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D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004
n° 46) art. 1,
comma 1,
DCB Prato anno XLII
nuova serie
BPW Italy
Dicembre 2010
FEDERAZIONE ITALIANA DONNE ARTI PROFESSIONI AFFARI
Comunicazioni
istituzionali
della Federazione
e della
Fondazione
1
15
47
48
pag.
Le
sezioni
pag.
Milano
1930
La Bellezza
delle Arti
pag.
Riflessioni
su...
pag.
Roma
1930
Napoli
1930
23
Editoriale.............................................................................................................................................................. 1
Giuseppina Seidita
Presidente Nazionale
Con l’mpegno di sempre. ......................................................................................................... 4
Rossana Ragionieri
Direttrice Responsabile
Il tema internazionale “Il potere di fare la differenza”............ 5
Giuseppina Bombaci
Past Presidente Nazionale
Il Tema nazionale 2009/2011...................................................................................... 7
“Il percorso del rispetto:
l’esperienza della donna
nella realtà culturale e socio-economica”
Eufemia Ippolito
Vice Presidente Nazionale
Dalla segretaria nazionale................................................................................................. 11
Pia Petrucci
Dalla tesoriera nazionale.....................................................................................................12
Maria Rao
La fondazione chiede pareri e proposte alle socie...................13
Eugenia Bono
Presidente della Fondazione FIDAPA
Dalle Sezioni.............................................................................................................................................15
La Bellezza delle Arti................................................................................................................. 47
Riflessioni su... .................................................................................................................................. 48
Pubblicazione della FIDAPA
Federazione Italiana
Donne Arti Professioni Affari
Registrazione presso
il Tribunale di Prato N° 4/2002
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Gli articoli pubblicati
su “Il Notiziario” esprimono
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Il materiale pubblicato,
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Chiuso in redazione
dicembre 2010
Giuseppina Seidita, Presidente Nazionale
In questo primo Notiziario del nuovo anno sociale
desidero “raccontare” come sto vivendo la mia esperienza di Presidente Nazionale.
L’anno sociale 200/10 è stato un anno vissuto all’insegna del rispetto, dell’ amicizia e della condivisione, un
anno in cui mi sono adoperata per realizzare le mie dichiarazioni programmatiche, affinché risulti sempre evidente
la coerenza tra le affermazioni orali ed i fatti concreti.
Essere la presidente nazionale è un onore, significa
essere state eletta da un congresso di donne che riunisce forse il meglio della realtà femminile nazionale,
ma certamente non è un titolo onorifico.
Essere al vertice significa assumere la piena responsabilità di un programma di idee e di azioni
che deve essere condiviso da tutte le socie, deve esdelle loro attività a cominciare dalle nostre socie, sollesere utile e produttivo da un punto di vista politico
citando il loro apporto all’attività della Federazione, ane sociale e nel contempo tenere presenti le esigenche attraverso corsi di formazione per i ruoli dirigenziali
ze di tutte quelle socie che all’associazione chiedoassociativi, tenuti nel mese di dicembre scorso presso la
no supporto,amicizia,calore umano; significa essesede di Roma,per migliorare e rafforzare la FIDAPA.
re un punto di riferimento per far convivere diverse
Investire in risorse umane significa anche valorizzare la
generazioni,progressiste e conservatrici,socievoli e
nostra storia, spesso ignorata utilizzando il patrimonio
non,accettando e rispettando la diversità di ognuna
ideale di conoscenza, di esperienza, di cultura costituito
come arricchimento di tutte,obiettivo questo difficile
dalle past presidenti e dalle altre socie che hanno avuto
da raggiungere completamente ma è doveroso proruoli nazionali; investire in risorse umane significa avere
varci con estrema onestà intellettuale.
la consapevolezza che la cultura è il presupposto di ogni
La nostra FIDAPA sempre è stata riconosciuta “moviprogetto, l’unico mezzo idoneo per la difesa dei diritti
mento di opinione” e attento gruppo di pressione,che
fondamentali e l’esercizio del potere delle donne.
trae la sua forza dalla preparazione delle socie, dalla
Ogni profondo mutamento sociale passa attraverso
sua lunga tradizione di serietà ed impegno e, soprattutuna svolta di cultura.
to, dalla capacità di fare politica evitando e superando
Cultura come conoscenza del passato, come analisi
ogni divisione partitica ed ogni steccato ideologico.
delle cause e ricerca delle soluzioni, come consapevoFare politica è occuparsi del proprio Paese,risolvere i
lezza degli obiettivi che possono essere raggiunti.
problemi per assicurare il ben essere generale e la diPerchè il nostro lavoro sia efficace è indispensabile l’
fesa del debole,del progresso,basandosi sul principio
interazione positiva tra due fondamentali variabili: la
della trasversalità all’ interno e della indipendenza da
coesione e l’ orientamento al risultato.
ogni pur comoda ed utile omologazione esterna.
“È molto più facile lottare per i principi ideali che vivere
Questa è la politica della FIDAPA che la caratterizza e
e lavorare seguendoli” per cui la coerenza tra le parole e
la rende unica e stimata tra le associazioni femminili.
le azioni ha bisogno di impegno, fatica e generosità.
Tutte le socie hanno il dovere di partecipare attivaLa coerenza diventa più facile se la presidente namente alla vita della Federazione,di aggiornarsi contizionale è capace di lavorare insieme alle altre “prima
nuamente per dare efficaci risposte alle problematiche
inter pares”.
socio-culturali, di vivere con grande umiltà e spirito di
Sto mantenendo l’ impegno preso al momento della
servizio l’appartenenza alla FIDAPA.
mia elezione a Presidente nazionale di essere “prima
Ho sempre promosso la valorizzazione delle risorse
inter pares”: a) prima nell’assumere le responsabilità
umane esistenti al nostro
inerenti alla rappresentaninterno,ed ho cercato di
za del ruolo, compresa la
Investire in risorse umane significa
curare la formazione e la
delicata responsabilità di
avere la consapevolezza che la cultura
qualificazione professionascelta nella piena consaè il presupposto di ogni progetto
le attraverso la promozione
pevolezza della solitudine
delle donne nel contesto
in cui in quel difficile mo-
1
Editoriale
costituzione di un “Tavolo interimento la presidente si trova, perché
stituzionale per la promozione di
ogni scelta è una limitazione nella
É possibile servire
strategie condivise finalizzate ad
quale è insita l’ angoscia dell’errore
l’Associazione senza
azioni di contrasto alla violenza
e l’ assunzione delle conseguenze
nei confronti delle donne”;
difficilmente ipotizzabili; b) pari
servirsi di essa
• il protocollo d’intesa con la
nel condividere con le componenti
SIAF (Scuola internazionale di
degli Organismi direttivi iniziative,
alta formazione di Volterra);
organizzazione e successi.
Attuando la “servant leadership”, promuovendo • il protocollo d’intesa predisposto dal gruppo di lavoro del progetto “Insieme per la lotta al dolore”,
l’empowerment, ho sempre operato con grande entra le sezioni FIDAPA delle città capoluogo di Retusiasmo, nel più assoluto rispetto della legalità e delle
gione e/o di provincia e le Regioni di appartenenza,
norme statutarie; ho collaborato con tutte per creare
per realizzare il progetto e contribuire a rendere
un clima di armonia e amicizia, indispensabili, per
omogenee su tutto il territorio nazionale la terapia
realizzare i nostri obiettivi; ho sempre cercato di stadel dolore e le cure palliative;
bilire rapporti con quelle Istituzioni che sono pronte
a cogliere quanto di nuovo e di valido viene offerto • siamo state inserite nel Comitato Promotore nazionale costituitosi in occasione della ricorrenza dei 50 anni
da una Associazione femminile, radicata nel territorio,
dalla Sentenza della Corte Costituzionale 33/1960.
come la nostra,per il cambiamento della società.
Con il mio operato cerco costantemente di dimostrare • il protocollo d’intesa con INTESA SANPAOLO FORMAZIONE SCPA,per istituire nelle varie Regioni italiane dei
che è possibile comunicare,nonostante le distanze,è possipercorsi formativi, completamente gratuiti, su settori
bile incontrarsi,nonostante il lavoro e la famiglia,è possibile
relativi alle Pari Opportunità, all’Agricoltura, all’Ecoprotendersi verso gli altri senza perdere la propria identità,è
nomia, oltre che alla Cultura, e in molti altri settori
possibile servire l’Associazione,senza servirsi di essa.
che potrebbero interessare le socie della Fidapa.
Oggi viviamo un triste momento a livello mondiale:le
tensioni internazionali,i nazionalismi esasperati,la sempre • Siamo tra le associazioni firmatarie del Secondo
Rapporto Supplementare sull’attuazione Convenmaggiore diffusione dei fenomeni di razzismo,gli orrori
zione dei diritti dell’ infanzia e dell’ adolescenza,e
delle guerre civili,segnano questa difficile fase di transisiamo inserite nei “Gruppo di lavoro per la Convenzione della democrazia,ed incidono sulla vita e sui pensiezione dell’ infanzia e dell’ adolescenza”(CRC)
ri di ognuna di noi e anche sulla nostra vita associativa.
Abbiamo fatto sentire la nostra voce presso i vari
È proprio nei momenti grigi e difficili che la nostra
azione deve farsi sentire in maniera forte,per riaffer- Ministeri,a cui abbiamo inoltrato vari appelli e mozioni,che
mare quei sani valori che sono alla base della vita de- hanno sempre avuto una risposta in termini di attenzione
e interesse per il nostro operato, in particolare:
mocratica del nostro Paese e non solo.
Dobbiamo operare mantenendo vivida l’ immagine • una mozione, avente lo scopo di determinare il genere delle persone nelle interlocuzioni.
di una FIDAPA che si è sempre contraddistinta per la
serietà del suo impegno,per la sua attività di positiva • una mozione a sostegno della vertenza FIAT
• una lettera al Ministro Frattini per chiedere un incostruzione, senza indulgere nell’effimero.
tervento per evitare la condanna a morte di sei
Questa serietà di intenti ha decretato il successo del
bambini del Darfur, condannati per reati di guerra
proselitismo,oggi contiamo ben 11.800 socie,con ben
285 sezioni su tutto il territorio nazionale;la notevole • un appello rivolto al Presidente della Repubblica,
al Presidente della Rai, al Presidente dell’Agcom, al
consistenza numerica è un valore perché indica il conPresidente della Commissione Parlamentare di Vigisenso che la nostra attività e i nostri valori ideali raccollanza, al Ministro dello Sviluppo Economico, al Vice
gono nella società civile.Nello scorso anno sociale sono
Ministro delle Comunicazioni e al Ministro delle Pari
nate ben nuove sezioni:Messina Capo Peloro,Palma
Opportunità, per chiedere, in occasione del rinnovo
Campania,Gorizia e Campobello di Mazara, e un nuodel Contratto Nazionale di Servizio della Radiotelevivo club BPW a Nys in Serbia.
sione, di porre la massima attenzione sul tema della
Consapevole della grande valenza della partnership, da
rappresentazione delle donne in tivù; abbiamo chiesempre ho privilegiato il lavoro in rete, consapevole che
sto l’adozione di un Codice di Autoregolamentaziola rete è uno strumento indispensabile alla crescita e allo
ne Media e Donne e l’insediamento di un Comitato
sviluppo sociale, per orientare e coinvolgere il maggior
ad hoc che ne monitori l’effettiva applicazione nelnumero di persone; abbiamo stipulato significativi accordi
l’ambito dell’emittenza e dei media in generale
con altri Enti e Associazioni, in particolare voglio ricordare:
• Il protocollo d’intesa per un tavolo di coordinamen- • una mozione al Ministero Pari Opportunità sui “Diritti umani”
to sul problema della tratta con AICCRE.
• Il protocollo d’intesa firmato dal Distretto Sarde- • una mozione al Ministro della Salute su “Nuova
frontiera nella preparazione dei farmaci destinati
gna, con le Istituzioni, il Tribunale per i minori, le
alle donne” per sensibilizzare e portare avanti una
ASL, l’Ordine degli Avvocati e altri partners, per la
2
Editoriale
dei rapporti tra Federazione e Fondazione.,che si è
campagna che differenzi la sperimentazione dei
tenuta il 22 maggio scorso a Roma, presso il Centro
farmaci fra i due generi
Congressi Frentani.
• una petizione alle Nazioni Unite, per la creazione di
È stato un momento di massimo impegno e di granuna “Agenzia delle donne”, istituita il 2 luglio scorso.
de responsabilità per Tutte.
• Una mozione per sottoporre al Governo Italiano le
Altro evento significativo è stato la celebrazione degli
raccomandazioni emerse dopo l’esame della situa80 anni della nostra Federazione, costituita a Roma il
zione Italiana da parte delle Nazioni Unite in sede di
12 gennaio 130 dalle sezioni di Roma, Napoli e MiConsiglio Diritti Umani a Ginevra il febbraio 2010.
lano; per ricordare questo importante avvenimento
• Una mozione per “La libertà di stampa”, presenabbiamo organizzato una magica serata presso uno
tata al Presidente del Senato, al Presidente della Cadei più bei palazzi di Roma, la sera del 22 maggio ed
mera e al Presidente del Consiglio.
abbiamo rievocato 80 anni di vita insieme con la par• Una mozione per impedire la lapidazione di Sakitecipazione di illustri rappresentanti delle Istituzioni e
neh, presentata al Ministro degli esteri.
con le nostre Past Presidenti Nazionali,che tanto hanSto curando la comunicazione, consapevole della
no dato alla FIDAPA e a tutte noi.
sua grande importanza di incidere efficacemente nelÈ stata una serata all’ insegna dell’ amicizia,dei ricordi
la società contemporanea: abbiamo rinnovato il sito
comuni e……del vivere insieme l’atmosfera di un temFIDAPA,rendendolo dinamico e sempre aggiornato
po passato: gli anni 30.
sulle varie attività e sulle proposte che ci pervengono
L’otto marzo ho partecipato, in rappresentanza della
quotidianamente.
FIDAPA, alla celebrazione della “Giornata InternazioSto ascoltando la voce di Tutte le socie, cercando di
nale della Donna“ al Quirinale: momento particolarcapire e acquisire tutte le informazioni utili per potemente significativo!
re progettare in maniera consapevole e trasparente il
Il Presidente della Repubblica nel suo messaggio ha
nostro percorso insieme, all’insegna del rispetto, della
affidato alle donne le sorti della nostra democrazia e
amicizia e della condivisione.
del rispetto della legalità.
Ho sempre accettato il confronto dialettico,convinta
In agosto si è tenuta a Bari,presso l’Hotel Sheraton, il
che è un momento di crescita, anche se sono sempre
XXXI Convegno sul tema “La Cultura come valore nel
sfuggita da pettegolezzi e da sterili critiche: dobbiamo
rispetto della legalità per l’affermazione della moralioperare per costruire insieme con grande spirito di sertà”, nell’ ambito del nostro Tema Nazionale.
vizio e di democrazia,senza pretendere che le nostre
È stato un positivo momento di confronto e di scamposizioni siamo sempre da tutte condivise e accettate.
bio di esperienze tra le numerose socie intervenute.
Sto cercando di adempiere i tanti miei impegni con
Voglio, anche, sottolineare che tutte le nostre azioni sono
il massimo zelo e con una efficiente programmazione,
attuate in una visione di confronto internazionale e in colpenso che dobbiamo impiegare ogni momento del
legamento e collaborazione con le iniziative della IBPW.
nostro tempo in maniera costruttiva, senza sterile critiHo partecipato a febbraio al Seminario delle Presidenti
che o prese di posizione individualistiche.
BPW International, presso l’ Harmonie Club di New York,
Gli obiettivi da raggiungere sono ancora tanti,ma il proall’importante incontro con le Presidenti BPW dei vari
gresso ed il rafforzamento della nostra FIDAPA sarà dePaesi del mondo per uno scambio di idee e di confronto
terminato dalla nostra capacità di intuire le linee future
per elevare i livelli di attività di tutte le Federazioni.
dell’ evoluzione dei tempi per adeguare le nostre azioni
Abbiamo potuto conoscere le strategie d’intervenal raggiungimento graduale degli obiettivi prefissi.
to della BPW International e condividere nuove idee e
Possiamo crescere solo unendo tutti gli sforzi, coobuone prassi.
perando, condividendo soddisfazioni e responsabilità
Altra significativa esperienza è stata la partecipazione
in perfetta armonia.
ai lavori della 5esima Sessione della Commissione sulla
Importante è lavorare insieme e provare piacere nel fare
condizione delle donne(CSW) – Commissione funzionale
ciò che facciamo, apprezzando le doti delle persone con
del Comitato Economico e Sociale (ECOSOC) delle Naziocui lavoriamo all’interno della nostra Associazione: solo
ni Unite, che si è tenuta a New York nel marzo scorso.
così si parteciperà entusiasticamente alle varie attività.
Quest’anno l’attenzione è stata
Con la Presidente della Fondazioposta all’esame dell’ attuazione
ne FIDAPA ho curato la realizzaziodella Dichiarazione e della Piatne di un interessante opuscolo sulla
Importante
taforma d’azione di Pechino, a
storia della nostra associazione del
è lavorare insieme e
15 anni dalla sua adozione, e al130 ad oggi,in occasione dell’80°
l’analisi dei risultati della 23esima
anniversario della Federazione.
provare piacere nel fare
sessione speciale dell’ Assemblea
Un significativo evento è stata l’
ciò che facciamo
generale (2000).
Assemblea Nazionale straordinaria
Abbiamo portato a New York la
per le modifiche allo Statuto e per
testimonianza del lavoro svolto in
l’approvazione del Regolamento
3
Italia e abbiamo constatato che molte delle attività presentate riguardavano tematiche già da noi ampiamente
trattate nell’ambito del Tema Nazionale.
Grande è stato l’ apprezzamento della Presidente Internazionale e delle Rappresentanti delle altre Federazioni; molte hanno espresso il desiderio di collaborare
con la FIDAPA e di attuare azioni di partnership.
Sono sempre più fermamente convinta che il nostro
successo è determinato dalla collegialità nell’attuazione delle iniziative .
“Condividere” è stata e deve sempre essere la parola
chiave per il nostro operare.
Sin dal primo momento di questo nuovo biennio abbiamo capito che tutti i nostri sforzi dovevano essere
indirizzati a mettere in atto azioni positive, e a fare
diventare realtà le nostre aspettative.
Concordo con l’affermazione della Presidente internazionale, Elisabeth Benham, “le nostre voci devono essere all’unisono per attuare i nostri obiettivi comuni di empower-
ment per noi stesse, le nostre famiglie, la comunità”.
Abbiamo realizzato tanto lavoro, ma gli obiettivi da
raggiungere sono ancora molti.
È indispensabile sfruttare ogni opportunità di collaborazione e, soprattutto, accettare le nostre responsabilitàognuna nel proprio ruolo- nella continua e faticosa ricerca dell’equilibrio indispensabile tra immagine e sostanza
privilegiando all’apparire sempre il nostro essere FIDAPA.
Abbiamo collaborato con armonia e amicizia per raggiungere i nostri obiettivi e le nostre finalità; abbiamo operato
unendo gli sforzi,cooperando alle varie attività, dividendo
soddisfazioni e responsabilità in perfetta armonia.
Tale armonia ed il lavoro di gruppo costituiscono la vera
essenza della nostra immagine; immagine di chi vuole
costruire, individuando urgenze e necessità, auspicando
soluzioni, tracciando nuovi ed positivi percorsi.
Stiamo dimostrando la verità di quanto scriveva
Oscar Wilde:”Date alle donne occasioni adeguate ed
esse possono far tutto”!
Con l’impegno di sempre
Rossana Ragionieri, Direttore Responsabile
Come insolita è la caduta di una foglia ancora verde
da un albero, così è stata la scomparsa di Alma Pizzi,
componente della redazione del nostro Notiziario. Ed
altrettanto insolito è stato riunirsi per i periodici appuntamenti di stesura della rivista senza ritrovare Alma
nel gruppo, come invece avveniva ad ogni incontro. Il
comitato di redazione è composto da socie provenienti
da varie zone e sezioni, per cui non è stato semplice
o scontato condividere le scelte, decidere gli spazi, i
titoli, l’impaginazione, come non è immediato trovare
un minimo comun denominatore nel gruppo. In questo senso Alma mi era apparsa, fin dalla nostra prima
conoscenza, molto competente, ma riservata, poco
incline alle battute o alle reciproche confidenze. Nel
tempo, però, si era dimostrata più libera fino all’ultimo
incontro, nel quale ci ha spiazzato, perché la sua riservatezza si era frantumata e le sue confidenze erano
sgorgate libere e fluide, come avviene spesso nei piccoli gruppi di donne. Proprio allora Alma ci ha lasciato.
A lei va il nostro pensiero grato per il contributo di professionalità che ha offerto all’associazione, il ricordo di
un impegno emblematico nelle piccole e grandi battaglie per il miglioramento della condizione femminile,
l’affetto per una persona che ci è stata accanto per un
tratto di vita vissuta insieme.
La rivista continua intanto il suo percorso, per que-
sto numero in forma digitale, per tornare in cartaceo
all’appuntamento seguente. Lo sforzo sarà quello di
rivedere queste pagine, in modo che siano sempre più
incisive, come sempre più incisivo dovrà mostrarsi il
contributo di tutte noi anche mediante questo strumento, nelle scelte e nelle opinioni che riguardano e
coinvolgono la società attuale. È, a mio parere, una
società che richiede un intervento di opinioni maggiormente significativo, coordinato con il territorio e con le
istituzioni, senza tradire gli obiettivi per i quali ci troviamo unite. È una società densa di problematiche da
risolvere, che ci chiama lontano dai personalismi sterili
ed inutili. E la rivista deve essere all’altezza, evitando
resoconti su avvenimenti di scarso interesse o poco significativi nell’ottica di una continua crescita dell’universo rosa. Lo scambio di idee e progetti di qualità può
invece divenire emblematico di quanto le donne possono mettere in campo. Anche le pagine scritte dalle
autorità che ci guidano dovrebbero dare ad ognuna
di noi l’immagine ed il resoconto di quanto, nel loro
ruolo e nei loro diversi incarichi, si va facendo per realizzare gli obiettivi statutari. Si tratta, perciò, di evitare
l’autocelebrazione e di operare per conoscere e far conoscere punti di vista diversi, opinioni rilevanti, dal momento che la rivista è uno strumento di comunicazione
e la nostra associazione è un movimento d’opinione.
Il tema internazionale “Il potere di fare la differenza”
della Past Presidente Nazionale
Giuseppina Bombaci
Mi piace – attraverso le pagine del Notiziario - fare
arrivare a tutte voi, carissime Socie, i i risultati del primo anno di lavoro insieme, così come esposti in occasione del Convegno nazionale di Bari; primo di questo
biennio, perché il viaggio insieme a voi dura ormai da
tanto, tanto tempo, tanto da farmi riconoscere al volo
la vostra voce quando mi chiamate, la vostra scrittura
quando mi scrivete, il vostro inconfondibile stile quando mi contattate su face book, formidabile strumento
di conoscenza e di aggregazione
E non possiamo che fare un bilancio orgogliosamente positivo del primo anno di attività : l’obiettivo che ci
eravamo date è stato raggiunto, secondo il percorso a
suo tempo tracciato.
Correttamente avete chiamato giornate di riflessione e di studio quelle organizzate sul tema internazionale“ Il potere di fare la differenza attraverso
l’advocacy”, parola apparentemente misteriosa ma
che racchiude in sé tutta la forza del movimento di
opinione che la Fidapa BPW Italy porta avanti da 80
anni a difesa e supporto delle fasce più deboli della
società civile.
Giornate di studio perché, con l’aiuto delle tante
slides preparate a tal fine, ci siamo soffermate sull’organizzazione delle nostra Associazione, confrontandola con quella europea e internazionale, sulla nostra
vera missione, su come andrebbe impostato un forte
movimento di opinione capace di incidere nell’agire
delle Istituzioni, per il miglioramento della condizione
femminile.
Abbiamo spalancato una finestra sulla conoscenza
della realtà internazionale, sull’importanza della partecipazione ai più influenti organismi europei ed internazionali, quali il Consiglio d’Europa, la Lobby europea
delle donne, la Commissione permanente sullo status che la Fidapa fosse tutto questo ….. ora sono orgogliosa
della Donna presso le Nazioni Unite, le tante Commis- di far parte di questa Associazione …..”
sioni e gruppi di laGiornate di rivoro internazionali di
flessione, perché,
cui oggi tante nostre
facendo leva su
Abbiamo spalancato una finestra
Socie fanno parte,
quella
particolaalcune con risultati
re intelligenza del
sulla conoscenza della realtà internazionale,
eccellenti ed apprezcuore propria di
sull’importanza della partecipazione
zati.
noi donne, ci siaMi sono rimaste nel
mo emozionate nel
ai più influenti organismi europei
cuore le parole di una
capire fino in fondo
ed internazionali
giovane Socia di Cirò
quale dovrebbe es: “ ……. non pensavo
sere l’atteggiamen-
5
to di una vera leader capace di creare intorno a sé vera
condivisione, armonia, desiderio di collaborazione,
entusiasmo, capacità di ascolto, coinvolgimento, ispirazione, autorevolezza tale da essere percepita,senza
riserve, come sicuro punto di riferimento ….... un faro
saggiamente luminoso nelle notti a volte buie della nostra vita associativa
E che dire di tutti i buoni consigli, spesso intricanti,
che la nostra deliziosa Titti (il fumetto protagonista
delle slides) ci ha suggerito per sviluppare in noi il
senso della solidarietà verso le altre donne, i principi
– anche quelli più elementari - di un’etica associativa
che dovrebbe permeare il nostro DNA e che dovrebbe
fare di noi persone veramente capaci di fare la differenza?
