ATAAssociazione traffico e ambiente
VCS Verkehrs-Club der Schweiz
ATE Association transports et environnement
Sicuri a piedi
Sicher zu Fuss
A pied, c’est sûr
Rilasciato da
Ausgestellt durch
Etabli par
Per una mobilità più sostenibile
© Philippe Christin
Sicuri a piedi?
Fate il test con
la mascotte dell’ATA
Nome:
Cefalopode
Età:
30 sentiti
mancano
Caratteristiche non gli ­
i piedi, ma
particolari:
soprattutto sa
usare la testa
Cari pedoni,
un’interessante rete di percorsi
pedonali sono una peculiarità della
Svizzera. Nel 1979 il nostro popolo
li ha ancorati nella Costituzione
federale con una netta maggioranza
di voti. Ogni giorno percorriamo
mediamente 2.1 chilometri a piedi, facendo così del bene sia
alla nostra salute sia all’ambiente.
Chiunque si sposta a piedi può generalmente sentirsi al
sicuro. Purtroppo non sempre e non dappertutto. Ne sono
una prova le spaventose cifre delle statistiche sugli
­incidenti. La Confederazione, i Cantoni e i Comuni cercano
perciò di migliorare costantemente la sicurezza stradale.
E voi cosa potete fare? Nelle seguenti pagine l’«omino
cefalopode» vi mostra ciò che i pedoni purtroppo tendono a
dimenticare troppo spesso, ovveroche il pericolo è spesso
in agguato laddove, per troppa abitudine, lo si ignora.
L’«omino cefalopode» serve ad aprire gli occhi: chi vede il
pericolo, può evitarlo.
Buona lettura e «bonne route»!
Micheline Calmy-Rey
Presidente della Confederazione
Attenzione
quando
attraversate!
Chi va a piedi non corre grandi rischi. Con
una grossa eccezione: quel breve momento
in cui attraversa la strada. Il tipico incidente
grave fra un auto e un pedone si verifica
generalmente su un tratto stradale dritto e con
buona visibilità (vedi schizzo sopra a destra).
Errore di guida o «errore dei piedi»? Il problema
è spesso che qualcuno aveva «la testa altrove».
Già da giovani impariamo a fare più cose allo
stesso tempo. Con l’età la capacità di reagire
diminuisce. Così essere con «la testa altrove»
diventa ancora più pericoloso. Guardare e
ascoltare con attenzione diventa dunque ancora
più importante.
La statistica
dimostra: il
tratto rosso è
100 volte più
pericoloso
che il rimanente
tragitto a piedi da A
a B. Ciò vale anche
quando il tratto rosso è un passaggio pedonale.
Attraversare la strada è il pericolo numero uno.
Chi lo tiene presente, si accorge del pericolo
(chi vede il pericolo, può evitarlo).
Quale di
queste
affermazioni
è corretta?
b) Quando i pedoni dovevano ancora
segnalare l’intenzione di attraversare
con un gesto della mano c’erano meno
incidenti.
c) 50 chilometri all’ora è una velocità
superiore a quella che può raggiungere
il miglior campione di corsa.
Risposta corretta: c) Usain Bolt, l’uomo più veloce del mondo,
ha raggiunto circa 45 km/h durante lo sprint sui 100 metri.
Spesso si sottovalutano le forze che agiscono
durante una collisione. Chi viene investito da
un’automobile a 50 km/h sopravvive solo nel 30 per
cento dei casi. La potenza dello scontro corrisponde
alla caduta libera da 10 metri d’altezza!
a) Quasi tutti i pedoni che subiscono
­incidenti gravi hanno attraversato la
strada in un punto pericoloso.
Pianamente
concentrati – anche
sul cefalopode?
Attenzione
automobilisti
distratti!
Quando vedete arrivare un’automobile,
ciò non vuole affatto dire che anche
l’automobilista vi abbia visti. È al sicuro solo
chi considera sempre la possibilità che
l’automobilista sia disattento, perso nei
propri pensieri. Errare è umano, anche alla
guida.
