FORMULARIO PER PRESENTAZIONE DEL PROGETTO ALLEGATO B FAC SIMILE IL PRESENTE FORMULARIO E’ PARTE INTEGRANTE DELL’AVVISO E NON PUO’ ESSERE MODIFICATO. QUALORA SI NECESSITI DI MAGGIORE SPAZIO PER ALCUNE VOCI, E’ POSSIBILE UNICAMENTE AGGIUNGERE DELLE RIGHE ALL’INTERNO DELLE TABELLE. 1. Titolo del progetto Azioni Coordinate Trasversali Inter-Organizzative No alla violenza di genere 2. Titolo corto del progetto/acronimo A.C.T.I.O.N. 3. Durata del progetto (indicare la data di inizio e di fine del progetto) Durata Data inizio Mesi____18 01/07/2008 (entro 30 giorni dalla ricezione della comunicazione di avvenuta registrazione della convenzione presso i competenti organi di controllo) 31/12/2009 Data fine 4. Territorio/territori di attuazione del progetto (presentazione del/dei territorio/i e del contesto in cui si inserisce il progetto. Evidenziare la valenza territoriale intercomunale, o comunale nei soli casi di capoluoghi di provincia, e/o interprovinciale e/o interregionale; Max: 1000 caratteri) Le province di Torino e di Rimini contano complessivamente 2.541.790 abitanti. Le amministrazioni e le associazioni dei due territori da tempo perseguono politiche di pari opportunità che trovano, nell’analisi e nel contrasto della violenza di genere delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere, un qualificante focus progettuale. L’azione delle due province in sede UPI e le relazioni di fattiva collaborazione interterritoriale di alcune associazioni, anche di valenza nazionale, hanno fornito un primo stimolo all’azione congiunta nella prospettiva del progetto, ulteriormente rinforzato dalla consapevolezza della spendibilità delle esperienze parallele per la futura costruzione di protocolli unificanti che tengano conto dell’utilità di procedure omogenee interregionali con l’imprenscindibilità dei valori e delle prassi virtuose espresse dai territori. 1 5. Descrizione sintetica del progetto ( Max 1000 caratteri) A partire dalla consolidata esperienza dei partner s’intende potenziare le reti locali e costruire una rete interregionale con le seguenti azioni: - per preparare e adattare ruoli e persone: programma di sensibilizzazione per operatori/trici finalizzato a potenziare il raccordo di rete attraverso una conoscenza condivisa, a consentire l’identificazione della violenza anche nelle forme meno visibili, a prevenirla e offrire orientamento e sostegno alle vittime. - per preparare e adattare organizzazioni: azioni di sistema per l'estensione della rete ai Comuni dei due territori e per la definizione di standard e protocolli per il trattamento e l'accoglienza delle vittime che abbiano la necessaria valenza interistituzionale, intersettoriale ed interorganizzativa. - giornate di studio e seminari intersettoriali nei due territori sui temi della violenza di genere domestica e tra/contro le/gli adolescenti con attenzione all’orientamento sessuale e alla specificità delle donne immigrate. 6. Obiettivi e azioni previste (Il progetto deve comprendere minimo 2 e massimo 3 delle azioni elencate nel paragrafo 4 dell’avviso) 1 2 3 Preparare e adattare i ruoli e le persone: sviluppare e sperimentare strumenti metodologici, formativi e valutativi innovativi per sostenere e sviluppare una rete di attori territoriali di varie culture organizzative e professionali al fine dell’elaborazione di obiettivi, strategie e metodologie di lavoro condivise per la prevenzione della violenza di genere e la tutela delle vittime; Preparare e adattare le organizzazioni: sviluppare e sperimentare standard e procedure per i processi interorganizzativi e inter-settoriali indispensabili per il governo della rete considerando le varie fasi dell’intervento, i diversi destinatari e beneficiari nonché le multiple interazioni delle varie competenze in campo a livello regionale e/o provinciale e/o locale. Comprendere ed approfondire per intervenire: Sensibilizzare, informare e specializzare i vari attori territoriali coinvolti attraverso giornate di studio e seminari di approfondimento per affrontare le complessità del fenomeno della violenza di genere e la complessità delle azioni di contrasto e di protezione, le buone prassi in Italia e all’estero, i sistemi di protezione esistenti in Europa ed in Italia coinvolgendo esperti e consulenti di varie discipline. 7. Lista dei partners coinvolti (come indicati nell’allegato A) 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 Provincia di Torino Provincia di Rimini C.I.R.S.De – Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle Donne dell’Università degli Studi di Torino ArciLesbica Associazione Nazionale Associazione Orlando Associazione Gruppo Abele onlus Donne & Futuro onlus Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile Città di Alpignano Città di Moncalieri Città di Nichelino Città di Pianezza Città di Rivalta di Torino Città di Settimo Torinese 8. Finalità del progetto: Quale specifico bisogno/problema affronta? (max: 500 caratteri) 2 Consolidare e potenziare il raccordo in rete fra i vari soggetti mediante conoscenze e consapevolezza condivise, per prevenire e contrastare la violenza sessuale e di genere (agita/occulta/potenziale) a danno di donne, adolescenti e persone di diverso orientamento sessuale. Consentire l’identificazione della violenza domestica anche nelle forme meno visibili. Coordinare le pratiche di presa in carico e sostegno per individuare prassi procedurali comuni, innovative e trasferibili tra realtà territoriali. 9. Obiettivi specifici del progetto e a quali destinatari? (max: 1000 caratteri) 1. 2. 3. Promuovere nei due territori reti interdisciplinari e intersettoriali, sostenere e/o sviluppare una rete di attori territoriali di varie culture organizzative e sperimentare standard e procedure per i processi interorganizzativi e inter-settoriali. Attraverso: una mappatura di servizi e di associazioni e la realizzazione di una scheda di rilevazione degli episodi di violenza condivisa da parte delle reti. Attivare un programma di sensibilizzazione e formazione: nella Provincia di Torino (Torino e area metropolitana), per potenziare il raccordo di rete attraverso una conoscenza condivisa, consentire l’identificazione della violenza anche nelle forme meno visibili, offrire orientamento e sostegno mirato e coordinato alle vittime. Destinatari: operatori/trici delle Forze dell’Ordine, con attenzione ai Commissariati di zona e alle stazioni dei Carabinieri nei comuni limitrofi, ai Servizi Socio-sanitari e degli Sportelli d’ascolto del privato sociale e pubblici; nella Provincia di Rimini, il progetto ha per destinatari: adolescenti e destinatari intermedi adulte/i (operatori/trici, educatori/trici e altre figure) a contatto con adolescenti in ambiti di socializzazione e formazione extra-scolastici; reti di contrasto alla violenza (sostegno, diffusione e ampliamento); Scambiare, confrontare e micro-sperimentare interventi nei due territori per elaborare un modello replicabile in dimensione interregionale. 10. a Capacità tecniche ed esperienze nel settore (Descrivere le conoscenze, qualifiche ed esperienze nel settore del capofila e di ciascun partner coinvolto (max: 500 riga per ciascuno) Capofila Città di Torino Partner Provincia di Torino Partner Provincia di Rimini Il Settore Pari Opportunità e Politiche di Genere si propone di integrare in tutte le politiche dell’amministrazione obiettivi di genere, di produrre azioni necessarie al riequilibrio delle disparità e di raccordare i bisogni del territorio e le istanze delle associazioni che già lavorano sulle tematiche di pari opportunità. Al suo interno opera inoltre il Servizio LGBT, che intende rispondere ai bisogni delle persone omosessuali e transessuali, contribuire a migliorarne la qualità della vita e creare un clima sociale di rispetto e di scambio culturale libero dai pregiudizi. Il Servizio Pari Opportunità e Politiche dei Tempi predispone, realizza e monitora progetti volti alla diffusione del mainstreaming di genere in ambito transnazionale, di cooperazione decentrata, di pace e solidarietà mediante: - creazione di reti di pari opportunità a livello politico e tecnico; - svolgimento di indagini per censire rapporti di cooperazione; - organizzazione di eventi/seminari; - individuazione di buone prassi e modelli di trasferibilità; - promozione di azioni di lobbying al fine di stabilire rapporti con autorità in ambito europeo e internazionale; - utilizzo dei fondi strutturali. Il Servizio Pari Opportunità e Politiche di Genere, nato nel 2004, opera nei seguenti filoni di attività: Pari Opportunità Uomo/Donna; Pari Opportunità per tutti; Contrasto alla violenza; Promozione dell’inserimento lavorativo per le Donne; Promozione della conciliazione fra tempi di vita e tempi di lavoro; Tutela e la promozione dei diritti; Superamento delle discriminazioni basate su lavoro, 3 salute, orientamento sessuale, genere. Il Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle Donne dell’Università di Torino, Centro d’interesse d’Ateneo costituito nel 1991, opera come struttura di riferimento per iniziative di ricerca, di didattica avanzata e sperimentale, di formazione tra le studiose e gli studiosi che hanno adottato la differenza di genere come questione e come punto di vista. Il centro ha realizzato negli anni ricerche e attività di formazione anche in collaborazione con enti e istituzioni locali, nazionali