2014, del fondo di istituto. Per comprendere appieno la questione del blocco dei gradoni è necessario fare un salto indietro fino al 2010: l'anno in cui è stato emanato il decreto legge 78 dall'allora governo Berlusconi. Il decreto 78, infatti, è il provvedimento con il quale è stata disposta la cancellazione dell'utilità di 3 anni ai fini della progressione di carriera: il 2010, il 2011 e il 2012. Ciò ha comportato il differimento di 3 anni del termine di compimento dei cosiddetti· gradoni. E cioè dei periodi di servizio al compimento dei quali si ha diritto ad un aumento di stipendio. Facciamo un esempio. Il contratto prevede incrementi stipendi ali legati all'anzianità di servizio al compimento dei seguenti periodi: 8, 15, 21, 28 e 35 anni di ·servizio. Uentra- ta in vigore del decreto legge 78/2010 ha comportato uno slittamento in avanti di tre anni di tutti i relativi termini di compimento dei gradoni. Il primo è passato da 8 a 11 anni di servizio, il seCondo da 15 a 18, il terzo da 21 a 24, il quarto da 28 a 31 e l'ultimo, da 35 a 38 anni di servizio. Con l'entrata in rigore del decreto interministeriale 14 gennaio 2011, però, è stata ripristinata l'utilità del 2010. E quindi, il ritardo nella progressione di carriera si è ridotto da 3 a 2 anni, deterÌninando i seguenti termini di compimento dei gradoni: 10, 17, 23, 30 e 37 anni di servizio. Il 13 marzo 2013, poi, è stato sottoscritto un contratto ad hoc che, utilizzando parte delle risorse destinate allo straordinario (i fondi del cosiddetto miglioramento dell'offerta formativa) ha ripristinato l'utilità del 201l. E per effetto di tale accordo, i termini di compimento dei gradoni sono passati a 9, 16, 22, 29 e 36 anni di servizio. TI 25 ottobre scorso, però, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il dpr 122/2013, che cancella anche l'utilità del 2013, di fatto, ponendo nel nulla gli effetti del recupero del 2011. ----©Riprodu.ziJJrie riseroata _____ 068391 I se il governo non darà il via libera definitivo all'avvio della contrattazione in tempi brevi, il rischio che si corre è quello di perdere definitivamente questa possibilità. Il decreto legge, infatti, prevede che se le parti non si metteranno d'accordo per chiudere il contratto entro giugno, pattuendo il recupero del 2012, i 120 milioni di risparmi derivanti dai tagli operati dall'articolo 64 del decreto l{lgge 11212008 saranno risucchiati dall'erario. Resta il fatto, pero, che i 120 milioni non bastano. E quindi bisognerà attingere dalle risorse contrattuali destinate allo straordinario. Che, peraltro, viene ordinariamente finanziato con una decurtazione della busta paga a monte di circa 900 euro l'anno a testa. Di qui la· neéessità di un contratto ad hoc. Uaumento di stipendio che consegue alla maturazione del gradone successivo consiste, mediamente, in 100 euro netti al mese. Tra gli emendamenti all'esame della commissione, quello del presidente della VII commissione, Andrea Marcucci, che prevede che non saranno «soggette a recupero le somme già corrisposte al personale amministrativo, tecnico e au- Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 45 Quotidiano 25-02-2014 35 Foglio 1 www.ecostampa.it ItaliaOggi Data Pagina Sostegno, anno utile all'assunzione DI CARLO FORTE I docenti che saranno immessi in ruolo sul sostegno, nell'anno in corso, con retrodatazione giuridicaal IO settembre, pomumofar valere il20I3J20I4 come anno di prova. Sempre che stiano presia.ndo servizio come supplenti nello stesso insegnamento o classe di concorso o nell'insegnamento di materie affini. Lo ha fatto sapere il ministero dell'istruzione con una nota emanata il 20 febbraio scorso (Prot. n. AOODGPER. 1(41). L'amministrazione scolastica ha spiegato che, ai fini della validità del periodo, è necessario che gli interessati, entro la fine dell'anno, abbiano maturato almeno ISO giorni di servizio. Il dicastero di viale 'Irastevere ha spiegato, inoltre, che la rinuncia alla nomina in ruolo su posto di sostegno non comporta, esclusivamente per l'anno in corso, il depennamento dalla graduatoria ad esaurimento di posto c~mùne. 068391 ----© RiproduzÙJne riseroata ______ Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 46 Quotidiano 25-02-2014 36 Foglio 1 Data 068391 www.ecostampa.it ItaliaOggi Pagina Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 47 Data ItaliaOggi Pagina Foglio 25-02-2014 36 1 www.ecostampa.it Quotidiano FALLIMENTARE L'ESTERNALIZZAZIONE DELLE PULIZIE Lsu, il nodo mai sciolto DI FRANco BASTIANINI ----© Riproduzwne riseroata ___ 068391 Si inasprisce la protesta degli ex lavoratori socialmente utili (Lsu) addetti alle pulizie in oltre quattromila scuole statali. Centro della protesta sembra essere, al momento, la provincia di Napoli. In settanta scuole di quella provincia si sono infatti registrate, nei giorni scorsi, addirittura occupazioni delle scuole da parte di quei lavoratori che temono di perdere il posto di lavoro a causa del mancato rinnovo delle convenzioni tra le imprese di pulizia per le quali lavorano e le scuole che li utilizzano. A causare il mancato rinnovo delle convenzioni sarebbero, secondo le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti Uil, e anche secondo l'Usb,le riduzioni delle risorse previste per l'anno scolastico 2014/2014( da 545 mln a 284 mln - 48 per cento), riduzioni che comporteranno inevitabilmente una ulteriore riduzione di personale rispetto a quella già registrata per il corrente anno scolastico, oltre ad un ulteriore taglio dell'orario di lavoro e conseguentemente dello stipendio mensile. Inoltre, ad avviso delle associazioni che rap'presentano le imprese del settore pulizie (Lorenzo Mattioli-AnipFise/Confindustria, Fabrizio Bolzoni- Legacoop Servizi, Massimo Stronati -Federlavoro/Confcooperative), alla riduzione delle risorse va sommato una ripartizione delle stesse da parte del Miur che non sempre corrisponde alle reaij esigenze delle scuole. Non meno pesanti sono anche le denunce da parte della senatrice Francesca Puglisi, capogruppo Pd in commissione istruzione al Senato e del presidente della stessa commissione Andrea Marcucci rivolte in particolare al presidente del Senato che ha bocciato l'emendamento sugli Lsu. Il perdurare della protesta è l'enne'sima conferma che il futuro lavorativo degli ex lavoratori socialmente utili utilizzati nelle istituzioni scoÌastiche soprattutto nella pulizia dei locali, non si risolve ricorrendo a provvedimenti tampone o temIloranei. E ormai tempo di prendere atto che il parziale tentativo di terziarizzare i servizi di pulizia nelle scuole pubbliche, con le modalità con le quali è f;>tato posto in essere, si è rivelato impraticabile se non addirittura dannoso per le stesse scuole oltre che per il personale statale che in esse opera. Le strade da imboccare erano e restano pertanto due: disporre per legge che le pulizie dei locali scolastici vanno affidate a ditte esterne alla pubblica amministrazione, unitamente ad una revisione degli organici dei collaboratori scolastici e delle loro mansionario, oppure disporre l'assunzione degli ex Lsu in pianta stabile negli organici dell~ scuole a copertura dei posti resi per tale scopo indisponibili. Tertium non datur. Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 48 Data ItaliaOggi Pagina Foglio 25-02-2014 36 1 Ultimo atto dell'ex ministro Carrozza, la direttiva sull'orie.ntamento degli studenti Tufor, silenzio sui compensi www.ecostampa.it Quotidiano Poco chiare anche le indicazioni sulla scelta dei candidati DI GIORGIO CANDELORO Ila fine venne il tutor. Due giorni prima di fare le v.aligie ed essere sostituita a viale Trastevere dalla montiana Stefania Giannini, Maria Chiara Carrozza ha firmato il testo delle «Linee guida per l'orientamento permanente», le indicazioni operative per le scuole di ogni ordine e grado. La novità rispetto al percorso avviato con il decreto istruzione dello scorso autunno, che aveva stanziato poco più di sei milioni e mezzo di euro per il settore, riguarda l'individuazione, obbligatoria per ogni scuola, della specifica figura di sistema del tutor per l'orientamento. Dopo mesi di scarsa chiarezza dunque, la figura del tutor inizia ad uscire dalla nebbia nella quale era stato avvolta fin qui. Innanzi tutto se chiave della differenziazione di carriera tra gli insegnanti, oltre che la prima e per ora unica alternativa dirigenziale al capo di istituto, per quanto ad esso subordinata. Ma le stesse note dicono che non sarà così. vista l'assenza di un'adeguata formazione degli insegnan:ti - comunque obbligatoria dal prossimo anno- e di un bacino interno alla scuola di professionalità certificate. Sussistono inoltre numerosissime questioni di natura contrattuale e organizzativa che rendono assai complesso reclutare i tutor tra i docenti delle ~uole, anche nell'ipotesi che si possano reperire. professionalità interne. E allora? Se davvero dal prossimo anno scolastico ogni istituto dovrà avere il suo tutor, chi lo recluterà? Pescando in quale bacino di competenze? E soprattutto, se sarà un esterno, sarà retribuito con gli striminziti fondi di istituto, già decUrtati quest'anno di oltre il 50%, o con risorse dedicate? Sembra in effetti estremamente improbabile che i sei milioni e mezzo circa già stanziati per l'intera partita dell'orientamento possano bastare a pagare i costi dell'istituzione di una nuova figura dirigenziale dotata di notevoli funzioni e di un ruolo che si prevede centrale. A leggere con attenzione le note, infatti, sembra che l'orientamento sarà il cardine di una scuola rinnovata: si spazià dal diritto del cittadino alla formazione per tutta la vita, alla costante alternanza scuola lavoro, all'inclusione sociale, all'educazione all'uso dèlle nuove tecnologie, al rapporto continuo con le risorse del territorio e con l'impresa, al potenziamento dena conoscenza delle lingue straniere. Un libro dei sogni? Un documento a futura memoria dell'ex ministro? Sono in molti a pensarlo, anche perché le priorità del nuovo governo sulla scuola sembrano decisamente essere altre, su tutte superamento del precariato e l'avvio delle laurée abilitanti. 068391 A ne individuano i compiti specifici: il tutor sarà il dirigente del team di orientamento di ogni istitutI?, con compiti di coordinamento e di guida dei i docenti dedicati della scuola. Inoltre sarà incaricato di programmare l'orientamento sia per gli alunni in difficoltà che per le cosiddette eccellenze e dovrà interf,acciarsi con continuità con il territorio. Molto più nebulose le indicazioni per la scelta e la selezione dei candidati -dovrebbe comunque trattarsi di personale che farà richiesta individuale di accesso alla funzione in base a un curriculum- e silenzio assoluto sulla loro retribuzione: si sottolinea che il tutor dovrebbe essere scelto tra i docenti interni della scuola dell'autonomia e configurarsi come middle manager, quadro dirigente intermedio collocato tra il corpo docente e il preside. Se così fosse quella del tutor diverrebbe una delle figure Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 49 ItaliaOggi Pagina 25-02-2014 37 Foglio 1 Data www.ecostampa.it Quotidiano Immatricala;ioni in calo, studenti in campo niEMANUELA MICUCCI D 068391 ue dati da brivido: circa 3.000 immatricolati in meno in un solo. triennio, oltre '78.000 in meno in lO anni. . Colpal spiegano al MiUlj della crisi . economica e della sfiduciìt dei giovaniita~ liani nei eonfrontidegli istituti accademici. Fuga da1l'umverSitàe dal pezzo di èatta che nasconde un diritti> allo studio negato per il Forum nazionale dei giovani (Fng). «I nostri laureati non sono troppi, trop . sono i noea Stefano stri giovani disoccupati. Vitale, corisigliere Fng con delega a scuola:, università e ricerca. Sul banco degli imputati anche le risorse stanziate dal d1 Illtruzione per il diritto allo studio; «compless1varoente ammontano a 400 mìlioni di euro - sottolinea Giuseppe Failla, portavoce del i?orum -, assolutamente insufficienti e non aumentate a seguito del varo della legge dì Stabilità». Una misura positiva, ma in linea con il primo degli ostacoli al diritto allo studio nell'università e nella scuola: le politiche di definanziàmento dell'istruzione, che allontano dagli obiettivi di Europa 2020. «Negli ultimi.3 anni - prosegue Failla - il fondo nazionale per finanziare le borse di·studio è stato drasticamente ridotto. Ne12009 i fondi nazionali coprivano 1'84% degli studenti aventi diritto, nel 2011 il 75%. QUèSt'anno, come già nel 2012, sono stati esclusÌ dalle liìovvenzioni quasi 60 mila studenti a fronte dei 35 mila di.5 anni fa. Si verifica frequentemente che moìtÌ giovani italiani capaci e meritevoli, purrisultando idonei alla perceziòJl,e di una: horsadi studio nelle graduatorie; non possano usufruire .di tale opportunità:IJidoneo non beneficiarlo è l'emblema di un'emergenza socialé»,Be- condo: l'accesso.al sistema universitario,: «per molti precluso a causa degli eccessivi costi relativi alle tasse», illustra Vitale, rico.rdand() atenei co.n una tassa di iscrizio.ne iITegolare,al di sopra del tettoprevistodana legge. Terzo: il sisteIn;;t del numero chiuso.. <4'lisçrlminatorio e incapace di rispondere alle· . esigenze atJ;uali - prosegue ", Come. Fog chicdiamo da tempo che sia mesSo mw.scussÌooe questo sistema di sbarramento all'accesso universitario, che è un mooo ~r coprire 00-- . '< tenzestrUmentalì deglìatenElt».Ad esemplo, . . propone Vìtale; valutando e selezionand6gli· studenti durante il peI'«lrSo l#IiVet$l"tarioneì . primi anni. Quà:tt(l: IainOhìlità nazionale ed internazionale, «,spesso ostacolata da un di;. somogerieo i>istemadi riconoscimento dei' crediti universitari. . . In molti casi ancheYesperienza El;'asmùs . viene equiparata alle normali attività accademiche, vanificandone il valo.te fo.rmativo». Cinque,. allora, lè proposte per sCuola e università lanciate dal Fng: oltre a' diritto allo studio, edilizia scolastica; partecipazione e protagonismo studentesco; valorizzazione dell'istruzione professionale, attraverso faumento delle ore laooratoriali e un ìnve~ stimento nel miglioramento della qualità didattica deì percorsj; forme di sostegno all'occupazione giovanile edi incontro tra . domanda-offertadi lavoro, come la Youth Guarat.ltee; riorganizzaziooe degli strumell~ ti di alternanza tra istruzione e lavorollia nelle scuole che negli atenei, comelo s1;age; ne~ità'che:le scuole si interfàccino con il proprio wssQ.toùnp:renditoriale territoriale per pOter garantìre una rormazione èheva" . lichi gliinsegnamenti teorici. Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 50 ItaliaOggi Data 25-02-2014 Pagina 37 Foglio 1 Accordo fatto tra stato e regioni, ora sei mesi di tempo per partire. Salvo novità da Poletti I1apprendistato si fa .semplice www.ecostampa.it Quotidiano Tre cicli.formativi,nei percorsi anche le competenze di base DI GIORGIO CANDELORO rocedura semplificata, tracciabilità e trasparenza delle risorse disponibili, valorizzazione delle competenze acquisite durante il percorso scolastico. Queste le principali novità contenute nelle linee guida per la disciplina del contratto di apprendistato approvate nei giorni scorsi dalla Conferenza Stato Regioni. Ora le Regioni hanno sei mesi di tempo per recepire l'accordo e renderlo operativo. Intanto, con il nuovo governo, potrebbero giungere ulteriori semplificazioni in particolare su spinta del" ministro del lavoro, Giuliano Poletti. Sarà più semplice e conveniente per le aziende conttattualizzare gli apprendisti poiché, in caso di esaurimento delle risorse pubbliche dedicate,le amministrazioni regionali e le pubbliche amministrazioni dovranno garantire tracciabilità e comunicazione anche alle direzioni territoriali del lavoro, sollevando così le imprese dall'obbligo della formazione di base e trasversale, ma potranno mantenere il tirocinante in 068391 P di qualifica professionale 80 del mestiere o della profesore, mentre per i laureati o sione oggetto di. formazione. possessori di titolo equiva- Le imprese potranno sceglielente alla laurea, il percorso re di avvalersi dell'offerta formativo durerà soltanto 40 formativa pubblica oppure ore. Inoltre se l'apprendista organizzarla in proprio. In avrà concluso in contratti questo caso dovranno rispetprecedenti uno o più moduli tare alcuni standard minimi: formativi potrà ottenere, su disporre di luoghi idonei alla richiesta, una riduzione del formazione, diversi da quelli percorso