GESTIONE E ORGANIZZAZIONE PER LA COMUNICAZIONE D’IMPRESA Prof.ssa Valentina Martino A.A. 2012-2013 L’editoria aziendale. Focus su monografie e house organ a cura di Valentina Martino e Raffaele Lombardi Temi a. L’editoria aziendale. Definizione e strumenti b. Le monografie aziendali c. Glihouse organ aziendali Pagina 2 a. L’editoria aziendale. Definizione e strumenti Pagina 3 L’editoria aziendale L’editoria aziendale è fra i più tradizionali veicoli della rappresentazione istituzionale che un’azienda vuole offrire di sé. Con l’obiettivo di: far circolare notizie rilevanti sulla vita dell’organizzazione; esprimere la mission e la vision aziendali; recuperare la memoria storica; rafforzare il senso di appartenenza di dipendenti e management. Pagina 4 Una proposta di classificazione Comunicazione istituzionale Carta dei valori e codice etico Monografie aziendali House-organ Edizioni di prestigio Rapporti Cataloghi brochure dépliant leaflet Comunicazione di marketing Comunicazione gestionale Manuali di procedure Newsletter Relazioni di bilancio Annual report Comunicazione economicofinanziaria Pagina 5 Le caratteristiche comuni L’editore delle pubblicazioni è l’organizzazione stessa, che può eventualmente delegarne la realizzazione ad agenzie esterne. Sono documenti che possono rivolgersi sia all’interno che all’esterno dell’organizzazione, coinvolgendo la molteplicità dei pubblici strategici. Sono strumenti below the line di relazioni pubbliche, non legati ai media classici né a formati prestabiliti. Seguono i canoni dell’identità corporate: fondamentali sono il “confezionamento” e la veste grafica prescelta. Pagina 6 Editoria istituzionale e commerciale In origine l’editoria istituzionale si identificava esclusivamente con la produzione di “monografie storiche”. Tutte le altre pubblicazioni aziendali (stampati, brochure, dépliant, cataloghi etc.) costituivano l’editoria commerciale, con l’obiettivo, quindi, di promuovere beni e/o servizi. questa dicotomia tende a essere superata, alla luce della multifunzionalità insita nei diversi prodotti editoriali e della generale prevalenza di modalità di comunicazione corporate. Pagina 7 EP – Electronic Publishing Nel contesto dell’editoria aziendale, è oggi necessario considerare sia le forme di editoria tradizionale (essenzialmente riconducibili al supporto cartaceo) sia su supporto elettronico: l’Electronic Publishing (EP). L’EP, inizialmente limitata a newsletter e corporate blog, si sta affermando come un’efficace (ed economica) piattaforma di comunicazione verso cui convergono anche gli strumenti dell’editoria tradizionale (brochure, cataloghi, giornali e le stesse monografie etc.), sempre più spesso consultabili e scaricabili dal sito web. Fra le nuove strumentazioni: sito web, radio e tv aziendali. Pagina 8 Gli attori del prodotto editoriale l’azienda e gli autori del progetto editoriale; lo studio grafico/agenzia di comunicazione; progettisti/giornalisti/copywriter. È necessario che tutti gli attori coinvolti nella produzione di una qualsiasi pubblicazione aziendale condividano il messaggio da comunicare, gli obiettivi del progetto, i valori e i principi da veicolare. Pagina 9 b. Le monografie aziendali Pagina 10 La monografia aziendale “monografia” [comp. di mono e grafia] s.f. – dal greco μονογραφία = scrittura singola Dissertazione, scritto e sim. su un unico e ben determinato argomento*. * La monografia (in generale) può trattare un fatto, un particolare avvenimento, un personaggio, un’opera, una storia, e rappresenta uno strumento esclusivo di comunicazione (Foroni, Magagnino 2010) Pagina 11 * Nicola Zingaretti, Vocabolario della Lingua Italiana, Zanichelli, 2004, p.1128. Quando il tema è l’”azienda” stessa La monografia istituzionale d’impresa è da considerarsi come un’opera, che può essere edita in diverse forme, intorno agli aspetti istituzionali dell’impresa stessa – quelli che la riguardano