Maggio 2000 Numero 2 ’incalzare degli eventi, lo sviluppo costante delle nostre attività e non per ultimo le numerose attestazioni di ammirazione, consenso e simpatia giunte al nostro indirizzo, ci hanno indotto a pubblicare, a breve distanza, il secondo numero di questo periodico. Di fronte a tanta risonanza, si potrebbe pensare che, finalmente, sono stati risolti i problemi che ci hanno assillati f i no r a , cioè l’assenza di finanziamenti regolari. Purtroppo non è Repetita iuvant? così. Proprio in questi giorni, tra l’altro si è provveduto a stendere il programma di lavoro e il piano finanziario per l’anno 2001, un compito molto impegnativo, portato a compimento da volontari che in questo periodo hanno accantonato tutti i loro interessi pur di portarlo a compimento, ma porgendosi sempre la stessa domanda: “Tutti questi sacrifici, questa volta, serviranno a qualcosa?”. Tanto per la cronaca ricorderemo che questo è il terzo piano di lavoro che compiliamo da quando abbiamo iniziato la nostra attività, senza aver avuta finora la sod- disfazione di vedere un ben sto nostro leitmotiv, ovveche minimo risultato. Il pri- ro il TORMENTONE. mo, per il 1999, è andato in Ci sono poi alcune voci fumo perché “nati in un pe- stonate che dicono peste e riodo (ottobre ’98) quando i corna nei nostri confronprogrammi non venivano ti, ma reputiamo che ripiù accettati. E via che la spondere sia tempo sprevaga! Il secondo, quello per cato, anche se per noi il l’anno 2000 - del quale è sta- tempo non è denaro. Preto approvato soltanto il 24 % feriamo piuttosto atte- è ancora un fantasma e nerci al verso di Dante siamo già a maggio. E pro- “non ti curar di lor ma prio entro la fine dello scorso guarda e passa”. E difatti aprile scadeva il termine per noi procediamo per la noconsegnare il terzo piano. stra strada, faticosa ma Naturalmente la nostra atti- piena di soddisfazioni che vità deve continuare, anche ci spronano a perseverare se limitata, in seguito agli e, il cui risultato va solaccordi presi in precedenza tanto a favore dello svicon i nostri partner come da luppo dei nostri connazioprogramma approvato dal nali. C’è chi finge di non Ministero per la cultura del- accorgersi di quanto accala Repubblica di Slovenia. E de di positivo alla “Dante così ai debiti si aggiungono Alighieri”, ma “non vi è altri debiti. Come finirà? peggior cieco di chi non Staremo a vedere! vuol vedere e peggior sorAll’interno di questo foglio i- do di chi non vuol sentire! noltre si trovano tutte le inDario Scher formazioni riguardanti quepresidente del Sodalizio ANTONIO PESARO IL CARDINALE BORROMEO ISOLANO Sommario: Elogi 2-3 Cultura 4-5 Sport 6 Ricreazione 7 La nostra pagina 8 Curiosità 9 Il tormentone 10 Concorso a premi 11 Anticipazioni 12 Come leggere il dialetto 12 Nuovi numeri telefonici 12 La C.I. “Dante Alighieri” intende ridare gloria all’illustre concittadino iportando indietro l’orologio di due secoli, la nostra mente viene trasportata al periodo in cui visse ed operò un illustre nostro concittadino, il canonico ANTONIO PESARO, personaggio erudito, dalle multiformi facoltà intellettive, dalla mente enciclopedica, uomo caritatevole, grande umanista e pedagogo insostituibile. Reputiamo che a questa importante figura isolana, per le sue qualità e per il suo operato nel periodo in cui visse, ma anche per gli insegnamenti che ha lasciato ai posteri, non gli sia stata tributata la dovuta gloria che, siamo più che convinti, egli si merita. La nostra Comunità ha deciso di celebrare questa insigne figura nel suo 250.esimo anniversario della nascita, dedicando al suo ricordo e alla sua importante opera tutte le attività di questo anno. Intendiamo pure svolgere un lavoro di ricerca sulla sua vita, sul suo operato e sulle sue qualità che si estendevano nei vari campi dello scibile. Nato ad Isola il 3 febbraio 1750 da genitori isolani, Antonio Pesaro ebbe tra l’altro il grande pregio di rimodernare e ordinare il sistema scolastico isolano fondando, con il beneficio della Serenissima, il primo ginnasio pubblico ad Isola, del quale fu insostituibile rettore e stimatissimo insegnante, abilitando in modo esemplare i suoi allievi alla futura iscrizione all’Università di Padova. Il suo sistema d’insegnamento e i suoi piani di studio basati sul programma dei Riformatori allo studio di Padova, furono elogiati dai più grandi pedagogisti del tempo. Va ricordato che da questa Scuola uscì pure il grande poeta isolano Pasquale Besenghi degli Ughi. Come il Cardinale di manzoniana memoria, contribuì con assegni propri alle spese della comunità, aprì un ricovero per anziani ed aiutò finanziariamente i meno abbienti a superare i disagi della vita. Giorgio Dudine PAGINA 2 ELOGI Un sentito grazie a tutti coloro che hanno espresso il loro apprezzamento al PRIMO NUMERO DE “LA COLOMBA”. Queste testimonianze di stima e simpatia serviranno da sprone per intensificare l’impegno e migliorare la qualità dei contenuti e dell’impostazione. Muggia, 10 marzo 2000 Il primo elogio è quello inviato dal dott. Andrea Sfetez, noto medico chirurgo - dentista di Muggia, ma anche ottimo strumentista e insostituibile direttore artistico dell’Associazione musicale “Serenade Ensemble” della sua città. Caro presidente, La ringrazio per avermi recapitato il bell’opuscolo - LA COLOMBA -: è un lavoro che merita il plauso e il sostegno, almeno morale, di tutti quanti amano la propria terra e la propria cultura. Nella speranza di poter collaborare ancora con Voi, nel nome della cultura, colgo l’occasione per salutarLa, pregando di inoltrare le felicitazioni a tutto il “cast” redazionale. La prego inoltre, se possibile, di continuare ad inviarci il materiale da Voi prodotto. Con immutata stima Trieste, 18 marzo 2000 Ecco il contenuto del