orario. Per la prima destinati alla produzione di volta vengono specificate nel beni e servizi, e di personale dettaglio e in modo puntua- formatore dotato di capacile le competenze trasversali tà e competenze adeguate da acquisire che saranno e certifi&ate. La formazione oggetto di apprendistato: si effettuata dovrà essere regiva dall'adozione di compor- strata sul libretto formativo tamenti sicuri sul luogo di del cittadino, con la qualiazienda; vi sàranno tre ci- lavoro, all'organizzazione e fica professionale acquisicli formativi legati al titolo alla qualità aziendale, alla ta dall'apprendista ai fini di studio già conseguito, le relazione e comunicazione in contrattuali. Nel complescompetenze acquisite dall'ap- ambito lavorativo. E ancora, so questa nuova disciplina prendista verranno classifica- diritti e doveri dell'impresa dell'apprendistato sembra te e unificate, infine l'offerta e del lavoratore, legislazione un passo in avanti nella moformativa dell'apprendistato del lavoro e contrattazione dernizzazione di un istituto professionalizzante sarà resa collettiva. Inoltre potranno che per molti giovani rappreobbligatoria e disciplinata da essere oggetto di formazione senta la prima esperienza di un'apposita regolamentazio- anche le cosiddette compe- lavoro continuativa. Inoltre ne regionale. Nel dettaglio tenze di base e trasversali, il peso concreto attribuito le linee guida fissano una come le attitudini al lavoro di alla formazione scolastica durata minima della forma- gruppo, le capacità di gestio- e universitaria pregressa zione che dipende dal titolo ne dei tempi, la flessibilità o segna finalmente un vero di studio: gli apprendisti la visione d'insieme dei pro- punto a favore di quell'alprivi di titolo in possesso di blemi, oltre alle competenze t.ernanza scuola lavoro fin licenza media o elementare digitali, a quelle sociali e civi- qui molto sbandierata come dovranno sostenere 120 ore che, allo spirito di iniziativa e obiettivo ma poco praticata di formazione, quelli con di- di imprenditorialità e,ovvia- nella realtà. ---© Riproduzione riservata---lll ploma di scuola superiore o mente agli elementi di base Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 51 Quotidiano 25-02-2014 37 Foglio 1 Data www.ecostampa.it ItaliaOggi Pagina Meet e non Neet, la sfida dell'innovazione n punteggio più alto a «Ripuliamo portando innovazione» dell'Itis Ferraris di Scampia, ad aggiudicarsi l'appoggio di enti privati e pubblici e pubblici è il progetto dello scientifico Cavalleri di Parabiago nel milanese, mentre «Bottle» del liceo Argan di Roma fondendo tecnologia e arte per realizzare progetti di desing ha destato più curiosità. Ma per tutti i 20 progetti premiati nei giorni scorsi nella finale di «Meet no Neep> è partita la campagna di raccolta fondi su pharyrtual.org con cui gli studenti potranno finanziare e realizzare coflCretamente le proprie idee Tecnologia, innovazione sociale, crowdfunding e nuove professioni gli ingredienti della ricetta del programma «Meet to Neet», promosso da Fondazione Mondo Digitale in collaborazione con Microsoft e Roma Capitale, per sconfiggere il fenomeno dei neet, le persone che né studiano né lavorano, che secondo l'Istat in Italia sono quasi 4 milioni, il 27% della popolazione nazionale. «Grazie a questo progetto possiamo aiutare concretamente i giovani ad avvicinarsi al mondo del lavoro», spiega Roberta Cocco di Microsoft Italia. Seimila i giovani raggiunti in 9 regioni, 4.500 quelli che hanno sviluppato idee imprenditoriali innovative, 20 tra scuole e università le istituzioni raggiunte. «Per la nuova edizione abbiamo previsto novità strategiche - illustra Mirta Michilli di Fondazione Mondo Digitale -: formazione sulla . ricerca attiva del lavoro, fiera dei talenti per far incontrare i giovani con il mondo del lavoro e associativo, crowdfunding per finanziare le migliori idee». lnfo:www.mondodigitale.org Emanuela Micucci ---© Riproduzione riseroata---ll 068391 I progetti possono essere segnalati all'indirizzo: [email protected] Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 52 Quotidiano 25-02-2014 37 Foglio 1 Data www.ecostampa.it ItaliaOggi Pagina Stranieri, ;Duove linee $.egregazione scolastica in Itana per gli swdenti d'origine immigrata. 10 s.crive il Miur nelle nuove hee guida per l'accagJie:nza e l'integrazione degli alunni stranieri, che aggiornanole precedenti del 2006. Un fenomeno che Ìiguarda l'iscrizione di massa degli alunni imo . lIligl'atiall'~ione pro• .~~tecnica.Mat ti, motto anni, cioè dalle precedenti Jinee guida, si è passati da 43Onìilastndenti stra.niclriagli attuali SSOmila,di eui 200mila iscritti alle superiori. Di questi 1'~1)6 frequenta tecnici e professionali. Per lU'gÌItare questa p&iarizz.azione 11 Miur punta ~'orientamento: opuscoli e materiàU.mul- timedi8Ji~sìai mematorieulturali e h· guistici nei rapporti con le famiglie •. 068391 Ema.mtelaMicueei . Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 53 Data Pagina I Foglio 25-02-2014 8 1 /2 u I Per la sicurezza un piano straordinario www.ecostampa.it Quotidiano ~.n ?rim~ punto d~ll'agenda-Renzi: lettera ~Esenzione delle spese dal patto di stabilità aI sIndacI per fare Il punto sulle necessità interventi immediati da giugno a settembre Il FOCUS ROMA Esenzione dal patto di sta- bilità per l'edilizia scolastica. Matteo Renzi, nel suo discorso al Senato da premier incaricato, ha subito indicato la scuola come priorità, e come procedere per sbloccare delle risorse. «Ci sono fior di studi che dicono che un territorio che investe sull'educazione cresce in maniera proporzionale», ha ricordato. E il primo passo per ridare credibilità alla scuola è quello di investire negli edifici. Investimenti che, ha detto Renzi, «sono bloccati dal patto di stabilità interno che su questo punto va cambiato subito». Non ci possono essere, ha insistito «delle norme che si occupano della stabilità burocratica e non della stabilità delle nostre scuole». Investimenti erano già stati approvati dal governo guidato da Enrico Letta, prima con il DI Fare e poi con il decreto Istruzione. Ma Renzi promette un'azione più robusta. «Dal 15 giugno al 15 settembre - ha preannunciato - dovremo fare un piano per intervenire in modo concreto e puntuale sull'edilizia scolastica,· un programma nell'ordine dei miliardi di euro». Sulla scuola, e lo hanno notato tutti (Nichi Vendola, leader di SeI, ha detto cne è l'unica cosa che ha apprezzato del suo discorso) Renzi si è soffermato più che sugli altri temi, parlando anche di «restituire il valore sociale agli insegnanti», per il loro «compito struggente» e per il rispetto che si deve «a chi va quotidianamente nelle nostre classi». Ha parlato anche di asili nido, collegandone i problemi al primato italiano nella disoccupazione femminile. Ma sull'edilizia ha voluto dare il segnale di massima urgenza, promettendo di scrivere già oggi una lettera «ai colleghi sindaci, 8 mila, e ai presidenti delle province sopravvissuti» per fare un punto sulla situazione. EMERGENZA NAZIONALE La sicurezza degli edifici scolastici è ormai considerata un'emergenza nazionale (la definizione è del sç>stituto procuratore di Torino Raffaele Guariniello). L'ultima fotografia è firmata Legambiente: più di un istituto su 3 ha necessità di interventi urgenti, il 40% sono privi del certificato di agibilità, il 60% non ha il certificato di prevenzione anti-incendio. Il rapporto di Legambiente (Ecosistema scuola 2013) ha preso in esame 5.301 edifici scolastici di competenza dei comuni capoluoghi di provincia. Il 62% ha almeno quarant'anni. E solo in una scuola su 5 è stato effettuato il test di vulnerabilità a rischio sismico. Anche i dati ministeriali (che però sono di due anni fa) parlano di scuole vec·chie: il 4% sono state costruite prima del 1900, il 44% in un periodo che va dal 1961 al 1980. Cittadinanzattiva ha già denunciato che ci sono lesioni strutturali su una scuola su lO, muffe e infiltrazioni su l su 4. Quella delle risorse per la messa in sicurezza delle scuole è un'affannosa ricerca. Il governo Letta ha previsto uno stanziamento complessivo di oltre un miliardo. Un primo passo. Dopo il crollo del liceo Rivoli (vicino Torino, nel 2008, morì un ragazzo di 17 anni), l'allora responsabile della Protezione civile, Guido Bertolaso, stimò che ne sarebbero serviti circa l3 di miliardi di euro. Ma una stima effettiva non c'è. Manca l'Anagrafe. Istituita nel 1996 dopo 17 anni non è ancora terminata. Nelle scorse settimane è però stato siglato tra Stato e Regioni il Sistema nazionale delle anagrafi dell'edilizia scolastica. Tanta fatica solo per cominciare. Alessia Campione <Cl RIPRODUZIONE RISERVATA l'ANAGRAFE ISTITUTi ISTITUITA NEllP96 NON ESTATA ANCORA 068391 CIVILE NE SERVONO ALMENO 13 Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 54 Data Pagina Foglio ~ fot~!