ab
Previdenza per la vecchiaia
Il peso grava sulle
­generazioni future
Previdenza per la vecchiaia e bilancio generazionale
in Svizzera
Aprile 2014
Estratto della relazione:
Previdenza per la vecchiaia e bilancio generazionale in
­Svizzera – il peso grava sulle generazioni future
II primi risultati del progetto di ricerca sulla previdenza di
vecchiaia e il bilancio generazionale in Svizzera saranno
presentati al Forum previdenziale UBS il 3 Aprile 2014.
­Questo progetto nasce da una collaborazione tra il For­
schungszentrum Generationenverträge (Centro di ricerca
sui contratti generazionali) dell’Università di Friburgo
in Brisgovia e gli economisti di UBS Chief Investment
Office WM.
Autori:
Stefan Moog
Veronica Weisser
Bernd Raffelhüschen
Maggiori informazioni disponibili sul sito:
www.ubs.com/vorsorgeforum
Disclaimer:
Il presente opuscolo è una pubblicazione di marketing
e non è soggetto alle disposizioni legali in materia di
­indipendenza dell’analisi finanziaria.
2
Previdenza per la vecchiaia e bilancio generazionale in Svizzera
Il peso grava sulle generazioni future
In una società sempre più anziana, la terza età riscopre una
seconda giovinezza: la vecchiaia non è più una fase della
vita segnata da indebolimento fisico e impoverimento eco­
nomico. Tutt’altro, oggi rimaniamo attivi, autonomi, creativi
e partecipativi più a lungo che in passato.
zioni per basse aliquote fiscali e un contesto competitivo
capace di attirare imprese e forza lavoro efficienti. Le impo­
ste versate da imprese e lavoratori formano a loro volta la
base per finanziare le prestazioni erogate dall’amministra­
zione pubblica. Con un debito pubblico di appena il 36%
del prodotto interno lordo (PIL), la Svizzera oggi è un mo­
dello nel panorama internazionale. Ma affinché anche le
generazioni future possano beneficiare di un contesto al­
trettanto favorevole occorre assicurare un finanziamento
sostenibile ai sistemi sociali pubblici e in particolare alla pre­
videnza per la vecchiaia.
Ma, inutile nasconderlo, anche con qualche difficoltà: se la
società ha dimostrato di sapersi adattare rapidamente alla
nuova realtà di una vita più longeva, sana e con meno figli,
lo stesso non può dirsi dei sistemi di assicurazione sociale.
La previdenza svizzera per la vecchiaia, infatti, è agli sgoc­
cioli. Dal fallimento dell’11a revisione dell’AVS in Parlamento
e della proposta di abbassamento dell’aliquota di conversio­
Risultati principali
ne nel 2° pilastro, respinta con votazione popolare nel
2010, il divario tra necessità di riforma e capacità di riforma
si è ulteriormente allargato. Benché gli esperti siano presso­ • Lacuna di finanziamento dell’AVS: le odierne pro­
messe di rendita AVS superano il valore attuale delle
ché unanimi nell’invocare l’urgenza di una riforma, in ampie
entrate future dell’AVS del 173,4% del PIL svizzero.
fasce di popolazione regna lo scetticismo. Non sorprende
visto che, per sua stessa natura, nella previdenza per la vec­
• Equità intergeneratzionale: Si profila un consistente
chiaia è difficile comprendere il complesso rapporto che
incremento del debito dell’AVS per anno di nascita. Ipo­
lega la rendita promessa oggi alla sua finanziabilità futura.
tizzando ad esempio che la lacuna di finanziamento
Il finanziamento del nostro sistema di previdenza per la
dell’AVS possa essere colmata aumentando l’imposta sul
vecchiaia è sostenibile? A quanto ammonta la lacuna di
valore aggiunto a partire dal 2025, il carico supplemen­
finanziamento e come vengono ripartiti gli oneri contributi­
tare (contributi versati rispetto a prestazioni percepite)
vi tra le generazioni?
per una persona nata nel 2010 ammonta a 1590 franchi
per anno di vita e per una persona nata nel 1980 a 860
In quest’ottica, gli economisti del UBS Chief Investment
franchi, rispetto a una persona che raggiunge ora l’età di
Office WM, in stretta collaborazione con il Forschungszenpensionamento (anno 1949). Chi invece è già in pensio­
trum Generationenverträge (FZG) dell’Università di Friburgo
ne da diversi anni ha un beneficio ancora maggiore, in­
in Brisgovia, hanno analizzato le prospettive a lungo ter­
fatti una persona di 85 anni (anno 1929) ha un carico
mine dei sistemi di previdenza per la vecchiaia svizzeri e del
inferiore di circa 680 franchi per anno di vita rispetto al
bilancio pubblico sulla base dei recenti dati economici. Il
65enne appena andato in pensione.