L’apprezzamento da parte vostra è stato visibile, palpabile : me lo hanno rivelato la vostra attenzione, i vostri lucciconi agli occhi, nei passaggi in cui la riflessione
è diventata intima toccando le corde del sentimento;
me lo hanno rivelato le parole di stima che mi avete
voluto dedicare, i vostri sorrisi pieni di allegria, i vostri
suggerimenti che sono andati ad incrementare il numero delle tante slides dedicate a questo particolarissimo lavoro di approfondimento.
Ancora una volta a tutte Voi, un plauso e un ringraziamento sincero ! Grazie alla sezione di Alessandria
che ha ospitato in maniera impeccabile ed altrettanto
affettuosa l’evento sul tema internazionale organizzato dal Distretto Nord Ovest, con la collaborazione della
Past Presidente Distrettuale, di sezione e della Responsabile Nazionale della Commissione Rapporti con la
BPW e Coordinamento europeo Marcella Desalvo
Grazie alle sezioni di Valdichiana e Perugia per avere
portato le riflessioni sul tema internazionale tra le sezioni dell’Alta Valle del Tevere e dell’Umbria.
Grazie all’infaticabile Past Presidente del Distretto
Sud Ovest che ha voluto realizzare il tema nelle sezioni
di Battipaglia e Castellammare per la Campania e nelle
sezioni di Rossano e Lamezia per la Calabria, coinvolgendo più di 25 sezioni.
Grazie alle sezioni di Bari, Lecce e Policoro che, con
altrettanto entusiasmo, hanno coinvolto numerosissime sezioni della Puglia e del Salento
Grazie alla sezione di Barcellona che ha ospitato le
sezioni della Provincia di Messina; grazie alla Past Presidente del Distretto Sardegna che ha voluto organizzare nella sezione di Macomer un’intera giornata di
studio dedicata a tutte le Socie della Sardegna.
E grazie infine a tutte le Socie che, insieme a me,
hanno relazionato su argomenti particolari come il
mentoring e la partecipazione presso gli Enti esterni
( argomento - quest’ultimo - svolto sempre con estrema puntualità dalla nostra Past Presidente Nazionale
Margherita Gulisano), contribuendo a riempire di interessantissimi contenuti questo tema così bello e affascinante.
Continueremo nell’anno sociale in corsa a trattare il
tema internazionale, arricchendolo di un altro valore
aggiunto: “Il potere di fare la differenza attraverso
l’azione”, come meglio spiegheremo nelle prossime
circolari.
Carissime Socie, mi piace chiudere questa relazione
con un furto! Rubo alla Direttrice responsabile del nostro Notiziario, Rossana Ragionieri, alcune parole del
suo ultimo articolo sul Notiziario, parole che ti scendono dritte, dritte nel cuore e lì si fermano: “……..
intanto sono arrivare le rondini e, prima che sia
completamente buio, le vedo lanciarsi in ammirevoli acrobazie e impennate ….. l’annuale ritorno
al nido delle rondini, che percorrono chilometrici
profondi silenzi per ritrovare un loro preciso spazio di vita, ci ricorda che ogni traguardo richiede
fatica, concentrazione, tenacia, volontà. Niente è
facile o scontato, niente è semplicemente regalato e niente è per sempre, ma le nostre battaglie
civili, le nostre aspirazioni, i nostri valori condivisi
….. necessitano invece di forza delle idee e di un
loro dilagare all’esterno, per tramutarsi in concreta incisività nella vita quotidiana e per migliorare
la comunità, mentre miglioriamo costantemente
noi stesse”
Vi abbraccio tutte, con un pensiero commosso e speciale per la carissima Alma Pizzi, la vostra Pinella
Tema nazionale 2009/2011
“Il percorso del rispetto: l’esperienza
della donna nella realtà culturale e socio-economica”
Eufemia Ippolito, vice presidente nazionale
“La cultura come valore nel rispetto della legalità
per l’affermazione della moralità”
Carissime Amiche,
lo sviluppo del Tema Nazionale in questo primo anno
di intensa e vivace vita associativa ha avuto come presupposto la legalità delle azioni, la lealtà nei rapporti interpersonali, la condivisione, l’impegno,
la coerenza, la libera coscienza nell’espletamento
del programma.
Tutte avete partecipato allo svolgimento del nostro
Tema nazionale condividendo soddisfazioni e responsabilità e soprattutto assicurando impegno attivo, lavoro di gruppo e in rete indispensabili al conseguimento degli obiettivi programmati per la valorizzazione del
territorio di appartenenza. Dall’incontro con le Vice
Presidenti Distrettuali e le Vice Presidenti di sezione,
che ringrazio per l’impegno e la disponibilità, è scaturito un programma unitario con le stesse finalità e
strategie miranti ad un lavoro concreto e razionale sul
territorio nazionale. A Roma, all’inizio dell’anno sociale, con la Presidente nazionale, abbiamo incontrato le
Responsabili nazionali delle Commissioni e dei Gruppi
di lavoro; insieme abbiamo esaminato e condiviso le
proposte operative e delineato i vari ambiti d’intervento per la trattazione del Tema nazionale. Pertanto
le attività delle commissioni sono state rivolte, anche,
allo studio delle varie tematiche inerenti il nostro Tema
nazionale, per condividere un comune percorso di
lavoro e di crescita associativa e sociale. Inoltre tutti gli aspetti proposti sono stati svolti in una visione
di confronto con il Tema internazionale e in collegamento e collaborazione con le iniziative della BPW
International. Nello sviluppo del Tema nazionale sono
state valorizzate le preziose risorse interne della Nostra
Associazione e si è cercato di promuovere la coesione
interna, strumento indispensabile per qualsiasi operosità. Grazie ad una metodologia mirata è stato facile
cogliere le problematiche e le tematiche più attuali che
hanno contribuito a renderci più visibili presso le istituzioni nazionali ed internazionali e nella società. Ci siamo sforzate e ci sforzeremo di mediare le varie dialettiche di pensiero attraverso un confronto democratico
nel rispetto delle idee/posizioni di ciascuna. Inoltre, lo
sviluppo del Tema nazionale è stato effettuato seguendo la Road Map –Tabella di marcia- presentata nella
programmazione iniziale.
Ho avuto il piacere di partecipare attivamente ai Seminari Distrettuali, colgo l’occasione per ringraziare le
Presidenti dei Distretti e delle sezioni, agli incontri con
più sezioni, nei vari Distretti e agli incontri di molte sezioni sui “… Percorsi della Cultura, della Moralità,
della Legalità…., percorsi sviluppati con competenza
e professionalità e soprattutto con una metodologia
efficace.
Il percorso della cultura ha visto tutte le sezioni dei
vari Distretti lavorare insieme e promuovere incontri per
la valorizzazione del territorio di appartenenza. Attraverso gli scambi culturali, poi, le sezioni hanno colto le
affinità storico-ambientali allo scopo di conoscere e far
conoscere le realtà di appartenenza e, quindi, allo scopo
di realizzare il progetto Conoscere per conoscersi.
Le tematiche sviluppate vanno dall’archeologia all’artigianato artistico nel rispetto delle tradizioni;
dalla tutela dell’ambiente alla valorizzazione creativa del territorio, all’individuazione di progetti
economici che vedono la donna come ideatrice di
soluzioni creative ai problemi dell’attuale società;
dalla comunicazione attraverso i vari linguaggi
alla creatività femminile nell’arte, nella musica,
nella pittura, nella letteratura, nella moda, nel
teatro, nell’istruzione e nella formazione; dalla
condizione del lavoro della donna all’analisi della
grave crisi economica e all’analisi del cambiamento dello scenario economico mondiale; dalla lotta
alla povertà e all’esclusione sociale alla cultura
dell’innovazione.
Il percorso della moralità: ha messo in luce una
spiccata sensibilità nell’organizzazione di iniziative
contro la violazione dei
Diritti Umani e contro la
violenza alle donne ed
ha evidenziato, altresì, il
ruolo decisivo ma anche
complesso della donna
8
chiamata a conciliare gli schemi educativi tradizionali
con l’esigenza di sviluppare nelle nuove generazioni le
competenze “personali”.
Le tematiche sviluppate sono: La Donna e il Sociale,
Alla ricerca del riscatto, Storie di violenze pubbliche e private, La donna vittima della società violenta, I modi per reprimere la violenza, Donna e
spiritualità, L’etica della comunicazione e dell’informazione, L’etica della finanza; Le problematiche dell’abbandono dell’infanzia, i diritti della
bambina, Devianza minorile, il disagio giovanile,
l’integrazione dei giovani diversamente abili.
Il percorso della legalità: ha consentito di avere
un osservatorio costante presso le istituzioni per migliorare alcune norme in materia di violenza contro le
donne e per sollecitare l’introduzione di altre norme
in materia di Sanità come per esempio Le cure palliative e la terapia del dolore; ha favorito, inoltre, il
dibattito sui reati di Stalking e di Mobbing; inoltre,
lo sviluppo del progetto da parte di molte sezioni, dell’
Equal Pay Day ha consentito di vigilare sul rispetto
delle norme in materia di eguale trattamento economico delle donne nell’ambito lavorativo. Le tematiche
sviluppate sono: Stalking - prevenzione e tutela
giuridica, socio-culturale e psicologica; Mobbing
– tutela ed applicazione delle norme; La prevenzione alle malattie tipicamente femminili; Equal
Pay Day – celebrazione della giornata della disparità salariale e dibattiti, Il rispetto delle regole
– profili giuridici – socio culturali – morali, Il principio di legalità, Le Pari Opportunità, la Legge 8
marzo n.53 - Congedi parentali e problematiche.
L’ITALIA DEI DISTRETTI
I Distretti hanno realizzato il progetto l’Italia dei
Distretti mediante l’organizzazione di Seminari nell’ambito di percorsi culturali che hanno favorito la
partecipazione delle Socie al dialogo socio-culturaleambientale.
I percorsi della Cultura,
della Moralità, della Legalità….,
sono sviluppati con competenza
e professionalità e soprattutto
con una metodologia efficace
Distretto
NordOvest: “Il rispetto della donna dalle immagini alla realtà” Varese,
Villa Cagnola. Al percorso culturale hanno partecipato le sezioni del
Distretto. È stata evidenziata la necessità di modificare le modalità con
cui i media propongono
l’immagine della donna,
offendendone la dignità. È stato, inoltre, presentato
l’appello Donne e media, sottoscritto anche dalla Fidapa, ed è stato presentato, altresì, il nuovo contratto
di servizio pubblico radiotelevisivo 2010-2013. All’incontro hanno partecipato molti studenti che hanno
apprezzato l’iniziativa della Fidapa mirante al rispetto della dignità della persona e finalizzata ad offrire
ai giovani modelli dell’universo femminile rispondenti
alla realtà.
Distretto Nord-Est: “La Donna e il Sociale - Convegno contro la violazione dei Diritti Umani” Mestre Hotel Plaza. Nell’ambito del Seminario Distrettuale
sono stati affrontati i temi della tratta degli esseri umani ed è stato presentato il progetto Roots Caritas sulle metodologie e le prassi atte a favorire il rientro nei
paesi d’origine delle vittime della tratta. Al seminario
hanno partecipato le sezioni del Distretto che hanno
condiviso le strategie emerse nel corso del Seminario
per la salvaguardia dei Diritti Umani.
Distretto Centro: “La legge 8 marzo 2000 n. 53
– tempi di vita tempi di lavoro” Bucine ( Badia a
Roti) Arezzo (centro affari e convegni. “Congedi parentali formazione banche del tempo” Terracina.
Hanno partecipato al percorso culturale le sezioni del
Distretto. È stato fatto uno studio sulla legge partendo
dai provvedimenti legislativi di riferimento. Sono state
evidenziate le finalità, le novità della legge e le politiche a sostegno della genitorialità. Sono state messe in
luce le difficoltà nel conciliare famiglia e lavoro e le opportunità e i benefici economici delle aziende sensibili
alla flessibilità organizzativa indirizzata alla conciliazione tra lavoro e famiglia.
Distretto Sud-Ovest: “Comunicazione e linguaggio” Crotone Hotel San Giorgio. Il percorso culturale
ha visto la partecipazione delle sezioni del Distretto. Nel
corso del Seminario è emersa la centralità della cultura
nella comunicazione e nello scambio di informazioni.
È stata sottolineata l’importanza della comunicazione
come fattore determinante degli scambi tra individui e
l’importanza del linguaggio quale sistema di comunicazione inserito in una determinata situazione sociale.
Si è evidenziata, altresì, la meta comunicazione ovvero
la relazione tra i comunicanti.
Distretto Sud-Est: “La Femminilità interpreta la
moda. Quando la creatività diventa imprenditoria” Lecce, Hilton Garden Inn. Nell’ambito delle attività si è svolta la 14° edizione Rever d’oro – Cosimo
Cordella- “Giovani Stilisti in Passerella”. È stata, inoltre, evidenziata, attraverso un percorso culturale che
ha visto l’impegno di tutte le sezioni del Salento e la
partecipazione delle sezioni del Distretto, l’evoluzione
della donna nella moda e la sua capacità imprendi-
toriale nel settore. Nel corso del Seminario è emerso
che creatività e innovazione sono le due componenti
imprescindibili del made in Italy in un ampio contesto di promozione e protezione di questo brand che
rappresenta a tutti gli effetti un fenomeno culturale
simbolo dell’italianità nel mondo.
Distretto Sicilia: “Storia, Arte e Turismo nel Territorio Ibleo ”. Marina di Ragusa. Il Seminario è stato
inserito in un percorso culturale che ha visto la partecipazione attiva di tutte le sezioni del Distretto. Dai
lavori è emersa la lungimiranza della Fidapa che parlando del patrimonio identitario dei siti Iblei informa,
fa conoscere e sensibilizza sulle immense possibilità di
sviluppo economico-sociale che possono derivare dal
buon uso di questo territorio. “Donne, figli e lavoro:
trasformazione dei bisogni e strategie familiari”.
Messina, Palazzo Zanca. Il Convegno ha coinvolto le
sezioni della provincia di Messina. È stato sottolineato
il ruolo delle donne tra lavoro e famiglia e le prospettive di conciliazione. Si è parlato, inoltre, delle politiche
a favore della famiglia, dei diritti dei fanciulli e dell’importanza di fare rete allo scopo di unire le sinergie per
il conseguimento delle politiche di genere.
Distretto Sardegna: “Donne, tutela dell’ambiente, creatività e lavoro”. Nuoro, Museo Etnografico.
Il Seminario è stato effettuato in collaborazione con
la Consigliera di Parità della Provincia di Nuoro ed ha
registrato la partecipazione delle sezioni del Distretto
al percorso culturale. È stata evidenziata la necessità
di custodire e preservare, ma soprattutto amare l’ambiente con le sue tradizioni e le risorse inestimabili che
costituiscono delle opportunità occupazionali. La Fidapa in qualità di movimento di opinione, attraverso
questa iniziativa, ha sensibilizzato le istituzioni ad una
corretta politica di tutela ambientale tesa ad incentivare le attività miranti allo sviluppo delle colture biologiche e naturali, alle attività di raccolta differenziata e di
scelta dei materiali eco compatibili ed alle attività sul
risparmio energetico.
Ringrazio Tutte per aver lavorato con impegno
qualificato allo sviluppo del Tema nazionale e per
aver reso concreto il programma delineato all’inizio dell’anno sociale.
LINEE GUIDA TEMA NAZIONALE
Anno Sociale 2010/2011
In questo secondo anno di lavoro che ci vedrà impegnate nello sviluppo del Tema nazionale, le linee
programmatiche non possono che essere analoghe a
quelle individuate e sviluppate nello scorso anno socia-
le che ha visto tutte impe2. Sviluppo organico
gnate con lodevole creatidi tematiche attuali:
Il lavorare insieme è sempre
vità e professionalità.
Studio sulle diffeSarebbe più opportuno,
renze di genere e conseespressione di amicizia e
però, darne un’impostaguenti strategie propodi collaborazione. Non è facile
zione più pragmatica al
sitive per un equilibrato
fine di cogliere risvolti più
superamento.
ma non è impossibile
attinenti alla realtà eticoAnalisi quantitativa
socio-politica attuale. Nae qualitativa della parteturalmente saranno reacipazione femminile nei
lizzati opportuni incontri,
CdA delle società quotain ciascun Distretto, con le Vice Presidenti Distrettuali,
te e non; difficoltà emergenti.
con le Vice presidenti di sezioni e con le Responsabili
- Studio dei contenuti e dei limiti esistenti nella
nazionali delle Commissioni per meglio approfondire
vigente legge elettorale al fine di sollecitare le
le tematiche proposte. Rimarranno pur sempre validi
Istituzioni ad una più vigile ed equa forma di
i tre percorsi:
rappresentanza.
- Analisi delle politiche, nazionali ed internazionali, di Conciliazione, tese verso un’auspicabile meIl percorso della cultura: L’Italia dei Distretti: i
diazione tra vita professionale e oneri di “cura”.
Distretti continueranno a lavorare in sintonia promuovendo incontri per la valorizzazione del territorio di ap3. Valorizzazione delle risorse e delle competenpartenenza focalizzando l’attenzione sulla organizzaze: proiettate verso una più profonda sensibilizzazione degli scambi culturali in vista di una più puntuale
zione su temi quali:
conoscenza.
- Equal Pay Day
- Economia come fattore critico e di sviluppo nelIl percorso della moralità: si organizzeranno iniziala società globalizzata
tive contro la violazione dei Diritti Umani, contro la
Modifi
ca dello Statuto delle Società quotate e
violenza alle donne, contro l’abuso ai minori con
non
per
l’inserimento delle donne nei CdA
una più vissuta deontologia.
- Partecipazione attiva e consapevole alla vita del
proprio Paese
Il percorso della legalità: si continuerà a lavorare
- Iterazione dell’attenzione sulla problematica
sul progetto Equal Pay Day , sulle proposte di legge
della violenza contro le donne e i bambini
in materia di Rappresentanza di genere, di Sanità e
- Abuso dei minori
di Conciliazione tra professione e oneri di cura.
- Attenzione più mirata ai “Diritti Umani” con
Si farà opinione, con una più profonda conoscenza
particolare riguardo alle politiche sanitarie di
problematica unita alla professionalità.
genere
- Approfondimento delle strategie operative in
1. Scelta dei valori: da intendere non solo come
fase di attuazione sul piano dell’attuale società
campo d’indagine etico ma ampliato pragmaticamultietnica.
mente sul piano socio-politico.
In conclusione, i temi e i sottotemi offerti all’attenzione sono non solo di grande attualità ma soprattut2. Metodologia: intesa come intuizione al femminito sottendono un impegno notevole nello sviluppo e
le delle problematiche più attuali per massimizzare
nella trattazione, all’uopo mi permetto dare un suggeun’impostazione meno teorica e più scientifica.
rimento suggerimento semplice ma efficace: perché
non unirsi in più sezioni per realizzare, non solo
3. Professionalità: supportata da un’intelligente sauna maggiore visibilità ma oltretutto una più capienza socio-giuridica.
pillare capacità di sviluppo delle tematiche ?
Il lavorare insieme è sempre espressione di Amicizia e
Modalità e finalità d’intervento
di collaborazione. Non è facile ma non è impossibile.
Ovviamente, sarò a disposizione delle Socie per qual1. Partecipazione e responsabilità: presupposti
siasi chiarimento
ideologici inequivocabili per lo sviluppo del Tema.
Con affetto
10
Dalla segretaria nazionale
Pia Petrucci
Carissime amiche,
continua il nostro percorso insieme lungo la strada
della comunicazione e dell’informazione.
Grazie alla collaborazione delle Presidenti di sezione, abbiamo potuto spedire via e-mail le circolari ed
aggiornare (anche se ancora non completamente) gli
elenchi delle socie e, di conseguenza, l’annuario informatico e l’indirizzario per il Notiziario.
Il maggior impegno “informatico” richiesto è sicuramente andato a vantaggio del bilancio economico
della Federazione per il notevole risparmio in fotocopie
e spese postali senza considerare l’invio in tempo reale
delle comunicazioni. Anche se alla base di un lavoro
comune resta pur sempre basilare la conoscenza interpersonale: la nostra è una comunità in tutti i sensi, una
comunità fatta di persone amiche con cui confrontarsi
e aiutarsi, sostenersi a vicenda e rallegrarsi.
Ma ci aspetta ancora molto lavoro insieme nel perfezionamento dei dati in nostro possesso: dovremo
riuscire a creare una rete delle professionalità presenti
nelle nostre sezioni per individuare un obiettivo comune su cui incentrare le principali attività delle sezioni.
In questo primo anno sociale le circolari inviate sono
risultate come foglio notizie contenenti informazioni
su tutte le manifestazioni organizzate nei vari distretti
(dall’arte alla politica, dalla salute all’ambiente e oltre),
i progetti, le mozioni e i protocolli d’intesa che hanno
visto protagoniste le nostre sezioni.
Per favorire l’informazione è stato stampato un opuscolo informativo sull’attività nazionale ed internazionale della Federazione e della Fondazione, è stato rinnovato il sito (www.fidapa.com) sul quale, quasi quotidianamente, vengono pubblicate tutte le news riguardanti attività a livello nazionale ed internazionale, è
stata data una nuova veste grafica al Notiziario FIDAPA
che attraverso i suoi articoli dà voce alle comunicazioni
istituzionali della Federazione e della Fondazione e alle
tante iniziative realizzate dalle nostre sezioni.
A proposito del sito, vorrei riuscire a dare visibilità a
quelle figure femminili che nei secoli si sono distinte
nelle arti, professioni e affari, in linea con il tema nazionale e con le linee programmatiche della Commissione
Arte e Cultura. Per questo ho chiesto di individuare in
ogni Distretto figure femminili che nell’arte, nella cultura o con azioni positive abbiano inciso sul territorio
e di farmi pervenire, in tempi brevi, tramite le Componenti distrettuali della Commissione Arte e Cultura, il
materiale fotografico e la scheda descrittiva.
Mi auguro che il sito venga sempre più consultato
nelle varie voci del menu ed usato come un vero strumento operativo, tanto da diventare il nostro principale
mezzo di informazione e di comunicazione all’interno
ed all’esterno.
In occasione della celebrazione degli 80 anni della nostra Federazione ho realizzato il CD “80 anni insieme”
che ha voluto ripercorrere a grandi linee l’attività dei
Comitati di Presidenza che si sono avvicendati sempre
con lo stesso impegno e fedeltà ai principi del nostro
Statuto, promuovendo, coordinando e sostenendo le
iniziative delle donne che operano nel campo delle
arti, delle professioni e degli affari.
Ha significato per me ricordare parte della mia vita
associativa ma soprattutto ricordare tante validissime
socie, donne lungimiranti e combattive alle quali si devono i tanti traguardi raggiunti dalla FIDAPA.
Conoscere quella che è stata la nostra vita associativa
e la forza di pressione che ha esercitato sulla realtà sociale e culturale del momento, deve servirci da sprone
a continuare con la stessa tenacia e lo stesso entusiasmo di chi ci ha preceduto.
Da questo lavoro di ricerca dei temi nazionali trattati
è scaturita la convinzione della necessità di creare un
archivio informatico diviso per temi di studio, progetti, mozioni che faranno parte della storia della nostra
Federazione.
Sempre più convinta che il nostro debba essere un
lavoro d’équipe per poter rendere più efficace il lavoro
di tutte noi, mi auguro di proseguire questo cammino
con Voi in questo secondo anno sociale, animate da
quell’entusiasmo che ha portato la nostra associazione
a raggiungere grandi affermazioni e traguardi nella società civile, ad ottenere riconoscimenti dalle Istituzioni
e ad essere attuali e propositive nella trattazione dei
temi svolti.
11
Dalla tesoriera nazionale
Maria Rao
Pensieri……..
Piove, come oramai da giorni.
Sono davanti ai vetri della finestra e guardando la
pioggia, infilo la strada dei ricordi.
Mi ritrovo all’improvviso in mezzo alla eco delle parole inattese di mia madre che, preparandomi per il
primo giorno di scuola, mi dice grave: “ fai la brava ed
abbi rispetto della maestra”.
Sento ancora quelle parole addosso e dentro, esse
rivivono come un’emozione, mi scuotono fino a farmi
sorridere di nostalgia.
Una improvvisa tenerezza per quella frase, che non
era un rimprovero ma quasi una carezza che doveva
accompagnarmi nell’ entrata in classe, ossequiosa e
muta.
Un lampo, un fragore lontano ed ancora pioggia.
