CACCIA E COMUNICAZIONE:
due realtà ancora da conciliare
Anno Accademico 2005- 2006
Relatore: Chiar.mo Prof. Giampaolo Azzoni
Vittorio Taveggia 302571/95
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PERCHÉ ANDARE A CACCIA
• Istinto primordiale della predazione
• Vocazione spesso svincolata dalla tradizione
• Sfruttamento ecologicamente compatibile di una risorsa naturale
rinnovabile
Fondi per il
risarcimento danni
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LA CACCIA È EMOZIONE
La caccia nella letteratura
• Giovanni Pascoli
• Ernest Hemingway
• Sàndor Màrai
• Karen Blixen
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IL PERCHÉ DELL’INCREMENTO DEGLI UNGULATI
• Abbandono delle campagne
• Concentrazione in città
• Diminuzione dei predatori, in particolare l’uomo
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I principi della caccia di selezione:
1. Censimenti
2. Piani di tiro
Specie
3. Assegnazione dei capi
Sesso
Età
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IL CASO DEI CAPRIOLI DI ALESSANDRIA
L’abbattimento di 600 caprioli nella provincia piemontese scatena
la campagna contro l’uccisione di Bambi
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PERCHÉ NON È BAMBI
Bambi È un cervo
Bambi è un cucciolo,
mentre si spara ad animali
adulti o giovani
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LA STAMPA NAZIONALE
• Studio Aperto
• La Stampa
• Il Manifesto
• La Repubblica
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LA STAMPA SPECIALIZZATA
• Sentieri di caccia
• Cacciare a palla
• L’Iride
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L’INTERVISTA A TOSO
La conferma di tutte le valutazioni espresse in questa tesi.
La caccia di selezione non nuoce alle popolazioni di ungulati.
La Germania abbatte 1 000 000 di caprioli all’anno
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CONCETTO CHIAVE DELL’INTERVISTA AL DOTT. TOSO
Legittimità della caccia per la sua fattibilità
IN DEFINITIVA LA CACCIA DI SELEZIONE …
- si DEVE fare? NO
- si PUÒ fare?
SÌ
- serve a contenere i danni? In generale NO
-serve ad utilizzare una risorsa naturale rinnovabile?
ASSOLUTAMENTE SÌ
Il problema è l’accettazione culturale e sociale della caccia
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CONCLUSIONI
Il problema di fondo è la mancanza di una
comunicazione seria, corretta e completa
Il caso di JJ1
Caccia agli ungulati con i segugi
(novembre 2003)
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