Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Prato anno XLII nuova serie BPW Italy Dicembre 2010 FEDERAZIONE ITALIANA DONNE ARTI PROFESSIONI AFFARI Comunicazioni istituzionali della Federazione e della Fondazione 1 15 47 48 pag. Le sezioni pag. Milano 1930 La Bellezza delle Arti pag. Riflessioni su... pag. Roma 1930 Napoli 1930 23 Editoriale.............................................................................................................................................................. 1 Giuseppina Seidita Presidente Nazionale Con l’mpegno di sempre. ......................................................................................................... 4 Rossana Ragionieri Direttrice Responsabile Il tema internazionale “Il potere di fare la differenza”............ 5 Giuseppina Bombaci Past Presidente Nazionale Il Tema nazionale 2009/2011...................................................................................... 7 “Il percorso del rispetto: l’esperienza della donna nella realtà culturale e socio-economica” Eufemia Ippolito Vice Presidente Nazionale Dalla segretaria nazionale................................................................................................. 11 Pia Petrucci Dalla tesoriera nazionale.....................................................................................................12 Maria Rao La fondazione chiede pareri e proposte alle socie...................13 Eugenia Bono Presidente della Fondazione FIDAPA Dalle Sezioni.............................................................................................................................................15 La Bellezza delle Arti................................................................................................................. 47 Riflessioni su... .................................................................................................................................. 48 Pubblicazione della FIDAPA Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari Registrazione presso il Tribunale di Prato N° 4/2002 Giuseppina Seidita Direttrice editoriale Rossana Ragionieri Direttrice responsabile Nicla Spinella Capua Direttrice esecutiva Redazione Eugenia Bono Selma Chiosso Laura Conforti Silvana Sorvino Recapito redazionale FIDAPA - sede nazionale Via Piemonte, 32 - 00187 Roma Tel. 06 4817459 - Fax 06 4817385 e-mail: [email protected] www.fidapa.com Grafica e stampa Tipografia e Casa Editrice Debatte Otello S.r.l. Via delle Cateratte, 84 int. 8 57122 Livorno Tel. 0586 896970 Fax 0586 208136 e-mail: [email protected] www.debatte.it Gli articoli pubblicati su “Il Notiziario” esprimono le opinioni delle autrici che ne assumono la responsabilità. Il materiale pubblicato, come d’uso, è stato scelto a giudizio della redazione che lo ha adattato agli spazi consentiti e non sarà restituito. Chiuso in redazione dicembre 2010 Giuseppina Seidita, Presidente Nazionale In questo primo Notiziario del nuovo anno sociale desidero “raccontare” come sto vivendo la mia esperienza di Presidente Nazionale. L’anno sociale 200/10 è stato un anno vissuto all’insegna del rispetto, dell’ amicizia e della condivisione, un anno in cui mi sono adoperata per realizzare le mie dichiarazioni programmatiche, affinché risulti sempre evidente la coerenza tra le affermazioni orali ed i fatti concreti. Essere la presidente nazionale è un onore, significa essere state eletta da un congresso di donne che riunisce forse il meglio della realtà femminile nazionale, ma certamente non è un titolo onorifico. Essere al vertice significa assumere la piena responsabilità di un programma di idee e di azioni che deve essere condiviso da tutte le socie, deve esdelle loro attività a cominciare dalle nostre socie, sollesere utile e produttivo da un punto di vista politico citando il loro apporto all’attività della Federazione, ane sociale e nel contempo tenere presenti le esigenche attraverso corsi di formazione per i ruoli dirigenziali ze di tutte quelle socie che all’associazione chiedoassociativi, tenuti nel mese di dicembre scorso presso la no supporto,amicizia,calore umano; significa essesede di Roma,per migliorare e rafforzare la FIDAPA. re un punto di riferimento per far convivere diverse Investire in risorse umane significa anche valorizzare la generazioni,progressiste e conservatrici,socievoli e nostra storia, spesso ignorata utilizzando il patrimonio non,accettando e rispettando la diversità di ognuna ideale di conoscenza, di esperienza, di cultura costituito come arricchimento di tutte,obiettivo questo difficile dalle past presidenti e dalle altre socie che hanno avuto da raggiungere completamente ma è doveroso proruoli nazionali; investire in risorse umane significa avere varci con estrema onestà intellettuale. la consapevolezza che la cultura è il presupposto di ogni La nostra FIDAPA sempre è stata riconosciuta “moviprogetto, l’unico mezzo idoneo per la difesa dei diritti mento di opinione” e attento gruppo di pressione,che fondamentali e l’esercizio del potere delle donne. trae la sua forza dalla preparazione delle socie, dalla Ogni profondo mutamento sociale passa attraverso sua lunga tradizione di serietà ed impegno e, soprattutuna svolta di cultura. to, dalla capacità di fare politica evitando e superando Cultura come conoscenza del passato, come analisi ogni divisione partitica ed ogni steccato ideologico. delle cause e ricerca delle soluzioni, come consapevoFare politica è occuparsi del proprio Paese,risolvere i lezza degli obiettivi che possono essere raggiunti. problemi per assicurare il ben essere generale e la diPerchè il nostro lavoro sia efficace è indispensabile l’ fesa del debole,del progresso,basandosi sul principio interazione positiva tra due fondamentali variabili: la della trasversalità all’ interno e della indipendenza da coesione e l’ orientamento al risultato. ogni pur comoda ed utile omologazione esterna. “È molto più facile lottare per i principi ideali che vivere Questa è la politica della FIDAPA che la caratterizza e e lavorare seguendoli” per cui la coerenza tra le parole e la rende unica e stimata tra le associazioni femminili. le azioni ha bisogno di impegno, fatica e generosità. Tutte le socie hanno il dovere di partecipare attivaLa coerenza diventa più facile se la presidente namente alla vita della Federazione,di aggiornarsi contizionale è capace di lavorare insieme alle altre “prima nuamente per dare efficaci risposte alle problematiche inter pares”. socio-culturali, di vivere con grande umiltà e spirito di Sto mantenendo l’ impegno preso al momento della servizio l’appartenenza alla FIDAPA. mia elezione a Presidente nazionale di essere “prima Ho sempre promosso la valorizzazione delle risorse inter pares”: a) prima nell’assumere le responsabilità umane esistenti al nostro inerenti alla rappresentaninterno,ed ho cercato di za del ruolo, compresa la Investire in risorse umane significa curare la formazione e la delicata responsabilità di avere la consapevolezza che la cultura qualificazione professionascelta nella piena consaè il presupposto di ogni progetto le attraverso la promozione pevolezza della solitudine delle donne nel contesto in cui in quel difficile mo- 1 Editoriale costituzione di un “Tavolo interimento la presidente si trova, perché stituzionale per la promozione di ogni scelta è una limitazione nella É possibile servire strategie condivise finalizzate ad quale è insita l’ angoscia dell’errore l’Associazione senza azioni di contrasto alla violenza e l’ assunzione delle conseguenze nei confronti delle donne”; difficilmente ipotizzabili; b) pari servirsi di essa • il protocollo d’intesa con la nel condividere con le componenti SIAF (Scuola internazionale di degli Organismi direttivi iniziative, alta formazione di Volterra); organizzazione e successi. Attuando la “servant leadership”, promuovendo • il protocollo d’intesa predisposto dal gruppo di lavoro del progetto “Insieme per la lotta al dolore”, l’empowerment, ho sempre operato con grande entra le sezioni FIDAPA delle città capoluogo di Retusiasmo, nel più assoluto rispetto della legalità e delle gione e/o di provincia e le Regioni di appartenenza, norme statutarie; ho collaborato con tutte per creare per realizzare il progetto e contribuire a rendere un clima di armonia e amicizia, indispensabili, per omogenee su tutto il territorio nazionale la terapia realizzare i nostri obiettivi; ho sempre cercato di stadel dolore e le cure palliative; bilire rapporti con quelle Istituzioni che sono pronte a cogliere quanto di nuovo e di valido viene offerto • siamo state inserite nel Comitato Promotore nazionale costituitosi in occasione della ricorrenza dei 50 anni da una Associazione femminile, radicata nel territorio, dalla Sentenza della Corte Costituzionale 33/1960. come la nostra,per il cambiamento della società. Con il mio operato cerco costantemente di dimostrare • il protocollo d’intesa con INTESA SANPAOLO FORMAZIONE SCPA,per istituire nelle varie Regioni italiane dei che è possibile comunicare,nonostante le distanze,è possipercorsi formativi, completamente gratuiti, su settori bile incontrarsi,nonostante il lavoro e la famiglia,è possibile relativi alle Pari Opportunità, all’Agricoltura, all’Ecoprotendersi verso gli altri senza perdere la propria identità,è nomia, oltre che alla Cultura, e in molti altri settori possibile servire l’Associazione,senza servirsi di essa. che potrebbero interessare le socie della Fidapa. Oggi viviamo un triste momento a livello mondiale:le tensioni internazionali,i nazionalismi esasperati,la sempre • Siamo tra le associazioni firmatarie del Secondo Rapporto Supplementare sull’attuazione Convenmaggiore diffusione dei fenomeni di razzismo,gli orrori zione dei diritti dell’ infanzia e dell’ adolescenza,e delle guerre civili,segnano questa difficile fase di transisiamo inserite nei “Gruppo di lavoro per la Convenzione della democrazia,ed incidono sulla vita e sui pensiezione dell’ infanzia e dell’ adolescenza”(CRC) ri di ognuna di noi e anche sulla nostra vita associativa. Abbiamo fatto sentire la nostra voce presso i vari È proprio nei momenti grigi e difficili che la nostra azione deve farsi sentire in maniera forte,per riaffer- Ministeri,a cui abbiamo inoltrato vari appelli e mozioni,che mare quei sani valori che sono alla base della vita de- hanno sempre avuto una risposta in termini di attenzione e interesse per il nostro operato, in particolare: mocratica del nostro Paese e non solo. Dobbiamo operare mantenendo vivida l’ immagine • una mozione, avente lo scopo di determinare il genere delle persone nelle interlocuzioni. di una FIDAPA che si è sempre contraddistinta per la serietà del suo impegno,per la sua attività di positiva • una mozione a sostegno della vertenza FIAT • una lettera al Ministro Frattini per chiedere un incostruzione, senza indulgere nell’effimero. tervento per evitare la condanna a morte di sei Questa serietà di intenti ha decretato il successo del bambini del Darfur, condannati per reati di guerra proselitismo,oggi contiamo ben 11.800 socie,con ben 285 sezioni su tutto il territorio nazionale;la notevole • un appello rivolto al Presidente della Repubblica, al Presidente della Rai, al Presidente dell’Agcom, al consistenza numerica è un valore perché indica il conPresidente della Commissione Parlamentare di Vigisenso che la nostra attività e i nostri valori ideali raccollanza, al Ministro dello Sviluppo Economico, al Vice gono nella società civile.Nello scorso anno sociale sono Ministro delle Comunicazioni e al Ministro delle Pari nate ben nuove sezioni:Messina Capo Peloro,Palma Opportunità, per chiedere, in occasione del rinnovo Campania,Gorizia e Campobello di Mazara, e un nuodel Contratto Nazionale di Servizio della Radiotelevivo club BPW a Nys in Serbia. sione, di porre la massima attenzione sul tema della Consapevole della grande valenza della partnership, da rappresentazione delle donne in tivù; abbiamo chiesempre ho privilegiato il lavoro in rete, consapevole che sto l’adozione di un Codice di Autoregolamentaziola rete è uno strumento indispensabile alla crescita e allo ne Media e Donne e l’insediamento di un Comitato sviluppo sociale, per orientare e coinvolgere il maggior ad hoc che ne monitori l’effettiva applicazione nelnumero di persone; abbiamo stipulato significativi accordi l’ambito dell’emittenza e dei media in generale con altri Enti e Associazioni, in particolare voglio ricordare: • Il protocollo d’intesa per un tavolo di coordinamen- • una mozione al Ministero Pari Opportunità sui “Diritti umani” to sul problema della tratta con AICCRE. • Il protocollo d’intesa firmato dal Distretto Sarde- • una mozione al Ministro della Salute su “Nuova frontiera nella preparazione dei farmaci destinati gna, con le Istituzioni, il Tribunale per i minori, le alle donne” per sensibilizzare e portare avanti una ASL, l’Ordine degli Avvocati e altri partners, per la 2 Editoriale dei rapporti tra Federazione e Fondazione.,che si è campagna che differenzi la sperimentazione dei tenuta il 22 maggio scorso a Roma, presso il Centro farmaci fra i due generi Congressi Frentani. • una petizione alle Nazioni Unite, per la creazione di È stato un momento di massimo impegno e di granuna “Agenzia delle donne”, istituita il 2 luglio scorso. de responsabilità per Tutte. • Una mozione per sottoporre al Governo Italiano le Altro evento significativo è stato la celebrazione degli raccomandazioni emerse dopo l’esame della situa80 anni della nostra Federazione, costituita a Roma il zione Italiana da parte delle Nazioni Unite in sede di 12 gennaio 130 dalle sezioni di Roma, Napoli e MiConsiglio Diritti Umani a Ginevra il febbraio 2010. lano; per ricordare questo importante avvenimento • Una mozione per “La libertà di stampa”, presenabbiamo organizzato una magica serata presso uno tata al Presidente del Senato, al Presidente della Cadei più bei palazzi di Roma, la sera del 22 maggio ed mera e al Presidente del Consiglio. abbiamo rievocato 80 anni di vita insieme con la par• Una mozione per impedire la lapidazione di Sakitecipazione di illustri rappresentanti delle Istituzioni e neh, presentata al Ministro degli esteri. con le nostre Past Presidenti Nazionali,che tanto hanSto curando la comunicazione, consapevole della no dato alla FIDAPA e a tutte noi. sua grande importanza di incidere efficacemente nelÈ stata una serata all’ insegna dell’ amicizia,dei ricordi la società contemporanea: abbiamo rinnovato il sito comuni e……del vivere insieme l’atmosfera di un temFIDAPA,rendendolo dinamico e sempre aggiornato po passato: gli anni 30. sulle varie attività e sulle proposte che ci pervengono L’otto marzo ho partecipato, in rappresentanza della quotidianamente. FIDAPA, alla celebrazione della “Giornata InternazioSto ascoltando la voce di Tutte le socie, cercando di nale della Donna“ al Quirinale: momento particolarcapire e acquisire tutte le informazioni utili per potemente significativo! re progettare in maniera consapevole e trasparente il Il Presidente della Repubblica nel suo messaggio ha nostro percorso insieme, all’insegna del rispetto, della affidato alle donne le sorti della nostra democrazia e amicizia e della condivisione. del rispetto della legalità. Ho sempre accettato il confronto dialettico,convinta In agosto si è tenuta a Bari,presso l’Hotel Sheraton, il che è un momento di crescita, anche se sono sempre XXXI Convegno sul tema “La Cultura come valore nel sfuggita da pettegolezzi e da sterili critiche: dobbiamo rispetto della legalità per l’affermazione della moralioperare per costruire insieme con grande spirito di sertà”, nell’ ambito del nostro Tema Nazionale. vizio e di democrazia,senza pretendere che le nostre È stato un positivo momento di confronto e di scamposizioni siamo sempre da tutte condivise e accettate. bio di esperienze tra le numerose socie intervenute. Sto cercando di adempiere i tanti miei impegni con Voglio, anche, sottolineare che tutte le nostre azioni sono il massimo zelo e con una efficiente programmazione, attuate in una visione di confronto internazionale e in colpenso che dobbiamo impiegare ogni momento del legamento e collaborazione con le iniziative della IBPW. nostro tempo in maniera costruttiva, senza sterile critiHo partecipato a febbraio al Seminario delle Presidenti che o prese di posizione individualistiche. BPW International, presso l’ Harmonie Club di New York, Gli obiettivi da raggiungere sono ancora tanti,ma il proall’importante incontro con le Presidenti BPW dei vari gresso ed il rafforzamento della nostra FIDAPA sarà dePaesi del mondo per uno scambio di idee e di confronto terminato dalla nostra capacità di intuire le linee future per elevare i livelli di attività di tutte le Federazioni. dell’ evoluzione dei tempi per adeguare le nostre azioni Abbiamo potuto conoscere le strategie d’intervenal raggiungimento graduale degli obiettivi prefissi. to della BPW International e condividere nuove idee e Possiamo crescere solo unendo tutti gli sforzi, coobuone prassi. perando, condividendo soddisfazioni e responsabilità Altra significativa esperienza è stata la partecipazione in perfetta armonia. ai lavori della 5esima Sessione della Commissione sulla Importante è lavorare insieme e provare piacere nel fare condizione delle donne(CSW) – Commissione funzionale ciò che facciamo, apprezzando le doti delle persone con del Comitato Economico e Sociale (ECOSOC) delle Naziocui lavoriamo all’interno della nostra Associazione: solo ni Unite, che si è tenuta a New York nel marzo scorso. così si parteciperà entusiasticamente alle varie attività. Quest’anno l’attenzione è stata Con la Presidente della Fondazioposta all’esame dell’ attuazione ne FIDAPA ho curato la realizzaziodella Dichiarazione e della Piatne di un interessante opuscolo sulla Importante taforma d’azione di Pechino, a storia della nostra associazione del è lavorare insieme e 15 anni dalla sua adozione, e al130 ad oggi,in occasione dell’80° l’analisi dei risultati della 23esima anniversario della Federazione. provare piacere nel fare sessione speciale dell’ Assemblea Un significativo evento è stata l’ ciò che facciamo generale (2000). Assemblea Nazionale straordinaria Abbiamo portato a New York la per le modifiche allo Statuto e per testimonianza del lavoro svolto in l’approvazione del Regolamento 3 Italia e abbiamo constatato che molte delle attività presentate riguardavano tematiche già da noi ampiamente trattate nell’ambito del Tema Nazionale. Grande è stato l’ apprezzamento della Presidente Internazionale e delle Rappresentanti delle altre Federazioni; molte hanno espresso il desiderio di collaborare con la FIDAPA e di attuare azioni di partnership. Sono sempre più fermamente convinta che il nostro successo è determinato dalla collegialità nell’attuazione delle iniziative . “Condividere” è stata e deve sempre essere la parola chiave per il nostro operare. Sin dal primo momento di questo nuovo biennio abbiamo capito che tutti i nostri sforzi dovevano essere indirizzati a mettere in atto azioni positive, e a fare diventare realtà le nostre aspettative. Concordo con l’affermazione della Presidente internazionale, Elisabeth Benham, “le nostre voci devono essere all’unisono per attuare i nostri obiettivi comuni di empower- ment per noi stesse, le nostre famiglie, la comunità”. Abbiamo realizzato tanto lavoro, ma gli obiettivi da raggiungere sono ancora molti. È indispensabile sfruttare ogni opportunità di collaborazione e, soprattutto, accettare le nostre responsabilitàognuna nel proprio ruolo- nella continua e faticosa ricerca dell’equilibrio indispensabile tra immagine e sostanza privilegiando all’apparire sempre il nostro essere FIDAPA. Abbiamo collaborato con armonia e amicizia per raggiungere i nostri obiettivi e le nostre finalità; abbiamo operato unendo gli sforzi,cooperando alle varie attività, dividendo soddisfazioni e responsabilità in perfetta armonia. Tale armonia ed il lavoro di gruppo costituiscono la vera essenza della nostra immagine; immagine di chi vuole costruire, individuando urgenze e necessità, auspicando soluzioni, tracciando nuovi ed positivi percorsi. Stiamo dimostrando la verità di quanto scriveva Oscar Wilde:”Date alle donne occasioni adeguate ed esse possono far tutto”! Con l’impegno di sempre Rossana Ragionieri, Direttore Responsabile Come insolita è la caduta di una foglia ancora verde da un albero, così è stata la scomparsa di Alma Pizzi, componente della redazione del nostro Notiziario. Ed altrettanto insolito è stato riunirsi per i periodici appuntamenti di stesura della rivista senza ritrovare Alma nel gruppo, come invece avveniva ad ogni incontro. Il comitato di redazione è composto da socie provenienti da varie zone e sezioni, per cui non è stato semplice o scontato condividere le scelte, decidere gli spazi, i titoli, l’impaginazione, come non è immediato trovare un minimo comun denominatore nel gruppo. In questo senso Alma mi era apparsa, fin dalla nostra prima conoscenza, molto competente, ma riservata, poco incline alle battute o alle reciproche confidenze. Nel tempo, però, si era dimostrata più libera fino all’ultimo incontro, nel quale ci ha spiazzato, perché la sua riservatezza si era frantumata e le sue confidenze erano sgorgate libere e fluide, come avviene spesso nei piccoli gruppi di donne. Proprio allora Alma ci ha lasciato. A lei va il nostro pensiero grato per il contributo di professionalità che ha offerto all’associazione, il ricordo di un impegno emblematico nelle piccole e grandi battaglie per il miglioramento della condizione femminile, l’affetto per una persona che ci è stata accanto per un tratto di vita vissuta insieme. La rivista continua intanto il suo percorso, per que- sto numero in forma digitale, per tornare in cartaceo all’appuntamento seguente. Lo sforzo sarà quello di rivedere queste pagine, in modo che siano sempre più incisive, come sempre più incisivo dovrà mostrarsi il contributo di tutte noi anche mediante questo strumento, nelle scelte e nelle opinioni che riguardano e coinvolgono la società attuale. È, a mio parere, una società che richiede un intervento di opinioni maggiormente significativo, coordinato con il territorio e con le istituzioni, senza tradire gli obiettivi per i quali ci troviamo unite. È una società densa di problematiche da risolvere, che ci chiama lontano dai personalismi sterili ed inutili. E la rivista deve essere all’altezza, evitando resoconti su avvenimenti di scarso interesse o poco significativi nell’ottica di una continua crescita dell’universo rosa. Lo scambio di idee e progetti di qualità può invece divenire emblematico di quanto le donne possono mettere in campo. Anche le pagine scritte dalle autorità che ci guidano dovrebbero dare ad ognuna di noi l’immagine ed il resoconto di quanto, nel loro ruolo e nei loro diversi incarichi, si va facendo per realizzare gli obiettivi statutari. Si tratta, perciò, di evitare l’autocelebrazione e di operare per conoscere e far conoscere punti di vista diversi, opinioni rilevanti, dal momento che la rivista è uno strumento di comunicazione e la nostra associazione è un movimento d’opinione. Il tema internazionale “Il potere di fare la differenza” della Past Presidente Nazionale Giuseppina Bombaci Mi piace – attraverso le pagine del Notiziario - fare arrivare a tutte voi, carissime Socie, i i risultati del primo anno di lavoro insieme, così come esposti in occasione del Convegno nazionale di Bari; primo di questo biennio, perché il viaggio insieme a voi dura ormai da tanto, tanto tempo, tanto da farmi riconoscere al volo la vostra voce quando mi chiamate, la vostra scrittura quando mi scrivete, il vostro inconfondibile stile quando mi contattate su face book, formidabile strumento di conoscenza e di aggregazione E non possiamo che fare un bilancio orgogliosamente positivo del primo anno di attività : l’obiettivo che ci eravamo date è stato raggiunto, secondo il percorso a suo tempo tracciato. Correttamente avete chiamato giornate di riflessione e di studio quelle organizzate sul tema internazionale“ Il potere di fare la differenza attraverso l’advocacy”, parola apparentemente misteriosa ma che racchiude in sé tutta la forza del