Maggio 2000
Numero 2
’incalzare degli eventi, lo sviluppo costante delle nostre attività e non per ultimo le numerose attestazioni di ammirazione, consenso e simpatia giunte al nostro indirizzo, ci hanno indotto a
pubblicare, a breve distanza, il secondo numero di
questo periodico. Di fronte
a tanta risonanza, si potrebbe pensare che, finalmente, sono stati risolti i
problemi che ci hanno assillati
f i no r a ,
cioè
l’assenza di finanziamenti
regolari. Purtroppo non è
Repetita iuvant?
così. Proprio in questi
giorni, tra l’altro si è
provveduto a stendere il
programma di lavoro e il
piano finanziario per
l’anno 2001, un compito
molto impegnativo, portato a compimento da volontari che in questo periodo
hanno accantonato tutti i
loro interessi pur di portarlo a compimento, ma
porgendosi sempre la
stessa domanda: “Tutti
questi sacrifici, questa
volta, serviranno a qualcosa?”. Tanto per la cronaca ricorderemo che questo è il terzo piano di lavoro che compiliamo da
quando abbiamo iniziato
la nostra attività, senza
aver avuta finora la sod-
disfazione di vedere un ben sto nostro leitmotiv, ovveche minimo risultato. Il pri- ro il TORMENTONE.
mo, per il 1999, è andato in Ci sono poi alcune voci
fumo perché “nati in un pe- stonate che dicono peste e
riodo (ottobre ’98) quando i corna nei nostri confronprogrammi non venivano ti, ma reputiamo che ripiù accettati. E via che la spondere sia tempo sprevaga! Il secondo, quello per cato, anche se per noi il
l’anno 2000 - del quale è sta- tempo non è denaro. Preto approvato soltanto il 24 % feriamo piuttosto atte- è ancora un fantasma e nerci al verso di Dante
siamo già a maggio. E pro- “non ti curar di lor ma
prio entro la fine dello scorso guarda e passa”. E difatti
aprile scadeva il termine per noi procediamo per la noconsegnare il terzo piano. stra strada, faticosa ma
Naturalmente la nostra atti- piena di soddisfazioni che
vità deve continuare, anche ci spronano a perseverare
se limitata, in seguito agli e, il cui risultato va solaccordi presi in precedenza tanto a favore dello svicon i nostri partner come da luppo dei nostri connazioprogramma approvato dal nali. C’è chi finge di non
Ministero per la cultura del- accorgersi di quanto accala Repubblica di Slovenia. E de di positivo alla “Dante
così ai debiti si aggiungono Alighieri”, ma “non vi è
altri debiti. Come finirà? peggior cieco di chi non
Staremo a vedere!
vuol vedere e peggior sorAll’interno di questo foglio i- do di chi non vuol sentire!
noltre si trovano tutte le inDario Scher
formazioni riguardanti quepresidente del Sodalizio
ANTONIO PESARO
IL CARDINALE BORROMEO ISOLANO
Sommario:
Elogi
2-3
Cultura
4-5
Sport
6
Ricreazione
7
La nostra pagina
8
Curiosità
9
Il tormentone
10
Concorso a premi
11
Anticipazioni
12
Come leggere il
dialetto
12
Nuovi numeri telefonici
12
La C.I. “Dante Alighieri” intende
ridare gloria all’illustre concittadino
iportando indietro
l’orologio di due secoli, la nostra mente viene trasportata al periodo in cui visse ed operò
un illustre nostro concittadino, il canonico ANTONIO PESARO, personaggio erudito, dalle multiformi facoltà intellettive,
dalla mente enciclopedica,
uomo caritatevole, grande
umanista e pedagogo insostituibile. Reputiamo che
a questa importante figura isolana, per le sue qualità e per il suo operato
nel periodo in cui visse,
ma anche per gli insegnamenti che ha lasciato ai
posteri, non gli sia stata
tributata la dovuta gloria
che, siamo più che convinti, egli si merita. La nostra
Comunità ha deciso di celebrare questa insigne figura nel suo 250.esimo anniversario della nascita,
dedicando al suo ricordo e
alla sua importante opera
tutte le attività di questo
anno. Intendiamo pure
svolgere un lavoro di ricerca sulla sua vita, sul
suo operato e sulle sue
qualità che si estendevano
nei vari campi dello scibile.
Nato ad Isola il 3 febbraio 1750 da genitori isolani,
Antonio Pesaro ebbe tra
l’altro il grande pregio di
rimodernare e ordinare il
sistema scolastico isolano
fondando, con il beneficio
della Serenissima, il primo ginnasio pubblico ad Isola, del quale fu insostituibile rettore e stimatissimo insegnante, abilitando
in modo esemplare i suoi
allievi alla futura iscrizione all’Università di Padova.
Il
suo
sistema
d’insegnamento e i suoi
piani di studio basati sul
programma dei Riformatori allo studio di Padova, furono elogiati dai più grandi
pedagogisti del tempo. Va
ricordato che da questa
Scuola uscì pure il grande
poeta isolano Pasquale Besenghi degli Ughi. Come il
Cardinale di manzoniana
memoria, contribuì con assegni propri alle spese della comunità, aprì un ricovero per anziani ed aiutò
finanziariamente i meno
abbienti a superare i disagi della vita.
Giorgio Dudine
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ELOGI
Un sentito grazie a tutti coloro che hanno espresso il loro apprezzamento al PRIMO NUMERO DE “LA COLOMBA”. Queste testimonianze di stima e simpatia serviranno da sprone per intensificare
l’impegno e migliorare la qualità dei contenuti e dell’impostazione.
Muggia, 10 marzo 2000
Il primo elogio è quello inviato
dal dott. Andrea Sfetez, noto
medico chirurgo - dentista di
Muggia, ma anche ottimo strumentista e insostituibile direttore
artistico dell’Associazione musicale “Serenade Ensemble” della
sua città.
Caro presidente,
La ringrazio per avermi recapitato il bell’opuscolo - LA COLOMBA -: è un lavoro che merita il plauso e il sostegno, almeno
morale, di tutti quanti amano la
propria terra e la propria cultura.
Nella speranza di poter collaborare ancora con Voi, nel nome
della cultura, colgo l’occasione
per salutarLa, pregando di inoltrare le felicitazioni a tutto il
“cast” redazionale. La prego
inoltre, se possibile, di continuare ad inviarci il materiale da Voi
prodotto.
Con immutata stima
Trieste, 18 marzo 2000
Ecco il contenuto del foglio speditoci dal prof. Giordano Sattler, già funzionario presso
l’Università Popolare di Trieste,
ora a riposo, con il quale noi italiani di Isola abbiamo avuto svariate occasioni di stretta e proficua collaborazione.
Gentile Signor Presidente, cari
amici.
Ho ricevuto il numero 1 de “La
Colomba” e Vi ringrazio per il
ricordo che avete conservato di
me dopo tanti anni.
