Il Duomo di Mortegliano DER DOM Der Dom ist den Heiligen Petrus und Paulus geweiht. Es handelt sich um ein Gebäude mit achteckigem Grundriss und sechs Kapellen, zwei größeren und vier kleineren. Die Apsis liegt auf der westlichen Seite. Der Dom steht auf der alten Kurtine, an der Stelle der ersten St. Paulus Kirche nach dem Entwurf von Andrea Scala (1820–1893). Das Gebäude ist 812 m.2 groß und 80 m. hoch, ist im Neugotischen Stil gebaut mit Giebeln und Fialen, die von den acht Ecken der Dachdeckung emporragen und Backsteinverzierungen. Eine schöne breite Betontreppe führt zu den drei großen Portalen der Domfassade. Wichtige Kunstwerke sind die Tafel des Martini, das Prozessionskreuz von Tiziano Aspetti, die Kapelle des Heiligen Herz Jesus, die Kreuzkapelle, die Kanzel, die Kapelle der Rosenkranzkön, das Taufbecken, die Raumabdeckung und die Mascioni Orgel. * COMUNE DI MORTEGLIANO Il Duomo dei Santi Pietro e Paolo In der ersten Kapelle rechts wurde 1986, nach anspruchsvoller Restaurierungsarbeit das hölzerne Altarbild aufgestellt. Es wurde am 14. Dezember 1494 dem Bildhauer Giovanni Battista di Martino Mioni (?-1535, Schüler von Alvise Vivarini aus Venedig) für die neue Pauluskirche in Auftrag gegeben (der Künstler begann die Arbeit 1523 und beendete sie 1526). Im Jahr 1527 wurde das Altarbild in die Pauluskirche gestellt, wo es bis 1864 blieb, bis es in die Dreifaltigkeitskirche gebracht wurde. Es bestand anfangs aus 65 Statuen, aber zwei davon gingen beim Transport verloren. Das Altarbild, eines der größten in Friaul, ist das bedeutendste Beispiel hiesiger Schnitzkunst. Das Kompositionsmuster ist sehr komplex und knüpft sich an eine transalpinische ikonographische Tradition. Die architektonische Struktur besteht aus drei offenen waagrechten Teilen umrahmt von Blumen und Blättermotiven, die von kleinen eleganten Säulen gestützt sind. Gestützt auf einem Sockel mit einem Basrelief, das den von den Engeln getragenen toten Christus darstellt, gipfelt sie mit einem hohen Gebälk und einem Lünettenrelief. Die waagerechten Teile stellen Episoden aus dem Leben der heiligen Jungfrau Maria dar: der erste Teil zeigt die „Pietà“ (Trauer um den toten Christus); der zweite die „Dormitio Virginiis“ mit den Aposteln und der dritte Mariä Himmelfahrt. Die ganze Komposition wird vom segnenden St. Paulus zwischen zwei Engeln überragt. Foto da archivio Pro Loco e foto Viola. DIE TAFEL DES MARTINI La Pala lignea di Giovanni Martini (1523-1526), nel Duomo. PRO LOCO Comunità di Mortegliano - Lavariano - Chiasiellis Tel 0432 760079 - Fax 0432 826668 [email protected] www.prolocomortegliano.it SERVIZIO CIVILE NAZIONALE Associazione fra le Pro Loco del Friuli Venezia Giulia IL DUOMO Dedicato ai Santi Pietro e Paolo, è un edificio neogotico a pianta ottagonale con abside a occidente, con due cappelle maggiori e due minori. Sorge sul luogo della prima Chiesa di San Paolo, in particolare sull’antica Cortina, la quale era in passato circondata da un fossato. STORIA I lavori di scavo iniziarono il 22 marzo 1864 e dopo numerose interruzioni i lavori ripresero solo nel 1906 quando il capomastro Bigaro ideò la copertura ad ombrello, conclusasi nel 1911 coi lavori di rifinitura. Durante la Prima Guerra Mondiale l’edificio fu sede del IV Cavalleria che lo utilizzò anche come osservatorio militare. All’arrivo delle truppe austro-tedesche il Duomo fu penetrato con mezzi pesanti che causarono numerosi danni. Solo a conclusione della guerra fu possibile riprendere i lavori che culminarono con la consacrazione del 27 novembre 1920. Dopo il terremoto del 1976 si resero necessari nuovi lavori di recupero nella zona