e internazionali e con realtà del privato sociale. Partner ArciLesbica dal 1996 persegue l’obiettivo di elaborare un punto di vista di genere rispetto Arcilesbica alla tematica dell’orientamento sessuale, al fine di individuare le discriminazioni multiple che possono interessare le donne lesbiche rispetto a tutte le fasi e gli ambiti della loro vita, e di progettare, anche in collaborazione con le istituzioni e altre realtà del privato sociale, azioni positive efficaci per il superamento delle discriminazioni che consentano a tutte le donne di dispiegare le proprie potenzialità. Partner L'Associazione Orlando nasce a Bologna nella seconda metà degli anni Settanta, Associazione dall'esperienza dei movimenti delle donne. Le sue finalità sono di approfondire e realizzare, Orlando attraverso la riflessione, la ricerca, la documentazione, le pubblicazioni, la formazione, la comunicazione, la pratica sociale, le relazioni e la cooperazione internazionale, temi e azioni volti alla valorizzazione della soggettività femminile e di genere e all’incremento delle opportunità e capacità di una vita buona e sostenibile per ciascuna e ciascuno, nel quadro di una democrazia di donne e uomini. Partner Gruppo Abele ha svolto interventi in partenariato con enti pubblici e privato sociale: servizi Associazione di accoglienza, sostegno e presa in carico di donne vittima di violenza; percorsi formativi Gruppo Abele volti alla conoscenza e alla prevenzione del fenomeno; ricerche in tema di violenza e ONLUS sfruttamento; attività di documentazione. In dettaglio: progetti di protezione sociale ex art.18 e art.13 (2000-2007); accoglienze in servizi a bassa soglia e residenziali; progetti di ricerca-azione su donne e alcool; donne migranti e salute; prostituzione. Formazioni su transessualità e violenza di genere. Nell’ambito del Coordinamento Cittadino contro la Violenza alle Donne: Partner Associazione * partecipazione ai gruppi di lavoro Osservatorio Legale e Sociale, Emergenza Abitativa, Donne & Futuro Formazione, Comunicazione; * gestione di una casa protetta. Progetti realizzati: ascolto, sostegno legale e psicologico, accoglienza a donne abusate; attività di ricerca sul tema della violenza contro le donne; sensibilizzazione nelle scuole su violenza/abuso/bullismo/differenza di genere. Partner Centro Il Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile opera in Torino, sul territorio Studi e piemontese e a livello nazionale. È nodo della rete informativa di genere femminile Lilith. Documentazione Fa parte del Coordinamento Cittadino contro la Violenza alle Donne, lavorando in Pensiero particolare all’interno del Gruppo Formazione. Ha collaborato alla formazione del personale Femminile sanitario degli ospedali Mauriziano (2001) e Molinette (2003, 2004) per l’accoglienza di donne vittime di violenza. Dalla sua fondazione (1995) ad oggi ha realizzato numerosi progetti con la Regione Piemonte, con la Città e con la Provincia di Torino. Partner Comune Dal 1996 è stato avviato l’URP con informazioni specifiche sulle organizzazioni a tutela di di Alpignano donne in difficoltà. Dal 2003 lo sportello Infolavoro ha dedicato particolare attenzione ai bisogni ed alle caratteristiche dell’utenza femminile. Dal 2004 è stato istituito l’Assessorato alle Pari Opportunità. Dal 2007 tale delega è affidata al Vice Sindaco dell’ente. Partner Città di Dal 2003 ad oggi: coinvolgimento e la sensibilizzazione dei cittadini per diffondere la Moncalieri cultura di parità e del diritto di accesso; apertura di uno sportello “spazio donna” per combattere l’emarginazione da informazione e per proporre soluzioni concrete a problemi di accoglienza e indirizzo; realizzazione di un Sito dedicato alle informazioni di pari opportunità; organizzazione di giornate di riflessione, in occasione del 25 novembre, sul fenomeno della violenza contro le donne. Partner C.I.R.S.De Partner Città di Nichelino Attivazione della Consulta delle donne dal 22/01/2007, organo di partecipazione femminile all’azione dell’Amministrazione Comunale. Attivazione di laboratori per le donne “Giochi di Donne” – un progetto per agire contro il disagio e l’isolamento delle donne e per sostenere e produrre cultura femminile sotto molteplici forme. 4 Partner Città di Pianezza Partner Città di Rivalta di Torino Partner Città di Settimo Torinese Realizzazione di percorsi di educazione alla cultura di genere nelle scuole medie inferiori e nelle scuole cittadine di ogni ordine e grado per promuovere percorsi di educazione alla diversità e di sensibilizzazione alla tematica delle pari opportunità. La Cooperativa ORSO, che gestisce già lo Sportello Infodonna presso il ns. Comune, è in grado di organizzare e gestire eventuali corsi di formazione rivolti a personale dell’ASL e delle Forze dell’Ordine, nonché di provvedere a livello organizzativo alla gestione di questi eventi. L’addetto che si occupa dello Sportello Infodonna ha una buona gestione dei rapporti sia con le donne che si rivolgono a questo servizio, che con le Associazioni a livello locale. Azioni di sensibilizzazione ed informazione rivolta ai cittadini, attraverso percorsi costruiti intorno alle giornate dell’8 marzo e del 25 novembre sui temi delle pari opportunità, dell’integrazione e del contrasto alla violenza di genere. Attenzione alle giovani generazioni, attraverso l’inserimento nel piano di attività educative rivolte alle scuole di interventi sul tema della parità, e facilitando esperienze e percorsi sui temi dell’identità di genere, della parità, della violenza e dell’accesso al lavoro per le giovani donne nei centri di aggregazione comunali. Il Comune collabora con Telefono Rosa di Torino per promuovere il servizio itinerante “Vicino a te”, primo momento di ascolto, accoglienza, orientamento e accompagnamento per le donne maltrattate ed abusate. Nel mese di marzo 2007 ha deliberato la formazione di un Tavolo di coordinamento a cui partecipano istituzioni territoriali quali ASL, consultorio, CISSP, forze dell’ordine, sindacati, associazioni, con l’intento di creare una rete istituzionale che sensibilizzi gli addetti ai lavori e metta in opera azioni atte a fermare la violenza alle donne e bambine/i. 10.b Elenco delle principali esperienze realizzate relative alle tematiche oggetto dell’avviso, con indicazione del periodo di attuazione, importo e committenti Capofila Città di Torino Iniziativa Segreteria del Coordinamento Cittadino Contro la Violenza alle Donne Progetto “Accogliere le donne” Progetto “Rete antiviolenza fra le città URBAN Italia” Spazi al femminile Osservatorio Cittadino sulla salute delle donne Sicura-mente donna Portale IRMa Periodo Dal 2000 Importo 36 ore settimanali di disponibilità del personale del Settore, costo zero Dal 2006 22.000 Da luglio 2002 ad aprile 2004 119.000 Dal 2003 al 2005 Dal 2003 25.000 20.000 Dal 2004 Costo zero Dal 2003 256.865,09 25 novembre – giornata internazionale contro la violenza alle donne Iniziative sugli stereotipi femminili in pubblicità e di Tutti gli anni, a partire dal 2004 11.463,50 Dal 2004 30.000 5 Committenti Ministero Regione Piemonte (POR) Provincia di Torino contrasto alle pubblicità offensive Corsi di formazione nelle scuole sulla prevenzione della violenza di genere Corsi di formazione sulle tematiche di genere e sulla violenza di genere rivolti alle/ai dipendenti comunali (circoscrizioni, educatrici scuole d’infanzia, vigili di prossimità) Corsi di formazione sulle tematiche di genere ed LGBT rivolti ai dipendenti in contratto di formazione e lavoro ed ai volontari in servizio civile Progetto ISELT Campagna di sensibilizzazione attraverso i manifesti “Libertà di essere libertà di amare” Formazione rivolta agli insegnanti delle scuole medie superiori torinesi e della Provincia di Torino Spettacolo “Comuni marziani: ovvero dell’omosessualità e dell’affettività” Corsi di formazione sulle tematiche LGBT rivolti alle/ai dipendenti del Dall’anno scolastico 2003-04 all’anno scolastico 2006-07 69.390,40 Anni 2005, 2006, 2007 7.848,3 Anni 2006, 2007 Realizzati da personale del Settore, costo zero Dal 2003 208.500 Anno scolastico 2002/2003 9.335,76 Anno scolastico 2005-06 e 2006-07 10.900 Anni scolastici 2006-07 e 2007-08 3.630 Anni 2003, 2004, 2007 10.637,28 6 Regione Piemonte (POR, Consigliera di Parità Regionale) Regione Partner Provincia di Torino comune di Torino (Gioventù, lavoro, anagrafe, responsabili pedagogici) Elenco delle principali esperienze realizzate dal 2006 relative alle tematiche oggetto dell’avviso: TAVOLO LIFE PER IL CONTRASTO ALLA TRATTA PARTECIPAZIONE COORDINAMENTO VIOLENZA (dal 2003) CITTADINO DONNE VITTIME DI INIZIATIVE TORINO PRIDE novembre-dicembre 2006 e RETE READY S.O.S. DONNA (dal 1996) PROGETTO EMERGENDO (PROGETTO EQUAL II FASE SETTORIALE 2004-2007) A FAVORE DELLE VITTIME DELLA TRATTA (Avvio al lavoro delle beneficiarie) PROGETTO: AZIONI INTEGRATE PER L’EDUCAZIONE ALLA RECIPROCITA’ E ALLA CONDIVISIONE DELLE RESPONSABILITA’ FAMILIARI NELLA PROVINCIA DI TORINO "Diamoci da fare" PROTOCOLLO PER LA COSTITUZIONE DEL TAVOLO PROVINCIALE PER LA LOTTA ALLA TRATTA DELLE PERSONE 23-27 novembre 2006 Giornate contro la violenza in collaborazione con Regione,Comune di Torino, Universita’ degli Studi, Pangea, campagna Fiocco Bianco in vari luoghi nella citta’ di Torino 18 OTTOBRE -5 DICEMBRE 2007 Giornate contro la violenza in collaborazione