«La Voce» mensile di Montefiascone - Direttore Agostino Ballarono • Responsabile Angelo Gargiuli - Direzione, redazione, amministrazione: 01027 Montefiascone,
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Vogliamo vivere L'Amministrazione Comunale sì rinnova
C'è u n a c e l e b r e c o m m e d i a di
Pirandello che ha come protagonista
una f a m i g l i a . La vicenda è molto
complessa e anche un po' difficile da
capire. M a c'è un momento nel quale
una cosa diventa chiara. Quando, a
nome di tutti, il padre grida: - vogliamo vivere) In quel grido c'è assai di
più di quello che le parole sembrano
dire.
Che cosa vuol dir «vivere»?
Anche le piante vivono, anche gli
animali vivono. M a noi siamo persone umane. Siamo più che un albero o
un cane: siamo uomini e donne. E
per noi vivere è più che star bene,
avere quattrini, salute, possibilità di
divertirsi e di godere. E', innanzitutto, riconoscere che la vita è un dono
g r a n d e . Ci è d o n a t a : n o n è una
nostra creazione che abbiamo il diritto di fare e disfare. Ci è donata da
Dio perché la viviamo con Lui, gli uni
per gli altri.
Con Dio: gli uni per gli altri.
La cultura dominante, oggi, sembra averlo dimenticato. E sto imboccando strade assurde. Prima l'aborto
per affermare il diritto di sopprimere
una creatura non voluta. Poi le manipolazioni genetiche per produrre un
figlio che si vuole a tutti i costi. E,
insieme, l'abbandono dei neonati. E
lo spreco dell'essere vivi, nel vizio,
nella droga, sull'asfalto.
Da questo crepuscolo di squallore,
riemerge, grazie a Dio, l'invincibile
bisogno di vivere.
Il grido della commedia sta diventando voce dì una ricerca e di una
s p e r a n z a che sono in crescita. Gli
strumenti della comunicazione sociale non lo r e g i s t r a n o , perché non
stanno dalla parte della vita. M a la
gente vera, i nuovi giovani, Ì popoli
di tutte le razze si ritrovano sempre
più in questa voce vincente: Vogliamo vivere!
+ Fiorino, vescovo
Il nuovo Sindaco Mario Trapè
II Sindaco uscente Maurizio Minciotti
D a alcuni giorni la compagine amministrativa comunale ha rinnovato il suo stali dirigenziale.
mattazione: asilo nido, scuola m a t e r n a , sistem a / i o n e del piazzale della Rocca, r i v i t a l i z zazione del C e n t r o storico.
La composizione della nuova Giunta scaturisce da una ampia intesa p o l i t i c a che comprende il P a r t i t o Popolare Italiano, il P a r t i t o
della Sinistra ed il Socialismo Italiano.
Nella poltrona ili Sindaco, in sostituzione
di M a u r i z i o M i n c i o t t i , si è insediato il rag.
M a r i o T r a p e , Direttore della Cantina Sociale
ili Montefiascone.
Il neo Sindaco al quale va innanzitutto riconosciuti! una coerente militanza politica: Dem o c r a z i a C r i s t i a n a prima, òggi P a r t i l o Popolare Italiano, ha sempre operato attivamente nell'arca della Coldiietti.
Veterano dell'Amministrazione Comunale,
ha r i c o p e r t o la carica d i V i c e Sindaco nell'Amministrazione Belardi c quella di Assessore alla Pubblica Istruzione ed A g r i c o l t u r a
nella Giunta Minciotti. A l di fuori delle esasperate correnti interne della D.C. gode della
stima e simpatia di larghi strali della popolazione c pertanto siamo certi che, anche nel
nuovo incarico, saprà esprimersi così positivamente al di sopra delle parti nell'interesse di
tutti i Montcfiasconesi. Pur nel programma di
breve durala per fine legislatura, le sue particolari attenzioni saranno rivolte:
- ai g i o v a n i mediante una politica di incremento occupazionale e l'allestimento di strutture adeguate per il tempo libero;
- agli anziani con il rilancio ed il potenziamento degli attuali impianti di accoglienza:
- alle Associazioni d i V o l o n t a r i a t o clic saranno inserite, a nostro avviso molto opportunamente, nella Operatività della Amministrazione, che potrà altresì avvalersi della consulenza di esperti anche tra i privali cittadini.
Verranno altresì portate a compimento alcune opere già avviate dalla precedente A i n m i -
Con la attribuzione delle deleghe (peraltro
a termine de! nuovo Regolamento a f f i d a b i l i
anche a s e m p l i c i c o n s i g l i e r i c o m u n a l i ) , la
Giunta è entrata nella sua piena attività: questa
la composizione:
T r a p è rag. M a r i o (PPI) - Sindaco ed assessorato al Bilancio, Agricoltura e Urbanistica;
L e o n a r d i d r . S a n d r o (S I.) - Vice Sindaco, A f f a r i Generali, Personale e V i g i l i Urbani;
C r i c c o d r . L u i g i (PPI - Assistenza. Igiene
e Sanità, Sviluppo Cooperazione;
U b a l d i geom. Angelo (PPI) - Sport, Turismo, Traffico;
V i r t c c n z o n i p r o f . Renzo (PDS) - Artigianato, Polizia A m m i n i s t r a t i v a , Pubblica Istruzione e Cultura:
C i m a r e l l o geom. L u c i a n o (PDS) - Lavori
Pubblici, Demanto, Patrimonio, Giardini;
Sensi rag. E n i o (SI) - C o m m e r c i o , Trasporti. Nettezza Urbana, Tributi, Finanze, Economato.
A l di sopra delle militanze politiche, nel riconoscere ai nuovi assessori idonee capacità e
provata disponibilità a servizio della collettività, auguriamo a tutti buon lavoro n e l l ' i n d i v i duare e risolvere i problemi di Montefiascone
che non sono né piccoli né pochi.
La cittadinanza si pone in fiduciosa attesa.
Ferii zzi G.
pag. 2
LA VOCE - n° 2 - Febbraio 1995
bo un passo della Bibbia. Parla con fede di luce, di speranza, di grazia. E' un
momento di forte emozione. Poi, canti, preghiere e silenzi si alternano alla
lettura di altri passi biblici. Il tutto è legato da un unico motivo conduttore, la
Gent.mo Direttore, mi permetterà di presentare sul suo giornale l'espelode a Dio.
rienza che ho fatto e sto facendo entrando a far parte del Gruppo RinnovaTutti lodano ii Signore, chi con canti, chi con gesti, chi pronunciando pamento nello Spinto Santo.
role in una lingua a me sconosciuta (aramatco?) e chi in silenzio, nel proprio
«Rinnovamento nello Spirito Santo» è ['espressione usata in Italia per
cuore. Segue uri altro momento emozionante, quello della preghiera persoindicare quella corrente di vita cristiana alla quale è stato dato anche nome,
nale, Mi sento particolarmente vicino ad una ragazza che offre al Signore la
a livello intemazionale, di «Rinnovamento Carismatico-. Cercheremo di capropria preghiera per un certo Gianluca. Non so chi sia, ma in silenzio offro
pire cos'è soprattutto tramite le testimonianze di chi ne ha fatto esperienza
anch'io la mia preghiera per lui. Dopo quasi due ore questo primo incontro
partecipando agli incontri di preghiera del venerdì sera, alle ore 21, presvolge al termine. Uno degli animatori della preghiera mi saluta amichevolso la Casa di S. Andrea a Montefiascone.
mente cosi: «Dio aspettava proprio te stasera». In seguito avrei capito che
non si trattava di una semplice battuta di spirito. Sarebbe stato, invece, il
«Parlare della propria fede è un'esigenza che nasce dal desiderio di
preannuncio di una scoperta o meglio di una riscoperta. Infatti, alla timidezza
mettersi al servizio degli altri, di condividere gioiosamente con chi ti sta intorno un grande dono di Dio. Qualche mese fa non la pensavo cosi.
di questo primo incontro si è sostituita la gioia dì partecipare a quelli successivi. A poco a poco, ho sperimentato la potenza della preghiera fatta in coLa mia educazione cattolica mi ha portato ad una frequentazione costanmunità, l'importanza della lettura della Bibbia, un nuovo modo di lodare il Site della Chiesa e di esponenti del clero dei quali conservo una profonda stignore e una partecipazione più intensa e più profonda ai sacramenti.
ma. Ma la fede era per me un fatto strettamente personale, un'esperienza
privata, vissuta serenamente ma quasi in solitudine, tanto era il disagio ogni
Questo non significa credere dì aver trovato una soluzione ai problemi
volta che cercavo di parlarne in tutta sincerità.
della vita. Assolutamente no. Significa invece scoprire di poter contare su uUn giorno, per caso (ma non troppo), un amico mi invita ad un incontro na forza nuova, significa assaporare di più i momenti delia vita e, soprattutto,
di preghiera con i «Carismatici», «Con chi?», rispondo con un sorriso sospeavvertire il bisogno di raccontare agli altri la propria esperienza spirituale.
so tra scetticismo e curiosità. «Vieni domani sera presso la Casa di S. AnE pensare che chi scrive non è mai stato lontano dalla Chiesa! Chissà
drea e capirai», replica lui con il tono deciso di chi non vuole perdersi in tanquale gioia incontenibile pervade chi, dopo un'esperienza simile alla mia, è
te spiegazioni.
tornato ad accostarsi ai sacramenti, o chi prima si riteneva totalmente ateo.
Non è escluso che molto presto, proprio su queInizia cosi, una sera d'ottobre, ta scoperta di
ste pagine, potremo leggere una testimonianza
un modo di pregare per me inedito, destinato ad
anche in tal senso. Mi rendo conio di non aver
avere una grande ripercussione sulla mia vita di
spiegato chi siano realmente i «Carismatici».
cattolico praticante.
Posso semplicemente ricordare che la parola
Accolto cordialmente da altre persone più o
greca «Charis» significa «grazia».
meno conosciute e rassicurato dalla presenza di
Chi desidera andare più a fondo è invitato
un sacerdote, inizia ta mia esperienza con i «Caogni venerdì alle ore 21 presso la Casa di S.
rismatici». Poco dopo le 21 prende il via la prei' IlOtltiE) Mf-£(fTT<>$ftLi
IL Uilúlio ili/MCO
Andrea a Montefiascone. Sarà sicuramente
ghiera. Sulle prime mi viene un po' da ridere, soaccolto con gioia».
MARI0
T¡MP£"
prattutto incrociando lo sguardo smarrito di chi,
come me. è li per la prima volta. Un ragazzo aplettera firmata
pena ventenne legge e commenta con molto gar-
Perché
non
provi?
PtRsomggvo dec mese
Da
Chieti
Caro Don Agostino, come al solito invio i
nostn più cari auguri a tutti i parrocchiani e paesani e Vi pregherei per un pensiero per mia
suocera che è qui con noi da molti anni.
Catasca Elide, nata alla Porticella nel 1910
che, con l'aiuto di Dio e della Madonna, compirà, il nuovo anno, gli 85.
Grazie.
Chi ha orecchi
per intendere.»
Carissimo Don Agostino, sono Lidia C. o meglio
«la partoriente colta da emorragia» come riportava
l'articolo del nostro quotidiano provinciale datato 29
dicembre 94.
Mi sono permessa di scriverle certa che mi darà
la possibilità di rispondere attraverso «La Voce» a
quel giornalista anonimo e senza scrupoli il quale,
pur di fare notizia, va speculando sulle disgrazie e
sofferenze delle persone scrivendo fandonie su fandonie.
Mi sento quindi in dovere di raccontare come
sono andate realmente le cose: dopo aver dato alla
luce il mio secondo figlio sono stata colta da una
forte emorragia prontamente fronteggiata dal Dott.
Pesaresi, aiutato dagli altri medici che erano in sala
operatona: Dott. Braguti, Dott. Raggi, gli anestesisti Dott. Muz2i e Dott. Siena
Approfitto quindi per ringraziare con questa mia
in particolare il Dott. Pesaresi, al quale va un grosso merito, e tutti coloro che mi sono stati vicino in
quel momento, soprattutto il reparto di terapia intensiva ed il reparto di ostetricia e ginecologia, la Dott.ssa Giordano e gli infermieri tutti, i quali lavorano con preparazione ed umanità.
Un grazie particolare al pronto intervento della
Polizia che, tempestivamente, ha trasportato il sangue che mi necessitava. A questo punto, con tutta
la rabbie che ho dentro, vorrei ammonire quel giornalista che va in cerca di notìzie non esatte pur di
fare cronaca; con certa gente si dovrebbe adottare
la via della giustizia.
Concludendo, caro Don Agostino, la ringrazio
per avermi dato questa opportunità sperando che la
mia esperienza serva a far ragionare ed agire con
un poco di discrezione in più.
Cordiali saluti.
lettera firmata
Tonino e Lina Scarpulla
Dalla
Sicilia
Al
Direttore
de «La Voce» - Agostino Ballarotto.
Ricevo mensilmente il giornale «La Voce»,
che leggo con molto piacere perché mi fa rivedere la terra che mi diede I natali. Auguro
sempre una più ampia diffusione. Tanti auguri.
Cìarmatori Maria
d i
¿ e l i n d o
Q i a n l o r e m o
Notizie «sostanziose»
e gradite
Dalla Germania
Carissimo Direttore,
moltissime grazie per il suo mensile che
rappresenta per noi «fuoriusciti» uno di quei fili
che ci legano alla nostra cittadina. Vorrei pregarla di prendere nota del nuovo codice postale (48455), divenuto indispensabile nel 1990
dopo la riunione delle due Germanie.
Spero che abbia fatto Buone Feste e faccio
i mìei più sentiti auguri per il nuovo anno a Lei
e tutta ta Redazione.
Salutissìmi dalia Germania (fredda e umida).
Gian Franco Cecchetti
Da Bergamo
Buone Feste 1994/1995 al Direttore Don
Agostino, al sig, Gargiuli e suoi collaboratori, a
Dòn Giuseppe Fucili ed alla famiglia Donati E.,
Fetoni I., Gianlorenzo O. miei parenti.