Congratulazioni per il contenuto
così vario, per l’impostazione
così agile e moderna e per la
fantasia degli accostamenti tipografici.
Felicitazioni vivissime a tutti
quei volontari che con il loro disinteressato impegno continuano a portare avanti le belle tradizioni della Comunità di Isola.
Auguri a tutti per tanti successi
e soddisfazioni.
Cordialmente
Macerata, 22 marzo 2000
L’apprezzato avvocato dott. Nicola Mancioli, che ha sempre ricoperto funzioni di rilievo nel
Maceratese (è stato pure Presidente della Provincia), e che ha
assunto ruoli di estrema importanza nei rapporti intercorsi tra
Isola e Tolentino (la città in cui
vive), così si rivolge al nostro
Presidente:
Caro Dario,
ho ricevuto il periodico della Comunità Dante Alighieri che tu
presiedi e lo ho trovato molto interessante: l’ho letto tutto d’un
fiato.
Vi ho ritrovato la vitalità delle
iniziative che anch’io, sia pure
saltuariamente, ho vissuto insieme a voi e di cui conservo splen-
me a voi e di cui conservo
splendido ricordo.Le edizioni
del Cantapiccolo, le serate teatrali, musicali, i cori giovanili,
le mostre, le... trasferte a Macerata, Esanatolia, gli incontri
conviviali, e Gemellaggi. Come
dimenticarli?
Tutto questo è stato per me importante davvero, specialmente
per i rapporti umani instaurati,
rapporti che tanto apprezzo
perché valorizzano l’essenza
dell’amicizia.
È vero, come tu dici nella tua
realistica relazione, che tanta è
ancora la strada da fare. È altrettanto vero però, da quanto
ho rilevato, che le formalità necessarie sono state superate,
l’entusiasmo comune ha fatto
fronte a tutte le difficoltà che
ben posso immaginare e che,
soprattutto, vi è un forte desiderio di fare e di crescere.
Bravo Dario!
Anche perché, quando ti ho
sentito per telefono, ho constatato che hai ritrovato lo sprint
e sei lanciatissimo.
Ti faccio gli auguri migliori
per una affermazione sempre
maggiore della vostra Comunità alla quale rivolgo il mio cordiale saluto nel ricordo dei bei
momenti che tutti voi avete donato a me ed ai miei.
Un grande abbraccio da tutti
noi con l’augurio di ritrovarci
quanto prima.
ELOGI
Trieste, 25 marzo 2000
Segue il plauso della Presidente
del Consiglio Provinciale di
Trieste on. Antonietta
(Marucci) Vascon che così ci
ha scritto:
Carissimi amici,
Vi ringrazio di cuore per il numero 1° de “La Colomba”, che
ho letto con grande interesse e
che mi ha fatto conoscere spinte
ideali, il vostro bisogno di autonomia, tanti problemi concreti.
Trovo meritorio il lavoro che la
Comunità svolge, e che viene descritto nel periodico, relativo alla ricerca in un passato di cui
andare orgogliosi perché costantemente all’insegna della
promozione culturale.
Mi riferisco, ad esempio, ai 581
anni dalla istituzione della prima scuola pubblica a Isola.
È un primato portentoso!
Una scuola pubblica nel 1419?!
Mio papà, capodistriano, cantava: Se Isola xe picola ghe metaremo i zoccoli...”
A me sembra che, “con i zoccoli
o senza i zoccoli”, la piccola Isola, per tale preminenza nel
campo scolastico, si sia onorevolmente guadagnata
l’appellativo di autentica avanguardia culturale e di piccola
capitale del sapere.
Evidentemente la Serenissima
Repubblica di Venezia, che dominava Isola e la costa istriana,
aveva una visione evoluta
dell’istruzione: basti pensare
che Trieste, che si era data
all’Austria, ebbe la sua prima
scuola pubblica appena nel
‘700, presso le monache Benedettine.
E si trattò di una scuola femminile, di lingua tedesca.
Le prime Scuole Popolari Italiane a Trieste (si chiamavano
“Scuole del leggere, dello scrivere e del far di conti”) vennero aperte dal Comune appena
all’inizio del XIX secolo.
Ritengo degno di rilievo anche
il 250.esimo anniversario della
nascita, a Isola, del canonico pedagogo Antonio Pesaro.
Mi auguro di poter leggere, nel
prossimo numero de “La Colomba” qualche ulteriore annotazione sul personaggio.
Insomma è veramente encomiabile il lavoro di scavo che state
facendo: difendetelo con le unghie e con i denti da tutti gli iconoclasti e da tutti i trafugatori di lapidi antiche.
Vi ringrazio di avermi fatto
scoprire molte realtà che ignoravo e di avermi fatto apprezzare ancor più “la bella cittadina con gli zoccoli”, anche se,
nei confronti di Isola, io abbia
sempre nutrito un forte senso di
riconoscenza.
Erano isolani, infatti, sia colei
che mi insegnò a declinare in
latino
rosa-rosae
(professoressa Buligi) sia
l’indimenticabile umanista, il
professore di greco antico al liceo Combi di Capodistria, Amatore Degrassi.
Anche queste figure di eccellenza nella cultura, che alla formazione dei giovani hanno dato il
meglio di se (financo la vita) dovrebbero, prima o poi, venir indagate e fatte conoscere.
Saluto gli associati alla Dante e,
con tanti rallegramenti ed augu-
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ri, mando a tutti un abbraccio
affettuoso e fraterno.
Roma, 27 marzo 2000
Così si rivolge al nostro Presidente il Direttore Generale per la
Promozione e la Cooperazione
Culturale del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Italiana dott. Gianfranco Facco
Bonetti:
Gentile Signor Scher,
è un vero piacere ricevere Sue
notizie, soprattutto se per apprendere con quale zelo Lei si
sia dedicato alle attività culturali
a favore della comunità di Isola.
La ringrazio per avermi inviato
alcune copie della rivista “La
Colomba”, che ho sfogliato con
interesse e Le auguro il più vivo
successo per le iniziative per il
2000 della Comunità “Dante Alighieri”.
Con l’occasione Le formulo carissimi auguri per i Suoi 80 anni
appena compiuti e mi congratulo
per l’entusiasmo che ancora La
anima.
