Copia Omaggio Direzione e redazione via Bixio, 34 - Vittoria - Tel: 0932514290 - e-mail: [email protected] Anno V I - n. 4 - Settembre 2008 L’ANTIMAFIA DEI FATTI Una scelta etica C ’è un’antimafia delle parole e dei proclami, degli slogan e degli stereotipi. E c’è un’antimafia dei fatti, della concretezza, degli atti, dei comportamenti. Noi abbiamo optato per la seconda. Lo abbiamo fatto consapevoli di avere intrapreso la strada più scomoda, la più irta di ostacoli, quella con il traguardo più lontano. Abbiamo accettato la sfida, certi che l’etica di questa scelta avesse un senso profondo e altamente educativo, per noi e per l’intera città. Oggi posso dire con orgoglio che abbiamo compiuto i passi giusti, che abbiamo imboccato la via maestra. Stiamo praticando la legalità, la stiamo traducendo in delibere, provvedimenti, regolamenti; e, adesso più che mai, sentiamo che la società è con noi. Il sostegno, l’incitamento, l’apprezzamento che riceviamo per le tante iniziative avviate in questi due anni ci confermano che abbiamo innescato un meccanismo virtuoso, che finirà col riscattare il nostro territorio e la sua gente onesta dal pesante giogo che li ha oppressi per anni. Siamo certi che non vi siano alternative possibili, che la credibilità di un sindaco, di un amministratore si misuri sull’effettiva capacità di compiere scelte di rottura, di creare un netto spartiacque tra lecito e illecito, di intestarsi – contro ogni prevedibile critica – le battaglie più difficili. Sulla scorta di questo convincimento sono nati il regolamento anti-pizzo, che tanta eco ha avuto sui mass media e la costituzione di parte civile nei processi contro i criminali che hanno insanguinato le strade di Vittoria e che sono stati chiamati a risarcire la città. I primi risultati sono già arrivati. Il regolamento contro il racket, approvato a febbraio, ha trovato applicazione, con la sospensione dei ruoli per un commerciante che ha denunciato un tentativo di estorsione. Altri risultati dovranno giungere, altri traguardi ci attendono mentre aspettiamo le sentenze dei processi contro le bande criminali che hanno terrorizzato la città. C’è ancora molta strada da percorrere, e gran parte del cammino è in salita. Ma abbiamo dalla nostra la forza dell’entusiasmo, dell’ intransigenza, della volontà. E sappiamo di potercela fare. Il sindaco Giuseppe Nicosia Il sindaco Giuseppe Nicosia tra il presidente della Commissione Regionale Antimafia, Lillo Speziale, e il vice sindaco, Giovanni Caruano, nel corso della recente visita della Commissione a Palazzo Iacono. S ette mesi fa, quando la giunta municipale e il consiglio comunale approvarono il regolamento anti-pizzo, che prevede premialità fiscali per chi denuncia e collabora con le forze di polizia e sanzioni per chi si piega al racket, erano in pochi a credere nella sua concreta applicazione. La cronaca delle ultime settimane ha provveduto a smentire gli scettici. Lo scorso 4 settembre, l’ufficio Tributi ha deliberato la sospensione del pagamento dei canoni dei tributi comunali (Ici, acqua, spazzatura, tassa sul suolo pubblico) nei confronti di un operatore commerciale che ha denunciato un tentativo di estorsione. La notizia è rimbalzata sugli organi di informazione, e sono stati in tanti – quotidiani nazionali, televisioni e radio – a darle ampio risalto, riportando la Città (come era già accaduto a febbraio, in occasione dell’approvazione del regolamento) sotto i riflettori della cronaca. Vittoria si è confermata, ancora una volta, in prima linea nella lotta al racket e, più in gene- rale, all’illegalità: il suo è il primo esempio del genere in Italia, ed è logico pensare che farà scuola. Avere approntato una serie di norme anti-pizzo e, ancor più, averle concretamente applicate fanno sì che la città venga ormai presa ad esempio da tutte quelle amministrazioni che cercano risposte serie ed efficaci contro l’offensiva del crimine. Leoluca