Redazione e impaginazione a cura di:
Nicoletta Bertozzi, Diego Sangiorgi (Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL Cesena)
Giuliano Carrozzi, Lara Bolognesi, Cinzia Del Giovane (Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL Modena)
Paola Angelini, Rossana Mignani (Direzione generale Sanità e politiche sociali, Regione Emilia-Romagna)
Stampa Centro Stampa Giunta - Regione Emilia-Romagna Bologna, novembre 2008
Copia del volume può essere richiesta a:
Rossana Mignani - Regione Emilia-Romagna
Viale Aldo Moro, 21 – 40127 Bologna
e-mail: [email protected]
oppure può essere scaricata dal sito internet
http://www.saluter.it/wcm/saluter/pubblicazioni/tutte_le_pubblicazioni/contributi/contributi.htm
A cura di:
Nicoletta Bertozzi, Giuliano Carrozzi, Diego Sangiorgi, Cinzia Del Giovane, Lara Bolognesi, Elena Prati,
Alba Carola Finarelli, Paola Angelini, Andrea Mattivi, Rossana Mignani, Daniele Agostini, Pierluigi
Cesari, Sara De Lisio, Aldo De Togni, Fausto Fabbri, Anna Maria Ferrari, Oscar Mingozzi, Michela Morri,
Alma Nieddu, Paolo Pandolfi, Anna Rita Sacchi, Giuliano Silvi, Ivana Stefanelli, Patrizia Vitali
Gruppo Tecnico Regionale PASSI
Hanno contribuito alla realizzazione dello studio
- a livello nazionale:
Sandro Baldissera, Nancy Binkin, Barbara De Mei, Gianluigi Ferrante, Gabriele Fontana, Valentina Minardi, Giada
Minelli, Alberto Perra, Valentina Possenti, Stefania Salmaso, Nicoletta Bertozzi, Stefano Campostrini, Giuliano
Carrozzi, Angelo D’Argenzio, Pirous Fateh-Moghadam, Massimo Oddone Trinito, Paolo D’Argenio, Stefania
Vasselli, Stefano Menna
Gruppo Tecnico PASSI nazionale
- a livello regionale:
Pierluigi Macini, Alba Carola Finarelli, Paola Angelini, Andrea Mattivi, Rossana Mignani
Direzione Generale Sanità e politiche sociali Regione Emilia-Romagna
- a livello aziendale:
AUSL Piacenza
AUSL Parma
AUSL Reggio-Emilia
AUSL Modena
AUSL Bologna
AUSL Imola
AUSL Ferrara
AUSL Ravenna
AUSL Forlì
AUSL Cesena
AUSL Rimini
Intervistatori e Coordinatori
Anna Rita Sacchi, Maria Braga, Elena Cammi, Maria Adele Ceresa, Anna Mori, Alice Oriosi,
Cristina Sartori
Alma Nieddu, Monica Bertolini, Stefania Berziga, Annamaria Bertorelli, Stefania Copelli,
Immacolata Salomone, Emanuela Rocca, Angela Ulvani, Teresa Ulvani
Anna Maria Ferrari, Laura Benegiamo, Carmen Casoni, Patrizia Fontanili, Pasquina Gianmartini,
Stefania Mozzanica, Rossella Saetti, Giorgio Teggi
Giuliano Carrozzi, Lara Bolognesi, Cinzia Del Giovane, Karin Bonora, Aurora Carnei, Rossalba
Gallerani, Barbara Mai, Carlo Rossi, Federica Rossi, Alessandra Schiavi, Giuseppe Siena, Maria
Teresa Zuccarini
Paolo Pandolfi, Sara De Lisio, Daniele Agostini, Monica Alberghini, Gloria Belletti, Giovanni
Blundo, Alessandra Calzolari, Annarita Capasso, Lucia Mantovani, Giorgio Morselli, Maria Spano,
Aldo Trotta
Ivana Stefanelli, Renata Raspanti, Nadia Savoia
Aldo De Togni, Monica Faustini, Federica Rossi, Patrizia Patria, Rita Poletti, Elisabetta Previati,
Cinzia Settimo, Vitaliana Grandi
Michela Morri, Giuliano Silvi, Donatella Brambilla, Sonia Coveri, Emanuela Montanari, Elena
Rambelli, Magda Salmaso, Teresa Samorè
Oscar Mingozzi, Donatella Agnoletti, Emilia Biguzzi, Daniela Biondi, Ambra Burnacci, Roberta
Farneti, Simona Fabbri, Vilma Fabbroni, Giuditta Farolfi, Maria Lamberti, Paola Orlati
Nicoletta Bertozzi, Loretta Bagnolini, Antonella Bazzocchi, Giuseppe Brighi, Gabriella Dall’Ara,
Silvana Fiuzzi, Marinella Franceschini, Sabrina Guidi, Elena Prati, Cristina Raineri, Chiara Reali,
Francesca Righi, Diego Sangiorgi, Patrizia Vitali, Renata Zanchini
Fausto Fabbri, Pierluigi Cesari, Raffaella Accorsi, Elizabeth Bakken, Marina Casadei, Mirca
Guerra, Daniela Pagliarani
Si ringraziano Direttori Generali, Direttori Sanitari e Direttori dei Dipartimenti di Sanità Pubblica delle AUSL
della Regione Emilia-Romagna ed i Medici di Medicina Generale per la preziosa collaborazione fornita.
Un ringraziamento particolare inoltre a tutte le persone intervistate, che hanno generosamente dedicato
tempo e attenzione.
Dopo la sperimentazione condotta nei due anni precedenti, nel 2007 è stato raggiunto l’obiettivo di avere
un sistema di sorveglianza nazionale sui principali comportamenti che influenzano la salute e
sull’adozione di misure preventive all’interno della comunità. Il sistema di Sorveglianza PASSI
(Progressi nelle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) permette infatti questo monitoraggio continuo
ed è un’attività pienamente inserita tra le azioni di sorveglianza dei Dipartimenti di Sanità Pubblica.
Il presente rapporto, che sintetizza i risultati del primo anno di avvio del sistema di sorveglianza,
permette di documentare quanto rilevato nella nostra regione e costituisce un importante tassello per la
costruzione di trend temporali che meglio possono indicare l’impatto di politiche complesse sui fattori di
rischio.
Ormai i risultati del sistema di Sorveglianza PASSI vengono utilizzati da tutte le realtà locali per
evidenziare lo stato di salute della popolazione e il contesto epidemiologico dei principali fattori di
rischio comportamentale; i profili di comunità, elaborati a supporto delle scelte di priorità individuate da
parte delle Conferenze Territoriali Sanitarie e Sociali della Regione, hanno attinto a piene mani dai dati
a disposizione, ed è stato possibile effettuare confronti omogenei su fenomeni che spiegano molte
patologie croniche diffuse, proprio perché basati su un unico e consolidato sistema di rilevazione.
L’impegno delle azioni preventive ormai da tempo avviate in tutta la regione, rinnovate dalla conduzione
unitaria voluta dai Piani della Prevenzione nazionale e regionale, potrà così essere documentato.
L’Emilia-Romagna ha creduto sin dall’inizio in questo progetto e ha sostenuto l’adesione al Sistema di
Sorveglianza delle 11 Aziende sanitarie con un campione a rappresentatività aziendale. Nel 2007 su
tutto il territorio regionale gli intervistatori, operatori dei Dipartimenti di Sanità pubblica formati ad
hoc, hanno condotto oltre 2.400 interviste telefoniche a cittadini della fascia di età 18-69 anni attraverso
il questionario standardizzato. Dopo una fase innovativa, caratterizzata dall’entusiasmo proprio
dell’avvio di nuove sfide, occorre ora garantire la manutenzione del sistema, impegnandoci tutti a far
crescere la spinta positiva che la sorveglianza sui fattori di rischio ha alimentato nel sistema del welfare
regionale.
Nel ringraziare tutti gli operatori dei Dipartimenti di Sanità Pubblica delle Aziende sanitarie che hanno
contribuito alla realizzazione dello studio, desidero ricordare il contributo determinante fornito dai
Dipartimenti di Sanità Pubblica delle Aziende USL di Cesena e Modena per il coordinamento del sistema
di Sorveglianza regionale e per la partecipazione al gruppo tecnico di progetto nazionale.
Leonida Grisendi
Direttore Generale Sanità e Politiche sociali
INDICE
SINTESI DEL RAPPORTO
TABELLE RIASSUNTIVE DEI RISULTATI DELLO STUDIO PASSI 2007
INTRODUZIONE
OBIETTIVI
METODI
DESCRIZIONE DEL CAMPIONE REGIONALE
Aspetti socio-demografici
Conclusioni
PERCEZIONE DELLO STATO DI SALUTE
Come hanno risposto alla domanda sul proprio stato di salute
Giorni in cattiva salute percepiti al mese e limitazione delle attività
Conclusioni e raccomandazioni
ATTIVITÀ FISICA
Quanti attivi fisicamente e quanti sedentari
Promozione attività fisica
Percezione del proprio livello di attività fisica
Sedentarietà e fattori di rischio
Conclusioni e raccomandazioni
ABITUDINE AL FUMO
Distribuzione dell’abitudine al fumo
Caratteristiche dei fumatori
Informazione sull’abitudine al fumo da parte di un operatore sanitario
Consigli sullo smettere di fumare
Come hanno smesso di fumare gli ex fumatori
L’abitudine al fumo in ambito domestico
L’abitudine al fumo nei luoghi pubblici
Percezione del rispetto del divieto di fumo sul luogo di lavoro
Conclusioni e raccomandazioni
SITUAZIONE NUTRIZIONALE E ABITUDINI ALIMENTARI
Qual è lo stato nutrizionale della popolazione
Quanti sono in eccesso ponderale
Come considerano il loro peso
Come considerano la propria alimentazione
Quanti mangiano 5 porzioni di frutta e verdura al giorno
Consigli di perdere peso
Consigli di fare attività fisica
Chi ha cambiato peso nell’ultimo anno
Quante persone e chi tende a cambiare le proprie abitudini
Conclusioni e raccomandazioni
CONSUMO DI ALCOL
Quante persone bevono
Quanti sono i bevitori a rischio
Quali sono le caratteristiche dei bevitori “binge”
Informazione sul consumo di alcol da parte di un operatore sanitario
Conclusioni e raccomandazioni
pagina
11
14
21
22
24
27
31
34
38
45
51
SICUREZZA STRADALE
L’uso dei dispositivi di sicurezza
Quanti guidano in stato di ebbrezza
Conclusioni e raccomandazioni
SICUREZZA DOMESTICA
Quale è la percezione del rischio
Quanti hanno ricevuto informazioni per prevenire gli infortuni
Adozione di misure per rendere l’abitazione più sicura
Conclusioni e raccomandazioni
RISCHIO CARDIOVASCOLARE
IPERTENSIONE ARTERIOSA
56
60
65
65
L’ultima misurazione della pressione arteriosa
Quanti sono ipertesi
Come viene trattata l’ipertensione
Conclusioni e raccomandazioni
COLESTEROLEMIA
69
Quanti hanno effettuato una misurazione del colesterolo
Quanti hanno livelli alti di colesterolemia
Come viene trattata l’ipercolesterolemia
Conclusioni e raccomandazioni
DIABETE
73
Prevalenza di diabetici
Conclusioni e raccomandazioni
CARTA E PUNTEGGIO INDIVIDUALE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE
A quanti è stato calcolato il punteggio di rischio cardiovascolare
Conclusioni e raccomandazioni
VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE
Quanti si sono vaccinati durante l’ultima campagna antinfluenzale
Conclusioni e raccomandazioni
VACCINAZIONE ANTIROSOLIA
Quante donne sono vaccinate per la rosolia
Quante donne sono immuni e quante suscettibili alla rosolia
Conclusioni e raccomandazioni
DIAGNOSI PRECOCE DELLE NEOPLASIE DEL COLLO DELL’UTERO
Quante hanno eseguito un Pap test
Periodicità di esecuzione del Pap test
Consigliato il Pap test
Percezione dell’influenza della promozione del Pap test
Efficacia nella promozione per l’effettuazione del Pap test
Costo ultimo Pap test
Motivi nel non aver effettuato il Pap test
Conclusioni e raccomandazioni
DIAGNOSI PRECOCE DELLE NEOPLASIE DELLA MAMMELLA
Quante hanno eseguito una mammografia
Periodicità di esecuzione della mammografia
Consigliata la mammografia
Percezione dell’influenza della promozione della mammografia
75
77
79
82
87
Efficacia nella promozione per l’effettuazione della mammografia
Costo ultima mammografia
Motivi nel non aver effettuato la mammografia
Conclusioni e raccomandazioni
DIAGNOSI PRECOCE DELLE NEOPLASIE DEL COLON-RETTO
Quanti hanno effettuato un test per il tumore del colon-retto
Periodicità di esecuzione degli esami per la diagnosi precoce
Promozione degli screening per la diagnosi precoce tumori colorettali
Efficacia della promozione per l’effettuazione esami per la diagnosi
precoce dei tumori colorettali
Costo ultimo esame effettuato
Motivi nel non aver effettuato lo screening dei tumori colorettali
Conclusioni e raccomandazioni
SINTOMI DI DEPRESSIONE
Chi riferisce i sintomi di depressione
conseguenze dei sintomi di depressione
A chi ricorrono le persone con sintomi di depressione
Conclusioni e raccomandazioni
APPENDICE
Allegato statistico
Monitoraggio
Utilizzo della pesatura
QUESTIONARIO PASSI
BIBLIOGRAFIA
92
98
101
115
141
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Sintesi del rapporto
Descrizione del campione regionale
E’ stato intervistato un campione casuale di 2.454 persone di 18-69 anni, selezionate dalla lista
delle anagrafi sanitarie delle AUSL dell’Emilia-Romagna. Il campione è rappresentato in maniera
sovrapponibile da uomini e donne; l’età media è di 44 anni. Il 56% degli intervistati ha un livello di
istruzione alto ed il 74% ha un lavoro regolare. Il 45% del campione ha riferito di avere qualche o
molte difficoltà economiche (35% e 10% rispettivamente).
Percezione dello stato di salute
Lo stato di salute percepito è in relazione con i tradizionali indicatori oggettivi di salute (mortalità e
morbosità) e risulta correlato alla presenza di patologie croniche o ai rispettivi fattori di rischio.
In Emilia-Romagna il 67% degli intervistati ha giudicato il proprio stato di salute buono o molto
buono; la percezione positiva è più elevata nei giovani (18-34 anni), nelle persone con alto livello
d’istruzione, senza difficoltà economiche e senza patologie severe.
Il numero medio di giorni in cattiva salute per motivi fisici e psicologici e di giorni con limitazioni alle
attività abituale cresce con l’età, è maggiore nelle donne, nelle persone con basso livello
d’istruzione, con difficoltà economiche e presenza di patologie severe.
Attività fisica
L’attività fisica moderata e regolare gioca un ruolo importante nell’influenzare l’aspettativa di vita:
riduce del 10% la mortalità per tutte le cause ed il rischio di patologie cardiovascolari, diabete,
tumore del colon, osteoporosi, depressione e traumi da caduta.
In Emilia-Romagna il 37% degli intervistati ha riferito uno stile di vita attivo (conduce un’attività
lavorativa pesante o pratica l’attività fisica moderata o intensa ai livelli raccomandati), il 43%
parzialmente attivo (attività fisica in quantità inferiore a quanto raccomandato) ed il 20%
completamente sedentario. Le persone nella fascia di 50-69 anni presentano un rischio maggiore
di sedentarietà.
Circa il 37% degli intervistati ha riferito che un operatore sanitario si è informato in merito allo
svolgimento di attività fisica; il 33% ha riferito di aver ricevuto il consiglio di farla regolarmente.
Abitudine al fumo
Il fumo rappresenta uno dei principali fattori di rischio nell’insorgenza di numerose patologie
cronico-degenerative ed è il maggiore fattore di rischio evitabile di morte precoce.
In Emilia-Romagna il 46% degli intervistati ha riferito di non fumare, il 31% di essere fumatore ed il
22% di essere ex fumatore. La distribuzione dell’abitudine al fumo ha mostrato percentuali più alte
di fumatori nella classe 18-24 anni, negli uomini, nelle persone con livello di istruzione più basso e
con difficoltà economiche.
Il 62% dei fumatori ha riferito di aver ricevuto il consiglio di smettere da parte di un operatore
sanitario; la quasi totalità degli ex fumatori ha riferito di aver smesso di fumare da solo, gestendo il
problema autonomamente.
Il 70% degli intervistati ha dichiarato che non si fuma in casa; relativamente al divieto di fumare il
92% ritiene che venga sempre/quasi sempre rispettato nei luoghi pubblici e l’85% nei luoghi di
lavoro.
Stato nutrizionale e abitudini alimentari
Dieta non corretta ed eccesso di peso sono cause rilevanti di malattia e morte nei paesi
industrializzati: l’eccesso di peso, definito sulla base del valore del Body Mass Index (BMI o indice
di massa corporea), aumenta la probabilità di sviluppare importanti e frequenti malattie (patologie
11
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
cardiovascolari, ipertensione, diabete) fino alla morte prematura. È riconosciuta, invece, l’efficacia
protettiva di frutta e verdura, di cui se ne raccomanda il consumo di almeno cinque porzioni al
giorno (“five a day”).
In Emilia-Romagna il 31% degli intervistati è in sovrappeso e l’11% è obeso. La percezione della
propria situazione nutrizionale spesso non coincide con il BMI calcolato: è presente una buona
sovrapposizione in obesi (94%) e normopeso (83%), mentre tra le persone in sovrappeso un
rilevante 42% ritiene il proprio peso giusto.
La maggior parte degli intervistati ha riferito di consumare giornalmente frutta e verdura (97%),
anche se solo un’esigua parte (11%) consuma le 5 porzioni giornaliere consigliate.
Tra le persone obese solo il 31% ha riferito di effettuare una dieta ed il 21% di praticare attività
fisica regolare: appaiono pertanto opportuni interventi per favorire abitudini alimentari corrette e la
pratica di attività fisica regolare.
Consumo di alcol
Un uso eccessivo di alcol ha ricadute rilevanti in termini di mortalità, morbosità e ripercussioni sulle
famiglie e sulla collettività.
In Emilia-Romagna circa il 18% degli intervistati ha riferito abitudini di consumo considerabili a
rischio (forte consumatore, consumatore fuori pasto o consumatore “binge”). Solo il 15% degli
intervistati ha riferito l’attenzione dell’operatore sanitario sul consumo di alcol, segno di una
sottostima dei pericoli alcol-correlati.
Sicurezza stradale
Gli incidenti stradali rappresentano la prima causa di morte negli uomini sotto i 40 anni ed una
delle cause principali di invalidità nei giovani; controlli sistematici di velocità ed alcolemia e l’utilizzo
dei dispositivi di sicurezza sono misure efficaci nella prevenzione degli incidenti stradali e delle loro
conseguenze.
In Emilia-Romagna è diffuso l’utilizzo del casco (98%) e della cintura anteriore (87%); poco diffusa
invece l’abitudine ad utilizzare la cintura posteriore (24%).
Il 15% degli intervistati ha dichiarato di aver guidato sotto l’effetto dell’alcol nel mese precedente
l’intervista ed il 13% di essere stato trasportato da un conducente che aveva bevuto.
Sicurezza domestica
Nonostante gli infortuni domestici rappresentino un problema di interesse rilevante per la sanità
pubblica, la percezione del rischio in ambito domestico è molto bassa: il 90% degli intervistati ha
dichiarato infatti di ritenere il rischio di incidenti in ambiente domestico basso o assente.
Le donne e le persone con molte difficoltà economiche hanno una più alta percezione del rischio;
la presenza in casa di persone potenzialmente a rischio (bambini e anziani) aumenta la percezione
del rischio.
La percentuale degli intervistati che negli ultimi 12 mesi ha riferito di aver ricevuto informazione su
come si prevengono gli infortuni domestici è limitata al 27%; in genere le informazioni sono
veicolate da opuscoli e mass media (28%), in scarsa misura da personale sanitario o tecnici.
Ipertensione
L’ipertensione è un importante fattore di rischio cardiovascolare molto diffuso nella popolazione.
In Emilia-Romagna la percentuale di persone alle quali è stata misurata la pressione arteriosa
negli ultimi 2 anni è risultata dell’86%; tra questi il 21% ha riferito di essere iperteso (38% sopra i
50 anni).
Il 70% degli ipertesi ha riferito di essere in trattamento con farmaci; una quota rilevante ha ricevuto
inoltre consigli da un medico di ridurre il consumo di sale (78%), svolgere regolare attività fisica
(76%) o ridurre o mantenere il peso corporeo (68%).
12
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Colesterolemia
L'ipercolesterolemia costituisce uno dei principali fattori di rischio cardiovascolare; l'eccesso di
rischio aumenta in presenza di altri fattori di rischio come ipertensione, fumo e diabete.
In Emilia-Romagna l’83% degli intervistati ha riferito di aver misurato almeno una volta nella vita il
livello del colesterolo; tra coloro che si sono sottoposti ad un esame del colesterolo, il 28% dichiara
di avere livelli elevati di colesterolemia (39% sopra ai 50 anni).
Il 22% degli intervistati con alti livelli di ipercolestrerolemia ha riferito di essere in trattamento
farmacologico; una quota rilevante ha inoltre ricevuto consigli da un medico di ridurre il consumo di
carne e formaggi (79%), svolgere regolare attività fisica (73%), ridurre o controllare il proprio peso
(64%) o aumentare il consumo di frutta e verdura (61%).
Diabete
Il diabete mellito è una patologia cronica a larghissima diffusione, particolarmente rilevante per le
numerose complicanze, quali retinopatia e nefropatia diabetica.
Il 4% delle persone intervistate ha riferito di aver avuto diagnosi di diabete da parte di un medico.
Il diabete è più frequente al crescere dell’età, negli uomini, nelle persone con basso livello di
istruzione e in quelle in eccesso ponderale (particolarmente tra gli obesi).
Carta e punteggio individuale di rischio cardiovascolare
La carta e il punteggio individuale del rischio cardiovascolare sono due strumenti semplici che il
medico può utilizzare per stimare la probabilità che il proprio paziente ha di andare incontro ad un
primo evento cardiovascolare maggiore (infarto del miocardio o ictus) nei 10 anni successivi, in
base alla valutazione di sei fattori di rischio (sesso, diabete, abitudine al fumo, età, pressione
arteriosa sistolica e colesterolemia).
Questo strumento rimane ancora scarsamente utilizzato dai medici: in Emilia-Romagna, in linea
col dato nazionale, solo il 5% delle persone intervistate di età 35-69 anni ha dichiarato di aver
avuto il calcolo del punteggio cardiovascolare.
Vaccinazione antinfluenzale
L'influenza costituisce un rilevante problema di sanità pubblica a causa dell’elevata contagiosità e
delle possibili gravi complicanze nei soggetti a rischio (anziani e portatori di alcune patologie
croniche). La vaccinazione è mirata alla prevenzione delle complicanze della malattia ed è in
particolare raccomandata nelle persone sopra i 65 anni e in quelle con patologie croniche.
In base ai registri vaccinali, in Emilia-Romagna si è registra una elevata copertura nelle persone
sopra i 65 anni (74% nella campagna antinfluenzale 2006-2007) prossima all’obiettivo prefissato
del 75%.
Il sistema di sorveglianza PASSI ha stimato la copertura nelle persone sotto ai 65 anni affette da
patologie croniche: solo il 34% degli intervistati nella fascia 18-64 anni, con almeno una patologia
cronica, ha dichiarato di essersi vaccinato contro l’influenza.
Vaccinazione antirosolia
La vaccinazione antirosolia costituisce un’azione preventiva di provata efficacia, finalizzata
all’eliminazione dei casi di rosolia congenita; per raggiungere questo obiettivo del Piano Nazionale
di eliminazione del Morbillo e della Rosolia congenita è necessario vaccinare almeno il 95% delle
donne in età fertile.
In Emilia-Romagna il 50% delle donne di 18-49 anni intervistate ha riferito di essere stata
vaccinata per la rosolia ed il 13% ha una copertura naturale da pregressa infezione rilevata dal
rubeotest positivo.
13
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell’utero
Nei Paesi industrializzati la neoplasia del collo dell’utero rappresenta la seconda forma tumorale
nelle donne sotto ai 50 anni; per la diagnosi precoce si raccomanda nelle donne di 25-64 anni
l’esecuzione di un Pap test ogni tre anni.
In Emilia-Romagna l’85% delle donne di 25-64 anni ha riferito di aver eseguito un Pap test negli
ultimi tre anni; la copertura comprende sia la quota di donne che hanno effettuato l’esame
all’interno dei programmi di screening organizzati (57%) sia quella rilevante di adesione
spontanea (28%). La copertura complessiva stimata è superiore sia al livello di copertura ritenuto
accettabile (65%) sia al livello “desiderabile” (80%).
Gli interventi di promozione del Pap test (lettera d’invito dell’AUSL, consiglio dell’operatore
sanitario, campagna informativa) si sono dimostrati strumenti efficaci per aumentare l’adesione
delle donne al test, in particolare se associati. La non effettuazione dell’esame pare associata ad
una molteplicità di fattori, tra cui una non corretta percezione del rischio sembra giocare il ruolo
principale: il 24% delle donne intervistate ritiene infatti di non averne bisogno.
Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella
Il tumore della mammella è al primo posto tra i tumori maligni della popolazione femminile sia per
incidenza, sia per mortalità. Lo screening mammografico, consigliato con cadenza biennale nelle
donne di 50-69 anni, è in grado sia di rendere gli interventi di chirurgia mammaria meno invasivi,
sia di ridurre di circa il 25% la mortalità per questa causa.
In Emilia-Romagna l’82% delle donne di 50-69 anni ha riferito di aver effettuato una Mammografia
negli ultimi due anni; la copertura comprende sia la quota di donne che hanno effettuato l’esame
all’interno dei programmi di screening organizzati (71%) sia quella di adesione spontanea (11%).
La copertura complessiva stimata è superiore sia al livello di copertura ritenuto “accettabile” (60%)
sia al livello “desiderabile” (75%).
L’età media di effettuazione della prima mammografia è 44 anni. Nella fascia pre-screening (40-49
anni) il 60% delle donne ha riferito di aver effettuato una mammografia preventiva negli ultimi due
anni.
Gli interventi di promozione della Mammografia (lettera d’invito dell’AUSL, consiglio dell’operatore
sanitario, campagna informativa) si sono dimostrati strumenti efficaci per aumentare l’adesione
delle donne all’esame, in particolare se associati. La non effettuazione dell’esame pare associata
ad una molteplicità di fattori, tra cui una non corretta percezione del rischio sembra giocare il ruolo
principale: il 23% ritiene infatti di non averne bisogno.
Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto
Il tumore del colon-retto rappresenta la seconda causa di morte per neoplasia in entrambi i sessi,
dopo quello del polmone negli uomini e della mammella nelle donne. I test per lo screening
colorettale nelle persone di 50-69 anni sono la ricerca di sangue occulto nelle feci da eseguirsi
ogni due anni o la colonscopia ogni cinque anni.
Il 55% degli intervistati nella fascia 50-69 anni ha riferito di aver eseguito o un test per la ricerca del
sangue occulto nelle feci negli ultimi 2 anni o una colonscopia a scopo preventivo negli ultimi 5
anni. La copertura stimata è superiore al livello di copertura “accettabile” (45%) e vicina a quello
“desiderabile” (65%), anche se rimane un 40% di persone di 50-69 anni che non è risultata coperta
per quanto riguarda la diagnosi precoce del tumore colorettale.
La non effettuazione dell’esame pare associata ad una molteplicità di fattori, tra cui una non
corretta percezione del rischio sembra giocare il ruolo principale: il 31% ritiene infatti di non averne
bisogno.
Sintomi di depressione
L’OMS prevede che entro il 2020 la depressione diventerà la causa di malattia più frequente nei
Paesi industrializzati. In Emilia-Romagna l’8% delle persone intervistate ha riferito di aver avuto
sintomi di depressione caratterizzati da poco interesse o piacere nel fare le cose e dal sentirsi giù
di morale, depressi o senza speranze.
Il 60% delle persone con sintomi di depressione ha riferito di essersi rivolta a qualcuno per
affrontare questo problema, in particolare a medici/operatori sanitari (35%).
14
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Tabella riassuntiva
Sistema di sorveglianza PASSI 2007
Emilia-Romagna
Che cos’è il sistema di sorveglianza PASSI?
Nel 2006 il Ministero della Salute ha affidato al Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e
promozione della salute dell’Istituto superiore di sanità (CNESPS) il compito di sperimentare un
sistema di sorveglianza della popolazione adulta (PASSI, Progressi delle Aziende Sanitarie per la
salute in Italia). L’obiettivo è stimare la frequenza e l’evoluzione dei fattori di rischio per la salute
legati ai comportamenti individuali, oltre alla diffusione delle misure di prevenzione.
Tutte le 21 Regioni o Province autonome hanno aderito al progetto: dall’aprile 2007 è partita la
rilevazione dei dati in 20 Regioni. Un campione di residenti di 18-69 anni, rappresentativo della
popolazione, viene estratto con metodo casuale stratificato dagli elenchi delle anagrafi sanitarie.
Personale delle AUSL, specificamente formato, effettua mensilmente interviste telefoniche con un
questionario standardizzato. I dati vengono poi trasmessi in forma anonima via internet e registrati
in un archivio unico nazionale.
Per maggiori informazioni: www.epicentro.iss.it/passi.
Risultati 2007
Descrizione del campione
Numerosità
Uomini
Donne
Età media
18-34
35-49
50-69
Titolo di studio
nessuno/elementare
media inferiore
media superiore
laurea
Livello di istruzione
alto1
basso2
Stato civile
coniugati
celibi/nubili
vedovi/e
separati/divorziati
Vive
da solo
con altri
Cittadinanza straniera
Lavoro continuativo (tempo pieno o part-time)3
Difficoltà economiche
nessuna
qualche
molte
1
2
3
licenza media superiore o laurea
licenza media inferiore o licenza elementare o nessun titolo
riferito alla fascia di 18-65 anni
15
EmiliaRomagna
Pool PASSI
2.454
50,1
49,9
44 anni
29,2
34,6
36,2
21.498
49,6
50,4
43 anni
31,3
33,7
35
13,1
30,7
42,7
13,5
13,4
30,7
42,7
13,2
56,2
43,8
55,9
44,1
59,4
32
2,3
6,3
61,7
30,7
2,9
4,7
8,9
91,1
5,5
73,9
7,1
92,9
2,5
64,1
55,4
35
44,5
41,1
9,6
14,4
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Percezione dello stato di salute (%, IC95%)
EmiliaRomagna
Pool PASSI
Risponde bene/molto bene alla domanda sul proprio stato di
65,3-69,1
63,9-65,5
67,0
64,7
salute
Numero di giorni riferiti in cattiva salute motivi fisici, psicologici e con limitazione di attività
91,8
76,8
0 giorni
6,9
18,7
1-13 giorni
14+ giorni
1,3
4,5
Attività fisica (%, IC95%)
EmiliaRomagna
Livello di attività fisica
attivo4
parzialmente attivo5
sedentario6
Riferisce che medico/operatore sanitario gli ha chiesto se fa
regolare attività fisica7
Riferisce che un medico/operatore sanitario gli ha consigliato
di fare più attività fisica7
Sedentari che percepiscono sufficiente il proprio livello di
attività fisica
36,6
43,4
20,1
34,5-38,7
Pool PASSI
32,3-34,0
18,3-21,8
33,1
38,9
28,0
36,8
34,4-39,2
33,2
32,2-34,2
33,2
30,9-35,6
30,0
29,0-31,0
23,6
19,5-27,7
25,8
24,2-27,3
41,2-45,5
38,0-39,7
27,2-28,8
Abitudine al fumo (%, IC95%)
EmiliaRomagna
Abitudine al fumo
fumatori8
uomini
donne
ex fumatori9
non fumatori10
Classi di età
18-24
25-34
35-49
50-69
Livello di istruzione
basso
alto
Difficoltà economiche
si
no
Numero medio di sigarette
Chiesto da un medico/operatore sanitario se fuma7
a tutto il campione
ai fumatori
31,4
35,5
27,3
22,3
46,3
29,4-33,4
39,3
36,0
33,2
25,2
32,2-46,5
33,7
29,6
30,7-36,8
38,6
25,6
14
35,4-41,8
43,3
61,8
40,9-45,6
32,5-38,5
24,6-30,0
20,6-24,0
44,2-48,4
31,3-40,8
29,7-36,6
22,2-33,4
27,0-32,3
23,0-28,1
57,8-65,9
Pool PASSI
30,7
35,2
26,2
19,1
50,3
29,8-31,5
37,3
35,4
32,6
23,9
34,7-40,0
32,3
29,3
31,1-33,5
33,9
26,6
14
32,8-35,1
42
65,5
40,9-43,0
34,0-36,4
25,1-27,3
18,4-19,7
49,4-51,1
33,6-37,3
31,2-34,0
22,6-25,1
28,2-30,4
25,5-27,7
63,8-67,3
4
lavoro pesante oppure adesione alle linee guida (30 minuti di attività moderata per almeno 5 giorni alla
settimana oppure attività intensa per più di 20 min per almeno 3 giorni)
5
non fa lavoro pesante, ma fa qualche attività fisica nel tempo libero, senza però raggiungere i livelli
raccomandati
6
non fa un lavoro pesante e non fa nessuna attività fisica nel tempo libero
7
vengono escluse le persone che non sono state dal medico negli ultimi 12 mesi
8
più di 100 sigarette nella propria vita e attualmente fumano tutti i giorni o qualche giorno o hanno smesso da
meno di sei mesi
9
più di 100 sigarette nella propria vita e attualmente non fumano da almeno 6 mesi
10
meno di 100 sigarette nella propria vita e attualmente non fumano o non hanno mai fumato
16
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Consigliato da un medico/operatore sanitario di smettere di
fumare (ai fumatori)7
Fumatori che hanno tentato di smettere nell’ultimo anno
Ex-fumatori che hanno smesso da soli
Rispetto del divieto di fumo al lavoro (su chi lavora in ambienti
chiusi) sempre o quasi sempre
Rispetto divieto di fumo nei luoghi pubblici sempre o quasi
sempre
62,2
58,0-66,5
60,4
58,5-62,3
37,2
95,0
33,3-41,1
40,6
95,7
39,1-42,2
93,2-96,9
85,0
83,0-87,0
84,6
83,7-85,5
92,0
90,8-93,3
84,3
83,6-85,0
94,9-96,4
Situazione nutrizionale e abitudini alimentari (%, IC95%)
EmiliaRomagna
Popolazione con eccesso ponderale
31,4
sovrappeso
11,2
obeso
42,6
sovrappeso/obeso
Consigliato di perdere peso da un medico/operatore sanitario11
48,0
sovrappeso
86,2
obesi
58,8
sovrappeso/obeso
Consigliato di fare attività fisica da un medico/operatore sanitario11
38,1
sovrappeso
51,4
obesi
41,9
sovrappeso/obeso
Almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno
11,4
29,5-33,4
9,8-12,5
40,6-44,6
43,8-52,2
81,6-90,7
55,3-62,3
33,8-42,4
44,3-58,5
38,2-45,6
10,0-12,7
Pool PASSI
31,9
11,1
42,9
31,1-32,7
48,4
81,0
57,3
46,6-50,2
33,5
45,0
36,7
10,4
31,7-35,3
10,5-11,6
42,1-43,8
78,5-83,5
55,7-58,9
41,8-48,4
35,1-38,2
10,0-10,9
Consumo di alcol (%, IC95%)
EmiliaRomagna
12
Bevuto ≥1 unità di bevanda alcolica nell’ultimo mese
Bevitori (prevalentemente) fuori pasto
Bevitori binge13
Forti bevitori14
Bevitori a rischio15
Chiesto da un medico/operatore sanitario sul consumo11
Consigliato di ridurre il consumo ai bevitori a rischio11
69,4
9,3
7,7
5,1
18,4
67,5-71,3
Pool PASSI
60,5-62,2
16,8-20,0
61,3
8,4
7,3
3,9
16,1
14,9
13,2-16,5
15,8
15,1-16,3
6,5
3,7-9,3
8,7
7,2-10,2
8,1-10,5
6,5–8,8
4,2-6,1
8,0-8,9
6,9-7,7
3,6-4,2
15,5-16,7
Sicurezza stradale (%, IC95%)
EmiliaRomagna
Pool PASSI
16
Persone che utilizzano i vari dispositivi di sicurezza
casco sempre
cintura anteriore sempre
cintura posteriore sempre
Guida sotto effetto dell’alcol17
Trasportato da un conducente sotto effetto dell’alcol
11
97,9
87,2
23,7
15,3
12,5
96,8-99,1
85,7-88,6
21,7-25,7
13,4-17,2
11,0-13,9
91,5
81,8
18,9
13,0
9,5
90,5-92,5
81,0-82,5
18,3-19,6
12,3-13,7
9,0-10,0
solo tra chi è andato dal medico nell'ultimo anno; non so/non ricordo codificato come no
una unità di bevanda alcolica equivale ad una lattina di birra o ad un bicchiere di vino o ad un bicchierino di
liquore
13
nell’ultimo mese consumo di almeno una volta 6 o più unità di bevande alcoliche in una sola occasione
14
più di 3 unità/gg per gli uomini e più di 2 per le donne
15
Bevitori fuori pasto o binge o forti bevitori
16
calcolata su tutta la popolazione, escluso chi non viaggia in moto o automobile
17
aver guidato entro un ora dall’aver bevuto ≥2 unità di bevanda alcolica nell’ultimo mese, calcolata sulla
popolazione che dichiara di aver bevuto e guidato negli ultimi 30 gg
12
17
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Sicurezza domestica (%, IC95%)
EmiliaRomagna
Bassa percezione del rischio di infortunio domestico
Hanno modificato comportamenti o adottato misure
preventive18
Dichiara di aver ricevuto informazioni su prevenzione infortuni
Fonti di informazione:
opuscoli
mass media
tecnici
medico/altro operatore sanitario
parenti/amici
Pool PASSI
89,7
88,4-91
91,2
90,8-91,7
26,4
22,2-30,6
30,1
28,4-31,7
26,5
24,7-28,4
27,6
26,8-28,3
14,1
13,6
2,5
1,9
1,4
12,6-15,6
14,0
14,4
3,0
2,0
1,3
12,5-15,5
12,1-15,0
1,8-3,2
1,3-2,5
0,8-1,9
12,9-15,9
2,3-3,7
1,4-2,6
0,8-1,9
Ipertensione arteriosa (%, IC95%)
EmiliaRomagna
Persone che riferiscono di essere ipertese
Misurazione di pressione arteriosa negli ultimi 2 anni
20,7
86,0
19,0-22,4
84,6-87,5
Pool PASSI
21,6
82,7
20,9-22,4
82,0-83,3
Colesterolemia (%, IC95%)
EmiliaRomagna
Persone che riferiscono di essere ipercolesterolemiche
Misurazione del colesterolo almeno una volta
28,0
82,9
25,9-30,1
81,3-84,4
Pool PASSI
25,2
76,8
24,3-26,0
76,1-77,5
Diabete (%, IC95%)
EmiliaRomagna
Persone che riferiscono di essere diabetiche
4,4
3,5-5,3
Pool PASSI
4,9
4,5-5,2
Punteggio di rischio cardiovascolare (≥ 35 anni) (%, IC95%)
EmiliaRomagna
Calcolo riferito del punteggio cardiovascolare19
4,8
3,6-5,9
Pool PASSI
6,6
6,1-7,1
Vaccinazione antinfluenzale (%, IC95%)
EmiliaRomagna
Vaccinati 18-65 (campagna antinfluenzale 2006-07)
Vaccinati 18-65 con almeno una patologia
16,1
33,8
13,6-18,5
26,8-40,8
Pool PASSI
12,5
28,1
11,7-13,4
25,6-30,7
Vaccinazione antirosolia (%, IC95%)
EmiliaRomagna
Donne vaccinate (18-49 anni)
Donne suscettibili20 (18-49 anni)
18
19
20
50,4
36,9
calcolata solo su coloro che hanno dichiarato di aver ricevuto informazioni
Calcolato su tutte le persone >34 anni, senza patologie cardiovascolare
Donna suscettibile = non è stata vaccinata o non ha effettuato mai il rubeotest
18
46,5–54,3
33,1-40,7
Pool PASSI
32,4
44,5
31,0-33,7
43,0-46,0
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell’utero (donne 25-64 anni) (%, IC95%)
EmiliaPool PASSI
Romagna
82,3-87,1
71,8-74,3
84,7
73,1
Effettuato un Pap test preventivo negli ultimi 3 anni
85,3-89,6
53,4-55,7
87,5
54,6
Donne che hanno ricevuto la lettera dell’AUSL
61,1-67,6
56,6-59,4
64,4
58,0
Donne che hanno ricevuto il consiglio dell’operatore sanitario
64,5-70,9
64,6-67,3
67,7
66,0
Donne che hanno visto una campagna informativa
Influenza positiva (molta/abbastanza) di
lettera dell’AUSL
consiglio dell’operatore sanitario
campagna informativa
Donne che hanno effettuato un Pap test preventivo negli ultimi 3
promozione (lettera dell’AUSL, consiglio, campagna informativa)
0 interventi
1 intervento
2 interventi
tutti e 3 gli interventi
67,8
75,6
60,4
64,2-71,3
71,8-79,5
56,0-64,8
65,1
76,9
61,9
63,4-66,9
75,2-78,6
60,0-63,8
anni in funzione degli interventi di
43,3
81,9
88,1
90,6
23,1-63,5
75,8-87,9
84,3-91,9
87,5-93,7
42,6
64,8
80,7
87,7
37,8-47,4
62,0-67,7
78,7-82,6
86,1-89,3
Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella (donne 50-69 anni) (%, IC95%)
EmiliaPool PASSI
Romagna
77,9-85,7
65,7-69,5
81,8
67,6
Effettuata una Mammografia preventiva negli ultimi 2 anni
86,0-92,1
60,1-63,5
89,1
61,8
Donne che hanno ricevuto la lettera dell’AUSL
57,4-66,9
57,4-61,5
62,2
59,4
Donne che hanno ricevuto il consiglio dell’operatore sanitario
75,4-83,5
71,7-75,3
79,4
73,5
Donne che hanno visto una campagna informativa
Influenza positiva (molta/abbastanza) di
71,2-80,8
68,7-73,6
76,0
71,2
lettera dell’AUSL
68,6-80,8
79,0-83,7
74,7
81,4
consiglio dell’operatore sanitario
60,2-71,9
64,2-69,0
66,1
66,6
campagna comunicativa
Donne che hanno effettuato una Mammografia preventiva negli ultimi 2 anni in funzione degli
interventi di promozione (lettera dell’AUSL, consiglio, campagna informativa)
-5,1-40,1
21,5-35,4
17,5
28,5
0 interventi
66,8-90,2
49,0-58,7
78,5
53,9
1 intervento
78,1-90,0
69,9-75,8
84,0
72,8
2 interventi
tutti e 3 gli interventi
79,4-89,8
78,5-83,8
84,6
81,2
Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto (50 - 69 anni) (%, IC95%)
EmiliaPool PASSI
Romagna
Eseguito un test per la ricerca di Sangue occulto a scopo
44,6-51,7
18,3-20,0
48,1
19,1
preventivo nei tempi raccomandati (entro 2 anni)
Eseguito un test per la colonscopia a scopo preventivo nei
5,4-9,1
7,7-9,3
7,2
8,5
tempi raccomandati (entro 5 anni)
71,9-78,0
21,2-22,5
75,0
21,8
Ha ricevuto la lettera dell’AUSL
28,7-35,3
21,6-23,9
32,0
22,8
Ha ricevuto il consiglio dell’operatore sanitario
60,7-67,6
40,9-43,4
64,2
42,2
Ha visto una campagna informativa
Individui che hanno eseguito un test per la ricerca di Sangue occulto o una Colonscopia a scopo
preventivo, nei tempi raccomandati, in funzione degli interventi di promozione (lettera dell’AUSL,
consiglio, campagna informativa)
6,5-22,7
4,1-5,8
14,6
4,9
0 interventi
39,2-52,2
26,6-31,3
45,7
29,0
1 intervento
54,0-64,8
59,8-65,6
59,4
62,7
2 interventi
tutti e 3 gli interventi
70,4-84,1
71,6-79,4
77,2
75,5
19
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Sintomi di depressione (%, IC95%)
EmiliaRomagna
21
Sintomi di depressione nelle ultime 2 settimane
donne
uomini
Classi di età
18-34
35-49
50-69
Con almeno 1 patologia
Ha cercato aiuto da qualcuno
Figure di ricorso per sintomi di depressione
nessuno
medico/operatore sanitario
famiglia/amici
entrambi
8,2
10,9
5,5
5,8
8,9
9,4
16,2
60,2
39,8
35,1
16,1
9,0
6,9-9,4
8,9-12,8
4,0-7,0
3,9-7,8
6,7-11,0
7,2-11,6
12,2-20,1
51,5-68,9
31,1-48,5
27,9-42,3
9,3-23,0
3,9-14,1
Pool PASSI
9,4
12,8
5,9
6,7
9,2
12,1
17,8
52,8
47,2
34,0
13,0
5,8
8,9-10,0
12,0-13,7
5,3-6,6
5,8-7,5
8,2-10,1
11,1-13,1
16,2-19,5
49,6-56,0
44,0-50,4
31,0-36,9
10,8-15,2
4,5-7,2
Regioni e Province Autonome partecipanti al Pool PASSI 2007
18 su 21 (rappresentate nella figura sottoriportata)
per la Basilicata ha contribuito solo l’ASL di Matera
per la Puglia hanno contribuito le ASL di Bari, Brindisi, Lecce, Taranto
per il Veneto l’ASL di Rovigo non è stata considerata, in quanto poco rappresentata nel
campione regionale.