movimento di opinione che la Fidapa BPW Italy porta avanti da 80 anni a difesa e supporto delle fasce più deboli della società civile. Giornate di studio perché, con l’aiuto delle tante slides preparate a tal fine, ci siamo soffermate sull’organizzazione delle nostra Associazione, confrontandola con quella europea e internazionale, sulla nostra vera missione, su come andrebbe impostato un forte movimento di opinione capace di incidere nell’agire delle Istituzioni, per il miglioramento della condizione femminile. Abbiamo spalancato una finestra sulla conoscenza della realtà internazionale, sull’importanza della partecipazione ai più influenti organismi europei ed internazionali, quali il Consiglio d’Europa, la Lobby europea delle donne, la Commissione permanente sullo status che la Fidapa fosse tutto questo ….. ora sono orgogliosa della Donna presso le Nazioni Unite, le tante Commis- di far parte di questa Associazione …..” sioni e gruppi di laGiornate di rivoro internazionali di flessione, perché, cui oggi tante nostre facendo leva su Abbiamo spalancato una finestra Socie fanno parte, quella particolaalcune con risultati re intelligenza del sulla conoscenza della realtà internazionale, eccellenti ed apprezcuore propria di sull’importanza della partecipazione zati. noi donne, ci siaMi sono rimaste nel mo emozionate nel ai più influenti organismi europei cuore le parole di una capire fino in fondo ed internazionali giovane Socia di Cirò quale dovrebbe es: “ ……. non pensavo sere l’atteggiamen- 5 to di una vera leader capace di creare intorno a sé vera condivisione, armonia, desiderio di collaborazione, entusiasmo, capacità di ascolto, coinvolgimento, ispirazione, autorevolezza tale da essere percepita,senza riserve, come sicuro punto di riferimento ….... un faro saggiamente luminoso nelle notti a volte buie della nostra vita associativa E che dire di tutti i buoni consigli, spesso intricanti, che la nostra deliziosa Titti (il fumetto protagonista delle slides) ci ha suggerito per sviluppare in noi il senso della solidarietà verso le altre donne, i principi – anche quelli più elementari - di un’etica associativa che dovrebbe permeare il nostro DNA e che dovrebbe fare di noi persone veramente capaci di fare la differenza? L’apprezzamento da parte vostra è stato visibile, palpabile : me lo hanno rivelato la vostra attenzione, i vostri lucciconi agli occhi, nei passaggi in cui la riflessione è diventata intima toccando le corde del sentimento; me lo hanno rivelato le parole di stima che mi avete voluto dedicare, i vostri sorrisi pieni di allegria, i vostri suggerimenti che sono andati ad incrementare il numero delle tante slides dedicate a questo particolarissimo lavoro di approfondimento. Ancora una volta a tutte Voi, un plauso e un ringraziamento sincero ! Grazie alla sezione di Alessandria che ha ospitato in maniera impeccabile ed altrettanto affettuosa l’evento sul tema internazionale organizzato dal Distretto Nord Ovest, con la collaborazione della Past Presidente Distrettuale, di sezione e della Responsabile Nazionale della Commissione Rapporti con la BPW e Coordinamento europeo Marcella Desalvo Grazie alle sezioni di Valdichiana e Perugia per avere portato le riflessioni sul tema internazionale tra le sezioni dell’Alta Valle del Tevere e dell’Umbria. Grazie all’infaticabile Past Presidente del Distretto Sud Ovest che ha voluto realizzare il tema nelle sezioni di Battipaglia e Castellammare per la Campania e nelle sezioni di Rossano e Lamezia per la Calabria, coinvolgendo più di 25 sezioni. Grazie alle sezioni di Bari, Lecce e Policoro che, con altrettanto entusiasmo, hanno coinvolto numerosissime sezioni della Puglia e del Salento Grazie alla sezione di Barcellona che ha ospitato le sezioni della Provincia di Messina; grazie alla Past Presidente del Distretto Sardegna che ha voluto organizzare nella sezione di Macomer un’intera giornata di studio dedicata a tutte le Socie della Sardegna. E grazie infine a tutte le Socie che, insieme a me, hanno relazionato su argomenti particolari come il mentoring e la partecipazione presso gli Enti esterni ( argomento - quest’ultimo - svolto sempre con estrema puntualità dalla nostra Past Presidente Nazionale Margherita Gulisano), contribuendo a riempire di interessantissimi contenuti questo tema così bello e affascinante. Continueremo nell’anno sociale in corsa a trattare il tema internazionale, arricchendolo di un altro valore aggiunto: “Il potere di fare la differenza attraverso l’azione”, come meglio spiegheremo nelle prossime circolari. Carissime Socie, mi piace chiudere questa relazione con un furto! Rubo alla Direttrice responsabile del nostro Notiziario, Rossana Ragionieri, alcune parole del suo ultimo articolo sul Notiziario, parole che ti scendono dritte, dritte nel cuore e lì si fermano: “…….. intanto sono arrivare le rondini e, prima che sia completamente buio, le vedo lanciarsi in ammirevoli acrobazie e impennate ….. l’annuale ritorno al nido delle rondini, che percorrono chilometrici profondi silenzi per ritrovare un loro preciso spazio di vita, ci ricorda che ogni traguardo richiede fatica, concentrazione, tenacia, volontà. Niente è facile o scontato, niente è semplicemente regalato e niente è per sempre, ma le nostre battaglie civili, le nostre aspirazioni, i nostri valori condivisi ….. necessitano invece di forza delle idee e di un loro dilagare all’esterno, per tramutarsi in concreta incisività nella vita quotidiana e per migliorare la comunità, mentre miglioriamo costantemente noi stesse” Vi abbraccio tutte, con un pensiero commosso e speciale per la carissima Alma Pizzi, la vostra Pinella Tema nazionale 2009/2011 “Il percorso del rispetto: l’esperienza della donna nella realtà culturale e socio-economica” Eufemia Ippolito, vice presidente nazionale “La cultura come valore nel rispetto della legalità per l’affermazione della moralità” Carissime Amiche, lo sviluppo del Tema Nazionale in questo primo anno di intensa e vivace vita associativa ha avuto come presupposto la legalità delle azioni, la lealtà nei rapporti interpersonali, la condivisione, l’impegno, la coerenza, la libera coscienza nell’espletamento del programma. Tutte avete partecipato allo svolgimento del nostro Tema nazionale condividendo soddisfazioni e responsabilità e soprattutto assicurando impegno attivo, lavoro di gruppo e in rete indispensabili al conseguimento degli obiettivi programmati per la valorizzazione del territorio di appartenenza. Dall’incontro con le Vice Presidenti Distrettuali e le Vice Presidenti di sezione, che ringrazio per l’impegno e la disponibilità, è scaturito un programma unitario con le stesse finalità e strategie miranti ad un lavoro concreto e razionale sul territorio nazionale. A Roma, all’inizio dell’anno sociale, con la Presidente nazionale, abbiamo incontrato le Responsabili nazionali delle Commissioni e dei Gruppi di lavoro; insieme abbiamo esaminato e condiviso le proposte operative e delineato i vari ambiti d’intervento per la trattazione del Tema nazionale. Pertanto le attività delle commissioni sono state rivolte, anche, allo studio delle varie tematiche inerenti il nostro Tema nazionale, per condividere un comune percorso di lavoro e di crescita associativa e sociale. Inoltre tutti gli aspetti proposti sono stati svolti in una visione di confronto con il Tema internazionale e in collegamento e collaborazione con le iniziative della BPW International. Nello sviluppo del Tema nazionale sono state valorizzate le preziose risorse interne della Nostra Associazione e si è cercato di promuovere la coesione interna, strumento indispensabile per qualsiasi operosità. Grazie ad una metodologia mirata è stato facile cogliere le problematiche e le tematiche più attuali che hanno contribuito a renderci più visibili presso le istituzioni nazionali ed internazionali e nella società. Ci siamo sforzate e ci sforzeremo di mediare le varie dialettiche di pensiero attraverso un confronto democratico nel rispetto delle idee/posizioni di ciascuna. Inoltre, lo sviluppo del Tema nazionale è stato effettuato seguendo la Road Map –Tabella di marcia- presentata nella programmazione iniziale. Ho avuto il piacere di partecipare attivamente ai Seminari Distrettuali, colgo l’occasione per ringraziare le Presidenti dei Distretti e delle sezioni, agli incontri con più sezioni, nei vari Distretti e agli incontri di molte sezioni sui “… Percorsi della Cultura, della Moralità, della Legalità…., percorsi sviluppati con competenza e professionalità e soprattutto con una metodologia efficace. Il percorso della cultura ha visto tutte le sezioni dei vari Distretti lavorare insieme e promuovere incontri per la valorizzazione del territorio di appartenenza. Attraverso gli scambi culturali, poi, le sezioni hanno colto le affinità storico-ambientali allo scopo di conoscere e far conoscere le realtà di appartenenza e, quindi, allo scopo di realizzare il progetto Conoscere per conoscersi. Le tematiche sviluppate vanno dall’archeologia all’artigianato artistico nel rispetto delle tradizioni; dalla tutela dell’ambiente alla valorizzazione creativa del territorio, all’individuazione di progetti economici che vedono la donna come ideatrice di soluzioni creative ai problemi dell’attuale società; dalla comunicazione attraverso i vari linguaggi alla creatività femminile nell’arte, nella musica, nella pittura, nella letteratura, nella moda, nel teatro, nell’istruzione e nella formazione; dalla condizione del lavoro della donna all’analisi della grave crisi economica e all’analisi del cambiamento dello scenario economico mondiale; dalla lotta alla povertà e all’esclusione sociale alla cultura dell’innovazione. Il percorso della moralità: ha messo in luce una spiccata sensibilità nell’organizzazione di iniziative contro la violazione dei Diritti Umani e contro la violenza alle donne ed ha evidenziato, altresì, il ruolo decisivo ma anche complesso della donna 8 chiamata a conciliare gli schemi educativi tradizionali con l’esigenza di sviluppare nelle nuove generazioni le competenze “personali”. Le tematiche sviluppate sono: La Donna e il Sociale, Alla ricerca del riscatto, Storie di violenze pubbliche e private, La donna vittima della società violenta, I modi per reprimere la violenza, Donna e spiritualità, L’etica della comunicazione e dell’informazione, L’etica della finanza; Le problematiche dell’abbandono dell’infanzia, i diritti della bambina, Devianza minorile, il disagio giovanile, l’integrazione dei giovani diversamente abili. Il percorso della legalità: ha consentito di avere un osservatorio costante presso le istituzioni per migliorare alcune norme in materia di violenza contro le donne e per sollecitare l’introduzione di altre norme in materia di Sanità come per esempio Le cure palliative e la terapia del dolore; ha favorito, inoltre, il dibattito sui reati di Stalking e di Mobbing; inoltre, lo sviluppo del progetto da parte di molte sezioni, dell’ Equal Pay Day ha consentito di vigilare sul rispetto delle norme in materia di eguale trattamento economico delle donne nell’ambito lavorativo. Le tematiche sviluppate sono: Stalking - prevenzione e tutela giuridica, socio-culturale e psicologica; Mobbing – tutela ed applicazione delle norme; La prevenzione alle malattie tipicamente femminili; Equal Pay Day – celebrazione della giornata della disparità salariale e dibattiti, Il rispetto delle regole – profili giuridici – socio culturali – morali, Il principio di legalità, Le Pari Opportunità, la Legge 8 marzo n.53 - Congedi parentali e problematiche. L’ITALIA DEI DISTRETTI I Distretti hanno realizzato il progetto l’Italia dei Distretti mediante l’organizzazione di Seminari nell’ambito di percorsi culturali che hanno favorito la partecipazione delle Socie al dialogo socio-culturaleambientale. I percorsi della Cultura, della Moralità, della Legalità…., sono sviluppati con competenza e professionalità e soprattutto con una metodologia efficace Distretto NordOvest: “Il rispetto della donna dalle immagini alla realtà” Varese, Villa Cagnola. Al percorso culturale hanno partecipato le sezioni del Distretto. È stata evidenziata la necessità di modificare le modalità con cui i media propongono l’immagine della donna, offendendone la dignità. È stato, inoltre, presentato l’appello Donne e media, sottoscritto anche dalla Fidapa, ed è stato presentato, altresì, il nuovo contratto di servizio pubblico radiotelevisivo 2010-2013. All’incontro hanno partecipato molti studenti che hanno apprezzato l’iniziativa della Fidapa mirante al rispetto della dignità della persona e finalizzata ad offrire ai giovani modelli dell’universo femminile rispondenti alla realtà. Distretto Nord-Est: “La Donna e il Sociale - Convegno contro la violazione dei Diritti Umani” Mestre Hotel Plaza. Nell’ambito del Seminario Distrettuale sono stati affrontati i temi della tratta degli esseri umani ed è stato presentato il progetto Roots Caritas sulle metodologie e le prassi atte a favorire il rientro nei paesi d’origine delle vittime della tratta. Al seminario hanno partecipato le sezioni del Distretto che hanno condiviso le strategie emerse nel corso del Seminario per la salvaguardia dei Diritti Umani. Distretto Centro: “La legge 8 marzo 2000 n. 53 – tempi di vita tempi di lavoro” Bucine ( Badia a Roti) Arezzo (centro affari e convegni. “Congedi parentali formazione banche del tempo” Terracina. Hanno partecipato al percorso culturale le sezioni del Distretto. È stato fatto uno studio sulla legge partendo dai provvedimenti legislativi di riferimento. Sono state evidenziate le finalità, le novità della legge e le politiche a sostegno della genitorialità. Sono state messe in luce le difficoltà nel conciliare famiglia e lavoro e le opportunità e i benefici economici delle aziende sensibili alla flessibilità organizzativa indirizzata alla conciliazione tra lavoro e famiglia. Distretto Sud-Ovest: “Comunicazione e linguaggio” Crotone Hotel San Giorgio. Il percorso culturale ha visto la partecipazione delle sezioni del Distretto. Nel corso del Seminario è emersa la centralità della cultura nella comunicazione e nello scambio di informazioni. È stata sottolineata l’importanza della comunicazione come fattore determinante degli scambi tra individui e l’importanza del linguaggio quale sistema di comunicazione inserito in una determinata situazione sociale. Si è evidenziata, altresì, la meta comunicazione ovvero la relazione tra i comunicanti. Distretto Sud-Est: “La Femminilità interpreta la moda. Quando la creatività diventa imprenditoria” Lecce, Hilton Garden Inn. Nell’ambito delle attività si è svolta la 14° edizione Rever d’oro – Cosimo Cordella- “Giovani Stilisti in Passerella”. È stata, inoltre, evidenziata, attraverso un percorso culturale che ha visto l’impegno di tutte le sezioni del Salento e la partecipazione delle sezioni del Distretto, l’evoluzione della donna nella moda e la sua capacità imprendi- toriale nel settore. Nel corso del Seminario è emerso che creatività e innovazione sono le due componenti imprescindibili del made in Italy in un ampio contesto di promozione e protezione di questo brand che rappresenta a tutti gli effetti un fenomeno culturale simbolo dell’italianità nel mondo. Distretto Sicilia: “Storia, Arte e Turismo nel Territorio Ibleo ”. Marina di Ragusa. Il Seminario è stato inserito in un percorso culturale che ha visto la partecipazione attiva di tutte le sezioni del Distretto. Dai lavori è emersa la lungimiranza della Fidapa che parlando del patrimonio identitario dei siti Iblei informa, fa conoscere e sensibilizza sulle immense possibilità di sviluppo economico-sociale che possono derivare dal buon uso di questo territorio. “Donne, figli e lavoro: trasformazione dei bisogni e strategie familiari”. Messina, Palazzo Zanca. Il Convegno ha coinvolto le sezioni della provincia di Messina. È stato sottolineato il ruolo delle donne tra lavoro e famiglia e le prospettive di conciliazione. Si è parlato, inoltre, delle politiche a favore della famiglia, dei diritti dei fanciulli e dell’importanza di fare rete allo scopo di unire le sinergie per il conseguimento delle politiche di genere. Distretto Sardegna: “Donne, tutela dell’ambiente, creatività e lavoro”. Nuoro, Museo Etnografico. Il Seminario è stato effettuato in collaborazione con la Consigliera di Parità della Provincia di Nuoro ed ha registrato la partecipazione delle sezioni del Distretto al percorso culturale. È stata evidenziata la necessità di custodire e preservare, ma soprattutto amare l’ambiente con le sue tradizioni e le risorse inestimabili che costituiscono delle opportunità occupazionali. La Fidapa in qualità di movimento di opinione, attraverso questa iniziativa, ha sensibilizzato le istituzioni ad una corretta politica di tutela ambientale tesa ad incentivare le attività miranti allo sviluppo delle colture biologiche e naturali, alle attività di raccolta differenziata e di scelta dei materiali eco compatibili ed alle attività sul risparmio energetico. Ringrazio Tutte per aver lavorato con impegno qualificato allo sviluppo del Tema nazionale e per aver reso concreto il programma delineato all’inizio dell’anno sociale. LINEE GUIDA TEMA NAZIONALE Anno Sociale 2010/2011 In questo secondo anno di lavoro che ci vedrà impegnate nello sviluppo del Tema nazionale, le linee programmatiche non possono che essere analoghe a quelle individuate e sviluppate nello scorso anno socia- le che ha visto tutte impe2. Sviluppo organico gnate con lodevole creatidi tematiche attuali: Il lavorare insieme è sempre vità e professionalità. Studio sulle diffeSarebbe più opportuno, renze di genere e conseespressione di amicizia e però, darne un’impostaguenti strategie propodi collaborazione. Non è facile zione più pragmatica al sitive per un equilibrato fine di cogliere risvolti più superamento. ma non è impossibile attinenti alla realtà eticoAnalisi quantitativa socio-politica attuale. Nae qualitativa della parteturalmente saranno reacipazione femminile nei lizzati opportuni incontri, CdA delle società quotain ciascun Distretto, con le Vice Presidenti Distrettuali, te e non; difficoltà emergenti. con le Vice presidenti di sezioni e con le Responsabili - Studio dei contenuti e dei limiti esistenti nella nazionali delle Commissioni per meglio approfondire vigente legge elettorale al fine di sollecitare le le tematiche proposte. Rimarranno pur sempre validi Istituzioni ad una più vigile ed equa forma di i tre percorsi: rappresentanza. - Analisi delle politiche, nazionali ed internazionali, di Conciliazione, tese verso un’auspicabile meIl percorso della cultura: L’Italia dei Distretti: i diazione tra vita professionale e oneri di “cura”. Distretti continueranno a lavorare in sintonia promuovendo incontri per la valorizzazione del territorio di ap3. Valorizzazione delle risorse e delle competenpartenenza focalizzando l’attenzione sulla organizzaze: proiettate verso una più profonda sensibilizzazione degli scambi culturali in vista di una più puntuale zione su temi quali: conoscenza. - Equal Pay Day - Economia come fattore critico e di sviluppo nelIl percorso della moralità: si organizzeranno iniziala società globalizzata tive contro la violazione dei Diritti Umani, contro la Modifi ca dello Statuto delle Società quotate e violenza alle donne, contro l’abuso ai minori con non per l’inserimento delle donne nei CdA una più vissuta deontologia. - Partecipazione attiva e consapevole alla vita del proprio Paese Il percorso della legalità: si continuerà a lavorare - Iterazione dell’attenzione sulla problematica sul progetto Equal Pay Day , sulle proposte di legge della violenza contro le donne e i bambini in materia di Rappresentanza di genere, di Sanità e - Abuso dei minori di Conciliazione tra professione e oneri di cura. - Attenzione più mirata ai “Diritti Umani” con Si farà opinione, con una più profonda conoscenza particolare riguardo alle politiche sanitarie di problematica unita alla professionalità. genere - Approfondimento delle strategie operative in 1. Scelta dei valori: da intendere non solo come fase di attuazione sul piano dell’attuale società campo d’indagine etico ma ampliato pragmaticamultietnica. mente sul piano socio-politico. In conclusione, i temi e i sottotemi offerti all’attenzione sono non solo di grande attualità ma soprattut2. Metodologia: intesa come intuizione al femminito sottendono un impegno notevole nello sviluppo e le delle problematiche più attuali per massimizzare nella trattazione, all’uopo mi permetto dare un suggeun’impostazione meno teorica e più scientifica. rimento suggerimento semplice ma efficace: perché non unirsi in più sezioni per realizzare, non solo 3. Professionalità: supportata da un’intelligente sauna maggiore visibilità ma oltretutto una più capienza socio-giuridica. pillare capacità di sviluppo delle tematiche ? Il lavorare insieme è sempre espressione di Amicizia e Modalità e finalità d’intervento di collaborazione. Non è facile ma non è impossibile. Ovviamente, sarò a disposizione delle Socie per qual1. Partecipazione e responsabilità: presupposti siasi chiarimento ideologici inequivocabili per lo sviluppo del Tema. Con affetto 10 Dalla segretaria nazionale Pia Petrucci Carissime amiche, continua il nostro percorso insieme lungo la strada della comunicazione e dell’informazione. Grazie alla collaborazione delle Presidenti di sezione, abbiamo potuto spedire via e-mail le circolari ed aggiornare (anche se ancora non completamente) gli elenchi delle socie e, di conseguenza, l’annuario informatico e l’indirizzario per il Notiziario. Il maggior impegno “informatico” richiesto è sicuramente andato a vantaggio del bilancio economico della Federazione per il notevole risparmio in fotocopie e spese postali senza considerare l’invio in tempo reale delle comunicazioni. Anche se alla base di un lavoro comune resta pur sempre basilare la conoscenza interpersonale: la nostra è una comunità in tutti i sensi, una comunità fatta di persone amiche con cui confrontarsi e aiutarsi, sostenersi a vicenda e rallegrarsi. Ma ci aspetta ancora molto lavoro insieme nel perfezionamento dei dati in nostro possesso: dovremo riuscire a creare una rete delle professionalità presenti nelle nostre sezioni per individuare un obiettivo comune su cui incentrare le principali attività delle sezioni. In questo primo anno sociale le circolari inviate sono risultate come foglio notizie contenenti informazioni su tutte le manifestazioni organizzate nei vari distretti (dall’arte alla politica, dalla salute all’ambiente e oltre), i progetti, le mozioni e i protocolli d’intesa che hanno visto protagoniste le nostre sezioni. Per favorire l’informazione è stato stampato un opuscolo informativo sull’attività nazionale ed internazionale della Federazione e della Fondazione, è stato rinnovato il sito (www.fidapa.com) sul quale, quasi quotidianamente, vengono pubblicate tutte le news riguardanti attività a livello nazionale ed internazionale, è stata data una nuova veste grafica al Notiziario FIDAPA che attraverso i suoi articoli dà voce alle comunicazioni istituzionali della Federazione e della Fondazione e alle tante iniziative realizzate dalle nostre sezioni. A proposito del sito, vorrei riuscire a dare visibilità a quelle figure femminili che nei secoli si sono distinte nelle arti, professioni e affari, in linea con il tema nazionale e con le linee programmatiche della Commissione Arte e Cultura. Per questo ho chiesto di individuare in ogni Distretto figure femminili che nell’arte, nella cultura o con azioni positive abbiano inciso sul territorio e di farmi pervenire, in tempi brevi, tramite le Componenti distrettuali della Commissione Arte e Cultura, il materiale fotografico e la scheda descrittiva. Mi auguro che il sito venga sempre più consultato nelle varie voci del menu ed usato come un vero strumento operativo, tanto da diventare il nostro principale mezzo di informazione e di comunicazione all’interno ed all’esterno. In occasione della celebrazione degli 80 anni della nostra Federazione ho realizzato il CD “80 anni insieme” che ha voluto ripercorrere a grandi linee l’attività dei Comitati di Presidenza che si sono avvicendati sempre con lo stesso impegno e fedeltà ai principi del nostro Statuto, promuovendo, coordinando e sostenendo le iniziative delle donne che operano nel campo delle arti, delle professioni e degli affari. Ha significato per me ricordare parte della mia vita associativa ma soprattutto ricordare tante validissime socie, donne lungimiranti e combattive alle quali si devono i tanti traguardi raggiunti dalla FIDAPA. Conoscere quella che è stata la nostra vita associativa e la forza di pressione che ha esercitato sulla realtà sociale e culturale del momento, deve servirci da sprone a continuare con la stessa tenacia e lo stesso entusiasmo di chi ci ha preceduto. Da questo lavoro di ricerca dei temi nazionali trattati è scaturita la convinzione della necessità di creare un archivio informatico diviso per temi di studio, progetti, mozioni che faranno parte della storia della nostra Federazione. Sempre più convinta che il nostro debba essere un lavoro d’équipe per poter rendere più efficace il lavoro di tutte noi, mi auguro di proseguire questo cammino con Voi in questo secondo anno sociale, animate da quell’entusiasmo che ha portato la nostra associazione a raggiungere grandi affermazioni e traguardi nella società civile, ad ottenere riconoscimenti dalle Istituzioni e ad essere attuali e propositive nella trattazione dei temi svolti. 