Copia Omaggio
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Anno V I - n. 4 - Settembre 2008
L’ANTIMAFIA DEI FATTI
Una scelta etica
C
’è un’antimafia delle parole e dei
proclami, degli slogan e degli stereotipi.
E c’è un’antimafia dei fatti, della concretezza,
degli atti, dei comportamenti.
Noi abbiamo optato per la seconda. Lo
abbiamo fatto consapevoli di avere
intrapreso la strada più scomoda, la più irta
di ostacoli, quella con il traguardo più
lontano. Abbiamo accettato la sfida, certi che
l’etica di questa scelta avesse un senso
profondo e altamente educativo, per noi e
per l’intera città.
Oggi posso dire con orgoglio che abbiamo
compiuto i passi giusti, che abbiamo
imboccato la via maestra. Stiamo praticando
la legalità, la stiamo traducendo in delibere,
provvedimenti, regolamenti; e, adesso più che
mai, sentiamo che la società è con noi.
Il sostegno, l’incitamento, l’apprezzamento
che riceviamo per le tante iniziative avviate
in questi due anni ci confermano che abbiamo
innescato un meccanismo virtuoso, che finirà
col riscattare il nostro territorio e la sua gente
onesta dal pesante giogo che li ha oppressi
per anni.
Siamo certi che non vi siano alternative
possibili, che la credibilità di un sindaco, di
un amministratore si misuri sull’effettiva
capacità di compiere scelte di rottura, di creare
un netto spartiacque tra lecito e illecito, di
intestarsi – contro ogni prevedibile critica –
le battaglie più difficili.
Sulla scorta di questo convincimento sono
nati il regolamento anti-pizzo, che tanta eco
ha avuto sui mass media e la costituzione di
parte civile nei processi contro i criminali che
hanno insanguinato le strade di Vittoria e che
sono stati chiamati a risarcire la città.
I primi risultati sono già arrivati. Il
regolamento contro il racket, approvato a
febbraio, ha trovato applicazione, con la
sospensione dei ruoli per un commerciante
che ha denunciato un tentativo di estorsione.
Altri risultati dovranno giungere, altri
traguardi ci attendono mentre aspettiamo le
sentenze dei processi contro le bande
criminali che hanno terrorizzato la città.
C’è ancora molta strada da percorrere, e gran
parte del cammino è in salita. Ma abbiamo
dalla nostra la forza dell’entusiasmo, dell’
intransigenza, della volontà. E sappiamo di
potercela fare.
Il sindaco
Giuseppe Nicosia
Il sindaco Giuseppe Nicosia tra il presidente della Commissione Regionale Antimafia, Lillo Speziale, e il vice sindaco, Giovanni Caruano,
nel corso della recente visita della Commissione a Palazzo Iacono.
S
ette mesi fa, quando la giunta municipale e il consiglio comunale approvarono il regolamento anti-pizzo, che prevede premialità fiscali per chi denuncia e collabora con le forze di polizia e sanzioni per chi si
piega al racket, erano in pochi a credere nella
sua concreta applicazione. La cronaca delle
ultime settimane ha provveduto a smentire gli
scettici.
Lo scorso 4 settembre, l’ufficio Tributi ha deliberato la sospensione del pagamento dei
canoni dei tributi comunali (Ici, acqua, spazzatura, tassa sul suolo pubblico) nei confronti di un operatore commerciale che ha denunciato un tentativo di estorsione. La notizia è
rimbalzata sugli organi di informazione, e sono
stati in tanti – quotidiani nazionali, televisioni
e radio – a darle ampio risalto, riportando la
Città (come era già accaduto a febbraio, in
occasione dell’approvazione del regolamento) sotto i riflettori della cronaca.
Vittoria si è confermata, ancora una volta, in
prima linea nella lotta al racket e, più in gene-
rale, all’illegalità: il suo è il primo esempio del
genere in Italia, ed è logico pensare che farà
scuola. Avere approntato una serie di norme
anti-pizzo e, ancor più, averle concretamente
applicate fanno sì che la città venga ormai
presa ad esempio da tutte quelle amministrazioni che cercano risposte serie ed efficaci
contro l’offensiva del crimine. Leoluca Orlando ha elaborato un progetto di legge che ricalca il provvedimento e lo estende a livello
nazionale, e il presidente dell’Antimafia regionale, Lillo Speziale – che lo scorso 15 settembre ha fatto visita a Palazzo Iacono, per manifestare pubblicamente il proprio apprezzamento e il proprio sostegno istituzionale all’iniziativa intrapresa – ha comunicato la recente approvazione, in commissione, di un disegno di
legge che prevede, tra l’altro, una serie di premialità fiscali e il condono dei contributi previdenziali per cinque anni nei confronti degli
imprenditori che denunciano il racket.