La prego di credermi
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CULTURA
“VOCI NOSTRE”
ad ALBONA - REPLICA
La Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola rappresentata dal giovane
l Gruppo Filodrammatico che si è
costituito quest’anno, comprende due MICHELE BEVITORI con la canzone I MIEI GUAI di Lucia Scher e Amina Dudine
sezioni: quella dei giovani e quella
degli adulti. Per ora si tratta praticamente di
'11 marzo 2000, ad Albona, ha avu- Oltre ai tanti applausi, ho ricevuto pure le
una scuola di recitazione e dizione, dato che
to luogo la replica del Festival congratulazioni delle persone molto importanti
tutti sono alle prime armi. I dilettanti si standell’Unione Italiana “Voci Nostre” che sedevano nelle prime file. Così ho capito
no preparando alacremente su testi dialettali e che si era svolto a Buie il 4 dicembre 1999. che il mio è stato un vero successo. Io ero al
non, quasi tutti del noto commediografo vene- Io vi partecipavo per la prima volta e, anche settimo cielo. Finito lo spettacolo siamo andati
ziano Carlo Goldoni, e la loro meta è quella di se non ho vinto, ho sentito che il pubblico, a cenare e poi siamo ritornati ad Isola. E
riuscire ad esibirsi, quanto prima, davanti al con i suoi numerosi applausi, approvava la durante il ritorno pensavo come sarebbe stata
pubblico. Le prove si fanno a casa del regista mia canzone e la mia interpretazione. Que- felice la mia maestra della mia esecuzione. Mi
Dario Scher, perché nella sede della Comunità sta volta ad Albona è forse andata ancora sentivo pure orgoglioso di aver contribuito al
che comprende un solo vano, si alternano le meglio. Anche qui tanti applausi e com- successo della mia Comunità degli Italiani
prove delle varie sezioni del Gruppo Folk Ca- menti positivi.
“Dante Alighieri”, della quale sono fiero di
noro, si svolgono corsi, conferenze, tornei, La mattina dell’11 marzo ero piuttosto essere socio.
riunioni e, sempre in questa stanza, c’è pure nervoso. Anche se a Buie avevo fatto la mia Concludo rivolgendo un caloroso grazie alla
una minibiblioteca e un bar sociale, entrambi bella figura, mi sentivo teso perché questa mia maestra di canto Amina Dudine, per tutta
frutto del lavoro volontario e delle offerte dei volta partivo senza la mia maestra, alla la pazienza che ha nell’istruire me e gli altri
membri della nostra Comunità.
quale sono molto legato. Per motivi fami- cantanti della nostra Comunità, ma soprattutto
liari non poteva venire con me. Mi ha però le rivolgo un elogio per la sua bravura nello
accompagnato a Capodistria e da quel mo- svolgere quest’attività. Un ringraziamento lo
mento sono stato seguito da un’altra brava riservo per la Comunità degli Italiani “Dante
ostituito nel 1999 comprende tre sotto maestra, l’insegnante di musica di Capodi- Alighieri” di Isola. Pur essendo “al verde” ha
gruppi: i minicantanti, i cantanti di mu- stria Senia Geissa che mi ha aiutato e ap- fatto miracoli affinché io possa partecipare al
sica leggera e i cantanti di musica folk. poggiato moralmente e che ringrazio tanto.
Festival Voci Nostre. E permettetemi di
Quest’ultimi, collegano i loro canti con dialo- Alle ore 17.00 è iniziata la replica del Festi- concludere ringraziando il pubblico di Albona,
ghi, pure in vernacolo. Anche il Gruppo Folk val e, anche questa volta, ero il secondo a ma anche quello di Buie per avermi
Canoro, sotto la guida dell’insegnante Amina cantare. Mentre cantavo sentivo che il pub- incoraggiato con tanti applausi e consensi.
Dudine, si prepara per esibirsi quanto prima blico si divertiva, che la mia canzone piaceMichele Bevitori (anni 11)
ad Isola, ma ha in programma pure una parte- va e che approvava pure l’interpretazione.
cipazione in Italia. Attualmente purtroppo il
Gruppo è privo di microfoni, condizione vitale per presentarsi preparato davanti al pubbli- Nello scorso aprile un’altro tema avvincen- Sempre in aprile la terza conferenza, questa
co. Per superare quest’ostacolo, un gruppo di te: NUTRIZIONE E SALUTE che il dott. volta con il prof. Roberto Ambrosi che, con la
volonterosi, sta dandosi da fare per organizza- prof. Aldo Raimondi (che ricopre pure la solita bravura che coinvolge l’ascoltatore, ha
re una pesca miracolosa e si spera che, con il funzione di presidente dell’Università Popo- proposto ai presenti l'arte di Ravenna. È seguilare di Trieste) ha saputo esporre con mae- ta un’escursione molto interessante e istruttiricavato, si potrà colmare questa lacuna.
stria e con chiara competenza questo stimo- va, alla quale hanno partecipato 11 membri
lante tema, conquistando il favore e l’ammirazione dei numerosi presenti, ai quali ha
er un gruppo nazionale è oltremodo
dato tanti preziosi consigli. L’uditorio entuindispensabile avere una biblioteca ma,
siasta, a fine conferenza, ha chiesto alla predal giorno della costituzione, noi si era
sidenza della Comunità di invitare ancora
IL PAPPAGALLO DI MASSI
senza un libro e senza una rivista. Ci
una volta l’illustre oratore, per approfondire
n giorno, alle prove dei minicantanti,
pensarono Giorgio Dudine, Stefania Bevitori,
gli affascinanti argomenti.
Massimiliano Bevitori - il nostro
Tura Bevitori Grižančič e Cristina Valentič a
canterino più piccolo di appena 5
fornire un centinaio di libri e alcune riviste.
anni - si presentò con questo bel diDato che i libri stavano appoggiati sui tavoli,
segno e me lo regalò. Mi sentii lusingata, ma
il nostro bravo Emilio Bevitori, con le assi
la sorpresa non era finita. Guardandomi con i
donate dalla sorella Tura, ha realizzato una
suoi occhietti furbi, Massi mi chiese: è un
libreria. Così anche noi abbiamo una piccola
maschio o una femmina?
biblioteca. Con la borsa libro ricevuta dall’UI
Non riuscii a nascondere il
- UPT, il Direttivo ha deciso di acquistare
mio imbarazzo, ma per
un’enciclopedia multimediale.
fortuna mi arrivò subito
un suggerimento da parte
di René, un altro giovanissimo del gruppo che, con
a prima conferenza di quest’anno, svolgrande disappunto di Masta nello scorso marzo, riguardava la
si “spifferò”: è una femstoria del territorio in cui viviamo. Il tema TEmina! A questo punto chieSTIMONIANZE DELL’ETÀ ROMANA IN
si incuriosita come avrei potuto capire la difISTRIA è stato ampiamente trattato dal prof.
ferenza e Massi mi rispose candidamente: è
Rino Cigui che, nella sua esposizione, ha offacile, ha le unghie verniciate!
Il gruppo della nostra Comunità davanti alla
ferto una ricca gamma d’informazioni e curioAmina Dudine
tomba di Dante Alighieri a Ravenna.
sità, che hanno affascinato i presenti.