~~fia I Rapporto~CoSjSlema SC~~~~13 di Legambiente . - EDIFICI SCOLASTICI CENSITI 25-02-2014 8 2/2 www.ecostampa.it Quotidiano Visitc ogni l'ncrcolcdì 5.301 ANNO DI REALIZZAZIONE 37,6 necessitano di manutenzione urgente 9t 5 ~~,,:~~~,,~-"""~~.. tra il 1991 e il 2011 29,2 trai! 1975 13,5 utilizzano "fonti "rinnovabìli e il 1990 ~:~!!"I tra il 1941 e il 1974 SCUOLE IN POSSESSO DI CERTIFICAZIONI Domani il premier tra gli scolari a Treviso dati in % Collaudo statico Idoneità statica Certificato di agibilità Certificazione sanitaria Prevenzione incendi Scale di sicurezza Porte antipanico Prove di evacuazione Impianti elettrici a norma Requisiti accessibilità Criteri antisismici ANSA ~ntime.rr; «L'educazione che si da nelle scuole è motore dello sviluppo, ho in mente di entrare ogni mercoledì nelle scuole da premier se otterrò la fiducia: comincerò da Treviso, dal Nord Est, la prossima settimana si sarà il Sud. È fondamentale che il governo non stia solo a Roma)'. Lo ha detto il premier Matteo Renzi a palazzo Madama chiedendo la fiducia al Senato, nel discorso con cui ha messo al primo posto della sua agenda proprio le scuole. «Bisogna restituire valore sociale agli insegnanti,), ha sottolineato Renzi, annunciando appunto il suo primo viaggio da presidente del Consiglio a Treviso, per visitare un istituto scolastico. 068391 Matteo Renzi ha citato Renzo Piano che ha parlato di «rammendare le periferie" Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 55 Quotidiano Data 25-02-2014 Pagina 5 1 www.ecostampa.it Foglio j]~~r; ~~tli1il~nt~ !Jti!l~d 8~L§'1;k.~t~;, ;bTtbrtl in '1it!;rt~r;~ ~i:8!1 :~~~~,:9; ·~··ffiL! ;Éill~;c!~;fb.~ j::r.:~tii1i~': ;~!~!i ~1i~ .~nni~~;rtJ.31ht8: 8.1i3l1it 068391 jJl~~ :D!t~pt~';~L~rlr~~:;;·_ !P:!:f,f:i:;!hl~;!i~!~t~ri:~~tr,tf~ ~~l Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 56 il manifesto Data 25-02-2014 Pagina 4 Foglio 1 www.ecostampa.it Quotidiano SCUOU • Emergono le prime incongruenze nel governo Renzi: investirò sull' edilizia E Giannini taglia gli «scatti» n mix di keynesismo e di neoliberipresidenti delle moribonde province per smo. Questa la sintesi delle politiconoscere le condizioni dell' edilizia scolache sulla scuola del nuovo goverstica nelle loro città e territori. Al termine no. Ieri al Senato Matteo Renzi ha promesdi questo imponente scambio epistolare, so «un programma nell'ordine dei miliartra il 15 giugno e il 15 settembre (ha specidi di euro» per salvare l'edilizia scolastica ficato Renzi) il governo elaborerà il propiù fatiscente d'Europa. Domenica scorgramma. La lettera ai sindaci è una scelta sa, però, il neo-ministro dell'Istruzione, la singolare. Dal 1996, infatti, esiste il progetmontiana Stefania Giarmini, ha promesso to di un'ànagrafe ministeriale con il comdi portare i licei a quattro anni; abolire gli pito di censire il patrimonio e il suo stato scatti di anzianità per i docenti. Si parla di conservazione. Un'impresa mai concluinoltre di riesumare il DdlAprea respinto sa. E che Renzi non ha citato, forse perchè dagli studenti due anni fa; di aumentare la ritiene inutile o troppo «burocraticID'. l'orario di servizio dei docenti delle scuole Sarebbe tutravia la via più razionale per otsecondarie a 24 ore a parità di salario; si tetenere un piano di interventi urgenti in un me il ta~io non solo del fondo d'istituto. paese dove la manutenzione ordinaria è Ieri Renzi ha detto di volere consultare i inadeguata per il 39% degli istituti (dati citdocenti, visitando ogni mercoledì un istitadinanzattiva) e dove sono oltre 24 mila tuto. Domenica Giannini si era detta «scetle sèuole costruite su aree a elevato ritiCID' sulla consultazione, piuttosto improschio sismico e circa 6250 gli istituti che babile, lanciata dall'ex ministro Carrozza. sorgono in aree a forte rischio idrogeoloSe non è una contradgic (dati Ance-Cresme). dizione, forse, l'intesa Poi si tratterà di trovare è da affinare. Studenti i miliardi promessi. e sindacati harmo riL'impresa non è facile. sposto a carmonate. La Renzi lo sa e ha lanciaRete della conoscenza to la sfida fatale alle rehaconvocato una magole dell'austerità euronifestazione nazionale pea: vuole sfondare il il 28 febbraio contro tetto del patto di stabili\'istituzione di un fontà interno che strozza do nazionale per le bor~ientilocali,impeden do l'investimento di rise di studio erogato nelle fonne del prestito sorse già esistenti. In red'onore. Il progetto di altà, l'allentamento al Giannini è fare come patro di stabilità internegli Usa dove sulla teno è già avvenuto. 1114 Gli studenti in piazza sta di milioni di studenfebbraio scorso, la Rati grava il peso di un degioneria generale dello il 28 febbraio contro bito di mi~iaia di euro. stato ha diffuso la lista il prestito d'onore. I sindacati sostengono dei 6.087 comuni che che il neo-ministro è I sindacati: non toccate potrarmo sforare il tet«fuori dalla realtà». Tato nel 2014. Lo spazio gli stipendi dei docenti concesso dalla legge di gliare oggi gli scatti d'anzianità significa stabilità è pari a 850 micancellare l'UIÙco modo per recuperare il lioni di euro. Salvo alcune eccezioni, i copotere d'acquisto dei salari più bassi d'Eumuni alluvionati in Sardegna ad esempio, ropa, visto che il contratto di categoria è a ciascuno andrà in media 140 mila euro. bloccato dal 2006. Il governo deve ancora Letta ha fatto uno sforzo colossale per entrare in carica e ha superato ogni restrappare questa cifra alla morsa dell'aucord. In poche ore si è messo contro tutta sterità. I miliardi vagheggiati ieri rischiano la scuola Sull'UIÙversità e sulla ricerca né di restare lettera morta. Anche in questo Renzi né Giannini si sono ancora espressi caso Renzi punta tutto sull'abbattimento compiutamente. A Viale Trastevere harmo del 3% sul deficit/PiI, ma è troppo ottimigià i brividi. Le incognite abbondano ansta L'ex ministro all' economia Saccomanni si era già messo a parte civile: la Comche sul lodevole armuncio di rifinanziare l'edilizia scolastica. Renzi non si è sbilanmissione europea oggi potrebbe comUIÙciato su quanti miliardi servirebbero al care stime più negative sulla recessione suo piano. Forse gli 8 promessi un'era ~a italiana nel 20 14. L'Italia potrebbe superaciale fa da Bersani in campagna elettorare questo tetto. E rischia di pagarne le conseguenze con una nuova procedura d'inle? In compenso, ha fornito un'indicazione sul metodo per quantificarli. Già oggi frazione. Altro che sanatoria sulle spese invierà una lettera a 8 mila tra sindaci e per investimenti nei lavori pubblici. IO. ci. 068391 U Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 57 Pagina Moda Foglio 25-02-2014 29 1 /3 LA TESTIMONIANZA La (mia) classe del made in Italy www.ecostampa.it Data COBBIEBE DELLA SEBA Un corso «trasversale» per studiare i mutamenti del settore con le sue icone di Gianluca Lo Vetro «Mi sa dire, quale stilista usava il cuore e il tricolore nella sua etichetta?». «Missoni», risponde di getto, la candidata. «Signorina, forse si sta confondendo con Moschino». «Ah! Mi scusi prof, ho sbagliato la pronuncia del nome». Tipica furbata da studente agli esami e al tempo stesso, segno della confusione che regna tra i giovani, quando si parla di moda contemporanea. Non c'è da stupirsi, quindi, se questi allievi una volta laureati e assunti in un ufficio stampa, spediscono un invito a l'Unità in viale Fabio Testi (l'attore) anziché Fulvio (il poeta, diplomatico). E in ogni caso, chi ha 20 anni oggi, è nato nel '94. Quindi, è opportuno rinfrescare la memoria sul ruolo sociale, oltre che stilistico, di Giorgio Armani: il designer