foglio speditoci dal prof. Giordano Sattler, già funzionario presso l’Università Popolare di Trieste, ora a riposo, con il quale noi italiani di Isola abbiamo avuto svariate occasioni di stretta e proficua collaborazione. Gentile Signor Presidente, cari amici. Ho ricevuto il numero 1 de “La Colomba” e Vi ringrazio per il ricordo che avete conservato di me dopo tanti anni. Congratulazioni per il contenuto così vario, per l’impostazione così agile e moderna e per la fantasia degli accostamenti tipografici. Felicitazioni vivissime a tutti quei volontari che con il loro disinteressato impegno continuano a portare avanti le belle tradizioni della Comunità di Isola. Auguri a tutti per tanti successi e soddisfazioni. Cordialmente Macerata, 22 marzo 2000 L’apprezzato avvocato dott. Nicola Mancioli, che ha sempre ricoperto funzioni di rilievo nel Maceratese (è stato pure Presidente della Provincia), e che ha assunto ruoli di estrema importanza nei rapporti intercorsi tra Isola e Tolentino (la città in cui vive), così si rivolge al nostro Presidente: Caro Dario, ho ricevuto il periodico della Comunità Dante Alighieri che tu presiedi e lo ho trovato molto interessante: l’ho letto tutto d’un fiato. Vi ho ritrovato la vitalità delle iniziative che anch’io, sia pure saltuariamente, ho vissuto insieme a voi e di cui conservo splen- me a voi e di cui conservo splendido ricordo.Le edizioni del Cantapiccolo, le serate teatrali, musicali, i cori giovanili, le mostre, le... trasferte a Macerata, Esanatolia, gli incontri conviviali, e Gemellaggi. Come dimenticarli? Tutto questo è stato per me importante davvero, specialmente per i rapporti umani instaurati, rapporti che tanto apprezzo perché valorizzano l’essenza dell’amicizia. È vero, come tu dici nella tua realistica relazione, che tanta è ancora la strada da fare. È altrettanto vero però, da quanto ho rilevato, che le formalità necessarie sono state superate, l’entusiasmo comune ha fatto fronte a tutte le difficoltà che ben posso immaginare e che, soprattutto, vi è un forte desiderio di fare e di crescere. Bravo Dario! Anche perché, quando ti ho sentito per telefono, ho constatato che hai ritrovato lo sprint e sei lanciatissimo. Ti faccio gli auguri migliori per una affermazione sempre maggiore della vostra Comunità alla quale rivolgo il mio cordiale saluto nel ricordo dei bei momenti che tutti voi avete donato a me ed ai miei. Un grande abbraccio da tutti noi con l’augurio di ritrovarci quanto prima. ELOGI Trieste, 25 marzo 2000 Segue il plauso della Presidente del Consiglio Provinciale di Trieste on. Antonietta (Marucci) Vascon che così ci ha scritto: Carissimi amici, Vi ringrazio di cuore per il numero 1° de “La Colomba”, che ho letto con grande interesse e che mi ha fatto conoscere spinte ideali, il vostro bisogno di autonomia, tanti problemi concreti. Trovo meritorio il lavoro che la Comunità svolge, e che viene descritto nel periodico, relativo alla ricerca in un passato di cui andare orgogliosi perché costantemente all’insegna della promozione culturale. Mi riferisco, ad esempio, ai 581 anni dalla istituzione della prima scuola pubblica a Isola. È un primato portentoso! Una scuola pubblica nel 1419?! Mio papà, capodistriano, cantava: Se Isola xe picola ghe metaremo i zoccoli...” A me sembra che, “con i zoccoli o senza i zoccoli”, la piccola Isola, per tale preminenza nel campo scolastico, si sia onorevolmente guadagnata l’appellativo di autentica avanguardia culturale e di piccola capitale del sapere. Evidentemente la Serenissima Repubblica di Venezia, che dominava Isola e la costa istriana, aveva una visione evoluta dell’istruzione: basti pensare che Trieste, che si era data all’Austria, ebbe la sua prima scuola pubblica appena nel ‘700, presso le monache Benedettine. E si trattò di una scuola femminile, di lingua tedesca. Le prime Scuole Popolari Italiane a Trieste (si chiamavano “Scuole del leggere, dello scrivere e del far di conti”) vennero aperte dal Comune appena all’inizio del XIX secolo. Ritengo degno di rilievo anche il 250.esimo anniversario della nascita, a Isola, del canonico pedagogo Antonio Pesaro. Mi auguro di poter leggere, nel prossimo numero de “La Colomba” qualche ulteriore annotazione sul personaggio. Insomma è veramente encomiabile il lavoro di scavo che state facendo: difendetelo con le unghie e con i denti da tutti gli iconoclasti e da tutti i trafugatori di lapidi antiche. Vi ringrazio di avermi fatto scoprire molte realtà che ignoravo e di avermi fatto apprezzare ancor più “la bella cittadina con gli zoccoli”, anche se, nei confronti di Isola, io abbia sempre nutrito un forte senso di riconoscenza. Erano isolani, infatti, sia colei che mi insegnò a declinare in latino rosa-rosae (professoressa Buligi) sia l’indimenticabile umanista, il professore di greco antico al liceo Combi di Capodistria, Amatore Degrassi. Anche queste figure di eccellenza nella cultura, che alla formazione dei giovani hanno dato il meglio di se (financo la vita) dovrebbero, prima o poi, venir indagate e fatte conoscere. Saluto gli associati alla Dante e, con tanti rallegramenti ed augu- PAGINA 3 ri, mando a tutti un abbraccio affettuoso e fraterno. Roma, 27 marzo 2000 Così si rivolge al nostro Presidente il Direttore Generale per la Promozione e la Cooperazione Culturale del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Italiana dott. Gianfranco Facco Bonetti: Gentile Signor Scher, è un vero piacere ricevere Sue notizie, soprattutto se per apprendere con quale zelo Lei si sia dedicato alle attività culturali a favore della comunità di Isola. La ringrazio per avermi inviato alcune copie della rivista “La Colomba”, che ho sfogliato con interesse e Le auguro il più vivo successo per le iniziative per il 2000 della