ANEDDOTI
CULTURA
PAGINA 5
CORSO PER IL RECUPERO DEL DIALETTO
ta per concludersi il primo Corso
dedicato al recupero del nostro dialetto e destinato ai membri più giovani della Comunità degli Italiani
“Dante Alighieri” di Isola. Quest’attività,
già pianificata l’anno scorso, non era stata
realizzata - come del resto gran parte del
programma - a causa dei ben noti mancati
finanziamenti. Quando siamo venuti a conoscenza che il Ministero per gli Affari Esteri
del Governo Italiano offriva, alle scuole e
agli asili della minoranza italiana in Slovenia e Croazia, l’opportunità di organizzare
corsi per il recupero della lingua e delle
tradizioni italiane, ci siamo fatti avanti. Le
speranze erano scarse, dato che la nostra
non è un’istituzione scolastica, ma incoraggiati dalla convinzione che le offerte per i
nostri giovani non sono mai troppe, abbiamo inviato la richiesta di adesione. Il messaggio è stato recepito e di ciò esprimiamo
la nostra gratitudine all’Unione Italiana che
è riuscita ad inserirci nel progetto. Quindi si
è dato il via agli incontri settimanali ai quali
partecipano assiduamente bambini e ragazzi
dai cinque ai tredici anni d’età.
Scopo principale di questo Corso è quello di
recuperare specialmente la corretta pronuncia e la giusta dizione della nostra parlata. I
corsisti hanno investito molto tempo per
riconoscere alcuni suoni, ormai scomparsi
tra le giovani generazioni, quei suoni che
portano pure ad una corretta pronuncia della
lingua italiana. Personalmente ritengo che
questo sia lo scoglio più difficile da superare, ma anche la fase più importante. Infatti la
pronuncia dei nostri giovani è riconoscibile
proprio da alcune peculiarità acquisite dal
contatto giornaliero con la lingua della maggioranza, il che porta automaticamente a
trasferire nel linguaggio italiano le caratteristiche della dizione slovena, dando ai nostri
giovani quel tipico timbro straniero, quando
si esprimono nella loro madrelingua.
Le più maltrattate sono generalmente le
vocali che vengono frequentemente
“mangiate” (es.: un arrivederci diventa pressoché “rivdrci”). Quelle articolate invece
sono pronunciate quasi tutte “chiuse” e il
suono “o” spesso tende a trasformarsi in
“uó” (es.: vòlta diventa vuólta, bora - buóra,
pòco - puóco, ma anche amóre si trasforma
in amuóre e sóle in suóle).
I giovani trovano difficoltà pure nel pronunciare alcune consonanti. Ad esempio, quando nel nostro dialetto la parola termina con
la lettera “n”, il suono finale viene trasformato erroneamente in “nj” sloveno, cioè un
suono simile a “gn” di gnocchi. Quindi un
“moscón” diventa “muoscuógn” e “patacón”
invece “ptcuógn”.
Molta attenzione è stata posta alla consonan-
te “S” (esse sorda) e alla “Z” (zeta sorda).
Il primo suono generalmente viene emesso
troppo sibilante, mentre il secondo, nel
nostro dialetto non esiste proprio. Solitamente però viene usato per l’influsso del
dialetto triestino (es.: la parola CENA, nel
nostro dialetto si dice SENA e non ZENA,
lo stesso vale per PANCETTA che noi
pronunciamo PANSETA e non PANZETA
o CARTOCCIO va pronunciato SCARTOSO e non SCARTOZO, ecc.)
Giocando abbiamo svolto molti esercizi di
fonetica e posso ben dire che i corsisti hanno avuto molta pazienza nel seguire le
indicazioni che man mano impartivo loro
sull’uso dell’apparato vocale e sul modo
corretto di articolare i vari suoni. Quando
non ci riuscivano se la prendevano con se
stessi e non cedevano finché il suono non
usciva almeno “quasi giusto”. Bravi ragazzi
davvero! Durante i nostri incontri abbiamo
elaborato molte filastrocche, canti, scioglilingua, modi di dire che poi sono stati inseriti in una breve scenetta che tenteremo di
presentare al pubblico.
Le difficoltà di pronuncia sono ancora
parecchie e non si può pretendere di risolverle tutte in questa prima fase. Comunque
i ragazzi hanno fatto dei grandi progressi e
ciò fa ben sperare.
Amina Dudine
SULLE ALI DEL BEL CANTO
Concerto dell’Associazione Musicale “SERENADE ENSEMBLE” di Muggia
Venerdì 21 aprile 2000, la CI “Dante Alighieri” di Isola ha organizzato un Concerto di musica operistica e operettistica che
ha soddisfatto appieno l’attento pubblico
che, con la massima diligenza, ha seguito
le varie esecuzioni.
Questo spettacolo vocale di grande effetto
– svoltosi nella classica cornice della Sala
concerti della locale Scuola di Musica – ha
aperto la serie di manifestazioni, con le
quali la “Dante Alighieri” intende ricordare degnamente, nel corso di quest’anno,
l’illustre concittadino, grande pedagogo e
umanista ANTONIO PESARO, nel
250.esimo della sua nascita.
È stata l’Associazione Musicale “Serenade
Ensemble” di Muggia, già ospite di questa
Comunità degli Italiani, ad offrire il concerto dall’indovinato titolo “Sulle ali del
bel canto”.
Protagonisti eccellenti, il soprano Elena
Pontini, il tenore Massimo Devitor e il
pianista Giuliano Fabbro.
La prima parte è stata dedicata al grande
compositore polesano ANTONIO SMAREGLIA, ricordandolo così degnamente
nel 70.esimo anniversario della sua morte.
La serie di arie è stata aperta dal duetto
Pontini – Devitor con “Io mi consumo intanto” da NOZZE ISTRIANE, seguita da
“O madre immacolata”, interpretata dal
soprano. Entrambe le esecuzioni sono state cantate con slancio e sentimento. Molto
significative e dal sapore locale le due
Canzoni gradesi che concludevano la parte
smaregliana, il cui testo è del noto poeta di
Grado Biagio Marin.
Nella seconda parte del Concerto, i presenti hanno potuto gustare altri quattro
brani, questa volta di celebri operette: “Occhi
blu” della famosissima “AL CAVALLINO
BIANCO” del cecoslovacco Ralph Benatzki,
interpretata con brio dal duetto Pontini – Devitor. Ha fatto seguito “Pardon Madame” da
VITTORIA E IL SUO USSARO, del brillante autore ungherese Paul Abraham, per la voce suadente del tenore Devitor. Un’altra ottima interpretazione della Pontini è stata l’aria
“Klange der Heimat” dal FLEDERMAUS (Il
Pipistrello) del “re del valzer” Johann
Strauss, operetta che gli segnò la massima
fortuna in questo genere. Questo brano ha
permesso particolarmente alla Pontini di mettere in risalto tutte le sue doti vocali ed interpretative. Ai due cantanti e al valido pianista
Giuliano Fabbro, che ha accompagnato con
vera maestria tutte le esecuzioni, sono stati
tributati calorosi battimani che si sono tradotti in un’ovazione interminabile con “Tace il
labbro” della popolare VEDOVA ALLEGRA dell’ungherese Franz Lehar che conclu-
deva il Concerto. Il duetto ha imposto al
brano tanta naturalezza, vivacità e spirito
scintillante da dover concedere il bis.