I ricordi svaniscono e guardo al presente, chiedendomi se quella parola rappresenta ancora oggi ciò che da
bimba prima, da adolescente a scuola e nel mondo del
12
lavoro dopo, veniva definita come “osservanza delle
regole, come attenzione alle cose ed alle persone”.
In poche parole: l’ avere considerazione della dignità
altrui, riconoscendola e stimandola.
Quasi mi aspettasse un confessionale aperto nella
sacrestia di una chiesa, mi faccio un elenco rapido di
tutte le volte che nel quotidiano riecheggia la parola
“rispetto”, attraverso le parole di chi mi sta accanto,
un libro, un giornale, la tv; Uno speaker alla radio
commenta: “ dovremmo acquisire maggiore rispetto
per l’ambiente e per il nostro mondo”.
Un’attrice, presentando il suo ultimo film francese,
dice alla sua intervistatrice che “ha sempre avuto rispetto del suo corpo e della sua femminilità e non li
snaturerebbe mai con un viso di plastica e mettendosi
in vendita”.
Mia figlia mi racconta entusiasta di un film emozionante visto in sala l’altra sera ed indignata mi dice “non
sopporto chi, alla fine, non guarda i titoli di coda e si
alza non pensando a chi è sempre seduto in fondo e
vorrebbe leggerli, perché questo vuol dire riconoscere
il lavoro anche dell’ultima maestranza, dimostrando
rispetto”.
Un capo di stato pronuncia un suo discorso e dice:
“ abbiamo rispetto ed amiamo la nostra costituzione
per essere cittadini migliori”.
Un apprezzabile industriale intervistato dice: “chi è
impegnato socialmente deve avere rispetto per i
bisogni dei cittadini”.
Un flash... un uomo che cammina incontro alla sua
condanna di morte che uomini come lui gli hanno inflitto e mi chiedo: che rispetto è? della giustizia?
E piove ancora, abbandono i miei pensieri per un
po’.
Potrei fare un elenco lunghissimo, potrei quasi quasi
farmi ospitare in tv per recitarlo ma sono stanca.
E piove ancora; mi propongo un esercizio d’ora in
poi , quello di dedicare maggiore attenzione alle mie
azioni quotidiane... voglio soffermarmi e comprendere quante volte invoco rispetto, quante volte ne porto
all’ambiente, alle persone che mi circondano, a me
stessa.
Perchè dove c’è il rispetto, c’è dignita e libertà.
La Fondazione chiede pareri e proposte alle socie
Eugenia Bono, Presidente Fondazione FIDAPA
Gli Organismi dirigenti della Fondazione Fidapa, in
occasione del ventennale, hanno avviato una profonda riflessione su quanto è stato prodotto nei primi 20
anni di attività.
Caratteristica originale della celebrazione è stata la
durata biennale (l’iter per ottenere lo status giuridico
di Ente Morale dal Presidente della Repubblica è durato
due anni); il ricordo dell’importante anniversario non si
è esaurito in una semplice festa ma è stato abbinato a
tutte le iniziative realizzate in questo periodo.
E’ necessario oggi coinvolgere nelle nostre riflessioni
un numero maggiore di socie e di amiche per ampliare, approfondire e quindi arricchire la nostra consapevolezza, la coscienza della nostra forza e della nostra
capacità di elaborazione culturale e di realizzazione
concreta.
XX anni di “fatti” dimostrano che anche un piccolo
gruppo di donne con risorse finanziarie molto limitate
ma con grande intelligenza, decisione, tenacia e soprattutto con enorme generosità individuale e profonda fiducia negli ideali della nostra Associazione, possono dar vita e spessore ad un nuovo modo di intendere
e vivere l’Associazionismo attraverso un’Organizzazione strutturale più flessibile e dinamica, che possa adeguarsi al cambiamento ed alla rapida evoluzione della
società contemporanea.
Nell’attuale situazione di crisi economica e di ideali,
il problema della cultura (la difesa del patrimonio Beni
immateriali da noi ereditato da millenni di civiltà, il livello di conoscenza e di metodo di apprendimento di
cui la Scuola riesce a dotare le nuove generazioni) è
al centro del dibattito politico che ha determinato lo
scontro tra Operatori della Scuola (docenti e studenti)
e l’Esecutivo del potere politico; la lettura dell’art. 9
della Costituzione all’inaugurazione della Scala a Milano, con all’esterno la protesta studentesca, è stato
uno dei momenti più significativi.
La Fondazione ha messo alla base della sua attività, già da 15 anni, la Cultura; il progetto quadro è
l’”Educazione permanente” nelle sue diverse angolazioni e sfaccettature: “Educare alla legalità”, “Educare
alla parità”, “Educare alla salute ed alla cura di sé”
attraverso lo svolgimento di una serie di corsi di formazione e di qualificazione realizzato in tutti i distretti
della FIDAPA, per dotare le giovani donne di un più
alto livello di conoscenza con i progetti realizzati all’interno delle scuole.
La riflessione sull’attività svolta nei primi XX anni
mette in risalto non solo la perfetta interpretazione del
ruolo ed il più completo rispetto delle regola statutarie, ma la continuità e la coerenza nell’attività di tutte
le manifestazioni realizzate.
Abbiamo fatto della ricostruzione della memoria un “imperativo categorico”: la memoria è conoscenza, è storia di esperienze e di avvenimenti passati
da cui si attinge saggezza se abbiamo la capacità di
individuare errori e deficienze, al fine di eliminarne le
conseguenze o nell’impossibilità, di evitare di commetterli nel futuro.
Circa 10 anni fa abbiamo accettato la proposta delle
socie di Floridia e di Napoli di realizzare il Parco Storico
intestato a Lucia Migliaccio per due motivi fondamentali:
1. storico-culturale-economico, perché il periodo della vita terrena di Lucia Migliaccio (1770-1826)
coincide con uno dei periodi più importanti della società umana dal punto di vista politico ed economico, la
Rivoluzione Francese e la Rivoluzione Industriale ed in
Italia con le rivolte per una costituzione liberale, “premesse” del nostro Risorgimento, che inizia con i moti
del 1820 a marzo in Campania ad Avellino e a Luglio
in Sicilia a Palermo e Catania;
2. uno personale e femminile: Lucia Migliaccio nata duchessa di Floridia, divenuta a 11 anni per
matrimonio principessa Grifeo di Partanna ed a 46
anni moglie di re, si fece sempre chiamare duchessa di
Floridia, anticipando di ben due secoli quanto la legge
italiana ha recepito nel 1975, con la riforma del diritto
di famiglia.
In quel periodo non solo comincia a realizzarsi l’idea
di Italia una, libera, indipendente, ma al Congresso di
Vienna si ridisegna la fisionomia politica dell’Europa e
nasce l’idea dell’Unione Europea.
Tutte le iniziative della Fondazione sull’Unità d’Italia
rappresentano la continuità e l’evoluzione di quel primo progetto di ricostruzione della memoria che oggi
vede coinvolti i giovani nella ricerca dell’identità nazionale nella cultura, nell’economia, nel costume in
un momento in cui sembrano vacillare le ragioni ed
i motivi ideali per i quali molti uomini e donne hanno
sacrificato la loro vita.
La Fondazione promuovendo la conoscenza e l’approfondimento di questo periodo vuole dare luce e spessore al “Risorgimento Invisibile”, a tutte quelle donne che
13
hanno dato un contributo
di idee, di intelligenza, di
lotte e di sangue per realizzare gli ideali di unità,
libertà e indipendenza; a
quelle donne di cui la Storia non ha voluto ricordare
e tramandare ai posteri
nomi ed azioni.
La Fondazione ha già
invitato tutte le sezioni
alla ricerca nel loro territorio delle protagoniste
femminili che hanno contribuito all’Unità d’Italia,
una ricerca particolare
che va condotta presso le
famiglie, fra carte, diari,
ricordi, archivi comunali e
giornali locali.
La Fondazione raccoglierà tutti i loro lavori, ne
curerà la pubblicazione e
provvederà alla loro diffusione nelle biblioteche
scolastiche, in quelle comunali ed il tutte le sezioni del territorio.
Da sottolineare e porre
all’attenzione delle socie il
metodo della programmazione del lavoro della Fondazione che partendo da
una valida iniziativa quale
il gemellaggio di due sezioni che hanno trovato
un interesse comune non
solo ha contribuito all’organizzazione, ma ha dato valore e continuità nel tempo, al lavoro delle due sezioni
citate.
E’ questo un primo esempio del ruolo che la Fondazione deve svolgere ed è il principale motivo per cui è
stata costituita
Un secondo esempio è il convegno organizzato con
il patrocinio della Fondazione dalla sezione di Roma
Campidoglio sul tema “voci dall’Associazionismo tra
passato e futuro” con le presidenti delle più significative Associazioni italiane e due prestigiose docenti di
Storia delle Donne.
Da questo primo incontro è emersa la necessità di
stabilire rapporti di collaborazione tra le varie Associazioni per discutere ed elaborare soluzioni ai gravi problemi che ancora oggi escludono le donne dal lavoro,
dalla rappresentanza politica e le rendono vittime di
violenze e soprusi.
Le sezioni producono un enorme lavoro di ricerca, di
approfondimento e di informazioni su tematiche
importanti, discutono di
problemi attuali con esperti competenti sia esterni
che interni alla nostra Associazione, impegnando
nell’organizzazione
del
dibattito risorse umane e
finanziarie notevoli. Spesso
di tutto questo impegno
resta solo un ricordo nelle
socie più attente perché si
passa subito ad altri temi
ed altri argomenti.
La collaborazione con la
Fondazione deve partire
da questa base: dare continuità, visibilità e sviluppo
alle più importanti iniziative affinché non venga
disperso e vanificato nel
tempo un prezioso lavoro
di cultura che le sezioni
producono.
Una collaborazione di
questo tipo dovrebbe essere organica e naturale
se tutte le componenti
degli Organismi dirigenti
della Federazione fossero convinte e consapevoli
che la Fondazione non è
una commissione o un
gruppo di lavoro interno
ma un Organismo autonomo dotato di personalità
giuridica, creato per allargare i campi di intervento e
rafforzare l’incidenza nella realtà soiale allo scopo di
raggiungere gli obiettivi statutari, in campi nei quali
solo un Ente Morale può operare.
Un altro esempio sono i corsi di formazione e di qualificazione che la Fondazione continua a promuovere
ed attuare.
In questo anno stiamo realizzando ben 5 corsi in
collaborazione con varie Regioni: uno a Livorno con la
Regione Toscana al quale abbiamo contribuito con la
somma di e 2.000,00; uno a Terracina con la Regione
Lazio; tre in provincia di Palermo con la Regione Siciliana; infine un sesto progetto è stato presentato alla
Regione Toscana, su proposta di Alessandra Valenti,
componente della Commissione Progetti in rappresentanza del distretto Centro.
Invito tutte le amiche che leggeranno questo scritto
ad inviarmi il loro giudizio, le loro critiche e le loro proposte per migliorare il mio lavoro e quello di tutte.
La Fondazione vuole
dare luce e spessore
al “Risorgimento Invisibile”,
a tutte quelle donne
che hanno dato un contributo
di idee, di intelligenza,
di lotte e di sangue per
realizzare gli ideali di unità,
libertà e indipendenza;
a quelle donne di cui la Storia
non ha voluto ricordare
e tramandare ai posteri
nomi ed azioni.
La Fondazione raccoglierà
tutti i loro lavori, ne curerà
la pubblicazione e provvederà
alla loro diffusione
nelle biblioteche scolastiche, in
quelle comunali ed il tutte
le sezioni del territorio.
1
Dalle
sezioni
Dalle sezioni
Il rispetto della creatività femminile
sezione di Alessandria
Spettacolo di musica raccontata
con Luisa Sello presentazione e flauto
Caterina Arzani pianoforte
dal titolo “Muse, musiciste,
Tema Nazionale:
L’ESPERIENZA DELLA DONNA NELLA
REALTA’ CULTURALE E SOCIO ECONOMICA
Conferenza / degustazione con
Claudia MAZZETTI
cantina Grappe MAZZETTI di Altavilla
Doretta MARENCO
cantina MARENCO di Strevi
Al Palazzo del Monferrato di Alessandria, Luisa Sello
per la Fidapa ha proposto l’incontro/concerto come una
riflessione sul contributo femminile – quale è stato il
ruolo della donna nei secoli nella musica – con l’esecuzione di musiche composte da donne entrate ormai pieno titolo nella storia. Dalla fusione dei suoni delicati
e commoventi del flauto di Luisa con quelli limpidi
e cristallini della pianista Caterina è nata una serata di note e parole, perchè all’interpretazione di
raffinati brani è stata accostata la lettura di testi
poetici, generando così emozione dall’emozione,
con un’arte, la musica, ad amplificare le bellezze
dell’altra, la poesia. Il concerto mette in evidenza una
splendida varieta’ di stili creativi femminili musicali e
poetici, facendo riemergere voci del passato oggi poco
note ma non per questo poco importanti: Anna Bon,
ad esempio, È stata una compositrice di grande talento,
contemporanea di Mozart e Haydn, autrice di bellissime
sonate, dotate di una inventiva melodica molto originale. Poi un trio di eccellenti compositrici: Fanny Mendelssohn Hensel, sorella del famosissimo musicista, e
proprio per questo ingiustamente trascurata da critici e
storici della musica; Clara Schumann, moglie di uno dei
massimi creatori in musica del XIX secolo, straordinaria
pianista (capace addirittura di rivaleggiare con Liszt) e
figura di artista e intellettuale a tutto tondo e Cecile
Chaminade, compositrice prolifica, esuberante, dotata
di un genuino e inarrestabile impulso creativo, dallo stile
elegante, fluido, ornato, molto fiorito e ricco di colori.
Un programma variopinto ed articolato di pezzi diversi,
in rapida successione e in alternanza mutevole: letture
di poesie che si frappongono a pezzi musicali, in un costante moto di richiamo reciproco fra suoni e parole.
In data 10 Giugno 2010. – A Villa Badia, nella bella
cornice dell’Abbazia di Santa Giustina – SEZZADIO
- la Fidapa ha ospitato le due relatrici, ognuna rappresentante nel suo campo l’eccellenza del prodotto,
non solo del territorio alessandrino ma nazionale,
cantine guidate da DONNE.
CLAUDIA Mazzetti è la responsabile commerciale,
marketing e comunicazione dell’azienda di famiglia,
Grappe MAZZETTI d’Altavilla – Distillatori dal 18.
Ha maturato la passione per la grappa e per il suo
lavoro iniziando molto presto ad inserirsi nell’impresa affiancata dal padre e dai suo fratelli ed iniziando
una vera e propria “gavetta” passando tra mansione
differenti che le hanno permesso di conoscere al completo l’intero microcosmo che ruota attorno al distillato made in Italy. In un mondo, quello della grappa,
legato nell’immaginario collettivo alla sfera maschile,
Claudia gestisce il suo ruolo con la forza della femminilità ed ha scoperto col tempo la presenza sempre più
attiva e numerosa “dell’altra parte del cielo” all’interno delle distillerie italiane. Da incontri e confronti nel
2001 dà così alla luce alla Associazione Donne della
Grappa, che da allora è presieduta da lei. Il prossimo
sogno è riuscire a crescere la settima generazione con
la stessa passione per il mondo della grappa : prova
tangibile è la presenza alla serata della nipote Silvia.
DORETTA Marenco, imprenditrice con grande passione per la vigna ed i rapporti interpersonali, cura la
parte commerciale dell’Azienda MARENCO di Strevi.
L’azienda inizia nel ‘00 con il nonno Michele ma la
spinta in termini moderni viene data da Giuseppe, che
acquista i terreni nelle zone più vocate e comincia a
far conoscere i suoi vini creando una prima rete commerciale al Nord Italia. Oggi l’attività è portata avanti
dalle TRE FIGLIE: Michela segue la parte amministrativa e commerciale, Patrizia enologa segue la produzione in vigna ed in cantina, Doretta laureata in relazioni
pubbliche segue la comunicazione e l’accoglienza in
cantina, oltre ad essere sempre in viaggio per presentare i suoi vini, oggi presenti sui mercati più prestigiosi
dall’Australia al Giappone, Stati Uniti e Canada.
Da otto anni è Presidente dell’Enoteca Regionale di
Acqui e dal 2010 è delegata regionale della Associazione Nazionale Donne del Vino.
compagne musicali”
Luisa Sello è ambasciatrice della musica italiana nel mondo,
tra gli artisti sostenuti dai Ministeri degli Affari Esteri e delle
Attività Culturali, Caterina Arzani, socia Fidapa, è direttore artistico dell’Associazione di Musica e Cultura “F. Chopin”.
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Mare: Ultimo Eden
sezione di Amantea
o del mare
Ricordo…. il fresco profum
con le sue onde cristalline
li
infrangersi contro gli scog
ggia di
pio
E ritornare sul viso…. come
minuscole stelle
Ricordo… spiagge pulite
tri
… interminabili … chilome
…. di spiaggia …. !!!
arente
Ricordo … un azzurro trasp
gabbiano
accarezzato dal volo di un
… ricordo …
(Anna Lorelli)
Nella sala convegni dell’Hotel Palace Mediterraneo, si è svolto il convegno dal titolo “Mare: Ultimo
Eden - Passione, Cultura, Rispetto”.
All’incontro, moderato dalla Presidente Anna Lorelli,
erano presenti per porgere un saluto l’Assessore all’Ambiente del Comune di Amantea dr. Pasquale Ruggiero ed il Consigliere Provinciale dr. Giovanni Battista
Morelli. Sono intervenuti il sostituto procuratore generale della Repubblica di Catanzaro Dr. Cons. Eugenio
Facciolla; il biologo marino e funzionario ARPACAL dr.
Emilio Cellini e l’avv. Antonio Iaconetti, coordinatore
regionale di “Fare Ambiente”.
Ha concluso i lavori la Responsabile Nazionale Fidapa della Commissione Ambiente e Turismo, Caterina
Mazzella.
Erano altresì presenti la Coordinatrice del Collegio
delle Garanti Angiola Infantino, la componente della Commissione Carta dei Diritti della Bambina Giusy
Porchia Marano e la Presidente della sezione Fidapa di
Lamezia Terme Cettina Strangis Vespier.
Una platea attenta ha seguito, dall’inizio alla fine, tutti
gli interventi dei relatori con viva partecipazione ed evidente interesse e la sala gremita è stata la riprova del
successo sempre crescente dell’attività culturale e di informazione generosamente offerto dalla locale sezione.
Obiettivo dell’incontro è stato unicamente quello di
individuare quei comportamenti fondati sulla “cultura
e il rispetto del mare”, comportamenti di civiltà che
devono essere connaturati all’agire quotidiano di tutti
e di ciascuno.
Tale messaggio, chiaro e semplice, è stato rivolto, in
primis, a tutti coloro che, a vario titolo, hanno responsabilità politiche, amministrative, tecniche ed economiche
nei confronti della salute del nostro mare, ma anche a
chiunque sia appassionato alla tutela di quella che è la
più grande risorsa ambientale del territorio calabrese.
La Presidente nel salutare i presenti ha così concluso:
“il rispetto per il mare non deve tradursi semplicemente in uno slogan da sbandierare nei cortei degli ambientalisti, ma in una azione chiara, sinergica di intenti
e di risorse, capace di offrire una prospettiva di eccellenza duratura al nostro mare…”.
Rondine: Scuola Internazionale di Pace
Utopia o Realtà
sezione di Arezzo, Valdarno, Valdichiana
Rondine, piccolo borgo medioevale sulle rive dell’Arno, in provincia di Arezzo, è la Cittadella della Pace,
una realtà dove vivono e studiano studenti e studentesse provenienti da aree di crisi del mondo: Medio Oriente, Balcani, Russia, Repubbliche del Caucaso, Africa.
Nei loro paesi, probabilmente, questi giovani si combatterebbero oppure sarebbero apertamente ostili:
russi contro ceceni, israeliani contro palestinesi, serbi contro kossovari…; qui, invece, in Toscana, siedono a tavola insieme, dormono nella stessa camera, si
confrontano quotidianamente per lungo tempo (un
biennio o un triennio), studiano sugli stessi libri per
1
conseguire una laurea o un diploma di master nelle
università di Firenze, Siena, Pisa, Bologna.
È una sorta di “casa del mondo” che diventa famiglia, un luogo e uno stile di vita per stare bene con gli
altri e con se stessi e, in fondo, per guarire da quelle forme di rancore e di odio che possono avvelenare
giovani vite.
La Comunità di Rondine nasce nel 1 da un’idea
dell’allora Vescovo di Arezzo, Mons. Cioli, che affida
ad alcune famiglie con problemi di disagio, la chiesa e
le piccole case adiacenti in stato di abbandono. Nasce
la comunità di Rondine con l’intento di ricostruire il
piccolo borgo, ove, nel 10, prende vita l’Associazione Rondine con scopi di solidarietà e di scambi culturali.
In questo luogo di antica serenità, domenica 23
maggio 2010, la Fidapa a ha incontrato la Cittadella
per un Protocollo di intesa.
Su proposta delle Presidenti delle sezioni di Arezzo
(Elisabetta Nardi), Valdarno (Laura Bottai), Valdichiana
(Alessandra Menci) e della Segretaria del Distretto Centro, Cristina Monticini, che hanno organizzato l’incon-
tro, Eufemia Ippolito, vice presidente nazionale e Anna
Maria Cacciami, presidente del Distretto Centro, hanno
salutato dirigenti e ospiti dell’Associazione donando
due borse di studio per lo studentato a nome della Fondazione e della Federazione Nazionale Fidapa.
Discorsi brevi ma intensi, testimonianze toccanti, quasi in sintonia con l’impegno e il lavoro della Fidapa sulla
cultura del diritto e del rispetto, specie delle donne,
specie di quelle sorelle che hanno necessità di trovare
luce e dignità nella loro strada.
Prove di parità
sezione di Ascoli Piceno
La sezione di Ascoli Piceno ha organizzato tre eventi
importanti che hanno avuto grande successo di pubblico e risonanza sulla stampa.
Dovendone scegliere uno solo per il Notiziario Nazionale abbiamo deciso per quello che ci sembrava più
rappresentativo di tutta l’attività svolta e, cioé, l’incontro con cinque donne che si sono distinte in professioni storicamente riservate agli uomini per dare una
testimonianza che ormai niente è più “proibito”a chi,
indipendentemente dal sesso, si impegna seriamente
superando la fatica e gli inevitabili intralci.
Il titolo scelto è già ampiamente significativo: “ PROVE DI PARITA’ “, dove la parola “prove” ha il doppio
significato di “testimonianze” e di “esperimenti” di
una parità ancora non completamente raggiunta.
Sono state invitate cinque eccellenze che generosamente hanno aperto il loro animo rispondendo anche
alle domande del numeroso pubblico intervenuto, in
un clima colloquiale da chiacchierata tra amiche.
Il capitano dott.ssa Laura Biancaterra, reduce dal servizio prestato al Quirinale per la festa della donna, ci ha
illustrato con disinvoltura e lievità il suo iter nell’esercito come quello di tante colleghe molto determinate
e motivate.
La dott.ssa Lucia Di Feliciantonio, direttore del supercarcere di AscoliPiceno, ha fatto rilevare che in certi
casi l’essere donna è un valore aggiunto per la particolare sensibilità che hanno le donne verso tutte le
iniziative utili ad un possibile recupero, o, almeno, a
rendere meno drammatica la vita all’interno di una
casa circondariale.
La stessa cosa è emersa dalle parole della dott.
ssa Gianfelice, ex GIP del tribunale di Ascoli e ora responsabile del tribunale di S.Benedetto.
Qualche perplessità è stata sollevata dalle parole
della dott. ssa Antonietta Pala, cardiologa della Camera dei Deputati, che ha riflettuto sul fatto che le
numerose e continue difficoltà da cui il cammino verso
la parità è cosparso, hanno prodotto tanto stress e, di
conseguenza, tante malattie legate ad esso che erano
pressoché sconosciute al mondo femminile.
Infine il sindaco di Castel di Lama dott.ssa Patrizia Rossini ha ammesso che aldilà della determinazione e dell’impegno, per conciliare il suo ruolo di
mamma, medico di base, assessore della Provincia
prima e di sindaco poi, ha avuto bisogno dell’appoggio e della totale disponibilità della sua famiglia, dalla
madre al marito, e questo sicuramente può estendersi
a tutte le donne in carriera.
La serata, già di per sé interessante, ha assunto un
tono più prestigioso per la presenza delle tante autorità intervenute, dal Prefetto, al Sindaco, al Colonnello
Comandante del 253° Reggimento, che hanno partecipato attivamente con domande e riflessioni personali.
1
La pillola abortiva RU486
sezione di Augusta
Questo il titolo della conferenza organizzata a palazzo S. Biagio dalla sezione Fidapa di Augusta, a cura
della presidente Eloisa Di Blasi Romeo.
L’argomento è stato trattato dal Prof. Giuseppe Ettore,
ginecologo e direttore del dipartimento materno-infantile dell’ospedale Garibaldi di Catania; dalla psicologapsicoterapeuta dott.ssa Aurora Donzelli; da Don Sebastiano Spataro docente di teologia presso l ‘Istituto Superiore di Scienze e Religione S. Metodio di Siracusa; dal
penalista avv. Salvatore Terrone di Augusta, moderatrice
è stata la presidente Eloisa Di Blasi Romeo.