Comunità “Dante Alighieri”. Con l’occasione Le formulo carissimi auguri per i Suoi 80 anni appena compiuti e mi congratulo per l’entusiasmo che ancora La anima. La prego di credermi PAGINA44 PAGINA CULTURA “VOCI NOSTRE” ad ALBONA - REPLICA La Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola rappresentata dal giovane l Gruppo Filodrammatico che si è costituito quest’anno, comprende due MICHELE BEVITORI con la canzone I MIEI GUAI di Lucia Scher e Amina Dudine sezioni: quella dei giovani e quella degli adulti. Per ora si tratta praticamente di '11 marzo 2000, ad Albona, ha avu- Oltre ai tanti applausi, ho ricevuto pure le una scuola di recitazione e dizione, dato che to luogo la replica del Festival congratulazioni delle persone molto importanti tutti sono alle prime armi. I dilettanti si standell’Unione Italiana “Voci Nostre” che sedevano nelle prime file. Così ho capito no preparando alacremente su testi dialettali e che si era svolto a Buie il 4 dicembre 1999. che il mio è stato un vero successo. Io ero al non, quasi tutti del noto commediografo vene- Io vi partecipavo per la prima volta e, anche settimo cielo. Finito lo spettacolo siamo andati ziano Carlo Goldoni, e la loro meta è quella di se non ho vinto, ho sentito che il pubblico, a cenare e poi siamo ritornati ad Isola. E riuscire ad esibirsi, quanto prima, davanti al con i suoi numerosi applausi, approvava la durante il ritorno pensavo come sarebbe stata pubblico. Le prove si fanno a casa del regista mia canzone e la mia interpretazione. Que- felice la mia maestra della mia esecuzione. Mi Dario Scher, perché nella sede della Comunità sta volta ad Albona è forse andata ancora sentivo pure orgoglioso di aver contribuito al che comprende un solo vano, si alternano le meglio. Anche qui tanti applausi e com- successo della mia Comunità degli Italiani prove delle varie sezioni del Gruppo Folk Ca- menti positivi. “Dante Alighieri”, della quale sono fiero di noro, si svolgono corsi, conferenze, tornei, La mattina dell’11 marzo ero piuttosto essere socio. riunioni e, sempre in questa stanza, c’è pure nervoso. Anche se a Buie avevo fatto la mia Concludo rivolgendo un caloroso grazie alla una minibiblioteca e un bar sociale, entrambi bella figura, mi sentivo teso perché questa mia maestra di canto Amina Dudine, per tutta frutto del lavoro volontario e delle offerte dei volta partivo senza la mia maestra, alla la pazienza che ha nell’istruire me e gli altri membri della nostra Comunità. quale sono molto legato. Per motivi fami- cantanti della nostra Comunità, ma soprattutto liari non poteva venire con me. Mi ha però le rivolgo un elogio per la sua bravura nello accompagnato a Capodistria e da quel mo- svolgere quest’attività. Un ringraziamento lo mento sono stato seguito da un’altra brava riservo per la Comunità degli Italiani “Dante ostituito nel 1999 comprende tre sotto maestra, l’insegnante di musica di Capodi- Alighieri” di Isola. Pur essendo “al verde” ha gruppi: i minicantanti, i cantanti di mu- stria Senia Geissa che mi ha aiutato e ap- fatto miracoli affinché io possa partecipare al sica leggera e i cantanti di musica folk. poggiato moralmente e che ringrazio tanto. Festival Voci Nostre. E permettetemi di Quest’ultimi, collegano i loro canti con dialo- Alle ore 17.00 è iniziata la replica del Festi- concludere ringraziando il pubblico di Albona, ghi, pure in vernacolo. Anche il Gruppo Folk val e, anche questa volta, ero il secondo a ma anche quello di Buie per avermi Canoro, sotto la guida dell’insegnante Amina cantare. Mentre cantavo sentivo che il pub- incoraggiato con tanti applausi e consensi. Dudine, si prepara per esibirsi quanto prima blico si divertiva, che la mia canzone piaceMichele Bevitori (anni 11) ad Isola, ma ha in programma pure una parte- va e che approvava pure l’interpretazione. cipazione in Italia. Attualmente purtroppo il Gruppo è privo di microfoni, condizione vitale per presentarsi preparato davanti al pubbli- Nello scorso aprile un’altro tema avvincen- Sempre in aprile la terza conferenza, questa co. Per superare quest’ostacolo, un gruppo di te: NUTRIZIONE E SALUTE che il dott. volta con il prof. Roberto Ambrosi che, con la volonterosi, sta dandosi da fare per organizza- prof. Aldo Raimondi (che ricopre pure la solita bravura che coinvolge l’ascoltatore, ha re una pesca miracolosa e si spera che, con il funzione di presidente dell’Università Popo- proposto ai presenti l'arte di Ravenna. È seguilare di Trieste) ha saputo esporre con mae- ta un’escursione molto interessante e istruttiricavato, si potrà colmare questa lacuna. stria e con chiara competenza questo stimo- va, alla quale hanno partecipato 11 membri lante tema, conquistando il favore e l’ammirazione dei numerosi presenti, ai quali ha er un gruppo nazionale è oltremodo dato tanti preziosi consigli. L’uditorio entuindispensabile avere una biblioteca ma, siasta, a fine conferenza, ha chiesto alla predal giorno della costituzione, noi si era sidenza della Comunità di invitare ancora IL PAPPAGALLO DI MASSI senza un libro e senza una rivista. Ci una volta l’illustre oratore, per approfondire n giorno, alle prove dei minicantanti, pensarono Giorgio Dudine, Stefania Bevitori, gli affascinanti argomenti. Massimiliano Bevitori - il nostro Tura Bevitori Grižančič e Cristina Valentič a canterino più piccolo di appena 5 fornire un centinaio di libri e alcune riviste. anni - si presentò con questo bel diDato che i libri stavano appoggiati sui tavoli, segno e me lo regalò. Mi sentii lusingata, ma il nostro bravo Emilio Bevitori, con le assi la sorpresa non era finita. Guardandomi con i donate dalla sorella Tura, ha realizzato una suoi occhietti furbi, Massi mi chiese: è un libreria. Così anche noi abbiamo una piccola