Ho voluto scrivere questo breve opuscolo per raccontarvi il lavoro che ho svolto in questi cinque anni come consigliere regionale. Cinque anni intensi e molto impegnativi, durante i quali ho lavorato soprattutto su quattro tematiche cruciali per la nostra isola: Agricoltura, Ambiente, Urbanistica, Trasporti. Cinque anni trascorsi partecipando con costanza alle attività in aula e in commissione, parlando con i cittadini delle questioni che li riguardano da vicino per verificare costantemente la correttezza del mio operato rispetto alle esigenze delle istituzioni locali, in particolare quelle dell’area nord occidentale. Il mio contributo alla discussione del Consiglio ha riguardato le leggi del settore agricolo, come ad esempio la valorizzazione dei prodotti agricoli e la riforma degli agriturismo, o i contributi al settore agropastorale. Ho partecipato come relatore di minoranza alla discussione sul piano casa, sul turismo golfistico e sulla flotta sarda. In particolare, durante questi cinque anni sono state presentate 37 interrogazioni, 9 interpellanze, 1 mozione e 17 proposte di legge su diverse tematiche. Nelle pagine che seguono troverete una breve sintesi delle principali proposte di legge e un quadro complessivo delle interrogazioni. Qui voglio solo evidenziare come l’attività legislativa si sia sviluppata seguendo due direttrici fondamentali. Da una parte riformare e rilanciare il settore agricolo isolano, rispettando e riconoscendo il valore della produzione agricola e degli allevamenti, con una più razionale organizzazione delle tante realtà produttive in distretti, e rendendo la produzione tracciabile attraverso un marchio collettivo di qualità ed etichettatura. L’ altra direttrice è quella della Gestione e dello Sviluppo Sostenibile del territorio. E’ con questo obiettivo che ho predisposto una legge quadro per la produzione di energia da fonti rinnovabili e convenzionali, per la realizzazione di misure a favore della mobilità sostenibile, della rigenerazione urbana, del controllo e monitoraggio dell’inquinamento acustico, della promozione delle aree produttive ecologicamente attrezzate e della bonifica dei siti contaminati. Con un’ulteriore proposta di legge sui distretti del commercio, ho inteso affrontare la tematica delle attività produttive e commerciali nei centri urbani e le misure di rilancio in un’ottica di sviluppo economico equilibrato. Con particolare interesse ed impegno, infine, ho lavorato ad una proposta di legge sulla partecipazione dei cittadini alla elaborazione delle politiche pubbliche regionali e locali. In tal modo i sardi non solo saranno più vicini alle Istituzioni, ma potranno legittimamente esprimersi rispetto a ciò che riguarda la loro vita e la loro terra. Linee di attività AMBIENTE E GESTIONE DEL TERRITORIO ENERGIA La creazione di un sistema di produzione di energia da fonti convenzionali e rinnovabili, che risponda alle esigenze delle imprese e che trovi collocazione nel Piano Energetico Regionale, ha motivato la scelta di presentare due progetti di legge dedicati. Perché la Sardegna possa diventare una “Regione a impatto zero”, ritengo essenziale favorire lo sviluppo di un sistema integrato di generazione diffusa di energia. Le istituzioni, le imprese e i cittadini sardi devono, infatti, poter svolgere un ruolo determinante nella creazione di una comunità energeticamente efficiente e di un diffuso sistema di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. Le imprese agricole, soggetti attivi nella produzione, contribuiscono alla riduzione dei consumi energetici e dei costi di produzione. Al risparmio, sia ambientale sia economico, si aggiungerebbe un incremento dei redditi aziendali. Disciplina della programmazione energetica territoriale ed altre disposizioni in materia di energia (PL 360); Norme sulla promozione dell’utilizzo delle fonti di energia rinnovabili nel settore agricolo e agro-alimentare (PL 115) URBANISTICA La sostenibilità ambientale, sociale ed economica delle città sarde è l’obiettivo delle proposte di legge sulla rigenerazione urbana e la riqualificazione energetica degli edifici. Il loro recupero fisico e funzionale potrà rappresentare un’importante fonte di occupazione in grado di riassorbire i lavoratori del