DOMENICA 7 DICEMBRE 2014 SPAZIO APERTO I falsari di Napoli dilettanti rispetto al clan dei romani Buona quella scuola capace di seguire i tempi dei bambini Egregio direttore, dopo lo scandalo della capitale (cento indagati, 37 arresti), ritenere malandrini quei partenopei che spacciavano euro fasulli ovunque, riuscendo ad uccellare persino un crucco con un bigliettone da 300, sarebbe paradossale considerato che, colti sul fatto, sono finiti in manette: altro che dilettanti allo sbaraglio... Per non parlare della piaga monetaria che ci sta affliggendo da oltre un decennio: «strenna» d’economisti Prodi e Ciampi che ognuno si leccherà fino a che campi. P. F. Mari (Cremona) Signor direttore, ci sta, proviamo! Scuola primaria di un piccolo paese della Romagna. Gli insegnanti stanno ottenendo significativi risultati utilizzando un semplicissimo metodo di insegnamento. Intanto all’ingresso della scuola accanto alla bandiera della pace dai colori dell’arcobaleno, c’è un cartello appeso alla porta di un’aula che recita: ‘Non importa con quanta velocità un bambino arrivi ad una meta, l’importante è che ci arrivi felice’. E quell’accenno alla lentezza, alla felicità nell’imparare non è casuale. Lì insegnano due maestre meritevolmente lente e felici. Si, perché entrambe insegnano ‘seminando’ emozioni e allegria con i loro sorrisi, prendendo il tempo che serve per ascoltare i bambini e farli dialogare in modo ordinato, insegnano a dosare i pensieri, a rimanere in silenzio quel tanto che basta per ascoltare l’altro, che non bisogna sempre fare tutto e di fretta. Favoriscono la scrittura in corsivo al posto di quella in stampatello, evitano le tastiere del computer, del tablet, dello smartphone, troppo precise, veloci e impersonali. Si preoccupano del sempre meno utilizzo della scrittura a ‘mano libera’, così da essere presto dimenticata dai bambini che già fin d’ora mostrano una crescente difficoltà a maneggiare carta e penna. Esortano altresì i loro colleghi insegnanti ad insistere con la scrittura in corsivo, pur nella consapevolezza che correggere certi compiti svolti in corsivo a ‘zampe da gallina’ sia laborioso per un insegnante. Ma l’impegno, la dedizione, l’applicazione che un insegnante deve profondere sovrasta ogni metodo sbrigativo di ricorrere allo stampatello. E lanciano un preoccupante avvertimento: ‘Meno corsivo si rischia meno memoria’. (...) Giorgino Carnevali (Cremona) 10 ...................................................................................... . Foto d’epoca dei lettori Una splendida iniziativa Egregio direttore, le scrivo in merito alla pregevole iniziativa del suo giornale che lo fa sentire ancora più vicino a chi lo segue e lo apprezza: la pubblicazione delle foto d’epoca dei lettori. Martedì 26 novembre tra quelle pubblicate a pagina 42, una in particolare mi ha colpito e mi ha suscitato una forte emozione ed è quella della banda di Gussola degli Anni ‘30. Questo, perché il maestro citato e per la precisione non Linneo ma Giuseppe Rivetti, era il mio nonno materno. Insieme a lui e ad Antonio Borsi, in questa foto si possono riconoscere insieme agli altri componenti della banda tre miei zii figli di Rivetti: in prima fila in alto, il quarto da sinistra. Amilcare, in seconda fila secondo da sinistra: Nino, il sesto: Gino. L’altro figlio. Linneo, ancora in giovane età arriverà più avanti. Caro direttore, vorrei approfittare della sua ospitalità per ringraziare chi ha inviato al giornale questa foto che conservo gelosamente nel mio archivio familiare. Gian Luigi Pettenuzzo (Sospiro) ...................................................................................... . Consolato Touring Cremona Chiusa una mostra di successo Caro direttore, si è chiusa la mostra Cremona 1894-2014: In viaggio con l’Italia, per