Redazione e impaginazione a cura di: Nicoletta Bertozzi, Diego Sangiorgi (Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL Cesena) Giuliano Carrozzi, Lara Bolognesi, Cinzia Del Giovane (Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL Modena) Paola Angelini, Rossana Mignani (Direzione generale Sanità e politiche sociali, Regione Emilia-Romagna) Stampa Centro Stampa Giunta - Regione Emilia-Romagna Bologna, novembre 2008 Copia del volume può essere richiesta a: Rossana Mignani - Regione Emilia-Romagna Viale Aldo Moro, 21 – 40127 Bologna e-mail: [email protected] oppure può essere scaricata dal sito internet http://www.saluter.it/wcm/saluter/pubblicazioni/tutte_le_pubblicazioni/contributi/contributi.htm A cura di: Nicoletta Bertozzi, Giuliano Carrozzi, Diego Sangiorgi, Cinzia Del Giovane, Lara Bolognesi, Elena Prati, Alba Carola Finarelli, Paola Angelini, Andrea Mattivi, Rossana Mignani, Daniele Agostini, Pierluigi Cesari, Sara De Lisio, Aldo De Togni, Fausto Fabbri, Anna Maria Ferrari, Oscar Mingozzi, Michela Morri, Alma Nieddu, Paolo Pandolfi, Anna Rita Sacchi, Giuliano Silvi, Ivana Stefanelli, Patrizia Vitali Gruppo Tecnico Regionale PASSI Hanno contribuito alla realizzazione dello studio - a livello nazionale: Sandro Baldissera, Nancy Binkin, Barbara De Mei, Gianluigi Ferrante, Gabriele Fontana, Valentina Minardi, Giada Minelli, Alberto Perra, Valentina Possenti, Stefania Salmaso, Nicoletta Bertozzi, Stefano Campostrini, Giuliano Carrozzi, Angelo D’Argenzio, Pirous Fateh-Moghadam, Massimo Oddone Trinito, Paolo D’Argenio, Stefania Vasselli, Stefano Menna Gruppo Tecnico PASSI nazionale - a livello regionale: Pierluigi Macini, Alba Carola Finarelli, Paola Angelini, Andrea Mattivi, Rossana Mignani Direzione Generale Sanità e politiche sociali Regione Emilia-Romagna - a livello aziendale: AUSL Piacenza AUSL Parma AUSL Reggio-Emilia AUSL Modena AUSL Bologna AUSL Imola AUSL Ferrara AUSL Ravenna AUSL Forlì AUSL Cesena AUSL Rimini Intervistatori e Coordinatori Anna Rita Sacchi, Maria Braga, Elena Cammi, Maria Adele Ceresa, Anna Mori, Alice Oriosi, Cristina Sartori Alma Nieddu, Monica Bertolini, Stefania Berziga, Annamaria Bertorelli, Stefania Copelli, Immacolata Salomone, Emanuela Rocca, Angela Ulvani, Teresa Ulvani Anna Maria Ferrari, Laura Benegiamo, Carmen Casoni, Patrizia Fontanili, Pasquina Gianmartini, Stefania Mozzanica, Rossella Saetti, Giorgio Teggi Giuliano Carrozzi, Lara Bolognesi, Cinzia Del Giovane, Karin Bonora, Aurora Carnei, Rossalba Gallerani, Barbara Mai, Carlo Rossi, Federica Rossi, Alessandra Schiavi, Giuseppe Siena, Maria Teresa Zuccarini Paolo Pandolfi, Sara De Lisio, Daniele Agostini, Monica Alberghini, Gloria Belletti, Giovanni Blundo, Alessandra Calzolari, Annarita Capasso, Lucia Mantovani, Giorgio Morselli, Maria Spano, Aldo Trotta Ivana Stefanelli, Renata Raspanti, Nadia Savoia Aldo De Togni, Monica Faustini, Federica Rossi, Patrizia Patria, Rita Poletti, Elisabetta Previati, Cinzia Settimo, Vitaliana Grandi Michela Morri, Giuliano Silvi, Donatella Brambilla, Sonia Coveri, Emanuela Montanari, Elena Rambelli, Magda Salmaso, Teresa Samorè Oscar Mingozzi, Donatella Agnoletti, Emilia Biguzzi, Daniela Biondi, Ambra Burnacci, Roberta Farneti, Simona Fabbri, Vilma Fabbroni, Giuditta Farolfi, Maria Lamberti, Paola Orlati Nicoletta Bertozzi, Loretta Bagnolini, Antonella Bazzocchi, Giuseppe Brighi, Gabriella Dall’Ara, Silvana Fiuzzi, Marinella Franceschini, Sabrina Guidi, Elena Prati, Cristina Raineri, Chiara Reali, Francesca Righi, Diego Sangiorgi, Patrizia Vitali, Renata Zanchini Fausto Fabbri, Pierluigi Cesari, Raffaella Accorsi, Elizabeth Bakken, Marina Casadei, Mirca Guerra, Daniela Pagliarani Si ringraziano Direttori Generali, Direttori Sanitari e Direttori dei Dipartimenti di Sanità Pubblica delle AUSL della Regione Emilia-Romagna ed i Medici di Medicina Generale per la preziosa collaborazione fornita. Un ringraziamento particolare inoltre a tutte le persone intervistate, che hanno generosamente dedicato tempo e attenzione. Dopo la sperimentazione condotta nei due anni precedenti, nel 2007 è stato raggiunto l’obiettivo di avere un sistema di sorveglianza nazionale sui principali comportamenti che influenzano la salute e sull’adozione di misure preventive all’interno della comunità. Il sistema di Sorveglianza PASSI (Progressi nelle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) permette infatti questo monitoraggio continuo ed è un’attività pienamente inserita tra le azioni di sorveglianza dei Dipartimenti di Sanità Pubblica. Il presente rapporto, che sintetizza i risultati del primo anno di avvio del sistema di sorveglianza, permette di documentare quanto rilevato nella nostra regione e costituisce un importante tassello per la costruzione di trend temporali che meglio possono indicare l’impatto di politiche complesse sui fattori di rischio. Ormai i risultati del sistema di Sorveglianza PASSI vengono utilizzati da tutte le realtà locali per evidenziare lo stato di salute della popolazione e il contesto epidemiologico dei principali fattori di rischio comportamentale; i profili di comunità, elaborati a supporto delle scelte di priorità individuate da parte delle Conferenze Territoriali Sanitarie e Sociali della Regione, hanno attinto a piene mani dai dati a disposizione, ed è stato possibile effettuare confronti omogenei su fenomeni che spiegano molte patologie croniche diffuse, proprio perché basati su un unico e consolidato sistema di rilevazione. L’impegno delle azioni preventive ormai da tempo avviate in tutta la regione, rinnovate dalla conduzione unitaria voluta dai Piani della Prevenzione nazionale e regionale, potrà così essere documentato. L’Emilia-Romagna ha creduto sin dall’inizio in questo progetto e ha sostenuto l’adesione al Sistema di Sorveglianza delle 11 Aziende sanitarie con un campione a rappresentatività aziendale. Nel 2007 su tutto il territorio regionale gli intervistatori, operatori dei Dipartimenti di Sanità pubblica formati ad hoc, hanno condotto oltre 2.400 interviste telefoniche a cittadini della fascia di età 18-69 anni attraverso il questionario standardizzato. Dopo una fase innovativa, caratterizzata dall’entusiasmo proprio dell’avvio di nuove sfide, occorre ora garantire la manutenzione del sistema, impegnandoci tutti a far crescere la spinta positiva che la sorveglianza sui fattori di rischio ha alimentato nel sistema del welfare regionale. Nel ringraziare tutti gli operatori dei Dipartimenti di Sanità Pubblica delle Aziende sanitarie che hanno contribuito alla realizzazione dello studio, desidero ricordare il contributo determinante fornito dai Dipartimenti di Sanità Pubblica delle Aziende USL di Cesena e Modena per il coordinamento del sistema di Sorveglianza regionale e per la partecipazione al gruppo tecnico di progetto nazionale. Leonida Grisendi Direttore Generale Sanità e Politiche sociali INDICE SINTESI DEL RAPPORTO TABELLE RIASSUNTIVE DEI RISULTATI DELLO STUDIO PASSI 2007 INTRODUZIONE OBIETTIVI METODI DESCRIZIONE DEL CAMPIONE REGIONALE Aspetti socio-demografici Conclusioni PERCEZIONE DELLO STATO DI SALUTE Come hanno risposto alla domanda sul proprio stato di salute Giorni in cattiva salute percepiti al mese e limitazione delle attività Conclusioni e raccomandazioni ATTIVITÀ FISICA Quanti attivi fisicamente e quanti sedentari Promozione attività fisica Percezione del proprio livello di attività fisica Sedentarietà e fattori di rischio Conclusioni e raccomandazioni ABITUDINE AL FUMO Distribuzione dell’abitudine al fumo Caratteristiche dei fumatori Informazione sull’abitudine al fumo da parte di un operatore sanitario Consigli sullo smettere di fumare Come hanno smesso di fumare gli ex fumatori L’abitudine al fumo in ambito domestico L’abitudine al fumo nei luoghi pubblici Percezione del rispetto del divieto di fumo sul luogo di lavoro Conclusioni e raccomandazioni SITUAZIONE NUTRIZIONALE E ABITUDINI ALIMENTARI Qual è lo stato nutrizionale della popolazione Quanti sono in eccesso ponderale Come considerano il loro peso Come considerano la propria alimentazione Quanti mangiano 5 porzioni di frutta e verdura al giorno Consigli di perdere peso Consigli di fare attività fisica Chi ha cambiato peso nell’ultimo anno Quante persone e chi tende a cambiare le proprie abitudini Conclusioni e raccomandazioni CONSUMO DI ALCOL Quante persone bevono Quanti sono i bevitori a rischio Quali sono le caratteristiche dei bevitori “binge” Informazione sul consumo di alcol da parte di un operatore sanitario Conclusioni e raccomandazioni pagina 11 14 21 22 24 27 31 34 38 45 51 SICUREZZA STRADALE L’uso dei dispositivi di sicurezza Quanti guidano in stato di ebbrezza Conclusioni e raccomandazioni SICUREZZA DOMESTICA Quale è la percezione del rischio Quanti hanno ricevuto informazioni per prevenire gli infortuni Adozione di misure per rendere l’abitazione più sicura Conclusioni e raccomandazioni RISCHIO CARDIOVASCOLARE IPERTENSIONE ARTERIOSA 56 60 65 65 L’ultima misurazione della pressione arteriosa Quanti sono ipertesi Come viene trattata l’ipertensione Conclusioni e raccomandazioni COLESTEROLEMIA 69 Quanti hanno effettuato una misurazione del colesterolo Quanti hanno livelli alti di colesterolemia Come viene trattata l’ipercolesterolemia Conclusioni e raccomandazioni DIABETE 73 Prevalenza di diabetici Conclusioni e raccomandazioni CARTA E PUNTEGGIO INDIVIDUALE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE A quanti è stato calcolato il punteggio di rischio cardiovascolare Conclusioni e raccomandazioni VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE Quanti si sono vaccinati durante l’ultima campagna antinfluenzale Conclusioni e raccomandazioni VACCINAZIONE ANTIROSOLIA Quante donne sono vaccinate per la rosolia Quante donne sono immuni e quante suscettibili alla rosolia Conclusioni e raccomandazioni DIAGNOSI PRECOCE DELLE NEOPLASIE DEL COLLO DELL’UTERO Quante hanno eseguito un Pap test Periodicità di esecuzione del Pap test Consigliato il Pap test Percezione dell’influenza della promozione del Pap test Efficacia nella promozione per l’effettuazione del Pap test Costo ultimo Pap test Motivi nel non aver effettuato il Pap test Conclusioni e raccomandazioni DIAGNOSI PRECOCE DELLE NEOPLASIE DELLA MAMMELLA Quante hanno eseguito una mammografia Periodicità di esecuzione della mammografia Consigliata la mammografia Percezione dell’influenza della promozione della mammografia 75 77 79 82 87 Efficacia nella promozione per l’effettuazione della mammografia Costo ultima mammografia Motivi nel non aver effettuato la mammografia Conclusioni e raccomandazioni DIAGNOSI PRECOCE DELLE NEOPLASIE DEL COLON-RETTO Quanti hanno effettuato un test per il tumore del colon-retto Periodicità di esecuzione degli esami per la diagnosi precoce Promozione degli screening per la diagnosi precoce tumori colorettali Efficacia della promozione per l’effettuazione esami per la diagnosi precoce dei tumori colorettali Costo ultimo esame effettuato Motivi nel non aver effettuato lo screening dei tumori colorettali Conclusioni e raccomandazioni SINTOMI DI DEPRESSIONE Chi riferisce i sintomi di depressione conseguenze dei sintomi di depressione A chi ricorrono le persone con sintomi di depressione Conclusioni e raccomandazioni APPENDICE Allegato statistico Monitoraggio Utilizzo della pesatura QUESTIONARIO PASSI BIBLIOGRAFIA 92 98 101 115 141 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Sintesi del rapporto Descrizione del campione regionale E’ stato intervistato un campione casuale di 2.454 persone di 18-69 anni, selezionate dalla lista delle anagrafi sanitarie delle AUSL dell’Emilia-Romagna. Il campione è rappresentato in maniera sovrapponibile da uomini e donne; l’età media è di 44 anni. Il 56% degli intervistati ha un livello di istruzione alto ed il 74% ha un lavoro regolare. Il 45% del campione ha riferito di avere qualche o molte difficoltà economiche (35% e 10% rispettivamente). Percezione dello stato di salute Lo stato di salute percepito è in relazione con i tradizionali indicatori oggettivi di salute (mortalità e morbosità) e risulta correlato alla presenza di patologie croniche o ai rispettivi fattori di rischio. In Emilia-Romagna il 67% degli intervistati ha giudicato il proprio stato di salute buono o molto buono; la percezione positiva è più elevata nei giovani (18-34 anni), nelle persone con alto livello d’istruzione, senza difficoltà economiche e senza patologie severe. Il numero medio di giorni in cattiva salute per motivi fisici e psicologici e di giorni con limitazioni alle attività abituale cresce con l’età, è maggiore nelle donne, nelle persone con basso livello d’istruzione, con difficoltà economiche e presenza di patologie severe. Attività fisica L’attività fisica moderata e regolare gioca un ruolo importante nell’influenzare l’aspettativa di vita: riduce del 10% la mortalità per tutte le cause ed il rischio di patologie cardiovascolari, diabete, tumore del colon, osteoporosi, depressione e traumi da caduta. In Emilia-Romagna il 37% degli intervistati ha riferito uno stile di vita attivo (conduce un’attività lavorativa pesante o pratica l’attività fisica moderata o intensa ai livelli raccomandati), il 43% parzialmente attivo (attività fisica in quantità inferiore a quanto raccomandato) ed il 20% completamente sedentario. Le persone nella fascia di 50-69 anni presentano un rischio maggiore di sedentarietà. Circa il 37% degli intervistati ha riferito che un operatore sanitario si è informato in merito allo svolgimento di attività fisica; il 33% ha riferito di aver ricevuto il consiglio di farla regolarmente. Abitudine al fumo Il fumo rappresenta uno dei principali fattori di rischio nell’insorgenza di numerose patologie cronico-degenerative ed è il maggiore fattore di rischio evitabile di morte precoce. In Emilia-Romagna il 46% degli intervistati ha riferito di non fumare, il 31% di essere fumatore ed il 22% di essere ex fumatore. La distribuzione dell’abitudine al fumo ha mostrato percentuali più alte di fumatori nella classe 18-24 anni, negli uomini, nelle persone con livello di istruzione più basso e con difficoltà economiche. Il 62% dei fumatori ha riferito di aver ricevuto il consiglio di smettere da parte di un operatore sanitario; la quasi totalità degli ex fumatori ha riferito di aver smesso di fumare da solo, gestendo il problema autonomamente. Il 70% degli intervistati ha dichiarato che non si fuma in casa; relativamente al divieto di fumare il 92% ritiene che venga sempre/quasi sempre rispettato nei luoghi pubblici e l’85% nei luoghi di lavoro. Stato nutrizionale e abitudini alimentari Dieta non corretta ed eccesso di peso sono cause rilevanti di malattia e morte nei paesi industrializzati: l’eccesso di peso, definito sulla base del valore del Body Mass Index (BMI o indice di massa corporea), aumenta la probabilità di sviluppare importanti e frequenti malattie (patologie 11 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna cardiovascolari, ipertensione, diabete) fino alla morte prematura. È riconosciuta, invece, l’efficacia protettiva di frutta e verdura, di cui se ne raccomanda il consumo di almeno cinque porzioni al giorno (“five a day”). In Emilia-Romagna il 31% degli intervistati è in sovrappeso e l’11% è obeso. La percezione della propria situazione nutrizionale spesso non coincide con il BMI calcolato: è presente una buona sovrapposizione in obesi (94%) e normopeso (83%), mentre tra le persone in sovrappeso un rilevante 42% ritiene il proprio peso giusto. La maggior parte degli intervistati ha riferito di consumare giornalmente frutta e verdura (97%), anche se solo un’esigua parte (11%) consuma le 5 porzioni giornaliere consigliate. Tra le persone obese solo il 31% ha riferito di effettuare una dieta ed il 21% di praticare attività fisica regolare: appaiono pertanto opportuni interventi per favorire abitudini alimentari corrette e la pratica di attività fisica regolare. Consumo di alcol Un uso eccessivo di alcol ha ricadute rilevanti in termini di mortalità, morbosità e ripercussioni sulle famiglie e sulla collettività. In Emilia-Romagna circa il 18% degli intervistati ha riferito abitudini di consumo considerabili a rischio (forte consumatore, consumatore fuori pasto o consumatore “binge”). Solo il 15% degli intervistati ha riferito l’attenzione dell’operatore sanitario sul consumo di alcol, segno di una sottostima dei pericoli alcol-correlati. Sicurezza stradale Gli incidenti stradali rappresentano la prima causa di morte negli uomini sotto i 40 anni ed una delle cause principali di invalidità nei giovani; controlli sistematici di velocità ed alcolemia e l’utilizzo dei dispositivi di sicurezza sono misure efficaci nella prevenzione degli incidenti stradali e delle loro conseguenze. In Emilia-Romagna è diffuso l’utilizzo del casco (98%) e della cintura anteriore (87%); poco diffusa invece l’abitudine ad utilizzare la cintura posteriore (24%). Il 15% degli intervistati ha dichiarato di aver guidato sotto l’effetto dell’alcol nel mese precedente l’intervista ed il 13% di essere stato trasportato da un conducente che aveva bevuto. Sicurezza domestica Nonostante gli infortuni domestici rappresentino un problema di interesse rilevante per la sanità pubblica, la percezione del rischio in ambito domestico è molto bassa: il 90% degli intervistati ha dichiarato infatti di ritenere il rischio di incidenti in ambiente domestico basso o assente. Le donne e le persone con molte difficoltà economiche hanno una più alta percezione del rischio; la presenza in casa di persone potenzialmente a rischio (bambini e anziani) aumenta la percezione del rischio. La percentuale degli intervistati che negli ultimi 12 mesi ha riferito di aver ricevuto informazione su come si prevengono gli infortuni domestici è limitata al 27%; in genere le informazioni sono veicolate da opuscoli e mass media (28%), in scarsa misura da personale sanitario o tecnici. Ipertensione L’ipertensione è un importante fattore di rischio cardiovascolare molto diffuso nella popolazione. In Emilia-Romagna la percentuale di persone alle quali è stata misurata la pressione arteriosa negli ultimi 2 anni è risultata dell’86%; tra questi il 21% ha riferito di essere iperteso (38% sopra i 50 anni). Il 70% degli ipertesi ha riferito di essere in trattamento con farmaci; una quota rilevante ha ricevuto inoltre consigli da un medico di ridurre il consumo di sale (78%), svolgere regolare attività fisica (76%) o ridurre o mantenere il peso corporeo (68%). 12 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Colesterolemia L'ipercolesterolemia costituisce uno dei principali fattori di rischio cardiovascolare; l'eccesso di rischio aumenta in presenza di altri fattori di rischio come ipertensione, fumo e diabete. In Emilia-Romagna l’83% degli intervistati ha riferito di aver misurato almeno una volta nella vita il livello del colesterolo; tra coloro che si sono sottoposti ad un esame del colesterolo, il 28% dichiara di avere livelli elevati di colesterolemia (39% sopra ai 50 anni). Il 22% degli intervistati con alti livelli di ipercolestrerolemia ha riferito di essere in trattamento farmacologico; una quota rilevante ha inoltre ricevuto consigli da un medico di ridurre il consumo di carne e formaggi (79%), svolgere regolare attività fisica (73%), ridurre o controllare il proprio peso (64%) o aumentare il consumo di frutta e verdura (61%). Diabete Il diabete mellito è una patologia cronica a larghissima diffusione, particolarmente rilevante per le numerose complicanze, quali retinopatia e nefropatia diabetica. Il 4% delle persone intervistate ha riferito di aver avuto diagnosi di diabete da parte di un medico. Il diabete è più frequente al crescere dell’età, negli uomini, nelle persone con basso livello di istruzione e in quelle in eccesso ponderale (particolarmente tra gli obesi). Carta e punteggio individuale di rischio cardiovascolare La carta e il punteggio individuale del rischio cardiovascolare sono due strumenti semplici che il medico può utilizzare per stimare la probabilità che il proprio paziente ha di andare incontro ad un primo evento cardiovascolare maggiore (infarto del miocardio o ictus) nei 10 anni successivi, in base alla valutazione di sei fattori di rischio (sesso, diabete, abitudine al fumo, età, pressione arteriosa sistolica e colesterolemia). Questo strumento rimane ancora scarsamente utilizzato dai medici: in Emilia-Romagna, in linea col dato nazionale, solo il 5% delle persone intervistate di età 35-69 anni ha dichiarato di aver avuto il calcolo del punteggio cardiovascolare. Vaccinazione antinfluenzale L'influenza costituisce un rilevante problema di sanità pubblica a causa dell’elevata contagiosità e delle possibili gravi complicanze nei soggetti a rischio (anziani e portatori di alcune patologie croniche). La vaccinazione è mirata alla prevenzione delle complicanze della malattia ed è in particolare raccomandata nelle persone sopra i 65 anni e in quelle con patologie croniche. In base ai registri vaccinali, in Emilia-Romagna si è registra una elevata copertura nelle persone sopra i 65 anni (74% nella campagna antinfluenzale 2006-2007) prossima all’obiettivo prefissato del 75%. Il sistema di sorveglianza PASSI ha stimato la copertura nelle persone sotto ai 65 anni affette da patologie croniche: solo il 34% degli intervistati nella fascia 18-64 anni, con almeno una patologia cronica, ha dichiarato di essersi vaccinato contro l’influenza. Vaccinazione antirosolia La vaccinazione antirosolia costituisce un’azione preventiva di provata efficacia, finalizzata all’eliminazione dei casi di rosolia congenita; per raggiungere questo obiettivo del Piano Nazionale di eliminazione del Morbillo e della Rosolia congenita è necessario vaccinare almeno il 95% delle donne in età fertile. In Emilia-Romagna il 50% delle donne di 18-49 anni intervistate ha riferito di essere stata vaccinata per la rosolia ed il 13% ha una copertura naturale da pregressa infezione rilevata dal rubeotest positivo. 13 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell’utero Nei Paesi industrializzati la neoplasia del collo dell’utero rappresenta la seconda forma tumorale nelle donne sotto ai 50 anni; per la diagnosi precoce si raccomanda nelle donne di 25-64 anni l’esecuzione di un Pap test ogni tre anni. In Emilia-Romagna l’85% delle donne di 25-64 anni ha riferito di aver eseguito un Pap test negli ultimi tre anni; la copertura comprende sia la quota di donne che hanno effettuato l’esame all’interno dei programmi di screening organizzati (57%) sia quella rilevante di adesione spontanea (28%). La copertura complessiva stimata è superiore sia al livello di copertura ritenuto accettabile (65%) sia al livello “desiderabile” (80%). Gli interventi di promozione del Pap test (lettera d’invito dell’AUSL, consiglio dell’operatore sanitario, campagna informativa) si sono dimostrati strumenti efficaci per aumentare l’adesione delle donne al test, in particolare se associati. La non effettuazione dell’esame pare associata ad una molteplicità di fattori, tra cui una non corretta percezione del rischio sembra giocare il ruolo principale: il 24% delle donne intervistate ritiene infatti di non averne bisogno. Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella Il tumore della mammella è al primo posto tra i tumori maligni della popolazione femminile sia per incidenza, sia per mortalità. Lo screening mammografico, consigliato con cadenza biennale nelle donne di 50-69 anni, è in grado sia di rendere gli interventi di chirurgia mammaria meno invasivi, sia di ridurre di circa il 25% la mortalità per questa causa. In Emilia-Romagna l’82% delle donne di 50-69 anni ha riferito di aver effettuato una Mammografia negli ultimi due anni; la copertura comprende sia la quota di donne che hanno effettuato l’esame all’interno dei programmi di screening organizzati (71%) sia quella di adesione spontanea (11%). La copertura complessiva stimata è superiore sia al livello di copertura ritenuto “accettabile” (60%) sia al livello “desiderabile” (75%). L’età media di effettuazione della prima mammografia è 44 anni. Nella fascia pre-screening (40-49 anni) il 60% delle donne ha riferito di aver effettuato una mammografia preventiva negli ultimi due anni. Gli interventi di promozione della Mammografia (lettera d’invito dell’AUSL, consiglio dell’operatore sanitario, campagna informativa) si sono dimostrati strumenti efficaci per aumentare l’adesione delle donne all’esame, in particolare se associati. La non effettuazione dell’esame pare associata ad una molteplicità di fattori, tra cui una non corretta percezione del rischio sembra giocare il ruolo principale: il 23% ritiene infatti di non averne bisogno. Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto Il tumore del colon-retto rappresenta la seconda causa di morte per neoplasia in entrambi i sessi, dopo quello del polmone negli uomini e della mammella nelle donne. I test per lo screening colorettale nelle persone di 50-69 anni sono la ricerca di sangue occulto nelle feci da eseguirsi ogni due anni o la colonscopia ogni cinque anni. Il 55% degli intervistati nella fascia 50-69 anni ha riferito di aver eseguito o un test per la ricerca del sangue occulto nelle feci negli ultimi 2 anni o una colonscopia a scopo preventivo negli ultimi 5 anni. La copertura stimata è superiore al livello di copertura “accettabile” (45%) e vicina a quello “desiderabile” (65%), anche se rimane un 40% di persone di 50-69 anni che non è risultata coperta per quanto riguarda la diagnosi precoce del tumore colorettale. La non effettuazione dell’esame pare associata ad una molteplicità di fattori, tra cui una non corretta percezione del rischio sembra giocare il ruolo principale: il 31% ritiene infatti di non averne bisogno. Sintomi di depressione L’OMS prevede che entro il 2020 la depressione diventerà la causa di malattia più frequente nei Paesi industrializzati. In Emilia-Romagna l’8% delle persone intervistate ha riferito di aver avuto sintomi di depressione caratterizzati da poco interesse o piacere nel fare le cose e dal sentirsi giù di morale, depressi o senza speranze. Il 60% delle persone con sintomi di depressione ha riferito di essersi rivolta a qualcuno per affrontare questo problema, in particolare a medici/operatori sanitari (35%). 14 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Tabella riassuntiva Sistema di sorveglianza PASSI 2007 Emilia-Romagna Che cos’è il sistema di sorveglianza PASSI? Nel 2006 il Ministero della Salute ha affidato al Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell’Istituto superiore di sanità (CNESPS) il compito di sperimentare un sistema di sorveglianza della popolazione adulta (PASSI, Progressi delle Aziende Sanitarie per la salute in Italia). L’obiettivo è stimare la frequenza e l’evoluzione dei fattori di rischio per la salute legati ai comportamenti individuali, oltre alla diffusione delle misure di prevenzione. Tutte le 21 Regioni o Province autonome hanno aderito al progetto: dall’aprile 2007 è partita la rilevazione dei dati in 20 Regioni. Un campione di residenti di 18-69 anni, rappresentativo della popolazione, viene estratto con metodo casuale stratificato dagli elenchi delle anagrafi sanitarie. Personale delle AUSL, specificamente formato, effettua mensilmente interviste telefoniche con un questionario standardizzato. I dati vengono poi trasmessi in forma anonima via internet e registrati in un archivio unico nazionale. Per maggiori informazioni: www.epicentro.iss.it/passi. Risultati 2007 Descrizione del campione Numerosità Uomini Donne Età media 18-34 35-49 50-69 Titolo di studio nessuno/elementare media inferiore media superiore laurea Livello di istruzione alto1 basso2 Stato civile coniugati celibi/nubili vedovi/e separati/divorziati Vive da solo con altri Cittadinanza straniera Lavoro continuativo (tempo pieno o part-time)3 Difficoltà economiche nessuna qualche molte 1 2 3 licenza media superiore o laurea licenza media inferiore o licenza elementare o nessun titolo riferito alla fascia di 18-65 anni 15 EmiliaRomagna Pool PASSI 2.454 50,1 49,9 44 anni 29,2 34,6 36,2 21.498 49,6 50,4 43 anni 31,3 33,7 35 13,1 30,7 42,7 13,5 13,4 30,7 42,7 13,2 56,2 43,8 55,9 44,1 59,4 32 2,3 6,3 61,7 30,7 2,9 4,7 8,9 91,1 5,5 73,9 7,1 92,9 2,5 64,1 55,4 35 44,5 41,1 9,6 14,4 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Percezione dello stato di salute (%, IC95%) EmiliaRomagna Pool PASSI Risponde bene/molto bene alla domanda sul proprio stato di 65,3-69,1 63,9-65,5 67,0 64,7 salute Numero di giorni riferiti in cattiva salute motivi fisici, psicologici e con limitazione di attività 91,8 76,8 0 giorni 6,9 18,7 1-13 giorni 14+ giorni 1,3 4,5 Attività fisica (%, IC95%) EmiliaRomagna Livello di attività fisica attivo4 parzialmente attivo5 sedentario6 Riferisce che medico/operatore sanitario gli ha chiesto se fa regolare attività fisica7 Riferisce che un medico/operatore sanitario gli ha consigliato di fare più attività fisica7 Sedentari che percepiscono sufficiente il proprio livello di attività fisica 36,6 43,4 20,1 34,5-38,7 Pool PASSI 32,3-34,0 18,3-21,8 33,1 38,9 28,0 36,8 34,4-39,2 33,2 32,2-34,2 33,2 30,9-35,6 30,0 29,0-31,0 23,6 19,5-27,7 25,8 24,2-27,3 41,2-45,5 38,0-39,7 27,2-28,8 Abitudine al fumo (%, IC95%) EmiliaRomagna Abitudine al fumo fumatori8 uomini donne ex fumatori9 non fumatori10 Classi di età 18-24 25-34 35-49 50-69 Livello di istruzione basso alto Difficoltà economiche si no Numero medio di sigarette Chiesto da un medico/operatore sanitario se fuma7 a tutto il campione ai fumatori 31,4 35,5 27,3 22,3 46,3 29,4-33,4 39,3 36,0 33,2 25,2 32,2-46,5 33,7 29,6 30,7-36,8 38,6 25,6 14 35,4-41,8 43,3 61,8 40,9-45,6 32,5-38,5 24,6-30,0 20,6-24,0 44,2-48,4 31,3-40,8 29,7-36,6 22,2-33,4 27,0-32,3 23,0-28,1 57,8-65,9 Pool PASSI 30,7 35,2 26,2 19,1 50,3 29,8-31,5 37,3 35,4 32,6 23,9 34,7-40,0 32,3 29,3 31,1-33,5 33,9 26,6 14 32,8-35,1 42 65,5 40,9-43,0 34,0-36,4 25,1-27,3 18,4-19,7 49,4-51,1 33,6-37,3 31,2-34,0 22,6-25,1 28,2-30,4 25,5-27,7 63,8-67,3 4 lavoro pesante oppure adesione alle linee guida (30 minuti di attività moderata per almeno 5 giorni alla settimana oppure attività intensa per più di 20 min per almeno 3 giorni) 5 non fa lavoro pesante, ma fa qualche attività fisica nel tempo libero, senza però raggiungere i livelli raccomandati 6 non fa un lavoro pesante e non fa nessuna attività fisica nel tempo libero 7 vengono escluse le persone che non sono state dal medico negli ultimi 12 mesi 8 più di 100 sigarette nella propria vita e attualmente fumano tutti i giorni o qualche giorno o hanno smesso da meno di sei mesi 9 più di 100 sigarette nella propria vita e attualmente non fumano da almeno 6 mesi 10 meno di 100 sigarette nella propria vita e attualmente non fumano o non hanno mai fumato 16 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Consigliato da un medico/operatore sanitario di smettere di fumare (ai fumatori)7 Fumatori che hanno tentato di smettere nell’ultimo anno Ex-fumatori che hanno smesso da soli Rispetto del divieto di fumo al lavoro (su chi lavora in ambienti chiusi) sempre o quasi sempre Rispetto divieto di fumo nei luoghi pubblici sempre o quasi sempre 62,2 58,0-66,5 60,4 58,5-62,3 37,2 95,0 33,3-41,1 40,6 95,7 39,1-42,2 93,2-96,9 85,0 83,0-87,0 84,6 83,7-85,5 92,0 90,8-93,3 84,3 83,6-85,0 94,9-96,4 Situazione nutrizionale e abitudini alimentari (%, IC95%) EmiliaRomagna Popolazione con eccesso ponderale 31,4 sovrappeso 11,2 obeso 42,6 sovrappeso/obeso Consigliato di perdere peso da un medico/operatore sanitario11 48,0 sovrappeso 86,2 obesi 58,8 sovrappeso/obeso Consigliato di fare attività fisica da un medico/operatore sanitario11 38,1 sovrappeso 51,4 obesi 41,9 sovrappeso/obeso Almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno 11,4 29,5-33,4 9,8-12,5 40,6-44,6 43,8-52,2 81,6-90,7 55,3-62,3 33,8-42,4 44,3-58,5 38,2-45,6 10,0-12,7 Pool PASSI 31,9 11,1 42,9 31,1-32,7 48,4 81,0 57,3 46,6-50,2 33,5 45,0 36,7 10,4 31,7-35,3 10,5-11,6 42,1-43,8 78,5-83,5 55,7-58,9 41,8-48,4 35,1-38,2 10,0-10,9 Consumo di alcol (%, IC95%) EmiliaRomagna 12 Bevuto ≥1 unità di bevanda alcolica nell’ultimo mese Bevitori (prevalentemente) fuori pasto Bevitori binge13 Forti bevitori14 Bevitori a rischio15 Chiesto da un medico/operatore sanitario sul consumo11 Consigliato di ridurre il consumo ai bevitori a rischio11 69,4 9,3 7,7 5,1 18,4 67,5-71,3 Pool PASSI 60,5-62,2 16,8-20,0 61,3 8,4 7,3 3,9 16,1 14,9 13,2-16,5 15,8 15,1-16,3 6,5 3,7-9,3 8,7 7,2-10,2 8,1-10,5 6,5–8,8 4,2-6,1 8,0-8,9 6,9-7,7 3,6-4,2 15,5-16,7 Sicurezza stradale (%, IC95%) EmiliaRomagna Pool PASSI 16 Persone che utilizzano i vari dispositivi di sicurezza casco sempre cintura anteriore sempre cintura posteriore sempre Guida sotto effetto dell’alcol17 Trasportato da un conducente sotto effetto dell’alcol 11 97,9 87,2 23,7 15,3 12,5 96,8-99,1 85,7-88,6 21,7-25,7 13,4-17,2 11,0-13,9 91,5 81,8 18,9 13,0 9,5 90,5-92,5 81,0-82,5 18,3-19,6 12,3-13,7 9,0-10,0 solo tra chi è andato dal medico nell'ultimo anno; non so/non ricordo codificato come no una unità di bevanda alcolica equivale ad una lattina di birra o ad un bicchiere di vino o ad un bicchierino di liquore 13 nell’ultimo mese consumo di almeno una volta 6 o più unità di bevande alcoliche in una sola occasione 14 più di 3 unità/gg per gli uomini e più di 2 per le donne 15 Bevitori fuori pasto o binge o forti bevitori 16 calcolata su tutta la popolazione, escluso chi non viaggia in moto o automobile 17 aver guidato entro un ora dall’aver bevuto ≥2 unità di bevanda alcolica nell’ultimo mese, calcolata sulla popolazione che dichiara di aver bevuto e guidato negli ultimi 30 gg 12 17 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Sicurezza domestica (%, IC95%) EmiliaRomagna Bassa percezione del rischio di infortunio domestico Hanno modificato comportamenti o adottato misure preventive18 Dichiara di aver ricevuto informazioni su prevenzione infortuni Fonti di informazione: opuscoli mass media tecnici medico/altro operatore sanitario parenti/amici Pool PASSI 89,7 88,4-91 91,2 90,8-91,7 26,4 22,2-30,6 30,1 28,4-31,7 26,5 24,7-28,4 27,6 26,8-28,3 14,1 13,6 2,5 1,9 1,4 12,6-15,6 14,0 14,4 3,0 2,0 1,3 12,5-15,5 12,1-15,0 1,8-3,2 1,3-2,5 0,8-1,9 12,9-15,9 2,3-3,7 1,4-2,6 0,8-1,9 Ipertensione arteriosa (%, IC95%) EmiliaRomagna Persone che riferiscono di essere ipertese Misurazione di pressione arteriosa negli ultimi 2 anni 20,7 86,0 19,0-22,4 84,6-87,5 Pool PASSI 21,6 82,7 20,9-22,4 82,0-83,3 Colesterolemia (%, IC95%) EmiliaRomagna Persone che riferiscono di essere ipercolesterolemiche Misurazione del colesterolo almeno una volta 28,0 82,9 25,9-30,1 81,3-84,4 Pool PASSI 25,2 76,8 24,3-26,0 76,1-77,5 Diabete (%, IC95%) EmiliaRomagna Persone che riferiscono di essere diabetiche 4,4 3,5-5,3 Pool PASSI 4,9 4,5-5,2 Punteggio di rischio cardiovascolare (≥ 35 anni) (%, IC95%) EmiliaRomagna Calcolo riferito del punteggio cardiovascolare19 4,8 3,6-5,9 Pool PASSI 6,6 6,1-7,1 Vaccinazione antinfluenzale (%, IC95%) EmiliaRomagna Vaccinati 18-65 (campagna antinfluenzale 2006-07) Vaccinati 18-65 con almeno una patologia 16,1 33,8 13,6-18,5 26,8-40,8 Pool PASSI 12,5 28,1 11,7-13,4 25,6-30,7 Vaccinazione antirosolia (%, IC95%) EmiliaRomagna Donne vaccinate (18-49 anni) Donne suscettibili20 (18-49 anni) 18 19 20 50,4 36,9 calcolata solo su coloro che hanno dichiarato di aver ricevuto informazioni Calcolato su tutte le persone >34 anni, senza patologie cardiovascolare Donna suscettibile = non è stata vaccinata o non ha effettuato mai il rubeotest 18 46,5–54,3 33,1-40,7 Pool PASSI 32,4 44,5 31,0-33,7 43,0-46,0 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell’utero (donne 25-64 anni) (%, IC95%) EmiliaPool PASSI Romagna 82,3-87,1 71,8-74,3 84,7 73,1 Effettuato un Pap test preventivo negli ultimi 3 anni 85,3-89,6 53,4-55,7 87,5 54,6 Donne che hanno ricevuto la lettera dell’AUSL 61,1-67,6 56,6-59,4 64,4 58,0 Donne che hanno ricevuto il consiglio dell’operatore sanitario 64,5-70,9 64,6-67,3 67,7 66,0 Donne che hanno visto una campagna informativa Influenza positiva (molta/abbastanza) di lettera dell’AUSL consiglio dell’operatore sanitario campagna informativa Donne che hanno effettuato un Pap test preventivo negli ultimi 3 promozione (lettera dell’AUSL, consiglio, campagna informativa) 0 interventi 1 intervento 2 interventi tutti e 3 gli interventi 67,8 75,6 60,4 64,2-71,3 71,8-79,5 56,0-64,8 65,1 76,9 61,9 63,4-66,9 75,2-78,6 60,0-63,8 anni in funzione degli interventi di 43,3 81,9 88,1 90,6 23,1-63,5 75,8-87,9 84,3-91,9 87,5-93,7 42,6 64,8 80,7 87,7 37,8-47,4 62,0-67,7 78,7-82,6 86,1-89,3 Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella (donne 50-69 anni) (%, IC95%) EmiliaPool PASSI Romagna 77,9-85,7 65,7-69,5 81,8 67,6 Effettuata una Mammografia preventiva negli ultimi 2 anni 86,0-92,1 60,1-63,5 89,1 61,8 Donne che hanno ricevuto la lettera dell’AUSL 57,4-66,9 57,4-61,5 62,2 59,4 Donne che hanno ricevuto il consiglio dell’operatore sanitario 75,4-83,5 71,7-75,3 79,4 73,5 Donne che hanno visto una campagna informativa Influenza positiva (molta/abbastanza) di 71,2-80,8 68,7-73,6 76,0 71,2 lettera dell’AUSL 68,6-80,8 79,0-83,7 74,7 81,4 consiglio dell’operatore sanitario 60,2-71,9 64,2-69,0 66,1 66,6 campagna comunicativa Donne che hanno effettuato una Mammografia preventiva negli ultimi 2 anni in funzione degli interventi di promozione (lettera dell’AUSL, consiglio, campagna informativa) -5,1-40,1 21,5-35,4 17,5 28,5 0 interventi 66,8-90,2 49,0-58,7 78,5 53,9 1 intervento 78,1-90,0 69,9-75,8 84,0 72,8 2 interventi tutti e 3 gli interventi 79,4-89,8 78,5-83,8 84,6 81,2 Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto (50 - 69 anni) (%, IC95%) EmiliaPool PASSI Romagna Eseguito un test per la ricerca di Sangue occulto a scopo 44,6-51,7 18,3-20,0 48,1 19,1 preventivo nei tempi raccomandati (entro 2 anni) Eseguito un test per la colonscopia a scopo preventivo nei 5,4-9,1 7,7-9,3 7,2 8,5 tempi raccomandati (entro 5 anni) 71,9-78,0 21,2-22,5 75,0 21,8 Ha ricevuto la lettera dell’AUSL 28,7-35,3 21,6-23,9 32,0 22,8 Ha ricevuto il consiglio dell’operatore sanitario 60,7-67,6 40,9-43,4 64,2 42,2 Ha visto una campagna informativa Individui che hanno eseguito un test per la ricerca di Sangue occulto o una Colonscopia a scopo preventivo, nei tempi raccomandati, in funzione degli interventi di promozione (lettera dell’AUSL, consiglio, campagna informativa) 6,5-22,7 4,1-5,8 14,6 4,9 0 interventi 39,2-52,2 26,6-31,3 45,7 29,0 1 intervento 54,0-64,8 59,8-65,6 59,4 62,7 2 interventi tutti e 3 gli interventi 70,4-84,1 71,6-79,4 77,2 75,5 19 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Sintomi di depressione (%, IC95%) EmiliaRomagna 21 Sintomi di depressione nelle ultime 2 settimane donne uomini Classi di età 18-34 35-49 50-69 Con almeno 1 patologia Ha cercato aiuto da qualcuno Figure di ricorso per sintomi di depressione nessuno medico/operatore sanitario famiglia/amici entrambi 8,2 10,9 5,5 5,8 8,9 9,4 16,2 60,2 39,8 35,1 16,1 9,0 6,9-9,4 8,9-12,8 4,0-7,0 3,9-7,8 6,7-11,0 7,2-11,6 12,2-20,1 51,5-68,9 31,1-48,5 27,9-42,3 9,3-23,0 3,9-14,1 Pool PASSI 9,4 12,8 5,9 6,7 9,2 12,1 17,8 52,8 47,2 34,0 13,0 5,8 8,9-10,0 12,0-13,7 5,3-6,6 5,8-7,5 8,2-10,1 11,1-13,1 16,2-19,5 49,6-56,0 44,0-50,4 31,0-36,9 10,8-15,2 4,5-7,2 Regioni e Province Autonome partecipanti al Pool PASSI 2007 18 su 21 (rappresentate nella figura sottoriportata) per la Basilicata ha contribuito solo l’ASL di Matera per la Puglia hanno contribuito le ASL di Bari, Brindisi, Lecce, Taranto per il Veneto l’ASL di Rovigo non è stata considerata, in quanto poco rappresentata nel campione regionale. - la Sardegna non ha raggiunto nel 2007 una numerosità ed una rappresentatività sufficienti per poter produrre stime attendibili - la Lombardia e la Calabria non hanno raccolto alcuna intervista nel 2007; la prima ha iniziato a raccogliere dati nel gennaio 2008, mentre la seconda ha avviato la fase di formazione del personale. - Sistema di pesature per dato di pool PASSI 2007 I pesi sono stati calcolati per ricostruire un’Italia teorica (illustrata in figura), integrando i dati delle zone con un numero consistente di interviste con quelli delle zone in cui erano disponibili un numero meno rilevante di interviste, ma comunque interessanti e da valutare. Il peso è stato calcolato in base alla rappresentatività della singola ASL sul totale della popolazione italiana (sempre strato-specifico), escludendo le ASL che non hanno partecipano o non sono rientrate nel gruppo utilizzato per insufficiente numerosità. 