- la Sardegna non ha raggiunto nel 2007 una numerosità ed una rappresentatività sufficienti per
poter produrre stime attendibili
- la Lombardia e la Calabria non hanno raccolto alcuna intervista nel 2007; la prima ha iniziato a
raccogliere dati nel gennaio 2008, mentre la seconda ha avviato la fase di formazione del
personale.
-
Sistema di pesature per dato di pool PASSI 2007
I pesi sono stati calcolati per ricostruire un’Italia teorica (illustrata in figura), integrando i dati delle
zone con un numero consistente di interviste con quelli delle zone in cui erano disponibili un
numero meno rilevante di interviste, ma comunque interessanti e da valutare.
Il peso è stato calcolato in base alla rappresentatività della singola ASL sul totale della popolazione
italiana (sempre strato-specifico), escludendo le ASL che non hanno partecipano o non sono
rientrate nel gruppo utilizzato per insufficiente numerosità.
21
score calcolato sulla base al numero di giorni nelle ultime 2 settimane con poco interesse o piacere nel fare
le cose o giù di morale, depresso/a o senza speranza
20
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Introduzione
È un dato di fatto che, in tutto il mondo, i sistemi sanitari investono una modestissima quota della
spesa sanitaria nella prevenzione, rispetto alle spese di assistenza: solo il 3%, secondo le stime
dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE). È altrettanto noto che
le malattie cronico degenerative (cardiovascolari e tumori, per prime) assorbono fette sempre più
rilevanti della spesa sanitaria e che la frequenza di queste patologie continua ad aumentare con
l’allungamento della vita media.
Cosa si può fare in un quadro di cifre che sembrano destinate ad aumentare ineluttabilmente con il
tempo? Cifre che, peraltro, paradossalmente sono legate in modo direttamente proporzionale al
miglioramento delle condizioni di vita e dell’assistenza sanitaria. Continuare a investire solo in
assistenza non è più sostenibile. Una parte dell’attenzione deve essere quindi focalizzata, in modo
non rimandabile, sulla prevenzione. Circa il 60% dell’onere della spesa sanitaria in Europa è
rappresentato dalla cura di patologie attribuibili a soli sette fattori principali: ipertensione, fumo,
alcol, ipercolesterolemia, sovrappeso, basso consumo di frutta e verdura, inattività fisica.
In questo contesto diviene essenziale monitorare i comportamenti e gli stili di vita delle persone,
per rilevare il grado di conoscenza e adesione alle offerte di prevenzione. Il sistema di
sorveglianza PASSI risponde a questa esigenza: con una serie di interviste telefoniche effettuate
direttamente dalle AUSL, va a cogliere l’evoluzione e gli eventuali cambiamenti nella percezione
della salute e dei comportamenti a rischio nella nostra popolazione. Grazie alle risposte dei
cittadini, si ottiene così una fotografia aggiornata, capillare e continua degli stili di vita della
popolazione adulta tra i 18 e i 69 anni.
Non solo. PASSI è uno strumento innovativo per la sanità pubblica italiana, condiviso a livello
nazionale e inserito in un network internazionale: in Europa, infatti, solo pochi Paesi hanno attivato
un’effettiva sorveglianza sui fattori di rischio comportamentali. Inoltre raccolta, analisi e diffusione
dei dati avvengono a livello locale. Una caratteristica che agevola l’utilizzo dei risultati direttamente
da parte delle nostre AUSL e Regioni, fornendo informazioni utili per la costruzione dei profili di
salute e per la programmazione degli interventi di prevenzione a livello locale, nell’ottica delle
strategie di sanità pubblica previste dal Piano Nazionale della Prevenzione.
Con PASSI le iniziative su temi di interesse nazionale possono essere monitorate nel tempo ed il
loro grado di “penetrazione” (conoscenza, atteggiamento e pratica) confrontato. Il sistema di
sorveglianza inoltre favorisce la crescita professionale del personale sanitario e consente di
valutare i progressi nell’ambito della prevenzione per una migliore sinergia con le altre realtà del
Paese.
21
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Obiettivi
Obiettivo generale
Monitorare alcuni aspetti della salute della popolazione emiliano-romagnola di18-69 anni relativi ai
principali fattori di rischio comportamentali e all’adozione di misure preventive.
Obiettivi specifici
Aspetti socio-demografici
- valutazione della qualità del sistema di sorveglianza attraverso indicatori di monitoraggio
(tasso di risposta, di sostituzione, di rifiuto, di non reperibilità, di eleggibilità, distribuzione
dei motivi di non eleggibilità e modalità di reperimento del numero telefonico)
- descrivere le variabili socio-demografiche principali del campione (età, sesso, livello di
istruzione, cittadinanza, stato civile) e valutare eventuali correlazioni con i fattori di rischio
indagati
Salute e qualità di vita percepita
- stimare lo stato di salute percepito dalla popolazione in studio, compresa la media dei
giorni in cattiva salute per cause fisiche e mentali e dei giorni limitanti le abituali attività
Attività fisica
- stimare la proporzione di persone che praticano attività fisica moderata o intensa
raccomandata
- stimare la proporzione di persone sedentarie e individuare i gruppi a rischio per
sedentarietà ai quali indirizzare gli interventi di promozione
- stimare la prevalenza di persone ai quali è stato chiesto e consigliato da parte degli
operatori sanitari di svolgere attività fisica.
Abitudine al fumo
- stimare la prevalenza di fumatori, fumatori in astensione (che hanno smesso da meno di 6
mesi), non fumatori ed ex-fumatori
- stimare il livello di attenzione degli operatori sanitari al problema del fumo
- stimare la prevalenza di fumatori ai quali è stato rivolto il consiglio di smettere di fumare da
parte di operatori sanitari e per quali motivi
- frequenza di fumatori che hanno cercato di smettere negli ultimi 12 mesi, senza riuscirci e
modalità con cui hanno condotto l’ultimo tentativo di smettere
- modalità con cui hanno smesso di fumare gli ex-fumatori
- descrivere l’abitudine al fumo in ambito domestico
- stimare il livello del rispetto delle norme anti-fumo sul posto di lavoro e nei luoghi pubblici.
Stato nutrizionale e abitudini alimentari
- stimare le prevalenze riferite di soggetti sottopeso, normopeso, sovrappeso ed obesi
tramite il calcolo dell’indice di massa corporea e la relativa auto-percezione
- valutare la percezione relativa alla correttezza della propria alimentazione
- stimare la proporzione di persone che hanno ricevuto consigli da operatori sanitari riguardo
al peso corporeo, che hanno tentato di perdere o mantenere il peso e che hanno intrapreso
azioni (dieta, attività fisica) per farlo
- stimare l’efficacia del consiglio nelle persone in eccesso ponderale rispetto all’effettuazione
della dieta o dello svolgimento dell’attività fisica
- stimare la proporzione di persone che consumano giornalmente frutta e verdura
- stimare la proporzione di persone che consumano almeno 5 porzioni di frutta o verdura
ogni giorno.
22
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Consumo di alcol
- stimare la proporzione di persone che consumano alcol
- stimare la frequenza di consumo a rischio (binge, consumo fuori pasto e forte
consumatore)
- valutare il grado di attenzione degli operatori sanitari all’uso dell’alcol
- stimare la prevalenza di consumatori di alcol ai quali è stato consigliato di ridurne il
consumo.
Sicurezza stradale
- stimare la prevalenza di persone che utilizzano i dispositivi di sicurezza (cintura anteriore,
cintura posteriore, casco)
- stimare la proporzione di persone che riferiscono di aver guidato dopo assunzione di
alcolici
- stimare la proporzione di persone trasportate da chi ha assunto alcolici.
Sicurezza domestica
- stimare la percezione del rischio infortunistico in ambito domestico
- stimare la prevalenza di persone che riferiscono di aver ricevuto informazioni per prevenire
gli infortuni domestici e se sono stati adottati misure per rendere più sicura l’abitazione.
Vaccinazione antinfluenzale
- stimare la prevalenza di persone di 18-64 anni affette da almeno una patologia cronica che
hanno effettuato la vaccinazione antinfluenzale raccomandata.
Vaccinazione antirosolia
- stimare la prevalenza di donne in età fertile (18-49 anni) vaccinate verso la rosolia
- stimare la prevalenza di donne in età fertile (18-49 anni) sottoposte al rubeo-test
- stimare la prevalenza di donne in età fertile (18-49 anni) immuni alla rosolia
- stimare la prevalenza di donne in età fertile (18-49 anni) potenzialmente suscettibili
all’infezione da rosolia.
Fattori di rischio cardiovascolare
- stimare la proporzione di persone a cui è stata misurata la pressione arteriosa, la
colesterolemia e quando è avvenuto l’ultimo controllo
- stimare la prevalenza di persone che riferiscono di essere affette da ipertensione o
ipercolesterolemia e che stanno seguendo un trattamento (farmaci e altre misure, come
perdita del peso e attività fisica)
- stimare la prevalenza di persone che riferiscono di essere affette da diabete
- stimare la prevalenza di persone a cui è stato calcolato il rischio cardiovascolare da parte di
un medico utilizzando la carta o il punteggio del rischio cardiovascolare.
Diagnosi precoci delle neoplasie
- stimare la prevalenza di donne 25-64 anni che hanno effettuato un Pap test, di donne 5069 anni che hanno effettuato una mammografia e di persone di 50-69 anni che hanno
effettuato ricerca del sangue occulto o una colonscopia nei tempi raccomandati
- stimare la periodicità dell’effettuazione dell’esame di diagnosi precoce e stimare
l’effettuazione all’interno di un programma di screening organizzato
- stimare la prevalenza di popolazione target che riferisce di aver ricevuto lettera di invito
dall’AUSL, consiglio di un operatore sanitario o di aver visto/sentito campagne informative e
quanta influenza hanno avuto nell’esecuzione dell’esame di diagnosi precoce
Sintomi di depressione
- stimare la prevalenza di persone che riferiscono di aver avuto sintomi di depressione ed
eventuali limitazioni nelle attività
- stimare la prevalenza di persone con sintomi di depressione che hanno fatto ricorso a
qualche figura per aiuto e quale.
23
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Metodi
Tipo di studio
PASSI è un sistema di sorveglianza locale, con valenza regionale e nazionale. La raccolta dati
avviene a livello di ASL tramite somministrazione telefonica di un questionario standardizzato e
validato a livello nazionale ed internazionale.
Le scelte metodologiche sono conseguenti a questa impostazione e per tanto possono differire dai
criteri applicabili in studi che hanno obiettivi prevalentemente di ricerca.
Popolazione di studio
La popolazione di studio è costituita dalle persone di 18-69 anni iscritte nelle liste delle anagrafi
sanitarie (aggiornate al 31.12.2006) delle 11 Aziende Sanitarie della Regione Emilia-Romagna
(complessivamente 2.884.632 persone). Criteri di inclusione nella sorveglianza PASSI sono: la
residenza nel territorio di competenza della regione e la disponibilità di un recapito telefonico.
I criteri di esclusione sono: la non conoscenza della lingua italiana, l’impossibilità di sostenere
un’intervista (ad esempio per gravi disabilità), il ricovero ospedaliero o l’istituzionalizzazione della
persona selezionata.
Strategie di campionamento
Il campionamento previsto per PASSI si fonda su un campione mensile stratificato proporzionale
per sesso e classi di età, direttamente effettuato sulle liste delle anagrafi sanitarie delle AUSL; la
dimensione minima del campione mensile prevista per ciascuna AUSL è di 25 unità.
Il campione complessivo dell’Emilia-Romagna è risultato di 2.454 individui.
Bologna ed Imola hanno aderito insieme in modo da ottenere una rappresentatività provinciale.
L’AUSL di Modena ha effettuato un sovracampionamento per il distretto di Mirandola per
raggiungere la rappresentatività anche per l’area distrettuale.
Il campione complessivo dell’Emilia-Romagna è risultato pertanto così suddiviso:
Piacenza
Parma
Reggio Emilia
Modena*
Bologna e Imola°
Ferrara
Ravenna
Forlì
Cesena
Rimini
Campione
(18-69 anni)
175
203
154
445
494
236
206
199
245
197
Emilia-Romagna
2.454
AUSL
* sovracampionamento del distretto di Mirandola (pari a 191 persone)
° rappresentatività provinciale (Bologna 335 p ersone e Imola 59)
Nel presente rapporto sono state inoltre considerate le tre Aree Vaste regionali: Emilia Nord
(Piacenza, Parma, Reggio-Emilia, Modena), Emilia Centro (Bologna, Imola, Ferrara) e Romagna
(Ravenna, Forlì, Cesena, Rimini).
24
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
A livello nazionale tutte le Regioni italiane hanno aderito al sistema di sorveglianza PASSI.
Nel 2007 sono state effettuate interviste in tutte le Regioni, eccetto Lombardia e Calabria, per un
totale di 149 Aziende Sanitarie coinvolte e 21.996 interviste telefoniche raccolte.
Nel presente rapporto il dato di riferimento nazionale è denominato “pool PASSI” e fa riferimento al
territorio coperto nel 2007 in maniera sufficiente, per numerosità e rappresentatività dei campioni,
dal sistema di sorveglianza (vedi figura); oltre alle già citate Lombardia e Calabria, sono state
escluse dal pool la Sardegna e alcune province a causa della limitata numerosità.
Pool PASSI 2007
Distribuzione territoriale
Interviste
I cittadini selezionati, così come i loro Medici di Medicina Generale, sono stati preventivamente
avvisati tramite una lettera personale informativa spedita dall’ASL di appartenenza; alcune ASL
hanno provveduto ad informare anche i Sindaci dei Comuni interessati.
I dati raccolti sono quelli autoriferiti dalle persone intervistate, senza l’effettuazione di misurazioni
dirette da parte di operatori sanitari.
Le interviste alla popolazione in studio sono state condotte dal personale dei Dipartimenti di Sanità
Pubblica durante tutto l’anno 2007, con cadenza mensile; luglio e agosto sono stati considerati
come un’unica mensilità. L'intervista telefonica è durata in media 20 minuti.
La somministrazione del questionario è stata preceduta dalla formazione degli intervistatori che ha
avuto per oggetto: modalità del contatto e del rispetto della privacy, metodo dell'intervista
telefonica e somministrazione del questionario telefonico con l'ausilio di linee guida appositamente
elaborate.
La raccolta dei dati è avvenuta prevalentemente tramite questionario cartaceo; il 3,3% delle
interviste è stata effettuata utilizzando il metodo CATI (Computer Assisted Telephone Interview).
La qualità dei dati è stata assicurata da un sistema automatico di controllo al momento del
caricamento e da una successiva fase di analisi ad hoc con conseguente correzione delle
anomalie riscontrate.
La raccolta dati è stata costantemente monitorata a livello locale, regionale e centrale attraverso
opportuni schemi ed indicatori implementati nel sistema di raccolta centralizzato via web
(www.passidati.it); un approfondimento sui dati di monitoraggio regionali è riportato in Appendice.
Analisi delle informazioni
L’analisi dei dati raccolti è stata effettuata utilizzando il software EPI Info 3.4.
Per agevolare la comprensione del presente rapporto i risultati sono stati espressi in massima
parte sotto forma di percentuali e proporzioni, riportando le stime puntuali con gli Intervalli di
Confidenza al 95% solo per le variabili principali.
La rappresentatività regionale è stata ottenuta per aggregazione dei dati di tutte le AUSL emilianoromagnole utilizzando un’opportuna pesatura. Le analisi hanno tenuto conto sia della complessità
del campione sia del sistema di pesatura adottato; ulteriori approfondimenti sull’utilizzo dei pesi
sono riportati in Appendice.
25
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Per analizzare l’effetto di ogni singolo fattore sulla variabile di interesse, in presenza di tutti gli altri
principali determinanti (età, sesso, livello di istruzione, ecc.), sono state effettuate analisi mediante
regressione logistica, i cui risultati sono riportati nell’Allegato statistico; nel testo, per brevità,
compare solo una sintesi. Con questa analisi sono analizzati i vari fattori di studio “depurandoli”
degli effetti delle altre variabili, principalmente l’età e il genere, che possono giocare un ruolo di
confondente o di modificatore d’effetto.
Nelle tabelle dell’analisi univariata, i confronti che riportano una sottolineatura sono quelli
significativi sul piano statistico per ciascuna categoria della variabile rispetto alla prima modalità
citata nelle varie tabelle (es. le donne rispetto agli uomini); quelli, invece, che riportano una
sottolineatura ed un asterisco sono da considerarsi ai limiti della significatività statistica.
Sono pertanto stati considerati statisticamente significativi solo i confronti in cui la significatività è
indipendente dal modello di pesatura, mentre al limite della significatività solo quelli in cui questa è
influenzata dal modello di pesatura.
Nel presente rapporto per gli indicatori di principale interesse vengono mostrati grafici per
confrontare il dato regionale con quelle delle 10 aree di analisi a livello aziendale (Bologna ed
Imola sono rappresentate insieme), introducendo anche i rispettivi intervalli di confidenza al 95%
(IC95%) per la variabile considerata. La fascia grigia presente nei grafici esprime questo intervallo
riferito ai valori regionali presi come riferimento per i confronti.
Per gli indicatori di principale interesse di ciascuna sezione, sono inoltre mostrati i valori relativi alle
tre Aree Vaste regionali, alla ripartizione territoriale del Nord-Est (Bolzano, Trento, Veneto, Friuli
Venezia Giulia ed Emilia-Romagna) e all’insieme delle ASL partecipanti al sistema PASSI nel 2007
(“pool PASSI”); tutte queste aree sono state pesate secondo la stessa metodologia utilizzata per
ottenere i valori regionali. Infine le cartine tematiche mostrano la distribuzione dei valori dei
principali indicatori per le Regioni (o parti di esse) partecipanti al pool PASSI.
Etica e privacy
Le operazioni previste dalla sorveglianza PASSI in cui sono trattati dati personali sono effettuate
nel rispetto della normativa sulla privacy (Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 - Codice in
materia di protezione dei dati personali).
È stata chiesta una valutazione sul sistema PASSI da parte del Comitato Etico dell’Istituto
Superiore di Sanità che ha formulato un parere favorevole sotto il profilo etico.
La partecipazione all’indagine è libera e volontaria. Le persone selezionate per l’intervista sono
informate per lettera sugli obiettivi e sulle modalità di realizzazione dell’indagine, nonché sugli
accorgimenti adottati per garantire la riservatezza delle informazioni raccolte e possono rifiutare
preventivamente l’intervista, contattando il Coordinatore Aziendale.
Prima dell’intervista, l’intervistatore spiega nuovamente gli obiettivi e i metodi dell’indagine, i
vantaggi e gli svantaggi per l’intervistato e le misure adottate a tutela della privacy. Le persone
contattate possono rifiutare l’intervista o interromperla in qualunque momento.
Il personale dell’ASL, che svolge l’inchiesta, ha ricevuto una formazione specifica sulle corrette
procedure da seguire per il trattamento dei dati personali.
La raccolta dei dati avviene tramite supporto informatico oppure tramite questionario cartaceo e
successivo inserimento su PC.
Gli elenchi delle persone da intervistare e i questionari compilati, contenenti il nome degli
intervistati, sono temporaneamente custoditi in archivi sicuri, sotto la responsabilità del
coordinatore aziendale dell’indagine. Per i supporti informatici utilizzati (computer, dischi portatili,
ecc.) sono adottati adeguati meccanismi di sicurezza e di protezione, per impedire l’accesso ai dati
da parte di persone non autorizzate.
Le interviste sono trasferite, in forma anonima, in un archivio nazionale, via internet, tramite
collegamento protetto. Gli elementi identificativi presenti a livello locale, su supporto sia cartaceo
sia informatico, sono successivamente distrutti, per cui è impossibile risalire all’identità degli
intervistati.
26
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Descrizione del campione regionale
La popolazione in studio è costituita da 2.884.632 residenti di 18-69 anni iscritti al 31/12/2006 nelle
liste delle anagrafi sanitarie delle 11 AUSL dell’Emilia-Romagna.
Dall’avvio del sistema di Sorveglianza PASSI nell’aprile 2007 al dicembre dello stesso anno, sono
state intervistate 2.454 persone nella fascia 18-69 anni, selezionate con campionamento
proporzionale stratificato per sesso e classi di età dalle anagrafi sanitarie.
Le AUSL regionali hanno partecipato con un campione di rappresentatività aziendale, eccetto
Imola che ha partecipato ad una rappresentatività provinciale insieme a Bologna. Modena ha
effettuato un sovracampionamento per avere la rappresentatività anche relativa al distretto di
Mirandola.
Rispetto ai soggetti inizialmente selezionati, 217 persone campionate non erano eleggibili; il tasso
di risposta1 è risultato dell’88%, il tasso di sostituzione2 del 12% e quello di rifiuto3 del 9% (ulteriori
indicatori di monitoraggio sono mostrati in Appendice).
Quali sono le caratteristiche demografiche degli intervistati?
L’età e il sesso
Distribuzione del campione e della popolazione
per classi di età negli UOMINI
•
In Emilia-Romagna, il campione
intervistato (2.454 persone) è risultato
composto in maniera sovrapponibile da
donne e uomini (50%); l’età media
complessiva è di 44 anni.
• Il campione è risultato costituito per:
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=1.233)
•
La distribuzione per sesso e classi di età
del campione selezionato è risultata
sovrapponibile a quella della popolazione
di riferimento dell’anagrafe aziendale,
indice di una buona rappresentatività del
campione selezionato.
La distribuzione per sesso ed età è
risultata simile anche nelle ASL
partecipanti al Sistema PASSI a livello
nazionale.
35
36
35-49
35
34
50-69
- il 29% da persone nella fascia 18-34 anni
- il 35% da persone nella fascia 35-49 anni
- il 36% da persone nella fascia 50-69 anni.
•
30
30
18-34
0
10
Popolazione
20
%
30
40
50
Campione
Distribuzione del campione e della popolazione
per classi di età nelle DONNE
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=1.221)
29
29
18-34
34
35
35-49
37
36
50-69
0
Popolazione
1
10
20
%
30
Campione
Tasso di risposta = numero di interviste/(numero di interviste+rifiuti+non reperibili)
Tasso di sostituzione = (rifiuti + non reperibili)/(numero di interviste+rifiuti+non reperibili)
3
Tasso di rifiuto = numero di rifiuti/(numero di interviste+rifiuti+non reperibili)
2
27
40
50
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Il titolo di studio
• In Emilia-Romagna il 13% del campione
non ha alcun titolo di studio o ha la licenza
elementare, il 31% la licenza media
inferiore, il 43% la licenza media superiore
Campione per titolo di studio
e il 13% è laureato.
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=2.449)
Le donne hanno un livello di istruzione più
basso degli uomini, anche se questa
13
Nessuno/Elementare
differenza non raggiunge la significatività
statistica.
Media inferiore
• L’istruzione è fortemente età-dipendente:
gli anziani mostrano livelli di istruzione
significativamente più bassi rispetto ai più
giovani. Questo dal punto di vista
metodologico impone che i confronti per
titolo di studio condotti debbano tener
conto dell’effetto dell’età mediante
apposite analisi statistiche (regressione
logistica).
31
Media superiore
43
Laurea
13
0
10
20
%
30
40
50
Prevalenza di scolarità bassa
(nessuna/licenza elementare) per classi di età
Prevalenza di scolarità bassa
(nessuna/licenza elementare)
Emilia-Romagna PASSI 2007
(n=2.449)
Pool PASSI 2007
18-34
2
35-49
2
50-69
33
0
10
20
30
40
50
%
Lo stato civile
Campione per categorie stato civile
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=2.259)
• In Emilia-Romagna i coniugati/conviventi
rappresentano il 60% del campione,
i celibi/nubili il 32%, i separati/divorziati
il 6% ed i vedovi il 2%.
Coniugato/convivente
60
Celibe/nubile
• A livello delle ASL partecipanti al Sistema
PASSI a livello nazionale, queste
percentuali sono rispettivamente del 61%,
31%, 5% e 3%.
32
Separato/divorziato
6
Vedovo/a
2
0
28
20 % 40
60
80
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Cittadinanza
% di stranieri per sesso e classi di età
• In Emilia-Romagna la popolazione
straniera nella fascia 18-69 anni
rappresenta circa il 7% della popolazione.
Nel campione il 5% degli intervistati ha
cittadinanza straniera.
Gli stranieri sono più rappresentati nelle
classi di età più giovani: in particolare
nella fascia 18-34 anni l’11% delle donne
ha cittadinanza straniera.
Emilia-Romagna - PASSI 2007
18-34
6
35-49
6
1
50-69
11
7
3
0
5
donne
%
10
15
20
uomini
• Il protocollo del sistema di Sorveglianza
PASSI prevede la sostituzione degli
stranieri non in grado di sostenere
l’intervista telefonica in italiano. PASSI
pertanto fornisce informazioni solo sugli
stranieri più integrati o da più tempo nel
nostro paese.
% di stranieri
Pool PASSI 2007
• A livello delle ASL partecipanti al Sistema
PASSI a livello nazionale, le persone con
cittadinanza straniera hanno
rappresentato il 2% degli intervistati con
differenze territoriali.
Il lavoro
% di lavoratori regolari per sesso e classi di età
•
•
•
In Emilia-Romagna il 74% di intervistati
nella fascia d’età 18-65 anni ha riferito di
lavorare regolarmente.
Le donne sono risultate
complessivamente meno “occupate”
rispetto agli uomini (66% contro 81%).
Gli intervistati di 18-49 anni hanno riferito
in maggior percentuale di lavorare con
regolarità, soprattutto gli uomini.
Si riscontrano infatti differenze di
occupazione statisticamente significative
per classi di età in entrambi i sessi,
confermate anche nel pool delle AUSL
partecipanti a livello nazionale. .
Emilia-Romagna - PASSI 2007
18-34
71
98
35-49
81
50-65
64
46
0
donne
20
40
%
60
uomini
% di lavoratori regolari
Pool PASSI 2007
A livello delle ASL partecipanti al Sistema
PASSI a livello nazionale, nella fascia
18-65 anni ha riferito di lavorare
regolarmente il 64% degli intervistati, con
un rilevante gradiente Nord-Sud.
29
79
80
100
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Difficoltà economiche
•
In Emilia-Romagna:
-
il 55% del campione non ha riferito
alcuna difficoltà economica
il 35% qualche difficoltà
il 10% molte difficoltà economiche.
% di intervistati che riferiscono molte difficoltà economiche
per sesso e classi di età
Emilia-Romagna - PASSI 2007
8
18-34
13
10
10
35-49
•
Le donne hanno dichiarato
complessivamente maggiori difficoltà
economiche rispetto agli uomini (11%
contro 8%), in particolare la classe 18-34
anni. Le differenze per classi di età non
raggiungono la significatività statistica.
6
50-65
12
0
donne
10
20
%
30
40
uomini
% di intervistati che riferiscono molte difficoltà economiche
Pool PASSI 2007
•
A livello delle ASL partecipanti al Sistema
PASSI a livello nazionale
- il 45% del campione non ha riferito
alcuna difficoltà economica
- il 41% qualche difficoltà
- il 14% molte difficoltà economiche.
La prevalenza di persone con molte
difficoltà economiche ha mostrato un
rilevante gradiente teritoriale.
Conclusioni
L’elevato tasso di risposta e le basse percentuali di sostituzione e di rifiuti indicano la buona qualità
complessiva del sistema di sorveglianza PASSI, correlata sia al forte impegno e all’elevata
professionalità degli intervistatori sia alla buona partecipazione della popolazione, che
complessivamente ha mostrato interesse e gradimento per la rilevazione.
Il confronto del campione con la popolazione dell’Emilia-Romagna indica una buona
rappresentatività della popolazione da cui è stato selezionato, consentendo pertanto di poter
estendere le stime ottenute alla popolazione regionale.
I dati socio-anagrafici, oltre a confermare la validità del campionamento effettuato, sono
indispensabili all’analisi e all’interpretazione delle informazioni fornite nelle altre sezioni indagate.
30
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Percezione dello stato di salute
La valutazione delle condizioni di salute di una popolazione è un problema molto complesso;
l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce la salute come uno stato di “benessere
psicofisico”, evidenziando sia una componente oggettiva (presenza o assenza di malattie) sia una
soggettiva (il modo di vivere e percepire la malattia stessa); in particolare la percezione dello stato
di salute testimonia l’effettivo benessere o malessere psicofisico vissuto dalla persona.
Nel sistema di sorveglianza PASSI la salute percepita viene valutata col metodo dei “giorni in
salute” (Healthy Days), che misura la percezione del proprio stato di salute e benessere attraverso
quattro domande: lo stato di salute auto-riferito, il numero di giorni nell’ultimo mese in cui
l’intervistato non si è sentito bene per motivi fisici, il numero di giorni in cui non si è sentito bene
per motivi mentali e/o psicologici ed il numero di giorni in cui ha avuto limitazioni nelle attività
abituali.
Come hanno risposto alla domanda sul proprio stato di salute?
Stato di salute percepito positivamente°
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=2.453)
•
In Emilia-Romagna il 67% degli
intervistati ha giudicato in modo positivo
il proprio stato di salute, riferendo di
sentirsi bene o molto bene; il 29% ha
riferito di sentirsi discretamente e solo il
4% ha risposto in modo negativo
(male/molto male).
Caratteristiche
Totale
%
IC95%
67,0
65,3-69,1
81,9
71,8
50,8
78,8-85,2
68,6-75,1
47,4-54,3
73,4
60,1
71,7-76,9
57,2-62,9
42,8
66,7
71,6
78,2
37,1-48,6
63,1-70,4
68,6-74,6
73,3-83,0
56,4
62,5
72,1
49,4-63,4
59,0-66,0
69,6-74,6
39,7
73,0
34,7-44,8
71,0-75,1
Età
18 - 34
35 - 49
50 - 69
Sesso
•
In particolare si dichiarano più soddisfatti
uomini
della propria salute:
donne
- i giovani nella fascia 18-34 anni
Istruzione
nessuna/elementare
- gli uomini
media inferiore
- le persone con alta istruzione
media superiore
laurea
- le persone senza difficoltà economiche
Difficoltà economiche
- le persone senza patologie severe.
Analizzando con una opportuna tecnica
statistica (regressione logistica) l’effetto di
ogni singolo fattore in presenza di tutti gli
altri, si mantengono le significatività per
tutte le variabili considerate.
molte
qualcuna
nessuna
Patologie severe°°
almeno una
assente
° persone che si dichiarano in salute buona o molto buona
°° almeno una delle seguenti patologie: ictus, inf arto, altre malattie
cardiovascolari, diabete, malattie respiratorie
La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla prima
modalità di ciascuna caratteristica (es. donne rispetto agli uomini)
31
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
•
•
Nelle AUSL della Regione, la percentuale di
intervistati che ha riferito una percezione
positiva del proprio stato di salute è in linea
col dato regionale (range dal 63% di Reggio
Emilia al 73% di Ravenna); non sono emerse
differenze a livello delle Aree Vaste regionali
(Emilia Centro 65% e 68% in Romagna e
Emilia-Nord).
% di persone che si dichiarano in salute
buona o molto buona
Emilia-Romagna - PASSI 2007
%
100
80
60
40
20
Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a
livello nazionale, il 65% degli intervistati ha
giudicato positivamente la propria salute
(68% nel Nord-Est Italia).
0
RA
PC
PR
MO
ER
CE
FE
RN B O+IM FO
% di persone che si dichiarano in salute
buona o molto buona
% di persone che si dichiarano in salute
buona o molto buona
Distribuzione territoriale - PASSI 2007
Pool PASSI 2007
RE
%
100
80
60
40
20
0
Romagna
Emilia
Nord
Italia
Nord-Est
ER
Emilia
Centro
Pool
PASSI
Quanti sono i giorni di cattiva salute percepiti in un mese e in quale
misura l’attività normale ha subito delle limitazioni?
Distribuzione giorni in cattiva salute per motivi fisici,
psicologici e con limitazione di attività
Emilia-Romagna - PASSI 2007
•
•
In Emilia-Romagna la maggior parte delle
persone intervistate ha riferito di essersi
sentita bene per tutti gli ultimi 30 giorni
(58% in buona salute fisica, 62% in buona
salute psicologica e 80% senza alcuna
limitazione delle attività abituali).
% 80
60
40
Una piccola parte ha riferito più di 14 giorni
in un mese di cattiva salute per motivi fisici
(9%), per motivi psicologici (11%) e con
limitazioni alle attività abituali (4%).
20
0
Motivi fisici
0 giorni
32
Motivi
psicologici
1-13 giorni
Attività
limitata
14+ giorni
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Giorni percepiti in cattiva salute al mese
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=2.453)
N° gg/mese (IC95%) per
Caratteristiche
Totale
Classi di età
18 - 34
35 - 49
50 - 69
Sesso
uomini
donne
Istruzione
nessuna/elementare
media inferiore
media superiore
laurea
Difficoltà economiche
molte
qualche
nessuna
Patologie severe°
almeno una
assente
Motivi
fisici
Motivi
psicologici
Attività
limitata
3,5
3,1-3,8
4,0
3,6-4,4
1,6
1,3-1,8
2,9
2,9
4,4
2,4-3,4
2,5-3,4
3,8-5,0
3,8
4,0
4,1
3,3-4,4
3,4-4,5
3,5-4,7
1,4
1,4
1,9
1,0-1,8
1,0-1,7
1,4-2,3
2,4
4,5
2,1-2,8
4,0-5,0
2,5
5,5
2,1-2,9
4,9-6,0
1,4
1,8
1,1-1,7
1,4-2,1
5,6
3,6
2,8
3,0
4,5-6,7
3,0-4,2
2,4-3,2
2,3-3,8
4,6
3,8
3,9
4,1
3,5-5,7
3,2-4,5
3,4-4,4
3,2-5,0
2,2
1,8
1,3
1,5
1,4-3,0
1,3-2,2
0,9-1,6
0,9-2,2
6,9
3,8
2,6
5,4-8,3
3,3-4,4
2,3-3,0
7,3
4,7
2,9
5,8-8,8
4,1-5,3
2,5-3,3
3,6
1,9
1,0
2,5-4,8
1,5-2,3
0,8-1,2
6,1
2,9
5,1-7,1
2,6-3,2
5,9
3,6
4,8-6,9
3,2-4,0
3,4
1,2
2,5-4,2
1,0-1,4
° almeno una delle seguenti patologie: ictus, infarto, altre malattie cardiovascolari, diabete, malattie respiratorie
La sottolineatura indica la significatività statistica di ciascuna categoria rispetto al totale regionale
•
•
•
La media dei giorni al mese in cattiva salute sia per motivi fisici sia per motivi psicologici è circa
4 giorni; le attività abituali sono risultate limitate in media per 2 giorni al mese.
Il numero medio di giorni in cattiva salute per motivi fisici e psicologici e quello dei giorni con
limitazioni alle attività abituale è maggiore nelle donne, nelle persone con difficoltà economiche
e presenza di patologie severe.
Il numero medio di giorni in cattiva salute per motivi fisici è inoltre maggiore nella fascia d’età
50-69 anni (con associata anche una maggiore limitazione nelle attività abituali) e nelle persone
con basso livello d’istruzione.
Conclusioni e raccomandazioni
La maggior parte delle persone intervistate a livello regionale ha riferito la percezione di essere in
buona salute, in linea con i dati rilevati dall’indagine multiscopo dell’ISTAT 2005 (75%).
Viene confermata una maggiore percezione negativa del proprio stato di salute nella classe d’età
più avanzata, nelle donne, nelle persone con basso livello d’istruzione, con difficoltà economiche o
affette da patologie severe.
A parità di gravità, una determinata patologia può ripercuotersi diversamente sulla funzionalità
fisica, psicologica e sociale della persona; per questo l’utilizzo degli indicatori soggettivi dello stato
di salute può fornire una misura dei servizi sanitari necessari a soddisfare la domanda.
La misura dello stato di salute percepito ed in particolare il suo monitoraggio nel tempo possono
fornire indicazioni alla programmazione a livello di Azienda Sanitaria, dettaglio fornito dal sistema di
sorveglianza PASSI: infatti il “sentirsi male” più che lo “star male” è spesso l’elemento che
determina il contatto tra individuo e sistema di servizi sanitari.
Gli indicatori di stato di salute percepito sono inoltre funzionali ad altre sezioni indagate dal PASSI,
(come ad esempio quella dei sintomi di depressione) alle quali forniscono elementi di analisi e
lettura più approfondita.
33
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Attività fisica
L’attività fisica praticata regolarmente svolge un ruolo di primaria importanza nella prevenzione di
malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione e obesità. Uno stile di vita sedentario contribuisce
invece allo sviluppo di diverse malattie croniche, in particolare quelle cardiovascolari: per le
cardiopatie ischemiche, ad esempio, si stima che l’eccesso di rischio attribuibile alla sedentarietà e
i conseguenti costi sociali siano maggiori di quelli singolarmente attribuibili a fumo, ipertensione e
obesità.