ricordare i 120 anni di vita del Consolato Touring di Cremona e desideriamo ringraziare il dottor Campagnolo che l’ha ospitata in biblioteca e la dottoressa Barbierato che l’ha allestita. Inaugurata dal presidente nazionale, visitata con interesse da molti cremonesi e da alcune scolaresche, ha sottolineato il dinamismo dei cremonesi che hanno aderito alle innovative proposte turistiche del Touring Club Ciclistico Italiano anche sotto l’impulso di un club di appassionati ciclisti sportivi, il Veloce Club Cremona, nato qualche anno prima. Motivo di grande richiamo sono stati poi le lettere, le medaglie, le targhe, le tessere associative, lo stendardo, le prime pubblicazioni, i distintivi conservati nel tempo da numerosi soci che hanno risposto al nostro appello e li hanno prestati per la mostra. Vogliamo ringraziare tutti i prestatori per l’attaccamento dimostrato al Touring, a cui siamo orgogliosi di appartenere perché, come scrisse Ernesto Galli Della Loggia, è ‘…una grande associazione privata che da più di 100 anni continua a produrre in modo puntuale ed efficiente, senza aiuti dello Stato e sempre conservandosi indipendente, tutto ciò che serve per conoscere il nostro paese e il mondo. Perché il Touring è una cosa italiana che vuol bene all’Italia e che funziona’. I consoli Touring di Cremona ...................................................................................... . ...................................................................................... . I 5 Stelle nascono per affidare potere decisionale ai cittadini Gentile direttore vorrei come pentastellato, dopo avere dato ragione a Malvezzi sulla personalità della signora Lanfredi, confutare alcune affermazioni dello stesso. (...) Quello che mi preme confutare sono affermazioni che sdoganano l’idea che i 5 Stelle nascano politicamente con un ‘Vaffa day’. I 5 Stelle nascono perchè hanno capito che solo il cittadino in prima persona debba decidere del proprio futuro e che a deciderlo non siano personaggi come lo stesso Malvezzi. Quindi la commissione Warren la invocherebbe solo la stessa Lanfredi non i 5 Stelle. Non esiste come dichiara il Malvezzi un grillopensiero ma una moltidudine di persone che ha scelto una via diversa di gestire il bene LA POLEMICA La Provincia www.laprovinciacr.it IL CASO Commenta su www.laprovinciadicremona.it/spazioailettori La mia mostra su Verdi non accolta all’MdV Egregio direttore, qualche giorno dopo l’inaugurazione del Museo del Violino, dietro mia richiesta ebbi un colloquio con la dottoressa Virginia Villa, direttrice del nuovo complesso museale, per proporle di portare la mia mostra di quadri sul tema del Don Carlo nelle sale del museo al fine di celebrare il bicentenario della nascita del più grande genio musicale: Giuseppe Verdi. I locali di piazza Marconi erano, a mio avviso, la degna cornice per esaltare questo anniversario, sostanzialmente la mia mostra parla di musica e di teatro e di un uomo che può essere considerato quasi cremonese, una città che lui amava particolarmente e così vicina ai suoi luoghi d’origine. E nonostante mi sforzassi di spiegare quanto questo tema potesse essere più che attinente a quella sede — in fondo il mio progetto non era altro che la sceneggiatura dell’intera dell’opera lirica comune... D’altronde i vari scandali non ultimo quello di Roma rendono sempre meno probabile un cambiamento della politica di questo Paese. Credo che Cremona non sia immune da episodi di questo tipo. (...) Giuseppe Storti (Bosco ex Parmigiano) ...................................................................................... . Siamo fermi e pigri, pessimo esempio per i nostri figli Caro direttore, prendo spunto da una lettera di uno sportivo su una pubblicazione mensile, per alcune riflessioni. L’estate