21 score calcolato sulla base al numero di giorni nelle ultime 2 settimane con poco interesse o piacere nel fare le cose o giù di morale, depresso/a o senza speranza 20 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Introduzione È un dato di fatto che, in tutto il mondo, i sistemi sanitari investono una modestissima quota della spesa sanitaria nella prevenzione, rispetto alle spese di assistenza: solo il 3%, secondo le stime dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE). È altrettanto noto che le malattie cronico degenerative (cardiovascolari e tumori, per prime) assorbono fette sempre più rilevanti della spesa sanitaria e che la frequenza di queste patologie continua ad aumentare con l’allungamento della vita media. Cosa si può fare in un quadro di cifre che sembrano destinate ad aumentare ineluttabilmente con il tempo? Cifre che, peraltro, paradossalmente sono legate in modo direttamente proporzionale al miglioramento delle condizioni di vita e dell’assistenza sanitaria. Continuare a investire solo in assistenza non è più sostenibile. Una parte dell’attenzione deve essere quindi focalizzata, in modo non rimandabile, sulla prevenzione. Circa il 60% dell’onere della spesa sanitaria in Europa è rappresentato dalla cura di patologie attribuibili a soli sette fattori principali: ipertensione, fumo, alcol, ipercolesterolemia, sovrappeso, basso consumo di frutta e verdura, inattività fisica. In questo contesto diviene essenziale monitorare i comportamenti e gli stili di vita delle persone, per rilevare il grado di conoscenza e adesione alle offerte di prevenzione. Il sistema di sorveglianza PASSI risponde a questa esigenza: con una serie di interviste telefoniche effettuate direttamente dalle AUSL, va a cogliere l’evoluzione e gli eventuali cambiamenti nella percezione della salute e dei comportamenti a rischio nella nostra popolazione. Grazie alle risposte dei cittadini, si ottiene così una fotografia aggiornata, capillare e continua degli stili di vita della popolazione adulta tra i 18 e i 69 anni. Non solo. PASSI è uno strumento innovativo per la sanità pubblica italiana, condiviso a livello nazionale e inserito in un network internazionale: in Europa, infatti, solo pochi Paesi hanno attivato un’effettiva sorveglianza sui fattori di rischio comportamentali. Inoltre raccolta, analisi e diffusione dei dati avvengono a livello locale. Una caratteristica che agevola l’utilizzo dei risultati direttamente da parte delle nostre AUSL e Regioni, fornendo informazioni utili per la costruzione dei profili di salute e per la programmazione degli interventi di prevenzione a livello locale, nell’ottica delle strategie di sanità pubblica previste dal Piano Nazionale della Prevenzione. Con PASSI le iniziative su temi di interesse nazionale possono essere monitorate nel tempo ed il loro grado di “penetrazione” (conoscenza, atteggiamento e pratica) confrontato. Il sistema di sorveglianza inoltre favorisce la crescita professionale del personale sanitario e consente di valutare i progressi nell’ambito della prevenzione per una migliore sinergia con le altre realtà del Paese. 21 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Obiettivi Obiettivo generale Monitorare alcuni aspetti della salute della popolazione emiliano-romagnola di18-69 anni relativi ai principali fattori di rischio comportamentali e all’adozione di misure preventive. Obiettivi specifici Aspetti socio-demografici - valutazione della qualità del sistema di sorveglianza attraverso indicatori di monitoraggio (tasso di risposta, di sostituzione, di rifiuto, di non reperibilità, di eleggibilità, distribuzione dei motivi di non eleggibilità e modalità di reperimento del numero telefonico) - descrivere le variabili socio-demografiche principali del campione (età, sesso, livello di istruzione, cittadinanza, stato civile) e valutare eventuali correlazioni con i fattori di rischio indagati Salute e qualità di vita percepita - stimare lo stato di salute percepito dalla popolazione in studio, compresa la media dei giorni in cattiva salute per cause fisiche e mentali e dei giorni limitanti le abituali attività Attività fisica - stimare la proporzione di persone che praticano attività fisica moderata o intensa raccomandata - stimare la proporzione di persone sedentarie e individuare i gruppi a rischio per sedentarietà ai quali indirizzare gli interventi di promozione - stimare la prevalenza di persone ai quali è stato chiesto e consigliato da parte degli operatori sanitari di svolgere attività fisica. Abitudine al fumo - stimare la prevalenza di fumatori, fumatori in astensione (che hanno smesso da meno di 6 mesi), non fumatori ed ex-fumatori - stimare il livello di attenzione degli operatori sanitari al problema del fumo - stimare la prevalenza di fumatori ai quali è stato rivolto il consiglio di smettere di fumare da parte di operatori sanitari e per quali motivi - frequenza di fumatori che hanno cercato di smettere negli ultimi 12 mesi, senza riuscirci e modalità con cui hanno condotto l’ultimo tentativo di smettere - modalità con cui hanno smesso di fumare gli ex-fumatori - descrivere l’abitudine al fumo in ambito domestico - stimare il livello del rispetto delle norme anti-fumo sul posto di lavoro e nei luoghi pubblici. Stato nutrizionale e abitudini alimentari - stimare le prevalenze riferite di soggetti sottopeso, normopeso, sovrappeso ed obesi tramite il calcolo dell’indice di massa corporea e la relativa auto-percezione - valutare la percezione relativa alla correttezza della propria alimentazione - stimare la proporzione di persone che hanno ricevuto consigli da operatori sanitari riguardo al peso corporeo, che hanno tentato di perdere o mantenere il peso e che hanno intrapreso azioni (dieta, attività fisica) per farlo - stimare l’efficacia del consiglio nelle persone in eccesso ponderale rispetto all’effettuazione della dieta o dello svolgimento dell’attività fisica - stimare la proporzione di persone che consumano giornalmente frutta e verdura - stimare la proporzione di persone che consumano almeno 5 porzioni di frutta o verdura ogni giorno. 22 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Consumo di alcol - stimare la proporzione di persone che consumano alcol - stimare la frequenza di consumo a rischio (binge, consumo fuori pasto e forte consumatore) - valutare il grado di attenzione degli operatori sanitari all’uso dell’alcol - stimare la prevalenza di consumatori di alcol ai quali è stato consigliato di ridurne il consumo. Sicurezza stradale - stimare la prevalenza di persone che utilizzano i dispositivi di sicurezza (cintura anteriore, cintura posteriore, casco) - stimare la proporzione di persone che riferiscono di aver guidato dopo assunzione di alcolici - stimare la proporzione di persone trasportate da chi ha assunto alcolici. Sicurezza domestica - stimare la percezione del rischio infortunistico in ambito domestico - stimare la prevalenza di persone che riferiscono di aver ricevuto informazioni per prevenire gli infortuni domestici e se sono stati adottati misure per rendere più sicura l’abitazione. Vaccinazione antinfluenzale - stimare la prevalenza di persone di 18-64 anni affette da almeno una patologia cronica che hanno effettuato la vaccinazione antinfluenzale raccomandata. Vaccinazione antirosolia - stimare la prevalenza di donne in età fertile (18-49 anni) vaccinate verso la rosolia - stimare la prevalenza di donne in età fertile (18-49 anni) sottoposte al rubeo-test - stimare la prevalenza di donne in età fertile (18-49 anni) immuni alla rosolia - stimare la prevalenza di donne in età fertile (18-49 anni) potenzialmente suscettibili all’infezione da rosolia. Fattori di rischio cardiovascolare - stimare la proporzione di persone a cui è stata misurata la pressione arteriosa, la colesterolemia e quando è avvenuto l’ultimo controllo - stimare la prevalenza di persone che riferiscono di essere affette da ipertensione o ipercolesterolemia e che stanno seguendo un trattamento (farmaci e altre misure, come perdita del peso e attività fisica) - stimare la prevalenza di persone che riferiscono di essere affette da diabete - stimare la prevalenza di persone a cui è stato calcolato il rischio cardiovascolare da parte di un medico utilizzando la carta o il punteggio del rischio cardiovascolare. Diagnosi precoci delle neoplasie - stimare la prevalenza di donne 25-64 anni che hanno effettuato un Pap test, di donne 5069 anni che hanno effettuato una mammografia e di persone di 50-69 anni che hanno effettuato ricerca del sangue occulto o una colonscopia nei tempi raccomandati - stimare la periodicità dell’effettuazione dell’esame di diagnosi precoce e stimare l’effettuazione all’interno di un programma di screening organizzato - stimare la prevalenza di popolazione target che riferisce di aver ricevuto lettera di invito dall’AUSL, consiglio di un operatore sanitario o di aver visto/sentito campagne informative e quanta influenza hanno avuto nell’esecuzione dell’esame di diagnosi precoce Sintomi di depressione - stimare la prevalenza di persone che riferiscono di aver avuto sintomi di depressione ed eventuali limitazioni nelle attività - stimare la prevalenza di persone con sintomi di depressione che hanno fatto ricorso a qualche figura per aiuto e quale. 23 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Metodi Tipo di studio PASSI è un sistema di sorveglianza locale, con valenza regionale e nazionale. La raccolta dati avviene a livello di ASL tramite somministrazione telefonica di un questionario standardizzato e validato a livello nazionale ed internazionale. Le scelte metodologiche sono conseguenti a questa impostazione e per tanto possono differire dai criteri applicabili in studi che hanno obiettivi prevalentemente di ricerca. Popolazione di studio La popolazione di studio è costituita dalle persone di 18-69 anni iscritte nelle liste delle anagrafi sanitarie (aggiornate al 31.12.2006) delle 11 Aziende Sanitarie della Regione Emilia-Romagna (complessivamente 2.884.632 persone). Criteri di inclusione nella sorveglianza PASSI sono: la residenza nel territorio di competenza della regione e la disponibilità di un recapito telefonico. I criteri di esclusione sono: la non conoscenza della lingua italiana, l’impossibilità di sostenere un’intervista (ad esempio per gravi disabilità), il ricovero ospedaliero o l’istituzionalizzazione della persona selezionata. Strategie di campionamento Il campionamento previsto per PASSI si fonda su un campione mensile stratificato proporzionale per sesso e classi di età, direttamente effettuato sulle liste delle anagrafi sanitarie delle AUSL; la dimensione minima del campione mensile prevista per ciascuna AUSL è di 25 unità. Il campione complessivo dell’Emilia-Romagna è risultato di 2.454 individui. Bologna ed Imola hanno aderito insieme in modo da ottenere una rappresentatività provinciale. L’AUSL di Modena ha effettuato un sovracampionamento per il distretto di Mirandola per raggiungere la rappresentatività anche per l’area distrettuale. Il campione complessivo dell’Emilia-Romagna è risultato pertanto così suddiviso: Piacenza Parma Reggio Emilia Modena* Bologna e Imola° Ferrara Ravenna Forlì Cesena Rimini Campione (18-69 anni) 175 203 154 445 494 236 206 199 245 197 Emilia-Romagna 2.454 AUSL * sovracampionamento del distretto di Mirandola (pari a 191 persone) ° rappresentatività provinciale (Bologna 335 p ersone e Imola 59) Nel presente rapporto sono state inoltre considerate le tre Aree Vaste regionali: Emilia Nord (Piacenza, Parma, Reggio-Emilia, Modena), Emilia Centro (Bologna, Imola, Ferrara) e Romagna (Ravenna, Forlì, Cesena, Rimini). 24 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna A livello nazionale tutte le Regioni italiane hanno aderito al sistema di sorveglianza PASSI. Nel 2007 sono state effettuate interviste in tutte le Regioni, eccetto Lombardia e Calabria, per un totale di 149 Aziende Sanitarie coinvolte e 21.996 interviste telefoniche raccolte. Nel presente rapporto il dato di riferimento nazionale è denominato “pool PASSI” e fa riferimento al territorio coperto nel 2007 in maniera sufficiente, per numerosità e rappresentatività dei campioni, dal sistema di sorveglianza (vedi figura); oltre alle già citate Lombardia e Calabria, sono state escluse dal pool la Sardegna e alcune province a causa della limitata numerosità. Pool PASSI 2007 Distribuzione territoriale Interviste I cittadini selezionati, così come i loro Medici di Medicina Generale, sono stati preventivamente avvisati tramite una lettera personale informativa spedita dall’ASL di appartenenza; alcune ASL hanno provveduto ad informare anche i Sindaci dei Comuni interessati. I dati raccolti sono quelli autoriferiti dalle persone intervistate, senza l’effettuazione di misurazioni dirette da parte di operatori sanitari. Le interviste alla popolazione in studio sono state condotte dal personale dei Dipartimenti di Sanità Pubblica durante tutto l’anno 2007, con cadenza mensile; luglio e agosto sono stati considerati come un’unica mensilità. L'intervista telefonica è durata in media 20 minuti. La somministrazione del questionario è stata preceduta dalla formazione degli intervistatori che ha avuto per oggetto: modalità del contatto e del rispetto della privacy, metodo dell'intervista telefonica e somministrazione del questionario telefonico con l'ausilio di linee guida appositamente elaborate. La raccolta dei dati è avvenuta prevalentemente tramite questionario cartaceo; il 3,3% delle interviste è stata effettuata utilizzando il metodo CATI (Computer Assisted Telephone Interview). La qualità dei dati è stata assicurata da un sistema automatico di controllo al momento del caricamento e da una successiva fase di analisi ad hoc con conseguente correzione delle anomalie riscontrate. La raccolta dati è stata costantemente monitorata a livello locale, regionale e centrale attraverso opportuni schemi ed indicatori implementati nel sistema di raccolta centralizzato via web (www.passidati.it); un approfondimento sui dati di monitoraggio regionali è riportato in Appendice. Analisi delle informazioni L’analisi dei dati raccolti è stata effettuata utilizzando il software EPI Info 3.4. Per agevolare la comprensione del presente rapporto i risultati sono stati espressi in massima parte sotto forma di percentuali e proporzioni, riportando le stime puntuali con gli Intervalli di Confidenza al 95% solo per le variabili principali. La rappresentatività regionale è stata ottenuta per aggregazione dei dati di tutte le AUSL emilianoromagnole utilizzando un’opportuna pesatura. Le analisi hanno tenuto conto sia della complessità del campione sia del sistema di pesatura adottato; ulteriori approfondimenti sull’utilizzo dei pesi sono riportati in Appendice. 25 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Per analizzare l’effetto di ogni singolo fattore sulla variabile di interesse, in presenza di tutti gli altri principali determinanti (età, sesso, livello di istruzione, ecc.), sono state effettuate analisi mediante regressione logistica, i cui risultati sono riportati nell’Allegato statistico; nel testo, per brevità, compare solo una sintesi. Con questa analisi sono analizzati i vari fattori di studio “depurandoli” degli effetti delle altre variabili, principalmente l’età e il genere, che possono giocare un ruolo di confondente o di modificatore d’effetto. Nelle tabelle dell’analisi univariata, i confronti che riportano una sottolineatura sono quelli significativi sul piano statistico per ciascuna categoria della variabile rispetto alla prima modalità citata nelle varie tabelle (es. le donne rispetto agli uomini); quelli, invece, che riportano una sottolineatura ed un asterisco sono da considerarsi ai limiti della significatività statistica. Sono pertanto stati considerati statisticamente significativi solo i confronti in cui la significatività è indipendente dal modello di pesatura, mentre al limite della significatività solo quelli in cui questa è influenzata dal modello di pesatura. Nel presente rapporto per gli indicatori di principale interesse vengono mostrati grafici per confrontare il dato regionale con quelle delle 10 aree di analisi a livello aziendale (Bologna ed Imola sono rappresentate insieme), introducendo anche i rispettivi intervalli di confidenza al 95% (IC95%) per la variabile considerata. La fascia grigia presente nei grafici esprime questo intervallo riferito ai valori regionali presi come riferimento per i confronti. Per gli indicatori di principale interesse di ciascuna sezione, sono inoltre mostrati i valori relativi alle tre Aree Vaste regionali, alla ripartizione territoriale del Nord-Est (Bolzano, Trento, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna) e all’insieme delle ASL partecipanti al sistema PASSI nel 2007 (“pool PASSI”); tutte queste aree sono state pesate secondo la stessa metodologia utilizzata per ottenere i valori regionali. Infine le cartine tematiche mostrano la distribuzione dei valori dei principali indicatori per le Regioni (o parti di esse) partecipanti al pool PASSI. Etica e privacy Le operazioni previste dalla sorveglianza PASSI in cui sono trattati dati personali sono effettuate nel rispetto della normativa sulla privacy (Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 - Codice in materia di protezione dei dati personali). È stata chiesta una valutazione sul sistema PASSI da parte del Comitato Etico dell’Istituto Superiore di Sanità che ha formulato un parere favorevole sotto il profilo etico. La partecipazione all’indagine è libera e volontaria. Le persone selezionate per l’intervista sono informate per lettera sugli obiettivi e sulle modalità di realizzazione dell’indagine, nonché sugli accorgimenti adottati per garantire la riservatezza delle informazioni raccolte e possono rifiutare preventivamente l’intervista, contattando il Coordinatore Aziendale. Prima dell’intervista, l’intervistatore spiega nuovamente gli obiettivi e i metodi dell’indagine, i vantaggi e gli svantaggi per l’intervistato e le misure adottate a tutela della privacy. Le persone contattate possono rifiutare l’intervista o interromperla in qualunque momento. Il personale dell’ASL, che svolge l’inchiesta, ha ricevuto una formazione specifica sulle corrette procedure da seguire per il trattamento dei dati personali. La raccolta dei dati avviene tramite supporto informatico oppure tramite questionario cartaceo e successivo inserimento su PC. Gli elenchi delle persone da intervistare e i questionari compilati, contenenti il nome degli intervistati, sono temporaneamente custoditi in archivi sicuri, sotto la responsabilità del coordinatore aziendale dell’indagine. Per i supporti informatici utilizzati (computer, dischi portatili, ecc.) sono adottati adeguati meccanismi di sicurezza e di protezione, per impedire l’accesso ai dati da parte di persone non autorizzate. Le interviste sono trasferite, in forma anonima, in un archivio nazionale, via internet, tramite collegamento protetto. Gli elementi identificativi presenti a livello locale, su supporto sia cartaceo sia informatico, sono successivamente distrutti, per cui è impossibile risalire all’identità degli intervistati. 26 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Descrizione del campione regionale La popolazione in studio è costituita da 2.884.632 residenti di 18-69 anni iscritti al 31/12/2006 nelle liste delle anagrafi sanitarie delle 11 AUSL dell’Emilia-Romagna. Dall’avvio del sistema di Sorveglianza PASSI nell’aprile 2007 al dicembre dello stesso anno, sono state intervistate 2.454 persone nella fascia 18-69 anni, selezionate con campionamento proporzionale stratificato per sesso e classi di età dalle anagrafi sanitarie. Le AUSL regionali hanno partecipato con un campione di rappresentatività aziendale, eccetto Imola che ha partecipato ad una rappresentatività provinciale insieme a Bologna. Modena ha effettuato un sovracampionamento per avere la rappresentatività anche relativa al distretto di Mirandola. Rispetto ai soggetti inizialmente selezionati, 217 persone campionate non erano eleggibili; il tasso di risposta1 è risultato dell’88%, il tasso di sostituzione2 del 12% e quello di rifiuto3 del 9% (ulteriori indicatori di monitoraggio sono mostrati in Appendice). Quali sono le caratteristiche demografiche degli intervistati? L’età e il sesso Distribuzione del campione e della popolazione per classi di età negli UOMINI • In Emilia-Romagna, il campione intervistato (2.454 persone) è risultato composto in maniera sovrapponibile da donne e uomini (50%); l’età media complessiva è di 44 anni. • Il campione è risultato costituito per: Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=1.233) • La distribuzione per sesso e classi di età del campione selezionato è risultata sovrapponibile a quella della popolazione di riferimento dell’anagrafe aziendale, indice di una buona rappresentatività del campione selezionato. La distribuzione per sesso ed età è risultata simile anche nelle ASL partecipanti al Sistema PASSI a livello nazionale. 35 36 35-49 35 34 50-69 - il 29% da persone nella fascia 18-34 anni - il 35% da persone nella fascia 35-49 anni - il 36% da persone nella fascia 50-69 anni. • 30 30 18-34 0 10 Popolazione 20 % 30 40 50 Campione Distribuzione del campione e della popolazione per classi di età nelle DONNE Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=1.221) 29 29 18-34 34 35 35-49 37 36 50-69 0 Popolazione 1 10 20 % 30 Campione Tasso di risposta = numero di interviste/(numero di interviste+rifiuti+non reperibili) Tasso di sostituzione = (rifiuti + non reperibili)/(numero di interviste+rifiuti+non reperibili) 3 Tasso di rifiuto = numero di rifiuti/(numero di interviste+rifiuti+non reperibili) 2 27 40 50 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Il titolo di studio • In Emilia-Romagna il 13% del campione non ha alcun titolo di studio o ha la licenza elementare, il 31% la licenza media inferiore, il 43% la licenza media superiore Campione per titolo di studio e il 13% è laureato. Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=2.449) Le donne hanno un livello di istruzione più basso degli uomini, anche se questa 13 Nessuno/Elementare differenza non raggiunge la significatività statistica. Media inferiore • L’istruzione è fortemente età-dipendente: gli anziani mostrano livelli di istruzione significativamente più bassi rispetto ai più giovani. Questo dal punto di vista metodologico impone che i confronti per titolo di studio condotti debbano tener conto dell’effetto dell’età mediante apposite analisi statistiche (regressione logistica). 31 Media superiore 43 Laurea 13 0 10 20 % 30 40 50 Prevalenza di scolarità bassa (nessuna/licenza elementare) per classi di età Prevalenza di scolarità bassa (nessuna/licenza elementare) Emilia-Romagna PASSI 2007 (n=2.449) Pool PASSI 2007 18-34 2 35-49 2 50-69 33 0 10 20 30 40 50 % Lo stato civile Campione per categorie stato civile Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=2.259) • In Emilia-Romagna i coniugati/conviventi rappresentano il 60% del campione, i celibi/nubili il 32%, i separati/divorziati il 6% ed i vedovi il 2%. Coniugato/convivente 60 Celibe/nubile • A livello delle ASL partecipanti al Sistema PASSI a livello nazionale, queste percentuali sono rispettivamente del 61%, 31%, 5% e 3%. 32 Separato/divorziato 6 Vedovo/a 2 0 28 20 % 40 60 80 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Cittadinanza % di stranieri per sesso e classi di età • In Emilia-Romagna la popolazione straniera nella fascia 18-69 anni rappresenta circa il 7% della popolazione. Nel campione il 5% degli intervistati ha cittadinanza straniera. Gli stranieri sono più rappresentati nelle classi di età più giovani: in particolare nella fascia 18-34 anni l’11% delle donne ha cittadinanza straniera. Emilia-Romagna - PASSI 2007 18-34 6 35-49 6 1 50-69 11 7 3 0 5 donne % 10 15 20 uomini • Il protocollo del sistema di Sorveglianza PASSI prevede la sostituzione degli stranieri non in grado di sostenere l’intervista telefonica in italiano. PASSI pertanto fornisce informazioni solo sugli stranieri più integrati o da più tempo nel nostro paese. % di stranieri Pool PASSI 2007 • A livello delle ASL partecipanti al Sistema PASSI a livello nazionale, le persone con cittadinanza straniera hanno rappresentato il 2% degli intervistati con differenze territoriali. Il lavoro % di lavoratori regolari per sesso e classi di età • • • In Emilia-Romagna il 74% di intervistati nella fascia d’età 18-65 anni ha riferito di lavorare regolarmente. Le donne sono risultate complessivamente meno “occupate” rispetto agli uomini (66% contro 81%). Gli intervistati di 18-49 anni hanno riferito in maggior percentuale di lavorare con regolarità, soprattutto gli uomini. Si riscontrano infatti differenze di occupazione statisticamente significative per classi di età in entrambi i sessi, confermate anche nel pool delle AUSL partecipanti a livello nazionale. . Emilia-Romagna - PASSI 2007 18-34 71 98 35-49 81 50-65 64 46 0 donne 20 40 % 60 uomini % di lavoratori regolari Pool PASSI 2007 A livello delle ASL partecipanti al Sistema PASSI a livello nazionale, nella fascia 18-65 anni ha riferito di lavorare regolarmente il 64% degli intervistati, con un rilevante gradiente Nord-Sud. 29 79 80 100 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Difficoltà economiche • In Emilia-Romagna: - il 55% del campione non ha riferito alcuna difficoltà economica il 35% qualche difficoltà il 10% molte difficoltà economiche. % di intervistati che riferiscono molte difficoltà economiche per sesso e classi di età Emilia-Romagna - PASSI 2007 8 18-34 13 10 10 35-49 • Le donne hanno dichiarato complessivamente maggiori difficoltà economiche rispetto agli uomini (11% contro 8%), in particolare la classe 18-34 anni. Le differenze per classi di età non raggiungono la significatività statistica. 6 50-65 12 0 donne 10 20 % 30 40 uomini % di intervistati che riferiscono molte difficoltà economiche Pool PASSI 2007 • A livello delle ASL partecipanti al Sistema PASSI a livello nazionale - il 45% del campione non ha riferito alcuna difficoltà economica - il 41% qualche difficoltà - il 14% molte difficoltà economiche. La prevalenza di persone con molte difficoltà economiche ha mostrato un rilevante gradiente teritoriale. Conclusioni L’elevato tasso di risposta e le basse percentuali di sostituzione e di rifiuti indicano la buona qualità complessiva del sistema di sorveglianza PASSI, correlata sia al forte impegno e all’elevata professionalità degli intervistatori sia alla buona partecipazione della popolazione, che complessivamente ha mostrato interesse e gradimento per la rilevazione. Il confronto del campione con la popolazione dell’Emilia-Romagna indica una buona rappresentatività della popolazione da cui è stato selezionato, consentendo pertanto di poter estendere le stime ottenute alla popolazione regionale. I dati socio-anagrafici, oltre a confermare la validità del campionamento effettuato, sono indispensabili all’analisi e all’interpretazione delle informazioni fornite nelle altre sezioni indagate. 30 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Percezione dello stato di salute La valutazione delle condizioni di salute di una popolazione è un problema molto complesso; l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce la salute come uno stato di “benessere psicofisico”, evidenziando sia una componente oggettiva (presenza o assenza di malattie) sia una soggettiva (il modo di vivere e percepire la malattia stessa); in particolare la percezione dello stato di salute testimonia l’effettivo benessere o malessere psicofisico vissuto dalla persona. Nel sistema di sorveglianza PASSI la salute percepita viene valutata col metodo dei “giorni in salute” (Healthy Days), che misura la percezione del proprio stato di salute e benessere attraverso quattro domande: lo stato di salute auto-riferito, il numero di giorni nell’ultimo mese in cui l’intervistato non si è sentito bene per motivi fisici, il numero di giorni in cui non si è sentito bene per motivi mentali e/o psicologici ed il numero di giorni in cui ha avuto limitazioni nelle attività abituali. Come hanno risposto alla domanda sul proprio stato di salute? Stato di salute percepito positivamente° Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=2.453) • In Emilia-Romagna il 67% degli intervistati ha giudicato in modo positivo il proprio stato di salute, riferendo di sentirsi bene o molto bene; il 29% ha riferito di sentirsi discretamente e solo il 4% ha risposto in modo negativo (male/molto male). Caratteristiche Totale % IC95% 67,0 65,3-69,1 81,9 71,8 50,8 78,8-85,2 68,6-75,1 47,4-54,3 73,4 60,1 71,7-76,9 57,2-62,9 42,8 66,7 71,6 78,2 37,1-48,6 63,1-70,4 68,6-74,6 73,3-83,0 56,4 62,5 72,1 49,4-63,4 59,0-66,0 69,6-74,6 39,7 73,0 34,7-44,8 71,0-75,1 Età 18 - 34 35 - 49 50 - 69 Sesso • In particolare si dichiarano più soddisfatti uomini della propria salute: donne - i giovani nella fascia 18-34 anni Istruzione nessuna/elementare - gli uomini media inferiore - le persone con alta istruzione media superiore laurea - le persone senza difficoltà economiche Difficoltà economiche - le persone senza patologie severe. Analizzando con una opportuna tecnica statistica (regressione logistica) l’effetto di ogni singolo fattore in presenza di tutti gli altri, si mantengono le significatività per tutte le variabili considerate. molte qualcuna nessuna Patologie severe°° almeno una assente ° persone che si dichiarano in salute buona o molto buona °° almeno una delle seguenti patologie: ictus, inf arto, altre malattie cardiovascolari, diabete, malattie respiratorie La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla prima modalità di ciascuna caratteristica (es. donne rispetto agli uomini) 31 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna • • Nelle AUSL della Regione, la percentuale di intervistati che ha riferito una percezione positiva del proprio stato di salute è in linea col dato regionale (range dal 63% di Reggio Emilia al 73% di Ravenna); non sono emerse differenze a livello delle Aree Vaste regionali (Emilia Centro 65% e 68% in Romagna e Emilia-Nord). % di persone che si dichiarano in salute buona o molto buona Emilia-Romagna - PASSI 2007 % 100 80 60 40 20 Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, il 65% degli intervistati ha giudicato positivamente la propria salute (68% nel Nord-Est Italia). 0 RA PC PR MO ER CE FE RN B O+IM FO % di persone che si dichiarano in salute buona o molto buona % di persone che si dichiarano in salute buona o molto buona Distribuzione territoriale - PASSI 2007 Pool PASSI 2007 RE % 100 80 60 40 20 0 Romagna Emilia Nord Italia Nord-Est ER Emilia Centro Pool PASSI Quanti sono i giorni di cattiva salute percepiti in un mese e in quale misura l’attività normale ha subito delle limitazioni? Distribuzione giorni in cattiva salute per motivi fisici, psicologici e con limitazione di attività Emilia-Romagna - PASSI 2007 • • In Emilia-Romagna la maggior parte delle persone intervistate ha riferito di essersi sentita bene per tutti gli ultimi 30 giorni (58% in buona salute fisica, 62% in buona salute psicologica e 80% senza alcuna limitazione delle attività abituali). % 80 60 40 Una piccola parte ha riferito più di 14 giorni in un mese di cattiva salute per motivi fisici (9%), per motivi psicologici (11%) e con limitazioni alle attività abituali (4%). 20 0 Motivi fisici 0 giorni 32 Motivi psicologici 1-13 giorni Attività limitata 14+ giorni Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Giorni percepiti in cattiva salute al mese Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=2.453) N° gg/mese (IC95%) per Caratteristiche Totale Classi di età 18 - 34 35 - 49 50 - 69 Sesso uomini donne Istruzione nessuna/elementare media inferiore media superiore laurea Difficoltà economiche molte qualche nessuna Patologie severe° almeno una assente Motivi fisici Motivi psicologici Attività limitata 3,5 3,1-3,8 4,0 3,6-4,4 1,6 1,3-1,8 2,9 2,9 4,4 2,4-3,4 2,5-3,4 3,8-5,0 3,8 4,0 4,1 3,3-4,4 3,4-4,5 3,5-4,7 1,4 1,4 1,9 1,0-1,8 1,0-1,7 1,4-2,3 2,4 4,5 2,1-2,8 4,0-5,0 2,5 5,5 2,1-2,9 4,9-6,0 1,4 1,8 1,1-1,7 1,4-2,1 5,6 3,6 2,8 3,0 4,5-6,7 3,0-4,2 2,4-3,2 2,3-3,8 4,6 3,8 3,9 4,1 3,5-5,7 3,2-4,5 3,4-4,4 3,2-5,0 2,2 1,8 1,3 1,5 1,4-3,0 1,3-2,2 0,9-1,6 0,9-2,2 6,9 3,8 2,6 5,4-8,3 3,3-4,4 2,3-3,0 7,3 4,7 2,9 5,8-8,8 4,1-5,3 2,5-3,3 3,6 1,9 1,0 2,5-4,8 1,5-2,3 0,8-1,2 6,1 2,9 5,1-7,1 2,6-3,2 5,9 3,6 4,8-6,9 3,2-4,0 3,4 1,2 2,5-4,2 1,0-1,4 ° almeno una delle seguenti patologie: ictus, infarto, altre malattie cardiovascolari, diabete, malattie respiratorie La sottolineatura indica la significatività statistica di ciascuna categoria rispetto al totale regionale • • • La media dei giorni al mese in cattiva salute sia per motivi fisici sia per motivi psicologici è circa 4 giorni; le attività abituali sono risultate limitate in media per 2 giorni al mese. Il numero medio di giorni in cattiva salute per motivi fisici e psicologici e quello dei giorni con limitazioni alle attività abituale è maggiore nelle donne, nelle persone con difficoltà economiche e presenza di patologie severe. Il numero medio di giorni in cattiva salute per motivi fisici è inoltre maggiore nella fascia d’età 50-69 anni (con associata anche una maggiore limitazione nelle attività abituali) e nelle persone con basso livello d’istruzione. Conclusioni e raccomandazioni La maggior parte delle persone intervistate a livello regionale ha riferito la percezione di essere in buona salute, in linea con i dati rilevati dall’indagine multiscopo dell’ISTAT 2005 (75%). Viene confermata una maggiore percezione negativa del proprio stato di salute nella classe d’età più avanzata, nelle donne, nelle persone con basso livello d’istruzione, con difficoltà economiche o affette da patologie severe. A parità di gravità, una determinata patologia può ripercuotersi diversamente sulla funzionalità fisica, psicologica e sociale della persona; per questo l’utilizzo degli indicatori soggettivi dello stato di salute può fornire una misura dei servizi sanitari necessari a soddisfare la domanda. La misura dello stato di salute percepito ed in particolare il suo monitoraggio nel tempo possono fornire indicazioni alla programmazione a livello di Azienda Sanitaria, dettaglio fornito dal sistema di sorveglianza PASSI: infatti il “sentirsi male” più che lo “star male” è spesso l’elemento che determina il contatto tra individuo e sistema di servizi sanitari. Gli indicatori di stato di salute percepito sono inoltre funzionali ad altre sezioni indagate dal PASSI, (come ad esempio quella dei sintomi di depressione) alle quali forniscono elementi di analisi e lettura più approfondita. 