Ufficio Stampa Nota Stampa Sanità: Apre la 9° edizione del Forum Risk Management di Arezzo. Al taglio del nastro il Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. Previsto il saluto del Ministro della Salute, On. Beatrice Lorenzin Martedì 25 novembre Enrico Rossi, Presidente della Regione Toscana, darà ufficialmente il via alla 9° edizione del più importante evento della sanità italiana in ambito di rischio clinico. Questa edizione arriva in un momento particolarmente delicato per l’intero “sistema sanità”; Il Nuovo Patto della Salute rappresenta infatti l’”anno zero” sul quale gli operatori della sanità, politici e tecnici, sono chiamati a confrontarsi e a trovare soluzioni per garantire il diritto alla salute e all’assistenza di tutti i cittadini nel rispetto però delle compatibilità economiche imposte dalla situazione. Quattro giorni di dibattiti e confronti, più di 1000 relatori, operatori sanitari provenienti da tutta Italia. Alla cerimonia di apertura porterà il saluto il Ministro, On. Beatrice Lorenzin. Andrea Barbieri Capo Ufficio Stampa 9°Forum 2014 Risk Management in Sanità Tel +39.393.8800095 E mail [email protected] Ufficio Stampa Comunicato Stampa Sanità: Apre la 9° edizione del Forum Risk Management con un evento atteso da 20 anni: L’Assemblea Nazionale dei Direttori Generali. Alla vigilia dell’incontro, Federsanità Anci e FIASO già dicono la loro su: accorpamenti asl, valutazione dei Direttori Generali, rinunce ai premi di produttività” E’ durata 20 anni l’attesa, ma oggi è realtà. Per la prima volta ad Arezzo, in occasione dell’apertura della 9° edizione del Forum Risk Management i Direttori Generali delle Asl di tutta Italia e appartenenti alle 2 Federazioni (FIASO e Federsanità Anci), si ritrovano per discutere su quello che sarà il nuovo ruolo del Direttore Generale nella sanità che cambia. I Direttori Generali, ricorda Enrico Desideri - Presidente Vicario di Federsanità Anci e Coordinatore Nazionale Direttori Generali di Federsanità - ritengono che sia quanto mai urgente compiere uno sforzo di analisi puntuale, documentata, non autoreferenziale, per meglio analizzare le tematiche che oggi si impongono, con forza, nel dibattito nazionale ed internazionale. “Saranno esaminate, prosegue Desideri, le opportunità offerte dalle nuove forme organizzative per la presa in carico multiprofessionale ed integrata dei malati cronici, valorizzando le grandi potenzialità della medicina del territorio e delle cure rese a domicilio, magari con il supporto di tecnologie innovative per il monitoraggio dei parametri vitali. Approfondiremo, prosegue Desideri, l’evoluzione normativa che in questi ultimi 20 anni ha modificato, in modo rilevante, l’impostazione e l’organizzazione concreta nelle varie esperienze regionali; sarà, infine, opportunamente esaminato il nuovo profilo e la qualificazione necessaria per le Direzioni delle Aziende Sanitarie, dando il meritato valore all’esperienza maturata dalle Direzioni Strategiche fino qui, e ciò, alla luce della preannunciata legge di revisione delle competenze Stato – Regioni, nonché alla luce del continuo processo di accorpamento degli ambiti territoriali delle Aziende e della prevista istituzione dell’Albo Nazionale Unico dei Managers della Sanità. “Il Patto per la salute e i probabili sacrifici imposti alla sanità dalla manovra economica 2015 siano l’occasione per alzare l’asticella della qualità del management sanitario e non pretesto per proporre, più o meno surrettiziamente, l’abrogazione delle Aziende - Francesco Ripa di Meana Presidente FIASO, strutture che non poco hanno contribuito in questi anni alla sostenibilità del nostro Ssn”. “La FIASO – ribadisce il suo Presidente- ha sempre ritenuto che il valore della aziendalizzazione e la qualità dei manager devono essere misurati valutando i risultati raggiunti e in un sistema che li riconosca. Da anni la Federazione di Asl e Ospedali riflette sulla dimensione ideale delle aziende senza preclusioni, né rispetto ai processi di riaccorpamento né riguardo a una loro più capillare distribuzione sul territorio. Ipotizzare però di ridurre a poche decine le oltre 200 aziende sanitarie ed ospedaliere significa, di fatto, decretarne l’abolizione, trasformandole in mega-enti a diretta gestione politica anziché manageriale. Gli effetti di questa operazione priverebbero il sistema di uno spazio di ricerca di soluzioni che tengano conto, contemperandoli, dei punti di vista di professionisti e cittadini, con il rischio di riportarci indietro, alla crisi degli anni ‘80 ”. “In tempi di crisi può essere scandaloso non rinunciare a un premio di produttività, come proposto da più di un Governatore - commentano i Direttori di FIASO e Federsanità Anci, Nicola Pinelli e Enzo Chilelli - .Il problema è che questa rinuncia arriva a quasi quindici anni di distanza dall’ultimo adeguamento economico di Direttori generali, sanitari ed amministrativi e a un susseguirsi di tagli sulla retribuzione base”. “Ricordiamo che la retribuzione media annua dei Dg è di circa 136 mila euro lordi, inferiore a quella dei loro più stretti collaboratori, direttori di Unità operative complesse. Così come è distante dai 222 mila euro di retribuzione media dei manager che nel privato dirigono aziende con fatturati e complessità decisamente inferiori, ma anche lontana dalle retribuzioni medie dei direttori generali e delle Aziende di Stato”. “Sono numeri da ricordare non per difesa d’ufficio sindacale, ma per ribadire -sottolineano Chilelli e Pinelli - che proprio quando le risorse scarseggiano è importante investire nella qualità del management. La stessa che dalla nascita delle Aziende sanitarie ha permesso di passare da un’inflazione sanitaria a doppia cifra alla tenuta dei bilanci contestuale a quella della qualità dell’offerta. Come confermato dall’ultima indagine Bloomberg, che colloca il nostro Ssn al primo posto in Europa per qualità e sostenibilità economica”. “All’interno del dibattito sui manager sanitari con i “super stipendi” sopra indicati – concludono Chilelli e Pinelli -, si inserisce anche la “soluzione”, panacea di tanti mali, ovvero la riduzione delle Aziende sanitarie (e, quindi, dei manager). Da ultimi, il governatore toscano Enrico Rossi ha annunciato di voler ridurre le Aziende sanitarie e ospedaliere da 16 a 3, l’assessore alla salute piemontese Antonio Saitta ha detto che 19 Asl sono troppe ed anche il governatore lombardo Roberto Maroni sta pensando ad un ridisegno della sua sanità. Eppure, esistono molti studi internazionali che escludono la possibilità di recuperare subito risorse da manovre di questo tipo, all’interno di sistemi organizzativi già complessi, e che prima di vedere vantaggi economici ci vogliono anni e sacrifici, anni che i sistemi sanitari non sono quasi mai in grado di aspettare, perché la sanità non si occupa di cose ma di persone”. Andrea Barbieri Capo Ufficio Stampa 9°Forum 2014 Risk Management in Sanità Tel +39.393.8800095 E mail [email protected] Ufficio Stampa Comunicato Stampa Sanità: Al 9° Forum Risk Management di Arezzo il 1° Convegno Nazionale sulla Riforma del Terzo settore. Pietro Barbieri Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore: “abbiamo accolto positivamente la proposta di una Riforma del terzo settore come un’occasione per iniziare un percorso di cambiamento del terzo settore, di un suo adeguamento ai tempi, di una sua revisione e valorizzazione per metterne a frutto le enormi potenzialità” Lo scorso 10 luglio 2014 Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Renzi e del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, ha approvato un disegno di legge delega per la riforma del Terzo settore. Ad Arezzo, in occasione della prima giornata Forum Risk Management viene organizzato il 1°Convegno Nazionale sulla Riforma del terzo settore al fine di fare un primo “focus” sul lavoro svolto fino ad oggi. E’ opinione comune che il “sistema Volontariato” abbia bisogno di essere riformato per diventare una risorsa fondamentale, necessaria a gestire con