che ha vestito la donna in carriera negli Anni 80. Così, quando mi è stato offerto di insegnare giornalismo all'università, ho pensato piuttosto a un corso sul presente/recente del made in Italy: un'infarinatura generale propedeutica a un colloquio di lavoro. Più che le fogge delle crinoline, penso sia utile sapere che Beppe Modenese ha inventato le sfilate di Milano. Da qui l'idea del corso di laurea magistrale in Attualità della Moda (Scuola di Lettere e Beni Culturali dell'Università di Bologna. Campus di Rimini), dove insegno dal 2004. Le lezioni partono da dove in genere finiscono i libri: la seconda metà degli Anni 70. Quando, insieme agli stilisti, si affermò il pret-à porter. Un fenomeno sempre più di massa da analizzare in rapporto a tutte le espressioni della società. Il nostro libro di testo? Una tavola sinottica autoprodotta sulla quale compariamo l'evoluzione della moda e dei settori con cui si è contaminata: dal cinema al web, attraverso il food. L'excursus finisce con l'anno in corso, analizzato sui giornali che in tal modo diventano dispense. Il corso è integrato da incontri con gli operatori del settore spesso in luoghi legati alloro mestiere, non sempre ortodossi. Per spiegare la tecnica con cui Dolce e Gabbana traggono ispirazione osservando i look di strada, siamo finiti persino nelle vetrine dei due stilisti a Riccione, in viale Ceccarini. Tema dell' esercitazione: fashion watching, avvistamento degli stili spontanei sui marciapiedi. Non è tutto. Poco accademici, possono essere anche gli ospiti. Simona Ventura, per esempio, ha tenuto una lezione come icona di moda. Piaccia o non piaccia, qualche tempo fa in piena telecrazia, i modelli di riferimento erano i personaggi del piccolo schermo: più degli stessi stilisti. Ma quale manuale lo spiega? I libri affrontano ancora la moda iiI termini verticali. Le mie lezioni invece si basano sulla trasversalità a immagine e somiglianza della nostra società sempre più meticcia. Ennio Capasa non è venuto a parlare della sua linea Costume National ma si è confrontato in un testa a testa con Fabio Novembre, su Moda/design-design/moda. (Per l'occasione Novembre produsse un video che terminava con un suo nudo integrale. Fu la lezione più «calda» della mia carriera). E ancora: Elio Fiorucci è arrivato (in treno) con il film Down Town '81 che aveva prodotto insieme a Rizzoli America nel 1980. Interpretato da Jean Michel Basquiat, l'eccezionale documento fu smarrito e ritrovato nel 200Q. Lezione di cinema fuori tema? Nient'affatto. Perché, la pellicola oggi diremmo il «reality» - documenta il passaggio dalla discomania in paillettes dello Studio 54 alla New Wave di nero vestita: l'anticamera del total black nell'emergente quartiere newyorchese di Soho. Protagonista del fenomeno, Basquiat, per l'appunto: ancora sconosciuto come la sua fidanzata dell'epoca, Madonna. Insomma, ogni lezione è l'affresco interdisciplinare di un anno come un servizio di costume: senza barriere accademiche che rischiano di ritagliare l'università in una dottrina aurea ma slegata dalla quotidianità. In tal modo si scopre chi ha inventato cosa. Se Versace è stato il primo a legare la moda al rock, il food è diventato cool su MTV con la trasmissione di Andrea Pezzi, Kitchen, del 1999: prima che gli stilisti aprissero i loro ristoranti. A volte, svincolati da quegli schemi che criticano tanto, gli studenti si sentono un po' smarriti. Ma tant'è: loro stessi possono diventare materia di Attualità della moda. Rappresentativo, uno dei tanti allievi cinesi peraltro in costante aumento. Arrivato all'esame con una tesina sul punk, dunque interrogato su Vivienne Westwood, il giovanotto non spiccicò una parola. «Ma come? Questo non doveva essere il suo argomento forte?». <<Veramente - replicò candidamente, il ragazzo - questa ricerca l'ho copiata». Lezione per il prof (ma non solo): gli orientali non hanno il tabù delle copie. Facciamocene tutti una ragione. 068391 © RIPRODUZIONE RISERVATA Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 59 Pagina Moda Foglio 25-02-2014 29 2/3 «Cerco imprenditori più coraggiosi per puntare sul talento dei giovani» di Flavia Fiorentino ontaminazioni, sovrapposùdoni, spedrnentazioni non solo tra tessuti, forme, colori. La versatilità e l'eclettismo di Francesca liberatore attraversa Paesi e Continenti, awicina e unisce mestieri diversi, attinge con originalità al mondo globalizzato. Nata a Roma con studi alla Sto Martin di Londra, collaborazioni con Viktor&Rolf, Jean Pau! Gaultier e Brioni, Francesca, 31 anni, è stilista, manager, insegnante, esperta internazionale del settore moda per le Nazioni Unite e infaticabile esploratrice di nuove frontiere stilistiche, geografiche e artistiche. Da quando disegna la «sua» donna, (la pdrna collezione nel 2009 vincitrice del premio Next Generation della Cnrni) avvolta da colori brillanti come pennellate di luce, ha in mente una femminilità forte, contemporanea, attenta al- C le novità. «Per ogni sfilata devo essere attratta colpita da un evento, 'un artista che mi entusiasmi - racconta Francesca - e posso trovarlo sfogliando il National Geographic o visitando una mostra, come per la prossi- . ma collezione: a Genova ho visto le foto di McCuny, una continua composizione di contrasti e armonia. Cosi ho usato tessuti volutamente pdrnari come il cotone o la spugna, ma opulenti nella loro leggera semplicità». Altra ispirazione importante per Francesca, figlia del celebre scultore abruzzese Sergio, l'artista surrealista francese Claude Cahun «una donna ebrea degli anni Trenta che ha vissuto in ristrettezze ma si è dedicata alla sua passione, all'arte, al bello e io l'ho interpretata come una metafora di ciò che vivono i giovani oggi. Hanno poco ma devono reagire e fare comunque qualcosa di bello. È una sfida che mi ha Parlare del presente per far conoscere ai . . gIovanI cosa sono stati gli Anni 70 e spinto a realizzare capi con il tessuto delle fodere, il più povero, ma il risultato è stato comunque prezioso». Consulente e collaboratrice del Moulin Rouge, chiamata a Parigi dallo scenografo Gaetano Castelli, storica firma di Sanremo, Francesca per ora si occupa soltanto del merchandising «disegno foulard, t-shirt, spille precisa la stilista - ma il teatro di Pigalle con i suoi colori gioiosi, in parte mi rappresenta. E lo scorso anno ho portato in passerella Nora Magalle e Amanda Chapman, due ballerine dello spettacolo». Dal palcoscenico alla cattedra, liberatore dal 2009 insegna all'Accademia di Brera e al Naba di Milano, all' Accademia di Costume e Moda e all'Accademia di B~lle Arti di Roma. Impegnata in molti progetti di cooperazione per l'Onu, Francesca è stata in Vìetnam, Armenia, Perù, Giordania «per studiare quel tessuto aziendale e fare formazione». La sua vita è www.ecostampa.it Data COBBIEBE DELLA SEBA un viaggio: <<ho girato per la Cina alla ricerca di materie, abbinamenti e fantasie insolite: jacquard in seta di nylon, colori che sprizzanò vita, bianco con rosa fucsia e velluto a coste salmonato, spugna arancio con bolle bianche. In Italia ormai c'è troppo minimal, non si osa più, c'è un pallore esasperante. E mancano anche gli imprenditori che capiscano il talento di un giovane su cui puntare. L'inarrestabile creatività di Francesca quest'anno ha anche prodotto la collezione bambino «No-La-Mi-Su» per l'imprenditore libanese Tony Halab e la pdrna linea di borse e accessori. Le sue originali collaborazioni si intersecano con armonia e semplicità, senza pregiudizi «perché ognuno di noi - è convinta - può trovare il bello ovunque. L'abilità del creativo .