Il quadro venuto fuori è quello della donna che, purtroppo, paga il prezzo del nuovo ritrovato medico sulla
propria pelle.
Grazie a questa conferenza effettuata con l’impegno
profuso dalla locale sezione, molte notizie sul farmaco
hanno reso informato il numeroso pubblico, composto
in gran parte da giovani convenuti nell’auditorio.
Le considerazioni e i commenti generali, anche per i
non addetti ai lavori, sono state direi fisiologiche, vista
la trattazione ampia che ha abbracciato le diverse problematiche connesse all’argomento di ordine farmacologico, etico, religioso e morale.
La pillola abortiva RU8, ha rilevato il prof. Giuseppe
Ettore, comincia ad essere utilizzata, tuttavia la stessa
non può essere assunta senza degenza ospedaliera di
tre giorni, periodo non breve se confrontato con quello occorrente per altri metodi abortivi, che richiedono
mediamente un giorno di ricovero.
Oggi la donna, nel suo naturale ruolo di procreatrice,
è sempre l’elemento umano su cui va testata ogni
sorta di contraccettivi.
Sovviene alla mente l’esempio portato, in senso figurato, dalla relatrice psicologa, la quale in circostanze
d’aborto, immagina la donna chiusa “in un vero e proprio stanzino buio”.
Non conforta a sufficienza l’algidità giuridica della
legge 1 che dà al sesso femminile la possibilità di
avvalersi solo nei primi 0 giorni di gestazione, della
struttura pubblica, arco temporale questo limitato in
cui potrà fruire di sistemi abortivi adottati in medicina,
incluso perciò quello farmacologico.
Non per ultimo, poiché contestuale a tutta la problematica, si abbatte il penalizzante risvolto religioso che
giunge alla donna con il “fulmine della scomunica”
per il misfatto contro la vita del nascituro.
Sarebbe opportuno che la tematica sull’aborto si incentrasse in un discorso più ampio riguardo la procreazione, poiché il problema non dovrebbe porsi nei
termini: se abortire o meno, ma nella possibilità di diventare madre tutte le volte che lo si vuole ed è sotto
questo profilo che bisognerebbe adoperarsi.
Bisogna avere figli solo per amarli e creare una vita
con una maternità desiderata.
I pro e i contro
della nuova pillola abortiva
Le 5 giornate di Avellino
sezione di Avellino
Il contributo dell’Irpinia
all’Unità d’Italia
La sezione Fidapa di Avellino, presieduta da Pina Genua Ruggiero, in linea con i 20 anni di fondazione Fidapa e i 150 anni dell’Unità di Italia, ha organizzato le
conferenze: “L’alba del Risorgimento Italiano” e “Un
punto a croce sul canovaccio di Clio”.
In particolare, è stata tenuta una relazione sul Risorgimento, che viene riportata:
Il 150^ anniversario dell’Unità d’Italia è l’occasione
per una generale presa di coscienza che possa portare
alla vera unificazione morale di tutti i cittadini sotto i
18
colori che, da soli, veramente rappresentano una Nazione unita: IL TRICOLORE.
Il Congresso di Vienna del 1815 non fece altro che
rafforzare l’assolutismo monarchico e impedire la diffusione delle idee francesi, quindi sul trono di Napoli
ritornò Ferdinando I re delle Due Sicilie e subito prese
a diffondersi lo stato di malcontento della popolazione
verso il governo che, invece di rispondere alle esigenze
del popolo, faceva sentire il peso della tassazione con
l’imposizione di tributi onerosi sui generi di consumo.
Lo spirito che aleggiava in quegli anni in Europa con
ideali di libertà ed uguaglianza rendeva inaccettabile
l’inasprimento delle pene, anche con azioni repressive,
contro ogni manifestazione di pensiero.
I militari, la borghesia ed i ceti più colpiti da questa ondata repressiva manifestarono il loro scontento ingros-
sando le file della carboneria in cui cominciò a diffondersi l’idea di un movimento rivoluzionario con il fine di
giungere ad ottenere una costituzione, che Ferdinando
I, allora spodestato, aveva fatto intendere con il pretesto di attirare a sé i carbonari, ma, dopo aver rioccupato
il trono, non mantenne le promesse fatte.
Possiamo ben dire con certezza che l’Italia Meridionale contribuì con determinazione e con la partecipazione
del popolo irpino attraverso i moti, promossi da Michele
Morelli e Giuseppe Silvati ufficiali del regno, ma carbonari, verificatisi dal 2 al luglio 1820, alla rivolta si unì
anche Guglielmo Pepe, I moti del 1820 sono individuati anche come le “cinque giornate di Avellino” per fare
un confronto con le più famose “cinque giornate di
Milano” del marzo 188, quando i Milanesi costrinsero
gli Austriaci del generale Radetzky alla ritirata.
Lo sviluppo e la mancanza di martiri non sminuirono l’importanza della rivoluzione irpina del 1820, anzi
esaltarono il merito dei suoi promotori che con il lavoro di preparazione e di organizzazione riuscirono a
produrre una partecipazione corale ai loro ideali,tanto
da indurre la monarchia borbonica a concedere la costituzione con la nascita del primo Parlamento Napoletano il 22 luglio 1820 , nel quale avrebbe trovato posto anche il nostro concittadino Lorenzo De Concilij.
Nasceva, così, ad Avellino per valore e le capacità
strategiche di Lorenzo de Concilij lo stato costituzionale napoletano, come è evidenziato nell’epigrafe in-
cisa sulla lapide marmorea sulla facciata del Palazzo
del Governo della città, che esalta le Cinque Giornate
di Avellino, come l’avvenimento che segnò l’incipit delle lotte del movimento rivoluzionario nel Mezzoggirno
per l’unificazione dell’Italia.
Dalla prima “rivoluzione borghese” dell’ottocento
italiano, spuntava l’alba del Risorgimento nazionale,
ma, anche se durò pochi mesi perché fu repressa il 23
marzo del 1821 dagli Austriaci per il tradimento del re
Ferdinamdo I, era destinata a gettare semi ancora più
fecondi aprendo la strada al lungo e non facile processo che approdò quaranta anni dopo all’Unità d’Italia.
L’anniversario dell’Unità d’Italia non poteva passare
inosservato dalla nostra associazione e svegliare con
determinazione il nostro amor di patria e l’orgoglio di
essere italiani, visto che uomini e donne volenterosi e
determinati come le famiglie Mancini, Pirontoi e Imbriani, e l’impegno da parte di militari guidati dagli
ufficiali De Concilij, Morelli, Silvati e Pepe che con le
loro idee liberali contribuirono fattivamente alla nascita della Nazione Italia.
Le figure irpine, qui di seguito ricordate brevemente,
hanno contribuito con ogni mezzo a far si che il popolo italiano fosse rappresentato degnamente sotto il
tricolore della nostra Nazione, non dobbiamo, però,
dimenticare coloro che hanno dato la vita per questo
obiettivo restando nell’anonimato che non sono e non
verranno mai ricordati.
Il sostegno ai Paesi in via di sviluppo:
l’opera di Padre Prosperino per il Movimento
di donne in Mozambico
sezione di Bari
Il Mozambico (ex colonia portoghese) è uno degli Stati più poveri del pianeta, tuttavia a partire
dalla fine della guerra civile nel
12 ha sperimentato un periodo ininterrotto di crescita.
In questo contesto si è inserita l’opera di Padre Prosperino,
missionario cappuccino di Montescaglioso (Matera) che in Mozambico per 5 anni (fino alla sua
morte nel 200) ha contribuito a
difendere la dignità umana, soprattutto della donna, attraverso
il lavoro e l’autostima.
Ha creato l’UGC (Unione gene-
La vicepresidente Eufemia Ippolito
consegna il gagliardetto Fidapa
al vescovo Maputo
1
rale cooperative agro-avicole) difendendone l’autonomia contro tutte le strumentalizzazioni. Le 22 cooperative per il 5% composte da donne emarginate, hanno oggi come presidente una donna che da contadina
analfabeta, è diventata una leader impegnata anche in
politica ed ha creato la Cassa di Risparmio e di Credito
con lo scopo di sviluppare il micro-credito, ha creato
una emittente radio, ha costruito scuole per i figli delle
cooperativiste, esclusi dalla costosa scuola pubblica.
Il Mozambico deve molto a padre Prosperino e alle
sue cooperative di donne, infatti gli celebrò i funerali
di Stato. Anche l’Italia gli conferì l’onorificenza di Gran
Croce per la pace. È stato pubblicato un volume a cura
del prof. Enrico Luzzati dell’Università di Torino dal titolo “Dalla parte degli ultimi. Padre Prosperino in Mo-
zambico”. Manifestazioni, con grande eco nei mass
media, hanno ricordato un personaggio che ha messo in pratica la carità evangelica, aiutando gli ultimi
(le donne) e percorso la via della solidarietà come un
dovere di giustizia per uno sviluppo umano integrale.
La FI.DA.PA. di Bari, nell’ambito del tema internazionale: “Il potere di fare la differenza attraverso la leadership, il sostegno e l’azione”, l’Ateneo, la FACOLTA’
DI ECONOMIA, l’A.L.E.C.U.B gli hanno reso omaggio
con un incontro che ha visto anche personalità internazionali tra le quali l’Arcivescovo di Maputo Mons.
Francisco Chimoio. Ha introdotto il tema la nostra vice
presidente nazionale Avv. Eufemia Ippolito, relatori
sono stati docenti della facoltà di Economia di Bari,
Bologna, Torino e Roma.
Giornata di studio e di riflessione
sul tema internazionale
sezione di Barletta
In linea con il tema del “rispetto” e della difesa dei diritti umani e della persona, la sezione di Barletta ha organizzato un dibattito dal titolo emblematico ”Donne
che non volano”, invitando come reatore il giornalista
di Rai 1 ed inviato speciale in Afghanistan, Pino Scaccia
e Sashinka Gorguinpour, poetessa iraniana e traduttrice di alcune poesie dell’intellettuale aghana, Nadia
Anjuman. Entrambi i relatori ed in particolare Pino
Scaccia hanno testimoniato la difficile condizione delle
donne afghane nel loro Paese, mettendo a fuoco la triste vicenda di Nadia Anjuman, deceduta a soli 25 anni,
vittima delle percosse infertele da suo marito, perchè
componeva poesie ed aveva osato declamarle in pub-
blico. Nell’incontro di duplice carattere, antropologico e
letterario si è parlato dei diritti dell’uomo ancora negati
e, nello specifico, della parità tra uomo e donna, ancora incompiuta e sono state recitate poesie della poetessa Anjuman dalla fidapina Marilena Colucci. L’iniziativa
ha ottenuto il patrocinio del Comune di Barletta ed è
stata condivisa generosamente dalla sezione Fidapa di
Corato, da altri club femminili. Il Lions Club “Leontine
De Nittis” di Barletta, l’AMMI di Barletta ed il Cicres
di Corato. La Gazzetta del Mezzogiorno ha pubblicato
un articolo su questo evento. Anche emittenti televisive
locali, come Teleregione ed altre, ne hanno trasmesso
riprese e servizi nei loro notiziari.
25 anni di attività
sezione di Battipaglia
La sezione di Battipaglia ha festeggiato il suo primo
quarto di secolo.
La Presidente, Maria Pia Cucino, ha fortemente voluto che si festeggiasse l’evento all’insegna di quelli
che sono stati i capisaldi delle iniziative fin dalle prime
azioni associative.
Su progetto della Past Presidente, nonché socia onoraria, Tommasa Schipani e con la collaborazione delle
past Presidenti Lucilla De Luna, Ernestina Volzone, Vera
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Iarossi, Fidalma Spataro, Pia Volzone, Gabriella Pastorino, Tommasa Ferrentino e Silvia Carbone, le celebrazioni si sono aperte con l’intitolazione di una strada a
Ilaria Alpi, giornalista del TG3, trucidata in Somalia per
aver indagato e ricercato la verità. La proposta di onorare la giornalista ricordandola con una via cittadina è
stata accolta all’Amministrazione Comunale con l’intento di incoraggiare quanti operano nel mondo della
comunicazione al rispetto per la VERITÀ.
Past Pres. Naz.
Giuseppina Bombaci,
Pres. sezione M.Pia Cucino,
socia on. Tommasa Schipani,
Sindaco Giovanni Santomauro,
Sacerdote Parrocchia S. Gregorio VII
Per l’occasione è stato istituito il premio “Spiga d’argento Fidapa città di Battipaglia” assegnato ai familiari di Ilaria Alpi e per loro ritirato simbolicamente dalla giornalista Iole Palombo.
Altro momento importante è stata la consegna della
18° Borsa di studio “Fidapa per la musica” in memoria
della prima Presidente di sezione Porzia Pastorino. Il
premio è stato assegnato alla giovane pianista Pristina
Kulish, nata in Russia ma naturalizzata italiana, diplo-
mata con lode al Conservatorio
Musicale di Salerno.
La manifestazione è proseguita
con l’esibizione dell’Inno Internazionale della Pace (patrocinio
dell’Unesco e della Santa Sede)
eseguito dal coro dei ragazzi
“Arcobaleno” e diretto dalla stessa autrice del canto Benedetta Paravia.
All’evento sono intervenuti il Sindaco di Battipaglia
Giovanni Santomauro, la past Presidente nazionale Giuseppina Bombaci e la Presidente del Distretto Sud Ovest
Linda Napoli, che ha elogiato le socie della sezione per
l’accurata preparazione di ogni particolare e augurato
che possa continuare tra le socie il rapporto collaborativi, autentico e significativo proprio della vita associativa.
La distribuzione di un libro realizzato a ricordo del
percorso di questi 25 anni ha concluso la serata.
Il rispetto come codice comportamentale
sezione di Bergamo
In occasione della serata conviviale della Fidapa, la
socia Biljana Dizdarevi ha sviluppato il tema nazionale
“Il percorso del rispetto: l’esperienza della donna nella
realtà multiculturale”. La relatrice, partendo dal proprio
vissuto, attraverso un punto di vista di genere e interculturale e soffermandosi anche sul paradigma del nonrispetto o assenza assoluta di rispetto (come si verifica
durante una guerra) ha così declinato l’argomento:
- rispetto come modalità formale del comportamento sociale, imparato come acquisizione razionale ma
non vissuto particolarmente nell’ambito familiare.
- rispetto come parte di identità personale e come
valore e diritto universale nella società democratica e civile.
- rispetto come codice comportamentale che regola la convivenza civile nella società democratica.
La relazione ha messo in luce come la donna, per
le sue caratteristiche di genere e per il suo ruolo
nella società moderna, possa essere una risorsa
fondamentale per creare, sulla base del rispetto,
nuove opportunità di apertura all’intercultura, al
dialogo, allo scambio.
Sono seguiti tre interventi di altrettante donne provenienti da stati di tre continenti diversi:
Charo, argentina, ha parlato del rispetto verso la terra
che è Madre di tutti gli uomini rendendoli tutti fratelli.
Si è riferita anche a mito e storia argentina.
Miwa, giapponese, ha parlato del rispetto (che è insito nella antica cultura giapponese e che viene insegnato in famiglia) come codice fondamentale per regolare
i rapporti tra gli uomini e con la natura.
Maida, iraniana, ha auspicato il rispetto per la cultura
ed i valori delle donne arabe che non devono essere
interpretati solo attraverso un aspetto esteriore quale,
soprattutto, quello del velo.
Le relazioni sono state molto apprezzate ed applaudite dalle molte socie e amiche presenti.
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Incontro di poesia
sezione di Bernalda
Promosso un secondo incontro sulla poesia per rendere le distanze da spettacoli spesso avvilenti e puntare l’attenzione sull’ascolto delle voci dei poeti.
La parola chiave del nostro operare è “CONDIVIDERE”: ovvero considerare l’altro come risorsa per lo
sviluppo e la crescita di ognuno, facendo tesoro delle
esperienze e delle doti altrui, per provare piacere nel
fare, utilizzare ogni forma di collaborazione e, soprattutto, accettare le comuni responsabilità che, per le
donne, sono in continua crescita.
Elisabeth Benham, presidente internazionale, nel
convegno tenuto in occasione dell’80° Anniversario
della BPW del 2010, ha affermato che, per conseguire
gli obiettivi preposti, il vecchio motto “La donna dietro
l’uomo” deve essere sostituito da “La donna al passo
con tutti gli uomini”, come condiviso da importanti
organizzazioni internazionali.
La donna tra moda e storia
sezione di Bisceglie
Grazie ad un’efficiente catena di collaborazione,
coordinata dalla Presidente del biennio 200-2011,
Gioia Romito Lamanuzzi, una serie mirabile di abiti
d’epoca ha portato, nelle sale della suggestiva cornice
del museo diocesano, scenario di una fervida attività
culturale, la suggestiva atmosfera di un passato che
si è voluto far partire dal 180, lungo il corso di anni
ormai noto come “Il secolo delle donne”, che è poi
quello che, attraverso rilevanti variazioni che hanno
cominciato a modulare in maniera più sinuosa la linea
femminile, meglio rispecchia il cambiamento della vita
delle donne anche nella società. La manifestazione ha
raccolto consensi in tutto il paese, ma anche tanta solidarietà. Molte famiglie, infatti, hanno donato al Museo, o prestato per l’occasione, abiti e accessori femminili, tra cui cappelli, ombrellini, borse, guanti.
A dar vita ad ogni abito contribuirono estemporanee
modelle che, con freschezza e semplicità, seppero ricreare
l’atmosfera di quegli anni con sorprendente naturalezza.
Fu proprio in quell’occasione che la Fidapa ispirandosi allo spirito, connaturato all’associazione, di pro-
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muovere l’avvio delle giovani nel mondo del lavoro,
offrendo sostegno e consulenza a chi aspira ad entrare nel mondo dell’imprenditoria, offrì uno stage
per l’approccio al restauro degli abiti antichi ad
una laureanda in Scienza dei Beni Culturali, Francesca
Monopoli.
La dott.ssa Maria Stregapede, storica e restauratrice
di manufatti tessili, laureata in Conservazione dei Beni
Culturali e docente presso il centro restauro dell’Università di Palermo e quello di Venaria Reale, all’Università di
Torino ha definito la sua professione “nobili intrecci”.
L’intreccio è l’arte più antica del tessuto e consiste
semplicemente nell’annodare. Dopo un excursus sulle
tecniche di restauro dei tessuti, ha mostrato, attraverso un monitor, come si sviluppa il lavoro nel suo
laboratorio di Ruvo di Puglia. Ha parlato in particolare del restauro della famosa Coperta Guicciardini, dal
nome della contessa che l’ha ritrovata, scambiandola
per una coperta, ma che poi ha voluto appendere, per
godere della grandezza e del pregio della sua manifattura. Pare che la coperta, che rappresenta le storie
cavalleresche di Tristano e Isotta, e che nel 12 è stata venduta al Museo Nazionale del Bargello, sia stata
divisa e che altrove possano esserci altri pezzi.
La Presidente Gioia Lamanuzzi ha poi dato la parola
alla Vice Presidente Nazionale della Fidapa, Eufemia
Ippolito. che, offrendo l’attestato alla stagista Francesca Monopoli, ha elogiato un’iniziativa che, coniugando cultura e tradizione, e grazie anche al contributo
della Fondazione Fidapa, consente al nostro territorio
la valorizzazione delle sue risorse e della donna in particolare, soprattutto in un’epoca di recessione, in cui è
difficile consentire ai giovani di affermarsi nel mondo
del lavoro. L’unico rammarico è che portino altrove la
loro professionalità perché il nostro territorio non è
ancora pronto ad accoglierle.
“Fornite alle donne occasioni adeguate e
le donne potranno fare tutto” (Oscar Wilde)
sezione di Bitonto
La sezione di Bitonto con il patrocinio del Comune,
ha organizzato un ciclo di incontri sul tema del lavoro
con lo scopo di analizzare la presenza della donna in
alcuni settori lavorativi e per promuovere maggiore informazione e cultura sui diritti delle donne e sullo stato
di concreta realizzazione del diritto al lavoro in ambito
femminile. Il progetto, che ha avuto il titolo Donne e
lavoro: l’esperienza delle donne nella realtà socioeconomica, nasce dalla consapevolezza delle difficoltà in cui
versa il mercato del lavoro e degli ostacoli che ancora
oggi si frappongono al riconoscimento dell’importanza
economico-sociale del ruolo lavorativo delle donne nella attuale società in continua trasformazione.
Sono stati organizzati tre incontri dedicati rispettivamente al lavoro dipendente, a quello in agricoltura e
al lavoro autonomo. Il primo incontro è stato l’Analisi
della presenza femminile nel mercato del lavoro locale. I relatori, dr Francesco Russo e dr Ida Ziccolella del
Centro per l’impiego di Bari hanno illustrato i riflessi
della crisi occupazionale e le dinamiche della presenza femminile nel mercato del lavoro della provincia di
Bari, mentre l’avv. Ilaria Gadaleta ha presentato l’esperienza di Dalila una associazione di giovani donne che
a Bari si propone di conciliare i bisogni sociali con le
esigenze lavorative femminili.
Del lavoro in agricoltura e dei cambiamenti che l’imprenditoria agricola sta subendo si è occupato il dr
Pietro Suavo Bulzis della Codiretti Puglia. Relatrice
del secondo incontro Multifunzionalità in agricoltura
e nuove opportunità per l’imprenditoria femminile è
stata la dr Francesca Dellorusso, giovane imprenditrice
agricola, che ha coniugato la competenza in economia
con l’amore per la propria terra.
L’ultimo degli incontri dal titolo “Lavoro autonomo:
quali finanziamenti per l’imprenditoria femminile?”
ha trattato dei finanziamenti alla piccola e media impresa. Relatori sono stati due funzionari della Carime,
Gaetano Pellegrini e Massimiliano Trecca, nonché la
consulente aziendale Daniela Cuppone. Ha tratto le
conclusioni la Consigliera pari opportunità della Regione Puglia, Teresa Zaccaria.
Tutti gli incontri hanno avuto la presenza delle rappresentanti degli organi direttivi, nazionali e distrettuali,
della Fidapa, dalla past-president nazionale, Concetta
Piacente, alla vice presidente nazionale, Eufemia Ippolito, alla presidente distrettuale Lucia Moccia.
L’attuale disarticolazione e complessità del mondo
del lavoro, l’elevata disoccupazione delle donne, il proliferare di rapporti di lavoro flessibili, precari, la grande
quantità di lavoratrici mal pagate costituiscono uno
specifico problema che attiene alla qualità della vita
delle donne e che necessita di strumenti innovativi.
Diffondere maggiore informazione e fornire suggerimenti sugli attuali fabbisogni formativi, che siano
coerenti con il mutevole
mercato del lavoro, può
costituire una idonea
opportunità per promuovere l’occupazione
femminile e, attraverso
l’occupazione, la condizione delle donne,
che è l’obiettivo della
Fidapa. Per questo lo
slogan del progetto
è una frase di Oscar
Wilde “Fornite alle
donne occasioni adeguate e le donne potranno fare tutto…”
23
40 anni di attività
sezione di Capri
Foto relativa alla
manifestazione del
40° anniversario della
nostra sezione, celebrato
il 3 ottobre 2010.
Nell’istantanea sono
visibili, a partire da
sinistra, la signora Milly
Gardini, promotrice
della creazione della
sezione, la prof.ssa
Giuseppina Seidita,
Presidente Nazionale,
la dott.ssa Imma
Esposito, Presidente
della sezione, la prof.ssa
Linda Napoli, Presidente
del Distretto Sud Ovest,
la signora Adriana
Settanni, cofondatrice
della sezione,
la prof.ssa Nellina
Basile, Past Presidente
Distrettuale e la prof.
ssa Anna Catalano, Past
Presidente della sezione.
Targhe ri
cordo per
le Preside
nti di sezi
one
La sezione Fidapa di Capri ha celebrato il 0° anniversario della sua fondazione, avvenuta del 10.
Alla manifestazione erano presenti la Presidente Nazionale della Fidapa Giuseppina Seidita, la Presidente
del Distretto Sud Ovest, Linda Napoli, la Past Presidente Distrettuale, Nellina Basile, la socia promotrice della nascita della sezione, Milly Prosdocimo Gardini e il
Vice Sindaco della Città di Capri, Marino Lembo.
La presidente Imma Esposito ha relazionato sui 0
anni di attività della sezione volti a valorizzare la donna
e il riconoscimento dei suoi diritti in qualsiasi campo,
nella famiglia, nel lavoro e nella società.
Nel corso della manifestazione è stata consegnata
una targa ricordo alle Presidenti della sezione che si
sono succedute nel quarantennio10/2010
La serata è stata allietata da brani di musica classica
eseguiti dalla pianista Marina Vivo.
Emilia Zinzi: “Grande mente del 21° secolo”
sezione di Catanzaro
re
Alla scoperta di una Calabria Mino
A poco più di un mese dall’improvvisa scomparsa di
Emilia Zinzi (.10.200) il “Domani” pubblicava l’articolo di Maddalena Barbieri che riproponeva l’affettuoso, rispettoso rapporto instauratosi tra la Storica d’Ar-
2
te (inclusa dall’Istituto Biografico Americano del Nord
Caroline nel volume: Grande Mente del 21.mo secolo)
e la Fidapa sezione di Catanzaro.