Giuseppe Piacentini
Ancora verrai
Disperso è H gregge, piccolo il pastore
e sulla terra incolta, la malerba avanza...
Nell'eco ovattata di candide nevi,
effluvi di muschi, di resine.
' frammenti di aurore e luci sfavillanti.
' Ancora verrai, piccolo Signore,
' a infondere domani di speranza
I e sempre e ovunque, a sprigionar l'amore,
I a mitigar l'angoscia dell'umana essenza
I e accendere la luce in ogni cuore
I
Scaglini Giuseppina
I Graditissimi gli auguri in versi. RlcamI biamo di cuore.
1
I
I
I
LA VOCE - nu 2 - Febbraio 1995
pag, 3
Vecchie e nuove foto
1976
E' il giorno del battesimo di Alessandro Carelli, avvenuto il 18 luglio 1976, sorretto da mamma Carigfia. mentre papà Alberto ha in mano la
candela.
A fianco ci sono lozio Carlo con la sposa Laura che fungono da padrino e madrina, dietro il
nonno Vincenzo - ora in cielo - e nonna Nerina.
Il fratellino Vincenzo segue i! rito appoggiato
al fonte battesimale!
Dietro ci sono: il seminarista Fabio Fabene
oggi D. Fabio dr. Fabene, nominato dal 1 ° dell'anno Vicario Economo della parrocchia di S. Maria
del Giglio e il chierichetto Vincenzo Valdannini.
ora padre di famiglia sposato con Laura Buzi e
padre felice di due belle figlie: Cristiana e Francesca
La Tipografia del Seminario di Montefiascone
«li Giancarlo B r e c r n l a
(dal numero precedente)
Se si confrontano la qualità e la varietà dei
caratteri esistenti nella stamperia del Seminario con quelle di un'altra tipografia della zona,
per l'esattezza quella di Girolamo Diotallevi in
Viterbo 20 si osserva che, mentre in quest'ultima il peso complessivo dei caratteri ammontava a 1690 libbre, nella stamperìa di Montefiascone sì raggiungevano le 2880 libbre circa, ed inoltre nella tipografìa del Diotallevi non
esistevano né ì caratteri greci né quelli ebraici, entrambi presenti in quella di Montefiascone.
Pertanto questa tipografia, forse non proprio di prim'ordine come dice il Bergamaschi,
doveva essere comunque una buona tipografia!
Tuttavia lo stampatore Zìnelli, che ne risulAlcuni degli "intagli di legno" fatti eseguire dallo Zi nei li per la "comodità di luoghi circonvicini".
ta gestore fino al 1740 ? \ in un documento del
* Sonetti per la Festa di S. Bartolomeo rf 300
1736 si lamenta che la tipografia venga poco utilizzata per lavori utili allo
* Taffettà no per li medesimi Sonetti n." 20
stesso Seminario, e denuncia la sua impossibilità a pagare l'importo dovu* Citazione Camerale g.ni 15 al Sig. Ministro Vestri
to per alcuni anni di affitto.
* Fatto fare due Arme del Papa
* Aggiunta al libro della Cucina
Primieramente mi si deve bonificare tutte le spese minute che si fà ogni
* Per la introduzione alli studi
giorno per servizio della Stampa, che continuamente si spende, in Lana,
* Un Ordinario alla Sagrestia
mazzi, bollette, panni perii Torchio, e altre cose necessarie,
* Un libro (bianco) alla Dispensa
E' verissimo, che io sono debitore di scudi 109:41: mà si deve conside* Un libro (bianco) alla Cucina
rare che sono quattro in cinque anni che il Seminano non ha fatto stampa+ Casi per l'Ordinario
re cosa veruna, e la Stamperìa è quasi stata sempre serrata, cosi si deve
avere qualche riguardo di pagare la pigione, quando non si logora la stampa.
Il tutto per un importo complessivo di 5:60 scudi, contro i 20:00 scudi dell'affitto annuo.
E di più nell'anno passato, io per mia disgrazia, ebbi una malattia morE anche negli anni immediatamente precedenti, ed in quelli successivi,
tale, che mi durò sei mesi, e in quel tempo non fù lavorata cosa alcuna.
la quantità e il tipo di lavoro risuita pressoché identico.
E di più mi ritrovo n. 500 Virgilij Maronis, cominciato la Stampa e mezAppare quindi evidente che, contrariamente a quanto affermato dal Berzo di buono da scudi20. in circa, che proseguendolo con qualche aiuto li dagamaschi, non si venne a costituire nessuna scuola di "artigiane(lato" rivolrò tutti al Seminario in Conto del mio debito.
ta alla gioventù di Montefiascone, in quanto l'attività della tipografia, in quei
E di più io ho speso per servizio di questa Stamperia in intagli di legno
tempi, risultava appena sufficiente a far lavorare una persona,
scudi 20, e più come nel foglio qui accluso, e questo l'ho fatto per la comoDomenico Zinelli, già attivo presso la Stamperia ai tempi del Barbarigo,
dità di luoghi circonvicini, che si vengono a servire in questa Stamperia, e
dovette vivere con molto rimpianto quei tempi così diversi da quelli al suo
mi sona mai stati bonificati.
arrivo a Montefiascone.
lo Domenico Zinelli...
(segue)
Evidentemente anche l'attività tipografica risentiva della crisi economica e sociale, dovuta a vari fattori interni ed esterni, che stava per coinvolgere
il Seminario e che ne avrebbe provocato, di li a qualche anno, la chiusura
per un triennio (1744-1747)".
20 - Attilio Carosi, LE EDIZIONI DI BERNARDINO. MARIANO E GIROLAMODIOEd infatti, se analizziamo l'elenco dei lavori eseguiti per il Seminario in
TALLEVIE DI PETRO MARTINELLI, Annali della Tipografia Viterbese, 111, pagg. 295296, "18 agosto 166G. - Inventario della stamperia e dei beni di Girolamo Diotallevi",
quegli anni, possiamo ben comprendere le lamentele del "povero" Zìnelli.
Viterbo. 1990.
Ad esempio in tutto il 1730 vennero eseguiti per il Seminario soltanto
21 - Archivio Seminario Montefiascone. ' C O N T O A MONETA DI DOMENICO
questi lavori:
ZINELLI STAMPATORE", manoscritto datato 30 agosto 1740.
* Un libro bianco per scrìvere gli Modi dell'Ospedale
22 - Don Antonio Patrizi, STORIA DEL SEMINARIO D! MONTEFIASCONE, Bolsena.
ir Carta dorata perii Rolo d'Alunni e Convittori
1990
pag. 4
c^f
LA VOCE - n° 2 - Febbraio 1995
t t u a t i t à
Locai
R u b r i c a a cura d i U m b e r t o Ricci
ci grossi come gatti e di serpenti che se non sono a sonagli poco ci manca. Parliamo di un
ambiente che si trova aridossodel piazzale Roma, cuore di Montefiascone. Non aggiungiamo altro. Il pericolante fabbricato dell'ex-molino Borghesi, che insiste sul ciglio della Statale Umbro-Casentinese, a pochi metri dalla Basilica romanica di San Flaviano, non ha bisoAll'interno del centro abitalo di Montefiascone, permangono, da tempi immemorabigno dì...presentazioni. Basta un'occhiata per rendersi conto di quale barbarie viene manteli, zone di grande degrado ambientate che costituiscono, fra l'altro, vere occasioni di perinuta all'interno de! centro cittadino. Le altre zone sopra citate, come quella del Castagno,
colo, per non parlare dei rischi igienico-sanitari ad esse connesse. Subitoalcuni esempi: Via si caratterizzano per gli stessi inconvenienti, con in più l'aggravante che, sovente, sono udette Cannette, meglio conosciuta come 'Il Fosso", nome che è tutto un programma. Extilizzate dall'inciviltà dì qualcuno come discariche a cielo aperto. Ed anche qui il degrado si
molino Borghesi: un logoro, grande fabbricato fatiscente in evidente rischio di crollo, inva- lega con il tessuto urbano, essendo aridossodel centro: il Castagno è attiguo all'ospedaso e circondato da una folta vegetazione selvatica, con tutti gli annessi e connessi. Ed an- le. A questo quadro, non certo esaltante del panorama cittadino, costituito da ampie zone
oora la zona del Castagno, compresa tra la via omonima e via Giuseppe Contadini; i ruda bonificare, va aggiunto il degrado urbanìstico dell'antico centro storico, intorno alla Rocderi della chiesa del Riposo, bombardata nel '45 e rimasta diroccata ed anch'essa invasa
ca dei Papi, il piazzale della Rocca e la via che ha lo stesso nome ne sono un eloquente eda erbacce e rifiuti; parte di via delta Bandita, con grotte ed anfratti di epoca preistorica.
sempio. Sporcizia, dissesto, vegetazione lussureggiante fin sull'uscio di casa. E siamo alE fermiamoci qui. ma si potrebbe continuare nell'elencazione di queste brutture che
le soglie del duemila. Cosa hanno fatto i sindaci che si sono succeduti a Palazzo Dona, in
cozzano, come pugni negli occhi, con un contesto urbano che si direbbe civilizzato ma che questi ultimi cinquanta anni, oltre una dozzina, perriscattarequeste zone malsane dal lotale, evidentemente, non è, almeno non nella sua globalità. Passiamo all'analisi di queste
ro deprimente degrado, non certo con una cementificazione ad oltranza, ma con recupero
"isole" di abbandono e di colpevole trascuratezza, che nessuna amministrazione comunadi zone verdi e. come si usa dire, a misura d'uomo? Nulla di nulla!
le, e quindi nessun sindaco, ha cercato diriscattaree perciò di integrare nel tessuto urbaUmberto G. Rìcci
no della cittadina. Via delle Cannelle, specie nel lato destro di chi scende, si presenta come un "habitat" selvaggio, con costruzioni dirute e pericolanti, avvolte in roveti impenetrabili all'uomo ma non ad animali nocivi, come giganteschi ratti e rettili. Non credete a noi, interrogate gli abitanti di quella strada. Vi forniranno particolari inediti di convivenza con sor*
Quelle vie b o m b a r d a t e
Willy, simpatico
vagabondo
Non vedeva l'ora che siriaprisserole scuole dopo la lunga pausa delle vacanze natalizie. Che tristezza girare da soliper it paese, senza la simpatica compagnia di tutti quei
ragazzi e di quelle belle ragazze. Per non parlare poi di quei pezzi fumanti di pizza napoletana odi ghiotti'calzoni"ripienidibeciamella. Dimattinapresto sonoproprio una mano sanIl piatto piange. La solidarietà, per le famiglie di Montefiascone, è un optional, cui si ta e aiutano peri!resto della giornata. Cosi lapensa Willy, H cane abbandonato, ma non ranpuòrinunciare.Meglio un veglione o un viaggio alle Maldive. Fa cosi freddo. Eppure per con- dagio. questo sia chiaro, che tutta Montefiascone ha adottato e che fra tutte le compagnie
tribuire a tenere in vita l'Associazione di Solidarietà Patisca bastano poche migliaia di lire preferisce quella degli studenti dì tutte te età e di tutte le scuote cittadine. Liaspetta alla ferper famiglia. Se vivete soli dovreste versare alla Banca Cattolica 12 mila lire; se la vostra mata deipullman. Scendono a centinaia e sipuò dire che Willy ti conosce uno ad uno. Ed
famiglia è composta da più persone, non importa quante, ve la caverete con una offerta di ogni mattina sceglie it suo gnjppetto da accompagnare fin sulla porta della scuola. Dipen25 mila lire per un anno. E l'ambulanza, sperando che a voi non serva mai, potrà continua- de forse dal profumo della colazione che tengono in mano o che hanno nello zainetto, ma,
re ad essere utilizzata, gratuitamente, da chi ne avrà bisogno. Della scarsa sensibilità, fino- in ogni modo, Willy accontenta tutti e non fa distinzione fra liceali, ragionieri o maestre. E
quando i suoiamici entrano in classe, luise ne va peri fatti propri, salvo riandarli a prendera dimostrata dalle famiglie di Montefiasconeriguardoalle adesione per il 1995, si lamenre all'una e venti, al suono della campanella. Willy fu abbandonato da un padrone scellerata il presidente dell'Associazione di Solidarietà, Goffredo Balestra, f dati sono davvero
to, un paio di anni fa, sulpiazzale Roma, al centro di Montefiascone. Un cucciolone mite e
sconfortanti. A pochi giorni dalla scadenza, che peraltro viene prorogata a) 28 di febbraio,
giocoso che suscitò subito ìa simpatia dei frequentaton della piazza. Peppe e Cesare, i gesoltanto 400, su un totale di 5.029, sono state le famiglie che hanno effettuato il loro versastori de! bar Vittoria, nongii hanno fatto mancare mai iipranzo e la cena. Ma Willy èungimento a favore dell'Associazione, Sono stati incassati poco più di 10 milioni,rispettoagli olramondoe, come dicevamo poc'anzi. Usuo pasto lorimediasempre, specie fra gii studentre 100 preventivati se tutte le famiglie di Montefiasconerispondesseroall'appello. Il presiti. Di notte donne sotto iportici del bar Vittoria. Qualcuno gli ha gettato un vecchio magliodente Balestraricordaa tutti che, ottre alle quote familiari, non vi sono altre fonti di finanziane di lana sul freddo giaciglio. Ma durante queste recenti, gelide notti dìgennaio, Willy domento, se si esclude il modesto obolo corrisposto dal Comune che è sempre la decima parvrebbe aver trovato unrifugiomeno rìgido per dormire, perché non si è visto più raggomite di quello elargito alle società sportive. Pensate che l'Amministrazione Provinciale, cui putolato nelsuo consueto angolo. Durante iigiorno, Willy si incontra dappertutto, nelle viuzze
re fu fattarichiestadi contributo, non ha dato una lira. Insomma bisogna mettersi una madel centro storico o nelle strade della periferia. Non ha mai dato fastidio a nessuno e tutù gli
no sulla coscienza ed una sul portafoglio. Non dobbiamo permettere che l'ambulanza e tutvogliono bene. L'estate scorsa sisparse ìa voce che alcuni giovinastri, forse forestieri, se la
te le aftre benemerite attività di assistenza, operate in silenzio ed in segreto, al punto che sap- fossero presa con questo povero cane per sfogare la loro cattiveria. Per alcuni giorni Willy
piamo della loro esistenza, ma non ne conosciamo i dettagli, cessino da un momento all'al- sparì dalla circolazione e molti ragazzi delposto sì misero a cercarlo. Fu trovato nientemetro perché, magari, non c'è più una lira per pagare la benzina. Sarebbe di una gravità enor- no che sui litorale del lago, a cinque chilometri dal paese. H lago e la rocca, queste le sue
me. Non si pretende che tutte le famiglie di Montefiascone facciano a gara e si prendano
mete preferite durante l'estate. In questo freddo inverno bazzica più che altro la piazza. Aca spintoni per versare la loro quota presso la Banca Cattolica, dove è aperto un conto corcompagna, come dicevamo, giistudenti a scuola, li va ariprendereall'uscita e poi siintratrente a favore della Solidarietà talisca, ma che nemmeno il 10% di esse abbia sentito, fino
tiene con gli avventori deibar e delle osterie. Una carezza, un osso, unpezzo di pane e Wila questo momento, il bisogno di contribuire, è davvero deprimente. Speriamo che, passaly è contento. Tiguarda con ì suoi occhioni umidì e riconoscenti e poi trotterella verso Prate le feste, si trovi il tempo per assolvere a questo dovere. Lo esige lo spirito di solidarietà
to Giardino alla ricerca, magan, di qualche bella cagno/ina con cui scambiare qualche effuche pure non è mai mancato, nei momenti opportuni, da parte dei monte fi asconesi. Le spe- sione amorosa e poi a dormire sotto il porticato fra H bar e la banca, a sognare i suoi amise sono tante. Occorrerebbe una seconda ambulanza, bisogna rinnovare le lettighe, le apci studenti e. forse, il bel tempo che fu... prima che quell'ignobile padrone lo abbandonasparecchiature radio e sanitarie. Forti poi le spese correnti: telefono, luce, carburanti, guasti
se, proprio come un cane, una sera d'estate, durante la Fiera del Vino di qualche anno fa.