33 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Attività fisica L’attività fisica praticata regolarmente svolge un ruolo di primaria importanza nella prevenzione di malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione e obesità. Uno stile di vita sedentario contribuisce invece allo sviluppo di diverse malattie croniche, in particolare quelle cardiovascolari: per le cardiopatie ischemiche, ad esempio, si stima che l’eccesso di rischio attribuibile alla sedentarietà e i conseguenti costi sociali siano maggiori di quelli singolarmente attribuibili a fumo, ipertensione e obesità. Esiste ormai un ampio consenso circa il livello dell’attività fisica da raccomandare nella popolazione adulta: 30 minuti di attività moderata al giorno per almeno 5 giorni alla settimana oppure attività intensa per più di 20 minuti per almeno 3 giorni. Promuovere l’attività fisica rappresenta pertanto un’azione di sanità pubblica prioritaria, ormai inserita nei piani e nella programmazione sanitaria in tutto il mondo. Negli Stati Uniti il programma Healthy People 2010 inserisce l’attività fisica tra i principali obiettivi di salute per il Paese. L’Unione europea nel Public Health Programme (2003-2008) propone progetti per promuovere l’attività fisica. In Italia, sia nel Piano Sanitario Nazionale sia nel Piano della Prevenzione, si sottolinea l’importanza dell’attività fisica per la salute; il programma Guadagnare Salute si propone di favorire uno stile di vita attivo, col coinvolgimento di diversi settori della società allo scopo di “rendere facile” al cittadino la scelta del movimento. Quante persone attive fisicamente e quanti sedentari? • In Emilia-Romagna il 37% delle persone intervistate ha uno stile di vita attivo: conduce infatti un’attività lavorativa pesante o pratica l’attività fisica moderata o intensa raccomandata; il 43% pratica attività fisica in quantità inferiore a quanto raccomandato (parzialmente attivo) ed il 20% è completamente sedentario. Sedentari Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=2.454) Caratteristiche Totale 18-34 35-49 50-69 37 Parzialm ente attivo nessuna/elementare media inferiore media superiore laurea 10 20 30 40 molte qualche nessuna 50 % • • 12,8-18,0 15,7-21,4 22,4-28,7 19,3 20,9 16,8-21,7 18,4-23,4 28,9 23,6 15,7 16,8 23,5-34,4 20,3-27,0 13,3-18,1 12,2-21,3 24,4 21,6 18,3* 18,4-30,4 18,5-24,6 16,0-20,5 Difficoltà economiche 20 0 15,1 18,6 25,5 Istruzione 43 Sedentario 18,3-21,8 Sesso (n=2.454) uomini donne Attivo 20,1 Classi di età Livello di attività fisica Emilia-Romagna– PASSI 2007 % (IC95%) La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla prima modalità di ciascuna caratteristica (es. nessuna difficoltà economica rispetto molte difficoltà economiche) La sottolineatura con asterisco indica una differenza al limite della significatività statistica La sedentarietà cresce all’aumentare dell’età ed è più diffusa nelle persone con basso livello d’istruzione e con maggiori difficoltà economiche; non sono emerse differenze significative tra uomini e donne. Analizzando con una opportuna tecnica statistica (regressione logistica) l’effetto di ogni singolo fattore in presenza di tutti gli altri, si conferma un rischio maggiore di sedentarietà solo per le persone nella fascia di 50-69 anni e con basso livello di istruzione. 34 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna • • Nelle AUSL regionali non sono emerse differenze statisticamente significative (anche in ragione della ridotta numerosità) per quanto concerne la percentuale di persone sedentarie (range dal 16% di Parma al 27% di Ferrara, quest’ultima al limite della differenza statisticamente significativa rispetto al dato regionale); a livello di Aree Vaste regionali la percentuale di sedentari è risultata del 19% in Romagna e Emilia Nord e del 23% in Emilia Centro. Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, è risultato sedentario il 28% del campione (19% del Nord-Est Italia), con un evidente gradiente territoriale. % di persone sedentarie Emilia-Romagna - PASSI 2007 % 50 40 30 20 10 0 FE BO+IM RE RN ER MO CE RA FO % di persone sedentarie % di persone sedentarie Distribuzione territoriale - PASSI 2007 Pool PASSI 2007 % 50 40 30 20 10 0 Pool PASSI Emilia Centro ER Italia Romagna Emilia Nord-Est Nord Gli operatori sanitari promuovono l’attività fisica dei loro assistiti? • In Emilia-Romagna solo il 37% degli intervistati ha riferito che un medico o un altro operatore sanitario ha chiesto loro se svolgono attività fisica; il 33% ha riferito di aver ricevuto il consiglio di farla regolarmente. Promozione dell’attività fisica da parte degli operatori sanitari Emilia-Romagna – PASSI 2007 Chiesto 37 Consigliato % 35 33 0 10 20 30 40 50 PC PR Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna • • % di persone consigliate dall’operatore sanitario di fare attività fisica Nelle AUSL regionali la percentuale di persone che hanno riferito di aver ricevuto il consiglio di svolgere attività fisica da parte del medico varia dal 21% di Piacenza (valore più basso di quello regionale in maniera statisticamente significativa) al 42% di Forlì; nelle Aree Vaste regionali il valore è risultato del 31% in Emilia Nord e del 35% in Emilia Centro e Romagna. Emilia-Romagna - PASSI 2007 % 60 50 40 30 20 10 Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, la percentuale di persone che hanno riferito di aver ricevuto il consiglio di svolgere attività fisica da parte del medico è risultata del 30% (Nord-Est Italia 31%), con un evidente gradiente territoriale. 0 FO M O B O+IM RA CE ER RN RE FE PR PC % di persone consigliate dall’operatore sanitario di fare attività fisica % di persone consigliate dall’operatore sanitario di fare attività fisica Distribuzione territoriale - PASSI 2007 Pool PASSI 2007 % 60 50 40 30 20 10 0 Romagna Emilia Centro ER Italia Nord-Est Emilia Nord Pool PASSI Come viene percepito il proprio livello di attività fisica? • La percezione che la persona ha del proprio livello di attività fisica praticata è importante in quanto condiziona eventuali cambiamenti verso uno stile di vita più attivo. Autopercezione e livello di attività fisica praticata Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=2.420) 80 60 • Tra le persone attive, il 29% ha giudicato la propria attività fisica non sufficiente. • Il 48% delle persone parzialmente attive ed il 24% dei sedentari ha percepito il proprio livello di attività fisica come sufficiente. • % 40 20 0 Attivi I dati regionali sono in linea con quelli rilevati a livello delle ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale. Parzialmente attivi Sedentari Autopercezione Sufficiente Non sufficiente 36 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Stile di vita sedentario e compresenza di altre condizioni di rischio • Sedentari e altri fattori di rischio Lo stile di vita sedentario si associa spesso ad altre condizioni di rischio; in particolare è risultato essere sedentario: Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=2.420) 32 Depressione - il 32% delle persone depresse - il 25% degli ipertesi - il 23% delle persone in eccesso ponderale. 25 Ipertensione 23 Eccesso ponderale 21 Fumo 0 Nei fumatori il livello di sedentarietà (21%) è sovrapponibile a quello della popolazione generale. 10 20 % 30 40 Conclusioni e raccomandazioni In Emilia-Romagna si stima che solo una persona adulta su tre (37%) pratichi l’attività fisica raccomandata, mentre il 20% può essere considerato completamente sedentario. È presente una percezione distorta dell’attività fisica praticata: circa un sedentario su quattro ritiene di praticare sufficiente movimento. La percentuale di sedentari è più alta in sottogruppi di popolazione che potrebbero beneficiarne di più (in particolare persone con sintomi di depressione, ipertesi, obesi o in sovrappeso,). In ambito sanitario gli operatori non promuovono ancora sufficientemente uno stile di vita attivo tra i loro assistiti. Gli effetti positivi di una diffusa attività fisica nella popolazione sono evidenti sia a livello sociale, sia economico. Lo sviluppo di strategie per accrescere la diffusione dell’attività fisica (attraverso l’attivazione di interventi di dimostrata efficacia) è un importante obiettivo che può essere raggiunto solo con l’applicazione di strategie intersettoriali, intervenendo sugli aspetti ambientali, sociali ed economici che influenzano l’adozione di uno stile di vita attivo (ad es. politica di trasporti, ambiente favorente il movimento, ecc.). La Regione Emilia-Romagna già da anni promuove la pratica dell’attività fisica con azioni sia sui determinanti ambientali sia sui comportamenti individuali; nell’ambito della pianificazione territoriale sono stati adottati una serie di provvedimenti normativi mirati alla riqualificazione dell’ambiente costruito e alla promozione dell’esercizio fisico. Con Delibera di Giunta regionale n.775/2004 i servizi di Medicina dello Sport non sono più finalizzati alla sola certificazione di idoneità alla pratica sportiva agonistica, ma anche alla promozione dell’attività fisica nella prevenzione, terapia e riabilitazione delle malattie croniche in collaborazione con colleghi del Servizio Sanitario e del mondo dello sport. Dal 2007 la Regione coordina il progetto “Promozione dell’attività fisica - Azioni per una vita in salute” del Centro Nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM), che si pone come obiettivo generale quello di ridurre l’incidenza di sovrappeso ed obesità attraverso una corretta alimentazione e la pratica di una regolare attività fisica. 37 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna L’abitudine al fumo Il fumo di tabacco è tra i principali fattori di rischio nell’insorgenza di numerose patologie cronicodegenerative (in particolare a carico dell’apparato respiratorio e cardiovascolare) ed è il maggiore fattore di rischio evitabile di morte precoce: si stima che in Italia il 15-20% delle morti complessive sia attribuibile al fumo. Il fumo rappresenta un rilevante fattore di rischio anche per chi vi è esposto solo passivamente. L’abitudine al fumo negli ultimi 40 anni ha subito notevoli cambiamenti: la percentuale di fumatori negli uomini, storicamente più elevata, si è progressivamente ridotta, mentre è cresciuta tra le donne, fino a raggiungere nei due sessi valori paragonabili; è inoltre in preoccupante aumento la percentuale di giovani che fumano. I medici e gli altri operatori sanitari rivestono un ruolo importante nell’informare gli assistiti circa i rischi del fumo; un passo iniziale è quello di intraprendere un dialogo con i propri pazienti sull’opportunità di smettere di fumare. Smettere di fumare significa infatti dimezzare il rischio di infarto già dopo un anno e dopo 10 anni dimezzare anche il rischio di tumore del polmone. La recente entrata in vigore della norma sul divieto di fumo nei locali pubblici, che completa quella relativa al divieto di fumare nei luoghi di lavoro, è un evidente segnale dell’attenzione al problema e si è dimostrata efficace nel ridurre l’esposizione al fumo passivo. Come è distribuita l’abitudine al fumo di sigaretta? Abitudine al fumo di sigaretta Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=2.453) • • 60 Rispetto all’abitudine al fumo di sigaretta in Emilia-Romagna: - il 46% degli intervistati ha riferito di non fumare - il 31% di essere fumatore - il 22% di essere un ex fumatore. L’1% degli intervistati ha dichiarato di aver sospeso di fumare da meno di sei mesi (i cosiddetti “fumatori in astensione”, ancora considerati fumatori in base alla definizione OMS). L’abitudine al fumo è significativamente più alta tra gli uomini rispetto alle donne (35% versus 27%); tra le persone che non hanno mai fumato prevalgono le donne (54% versus 39%). Uomini 50 Donne 40 % 30 20 10 0 Fumato ri * Fumato re in astensio ne ° Ex Fumato re ^ No n Fumato re" * Fumatore: soggetto che dichiara di aver fumato più di 100 sigarette nella sua vita e attualmente fuma tutti i giorni o qualche giorno ° Fumatore in astensione: soggetto che attualmente non fuma, ma ha smesso da meno di 6 mesi ^ Ex fumatore: soggetto che attualmente non fuma, da oltre 6 mesi “ Non fumatore: soggetto che dichiara di non aver mai fumato o di aver fumato meno di 100 sigarette nella sua vita e attualmente non fuma 38 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Quali sono le caratteristiche dei fumatori di sigaretta? Fumatori Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=1.232) • • • • • Si è osservata una prevalenza più elevata di fumatori: - tra le persone sotto ai 50 anni (soprattutto nella fascia 18-24 anni) - tra gli uomini - tra persone con livello di istruzione di scuola media inferiore - tra le persone con difficoltà economiche. Analizzando con una opportuna tecnica statistica (regressione logistica) l’effetto di ogni singolo fattore in presenza di tutti gli altri, queste categorie si confermano associate significativamente alla condizione di fumatore. I fumatori abituali hanno dichiarato di fumare in media 14 sigarette al giorno; tra questi, il 9% fuma oltre 20 sigarette al dì (“forte fumatore”). Tra le AUSL regionali non emergono differenze significative per quanto concerne la prevalenza di fumatori (range dal 28% di Bologna e Imola al 39% di Parma al limite della significatività statistica); la percentuale di fumatori nelle Aree Vaste regionali è risultata del 29% in Emilia Centro e del 33% in Romagna e Emilia Nord. Nelle ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, i fumatori rappresentano il 31%, gli ex fumatori il 19% e i non fumatori il 50% (nel Nord-Est Italia i valori sono rispettivamente pari a 27%, 23% e 50%). % di fumatori Distribuzione territoriale - PASSI 2007 % 60 50 40 30 20 10 0 ER Pool PASSI Totale Classi di età 18 - 24 25 - 34 35 - 49 50 - 69 Sesso uomini donne Istruzione nessuna/elementare media inferiore media superiore laurea Difficoltà economiche molte qualcuna nessuna Emilia Italia Centro Nord-Est 39 Fumatori° % (IC95%) 31,4 29,4-33,4 39,3 36,0 33,2 25,2* 32,2-46,5 31,3-40,8 29,7-36,6 22,2-33,4 35,5 27,3 32,5-38,5 24,6-30,0 27,3 36,5 31,8 22,8 22,1-32,5 32,7-40,3 28,7-34,9 17,7-27,8 41,4 37,8 25,6 34,5-48,3 34,3-41,4 23,0-28,1 °Fumatore : soggetto che dichiara di aver fumato più di 100 sigarette nella sua vita e attualmente fuma tutti i giorni o qualche giorno (sono inclusi anche i fumatori in astensione) La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla prima modalità di ciascuna caratteristica (es. donne rispetto agli uomini) La sottolineatura con asterisco indica una differenza al limite della significatività statistica % di fumatori Emilia-Romagna - PASSI 2007 % 70 60 50 40 30 20 10 0 PR FO PC RN CE RE ER % di fumatori Pool PASSI 2007 70 Emilia Romagna Nord Caratteristiche RA FE MOBO+IM Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna A quante persone sono state fatte domande in merito alla loro abitudine al fumo da parte di un operatore sanitario? • • il 62% dei fumatori (si sale al 78% nei fumatori in astensione) il 35% degli ex fumatori il 33% dei non fumatori. - • Fum atori In particolare ha riferito di essere stato interpellato da un operatore sanitario sulla propria abitudine al fumo: - • % di persone interpellate da un operatore sanitario sulla propria abitudine al fumo Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n. 1.187)* Circa il 43% degli intervistati ha dichiarato di aver ricevuto da un operatore sanitario domande sul proprio comportamento in relazione all’abitudine al fumo. Ex-fum atori 20 40 % 60 80 100 *Intervistati che hanno riferito di essere stati da un medico o da un operatore sanitario nell’ultimo anno % di persone interpellate da un operatore sanitario sulle proprie abitudini sul fumo Emilia-Romagna - PASSI 2007 % 70 60 50 40 30 20 10 0 RABO+IMRN FO CE MO ER PR PC RE FE % di persone interpellate da un operatore sanitario sulle proprie abitudini sul fumo Distribuzione territoriale - PASSI 2007 % di persone interpellate da un operatore sanitario sulle proprie abitudini sul fumo Pool PASSI 2007 % 70 60 50 40 30 20 10 0 Italia Pool Nord-Est PASSI 33 0 Nelle ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, ha riferito di essere stato interpellato da un operatore sanitario sulla propria abitudine al fumo il 42% degli intervistati (43% Nord-Est Italia). ER 35 Non fum atori Tra le AUSL regionali, Ferrara si differenzia significativamente per una più bassa percentuale di persone interpellate dal sanitario sulle abitudini sul fumo (range dal 39% di Ferrara al 51% di Ravenna). La percentuale di persone interpellate dal sanitario nelle Aree Vaste regionali è risultata del 41% in Emilia Nord, del 44% in Emilia Centro e del 47% in Romagna. Romagna Emilia Centro 62 Emilia Nord 40 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna A quanti fumatori è stato consigliato da un operatore sanitario di smettere di fumare? Perché? • Tra i fumatori, il 62% ha riferito di aver ricevuto negli ultimi 12 mesi il consiglio di smettere di fumare da parte di un operatore sanitario. Consiglio di smettere di fumare da parte di operatori sanitari e motivazione Emilia-Romagna - Passi 2007 (n=636)* A scopo preventivo 28 Motivi di salute • Il consiglio è stato dato prevalentemente a scopo preventivo (28%). 14 Per entrambe le ragioni 18 Nessun consiglio 40 0 10 20 % 30 40 50 * Fumatori che sono stati da un medico o da un operatore sanitario nell’ultimo anno • Nelle AUSL regionali non sono emerse differenze statisticamente significative per quanto concerne la percentuale di fumatori a cui è stato consigliato di smettere di fumare (range dal 52% di Cesena al 67% di Piacenza); non sono emerse differenze a livello delle Aree Vaste regionali. % di fumatori a cui è stato consigliato da un operatore sanitario di smettere di fumare Emilia-Romagna - PASSI 2007 % 100 80 60 • Nelle ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, la percentuale di fumatori che hanno riferito di aver ricevuto consiglio di smettere è risultata pari al 60% (58% Nord-Est Italia). 40 20 0 PC % di fumatori a cui è stato consigliato da un operatore sanitario di smettere di fumare Distribuzione territoriale - PASSI 2007 80 60 40 20 0 ER Romagna Emilia Centro RA BO+IM ER RN MO FO RE FE CE % di fumatori a cui è stato consigliato da un operatore sanitario di smettere di fumare Pool PASSI 2007 % 100 Emilia Nord PR Pool Italia PASSI Nord-Est 41 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Smettere di fumare: come è riuscito l’ex fumatore e come ha tentato chi ancora fuma • • • % delle diverse modalità di smettere di fumare negli ex fumatori Emilia-Romagna - Passi 2007 (n=1.380) Fra gli ex fumatori, ben il 95% ha dichiarato di aver smesso di fumare da solo; solo l’1% ha riferito di aver fruito di servizi dell’AUSL. I valori rilevati sono in linea col dato delle ASL partecipanti al PASSI a livello nazionale: il 96% degli ex fumatori ha riferito di aver smesso da solo. Fra i fumatori, il 37% ha tentato di smettere di fumare nell’ultimo anno (41% a livello nazionale). 95 Da solo Servizi Ausl 1 Servizi extra-Ausl 1 Farmaci 1 Non ricordo 1 Altro 1 0 40 % 60 20 80 100 L’abitudine al fumo in ambito domestico • % delle diverse regole sul permesso di fumare a casa Emilia-Romagna - Passi 2007 (n=1.210) Rispetto all’abitudine al fumo nella propria abitazione: Non permesso - il 70% degli intervistati ha dichiarato che non si fuma in casa - il 23% che si fuma in alcuni luoghi - il 7% che si fuma ovunque. 70 Permesso in alcune zone 23 7 Permesso ovunque 0 20 % 40 60 80 La percezione del rispetto del divieto di fumare nei luoghi pubblici • Il 92% delle persone intervistate ha (%) del rispetto del divieto di fumo dichiarato che il divieto di fumare nei luoghi Frequenza percepita nei luoghi pubblici pubblici è rispettato sempre (71%) o quasi Emilia-Romagna - Passi 2007* (n=1.140) sempre (21%). 71 S em pre • • • L’8% ha invece dichiarato che il divieto non è mai rispettato (1%) o lo è raramente (7%). 21 Q uasi sem pre 7 A volte 1 M ai Nelle AUSL regionali, Piacenza ha mostrato una differenza statisticamente significativa per quanto concerne la percentuale di persone che ritengono sia sempre o quasi sempre rispettato il divieto di fumo nei luoghi pubblici (range dall’89% di Modena al 96% di Piacenza); non sono emerse differenze a livello delle Aree Vaste regionali (90% in Emilia Centro e 93% in Emilia Nord e Romagna). 0 20 40 % 60 80 100 * intervistati che sono stati in locali pubblici negli ultimi 30 giorni % di persone che ritengono sempre o quasi sempre rispettato il divieto di fumo nei luoghi pubblici Emilia-Romagna - PASSI 2007 % 100 80 60 Nelle ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, il divieto di fumare nei luoghi pubblici è rispettato sempre/quasi sempre nell’84% dei casi (93% Nord-Est Italia), con un evidente gradiente territoriale. 40 20 0 PC 42 PR FO CE RN RE ER BO+IM FE RA MO Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna % di persone che ritengono sempre o quasi sempre rispettato il divieto di fumo nei luoghi pubblici Distribuzione territoriale - PASSI 2007 % di persone che ritengono sempre o quasi sempre rispettato il divieto di fumo nei luoghi pubblici Pool PASSI 2007 % 100 80 60 40 20 0 Italia Emilia Romagna Nord-Est Nord ER Emilia Centro Pool PASSI Percezione del rispetto del divieto di fumo sul luogo di lavoro • • Tra i lavoratori intervistati, l’85% ha dichiarato che il divieto di fumare nel luogo di lavoro è rispettato sempre (69%) o quasi sempre (16%). Frequenza percepita (%) del rispetto del divieto di fumo sul luogo di lavoro Emilia-Romagna – Passi 2007 (n= 1.214)* Sem pre 69 Quasi sem pre Il 15% ha dichiara che il divieto non è mai rispettato (7%) o lo è raramente (8%). 16 A volte 8 Mai 7 0 20 40 % 60 80 *lavoratori che operano in ambienti chiusi (escluso chi lavora solo) • • Nelle AUSL regionali, non sono emerse differenze statisticamente significative per quanto concerne la percentuale di lavoratori che ritengono sia sempre o quasi sempre rispettato il divieto di fumo sul luogo di lavoro (range dall’80% di Modena al 90% di Ferrara); non sono emerse differenze a livello delle Aree Vaste regionali (84% in Emilia Nord, 86% in Romagna e 87% in Emilia Centro). % di lavoratori che ritengono sempre o quasi sempre rispettato il divieto di fumo sul luogo di lavoro Emilia-Romagna - PASSI 2007 % 100 80 60 40 Nelle ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, il divieto di fumare nei luoghi di lavoro è rispettato sempre/quasi sempre nell’85% dei casi (88% nel NordEst), con un evidente gradiente territoriale. 20 0 FE 43 FO PR RN PC CE BO+IM ER RE RA MO 100 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna % di lavoratori che ritengono sempre o quasi sempre rispettato il divieto di fumo sul luogo di lavoro Distribuzione territoriale - PASSI 2007 % di lavoratori che ritengono sempre o quasi sempre rispettato il divieto di fumo sul luogo di lavoro Pool PASSI 2007 % 100 80 60 40 20 0 Italia Nord-Est Emilia Centro Romagna ER Pool PASSI Emilia Nord Conclusioni e raccomandazioni In Emilia-Romagna, come a livello nazionale, si stima che circa una persona su tre sia classificabile come fumatore; in particolare le prevalenze più alte e preoccupanti si riscontrano in giovani e adulti nella fascia 18-49 anni. Quasi due fumatori su tre hanno riferito di aver ricevuto il consiglio di smettere, evidenziando un accettabile livello di attenzione al problema da parte degli operatori sanitari, anche se migliorabile. La maggior parte degli ex fumatori ha dichiarato di aver smesso di fumare da solo; un numero veramente esiguo ha smesso di fumare grazie all’ausilio di farmaci, gruppi di aiuto ed operatori sanitari. Questa situazione sottolinea la necessità di un ulteriore consolidamento del rapporto tra operatori sanitari e pazienti, per valorizzare al meglio l’offerta di opportunità di smettere di fumare presente a livello delle AUSL regionali. Le criticità evidenziate sono state individuate tra le priorità d’intervento del recente Piano Tabagismo regionale del 2008. L’esposizione al fumo passivo in abitazioni, luoghi pubblici e di lavoro rimane un aspetto rilevante da mantenere monitorato nel tempo. 44 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Stato nutrizionale e abitudini alimentari Lo stato nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione; l’eccesso di peso rappresenta un fattore di rischio rilevante per le principali patologie croniche (cardiopatie ischemiche, alcuni tipi di neoplasia, ictus, ipertensione, diabete mellito) ed è correlato con una riduzione di aspettativa e qualità di vita nei paesi industrializzati. Le persone vengono classificate in 4 categorie in base al valore dell’Indice di massa corporea (Body Mass Index o BMI), calcolato dividendo il peso in kg per la statura in metri elevata al quadrato: sottopeso (BMI <18,5), normopeso (BMI 18,5-24,9), sovrappeso (BMI 25,0-29,9), obese (BMI ≥ 30). Ad alcuni alimenti è riconosciuto un ruolo protettivo: è ormai evidente per esempio la protezione rispetto alle neoplasie associata all’elevato consumo di frutta e verdura. Per questo motivo ne viene consigliato il consumo tutti i giorni: l’adesione alle raccomandazioni internazionali prevede il consumo di almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno (“five a day”). Qual è lo stato nutrizionale della popolazione? Situazione nutrizionale della popolazione Emilia-Romagna - PASSI 2007 • • In Emilia-Romagna il 4% delle persone intervistate risulta sottopeso, il 54% normopeso, il 31% sovrappeso e l’11% obeso. 60 (n=2.449) 54 40 31 % 20 Complessivamente si stima che il 42% della popolazione presenti un eccesso ponderale. 11 4 0 Sottopeso Normopeso Sovrappeso Obeso Quante e quali persone sono in eccesso ponderale ? • • L’eccesso ponderale è significativamente più frequente: col crescere dell’età negli uomini (50% vs 35%) nelle persone con basso livello di istruzione Non si sono rilevate differenze rispetto alle condizioni economiche. Analizzando con una opportuna tecnica statistica (regressione logistica) l’effetto di ogni singolo fattore in presenza di tutti gli altri, le significatività rilevate si mantengono. Caratteristiche Popolazione con eccesso ponderale Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=2.449) Sovrappeso % (IC95%) Totale Obesi % (IC95%) 31,4 29,5-33,4 11,2 9,8-12,5 18 - 34 35 - 49 50 - 69 17,3 31,4 42,8 14,2-20,4 28,0-35,0 39,3-46,3 5,2 10,5 16,7 3,4-7,0 8,2-12,8 14,1-19,3 uomini donne 38,3 24,6 35,3-41,2 22,0-27,1 11,8 10,5 9,9-13,8 8,6-12,4 nessuna/elementare 44,1 media inferiore 35,7* media superiore 27,3 laurea 22,6 Difficoltà economiche molte 31,3 qualche 32,4 nessuna 30,9 38,3-49,9 31,9-39,5 24,4-30,1 17,7-27,7 20,8 13,2 8,7 5,0 16,1-25,6 10,5-15,9 6,8-10,6 2,4-7,6 24,7-37,9 29,0-35,8 28,2-33,5 14,1 12,8 9,6 9,3-19,0 10,4-15,2 7,9-11,4 Classi di età Sesso Istruzione La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla prima modalità di ciascuna caratteristica (es. donne rispetto agli uomini) La sottolineatura con asterisco indica una differenza al limite della significatività statistica 45 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna • Nelle AUSL della Regione non sono emerse differenze statisticamente significative relative all’eccesso ponderale (range dal 38% di Parma al 48% di Ferrara); nelle Aree Vaste regionali la percentuale di persone con eccesso ponderale è risultata pari al 41% in Emilia Nord, 43% in Romagna e 45% in Emilia Centro. • % persone in eccesso ponderale Emilia-Romagna - PASSI 2007 % 60 50 40 30 20 Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, il 43% degli intervistati ha presentato un eccesso ponderale (32% in sovrappeso e 11% obesi), nel Nord-Est Italia il 40% (30% in sovrappeso e 10% obesi); relativamente all’eccesso ponderale è presente un evidente gradiente territoriale. 10 0 FE RA M O BO+IM FO ER RN CE RE P C % persone in eccesso ponderale % persone in eccesso ponderale Distribuzione territoriale - PASSI 2007 Pool PASSI 2007 PR % 60 50 40 30 20 10 0 Emilia Romagna Pool Centro PASSI ER Emilia Italia Nord Nord-Est Come considerano il proprio peso le persone intervistate? Percezione della proprio peso • Emilia-Romagna - PASSI 2007 La percezione che la persona ha del proprio peso è un aspetto importante da considerare in quanto condiziona un eventuale cambiamento nel proprio stile di vita. (n=2.441) 94 100 83 80 • La percezione del proprio peso non sempre coincide con il BMI calcolato sulla base di peso ed altezza riferiti dagli stessi intervistati: in Emilia-Romagna si osserva un’alta coincidenza tra percezione del proprio peso e BMI negli obesi (94%) e nei normopeso (83%); tra le persone in sovrappeso invece ben il 42% ritiene il proprio peso giusto e l’1% troppo basso. 57 60 42 % 40 20 10 7 1 5 1 0 Sotto/ normopeso Peso troppo alto Peso troppo basso 46 Sovrappeso Obeso Peso più o meno giusto Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Come considerano la propria alimentazione le persone intervistate? Quello che mangia fa bene alla sua salute? Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=2.428) 100 • In Emilia-Romagna l’85% degli intervistati ritiene di avere una alimentazione positiva per la propria salute (“Sì, abbastanza” o “Sì, molto”) in particolare: 80 70 69 60 60 % 40 29 19 12 20 - l’88% delle persone sottopeso/normopeso - l’85% dei sovrappeso - il 71% degli obesi. 15 15 11 0 Sotto/ normopeso Sì molto Sovrappeso Obeso Sì abbastanza Per niente Quante persone mangiano almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno (“five a day”)? Numero di porzioni di frutta e verdura consumate al giorno Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=2.451) • • • In Emilia-Romagna il 97% degli intervistati ha dichiarato di mangiare frutta e verdura almeno una volta al giorno: il 37% ha riferito di mangiare 3-4 porzioni al giorno e solo l’11% le 5 porzioni raccomandate. L’abitudine a consumare 5 o più porzioni di frutta e verdura al giorno è più diffusa - nelle persone sopra ai 50 anni - nelle donne (13%) - nelle persone con basso livello d’istruzione (14%) - nelle persone obese (16%). Non emergono differenze legate alla condizione economica. Analizzando con una opportuna tecnica statistica (regressione logistica) l’effetto di ogni singolo fattore in presenza di tutti gli altri, l’adesione al “five a day” rimane significativamente associata con età maggiore, sesso femminile ed eccesso ponderale. 60 49 37 40 20 % 11 3 0 0 porzioni 1-2 porzioni 3-4 porzioni 5 o più porzioni Consumo di frutta e verdura Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=2.451) Caratteristiche Totale Classi di età Adesione al “5 a day”° % (IC95%) 11,4 10,0-12,7 18 - 34 35 - 49 50 - 69 7,9 10,8* 14,7 5,7-10,1 8,6-13,1 12,2-17,3 uomini donne 9,4 13,4 7,6-11,1 11,3-15,5 nessuna/elementare media inferiore media superiore laurea 13,6 10,6 11,0 12,1 9,5-17,6 8,2-13,0 8,9-13,1 8,3-15,9 molte qualche nessuna 11,7 11,6 11,2 7,1-16,4 9,3-14,0 9,4-13,0 sotto/normopeso sovrappeso obeso 10,8 10,7 16,1* 9,0-12,6 8,4-13,0 11,3-21,0 Sesso Istruzione Difficoltà economiche Stato nutrizionale ° Consumo di almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdura La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla prima modalità di ciascuna caratteristica (es. donne rispetto agli uomini) La sottolineatura con asterisco indica una differenza al limite della significatività statistica 47 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna % persone che aderiscono al “five a day” • • Emilia-Romagna - PASSI 2007 Nelle AUSL della Regione la percentuale di persone intervistate che aderisce al “five a day” varia dall’8% di Reggio Emilia al 19% di Cesena, valore significativamente più alto rispetto alla media regionale; non sono emerse differenze a livello delle Aree Vaste regionali (11% in Emilia Nord e 12% in Romagna e Emilia Centro). % 40 30 20 10 Tra le ASL partecipanti al sistema a livello nazionale, aderisce al “five a day” il 10% del campione (13% nel Nord-Est Italia). 0 CE PR BO+IM RA ER MO FO PC RN FE RE % persone che aderiscono al “five a day” % persone che aderiscono al “five a day” Distribuzione territoriale - PASSI 2007 Pool PASSI 2007 % 40 30 20 10 0 Italia Romagna Emilia Nord-Est Centro ER Emilia Nord Pool PASSI Quante persone sovrappeso/obese ricevono consigli di perdere peso dagli operatori sanitari e con quale effetto? • In Emilia-Romagna il 59% delle persone in eccesso ponderale ha riferito di aver ricevuto il consiglio di perdere peso da parte di un medico o di un altro operatore sanitario; in particolare hanno riferito questo consiglio il 48% delle persone in sovrappeso e l’86% delle persone obese. • Nelle AUSL della Regione la percentuale di persone intervistate in eccesso ponderale che ha riferito di aver ricevuto il consiglio varia dal 44% di Ferrara al 68% di Bologna-Imola (valore significativamente più alto rispetto alla media regionale); non sono emerse differenze a livello delle Aree Vaste regionali (55% in Emilia-Nord, 56% in Romagna e 61% in Emilia Centro). • Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, il 57% delle persone in eccesso ponderale ha riferito di aver ricevuto questo consiglio (in particolare il 48% delle persone in sovrappeso e l’81% delle persone obese); nel Nord-Est Italia i valori sono rispettivamente 55%, 45% e 82%. 48 % di persone in sovrappeso/obese che hanno ricevuto il consiglio di perdere peso da un operatore sanitario Emilia-Romagna - PASSI 2007 % 100 80 60 40 20 0 BO+IM MO FO RN ER RA PR RE CE PC FE Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna % di persone in sovrappeso/obese che hanno ricevuto il consiglio di perdere peso da un operatore sanitario % di persone in sovrappeso/obese che hanno ricevuto il consiglio di perdere peso da un operatore sanitario Distribuzione territoriale - PASSI 2007 Pool PASSI 2007 % 100 80 60 40 20 0 Emilia Centro Pool PASSI ER Romagna Emilia Italia Nord Nord-Est • Il 22% delle persone in eccesso ponderale ha riferito di seguire una dieta per perdere o mantenere il proprio peso (19% nei sovrappeso e 31% negli obesi). • La proporzione di persone con eccesso ponderale che seguono una dieta è significativamente più alta: - nelle donne (29% vs 17% negli uomini) - negli obesi (31% vs 19% nei sovrappeso) - in coloro che hanno una percezione corretta del proprio peso e lo ritengono “troppo alto” (22% vs 16%) - in coloro che hanno ricevuto il consiglio da parte di un operatore sanitario (31% vs 12%). Attuazione della dieta in rapporto a percezione del proprio peso e ai consigli degli operatori sanitari Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=1.054) 40 31 30 22 % 20 16 12 10 0 corretta percezione del proprio peso Si consiglio No Quante persone sovrappeso/obese ricevono consigli di fare attività fisica dagli operatori sanitari e con quale effetto? • • • • In Emilia-Romagna il 24% delle persone in eccesso ponderale è sedentario (20% nei sovrappeso e 33% negli obesi). Il 42% delle persone in eccesso ponderale ha riferito di aver ricevuto il consiglio di fare attività fisica da parte di un medico o di un altro operatore sanitario; in particolare hanno ricevuto questo consiglio il 38% delle persone in sovrappeso e il 51% di quelle obese. Tra le persone in eccesso ponderale che hanno riferito il consiglio, il 79% pratica un’attività fisica almeno moderata, rispetto al 74% di chi non l’ha ricevuto. % di persone in eccesso ponderale che hanno ricevuto Nelle AUSL regionali, la percentuale di il consiglio di fare attività fisica persone intervistate che ha riferito di aver Emilia-Romagna - PASSI 2007 ricevuto il consiglio varia dal 20% di Piacenza (valore significativamente più 80 basso rispetto la media regionale) al 57% di % Forlì; non sono emerse differenze a livello 60 delle Aree Vaste regionali. Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a 40 livello nazionale, il 37% delle persone in eccesso ponderale ha riferito di aver ricevuto 20 questo consiglio, in particolare il 33% delle persone in sovrappeso e il 45% degli obesi; 0 FO BO+IMMO RE ER RA FE CE PR RN PC nel Nord-Est Italia i valori sono rispettivamente 39%, 35% e 48%. 49 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna % di persone in eccesso ponderale che hanno ricevuto il consiglio di fare attività fisica % di persone in eccesso ponderale che hanno ricevuto il consiglio di fare attività fisica Distribuzione territoriale - PASSI 2007 Pool PASSI 2007 % 80 60 40 20 0 Emilia Centro ER Romagna Emilia Italia Pool Nord Nord-Est PASSI Quante persone hanno cambiato peso nell’ultimo anno? Cambiamenti ponderali negli ultimi 12 mesi • In Emilia-Romagna il 20% degli intervistati ha riferito di essere aumentato di almeno 2 kg di peso nell’ultimo anno. • La proporzione di persone aumentate di peso nell’ultimo anno è più elevata: - nella fascia 18-34 anni (25% vs 20% 35-49 anni e 18% 50-69 anni) - nelle persone già in eccesso ponderale (24% obesi e il 27% sovrappeso vs 16% normopeso). • Non sono emerse differenze rilevanti tra donne (22%) e uomini (19%). Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=2.411) 80 sotto/normopeso sovrappeso obeso 60 % 40 20 0 perso +2Kg stabile aumentato +2Kg Conclusioni e raccomandazioni In letteratura è ampiamente documentata una sottostima nel rilevare la prevalenza dell’eccesso ponderale attraverso indagini telefoniche analoghe a quelle condotte nel sistema di Sorveglianza PASSI; nonostante questa verosimile sottostima, in Emilia-Romagna quasi una persona adulta su due presenta un eccesso ponderale. Una particolare attenzione nei programmi preventivi va posta, oltre alle persone obese, alle persone in sovrappeso. In questa fascia di popolazione emerge infatti una sottostima del rischio per la salute legato al proprio peso: meno di una persona su due percepisce il proprio peso come “troppo alto”, la maggior parte giudica la propria alimentazione in senso positivo e quasi una persona su quattro è aumentata di peso nell’ultimo anno. La dieta per ridurre o controllare il peso è praticata solo dal 22% delle persone in eccesso ponderale, mentre è più diffusa la pratica di un’attività fisica moderata (79%). La maggior parte delle persone consuma giornalmente frutta e verdura: circa la metà ne assume oltre 3 porzioni, ma solo una piccola quota assume le 5 porzioni al giorno raccomandate per un’efficace prevenzione delle neoplasie. I risultati indicano la necessità di interventi multisettoriali per promuovere un’alimentazione corretta accompagnata da un'attività fisica svolta in maniera costante e regolare; per aumentare l’efficacia degli interventi appare fondamentale l'approccio multidisciplinare, nel quale la Sanità Pubblica gioca un ruolo importante nel promuovere alleanze e integrazioni. Rilevante risulta inoltre il consiglio ed il sostegno del Medico di Medicina Generale, spesso il primo operatore a confrontarsi con il problema legato al peso del proprio assistito. 