Esiste ormai un ampio consenso circa il livello dell’attività fisica da raccomandare nella
popolazione adulta: 30 minuti di attività moderata al giorno per almeno 5 giorni alla settimana
oppure attività intensa per più di 20 minuti per almeno 3 giorni.
Promuovere l’attività fisica rappresenta pertanto un’azione di sanità pubblica prioritaria, ormai
inserita nei piani e nella programmazione sanitaria in tutto il mondo. Negli Stati Uniti il programma
Healthy People 2010 inserisce l’attività fisica tra i principali obiettivi di salute per il Paese. L’Unione
europea nel Public Health Programme (2003-2008) propone progetti per promuovere l’attività
fisica.
In Italia, sia nel Piano Sanitario Nazionale sia nel Piano della Prevenzione, si sottolinea
l’importanza dell’attività fisica per la salute; il programma Guadagnare Salute si propone di favorire
uno stile di vita attivo, col coinvolgimento di diversi settori della società allo scopo di “rendere
facile” al cittadino la scelta del movimento.
Quante persone attive fisicamente e quanti sedentari?
•
In Emilia-Romagna il 37% delle persone
intervistate ha uno stile di vita attivo:
conduce infatti un’attività lavorativa
pesante o pratica l’attività fisica moderata
o intensa raccomandata; il 43% pratica
attività fisica in quantità inferiore a quanto
raccomandato (parzialmente attivo) ed il
20% è completamente sedentario.
Sedentari
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=2.454)
Caratteristiche
Totale
18-34
35-49
50-69
37
Parzialm ente
attivo
nessuna/elementare
media inferiore
media superiore
laurea
10
20
30
40
molte
qualche
nessuna
50
%
•
•
12,8-18,0
15,7-21,4
22,4-28,7
19,3
20,9
16,8-21,7
18,4-23,4
28,9
23,6
15,7
16,8
23,5-34,4
20,3-27,0
13,3-18,1
12,2-21,3
24,4
21,6
18,3*
18,4-30,4
18,5-24,6
16,0-20,5
Difficoltà economiche
20
0
15,1
18,6
25,5
Istruzione
43
Sedentario
18,3-21,8
Sesso
(n=2.454)
uomini
donne
Attivo
20,1
Classi di età
Livello di attività fisica
Emilia-Romagna– PASSI 2007
% (IC95%)
La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla prima
modalità di ciascuna caratteristica (es. nessuna difficoltà economica
rispetto molte difficoltà economiche)
La sottolineatura con asterisco indica una differenza al limite della
significatività statistica
La sedentarietà cresce all’aumentare dell’età ed è più diffusa nelle persone con basso livello
d’istruzione e con maggiori difficoltà economiche; non sono emerse differenze significative tra
uomini e donne.
Analizzando con una opportuna tecnica statistica (regressione logistica) l’effetto di ogni singolo
fattore in presenza di tutti gli altri, si conferma un rischio maggiore di sedentarietà solo per le
persone nella fascia di 50-69 anni e con basso livello di istruzione.
34
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
•
•
Nelle AUSL regionali non sono emerse
differenze statisticamente significative (anche in
ragione della ridotta numerosità) per quanto
concerne la percentuale di persone sedentarie
(range dal 16% di Parma al 27% di Ferrara,
quest’ultima al limite della differenza
statisticamente significativa rispetto al dato
regionale); a livello di Aree Vaste regionali la
percentuale di sedentari è risultata del 19% in
Romagna e Emilia Nord e del 23% in Emilia
Centro.
Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a
livello nazionale, è risultato sedentario il 28% del
campione (19% del Nord-Est Italia), con un
evidente gradiente territoriale.
% di persone sedentarie
Emilia-Romagna - PASSI 2007
%
50
40
30
20
10
0
FE BO+IM RE
RN
ER
MO
CE
RA
FO
% di persone sedentarie
% di persone sedentarie
Distribuzione territoriale - PASSI 2007
Pool PASSI 2007
%
50
40
30
20
10
0
Pool
PASSI
Emilia
Centro
ER
Italia Romagna Emilia
Nord-Est
Nord
Gli operatori sanitari promuovono l’attività fisica dei loro assistiti?
•
In Emilia-Romagna solo il 37% degli intervistati
ha riferito che un medico o un altro operatore
sanitario ha chiesto loro se svolgono attività
fisica; il 33% ha riferito di aver ricevuto il
consiglio di farla regolarmente.
Promozione dell’attività fisica
da parte degli operatori sanitari
Emilia-Romagna – PASSI 2007
Chiesto
37
Consigliato
%
35
33
0
10
20
30
40
50
PC
PR
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
•
•
% di persone consigliate dall’operatore sanitario
di fare attività fisica
Nelle AUSL regionali la percentuale di
persone che hanno riferito di aver ricevuto
il consiglio di svolgere attività fisica da
parte del medico varia dal 21% di
Piacenza (valore più basso di quello
regionale in maniera statisticamente
significativa) al 42% di Forlì; nelle Aree
Vaste regionali il valore è risultato del 31%
in Emilia Nord e del 35% in Emilia Centro e
Romagna.
Emilia-Romagna - PASSI 2007
%
60
50
40
30
20
10
Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a
livello nazionale, la percentuale di persone
che hanno riferito di aver ricevuto il
consiglio di svolgere attività fisica da parte
del medico è risultata del 30% (Nord-Est
Italia 31%), con un evidente gradiente
territoriale.
0
FO M O B O+IM RA
CE
ER RN
RE
FE
PR
PC
% di persone consigliate dall’operatore sanitario
di fare attività fisica
% di persone consigliate dall’operatore sanitario
di fare attività fisica
Distribuzione territoriale - PASSI 2007
Pool PASSI 2007
%
60
50
40
30
20
10
0
Romagna
Emilia
Centro
ER
Italia
Nord-Est
Emilia
Nord
Pool
PASSI
Come viene percepito il proprio livello di attività fisica?
•
La percezione che la persona ha del
proprio livello di attività fisica praticata è
importante in quanto condiziona eventuali
cambiamenti verso uno stile di vita più
attivo.
Autopercezione e livello di attività fisica praticata
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=2.420)
80
60
•
Tra le persone attive, il 29% ha giudicato la
propria attività fisica non sufficiente.
•
Il 48% delle persone parzialmente attive ed
il 24% dei sedentari ha percepito il proprio
livello di attività fisica come sufficiente.
•
%
40
20
0
Attivi
I dati regionali sono in linea con quelli
rilevati a livello delle ASL partecipanti al
sistema PASSI a livello nazionale.
Parzialmente
attivi
Sedentari
Autopercezione
Sufficiente Non sufficiente
36
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Stile di vita sedentario e compresenza di altre condizioni di rischio
•
Sedentari e altri fattori di rischio
Lo stile di vita sedentario si associa spesso
ad altre condizioni di rischio; in particolare è
risultato essere sedentario:
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=2.420)
32
Depressione
- il 32% delle persone depresse
- il 25% degli ipertesi
- il 23% delle persone in eccesso
ponderale.
25
Ipertensione
23
Eccesso ponderale
21
Fumo
0
Nei fumatori il livello di sedentarietà (21%) è
sovrapponibile a quello della popolazione
generale.
10
20
%
30
40
Conclusioni e raccomandazioni
In Emilia-Romagna si stima che solo una persona adulta su tre (37%) pratichi l’attività fisica
raccomandata, mentre il 20% può essere considerato completamente sedentario.
È presente una percezione distorta dell’attività fisica praticata: circa un sedentario su quattro
ritiene di praticare sufficiente movimento.
La percentuale di sedentari è più alta in sottogruppi di popolazione che potrebbero beneficiarne di
più (in particolare persone con sintomi di depressione, ipertesi, obesi o in sovrappeso,).
In ambito sanitario gli operatori non promuovono ancora sufficientemente uno stile di vita attivo tra
i loro assistiti.
Gli effetti positivi di una diffusa attività fisica nella popolazione sono evidenti sia a livello sociale,
sia economico. Lo sviluppo di strategie per accrescere la diffusione dell’attività fisica (attraverso
l’attivazione di interventi di dimostrata efficacia) è un importante obiettivo che può essere raggiunto
solo con l’applicazione di strategie intersettoriali, intervenendo sugli aspetti ambientali, sociali ed
economici che influenzano l’adozione di uno stile di vita attivo (ad es. politica di trasporti, ambiente
favorente il movimento, ecc.).
La Regione Emilia-Romagna già da anni promuove la pratica dell’attività fisica con azioni sia sui
determinanti ambientali sia sui comportamenti individuali; nell’ambito della pianificazione territoriale
sono stati adottati una serie di provvedimenti normativi mirati alla riqualificazione dell’ambiente
costruito e alla promozione dell’esercizio fisico. Con Delibera di Giunta regionale n.775/2004 i
servizi di Medicina dello Sport non sono più finalizzati alla sola certificazione di idoneità alla pratica
sportiva agonistica, ma anche alla promozione dell’attività fisica nella prevenzione, terapia e
riabilitazione delle malattie croniche in collaborazione con colleghi del Servizio Sanitario e del
mondo dello sport.
Dal 2007 la Regione coordina il progetto “Promozione dell’attività fisica - Azioni per una vita in
salute” del Centro Nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM), che si pone
come obiettivo generale quello di ridurre l’incidenza di sovrappeso ed obesità attraverso una
corretta alimentazione e la pratica di una regolare attività fisica.
37
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
L’abitudine al fumo
Il fumo di tabacco è tra i principali fattori di rischio nell’insorgenza di numerose patologie cronicodegenerative (in particolare a carico dell’apparato respiratorio e cardiovascolare) ed è il maggiore
fattore di rischio evitabile di morte precoce: si stima che in Italia il 15-20% delle morti complessive
sia attribuibile al fumo. Il fumo rappresenta un rilevante fattore di rischio anche per chi vi è esposto
solo passivamente.
L’abitudine al fumo negli ultimi 40 anni ha subito notevoli cambiamenti: la percentuale di fumatori
negli uomini, storicamente più elevata, si è progressivamente ridotta, mentre è cresciuta tra le
donne, fino a raggiungere nei due sessi valori paragonabili; è inoltre in preoccupante aumento la
percentuale di giovani che fumano.
I medici e gli altri operatori sanitari rivestono un ruolo importante nell’informare gli assistiti circa i
rischi del fumo; un passo iniziale è quello di intraprendere un dialogo con i propri pazienti
sull’opportunità di smettere di fumare. Smettere di fumare significa infatti dimezzare il rischio di
infarto già dopo un anno e dopo 10 anni dimezzare anche il rischio di tumore del polmone.
La recente entrata in vigore della norma sul divieto di fumo nei locali pubblici, che completa quella
relativa al divieto di fumare nei luoghi di lavoro, è un evidente segnale dell’attenzione al problema
e si è dimostrata efficace nel ridurre l’esposizione al fumo passivo.
Come è distribuita l’abitudine al fumo di sigaretta?
Abitudine al fumo di sigaretta
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=2.453)
•
•
60
Rispetto all’abitudine al fumo di
sigaretta in Emilia-Romagna:
- il 46% degli intervistati ha riferito di
non fumare
- il 31% di essere fumatore
- il 22% di essere un ex fumatore.
L’1% degli intervistati ha dichiarato di
aver sospeso di fumare da meno di sei
mesi (i cosiddetti “fumatori in
astensione”, ancora considerati
fumatori in base alla definizione OMS).
L’abitudine al fumo è significativamente
più alta tra gli uomini rispetto alle
donne (35% versus 27%); tra le
persone che non hanno mai fumato
prevalgono le donne (54% versus
39%).
Uomini
50
Donne
40
% 30
20
10
0
Fumato ri *
Fumato re in
astensio ne °
Ex Fumato re ^
No n Fumato re"
* Fumatore: soggetto che dichiara di aver fumato più di 100 sigarette nella
sua vita e attualmente fuma tutti i giorni o qualche giorno
° Fumatore in astensione: soggetto che attualmente non fuma, ma ha
smesso da meno di 6 mesi
^ Ex fumatore: soggetto che attualmente non fuma, da oltre 6 mesi
“ Non fumatore: soggetto che dichiara di non aver mai fumato o di aver
fumato meno di 100 sigarette nella sua vita e attualmente non fuma
38
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Quali sono le caratteristiche dei fumatori di sigaretta?
Fumatori
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=1.232)
•
•
•
•
•
Si è osservata una prevalenza più elevata di
fumatori:
- tra le persone sotto ai 50 anni (soprattutto
nella fascia 18-24 anni)
- tra gli uomini
- tra persone con livello di istruzione di
scuola media inferiore
- tra le persone con difficoltà economiche.
Analizzando con una opportuna tecnica
statistica (regressione logistica) l’effetto di ogni
singolo fattore in presenza di tutti gli altri,
queste categorie si confermano associate
significativamente alla condizione di fumatore.
I fumatori abituali hanno dichiarato di fumare in
media 14 sigarette al giorno; tra questi, il 9%
fuma oltre 20 sigarette al dì (“forte fumatore”).
Tra le AUSL regionali non emergono
differenze significative per quanto concerne la
prevalenza di fumatori (range dal 28% di
Bologna e Imola al 39% di Parma al limite
della significatività statistica); la percentuale di
fumatori nelle Aree Vaste regionali è risultata
del 29% in Emilia Centro e del 33% in
Romagna e Emilia Nord.
Nelle ASL partecipanti al sistema PASSI a
livello nazionale, i fumatori rappresentano il
31%, gli ex fumatori il 19% e i non fumatori il
50% (nel Nord-Est Italia i valori sono
rispettivamente pari a 27%, 23% e 50%).
% di fumatori
Distribuzione territoriale - PASSI 2007
%
60
50
40
30
20
10
0
ER
Pool
PASSI
Totale
Classi di età
18 - 24
25 - 34
35 - 49
50 - 69
Sesso
uomini
donne
Istruzione
nessuna/elementare
media inferiore
media superiore
laurea
Difficoltà economiche
molte
qualcuna
nessuna
Emilia
Italia
Centro Nord-Est
39
Fumatori°
% (IC95%)
31,4 29,4-33,4
39,3
36,0
33,2
25,2*
32,2-46,5
31,3-40,8
29,7-36,6
22,2-33,4
35,5
27,3
32,5-38,5
24,6-30,0
27,3
36,5
31,8
22,8
22,1-32,5
32,7-40,3
28,7-34,9
17,7-27,8
41,4
37,8
25,6
34,5-48,3
34,3-41,4
23,0-28,1
°Fumatore : soggetto che dichiara di aver fumato più di 100
sigarette nella sua vita e attualmente fuma tutti i giorni o
qualche giorno (sono inclusi anche i fumatori in astensione)
La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla
prima modalità di ciascuna caratteristica (es. donne rispetto
agli uomini)
La sottolineatura con asterisco indica una differenza al limite
della significatività statistica
% di fumatori
Emilia-Romagna - PASSI 2007
%
70
60
50
40
30
20
10
0
PR
FO
PC RN
CE
RE
ER
% di fumatori
Pool PASSI 2007
70
Emilia Romagna
Nord
Caratteristiche
RA
FE MOBO+IM
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
A quante persone sono state fatte domande in merito alla loro abitudine
al fumo da parte di un operatore sanitario?
•
•
il 62% dei fumatori (si sale al 78% nei
fumatori in astensione)
il 35% degli ex fumatori
il 33% dei non fumatori.
-
•
Fum atori
In particolare ha riferito di essere stato
interpellato da un operatore sanitario sulla
propria abitudine al fumo:
-
•
% di persone interpellate da un operatore sanitario
sulla propria abitudine al fumo
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n. 1.187)*
Circa il 43% degli intervistati ha dichiarato
di aver ricevuto da un operatore sanitario
domande sul proprio comportamento in
relazione all’abitudine al fumo.
Ex-fum atori
20
40 % 60
80
100
*Intervistati che hanno riferito di essere stati
da un medico o da un operatore sanitario nell’ultimo anno
% di persone interpellate da un operatore sanitario
sulle proprie abitudini sul fumo
Emilia-Romagna - PASSI 2007
%
70
60
50
40
30
20
10
0
RABO+IMRN FO CE MO ER PR PC RE FE
% di persone interpellate da un operatore sanitario
sulle proprie abitudini sul fumo
Distribuzione territoriale - PASSI 2007
% di persone interpellate da un operatore sanitario
sulle proprie abitudini sul fumo
Pool PASSI 2007
%
70
60
50
40
30
20
10
0
Italia
Pool
Nord-Est PASSI
33
0
Nelle ASL partecipanti al sistema PASSI a
livello nazionale, ha riferito di essere stato
interpellato da un operatore sanitario sulla
propria abitudine al fumo il 42% degli
intervistati (43% Nord-Est Italia).
ER
35
Non
fum atori
Tra le AUSL regionali, Ferrara si differenzia
significativamente per una più bassa
percentuale di persone interpellate dal
sanitario sulle abitudini sul fumo (range dal
39% di Ferrara al 51% di Ravenna).
La percentuale di persone interpellate dal
sanitario nelle Aree Vaste regionali è
risultata del 41% in Emilia Nord, del 44% in
Emilia Centro e del 47% in Romagna.
Romagna Emilia
Centro
62
Emilia
Nord
40
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
A quanti fumatori è stato consigliato da un operatore sanitario di
smettere di fumare? Perché?
•
Tra i fumatori, il 62% ha riferito di aver ricevuto
negli ultimi 12 mesi il consiglio di smettere di
fumare da parte di un operatore sanitario.
Consiglio di smettere di fumare da parte di operatori
sanitari e motivazione
Emilia-Romagna - Passi 2007 (n=636)*
A scopo preventivo
28
Motivi di salute
•
Il consiglio è stato dato prevalentemente a
scopo preventivo (28%).
14
Per entrambe le ragioni
18
Nessun consiglio
40
0
10
20 % 30
40
50
* Fumatori che sono stati da un medico o da un operatore
sanitario nell’ultimo anno
•
Nelle AUSL regionali non sono emerse
differenze statisticamente significative per
quanto concerne la percentuale di fumatori a
cui è stato consigliato di smettere di fumare
(range dal 52% di Cesena al 67% di Piacenza);
non sono emerse differenze a livello delle Aree
Vaste regionali.
% di fumatori a cui è stato consigliato
da un operatore sanitario di smettere di fumare
Emilia-Romagna - PASSI 2007
%
100
80
60
•
Nelle ASL partecipanti al sistema PASSI a
livello nazionale, la percentuale di fumatori che
hanno riferito di aver ricevuto consiglio di
smettere è risultata pari al 60% (58% Nord-Est
Italia).
40
20
0
PC
% di fumatori a cui è stato consigliato
da un operatore sanitario di smettere di fumare
Distribuzione territoriale - PASSI 2007
80
60
40
20
0
ER
Romagna Emilia
Centro
RA BO+IM ER
RN MO FO
RE
FE
CE
% di fumatori a cui è stato consigliato
da un operatore sanitario di smettere di fumare
Pool PASSI 2007
%
100
Emilia
Nord
PR
Pool
Italia
PASSI Nord-Est
41
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Smettere di fumare: come è riuscito l’ex fumatore e come ha tentato chi
ancora fuma
•
•
•
% delle diverse modalità di smettere di fumare
negli ex fumatori
Emilia-Romagna - Passi 2007 (n=1.380)
Fra gli ex fumatori, ben il 95% ha
dichiarato di aver smesso di fumare da
solo; solo l’1% ha riferito di aver fruito di
servizi dell’AUSL.
I valori rilevati sono in linea col dato delle
ASL partecipanti al PASSI a livello
nazionale: il 96% degli ex fumatori ha
riferito di aver smesso da solo.
Fra i fumatori, il 37% ha tentato di smettere
di fumare nell’ultimo anno (41% a livello
nazionale).
95
Da solo
Servizi Ausl
1
Servizi extra-Ausl
1
Farmaci
1
Non ricordo
1
Altro
1
0
40 % 60
20
80
100
L’abitudine al fumo in ambito domestico
•
% delle diverse regole
sul permesso di fumare a casa
Emilia-Romagna - Passi 2007 (n=1.210)
Rispetto all’abitudine al fumo nella
propria abitazione:
Non permesso
- il 70% degli intervistati ha dichiarato che
non si fuma in casa
- il 23% che si fuma in alcuni luoghi
- il 7% che si fuma ovunque.
70
Permesso in alcune zone
23
7
Permesso ovunque
0
20
% 40
60
80
La percezione del rispetto del divieto di fumare nei luoghi pubblici
•
Il 92% delle persone intervistate ha
(%) del rispetto del divieto di fumo
dichiarato che il divieto di fumare nei luoghi Frequenza percepita
nei luoghi pubblici
pubblici è rispettato sempre (71%) o quasi
Emilia-Romagna - Passi 2007* (n=1.140)
sempre (21%).
71
S em pre
•
•
•
L’8% ha invece dichiarato che il divieto non
è mai rispettato (1%) o lo è raramente
(7%).
21
Q uasi sem pre
7
A volte
1
M ai
Nelle AUSL regionali, Piacenza ha
mostrato una differenza statisticamente
significativa per quanto concerne la
percentuale di persone che ritengono sia
sempre o quasi sempre rispettato il divieto
di fumo nei luoghi pubblici (range dall’89%
di Modena al 96% di Piacenza); non sono
emerse differenze a livello delle Aree Vaste
regionali (90% in Emilia Centro e 93% in
Emilia Nord e Romagna).
0
20
40
%
60
80
100
* intervistati che sono stati in locali pubblici
negli ultimi 30 giorni
% di persone che ritengono
sempre o quasi sempre rispettato
il divieto di fumo nei luoghi pubblici
Emilia-Romagna - PASSI 2007
%
100
80
60
Nelle ASL partecipanti al sistema PASSI a
livello nazionale, il divieto di fumare nei
luoghi pubblici è rispettato sempre/quasi
sempre nell’84% dei casi (93% Nord-Est
Italia), con un evidente gradiente
territoriale.
40
20
0
PC
42
PR
FO
CE
RN
RE
ER BO+IM FE
RA
MO
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
% di persone che ritengono
sempre o quasi sempre rispettato
il divieto di fumo nei luoghi pubblici
Distribuzione territoriale - PASSI 2007
% di persone che ritengono
sempre o quasi sempre rispettato
il divieto di fumo nei luoghi pubblici
Pool PASSI 2007
%
100
80
60
40
20
0
Italia
Emilia Romagna
Nord-Est Nord
ER
Emilia
Centro
Pool
PASSI
Percezione del rispetto del divieto di fumo sul luogo di lavoro
•
•
Tra i lavoratori intervistati, l’85% ha
dichiarato che il divieto di fumare nel luogo
di lavoro è rispettato sempre (69%) o
quasi sempre (16%).
Frequenza percepita (%) del rispetto del divieto di fumo
sul luogo di lavoro
Emilia-Romagna – Passi 2007 (n= 1.214)*
Sem pre
69
Quasi sem pre
Il 15% ha dichiara che il divieto non è mai
rispettato (7%) o lo è raramente (8%).
16
A volte
8
Mai
7
0
20
40 % 60
80
*lavoratori che operano in ambienti chiusi
(escluso chi lavora solo)
•
•
Nelle AUSL regionali, non sono emerse
differenze statisticamente significative per
quanto concerne la percentuale di
lavoratori che ritengono sia sempre o quasi
sempre rispettato il divieto di fumo sul
luogo di lavoro (range dall’80% di Modena
al 90% di Ferrara); non sono emerse
differenze a livello delle Aree Vaste
regionali (84% in Emilia Nord, 86% in
Romagna e 87% in Emilia Centro).
% di lavoratori che ritengono
sempre o quasi sempre rispettato
il divieto di fumo sul luogo di lavoro
Emilia-Romagna - PASSI 2007
%
100
80
60
40
Nelle ASL partecipanti al sistema PASSI a
livello nazionale, il divieto di fumare nei
luoghi di lavoro è rispettato sempre/quasi
sempre nell’85% dei casi (88% nel NordEst), con un evidente gradiente territoriale.
20
0
FE
43
FO
PR
RN
PC
CE BO+IM ER
RE
RA MO
100
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
% di lavoratori che ritengono
sempre o quasi sempre rispettato
il divieto di fumo sul luogo di lavoro
Distribuzione territoriale - PASSI 2007
% di lavoratori che ritengono
sempre o quasi sempre rispettato
il divieto di fumo sul luogo di lavoro
Pool PASSI 2007
%
100
80
60
40
20
0
Italia
Nord-Est
Emilia
Centro
Romagna
ER
Pool
PASSI
Emilia
Nord
Conclusioni e raccomandazioni
In Emilia-Romagna, come a livello nazionale, si stima che circa una persona su tre sia
classificabile come fumatore; in particolare le prevalenze più alte e preoccupanti si riscontrano in
giovani e adulti nella fascia 18-49 anni.
Quasi due fumatori su tre hanno riferito di aver ricevuto il consiglio di smettere, evidenziando un
accettabile livello di attenzione al problema da parte degli operatori sanitari, anche se migliorabile.
La maggior parte degli ex fumatori ha dichiarato di aver smesso di fumare da solo; un numero
veramente esiguo ha smesso di fumare grazie all’ausilio di farmaci, gruppi di aiuto ed operatori
sanitari. Questa situazione sottolinea la necessità di un ulteriore consolidamento del rapporto tra
operatori sanitari e pazienti, per valorizzare al meglio l’offerta di opportunità di smettere di fumare
presente a livello delle AUSL regionali.
Le criticità evidenziate sono state individuate tra le priorità d’intervento del recente Piano
Tabagismo regionale del 2008.
L’esposizione al fumo passivo in abitazioni, luoghi pubblici e di lavoro rimane un aspetto rilevante
da mantenere monitorato nel tempo.
44
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Stato nutrizionale e abitudini alimentari
Lo stato nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione;
l’eccesso di peso rappresenta un fattore di rischio rilevante per le principali patologie croniche
(cardiopatie ischemiche, alcuni tipi di neoplasia, ictus, ipertensione, diabete mellito) ed è correlato
con una riduzione di aspettativa e qualità di vita nei paesi industrializzati.
Le persone vengono classificate in 4 categorie in base al valore dell’Indice di massa corporea
(Body Mass Index o BMI), calcolato dividendo il peso in kg per la statura in metri elevata al
quadrato: sottopeso (BMI <18,5), normopeso (BMI 18,5-24,9), sovrappeso (BMI 25,0-29,9), obese
(BMI ≥ 30).
Ad alcuni alimenti è riconosciuto un ruolo protettivo: è ormai evidente per esempio la protezione
rispetto alle neoplasie associata all’elevato consumo di frutta e verdura. Per questo motivo ne
viene consigliato il consumo tutti i giorni: l’adesione alle raccomandazioni internazionali prevede il
consumo di almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno (“five a day”).
Qual è lo stato nutrizionale della popolazione?
Situazione nutrizionale della popolazione
Emilia-Romagna - PASSI 2007
•
•
In Emilia-Romagna il 4% delle persone
intervistate risulta sottopeso, il 54%
normopeso, il 31% sovrappeso e l’11%
obeso.
60
(n=2.449)
54
40
31
%
20
Complessivamente si stima che il 42%
della popolazione presenti un eccesso
ponderale.
11
4
0
Sottopeso
Normopeso
Sovrappeso
Obeso
Quante e quali persone sono in eccesso ponderale ?
•
•
L’eccesso ponderale è
significativamente più
frequente:
col crescere dell’età
negli uomini (50% vs
35%)
nelle persone con basso
livello di istruzione
Non si sono rilevate
differenze rispetto alle
condizioni economiche.
Analizzando con una
opportuna tecnica statistica
(regressione logistica)
l’effetto di ogni singolo
fattore in presenza di tutti gli
altri, le significatività rilevate
si mantengono.
Caratteristiche
Popolazione con eccesso ponderale
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=2.449)
Sovrappeso
% (IC95%)
Totale
Obesi
% (IC95%)
31,4
29,5-33,4
11,2
9,8-12,5
18 - 34
35 - 49
50 - 69
17,3
31,4
42,8
14,2-20,4
28,0-35,0
39,3-46,3
5,2
10,5
16,7
3,4-7,0
8,2-12,8
14,1-19,3
uomini
donne
38,3
24,6
35,3-41,2
22,0-27,1
11,8
10,5
9,9-13,8
8,6-12,4
nessuna/elementare 44,1
media inferiore
35,7*
media superiore
27,3
laurea
22,6
Difficoltà economiche
molte
31,3
qualche
32,4
nessuna
30,9
38,3-49,9
31,9-39,5
24,4-30,1
17,7-27,7
20,8
13,2
8,7
5,0
16,1-25,6
10,5-15,9
6,8-10,6
2,4-7,6
24,7-37,9
29,0-35,8
28,2-33,5
14,1
12,8
9,6
9,3-19,0
10,4-15,2
7,9-11,4
Classi di età
Sesso
Istruzione
La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla prima modalità di ciascuna
caratteristica (es. donne rispetto agli uomini)
La sottolineatura con asterisco indica una differenza al limite della significatività statistica
45
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
•
Nelle AUSL della Regione non sono emerse
differenze statisticamente significative relative
all’eccesso ponderale (range dal 38% di
Parma al 48% di Ferrara); nelle Aree Vaste
regionali la percentuale di persone con
eccesso ponderale è risultata pari al 41% in
Emilia Nord, 43% in Romagna e 45% in Emilia
Centro.
•
% persone in eccesso ponderale
Emilia-Romagna - PASSI 2007
%
60
50
40
30
20
Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a
livello nazionale, il 43% degli intervistati ha
presentato un eccesso ponderale (32% in
sovrappeso e 11% obesi), nel Nord-Est Italia il
40% (30% in sovrappeso e 10% obesi);
relativamente all’eccesso ponderale è
presente un evidente gradiente territoriale.
10
0
FE
RA M O BO+IM FO
ER RN
CE
RE P C
% persone in eccesso ponderale
% persone in eccesso ponderale
Distribuzione territoriale - PASSI 2007
Pool PASSI 2007
PR
%
60
50
40
30
20
10
0
Emilia Romagna Pool
Centro
PASSI
ER
Emilia
Italia
Nord Nord-Est
Come considerano il proprio peso le persone intervistate?
Percezione della proprio peso
•
Emilia-Romagna - PASSI 2007
La percezione che la persona ha del
proprio peso è un aspetto importante da
considerare in quanto condiziona un
eventuale cambiamento nel proprio stile di
vita.
(n=2.441)
94
100
83
80
•
La percezione del proprio peso non sempre
coincide con il BMI calcolato sulla base di
peso ed altezza riferiti dagli stessi
intervistati: in Emilia-Romagna si osserva
un’alta coincidenza tra percezione del
proprio peso e BMI negli obesi (94%) e nei
normopeso (83%); tra le persone in
sovrappeso invece ben il 42% ritiene il
proprio peso giusto e l’1% troppo basso.
57
60
42
%
40
20
10
7
1
5
1
0
Sotto/
normopeso
Peso troppo alto
Peso troppo basso
46
Sovrappeso
Obeso
Peso più o meno giusto
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Come considerano la propria alimentazione le persone intervistate?
Quello che mangia fa bene alla sua salute?
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=2.428)
100
• In Emilia-Romagna l’85% degli intervistati
ritiene di avere una alimentazione positiva
per la propria salute (“Sì, abbastanza” o
“Sì, molto”) in particolare:
80
70
69
60
60
%
40
29
19
12
20
- l’88% delle persone sottopeso/normopeso
- l’85% dei sovrappeso
- il 71% degli obesi.
15
15
11
0
Sotto/
normopeso
Sì molto
Sovrappeso
Obeso
Sì abbastanza
Per niente
Quante persone mangiano almeno 5 porzioni di frutta e verdura
al giorno (“five a day”)?
Numero di porzioni di frutta e verdura consumate al giorno
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=2.451)
•
•
•
In Emilia-Romagna il 97% degli
intervistati ha dichiarato di
mangiare frutta e verdura almeno
una volta al giorno: il 37% ha
riferito di mangiare 3-4 porzioni al
giorno e solo l’11% le 5 porzioni
raccomandate.
L’abitudine a consumare 5 o più
porzioni di frutta e verdura al
giorno è più diffusa
- nelle persone sopra ai 50 anni
- nelle donne (13%)
- nelle persone con basso livello
d’istruzione (14%)
- nelle persone obese (16%).
Non emergono differenze legate
alla condizione economica.
Analizzando con una opportuna
tecnica statistica (regressione
logistica) l’effetto di ogni singolo
fattore in presenza di tutti gli altri,
l’adesione al “five a day” rimane
significativamente associata con
età maggiore, sesso femminile ed
eccesso ponderale.
60
49
37
40
20
%
11
3
0
0 porzioni
1-2 porzioni 3-4 porzioni
5 o più
porzioni
Consumo di frutta e verdura
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=2.451)
Caratteristiche
Totale
Classi di età
Adesione al
“5 a day”° % (IC95%)
11,4
10,0-12,7
18 - 34
35 - 49
50 - 69
7,9
10,8*
14,7
5,7-10,1
8,6-13,1
12,2-17,3
uomini
donne
9,4
13,4
7,6-11,1
11,3-15,5
nessuna/elementare
media inferiore
media superiore
laurea
13,6
10,6
11,0
12,1
9,5-17,6
8,2-13,0
8,9-13,1
8,3-15,9
molte
qualche
nessuna
11,7
11,6
11,2
7,1-16,4
9,3-14,0
9,4-13,0
sotto/normopeso
sovrappeso
obeso
10,8
10,7
16,1*
9,0-12,6
8,4-13,0
11,3-21,0
Sesso
Istruzione
Difficoltà
economiche
Stato nutrizionale
° Consumo di almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdura
La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla prima
modalità di ciascuna caratteristica (es. donne rispetto agli uomini)
La sottolineatura con asterisco indica una differenza al limite della
significatività statistica
47
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
% persone che aderiscono al “five a day”
•
•
Emilia-Romagna - PASSI 2007
Nelle AUSL della Regione la percentuale di
persone intervistate che aderisce al “five a day”
varia dall’8% di Reggio Emilia al 19% di Cesena,
valore significativamente più alto rispetto alla
media regionale; non sono emerse differenze a
livello delle Aree Vaste regionali (11% in Emilia
Nord e 12% in Romagna e Emilia Centro).
%
40
30
20
10
Tra le ASL partecipanti al sistema a livello
nazionale, aderisce al “five a day” il 10% del
campione (13% nel Nord-Est Italia).
0
CE
PR BO+IM RA
ER MO FO
PC
RN
FE
RE
% persone che aderiscono al “five a day”
% persone che aderiscono al “five a day”
Distribuzione territoriale - PASSI 2007
Pool PASSI 2007
%
40
30
20
10
0
Italia Romagna Emilia
Nord-Est
Centro
ER
Emilia
Nord
Pool
PASSI
Quante persone sovrappeso/obese ricevono consigli di perdere peso
dagli operatori sanitari e con quale effetto?
•
In Emilia-Romagna il 59% delle persone in eccesso ponderale ha riferito di aver ricevuto il
consiglio di perdere peso da parte di un medico o di un altro operatore sanitario; in particolare
hanno riferito questo consiglio il 48% delle persone in sovrappeso e l’86% delle persone
obese.
•
Nelle AUSL della Regione la percentuale di
persone intervistate in eccesso ponderale che
ha riferito di aver ricevuto il consiglio varia dal
44% di Ferrara al 68% di Bologna-Imola
(valore significativamente più alto rispetto alla
media regionale); non sono emerse differenze
a livello delle Aree Vaste regionali (55% in
Emilia-Nord, 56% in Romagna e 61% in Emilia
Centro).
•
Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a
livello nazionale, il 57% delle persone in
eccesso ponderale ha riferito di aver ricevuto
questo consiglio (in particolare il 48% delle
persone in sovrappeso e l’81% delle persone
obese); nel Nord-Est Italia i valori sono
rispettivamente 55%, 45% e 82%.
48
% di persone in sovrappeso/obese
che hanno ricevuto il consiglio di perdere peso
da un operatore sanitario
Emilia-Romagna - PASSI 2007
%
100
80
60
40
20
0
BO+IM MO
FO
RN
ER
RA
PR
RE
CE
PC
FE
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
% di persone in sovrappeso/obese
che hanno ricevuto il consiglio di perdere peso
da un operatore sanitario
% di persone in sovrappeso/obese
che hanno ricevuto il consiglio di perdere peso
da un operatore sanitario
Distribuzione territoriale - PASSI 2007
Pool PASSI 2007
%
100
80
60
40
20
0
Emilia
Centro
Pool
PASSI
ER
Romagna Emilia
Italia
Nord Nord-Est
•
Il 22% delle persone in eccesso ponderale ha
riferito di seguire una dieta per perdere o
mantenere il proprio peso (19% nei sovrappeso
e 31% negli obesi).
• La proporzione di persone con eccesso
ponderale che seguono una dieta è
significativamente più alta:
- nelle donne (29% vs 17% negli uomini)
- negli obesi (31% vs 19% nei sovrappeso)
- in coloro che hanno una percezione corretta
del proprio peso e lo ritengono “troppo alto”
(22% vs 16%)
- in coloro che hanno ricevuto il consiglio da
parte di un operatore sanitario (31% vs 12%).
Attuazione della dieta in rapporto a percezione del
proprio peso e ai consigli degli operatori sanitari
Emilia-Romagna - PASSI 2007
(n=1.054)
40
31
30
22
% 20
16
12
10
0
corretta percezione
del proprio peso
Si
consiglio
No
Quante persone sovrappeso/obese ricevono consigli di fare attività
fisica dagli operatori sanitari e con quale effetto?
•
•
•
•
In Emilia-Romagna il 24% delle persone in eccesso ponderale è sedentario (20% nei
sovrappeso e 33% negli obesi). Il 42% delle persone in eccesso ponderale ha riferito di aver
ricevuto il consiglio di fare attività fisica da parte di un medico o di un altro operatore sanitario;
in particolare hanno ricevuto questo consiglio il 38% delle persone in sovrappeso e il 51% di
quelle obese.
Tra le persone in eccesso ponderale che hanno riferito il consiglio, il 79% pratica un’attività
fisica almeno moderata, rispetto al 74% di chi non l’ha ricevuto.
% di persone in eccesso ponderale che hanno ricevuto
Nelle AUSL regionali, la percentuale di
il consiglio di fare attività fisica
persone intervistate che ha riferito di aver
Emilia-Romagna - PASSI 2007
ricevuto il consiglio varia dal 20% di
Piacenza (valore significativamente più
80
basso rispetto la media regionale) al 57% di
%
Forlì; non sono emerse differenze a livello
60
delle Aree Vaste regionali.
Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a
40
livello nazionale, il 37% delle persone in
eccesso ponderale ha riferito di aver ricevuto
20
questo consiglio, in particolare il 33% delle
persone in sovrappeso e il 45% degli obesi;
0
FO BO+IMMO RE ER RA FE CE PR RN PC
nel Nord-Est Italia i valori sono
rispettivamente 39%, 35% e 48%.
49
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
% di persone in eccesso ponderale che hanno ricevuto
il consiglio di fare attività fisica
% di persone in eccesso ponderale che hanno ricevuto
il consiglio di fare attività fisica
Distribuzione territoriale - PASSI 2007
Pool PASSI 2007
%
80
60
40
20
0
Emilia
Centro
ER Romagna Emilia
Italia
Pool
Nord Nord-Est PASSI
Quante persone hanno cambiato peso nell’ultimo anno?
Cambiamenti ponderali negli ultimi 12 mesi
• In Emilia-Romagna il 20% degli
intervistati ha riferito di essere aumentato
di almeno 2 kg di peso nell’ultimo anno.
• La proporzione di persone aumentate di
peso nell’ultimo anno è più elevata:
- nella fascia 18-34 anni (25% vs 20%
35-49 anni e 18% 50-69 anni)
- nelle persone già in eccesso ponderale
(24% obesi e il 27% sovrappeso vs
16% normopeso).
• Non sono emerse differenze rilevanti tra
donne (22%) e uomini (19%).
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=2.411)
80
sotto/normopeso
sovrappeso
obeso
60
%
40
20
0
perso +2Kg
stabile
aumentato +2Kg
Conclusioni e raccomandazioni
In letteratura è ampiamente documentata una sottostima nel rilevare la prevalenza dell’eccesso
ponderale attraverso indagini telefoniche analoghe a quelle condotte nel sistema di Sorveglianza
PASSI; nonostante questa verosimile sottostima, in Emilia-Romagna quasi una persona adulta su
due presenta un eccesso ponderale.
Una particolare attenzione nei programmi preventivi va posta, oltre alle persone obese, alle
persone in sovrappeso. In questa fascia di popolazione emerge infatti una sottostima del rischio
per la salute legato al proprio peso: meno di una persona su due percepisce il proprio peso come
“troppo alto”, la maggior parte giudica la propria alimentazione in senso positivo e quasi una
persona su quattro è aumentata di peso nell’ultimo anno.
La dieta per ridurre o controllare il peso è praticata solo dal 22% delle persone in eccesso
ponderale, mentre è più diffusa la pratica di un’attività fisica moderata (79%).
La maggior parte delle persone consuma giornalmente frutta e verdura: circa la metà ne assume
oltre 3 porzioni, ma solo una piccola quota assume le 5 porzioni al giorno raccomandate per
un’efficace prevenzione delle neoplasie.