nesso tra previdenza per la vecchiaia e bilancio pubblico è
lampante – promesse di rendita che non potranno essere
• Lacuna di sostenibilità: Il debito pubblico implicito
finanziate attraverso il sistema di previdenza ricadono in
della Svizzera è pari al 167,4% del prodotto interno lor­
definitiva sulle spalle dello Stato. Questo debito pubblico
do. Sommando il debito esplicito del 35,5% del PIL nel
implicito risulta dalla futura differenza tra entrate e uscite
2011, si ottiene un debito pubblico effettivo svizzero del
del bilancio pubblico. Nella previdenza per la vecchiaia i
202,9% del PIL. Detraendo dal debito pubblico effettivo
contributi compensano i pagamenti delle rendite di ciascu­
l’attuale patrimonio esplicito pari al 36,9% del PIL nel
na generazione, tenendo conto dello sviluppo demografico.
2011, la lacuna di sostenibilità svizzera risulta essere del
166% del PIL.
I debiti pubblici odierni sono le imposte di domani. Il basso
livello di indebitamento pubblico in Svizzera è la premessa
per un positivo sviluppo economico, perché crea le condi­
Previdenza per la vecchiaia e bilancio generazionale in Svizzera
3
1.La lacuna di finanziamento AVS – 173,4% del PIL svizzero
Visto che l’AVS si basa sul sistema di ripartizione, il processo
di invecchiamento della società mette a rischio la capa­cità
di finanziamento a lungo termine. Il processo di invecchia­
mento agisce su tre fronti: l’età media della popolazione
svizzera sale innanzitutto come diretta conseguenza del
boom demografico («baby boom») degli anni tra il 1940 e
il 1960 e in secondo luogo a causa del crollo delle nascite
all’inizio degli anni Settanta, senza dimenticare infine il
­continuo miglioramento della speranza di vita. Il rapporto
di dipendenza degli anziani, ossia il numero di persone con
più di 64 anni ogni 100 persone di età compresa tra 20 e
64 anni, dovrebbe all’incirca raddoppiare entro il 2060.
Anziché le attuali quattro persone in età lavorativa, nel
2060 avremo quindi solo due lavoratori per ogni persona
sopra i 64 anni. La Svizzera non può sottrarsi al processo di
invecchiamento demografico.
Nell’AVS le conseguenze dell’invecchiamento si riflettono
nella ripartizione delle uscite e delle entrate per fasce d’età
(si veda il grafico 1). Certamente anche le fasce d’età più
anziane contribuiscono, pagando le imposte, a finanziare
l’AVS indirettamente, attraverso il contributo della Confede­
razione. Ma l’AVS si finanzia sostanzialmente con il versa­
mento di contributi e imposte della popolazione attiva in
età compresa tra i 20 e i 64 anni (si veda la linea verde). Al
contrario, le spese dell’AVS sono destinate per loro natura
quasi esclusivamente a chi ha superato i 64 anni (si veda la
linea rossa). I nati nei primi prolifici anni del dopoguerra
hanno raggiunto l’età di pensionamento nel 2008/2009 ma
la maggior parte della generazione del baby boom sta an­
cora contribuendo alla AVS. Considerata l’attuale piramide
delle età della popolazione, oggi le entrate dell’AVS sono
ancora sufficienti a coprire le uscite. Ma non per molto.
Con un numero pressoché costante di circa 5 milioni di per­
sone in età attiva, il numero di persone sopra i 64 anni au­
menterà continuamente nei prossimi decenni passando
dagli attuali 1,3 milioni di persone a circa 2 milioni nel 2030
e raddoppiando a circa 2,6 milioni entro il 2060.1 In seguito
a questo sviluppo, già nel 2019 le entrate dell’AVS non sa­
ranno più sufficienti a coprire le uscite.
Mettendo ora a confronto le entrate e le uscite future
dell’AVS, considerando anche la riserva patrimoniale del
fondo di compensazione AVS, si ottiene la lacuna di finan­
ziamento del sistema di previdenza. e odierne promesse di
rendita AVS superano il valore attuale delle entrate future
dell’AVS del 173,4% del PIL svizzero.
