8 MERCOLEDÌ 23 MAGGIO 2012 ECONOMIA CREMONESE La Provincia www.laprovinciadicremona.it Anmvi. Entra nel vivo la settimana formativa con ospiti da tutto il mondo Sicurezza alimentare, in vetrina le eccellenze del nostro territorio CREMONA — Entra nel vivo la settimana formativa internazionale (prima la Summer school per stranieri sulla legislazione che disciplina la sicurezza alimentare, quindi il training sul sistema rapido di allerta) di Anmvi International. Il primo ‘modulo’ di conclude oggi, è giunto alla sesta edizione e rientra nel progetto internazionalizzazione della Regione Lombardia, condotto da EV a Palazzo Trecchi. Da domenica scorsa, 35 esperti provenienti da tutto il mondo stanno passando in rassegna leggi ed imprese del nostro territorio. Tra loro, anche operatori del commercio internazionale ed un funzionario della prestigiosa Food and drug administration Usa, responsabile dei controlli sulle filiere alimentari. Il programma didattico è intervallato da alcune visite in aziende e stabilimenti, messe in programma per far conoscere le eccellenze cremonesi nel comparto. Ieri, in particolare, sono state effettuate tre visite: a Soresina presso l’azienda agricola Pizzamiglio e la Latteria, ed a Vescovato al macello Prosus. Un implicito riconoscimento della qualità dei processi organizzativi e produttivi posti in essere da queste realtà sul versante — sempre più importante, valorizzato e richiesto anche dal consumatore finale — della sicurezza alimentare. In questo percorso, gli esperti internazionali sono accompagnati da docenti italiani e stranieri. Complessivamente, l’iniziativa si propone di mettere a confronto le realtà italiane con quelle straniere, per mostrare ‘dal vivo’ le peculiarità che contraddistinguono le produzio- Il gruppo dei veterinari in visita alla ProSus (foto Zovadelli) ni nostrane nel rapporto con quelle ‘globalizzate’. Questa mattina, alle 9 presso la sede di Palazzo Trecchi, la delegazione straniera verrà accolta ufficialmente nell’appuntamento di inaugurazione formale dell’iniziativa: intervengono il presidente dell’Amministrazione Provinciale, Massimiliano Sali- ni, ed il vice sindaco Carlo Malvezzi. Questi i Paesi a vario titolo rappresentati nella delegazione: Algeria, Arabia Saudita, Belgio, Bulgaria, Croazia, Egitto, Estonia, Francia, Gran Bretagna, Indonesia, Israele, Lettonia, Libano, Lituania, Marocco, Olanda, Polonia, Romania, Russia, Slo- Consorzio Cremona Digitale. Dal 2006 presso la sede del Polo cremonese del Politecnico ‘Ideae’ per musei e imprese Solida esperienza nel campo tv poi le nuove sfide nel settore di Andrea Gandolfi CREMONA — A Cremona, tra l’altro, stanno realizzando i contributi audio video che verranno diffusi dalle due postazioni multimediali del museo del violino. Ma si estende a tutto il nord Italia e punta in larga misura su Milano il ‘portafoglio clienti’ di Ideae, agenzia di comunicazione specializzata nell’ideazione, progettazione e realizzazione di strutture e prodotti per l’allestimenAttiva fin dal 1987, nel 2006 Ideae si è trasferita presso la sede del Polo cremonese del Politecnico di Milano, con il quale collabora da tempo. Lavora nel campo della comunicazione d’impresa, con l’obiettivo di offrire un servizio integrale e tempestivo. Da una consolidata esperienza costruita nell’ambito televisivo, l’offerta di Ideae è andata poi ampliandosi verso supporti comunicativi all’avanguardia: a partire dalla progettazione di siti web e contenuti multimediali. Nascono così progetti formativi e didattici per la scuola; ma anche progetti museali (installazioni, ideazioni e fornitura di exhibits), programmazione ‘mobile’ su più piattaforme. Ed ancora, progetti di promozione ambientale e turistica, con particolare riferimento alla realizzazione di