L’amministrazione comunale, che si è direttamente intestata la difficile battaglia per la piena affermazione della legalità, ha ricevuto e
continua a ricevere attestazioni di stima e di
solidarietà, che rappresentano un ulteriore stimolo a proseguire lungo la strada intrapresa.
Il primo provvedimento di sospensione dell’esecuzione dei ruoli è stato adottato su segnalazione dell’associazione cittadina antiracket, che spiega di avere già pronte altre richieste da inoltrare al Comune. La sensibilità su
temi spinosi come quello della lotta al racket
sta dunque mutando, e l’Ente di via Bixio ha
saputo percepire raccogliere tempestivamente questo incoraggiante cambiamento.
Giannella Iucolano
Nella foto sopra, Leoluca Orlando e il sindaco
Nicosia durante il convegno di presentazione
delle norme antipizzo, svoltosi il 3 marzo al
Teatro comunale
A sinistra, il primo cittadino durante una lezione con gli studenti di una scuola vittoriese,
nell’ambito dei Percorsi di Legalità del maggio 2008.
Da questo numero, Vittoria
Notizie diventa mensile.
Associazioni, Enti, Istituzioni
scolastiche che volessero
contribuire con testi e immagini
possono farlo, inviando una
mail alla redazione:
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dicono di noi...
Tasse e pizzo: a Vittoria chi denuncia non paga i tributi
H
di Valeria Russo
a suscitato una grande attenzione dei media la notizia della prima concreta applicazione
del regolamento anti-pizzo, attuata nei confronti di un operatore commerciale che ha
denunciato un tentativo di estorsione. Quella che segue a è solo una parte della vasta
rassegna stampa tratta dal web e dalla carta stampata.
Le norme antiracket contenute nel regolamento del comune di Vittoria
(Ragusa) Già esonerato il titolare di un negozio di alimentari.
“La sensibilità sta cambiando”
Niente tasse se denunci il pizzo
Il sindaco: “Il condono del giusto”
“Prevista anche la revoca delle concessioni per chi si piega e paga”
Il sindaco di Vittoria Giuseppe Nicosia
VITTORIA (Ragusa) - Il comune di Vittoria, in
provincia di Ragusa, premia chi denuncia il pizzo: niente tasse. E le norme antiracket, contenute nel regolamento comunale, volute dal sindaco Giuseppe Nicosia hanno già avuto effetto: il titolare di un negozio di alimentari non
dovrà pagare i tributi locali proprio perché ha
denunciato l’estorsione. Per il commerciante è
stato già disposto l’esonero. Sul sito del comune infatti si legge che “l’ufficio tributi di
Vittoria ha disposto il provvedimento di sospensione dell’esecuzione dei ruoli nei confronti del cittadino vittoriese, segnalato dall’associazione antiracket di Vittoria, così come
previsto dall’art. 3 del vigente regolamento
comunale, per il riconoscimento delle agevola-
zioni per i tributi locali in favore delle imprese
che sporgono denuncia nei confronti di atti
estorsivi compiuti a loro danno”. Le norme
antipizzo sono state approvate il 27 febbraio
scorso (atto n.20). E con evidente
soddisfazione il primo cittadino commenta il
“condono del giusto”: “Con grande piacere rilevo l’immediata risposta degli uffici comunali
preposti, a cui avevo dato disposizione di avviare le procedure per esonerare dal pagamento dei tributi comunali l’operatore commerciale, titolare di una autorizzazione rilasciata per
l’esercizio di attività permanente nel settore alimentare in un’area comunale, segnalato dall’associazione antiracket vittoriese. Le norme spiega il primo cittadino di Vittoria - da un lato
prevedono la revoca delle concessioni per coloro che si piegano al pizzo e non denunciano,
e dall’altro tendono a premiare, con incentivi di
tipo fiscale e tributario, chi denuncia e collabora con le forze dell’ordine e “stanno dando ottimi risultati”. “La denuncia dell’operatore commerciale dimostra che la sensibilità, su temi
spinosi come quello dell’antiracket, sta cambiando e che la via intrapresa da questa amministrazione è quella giusta”, aggiunge il sindaco, concludendo: “Confido nel fatto che altri
imprenditori e commercianti seguano l’esempio di questo loro collega e dicano no al pizzo,
forti anche del pieno sostegno del comune. Spero di poter tornare presto a dare disposizioni
agli uffici dell’ente per sospendere il pagamento dei tributi nei confronti di altri cittadini che
si ribellano alle estorsioni.