settore edilizio, fortemente colpito dalla crisi economica, nonché promuovere lo sviluppo di nuove imprese. Vantaggi per l’ambiente deriveranno dalla riduzione delle emissioni di CO2 e dei consumi energetici, da una più efficiente gestione dei rifiuti e del ci- clo dell’acqua, così come da un minor consumo di suolo per uso abitativo nelle aree agricole. Nell’ambito sociale gli interventi stimoleranno la coesione e limiteranno la marginalizzazione delle aree in declino, attraverso politiche sociali e per l’integrazione. Norme in materia di rigenerazione urbana (PL 559); Legge regionale in materia di edilizia sostenibile e certificazione energetica (PL 350) MOBILITÀ SOSTENIBILE Al fine di consentire una migliore fruizione del territorio e incoraggiare stili di vita attivi e salutari, la proposta di legge vuole promuovere la valorizzazione e lo sviluppo della mobilità sostenibile nel territorio della Regione. Oltre alla promozione dei trasporti collettivi, la limitazione dell’uso dei veicoli privati e la creazione di una rete ciclabile regionale integrata, il provvedimento favorisce la coesistenza dell’utenza motorizzata e di quella non motorizzata, promuove la diffusione e l’utilizzo dei veicoli elettrici e lo sviluppo di politiche di mobility management. Interventi a favore dello sviluppo della mobilità sostenibile (PL 507) INQUINAMENTO ACUSTICO La proposta intende dare un contributo alla predisposizione di una legge regionale che dia soluzione alle problematiche che derivano dalle conseguenze negative che il rumore ambientale esercita, in misura sempre più significativa, sulla salute dei cittadini e sulla qualità della vita. Oltre alle norme per stabilire il livello di inquinamento acustico e le misure per limitarlo sono previste la classificazione acustica dei territori, i piani comunali di risanamento acustico, i piani regionali di bonifica acustica, nonché le norme di prevenzione relative all’inquinamento acustico degli edifici. Norme in materia di inquinamento acustico ambientale (PL 526) AGRICOLTURA E AGRO-ALIMENTARE AGRO BIODIVERSITÀ Con questa proposta di legge la Regione Autonoma della Sardegna si dota di uno strumento legislativo che riconosce la biodiversità in agricoltura come patrimonio fondamentale della Regione, supporta la tutela, la conservazione e la valorizzazione delle razze e delle varietà, insieme agli agroecosistemi che la compongono, in un’ottica di disponibilità collettiva e di sviluppo sostenibile. Tra gli obiettivi, fondamentale è il riconoscimento del ruolo che l’agricoltore svolge nella salvaguardia del patrimonio di cultura e tradizioni delle nostre comunità locali. Conservare e promuovere la diversità delle produzioni locali e le metodiche tradizionali di lavorazione, significa anche assicurare un futuro a quei contesti rurali di pregio, altrimenti destinati all’abbandono e alla disgregazione sociale. Tutela, conservazione e valorizzazione dell’ agro-biodiversità della Sardegna (PL 174) SISTEMA DEI DISTRETTI Per un reale rilancio dell’economia delle aree rurali della Sardegna - e della agricoltura in particolare - con la proposta di legge si vuole disciplinare l’istituzione dei distretti rurali, dei distretti agroalimentari di qualità e dei biodistretti. L’obiettivo principale è il coinvolgimento degli enti locali e del mondo imprenditoriale in un grande progetto, che metta a sistema le risorse produttive, ambientali, storiche e culturali dei nostri territori, con la valorizzazione dei prodotti agricoli di qualità. Una politica da costruire sulla multifunzionalità in agricoltura, sull’integrazione tra mondo agropastorale e imprese artigianali, commerciali e della ristorazione. Istituzione, individuazione e disciplina dei distretti rurali, dei distretti agroalimentari di qualità e dei bio distretti (PL 357) ORGANIZZAZIONI INTERPROFESSIONALI PER I PRODOTTI AGRO-ALIMENTARI Il rilancio dell’economia agricola sarda passa anche attraverso la costituzione di organizzazioni interprofessionali, capaci di allacciare nuove relazioni economiche tra i protagonisti della filiera agro-alimentare. L’obiettivo e lo spirito con cui ho proposto questa legge è la valorizzazione di tutte le fasi di cui la filiera si compone, salvaguardando gli interessi dei produttori