maschio o una femmina? biblioteca. Con la borsa libro ricevuta dall’UI Non riuscii a nascondere il - UPT, il Direttivo ha deciso di acquistare mio imbarazzo, ma per un’enciclopedia multimediale. fortuna mi arrivò subito un suggerimento da parte di René, un altro giovanissimo del gruppo che, con a prima conferenza di quest’anno, svolgrande disappunto di Masta nello scorso marzo, riguardava la si “spifferò”: è una femstoria del territorio in cui viviamo. Il tema TEmina! A questo punto chieSTIMONIANZE DELL’ETÀ ROMANA IN si incuriosita come avrei potuto capire la difISTRIA è stato ampiamente trattato dal prof. ferenza e Massi mi rispose candidamente: è Rino Cigui che, nella sua esposizione, ha offacile, ha le unghie verniciate! Il gruppo della nostra Comunità davanti alla ferto una ricca gamma d’informazioni e curioAmina Dudine tomba di Dante Alighieri a Ravenna. sità, che hanno affascinato i presenti. ANEDDOTI CULTURA PAGINA 5 CORSO PER IL RECUPERO DEL DIALETTO ta per concludersi il primo Corso dedicato al recupero del nostro dialetto e destinato ai membri più giovani della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola. Quest’attività, già pianificata l’anno scorso, non era stata realizzata - come del resto gran parte del programma - a causa dei ben noti mancati finanziamenti. Quando siamo venuti a conoscenza che il Ministero per gli Affari Esteri del Governo Italiano offriva, alle scuole e agli asili della minoranza italiana in Slovenia e Croazia, l’opportunità di organizzare corsi per il recupero della lingua e delle tradizioni italiane, ci siamo fatti avanti. Le speranze erano scarse, dato che la nostra non è un’istituzione scolastica, ma incoraggiati dalla convinzione che le offerte per i nostri giovani non sono mai troppe, abbiamo inviato la richiesta di adesione. Il messaggio è stato recepito e di ciò esprimiamo la nostra gratitudine all’Unione Italiana che è riuscita ad inserirci nel progetto. Quindi si è dato il via agli incontri settimanali ai quali partecipano assiduamente bambini e ragazzi dai cinque ai tredici anni d’età. Scopo principale di questo Corso è quello di recuperare specialmente la corretta pronuncia e la giusta dizione della nostra parlata. I corsisti hanno investito molto tempo per riconoscere alcuni suoni, ormai scomparsi tra le giovani generazioni, quei suoni che portano pure ad una corretta pronuncia della lingua italiana. Personalmente ritengo che questo sia lo scoglio più difficile da superare, ma anche la fase più importante. Infatti la pronuncia dei nostri giovani è riconoscibile proprio da alcune peculiarità acquisite dal contatto giornaliero con la lingua della maggioranza, il che porta automaticamente a trasferire nel linguaggio italiano le caratteristiche della dizione slovena, dando ai nostri giovani quel tipico timbro straniero, quando si esprimono nella loro madrelingua. Le più maltrattate sono generalmente le vocali che vengono frequentemente “mangiate” (es.: un arrivederci diventa pressoché “rivdrci”). Quelle articolate invece sono pronunciate quasi tutte “chiuse” e il suono “o” spesso tende a trasformarsi in “uó” (es.: vòlta diventa vuólta, bora - buóra, pòco - puóco, ma anche amóre si trasforma in amuóre e sóle in suóle). I giovani trovano difficoltà pure nel pronunciare alcune consonanti. Ad esempio, quando nel nostro dialetto la parola termina con la lettera “n”, il suono finale viene trasformato erroneamente in “nj” sloveno, cioè un suono simile a “gn” di gnocchi. Quindi un “moscón” diventa “muoscuógn” e “patacón” invece “ptcuógn”. Molta attenzione è stata posta alla consonan- te “S” (esse sorda) e alla “Z” (zeta sorda). Il primo suono generalmente viene emesso troppo sibilante, mentre il secondo, nel nostro dialetto non esiste proprio. Solitamente però viene usato per l’influsso del dialetto triestino (es.: la parola CENA, nel nostro dialetto si dice SENA e non ZENA, lo stesso vale per PANCETTA che noi pronunciamo PANSETA e non PANZETA o CARTOCCIO va pronunciato SCARTOSO e non SCARTOZO, ecc.) Giocando abbiamo svolto molti esercizi di fonetica e posso ben dire che i corsisti hanno avuto molta pazienza nel seguire le indicazioni che man mano impartivo loro sull’uso dell’apparato vocale e sul modo corretto di articolare i vari suoni. Quando non ci riuscivano se la prendevano con se stessi e non cedevano finché il suono non usciva almeno “quasi giusto”. Bravi ragazzi davvero! Durante i nostri incontri abbiamo elaborato molte filastrocche, canti, scioglilingua, modi di dire che poi sono stati inseriti in una breve scenetta che tenteremo di presentare al pubblico. Le difficoltà di pronuncia sono ancora parecchie e non si può pretendere di risolverle tutte in questa prima fase. Comunque i ragazzi hanno fatto dei grandi progressi e ciò fa ben sperare. Amina Dudine SULLE ALI DEL BEL CANTO Concerto dell’Associazione Musicale “SERENADE ENSEMBLE” di Muggia Venerdì 21 aprile 2000, la CI “Dante Alighieri” di Isola ha organizzato un Concerto di musica operistica e operettistica che ha soddisfatto appieno l’attento pubblico che, con la massima diligenza, ha seguito le varie esecuzioni. Questo spettacolo vocale di grande effetto – svoltosi nella classica cornice della Sala concerti della locale Scuola di Musica – ha aperto la serie di manifestazioni, con le quali la “Dante Alighieri” intende ricordare degnamente, nel corso di quest’anno, l’illustre concittadino, grande pedagogo e umanista ANTONIO PESARO, nel 250.esimo della sua nascita. È stata l’Associazione Musicale “Serenade Ensemble” di Muggia, già ospite di questa Comunità degli Italiani, ad offrire il concerto dall’indovinato titolo “Sulle ali del bel canto”. Protagonisti eccellenti, il soprano Elena Pontini, il tenore Massimo Devitor e il pianista Giuliano