professionalità e impegno un regime di sussidiarietà a tutto vantaggio del “sistema Sanità” L’occasione del Forum Risk è un’occasione da non perdere, dopo il via libera del consiglio dei ministri, ricordano gli addetti ai lavori per impostare un lavoro proficuo basato sul confronto e sul dialogo. Secondo Pietro Barbieri, Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore: “Negli ultimi anni sono state molte le occasioni che ci hanno permesso di interrogarci sul terzo settore in tutte le sue articolazioni, ed abbiamo accolto positivamente la proposta di una Riforma del terzo settore come un’occasione per iniziare un percorso di cambiamento del terzo settore, di un suo adeguamento ai tempi, di una sua revisione e valorizzazione per metterne a frutto le enormi potenzialità. Un percorso che stiamo seguendo scrupolosamente in tutti i suoi passaggi per contribuire a dare il nostro pieno apporto affinché una Riforma di questo respiro sia veramente utile e condivisa. Con un auspicio che ci preme, ossia di poter contare su risorse certe e commisurate agli obiettivi di sviluppo e promozione del terzo settore.” Andrea Barbieri Ufficio Stampa 9°Forum 2014 Risk Management in Sanità Tel +39.393.8800095 E mail [email protected] Ufficio Stampa Comunicato Stampa Emergenza Ebola: il 9 Forum Risk Management si apre con una dimostrazione pratica su come gestire un caso di Ebola sul territorio “ Nessun allarme per il caso Ebola di queste ore, ma bisogna diffondere la cultura della prevenzione”. E’ questo il messaggio forte che “accompagna” l’ apertura della 9° edizione del Forum Risk Management di Arezzo. “Il modo migliore per ridurre i rischi in medicina è quello di addestrasi ad affrontare, in questo caso, l’Ebola. Nell’ambito del Forum Risk abbiamo deciso di organizzare una dimostrazione pratica su come nel nostro Paese ci si può preparare all’Ebola senza inutili allarmismi” Con queste parole il Prof. Gianfranco Gensini, direttore del dipartimento cardio toraco-vascolare di Careggi, annuncia e presenta la simulazione che questa mattina verrà fatta in collaborazione con la Misericordia di Grignano ( PO) all’interno del Forum Risk. Medici e volontari, dimostreranno come può essere affrontatata l’Ebola con l’aiuto di un automezzo (autoambulanza) allestito per l’occasione. Gli operatori si adopereranno per far vedere ai vistatori del Forum come si possono adottare validi ed efficaci sistemi di prevenzione nel rispetto delle procedure previste dal Ministero della Salute e della Regione Toscana. Andrea Barbieri Capo Ufficio Stampa 9°Forum 2014 Risk Management in Sanità Tel +39.393.8800095 E mail [email protected] Ufficio Stampa Comunicato Stampa 25 novembre: Banca Etruria protagonista al 9°Forum Risk Management Nella giornata di oggi Banca Etruria prenderà parte alla 9° edizione del Forum Risk Management, focus Sanità che si apre ad Arezzo Fiere e Congressi fino al 28 novembre. L’evento di notevole richiamo dedicato al mondo della sanità consiste in una rassegna di appuntamenti internazionali, meeting, workshop ed expo sulle tecnologie applicate in favore dei pazienti, promossa dal Ministero della Salute, dall'Istituto Superiore di Sanità, dalla Conferenza delle Regioni e Province Autonome e dalla Fondazione per la Sicurezza in Sanità. “Multicanalità nei pagamenti e servizi sanitari” è il titolo della sessione dei lavori che vedrà alle ore 16:00 l'Istituo di credito aretino al centro del convegno,realizzato, oltre che per presentare il progetto CBILL di pagamento online del ticket della USL 8 di Arezzo attivo dallo scorso anno, anche per illustrare i servizi a valore aggiunto offerti al cittadino quali la refertazione esami e la visualizzazione delle prenotazioni Cup e i servizi correlati a cui si può accedere tramite l'home banking di Banca Etruria nella sezione "pagamenti", cliccando su CBILL. L’Istituto di Credito aretino rappresenta, ormai un punto di riferimento fondamentale nell’offerta tecnoscientifica della sanità consentendo di erogare servizi ad un’amplia platea di cittadini che già utilizzano i servizi internet erogati dalle banche e di mantenere e valorizzare il controllo e la centralità delle base dati sanitare permettendo al contempo un accesso filtrato e sicuro a tutti i soggetti che rispondono a specifiche caratteristiche. Andrea Barbieri Capo Ufficio Stampa 9°Forum 2014 Risk Management in Sanità Tel +39.393.8800095 E mail [email protected] Ufficio Stampa Comunicato Stampa 9 Forum Risk Management - Del Favero( DG Istituto Superiore Sanità): “il futuro della sanità è investire nel fattore umano” Luigi Marroni - Assessore alla Salute Regione Toscana: risarcimento sempre più celere nei casi in cui sia dovuto. Angelo Lino del Favero, Direttore Generale dell’Istituto Superiore Sanità lancia la sua sfida “ Il futuro della sanità è investire nel fattore umano” Nell’ambito della prima giornata del 9 Forum Risk management Del Favero riconosce al Forum Risk il coraggio, in un momento di grande difficoltà economica in cui versa il Paese, di affermare la centralità e la valorizzazione della persona. 1100 relatori, 75 sezioni di lavoro 20 tavoli di discussione – prosegue Del Favero - rappresentano un segnale importante che l’istituzione Forum vuole dare. E’ importante che tutte le figure della sanità si confrontino in occasione di questo contesto per trovare soluzioni comuni e condivisibili Questo forum tratterà tre tematiche fondamentali nel quadro di un riordino generale del sistema sanità: Il patto della salute ( una nuova sanità digitale e la revisione dei LEA ad esempio) il riconoscimento del diritto alla salute ( garantire in clima di ristrettezze economiche pari dignità) l’ innovazione ( una sfida, una speranza, un obbligo) Bisogna, ha concluso Del Favero sapersi rinnovare a fronte di una domanda sempre crescente di salute, ripensando all’intero sistema. Un’innovazione che parte dall’impegno delle istituzioni. Luigi Marroni , assessore alla Salute Regione Toscana ricorda come passi in avanti siano stati fatti nell’ultimo anno dalla Regione Toscana.. La presa in carico del rischio assicurativo da parte della Istutuzione Regione ha permesso di fornire risposte celeri in tema di risarcimento, garantendo notevoli risparmi di natura economica. Un contributo al processo di rinnovemento del “sistema” Andrea Barbieri Capo Ufficio Stampa 9°Forum 2014 Risk Management in Sanità Tel +39.393.8800095 E mail [email protected] Ufficio Stampa Comunicato Stampa Forum Risk Management: dal Progetto MI.TOS al Progetto di Domiciliarità Integrata, le nuove frontiere della sanità che cambia Al 9 °Forum Risk Management vengono oggi presentate una serie di proposte concrete volte a migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria; da una parte, la gestione delle tecnologie presenti nelle strutture ospedaliere regionali e, dall’altra, un’ accelerazione del processo di integrazione tra ospedale e territorio. La prima proposta - portata avanti con la Regione Toscana ravvisa nel progetto MI.TOS. (Monitoraggio Investimenti Tecnologie Ospedaliere) una risposta concreta all’efficienza gestionale delle apparecchiature biomediche presenti nelle strutture socio-ospedaliere. “Configurato come un vero e proprio Osservatorio Regionale delle Tecnologie Biomediche – commenta Fabio Faltoni, AD di EBM e direttore generale della divisione Dispositivi Medici e Sistemi ICT di TBS Group supporta la Regione e gli ESTAV a mappare la distribuzione delle tecnologie biomediche sul territorio regionale, valutandone l'appropriatezza allocativa e lo stato di funzionamento, l'obsolescenza e il rischio associato all'uso delle stesse”. Solo in questo modo è possibile governare al meglio la delicata fase degli acquisti delle apparecchiature biomediche che, troppo spesso, predilige l’avanguardia delle tecnologie al loro effettivo e pieno utilizzo una volta installate. “MI.TOS è un riscontro tangibile a quanto più volte sottolineato dal ministro Lorenzin – prosegue Fal to ni – che sollecita condivisione e trasparenza sugli acquisti delle