appena passata é stata all’insegna delle piogge e ci sono stati cali del 70% di fatturato nei luoghi turistici. Questo, oltre al maltempo, é anche da attribuire all’abitudine di non essere più capaci di prendere una goccia d’acqua o di infangarsi fino alle orecchie. Tutti nei centri commerciali o sul divano a proteggersi dalle nuvole e dal freddo, dimenticando che la gita fuori porta, il weekend al mare o in montagna sono diversamente belli con la pioggia. La colpa é di tutti noi, con la scusa dei pericoli del giorno d’oggi, degli incidenti, della brutta gente che gira, non mandiamo più a piedi o in bici i nostri figli a scuola, nelle campagne, nei boschi, a salire sugli alberi per costruirsi la capanna, in vacanza in tenda. Con la nostra immobilità siamo un pessimo esempio. I figli devono essere sempre in movimento, sporchi, bagnati e con le gote rosse perché solo così si allena il cervello e la manualità indispensabile per tutte le cose. In conclusione facciamo una sana autocritica alla nostra immobilità e Un busto di Giuseppe Verdi di Verdi e quindi della musica degli strumenti musicali, violini compresi — dopo una visione alquanto superficiale e sommaria del progetto la dottoressa Villa arrivò a una sua personale convinzione che non era per nulla attinente alla filosofia del museo da lei diretto. A nulla erano valse le mie considerazioni tese ad evidenziare come potesse giovarne lo stesso complesso meteo-dipendenza e impariamo a vivere e muoverci all’aperto, perché il tempo é bello anche quando piove. Spero che questa lettera, un po’ diversa dalle solite, faccia riflettere un po’ tutti sullo stile di vita totalmente da ripensare che ci é stato imposto. Mauro Pedroni [email protected] ...................................................................................... . I disastri del governo Monti pesano ancora adesso Egregio direttore, sono trascorsi tre anni a quando l’allora salvatore della Patria, alias Mario Monti, ebbe il mandato da parte di quasi tutte le forze politiche, per diventare il primo presidente del consiglio non eletto dai cittadini del famigerato governo tecnico le cui macerie fumanti sono ancora ben visibili tra la popolazione italiana. Quell’uomo dall’aspetto tenebroso e dalla voce metallica, in compagnia della piagnucolosa Elsa Fornero, ha avuto il merito di aver creato centinaia di migliaia di esodati, nuovi disoccupati e peggiorato sensibilmente le condizioni di vita di chi il lavoro ce l’ha. Gli effetti nefasti di quella sciagurata riforma li sto provando sulla mia pelle. (...) Inoltre, scolpita nella mia mente, è rimasta una sua frase: ‘Che monotonia il posto fisso, non è più possibile avere il posto fisso’. Ricordo che il signor Monti è senatore a vita e che recentemente è stato eletto presidente onorario presso l’Università Bocconi di Milano, in attesa, sembra, di un ulteriore incarico di prestigio a Bruxelles, quindi il grande moralista di scelta civica (peso museale, opera di mirabile bellezza così caparbiamente voluta da quel grande mecenate che è il cavalier Arvedi sino ad investire senza riserva alcuna, per lasciare alla città una fra le opere d’arte più belle del panorama mondiale sulla musica, un centro pulsante degno delle più grandi metropoli. A distanza di un anno chiedo alla dottoressa Villa di illustrare pubblicamente le ragioni di questa sua negata opinione, o se invece, col tempo si sia ravveduta riconsiderando le sue opinioni e possa segnatamente riconoscere in Verdi e nella sua genialità un musicista degno di varcare la soglia del museo sia pure attraverso la raffigurazione artistica di una sua opera (la più imponente forse) facendo la felicità di tutte le associazioni liriche sparse per il mondo che sarebbero ben liete di onorare oltre al grande Stradivari anche Giuseppe