50 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Consumo di alcol Nonostante l’enorme impatto sulla salute pubblica per i rischi connessi ad un suo uso eccessivo, il problema alcol rimane attualmente sottostimato: all’accettazione sociale del bere si aggiunge una marcata comunicazione commerciale che spesso copre i messaggi della prevenzione. In Europa si stima che l'alcol uccida circa 115.000 persone l'anno e 25.000 in Italia: cirrosi epatica e incidenti stradali sono le principali cause di morte alcol-correlate. L’alcol è una sostanza tossica dannosa per l’organismo: non è fissato un livello soglia di “non pericolosità” e studi recenti confutano la considerazione diffusa che un consumo leggero di alcolici sia benefico per la salute e protegga il cuore. L’abuso di alcol porta più frequentemente a comportamenti a rischio per se stessi e per gli altri (quali ad esempio guida pericolosa di autoveicoli, infortuni e lavoro in condizioni psico-fisiche inadeguate, comportamenti sessuali a rischio, violenza); il danno causato dall'alcol si estende pertanto alle famiglie e alla collettività. Si stima che i problemi di salute indotti dal consumo/abuso di prodotti alcolici siano responsabili del 9% della spesa sanitaria. Il Piano Nazionale Alcol e Salute si propone di coordinare tutte le attività di prevenzione per ridurre i danni causati dall’alcol. L’emergere infatti di nuove culture del bere (dallo sballo del fine settimana alla moda degli aperitivi) sollecita la realizzazione di sistemi di monitoraggio adeguati a orientare le azioni, per contribuire in maniera efficace alla riduzione del rischio alcol-correlato sia nella popolazione generale sia nei sottogruppi target più vulnerabili. Secondo la definizione dell’OMS, le persone a rischio particolare di conseguenze sfavorevoli per l’alcol sono i forti consumatori (più di 3 unità alcoliche al giorno per gli uomini e più di 2 per le donne), le persone che bevono abitualmente fuori pasto e quelle che indulgono in grandi bevute o binge drink (consumo di almeno una volta al mese di 6 o più unità di bevanda alcolica in un’unica occasione). L’unità alcolica corrisponde ad una lattina di birra o un bicchiere di vino o un bicchierino di liquore. Quante persone consumano alcol? Consumo di alcol (ultimo mese) • • • • In Emilia-Romagna la percentuale di persone intervistate che ha riferito di aver bevuto nell’ultimo mese almeno una unità di bevanda alcolica è risultata del 69%. Si sono osservate percentuali più alte di consumo: - nella fascia 18-24 anni e 35-49 anni - negli uomini - nelle persone con livello di istruzione alto e senza difficoltà economiche. Analizzando con una opportuna tecnica statistica (regressione logistica) l’effetto di ogni singolo fattore in presenza di tutti gli altri, si mantiene la significatività per sesso maschile, livello d’istruzione più elevato e assenza di difficoltà economiche. Il 57% degli intervistati ha riferito di consumare alcol durante tutta la settimana, mentre il 43% prevalentemente durante il fine settimana. Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=2.446) Caratteristiche Persone che hanno bevuto almeno un’unità di bevanda alcolica° %(IC95%) Totale 69,4 67,5-71,3 18 - 24 25 - 34 35 - 49 50 - 69 76,6 69,7 71,2 65,7 70,3-82,9 65,2-74,2 68,1-74,2 62,5-68,9 uomini donne 83,1 55,7 80,8-85,4 52,7-58,7 nessuna/elementare media inferiore media superiore laurea 53,4 70,7 72,5 72,3 47,6-59,2 67,2-74,2 69,6-75,4 67,0-77,6 61,7 64,3 74,1 54,9-68,6 60,9-67,8 71,6-76,6 Classi di età Sesso Istruzione Difficoltà economiche molte qualche nessuna °una unità di bevanda alcolica equivale a una latti na di birra o un bicchiere di vino o un bicchierino di liquore. La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla prima modalità di ciascuna caratteristica (es. donne rispetto agli uomini) 51 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna • • Nelle AUSL della Regione emerge un minore consumo statisticamente significativo a Ferrara ed uno maggiore a Rimini rispetto al dato medio regionale (range dal 56% di Ferrara al 78% di Rimini); nell’Area Vasta Emilia Centro si è riscontrato un minor consumo (64%) rispetto alle altre Aree Vaste (Emilia Nord 71% e Romagna 73%) e alla Regione. Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, la percentuale di bevitori è del 61%, mentre nel Nord-Est Italia sale al 70%; è presente un evidente gradiente territoriale. Percentuale di persone che hanno bevuto almeno un'unità alcolica nell'ultimo mese Emilia-Romagna - PASSI 2007 % 100 80 60 40 20 0 RN RE MO PR RA CE ER FO BO+IM PC FE Percentuale di persone che hanno bevuto almeno un'unità alcolica nell'ultimo mese Percentuale di persone che hanno bevuto almeno un'unità alcolica nell'ultimo mese Distribuzione territoriale - PASSI 2007 Pool PASSI 2007 % 100 80 60 40 20 0 Romagna Emilia Nord Italia Nord-Est ER Emilia Centro Pool PASSI Quanti sono bevitori a rischio? • Complessivamente il 18% degli intervistati può essere ritenuto un consumatore a rischio (forte bevitore e/o bevitore fuori pasto e/o bevitore “binge”). - l’8% può essere considerato un bevitore “binge” (ha bevuto cioè nell’ultimo mese almeno una volta 6 o più unità di bevande alcoliche in una sola occasione). - il 9% ha riferito di aver bevuto nell’ultimo mese prevalentemente o solo fuori pasto. - il 5% può essere considerato un forte bevitore (più di 3 unità/giorno per gli uomini e più di 2 unità/giorno per le donne). Bevitori a rischio* per categorie Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=2.437) 18 Bevitori a rischio 8 "Binge" 9 Fuori pasto 5 Forte bevitore 0 10 20 % 30 40 50 * I bevitori a rischio possono essere presenti in più di una delle tre categorie di rischio (fuoripasto/binge/forte bevitore) 52 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna • • Nelle AUSL regionali non sono emerse differenze statisticamente significative per le modalità di assunzione dell’alcol ritenute a rischio anche per la limitata numerosità (range dal 17% di Parma al 28% di Bologna e Imola); il consumo a rischio è sovrapponibile nelle Aree Vaste (18% in Romagna e Emilia Centro e 19% in Emilia Nord). Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, la percentuale di bevitori a rischio è risultata del 16% (4% consumo forte, 7% consumo binge, 8% consumo fuori pasto) con un evidente gradiente territoriale. Nel Nord-Est Italia si sale al 22% (6% consumo forte, 11% consumo binge, 12% consumo fuori pasto). Percentuale di bevitori a rischio Emilia-Romagna - PASSI 2007 % 40 30 20 10 0 CE PR PC BO+IM FO ER MO RE RA RN Percentuale di bevitori a rischio Percentuale di bevitori a rischio Distribuzione territoriale - PASSI 2007 Pool PASSI 2007 FE % 40 30 20 10 0 Italia Nord-Est Emilia Nord ER Romagna Emilia Centro Pool PASSI Quali sono le caratteristiche dei bevitori “binge”? Consumo “binge”° (ultimo mese) Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=2.434) bevitori “binge”° % (IC95%) 7,7 6,5–8,8 Caratteristiche • Questo modo di consumo di alcol ritenuto ad alto rischio riguarda l’8% degli intervistati e risulta significativamente più diffuso: - tra i più giovani nella fascia di 18-24 anni (18%) negli uomini (13% vs 2% nelle donne). Non si rilevano differenze significative riguardo il livello di istruzione e le condizioni economiche. Totale Classi di età 18 - 24 25 - 34 35 - 49 50 - 69 18,2 8,0 8,6 4,0 12,4-24,0 5,4-10,6 6,6-10,7 2,6-5,4 uomini donne 12,9 2,4 10,9-15,0 1,5-3,4 4,6 9,0 7,9 6,9 2,0-7,2 6,8-11,3 6,1-9,7 3,8-10,1 8,2 7,4 7,8 4,2-12,1 5,5-9,2 6,2-9,4 Sesso Istruzione nessuna/elementare media inferiore media superiore laurea Difficoltà economiche molte qualche nessuna °consumatore binge: ha bevuto nell’ultimo mese alme no una volta 6 o più unità di bevande alcoliche in una sola occasione La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla prima modalità di ciascuna caratteristica (es. donne rispetto agli uomini) 53 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Percentuale di bevitori "binge" • • Emilia-Romagna - PASSI 2007 Nelle AUSL regionali la percentuale di bevitori “binge” mostra differenze statisticamente significative solo per Ferrara (range dal 4% di Ferrara all’11% di Parma); non si sono riscontrate differenze per il consumo binge a livello di Aree Vaste regionale (7% in Emilia Centro e Romagna e 8% in Emilia Nord). % 40 30 20 10 Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, la percentuale di bevitori binge è risultata del 7% (11% nel Nord-Est Italia). 0 PR CE BO+IM MO ER RE FO RA PC Percentuale di bevitori "binge" Percentuale di bevitori "binge" Distribuzione territoriale - PASSI 2007 Pool PASSI 2007 RN FE % 40 30 20 10 0 Italia Nord-Est Emilia Nord ER Emilia Centro Pool Romagna PASSI A quante persone sono state fatte domande in merito al loro consumo di alcol da parte di un operatore sanitario? • % bevitori a rischio* che hanno ricevuto il consiglio di bere meno da un operatore sanitario° In Emilia-Romagna solo il 15% degli intervistati ha riferito che un medico o un altro operatore sanitario si è informato sui comportamenti in relazione al consumo di alcol. Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=1.260) Bevitori a rischio 6 Forti bevitori • Solo il 3% ha riferito di aver ricevuto il consiglio di bere meno; tra i bevitori a rischio questa percentuale è del 6%. In particolare: 12% nei forti bevitori, 8% nei bevitori “binge” 2% nei bevitori fuori pasto 12 8 Bevitori "binge" Bevitori fuori pasto 2 0 10 20 % 30 40 50 * I bevitori a rischio possono essere presenti in più di una delle tre categorie di rischio (fuori pasto/binge/forte bevitore) ° al netto di chi non è stato dal medico negli ulti mi 12 mesi 54 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna • Tra le AUSL della Regione, Piacenza ha mostrato una percentuale di persone cui il medico ha chiesto informazioni sul consumo di alcol significativamente inferiore rispetto al valore regionale (range dal 5% di Piacenza al 21% di Forlì); nelle Aree Vaste regionali i valori sono risultati del 13% in Emilia Nord, 16% in Emilia Centro e 17% in Romagna. Percentuale di persone a cui un operatore sanitario ha chiesto informazioni sul consumo di alcol Emilia-Romagna - PASSI 2007 % 40 30 • Nelle ASL partecipanti al sistema a livello nazionale, il 16% del campione ha riferito che un operatore sanitario si è informato sul consumo dell’alcol; il 9% dei consumatori a rischio ha riferito di aver ricevuto il consiglio di ridurre il consumo da parte di un operatore sanitario. Nel Nord-Est Italia l’attenzione al problema è più alta: il 18% ha riferito l’attenzione dell’operatore sanitario alle proprie abitudine di consumo ed il 6% dei consumatori a rischio ha riferito di aver ricevuto il consiglio. 20 10 0 FO BO+IM CE RN MO RA PR ER RE FE PC Percentuale di persone a cui un operatore sanitario ha chiesto informazioni sul consumo di alcol Percentuale di persone a cui un operatore sanitario ha chiesto informazioni sul consumo di alcol Distribuzione territoriale - PASSI 2007 Pool PASSI 2007 % 40 30 20 10 0 Italia Romagna Nord-Est Emilia Centro Pool PASSI ER Emilia Nord Conclusioni e raccomandazioni In Emilia-Romagna si stima che circa tre persone su quattro di 18-69 anni consumino bevande alcoliche e una su cinque abbia abitudini di consumo considerabili a rischio per quantità o modalità di assunzione. I risultati sottolineano l’importanza di diffondere maggiormente la percezione del rischio collegato al consumo dell’alcol sia nella popolazione generale - aumentandone il livello di informazione e consapevolezza - sia negli operatori sanitari che raramente si informano sulle abitudini dei loro assistiti in relazione all’alcol e pure raramente consigliano di moderarne l’uso nei bevitori a rischio. Le strategie d’intervento, come per il fumo, devono mirare a realizzare azioni coordinate nell’ambito delle attività di informazione/educazione (con il coinvolgimento di famiglia, scuola e società) supportate dai mass-media. Le azioni devono essere finalizzate da un lato a promuovere comportamenti rispettosi della sicurezza (es. limite dei 0,5 gr/litro di alcolemia per la guida) e dall’altro all’offerta di sostegno efficace per chi desidera uscire dalla dipendenza alcolica. 55 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Sicurezza stradale Gli incidenti stradali rappresentano un problema di sanità pubblica prioritario nel nostro Paese: sono infatti la principale causa di morte e di disabilità nella popolazione sotto ai 40 anni. L’obiettivo dell’Unione Europea è dimezzare nel 2010 il numero di morti da incidente stradale rispetto al 2000. Nel 2006 in Italia sono stati registrati oltre 238.000 incidenti stradali con circa 5.670 morti e 330.000 feriti; agli incidenti stradali sono inoltre imputabili annualmente circa 170.000 ricoveri ospedalieri, 600.000 prestazioni di pronto soccorso e 20.000 casi di invalidità. In Emilia-Romagna nel 2006 gli incidenti stradali sono stati quasi 24.000 (-8% rispetto al 2000) con 539 morti (-37%) e 33.235 feriti (-8%). Gli incidenti stradali più gravi sono spesso provocati dall’alcol: oltre un terzo della mortalità sulle strade è attribuibile alla guida sotto l’effetto dell’alcol. A livello preventivo, oltre agli interventi a livello ambientale-strutturale, sono riconosciute come azioni di provata efficacia il controllo della guida sotto l’effetto dell’alcol o di sostanze stupefacienti e l’utilizzo dei dispositivi di sicurezza (casco, cinture e seggiolini). L’uso dei dispositivi di sicurezza Uso dei dispositivi di sicurezza* Percentuale di persone che usano il casco sempre Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=2.437) Emilia-Romagna - PASSI 2007 C int ura a nt e rio re s e m pre % 100 87 80 C int ura po s t e rio re s e m pre 24 60 40 98 C a s c o s e m pre 20 0 20 40 % 60 80 0 100 RA FO CEBO+IMRN MO ER FE PR PC RE *tra coloro che dichiarano di utilizzare l’automobile e/o la moto • In Emilia-Romagna la percentuale di intervistati che ha riferito di usare sempre i dispositivi di sicurezza è risultata pari al: - • Percentuale di persone che usano la cintura anteriore sempre Emilia-Romagna - PASSI 2007 % 100 80 98% per l’uso del casco 87% per la cintura anteriore di sicurezza 24% per l’uso della cintura posteriore. 60 40 20 L’utilizzo dei dispositivi di sicurezza ha mostrato alcune differenze a livello aziendale: per il casco il range varia dal 91% di Reggio-Emilia al 100% di Ravenna, Forlì e Cesena. per la cintura anteriore è significativamente inferiore a Ravenna (range dal 77% di Ravenna al 90% di Bologna-Imola e Rimini) per la cintura posteriore è significativamente inferiore a Rimini (range dal 13% di Rimini al 28% di Bologna e Imola), ma l’uso è molto basso in tutte le AUSL. 0 RNBO+IMCE FO MO FE PR ER RE PC RA Percentuale di persone che usano la cintura posteriore sempre Emilia-Romagna - PASSI 2007 % 100 80 60 40 20 0 CE BO+IM RE FE 56 FO ER P C PR RA M O RN Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna • A livello delle Aree Vaste regionali l’andamento relativo all’utilizzo dei dispositivi di sicurezza è risultato sovrapponibile. • Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, la percentuale di persone che si stima utilizzare i diversi dispositivi di sicurezza è risultata inferiore al dato regionale: 92% per il casco, 82% per la cintura anteriore e 19% per la cintura posteriore; nel Nord-Est Italia si sono registrati valori sovrapponibili a quelli regionali (97%, 89%, 29%). Nell’utilizzo di tutti i tipi di dispositivi di sicurezza è presente un evidente gradiente territoriale. Percentuale di persone che usano il casco sempre Percentuale di persone che usano il casco sempre Distribuzione territoriale - PASSI 2007 Pool PASSI 2007 % 100 80 60 40 20 0 Romagna Emilia Centro ER Emilia Italia Pool Nord Nord-Est PASSI Percentuale di persone che usano la cintura anteriore sempre Percentuale di persone che usano la cintura anteriore sempre Distribuzione territoriale - PASSI 2007 Pool PASSI 2007 % 100 80 60 40 20 0 Emilia Italia Centro Nord-Est ER Emilia Romagna Pool Nord PASSI Percentuale di persone che usano la cintura posteriore sempre Percentuale di persone che usano la cintura posteriore sempre Distribuzione territoriale - PASSI 2007 Pool PASSI 2007 % 100 80 60 40 20 0 Italia Nord-Est Emilia Centro ER Emilia Nord Romagna Pool PASSI 57 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Quante persone guidano sotto l’effetto dell’alcol? (coloro che hanno dichiarato di aver guidato entro un’ora dall’aver bevuto almeno 2 unità di bevanda alcolica) • Il 10% degli intervistati ha dichiarato di aver guidato dopo aver bevuto almeno due unità alcoliche nell’ora precedente. Guida sotto l’effetto dell’alcol° Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=1.600) Caratteristiche • • • • Se si considerano solo le persone che nell’ultimo mese hanno effettivamente guidato, la percentuale sale al 15%. L’abitudine a guidare sotto l’effetto dell’alcol sembra essere ugualmente diffusa in tutte le classi di età, mentre è più frequente tra gli uomini rispetto alle donne (con differenze statisticamente significative) e tra le persone con molte difficoltà economiche. Analizzando con una opportuna tecnica statistica (regressione logistica) l’effetto di ogni singolo fattore in presenza di tutti gli altri, rimane statisticamente significativa la differenza di comportamento rilevata tra uomini e donne. Il 13% degli intervistati ha riferito di essere stato trasportato da un conducente che guidava sotto effetto dell’alcol (10% a livello delle ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale). Totale persone che riferiscono di aver guidato sotto l’effetto dell’alcol°° % (IC95%) 15,3 13,4-17,2 13,1 15,1 16,3 14,9 7,6-18,7 15,2-19,5 13,1-19,6 11,8-18,0 21,2 6,2 18,3-24,0 4,1-8,2 16,6 15,8 13,8 17,9 10,3-22,9 12,3-19,4 11,1-16,5 12,3-23,6 18,4 13,7 15,7 11,4-25,5 10,5-17,0 13,2-18,2 Classi di età 18 - 24 25 - 34 35 - 49 50 - 69 Sesso uomini donne Istruzione nessuna/elementare media inferiore media superiore laurea Difficoltà economiche molte qualche nessuna ° il denominatore di questa analisi comprende solo le persone che nell’ultimo mese hanno bevuto e guidato °°coloro che dichiarano di aver guidato entro un’or a dall’aver bevuto due o più unità di bevanda alcolica La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla prima modalità di ciascuna caratteristica (es. donne rispetto agli uomini) 58 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna • Tra le AUSL regionali, non sono emerse differenze statisticamente significative (anche in ragione della ridotta numerosità campionaria) riguardo alla percentuale di persone che riferiscono di aver guidato sotto l’effetto dell’alcol (range dal 9% di Forlì al 19% di Piacenza); a livello delle Aree Vaste regionali la percentuale è risultata del 12% in Romagna e del 16% in Emilia Centro e Emilia Nord. Percentuale di persone che riferiscono di aver guidato sotto l'effetto dell'alcol Emilia-Romagna - PASSI 2007 % 40 30 20 • Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, la percentuale di persone che hanno dichiarato di aver guidato sotto l’effetto dell’alcol è stata del 13% (16% nel Nord-Est Italia), con un evidente gradiente territoriale. 10 0 PC RE Percentuale di persone che riferiscono di aver guidato sotto l'effetto dell'alcol FE PRBO+IM ER RA MO CE RN FO Percentuale di persone che riferiscono di aver guidato sotto l'effetto dell'alcol Distribuzione territoriale - PASSI 2007 Pool PASSI 2007 % 40 30 20 10 0 Emilia Nord Emilia Italia Centro Nord-Est ER Pool Romagna PASSI Conclusioni e raccomandazioni L’uso dei dispositivi di sicurezza è efficace nel ridurre la gravità delle conseguenze degli incidenti stradali. In Emilia-Romagna si registra un buon livello dell’uso del casco e della cintura anteriore, mentre solo una persona su quattro utilizza la cintura di sicurezza posteriore. La guida sotto l’effetto dell’alcol è associata ad un terzo delle morti sulla strada. In EmiliaRomagna il problema è piuttosto diffuso (circa un guidatore su sei è classificabile come guidatore con comportamento a rischio per l’alcol), con coinvolgimento non solo delle classi d’età più giovani. In letteratura risultano maggiormente studiati gli interventi rivolti ai giovani; quelli di migliore efficacia sono gli interventi di promozione della salute nei luoghi di aggregazione giovanile (pub, discoteche) in associazione con l’attività di controllo delle forze dell’ordine sia per il rispetto dei limiti consentiti dell’alcolemia sia per l’utilizzo dei dispositivi di sicurezza. I comportamenti personali sono fattori di primaria rilevanza nella sicurezza stradale e sono decisivi per ridurre la gravità degli incidenti, ma occorre non dimenticare che per migliorare la sicurezza stradale rimangono importanti anche gli interventi strutturali ed ambientali. 59 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Sicurezza domestica Il tema degli incidenti domestici è divenuto importante dal punto di vista epidemiologico solo negli ultimi anni ed è ancora poco indagato; nonostante sia riconosciuto come un problema di sanità pubblica rilevante, non sono disponibili molte informazioni riguardo all’incidenza né alle misure di prevenzione adottate, in particolare al livello locale. In Italia si stimano ogni anno circa un 1.7 milioni di accessi al Pronto Soccorso, 130 mila ricoveri e 7.000 decessi da incidente domestico. In Emilia-Romagna si stima che circa il 3% della popolazione sia vittima di un incidente domestico con accesso al Pronto Soccorso. I gruppi di popolazione maggiormente a rischio sono bambini e anziani, in particolare sopra gli 80 anni; il principale carico di disabilità da incidente domestico è rappresentato dagli esiti di frattura del femore nell’anziano. Qual è la percezione del rischio di subire un infortunio domestico? • • • • • • In Emilia-Romagna la percezione del rischio infortunistico in ambito domestico appare scarsa: il 90% degli intervistati ha dichiarato infatti di considerare questo rischio basso o assente. In particolare hanno una più bassa percezione del rischio: - gli uomini - le persone senza difficoltà economiche La presenza di persone potenzialmente a rischio (bambini e anziani) nel nucleo familiare è invece un fattore che aumenta la percezione del rischio di infortunio domestico. Analizzando con una opportuna tecnica statistica (regressione logistica) l’effetto di ogni singolo fattore in presenza di tutti gli altri, si conferma che la scarsa percezione del rischio di infortunio domestico è associata significativamente al sesso maschile, all’assenza di difficoltà economiche e all’assenza di persone potenzialmente a rischio in famiglia; emerge inoltre come determinante nella scarsa percezione del rischio il livello d’istruzione medio/basso. Nelle varie AUSL regionali non emergono differenze statisticamente significative rispetto alla bassa percezione del rischio di infortunio domestico (range dal 82% di Forlì al 92% di Rimini); non sono emerse differenze a livello delle Aree Vaste regionali (89% in Emilia-Centro e 90% in Emilia Nord e Romagna). Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, la percentuale di persone con una bassa percezione del rischio di infortunio domestico è pari al 91% (91% anche nel NordEst Italia). 60 Bassa percezione del rischio infortunio domestico Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=2.447) persone che hanno riferito bassa possibilità Caratteristiche di subire un infortunio domestico° % (IC95%) 89,7 88,4-91,0 Totale Età 18 - 34 35 - 49 50 - 69 90,5 88,4 90,3 88,0-92,9 86,0-90,7 88,2-92,3 Sesso 90,8-94,0 uomini 92,4 84,9-89,1 donne 87,0 Istruzione 87,2-93,9 nessuna/elementare 90,5 86,6-91,5 media inferiore 89,1 89,1-92,9 media superiore 91,0 81,7-90,2 laurea 85,9 Difficoltà economiche 79,2-89,2 molte 84,2 86,5-91,1 qualche 88,8 89,5-92,8 nessuna 91,1 Presenza in famiglia di persone potenzialmente a rischio°° 83,5-88,5 si 86,0 90,4-93,3 no 91,8 ° possibilità di subire un infortunio domestico assente o bassa °° presenza di anziani e/o bambini La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla prima modalità di ciascuna caratteristica (es. donne rispetto agli uomini) % di persone che hanno riferito bassa possibilità di subire un infortunio domestico Emilia-Romagna - PASSI 2007 100 % 80 60 40 20 0 RN RA RE CE PR PC ER MO BO+IM FE FO Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna % di persone che hanno riferito bassa possibilità di subire un infortunio domestico % di persone che hanno riferito bassa possibilità di subire un infortunio domestico Distribuzione territoriale - PASSI 2007 Pool PASSI 2007 % 100 80 60 40 20 0 Pool PASSI Italia Nord-Est Emilia Nord Romagna ER Emilia Centro Quanti hanno ricevuto informazioni per prevenire gli infortuni domestici e da parte di chi? Informazioni ricevute negli ultimi 12 mesi Emilia-Romagna PASSI 2007 (n=2.448) • In Emilia-Romagna il 27% degli intervistati ha Caratteristiche dichiarato di aver ricevuto negli ultimi 12 mesi informazioni per prevenire gli infortuni Totale domestici. persone che dichiarano di aver ricevuto informazioni su prevenzione infortuni % (IC95%) 26,5 24,7-28,4 Età • - • 18 - 34 35 - 49 50 - 69 In particolare la percentuale di persone che hanno riferito di aver ricevuto informazioni è più elevata: 16,7 24,9 36,1 13,6-19,7 21,7-28,0 32,7-39,4 Sesso nella classe di età 50-69 anni nelle donne nelle persone con livello d’istruzione basso. Analizzando con una opportuna tecnica statistica (regressione logistica) l’effetto di ogni singolo fattore in presenza di tutti gli altri, si osserva che l’aver ricevuto informazioni si associa significativamente ad età (50-69 anni e 35-49 rispetto alla classe più bassa), sesso femminile e assenza di difficoltà economiche, mentre non è correlato con l’aver un’alta percezione del rischio. uomini 21,8-27,0 24,4 donne 26,0-31,4 28,7* Istruzione nessuna/elementare 28,6-39,9 34,2 media inferiore 21,8-28,4 25,1 media superiore 23,2-29,1 26,2 laurea 18,5-28,7 23,6 Difficoltà economiche molte 14,8-25,9 20,4 qualche 23,2-29,6 26,4 nessuna 25,1-30,3 27,7* Presenza in famiglia di persone potenzialmente a rischio° si 20,5-26,5 23,5 no 26,0-30,8 28,3* Percezione del rischio alta 24,0-36,4 30,2 bassa 24,2-28,1 26,1 ° presenza di anziani e/o bambini La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla prima modalità di ciascuna caratteristica (es. donne rispetto agli uomini) La sottolineatura con asterisco indica una differenza al limite della significatività statistica 61 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna • • Nelle AUSL regionali, non emergono differenze statisticamente significative riguardo alla percentuale di persone che hanno riferito di aver ricevuto informazioni negli ultimi 12 mesi sulla prevenzione degli incidenti domestici (range dal 22% di Ferrara al 35% di Piacenza); nelle Aree Vaste regionali la percentuale è risultata 24% in Emilia Centro, 27% in Emilia Nord e 29% in Romagna. Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, la percentuale di persone che ha riferito di aver ricevuto le informazioni è pari al 28% (29% nel Nord-Est Italia). % di persone che dichiara di aver ricevuto informazioni su prevenzione infortuni domestici Emilia-Romagna - PASSI 2007 % 50 40 30 20 10 0 PC RA RN PR CE MO ER BO+IM FO RE % di persone che dichiara di aver ricevuto informazioni su prevenzione infortuni domestici % di persone che dichiara di aver ricevuto informazioni su prevenzione infortuni domestici Distribuzione territoriale - PASSI 2007 Pool PASSI 2007 FE % 50 40 30 20 10 0 Italia Nord-Est Romagna Pool PASSI Emilia Nord ER Emilia Centro Fonti di informazione Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=2.454) • Le principali fonti di informazione sugli infortuni domestici sono risultate gli opuscoli ed i mass media (28%); valori molto bassi sono riportati per personale sanitario o tecnici. Opuscoli 14 Mass media 14 Tecnici 3 Medici e/o altro sanitario 2 1 Parenti/amici 0 62 5 10 % 15 20 25 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Chi ha riferito di aver ricevuto informazioni, ha adottato misure per rendere l’abitazione più sicura? Persone che dichiarano di aver adottato misure di sicurezza per l’abitazione Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=512) • Il 26% delle persone che hanno ricevuto informazioni sulla prevenzione ha modificato i propri comportamenti o adottato qualche misura per rendere l’abitazione più sicura. • L’adozione di misure preventive è risultata maggiore tra le persone con un alta percezione del rischio di incidente domestico. • Analizzando con una opportuna tecnica statistica (regressione logistica) l’effetto di ogni singolo fattore in presenza di tutti gli altri, si osserva che l’aver adottato misure di sicurezza si associa significativamente ad un’alta percezione del rischio e all’assenza di difficoltà economiche. Caratteristiche % (IC95%) Totale 26,4 22,2-30,6 Età 18 - 34 15,5-34,3 24,9 35 - 49 19,7-35,2 27,5 50 - 69 20,3-32,2 26,2 Sesso uomini 19,5-31,8 25,7 donne 21,2-32,9 27,1 Istruzione nessuna/elementare 14,2-35,2 24,7 media inferiore 19,2-34,7 26,9 media superiore 22,0-35,3 28,6 laurea 8,9-30,8 19,9 Difficoltà economiche molte 3,7-24,2 14,0 qualche 20,6-35,1 27,8 nessuna 21,8-32,9 27,4 Presenza in famiglia di persone potenzialmente a rischio° si 22,2-37,3 29,8 no 19,6-29,5 24,6 Percezione del rischio alta 26,7-54,1 40,4 bassa 20,0-28,9 24,5* ° presenza di anziani e/o bambini La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla prima modalità di ciascuna caratteristica (es. bassa percezione del rischio rispetto ad alta percezione) La sottolineatura con asterisco indica una differenza al limite della significatività statistica • • Nelle AUSL regionali, non emergono differenze statisticamente significative riguardo all’adozione di misure preventive tranne che per l’AUSL di Forlì (range dall’8% di Forlì al 39% di Parma); nelle Aree Vaste regionali la percentuale è risultata del 21% in Romagna, 28% in Emilia Centro e 29% in Emilia Nord. % di persone che dichiara di aver adottato misure di sicurezza (su chi ha ricevuto informazioni) Emilia-Romagna - PASSI 2007 % 60 50 40 30 20 Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, la percentuale di persone che hanno modificato comportamenti o adottato misure preventive è del 30% (28% Nord-Est Italia). 10 0 PR 63 FE BO+IM RE ER MO RA PC RN CE FO Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna % di persone che dichiara di aver adottato misure di sicurezza (su chi ha ricevuto informazioni) % di persone che dichiara di aver adottato misure di sicurezza (su chi ha ricevuto informazioni) Distribuzione territoriale - PASSI 2007 Pool PASSI 2007 % 60 50 40 30 20 10 0 Pool PASSI Emilia Nord Italia Nord-Est Emilia Centro ER Romagna Conclusioni e raccomandazioni Sebbene gli incidenti domestici siano sempre più riconosciuti come un problema emergente di sanità pubblica, i risultati del Sistema di Sorveglianza mostrano che la maggior parte delle persone ha una bassa consapevolezza del rischio infortunistico in ambiente domestico. Le informazioni sulla prevenzione risultano ancora insufficienti. Si stima infatti che solo una persona su quattro ne abbia ricevute. Prevalentemente le informazioni sono mediate da opuscoli e mass media, solo in minima parte da operatori sanitari e tecnici. Circa un quarto delle persone che hanno ricevuto informazioni sulla prevenzione degli infortuni domestici, ha modificato i propri comportamenti o adottato qualche misura per rendere l’abitazione più sicura; questo dato suggerisce che la popolazione, se adeguatamente informata, è sensibile al problema. Si evidenzia pertanto la necessità di una maggiore attenzione alla prevenzione degli infortuni domestici, come previsto dal Piano di Prevenzione Regionale, con la messa in campo di un ventaglio di attività informative e preventive per migliorare la sicurezza strutturale delle abitazioni in particolare tra i gruppi di popolazione più vulnerabili. 64 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Rischio cardiovascolare Nel mondo occidentale le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte: in Italia in particolare sono responsabili del 44% di tutte le morti. I fattori correlati al rischio di malattia cardiovascolare sono numerosi (fumo, diabete, obesità, sedentarietà, valori elevati della colesterolemia, ipertensione arteriosa): la probabilità di sviluppare malattia dipende dalla rilevanza dei singoli fattori di rischio e dalla loro combinazione. Valutare le caratteristiche di diffusione di queste patologie consente di effettuare interventi di sanità pubblica mirati nei confronti di sottogruppi di popolazione specifici maggiormente a rischio. In questa sezione si forniscono i risultati dell’indagine relativi alla diffusione di ipertensione arteriosa e ipercolesterolemia nonché quelli riguardanti l’utilizzo da parte dei medici della carta e del punteggio individuale per calcolare il rischio cardiovascolare. Ipertensione arteriosa L’ipertensione arteriosa è un fattore di rischio cardiovascolare molto diffuso che si correla con malattie rilevanti quali ictus, infarto miocardico, scompenso cardiaco, insufficienza renale. Il costo dell’ipertensione sia in termini di salute sia dal punto di visto economico è assai rilevante e pertanto la prevenzione e il trattamento adeguato di questa condizione sono fondamentali: trattare le complicanze dell’ipertensione costa, oltre tutto, circa il triplo di quanto costerebbe il trattamento adeguato di tutti gli ipertesi. A quando risale l’ultima misurazione della pressione arteriosa? • In Emilia-Romagna l’86% degli intervistati ha riferito almeno una misurazione della pressione arteriosa negli ultimi 2 anni, il 7% più di 2 anni fa, mentre il restante 7% non l’ha mai controllata o non ricorda a quando risale l’ultima misurazione. Pressione arteriosa misurata negli ultimi 2 anni Emilia-Romagna PASSI 2007 (n= 2.451) Caratteristiche demografiche Totale Classi di età PA misurata negli ultimi 2 anni % (IC95%) 86,0 84,6-87,5 18 - 34 35 - 49 50 - 69 79,7 85,9 91,2 76,4-82,9 83,4-88,5 89,3-93,2 uomini donne 85,3 86,7 83,2-87,5 84,7-88,8 nessuna/elementare media superiore laurea Difficoltà economiche molte qualche nessuna 90,2 85,4* 85,9 83,8* 86,9-93,5 82,7-88,0 83,6-88,2 79,3-88,3 85,2 86,9 87,3 83,1-87,2 84,5-89,4 82,7-92,0 • In particolare la misurazione della pressione negli ultimi 2 anni è più diffusa: Sesso - nelle fasce d’età più avanzate nelle persone con livello istruzione molto basso • Analizzando con una opportuna tecnica statistica (regressione logistica) l’effetto di ogni singolo fattore in presenza di tutti gli altri, si mantiene solo la significatività per classe di età. Istruzione La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla prima modalità di ciascuna caratteristica (es. persone di 35-49 anni rispetto a quelle di 18-34 anni) La sottolineatura con asterisco indica una differenza al limite della significatività statistica 65 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna • Tra le AUSL regionali Parma si differenzia significativamente per quanto concerne la percentuale di persone a cui è stata controllata la pressione arteriosa negli ultimi due anni (range dall’80% di Rimini al 93% di Parma); non sono emerse differenze significative a livello territoriale di Aree Vaste (82% in Romagna, 87% in Emilia Centro e 88% in Emilia Nord). • Nelle ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, la percentuale di persone controllate negli ultimi due anni è pari all’83% (85% Nord-Est Italia); è presente un evidente gradiente territoriale. Persone a cui è stata misurata la pressione arteriosa negli ultimi due anni (%) Emilia-Romagna - PASSI 2007 100 80 % 60 40 20 0 PR BO+IM RE CE PC ER M O FO RA FE RN Persone a cui è stata misurata la pressione arteriosa negli ultimi due anni (%) Persone a cui è stata misurata la pressione arteriosa negli ultimi due anni (%) Distribuzione territoriale - PASSI 2007 Pool PASSI 2007 100 80 % 60 40 20 0 Emilia Nord Emilia Cent ro ER It alia Nord-Est Pool PASSI Romagna Quante persone sono ipertese? Persone con diagnosi riferita di ipertensione • • • In Emilia-Romagna il 21% degli intervistati ai quali è stata misurata la pressione arteriosa ha riferito di aver avuto diagnosi di ipertensione. In particolare l’ipertensione riferita risulta più diffusa: - al crescere dell’età (38% nella fascia 50-69 anni) - nelle persone con livello istruzione molto basso - nelle persone con difficoltà economiche - nelle persone con eccesso ponderale. Analizzando con una opportuna tecnica statistica (regressione logistica) l’effetto di ogni singolo fattore in presenza di tutti gli altri, rimane solo la significatività per classe di età avanzata, presenza di difficoltà economiche ed eccesso ponderale. Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n= 2.269) Caratteristiche Totale Classi di età Ipertesi % (IC95%) 20,7 19,0-22,4 18 - 34 35 - 49 50 - 69 6,0 13,9 37,8 3,8-8,2 11,2-16,5 34,3-41,3 uomini donne 21,4 20,0 19,0-23,9 17,6-22,4 nessuna/elementare media inferiore media superiore laurea Difficoltà economiche molte qualcuna nessuna Stato nutrizionale sotto/normopeso sovrappeso/obeso 38,3 22,5 16,6 11,7 32,4-44,3 19,1-25,9 14,1-19,1 7,8-15,6 24,3 23,3 18,4* 18,0-30,5 20,0-26,5 16,2-20,7 11,5 32,4 9,7-13,4 29,3-35,6 Sesso Istruzione La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla prima modalità di ciascuna caratteristica (es. persone di 35-49 anni rispetto a quelle di 18-34 anni) La sottolineatura con asterisco indica una differenza al limite della significatività statistica 66 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna • Persone con diagnosi riferita di ipertensione arteriosa (%) Tra le AUSL regionali, la percentuale di persone che riferiscono una diagnosi di ipertensione varia dal 13% di Piacenza al 26% di Bologna e Imola; i valori nelle Aree Vaste regionali sono pari al 19% nell’Emilia Nord, 21% in Romagna e 24% nell’Emilia Centro. • Emilia-Romagna - PASSI 2007 40 30 % 20 Nelle ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, la percentuale di persone che riferiscono una diagnosi di ipertensione è pari al 22% (21% Nord-Est Italia). 10 0 BO+IMRA CE PR ER MO FE RE FO RN PC Persone con diagnosi riferita di ipertensione arteriosa (%) Persone con diagnosi riferita di ipertensione arteriosa (%) Distribuzione territoriale - PASSI 2007 Pool PASSI 2007 40 30 % 20 10 0 Emilia Centro Pool Italia Romagna PASSI Nord-Est ER Emilia Nord Quante persone ipertese sono in trattamento farmacologico e quante hanno ricevuto consigli dal medico? • In Emilia-Romagna il 70 % degli ipertesi ha riferito di essere trattato con farmaci antipertensivi. • Indipendentemente dall’assunzione dei farmaci, gli ipertesi hanno dichiarato di aver ricevuto dal medico il consiglio di: - ridurre il consumo di sale (78%) ridurre o mantenere il peso corporeo (68%) svolgere regolare attività fisica (76%). Trattamenti dell’ipertensione consigliati dal medico * Emilia-Romagna PASSI, 2007 (n=464) trattamento farmacologico 70 ridurre il consumo di sale 78 perdita/controllo del peso 68 attività fisica regolare 76 0 20 40 % 60 * ogni variabile considerata indipendentemente 67 80 100 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Percentuale di ipertesi in trattamento con farmaci • Tra le AUSL regionali, non si osservano differenze statisticamente significative per quanto concerne la percentuale di ipertesi in trattamento con farmaci (range dal 63% di Piacenza al 75% di Reggio Emilia); non sono emerse differenze significative a livello delle Aree Vaste regionali (68% in Emilia Centro, 71% in Romagna e 72% in Emilia Nord). Emilia-Romagna - PASSI 2007 100 80 60 % 40 20 • Nelle ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, la percentuale di ipertesi in trattamento farmacologico è pari al 71% (70% Nord-Est Italia). 