I risultati indicano la necessità di interventi multisettoriali per promuovere un’alimentazione corretta
accompagnata da un'attività fisica svolta in maniera costante e regolare; per aumentare l’efficacia
degli interventi appare fondamentale l'approccio multidisciplinare, nel quale la Sanità Pubblica
gioca un ruolo importante nel promuovere alleanze e integrazioni.
Rilevante risulta inoltre il consiglio ed il sostegno del Medico di Medicina Generale, spesso il primo
operatore a confrontarsi con il problema legato al peso del proprio assistito.
50
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Consumo di alcol
Nonostante l’enorme impatto sulla salute pubblica per i rischi connessi ad un suo uso eccessivo, il
problema alcol rimane attualmente sottostimato: all’accettazione sociale del bere si aggiunge una
marcata comunicazione commerciale che spesso copre i messaggi della prevenzione.
In Europa si stima che l'alcol uccida circa 115.000 persone l'anno e 25.000 in Italia: cirrosi epatica
e incidenti stradali sono le principali cause di morte alcol-correlate.
L’alcol è una sostanza tossica dannosa per l’organismo: non è fissato un livello soglia di “non
pericolosità” e studi recenti confutano la considerazione diffusa che un consumo leggero di alcolici
sia benefico per la salute e protegga il cuore. L’abuso di alcol porta più frequentemente a
comportamenti a rischio per se stessi e per gli altri (quali ad esempio guida pericolosa di
autoveicoli, infortuni e lavoro in condizioni psico-fisiche inadeguate, comportamenti sessuali a
rischio, violenza); il danno causato dall'alcol si estende pertanto alle famiglie e alla collettività.
Si stima che i problemi di salute indotti dal consumo/abuso di prodotti alcolici siano responsabili del
9% della spesa sanitaria.
Il Piano Nazionale Alcol e Salute si propone di coordinare tutte le attività di prevenzione per ridurre
i danni causati dall’alcol. L’emergere infatti di nuove culture del bere (dallo sballo del fine settimana
alla moda degli aperitivi) sollecita la realizzazione di sistemi di monitoraggio adeguati a orientare le
azioni, per contribuire in maniera efficace alla riduzione del rischio alcol-correlato sia nella
popolazione generale sia nei sottogruppi target più vulnerabili.
Secondo la definizione dell’OMS, le persone a rischio particolare di conseguenze sfavorevoli per
l’alcol sono i forti consumatori (più di 3 unità alcoliche al giorno per gli uomini e più di 2 per le
donne), le persone che bevono abitualmente fuori pasto e quelle che indulgono in grandi bevute o
binge drink (consumo di almeno una volta al mese di 6 o più unità di bevanda alcolica in un’unica
occasione). L’unità alcolica corrisponde ad una lattina di birra o un bicchiere di vino o un
bicchierino di liquore.
Quante persone consumano alcol?
Consumo di alcol (ultimo mese)
•
•
•
•
In Emilia-Romagna la percentuale di
persone intervistate che ha riferito di
aver bevuto nell’ultimo mese almeno
una unità di bevanda alcolica è
risultata del 69%.
Si sono osservate percentuali più alte di
consumo:
- nella fascia 18-24 anni e 35-49 anni
- negli uomini
- nelle persone con livello di istruzione
alto e senza difficoltà economiche.
Analizzando con una opportuna tecnica
statistica (regressione logistica) l’effetto
di ogni singolo fattore in presenza di
tutti gli altri, si mantiene la significatività
per sesso maschile, livello d’istruzione
più elevato e assenza di difficoltà
economiche.
Il 57% degli intervistati ha riferito di
consumare alcol durante tutta la
settimana, mentre il 43%
prevalentemente durante il fine
settimana.
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=2.446)
Caratteristiche
Persone che hanno bevuto almeno
un’unità di bevanda alcolica° %(IC95%)
Totale
69,4
67,5-71,3
18 - 24
25 - 34
35 - 49
50 - 69
76,6
69,7
71,2
65,7
70,3-82,9
65,2-74,2
68,1-74,2
62,5-68,9
uomini
donne
83,1
55,7
80,8-85,4
52,7-58,7
nessuna/elementare
media inferiore
media superiore
laurea
53,4
70,7
72,5
72,3
47,6-59,2
67,2-74,2
69,6-75,4
67,0-77,6
61,7
64,3
74,1
54,9-68,6
60,9-67,8
71,6-76,6
Classi di età
Sesso
Istruzione
Difficoltà economiche
molte
qualche
nessuna
°una unità di bevanda alcolica equivale a una latti na di birra o un
bicchiere di vino o un bicchierino di liquore.
La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla prima
modalità di ciascuna caratteristica (es. donne rispetto agli uomini)
51
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
•
•
Nelle AUSL della Regione emerge un minore
consumo statisticamente significativo a Ferrara
ed uno maggiore a Rimini rispetto al dato medio
regionale (range dal 56% di Ferrara al 78% di
Rimini); nell’Area Vasta Emilia Centro si è
riscontrato un minor consumo (64%) rispetto alle
altre Aree Vaste (Emilia Nord 71% e Romagna
73%) e alla Regione.
Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a livello
nazionale, la percentuale di bevitori è del 61%,
mentre nel Nord-Est Italia sale al 70%; è
presente un evidente gradiente territoriale.
Percentuale di persone che hanno bevuto almeno
un'unità alcolica nell'ultimo mese
Emilia-Romagna - PASSI 2007
%
100
80
60
40
20
0
RN
RE
MO
PR
RA
CE
ER
FO BO+IM PC
FE
Percentuale di persone che hanno bevuto almeno
un'unità alcolica nell'ultimo mese
Percentuale di persone che hanno bevuto almeno
un'unità alcolica nell'ultimo mese
Distribuzione territoriale - PASSI 2007
Pool PASSI 2007
%
100
80
60
40
20
0
Romagna Emilia
Nord
Italia
Nord-Est
ER
Emilia
Centro
Pool
PASSI
Quanti sono bevitori a rischio?
•
Complessivamente il 18% degli intervistati
può essere ritenuto un consumatore a
rischio (forte bevitore e/o bevitore fuori
pasto e/o bevitore “binge”).
- l’8% può essere considerato un bevitore
“binge” (ha bevuto cioè nell’ultimo mese
almeno una volta 6 o più unità di
bevande alcoliche in una sola
occasione).
- il 9% ha riferito di aver bevuto nell’ultimo
mese prevalentemente o solo fuori
pasto.
- il 5% può essere considerato un forte
bevitore (più di 3 unità/giorno per gli
uomini e più di 2 unità/giorno per le
donne).
Bevitori a rischio* per categorie
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=2.437)
18
Bevitori a rischio
8
"Binge"
9
Fuori pasto
5
Forte bevitore
0
10
20
%
30
40
50
* I bevitori a rischio possono essere presenti in più di una delle tre categorie di
rischio (fuoripasto/binge/forte bevitore)
52
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
•
•
Nelle AUSL regionali non sono emerse
differenze statisticamente significative per le
modalità di assunzione dell’alcol ritenute a
rischio anche per la limitata numerosità (range
dal 17% di Parma al 28% di Bologna e Imola);
il consumo a rischio è sovrapponibile nelle
Aree Vaste (18% in Romagna e Emilia Centro
e 19% in Emilia Nord).
Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a
livello nazionale, la percentuale di bevitori a
rischio è risultata del 16% (4% consumo forte,
7% consumo binge, 8% consumo fuori pasto)
con un evidente gradiente territoriale. Nel
Nord-Est Italia si sale al 22% (6% consumo
forte, 11% consumo binge, 12% consumo fuori
pasto).
Percentuale di bevitori a rischio
Emilia-Romagna - PASSI 2007
%
40
30
20
10
0
CE
PR
PC BO+IM FO
ER MO RE
RA
RN
Percentuale di bevitori a rischio
Percentuale di bevitori a rischio
Distribuzione territoriale - PASSI 2007
Pool PASSI 2007
FE
%
40
30
20
10
0
Italia
Nord-Est
Emilia
Nord
ER
Romagna
Emilia
Centro
Pool
PASSI
Quali sono le caratteristiche dei bevitori “binge”?
Consumo “binge”° (ultimo mese)
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=2.434)
bevitori “binge”°
% (IC95%)
7,7
6,5–8,8
Caratteristiche
•
Questo modo di consumo di alcol
ritenuto ad alto rischio riguarda l’8%
degli intervistati e risulta
significativamente più diffuso:
-
tra i più giovani nella fascia di 18-24
anni (18%)
negli uomini (13% vs 2% nelle
donne).
Non si rilevano differenze significative
riguardo il livello di istruzione e le
condizioni economiche.
Totale
Classi di età
18 - 24
25 - 34
35 - 49
50 - 69
18,2
8,0
8,6
4,0
12,4-24,0
5,4-10,6
6,6-10,7
2,6-5,4
uomini
donne
12,9
2,4
10,9-15,0
1,5-3,4
4,6
9,0
7,9
6,9
2,0-7,2
6,8-11,3
6,1-9,7
3,8-10,1
8,2
7,4
7,8
4,2-12,1
5,5-9,2
6,2-9,4
Sesso
Istruzione
nessuna/elementare
media inferiore
media superiore
laurea
Difficoltà economiche
molte
qualche
nessuna
°consumatore binge: ha bevuto nell’ultimo mese alme no una volta 6 o
più unità di bevande alcoliche in una sola occasione
La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla prima
modalità di ciascuna caratteristica (es. donne rispetto agli uomini)
53
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Percentuale di bevitori "binge"
•
•
Emilia-Romagna - PASSI 2007
Nelle AUSL regionali la percentuale di
bevitori “binge” mostra differenze
statisticamente significative solo per Ferrara
(range dal 4% di Ferrara all’11% di Parma);
non si sono riscontrate differenze per il
consumo binge a livello di Aree Vaste
regionale (7% in Emilia Centro e Romagna e
8% in Emilia Nord).
%
40
30
20
10
Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a
livello nazionale, la percentuale di bevitori
binge è risultata del 7% (11% nel Nord-Est
Italia).
0
PR
CE BO+IM MO
ER
RE
FO
RA
PC
Percentuale di bevitori "binge"
Percentuale di bevitori "binge"
Distribuzione territoriale - PASSI 2007
Pool PASSI 2007
RN
FE
%
40
30
20
10
0
Italia
Nord-Est
Emilia
Nord
ER
Emilia
Centro
Pool Romagna
PASSI
A quante persone sono state fatte domande in merito al loro consumo
di alcol da parte di un operatore sanitario?
•
% bevitori a rischio* che hanno ricevuto
il consiglio di bere meno da un operatore sanitario°
In Emilia-Romagna solo il 15% degli
intervistati ha riferito che un medico o un
altro operatore sanitario si è informato sui
comportamenti in relazione al consumo di
alcol.
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=1.260)
Bevitori a rischio
6
Forti bevitori
•
Solo il 3% ha riferito di aver ricevuto il
consiglio di bere meno; tra i bevitori a
rischio questa percentuale è del 6%. In
particolare:
12% nei forti bevitori,
8% nei bevitori “binge”
2% nei bevitori fuori pasto
12
8
Bevitori "binge"
Bevitori fuori pasto
2
0
10
20
%
30
40
50
* I bevitori a rischio possono essere presenti in più di una delle tre categorie di
rischio (fuori pasto/binge/forte bevitore)
° al netto di chi non è stato dal medico negli ulti mi 12 mesi
54
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
•
Tra le AUSL della Regione, Piacenza ha mostrato
una percentuale di persone cui il medico ha
chiesto informazioni sul consumo di alcol
significativamente inferiore rispetto al valore
regionale (range dal 5% di Piacenza al 21% di
Forlì); nelle Aree Vaste regionali i valori sono
risultati del 13% in Emilia Nord, 16% in Emilia
Centro e 17% in Romagna.
Percentuale di persone a cui un operatore sanitario
ha chiesto informazioni sul consumo di alcol
Emilia-Romagna - PASSI 2007
%
40
30
•
Nelle ASL partecipanti al sistema a livello
nazionale, il 16% del campione ha riferito che un
operatore sanitario si è informato sul consumo
dell’alcol; il 9% dei consumatori a rischio ha riferito
di aver ricevuto il consiglio di ridurre il consumo da
parte di un operatore sanitario. Nel Nord-Est Italia
l’attenzione al problema è più alta: il 18% ha
riferito l’attenzione dell’operatore sanitario alle
proprie abitudine di consumo ed il 6% dei
consumatori a rischio ha riferito di aver ricevuto il
consiglio.
20
10
0
FO BO+IM CE
RN
MO
RA
PR
ER
RE
FE
PC
Percentuale di persone a cui un operatore sanitario
ha chiesto informazioni sul consumo di alcol
Percentuale di persone a cui un operatore sanitario
ha chiesto informazioni sul consumo di alcol
Distribuzione territoriale - PASSI 2007
Pool PASSI 2007
%
40
30
20
10
0
Italia
Romagna
Nord-Est
Emilia
Centro
Pool
PASSI
ER
Emilia
Nord
Conclusioni e raccomandazioni
In Emilia-Romagna si stima che circa tre persone su quattro di 18-69 anni consumino bevande
alcoliche e una su cinque abbia abitudini di consumo considerabili a rischio per quantità o modalità
di assunzione.
I risultati sottolineano l’importanza di diffondere maggiormente la percezione del rischio collegato
al consumo dell’alcol sia nella popolazione generale - aumentandone il livello di informazione e
consapevolezza - sia negli operatori sanitari che raramente si informano sulle abitudini dei loro
assistiti in relazione all’alcol e pure raramente consigliano di moderarne l’uso nei bevitori a rischio.
Le strategie d’intervento, come per il fumo, devono mirare a realizzare azioni coordinate
nell’ambito delle attività di informazione/educazione (con il coinvolgimento di famiglia, scuola e
società) supportate dai mass-media. Le azioni devono essere finalizzate da un lato a promuovere
comportamenti rispettosi della sicurezza (es. limite dei 0,5 gr/litro di alcolemia per la guida) e
dall’altro all’offerta di sostegno efficace per chi desidera uscire dalla dipendenza alcolica.
55
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Sicurezza stradale
Gli incidenti stradali rappresentano un problema di sanità pubblica prioritario nel nostro Paese:
sono infatti la principale causa di morte e di disabilità nella popolazione sotto ai 40 anni.
L’obiettivo dell’Unione Europea è dimezzare nel 2010 il numero di morti da incidente stradale
rispetto al 2000.
Nel 2006 in Italia sono stati registrati oltre 238.000 incidenti stradali con circa 5.670 morti e
330.000 feriti; agli incidenti stradali sono inoltre imputabili annualmente circa 170.000 ricoveri
ospedalieri, 600.000 prestazioni di pronto soccorso e 20.000 casi di invalidità.
In Emilia-Romagna nel 2006 gli incidenti stradali sono stati quasi 24.000 (-8% rispetto al 2000)
con 539 morti (-37%) e 33.235 feriti (-8%).
Gli incidenti stradali più gravi sono spesso provocati dall’alcol: oltre un terzo della mortalità sulle
strade è attribuibile alla guida sotto l’effetto dell’alcol. A livello preventivo, oltre agli interventi a
livello ambientale-strutturale, sono riconosciute come azioni di provata efficacia il controllo della
guida sotto l’effetto dell’alcol o di sostanze stupefacienti e l’utilizzo dei dispositivi di sicurezza
(casco, cinture e seggiolini).
L’uso dei dispositivi di sicurezza
Uso dei dispositivi di sicurezza*
Percentuale di persone che usano il casco sempre
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=2.437)
Emilia-Romagna - PASSI 2007
C int ura a nt e rio re
s e m pre
%
100
87
80
C int ura po s t e rio re
s e m pre
24
60
40
98
C a s c o s e m pre
20
0
20
40
%
60
80
0
100
RA FO CEBO+IMRN MO ER FE PR PC RE
*tra coloro che dichiarano di utilizzare
l’automobile e/o la moto
•
In Emilia-Romagna la percentuale di intervistati
che ha riferito di usare sempre i dispositivi di
sicurezza è risultata pari al:
-
•
Percentuale di persone che usano
la cintura anteriore sempre
Emilia-Romagna - PASSI 2007
%
100
80
98% per l’uso del casco
87% per la cintura anteriore di sicurezza
24% per l’uso della cintura posteriore.
60
40
20
L’utilizzo dei dispositivi di sicurezza ha
mostrato alcune differenze a livello aziendale:
per il casco il range varia dal 91% di
Reggio-Emilia al 100% di Ravenna, Forlì
e Cesena.
per la cintura anteriore è
significativamente inferiore a Ravenna
(range dal 77% di Ravenna al 90% di
Bologna-Imola e Rimini)
per la cintura posteriore è
significativamente inferiore a Rimini
(range dal 13% di Rimini al 28% di
Bologna e Imola), ma l’uso è molto basso
in tutte le AUSL.
0
RNBO+IMCE FO MO FE PR ER RE PC RA
Percentuale di persone che usano
la cintura posteriore sempre
Emilia-Romagna - PASSI 2007
%
100
80
60
40
20
0
CE BO+IM RE FE
56
FO
ER P C PR RA M O RN
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
•
A livello delle Aree Vaste regionali l’andamento relativo all’utilizzo dei dispositivi di sicurezza è
risultato sovrapponibile.
•
Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, la percentuale di persone che si
stima utilizzare i diversi dispositivi di sicurezza è risultata inferiore al dato regionale: 92% per il
casco, 82% per la cintura anteriore e 19% per la cintura posteriore; nel Nord-Est Italia si sono
registrati valori sovrapponibili a quelli regionali (97%, 89%, 29%). Nell’utilizzo di tutti i tipi di
dispositivi di sicurezza è presente un evidente gradiente territoriale.
Percentuale di persone che usano il casco sempre
Percentuale di persone che usano il casco sempre
Distribuzione territoriale - PASSI 2007
Pool PASSI 2007
%
100
80
60
40
20
0
Romagna Emilia
Centro
ER
Emilia
Italia
Pool
Nord Nord-Est PASSI
Percentuale di persone che usano
la cintura anteriore sempre
Percentuale di persone che usano
la cintura anteriore sempre
Distribuzione territoriale - PASSI 2007
Pool PASSI 2007
%
100
80
60
40
20
0
Emilia
Italia
Centro Nord-Est
ER
Emilia Romagna Pool
Nord
PASSI
Percentuale di persone che usano
la cintura posteriore sempre
Percentuale di persone che usano
la cintura posteriore sempre
Distribuzione territoriale - PASSI 2007
Pool PASSI 2007
%
100
80
60
40
20
0
Italia
Nord-Est
Emilia
Centro
ER
Emilia
Nord
Romagna
Pool
PASSI
57
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Quante persone guidano sotto l’effetto dell’alcol?
(coloro che hanno dichiarato di aver guidato entro un’ora dall’aver bevuto almeno 2 unità di bevanda
alcolica)
•
Il 10% degli intervistati ha
dichiarato di aver guidato dopo
aver bevuto almeno due unità
alcoliche nell’ora precedente.
Guida sotto l’effetto dell’alcol°
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=1.600)
Caratteristiche
•
•
•
•
Se si considerano solo le
persone che nell’ultimo mese
hanno effettivamente guidato,
la percentuale sale al 15%.
L’abitudine a guidare sotto
l’effetto dell’alcol sembra essere
ugualmente diffusa in tutte le
classi di età, mentre è più
frequente tra gli uomini rispetto
alle donne (con differenze
statisticamente significative) e
tra le persone con molte
difficoltà economiche.
Analizzando con una opportuna
tecnica statistica (regressione
logistica) l’effetto di ogni singolo
fattore in presenza di tutti gli
altri, rimane statisticamente
significativa la differenza di
comportamento rilevata tra
uomini e donne.
Il 13% degli intervistati ha riferito
di essere stato trasportato da un
conducente che guidava sotto
effetto dell’alcol (10% a livello
delle ASL partecipanti al
sistema PASSI a livello
nazionale).
Totale
persone che riferiscono di aver
guidato sotto l’effetto dell’alcol°°
% (IC95%)
15,3
13,4-17,2
13,1
15,1
16,3
14,9
7,6-18,7
15,2-19,5
13,1-19,6
11,8-18,0
21,2
6,2
18,3-24,0
4,1-8,2
16,6
15,8
13,8
17,9
10,3-22,9
12,3-19,4
11,1-16,5
12,3-23,6
18,4
13,7
15,7
11,4-25,5
10,5-17,0
13,2-18,2
Classi di età
18 - 24
25 - 34
35 - 49
50 - 69
Sesso
uomini
donne
Istruzione
nessuna/elementare
media inferiore
media superiore
laurea
Difficoltà economiche
molte
qualche
nessuna
° il denominatore di questa analisi comprende solo le persone che nell’ultimo mese
hanno bevuto e guidato
°°coloro che dichiarano di aver guidato entro un’or a dall’aver bevuto due o più unità
di bevanda alcolica
La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla prima modalità di
ciascuna caratteristica (es. donne rispetto agli uomini)
58
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
• Tra le AUSL regionali, non sono emerse
differenze statisticamente significative
(anche in ragione della ridotta numerosità
campionaria) riguardo alla percentuale di
persone che riferiscono di aver guidato
sotto l’effetto dell’alcol (range dal 9% di
Forlì al 19% di Piacenza); a livello delle
Aree Vaste regionali la percentuale è
risultata del 12% in Romagna e del 16% in
Emilia Centro e Emilia Nord.
Percentuale di persone che riferiscono
di aver guidato sotto l'effetto dell'alcol
Emilia-Romagna - PASSI 2007
%
40
30
20
• Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a
livello nazionale, la percentuale di persone
che hanno dichiarato di aver guidato sotto
l’effetto dell’alcol è stata del 13% (16% nel
Nord-Est Italia), con un evidente gradiente
territoriale.
10
0
PC RE
Percentuale di persone che riferiscono
di aver guidato sotto l'effetto dell'alcol
FE
PRBO+IM ER RA MO CE RN FO
Percentuale di persone che riferiscono
di aver guidato sotto l'effetto dell'alcol
Distribuzione territoriale - PASSI 2007
Pool PASSI 2007
%
40
30
20
10
0
Emilia
Nord
Emilia
Italia
Centro Nord-Est
ER
Pool Romagna
PASSI
Conclusioni e raccomandazioni
L’uso dei dispositivi di sicurezza è efficace nel ridurre la gravità delle conseguenze degli incidenti
stradali. In Emilia-Romagna si registra un buon livello dell’uso del casco e della cintura anteriore,
mentre solo una persona su quattro utilizza la cintura di sicurezza posteriore.
La guida sotto l’effetto dell’alcol è associata ad un terzo delle morti sulla strada. In EmiliaRomagna il problema è piuttosto diffuso (circa un guidatore su sei è classificabile come guidatore
con comportamento a rischio per l’alcol), con coinvolgimento non solo delle classi d’età più giovani.
In letteratura risultano maggiormente studiati gli interventi rivolti ai giovani; quelli di migliore
efficacia sono gli interventi di promozione della salute nei luoghi di aggregazione giovanile (pub,
discoteche) in associazione con l’attività di controllo delle forze dell’ordine sia per il rispetto dei
limiti consentiti dell’alcolemia sia per l’utilizzo dei dispositivi di sicurezza.
I comportamenti personali sono fattori di primaria rilevanza nella sicurezza stradale e sono decisivi
per ridurre la gravità degli incidenti, ma occorre non dimenticare che per migliorare la sicurezza
stradale rimangono importanti anche gli interventi strutturali ed ambientali.
59
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Sicurezza domestica
Il tema degli incidenti domestici è divenuto importante dal punto di vista epidemiologico solo negli
ultimi anni ed è ancora poco indagato; nonostante sia riconosciuto come un problema di sanità
pubblica rilevante, non sono disponibili molte informazioni riguardo all’incidenza né alle misure di
prevenzione adottate, in particolare al livello locale.
In Italia si stimano ogni anno circa un 1.7 milioni di accessi al Pronto Soccorso, 130 mila ricoveri e
7.000 decessi da incidente domestico.
In Emilia-Romagna si stima che circa il 3% della popolazione sia vittima di un incidente domestico
con accesso al Pronto Soccorso.
I gruppi di popolazione maggiormente a rischio sono bambini e anziani, in particolare sopra gli 80
anni; il principale carico di disabilità da incidente domestico è rappresentato dagli esiti di frattura
del femore nell’anziano.
Qual è la percezione del rischio di subire un infortunio domestico?
•
•
•
•
•
•
In Emilia-Romagna la percezione del rischio
infortunistico in ambito domestico appare scarsa:
il 90% degli intervistati ha dichiarato infatti di
considerare questo rischio basso o assente.
In particolare hanno una più bassa percezione
del rischio:
- gli uomini
- le persone senza difficoltà economiche
La presenza di persone potenzialmente a rischio
(bambini e anziani) nel nucleo familiare è invece
un fattore che aumenta la percezione del rischio
di infortunio domestico.
Analizzando con una opportuna tecnica statistica
(regressione logistica) l’effetto di ogni singolo
fattore in presenza di tutti gli altri, si conferma
che la scarsa percezione del rischio di infortunio
domestico è associata significativamente al
sesso maschile, all’assenza di difficoltà
economiche e all’assenza di persone
potenzialmente a rischio in famiglia; emerge
inoltre come determinante nella scarsa
percezione del rischio il livello d’istruzione
medio/basso.
Nelle varie AUSL regionali non emergono
differenze statisticamente significative rispetto
alla bassa percezione del rischio di infortunio
domestico (range dal 82% di Forlì al 92% di
Rimini); non sono emerse differenze a livello
delle Aree Vaste regionali (89% in Emilia-Centro
e 90% in Emilia Nord e Romagna).
Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a
livello nazionale, la percentuale di persone con
una bassa percezione del rischio di infortunio
domestico è pari al 91% (91% anche nel NordEst Italia).
60
Bassa percezione del rischio infortunio domestico
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=2.447)
persone che hanno
riferito bassa possibilità
Caratteristiche
di subire un
infortunio domestico°
% (IC95%)
89,7
88,4-91,0
Totale
Età
18 - 34
35 - 49
50 - 69
90,5
88,4
90,3
88,0-92,9
86,0-90,7
88,2-92,3
Sesso
90,8-94,0
uomini
92,4
84,9-89,1
donne
87,0
Istruzione
87,2-93,9
nessuna/elementare
90,5
86,6-91,5
media inferiore
89,1
89,1-92,9
media superiore
91,0
81,7-90,2
laurea
85,9
Difficoltà economiche
79,2-89,2
molte
84,2
86,5-91,1
qualche
88,8
89,5-92,8
nessuna
91,1
Presenza in famiglia di persone potenzialmente a
rischio°°
83,5-88,5
si
86,0
90,4-93,3
no
91,8
° possibilità di subire un infortunio domestico assente o bassa
°° presenza di anziani e/o bambini
La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla prima
modalità di ciascuna caratteristica (es. donne rispetto agli uomini)
% di persone che hanno riferito bassa possibilità di
subire un infortunio domestico
Emilia-Romagna - PASSI 2007
100
%
80
60
40
20
0
RN
RA
RE
CE
PR
PC
ER
MO BO+IM FE
FO
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
% di persone che hanno riferito bassa
possibilità di subire un infortunio domestico
% di persone che hanno riferito bassa
possibilità di subire un infortunio domestico
Distribuzione territoriale - PASSI 2007
Pool PASSI 2007
%
100
80
60
40
20
0
Pool
PASSI
Italia
Nord-Est
Emilia
Nord
Romagna
ER
Emilia
Centro
Quanti hanno ricevuto informazioni per prevenire gli infortuni domestici
e da parte di chi?
Informazioni ricevute negli ultimi 12 mesi
Emilia-Romagna PASSI 2007 (n=2.448)
•
In Emilia-Romagna il 27% degli intervistati ha Caratteristiche
dichiarato di aver ricevuto negli ultimi 12
mesi informazioni per prevenire gli infortuni
Totale
domestici.
persone che dichiarano di
aver ricevuto informazioni
su prevenzione infortuni
% (IC95%)
26,5
24,7-28,4
Età
•
-
•
18 - 34
35 - 49
50 - 69
In particolare la percentuale di persone che
hanno riferito di aver ricevuto informazioni è
più elevata:
16,7
24,9
36,1
13,6-19,7
21,7-28,0
32,7-39,4
Sesso
nella classe di età 50-69 anni
nelle donne
nelle persone con livello d’istruzione
basso.
Analizzando con una opportuna tecnica
statistica (regressione logistica) l’effetto di
ogni singolo fattore in presenza di tutti gli
altri, si osserva che l’aver ricevuto
informazioni si associa significativamente ad
età (50-69 anni e 35-49 rispetto alla classe
più bassa), sesso femminile e assenza di
difficoltà economiche, mentre non è correlato
con l’aver un’alta percezione del rischio.
uomini
21,8-27,0
24,4
donne
26,0-31,4
28,7*
Istruzione
nessuna/elementare
28,6-39,9
34,2
media inferiore
21,8-28,4
25,1
media superiore
23,2-29,1
26,2
laurea
18,5-28,7
23,6
Difficoltà economiche
molte
14,8-25,9
20,4
qualche
23,2-29,6
26,4
nessuna
25,1-30,3
27,7*
Presenza in famiglia di persone potenzialmente a rischio°
si
20,5-26,5
23,5
no
26,0-30,8
28,3*
Percezione del rischio
alta
24,0-36,4
30,2
bassa
24,2-28,1
26,1
° presenza di anziani e/o bambini
La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla prima
modalità di ciascuna caratteristica (es. donne rispetto agli uomini)
La sottolineatura con asterisco indica una differenza al limite della
significatività statistica
61
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
•
•
Nelle AUSL regionali, non emergono
differenze statisticamente significative
riguardo alla percentuale di persone che
hanno riferito di aver ricevuto informazioni
negli ultimi 12 mesi sulla prevenzione degli
incidenti domestici (range dal 22% di Ferrara
al 35% di Piacenza); nelle Aree Vaste
regionali la percentuale è risultata 24% in
Emilia Centro, 27% in Emilia Nord e 29% in
Romagna.
Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a
livello nazionale, la percentuale di persone
che ha riferito di aver ricevuto le informazioni
è pari al 28% (29% nel Nord-Est Italia).
% di persone che dichiara di aver ricevuto
informazioni su prevenzione infortuni
domestici
Emilia-Romagna - PASSI 2007
%
50
40
30
20
10
0
PC
RA
RN
PR
CE
MO
ER BO+IM FO
RE
% di persone che dichiara di aver ricevuto
informazioni su prevenzione infortuni
domestici
% di persone che dichiara di aver ricevuto
informazioni su prevenzione infortuni
domestici
Distribuzione territoriale - PASSI 2007
Pool PASSI 2007
FE
%
50
40
30
20
10
0
Italia
Nord-Est
Romagna
Pool
PASSI
Emilia
Nord
ER
Emilia
Centro
Fonti di informazione
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=2.454)
•
Le principali fonti di informazione sugli
infortuni domestici sono risultate gli opuscoli
ed i mass media (28%); valori molto bassi
sono riportati per personale sanitario o
tecnici.
Opuscoli
14
Mass media
14
Tecnici
3
Medici e/o altro sanitario
2
1
Parenti/amici
0
62
5
10
%
15
20
25
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Chi ha riferito di aver ricevuto informazioni,
ha adottato misure per rendere l’abitazione più sicura?
Persone che dichiarano di aver adottato
misure di sicurezza per l’abitazione
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=512)
•
Il 26% delle persone che hanno
ricevuto informazioni sulla prevenzione
ha modificato i propri comportamenti o
adottato qualche misura per rendere
l’abitazione più sicura.
•
L’adozione di misure preventive è
risultata maggiore tra le persone con un
alta percezione del rischio di incidente
domestico.
•
Analizzando con una opportuna tecnica
statistica (regressione logistica) l’effetto
di ogni singolo fattore in presenza di
tutti gli altri, si osserva che l’aver
adottato misure di sicurezza si associa
significativamente ad un’alta
percezione del rischio e all’assenza di
difficoltà economiche.
Caratteristiche
% (IC95%)
Totale
26,4
22,2-30,6
Età
18 - 34
15,5-34,3
24,9
35 - 49
19,7-35,2
27,5
50 - 69
20,3-32,2
26,2
Sesso
uomini
19,5-31,8
25,7
donne
21,2-32,9
27,1
Istruzione
nessuna/elementare
14,2-35,2
24,7
media inferiore
19,2-34,7
26,9
media superiore
22,0-35,3
28,6
laurea
8,9-30,8
19,9
Difficoltà economiche
molte
3,7-24,2
14,0
qualche
20,6-35,1
27,8
nessuna
21,8-32,9
27,4
Presenza in famiglia di persone potenzialmente a rischio°
si
22,2-37,3
29,8
no
19,6-29,5
24,6
Percezione del rischio
alta
26,7-54,1
40,4
bassa
20,0-28,9
24,5*
° presenza di anziani e/o bambini
La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla prima
modalità di ciascuna caratteristica (es. bassa percezione del rischio
rispetto ad alta percezione)
La sottolineatura con asterisco indica una differenza al limite della
significatività statistica
•
•
Nelle AUSL regionali, non emergono
differenze statisticamente significative
riguardo all’adozione di misure preventive
tranne che per l’AUSL di Forlì (range dall’8%
di Forlì al 39% di Parma); nelle Aree Vaste
regionali la percentuale è risultata del 21% in
Romagna, 28% in Emilia Centro e 29% in
Emilia Nord.
% di persone che dichiara di aver adottato misure
di sicurezza (su chi ha ricevuto informazioni)
Emilia-Romagna - PASSI 2007
%
60
50
40
30
20
Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a
livello nazionale, la percentuale di persone
che hanno modificato comportamenti o
adottato misure preventive è del 30% (28%
Nord-Est Italia).
10
0
PR
63
FE BO+IM RE
ER
MO
RA
PC
RN
CE
FO
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
% di persone che dichiara di aver adottato misure
di sicurezza (su chi ha ricevuto informazioni)
% di persone che dichiara di aver adottato misure
di sicurezza (su chi ha ricevuto informazioni)
Distribuzione territoriale - PASSI 2007
Pool PASSI 2007
%
60
50
40
30
20
10
0
Pool
PASSI
Emilia
Nord
Italia
Nord-Est
Emilia
Centro
ER
Romagna
Conclusioni e raccomandazioni
Sebbene gli incidenti domestici siano sempre più riconosciuti come un problema emergente di
sanità pubblica, i risultati del Sistema di Sorveglianza mostrano che la maggior parte delle persone
ha una bassa consapevolezza del rischio infortunistico in ambiente domestico.
Le informazioni sulla prevenzione risultano ancora insufficienti. Si stima infatti che solo una
persona su quattro ne abbia ricevute. Prevalentemente le informazioni sono mediate da opuscoli e
mass media, solo in minima parte da operatori sanitari e tecnici.
Circa un quarto delle persone che hanno ricevuto informazioni sulla prevenzione degli infortuni
domestici, ha modificato i propri comportamenti o adottato qualche misura per rendere l’abitazione
più sicura; questo dato suggerisce che la popolazione, se adeguatamente informata, è sensibile al
problema. Si evidenzia pertanto la necessità di una maggiore attenzione alla prevenzione degli
infortuni domestici, come previsto dal Piano di Prevenzione Regionale, con la messa in campo di
un ventaglio di attività informative e preventive per migliorare la sicurezza strutturale delle
abitazioni in particolare tra i gruppi di popolazione più vulnerabili.
64
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Rischio cardiovascolare
Nel mondo occidentale le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte: in Italia
in particolare sono responsabili del 44% di tutte le morti.
I fattori correlati al rischio di malattia cardiovascolare sono numerosi (fumo, diabete, obesità,
sedentarietà, valori elevati della colesterolemia, ipertensione arteriosa): la probabilità di sviluppare
malattia dipende dalla rilevanza dei singoli fattori di rischio e dalla loro combinazione.
Valutare le caratteristiche di diffusione di queste patologie consente di effettuare interventi di sanità
pubblica mirati nei confronti di sottogruppi di popolazione specifici maggiormente a rischio.
In questa sezione si forniscono i risultati dell’indagine relativi alla diffusione di ipertensione
arteriosa e ipercolesterolemia nonché quelli riguardanti l’utilizzo da parte dei medici della carta e
del punteggio individuale per calcolare il rischio cardiovascolare.
Ipertensione arteriosa
L’ipertensione arteriosa è un fattore di rischio cardiovascolare molto diffuso che si correla con
malattie rilevanti quali ictus, infarto miocardico, scompenso cardiaco, insufficienza renale.
Il costo dell’ipertensione sia in termini di salute sia dal punto di visto economico è assai rilevante e
pertanto la prevenzione e il trattamento adeguato di questa condizione sono fondamentali: trattare
le complicanze dell’ipertensione costa, oltre tutto, circa il triplo di quanto costerebbe il trattamento
adeguato di tutti gli ipertesi.
A quando risale l’ultima misurazione della pressione arteriosa?
• In Emilia-Romagna l’86% degli intervistati
ha riferito almeno una misurazione della
pressione arteriosa negli ultimi 2 anni, il
7% più di 2 anni fa, mentre il restante 7%
non l’ha mai controllata o non ricorda a
quando risale l’ultima misurazione.
Pressione arteriosa misurata negli ultimi 2 anni
Emilia-Romagna PASSI 2007 (n= 2.451)
Caratteristiche
demografiche
Totale
Classi di età
PA misurata
negli ultimi 2 anni
% (IC95%)
86,0
84,6-87,5
18 - 34
35 - 49
50 - 69
79,7
85,9
91,2
76,4-82,9
83,4-88,5
89,3-93,2
uomini
donne
85,3
86,7
83,2-87,5
84,7-88,8
nessuna/elementare
media
superiore
laurea
Difficoltà economiche
molte
qualche
nessuna
90,2
85,4*
85,9
83,8*
86,9-93,5
82,7-88,0
83,6-88,2
79,3-88,3
85,2
86,9
87,3
83,1-87,2
84,5-89,4
82,7-92,0
• In particolare la misurazione della
pressione negli ultimi 2 anni è più diffusa:
Sesso
-
nelle fasce d’età più avanzate
nelle persone con livello istruzione
molto basso
• Analizzando con una opportuna tecnica
statistica (regressione logistica) l’effetto
di ogni singolo fattore in presenza di tutti
gli altri, si mantiene solo la significatività
per classe di età.
Istruzione
La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla prima
modalità di ciascuna caratteristica (es. persone di 35-49 anni rispetto
a quelle di 18-34 anni)
La sottolineatura con asterisco indica una differenza al limite della
significatività statistica
65
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
• Tra le AUSL regionali Parma si differenzia
significativamente per quanto concerne la
percentuale di persone a cui è stata controllata
la pressione arteriosa negli ultimi due anni
(range dall’80% di Rimini al 93% di Parma);
non sono emerse differenze significative a
livello territoriale di Aree Vaste (82% in
Romagna, 87% in Emilia Centro e 88% in
Emilia Nord).
• Nelle ASL partecipanti al sistema PASSI a
livello nazionale, la percentuale di persone
controllate negli ultimi due anni è pari all’83%
(85% Nord-Est Italia); è presente un evidente
gradiente territoriale.
Persone a cui è stata misurata
la pressione arteriosa negli ultimi due anni (%)
Emilia-Romagna - PASSI 2007
100
80
%
60
40
20
0
PR BO+IM RE
CE
PC
ER M O
FO
RA
FE
RN
Persone a cui è stata misurata
la pressione arteriosa negli ultimi due anni (%)
Persone a cui è stata misurata
la pressione arteriosa negli ultimi due anni (%)
Distribuzione territoriale - PASSI 2007
Pool PASSI 2007
100
80
%
60
40
20
0
Emilia
Nord
Emilia
Cent ro
ER
It alia
Nord-Est
Pool
PASSI
Romagna
Quante persone sono ipertese?
Persone con diagnosi riferita di ipertensione
•
•
•
In Emilia-Romagna il 21% degli
intervistati ai quali è stata misurata la
pressione arteriosa ha riferito di aver
avuto diagnosi di ipertensione.
In particolare l’ipertensione riferita risulta
più diffusa:
- al crescere dell’età (38% nella fascia
50-69 anni)
- nelle persone con livello istruzione
molto basso
- nelle persone con difficoltà
economiche
- nelle persone con eccesso ponderale.
Analizzando con una opportuna tecnica
statistica (regressione logistica) l’effetto
di ogni singolo fattore in presenza di tutti
gli altri, rimane solo la significatività per
classe di età avanzata, presenza di
difficoltà economiche ed eccesso
ponderale.
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n= 2.269)
Caratteristiche
Totale
Classi di età
Ipertesi
% (IC95%)
20,7
19,0-22,4
18 - 34
35 - 49
50 - 69
6,0
13,9
37,8
3,8-8,2
11,2-16,5
34,3-41,3
uomini
donne
21,4
20,0
19,0-23,9
17,6-22,4
nessuna/elementare
media inferiore
media superiore
laurea
Difficoltà economiche
molte
qualcuna
nessuna
Stato nutrizionale
sotto/normopeso
sovrappeso/obeso
38,3
22,5
16,6
11,7
32,4-44,3
19,1-25,9
14,1-19,1
7,8-15,6
24,3
23,3
18,4*
18,0-30,5
20,0-26,5
16,2-20,7
11,5
32,4
9,7-13,4
29,3-35,6
Sesso
Istruzione
La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla prima
modalità di ciascuna caratteristica (es. persone di 35-49 anni rispetto a
quelle di 18-34 anni)
La sottolineatura con asterisco indica una differenza al limite della
significatività statistica
66
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
•
Persone con diagnosi riferita
di ipertensione arteriosa (%)
Tra le AUSL regionali, la percentuale di
persone che riferiscono una diagnosi di
ipertensione varia dal 13% di Piacenza al
26% di Bologna e Imola; i valori nelle Aree
Vaste regionali sono pari al 19% nell’Emilia
Nord, 21% in Romagna e 24% nell’Emilia
Centro.