e dei consumatori. Le condizioni di estrema difficoltà in cui versa il settore primario sardo e la gran parte delle aree rurali della Sardegna sono tra le principali cause della crisi isolana; un cambio di prospettiva in questo settore risulta cruciale per il rilancio dell’intera economia sarda. Promozione e costituzione delle organizzazioni interprofessionali per prodotti agro-alimentari (PL 391) MARCHIO REGIONALE PER LA TRACCIABILITÀ E LA PROMOZIONE DEI PRODOTTI AGRO-ALIMENTARI DI QUALITÀ Il mio impegno, in tale ambito, è stato diretto a sostenere una politica per la promozione delle produzioni di qualità, attraverso l’istituzione di un marchio collettivo della Regione Sardegna. La proposta di legge intende caratterizzare sistemi e processi produttivi, accessibili al sistema delle imprese, per rendere sempre verificabile il percorso che il cibo compie dalla produzione alle tavole dei cittadini. Solo puntando sulla qualità certificata e sulla tracciabilità dei prodotti locali attraverso la etichettatura, la nostra agricoltura potrà svolgere un ruolo di traino della economia isolana. Istituzione del marchio collettivo della Regione Sardegna per la tracciabilità e la promozione dei prodotti agricoli e agro-alimentari di qualità (PL 394) ATTIVITA’ PRODUTTIVE AREE PRODUTTIVE E SITI INQUINATI Ho considerato fondamentale colmare la lacuna nella legislazione sarda sulle aree industriali ecologicamente attrezzate (A.P.E.A.) con una proposta finalizzata a favorire uno sviluppo economico che cammini di pari passo al rispetto dell’ambiente. Obiettivo ambizioso, conseguibile intervenendo direttamente sull’impatto ambientale degli insediamenti produttivi e migliorandone le qualità architettonica e paesaggistica. Sul fronte dei siti inquinati minori, di competenza delle amministrazioni locali, ho predisposto un’apposita proposta di legge per la redazione delle specifiche linee guida. L’obiettivo è creare le premesse affinché le procedure per le pratiche di bonifica, fino ad oggi praticamente inevase, abbiano percorsi semplificati e tempi certi. Norme sulla istituzione e promozione delle aree produttive ecologicamente attrezzate (PL 289); Norme integrative in materia di bonifica dei siti inquinati (PL 591) COMMERCIO E DISTRETTI URBANI Abbiamo assistito negli ultimi 30 anni alla costante crescita del ruolo della Grande Distribuzione Organizzata e al ridimensionamento della distribuzione tradizionale, con conseguente crisi economica e sociale dei centri urbani. Nella ricerca di misure volte a favorire la rinascita dei centri storici e delle città, è fondamentale costruire una strategia di aggregazione tra commercianti, operatori del turismo e dei servizi, amministrazioni locali e, più in generale, fra tutti i soggetti interessati ad uno sviluppo economico equilibrato. Fare sistema con la istituzione dei distretti urbani del commercio: questo è l’imperativo a cui guarda la proposta di legge, che vuole rafforzare l’associazionismo, in una prospettiva realmente comune di rilancio del territorio. Istituzione, individuazione e disciplina dei distretti urbani del commercio (PL 480) RAPPORTO CITTADINI-ISTITUZIONI PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI ALLA COSTRUZIONE DELLE POLITICHE PUBBLICHE Ritengo l’ascolto e la partecipazione gli strumenti più adatti per favorire la ricostruzione di un rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni, che si realizza quando le scelte di governo sono accompagnate da processi partecipativi. Percorsi di conoscenza, ideazione, consapevolezza e scelta da intraprendere sulle decisioni più importanti, sapendo che la partecipazione dei cittadini migliora la qualità delle politiche pubbliche e garantisce ad essi un nuovo diritto: quello di essere ascoltati. Il progetto di legge, ispirato alle migliori esperienze nazionali ed internazionali, propone un’ampia sperimentazione sul campo di processi partecipativi che coinvolgano i singoli cittadini, le imprese, il terzo settore in ogni decisione di rilievo che li riguardi, in campo ambientale, economico, urbanistico, sociale, sanitario, e dei servizi pubblici. Norme per la promozione della partecipazione dei cittadini alla elaborazione delle politiche pubbliche regionali e locali (PL 460) Proposta