apparecchiature, rappresentanti per le strutture socio-sanitarie una spesa annuale a nove zeri. Il progetto – implementabile in tutte le Regioni – permette la costruzione di un database in grado di apparentare le prestazioni ottenute a ogni apparecchiatura utilizzata, operando ogni opportuno confronto e definendo standard in termini di efficacia, efficienza e appropriatezza”. La seconda proposta si focalizza invece, su un nuovo modello di assistenza socio-sanitaria legato all’attuale trasferimento dei processi diagnostici e terapeutici dall’ospedale al territorio. In uno scenario caratterizzato da un progressivo invecchiamento della popolazione, da un parallelo aumento dei suoi fabbisogni e da una concomitante spending review, la riorganizzazione del sistema di offerta dei servizi sociosanitari non è più rimandabile. Occorre ridurre i costi del sistema, migliorare le prestazioni e incidere sulla qualità della vita dei pazienti: la chiave di volta per il tanto desiderato cambiamento in sanità passa attraverso una proposta di piena integrazione tra servizi sanitari e quelli socioassistenziali. “Una seria domiciliarità delle cure – prosegue Faltoni – ben articolata tra tutti i soggetti erogatori sul territorio diminuirebbe significantemente il ricorso ai ricoveri ospedalieri, nonché di visite ed esami diagnostici che fanno lievitare i costi delle sanità a dismisura”. A questo proposito TBS Group sta realizzando un progetto di Domiciliarità Integrata già implementato presso l’USL 8 di Arezzo e in avvio presso l’AUSL Umbria 2 che ha permesso una copertura dei servizi assistenziali H24 con una continuità sia nei servizi di tele monitoraggio, che di telesoccorso per numerosi pazienti affetti da malattie croniche. “La sua implementazione – prosegue Faltoni – permette di segnalare i pazienti direttamente ai MMG e trasferirne il Patient Summary nel dossier clinico dell’ASL, distribuire tali informazioni a tutti gli specialisti presenti nell’azienda ospedaliera all’interno degli applicativi standard come DEU, ADT e Ambulatori, arricchendone così i contenuti”. Quello che infatti, spesso spinge i pazienti a un ricorso ospedaliero è la necessità di tenere traccia di tutti gli esami e dei valori monitorati nel corso del tempo, per poter così avere quadro clinico aggiornato e di facile lettura per qualsiasi dottore che dovesse visitarli per la prima volta. Il progetto vuole evitare il ricorso al ricovero laddove un servizio di monitoraggio e controllo domiciliare continuativo sarebbero più che sufficienti. Il tutto con dei costi sostenibili e con innumerevoli benefici per gli attori coinvolti. “E se di spending review si deve continuare a parlare in sanità lo si deve fare andando al nocciolo della questione, ossia le spese inutili. Ogni giorno un ricovero in ospedale costa al nostro sistema sanitario nazionale circa mille euro. Mettere ordine solo a questo aspetto attraverso delle valide alternative, porterebbe già un risparmio del 5% della spesa ospedaliera: quasi 3 miliardi di euro l'anno – conclude Faltoni. Andrea Barbieri Capo Ufficio Stampa 9°Forum 2014 Risk Management in Sanità Tel +39.393.8800095 E mail [email protected] Ufficio Stampa Comunicato Stampa 9°Forum Risk Management: nasce in Toscana la legge regionale 580. Un esempio da seguire in tema di nutrizione parentale domiciliare. Fragile, oncologico, cronico. Prima ancora che pazienti, persone. Individui che necessitano di cure e diun’assistenza completa per far sì che la loro vita in compagnia della malattia sia la migliore possibile. Un principio che supera le differenze, siano esse di età, di razza o di condizione sociale. Seguendo il principio dell’equità d’accesso alle cure, nasce in Toscana la legge regionale 580 che per la prima volta i Italia avvia un innovativo percorso di governo clinico per la nutrizione parenterale domiciliare rivolta a queste tipologie di pazienti. A fare il punto su quella che può essere considerata una vera e propria innovazione nel modo di approcciarsi al paziente da parte della struttura sanitaria pubblica, sono alcuni tra i più importanti esponenti regionali – Toscana, Veneto, Lombardia - che si occupano della gestione delle cronicità. Sede dell’incontro, discussione e proposte di sviluppo sul tema è il IX Forum sul Risk Management in Sanità, in corso ad Arezzo, nell’ambito della sessione “PDTA: innovazione e governance per la gestione delle malattie croniche”. Tra i partecipanti anche le associazioni del terzo settore, tra cui Cittadinanza Attiva e Federanziani; i rappresentanti regionali di Federsanità ANCI e della FIMMG Toscana; l’azienda farmaceutica Baxter e il Minsitero della Salute. Il dicastero, da tempo impegnato sul tema, ospiterà il prossimo 12 Dicembrea Roma un seminario sulla ‘Nutrizione parenterale domiciliare: qualità, appropriatezza e sicurezza’ , organizzato dalla Fondazione per la Sicurezza in Sanità. Nell’ottica della piena integrazione socio-sanitaria e della gestione sostenibile della cronicità, la legge 580, promulgata nel 2010, sancisce il connubio indissolubile che deve esistere tra il Piano Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) e il percorso di governance clinica della nutrizione parenterale domiciliare a totale beneficio del paziente oncologico e cronico. A lui, anche e soprattutto nella delicata fase del fine vitae, vanno garantiti dei servizi ad alto standard qualitativo e di sicurezza per il trattamento terapeutico necessario. Tràit d’union tra l’ospedale e i territorio è la creazione di un figura di raccordo con il compito di coordinare, pianificare e seguire il percorso di deospedalizzazione del paziente; un vero e proprio punto di riferimento per la struttura sanitaria, nei suoi diversi ambiti – nutrizione clinica, medico di base o pediatra, reparto di dimissione...- e per il paziente. Il suo ruolo è quello di prenderein carico il malato, e i suoi familiari, già all’interno dell’ospedale e prima della fase di dimissione, minimizzando il vuoto assitenziale che potrebbe crearsi dal momento delle sue dimissioni a quello del suo inserimento al proprio domicilio, hospice, strutture residenziali e ospedali di comunità. Il tutto operato in collaborazione con i Distretti e il Gruppo di Valutazione Multidisciplinare della ASL di riferimento. Per realizzare questo ambizioso programma, a seguito dell’esisto di un bando di gara pubblico regionale, la Regione Toscana ha affidato la sua implementazione a Baxter, azienda farmaceutica diversificata nel settore sanitario, leader riconosciuto nei servizi di assistenza domiciliare e nutrizione parenterale. “Quest’anno ricorrono i 30 anni di Baxter nel servizio Homecare. Un compleanno importante – spiega il prof Silvio Gherardi, Presidente e Amministratore delegato del Gruppo, intervenuto alla tavola rotonda del Forum sul tema – che siamo lieti di poter celebrare anche attraverso la messa in pratica della legge 580, frutto di un’intuizione e di una visione lungimirante che da sempre contraddistinguono l’amministrazione toscana”. “Assicurare una corretta nutrizione a questi pazienti– spiega ancora Gherardi - significa in alcuni casi allungare le loro prospettive di vita emigliorare quotidianamente la loro qualità di vita restituendogli quella dignità che spesso perdono a causa della loro debilitazione e della loro condizione”. A testimonianza dell’impegno di Baxter in tal senso, e in occasione del suo trentennale, sarà un eventoin programma l’11 e 12 Dicembre dal titolo “30 anni di NPD: percorsi di qualita’ e innovazione”. Nell’ambito dell’implementazione del percorso di governo clinico del paziente in nutrizione parenterale,sono diversi i servizi aggiuntivi che vengono messi a disposizione da Baxter a beneficio del paziente e della struttura sanitaria pubblica di riferimento. Tra questi: la messa a disposizione di una risorsa professionale come ‘figura di raccordo’ per ogni area (ESTAV);il coinvolgimento di mediatori culturali laddove il paziente sia di nazionalità straniera e la redazione di opuscoli informativi multi lingue; l’offerta