Orlando ha elaborato un progetto di legge che ricalca il provvedimento e lo estende a livello nazionale, e il presidente dell’Antimafia regionale, Lillo Speziale – che lo scorso 15 settembre ha fatto visita a Palazzo Iacono, per manifestare pubblicamente il proprio apprezzamento e il proprio sostegno istituzionale all’iniziativa intrapresa – ha comunicato la recente approvazione, in commissione, di un disegno di legge che prevede, tra l’altro, una serie di premialità fiscali e il condono dei contributi previdenziali per cinque anni nei confronti degli imprenditori che denunciano il racket. L’amministrazione comunale, che si è direttamente intestata la difficile battaglia per la piena affermazione della legalità, ha ricevuto e continua a ricevere attestazioni di stima e di solidarietà, che rappresentano un ulteriore stimolo a proseguire lungo la strada intrapresa. Il primo provvedimento di sospensione dell’esecuzione dei ruoli è stato adottato su segnalazione dell’associazione cittadina antiracket, che spiega di avere già pronte altre richieste da inoltrare al Comune. La sensibilità su temi spinosi come quello della lotta al racket sta dunque mutando, e l’Ente di via Bixio ha saputo percepire raccogliere tempestivamente questo incoraggiante cambiamento. Giannella Iucolano Nella foto sopra, Leoluca Orlando e il sindaco Nicosia durante il convegno di presentazione delle norme antipizzo, svoltosi il 3 marzo al Teatro comunale A sinistra, il primo cittadino durante una lezione con gli studenti di una scuola vittoriese, nell’ambito dei Percorsi di Legalità del maggio 2008. Da questo numero, Vittoria Notizie diventa mensile. Associazioni, Enti, Istituzioni scolastiche che volessero contribuire con testi e immagini possono farlo, inviando una mail alla redazione: [email protected] dicono di noi... Tasse e pizzo: a Vittoria chi denuncia non paga i tributi H di Valeria Russo a suscitato una grande attenzione dei media la notizia della prima concreta applicazione del regolamento anti-pizzo, attuata nei confronti di un operatore commerciale che ha denunciato un tentativo di estorsione. Quella che segue a è solo una parte della vasta rassegna stampa tratta dal web e dalla carta stampata. Le norme antiracket contenute nel regolamento del comune di Vittoria (Ragusa) Già esonerato il titolare di un negozio di alimentari. “La sensibilità sta cambiando” Niente tasse se denunci il pizzo Il sindaco: “Il condono del giusto” “Prevista anche la revoca delle concessioni per chi si piega e paga” Il sindaco di Vittoria Giuseppe Nicosia VITTORIA (Ragusa) - Il comune di Vittoria, in provincia di Ragusa, premia chi denuncia il pizzo: niente tasse. E le norme antiracket, contenute nel regolamento comunale, volute dal sindaco Giuseppe Nicosia hanno già avuto effetto: il titolare di un negozio di alimentari non dovrà pagare i tributi locali proprio perché ha denunciato l’estorsione. Per il commerciante è stato già disposto l’esonero. Sul sito del comune infatti si legge che “l’ufficio tributi di Vittoria ha disposto il provvedimento di sospensione dell’esecuzione dei ruoli nei confronti del cittadino vittoriese, segnalato dall’associazione antiracket di Vittoria, così come previsto dall’art. 3 del vigente regolamento comunale, per il riconoscimento delle agevola- zioni per i tributi locali in favore delle imprese che sporgono denuncia nei confronti di atti estorsivi compiuti a loro danno”. Le norme antipizzo sono state approvate il 27 febbraio scorso (atto n.20). E con evidente soddisfazione il primo cittadino commenta il “condono del giusto”: “Con grande piacere rilevo l’immediata risposta degli uffici comunali preposti, a cui avevo dato disposizione di avviare le procedure per esonerare dal pagamento dei tributi comunali l’operatore commerciale, titolare di una autorizzazione rilasciata per l’esercizio di attività permanente nel settore alimentare in un’area comunale, segnalato