prodotti video documentali: come dvd, cd-rom, web communication, opuscoli e guide. Senza dimenticare un ultimo to di musei e mostre. Con una ‘squadra’ di tre persone ed un’ampia rete di collaboratori esterni, Ideae è un’altra colonna del futuro Consorzio Cremona Digitale cui si lavora da tempo per mettere ‘in rete’ (con AemCom e Politecnico) le piccole-grandi aziende del territorio impegnate sul versante strategico dell’information technology. Tutte realtà al centro di una capillare serie di incontri con l’ente pubblico, promossi dal vice sindaco Carlo Malvezzi. ‘settore’ che riguarda ideazione, organizzazione, allestimento e gestione di eventi socio culturali; gestione delle attività di intrattenimento, animazioni e ricerca di testimonial. Anche in questo settore, che pure conferma una particolare dinamicità e buone prospettive di crescita, la crisi si è ovviamente fatta sentire. «Gli investimenti pubblici - in particolare - sono fermi», spiegano dalla sede di via Sesto l’amministratore Maurizio Maraia ed il socio Vito Bruneri. Nonostante questo, si riesce a ‘tenere’ abbastanza bene. «Il livello del nostro fatturato è stabile sui valori dello scorso anno. In questa fase congiunturale stiamo puntando soprattutto sugli exhibits museali, un prodotto del quale c’è grande richiesta». E - come già accennato - si lavora in misura preponderante sul milanese. «Purtroppo, in ambito locale non registriamo una grande sensibilità ver- Carlo Malvezzi, Maurizio Maraia (seduto) e Vito Bruneri (foto Studio B12) Il Polo cremonese del Politecnico, in via Sesto, che ospita anche la sede di ‘Ideae’ Prosegue il viaggio nelle aziende Ict so le imprese cremonesi del nostro comparto»; ma non è detto che il vento non possa cambiare, visto che l’offerta spesso non ha nulla da invidiare a quella proveniente da altre città. Sul ruolo delle aziende cre- monesi dell’information technology e del futuro Consorzio - comunque - il vicesindaco Carlo Malvezzi non ha dubbi. «Danno e daranno un contributo importante anche in una prospettiva più ampia di quella della semplice attività economica: come incubatori di impresa, vettori di trasferimento tecnologico, soggetti in grado di favorire lo sviluppo della cultura digitale». «Si tratta - prosegue Malvezzi - di aziende uniche ed originali, capaci di dare significative opportunità a giovani ricercatori, di trattenere ‘cervelli’ sul territorio e favorire a più ampio raggio la diffusione di processi innovativi dei quali si avverte particolare bisogno. Da questo punto di vista, penso si possa dire senza tema di smentita che le imprese dell’information technology rappresentano una risorsa ed un’opportunità per tutti». «Come tali vanno considerate, e per questo anche l’amministrazione comunale riserva al comparto una particolare attenzione». © RIPRODUZIONE RISERVATA IERI PRESSO UNIONCAMERE Voltolini eletto vicepresidente di Federfidi E’ l’unico cremonese nel consiglio di amministrazione: «La ricerca fondi il primo passo» CREMONA — Luca Voltolini, iscritto alla Cna, ieri è stato nominato vice presidente di Federfidi, il confidi di secondo livello regionale. Una nomina che ha suscitato grande soddisfazione in provincia di Cremona visto che è l’unico rappresentante cremonese a far parte del consiglio di amministrazione di Federfidi. «Con questo incarico — spiega — si apre un mondo nuovo anche se non completamente». Infatti Voltolini, gli scorsi anni, è stato consigliere all’interno del consorzio provinciale della Cna e vice presidente consorzio interprovinciale della Cna e consigliere nell’associazione interregionale ‘Sviluppo e artigianato’. Rispetto agli anni precedenti il nuovo Luca Voltolini, neo vice presidente di Federfidi E’ l’unico cremonese nel consiglio di amministrazione cda oltre ad avere