Emilia Zinzi diceva di essere “una piccola donna” ma,
in effetti, era cocciutamente documentata nel proporsi Maestra nella sua attività professionale, coraggiosamente impavida nel sostenere i diritti del “Vero”,
Premio “Rosa d’argento
Emilia Zinzi”. Presenti
la Presidente della
FIDAPA nazionale
Giuseppina Seidita, la
Presidente della sezione
di Catanzaro Marisa
Fagà, la Presidente del
comitato imprenditoria
femminile di Catanzaro, il
presidente della Camera
di Commercio Paolo
Abramo, la Premiata
Lucia Boccalone insieme
ai suoi genitori. sezione
di Catanzaro
arditamente innovatrice nella quotidiana operosità
metodologica.
La studiosa, nata e formatasi nella città di Catanzaro,
sostenuta e, nel contempo, intralciata da una famiglia
legata ai principi trasmessi dagli avi, cerca e ritrova se
stessa nello studio che nutre di “ricerca”.
Sua casa sarà quella degli avi che le permetterà improvvise fughe suggerite da “testimonianze” che affiorando impongono sopraluoghi e ricerche cartacee.
La nostra, fattasi sostenitrice dell’assunto Baconiano:
“Bisogna lasciare parlare le cose”, dà voce alle pietre
che assume come testimonianza di un lontano passato. Ogni pietra dice, nasconde una rosa.
A lei il merito di avere scoperto una Calabria, definita Minore perché non vistosa, depositaria, invece, di
realtà umane e di testimonianze nuove nei confronti
del Tardo – Antico – Alto – Medioevo.
Protagonista delle “Giornate Cassiodoree (15),
dell’incontro: “Ricordando Emilia Zinzi” (200) ed, infine, del premio “Rosa D’Argento Emila Zinzi” (2010),
è sempre Emilia che nella Fidapa catanzarese si è fatta
protagonista ed assorta ascoltatrice.
Nelle giornate Cassiodoree Emilia ha sentito il calore
della cittadinanza che ha salutato in Lei una fedele autorevole paladina.
Nella serata del Novembre 200 la Presidente Marisa
Fagà Matano, affiancata dalla Presidente Distrettuale
Linda Napoli, ha proposto alle Autorità, ai concittadini
e alle fidapine una Emilia da ricordare, da onorare.
Bisogna, dirà la Presidente, che la città di Catanzaro
faccia tesoro della ricchezza cartacea che la studiosa
ha religiosamente ed intelligentemente trasformato
in una biblioteca di assoluto valore specialistico. Tanto
perchè a lei la Calabria non aveva potuto offrire alcun
sostegno istituzionalizzato!
Perché il desiderio di Emilia diventi realtà è necessario che la “res cartacea”, sapientemente catalogata e
selezionata, innovativamente arricchita, venga assunta
quale patrimonio della città.
La voce della presidente non cade nel vuoto perché
le autorità presenti non pronunciano promesse ma fissano date di incontri.
Il 1 marzo 2010 il sindaco Rosario Olivo comunica
che l’Amministrazione Comunale, facendo propria la
proposta della Fidapa, ha deliberato, d’accordo con la
famiglia Zinzi, che la “Biblioteca Emila Zinzi” abbia la
sua sede nei locali del Castello (costruito da Roberto il
Guiscardo nel 100).
Il Presidente della Camera di Commercio, il Dott.
Paolo Abramo, insieme alla Presidente della Fidapa
promuovono ed istituiscono il premio “Rosa D’Argento Emilia Zinzi”.
Il 30 Aprile 2010 nel salone della Camera di Commercio evngono consegnate le prime “Tre Rose d’argento Emilia Zinzi”. Alla gratificante serata assiste la
Presidente Nazionale della Fidapa Giuseppina Seidita.
Paolo Abramo consegna il premio Le Tre Rose a tre
eccellenze nella cultura, nell’Imprenditoria, e a un giovane laureato.
Una piccola donna
e la operosità metodologica
25
La Fidapa promuove “I diritti della bambina”
de sul territorio
La sezione diffon
ativa
evoluzione norm
a
su
la
e
a
rt
a
C
la
sezione di Corigliano Calabro
Convegno
“La Carta dei diritti
della bambina”.
Da sinistra:
Tina De Rosis,
Maria Gabriella Dima,
Patrizia Pugliese
(giornalista),
Anna Lauria,
Giovanna Vingelli,
Giulia Spanò Secco.
Incontro con le alunne della
Scuola Primaria Biblioteca dei ragazzi.
In piedi a destra la Presidente di sezione.
La Fidapa, sezione di Corigliano Calabro, ha dedicato ampio spazio alla “Carta dei diritti della bambina”,
con l’intento di divulgarla e di far riflettere sulle norme
in essa contenute.
Si tratta, infatti, di un documento da non sottovalutare,
che traduce al femminile principi già sanciti dalla Convenzione O.N.U. sui diritti dell’infanzia del 18, ratificati
in Italia con Legge n.1|01, e dà attuazione a quegli impegni assunti nella IV conferenza mondiale sulle donne
organizzata dalle Nazioni Unite nel 15 a Pechino.
La sezione, accogliendo l’invito dell’emittente locale
TELEA1, ha partecipato ad una trasmissione in diretta,
durante la quale la presidente Maria Gabriella Dima si
è soffermata sul documento e sul ruolo dell’associazione in ambito territoriale, demandando alla vice presidente Silvia Cumino il compito di parlare della Carta
dei diritti nella sua evoluzione normativa. È intervenuta alla trasmissione anche la socia Giulia Spanò Secco,
che ha analizzato alcuni articoli del documento nella
sua qualità di esperta in materie giuridiche.
La sezione ha voluto continuare a trattare l’argomento, organizzando, in collaborazione con la Fondazione Carmine De Luca, un incontro con le alunne della
Scuola Primaria della città, al fine di far conoscere alle
bambine l’esistenza di un documento che tutela i loro
2
diritti. L’incontro, che ha dato spazio anche a momenti
di lettura e di poesia, si è svolto presso la Biblioteca dei
bambini e dei ragazzi Fondazione Carmine De Luca di
Corigliano, e si è concluso con la consegna del documento alle bambine.
È stato attuato anche un convegno sulla Carta dei diritti della bambina, al quale hanno partecipato la dott.
ssa Tina De Rosis, responsabile dei Servizi Sociali del
Comune di Corigliano e la prof.ssa Giovanna Vingelli,
docente di Pari Opportunità presso la Facoltà di Economia dell’Università di Cosenza. Il convegno si è concluso con la visione di alcune parti del film “Water”
di Deepa Mehta e con l’intervento della socia Giulia
Spanò Secco, che ha evidenziato la condizione della
donna e della bambina in India, soffermandosi sugli
episodi più significativi del film.
L’evento, che ha avuto il patrocinio del Comune di
Corigliano e la collaborazione della Mediateca Regionale, ha dedicato alcuni momenti alla poesia, a cura
della socia-poetessa Anna Lauria, referente UNESCO,
e ha dato spazio all’arte con l’esposizione dei quadri
della pittrice Fernanda Marzullo, segretaria di sezione.
È stato presente il musicista Saverio Schettini, che ha
eseguito brani inerenti al tema della manifestazione, che
si è svolta nel chiostro dello storico palazzo Garopoli.
Premio Immagine Donna
,
Amalia Cecilia Bruni
nale
ricercatrice internazio
Presso la sezione di Crotone si è svolta l’ VIII edizione
del Premio Immagine Donna. La cerimonia di consegna si è tenuta nella sala Consiliare del Comune, alla
presenza di autorità Fidapa, del Sindaco della Città e
di diversi rappresentanti istituzionali.
Il premio quest’anno è stato assegnato alla dott,ssa
Amalia Cecilia Bruni, neurologa e ricercatrice sul morbo di Alzheimer, accreditata a livello nazionale ed internazionale.
“Perseveranza, creatività, tenacia, attaccamento alla
terra d’origine” sono le ragioni dell’assegnazione del
prestigioso riconoscimento, ha sottolineato Nella Mustacchio, Presidente della Fidapa di Crotone. La dott.ssa
Bruni è infatti un esempio di crescita professionale ed
umana, di caparbietà e di intelligenza tipiche della donna
del sud, determinata, questa volta, a farsi spazio in un
panorama difficile e vasto come quello della neurologia.
La targa premio è stata ideata e realizzata dal Maestro orafo Gerardo Sacco.
La dott.ssa Bruni ha voluto anche raccontare alle socie e
al numeroso pubblico presente le ragioni delle sue scelte
professionali, spiegare la metodologia della sua ricerca, i
risultati cui è pervenuta, le collaborazioni con prestigiosi
istituti e colleghi tra i quali ha voluto ricordare il crotonese dott. Giovanni Cizza che opera presso il Centro Beatesda di Washington. La scoperta principale cui la Bruni
è pervenuta è quella di una proteina cui è stato dato il
nome di “nicastrina” che è presente in un apprezzabile
numero di persone la cui ragione risale alla città di Nicastro. Nella lezione magistrale che la ricercatrice ha tenuto
sezione di Crotone
davanti ad un uditorio attento e motivato ha affermato
che il suo lavoro non è solo una passione per lo studio
del cervello, ma anche quello di capire perché e da dove
arrivano le malattie. “Mi sento fortunata, ha affermato, a
vivere e lavorare in questa terra tanto ripudiata”
“La popolazione anziana, ha spiegato, sta aumentando. Dal 30 al 50% delle persone che arrivano all’età
di 85 anni presentano un problema di demenza. È un
problema sociale su cui bisognerebbe attirare l’attenzione sanitaria, a partire dallo Stato: i numeri aumentano
in maniera esponenziale” “quando si parla di demenza
non si intende solo l’Alzheimer, ha continuato, fondamentale è la diagnosi differenziale, per capire terapie,
gestione ed eventuale sviluppo della malattia” Molta
importanza risultano avere i cosiddetti fattori di rischio, i
geni, l’ambiente. La Bruni ha ricevuto gli apprezzamenti dei medici presenti e ha risposto esaustivamente alle
domande del numeroso pubblico.
La demenza se
nile,
problema socia
le
Il rispetto dell’ambiente come opportunità
di sviluppo del territorio: il paesaggio
disegnato dalla storia
sezione di Foggia
La sezione di Foggia ha organizzato l’incontro tematico
“Il rispetto dell’ambiente come opportunità di sviluppo
del territorio: il paesaggio disegnato dalla storia”, iniziativa congiunta della Fidapa con il Comune di Foggia.
Relatrice, la dr Gloria Fazia, direttrice del Museo Civico.
La manifestazione ha avuto inizio con i saluti e l’introduzione al tema della presidente Maria Antonietta
Narciso e i saluti dell’assessore alla cultura dr. Rocco
Laricchiuta a cui è seguito l’intervento della vicepresidente Flora Vassallo che si è soffermata sul senso della
parola “rispetto” sia a livello personale che collettivo e
sull’importanza di questo valore per il vivere civile.
Poi ha preso la parola la relatrice dr Gloria Fazia che ha
edotto il pubblico sul paesaggio come bene cultural e ha
2
tracciato una sorta di storia della tutela del patrimonio
artistico attraverso leggi e provvedimenti susseguitesi nel
corso degli anni, a partire dal Quattrocento fino all’acquisizione di un’idea più ampia di paesaggio come risorsa
per lo sviluppo del territorio. Ha inoltre sottolineato la
valenza del patrimonio artistico-culturale del territorio la
cui conoscenza va trasmessa alle giovani generazioni.
Lo stesso imput ha lanciato la dr M. Luisa D’Ippolito,
capodelegazione Fai (fondo Ambiente Italia) di Foggia,
che ha invitato a visitare alcuni beni di grande pregio
recuperati in Puglia.
Infine la socia Maria Buono ha centrato il suo intervento
sul rispetto come capacità di vedere, di accorgersi del-
l’altro in un sistema di convivenza che diviene problematico se non è ancorato ai valori. Di qui la necessità di
un processo di rieducazione che punti al recupero della
concezione di città . Quindi si è soffermata sulla responsabilità a cui ogni cittadino è chiamato e sulla necessità
del richiamo a tutte le agenzie formative (adulti, famiglia,
scuola, Istituzioni) ad espletare il proprio ruolo nel sensibilizzare ed educare al “rispetto”. In questa circostanza
Buono si è fatta portavoce dell’iniziativa della sezione
Fidapa di Foggia di indire per gli alunni delle scuole primarie e secondarie di 1°e 2° grado un concorso storicoartistico-letterario denominato “Il rispetto”, finalizzato a
sensibilizzare ed educare i giovani al valore del rispetto..
Contro la violenza sulle donne
sezione di Iesi
La nostra sezione ha realizzato un poster dal forte
impatto visivo ed emotivo in occasione della Giornata
Mondiale contro la violenza sulle donne del 25 novembre. “La violenza non ha scuse”. È forte come un
urlo che squarcia il silenzio la frase che campeggia sul
poster realizzato per l’occasione. Ancora più forte è
l’immagine scelta per sottolineare la forza del messaggio: la Venere del Botticelli, meravigliosa opera d’arte,
stereotipo della bellezza e della femminilità, deturpata
e violata da mani nemiche. Anche questa’anno per la
giornata del 25 novembre, la BPW Italy vuole dare un
segno importante a tutela del valore della donna. Perl
questo avvenimento le socie di Jesi hanno realizzato
il poster dal forte impatto visivo e emotivo che è già
appeso in città, per sensibilizzare la cittadinanza. La
lotta contro la violenza sulle donne rientra nel tema
portante le attività della Fidapa, il rispetto.
Un esempio da seguire
sezione di Ischia
Il tema nazionale della Fidapa, “Il Rispetto”, ha dato
modo alla sezione di Ischia di riflettere su valori, persone e cose del nostro contesto sociale. In verità il
risultato di un’analisi del “rispetto” come valore indispensabile per un corretto vivere civile, è piuttosto
deludente. Non è esagerato affermare che oggi è una
parola quasi sconosciuta o non si riesce ad individuare
“il momento del rispetto, le occasioni da rispettare, le
persone da rispettare, la società da rispettare, l’ambiente da rispettare, la vita umana da rispettare e tanto altro ancora da rispettare per vari ed ovvii motivi”.
Nel percorso abbiamo privilegiato l’indirizzo verso
“L’esperienza della donna nella realtà culturale e so-
28
Il senso dell’Isola
cio-economica”, volendo evidenziare come la donna
può contribuire al miglioramento dei fattori di valorizzazione e di sviluppo del proprio territorio.
La prof. arch. Ilia Delizia è una donna e professionista, che fa onore non solo alle donne ischitane ma
a tutte quelle donne impegnate a dimostrare che il
comune benessere sociale dovrebbe occupare il primo
posto nella scala dei valori.
Esaminando il contenuto dei suoi libri, alla luce di
quanto sta avvenendo sulla nostra isola, ha dimostrato
che le sue denunce non nascevano da oracoli di Cassandra, ma piuttosto traevano origine da situazioni e
studi che stavano nascendo, e non era difficile prevedere quanto sarebbe successo da lì a vent’anni.
Nei suoi libri è messo in evidenza il ruolo del rispetto
dell’ambiente: il rispetto tra natura e antropizzato le appariva come un riconoscimento del risultato raggiunto.
Afferma tuttavia che attualmente il territorio è peggiorato di gran lunga rispetto al passato. C’è una popolazione che ha completamente smarrito il “senso dell’isola”. II quadro di questi ultimi venticinque anni ci mostra
una nuova popolazione che si fa le regole da sé, si fa
giustizia da sé; così procedendo si arriva al collasso più
in fretta e più velocemente che in città perché gli spazi
sono limitati. Abbiamo perduto la nostra identità, la
nostra insularità, divenendo una periferia di Napoli.
È ancora possibile, però, un� inversione per riappropriarsi
della propria identità.
Il rispetto deve garantire la giustizia sociale; oggi, venendo meno il rispetto, crolla la giustizia. Questo ci fa
capire che il rispetto dell’ambiente è legato ad una
giustizia sociale e ad un’etica sociale. Alla domanda se
la donna può avere alcun ruolo in questa situazione socio-ambientale, la prof.ssa Delizia afferma che le donne
debbono far sentire la propria voce per la tutela del territorio ed impegnarsi nelle strutture di carattere politico
e sociale. Bisogna avere il coraggio di ricominciare tutto
daccapo per ricostruire la nostra identità.
La legislazione spagnola sulla violenza alle donne
sezione di Livorno
La nostra sezione, durante gli speciali festeggiamenti in ambito cittadino dedicati alla Spagna e al Mediterraneo, ha organizzato in collaborazione col Centro
Donna, una manifestazione del titolo “Quando la violenza ha le chiavi di casa”. Relatrice Francesca D’Antorio studiosa di movimenti femminili in Spagna. Hanno
partecipato la nostra presidente Nicla Capua, Maria
Giovanna Papucci, presidente dell’Ippogrifo e Responsabile del Centro Donna, le assessore provinciali
Monica Mannucci e M. Teresa Sposito, e la dirigente
provinciale Caterina Tocchini. Presenti anche alcuni
rappresentanti delle Forze Armate e Pilar Venturini,
docente di Dirititto Spagnolo all’Università di Pisa.
La relatrice ha effettuato un’analisi molto dettagliata
sulla legislazione spagnola confrontandola con quella
italiana. È emerso che di violenza domestica in Spagna
se ne parla molto di più che da noi e soprattutto che
il Governo investe molti più fondi da impiegare in corsi
di formazione per cercare di arginare il fenomeno. Anche le leggi sono più protettive e aggiornate rispetto
alle nostre. Fino al 15 , cioè alla fine del regime
franchista, alla donna era negato tutto , non aveva
diritti legali né patria potestà, il marito comandava sulla moglie e sui figli. Però dopo quella data la Spagna
ha emanato ed aggiornato numerose leggi sulla parità sostanziale uomo-donna, sul divorzio, sull’uguaglianza dei bambini nati fuori del matrimonio, fino alla
promulgazione della Legge Organica n. 1/200 del 28
dicembre che, rifacendosi all’Art. 15 della Costituzione, alla Conferenza Mondiale delle Nazioni Unite e alle
denuncie delle Organizzazioni femminili, riconosce,
fra l’altro, il diritto all’assistenza sociale, all’assistenza
legale gratuita, ai risarcimenti lavorativi. Essa statuisce
vantaggi alle imprese che assumono donne violentate,
istituisce protocolli all’uopo specializzati come i corsi
obbligatori contro la violenza da tenersi negli Istituti
Statali e le sanzioni per chi strumentalizza il corpo della donna. È stato creato anche il numero statale 01
a cui chiunque può rivolgersi per chiedere aiuto (proposto in varie lingue e anche per persone con problemi di udito). Chiaramente, queste ottime disposizioni
daranno il loro riscontro positivo negli anni a venire,
in quanto attualmente, in Spagna il range di donne uccise ogni anno va da 55 a 5, pertanto è molto
elevato. Inoltre ci sono associazioni di padri separati
che a loro volta denunciano, mettendo in dubbio le
dichiarazioni di mogli e figli maltrattati, accusando
le mogli di far credere ai figli di aver ricevuto abusi (sindrome di alienazione parentale); perciò è fatto
obbligo ai giudici di eseguire accurati accertamenti. È
seguita una discussione dove sono stati ulteriormente evidenziate le differenze fra le due legislazioni e le
lacune della giurisprudenza italiana. Nicla Capua ha
sostenuto che occorre ripristinare la rete mediterranea
della quale faceva parte in qualità di delegata della
FIDAPA Nazionale e della CRPM (Conférence des Régions Périphériques Maritimes d’Europe) che si è svolta a Barcellona. Quindi si è parlato del Progetto ADA
(Ascolto Donna Aiuto), realizzato col contributo dalla
Presidenza del Consiglio, finanziato dal Ministero delle
Pari Opportunità, che vede capofila la Provincia di Livorno e partner alcuni Comuni del territorio e numerose associazioni ed enti fra cui la Fondazione Fidapa.
Il Progetto si propone di mettere in campo strategie e
interventi a contrasto della violenza sulle donne ed è
già convenientemente avviato attraverso una rete. Il
pubblico, di prevalenza femminile (ma erano presenti e attenti anche alcuni signori) ha completamente
riempito la sala ed ha partecipato con molto interesse
con domande e impressioni.
2
La figura di Marianna Procopio
sezione di Locri
La sezione di Locri, nell’ambito del
e ricordi della defunta. Nacque
tema nazionale ha organizzato un concosì quello che suo figlio Mavegno letterario sulla figura di Marianrio
definì “l’incoercibile furore
Alla donna
na Procopio, madre dello scrittore Malirico di Marianna”. Dunque
il compito della
rio La Cava.
uno straordinario caso : quello
Alla presenza di un foltissimo e intedi una madre e di un figlio che,
trasmissione dei
ressato pubblico ha avuto luogo l’evenin un certo senso, eredita da lei,
saperi e dei valori
to, patrocinato tra l’altro dal Comune
insieme con un mondo di valodi Locri che ha messo a disposizione
ri, anche la capacità di comunil’antico Palazzo Nieddu Del Rio. Il sincazione scritta che si traduce in
daco, arch. Francesco Macrì, portando
letteratura vera.
i suoi saluti ha messo in rilievo l’importanza
Ha poi relazionato la prof,.ssa
di questi appuntamenti culturali che fanno onore alla Grazia Pipicelli, nipote di Marianna Procopio, racconFidapa e alla città di Locri, nell’ottica comune di una tando gli aspetti biografici della scrittrice, sottolineati
piena sinergia per il riscatto di questo territorio.
dai ricordi personali risalenti alla sua frequentazione
La presidente, Carmelita Mittoro, dopo aver ringra- con la zia da viva , dalle bellissime foto d’epoca proietziato il figlio di Mario La Cava, Rocco, presente alla tate sullo sfondo e dalla lettura di brani tratti dal Diario
manifestazione, per il materiale documentario forni- a cura della giovane fidapina dott.ssa Rita Calogero.
to - gli scritti della nonna e le foto della sua famiglia
Il clou del convegno è stato l’intervento dell’illustre
proiettate durante lo svolgimento - ha fatto la sua filosofo,critico letterario e cinematografico, saggista
relazione introduttiva, mettendo in rilievo, all’inizio, nonchè professore di liceo Gaetano Briguglio, che purcome il mondo femminile abbia rivestito un grande troppo sarebbe venuto a mancare qualche mese dopo.
ruolo nel meridione e in particolare in Calabria dove
Egli ha tenuto un’interessantissima relazione sul cole donne hanno sempre svolto l’importante compito siddetto “caterinismo” calabrese, partendo dalla condella trasmissione dei saperi e dei valori ai figli attra- statazione che Mario La Cava, scrittore con il quale
verso l’acculturamento informale. Quel mondo femmi- ebbe rapporti di amicizia e di frequentazione culturale,
nile, ha continuato, è fonte di risorse inimmaginabili, fu il tramite per la conoscenza di Marianna Procopio in
incide nel sommerso, lontano dai riflettori, costruendo qualità di scrittrice.
quotidianamente il senso dell’esistenza,intrattenendo
Lo studioso dunque ha collegato la figura di Caterina
una frequentazione di prossimità e di reciprocità con i Lentini a quella di altre Caterine, Caterina da Siena
mondi spirituali dell’esistenza, ovvero con le anime dei e, in particolare, Caterina II di Russia, Il “caterinismo”
defunti o con figure sante e angeliche, elaborando il non sarebbe altro che una sorta di “femminismo” arproprio dolore in gesti, ricordi, rievocazioni nostalgi- rivato in Calabria in maniera moderata, di cui sono
che. Marianna Procopio era una di queste donne: da appunto rappresentanti Caterina e Marianna, le quali
semplice casalinga incolta ma sensibile e devota agli vivono in una condizione dignitosa e tranquilla in una
affetti familiari si trasforma, in occasione della morte realtà culturale e sociale in cui le donne non rivestivadella madre, in scrittrice, annotando in un diario sogni no ancora ruoli civili.
Nonni e ragazzi... insieme alla scoperta
del rispetto e dell’ascolto reciproco
sezione di Milano
La sezione di Milano ha rivolto uno sguardo attento,
soprattutto in questo momento di crisi, al tema del
rispetto in ambito lavorativo con un incontro dal titolo “Mobbing: analisi di un fenomeno. Organizzazione
del lavoro e rispetto della persona”.
30
Argomento fortemente voluto dalla vice presidente
Rachele Capristo ché ha moderato il convegno e introdotto i relatori che hanno analizzato il fenomeno
del mobbing sia sotto l’aspetto giuridico e sia sotto
l’aspetto sanitario.
Dott. Maria Grazia Ghiringhelli e dott. Alessandra Travaglini
Dott. Maria Bonomi e dott. Gabriella Vaglieri
L’avv. Marcello Crea, dell’ufficio legale SNALS di Milano, ha sviluppato il tema, ponendo particolare attenzione alla normativa di tutela del lavoratore ed ai
profili civili e penali del mobbing.