1
In base allo scenario «medio» (Scenario A-00-2010) dei calcoli
previsionali dell’Ufficio federale di statistica (2010).
Grafico 1: la sfida demografica dell’AVS
160
35
140
30
120
25
100
20
80
15
60
10
40
5
20
0
0
5
10
15
20
25
30
35
40
50
Popolazione 2014 (scala sinistra)
Popolazione 2030 (scala sinistra)
Entrate per abitante (scala destra)
Uscite per abitante (scala destra)
Fonte: DFF, UST, UFAS, calcoli interni
4
45
Previdenza per la vecchiaia e bilancio generazionale in Svizzera
55
60
65
70
75
80
Popolazione 2060 (scala sinistra)
85
90
95
0
100
Entrate/uscite annue per abitante in CHF 1000
Popolazione in 1000 persone
Piramide delle età della popolazione, ripartizione delle uscite e delle entrate dell’AVS per fasce d’età
Di fronte a una lacuna di finanziamento di tali proporzioni
è impossibile parlare di sostenibilità di finanziamento per
l’AVS. Le generazioni future devono quindi rassegnarsi a
maggiori aggravi. Già oggi devono sostenere carichi fiscali
notevolmente superiori. Confrontando i versamenti di con­
tributi e le prestazioni di rendita per tutte le annate dal
1900 emerge chiaramente un notevole aumento del carico
fiscale in base all’anno di nascita (si vedano le barre blu nel
grafico 2): rispetto a una persona che oggi entra in pensio­
ne a 65 anni (anno 1949), un bambino nato nel 2010 deve
sopportare un carico supplementare di oltre 920 franchi
per anno di vita; senza considerare i carichi per colmare la
lacuna di finanziamento dell’AVS.
Se si intende colmare la lacuna di finanziamento aumentan­
do i contributi AVS a partire dal 2025 (si vedano le barre
verdi nel grafico 2) si alleggerirebbe il carico su chi è attual­
mente in pensione e sui lavoratori più anziani, aggravando­
lo invece ulteriormente sulle generazioni future: rispetto a
chi compie 65 anni oggi (anno 1949), chi è nato nel 1980
ha un carico supplementare annuo di 850 franchi mentre
chi è nato nel 2010 di 1660 franchi.
Urge un serio confronto sul problema della sostenibilità e
dell’equità intergenerazionale nell’AVS – il contratto gene­
razionale vacilla. Infatti, nella previdenza per la vecchiaia
altre sproporzioni minacciano di gravare sugli attuali lavora­
tori e sui loro figli: l’insufficiente copertura nelle casse pen­
sione di diritto pubblico ammonta a circa 50 miliardi di
Se si considera poi che la lacuna di finanziamento dell’AVS
debba ad esempio essere colmata con un aumento dell’im­ franchi. Anche per questi impegni dovranno essere chiama­
te a rispondere soprattutto le generazioni piú giovani e
posta sul valore aggiunto a partire dal 2025 (si vedano le
quelle future con pagamenti di imposte. E con ogni proba­
barre beige nel grafico 2), il carico supplementare per una
bilità i giovani dovranno accettare un’età di pensionamento
persona nata nel 2010 è di 1590 franchi per anno di vita e
superiore e tassi di conversione inferiori nel 2° pilastro –
per una persona del 1980 di 860 franchi per anno di vita
(sempre rispetto a una persona nata nel 1949). Chi invece è non solo in ragione di un periodo di percepimento della
già in pensione da diversi anni ha un beneficio ancora mag­ rendita più lungo ma anche a causa di tassi di conversione
giore, infatti una persona di 85 anni (anno 1929) ha un ca­ troppo generosi per gli attuali pensionati.
rico fiscale inferiore di circa 680 franchi per anno di vita
rispetto ai 65enni appena pensionati.