nella sua interezza, la sua identità, la sua storia, i suoi progetti – anziché relativamente a specifici elementi della sua attività come prodotti, protagonisti, strutture o risultati. (Osservatorio OMI, 2012) Pagina 12 Le caratteristiche essenziali È un importante veicolo di immagine, utilizzato per accompagnare progetti e proposte dell’azienda. Comunica la “presenza” dell’azienda (nel tempo e/o in un dato territorio). Trasmette messaggi di solidità, esperienza, qualità. Veicola l’identità dell’azienda, accrescendo la notorietà e il prestigio. Incentiva il senso di appartenenza dei dipendenti. Può avere una funzione di documentazione storica. Pagina 13 Principali pubblici di riferimento I dipendenti, cui propone una visione complessiva dell’identità aziendale, per sentirsi parte di una storia e di un patrimonio condiviso; Pubblici specializzati e professionali, anche esterni all’azienda, rispetto ai quali divulgare la storia aziendale per diffondere messaggi positivi di solidità, di prestigio e buona reputazione; Altri pubblici (appassionati, azionisti, partner, clientela di prestigio etc.). Pagina 14 Forma & struttura La monografia istituzionale non ha una struttura predefinita, ma può variare a seconda degli obiettivi (e dei pubblici) che l’azienda si prefigge; soprattutto, deve adattarsi ai canali di distribuzione che si scelgono di adottare: varietà di forme (pieghevole a più ante, raccoglitore a schede, volumi etc.). foliazione minima di 8 pagine, senza alcun limite massimo. solitamente presenta il dorso rilegato (non graffettato come nel caso degli opuscoli). Pagina 15 Libri d’impresa La monografia aziendale presenta tutte le caratteristiche di un libro. Nonostante ciò, nelle Biblioteche non è catalogata come tale, ma è a essa riservata un’apposita sezione dedicata agli scritti monotematici e spesso autobiografici, come se l’azienda “avesse scritto la propria storia”. Le tecniche di impaginazione, la stampa, la rilegatura, la rifinitura e i formati ricalcano il percorso editoriale di un qualsiasi libro. Pagina 16 La monografia aziendale per… per festeggiare una ricorrenza importante, soprattutto l’anniversario di fondazione; per l’inaugurazione di una nuova sede, così da mantenere vivo il legame con il passato ed evitare lo “straniamento” dovuto al nuovo; per accompagnare la presentazione o lancio di nuovi prodotti/servizi; in previsione della partecipazione a eventi di rilievo, per esempio fiere; per supportare attività economico-finanziarie: cambiamenti sostanziali nel management, ingresso in Borsa etc. Pagina 17 La monografia storica: un’autobiografia d’impresa É una monografia che ha per oggetto la “storia” dell’impresa e/o dei suoi protagonisti: è frutto di un lavoro interdisciplinare di raccolta, selezione e ricostruzione di una storia d’impresa. mette in relazione presente-passato-futuro, puntando a valorizzare la storia come “idea di progresso”. una caratteristica essenziale è la propedeuticità: deve assolvere una funzione di educazione e insegnamento per le “nuove generazioni”. Pagina 18 La distribuzione Normalmente la tiratura è limitata a poche migliaia di copie, proprio perché i pubblici sono interni e, quando esterni, sono specializzati e selezionati. Possono riportare un prezzo di copertina, ma la maggior parte è fuori commercio e la distribuzione è curata direttamente dall’azienda. Per aumentarne l’esclusività, le copie possono essere numerate, edite da prestigiose casi editrici, redatte da giornalisti e scrittori o illustrate da noti fotografi. Più raramente, si rende possibile consultare e/o scaricare la monografia dal sito web aziendale. Pagina 19 <www.monografieimpresa.it/> Pagina 20 c. Gli house organ aziendali Pagina 21 House organ L’house organ è il giornale aziendale, a carattere periodico, che viene stampato e fatto circolare internamente all’organizzazione e/o spedito agli associati, prevedendo in alcuni casi ulteriori