Vivissimi i consensi pure per il noto e validissimo pianista triestino Giuliano Fabbro.
Una menzione particolare per il famoso pianista, compositore, saggista e critico musicale Fabio Vidali di Trieste che, in apertura,
ha tenuto un prezioso commento al Concerto in parola, dal titolo ”Dall’etnia al simbolismo”, rivelando alcune curiosità sui brani e
sugli autori in programma e preparando così
l’uditorio ad un corretto ascolto.
A conclusione di questa indimenticabile serata, a tutti gli interpreti è stato offerto un
omaggio floreale e una bicchierata fra amici
nella sede della CI “Dante Alighieri”. Presente pure, quale graditissimo ospite, FILIPPO SMAREGLIA nipote del celebre compositore istriano.
Dario Scher
Foto scattata a
conclusione
dello spelndido
Concerto. Da
sinistra: Dario
Scher - presidente della CI
“D. Alighieri”,
il M° Giuliano
F abb r o,
il
tenore Massimo Devitor, il
M°
Fabio
Vidali, il soprano
Elena
Pontini e Daniela Braico segretario
della CI “Dan-
SPORT
PAGINA 6
LA SQUADRA DI CALCETTO
Sandi
Maurizio
Emilio
Bruno
Valter
Enzo
Ivo
Nevio
a cura di Emilio
BEVITORI
Massimo
Robert
La nostra Squadra di Calcetto è
inserita nella “TRIM - LEGA” di
Pirano assieme ad altre quindici
formazioni. Lo scorso marzo è
iniziato il girone di ritorno e attualmente noi occupiamo il settimo posto nella classifica provvi-
Foto ricordo della nostra Squadra di CALCETTO a conclusione di un torneo.
soria. I risultati ottenuti nelle partite disputate entro la fine di aprile
sono i seguenti:
Nei primi otto incontri abbiamo
vinto 4 volte, 3 sono stati i pareggi
e, contro il Rival abbiamo perso.
PARTITE GIOCATE - marzo e aprile 2000
DATA
TURNO
SQUADRE
RISULTATO
10/03/2000
16
PP Pirano - CI “D. Alighieri”
2:2
17/03/2000
17
Cafe Roma - CI “D. Alighieri”
1:1
23/03/2000
18
CI “D. Alighieri” - Fjaka
4:2
31/03/2000
19
Rival - CI “D. Alighieri”
3:2
06/04/2000
20
CI “D. Alighieri” - Goldbar
3:1
14/04/2000
21
Nel - CI “D. Alighieri”
2:5
21/04/2000
22
CI “D. Alighieri” - Kanava
6:0
28/04/2000
23
CI “D. Alighieri” - Šavri
1:1
PARTITE DA GIOCARE - maggio e giugno 2000
DATA
ORA
TURNO
SQUADRE
05/05/2000
21,00
24
Finali - C.I. “Dante Alighieri
12/05/2000
22,00
25
Pub 111 - C.I. “Dante Alighieri
18/05/2000
20,00
26
OOZ - C.I. “Dante Alighieri
25/05/2000
22,00
27
Daewoo - C.I. “Dante Alighieri
02/06/2000
22,00
28
C.I. “Dante Alighieri - Zl. Sidro
09/06/2000
19,00
29
Asterix - C.I. “Dante Alighieri
15/06/2000
21,00
30
Mak Bar - C.I. “Dante Alighieri
Questi esiti fanno ben sperare in
un buon piazzamento finale.
L’affiatamento di squadra è molto grande e senz’altro influisce
positivamente sulla nostra riuscita. A conclusione di ogni partita
ci ritroviamo nella sede della nostra Comunità per analizzare
l’andamento dell’incon-tro e permettere il punto sulla situazione
generale. Quindi ci offriamo una
modesta cena e, sempre assieme,
concludiamo la serata con qualche partita a carte. Naturalmente
tutte le spese vengono sostenute
dagli stessi giocatori, come pure
esce dalle nostre tasche il denaro
per pagare gli allenamenti settimanali del lunedì nella palestra
“Arrigoni”.
Pertanto la nostra formazione non va elogiata soltanto
in base ai risultati, ma anche
per lo spirito di
corpo,
per
l’attaccamento
alla squadra e
alla Comunità degli Italiani
“Dante Alighieri”.
RICREAZIONE
PAGINA 7
INIZIATIVE DEGNE DI LODE
n nostro proverbio recita “ano biesto ano sensa sesto”. E abbiamo potuto già osservare alcune stranezze. Ad
esempio l’ultimo di Carnevale, questa volta molto “basso”, si è quasi intrecciato con la Festa Internazionale
della Donna e precisamente il 7 il primo e il secondo l’8 marzo. E proprio in queste due occasioni che alcuni
membri della nostra Comunità hanno approfittato per organizzare due incontri sociali: uno per i giovanissimi
e l’altro per gli adulti. Due opportunità per stare assieme e divertirsi in compagnia, ma anche per confermare ulteriormente l’affiatamento di questa Comunità e le qualità organizzative di alcuni nostri associati.
o scorso 6 marzo si è svolto nella nostra Comunità il primo
ballo in maschera per i bambini.
Ad organizzare ed animare il pomeriggio sono state Branka
Bevitori e la sottoscritta.
I bambini, oltre una trentina, si sono divertiti moltissimo
all’insegna dell’allegria con tanta musica, balli e giochi, lanciando una marea di coriandoli e serpentine. Le organizzatrici hanno procurato
un ricco buffet con bibite, biscotti, salatini, cioccolate, caramelle e
non sono certo mancati i tradizionali “crostoli”. Insomma una pacchia
per i giovani partecipanti. In palio c’era pure una torta da consegnare
alla mascherina più bella. Però la giuria, presieduta dal segretario della nostra Comunità, signora Daniela Braico, ha deciso di dividere il premio tra tutte le mascherine presenti, poiché erano tutte bellissime.
Cristina Valentič
ato che, pur di stare assieme, ogni pretesto è buono, abbiamo approfittato
anche della Festa Internazionale della
Donna. L’incontro è avvenuto sabato
11 marzo u.s., un po’ in ritardo sulla data ufficiale, ma soltanto così abbiamo avuto il tempo
di ricomporci un tantino dall’ultimo di Carnevale che cadeva il 7 dello stesso mese.