Grafico 2: equità intergenerazionale nell’AVS
Carico supplementare/minore per anno di vita in CHF (rispetto alla classe 1949), al netto delle percentuali di crescita e inflazione
2000
1500
1000
500
0
–500
–1000
–1500
1900
1910
1920
1930
1940
1950
1960
1970
1980
1990
2000
2010
2020
2030
Status quo
In caso di aumento dell’imposta sul valore aggiunto dal 2025
In caso di aumento dell’aliquota contribuitiva dal 2025
Fonte: DFF, UST, UFAS, HMD (Human Mortality Database), calcoli interni
Previdenza per la vecchiaia e bilancio generazionale in Svizzera
5
2.Calcolare onestamente il debito pubblico –
senza dimenticare il futuro
Il triplice processo di invecchiamento della società non
­mette in dubbio solo la finanziabilità dell’AVS nel lungo
periodo. Infatti lo sviluppo demografico costringe anche
Confederazione, Cantoni, Comuni e altre assicurazioni
­sociali a incrementare le voci di spesa in bilancio per ero­
gare prestazioni sanitarie, assistenziali e di previdenza per
la vecchiaia (prestazioni complementari ecc.) mentre allo
stesso tempo la percentuale di persone in età attiva, quindi
i maggiori contribuenti dell’assicurazione sociale e del getti­
to fiscale, decresce. In tutti i bilanci pubblici incombe quindi
la minaccia di un allargamento della forbice tra entrate e
uscite.
le future entrate dello Stato si chiama debito pubblico
­implicito, e andrebbe preso altrettanto seriamente come
l’indebitamento esplicito, perché rischia di trasformarsi in
maggiori imposte e contributi sociali o in minori prestazioni
erogate in futuro. Ciò inciderebbe a sua volta negativamen­
te sull’attrattività e sulla competitività della Svizzera. La
­terza variante, che prevede di finanziare i futuri deficit sem­
plicemente attraverso nuovi debiti immediatamente perce­
pibili, quindi di trasformare gradualmente il debito pubblico
da implicito a esplicito, andrebbe di nuovo a gravare sulle
­future generazioni.
Le cause di questa preoccupante evoluzione risiedono nel
passato e nel presente: oltre alle spese correnti, ogni anno
lo Stato assume considerevoli impegni per il futuro, che in
molti casi avranno ripercussioni molto ritardate sul bilancio.
Quasi tutti i paesi, però, e la Svizzera non fa eccezione, tra­
scurano di accantonare riserve corrispondenti a queste pro­
messe e di adeguare correttamente le promesse al futuro
sviluppo demografico e alle conseguenze fiscali per pareg­
giare a lungo termine entrate e uscite dello Stato. La diffe­
renza tra le future spese delle amministrazioni pubbliche e
Componenti della lacuna di sostenibilità
Uno sguardo realistico al debito pubblico effettivo considera, oltre al debito esplicito contratto in passato, anche il debito
implicito futuro non ancora percepibile oggi. La somma corrisponde al debito pubblico effettivo. Se da questa si detraggono
i beni patrimoniali si ottiene la cosiddetta lacuna di sostenibilità.
Ieri
Debiti espliciti
(debiti accumulati in passato)
Beni patrimoniali
6
Oggi
piú
Domani
Debiti impliciti
(debiti assunti promettendo prestazioni ancora prive di
copertura, a parità condizioni)
meno
Debito pubblico effettivo
uguale
Lacuna di sostenibilità
Previdenza per la vecchiaia e bilancio generazionale in Svizzera
3.Previdenza per la vecchiaia, bilancio generazionale e debito
­pubblico implicito della Svizzera
La ripartizione delle entrate e delle uscite dello Stato per
fasce d’età illustrata nel grafico 4 per l’anno di riferimento
2011 è alla base del bilancio generazionale. Le entrate dello
Stato sono raffigurate come pagamenti positivi mentre le
uscite come pagamenti negativi dei cittadini allo Stato.2
In ragione dei loro contributi sociali ma anche della mag­
giore tassazione alla quale sono soggetti, i lavoratori di età
compresa tra 20 e 64 anni forniscono il maggiore contribu­
to al finanziamento dello Stato. Ma anche i pensionati con­
tribuiscono in modo non indifferente alle entrate dello Sta­
to attraverso l’imposta sul reddito, sul patrimonio e sul
valore aggiunto nonché i premi della cassa malati.3 La ripar­
tizione delle uscite dello Stato per fasce d’età mostra invece
un quadro opposto. Benché fornisca il maggior contributo
al finanziamento dello Stato, la popolazione attiva percepi­
sce in media la minima parte delle uscite dello Stato, che
invece sono mediamente superiori per i più vecchi e i più
giovani. Per i più giovani si tratta principalmente di spese
per l’istruzione. Per effetto dei pagamenti delle rendite
AVS, delle prestazioni sanitarie e assistenziali e delle presta­
zioni complementari, ai più anziani sono invece prevalente­
mente destinate le spese per la sicurezza sociale e la salute.