di terapie di supporto non mediche come l’ippoterapia e la Pet Therapy in particolare per i pazienti pediatrici; un programma di formazione per gli operatori sanitari delle strutture coinvolte; servizi di assistenza 24 ore su 24 per i pazienti e per i medici; tra questi anche il ‘Sure Call’ che consente un contatto diretto con i farmacisti dello stabilimento Baxter di Sesto Fiorentino, l’unico in Italia autorizzato dall’AIFA in grado di realizzare sacche personalizzate per la nutrizione parenterale secondo le Norme di Buona Fabbricazione (NBF). A questo si lega anche la possibilità di consegnare le sacche pronte all’uso in qualsiasi momento e anche al di fuori del proprio domicilio, ad esempio durante i periodi di villeggiatura. Infine, grazie alla tecnologia, i servigi aggiuntivi a disposizione dei pazienti e dei medici prevedono anche l’utilizzo di una piattaforma informatizzata – Janua – che permette l’integrazione di tutte le figure coinvolte nel percorso di governo clinico assitenziale e sociale; e l’utilizzo di webcam e di assitenza Videocare per assicurare in ogni momento il contatto audio video tra il paziente e il centro di riferimento. Risulta evidente come il passo in avanti compiuto dalla Regione Toscana con la legge 580 sia solo il primo verso quello che dovrebbe essere un approccio unico ed equo per tutti i pazienti oncologici e cronici, in tutte le regioni italiane, nell’ottica di una centralizzazione del percorso di governance clinica della nutrizione parenterale Andrea Barbieri Capo Ufficio Stampa 9°Forum 2014 Risk Management in Sanità Tel +39.393.8800095 E mail [email protected] Ufficio Stampa Comunicato Stampa Il Gruppo IDI Sanità partecipa al 9° Forum Risk Management di Arezzo Il Gruppo IDI Sanità, insieme a Idi Farmaceutici, partecipa al 9° Forum Risk Management di Arezzo con uno spazio espositivo e sessioni di lavoro che mettono in luce, nel vasto panorama della sanità laziale e nazionale, il valore aggiunto di questo polo sanitario che offre una vasta gamma di servizi sanitari, supportati da servizi diagnostici di alto profilo tecnologico e scientifico ed è rivolto a perseguire l'obiettivo primario di potenziare e innovare l’offerta clinico-assistenziale attraverso la qualità delle cure, l’efficienza nei servizi e l’utilizzo e l’integrazione ottimale delle risorse umane e tecnologiche. Il piano di rilancio iniziato da marzo 2013- dichiara il Direttore Risorse Umane del GRUPPO IDI Sergio Felici - oggi è divenuto realtà e la nostra presenza al Forum ne è tangibile testimonianza, anzi evidenzia quanto è stato finora portato avanti in termini di crescita professionale e motivazionale di tutto il personale, medico, infermieristico, amministrativo e della ricerca. In particolare, l’Istituto Dermopatico dell’Immacolata (I.D.I.-IRCCS), da sempre polo di eccellenza nel campo dermatologico, metterà in luce la sua veste rinnovata. Una struttura affidabile, competitiva e dinamica che fa della ricerca, integrata con le attività cliniche, il suo fiore all’occhiello, consapevole che il proprio successo è strettamente connesso al raggiungimento di un elevato standard e di un continuo miglioramento nel campo della salvaguardia e tutela della salute e della sicurezza del proprio personale e dei pazienti e che condivide il nuovo modo di “pensare” la sanità: ovvero operare sulla gestione del rischio clinico con il pieno coinvolgimento dell’intera filiera: dai sanitari, agli amministrativi sino ai dirigenti con la missione di porre il paziente al centro del percorso sanitario-assistenziale. Tra i più importanti percorsi clinici attivati a misura di paziente presso l’IDI-IRCCS va menzionata la “Melanoma Unit”, voluta fortemente dal direttore sanitario Nicoletta Russo e dal Management tutto, e diretta dal Dott Riccardo Bono. Un percorso multidisciplinare diagnostico e terapeutico integrato al servizio dei pazienti affetti da melanoma, con una equipe di specialisti a disposizione del paziente in tutte le fasi dell’iter assistenziale: dalla prevenzione, alla diagnosi, fino alla cura. Durante tutti i lavori del Forum Risk Management è presente, con uno staff qualificato, l’IDI Farmaceutici di Pomezia, importante polo farmaceutico di produzione, commercializzazione e studio formulazioni e medicinali. L’IDI Farmaceutici – dichiara il Presidente Antonio Liguori - garantisce prodotti innovativi e di provata efficacia caratterizzati da una sinergia costante con l’Istituto Dermopatico dell’Immacolata. Il continuo interscambio di conoscenze e competenze all’interno del Gruppo IDI permette quindi non solo di fornire una risposta terapeutica ottimale in tutte le aree dermatologiche ma anche di implementare la ricerca farmacologica. Andrea Barbieri Capo Ufficio Stampa 9°Forum 2014 Risk Management in Sanità Tel +39.393.8800095 E mail [email protected] Ufficio Stampa Comunicato Stampa 9°Forum Risk Management: nasce in Toscana la legge regionale 580. Un esempio nel nostro Paese in tema di nutrizione parentale domiciliare. Fragile, oncologico, cronico. Prima ancora che pazienti, persone. Individui che necessitano di cure e diun’assistenza completa per far sì che la loro vita in compagnia della malattia sia la migliore possibile. Un principio che supera le differenze, siano esse di età, di razza o di condizione sociale. Seguendo il principio dell’equità d’accesso alle cure, nasce in Toscana la legge regionale 580 che per la prima volta i Italia avvia un innovativo percorso di governo clinico per la nutrizione parenterale domiciliare rivolta a queste tipologie di pazienti. A fare il punto su quella che può essere considerata una vera e propria innovazione nel modo di approcciarsi al paziente da parte della struttura sanitaria pubblica, sono alcuni tra i più importanti esponenti regionali – Toscana, Veneto, Lombardia - che si occupano della gestione delle cronicità. Sede dell’incontro, discussione e proposte di sviluppo sul tema è il IX Forum sul Risk Management in Sanità, in corso ad Arezzo, nell’ambito della sessione “PDTA: innovazione e governance per la gestione delle malattie croniche”. Tra i partecipanti anche le associazioni del terzo settore, tra cui Cittadinanza Attiva e Federanziani; i rappresentanti regionali di Federsanità ANCI e della FIMMG Toscana; l’azienda farmaceutica Baxter e il Minsitero della Salute. Il dicastero, da tempo impegnato sul tema, ospiterà il prossimo 12 Dicembrea Roma un seminario sulla ‘Nutrizione parenterale domiciliare: qualità, appropriatezza e sicurezza’ , organizzato dalla Fondazione per la Sicurezza in Sanità. Nell’ottica della piena integrazione socio-sanitaria e della gestione sostenibile della cronicità, la legge 580, promulgata nel 2010, sancisce il connubio indissolubile che deve esistere tra il Piano Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) e il percorso di governance clinica della nutrizione parenterale domiciliare a totale beneficio del paziente oncologico e cronico. A lui, anche e soprattutto nella delicata fase del fine vitae, vanno garantiti dei servizi ad alto standard qualitativo e di sicurezza per il trattamento terapeutico necessario. Tràit d’union tra l’ospedale e i territorio è la creazione di un figura di raccordo con il compito di coordinare, pianificare e seguire il percorso di deospedalizzazione del paziente; un vero e proprio punto di riferimento per la struttura sanitaria, nei suoi diversi ambiti – nutrizione clinica, medico di base o pediatra, reparto di dimissione...