meccanici, pneumatici, lettighe, attrezzature varie. Non spegniamo, con la nostra indifferenU. G.Ricci
za , questa fiamma che arde da quattro anni sul colle falisco: sarebbe buio per tutti.
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LA VOCE - nu 2 - Febbraio 1995
NOTE DI AGRICOLTURA
Agricoltura autarchica
I nostri nonni, con saggezza, ricordavano spesso un proverbio che grosso modo dice: beato quell'albero che si ripara con le proprie fronde. Essi traevano cibo
e sostentamento dalla terra, solamente con il brutale lavoro fisico dipendente esclusivamente dalla forza delle braccia e dall'aiuto degli animali dell'azienda. Il lavoro dei campi cos ì tradizionale, permetteva un reddito di poco superiore allo stadio di sopravvivenza ma aveva un grande vantaggio: quello di non dipendere dal
mondo estemo e poter tirare avanti con le proprie forze e con le proprie risorse aziendali; in altre parole si ripara vano con le proprie fronde, proprio come dice il proverbio suddetto
Poi un giorno, poco più di un secolo fa', cominciò la modernizzazione
dell'agricoltura e incominciarono i guai. Si scoprì che le piante assumono gli elementi nutritivi per via radicale e più il terreno veniva fertilizzato più le piante producevano.
Nacque così la pratica della fertilizzazione con ¡concimi minerali. Le aziende agricole aumentarono la produzione di cibo permettendo di sfamare parecchie bocche
che prima soffrivano la fame, ma le spese aziendali, per l'acquisto dei concimi, incominciarono a salire vertiginosamente. I primi fertilizzanti furono i nitrati naturali, rappresentati dai nitrati del Cile.
Durante la prima guerra mondiale si scopri la produzione dell'ammoniaca per
via industriale ed incominciò la produzione di tutta la gamma dei fertilizzati azotati. Dopo la seconda guerra mondiale i concimi minerali erano in grado di soddisfare tutte le esigenze della produzione agricola, inoltre, si diffuse l'uso dei fitofarmaci ed iniziò una massiccia produzione degli stessi. Contemporaneamente
ebbe inizio e si diffuse capillarmente la meccanizzazione dei la vori agricoli. Nel 1950 ogni agricoltore produceva cibo sufficiente ¡jer quindici persone, tuttavia, nel frattempo molti agricoltori avevano abbandonato la campagna.
Considerando che la produzione agricola era aumentata notevolmente e le aziende agricole erano molto ridotte di numero, sarebbe stato logico pensare che
gli agricoltori avessero raggiunto un certo vantaggio economico. Ma purtroppo, come ben sanno tutti gli agricoltori, le cose non sono andate cosi, anzi la situazione
economica in questi ultimi anni è precipitata in modo disastroso.
E come si spiega ciò? Si spiega perché, nonostante sia aumentata la produttività del lavoro agncolo e sia incrementata la produzione agricola, le entrate nette degli agricoltori sono ridotte quasi a zero a causa di altissime spese di produzione che le aziende agricole devono sostenere. Ed allora come rimediare?
In base agli ultimi studi effettuati dagli esperti, l'unico rimedio è ritornare all'autarchia, riducendo drasticamente le spese per gli acquisti dei prodotti industriali
fuori dell'azienda. Per ottenere tale riconversione è logico che l'agricoltore debba
acquisire una mentalità del tutto nuova, per sfruttare nel migliore dei modi l'attitudine che ha l'agricoltura, essendo l'unico sistema produttivo in grado di trasformare l'energia solare, che è gratuita e non inquina, in zuccheri, grassi vegetali, proteine, vitamine, ecc.
Taii prodotti della fotosintesi, forniscono energia ed alimenti. Trasformando adeguatamente la cellulosa ed il glucosio si può ottenere la prodazione di combustibile per uso aziendale, un'altra fonte energetica sono i residui delle cotture precedenti, che possono essere trasformati rapidamente, con appositi enzimi, in concimi organici.
Le aziende zootecniche hanno un altro vantaggio e dovrebbero abituarsi presto a considerare che una vacca fornisce ogni giorno latte, ma anche letame per
produrre 1000-1500litri di metano, un maiale produce giornalmente letame per circa 300 litri di metano, un pollo dà un uovo giornaliero ma anche pollino per circa
20 litri di metano.
pag, 5
La Ginecologia
dell'infanzia
e dell'adolescenza
Nell'ultimo ventennio la ginecologia dell'infanzia e della adolescenza è
andata assumendo una sua collocazione di rilievo quale specialità riconosciuta a livello mondiale. I problemi fondamentali correlati a questa particolare branca della ginecologia sono soprattutto tre:
Il primo consiste nel tentativo di assicurare alla bambina e all'adolescente, sia normali che affette da forme patologiche, il migliore sviluppo fisico e psico-sociale.
Il secondo è legato al precoce rilievo di malattie croniche proprie dell'età
adulta.
Il terzo risiede nella necessità d( una sempre più vasta sensibilizzazione dell'opinione pubblica nei confronti dei problemi legati alla sfera genitale a cominciare dai periodo pre-riproduttivo, inteso come premessa per la
ginecologia dell'adulto che si realizza soprattutto attraverso la prevenzione.
Considerata l'infanzia come l'epoca della vita che va dal periodo neonatale fino alla fase prepuberale, vi è stata la tendenza a distinguere la pubertà dall'adolescenza.
Alla iuce di queste premesse è importante avere informazioni sul benessere e sui disturbi fisici ed emozionali delle giovani pazienti. Aflo stesso modo è importante durante l'infanzia misurare il peso corporeo, l'altezza e maturità sessuale.
L'inizio delia pubertà, la velocità di modificazione dei caratteri del fenotipo e psicologici ed il periodo di completamento di tali modificazione sono
motto variabili e l'età cronologica solitamente contribuisce in scarsa misura a fornire informazioni valide.
P per tale motivo estremamente importante registrare su una scala arbitraria ì parametri delle nostri pazienti pre-puberi e adolescenti per poter
seguire la loro crescita e il loro sviluppo. Questi diagrammi indicano le variazioni della statura e del peso corporeo riscontrate tra ragazze normali a
ciascuna età e sono espresse in percentuali.
Questi gradi di sviluppo hanno una utilità pratica in quanto sono in relazione all'ematocrito, la fosfatasi afcalina e la concentrazione di altre sostanze nel sangue e ci informano sull'eventuale ritardo della pubertà e della prima mestruazione e possono essere correlati con le esigenze nutritive
e con altri parametri di crescita quali gli stadi di TANNER per la valutazione dello sviluppo delle mammelle e del peli pubici.
La pubertà non rappresenta qualcosa di silente, bensì un momento
chiave in quanto pone il problema dell'accettazione del ruolo femminile e
della mestruazione collocandosi il menarca approssimativamente a metà
dell'evento puberale, cosi come, attraverso l'adolescenza, si dovrà verificare il passaggio dalla pre-genitalità alla genitalità adulta.
La pubertà, dunque, è una fase dello sviluppo durante la quale si verificano profonde acquisizioni ormonali, fisiche e comportamentali. L'individuo acquista la capacità di riprodursi, ossia, si formano gameti vitali che
vengono trasportati attraverso un sistema riproduttivo in fase di completa
maturità.
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pag. 6
LA VOCE - n° 2 - Febbraio 1995
Informazioni agrarie
Taccuino economico e tributario
A cura de! Dott. Franco Radicati
In dicembre, come ogni anno, un importante quotidiano economico nazionale ha
pubblicato la graduatoria sulla qualità della vita nelle provincie italiane. Nella classifica
generale, Viterbo sì è classificata al sessanta! re esimo posto su 95 province, risalendo
ben 14 posizioni, in quanto lo scorso anno era settantasettesima. Riteniamo interessante riportare la posizione della nostra provincia per alcuni tra i vari indicatori socioeconomici considerati per il 1994 in tale ricerca, confrontandoli con quella dì alcune province del centro Italia.
Indicatore
Viterbo Siena Grosseto Rieti Terni Perugia
Reddito pro-capite
56°
52°
63"
33°
59°
55°
Depositi bancari per abitante
55°
17°
49°
62°
57°
41°
Inflazione
26°
25°
71°
12°
11°
20"
Prezzo mq abitazione
33°
82°
33°
18°
12°
83
Disoccupazione
56°
35°
51°
60°
62"
53°
Disoccup, giovanile
95°
2°
34°
54°
93"
37°
Failimentì
39°
43°
70°
15°
42'-'
71°
<:
7°
42°
Nuove imprese
38°
65°
41°
9
Classifica generale
63'-
12°
27°
45°
40
48
Il reddito pro-capite ci vede con 24,26 milioni a testa alla 56.ma posizione dopo
Rieti (27,51%), Perugia (24,9 mi) e Siena (25,45 mi). In compenso, superiamo Terni
(22,59 mi) e Grosseto (21,02 mi), I Risparmi per abitante, pari a 13,53 milioni, ci pongono alla 55,ma posizione, molto lontani da Siena (20,37 mi) e anche dopo Perugia
((16,10 mi) e Grosseto (15,10 mi) m a ancora prima dì Terni (12,61) e Rieti (11,21). L'inflazione. p e r l a quale con il 4,1% raggiungiamo il 26.mo posto, ci vede ancora perdenti nei confronti di Terni (3,6%), Rieti (3,7%) e Perugia (3,8%), mentre siamo appena dopo Siena che con il suo 4,0% ottiene il 22.mo posto. Siamo però in buona compagnia,
perché alla 26.ma posizione, insieme a Viterbo troviamo città come Bologna, Cuneo, Como, Trento... Grosseto, invece, con il suo 5,2% di inflazione si trova distanziata al 71.mo
posto. Buone notizie invece per chi vuole comprare una casa, in quanto il prezzo medio delle abitazioni al mq. trova la nostra provincia, con 1,8 milioni, alla 33.ma posizione, a pari merito con Grosseto, I prezzi medi nelle altre provìnce sono: Perugia 2,8 mi.,
Siena 2,750 mi., Terni 1,500 mi.
Per quanto riguarda la disoccupazione, invece, la più bassa percentuale di disoccupati sulla popolazione è vantata da Siena, che con solo il 7,77% raggiunge la 35.ma
posizione. Viterbo con il suo 12,94% si pone dopo Grosseto (11,52%) e Perugia
(11,98%),'ma prima di Rieti (14,07%) e Terni (14,37%). Pessimo invece il risultato di Viterbo per quanto riguarda la disoccupazione giovanile: su 95 province la nostra risulta quella che vanta tra i disoccupati il più alto numero di giovani! Ben il 74,37% degli iscrittl alle liste di collocamento della nostra provincia ha infatti una età inferiore a 29 anni, mentre in provincia di Siena, che ha la seconda percentuale più bassa in assoluto, i
giovani rappresentano solo il 47,89% del totale. Le percentuali delle altre provìnce: Grosseto 57,00%, Perugia 57,33%. Rieti 59,88%, infine, molto vicino a noi. Terni, con il
72,47%.
Questo dato dovrebbe far riflettere le istituzioni del nostro territorio, che dovrebbero impegnarsi per creare maggior spazio occupazionale ai giovani, anche se la prima lettura potrebbe far immaginare che dipende dalla buona capacità di assorbimento della
disoccupazione di persone più adulte.
In compenso, da noi sembrano godere più buona salute le imprese: sono infatti più
rari i fallimenti, mentre è buona la percentuale di nuove imprese. Per quanto riguarda i fallimenti, infatti, Viterbo ha solo 21,66 imprese fallite ogni mille registrate, mentre
tranne Rieti (13,88) tutte le altre hanno una incidenza maggiore; per quanto riguarda le
nuove imprese, a Viterbo ne sono nate 7,15 ogni mille già registrate, superata solo da
Terni con 7,93 e Rieti con 7,91.
Infine la classifica generale, che tiene conto di altri elementi diversi da quelli economici, ci vede purtroppo ben ultimi fra le sei province considerate!
Informazioni di difesa delle colture
e dì politica agraria a cura del Dott. Massimo Angeloni,
Via Nazionale 6, Montefiascone - tei, 0761/820716
Per il mese di febbraio, i consìgli di tecnica colturale non si
discostano molto da quelli del mese di gennaio.