•
Emilia-Romagna - PASSI 2007
40
30
% 20
Nelle ASL partecipanti al sistema PASSI a
livello nazionale, la percentuale di persone
che riferiscono una diagnosi di ipertensione
è pari al 22% (21% Nord-Est Italia).
10
0
BO+IMRA CE PR ER MO FE
RE FO RN PC
Persone con diagnosi riferita
di ipertensione arteriosa (%)
Persone con diagnosi riferita
di ipertensione arteriosa (%)
Distribuzione territoriale - PASSI 2007
Pool PASSI 2007
40
30
% 20
10
0
Emilia
Centro
Pool
Italia Romagna
PASSI Nord-Est
ER
Emilia
Nord
Quante persone ipertese sono in trattamento farmacologico e quante
hanno ricevuto consigli dal medico?
• In Emilia-Romagna il 70 % degli
ipertesi ha riferito di essere
trattato con farmaci
antipertensivi.
• Indipendentemente
dall’assunzione dei farmaci,
gli ipertesi hanno dichiarato di
aver ricevuto dal medico il
consiglio di:
-
ridurre il consumo di sale (78%)
ridurre o mantenere il peso
corporeo (68%)
svolgere regolare attività fisica
(76%).
Trattamenti dell’ipertensione consigliati dal medico *
Emilia-Romagna PASSI, 2007 (n=464)
trattamento
farmacologico
70
ridurre il
consumo di sale
78
perdita/controllo
del peso
68
attività fisica
regolare
76
0
20
40
%
60
* ogni variabile considerata indipendentemente
67
80
100
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Percentuale di ipertesi in trattamento con farmaci
•
Tra le AUSL regionali, non si osservano
differenze statisticamente significative per
quanto concerne la percentuale di ipertesi in
trattamento con farmaci (range dal 63% di
Piacenza al 75% di Reggio Emilia); non sono
emerse differenze significative a livello delle
Aree Vaste regionali (68% in Emilia Centro, 71%
in Romagna e 72% in Emilia Nord).
Emilia-Romagna - PASSI 2007
100
80
60
%
40
20
•
Nelle ASL partecipanti al sistema PASSI a livello
nazionale, la percentuale di ipertesi in
trattamento farmacologico è pari al 71% (70%
Nord-Est Italia).
0
RE MO FO RN RA ER FEBO+IMPR CE PC
Percentuale di ipertesi in trattamento con farmaci
Percentuale di ipertesi in trattamento con farmaci
Distribuzione territoriale - PASSI 2007
Pool PASSI 2007
100
80
60
%
40
20
0
Emilia Pool Romagna ER
Italia Emilia
Nord PASSI
Nord-Est Centro
Conclusioni e raccomandazioni
Si stima che in Emilia-Romagna, nella fascia d’età 18-69 anni, una persona su cinque sia ipertesa;
questa proporzione aumenta fino a una persona su tre al di sopra dei 50 anni.
L’identificazione precoce delle persone ipertese grazie a controlli regolari dei valori della pressione
arteriosa (specie sopra ai 35 anni) costituisce un intervento efficace di prevenzione individuale e di
comunità. Le linee guida internazionali raccomandano la misurazione della pressione arteriosa al
di sopra dei 18 anni con periodicità non superiore a due anni nei soggetti normotesi e ad un anno
in quelli con valori borderline (pressione sistolica di 120-140 mmHg e/o diastolica di 80-90).
In Emilia-Romagna si stima che circa una persona su sette non sia stata sottoposta a misurazione
della pressione arteriosa negli ultimi due anni. Un ruolo determinante per individuare
precocemente e trattare adeguatamente i soggetti ipertesi può essere svolto dai Medici di
Medicina Generale.
L’attenzione al consumo di sale, la perdita di peso nelle persone con eccesso ponderale e l’attività
fisica costante rappresentano misure efficaci per ridurre i valori pressori, indipendentemente dalla
necessità anche di un trattamento farmacologico. Il consiglio di adottare misure comportamentali e
dietetiche per ridurre la pressione negli ipertesi viene fornito a circa due ipertesi su tre.
68
Sistema di sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Colesterolo
Una concentrazione elevata di colesterolo nel sangue rappresenta uno dei principali fattori di
rischio per cardiopatia ischemica. Nella maggior parte dei casi l’ipercolesterolemia è legata a una
non corretta alimentazione, a sovrappeso, fumo, sedentarietà e diabete, raramente è dovuta ad
un’alterazione genetica. La compresenza di fattori di rischio accresce il rischio cardiovascolare.
Si stima che una riduzione del 10% della colesterolemia totale possa ridurre la probabilità di morire
di una malattia cardiovascolare del 20% e che un abbassamento del 25% dimezzi il rischio di
infarto miocardio.
E’ possibile intervenire per ridurre la colesterolemia attraverso un’alimentazione a basso contenuto
di grassi di origine animale, povera di sodio e ricca di fibre (verdura, frutta, legumi).
Quante persone hanno effettuato almeno una volta nella vita
la misurazione del colesterolo?
•
In Emilia-Romagna l’83% degli intervistati
ha riferito di aver effettuato almeno una
volta nella vita la misurazione della
colesterolemia:
- il 59 % nel corso dell’ultimo anno
- il 15 % tra 1 e 2 anni precedenti
l’intervista
- il 9 % da oltre 2 anni.
Colesterolo misurato almeno una volta nella vita
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n= 2.541)
Caratteristiche
Totale
•
La misurazione del colesterolo è più
frequente:
- al crescere dell’età (dal 65 % della fascia
18-34 anni al 94% di quella 50-69 anni)
- nelle donne
- nelle persone con basso livello di
istruzione
- nelle persone senza alcuna difficoltà
economica.
Analizzando con una opportuna tecnica
statistica (regressione logistica) l’effetto di
ogni singolo fattore in presenza di tutti gli
altri, si mantiene la significatività per classe
di età, sesso e reddito più alto.
% (IC95%)
82,9
81,3-84,4
18 - 34
35 - 49
50 - 69
65,4
86,0
94,0
61,6-69,3
83,5-88,5
92,3-95,6
uomini
donne
80,1
85,7
77,8-82,4
83,6-87,7
nessuna/elementare
media
superiore
laurea
Difficoltà economiche
molte
qualche
nessuna
92,5
80,8
79,7
88,3
89,4-95,5
77,9-83,7
77,1-82,3
84,4-92,1
73,3
81,8*
85,2
67,1-79,5
79,0-84,5
83,2-87,2
Classi di età
Il 17 % non ricorda o non ha mai effettuato
la misurazione della colesterolemia.
•
Colesterolo misurato
Sesso
Istruzione
La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla prima
modalità di ciascuna caratteristica (es. donne rispetto agli uomini)
La sottolineatura con asterisco indica una differenza al limite della
significatività statistica
69
Sistema di sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
•
Tra le AUSL regionali Rimini si differenzia per
una più bassa percentuale di persone a cui è
stata controllata la colesterolemia (range dal
76% di Rimini all’87% di Reggio Emilia); a
livello di Aree Vaste i valori sono del 78% in
Romagna e 84% in Emilia Centro ed Emilia
Nord.
Persone a cui è stato misurato
almeno una volta il colesterolo (%)
Emilia-Romagna - PASSI 2007
100
80
60
%
40
•
Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a
livello nazionale, la percentuale di persone
controllate almeno una volta è pari al 77%
(80% Nord-Est Italia); è presente un evidente
gradiente territoriale.
20
0
RE FE CE PR MO BO+IM ER RA
PC FO RN
Persone a cui è stato misurato
almeno una volta il colesterolo (%)
Persone a cui è stato misurato
almeno una volta il colesterolo (%)
Distribuzione territoriale - PASSI 2007
Pool PASSI 2007
100
80
60
%
40
20
0
Emilia Emilia
Nord Centro
ER
Italia Romagna Pool
Nord-Est
PASSI
Quante persone hanno alti livelli di colesterolemia?
Ipercolesterolemia riferita
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n= 2.018)
•
•
•
In Emilia-Romagna il 28% degli
intervistati (ai quali è stato misurato il
colesterolo) ha riferito di aver avuto
diagnosi di ipercolesterolemia.
In particolare l’ipercolesterolemia riferita
risulta una condizione più diffusa:
- nelle classi d’età più avanzate
- nelle persone con basso livello di
istruzione.
Analizzando con una opportuna tecnica
statistica (regressione logistica) l’effetto
di ogni singolo fattore in presenza di tutti
gli altri, rimangono associazioni
significative solo con l’età e l’eccesso
ponderale.
Caratteristiche
Totale
Classi di età
Ipercolesterolemia
% (IC95%)
28,0
25,9-30,1
18 - 34
35 - 49
50 - 69
14,2
24,1
39,2
10,6-17,8
20,7-27,5
35,6-42,8
uomini
donne
27,7
28,2
24,7-30,8
25,4-31,1
37,0
29,4*
24,2
26,9*
31,1-42,9
25,4-33,3
21,1-27,4
21,2-32,6
29,2
26,6
28,7
21,7-36,6
23,1-30,2
25,9-31,5
22,4
34,8
19,7-25,1
31,5-38,2
Sesso
Istruzione
nessuna/elementare
media
superiore
laurea
Difficoltà economiche
molte
qualche
nessuna
Stato nutrizionale
sotto/normopeso
sovrappeso/obeso
La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla prima
modalità di ciascuna caratteristica (es. persone di 35-49 anni
rispetto a quelle di 18-34 anni)
La sottolineatura con asterisco indica una differenza al limite della
significatività statistica
70
Sistema di sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
• Tra le AUSL regionali non si osservano
differenze statisticamente significative
per quanto concerne la percentuale di
persone che riferiscono alti livelli di
colesterolo nel sangue anche per la
limitata numerosità (range dal 23% di
Parma al 36% di Ravenna). Nelle Aree
Vaste regionali questi valori sono pari al
25% in Emilia Centro, 28% in Emilia Nord
32% in Romagna.
• Tra le ASL partecipanti al sistema a
livello nazionale, la percentuale di
persone che riferiscono una diagnosi di
ipercolesterolemia è pari al 25% (28%
Nord-Est Italia), con un evidente
gradiente territoriale.
Persone con ipercolesterolemia riferita (%)
Emilia-Romagna - PASSI 2007
60
40
%
20
0
RA MO CE RN ER FO BO+IMRE FE PC PR
Persone con ipercolesterolemia riferita (%)
Persone con ipercolesterolemia riferita (%)
Distribuzione territoriale - PASSI 2007
Pool PASSI 2007
60
40
%
20
0
Romagna
ER
Emilia
Italia
Emilia
Pool
Nord Nord-Est Centro PASSI
Cosa è stato consigliato per trattare l’ipercolesterolemia?
• In Emilia-Romagna il 22 % delle persone con
elevati livelli di colesterolo nel sangue ha riferito
di essere in trattamento farmacologico.
• Indipendentemente dall’assunzione di farmaci,
le persone con ipercolesterolemia hanno riferito
di aver ricevuto da parte dal medico il consiglio
di:
- ridurre il consumo di carne e formaggi (79%)
- svolgere regolare attività fisica (73%)
- ridurre o controllare il proprio peso (64%)
- aumentare il consumo di frutta e verdura
(61%).
Trattamenti dell’ipercolesterolemia
consigliati dal medico*
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=575)
Minor consumo
carne/formaggi
79
Attività fisica
regolare
73
Perdita/controllo
del peso
64
Più consumo di
frutta/verdura
61
Trattamento
farmacologico
22
0
20
40 % 60
80
* ogni variabile considerata indipendentemente
71
100
Sistema di sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
• Tra le AUSL regionali non si osservano
differenze statisticamente significative per
quanto concerne la percentuale di
ipercolesterolemici in trattamento con
farmaci, anche per la ridotta numerosità
campionaria (range dal 12% di Rimini al
30% di Ravenna); non si rilevano
differenze significative nelle Aree Vaste
regionali (Emilia Centro 21%, Emilia Nord
22% e Romagna 24%).
Persone con ipercolesterolemia
in trattamento con farmaci (%)
Emilia-Romagna - PASSI 2007
60
40
%
20
• Tra le ASL partecipanti al sistema a livello
nazionale, la percentuale di persone con
colesterolo alto in trattamento è risultata
pari al 25% (22% Nord-Est Italia).
0
RA FO PR CE RE ERBO+IMFE MO PC RN
Persone con ipercolesterolemia
in trattamento con farmaci (%)
Persone con ipercolesterolemia
in trattamento con farmaci (%)
Pool PASSI 2007
Distribuzione territoriale - PASSI 2007
60
40
%
20
0
Pool Romagna ER
Italia Emilia Emilia
PASSI
Nord-Est Nord Centro
Conclusioni e raccomandazioni
Si stima che in Emilia-Romagna, nella fascia d’età 18-69 anni, circa una persona su quattro abbia
valori elevati di colesterolemia, fino a salire a oltre una persona su tre sopra ai 50 anni.
L’identificazione precoce delle persone con ipercolesterolemia grazie a controlli regolari (specie
sopra ai 40 anni) costituisce un intervento efficace di prevenzione individuale e di comunità: circa
una persona su sei non è mai stata sottoposta alla misurazione del livello di colesterolo nel sangue.
Un ruolo determinante per individuare precocemente e trattare adeguatamente i soggetti
ipercolesterolemici può essere svolto dai Medici di Medicina Generale.
Tra le persone con diagnosi di ipercolesterolemia circa una su cinque ha riferito di effettuare una
terapia farmacologia; questa non deve comunque essere considerata sostitutiva dell’adozione di
stili di vita corretti: in molti casi i valori di colesterolo nel sangue possono essere controllati
semplicemente svolgendo attività fisica regolare e/o seguendo una dieta appropriata.
Ad una proporzione di persone con ipercolesterolemia stimata tra il 60 e l’80% è stato consigliato
da un medico di adottare misure dietetiche e comportamentali; variabilità rilevata relativa ai consigli
suggerisce l’opportunità di ricorrere ad un approccio di consiglio maggiormente strutturato.
72
Sistema di sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Diabete
Il diabete mellito è una patologia cronica ampiamente diffusa in tutto il mondo; rappresenta la
quarta causa di morte e si ritiene sia destinato ad aumentare la propria diffusione in rapporto al
progressivo invecchiamento della popolazione.
In Italia si stima una prevalenza di diabete diagnosticato di circa il 4% (90% di diabete tipo 2 e 10%
di diabete tipo 1).
Il diabete è una patologia particolarmente rilevante per le numerose complicanze, tra le quali la
retinopatia diabetica (maggiore causa di cecità fra gli adulti) e la nefropatia diabetica (principale
causa di insufficienza renale cronica e dialisi).
Il diabete si associa inoltre ad un notevole aumento del rischio di malattia cardiovascolare: i tassi di
mortalità da cardiopatia ischemica nei diabetici sono almeno tre volte superiori a quelli rilevati nella
popolazione generale.
Il diabete è una patologia che determina un costo sociale molto elevato: si stima infatti che il 7%
dell’intera spesa sanitaria nazionale sia assorbito dalla popolazione diabetica; ai costi sociali si
aggiunge una riduzione della qualità della vita del paziente diabetico ed una perdita in termini di
anni di vita (mediamente 5-10 anni rispetto ai non diabetici).
Recentemente sono stati realizzati importanti progressi nel trattamento del diabete e nella
prevenzione delle sue complicanze; a tale riguardo l’adesione degli operatori sanitari è
estremamente importante, anche per favorire il riconoscimento precoce della malattia: si stima
infatti che circa il 50% dei diabetici non sia a conoscenza del proprio stato.
Qual è la prevalenza di diabetici?
Prevalenza di diabete
Emilia-Romagna - PASSI 2007
•
•
In Emilia-Romagna il 4% delle persone
intervistate ha riferito di aver avuto
diagnosi di diabete da parte di un medico.
In particolare il diabete è più diffuso:
-
al crescere dell’età (10% di prevalenza
nella classe 50-69 anni)
-
negli uomini
-
nelle persone con basso livello di
istruzione
-
nelle persone con difficoltà economiche
-
nelle persone in eccesso ponderale
(soprattutto negli obesi).
•
Analizzando con una opportuna tecnica
statistica (regressione logistica) l’effetto di
ogni singolo fattore in presenza di tutti gli
altri, si conferma una significativa
associazione per età, sesso, molte
difficoltà economiche ed eccesso
ponderale (in particolare l’obesità).
(n=1.184)
Diabete
Caratteristiche
Totale
% (IC95%)
4,4
3,5-5,3
18 - 34
35 - 49
50 - 69
0,5
1,9*
9,9
0,0-1,1
0,9-3,0
7,8-12,1
uomini
donne
5,1
3,7
3,8-6,5
2,5-4,8
13,0
4,5
2,7
1,4
8,9-17,2
2,8-6,1
1,6-3,8
0,1-2,8
6,6
6,2
2,9*
3,0-10,1
4,4-8,0
1,9-3,9
2,1
5,1
14,3
1,3-3,0
3,4-6,8
9,8-18,9
Classi di età
Sesso
Istruzione
nessuna/elementare
media inferiore
media superiore
laurea
Difficoltà economiche
molte
qualche
nessuna
Stato nutrizionale
sotto/normopeso
sovrappeso
obeso
La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla prima
modalità di ciascuna caratteristica (es. persone di 35-49 anni rispetto a
quelle di 18-34 anni)
La sottolineatura con asterisco indica una differenza al limite della
significatività statistica
73
Sistema di sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
% di persone con diabete
Emilia-Romagna - PASSI 2007
•
20
Tra le AUSL regionali Parma presenta una
prevalenza significativamente inferiore alla
media (range dall’1% di Parma al 6% di
Reggio-Emilia). Nelle Aree Vaste regionali la
prevalenza stimata di diabete è pari al 3% in
Romagna, 4% in Emilia Nord e 6% in Emilia
Centro.
%
10
•
Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a
livello nazionale, il 5% degli intervistati ha
riferito di aver avuto diagnosi di diabete (4%
Nord-Est Italia).
0
REBO+IMFE
% di persone con diabete
RA MO ER FO CE RN PC PR
% di persone con diabete
Pool PASSI 2007
Distribuzione territoriale - PASSI 2007
20
%
10
0
Emilia
Pool
Centro PASSI
ER
Italia Emilia Romagna
Nord-Est Nord
Conclusioni e raccomandazioni
La prevalenza del diabete è più elevata nelle persone sopra ai 50 anni, nelle persone con eccesso
ponderale (particolarmente negli obesi) e in quelle con difficoltà economiche.
I risultati evidenziano sottogruppi di popolazione a rischio maggiore, nei confronti dei quali mirare
gli interventi di prevenzione sia dell’insorgenza della malattia sia delle sue complicanze.
74
Sistema di sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Carta e punteggio individuale
del rischio cardiovascolare
La carta e il punteggio individuale del rischio cardiovascolare sono strumenti semplici e obiettivi
utilizzabili dal medico per stimare la probabilità che il proprio paziente ha di andare incontro a un
primo evento cardiovascolare maggiore (infarto del miocardio o ictus) nei 10 anni successivi.
I Piani della Prevenzione nazionale e regionale ne promuovono una sempre maggior diffusione
anche mediante l’organizzazione di iniziative di formazione rivolte ai medici di medicina generale.
Nella determinazione del punteggio si utilizzano i valori di sei fattori principali (sesso, presenza di
diabete, abitudine al fumo, età, valori di pressione arteriosa sistolica e colesterolemia) allo scopo di
pervenire ad un valore numerico rappresentativo del livello di rischio del paziente: il calcolo del
punteggio può essere ripetuto nel tempo, consentendo di valutare variazioni del livello di rischio
legate agli effetti di specifiche terapie farmacologiche o a variazioni apportate agli stili di vita.
Il calcolo del rischio cardiovascolare è inoltre un importante strumento per la comunicazione del
rischio individuale al paziente, anche allo scopo di promuovere la modifica di abitudini di vita
scorrette.
A quante persone è stato calcolato
il punteggio di rischio cardiovascolare?
Persone di 35-69 anni (senza patologie cardiovascolari)
a cui è stato calcolato il punteggio di rischio cardiovascolare
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n= 1.657)
• In Emilia-Romagna solo il 5% degli
intervistati nella fascia 35-69 anni ha
riferito di aver avuto il calcolo del
punteggio di rischio cardiovascolare.
• In particolare, il calcolo del punteggio di
rischio cardiovascolare è risultato più
frequente, anche se con valori sempre
molto bassi:
- nelle classi d’età più elevate
- nelle persone con almeno un fattore
di rischio cardiovascolare.
Punteggio calcolato
Caratteristiche
demografiche
% (IC95%)
Totale
Classi di età
4,8
3,6-5,9
35 - 39
40 - 49
50 - 59
60 - 69
1,1
4,2*
6,4
6,4
0,0-2,4
2,3-6,2
3,8-9,0
3,7-9,0
uomini
donne
5,0
4,5
3,4-6,7
2,9-6,2
bassa
alta
5,1
4,4
3,4-6,8
2,9-6,0
sì
no
4,6
4,9
2,9-6,4
3,4-6,5
Sesso
Istruzione
Difficoltà economiche
• Analizzando con una opportuna tecnica
statistica (regressione logistica) l’effetto
di ogni singolo fattore in presenza di
tutti gli altri, si conferma l’associazione
significativa con età e presenza di
fattore di rischio cardiovascolare.
Almeno un fattore di
rischio cardiovascolare°
si
4,4-7,3
5,9
no
0,0-1,7
0,9
° Fattori di rischio cardiovascolare considerati: f umo, ipercolesterolemia,
ipertensione, eccesso ponderale e diabete
La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla prima modalità di
ciascuna caratteristica (es. persone di 40-49 anni rispetto a quelle di 35-39 anni)
La sottolineatura con asterisco indica una differenza al limite della significatività
statistica
75
Sistema di sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
• In tutte le AUSL regionali la percentuale di
persone a cui è stato calcolato il punteggio del
rischio cardiovascolare è molto bassa (range dal
3% di Cesena all’8% di Reggio Emilia); non si
osservano differenze statistiche significative a
livello delle Aree Vaste regionali (4% in Emilia
Centro e 5% in Emilia Nord e Romagna).
• Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a
livello nazionale, la percentuale di persone
controllate negli ultimi due anni è pari al 7%
(5% nel Nord-Est Italia).
Persone a cui è stato calcolato
il punteggio del rischio cardiovascolare (%)
Emilia-Romagna - PASSI 2007
30
20
%
10
0
RE FO MO RA
ER BO+IMRN FE
PC
PR
Persone a cui è stato calcolato
il punteggio del rischio cardiovascolare (%)
Persone a cui è stato calcolato
il punteggio del rischio cardiovascolare (%)
Distribuzione territoriale - PASSI 2007
Pool PASSI 2007
CE
30
20
%
10
0
Pool
PASSI
Emilia
Italia Romagna
Nord Nord-Est
ER
Emilia
Centro
Conclusioni e raccomandazioni
La prevenzione delle malattie cardiovascolari è uno degli obiettivi del Piano della Prevenzione; la
carta o il punteggio individuale del rischio cardiovascolare sono strumenti utili per identificare le
persone a rischio, alle quali mirare trattamento e consigli specifici.
In Emilia-Romagna, come pure in ambito nazionale, questi strumenti sono ancora largamente
inutilizzati da parte dei medici; il Piano della Prevenzione prevede di promuovere la diffusione
dell’utilizzo della carta o del punteggio di rischio attraverso un percorso formativo rivolto ai medici di
medicina generale e agli specialisti già in corso di attuazione sul territorio regionale.
76
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Vaccinazione antinfluenzale
L'influenza costituisce un rilevante problema di sanità pubblica in particolare per le possibili gravi
complicanze nei soggetti a rischio (anziani e portatori di alcune patologie croniche). L’influenza è
inoltre frequente motivo di consultazione medica e di ricovero ospedaliero ed è la principale causa
di assenza dalla scuola e dal lavoro, con forti ripercussioni sanitarie ed economiche sia sul singolo
individuo sia sulla collettività.
Nei paesi industrializzati si stima che la mortalità da influenza rappresenti la 3° causa di morte per
malattie infettive, dopo AIDS e tubercolosi.
La vaccinazione antinfluenzale nei gruppi a rischio è un’attività di prevenzione di provata efficacia:
mirata a rallentare la diffusione del virus nella comunità (prevenzione collettiva) e a prevenire le
complicanze (protezione individuale) così da ridurre diffusione, gravità e letalità delle epidemie
stagionali.
La vaccinazione contro l’influenza è stata inserita nel Piano nazionale della Prevenzione.
Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali raccomanda di vaccinare almeno il 75%
delle persone appartenenti alle categorie a rischio tra le quali principalmente rientrano le persone
sopra ai 65 anni e le persone con almeno una patologia cronica.
Quante persone si sono vaccinate per l’influenza
durante l’ultima campagna antinfluenzale?
•
•
•
•
•
In Emilia-Romagna il 16% delle persone
intervistate di età 18-64 anni ha riferito di
essersi vaccinato durante la campagna
antinfluenzale 2006-2007.
Nelle persone di 18-64 anni portatrici di
almeno una patologia cronica, la
percentuale sale al 34%, valore ancora
inferiore a quello raccomandato (75%).
La percentuale di persone di 18-64 anni
vaccinate per l’influenza è risultata
significativamente più elevata:
- nella fascia 50-64 anni (24%)
- nelle persone con basso livello
d’istruzione
- nelle persone con almeno una
patologia cronica (34%).
Analizzando con una opportuna tecnica
statistica (regressione logistica) l’effetto di
ogni singolo fattore in presenza di tutti gli
altri, si conferma la significatività relativa
alla classe d’età più elevata e alla
presenza di patologie croniche.
Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a
livello nazionale, la percentuale di persone
di 18-64 anni portatrici di almeno una
patologia cronica vaccinate contro
l’influenza è risultata del 30%.
Vaccinazione antinfluenzale (18-64 anni)
Regione Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=1.071)
Vaccinati
% (IC95%)
16,1
13,6-18,5
Caratteristiche
Totale
Classi di età
18-34
35-49
50-64
10,3
13,6
24,2
6,4-14,1
9,7-14,5
19,4-29,1
uomini
donne
15,1
17,0
11,6-18,4
13,6-20,5
bassa
alta
19,0
13,5*
15,1-22,8
10,4-16,6
sì
no
15,2
16,6
11,4-18,9
13,3-19,8
almeno una
assente
33,8
12,0
26,8-40,8
10,4-13,6
Sesso
Istruzione
Difficoltà
economiche
Patologie severe°
°almeno una delle seguenti patologie: ictus, infar to, altre malattie
cardiovascolari, diabete, malattie respiratorie
La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla
prima modalità di ciascuna caratteristica (es. istruzione alta
rispetto ad istruzione bassa)
La sottolineatura con asterisco indica una differenza al limite della
significatività statistica
77
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Vaccinazione antinfluenzale 2006-07 in persone
di 18-64 anni con almeno una patologia cronica
Vaccinazione antinfluenzale 2006-07 in persone
di 18-64 anni con almeno una patologia cronica
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=171)
Pool PASSI 2007
66%
34%
Vaccinati
•
Non vaccinati
Tra le ASL partecipanti al sistema
PASSI a livello nazionale, la copertura
vaccinale è risultata diversa in base al
tipo di patologia diagnosticata:
- basse coperture tra gli ammalati di
tumore (27%) e di patologie respiratorie
croniche (25%)
- poco più elevati i valori tra le persone
affette da insufficienza renale (31%),
malattie cardiovascolari (35%) e diabete
(38%).
Copertura vaccinale in persone (18-64 anni)
per patologia cronica (%)
Pool PASSI 2007
60
38
35
40
31
27
25
20
0
Diabete
Mal. Cardio
vascolare
Insuff. renale
Tumori
Mal.
respiratorie
% di persone di 18-64 anni vaccinate
per l’influenza per mese
Emilia-Romagna - Passi 2007 (n=150)
•
In Emilia-Romagna la maggior parte
(65%) degli intervistati ha riferito di
essere stato vaccinato durante il mese
di Novembre (dato sovrapponibile a
quello delle ASL partecipanti al PASSI
a livello nazionale).
80
65
60
40
24
20
1
8
0
2
0
set-07
ott-07 nov-07 dic-07 gen-08 feb-08
Conclusioni e raccomandazioni
Per ridurre significativamente la morbosità per influenza e le sue complicanze è necessario
raggiungere coperture vaccinali molto elevate. Le strategie vaccinali adottate in questi anni in
Emilia-Romagna hanno permesso di raggiungere la maggior parte delle persone sopra ai 65 anni:
sulla base dei registri vaccinali infatti la maggioranza delle AUSL è prossima al 75% di copertura in
questa fascia di popolazione. Questi rilevanti risultati sono stati ottenuti grazie alla proficua
collaborazione dei Medici di Medicina Generale, nei cui ambulatori vengono eseguite le
vaccinazioni.
I dati PASSI mostrano come nelle persone sotto ai 65 anni affette da patologie croniche la
copertura stimata risulta invece essere ancora insufficiente rispetto all’obiettivo prefissato: si stima
infatti che solo una persona su tre si sia vaccinata in questo sottogruppo a rischio.
78
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Vaccinazione antirosolia
La rosolia è una malattia benigna dell’età infantile che, se è contratta dalla donna in gravidanza,
può essere causa di aborto spontaneo, feti nati morti o con gravi malformazioni fetali (sindrome
della rosolia congenita).
La vaccinazione antirosolia costituisce un’azione preventiva di provata efficacia, finalizzata
all’eliminazione dei casi di rosolia congenita; per raggiungere questo obiettivo del Piano Nazionale
di eliminazione del Morbillo e della Rosolia congenita è necessario immunizzare almeno il 95%
delle donne in età fertile.
La strategia che si è mostrata più efficace a livello internazionale consiste nel vaccinare tutti i
bambini nel 2° anno di età e nell’individuare (attr averso un semplice esame del sangue detto
rubeotest) le donne in età fertile ancora suscettibili d’infezione per somministrare loro il vaccino
antirosolia.
Quante donne sono vaccinate per la rosolia?
•
•
Vaccinazione antirosolia (donne 18-49 anni)
In Emilia-Romagna il 50% delle donne di
18-49 anni intervistate ha riferito di essere
stata vaccinata per la rosolia.
La percentuale di donne vaccinate è
significativamente più elevata nelle donne:
- più giovani, in particolare nella fascia
18-24 anni (59%)
- con alto livello d’istruzione
- senza difficoltà economiche.
Analizzando con una opportuna tecnica
statistica (regressione logistica) l’effetto di
ogni singolo fattore in presenza di tutti gli
altri, si mantengono le significatività di
livello di istruzione alto e senza difficoltà
economiche.
Emilia-Romagna Passi, 2007 (n=758)
Vaccinate
% (IC95%)
Caratteristiche
Totale
Classi di età
50,4
46,5–54,3
18-24
25-34
35-49
59,2
53,5
46,5*
48,6-69,9
46,6-60,4
41,2-51,8
Bassa
Alta
41,8
54,3
34,9-48,7
49,6-59,0
molte
alcune
nessuna
39,1
49,9
53,5*
27,7-50,5
43,6-56,2
48,0-59,1
Istruzione
Difficoltà
Economiche
La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla prima
modalità di ciascuna caratteristica (es. istruzione alta rispetto ad
istruzione bassa)
La sottolineatura con asterisco indica una differenza al limite della
significatività statistica
Donne 18-49 anni vaccinate contro la Rosolia
•
•
Emilia-Romagna - PASSI 2007
Tra le AUSL regionali, Rimini ha mostrato
una percentuale di donne vaccinate
significativamente più bassa (range dal
33% di Rimini al 63% di Parma ); non
emergono differenze significative a livello
territoriale di Aree Vaste (48% in Romagna
e 51% in Emilia Centro e Emilia Nord).
%
100
80
60
40
Nelle ASL partecipanti al sistema
PASSI a livello nazionale, la
percentuale stimata di donne vaccinate
è pari al 32% (51% Nord-Est Italia).
20
0
PR
79
RA
PC BO+IM CE
ER
RE
FO
FE MO RN
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Donne 18-49 anni vaccinate contro la Rosolia
Donne 18-49 anni vaccinate contro la Rosolia
Distribuzione territoriale - PASSI 2007
Pool PASSI 2007
%
100
80
60
40
20
0
Emilia Emilia Italia
Centro Nord Nord-Est
ER Romagna Pool
PASSI
Quante donne sono immuni e quante suscettibili alla rosolia?
•
•
•
•
•
In Emilia-Romagna il 63% delle donne
di 18-49 anni è risultata immune alla
rosolia in quanto:
- ha effettuato la vaccinazione (50%)
- ha una copertura naturale da
pregressa infezione rilevata dal
rubeotest positivo (13%).
Vaccinazione antirosolia e immunità
(donne 18-49 anni) - % (IC95%)
Emilia-Romagna - Passi 2007 (n=755)
Caratteristiche
Il 3% è risultata suscettibile in quanto:
- non ha effettuato la vaccinazione
- ha riferito un rubeotest negativo.
Nel rimanente 34% lo stato
immunitario delle donne nei confronti
della rosolia non è conosciuto.
Tra le AUSL regionali, Parma ha mostrato
la più bassa percentuale di donne stimate
suscettibili alla rosolia (range dal 18% di
Parma al 46% di Rimini); non emergono
differenze significative a livello territoriale di
Aree Vaste (37% in Emilia Centro e Emilia
Nord e 38% in Romagna).
Nelle ASL partecipanti al sistema PASSI
a livello nazionale, la percentuale
stimata di donne suscettibili all’infezione
è pari al 44% (34% Nord-Est Italia).
%
IC95%
Immuni
63,1
59,3-66,9
Vaccinate
Non vaccinate con rubeotest
positivo
50,6
46,7-54,6
12,7
10,1-15,3
Suscettibili/stato sconosciuto
Non vaccinate; rubeotest
negativo
Non vaccinate; rubeotest
effettuato ma risultato
sconosciuto
Non vaccinate; rubeotest non
effettuato/non so se effettuato
36,9
33,1-40,7
3,2
1,7-4,6
3,3
2,0-4,7
30,2
26,6-33,8
Donne 18-49 anni suscettibili alla Rosolia
Emilia-Romagna - PASSI 2007
%
100
80
60
40
20
0
RN
80
FE MO RE ER FO CE RA BO+IM PC PR
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Donne 18-49 anni suscettibili la Rosolia
Donne 18-49 anni suscettibili la Rosolia
Distribuzione territoriale - PASSI 2007
Pool PASSI 2007
%
100
80
60
40
20
0
Pool Romagna
PASSI
ER
Emilia
Centro
Emilia
Italia
Nord Nord-Est
Conclusioni e raccomandazioni
A livello regionale si stima che circa una donna in età fertile su tre sia ancora suscettibile alla
rosolia; è pertanto necessario migliorare le attuali strategie di offerta attiva dei vaccini in età adulta
attraverso un maggior coinvolgimento delle diverse figure professionali “più vicine” alla
popolazione a rischio (Medici di Medicina Generale, ginecologi ed ostetriche).
Il sistema di Sorveglianza PASSI può consentire di monitorare alcuni indicatori di processo del
Piano Nazionale di eliminazione del Morbillo e della Rosolia congenita, contribuendo alla
valutazione di efficacia dello stesso.
81
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Diagnosi precoce delle neoplasie del collo
dell’utero
Il carcinoma del collo dell’utero a livello mondiale è il secondo tumore maligno della donna, con
circa 500.000 nuovi casi stimati all’anno, l’80% dei quali nei Paesi in via di sviluppo. Nei Paesi con
programmi di screening organizzati si è assistito negli ultimi decenni a un importante decremento di
incidenza della neoplasia e della mortalità.
In Italia si stimano circa 3.400 nuovi casi all’anno (corrispondenti ad un tasso di incidenza di 10 casi
ogni 100.000 donne) e 1.000 decessi; sia l’incidenza che la mortalità mostrano un calo rilevante.
In Emilia-Romagna il tasso medio annuo di incidenza dei tumori del collo dell’utero nel periodo
1997-2003 è stato di 11 casi ogni 100.000 donne residenti; nel 2006 si sono stimati 208 nuovi casi.
La mortalità per tutti i tumori dell’utero (corpo e collo) è in diminuzione: da 10 decessi su 100.000
donne residenti nel 1994, si è passati a 8 nel 2004. Nel 2005 i decessi attribuibili al tumore del collo
dell’utero sono stati 76. La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è pari al 70% (66% a livello
nazionale).
Lo screening prevede l’offerta attiva di un Pap-test ogni tre anni alle donne nella fascia d’età di
25-64 anni. Nel 2006 le donne italiane di 25-64 anni inserite in un programma di screening sono
state oltre 11 milioni (69% della popolazione target); l’estensione dei programmi sta gradualmente
aumentando anche nelle regioni meridionali.
In Emilia-Romagna il programma di screening è a regime in tutte le AUSL dagli anni 1996-1997 e
coinvolge il 55% della popolazione femminile, pari a circa 1.200.000 donne.
La larga diffusione del Pap-test ha permesso di osservare una diminuzione sia della mortalità sia
dell’incidenza delle forme invasive di carcinomi della cervice uterina. La gratuità e l’offerta attiva
favoriscono l’equità di accesso a tutte le donne interessate e costituiscono un riconoscimento del
valore e del significato sociale dello screening.
Quante donne hanno eseguito un Pap-test in accordo alle linee guida?
•
In Emilia-Romagna, circa l’85% delle donne
intervistate di 25-64 anni ha riferito di aver
effettuato un Pap-test preventivo (in assenza di
segni e sintomi) nel corso degli ultimi tre anni,
come raccomandato dalle linee guida
internazionali e nazionali.
La copertura stimata è superiore sia al livello di
copertura ritenuto “accettabile” (65%) sia al
livello “desiderabile” (80%) dalle indicazioni
nazionali.
•
In particolare l’effettuazione del Pap-test nei
tempi raccomandati è risultata più alta nelle
donne:
- nella fascia 35-49 anni
- con alto livello d’istruzione
- senza rilevanti difficoltà economiche.
Analizzando con una opportuna tecnica
statistica (regressione logistica) l’effetto di ogni
singolo fattore in presenza di tutti gli altri,
si mantengono le significatività per la classe
35-49 anni e l’alto livello d’istruzione.
82
Diagnosi precoce delle neoplasie
del collo dell’utero (25-64 anni)
Emilia-Romagna – PASSI 2007
Caratteristiche
Totale
Classi di età
25 - 34
35 - 49
50 - 64
Stato civile
coniugata
non coniugata
Convivenza
convivente
non convivente
Istruzione
nessuna/elementare
media inferiore
media superiore
laurea
Difficoltà economiche
molte
qualche
nessuna
(n=1.200)
donne che hanno effettuato
il Pap-test negli ultimi
tre anni° % (IC95%)
84,7
82,3-87,1
81,5
89,4*
81,4
76,2-86,8
86,1-92,7
77,0-85,8
85,1
84,0
82,2-88,0
79,7-88,3
85,4
83,0
82,7-88,2
78,0-87,9
76,4
82,4
87,2*
89,0*
68,2-84,6
77,7-87,0
83,7-90,7
83,4-94,5
77,1
86,4*
85,1*
68,2-86,0
82,7-90,0
81,7-88,6
° in assenza di segni o sintomi
La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla prima
modalità di ciascuna caratteristica (es. donne di 35-49 anni
rispetto a 25-34 anni).
La sottolineatura con asterisco indica una differenza al limite della
significatività statistica
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
• Nelle AUSL regionali la percentuale di donne
che ha riferito di aver effettuato il Pap-test
preventivo negli ultimi 3 anni è al di sopra del
livello di copertura “accettabile” (range dal 73%
di Forlì al 90% di Cesena); non sono emerse
differenze significative a livello territoriale delle
Aree Vaste regionali (83% in Emilia Centro, 85%
in Romagna e 86% in Emilia Nord).
• Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a
livello nazionale, il 73% delle donne intervistate
di 25-64 anni ha riferito di aver effettuato un
Pap-test negli ultimi 3 anni (85% nel Nord-Est
Italia), con un evidente gradiente territoriale.
Donne di 25-64 anni che hanno effettuato
il Pap-test negli ultimi 3 anni (%)
Emilia-Romagna - PASSI 2007
%
100
80
60
40
20
0
CE RA RE FE MO ER PC RNBO+IMPR FO
Donne di 25-64 anni che hanno effettuato
il Pap-test negli ultimi 3 anni (%)
Donne di 25-64 anni che hanno effettuato
il Pap-test negli ultimi 3 anni (%)
Distribuzione territoriale - PASSI 2007
Pool PASSI 2007
%
100
80
60
40
20
0
Emilia Italia Romagna ER
Nord Nord-Est
Emilia Pool
Centro PASSI
Qual è la periodicità di esecuzione del Pap-test*?