dall’associazione antiracket vittoriese. Le norme spiega il primo cittadino di Vittoria - da un lato prevedono la revoca delle concessioni per coloro che si piegano al pizzo e non denunciano, e dall’altro tendono a premiare, con incentivi di tipo fiscale e tributario, chi denuncia e collabora con le forze dell’ordine e “stanno dando ottimi risultati”. “La denuncia dell’operatore commerciale dimostra che la sensibilità, su temi spinosi come quello dell’antiracket, sta cambiando e che la via intrapresa da questa amministrazione è quella giusta”, aggiunge il sindaco, concludendo: “Confido nel fatto che altri imprenditori e commercianti seguano l’esempio di questo loro collega e dicano no al pizzo, forti anche del pieno sostegno del comune. Spero di poter tornare presto a dare disposizioni agli uffici dell’ente per sospendere il pagamento dei tributi nei confronti di altri cittadini che si ribellano alle estorsioni. Niente imposta sugli immobili e sui rifiuti, canone idrico gratis per dieci anni e niente tasse di occupazione di suolo pubblico. Non pagherà queste tasse un commerciante di Vittoria, in provincia di Ragusa, che ha denunciato i propri estorsori e ad agosto scorso ha deciso di utilizzare una norma anti-racket approvata a febbraio e presentata alla cittadinanza il 3 marzo scorso. La norma, inserita all’articolo 3 del regolamento del Comune siciliano, prevede infatti delle agevolazione nei tributi locali per tutti gli imprenditori che denunciano il pizzo e di contro anche la revoca delle concessioni per chi opera ad esempio nei mercati comunali e continua a piegarsi alle richieste estorsive (in questo caso però solo con sentenza di condanna passata in giudicato): si tratta del primo caso in tutta Italia visto che Vittoria è il primo ente locale che decide di aiutare con i fatti i propri commercianti impegnati nella lotta al racket. «Noi crediamo nella legalità e dobbiamo essere vicini a chi decide di denunciare anche con queste azioni – afferma Giuseppe Nicosia, sindaco di Vittoria che ha fortemente voluto il regolamento e che porterà il Comune in Tribunale come parte civile nei processi contro il racket – spero che altri seguano questa strada anche tra gli enti locali». Sono dovuti passare sei mesi esatti dalla pubblicazione del regolamento contro il pizzo e le estor- 9 settembre 2008 sioni prima che qualcuno ne chiedesse l’attuazione: a fine agosto un commerciante del settore alimentare di Vittoria si è rivolto alla locale associazione antiracket e quindi al Comune per chiedere l’applicazione dell’articolo 3. Bisognerà aspettare però almeno la sentenza di primo grado o una certificazione prefettizia perché si possa procedere anche allo sgravio del canone idrico per i prossimi dieci anni. Il regolamento prevede infatti che non possono essere oggetto di benefici gli imprenditori e i commercianti che non hanno fornito elementi realmente utili per le indagini. Un presa di posizione quindi netta e decisa. Un commento positivo, ma cauto, viene dal commissario nazionale antiracket, Giosuè Marino: «Quella del Comune di Vittoria è un’iniziativa lodevole da parte di un ente locale, ma una tassa in meno non può far decidere di ribellarsi al pizzo, solo l’esigenza di voler fare impresa in modo libero e la consapevolezza di non essere soli possono far decidere per la denuncia delle estorsioni». Un plauso viene anche dall’associazione antiracket Libero Futuro guidata da Enrico Colajanni, perché la decisione presa da Vittoria possa servire da battistrada anche per gli altri Comuni, affinché anche le amministrazioni, piccole e grandi, prendano una presa di posizione netta nei confronti della lotta al racket. Vi presento la nuova Giunta Giovanni Caruano è nato a Cuneo il 20 giugno 1955. Vicesindaco, ha le seguenti deleghe: Bilancio, Programmazione economica, Attuazione programnma, Rapporti con il Consiglio comunale, Sanità. Filippo Cavallo è nato a Vittoria il 25 ottobre 