occasioni distributive. È realizzato con lo scopo di: favorire la circolazione delle informazioni e il dialogo tra i diversi reparti aziendali; aggiornare il personale interno sulle novità dell’azienda; stimolare la partecipazione interna ai processi organizzativi; stimolare l’interesse dei dipendenti attraverso temi di attualità e cultura. Pagina 22 Il “format” e le regole di genere L’house organ è una pubblicazione “sulla vita dell’impresa e nell’impresa” (Corvi, 2007): a periodicità regolare; identificata da un titolo stabile; di proprietà dell’azienda, che ne esercita un controllo completo; che offre uno spazio per la diffusione di notizie di interesse per l’organizzazione, dal contenuto tanto più generico quanto più ampio è il pubblico a cui ci si rivolge; rivolta a tutti i dipendenti, e spesso anche ad altri pubblici extra-aziendali (clienti, azionisti, partner etc.) o associati; che esprime una comunicazione “unidirezionale”, tuttavia volta a ospitare contributi del management e anche dei dipendenti; che generalmente è distribuita, scaricata e consultata on line. Pagina 23 L’esempio della Fiat Una storia degli house organ aziendali in Italia può cominciare con l’uscita, nel 1913, del primo numero della “Rivista Fiat”. Sospesa fino al 1923, la “Rivista Fiat” ricomincia a circolare tra i dipendenti con un rinnovato vigore e un’attenzione particolare agli interessi dei lettori. Pagina 24 Oltre gli aggiornamenti tecnici La consistenza di taglio leggero, il formato facilmente consultabile e la struttura grafica che facilita la lettura, rendono la Rivista “meno tecnica” e più attenta alle esigenze di un lettore interessato alle novità aziendali e agli aggiornamenti tecnici, ma anche piacevolmente incuriosito dai temi di cronaca, costume e letteratura; il linguaggio diventa semplice, basato sul dialogo e sul fumetto. Pagina 25 Le pubblicazioni della Pirelli La storia degli house organ aziendali, in Italia, diventa più organica nel secondo dopoguerra; in particolare, spiccano per grafica e contenuti le pubblicazioni della Pirelli: “Pirelli. Rivista di informazione e di tecnica”; “Collaborazione” (Circolare tematica di notizie riservata ai dipendenti). Pagina 26 Pirelli. Rivista di informazione e di tecnica Dal 1948 al 1972. Distribuita in vendita nella edicole o spedita per abbonamento. Editore: Pirelli Spa; stampato presso Editoriale Milano Nuova. Cadenza prevalentemente bimestrale. Rivista illustrata e a colori. Pagina 27 Le “Edizioni di Comunità” Agli interessi scientifici, tecnici e culturali si affiancano, in Adriano Olivetti, quelli più specificamente politico-sociali. Olivetti fonda la casa editrice Edizioni di Comunità, disgiunta dall’attività e dal capitale della società Olivetti, ma idealmente intrecciata alla visione e alle strategie che guidano lo sviluppo dell’azienda. Logo delle Edizioni di Comunità Pagina 28 La Rivista “Comunità” L’atto formale di istituzione della nuova casa editrice è costituito dal primo numero, nel 1946, della Rivista Comunità. Con il sottotitolo Rivista di politica e di cultura. Direttore è Adriano Olivetti (dal 1946 al 1952), poi Renzo Zorzi. Le prime due serie (1946-47) sono a cadenza settimanale o quindicinale; la terza serie, a partire dal 1949, ha una periodicità bimestrale. La sede della Rivista cambia sulla base delle tre edizioni: prima Roma, poi Torino e infine Ivrea. Pagina 29 House organ oggi: due chiavi di lettura Le alternative editoriali spaziano oggi fra due modelli antitetici: Rivista «autoreferenziale», in cui il tema centrale è l’azienda stessa. È una rivista che dedica molto spazio agli aggiornamenti tecnici, le novità in tema di organizzazione e gestione dell’azienda, obiettivi realizzati e impegni per il futuro. vs Rivista orientata alla cultura. Ampio spazio viene dedicato a temi di interesse generale: cultura, attualità, tradizioni produttive etc. Pagina 30 <www.houseorgan.net/> Pagina 31