Per l'olivo verso la fine del mese si dovrebbe iniziare la potatura, dove naturalmente non si sia già intervenuto approfittando, nel mese trascorso, del tempo a disposizione per effettuare questa operazione. Una particolare raccomandazione,
per me sempre importante, è quella di disinfettare bene i tagli
occorsi per asportare i tumori della rogna; tale disinfettazione può essere fatta con prodotti cuprici o con soffato ferroso ad
alta concentrazione. Dove nell'anno precedente si sono avuti attacchi di ciclonio (occhio di pavone), si può, alla fine del
mese qualora si abbiano situazioni locali con temperature più
alte, effettuare la ricerca dell'eventuale infezione residua ed eventualmente iniziare il trattamento di fine inverno. La ricerca
si fa nel seguente modo: si immergono alcune foglie in una soluzione calda (a 60 f l C) dì soda caustica al 5%, per circa 3/4 minuti e se compaiono subito le tipiche macchie tondeggianti e
scure significa che l'analisi è positiva. Il trattamento da effettuare sì basa su prodotti cuprici (poltiglia bordolese all'I ,5%}.
In alcuni casi, nelle varietà precoci, alla fine del mese alcune Drupacee sono già con le g e m m e rigonfie e da quel momento si può iniziare un trattamento preventivo contro la bolla e il corineo del pesco con formulati a base di ziram o dodina. Questo tipo dì trattamento è valido fino alla fase dei "bottoni rosa". Se ci sono stati nell'annata passata attacchi dì fusicocco o citospora sarà bene aggiungere allo ziram del ditianon oppure usare una miscela di carbendazin-clortalonil.
Sulle altre drupacee (albicocco, ciliegio e susino), dalla
fine del mese fino all'ingrossamento delle gemme, si può usare un prodotto cuprico come la poltìglia bordolese oppure ossicloruro di rame e calcio con aggiunta di solfato di potassio.
Sulle Pomacee, solo nel frutteti dove si è avuta una presenza massiccia di psìlla, in corrispondenza dell'ovideposizione,
si può intervenire con D N O C ammonio fino all'ingrossamento
delle gemme.
Per quanto riguarda la difesa delle nostre colture ricordiamo che la lotta contro le principali crittogame inizia effettivamente dal prossimo mese.
A questo punto, particolare attenzione vorrei fosse rivolta
a quanto segue.
Per chi fosse interessato a impiantare un nuovo oliveto
oppure a risanare quello già esistente, si può accedere a dei finanziamenti della Regione Lazio in base alia L.R. 37/80 che
prevede la concessione di contributi in conto capitale nella misura del 4 0 % e un mutuo integrativo decennale con due annualità di preammortamento.
Altra situazione favorevole al momento si ha per quelle aziende che presentano passività onerose derivanti da investimenti aziendali, per le quali è previsto un intervento della regione Lazio per II consolidamento delle sopradette passività. E*
importante ricordare che questa legge prevede l'aiuto oltre che
per le cooperative e le associazioni anche per le singole aziende agrarie.
Ultima nota importante riguarda il Reg. CEE 2080/92 che
prevede interventi a favore delle aziende agricole che attueranno piani dì forestazione.
Comunque di questo ne riparleremo nel prossimo numero,
anche se chi avesse necessità di chiarimenti può
interpellarmi
fin da ora.
NgrdjniVMobili)
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LA VOCE - nu 2 - Febbraio 1995
pag, 7
Inaugurata la sesta filiale
delia Banca
Cattolica
Il 22 dicembre scorso, alla presenza di numerose autorità, di un folto
gruppo di soci e di numerosi cittadini, è
stata inaugurata a Tuscania la sesta
filiale della Banca Cattolica. Il "classico" nastro è stato tagliato da S.E. il
Prefetto di Viterbo, dottor Moscatelli, coadiuvato dal sindaco di Tuscania
sig. Brachetti. Dopo la benedizione
dei locali, impartita da S.E. il Vescoco
Fiorino, il Presidente della Banca,
dottor Rodolfo Manzi, ha voluto ringraziare i presenti per la loro partecipazione all'evento, tracciando le linee
guida e lo spirito con cui la Banca inten-
senatore Signorelli e dell'Onorevole
Parenti. Prosegue quindi la politica di
rafforzamento della propria presenza
sul territorio da parte della Banca Cattolica, rispettando in pieno il ritmo dell'apertura di una filiale all'anno. La
scelta di operare su Tuscania scaturisce da un accurato studio del territorio
dal quale si ravvisava la necessità della presenza di una Banca con forte vocazione localistica sulla cittadina in
questione. D'altronde, le caratteristiche imprenditoriali dei tuscanesi, la loro laboriosità e la loro propensione al
risparmio, rendono molto simile que-
de operare su Tuscania. E' successivamente intervenuto il sindaco Brachetti, che ha portato il saluto della cittadinanza. Ha concluso gli interventi
S.E. il Vescovo, Tra le autorità presenti si annoverava la partecipazione del
sta piazza a quelle dove la Banca Cattolica è già presente; pertanto il tradizionale stile di far banca da parte dell'Istituto Falisco può ragionevolmente
costituire un fattore di successo su un
contesto economico e sociale che pre-
senta tante affinità.
Per altri versi, in controtendenza rispetto ad altre realtà del viterbese, l'Amministrazione locale in questi ultimi anni ha dato un forte impulso al rafforzamento dell'immagine di Tuscania come città d'arte rivalutando, con la giusta enfasi, lo splendido patrimonio artistico e archeologico di cui gode. E' stato compreso che l'arte e la cultura non
rappresentano soltanto motivo dì ricreazione morale, ma offrono anche ampie possibilità di ritorni economici se si attivano le strutture necessarie per una migliore ricettività turistica, creando altresì nuove
opportunità di lavoro per tanti giovani in cerca di prima occupazione.
Quindi è con il proposito di assistere finanziariamente le iniziative imprenditoriali finalizzate a creare sviluppo e benessere, affiancare le attività tradizionali già esistenti, suggerire le migliori soluzioni per
la gestione del risparmio delle famiglie, che la Banca Cattolica si presenta su questa nuova ed importante piazza.
Una p r o p o s t a p e r l ' o r i e n t a m e n t o scolastico s u p e r i o r e
La proposta
è... l'Istituto Magistrale
hanno scelto il settore linguistico conseguono
(l.r.)
diploma corrispondente
e possono lavorare
come
una
campi socio-economico
e turistico, dove
scuola rinnovata. Segue, infatti, un moderno
pro-
sita la conoscenza
di Montefiascone,
gestito dalle Suore
tine, che si configura
attualmente
getto educativo che lo ha trasformato
o Sperimentale
Benedet-
in un Lice-
a doppio indirizzo: Linguistico
e
Pedagogico.
co ottengono,
invece, il diploma
affianca, alle mate-
sionalmente
e possono
nei
neces-
pedagogi-
nel settore dell'assistenza
cesso ad ogni facoltà
gia. pedagogia
e sociologia
nell'indirizzo
peda-
i tempi, dove ogni componente,
fondamentali.
La Scuola Cattolica collabora con la fami-
cessita di guida, amicizia e
dalle Suore al
Media, considerando
che in parte si decide del fu-
turo dei propri figli.
Cinzia Capuano
preside, al personale docente e non docente, è
gogico.
Al termine dei cinque anni gli allievi
che
comprensione.
Questo articolo è un semplice invito alla riflessione sulle scelte scolastiche dopo la Licenza
Universitaria.
Si tratta, pertanto, di un Istituto al passo con
psicolo-
parte di una unità scolastica finalizzata non solo
TEMPO DI REGALI:
regalate o regalatevi un paio d i occhiali,
la metà del prezzo ve la regala
s.d.f. d i M a r r o n i & C .
Ç g / f f f C A
D££ft
BRUCCHI
(QHPTIES
LENTI Q f l - L T }
p e r u n a v i s i o n e s u p e r i o r e al n o r m a l e
Ci Ci
d
LENTI ( C O S M )
invisibili e protettive
VEDIAMOCI... MEGLIO!
nel
prima dì essere studente, è una persona che ne-
sociale e
tre lingue straniere • Francese,
Inglese e Tede-
e umana,
glia e diviene essa sfessa tale perché il giovane,
infantile. Entrambi gli indirizzi offrono il libero ac-
e delle discipline
e crescita spirituale
di
rie umanistiche e scientifiche di base, lo studio di
sco - (ind. linguistico)
maturazione
pieno rispetto della persona e dei valori umani e
profes-
di maestri
operare
alla formazione culturale del giovane, ma alla sua
civili
straniere.
I giovani che scelgono l'indirizzo
Scuola Elementare
Il corso (quinquennale)
di più lingue
il
La Tipografia de "La Voce"...
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pag. 8
LA VOCE - n° 2 - Febbraio 1995
Ci piote riportare una pagina del settimanale
«Roma • Antologia
illustra-
ta» del marzo 1874 - soprattutto pere/té si parla di un figlio illustre
nostra terra: H Cardinale
della
Tarquinì di
Marta
m o
n MARZO ÌS74
a n n o n. 2i I
CRONACA
/ARTISTICA
^CIEKTIFICA
^ E T T E F ^ A R I A
Lettere, ragli »-pontili, '<j altro eh» riguardo
il giornaJa dava inviarsi, franco di posti, all' AMJÌIHISTTUIZIOM, Palano dei-Governo Vecchio a," 30, Roma.
Noe »1 rwtStnifcono 1 raiDOBCvilU.
UDITORE Prof. PIETHO CRISTIANO
. DIRSTIORS Dati. AGOSTINO BAHTOLINI
SS9KSTAJÌ10 QIUSEPPE AMO»!
SOMMARIO
beraziono, proposi di entrare nella Compagnia
di Gesù, come foce ai 27 d'Agosto 1837.
Compiato il biennio del ano Noviziato, fa
dai Buoi superiori impiegato per dieci anni
I ^ c l B l o n U — n CudlmU TvfnJil. — Li »cicli
a i > u . IMpUt» di lUffMilt) utili IIUH Y.Ucim. — ertiti full* eroe*. Qohdro (Iti F. Dwehw»nd»n- — Gwl di*
oolantLL HUU» i* *rr»*to di BoatmhU 0*IUaì- — Db piscili Bl*nd.rdo. B»iiii dì rlcuu la or* •
tali i*l BI*i*-AJiè
Fulfl.
T m I O . — Vu*6. — Tortn»t* Tu». H*t»Bto i l Applilno
Buie Usi. Cnlnui. — Colini»
dallo B*U1 Arti- fini, > ftu. —
L'Itila. Monili dal >ref. iati.
Stldilu FruitwM. CnttmUtf><«u > Jtnj
L* (*»stolli. Bnulto, — inlma* * prtnlo. — J]
pumi* , L i Bill* OludioJiT* di
II Cardinale Tarquinì
Diamo quest'oggi il ritratto di questo iliUEtra
Porporato, tolto recentemente alla, vita e alle speri ma della Chiesa, trascotai appena dne mesi dalla ..
stia promozione al Cardi'
nalato, e la cui perdita fn
càusa di dolore sincero e
profondo in tutti i buoni
Cattolici
H Card. Camillo Tar*
qaini nacque in Marta,
Diocesi di Montefiascone,
ai 23 di Settembre dell'anno 1810 da famiglia onorata ed agiata, discendente
per linea materna dai l a m -ubertini dì Bologna, che diedero alla Cattedra di S.
Pietro Benedetto I I T . Ebbe là ina prima educazione
in- quel Seminario diocesano; indi renato in Roma
si applicò allo stadio del
Diritto, e fece pratica d'avvocatura tra gli addetti alla S. Congregai ione
del Concilio. Ma dopo qualche tempo il buon
giovine che avea un'inclinazione spontanea
allo stato ecclesiastico e forse già da un pezzo
meditava di dedicarsi interamente al servigio
di Dio e della Chiesa, abbandoni la carriera
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nello insegnamento delle Lettere in vari collegi; e da per tutto egli lasciò gran nome e
amore di sé.
•
Chiamato a Roma gli fu data a reggere
la Cattedra di Diritto Canonico nel' Collegio
Romano, ed in essa egli riedè per lo spazio
di vent'anni continui, insognando quella acien-
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IL (I0MIUE V PUBBLICA TUTTE LE DOMENICHE
numerosissimi suoi discepoli. I n pari tempo
tigli trovava il modo e l'agio di far mostra
dell' ingegno, che possedeva fervidissimo, e
della immensa sua erudizione s dottrina in
altre cose ancora e massime nell'approfondirai nella scienza archeologica. Fu
egli che pel primo giunse a rintracciare a punta
d'ingegno il vero modo di
leggere la misteriosa lingua Etnisca, di cui pubblicò i primi s a g g i , che
poi sudò perfezionando Ano
a ritraine compiutamente
la grammatica e buona
parte eziandio dal dizionario, sul tasto di oltre dugento iscrizioni , eh' egli
tradusse e commentò con
ammirabile acume.
Essendo stato in seguito
dal Sommo Pontefice nominato consultore di molte
Congregazioni ecc le si astiche, e infine prima, coadiutore e poi Teologo effettivo della S. Penitenti eri a,
egli tralasciò d'insegnare
il diritto canonico, ma non
cessò punto di affaticarsi
senza posa nSreqnio a vantaggio della Chiesa.
Fin dall'età sua giovanile avea dato alle stampe
la tavole sinottiche del gius
canonico; ed essendo professore nel Collegio Romano pubblicò le istituzioni
del Diritto pubblico occi emastico, oltre parecchi
opuscoli di materie canoniche e d'archeologia.
Allorché fa discacciato
insieme sgli altri suoi confratelli del Collegio
Romano, egli riparò presso un ottimo Sacerdote suo amico nell'opizio di S. Giovanni dei
Fiorentini, ed ivi, quando meno se l'aspettava,,
ricevette l'anno mio della sua promozione al
Cardinalato, che dove» farei nel Concistoro
del 22 Dicembre, Adoprò quant'era !n suo poM-i -mr ; — i;
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dovette accettarla por volero espresso del S.