11 Dalla tesoriera nazionale Maria Rao Pensieri…….. Piove, come oramai da giorni. Sono davanti ai vetri della finestra e guardando la pioggia, infilo la strada dei ricordi. Mi ritrovo all’improvviso in mezzo alla eco delle parole inattese di mia madre che, preparandomi per il primo giorno di scuola, mi dice grave: “ fai la brava ed abbi rispetto della maestra”. Sento ancora quelle parole addosso e dentro, esse rivivono come un’emozione, mi scuotono fino a farmi sorridere di nostalgia. Una improvvisa tenerezza per quella frase, che non era un rimprovero ma quasi una carezza che doveva accompagnarmi nell’ entrata in classe, ossequiosa e muta. Un lampo, un fragore lontano ed ancora pioggia. I ricordi svaniscono e guardo al presente, chiedendomi se quella parola rappresenta ancora oggi ciò che da bimba prima, da adolescente a scuola e nel mondo del 12 lavoro dopo, veniva definita come “osservanza delle regole, come attenzione alle cose ed alle persone”. In poche parole: l’ avere considerazione della dignità altrui, riconoscendola e stimandola. Quasi mi aspettasse un confessionale aperto nella sacrestia di una chiesa, mi faccio un elenco rapido di tutte le volte che nel quotidiano riecheggia la parola “rispetto”, attraverso le parole di chi mi sta accanto, un libro, un giornale, la tv; Uno speaker alla radio commenta: “ dovremmo acquisire maggiore rispetto per l’ambiente e per il nostro mondo”. Un’attrice, presentando il suo ultimo film francese, dice alla sua intervistatrice che “ha sempre avuto rispetto del suo corpo e della sua femminilità e non li snaturerebbe mai con un viso di plastica e mettendosi in vendita”. Mia figlia mi racconta entusiasta di un film emozionante visto in sala l’altra sera ed indignata mi dice “non sopporto chi, alla fine, non guarda i titoli di coda e si alza non pensando a chi è sempre seduto in fondo e vorrebbe leggerli, perché questo vuol dire riconoscere il lavoro anche dell’ultima maestranza, dimostrando rispetto”. Un capo di stato pronuncia un suo discorso e dice: “ abbiamo rispetto ed amiamo la nostra costituzione per essere cittadini migliori”. Un apprezzabile industriale intervistato dice: “chi è impegnato socialmente deve avere rispetto per i bisogni dei cittadini”. Un flash... un uomo che cammina incontro alla sua condanna di morte che uomini come lui gli hanno inflitto e mi chiedo: che rispetto è? della giustizia? E piove ancora, abbandono i miei pensieri per un po’. Potrei fare un elenco lunghissimo, potrei quasi quasi farmi ospitare in tv per recitarlo ma sono stanca. E piove ancora; mi propongo un esercizio d’ora in poi , quello di dedicare maggiore attenzione alle mie azioni quotidiane... voglio soffermarmi e comprendere quante volte invoco rispetto, quante volte ne porto all’ambiente, alle persone che mi circondano, a me stessa. Perchè dove c’è il rispetto, c’è dignita e libertà. La Fondazione chiede pareri e proposte alle socie Eugenia Bono, Presidente Fondazione FIDAPA Gli Organismi dirigenti della Fondazione Fidapa, in occasione del ventennale, hanno avviato una profonda riflessione su quanto è stato prodotto nei primi 20 anni di attività. Caratteristica originale della celebrazione è stata la durata biennale (l’iter per ottenere lo status giuridico di Ente Morale dal Presidente della Repubblica è durato due anni); il ricordo dell’importante anniversario non si è esaurito in una semplice festa ma è stato abbinato a tutte le iniziative realizzate in questo periodo. E’ necessario oggi coinvolgere nelle nostre riflessioni un numero maggiore di socie e di amiche per ampliare, approfondire e quindi arricchire la nostra consapevolezza, la coscienza della nostra forza e della nostra capacità di elaborazione culturale e di realizzazione concreta. XX anni di “fatti” dimostrano che anche un piccolo gruppo di donne con risorse finanziarie molto limitate ma con grande intelligenza, decisione, tenacia e soprattutto con enorme generosità individuale e profonda fiducia negli ideali della nostra Associazione, possono dar vita e spessore ad un nuovo modo di intendere e vivere l’Associazionismo attraverso un’Organizzazione strutturale più flessibile e dinamica, che possa adeguarsi al cambiamento ed alla rapida evoluzione della società contemporanea. Nell’attuale situazione di crisi economica e di ideali, il problema della cultura (la difesa del patrimonio Beni immateriali da noi ereditato da millenni di civiltà, il livello di conoscenza e di metodo di apprendimento di cui la Scuola riesce a dotare le nuove generazioni) è al centro del dibattito politico che ha determinato lo scontro tra Operatori della Scuola (docenti e studenti) e l’Esecutivo del potere politico; la lettura dell’art. 9 della Costituzione all’inaugurazione della Scala a Milano, con all’esterno la protesta studentesca, è stato uno dei momenti più significativi. La Fondazione ha messo alla base della sua attività, già da 15 anni, la Cultura; il progetto quadro è l’”Educazione permanente” nelle sue diverse angolazioni e sfaccettature: “Educare alla legalità”, “Educare alla parità”, “Educare alla salute ed alla cura di sé” attraverso lo svolgimento di una serie di corsi di formazione e di qualificazione realizzato in tutti i distretti della FIDAPA, per dotare le giovani donne di un più alto livello di conoscenza con i progetti realizzati all’interno delle scuole. La riflessione sull’attività svolta nei primi XX anni mette in risalto non solo la perfetta interpretazione del ruolo ed il più completo rispetto delle regola statutarie, ma la continuità e la coerenza nell’attività di tutte le manifestazioni realizzate. Abbiamo fatto della ricostruzione della memoria un “imperativo categorico”: la memoria è conoscenza, è storia di esperienze e di avvenimenti passati da cui si attinge saggezza se abbiamo la capacità di individuare errori e deficienze, al fine di eliminarne le conseguenze o nell’impossibilità, di evitare di commetterli nel futuro. Circa 10 anni fa abbiamo accettato la proposta delle socie di Floridia e di Napoli di realizzare il Parco Storico intestato a Lucia Migliaccio per due motivi fondamentali: 1. storico-culturale-economico, perché il periodo della vita terrena di Lucia Migliaccio (1770-1826) coincide con uno dei periodi più importanti della società umana dal punto di vista politico ed economico, la Rivoluzione Francese e la Rivoluzione Industriale ed in Italia con le rivolte per una costituzione liberale, “premesse” del nostro Risorgimento, che inizia con i moti del 1820 a marzo in Campania ad Avellino e a Luglio in Sicilia a Palermo e Catania; 2. uno personale e femminile: Lucia Migliaccio nata duchessa di Floridia, divenuta a 11 anni per matrimonio principessa Grifeo di Partanna ed a 46 anni moglie di re, si fece sempre chiamare duchessa di Floridia, anticipando di ben due secoli quanto la legge italiana ha recepito nel 1975, con la riforma del diritto di famiglia. In quel periodo non solo comincia a realizzarsi l’idea di Italia una, libera, indipendente, ma al Congresso di Vienna si ridisegna la fisionomia politica dell’Europa e nasce l’idea dell’Unione Europea. Tutte le iniziative della Fondazione sull’Unità d’Italia rappresentano la continuità e l’evoluzione di quel primo progetto di ricostruzione della memoria che oggi vede coinvolti i giovani nella ricerca dell’identità nazionale nella cultura, nell’economia, nel costume in un momento in cui sembrano vacillare le ragioni ed i motivi ideali per i quali molti uomini e donne hanno sacrificato la loro vita. La Fondazione promuovendo la conoscenza e l’approfondimento di questo periodo vuole dare luce e spessore al “Risorgimento Invisibile”, a tutte quelle donne che 13 hanno dato un contributo di idee, di intelligenza, di lotte e di sangue per realizzare gli ideali di unità, libertà e indipendenza; a quelle donne di cui la Storia non ha voluto ricordare e tramandare ai posteri nomi ed azioni. La Fondazione ha già invitato tutte le sezioni alla ricerca nel loro territorio delle protagoniste femminili che hanno contribuito all’Unità d’Italia, una ricerca particolare che va condotta presso le famiglie, fra carte, diari, ricordi, archivi comunali e giornali locali. La Fondazione raccoglierà tutti i loro lavori, ne curerà la pubblicazione e provvederà alla loro diffusione nelle biblioteche scolastiche, in quelle comunali ed il tutte le sezioni del territorio. Da sottolineare e porre all’attenzione delle socie il metodo della programmazione del lavoro della Fondazione che partendo da una valida iniziativa quale il gemellaggio di due sezioni che hanno trovato un interesse comune non solo ha contribuito all’organizzazione, ma ha dato valore e continuità nel tempo, al lavoro delle due sezioni citate. E’ questo un primo esempio del ruolo che la Fondazione deve svolgere ed è il principale motivo per cui è stata costituita Un secondo esempio è il convegno organizzato con il patrocinio della Fondazione dalla sezione di Roma Campidoglio sul tema “voci dall’Associazionismo tra passato e futuro” con le presidenti delle più significative Associazioni italiane e due prestigiose docenti di Storia delle Donne. Da questo primo incontro è emersa la necessità di stabilire rapporti di collaborazione tra le varie Associazioni per discutere ed elaborare soluzioni ai gravi problemi che ancora oggi escludono le donne dal lavoro, dalla rappresentanza politica e le rendono vittime di violenze e soprusi. Le sezioni producono un enorme lavoro di ricerca, di approfondimento e di informazioni su tematiche importanti, discutono di problemi attuali con esperti competenti sia esterni che interni alla nostra Associazione, impegnando nell’organizzazione del dibattito risorse umane e finanziarie notevoli. Spesso di tutto questo impegno resta solo un ricordo nelle socie più attente perché si passa subito ad altri temi ed altri argomenti. La collaborazione con la Fondazione deve partire da questa base: dare continuità, visibilità e sviluppo alle più importanti iniziative affinché non venga disperso e vanificato nel tempo un prezioso lavoro di cultura che le sezioni producono. Una collaborazione di questo tipo dovrebbe essere organica e naturale se tutte le componenti degli Organismi dirigenti della Federazione fossero convinte e consapevoli che la Fondazione non è una commissione o un gruppo di lavoro interno ma un Organismo autonomo dotato di personalità giuridica, creato per allargare i campi di intervento e rafforzare l’incidenza nella realtà soiale allo scopo di raggiungere gli obiettivi statutari, in campi nei quali solo un Ente Morale può operare. Un altro esempio sono i corsi di formazione e di qualificazione che la Fondazione continua a promuovere ed attuare. In questo anno stiamo realizzando ben 5 corsi in collaborazione con varie Regioni: uno a Livorno con la Regione Toscana al quale abbiamo contribuito con la somma di e 2.000,00; uno a Terracina con la Regione Lazio; tre in provincia di Palermo con la Regione Siciliana; infine un sesto progetto è stato presentato alla Regione Toscana, su proposta di Alessandra Valenti, componente della Commissione Progetti in rappresentanza del distretto Centro. Invito tutte le amiche che leggeranno questo scritto ad inviarmi il loro giudizio, le loro critiche e le loro proposte per migliorare il mio lavoro e quello di tutte. La Fondazione vuole dare luce e spessore al “Risorgimento Invisibile”, a tutte quelle donne che hanno dato un contributo di idee, di intelligenza, di lotte e di sangue per realizzare gli ideali di unità, libertà e indipendenza; a quelle donne di cui la Storia non ha voluto ricordare e tramandare ai posteri nomi ed azioni. La Fondazione raccoglierà tutti i loro lavori, ne curerà la pubblicazione e provvederà alla loro diffusione nelle biblioteche scolastiche, in quelle comunali ed il tutte le sezioni del territorio. 1 Dalle sezioni Dalle sezioni Il rispetto della creatività femminile sezione di Alessandria Spettacolo di musica raccontata con Luisa Sello presentazione e flauto Caterina Arzani pianoforte dal titolo “Muse, musiciste, Tema Nazionale: L’ESPERIENZA DELLA DONNA NELLA REALTA’ CULTURALE E SOCIO ECONOMICA Conferenza / degustazione con Claudia MAZZETTI cantina Grappe MAZZETTI di Altavilla Doretta MARENCO cantina MARENCO di Strevi Al Palazzo del Monferrato di Alessandria, Luisa Sello per la Fidapa ha proposto l’incontro/concerto come una riflessione sul contributo femminile – quale è stato il ruolo della donna nei secoli nella musica – con l’esecuzione di musiche composte da donne entrate ormai pieno titolo nella storia. Dalla fusione dei suoni delicati e commoventi del flauto di Luisa con quelli limpidi e cristallini della pianista Caterina è nata una serata di note e parole, perchè all’interpretazione di raffinati brani è stata accostata la lettura di testi poetici, generando così emozione dall’emozione, con un’arte, la musica, ad amplificare le bellezze dell’altra, la poesia. Il concerto mette in evidenza una splendida varieta’ di stili creativi femminili musicali e poetici, facendo riemergere voci del passato oggi poco note ma non per questo poco importanti: Anna Bon, ad esempio, È stata una compositrice di grande talento, contemporanea di Mozart e Haydn, autrice di bellissime sonate, dotate di una inventiva melodica molto originale. Poi un trio di eccellenti compositrici: Fanny Mendelssohn Hensel, sorella del famosissimo musicista, e proprio per questo ingiustamente trascurata da critici e storici della musica; Clara Schumann, moglie di uno dei massimi creatori in musica del XIX secolo, straordinaria pianista (capace addirittura di rivaleggiare con Liszt) e figura di artista e intellettuale a tutto tondo e Cecile Chaminade, compositrice prolifica, esuberante, dotata di un genuino e inarrestabile impulso creativo, dallo stile elegante, fluido, ornato, molto fiorito e ricco di colori. Un programma variopinto ed articolato di pezzi diversi, in rapida successione e in alternanza mutevole: letture di poesie che si frappongono a pezzi musicali, in un costante moto di richiamo reciproco fra suoni e parole. In data 10 Giugno 2010. – A Villa Badia, nella bella cornice dell’Abbazia di Santa Giustina – SEZZADIO - la Fidapa ha ospitato le due relatrici, ognuna rappresentante nel suo campo l’eccellenza del prodotto, non solo del territorio alessandrino ma nazionale, cantine guidate da DONNE. CLAUDIA Mazzetti è la responsabile commerciale, marketing e comunicazione dell’azienda di famiglia, Grappe MAZZETTI d’Altavilla – Distillatori dal 18. Ha maturato la passione per la grappa e per il suo lavoro iniziando molto presto ad inserirsi nell’impresa affiancata dal padre e dai suo fratelli ed iniziando una vera e propria “gavetta” passando tra mansione differenti che le hanno permesso di conoscere al completo l’intero microcosmo che ruota attorno al distillato made in Italy. In un mondo, quello della grappa, legato nell’immaginario collettivo alla sfera maschile, Claudia gestisce il suo ruolo con la forza della femminilità ed ha scoperto col tempo la presenza sempre più attiva e numerosa “dell’altra parte del cielo” all’interno delle distillerie italiane. Da incontri e confronti nel 2001 dà così alla luce alla Associazione Donne della Grappa, che da allora è presieduta da lei. Il prossimo sogno è riuscire a crescere la settima generazione con la stessa passione per il mondo della grappa : prova tangibile è la presenza alla serata della nipote Silvia. DORETTA Marenco, imprenditrice con grande passione per la vigna ed i rapporti interpersonali, cura la parte commerciale dell’Azienda MARENCO di Strevi. L’azienda inizia nel ‘00 con il nonno Michele ma la spinta in termini moderni viene data da Giuseppe, che acquista i terreni nelle zone più vocate e comincia a far conoscere i suoi vini creando una prima rete commerciale al Nord Italia. Oggi l’attività è portata avanti dalle TRE FIGLIE: Michela segue la parte amministrativa e commerciale, Patrizia enologa segue la produzione in vigna ed in cantina, Doretta laureata in relazioni pubbliche segue la comunicazione e l’accoglienza in cantina, oltre ad essere sempre in viaggio per presentare i suoi vini, oggi presenti sui mercati più prestigiosi dall’Australia al Giappone, Stati Uniti e Canada. Da otto anni è Presidente dell’Enoteca Regionale di Acqui e dal 2010 è delegata regionale della Associazione Nazionale Donne del Vino. compagne musicali” Luisa Sello è ambasciatrice della musica italiana nel mondo, tra gli artisti sostenuti dai Ministeri degli Affari Esteri e delle Attività Culturali, Caterina Arzani, socia Fidapa, è direttore artistico dell’Associazione di Musica e Cultura “F. Chopin”. 15 Mare: Ultimo Eden sezione di Amantea o del mare Ricordo…. il fresco profum con le sue onde cristalline li infrangersi contro gli scog ggia di pio E ritornare sul viso…. come minuscole stelle Ricordo… spiagge pulite tri … interminabili … chilome …. di spiaggia …. !!! arente Ricordo … un azzurro trasp gabbiano accarezzato dal volo di un … ricordo … (Anna Lorelli) Nella sala convegni dell’Hotel Palace Mediterraneo, si è svolto il convegno dal titolo “Mare: Ultimo Eden - Passione, Cultura, Rispetto”. All’incontro, moderato dalla Presidente Anna Lorelli, erano presenti per porgere un saluto l’Assessore all’Ambiente del Comune di Amantea dr. Pasquale Ruggiero ed il Consigliere Provinciale dr. Giovanni Battista Morelli. Sono intervenuti il sostituto procuratore generale della Repubblica di Catanzaro Dr. Cons. Eugenio Facciolla; il biologo marino e funzionario ARPACAL dr. Emilio Cellini e l’avv. Antonio Iaconetti, coordinatore regionale di “Fare Ambiente”. Ha concluso i lavori la Responsabile Nazionale Fidapa della Commissione Ambiente e Turismo, Caterina Mazzella. Erano altresì presenti la Coordinatrice del Collegio delle Garanti Angiola Infantino, la componente della Commissione Carta dei Diritti della Bambina Giusy Porchia Marano e la Presidente della sezione Fidapa di Lamezia Terme Cettina Strangis Vespier. Una platea attenta ha seguito, dall’inizio alla fine, tutti gli interventi dei relatori con viva partecipazione ed evidente interesse e la sala gremita è stata la riprova del successo sempre crescente dell’attività culturale e di informazione generosamente offerto dalla locale sezione. Obiettivo dell’incontro è stato unicamente quello di individuare quei comportamenti fondati sulla “cultura e il rispetto del mare”, comportamenti di civiltà che devono essere connaturati all’agire quotidiano di tutti e di ciascuno. Tale messaggio, chiaro e semplice, è stato rivolto, in primis, a tutti coloro che, a vario titolo, hanno responsabilità politiche, amministrative, tecniche ed economiche nei confronti della salute del nostro mare, ma anche a chiunque sia appassionato alla tutela di quella che è la più grande risorsa ambientale del territorio calabrese. La Presidente nel salutare i presenti ha così concluso: “il rispetto per il mare non deve tradursi semplicemente in uno slogan da sbandierare nei cortei degli ambientalisti, ma in una azione chiara, sinergica di intenti e di risorse, capace di offrire una prospettiva di eccellenza duratura al nostro mare…”. Rondine: Scuola Internazionale di Pace Utopia o Realtà sezione di Arezzo, Valdarno, Valdichiana Rondine, piccolo borgo medioevale sulle rive dell’Arno, in provincia di Arezzo, è la Cittadella della Pace, una realtà dove vivono e studiano studenti e studentesse provenienti da aree di crisi del mondo: Medio Oriente, Balcani, Russia, Repubbliche del Caucaso, Africa. Nei loro paesi, probabilmente, questi giovani si combatterebbero oppure sarebbero apertamente ostili: russi contro ceceni, israeliani contro palestinesi, serbi contro kossovari…; qui, invece, in Toscana, siedono a tavola insieme, dormono nella stessa camera, si confrontano quotidianamente per lungo tempo (un biennio o un triennio), studiano sugli stessi libri per 1 conseguire una laurea o un diploma di master nelle università di Firenze, Siena, Pisa, Bologna. È una sorta di “casa del mondo” che diventa famiglia, un luogo e uno stile di vita per stare bene con gli altri e con se stessi e, in fondo, per guarire da quelle forme di rancore e di odio che possono avvelenare giovani vite. La Comunità di Rondine nasce nel 1 da un’idea dell’allora Vescovo di Arezzo, Mons. Cioli, che affida ad alcune famiglie con problemi di disagio, la chiesa e le piccole case adiacenti in stato di abbandono. Nasce la comunità di Rondine con l’intento di ricostruire il piccolo borgo, ove, nel 10, prende vita l’Associazione Rondine con scopi di solidarietà e di scambi culturali. In questo luogo di antica serenità, domenica 23 maggio 2010, la Fidapa a ha incontrato la Cittadella per un Protocollo di intesa. Su proposta delle Presidenti delle sezioni di Arezzo (Elisabetta Nardi), Valdarno (Laura Bottai), Valdichiana (Alessandra Menci) e della Segretaria del Distretto Centro, Cristina Monticini, che hanno organizzato l’incon- tro, Eufemia Ippolito, vice presidente nazionale e Anna Maria Cacciami, presidente del Distretto Centro, hanno salutato dirigenti e ospiti dell’Associazione donando due borse di studio per lo studentato a nome della Fondazione e della Federazione Nazionale Fidapa. Discorsi brevi ma intensi, testimonianze toccanti, quasi in sintonia con l’impegno e il lavoro della Fidapa sulla cultura del diritto e del rispetto, specie delle donne, specie di quelle sorelle che hanno necessità di trovare luce e dignità nella loro strada. Prove di parità sezione di Ascoli Piceno La sezione di Ascoli Piceno ha organizzato tre eventi importanti che hanno avuto grande successo di pubblico e risonanza sulla stampa. Dovendone scegliere uno solo per il Notiziario Nazionale abbiamo deciso per quello che ci sembrava più rappresentativo di tutta l’attività svolta e, cioé, l’incontro con cinque donne che si sono distinte in professioni storicamente riservate agli uomini per dare una testimonianza che ormai niente è più “proibito”a chi, indipendentemente dal sesso, si impegna seriamente superando la fatica e gli inevitabili intralci. Il titolo scelto è già ampiamente significativo: “ PROVE DI PARITA’ “, dove la parola “prove” ha il doppio significato di “testimonianze” e di “esperimenti” di una parità ancora non completamente raggiunta. Sono state invitate cinque eccellenze che generosamente hanno aperto il loro animo rispondendo anche alle domande del numeroso pubblico intervenuto, in un clima colloquiale da chiacchierata tra amiche. Il capitano dott.ssa Laura Biancaterra, reduce dal servizio prestato al Quirinale per la festa della donna, ci ha illustrato con disinvoltura e lievità il suo iter nell’esercito come quello di tante colleghe molto determinate e motivate. La dott.ssa Lucia Di Feliciantonio, direttore del supercarcere di AscoliPiceno, ha fatto rilevare che in certi casi l’essere donna è un valore aggiunto per la particolare sensibilità che hanno le donne verso tutte le iniziative utili ad un possibile recupero, o, almeno, a rendere meno drammatica la vita all’interno di una casa circondariale. La stessa cosa è emersa dalle parole della dott. ssa Gianfelice, ex GIP del tribunale di Ascoli e ora responsabile del tribunale di S.Benedetto. Qualche perplessità è stata sollevata dalle parole della dott. ssa Antonietta Pala, cardiologa della Camera dei Deputati, che ha riflettuto sul fatto che le numerose e continue difficoltà da cui il cammino verso la parità è cosparso, hanno prodotto tanto stress e, di conseguenza, tante malattie legate ad esso che erano pressoché sconosciute al mondo femminile. Infine il sindaco di Castel di Lama dott.ssa Patrizia Rossini ha ammesso che aldilà della determinazione e dell’impegno, per conciliare il suo ruolo di mamma, medico di base, assessore della Provincia prima e di sindaco poi, ha avuto bisogno dell’appoggio e della totale disponibilità della sua famiglia, dalla madre al marito, e questo sicuramente può estendersi a tutte le donne in carriera. La serata, già di per sé interessante, ha assunto un tono più prestigioso per la presenza delle tante autorità intervenute, dal Prefetto, al Sindaco, al Colonnello Comandante del 253° Reggimento, che hanno partecipato attivamente con domande e riflessioni personali. 