0 RE MO FO RN RA ER FEBO+IMPR CE PC Percentuale di ipertesi in trattamento con farmaci Percentuale di ipertesi in trattamento con farmaci Distribuzione territoriale - PASSI 2007 Pool PASSI 2007 100 80 60 % 40 20 0 Emilia Pool Romagna ER Italia Emilia Nord PASSI Nord-Est Centro Conclusioni e raccomandazioni Si stima che in Emilia-Romagna, nella fascia d’età 18-69 anni, una persona su cinque sia ipertesa; questa proporzione aumenta fino a una persona su tre al di sopra dei 50 anni. L’identificazione precoce delle persone ipertese grazie a controlli regolari dei valori della pressione arteriosa (specie sopra ai 35 anni) costituisce un intervento efficace di prevenzione individuale e di comunità. Le linee guida internazionali raccomandano la misurazione della pressione arteriosa al di sopra dei 18 anni con periodicità non superiore a due anni nei soggetti normotesi e ad un anno in quelli con valori borderline (pressione sistolica di 120-140 mmHg e/o diastolica di 80-90). In Emilia-Romagna si stima che circa una persona su sette non sia stata sottoposta a misurazione della pressione arteriosa negli ultimi due anni. Un ruolo determinante per individuare precocemente e trattare adeguatamente i soggetti ipertesi può essere svolto dai Medici di Medicina Generale. L’attenzione al consumo di sale, la perdita di peso nelle persone con eccesso ponderale e l’attività fisica costante rappresentano misure efficaci per ridurre i valori pressori, indipendentemente dalla necessità anche di un trattamento farmacologico. Il consiglio di adottare misure comportamentali e dietetiche per ridurre la pressione negli ipertesi viene fornito a circa due ipertesi su tre. 68 Sistema di sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Colesterolo Una concentrazione elevata di colesterolo nel sangue rappresenta uno dei principali fattori di rischio per cardiopatia ischemica. Nella maggior parte dei casi l’ipercolesterolemia è legata a una non corretta alimentazione, a sovrappeso, fumo, sedentarietà e diabete, raramente è dovuta ad un’alterazione genetica. La compresenza di fattori di rischio accresce il rischio cardiovascolare. Si stima che una riduzione del 10% della colesterolemia totale possa ridurre la probabilità di morire di una malattia cardiovascolare del 20% e che un abbassamento del 25% dimezzi il rischio di infarto miocardio. E’ possibile intervenire per ridurre la colesterolemia attraverso un’alimentazione a basso contenuto di grassi di origine animale, povera di sodio e ricca di fibre (verdura, frutta, legumi). Quante persone hanno effettuato almeno una volta nella vita la misurazione del colesterolo? • In Emilia-Romagna l’83% degli intervistati ha riferito di aver effettuato almeno una volta nella vita la misurazione della colesterolemia: - il 59 % nel corso dell’ultimo anno - il 15 % tra 1 e 2 anni precedenti l’intervista - il 9 % da oltre 2 anni. Colesterolo misurato almeno una volta nella vita Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n= 2.541) Caratteristiche Totale • La misurazione del colesterolo è più frequente: - al crescere dell’età (dal 65 % della fascia 18-34 anni al 94% di quella 50-69 anni) - nelle donne - nelle persone con basso livello di istruzione - nelle persone senza alcuna difficoltà economica. Analizzando con una opportuna tecnica statistica (regressione logistica) l’effetto di ogni singolo fattore in presenza di tutti gli altri, si mantiene la significatività per classe di età, sesso e reddito più alto. % (IC95%) 82,9 81,3-84,4 18 - 34 35 - 49 50 - 69 65,4 86,0 94,0 61,6-69,3 83,5-88,5 92,3-95,6 uomini donne 80,1 85,7 77,8-82,4 83,6-87,7 nessuna/elementare media superiore laurea Difficoltà economiche molte qualche nessuna 92,5 80,8 79,7 88,3 89,4-95,5 77,9-83,7 77,1-82,3 84,4-92,1 73,3 81,8* 85,2 67,1-79,5 79,0-84,5 83,2-87,2 Classi di età Il 17 % non ricorda o non ha mai effettuato la misurazione della colesterolemia. • Colesterolo misurato Sesso Istruzione La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla prima modalità di ciascuna caratteristica (es. donne rispetto agli uomini) La sottolineatura con asterisco indica una differenza al limite della significatività statistica 69 Sistema di sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna • Tra le AUSL regionali Rimini si differenzia per una più bassa percentuale di persone a cui è stata controllata la colesterolemia (range dal 76% di Rimini all’87% di Reggio Emilia); a livello di Aree Vaste i valori sono del 78% in Romagna e 84% in Emilia Centro ed Emilia Nord. Persone a cui è stato misurato almeno una volta il colesterolo (%) Emilia-Romagna - PASSI 2007 100 80 60 % 40 • Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, la percentuale di persone controllate almeno una volta è pari al 77% (80% Nord-Est Italia); è presente un evidente gradiente territoriale. 20 0 RE FE CE PR MO BO+IM ER RA PC FO RN Persone a cui è stato misurato almeno una volta il colesterolo (%) Persone a cui è stato misurato almeno una volta il colesterolo (%) Distribuzione territoriale - PASSI 2007 Pool PASSI 2007 100 80 60 % 40 20 0 Emilia Emilia Nord Centro ER Italia Romagna Pool Nord-Est PASSI Quante persone hanno alti livelli di colesterolemia? Ipercolesterolemia riferita Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n= 2.018) • • • In Emilia-Romagna il 28% degli intervistati (ai quali è stato misurato il colesterolo) ha riferito di aver avuto diagnosi di ipercolesterolemia. In particolare l’ipercolesterolemia riferita risulta una condizione più diffusa: - nelle classi d’età più avanzate - nelle persone con basso livello di istruzione. Analizzando con una opportuna tecnica statistica (regressione logistica) l’effetto di ogni singolo fattore in presenza di tutti gli altri, rimangono associazioni significative solo con l’età e l’eccesso ponderale. Caratteristiche Totale Classi di età Ipercolesterolemia % (IC95%) 28,0 25,9-30,1 18 - 34 35 - 49 50 - 69 14,2 24,1 39,2 10,6-17,8 20,7-27,5 35,6-42,8 uomini donne 27,7 28,2 24,7-30,8 25,4-31,1 37,0 29,4* 24,2 26,9* 31,1-42,9 25,4-33,3 21,1-27,4 21,2-32,6 29,2 26,6 28,7 21,7-36,6 23,1-30,2 25,9-31,5 22,4 34,8 19,7-25,1 31,5-38,2 Sesso Istruzione nessuna/elementare media superiore laurea Difficoltà economiche molte qualche nessuna Stato nutrizionale sotto/normopeso sovrappeso/obeso La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla prima modalità di ciascuna caratteristica (es. persone di 35-49 anni rispetto a quelle di 18-34 anni) La sottolineatura con asterisco indica una differenza al limite della significatività statistica 70 Sistema di sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna • Tra le AUSL regionali non si osservano differenze statisticamente significative per quanto concerne la percentuale di persone che riferiscono alti livelli di colesterolo nel sangue anche per la limitata numerosità (range dal 23% di Parma al 36% di Ravenna). Nelle Aree Vaste regionali questi valori sono pari al 25% in Emilia Centro, 28% in Emilia Nord 32% in Romagna. • Tra le ASL partecipanti al sistema a livello nazionale, la percentuale di persone che riferiscono una diagnosi di ipercolesterolemia è pari al 25% (28% Nord-Est Italia), con un evidente gradiente territoriale. Persone con ipercolesterolemia riferita (%) Emilia-Romagna - PASSI 2007 60 40 % 20 0 RA MO CE RN ER FO BO+IMRE FE PC PR Persone con ipercolesterolemia riferita (%) Persone con ipercolesterolemia riferita (%) Distribuzione territoriale - PASSI 2007 Pool PASSI 2007 60 40 % 20 0 Romagna ER Emilia Italia Emilia Pool Nord Nord-Est Centro PASSI Cosa è stato consigliato per trattare l’ipercolesterolemia? • In Emilia-Romagna il 22 % delle persone con elevati livelli di colesterolo nel sangue ha riferito di essere in trattamento farmacologico. • Indipendentemente dall’assunzione di farmaci, le persone con ipercolesterolemia hanno riferito di aver ricevuto da parte dal medico il consiglio di: - ridurre il consumo di carne e formaggi (79%) - svolgere regolare attività fisica (73%) - ridurre o controllare il proprio peso (64%) - aumentare il consumo di frutta e verdura (61%). Trattamenti dell’ipercolesterolemia consigliati dal medico* Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=575) Minor consumo carne/formaggi 79 Attività fisica regolare 73 Perdita/controllo del peso 64 Più consumo di frutta/verdura 61 Trattamento farmacologico 22 0 20 40 % 60 80 * ogni variabile considerata indipendentemente 71 100 Sistema di sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna • Tra le AUSL regionali non si osservano differenze statisticamente significative per quanto concerne la percentuale di ipercolesterolemici in trattamento con farmaci, anche per la ridotta numerosità campionaria (range dal 12% di Rimini al 30% di Ravenna); non si rilevano differenze significative nelle Aree Vaste regionali (Emilia Centro 21%, Emilia Nord 22% e Romagna 24%). Persone con ipercolesterolemia in trattamento con farmaci (%) Emilia-Romagna - PASSI 2007 60 40 % 20 • Tra le ASL partecipanti al sistema a livello nazionale, la percentuale di persone con colesterolo alto in trattamento è risultata pari al 25% (22% Nord-Est Italia). 0 RA FO PR CE RE ERBO+IMFE MO PC RN Persone con ipercolesterolemia in trattamento con farmaci (%) Persone con ipercolesterolemia in trattamento con farmaci (%) Pool PASSI 2007 Distribuzione territoriale - PASSI 2007 60 40 % 20 0 Pool Romagna ER Italia Emilia Emilia PASSI Nord-Est Nord Centro Conclusioni e raccomandazioni Si stima che in Emilia-Romagna, nella fascia d’età 18-69 anni, circa una persona su quattro abbia valori elevati di colesterolemia, fino a salire a oltre una persona su tre sopra ai 50 anni. L’identificazione precoce delle persone con ipercolesterolemia grazie a controlli regolari (specie sopra ai 40 anni) costituisce un intervento efficace di prevenzione individuale e di comunità: circa una persona su sei non è mai stata sottoposta alla misurazione del livello di colesterolo nel sangue. Un ruolo determinante per individuare precocemente e trattare adeguatamente i soggetti ipercolesterolemici può essere svolto dai Medici di Medicina Generale. Tra le persone con diagnosi di ipercolesterolemia circa una su cinque ha riferito di effettuare una terapia farmacologia; questa non deve comunque essere considerata sostitutiva dell’adozione di stili di vita corretti: in molti casi i valori di colesterolo nel sangue possono essere controllati semplicemente svolgendo attività fisica regolare e/o seguendo una dieta appropriata. Ad una proporzione di persone con ipercolesterolemia stimata tra il 60 e l’80% è stato consigliato da un medico di adottare misure dietetiche e comportamentali; variabilità rilevata relativa ai consigli suggerisce l’opportunità di ricorrere ad un approccio di consiglio maggiormente strutturato. 72 Sistema di sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Diabete Il diabete mellito è una patologia cronica ampiamente diffusa in tutto il mondo; rappresenta la quarta causa di morte e si ritiene sia destinato ad aumentare la propria diffusione in rapporto al progressivo invecchiamento della popolazione. In Italia si stima una prevalenza di diabete diagnosticato di circa il 4% (90% di diabete tipo 2 e 10% di diabete tipo 1). Il diabete è una patologia particolarmente rilevante per le numerose complicanze, tra le quali la retinopatia diabetica (maggiore causa di cecità fra gli adulti) e la nefropatia diabetica (principale causa di insufficienza renale cronica e dialisi). Il diabete si associa inoltre ad un notevole aumento del rischio di malattia cardiovascolare: i tassi di mortalità da cardiopatia ischemica nei diabetici sono almeno tre volte superiori a quelli rilevati nella popolazione generale. Il diabete è una patologia che determina un costo sociale molto elevato: si stima infatti che il 7% dell’intera spesa sanitaria nazionale sia assorbito dalla popolazione diabetica; ai costi sociali si aggiunge una riduzione della qualità della vita del paziente diabetico ed una perdita in termini di anni di vita (mediamente 5-10 anni rispetto ai non diabetici). Recentemente sono stati realizzati importanti progressi nel trattamento del diabete e nella prevenzione delle sue complicanze; a tale riguardo l’adesione degli operatori sanitari è estremamente importante, anche per favorire il riconoscimento precoce della malattia: si stima infatti che circa il 50% dei diabetici non sia a conoscenza del proprio stato. Qual è la prevalenza di diabetici? Prevalenza di diabete Emilia-Romagna - PASSI 2007 • • In Emilia-Romagna il 4% delle persone intervistate ha riferito di aver avuto diagnosi di diabete da parte di un medico. In particolare il diabete è più diffuso: - al crescere dell’età (10% di prevalenza nella classe 50-69 anni) - negli uomini - nelle persone con basso livello di istruzione - nelle persone con difficoltà economiche - nelle persone in eccesso ponderale (soprattutto negli obesi). • Analizzando con una opportuna tecnica statistica (regressione logistica) l’effetto di ogni singolo fattore in presenza di tutti gli altri, si conferma una significativa associazione per età, sesso, molte difficoltà economiche ed eccesso ponderale (in particolare l’obesità). (n=1.184) Diabete Caratteristiche Totale % (IC95%) 4,4 3,5-5,3 18 - 34 35 - 49 50 - 69 0,5 1,9* 9,9 0,0-1,1 0,9-3,0 7,8-12,1 uomini donne 5,1 3,7 3,8-6,5 2,5-4,8 13,0 4,5 2,7 1,4 8,9-17,2 2,8-6,1 1,6-3,8 0,1-2,8 6,6 6,2 2,9* 3,0-10,1 4,4-8,0 1,9-3,9 2,1 5,1 14,3 1,3-3,0 3,4-6,8 9,8-18,9 Classi di età Sesso Istruzione nessuna/elementare media inferiore media superiore laurea Difficoltà economiche molte qualche nessuna Stato nutrizionale sotto/normopeso sovrappeso obeso La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla prima modalità di ciascuna caratteristica (es. persone di 35-49 anni rispetto a quelle di 18-34 anni) La sottolineatura con asterisco indica una differenza al limite della significatività statistica 73 Sistema di sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna % di persone con diabete Emilia-Romagna - PASSI 2007 • 20 Tra le AUSL regionali Parma presenta una prevalenza significativamente inferiore alla media (range dall’1% di Parma al 6% di Reggio-Emilia). Nelle Aree Vaste regionali la prevalenza stimata di diabete è pari al 3% in Romagna, 4% in Emilia Nord e 6% in Emilia Centro. % 10 • Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, il 5% degli intervistati ha riferito di aver avuto diagnosi di diabete (4% Nord-Est Italia). 0 REBO+IMFE % di persone con diabete RA MO ER FO CE RN PC PR % di persone con diabete Pool PASSI 2007 Distribuzione territoriale - PASSI 2007 20 % 10 0 Emilia Pool Centro PASSI ER Italia Emilia Romagna Nord-Est Nord Conclusioni e raccomandazioni La prevalenza del diabete è più elevata nelle persone sopra ai 50 anni, nelle persone con eccesso ponderale (particolarmente negli obesi) e in quelle con difficoltà economiche. I risultati evidenziano sottogruppi di popolazione a rischio maggiore, nei confronti dei quali mirare gli interventi di prevenzione sia dell’insorgenza della malattia sia delle sue complicanze. 74 Sistema di sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Carta e punteggio individuale del rischio cardiovascolare La carta e il punteggio individuale del rischio cardiovascolare sono strumenti semplici e obiettivi utilizzabili dal medico per stimare la probabilità che il proprio paziente ha di andare incontro a un primo evento cardiovascolare maggiore (infarto del miocardio o ictus) nei 10 anni successivi. I Piani della Prevenzione nazionale e regionale ne promuovono una sempre maggior diffusione anche mediante l’organizzazione di iniziative di formazione rivolte ai medici di medicina generale. Nella determinazione del punteggio si utilizzano i valori di sei fattori principali (sesso, presenza di diabete, abitudine al fumo, età, valori di pressione arteriosa sistolica e colesterolemia) allo scopo di pervenire ad un valore numerico rappresentativo del livello di rischio del paziente: il calcolo del punteggio può essere ripetuto nel tempo, consentendo di valutare variazioni del livello di rischio legate agli effetti di specifiche terapie farmacologiche o a variazioni apportate agli stili di vita. Il calcolo del rischio cardiovascolare è inoltre un importante strumento per la comunicazione del rischio individuale al paziente, anche allo scopo di promuovere la modifica di abitudini di vita scorrette. A quante persone è stato calcolato il punteggio di rischio cardiovascolare? Persone di 35-69 anni (senza patologie cardiovascolari) a cui è stato calcolato il punteggio di rischio cardiovascolare Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n= 1.657) • In Emilia-Romagna solo il 5% degli intervistati nella fascia 35-69 anni ha riferito di aver avuto il calcolo del punteggio di rischio cardiovascolare. • In particolare, il calcolo del punteggio di rischio cardiovascolare è risultato più frequente, anche se con valori sempre molto bassi: - nelle classi d’età più elevate - nelle persone con almeno un fattore di rischio cardiovascolare. Punteggio calcolato Caratteristiche demografiche % (IC95%) Totale Classi di età 4,8 3,6-5,9 35 - 39 40 - 49 50 - 59 60 - 69 1,1 4,2* 6,4 6,4 0,0-2,4 2,3-6,2 3,8-9,0 3,7-9,0 uomini donne 5,0 4,5 3,4-6,7 2,9-6,2 bassa alta 5,1 4,4 3,4-6,8 2,9-6,0 sì no 4,6 4,9 2,9-6,4 3,4-6,5 Sesso Istruzione Difficoltà economiche • Analizzando con una opportuna tecnica statistica (regressione logistica) l’effetto di ogni singolo fattore in presenza di tutti gli altri, si conferma l’associazione significativa con età e presenza di fattore di rischio cardiovascolare. Almeno un fattore di rischio cardiovascolare° si 4,4-7,3 5,9 no 0,0-1,7 0,9 ° Fattori di rischio cardiovascolare considerati: f umo, ipercolesterolemia, ipertensione, eccesso ponderale e diabete La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla prima modalità di ciascuna caratteristica (es. persone di 40-49 anni rispetto a quelle di 35-39 anni) La sottolineatura con asterisco indica una differenza al limite della significatività statistica 75 Sistema di sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna • In tutte le AUSL regionali la percentuale di persone a cui è stato calcolato il punteggio del rischio cardiovascolare è molto bassa (range dal 3% di Cesena all’8% di Reggio Emilia); non si osservano differenze statistiche significative a livello delle Aree Vaste regionali (4% in Emilia Centro e 5% in Emilia Nord e Romagna). • Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, la percentuale di persone controllate negli ultimi due anni è pari al 7% (5% nel Nord-Est Italia). Persone a cui è stato calcolato il punteggio del rischio cardiovascolare (%) Emilia-Romagna - PASSI 2007 30 20 % 10 0 RE FO MO RA ER BO+IMRN FE PC PR Persone a cui è stato calcolato il punteggio del rischio cardiovascolare (%) Persone a cui è stato calcolato il punteggio del rischio cardiovascolare (%) Distribuzione territoriale - PASSI 2007 Pool PASSI 2007 CE 30 20 % 10 0 Pool PASSI Emilia Italia Romagna Nord Nord-Est ER Emilia Centro Conclusioni e raccomandazioni La prevenzione delle malattie cardiovascolari è uno degli obiettivi del Piano della Prevenzione; la carta o il punteggio individuale del rischio cardiovascolare sono strumenti utili per identificare le persone a rischio, alle quali mirare trattamento e consigli specifici. In Emilia-Romagna, come pure in ambito nazionale, questi strumenti sono ancora largamente inutilizzati da parte dei medici; il Piano della Prevenzione prevede di promuovere la diffusione dell’utilizzo della carta o del punteggio di rischio attraverso un percorso formativo rivolto ai medici di medicina generale e agli specialisti già in corso di attuazione sul territorio regionale. 76 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Vaccinazione antinfluenzale L'influenza costituisce un rilevante problema di sanità pubblica in particolare per le possibili gravi complicanze nei soggetti a rischio (anziani e portatori di alcune patologie croniche). L’influenza è inoltre frequente motivo di consultazione medica e di ricovero ospedaliero ed è la principale causa di assenza dalla scuola e dal lavoro, con forti ripercussioni sanitarie ed economiche sia sul singolo individuo sia sulla collettività. Nei paesi industrializzati si stima che la mortalità da influenza rappresenti la 3° causa di morte per malattie infettive, dopo AIDS e tubercolosi. La vaccinazione antinfluenzale nei gruppi a rischio è un’attività di prevenzione di provata efficacia: mirata a rallentare la diffusione del virus nella comunità (prevenzione collettiva) e a prevenire le complicanze (protezione individuale) così da ridurre diffusione, gravità e letalità delle epidemie stagionali. La vaccinazione contro l’influenza è stata inserita nel Piano nazionale della Prevenzione. Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali raccomanda di vaccinare almeno il 75% delle persone appartenenti alle categorie a rischio tra le quali principalmente rientrano le persone sopra ai 65 anni e le persone con almeno una patologia cronica. Quante persone si sono vaccinate per l’influenza durante l’ultima campagna antinfluenzale? • • • • • In Emilia-Romagna il 16% delle persone intervistate di età 18-64 anni ha riferito di essersi vaccinato durante la campagna antinfluenzale 2006-2007. Nelle persone di 18-64 anni portatrici di almeno una patologia cronica, la percentuale sale al 34%, valore ancora inferiore a quello raccomandato (75%). La percentuale di persone di 18-64 anni vaccinate per l’influenza è risultata significativamente più elevata: - nella fascia 50-64 anni (24%) - nelle persone con basso livello d’istruzione - nelle persone con almeno una patologia cronica (34%). Analizzando con una opportuna tecnica statistica (regressione logistica) l’effetto di ogni singolo fattore in presenza di tutti gli altri, si conferma la significatività relativa alla classe d’età più elevata e alla presenza di patologie croniche. Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, la percentuale di persone di 18-64 anni portatrici di almeno una patologia cronica vaccinate contro l’influenza è risultata del 30%. Vaccinazione antinfluenzale (18-64 anni) Regione Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=1.071) Vaccinati % (IC95%) 16,1 13,6-18,5 Caratteristiche Totale Classi di età 18-34 35-49 50-64 10,3 13,6 24,2 6,4-14,1 9,7-14,5 19,4-29,1 uomini donne 15,1 17,0 11,6-18,4 13,6-20,5 bassa alta 19,0 13,5* 15,1-22,8 10,4-16,6 sì no 15,2 16,6 11,4-18,9 13,3-19,8 almeno una assente 33,8 12,0 26,8-40,8 10,4-13,6 Sesso Istruzione Difficoltà economiche Patologie severe° °almeno una delle seguenti patologie: ictus, infar to, altre malattie cardiovascolari, diabete, malattie respiratorie La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla prima modalità di ciascuna caratteristica (es. istruzione alta rispetto ad istruzione bassa) La sottolineatura con asterisco indica una differenza al limite della significatività statistica 77 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Vaccinazione antinfluenzale 2006-07 in persone di 18-64 anni con almeno una patologia cronica Vaccinazione antinfluenzale 2006-07 in persone di 18-64 anni con almeno una patologia cronica Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=171) Pool PASSI 2007 66% 34% Vaccinati • Non vaccinati Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, la copertura vaccinale è risultata diversa in base al tipo di patologia diagnosticata: - basse coperture tra gli ammalati di tumore (27%) e di patologie respiratorie croniche (25%) - poco più elevati i valori tra le persone affette da insufficienza renale (31%), malattie cardiovascolari (35%) e diabete (38%). Copertura vaccinale in persone (18-64 anni) per patologia cronica (%) Pool PASSI 2007 60 38 35 40 31 27 25 20 0 Diabete Mal. Cardio vascolare Insuff. renale Tumori Mal. respiratorie % di persone di 18-64 anni vaccinate per l’influenza per mese Emilia-Romagna - Passi 2007 (n=150) • In Emilia-Romagna la maggior parte (65%) degli intervistati ha riferito di essere stato vaccinato durante il mese di Novembre (dato sovrapponibile a quello delle ASL partecipanti al PASSI a livello nazionale). 80 65 60 40 24 20 1 8 0 2 0 set-07 ott-07 nov-07 dic-07 gen-08 feb-08 Conclusioni e raccomandazioni Per ridurre significativamente la morbosità per influenza e le sue complicanze è necessario raggiungere coperture vaccinali molto elevate. Le strategie vaccinali adottate in questi anni in Emilia-Romagna hanno permesso di raggiungere la maggior parte delle persone sopra ai 65 anni: sulla base dei registri vaccinali infatti la maggioranza delle AUSL è prossima al 75% di copertura in questa fascia di popolazione. Questi rilevanti risultati sono stati ottenuti grazie alla proficua collaborazione dei Medici di Medicina Generale, nei cui ambulatori vengono eseguite le vaccinazioni. I dati PASSI mostrano come nelle persone sotto ai 65 anni affette da patologie croniche la copertura stimata risulta invece essere ancora insufficiente rispetto all’obiettivo prefissato: si stima infatti che solo una persona su tre si sia vaccinata in questo sottogruppo a rischio. 78 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Vaccinazione antirosolia La rosolia è una malattia benigna dell’età infantile che, se è contratta dalla donna in gravidanza, può essere causa di aborto spontaneo, feti nati morti o con gravi malformazioni fetali (sindrome della rosolia congenita). La vaccinazione antirosolia costituisce un’azione preventiva di provata efficacia, finalizzata all’eliminazione dei casi di rosolia congenita; per raggiungere questo obiettivo del Piano Nazionale di eliminazione del Morbillo e della Rosolia congenita è necessario immunizzare almeno il 95% delle donne in età fertile. La strategia che si è mostrata più efficace a livello internazionale consiste nel vaccinare tutti i bambini nel 2° anno di età e nell’individuare (attr averso un semplice esame del sangue detto rubeotest) le donne in età fertile ancora suscettibili d’infezione per somministrare loro il vaccino antirosolia. Quante donne sono vaccinate per la rosolia? • • Vaccinazione antirosolia (donne 18-49 anni) In Emilia-Romagna il 50% delle donne di 18-49 anni intervistate ha riferito di essere stata vaccinata per la rosolia. La percentuale di donne vaccinate è significativamente più elevata nelle donne: - più giovani, in particolare nella fascia 18-24 anni (59%) - con alto livello d’istruzione - senza difficoltà economiche. Analizzando con una opportuna tecnica statistica (regressione logistica) l’effetto di ogni singolo fattore in presenza di tutti gli altri, si mantengono le significatività di livello di istruzione alto e senza difficoltà economiche. Emilia-Romagna Passi, 2007 (n=758) Vaccinate % (IC95%) Caratteristiche Totale Classi di età 50,4 46,5–54,3 18-24 25-34 35-49 59,2 53,5 46,5* 48,6-69,9 46,6-60,4 41,2-51,8 Bassa Alta 41,8 54,3 34,9-48,7 49,6-59,0 molte alcune nessuna 39,1 49,9 53,5* 27,7-50,5 43,6-56,2 48,0-59,1 Istruzione Difficoltà Economiche La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla prima modalità di ciascuna caratteristica (es. istruzione alta rispetto ad istruzione bassa) La sottolineatura con asterisco indica una differenza al limite della significatività statistica Donne 18-49 anni vaccinate contro la Rosolia • • Emilia-Romagna - PASSI 2007 Tra le AUSL regionali, Rimini ha mostrato una percentuale di donne vaccinate significativamente più bassa (range dal 33% di Rimini al 63% di Parma ); non emergono differenze significative a livello territoriale di Aree Vaste (48% in Romagna e 51% in Emilia Centro e Emilia Nord). % 100 80 60 40 Nelle ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, la percentuale stimata di donne vaccinate è pari al 32% (51% Nord-Est Italia). 20 0 PR 79 RA PC BO+IM CE ER RE FO FE MO RN Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Donne 18-49 anni vaccinate contro la Rosolia Donne 18-49 anni vaccinate contro la Rosolia Distribuzione territoriale - PASSI 2007 Pool PASSI 2007 % 100 80 60 40 20 0 Emilia Emilia Italia Centro Nord Nord-Est ER Romagna Pool PASSI Quante donne sono immuni e quante suscettibili alla rosolia? • • • • • In Emilia-Romagna il 63% delle donne di 18-49 anni è risultata immune alla rosolia in quanto: - ha effettuato la vaccinazione (50%) - ha una copertura naturale da pregressa infezione rilevata dal rubeotest positivo (13%). Vaccinazione antirosolia e immunità (donne 18-49 anni) - % (IC95%) Emilia-Romagna - Passi 2007 (n=755) Caratteristiche Il 3% è risultata suscettibile in quanto: - non ha effettuato la vaccinazione - ha riferito un rubeotest negativo. Nel rimanente 34% lo stato immunitario delle donne nei confronti della rosolia non è conosciuto. Tra le AUSL regionali, Parma ha mostrato la più bassa percentuale di donne stimate suscettibili alla rosolia (range dal 18% di Parma al 46% di Rimini); non emergono differenze significative a livello territoriale di Aree Vaste (37% in Emilia Centro e Emilia Nord e 38% in Romagna). Nelle ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, la percentuale stimata di donne suscettibili all’infezione è pari al 44% (34% Nord-Est Italia). % IC95% Immuni 63,1 59,3-66,9 Vaccinate Non vaccinate con rubeotest positivo 50,6 46,7-54,6 12,7 10,1-15,3 Suscettibili/stato sconosciuto Non vaccinate; rubeotest negativo Non vaccinate; rubeotest effettuato ma risultato sconosciuto Non vaccinate; rubeotest non effettuato/non so se effettuato 36,9 33,1-40,7 3,2 1,7-4,6 3,3 2,0-4,7 30,2 26,6-33,8 Donne 18-49 anni suscettibili alla Rosolia Emilia-Romagna - PASSI 2007 % 100 80 60 40 20 0 RN 80 FE MO RE ER FO CE RA BO+IM PC PR Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Donne 18-49 anni suscettibili la Rosolia Donne 18-49 anni suscettibili la Rosolia Distribuzione territoriale - PASSI 2007 Pool PASSI 2007 % 100 80 60 40 20 0 Pool Romagna PASSI ER Emilia Centro Emilia Italia Nord Nord-Est Conclusioni e raccomandazioni A livello regionale si stima che circa una donna in età fertile su tre sia ancora suscettibile alla rosolia; è pertanto necessario migliorare le attuali strategie di offerta attiva dei vaccini in età adulta attraverso un maggior coinvolgimento delle diverse figure professionali “più vicine” alla popolazione a rischio (Medici di Medicina Generale, ginecologi ed ostetriche). Il sistema di Sorveglianza PASSI può consentire di monitorare alcuni indicatori di processo del Piano Nazionale di eliminazione del Morbillo e della Rosolia congenita, contribuendo alla valutazione di efficacia dello stesso. 81 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell’utero Il carcinoma del collo dell’utero a livello mondiale è il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati all’anno, l’80% dei quali nei Paesi in via di sviluppo. Nei Paesi con programmi di screening organizzati si è assistito negli ultimi decenni a un importante decremento di incidenza della neoplasia e della mortalità. In Italia si stimano circa 3.400 nuovi casi all’anno (corrispondenti ad un tasso di incidenza di 10 casi ogni 100.000 donne) e 1.000 decessi; sia l’incidenza che la mortalità mostrano un calo rilevante. In Emilia-Romagna il tasso medio annuo di incidenza dei tumori del collo dell’utero nel periodo 1997-2003 è stato di 11 casi ogni 100.000 donne residenti; nel 2006 si sono stimati 208 nuovi casi. La mortalità per tutti i tumori dell’utero (corpo e collo) è in diminuzione: da 10 decessi su 100.000 donne residenti nel 1994, si è passati a 8 nel 2004. Nel 2005 i decessi attribuibili al tumore del collo dell’utero sono stati 76. La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è pari al 70% (66% a livello nazionale). Lo screening prevede l’offerta attiva di un Pap-test ogni tre anni alle donne nella fascia d’età di 25-64 anni. Nel 2006 le donne italiane di 25-64 anni inserite in un programma di screening sono state oltre 11 milioni (69% della popolazione target); l’estensione dei programmi sta gradualmente aumentando anche nelle regioni meridionali. In Emilia-Romagna il programma di screening è a regime in tutte le AUSL dagli anni 1996-1997 e coinvolge il 55% della popolazione femminile, pari a circa 1.200.000 donne. La larga diffusione del Pap-test ha permesso di osservare una diminuzione sia della mortalità sia dell’incidenza delle forme invasive di carcinomi della cervice uterina. La gratuità e l’offerta attiva favoriscono l’equità di accesso a tutte le donne interessate e costituiscono un riconoscimento del valore e del significato sociale dello screening. Quante donne hanno eseguito un Pap-test in accordo alle linee guida? • In Emilia-Romagna, circa l’85% delle donne intervistate di 25-64 anni ha riferito di aver effettuato un Pap-test preventivo (in assenza di segni e sintomi) nel corso degli ultimi tre anni, come raccomandato dalle linee guida internazionali e nazionali. La copertura stimata è superiore sia al livello di copertura ritenuto “accettabile” (65%) sia al livello “desiderabile” (80%) dalle indicazioni nazionali. • In particolare l’effettuazione del Pap-test nei tempi raccomandati è risultata più alta nelle donne: - nella fascia 35-49 anni - con alto livello d’istruzione - senza rilevanti difficoltà economiche. Analizzando con una opportuna tecnica statistica (regressione logistica) l’effetto di ogni singolo fattore in presenza di tutti gli altri, si mantengono le significatività per la classe 35-49 anni e l’alto livello d’istruzione. 82 Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell’utero (25-64 anni) Emilia-Romagna – PASSI 2007 Caratteristiche Totale Classi di età 25 - 34 35 - 49 50 - 64 Stato civile coniugata non coniugata Convivenza convivente non convivente Istruzione nessuna/elementare media inferiore media superiore laurea Difficoltà economiche molte qualche nessuna (n=1.200) donne che hanno effettuato il Pap-test negli ultimi tre anni° % (IC95%) 84,7 82,3-87,1 81,5 89,4* 81,4 76,2-86,8 86,1-92,7 77,0-85,8 85,1 84,0 82,2-88,0 79,7-88,3 85,4 83,0 82,7-88,2 78,0-87,9 76,4 82,4 87,2* 89,0* 68,2-84,6 77,7-87,0 83,7-90,7 83,4-94,5 77,1 86,4* 85,1* 68,2-86,0 82,7-90,0 81,7-88,6 ° in assenza di segni o sintomi La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla prima modalità di ciascuna caratteristica (es. donne di 35-49 anni rispetto a 25-34 anni). La sottolineatura con asterisco indica una differenza al limite della significatività statistica Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna • Nelle AUSL regionali la percentuale di donne che ha riferito di aver effettuato il Pap-test preventivo negli ultimi 3 anni è al di sopra del livello di copertura “accettabile” (range dal 73% di Forlì al 90% di Cesena); non sono emerse differenze significative a livello territoriale delle Aree Vaste regionali (83% in Emilia Centro, 85% in Romagna e 86% in Emilia Nord). • Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, il 73% delle donne intervistate di 25-64 anni ha riferito di aver effettuato un Pap-test negli ultimi 3 anni (85% nel Nord-Est Italia), con un evidente gradiente territoriale. Donne di 25-64 anni che hanno effettuato il Pap-test negli ultimi 3 anni (%) Emilia-Romagna - PASSI 2007 % 100 80 60 40 20 0 CE RA RE FE MO ER PC RNBO+IMPR FO Donne di 25-64 anni che hanno effettuato il Pap-test negli ultimi 3 anni (%) Donne di 25-64 anni che hanno effettuato il Pap-test negli ultimi 3 anni (%) Distribuzione territoriale - PASSI 2007 Pool PASSI 2007 % 100 80 60 40 20 0 Emilia Italia Romagna ER Nord Nord-Est Emilia Pool Centro PASSI Qual è la periodicità di esecuzione del Pap-test*? • • Pap-test e periodicità Rispetto all’ultimo Pap-test preventivo effettuato: - il 48% delle donne di 25-64 anni ha riferito l’effettuazione nell’ultimo anno - il 36% da uno a tre anni - l’ 8% da più di tre anni Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=1.013) Ultimo anno 48 Da 1 a 3 anni L’ 8% delle donne ha riferito di non aver mai eseguito un Pap-test preventivo. 36 >3 anni 8 Mai fatto 8 0 * La campagna di screening prevede la ripetizione del Pap-test ogni 3 anni per le donne nella fascia d’età di 25 -64 anni. 10 20 % 30 40 50 60 Quale promozione per l’effettuazione del Pap-test*? In Emilia-Romagna: - l’87% delle donne intervistate di 25-64 anni ha riferito di aver ricevuto una lettera di invito dall’AUSL - il 68 % ha riferito di aver visto o sentito una campagna informativa di promozione del Pap-test - il 64% ha riferito di aver ricevuto il consiglio da un operatore sanitario di effettuare con periodicità il Pap-test. Promozione del Pap-test Emilia-Romagna - PASSI 2007 Lettera AUSL 87 Campagna informativa 68 Consiglio medico 64 Nessuna azione 3 0 *escluse le donne che hanno subito l’asportazione dell’utero 83 20 40 % 60 80 100 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna • Nelle AUSL regionali non si sono rilevate differenze statisticamente significative relative a: - lettera d’invito (range dal 77% di Forlì e Bologna-Imola al 95% di Ravenna) - consiglio dell’operatore sanitario (range dal 56% di Rimini al 68% di Bologna) - campagna informativa (range dal 52% di Forlì all’85% di Ferrara). • Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, il 55% delle donne ha ricevuto la lettera dell’AUSL, il 58% il consiglio dell’operatore sanitario ed il 66% ha visto una campagna informativa. • Il 43% delle donne è stata raggiunta da tutti gli interventi di promozione del Pap-test considerati (lettera dell’AUSL, consiglio di un operatore sanitario e campagna informativa), il 36% da due interventi ed il 18% da un solo intervento; solo il 3% delle donne non ha riferito alcun intervento di promozione. Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, i valori sono pari rispettivamente al 32%, 36%, 24% e 8%. Interventi di Promozione dell’ultimo Pap-test • Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=1.065) 3 interventi 43 2 interventi 36 1 intervento 18 nessun intervento 3 0 20 40 % 60 80 100 Quale percezione dell’influenza degli interventi di promozione del Pap-test? • • • • • Percezione dell’influenza degli interventi di promozione del Pap-test Tra le donne che hanno riferito di aver ricevuto la lettera di invito da parte dell’AUSL: - il 68% ritiene che questa abbia avuto influenza positiva sulla scelta di effettuare il Pap-test (47% molta e 21% abbastanza) - il 13% poca influenza - il 19% nessuna influenza. Tra le AUSL regionali la percezione dell’influenza positiva della lettera varia dal 61% di Modena all’84% di Reggio Emilia. Emilia-Romagna - PASSI 2007 60 50 40 30 20 10 0 % lettera m olto Tra le donne che hanno riferito di aver ricevuto il consiglio di un operatore sanitario: - il 76% ritiene che questo abbia avuto influenza positiva sulla scelta di effettuare il Pap-test (47% molta e 29% abbastanza) - il 10% poca influenza - il 14% nessuna influenza. Tra le AUSL regionali la percezione positiva dell’influenza del consiglio varia dal 65% di Modena all’87% di Ravenna. consiglio abbastanza poca cam pagna nessuna • Tra le donne che hanno riferito di aver visto o sentito una campagna informativa: - il 60% ritiene che questa abbia avuto influenza positiva sulla scelta di effettuare il Pap-test (27% molta e 33% abbastanza) - il 21% poca influenza - il 19% nessuna influenza. • Tra le AUSL regionali la percezione positiva dell’influenza della campagna informativa varia dal 51% di Piacenza al 72 di Ferrara. Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, viene riferita un’influenza positiva del: - 65% per la lettera di invito - 77% per il consiglio dell’operatore sanitario - 62% per la campagna informativa. 84 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Quale efficacia degli interventi di promozione del Pap-test? • • Interventi di promozione e effettuazione del Pap-test negli ultimi 3 anni In Emilia-Romagna la percentuale di donne di 25-64 che hanno effettuato il Pap-test negli ultimi tre anni, è solo del 43% tra le donne non raggiunte da alcun intervento di promozione; sale al 91% tra le donne raggiunte da tutti e tre gli interventi di promozione. Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=1.191) 43 nessun intervento 84 campagna 88 lettera Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, si è rilevato lo stesso andamento, che conferma l’efficacia degli interventi di promozione, in particolare se associati come avviene all’interno dei programmi organizzati. consiglio 91 lettera+consiglio 91 lettera+consiglio+campagna 91 0 20 40 % 60 80 100 Ha avuto un costo l’ultimo Pap-test? • • • • Costi del Pap-test per le donne Il 67% delle donne ha riferito di non aver dovuto pagare per l’ultimo Pap-test; il 13% ha pagato solamente il ticket e il 20% ha pagato l’intero costo dell’esame. Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=493) Nessun pagamento Sulla base di queste informazioni è possibile stimare che: - il 57% delle donne ha effettuato l’esame all’interno del programma di screening organizzato (nessun pagamento) - il 28% delle donne ha effettuato l’esame al di fuori del programma organizzato (pagamento intero o ticket) (“adesione spontanea”). Nelle AUSL regionali la percentuale di donne che hanno riferito di aver effettuato il Paptest a pagamento (esame intero o solo ticket) è significativamente più bassa a Reggio Emilia e più elevata a Cesena (range dal 9% di Reggio Emilia al 49% di Cesena); la quota è risultata del 27% in Emilia Nord, del 35% in Romagna e del 40% in Emilia Centro. 67 Pagamento intero 20 Pagamento ticket 13 0 20 40 % 60 80 Donne di 25-64 anni che hanno riferito di aver pagato per il Pap-test preventivo (%) Emilia-Romagna - PASSI 2007 % 100 80 60 40 20 Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, il 51% delle donne intervistate ha riferito di aver effettuato il Pap-test a pagamento (40% nel Nord-Est Italia). 0 CE FO P C 85 FE B O+IM P R ER RN M O RA RE 100 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Donne di 25-64 anni che hanno riferito di aver pagato per il Pap-test preventivo (%) Donne di 25-64 anni che hanno riferito di aver pagato per il Pap-test preventivo (%) Distribuzione territoriale - PASSI 2007 Pool PASSI 2007 % 100 80 60 40 20 0 Pool Italia Emilia Ro magna P A SSI No rd-Est Centro ER Emilia No rd Perché non è stato effettuato il Pap-test a scopo preventivo? • • In Emilia-Romagna il 15% delle donne di 25-64 anni non è risultata coperta per quanto riguarda la diagnosi precoce del tumore del collo dell’utero in quanto o non ha mai effettuato il Pap-test (8%) o l’ha effettuato da oltre tre anni (7%). La non effettuazione dell’esame pare associata ad una molteplicità di fattori, tra cui una non corretta percezione del rischio sembra giocare il ruolo principale: il 24% ritiene infatti di non averne bisogno. Motivazione della non effettuazione del Pap-test secondo le linee guida Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=129)* 24 penso di non averne bisogno 23 già operata/motivi sanitari 16 nessuno me lo ha consigliato 7 mi sento imbarazzata 5 ho paura dei risultati 4 è difficile prenotare l'esame 1 è fastidioso/doloroso 20 altro 0 5 10 15 20 25 30 35 40 % * esclusi dall’analisi i “non so/non ricordo” (13%) Conclusioni e raccomandazioni In Emilia-Romagna la copertura stimata nelle donne di 25-64 anni relativa al Pap-test (85%) raggiunge e supera i valori consigliati; il sistema PASSI informa sulla copertura complessiva, comprensiva sia delle donne che hanno effettuato l’esame all’interno dei programmi di screening organizzati (57%) sia della quota rilevante di adesione spontanea (28%). La sostanziale corrispondenza tra la percentuale di donne che hanno effettuato l’esame nell’ambito del programma organizzato rilevata dal sistema PASSI e quella ottenuta sulla base dei dati provenienti dai flussi regionali (58%) rappresenta una significativa conferma della buona qualità dei dati del sistema di sorveglianza. I programmi organizzati si confermano correlati ad una maggior adesione; lettera di invito, consiglio dell’operatore sanitario e campagne informative (ancor più se associati come avviene all’interno dei programmi di screening) sono gli strumenti più efficaci: la metà delle donne li giudica infatti molto importanti per l’esecuzione del Pap-test e tra le donne raggiunte da questi interventi la percentuale di effettuazione dell’esame cresce significativamente. La non effettuazione dell’esame pare associata ad una molteplicità di fattori, tra cui la non corretta percezione del rischio sembra giocare il ruolo determinante. Circa una donna su due ha riferito di aver eseguito il Pap-test nel corso dell’ultimo anno rispetto a quanto atteso in base alla periodicità triennale dell’esame (una su tre); esiste pertanto una quota di donne che effettua l’esame con frequenza maggiore a quanto raccomandato (fenomeno di “sovracopertura”), verosimilmente per consigli inappropriati degli operatori sanitari. 86 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella Nei Paesi industrializzati il carcinoma mammario è al primo posto tra i tumori maligni della popolazione femminile sia per incidenza sia per mortalità. In Italia rappresenta la neoplasia più frequente nelle donne, con oltre 36.000 nuovi casi all’anno (pari ad un tasso d’incidenza di 152 casi ogni 100.000 donne) e 11.000 decessi all’anno. In Emilia-Romagna si stimano circa 3.600 nuovi casi di neoplasia della mammella all’anno (corrispondenti a 177 casi per 100.000 donne), quasi un terzo di tutti nuovi casi di tumore nelle donne e circa 900 morti (25 per 100.000 donne) pari al 16% delle morti per tumore nelle donne. La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è pari a 87%, risultato tra i migliori a livello europeo. Lo screening mammografico, consigliato con cadenza biennale nelle donne di 50-69 anni, è in grado sia di rendere gli interventi di chirurgia mammaria meno invasivi sia di ridurre di circa il 25% la mortalità per questa causa nelle donne di 50-69 anni (beneficio di comunità); a livello individuale la riduzione di mortalità nelle donne che hanno effettuato lo screening mammografico è stimata essere del 50%. Nel 2006 in Italia l’estensione dei programmi di screening mammografico è pari al 57% della popolazione interessata. In Regione il programma di screening è attivo in tutte le AUSL dagli anni 1994-98 e coinvolge il 25% della popolazione femminile, pari a circa 540.000 donne. La gratuità e l’offerta attiva favoriscono l'equità di accesso a tutte le donne interessate, residenti e domiciliate, e costituiscono un riconoscimento del valore e del significato sociale dello screening. Quante donne hanno eseguito una Mammografia in accordo con le linee guida? • • In Emilia-Romagna circa l’82% delle donne intervistate di 50-69 anni ha riferito di aver effettuato una Mammografia preventiva (in assenza di segni e sintomi) nel corso degli ultimi due anni, come raccomandato dalle linee guida internazionali e nazionali. La copertura stimata è superiore sia al livello di copertura ritenuto “accettabile” (60%) sia al livello “desiderabile” (75%). In particolare l’effettuazione della Mammografia nei tempi raccomandati è risultata più alta nelle donne: - nella fascia 50-59 anni - senza rilevanti difficoltà economiche. Analizzando con una opportuna tecnica statistica (regressione logistica) l’effetto di ogni singolo fattore in presenza di tutti gli altri, si mantiene la significatività per la mancanza di difficoltà economiche rilevanti. • L’età media alla prima Mammografia preventiva è risultata essere 44 anni. • Nella fascia pre-screening (40-49 anni), il 60% delle donne ha riferito di aver effettuato una Mammografia preventiva negli ultimi due anni. L’età media della prima Mammografia è 38 anni. 87 Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella (50-69 anni) Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=434) donne che hanno effettuato la Mammografia Caratteristiche negli ultimi due anni° % (IC95%) Totale Classi di età 50- 59 60 -69 Stato civile coniugata non coniugata Convivenza convivente non convivente Istruzione nessuna/elementare media inferiore media superiore laurea Difficoltà economiche molte qualche nessuna 81,8 77,9-85,7 85,3 78,1* 80,4-90,2 72,1-84,0 82,0 81,3 77,6-86,4 73,3-89,2 82,6 79,3 78,3-86,9 70,8-87,9 80,8 84,2 82,0 77,3 74,4-87,3 77,4-91,1 74,5-89,5 63,2-91,3 57,8 83,6 85,7 42,3-73,4 77,8-89,4 80,9-90,5 ° in assenza di segni o sintomi La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla prima modalità di ciascuna caratteristica (es. donne di 60-69 anni rispetto a 50-59 anni) La sottolineatura con asterisco indica una differenza al limite della significatività statistica Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna • • Nella maggior parte delle AUSL della Regione la percentuale di donne che ha riferito di aver effettuato la Mammografia preventiva negli ultimi 2 anni è al di sopra del livello di copertura desiderabile (range dal 74% di Piacenza al 92% di Ferrara); tra le Aree Vaste regionali non emergono differenze significative (80% in Romagna, 82% in Emilia Nord e 83% in Emilia Centro). Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, circa il 68% delle donne intervistate di 50-69 anni ha riferito di aver effettuato una Mammografia preventiva negli ultimi 2 anni (81% nel Nord-Est Italia), con un evidente gradiente territoriale. Donne di 50-69 anni che hanno effettuato la Mammografia negli ultimi 2 anni (%) Donne di 50-69 anni che hanno effettuato la Mammografia negli ultimi 2 anni (%) Emilia-Romagna - PASSI 2007 % 100 80 60 40 20 0 FE MO CE RN RE ER RA BO+IM FO PC PR Donne di 50-69 anni che hanno effettuato la Mammografia negli ultimi 2 anni (%) Distribuzione territoriale - PASSI 2007 Pool PASSI 2007 % 100 80 60 40 20 0 Emilia Centro ER Emilia Italia Romagna Pool Nord Nord-Est PASSI Qual è la periodicità di esecuzione della Mammografia*? • • Rispetto all’ultima Mammografia effettuata: - il 52% delle donne di 50-69 anni ha riferito l’effettuazione nell’ultimo anno - il 30% da uno a due anni - l’11’% da più di due anni Il 7% ha riferito di non aver mai eseguito una Mammografia preventiva. Periodicità di esecuzione della Mammografia Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=454) Ultim o anno 52 da 1 a 2 anni 30 >2 anni 11 Mai fatto 7 0 10 20 * La campagna di screening prevede la Mammografia ogni 2 anni per le donne nella fascia d’età di 50 -69 anni. % 30 40 50 60 Quale promozione per l’effettuazione della Mammografia? Promozione della Mammografia • In Emilia-Romagna: - l’89% delle donne intervistate di 50-69 anni ha riferito di aver ricevuto una lettera di invito dall’AUSL - il 79 % ha riferito di aver visto o sentito una campagna informativa - il 62% ha riferito di aver ricevuto il consiglio di un operatore sanitario di effettuare con periodicità la Mammografia. Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=1.134) Lettera AUSL 89 Campagna informativa 79 Consiglio 62 Nessuna azione 3 0 88 20 40 % 60 80 100 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna • Nelle AUSL regionali non si sono rilevate differenze statisticamente significative relative a: - lettera d’invito (range dal 78% di Cesena al 97% di Piacenza) - consiglio dell’operatore sanitario (range dal 36% di Ravenna al 76% di Forlì) - campagna informativa (range dal 67% di Ravenna al 93% di Modena). • Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, il 62% delle donne ha ricevuto la lettera dell’AUSL, il 59% il consiglio dell’operatore sanitario e il 74% ha visto o sentito una campagna informativa. Interventi di Promozione dell’ultima Mammografia • • Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=1.097) Il 50% delle donne di 50-69 anni è stato raggiunto da tutti gli interventi di promozione della Mammografia considerati (lettera dell’AUSL, consiglio di un operatore sanitario e campagna informativa), il 34% da due interventi ed il 14% da uno solo; il 2% non ha ricevuto nessuno degli interventi di promozione considerati. 3 interventi 50 2 interventi 34 1 intervento 14 nessun intervento Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, i valori sono rispettivamente del 26%, 37%, 27% e 10%. 2 0 20 40 % 60 80 100 Quale percezione dell’influenza degli interventi di promozione della Mammografia? • • Percezione dell’influenza degli interventi di promozione della Mammografia Tra le donne che hanno riferito di aver ricevuto la lettera da parte dell’AUSL: - il 77% ritiene che questa abbia avuto influenza positiva sulla scelta di effettuare la Mammografia (55% molta e 22% abbastanza) - il 9% poca influenza - il 14% nessuna influenza. Tra le AUSL regionali la percezione positiva dell’influenza della lettera varia dal 51% di Piacenza al 72% di Ferrara. Emilia-Romagna - PASSI 2007 60 50 40 30 20 10 0 % lettera m olto • Tra le donne che hanno riferito di aver ricevuto il consiglio di un operatore sanitario: - il 75% ritiene che questo abbia avuto influenza positiva sulla scelta di effettuare la Mammografia (47% molta e 28% abbastanza) il 13% poca influenza il 12% nessuna influenza. Tra le AUSL regionali la percezione positiva dell’influenza del consiglio varia dal 50% di Ravenna al 91% di Reggio Emilia. - • • - • • consiglio abbastanza poca cam pagna nessuna Tra le donne che hanno riferito di aver visto o sentito una campagna informativa: - il 66% ritiene che questa abbia avuto influenza positiva sulla scelta di effettuare la Mammografia (34% molta e 32% abbastanza) - il 16% poca influenza - il 18% nessuna influenza. Tra le AUSL regionali la percezione positiva dell’influenza della campagna informativa varia dal 56% di Reggio Emilia all’83% di Ferrara. Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, viene riferita un’influenza positiva del: 72% per la lettera di invito 81% per il consiglio dell’operatore sanitario 67% per la campagna informativa. 89 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Quale efficacia degli interventi di promozione della Mammografia? • • interventi di promozione e effettuazione della Mammografia negli ultimi 2 anni In Emilia-Romagna la percentuale di donne di 50-69 che ha effettuato la Mammografia negli ultimi due anni è solo del 17% tra le donne non raggiunte da alcun intervento di promozione; sale all’85% tra le donne raggiunte da tutti e tre gli interventi di promozione. Emilia-Romagna - PASSI 2007 17 nessun intervento 73 solo campagna 81 solo lettera Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI si è rilevato lo stesso andamento, che conferma l’efficacia degli interventi di promozione, in particolare se associati come avviene all’interno dei programmi organizzati. 78 solo consiglio 81 lettera+consiglio 85 lettera+consiglio+campagna 0 20 40 % 60 80 Ha avuto un costo l’ultima Mammografia? • • • • In Emilia-Romagna l’87% delle donne ha riferito di non aver dovuto pagare per l’ultima Mammografia; il 9% ha pagato solamente il ticket ed il 4% l’intero costo dell’esame. Sulla base di queste informazioni è possibile stimare che: - il 71% delle donne ha effettuato l’esame all’interno del programma di screening organizzato (nessun pagamento) - l’11% delle donne ha effettuato l’esame al di fuori del programma organizzato (pagamento intero o ticket) (“adesione spontanea”). Costi della Mammografia per le donne Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=493) Nessun pagamento 87 Pagamento ticket 9 Pagamento intero 4 0 20 40 % 60 80 100 Donne di 50-69 anni che hanno riferito di aver pagato per la Mammografia preventiva (%) Nelle AUSL regionali la percentuale di donne che ha riferito di aver effettuato la Mammografia a pagamento (esame intero o solo ticket) è significativamente più bassa a Reggio Emilia e più elevata a Cesena (range dallo 0% di Reggio Emilia al 43% di Cesena); la quota è risultata del 11% in Emilia Centro,13% in Emilia Nord e 16% in Romagna. Emilia-Romagna - PASSI 2007 % 60 40 Nelle ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, circa il 27% delle donne intervistate ha riferito di aver effettuato la Mammografia a pagamento (19% nel Nord-Est Italia), con un evidente gradiente territoriale. 20 0 CE 90 PR MO ER BO+IM FO RA FE PC RN RE 100 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Donne di 50-69 anni che hanno riferito di aver pagato per la Mammografia preventiva (%) Donne di 50-69 anni che hanno riferito di aver pagato per la Mammografia preventiva (%) Distribuzione territoriale - PASSI 2007 Pool PASSI 2007 % 60 40 20 0 Pool Italia Romagna PASSI Nord-Est ER Emilia Nord Emilia Centro Perché non è stata effettuata la Mammografia a scopo preventiva? • In Emilia-Romagna il 18% delle donne di 50-69 anni non è risultata coperta per quanto riguarda la diagnosi precoce del tumore della mammella o perché non ha mai effettuata la Mammografia (7%) o perché l’ha effettuata da oltre due anni (11%). Motivazione della non effettuazione della Mammografia secondo le linee guida Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=57)* penso di non averne bisogno 23 nessuno me lo ha consigliato 17 12 è difficile prenotare l'esame 12 ho paura dei risultati 6 è fastidioso/doloroso 5 già operata/motivi sanitari • La non effettuazione dell’esame pare associata ad una molteplicità di fattori, tra cui la non corretta percezione del rischio sembra giocare il ruolo principale: il 23% ritiene infatti di non averne bisogno. 4 mi sento imbarazzata 22 altro 0 10 20 30 40 % * esclusi dall’analisi i “non so/non ricordo” (24%) Conclusioni e raccomandazioni In Emilia-Romagna la copertura stimata nelle donne di 50-69 anni relativa all’effettuazione della Mammografia (82%) raggiunge i valori consigliati; il sistema PASSI informa sulla copertura complessiva in questa popolazione, comprensiva sia delle donne che hanno effettuato l’esame all’interno dei programmi di screening organizzati (71%) sia della quota di adesione spontanea (11%), in questo screening molto meno rilevante rispetto a quello della cervice uterina. La sostanziale corrispondenza tra la percentuale di donne che hanno effettuato l’esame nell’ambito del programma organizzato rilevata dal sistema PASSI e quella ottenuta sulla base dei dati provenienti dai flussi regionali (70%) rappresenta una significativa conferma della buona qualità dei dati del sistema di sorveglianza. I programmi organizzati si confermano correlati ad una maggior adesione; lettera di invito, consiglio dell’operatore sanitario e campagne informative, ancor più se associati come avviene all’interno dei programmi di screening, sono gli strumenti più efficaci: la metà delle donne li giudica molto importanti per l’esecuzione della Mammografia e tra le donne raggiunte da questi interventi la percentuale di effettuazione dell’esame cresce significativamente. La non effettuazione dell’esame pare associata ad una molteplicità di fattori, tra cui una non corretta percezione del rischio sembra giocare il ruolo principale. Circa una donna su due ha riferito di aver eseguito la Mammografia nel corso dell’ultimo anno, secondo quanto atteso (vista la periodicità biennale dell’esame). L’età media della prima Mammografia rilevata è di 44 anni ed indica un rilevante ricorso all’esame preventivo prima dei 50 anni. 91 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto Le neoplasie del colon-retto rappresentano la seconda causa di morte per tumore sia negli uomini (10% dei decessi oncologici) sia nelle donne (12%) e sono a livello europeo in costante aumento. In Italia ogni anno si stimano circa 38.000 nuovi casi di carcinoma colorettale e oltre 16.000 morti. In Emilia-Romagna la stima relativa al 2006 è di circa 4.200 nuovi casi di tumore (tassi d’incidenza stimati di 107 casi ogni 100.000 uomini e 81 ogni 100.000 donne) e circa 1.500 decessi pari al 11-12% dei decessi oncologici (tassi di mortalità 43 morti ogni 100.000 uomini e 35 ogni 100.000 donne). Il rischio cumulativo per un emiliano-romagnolo di morire per un tumore del colon-retto nel corso della vita è pari al 2% negli uomini e all’1% nelle donne. La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è pari al 59% negli uomini e 61% nelle donne. Il programma di screening organizzato rappresenta un efficace strumento per ridurre non solo la mortalità, ma anche l'incidenza della neoplasia colorettale. I principali test di screening per la diagnosi in pazienti asintomatici sono la ricerca di sangue occulto nelle feci e la colonscopia; questi esami sono in grado di diagnosticare più del 50% di tumore negli stadi più precoci, quando maggiori sono le probabilità di guarigione. Il Piano Nazionale di Prevenzione propone come strategia di screening per le neoplasie colorettali la ricerca del sangue occulto nelle feci nelle persone nella fascia 50-69 anni con frequenza biennale. Nel 2006 in Italia le persone di 50-69 anni inserite nel programma di screening colorettale sono state circa 6 milioni (44% della popolazione target); l’estensione dei programmi mostra un evidente gradiente Nord-Sud. In Emilia-Romagna i programmi di screening per le neoplasie del colon-retto sono stati avviati in tutte le AUSL dal 2005 e coinvolgono circa un milione di persone (29% della popolazione adulta). Il programma di screening regionale prevede la ricerca biennale del sangue occulto fecale nelle persone di 50-69 anni, la colonscopia nei familiari di primo grado dei casi riscontrati e la promozione della colonscopia per le persone di età 70-74 anni che non l’abbiano eseguita nei dieci anni precedenti. Quante persone hanno eseguito un esame per la diagnosi precoce dei tumori colorettali in accordo alle linee guida? • • • • In Emilia-Romagna circa il 55% delle persone intervistate nella fascia di 5069 anni ha riferito di aver effettuato un esame per la diagnosi precoce dei tumori colorettali, in accordo con le linee guida (sangue occulto ogni due anni o colonscopia ogni cinque anni). La copertura stimata è superiore al livello di copertura “accettabile” (45%) e vicina a quello “desiderabile” (65%). Il 48% ha riferito di aver eseguito la ricerca di sangue occulto negli ultimi due anni; l’adesione è risultata significativamente più elevata nelle persone senza difficoltà economiche. Il 7% ha riferito di aver effettuato una colonscopia a scopo preventivo negli ultimi cinque anni; l’adesione è risultata significativamente più elevata nella classe 60-69 anni. Diagnosi precoce delle neoplasie secondo le Linee Guida Colon-retto (50-69 anni) Emilia-Romagna - PASSI 2007 Caratteristiche Totale Classi di età 50 - 59 60 - 69 Sesso uomini donne Istruzione nessuna/elementare media inferiore media superiore laurea Difficoltà economiche molte qualche nessuna (n=887) Sangue occulto fecale° % (IC95%) 48,1 44,6-51,7 Colonscopia° % (IC95%) 7,2 5,4-9,1 45,3 51,2 40,3-50,3 46,0-56,3 5,4 9,2* 3,1-7,8 6,3-12,1 47,0 49,2 41,9-52,1 44,3-54,1 7,3 7,2 4,7-9,8 4,5-9,9 48,7 51,1 45,5 44,3 42,5-55,0 44,5-57,6 38,8-52,1 31,6-57,0 7,7 7,3 7,2 5,3 4,6-10,9 3,7-10,8 3,7-10,7 0,0-10,6 35,3 47,2 50,8* 23,1-47,4 41,3-53,2 46,0-55,6 7,2 5,4 8,4 0,3-14,1 2,8-8,1 5,7-11,0 ° in assenza di segni o sintomi La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla prima modalità di ciascuna caratteristica (es. persone di 60-69 anni rispetto 50-59 anni) La sottolineatura con asterisco indica una differenza al limite della significatività statistica 92 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna • Nelle AUSL regionali, la percentuale di persone di 50-69 anni che hanno riferito di aver effettuato la ricerca del sangue occulto negli ultimi 2 anni è risultata significativamente più bassa per Modena (range dal 29% di Modena al 65% di Reggio Emilia); tra le Aree Vaste regionali non emergono differenze statisticamente significative (46% in Romagna, 48% in Emilia Nord e 49% in Emilia Centro). • La percentuale di persone che hanno riferito di aver effettuato la colonscopia negli ultimi 5 anni non ha mostrato differenze statisticamente significative (range dal 3% di Piacenza al 13% di Forlì) sia a livello di AUSL sia a livello di Aree Vaste. • Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, circa il 19% delle persone di 50-69 anni ha riferito di aver effettuato la ricerca del sangue occulto e l’8% la colonscopia (rispettivamente 53% e 10% nel Nord-Est Italia), con un evidente gradiente territoriale. Persone di 50-69 anni che hanno eseguito almeno una ricerca di Sangue occulto negli ultimi 2 anni (%) Persone di 50-69 anni che hanno eseguito almeno una Colonscopia negli ultimi 5 anni (%) Emilia-Romagna - PASSI 2007 Emilia-Romagna - PASSI 2007 % 80 % 80 60 60 40 40 20 20 0 0 RE FE P C P R RA CE FO RA CE MOBO+IM ER RE ER RNBO+IM FO M O FE RN PC PR Persone di 50-69 anni che hanno eseguito almeno una ricerca di Sangue occulto negli ultimi 2 anni (%) Persone di 50-69 anni che hanno eseguito almeno una Colonscopia negli ultimi 5 anni (%) Emilia-Romagna - PASSI 2007 Emilia-Romagna - PASSI 2007 % 80 % 80 60 60 40 40 20 20 0 0 Italia Nord-Est Emilia Centro Emilia Nord ER Romagna Pool PASSI Italia Romagna Pool Nord-Est PASSI Emilia Centro ER Emilia Nord Persone di 50-69 anni che hanno eseguito almeno una ricerca di Sangue occulto negli ultimi 2 anni (%) Persone di 50-69 anni che hanno eseguito almeno una Colonscopia negli ultimi 5 anni (%) Pool PASSI 2007 Pool PASSI 2007 93 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Qual è la periodicità di esecuzione degli esami per la diagnosi precoce dei tumori colorettali? • • Rispetto all’ultima ricerca di sangue occulto: - il 34% ha riferito l’effettuazione nell’ultimo anno - il 14% da uno a due anni - il 4% da due a cinque anni - l’1% da cinque a dieci anni - lo 0,1% da più di dieci anni Sangue occulto e periodicità* Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=870) ultimo anno 34 da 1 a 2 anni 14 da2 a 5 anni 4 da 5 a 10 anni 1 >10 anni Il 47% ha riferito di non aver mai eseguito un test per la ricerca di sangue occulto a scopo preventivo. 0.1 mai eseguito 47 0 10 20 % 30 40 50 * La campagna di screening prevede l’esecuzione del test per la ricerca di sangue occulto ogni 2 anni nella fascia d’età di 50 -69 anni. Colonscopia e periodicità* • • Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=865) Rispetto all’ultima colonscopia: - il 3% ha riferito l’effettuazione nell’ultimo anno - il 2% da uno a due anni - il 2% da due a cinque anni - lo 0,5% da cinque a dieci anni - lo 0,5% da più di dieci anni. ultim o anno 3.0 da 1 a 2 anni 2.0 2.0 da 2 a 5 anni da 5 a 10 anni 0.5 >10 anni 0.5 m ai eseguito Il 92% non ha riferito di non aver mai eseguito il test. 92.0 0 20 40 % 60 80 100 * La campagna di screening prevede l’esecuzione della colonscopia ogni 5 anni nella fascia d’età di 50 -69 anni. Quale promozione per l’effettuazione degli screening per la diagnosi precoce dei tumori colorettali? • Promozione dello screening colorettale In Emilia-Romagna: - il 75% delle persone intervistate di 50-69 anni ha riferito di aver ricevuto una lettera di invito dall’AUSL - il 64% ha riferito di aver visto o sentito una campagna informativa - il 32% ha riferito di aver ricevuto il consiglio da un operatore sanitario di effettuare con periodicità lo screening colorettale. Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=885) Lettera AUSL 75 Cam pagna inform ativa 64 Consiglio m edico 32 nessuna azione 10 0 20 40 % 60 80 100 • Nelle AUSL regionali: - per la lettera d’invito si sono rilevati valori significativamente più bassi a Forlì (57%) e Modena (62%), con un range dal 57% di Forlì all’86% di Ferrara. - non si rilevano differenze statisticamente significative per il consiglio dell’operatore sanitario (range dal 17% di Rimini al 38% di Bologna - Imola) e per aver visto o sentito una campagna informativa (range dal 54% di Forlì al 74% di Ferrara). • Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, il 22% delle persone ha ricevuto la lettera dell’ AUSL, il 23% il consiglio dell’operatore sanitario e il 42% ha visto una campagna informativa. 94 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna • • Interventi di promozione dell’ultimo screening colorettale Il 20% degli intervistati di 50-69 anni è stato raggiunto da tutti gli interventi di promozione dello screening colorettale considerati (lettera, consiglio o campagna), il 41% da due interventi di promozione ed il 29% da un solo intervento; il 10% non ha riferito alcun intervento di promozione. Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=885) 3 interventi 20 2 interventi 41 1 intervento Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, i valori sono rispettivamente del 6%, 18%, 32% e 44%. 29 nessun intervento 10 0 20 40 % 60 80 100 Quale efficacia degli interventi di promozione dello screening colorettale? • • Interventi di promozione ed effettuazione dello screening colorettale nei tempi raccomandati In Emilia-Romagna la percentuale di persone di 50-69 che hanno effettuato l’esame per lo screening colorettale nei tempi raccomandati, è solo del 15% tra le persone non raggiunte da alcun intervento di promozione; sale al 77% tra le persone raggiunte da tutti e tre gli interventi di promozione. Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, si rileva lo stesso andamento, che conferma l’efficacia degli interventi di promozione, in particolare se associati come avviene all’interno dei programmi organizzati. Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=885) 15 nessun intervento 58 campagna 62 lettera 73 consiglio 75 lettera+consiglio 77 lettera+consiglio+campagna 0 20 40 % 60 80 Ha avuto un costo l’ultimo esame effettuato? Costi della ricerca di Sangue occulto Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=399) • Nessun pagamento In Emilia-Romagna il 94% delle persone ha riferito di non aver dovuto pagare per la ricerca del sangue occulto effettuata negli ultimi 5 anni; il 5% ha pagato solamente il ticket e l’1% l’intero costo dell’esame. 94 Pagamento ticket 5 Pagamento intero 1 0 20 40 % 60 80 100 Costi della Colonscopia Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=66) • il 50% ha riferito di non aver dovuto pagare per la colonscopia effettuata negli ultimi 5 anni; il 43% ha pagato esclusivamente il ticket ed il 7% l’intero costo dell’esame. Nessun pagamento 50 Pagamento ticket 43 Pagamento intero 7 0 95 20 40 % 60 80 100 100 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna • • Non si sono rilevate differenze statisticamente significative relativamente alla percentuale di persone di 50-69 anni che hanno riferito di aver effettuato la ricerca del sangue occulto a pagamento sia a livello delle AUSL (range dal 3% di Ravenna al 13% di Modena) sia delle Aree vaste regionali. Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, circa il 19% delle persone di 50-69 anni ha riferito di aver effettuato la ricerca del sangue occulto a pagamento (8% nel Nord-Est Italia). • La percentuale di persone di 50-69 anni che hanno riferito di aver effettuato la colonscopia a pagamento varia dal 16% di Ravenna al 75% di Bologna-Imola; nelle Aree Vaste regionali i valori sono del 27% in Romagna, 52% in Emilia Nord e 64% in Emilia Centro. • Tra le AUSL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, circa il 53% delle persone di 50-69 anni ha riferito di aver effettuato la colonscopia a pagamento (56% nel Nord-Est Italia). Persone di 50-69 anni che hanno riferito di aver pagato per la ricerca di Sangue occulto (%) Persone di 50-69 anni che hanno riferito di aver pagato per la Colonscopia preventiva (%) Emilia-Romagna - PASSI 2007 Emilia-Romagna - PASSI 2007 % 100 % 100 80 80 60 60 40 40 20 20 0 0 MO PR FO ER PC CE BO+IM FE RN RE BO+IM MO RA Persone di 50-69 anni che hanno riferito di aver pagato per la ricerca di Sangue occulto (%) PC PR ER FO RE RN FE CE Persone di 50-69 anni che hanno riferito di aver pagato per la Colonscopia preventiva (%) Distribuzione territoriale - PASSI 2007 Distribuzione territoriale - PASSI 2007 % 100 % 100 80 80 60 60 40 40 20 20 0 0 Pool Italia Emilia PASSI Nord-Est Nord ER Romagna Emilia Centro Emilia Italia Pool Centro No rd-Est P A SSI Emilia No rd ER Ro magna Persone di 50-69 anni che hanno riferito di aver pagato per la ricerca di Sangue occulto (%) Persone di 50-69 anni che hanno riferito di aver pagato per la Colonscopia preventiva (%) Pool PASSI 2007 Pool PASSI 2007 96 RA Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Perché non sono stati effettuati esami per la diagnosi precoce dei tumori colorettali a scopo preventivo? Motivazione della non effettuazione dello screening del colon-retto Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=335) • • In Emilia-Romagna il 40% delle persone di 50-69 anni non è risultata coperta per quanto riguarda la diagnosi precoce del tumore colorettale, non avendo mai effettuato né la ricerca di sangue occulto né la colonscopia. La non effettuazione dell’esame pare associata ad una molteplicità di fattori, tra cui una non corretta percezione del rischio sembra giocare il ruolo principale: il 31% ritiene infatti di non averne bisogno. penso di non averne bisogno 31 nessuno me lo ha consigliato 25 ho paura dei risultati 10 è fastidioso/doloroso 6 mi sento imbarazzato 4 è difficile prenotare l'esame 3 già operato/motivi sanitari 2 19 altro % 0 10 20 30 40 * esclusi dall’analisi i “non so/non ricordo” (10%) Conclusioni e raccomandazioni In Emilia-Romagna nei primi tre anni di attivazione dello screening colorettale si è già raggiunto il livello di copertura “accettabile”(>45%) nella popolazione target; tuttavia esiste un ampio margine di migliorabilità: infatti circa una persona su due nella fascia 50-69 anni non si è sottoposta alla ricerca del sangue occulto o ad una colonscopia a scopo preventivo nei tempi raccomandati. I programmi di screening organizzati prevedono a livello locale campagne informative/educative rivolte alla popolazione target con l’intervento congiunto di Medici di Medicina Generale e degli operatori di Sanità Pubblica per incrementare l’adesione della popolazione invitata. 97 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Sintomi di depressione L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce la salute mentale come uno stato di benessere nel quale la persona è consapevole delle proprie capacità, in grado di affrontare le normali difficoltà della vita, lavorare in modo utile e apportare un contributo alla comunità. Le patologie mentali rappresentano un problema in crescita a livello mondiale; tra queste una delle più frequenti è la depressione: l’OMS ritiene che entro il 2020 la depressione diventerà la maggiore causa di malattia nei Paesi industrializzati. Il libro verde “Migliorare la salute mentale della popolazione - verso una strategia per la salute mentale per l’Unione Europea” stima che ben un cittadino su quattro abbia sofferto nell’arco della propria vita di una malattia mentale. Il costo socio-sanitario stimato delle malattie mentali è notevole, pari al 3-4% del Prodotto Interno Lordo. Nel sistema di Sorveglianza PASSI i sintomi di depressione vengono individuati mediante il PatientHealth Questionnaire-2 (PHQ-2) che consta di due domande validate a livello internazionale e caratterizzate da alta sensibilità e specificità per la tematica della depressione. Si rileva quale sia il numero di giorni, relativamente alle ultime due settimane, durante i quali gli intervistati hanno presentato i seguenti sintomi: 1) l’aver provato poco interesse o piacere nel fare le cose 2) l’essersi sentiti giù di morale, depressi o senza speranze. Il numero di giorni per i due gruppi di sintomi sono poi sommati e classificati in base ad uno score da 0 a 6; coloro che ottengono un score uguale o maggiore di 3 sono individuati come “persone con sintomi di depressione”; la diagnosi effettiva di depressione richiede ovviamente una valutazione clinica individuale approfondita. Quali sono le caratteristiche delle persone con sintomi di depressione? Sintomi di depressione • • In Emilia-Romagna circa l’8% delle persoene intervistate ha riferito sintomi di depressione; questi sintomi sono risultati più diffusi: - nelle fasce d’età più avanzate - nelle donne - nelle persone con basso livello d’istruzione - nelle persone con difficoltà economiche - nelle persone senza un lavoro continuativo - nelle persone con almeno una patologia severa. Analizzando con una opportuna tecnica statistica (regressione logistica) l’effetto di ogni singolo fattore in presenza di tutti gli altri, la probabilità di aver avuto i sintomi di depressione rimane significativamente più elevata nelle donne, nella fascia 35-49 anni, nelle persone con difficoltà economiche, senza un lavoro continuativo o con patologie severe. Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=2.420) Persone con i sintomi di Caratteristiche depressione ° % (IC95%) Totale Classi di età 18 - 34 35 - 49 50 - 69 Sesso uomini donne Istruzione nessuna/elementare media inferiore media superiore laurea Difficoltà economiche molte qualche nessuna Stato lavorativo lavora non lavora Patologie severe almeno una nessuna 8,2 6,9-9,4 5,8 8,9* 9,4* 3,9-7,8 6,7-11,0 7,2-11,6 5,5 10,9 4,0-7,0 8,9-12,8 13,9 7,3 7,9* 5,6 9,5-18,3 5,2-9,4 6,0-9,7 2,7-8,4 18,6 9,6 5,4 13,0-24,2 7,3-11,9 4,0-6,7 6,6 11,9 5,2-7,9 9,2-14,6 16,2 6,5 12,2-20,1 5,2-7,7 °Score PHQ-2 uguale o maggiore di 3 La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla prima modalità di ciascuna caratteristica (es. donne rispetto agli uomini) La sottolineatura con asterisco indica una differenza al limite della significatività statistica 98 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna • Tra le AUSL regionali, la percentuale di persone che hanno riferito sintomi di depressione è significativamente più bassa a Piacenza (range dal 4% di Piacenza all’11% di Reggio Emilia); i valori nelle Aree Vaste sono sovrapponibili a quelli regionali (7% in Romagna, 8% in Emilia nord e 9% in Emilia Centro). • Nelle ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, la percentuale di persone che ha riferito sintomi di depressione è risultata del 9% (8% nel Nord-Est Italia). Persone con sintomi di depressione (%) Emilia-Romagna - PASSI 2007 % 30 20 10 0 RE MO BO+IM RA ER FO RN PR FE CE Persone con sintomi di depressione (%) Persone con sintomi di depressione (%) Distribuzione territoriale - PASSI 2007 Pool PASSI 2007 PC % 30 20 10 0 Pool PASSI Emilia Centro Emilia Nord ER Italia Nord-Est Romagna Quali conseguenze hanno i sintomi di depressione sulla vita di queste persone? Qualità di vita percepita e sintomi di depressione Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=2.410) • Le persone che hanno riferito sintomi di depressione hanno dichiarato una percezione della qualità della vita peggiore rispetto alle persone che non hanno riferito i sintomi: - - in cattiva salute fisica Giorni inGiorni cattiva salute fisica Presenza di sintomi depressivi Assenza di sintomi depressivi in cattiva salute mentale GiorniGiorni in cattiva salute mentale il 36% ha descritto il proprio stato di salute “buono” o “molto buono” rispetto al 70% delle persone che non hanno riferito i sintomi Presenza di sintomi depressivi Assenza di sintomi depressivi con limitazioni di Giorni Giorni con limitazione diattività attività la media di giorni in cattiva salute fisica e mentale o con limitazioni delle abituali attività è risultata significativamente più alta tra le persone con sintomi di depressione. Presenza di sintomi depressivi Assenza di sintomi depressivi 0 99 5 10 15 Media giorni 20 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna A chi ricorrono le persone con sintomi di depressione? Figure a cui si sono rivolte le persone con sintomi di depressione Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=132) • Il 60% delle persone con sintomi di depressione ha riferito di essersi rivolta a figure di riferimento per risolvere questo problema, in particolare a medici/operatori sanitari (35%), a familiari/amici (16%) o ad entrambi (9%). Nessuno 40 Medico/operatore sanitario 35 Familiari/amici 16 Entrambi 9 0 20 % 40 Conclusioni e raccomandazioni In Emilia-Romagna si stima che circa una persona su dieci abbia sintomi depressivi con valori più alti tra le donne, nelle persone con difficoltà economiche, senza lavoro e nelle persone con patologie severe. I risultati evidenziano come il trattamento di questa condizione e l’utilizzo dei servizi sanitari preposti non sia ancora soddisfacente, essendo ancora significativamente alta la parte del bisogno non trattato (quasi una persona su due). Considerato che i disturbi mentali costituiscono una fetta importante del carico assistenziale complessivo attribuibile alle malattie dei Paesi industrializzati, il riscontro della limitata copertura di cure delle persone con sintomi di depressione appare di particolare importanza e rappresenta una attuale “sfida”per i Servizi Sanitari. 100 60 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Appendice 101 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Allegato statistico: l’analisi di regressione logistica L’analisi di regressione logistica si prefigge di stimare o prevedere l’associazione tra una variabile di risposta con due livelli (dicotomica) e variabili indipendenti di diversa natura. L’analisi di regressione logistica consente pertanto di individuare i fattori che sono ipotizzati influenzare la probabilità del verificarsi di un dato evento o attributo, controllando per gli effetti di altre variabili in esame. Questa procedura di aggiustamento viene effettuata quando si ipotizza che la relazione tra il verificarsi dell’evento e il determinante studiato sia contemporaneamente legata ad un’altra variabile, la cui presenza distorce l’effetto dell’agente e può produrre sia una accentuazione che una riduzione dell’effetto del fattore di rischio studiato. Dai dati PASSI 2006 si è osservato, ad esempio, che l’adesione al “5 a day” relativo al consumo giornaliero di frutta e verdura non risulta associato con alcun fattore (classi di età, sesso, istruzione e livello di attività fisica) se analizzati singolarmente ma, quando vengono studiati contemporaneamente in un modello logistico, si individua un’associazione positiva statisticamente significativa nelle donne rispetto agli uomini, per la classe 50-69 anni rispetto a quella 18-24 anni e per chi svolge una regolare attività fisica rispetto ai sedentari. La misura di associazione tra il verificarsi del fenomeno studiato e la variabile considerata è data dall’odds ratio (OR), cioè dal rapporto tra la probabilità del verificarsi dell’evento tra gli esposti al fattore di rischio e la probabilità del verificarsi dell’evento tra i non esposti. Valori dell’OR pari a 1 indicano che la probabilità dell’evento è uguale tra i soggetti appartenenti a categorie dell’esposizione adiacente, cioè il fattore di esposizione non è fattore di rischio; se l’OR è superiore a 1 il fattore di esposizione è fattore di rischio, se l’OR è minore di 1 il fattore di esposizione è protettivo. Di seguito vengono riportati i risultati della regressione logistica relativi ad alcune variabili analizzate in relazione ad altri fattori nelle diverse sezioni dello studio PASSI. Per ogni variabile e fattore sono indicati tra parentesi la categoria in esame rispetto alla categoria di riferimento, i valori dell’odds ratio, i rispettivi intervalli di confidenza al 95% e i valori dei p-values associati alla statistica test Z calcolata per testare la significatività statistica dell’OR. Per valori dei p-values inferiori allo 0,05 il fattore osservato si considera statisticamente associato dal punto di vista statistico con l’evento studiato. Percezione dello stato di salute Stato di salute percepito (molto bene e bene/discretamente, male e molto male) Classe di età (35-49/18-34) Classe di età (50-69/18-34) Sesso (donne/uomini) Istruzione (scuola media inferiore/nessuna-elementare) Istruzione (scuola media superiore/nessuna-elementare) Istruzione (laurea-diploma universitario/nessuna-elementare) Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà) Difficoltà economiche (nessuna/molte difficoltà) Patologia (nessuna patologia/almeno 1 patologia) costante Odds Ratio IC 95% Z-Statistic P-Value 0,59 0,46 0,76 -4,07 0,000 0,30 0,23 0,40 -8,83 0,000 0,51 0,42 0,62 -7,04 0,000 1,35 1,00 1,83 1,95 0,051 1,40 1,03 1,90 2,16 0,031 1,80 1,22 2,65 2,96 0,003 1,22 0,88 1,68 1,18 0,239 1,72 1,25 2,36 3,30 0,001 3,12 2,47 3,94 9,59 0,000 * * * 0,63 0,528 Z-Statistic P-Value 0,185 Attività fisica Persone che fanno attività fisica (poca o scarsa/moderata o più) Classe di età (35-49/18-34) Classe di età (50-69/18-34) Sesso (donne/uomini) Istruzione (scuola media inferiore/nessuna-elementare) Istruzione (scuola media superiore/nessuna-elementare) Istruzione (laurea-diploma universitario/nessuna-elementare) Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà) Difficoltà economiche (nessuna/molte difficoltà) costante 102 Odds Ratio IC 95% 1,20 0,92 1,58 1,33 1,64 1,24 2,18 3,44 0,001 1,05 0,86 1,29 0,48 0,630 0,95 0,69 1,31 -0,29 0,776 0,62 0,45 0,87 -2,80 0,005 0,70 0,46 1,06 -1,70 0,089 0,89 0,63 1,26 -0,65 0,513 0,76 0,54 1,07 -1,58 0,115 * * * -5,34 0,000 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Abitudine al fumo Abitudine al fumo (fumatori/ex fumatori o non fumatori) Classe di età (25-34 anni/18-24 anni) Classe di età (35-49 anni/18-24 anni) Classe di età (50-69 anni/18-24 anni) Sesso (donne/uomini) Istruzione (scuola media inferiore/nessuna-elementare) Istruzione (scuola media superiore/nessuna-elementare) Istruzione (laurea-diploma universitario/nessuna-elementare) Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà) Difficoltà economiche (nessuna/molte difficoltà) costante Odds Ratio Z-Statistic P-Value 0,90 0,64 IC 95% 1,27 -0,61 0,539 0,74 0,54 1,02 -1,82 0,069 0,50 0,36 0,70 -4,03 0,000 0,64 0,54 0,77 -4,90 0,000 1,15 0,84 1,58 0,89 0,374 0,95 0,69 1,30 -0,34 0,735 0,61 0,41 0,91 -2,42 0,016 0,88 0,65 1,19 -0,84 0,401 0,49 0,36 0,66 -4,73 0,000 * * * 1,08 0,282 Situazione nutrizionale Eccesso ponderale (soprappeso e obeso/normopeso e sottopeso) Classe di età (35-49/18-34) Classe di età (50-69/18-34) Sesso (donne/uomini) Istruzione (scuola media inferiore/nessuna-elementare) Istruzione (scuola media superiore/nessuna-elementare) Istruzione (laurea-diploma universitario/nessuna-elementare) Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà) Difficoltà economiche (nessuna/molte difficoltà) costante Adesione al “5 a day” (sì/no) Classe di età (35-49/18-34) Classe di età (50-69/18-34) Sesso (donne/uomini) Istruzione (scuola media inferiore/nessuna-elementare) Istruzione (scuola media superiore/nessuna-elementare) Istruzione (laurea-diploma universitario/nessuna-elementare) Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà) Difficoltà economiche (nessuna/molte difficoltà) BMI (Sovrappeso/Sottopeso-normopeso) BMI (Obeso/Sottopeso-normopeso) costante Odds Ratio Z-Statistic P-Value 2,44 1,93 3,07 7,55 0,000 4,38 3,43 5,60 11,80 0,000 0,46 0,38 0,55 -8,69 0,000 0,75 0,56 1,02 -1,85 0,065 0,53 0,39 0,72 -4,14 0,000 0,38 0,26 0,55 -5,11 0,000 1,03 0,75 1,40 0,16 0,871 0,80 0,59 1,09 -1,41 0,160 * * * -0,98 0,327 IC 95% Odds Ratio Z-Statistic P-Value 1,45 1,01 IC 95% 2,07 2,03 0,043 2,15 1,48 3,11 4,05 0,000 1,48 1,14 1,92 2,94 0,003 1,05 0,69 1,60 0,24 0,814 1,22 0,80 1,86 0,94 0,346 1,41 0,85 2,35 1,33 0,182 0,97 0,61 1,53 -0,15 0,884 0,94 0,60 1,47 -0,26 0,796 0,92 0,68 1,25 -0,51 0,610 1,46 1,00 2,13 1,96 0,050 * * * -8,96 0,000 Consumo di alcol Consumo di alcol nell’ultimo mese (più di una unità di bevanda alcolica/chi non ha mai bevuto) Classe di età (25-34 anni/18-24 anni) Classe di età (35-49 anni/18-24 anni) Classe di età (50-69 anni/18-24 anni) Sesso (donne/uomini) Istruzione (scuola media inferiore/nessuna-elementare) Istruzione (scuola media superiore/nessuna-elementare) Istruzione (laurea-diploma universitario/nessuna-elementare) Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà) Difficoltà economiche (nessuna/molte difficoltà) costante 103 Odds Ratio Z-Statistic P-Value 0,79 0,53 IC 95% 1,18 -1,15 0,249 0,84 0,58 1,21 -0,94 0,346 0,81 0,55 1,18 -1,11 0,265 0,27 0,22 0,33 -13,54 0,000 1,80 1,32 2,45 3,74 0,000 1,96 1,44 2,68 4,27 0,000 1,98 1,35 2,90 3,52 0,000 1,02 0,74 1,41 0,14 0,892 1,38 1,01 1,89 2,02 0,044 * * * 3,93 0,000 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Consumatore “binge” di alcol nell’ultimo mese (sì/no) Classe di età (25-34 anni/18-24 anni) Classe di età (35-49 anni/18-24 anni) Classe di età (50-69 anni/18-24 anni) Sesso (donne/uomini) Istruzione (scuola media inferiore/nessuna-elementare) Istruzione (scuola media superiore/nessuna-elementare) Istruzione (laurea-diploma universitario/nessuna-elementare) Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà) Difficoltà economiche (nessuna/molte difficoltà) costante Odds Ratio Z-Statistic P-Value 0,42 0,26 0,70 -3,33 0,001 0,42 0,27 0,66 -3,81 0,000 0,18 0,10 0,31 -6,24 0,000 0,17 0,11 0,26 -8,52 0,000 0,91 0,48 1,73 -0,29 0,769 0,76 0,39 1,45 -0,84 0,400 0,73 0,34 1,56 -0,81 0,417 0,93 0,53 1,64 -0,24 0,814 0,83 0,48 1,43 -0,66 0,509 * * * -1,44 0,149 IC 95% Sicurezza stradale Odds Ratio Guida sotto l’effetto dell’alcol nell’ultimo mese (sì/no) Classe di età (35-49/18-34) Classe di età (50-69/18-34) Sesso (donne/uomini) Istruzione (scuola media inferiore/nessuna-elementare) Istruzione (scuola media superiore/nessuna-elementare) Istruzione (laurea-diploma universitario/nessuna-elementare) Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà) Difficoltà economiche (nessuna/molte difficoltà) costante 1,13 IC 95% 0,80 Z-Statistic P-Value 1,59 0,67 0,500 0,862 0,97 0,66 1,41 -0,17 0,24 0,17 0,34 -7,87 0,000 0,84 0,50 1,41 -0,67 0,505 0,78 0,46 1,32 -0,93 0,354 1,17 0,65 2,13 0,52 0,601 0,65 0,39 1,09 -1,62 0,105 0,70 0,43 1,14 -1,44 0,151 * * * -2,43 0,015 Sicurezza domestica Percezione della possibilità di subire un infortunio domestico (assente o bassa/alta o molto alta) Classe di età (35-49/18-34) Classe di età (50-69/18-34) Sesso (donne/uomini) Istruzione (scuola media inferiore/nessuna-elementare) Istruzione (scuola media superiore/nessuna-elementare) Istruzione (laurea-diploma universitario/nessuna-elementare) Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà) Difficoltà economiche (nessuna/molte difficoltà) Popolazione a Rischio (non presenza di anziani o bambini/presenza di anziani o bambini) costante Aver ricevuto informazioni sugli infortuni domestici (sì/no) Classe di età (35-49/18-34) Classe di età (50-69/18-34) Sesso (donne/uomini) Istruzione (scuola media inferiore/nessuna-elementare) Istruzione (scuola media superiore/nessuna-elementare) Istruzione (laurea-diploma universitario/nessuna-elementare) Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà) Difficoltà economiche (nessuna/molte difficoltà) Popolazione a Rischio (non presenza di anziani o bambini/presenza di anziani o bambini) costante 104 Odds Ratio Z-Statistic P-Value 0,87 0,62 1,23 -0,78 0,438 0,75 0,52 1,10 -1,45 0,147 0,55 0,42 0,72 -4,34 0,000 0,78 0,49 1,26 -1,00 0,318 0,93 0,57 1,51 -0,29 0,772 0,53 0,31 0,92 -2,25 0,024 1,50 0,99 2,28 1,90 0,057 1,86 1,23 2,82 2,94 0,003 1,93 1,45 2,58 4,49 0,000 * * * 6,33 0,000 IC 95% Odds Ratio Z-Statistic P-Value 1,71 1,32 IC 95% 2,22 4,06 0,000 2,83 2,17 3,69 7,65 0,000 1,26 1,04 1,51 2,42 0,016 0,95 0,70 1,29 -0,32 0,746 1,10 0,81 1,49 0,62 0,533 0,98 0,67 1,43 -0,12 0,907 1,39 0,97 1,99 1,79 0,073 1,49 1,04 2,11 2,20 0,028 1,05 0,85 1,30 0,48 0,634 * * * -8,81 0,000 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Persone che dichiarano di aver adottato misure di sicurezza per l’abitazione (sì/no) Classe di età (35-49/18-34) Classe di età (50-69/18-34) Sesso (donne/uomini) Istruzione (scuola media inferiore/nessuna-elementare) Istruzione (scuola media superiore/nessuna-elementare) Istruzione (laurea-diploma universitario/nessuna-elementare) Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà) Difficoltà economiche (nessuna/molte difficoltà) Percezione sulla possibilità di subire un infortunio domestico (assente-bassa/alta-molto alta) Popolazione a Rischio (non presenza di anziani o bambini/presenza di anziani o bambini) costante Odds Ratio Z-Statistic P-Value 1,06 0,58 1,93 0,18 0,859 1,14 0,62 2,12 0,42 0,672 1,10 0,73 1,65 0,46 0,648 1,04 0,54 2,02 0,12 0,906 1,16 0,59 2,26 0,42 0,673 0,55 0,23 1,33 -1,32 0,186 2,75 1,05 7,23 2,06 0,040 2,87 1,12 7,39 2,19 0,029 0,40 0,22 0,72 -3,07 0,002 0,75 0,47 1,20 -1,19 0,232 * * * -1,77 0,076 Z-Statistic P-Value 0,001 IC 95% Rischio cardiovascolare Persone a cui è stata misurata la pressione arteriosa negli ultimi due anni (sì/no) Classe di età (35-49/18-34) Classe di età (50-69/18-34) Sesso (donne/uomini) Istruzione (scuola media inferiore/nessuna-elementare) Istruzione (scuola media superiore/nessuna-elementare) Istruzione (laurea-diploma universitario/nessuna-elementare) Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà) Difficoltà economiche (nessuna/molte difficoltà) costante Odds Ratio IC 95% 1,58 1,21 2,08 3,34 2,85 2,04 3,97 6,15 0,000 1,08 0,85 1,36 0,61 0,541 1,02 0,65 1,62 0,10 0,924 1,24 0,78 1,98 0,92 0,357 1,09 0,64 1,84 0,30 0,761 0,92 0,59 1,43 -0,37 0,715 0,77 0,50 1,18 -1,20 0,230 * * * 4,56 0,000 Z-Statistic P-Value 0,001 Odds Ratio Persone ipertese (sì/no) Classe di età (35-49/18-34) Classe di età (50-69/18-34) Sesso (donne/uomini) Istruzione (scuola media inferiore/nessuna-elementare) Istruzione (scuola media superiore/nessuna-elementare) Istruzione (laurea-diploma universitario/nessuna-elementare) Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà) Difficoltà economiche (nessuna/molte difficoltà) BMI (sovrappeso-obeso/sottopeso-normopeso) costante Persone a cui è stato misurato almeno una volta il colesterolo (sì/no) Classe di età (35-49/18-34) Classe di età (50-69/18-34) Sesso (donne/uomini) Istruzione (scuola media inferiore/nessuna-elementare) Istruzione (scuola media superiore/nessuna-elementare) Istruzione (laurea-diploma universitario/nessuna-elementare) Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà) Difficoltà economiche (nessuna/molte difficoltà) costante 105 IC 95% 2,04 1,37 3,04 3,50 6,93 4,70 10,20 9,80 0,000 0,95 0,76 1,19 -0,47 0,641 1,00 0,72 1,38 -0,01 0,991 0,96 0,69 1,33 -0,25 0,806 0,77 0,49 1,23 -1,10 0,273 0,90 0,61 1,31 -0,57 0,571 0,67 0,46 0,97 -2,09 0,037 2,49 1,97 3,15 7,64 0,000 * * * -9,48 0,000 Z-Statistic P-Value Odds Ratio IC 95% 3,45 2,67 4,46 9,47 0,000 8,60 6,03 12,26 11,89 0,000 1,55 1,23 1,95 3,70 0,000 0,77 0,46 1,28 -1,01 0,315 0,89 0,53 1,49 -0,44 0,656 1,79 0,97 3,30 1,88 0,061 1,63 1,13 2,35 2,60 0,009 2,12 1,48 3,05 4,09 0,000 * * * -0,34 0,733 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Persone colesterolemiche (sì/no) Classe di età (35-49/18-34) Classe di età (50-69/18-34) Sesso (donne/uomini) Istruzione (scuola media inferiore/nessuna-elementare) Istruzione (scuola media superiore/nessuna-elementare) Istruzione (laurea-diploma universitario/nessuna-elementare) Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà) Difficoltà economiche (nessuna/molte difficoltà) BMI (sovrappeso-obeso/sottopeso-normopeso) costante Odds Ratio Z-Statistic P-Value 1,83 1,33 IC 95% 2,52 3,71 0,000 3,56 2,57 4,92 7,66 0,000 1,11 0,91 1,37 1,01 0,310 1,14 0,83 1,57 0,82 0,409 1,05 0,76 1,44 0,29 0,774 1,38 0,93 2,05 1,59 0,112 0,89 0,61 1,31 -0,58 0,561 1,00 0,69 1,46 0,02 0,980 1,51 1,22 1,86 3,81 0,000 * * * -7,76 0,000 Z-Statistic P-Value Odds Ratio Persone con diabete (sì/no) Classe di età (35-49/18-34) Classe di età (50-69/18-34) Sesso (donne/uomini) Istruzione (alta/bassa) Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà) Difficoltà economiche (nessuna/molte difficoltà) BMI (sovrappeso/sottopeso-normopeso) BMI (obeso/sottopeso-normopeso) costante Persone a cui è stato calcolato il punteggio di rischio cardiovascolare (sì/no) Classe di età (50-69 anni/35-49 anni) Sesso (donne/uomini) Istruzione (alta/bassa) Difficoltà economiche (No/Si) Fattori di rischio cardiovascolari (No/Si) costante IC 95% 0,20 0,12 0,35 -5,74 0,000 0,06 0,02 0,19 -4,85 0,000 0,62 0,41 0,94 -2,25 0,025 0,72 0,46 1,13 -1,44 0,150 0,93 0,50 1,73 -0,23 0,818 0,41 0,21 0,79 -2,67 0,008 1,31 0,79 2,17 1,06 0,289 3,88 2,31 6,53 5,11 0,000 * * * -5,09 0,000 Z-Statistic P-Value Odds Ratio IC 95% 1,78 1,09 2,91 2,31 0,021 0,98 0,62 1,55 -0,10 0,920 1,10 0,68 1,77 0,39 0,694 1,07 0,67 1,72 0,29 0,770 0,15 0,05 0,48 -3,22 0,001 * * * -10,99 0,000 Vaccinazione antinfluenzale Persone che riferiscono di essersi vaccinate negli ultimi 12 mesi (sì/no) Classe di età (35-49/18-34) Classe di età (50-64/18-34) Sesso (donne/uomini) Istruzione (alta/bassa) Difficoltà economiche (No/Si) costante Odds Ratio Z-Statistic P-Value 1,31 0,81 IC 95% 2,13 1,09 0,277 2,62 1,64 4,19 4,02 0,000 1,17 0,82 1,65 0,87 0,386 0,79 0,55 1,13 -1,30 0,192 1,20 0,84 1,73 1,01 0,311 * * * -8,12 0,000 Z-Statistic P-Value Vaccinazione antirosolia Odds Ratio Donne vaccnate per la rosolia (sì/no) Classe di età (25-34 anni/18-24 anni) Classe di età (35-49 anni/18-24 anni) Istruzione (alta/bassa) Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà) Difficoltà economiche (Nessuna/molte difficoltà) costante 106 IC 95% 0,79 0,48 1,29 -0,93 0,351 0,62 0,39 0,98 -2,04 0,041 1,52 1,10 2,10 2,57 0,010 1,55 0,94 2,55 1,71 0,088 1,66 1,01 2,74 2,01 0,045 * * * -1,14 0,255 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell’utero (donne 25-64 anni) Donne che hanno effettuato il Pap test negli ultimi tre anni (sì/no) Classe di età (35-49 anni/25-34 anni) Classe di età (50-64 anni/25-34 anni) Istruzione (scuola media inferiore/nessuna-elementare) Istruzione (scuola media superiore/nessuna-elementare) Istruzione (laurea-diploma universitario/nessuna-elementare) Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà) Difficoltà economiche (nessuna/molte difficoltà) Stato civile (non coniugata/coniugata) Convivenza (Sì/No) costante Odds Ratio IC 95% Z-Statistic P-Value 2,13 1,32 3,43 3,09 0,002 1,33 0,82 2,16 1,14 0,255 1,26 0,73 2,18 0,83 0,405 1,99 1,12 3,52 2,35 0,019 2,45 1,18 5,11 2,40 0,016 1,66 0,97 2,85 1,84 0,066 1,40 0,82 2,39 1,22 0,224 1,18 0,66 2,11 0,57 0,568 1,38 0,77 2,46 1,08 0,281 * * * 0,49 0,623 Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella (donne con età maggiore di 50 anni) Donne che hanno effettuato la Mammografia negli ultimi due anni (sì/no) Classe di età (60-69 anni/50-59 anni) Istruzione (scuola media inferiore/nessuna-elementare) Istruzione (scuola media superiore/nessuna-elementare) Istruzione (laurea-diploma universitario/nessuna-elementare) Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà) Difficoltà economiche (nessuna/molte difficoltà) Stato civile (non coniugata/coniugata) costante Odds Ratio IC 95% Z-Statistic P-Value 0,087 0,63 0,37 1,07 -1,71 1,01 0,53 1,92 0,02 0,984 0,63 0,32 1,27 -1,30 0,195 0,45 0,18 1,13 -1,70 0,090 3,88 1,90 7,93 3,71 0,000 5,17 2,49 10,73 4,41 0,000 1,18 0,67 2,08 0,57 0,570 * * * 1,55 0,120 Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto (età maggiore di 50 anni) Persone che hanno effettuato la ricerca di sangue occulto negli ultimi due anni (sì/no) Classe di età (50-59 anni/=>60 anni ) Sesso (donne/uomini) Istruzione (scuola media inferiore/nessuna-elementare) Istruzione (scuola media superiore/nessuna-elementare) Istruzione (laurea-diploma universitario/nessuna-elementare) Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà) Difficoltà economiche (nessuna/molte difficoltà) costante Odds Ratio Persone che hanno effettuato la colonscopia negli ultimi due anni (sì/no) Classe di età (50-59 anni/=>60 anni ) Sesso (donne/uomini) Istruzione (scuola media inferiore/nessuna-elementare) Istruzione (scuola media superiore/nessuna-elementare) Istruzione (laurea-diploma universitario/nessuna-elementare) Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà) Difficoltà economiche (nessuna/molte difficoltà) costante Odds Ratio 107 Z-Statistic P-Value 0,79 0,59 IC 95% 1,04 -1,66 0,096 1,15 0,88 1,51 1,00 0,316 1,12 0,79 1,59 0,64 0,520 0,86 0,59 1,24 -0,82 0,414 0,79 0,45 1,38 -0,83 0,408 1,77 1,05 2,99 2,13 0,033 2,16 1,29 3,62 2,92 0,004 * * * -2,32 0,021 Z-Statistic P-Value 0,57 0,33 IC 95% 0,98 -2,04 0,042 1,04 0,62 1,76 0,15 0,881 1,04 0,54 2,02 0,12 0,902 1,01 0,51 2,03 0,04 0,968 0,69 0,21 2,24 -0,62 0,535 0,80 0,29 2,21 -0,44 0,663 1,31 0,50 3,43 0,55 0,584 * * * -4,75 0,000 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Sintomi di depressione Persone che hanno riferito di aver avuto entrambi i sintomi di depressione (sì/no) Classe di età (35-49/18-34) Classe di età (50-69/18-34) Sesso (donne/uomini) Istruzione (scuola media inferiore/nessuna-elementare) Istruzione (scuola media superiore/nessuna-elementare) Istruzione (laurea-diploma universitario/nessuna-elementare) Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà) Difficoltà economiche (nessuna/molte difficoltà) Lavoro Regolare (No/Si) Patologia (nessuna patologia/almeno 1 patologia) costante 108 Odds Ratio IC 95% Z-Statistic P-Value 1,68 1,11 2,55 2,44 0,015 1,12 0,70 1,78 0,47 0,639 1,82 1,32 2,50 3,67 0,000 0,71 0,44 1,16 -1,36 0,174 0,98 0,60 1,61 -0,08 0,936 0,77 0,40 1,49 -0,77 0,442 0,49 0,32 0,75 -3,31 0,001 0,30 0,19 0,46 -5,48 0,000 1,55 1,09 2,22 2,43 0,015 0,42 0,30 0,59 -4,97 0,000 * * * -4,26 0,000 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Monitoraggio Per la valutazione della qualità del sistema di sorveglianza si utilizzano alcuni indicatori di processo forniti dal monitoraggio, ricavati dal sito internet di servizio della sorveglianza PASSI (www.passidati.it): - Tasso di risposta Tasso di sostituzione Tasso di rifiuto Tasso di non reperibilità Tasso di eleggibilità ''e'' Distribuzione percentuale dei motivi di non eleggibilità Modalità di reperimento del numero telefonico Distribuzione delle interviste per orari/giorni La tabella seguente mostra i valori dei principali indicatori del monitoraggio nella regione EmiliaRomagna, nelle singole AUSL e nel pool PASSI complessivo: Tasso di risposta Tasso di sostituzione Tasso di rifiuto Tasso di non reperibilità Tasso di eleggibilità AUSL di Piacenza 84,4 13,8 11,3 2,5 95,2 AUSL di Parma 85,3 14,7 9,7 5 97,8 AUSL di Reggio Emilia 86,2 8,9 7,1 1,8 97,1 AUSL di Modena 86,4 15,6 13,1 2,5 94,8 AUSL di Bologna 87,4 11,6 5 6,6 97,3 AUSL di Imola 88,1 11,9 7,5 4,5 98,5 AUSL di Ferrara 88,1 12,6 10,4 2,2 93,3 AUSL di Ravenna 88,4 9,6 7 2,6 99,6 AUSL di Forlì 90,4 6,6 4,2 2,3 98,1 AUSL di Cesena 91,1 11,9 7,6 4,3 93 AUSL di Rimini 93,4 13,6 9,2 4,4 92,8 Regione Emilia-Romagna 87,6 12,4 8,8 3,6 95,7 85 15 11 4,1 95,3 Pool ASL Per meglio comprendere il significato dei dati sopra indicati, si riportano alcune definizioni importanti e le descrizioni degli indicatori utilizzati: - - Popolazione indagata: persone residenti nell'AUSL, di età 18-69 anni, registrate nell'anagrafe sanitaria degli assistiti, presenti nel mese di indagine, che abbiano la disponibilità di un recapito telefonico e siano capaci di sostenere una conversazione in Italiano (o in altra lingua ufficiale della Regione/PA). Eleggibilità: si considerano eleggibili tutti gli individui campionati di età compresa tra 18 e 69 anni, residenti nel comune di riferimento per la AUSL, in grado di sostenere una intervista telefonica. Non eleggibilità: le persone non-eleggibili sono coloro che sono state campionate e quindi inserite nel diario dell'intervistatore, ma che successivamente sono state escluse dal campione per i motivi previsti dal protocollo, cioè residente altrove, senza telefono, istituzionalizzato, deceduto, non conoscenza della lingua italiana, grave disabilità, età minore di 18 oppure maggiore di 69 anni. 109 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna • Non reperibilità: si considerano non reperibili le persone di cui si ha il numero telefonico, ma per le quali non è stato possibile il contatto nonostante i 6 e più tentativi previsti dal protocollo (in orari e giorni della settimana diversi). Rifiuto: è prevista la possibilità che una persona eleggibile campionata non sia disponibile a collaborare rispondendo all’intervista, per cui deve essere registrata come un rifiuto e sostituita. Senza telefono rintracciabile: le persone che non sono in possesso di un recapito telefonico o di cui non è stato possibile rintracciare il numero di telefono seguendo tutte le procedure indicate dal protocollo. Sostituzione: coloro i quali rifiutano l'intervista o sono non reperibili devono essere sostituiti da un individuo campionato appartenente allo stesso strato (per sesso e classe di età). Tasso di risposta Questo indicatore, che fa parte degli indicatori standard internazionali, misura la proporzione di persone intervistate su tutte le persone eleggibili (intervistati e non). Il tasso grezzo di risposta sulla popolazione indagata è così espresso: RR1 = n° int erviste *100 n° int erviste + rifiuti + non reperibili Si tratta di un indicatore fondamentale, anche se generico, per valutare l'adesione all'indagine. • Tasso di sostituzione Questo indicatore, che fa parte degli indicatori standard internazionali, misura la proporzione di persone eleggibili sostituite per rifiuto o non reperibilità sul totale delle persone eleggibili, così indicato: non reperibili + rifiuti * 100 n° int erviste + rifiuti + non reperibili Pur avendo i sostituti lo stesso sesso e la stessa classe di età dei titolari, un numero troppo elevato di sostituzioni potrebbe ugualmente alterare la rappresentatività del campione. • Tasso di rifiuto Questo indicatore, che fa parte degli indicatori standard internazionali, misura la proporzione di persone che hanno rifiutato l'intervista su tutte le persone eleggibili: REF 1 = rifiuti * 100 n° int erviste + rifiuti + non reperibili Nel caso in cui il tasso dovesse risultare troppo alto viene raccomandato di verificare: - la percentuale di lettere ricevute (se è bassa si può tentare di ridurre i rifiuti attraverso una maggiore diffusione delle lettere); - il grado di coinvolgimento del medico di medicina generale (se risulta poco interpellato si potrebbe tentare di ridurre i rifiuti coinvolgendo maggiormente il medico per convincere la persona a partecipare). Nel monitoraggio si verifica inoltre che i rifiuti siano distribuiti uniformemente e che non ci siano realtà, quali regioni, AUSL, intervistatori, con livelli particolarmente elevati di rifiuti o grosse differenze tra uomini e donne e/o tra classi di età diverse. 110 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna • Tasso di non reperibilità Questo indicatore misura la proporzione di persone eleggibili che non sono state raggiunte telefonicamente su tutte le persone eleggibili: non reperibili * 100 n° int erviste + rifiuti + non reperibili Nel caso in cui il tasso risulti troppo alto viene raccomandato di verificare che i non reperibili si distribuiscano uniformemente e che non ci siano realtà (regioni, AUSL, intervistatori) con livelli particolarmente elevati di non reperibili o con grosse differenza tra uomini e donne e/o tra classi di età diverse. • Tasso di eleggibilità “e” Questo indicatore misura la proporzione di persone eleggibili contattate sul totale delle persone di cui si ha un'informazione certa circa la condizione di eleggibilità. Per stimare gli eleggibili tra le persone che risultano "non reperibili" o "senza telefono rintracciabile" si moltiplica per "e" il numero di individui classificati in queste due categorie. Queste stime sono importanti per il calcolo di indicatori più complessi: e= • n° int erviste + rifiuti * 100 n° int . + rif . + residenti altrove + istituz . + deceduti + no italiano + disabili + fuori range età Distribuzione percentuale dei motivi di non eleggibilità E' la distribuzione percentuale dei motivi che hanno portato all’esclusione dal campione di persone inizialmente campionate. In questo caso il rimpiazzo del non eleggibile non viene considerato una sostituzione vera e propria. E' un indicatore che serve per verificare la qualità e l'aggiornamento dell'anagrafe da cui è stato fatto il campionamento (deceduti, cambi di residenza); la proporzione di persone che risulta ''senza telefono rintracciabile'', cioè che non sono in possesso di un recapito telefonico o di cui non è stato possibile rintracciare il numero di telefono seguendo tutte le procedure indicate dal protocollo e la presenza di altri motivi di esclusione. 45,6 E' senza telefono 29 Residente o domiciliato stabilmente altrove Istituzionalizzato (ospedale, ospizio, caserma, convento, carcere) 4,1 1,4 Deceduto 7,8 Non conoscenza lingua italiana 12 Grave disabilità psico/fisica 0 111 10 20 % 30 40 50 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna • Modalità di reperimento del numero telefonico Questo indicatore riflette il lavoro associato al reperimento del numero di telefono. Assume una particolare importanza in caso di un’alta percentuale di "senza telefono rintracciabile". L'indicatore può variare molto da realtà a realtà per cui eventuali azioni correttive vanno contestualizzate alla situazione locale. Gia' presente (anagrafe sanitaria) 52,6 Pagine Bianche 11,5 MMG 2,5 Anagrafe comunale 1,2 Altre fonti aziendali 22,5 Parenti, vicini, ecc. 6,8 Riferito dall'intervistato stesso 2,9 0 • 10 20 % 30 40 50 60 Distribuzione delle interviste per orari/giorni La distribuzione oraria e settimanale delle interviste serve soprattutto a stimare la proporzione di interviste svolte in ore e/o giorni presumibilmente da considerare "fuori orario di lavoro" dell'intervistatore. 40 34,6 30 24,0 % 25,1 20 9,9 10 6,5 0 [07-13[ 100 [13-15[ [15-19[ [19-20[ 90,3 80 % 60 40 20 8,9 0,9 0 Feriale Sabato 112 Festivo [20 e oltre Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Utilizzo della pesatura Il sistema di sorveglianza nasce soprattutto per fornire informazioni sulle condizioni di salute e gli stili di vita della popolazione a livello delle AUSL, quindi è stato effettuato un campionamento a rappresentatività aziendale. Il tipo di campionamento scelto per la sorveglianza PASSI è stratificato proporzionale per sesso e classi di età (18-34, 35-49, 50-69) direttamente effettuato sulle liste delle anagrafi sanitarie delle AUSL. Al fine di un confronto tra i dati di ciascuna realtà locale a quella complessiva della regione di appartenenza, è importante ottenere delle stime anche a livello regionale, aggregando i dati delle singole AUSL, così come a livello complessivo è stato fatto per l’intero “pool PASSI”. L’analisi dei dati a livello regionale richiede perciò meccanismi complessi di controllo e pesatura dei dati. La pesatura migliora l’affidabilità delle stime, soprattutto per le variabili con forte eterogeneità interaziendale, e la procedura di pesatura influenza l'ampiezza degli intervalli di confidenza (garantisce la correttezza delle stime pur accettando, di solito, una minor precisione). La modalità di pesatura è dipendente dal tipo di campionamento stabilito. In considerazione del fatto che la sorveglianza PASSI ha utilizzato un campionamento stratificato proporzionale, i pesi sono strato-dipendenti, quindi calcolati uno per ogni singolo strato, perciò ogni AUSL avrà sei valori di peso. La variabile peso rappresenta quanto il singolo strato di AUSL “pesa” sul campione aggregato di regione. Ad ogni intervista andrà associato il peso relativo allo strato di appartenenza dell’individuo intervistato. Sono stati calcolati due diversi pesi, uno che riporta i dati all’universo di riferimento (“Peso1”) e un altro che invece mantiene la numerosità campionaria (“Peso2”). Il “Peso1” è dato dal rapporto tra la proporzione di popolazione i Pk (prendendo come riferimento quella ISTAT al 31/12/2006) dello strato k-esimo della AUSL i-esima rispetto alla regione di appartenenza e la proporzione delle interviste effettivamente svolte i pˆ k in quel dato periodo dello strato k-esimo dell’AUSL i-esima rispetto a quelle svolte nell’intera regione, formalmente: i i P̂k = Peso1k = Pk i p̂ k i pop strato k ASLi pop strato k Re g e i p̂ k = numero int strato k ASLi numero int strato k Re g ll “Peso2” è l’inverso della frazione campionaria, dato dal rapporto tra la popolazione ISTAT della i-esima AUSL dello strato k e il numero di interviste della i-esima AUSL dello strato k, formalmente: i Peso2k = pop strato k ASLi numero int strato k ASLi 113 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Il “Peso1” è stato impiegato nella regressione logistica multivariata mentre il “Peso2” è stato utilizzato nell’analisi univariata. Per quelle sezioni del rapporto PASSI 2007 in cui il target di popolazione analizzato è relativo ad età differenti da quelle sopra citate, quali screening con Pap test (25-64 anni), vaccinazione influenzale (18-64 anni) e carta del rischio cardiovascolare (40-69 anni), sono stati ricalcolati appositamente entrambi i pesi per le rispettive classi. Anche per i dati delle singole Aziende Sanitarie Locali sono stati utilizzati i meccanismi complessi di controllo e pesatura, allo scopo di tener conto dei piccoli disallineamenti tra il campione effettivo e quello atteso legati ad arrotondamenti nell’assegnazione delle interviste ai sei strati per sesso e classi di età. Inoltre la pesatura a livello di AUSL è imposta per ottenere stime corrette per l’AUSL di Bologna ed Imola che vengono considerate assieme. Come il dato regionale deriva da una sintesi pesata delle varie AUSL appartenenti alla Regione, così i valori per l’intero Pool PASSI 2007 sono il risultato di un’aggregazione di tutte le Aziende Sanitarie Locali partecipanti alla sorveglianza PASSI (che hanno raggiunto un livello minimo di rappresentatività), utilizzando le stesse procedure impiegate a livello regionale ed aziendale. 114 Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07 A CURA DEL COORDINATORE Titolare Sostituto Sostituto di sostituto n° estrazione ___________ Sistema di sorveglianza PASSI Regione ASL . Comune di residenza dell’intervistato/a __________________ Codice ISTAT del Comune_______ Distretto_________________________________Sezione di censimento________________________ 115 Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07 116 Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07 Istruzioni per l’intervistatore: le parti scritte in Arial grassetto vanno lette all’intervistato le parti sottolineate vanno lette con enfasi per attrarre l’attenzione dell’intervistato le parti scritte in Times New Roman corsivo grassetto sono istruzioni speciali per l’intervistatore riferite a quelle domande e non vanno lette all’intervistato Solo 3 regole: una sola risposta va barrata, a meno che non sia specificato “Sono possibili più risposte” si leggono le domande come sono formulate sul questionario NON si leggono le risposte a meno che non sia specificato “Leggere le risposte” Una facilitazione grafica: Ove sono previsti dei salti che rimandano ad altre pagine del questionario, perché siano riconosciute più facilmente, le domande richiamate dal salto sono state contrassegnate con una freccetta ( posta vicino al numero della domanda Per ogni altro problema far riferimento al manuale. 