Pronto, qui
Bianchi …
In caso di
dubbio è meglio
aspettare.
Uno studio ha mostrato che un
­conducente che parla al telefonino,
guida peggio di uno che ha lo 0,8
per mille di alcool nel sangue.
Le conseguenze sono una capacità di
reazione più lenta e errori nel
valutare la situazione del traffico. In
concreto: tamponamenti, mancato
rispetto del diritto di precedenza dei
pedoni.
Circa la metà degli incidenti gravi
con coinvolti dei pedoni si verifica
sulle strisce pedonali.
(Fonte: Kuratorium für Verkehrssicherheit, 2004)
Con quali
errori di guida
bisogna fare i
conti?
a) Il/la conducente sta telefonando
e non vi ha visti.
b) Lei/lui è in ritardo e non vuol
perdere tempo al passaggio
pedonale.
c) L’auto si sta avvicinando alle
strisce a velocità eccessiva e non
farà più in ­tempo a fermarsi.
Risposta corretta: Per prudenza è meglio tenere presenti
tutte e tre le possibilità: a, b e c.
La precedenza
dei pedoni sulle
strisce pedonali
è un diritto. Ma
non una garanzia
di sicurezza.
In Svizzera una
persona su tre ha
almeno un
colloquio telefonico
al giorno mentre
guida un’automobile.
Le macchine
riescono poi davvero
a fermarsi davanti
alle strisce pedonali?
Il diritto di precedenza
non è mai assoluto
Un’auto che va a 50 km/h ha bisogno di spazio per
fermarsi. Parte dello spazio d’arresto è necessaria già solo
affinché l’automobilista abbia il tempo di reagire. L’altra
parte serve per frenare. In tutto, ci vogliono 30 metri
prima che un’auto a 50 km/h riesca a fermarsi. In caso di
condizioni sfavorevoli – strada bagnata, un’automobilista
che guida con velocità eccessiva o reagisce troppo
lentamente – l’automobile si ferma solo molto più tardi.
to
d’arres
30 m
rSpazioondizioni) =
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Spaz ,25 s) = 17
(con 1
L’auto è già
troppo vicina
per potersi
fermare in
tempo.
L’altra eccezione è il tram che, a
causa del suo lungo spazio di frenata,
ha la precedenza anche sulle strisce
­pedonali. Soprattutto per l’incolumità
dei suoi passeggeri: le brusche frenate
sono pericolose.
Cos’è
corretto?
a) Sulle strisce pedonali il pedone ha
sempre la precedenza.
b) Sulle strisce pedonali il pedone ha
sempre la precedenza, ma deve segnalare
l’intenzione di attraversare con un gesto
della mano.
c) Il pedone non ha il diritto di precedenza
se un veicolo è già così vicino da non
potersi più fermare per tempo.
R
isposta corretta: c) Il pedone non ha il diritto di precedenza se
un veicolo è già così vicino da non potersi più fermare per tempo.
Precedenza
ai passaggi
pedonali: solo
il tram ce l’ha
sempre.
Sulle strisce zebrate la precedenza
­spetta ai pedoni. Ma non c’è regola
senza eccezioni. La legge dice: «Tuttavia
(il pedone) non può avvalersi della
precedenza se il veicolo è già così vicino
da non potersi più fermare per tempo.»
Spazio d’arresto =
spazio di reazione + spazio di frenata
Quanti cefalopodi vogliono
attraversare la strada?
Vedere ed
essere visti
Dove è meglio attraversare? Soprattutto in città non
è sempre subito chiaro dove convenga attraversare
la strada. La cosa più importante è avere una buona
visuale, poter valutare la situazione. I semafori, le
isole spartitraffico e le zone a velocità moderata
sono certamente degli elementi che contribuiscono
a una maggiore sicurezza.