Padre,
Ma Iddio, siccome molto bene disse un.
ottimo giornale dalla nostra città, volle piuttosto mostrarlo che darlo. Infermò di acuta
plaurìtide, o il male ribelle a.d ogni cura 11
fini in 10 giorni.
11 Cardie .ilo Tarquinì spirava nel bacio del
Signore la mattina dal 15 Febbraio di quest'anno 1874,
Il ricorda di qnest' uomo du tlissi mo, ma.
sovratutto esemplare, pio, modesto, o fortemente divoto alla Chiesa è di quelli che non
si cancellano dalla memoria dei posteri.
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LA VOCE - nu 2 - Febbraio 1995
"LA VOCE" E' GRATA Al SUOI
SOSTENITORI: Torri Cario Alberto. Presciuttini Andreina Moreschi Ferruccio. Carelli Luigi. Giocoli Vera. Bruschi Franca. Francesi™ Mario, Maestre Pie - Celleno. Com meninoci Clara. Giuri Maria Giuseppe, Colinvilti Gaetano. C a nvil, Porroni Leone, Pogge!« Giovanni, Cacaltoro Pielro. Piergentiii Isidoro, Monanni Conielia, Braguti Ottavio. Parafi geli Giuseppe. Crocetti Clemsnle. S malora Romolo, Rovella Liliana. Marietti Torquato, Manzi Salvai Ore, Sacco Gildo, Barloleschi Francesca. Carelli Marcello, Bufoni Laura, Ciucct Massimo, Fortunio Pasquale, lovane Raimondo. Mecali Giuseppe. Scaipulla Antonio, Bacchiarli Antonio. [1993- Morano Renato, Carelli Lidia, Santini Fabiola Brachi™ Mario, Pasqualino Venerina, Pozzi Fernando. Moscetti Mauro, Paolini Silvano. Mazzetti Maria Pada, Buda Ermenegilda. Fatma Olindo), Sensi Orilramma. Accian Iolanda, Carelli Alberto. Chiovelli Evandro. Banolescfii Mario, PicioUo Diodato e Camicia Enrico, Fononi Romano, Ceccarelli Domenico, Angelo™ Vittorio, Marsiglio™ Domenico. Bracoloni Pietro, Biella Santa, Ferri Aldo, Manzi Antonio. Ceccarini Paoto Stecconi Maria, Tontoni Michele, Dei Svaldi Gimranni. Presciuttini Augusto, Marietti Filippo, Ciripiochto Olmeto, Pepponi Alessandro. Ceccarelli Luigi, Mezzerti Fausto. Caiasca Fernando, Batlaglml Fabio, Malucci Enrico, Luzzi Mario, La Corte Dante. Biachino Alessandro. Bracriino Graniranno. Menichelli Maria, Foto Lidio, Isolina
Trapè. Trapè Settimio. Giuslo Settimio. Giusti Rossana. Spetapanr Vincenzo, Mosca Anlonio. Mosca Marino. Famiglia Scalra.Cecctielti Gianfranco, Baiarono Pielro. Criincotlo Galliano, Cjucci Elio, Zerbini Sandra, Oriet Vera. Fniicca Bruno Ranaldr M Gigliola,
Gianlotenzo Ottavio. Bradi ino Rinaldo. Bian catana Flaviano, Burla Marzio. N N.. Cassa di Risparmio. Manzi Felice, Brachino Domenico, Marmo Luigi. Trape Alcide. Rubeca Cesarina, Mocini Secondo e Filippo, Bonrf Vincenza, Carlo Gen. Masdoli, Ciucci GolIredo. Bandescfii Franco, Lanzi Pierina, Gallone Domenico, Ubateli Enzo, PieitopaoS Vincenzo. Pieltopaolt Giuseppe. Pezzato Lina,
Feni Sante. Brachini Duilio, Gargiullo Mana Cecilia, Ftocciii Bernardino, Biagioni Adem. Belella Stelanoni, Anzellni Giovanna.
Giraldo Gino. Fumoso Bruno, Napoli Sandra, Ricci Giuseppe, Maestre Pie Piansano, Bartocani Giuseppe, Ranuccr Lorenzo. Mocini
Chiara. Ceccfielti Gianlranoo, Giraldo Luca, Piergiovanni Paolo, Sensi Loreto, Nevi Primo, Bracoloni Bruno, La Placa Pasquale,
Sbarra Odorico, Simombelli Elena, Crocciti Franca. Stelanoni Ida. Piovanelli Anna.Tangari Nicola e Francesco, Paoletti Ouintalino.
Pesò Elio, Mocini Mario. Donati Enio, Piallo Calisto Ceccarigtia Gilberto. MemcheHi Vincenzo, Fumagalli Anna. Gamben Maria.
Carietti Mauro, Ciuchi Tabarri™ Renata
UftCi: Gaddi Giuseppina. Ma rz etti Amedeo. PicioUo Pretto. Chiatti Roberto, Tamantmi Amalia, Cipriani Ferdinando. Mezzetti Già
tanto. Troccaioli Vincenza. Bartoiescfii Pielro. lacoponi Aldo. Giusli Mirella. Lozzi Cristina. Padelli Italo. Crocetti Antonio, Brodo Settimio. Santini Giancarlo, Pecoroni Romolo, (1993- Cassa di Risparmio: Croccoletta Edo. Marni Vito. Palombo Angelo, Marianelto Filippo, Basili Luigina, Brodo Settimio), Quatlranm Adelio, Camicia Ugo. Buria Vincenzo, lacoponi Gino, Razzano Conceno, Roseilo Giampietro, Ricci Genuino e Massimo, Galletti Antonio, Modni Guido, Cascato Giuseppe, D Francesco Mons. Zanetti. Burla Domenico. Rocchi Lmda. Mecali Dante, Trapé Fedenco. Salmislraro Pier Luigi, Gianlorenzo Antonio, Romiti Dorindo, Paole tir Fau
slo.Toniggrani Gina. Pezzato Rinaldo, Trapé Ardello, Pezzalo Anilio. Lo Cane Antonio, Cordovani Vello, Mezzoptcchio Daniela. Severini Vincenzo. Lupino Celestino. Modni Senimio, Trapè Antonio, Paolini Felice. Paolini Monra, Eredi Cappelloni Atltio, Sondi Maria
Sensi Italo, Mosdno Domenico. Cicoria Franco. Adamo Marta, Sacripanti Dante, Lanzi Renaio, Ranucci Valter, Onotn Pierino.
Marchetti Alberto. Rubeca Mario. Ceccanglia Ignazio. Bucaccro Settimio. Pierri Ettore. Panichi Giuseppe. Gianloranzo Raffaela.
Beileggi Mario, Tabamnr Giovanni. Scoponi Pietro, Salmislraro Franco. Paolini Nicola, Menghini Felicita. Belteggi Luca. Lorenz oni
Carlo, pepponi Umeerto
BENEMERITI: Arcangeli Giuseppa. Mecali Michele, Uvim Rosa.Buzi Roberto, Cappanrtella Massknino. Lanzi Pietro, BrachrnoCaiislo. Benedetti Mario, Nicolai Armando. Carini Clara, Bonrfazi Paola, (1993-94 Cassa di Risparmto: Camicia Emilio, Cricco Govan
Battista, Procacci Luisa. Ugoiin Angelo, Zampetta Cario, Marni Marco, Marni Luigi Feloni Benna. Fomasmi Gloria, Fomasint Albertina], Bracaccini Antonio, Menrcbeili Giovanni, Spigaglia Caria. Lrverztam Massimo. Bdlonio Alberto. Morano Renzo, Saccarello E.
lio. Fani Pierina, Barcarolo Renato. Corta Maria. Fillè Guido. Fiiè Loretta. Maurizi Manno, Maurizi Dina, Feloni Giuseppa, Fern Giuseppe, Bel la ma firn Franco. Cappa nnella Rinaldo, Ranucd Wallet. Fiorumi Pielro. Feloni Enza, Chiricotto Mano. Vincenti Fernanda,
Fimaga>i Rosa, Raggi Giuseppe. Tabarrini Marino, Galletti Armando. Pecoroni Guido, Materazzmi Giulio, Capitini Gianlranoo,
Smalora Tiziana. Cartelli Vincenzo. Santi Ettore, Maunzi Paolo. Cammisa Antonio. Pescatore Seslilio.
pag, 13
Un ideale senza confini
Direttamente
da Vetrato:
CIAO, AHOY.
SAHHA,
CHAO!
Vi abbiamo salutato nelle nostre lingue native, però è lo stesso spirito che ci
unisce. Il Signore ci ha ispirate ad e n l r a r e i n questo monastero carme! ita no quand o ognuna di noi aveva tutt'altri progetti.
Rita, che lavora in fabbrica, era rimasta conquistata dal M o n z a m b i c o dopo
un'esperienza di missione.
Maria, infermiera,
era prossima
Marta, commessa
in un negozio d'abbigliamento,
bambini
malati di
alta laurea in
medicina.
voleva prendersi
cura
dei
mente.
Anna, segretaria
d'ufficio,
Maruska. impiegata
era già pronta per partire
alle ferrovie,
sognava
il
e stabilirsi
Sr. Maria Fiorella, aveva davanti a se una brillante carriera
Dasa, fresca fresca di diploma, pensava
a
Londra.
balletto.
odontotecnica.
ad una fattorìa e a una famiglia
nu-
merosa.
Sr. Maria Rosa, che lavorava
co!) al volontariato
in fabbrica,
e a frequentare
Teresa, segretaria
d'ufficio,
corsi
dedicava
H suo tempo libero
(po-
van.
voleva affermarsi
come
modella
N e s s u n o di questi progetti si è realizzato, perché Dio ne aveva altri. Infatti
quel qualcosa che continuavamo a cercare inconsciamente, in realtà era Qualcuno, che ci ha conquistate senza che neanche ce ne accorgessimo. Qui abbiam o capito che abbiamo fatto bene a fidarci perché ciò che conta è l'Amore che
Gesù ci dona e che nessuna ricchezza al m o n d o p u ò uguagliare. Abbiamo scoperto che, anche se le nostre storie e le nostre età variano, p o s s i a m o creare u na vera vita di famiglia e cosi sostenerci a vicenda nel c a m m i n o verso Dio
E ' p r o p r i o un gran mistero, c o m e tante donne (ora s i a m o in 25) possano vivere tutte insieme nella gioia (!}.
Eppure i nostri giorni scorrono alia presenza di Dio fra momenti di preghiera e d i studio, dì lavoro e dì ricreazione. La via comunitaria rende ogni giorno un
po' speciale perché offre continue occasioni di arricchimento reciproco: nello
scambio di idee, nella c o n d i v i s a n e di u n o stato d'animo, nelle capacita e talenti di ognuna, anche nella presenza semplice e serena di ogni sorella, cosi oom'è.
AMICI DELLA CATTEDRALE
Desideriamo essere una c o s a sola con G e s ù , perii m o r d o e ogni fratello, vi-
cino o lontano Silenziosamente vi siamo accanto con la nostra unica possibiliSono entrati a far parte degli "»mici della cattedrale"; Pietropaoli Giuseppe. Cristina Sacco, Fumagalli Anna, Remoli Lucci Liotà: la preghiera.
nella, Nami Giuseppe-Mocini Roberta, Francesini Mario, Monanni Cordelia. Ficari Francesca, trapé Domenico. Signora Scalra, Ceccarelli Caterina, MarzettiToiqualo.Scoponi Nunziata. Zampetta Francesco, Guerra Felicita. Bonetti Maria, Luzzi Lucia e Clara. BarLe vostre sorelle in G e s ù vi augurano un buon anno nella speranza di potertolesctii Francesca. Ranaltf Franco, lacoponi Rosa, UbaJdr Martina, i familiari in suffragio di: Angeioni Viltono, Sislemini Franco, Maci conoscere.
na Pecug. Antonietta Tarassi, Caterina Burla, Noemi Radicati. Fedele Castellani
ANAGRAFE CITTADINA
Monastero
MATRIMONI: Marni Giuseppe e Modni Roberta; Sguazzino Nello e lede Liana; Lombari Patrizio e Scoponi Anna Mana
NATI: Costanza Dementi di Massimo e Soalofini Stefania. Fabio Tabarrini ri Giovanni e Speranza Marra
MORTI; Maccafeo Irma l921:Buria Caterina 1903; Bamtna Agnese 1912; Mancini Ada 1916; Sislemini Franco 193?;
Ceccarini Paolo 1912; Racftcati Noemi 1909; Ceccanni Giuseppa 1914; Napoli Ida 1907; larossi Antonietta 1933; Angetoni Vittorio 1922; Borri Gino 1924; Castellani Fedele 1916.
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Montefiascone - azienda 16 ettari con soprastanti piante d'olivo e vigneto. L. 450.000.000.
pag. 14
V
LA VOCE - n° 2 - Febbraio 1995
E' giunto il momento di sciogliere le vele(2
Noemi Radicati
T,n
- W)
6/10/1909
Fedele Castellani
Caterina Burla
16/4/1916 - 21/1/1995
Abbiamo pubblicato una sua loto
quando era giovane militare in
Albania, qualche
mese
fa... Chi
pensava di ritornarci sopra per
annunciare la sua
chiamata al cielo?
Ruvido ma schietto come le piante
della sua vigna, che Fedele coltivava con passione, è
andato a congiungersi per sempre con il figlio Lorenzo
perduto nel 1981. L'amore per il figlio perduto l'ha riversato lutto sul nipote Giampaolo, per il quale stravedeva, anche se voleva molto bene agli altri due nipoti
Paola e Pietro, figli di Iolanda sposata con Agostino
Nevi. Pochi mesi è durata la sua malattia; ha visto vicini
i suoi cari, specialmente la sposa Ermelinda e la nuora
Rosa. Fedele dal cielo continuerà a proleggere i suoi
cari e ad essere ancora l'amico di tutti i Fiordinesi.
14/4/1903
- 9/1/1995
D o n n a di c a s a e
rinomata
sarta,
sposata
con
Giovanni Manzi,
ha tirato avanti Ire
figli: G i u s e p p e ,
Margherita
e
Maria,
che
le
hanno donato 6
n i p o t i e la p r o nipote Lucrezia.