rappresentanti del mondo industriale, di Confcooperative e del mondo dell’agricoltura, ha inserito una rappresentanza anche del commercio. Durante l’incontro di ieri mattina del nuovo consiglio di Federfidi presieduto dall’industriale Gino Soana, a Milano presso la sede di Unioncamere, sono stati affrontati svariati argomenti, primo fra tutti quello legato alla ricerca di fondi per far fronte alla mancanza di risorse erogate dalla Regione Lombardia dopo la sua uscita dalla compagine societaria di Federfidi. «Solo cercando altri finanziamenti e altre garanzie da fornire alle banche — spiega Voltolini — potremo garantire alle impre- se le risorse necessarie per rilanciare le proprie attività». Oggi Federfidi ha una mission ancor più impegnativa se si tiene conto della difficile situazione economica: quella di cercare le garanzie necessario affinché le imprese lombarde possano avere le risorse necessarie per ridecollare e sfruttare al massimo la sezione speciale del fondo centrale di garanzia. Confidi dunque dovrà mitigare il costo del denaro e favorire le garanzie alle aziende. Nel contempo però è indispensabile che gli enti pubblici proseguano nel sostegno alle imprese con adeguati finanziamenti, altrimenti Confidi dovrà cambiare il suo buisness plan. (s.f.) © RIPRODUZIONE RISERVATA vacchia, Slovenia, Svizzera, Taiwan, Tajikistan, Turchia, Usa. La Summer school è organizzata da Anmvi in partnership con l’Università Cattolica di Milano; mentre il training, che si terrà da domani a sabato, conta sull’appoggio del Ministero della salute. © RIPRODUZIONE RISERVATA Con Valtrompia Cassa Padana verso la fusione LENO (BS) — Nel 2011 Cassa Padana, pur in uno scenario di fondo segnato da indubbie difficoltà, di crisi nei territori e di incertezza nel futuro, ha mantenuto l’equilibrio economico rafforzandosi patrimonialmente (tier one 21,15) e continuando a svolgere appieno la sua funzione a sostegno delle comunità locali. Uno tendenza emersa con chiarezza dall’assemblea dei soci, tenuta domenica scorsa a Villa Badia di Leno: i 1.782 soci presenti direttamente o per delega hanno dato disco verde alla strategia ed alle conseguenti azioni sviluppate dalla banca, approvando all’unanimità - in sede ordinaria il bilancio d’esercizio 2011, chiuso con un utile di 1,7 milioni; ed in sede straordinaria l’adeguamento statutario L. Pettinati voluto per migliorare e rendere più trasparente la governance aziendale ed il progetto di fusione con la Bcc della Valtrompia. Fusione che sarà operativa dal 1˚ luglio, non ha registrato alcun voto contrario neppure nella contemporanea ‘assemblea gemella’ di Bcc Valtrompia e darà vita ad una realtà con 65 sportelli, seconda Bcc italiana per numero di filiali. Tra gli impegni affrontati lo scorso anno, c’è stato dunque anche quello - assai significativo - derivante dalle fusioni; frutto di un investimento in crescita dimensionale ed organizzativa che garantisce alla Cassa la prospettiva di continuare in futuro a svolgere in modo completo ed in autonomia la sua missione di servizio ai territori. La ‘banca dei territori’ si conferma dunque sempre più come modello di riferimento; ma nessuno - ovviamente - si nasconde la situazione di crisi ed incertezza generale. «Attraversare la crisi - ha sottolineato il direttore generale di Cassa Padana, Luigi Pettinati - oggi significa anche saper cogliere in anticipo i fenomeni ed avere la giusta velocità di reazione, sia a livello di singoli che di organizzazione. Per le aziende, il fattore dimensionale e la ricerca di nuovi mercati costituiscono un elemento centrale. La Cassa si è mossa per sostenere il processo di internazionalizzazione delle imprese, e in futuro presidierà in modo stabile questa linea che considera strategica». © RIPRODUZIONE RISERVATA