con Regione, Province, Comune di Torino, Universita’ degli Studi, EELL dei territori e Associazioni. Partner Provincia di Rimini Azioni promosse dalla Consigliera Provinciale Delegata alle Politiche di Genere e Pari Opportunità della Provincia di Rimini pertinenti con il progetto che si sta predisponendo: Sportelli “Per LEI” Servizi Positivi alle DONNE Dal 2005 il servizio offre alle donne italiane e straniere che vivono una situazione di difficoltà familiare, sociale e di relazione, informazioni e sostegno per contrastare ogni forma di violenza, intolleranza e discriminazione. Il servizio ha una particolare attenzione al lavoro di genere, intendendo con questo una modalità d’intervento che metta in primo piano la specificità delle problematiche vissute dall’utenza a partire dalla propria appartenenza di genere e in questo senso il servizio si rivolge principalmente a tutte quelle donne che nei vari momenti della loro vita vivono difficoltà familiari, personali, professionali e relazionali di ogni tipo. Per rispondere in modo articolato e integrato alle diverse richieste delle donne, il servizio è composto, nello specifico dallo sportello di consulenza legale, dallo sportello di mediazione culturale, dallo sportello di consulenza psicologica, dallo sportello di consulenza per le difficoltà negli ambienti di lavoro con particolare attenzione ai fenomeni di mobbing e dallo sportello di consulenza in materia sindacale. Dal febbraio di quest’anno inoltre, il servizio ha implementato la sua offerta di ascolto e d’intervento per le donne in difficoltà attraverso l’attivazione di un ulteriore sportello di ascolto gestito dall’Associazione Rompi il Silenzio che si rivolge in modo specifico a tutte le donne che vivono situazioni di maltrattamento e violenza. Progetto “Per Lei Street” - informativa di strada. La Provincia di Rimini, nell’ambito delle Azioni Positive promosse all’interno della Rete Pari Opportunità, ha avviato dal 2005 un servizio di consulenza e sostegno denominato Sportelli per lei, servizi positivi alle donne (ascolto–sostegno–Informazione– solidarietà–consulenza) per la tutela dei diritti delle donne e per contrastare ogni forma di 7 violenza e discriminazione.Dopo i primi due anni di esperienza del lavoro degli Sportelli Per Lei, si è rilevata la necessità di ampliare ulteriormente l’offerta del servizio attraverso la realizzazione di un azione positiva che ha come obiettivo la costituzione di un servizio di informativa di strada che verrà denominato Per Lei Street, accesso e conoscenza ai servizi del territorio. di Rimini, Santarcangelo, Coriano. Sportello Antiviolenza L’associazione di volontariato “Rompi il silenzio” fondato da un gruppo di donne, dalla loro particolare sensibilità, dalla voglia di lavorare per le donne, prefiggendosi come scopo quello di esprimere pieno appoggio e solidarietà alle donne che subiscono violenze fisiche, psicologiche, sessuali ed economiche. Sono stati realizzati n. 2 corsi di formazione.”Percorso formativo di base per operatrici volontarie di accoglienza”, che hanno consentito all’Associazione “Rompi il Silenzio” di ottenere dalla Regione Emilia-Romagna il riconoscimento di Centro antiviolenza. Protocollo D’Intesa Contro la violenza alle Donne Per volontà della Provincia di Rimini si costituisce un Protocollo d’Intesa tra la Provincia e tutti i soggetti in rete per lo scambio e la diffusione delle informazioni già sottoscrittori del Protocollo della Rete Pari Opportunità. Il 3 Luglio 2007 il Consiglio a voti unanimi approva il protocollo con Delibera n. 48.Corsi di Autodifesa Corso di autodifesa per le Donne e per i soggetti non sportivi. Davanti alla violenza la donna può reagire con equilibrio, mettersi in sicurezza ed anche neutralizzare l’avversario. Partner C.I.R.S.De Partner Arcilesbica Partner Ass.Orlando Il CIRSDe ha realizzato sulle tematiche in oggetto: Ricerca URBAN - Progetto pilota “Rete antiviolenza fra le città urban Italia” a Torino (pubblicata in Violenza contro le donne. Percezioni, esperienze e confini, Il segnalibro, Torino, 2004);. - Convegno La città di Torino contro la violenza. Ricerca intervento sulla violenza contro le donne nell’area Urban di Torino, 15 novembre 2003. - Convegno Violenze urbane. La città di Torino contro la violenza alle donne, 26-27 aprile 2004. Finanziamento: EU-FSE PON “Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno d’Italia” e PON “Azione di sistema Ob. 3 FSE 2000/06 – Città di Torino importo 90.057,00 Euro. - Corsi di formazione per enti locali (Provincia di Torino, Città di Torino) e per associazioni sul tema della violenza di genere (Gruppo Abele). Seminari e lezioni all’interno di corsi universitari (Sociologia della Famiglia). ArciLesbica svolge un ruolo di consulenza per la messa a punto di azioni positive rispetto alla tematica dell’orientamento sessuale in un’ottica di genere contribuendo alla definizione del Piano di Azione Nazionale contro le discriminazioni (2007) e partecipando alla stesura di uno studio di fattibilità per la costituzione di un “Osservatorio Nazionale contro tutte le discriminazioni” nell’ambito di un progetto del Ministero Diritti e pari opportunità (2007). ArciLesbica svolge anche attività di referente nazionale per conto di ILGA-Europe una piattaforma finanziata dalla Commissione europea che conta 200 membri in tutta Europa. Empowerment femminile e creazione di una Casa Rifugio per le donne che subiscono violenza 1999-2002 Supporto e rafforzamento delle associazioni femminili locali; ricerca sulla situazione femminile in Albania, creazione di una Casa Rifugio a Tirana (Albania) con selezione, formazione e tutoraggio del personale. Destinatarie: donne dell’associazionismo femminile e donne vittime di violenza UNIFEM, 229 US $ Casa Rifugio per donne che subiscono violenza, empowerment femminile e rafforzamento istituzionale (Tirana, Albania) 2001-2002 8 Rafforzamento delle competenze delle operatrici della Casa Rifugio di Tirana (Albania) e rafforzamento del partenariato con altre associazioni che si occupano di violenza nel territorio albanese, sia locali che internazionali. Riconoscimento del servizio da parte degli enti locali e nazionali albanesi. UNIFEM , Dipartimento affari sociali - Presidenza del consiglioRegione Emilia Romagna €263.000 Sostenere e potenziare le donne palestinesi attraverso beni, servizi, creazione di lavoro e reddito, formazione e sostegno agli studi, counselling psico-sociale 2003-2004 Il progetto complessivo è costituito da 10 azioni o microprogetti I. Progetto di income generation mediante attività di ricamo con un approccio di base; II. Empowerment delle donne: Capacity Building e sensibilizzazione mediante l’utilizzo di Internet; III. Contributi finanziari a gruppi di “risparmio e prestito”; IV. Progetto di produzione alimentare; V. Terapia di gruppo e attività di income generation per le donne; VI. Training for Fashion; VII. Auto-aiuto e attività generatrici di reddito a favore di minori e giovani in difficoltà e delle loro famiglie; VIII. Trasformazioni per l’Empowerment. Un progetto a favore delle detenute politiche e delle loro famiglie; IX. Supporto e sviluppo delle attività dell’Unità di Programmazione Educativa; X. Rafforzare la comunità delle giovani donne di Jenin attraverso la ripresa degli studi. Finanziato da :REGIONE EMILIA-ROMAGNA € 120.000 Corso di formazione per “Esperta/o di culture e pratiche di pace” 2003-2004 Favorire l’accesso di giovani laureati/e nel mondo del lavoro ed in particolare nei servizi culturali ed educativi di tipo innovativo e nelle organizzazioni internazionali italiane e straniere. Il corso intende formare operatori esperti di cultura e pratiche di pace sviluppando competenze quali: capacità di coniugare competenze pluridisciplinari per far fronte alle complessità delle esigenze legate alla realizzazione stessa delle diverse iniziative: campi di pace, stage, rapporti con le scuole per la promuovere riflessioni e pratiche di pace, anche intervenendo attivamente e propositivamente sul campo; capacità di promuovere iniziative intra e inter nazionali nell’ambito dei progetti di cooperazione allo sviluppo capacità di promuovere iniziative e culture per la trasformazione non violenta dei conflitti, attraverso la sperimentazione di modalità efficaci e partecipative che possano condurre al cambiamento di atteggiamenti e comportamenti. Finanziato da :FSE PROVINCIA DI BOLOGNA € 39.000 Lotta all’esclusione sociale e alla povertà attraverso lo sviluppo locale e la prevenzione alla violenza – Cile 2001-2004 Supporto alle attività del Centro de las Mujeres di Temuco in termini di formazione, creazione e supporto micro attività imprenditoriali femminili, attività di formazione, apertura Sala da The Internet. Finanziato da :COMMISSIONE EUROPEA UFFICIO COOPERAZIONE EUROPAID B76000 € 391.300 Forme del conflitto e della comunicazione fra soggetti e contesti differenti. Un percorso di formazione 2003 Il progetto intende offrire ad adulti/e investiti di responsabilità educative nei confronti delle giovani generazioni strumenti per comprendere le ragioni del disagio giovanile, responsabili delle difficoltà relazionali e di apprendimento che talora si manifestano fino ad essere causa della dispersione scolastica, e di intervenire su di esso. In particolare esso si propone di pianificare interventi efficaci ed efficienti per il superamento di tale disagio e, a partire dalla premessa che il conflitto è una realtà ineliminabile, che non deve essere negata, ma riconosciuta ed affrontata, di sviluppare un’attitudine positiva verso il conflitto medesimo favorendo una gestione costruttiva delle tensioni e dello stress emozionale nella prospettiva di favorire atteggiamenti propositivi di ragazzi e ragazze alla vita e di costruire un clima di 9 convivenza anche tra soggetti che provengono da differenti contesti culturali. Tale progetto prevede l’incontro con tre differenti approcci al problema della mediazione dei conflitti (modello Morineau, modello Parknäs, modello elaborato da Daniele Novara nell’ambito del Centro Psicopedagogico di Piacenza) Finanziato da :FSE PROVINCIA DI BOLOGNA € 11.500 Le Donne kossovare per una società libera dalla violenza 1999-2002 Supporto alle attività di 5 centri della rete CPWC (Peja, Giacova, Mitrovica, Suareke, Skenderaj), attività di formazione, seminari, supporto a RTV21, produzione di emissioni televisive sulla condizione femminile. 