del minareto, del tetto e dei pinnacoli. L’edificio, con i suoi 812 m2 e 80 m di altezza, è in stile neogotico con minareto e pinnacoli che si innalzano sugli otto angoli della copertura, e presenta decorazioni in cotto. La facciata consiste di tre grandi portali a coronamento dell’ampia scalinata in cemento. Il piccolo giardino esterno, attraversato da camminamenti che portano al campanile e circondano l’intera costruzione, è arricchito da due monumenti di alto valore storico-sociale: il Monumento all’Alpino (1974), sulla destra della facciata, e il Monumento del Dono del sangue (1969), sulla sinistra, a testimonianza dell’impegno sociale della comunità. Appena varcata la soglia di ingresso è visibile, sulla destra, la targa commemorativa della consacrazione della posa della prima pietra. Entrando nell’ampia aula, sui due lati, sono disposte due acquasantiere di marmo. Lungo tutto il perimetro interno si trovano le tavolette dipinte e scolpite con le stazioni della Via Crucis. L’INTERNO Nella nicchia sulla destra, appena entrati, oltre alla Pala lignea di Giovanni Martini, troviamo la Croce astile di Tiziano Aspetti, in argento dorato con al dritto un crocifisso, il Padre Eterno, la Maddalena e San Giovanni Battista sui medaglioni, mentre al verso la Madonna e gli Evangelisti. Il nodo a tempietto toscano è cimato da una doppia voluta arricchita e conclusa a cupolino, con statuine dei Santi Pietro martire, Osvaldo, Paolo, Domenico, Tommaso d’Aquino e Caterina da Siena. La Cappella del Sacro Cuore di Gesù, visibile sulla destra, contiene la rispettiva statua del Sacro Cuore, entro l’altare marmoreo, acquistata a inizio XIX secolo in Tirolo. All’interno di quattro quadrilobi vi sono scene della passione, mentre al centro troneggia la figura dell’Agnello immolato alla salvezza del mondo. Conclude l'ala destra della navata il Pulpito marmoreo disegnato, realizzato nel 1943. L'ampio presbiterio è attorniato dagli stalli del coro ligneo, realizzati da artigiani locali nel 1940. In pietra artificiale, privo di decorazione plastica, si impone l'Altare Maggiore (alto 320 cm) eseguito nel 1914-15 e montato nel 1920 in forme goticheggianti, è affiancato da due statue settecentesche di San Pietro e San Paolo. Il Tabernacolo invece è del 1947. Nella zona retrostante si trova un plastico raffigurante Mortegliano assediato dai Turchi (1499). Le decorazioni del coro rappresentano i Santi Ermacora, Fortunato, Paolino e il Beato Bertrando mentre sul soffitto, entro le vele della copertura a crociera, sono rappresentati i simboli degli Evangelisti e più indietro, sulla zona absidale, la Colomba dello Spirito Santo che discende dal cielo. Le cinque vetrate sulla parte absidale rappresentano il Buon Pastore, i Santi Pietro, Paolo e Francesco e Papa Pio X. La prima cappella a sinistra, adibita a battistero, contiene il Fonte Battesimale, del 1521, forse della bottega del Pilacorte, che ha una base che si restringe a scalare con lo stemma di Mortegliano e un cartiglio che cita: ”Ecce agnus dei”. Il fusto, con tre putti in piedi addossati, rispecchia la tradizione scultorea lombardo-veneta quattrocentesca. La vasca, con motivi a conchiglia, ha una cornice con la scritta “Dominico Petri Sclavi et Mattiussio Fassii Camerari MDXXI”. La caldaia in rame è del 1692. La Cappella della Madonna del Rosario raffigura scene storiche locali. Il rispettivo altare presenta una statua tirolese della Vergine, di inizio XIX secolo. Sulla mensa della nicchia fanno da scena undici formelle e bassorilievi con episodi di vita evangelica e della passione. La Copertura della Navata (alta esternamente 80 m), costituita