Niente imposta sugli immobili e sui rifiuti, canone idrico gratis per dieci anni e niente tasse di
occupazione di suolo pubblico. Non pagherà queste tasse un commerciante di Vittoria, in provincia di Ragusa, che ha denunciato i propri estorsori e ad agosto scorso ha deciso di utilizzare una
norma anti-racket approvata a febbraio e presentata alla cittadinanza il 3 marzo scorso. La norma,
inserita all’articolo 3 del regolamento del Comune siciliano, prevede infatti delle agevolazione nei
tributi locali per tutti gli imprenditori che denunciano il pizzo e di contro anche la revoca delle
concessioni per chi opera ad esempio nei mercati
comunali e continua a piegarsi alle richieste estorsive (in questo caso però solo con sentenza di
condanna passata in giudicato): si tratta del primo caso in tutta Italia visto che Vittoria è il primo
ente locale che decide di aiutare con i fatti i propri
commercianti impegnati nella lotta al racket. «Noi
crediamo nella legalità e dobbiamo essere vicini a
chi decide di denunciare anche con queste azioni
– afferma Giuseppe Nicosia, sindaco di Vittoria
che ha fortemente voluto il regolamento e che
porterà il Comune in Tribunale come parte civile
nei processi contro il racket – spero che altri seguano questa strada anche tra gli enti locali».
Sono dovuti passare sei mesi esatti dalla pubblicazione del regolamento contro il pizzo e le estor-
9 settembre 2008
sioni prima che qualcuno ne chiedesse l’attuazione: a fine agosto un commerciante del settore alimentare di Vittoria si è rivolto alla locale associazione antiracket e quindi al Comune per chiedere
l’applicazione dell’articolo 3. Bisognerà aspettare però almeno la sentenza di primo grado o una
certificazione prefettizia perché si possa procedere anche allo sgravio del canone idrico per i prossimi dieci anni. Il regolamento prevede infatti che
non possono essere oggetto di benefici gli imprenditori e i commercianti che non hanno fornito elementi realmente utili per le indagini.
Un presa di posizione quindi netta e decisa. Un
commento positivo, ma cauto, viene dal commissario nazionale antiracket, Giosuè Marino: «Quella del Comune di Vittoria è un’iniziativa lodevole
da parte di un ente locale, ma una tassa in meno
non può far decidere di ribellarsi al pizzo, solo
l’esigenza di voler fare impresa in modo libero e la
consapevolezza di non essere soli possono far
decidere per la denuncia delle estorsioni». Un plauso viene anche dall’associazione antiracket Libero Futuro guidata da Enrico Colajanni, perché la
decisione presa da Vittoria possa servire da battistrada anche per gli altri Comuni, affinché anche
le amministrazioni, piccole e grandi, prendano una
presa di posizione netta nei confronti della lotta
al racket.
Vi presento la nuova Giunta
Giovanni Caruano è nato a Cuneo il 20 giugno 1955.
Vicesindaco, ha le seguenti deleghe:
Bilancio,
Programmazione
economica, Attuazione
programnma, Rapporti
con il Consiglio
comunale, Sanità.
Filippo Cavallo è nato a Vittoria il
25 ottobre 1951.
Ha le seguenti deleghe:
Manutenzioni,
Ecologia e Ambiente,
Tutela dei beni
comuni, Rapporti con
gli Ato.
Luciano D’Amico è nato a
Vittoria il 17 Dicembre 1975.
Ha le seguenti deleghe:
Turismo e Centro storico.
Salvatore Avola è nato a Vittoria il 2 agosto 1950.