di Legge 115/2010. Norme sulla promozione dell’utilizzo delle fonti di energia rinnovabili nel settore agricolo e agro-alimentare La proposta di legge prevede misure e specifiche agevolazioni finanziarie per favorire l’uso delle fonti di energia rinnovabili da parte del del settore agricolo ed agro-alimentare. In sintesi: - promuove la “multifunzionalità”, oramai riconosciuta come percorso obbligato per il rilancio del settore agricolo e del mondo rurale nel suo complesso; - ha l’obiettivo di superare l’attuale mercato delle fonti rinnovabili, caratterizzato da un sistema di grandi centrali di proprietà di gruppi economici multinazionali; - tende a ridurre i consumi energetici, i costi di produzione e a incrementare i redditi aziendali derivanti dal “conto energia”; - favorisce la creazione di un sistema di piccoli e medi impianti – solari, eolici e biomasse - che consentono il coinvolgimento di un più elevato numero di soggetti economici locali. Proposta di Legge 174/2010. Tutela, conservazione e valorizzazione dell’agro-biodiversità della Sardegna La proposta di legge dota la Regione di uno strumento legislativo adeguato alla tutela, salvaguardia e valorizzazione dell’agrobiodiversità, costituita dalle razze e varietà locali di interesse agrario, zootecnico e forestale. Più in particolare: - affida alla Regione la conservazione e valorizzazione delle risorse genetiche, del patrimonio culturale inerente l’agrobiodiversità; - istituisce i Repertori regionali, la Banca regionale del Germoplasma, il Registro delle varietà e razze da conservazione e il Contrassegno regionale; - riconosce e definisce il ruolo dell’Agricoltore custode nella conservazione, coltivazione e allevamento delle risorse genetiche della Sardegna; - promuove le Comunità del cibo e della biodiversità; - programma le attività nell’ambito della ricerca e sperimentazione sull’agrobiodiversità. Proposta di Legge 289/2011. Norme sulla istituzione e promozione delle aree produttive ecologicamente attrezzate La proposta di legge uniforma la legislazione sarda alle prescrizioni nazionali in tema di adeguamento delle aree produttive a criteri di minore impatto ambientale, di maggiore sicurezza sul lavoro e di qualità architettonica, anche al fine di migliorare le condizioni per la localizzazione di nuove imprese. Più in particolare: - favorisce la realizzazione di aree produttive ecologicamente attrezzate, con caratteristiche di garanzia della tutela della salute, della sicurezza e dell’ambiente; - affida alla Regione la definizione dei criteri generali e parametri tecnici, agli Enti locali il ruolo d’individuazione e realizzazione di tali aree; - favorisce la condivisione dei principali servizi ambientali (acqua, energia, rifiuti) nelle aree produttive; - sostiene la riqualificazione di ambiti degradati e dismessi, il miglioramento della qualità architettonica e paesaggistica dei comprensori produttivi esistenti, o dismessi e ricostruiti. Proposta di Legge 350/2012. Legge regionale in materia di edilizia sostenibile e certificazione energetica La proposta intende migliorare le prestazioni energetiche degli edifici esistenti e di nuova costruzione, favorendo lo sviluppo, l’integrazione delle fonti rinnovabili e la diversificazione energetica, dando la preferenza alle tecnologie a minore impatto ambientale. In sintesi, la legge: - individua una metodologia di calcolo del rendimento energetico degli edifici che tenga conto di una serie di elementi complessi; - determina i requisiti minimi di rendimento energetico da applicare agli edifici in funzione delle condizioni climatiche , dell’età e dell’uso cui l’edificio è destinato; - attribuisce agli edifici un attestato di certificazione energetica e regolamenta le figure professionali atte alla redazione delle certificazioni; - istituisce il Registro energetico degli edifici, attraverso una piattaforma informativa con funzione di raccolta dati, come base da cui partire per la programmazione energetica regionale. Proposta di Legge 357/2012. Istituzione, individuazione e disciplina dei distretti rurali, dei distretti agroalimentari di qualità e dei bio-distretti La proposta istituisce e regolamenta i distretti rurali, i distretti agroalimentari di qualità e i