è proprio riuscire a catturare e trasformare ciò che il mondo globalizzato gli offre». e RIPRODUZIONE RISERVATA Dal 2009 in cattedra alle Accademie di Brera e Roma Tra i tanti allievi italiani, molti stranieri e i cinesi .che sono in costante aumento 068391 Uno dei manifesti con i quali gli studenti dell'ateneo bolognese danno notizia della lezione: nei corsi Infatti viene affrontato anche il tema della comunicazione nella moda Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 60 la Repubblica Data Pagina Foglio 25-02-2014 10/11 1 /2 I dubbi del Tesoro sulla tassazione dei Bot www.ecostampa.it Quotidiano "Finirebbe per colpire solo le famiglie" Fuoco difila contro laproposta. Renzifrena eDelno smentisce VALENTINA CONTE ROMA-Iltemac'è,mailrincarodelletassesuiBotètuttodavalutare. Il premier Renzi, nel giorno della fiducia al Senato, frena vistosamente sull'ipotesilanciata domenica dal suo braccio destro, Graziano Delrio, di ritoccare anche il prelievo sui titoli di Stato perfinanziareil taglio al cuneo fiscale. Renzi non ne parla nell' aula di Palazzo Madama. Ma poi a margine, rimprovera i giornalisti che ne chiedono conto: <<Ieri il sottosegretario DeIrio ha detto una cosa semplice, che il tema delle transazioni sulle rendite finanziarie e il tema dei denari sulla riforma del lavoro saranno oggetto di una valutazione. Avete subito titolato nel modo più pesante e forte: vi prego di stare ai fatti». Dunque una valutazione, nulla più. Ma la bu- fera politica e istituzionale è già partita. Il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, stempera: «Mi è sembrata solo una battuta, peraltro già smentita». Mentrelasignora delle aste, Maria Cannata, colei che colloca ogni mese sul mercato i titoli da direttore generale dell'Economia con delega al debito pubblico, avverte: «Avreb be un impatto per il retail (piccoli risparmiatori, ndr) che è una componente modesta dello stock dei titoli di Stato e quindi gli effetti sarebbero modesti sul fronte del gettito». E comunque «forse un po' di cautela non sareb be male», anche perché «è già stata aumentata la tassa sul dossier titoli» e il retail italiano è «sensibile su questi aspetti». In altre parole, la domanda di Bot delle "nonnine" potrebbe calare. Il sottosegretario' alla presi- denzadel Consiglio DeIrio ieri ha negato di aver mai dichiarato che il governo intende fare un mini prelievo sui titoli di Stato. «Non l'ho mai detto, andate a risentirvi la registrazione». In effetti è così. Ma alla domanda di Lucia An nunziata, durante la trasmissione "In 1/2 ora", sulle intenzioni del governo, Delrio ha risposto: «C'è una parte delle rendite finanziarie che non è in linea con la tassazione in Europa. Per portare più soldi alle fasce deboli, forse va valutato anche questo». E poi l'esempio: «Una signora anziana che ha 100 mila euro di Bot che gli rendono un tot di soldieacuisitoglie25-30-50euroin più, non credo che abbia un problema di salute». Eppure da ieri DeIrio è sotto attacco. Per il neo ministro all'Istruzione Stefania Giannini il tema «va discusso, ma nei termini riportati dai giornali non credo sia fattibile». li senatore pd (renziano) Salvatore Margiotta bolla l'uscita di DeIrio come «mfortunio politico». Il segretario della Cisl Raffaele Bonanni si affida a twitter per dire la sua: «Ma quali Bot! Tassare le rendite finanziarie, vendere beni del demanio, tagliarelaspesa pubblicaimproduUiva». Gli alleati di governo del Ncdsonotutticontrari,inprimis il ministro Lupi (<<Idea sbagliata») eCicchitto (<<Perverso penalizzare gli afl?iani). Indignati anche gli esponenti di Forza Italia, come Renato Brunetta (<<Tassare i Bot è un raggiro. Delrio poteva stare zitto»), Maurizio Gasparri (<<Presto andranno asbattere») ,il portavoce Giovanni Toti «<Il pasticcio dei Bot non è certo il modo migliore per cominciare. Magari è solo un passo falso»). Il Codacons infine strepita: «Giù le mani dai Bot», dicendosi pronto ad aizzare comitati di protesta. © RIPAODUZIONE RISERVATA g~ .ODI~DI.ai d~~ a,~1a 068391 ~~1I11 Ritaglio Maria Chiara Carrozza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 62 Quotidiano la Repubblica Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 25-02-2014 10/11 2/2 Chi possiede i titoli di Stato italiani Valori in % G~stioni .$ fOlldi esteri·. 5,0 .••.... ticotiducibili a 068391 risparmiatori italiani stampa Maria Chiara Carrozza ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 63 Quotidiano Data Pagina Foglio ::: NAZZARENOCARUSI 111111 Cara Ministra Stefania Giannini, spero Lei mi perdoni se all'inizio del Suo mandato ho sùbito l'ardire di raccontarLe un paio di mirabilia, che i miei pazienti lettori conoscono, sulla quindicennale riforma dei conservatòri. La prima è il caso d'uno studente iscritto al nuovo corso preaccademico di pianoforte, che non riesce a studiare il suo strumento quanto dovrebbe perché i programmi lo costringono a frequentare per alcuni anni, con esami, anche le lezioni di contrabbasso, da lui scelto a caso fra le opzioni di «secondo strumento» obbligatorio. Lei converrà che la spiegazione di tanto incredibile didattica si direbbe quella maliziosa, del rimpolpo cioè di due cattedre principali con gli stessi allievi. La seconda è che amenità come questa, oltre a un caravanserraglio scolastico più ideologico che serio, sono imputabili pure (e forse soprattutto) a mandarini quantomeno inadeguati. Penso al direttore generale fino a pochi mesi fa dell'Alta Formazione Artistica e Musicale presso il Suo Ministero, che ha sovrinteso per lustri a tut to l'ambaradan riformatore degli studi musicali senza conoscere letteralmente un como, nel senso proprio che una decina d'anni fa scrisse al Conservatorio di Cesena di sviluppare all'interno del corso di como (strumento d'ottone) quello di como inglese (strumento di legno). Il suo nome l'ho fatto ovunque, lui non sta più lì e chi ha avuto ha avuto ... Male pensate sconcertanti, per il bene di generazioni di studenti sarebbe meglio smantellarle, o no? L'altro luminare che molto ha dato alla disperazione dei musicisti veri dietro e davanti le patrie cattedre (ce ne sono tanti, sa: per esempio, a Ravenna ho ascoltato il concerto di due ragazzi del Conservatorio di Torino, il violinista Simone Castiglia e il pianista Francesco VIlla, allievi dei Maestri Valentino e Marin: strepitosissimi); l'altro luminare, dicevo, è stato a lungo presidente della Conferenza dei Direttori di Conservatorio. Sbagliò la compilazione della traccia di maturità 2009, confondendo Beethoven con Haydn, e restò tranquillo al posto suo. Anzi, al Corriere della Sera dichiarò che sì, il problema c'era stato, forse uno scambio di fotocopie, però, insomma, ai fini dell' esame nulla cambiava per i candidati, perché conoscere il nome dell'autore di un brano è utile aindividuarne il periodo storico e lo stile, mala sua analisi armonica è possibile Ritaglio Maria Chiara Carrozza stampa ad www.ecostampa.it Cara ministra Giannini riformi la riforma dei conservatòri a prescindere dal fatto che si sappia o meno chi lo scrisse. Commentai che era come dire che un Cristo è di Giotto; no, del Cimabue; vabbè, fa lo stesso, analizzatelo comunque, tanto i colori sono quelli e il soggetto pure. Ministra Giannini, può tidarsi d'una riforma fatta da gente così? La studi, e sono convinto che la cambierà. Qualche bontà c'è e va salvata, ma il grosso è servito a garantire le cattedre degli insegnanti piuttosto che il meglio per gli allievi. Esiste l'audio d'un bravissimo direttore che al collegio dei suoi docenti chiarisce parola perparolaquesto punto, senza che nessuno degli astanti controbatta sillaba. lo stesso l'ho detto infinite volte a giornali e tv, e mai le testate hanno ricevuto richieste di smentita. Il Maestro Riccardo Muti due anni fa mi disse su Libero che i conservatòri «come sono oggi diventano un inganno». Il premier Renzi ha parlato ieri del «coraggio di scelte radicali». In bocca allu po, con tutto il cuore. P.S. Ricordo che la straordinaria Sottosegretaria Elena Ugolini prese a cuore l'argomento e cominciò a lavorarci su, col governo Monti... 068391 Pillole di classica 25-02-2014 33 1 uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 64 Data Pagina Foglio 25-02-2014 3 1 /2 E Renzi incassa la prima fiducia I sì fermi a quota 169 www.ecostampa.it Quotidiano Otto voti in più del quoruln. Il jJrelnier lascia prinUll 'Aula (il premier ha lasciato l'Aula pri- Ettore Maria Colombo ROMA «TROPPO ambizioso» o «troppo inadeguato?». "Poco rispenoso del Senato» o "poco incisivo?». Sia come sia, maillmori, insofferenze c mal di pancia verso il primo discorso da premicr di Manco Remi si sprecano, nel Transatlantico dci Scnato, strapieno come solo nelle grandi oCl:asioni. E non solo per quell'invito ai tacchini (i senatori, appunto) a festeggiare il Natale ("M.