320.000 € Dignità delle Donne, dignità del Kosovo Apertura o mantenimento di sei centri in sei diverse città (Pristina, Peja, Giacova, Mitrovica, Suareke, Skenderaj); sostegno alla creazione di piccole attività di microimpresa femminile; corsi di formazione, supporto alle donne vittime di violenze, informazione sui temi violenza e diritti. Destinatarie: donne dell’associazionismo femminile e donne vittime di violenza, donne singole. Finanziato da : UNIFEM , DIPARTIMENTO AFFARI SOCIALI - PRESIDENZA DEL CONSIGLIO MISSIONE ARCOBALENO -fondi privati- € 1.263,10 Gift (2007) Il progetto, triennale, ha dato origine al Centro Risorse di Genere: sportello di ascolto, sostegno, empowerment e cittadinanza attiva per le donne Fondazione Banca Del Monte – Bologna 70.000 € Partner Associazione Gruppo Abele ONLUS La tematica “prevenzione e contrasto della violenza di genere” è trattata dall’Associazione Gruppo Abele attraverso diverse tipologie di intervento: servizi di accoglienza che incontrano e prendono in carico donne vittime di violenze, percorsi formativi volti alla conoscenza e alla prevenzione del fenomeno, specifici progetti condotti in partenariato con enti del pubblico e del privato sociale. Di seguito presentiamo le attività maggiormente significative svolte dall’anno 2000 all’anno 2007. Progetto Opportunità (2002 – 2003) Il progetto è stato rivolto alle realtà (gruppi, associazioni ed Enti) del pubblico e privato sociale presenti sul territorio piemontese ed impegnate, a vario titolo, nel sostegno e nell’accoglienza delle persone (minori e non) sfruttate e/o vittime di violenza, agli operatori delle stesse e, avendo previsto un’intensa attività d’ informazione (attraverso l’elaborazione di materiale didattico e la previsione di cicli d’incontri sul tema), ai cittadini in genere allo scopo di una loro maggiore sensibilizzazione. I risultati raggiunti sono stati l’apertura dello sportello INTI; l’ organizzazione di corsi di formazione sul tema della tratta con la realizzazione di materiali cartacei e video relativi a tale iniziativa e varie pubblicazioni specifiche sul tema. Committente: Dipartimento Pari Opportunità (70% del finanziamento), Regione Piemonte (30% del finanziamento) Importo 108.453,78 La luna nel bicchiere (2005 – 2006) Il progetto di ricerca-azione sul tema donne e alcool dal titolo “ La luna nel bicchiere" ha avuto come obiettivi: - verificare se è percepito e in che misura l’incremento del fenomeno dalle associazioni, enti e strutture che si rivolgono alle donne, ma che non operano nel settore delle dipendenze, aventi come riferimento il territorio di Torino e Provincia; - fare emergere i bisogni informativi e formativi degli operatori di fronte al problema; - realizzazione del materiale informativo (depliant) che sensibilizzi e interroghi sull’uso e abuso di alcool. Il depliant è stato inoltre tradotto in quattro lingue (inglese, francese, 10 spagnolo, romeno). Committente: Assessorato alle Pari Opportunità della Provincia di Torino Importo: 10.000 euro Progetto Orientadonna (2006 – 2007) Gli obiettivi del progetto sono stati di duplice natura: da un lato, attivare percorsi sociali e di prevenzione sanitaria per quelle donne che fanno fatica ad accedere ai normali servizi territoriali predisposti e che si rivolgono ai servizi di bassa soglia; da un altro, offrire agli operatori dei servizi un ciclo formativo che li aggiornasse rispetto alla tematica della violenza di genere, il sostegno e la presa in carico della donna vittima di violenza nei servizi a bassa soglia. Committente: Regione Piemonte - fondi per la lotta alla droga Importo 164.143,18 euro Progetto Numero Verde contro la tratta (dal 2000 ad oggi) Il progetto, finanziato dal Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità ha come referente istituzionale la Provincia di Torino – Assessorato Pari Opportunità. Il Gruppo Abele , da luglio 2000, anno di attivazione del servizio, gestisce la postazione telefonica PiemonteValle d’Aosta. Il servizio ha l’obiettivo di offrire un’ opportunità di aiuto alle donne vittime della tratta e sfruttamento sessuale, informandole sulle possibilità offerte dall’ art. 18 del testo unico sull’ immigrazione che prevede il rilascio del permesso di soggiorno per le donne che decidono di uscire dalla prostituzione forzata. Il servizio che offre il Gruppo Abele si struttura in tre unità: postazione telefonica attiva tutti i giorni, servizio di accoglienza e attività di coordinamento e rapporti con l’estero. I risultati ottenuti contemplano 138 persone che si sono rivolte per la prima volta al servizio, 292 accompagnamenti, 852 chiamate in arrivo all’ accoglienza del Gruppo Abele, 520 colloqui effettuati complessivamente nell’anno. Committente: Ministero Pari Opportunità Importo: 62.711,12 euro Progetto S.O.L.E. (dal 2002 ad oggi) Il progetto, finanziato dal Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità e co- finanziato dalla Città di Rivoli, è rivolto a donne straniere vittime di tratta, di violenza e sfruttamento. Il progetto ha come obiettivo l’accoglienza in una struttura di semi autonomia di donne inserite in programmi articolo 18 T.U. D.Lgs. 286/98, eventualmente anche con i loro bambini ed è finalizzato a favorire ed accompagnare percorsi di inclusione lavorativa e sociale. Committente: Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità Importo: €23.892,86 Progetto Sos.Te e Sos.Te. 2006 Il progetto, di cui il Gruppo Abele era Ente attuatore, aveva come Ente proponente la Regione Piemonte – Assessorato Welfare, ed era finalizzato al sostegno ai percorsi territoriali di inclusione sociale e lavorativa di persone vittime di tratta inserite in programmi di protezione sociale ex art.18 T.U. D.Lgs.268/98. Committente: Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità Importo: progetto Sos.Te. € 21.130,00; progetto Sos.Te.2006 € 28.077,14 Progetto Sportello Accoglienza, Verso l’Alba, Sportello Accoglienza 2006 I progetti sono stati realizzati negli anni 2004, 2005, 2006 e sono stati finanziati dal Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità sugli Avvisi art.18 T.U. D.Lgs. 286/98 n. 5, 6 e 7 con il co-finanziamento della Provincia di Torino – Assessorato Pari Opportunità. I progetti avevano l’obiettivo primario di offrire alle donne vittime di tratta un’opportunità di uscita dalla situazione di violenza e sfruttamento attraverso un servizio di ascolto, orientamento, counselling, accompagnamento ai servizi del territorio e presa incarico individuale. I progetti prevedevano l’accoglienza incondizionata delle donne in un luogo discreto e sicuro in cui poter liberamente parlare della loro situazione, essere informate sui 11 loro diritti, e sulle opportunità offerte dall’art.18, essere seguite nei percorsi di protezione e inclusione sociale. Un altro importante obiettivo del progetto era quello della tutela della salute delle donne, realizzato attraverso l’accompagnamento presso i presidi sanitari del territorio. Committente: Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità Importo: progetto Sportello Accoglienza €36.000,00; progetto Verso l’Alba €45.800,00; progetto Sportello Accoglienza 2006 € 38.151,43 Comunità di fuga e pronta accoglienza GABRIELA (dal 2001 ad oggi) Comunità di pronta accoglienza per donne straniere vittime di tratta anche con figli inserite o in programmi di protezione ex art.18 T.U.