- e per il paziente. Il suo ruolo è quello di prenderein carico il malato, e i suoi familiari, già all’interno dell’ospedale e prima della fase di dimissione, minimizzando il vuoto assitenziale che potrebbe crearsi dal momento delle sue dimissioni a quello del suo inserimento al proprio domicilio, hospice, strutture residenziali e ospedali di comunità. Il tutto operato in collaborazione con i Distretti e il Gruppo di Valutazione Multidisciplinare della ASL di riferimento. Per realizzare questo ambizioso programma, a seguito dell’esisto di un bando di gara pubblico regionale, la Regione Toscana ha affidato la sua implementazione a Baxter, azienda farmaceutica diversificata nel settore sanitario, leader riconosciuto nei servizi di assistenza domiciliare e nutrizione parenterale. “Quest’anno ricorrono i 30 anni di Baxter nel servizio Homecare. Un compleanno importante – spiega il prof Silvio Gherardi, Presidente e Amministratore delegato del Gruppo, intervenuto alla tavola rotonda del Forum sul tema – che siamo lieti di poter celebrare anche attraverso la messa in pratica della legge 580, frutto di un’intuizione e di una visione lungimirante che da sempre contraddistinguono l’amministrazione toscana”. “Assicurare una corretta nutrizione a questi pazienti– spiega ancora Gherardi - significa in alcuni casi allungare le loro prospettive di vita emigliorare quotidianamente la loro qualità di vita restituendogli quella dignità che spesso perdono a causa della loro debilitazione e della loro condizione”. A testimonianza dell’impegno di Baxter in tal senso, e in occasione del suo trentennale, sarà un eventoin programma l’11 e 12 Dicembre dal titolo “30 anni di NPD: percorsi di qualita’ e innovazione”. Nell’ambito dell’implementazione del percorso di governo clinico del paziente in nutrizione parenterale,sono diversi i servizi aggiuntivi che vengono messi a disposizione da Baxter a beneficio del paziente e della struttura sanitaria pubblica di riferimento. Tra questi: la messa a disposizione di una risorsa professionale come ‘figura di raccordo’ per ogni area (ESTAV);il coinvolgimento di mediatori culturali laddove il paziente sia di nazionalità straniera e la redazione di opuscoli informativi multi lingue; l’offerta di terapie di supporto non mediche come l’ippoterapia e la Pet Therapy in particolare per i pazienti pediatrici; un programma di formazione per gli operatori sanitari delle strutture coinvolte; servizi di assistenza 24 ore su 24 per i pazienti e per i medici; tra questi anche il ‘Sure Call’ che consente un contatto diretto con i farmacisti dello stabilimento Baxter di Sesto Fiorentino, l’unico in Italia autorizzato dall’AIFA in grado di realizzare sacche personalizzate per la nutrizione parenterale secondo le Norme di Buona Fabbricazione (NBF). A questo si lega anche la possibilità di consegnare le sacche pronte all’uso in qualsiasi momento e anche al di fuori del proprio domicilio, ad esempio durante i periodi di villeggiatura. Infine, grazie alla tecnologia, i servigi aggiuntivi a disposizione dei pazienti e dei medici prevedono anche l’utilizzo di una piattaforma informatizzata – Janua – che permette l’integrazione di tutte le figure coinvolte nel percorso di governo clinico assitenziale e sociale; e l’utilizzo di webcam e di assitenza Videocare per assicurare in ogni momento il contatto audio video tra il paziente e il centro di riferimento. Risulta evidente come il passo in avanti compiuto dalla Regione Toscana con la legge 580 sia solo il primo verso quello che dovrebbe essere un approccio unico ed equo per tutti i pazienti oncologici e cronici, in tutte le regioni italiane, nell’ottica di una centralizzazione del percorso di governance clinica della nutrizione parenterale. Andrea Barbieri Capo Ufficio Stampa 9°Forum 2014 Risk Management in Sanità Tel +39.393.8800095 E mail [email protected] Ufficio Stampa Comunicato Stampa 9°Forum Risk Management: Stefania Saccardi, Vice Presidente Regione Toscana: “No ad un Welfare assistenziale, lavoriamo per un Welfare di servizi” Rita Visini Assessore alle Politiche sociali della Regione Lazio: “La sfida dell’innovazione nel sociale è decisiva sia per la tenuta del sistema pubblico, sia per la risposta ai bisogni delle persone, specialmente quelle più fragili” La seconda giornata di lavori del forum Risk management si apre con un focus di estrema attualità: “Integrazione socio sanitaria ed innovazione dei servizi della persona” Protagonisti gli assessori alle politiche sociali di tutta Italia. In un momento in cui la spending review detta i tempi anche della politica sociale i protagonisti politici che operano nel settore rilanciano. E’ Stefania Saccardi, Vice Presidente della Regione Toscana, che si fa portavoce di una “sfida propositiva” : La politica in questo momento non può subire i tagli, ma deve rilanciare. L’80% dei bilanci regionali è rappresentato dalla spesa sanitaria, ciò in futuro, non sarà più possibile. Noi tutti – afferma Saccardi- non ci possiamo permettere di ridurre i servizi, ma dobbiamo sperimentare cose nuove, fare ricorso alle innovazioni tecnologiche, studiare una nuova organizzazione per mantenere, almeno, lo stesso livello dei servizi offerti oggi. “No ad un Welfare assistenziale, lavoriamo per un Welfare di servizi” è l’obiettivo della Vice Presidente della Regione toscana. In questi pochi mesi che sono in Regione ho trovato tante cose buone fatte dai colleghi, ma non mi posso esimere dall’affermare che la normativa regionale, in ambito socio assistenziale, è troppo rigida Stiamo lavorando su nuove politiche rivolte alle persone anziane, a coloro che vivono una disabilità e ai minori e minori non accompagnati provenienti da altri paesi. Ci auguriamo, conclude Saccardi, che nel prossimo futuro possano nascere Fondazioni miste “pubblico –privato” capaci di venire in soccorso all’attività che stiamo svolgendo. Una presa di posizione forte che si è riscontrata anche negli interventi degli altri assessori Regionali presenti alla sessione di lavori. “La sfida dell’innovazione nel sociale è decisiva sia per la tenuta del sistema pubblico, sia per la risposta ai bisogni delle persone, specialmente quelle più fragili”, ha dichiarato l’Assessore alle Politiche sociali della Regione Lazio Rita Visini. “Dopo 20 anni di attesa stiamo finalmente per approvare la riforma del welfare – ha continuato Visini – un risultato straordinario in una Regione che non ha mai nemmeno recepito la legge 328/2000. Punteremo tutto sul welfare di comunità, su un’integrazione socio-sanitaria vera e su una pianificazione partecipata dei servizi nei diversi territori con il coinvolgimento degli Enti locali, delle Asl e del Terzo settore. E le risorse recuperate dai tagli agli sprechi, come i 250 milioni risparmiati in un anno semplicemente facendo funzionare la centrale unica degli acquisti, li reinvestiamo tutti in servizi innovativi e progetti di inclusione sociale”. Lucia De Robertis, Consigliere Regione Toscana, condividendo quanto affermato in precedenza dai relatori intervenuti ha voluto sottolineare l’importantza del rapporto umano che le isitituzioni devono avere direttamente con i cittadini. Accompagnare per mano il paziente è un nostro dovere... Andrea Barbieri Capo Ufficio Stampa 9°Forum 2014 Risk Management in Sanità Tel +39.393.8800095 E mail [email protected] Ufficio Stampa Comunicato Stampa 9° Forum Risk Management – Terapie oncologiche ‘Raccomandazione 14: stato dell’arte a due anni dalla pubblicazione’ Spandonaro: “La raccomandazione 14 nasce per garantire sicurezza ai pazienti e agli operatori, e fa parte delle politiche di incentivo alla qualità del sistema..” Un percorso di cura del paziente oncologico che permetta più sicurezza per pazienti e operatori sanitari, maggiore sostenibilità economica e una migliore allocazione delle risorse, con conseguente riduzione dei costi. In una parola ‘centralizzazione’. Questo il risultato che potrebbe essere ottenuto dalle strutture sanitarie pubbliche se la Raccomandazione 14 in materia di ‘Centralizzazione nella preparazione di farmaci antineoplastici’ fosse applicata in tutte le Regioni. A due anni di distanza dalla sua pubblicazione, da parte del Ministero della Salute, siamo ancora lontani dal raggiungimento dell’obiettivo nelle regioni italiane. Sarà una valutazione farmaco-economica - condotta da CREA Sanità - a far emergere il potenziale risparmio, e i vantaggi ottenibili in tutte le amministrazioni regionali. Il progetto nasce dalla volontà dei responsabili del Rischio Clinico di Toscana e Veneto (regioni capofila dello studio) di