Al netto delle spese, quindi, solo la popolazione di età com­
presa tra i 25 e i 60 anni fornisce un contributo positivo al
finanziamento dello Stato. Diversamente, chi ha meno di
25 anni e chi ha superato i 60 anni in media percepisce
annualmente dallo Stato più di quanto versa. L’incremento
del rapporto di dipendenza degli anziani suggerisce uno
sviluppo sempre più divergente tra le entrate e le uscite
statali future.
2
Si precisa che per molte voci di entrata e di uscita non sono
disponibili, ovvero non vengono (possono essere) rilevati per ragioni
di praticità, dati sulla loro ripartizione per fasce d’età. In questi casi si
ripartiscono equamente sulla popolazione le corrispondenti voci
«altre entrate» e «altre uscite».
3
Consideriamo le casse malati come settore parastatale. Per via dei
costi aggiuntivi che gravano sulle casse malati a causa dello sviluppo
demografico, in futuro sono previsti marcati incrementi dei premi o
un parziale finanziamento tramite imposte, visto che le riserve
disponibili non sono sufficienti per far fronte allo sviluppo demo­
grafico a lungo termine.
Grafico 4: ripartizione delle entrate e delle spese pubbliche per fasce d’età
Entrate e uscite dei bilanci pubblici per abitante, in CHF 1000 per anno
60
40
20
0
–20
–40
–60
Generazione
baby boom 2014
–80
–100
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
55
60
65
70
75
80
85
90
95
100
Età
Altre entrate
Imposte
Contribuiti sociali (incl. partecipazione ai costi)
Sonstige Ausgaben
Istruzione
Sicurezza sociale (AVS/AI, PC, indennità di disoccupazione, riduzione dei premi, aiuto sociale ecc.)
Salute e assistenza
Fonte: DFF, UST, UFAS, UFSP, calcoli interni
Previdenza per la vecchiaia e bilancio generazionale in Svizzera
7
Nel bilancio generazionale della Svizzera (si veda il g
­ rafico
5) per l’anno di riferimento 2011 si sommano ­tutti i paga­
menti pro capite futuri di ciascuna generazione. In base
all’attuale quadro normativo, solo chi oggi ha tra i 15 e i 45
anni contribuirà in futuro al bilancio pubblico più di quanto
riceverà. Se si considera l’elevato numero di persone nate
negli anni del baby boom, oggi in età comprese tra i 50 e i
70 anni, ossia i futuri beneficiari netti delle prestazioni sta­
tali, appare subito chiaro che in futuro assisteremo a un
divario tra entrate e uscite. Questo divario rappresenta il
debito pubblico implicito della Svizzera, pari al 167,4% del
prodotto interno lordo (PIL).
Sommato al debito esplicito, 35,5% del PIL nel 2011, si
­ottiene un debito pubblico effettivo svizzero del 202,9%
del PIL. Detraendo dal debito pubblico effettivo il patrimo­
nio esplicito pari al 36,9% del PIL nel 2011, la lacuna di so­
stenibilità svizzera risulta essere del 166% del PIL (si veda il
grafico 6).4
A differenza di quelli espliciti, i debiti impliciti del bilancio
pubblico sono riconducibili alle conseguenze dello sviluppo
demografico, soprattutto per il sistema di previdenza. La
lacuna di sostenibilità ammonta solo nell’AVS al 173,4% del
PIL (si veda il grafico 1). A questa si aggiungono i debiti
impliciti dovuti all’incremento delle spese per ragioni demo­
grafiche per:
2.prestazioni complementari (PC) dell’AVS/AI, solo il
17,6% del PIL. Al confronto, questi debiti impliciti incido­
no in modo quasi trascurabile. Questo sostanzialmente
perché le spese per le prestazioni complementari sono
inferiori rispetto a quelle dell’AVS. Infatti, in futuro anche
le uscite per le prestazioni complementari aumenteran­
no, in termini relativi, nelle stesse proporzioni delle uscite
dell’AVS;5
4
Il patrimonio esplicito comprende i beni patrimoniali dello Stato nel
perimetro della contabilità nazionale. Alle immobilizzazioni finanzia­
rie di Confederazione, Cantoni e Comuni o al fondo di compensazio­
ne AVS si aggiungono anche le partecipazioni della Confederazione,
come ad esempio La Posta, FFS o Swisscom.
5
Nota bene: non si considerano ancora i carichi impliciti nel 2° pilastro.
Dovrebbero essere quantificati nella seconda parte dell’attuale
progetto di ricerca.