Ha le seguenti deleghe:
Lavori pubblici, Infrastrutture
Vittoria e Scoglitti, Piani e
interventi Protezione Civile.
Carmelo Diquattro è nato a
Vittoria il 16 Aprile del 1959.
Ha le seguenti deleghe:
Tributi, Attività Produttive:
Commercio, Artigianato,
Industria, Progetti
speciali e Piani strategici,
Rapporti con So.ge.v.i.;
Politiche Comunitarie
Piero La Terra è nato a Vittoria il
18 gennaio 1953.
Ha le seguenti deleghe:
Sviluppo Economico e Gestione
Mercati, Agricoltura,
Floricoltura, Pesca, Trasporti
e Polizia Municipale.
Paolo Monello è nato a Vittoria
il 22 luglio 1953.
Ha le seguenti deleghe:
Beni e Attività Culturali,
Pubblica Istruzione e Università.
Giovanni Macca è nato a Vittoria il 19 aprile
del 1937. Ha le seguenti deleghe:
Risorse umane, Patrimonio, Servizi Demografici.
Giuseppe Piccione è nato a
Vittoria il 16 Ottobre 1941.
Ha le seguenti deleghe:
Rapporti con la Regione,
Sicurezza e Urbanistica.
Anna Rita Mezzasalma è nata a
Vittoria nel 1969.
Ha le seguenti deleghe:
Pari opportunità, Decentramento e
politiche per i quartieri, Solidarietà
e servizi sociali, Pace, Famiglia,
Diritti dell’infanzia e politiche
giovanili, Politiche del lavoro e
formazione professionale.
Le proposte del presidente del Consiglio comunale, Luigi D’Amato
Sì al riordino in Sanità, ma non a spese dell’utenza
L
a necessità di una profonda riorganizzazione dei
servizi sanitari esiste, inutile
negarlo; sarebbe fare come lo struzzo che, davanti al pericolo, mette la testa sotto terra, convinto di farla franca.
Così come non è consentito a nessuno di assumere posizioni strumentali o demagogiche,
finalizzate solo a compiacere eventuali, futuri
elettori, ben sapendo che è ormai improcrastinabile mettere mano ad una profonda risistemazione di tutto il comparto sanitario, compar-
L’ospedale R. Margherita di Comiso
to che, da solo, impegna una enorme mole di
risorse, alle quali non si può più far fronte.
Ecco perché, davanti a problematiche relative
ad un comparto così delicato, ed importante,
come la Sanità pubblica, il Consiglio Comunale
di Vittoria, nella sua interezza, ha cercato di dare
risposte costruttive, finalizzate a contribuire
positivamente a tale riordino, che sicuramente
comporterà notevoli sacrifici per l’utenza e per
chi opera nella Sanità.
Ovviamente, le risposte si sono diversificate,
nel rispetto della caratterizzazione politica di
ogni singolo consigliere, ma tutte erano legate
da un comune filo conduttore: un sincero interesse ed una grande preoccupazione per le sorti
del servizio sanitario, a tutti i livelli, sia nazionale, che territoriale, cioè “ipparino”.
Personalmente, limitandomi a quest’ultimo
aspetto territoriale, cioè al nostro, ritengo che
la presenza di due presidi ospedalieri a pochi
chilometri di distanza l’uno dall’altro, per un
totale, tra Vittoria e Comiso, di 255 posti letto,
possa rappresentare, per come rappresenta, una
grande risorsa per l’utenza.
Occorre, però, che entrambi vengano utilizzati
al meglio delle loro capacità e siano caratterizzati da livelli assistenziali adeguati per il tratta-
mento delle urgenze e delle emergenze sanitarie del comprensorio, non limitandosi, ovviamente, ai due Comuni di appartenenza, ma comprendendo anche Acate, Chiaramonte Gulfi,
Santa Croce Camerina e le rispettive frazioni.
Ritengo, pertanto, che il grande potenziale offerto dalla presenza di due ospedali debba necessariamente comportare, sul piano clinicooperativo, una loro netta diversificazione; un
presidio, infatti, dovrebbe avere tutti i requisiti
per garantire sia la diagnosi, che la terapia delle emergenze-urgenze sanitarie; questo, ovviamente, senza soluzione di continuità alcuna.