1 La pillola abortiva RU486 sezione di Augusta Questo il titolo della conferenza organizzata a palazzo S. Biagio dalla sezione Fidapa di Augusta, a cura della presidente Eloisa Di Blasi Romeo. L’argomento è stato trattato dal Prof. Giuseppe Ettore, ginecologo e direttore del dipartimento materno-infantile dell’ospedale Garibaldi di Catania; dalla psicologapsicoterapeuta dott.ssa Aurora Donzelli; da Don Sebastiano Spataro docente di teologia presso l ‘Istituto Superiore di Scienze e Religione S. Metodio di Siracusa; dal penalista avv. Salvatore Terrone di Augusta, moderatrice è stata la presidente Eloisa Di Blasi Romeo. Il quadro venuto fuori è quello della donna che, purtroppo, paga il prezzo del nuovo ritrovato medico sulla propria pelle. Grazie a questa conferenza effettuata con l’impegno profuso dalla locale sezione, molte notizie sul farmaco hanno reso informato il numeroso pubblico, composto in gran parte da giovani convenuti nell’auditorio. Le considerazioni e i commenti generali, anche per i non addetti ai lavori, sono state direi fisiologiche, vista la trattazione ampia che ha abbracciato le diverse problematiche connesse all’argomento di ordine farmacologico, etico, religioso e morale. La pillola abortiva RU8, ha rilevato il prof. Giuseppe Ettore, comincia ad essere utilizzata, tuttavia la stessa non può essere assunta senza degenza ospedaliera di tre giorni, periodo non breve se confrontato con quello occorrente per altri metodi abortivi, che richiedono mediamente un giorno di ricovero. Oggi la donna, nel suo naturale ruolo di procreatrice, è sempre l’elemento umano su cui va testata ogni sorta di contraccettivi. Sovviene alla mente l’esempio portato, in senso figurato, dalla relatrice psicologa, la quale in circostanze d’aborto, immagina la donna chiusa “in un vero e proprio stanzino buio”. Non conforta a sufficienza l’algidità giuridica della legge 1 che dà al sesso femminile la possibilità di avvalersi solo nei primi 0 giorni di gestazione, della struttura pubblica, arco temporale questo limitato in cui potrà fruire di sistemi abortivi adottati in medicina, incluso perciò quello farmacologico. Non per ultimo, poiché contestuale a tutta la problematica, si abbatte il penalizzante risvolto religioso che giunge alla donna con il “fulmine della scomunica” per il misfatto contro la vita del nascituro. Sarebbe opportuno che la tematica sull’aborto si incentrasse in un discorso più ampio riguardo la procreazione, poiché il problema non dovrebbe porsi nei termini: se abortire o meno, ma nella possibilità di diventare madre tutte le volte che lo si vuole ed è sotto questo profilo che bisognerebbe adoperarsi. Bisogna avere figli solo per amarli e creare una vita con una maternità desiderata. I pro e i contro della nuova pillola abortiva Le 5 giornate di Avellino sezione di Avellino Il contributo dell’Irpinia all’Unità d’Italia La sezione Fidapa di Avellino, presieduta da Pina Genua Ruggiero, in linea con i 20 anni di fondazione Fidapa e i 150 anni dell’Unità di Italia, ha organizzato le conferenze: “L’alba del Risorgimento Italiano” e “Un punto a croce sul canovaccio di Clio”. In particolare, è stata tenuta una relazione sul Risorgimento, che viene riportata: Il 150^ anniversario dell’Unità d’Italia è l’occasione per una generale presa di coscienza che possa portare alla vera unificazione morale di tutti i cittadini sotto i 18 colori che, da soli, veramente rappresentano una Nazione unita: IL TRICOLORE. Il Congresso di Vienna del 1815 non fece altro che rafforzare l’assolutismo monarchico e impedire la diffusione delle idee francesi, quindi sul trono di Napoli ritornò Ferdinando I re delle Due Sicilie e subito prese a diffondersi lo stato di malcontento della popolazione verso il governo che, invece di rispondere alle esigenze del popolo, faceva sentire il peso della tassazione con l’imposizione di tributi onerosi sui generi di consumo. Lo spirito che aleggiava in quegli anni in Europa con ideali di libertà ed uguaglianza rendeva inaccettabile l’inasprimento delle pene, anche con azioni repressive, contro ogni manifestazione di pensiero. I militari, la borghesia ed i ceti più colpiti da questa ondata repressiva manifestarono il loro scontento ingros- sando le file della carboneria in cui cominciò a diffondersi l’idea di un movimento rivoluzionario con il fine di giungere ad ottenere una costituzione, che Ferdinando I, allora spodestato, aveva fatto intendere con il pretesto di attirare a sé i carbonari, ma, dopo aver rioccupato il trono, non mantenne le promesse fatte. Possiamo ben dire con certezza che l’Italia Meridionale contribuì con determinazione e con la partecipazione del popolo irpino attraverso i moti, promossi da Michele Morelli e Giuseppe Silvati ufficiali del regno, ma carbonari, verificatisi dal 2 al luglio 1820, alla rivolta si unì anche Guglielmo Pepe, I moti del 1820 sono individuati anche come le “cinque giornate di Avellino” per fare un confronto con le più famose “cinque giornate di Milano” del marzo 188, quando i Milanesi costrinsero gli Austriaci del generale Radetzky alla ritirata. Lo sviluppo e la mancanza di martiri non sminuirono l’importanza della rivoluzione irpina del 1820, anzi esaltarono il merito dei suoi promotori che con il lavoro di preparazione e di organizzazione riuscirono a produrre una partecipazione corale ai loro ideali,tanto da indurre la monarchia borbonica a concedere la costituzione con la nascita del primo Parlamento Napoletano il 22 luglio 1820 , nel quale avrebbe trovato posto anche il nostro concittadino Lorenzo De Concilij. Nasceva, così, ad Avellino per valore e le capacità strategiche di Lorenzo de Concilij lo stato costituzionale napoletano, come è evidenziato nell’epigrafe in- cisa sulla lapide marmorea sulla facciata del Palazzo del Governo della città, che esalta le Cinque Giornate di Avellino, come l’avvenimento che segnò l’incipit delle lotte del movimento rivoluzionario nel Mezzoggirno per l’unificazione dell’Italia. Dalla prima “rivoluzione borghese” dell’ottocento italiano, spuntava l’alba del Risorgimento nazionale, ma, anche se durò pochi mesi perché fu repressa il 23 marzo del 1821 dagli Austriaci per il tradimento del re Ferdinamdo I, era destinata a gettare semi ancora più fecondi aprendo la strada al lungo e non facile processo che approdò quaranta anni dopo all’Unità d’Italia. L’anniversario dell’Unità d’Italia non poteva passare inosservato dalla nostra associazione e svegliare con determinazione il nostro amor di patria e l’orgoglio di essere italiani, visto che uomini e donne volenterosi e determinati come le famiglie Mancini, Pirontoi e Imbriani, e l’impegno da parte di militari guidati dagli ufficiali De Concilij, Morelli, Silvati e Pepe che con le loro idee liberali contribuirono fattivamente alla nascita della Nazione Italia. Le figure irpine, qui di seguito ricordate brevemente, hanno contribuito con ogni mezzo a far si che il popolo italiano fosse rappresentato degnamente sotto il tricolore della nostra Nazione, non dobbiamo, però, dimenticare coloro che hanno dato la vita per questo obiettivo restando nell’anonimato che non sono e non verranno mai ricordati. Il sostegno ai Paesi in via di sviluppo: l’opera di Padre Prosperino per il Movimento di donne in Mozambico sezione di Bari Il Mozambico (ex colonia portoghese) è uno degli Stati più poveri del pianeta, tuttavia a partire dalla fine della guerra civile nel 12 ha sperimentato un periodo ininterrotto di crescita. In questo contesto si è inserita l’opera di Padre Prosperino, missionario cappuccino di Montescaglioso (Matera) che in Mozambico per 5 anni (fino alla sua morte nel 200) ha contribuito a difendere la dignità umana, soprattutto della donna, attraverso il lavoro e l’autostima. Ha creato l’UGC (Unione gene- La vicepresidente Eufemia Ippolito consegna il gagliardetto Fidapa al vescovo Maputo 1 rale cooperative agro-avicole) difendendone l’autonomia contro tutte le strumentalizzazioni. Le 22 cooperative per il 5% composte da donne emarginate, hanno oggi come presidente una donna che da contadina analfabeta, è diventata una leader impegnata anche in politica ed ha creato la Cassa di Risparmio e di Credito con lo scopo di sviluppare il micro-credito, ha creato una emittente radio, ha costruito scuole per i figli delle cooperativiste, esclusi dalla costosa scuola pubblica. Il Mozambico deve molto a padre Prosperino e alle sue cooperative di donne, infatti gli celebrò i funerali di Stato. Anche l’Italia gli conferì l’onorificenza di Gran Croce per la pace. È stato pubblicato un volume a cura del prof. Enrico Luzzati dell’Università di Torino dal titolo “Dalla parte degli ultimi. Padre Prosperino in Mo- zambico”. Manifestazioni, con grande eco nei mass media, hanno ricordato un personaggio che ha messo in pratica la carità evangelica, aiutando gli ultimi (le donne) e percorso la via della solidarietà come un dovere di giustizia per uno sviluppo umano integrale. La FI.DA.PA. di Bari, nell’ambito del tema internazionale: “Il potere di fare la differenza attraverso la leadership, il sostegno e l’azione”, l’Ateneo, la FACOLTA’ DI ECONOMIA, l’A.L.E.C.U.B gli hanno reso omaggio con un incontro che ha visto anche personalità internazionali tra le quali l’Arcivescovo di Maputo Mons. Francisco Chimoio. Ha introdotto il tema la nostra vice presidente nazionale Avv. Eufemia Ippolito, relatori sono stati docenti della facoltà di Economia di Bari, Bologna, Torino e Roma. Giornata di studio e di riflessione sul tema internazionale sezione di Barletta In linea con il tema del “rispetto” e della difesa dei diritti umani e della persona, la sezione di Barletta ha organizzato un dibattito dal titolo emblematico ”Donne che non volano”, invitando come reatore il giornalista di Rai 1 ed inviato speciale in Afghanistan, Pino Scaccia e Sashinka Gorguinpour, poetessa iraniana e traduttrice di alcune poesie dell’intellettuale aghana, Nadia Anjuman. Entrambi i relatori ed in particolare Pino Scaccia hanno testimoniato la difficile condizione delle donne afghane nel loro Paese, mettendo a fuoco la triste vicenda di Nadia Anjuman, deceduta a soli 25 anni, vittima delle percosse infertele da suo marito, perchè componeva poesie ed aveva osato declamarle in pub- blico. Nell’incontro di duplice carattere, antropologico e letterario si è parlato dei diritti dell’uomo ancora negati e, nello specifico, della parità tra uomo e donna, ancora incompiuta e sono state recitate poesie della poetessa Anjuman dalla fidapina Marilena Colucci. L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio del Comune di Barletta ed è stata condivisa generosamente dalla sezione Fidapa di Corato, da altri club femminili. Il Lions Club “Leontine De Nittis” di Barletta, l’AMMI di Barletta ed il Cicres di Corato. La Gazzetta del Mezzogiorno ha pubblicato un articolo su questo evento. Anche emittenti televisive locali, come Teleregione ed altre, ne hanno trasmesso riprese e servizi nei loro notiziari. 25 anni di attività sezione di Battipaglia La sezione di Battipaglia ha festeggiato il suo primo quarto di secolo. La Presidente, Maria Pia Cucino, ha fortemente voluto che si festeggiasse l’evento all’insegna di quelli che sono stati i capisaldi delle iniziative fin dalle prime azioni associative. Su progetto della Past Presidente, nonché socia onoraria, Tommasa Schipani e con la collaborazione delle past Presidenti Lucilla De Luna, Ernestina Volzone, Vera 20 Iarossi, Fidalma Spataro, Pia Volzone, Gabriella Pastorino, Tommasa Ferrentino e Silvia Carbone, le celebrazioni si sono aperte con l’intitolazione di una strada a Ilaria Alpi, giornalista del TG3, trucidata in Somalia per aver indagato e ricercato la verità. La proposta di onorare la giornalista ricordandola con una via cittadina è stata accolta all’Amministrazione Comunale con l’intento di incoraggiare quanti operano nel mondo della comunicazione al rispetto per la VERITÀ. Past Pres. Naz. Giuseppina Bombaci, Pres. sezione M.Pia Cucino, socia on. Tommasa Schipani, Sindaco Giovanni Santomauro, Sacerdote Parrocchia S. Gregorio VII Per l’occasione è stato istituito il premio “Spiga d’argento Fidapa città di Battipaglia” assegnato ai familiari di Ilaria Alpi e per loro ritirato simbolicamente dalla giornalista Iole Palombo. Altro momento importante è stata la consegna della 18° Borsa di studio “Fidapa per la musica” in memoria della prima Presidente di sezione Porzia Pastorino. Il premio è stato assegnato alla giovane pianista Pristina Kulish, nata in Russia ma naturalizzata italiana, diplo- mata con lode al Conservatorio Musicale di Salerno. La manifestazione è proseguita con l’esibizione dell’Inno Internazionale della Pace (patrocinio dell’Unesco e della Santa Sede) eseguito dal coro dei ragazzi “Arcobaleno” e diretto dalla stessa autrice del canto Benedetta Paravia. All’evento sono intervenuti il Sindaco di Battipaglia Giovanni Santomauro, la past Presidente nazionale Giuseppina Bombaci e la Presidente del Distretto Sud Ovest Linda Napoli, che ha elogiato le socie della sezione per l’accurata preparazione di ogni particolare e augurato che possa continuare tra le socie il rapporto collaborativi, autentico e significativo proprio della vita associativa. La distribuzione di un libro realizzato a ricordo del percorso di questi 25 anni ha concluso la serata. Il rispetto come codice comportamentale sezione di Bergamo In occasione della serata conviviale della Fidapa, la socia Biljana Dizdarevi ha sviluppato il tema nazionale “Il percorso del rispetto: l’esperienza della donna nella realtà multiculturale”. La relatrice, partendo dal proprio vissuto, attraverso un punto di vista di genere e interculturale e soffermandosi anche sul paradigma del nonrispetto o assenza assoluta di rispetto (come si verifica durante una guerra) ha così declinato l’argomento: - rispetto come modalità formale del comportamento sociale, imparato come acquisizione razionale ma non vissuto particolarmente nell’ambito familiare. - rispetto come parte di identità personale e come valore e diritto universale nella società democratica e civile. - rispetto come codice comportamentale che regola la convivenza civile nella società democratica. La relazione ha messo in luce come la donna, per le sue caratteristiche di genere e per il suo ruolo nella società moderna, possa essere una risorsa fondamentale per creare, sulla base del rispetto, nuove opportunità di apertura all’intercultura, al dialogo, allo scambio. Sono seguiti tre interventi di altrettante donne provenienti da stati di tre continenti diversi: Charo, argentina, ha parlato del rispetto verso la terra che è Madre di tutti gli uomini rendendoli tutti fratelli. Si è riferita anche a mito e storia argentina. Miwa, giapponese, ha parlato del rispetto (che è insito nella antica cultura giapponese e che viene insegnato in famiglia) come codice fondamentale per regolare i rapporti tra gli uomini e con la natura. Maida, iraniana, ha auspicato il rispetto per la cultura ed i valori delle donne arabe che non devono essere interpretati solo attraverso un aspetto esteriore quale, soprattutto, quello del velo. Le relazioni sono state molto apprezzate ed applaudite dalle molte socie e amiche presenti. 21 Incontro di poesia sezione di Bernalda Promosso un secondo incontro sulla poesia per rendere le distanze da spettacoli spesso avvilenti e puntare l’attenzione sull’ascolto delle voci dei poeti. La parola chiave del nostro operare è “CONDIVIDERE”: ovvero considerare l’altro come risorsa per lo sviluppo e la crescita di ognuno, facendo tesoro delle esperienze e delle doti altrui, per provare piacere nel fare, utilizzare ogni forma di collaborazione e, soprattutto, accettare le comuni responsabilità che, per le donne, sono in continua crescita. Elisabeth Benham, presidente internazionale, nel convegno tenuto in occasione dell’80° Anniversario della BPW del 2010, ha affermato che, per conseguire gli obiettivi preposti, il vecchio motto “La donna dietro l’uomo” deve essere sostituito da “La donna al passo con tutti gli uomini”, come condiviso da importanti organizzazioni internazionali. La donna tra moda e storia sezione di Bisceglie Grazie ad un’efficiente catena di collaborazione, coordinata dalla Presidente del biennio 200-2011, Gioia Romito Lamanuzzi, una serie mirabile di abiti d’epoca ha portato, nelle sale della suggestiva cornice del museo diocesano, scenario di una fervida attività culturale, la suggestiva atmosfera di un passato che si è voluto far partire dal 180, lungo il corso di anni ormai noto come “Il secolo delle donne”, che è poi quello che, attraverso rilevanti variazioni che hanno cominciato a modulare in maniera più sinuosa la linea femminile, meglio rispecchia il cambiamento della vita delle donne anche nella società. La manifestazione ha raccolto consensi in tutto il paese, ma anche tanta solidarietà. Molte famiglie, infatti, hanno donato al Museo, o prestato per l’occasione, abiti e accessori femminili, tra cui cappelli, ombrellini, borse, guanti. A dar vita ad ogni abito contribuirono estemporanee modelle che, con freschezza e semplicità, seppero ricreare l’atmosfera di quegli anni con sorprendente naturalezza. Fu proprio in quell’occasione che la Fidapa ispirandosi allo spirito, connaturato all’associazione, di pro- 22 muovere l’avvio delle giovani nel mondo del lavoro, offrendo sostegno e consulenza a chi aspira ad entrare nel mondo dell’imprenditoria, offrì uno stage per l’approccio al restauro degli abiti antichi ad una laureanda in Scienza dei Beni Culturali, Francesca Monopoli. La dott.ssa Maria Stregapede, storica e restauratrice di manufatti tessili, laureata in Conservazione dei Beni Culturali e docente presso il centro restauro dell’Università di Palermo e quello di Venaria Reale, all’Università di Torino ha definito la sua professione “nobili intrecci”. L’intreccio è l’arte più antica del tessuto e consiste semplicemente nell’annodare. Dopo un excursus sulle tecniche di restauro dei tessuti, ha mostrato, attraverso un monitor, come si sviluppa il lavoro nel suo laboratorio di Ruvo di Puglia. Ha parlato in particolare del restauro della famosa Coperta Guicciardini, dal nome della contessa che l’ha ritrovata, scambiandola per una coperta, ma che poi ha voluto appendere, per godere della grandezza e del pregio della sua manifattura. Pare che la coperta, che rappresenta le storie cavalleresche di Tristano e Isotta, e che nel 12 è stata venduta al Museo Nazionale del Bargello, sia stata divisa e che altrove possano esserci altri pezzi. La Presidente Gioia Lamanuzzi ha poi dato la parola alla Vice Presidente Nazionale della Fidapa, Eufemia Ippolito. che, offrendo l’attestato alla stagista Francesca Monopoli, ha elogiato un’iniziativa che, coniugando cultura e tradizione, e grazie anche al contributo della Fondazione Fidapa, consente al nostro territorio la valorizzazione delle sue risorse e della donna in particolare, soprattutto in un’epoca di recessione, in cui è difficile consentire ai giovani di affermarsi nel mondo del lavoro. L’unico rammarico è che portino altrove la loro professionalità perché il nostro territorio non è ancora pronto ad accoglierle. “Fornite alle donne occasioni adeguate e le donne potranno fare tutto” (Oscar Wilde) sezione di Bitonto La sezione di Bitonto con il patrocinio del Comune, ha organizzato un ciclo di incontri sul tema del lavoro con lo scopo di analizzare la presenza della donna in alcuni settori lavorativi e per promuovere maggiore informazione e cultura sui diritti delle donne e sullo stato di concreta realizzazione del diritto al lavoro in ambito femminile. Il progetto, che ha avuto il titolo Donne e lavoro: l’esperienza delle donne nella realtà socioeconomica, nasce dalla consapevolezza delle difficoltà in cui versa il mercato del lavoro e degli ostacoli che ancora oggi si frappongono al riconoscimento dell’importanza economico-sociale del ruolo lavorativo delle donne nella attuale società in continua trasformazione. Sono stati organizzati tre incontri dedicati rispettivamente al lavoro dipendente, a quello in agricoltura e al lavoro autonomo. Il primo incontro è stato l’Analisi della presenza femminile nel mercato del lavoro locale. I relatori, dr Francesco Russo e dr Ida Ziccolella del Centro per l’impiego di Bari hanno illustrato i riflessi della crisi occupazionale e le dinamiche della presenza femminile nel mercato del lavoro della provincia di Bari, mentre l’avv. Ilaria Gadaleta ha presentato l’esperienza di Dalila una associazione di giovani donne che a Bari si propone di conciliare i bisogni sociali con le esigenze lavorative femminili. Del lavoro in agricoltura e dei cambiamenti che l’imprenditoria agricola sta subendo si è occupato il dr Pietro Suavo Bulzis della Codiretti Puglia. Relatrice del secondo incontro Multifunzionalità in agricoltura e nuove opportunità per l’imprenditoria femminile è stata la dr Francesca Dellorusso, giovane imprenditrice agricola, che ha coniugato la competenza in economia con l’amore per la propria terra. L’ultimo degli incontri dal titolo “Lavoro autonomo: quali finanziamenti per l’imprenditoria femminile?” ha trattato dei finanziamenti alla piccola e media impresa. Relatori sono stati due funzionari della Carime, Gaetano Pellegrini e Massimiliano Trecca, nonché la consulente aziendale Daniela Cuppone. Ha tratto le conclusioni la Consigliera pari opportunità della Regione Puglia, Teresa Zaccaria. Tutti gli incontri hanno avuto la presenza delle rappresentanti degli organi direttivi, nazionali e distrettuali, della Fidapa, dalla past-president nazionale, Concetta Piacente, alla vice presidente nazionale, Eufemia Ippolito, alla presidente distrettuale Lucia Moccia. L’attuale disarticolazione e complessità del mondo del lavoro, l’elevata disoccupazione delle donne, il proliferare di rapporti di lavoro flessibili, precari, la grande quantità di lavoratrici mal pagate costituiscono uno specifico problema che attiene alla qualità della vita delle donne e che necessita di strumenti innovativi. Diffondere maggiore informazione e fornire suggerimenti sugli attuali fabbisogni formativi, che siano coerenti con il mutevole mercato del lavoro, può costituire una idonea opportunità per promuovere l’occupazione femminile e, attraverso l’occupazione, la condizione delle donne, che è l’obiettivo della Fidapa. Per questo lo slogan del progetto è una frase di Oscar Wilde “Fornite alle donne occasioni adeguate e le donne potranno fare tutto…” 23 40 anni di attività sezione di Capri Foto relativa alla manifestazione del 40° anniversario della nostra sezione, celebrato il 3 ottobre 2010. Nell’istantanea sono visibili, a partire da sinistra, la signora Milly Gardini, promotrice della creazione della sezione, la prof.ssa Giuseppina Seidita, Presidente Nazionale, la dott.ssa Imma Esposito, Presidente della sezione, la prof.ssa Linda Napoli, Presidente del Distretto Sud Ovest, la signora Adriana