Poca visuale:
­ ttraversamenti dietro
a
un bus o un tram
Ben visibili alla
luce dell’illumina­
zione stradale
Cos’è
giusto?
a) Chi vuole attraversare la strada non può
immettersi sulla carreggiata fra automobili
ferme.
b) Se le strisce pedonali, i sopra- o
­sottopassaggi, distano meno di 50 metri,
è obbligatorio utilizzarli.
c) Nelle zone 30 il pedone ha fondamentalmente sempre la precedenza.
d) Più della metà dei pedoni investiti
mortalmente sulle strisce pedonali è stata
investita sulla prima metà della carreggiata.
Risposta corretta: b) Se le strisce pedonali, i sopra- o sottopassaggi, distano meno di 50 metri, è obbligatorio utilizzarli.
Perciò vale la pena di non attraversare
«dove capita», ma di cercare un posto
adatto. È d’aiuto mettersi nei panni
dell’automobilista: se fossi al volante,
vedrei quel «cefalopode»?
Aspettare-guardare-ascoltare-attraversare:
questa regola è e resta valida – per giovani,
meno giovani e anziani. Quando fa lezione
all’asilo, il poliziotto consiglia di attraversare
solo quando le ruote dei veicoli sono ferme.
Aspettare.
Per poter valutare
bene la situazione
del traffico.
aspettare-guardare-ascoltareattraversare + continuare a
osservare (attraversare la strada
senza perdere di vista il traffico)
Per ogni tragitto a piedi è meglio riservare
qualche secondo per la propria sicurezza: per
aspettare prima di attraversare. Esagerato?
No. Forse per mille volte sarà inutile, ma la
prossima potrebbe salvarvi la vita.
Guardare /
ascoltare.
Guardare a destra
e a sinistra e
aprire bene le
orecchie.
Con contatto visivo
Attraversare.
Osservate attentamente
il traffico su entrambi i lati
della strada e assi­cu­ra­tevi
di avere il contatto visivo
coi conducenti.
Attenzione al traffico in senso inverso.
La seconda metà della strada è altrettanto pericolosa
della prima (nel peggiore dei casi, un altro veicolo
sorpassa quello che s’è fermato!). Quindi a metà strada
assicuratevi di poter attraversare senza pericolo anche
la seconda metà.
Come attraversare la
strada con
maggior
sicurezza?
a) Con la regola guardare-ascoltareattraversare.
b) Con la regola guardare-dare un
segnale-attraversare.
c) Con la regola aspettare-guardareascoltare-­attraversare + un controllo
prima di avventurarsi sulla seconda
metà della strada.
Risposta corretta: c)
Ma solo se siete sicuri
che non sopraggiunge
alcuna automobile,
rispettivamente che il
conducente vi accorda
la precedenza. Ancora
meglio: come il poliziotto
insegna ai bambini.
Non chiaro = non sicuro
Occhi d’aquila
e udito di lince
Vedere e sentirci bene è un vantaggio per
tutti gli utenti della strada. Per i pedoni è
importante per poter valutare la velocità di
un’automobile.
È chiaro: il traffico deve essere organizzato in
modo da permettere di spostarsi in sicurezza
anche alle persone che non ci vedono o non
ci sentono bene. Non di meno, la domanda
quanto ci debbano vedere e sentire i pedoni
è giustificata. Solo pochissimi hanno occhi
d’aquila e un udito fine come la lince fino in
tarda età. La diminuzione della capacità visiva
e uditiva è generalmente lenta e progressiva.
Perciò spesso ci se n’accorge troppo tardi.
Vedere ed essere
visti: gli occhiali sono
eleganti – e utili.
’auto
Il test della targa dell
Riuscite a decifrare il numero d’una targa (pulita) sul
retro di un’auto a 30 metri di distanza? Se non ci
riuscite, si pone la domanda se la vostra capacità visiva
sia ancora sufficiente per guidare un’automobile.
In ogni caso dovete fare un esame della vista.
Con un semplice test è possibile stabilire da
soli se sia opportuno recarsi da un ottico o se
sia necessario un esame dell’udito.