Nina è stala una
donna forte, non si dava pace solo per la morte
della figlia Ghita. «Perché il Signore non ha
portato
via a me!» r i p e t e v a s e m p r e ! P o i
aggiungeva «Sia fatta la Sua volontà!»
Ora gode con lo sposo e la figlia la vita eterna
di Dio,
Paolo
Ceccarini
5/7/1912 - 24/12/1994
E' salito al cielo
all'età di 32 anni il
giorno 24/12/1994.
La sua vita è stata
attiva e laboriosa. Per
i valori cristiani in cui
ha sempre creduto
nella vita, è stato di esempio per i suoi famigliari.
La moglie Cordovani Ermelinda, le figlie, il genero
ed i nipoti Andrea e Stefano, lo ricordano a quanti
lo conobbero.
Vittorio
Angeloni
7/2/1922-28/12/94
Falisco purosangue, è stato prigioniero durante
l'ultima guerra;
poi a Carrara ha
conosciuto
la
sposa Silvana
Castelli, dalla quale ha avuto due figli, un maschio
felicemente sposato ed una femmina, Maria Rita,
che è salita al Creatore all'età di 24 anni.
Da circa 20 anni era ritornato al suo paese d'origine.
Ha trascorso 34 anni in Polizia. Vittorio era il classico burbero benefico. Ora è nella gioia di Dio Padre.
INSTALLAZIONE
ELETTRODOMESTICI
S e n ' é a n d a t o il 9
d i c e m b r e 1994 all'età
di 61 a n n i , l a s c i a n d o
n e l d o l o r e la s p o s a
Linda e i figli Antonio
e Lino,
Come fabbro, anche in
Paradiso, troverà qualche lavoretto da c o m piere. Gli auguriamo di
cuore la pace di Dio.
Molte persone ricorrevano a lei... e lei pregava
per loro, ma sempre nel rispetto delle norme
d e l l a C h i e s a , Da t a n t i a n n i r i c e v e v a la
Comunione a casa, finché ha voluto incontrarsi
per sempre con il Signore e godere con Lui la
pace eterna.
Franco Sistimini
M
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Sr. Elisa, c o s i si
c h i a m a v a da religiosa, era nata a
P a t e m o c - c h i o 80
anni fa. Da bambina andava a scuola
dalle M a e s t r e Pie.
Raccontava lei stessa che un giorno, passando per il Corso, ha sentito una voce dirle: questo è il tuo posto!
Difatti è d i v e n t a t a S u o r a del Divino A m o r e ,
sempre esemplare, disponibile in tutte le case
dove è andata: Roma, Montopoli, Marciano di
C a s c i n a e infine al s u o p a e s e d ' o r i g i n e :
Montefiascone.
Anche se era pelle ed ossa, ha lavorato sempre, specializzata soprattutto per l'orto, fino alla
fine.
Che il Signore la ricompensi con il premio dei
giusti.
m ail |
j
8/1/1995
Ora sei in Dio tra i fiori del Paradiso!
Maria
Ti piangono i tuoi cari: la sposa Anna
con la quale ti eri unito nell'aprile del 1956, la
figlia Tatiana con lo sposo Carlo, il figlio
Moreno con la sposa Daniela e i tre formidabili nipoti: Eleonora. Marco e Vanessa.
Tutti quelli che t'hanno conosciuto ed apprezzato, gli amici della classe 1932, ti augurano,
con la preghiera, felicità e gioia etema.
U O M O - DONNA
~
di CARELLI MAURO & C. s.n.c,
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ELETTRODOMESTICI
Tei. 0 7 6 1 / 8 2 3 8 0 2
-
SMMAOSNE
INCASSO
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'm
14/4/1932 (VT)
Caro
Franco,
eri il fioraio più
rinomato
di
Montefiascone.
Dopo anni
di
attività
trascorsi al
centro
della
cittadina,
ti eri
portato
alle porte
del
C i m i -1 e r o.
Quindi,
immagino, che non ti
abbia
fatto
tanto
caso
enfrare
quel
cancello...
Giuseppa
Ceccarini
Montefiascone - V i a O . Borghesi, 14
Ä
28/12/1994
Il marrlo. T o r r i S i l v e s t r o , l'ha p r e c e d u t a in
cielo circa 20 anni fa. Ha avuto la gioia di crescere e veder s i s t e m a t i i suoi figli: Alberto,
sposato con Floriana Governatori, ha donato
alia signora Noemi due nipoti con i quali è viss u t a , M a u r o e Paolo; R o s i n a s p o s a t a c o n
Albano Verzelli, dando alla nonna Noemi altri
due nipoti: Patrizia e Marco; Angelo sposato
con Leandra Urbani.
Mario Rocchi
DA
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viilenlino
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ABITI c CAMICIE
(cnrliarei)
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Corso Cavour. 28/a - MONTEFIASCONE ( V I ) - Tel. 0761/826393
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LA VOCE - n u 2 - Febbraio 1995
Maria Concetta Pecugi
5/12/1920
-
30/12/94
Antonietta
Educatrice
pag, 15
Iarossi - Moretti
cattolica - Profilo
Il profilo è tratto da un'omelia del Vescovo Emerito Mons. Boccadoro, che la ebbe
collaboratrice, pronunziata nel «trigesimo»
del trapasso, presenti I figli adottivi Luigi e
Maria, lo sposo Gianfranco, la famiglia, le
Maestre Pie, estimatori e amici.
A dicembre è nata, a dicembre è salita a Dio,
Dopo aver svolto il s u o lavoro di impiegata,
per questo stava a Roma, negli ultimi tempi viveva a Vetralla con la nipote. E questo perché
la figlia Maria Teresa era gravemente ammalata. Qui sulta terra rimane a ricordarla il figlio
Romano.
Maria Teresa Giuliana
Mentre la madre Maria Pecugi saliva in cielo,
stava lottando con la morte fa figlia Maria Teresa Giuliana, nata a Roma il 21 giugno 1954.
II 12 gennaio si sono incontrate, a sorpresa, in
cielo, e d ora vivono insieme per sempre in Dio
ANNIVERSARI
- Il 14 febbraio ricorre l'anniversa-
rio delia morte de) prof. FICARI
dr. ANTELIO.
- Il 2 7 febbraio ricorre l'anniversa-
rio della sig.ra Annunziata Rosati. Una S. M e s s a sarà celebrata
per lei il 1° marzo alte ore 17, nella chiesa di S. Andrea.
ST
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Non vi potevano essere, disse, anche sceglierle noi, letture più adatte per ricordare l'educatrice alla fede che nessuno fra noi può dimenticare.
Nella prima lettura l'Apostolo Paolo rivela il
primordio della redenzione e salvezza in cui il
Cristo - Figlio di Dio - dice al Padre: «Ecco io
vengo per fare la tua volontà (Ebr. 10,7).
Nel Vangelo Gesù, avvertito che la madre e
i suoi erano venuti a cercarlo, rispose: «Chi
compie la volontà di Dio è mio fratello, sorella e
madre» (Me. 3,31).
Vi è nelle due letture descrìtta la missione e
il ruolo di questa educatrice cattolica. Scrive infatti l'Apostolo (Rm. 8,29) che coloro che Dio
da sempre ha conosciuto, «ha anche predestinati a essere conformi all'immagine del Figlio
suo» e che quelli che ha "predestinati ha anche chiamati e che i chiamati ha giustificati e
che i giustificati ha anche glorificati».
Questo è l'itinerario percorso da Antonietta.
Dio infatti prima elegge, poi chiama alla vita e,
finalmente, glorifica.
Ma quando chiama ti fa trovare la dote, le
virtù, le inclinazioni, le qualità, i carismi per il
ministero, il servizio per i quali ti ha eletto da
tutta l'eternità.
E quando Antonietta, all'età delle scelte si
domandò: - che farò nella vita? La risposta era
già chiara, avendole Dio dato tutte le qualità
per essere educatrice.
E quando il Seminario - oltre 30 anni fa - si
trovò ad avere bisogno di professori che fossero educatori e formatori dì coscienze e caratteri
dì fede, Antonietta sali dal Vescovo.
Il dialogo fu chiaro, breve, impegnativo
«Perché lo chiede?» - «Mi sento incline a dare
una mano alla Chiesa onde abbia buoni sacerdoti».
• «Non vi sono altre intenzioni recondite chiese ancora - il «punto», l'avanzamento?»
Ella rispose: «NO!»
Fu cosi che divenne nella chiarezza educatrice e formatrice al ministero sacerdotale. E
tanto può un laico quando fa la volontà di Dio.
Il cristiano infatti, ovunque sia, qualunque cosa
faccia, la fa con atteggiamento di fede. Così fu
Antonietta Iarossi
Nata a Goriano Valli frazione del C o m u n e
di Trone d e g l i A b r u z z i (AQ), L a u r e a t a in
Matematica e Fìsica.
Ha insegnato inizialmente alcuni anni presso l'Istituto Magistrale «S. Pietro» delle Benedettine di Montefìascone; Scuola Media
Grotte S. Stefano; Istituto Agrario di Bagnoregio: Istituto Tecnico «Paolo Savi» di Viterbo; istituto per Geometri «Nicolai» di Viterbo; Istituto Tecnico «C. A. Dalla Chiesa»1 di
Montefìascone e fin dall'inizio della sua istituzione presso il Liceo Scientìfico «Leonardo da Vinci» di Montefìascone, ove svolse
anche l'incarico di Vice Preside,
di Antonietta nei numerosi uffici. Ovunque giungesse appariva la sua limpidezza, la sua incontenibile fede, il suo apostolato. Senza saccerrza, senza iattanza, senza rumore, in punta di
piedi, umilmente.
Dall'adozione dei due figli per cui divenne
madre generosa e encomiabile, alla vice presidenza della scuola.
E quando il male del secolo, inatteso e rapido la aggredì, le fu subito chiaro che era chiamata a fare fino in fondo - in conformità al divino Maestro - la volontà di Dìo.
Anche in questa circostanza in cui doveva
nascere al cielo, disse, come all'inizio della vita: - Ecco io vengo, o Dio, per fare la tua volontà-.
E Dio la glorificò. Fu così che passò come
luce, come preclaro esempio quest'educatrice
della quale il divino Maestro disse: - Questa è
mìa sorella e madre.
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E L
pag. 16
LA VOCE - n° 2 - Febbraio 1995
OGGI PER ALLORA
Forse non tutti sanno che nel "nostro" ospedale, da quasi due anni, è in
funzione il REPARTO DI TERAPIA INTENSIVA.
Ingresso de! primo paziente 1.2.93.
Nei suoi quattro posti letto, abbiamo ospitato le vite umane più bisognevoli.
Ad esse, è stata data assistenza con capacità professionale di primo ordine adoperando tutti gli strumenti e apparecchiature ultramoderni.
In questo periodo abbiamo gioito, quando abbiamo vinto, quando siamo
riusciti a ricacciare indietro lo spettro delia morte, a coloro che ci venivano
affidati in condizioni pietose, disperate.
Ci siamo sentiti appagati di soddisfazione quando siamo riusciti a strappare un sorriso dalie arse labbra di una immane sofferenza.
Abbiamo provato la sensazione indescrivibile nel vederli lasciare il reparto, eretti sulle proprie gambe; sereni e fiduciosi ad una umana esisten-
carichi di lavoro del personale paramedico.
Grazie, grazie per il grande lavoro svolto in questi due anni.
Un solo rammarico: questo reparto non è stato inaugurato da nessuno.
Ha preso a funzionare subito a pieno regime, così sono passati due anni. Vogliamo cancellare questo neo? Il primo febbraio prossimo, scadenza
di due anni precisi dall'apertura, invitare atta cerimonia autorità civili e religiose: Sindaco, Vescovo, Amministratore Generale a tagliare il simbolico
nastro ad un reparto veramente invidiabile, essenziale come pochi possono vantare di avere. Così, oggi per attora, a giusto premio di quanto è stato in questi due anni fatto.
Pino Roncella
Inf. Prof. serv. Anestesia e Rianimazione
Ultim'ora
za restituita. Ma abbiamo conosciuto anche momenti amari, disperati, come solo la sconfitta sa dare. Abbiamo dovuto arrenderci, dopo strenue lotte prodigate con tutte le forze, in quei casi inesorabili nel tentativo vano di
strapparli ad una morte ghermitrice e beffarda; rendendoci conto della nostra impotenza a quei limiti cui t'uomo china la testa per conlini proibitivi che
solo l'Eterno conosce.
. Comunque il bilancio può ritenersi soddisfacente, tenendo conto di casi estremamente gravi ed un alto numero di pazienti trattati.
Dal febbraio '93 ad oggi ben 420 pazienti sono passati su quei quattro
"miracolosi" posti letto.
Oggi il nostro ospedale vanta con orgoglio ii possesso di questo reparto, certamente con i tempi che corrono sulla Sanità protesa ad una conduzione Aziendale, oggi sarebbe pressoché impossibile avere un apparato
del genere. Ma noi lo abbiamo grazie a quei pochi che con maestria hanno lottato come titani, contro burocrati e ottusità inadeguate. Grazie di vero cuore ad essi: al dott. Tasciotti, in primis, per la tenace determinazione
incrollabile nel portare avanti per anni questo suo sogno. Al prof. Pugno e
alla sua magnifica équipe chirurgica, unici alleati, che oggi dispongono det
fior fiore della tecnologia per gli interventi chirurgici ad altissimo rischio che
frequentemente eseguono. Un plauso particolare in questi due anni va a
tutti coloro che hanno gravitato in questa orbita: lo staff anestesiologico.
Il personale tutto, che si è prodigato oltre ogni limite, che ha conosciuto invidia anziché riconoscenza. Ma ia figura più significativa è senza dubbio la Caposala sig.ra Maria Rita Serranti factotum del Servizio di Anestesia e Rianimazione, organizzatrice perfetta per l'approvvigionamento ed i
Salta la sfilata dei carri allegorici
L'Associazione Amici di Montefiascone, attraverso il suo presidente Gianfranco Bellini, ci informa che l'edizione del Carnevale
Montefiasconese 1995 non vedrà sfilare gli imponenti carri allegorici.