•
•
Pap-test e periodicità
Rispetto all’ultimo Pap-test preventivo
effettuato:
- il 48% delle donne di 25-64 anni ha
riferito l’effettuazione nell’ultimo anno
- il 36% da uno a tre anni
- l’ 8% da più di tre anni
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=1.013)
Ultimo anno
48
Da 1 a 3 anni
L’ 8% delle donne ha riferito di non aver
mai eseguito un Pap-test preventivo.
36
>3 anni
8
Mai fatto
8
0
* La campagna di screening prevede la ripetizione del Pap-test
ogni 3 anni per le donne nella fascia d’età di 25 -64 anni.
10
20
%
30
40
50
60
Quale promozione per l’effettuazione del Pap-test*?
In Emilia-Romagna:
- l’87% delle donne intervistate di 25-64
anni ha riferito di aver ricevuto una
lettera di invito dall’AUSL
- il 68 % ha riferito di aver visto o sentito
una campagna informativa di
promozione del Pap-test
- il 64% ha riferito di aver ricevuto il
consiglio da un operatore sanitario di
effettuare con periodicità il Pap-test.
Promozione del Pap-test
Emilia-Romagna - PASSI 2007
Lettera AUSL
87
Campagna informativa
68
Consiglio medico
64
Nessuna azione
3
0
*escluse le donne che hanno subito l’asportazione dell’utero
83
20
40
%
60
80
100
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
•
Nelle AUSL regionali non si sono rilevate differenze statisticamente significative relative a:
- lettera d’invito (range dal 77% di Forlì e Bologna-Imola al 95% di Ravenna)
- consiglio dell’operatore sanitario (range dal 56% di Rimini al 68% di Bologna)
- campagna informativa (range dal 52% di Forlì all’85% di Ferrara).
•
Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, il 55% delle donne ha ricevuto la
lettera dell’AUSL, il 58% il consiglio dell’operatore sanitario ed il 66% ha visto una campagna
informativa.
•
Il 43% delle donne è stata raggiunta da tutti
gli interventi di promozione del Pap-test
considerati (lettera dell’AUSL, consiglio di
un operatore sanitario e campagna
informativa), il 36% da due interventi ed il
18% da un solo intervento; solo il 3% delle
donne non ha riferito alcun intervento di
promozione.
Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a
livello nazionale, i valori sono pari
rispettivamente al 32%, 36%, 24% e 8%.
Interventi di Promozione dell’ultimo Pap-test
•
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=1.065)
3 interventi
43
2 interventi
36
1 intervento
18
nessun intervento
3
0
20
40
%
60
80
100
Quale percezione dell’influenza degli interventi di promozione del
Pap-test?
•
•
•
•
•
Percezione dell’influenza
degli interventi di promozione del Pap-test
Tra le donne che hanno riferito di aver
ricevuto la lettera di invito da parte
dell’AUSL:
- il 68% ritiene che questa abbia avuto
influenza positiva sulla scelta di
effettuare il Pap-test (47% molta e 21%
abbastanza)
- il 13% poca influenza
- il 19% nessuna influenza.
Tra le AUSL regionali la percezione
dell’influenza positiva della lettera varia dal
61% di Modena all’84% di Reggio Emilia.
Emilia-Romagna - PASSI 2007
60
50
40
30
20
10
0
%
lettera
m olto
Tra le donne che hanno riferito di aver
ricevuto il consiglio di un operatore
sanitario:
- il 76% ritiene che questo abbia avuto
influenza positiva sulla scelta di
effettuare il Pap-test (47% molta e 29%
abbastanza)
- il 10% poca influenza
- il 14% nessuna influenza.
Tra le AUSL regionali la percezione
positiva dell’influenza del consiglio varia
dal 65% di Modena all’87% di Ravenna.
consiglio
abbastanza
poca
cam pagna
nessuna
•
Tra le donne che hanno riferito di aver visto o
sentito una campagna informativa:
- il 60% ritiene che questa abbia avuto
influenza positiva sulla scelta di effettuare il
Pap-test (27% molta e 33% abbastanza)
- il 21% poca influenza
- il 19% nessuna influenza.
•
Tra le AUSL regionali la percezione positiva
dell’influenza della campagna informativa
varia dal 51% di Piacenza al 72 di Ferrara.
Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, viene riferita un’influenza positiva
del:
- 65% per la lettera di invito
- 77% per il consiglio dell’operatore sanitario
- 62% per la campagna informativa.
84
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Quale efficacia degli interventi di promozione del Pap-test?
•
•
Interventi di promozione e
effettuazione del Pap-test negli ultimi 3 anni
In Emilia-Romagna la percentuale di donne
di 25-64 che hanno effettuato il Pap-test
negli ultimi tre anni, è solo del 43% tra le
donne non raggiunte da alcun intervento di
promozione; sale al 91% tra le donne
raggiunte da tutti e tre gli interventi di
promozione.
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=1.191)
43
nessun intervento
84
campagna
88
lettera
Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a
livello nazionale, si è rilevato lo stesso
andamento, che conferma l’efficacia degli
interventi di promozione, in particolare se
associati come avviene all’interno dei
programmi organizzati.
consiglio
91
lettera+consiglio
91
lettera+consiglio+campagna
91
0
20
40 % 60
80
100
Ha avuto un costo l’ultimo Pap-test?
•
•
•
•
Costi del Pap-test per le donne
Il 67% delle donne ha riferito di non aver
dovuto pagare per l’ultimo Pap-test; il 13%
ha pagato solamente il ticket e il 20% ha
pagato l’intero costo dell’esame.
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=493)
Nessun
pagamento
Sulla base di queste informazioni è possibile
stimare che:
- il 57% delle donne ha effettuato l’esame
all’interno del programma di screening
organizzato (nessun pagamento)
- il 28% delle donne ha effettuato l’esame
al di fuori del programma organizzato
(pagamento intero o ticket) (“adesione
spontanea”).
Nelle AUSL regionali la percentuale di donne
che hanno riferito di aver effettuato il Paptest a pagamento (esame intero o solo ticket)
è significativamente più bassa a Reggio
Emilia e più elevata a Cesena (range dal 9%
di Reggio Emilia al 49% di Cesena); la quota
è risultata del 27% in Emilia Nord, del 35% in
Romagna e del 40% in Emilia Centro.
67
Pagamento
intero
20
Pagamento
ticket
13
0
20
40
%
60
80
Donne di 25-64 anni che hanno riferito
di aver pagato per il Pap-test preventivo (%)
Emilia-Romagna - PASSI 2007
%
100
80
60
40
20
Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a
livello nazionale, il 51% delle donne
intervistate ha riferito di aver effettuato il
Pap-test a pagamento (40% nel Nord-Est
Italia).
0
CE FO P C
85
FE B O+IM P R
ER RN M O RA RE
100
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Donne di 25-64 anni che hanno riferito
di aver pagato per il Pap-test preventivo (%)
Donne di 25-64 anni che hanno riferito
di aver pagato per il Pap-test preventivo (%)
Distribuzione territoriale - PASSI 2007
Pool PASSI 2007
%
100
80
60
40
20
0
Pool
Italia
Emilia Ro magna
P A SSI No rd-Est Centro
ER
Emilia
No rd
Perché non è stato effettuato il Pap-test a scopo preventivo?
•
•
In Emilia-Romagna il 15% delle
donne di 25-64 anni non è
risultata coperta per quanto
riguarda la diagnosi precoce del
tumore del collo dell’utero in
quanto o non ha mai effettuato il
Pap-test (8%) o l’ha effettuato
da oltre tre anni (7%).
La non effettuazione dell’esame
pare associata ad una
molteplicità di fattori, tra cui una
non corretta percezione del
rischio sembra giocare il ruolo
principale: il 24% ritiene infatti di
non averne bisogno.
Motivazione della non effettuazione del Pap-test
secondo le linee guida
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=129)*
24
penso di non averne bisogno
23
già operata/motivi sanitari
16
nessuno me lo ha consigliato
7
mi sento imbarazzata
5
ho paura dei risultati
4
è difficile prenotare l'esame
1
è fastidioso/doloroso
20
altro
0
5
10
15
20
25
30
35
40
%
* esclusi dall’analisi i “non so/non ricordo” (13%)
Conclusioni e raccomandazioni
In Emilia-Romagna la copertura stimata nelle donne di 25-64 anni relativa al Pap-test (85%)
raggiunge e supera i valori consigliati; il sistema PASSI informa sulla copertura complessiva,
comprensiva sia delle donne che hanno effettuato l’esame all’interno dei programmi di screening
organizzati (57%) sia della quota rilevante di adesione spontanea (28%).
La sostanziale corrispondenza tra la percentuale di donne che hanno effettuato l’esame nell’ambito
del programma organizzato rilevata dal sistema PASSI e quella ottenuta sulla base dei dati
provenienti dai flussi regionali (58%) rappresenta una significativa conferma della buona qualità dei
dati del sistema di sorveglianza.
I programmi organizzati si confermano correlati ad una maggior adesione; lettera di invito, consiglio
dell’operatore sanitario e campagne informative (ancor più se associati come avviene all’interno dei
programmi di screening) sono gli strumenti più efficaci: la metà delle donne li giudica infatti molto
importanti per l’esecuzione del Pap-test e tra le donne raggiunte da questi interventi la percentuale
di effettuazione dell’esame cresce significativamente.
La non effettuazione dell’esame pare associata ad una molteplicità di fattori, tra cui la non corretta
percezione del rischio sembra giocare il ruolo determinante.
Circa una donna su due ha riferito di aver eseguito il Pap-test nel corso dell’ultimo anno rispetto a
quanto atteso in base alla periodicità triennale dell’esame (una su tre); esiste pertanto una quota di
donne che effettua l’esame con frequenza maggiore a quanto raccomandato (fenomeno di
“sovracopertura”), verosimilmente per consigli inappropriati degli operatori sanitari.
86
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Diagnosi precoce
delle neoplasie della mammella
Nei Paesi industrializzati il carcinoma mammario è al primo posto tra i tumori maligni della
popolazione femminile sia per incidenza sia per mortalità.
In Italia rappresenta la neoplasia più frequente nelle donne, con oltre 36.000 nuovi casi all’anno
(pari ad un tasso d’incidenza di 152 casi ogni 100.000 donne) e 11.000 decessi all’anno.
In Emilia-Romagna si stimano circa 3.600 nuovi casi di neoplasia della mammella all’anno
(corrispondenti a 177 casi per 100.000 donne), quasi un terzo di tutti nuovi casi di tumore nelle
donne e circa 900 morti (25 per 100.000 donne) pari al 16% delle morti per tumore nelle donne.
La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è pari a 87%, risultato tra i migliori a livello europeo.
Lo screening mammografico, consigliato con cadenza biennale nelle donne di 50-69 anni, è in
grado sia di rendere gli interventi di chirurgia mammaria meno invasivi sia di ridurre di circa il 25%
la mortalità per questa causa nelle donne di 50-69 anni (beneficio di comunità); a livello individuale
la riduzione di mortalità nelle donne che hanno effettuato lo screening mammografico è stimata
essere del 50%.
Nel 2006 in Italia l’estensione dei programmi di screening mammografico è pari al 57% della
popolazione interessata. In Regione il programma di screening è attivo in tutte le AUSL dagli anni
1994-98 e coinvolge il 25% della popolazione femminile, pari a circa 540.000 donne.
La gratuità e l’offerta attiva favoriscono l'equità di accesso a tutte le donne interessate, residenti e
domiciliate, e costituiscono un riconoscimento del valore e del significato sociale dello screening.
Quante donne hanno eseguito una Mammografia in accordo con le linee
guida?
•
•
In Emilia-Romagna circa l’82% delle donne
intervistate di 50-69 anni ha riferito di aver
effettuato una Mammografia preventiva (in
assenza di segni e sintomi) nel corso degli ultimi
due anni, come raccomandato dalle linee guida
internazionali e nazionali.
La copertura stimata è superiore sia al livello di
copertura ritenuto “accettabile” (60%) sia al livello
“desiderabile” (75%).
In particolare l’effettuazione della Mammografia
nei tempi raccomandati è risultata più alta nelle
donne:
- nella fascia 50-59 anni
- senza rilevanti difficoltà economiche.
Analizzando con una opportuna tecnica statistica
(regressione logistica) l’effetto di ogni singolo
fattore in presenza di tutti gli altri, si mantiene la
significatività per la mancanza di difficoltà
economiche rilevanti.
•
L’età media alla prima Mammografia preventiva è
risultata essere 44 anni.
•
Nella fascia pre-screening (40-49 anni), il 60%
delle donne ha riferito di aver effettuato una
Mammografia preventiva negli ultimi due anni.
L’età media della prima Mammografia è 38 anni.
87
Diagnosi precoce delle neoplasie
della mammella (50-69 anni)
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=434)
donne che hanno
effettuato la
Mammografia
Caratteristiche
negli ultimi due anni°
% (IC95%)
Totale
Classi di età
50- 59
60 -69
Stato civile
coniugata
non coniugata
Convivenza
convivente
non convivente
Istruzione
nessuna/elementare
media inferiore
media superiore
laurea
Difficoltà economiche
molte
qualche
nessuna
81,8
77,9-85,7
85,3
78,1*
80,4-90,2
72,1-84,0
82,0
81,3
77,6-86,4
73,3-89,2
82,6
79,3
78,3-86,9
70,8-87,9
80,8
84,2
82,0
77,3
74,4-87,3
77,4-91,1
74,5-89,5
63,2-91,3
57,8
83,6
85,7
42,3-73,4
77,8-89,4
80,9-90,5
° in assenza di segni o sintomi
La sottolineatura indica la significatività statistica
rispetto alla prima modalità di ciascuna caratteristica (es.
donne di 60-69 anni rispetto a 50-59 anni)
La sottolineatura con asterisco indica una differenza al
limite della significatività statistica
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
•
•
Nella maggior parte delle AUSL della Regione la
percentuale di donne che ha riferito di aver
effettuato la Mammografia preventiva negli ultimi
2 anni è al di sopra del livello di copertura
desiderabile (range dal 74% di Piacenza al 92%
di Ferrara); tra le Aree Vaste regionali non
emergono differenze significative (80% in
Romagna, 82% in Emilia Nord e 83% in Emilia
Centro).
Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a
livello nazionale, circa il 68% delle donne
intervistate di 50-69 anni ha riferito di aver
effettuato una Mammografia preventiva negli
ultimi 2 anni (81% nel Nord-Est Italia), con un
evidente gradiente territoriale.
Donne di 50-69 anni che hanno effettuato
la Mammografia negli ultimi 2 anni (%)
Donne di 50-69 anni che hanno effettuato
la Mammografia negli ultimi 2 anni (%)
Emilia-Romagna - PASSI 2007
%
100
80
60
40
20
0
FE
MO CE
RN
RE
ER
RA BO+IM FO
PC
PR
Donne di 50-69 anni che hanno effettuato
la Mammografia negli ultimi 2 anni (%)
Distribuzione territoriale - PASSI 2007
Pool PASSI 2007
%
100
80
60
40
20
0
Emilia
Centro
ER
Emilia Italia Romagna Pool
Nord Nord-Est
PASSI
Qual è la periodicità di esecuzione della Mammografia*?
•
•
Rispetto all’ultima Mammografia
effettuata:
- il 52% delle donne di 50-69 anni ha
riferito l’effettuazione nell’ultimo anno
- il 30% da uno a due anni
- l’11’% da più di due anni
Il 7% ha riferito di non aver mai eseguito
una Mammografia preventiva.
Periodicità di esecuzione della Mammografia
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=454)
Ultim o anno
52
da 1 a 2 anni
30
>2 anni
11
Mai fatto
7
0
10
20
* La campagna di screening prevede la Mammografia ogni
2 anni per le donne nella fascia d’età di 50 -69 anni.
%
30
40
50
60
Quale promozione per l’effettuazione della Mammografia?
Promozione della Mammografia
•
In Emilia-Romagna:
- l’89% delle donne intervistate di 50-69 anni
ha riferito di aver ricevuto una lettera di invito
dall’AUSL
- il 79 % ha riferito di aver visto o sentito una
campagna informativa
- il 62% ha riferito di aver ricevuto il consiglio
di un operatore sanitario di effettuare con
periodicità la Mammografia.
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=1.134)
Lettera AUSL
89
Campagna informativa
79
Consiglio
62
Nessuna azione
3
0
88
20
40
%
60
80
100
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
• Nelle AUSL regionali non si sono rilevate differenze statisticamente significative relative a:
- lettera d’invito (range dal 78% di Cesena al 97% di Piacenza)
- consiglio dell’operatore sanitario (range dal 36% di Ravenna al 76% di Forlì)
- campagna informativa (range dal 67% di Ravenna al 93% di Modena).
• Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, il 62% delle donne ha ricevuto la
lettera dell’AUSL, il 59% il consiglio dell’operatore sanitario e il 74% ha visto o sentito una
campagna informativa.
Interventi di Promozione dell’ultima Mammografia
•
•
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=1.097)
Il 50% delle donne di 50-69 anni è stato
raggiunto da tutti gli interventi di
promozione della Mammografia considerati
(lettera dell’AUSL, consiglio di un operatore
sanitario e campagna informativa), il 34%
da due interventi ed il 14% da uno solo;
il 2% non ha ricevuto nessuno degli
interventi di promozione considerati.
3 interventi
50
2 interventi
34
1 intervento
14
nessun
intervento
Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a
livello nazionale, i valori sono
rispettivamente del 26%, 37%, 27% e 10%.
2
0
20
40
%
60
80
100
Quale percezione dell’influenza degli interventi di promozione della
Mammografia?
•
•
Percezione dell’influenza
degli interventi di promozione della Mammografia
Tra le donne che hanno riferito di aver
ricevuto la lettera da parte dell’AUSL:
- il 77% ritiene che questa abbia avuto
influenza positiva sulla scelta di effettuare
la Mammografia (55% molta e 22%
abbastanza)
- il 9% poca influenza
- il 14% nessuna influenza.
Tra le AUSL regionali la percezione positiva
dell’influenza della lettera varia dal 51% di
Piacenza al 72% di Ferrara.
Emilia-Romagna - PASSI 2007
60
50
40
30
20
10
0
%
lettera
m olto
•
Tra le donne che hanno riferito di aver
ricevuto il consiglio di un operatore sanitario:
-
il 75% ritiene che questo abbia avuto
influenza positiva sulla scelta di effettuare la
Mammografia (47% molta e 28%
abbastanza)
il 13% poca influenza
il 12% nessuna influenza.
Tra le AUSL regionali la percezione positiva
dell’influenza del consiglio varia dal 50% di
Ravenna al 91% di Reggio Emilia.
-
•
•
-
•
•
consiglio
abbastanza
poca
cam pagna
nessuna
Tra le donne che hanno riferito di aver visto o
sentito una campagna informativa:
- il 66% ritiene che questa abbia avuto
influenza positiva sulla scelta di effettuare la
Mammografia (34% molta e 32%
abbastanza)
- il 16% poca influenza
- il 18% nessuna influenza.
Tra le AUSL regionali la percezione positiva
dell’influenza della campagna informativa
varia dal 56% di Reggio Emilia all’83% di
Ferrara.
Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, viene riferita un’influenza positiva
del:
72% per la lettera di invito
81% per il consiglio dell’operatore sanitario
67% per la campagna informativa.
89
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Quale efficacia degli interventi di promozione della Mammografia?
•
•
interventi di promozione e
effettuazione della Mammografia negli ultimi 2 anni
In Emilia-Romagna la percentuale di
donne di 50-69 che ha effettuato la
Mammografia negli ultimi due anni è solo
del 17% tra le donne non raggiunte da
alcun intervento di promozione; sale
all’85% tra le donne raggiunte da tutti e tre
gli interventi di promozione.
Emilia-Romagna - PASSI 2007
17
nessun intervento
73
solo campagna
81
solo lettera
Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI
si è rilevato lo stesso andamento, che
conferma l’efficacia degli interventi di
promozione, in particolare se associati
come avviene all’interno dei programmi
organizzati.
78
solo consiglio
81
lettera+consiglio
85
lettera+consiglio+campagna
0
20
40
%
60
80
Ha avuto un costo l’ultima Mammografia?
•
•
•
•
In Emilia-Romagna l’87% delle donne ha
riferito di non aver dovuto pagare per
l’ultima Mammografia; il 9% ha pagato
solamente il ticket ed il 4% l’intero costo
dell’esame.
Sulla base di queste informazioni è
possibile stimare che:
- il 71% delle donne ha effettuato
l’esame all’interno del programma di
screening organizzato (nessun
pagamento)
- l’11% delle donne ha effettuato
l’esame al di fuori del programma
organizzato (pagamento intero o ticket)
(“adesione spontanea”).
Costi della Mammografia per le donne
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=493)
Nessun
pagamento
87
Pagamento
ticket
9
Pagamento
intero
4
0
20
40
%
60
80
100
Donne di 50-69 anni che hanno riferito
di aver pagato per la Mammografia preventiva (%)
Nelle AUSL regionali la percentuale di
donne che ha riferito di aver effettuato la
Mammografia a pagamento (esame
intero o solo ticket) è significativamente
più bassa a Reggio Emilia e più elevata
a Cesena (range dallo 0% di Reggio
Emilia al 43% di Cesena); la quota è
risultata del 11% in Emilia Centro,13% in
Emilia Nord e 16% in Romagna.
Emilia-Romagna - PASSI 2007
%
60
40
Nelle ASL partecipanti al sistema PASSI
a livello nazionale, circa il 27% delle
donne intervistate ha riferito di aver
effettuato la Mammografia a pagamento
(19% nel Nord-Est Italia), con un
evidente gradiente territoriale.
20
0
CE
90
PR MO
ER BO+IM FO
RA
FE
PC
RN
RE
100
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Donne di 50-69 anni che hanno riferito
di aver pagato per la Mammografia preventiva (%)
Donne di 50-69 anni che hanno riferito
di aver pagato per la Mammografia preventiva (%)
Distribuzione territoriale - PASSI 2007
Pool PASSI 2007
%
60
40
20
0
Pool
Italia Romagna
PASSI Nord-Est
ER
Emilia
Nord
Emilia
Centro
Perché non è stata effettuata la Mammografia a scopo preventiva?
•
In Emilia-Romagna il 18% delle
donne di 50-69 anni non è risultata
coperta per quanto riguarda la
diagnosi precoce del tumore della
mammella o perché non ha mai
effettuata la Mammografia (7%) o
perché l’ha effettuata da oltre due
anni (11%).
Motivazione della non effettuazione della Mammografia secondo
le linee guida
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=57)*
penso di non averne
bisogno
23
nessuno me lo ha
consigliato
17
12
è difficile prenotare l'esame
12
ho paura dei risultati
6
è fastidioso/doloroso
5
già operata/motivi sanitari
•
La non effettuazione dell’esame
pare associata ad una molteplicità di
fattori, tra cui la non corretta
percezione del rischio sembra
giocare il ruolo principale: il 23%
ritiene infatti di non averne bisogno.
4
mi sento imbarazzata
22
altro
0
10
20
30
40
%
* esclusi dall’analisi i “non so/non ricordo” (24%)
Conclusioni e raccomandazioni
In Emilia-Romagna la copertura stimata nelle donne di 50-69 anni relativa all’effettuazione della
Mammografia (82%) raggiunge i valori consigliati; il sistema PASSI informa sulla copertura
complessiva in questa popolazione, comprensiva sia delle donne che hanno effettuato l’esame
all’interno dei programmi di screening organizzati (71%) sia della quota di adesione spontanea
(11%), in questo screening molto meno rilevante rispetto a quello della cervice uterina.
La sostanziale corrispondenza tra la percentuale di donne che hanno effettuato l’esame nell’ambito
del programma organizzato rilevata dal sistema PASSI e quella ottenuta sulla base dei dati
provenienti dai flussi regionali (70%) rappresenta una significativa conferma della buona qualità dei
dati del sistema di sorveglianza.
I programmi organizzati si confermano correlati ad una maggior adesione; lettera di invito, consiglio
dell’operatore sanitario e campagne informative, ancor più se associati come avviene all’interno dei
programmi di screening, sono gli strumenti più efficaci: la metà delle donne li giudica molto
importanti per l’esecuzione della Mammografia e tra le donne raggiunte da questi interventi la
percentuale di effettuazione dell’esame cresce significativamente.
La non effettuazione dell’esame pare associata ad una molteplicità di fattori, tra cui una non
corretta percezione del rischio sembra giocare il ruolo principale.
Circa una donna su due ha riferito di aver eseguito la Mammografia nel corso dell’ultimo anno,
secondo quanto atteso (vista la periodicità biennale dell’esame).
L’età media della prima Mammografia rilevata è di 44 anni ed indica un rilevante ricorso all’esame
preventivo prima dei 50 anni.
91
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Diagnosi precoce
delle neoplasie del colon-retto
Le neoplasie del colon-retto rappresentano la seconda causa di morte per tumore sia negli uomini
(10% dei decessi oncologici) sia nelle donne (12%) e sono a livello europeo in costante aumento.
In Italia ogni anno si stimano circa 38.000 nuovi casi di carcinoma colorettale e oltre 16.000 morti.
In Emilia-Romagna la stima relativa al 2006 è di circa 4.200 nuovi casi di tumore (tassi d’incidenza
stimati di 107 casi ogni 100.000 uomini e 81 ogni 100.000 donne) e circa 1.500 decessi pari al
11-12% dei decessi oncologici (tassi di mortalità 43 morti ogni 100.000 uomini e 35 ogni 100.000
donne). Il rischio cumulativo per un emiliano-romagnolo di morire per un tumore del colon-retto nel
corso della vita è pari al 2% negli uomini e all’1% nelle donne. La sopravvivenza a 5 anni dalla
diagnosi è pari al 59% negli uomini e 61% nelle donne.
Il programma di screening organizzato rappresenta un efficace strumento per ridurre non solo la
mortalità, ma anche l'incidenza della neoplasia colorettale. I principali test di screening per la
diagnosi in pazienti asintomatici sono la ricerca di sangue occulto nelle feci e la colonscopia; questi
esami sono in grado di diagnosticare più del 50% di tumore negli stadi più precoci, quando
maggiori sono le probabilità di guarigione.
Il Piano Nazionale di Prevenzione propone come strategia di screening per le neoplasie colorettali
la ricerca del sangue occulto nelle feci nelle persone nella fascia 50-69 anni con frequenza
biennale. Nel 2006 in Italia le persone di 50-69 anni inserite nel programma di screening colorettale
sono state circa 6 milioni (44% della popolazione target); l’estensione dei programmi mostra un
evidente gradiente Nord-Sud.
In Emilia-Romagna i programmi di screening per le neoplasie del colon-retto sono stati avviati in
tutte le AUSL dal 2005 e coinvolgono circa un milione di persone (29% della popolazione adulta).
Il programma di screening regionale prevede la ricerca biennale del sangue occulto fecale nelle
persone di 50-69 anni, la colonscopia nei familiari di primo grado dei casi riscontrati e la
promozione della colonscopia per le persone di età 70-74 anni che non l’abbiano eseguita nei dieci
anni precedenti.
Quante persone hanno eseguito un esame per la diagnosi precoce dei
tumori colorettali in accordo alle linee guida?
•
•
•
•
In Emilia-Romagna circa il 55% delle
persone intervistate nella fascia di 5069 anni ha riferito di aver effettuato un
esame per la diagnosi precoce dei
tumori colorettali, in accordo con le
linee guida (sangue occulto ogni due
anni o colonscopia ogni cinque anni).
La copertura stimata è superiore al
livello di copertura “accettabile” (45%)
e vicina a quello “desiderabile” (65%).
Il 48% ha riferito di aver eseguito la
ricerca di sangue occulto negli ultimi
due anni; l’adesione è risultata
significativamente più elevata nelle
persone senza difficoltà economiche.
Il 7% ha riferito di aver effettuato una
colonscopia a scopo preventivo negli
ultimi cinque anni; l’adesione è
risultata significativamente più elevata
nella classe 60-69 anni.
Diagnosi precoce delle neoplasie secondo le Linee Guida
Colon-retto (50-69 anni)
Emilia-Romagna - PASSI 2007
Caratteristiche
Totale
Classi di età
50 - 59
60 - 69
Sesso
uomini
donne
Istruzione
nessuna/elementare
media inferiore
media superiore
laurea
Difficoltà economiche
molte
qualche
nessuna
(n=887)
Sangue occulto
fecale° % (IC95%)
48,1
44,6-51,7
Colonscopia°
% (IC95%)
7,2
5,4-9,1
45,3
51,2
40,3-50,3
46,0-56,3
5,4
9,2*
3,1-7,8
6,3-12,1
47,0
49,2
41,9-52,1
44,3-54,1
7,3
7,2
4,7-9,8
4,5-9,9
48,7
51,1
45,5
44,3
42,5-55,0
44,5-57,6
38,8-52,1
31,6-57,0
7,7
7,3
7,2
5,3
4,6-10,9
3,7-10,8
3,7-10,7
0,0-10,6
35,3
47,2
50,8*
23,1-47,4
41,3-53,2
46,0-55,6
7,2
5,4
8,4
0,3-14,1
2,8-8,1
5,7-11,0
° in assenza di segni o sintomi
La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla prima modalità di
ciascuna caratteristica (es. persone di 60-69 anni rispetto 50-59 anni)
La sottolineatura con asterisco indica una differenza al limite della significatività
statistica
92
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
•
Nelle AUSL regionali, la percentuale di persone di 50-69 anni che hanno riferito di aver
effettuato la ricerca del sangue occulto negli ultimi 2 anni è risultata significativamente più
bassa per Modena (range dal 29% di Modena al 65% di Reggio Emilia); tra le Aree Vaste
regionali non emergono differenze statisticamente significative (46% in Romagna, 48% in
Emilia Nord e 49% in Emilia Centro).
•
La percentuale di persone che hanno riferito di aver effettuato la colonscopia negli ultimi 5 anni
non ha mostrato differenze statisticamente significative (range dal 3% di Piacenza al 13% di
Forlì) sia a livello di AUSL sia a livello di Aree Vaste.
•
Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, circa il 19% delle persone di 50-69
anni ha riferito di aver effettuato la ricerca del sangue occulto e l’8% la colonscopia
(rispettivamente 53% e 10% nel Nord-Est Italia), con un evidente gradiente territoriale.
Persone di 50-69 anni che hanno eseguito almeno
una ricerca di Sangue occulto negli ultimi 2 anni (%)
Persone di 50-69 anni che hanno eseguito almeno
una Colonscopia negli ultimi 5 anni (%)
Emilia-Romagna - PASSI 2007
Emilia-Romagna - PASSI 2007
%
80
%
80
60
60
40
40
20
20
0
0
RE
FE P C P R RA
CE
FO RA CE MOBO+IM ER RE
ER RNBO+IM FO M O
FE
RN PC PR
Persone di 50-69 anni che hanno eseguito almeno
una ricerca di Sangue occulto negli ultimi 2 anni (%)
Persone di 50-69 anni che hanno eseguito almeno
una Colonscopia negli ultimi 5 anni (%)
Emilia-Romagna - PASSI 2007
Emilia-Romagna - PASSI 2007
%
80
%
80
60
60
40
40
20
20
0
0
Italia
Nord-Est
Emilia
Centro
Emilia
Nord
ER
Romagna
Pool
PASSI
Italia Romagna Pool
Nord-Est
PASSI
Emilia
Centro
ER
Emilia
Nord
Persone di 50-69 anni che hanno eseguito almeno
una ricerca di Sangue occulto negli ultimi 2 anni (%)
Persone di 50-69 anni che hanno eseguito almeno
una Colonscopia negli ultimi 5 anni (%)
Pool PASSI 2007
Pool PASSI 2007
93
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Qual è la periodicità di esecuzione degli esami per la diagnosi precoce
dei tumori colorettali?
•
•
Rispetto all’ultima ricerca di sangue
occulto:
- il 34% ha riferito l’effettuazione
nell’ultimo anno
- il 14% da uno a due anni
- il 4% da due a cinque anni
- l’1% da cinque a dieci anni
- lo 0,1% da più di dieci anni
Sangue occulto e periodicità*
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=870)
ultimo anno
34
da 1 a 2 anni
14
da2 a 5 anni
4
da 5 a 10 anni
1
>10 anni
Il 47% ha riferito di non aver mai eseguito
un test per la ricerca di sangue occulto a
scopo preventivo.
0.1
mai eseguito
47
0
10
20 %
30
40
50
* La campagna di screening prevede l’esecuzione del test per
la ricerca di sangue occulto ogni 2 anni nella fascia d’età di
50 -69 anni.
Colonscopia e periodicità*
•
•
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=865)
Rispetto all’ultima colonscopia:
- il 3% ha riferito l’effettuazione
nell’ultimo anno
- il 2% da uno a due anni
- il 2% da due a cinque anni
- lo 0,5% da cinque a dieci anni
- lo 0,5% da più di dieci anni.
ultim o anno
3.0
da 1 a 2 anni
2.0
2.0
da 2 a 5 anni
da 5 a 10 anni
0.5
>10 anni
0.5
m ai eseguito
Il 92% non ha riferito di non aver mai
eseguito il test.
92.0
0
20
40
%
60
80
100
* La campagna di screening prevede l’esecuzione della
colonscopia ogni 5 anni nella fascia d’età di 50 -69 anni.
Quale promozione per l’effettuazione degli screening per la diagnosi
precoce dei tumori colorettali?
•
Promozione dello screening colorettale
In Emilia-Romagna:
- il 75% delle persone intervistate di 50-69
anni ha riferito di aver ricevuto una
lettera di invito dall’AUSL
- il 64% ha riferito di aver visto o sentito
una campagna informativa
- il 32% ha riferito di aver ricevuto il
consiglio da un operatore sanitario di
effettuare con periodicità lo screening
colorettale.
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=885)
Lettera AUSL
75
Cam pagna inform ativa
64
Consiglio m edico
32
nessuna azione
10
0
20
40
%
60
80
100
•
Nelle AUSL regionali:
- per la lettera d’invito si sono rilevati valori significativamente più bassi a Forlì (57%) e Modena
(62%), con un range dal 57% di Forlì all’86% di Ferrara.
- non si rilevano differenze statisticamente significative per il consiglio dell’operatore sanitario
(range dal 17% di Rimini al 38% di Bologna - Imola) e per aver visto o sentito una campagna
informativa (range dal 54% di Forlì al 74% di Ferrara).
•
Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, il 22% delle persone ha ricevuto la
lettera dell’ AUSL, il 23% il consiglio dell’operatore sanitario e il 42% ha visto una campagna
informativa.
94
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
•
•
Interventi di promozione
dell’ultimo screening colorettale
Il 20% degli intervistati di 50-69 anni è stato
raggiunto da tutti gli interventi di promozione
dello screening colorettale considerati
(lettera, consiglio o campagna), il 41% da
due interventi di promozione ed il 29% da un
solo intervento; il 10% non ha riferito alcun
intervento di promozione.
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=885)
3 interventi
20
2 interventi
41
1 intervento
Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a
livello nazionale, i valori sono
rispettivamente del 6%, 18%, 32% e 44%.
29
nessun intervento
10
0
20
40
%
60
80
100
Quale efficacia degli interventi di promozione
dello screening colorettale?
•
•
Interventi di promozione ed effettuazione
dello screening colorettale nei tempi raccomandati
In Emilia-Romagna la percentuale di
persone di 50-69 che hanno effettuato
l’esame per lo screening colorettale nei
tempi raccomandati, è solo del 15% tra le
persone non raggiunte da alcun intervento
di promozione; sale al 77% tra le persone
raggiunte da tutti e tre gli interventi di
promozione.
Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a
livello nazionale, si rileva lo stesso
andamento, che conferma l’efficacia degli
interventi di promozione, in particolare se
associati come avviene all’interno dei
programmi organizzati.
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=885)
15
nessun intervento
58
campagna
62
lettera
73
consiglio
75
lettera+consiglio
77
lettera+consiglio+campagna
0
20
40
%
60
80
Ha avuto un costo l’ultimo esame effettuato?
Costi della ricerca di Sangue occulto
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=399)
•
Nessun
pagamento
In Emilia-Romagna il 94% delle persone ha
riferito di non aver dovuto pagare per la
ricerca del sangue occulto effettuata negli
ultimi 5 anni; il 5% ha pagato solamente il
ticket e l’1% l’intero costo dell’esame.
94
Pagamento
ticket
5
Pagamento
intero
1
0
20
40
%
60
80
100
Costi della Colonscopia
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=66)
•
il 50% ha riferito di non aver dovuto pagare
per la colonscopia effettuata negli ultimi 5
anni; il 43% ha pagato esclusivamente il
ticket ed il 7% l’intero costo dell’esame.
Nessun
pagamento
50
Pagamento
ticket
43
Pagamento
intero
7
0
95
20
40
%
60
80
100
100
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
•
•
Non si sono rilevate differenze
statisticamente significative relativamente
alla percentuale di persone di 50-69 anni
che hanno riferito di aver effettuato la
ricerca del sangue occulto a pagamento
sia a livello delle AUSL (range dal 3% di
Ravenna al 13% di Modena) sia delle Aree
vaste regionali.
Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI
a livello nazionale, circa il 19% delle
persone di 50-69 anni ha riferito di aver
effettuato la ricerca del sangue occulto a
pagamento (8% nel Nord-Est Italia).
•
La percentuale di persone di 50-69 anni
che hanno riferito di aver effettuato la
colonscopia a pagamento varia dal 16%
di Ravenna al 75% di Bologna-Imola; nelle
Aree Vaste regionali i valori sono del 27%
in Romagna, 52% in Emilia Nord e 64% in
Emilia Centro.
•
Tra le AUSL partecipanti al sistema PASSI
a livello nazionale, circa il 53% delle
persone di 50-69 anni ha riferito di aver
effettuato la colonscopia a pagamento
(56% nel Nord-Est Italia).
Persone di 50-69 anni che hanno riferito di aver
pagato per la ricerca di Sangue occulto (%)
Persone di 50-69 anni che hanno riferito di aver
pagato per la Colonscopia preventiva (%)
Emilia-Romagna - PASSI 2007
Emilia-Romagna - PASSI 2007
%
100
%
100
80
80
60
60
40
40
20
20
0
0
MO PR
FO
ER
PC
CE BO+IM FE
RN
RE
BO+IM MO
RA
Persone di 50-69 anni che hanno riferito di aver
pagato per la ricerca di Sangue occulto (%)
PC
PR
ER
FO
RE
RN
FE
CE
Persone di 50-69 anni che hanno riferito di aver
pagato per la Colonscopia preventiva (%)
Distribuzione territoriale - PASSI 2007
Distribuzione territoriale - PASSI 2007
%
100
%
100
80
80
60
60
40
40
20
20
0
0
Pool
Italia
Emilia
PASSI Nord-Est Nord
ER
Romagna Emilia
Centro
Emilia
Italia
Pool
Centro No rd-Est P A SSI
Emilia
No rd
ER
Ro magna
Persone di 50-69 anni che hanno riferito di aver
pagato per la ricerca di Sangue occulto (%)
Persone di 50-69 anni che hanno riferito di aver
pagato per la Colonscopia preventiva (%)
Pool PASSI 2007
Pool PASSI 2007
96
RA
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Perché non sono stati effettuati esami per la diagnosi precoce dei tumori
colorettali a scopo preventivo?
Motivazione della non effettuazione
dello screening del colon-retto
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=335)
•
•
In Emilia-Romagna il 40% delle
persone di 50-69 anni non è risultata
coperta per quanto riguarda la diagnosi
precoce del tumore colorettale, non
avendo mai effettuato né la ricerca di
sangue occulto né la colonscopia.
La non effettuazione dell’esame pare
associata ad una molteplicità di fattori,
tra cui una non corretta percezione del
rischio sembra giocare il ruolo
principale: il 31% ritiene infatti di non
averne bisogno.
penso di non
averne bisogno
31
nessuno me lo ha
consigliato
25
ho paura dei
risultati
10
è
fastidioso/doloroso
6
mi sento
imbarazzato
4
è difficile prenotare
l'esame
3
già operato/motivi
sanitari
2
19
altro
%
0
10
20
30
40
* esclusi dall’analisi i “non so/non ricordo” (10%)
Conclusioni e raccomandazioni
In Emilia-Romagna nei primi tre anni di attivazione dello screening colorettale si è già raggiunto il
livello di copertura “accettabile”(>45%) nella popolazione target; tuttavia esiste un ampio margine di
migliorabilità: infatti circa una persona su due nella fascia 50-69 anni non si è sottoposta alla
ricerca del sangue occulto o ad una colonscopia a scopo preventivo nei tempi raccomandati.
I programmi di screening organizzati prevedono a livello locale campagne informative/educative
rivolte alla popolazione target con l’intervento congiunto di Medici di Medicina Generale e degli
operatori di Sanità Pubblica per incrementare l’adesione della popolazione invitata.
97
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Sintomi di depressione
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce la salute mentale come uno stato di
benessere nel quale la persona è consapevole delle proprie capacità, in grado di affrontare le
normali difficoltà della vita, lavorare in modo utile e apportare un contributo alla comunità.
Le patologie mentali rappresentano un problema in crescita a livello mondiale; tra queste una delle
più frequenti è la depressione: l’OMS ritiene che entro il 2020 la depressione diventerà la maggiore
causa di malattia nei Paesi industrializzati.