ì propongo di essere l'ultimo premier a chiedervi la fiducia»), ma proprio perché i senatori lo f,'IUdicano alla STregua dì un 'ragazzo!lO'. Non manca, alla fine anche se in piena notte causa protrarsi di lavori lunghi eome una quaresima tra discorso, interventi, replica la prima fiducia al governo Renzi ma della coma). Discreta nei numeri ma non a prova di incidente: su 309 presenti, votano in 308: Renzi ottiene 169 sì (OltO in più del quorum di 16]) e 139 no. A LeHa dissero sì in 173, quattro in più rispetto al neopremier. «LO GIUDICHEREMO provvedimento su provvedimento)), dicono un po' tutti, a partire dai nove Popolari per l'Italia dell'ex ministro Mauro (nove su dodici; gli altri due sono Udc, ma divisi tra Casini e De Poli, che voleva votare 'no', e di lìmo v()ra no, esce dall'aula il iigure Rossi), da oggi decisivi per il governo, come i dodici di Autonomie-l'si che però otterl<1l1no Nencini viceminisu·o.lnfatti, se su undici senatori di Gal che durante le consultazioni avevano aperto li Remi, solo uno, l'ex lcghisIa Davi- co, VOla sì. Gli altxi 'pure con dolore', come dice D'Anna, sono per ìl 'no'; i quattro ex gl'illini De Pin, Gambaro, Antillori, ,\JtastTangeli si tirano Ìndietro tutti e suÌ senatnl'i a vita (ieri assenti Cammeo, PiallO e Ciampi; votano sì Monti e Rubbia) non si può contare. Int1ne GR~LlIN~ DlIUIR.1 lE PIUIRi Mozioni di sfiducia dei 5 Stelle contro i ministri Guidi e PaLetti Romani (FU apre alle riforme ci sono ben sei malpancisti Pd di area civatìana. Alla fine diranno 'sì' ma spiega l'ex toga Felice Casso n «oblorto collo)). Già nella riunione del gruppo del Pd tenuta al mattino le critiche a Rem:i fioccano: Waller Tocci rimpiange le «mancate aperture a ScI e dissidenti griIlini» c, con l'appoggio di altd (Mineo, Cllsson, Lo Giudice, Albano), non demorde dall'idea di costituire qud 'Nuovo ccntrosinisu-a' COli Sei (7) cd ex M5S (4). Anche il lettiano doc Russo, lanciato Francesco J'hashtag #matteost<ùscreno, assicura il suo voto di fiducia solo perché «dopo Renzi non c'è più nulla» merHre Miguel Goto!', consigliere politico di Bersani, prende il lOro per l.e corna cli.rettameme in aula: "Voterò la tìdllcia solo per disciplina di panito ma non dimentico le modalità della Ene dì Letla». Commenti quasi morbidi arrivano da Forl.a Italia con Romani che nega la fiducia, ma conferma il patto sulle ril(lrmC e saluta il premicr con una banuta: «Ave M,lUeo, morituri te salutam». hlfìlle, i grillini che promettono b:maglia: domani presenteremo due mozioni di sfiduda contro i ministri Guidi e Poletti. IL PALLOTTOLIERE 169 LA MAGGIORANZA I voti favorevoli a Renzi Presenti 309, votanti 308 Contrari 139 173 IL CONFRONTO Tanti furono i sì a Letta L'11 dicembre Fu La sua uUima fiducia 107 DEMOCRATICI Ritaglio Maria Chiara Carrozza 068391 I senatori del Pd che hanno votato la fiducia Rientra la fronda di Civatì stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 65 nSole9]{l mmrn Data 25-02-2014 Pagina 5 Foglio 1 /2 Cuneo, obiettivo taglio da lO miliardi Renzi: «strumento universale» per i disoccupati -Taddei: 1'estensione Aspi costa 7-9 miliardi Davide Colombo Marco Rogari ROMA Un taglio del cuneo fiscale e contributivo da almeno lO miliardi entro l'anno. Con un intervento sull'lrap per le imprese e sulle prime due aliquote Irpef per i lavoratori da coprire strutturalmente per due terzi con la spending review. Che già nel 2014 potrebbe assicurare 5 miliardi. L'altra fetta della dote necessaria potrebbe arrivare dall'uniformazione delle aliquote sostitutive sulle rendite finanziarie e anche dalla minore spesa per interessi, garantita dall'effetto spread che, però, dovrebbe essere in parte ipotecata dagli obblighi europei di riduzione del debito. È questa l'operazione che sta preparando il Governo Renzi per imprimere un primo choc all'economia.Alasciarlointendere è stato lo stesso premier nel suo intervento al Senato, dove ha anche annunciato !'introduzione di uno «strumento universale» a sostegno di chi perde il posto di lavoro. Un intervento, quest'ultimo, che equivarrebbe all'estensione dell'Aspi ai lavoratori parasubordinati e atipici attualmente non coperti «con un costo che stimiamo tra i 7 e 9 miliardi anche assorbendo parte delle risorse per la cassa in deroga», spiega il responsabile economico del Pd, Filippo Taddei. Che sul cuneo aggiunge: la proposta del Pd è di ridurre le tasse sul lavoro con un intervento «nell'ordine di 8-10 miliardi entro l2mesi, due terzi o tre quarti dei quali» attraverso la riduzione della spesa pubblica. «La parte restante verrà dall'uniformazione delle aliquote sostitutive sulle rendite fmanziarie» precisa Taddei aggiungendo che il governo Renzi sta pensando anche a una «drastica riduzione della tassazione del risparmio previdenziale, con l'obiettivo di abbassare l'attuale aliquota dell'l1%» sui rendimenti delle pensioni integrative. A confermare «la riduzione a doppia cifra del cuneo fiscale, attraverso misure serie, irreversibili, legate non solo alla revisione della spesa, che porterà nel primo semestre del 2014 a vedere risultati concreti» è stato lo stesso Renzi in uno dei passaggi chiave del suo discorso programmati co. Un annuncio che sposta ancor più in alto di quanto fatto appena pochi giorni fa l'ex premìer, Enrico Letta, l'attacco al moloch del cuneo fiscale. Sulla base delle ipotesi più gettonate degli ultimi giorni, Renzi avrebbe valutato con il neo ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, la possibilità di far scattare una riduzione progressiva dell'lrap sulle imprese del 10%, per il quale sarebbero necessari non meno di 2-3 miliardi, e di ridurre le prime due aliquote Irpef per i redditi da lavoro fmo a 25-27mila euro. Con una ricaduta diretta su una platea pari più o meno all'85% dei lavoratori,ài quali verrebbe garantito in media un "aumento" di circa 100 euro. In questò caso le risorse necessarie osciÌlerepbero tra i4 e i 5miliardi, Quanto all'lrap, l'idea è di un intervento di tipo premiale a compensazione con l'Ires pagata dalle aziende. Un primo assaggio di queste misure potrebbe arrivare già a marzo, ribattezzato dal neo premier mese della riforma del lavoro. Anche se con tutta probabilità per l'intervento strutturale vero e proprio occorrerà attendere maggio, il mese della riforma del fisco, quando risulterà già varato (ad aprile) il Def conil nuovo quadro macro-economico. Che tra i suoi punti fermi avrà la riduzione della spesa, ovvero il serbatoio principale del piano Renzi. Il dossier del www.ecostampa.it Quotidiano commissario straordinario per la spending review, Carlo Cottarelli, è da ieri sulle scrivanie di Renzi e Padoan, anche se sarà discusso solo alla prossima riunione dell'apposito comitato interministeriale, presieduto dal premier. Il Piano Cottarelli dovrebbe garantire dai 3,5 ai 5 miliardi di risparmi già quest'anno, dai 15 ai 20 nelz015 per arrivare alla fatidica quota 32 miliardi (2 punti di Pil) nel 2016. La dote per il 2014 verrebbe recuperata soprattutto con una stretta sugli acquisti di beni e servizi, rafforzando il metodo Consip soprattutto a livello locale, con la riduzione delle società partecipate, anche in questo caso in primis a livello locale, con la razionalizzazione degli incentivi per le imprese e con interventi sul pubblico impiego, a partire dalla mobilità obbligatoria per dipendenti e dirigenti pubblici. Nel mirino anche le auto blu, le consulenze, la gestione degli immobili pubblici e i costi della politica. Intanto il sottosegretario alla Presidenza, Graziano Delrio, ha confermato l'impegno preso dall'esecutivo Letta nei confronti dei Comuni sulle modifiche alla Tasi aggiungendo che il relativo decreto verrà varato presto. © RIPRODUZIONE RìSERVATA PENSIONI ERENOm 068391 Si punta a .una riduzione delle imposte sui rendimenti della previdenza integrativa. Per le rendite finanziarie si pensa ad aliquote uniformate Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 67 nSole9]{l mmrn 25-02-2014 5 Foglio 2/2 , -5rniliardi 100euro -lO 11liliardi Spending review Èla portata ~e,1.piano Cottarelli per quest'anffti . Taglio Irap Èla dote minima per il ta~io progressivo di dleci punti ., ,1<, Aumento medio l'intervento suU'Irpef riguarda 1'85% dei lavoratori 068391 