Nell’organizzazione questa volta ho collaborato con Tura Bevitori Grižančič. L’appuntamento era per le ore 19.00 nella nostra sede
che, anche se un po’ angusta, abbiamo sempre
la facoltà di renderla attraente con i nostri abbellimenti, la nostra simpatia e il nostro spirito
comunitario. E tra uno stuzzichino e l’altro,
rallegrati da musica, barzellette, chiacchiere
piacevoli e risate a non finire, la serata è trascorsa in un lampo. Da sottolineare che quella
carne alla tartara era una squisitezza! Grazie
Tura! Non è stato facile sciogliere la compagnia alle due del mattino, ma ci ha aiutato la
promessa, che ci siamo fatti, di organizzare un
po’ più spesso incontri del genere.
Cristina Valentič
TORNEO DI BRISCOLA E
'8 aprile u.s., nell’unica sala della
Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola, si è tenuto il SECONDO TORNEO DI BRISCOLA
E TRESSETTE. Le coppie iscritte erano
sette e, fra queste, per la prima volta pure
una femminile. Tutte le coppie hanno giocato contro tutti. Per il punteggio si sono
usate le regole praticate nel Primo Torneo e
precisamente per il tressette fino a 41 punti
e per la briscola 4 segni, assegnando tre
punti per la vittoria e un punto per il pareggio. A pari punteggio sono giunte tre coppie
che dovevano farsi l’ultima giocata per
aggiudicarsi i primi tre posti. Alla fine
dell’ultima disputa, i risultati sono stati i
seguenti:
Al primo posto è arrivata l’ormai inseparabile coppia Claudio Moscarda - Aldo Pulin
che si è accaparrata il prosciutto. Il formaggio del secondo premio è andato alla coppia
Sandi Janev - Valter Lakošeljac. A grande
sorpresa, al terzo posto si è qualificata la
coppia femminile composta da Tura Bevitori Grižančič e Cristina Valentič che, felicissime, senza nascondere una punta d’orgo-
glio, si sono fatte fotografare alzando in aria
il trofeo vinto, cioè le bottiglie di spumante
in palio. Tutti i partecipanti si sono ristorati
con un banchetto preparato dagli organizzatori e con l’assaggio del prosciutto vinto,
intrattenendosi in allegra compagnia fino
alle ore piccole nella sede della nostra Comunità. Il torneo è stato sponsorizzato da TINA
BAR di Capodistria e ASTRA BAR di Isola.
E allora? Che dire di più? Arrivederci al prossimo torneo!
Tura Bevitori Grižančič
Nella foto le
tre
coppie
prime classificate.
In piedi (da
sinistra: Aldo
Pulin,
Tura Bevitori Grižančič,
Cristina Valentič
e
Claudio Moscarda.
In
primo
piano: Valter Lakošeljac e Sandi
Janev.
LA NOSTRA PAGINA
PAGINA 8
Come promesso nel primo numero, uscito lo scorso febbraio, abbiamo
riservato una pagina di questo periodico alla creatività dei membri della
Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola. Il materiale pervenuto in
redazione è già parecchio, ma naturalmente attendiamo la collaborazione di
tutti, per conoscerci meglio e quindi per apprezzarci maggiormente.
di Margherita Delise
L’ANGOLINO DELLA POESIA
Due poesie di
Due poesie tratte dalla RaccolTURA BEVITORI GRIŽ- ta ARCOBALENO che BOANČIČ
JANA PEVEC ha composto
all’età di sedici anni
SE
Se tu fossi un tratto di matita
basterebbe una gomma
per cancellarti.
Se tu fossi una foglia appassita
basterebbe un soffio di vento
per mandarti lontano.
Ma tu sei tu,
e niente ti può cancellare,
allontanare dalla mia mente,
dalle mie ossa,
dalla mia pelle.
RICORDI
...... Un sorriso .....
Due occhi assetati di felicità ....
Il ricordo di attimi irripetibili ....
Pioggia,
Pioggia che mi bagna le guance
e tu che mi guardi
e ... piangi.
Sola,
sul molo del mio pianto
ho piantato
quel maggio di speranze …,
che regna ancora.
E cercando invano la tua ombra
tra le mille presenti,
mi domandavo dove andare
per non finire come il mio pianto
tra le onde.
Sono seduta giù
nell’abisso violaceo,
dove l’uomo nero
mi ha rubato i sentimenti.
E mi ha rigettato il mare
sulla spiaggia scogliosa
picchiando e battendo forte
sulle mie ferite aperte.
La mia rabbia di ferro è bruciata
e sono ritornata di nuovo
a quel punto di partenza ...
Massimiliano Bevitori - anni 5
AVVISO
Chi desidera veder pubblicati i propri lavori
su questa pagina, invii i materiali scritti al
seguente indirizzo:
COMUNITÀ DEGLI ITALIANI “Dante Alighieri” Isola (per La Colomba), Via Brigate
d’Oltremare, 8 - 6310 Isola
I RICORDI DELLA
SIGNORA RITA
(magnabìgoli)
/raccolti e trascritti da A. Dudine/
Questa invece è la prima
Mi son isolana patoca, son
poesia di DANIELA nata soto l’Austria e go semBRAICO
pre visù a Isola, cusì che go
podù véde duti i cambiamenti
de la mia bela cità e ‘deso ve
LA MIA ISTRIA
contarò qualche mio ricordo.
La tua mano
Co iero giovine, se pol dir che
ruvida e calda
el paese finiva “a le Porte”.
accarezza il mio volto
Quel che iera oltra, come precontratto…
sempio la farmacia che ‘deso
La mia anima
e in centro cità, una volta iera
un po’ triste e sconvolta
periferia. La caa indove che
rincorre la tua,
‘deso e l’ostaria Jadranka
(per capirse meio, quel che
così immensa e dotta.
duti ciama la “Delikatesa”,
A chi appartiene?
una volta noi la ciamavimo el
Cosa deve raggiungere?
numero uno, parché quela ieDi chi sarà domani?
ra la prima caa del paee. InSul tuo petto
dove che ‘deso e la posta, un
appoggerò la mia guancia.
tempo iera un grandioo giarNel tuo grembo
din co le pergole de
rimarrò per sempre
“Scarpete de la Madona”,
cullata e incantata.
quei bei fiori a rapo, tanto
profumai e de color celeste.
La riva che porta in Piasa Granda, no iera come ‘deso, el mar
rivava fina visin de le cae e, co vigniva la colma, bisognava caminar propio a rente dei muri par no bagnase i pìe. E cusì iera
anca in Piasa Granda: me recordo che soto i do volti iera el
forno de Ralza e, co ghe portavo el pan, dovevo ‘ndar discalsa
parché el mar rivava fina davanti de la porta del forno.