1951. Ha le seguenti deleghe: Manutenzioni, Ecologia e Ambiente, Tutela dei beni comuni, Rapporti con gli Ato. Luciano D’Amico è nato a Vittoria il 17 Dicembre 1975. Ha le seguenti deleghe: Turismo e Centro storico. Salvatore Avola è nato a Vittoria il 2 agosto 1950. Ha le seguenti deleghe: Lavori pubblici, Infrastrutture Vittoria e Scoglitti, Piani e interventi Protezione Civile. Carmelo Diquattro è nato a Vittoria il 16 Aprile del 1959. Ha le seguenti deleghe: Tributi, Attività Produttive: Commercio, Artigianato, Industria, Progetti speciali e Piani strategici, Rapporti con So.ge.v.i.; Politiche Comunitarie Piero La Terra è nato a Vittoria il 18 gennaio 1953. Ha le seguenti deleghe: Sviluppo Economico e Gestione Mercati, Agricoltura, Floricoltura, Pesca, Trasporti e Polizia Municipale. Paolo Monello è nato a Vittoria il 22 luglio 1953. Ha le seguenti deleghe: Beni e Attività Culturali, Pubblica Istruzione e Università. Giovanni Macca è nato a Vittoria il 19 aprile del 1937. Ha le seguenti deleghe: Risorse umane, Patrimonio, Servizi Demografici. Giuseppe Piccione è nato a Vittoria il 16 Ottobre 1941. Ha le seguenti deleghe: Rapporti con la Regione, Sicurezza e Urbanistica. Anna Rita Mezzasalma è nata a Vittoria nel 1969. Ha le seguenti deleghe: Pari opportunità, Decentramento e politiche per i quartieri, Solidarietà e servizi sociali, Pace, Famiglia, Diritti dell’infanzia e politiche giovanili, Politiche del lavoro e formazione professionale. Le proposte del presidente del Consiglio comunale, Luigi D’Amato Sì al riordino in Sanità, ma non a spese dell’utenza L a necessità di una profonda riorganizzazione dei servizi sanitari esiste, inutile negarlo; sarebbe fare come lo struzzo che, davanti al pericolo, mette la testa sotto terra, convinto di farla franca. Così come non è consentito a nessuno di assumere posizioni strumentali o demagogiche, finalizzate solo a compiacere eventuali, futuri elettori, ben sapendo che è ormai improcrastinabile mettere mano ad una profonda risistemazione di tutto il comparto sanitario, compar- L’ospedale R. Margherita di Comiso to che, da solo, impegna una enorme mole di risorse, alle quali non si può più far fronte. Ecco perché, davanti a problematiche relative ad un comparto così delicato, ed importante, come la Sanità pubblica, il Consiglio Comunale di Vittoria, nella sua interezza, ha cercato di dare risposte costruttive, finalizzate a contribuire positivamente a tale riordino, che sicuramente comporterà notevoli sacrifici per l’utenza e per chi opera nella Sanità. Ovviamente, le risposte si sono diversificate, nel rispetto della caratterizzazione politica di ogni singolo consigliere, ma tutte erano legate da un comune filo conduttore: un sincero interesse ed una grande preoccupazione per le sorti del servizio sanitario, a tutti i livelli, sia nazionale, che territoriale, cioè “ipparino”. Personalmente, limitandomi a quest’ultimo aspetto territoriale, cioè al nostro, ritengo che la presenza di due presidi ospedalieri a pochi chilometri di distanza l’uno dall’altro, per un totale, tra Vittoria e Comiso, di 255 posti letto, possa rappresentare, per come rappresenta, una grande risorsa per l’utenza. Occorre, però, che entrambi vengano utilizzati al meglio delle loro capacità e siano caratterizzati da livelli assistenziali adeguati per il tratta- mento delle urgenze e delle emergenze sanitarie del comprensorio, non limitandosi, ovviamente, ai due Comuni di appartenenza, ma comprendendo anche Acate, Chiaramonte Gulfi, Santa Croce Camerina e le rispettive frazioni. Ritengo, pertanto, che il grande potenziale offerto dalla presenza di due ospedali debba necessariamente comportare, sul piano clinicooperativo, una loro netta diversificazione; un presidio, infatti, dovrebbe avere tutti i requisiti per garantire sia la diagnosi, che la terapia delle emergenze-urgenze sanitarie; questo, ovviamente, senza soluzione di continuità