In altre parole, tale presidio deve essere in grado di assicurare 24 ore su 24 operatività continuativa.
L’altro presidio dovrebbe essere orientato al
trattamento delle patologie che non necessitano di costante presenza sanitaria, cioè di quelle meno acute; in particolare, penso ad una riabilitazione multidisciplinare, con servizi dedicati h6 o h12; ad una lungodegenza a prevalente carico assistenziale tecnico-infermieristico, relativa a pazienti con patologie croniche o
terminali; ad un’attività specialistica ambulatoriale.
Solo questa diversificazione potrà garantire un
L’ospedale Guzzardi di Vittoria
elevato standard assistenziale, con un’assistenza omogenea sul territorio ipparino, nuove
tipologie assistenziali e potenziamento degli
organici, in quanto sarebbe eliminata quella
frammentazione delle attività sanitarie che, purtroppo, comporta, sul piano organizzativo, inefficacia ed inefficienza.
Luigi D’Amato
Il sindaco al Social Forum Europeo: “A Vittoria l’oro blu riconosciuto bene pubblico”
IN TRINCEA A TUTELA DELL’ACQUA
T
Nella prima foto, il sindaco Giuseppe Nicosia al Social Forum di Malmö. Nella seconda,
gli alunni della scuola elementare Portella della Ginestra in contrada Serra Grande
Al fianco delle donne
D
opo la pausa estiva, la Consulta comunale
femminile pensa alle nuove iniziative che si
propone di portare avanti.
Una fra le più imminenti è quella di dare continuità
al progetto “ Uomini con le donne, contro la violenza alle donne, un impegno per cambiare”.
Il progetto, portato avanti assieme all’Amministrazione comunale nei percorsi di legalità, ha avuto
ampio riscontro nelle scuole di Vittoria e su questa
tematica pensiamo di proseguire il nostro lavoro.
D’accordo con la consigliera provinciale di Parità,
Romina Licciardi, pensiamo di redigere un opuscolo su come le donne possono difendersi dalla discriminazione e dalla violenza. L’attenzione sarà
centrata sulle leggi esistenti in Italia che tutelano le
donne: legge 154/2001per la violenza familiare, legge
66/1996 per la violenza sessuale, decreto legislativo 145/2005, decreto legislativo 198/06 che contrastano la discriminazione nel mondo del lavoro.
Mediante questo opuscolo pensiamo di fare azione di prevenzione, informazione e contrasto alla
discriminazione e violenza di genere. Un’altra iniziativa che già da tempo è nei nostri programmi è la
realizzazione del progetto
didattico per un corso di
formazione politica per le
giovani donne vittoriesi. Lo
scopo del progetto è quello
di presentare un percorso
formativo che offre alle donne le conoscenza necessarie
per entrare nelle istituzioni
e partecipare attivamente e
consapevolmente alla vita
politica del Paese. Si tratta
di agire sul piano culturale, politico e giuridico per
far sì che la presenza femminile sia consapevole e
responsabile sia in politica che nelle istituzioni. Le
donne della Consulta colgono l’occasione per ringraziare l’Assessore uscente, Rosanna Meli, per la fattiva collaborazione offerta alla Consulta e, nello stesso tempo, augurano buon lavoro al nuovo Assessore
alle Pari Opportunità, Anna Mezzasalma, sicure di
una fruttuosa continuità e proficua collaborazione.
Dora Guarino
Presidente Consulta comunale femminile
ra le battaglie che l’amministrazione comunale si è intestata, quella in
difesa dell’acqua è certamente tra le
più tenaci.
Si tratta di una battaglia condotta su più
fronti: da un lato, per affermare il principio
che l’acqua è un bene pubblico e comune,
che va sottratto ad ogni tentativo di speculazione e di mercificazione, dall’altro, per
scongiurare il rischio di inquinamento o di
abbassa mento della falda acquifera di
Scannacaporale, la sorgente che fornisce
il settanta per cento dell’acqua di Vittoria.
Sul primo versante, si è recentemente
espresso il consiglio comunale, che lo scorso 16 settembre ha approvato una delibera
con cui ha dichiarato l’acqua “bene pubblico e comune a rilevanza non economica”. Quella delibera, primo esempio del
genere in Italia, è stata portata dal primo
cittadino al Social Forum europeo di Malmö, in Svezia, dove il sindaco, su invito
della Cgil, ha parlato a nome di tutti gli amministratori che si sono intestati la battaglia a tutela dell’oro blu.