Fabbro. La prima parte è stata dedicata al grande compositore polesano ANTONIO SMAREGLIA, ricordandolo così degnamente nel 70.esimo anniversario della sua morte. La serie di arie è stata aperta dal duetto Pontini – Devitor con “Io mi consumo intanto” da NOZZE ISTRIANE, seguita da “O madre immacolata”, interpretata dal soprano. Entrambe le esecuzioni sono state cantate con slancio e sentimento. Molto significative e dal sapore locale le due Canzoni gradesi che concludevano la parte smaregliana, il cui testo è del noto poeta di Grado Biagio Marin. Nella seconda parte del Concerto, i presenti hanno potuto gustare altri quattro brani, questa volta di celebri operette: “Occhi blu” della famosissima “AL CAVALLINO BIANCO” del cecoslovacco Ralph Benatzki, interpretata con brio dal duetto Pontini – Devitor. Ha fatto seguito “Pardon Madame” da VITTORIA E IL SUO USSARO, del brillante autore ungherese Paul Abraham, per la voce suadente del tenore Devitor. Un’altra ottima interpretazione della Pontini è stata l’aria “Klange der Heimat” dal FLEDERMAUS (Il Pipistrello) del “re del valzer” Johann Strauss, operetta che gli segnò la massima fortuna in questo genere. Questo brano ha permesso particolarmente alla Pontini di mettere in risalto tutte le sue doti vocali ed interpretative. Ai due cantanti e al valido pianista Giuliano Fabbro, che ha accompagnato con vera maestria tutte le esecuzioni, sono stati tributati calorosi battimani che si sono tradotti in un’ovazione interminabile con “Tace il labbro” della popolare VEDOVA ALLEGRA dell’ungherese Franz Lehar che conclu- deva il Concerto. Il duetto ha imposto al brano tanta naturalezza, vivacità e spirito scintillante da dover concedere il bis. Vivissimi i consensi pure per il noto e validissimo pianista triestino Giuliano Fabbro. Una menzione particolare per il famoso pianista, compositore, saggista e critico musicale Fabio Vidali di Trieste che, in apertura, ha tenuto un prezioso commento al Concerto in parola, dal titolo ”Dall’etnia al simbolismo”, rivelando alcune curiosità sui brani e sugli autori in programma e preparando così l’uditorio ad un corretto ascolto. A conclusione di questa indimenticabile serata, a tutti gli interpreti è stato offerto un omaggio floreale e una bicchierata fra amici nella sede della CI “Dante Alighieri”. Presente pure, quale graditissimo ospite, FILIPPO SMAREGLIA nipote del celebre compositore istriano. Dario Scher Foto scattata a conclusione dello spelndido Concerto. Da sinistra: Dario Scher - presidente della CI “D. Alighieri”, il M° Giuliano F abb r o, il tenore Massimo Devitor, il M° Fabio Vidali, il soprano Elena Pontini e Daniela Braico segretario della CI “Dan- SPORT PAGINA 6 LA SQUADRA DI CALCETTO Sandi Maurizio Emilio Bruno Valter Enzo Ivo Nevio a cura di Emilio BEVITORI Massimo Robert La nostra Squadra di Calcetto è inserita nella “TRIM - LEGA” di Pirano assieme ad altre quindici formazioni. Lo scorso marzo è iniziato il girone di ritorno e attualmente noi occupiamo il settimo posto nella classifica provvi- Foto ricordo della nostra Squadra di CALCETTO a conclusione di un torneo. soria. I risultati ottenuti nelle partite disputate entro la fine di aprile sono i seguenti: Nei primi otto incontri abbiamo vinto 4 volte, 3 sono stati i pareggi e, contro il Rival abbiamo perso. PARTITE GIOCATE - marzo e aprile 2000 DATA TURNO SQUADRE RISULTATO 10/03/2000 16 PP Pirano - CI “D. Alighieri” 2:2 17/03/2000 17 Cafe Roma - CI “D. Alighieri” 1:1 23/03/2000 18 CI “D. Alighieri” - Fjaka 4:2 31/03/2000 19 Rival - CI “D. Alighieri” 3:2 06/04/2000 20 CI “D. Alighieri” - Goldbar 3:1 14/04/2000 21 Nel - CI “D. Alighieri” 2:5 21/04/2000 22 CI “D. Alighieri” - Kanava 6:0 28/04/2000 23 CI “D. Alighieri” - Šavri 1:1 PARTITE DA GIOCARE - maggio e giugno 2000 DATA ORA TURNO SQUADRE 05/05/2000 21,00 24 Finali - C.I. “Dante Alighieri 12/05/2000 22,00 25 Pub 111 - C.I. “Dante Alighieri 18/05/2000 20,00 26 OOZ - C.I. “Dante Alighieri 25/05/2000 22,00 27 Daewoo - C.I. “Dante Alighieri 02/06/2000 22,00 28 C.I. “Dante Alighieri - Zl. Sidro 09/06/2000 19,00 29 Asterix - C.I. “Dante Alighieri 15/06/2000 21,00 30 Mak Bar - C.I. “Dante Alighieri Questi esiti fanno ben sperare in un buon piazzamento finale. L’affiatamento di squadra è molto grande e senz’altro influisce positivamente sulla nostra riuscita. A conclusione di ogni partita ci ritroviamo nella sede della nostra Comunità per analizzare l’andamento dell’incon-tro e permettere il punto sulla situazione generale. Quindi ci offriamo una modesta cena e, sempre assieme, concludiamo la serata con qualche partita a carte. Naturalmente tutte le spese vengono sostenute dagli stessi giocatori, come pure esce dalle nostre tasche il denaro per pagare gli allenamenti settimanali del lunedì nella palestra “Arrigoni”. Pertanto la nostra formazione non va elogiata soltanto in base ai risultati, ma anche per lo spirito di corpo, per l’attaccamento alla squadra e alla Comunità degli Italiani “Dante Alighieri”. RICREAZIONE PAGINA 7 INIZIATIVE DEGNE DI LODE n nostro proverbio recita “ano biesto ano sensa sesto”. E abbiamo potuto già osservare alcune stranezze. Ad esempio l’ultimo di Carnevale, questa volta molto “basso”, si è quasi intrecciato con la Festa Internazionale della Donna e precisamente il 7 il primo e il secondo l’8 marzo. E proprio in queste due occasioni che alcuni membri della nostra Comunità hanno approfittato per organizzare due incontri sociali: uno per i giovanissimi e l’altro per gli adulti. Due opportunità per stare assieme e divertirsi in compagnia, ma anche per confermare ulteriormente l’affiatamento di questa Comunità e le qualità organizzative di alcuni nostri associati. o scorso 6 marzo si è svolto nella nostra Comunità il primo ballo in maschera per