La Dott.ssa Elsa Selis neuropsichiatra - management
dell’Università Bocconi di Milano si è soffermata sulla
tutela psico-sociale dei lavoratori trattando gli effetti
che provocano il mobbing e le conseguenze sul piano
personale e sociale. Al convegno hanno partecipato,
oltre alle socie Fidapa, rappresentanti del mondo dell’impresa e studenti delle scuole di Milano.
I lavori si sono conclusi dopo un interessante dibattito durante il quale, le diverse categorie di lavoratori e dirigenti, hanno posto interessanti domande ed
espresso personali considerazioni.
Arte in rosa a Mondovì
per celebrare la festa della donna
sezione di Mondovì
“Non solo mimose” è la proposta.
Con il patrocinio del Comune di Mondovì e l’appoggio
dell’Assessorato alla Cultura la sezione monregalese della Fidapa ha allestito nell’Antico Palazzo di Città a Mondovì Piazza la mostra di pittura “Non solo mimose”.
Curatrice della mostra è stata Angela Bacchiello che
ha esposto per la prima volta insieme opere di pittrici
monregalesi del Novecento e contemporanee.
Per i visitatori è stata una ghiotta occasione di poter
avere una visione complessiva dell’arte femminile locale e della sua evoluzione nell’arco di un secolo.
Nella prima sala, ,riservata alle pittrici del passato,
erano esposte 2 quadri di cinque artiste :
Letizia Borgna, Giovanna Calleri, Dada Bianchi, Lina
Garitta e Gemma Tavella Beccaria.
Nelle altre due sale si ammiravano 0 opere di otto
artiste contemporanee: Angela Bacchiarello, Mietta
Benassi, Mirie Fontanella Gallo, Cinzia Ghigliano, Danila Ghigliano, Gabriella Malfatti, Paola Meineri Gazzola, Dada Prunotto.
L’affluenza di pubblico è stata notevole e il giudizio
dei visitatori ottimo.Tra i tanti apprezzamenti,
eccone alcuni:
- “un grazie affettuoso alla Fidapa,che ha permesso
a me,seppur monregalese doc, di conoscere, approfondire e …gustare una carrellata di emozioni e
sentimenti, generati dalla mostra; mostra di “Concittadine” che in parte non conoscevo e che ora ho
conosciuto anche …nelle loro ispirazioni“.
- “un vivissimo grazie per la ventata di primavera che
si respira alla mostra ed un caro augurio perché le
“mimose” non diventino la “solita gabbia”.
- “ogni quadro apre il cuore e ci fa navigare in un
mare incantato”.
- “sono lieto di aver potuto vedere tante finestre
aperte sul mondo,che con freschezza e generosità
aiutano a riconoscere talenti e testimonianze di
grande visibilità,di meravigliosa contemplazione,
di apertura al passato e al presente: è esperienza
di speranza – vescovo Luciano Pacomio”.
Nell’ultimo giorno di apertura della mostra un bimbo
di otto anni si è fermato ad osservare un quadro di
31
Lina Garitta, tutto sorpreso e contento ed ha scritto, a
commento della visita,”mi è piaciuto il quadro di Bastia perché ci vado a scuola”:
L’iniziativa è stata un successo anche per il sostegno
degli sponsors : il Banco Azzoaglio di Ceva,la Reale
Mutua Assicurazioni di Mondovì,laFarmacia Aragno,
l’Industria Dolciaria Ferrero di Alba ed i privati che
hanno concesso l’esposizione delle opere delle artiste
del novecento.
L’intento è quello di ripetere la Mostra il prossimo
anno, dando visibilità alle artiste del monregalese ed
al loro talento. Presidente Laura Mosso
Volontariato e opportunità
di crescita umana e formativa
sezione di Montesano Vallo di Diano
te
no fattivamen
Le socie opera
sul territorio
Volontariato (Da sinistra a destra) la vice presidente
Isa Petrosino, la presidente e una socia volontaria
Ermelinda Elefante.
La sezione ha stabilito, da qualche tempo, in collaborazione con la Cooperativa sociale Iskra di Sala Consilina, vari accordi di partenariato con la Consulta del
Terzo Settore del Vallo di Diano (SA).
Alcune delle nostre socie, già negli anni scorsi, hanno
prestato il loro volontariato nelle Ludoteche per bambini
in vari paesi del Vallo di Diano. Attualmente qualcuna
è impegnata nella Ludoteca presso l’ospedale di Polla e
molte altre, nel Centro Iris a Montesano S/M Scalo.
Qui, infatti, sin dall’ottobre del 200 esse offrono il
loro volontariato a ragazzi disabili. L’attività è ripresa
dopo la pausa estiva, le nostre fidapine affiancano
per l’intera giornata gli operatori, nelle mansioni ludiche, motorie, educative e nelle ore dei pasti. Le nostre
ragazze si sono mostrate all’altezza del compito, per
spirito di sacrificio, per puntualità e competenza.
Alcune, avendo fatto studi appropriati al ruolo richiesto nel Centro, hanno l’occasione di svolgere un tirocinio idoneo all’inserimento in graduatorie lavorative.
Inoltre, la Presidente di sezione ha richiesto ed ottenuto
che tutte la ragazze, avendone il titolo, svolgano corsi
di formazione per animatrici e operatrici educative.
Sempre nell’ottica del volontariato, le socie sono impegnate in attività laboratoriali per l’insegnamento
della lingua inglese in collaborazione con la Biblioteca
parrocchiale “Mons. Antonio Pascale” di Arenabianca/
Montesano S/M.
Altri laboratori condotti dalle socie svolgono lezioni
di manualità e creatività per fare emergere le singole
competenze. L’intento è quello di continuare con altri incontri e poi organizzare una mostra degli elaborati, frutto di nuove abilità manuali e creative.
Laboratorio
manualità e creatività
un gruppo di socie
tra cui oltre alla
presidente c’è la
referente all’arte
e cultura.
Emilia Catenazzo.
Laboratori di lingua inglese, è ritratto
un gruppo di persone tra cui la presidente.
Arcangiolina Arnone
32
Rispetto, legalità e gli 80 anni della sezione
sezione di Napoli
più ampia possibile del convincimento che non solo la
convivenza civile, ma anche l’economia viene dannegLa fic
giata dal mancato rispetto delle regole.
L’anno sociale si è concluso con la “Cerimonia delle
Candele” e la celebrazione dell’anniversario degli 80
anni della Sezione di Napoli alla presenza delle masLa Sezione ha organizzato una serie di eventi tenendo sime autorità della Fidapa, e di delegazioni di molte
conto dei principi fondanti della nostra Associazione.
Sezioni del Distretto.
L’evento più saliente che la Sezione di Napoli ha proPer onorare la memoria delle donne più rappresenmosso, nell’ambito del tema nazionale “Il percorso del tative che hanno contribuito con le loro azioni, con le
rispetto: l’esperienza della donna nella realtà cultura- loro idee e con le loro opere alla Cultura della società,
le e socio-economica”, è stato l’incontro dibattito sul è stato promosso un convegno dal tema: “Figure femtema: “La Fiction al Femminile – Donne Reali”, tenu- minili dall’ ‘800 al ‘00 – Sovrane – Donne di pensiero
tosi presso la sede del giornale “Il Denaro”. Relatri- – Donne di cultura” in collaborazione con la Fondaci sono state la Dott.ssa Laura Capobianco, Storica zione.
dell’Archivio della Memoria delle
Al Convegno erano presenti il
Donne, e la Dott.ssa Enrica AmaDirettivo Nazionale, la Presidente
turo, Sociologa, Docente Universidella Fondazione Fidapa, Eugenia
tà Federico II.
Bono, la Referente Distrettuale
Durante il dibattito si è evidendella Fondazione Caterina MazPasseggiata
ziata la differenza che esiste tra la
zella e molte socie provenienti da
nel Parco della
figura della donna nelle fictions
Sezioni del Distretto Sud-Ovest e
in cui assume alte cariche come
della Sicilia.
Villa Floridiana
commissari di polizia, direttori geSono state ricordate: Maria Sofia
nerali, manager di grandi aziende
di Baviera, Regina del Regno delle
ecc, e la figura della donna nella
Due Sicilie e Eroina di Gaeta, Enrivita reale in cui non assume tante
chetta Caracciolo di Forino, monaalte cariche, ma resta sempre nelca benedettina; Maria Algranati,
l’ambito delle cosiddette cariche al femminile.
ebrea, poetessa e scrittrice.
È stato anche promosso un Convegno dal tema: “LeLucia Migliaccio, Duchessa di Floridia, Principessa di
galità: Concretezza e Sviluppo Economico”.
Partanna, moglie morganatica di Ferdinando I Re delle
Dopo l’indirizzo di saluto della Presidente della Sezio- Due Sicilie è stata ricordata dalla Prof.ssa Lucia Carbone Anna Paolillo e della Presidente del Distretto Linda naro e dalla Prof. Liliana Negro, responsabili del Parco
Napoli, sono intervenuti i relatori: Dott. Ugo Ricciar- Storico “Lucia Migliaccio” di Floridia (SI), e dalla Prof.
di, Sostituto Procuratore Generale in Napoli e il Dott. ssa Marianella Mangiafico, ricercatrice e storica, che
Gianfranco Izzo, Procuratore della Repubblica in Noce- ha effettuato una approfondita ricerca sulle iscrizioni
ra Inferiore e Eufemia Ippolito, Vice Presidente Nazio- dedicate a Lucia Migliaccio.
nale della Fidapa. Ha concluso il convegno Giuseppina
Il Convegno si è concluso con una passeggiata nel
Seidita, Presidente Nazionale della Fidapa.
Parco della Villa Floridiana di Napoli, donato a Lucia
Si può dire che il concetto di legalità negli ultimi anni Migliaccio dal Re Ferdinando I e con la visita del Museo
è stato analizzato e discusso di continuo. E’ diventato delle Porcellane.
quasi tristemente famoso perché la realtà italiana è dominata dal suo esatto contrario: l’illegalità. Le relazioni
a Napoli
presentate hanno evidenziato che le ricette proposte
Lucia Migliaccio
sono molteplici. L’antidoto è uno solo: la diffusione
inile
tion al femm
33
Da “Luca fa’ presto” a “Levate ‘a sotto”
Il Barocco a Napoli
sezione di Nola
a musica
tr
o
r
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lo
o
Il sec
e arti visive
È il titolo della conferenza che la Fidapa, sezione di
Nola, nell’ambito del Tema Nazionale: il Rispetto della
Cultura, ha organizzato nella splendida cornice del Salone dei Medaglioni del Palazzo Vescovile in Nola.
Ha introdotto la presidente Ilda Di Maio De Stefano,
relatore è stato il professore Antonio Caliendo, storico dell’arte, ha concluso Vincenzina Nappi Scafuro
– Commissione Arte e Cultura – Distretto S.O.
La partecipazione di un numeroso e attento pubblico,
nonché di fidapine delle sezioni viciniore, ha decretato
il successo della serata. Il professore Caliendo, apprezzato esperto d’arte, ha relazionato egregiamente.
Perché il Barocco? Perché a Napoli il Barocco fa sentire ancora il suo battito vitale e, per questo, la n/s
sezione ha pensato di organizzare una serie di itinerari
per scoprire e/o riscoprire esterni ed interni di chiese
e palazzi che più ne caratterizzano e che ne conservano testimonianze rilevanti di quella lunga stagione
di splendida arte e di altissima civiltà, quale è stata il
Barocco.
Le musiche del ‘00 napoletano, del duo “a plettro”
Salvatore Giugliano ed Ernesto Nappi in relazione con le
parole del professore Caliendo hanno creato un’atmosfera di suggestione e di forte impatto emozionale.
Una terra spaccata
sezione di Nusco
La sezione relativamente al tema nazionale “ Il percorso del rispetto: l’esperienza delle donne nella realtà
culturale e socio-economica”, ha organizzato, in collaborazione con le Edizioni San Paolo, la presentazione
del libro “Una terra spaccata” di Emilia Bersabea Cirillo, romanzo ambientato sul territorio dell’Alta Irpinia
nel periodo della contestazione contro la costruzione
della discarica suo Formicoso, presso l’abbazia del Goleto in Sant’Agelo dei Lombardi. Insieme all’autrice
sono intervenuti l’arcivescovo, Francesco Alfano, critico letterario, il prof. Paolo Saggese, la dr Maria Teresa Iarrabbino, la presidente della sezione Michelina
Iuliano.
3
La diversità
sezione di Paternò
Le diverse posizioni sui DICO
Presso la biblioteca comunale ha avuto luogo l’incontrodibattito: Diversità diritti negati…aspetti etico giuridici.
Al centro della discussione i Dico, il matrimonio, i
transessuali, gli omosessuali e la relative controverse
posizioni. Il tema assai attuale visti gli ultimi accadimenti in campo politico e sociale, ha visto l’ ampia partecipazione di un pubblico interessato. I relatori, l’avv.
Elina Chimento pres.Osservatorio Nazionale Diritto di
Famiglia e Don Luigi Corciulo responsabile regionale
della Pastorale della salute, hanno analizzato il tema
rispettivamente dal punto di vista giuridico e dal punto
di vista etico religioso.
Dopo i saluti, la presidente Gabriella Distefano ha
presentato l’ospite della serata: ”Jessica di rai due” che
attraverso le parole di una canzone ha testimoniato
la condizione dei transessuali, le difficoltà, le scelte di
vita, il coraggio di dichiararsi alla società. Ancora una
volta la Fidapa ha voluto trattare un argomento spesso
considerato un tabù per scuotere l’opinione pubblica
su un tema di grande rilevanza umana e sociale. L’avv.
Chimento ha illustrato l’attuale legislazione in merito
agli omosessuali e con toni fervidi ha caldeggiato la
necessità di estendere a tutte le persone uguali diritti,
ivi compresi il matrimonio e l’adozione. Più pacate ma
non meno incisive le parole di Don Corciulo,il quale
ha ribadito la posizione della chiesa che, come madre,
accoglie tutti gli uomini, senza distinzione di sesso, ma
senza per questo trascurare di difendere e sostenere
con forza il valore della famiglia che rimane al centro
della società e della cristianità come esempio di amore
fedele e duraturo tra uomo e donna, che nella reciproca donazione sperimentano la disponibilità di dare
fecondi frutti di vita.
La rosa cucita - Mutilazioni
Genitali Femminili (M.G.F.)
sezione di Pino Chieri
L’argomento è tra quelli poco conosciuti, grazie anche al disinteresse dei principali mezzi di comunicazione: parliamo del problema M.G.F. ossia Mutilazioni
Genitali Femminili. È una pratica tribale ancora molto
diffusa in numerosi Paesi Africani e purtroppo, in seguito alla massiccia immigrazione da quei Paesi, eseguita spesso anche in Italia, nonostante sia considerata reato dalla legge italiana.
Nell’intento di sensibilizzare in merito l’opinione pubblica, la sezione FIDAPA PINO-CHIERI si è fatta promotrice di un incontro sul tema, dal titolo “La rosa cucita”,
immagine scelta dalle organizzazioni umanitarie che
operano in Africa per simboleggiare le pratiche tradizionali effettuate a danno dell’organismo femminile.
Hanno collaborato attivamente, con la presenza e
con filmati esplicativi, alcuni rappresentanti del Comitato Collaborazione Medica, del Progetto Aurora
“M.G.F. io-no”, del Forum Internazionale delle Donne
del Mediterraneo.
La signora Saida Ahmed (M.G.F. io-no) ha parlato di
come la sua associazione cerchi di contrastare il fenomeno delle mutilazioni genitali femminili in Italia,
mentre il C.C.M. si occupa del problema nei Paesi africani dove è presente con i suoi medici volontari.
Allo scopo di dare concretezza alla testimonianza di
partecipazione e solidarietà, si è deciso di vendere, nei
due giorni della manifestazione, mazzi di rose recise e
di devolvere il ricavato al C.C.M.
La sezione FIDAPA PINO-CHIERI organizzando questo evento ha inteso evidenziare il problema ai fini
di un suo eventuale inserimento nella trattazione del
Tema Nazionale.
“La rosa
scelta da cucita” è un’im
mag
lle o
per simb rganizzazioni mo ine
o
danno de leggiare le politi ndiali
c
ll’organi
smo femmhe a
inile
35
Il percorso della moralità:
“L’etica del rispetto delle regole tra diritti e doveri”
sezione di Rossano
uola
Il ruolo della sc
alla legalità
nell’educazione
L’etica del rispetto delle regole tra diritti e doveri.
Questo il “percorso della moralità” tracciato dalla Fidapa di Rossano, con riferimento alla tematica nazionale proposta dall’Associazione, nel convegno tenutosi presso l’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Industriale
Statale “E. Majorana” di Rossano con la collaborazione del suddetto Istituto e il patrocinio del Comune di
Rossano.
L’evento, coordinato da Lucia Miraglia, referente della Commissione Legalità della Fidapa di Rossano, ha
visto la partecipazione della Presidente della sezione
rossanese della Fidapa, Antonietta Perna, del Dirigente Vicario dell’ITIS, Giulia Paola Casciaro, del prof.
Gian Pietro Calabrò, Presidente del Corso di Laurea in
Giurisprudenza dell’Unical; del dott. Paolo Remer, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale
di Rossano; dell’avvocato Serafino Trento, Presidente
dell’Ordine degli Avvocati del Foro di Rossano e di Eufemia Ippolito, Vice Presidente Nazionale della Fidapa
che ha concluso il convegno.
La Presidente Perna, nell’aprire i lavori, ha affermato
“che da alcuni anni la sezione Fidapa di Rossano si
occupa di educazione alla legalità con convegni ed iniziative nei vari Istituti Scolastici della città di Rossano.
Nel 2010 proprio il tema nazionale della Federazione
ha fornito l’opportunità importante di continuare nella direzione che punta soprattutto al coinvolgimento
dei giovani e degli studenti, vera grande ricchezza del
futuro della società”.
3
Nella foto da sinistra:
avv. Serafino Trento,
dr. Paolo Remer,
prof. Gian Pietro Calabrò,
avv. Eufemia Ippolito,
prof. Antonia Perna,
prof. Giulia Paola Casciaro
Proprio in tale ottica la sezione di
Rossano ha organizzato, a margine
del convegno, un concorso, con relativa borsa di studio, che ha visto la partecipazione degli studenti presenti con
un elaborato scritto sulle tematiche
affrontate nel corso della giornata.
Il prof. Calabrò ha sottolineato che “la
legalità non sia da intendersi solo come
rispetto delle leggi, cosa che vincolerebbe questa alla mera volontà politica, ma
piuttosto come adesione ai valori e ai
principi fondamentali, posti a base della Costituzione”.
Il dott. Remer, a seguire, ha evidenziato come “ad
ogni diritto corrisponda un preciso dovere e come solo
l’esecuzione dei doveri possa garantire il conseguimento dei diritti e l’esercizio della democrazia”.
Partendo dall’etimologia della parola “etica”, l’avvocato Trento ha spiegato come “i diritti si siano affermati nel corso della Rivoluzione francese, che ha sancito il principio di uguaglianza, principio che spesso,
oggi, nell’agire quotidiano, è disatteso.
Con l’ausilio di “slides”, infine, la Vice Presidente Nazionale della Fidapa, Eufemia Ippolito, ha rimarcato “quanto siano importanti le regole per riscoprire il senso della
giustizia che è alla base di ogni convivenza sociale”.
Ha anche aggiunto che “il ruolo della scuola nell’educazione alla legalità deve far comprendere ai giovani che la giustizia non può funzionare se i cittadini
non comprendono il perché delle regole e la necessità
di una società orizzontale, partecipata e responsabile, basata sul rispetto delle norme e sul rispetto della
persona. Ed è per questo che la Fidapa, in qualità di
movimento d’opinione, concorre con le Istituzioni al
miglioramento della società”.
Il rispetto delle regole
ntale
per una società orizzo
Procedura corretta per la conservazione
delle prove nei casi di violenza su adulti e minori
e per la loro custodia ai fini giudiziari
sezione di Rovigo
La Diffusione dell’importante protocollo d’intesa tra
Autorità Giudiziaria,Polizia Giudiziaria e Autorità Sanitarie costituisce un segno tangibile dell’operatività della nostra Associazione, movimento di opinione, Il progetto è nato dall’esigenza nella UlSS n. di Vicenza,
presso la quale presta la sua attività il dr Andrea Galassi
che ha elaborato il progetto, di avere una procedura
corretta per la conservazione delle prove nei casi di
violenza su adulti e minori e per la loro custodia ai fini
giudiziari. È noto che spesso nei casi di violenza soprattutto su adulti, il % è costituito da donne. Purtroppo
la raccolta degli elementi di prova è affidato a personale
sanitario non formato in campo forense che persegue
le propria mission di diagnosi e cura senza curarsi degli eventuali sviluppi giudiziari futuri con i risultati che
spesso le querele, al momento di affrontare i vari gradi
di giudizio, non sono adeguatamente supportate da
elementi oggettivi. Oppure, secondo il Dottore, gli elementi oggettivi, se pur presenti, non possono essere
prodotti in giudizio, a causa delle eccezioni sollevate
dalle difese degli indagati.
Il progetto che ha visto la partecipazione dei mag-
istrati e delle forze FFOO, ha precisato il dr. Andrea
Galassi, si ripromette di collegare ospedale e territorio,
di trattare gli elementi oggettivi il più correttamente
possibile e ancora di formare il personale sanitario,
rendendolo edotto delle esigenze forensi, in modo da
catturarne la collaborazione.
Elementi portanti del “progetto” sono, da un lato la
costruzione di un supporto informatico che funzioni da
strumento comune di lavoro per ospedale e territorio,
cui le forze investigative e i magistrati potrebbero accedere per trarne la documentazione da inserire nei fascicoli giudiziari, dall’altro l’utilizzo di un kit per la raccolta
dei campioni biologici conservati, sigillati per le eventuali indagini eseguite ai sensi dell’art. 30 cpp.
Come precisato nella circolare nazionale n. 8, la Fidapa BPW Italy ha sottoscritto il protocollo d’intesa
proposto dal dr Andrea Galassi e la Presidente Nazionale l’ha inviato ai Ministeri della Salute, delle Pari
Opportunità e della Giustizia, auspicando che venga
considerato come modello nazionale da applicare, con
le opportune modifiche alle realtà locali su tutto il territorio nazionale. Il protocollo è sul sito Fidapa.
A Salemi le Celebrazioni dell’Unità d’Italia
sezione di Salemi
Con la visita del Presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano sono cominciate ufficialmente a Salemi le
celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
E proprio in questo clima di festeggiamenti si inserisce a pieno titolo la conferenza su “Simone Corleo, il
Comitato rivoluzionario del popolo salemitano e Garibaldi” che si è svolta nella Chiesa di Sant’Agostino.
Al convegno ha preso parte, quale ospite d’onore,
donna Anita Garibaldi, discendente dell’eroe dei due
mondi, pronipote di Giuseppe e Anita in linea diretta
dal nonno Ricciotti e dal padre Ezio; da sempre Anita
Garibaldi si occupa di cultura e divulgazione della storia del Risorgimento sia in Italia che all’estero. ”Amava
ascoltare le gente – ha detto la pronipote del generale
- coinvolgeva e si sentiva coinvolto dalle necessità della
popolazione e capiva che i popoli hanno bisogno di
tempo per maturare”. Una descrizione sentita quella
che Anita Garibaldi ha fatto del suo avo con il quale condivide un’evidente somiglianza fisica, il colore
dei capelli rosso castano, lo sguardo aperto e solare
e il sorriso. Nelle occasioni particolari la pronipote ne
segue anche l’abbigliamento e lo stile inconfondibile:
giacca rosso fuoco sotto una cappa di lana bianca e
verde. Alcuni interventi del convegno sono stati affidati
al dott. Gaetano Corleo, alla prof.ssa Jole Zito Corleo,
al Rettore dell’Università “Kore” di Enna dott. Salvo
Andò e all’assessore Bernardo Tortorici. Anita Garibaldi, al termine della conferenza si è intrattenuta piacevolmente con la presidente Paola Lo Grasso e le socie,
concedendo ancora ricordi di famiglia e aneddoti della
vita del condottiero che contribuì con le sue imprese al
processo storico del Risorgimento italiano.
Anita Garibaldi, pronipote
di Giuseppe, racconta...
3
50 anni della sezione, 20 anni della Fondazione
sezione di Salerno
poloso
L’impegno scru
l territorio
della sezione su
Un momento dell’evento Fidapa al Grand Hotel Salerno
La sezione Fidapa di Salerno e la Fondazione Fidapa
hanno celebrato, presso il Grand Hotel Salerno della città, due avvenimenti particolarmente significativi
che segnano una tappa importante nella storia di entrambi: il Cinquantesimo Anniversario della sezione ed
il ventesimo anno della Fondazione, in due giornate
ricche di appuntamenti, svoltesi alla presenza di autorità Fidapa, autorità civili, presidenti di sezione, socie e
graditi ospiti.