“Il nostro Comune, che è stato l’unico
ente ibleo ad essersi costituito anche davanti al Consiglio di Giustizia europeo
contro la privatizzazione dell’Ato idrico,
si è confermato ancora una volta in prima linea sulle tematiche ambientali - ha
dichiarato Nicosia-. Se l’esempio di Vittoria verrà seguito anche da altri enti locali, rappresenterà un tassello importante
affinché l’Ato idrico venga gestito a livello pubblico. Ma non si tratta solo di
questo: l’atto votato in consiglio comunale è importante anche per chiarire la
nostra assoluta contrarietà a qualunque
balzello imposto dalla Regione o da Siciliacque, che vorrebbero farci pagare l’acqua dei nostri pozzi”.
A Malmö, l’intervento del primo cittadino
ha suscitato molti consensi, e il Social Forum europeo ha rappresentato anche l’occasione per prendere contatti con altre amministrazioni locali e con organizzazioni
che, a livello mondiale, si occupano del-
l’avvio di iniziative contro la privatizzazione
dell’acqua. L’obiettivo è chiaro: difendere le
risorse idriche del territorio da quanti vorrebbero ridurlo ad una merce, e ribadire con forza
il concetto che l’acqua è di tutti.
Quanto alla battaglia avviata nei confronti della società texana Panther Eureka, che ha ricevuto dalla Regione l’autorizzazione ad effettuare perforazioni in contrada Serra Grande,
nei pressi della sorgente di Sciannacaporale,
si attende l’esito del ricorso che pende davanti al Tar.
Ma intanto, dopo l’alt alle trivellazioni, imposto in via cautelare dai giudici amministrativi,
a riconoscere la bontà delle argomentazioni del
Comune hanno pensato anche i consulenti
d’ufficio, che nella perizia depositata il 22 settembre hanno rintuzzato le tesi della società
petrolifera ed hanno riconosciuto il rischio di
inquinamento delle falde acquifere. Basta leggere la perizia per rendersi conto che il trionfalismo con cui la Panther ha accolto l’esito della
Ctu è del tutto ingiustificato. I consulenti nominati dal Tar hanno sottolineato alcuni concetti
di base, che avvalorano le tesi del Comune.
Uno: l’alto coefficiente di permeabilità dell’area
e la possibilità di fenomeni carsici determinano un’alta vulnerabilità all’inquinamento delle falde acquifere.
Due: saranno utilizzati dei chemicals, i cui effetti non sono stati presi in considerazione.
Tre: esiste la possibilità di eruzione di
idrocarburi.
Quattro: il rischio di inquinamento, e in particolare di diminuzione della produttività di parte della falda acquifera sotterranea esiste, anche se non è quantificabile, sulla base dei dati
disponibili.
“Come si vede, dunque – ha commentato il
sindaco - l’interpretazione che la Panther Eureka ha dato della consulenza d’ufficio è del
tutto ingiustificata e mistificatoria. Vista l’ora
tarda in cui la società ha diffuso il comunicato agli organi di informazione, mutuando
Bufalino, con una battuta potrei definire le
affermazioni della società texana «le menzogne della notte».
g.i.
Scatti
d’epoca
Scatti d’epoca
Periodico di informazione sull’attività del Comune di Vittoria - Reg. Trib. Rag. n.1/2003
Direttore editoriale
Giuseppe Nicosia - Sindaco
Direttore responsabile
Giannella Iucolano
Redazione
Salvatore Genovese - Mariella Sparacino
Progetto grafico
Filippo Fauzia
Impaginazione
Salvatore Genovese - Mariella Sparacino
Foto
Lorenzo Salerno
Stampa
Tipografia Sprint Grafica
Rosario Salerno (1934-1992) nel suo primo studio fotografico di via Ruggero Settimo a Vittoria. La foto, che risale al 1958, è stata inviata dai figli, Lorenzo e Gianni, che continuano
l’attività del padre, per ricordare il cinquantesimo anniversario dell’inaugurazione del laboratorio di fotografia.
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N° 4 - Comune di Vittoria