- D.Lgs. 286/98 e per donne straniere vittime di violenza sessuale e domestica.. Lo scopo della comunità è quello di supportare e seguire le donne nella prima fase del loro percorso di uscita dal circuito dello sfruttamento e dalla situazione di violenza in cui versano attraverso la definizione di progetti individualizzati. Partner Associazione Donne & Futuro “Strategie contro la violenza” e “No alla violenza, una questione di libertà” Anno scolastico 2003-2004, 2004-2005, 2005-2006 € 7.573,50 per Comune di Torino e Centro Servizi Idea Solidale Ricerca Violenza & Abuso Anno scolastico 2003-2004 - € 47.000,00 per conto di Fondazione CRT, Provincia di Torino, Comune di Torino, Centro Servizi VSSP e Centro Servizi Idea Solidale “ProgettoHelp” apertura di un centro di ascolto e di sostegno per donne vittime di violenza Da maggio 2006 (ancora attivo) - € 33.000,00 per Fondazione CRT e Provincia di Torino VideoMakerSchool: Ma la vita che sapore ha? Anno scolastico 2006-2007 - € 6.500,00+ contributi in servizi per Fondazione CRT, Provincia di Torino e Comune di Torino No alla Violenza e Abuso Anno scolastico 2007-2008 - € 900,00 per Comune di Torino (Circoscrizione 7) I dont’ fear/Io non ho paura (capofila CIE) Anno scolastico 2007-2008 - € 57.000,00 per Compagnia di San Paolo, Regione Piemonte, Provincia di Torino e Comune di Torino (Circoscrizione 1) Dallo scontro all’ascolto Da attuare nel corrente anno scolastico - € 10.000,00 per conto della Provincia di Torino Partner Centro 2001-2002 Progetto Nati da donna – la mia genealogia femminile P.O.R. Ob. 3 Regione Studi e Piemonte, Asse E – Misura E1 – Linea di intervento 4.1.1. Progetto concluso dalla pubblicazione del volume Nati da donna, realizzato in rete con la Commissione Pari Documentazio Opportunità della Regione Piemonte. Diretto agli/alle studenti delle scuole medie ne Pensiero superiori del Piemonte per invitarli/e a ricercare e a scrivere la genealogia femminile Femminile della propria famiglia. Gli elaborati, integrati da saggi di studiose, sono stati pubblicati nel 2002. (importo finanziario € 87000 ) 2003 – 2004 – 2005, Progetto W.I.N.D. Women Improving in a New Deal - Curie Donne e Scienza, P.O.R. Ob. 3 Regione Piemonte, Asse E – Misura E1 – Linea di 12 intervento 4.1.1. concluso dal convegno Snodi di genere (300 partecipanti). Diretto agli/alle studenti delle scuole medie superiori del Piemonte. Inchiesta sulle difficoltà di accesso delle donne al sapere scientifico. Gli atti del convegno conclusivo sono stati pubblicati nel 2004. Il progetto Donne e scienza nel 2005 viene fatto proseguire nel progetto Donne e fisica – un mestiere possibile (anch’esso conclusosi con un convegno dal medesimo titolo – 400 partecipanti). Entrambi i progetti in rete con l’Assessorato alle Pari Opportunità della Provincia di Torino. (€ 44000) 2003-2004, Progetto Quante donne puoi diventare? Nuovi modelli per bambine e bambini nelle scuole di Torino, P.O.R. Ob. 3 Regione Piemonte, Asse E – Misura E1 – Linea di intervento 4.1.1. In rete con l’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Torino. Ricerca sugli stereotipi di genere presenti nell’editoria per ragazzi e veicolati dalle immagini, conclusa con la pubblicazione di tre fiabe. Relazioni sul progetto sono state pubblicate (€ 16000) 2006, Provincia di Torino, incarico di realizzazione di una ricerca sulle lavoratrici atipiche in provincia di Torino, costruzione dell’identità, il senso del lavoro e la vulnerabilità sociale: interviste e focus-group con lavoratori e lavoratrici atipiche. (€ 13000) 2007, Provincia di Torino, Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile, ricerca sul lavoro precario in provincia di Torino, l’impatto sulla costruzione di sé, la rappresentanza, il dialogo con le istituzioni, le istanze delle lavoratrici. (€ 19000) Partner Comune di Alpignano Partner Città di Moncalieri Sportello Infodonna da ottobre 2005 a giugno 2007 di informazione e assistenza su lavoro, pari opportunità, formazione, lavoro in proprio, tempo libero, volontariato, salute, cure parentali, consulenze legali e psicologiche, assistenza economica. Incarico alla Coop. ORSO. Spesa euro 7.000. 2007: organizzazione corsi di informatica di base su richiesta delle utenti dell’Infodonna. SPORTELLO SPAZIO DONNA Dal 2004 al oggi. € 5.000,00=. Lo sportello è un punto informativo di riferimento sul territorio moncalieriese istituito per combattere l’emarginazione da “informazione” rivolto alle donne per proporre soluzioni concrete a problemi di accoglienza e indirizzo alle cittadine di Moncalieri. Lo sportello, gestito da volontarie, persegue i seguenti obiettivi: 1. Servizio d’informazione sui servizi esistenti sul territorio; 2. Segretariato sociale, accoglienza e ascolto delle donne; 3. Collaborazione con altre associazioni per creare una rete di servizi e di opportunità per le donne (consulenza su aspetti del mondo del lavoro e su aspetti sociorelazionali); 4. Assistenza legale e psicologica; 5. Inserimento delle donne che lo desiderano nel circuito della Banca del tempo. PROGETTO “VICINO A TE” Dal 2006. Camper itinerante nei pressi delle aree mercatali del territorio moncalierese. Il servizio si rivolge alle donne e ai bambini vittime di violenza familiare, sessuale, fisica e psicologica con l’obiettivo di sostenere e informare attraverso un’equipe competente, che fornirà alle donne “in difficoltà” ascolto, accoglienza, orientamento e informazioni sui diritti delle donne e dei minori in forma anonima e confidenziale. Partner Città di La Città di Nichelino nell’ambito dell’Assessorato alle Pari Opportunità ha avviato le seguenti attività/iniziative: Nichelino - Approvazione da parte del Consiglio Comunale dei seguenti ordini del giorno : 15/3/2007 : Attivazione di percorsi per promuovere strategie ed iniziative di sensibilizzazione contro la violenza ed ogni discriminazione nei confronti delle donne e dei bambini 15/11/2007 : Impegno del Sindaco e della Giunta a costituire il Comune parte civile tramite la propria avvocatura nei casi di violenza contro le donne denunciati in città 20/12/2007 : Sostegno per una rapida approvazione della legge di iniziativa popolare per 13 l’istituzione di centri antiviolenza con case segrete - Iniziative nella Città per la raccolta di firme per la “Proposta di legge regionale di iniziativa popolare per l’istituzione di centri antiviolenza con case segrete” durante l’anno 2007 – Importo di spesa : 1.5000,00 (stampa materiale informativo) – Consulta delle Donne - Organizzazione di giornate di sensibilizzazione e spettacoli rivolti alle Scuole e ai Cittadini con la collaborazione di Amnesty International sul tema “Violenza verso le donne e discriminazione di genere” nei mesi di Novembre 2006 e 2007 (coinvolgimento di Amnesty International locale e la Provincia di Torino ) – Importo di spesa : 4.500,00 – Consulta delle Donne e Amnesty International - Attivazione di seminari di approfondimento organizzati dalla Consulta delle Donne di Nichelino – settembre 2007 – Importo di spesa : 2.500,00 (manifesti, inviti e interventi delle relatrici) - la realizzazione di “ FOYER" – n. 3 mini appartamenti –per offrire accoglienza e sostegno temporanei a donne sole con figli che a causa di gravi disagi familiari hanno bisogno di ospitalità ed a minori in carico ai servizi che al compimento del 18° anno di età necessitino ancora di un sostegno per l’emancipazione definitiva. Tali soggetti sono inseriti in un percorso di autonomia di vita volto a stimolare le competenze individuali per un efficace reinserimento sociale, attraverso un supporto assistenziale, educativo, abitativo e di orientamento al lavoro – strutture realizzate con il Consorzio Socio Assistenziale 12 del territorio – Strutture aperte da ottobre 2003 – Costi annui 61.500,00. Partner Città di Siamo supportati da una Cooperativa, che già gestisce lo Sportello Infodonna, che è in grado di effettuare le attività di base di front e back office nella gestione del suddetto sportello Pianezza dedicato alle donne , la promozione di iniziative volte alla sensibilizzazione su temi legati alla situazione femminile, nonché a fornire un supporto agli uffici per il reperimento di finanziamenti e nell’organizzazione delle manifestazioni sul tema. Inoltre la Cooperativa ORSO ha già preso accordi con l’Associazione Tampep, per incontri di formazione rivolti sia ai docenti delle scuole che ai ragazzi degli istituti secondari superiori in modo che siano sensibilizzati riguardo l’argomento . A partire dell’anno 2004, ogni anno, il Comune, in occasione della “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” – 25 novembre – incontri, dibattiti, appuntamenti informativi aperti alla cittadinanza allo scopo di promuovere azioni di sensibilizzazione sul tema del contrasto alla violenza di genere. Hanno collaborato alle diverse edizioni: Provincia di Torino Telefono Rosa Amnesty International Servizio Vittime della violenza dell’Ospedale S. Anna di Torino Associazione di familiari e amici delle giovani donne uccise a Ciudad Juarez Partner Città di Il Comune di Settimo Torinese collabora dal 2005 con il Telefono Rosa di Torino, promuovendo il servizio itinerante “Vicino a te” quale primo momento di ascolto, Settimo accoglienza, orientamento e accompagnamento per le donne maltrattate ed abusate. Torinese L’amministrazione comunale garantisce gratuitamente l’utilizzo del suolo pubblico e pubblicizza l’iniziativa sul territorio. Il Tavolo di coordinamento "contro la violenza a donne e bambini" che si è avviato a metà del 2007 al quale partecipano istituzioni territoriali quali: asl, consultorio, CISSP, forze dell’ordine, sindacati, associazioni, sta svolgendo un’analisi dei servizi territoriali e sta confrontando esperienze di altre comuni che hanno servizi competenti al fine di capire quale sono le esigenze territoriali e come poterle affondare. L’Amministrazione comunale ha realizzato inoltre spettacoli di arte varie a scopo benefico il cui ricavato è stato devoluto al Telefono Rosa di Torino (associazione di volontarie impegnata a fornire servizi di supporto alle donne vittime di violenza, abusi, maltrattamenti) e al comitato femminile della CRI locale che si occupa di donne disagiate. L’Amministrazione comunale inoltre, tutto l’anno e in particolare in occasione della Partner Città di Rivalta di Torino 14 giornata internazionale contro la violenza alle donne, pubblicizza, attraverso volantini, dati del fenomeno e segnala indirizzi utili per le donne in difficoltà. 