dimostrare la sostenibilità e la possibilità di implementare concretamente la Raccomandazione 14 in tutti gli ospedali italiani. Le regioni partecipanti sono: Lazio, Puglia, Piemonte e Lombardia. Se ne è discusso oggi al IX Forum sul Risk Management in sanità, nell’ambito della sessione ‘Raccomandazione 14: stato dell’arte a due anni dalla pubblicazione’ che vede i prima linea le regioni Veneto e Toscana, nelle figure di Riccardo Tartaglia, Responsabile del Centro di rischio clinico della regione Toscana, Mario Saia, per il Veneto e Federico Spandonaro, CREA Sanità, autore dello studio. “La raccomandazione 14 nasce per garantire sicurezza ai pazienti e agli operatori, ricorda Spandonaro, e fa parte delle politiche di incentivo alla qualità del sistema. L’aspetto economico, pur non essendo il motore dell’iniziativa ha ceratmente un ruolo fondamentale intanto perchè l’efficienza è una dimensione della qualità e anche perche il vincolo economico è fondamentale per una concreta implementazione a livello regionale della raccomandazione. Lo studio ha l’obiettivo di colmare una carenza di conoscienze sul lato economico della raccomandazione 14 – prosegue Spandonaro – Appare infatti evidente come le dimensioni delle aziende, ma anche le specificità locali possano condizionare l’ottimale implementazione della raccomandazione ministeriale sia sul lato delle scelte tecnologiche che su quello delle strategie di operare la centralizzazione in proprio. Utilizzare i service e le altre soluzioni presenti sul mercato. Ad oggi alcune amministrazioni regionali hanno già dimostrato i vantaggi ottenibili. In Veneto si è osservata una riduzione dello spreco di farmaci antiblastici fino al 50% (bando PRITHA Regione Veneto). In Emilia Romagna, Piemonte, Puglia e Basilicata, la presa in carico del paziente oncologico e l’applicazione delle Raccomandazioni sono stati inseriti negli obiettivi dei Direttori Generali finalizzati alla loro riconferma. Tra le regioni virtuose anche la Sicilia, che ha recentemente pubblicato il decreto per “l’approvazione del programma regionale per la sicurezza,appropriatezza e gestione complessiva della terapia antitumorale” e che è ad oggi una delle regioni italiane a più elevato tasso di centralizzazione. In Puglia, infine, nella ASL di Bari con la delibera 1906/2014 è stata evidenziata l’importanza del recepimento e applicazione delle Reccomandazioni minsiteriali (inclusa la 14) a maggior tutela della struttura sanitaria e dei pazienti in termini di ‘mal practice’. In virtù della concreta riduzione dei contenziosi, infatti, la Asl di Bari ha ricevuto un plauso dal Ministero Economia e Finanza (MEF). Nel 2011 secondo un rapporto redatto dalla Società Italiana dei Farmacisti Ospedalieri (SIFO) solamente un terzo delle strutture ospedaliere pubbliche risultavano a norma con la costituzione di specifiche unità per la preparazione e somministrazione delle terapie antiblastiche. Attualmente il 17% del totale della spesa farmaceutica è costituito dal canale ospedaliero (12,6 miliardi di euro). In questo ambito, gli ‘antiblastici’ costituiscono il secondo capitolo di spesa per un totale di 2,2 miliardi di euro. L’impiego di questa tipologia di farmaci comporta un processo di gestione lungo e articolato che al suo interno prevede un ampio margine di errore legato a tutte le fasi di preparazione e somministrazione che possono mettere a rischio il paziente e il personale sanitario. La fase più critica nella manipolazione degli antiblastici è infatti quella della preparazione, ovvero della diluizione di questi farmaci, in quanto si registra il massimo livello di esposizione per l’operatore. Da qui nasce il principio cardine della raccomandazione 14 che vede nella creazione delle UFA – Unità Farmaci antiblastici – la chiave per garantire sicurezza a 360 gradi. Si legge: “(...)l’interpretazione delle prescrizioni, la preparazione e la distribuzione dei farmaci devono essere ricondotte ad un’unita centralizzata denominata UFA attraverso l’utilizzo di locali e apparecchiature idonee, personale dedicato e proceduere condivise tra Direzione sanitaria/aziendale, Farmacia e Unità operative interessate”. Relativamente poi alla fase della produzione, viene suggerita l’opzione della sacca multidose che offre vantaggi in termini di: sicurezza del paziente (riduzione degli errori, conformità alla prescrizione e garanzia della sterilità); sicurezza per l’operatore (riduzione delle fasi di manipolazione e quindi dell’esposizione); riduzione dei costi (eliminazione degli sprechi di farmaco); e miglioramenti organizzativi (riduzione dei tempi di preparazione e quindi un’ottimizzazione dei tempi di gestione delle risorse). Andrea Barbieri Capo Ufficio Stampa 9°Forum 2014 Risk Management in Sanità Tel +39.393.8800095 E mail [email protected] Ufficio Stampa Comunicato Stampa 9° Forum Risk: Vaccini: un investimento per la salute della popolazione e la sostenibilità del SSN Nicoletta Luppi, Gruppo Vaccini di Farmindustria “I vaccini possono essere considerati il più efficace degli interventi in campo medico mai scoperti dall’uomo, secondi solo alla potabilizzazione delle acque in termini di riduzione della mortalità umana. Nulla ha permesso di migliorare la salute generale delle popolazioni più di quanto abbiano fatto l’acqua potabile ed i vaccini. È fondamentale ribadire le evidenze e ricordare le enormi conquiste in campo medico che i vaccini hanno permesso di raggiungere, consentendoci di dimenticare le più terribili malattie infettive." E' quanto ha dichiarato Nicoletta Luppi, del Gruppo Vaccini di Farmindustria al Forum Risk Management di Arezzo. “I vaccini sono il frutto di una ricerca lunga e complessa di almeno 12 anni prima di essere somministrati, di una continua acquisizione di conoscenza e da controlli accurati nella produzione che vede 1 persona su 3 impegnata nel controllo qualità, oltre 50 test di controllo per la produzione di un solo lotto di vaccini, una durata media di 14 giorni per i controlli di sterilità e un rispetto rigoroso della catena del freddo. Si tratta di prodotti assolutamente efficaci e sicuri a protezione della salute del singolo e della comunità. Le vaccinazioni hanno fornito un contributo fondamentale alla riduzione dell'incidenza di numerose malattie e della mortalità ad esse associata e grazie ai vaccini è possibile prevenire più di 2 milioni e mezzo di morti ogni anno nel mondo. La vaccinazione - continua Luppi - ha un valore sociale ed economico che consente di tutelare la salute. Prevenire significa generare ricchezza in quanto i vaccini costituiscono strumenti chiave per quello che viene definito "smart spending", ovvero investire in modo intelligente. I vaccini consentono quindi di far risparmiare il Servizio Sanitario Nazionale liberando risorse da reinvestire in cure, ricerca e innovazione medica. Generando una protezione per la salute per tutto l'arco della vita, riducono i costi indiretti derivanti dalla perdita di produttività e dalle assenze dal lavoro e favoriscono un invecchiamento in buona salute. I benefici della vaccinazione sulla salute si traducono in risultati economici positivi nell'eliminazione dei costi associati al trattamento della patologia. L’investimento di 1 euro nell’immunizzazione dell’età adulta - conclude Luppi - genera 4 euro di ricavi economici nelle prospettive dei governi. Questi sono dati dello studio SAATI (Supporting active ageing through immunisation) realizzato in Olanda nel 2013. La vaccinazione è dunque un "investimento" - e non un costo – a tutto vantaggio della salute, della crescita e dell’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale.” Andrea Barbieri Capo Ufficio Stampa 9°Forum 2014 Risk Management in Sanità Tel +39.393.8800095 E mail [email protected] Ufficio Stampa Comunicato Stampa 9° Forum Risk Mangement : La sanità plurale come nuovo modo di pensare l’intero sistema, coinvogendo tutti gli attori protagonisti. La terza giornata del 9° Forum Risk Management si apre con un focus dedicato alla sanità plurale intesa