bio-distretti, attraverso il coinvolgimento di enti locali e imprese, in un grande progetto per la valorizzazione delle produzioni agricole di qualità. La legge: - promuove la diffusione, la commercializzazione e l’istituzione di nuovi prodotti a marchio di qualità; - indica le modalità di costituzione dei distretti, individuandone anche organismi rappresentativi e relative competenze; - definisce il funzionamento dei distretti, con particolare riferimento alla loro organizzazione; - prevede la redazione di un piano di distretto, ne definisce i contenuti di massima e i tempi di adozione; - chiarisce gli indirizzi e le modalità per la costituzione dei distretti, gli uffici regionali competenti, i criteri operativi per lo svolgimento dell’attività di monitoraggio, di formazione e di aggiornamento. Proposta di Legge 360/2012. Disciplina della programmazione energetica territoriale ed altre disposizioni in materia di energia La proposta di legge è un provvedimento organico e articolato di indirizzo per la produzione e l’uso sostenibile delle fonti energetiche in Sardegna. Più in particolare: - conferma la Sardegna come regione libera da centrali nucleari, da depositi di scorie nucleari e da forniture di energia da fonte nucleare; - definisce le funzioni di pianificazione in materia energetica per Regioni e Comuni e individua nel Piano energetico e ambientale regionale (PEAR) il principale strumento di programmazione energetica per la Sardegna; - stabilisce un percorso di attuazione del PEAR attraverso piani triennali d’intervento e procedure di accesso a finanziamenti per progetti energetici degli enti locali; - stabilisce una gerarchia di priorità nelle fonti energetiche, individuando nell’ordine: il risparmio energetico, la produzione di energia attraverso fonti rinnovabili e assimilate, anche a piccola scala, la costruzione di nuovi impianti di tipo convenzionale; - propone un sistema di accreditamento con requisiti di qualificazione professionale per i professionisti che si occupano di progettazione, realizzazione e gestioni di impianti energetici; - istituisce l’Agenzia regionale per l’energia con compiti di supporto tecnico e consulenza alla programmazione regionale e locale; - attribuisce alla Regione funzioni di Osservatorio regionale dell’energia con compiti di studio, di preparazione di scenari, di valutazione dello stato di fornitura del servizio pubblico; - sostiene la ricerca nel campo dell’energia “verde”. Proposta di Legge 391/2012. Promozione e costituzione delle organizzazioni interprofessionali per prodotti agro-alimentari La proposta di legge prevede la costituzione di organizzazioni interprofessionali, attraverso le quali costruire nuove relazioni economiche tra i protagonisti della filiera agroalimentare. Più in particolare: - definisce le organizzazioni interprofessionali, gli accordi interprofessionali, il piano operativo e la circoscrizione economica che li riguarda; - definisce i requisiti per il riconoscimento delle organizzazioni interprofessionali della Sardegna e ne disciplina la costituzione e composizione; - individua le azioni per il miglioramento della logistica, la valorizzazione e il marketing dei prodotti, la tracciabilità, l’innovazione di processo e di prodotto, l’acquisizione di servizi innovativi e strumenti finanziari; - stabilisce i contributi che la Regione mette a disposizione per agevolare la nascita e l’affermazione delle organizzazioni interprofessionali. Proposta di Legge 394/2012. Istituzione del marchio collettivo della Regione Sardegna per la tracciabilità e la promozione dei prodotti agricoli e agro-alimentari di qualità La legge disciplina la tracciabilità e la certificazione di qualità delle produzioni agroalimentari sarde con l’istituzione del marchio collettivo. Nello specifico: - promuove l’istituzione di un marchio collettivo della Regione che caratterizzi sistemi e processi produttivi ben definiti; - formula un regolamento d’uso che definisca la denominazione e le caratteristiche del marchio, nonché le modalità della concessione, lo schema di convenzione e la disciplina delle sanzioni in caso di inadempienze; - prevede l’adozione di specifici disciplinari di produzione; - istituisce un comitato tecnico-scientifico quale supporto