11. Descrivere le competenze del-della/dei-delle coordinatore/tori-trici responsabili della realizzazione tecnica del progetto (allegare i Cv di tutte le persone in elenco) Nome e Cognome Susanna Rorato Ruolo nel progetto Giampietro Pecci Coordinatore delle azioni sull’area riminese Qualifiche ed esperienze Partner di riferimento (max. 300 caratteri per ciascuno) Coordinatore tecnico e amministrativo generale e coordinatore delle azioni sull’area metropolitana torinese Laureata in Giurisprudenza con indirizzo forense. Dirigente Coordinatrice dei Settori Pari Opportunità e Politiche di Genere e Tempi e Orari della Città di Torino. Coordinatrice del Comitato Pari Opportunità della Città di Torino, componente della Consulta femminile e di diversi tavoli di lavoro sulle Pari Opportunità e la violenza di genere. Dirigente Servizio Politiche Giovanili - Pari Opportunità Punti Europa Scambi internazionali - Politiche per Immigrazione. Attività formativa e promozione di iniziative su tematiche comunitarie e in ambito giovanile. Analisi e ricerche sulla realtà giovanile della provincia di Rimini. Città di Torino Provincia di Rimini 12. a Descrivere le competenze, qualifiche ed esperienze degli esperti e del personale tecnico del progetto (allegare i Cv di tutte le persone in elenco) Nome e Cognome Franca Balsamo Ruolo nel progetto Chiara Inaudi Ricercatrice per la realizzazione della mappatura dei servizi e associazioni nell’area Qualifiche ed esperienze Partner di riferimento (max. 300 caratteri per ciascuno) Supervisione ricerca mappatura area metropolitana torinese Ricercatrice Diaprtimento CIRSDe Scienze Sociali Università di Torino; Docente di Sociologia della famiglia presso il Corso di Laurea in Servizio Sociale, Università di Torino; direttrice CIRSDe; ha coordinato la ricerca URBAN e ha realizzato seminari e corsi di formazione sul tema in oggetto Laurea quadriennale in Scienze CIRSDe Politiche, Master universitario in “Promozione della partecipazione sociale: politiche 15 metropolitana torinese per le pari opportunità”. Consulente per le Pari Opportunità presso il Politecnico di Torino. Ha collaborato con il Settore Pari Opportunità e Politiche di Genere del Comune di Torino sui progetti “Sicuramente donna” e URBAN. Ines Fonti Amministrazione Segretaria amministrativa del CIRSDe e aiuto segretaria della Facoltà di Lettere. CIRSDe Leopoldo Grosso Supervisore formazione e formatore Associazione Gruppo Abele Onlus Giuseppe Maranzano Esperto Beatrice Scolfaro Esperta Mirta Da Pra Pocchiesa Formatrice Hatimy Abdelouahed Formatore Ornella Obert Formatrice Psicologo psicoterapeuta responsabile dell’Università della Strada, attività che dal 1970 si occupa di formazione per gli operatori sociali. Specialista del settore dipendenze, dal 2000 ad oggi supervisore del Progetto Prostituzione e Tratta degli esseri umani del Gruppo Abele Sociologo, responsabile e coordinatore dell’Associazione Aliseo – associazione di lotta all’alcolismo, formatore nell’ambito dell’alcoldipendenza Educatrice professionale presso l’Associazione Aliseo, coordinatrice del progetto La luna nel bicchiere, ricercaazione sul tema donne e alcol Giornalista professionista, esperta sui temi dell’immigrazione, tratta, prostituzione, violenza di genere. Rappresentante del Gruppo Abele all’Osservatorio sulla prostituzione presso il Ministero dell’Interno e al Coordinamento Nazionale Caritas contro la tratta Mediatore culturale che opera dal 1999 in attività di mediazione culturale, in particolare dal 2000 collabora con servizi di accoglienza a bassa soglia del Gruppo Abele e servizi per le tossicodipendenze della città di Torino Laureata in giurisprudenza, consulente legale in diversi servizi di accoglienza dell’area torinese, ad oggi responsabile dello sportello giuridico INTI 16 Associazione Gruppo Abele Onlus Associazione Gruppo Abele Onlus Associazione Gruppo Abele Onlus Associazione Gruppo Abele Onlus Associazione Gruppo Abele Onlus Nicoletta Robotti Anna Regaldo Ludovico Grasso Simona Marchisella Khairallah Lamia Kassida Anna Maria Zucca Rosa Piscopo Oronza De Fazio nell'ambito del Progetto Prostituzione e Tratta del Gruppo Abele Segreteria e organizzazione Educatrice professionale, Associazione Gruppo Abele corsi , formatrice responsabile progetti per donne Onlus straniere vittime di tratta a scopo sessuale e vittime di violenza. Segreteria e organizzazione Laurea Scienze dell’educazione Associazione Gruppo Abele corsi indirizzo formatore; Onlus progettazione, organizzazione e gestione percorsi formativi dell’Università della Strada Formatore Psicologo formatore Associazione Gruppo Abele dell’Università della Strada, Onlus esperto in tematiche relative al lavoro di rete e integrazione tra servizi Formatrice Laurea Scienze Associazione Gruppo Abele dell’Educazione. Responsabile Onlus postazione Piemonte/Valle d’Aosta Numero Verde contro la tratta. Referente Sportello Accoglienza vittime di tratta Gruppo Abele ONLUS Esperta Laurea in Affari Internazionali Associazione Gruppo Abele presso Università Americana di Onlus Beirut. Corso di formazione per "Mediatrici Culturali" Mediatrice interculturale presso il centro interculturale Alma Mater e l’Azienda sanitaria O.I.R.M. SANT’ANNA di Torino. Professione: attività di analisi e Donne & Futuro o.n.l.u.s. Coordinatrice azioni di sensibilizzazione alle supervisione di situazione forze dell’ordine e aziendali e tecniche anche con realizzazione di una riferimento ai profili dell’organizzazione e all’idoneità scheda unica dei sistemi informativi. Attività di addestramento del personale Attività di progettazione, coordinamento e realizzazione di tutti i progetti dell’associazione Donne & Futuro. Esperta legale Materie di competenza: diritto di Donne & Futuro o.n.l.u.s. famiglia (civile- penale), diritto minorile. Consulenza e sostegno legale (civile e penale) a favore di donne vittime di violenza. Consulenza legale rivolta alla formazione di professioniste e volontarie che si occupano di ascolto/sostegno/accompagnamento delle donne vittime di violenza. Esperta all’ascolto e alle Attività di psicoterapia individuale, Donne & Futuro o.n.l.u.s. modalità di di coppia e conduzione di gruppo, 17 comunicazione Marina Annunziata Paola Eugenio Laura Posadino Ferdinanda Vigliani GABRIELLA ROSSI a impostazione gruppoanalitica. Consulenza psicologica per gruppi di alunni relativa all’educazione sessuale. Diversificate esperienze informative e partecipazioni a seminari e convegni. Esperta all’ascolto Psicologa. Esperienze diversificate Donne & Futuro o.n.l.u.s. (colloqui anamnestici, restitutivi e di valutazione cognitiva, psicodiagnostica). Partecipazione a riunioni d’équipe, ai coordinamenti minori a rischio, minori abusati/ maltrattati, ai gruppi fiaba e di drammatizzazione per bambini in età di latenza e paralleli gruppi con i genitori. (cfr curriculum) Esperta informatica Professione attuale: consulenza Donne & Futuro o.n.l.u.s. organizzativa e per le risorse umane. Esperienza pluriennale in programmazione, analisi tecnica e funzionale, strutturale presso aziende di primaria importanza e alcuni enti istituzionali. Esperta amministrativa Professione: acquisizione e Donne & Futuro o.n.l.u.s. gestione contenziosi stragiudiziali Assicurativi presso studio legale Segretaria Capacità di organizzazione e di coordinazione di gruppi di persone. Consulente supervisora Laurea in psicopedagogia. CENTRO STUDI E Autrice di numerose DOCUMENTAZIONE pubblicazioni di studi di PENSIERO FEMMINILE genere. Nel 1995 è nel gruppo fondatore del Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile di cui è vice presidente sino al 2003 e presidente dal 2004 al 2008. Dal 1997 è responsabile di un Laboratorio annuale di Studi di Genere per la Facoltà di Psicologia di Torino. Attiva nel gruppo formazione del CCCVD. FORMATRICE / Collabora dalla fondazione con CENTRO STUDI E CONDUTTRICE FOCUS- il Centro Studi e DOCUMENTAZIONE GROUP Documentazione Pensiero PENSIERO FEMMINILE Femminile. Referente Rete Lilith (rete informativa di donne) e responsabile progettazione. Dal 2004 Vicepresidente. Dal 2005 referente pianificazione e progettazione Pari Opportunità dell’Ente Scuole Tecniche San Carlo, sedi di Alessandria, Asti, Boves, Cuneo, Torino, 18 VALERIA CAPPELLATO FORMATRICE / CONDUTTRICE FOCUSGROUP EMILIANA LOSMA SEGRETERIA DI PROGETTO Azzurra Celli Coordinatrice delle attività e di organizzazione dei laboratori e seminari in carico all’associazione Orlando. Repertoriazione materiali. Raffaela Lamberti Sviluppo e sperimentazione di strumenti formativi per adolescenti e di modelli formativi per figure adulte a contatto con le/gli adolescenti in luoghi di formazione e socializzazione extrascolastici; realizzazione di seminari e laboratori e sperimentazione con adolescenti. Lalla Golfarelli Funzioni di facilitatrice: collaborazione allo sviluppo e sperimentazione con cui sono stati presentati progetti Daphne dell’UE, di prevenzione al bullismo. Docente, esperta in interventi di parità, pari opportunità, politiche antidiscriminatorie. Progettazione strategie di formazione in tema di pari opportunità. Docente a contratto