Dopo sei anni di successi attraverso i quali abbiamo vissuto momenti
allegri e spensierati, il '95 vedrà dunque un carnevale "sottotono". Ciò
che non riuscì a fermare nemmeno la guerra de! Golfo, viene oggi fermato, a detta del presidente dell'Associazione Amici di Montefiascone,
dà 3 dei 5 comitati di quartiere. Grazie, Mosse e Zepponami sembra che
abbiano dei problemi al loro interno e non hanno quindi aderito alle richieste dell'Associazione. Solo i comitati det centro e delle Coste erano pronti a sfilare con i loro variopinti carri per le vie della città, ma certo non si può concentrare una imponente manifestazione soto su due
comitati. Il presidente Bellini si dice amareggiato ma non si dà per vinto e vista l'impossibilità, causa l'approssimarsi dell'inizio del Carnevale, di ricucire gli "strappi", darà vita ad una edizione più ridotta il cui programma sarà al più presto reso noto dall'Associazione. Ma nel '96, promette il presidente, i carri sfileranno di nuovo, con o senza i comitati di
quartiere, e la festa sarà ancora più grande. Ma per quest'anno, Via A.
Moro, Via D. Alighieri, P.le Roma saranno vie vuote, senza colori, senza musica, e senza quell'allegria e quella spensieratezza a cui, ormai
da anni, eravamo abituati.
Gianni Nunziati
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LA VOCE - nu 2 - Febbraio 1995
JVoi
giovani
di
<cA/[ont£j-ia±conz
In questo numero de "La Voce" abbiamo pensato di esprimere i nostri
pensieri e le nostre riflessioni sulla vita dei giovani nel nostro paese. Ci rendiamo conto molto spesso che noi ed i nostri coetanei non abbiamo dei punti di riferimento né sappiamo come trascorrere af meglio il nostro tempo libero, Diciamo questo perché capita frequentemente di ritrovarsi per delle
ore intere nella "solita piazza" non solo a fare due chiacchiere ma anche per
tenersi aggiornati sulle ultime novità del paese. Tutto questo però è dovuto non solo alla mancanza dì interessi socio-culturali e sportivi da parte nostra, ma anche alta carenza dì luoghi dì ritrovo e centri ricreativi. Nella speranza che la nostra Amministrazione ci venga incontro in questo senso, noi
vorremmo esortare tutti i ragazzi che come noi si annoiano o sprecano il loro tempo a darsi da fare per realizzare qualcosa di più ricreativo e formativo a livello di crescita personale. Li invitiamo ad evidenziare l'importanza di
quei valori che nelle nostre famiglie ci hanno insegnato e di cui a volte ci accusano di essere privi; dimostriamo a tutti che siamo maturi e che conosciamo il valore della famiglia, il rispetto verso il prossimo, l'educazione, l'amore verso Dio.
Vorremmo anche quest'anno dare vita insieme a tutti voi al "gruppo giovanile" nella casa di Sant'Andrea per realizzare momenti di formazione in-
AS.VO.M.
di Protezione
-
tellettuale e spirituale, potremmo organizzare dei'corsi di musica, lingua
straniera e fotografia ma anche momenti di incontro come gite e feste.
Aspettiamo soltanto le vostre richieste per avviare queste iniziative, naturalmente sperando che siale molti a partecipare!
Se la proposta vi alletta, noi vi aspettiamo ogni giovedì sera alle ore
21.00 nella casa di santAndrea.
Monica e Emanuela
Comitato Provinciale di Viterbo
Civile
dal 1905
I giovani si si tingono tnlomo a Don Alfonso nel giorno del suo compleanno- 24 novembre 1994
CENTRO SPORTIVO ITALIANO
L'AS.VO.M. di Protezione Civile, associazione di volontariato nata a Montefiascone lo scorso anno, riconosciuta ufficialmente dalla Regione Lazio con decreto N. 2398/94 nasceva con
il preciso scopo di effettuare servizio di prevenzione bagnanti sul
litorale lacustre di Montefiascone e prevenzione incendi. Gli obiettivi che l'associazione si era prefissi sono stati raggiunti grazie all'apporto dei suoi 75 volontari e circa 200 soci sostenitori
che suddivisi nei vari compiti hanno permesso durante il periodo estivo una costante presenza, durante le giornate di sabato
e domenica, effettuando principalmente un lavoro di prevenzione e anche alcuni interventi di soccorso; così come nel settore
antincendio è stato allestito un servizio di avvistamento che permetteva un intervento rapido sui principi di incendio e veri e propri interventi di spegnimento in collaborazione con i VV.FF. e il
Corpo Forestale dello Stato. La risposta a queste iniziative da
parte della popolazione falisca e delle Istituzioni è stata notevole,gratificando t'impegno dei volontari e dimostrando che anche
nella nostra terra è vivo lo spirito del volontariato.
Ed è per questo che, incoraggiati da queste risposte, i volontari dell'Associazione AS.CO.M, di Protezione Civile si sono impegnati a istituire un servìzio di pronto intervento anche durante il periodo invernale, organizzando una squadra di quattro persone pronta ad intervenire per eventuali necessità alla quale ci
si può rivolgere telefonando al N. 0360/433088 inoltre stiamo allestendo una autocisterna dotata di attrezzature antincendio per
migliorare tale servizio per la prossima stagione estiva.
Tutto questo perché il lavoro dei volontari nasce dalla gente per la genteSi coglie l'occasione per ricordare che sono aperte le iscrizioni per il tesseramento 1995, la quota sociale è di £. 15.000.
Sono stati istituiti dei punti, riconoscibili da locandine affisse,
dove sarà possibile effettuare l'adesione.
Per utteriori informazioni rivolgersi al n. 0360/433088
TORREFAZIONE
pag, 17
COMUNICATO STAMPA
Il Comitato Provinciale di Viterbo del Centro Sportivo Italiano indice ed organizza, per le giovani ed i giovani nati negli anni dal 1981 al 1984, il Torneo Polisportivo di Primavera. Si tratta di una manifestazione abbastanza singolare dal punto di vista dello Sport ufficialmente organizzato, ma particolarmente coerente agli indirizzi ed alle finalità del C.S.I. il quale, specialmente per i
giovani delle prime fasce di età, vuole offrire essenzialmente occasioni di vivere insieme esperienze di gioco ed approcci gioiosi e non stressanti a varie discipline sportive.
Per questa prima edizione si prevedono prove di tennistavolo, corsa campes t r e giochi con la bicicletta; ma non si escludono altre iniziative che potrebbero scaturire dalla riunione organizzativa del prossimo 27 gennaio.
Alla manifestazione parteciperanno gruppi misti di 10 elementi di società
sportive, parrocchie, scuole e gruppi spontanei, in raduni zonali o provinciali.
Informazioni più dettagliate possono essere richieste al Comitato C.S.I. di Viterbo in via S. Maria in Silice 3, telefono 303147.
Il Presidente
Giovanni Sorge
La sigaretta
e la
vita
La vita adè come ia sigaretta
quanno che l'hai accesa se consuma in fretta
e dà la stessa durata
sia pe ' chi la fuma gustanno ogni boccata
sia pe'quell'antro che pe'rìsparmialia,
la lascia consuma senza fuma/la.
ma quanno che poi arriva a! mozzicone,
¡e tocca de prova 'na delusione;
s'accorge c'oramaiè finita
IMPRESA
e nschia pure de scottasse tra le dita.
Come la sigaretta, cosi è la vita,
nun fai in tempo a nasce c'adé già finita,
perciò se voi un consijo, nun soffrì,
pija tutto quello che la vita te po 'offrì
cosi, quanno sarai alla conclusione
e staraipe'buttà via '/ tu' mozzicone,
co 'l'occhi chiusi e la testa sul cuscino,
nun sentirai de di'....poro cretino.
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LA VOCE - n° 2 - Febbraio 1995
pag. 18
La natura ci insegna a rimanere in buona salute
Senza la salute non possiamo godere della vita,
una persona non può pensare con chiarezza e cone se vogliamo restare in salute dobbiamo avere cura
centrarsi diventa difficile.
del nostro corpo seguendo alcune semplici regole,
Preoccupazioni prolungate nel tempo, causeran' Prima di tutto dobbiamo preoccuparci dei bisono danni al nostro fisico ed interferiranno con la digni nutrizionali del nostro fisico e se mangiamo solo
gestione, causando perfino ulcere peptiche. Per aiuciò che la natura ci ha destinato avremo pochi pro- " tare i meccanismi di ripristino dell'organismo bisogna
blemi di salute. Abusare per lunghi periodi di cibi non
evitare le cattive abitudini, tanto in senso fisico che
naturali, sofisticati o anche troppo cotti, creerà sicumentale, e potrebbe essere necessario far uso di inramente dei rischi per il nostro organismo. La buona
tegratori alimentari, erbe depurative o rimedi medicisalute è il risultato di una giusta alimentazione, insienali insieme all'esercizio fisico ed a! riposo, per acme all'esercizio fisico, al riposo ed uno spirito serecelerare il processo curativo.
no. Per restare in salute il corpo ha bisogno dì moviL'uso delle erbe è Ira le più antiche forme di memento, perché il nostro sistema circolatorio ed i nodicina. Fin dai tempi più remoti, gli uomini scoprirono
stri muscoli sono progettati per una vita attiva. Dopo
che alcune piante potevano essere mangiate, menil giusto esercizio fisico, il corpo ha bisogno di ripotre altre avevano proprietà curative e così impararoso. Durante il sonno il nostro organismo si ristora e
no ad usare le erbe per calmare i loro dolori e curare
infatti si abbassano la temperatura corporea e la
i loro disturbi. Quindi come nel passato, anche ai nopressione sanguigna, il melabolismo rallenta, i mustri giorni, l'uso principale delle erbe è a scopo terascoli si rilassano ed i polmoni lavorano più lentamenpeutico e di recente le erbe sono state usate magte.
giormente come integratori alimentari, in quanto so* Altro fattore importarne per mantenersi in saluno ricche di vitamine e sali minerali.
te è conservare l'armonia tra corpo, mente e spirito.
Per un certo periodo le erbe sono state consideLa mente influenza il corpo e il corpo agisce sulla
rate cure di seconda classe e fuori moda e si sono
mente. Se il corpo è malato, stanco od intossicato,
privilegiati i prodotti medicinali farmaceutici. Poi ci si
In Seminario è sempre Natale
Nel Seminario
Barbarigo è sempre N a t a l e , s o prattutto a Natale
la festa è più evidente, la gioia più
i n t e n s a , infatti il
22
Dicembre
1994 le tre classi
della Scuola Media
Seminario
Barbarigo, con la
regia attenta e infaticabile dei loro
professori, hanno
offerto ad una
platea gremita di
genitori ed amici,
alla presenza del
Rettore e del Vescovo, tre recite ed alcuni canti natalizi I ragazzi della 1g e della 2- media hanno permesso al pubblico una seria riflessione, anche se divertente e gioiosa, sul messaggio del Natale, Gli alunni della classe 1 3 hanno recitato un brano intitolato «Lo sconosciuto», mentre quelli di 2- media la
recita «Natale con i fiocchi».
I grandi della 3* media hanno affrontato un ruolo impegnativo recitando una commedia «Una storia
antica, anzi presente» che si propone la rievocazione storica della vita del Cardinale M. A. Barbarigo,
fondatore del Seminario, di quel Seminario che gli era caro quanto la pupilla dei suoi occhi, motivo di ogni sua delizia e sofferenza.
II pubblico ha gradito lo spettacolo, i genitori hanno riscoperto nei loro figli un modo semplice e autentico di vivere il Natale così come alunni e professori sono stati uniti da quella fraternità soddisfatta e
riconoscente di chi vive in comunione nel nome, e alla presenza, di Cristo.
Anche recitare nella gioia è scuola, vivere nel quotidiano l'amicizia e la collaborazione è crescere,
anche incontrare ì misteri della vita, attraverso il ruolo di una recita, è Natale.
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nascondere il problema, ma possono anche avere
effetti secondari non desiderati, e perciò si è rinnovato l'interesse per le erbe medicinali.
La scienza medica moderna ha fatto enormi
passi avanti grazie ai quali moltissime persone hanno avuto salva la vita ed è per questo che c'è bisogno di medici, di ospedali e di medicine ma c'è anche spazio per i rimedi a base di erbe. Come medicina complementare e come integratori alimentari,
le erbe sono inestimabili.
Le erbe contengono vitamine, minerali, enzimi,
coenzimi, microelementi e molte altre sostanze delle quali il nostro organismo ha bisogno per rimanere
in salute, e dovrebbero avere un posto importante
nelle nostre abitudini, per prevenire le malattìe.
Certo non bisogna aspettarsi dalle erbe una panacea per tutti i mali, ma i rimedi erboristici hanno
senz'altro un'azione naturale e la natura ha un'azione lenta ma sicura.
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Cambio di guardia
nella Parrocchia
di S. Maria del Giglio
Dopo un lungo ministero
pastorale
(SS
anni) Mons.
Oliviero
Temperini
ha
rinunciato alla missione di parroco di S.
Maria del Giglio - Zepponami - dal 1" gennaio 1995.
Sua Ecc.za Mons. Vescovo ha nominato
Amministratoire
Parrocchiale, con tutte le
facoltà d'un parroco, il rev.do D. Fabio dr.
Fabene.
Per ora facciamo gli auguri ad ambedue,
con il proposito di ritornarci sopra soprattutto per parlare dell'ex parroco
Mons.
Temperini.
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LA VOCE - nu 2 - Febbraio 1995
pag, 19
Famiglia, Santa Famiglia, guida con il tuo esempio
le famiglie di tutta la terra!
Il Papa ha concluso l'Anno della Famiglia con il Messaggio «Urbi et Orbi» pronunciato alle ore 12 di domenica 25
dicembre, dalla loggia esterna della Basilica Vaticana. Lo riportiamo quasi per intero.