Taglio complessivo Èl'ipotesi di intervento che dovrebbe essere fatto entro 6 mesi Data Pagina www.ecostampa.it Quotidiano Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 68 Data Pagina Foglio lIoosslcr La spending review sul tavolo di Padoan Andrea Bassi erifica dei conti, tagli alla spesa, subito la Tasi e le privatizzazioni. Poi le aste del debito. Continua apago 5 V 25-02-2014 1 1 /2 Verifica dei conti, tagli e tasse Padoan apre subito i dossier www.ecostampa.it Quotidiano ~Positivo il primo incontro con Renzi ~Nella squadra del Tesoro arriva Pagani e Delrio: sintonia su cuneo e debiti Pa braccio destro di Letta a Palazzo Chigi ture e chiudere definitivamente il conto. La misura ha anche un Il PIANO altro corollario: piace molto aConfindustria che subito ha segue dalla prima·pagina esultato con il suo massimo rappresentante, il numero uno Pier Carlo Padoan si è subito trovato òtapultato a guidare la Giorgio Squinzi. macchina del «cambiamento ra- IL PASSAGGIO DI CONSEGNE dicale» promesso da Matteo Ma la giornata di ieri è stata imRenzi. I due si sono incontrati pegnativa per Padoan anche su l'altra notte in un vertice al qua- altri fronti. In mattinata ha inle ha preso parte anche Grazia- contrato per un faccia a faccia al no Delrio. Il primo incontro di ministero il suo predecessore persona tra Padoan e il neo pre- Fabrizio Saccomanni, che ha ilsidente del Consiglio e nel quale lustrato al neo ministro tutti i Renzi e il ministro dell'Econo- dossier aperti sul tavolo. Lo stamia si sarebbero trovati «sinto- to dei conti pubblici rimane tranizzati sulle stesse lunghezze ballante e le previsioni di inverd'onda» soprattutto per quanto no che questa mattina saranno riguarda il taglio del cuneo fisca- presentate dalla Commissione le, uno dei cavalli di battaglia di Ue certificheranno definitivaPadoan durante la sua perma- mente che per Roma sarà difficinenza all'Ocse. Ma dal vertice sa- le raggiungere una crescita delrebbe uscita anche la seconda in- 1'1,1% stimata dal precedente godicazione inserita da Renzi nelle verno. Dunque il rapporto tra il sue dichiarazioni programmati- deficit ed il Pil difficilmente sarà che, la promessa di pagare entro del 2,5%, sarà più vicino al 2,7% pochi mesi tutti i debiti della se non più alto. Per questo uno pubblica amministrazione. Una dei suoi primi atti sarà una «due misura che, secondo Padoan, po- diligence sui conti». In questo trebbe dare una scossa reale al- quadro Padoan dovrà finanziare l'economia. Si lavora all'ipotesi il taglio «a due cifre» del cuneo di aggiungere ai 20 miliardi già fiscale. Solo per il 2014 il costo programmati da Saccomanni dovreb be essere di una decina di per quest'anno, altri 20-30 mi- miliardi. I soldi arriveranno dalliardi, in modo da portare a 80 la spending review di Carlo Cotmiliardi il saldo delle vecchie fat- tarelli. Il lavoro del Commissa- rio è finito ed è stato consegnato due giorni da a Saccomanni. L'ex ministro l'ha a sua volta messo nelle mani di Padoan. Già nel 2014 dalla spending review dovrebbero arrivare 4 miliardi, 2,5 grazie ai risparmi sui consumi intermedi, il resto da costi della politica, regioni, sanità, ma anche riduzione degli stipendi degli alti funzionari della pubblica amministrazione. Per gli altri dipendenti Pa arriverà, invece, la mobilità. Altri 3 miliardi arriveranno dai minori interessi pagati sui titoli di Stato grazie alla riduzione del differenziale con i bund. Ci sarà anche la «rimodulazione» delle rendite finanziarie, ma sul tema si procederà «con i piedi di piombo». Ci sono anche altre novità. Padoan ha iniziato a lavorare alla squadra. Nel suo team entrerà quasi certamente Fabrizio Pagani, già consigliere economico di Palazzo Chigi con Letta, del quale è da anni uno dei più stretti collaboratori. Pagani ha già incrociato la sua strada con Padoan all'Ocse, dove ha lavorato per diversi anni. Del resto Pagani nel vecchio governo seguiva dossier delicati come le privatizzazioni, la vicenda Alitalia e le nomine pubbliche. Andrea Bassi © RIPRODUZIONE RISERVATA SPENDING REVIEW Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad llIi Revisione della spesa 3 llIi Rientmdei capitali 3 Risparmi interessi Il TOTALE 3 9 uso esclusivo del 3,6 O 10 16,6 5 8 O 3 18 6 30,6 3,6 destinatario, non ~ ~ ' "'\,,'< ~ ~ 1~':J. \'~E~ l-.::.:'.~ ",."'-' 068391 INCONTRO DI DUE ORE CON SACCOMANNI PER Il PASSAGGIO DI CONSEGNE SUBITO 4 MILIARDI riproducibile. Pag. 76 rUnità Data Pagina Foglio 25-02-2014 9 1 Il ceto medio arretra, l'Italia si sente più povera • Cresce il numero di chi si colloca nella fascia «bassa» della società e teme per lavoro e pensione GIULIA PILLA ROMA Tra gli effetti della crisi ce n'è uno che promette di farsi strutturale e di cambiare a lungo la composizione sociale del Paese. Si tratta della progressiva erosione del ceto medio. Se ne parla da un po', e a ricordarlo ci sono le notizie che ogni giorno ci raccontano come un numero crescente di italiani si senta impoverito mentre si fa più forte il peso dell'insicurezza economica considerata la principale preoccupazione, timore rafforzato dall'instabilità politica. A tradurre le paure in numeri arriva il settimo rapporto dell' osservatorio europeo sulla sicurezza della fondazione Unipolis, realizzato da Demos & Pi e Osservatorio di Pavia, che per la prima volta fotografa, appunto, la scomparsa del ceto medio: se otto anni fa nella fascia intermedia economica e sociale vi si collocava il 60% degli italiani, oggi la maggioranza degli interpellati (52%) colloca la propria famiglia nella classe sociale «bassa e medio bassa». Per questo, il 60% dei cittadini ha paura per il futuro dei propri figli e il 67% guarda all'emigrazi.one come sola speranza per 1 glOvam. In cima ai pensieri troviamo quindi l'insicurezza economica: il 73% degli intervistati la considera un'emergenza e, se la percentuale è di sei punti inferiore a quella rilevata lo scorso anno, il dato rimane ancora di 15 punti più alto rispetto al 2009. Ad alimentare ulteriore sfiducia c'è la politica, considerata incapace di risolvere la crisi: il 68% degli italiani intervistati si dichiara frequentemente preoccupato per l'instabilità politica nazionale con un'estensione della sfiducia all'Unione europea, che ha dalla sua solo un 27% degli italiani. Paura, infine, anche nella sfera personale: 1'84% degli intervistati rileva un incremento della criminalità a livello nazionale. «È !'Italia della grande incertezza», sintetizza Ilvo Diamanti, direttore scientifico di Demos, a commento del sondaggio. La società italiana è, a suo dire, caratterizzata dalla «perdita dei riferimenti di valore, istituzionali, normativi che fornisce la politica» ed è ormai «disorientata». E anche il futuro «si è perso nella nebbia della grande incertezza in cui siamo scomparsi». Non stupisce che la perdita del posto di lavoro sia ritenuta un rischio per www.ecostampa.it Quotidiano quasi il 50% degli intervistati, con un aumento di 12 punti rispetto al 2009. In Francia la percentuale si ferma al 37%, in Germania non arriva al 12% e pure in Spagna è inferiore (47%). Quasi un italiano su 3, in effetti, afferma che qualcuno in famiglia nell'ultimo anno ha perso il lavoro e i143% indica che un famigliare ha cercato inutilmente un'occupazione. In forte aumento anche il timore di perdere la pensione, timore espresso dal 44% degli intervistati con un aumento di 16 punti percent~ali rispetto al 2009. Negli anni della crisi è salita all'85% la percentuale che ritiene che le disuguaglianze sociali si siano ampliate, con un incremento di 9 punti rispetto a due anni fa. Sull'immigrazione l'atteggiamento è ambivalente: se da un lato il 56% degli intervistati ritiene che contribuisca all'apertura del Paese e 1'80% è favorevole allo ius soli, dall'altro un italiano su tre continua a percepire gli immigrati come un pericolo per l'ordine pubblico o minaccia per l'occupazione, con un aumento rispettivamente di 5 e 7 punti. «L'Italia - continua Diamanti ,non è più un Paese del ceto medio, E un Paese popolare, in preda ai populismi». 068391 Rapporto Unipolis: l'insicurezza economica è l'emergenza principale per sette persone su dieci Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 78