Nel pomeriggio di sabato, dopo gli indirizzi di saluto
della presidente di sezione, Rita Mazza Laurenzi, della
presidente nazionale Giuseppina Seidita, della presidente della Fondazione Eugenia Bono e della presidente del distretto sud-ovest, Linda Napoli, la socia fondatrice Maria Pistilli ha ripercorso la storia della sezione
dalle sue origini ad oggi. Molto risalto è stato dato alle
presidenti che si sono avvicendate negli anni, al loro
bagaglio culturale, al loro spirito di servizio e all’impronta indiscussa che hanno lasciato nella memoria di
tutte. Pur nella diversità dei mandati è riscontrabile un
filo conduttore: incidere sul territorio con attività culturali, sociali, etiche, con impegno scrupoloso, nel tentativo costante di realizzare lo scopo istituzionale della
Fidapa, vale a dire far conoscere e valorizzare il lavoro
delle donne nelle Arti, nelle Professioni, negli Affari.
Il professor Francesco D’Episcopo, docente di letteratura italiana presso l’Università Federico II di Napoli,
poi, ha intrattenuto brillantemente l’assemblea sulle
“donne nel Novellino di Masuccio Salernitano.
La cerimonia si è conclusa con lo spettacolo “Operetta che passione”, realizzato da un trio di eccellenti
38
Il contributo delle donne
meridionali all’Unità d’Italia
artisti, in un crescendo di note gioiose ed accattivanti
e, infine, con una piacevole e raffinata cena sociale.
La domenica è stata dedicata alla celebrazione del ventennale della Fondazione Fidapa, nell’ambito del tema della Fondazione, “Epopea garibaldina ed eccellenza femminile”, per ricordare anche i 150 anni dell’Unità d’Italia.
Organizzatrice e moderatrice dell’evento è stata Clotilde Baccari Cioffi, referente della Fondazione Fidapa
della sezione di Salerno, che ha coordinato i vari momenti della cerimonia iniziata, ancora una volta, con
gl’indirizzi di saluto della presidenti sopra citate a cui
si è aggiunta la referente della Fondazione Fidapa del
distretto sud-ovest, Caterina Mazzella.
Emozionante è stata l’interpretazione del coro polifonico del Liceo “Torquato Tasso” di Salerno, diretto dal
maestro Romeo Mario Pepe e interessanti gli interventi
della professoressa Silvana Sorvino, della sezione Fidapa
di Napoli, componente del Consiglio di Amministrazione
della Fondazione, sulla “partecipazione silenziosa delle
donne meridionali all’Unità d’Italia”; della professoressa
Maria Rosaria Pelizzari, del dipartimento di Scienze Storiche e Sociali all’Università di Salerno, che ha presentato l’opuscolo realizzato dalle socie Tina D’urso De Angelis e Clotilde Baccari Cioffi su alcune memorie, aneddoti e curiosità del Risorgimento salernitano ed, infine,
del dottor Antonio Valitutti, magistrato di Cassazione,
che ha ricordato, con dovizia di particolari, la figura del
patriota salernitano Rosario Macchiaroli.
Squisita interpretazione la drammatizzazione dello
sbarco di Pisacane a Sapri scritta e narrata dagli attori
salernitani Gaetano Stella, Elena Parmense, coadiuvati
dalla loro compagnia.
Anche questa giornata si è conclusa con una piacevole conviviale.
Tutto questo perché nulla vada perduto, ma resti sempre nella nostra memoria, come segno indelebile del
nostro percorso.
Infanzia negata. I diritti della bambina
sezione di Siderno
Alla futura ve
ra cittadina
va fornita anc
he un’educazi
one
economica e p
olitica
Il tema affrontato nel convegno è quanto mai attuale per gli innumerevoli casi che vedono soccombenti
bambini e minori, per maltrattamenti, pedofilia, scomparse e abbandoni. “La Carta dei diritti della bambina”, approvata sin dal 1 dalla BPW a Reykjavik
ha offerto la possibilità di analizzare, a più largo raggio, fatti e articoli di legge.
Il convegno è stato organizzato dalla Fidapa di Siderno, in collaborazione con quella di Locri.
Ha introdotto Caterina Mammola Lascala, presidente della sezione di Siderno, salutando e ringraziando
tutti i convenuti, e soffermandosi brevemente su uno
degli articoli della Carta della bambina, alla quale deve
essere garantita una buona educazione “in materia di
economia e di politica”, per diventare una “vera cittadina”, giacché la coscienza civile e l’assunzione di
impegni lavorativi sono alla base per ogni donna del-
l’essere e sentirsi parte produttiva della Nazione.
Sono intervenuti subito dopo la Presidente della Fidapa di Locri, Carmelita Mittoro Cilea e Giusy Porchia
Marano, Referente Distretto Sud Ovest Commissione
Nazionale Fidapa “Carta dei diritti della Bambina”.
Ha moderato Patrizia Pelle, Coordinatrice Nazionale
Revisori dei Conti Fidapa, che ha presentato i relatori,
commentando di volta in volta alcuni punti di vista.
Un’ampia relazione introduttiva è stata svolta dall’avv.
Irene Fiorenza, che si è soffermata sull’infanzia negata,
malmenata e soffocata, sulla differenza tra punizione
del “minore” e abuso dei mezzi di correzione, citando
articoli di legge e situazioni reali, sollecitando più valide
politiche di sostegno alle famiglie per i bambini disagiati, da parte degli Organi competenti per territorio.
Il dr. Carlo Macrì, procuratore della Repubblica , del
Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria, ha trat-
3
tato “La Convenzione sui Diritti dell’infanzia e la
Carta dei diritti della bambina”.
La sua relazione ha avvinto l’uditorio, parlando di
“bambini invisibili”: invisibili per scomparsa, sequestro
e non solo, anche per problemi legati all’immigrazione,
a figli di clandestini, ecc. Il Tribunale dei minori non
s’interessa solo di reati, ma anche d’altro, del civile,
dell’adottabilità dei bambini, di indagini particolari:
la “materia” è stata innovata dal 2001. Importante è
anche il “pacchetto sicurezza” a favore sia del “fanciullo”, sin dalla nascita, sia della madre nel caso che
voglia rimanere “ignota” per motivi personali.
Vasta e quotidiana la gamma di minori disagiati, abbandonati, contesi.
Il minore deve essere rispettato nelle proprie radici
culturali, familiari e di appartenenza.
Recentemente, però, si è verificato un “principio”
nuovo, a proposito delle famiglie “mafiose”, al fine di
educare alla legalità, non alla criminalità. Carlo Macrì
ha avanzato la tesi - poi accettata – di decadenza dell’autorità paterna (e non della madre) nei condannati
per mafia.
Questo punto è stato discusso ancora nel dibattito
con opinioni diverse, pro e contro l’educazione familiare di soggetti all’interno di mafia e ‘ndrangheta.
L’avv. Daniela Gatto, Componente Camera Minorile
di Locri, ha parlato delle “Cause ingiustificate di al-
lontanamento familiare”, soffermandosi sull’apposita
Legge del 2001 e sul “Centro Affidi” costituito appunto da più soggetti competenti in base alla 1/01, i
quali decidono sui casi di “affidabilità” di un bambino
a una famiglia, a un adulto, a un Ente.
I bambini con genitori “malati” non possono essere
“allontanati” per tale motivo dalla famiglia, ma soltanto se i genitori sono sospettati di comportamenti
immorali, e quindi dannosi per il minore.
“Lo sfruttamento del lavoro minorile” è stato al
centro della relazione dell’avv. Pietro Origlia, studioso
di problemi su minori e che pubblica su giornali articoli
che riguardano tale argomento.
Attualmente si rileva il “grido di dolore” sul lavoro
minorile e sull’accattonaggio, usato da alcune fasce
sociali, quando l’opinione pubblica viene scossa da
vicende sconvolgenti, a causa di bambini abusati in
attività illecite. Ancora una volta, è emersa l’esigenza
di attuare servizi sociali ad hoc, intervenendo sulle famiglie e facendo frequentare i bambini sia all’asilo, sia
nelle scuole.
Ha concluso l’avv. Maria Cristina Caracciolo, che ha
curato anche la videoproiezione di immagini e ricerche
sugli argomenti trattati, sintetizzando i punti salienti
emersi, convergenti e divergenti.
Numeroso e qualificato il pubblico presente: gli argomenti trattati ne hanno sollecitato il dibattito.
Le donne si raccontano
sezione di Soverato
sa attraverso
L’universo ro
matografico
e
in
c
io
g
g
a
u
g
il lin
La Presidente della sezione Fidapa di Soverato, Antonia Doronzo, ha voluto fortemente sostenere, insieme al Soroptimist e alla Commissione Pari Opportunità, la minirassegna cinematografica – Incontriamoci
al cinema – Le donne si raccontano (location il Supercinema di Soverato con ingresso gratuito), ideata
dalla Biblioteca delle Donne di Soverato, in cui sono
socie anche buona parte delle fidapine, riconoscendo
in questa manifestazione la possibilità di condividere
con la comunità non solo momenti di intrattenimento, ma soprattutto riflessioni sulla vita della donna di
0
ieri e di oggi .
Attraverso il linguaggio cinematografico, più immediato e diretto, il pubblico, intervenuto alle diverse proiezioni, ha potuto così soffermarsi sulle diverse
problematiche dell’universo rosa ancora irrisolte che
riguardano la sfera familiare ed il mondo del lavoro,
con tutte le sue contraddizioni e violenze.
La presidente della Biblioteca, Lilly Rosso, anche socia fidapina, ha invitato il pubblico a chiedersi “Chi
sono le donne ? Che cosa cambia quando cambiano le
donne?”...”Ciò che ci unisce - ha aggiunto – è la possibilità di far valere i nostri desideri , cioè di far entrare
la visione femminile del mondo sullo scenario pubblico
attuale”.
Il dibattito, seguito sempre alle proiezione dei film, ha
fatto emergere conseguentemente emozioni, ragioni,
porzioni di vita e di verità, creando le condizioni per
guardarsi dentro e confrontarsi in un comune esercizio
di libertà.
Premio Fidapa
sezione di Soveria Mannelli
Patti
Il metodo Marchio
dei disturbi
per il superamento
dell’infanzia
La nostra manifestazione più importante è quella
legata alla Cerimonia delle Candele, durante la quale viene assegnato un Premio a una donna calabrese
che, con le sue opere e /o il suo lavoro, ha contribuito a migliorare la condizione femminile. Quest’anno
siamo giunte alla quarta edizione del Premio Fidapa
Soveria Mannelli, assegnato a una nostra concittadina che oggi vive e lavora nella città di Locri. Si tratta
della Dott. Maria Marchio, psicologa e arteterapeuta,
che ha ricevuto il Premio per avere, con il metodo da
lei brevettato, ‘Metodo Marchio-Patti’, contribuito al
miglioramento e al superamento dei disturbi primari
e secondari dell’infanzia. Un metodo che permette ai
piccoli scolari di approcciarsi alla lettura, alla scrittura
e al calcolo matematico, prevenendo e riabilitando i
loro disturbi. La Marchio è anche pittrice e scultrice e
la sua casa di Locri è diventata un Museo apprezzato e
visitato. Durante la stessa manifestazione è stato presentato il sito web della nostra sezione, fortemente
voluto dalla Presidente, Anna M. Caligiuri, per farci
conoscere e poter avere contatti immediati con l’esterno. L’indirizzo per visitarlo è il seguente: www.fidapasoveriamannelli.it
Fra le altre attività svolte in questo anno sociale, segnaliamo il Convegno sulla prevenzione dei tumori
femminili, tenutosi proprio in occasione della Giornata
della Donna, che tanta ricaduta ha avuto sul territorio.
Progetto “Universo donna”
sezione di Taranto
Il Comitato Nazionale di Parità e il Ministero delle
Politiche Sociali hanno promosso per il territorio tarantino un “progetto di azioni positive” denominato
“Universo Donna”, per le pari opportunità. Il Comune
di Taranto, quale capofila, ha stipulato un accordo di
partenariato con la sezione FIDAPA e la CISL per un
progetto della durata di sedici mesi per promuovere le
pari opportunità attraverso la realizzazione di azioni
di sistema che aiutino gli operatori locali ad acquisire
adeguate metodologie per buone prassi a livello locale
e regionale e azioni intensive per il coinvolgimento di
diversi attori per la diffuasione di una coscienza comune orientata al genere.
La ricerca iniziale si è svolta nella forma di inchiestasondaggio con un questionario rivolto a un campione
di donne di età compresa tra i 18 e i 5 anni, allo scopo di cogliere la loro percezione rispetto a temi quali la
formazione, i servizi sociosanitari, il lavoro, la sicurezza, le Istituzioni. Sulla base dei risultati raggiunti sono
state individuate tre tematiche tra quelle aderenti alle
esigenze rilevate dal campione (: i servizi; la sicurezza; il
lavoro) e su esse si sono svolte 3 conferenze pubbliche
da parte dei soggetti interessati: Comune, FIDAPA e
CISL. Nel seminario FIDAPA “La sicurezza delle Donne
a Taranto” si sono stati trattati argomenti dal punto
di vista legale, ed videnziati i punti deboli e i punti di
forza del sistema giudiziario vigente; sono tati sintetizzati gli episodi dovuti al senso di insicurezza percepito
dalle Donne nella città; sono stati ampiamente analizzati i risultati dell’indagine nella prima fase operativa
del Progetto. Successivamente si è dato avvio ad un
interessante dibattito tra un pubblico numeroso e selezionato: operatori dei Consultori, volontari della CRI,
rappresentanti delle Forze dell’Ordine e Presidenti e
socie di Clubs femminili (Zonta, Donne senza frontiere, AMMI). Ha concluso i lavori la Presidente FIDAPA
del Distretto SUD-EST Lucia Moccia, compiacendosi
del fatto che ancora una volta l’Associazione si trova
impegnata a sensibilizzare l’opinione pubblica su un
aspetto di rilevante interesse per le Donne, auspicando che tali iniziative si traducano in azioni propositive
per una prospettiva di miglioramento. Le fasi successive del Progetto saranno rivolte alla realizzazione di
azioni concrete.
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Le donne e la cultura cosmopolita di frontiera
sezione di Tergeste
Presidente e vice Presidente
Nazionale e distretto nord est
Foto di gruppo
ringraziamenti finali
Sabato 1 ottobre si è tenuto a Trieste il convegno
“Le donne e la cultura cosmopolita di frontiera”, promosso dal Distretto Nord Est nell’ambito del
tema nazionale della Fidapa BPW Italy “Il Rispetto: il
percorso della donna nella cultura”. Il convegno è
stato organizzato da Anna Giovannoni, vicepresidente
del Distretto NE ed Elisabetta Gregoric, past president
della sez. Tergeste Venezia Giulia, e già responsabile
naz. per i rapporti con la BPW International ed è stato
patrocinato da Comune, Provincia e CCIAA di Trieste.
Hanno partecipato la presidente e vicepresidente nazionale, Giuseppina Seidita ed Eufemia Ippolito, la presidente del Distretto NE Maria Grazia Avezzù e molte
socie dalla città giuliana e dell’area di Verona, da tutto il
Nord Est e dal BPW Club di Pola (Croazia). Grazie al contributo di alto livello delle socie relatrici, il convegno ha
messo in evidenza il rapporto esperienziale delle donne
con la cultura di frontiera veneto-istriana, dall’antichità
ai giorni nostri, per coglierne analogie e differenze. Una
panoramica internazionale sul ruolo delle donne nell’Adriatico settentrionale, luoghi crocevia di culture, di
incontro e spesso purtroppo anche di scontro di popoli,
un aspetto rilevante per lo sviluppo della cultura e, in
particolare, per la letteratura italiana di frontiera.
Dopo la breve introduzione della presidente NE Avezzù, hanno iniziato con i saluti le presidenti delle sezioni
ospitanti Tergeste Venezia Giulia, Ondina Ghersin, e
Trieste, Marina Maroncelli, della BPW nazionale Sei-
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dita, dell’assessore provinciale Mariella de Francesco,
Gordana Biljetina del Consolato croato a Trieste e di
Luisa Nemez per la CCIAA. Il convegno è entrato nel
vivo con la conversazione della Gregoric che ha collegato la visione dell’Europa unificata di Ottaviano Augusto con il processo di allargamento dell’UE in atto,
per poi proseguire con l’interessante presentazione
del volume “Anfiteatri di Verona e Pola”, di cui è
coautrice Loredana Gioseffi futura socia di Verona S.
Bonifacio, e dalla relazione di Edoarda Grego, socia di
Trieste ed autrice dell’antologia “Friuli Venezia Giulia. Letteratura e civiltà”, che ha tratteggiato i profili
di donne letterate del nord est.
L’aspetto giuridico è stato affrontato dalla Ippolito che
ha parlato delle buone pratiche per promuovere la cittadinanza democratica e la convivenza e. Alida Perkov,
presidente del Club BPW di Pola, ha affrontato invece
l’aspetto economico, presentando le attività previste
per il 5° BPW Danubenet, network tra le federazioni e
i club BPW lungo il Danubio, nato per approfondire il
commercio e la multiculturalità. La presidente Seidita
ha concluso infine i lavori ricordando l’importanza di
convegni come quello di Trieste per favorire l’apertura
a livello internazionale della nostra associazione.
A chiusura della mattinata, tutte le socie si sono ritrovate a pranzo all’Harry’s Bar dell’Hotel Duchi d’Aosta nella centralissima Piazza Unità, a pochi passi dalla
sede del convegno.
Progetto genitori 2010
sezione di Terlizzi
Per organizzare un Progetto bisogna aver
subito chiari la finalità e gli obiettivi da raggiungere, in più il progetto stesso diventa
importante quando viene calato nella realtà sociale del territorio, in special modo
quando i destinatari dell’attività sono i preadolescenti e le rispettive figure genitoriali . Il percorso formativo,gratuito, rivolto a
genitori,educatori e a tutti gli interessati agli
“stili di comportamento” degli adolescenti
ha previsto quattro incontri della nostra sezione con la collaborazione del Ser.T di Ruvo
di Puglia, della Scuola Secondaria di 1°grado
“ Moro-Fiore” di Terlizzi .
Gli obiettivi primari sono stati quelli di
voler prevenire il disagio adolescenziale, l’abbandono
scolastico e di favorire la comunicabilità tra adulto ed
adolescente per una consapevole crescita personale, quindi per sostenere i genitori nel difficile compito
educativo -formativo.
I destinatari sono stati gli alunni della terza media
i che hanno assistito a proiezioni di due film :”Facili
prede” e “Alla luce del sole”, mentre i genitori hanno
visionato: “Thirteen” e ”La bestia nel cuore”.
Al termine di ogni proiezione,è stato animato un libero
dibattito, coordinato da esperti/operatori del Servizio Dipendenze Patologiche di Ruvo di Puglia e Flora Mazzone
assistente sociale, referente della sezione della Commis-
sione “Igiene e sanità” la quale ha curato l’attuazione
del progetto, con il sostegno del direttivo.
I film proiettati nell’aula magna della scuola hanno
portato all’attenzione di grandi e piccoli alcune problematiche spesso nascoste e silenti che denotano
uno stato di sofferenza degli adolescenti di cui gli
adulti devono farsi carico, verso una ragionata analisi
di comportamenti che possono divenire patologici. E’
importante che tali iniziative diventino sempre più diffuse così da rendere la prevenzione di comportamenti errati e devianti un baluardo della maturazione dei
nostri ragazzi e un aiuto fondamentale per i genitori,
spesso soli e disorientati.
“Arte e Artigiano” XVI Edizione
sezione di Termini Imerese
che si
Una mostra biennale
diffondere
ripete per preservare e
l’artigianato artistico
La sezione Fidapa di Termini Imprese, col patrocinio
della Provincia di Palermo e del Comune di Termini Imprese, ha organizzato la XVI Mostra Biennale regionale
di Arte e Artigianato.
L’esposizione è stata allestita nello spazio dell’ex Convento dei Padri Riformati, che, grazie all’intervento dell’assessore alle Politiche Sociali, padrona di casa e nostra socia, Anna Amoroso, ha potuto estendersi anche
al bellissimo chiostro reso fruibile per l’occasione.
La mostra, che ha lo scopo di valorizzare il lavoro artigianale ed artistico delle donne siciliane, dando loro
la possibilità di mostrare le loro opere in ambiti territorialmente differenti dai propri, ha ospitato espositrici provenienti oltre che da Termini Imerese, anche da
Trabia, Altavilla Milicia, Palermo, Monreale, Alcamo,
Castelvetrano, Ragusa, Siracusa, Salemi, San Cataldo.
In mostra corredi, vestiti, gioielli artistici, accessori
per la donna e per la casa, complementi di arredo,
oggettistica varia.
Prodotti artigianali di grande prestigio e varietà, realizzati con tecniche tradizionali e nuove.
La mostra è stata inaugurata dal Sindaco di Termini
Imerese dott. Salvatore Burrafato, alla presenza dell’intera giunta municipale, di Rosamaria La Scola, tesoriera del distretto Sicilia nostra socia, e dell’arciprete don
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Francesco Anfuso.
Durante la cerimonia la Presidente della sezione imerese, Maria D’anna, ha consegnato i 3 premi previsti
dal regolamento della mostra.
I lavori esposti sono stati valutati da una qualificata
giuria che ha assegnato il primo premio alla sig.ra Rosaria Lombardo; il secondo premio alla sig.ra Michela
Ritondo e il premio originalità alla signora Giovanna
Chimera. Fuori concorso è stato menzionato il lavoro
presentato dalla signora Concetta Cirasa.
Alla fine della cerimonia la presidente, dopo aver ringraziato quanti hanno collaborato per la riuscita della
manifestazione, ha dato appuntamento al 2012 per la
XVII edizione della mostra.
Corso di italiano per lavoratrici straniere
sezione di Terra d’Otranto
Luce,
“Dagli archivi
anni di storia”
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80 m
“In linea con le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità
d’Italia, nell’Auditorium Cezzi di Maglie la nostra sezione ha inaugurato l’anno sociale 2010-2011 con
la proiezione del lungometraggio ”ma che Storia”
di Gianfranco Pannone, musiche di Ambrogio Sparagna. In circa 80 minuti si raccontano 150 anni di
storia italiana dal Risorgimento ad oggi grazie ad
una meticolosa ricerca negli Archivi Luce, “pieni di
incredibili sorprese e piccoli gioielli” secondo quanto
dichiarato dallo stesso regista. Sarà presente il sindaco di Maglie dott. Antonio Fitto e il regista dott.
Gianfranco Pannone per un breve commento”.
PROGETTO DI UN CORSO DI LINGUA ITALIANA
RIVOLTO ALLE LAVORATICI STRANIERE
La nostra sezione con il patrocinio del Comune di Maglie ha organizzato un corso gratuito di lingua italiana,
tenuto dalla past presidente Lina Leone, rivolto alle lavoratrici straniere (20 lezioni settimanali). L’idea è nata
dal tema nazionale del biennio in corso “Il percorso del
rispetto: l’esperienza della donna nella realtà culturale
e socio-economica del territorio”, ma anche dal tema
del convegno nazionale di Bari del 2 agosto scorso
“La cultura come valore nel rispetto della legalità per
l’affermazione della moralità”. Il messaggio che ne è
scaturito di dare molto spazio alla cultura è stato recepito come uno stimolo a promuoverla nel nostro territorio
soprattutto agli strati sociali meno acculturati e quindi
più deboli e più vulnerabili. L’attenzione è stata rivolta
alle donne straniere che svolgono il lavoro di assistenza
domiciliare e che quotidianamente incontriamo con le
loro difficoltà di comunicazione e, naturalmente, anche
di integrazione con la speranza di dare un aiuto concreto e un segno tangibile della tradizionale accoglienza
salentina.
Omaggio ad Alda Merini
sezione di Terra di Lavoro
Nel Salone degli Specchi del teatro Garibaldi in S.
Maria Capua Vetere la sezione “Terra di Lavoro” ha
reso omaggio alla poetessa Alda Merini, donna combattuta del nostro tempo. L’incontro, introdotto e moderato dalla Presidente della sezione Rachele Napoletano, ha avuto risonanza su tutto il territorio con
articoli su vari giornali e comunicati su tv locali. Nella
serata, che ha visto la presenza del nostro sindaco dott.
Giudicianni, della vice presidente distrettuale Clotilde
Baccari, al ricordo personale degli intervenuti si è aggiunto l’ottimo ed esaustivo intervento della poetessa
Clea de Francesco, che ha sapientemente illustrato alla
platea le principali caratteristiche della poesia di Alda
Merini, con letture di brani tratti dal “Magnificat” e
dalle “Lettere al dottor G”. Negli intermezzi di lettura
e commento ben si inserivano le musiche del giovane
cantautore NYO, definito ironicamente “allievo di Joe
Satrani”, che ha proposto vari brani tra cui quello scritto da Roberto Vecchione per Alda Merini. La relatrice
ha accompagnato i numerosi presenti in una scoperta
”a volo d’angelo” sulla vita e sull’opera dell’autrice
milanese, donna dalle molteplici sfaccettature, capace
di stupire per l’estrema religiosità dei versi del Magnifi-
cat, che contrastano con l’altra Merini, quella che forse gli scettici preferiscono ricordare, citando le Lettere
al dottore G, che parlano di una persona sofferente
nel corpo e nello spirito. Il suo essere donna dall’amore
alla follia, dall’affetto e dall’amicizia di cui pure fu circondata alla fine triste e misera che le toccò.