117 ) Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07 / Data di nascita dell’intervistato/a / . Intervistatore: Sesso dell’intervistato/a Data dell’intervista / M F / . Buongiorno, sono (nome e cognome di chi parla), La chiamo dalla ASL di __________ per un’intervista sullo stato di salute dei cittadini della quale è stato informato anche il suo medico di famiglia, il Dr. Nome Cognome . Ha ricevuto per posta la lettera della ASL che Le preannunciava un’intervista telefonica? SÌ NO (proseguire comunque) Come era scritto nella lettera, la nostra ASL sta facendo queste interviste per conoscere alcuni aspetti e comportamenti che riguardano la salute, al fine di migliorare la qualità dei servizi sanitari offerti alla popolazione. Per raccogliere queste informazioni rivolgiamo alcune domande per telefono a persone tra i 18 ed i 69 anni, scelte a caso tra quelle assistite dalla nostra ASL. Lei è una di queste persone selezionate per l’intervista e la ASL ritiene molto importante conoscere il suo punto di vista. Il tempo necessario per fare l’intervista è di circa 15-20 minuti. Le informazioni raccolte saranno rese anonime e trattate in base alla legge sulla privacy (D. Lgs. 196/2003). Le ricordo inoltre che può decidere in ogni momento di interrompere l’intervista. E’ disponibile a rispondere ora? SÌ (Proseguire con l’intervista) NO potrei richiamarla in un momento per lei più opportuno? SÌ (giorno) NO X . (ora) X . vuole ripensarci dopo aver parlato con il Suo medico? SÌ Bene, allora la richiamo tra qualche giorno. Grazie e a presto. NO La ringrazio per l’attenzione che ci ha dedicato. Buongiorno. (Se accetta l’intervista) Mi potrebbe confermare che Lei è nato/a il sopra) / / (se diverso correggere (Tagliare e distruggere dopo aver effettuato il caricamento sulla base dati centrale) Cognome Telefono . Nome . Medico di Famiglia__________________________ 118 Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07 Ora di inizio dell’intervista (ora/min.) SEZIONE 1: Stato di salute e qualità della vita percepita Le chiederò innanzitutto alcune informazioni generali sul suo stato di salute… 1.1 Come va in generale la sua salute? Leggere le risposte Molto bene Bene Discretamente Male Molto male Non leggere Non so Ora Le farò alcune domande sul suo stato di salute durante gli ultimi 30 giorni. 1.2 Consideri la sua salute fisica, comprese malattie e conseguenze di incidenti. Negli ultimi 30 giorni, per quanti giorni non si è sentito/a bene? Numero di giorni Non so / non ricordo 1.3 Adesso pensi agli aspetti psicologici, come problemi emotivi, ansia, depressione, stress. Negli ultimi 30 giorni, per quanti giorni non si è sentito/a bene? Numero di giorni Non so / non ricordo 1.4 Ora consideri le sue attività abituali. Negli ultimi 30 giorni, per quanti giorni non è stato/a in grado di svolgerle a causa del cattivo stato di salute fisica o psicologica? Numero di giorni Non so / non ricordo 1.5 Un medico le ha mai diagnosticato o confermato una o più delle seguenti malattie? Leggere le risposte Diabete Insufficienza renale Bronchite cronica, enfisema, insufficienza respiratoria, asma bronchiale Infarto del miocardio o altre malattie del cuore Tumori (comprese leucemie e linfomi) 119 Sì Sì Sì No No No Sì Sì No No Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07 1.6 Negli ultimi 12 mesi, ha fatto la vaccinazione contro l’influenza? Sì No Non so / non ricordo (saltare alla Sezione 2: Attività fisica) 1.7 Potrebbe specificarmi in che mese ed anno ha fatto l’ultima vaccinazione contro l’influenza? Mese Anno Non so / non ricordo SEZIONE 2: Attività fisica Ora vorrei farle alcune domande sull’attività fisica svolta sia durante sia fuori dal lavoro. 2.1 Lei lavora? (Si intende lavoro retribuito) Leggere le risposte Sì, regolarmente (a tempo pieno o part-time) Si, ma non regolarmente (saltare alla domanda 2.3) No 2.2 Durante il suo lavoro, Lei: Leggere (una sola risposta possibile) prevalentemente svolge un lavoro pesante che richiede un notevole sforzo fisico (ad. es.: il manovale, il muratore, l’agricoltore) oppure prevalentemente cammina o fa lavori che richiedono uno sforzo fisico moderato, (ad. es.: l’operaio in fabbrica, il cameriere, l’addetto alle pulizie) oppure prevalentemente sta seduto o in piedi (ad. es.: sta al computer, guida la macchina, fa lavori manuali senza sforzi fisici) Non leggere altro Le faccio adesso qualche domanda sull’attività fisica svolta fuori dal lavoro, sia moderata sia intensa. Cominciamo con quella intensa. 2.3 Negli ultimi 30 giorni, ha svolto qualche attività fisica intensa che provoca grande aumento della respirazione e del battito cardiaco o abbondante sudorazione, come ad esempio correre, pedalare velocemente, fare ginnastica aerobica o sport agonistici? Sì No Non so / non sono sicuro (saltare alla domanda 2.6) 120 Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07 2.4 Per quanti giorni alla settimana? Numero di giorni/settimana Non so / non ricordo 2.5 In questi giorni per quanti minuti in media? (riferito ai giorni con attività fisica) Numero di minuti/giorno Non so / non ricordo 2.6 Negli ultimi 30 giorni, ha svolto qualche attività fisica moderata che comporti un leggero aumento della respirazione e del battito cardiaco o un po’ di sudorazione, come ad esempio camminare a passo sostenuto, andare in bicicletta, fare ginnastica dolce, ballare, giardinaggio o lavori in casa come lavare finestre o pavimenti? Sì No (saltare alla domanda 2.9) Non so / non sono sicuro 2.7 Per quanti giorni alla settimana? Numero di giorni Non so / non ricordo 2.8 In questi giorni per quanti minuti in media? (riferito ai giorni con attività fisica) Numero di minuti/giorno Non so / non ricordo 2.9 Secondo lei l’attività fisica che ha fatto negli ultimi 30 giorni è: Leggere le risposte Più che sufficiente Sufficiente Non proprio sufficiente Scarsa Non leggere Non so Ora le faccio qualche domanda sui suggerimenti che ha ricevuto negli ultimi 12 mesi sull’attività fisica. 2.10 Negli ultimi 12 mesi Le è stato chiesto da un medico o da un operatore sanitario se fa una regolare attività fisica? se la risposta è NO, chiedere se è perché non ha avuto un contatto con un medico o con un operatore sanitario negli ultimi 12 mesi Sì No, non me lo ha chiesto No, perché non ho avuto un contatto con medico/operatore sanitario Non so / non ricordo 121 saltare alla Sezione 3: Abitudine al fumo Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07 2.11 Negli ultimi 12 mesi Le è stato suggerito da un medico o da un operatore sanitario di fare regolare attività fisica? Sì No Non so / non ricordo (saltare alla Sezione 3: Abitudine al fumo) 2.12 Negli ultimi 12 mesi lo stesso medico o operatore sanitario le ha chiesto, alle visite successive, se sta facendo le attività suggerite? Sì No, non me l’ha chiesto Non l’ho ancora visto da quando ho ricevuto i consigli Non so / non ricordo (se la risposta è NO, chiedere per quale motivo) SEZIONE 3: Abitudine al fumo Ora le farò alcune domande sul fumo di sigaretta. 3.1 Negli ultimi 12 mesi, un medico o un operatore sanitario le ha chiesto se lei è un fumatore? Sì (se la risposta è NO, chiedere se è perché non ha avuto No, non me lo ha chiesto un contatto con un medico o con un operatore No, perché non ho avuto un contatto sanitario negli ultimi 12 mesi) con medico/operatore sanitario Non so / non ricordo 3.2 In tutta la sua vita, ha fumato in tutto almeno 100 sigarette (5 pacchetti da 20 sigarette)? Sì No Non so / non ricordo 3.3 Attualmente fuma sigarette? Sì No 3.4 (saltare alla domanda 3.10) (saltare alla domanda 3.8) In media quante sigarette fuma al giorno? Numero Meno di una sigaretta al giorno Non so / non ricordo 122 Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07 3.5 Negli ultimi 12 mesi, un medico o un operatore sanitario le ha suggerito di smettere di fumare? Sì, per motivi di salute Sì, a scopo preventivo (in assenza di segni o sintomi) Sì, per tutti e due i motivi No, non me lo ha suggerito No, perché non ho avuto un contatto con medico/operatore sanitario Non so / non ricordo (se la risposta è SI, chiedere per quale motivo: salute, a scopo preventivo, entrambi) (se la risposta è NO, chiedere se è perché non ha avuto un contatto con un medico o con un operatore sanitario negli ultimi 12 mesi) 3.6 Durante gli ultimi 12 mesi, ha smesso di fumare per almeno un giorno nel tentativo di smettere definitivamente? Sì No (saltare alla domanda 3.10) Non so / non ricordo 3.7 L’ultima volta che negli ultimi 12 mesi ha provato a smettere di fumare, come l’ha fatto? Leggere le risposte (indicare solo il metodo principale) Partecipando ad incontri o corsi che aiutano a smettere di fumare organizzati dalla ASL Partecipando ad incontri o corsi organizzati da altri Prendendo farmaci o cerotti Da solo e per conto mio Non leggere Non so / non ricordo Altro ——————— SOLO PER GLI EX-FUMATORI ———— 3.8 Quando ha smesso di fumare? Leggere le risposte Meno di 6 mesi fa Da 6 mesi a un anno fa Più di un anno fa 123 Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07 3.9 Come è riuscito/a a smettere di fumare? Leggere le risposte (indicare solo il metodo principale) Partecipando ad incontri o corsi che aiutano a smettere di fumare, organizzati dalla ASL Partecipando ad incontri o corsi organizzati da altri Prendendo farmaci o cerotti Da solo e per conto mio Non leggere Non so / non ricordo Altro — PER TUTTI (NON FUMATORI, FUMATORI, ED EX-FUMATORI)— Vorrei ora chiederle qualcosa sull’esposizione al fumo in casa, nei locali pubblici e sul luogo di lavoro. 3.10 Quale delle seguenti situazioni si avvicina di più alle abitudini sul fumo all’interno di casa sua? Leggere le risposte Non si fuma in alcuna stanza di casa Si può fumare in alcune stanze o in alcuni orari o situazioni Si può fumare dappertutto Non leggere Non so / non sono sicuro 3.11 Nei locali pubblici (come bar, ristoranti, enoteche, pub) che ha frequentato negli ultimi 30 giorni, secondo lei le altre persone: Leggere le risposte Rispettano sempre i divieti di fumo Li rispettano quasi sempre Li rispettano a volte Non li rispettano mai Non ho frequentato locali pubblici negli ultimi 30 giorni Non leggere Non so / non ricordo 3.12 Le capita di lavorare in ambienti chiusi? Sì No (saltare alla Sezione 4: Alimentazione) Non lavoro 124 Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07 3.13 Nel suo posto di lavoro, le persone con cui lavora e gli eventuali visitatori: Leggere le risposte Rispettano sempre i divieti di fumo Li rispettano quasi sempre Li rispettano a volte Non li rispettano mai Non leggere Non so / non ricordo Lavoro da solo SEZIONE 4: Alimentazione Passo ora a farle alcune domande sulle sue abitudini alimentari. 4.1 Negli ultimi 12 mesi, un medico o un operatore sanitario le ha suggerito di perdere peso o di mantenere costante il suo peso? Sì No, non me lo ha suggerito No, perché non ho avuto un contatto con medico/operatore sanitario Non so / non ricordo (se la risposta è NO, chiedere se è perché non ha avuto un contatto con un medico o con un operatore sanitario negli ultimi 12 mesi) 4.2 Attualmente sta seguendo una dieta per perdere o mantenere il suo peso? Sì No 4.3 Secondo lei il suo peso attuale è: Leggere le risposte Troppo alto Troppo basso Più o meno giusto Non leggere Non so 4.4 Pensa che ciò che mangia normalmente faccia bene alla sua salute? Leggere le risposte Sì, molto Sì, abbastanza No, non molto No, per niente Non leggere Non so 125 Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07 Passo ora a chiederle il suo consumo abituale di frutta e verdura. Consideri che per “porzione di frutta o verdura” si intende un quantitativo di frutta o verdura cruda che può essere contenuto sul palmo di una mano, oppure mezzo piatto di verdura cotta. 4.5 … quindi, le chiedo: in una sua giornata tipo, quante porzioni di frutta o verdura mangia? Leggere le risposte Nessuna 1-2 3-4 5 o più SEZIONE 5: Assunzione di alcol Ora vorrei farle qualche domanda sul consumo di alcol. 5.1 … quindi, le chiedo: durante gli ultimi 30 giorni, quanti giorni ha bevuto almeno una unità di bevanda alcolica? Per “unità di bevanda alcolica” intendiamo un bicchiere di vino, o una lattina di birra oppure un bicchierino di liquore. Numero Mai Non so / non ricordo (saltare alla domanda 5.7) 5.2 Nei giorni in cui ha bevuto, quante unità di bevande alcoliche ha bevuto in media al giorno? Numero Non so / non ricordo 5.3 Durante gli ultimi 30 giorni, in quale momento della settimana ha bevuto queste bevande alcoliche? Leggere le risposte Prevalentemente nei fine settimana Prevalentemente nei giorni feriali o durante tutta la settimana 5.4 E quando ha bevuto queste bevande alcoliche rispetto ai pasti? Leggere le risposte Solo durante i pasti Prevalentemente durante i pasti Prevalentemente fuori dai pasti Solo fuori dai pasti 5.5 Considerando tutti i tipi di bevande alcoliche, negli ultimi 30 giorni quante volte ha bevuto 6 o più unità in una unica occasione (ad esempio una serata con amici)? Numero Mai Non so / non ricordo 126 Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07 5.6 Durante gli ultimi 30 giorni le è capitato di guidare un’auto o una moto/scooter dopo aver bevuto, nell’ora precedente, 2 o più unità di una bevanda alcolica? Leggere le risposte Si → quante volte? No Non ho guidato negli ultimi 30 giorni Non leggere Non so / non ricordo 5.7 Durante gli ultimi 30 giorni, le è capitato di salire in auto o in moto/scooter con un guidatore che aveva bevuto nell’ora precedente 2 o più unità di una bevanda alcolica? Leggere le risposte Si → quante volte? No Non sono salito su auto o moto negli ultimi 30 giorni Non leggere Non so / non ricordo 5.8 Durante gli ultimi 12 mesi, un medico o un operatore sanitario le ha chiesto quanto alcol beve? Sì No, non me lo ha chiesto No, perché non ho avuto un contatto con medico/operatore sanitario Non so / non ricordo (se la risposta è NO, chiedere se è perché non ha avuto un contatto con un medico o con un operatore sanitario negli ultimi 12 mesi) 5.9 Durante gli ultimi 12 mesi, qualcuno le ha suggerito di bere meno alcol? Sì, il medico o un operatore sanitario Sì, familiari o amici Sì, altro No, non mi è stato consigliato Non so / non ricordo 127 (se la risposta è SI, chiedere “Da chi ha avuto il consiglio?” Sono possibili più risposte) Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07 SEZIONE 6: Sicurezza stradale Ora le chiederò alcune informazioni sull’uso delle cinture di sicurezza e del casco. 6.1 Quando va in auto, sia in città sia fuori, mette la cintura quando è seduto sui sedili anteriori? Leggere le risposte Sempre Spesso A volte (Segnare Mai anche se ha l’esenzione) Mai Non viaggio mai sui sedili anteriori Non vado in auto (saltare alla domanda 6.3) 6.2 Quando va in auto, sia in città sia fuori, mette la cintura quando è seduto sui sedili posteriori? Leggere le risposte Sempre Spesso A volte (Segnare Mai anche se ha l’esenzione) Mai Non viaggio mai sui sedili posteriori 6.3 Negli ultimi 12 mesi, è mai salito/a su una motocicletta/scooter/motorino, come guidatore o passeggero? Sì No (saltare alla Sezione 7: Rischio cardiovascolare) Non so / non ricordo 6.4 Quando va in motocicletta/scooter/motorino, sia in città sia fuori, mette il casco? Leggere le risposte Sempre Spesso A volte Mai SEZIONE 7: Rischio cardiovascolare Vorrei farle ora qualche domanda su esami e farmaci che le sono stati prescritti o consigliati. 7.1 Un medico o altro operatore sanitario le ha mai misurato la pressione arteriosa? Sì No Non so / non ricordo (saltare alla domanda 7.6) 128 Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07 7.2 Quando è stata l’ultima volta? Leggere le risposte Negli ultimi 12 mesi Tra 1 e 2 anni fa Più di 2 anni fa Non leggere Non so / non ricordo 7.3 Un medico le ha mai detto che Lei è iperteso, cioè che ha la pressione alta? Sì No Non so / non ricordo (saltare alla domanda 7.6) 7.4 Le è mai stato suggerito da un medico di tenere sotto controllo la sua pressione, attraverso una o più delle seguenti indicazioni? Leggere tutte le indicazioni Riduzione del sale nel cibo Attività fisica regolare Perdita o mantenimento del peso corporeo Sì Sì Sì No No No Non ricordo Non ricordo Non ricordo 7.5 Prende attualmente farmaci per tenere bassa la pressione? Sì No Non so / non ricordo Ora vorrei farle qualche domanda sulla misurazione del colesterolo. 7.6 Il colesterolo è un grasso presente nel sangue. Ha mai fatto gli esami per il colesterolo? Sì No Non so / non ricordo (saltare alla domanda 7.11) 7.7 Quando è stata l’ultima volta? Leggere le risposte Negli ultimi 12 mesi Tra 1 e 2 anni fa Più di 2 anni fa Non leggere Non so / non ricordo 129 Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07 7.8 Un medico le ha mai detto che ha il colesterolo alto? Sì No Non so / non ricordo (saltare alla domanda 7.11) 7.9 Le è mai stato suggerito da un medico di tenere sotto controllo il livello di colesterolo, attraverso le seguenti indicazioni: Leggere tutte le indicazioni Minor consumo di carne e formaggi Attività fisica regolare Perdita o mantenimento del peso corporeo Aumento di frutta e verdura nell’alimentazione Sì Sì Sì Sì No No No No Non ricordo Non ricordo Non ricordo Non ricordo 7.10 Prende attualmente farmaci per tenere basso il colesterolo? Sì No Non so / non ricordo Per le successive domande ho bisogno di chiederle quanti anni ha (scrivere l’età in anni compiuti) X . se l’intervistato è DONNA con MENO di 25 anni (saltare alla Sezione 11: Vaccinazioni) se l’intervistato è DONNA di 25-34 anni (saltare alla Sezione 8: Screening Tumore Collo dell’Utero) se l’intervistato è UOMO con MENO di 35 anni (saltare alla Sezione 12: Salute mentale) Pertanto la domanda seguente va somministrata alle persone tra 35 e 69 anni Alcuni medici hanno cominciato a calcolare, per i loro pazienti, il rischio di avere un infarto o un ictus nei successivi 10 anni. Questo calcolo si chiama “Punteggio” o “Carta del rischio” e si basa sul valore della pressione arteriosa e del colesterolo, sulla presenza di diabete e sull’abitudine al fumo. 7.11 Un medico le ha calcolato questo rischio? Sì No Non so / non ricordo se l’intervistato è UOMO con MENO di 50 anni (saltare alla Sezione 12: Salute mentale) se l’intervistato è UOMO con età compresa tra 50 e 69 anni (saltare alla Sezione 10: Screening Tumore del Colon-Retto) 130 Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07 SEZIONE 8: Screening Tumore Collo dell’Utero (donne 25-69 anni) Proseguo ora con qualche domanda sul Pap-Test, un esame che serve a ricercare tumori del collo dell’utero, attraverso un prelievo fatto con un tampone vaginale. 8.1 Nel corso della sua vita ha eseguito un Pap-Test a scopo preventivo, cioè in assenza di sintomi o altri disturbi? Sì No Non so / non ricordo saltare alla domanda 8.10 8.2 Quando è stata l’ultima volta che ha fatto il Pap-Test a scopo preventivo? Leggere le risposte Negli ultimi 12 mesi Tra 1 e 3 anni fa Più di 3 anni fa Non leggere saltare alla domanda 8.10 Non so / non ricordo 8.3 Ha mai ricevuto una lettera dalla ASL che la invitava a fare un Pap-Test? Sì No Non so / non ricordo saltare alla domanda 8.5 8.4 Pensando all’ultimo Pap-Test che ha fatto, quanta influenza ha avuto questa lettera per decidere di farlo? Molto Abbastanza Poca Nessuna 8.5 Le è mai stato consigliato da un medico o da un operatore sanitario di fare regolarmente l’esame del Pap-Test a scopo preventivo, cioè in assenza di sintomi o altri disturbi? Sì No No, perché ho già avuto un intervento di isterectomia saltare alla (segnare che ha avuto un’isterectomia se l’intervistata lo dichiara spontaneamente) domanda 8.7 Non so / non ricordo 8.6 Pensando all’ultimo Pap-test che ha fatto, quanta influenza ha avuto questo consiglio per decidere di farlo? Molto Abbastanza Poca Nessuna 131 Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07 8.7 Ha visto o sentito campagne informative o pubblicitarie di promozione del Pap-Test? Sì No saltare alla domanda 8.9 Non so / non ricordo 8.8 Pensando all’ultimo Pap-test che ha fatto, quanta influenza hanno avuto queste campagne per decidere di farlo? Molto Abbastanza Poca Nessuna 8.9 Ha dovuto pagare per quest’ultimo Pap-test? Leggere le risposte Sì, il ticket Sì, il costo era completamente a mio carico No, nessuna spesa Non leggere Non so / non ricordo (se la donna ha MENO di 40 anni, saltare alla Sezione 11: Vaccinazioni) (se la donna ha 40 anni O PIÙ saltare alla Sezione 9: Screening Tumore Mammario) 8.10 Ha mai ricevuto una lettera dalla ASL che la invitava a fare un Pap-Test? Sì No Non so / non ricordo 8.11 Le è mai stato consigliato da un medico o da un operatore sanitario di fare regolarmente l’esame del Pap-Test a scopo preventivo, cioè in assenza di sintomi o altri disturbi? Sì No No, perché ho già avuto un intervento di isterectomia (segnare che ha avuto un’isterectomia se l’intervistata lo dichiara spontaneamente) Non so / non ricordo 8.12 Ha visto o sentito campagne informative o pubblicitarie di promozione del Pap-Test? Sì No Non so / non ricordo 132 Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07 Se la donna non ha MAI fatto un Pap-Test, non leggere la parola “recentemente” 8.13 Quale è stato il motivo principale per cui non ha fatto (recentemente) il Pap-Test? Leggere le risposte Penso di non averne bisogno Mi sento imbarazzata Nessuno me l’ha consigliato Ho paura dei risultati dell’esame E’ difficile prenotare l’esame E’ fastidioso / doloroso Altro (specificare: …………………………………………………………) Non leggere Sono già stata operata / per altri motivi sanitari Non so / non ricordo (se la donna ha MENO di 40 anni, saltare alla Sezione 11: Vaccinazioni) SEZIONE 9: Screening Tumore Mammario (donne 40-69 anni) Vorrei farle una serie di domande sulla mammografia, che è una radiografia fatta al seno per ricercare l’eventuale presenza di tumore alla mammella. 9.1 Nel corso della sua vita ha mai fatto una mammografia a scopo preventivo cioè in assenza di sintomi o altri disturbi? Sì No Non so / non ricordo 9.2 saltare alla domanda 9.11 A che età ha fatto la sua prima mammografia a scopo preventivo? anni Non so / non ricordo 9.3 Quando è stata l’ultima volta che ha fatto una mammografia a scopo preventivo? Leggere le risposte Negli ultimi 12 mesi Tra 1 e 2 anni fa Più di 2 anni fa Non leggere Non so / non ricordo saltare alla domanda 9.11 9.4 Ha mai ricevuto una lettera dalla ASL per fare una mammografia? Sì No Non so / non ricordo saltare alla domanda 9.6 133 Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07 9.5 Pensando all’ultima mammografia che ha fatto, quanta influenza ha avuto questa lettera per decidere di farlo? Molto Abbastanza Poca Nessuna 9.6 Le è mai stato consigliato da un medico o da un operatore sanitario di fare regolari mammografie a scopo preventivo, cioè in assenza di sintomi o altri disturbi? Sì No Non so / non ricordo saltare alla domanda 9.8 9.7 Pensando all’ultima mammografia che ha fatto, quanta influenza ha avuto questo consiglio per decidere di farlo? Molto Abbastanza Poca Nessuna 9.8 Ha visto o sentito campagne informative o pubblicitarie di promozione della mammografia? Sì No saltare alla domanda 9.10 Non so / non ricordo 9.9 Pensando all’ultima mammografia che ha fatto, quanta influenza hanno avuto queste campagne per decidere di farlo? Molto Abbastanza Poca Nessuna 9.10 Ha dovuto pagare per quest’ultimo esame? Leggere le risposte Sì, il ticket Sì, il costo era completamente a mio carico No, nessuna spesa Non leggere Non so / non ricordo (se la donna ha 40-49 anni, saltare alla Sezione 11: Vaccinazioni) (se la donna ha 50 anni O PIÙ saltare alla Sezione 10: Screening del Colon-Retto) 134 Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07 9.11 Ha mai ricevuto una lettera dalla ASL per fare una mammografia? Sì No Non so / non ricordo 9.12 Le è mai stato consigliato da un medico o da un operatore sanitario di fare regolari mammografie a scopo preventivo, cioè in assenza di sintomi o altri disturbi? Sì No Non so / non ricordo 9.13 Ha visto o sentito campagne informative o pubblicitarie di promozione della mammografia? Sì No Non so / non ricordo Se la donna non ha MAI fatto una mammografia, non leggere la parola “recentemente” 9.14 Quale è stato il motivo principale per cui non ha fatto (recentemente) la mammografia? Leggere le risposte Penso di non averne bisogno Mi sento imbarazzata Nessuno me l’ha consigliato Ho paura dei risultati dell’esame E’ difficile prenotare l’esame E’ fastidioso / doloroso Altro (specificare: …………………………………………………………) Non leggere Sono già stata operata / per altri motivi sanitari Non so / non ricordo (se la donna ha 40-49 anni, saltare alla Sezione 11: Vaccinazioni) 135 Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07 SEZIONE 10: Screening Tumore del Colon-Retto (persone 50-69 anni) Vorrei ora farle qualche domanda sugli esami per la prevenzione del tumore del colonretto. Esiste un esame di laboratorio, chiamato “ricerca del sangue occulto”, per controllare la presenza di sangue non visibile nelle feci, che prevede la raccolta di feci in un contenitore, anche presso la propria abitazione. Ci sono altri esami, fatti con una sonda inserita nell’intestino, che si eseguono per la prevenzione di questo tipo di tumore. Questi esami si chiamano colonscopìa o anche retto-sigmoidoscopìa. 10.1 Ha mai fatto la ricerca del sangue occulto nelle feci oppure una colonscopìa a scopo preventivo, cioè in assenza di sintomi o disturbi? Leggere le risposte Si, la ricerca di sangue occulto saltare alla domanda 10.4 Si, una colonscopìa Si, tutte e due (saltare alla domanda 10.3) No Non leggere Non so / non ricordo 10.2 Quale è stato il motivo principale per cui non ha fatto la ricerca del sangue occulto nelle feci oppure una colonscopia a scopo preventivo? Leggere le risposte Penso di non averne bisogno Mi sento imbarazzato/a Nessuno me l’ha consigliato Ho paura dei risultati dell’esame E’ difficile prenotare l’esame E’ fastidioso Altro (specificare: …………………………………………………………) Non leggere Sono già stata/o operata/o / per altri motivi sanitari Non so / non ricordo 10.3 Quale dei due esami è stato fatto più recentemente? la ricerca di sangue occulto la colonscopìa 10.4 Quando è stata l’ultima volta? Leggere le risposte Negli ultimi 12 mesi Tra 1 e 2 anni Tra 2 e 5 anni Tra 5 e 10 anni Più di 10 anni fa Non leggere Non so / non ricordo 136 (saltare alla domanda 10.6) Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07 10.5 Ha dovuto pagare per quest’ultimo esame? Leggere le risposte Sì, il ticket Sì, il costo era completamente a mio carico No, nessuna spesa Non leggere Non so / non ricordo 10.6 Ha mai ricevuto una lettera dalla ASL per fare un esame di laboratorio per la ricerca del sangue occulto oppure una colonscopìa a scopo preventivo? Sì No 10.7 Le è mai stato consigliato da un medico o da un operatore sanitario di fare uno di questi esami? Sì No Non so / non ricordo 10.8 Ha visto o sentito campagne informative o pubblicitarie di promozione dello screening per il tumore colon-retto? Sì No Non so / non ricordo Saltare alla Sezione 12: Salute mentale SEZIONE 11: Vaccinazioni (donne 18-49 anni) La rosolia è una malattia infettiva pericolosa in gravidanza. Per questa malattia esiste una vaccinazione. 11.1 E’ mai stata vaccinata contro la rosolia? Sì No Non so / non ricordo Esiste un esame del sangue per sapere se si è avuta la rosolia che si chiama “rubeotest”, fatto da solo o all’interno degli esami TORCH, che si fanno in gravidanza per valutare la presenza di alcune malattie infettive. 11.2 Ha mai eseguito questo esame? Sì No Non so / non ricordo (saltare alla sezione 12: Salute mentale) 137 Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07 11.3 Quale è stato l’esito dell’esame? Leggere le risposte Risulta che ho avuto la rosolia o che comunque sono protetta Risulta che non ho avuto la rosolia o che non sono protetta Non so / non ricordo SEZIONE 12: Salute mentale Vorrei ritornare su un argomento già trattato e farle qualche domanda su come lei si sente dal punto di vista psicologico e su come affronta la vita di ogni giorno. 12.1 Nelle ultime 2 settimane, per quanti giorni ha provato poco interesse o piacere nel fare le cose? Numero di giorni Non so / non ricordo (0-14) 12.2 Nelle ultime 2 settimane, per quanti giorni si è sentito/a giù di morale, depresso/a o senza speranze? Numero di giorni (0-14) Non so / non ricordo Per quelli che rispondono 10 giorni o più, a una delle domande o a entrambe, proseguire con la domanda 12.3, altrimenti saltare alla Sezione 13 – Sicurezza Domestica 12.3 A causa di questi problemi, anche in passato, si è rivolto ad una o più delle seguenti persone? (Sono possibili più risposte) Leggere le risposte Personale sanitario (medico di famiglia, psicologo, infermiere …) Persone di fiducia (familiari, amici) No, a nessuno Non leggere Non so / non ricordo SEZIONE 13: Sicurezza domestica Vorrei ora farle qualche domanda sugli infortuni domestici, sia in casa, sia negli ambienti esterni come ad esempio giardino, garage, cantina, terrazzo. 13.1 Secondo lei, quale è la possibilità per il suo nucleo familiare di avere un infortunio in ambiente domestico? Leggere le risposte Assente Bassa Alta Molto alta 138 Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07 13.2 Negli ultimi 12 mesi, ha ricevuto qualche informazione su come si prevengono gli infortuni domestici? Sì No Non so / non ricordo (saltare alla Sezione 14: Dati socio-anagrafici) 13.3 Da chi le ha ricevute? (Sono possibili più risposte) Leggere le risposte Radio/TV, giornali, Internet Opuscoli specifici Tecnici/operai dei servizi di gas/acqua/elettricità, Vigili del fuoco Medici o altro personale socio-sanitario (tecnici prevenzione, infermieri o assistenti sanitari) Parenti, amici, conoscenti 13.4 Negli ultimi 12 mesi, a seguito delle informazioni ricevute, è stato fatto qualcosa per rendere la sua abitazione più sicura? Non leggere Sì No No perché erano state già attuate le misure suggerite Non so / non ricordo SEZIONE 14: Dati socio – anagrafici Le faccio ora le ultimissime domande. 14.1 Quale è il suo attuale stato civile? Coniugato Celibe/nubile Vedovo/a Separato/a-divorziato/a (anche se convivente) 14.2 Chi abita in casa con Lei? (sono possibili più risposte) Leggere le risposte Nessuno, vivo da solo (saltare alla Domanda 14.3) Coniuge/Compagno/a e altre persone come: Figli/Bambini fino a 14 anni Figli, altri parenti o amici tra 15–64 anni Altri parenti o amici di 65 anni e più 139 Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07 14.3 Qual è la sua cittadinanza? Italiana Straniera (specificare: ………………………....) 14.4 Quale è il suo titolo di studio? Nessun titolo Licenza elementare Licenza di scuola media Diploma o qualifica di scuola media superiore Laurea/Diploma universitario o titolo superiore 14.5 Con le risorse finanziarie a sua disposizione (da reddito proprio o familiare) come arriva a fine mese? Leggere le risposte Molto facilmente Abbastanza facilmente Con qualche difficoltà Con molte difficoltà … ora le faccio le ultime tre domande … 14.6 Può dirmi la sua altezza (senza scarpe)? X cm 14.7 Può dirmi il suo peso, senza scarpe ed abiti o con abiti leggeri? X Kg 14.8 Rispetto ad un anno fa, il suo peso è cambiato oppure è stabile? Leggere le risposte aumentato (almeno 2 chili in più) stabile diminuito (almeno 2 chili in meno) Non leggere sono/ero in gravidanza Non so / non ricordo Abbiamo finito. La ringrazio moltissimo per la collaborazione e la disponibilità… Fine intervista (ora/min.) 140 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Bibliografia CDC: The Behavioral Risk Factor Surveillance System User’s Guide www.cdc.gov/brfss Piano Nazionale della Prevenzione 2005-2007, http//www.ccm-network.it Piano Sanitario Nazionale 2006-2008, http://www.ministerosalute.it Ministero della salute “Guadagnare salute. Rendere facili le scelte salutari” 2007 http://www.ministerosalute.it Regione Emilia-Romagna “Piano regionale della prevenzione” http:www.saluter.it European Community “Programme of Community action in the field of public health (2003-2008)” http://ec.europa.eu/health/ph_programme/programme_en.htm David W. Hosmer, Stanley Lemeshow, Applied logistic regression (second edition), New York: Wiley,2000 ISTAT “Condizioni di salute, fattori di rischio e ricorso ai servizi sanitari Anno 2005”. 2007 www.istat.it ISTAT “Indagine annuale sulle famiglie. Aspetti della vita quotidiana. Anno 2006” 2007 www.istat.it www.epicentro.it www.iss.it www.ccm-network.it www.who.int Percezione dello stato di salute CDC - Healthy days methods 1989 http://www.cdc.gov/hrqol/methods.htm#healthy WHO Preventing chronic diseases: a vital investment, 2005 http://www.who.int/chp/chronic_disease_report/contents/Italian%20full%20report.pdf Attività fisica Regione Emilia-Romagna. Delibera di Giunta Regionale 775/2004 Riordino delle attività di medicina dello sport; individuazione di ulteriori prestazioni nei livelli essenziali di assistenza garantiti dal servizio sanitario regionale B.U. n.122 del 01.09.04 Regione Emilia-Romagna Delibera di Giunta Regionale 2778/2008 Progetto: Promozione dell’attività fisca-Azioni per una vita in salute. Adesione al progetto e approvazione convenzione B.U. n.89 del 30.09.08 WHO “Global strategy on diet, physical activity and health”, 2004 http://www.who.int/dietphysicalactivity/goals/en/index.html Healthy People 2010 www.healthypeople.gov U.S. Department of health and human service “Physical activity guideline for Americans”, 2008 http://www.health.gov/paguidelines/guidelines/default.aspx WHO “Collaboration between health and transport sectors in promoting physical activities”, 2006 http://www.euro.who.int/Document/E90144.pdf Recommended amount of physical activity CDC “Guide to Community Preventive Service Physical activity” http://www.thecommunityguide.org/pa/ U.S. Preventive Services Task Force. Guide to Clinical Preventive Services, 2nd Edition. Washington, DC: U.S. http://www.who.int/dietphysicalactivity/factsheet_recommendations/en/index.html Department of Health and Human Services, Office of Disease Prevention and Health Promotion, 1996 http://cpmcnet.columbia.edu/texts/gcps/ Physical Activity and Public Health: Updated Recommendation for Adults from American College of Sports Medicine and the American Heart Association. Medicine & Science in Sports & Exercise 1423-1434, 2007 141 Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna Abitudine al fumo Legge 3 del 16 gennaio 2003 “Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione” art. 51 “Tutela della salute dei non fumatori”. Regione Emilia-Romagna, L.R. 27 luglio 2007 n.17 “Disposizioni in materia di prevenzione, cura e controllo del tabagismo” Regione Emilia-Romagna “Piano regionale di intervento per la lotta al tabagismo” Delibera di Giunta Regionale 844/2008 http://www.saluter.it/wcm/dipendenze/notizie/piano_tabagismo.htm Pacifici, R. “Rapporto Annuale sul fumo”, OSSFAD-ISS, 2006 ISS “Linee guida cliniche per promuovere la cessazione dell’abitudine al fumo”, 2008 www.ossfad.iss.it WHO “Report on the Global Tobacco Epidemic, 2008: The MPOWER package”, 2008 Stato nutrizionale e abitudini alimentari Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione - Ministero delle Politiche Agricole e Forestali: Linee guida per una sana alimentazione italiana rev. 2003 Food Guide Pyramid: A Guide to Daily Food Choices. Home and Garden Bulletin no. 232. Washington, DC: Department of Agriculture, 1992 Consumo di alcol Osservatorio Fumo, Alcol, Droga. Istituto Superiore di Sanità http://www.iss.it/ofad/index.php?lang=1 OSSFAD-ISS “I consumi alcolici in Italia. Report 2004 sui consumi e le tendenze (1998-2001)”, http://www.iss.it/ofad/docu/cont.php?id=59&tipo=8&lang=1 Ministero della salute “Relazione del Ministro al Parlamento sugli interventi realizzati in materia di alcol e problemi alcolcorrelati. 2005-2006”, 2007 Ministero della salute “Piano nazionale alcol 2007-2009”, 2007 European Commission “Alcohol in Europe. A public health perspective”, 2006 http://ec.europa.eu/healtheu/news_alcoholineurope_en.htm European Commission “Primary health care European project on alcohol” http://www.gencat.net/salut/phepa/units/phepa/html/en/Du9/index.html WHO “Public health problems caused by harmful use of alcohol”, 2005 European Commission ”Communication setting out strategy to support Member States in reducing alcohol related harm”, 2006 http://ec.europa.eu/health/ph_determinants/life_style/alcohol/alcohol_com_en.htm WHO “Alcohol and injuries in Emergency Department”, 2007 WHO, Alcohol Control Database http://data.euro.who.int/alcohol/?TabID=2420 Sicurezza stradale Rapporto ISTA-ACI “Incidenti stradali anno 2006”, 2007 Bertozzi, N. Vitali, P. Bissi, C. et al “Infortuni stradali nelle province della costa emiliano-romagnola 1995-2006”, BEN European Commission “Injuries in the European Union. Statistic Summary 2003-2005”, 2008 European Commission “White paper. 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Conoscere per prevenire”, 2002 CENSIS “Primo rapporto annuale sul valore della sicurezza in Italia” , 2004 Legge 3 dicembre 1999 n. 493 “Norme per la tutela della salute nelle abitazioni e istituzione dell’assicurazione contro gli infortuni domestici”, Gazzetta Ufficiale n. 303 del 28 dicembre 1999 Pitidis, A. et al “La sorveglianza degli incidenti domestici in Italia” ver.italiana ISS, 05/AMPP/AC/624, novembre 2005 Taggi F. et al., “Sistema SINIACA – La sicurezza domestica: dalla conoscenza alla prevenzione”, documento ISS, O5/AMPP/RT/550, novembre 2005 Taggi F. La sorveglianza e la preven-zione degli infortuni in ambiente di civile abitazione: alcune riflessioni per l'attuazione dell'art. 4 della Legge 493/1999. Roma, ISS. (Rapporti ISTISAN 01/11). Carrozzi G, Del Giovane C, Goldoni CA, et al. “Studio PASSI: infortuni domestici (Modena e Reggio Emilia, 2005). BEN, Notiziario ISS 2005;18(12) European Commission “Injuries in the European Union. 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