alcuna. In altre parole, tale presidio deve essere in grado di assicurare 24 ore su 24 operatività continuativa. L’altro presidio dovrebbe essere orientato al trattamento delle patologie che non necessitano di costante presenza sanitaria, cioè di quelle meno acute; in particolare, penso ad una riabilitazione multidisciplinare, con servizi dedicati h6 o h12; ad una lungodegenza a prevalente carico assistenziale tecnico-infermieristico, relativa a pazienti con patologie croniche o terminali; ad un’attività specialistica ambulatoriale. Solo questa diversificazione potrà garantire un L’ospedale Guzzardi di Vittoria elevato standard assistenziale, con un’assistenza omogenea sul territorio ipparino, nuove tipologie assistenziali e potenziamento degli organici, in quanto sarebbe eliminata quella frammentazione delle attività sanitarie che, purtroppo, comporta, sul piano organizzativo, inefficacia ed inefficienza. Luigi D’Amato Il sindaco al Social Forum Europeo: “A Vittoria l’oro blu riconosciuto bene pubblico” IN TRINCEA A TUTELA DELL’ACQUA T Nella prima foto, il sindaco Giuseppe Nicosia al Social Forum di Malmö. Nella seconda, gli alunni della scuola elementare Portella della Ginestra in contrada Serra Grande Al fianco delle donne D opo la pausa estiva, la Consulta comunale femminile pensa alle nuove iniziative che si propone di portare avanti. Una fra le più imminenti è quella di dare continuità al progetto “ Uomini con le donne, contro la violenza alle donne, un impegno per cambiare”. Il progetto, portato avanti assieme all’Amministrazione comunale nei percorsi di legalità, ha avuto ampio riscontro nelle scuole di Vittoria e su questa tematica pensiamo di proseguire il nostro lavoro. D’accordo con la consigliera provinciale di Parità, Romina Licciardi, pensiamo di redigere un opuscolo su come le donne possono difendersi dalla discriminazione e dalla violenza. L’attenzione sarà centrata sulle leggi esistenti in Italia che tutelano le donne: legge 154/2001per la violenza familiare, legge 66/1996 per la violenza sessuale, decreto legislativo 145/2005, decreto legislativo 198/06 che contrastano la discriminazione nel mondo del lavoro. Mediante questo opuscolo pensiamo di fare azione di prevenzione, informazione e contrasto alla discriminazione e violenza di genere. Un’altra iniziativa che già da tempo è nei nostri programmi è la realizzazione del progetto didattico per un corso di formazione politica per le giovani donne vittoriesi. Lo scopo del progetto è quello di presentare un percorso formativo che offre alle donne le conoscenza necessarie per entrare nelle istituzioni e partecipare attivamente e consapevolmente alla vita politica del Paese. Si tratta di agire sul piano culturale, politico e giuridico per far sì che la presenza femminile sia consapevole e responsabile sia in politica che nelle istituzioni. Le donne della Consulta colgono l’occasione per ringraziare l’Assessore uscente, Rosanna Meli, per la fattiva collaborazione offerta alla Consulta e, nello stesso tempo, augurano buon lavoro al nuovo Assessore alle Pari Opportunità, Anna Mezzasalma, sicure di una fruttuosa continuità e proficua collaborazione. Dora Guarino Presidente Consulta comunale femminile ra le battaglie che l’amministrazione comunale si è intestata, quella in difesa dell’acqua è certamente tra le più tenaci. Si tratta di una battaglia condotta su più fronti: da un lato, per affermare il principio che l’acqua è un bene pubblico e comune, che va sottratto ad ogni tentativo di speculazione e di mercificazione, dall’altro, per scongiurare il rischio di inquinamento o di abbassa mento della falda acquifera di Scannacaporale, la sorgente che fornisce il settanta per cento dell’acqua di Vittoria. Sul primo versante, si è recentemente espresso il consiglio comunale, che lo scorso 16 settembre ha approvato una delibera con cui ha dichiarato l’acqua “bene pubblico e comune a rilevanza non