Grafico 6: sostenibilità dei bilanci pubblici
Anno di riferimento 2011, crescita della produttività = 1%, tasso reale = 2%
Finanza pubblica comprensiva delle spese per l’assicurazione sanitaria, anno di riferimento 2011,
crescita della produttività = 1%, tasso reale = 2%
Pagamento di imposte netto in CHF
Grafico 5: bilancio generazionale della Svizzera
300
200
100
0
167,4% del PIL
Debito pubblico implicito
–100
Lacuna di
sostenibilità
166,0% del PIL
–200
–300
–400
–500
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 65 60 65 70 75 80 85 90 95 100
Età
Fonte: DFF, UST, UFAS, UFSP, calcoli interni
8
1.sanità e assistenza, pari al 197,6% del PIL. Di questi,
una percentuale del 100% del PIL ricade su Confedera­
zione, Cantoni e Comuni e una percentuale del 97,6%
del PIL sulle casse malati. Si tratta esclusivamente degli
impegni impliciti dovuti all’aumento delle spese sanita­
rie e assistenziali per fattori demografici. Non considera
ancora la maggiore pressione di spesa conseguente ai
progressi in campo medico, ossia nuovi metodi di trat­
tamento e farmaci;
Previdenza per la vecchiaia e bilancio generazionale in Svizzera
35,5% del PIL
Debito pubblico esplicito
–36,9% del PIL
Patrimonio esplicito
Anno di riferimento 2011
Fonte: DFF, UST, UFAS, UFSP, calcoli interni
3.assicurazione per l’invalidità (AI) con un debito impli­
cito negativo pari a -22,8% del PIL. Nell’AI la questione
demografica pone un problema per l’immediato futuro.
Con il progressivo invecchiamento della generazione del
baby boom, le spese nell’AI aumenteranno ancora nei
prossimi anni. Dal 2030 la situazione dell’AI dovrebbe
diventare molto meno critica. A lungo termine l’AI appa­
re finanziata in modo sostenibile.
Il quadro generale (si veda il grafico 7) dimostra infine che il
debito pubblico implicito è decisamente inferiore al totale
delle lacune di finanziamento del sistema di previdenza. Ciò
è dovuto al fatto che, attualizzando la solida situazione
finanziaria e ignorando la pressione di spesa dovuta a fatto­
ri demografici, i bilanci pubblici di Confederazione, Cantoni
e Comuni realizzerebbero un’eccedenza di finanziamento a
lungo termine. Ma per questo si presume che la politica
finanziaria rimanga solida come nell’ultimo decennio.
Grafico 7: come incide il sistema di previdenza sul debito implicito dei bilanci pubblici
Lacuna di sostenibilità in percentuale del PIL, anno di riferimento 2011, crescita della produttività = 1%, tasso reale = 2%
173,4
166,0
100,0
97,6
17,6
–22,8
–199,8
AVS
Sanità e assistenza
(Confederazione, Cantoni
e Comuni)
Sanità e assistenza
(cassa malati)
PC
AI
Confederazione, Cantoni e Comuni
(senza sanità, assistenza
pestazioni complementari)
Totale
Fonte: DFF, UST, UFAS, UFSP, calcoli interni
Previdenza per la vecchiaia e bilancio generazionale in Svizzera
9
Il presente opuscolo è una pubblicazione di marketing che non soggiace alle disposizioni legali in materia di indipendenza dell’analisi finanziaria. Vi preghiamo di notare che questa pubblicazione
ha finalità esclusivamente informative e non rappresenta in alcun modo una raccomandazione, una proposta, un’offerta o un invito a formularne una. Prima di prendere una decisione dovreste
richiedere una consulenza professionale in materia.
Le informazioni contenute nella presente pubblicazione sono state oggetto di accurata ricerca. Non è possibile tuttavia fornire alcuna garanzia in merito alla loro correttezza. Le valutazioni e le
opinioni espresse possono differire da quelle ufficiali di UBS SA.
UBS si riserva il diritto di modificare i propri servizi, prodotti e prezzi in ogni momento e senza preavviso.
Alcuni prodotti e servizi sono soggetti a restrizioni legali e non possono quindi essere offerti incondizionatamente in tutto il mondo.
È vietata la riproduzione, anche parziale, senza l’autorizzazione di UBS.
© UBS 2014. Il simbolo delle chiavi e UBS sono fra i marchi protetti di UBS. Tutti i diritti riservati.
Scarica

Il peso grava sulle generazioni future