i bambini. Ad organizzare ed animare il pomeriggio sono state Branka Bevitori e la sottoscritta. I bambini, oltre una trentina, si sono divertiti moltissimo all’insegna dell’allegria con tanta musica, balli e giochi, lanciando una marea di coriandoli e serpentine. Le organizzatrici hanno procurato un ricco buffet con bibite, biscotti, salatini, cioccolate, caramelle e non sono certo mancati i tradizionali “crostoli”. Insomma una pacchia per i giovani partecipanti. In palio c’era pure una torta da consegnare alla mascherina più bella. Però la giuria, presieduta dal segretario della nostra Comunità, signora Daniela Braico, ha deciso di dividere il premio tra tutte le mascherine presenti, poiché erano tutte bellissime. Cristina Valentič ato che, pur di stare assieme, ogni pretesto è buono, abbiamo approfittato anche della Festa Internazionale della Donna. L’incontro è avvenuto sabato 11 marzo u.s., un po’ in ritardo sulla data ufficiale, ma soltanto così abbiamo avuto il tempo di ricomporci un tantino dall’ultimo di Carnevale che cadeva il 7 dello stesso mese. Nell’organizzazione questa volta ho collaborato con Tura Bevitori Grižančič. L’appuntamento era per le ore 19.00 nella nostra sede che, anche se un po’ angusta, abbiamo sempre la facoltà di renderla attraente con i nostri abbellimenti, la nostra simpatia e il nostro spirito comunitario. E tra uno stuzzichino e l’altro, rallegrati da musica, barzellette, chiacchiere piacevoli e risate a non finire, la serata è trascorsa in un lampo. Da sottolineare che quella carne alla tartara era una squisitezza! Grazie Tura! Non è stato facile sciogliere la compagnia alle due del mattino, ma ci ha aiutato la promessa, che ci siamo fatti, di organizzare un po’ più spesso incontri del genere. Cristina Valentič TORNEO DI BRISCOLA E '8 aprile u.s., nell’unica sala della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola, si è tenuto il SECONDO TORNEO DI BRISCOLA E TRESSETTE. Le coppie iscritte erano sette e, fra queste, per la prima volta pure una femminile. Tutte le coppie hanno giocato contro tutti. Per il punteggio si sono usate le regole praticate nel Primo Torneo e precisamente per il tressette fino a 41 punti e per la briscola 4 segni, assegnando tre punti per la vittoria e un punto per il pareggio. A pari punteggio sono giunte tre coppie che dovevano farsi l’ultima giocata per aggiudicarsi i primi tre posti. Alla fine dell’ultima disputa, i risultati sono stati i seguenti: Al primo posto è arrivata l’ormai inseparabile coppia Claudio Moscarda - Aldo Pulin che si è accaparrata il prosciutto. Il formaggio del secondo premio è andato alla coppia Sandi Janev - Valter Lakošeljac. A grande sorpresa, al terzo posto si è qualificata la coppia femminile composta da Tura Bevitori Grižančič e Cristina Valentič che, felicissime, senza nascondere una punta d’orgo- glio, si sono fatte fotografare alzando in aria il trofeo vinto, cioè le bottiglie di spumante in palio. Tutti i partecipanti si sono ristorati con un banchetto preparato dagli organizzatori e con l’assaggio del prosciutto vinto, intrattenendosi in allegra compagnia fino alle ore piccole nella sede della nostra Comunità. Il torneo è stato sponsorizzato da TINA BAR di Capodistria e ASTRA BAR di Isola. E allora? Che dire di più? Arrivederci al prossimo torneo! Tura Bevitori Grižančič Nella foto le tre coppie prime classificate. In piedi (da sinistra: Aldo Pulin, Tura Bevitori Grižančič, Cristina Valentič e Claudio Moscarda. In primo piano: Valter Lakošeljac e Sandi Janev. LA NOSTRA PAGINA PAGINA 8 Come promesso nel primo numero, uscito lo scorso febbraio, abbiamo riservato una pagina di questo periodico alla creatività dei membri della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola. Il materiale pervenuto in redazione è già parecchio, ma naturalmente attendiamo la collaborazione di tutti, per conoscerci meglio e quindi per apprezzarci maggiormente. di Margherita Delise L’ANGOLINO DELLA POESIA Due poesie di Due poesie tratte dalla RaccolTURA BEVITORI GRIŽ- ta ARCOBALENO che BOANČIČ JANA PEVEC ha composto all’età di sedici anni SE Se tu fossi un tratto di matita basterebbe una gomma per cancellarti. Se tu fossi una foglia appassita basterebbe un soffio di vento per mandarti lontano. Ma tu sei tu, e niente ti può cancellare, allontanare dalla mia mente, dalle mie ossa, dalla mia pelle. RICORDI ...... Un sorriso ..... Due occhi assetati di felicità .... Il ricordo di attimi irripetibili .... Pioggia, Pioggia che mi bagna le guance e tu che mi guardi e ... piangi. Sola, sul molo del mio pianto ho piantato quel maggio di speranze …, che regna ancora. E cercando invano la tua ombra tra le mille presenti, mi domandavo dove andare per non finire come il mio pianto tra le onde. Sono seduta giù nell’abisso violaceo, dove l’uomo nero mi ha rubato i sentimenti. E mi ha rigettato il mare sulla spiaggia scogliosa picchiando e battendo forte sulle mie ferite aperte. La mia rabbia di ferro è bruciata e sono ritornata di nuovo a quel punto di partenza ... Massimiliano Bevitori - anni 5 AVVISO Chi desidera veder pubblicati i propri lavori su questa pagina, invii i materiali scritti al seguente indirizzo: COMUNITÀ DEGLI ITALIANI “Dante Alighieri” Isola (per La Colomba), Via Brigate d’Oltremare, 8 - 6310 Isola I RICORDI DELLA SIGNORA RITA (magnabìgoli) /raccolti e trascritti da A. Dudine/ Questa invece è la prima Mi son isolana patoca, son poesia di DANIELA nata soto l’Austria e go semBRAICO pre visù a Isola, cusì che go podù véde duti i cambiamenti de la mia bela cità e ‘deso ve LA MIA ISTRIA contarò qualche mio ricordo. La tua mano Co iero giovine, se pol dir che ruvida e calda el paese finiva “a le Porte”. accarezza il mio volto Quel che iera oltra, come precontratto… sempio