Settanni, cofondatrice della sezione, la prof.ssa Nellina Basile, Past Presidente Distrettuale e la prof. ssa Anna Catalano, Past Presidente della sezione. Targhe ri cordo per le Preside nti di sezi one La sezione Fidapa di Capri ha celebrato il 0° anniversario della sua fondazione, avvenuta del 10. Alla manifestazione erano presenti la Presidente Nazionale della Fidapa Giuseppina Seidita, la Presidente del Distretto Sud Ovest, Linda Napoli, la Past Presidente Distrettuale, Nellina Basile, la socia promotrice della nascita della sezione, Milly Prosdocimo Gardini e il Vice Sindaco della Città di Capri, Marino Lembo. La presidente Imma Esposito ha relazionato sui 0 anni di attività della sezione volti a valorizzare la donna e il riconoscimento dei suoi diritti in qualsiasi campo, nella famiglia, nel lavoro e nella società. Nel corso della manifestazione è stata consegnata una targa ricordo alle Presidenti della sezione che si sono succedute nel quarantennio10/2010 La serata è stata allietata da brani di musica classica eseguiti dalla pianista Marina Vivo. Emilia Zinzi: “Grande mente del 21° secolo” sezione di Catanzaro re Alla scoperta di una Calabria Mino A poco più di un mese dall’improvvisa scomparsa di Emilia Zinzi (.10.200) il “Domani” pubblicava l’articolo di Maddalena Barbieri che riproponeva l’affettuoso, rispettoso rapporto instauratosi tra la Storica d’Ar- 2 te (inclusa dall’Istituto Biografico Americano del Nord Caroline nel volume: Grande Mente del 21.mo secolo) e la Fidapa sezione di Catanzaro. Emilia Zinzi diceva di essere “una piccola donna” ma, in effetti, era cocciutamente documentata nel proporsi Maestra nella sua attività professionale, coraggiosamente impavida nel sostenere i diritti del “Vero”, Premio “Rosa d’argento Emilia Zinzi”. Presenti la Presidente della FIDAPA nazionale Giuseppina Seidita, la Presidente della sezione di Catanzaro Marisa Fagà, la Presidente del comitato imprenditoria femminile di Catanzaro, il presidente della Camera di Commercio Paolo Abramo, la Premiata Lucia Boccalone insieme ai suoi genitori. sezione di Catanzaro arditamente innovatrice nella quotidiana operosità metodologica. La studiosa, nata e formatasi nella città di Catanzaro, sostenuta e, nel contempo, intralciata da una famiglia legata ai principi trasmessi dagli avi, cerca e ritrova se stessa nello studio che nutre di “ricerca”. Sua casa sarà quella degli avi che le permetterà improvvise fughe suggerite da “testimonianze” che affiorando impongono sopraluoghi e ricerche cartacee. La nostra, fattasi sostenitrice dell’assunto Baconiano: “Bisogna lasciare parlare le cose”, dà voce alle pietre che assume come testimonianza di un lontano passato. Ogni pietra dice, nasconde una rosa. A lei il merito di avere scoperto una Calabria, definita Minore perché non vistosa, depositaria, invece, di realtà umane e di testimonianze nuove nei confronti del Tardo – Antico – Alto – Medioevo. Protagonista delle “Giornate Cassiodoree (15), dell’incontro: “Ricordando Emilia Zinzi” (200) ed, infine, del premio “Rosa D’Argento Emila Zinzi” (2010), è sempre Emilia che nella Fidapa catanzarese si è fatta protagonista ed assorta ascoltatrice. Nelle giornate Cassiodoree Emilia ha sentito il calore della cittadinanza che ha salutato in Lei una fedele autorevole paladina. Nella serata del Novembre 200 la Presidente Marisa Fagà Matano, affiancata dalla Presidente Distrettuale Linda Napoli, ha proposto alle Autorità, ai concittadini e alle fidapine una Emilia da ricordare, da onorare. Bisogna, dirà la Presidente, che la città di Catanzaro faccia tesoro della ricchezza cartacea che la studiosa ha religiosamente ed intelligentemente trasformato in una biblioteca di assoluto valore specialistico. Tanto perchè a lei la Calabria non aveva potuto offrire alcun sostegno istituzionalizzato! Perché il desiderio di Emilia diventi realtà è necessario che la “res cartacea”, sapientemente catalogata e selezionata, innovativamente arricchita, venga assunta quale patrimonio della città. La voce della presidente non cade nel vuoto perché le autorità presenti non pronunciano promesse ma fissano date di incontri. Il 1 marzo 2010 il sindaco Rosario Olivo comunica che l’Amministrazione Comunale, facendo propria la proposta della Fidapa, ha deliberato, d’accordo con la famiglia Zinzi, che la “Biblioteca Emila Zinzi” abbia la sua sede nei locali del Castello (costruito da Roberto il Guiscardo nel 100). Il Presidente della Camera di Commercio, il Dott. Paolo Abramo, insieme alla Presidente della Fidapa promuovono ed istituiscono il premio “Rosa D’Argento Emilia Zinzi”. Il 30 Aprile 2010 nel salone della Camera di Commercio evngono consegnate le prime “Tre Rose d’argento Emilia Zinzi”. Alla gratificante serata assiste la Presidente Nazionale della Fidapa Giuseppina Seidita. Paolo Abramo consegna il premio Le Tre Rose a tre eccellenze nella cultura, nell’Imprenditoria, e a un giovane laureato. Una piccola donna e la operosità metodologica 25 La Fidapa promuove “I diritti della bambina” de sul territorio La sezione diffon ativa evoluzione norm a su la e a rt a C la sezione di Corigliano Calabro Convegno “La Carta dei diritti della bambina”. Da sinistra: Tina De Rosis, Maria Gabriella Dima, Patrizia Pugliese (giornalista), Anna Lauria, Giovanna Vingelli, Giulia Spanò Secco. Incontro con le alunne della Scuola Primaria Biblioteca dei ragazzi. In piedi a destra la Presidente di sezione. La Fidapa, sezione di Corigliano Calabro, ha dedicato ampio spazio alla “Carta dei diritti della bambina”, con l’intento di divulgarla e di far riflettere sulle norme in essa contenute. Si tratta, infatti, di un documento da non sottovalutare, che traduce al femminile principi già sanciti dalla Convenzione O.N.U. sui diritti dell’infanzia del 18, ratificati in Italia con Legge n.1|01, e dà attuazione a quegli impegni assunti nella IV conferenza mondiale sulle donne organizzata dalle Nazioni Unite nel 15 a Pechino. La sezione, accogliendo l’invito dell’emittente locale TELEA1, ha partecipato ad una trasmissione in diretta, durante la quale la presidente Maria Gabriella Dima si è soffermata sul documento e sul ruolo dell’associazione in ambito territoriale, demandando alla vice presidente Silvia Cumino il compito di parlare della Carta dei diritti nella sua evoluzione normativa. È intervenuta alla trasmissione anche la socia Giulia Spanò Secco, che ha analizzato alcuni articoli del documento nella sua qualità di esperta in materie giuridiche. La sezione ha voluto continuare a trattare l’argomento, organizzando, in collaborazione con la Fondazione Carmine De Luca, un incontro con le alunne della Scuola Primaria della città, al fine di far conoscere alle bambine l’esistenza di un documento che tutela i loro 2 diritti. L’incontro, che ha dato spazio anche a momenti di lettura e di poesia, si è svolto presso la Biblioteca dei bambini e dei ragazzi Fondazione Carmine De Luca di Corigliano, e si è concluso con la consegna del documento alle bambine. È stato attuato anche un convegno sulla Carta dei diritti della bambina, al quale hanno partecipato la dott. ssa Tina De Rosis, responsabile dei Servizi Sociali del Comune di Corigliano e la prof.ssa Giovanna Vingelli, docente di Pari Opportunità presso la Facoltà di Economia dell’Università di Cosenza. Il convegno si è concluso con la visione di alcune parti del film “Water” di Deepa Mehta e con l’intervento della socia Giulia Spanò Secco, che ha evidenziato la condizione della donna e della bambina in India, soffermandosi sugli episodi più significativi del film. L’evento, che ha avuto il patrocinio del Comune di Corigliano e la collaborazione della Mediateca Regionale, ha dedicato alcuni momenti alla poesia, a cura della socia-poetessa Anna Lauria, referente UNESCO, e ha dato spazio all’arte con l’esposizione dei quadri della pittrice Fernanda Marzullo, segretaria di sezione. È stato presente il musicista Saverio Schettini, che ha eseguito brani inerenti al tema della manifestazione, che si è svolta nel chiostro dello storico palazzo Garopoli. Premio Immagine Donna , Amalia Cecilia Bruni nale ricercatrice internazio Presso la sezione di Crotone si è svolta l’ VIII edizione del Premio Immagine Donna. La cerimonia di consegna si è tenuta nella sala Consiliare del Comune, alla presenza di autorità Fidapa, del Sindaco della Città e di diversi rappresentanti istituzionali. Il premio quest’anno è stato assegnato alla dott,ssa Amalia Cecilia Bruni, neurologa e ricercatrice sul morbo di Alzheimer, accreditata a livello nazionale ed internazionale. “Perseveranza, creatività, tenacia, attaccamento alla terra d’origine” sono le ragioni dell’assegnazione del prestigioso riconoscimento, ha sottolineato Nella Mustacchio, Presidente della Fidapa di Crotone. La dott.ssa Bruni è infatti un esempio di crescita professionale ed umana, di caparbietà e di intelligenza tipiche della donna del sud, determinata, questa volta, a farsi spazio in un panorama difficile e vasto come quello della neurologia. La targa premio è stata ideata e realizzata dal Maestro orafo Gerardo Sacco. La dott.ssa Bruni ha voluto anche raccontare alle socie e al numeroso pubblico presente le ragioni delle sue scelte professionali, spiegare la metodologia della sua ricerca, i risultati cui è pervenuta, le collaborazioni con prestigiosi istituti e colleghi tra i quali ha voluto ricordare il crotonese dott. Giovanni Cizza che opera presso il Centro Beatesda di Washington. La scoperta principale cui la Bruni è pervenuta è quella di una proteina cui è stato dato il nome di “nicastrina” che è presente in un apprezzabile numero di persone la cui ragione risale alla città di Nicastro. Nella lezione magistrale che la ricercatrice ha tenuto sezione di Crotone davanti ad un uditorio attento e motivato ha affermato che il suo lavoro non è solo una passione per lo studio del cervello, ma anche quello di capire perché e da dove arrivano le malattie. “Mi sento fortunata, ha affermato, a vivere e lavorare in questa terra tanto ripudiata” “La popolazione anziana, ha spiegato, sta aumentando. Dal 30 al 50% delle persone che arrivano all’età di 85 anni presentano un problema di demenza. È un problema sociale su cui bisognerebbe attirare l’attenzione sanitaria, a partire dallo Stato: i numeri aumentano in maniera esponenziale” “quando si parla di demenza non si intende solo l’Alzheimer, ha continuato, fondamentale è la diagnosi differenziale, per capire terapie, gestione ed eventuale sviluppo della malattia” Molta importanza risultano avere i cosiddetti fattori di rischio, i geni, l’ambiente. La Bruni ha ricevuto gli apprezzamenti dei medici presenti e ha risposto esaustivamente alle domande del numeroso pubblico. La demenza se nile, problema socia le Il rispetto dell’ambiente come opportunità di sviluppo del territorio: il paesaggio disegnato dalla storia sezione di Foggia La sezione di Foggia ha organizzato l’incontro tematico “Il rispetto dell’ambiente come opportunità di sviluppo del territorio: il paesaggio disegnato dalla storia”, iniziativa congiunta della Fidapa con il Comune di Foggia. Relatrice, la dr Gloria Fazia, direttrice del Museo Civico. La manifestazione ha avuto inizio con i saluti e l’introduzione al tema della presidente Maria Antonietta Narciso e i saluti dell’assessore alla cultura dr. Rocco Laricchiuta a cui è seguito l’intervento della vicepresidente Flora Vassallo che si è soffermata sul senso della parola “rispetto” sia a livello personale che collettivo e sull’importanza di questo valore per il vivere civile. Poi ha preso la parola la relatrice dr Gloria Fazia che ha edotto il pubblico sul paesaggio come bene cultural e ha 2 tracciato una sorta di storia della tutela del patrimonio artistico attraverso leggi e provvedimenti susseguitesi nel corso degli anni, a partire dal Quattrocento fino all’acquisizione di un’idea più ampia di paesaggio come risorsa per lo sviluppo del territorio. Ha inoltre sottolineato la valenza del patrimonio artistico-culturale del territorio la cui conoscenza va trasmessa alle giovani generazioni. Lo stesso imput ha lanciato la dr M. Luisa D’Ippolito, capodelegazione Fai (fondo Ambiente Italia) di Foggia, che ha invitato a visitare alcuni beni di grande pregio recuperati in Puglia. Infine la socia Maria Buono ha centrato il suo intervento sul rispetto come capacità di vedere, di accorgersi del- l’altro in un sistema di convivenza che diviene problematico se non è ancorato ai valori. Di qui la necessità di un processo di rieducazione che punti al recupero della concezione di città . Quindi si è soffermata sulla responsabilità a cui ogni cittadino è chiamato e sulla necessità del richiamo a tutte le agenzie formative (adulti, famiglia, scuola, Istituzioni) ad espletare il proprio ruolo nel sensibilizzare ed educare al “rispetto”. In questa circostanza Buono si è fatta portavoce dell’iniziativa della sezione Fidapa di Foggia di indire per gli alunni delle scuole primarie e secondarie di 1°e 2° grado un concorso storicoartistico-letterario denominato “Il rispetto”, finalizzato a sensibilizzare ed educare i giovani al valore del rispetto.. Contro la violenza sulle donne sezione di Iesi La nostra sezione ha realizzato un poster dal forte impatto visivo ed emotivo in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne del 25 novembre. “La violenza non ha scuse”. È forte come un urlo che squarcia il silenzio la frase che campeggia sul poster realizzato per l’occasione. Ancora più forte è l’immagine scelta per sottolineare la forza del messaggio: la Venere del Botticelli, meravigliosa opera d’arte, stereotipo della bellezza e della femminilità, deturpata e violata da mani nemiche. Anche questa’anno per la giornata del 25 novembre, la BPW Italy vuole dare un segno importante a tutela del valore della donna. Perl questo avvenimento le socie di Jesi hanno realizzato il poster dal forte impatto visivo e emotivo che è già appeso in città, per sensibilizzare la cittadinanza. La lotta contro la violenza sulle donne rientra nel tema portante le attività della Fidapa, il rispetto. Un esempio da seguire sezione di Ischia Il tema nazionale della Fidapa, “Il Rispetto”, ha dato modo alla sezione di Ischia di riflettere su valori, persone e cose del nostro contesto sociale. In verità il risultato di un’analisi del “rispetto” come valore indispensabile per un corretto vivere civile, è piuttosto deludente. Non è esagerato affermare che oggi è una parola quasi sconosciuta o non si riesce ad individuare “il momento del rispetto, le occasioni da rispettare, le persone da rispettare, la società da rispettare, l’ambiente da rispettare, la vita umana da rispettare e tanto altro ancora da rispettare per vari ed ovvii motivi”. Nel percorso abbiamo privilegiato l’indirizzo verso “L’esperienza della donna nella realtà culturale e so- 28 Il senso dell’Isola cio-economica”, volendo evidenziare come la donna può contribuire al miglioramento dei fattori di valorizzazione e di sviluppo del proprio territorio. La prof. arch. Ilia Delizia è una donna e professionista, che fa onore non solo alle donne ischitane ma a tutte quelle donne impegnate a dimostrare che il comune benessere sociale dovrebbe occupare il primo posto nella scala dei valori. Esaminando il contenuto dei suoi libri, alla luce di quanto sta avvenendo sulla nostra isola, ha dimostrato che le sue denunce non nascevano da oracoli di Cassandra, ma piuttosto traevano origine da situazioni e studi che stavano nascendo, e non era difficile prevedere quanto sarebbe successo da lì a vent’anni. Nei suoi libri è messo in evidenza il ruolo del rispetto dell’ambiente: il rispetto tra natura e antropizzato le appariva come un riconoscimento del risultato raggiunto. Afferma tuttavia che attualmente il territorio è peggiorato di gran lunga rispetto al passato. C’è una popolazione che ha completamente smarrito il “senso dell’isola”. II quadro di questi ultimi venticinque anni ci mostra una nuova popolazione che si fa le regole da sé, si fa giustizia da sé; così procedendo si arriva al collasso più in fretta e più velocemente che in città perché gli spazi sono limitati. Abbiamo perduto la nostra identità, la nostra insularità, divenendo una periferia di Napoli. È ancora possibile, però, un� inversione per riappropriarsi della propria identità. Il rispetto deve garantire la giustizia sociale; oggi, venendo meno il rispetto, crolla la giustizia. Questo ci fa capire che il rispetto dell’ambiente è legato ad una giustizia sociale e ad un’etica sociale. Alla domanda se la donna può avere alcun ruolo in questa situazione socio-ambientale, la prof.ssa Delizia afferma che le donne debbono far sentire la propria voce per la tutela del territorio ed impegnarsi nelle strutture di carattere politico e sociale. Bisogna avere il coraggio di ricominciare tutto daccapo per ricostruire la nostra identità. La legislazione spagnola sulla violenza alle donne sezione di Livorno La nostra sezione, durante gli speciali festeggiamenti in ambito cittadino dedicati alla Spagna e al Mediterraneo, ha organizzato in collaborazione col Centro Donna, una manifestazione del titolo “Quando la violenza ha le chiavi di casa”. Relatrice Francesca D’Antorio studiosa di movimenti femminili in Spagna. Hanno partecipato la nostra presidente Nicla Capua, Maria Giovanna Papucci, presidente dell’Ippogrifo e Responsabile del Centro Donna, le assessore provinciali Monica Mannucci e M. Teresa Sposito, e la dirigente provinciale Caterina Tocchini. Presenti anche alcuni rappresentanti delle Forze Armate e Pilar Venturini, docente di Dirititto Spagnolo all’Università di Pisa. La relatrice ha effettuato un’analisi molto dettagliata sulla legislazione spagnola confrontandola con quella italiana. È emerso che di violenza domestica in Spagna se ne parla molto di più che da noi e soprattutto che il Governo investe molti più fondi da impiegare in corsi di formazione per cercare di arginare il fenomeno. Anche le leggi sono più protettive e aggiornate rispetto alle nostre. Fino al 15 , cioè alla fine del regime franchista, alla donna era negato tutto , non aveva diritti legali né patria potestà, il marito comandava sulla moglie e sui figli. Però dopo quella data la Spagna ha emanato ed aggiornato numerose leggi sulla parità sostanziale uomo-donna, sul divorzio, sull’uguaglianza dei bambini nati fuori del matrimonio, fino alla promulgazione della Legge Organica n. 1/200 del 28 dicembre che, rifacendosi all’Art. 15 della Costituzione, alla Conferenza Mondiale delle Nazioni Unite e alle denuncie delle Organizzazioni femminili, riconosce, fra l’altro, il diritto all’assistenza sociale, all’assistenza legale gratuita, ai risarcimenti lavorativi. Essa statuisce vantaggi alle imprese che assumono donne violentate, istituisce protocolli all’uopo specializzati come i corsi obbligatori contro la violenza da tenersi negli Istituti Statali e le sanzioni per chi strumentalizza il corpo della donna. È stato creato anche il numero statale 01 a cui chiunque può rivolgersi per chiedere aiuto (proposto in varie lingue e anche per persone con problemi di udito). Chiaramente, queste ottime disposizioni daranno il loro riscontro positivo negli anni a venire, in quanto attualmente, in Spagna il range di donne uccise ogni anno va da 55 a 5, pertanto è molto elevato. Inoltre ci sono associazioni di padri separati che a loro volta denunciano, mettendo in dubbio le dichiarazioni di mogli e figli maltrattati, accusando le mogli di far credere ai figli di aver ricevuto abusi (sindrome di alienazione parentale); perciò è fatto obbligo ai giudici di eseguire accurati accertamenti. È seguita una discussione dove sono stati ulteriormente evidenziate le differenze fra le due legislazioni e le lacune della giurisprudenza italiana. Nicla Capua ha sostenuto che occorre ripristinare la rete mediterranea della quale faceva parte in qualità di delegata della FIDAPA Nazionale e della CRPM (Conférence des Régions Périphériques Maritimes d’Europe) che si è svolta a Barcellona. Quindi si è parlato del Progetto ADA (Ascolto Donna Aiuto), realizzato col contributo dalla Presidenza del Consiglio, finanziato dal Ministero delle Pari Opportunità, che vede capofila la Provincia di Livorno e partner alcuni Comuni del territorio e numerose associazioni ed enti fra cui la Fondazione Fidapa. Il Progetto si propone di mettere in campo strategie e interventi a contrasto della violenza sulle donne ed è già convenientemente avviato attraverso una rete. Il pubblico, di prevalenza femminile (ma erano presenti e attenti anche alcuni signori) ha completamente riempito la sala ed ha partecipato con molto interesse con domande e impressioni. 2 La figura di Marianna Procopio sezione di Locri La sezione di Locri, nell’ambito del e ricordi della defunta. Nacque tema nazionale ha organizzato un concosì quello che suo figlio Mavegno letterario sulla figura di Marianrio definì “l’incoercibile furore Alla donna na Procopio, madre dello scrittore Malirico di Marianna”. Dunque il compito della rio La Cava. uno straordinario caso : quello Alla presenza di un foltissimo e intedi una madre e di un figlio che, trasmissione dei ressato pubblico ha avuto luogo l’evenin un certo senso, eredita da lei, saperi e dei valori to, patrocinato tra l’altro dal Comune insieme con un mondo di valodi Locri che ha messo a disposizione ri, anche la capacità di comunil’antico Palazzo Nieddu Del Rio. Il sincazione scritta che si traduce in daco, arch. Francesco Macrì, portando letteratura vera. i suoi saluti ha messo in rilievo l’importanza Ha poi relazionato la prof,.ssa di questi appuntamenti culturali che fanno onore alla Grazia Pipicelli, nipote di Marianna Procopio, racconFidapa e alla città di Locri, nell’ottica comune di una tando gli aspetti biografici della scrittrice, sottolineati piena sinergia per il riscatto di questo territorio. dai ricordi personali risalenti alla sua frequentazione La presidente, Carmelita Mittoro, dopo aver ringra- con la zia da viva , dalle bellissime foto d’epoca proietziato il figlio di Mario La Cava, Rocco, presente alla tate sullo sfondo e dalla lettura di brani tratti dal Diario manifestazione, per il materiale documentario forni- a cura della giovane fidapina dott.ssa Rita Calogero. to - gli scritti della nonna e le foto della sua famiglia Il clou del convegno è stato l’intervento dell’illustre proiettate durante lo svolgimento - ha fatto la sua filosofo,critico letterario e cinematografico, saggista relazione introduttiva, mettendo in rilievo, all’inizio, nonchè professore di liceo Gaetano Briguglio, che purcome il mondo femminile abbia rivestito un grande troppo sarebbe venuto a mancare qualche mese dopo. ruolo nel meridione e in particolare in Calabria dove Egli ha tenuto un’interessantissima relazione sul cole donne hanno sempre svolto l’importante compito siddetto “caterinismo” calabrese, partendo dalla condella trasmissione dei saperi e dei valori ai figli attra- statazione che Mario La Cava, scrittore con il quale verso l’acculturamento informale. Quel mondo femmi- ebbe rapporti di amicizia e di frequentazione culturale, nile, ha continuato, è fonte di risorse inimmaginabili, fu il tramite per la conoscenza di Marianna Procopio in incide nel sommerso, lontano dai riflettori, costruendo qualità di scrittrice. quotidianamente il senso dell’esistenza,intrattenendo Lo studioso dunque ha collegato la figura di Caterina una frequentazione di prossimità e di reciprocità con i Lentini a quella di altre Caterine, Caterina da Siena mondi spirituali dell’esistenza, ovvero con le anime dei e, in particolare, Caterina II di Russia, Il “caterinismo” defunti o con figure sante e angeliche, elaborando il non sarebbe altro che una sorta di “femminismo” arproprio dolore in gesti, ricordi, rievocazioni nostalgi- rivato in Calabria in maniera moderata, di cui sono che. Marianna Procopio era una di queste donne: da appunto rappresentanti Caterina e Marianna, le quali semplice casalinga incolta ma sensibile e devota agli vivono in una condizione dignitosa e tranquilla in una affetti familiari si trasforma, in occasione della morte realtà culturale e sociale in cui le donne non rivestivadella madre, in scrittrice, annotando in un diario sogni no ancora ruoli civili. Nonni e ragazzi... insieme alla scoperta del rispetto e dell’ascolto reciproco sezione di Milano La sezione di Milano ha rivolto uno sguardo attento, soprattutto in questo momento di crisi, al tema del rispetto in ambito lavorativo con un incontro dal titolo “Mobbing: analisi di un fenomeno. Organizzazione del lavoro e rispetto della persona”. 