Fonte: www.sov.ch
= Spazio visivo
Il test Swatch dell’udito
= Spazio uditivo
Prendete un orologio Swatch e posatelo su un
tavolo in una camera tranquilla. Giovani 25enni con
un udito sano sentono il ticchettare dell’orologio
fino a una distanza di 2 metri. I 50enni general­
mente devono avvicinarsi fino a 50 cm, i 70enni fino
a 15 cm. Il test permette di sapere se la capacità
uditiva è ancora più o meno normale.
Cos’è
giusto?
a) Chi non ci vede più bene o non ci
sente più bene, se ne accorge subito.
b) Una persona su cinque non vede
bene eppure non porta gli occhiali o le
lenti a contatto.
c) Circa una persona su cinque sopra i
65 anni ha problemi d’udito.
Risposte corrette: b) e c) Una persona su cinque non
vede bene eppure non porta gli occhiali o le lenti a
contatto. Circa una persona su cinque sopra i 65 anni ha
problemi d’udito.
Fonte:
www.akustika.ch
Occhi e orecchie: il nostro
sistema radar per accorgerci dei pericoli.
Quando fa buio i catarifrangenti
aumentano notevolmente la
visibilità!
Rendetevi
visibili!
Quando si fa buio, i fari rendono ben
visibili le automobili. Dal punto di vista
del conducente la situazione è diversa:
è difficile scorgere per tempo i pedoni,
specie se vestiti con abiti scuri.
Quando siete
visibili?
140 m
130 m
120 m
110 m
100 m
90 m
80 m
70 m
60 m
50 m
40 m
20 m
10 m
30 m
Una giacca chiara, una
borsa d’un colore
luminoso o un ombrello
colorato migliorano la
riconoscibilità. I catarifrangenti, poi, sono particolarmente
efficaci, poiché riflettono la luce
dei fari. Così il pedone è visibile
già da 140 metri di distanza,
invece che da circa 25.
Da quale distanza un automobilista può
accorgersi di una persona che porta
vestiti scuri?
a) 25 metri
b) 50 metri
c) 100 metri
Risposta corretta: a) 25 metri
0m
Essere visti prima con fasce, adesivi,
giacche e altri elementi catarifrangenti.
Sicuri a piedi –
in un batter d’occhio
Attenzione quando attraversate!
• Rendetevi visibili!
• Aspettate sempre prima di attraversare.
• C
ontrollate la situazione del traffico
anche prima di attraversare la seconda
metà della strada.
In caso di dubbi: aspettate finché le
ruote siano ferme.
va
Mettete alla pro
Visitateci sul sito www.sicuri-a-piedi.ch
Impressum
© novembre 2011; tiratura complessiva: 250 000 esemplari, ted.,
fr., it.; testi: Urs Geiser, Michael Rytz; traduzione: Werner Herger;
grafica e illustrazioni: SONNEN Werbeagentur; stampa: Ziegler
Druck; Sicuri a piedi: Inserto del VCS-Magazin/Magazine ATE;
Redazione: ATA, Peter Krebs, Casella postale 8676, 3001 Berna
Etabli par
Per una mobilità più sostenibile
Ausgestellt durch
Rilasciato da
Etabli par
Per una mobilità più sostenibile
Ausgestellt durch
Sicuri a piedi – grazie a Lei
Sicher zu Fuss – dank Ihnen
A pied, c’est sûr – grâce à vous
ATA Associazione traffico e ambiente
VCS Verkehrs-Club der Schweiz
ATE Association transports et environnement
Rilasciato da
Sicuri a piedi
Sicher zu Fuss
A pied, c’est sûr
ATA Associazione traffico e ambiente
VCS Verkehrs-Club der Schweiz
ATE Association transports et environnement
_____ esemp. brossura «Sicuri e tranquilli
­passando per il centro della carreggiata»
Consigli pratici per evitare le frequenti collisioni
fra veicoli a due e a quattro ruote nelle rotonde.
_____ esemp. brossura «Sicuri a piedi – grazie
a Lei»
Cara automobilista, Caro automobilista: Cosa
vuol dire il «particolare rispetto per i bambini e
per gli anziani» nel traffico quotidiano, come è
anche previsto dalla legge?
_____ esemp. brossura «Sicuri a piedi»
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