la farmacia che ‘deso La mia anima e in centro cità, una volta iera un po’ triste e sconvolta periferia. La caa indove che rincorre la tua, ‘deso e l’ostaria Jadranka (per capirse meio, quel che così immensa e dotta. duti ciama la “Delikatesa”, A chi appartiene? una volta noi la ciamavimo el Cosa deve raggiungere? numero uno, parché quela ieDi chi sarà domani? ra la prima caa del paee. InSul tuo petto dove che ‘deso e la posta, un appoggerò la mia guancia. tempo iera un grandioo giarNel tuo grembo din co le pergole de rimarrò per sempre “Scarpete de la Madona”, cullata e incantata. quei bei fiori a rapo, tanto profumai e de color celeste. La riva che porta in Piasa Granda, no iera come ‘deso, el mar rivava fina visin de le cae e, co vigniva la colma, bisognava caminar propio a rente dei muri par no bagnase i pìe. E cusì iera anca in Piasa Granda: me recordo che soto i do volti iera el forno de Ralza e, co ghe portavo el pan, dovevo ‘ndar discalsa parché el mar rivava fina davanti de la porta del forno. In Piasa Granda, indove che e la fontana, una volta iera un rialso tondo co’ un per de scalini indove che la gente, spece i veci, se sentava a ciacolar e a ciapar el fresco ne le sere calde d’istà e in meo iera la “ciòca”, un standardo co’ in sima un faral a gas con più brasi. Là visin iera una spina indove che noialtri ‘ndavimo, co le mastele, a far rifornimento de aqua, e tante volte iera anca una fila longa. Co po’ in paese mancava l’aqua, se ‘ndava a ciòla a fontana fora (per i giovani diremo che fontana fora si trovava nello spazio verde di fronte all’attuale Ambulatorio cittadino - n.d.r.). A fontana fora iera un grando fontanon e là se ‘ndava a lavar la roba sporca. Me recordo che ciodevo el mastel, metevo dentro duta la biancaria e col savon e la tola de lavar, ‘ndavo in fontanon. Là se incontrava dute le done che doveva lavar le strase e se cantava, se ciacolava e se rideva. Sì, parché una volta gavevimo mieria, tanta mieria, ma ierimo duti amici e l’alegria no mancava mai. Se volevimo duti ben insoma, se viveva con poco, ma in armonia, sensa odi e sensa invidie. 1 - Continua VOCABOLARIETTO: Bràsi - braccia Ciacolàr - chiacchierare Ciòr (ciòla) - prendere (prenderla) Co - quando Cólma - alta marea Do - due Duto - tutto Faràl - fanale Istà - estate Standàrdo - pilone Patòca - puro sangue Tòla - tavola Pèr - paio Pìe - piedi Rapo - grappolo Rénte - rasente Ròba - biancheria Scarpéte de la Madòna - glicine Spina - rubinetto CURIOSITÀ Amina Dudine anno 2000 UN SANTO AL MESE PAGINA 9 Ac c a d d e a I s o l a a cura di GIORGIO DUDINE 6 gennaio Epifania La Pifanìa, dute le feste la strasìna via (Con l’Epifania terminano tutte le feste) 3 febbraio San Biagio Per San Bia o el fredo pisiga el na o (Per San Biagio il freddo fa pizzicare il naso) 12 marzo San Gregorio Per San Gregorio papa la rondine pasa l’aqua (Per San Gregorio papa le rondini attraversano i mari) 23 aprile Pasqua Voia o no voia Pasqua ven con foia (Volente o nolente per Pasqua gli alberi hanno le foglie) 1900 - Foto ricordo delle allieve della SCUOLA DI MERLETTI ad Isola 10 maggio San Floriano San Florian co’ la viola in man (Per San Floriano fioriscono le viole) Ascensione di N. S. 4 giugno Se piovi per la Sensa, per quaranta no semo sensa (Se piove per l’Ascensione il maltempo continua ancora per quaranta giorni) 22 luglio Santa Maria Maddalena Per Santa Maria Madalena la noa e piena (Per Santa Maria Maddalena le noci hanno il gheriglio) 24 agosto San Bartolomeo Piova per San Bartolomìo no ne resta che afidarse a Dio (Se piove per San Bartolomeo l’estate è finita) 21 settembre San Matteo Per San Matìo le rondini va della vita umana e proprio allora inizia il con Dio suo viaggio nell’oltretomba. Impelagato in (Per San Matteo le rondini una vita peccaminosa, non riesce a trovare migrano) da solo la via del bene. Non avendo 28 ottobre San Simone nessun punto di riferimento che possa San Simon strasa le vele e romguidarlo nelle sue azioni e privo di luce pi el timón intellettuale (pieno di sonno), non ha più la (Per San Simone generalmente possibilità di discernere il bene dal male. c’è brutto tempo) I suoi dubbi, le sue ansie, le sue passioni 11 novembre San Martino sfrenate sono quelle di ciascuno di noi Per San Martin el mosto se fa singolarmente e del genere umano nel suo vin (Per San Martino il mosto dia primavera del 2000 ci ricorda i set- complesso. La “selva oscura” simboleggia venta vino) t e c e n t o a n n i e s a t t i d a l l o il peccato e le difficoltà che dobbiamo “smarrimento” di Dante nella “selva superare per vincerlo. Quindi, fin dai primi 13 dicembre Santa Lucia oscura”, evento verificatosi nel 1300, versi de La Divina Commedia si può Per Santa Lùsia el fredo ne arguire che Dante trasferisce la sua quando il grande Poeta aveva 35 anni. crùsia esperienza personale su un piano di Egli considera quest’età il punto di mezzo (Per Santa Lucia il freddo ci validità universale. (g.d.) tormenta) DANTE SI “SMARRÌ” SETTECENTO ANNI FA IL TORMENTONE PAGINA 10 SEMO SEMPRE SENSA SOLDI 1° Maggio 2000 - Fino ad oggi, dal giorno della nostra costituzione ufficiale (16 ottobre 1998), non abbiamo ancora ricevuto né finanziamenti regolari, né acconti, né prestiti. Affinché non si pensi che abbiamo il vizio di piangerci addosso vi presentiamo, con l’aiuto di uno specchietto, le nostre peripezie per sopravvivere e qual è stato finora l’attaccamento e l’importante ruolo sostenuto dai nostri soci. ATTIVITÀ DATA FONTE FINANZIAMENTO 23/10/1998 SOCI 1999 - 1/5/2000 UI - UPT 1999 SOCI 2 CONFERENZE CON ESCURSIONE 1999 e 2000 Ui - UPT INAUGURAZIONE DELLA SEDE 23/11/1998 SPONSOR e SOCI SPETTACOLO D’ARTE VARIA - CI Umago e Babici S. Sorenzo 13/3/1999 UI - UPT, SOCI, C.I. OSPITI CELEBRAZIONE 