30 Argomento fortemente voluto dalla vice presidente Rachele Capristo ché ha moderato il convegno e introdotto i relatori che hanno analizzato il fenomeno del mobbing sia sotto l’aspetto giuridico e sia sotto l’aspetto sanitario. Dott. Maria Grazia Ghiringhelli e dott. Alessandra Travaglini Dott. Maria Bonomi e dott. Gabriella Vaglieri L’avv. Marcello Crea, dell’ufficio legale SNALS di Milano, ha sviluppato il tema, ponendo particolare attenzione alla normativa di tutela del lavoratore ed ai profili civili e penali del mobbing. La Dott.ssa Elsa Selis neuropsichiatra - management dell’Università Bocconi di Milano si è soffermata sulla tutela psico-sociale dei lavoratori trattando gli effetti che provocano il mobbing e le conseguenze sul piano personale e sociale. Al convegno hanno partecipato, oltre alle socie Fidapa, rappresentanti del mondo dell’impresa e studenti delle scuole di Milano. I lavori si sono conclusi dopo un interessante dibattito durante il quale, le diverse categorie di lavoratori e dirigenti, hanno posto interessanti domande ed espresso personali considerazioni. Arte in rosa a Mondovì per celebrare la festa della donna sezione di Mondovì “Non solo mimose” è la proposta. Con il patrocinio del Comune di Mondovì e l’appoggio dell’Assessorato alla Cultura la sezione monregalese della Fidapa ha allestito nell’Antico Palazzo di Città a Mondovì Piazza la mostra di pittura “Non solo mimose”. Curatrice della mostra è stata Angela Bacchiello che ha esposto per la prima volta insieme opere di pittrici monregalesi del Novecento e contemporanee. Per i visitatori è stata una ghiotta occasione di poter avere una visione complessiva dell’arte femminile locale e della sua evoluzione nell’arco di un secolo. Nella prima sala, ,riservata alle pittrici del passato, erano esposte 2 quadri di cinque artiste : Letizia Borgna, Giovanna Calleri, Dada Bianchi, Lina Garitta e Gemma Tavella Beccaria. Nelle altre due sale si ammiravano 0 opere di otto artiste contemporanee: Angela Bacchiarello, Mietta Benassi, Mirie Fontanella Gallo, Cinzia Ghigliano, Danila Ghigliano, Gabriella Malfatti, Paola Meineri Gazzola, Dada Prunotto. L’affluenza di pubblico è stata notevole e il giudizio dei visitatori ottimo.Tra i tanti apprezzamenti, eccone alcuni: - “un grazie affettuoso alla Fidapa,che ha permesso a me,seppur monregalese doc, di conoscere, approfondire e …gustare una carrellata di emozioni e sentimenti, generati dalla mostra; mostra di “Concittadine” che in parte non conoscevo e che ora ho conosciuto anche …nelle loro ispirazioni“. - “un vivissimo grazie per la ventata di primavera che si respira alla mostra ed un caro augurio perché le “mimose” non diventino la “solita gabbia”. - “ogni quadro apre il cuore e ci fa navigare in un mare incantato”. - “sono lieto di aver potuto vedere tante finestre aperte sul mondo,che con freschezza e generosità aiutano a riconoscere talenti e testimonianze di grande visibilità,di meravigliosa contemplazione, di apertura al passato e al presente: è esperienza di speranza – vescovo Luciano Pacomio”. Nell’ultimo giorno di apertura della mostra un bimbo di otto anni si è fermato ad osservare un quadro di 31 Lina Garitta, tutto sorpreso e contento ed ha scritto, a commento della visita,”mi è piaciuto il quadro di Bastia perché ci vado a scuola”: L’iniziativa è stata un successo anche per il sostegno degli sponsors : il Banco Azzoaglio di Ceva,la Reale Mutua Assicurazioni di Mondovì,laFarmacia Aragno, l’Industria Dolciaria Ferrero di Alba ed i privati che hanno concesso l’esposizione delle opere delle artiste del novecento. L’intento è quello di ripetere la Mostra il prossimo anno, dando visibilità alle artiste del monregalese ed al loro talento. Presidente Laura Mosso Volontariato e opportunità di crescita umana e formativa sezione di Montesano Vallo di Diano te no fattivamen Le socie opera sul territorio Volontariato (Da sinistra a destra) la vice presidente Isa Petrosino, la presidente e una socia volontaria Ermelinda Elefante. La sezione ha stabilito, da qualche tempo, in collaborazione con la Cooperativa sociale Iskra di Sala Consilina, vari accordi di partenariato con la Consulta del Terzo Settore del Vallo di Diano (SA). Alcune delle nostre socie, già negli anni scorsi, hanno prestato il loro volontariato nelle Ludoteche per bambini in vari paesi del Vallo di Diano. Attualmente qualcuna è impegnata nella Ludoteca presso l’ospedale di Polla e molte altre, nel Centro Iris a Montesano S/M Scalo. Qui, infatti, sin dall’ottobre del 200 esse offrono il loro volontariato a ragazzi disabili. L’attività è ripresa dopo la pausa estiva, le nostre fidapine affiancano per l’intera giornata gli operatori, nelle mansioni ludiche, motorie, educative e nelle ore dei pasti. Le nostre ragazze si sono mostrate all’altezza del compito, per spirito di sacrificio, per puntualità e competenza. Alcune, avendo fatto studi appropriati al ruolo richiesto nel Centro, hanno l’occasione di svolgere un tirocinio idoneo all’inserimento in graduatorie lavorative. Inoltre, la Presidente di sezione ha richiesto ed ottenuto che tutte la ragazze, avendone il titolo, svolgano corsi di formazione per animatrici e operatrici educative. Sempre nell’ottica del volontariato, le socie sono impegnate in attività laboratoriali per l’insegnamento della lingua inglese in collaborazione con la Biblioteca parrocchiale “Mons. Antonio Pascale” di Arenabianca/ Montesano S/M. Altri laboratori condotti dalle socie svolgono lezioni di manualità e creatività per fare emergere le singole competenze. L’intento è quello di continuare con altri incontri e poi organizzare una mostra degli elaborati, frutto di nuove abilità manuali e creative. Laboratorio manualità e creatività un gruppo di socie tra cui oltre alla presidente c’è la referente all’arte e cultura. Emilia Catenazzo. Laboratori di lingua inglese, è ritratto un gruppo di persone tra cui la presidente. Arcangiolina Arnone 32 Rispetto, legalità e gli 80 anni della sezione sezione di Napoli più ampia possibile del convincimento che non solo la convivenza civile, ma anche l’economia viene dannegLa fic giata dal mancato rispetto delle regole. L’anno sociale si è concluso con la “Cerimonia delle Candele” e la celebrazione dell’anniversario degli 80 anni della Sezione di Napoli alla presenza delle masLa Sezione ha organizzato una serie di eventi tenendo sime autorità della Fidapa, e di delegazioni di molte conto dei principi fondanti della nostra Associazione. Sezioni del Distretto. L’evento più saliente che la Sezione di Napoli ha proPer onorare la memoria delle donne più rappresenmosso, nell’ambito del tema nazionale “Il percorso del tative che hanno contribuito con le loro azioni, con le rispetto: l’esperienza della donna nella realtà cultura- loro idee e con le loro opere alla Cultura della società, le e socio-economica”, è stato l’incontro dibattito sul è stato promosso un convegno dal tema: “Figure femtema: “La Fiction al Femminile – Donne Reali”, tenu- minili dall’ ‘800 al ‘00 – Sovrane – Donne di pensiero tosi presso la sede del giornale “Il Denaro”. Relatri- – Donne di cultura” in collaborazione con la Fondaci sono state la Dott.ssa Laura Capobianco, Storica zione. dell’Archivio della Memoria delle Al Convegno erano presenti il Donne, e la Dott.ssa Enrica AmaDirettivo Nazionale, la Presidente turo, Sociologa, Docente Universidella Fondazione Fidapa, Eugenia tà Federico II. Bono, la Referente Distrettuale Durante il dibattito si è evidendella Fondazione Caterina MazPasseggiata ziata la differenza che esiste tra la zella e molte socie provenienti da nel Parco della figura della donna nelle fictions Sezioni del Distretto Sud-Ovest e in cui assume alte cariche come della Sicilia. Villa Floridiana commissari di polizia, direttori geSono state ricordate: Maria Sofia nerali, manager di grandi aziende di Baviera, Regina del Regno delle ecc, e la figura della donna nella Due Sicilie e Eroina di Gaeta, Enrivita reale in cui non assume tante chetta Caracciolo di Forino, monaalte cariche, ma resta sempre nelca benedettina; Maria Algranati, l’ambito delle cosiddette cariche al femminile. ebrea, poetessa e scrittrice. È stato anche promosso un Convegno dal tema: “LeLucia Migliaccio, Duchessa di Floridia, Principessa di galità: Concretezza e Sviluppo Economico”. Partanna, moglie morganatica di Ferdinando I Re delle Dopo l’indirizzo di saluto della Presidente della Sezio- Due Sicilie è stata ricordata dalla Prof.ssa Lucia Carbone Anna Paolillo e della Presidente del Distretto Linda naro e dalla Prof. Liliana Negro, responsabili del Parco Napoli, sono intervenuti i relatori: Dott. Ugo Ricciar- Storico “Lucia Migliaccio” di Floridia (SI), e dalla Prof. di, Sostituto Procuratore Generale in Napoli e il Dott. ssa Marianella Mangiafico, ricercatrice e storica, che Gianfranco Izzo, Procuratore della Repubblica in Noce- ha effettuato una approfondita ricerca sulle iscrizioni ra Inferiore e Eufemia Ippolito, Vice Presidente Nazio- dedicate a Lucia Migliaccio. nale della Fidapa. Ha concluso il convegno Giuseppina Il Convegno si è concluso con una passeggiata nel Seidita, Presidente Nazionale della Fidapa. Parco della Villa Floridiana di Napoli, donato a Lucia Si può dire che il concetto di legalità negli ultimi anni Migliaccio dal Re Ferdinando I e con la visita del Museo è stato analizzato e discusso di continuo. E’ diventato delle Porcellane. quasi tristemente famoso perché la realtà italiana è dominata dal suo esatto contrario: l’illegalità. Le relazioni a Napoli presentate hanno evidenziato che le ricette proposte Lucia Migliaccio sono molteplici. L’antidoto è uno solo: la diffusione inile tion al femm 33 Da “Luca fa’ presto” a “Levate ‘a sotto” Il Barocco a Napoli sezione di Nola a musica tr o r o ’ d lo o Il sec e arti visive È il titolo della conferenza che la Fidapa, sezione di Nola, nell’ambito del Tema Nazionale: il Rispetto della Cultura, ha organizzato nella splendida cornice del Salone dei Medaglioni del Palazzo Vescovile in Nola. Ha introdotto la presidente Ilda Di Maio De Stefano, relatore è stato il professore Antonio Caliendo, storico dell’arte, ha concluso Vincenzina Nappi Scafuro – Commissione Arte e Cultura – Distretto S.O. La partecipazione di un numeroso e attento pubblico, nonché di fidapine delle sezioni viciniore, ha decretato il successo della serata. Il professore Caliendo, apprezzato esperto d’arte, ha relazionato egregiamente. Perché il Barocco? Perché a Napoli il Barocco fa sentire ancora il suo battito vitale e, per questo, la n/s sezione ha pensato di organizzare una serie di itinerari per scoprire e/o riscoprire esterni ed interni di chiese e palazzi che più ne caratterizzano e che ne conservano testimonianze rilevanti di quella lunga stagione di splendida arte e di altissima civiltà, quale è stata il Barocco. Le musiche del ‘00 napoletano, del duo “a plettro” Salvatore Giugliano ed Ernesto Nappi in relazione con le parole del professore Caliendo hanno creato un’atmosfera di suggestione e di forte impatto emozionale. Una terra spaccata sezione di Nusco La sezione relativamente al tema nazionale “ Il percorso del rispetto: l’esperienza delle donne nella realtà culturale e socio-economica”, ha organizzato, in collaborazione con le Edizioni San Paolo, la presentazione del libro “Una terra spaccata” di Emilia Bersabea Cirillo, romanzo ambientato sul territorio dell’Alta Irpinia nel periodo della contestazione contro la costruzione della discarica suo Formicoso, presso l’abbazia del Goleto in Sant’Agelo dei Lombardi. Insieme all’autrice sono intervenuti l’arcivescovo, Francesco Alfano, critico letterario, il prof. Paolo Saggese, la dr Maria Teresa Iarrabbino, la presidente della sezione Michelina Iuliano. 3 La diversità sezione di Paternò Le diverse posizioni sui DICO Presso la biblioteca comunale ha avuto luogo l’incontrodibattito: Diversità diritti negati…aspetti etico giuridici. Al centro della discussione i Dico, il matrimonio, i transessuali, gli omosessuali e la relative controverse posizioni. Il tema assai attuale visti gli ultimi accadimenti in campo politico e sociale, ha visto l’ ampia partecipazione di un pubblico interessato. I relatori, l’avv. Elina Chimento pres.Osservatorio Nazionale Diritto di Famiglia e Don Luigi Corciulo responsabile regionale della Pastorale della salute, hanno analizzato il tema rispettivamente dal punto di vista giuridico e dal punto di vista etico religioso. Dopo i saluti, la presidente Gabriella Distefano ha presentato l’ospite della serata: ”Jessica di rai due” che attraverso le parole di una canzone ha testimoniato la condizione dei transessuali, le difficoltà, le scelte di vita, il coraggio di dichiararsi alla società. Ancora una volta la Fidapa ha voluto trattare un argomento spesso considerato un tabù per scuotere l’opinione pubblica su un tema di grande rilevanza umana e sociale. L’avv. Chimento ha illustrato l’attuale legislazione in merito agli omosessuali e con toni fervidi ha caldeggiato la necessità di estendere a tutte le persone uguali diritti, ivi compresi il matrimonio e l’adozione. Più pacate ma non meno incisive le parole di Don Corciulo,il quale ha ribadito la posizione della chiesa che, come madre, accoglie tutti gli uomini, senza distinzione di sesso, ma senza per questo trascurare di difendere e sostenere con forza il valore della famiglia che rimane al centro della società e della cristianità come esempio di amore fedele e duraturo tra uomo e donna, che nella reciproca donazione sperimentano la disponibilità di dare fecondi frutti di vita. La rosa cucita - Mutilazioni Genitali Femminili (M.G.F.) sezione di Pino Chieri L’argomento è tra quelli poco conosciuti, grazie anche al disinteresse dei principali mezzi di comunicazione: parliamo del problema M.G.F. ossia Mutilazioni Genitali Femminili. È una pratica tribale ancora molto diffusa in numerosi Paesi Africani e purtroppo, in seguito alla massiccia immigrazione da quei Paesi, eseguita spesso anche in Italia, nonostante sia considerata reato dalla legge italiana. Nell’intento di sensibilizzare in merito l’opinione pubblica, la sezione FIDAPA PINO-CHIERI si è fatta promotrice di un incontro sul tema, dal titolo “La rosa cucita”, immagine scelta dalle organizzazioni umanitarie che operano in Africa per simboleggiare le pratiche tradizionali effettuate a danno dell’organismo femminile. Hanno collaborato attivamente, con la presenza e con filmati esplicativi, alcuni rappresentanti del Comitato Collaborazione Medica, del Progetto Aurora “M.G.F. io-no”, del Forum Internazionale delle Donne del Mediterraneo. La signora Saida Ahmed (M.G.F. io-no) ha parlato di come la sua associazione cerchi di contrastare il fenomeno delle mutilazioni genitali femminili in Italia, mentre il C.C.M. si occupa del problema nei Paesi africani dove è presente con i suoi medici volontari. Allo scopo di dare concretezza alla testimonianza di partecipazione e solidarietà, si è deciso di vendere, nei due giorni della manifestazione, mazzi di rose recise e di devolvere il ricavato al C.C.M. La sezione FIDAPA PINO-CHIERI organizzando questo evento ha inteso evidenziare il problema ai fini di un suo eventuale inserimento nella trattazione del Tema Nazionale. “La rosa scelta da cucita” è un’im mag lle o per simb rganizzazioni mo ine o danno de leggiare le politi ndiali c ll’organi smo femmhe a inile 35 Il percorso della moralità: “L’etica del rispetto delle regole tra diritti e doveri” sezione di Rossano uola Il ruolo della sc alla legalità nell’educazione L’etica del rispetto delle regole tra diritti e doveri. Questo il “percorso della moralità” tracciato dalla Fidapa di Rossano, con riferimento alla tematica nazionale proposta dall’Associazione, nel convegno tenutosi presso l’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Industriale Statale “E. Majorana” di Rossano con la collaborazione del suddetto Istituto e il patrocinio del Comune di Rossano. L’evento, coordinato da Lucia Miraglia, referente della Commissione Legalità della Fidapa di Rossano, ha visto la partecipazione della Presidente della sezione rossanese della Fidapa, Antonietta Perna, del Dirigente Vicario dell’ITIS, Giulia Paola Casciaro, del prof. Gian Pietro Calabrò, Presidente del Corso di Laurea in Giurisprudenza dell’Unical; del dott. Paolo Remer, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Rossano; dell’avvocato Serafino Trento, Presidente dell’Ordine degli Avvocati del Foro di Rossano e di Eufemia Ippolito, Vice Presidente Nazionale della Fidapa che ha concluso il convegno. La Presidente Perna, nell’aprire i lavori, ha affermato “che da alcuni anni la sezione Fidapa di Rossano si occupa di educazione alla legalità con convegni ed iniziative nei vari Istituti Scolastici della città di Rossano. Nel 2010 proprio il tema nazionale della Federazione ha fornito l’opportunità importante di continuare nella direzione che punta soprattutto al coinvolgimento dei giovani e degli studenti, vera grande ricchezza del futuro della società”. 3 Nella foto da sinistra: avv. Serafino Trento, dr. Paolo Remer, prof. Gian Pietro Calabrò, avv. Eufemia Ippolito, prof. Antonia Perna, prof. Giulia Paola Casciaro Proprio in tale ottica la sezione di Rossano ha organizzato, a margine del convegno, un concorso, con relativa borsa di studio, che ha visto la partecipazione degli studenti presenti con un elaborato scritto sulle tematiche affrontate nel corso della giornata. Il prof. Calabrò ha sottolineato che “la legalità non sia da intendersi solo come rispetto delle leggi, cosa che vincolerebbe questa alla mera volontà politica, ma piuttosto come adesione ai valori e ai principi fondamentali, posti a base della Costituzione”. Il dott. Remer, a seguire, ha evidenziato come “ad ogni diritto corrisponda un preciso dovere e come solo l’esecuzione dei doveri possa garantire il conseguimento dei diritti e l’esercizio della democrazia”. Partendo dall’etimologia della parola “etica”, l’avvocato Trento ha spiegato come “i diritti si siano affermati nel corso della Rivoluzione francese, che ha sancito il principio di uguaglianza, principio che spesso, oggi, nell’agire quotidiano, è disatteso. Con l’ausilio di “slides”, infine, la Vice Presidente Nazionale della Fidapa, Eufemia Ippolito, ha rimarcato “quanto siano importanti le regole per riscoprire il senso della giustizia che è alla base di ogni convivenza sociale”. Ha anche aggiunto che “il ruolo della scuola nell’educazione alla legalità deve far comprendere ai giovani che la giustizia non può funzionare se i cittadini non comprendono il perché delle regole e la necessità di una società orizzontale, partecipata e responsabile, basata sul rispetto delle norme e sul rispetto della persona. Ed è per questo che la Fidapa, in qualità di movimento d’opinione, concorre con le Istituzioni al miglioramento della società”. Il rispetto delle regole ntale per una società orizzo Procedura corretta per la conservazione delle prove nei casi di violenza su adulti e minori e per la loro custodia ai fini giudiziari sezione di Rovigo La Diffusione dell’importante protocollo d’intesa tra Autorità Giudiziaria,Polizia Giudiziaria e Autorità Sanitarie costituisce un segno tangibile dell’operatività della nostra Associazione, movimento di opinione, Il progetto è nato dall’esigenza nella UlSS n. di Vicenza, presso la quale presta la sua attività il dr Andrea Galassi che ha elaborato il progetto, di avere una procedura corretta per la conservazione delle prove nei casi di violenza su adulti e minori e per la loro custodia ai fini giudiziari. È noto che spesso nei casi di violenza soprattutto su adulti, il % è costituito da donne. Purtroppo la raccolta degli elementi di prova è affidato a personale sanitario non formato in campo forense che persegue le propria mission di diagnosi e cura senza curarsi degli eventuali sviluppi giudiziari futuri con i risultati che spesso le querele, al momento di affrontare i vari gradi di giudizio, non sono adeguatamente supportate da elementi oggettivi. Oppure, secondo il Dottore, gli elementi oggettivi, se pur presenti, non possono essere prodotti in giudizio, a causa delle eccezioni sollevate dalle difese degli indagati. Il progetto che ha visto la partecipazione dei mag- istrati e delle forze FFOO, ha precisato il dr. Andrea Galassi, si ripromette di collegare ospedale e territorio, di trattare gli elementi oggettivi il più correttamente possibile e ancora di formare il personale sanitario, rendendolo edotto delle esigenze forensi, in modo da catturarne la collaborazione. Elementi portanti del “progetto” sono, da un lato la costruzione di un supporto informatico che funzioni da strumento comune di lavoro per ospedale e territorio, cui le forze investigative e i magistrati potrebbero accedere per trarne la documentazione da inserire nei fascicoli giudiziari, dall’altro l’utilizzo di un kit per la raccolta dei campioni biologici conservati, sigillati per le eventuali indagini eseguite ai sensi dell’art. 30 cpp. Come precisato nella circolare nazionale n. 8, la Fidapa BPW Italy ha sottoscritto il protocollo d’intesa proposto dal dr Andrea Galassi e la Presidente Nazionale l’ha inviato ai Ministeri della Salute, delle Pari Opportunità e della Giustizia, auspicando che venga considerato come modello nazionale da applicare, con le opportune modifiche alle realtà locali su tutto il territorio nazionale. Il protocollo è sul sito Fidapa. A Salemi le Celebrazioni dell’Unità d’Italia sezione di Salemi Con la visita del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sono cominciate ufficialmente a Salemi le celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. E proprio in questo clima di festeggiamenti si inserisce a pieno titolo la conferenza su “Simone Corleo, il Comitato rivoluzionario del popolo salemitano e Garibaldi” che si è svolta nella Chiesa di Sant’Agostino. Al convegno ha preso parte, quale ospite d’onore, donna Anita Garibaldi, discendente dell’eroe dei due mondi, pronipote di Giuseppe e Anita in linea diretta dal nonno Ricciotti e dal padre Ezio; da sempre Anita Garibaldi si occupa di cultura e divulgazione della storia del Risorgimento sia in Italia che all’estero. ”Amava ascoltare le gente – ha detto la pronipote del generale - coinvolgeva e si sentiva coinvolto dalle necessità della popolazione e capiva che i popoli hanno bisogno di tempo per maturare”. Una descrizione sentita quella che Anita Garibaldi ha fatto del suo avo con il quale condivide un’evidente somiglianza fisica, il colore dei capelli rosso castano, lo sguardo aperto e solare e il sorriso. Nelle occasioni particolari la pronipote ne segue anche l’abbigliamento e lo stile inconfondibile: giacca rosso fuoco sotto una cappa di lana bianca e verde. Alcuni interventi del convegno sono stati affidati al dott. Gaetano Corleo, alla prof.ssa Jole Zito Corleo, al Rettore dell’Università “Kore” di Enna dott. Salvo Andò e all’assessore Bernardo Tortorici. Anita Garibaldi, al termine della conferenza si è intrattenuta piacevolmente con la presidente Paola Lo Grasso e le socie, concedendo ancora ricordi di famiglia e aneddoti della vita del condottiero che contribuì con le sue imprese al processo storico del Risorgimento italiano. Anita Garibaldi, pronipote di Giuseppe, racconta... 