di Politiche di parità e pari opportunità presso il Corso di Laurea in Scienze dell’Amministrazione e dell’Organizzazione. Progettazione, attuazione e coordinamento Progetti Europei FSE Asse E. Diploma in Ragioneria, Laurea triennale in Scienze della Comunicazione, Laurea specialistica in Comunicazione multimediale (lode e dignità di stampa). Dal 2006 collaboratrice e tesoriera del Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile e dal 2007 segretaria amministrativa di Alfa Teatro a Torino. Coordinatrice dei progetti Equal Portico e Technè Donne, coordinato progetti internazionali, fra gli altri, il progetto “Lotta all’ esclusione sociale e alla povertà attraverso lo sviluppo locale e la prevenzione delle violenza in Cile”, della linea B7 6000. E’ referente organizzativa dell’ associazione Orlando. Attivista e teorica del femminismo, formatrice di formatori. Già direttrice Lab. Naz. Didattica Storica, docente di Cooperazione allo Sviluppo di Genere, ha aperto il 1° centro antiviolenza sessuale a Tirana; direttrice del Centro Donne di Bologna, copresidente Rete Women, s’occupa d’approccio nonviolento ai conflitti operando, tra l’altro, in Palestina/Israele. Progettista,facilitatrice di situazioni complesse in pace e in conflitti, nella società,in 19 CENTRO STUDI E DOCUMENTAZIONE PENSIERO FEMMINILE CENTRO STUDI E DOCUMENTAZIONE PENSIERO FEMMINILE Assoc. Orlando Assoc. Orlando Assoc. Orlando di strumenti formativi per adolescenti e di modelli formativi per figure adulte; realizzazione dei seminari e laboratori. Maria Paz Venturelli Costruzione delle relazioni di rete e collaborazione nella progettazione dei moduli formativi Marina Cavallini Amministrazione Paola Biondi Formatrice Giovanna Camertoni Formatrice Cristina Gramolini Formatrice luoghi di lavoro. Promotrice di associazioni/reti, ha cofondato a Tuzla, di cui è cittadina onoraria, il centro Amica per donne e bambini/e vittime del conflitto, per il cui rientro con dignità opera a Srebrenica. Ha contribuito a dar vita al Centro delle donne e contro la violenza a Temuco, in Cile, è responsabile dell’area di genere di Ecipar, ente di formazione professionale; è stata coordinatrice di numerosi progetti di genere, per l’ inclusione sociale e contro le discriminazioni nei confronti di persone con differenti orientamenti sessuali ( Progetto Transiti). Ha un'esperienza ventennale in materia contabile, amministrativa, finanziaria e gestionale. Dal 2006 collabora con Associazione Orlando in veste di contabile e rendicontatrice di progetti su FSE ed altre linee di finanziamento pubblico. psicologa, psicoterapeuta, master in psicologia dello sport e in formazione di formatori. Ha svolto attività di ricerca psicologica, di consulenza ed orientamento. Si è occupata di progettazione, erogazione e valutazione di interventi formativi. E’ docente ed esaminatrice riconosciuta dall’Aica esperta in politiche di genere e collabora con il Centro AntiViolenza di Trento. Svolge attività di counsellor e di responsabile della formazione e attività di ricerca sul tema delle discriminazioni. E’ componente della Commissione provinciale pari opportunità della Provincia di Trento. Docente di ruolo di Filosofia e Storia . Ha aderito al Coordinamento insegnanti omosessuali, preso parte all’organizzazione di convegni (nel 2007 “La storia che non c’era. Il movimento delle 20 Assoc. Orlando Assoc. Orlando ArciLesbica ArciLesbica ArciLesbica Francesca Polo produzione contenuti dei materiali formativi Helen Ibry ricognizione di contenuti di materiali formativi Luciana Murru produzione contenuti dei materiali formativi Anna Simone Formatrice Anna Maria Palumbo ricognizione di contenuti di materiali formativi Stefania Cista amministrazione di progetto lesbiche in Italia”) e alla pubblicazione di articoli e saggi sulle tematiche del lesbismo. laureata in giurisprudenza, titolare della Casa Editrice il Dito e la luna, specializzata nella pubblicazione di libri a tematica gay, lesbica e transgender. Ha partecipato a numerosi convegni e seminari come esperta delle questioni relative all’identità di genere e all’orientamento sessuale Dottoranda in Scienze Storiche e Antropologiche presso l’Università degli Studi di Verona. Vincitrice della seconda edizione del concorso “Maria Baiocchi” per tesi di laurea in studi GLBT . Dal 2001 a oggi: socia fondatrice dell’associazione “Cantiere di Critica Culturale”. Laurea in Psicologia e specializzazione in Psicoterapia Analitica ad orientamento Bioenergetico. Membro dell’International Institute for Bioenergetic Analisys con sede a New York.Autrice di numerose pubblicazioni su riviste scientifiche, libri e manuali di medicina e psicologia. Laureata in Scienze Politiche, Docente a tempo determinato in “Sociologia dell’ambiente e del territorio”. Membro del Centro Interdipartimentale di Ricerca sulle Culture di Genere (Università di Bari). Collabora con il quotidiano Liberazione e con il settimanale Queer . Insegna discipline giuridiche ed economiche. Ha frequentato con profitto il Corso di formazione “Operatori di strada con particolare riferimento a peer operator” e il Corso “Lo stigma e il pregiudizio” nell’ambito del progetto TRANSITI. Attiva in Arcilesbica a livello locale e nazionale Diplomata in Ragioneria e laureata in Economia e Commercio. Lavora come Risk 21 ArciLesbica ArciLesbica ArciLesbica ArciLesbica ArciLesbica ArciLesbica manager con mansioni di individuazione e gestione dei rischi connessi all’attività aziendale al fine di ridurre al minimo le conseguenze di eventi dannosi 12. b Descrivere le competenze, qualifiche ed esperienze degli esperti componenti il comitato di pilotaggio del progetto (allegare i Cv di tutte le persone in elenco) Nome e Cognome Qualifiche ed esperienze (max. 300 caratteri per ciascuno) Chiara Saraceno Chiara Bertone Valentina Donvito Saida Ahmed Ali Caterina Maria Gentile Allois Piera Serra Loredana Urbini Professore Ordinario di Sociologia della Famiglia Facoltà di Scienze Politiche di Torino. Ricerche e pubblicazioni su temi quali: politiche della famiglia, povertà, trasformazioni, esperienze femminili e rapporti di genere, conseguenze della separazione coniugale. Fa parte della redazione e dei comitati editoriali di riviste italiane e straniere. Ricercatrice presso l’Università del Piemonte Orientale e docente di Sociologia della Famiglia e Gender studies. Ha collaborato a studi e ricerche sulle tematiche di genere e di orientamento sessuale. Responsabile scientifica del progetto europeo Daphne “Family matters. Supporting families to prevent violence against gay and lesbian youth”. Dirige la Struttura di “Patologia medica della gravidanza a rischio” presso l’ASO OIRM S. Anna di Torino, dove ha partecipato all’organizzazione del Centro Soccorso Violenza Sessuale. Svolge attività di formazione in corsi di aggiornamento sui temi della salute delle donne, in particolare sull’accoglienza alle vittime di violenza sessuale. Dottore di ricerca in diritto comparato, consulente e formatrice su tematiche di immigrazione, legislazione, diritti umani, discriminazione, razzismo, questioni di genere, violenza su donne e minori. Componente della Commissione per la prevenzione della violenza contro le donne, presso il Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità. Assistente sociale, sociologa, psicologa. Direttore di Servizio sociale - Ufficio territoriale di Governo di Torino, si occupa di problematiche su minori, tutela di donne vittime di maltrattamenti e disagio giovanile. Pubblicazioni su: servizio sociale, interventi su tossicodipendenze, comunicazione e colloquio motivazionale in Prefettura. Psicologa clinica, dal 1984 aiuto corresponsabile presso il Servizio di Salute Mentale di Bologna. Fa parte della Commissione Pari opportunità della stessa asl. Giudice onorario presso la Corte d’Appello di Bologna. Ha pubblicato ricerche su studi di casi clinici e tecnica terapeutica, articoli di psicologia giuridica e un saggio sulla giustizia minorile. Responsabile area progettazione sociale Centro Servizi Volontariato provincia di Rimini. Progettazione e coordinamento corsi di formazione, aggiornamento, orientamento e riqualificazione professionale. Progettazione e coordinamento costruzione Sportello Donna provincia di Rimini. Docente in corsi di formazione con moduli di comunicazione. 13. Descrivere la metodologia adottata (max: 2000 caratteri) Il progetto prevede di operare secondo la logica del lavoro di rete e della ricerca-azione. Ciò significa che il progetto vedrà una prima fase di ricerca conoscitiva riguardante le diverse realtà istituzionali e del privato sociale 22 che si occupano o che possono venire a contatto con il fenomeno della violenza. La ricerca è finalizzata al rafforzamento delle reti di prevenzione e contrasto alla violenza nei due territori. L’assunto di base è l’orientamento a una prospettiva di genere sia nella ricerca sia negli interventi antiviolenza e di contrasto all’omofobia. Affinché i singoli nodi della rete dispongano delle conoscenze e degli strumenti necessari a prevenire e contrastare la violenza, nelle diverse realtà saranno organizzati percorsi innovativi di formazione, attraverso seminari, focus group, workshop che coinvolgeranno diversi soggetti (operatori/trici dei servizi sociali, forze dell’ordine, rappresentanti delle associazioni, fino a soggetti a rischio quali gli/le adolescenti nel caso della Provincia di Rimini). La metodologia adottata nei percorsi formativi è condivisa dai partner e consiste nell’adozione di un metodo partecipato, interattivo, che solleciti ogni soggetto coinvolto alla riflessione e all’approfondimento. A tal fine oltre alle lezioni condotte da esperti, saranno adottate opportune tecniche d’aula e laboratoriali. I soggetti coinvolti in tutte queste attività saranno stimolati ad adottare un’ottica di genere sulla violenza. Ciò consentirà di riflettere sulla violenza come fenomenologia sessuata, di considerare l’ambivalenza implicita nei modelli prevalenti delle relazioni affettive donna-uomo e di interrogare il paradigma eterosessuale. Sperimentazione di una scheda unica da parte degli operatori/trici della rete presente nell’area metropolitana torinese per la successiva definizione di un protocollo d’impegno all’adozione su scala nazionale. 