Il libro verde “Migliorare la salute mentale della popolazione - verso una strategia per la salute
mentale per l’Unione Europea” stima che ben un cittadino su quattro abbia sofferto nell’arco della
propria vita di una malattia mentale. Il costo socio-sanitario stimato delle malattie mentali è
notevole, pari al 3-4% del Prodotto Interno Lordo.
Nel sistema di Sorveglianza PASSI i sintomi di depressione vengono individuati mediante il PatientHealth Questionnaire-2 (PHQ-2) che consta di due domande validate a livello internazionale e
caratterizzate da alta sensibilità e specificità per la tematica della depressione. Si rileva quale sia il
numero di giorni, relativamente alle ultime due settimane, durante i quali gli intervistati hanno
presentato i seguenti sintomi:
1) l’aver provato poco interesse o piacere nel fare le cose
2) l’essersi sentiti giù di morale, depressi o senza speranze.
Il numero di giorni per i due gruppi di sintomi sono poi sommati e classificati in base ad uno score
da 0 a 6; coloro che ottengono un score uguale o maggiore di 3 sono individuati come “persone
con sintomi di depressione”; la diagnosi effettiva di depressione richiede ovviamente una
valutazione clinica individuale approfondita.
Quali sono le caratteristiche delle persone con sintomi di depressione?
Sintomi di depressione
•
•
In Emilia-Romagna circa l’8% delle persoene
intervistate ha riferito sintomi di depressione;
questi sintomi sono risultati più diffusi:
- nelle fasce d’età più avanzate
- nelle donne
- nelle persone con basso livello d’istruzione
- nelle persone con difficoltà economiche
- nelle persone senza un lavoro continuativo
- nelle persone con almeno una patologia
severa.
Analizzando con una opportuna tecnica
statistica (regressione logistica) l’effetto di ogni
singolo fattore in presenza di tutti gli altri, la
probabilità di aver avuto i sintomi di
depressione rimane significativamente più
elevata nelle donne, nella fascia 35-49 anni,
nelle persone con difficoltà economiche, senza
un lavoro continuativo o con patologie severe.
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=2.420)
Persone con i sintomi di
Caratteristiche
depressione ° % (IC95%)
Totale
Classi di età
18 - 34
35 - 49
50 - 69
Sesso
uomini
donne
Istruzione
nessuna/elementare
media inferiore
media superiore
laurea
Difficoltà economiche
molte
qualche
nessuna
Stato lavorativo
lavora
non lavora
Patologie severe
almeno una
nessuna
8,2
6,9-9,4
5,8
8,9*
9,4*
3,9-7,8
6,7-11,0
7,2-11,6
5,5
10,9
4,0-7,0
8,9-12,8
13,9
7,3
7,9*
5,6
9,5-18,3
5,2-9,4
6,0-9,7
2,7-8,4
18,6
9,6
5,4
13,0-24,2
7,3-11,9
4,0-6,7
6,6
11,9
5,2-7,9
9,2-14,6
16,2
6,5
12,2-20,1
5,2-7,7
°Score PHQ-2 uguale o maggiore di 3
La sottolineatura indica la significatività statistica rispetto alla prima
modalità di ciascuna caratteristica (es. donne rispetto agli uomini)
La sottolineatura con asterisco indica una differenza al limite della
significatività statistica
98
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
•
Tra le AUSL regionali, la percentuale di
persone che hanno riferito sintomi di
depressione è significativamente più bassa a
Piacenza (range dal 4% di Piacenza all’11% di
Reggio Emilia); i valori nelle Aree Vaste sono
sovrapponibili a quelli regionali (7% in
Romagna, 8% in Emilia nord e 9% in Emilia
Centro).
•
Nelle ASL partecipanti al sistema PASSI a
livello nazionale, la percentuale di persone che
ha riferito sintomi di depressione è risultata del
9% (8% nel Nord-Est Italia).
Persone con sintomi di depressione (%)
Emilia-Romagna - PASSI 2007
%
30
20
10
0
RE
MO BO+IM RA
ER
FO
RN
PR
FE
CE
Persone con sintomi di depressione (%)
Persone con sintomi di depressione (%)
Distribuzione territoriale - PASSI 2007
Pool PASSI 2007
PC
%
30
20
10
0
Pool
PASSI
Emilia
Centro
Emilia
Nord
ER
Italia
Nord-Est
Romagna
Quali conseguenze hanno i sintomi di depressione sulla vita di queste
persone?
Qualità di vita percepita e sintomi di depressione
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=2.410)
•
Le persone che hanno riferito sintomi di
depressione hanno dichiarato una
percezione della qualità della vita peggiore
rispetto alle persone che non hanno riferito
i sintomi:
-
-
in cattiva
salute
fisica
Giorni inGiorni
cattiva
salute
fisica
Presenza di sintomi depressivi
Assenza di sintomi depressivi
in cattiva
salute mentale
GiorniGiorni
in cattiva
salute
mentale
il 36% ha descritto il proprio stato di
salute “buono” o “molto buono” rispetto
al 70% delle persone che non hanno
riferito i sintomi
Presenza di sintomi depressivi
Assenza di sintomi depressivi
con limitazioni di
Giorni Giorni
con limitazione
diattività
attività
la media di giorni in cattiva salute fisica
e mentale o con limitazioni delle abituali
attività è risultata significativamente più
alta tra le persone con sintomi di
depressione.
Presenza di sintomi depressivi
Assenza di sintomi depressivi
0
99
5
10
15
Media giorni
20
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
A chi ricorrono le persone con sintomi di depressione?
Figure a cui si sono rivolte le persone con sintomi di depressione
Emilia-Romagna - PASSI 2007 (n=132)
•
Il 60% delle persone con sintomi di
depressione ha riferito di essersi rivolta
a figure di riferimento per risolvere
questo problema, in particolare a
medici/operatori sanitari (35%), a
familiari/amici (16%) o ad entrambi
(9%).
Nessuno
40
Medico/operatore
sanitario
35
Familiari/amici
16
Entrambi
9
0
20
%
40
Conclusioni e raccomandazioni
In Emilia-Romagna si stima che circa una persona su dieci abbia sintomi depressivi con valori
più alti tra le donne, nelle persone con difficoltà economiche, senza lavoro e nelle persone con
patologie severe.
I risultati evidenziano come il trattamento di questa condizione e l’utilizzo dei servizi sanitari
preposti non sia ancora soddisfacente, essendo ancora significativamente alta la parte del bisogno
non trattato (quasi una persona su due).
Considerato che i disturbi mentali costituiscono una fetta importante del carico assistenziale
complessivo attribuibile alle malattie dei Paesi industrializzati, il riscontro della limitata copertura di
cure delle persone con sintomi di depressione appare di particolare importanza e rappresenta una
attuale “sfida”per i Servizi Sanitari.
100
60
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Appendice
101
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Allegato statistico: l’analisi di regressione logistica
L’analisi di regressione logistica si prefigge di stimare o prevedere l’associazione tra una variabile
di risposta con due livelli (dicotomica) e variabili indipendenti di diversa natura. L’analisi di
regressione logistica consente pertanto di individuare i fattori che sono ipotizzati influenzare la
probabilità del verificarsi di un dato evento o attributo, controllando per gli effetti di altre variabili in
esame. Questa procedura di aggiustamento viene effettuata quando si ipotizza che la relazione tra
il verificarsi dell’evento e il determinante studiato sia contemporaneamente legata ad un’altra
variabile, la cui presenza distorce l’effetto dell’agente e può produrre sia una accentuazione che
una riduzione dell’effetto del fattore di rischio studiato.
Dai dati PASSI 2006 si è osservato, ad esempio, che l’adesione al “5 a day” relativo al consumo
giornaliero di frutta e verdura non risulta associato con alcun fattore (classi di età, sesso, istruzione
e livello di attività fisica) se analizzati singolarmente ma, quando vengono studiati
contemporaneamente in un modello logistico, si individua un’associazione positiva statisticamente
significativa nelle donne rispetto agli uomini, per la classe 50-69 anni rispetto a quella 18-24 anni e
per chi svolge una regolare attività fisica rispetto ai sedentari.
La misura di associazione tra il verificarsi del fenomeno studiato e la variabile considerata è data
dall’odds ratio (OR), cioè dal rapporto tra la probabilità del verificarsi dell’evento tra gli esposti al
fattore di rischio e la probabilità del verificarsi dell’evento tra i non esposti.
Valori dell’OR pari a 1 indicano che la probabilità dell’evento è uguale tra i soggetti appartenenti a
categorie dell’esposizione adiacente, cioè il fattore di esposizione non è fattore di rischio; se l’OR è
superiore a 1 il fattore di esposizione è fattore di rischio, se l’OR è minore di 1 il fattore di
esposizione è protettivo.
Di seguito vengono riportati i risultati della regressione logistica relativi ad alcune variabili
analizzate in relazione ad altri fattori nelle diverse sezioni dello studio PASSI. Per ogni variabile e
fattore sono indicati tra parentesi la categoria in esame rispetto alla categoria di riferimento, i valori
dell’odds ratio, i rispettivi intervalli di confidenza al 95% e i valori dei p-values associati alla
statistica test Z calcolata per testare la significatività statistica dell’OR. Per valori dei p-values
inferiori allo 0,05 il fattore osservato si considera statisticamente associato dal punto di vista
statistico con l’evento studiato.
Percezione dello stato di salute
Stato
di
salute
percepito
(molto
bene
e
bene/discretamente, male e molto male)
Classe di età (35-49/18-34)
Classe di età (50-69/18-34)
Sesso (donne/uomini)
Istruzione (scuola media inferiore/nessuna-elementare)
Istruzione (scuola media superiore/nessuna-elementare)
Istruzione (laurea-diploma universitario/nessuna-elementare)
Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà)
Difficoltà economiche (nessuna/molte difficoltà)
Patologia (nessuna patologia/almeno 1 patologia)
costante
Odds
Ratio
IC 95%
Z-Statistic
P-Value
0,59
0,46
0,76
-4,07
0,000
0,30
0,23
0,40
-8,83
0,000
0,51
0,42
0,62
-7,04
0,000
1,35
1,00
1,83
1,95
0,051
1,40
1,03
1,90
2,16
0,031
1,80
1,22
2,65
2,96
0,003
1,22
0,88
1,68
1,18
0,239
1,72
1,25
2,36
3,30
0,001
3,12
2,47
3,94
9,59
0,000
*
*
*
0,63
0,528
Z-Statistic
P-Value
0,185
Attività fisica
Persone che fanno attività fisica (poca o scarsa/moderata o
più)
Classe di età (35-49/18-34)
Classe di età (50-69/18-34)
Sesso (donne/uomini)
Istruzione (scuola media inferiore/nessuna-elementare)
Istruzione (scuola media superiore/nessuna-elementare)
Istruzione (laurea-diploma universitario/nessuna-elementare)
Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà)
Difficoltà economiche (nessuna/molte difficoltà)
costante
102
Odds
Ratio
IC 95%
1,20
0,92
1,58
1,33
1,64
1,24
2,18
3,44
0,001
1,05
0,86
1,29
0,48
0,630
0,95
0,69
1,31
-0,29
0,776
0,62
0,45
0,87
-2,80
0,005
0,70
0,46
1,06
-1,70
0,089
0,89
0,63
1,26
-0,65
0,513
0,76
0,54
1,07
-1,58
0,115
*
*
*
-5,34
0,000
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Abitudine al fumo
Abitudine al fumo (fumatori/ex fumatori o non fumatori)
Classe di età (25-34 anni/18-24 anni)
Classe di età (35-49 anni/18-24 anni)
Classe di età (50-69 anni/18-24 anni)
Sesso (donne/uomini)
Istruzione (scuola media inferiore/nessuna-elementare)
Istruzione (scuola media superiore/nessuna-elementare)
Istruzione (laurea-diploma universitario/nessuna-elementare)
Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà)
Difficoltà economiche (nessuna/molte difficoltà)
costante
Odds
Ratio
Z-Statistic
P-Value
0,90
0,64
IC 95%
1,27
-0,61
0,539
0,74
0,54
1,02
-1,82
0,069
0,50
0,36
0,70
-4,03
0,000
0,64
0,54
0,77
-4,90
0,000
1,15
0,84
1,58
0,89
0,374
0,95
0,69
1,30
-0,34
0,735
0,61
0,41
0,91
-2,42
0,016
0,88
0,65
1,19
-0,84
0,401
0,49
0,36
0,66
-4,73
0,000
*
*
*
1,08
0,282
Situazione nutrizionale
Eccesso ponderale (soprappeso e obeso/normopeso e
sottopeso)
Classe di età (35-49/18-34)
Classe di età (50-69/18-34)
Sesso (donne/uomini)
Istruzione (scuola media inferiore/nessuna-elementare)
Istruzione (scuola media superiore/nessuna-elementare)
Istruzione (laurea-diploma universitario/nessuna-elementare)
Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà)
Difficoltà economiche (nessuna/molte difficoltà)
costante
Adesione al “5 a day” (sì/no)
Classe di età (35-49/18-34)
Classe di età (50-69/18-34)
Sesso (donne/uomini)
Istruzione (scuola media inferiore/nessuna-elementare)
Istruzione (scuola media superiore/nessuna-elementare)
Istruzione (laurea-diploma universitario/nessuna-elementare)
Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà)
Difficoltà economiche (nessuna/molte difficoltà)
BMI (Sovrappeso/Sottopeso-normopeso)
BMI (Obeso/Sottopeso-normopeso)
costante
Odds
Ratio
Z-Statistic
P-Value
2,44
1,93
3,07
7,55
0,000
4,38
3,43
5,60
11,80
0,000
0,46
0,38
0,55
-8,69
0,000
0,75
0,56
1,02
-1,85
0,065
0,53
0,39
0,72
-4,14
0,000
0,38
0,26
0,55
-5,11
0,000
1,03
0,75
1,40
0,16
0,871
0,80
0,59
1,09
-1,41
0,160
*
*
*
-0,98
0,327
IC 95%
Odds
Ratio
Z-Statistic
P-Value
1,45
1,01
IC 95%
2,07
2,03
0,043
2,15
1,48
3,11
4,05
0,000
1,48
1,14
1,92
2,94
0,003
1,05
0,69
1,60
0,24
0,814
1,22
0,80
1,86
0,94
0,346
1,41
0,85
2,35
1,33
0,182
0,97
0,61
1,53
-0,15
0,884
0,94
0,60
1,47
-0,26
0,796
0,92
0,68
1,25
-0,51
0,610
1,46
1,00
2,13
1,96
0,050
*
*
*
-8,96
0,000
Consumo di alcol
Consumo di alcol nell’ultimo mese (più di una unità di
bevanda alcolica/chi non ha mai bevuto)
Classe di età (25-34 anni/18-24 anni)
Classe di età (35-49 anni/18-24 anni)
Classe di età (50-69 anni/18-24 anni)
Sesso (donne/uomini)
Istruzione (scuola media inferiore/nessuna-elementare)
Istruzione (scuola media superiore/nessuna-elementare)
Istruzione (laurea-diploma universitario/nessuna-elementare)
Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà)
Difficoltà economiche (nessuna/molte difficoltà)
costante
103
Odds
Ratio
Z-Statistic
P-Value
0,79
0,53
IC 95%
1,18
-1,15
0,249
0,84
0,58
1,21
-0,94
0,346
0,81
0,55
1,18
-1,11
0,265
0,27
0,22
0,33
-13,54
0,000
1,80
1,32
2,45
3,74
0,000
1,96
1,44
2,68
4,27
0,000
1,98
1,35
2,90
3,52
0,000
1,02
0,74
1,41
0,14
0,892
1,38
1,01
1,89
2,02
0,044
*
*
*
3,93
0,000
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Consumatore “binge” di alcol nell’ultimo mese (sì/no)
Classe di età (25-34 anni/18-24 anni)
Classe di età (35-49 anni/18-24 anni)
Classe di età (50-69 anni/18-24 anni)
Sesso (donne/uomini)
Istruzione (scuola media inferiore/nessuna-elementare)
Istruzione (scuola media superiore/nessuna-elementare)
Istruzione (laurea-diploma universitario/nessuna-elementare)
Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà)
Difficoltà economiche (nessuna/molte difficoltà)
costante
Odds
Ratio
Z-Statistic
P-Value
0,42
0,26
0,70
-3,33
0,001
0,42
0,27
0,66
-3,81
0,000
0,18
0,10
0,31
-6,24
0,000
0,17
0,11
0,26
-8,52
0,000
0,91
0,48
1,73
-0,29
0,769
0,76
0,39
1,45
-0,84
0,400
0,73
0,34
1,56
-0,81
0,417
0,93
0,53
1,64
-0,24
0,814
0,83
0,48
1,43
-0,66
0,509
*
*
*
-1,44
0,149
IC 95%
Sicurezza stradale
Odds
Ratio
Guida sotto l’effetto dell’alcol nell’ultimo mese (sì/no)
Classe di età (35-49/18-34)
Classe di età (50-69/18-34)
Sesso (donne/uomini)
Istruzione (scuola media inferiore/nessuna-elementare)
Istruzione (scuola media superiore/nessuna-elementare)
Istruzione (laurea-diploma universitario/nessuna-elementare)
Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà)
Difficoltà economiche (nessuna/molte difficoltà)
costante
1,13
IC 95%
0,80
Z-Statistic
P-Value
1,59
0,67
0,500
0,862
0,97
0,66
1,41
-0,17
0,24
0,17
0,34
-7,87
0,000
0,84
0,50
1,41
-0,67
0,505
0,78
0,46
1,32
-0,93
0,354
1,17
0,65
2,13
0,52
0,601
0,65
0,39
1,09
-1,62
0,105
0,70
0,43
1,14
-1,44
0,151
*
*
*
-2,43
0,015
Sicurezza domestica
Percezione della possibilità di subire un infortunio
domestico (assente o bassa/alta o molto alta)
Classe di età (35-49/18-34)
Classe di età (50-69/18-34)
Sesso (donne/uomini)
Istruzione (scuola media inferiore/nessuna-elementare)
Istruzione (scuola media superiore/nessuna-elementare)
Istruzione (laurea-diploma universitario/nessuna-elementare)
Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà)
Difficoltà economiche (nessuna/molte difficoltà)
Popolazione a Rischio (non presenza di anziani o
bambini/presenza di anziani o bambini)
costante
Aver ricevuto informazioni sugli infortuni domestici (sì/no)
Classe di età (35-49/18-34)
Classe di età (50-69/18-34)
Sesso (donne/uomini)
Istruzione (scuola media inferiore/nessuna-elementare)
Istruzione (scuola media superiore/nessuna-elementare)
Istruzione (laurea-diploma universitario/nessuna-elementare)
Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà)
Difficoltà economiche (nessuna/molte difficoltà)
Popolazione a Rischio (non presenza di anziani o
bambini/presenza di anziani o bambini)
costante
104
Odds
Ratio
Z-Statistic
P-Value
0,87
0,62
1,23
-0,78
0,438
0,75
0,52
1,10
-1,45
0,147
0,55
0,42
0,72
-4,34
0,000
0,78
0,49
1,26
-1,00
0,318
0,93
0,57
1,51
-0,29
0,772
0,53
0,31
0,92
-2,25
0,024
1,50
0,99
2,28
1,90
0,057
1,86
1,23
2,82
2,94
0,003
1,93
1,45
2,58
4,49
0,000
*
*
*
6,33
0,000
IC 95%
Odds
Ratio
Z-Statistic
P-Value
1,71
1,32
IC 95%
2,22
4,06
0,000
2,83
2,17
3,69
7,65
0,000
1,26
1,04
1,51
2,42
0,016
0,95
0,70
1,29
-0,32
0,746
1,10
0,81
1,49
0,62
0,533
0,98
0,67
1,43
-0,12
0,907
1,39
0,97
1,99
1,79
0,073
1,49
1,04
2,11
2,20
0,028
1,05
0,85
1,30
0,48
0,634
*
*
*
-8,81
0,000
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Persone che dichiarano di aver adottato misure di
sicurezza per l’abitazione (sì/no)
Classe di età (35-49/18-34)
Classe di età (50-69/18-34)
Sesso (donne/uomini)
Istruzione (scuola media inferiore/nessuna-elementare)
Istruzione (scuola media superiore/nessuna-elementare)
Istruzione (laurea-diploma universitario/nessuna-elementare)
Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà)
Difficoltà economiche (nessuna/molte difficoltà)
Percezione sulla possibilità di subire un infortunio domestico
(assente-bassa/alta-molto alta)
Popolazione a Rischio (non presenza di anziani o
bambini/presenza di anziani o bambini)
costante
Odds
Ratio
Z-Statistic
P-Value
1,06
0,58
1,93
0,18
0,859
1,14
0,62
2,12
0,42
0,672
1,10
0,73
1,65
0,46
0,648
1,04
0,54
2,02
0,12
0,906
1,16
0,59
2,26
0,42
0,673
0,55
0,23
1,33
-1,32
0,186
2,75
1,05
7,23
2,06
0,040
2,87
1,12
7,39
2,19
0,029
0,40
0,22
0,72
-3,07
0,002
0,75
0,47
1,20
-1,19
0,232
*
*
*
-1,77
0,076
Z-Statistic
P-Value
0,001
IC 95%
Rischio cardiovascolare
Persone a cui è stata misurata la pressione arteriosa negli
ultimi due anni (sì/no)
Classe di età (35-49/18-34)
Classe di età (50-69/18-34)
Sesso (donne/uomini)
Istruzione (scuola media inferiore/nessuna-elementare)
Istruzione (scuola media superiore/nessuna-elementare)
Istruzione (laurea-diploma universitario/nessuna-elementare)
Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà)
Difficoltà economiche (nessuna/molte difficoltà)
costante
Odds
Ratio
IC 95%
1,58
1,21
2,08
3,34
2,85
2,04
3,97
6,15
0,000
1,08
0,85
1,36
0,61
0,541
1,02
0,65
1,62
0,10
0,924
1,24
0,78
1,98
0,92
0,357
1,09
0,64
1,84
0,30
0,761
0,92
0,59
1,43
-0,37
0,715
0,77
0,50
1,18
-1,20
0,230
*
*
*
4,56
0,000
Z-Statistic
P-Value
0,001
Odds
Ratio
Persone ipertese (sì/no)
Classe di età (35-49/18-34)
Classe di età (50-69/18-34)
Sesso (donne/uomini)
Istruzione (scuola media inferiore/nessuna-elementare)
Istruzione (scuola media superiore/nessuna-elementare)
Istruzione (laurea-diploma universitario/nessuna-elementare)
Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà)
Difficoltà economiche (nessuna/molte difficoltà)
BMI (sovrappeso-obeso/sottopeso-normopeso)
costante
Persone a cui è stato misurato almeno una volta il
colesterolo (sì/no)
Classe di età (35-49/18-34)
Classe di età (50-69/18-34)
Sesso (donne/uomini)
Istruzione (scuola media inferiore/nessuna-elementare)
Istruzione (scuola media superiore/nessuna-elementare)
Istruzione (laurea-diploma universitario/nessuna-elementare)
Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà)
Difficoltà economiche (nessuna/molte difficoltà)
costante
105
IC 95%
2,04
1,37
3,04
3,50
6,93
4,70
10,20
9,80
0,000
0,95
0,76
1,19
-0,47
0,641
1,00
0,72
1,38
-0,01
0,991
0,96
0,69
1,33
-0,25
0,806
0,77
0,49
1,23
-1,10
0,273
0,90
0,61
1,31
-0,57
0,571
0,67
0,46
0,97
-2,09
0,037
2,49
1,97
3,15
7,64
0,000
*
*
*
-9,48
0,000
Z-Statistic
P-Value
Odds
Ratio
IC 95%
3,45
2,67
4,46
9,47
0,000
8,60
6,03
12,26
11,89
0,000
1,55
1,23
1,95
3,70
0,000
0,77
0,46
1,28
-1,01
0,315
0,89
0,53
1,49
-0,44
0,656
1,79
0,97
3,30
1,88
0,061
1,63
1,13
2,35
2,60
0,009
2,12
1,48
3,05
4,09
0,000
*
*
*
-0,34
0,733
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Persone colesterolemiche (sì/no)
Classe di età (35-49/18-34)
Classe di età (50-69/18-34)
Sesso (donne/uomini)
Istruzione (scuola media inferiore/nessuna-elementare)
Istruzione (scuola media superiore/nessuna-elementare)
Istruzione (laurea-diploma universitario/nessuna-elementare)
Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà)
Difficoltà economiche (nessuna/molte difficoltà)
BMI (sovrappeso-obeso/sottopeso-normopeso)
costante
Odds
Ratio
Z-Statistic
P-Value
1,83
1,33
IC 95%
2,52
3,71
0,000
3,56
2,57
4,92
7,66
0,000
1,11
0,91
1,37
1,01
0,310
1,14
0,83
1,57
0,82
0,409
1,05
0,76
1,44
0,29
0,774
1,38
0,93
2,05
1,59
0,112
0,89
0,61
1,31
-0,58
0,561
1,00
0,69
1,46
0,02
0,980
1,51
1,22
1,86
3,81
0,000
*
*
*
-7,76
0,000
Z-Statistic
P-Value
Odds
Ratio
Persone con diabete (sì/no)
Classe di età (35-49/18-34)
Classe di età (50-69/18-34)
Sesso (donne/uomini)
Istruzione (alta/bassa)
Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà)
Difficoltà economiche (nessuna/molte difficoltà)
BMI (sovrappeso/sottopeso-normopeso)
BMI (obeso/sottopeso-normopeso)
costante
Persone a cui è stato calcolato il punteggio di rischio
cardiovascolare (sì/no)
Classe di età (50-69 anni/35-49 anni)
Sesso (donne/uomini)
Istruzione (alta/bassa)
Difficoltà economiche (No/Si)
Fattori di rischio cardiovascolari (No/Si)
costante
IC 95%
0,20
0,12
0,35
-5,74
0,000
0,06
0,02
0,19
-4,85
0,000
0,62
0,41
0,94
-2,25
0,025
0,72
0,46
1,13
-1,44
0,150
0,93
0,50
1,73
-0,23
0,818
0,41
0,21
0,79
-2,67
0,008
1,31
0,79
2,17
1,06
0,289
3,88
2,31
6,53
5,11
0,000
*
*
*
-5,09
0,000
Z-Statistic
P-Value
Odds
Ratio
IC 95%
1,78
1,09
2,91
2,31
0,021
0,98
0,62
1,55
-0,10
0,920
1,10
0,68
1,77
0,39
0,694
1,07
0,67
1,72
0,29
0,770
0,15
0,05
0,48
-3,22
0,001
*
*
*
-10,99
0,000
Vaccinazione antinfluenzale
Persone che riferiscono di essersi vaccinate negli ultimi 12
mesi (sì/no)
Classe di età (35-49/18-34)
Classe di età (50-64/18-34)
Sesso (donne/uomini)
Istruzione (alta/bassa)
Difficoltà economiche (No/Si)
costante
Odds
Ratio
Z-Statistic
P-Value
1,31
0,81
IC 95%
2,13
1,09
0,277
2,62
1,64
4,19
4,02
0,000
1,17
0,82
1,65
0,87
0,386
0,79
0,55
1,13
-1,30
0,192
1,20
0,84
1,73
1,01
0,311
*
*
*
-8,12
0,000
Z-Statistic
P-Value
Vaccinazione antirosolia
Odds
Ratio
Donne vaccnate per la rosolia (sì/no)
Classe di età (25-34 anni/18-24 anni)
Classe di età (35-49 anni/18-24 anni)
Istruzione (alta/bassa)
Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà)
Difficoltà economiche (Nessuna/molte difficoltà)
costante
106
IC 95%
0,79
0,48
1,29
-0,93
0,351
0,62
0,39
0,98
-2,04
0,041
1,52
1,10
2,10
2,57
0,010
1,55
0,94
2,55
1,71
0,088
1,66
1,01
2,74
2,01
0,045
*
*
*
-1,14
0,255
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell’utero (donne 25-64 anni)
Donne che hanno effettuato il Pap test negli ultimi tre anni
(sì/no)
Classe di età (35-49 anni/25-34 anni)
Classe di età (50-64 anni/25-34 anni)
Istruzione (scuola media inferiore/nessuna-elementare)
Istruzione (scuola media superiore/nessuna-elementare)
Istruzione (laurea-diploma universitario/nessuna-elementare)
Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà)
Difficoltà economiche (nessuna/molte difficoltà)
Stato civile (non coniugata/coniugata)
Convivenza (Sì/No)
costante
Odds
Ratio
IC 95%
Z-Statistic
P-Value
2,13
1,32
3,43
3,09
0,002
1,33
0,82
2,16
1,14
0,255
1,26
0,73
2,18
0,83
0,405
1,99
1,12
3,52
2,35
0,019
2,45
1,18
5,11
2,40
0,016
1,66
0,97
2,85
1,84
0,066
1,40
0,82
2,39
1,22
0,224
1,18
0,66
2,11
0,57
0,568
1,38
0,77
2,46
1,08
0,281
*
*
*
0,49
0,623
Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella (donne con età maggiore di 50 anni)
Donne che hanno effettuato la Mammografia negli ultimi
due anni (sì/no)
Classe di età (60-69 anni/50-59 anni)
Istruzione (scuola media inferiore/nessuna-elementare)
Istruzione (scuola media superiore/nessuna-elementare)
Istruzione (laurea-diploma universitario/nessuna-elementare)
Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà)
Difficoltà economiche (nessuna/molte difficoltà)
Stato civile (non coniugata/coniugata)
costante
Odds
Ratio
IC 95%
Z-Statistic
P-Value
0,087
0,63
0,37
1,07
-1,71
1,01
0,53
1,92
0,02
0,984
0,63
0,32
1,27
-1,30
0,195
0,45
0,18
1,13
-1,70
0,090
3,88
1,90
7,93
3,71
0,000
5,17
2,49
10,73
4,41
0,000
1,18
0,67
2,08
0,57
0,570
*
*
*
1,55
0,120
Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto (età maggiore di 50 anni)
Persone che hanno effettuato la ricerca di sangue occulto
negli ultimi due anni (sì/no)
Classe di età (50-59 anni/=>60 anni )
Sesso (donne/uomini)
Istruzione (scuola media inferiore/nessuna-elementare)
Istruzione (scuola media superiore/nessuna-elementare)
Istruzione (laurea-diploma universitario/nessuna-elementare)
Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà)
Difficoltà economiche (nessuna/molte difficoltà)
costante
Odds
Ratio
Persone che hanno effettuato la colonscopia negli ultimi
due anni (sì/no)
Classe di età (50-59 anni/=>60 anni )
Sesso (donne/uomini)
Istruzione (scuola media inferiore/nessuna-elementare)
Istruzione (scuola media superiore/nessuna-elementare)
Istruzione (laurea-diploma universitario/nessuna-elementare)
Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà)
Difficoltà economiche (nessuna/molte difficoltà)
costante
Odds
Ratio
107
Z-Statistic
P-Value
0,79
0,59
IC 95%
1,04
-1,66
0,096
1,15
0,88
1,51
1,00
0,316
1,12
0,79
1,59
0,64
0,520
0,86
0,59
1,24
-0,82
0,414
0,79
0,45
1,38
-0,83
0,408
1,77
1,05
2,99
2,13
0,033
2,16
1,29
3,62
2,92
0,004
*
*
*
-2,32
0,021
Z-Statistic
P-Value
0,57
0,33
IC 95%
0,98
-2,04
0,042
1,04
0,62
1,76
0,15
0,881
1,04
0,54
2,02
0,12
0,902
1,01
0,51
2,03
0,04
0,968
0,69
0,21
2,24
-0,62
0,535
0,80
0,29
2,21
-0,44
0,663
1,31
0,50
3,43
0,55
0,584
*
*
*
-4,75
0,000
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Sintomi di depressione
Persone che hanno riferito di aver avuto entrambi i sintomi
di depressione (sì/no)
Classe di età (35-49/18-34)
Classe di età (50-69/18-34)
Sesso (donne/uomini)
Istruzione (scuola media inferiore/nessuna-elementare)
Istruzione (scuola media superiore/nessuna-elementare)
Istruzione (laurea-diploma universitario/nessuna-elementare)
Difficoltà economiche (qualche difficoltà/molte difficoltà)
Difficoltà economiche (nessuna/molte difficoltà)
Lavoro Regolare (No/Si)
Patologia (nessuna patologia/almeno 1 patologia)
costante
108
Odds
Ratio
IC 95%
Z-Statistic
P-Value
1,68
1,11
2,55
2,44
0,015
1,12
0,70
1,78
0,47
0,639
1,82
1,32
2,50
3,67
0,000
0,71
0,44
1,16
-1,36
0,174
0,98
0,60
1,61
-0,08
0,936
0,77
0,40
1,49
-0,77
0,442
0,49
0,32
0,75
-3,31
0,001
0,30
0,19
0,46
-5,48
0,000
1,55
1,09
2,22
2,43
0,015
0,42
0,30
0,59
-4,97
0,000
*
*
*
-4,26
0,000
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Monitoraggio
Per la valutazione della qualità del sistema di sorveglianza si utilizzano alcuni indicatori di
processo forniti dal monitoraggio, ricavati dal sito internet di servizio della sorveglianza PASSI
(www.passidati.it):
-
Tasso di risposta
Tasso di sostituzione
Tasso di rifiuto
Tasso di non reperibilità
Tasso di eleggibilità ''e''
Distribuzione percentuale dei motivi di non eleggibilità
Modalità di reperimento del numero telefonico
Distribuzione delle interviste per orari/giorni
La tabella seguente mostra i valori dei principali indicatori del monitoraggio nella regione EmiliaRomagna, nelle singole AUSL e nel pool PASSI complessivo:
Tasso di
risposta
Tasso di
sostituzione
Tasso di
rifiuto
Tasso di non
reperibilità
Tasso di
eleggibilità
AUSL di Piacenza
84,4
13,8
11,3
2,5
95,2
AUSL di Parma
85,3
14,7
9,7
5
97,8
AUSL di Reggio Emilia
86,2
8,9
7,1
1,8
97,1
AUSL di Modena
86,4
15,6
13,1
2,5
94,8
AUSL di Bologna
87,4
11,6
5
6,6
97,3
AUSL di Imola
88,1
11,9
7,5
4,5
98,5
AUSL di Ferrara
88,1
12,6
10,4
2,2
93,3
AUSL di Ravenna
88,4
9,6
7
2,6
99,6
AUSL di Forlì
90,4
6,6
4,2
2,3
98,1
AUSL di Cesena
91,1
11,9
7,6
4,3
93
AUSL di Rimini
93,4
13,6
9,2
4,4
92,8
Regione Emilia-Romagna
87,6
12,4
8,8
3,6
95,7
85
15
11
4,1
95,3
Pool ASL
Per meglio comprendere il significato dei dati sopra indicati, si riportano alcune definizioni
importanti e le descrizioni degli indicatori utilizzati:
-
-
Popolazione indagata: persone residenti nell'AUSL, di età 18-69 anni, registrate nell'anagrafe
sanitaria degli assistiti, presenti nel mese di indagine, che abbiano la disponibilità di un recapito
telefonico e siano capaci di sostenere una conversazione in Italiano (o in altra lingua ufficiale
della Regione/PA).
Eleggibilità: si considerano eleggibili tutti gli individui campionati di età compresa tra 18 e 69
anni, residenti nel comune di riferimento per la AUSL, in grado di sostenere una intervista
telefonica.
Non eleggibilità: le persone non-eleggibili sono coloro che sono state campionate e quindi
inserite nel diario dell'intervistatore, ma che successivamente sono state escluse dal campione
per i motivi previsti dal protocollo, cioè residente altrove, senza telefono, istituzionalizzato,
deceduto, non conoscenza della lingua italiana, grave disabilità, età minore di 18 oppure
maggiore di 69 anni.
109
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
•
Non reperibilità: si considerano non reperibili le persone di cui si ha il numero telefonico, ma
per le quali non è stato possibile il contatto nonostante i 6 e più tentativi previsti dal protocollo
(in orari e giorni della settimana diversi).
Rifiuto: è prevista la possibilità che una persona eleggibile campionata non sia disponibile a
collaborare rispondendo all’intervista, per cui deve essere registrata come un rifiuto e sostituita.
Senza telefono rintracciabile: le persone che non sono in possesso di un recapito telefonico o
di cui non è stato possibile rintracciare il numero di telefono seguendo tutte le procedure
indicate dal protocollo.
Sostituzione: coloro i quali rifiutano l'intervista o sono non reperibili devono essere sostituiti da
un individuo campionato appartenente allo stesso strato (per sesso e classe di età).
Tasso di risposta
Questo indicatore, che fa parte degli indicatori standard internazionali, misura la proporzione di
persone intervistate su tutte le persone eleggibili (intervistati e non).
Il tasso grezzo di risposta sulla popolazione indagata è così espresso:
RR1 =
n° int erviste
*100
n° int erviste + rifiuti + non reperibili
Si tratta di un indicatore fondamentale, anche se generico, per valutare l'adesione all'indagine.
•
Tasso di sostituzione
Questo indicatore, che fa parte degli indicatori standard internazionali, misura la proporzione di
persone eleggibili sostituite per rifiuto o non reperibilità sul totale delle persone eleggibili, così
indicato:
non reperibili + rifiuti
* 100
n° int erviste + rifiuti + non reperibili
Pur avendo i sostituti lo stesso sesso e la stessa classe di età dei titolari, un numero troppo elevato
di sostituzioni potrebbe ugualmente alterare la rappresentatività del campione.
•
Tasso di rifiuto
Questo indicatore, che fa parte degli indicatori standard internazionali, misura la proporzione di
persone che hanno rifiutato l'intervista su tutte le persone eleggibili:
REF 1 =
rifiuti
* 100
n° int erviste + rifiuti + non reperibili
Nel caso in cui il tasso dovesse risultare troppo alto viene raccomandato di verificare:
- la percentuale di lettere ricevute (se è bassa si può tentare di ridurre i rifiuti attraverso una
maggiore diffusione delle lettere);
- il grado di coinvolgimento del medico di medicina generale (se risulta poco interpellato si
potrebbe tentare di ridurre i rifiuti coinvolgendo maggiormente il medico per convincere la persona
a partecipare).
Nel monitoraggio si verifica inoltre che i rifiuti siano distribuiti uniformemente e che non ci siano
realtà, quali regioni, AUSL, intervistatori, con livelli particolarmente elevati di rifiuti o grosse
differenze tra uomini e donne e/o tra classi di età diverse.
110
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
•
Tasso di non reperibilità
Questo indicatore misura la proporzione di persone eleggibili che non sono state raggiunte
telefonicamente su tutte le persone eleggibili:
non reperibili
* 100
n° int erviste + rifiuti + non reperibili
Nel caso in cui il tasso risulti troppo alto viene raccomandato di verificare che i non reperibili si
distribuiscano uniformemente e che non ci siano realtà (regioni, AUSL, intervistatori) con livelli
particolarmente elevati di non reperibili o con grosse differenza tra uomini e donne e/o tra classi di
età diverse.
•
Tasso di eleggibilità “e”
Questo indicatore misura la proporzione di persone eleggibili contattate sul totale delle persone di
cui si ha un'informazione certa circa la condizione di eleggibilità. Per stimare gli eleggibili tra le
persone che risultano "non reperibili" o "senza telefono rintracciabile" si moltiplica per "e" il numero
di individui classificati in queste due categorie. Queste stime sono importanti per il calcolo di
indicatori più complessi:
e=
•
n° int erviste + rifiuti
* 100
n° int . + rif . + residenti altrove + istituz . + deceduti + no italiano + disabili + fuori range età
Distribuzione percentuale dei motivi di non eleggibilità
E' la distribuzione percentuale dei motivi che hanno portato all’esclusione dal campione di persone
inizialmente campionate. In questo caso il rimpiazzo del non eleggibile non viene considerato una
sostituzione vera e propria.
E' un indicatore che serve per verificare la qualità e l'aggiornamento dell'anagrafe da cui è stato
fatto il campionamento (deceduti, cambi di residenza); la proporzione di persone che risulta ''senza
telefono rintracciabile'', cioè che non sono in possesso di un recapito telefonico o di cui non è stato
possibile rintracciare il numero di telefono seguendo tutte le procedure indicate dal protocollo e la
presenza di altri motivi di esclusione.
45,6
E' senza telefono
29
Residente o domiciliato stabilmente altrove
Istituzionalizzato (ospedale, ospizio,
caserma, convento, carcere)
4,1
1,4
Deceduto
7,8
Non conoscenza lingua italiana
12
Grave disabilità psico/fisica
0
111
10
20 %
30
40
50
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
•
Modalità di reperimento del numero telefonico
Questo indicatore riflette il lavoro associato al reperimento del numero di telefono. Assume una
particolare importanza in caso di un’alta percentuale di "senza telefono rintracciabile". L'indicatore
può variare molto da realtà a realtà per cui eventuali azioni correttive vanno contestualizzate alla
situazione locale.
Gia' presente (anagrafe sanitaria)
52,6
Pagine Bianche
11,5
MMG
2,5
Anagrafe comunale
1,2
Altre fonti aziendali
22,5
Parenti, vicini, ecc.
6,8
Riferito dall'intervistato stesso
2,9
0
•
10
20
% 30
40
50
60
Distribuzione delle interviste per orari/giorni
La distribuzione oraria e settimanale delle interviste serve soprattutto a stimare la proporzione di
interviste svolte in ore e/o giorni presumibilmente da considerare "fuori orario di lavoro"
dell'intervistatore.