Verdi. Virginio Lini (San Daniele Po) on ho conoscenza diretta della N vicenda ma credo che nessuno possa negare la grandezza di Giuseppe Verdi. Mi auguro che la dottoressa Villa voglia chiarire pubblicamente le ragioni della sua scelta. elettorare 1%) di posti fissi ne ha ben due e tra l’altro ben retribuiti. Che schifo. Alessandro Zecchini (Camisano) ...................................................................................... . ‘Il Grigio e il Rosso’ bella trasmissione sulla Cremonese Cardo direttore, da quando è iniziato il campionato della Cremonese di consueto il lunedì sera, alle 21 sul Canale 211 di Cremona 1 va in onda la trasmissione ‘Il Grigio e il Rosso’ dedicata alla Cremo. Lunedì primo dicembre come conduttore non c’era più il bravo Patrick Pavesi (in bocca al lupo per il nuovo incarico sempre nell’ambito sportivo). Quasi a sorpresa a sostituirlo c’era la brava e affascinante Eleonora Busi coadiuvata dalla voce delle telecronache Mauro Maffezzoni, con la collaborazione di Giovanni Gardani e della insostituibile Cristina Coppola. (...) Ricco il parterre degli opinionisti: lo ‘storico’ giornalista del ‘La Provincia’ Giorgio Barbieri che da 36 anni segue i colori grigiorossi; Ivan Ghigi, altra firma del quotidiano; e poi Giovanni Ratti autore anche della rubrica ‘Polpacci e nuvole’ su ‘La Provincia’. E dulcis in fondo, non per ordine di importanza, l’altro telecronista commentatore, nonché bandiera degli anni 60/70 della Cremonese, terzino destro e più volte capitano, Luciano Cesini. (...) Un grazie a cameramen, tecnici, regia che lavorano per darci la possibilità di seguire questo programma. Andrea Delindati (Cremona) ...................................................................................... . Commenta su www.laprovinciadicremona.it/spazioailettori Egregio direttore, il mondo agricolo, e in particolare allevatori e produttori di latte, stanno assistendo da tempo al continuo aumento dei costi di produzione, senza avere una adeguata remunerazione, anzi il prezzo del latte alla stalla è diminuito in pochi mesi di circa il 20%. Gli allevatori sono esasperati, la burocrazia, il benessere animale, la sicurezza sul lavoro, gli stoccaggi liquami, la revisione, e riduzione della PAC, l’articolo 62, affitti in continuo aumento, tutto questo ha obbligato le aziende agricole a fare investimenti che graveranno sui bilanci per parecchi ALLEVATORI E PRODUTTORI DI LATTE STRANGOLATI DA PREZZI E BUROCRAZIA anni! Questa situazione ha già avuto come risultato, la chiusura di aziende agricole, e numerose altre stanno già pensando di farlo, in breve tempo, e tengo a ripetere in breve tempo, se la situazione non cambierà presto. (anzi subito). Gli allevatori sono in mano alle banche, non riescono a pagare i costi di produzione, figuriamoci restituire i finanziamenti! Bisogna intervenire con urgenza, pur- troppo sappiamo che l’Italia dipende dall’estero per gran parte del fabbisogno, dei prodotti vegetali, così come dall’estero per gran parte del fabbisogno, dei prodotti vegetali, così come dall’estero arriva buona parte del latte utilizzato nei caseifici, siamo deficitari di formaggio, burro e yogurt, dobbiamo sviluppare al meglio i nostri prodotti Dop, saperli vendere educando i consumato- ri, e soprattutto controllare al meglio che non venga utilizzato latte estero per produrli. La situazione è critico-disperata, basti pensare come gli industriali del latte si stanno comportando, oltre a decidere il prezzo (come acquirenti, unica categoria dove succede), hanno la prepotenza di non presentarsi, al tavolo delle trattative. Mi sento in dovere, come allevatore di chiedere un intervento, politico, per cercare di risolvere i problemi, e salvare il lavoro per migliaia di aziende agricole. Gianluigi Sacchi (Perito agrario)