consultivo per la gestione e promozione del marchio; - indica le principali tipologie di controllo; - definisce l’attività della Giunta regionale per favorire la diffusione ed il corretto utilizzo del marchio collettivo. Proposta di Legge 460/2012. Norme per la promozione della partecipazione dei cittadini alla elaborazione delle politiche pubbliche regionale e locali La proposta di legge mette la Sardegna al passo con le realtà più avanzate ed innovative del Paese, in termini di stimolo alla partecipazione dei cittadini alle decisioni pubbliche e di codifica dei processi attraverso i quali la partecipazione si concretizza. Più in particolare: - sancisce il diritto dei cittadini ad essere ascoltati nella costruzione delle politiche pubbliche e il dovere civico di prendere parte ai processi partecipativi organizzati da istituzioni o da altri soggetti; - definisce i processi partecipativi, individuando i soggetti responsabili, i titolari del diritto di partecipazione e i promotori, regolandone organizzazione e tempi; - stabilisce forme di sostegno finanziario ed organizzativo per la sperimentazione di processi partecipativi sul territorio; - indica le forme di collaborazione fra Istituzioni per il sostegno ai processi partecipativi. Proposta di Legge 480/2013. Istituzione, individuazione e disciplina dei distretti urbani del commercio La proposta di legge ha lo scopo d’incentivare la rigenerazione dei centri urbani attraverso il potenziamento del ruolo degli esercizi commerciali e di rilanciare l’economia terziaria nelle città della Sardegna. Più in particolare: - definisce e istituisce i Distretti urbani del commercio, organizzazioni pubblicoprivate per la rigenerazione e lo sviluppo delle città, del tessuto di piccole e medie imprese commerciali e dei servizi che le caratterizzano; - individua le modalità di costituzione dei distretti, gli organismi promotori e i sog- getti che possono partecipare alle procedure di costituzione; - stabilisce gli organi di governo e ne disciplina il funzionamento, attraverso una specifica programmazione delle attività; - riserva un fondo di dotazione specifico per la realizzazione dei programmi di sviluppo. Proposta di Legge 507/2013. Interventi a favore dello sviluppo della mobilità sostenibile La proposta di legge ha lo scopo di promuovere e valorizzare la mobilità sostenibile. Più in particolare: - istituisce una specifica pianificazione regionale (il Piano regionale degli itinerari ciclabili) e comunale (il Piano urbano di mobilità sostenibile) per la realizzazione di infrastrutture e servizi a supporto della mobilità sostenibile; - istituisce misure a sostegno della mobilità ciclistica quali: • la riserva di aree destinate alle biciclette negli spazi degli edifici adibiti a funzioni pubbliche; • la realizzazione di parcheggi per biciclette in ogni stazione di nuova realizzazione; • la realizzazione dei servizi di biciclette a noleggio nei comuni dell’Isola (bike sharing); l’istituzione delle “Zone 30”, aree in cui la velocità consentita in ambito urbano è ridotta a 30 km/h; - istituisce misure a supporto della mobilità sostenibile fra cui: • l’installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici; la promozione di servizi di car sharing (servizio di noleggio di auto); • l’incentivazione dei servizi di piedibus, per l’accompagnamento a piedi degli scolari, • l’istituzione di un servizio di “Mobile ticketing” nel trasposto pubblico locale, per consentire di acquistare il biglietto dell’autobus attraverso un semplice SMS; - istituisce la figura del Mobility manager che ha il compito di organizzare e incentivare forme alternative per gli spostamenti dei lavoratori tra le abitazioni e le sedi dell’attività lavorativa. Proposta di Legge 526/2013. Norme in materia di inquinamento acustico ambientale La proposta di legge adegua l’ordinamento della Sardegna alle prescrizioni comunitarie e nazionali in tema di riduzione del rumore per la tutela della salute dei cittadini. Più in particolare: - definisce le competenze e individua il ruolo di Regione, Province e Comuni, nonchè le condizioni di cooperazione fra di essi per l’obiettivo di riduzione del rumore; - prevede l’adozione da parte dei Comuni dei Piani di classificazione e di risanamento