40
34,6
30
24,0
%
25,1
20
9,9
10
6,5
0
[07-13[
100
[13-15[
[15-19[
[19-20[
90,3
80
%
60
40
20
8,9
0,9
0
Feriale
Sabato
112
Festivo
[20 e oltre
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Utilizzo della pesatura
Il sistema di sorveglianza nasce soprattutto per fornire informazioni sulle condizioni di salute e gli
stili di vita della popolazione a livello delle AUSL, quindi è stato effettuato un campionamento a
rappresentatività aziendale. Il tipo di campionamento scelto per la sorveglianza PASSI è stratificato
proporzionale per sesso e classi di età (18-34, 35-49, 50-69) direttamente effettuato sulle liste delle
anagrafi sanitarie delle AUSL.
Al fine di un confronto tra i dati di ciascuna realtà locale a quella complessiva della regione di
appartenenza, è importante ottenere delle stime anche a livello regionale, aggregando i dati delle
singole AUSL, così come a livello complessivo è stato fatto per l’intero “pool PASSI”.
L’analisi dei dati a livello regionale richiede perciò meccanismi complessi di controllo e pesatura
dei dati. La pesatura migliora l’affidabilità delle stime, soprattutto per le variabili con forte
eterogeneità interaziendale, e la procedura di pesatura influenza l'ampiezza degli intervalli di
confidenza (garantisce la correttezza delle stime pur accettando, di solito, una minor precisione).
La modalità di pesatura è dipendente dal tipo di campionamento stabilito.
In considerazione del fatto che la sorveglianza PASSI ha utilizzato un campionamento stratificato
proporzionale, i pesi sono strato-dipendenti, quindi calcolati uno per ogni singolo strato, perciò ogni
AUSL avrà sei valori di peso.
La variabile peso rappresenta quanto il singolo strato di AUSL “pesa” sul campione aggregato di
regione. Ad ogni intervista andrà associato il peso relativo allo strato di appartenenza dell’individuo
intervistato.
Sono stati calcolati due diversi pesi, uno che riporta i dati all’universo di riferimento (“Peso1”) e un
altro che invece mantiene la numerosità campionaria (“Peso2”).
Il “Peso1” è dato dal rapporto tra la proporzione di popolazione i Pk (prendendo come riferimento
quella ISTAT al 31/12/2006) dello strato k-esimo della AUSL i-esima rispetto alla regione di
appartenenza e la proporzione delle interviste effettivamente svolte i pˆ k in quel dato periodo dello
strato k-esimo dell’AUSL i-esima rispetto a quelle svolte nell’intera regione, formalmente:
i
i
P̂k =
Peso1k =
Pk
i p̂ k
i
pop strato k ASLi
pop strato k Re g
e
i
p̂ k =
numero int strato k ASLi
numero int strato k Re g
ll “Peso2” è l’inverso della frazione campionaria, dato dal rapporto tra la popolazione ISTAT della
i-esima AUSL dello strato k e il numero di interviste della i-esima AUSL dello strato k, formalmente:
i
Peso2k =
pop strato k ASLi
numero int strato k ASLi
113
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
Il “Peso1” è stato impiegato nella regressione logistica multivariata mentre il “Peso2” è stato
utilizzato nell’analisi univariata.
Per quelle sezioni del rapporto PASSI 2007 in cui il target di popolazione analizzato è relativo ad
età differenti da quelle sopra citate, quali screening con Pap test (25-64 anni), vaccinazione
influenzale (18-64 anni) e carta del rischio cardiovascolare (40-69 anni), sono stati ricalcolati
appositamente entrambi i pesi per le rispettive classi.
Anche per i dati delle singole Aziende Sanitarie Locali sono stati utilizzati i meccanismi complessi
di controllo e pesatura, allo scopo di tener conto dei piccoli disallineamenti tra il campione effettivo
e quello atteso legati ad arrotondamenti nell’assegnazione delle interviste ai sei strati per sesso e
classi di età. Inoltre la pesatura a livello di AUSL è imposta per ottenere stime corrette per l’AUSL
di Bologna ed Imola che vengono considerate assieme.
Come il dato regionale deriva da una sintesi pesata delle varie AUSL appartenenti alla Regione,
così i valori per l’intero Pool PASSI 2007 sono il risultato di un’aggregazione di tutte le Aziende
Sanitarie Locali partecipanti alla sorveglianza PASSI (che hanno raggiunto un livello minimo di
rappresentatività), utilizzando le stesse procedure impiegate a livello regionale ed aziendale.
114
Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07
A CURA DEL COORDINATORE
Titolare
Sostituto
Sostituto di sostituto
n° estrazione
___________
Sistema di sorveglianza
PASSI
Regione
ASL
.
Comune di residenza dell’intervistato/a __________________ Codice ISTAT del Comune_______
Distretto_________________________________Sezione di censimento________________________
115
Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07
116
Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07
Istruzioni per l’intervistatore:
le parti scritte in Arial grassetto vanno lette all’intervistato
le parti sottolineate vanno lette con enfasi per attrarre l’attenzione
dell’intervistato
le parti scritte in Times New Roman corsivo grassetto sono istruzioni speciali
per l’intervistatore riferite a quelle domande e non vanno lette all’intervistato
Solo 3 regole:
una sola risposta va barrata, a meno che non sia specificato “Sono
possibili più risposte”
si leggono le domande come sono formulate sul questionario
NON si leggono le risposte a meno che non sia specificato “Leggere le
risposte”
Una facilitazione grafica:
Ove sono previsti dei salti che rimandano ad altre pagine del
questionario, perché siano riconosciute più facilmente, le domande
richiamate dal salto sono state contrassegnate con una freccetta (
posta vicino al numero della domanda
Per ogni altro problema far riferimento al manuale.
117
)
Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07
/
Data di nascita dell’intervistato/a
/
.
Intervistatore:
Sesso dell’intervistato/a
Data dell’intervista
/
M F
/
.
Buongiorno, sono (nome e cognome di chi parla), La chiamo dalla ASL di __________
per un’intervista sullo stato di salute dei cittadini della quale è stato informato
anche il suo medico di famiglia, il Dr. Nome
Cognome
.
Ha ricevuto per posta la lettera della ASL che Le preannunciava un’intervista
telefonica?
SÌ NO
(proseguire comunque)
Come era scritto nella lettera, la nostra ASL sta facendo queste interviste per
conoscere alcuni aspetti e comportamenti che riguardano la salute, al fine di
migliorare la qualità dei servizi sanitari offerti alla popolazione.
Per raccogliere queste informazioni rivolgiamo alcune domande per telefono a
persone tra i 18 ed i 69 anni, scelte a caso tra quelle assistite dalla nostra ASL.
Lei è una di queste persone selezionate per l’intervista e la ASL ritiene molto
importante conoscere il suo punto di vista.
Il tempo necessario per fare l’intervista è di circa 15-20 minuti. Le informazioni
raccolte saranno rese anonime e trattate in base alla legge sulla privacy (D. Lgs.
196/2003). Le ricordo inoltre che può decidere in ogni momento di interrompere
l’intervista.
E’ disponibile a rispondere ora?
SÌ (Proseguire con l’intervista)
NO
potrei richiamarla in un momento per lei più opportuno?
SÌ (giorno)
NO
X
. (ora)
X
.
vuole ripensarci dopo aver parlato con il Suo medico?
SÌ Bene, allora la richiamo tra qualche giorno. Grazie e a presto.
NO
La ringrazio per l’attenzione che ci ha dedicato. Buongiorno.
(Se accetta l’intervista)
Mi potrebbe confermare che Lei è nato/a il
sopra)
/
/
(se diverso correggere
(Tagliare e distruggere dopo aver effettuato il caricamento sulla base dati centrale)
Cognome
Telefono
.
Nome
.
Medico di Famiglia__________________________
118
Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07
Ora di inizio dell’intervista (ora/min.)
SEZIONE 1: Stato di salute e qualità della vita percepita
Le chiederò innanzitutto alcune informazioni generali sul suo stato di salute…
1.1 Come va in generale la sua salute?
Leggere le risposte
Molto bene
Bene
Discretamente
Male
Molto male
Non leggere
Non so
Ora Le farò alcune domande sul suo stato di salute durante gli ultimi 30 giorni.
1.2 Consideri la sua salute fisica, comprese malattie e conseguenze di incidenti.
Negli ultimi 30 giorni, per quanti giorni non si è sentito/a bene?
Numero di giorni
Non so / non ricordo
1.3 Adesso pensi agli aspetti psicologici, come problemi emotivi, ansia, depressione,
stress. Negli ultimi 30 giorni, per quanti giorni non si è sentito/a bene?
Numero di giorni
Non so / non ricordo
1.4 Ora consideri le sue attività abituali. Negli ultimi 30 giorni, per quanti giorni non è stato/a
in grado di svolgerle a causa del cattivo stato di salute fisica o psicologica?
Numero di giorni
Non so / non ricordo
1.5 Un medico le ha mai diagnosticato o confermato una o più delle seguenti malattie?
Leggere le risposte
Diabete
Insufficienza renale
Bronchite cronica, enfisema, insufficienza respiratoria,
asma bronchiale
Infarto del miocardio o altre malattie del cuore
Tumori (comprese leucemie e linfomi)
119
Sì
Sì
Sì
No
No
No
Sì
Sì
No
No
Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07
1.6 Negli ultimi 12 mesi, ha fatto la vaccinazione contro l’influenza?
Sì
No
Non so / non ricordo
(saltare alla Sezione 2: Attività fisica)
1.7 Potrebbe specificarmi in che mese ed anno ha fatto l’ultima vaccinazione contro
l’influenza?
Mese
Anno
Non so / non ricordo
SEZIONE 2: Attività fisica
Ora vorrei farle alcune domande sull’attività fisica svolta sia durante sia fuori dal
lavoro.
2.1 Lei lavora? (Si intende lavoro retribuito)
Leggere le risposte
Sì, regolarmente (a tempo pieno o part-time)
Si, ma non regolarmente
(saltare alla domanda 2.3)
No
2.2 Durante il suo lavoro, Lei:
Leggere (una sola risposta possibile)
prevalentemente svolge un lavoro pesante che richiede un notevole sforzo fisico
(ad. es.: il manovale, il muratore, l’agricoltore)
oppure
prevalentemente cammina o fa lavori che richiedono uno sforzo fisico moderato,
(ad. es.: l’operaio in fabbrica, il cameriere, l’addetto alle pulizie)
oppure
prevalentemente sta seduto o in piedi (ad. es.: sta al computer, guida la macchina,
fa lavori manuali senza sforzi fisici)
Non leggere
altro
Le faccio adesso qualche domanda sull’attività fisica svolta fuori dal lavoro, sia
moderata sia intensa. Cominciamo con quella intensa.
2.3 Negli ultimi 30 giorni, ha svolto qualche attività fisica intensa che provoca grande
aumento della respirazione e del battito cardiaco o abbondante sudorazione, come ad
esempio correre, pedalare velocemente, fare ginnastica aerobica o sport agonistici?
Sì
No
Non so / non sono sicuro
(saltare alla domanda 2.6)
120
Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07
2.4 Per quanti giorni alla settimana?
Numero di giorni/settimana
Non so / non ricordo
2.5 In questi giorni per quanti minuti in media? (riferito ai giorni con attività fisica)
Numero di minuti/giorno
Non so / non ricordo
2.6 Negli ultimi 30 giorni, ha svolto qualche attività fisica moderata che comporti un leggero
aumento della respirazione e del battito cardiaco o un po’ di sudorazione, come ad
esempio camminare a passo sostenuto, andare in bicicletta, fare ginnastica dolce,
ballare, giardinaggio o lavori in casa come lavare finestre o pavimenti?
Sì
No
(saltare alla domanda 2.9)
Non so / non sono sicuro
2.7 Per quanti giorni alla settimana?
Numero di giorni
Non so / non ricordo
2.8 In questi giorni per quanti minuti in media? (riferito ai giorni con attività fisica)
Numero di minuti/giorno
Non so / non ricordo
2.9 Secondo lei l’attività fisica che ha fatto negli ultimi 30 giorni è:
Leggere le risposte
Più che sufficiente
Sufficiente
Non proprio sufficiente
Scarsa
Non leggere
Non so
Ora le faccio qualche domanda sui suggerimenti che ha ricevuto negli ultimi 12 mesi
sull’attività fisica.
2.10 Negli ultimi 12 mesi Le è stato chiesto da un medico o da un operatore sanitario se fa
una regolare attività fisica?
se la risposta è NO, chiedere se è
perché non ha avuto un contatto con
un medico o con un operatore
sanitario negli ultimi 12 mesi
Sì
No, non me lo ha chiesto
No, perché non ho avuto un
contatto con medico/operatore
sanitario
Non so / non ricordo
121
saltare alla Sezione
3: Abitudine al fumo
Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07
2.11 Negli ultimi 12 mesi Le è stato suggerito da un medico o da un operatore sanitario di
fare regolare attività fisica?
Sì
No
Non so / non ricordo
(saltare alla Sezione 3: Abitudine al fumo)
2.12 Negli ultimi 12 mesi lo stesso medico o operatore sanitario le ha chiesto, alle visite
successive, se sta facendo le attività suggerite?
Sì
No, non me l’ha chiesto
Non l’ho ancora visto da quando ho ricevuto i consigli
Non so / non ricordo
(se la risposta è NO, chiedere
per quale motivo)
SEZIONE 3: Abitudine al fumo
Ora le farò alcune domande sul fumo di sigaretta.
3.1
Negli ultimi 12 mesi, un medico o un operatore sanitario le ha chiesto se lei è un
fumatore?
Sì
(se la risposta è NO, chiedere se è perché non ha avuto
No, non me lo ha chiesto
un
contatto con un medico o con un operatore
No, perché non ho avuto un contatto
sanitario negli ultimi 12 mesi)
con medico/operatore sanitario
Non so / non ricordo
3.2
In tutta la sua vita, ha fumato in tutto almeno 100 sigarette (5 pacchetti da 20
sigarette)?
Sì
No
Non so / non ricordo
3.3
Attualmente fuma sigarette?
Sì
No
3.4
(saltare alla domanda 3.10)
(saltare alla domanda 3.8)
In media quante sigarette fuma al giorno?
Numero
Meno di una sigaretta al giorno
Non so / non ricordo
122
Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07
3.5 Negli ultimi 12 mesi, un medico o un operatore sanitario le ha suggerito di smettere di
fumare?
Sì, per motivi di salute
Sì, a scopo preventivo (in assenza di segni o sintomi)
Sì, per tutti e due i motivi
No, non me lo ha suggerito
No, perché non ho avuto un
contatto con medico/operatore
sanitario
Non so / non ricordo
(se la risposta è SI, chiedere
per quale motivo: salute, a scopo
preventivo, entrambi)
(se la risposta è NO, chiedere se è perché non ha avuto
un contatto con un medico o con un operatore
sanitario negli ultimi 12 mesi)
3.6 Durante gli ultimi 12 mesi, ha smesso di fumare per almeno un giorno nel tentativo di
smettere definitivamente?
Sì
No
(saltare alla domanda 3.10)
Non so / non ricordo
3.7 L’ultima volta che negli ultimi 12 mesi ha provato a smettere di fumare, come l’ha fatto?
Leggere le risposte (indicare solo il metodo principale)
Partecipando ad incontri o corsi che aiutano a smettere di fumare
organizzati dalla ASL
Partecipando ad incontri o corsi organizzati da altri
Prendendo farmaci o cerotti
Da solo e per conto mio
Non leggere
Non so / non ricordo
Altro
——————— SOLO PER GLI EX-FUMATORI ————
3.8 Quando ha smesso di fumare?
Leggere le risposte
Meno di 6 mesi fa
Da 6 mesi a un anno fa
Più di un anno fa
123
Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07
3.9 Come è riuscito/a a smettere di fumare?
Leggere le risposte (indicare solo il metodo principale)
Partecipando ad incontri o corsi che aiutano a smettere di
fumare, organizzati dalla ASL
Partecipando ad incontri o corsi organizzati da altri
Prendendo farmaci o cerotti
Da solo e per conto mio
Non leggere
Non so / non ricordo
Altro
— PER TUTTI (NON FUMATORI, FUMATORI, ED EX-FUMATORI)—
Vorrei ora chiederle qualcosa sull’esposizione al fumo in casa, nei locali pubblici e sul
luogo di lavoro.
3.10 Quale delle seguenti situazioni si avvicina di più alle abitudini sul fumo all’interno di
casa sua?
Leggere le risposte
Non si fuma in alcuna stanza di casa
Si può fumare in alcune stanze o in alcuni orari o situazioni
Si può fumare dappertutto
Non leggere
Non so / non sono sicuro
3.11 Nei locali pubblici (come bar, ristoranti, enoteche, pub) che ha frequentato negli ultimi
30 giorni, secondo lei le altre persone:
Leggere le risposte
Rispettano sempre i divieti di fumo
Li rispettano quasi sempre
Li rispettano a volte
Non li rispettano mai
Non ho frequentato locali pubblici negli ultimi 30 giorni
Non leggere
Non so / non ricordo
3.12 Le capita di lavorare in ambienti chiusi?
Sì
No
(saltare alla Sezione 4: Alimentazione)
Non lavoro
124
Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07
3.13 Nel suo posto di lavoro, le persone con cui lavora e gli eventuali visitatori:
Leggere le risposte
Rispettano sempre i divieti di fumo
Li rispettano quasi sempre
Li rispettano a volte
Non li rispettano mai
Non leggere
Non so / non ricordo
Lavoro da solo
SEZIONE 4: Alimentazione
Passo ora a farle alcune domande sulle sue abitudini alimentari.
4.1 Negli ultimi 12 mesi, un medico o un operatore sanitario le ha suggerito di perdere peso
o di mantenere costante il suo peso?
Sì
No, non me lo ha suggerito
No, perché non ho avuto un
contatto con medico/operatore
sanitario
Non so / non ricordo
(se la risposta è NO, chiedere se è perché non ha avuto
un contatto con un medico o con un operatore
sanitario negli ultimi 12 mesi)
4.2 Attualmente sta seguendo una dieta per perdere o mantenere il suo peso?
Sì
No
4.3 Secondo lei il suo peso attuale è:
Leggere le risposte
Troppo alto
Troppo basso
Più o meno giusto
Non leggere
Non so
4.4 Pensa che ciò che mangia normalmente faccia bene alla sua salute?
Leggere le risposte
Sì, molto
Sì, abbastanza
No, non molto
No, per niente
Non leggere
Non so
125
Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07
Passo ora a chiederle il suo consumo abituale di frutta e verdura. Consideri che per
“porzione di frutta o verdura” si intende un quantitativo di frutta o verdura cruda che
può essere contenuto sul palmo di una mano, oppure mezzo piatto di verdura cotta.
4.5 … quindi, le chiedo: in una sua giornata tipo, quante porzioni di frutta o verdura mangia?
Leggere le risposte
Nessuna
1-2
3-4
5 o più
SEZIONE 5: Assunzione di alcol
Ora vorrei farle qualche domanda sul consumo di alcol.
5.1 … quindi, le chiedo: durante gli ultimi 30 giorni, quanti giorni ha bevuto almeno una
unità di bevanda alcolica? Per “unità di bevanda alcolica” intendiamo un bicchiere di
vino, o una lattina di birra oppure un bicchierino di liquore.
Numero
Mai
Non so / non ricordo
(saltare alla domanda 5.7)
5.2 Nei giorni in cui ha bevuto, quante unità di bevande alcoliche ha bevuto in media al giorno?
Numero
Non so / non ricordo
5.3 Durante gli ultimi 30 giorni, in quale momento della settimana ha bevuto queste
bevande alcoliche?
Leggere le risposte
Prevalentemente nei fine settimana
Prevalentemente nei giorni feriali o durante tutta la settimana
5.4 E quando ha bevuto queste bevande alcoliche rispetto ai pasti?
Leggere le risposte
Solo durante i pasti
Prevalentemente durante i pasti
Prevalentemente fuori dai pasti
Solo fuori dai pasti
5.5 Considerando tutti i tipi di bevande alcoliche, negli ultimi 30 giorni quante volte ha
bevuto 6 o più unità in una unica occasione (ad esempio una serata con amici)?
Numero
Mai
Non so / non ricordo
126
Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07
5.6 Durante gli ultimi 30 giorni le è capitato di guidare un’auto o una moto/scooter dopo
aver bevuto, nell’ora precedente, 2 o più unità di una bevanda alcolica?
Leggere le risposte
Si
→ quante volte?
No
Non ho guidato negli ultimi 30 giorni
Non leggere
Non so / non ricordo
5.7 Durante gli ultimi 30 giorni, le è capitato di salire in auto o in moto/scooter con un
guidatore che aveva bevuto nell’ora precedente 2 o più unità di una bevanda alcolica?
Leggere le risposte
Si
→ quante volte?
No
Non sono salito su auto o moto negli ultimi 30 giorni
Non leggere
Non so / non ricordo
5.8 Durante gli ultimi 12 mesi, un medico o un operatore sanitario le ha chiesto quanto alcol
beve?
Sì
No, non me lo ha chiesto
No, perché non ho avuto un
contatto con medico/operatore
sanitario
Non so / non ricordo
(se la risposta è NO, chiedere se è perché non ha avuto
un contatto con un medico o con un operatore
sanitario negli ultimi 12 mesi)
5.9 Durante gli ultimi 12 mesi, qualcuno le ha suggerito di bere meno alcol?
Sì, il medico o un operatore sanitario
Sì, familiari o amici
Sì, altro
No, non mi è stato consigliato
Non so / non ricordo
127
(se la risposta è SI, chiedere “Da chi ha
avuto il consiglio?” Sono possibili più
risposte)
Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07
SEZIONE 6: Sicurezza stradale
Ora le chiederò alcune informazioni sull’uso delle cinture di sicurezza e del casco.
6.1 Quando va in auto, sia in città sia fuori, mette la cintura quando è seduto sui sedili
anteriori?
Leggere le risposte
Sempre
Spesso
A volte
(Segnare Mai anche se ha l’esenzione)
Mai
Non viaggio mai sui sedili anteriori
Non vado in auto (saltare alla domanda 6.3)
6.2 Quando va in auto, sia in città sia fuori, mette la cintura quando è seduto sui sedili
posteriori?
Leggere le risposte
Sempre
Spesso
A volte
(Segnare Mai anche se ha l’esenzione)
Mai
Non viaggio mai sui sedili posteriori
6.3 Negli ultimi 12 mesi, è mai salito/a su una motocicletta/scooter/motorino, come
guidatore o passeggero?
Sì
No
(saltare alla Sezione 7: Rischio cardiovascolare)
Non so / non ricordo
6.4 Quando va in motocicletta/scooter/motorino, sia in città sia fuori, mette il casco?
Leggere le risposte
Sempre
Spesso
A volte
Mai
SEZIONE 7: Rischio cardiovascolare
Vorrei farle ora qualche domanda su esami e farmaci che le sono stati prescritti o
consigliati.
7.1 Un medico o altro operatore sanitario le ha mai misurato la pressione arteriosa?
Sì
No
Non so / non ricordo (saltare alla domanda 7.6)
128
Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07
7.2 Quando è stata l’ultima volta?
Leggere le risposte
Negli ultimi 12 mesi
Tra 1 e 2 anni fa
Più di 2 anni fa
Non leggere
Non so / non ricordo
7.3 Un medico le ha mai detto che Lei è iperteso, cioè che ha la pressione alta?
Sì
No
Non so / non ricordo (saltare alla domanda 7.6)
7.4 Le è mai stato suggerito da un medico di tenere sotto controllo la sua pressione,
attraverso una o più delle seguenti indicazioni?
Leggere tutte le indicazioni
Riduzione del sale nel cibo
Attività fisica regolare
Perdita o mantenimento del peso corporeo
Sì
Sì
Sì
No
No
No
Non ricordo
Non ricordo
Non ricordo
7.5 Prende attualmente farmaci per tenere bassa la pressione?
Sì
No
Non so / non ricordo
Ora vorrei farle qualche domanda sulla misurazione del colesterolo.
7.6 Il colesterolo è un grasso presente nel sangue. Ha mai fatto gli esami per il colesterolo?
Sì
No
Non so / non ricordo (saltare alla domanda 7.11)
7.7 Quando è stata l’ultima volta?
Leggere le risposte
Negli ultimi 12 mesi
Tra 1 e 2 anni fa
Più di 2 anni fa
Non leggere
Non so / non ricordo
129
Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07
7.8 Un medico le ha mai detto che ha il colesterolo alto?
Sì
No
Non so / non ricordo
(saltare alla domanda 7.11)
7.9 Le è mai stato suggerito da un medico di tenere sotto controllo il livello di colesterolo,
attraverso le seguenti indicazioni:
Leggere tutte le indicazioni
Minor consumo di carne e formaggi
Attività fisica regolare
Perdita o mantenimento del peso corporeo
Aumento di frutta e verdura nell’alimentazione
Sì
Sì
Sì
Sì
No
No
No
No
Non ricordo
Non ricordo
Non ricordo
Non ricordo
7.10 Prende attualmente farmaci per tenere basso il colesterolo?
Sì
No
Non so / non ricordo
Per le successive domande ho bisogno di chiederle quanti anni ha
(scrivere l’età in anni compiuti)
X
.
se l’intervistato è DONNA con MENO di 25 anni (saltare alla Sezione 11: Vaccinazioni)
se l’intervistato è DONNA di 25-34 anni (saltare alla Sezione 8: Screening Tumore Collo dell’Utero)
se l’intervistato è UOMO con MENO di 35 anni (saltare alla Sezione 12: Salute mentale)
Pertanto la domanda seguente va somministrata alle persone tra 35 e 69 anni
Alcuni medici hanno cominciato a calcolare, per i loro pazienti, il rischio di avere un
infarto o un ictus nei successivi 10 anni. Questo calcolo si chiama “Punteggio” o
“Carta del rischio” e si basa sul valore della pressione arteriosa e del colesterolo,
sulla presenza di diabete e sull’abitudine al fumo.
7.11 Un medico le ha calcolato questo rischio?
Sì
No
Non so / non ricordo
se l’intervistato è UOMO con MENO di 50 anni (saltare alla Sezione 12: Salute mentale)
se l’intervistato è UOMO con età compresa tra 50 e 69 anni (saltare alla Sezione 10: Screening
Tumore del Colon-Retto)
130
Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07
SEZIONE 8: Screening Tumore Collo dell’Utero (donne 25-69 anni)
Proseguo ora con qualche domanda sul Pap-Test, un esame che serve a ricercare
tumori del collo dell’utero, attraverso un prelievo fatto con un tampone vaginale.
8.1 Nel corso della sua vita ha eseguito un Pap-Test a scopo preventivo, cioè in assenza di
sintomi o altri disturbi?
Sì
No
Non so / non ricordo
saltare alla domanda 8.10
8.2 Quando è stata l’ultima volta che ha fatto il Pap-Test a scopo preventivo?
Leggere le risposte
Negli ultimi 12 mesi
Tra 1 e 3 anni fa
Più di 3 anni fa
Non leggere
saltare alla domanda 8.10
Non so / non ricordo
8.3 Ha mai ricevuto una lettera dalla ASL che la invitava a fare un Pap-Test?
Sì
No
Non so / non ricordo
saltare alla domanda 8.5
8.4 Pensando all’ultimo Pap-Test che ha fatto, quanta influenza ha avuto questa lettera per
decidere di farlo?
Molto
Abbastanza
Poca
Nessuna
8.5 Le è mai stato consigliato da un medico o da un operatore sanitario di fare
regolarmente l’esame del Pap-Test a scopo preventivo, cioè in assenza di sintomi o
altri disturbi?
Sì
No
No, perché ho già avuto un intervento di isterectomia
saltare alla
(segnare che ha avuto un’isterectomia se l’intervistata lo dichiara spontaneamente) domanda 8.7
Non so / non ricordo
8.6 Pensando all’ultimo Pap-test che ha fatto, quanta influenza ha avuto questo consiglio
per decidere di farlo?
Molto
Abbastanza
Poca
Nessuna
131
Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07
8.7 Ha visto o sentito campagne informative o pubblicitarie di promozione del Pap-Test?
Sì
No
saltare alla domanda 8.9
Non so / non ricordo
8.8 Pensando all’ultimo Pap-test che ha fatto, quanta influenza hanno avuto queste
campagne per decidere di farlo?
Molto
Abbastanza
Poca
Nessuna
8.9 Ha dovuto pagare per quest’ultimo Pap-test?
Leggere le risposte
Sì, il ticket
Sì, il costo era completamente a mio carico
No, nessuna spesa
Non leggere
Non so / non ricordo
(se la donna ha MENO di 40 anni, saltare alla Sezione 11: Vaccinazioni)
(se la donna ha 40 anni O PIÙ saltare alla Sezione 9: Screening Tumore Mammario)
8.10 Ha mai ricevuto una lettera dalla ASL che la invitava a fare un Pap-Test?
Sì
No
Non so / non ricordo
8.11 Le è mai stato consigliato da un medico o da un operatore sanitario di fare
regolarmente l’esame del Pap-Test a scopo preventivo, cioè in assenza di sintomi o
altri disturbi?
Sì
No
No, perché ho già avuto un intervento di isterectomia
(segnare che ha avuto un’isterectomia se l’intervistata lo dichiara spontaneamente)
Non so / non ricordo
8.12 Ha visto o sentito campagne informative o pubblicitarie di promozione del Pap-Test?
Sì
No
Non so / non ricordo
132
Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07
Se la donna non ha MAI fatto un Pap-Test, non leggere la parola “recentemente”
8.13 Quale è stato il motivo principale per cui non ha fatto (recentemente) il Pap-Test?
Leggere le risposte
Penso di non averne bisogno
Mi sento imbarazzata
Nessuno me l’ha consigliato
Ho paura dei risultati dell’esame
E’ difficile prenotare l’esame
E’ fastidioso / doloroso
Altro (specificare: …………………………………………………………)
Non leggere
Sono già stata operata / per altri motivi sanitari
Non so / non ricordo
(se la donna ha MENO di 40 anni, saltare alla Sezione 11: Vaccinazioni)
SEZIONE 9: Screening Tumore Mammario (donne 40-69 anni)
Vorrei farle una serie di domande sulla mammografia, che è una radiografia fatta al
seno per ricercare l’eventuale presenza di tumore alla mammella.
9.1 Nel corso della sua vita ha mai fatto una mammografia a scopo preventivo cioè in
assenza di sintomi o altri disturbi?
Sì
No
Non so / non ricordo
9.2
saltare alla domanda 9.11
A che età ha fatto la sua prima mammografia a scopo preventivo?
anni
Non so / non ricordo
9.3 Quando è stata l’ultima volta che ha fatto una mammografia a scopo preventivo?
Leggere le risposte
Negli ultimi 12 mesi
Tra 1 e 2 anni fa
Più di 2 anni fa
Non leggere
Non so / non ricordo
saltare alla domanda 9.11
9.4 Ha mai ricevuto una lettera dalla ASL per fare una mammografia?
Sì
No
Non so / non ricordo
saltare alla domanda 9.6
133
Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07
9.5 Pensando all’ultima mammografia che ha fatto, quanta influenza ha avuto questa
lettera per decidere di farlo?
Molto
Abbastanza
Poca
Nessuna
9.6 Le è mai stato consigliato da un medico o da un operatore sanitario di fare regolari
mammografie a scopo preventivo, cioè in assenza di sintomi o altri disturbi?
Sì
No
Non so / non ricordo
saltare alla domanda 9.8
9.7 Pensando all’ultima mammografia che ha fatto, quanta influenza ha avuto questo
consiglio per decidere di farlo?
Molto
Abbastanza
Poca
Nessuna
9.8 Ha visto o sentito campagne informative o pubblicitarie di promozione della
mammografia?
Sì
No
saltare alla domanda 9.10
Non so / non ricordo
9.9 Pensando all’ultima mammografia che ha fatto, quanta influenza hanno avuto queste
campagne per decidere di farlo?
Molto
Abbastanza
Poca
Nessuna
9.10 Ha dovuto pagare per quest’ultimo esame?
Leggere le risposte
Sì, il ticket
Sì, il costo era completamente a mio carico
No, nessuna spesa
Non leggere
Non so / non ricordo
(se la donna ha 40-49 anni, saltare alla Sezione 11: Vaccinazioni)
(se la donna ha 50 anni O PIÙ saltare alla Sezione 10: Screening del Colon-Retto)
134
Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07
9.11 Ha mai ricevuto una lettera dalla ASL per fare una mammografia?
Sì
No
Non so / non ricordo
9.12 Le è mai stato consigliato da un medico o da un operatore sanitario di fare regolari
mammografie a scopo preventivo, cioè in assenza di sintomi o altri disturbi?
Sì
No
Non so / non ricordo
9.13 Ha visto o sentito campagne informative o pubblicitarie di promozione della
mammografia?
Sì
No
Non so / non ricordo
Se la donna non ha MAI fatto una mammografia, non leggere la parola “recentemente”
9.14 Quale è stato il motivo principale per cui non ha fatto (recentemente) la mammografia?
Leggere le risposte
Penso di non averne bisogno
Mi sento imbarazzata
Nessuno me l’ha consigliato
Ho paura dei risultati dell’esame
E’ difficile prenotare l’esame
E’ fastidioso / doloroso
Altro (specificare: …………………………………………………………)
Non leggere
Sono già stata operata / per altri motivi sanitari
Non so / non ricordo
(se la donna ha 40-49 anni, saltare alla Sezione 11: Vaccinazioni)
135
Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07
SEZIONE 10: Screening Tumore del Colon-Retto (persone 50-69 anni)
Vorrei ora farle qualche domanda sugli esami per la prevenzione del tumore del colonretto. Esiste un esame di laboratorio, chiamato “ricerca del sangue occulto”, per
controllare la presenza di sangue non visibile nelle feci, che prevede la raccolta di feci
in un contenitore, anche presso la propria abitazione.
Ci sono altri esami, fatti con una sonda inserita nell’intestino, che si eseguono per la
prevenzione di questo tipo di tumore. Questi esami si chiamano colonscopìa o anche
retto-sigmoidoscopìa.
10.1 Ha mai fatto la ricerca del sangue occulto nelle feci oppure una colonscopìa a scopo
preventivo, cioè in assenza di sintomi o disturbi?
Leggere le risposte
Si, la ricerca di sangue occulto
saltare alla domanda 10.4
Si, una colonscopìa
Si, tutte e due (saltare alla domanda 10.3)
No
Non leggere
Non so / non ricordo
10.2 Quale è stato il motivo principale per cui non ha fatto la ricerca del sangue occulto nelle
feci oppure una colonscopia a scopo preventivo?
Leggere le risposte
Penso di non averne bisogno
Mi sento imbarazzato/a
Nessuno me l’ha consigliato
Ho paura dei risultati dell’esame
E’ difficile prenotare l’esame
E’ fastidioso
Altro (specificare: …………………………………………………………)
Non leggere
Sono già stata/o operata/o / per altri motivi sanitari
Non so / non ricordo
10.3 Quale dei due esami è stato fatto più recentemente?
la ricerca di sangue occulto
la colonscopìa
10.4 Quando è stata l’ultima volta?
Leggere le risposte
Negli ultimi 12 mesi
Tra 1 e 2 anni
Tra 2 e 5 anni
Tra 5 e 10 anni
Più di 10 anni fa
Non leggere
Non so / non ricordo
136
(saltare alla
domanda 10.6)
Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07
10.5 Ha dovuto pagare per quest’ultimo esame?
Leggere le risposte
Sì, il ticket
Sì, il costo era completamente a mio carico
No, nessuna spesa
Non leggere
Non so / non ricordo
10.6 Ha mai ricevuto una lettera dalla ASL per fare un esame di laboratorio per la ricerca del
sangue occulto oppure una colonscopìa a scopo preventivo?
Sì
No
10.7 Le è mai stato consigliato da un medico o da un operatore sanitario di fare uno di questi
esami?
Sì
No
Non so / non ricordo
10.8 Ha visto o sentito campagne informative o pubblicitarie di promozione dello screening
per il tumore colon-retto?
Sì
No
Non so / non ricordo
Saltare alla Sezione 12: Salute mentale
SEZIONE 11: Vaccinazioni (donne 18-49 anni)
La rosolia è una malattia infettiva pericolosa in gravidanza. Per questa malattia esiste
una vaccinazione.
11.1 E’ mai stata vaccinata contro la rosolia?
Sì
No
Non so / non ricordo
Esiste un esame del sangue per sapere se si è avuta la rosolia che si chiama
“rubeotest”, fatto da solo o all’interno degli esami TORCH, che si fanno in gravidanza
per valutare la presenza di alcune malattie infettive.
11.2 Ha mai eseguito questo esame?
Sì
No
Non so / non ricordo
(saltare alla sezione 12: Salute mentale)
137
Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07
11.3 Quale è stato l’esito dell’esame?
Leggere le risposte
Risulta che ho avuto la rosolia o che comunque sono protetta
Risulta che non ho avuto la rosolia o che non sono protetta
Non so / non ricordo
SEZIONE 12: Salute mentale
Vorrei ritornare su un argomento già trattato e farle qualche domanda su come lei si
sente dal punto di vista psicologico e su come affronta la vita di ogni giorno.
12.1 Nelle ultime 2 settimane, per quanti giorni ha provato poco interesse o piacere nel fare
le cose?
Numero di giorni
Non so / non ricordo
(0-14)
12.2 Nelle ultime 2 settimane, per quanti giorni si è sentito/a giù di morale, depresso/a o
senza speranze?
Numero di giorni
(0-14)
Non so / non ricordo
Per quelli che rispondono 10 giorni o più, a una delle domande o a entrambe, proseguire con la
domanda 12.3, altrimenti saltare alla Sezione 13 – Sicurezza Domestica
12.3 A causa di questi problemi, anche in passato, si è rivolto ad una o più delle seguenti
persone? (Sono possibili più risposte)
Leggere le risposte
Personale sanitario (medico di famiglia, psicologo, infermiere …)
Persone di fiducia (familiari, amici)
No, a nessuno
Non leggere
Non so / non ricordo
SEZIONE 13: Sicurezza domestica
Vorrei ora farle qualche domanda sugli infortuni domestici, sia in casa, sia negli
ambienti esterni come ad esempio giardino, garage, cantina, terrazzo.
13.1 Secondo lei, quale è la possibilità per il suo nucleo familiare di avere un infortunio in
ambiente domestico?
Leggere le risposte
Assente
Bassa
Alta
Molto alta
138
Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07
13.2 Negli ultimi 12 mesi, ha ricevuto qualche informazione su come si prevengono gli
infortuni domestici?
Sì
No
Non so / non ricordo (saltare alla Sezione 14: Dati socio-anagrafici)
13.3 Da chi le ha ricevute? (Sono possibili più risposte)
Leggere le risposte
Radio/TV, giornali, Internet
Opuscoli specifici
Tecnici/operai dei servizi di gas/acqua/elettricità, Vigili del fuoco
Medici o altro personale socio-sanitario (tecnici prevenzione, infermieri o
assistenti sanitari)
Parenti, amici, conoscenti
13.4 Negli ultimi 12 mesi, a seguito delle informazioni ricevute, è stato fatto qualcosa per
rendere la sua abitazione più sicura?
Non leggere
Sì
No
No perché erano state già attuate le misure suggerite
Non so / non ricordo
SEZIONE 14: Dati socio – anagrafici
Le faccio ora le ultimissime domande.
14.1 Quale è il suo attuale stato civile?
Coniugato
Celibe/nubile
Vedovo/a
Separato/a-divorziato/a
(anche se convivente)
14.2 Chi abita in casa con Lei? (sono possibili più risposte)
Leggere le risposte
Nessuno, vivo da solo
(saltare alla Domanda 14.3)
Coniuge/Compagno/a
e altre persone come:
Figli/Bambini fino a 14 anni
Figli, altri parenti o amici tra 15–64 anni
Altri parenti o amici di 65 anni e più
139
Questionario PASSI 2007 – Versione Operativa 23/07/07
14.3 Qual è la sua cittadinanza?
Italiana
Straniera (specificare: ………………………....)
14.4 Quale è il suo titolo di studio?
Nessun titolo
Licenza elementare
Licenza di scuola media
Diploma o qualifica di scuola media superiore
Laurea/Diploma universitario o titolo superiore
14.5 Con le risorse finanziarie a sua disposizione (da reddito proprio o familiare) come
arriva a fine mese?
Leggere le risposte
Molto facilmente
Abbastanza facilmente
Con qualche difficoltà
Con molte difficoltà
… ora le faccio le ultime tre domande …
14.6 Può dirmi la sua altezza (senza scarpe)?
X
cm
14.7 Può dirmi il suo peso, senza scarpe ed abiti o con abiti leggeri?
X
Kg
14.8 Rispetto ad un anno fa, il suo peso è cambiato oppure è stabile?
Leggere le risposte
aumentato (almeno 2 chili in più)
stabile
diminuito (almeno 2 chili in meno)
Non leggere
sono/ero in gravidanza
Non so / non ricordo
Abbiamo finito. La ringrazio moltissimo per la collaborazione e la disponibilità…
Fine intervista (ora/min.)
140
Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
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Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
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Sistema di Sorveglianza PASSI Regione Emilia-Romagna
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