14. Articolazione delle attività e organizzazione con i partners del progetto (descrizione delle fasi di sviluppo del progetto e delle attività che s’intende realizzare, con indicazione dei tempi di avvio e di esecuzione delle varie fasi. max: 1000 caratteri) 1) Preparare e adattare le organizzazioni - Allargamento rete territoriale: • Individuazione, con l’apporto delle Province e del Comune di Torino, soggetti rilevanti (2° - 4° mese); • Realizzazione mappatura servizi e associazioni area metropolitana torinese (4° - 10° mese); • Realizzazione scheda unificata di rilevazione del fenomeno (4° - 13° mese); • Definizione di protocolli e standard operativi (11° - 16° mese); • Ridefinizione della Rete e dei suoi obiettivi (11° - 15° mese) 2) Sviluppo, sperimentazione e convalida degli strumenti formativi innovativi rivolti a: • forze dell’ordine, servizi socio-sanitari, operatori/trici spazi di ascolto pubblici/privati (5° - 13° mese); • adolescenti in luoghi di formazione e socializzazione extra-scolastici, con una sperimentazione, da condurre con figure adulte nelle associazioni e nei luoghi di socialità e formazione extra-scolastica (5°-13° mese); • messa a punto degli strumenti, stampa, promozione e diffusione; sintesi, raccolta e comunicazione dei risultati messi a fuoco (14°-18° mese) 3) Preparazione e adattamento di ruoli e persone • Attuazione di due laboratori di preparazione delle figure adulte e loro coinvolgimento nella sperimentazione dei moduli nell’azione precedente (7° - 13° mese) • Messa a punto di modelli formativi generativi e trasferibili per le figure adulte a contatto con le/gli adolescenti (11 – 16° mese) 4) Sostegno alle azioni esistenti e loro diffusione all’interno della rete (15° - 18° mese) 15. Rischi e difficoltà potenziali (descrizione degli ostacoli, rischi e difficoltà che si potrebbero incontrare nella fase di avvio e sviluppo delle attività. max: 500 caratteri) Coinvolgimento destinatari: scarsa disponibilità da parte dei soggetti che ancora non fanno parte della rete ad aderire a una attività di formazione e aggiornamento. Da parte dei soggetti aderenti che hanno già maturato esperienze si corre il rischio di dare per scontate riflessioni e elaborazioni che invece è necessario ripercorrere e evolvere per coinvolgere soggetti nuovi e potenziare la rete. Tempistiche che devono tener conto della stagionalità (stagione turistica a Rimini) e orari di lavoro diversi tra pubblico e privato sociale e anche su turni notturni (forze dell’ordine). 23 Difficoltà di comunicazione tra enti e professionalità diverse; difficoltà nella definizione e condivisione di strumenti di rilevazione e monitoraggio che rappresentino la complessità della rete. 16. Innovatività (descrizione delle azioni innovative del progetto proposto. Max: 500 caratteri) Sono innovativi: - la lettura inusuale del fenomeno: la violenza di genere intesa come modello e paradigma di relazione violenta - le azioni per eliminare la frammentazione delle competenze e delle varie fasi di gestione del problema - l’approccio multi disciplinare e multi attoriale che si concretizza in una proposta formativa trasversale ad una pluralità di soggetti con ruoli-compiti diversi (es. forze dell’ordine): si ottiene l’obiettivo di un approccio condiviso al problema e di un rafforzamento della logica del lavoro di rete - i focus group e i work shop che consentono, in gruppi omogenei e in gruppi composti da soggetti di diversa provenienza socio-culturale, la messa a fuoco collettiva e l’approfondimento di tematiche complesse - adozione della scheda unificata per una potenziale rilevazione sistematica dei dati anche a livello nazionale che renderà possibile un efficace monitoraggio dell’andamento del fenomeno. 17. Risultati finali attesi (descrizione dei risultati che si intendono ottenere attraverso la realizzazione del progetto proposto. Max: 500 caratteri) - Reti territoriali sostenibili, capaci di prevenire e contrastare la violenza di genere contro le donne e tra e contro le/gli adolescenti; Buone prassi trasferibili; Pacchetti formativi innovativi Coinvolgimento di almeno 180 operatori nella attività formativa. Condivisione e definizione di modalità di presa in carico e intervento Accresciuta sensibilità verso il fenomeno della violenza di genere e delle discriminazioni basate sul genere e sull’orientamento sessuale Per operatrici/tori: potenziamento delle competenze e sensibilità, miglioramento delle capacità di ascolto e di relazione, maggiore conoscenza della rete dei servizi esistenti Adozione di un’unica scheda di rilevazione e a regime possibile rilevazione sistematica di dati sul fenomeno della violenza 18. Trasferibilità e sostenibilità dei risultati nel medio e lungo termine (indicare il grado di trasferibilità atteso per il progetto; delle modalità, utilità e costi con cui il progetto potrà essere trasferito sul territorio nazionale; nonché degli elementi che garantiscono la sostenibilità dei risultati attesi. Max: 500 caratteri) Moduli formativi replicabili e facilmente adattabili a caratteristiche ed esigenze di altri territori. L’opuscolo realizzato e condiviso con le forze dell’ordine potrebbe essere un valido strumento di sensibilizzazione da utilizzare sul territorio nazionale. La sperimentazione della scheda unica potrebbe creare le premesse per l’allargamento sul territorio nazionale di tale buona prassi. Tali strumenti sono trasferibili a costi limitati alla diffusione dei prodotti già realizzati. Know how acquisito nell’implementazione delle reti trasferibile. 19. Monitoraggio e valutazione dei risultati (descrizione degli indicatori e meccanismi per il monitoraggio e la valutazione in itinere e finale dei risultati delle azioni. Max: 500 caratteri) 24 Documenti di gestione e monitoraggio del progetto approvati dal Comitato di pilotaggio. Sono previste verifiche periodiche del lavoro svolto da parte di un comitato di monitoraggio rappresentativo di tutti i soggetti coinvolti atte a: rilevare l’idoneità, l’adeguatezza e lo stato di avanzamento progetto. Verranno previste inoltre riunioni periodiche di ogni singolo staff di progetto interno agli enti coinvolti per un riesame periodico della realizzazione del progetto atte a: - rilevare eventuali anomalie delle fasi - intervenire prontamente con correzioni - garantire coerenza con i tempi previsti È prevista una verifica finale di coerenza fasi di progetto e una verifica sull’efficacia delle fasi progettuali in termina di ricaduta sui destinatari. È prevista la costituzione di un indicatore di valutazione che verrà concordato dal comitato di monitoraggio. I/le partecipanti ai gruppi di lavoro dovranno compilare dei questionari di autovalutazione e di valutazione dell’esperienza compiuta per mezzo dei laboratori. Saranno altresì incoraggiati/e a fornire contributi scritti e altre forme di documentazione del percorso. 20. Piano per la visibilità e pubblicizzazione delle azioni previste e dei risultati ottenuti (descrizione degli indicatori e meccanismi per la valutazione in itinere e finale dei risultati delle azioni. Max: 500 caratteri) 1. due seminari di approfondimento e discussione finali che presenteranno i risultati e i prodotti del progetto alla luce delle buone pratiche nazionali ed europee e valutano la loro trasferibilità in altri ambiti territoriali e contesti educativi 2. - Diffusione dei prodotti realizzati: pacchetti formativi innovativi modelli di formazione/aggiornamento laboratori di preparazione e sensibilizzazione rivolti agli/alle adulti/e a contatto con i giovani in luoghi di formazione o socializzazione extra scolastici - opuscolo di sensibilizzazione sulle forze dell’ordine 3. pubblicizzazione e promozione del progetto attraverso i portali web di tutti i partner coinvolti. 25 • 21. CALENDARIO ATTIVITA' DEL PROGETTO Mesi 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 Progettazione Descrizione attività Individuaz.fabbisogni formativi/sogg.rilevanti Mappatura del sistema e della rete Sensibilizz./formazione (operatori/giovani) Scambio Interprovinciale Torino - Rimini Scheda unificata di rilevazione Ridefinizione e allargamento della rete Definizione di protocolli e standard operativi Modellizzazione Promozione e diffusione Riunione Comitato di pilotaggio Presentazione risultati Anno 1 RAPPORTI DI ATTIVITA' Mesi 1 2 Rapporto tecnico intermedio Rapporto finale 26 3 4 5 6 7 Anno 2 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18