acustico e affida alla Regione la predisposizione del Piano triennale di bonifica acustica; - stabilisce le modalità e i tempi di predisposizione dei Piani di risanamento acustico per le imprese; - prevede l’adozione di misure atte alla prevenzione dell’inquinamento acustico negli edifici; - affida alla Regione la promozione di attività di studio, ricerca, formazione professionale e diffusione delle conoscenze nel campo dell’inquinamento acustico; - istituisce la figura del tecnico competente in acustica ambientale e l’iscrizione all’apposito elenco regionale; - detta le norme per la vigilanza, il controllo, il monitoraggio dell’inquinamento acustico e le relative sanzioni. Proposta di Legge 559/2013. Norme in materia di rigenerazione urbana La legge prevede la redazione da parte dei Comuni di una pianificazione specifica per la rigenerazione di aree dei centri urbani a rischio di degrado edilizio, urbanistico e socio-economico. In particolare: - prevede per i Comuni la predisposizione del Programma operativo di rigenerazione urbana e ne definisce i procedimenti di approvazione; - definisce gli strumenti di perequazione urbanistica e le misure di compensazione nei casi di acquisizione pubblica di beni immobili; - istituisce il fascicolo del fabbricato, strumento da sottoporre a periodico aggiornamento, che certifica lo stato di sicurezza fisica ed impiantistica degli edifici. Proposta di Legge 591/2013. Norme integrative in materia di bonifica dei siti inquinati La legge standardizza le procedure per l’espletamento delle indagini sui siti contaminati, dalla fase di caratterizzazione alla certificazione di avvenuta bonifica, in una logica di semplificazione amministrativa. Nel merito: - colma le carenze nella normativa con l’indicazione di procedure e tempistica, definendo anche gli ambiti di applicazione; - stimola la Giunta regionale all’elaborazione delle linee guida e degli indirizzi operativi in materia di bonifica di siti inquinati; - definisce le sanzioni amministrative e pecuniarie, nei casi in cui i soggetti responsabili della contaminazione di un sito non rispettino i tempi e le norme stabilite. Per rispondere alle problematiche emerse nel costante confronto con le amministrazioni e le comunità locali, durante il mandato sono state presentate 37 interrogazione, 9 interpellanze e 1 mozione, relative ai più disparati campi della politica regionale. In particolare sono state presentate diverse interrogazioni inerenti le tematiche ambientali, con particolare riferimento alla promozione dei piccoli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, alla gestione del patrimonio boschivo e allo smaltimento dei rifiuti speciali nel settore agricolo. Un’ attenzione specifica è stata riservata al settore agricolo con interrogazioni volte a sollecitare impegno per il rispetto dei tempi di pagamento del premio unico, l’utilizzazione dei fondi comunitari per la pesca, la riclassificazione dei terreni agricoli ricadenti in aree svantaggiate, la valorizzazione dell’agnello sardo IGP, la eradicazione della peste suina africana e la gestione delle Agenzie agricole regionali. Anche le tematiche dei trasporti hanno rappresentato un costante terreno di impegno durante il mandato, con interventi relativi ai collegamenti ferroviari gestiti da Trenitalia e dall’ ARST, con particolare attenzione ai collegamenti Alghero-Sassari-Sorso e al rinnovo del relativo parco rotabile. Ulteriori interrogazioni hanno riguardato le autolinee interessanti il collegamento delle comunità delle zone interne, i collegamenti marittimi con le isole minori e la continuità territoriale marittima ed aerea con la penisola. Nel settore sanitario gli interventi hanno riguardato le nomine nella ASL n. 1, i disagi dei pazienti del nord Sardegna affetti da Pemfigo del cavo orale, l’attivazione delle cucine presso l’ospedale di Ozieri, il programma di risanamento e rilancio dell’attività dell’Istituto S. Giovanni Battista, lo smantellamento dell’ ”area donna” a Sassari e il servizio di ossigenoterapia iperbarica. Altre interrogazioni hanno, infine, riguardato la scuola, gli uffici postali di Palmadula, gli Ostelli della Gioventù, i Piani Integrati di Sviluppo Urbano (PISU) e l’attività dell’UNIRE negli ippodromi sardi.