580.esimo PRIMA SCUOLA PUBBLICA 2/10/1999 UI - UPT e SPONSOR Giugno 1999 SOCI 2/10/1999 UI - UPT e SOCI Febbraio 2000 SOCI Fino al 1/5/2000 SOCI e UI - UPT PARTECIPAZIONE AL FESTIVAL UI DI BUIE 4/12/1999 UI - IPT REPLICA DEL FESTIVAL AD ALBONA 11/03/2000 UI - UPT e CI CAPODISTRIA CONCERTO DELL’ASSOCIAZIONE MUSICALE “Serenade Ensemble” DI MUGGIA - CELEBRAZIONI ANTONIO PESARO 21/4/2000 IMPORTO ANTICIPATO DAI SOCI CORSO PER IL RECUPERO DEL DIALETTO II - V/2000 MAE del GOVERNO ITALIANO PARTITE DI CALCETTO e ALLENAMENTI IN PALESTRA 1997 - 1/5/2000 ATLETI CI “D. Alighieri” TORNEO DI CALCETTO - ORGANIZZAZIONE ADI ISOLA 02/10/1999 SOCI e SPONSOR 1977 - 1/5/2000 ATLETI CI “D. Alighieri” 12/1999 e 4/2000 PARTECIPANTI e SPONSOR 1999 SOCI SERATA LETTERARIA CON INCONTRO SOCIALE 9 CONFERENZE 2 CONFERENZE IN PROPRIO GRUPPO FOLK -CANORO AD ISOLA E NEL FRIULI PUBBLICAZIONE “Una giornata particolare” PUBBLICAZIONE DEL 1° NUMERO PERIODICO “La Colomba” ATTIVITÀ DEI GRUPPI CULTURALI ALLENAMENTI SETTIMANALI IN PALESTRA DUE TORNEI DI BRISCOLA E TRESSETTE - ORGANIZZAZIONE PARTECIPAZIONE A 2 TORNEI: BOCCE E CARTE TRE INCONTRI SOCIALI COPERTURA SPESE MATERIALI 12/1999 e 4/2000 PARTECIPANTI, SPONSOR e SOCI 1998—1/5/2000 10% 20% 30% 40% - SOCI (fondi personali) - CAN (Com. e Cost.)e Comune - UI - UPT (dotazione ‘99) - Debito in attesa di copertura Finora è stata svolta gratuitamente tutta la grande mole di lavoro amministrativo e la pulizia dell’ambiente (materiale compreso) Concludiamo questa pagina con una serie di motti e strambotti tratti dalla saggezza dei nostri nonni. Quella saggezza che ha permesso loro di sopravvivere anche nei momenti più difficili della loro esistenza. Noi abbiamo scelto quelli che calzavano meglio alla nostra situazione di grande disagio finanziario. - Sensa un soldo moretina te me lasi - No gavemo un boro per far balar l’orbo. sensa un soldo te me ga lasà. Saco vodo no sta in pìe. PROVERBI E MODI DI DIRE: e meio un aiuto che sento consili. I siori magna co i ga fame, i poveri co i ga cosa magnar. Ogni peàda burta avanti. La mieria più che la dura più la cresi. Chi che gà màgna e chi che no gà sta SCIOGLILINGUA: Semo sempre sen- a vardar. sa soldi, solo sabo semo siori (la CI Nel paee de la Cucagna - chi che no “Dante Alighieri” neanche il sabato - gà no magna n.d.r.) Besi fa besi e pedoci fa pedoci CANZONE: Sensa un soldo moretina No se pol pescar co l’amo sensa l’esca. te me lasi - sensa un sol - sensa un sol Chi che dà subito dà do volte. e meio un ovo ogi che una galina doman. E concludiamo con: NO POL MOLAR PAROLE DOLSE CHI CHE GÀ L’AMARO IN BOCA. La Redazione CONCORSO PAGINA 11 PAGINA 12 CONSIGLI UTILI ANTICIPAZIONI Maggio: Organizzazione di una pesca miracolosa nella nostra sede. Spettacolo per ragazzi con recitazioni e canti. Il giorno 20, gli atleti della “Dante Alighieri” sono invitati ad un incontro organizzato dalla CI di Santa Domenica. Qui si disputeranno incontri di calcetto, bocce e carte. Seguirà una serata sociale nella quale i rappresentanti di questi due sodalizi avranno l’opportunità di scambiarsi esperienze e problemi delle proprie Comunità degli Italiani. Sai Teresa, mentre tu coccoli i miei piccoli, io approfitto per pulirti un po’ la chioma! Giovedì 25 maggio 2000 alle ore 18,00, nella sede della nostra Comunità, l’Associazione ISOLA NOSTRA di Trieste, presenterà il volume “ISOLA D’ISTRIA DALLE ORIGINI ALL’ESODO”, edito a Trieste nei primi mesi di quest’anno. Non mancate all’importante appuntamento! Giugno: Organizzazione di un altro Torneo di briscola e tressette nella nostra sede. Debutto della Filodrammatica ad Isola. Partecipazione della Filodrammatica alla Rassegna dell’UI. AMICIZIA E COLLABORAZIONE! MENTRE SI ANDAVA IN STAMPA: E l’Uomo ha il coraggio di dire “nemici come cane e gatto?” I nostri soci hanno imbiancato le pareti cariche di muffa di un vano della nostra sede, privo di finestre e hanno provveduto pure a dotare questo spazio di un’apertura interna, per arieggiare l’ambiente. ATTENZIONE AI NUOVI NUMERI TELEFONICI Il 4 maggio si è svolta l’ultima conferenza di questo ciclo primaverile, anch’essa offerta dalla collaborazione tra Unione Italiana e Università Popolare di Trieste. Ad intrattenere i presenti è stato questa volta il prof. Elvezio Ghirardelli che ha sviluppato l’affascinante tema “Chi viveva in A merica prima di Colo mbo”, rivelando molte curiosità all’attento uditorio. Un argomento presentato con chiarezza ed efficacia. Desideriamo ricordare che in Slovenia vige un nuovo sistema telefonico. Anche ad Isola sono stati assegnati i nuovi numeri e, con il prossimo novembre, quelli vecchi (per ora in vigore assieme a quelli nuovi), non saranno più valevoli. Quindi è meglio che ci abituiamo subito alla nuova numerazione. Ora sono sette e non più sei le cifre che compongono il nostro numero telefonico Al nostro vecchio numero bisogna aggiungere l’ “1” dopo la seconda cifra (es.: se il nostro numero è 643210, il nuovo diventa 6413210) Il prefisso per la nostra zona è 05 (al posto di 066) Il prefisso per la Slovenia 00386 rimane invariato. COME LEGGERE I TESTI DIALETTALI Suggeriamo due regole molto semplici per la pronuncia del suono “s”: Abbiamo usato il segno “s” per il suono sordo e il segno ““ per quello sonoro. Esempi di “esse” sorda: sasso, sempre, costa Esempi di esse sonora: casa (caa), sgarbo (garbo), asino (aino). La Colomba, periodico della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola Redattore responsabile: Amina Dudine Redazione: Emilio Bevitori, Daniela Braico, Giorgio Dudine, Dario Scher, Cristina Valentič Tipografia: Centro d’Istruzione Modello della Scuola Elementare “Dante Alighieri” di Isola Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” 6310 I s o l a Tiratura: 250 copie