3 50 anni della sezione, 20 anni della Fondazione sezione di Salerno poloso L’impegno scru l territorio della sezione su Un momento dell’evento Fidapa al Grand Hotel Salerno La sezione Fidapa di Salerno e la Fondazione Fidapa hanno celebrato, presso il Grand Hotel Salerno della città, due avvenimenti particolarmente significativi che segnano una tappa importante nella storia di entrambi: il Cinquantesimo Anniversario della sezione ed il ventesimo anno della Fondazione, in due giornate ricche di appuntamenti, svoltesi alla presenza di autorità Fidapa, autorità civili, presidenti di sezione, socie e graditi ospiti. Nel pomeriggio di sabato, dopo gli indirizzi di saluto della presidente di sezione, Rita Mazza Laurenzi, della presidente nazionale Giuseppina Seidita, della presidente della Fondazione Eugenia Bono e della presidente del distretto sud-ovest, Linda Napoli, la socia fondatrice Maria Pistilli ha ripercorso la storia della sezione dalle sue origini ad oggi. Molto risalto è stato dato alle presidenti che si sono avvicendate negli anni, al loro bagaglio culturale, al loro spirito di servizio e all’impronta indiscussa che hanno lasciato nella memoria di tutte. Pur nella diversità dei mandati è riscontrabile un filo conduttore: incidere sul territorio con attività culturali, sociali, etiche, con impegno scrupoloso, nel tentativo costante di realizzare lo scopo istituzionale della Fidapa, vale a dire far conoscere e valorizzare il lavoro delle donne nelle Arti, nelle Professioni, negli Affari. Il professor Francesco D’Episcopo, docente di letteratura italiana presso l’Università Federico II di Napoli, poi, ha intrattenuto brillantemente l’assemblea sulle “donne nel Novellino di Masuccio Salernitano. La cerimonia si è conclusa con lo spettacolo “Operetta che passione”, realizzato da un trio di eccellenti 38 Il contributo delle donne meridionali all’Unità d’Italia artisti, in un crescendo di note gioiose ed accattivanti e, infine, con una piacevole e raffinata cena sociale. La domenica è stata dedicata alla celebrazione del ventennale della Fondazione Fidapa, nell’ambito del tema della Fondazione, “Epopea garibaldina ed eccellenza femminile”, per ricordare anche i 150 anni dell’Unità d’Italia. Organizzatrice e moderatrice dell’evento è stata Clotilde Baccari Cioffi, referente della Fondazione Fidapa della sezione di Salerno, che ha coordinato i vari momenti della cerimonia iniziata, ancora una volta, con gl’indirizzi di saluto della presidenti sopra citate a cui si è aggiunta la referente della Fondazione Fidapa del distretto sud-ovest, Caterina Mazzella. Emozionante è stata l’interpretazione del coro polifonico del Liceo “Torquato Tasso” di Salerno, diretto dal maestro Romeo Mario Pepe e interessanti gli interventi della professoressa Silvana Sorvino, della sezione Fidapa di Napoli, componente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione, sulla “partecipazione silenziosa delle donne meridionali all’Unità d’Italia”; della professoressa Maria Rosaria Pelizzari, del dipartimento di Scienze Storiche e Sociali all’Università di Salerno, che ha presentato l’opuscolo realizzato dalle socie Tina D’urso De Angelis e Clotilde Baccari Cioffi su alcune memorie, aneddoti e curiosità del Risorgimento salernitano ed, infine, del dottor Antonio Valitutti, magistrato di Cassazione, che ha ricordato, con dovizia di particolari, la figura del patriota salernitano Rosario Macchiaroli. Squisita interpretazione la drammatizzazione dello sbarco di Pisacane a Sapri scritta e narrata dagli attori salernitani Gaetano Stella, Elena Parmense, coadiuvati dalla loro compagnia. Anche questa giornata si è conclusa con una piacevole conviviale. Tutto questo perché nulla vada perduto, ma resti sempre nella nostra memoria, come segno indelebile del nostro percorso. Infanzia negata. I diritti della bambina sezione di Siderno Alla futura ve ra cittadina va fornita anc he un’educazi one economica e p olitica Il tema affrontato nel convegno è quanto mai attuale per gli innumerevoli casi che vedono soccombenti bambini e minori, per maltrattamenti, pedofilia, scomparse e abbandoni. “La Carta dei diritti della bambina”, approvata sin dal 1 dalla BPW a Reykjavik ha offerto la possibilità di analizzare, a più largo raggio, fatti e articoli di legge. Il convegno è stato organizzato dalla Fidapa di Siderno, in collaborazione con quella di Locri. Ha introdotto Caterina Mammola Lascala, presidente della sezione di Siderno, salutando e ringraziando tutti i convenuti, e soffermandosi brevemente su uno degli articoli della Carta della bambina, alla quale deve essere garantita una buona educazione “in materia di economia e di politica”, per diventare una “vera cittadina”, giacché la coscienza civile e l’assunzione di impegni lavorativi sono alla base per ogni donna del- l’essere e sentirsi parte produttiva della Nazione. Sono intervenuti subito dopo la Presidente della Fidapa di Locri, Carmelita Mittoro Cilea e Giusy Porchia Marano, Referente Distretto Sud Ovest Commissione Nazionale Fidapa “Carta dei diritti della Bambina”. Ha moderato Patrizia Pelle, Coordinatrice Nazionale Revisori dei Conti Fidapa, che ha presentato i relatori, commentando di volta in volta alcuni punti di vista. Un’ampia relazione introduttiva è stata svolta dall’avv. Irene Fiorenza, che si è soffermata sull’infanzia negata, malmenata e soffocata, sulla differenza tra punizione del “minore” e abuso dei mezzi di correzione, citando articoli di legge e situazioni reali, sollecitando più valide politiche di sostegno alle famiglie per i bambini disagiati, da parte degli Organi competenti per territorio. Il dr. Carlo Macrì, procuratore della Repubblica , del Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria, ha trat- 3 tato “La Convenzione sui Diritti dell’infanzia e la Carta dei diritti della bambina”. La sua relazione ha avvinto l’uditorio, parlando di “bambini invisibili”: invisibili per scomparsa, sequestro e non solo, anche per problemi legati all’immigrazione, a figli di clandestini, ecc. Il Tribunale dei minori non s’interessa solo di reati, ma anche d’altro, del civile, dell’adottabilità dei bambini, di indagini particolari: la “materia” è stata innovata dal 2001. Importante è anche il “pacchetto sicurezza” a favore sia del “fanciullo”, sin dalla nascita, sia della madre nel caso che voglia rimanere “ignota” per motivi personali. Vasta e quotidiana la gamma di minori disagiati, abbandonati, contesi. Il minore deve essere rispettato nelle proprie radici culturali, familiari e di appartenenza. Recentemente, però, si è verificato un “principio” nuovo, a proposito delle famiglie “mafiose”, al fine di educare alla legalità, non alla criminalità. Carlo Macrì ha avanzato la tesi - poi accettata – di decadenza dell’autorità paterna (e non della madre) nei condannati per mafia. Questo punto è stato discusso ancora nel dibattito con opinioni diverse, pro e contro l’educazione familiare di soggetti all’interno di mafia e ‘ndrangheta. L’avv. Daniela Gatto, Componente Camera Minorile di Locri, ha parlato delle “Cause ingiustificate di al- lontanamento familiare”, soffermandosi sull’apposita Legge del 2001 e sul “Centro Affidi” costituito appunto da più soggetti competenti in base alla 1/01, i quali decidono sui casi di “affidabilità” di un bambino a una famiglia, a un adulto, a un Ente. I bambini con genitori “malati” non possono essere “allontanati” per tale motivo dalla famiglia, ma soltanto se i genitori sono sospettati di comportamenti immorali, e quindi dannosi per il minore. “Lo sfruttamento del lavoro minorile” è stato al centro della relazione dell’avv. Pietro Origlia, studioso di problemi su minori e che pubblica su giornali articoli che riguardano tale argomento. Attualmente si rileva il “grido di dolore” sul lavoro minorile e sull’accattonaggio, usato da alcune fasce sociali, quando l’opinione pubblica viene scossa da vicende sconvolgenti, a causa di bambini abusati in attività illecite. Ancora una volta, è emersa l’esigenza di attuare servizi sociali ad hoc, intervenendo sulle famiglie e facendo frequentare i bambini sia all’asilo, sia nelle scuole. Ha concluso l’avv. Maria Cristina Caracciolo, che ha curato anche la videoproiezione di immagini e ricerche sugli argomenti trattati, sintetizzando i punti salienti emersi, convergenti e divergenti. Numeroso e qualificato il pubblico presente: gli argomenti trattati ne hanno sollecitato il dibattito. Le donne si raccontano sezione di Soverato sa attraverso L’universo ro matografico e in c io g g a u g il lin La Presidente della sezione Fidapa di Soverato, Antonia Doronzo, ha voluto fortemente sostenere, insieme al Soroptimist e alla Commissione Pari Opportunità, la minirassegna cinematografica – Incontriamoci al cinema – Le donne si raccontano (location il Supercinema di Soverato con ingresso gratuito), ideata dalla Biblioteca delle Donne di Soverato, in cui sono socie anche buona parte delle fidapine, riconoscendo in questa manifestazione la possibilità di condividere con la comunità non solo momenti di intrattenimento, ma soprattutto riflessioni sulla vita della donna di 0 ieri e di oggi . Attraverso il linguaggio cinematografico, più immediato e diretto, il pubblico, intervenuto alle diverse proiezioni, ha potuto così soffermarsi sulle diverse problematiche dell’universo rosa ancora irrisolte che riguardano la sfera familiare ed il mondo del lavoro, con tutte le sue contraddizioni e violenze. La presidente della Biblioteca, Lilly Rosso, anche socia fidapina, ha invitato il pubblico a chiedersi “Chi sono le donne ? Che cosa cambia quando cambiano le donne?”...”Ciò che ci unisce - ha aggiunto – è la possibilità di far valere i nostri desideri , cioè di far entrare la visione femminile del mondo sullo scenario pubblico attuale”. Il dibattito, seguito sempre alle proiezione dei film, ha fatto emergere conseguentemente emozioni, ragioni, porzioni di vita e di verità, creando le condizioni per guardarsi dentro e confrontarsi in un comune esercizio di libertà. Premio Fidapa sezione di Soveria Mannelli Patti Il metodo Marchio dei disturbi per il superamento dell’infanzia La nostra manifestazione più importante è quella legata alla Cerimonia delle Candele, durante la quale viene assegnato un Premio a una donna calabrese che, con le sue opere e /o il suo lavoro, ha contribuito a migliorare la condizione femminile. Quest’anno siamo giunte alla quarta edizione del Premio Fidapa Soveria Mannelli, assegnato a una nostra concittadina che oggi vive e lavora nella città di Locri. Si tratta della Dott. Maria Marchio, psicologa e arteterapeuta, che ha ricevuto il Premio per avere, con il metodo da lei brevettato, ‘Metodo Marchio-Patti’, contribuito al miglioramento e al superamento dei disturbi primari e secondari dell’infanzia. Un metodo che permette ai piccoli scolari di approcciarsi alla lettura, alla scrittura e al calcolo matematico, prevenendo e riabilitando i loro disturbi. La Marchio è anche pittrice e scultrice e la sua casa di Locri è diventata un Museo apprezzato e visitato. Durante la stessa manifestazione è stato presentato il sito web della nostra sezione, fortemente voluto dalla Presidente, Anna M. Caligiuri, per farci conoscere e poter avere contatti immediati con l’esterno. L’indirizzo per visitarlo è il seguente: www.fidapasoveriamannelli.it Fra le altre attività svolte in questo anno sociale, segnaliamo il Convegno sulla prevenzione dei tumori femminili, tenutosi proprio in occasione della Giornata della Donna, che tanta ricaduta ha avuto sul territorio. Progetto “Universo donna” sezione di Taranto Il Comitato Nazionale di Parità e il Ministero delle Politiche Sociali hanno promosso per il territorio tarantino un “progetto di azioni positive” denominato “Universo Donna”, per le pari opportunità. Il Comune di Taranto, quale capofila, ha stipulato un accordo di partenariato con la sezione FIDAPA e la CISL per un progetto della durata di sedici mesi per promuovere le pari opportunità attraverso la realizzazione di azioni di sistema che aiutino gli operatori locali ad acquisire adeguate metodologie per buone prassi a livello locale e regionale e azioni intensive per il coinvolgimento di diversi attori per la diffuasione di una coscienza comune orientata al genere. La ricerca iniziale si è svolta nella forma di inchiestasondaggio con un questionario rivolto a un campione di donne di età compresa tra i 18 e i 5 anni, allo scopo di cogliere la loro percezione rispetto a temi quali la formazione, i servizi sociosanitari, il lavoro, la sicurezza, le Istituzioni. Sulla base dei risultati raggiunti sono state individuate tre tematiche tra quelle aderenti alle esigenze rilevate dal campione (: i servizi; la sicurezza; il lavoro) e su esse si sono svolte 3 conferenze pubbliche da parte dei soggetti interessati: Comune, FIDAPA e CISL. Nel seminario FIDAPA “La sicurezza delle Donne a Taranto” si sono stati trattati argomenti dal punto di vista legale, ed videnziati i punti deboli e i punti di forza del sistema giudiziario vigente; sono tati sintetizzati gli episodi dovuti al senso di insicurezza percepito dalle Donne nella città; sono stati ampiamente analizzati i risultati dell’indagine nella prima fase operativa del Progetto. Successivamente si è dato avvio ad un interessante dibattito tra un pubblico numeroso e selezionato: operatori dei Consultori, volontari della CRI, rappresentanti delle Forze dell’Ordine e Presidenti e socie di Clubs femminili (Zonta, Donne senza frontiere, AMMI). Ha concluso i lavori la Presidente FIDAPA del Distretto SUD-EST Lucia Moccia, compiacendosi del fatto che ancora una volta l’Associazione si trova impegnata a sensibilizzare l’opinione pubblica su un aspetto di rilevante interesse per le Donne, auspicando che tali iniziative si traducano in azioni propositive per una prospettiva di miglioramento. Le fasi successive del Progetto saranno rivolte alla realizzazione di azioni concrete. 1 Le donne e la cultura cosmopolita di frontiera sezione di Tergeste Presidente e vice Presidente Nazionale e distretto nord est Foto di gruppo ringraziamenti finali Sabato 1 ottobre si è tenuto a Trieste il convegno “Le donne e la cultura cosmopolita di frontiera”, promosso dal Distretto Nord Est nell’ambito del tema nazionale della Fidapa BPW Italy “Il Rispetto: il percorso della donna nella cultura”. Il convegno è stato organizzato da Anna Giovannoni, vicepresidente del Distretto NE ed Elisabetta Gregoric, past president della sez. Tergeste Venezia Giulia, e già responsabile naz. per i rapporti con la BPW International ed è stato patrocinato da Comune, Provincia e CCIAA di Trieste. Hanno partecipato la presidente e vicepresidente nazionale, Giuseppina Seidita ed Eufemia Ippolito, la presidente del Distretto NE Maria Grazia Avezzù e molte socie dalla città giuliana e dell’area di Verona, da tutto il Nord Est e dal BPW Club di Pola (Croazia). Grazie al contributo di alto livello delle socie relatrici, il convegno ha messo in evidenza il rapporto esperienziale delle donne con la cultura di frontiera veneto-istriana, dall’antichità ai giorni nostri, per coglierne analogie e differenze. Una panoramica internazionale sul ruolo delle donne nell’Adriatico settentrionale, luoghi crocevia di culture, di incontro e spesso purtroppo anche di scontro di popoli, un aspetto rilevante per lo sviluppo della cultura e, in particolare, per la letteratura italiana di frontiera. Dopo la breve introduzione della presidente NE Avezzù, hanno iniziato con i saluti le presidenti delle sezioni ospitanti Tergeste Venezia Giulia, Ondina Ghersin, e Trieste, Marina Maroncelli, della BPW nazionale Sei- 2 dita, dell’assessore provinciale Mariella de Francesco, Gordana Biljetina del Consolato croato a Trieste e di Luisa Nemez per la CCIAA. Il convegno è entrato nel vivo con la conversazione della Gregoric che ha collegato la visione dell’Europa unificata di Ottaviano Augusto con il processo di allargamento dell’UE in atto, per poi proseguire con l’interessante presentazione del volume “Anfiteatri di Verona e Pola”, di cui è coautrice Loredana Gioseffi futura socia di Verona S. Bonifacio, e dalla relazione di Edoarda Grego, socia di Trieste ed autrice dell’antologia “Friuli Venezia Giulia. Letteratura e civiltà”, che ha tratteggiato i profili di donne letterate del nord est. L’aspetto giuridico è stato affrontato dalla Ippolito che ha parlato delle buone pratiche per promuovere la cittadinanza democratica e la convivenza e. Alida Perkov, presidente del Club BPW di Pola, ha affrontato invece l’aspetto economico, presentando le attività previste per il 5° BPW Danubenet, network tra le federazioni e i club BPW lungo il Danubio, nato per approfondire il commercio e la multiculturalità. La presidente Seidita ha concluso infine i lavori ricordando l’importanza di convegni come quello di Trieste per favorire l’apertura a livello internazionale della nostra associazione. A chiusura della mattinata, tutte le socie si sono ritrovate a pranzo all’Harry’s Bar dell’Hotel Duchi d’Aosta nella centralissima Piazza Unità, a pochi passi dalla sede del convegno. Progetto genitori 2010 sezione di Terlizzi Per organizzare un Progetto bisogna aver subito chiari la finalità e gli obiettivi da raggiungere, in più il progetto stesso diventa importante quando viene calato nella realtà sociale del territorio, in special modo quando i destinatari dell’attività sono i preadolescenti e le rispettive figure genitoriali . Il percorso formativo,gratuito, rivolto a genitori,educatori e a tutti gli interessati agli “stili di comportamento” degli adolescenti ha previsto quattro incontri della nostra sezione con la collaborazione del Ser.T di Ruvo di Puglia, della Scuola Secondaria di 1°grado “ Moro-Fiore” di Terlizzi . Gli obiettivi primari sono stati quelli di voler prevenire il disagio adolescenziale, l’abbandono scolastico e di favorire la comunicabilità tra adulto ed adolescente per una consapevole crescita personale, quindi per sostenere i genitori nel difficile compito educativo -formativo. I destinatari sono stati gli alunni della terza media i che hanno assistito a proiezioni di due film :”Facili prede” e “Alla luce del sole”, mentre i genitori hanno visionato: “Thirteen” e ”La bestia nel cuore”. Al termine di ogni proiezione,è stato animato un libero dibattito, coordinato da esperti/operatori del Servizio Dipendenze Patologiche di Ruvo di Puglia e Flora Mazzone assistente sociale, referente della sezione della Commis- sione “Igiene e sanità” la quale ha curato l’attuazione del progetto, con il sostegno del direttivo. I film proiettati nell’aula magna della scuola hanno portato all’attenzione di grandi e piccoli alcune problematiche spesso nascoste e silenti che denotano uno stato di sofferenza degli adolescenti di cui gli adulti devono farsi carico, verso una ragionata analisi di comportamenti che possono divenire patologici. E’ importante che tali iniziative diventino sempre più diffuse così da rendere la prevenzione di comportamenti errati e devianti un baluardo della maturazione dei nostri ragazzi e un aiuto fondamentale per i genitori, spesso soli e disorientati. “Arte e Artigiano” XVI Edizione sezione di Termini Imerese che si Una mostra biennale diffondere ripete per preservare e l’artigianato artistico La sezione Fidapa di Termini Imprese, col patrocinio della Provincia di Palermo e del Comune di Termini Imprese, ha organizzato la XVI Mostra Biennale regionale di Arte e Artigianato. L’esposizione è stata allestita nello spazio dell’ex Convento dei Padri Riformati, che, grazie all’intervento dell’assessore alle Politiche Sociali, padrona di casa e nostra socia, Anna Amoroso, ha potuto estendersi anche al bellissimo chiostro reso fruibile per l’occasione. La mostra, che ha lo scopo di valorizzare il lavoro artigianale ed artistico delle donne siciliane, dando loro la possibilità di mostrare le loro opere in ambiti territorialmente differenti dai propri, ha ospitato espositrici provenienti oltre che da Termini Imerese, anche da Trabia, Altavilla Milicia, Palermo, Monreale, Alcamo, Castelvetrano, Ragusa, Siracusa, Salemi, San Cataldo. In mostra corredi, vestiti, gioielli artistici, accessori per la donna e per la casa, complementi di arredo, oggettistica varia. Prodotti artigianali di grande prestigio e varietà, realizzati con tecniche tradizionali e nuove. La mostra è stata inaugurata dal Sindaco di Termini Imerese dott. Salvatore Burrafato, alla presenza dell’intera giunta municipale, di Rosamaria La Scola, tesoriera del distretto Sicilia nostra socia, e dell’arciprete don 3 Francesco Anfuso. Durante la cerimonia la Presidente della sezione imerese, Maria D’anna, ha consegnato i 3 premi previsti dal regolamento della mostra. I lavori esposti sono stati valutati da una qualificata giuria che ha assegnato il primo premio alla sig.ra Rosaria Lombardo; il secondo premio alla sig.ra Michela Ritondo e il premio originalità alla signora Giovanna Chimera. Fuori concorso è stato menzionato il lavoro presentato dalla signora Concetta Cirasa. Alla fine della cerimonia la presidente, dopo aver ringraziato quanti hanno collaborato per la riuscita della manifestazione, ha dato appuntamento al 2012 per la XVII edizione della mostra. Corso di italiano per lavoratrici straniere sezione di Terra d’Otranto Luce, “Dagli archivi anni di storia” 0 5 1 i d ti u in 80 m “In linea con le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, nell’Auditorium Cezzi di Maglie la nostra sezione ha inaugurato l’anno sociale 2010-2011 con la proiezione del lungometraggio ”ma che Storia” di Gianfranco Pannone, musiche di Ambrogio Sparagna. In circa 80 minuti si raccontano 150 anni di storia italiana dal Risorgimento ad oggi grazie ad una meticolosa ricerca negli Archivi Luce, “pieni di incredibili sorprese e piccoli gioielli” secondo quanto dichiarato dallo stesso regista. Sarà presente il sindaco di Maglie dott. Antonio Fitto e il regista dott. Gianfranco Pannone per un breve commento”. PROGETTO DI UN CORSO DI LINGUA ITALIANA RIVOLTO ALLE LAVORATICI STRANIERE La nostra sezione con il patrocinio del Comune di Maglie ha organizzato un corso gratuito di lingua italiana, tenuto dalla past presidente Lina Leone, rivolto alle lavoratrici straniere (20 lezioni settimanali). L’idea è nata dal tema nazionale del biennio in corso “Il percorso del rispetto: l’esperienza della donna nella realtà culturale e socio-economica del territorio”, ma anche dal tema del convegno nazionale di Bari del 2 agosto scorso “La cultura come valore nel rispetto della legalità per l’affermazione della moralità”. Il messaggio che ne è scaturito di dare molto spazio alla cultura è stato recepito come uno stimolo a promuoverla nel nostro territorio soprattutto agli strati sociali meno acculturati e quindi più deboli e più vulnerabili. L’attenzione è stata rivolta alle donne straniere che svolgono il lavoro di assistenza domiciliare e che quotidianamente incontriamo con le loro difficoltà di comunicazione e, naturalmente, anche di integrazione con la speranza di dare un aiuto concreto e un segno tangibile della tradizionale accoglienza salentina. Omaggio ad Alda Merini sezione di Terra di Lavoro Nel Salone degli Specchi del teatro Garibaldi in S. Maria Capua Vetere la sezione “Terra di Lavoro” ha reso omaggio alla poetessa Alda Merini, donna combattuta del nostro tempo. L’incontro, introdotto e moderato dalla Presidente della sezione Rachele Napoletano, ha avuto risonanza su tutto il territorio con articoli su vari giornali e comunicati su tv locali. Nella serata, che ha visto la presenza del nostro sindaco dott. Giudicianni, della vice presidente distrettuale Clotilde Baccari, al ricordo personale degli intervenuti si è aggiunto l’ottimo ed esaustivo intervento della poetessa Clea de Francesco, che ha sapientemente illustrato alla platea le principali caratteristiche della poesia di Alda Merini, con letture di brani tratti dal “Magnificat” e dalle “Lettere al dottor G”. Negli intermezzi di lettura e commento ben si inserivano le musiche del giovane cantautore NYO, definito ironicamente “allievo di Joe Satrani”, che ha proposto vari brani tra cui quello scritto da Roberto Vecchione per Alda Merini. La relatrice ha accompagnato i numerosi presenti in una scoperta ”a volo d’angelo” sulla vita e sull’opera dell’autrice milanese, donna dalle molteplici sfaccettature, capace di stupire per l’estrema religiosità dei versi del Magnifi- cat, che contrastano con l’altra Merini, quella che forse gli scettici preferiscono ricordare, citando le Lettere al dottore G, che parlano di una persona sofferente nel corpo e nello spirito. Il suo essere donna dall’amore alla follia, dall’affetto e dall’amicizia di cui pure fu circondata alla fine triste e