da imponenti travi a vista fatte giungere dall'Armenia, ad ombrello, poggia sulla guglia centrale. Le quattro trifore in vetro policromo dell'aula centrale trattano il tema del Credo. THE CATHEDRAL Dedicated to the SS. Peter and Paul, the Cathedral is an 812 sq. meters octagonal-planned building, 80 meters high. It rises on the former Cortina, the place of the first church dedicated to Saint Paul. The project was assigned to Andrea Scala (1820 - 1893); works started in 1864 but the building was only inaugurated in 1920. In 1976 was damaged by the earthquake but it was restored in the following years. It is in Neo - Gothic style, featuring a western apse, two chapels, a major and a minor one, pinnacles soaring above the eight angles of the roof and brick decoration. The façade has three large portals crowning the vast cement flight of steps. Inside can be admired: the Processional Cross by Tiziano Aspetti (ca. 1559 - 1606) from gilded s ilver . Ot her noteworthy works include the XVI century stone Baptistery, the four XVIII century confessionals and the rich stained - glass windows. An interesting feature is the nave covering, made with a raftered ceiling with impressive Armenia beams showing. PALA LIGNEA DI GIOVANNI MARTINI THE WOODEN ALTAR PIECE OF MARTINI All’interno della prima cappella, sulla destra, si trova la Pala lignea, ivi situata dal 1986, dopo una impegnativa opera di restauro. L’opera fu commissionata per la nuova Chiesa di San Paolo il 14 dicembre 1494 allo scultore Giovanni Battista di Martino Mioni, allievo di Alvise Vivarini di Venezia, per l’ingente somma di 1.080 ducati. L’artista iniziò il lavoro solo nel 1523 e lo concluse nel 1526. La pala, una delle più grandi in Friuli Venezia Giulia, è composta da 63 statue in legno dorato e rappresenta uno dei maggiori esempi dell’arte lignea in regione. Il modello compositivo è complesso e si lega ad una tradizione iconografica transalpina. La struttura architettonica consta di tre ripartizioni orizzontali aperte con cornici a motivi lombardeschi a fiori e foglie, sostenute da eleganti colonnine. Poggiante su una predella col bassorilievo del Cristo morto e angeli, culmina con una trabeazione in cui è inserita una lunetta con la Maria Assunta. Le ripartizioni orizzontali rappresentano episodi della vita della Vergine. Al primo livello la Pietà, al secondo la Dormitio Virginis e al terzo l’Assunzione, con Cristo che regge la Madre, contrariamente a quanto capita di vedere. Sovrasta l’intera composizione San Paolo Benedicente tra due angeli. On the first chapel on the right side you can visit a fine wooden altar piece, which was placed there in 1986, after a demanding restoration work. It was made by sculptor Giovanni Battista di Martino Mioni (?1535), also called "il Martini", to whom it was commissioned in 1494. Made from gilded wood (6 meters high, 3.70 meters wide and 1 meter thick), composed of 63 statues, it is one of the greatest example of wooden art in the Region. It has three horizontal sections with flowers and leaves, supported by elegant shafts and rests on a predella holding a bas-relief with the Dead Christ supported by Angels, and is topped by a high entablature and a lunette. The horizontal sections depict scenes from the Virgin Mary's life. At the first level there is the Pietà (mourning over the dead Christ) at the second is the Dormitio with the Apostles, at the third level is the Assumption and Glorification. The entire work is topped by St. Paul in a blessing attitude between two angels. Opuscolo realizzato dai volontari del Servizio Civile Nazionale 2010/2011 SERVIZIO CIVILE NAZIONALE