dei processi di
distrettualizzazione
( in Veneto, ma non solo… )
.
slides lezione 09.04.2010
“distretti”,
aree-sistema,
sistemi economici locali
 Una ricerca CNR del 2001:
i “sistemi economici locali” tra ‘800 e ‘900
 I risultati?
la verifica “sul terreno” dell’esistenza di un
terreno di piccola impresa nato nel tempo in
vaste aree del paese. E ciò ben al di là del
c.d. NEC (Nord-Est-Centro) individuato dal
sociologo Bagnasco ancora a metà degli anni
’70 del ‘900 Novecento, che peraltro smentì
l’idea stessa di un “modello veneto di
sviluppo”
 I “sistemi economici locali”, quali definiti da
detta ricerca C.N.R., non coincidono
necessariamente con i “distretti industriali”,
ma spesso li integrano, e per certi versi li
arriscono di ulteriori sinergie
 I “distretti” non sono comunque immutabili:
nascono, si sviluppano, ma anche
scompaiono…
Ma perché scompaiono i distretti?
- declino di un prodotto, o delocalizzazione
dello stesso… (cfr. il laniero vicentino)
- l’eccessiva concorrenza dei paesi emergenti
- un tempo, anche il mutamento dei traffici
Riassumendo le tematiche
sui distretti:
 Origini da protodistretti pre-industriali:
il ruolo delle antiche tradizioni di mestiere…
 Origini da impresa-matrice,
grazie ripetuti (e successivi) spin-off
 I distretti mono e pluri-settoriali:
quali differenze?
 L’emigrazione “di ritorno”? Come c’entra?
Le caratteristiche dei distretti:
 Aree ristrette con una prevalente
specializzazione produttiva
 Forti valori comunitari/identitari
 “Trasparenza” rispetto alle innovazioni di
processo e di prodotto. Tutti conoscono tutto
di tutti…
 Crescente “interscambio” interno
 Tendenziale “governo” del distretto.
Quali attori?
 I processi di distrettualizzazione
sono sempre processi di lunga durata
Ciò vale per i distretti più antichi,
come per quelli più recenti…
Vediamo i distretti plurisecolari:
 particolare regime della struttura fondiaria
 mancanza di alternative alle forme prevalenti
di utilizzazione del suolo
 esuberanza di forza-lavoro
 lunga consuetudine ad attività integrative
 disponibilità di alcune materie prime e di
risorse energetiche rinnovabili
 libertà/volontà di iniziativa individuale
 Propensione agli scambi a medio e lungo
raggio
 specializzazioni produttive ecozonali con
continui adattamenti e sostituzioni
merceologiche nel corso del tempo e con un
non trascurabile apporto (a fini accumulativi)
del contrabbando…
 legalità/illegalità… (anche l’evasione odierna?)
 arretratezza/modernità…
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16. Lezione 9 Aprile 2010