come un patto tra professionisti produttori di salute impegnati ad attuare “ il Patto della Salute” E’ Rosanna Ugenti, DG del Ministero della Salute a confermare le linee ministeriali volte a coivolgere tutti i soggetti che operano nella sanità. “non credo di scoprire nulla – afferma Ugenti – nell’affermare quanto è importante valorizzare, da un punto di vista umano, i professionisti che tutti i giorni operano con competenza e dedizione. Un’ attenzione particolare la dobbiamo invece riservare,conclude Ugenti, al personale precario in passato troppe volte dimenticato” Per attuare una rivoluzione che ci indica il “patto della salute” è necessario il coinviolgimento di tutti gli attori protagonisti ; è questa la volontà del Ministro della Salute On. Beatrice Lorenzin. Il nostro Servizio Sanitario Nazionale è il primo nell’emisfero occidentale e i nostri conti dicono che, con lacrime e sangue si è ristabilito un equilibrio economico. Inizia una nuova fase, ricorda Saverio Proia – Ministero della Salute – che prevede un confronto con le organizzazioni sindacali chiamate a dare il loro contributo fondamentale per lo sviluppo dell’intero sistema. Governo, Regioni, sindacati, rappresentanti delle professioni sanitarie, riuniti intorno ad un tavolo per dare attuazione al “patto della salute”; tutti i soggetti sono chiamati ad intervenire ed interagire in tema di programmazione e di monitoraggio dell’inovazione tecnologica e nell’organizzazione del lavoro oggi più che mai necessaria per far fronte ai tagli imposti dalla spending review. Andrea Barbieri Capo Ufficio Stampa 9°Forum 2014 Risk Management in Sanità Tel +39.393.8800095 E mail [email protected] Ufficio Stampa Comunicato Stampa 9° Forum Risk Mangement : sale operatorie sempre più tecnologiche, appropriatezza e sicurezza le parole d’ordine. Il Dott. Andrea Rinnovati della Asl 8 di Arezzo ha aperto questa mattina i lavori della sessione “innovazioni in sala operatoria: appropriatezza e sicurezza” prevista all’interno del 9 Forum Risk management L’innovazione tecnoligica è uno dei leit motif di questa edizione del forum e questa mattina professionisti provenienti da tutta Italia hanno contribuito a determinare, attraverso i loro contributi scientifici alcuni punti fermi su i quali lavorare in futuro. La maggiore longività dell’uomo, ricorda il Prof Giuliano Cerulli, Direttore Istituto di clinica Ortopedica Università Cattolica del Sacro Cuore, Policlinico Gemelli porta ad una nuova sfida terapeutica e ad un nuovo approccio chirurgico. Nel nostro settore, ricorda Cerulli, è importante trovare un giusto equilibrio tra innovazioni tecniche, appropriatezza e sicurezza nella loro applicazione. Consapevolezza che in oltre il 90% dei casi le patologie di nostro interesse alterano la qualità della vita e non la vita stessa. Quindi l’obbligo professionale e morale di usare l’atto chirurgico solo si si è ragionevolmente sicuri che con esso non compromettiamo la vita del soggetto. Procediamo con steep ben precisi “Scientificità, Evidence Based Medicine (E.B.M), Razionalità”. Nel nostro operare – cocnclude Cerulli – ci ispiriamo a principi scientifici razionali ed etici. E’ nostro dovere ricorda il Prof Auro Caraffa, Direttore di Clinica Ortopediaca e Traumatologia Università degli Studi di Perugia-Ospedale Santa Maria della Misericordia, ottimizzare la Diagnosi con la terapia e la successiva riabilitazione adottando un approccio olistico al paziente. Il futuro in ortopedia? Biologia, medicina rigenerativa ed Ingegneria tissutale. Nel corso della sessione di lavori I l Prof. Francesco Tomasello, del Policlino dell’Università di Messina, nella sua relazione, pone una domanda ai presenti: “Siamo proprio certi che tutte le innovazioni siano essenziali per garantire appropriatezza e sicurezza? Tale domanda fa sorgere il dubbio che potrebbe esistere il rischio di acquisire tecnologie non prioritarie a scapito di altre fondamentali per la sicurezza del paziente, in tempi di spending review. Tommasello, nell’ambito della sua relazione ha effettuato un’attenta analisi su alcune tecnologie utilizzabili negli interventi di Neurochirurgia, partendo dall’assunto che sarebbe necessario fare una comparazione tra caratteristiche reali ed ideali di un dispositivo emostatico Ad esempio, nel controllo del sanguinamento intraoperatorio, vanno valutati vantaggi e svantaggi delle differenti tecniche emostatiche, anche alla luce dei dati provenienti dagli sudi di letteratura internazionale. E a tal proposito è stato illustrato lo studio di “Cappabianca, Esposito et all” pubblicato su Neurosurgical Techniques, in cui gli autori valutano le qualità ideali di un emostatico devices attualmente in commercio: da questa valutazione emerge che la matrice di Granuli di Gelatina e Trombina raccoglie in sè tutte le caratteristiche di un emostatico ideale per la Neurochirurgia dimostrandosi efficace anche su i sanguinamenti ad alto flusso. Queste valutazioni, prosegue il Professore, andrebbero anche operate sulle tecniche chirurgiche, come nel caso dei benefici di una chirurgia mini-invasiva rispetto all’esposizione del paziente alle radiazioni Il Professor Tomasello ha concluso il suo intervento, affermando che sulla base di evidenze scientifiche internazionali, vengano individuate dalle Società Scientifiche, Standard e Linee Guida sulle innovazioni, ponendo sempre il focus sulla valutazione del rapporto costobeneficio emergente anche da lavori internazionali. Andrea Barbieri Capo Ufficio Stampa 9°Forum 2014 Risk Management in Sanità Tel +39.393.8800095 E mail [email protected] Ufficio Stampa Comunicato Stampa 9° Forum Risk Mangement : I NAS Carabinieri di Firenze a fianco dei cittadini. Una presenza importante quella dei NAS di Firenze al 9° Forum risk Management che si pone in linea con gli obiettivi che la kermesse aretina persegue ogni anno: innovazione e correttezza nell’applicazione dei sistemi e delle regole. Il nucleo antisofisticazione e sanità di Firenze che opera con abnegazione e professionalità nel controllo degli alimenti, in ambito veterinario, nella farmacosorveglianza e nella lotta al doping, oggi ad Arezzo sottolinea l’importanza dei controlli in sanità. Un focus su aree ospedaliere, siano esse pubbliche che private, che devono garantire la salubrità negli ambienti e/o nelle sale operatorie. La nostra azione ricorda Antonio Barrasso, Luogotenente dei Nas di Firenze, è articolata e si basa su segnalazioni da parte dei cittadini o su di un programma di controllo pre stabilito e randomizzato. Mi piace sottolineare – ricorda Barrasso – che l’azione dei Nas non è un’azione solo repressiva bensì preventiva. La vicinaza del corpo dell’arma deve essere per tutti garanzia di sicurezza. In un momento di recessione economica l’azione dei nas può aiutare i cittadini a acquistare consapevolezza alla luce di regole chiare e precise. Per noi, conclude il Luogotenente Barrasso, la prevenzione e l’informazione sono dogmi così come lo sono per tutti coloro che operano o gravitano intorno al mondo della Sanità. Una buona prevenzione aiuta ad avere una migliore sanità come peraltro stabilito dall’Art 32 della Costituzione Italiana. Andrea Barbieri Capo Ufficio Stampa 9°Forum 2014 Risk Management in Sanità Tel +39.393.8800095 E mail [email protected] Ufficio Stampa Comunicato Stampa 9° Forum Risk Management: Presentato il modello BEHC «Balance Economic Health Card» Modello di analisi e gestione economico-finanziaria per combattere inefficienza e sprechi Il Funzionamento e l’efficacia di un’azienda sanitaria sono fortemente condizionati dall’organizzazione e dalla programmazione delle risorse. Ad affermarlo è l’Ing. Giampaolo d’Agnese che ha presentato all’interno della sessioni di lavori “ Esperienza per la sostenibilità del SSN” il modello BEHC ovvero il più sosfisticato metodo utile per la standardizzazione dei modelli necessari alla rilevazione e controllo della corretta relazione tra attività erogata e risorse impegnate. La BECH è il modello e metodo di misurazione della performance