economica”. Quella delibera, primo esempio del genere in Italia, è stata portata dal primo cittadino al Social Forum europeo di Malmö, in Svezia, dove il sindaco, su invito della Cgil, ha parlato a nome di tutti gli amministratori che si sono intestati la battaglia a tutela dell’oro blu. “Il nostro Comune, che è stato l’unico ente ibleo ad essersi costituito anche davanti al Consiglio di Giustizia europeo contro la privatizzazione dell’Ato idrico, si è confermato ancora una volta in prima linea sulle tematiche ambientali - ha dichiarato Nicosia-. Se l’esempio di Vittoria verrà seguito anche da altri enti locali, rappresenterà un tassello importante affinché l’Ato idrico venga gestito a livello pubblico. Ma non si tratta solo di questo: l’atto votato in consiglio comunale è importante anche per chiarire la nostra assoluta contrarietà a qualunque balzello imposto dalla Regione o da Siciliacque, che vorrebbero farci pagare l’acqua dei nostri pozzi”. A Malmö, l’intervento del primo cittadino ha suscitato molti consensi, e il Social Forum europeo ha rappresentato anche l’occasione per prendere contatti con altre amministrazioni locali e con organizzazioni che, a livello mondiale, si occupano del- l’avvio di iniziative contro la privatizzazione dell’acqua. L’obiettivo è chiaro: difendere le risorse idriche del territorio da quanti vorrebbero ridurlo ad una merce, e ribadire con forza il concetto che l’acqua è di tutti. Quanto alla battaglia avviata nei confronti della società texana Panther Eureka, che ha ricevuto dalla Regione l’autorizzazione ad effettuare perforazioni in contrada Serra Grande, nei pressi della sorgente di Sciannacaporale, si attende l’esito del ricorso che pende davanti al Tar. Ma intanto, dopo l’alt alle trivellazioni, imposto in via cautelare dai giudici amministrativi, a riconoscere la bontà delle argomentazioni del Comune hanno pensato anche i consulenti d’ufficio, che nella perizia depositata il 22 settembre hanno rintuzzato le tesi della società petrolifera ed hanno riconosciuto il rischio di inquinamento delle falde acquifere. Basta leggere la perizia per rendersi conto che il trionfalismo con cui la Panther ha accolto l’esito della Ctu è del tutto ingiustificato. I consulenti nominati dal Tar hanno sottolineato alcuni concetti di base, che avvalorano le tesi del Comune. Uno: l’alto coefficiente di permeabilità dell’area e la possibilità di fenomeni carsici determinano un’alta vulnerabilità all’inquinamento delle falde acquifere. Due: saranno utilizzati dei chemicals, i cui effetti non sono stati presi in considerazione. Tre: esiste la possibilità di eruzione di idrocarburi. Quattro: il rischio di inquinamento, e in particolare di diminuzione della produttività di parte della falda acquifera sotterranea esiste, anche se non è quantificabile, sulla base dei dati disponibili. “Come si vede, dunque – ha commentato il sindaco - l’interpretazione che la Panther Eureka ha dato della consulenza d’ufficio è del tutto ingiustificata e mistificatoria. Vista l’ora tarda in cui la società ha diffuso il comunicato agli organi di informazione, mutuando Bufalino, con una battuta potrei definire le affermazioni della società texana «le menzogne della notte». g.i. Scatti d’epoca Scatti d’epoca Periodico di informazione sull’attività del Comune di Vittoria - Reg. Trib. Rag. n.1/2003 Direttore editoriale Giuseppe Nicosia - Sindaco Direttore responsabile Giannella Iucolano Redazione Salvatore Genovese - Mariella Sparacino Progetto grafico Filippo Fauzia Impaginazione Salvatore Genovese - Mariella Sparacino Foto Lorenzo Salerno Stampa Tipografia Sprint Grafica Rosario Salerno (1934-1992) nel suo primo studio fotografico di via Ruggero Settimo a Vittoria. La foto, che risale al 1958, è stata inviata dai figli, Lorenzo e Gianni, che continuano l’attività del padre, per ricordare il cinquantesimo anniversario dell’inaugurazione del laboratorio di fotografia.