Alda Merini non ebbe pochi dolori nel corso della vita,
eppure la sua poesia resiste come una testimonianza di
fede nell’uomo e nella donna, nonostante tutto, tipico
dell’animo sensibile della donna. Pier Paolo Pasolini,
in un suo articolo pubblicato sulla rivista ”Paragone”,
così parlava della poetessa: ” Che di fonti per la Merini non si può certo parlare :di fronte alla spiegazione
di questa precocità, di questa mostruosa intuizione di
una influenza letteraria perfettamente congeniale, ci
dichiariamo disarmanti.....”
la sofferenza nel co
rpo
e nello spirito di un
a donna
Convegno “Tempi di vita, tempi di lavoro”
sezione di Valdarno Arezzo
CONVEGNO DEL DISTRETTO CENTRO
“TEMPI DI VITA, TEMPI DI LAVORO”
La Legge 8 Marzo 2000 n. 53 compie 10 anni;
si dimostra o è ancora troppo giovane?
Badia a Roti (Bucine)– Aprile 2010
Arezzo - Centro Convegni e Affari – 10 Aprile 2010
Il Distretto Centro ha organizzato l’incontro ”Tempi
di vita, tempi di Lavoro” tra le colline del Chianti: filari di viti, chiome argentee di olivi, gruppi di cipressi,
piccoli borghi di antica pietra e bianche strade serpeggianti, si erge l’abbazia camaldolese di San Pietro a
Roti dei primi tempi dell’anno 1000.
In questa nobile struttura Laura Bottai, Presidente Fidapa della sezione Valdarno e Alessandra Valenti della
Commissione Progetti del Distretto Centro, hanno organizzato un importante evento fortemente voluto da
Anna Maria Cacciami, presidente del Distretto Centro, su temi di grande attualità quali quelli dei diritti
della donna conseguiti e quelli ancora da conseguire.
Diritti che non sono solo di specie, ma che si intrecciano con il processo di evoluzione della nostra società,
nel suo complesso.
Anna Maria Cacciami, ha evidenziato l’importanza
della Legge 53 come sistema per conciliare vita e lavoro
femminile, tenendo conto delle limitazioni e dei sacrifici
che la donna-madre, deve quotidianamente affrontare
per coniugare al meglio la propria professionalità e l’impegno dignitoso richiesto dalle cure della famiglia.
La legge che prevede flessibilità di orari e contributi
alle aziende, associazioni, enti, istituzioni che rispettano l’attuazione dell’art. , è ancora in una fase di
sperimentazione suscettibile dunque di adeguamenti
e di arricchimenti suggeriti dall’esperienza quotidiana
e dal confronto di legislazioni di altri paesi dell’area
comunitaria.
Eufemia Ippolito, vice presidente nazionale Fidapa ha
parlato di occupazione femminile (in discesa in Italia rispetto gli standard europei) di tempi di lavoro, di tempi
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di famiglia, di salari diversificati, di carriere equiparate.
Prospettive di grande impegno sociale su cui si sono
misurate e si dovranno ancora impegnare le istituzioni governative per una modernizzazione più sensibile
alle istanze di nuove realtà sociali.
Giuseppina Seidita, presidente nazionale ha evidenziato che nell’ambito delle politiche di parità, la
Legge 8 marzo 2000 n. 53 dimostra i suoi 10 anni
perché non è riuscita pienamente ad ottenere tutti gli
scopi prefissi (contributi aziende, permessi e congedi
parentali per lavoro di cura familiare, rete per anziani, formazione dei collaboratori familiari alle ASL e,
soprattutto, una maggiore umanizzazione dei servizi
stessi). Il tutto deve essere riconsiderato, riconfermato
per una realtà sociale femminile più vivibile.
Marina Piazza dell’associazione Gender ha sottolinea-
to che nell’Unione Europea è vivo l’interesse per i problemi relativi ad una nuova ottica del lavoro femminile.
Grazia Sestini, già sottosegretario al Ministero del
Lavoro, ha parlato di occupazione e disoccupazione
femminile in aumento, di lavoro part-time, di congedi
parentali maschili e femminili, di abbandono del lavoro
per difficoltà familiari e di altro genere e di quanto è
stato fatto dalle istituzioni e di quanto ancora devono
fare per “premiare” quelle scelte familiari che vanno
incontro alle esigenze e alle necessità delle nuove generazioni, per forgiare un corretto modello educativo.
La visita alla mostra: “Arezzo Oro” ha permesso alle
socie partecipanti al congresso del Distretto Centro di
poter ammirare gli splendidi manufatti di un’antica e
nobile tradizione artistica che ha il suo fulcro nella provincia toscana.
Progetto “Quello che non ascoltano mai”
sezione di Vicenza
Il progetto, nato dalla consapevolezza che la cultura di genere resta confinata negli ambiti delle associazioni femminili, ha inteso far uscire dalle strettoie
in cui sono tuttora confinati gli argomenti noti sulle
difficoltà delle donne in ambito lavorativo e professionale rivolgendosi direttamente agli ordini e collegi
professionali, considerati nell’immaginario comune
prevalentemente maschili, per sentire la loro filosofia
nei riguardi della donna lavoratrice e imprenditrice.
La formula del convegno e, di seguito, la tavola rotonda è risultata la forma vincente perché la prima parte ha introdotto il tema da più punti di vista: filosofico,
giuridico, politico e sociale. Le relazioni di autorevoli
relatrici come la responsabile incaricata dell’Università
di Padova per la Cultura di Genere, la Presidente della Commissione regionale Pari Opportunità, la Consigliera di parità Regione veneto e la presidente sezione
BPW-Fidapa di Vicenza. La tavola rotonda, condotta e
moderata da una nota giornalista televisiva locale ha
avuto al tavolo i rappresentanti di ordini prefessionali
a prevalenza maschi. Altri rappresentanti di ordini hanno partecipato come presenza al convegno.
Conclusione del convegno: firma di documento con
promessa di intenti: la diffusione della cultura di genere.
Hanno firmato:Ordine dei Consulenti del lavoro, dei
Commercialisti, dei Notai, dei Geometri, degli Infer-
mieri, dei Periti industriali, dei Farmacisti, dei Medici e
di Medici Chirurghi.
Hanno partecipato inoltre gli Ordini degli Avvocati e
degli Ingegneri.
INCONTRIAMOCI SULLA VIA DELL’ORO
A Vicenza ha avuto luogo la tavola rotonda “Incontriamoci sulla Via dell’Oro” promosso da BPW Fidapa
sezioni di Vicenza e Arezzo in collaborazione con VICENZAORO Choice.
L’evento è il prosieguo del gemellaggio tra le due sezioni BPW, nato ad Arezzo con lo scopo di porre all’attenzione delle socie BPW e dell’opinione pubblica le
problematiche inerenti il settore orafo.
Nel corso della tavola rotonda sono stati approfonditi
i seguenti tre punti salienti:
- la mancata iscrizione degli studenti a scuole professionali specialistiche per il settore orafo con la
conseguente carenza di manodopera specializzata
e specialistica.
- situazione critica delle imprese ed in particolare
delle imprese orafe e rapporti contrattuali con gli
istituti bancari;
- rilevazione condizioni bancarie sfavorevoli nei confronti delle imprenditrici, applicazione dei tassi di
usura. Risvolti civilistici, penalistici e tributari.
La
Bellezza
delle Arti
La Bellezza
delle Arti
sezione di Venosa
“C’è una stellina...”
di Nicla Marangelli
“C’è una stellina…” è una favola dalla forte e pregnante
valenza didattica. Questa favola invia messaggi, perciò sia
l’ascolto, sia l’aiuto che può dare, si attuano contemporaneamente a più livelli e forniscono al bambino la possibilità di
visualizzare il proprio stato emotivo e psicologico.
Micla con la sua “C’è una stellina…” ci ha fatto dono di un
“carrozzone” ricco di suoni, immagini, e magia per riscoprire
con grandi e piccini il sapore della fantasia e la gioia della
condivisione. L’autrici trasporta grandi e piccini nel piacere
della lettura, del racconto,della visualizzazione e dell’invenzione di storie.
(Rino Covella, dirigente scolastico)
sezione di Soverato
Icone e fontane nel comprensorio del Golfo di Squillace
La commissione Arte e Cultura
della Fidapa di Soverato, presieduta dall’architetto Marisa Gigliotti e con l’ausilio di Emanuela
Pennacchio e di altre socie, si è
impegnata nell’arco di due anni
a individuare icone e fontane, in
evidente stato di abbandono, ubicate nel comprensorio del golfo di
Squillace, con particolare attenzione ai contesti rurali.
Tale iniziativa nasce come contributo al Tema Nazionale del biennio
200/0 della nostra Federazione.
Il tema scelto era anche motivato dalla volontà di dare seguito al
lavoro avviato su “Le Sette Perle
della Fidapa“, volto a segnalare
luoghi e contesti cosiddetti “minori” ma meritevoli di essere inseriti tra i percorsi turistici della
nostra bella Italia.
Tale iniziativa nasce, ancora, dal
forte desiderio di noi tutte di
dare valore, dignità e rispetto a
strutture artistiche, quali Icone ed
Edicole Votive, che non raccontano la grande storia ufficiale, ma
la storia contadina, popolare e religiosa della terra di Calabria.
Tale iniziativa nasce, ancora, dalla granitica volontà di noi tutte di
testimoniare lo stato di cattiva
conservazione di un patrimonio
culturale, sicuramente minore, ma
ricco di tradizioni e di saperi ormai
desueti.
Il lavoro è consistito in:
1 catalogazione dei manufatti
artistici
2.individuazione delle tipologie
ricorrenti
3.individuazione dei percorsi di
collegamento
.ricerche bibliografiche ed orali.
5.rilevamenti fotografici.
Ad una prima fase ricognitiva, ne
è seguita una di dettaglio che ha
messo in evidenza le analogie e
le differenze tra alcune tipologie
di edicole votive inerenti i territori
da noi scelti. Ne è nato un opuscolo illustrativo con l’indicazione
di itinerari che rappresentano la
riscoperta di luoghi e beni di valenza artistica, storica e ambientale poco conosciuti. L’obiettivo
è quello di inserirli in percorsi turistici atti a riaffermare non solo
l’orgoglio dell’appartenenza a
un territorio, al suo vissuto, alle
sue tradizioni, ma soprattutto a
recuperare alla memoria testimonianze di vita che rischiano di
scomparire per sempre.
La sezione esprime un grazie
particolare a Marisa Gigliotti per
avere creduto per prima nel progetto e per averne reso possibile
la realizzazione grazie alla sua generosa ed entusiasmante disponibilità, oltre che competenza.
Riflessioni
Rifl
essioni
su...
Riflessioni su...
Nel ricordo affettuoso della redattrice Alma Pizzi Pasquali, che non ci accompagna più nel nostro lavoro, riteniamo doveroso pubblicare un suo articolo che è apparso nel Notiziario n. 10.
Siamo certe che lei avrebbe voluto il suo “ritratto in piedi” proprio così.
Opinioni sul Federalismo
In sala alcuni minuti prima del concerto: suoni scomposti di singoli strumenti in prova. Poi il direttore sale sul
podio e dà il via: d’improvviso una grande armonia.
Sono gli stessi strumenti, gli stessi musicisti, gli stessi suoni di prima, ma la ritrovata unità dell’insieme fa
scaturire dalle dissonanze un’armonia sinfonica. E’
un’immagine simbolica del vero federalismo, che dalle
diversità sa trarre l’unità.
Tutto questo si realizza solo tramite una grande consapevolezza, che trasforma il nostro inconscio in coscienza della nostra identità, che porta alla luce un
mondo turbinoso, caotico per far scaturire il cosmo,
l’armonia dell’essere.
“È dalla lotta dei contrari che scaturisce la più bella armonia” diceva Eraclito. In questo momento storico, in cui
è alta la domanda di partecipazione, alcune delle risposte che aspettiamo possono essere date dal federalismo,
concepito come risorsa, come metodo e non come fine.
Alla fine di questa riflessione avremo la consapevolezza
che ogni persona è un politico, nella misura in cui si interessa al bene pubblico e vi partecipa attivamente.
Far politica infatti non significa solo essere responsabile di cariche pubbliche, ma è anche e soprattutto
occuparsi attivamente della “polis”, cioè della città in
senso lato.
“Politica - diceva Don Milani - è incontrare un problema ed uscirne assieme”.
Occorre liberare il campo dalle ambiguità che la parola federalismo porta con sé, essendo generalmente
usata in modo strumentale e coniugata con le ipotesi
di decentramento amministrativo nel migliore dei casi
e di secessione quando è portata all’estremo.
“La sfortuna congenita del federalismo sta nel fatto
di essere un concetto dialettico, ambiguo, che autorizza, o comunque incoraggia, i più inverosimili strafalcioni concettuali” (Denis de Rougemont – “L’uno e il
diverso” – Ed. Lavoro).
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Il giusto significato di federalismo riporta quindi ad
un impegno: quello di partire dalla persona, dalla società, ribaltando il metodo solitamente seguìto in politica, che è quello di partire dall’alto, dallo Stato, verso
il basso, la persona-utente.
Dall’ottica del patto, dell’alleanza, della confidenza,
insite nel concetto federalista, non derivano soluzioni
univoche. Il federarsi presuppone infatti il rispetto delle identità, il consenso e la permanenza delle diversità, non il riassorbimento, la riduzione o la messa sotto
tutela: è una situazione in cui si affrontano due realtà
antinomiche, ugualmente valide e vitali, in modo che
la soluzione inglobi, soddisfi e trascenda le esigenze
dell’uno e dell’altro.
Il federalismo implica un concetto di solidarietà che
non viene esercitata per legge, quasi per obbligo istituzionale (come avviene nell’ottica assistenzialista e
statalista), bensì attiva singoli e gruppi sociali a dare
risposte ai bisogni della persona e della società, nell’ottica della reciprocità. In tale contesto l’impegno federalista acquista un’enorme valenza politica in quanto è
in grado di trasformare la società in modo più giusto
ed a misura d’uomo. Genera infatti risorse ed energie
per raggiungere una uguaglianza di possibilità e di opportunità in cui si sviluppa la libertà umana; genera,
in sintesi, la libertà. In tal senso non può che essere
personalista: “La persona si fa criterio di governo del
rapporto tra essa ed i livelli istituzionali” (E. Mounier
- “Le personnalisme” - Oeuvres). Riaffermare la centralità della persona vuol dire concretamente essere attenti alle esigenze di chi ci sta attorno e dare risposte
nella misura in cui ci compete, adoperarsi perché gli
stessi titolari di bisogni diventino protagonisti attivi, si
trasformino da utenti a responsabili, vuol dire in sintesi
mettere chi ha bisogno in condizione di uscire dallo
stato di bisogno, perché possa poi a sua volta essere
soggetto attivo della società.
Occorre cogliere la sofferenza della persona nei confronti delle istituzioni, spesso lontane dalle vere esigenze emergenti o sommerse. Basterebbe dare applicazione alla prima parte della Costituzione, che ha come
fondamento proprio la valorizzazione personale. L’art.
2 riconosce infatti “l’uomo nelle formazioni sociali
dove si svolge la sua personalità”, un uomo con un
suo ruolo ben preciso che lo Stato deve “riconoscere”
e non “concedere”. La differenza fra questi due termini è notevole e porta a significative conseguenze sul
piano della responsabilità individuale.
Il federalismo nasce da un’idea magnanima di uomo,
che diventa attore in campo sociale, che è capace di
prendere in mano il suo destino e di orientarlo con responsabilità a costruire il cammino del popolo a cui
appartiene. La persona si realizza non nella capacità
dell’avere e del consumare ma nella capacità del donare: alla cultura dell’avere si sostituisce quella del dare,
nell’ottica della reciprocità: “Si possiede soltanto quello che si dà” (E. Mounier – Trattato del carattere).
L’uomo è, come afferma la stessa Costituzione, non una
realtà chiusa, isolata ma un individuo aperto, comunitario, cioè cosciente di appartenere ad una comunità.
Si tratta quindi di valorizzare la persona nella sua
unicità irripetibile e di consentirle di partecipare liberamente alla convivenza in modo armonioso ed etico.
L’individuo diventa soggetto attivo nella gestione dei
problemi che lo riguardano, si rende maggiormente
conto di avere una dimensione politica in quanto è
partecipe della vita e della società che lo circondano. In
questa ottica si sprigiona una nuova imprenditorialità,
le stesse aziende, le associazioni che le rappresentano,
le organizzazioni sindacali diventano soggetti attivi di
questa costruzione sociale, si fanno carico di un pezzo
di società, delle ragioni dell’altro.
Il corporativismo cede il passo ad una maturazione
anche economica del sociale.
La valorizzazione della persona e delle realtà sociali
diventa volano per una economia che nasca dal basso,
che abbia come fine non solo il profitto ma anche lo
sviluppo delle risorse locali. Il consumo può tornare ad
essere funzionale all’uomo anziché avere influssi negativi sul comportamento dell’uomo stesso.
Ogni persona, ogni famiglia, ogni soggetto sociale
diventa attore-soggetto di una rete di servizi, sia come
utente sia come fornitore di risposte.
Ognuno può e deve essere “soggetto di risorse”, protagonista assieme agli altri di un processo di sviluppo.
Si attua in questo modo il passaggio dallo Stato assistenziale alla comunità, ad un sistema di reti che mettono
in campo le risorse di auto-aiuto, in modo che ogni punto
della rete possa avviare un circolo virtuoso, che ognuno
possa essere un nodo indispensabile perché la costruzione complessiva regga e sia efficiente ed efficace.
Dalla persona alla famiglia, ai gruppi intermedi, alle
categorie economiche, ai partiti ed alle istituzioni: questo è il corretto processo di costruzione sociale; in ogni
passaggio l’aspetto centrale, il protagonista resta sempre la persona.
Il federalismo è quindi un metodo, che ci pare praticabile in questo contesto storico, per permettere alla
persona, nel momento in cui si apre e si relaziona attraverso vari passaggi, di realizzarsi come cittadino.
Qui sta l’essenza della partecipazione, della politica
correttamente intesa.
I rapporti fra le persone e le comunità informali diventano poi modello per i rapporti fra le istituzioni, in modo
che vi sia una valorizzazione reciproca: è il ribaltamento
del concetto di autorità, che diventa servizio, amore reciproco così fra i cittadini come fra i vari livelli di governo.
Ecco il seme perché l’esercizio dei poteri possa tornare il
più vicino possibile ai luoghi ed alle realtà in cui si manifestano le esigenze primarie, alle persone che sono titolari
dei diritti da tutelare e dei bisogni da soddisfare.
La solidarietà diventa un investimento a termine anziché un sussidio, uno stimolo a cambiare abitudini inveterate diffuse in tutta la società.
Ogni ambito assume la propria responsabilità nel saper
dare risposta adeguata alle necessità di quell’ambito,
senza sovrapposizioni o centralismi inadeguati ed inefficienti; i livelli superiori devono limitarsi a dare risposte ai
bisogni che i livelli inferiori non riescono a soddisfare.
Il riconoscimento del protagonismo della persona,
della famiglia e dei gruppi che si generano nel sociale
evita l’anarchia ed il corporativismo.
La democrazia si sostanzia in un tessuto connettivo
caratterizzato da una amicizia civile che alimenta il
senso comunitario dell’esistere e si traduce in partecipazione sociale e politica. Il tutto deve essere sorretto
dalla gioia, segno di un processo creativo in atto, che
affonda le radici al di là del tempo.
La simpatia, la curiosità, la voglia di sperimentare
sono notevolmente più grandi della paura: l’ideologia
della paura è quella che vuole controllare tutto, impoverendo il tessuto sociale.
Chi ha fiducia nel futuro vuol creare una società più
ricca di opportunità per tutti, che si sostituiscono alle
garanzie proprie di uno Stato centralista.
L’umanità continua e ricomincia sempre di nuovo a
causa della speranza, che consente di percepire nettamente i pericoli per i quali l’umanità stessa rischia di
essere annientata.
L’homo sapiens, che ha l’intelligenza e conosce la verità, orienterà la propria vita secondo la verità che ha
conosciuto, completando così l’homo faber, che ha la
capacità di fare.
L’urgenza storica del momento esige una partecipazione appassionata: dobbiamo avere la coscienza di essere attori e protagonisti di una fase
della storia d’Italia, dal cui esito potrà dipendere
una unità più grande oppure una ulteriore e grave
frammentazione degli interessi particolari.
Alma Pizzi Pasquali
Riflessioni
Riflessioni
Il primo giorno di scuola da maestra
Avevo vent’anni e avevo vinto il concorso come insegnante di scuola elementare. Prima sede: Matera.
Prendo il treno e mi avvio verso questo nuovo momento della vita. Mi presento al Direttore della scuola
e quel signore mi guarda con espressione incredula e
anche un po’ sospettosa: “ Può essere? Così giovane?
Sarà un errore!”. Dai documenti risulta che sono veramente vincitrice di concorso e così mi affidano una
prima classe.
Non posso dimenticare il batticuore che ebbi in quei
giorni. Mi presento a scuola a mi accompagnano nell’aula assegnatami dove trovo tanti piccoli alunni di prima classe. Stupiti, sorridenti, un po’ sospettosi.
Li saluto cordialmente e comincio a sentire le loro
voci. Si stabilisce subito un rapporto amichevole, i visi
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sono sereni e aspettano.
Cominciamo con una chiacchierata per conoscere i
loro nomi, racconto che vengo da Bari, sono arrivata
col treno e racconto il mio viaggio. Tutti attenti, desiderosi di ascoltare il racconto.
Mi aggiro tra i banchi e vedo, seduto al primo banco,
un piccolissimo bambino dal cui naso scivola un po’ di
moccio. Prendo un fazzoletto e gli indico come fare per
pulirsi. Gli altri alunni guardano esorridono.
Comincia così il mio primo anno di insegnamento.
Non dimenticherò mai quei bambini che venivano da
una zona povera della città e ascoltavano le mie parole con curiosità.
Antonietta Cipriani Mancini
PROTOCOLLO NOTIZIARIO
Nuova edizione anno sociale 2010/11
Il Notiziario è l’organo ufficiale d’informazione della Federazione.
Con esso la FIDAPA vuole attuare i seguenti obiettivi:
1.Essere rappresentativa dell’identità della Federazione,
2.Diffondere la conoscenza dell’identità della Federazione,
3.Incentivare la conoscenza tra le diverse realtà culturali e territoriali delle sezioni per favorire
il confronto di idee,
4.Costituire uno strumento di visibilità presso le Istituzioni e gli Enti locali, dei quali la FIDAPA
può diventare soggetto interlocutorio e propositivo.
Il Comitato di Redazione, dopo ampia discussione di idee, ha definito la nuova veste grafica
e la diversa utilizzazione degli spazi.
La nuova copertina, l’impaginazione degli articoli, vogliono costituire elementi utili a suscitare
l’interesse e la curiosità delle socie, nonché dei soggetti estranei all’Associazione.
Il Notiziario sarà strutturato in sei settori:
1° settore: dedicato alle Comunicazioni istituzionali della Federazione e della Fondazione (Editoriale della Presidente della Federazione, articolo della Presidente della Fondazione,
articolo della Direttrice Responsabile),
2° settore: Articoli delle Componenti della commissione “Rapporti con la stampa”
sulle più significative manifestazioni organizzate nel proprio territorio, con particolare attenzione ai rapporti con le Istituzioni e a mozioni proposte.
3° settore: Le donne e le arti: articoli su pittrici, poetesse, scrittici, musiciste, etc… o su
grandi eventi che evidenzino la figura femminile nei secoli.
4° settore: Riflessioni su “problematiche attuali”
5° settore: Un libro o un film da raccontare: presentazione e critica di un libro o di un film
che tratti una storia al femminile e di emancipazione.
6° settore: Comunicazioni delle rappresentanti FIDAPA nelle commissioni P.O. nazionali o regionali e nelle Consulte: proposte e delibere a favore delle donne.
Gli articoli (2000/2500 battute) dovranno essere inviati, entro il 28 febbraio 2011, all’indirizzo di posta elettronica della redattrice di riferimento per il proprio Distretto:
Selma Chiosso e-mail:[email protected]
Distretto N-O,N-E,S-E
Laura Conforti e-mail :[email protected] Distretto Centro e Sardegna
Silvana Sorvino e-mail: [email protected] Distretto S-O e Sicilia
Le eventuali foto dovranno essere inviate esclusivamente alla Tipografia Debatte Otello srl
all’indirizzo e-mail: [email protected], con la specifica dell’ evento e dei nomi delle persone
fotografate.
L’attività delle sezioni verrà inserita sul sito nazionale FIDAPA.
N.B. Il termine”Notiziario FIDAPA” è riservato alla pubblicazione curata a livello nazionale.
È opportuno che gli organi di informazione sezionale e distrettuale vengano connotati con
un diverso termine (News,Foglio notizie e simili).
Il Comitato di Redazione
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Tel. 0586 896970 - fax 0586 208136 - [email protected] - www.debatte.it
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Comunicazioni istituzionali della Federazione e della