in sanità, ricorda D’Agnese, fondato sull’integrazione tra l’analisi gestionale e l’analisi economica di un’azienda sanitaria. La BECH come sistema di pianificazione, programmazione e controllo si struttura su: Modello di analisi gestionale/sanitaria, Modello di analisi economica, Modello di analisi dei costi per prestazione HABC I risultati sono sicuri e I numeri parlano chiaro ricorda la Dott.ssa Nicoletta Russo – Direttore Sanitario IDI IRCSS . Con l’applicazione del BECH assistiamo ad una riduzione del 70% dei ricoveri inappropriati con benefici sia economici che sanitari, attraverso il trasferimento in regimi ritenuti più appropriati come ricoveri diurni o accorpamenti di prestazioni ambulatoriali. Il sistema grantisce –prosegue Russo – l’Individuazione di specialità sanitarie da riorganizzare per un uso più efficiente delle risorse impiegate, ad esempio la riconfigurazione di specifiche unità operative su modelli organizzativi innovativi . Il modello BENCH garantisce una corretta pianificazione del mix delle prestazioni da erogare per l’ottenimento dell’equilibrio economico della struttura sanitaria o della singola unità operativa mantenendo elevata l’efficacia della cura erogata. Inoltre permette, a chi lo applica, un’ immediata l’indentificazione sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo dell’impatto sia gestionale che economico delle normative che via via vengono emanate dal legislatore regionale sulla struttura sanitaria.Il modello BECH, conclude d’Agnese , permette simulazioni di risultati economici per singola prestazione sanitaria e valutazione dell’implementazione della stessa Andrea Barbieri Capo Ufficio Stampa 9°Forum 2014 Risk Management in Sanità Tel +39.393.8800095 E mail [email protected] Ufficio Stampa Comunicato Stampa 9° Forum Risk Management: Il Centro Chirurgico Toscano, eccellenza sanitaria in Toscana Il Centro Chirurgico Toscano conferma, alla 9° edizione del Forum Risk Management, i suoi numeri eccezionali per quanto riguarda la recezione di pazienti dalle altre regioni, posizionandosi al primo posto per quanto riguarda la Regione Toscana. Con la vocazione esclusivamente chirurgica la dinamica struttura aretina si pone come una vera eccellenza in settori strategici come la chirurgia uretrale dove operano professionalità di fama nazionale quali il professor Guidi Barbagli e il dott. Enzo Palminteri; due nomi noti a livello nazionale e internazionale che richiamano pazienti da ogni parte di Italia. Di grande rilievo anche i numeri che riguardano l’ortopedia; grazie al lavoro di molte equipe medico chirurgiche, presso la struttura aretina, si impiantano ottocento protesi l’anno. Numeri importanti anche per la protesica di spalla, altra eccellenza del Centro Chirurgico Toscano. Proprio sull’ortopedia si è concentrato il lavoro della tavola rotonda che la clinica diretta dal dott. Stefano Tenti ha promosso questa mattina al Forum Risk Management. Con il titolo “DRG e consumo di risorse: il problema della codifica dell’intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio ” il CRT ha voluto sottolineare alcuni problemi di codifica di interventi profondamente diversi come l’operazione al menisco e quella al legamento crociato anteriore del ginocchio. Fondamentali alla discussione i contributi portati da professionisti di fama nazionale quali: il dott. Enrico Castellacci responsabile medico della nazionale italiana di calcio e il Prof. Carlo Fabbriciani ex direttore dell’Istituto di Clinica Ortopedica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore ed ex primario del reparto di ortopedia dell'ospedale Gemelli di Roma. Andrea Barbieri Capo Ufficio Stampa 9°Forum 2014 Risk Management in Sanità Tel +39.393.8800095 E mail [email protected] Ufficio Stampa Comunicato Stampa 9° Forum Risk Management – da domani la prossima sfida del Forum Risk sarà l’Europa On Roberto Gualtieri, Presidente Commissione ECON, Parlamento Europeo: il Forum Risk è pronto a parlare ai cittadini Europei e ad accreditarsi presso le strutture di Bruxelles. E’ il Presidente della Fondazione Sicurezza in Sanità Vasco Giannotti che lascia il Forum Risk nell’orbita Europea, annunciando la 10° edizione La presenza dell’On Roberto Gualtieri, Presidente Commissione ECON, Parlamento Europeo, testimonia come il Forum Risk sia pronto a parlare ai cittadini Europei e ad accreditarsi presso le strutture di Bruxelles. Gualtieri, nella sua relazione, ha ricordato come a livello europeo la gestione della materia sanitaria rimanga fondamentalmente di competenza dei singoli stati anche se, indirettamente, il parlamento europeo può e potrà incidere sulle politiche sanitarie comuni. Il 3° Programma Sanitario Europeo ne è testimonianza concreta; confrontarsi su strategie e politiche riguardanti temi fondamentali come ad esempio quello sanitario- non potra’ che aiutare a scrivere una nuova cultura della sanità Europea. Non dimentichiamoci che oggi il costo delle malattie in Europa rappresenta il 2-4% dell’intero pil dell’unione europea, un dato importante. Il Forum, alla luce di ciò, ha concluso l’On. Gualtieri potrà identificarsi quale soggetto capace di interagire con altre istituzioni accreditate in Europa al fine di dare un contributo fondamentale in materia di sanità e di rischio clinico. Il Forum può oggi “entrare” in questa dimensione, ha affermato Giovanni Bissoni ex DG Agenas poiche’un’istituzione come questa deve garantire, attraverso un dibattito serio e qualificato, anche in Europa, un contributo di idee e di programmi necessari alla sanità del futuro. Quando leggo nel rapporto dell’OCSE che non ci prendiamo più cura delle persone anziane penso che qualcosa non funzioni. Ripensiamo il sistema alla luce di un serio investimento sull’innovazione tecnologica e su un nuovo sistema di organizzazione interna ad esempio L’Europa , ha concluso Bissoni, può assumersi, da subito, maggiori competenze su processi che sono già di sua pertinenza, ad esempio la gestione del farmaco, garantendo così meno spese per i singoli stati membri. Il compito di gettare le basi per la 10° edizioni è stato affidato ad Enrico Desideri, Direttore Generale ASL 8 Arezzo che ha presentato i “dieci punti” su i quali riflettere per capire meglio il presente e programmare il futuro di questa iniziativa. Pensare ed operare su: rete tra ospedali, zona distretto, formazione e addestramento, innovazione tecnologica, sanità territoriale, PDTA integrati, puntare sulla sottopopolazione ad alto rischio di ospedalizzazione, piattaforma informatica, rete emergenza-urgenza 2.0, coivolgimento dei professionisti e degli utenti, rapporto solidaristico fra le istituzioni Andrea Barbieri Capo Ufficio Stampa 9°Forum 2014 Risk Management in Sanità Tel +39.393.8800095 E mail [email protected] Ufficio Stampa Comunicato Stampa 9° Forum Risk Management: Oltre 10.000 le presenze, più di 1000 i relatori, 80 tavoli di studio....un successo che apre le porte alla 10° edizione Il 9° Forum Risk è già alle spalle, da domani inizia il 10°. Il successo di questa Edizione, dichiara Vasco Giannotti, Presidente della Fondazione Sicurezza in Sanità e ideatore del Forum, ci proietta, subito, verso la 10° edizione del Forum Risk. Numeri importanti quelli che registriamo oggi in termini di visitatori, docenti, addetti ai lavori .Un successo da attribuire alla presenza di relatori di fama nazionale ed internazionale e ad un programma di alto valore tecnico scientifico. La 10° edizione sarà un’edizione storica, proietatta in chiave Europea, per contenuti e progetti, annuncia Giannotti. Mi auguro che Arezzo, la mia città, capisca le potenzialità e le oppportunità che il Forum concede anche in termini di immagine e di indotto. La 10° Edizione del Forum dovrà contare sul supporto delle Istituzioni, dei media, della società civile; Arezzo può e deve essere protagonista di questo “grande” progetto che da oggi parla una lingua “europea”. Andrea Barbieri Capo Ufficio Stampa 9°Forum 2014 Risk Management in Sanità Tel +39.393.8800095 E mail [email protected]