LE ORCHIDEE
•E’ la famiglia più vasta del regno vegetale, circa 800
generi e più di 20.000 specie, con fiori di forma molto
particolare
•Le specie europee sono terricole (geofite) e crescono al
suolo. Il nome deriva dal greco orchis (testicolo) per la
forma rotondeggiante dei due “tuberi”delle radici di
alcune specie. Attribuzione di poteri afrodisiaci
•Profumi delicati, odori poco gradevoli o inodori
•Quelle del genere Ophrys hanno fiori che simulano gli
insetti
IL FUSTO
•Il fusto è generalmente
eretto , flessuoso in alcune
specie
•Nel Gargano alto da un
minimo di 10 cm a un
massimo di 80-90 cm
•Colore generalmente verde
, in alcune specie sfumato di
bruno o porpora
LE FOGLIE
•Possono formare una rosetta alla base della pianta
, oppure essere distribuite lungo tutto il fusto
•Hanno l’aspetto tipico delle monocotiledoni:
parallelinervie, intere , a margine liscio, privo di
picciolo, talvolta con la base abbracciante il fusto
•Il colore verde scuro è la tinta dominante
•Alla base di ciascun fiore è visibile una piccola
fogliolina chiamata brattea che protegge il fiore
ancora in boccio
INFIORESCENZA
Anacamptis pyramidalis
Neotinea maculata
Infiorescenza globosa
Infiorescenza di pochi cm
Himantoglossum hircinum
Infiorescenza di qualche dm
Epipactis
Spiranthes spiralis
Fiori tutti da un lato
Fiori disposto a spirale
I FIORI
I fiori hanno dimensioni molto
varie. Sono particolarissimi e
differiscono per forma,
grandezza e colori ma non nelle
strutture riproduttive che sono
caratteristiche e differenti da
quelle di piante di altre famiglie
Himantoglossum
Limodorum arbortivum
Ha i fiori più lunghi: fino a 7 cm
Ha i fiori più grandi: 3-4 cm
I FIORI
I fiori sono formati da sei tepali , di cui tre sono esterni e
chiamati comunemente sepali, e tre interni (petali)
sovrapposti e alternati tra loro
Uno dei tre petali, quello mediano (labello) , è
profondamente modificato nella forma, nelle dimensioni e
nel colore, in funzione dei differenti sistemi
d’impollinazione
Orchis papilionacea
Labello intero
Orchis anthropophora
Labello diviso
Himantoglossum hircinum
Labello nastriforme
Ophrys
Labello a forma di insetto
IMPOLLINAZIONE
Le specie del genere Ophrys sono specialiste nell’arte della seduzione . Il loro labello, convesso e peloso, imita in
maniera sorprendente l’addome di certe specie di insetti, al punto che stimolano l’accoppiamento con quella corolla
ingannevole. Gli insetti si posano sul fiore, entrano in contatto con le masse polliniche e quando scoprono che non si
tratta di un possibile partner lasciano il campo e visitano un altro fiore portandosi dietro il polline.
IMPOLLINAZIONE
Molte altre orchidee mettono a disposizione un liquido dolce
e profumato, il nettare. Nei generi come Gymnadenia e
Orchis,il nettare è contenuto in un prolungamento posteriore
del labello, una sacca più o meno allungata, detta sperone
IMPOLLINAZIONE
I fiori di Platanthera sono muniti di uno sperone lunghissimo, cedono il loro nettare solo a
certe farfalle notturne provviste di “spiritromba” altrettanto lunga e sottile
IMPOLLINAZIONE
In altri generi, come Epipactis e Neottia , in nettare si trova in una coppa lucente ricavata
nella porzione basale del labello. La diversa forma dell’organo determina una selezione
degli insetti.
IMPOLLINAZIONE
Nel genere Serapias il sistema di impollinazione è speciale. I sepali e i petali ravvicinati
formano con la metà del labello una camera tubulare nella quale certi insetti possono
entrare a cercare rifugio o a dormireyy, per ripartire carichi di polline
IMPOLLINAZIONE
Neotinea maculata
Serapias parviflora
Altre specie praticano abitualmente l’autoimpollinazione (autogamia) come Epipactis
microphylla, Limodorum , Ophrys apifera. A volte l’autofecondazione avviene già nel
bocciolo prima ancora che questo si apra, come in Neotinea maculata e Serapias
parviflora.
GLI ORGANI RIPRODUTTIVI
I fiori delle orchidee europee sono ermafroditi, dotati cioè di organi di riproduzione sia maschili che
femminili riuniti in una struttura chiamata GINOSTEMIO. Nelle specie del Gargano la parte maschile
è ridotta ad unico stame con due logge polliniche; al loro interno si formano i GRANULI POLLINICI
incollati in masserelle.
GLI ORGANI RIPRODUTTIVI
L’OVARIO è posto al di sotto dei petali e dei sepali; dopo la fecondazione si trasforma in una
capsula che a maturità lascia fuoriuscire migliaia di SEMI.
Il seme piccolissimo contiene poche sostanze di riserva e germina solo se trova un rapporto di
collaborazione con un fungo del suolo che aiuterà l’orchidea a procurarsi le sostanze necessarie allo
sviluppo. Occorrono generalmente dai 3 ai 5 anni prima che spuntino le prime foglie e con esse il
primo prototubero
APPARATO RADICALE
Con lo sviluppo alcune radici (di solito 2) si
ingrossano notevolmente e accumulano sostanze di
riserva.
Queste radici ingrossate vengono dette
RIZOTUBERI o semplicemente TUBERI.
Uno dei due tuberi viene consumato per la crescita
della pianta , l’altro accumula sostanze di riserva
che permetteranno lo sviluppo di una nuova pianta
l’anno successivo
Scarica

orchidee - Collegio San Giuseppe De Merode