Si dice spesso che entrare in Quaresima,
è mettersi in cammino con il Cristo
verso la vittoria della Pasqua.
Ma oggi, celebriamo già una vittoria,
quella di Cristo contro il Tentatore.
È anche la nostra vittoria contro tutto ciò che può deviarci
da Dio e dalla strada della vita che ci propone.
Il filo rosso che collega le letture di oggi
è quello della prossimità di Dio. Dio è stato vicino
al suo popolo quando ha gridato la sua miseria verso Lui.
Egli è vicino a noi nella sua Parola incarnata, il Cristo.
Infine, in Gesù, Dio è diventato così umano al punto di essere tentato.
Dio invitava il suo popolo a fare memoria della sua storia
prima di presentare le sue offerte.
" Pronuncierai queste parole davanti al Signore tuo Dio :
Mio padre era un arameo vagabondo... "
Questa evocazione rendeva Israele contemporaneo
degli avvenimenti ricordati.
Riprenderemo queste parole ricordandoci
che siamo dei figli di Abramo.
La nostra marcia verso Pasqua si radica nel suo lungo camminare.
E lei si radica nel soggiorno di Gesù nel deserto :
una rottura per un faccia a faccia, un cuore a cuore con Dio.
Signore,
il tuo popolo senza terra e senza patria ha gridato il suo sconforto.
Tu hai sentito e hai risposto. Tuo Figlio sulla croce, abbandonato da tutti,
ha rimesso la sua vita nelle tue mani
e tu hai risposto con la potenza della tua vita strappandolo dalla morte.
Quando la tentazione si aggira attorno a noi, Signore,
per farci dubitare di te, rendici forti nel tuo Spirito.
E che così uniti al Cristo, siamo i vincitori del male
e di tutto quello che può allontanarci da te. Amen.
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1a Domenica di Quaresima 2013 (C)