In Piasa Granda, indove che e la fontana, una volta iera un
rialso tondo co’ un per de scalini indove che la gente, spece i
veci, se sentava a ciacolar e a ciapar el fresco ne le sere calde
d’istà e in meo iera la “ciòca”, un standardo co’ in sima un faral a gas con più brasi. Là visin iera una spina indove che noialtri ‘ndavimo, co le mastele, a far rifornimento de aqua, e tante volte iera anca una fila longa. Co po’ in paese mancava
l’aqua, se ‘ndava a ciòla a fontana fora (per i giovani diremo
che fontana fora si trovava nello spazio verde di fronte
all’attuale Ambulatorio cittadino - n.d.r.). A fontana fora iera un
grando fontanon e là se ‘ndava a lavar la roba sporca. Me recordo che ciodevo el mastel, metevo dentro duta la biancaria e
col savon e la tola de lavar, ‘ndavo in fontanon. Là se incontrava dute le done che doveva lavar le strase e se cantava, se ciacolava e se rideva. Sì, parché una volta gavevimo mieria, tanta
mieria, ma ierimo duti amici e l’alegria no mancava mai. Se
volevimo duti ben insoma, se viveva con poco, ma in armonia,
sensa odi e sensa invidie.
1 - Continua
VOCABOLARIETTO:
Bràsi - braccia
Ciacolàr - chiacchierare
Ciòr (ciòla) - prendere (prenderla)
Co - quando
Cólma - alta marea
Do - due
Duto - tutto
Faràl - fanale
Istà - estate
Standàrdo - pilone
Patòca - puro sangue Tòla - tavola
Pèr - paio
Pìe - piedi
Rapo - grappolo
Rénte - rasente
Ròba - biancheria
Scarpéte de la Madòna - glicine
Spina - rubinetto
CURIOSITÀ
Amina Dudine
anno 2000
UN SANTO
AL MESE
PAGINA 9
Ac c a d d e a I s o l a
a cura di GIORGIO DUDINE
6 gennaio
Epifania
La Pifanìa, dute le feste la strasìna via
(Con l’Epifania terminano
tutte le feste)
3 febbraio
San Biagio
Per San Bia  o el fredo pisiga
el na  o
(Per San Biagio il freddo fa
pizzicare il naso)
12 marzo
San Gregorio
Per San Gregorio papa la rondine pasa l’aqua
(Per San Gregorio papa le
rondini attraversano i mari)
23 aprile
Pasqua
Voia o no voia Pasqua ven con
foia
(Volente o nolente per Pasqua
gli alberi hanno le foglie)
1900 - Foto ricordo delle allieve della SCUOLA DI MERLETTI ad Isola
10 maggio
San Floriano
San Florian co’ la viola in man
(Per San Floriano fioriscono le
viole)
Ascensione di N. S.
4 giugno
Se piovi per la Sensa, per quaranta no semo sensa
(Se piove per l’Ascensione il
maltempo continua ancora per
quaranta giorni)
22 luglio
Santa Maria Maddalena
Per Santa Maria Madalena la
noa e piena
(Per Santa Maria Maddalena
le noci hanno il gheriglio)
24 agosto
San Bartolomeo
Piova per San Bartolomìo no
ne resta che afidarse a Dio
(Se piove per San Bartolomeo
l’estate è finita)
21 settembre San Matteo
Per San Matìo le rondini va
della vita umana e proprio allora inizia il
con Dio
suo viaggio nell’oltretomba. Impelagato in
(Per San Matteo le rondini
una vita peccaminosa, non riesce a trovare
migrano)
da solo la via del bene. Non avendo
28 ottobre
San Simone
nessun punto di riferimento che possa
San Simon strasa le vele e romguidarlo nelle sue azioni e privo di luce
pi el timón
intellettuale (pieno di sonno), non ha più la
(Per San Simone generalmente
possibilità di discernere il bene dal male.
c’è brutto tempo)
I suoi dubbi, le sue ansie, le sue passioni
11 novembre San Martino
sfrenate sono quelle di ciascuno di noi
Per San Martin el mosto se fa
singolarmente e del genere umano nel suo
vin
(Per San Martino il mosto dia primavera del 2000 ci ricorda i set- complesso. La “selva oscura” simboleggia
venta vino)
t e c e n t o a n n i e s a t t i d a l l o il peccato e le difficoltà che dobbiamo
“smarrimento” di Dante nella “selva superare per vincerlo. Quindi, fin dai primi
13 dicembre Santa Lucia
oscura”, evento verificatosi nel 1300, versi de La Divina Commedia si può
Per Santa Lùsia el fredo ne
arguire che Dante trasferisce la sua
quando il grande Poeta aveva 35 anni.
crùsia
esperienza personale su un piano di
Egli
considera
quest’età
il
punto
di
mezzo
(Per Santa Lucia il freddo ci
validità universale. (g.d.)
tormenta)
DANTE SI “SMARRÌ” SETTECENTO ANNI FA
IL TORMENTONE
PAGINA 10
SEMO SEMPRE SENSA SOLDI
1° Maggio 2000 - Fino ad
oggi, dal giorno della nostra costituzione ufficiale (16 ottobre 1998), non abbiamo ancora ricevuto né finanziamenti regolari, né acconti, né prestiti. Affinché non si pensi che abbiamo il vizio di piangerci addosso vi presentiamo, con l’aiuto di uno specchietto, le nostre peripezie per sopravvivere e qual è stato finora l’attaccamento e
l’importante ruolo sostenuto dai nostri soci.