1
1 mio Messaggio natalizio quest'anno è indirizzato soprattutto alle famiglie. A l termine dell'anno aii esse particolarmente dedicalo, là torna il
pensiero, al mistero della Santa Famiglia, da cui la celebratone ha preso l'avvio. l i Legato Pontificio si recherà nuovamente a Nazaret, nella Festa della Santa Famiglia, per concludere solennemente quest'Anno nel luogo santificalo dalla
presenza umile e laboriosa di Maria, di Giuseppe c di Gesù.
Con questo Messaggio vorrei richiamare alla mente quanto nel febbraio
scorso ebbi a dire aiie famiglie del mondo intero mediante la speciale Lettera
ad esse indi rizzata. Desidero rendere grazie per tutti i frutti che l'Anno della Famiglia ha recato nelle singole Comunità ecclesiali e nei Paesi di ogni continente.
Sono innumerevoli le iniziative promosse nel corso di questi mesi a favore
della famiglia: esse hanno avuto il loro coronamento nel l'indi menti cabile raduno delle famiglie venute da lutto il mondo qui. in questa Piazza, 1*8 e il 9 ottobre
scorso. Con quale gioia abbiamo celebrato allora quella grande lesta, nella quale
la famiglia - piccola chiesa domestica - si è fatta presente in maniera veramente
universale. E* emerso quanto impegno creativo sia stato profuso per favorire la
dignità del matrimonio e della famiglia, secondo l'espressione della «Gaudium
et spes», e nel promuovere iniziative a favore della sua santità.
Ricordando tutto questo, mi sale dai profondo del cuore l'implorazione: Famiglia, Santa Famiglia, guidaci con il tuo esempio e
Nolte di Natale è la nascita di Gesù Bambino, impersonato dal piccolo Alessio Ercoli
La Madonna, gioiosa, come doveva essere e non sempre triste e seria come spesso
viene raffigurata o rappresentata è Patrizia Bertuccinì. Giuseppe è il sig. Alberto,
papa di Alessio. I due angioletti sono le sorelline: Valentina e Flavia Ugolini.
proteggici!
G
esù prega il Padre celeste perché tutti siano una cosa soia (efr Gv
Giunga a tutu il mio auspicio di pace, in questo giorno che celebra il Princi-
17,21): è preghiera fiorita sulle sue labbra il giorno prima della Passio-
pe della Pace. Giunga particolarmente alle famiglie, ai fanciulli, alle donne, agli
ne; preghiera che. però, egli porta già con sé nel momento della sua nascita: Pa-
anziani, ai portatori di handicap, spesso vittime indifese dell'egoismo e dell'e-
dre, fa' che «siano come noi una cosa sola» (Gv 17,22). Non pregava in quel
marginazione. Chiedo al Signore, piccolo ed inerme come ci appare nel presepe,
momento anche per l'unità delle famiglie umane? Pregava certo innanzitutto
di suscitare in ogni cuore tenerezza e compassione:
per l'unità della Chiesa; ma la famiglia, sostenuta da uno speciale Sacramento, è cellula vitale della Chiesa, anzi, secondo l'insegnamento dei Padri, è lina piccola chiesa domestica. Dunque, Gesù ha pregato fin dalla sua venuta nel
mondo perché quanti credono in Lui esprimano la loro comunione a partire dalla
profonda unità delle loro famiglie; unità che del resto è insita «fin dal principio»
nel progetto di Dio sull'amore coniugale, da cui la famiglia prende origine (efr
Mt 19, 4 : 6). Possiamo dunque pensare che Gesù ha pregato per la sacra e fondamentale unità di ogni famiglia. Ha pregato per «l'unione dei figli di Dio
nella verità e nella carità». Lui, fattosi «dono sincero di sé» nel venire in questo
mondo, ha pregato perché tutti gli uomini, fondando la famiglia, diventassero per il bene di essa un reciproco sincero dono di sé: mariti e mogli, genitori e figli, e tutte le generazioni che compongono la famiglia, ognuno offrendo il proprio peculiare apporto.
F
amiglia, Santa Famiglia - Famiglia così strettamente unita al mistero
che contempliamo nel giorno del Natale del Signore, guida con il tuo e-
sempio le famiglie di tutta la terra! Ad esse voglio rivolgere ora un saluto e
gli auguri che scaturiscono dal mistero del Natale del Signore.
Asciuga, bambino Gesù, te lacrime dei fanciulli!
Accarezza il malato e l'anziano!
Spingi gli uomini a deporre le armi
e a stringersi in un universale abbraccio di p(ice!
Invita i popoli, misericordioso
Gesù.
ad abbattere i muri creati
dalla miseria e dalla
disoccupazione,
dal! 'ignoranza e dal! 'indifferenza,
dalla discriminazione e
dall'intolleranza.
Sei Tu, Divino Bambino di Betlemme,
che ci salvi, liberandoci dal peccato.
Sei Tu il vero ed unico Salvatore,
che l'umanità spesso cerca a tentoni.
Dio della pace, dono di pace per l'intera umanità,
vieni a vivere nel cuore di ogni uomo e di ogni famiglia.
Sii Tu la nostra pace e la nostra gioia!
Amen!
Figlio di Dio, venuto fra noi nel calore di una famiglia, concedi a tutte le famiglie di crescere nell'amore e di collaborare a! bene dell'intera umanità mediante l'impegno dell'unità fedele e feconda, mediante il rispetto della vita e
la ricerca della fraterna .solidarietà con tutti. Insegna loro a rinunciare per
questo all'egoismo, alla menzogna e alla ricerca spregiudicata del proprio
C a l e n d a r i o Parrocchiale
11 febbraio
sabato
tornaconto. Aiutale a sviluppare le immense risorse del cuore e dell'intelligenza, che crescono quando sei Tu ad ispirarle.
M
a, mentre guardo alle famiglie alla luce del Santo Natale, non posso
non volgere il pensiero alla grande famiglia umana, lacerala purtroppo
da perduranti egoismi e violenze.
La tragedia della guerra in molte pani del mondo continua a causare innumerevoli vittime anche tra persone innocenti ed inermi. Come non pensare all'intermipabi le conflitto bellico che strazia, nel cuore dell'Europa, i Balcani?
Nuovi focolai di tensione rischiano di coinvolgere altre regioni del mondo, come il Caucaso, dova la situazione si la sempre più preoccupante; l'Angola, che
continua ad essere preda delle convulsioni di una lotta fratricida mai sopita; il
Rwanda, che dopo aver subito gravi e profonde ferite, lenta di sollevarsi dall'abisso nel quale e stato sprofondato da irrazionali passioni; il Burundi, paese anch'esso segnato da allarmante malessere. Che dire poi del Sudan con Sa sua
guerra dimenticata» e dell'Algeria, dove la violenza omicida tiene in ostaggio
l'intero popolo? E la stessa terra dove Gesù è nato non continua forse ad essere
teatro di scontri e luogo di divisione?
Madonna di Lourdes
Giornata mondiale del
Malato
«Il dono della sofferenza
a servizio della pace».
1 marzo
mercoledì Le Ceneri (astinenza e
digiuno)
«Perdonaci, Signore: abbiamo peccato».
ore 17,30: Basilica S. Margherita:
Benedizione e imposizione delle Ceneri.
«Ricordati che sei polvere e in polvere
ritornerai».
2 - 3 - 4 marzo
giovedì
venerdì
sabato
Esposizione solenne di
Gesù Sacramentato.
Dalle ore 9 alle ore 17
nella Basilica di S. Margherita.
5 marzo
domenica Prima di Quaresima
ore 16,30: Via Crucis.
Durante la Quaresima è
obbligatoria l'astinenza il
venerdì.
Pro Defunctis
9 febbraio: Agnese Mocini;
10 febbraio: Noemi Torri;
17 febbraio: Vittorio Angeloni;
24 febbraio: Franco Sistimini;
3 mafzo:
Caterina Burla;
4 marzo:
Fedele Castellani
pag. 20
LA VOCE - n° 2 - Febbraio 1995
Cristina
Sacco, nata il 4
ottobre
1994,
c o n il s o r r i s o in
bocca e già parl a n t e ! Il p a p à
G i a n f r a n c o sos t i e n e c h e in
questo ha preso
di lui e m a m m a
Maria Gianlorenzo conferma
soddisfatta
e
convìnta,
Cristina è rinata alla vita di
D i o il 15 g e n naio, garanti per il suo avvenire cristiano sono stati
Valter Albanesi e Katìa Valleriani, mentre i nonni
Antonio, Santina e Rosa hanno vigilato attentamente, Presenti naturalmente anche gli zii Bruno e Carmelo e il pro-zio Gildo Sacco.
La piccola grande (ha
compiuto
un anno il 3
gennaio) Erica Pezzato,
intende dare il benvenuto
a:
- Fabio
Tabarrini
ha v o l u t o
far concorrenza
a
G e s ù
Bambino,
essendo
n a t o il 2 4
dicembre notte
di
Natale
alle
ore
2 3 , 5 8 .
Non è da
tutti a v e r e
questa possibilità. Soddisfatti mamma Maria Speranza e papà Giovanni che è corso a d a m e notizia, non
entrando più nella pelle.
Contento anche il fratellino Pietro di 5 anni, cadendo con tranquillità dal banchetto e nonna Luisa,
assistita dallo sposo Pietro, che ora è in cielo.
- Riccardo Battagiini, bolsenese ma anche falisco perché la mamma, Lidia Chiricotto è di qui. difatti Riccardo è nato presso il nostro ospedale, sotto gli occhi vigili di papà Fabio, E' un bel bambino, che ha dato un
pochino da fare a m a m m a Lidia per venire alla luce. S'è verificato per lui ciò che dice Gesù nel Vangelo: una
madre soffro nel dare alla luce un bambino, ma poi la gioia ha il sopravvento. E la gioia è ritornata non solo
per i genitori, ma anche per la sorellina Martina e i nonni: Anna e d Alessandro, Valerio e Giulia.
- Martina Ubaldi: l'ora fatidica è scoccata
per lei il 20 ottobre 1994, attesa ed amata dalla mamma Donatella R i c c i e da! papà Enzo.
Sicura del fatto suo mangia, cresce e dorme e si fa sempre più bella. Il 22 gennaio ha
Alessandro Pappagallo
Quel giovanotto che sta alia macchina da scrivere, è il prof. Alessandro Pappagallo, nato a
Terìizzi (Bari) l'8 febbraio 1897. Siamo quindi a!
suo 98" compleanno e lui va avanti tranquitlo perché vuole raggiungere i cento anni!
E' stato professore di disegno e Storia dell'Arte
presso gli Istituti Magistrali di Ban e Taranto. Sposato con Giovanna Scagliola, salita al creatore
nel 1997, vive nella nostra cittadina con la figlia IIda dal 1983. E' ricco di figli: Anita, sposa del noto
Tangari Francesco, ha dato al padre due nipoti;
Laura vedova di Mario Marancì; Il da la famosa
professoressa di disegno; Alba sposata con Graziano Lisi a Bitonto. con due figlie; Maria sposata con Maurizio Del Savio, con una figlia; Franca, deceduta
che ha una figlia: Anna: Nicola, deceduto.
Come mai s'è trasferito a Montefiascone?
La professoressa llda seguì la sorella Anita, sposata con Tangari. venuto a Montefiascone per aver vinto
un concorso al Comune Nel 1983 ì genitori si sono congiunti con la figlia llda. Ecco come il nostro si trova a
Montefiascone. Ma non ha dimenticato le sue origini, tanto è vero che tiene una corrispondenza continua
con gli amici di Terlizzi. Che sia affezionato alla sua terra d'origine lo dimostra anche il fatto che ha pubblicato ben otto volumi più articoli vari su giornali locali, riguardanti tutti la storia del suo paese, *
Alla sua bella età è ancora attivo, giovanile, spesso alla macchina da scrivere come lo vediamo sulla foto. Lettore assiduo de «La Voce» ci ha inviato alcune testate, che utilizzeremo, iniziando da questo numero.
Auguri sinceri, sig. Alessandro, e... a risentirci quando scoccherà il centesimo anno!
voluto rinascere alla vita di Dio, senza affatto
scomporsi. C'era un operatore fotografico
d'eccezione: suo cugino Leonardo, rinomato
chierichetto di S, Margherita, e una sua cuginetta nata qualche mese prima di lei: Beatrice.
Il padrino, sig. Celestino Lupino, è classe
d ' a r g e n t o 1932, m a d r i n a la s p o s a Rosalia.
Non parliamo dei nonni..,!
Natalina Ceccarini
Vivere condizionata da una macchina per poter mangiare è una cosa seria. La signora Natalina, che ormai è
n e l l ' 8 5 " anno, e s s e n d o nata il 20 dicembre 1910, vive
proprio cosi, ma ha preso la sua condizione con serenità,
assistita giorno e notte dal figlio Lino, che vive con lei.
Sposata nel 1933 con Luigi Guadagnine è rimasta
vedova dal 1976, Ha 4 figli: oltre Lino c'è Candida che vive a Montefiascone; Vittoria a Vetralla; Rita a Roccalvecce. La sua famiglia s'è allargata perché attualmente
nonna Lina ha 8 nipoti e 9 pro-nipoti.
La vita è stata lottata; per tirare avanti la famiglia oltre
a donna di casa, è stata «campagnola» e addirittura «manovale» c o n il marito che era muratore.
Natalina, che è costretta a vivere in casa, non è mai
sola, le vicine la considerano una di famiglia e le tengono
continuamente compagnia.
Dolomiti
20-27 agosto 1995
Quest'anno la gita comunitaria, guidata
da D. Agostino, ha per mèta le Dolomiti:
sette giorni di riposo e d'incontro con la natura. Le tappe principali: S. Martino di Castrozza, Moena, Innsbruck, Vipiteno, Madonna di Campiglio, Tonale, Pejo, Parco
DISPONIBILI...
Nazionale dello Stelvio, il lago di Tovel...
- Russo G., muratore qualificato, imbianchino
Tel. 823313 - Via Cassia Vecchia, 34 - Città
- Prof. L. Liberati - Laurea in Educazione Fisica
(specializzazione in ginnastica correttiva e riabilitativa) - Tel. 825785 - Città
La data che si prevede va, appunto, dal
20 agosto al 27. Per la quota di partecipazione, programma dettagliato ecc. rivolgersi all'Agenzia «Il Viandante» - tel. 824666.
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