misera che le toccò. Alda Merini non ebbe pochi dolori nel corso della vita, eppure la sua poesia resiste come una testimonianza di fede nell’uomo e nella donna, nonostante tutto, tipico dell’animo sensibile della donna. Pier Paolo Pasolini, in un suo articolo pubblicato sulla rivista ”Paragone”, così parlava della poetessa: ” Che di fonti per la Merini non si può certo parlare :di fronte alla spiegazione di questa precocità, di questa mostruosa intuizione di una influenza letteraria perfettamente congeniale, ci dichiariamo disarmanti.....” la sofferenza nel co rpo e nello spirito di un a donna Convegno “Tempi di vita, tempi di lavoro” sezione di Valdarno Arezzo CONVEGNO DEL DISTRETTO CENTRO “TEMPI DI VITA, TEMPI DI LAVORO” La Legge 8 Marzo 2000 n. 53 compie 10 anni; si dimostra o è ancora troppo giovane? Badia a Roti (Bucine)– Aprile 2010 Arezzo - Centro Convegni e Affari – 10 Aprile 2010 Il Distretto Centro ha organizzato l’incontro ”Tempi di vita, tempi di Lavoro” tra le colline del Chianti: filari di viti, chiome argentee di olivi, gruppi di cipressi, piccoli borghi di antica pietra e bianche strade serpeggianti, si erge l’abbazia camaldolese di San Pietro a Roti dei primi tempi dell’anno 1000. In questa nobile struttura Laura Bottai, Presidente Fidapa della sezione Valdarno e Alessandra Valenti della Commissione Progetti del Distretto Centro, hanno organizzato un importante evento fortemente voluto da Anna Maria Cacciami, presidente del Distretto Centro, su temi di grande attualità quali quelli dei diritti della donna conseguiti e quelli ancora da conseguire. Diritti che non sono solo di specie, ma che si intrecciano con il processo di evoluzione della nostra società, nel suo complesso. Anna Maria Cacciami, ha evidenziato l’importanza della Legge 53 come sistema per conciliare vita e lavoro femminile, tenendo conto delle limitazioni e dei sacrifici che la donna-madre, deve quotidianamente affrontare per coniugare al meglio la propria professionalità e l’impegno dignitoso richiesto dalle cure della famiglia. La legge che prevede flessibilità di orari e contributi alle aziende, associazioni, enti, istituzioni che rispettano l’attuazione dell’art. , è ancora in una fase di sperimentazione suscettibile dunque di adeguamenti e di arricchimenti suggeriti dall’esperienza quotidiana e dal confronto di legislazioni di altri paesi dell’area comunitaria. Eufemia Ippolito, vice presidente nazionale Fidapa ha parlato di occupazione femminile (in discesa in Italia rispetto gli standard europei) di tempi di lavoro, di tempi 5 di famiglia, di salari diversificati, di carriere equiparate. Prospettive di grande impegno sociale su cui si sono misurate e si dovranno ancora impegnare le istituzioni governative per una modernizzazione più sensibile alle istanze di nuove realtà sociali. Giuseppina Seidita, presidente nazionale ha evidenziato che nell’ambito delle politiche di parità, la Legge 8 marzo 2000 n. 53 dimostra i suoi 10 anni perché non è riuscita pienamente ad ottenere tutti gli scopi prefissi (contributi aziende, permessi e congedi parentali per lavoro di cura familiare, rete per anziani, formazione dei collaboratori familiari alle ASL e, soprattutto, una maggiore umanizzazione dei servizi stessi). Il tutto deve essere riconsiderato, riconfermato per una realtà sociale femminile più vivibile. Marina Piazza dell’associazione Gender ha sottolinea- to che nell’Unione Europea è vivo l’interesse per i problemi relativi ad una nuova ottica del lavoro femminile. Grazia Sestini, già sottosegretario al Ministero del Lavoro, ha parlato di occupazione e disoccupazione femminile in aumento, di lavoro part-time, di congedi parentali maschili e femminili, di abbandono del lavoro per difficoltà familiari e di altro genere e di quanto è stato fatto dalle istituzioni e di quanto ancora devono fare per “premiare” quelle scelte familiari che vanno incontro alle esigenze e alle necessità delle nuove generazioni, per forgiare un corretto modello educativo. La visita alla mostra: “Arezzo Oro” ha permesso alle socie partecipanti al congresso del Distretto Centro di poter ammirare gli splendidi manufatti di un’antica e nobile tradizione artistica che ha il suo fulcro nella provincia toscana. Progetto “Quello che non ascoltano mai” sezione di Vicenza Il progetto, nato dalla consapevolezza che la cultura di genere resta confinata negli ambiti delle associazioni femminili, ha inteso far uscire dalle strettoie in cui sono tuttora confinati gli argomenti noti sulle difficoltà delle donne in ambito lavorativo e professionale rivolgendosi direttamente agli ordini e collegi professionali, considerati nell’immaginario comune prevalentemente maschili, per sentire la loro filosofia nei riguardi della donna lavoratrice e imprenditrice. La formula del convegno e, di seguito, la tavola rotonda è risultata la forma vincente perché la prima parte ha introdotto il tema da più punti di vista: filosofico, giuridico, politico e sociale. Le relazioni di autorevoli relatrici come la responsabile incaricata dell’Università di Padova per la Cultura di Genere, la Presidente della Commissione regionale Pari Opportunità, la Consigliera di parità Regione veneto e la presidente sezione BPW-Fidapa di Vicenza. La tavola rotonda, condotta e moderata da una nota giornalista televisiva locale ha avuto al tavolo i rappresentanti di ordini prefessionali a prevalenza maschi. Altri rappresentanti di ordini hanno partecipato come presenza al convegno. Conclusione del convegno: firma di documento con promessa di intenti: la diffusione della cultura di genere. Hanno firmato:Ordine dei Consulenti del lavoro, dei Commercialisti, dei Notai, dei Geometri, degli Infer- mieri, dei Periti industriali, dei Farmacisti, dei Medici e di Medici Chirurghi. Hanno partecipato inoltre gli Ordini degli Avvocati e degli Ingegneri. INCONTRIAMOCI SULLA VIA DELL’ORO A Vicenza ha avuto luogo la tavola rotonda “Incontriamoci sulla Via dell’Oro” promosso da BPW Fidapa sezioni di Vicenza e Arezzo in collaborazione con VICENZAORO Choice. L’evento è il prosieguo del gemellaggio tra le due sezioni BPW, nato ad Arezzo con lo scopo di porre all’attenzione delle socie BPW e dell’opinione pubblica le problematiche inerenti il settore orafo. Nel corso della tavola rotonda sono stati approfonditi i seguenti tre punti salienti: - la mancata iscrizione degli studenti a scuole professionali specialistiche per il settore orafo con la conseguente carenza di manodopera specializzata e specialistica. - situazione critica delle imprese ed in particolare delle imprese orafe e rapporti contrattuali con gli istituti bancari; - rilevazione condizioni bancarie sfavorevoli nei confronti delle imprenditrici, applicazione dei tassi di usura. Risvolti civilistici, penalistici e tributari. La Bellezza delle Arti La Bellezza delle Arti sezione di Venosa “C’è una stellina...” di Nicla Marangelli “C’è una stellina…” è una favola dalla forte e pregnante valenza didattica. Questa favola invia messaggi, perciò sia l’ascolto, sia l’aiuto che può dare, si attuano contemporaneamente a più livelli e forniscono al bambino la possibilità di visualizzare il proprio stato emotivo e psicologico. Micla con la sua “C’è una stellina…” ci ha fatto dono di un “carrozzone” ricco di suoni, immagini, e magia per riscoprire con grandi e piccini il sapore della fantasia e la gioia della condivisione. L’autrici trasporta grandi e piccini nel piacere della lettura, del racconto,della visualizzazione e dell’invenzione di storie. (Rino Covella, dirigente scolastico) sezione di Soverato Icone e fontane nel comprensorio del Golfo di Squillace La commissione Arte e Cultura della Fidapa di Soverato, presieduta dall’architetto Marisa Gigliotti e con l’ausilio di Emanuela Pennacchio e di altre socie, si è impegnata nell’arco di due anni a individuare icone e fontane, in evidente stato di abbandono, ubicate nel comprensorio del golfo di Squillace, con particolare attenzione ai contesti rurali. Tale iniziativa nasce come contributo al Tema Nazionale del biennio 200/0 della nostra Federazione. Il tema scelto era anche motivato dalla volontà di dare seguito al lavoro avviato su “Le Sette Perle della Fidapa“, volto a segnalare luoghi e contesti cosiddetti “minori” ma meritevoli di essere inseriti tra i percorsi turistici della nostra bella Italia. Tale iniziativa nasce, ancora, dal forte desiderio di noi tutte di dare valore, dignità e rispetto a strutture artistiche, quali Icone ed Edicole Votive, che non raccontano la grande storia ufficiale, ma la storia contadina, popolare e religiosa della terra di Calabria. Tale iniziativa nasce, ancora, dalla granitica volontà di noi tutte di testimoniare lo stato di cattiva conservazione di un patrimonio culturale, sicuramente minore, ma ricco di tradizioni e di saperi ormai desueti. Il lavoro è consistito in: 1 catalogazione dei manufatti artistici 2.individuazione delle tipologie ricorrenti 3.individuazione dei percorsi di collegamento .ricerche bibliografiche ed orali. 5.rilevamenti fotografici. Ad una prima fase ricognitiva, ne è seguita una di dettaglio che ha messo in evidenza le analogie e le differenze tra alcune tipologie di edicole votive inerenti i territori da noi scelti. Ne è nato un opuscolo illustrativo con l’indicazione di itinerari che rappresentano la riscoperta di luoghi e beni di valenza artistica, storica e ambientale poco conosciuti. L’obiettivo è quello di inserirli in percorsi turistici atti a riaffermare non solo l’orgoglio dell’appartenenza a un territorio, al suo vissuto, alle sue tradizioni, ma soprattutto a recuperare alla memoria testimonianze di vita che rischiano di scomparire per sempre. La sezione esprime un grazie particolare a Marisa Gigliotti per avere creduto per prima nel progetto e per averne reso possibile la realizzazione grazie alla sua generosa ed entusiasmante disponibilità, oltre che competenza. Riflessioni Rifl essioni su... Riflessioni su... Nel ricordo affettuoso della redattrice Alma Pizzi Pasquali, che non ci accompagna più nel nostro lavoro, riteniamo doveroso pubblicare un suo articolo che è apparso nel Notiziario n. 10. Siamo certe che lei avrebbe voluto il suo “ritratto in piedi” proprio così. Opinioni sul Federalismo In sala alcuni minuti prima del concerto: suoni scomposti di singoli strumenti in prova. Poi il direttore sale sul podio e dà il via: d’improvviso una grande armonia. Sono gli stessi strumenti, gli stessi musicisti, gli stessi suoni di prima, ma la ritrovata unità dell’insieme fa scaturire dalle dissonanze un’armonia sinfonica. E’ un’immagine simbolica del vero federalismo, che dalle diversità sa trarre l’unità. Tutto questo si realizza solo tramite una grande consapevolezza, che trasforma il nostro inconscio in coscienza della nostra identità, che porta alla luce un mondo turbinoso, caotico per far scaturire il cosmo, l’armonia dell’essere. “È dalla lotta dei contrari che scaturisce la più bella armonia” diceva Eraclito. In questo momento storico, in cui è alta la domanda di partecipazione, alcune delle risposte che aspettiamo possono essere date dal federalismo, concepito come risorsa, come metodo e non come fine. Alla fine di questa riflessione avremo la consapevolezza che ogni persona è un politico, nella misura in cui si interessa al bene pubblico e vi partecipa attivamente. Far politica infatti non significa solo essere responsabile di cariche pubbliche, ma è anche e soprattutto occuparsi attivamente della “polis”, cioè della città in senso lato. “Politica - diceva Don Milani - è incontrare un problema ed uscirne assieme”. Occorre liberare il campo dalle ambiguità che la parola federalismo porta con sé, essendo generalmente usata in modo strumentale e coniugata con le ipotesi di decentramento amministrativo nel migliore dei casi e di secessione quando è portata all’estremo. “La sfortuna congenita del federalismo sta nel fatto di essere un concetto dialettico, ambiguo, che autorizza, o comunque incoraggia, i più inverosimili strafalcioni concettuali” (Denis de Rougemont – “L’uno e il diverso” – Ed. Lavoro). 8 Il giusto significato di federalismo riporta quindi ad un impegno: quello di partire dalla persona, dalla società, ribaltando il metodo solitamente seguìto in politica, che è quello di partire dall’alto, dallo Stato, verso il basso, la persona-utente. Dall’ottica del patto, dell’alleanza, della confidenza, insite nel concetto federalista, non derivano soluzioni univoche. Il federarsi presuppone infatti il rispetto delle identità, il consenso e la permanenza delle diversità, non il riassorbimento, la riduzione o la messa sotto tutela: è una situazione in cui si affrontano due realtà antinomiche, ugualmente valide e vitali, in modo che la soluzione inglobi, soddisfi e trascenda le esigenze dell’uno e dell’altro. Il federalismo implica un concetto di solidarietà che non viene esercitata per legge, quasi per obbligo istituzionale (come avviene nell’ottica assistenzialista e statalista), bensì attiva singoli e gruppi sociali a dare risposte ai bisogni della persona e della società, nell’ottica della reciprocità. In tale contesto l’impegno federalista acquista un’enorme valenza politica in quanto è in grado di trasformare la società in modo più giusto ed a misura d’uomo. Genera infatti risorse ed energie per raggiungere una uguaglianza di possibilità e di opportunità in cui si sviluppa la libertà umana; genera, in sintesi, la libertà. In tal senso non può che essere personalista: “La persona si fa criterio di governo del rapporto tra essa ed i livelli istituzionali” (E. Mounier - “Le personnalisme” - Oeuvres). Riaffermare la centralità della persona vuol dire concretamente essere attenti alle esigenze di chi ci sta attorno e dare risposte nella misura in cui ci compete, adoperarsi perché gli stessi titolari di bisogni diventino protagonisti attivi, si trasformino da utenti a responsabili, vuol dire in sintesi mettere chi ha bisogno in condizione di uscire dallo stato di bisogno, perché possa poi a sua volta essere soggetto attivo della società. Occorre cogliere la sofferenza della persona nei confronti delle istituzioni, spesso lontane dalle vere esigenze emergenti o sommerse. Basterebbe dare applicazione alla prima parte della Costituzione, che ha come fondamento proprio la valorizzazione personale. L’art. 2 riconosce infatti “l’uomo nelle formazioni sociali dove si svolge la sua personalità”, un uomo con un suo ruolo ben preciso che lo Stato deve “riconoscere” e non “concedere”. La differenza fra questi due termini è notevole e porta a significative conseguenze sul piano della responsabilità individuale. Il federalismo nasce da un’idea magnanima di uomo, che diventa attore in campo sociale, che è capace di prendere in mano il suo destino e di orientarlo con responsabilità a costruire il cammino del popolo a cui appartiene. La persona si realizza non nella capacità dell’avere e del consumare ma nella capacità del donare: alla cultura dell’avere si sostituisce quella del dare, nell’ottica della reciprocità: “Si possiede soltanto quello che si dà” (E. Mounier – Trattato del carattere). L’uomo è, come afferma la stessa Costituzione, non una realtà chiusa, isolata ma un individuo aperto, comunitario, cioè cosciente di appartenere ad una comunità. Si tratta quindi di valorizzare la persona nella sua unicità irripetibile e di consentirle di partecipare liberamente alla convivenza in modo armonioso ed etico. L’individuo diventa soggetto attivo nella gestione dei problemi che lo riguardano, si rende maggiormente conto di avere una dimensione politica in quanto è partecipe della vita e della società che lo circondano. In questa ottica si sprigiona una nuova imprenditorialità, le stesse aziende, le associazioni che le rappresentano, le organizzazioni sindacali diventano soggetti attivi di questa costruzione sociale, si fanno carico di un pezzo di società, delle ragioni dell’altro. Il corporativismo cede il passo ad una maturazione anche economica del sociale. La valorizzazione della persona e delle realtà sociali diventa volano per una economia che nasca dal basso, che abbia come fine non solo il profitto ma anche lo sviluppo delle risorse locali. Il consumo può tornare ad essere funzionale all’uomo anziché avere influssi negativi sul comportamento dell’uomo stesso. Ogni persona, ogni famiglia, ogni soggetto sociale diventa attore-soggetto di una rete di servizi, sia come utente sia come fornitore di risposte. Ognuno può e deve essere “soggetto di risorse”, protagonista assieme agli altri di un processo di sviluppo. Si attua in questo modo il passaggio dallo Stato assistenziale alla comunità, ad un sistema di reti che mettono in campo le risorse di auto-aiuto, in modo che ogni punto della rete possa avviare un circolo virtuoso, che ognuno possa essere un nodo indispensabile perché la costruzione complessiva regga e sia efficiente ed efficace. Dalla persona alla famiglia, ai gruppi intermedi, alle categorie economiche, ai partiti ed alle istituzioni: questo è il corretto processo di costruzione sociale; in ogni passaggio l’aspetto centrale, il protagonista resta sempre la persona. Il federalismo è quindi un metodo, che ci pare praticabile in questo contesto storico, per permettere alla persona, nel momento in cui si apre e si relaziona attraverso vari passaggi, di realizzarsi come cittadino. Qui sta l’essenza della partecipazione, della politica correttamente intesa. I rapporti fra le persone e le comunità informali diventano poi modello per i rapporti fra le istituzioni, in modo che vi sia una valorizzazione reciproca: è il ribaltamento del concetto di autorità, che diventa servizio, amore reciproco così fra i cittadini come fra i vari livelli di governo. Ecco il seme perché l’esercizio dei poteri possa tornare il più vicino possibile ai luoghi ed alle realtà in cui si manifestano le esigenze primarie, alle persone che sono titolari dei diritti da tutelare e dei bisogni da soddisfare. La solidarietà diventa un investimento a termine anziché un sussidio, uno stimolo a cambiare abitudini inveterate diffuse in tutta la società. Ogni ambito assume la propria responsabilità nel saper dare risposta adeguata alle necessità di quell’ambito, senza sovrapposizioni o centralismi inadeguati ed inefficienti; i livelli superiori devono limitarsi a dare risposte ai bisogni che i livelli inferiori non riescono a soddisfare. Il riconoscimento del protagonismo della persona, della famiglia e dei gruppi che si generano nel sociale evita l’anarchia ed il corporativismo. La democrazia si sostanzia in un tessuto connettivo caratterizzato da una amicizia civile che alimenta il senso comunitario dell’esistere e si traduce in partecipazione sociale e politica. Il tutto deve essere sorretto dalla gioia, segno di un processo creativo in atto, che affonda le radici al di là del tempo. La simpatia, la curiosità, la voglia di sperimentare sono notevolmente più grandi della paura: l’ideologia della paura è quella che vuole controllare tutto, impoverendo il tessuto sociale. Chi ha fiducia nel futuro vuol creare una società più ricca di opportunità per tutti, che si sostituiscono alle garanzie proprie di uno Stato centralista. L’umanità continua e ricomincia sempre di nuovo a causa della speranza, che consente di percepire nettamente i pericoli per i quali l’umanità stessa rischia di essere annientata. L’homo sapiens, che ha l’intelligenza e conosce la verità, orienterà la propria vita secondo la verità che ha conosciuto, completando così l’homo faber, che ha la capacità di fare. L’urgenza storica del momento esige una partecipazione appassionata: dobbiamo avere la coscienza di essere attori e protagonisti di una fase della storia d’Italia, dal cui esito potrà dipendere una unità più grande oppure una ulteriore e grave frammentazione degli interessi particolari. Alma Pizzi Pasquali Riflessioni Riflessioni Il primo giorno di scuola da maestra Avevo vent’anni e avevo vinto il concorso come insegnante di scuola elementare. Prima sede: Matera. Prendo il treno e mi avvio verso questo nuovo momento della vita. Mi presento al Direttore della scuola e quel signore mi guarda con espressione incredula e anche un po’ sospettosa: “ Può essere? Così giovane? Sarà un errore!”. Dai documenti risulta che sono veramente vincitrice di concorso e così mi affidano una prima classe. Non posso dimenticare il batticuore che ebbi in quei giorni. Mi presento a scuola a mi accompagnano nell’aula assegnatami dove trovo tanti piccoli alunni di prima classe. Stupiti, sorridenti, un po’ sospettosi. Li saluto cordialmente e comincio a sentire le loro voci. Si stabilisce subito un rapporto amichevole, i visi 50 sono sereni e aspettano. Cominciamo con una chiacchierata per conoscere i loro nomi, racconto che vengo da Bari, sono arrivata col treno e racconto il mio viaggio. Tutti attenti, desiderosi di ascoltare il racconto. Mi aggiro tra i banchi e vedo, seduto al primo banco, un piccolissimo bambino dal cui naso scivola un po’ di moccio. Prendo un fazzoletto e gli indico come fare per pulirsi. Gli altri alunni guardano esorridono. Comincia così il mio primo anno di insegnamento. Non dimenticherò mai quei bambini che venivano da una zona povera della città e ascoltavano le mie parole con curiosità. Antonietta Cipriani Mancini PROTOCOLLO NOTIZIARIO Nuova edizione anno sociale 2010/11 Il Notiziario è l’organo ufficiale d’informazione della Federazione. Con esso la FIDAPA vuole attuare i seguenti obiettivi: 1.Essere rappresentativa dell’identità della Federazione, 2.Diffondere la conoscenza dell’identità della Federazione, 3.Incentivare la conoscenza tra le diverse realtà culturali e territoriali delle sezioni per favorire il confronto di idee, 4.Costituire uno strumento di visibilità presso le Istituzioni e gli Enti locali, dei quali la FIDAPA può diventare soggetto interlocutorio e propositivo. Il Comitato di Redazione, dopo ampia discussione di idee, ha definito la nuova veste grafica e la diversa utilizzazione degli spazi. La nuova copertina, l’impaginazione degli articoli, vogliono costituire elementi utili a suscitare l’interesse e la curiosità delle socie, nonché dei soggetti estranei all’Associazione. Il Notiziario sarà strutturato in sei settori: 1° settore: dedicato alle Comunicazioni istituzionali della Federazione e della Fondazione (Editoriale della Presidente della Federazione, articolo della Presidente della Fondazione, articolo della Direttrice Responsabile), 2° settore: Articoli delle Componenti della commissione “Rapporti con la stampa” sulle più significative manifestazioni organizzate nel proprio territorio, con particolare attenzione ai rapporti con le Istituzioni e a mozioni proposte. 3° settore: Le donne e le arti: articoli su pittrici, poetesse, scrittici, musiciste, etc… o su grandi eventi che evidenzino la figura femminile nei secoli. 4° settore: Riflessioni su “problematiche attuali” 5° settore: Un libro o un film da raccontare: presentazione e critica di un libro o di un film che tratti una storia al femminile e di emancipazione. 6° settore: Comunicazioni delle rappresentanti FIDAPA nelle commissioni P.O. nazionali o regionali e nelle Consulte: proposte e delibere a favore delle donne. Gli articoli (2000/2500 battute) dovranno essere inviati, entro il 28 febbraio 2011, all’indirizzo di posta elettronica della redattrice di riferimento per il proprio Distretto: Selma Chiosso e-mail:[email protected] Distretto N-O,N-E,S-E Laura Conforti e-mail :[email protected] Distretto Centro e Sardegna Silvana Sorvino e-mail: [email protected] Distretto S-O e Sicilia Le eventuali foto dovranno essere inviate esclusivamente alla Tipografia Debatte Otello srl all’indirizzo e-mail: [email protected], con la specifica dell’ evento e dei nomi delle persone fotografate. L’attività delle sezioni verrà inserita sul sito nazionale FIDAPA. N.B. Il termine”Notiziario FIDAPA” è riservato alla pubblicazione curata a livello nazionale. È opportuno che gli organi di informazione sezionale e distrettuale vengano connotati con un diverso termine (News,Foglio notizie e simili). Il Comitato di Redazione HAI UN LIBRO NEL CASSETTO DA PUBBLICARE? 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