ATTIVITÀ
DATA
FONTE FINANZIAMENTO
23/10/1998
SOCI
1999 - 1/5/2000
UI - UPT
1999
SOCI
2 CONFERENZE CON ESCURSIONE
1999 e 2000
Ui - UPT
INAUGURAZIONE DELLA SEDE
23/11/1998
SPONSOR e SOCI
SPETTACOLO D’ARTE VARIA - CI Umago e Babici S. Sorenzo
13/3/1999
UI - UPT, SOCI, C.I. OSPITI
CELEBRAZIONE 580.esimo PRIMA SCUOLA PUBBLICA
2/10/1999
UI - UPT e SPONSOR
Giugno 1999
SOCI
2/10/1999
UI - UPT e SOCI
Febbraio 2000
SOCI
Fino al 1/5/2000
SOCI e UI - UPT
PARTECIPAZIONE AL FESTIVAL UI DI BUIE
4/12/1999
UI - IPT
REPLICA DEL FESTIVAL AD ALBONA
11/03/2000
UI - UPT e CI CAPODISTRIA
CONCERTO DELL’ASSOCIAZIONE MUSICALE “Serenade
Ensemble” DI MUGGIA - CELEBRAZIONI ANTONIO PESARO
21/4/2000
IMPORTO ANTICIPATO DAI SOCI
CORSO PER IL RECUPERO DEL DIALETTO
II - V/2000
MAE del GOVERNO ITALIANO
PARTITE DI CALCETTO e ALLENAMENTI IN PALESTRA
1997 - 1/5/2000
ATLETI CI “D. Alighieri”
TORNEO DI CALCETTO - ORGANIZZAZIONE ADI ISOLA
02/10/1999
SOCI e SPONSOR
1977 - 1/5/2000
ATLETI CI “D. Alighieri”
12/1999 e 4/2000
PARTECIPANTI e SPONSOR
1999
SOCI
SERATA LETTERARIA CON INCONTRO SOCIALE
9 CONFERENZE
2 CONFERENZE IN PROPRIO
GRUPPO FOLK -CANORO AD ISOLA E NEL FRIULI
PUBBLICAZIONE “Una giornata particolare”
PUBBLICAZIONE DEL 1° NUMERO PERIODICO “La Colomba”
ATTIVITÀ DEI GRUPPI CULTURALI
ALLENAMENTI SETTIMANALI IN PALESTRA
DUE TORNEI DI BRISCOLA E TRESSETTE - ORGANIZZAZIONE
PARTECIPAZIONE A 2 TORNEI: BOCCE E CARTE
TRE INCONTRI SOCIALI
COPERTURA SPESE MATERIALI
12/1999 e 4/2000 PARTECIPANTI, SPONSOR e SOCI
1998—1/5/2000
10%
20%
30%
40%
- SOCI (fondi personali)
- CAN (Com. e Cost.)e Comune
- UI - UPT (dotazione ‘99)
- Debito in attesa di copertura
Finora è stata svolta gratuitamente tutta la grande mole di lavoro amministrativo e la pulizia dell’ambiente (materiale compreso)
Concludiamo questa pagina con una
serie di motti e strambotti tratti dalla
saggezza dei nostri nonni. Quella saggezza che ha permesso loro di sopravvivere anche nei momenti più difficili
della loro esistenza. Noi abbiamo scelto
quelli che calzavano meglio alla nostra
situazione di grande disagio finanziario.
- Sensa un soldo moretina te me lasi - No gavemo un boro per far balar
l’orbo.
sensa un soldo te me ga lasà.
Saco vodo no sta in pìe.
PROVERBI E MODI DI DIRE:
e meio un aiuto che sento consili.
I siori magna co i ga fame, i poveri co i
ga cosa magnar.
Ogni peàda burta avanti.
La mieria più che la dura più la cresi.
Chi che gà màgna e chi che no gà sta
SCIOGLILINGUA: Semo sempre sen- a vardar.
sa soldi, solo sabo semo siori (la CI
Nel paee de la Cucagna - chi che no
“Dante Alighieri” neanche il sabato - gà no magna
n.d.r.)
Besi fa besi e pedoci fa pedoci
CANZONE: Sensa un soldo moretina No se pol pescar co l’amo sensa l’esca.
te me lasi - sensa un sol - sensa un sol
Chi che dà subito dà do volte.
e meio un ovo ogi che una galina doman.
E concludiamo con:
NO POL MOLAR PAROLE DOLSE
CHI CHE GÀ L’AMARO IN BOCA.
La Redazione
CONCORSO
PAGINA 11
PAGINA 12
CONSIGLI UTILI
ANTICIPAZIONI
Maggio:
 Organizzazione di una pesca miracolosa nella nostra
sede.
 Spettacolo per ragazzi con recitazioni e canti.
 Il giorno 20, gli atleti della “Dante Alighieri” sono invitati ad un incontro organizzato dalla CI di Santa
Domenica. Qui si disputeranno incontri di calcetto,
bocce e carte. Seguirà una serata sociale nella quale i
rappresentanti di questi due sodalizi avranno
l’opportunità di scambiarsi esperienze e problemi
delle proprie Comunità degli Italiani.
Sai Teresa, mentre tu coccoli
i miei piccoli, io approfitto
per pulirti un po’ la chioma!
 Giovedì 25 maggio 2000 alle ore 18,00, nella sede della nostra Comunità, l’Associazione ISOLA NOSTRA di Trieste, presenterà il volume
“ISOLA
D’ISTRIA
DALLE
ORIGINI
ALL’ESODO”, edito a Trieste nei primi mesi di
quest’anno. Non mancate all’importante appuntamento!
Giugno:
 Organizzazione di un altro Torneo di briscola e tressette nella nostra sede.
 Debutto della Filodrammatica ad Isola.
 Partecipazione della Filodrammatica alla Rassegna
dell’UI.
AMICIZIA E COLLABORAZIONE!
MENTRE SI ANDAVA IN STAMPA:
E l’Uomo ha il coraggio di dire “nemici come
cane e gatto?”
I nostri soci hanno imbiancato le pareti cariche di muffa di un vano
della nostra sede, privo di finestre e hanno provveduto pure a dotare
questo spazio di un’apertura interna, per arieggiare l’ambiente.
ATTENZIONE AI NUOVI
NUMERI TELEFONICI
Il 4 maggio si è svolta
l’ultima conferenza di
questo ciclo primaverile,
anch’essa offerta dalla
collaborazione tra Unione
Italiana e Università
Popolare di Trieste. Ad
intrattenere i presenti è
stato questa volta il prof.
Elvezio Ghirardelli che ha
sviluppato l’affascinante
tema “Chi viveva in
A merica prima di
Colo mbo”, rivelando
molte curiosità all’attento
uditorio. Un argomento
presentato con chiarezza
ed efficacia.
Desideriamo ricordare che in Slovenia vige un
nuovo sistema telefonico. Anche ad Isola sono
stati assegnati i nuovi numeri e, con il prossimo
novembre, quelli vecchi (per ora in vigore assieme a quelli nuovi), non saranno più valevoli.
Quindi è meglio che ci abituiamo subito alla
nuova numerazione.

Ora sono sette e non più sei le cifre che compongono il nostro numero telefonico
Al nostro vecchio numero bisogna aggiungere
l’ “1” dopo la seconda cifra (es.: se il nostro
numero è 643210, il nuovo diventa 6413210)
Il prefisso per la nostra zona è 05 (al posto di
066)
Il prefisso per la Slovenia 00386 rimane invariato.
COME LEGGERE I
TESTI DIALETTALI
Suggeriamo due regole molto
semplici per la pronuncia del
suono “s”:
Abbiamo usato il segno “s” per il
suono sordo e il segno ““ per
quello sonoro.
Esempi di “esse” sorda:
sasso, sempre, costa
Esempi di esse sonora:
casa (caa), sgarbo (garbo), asino (aino).
La Colomba, periodico della Comunità degli Italiani “Dante
Alighieri” di Isola
Redattore responsabile: Amina Dudine
Redazione: Emilio Bevitori, Daniela Braico, Giorgio Dudine, Dario
Scher, Cristina Valentič
Tipografia: Centro d’Istruzione Modello della Scuola Elementare
“Dante Alighieri” di Isola
Comunità degli Italiani
“Dante Alighieri”
6310 I s o l a
Tiratura: 250 copie
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antonio pesaro - Comunità degli Italiani “Dante Alighieri”