INCONTRI ISTITUZIONALI Alcune istantanee della più recente partecipazione del Presidente Gianni Giuliano a momenti della vita pubblica Il Presidente Giuliano incontra Sua Santità Benedetto XVI Un momento della festa per la nomina di Claudio Scajola Ministro per lo Sviluppo Economico 2 Editoriale di Gianni Giuliano BENTORNATO, MINISTRO Il Governo italiano parla anche imperiese: è con grande soddisfazione che ho accolto la nomina a ministro di Claudio Scajola, persona che ricopre un ruolo di primo piano nel nuovo esecutivo. Il ritorno di Scajola al Governo infonde rinnovato entusiasmo nell’affrontare questo scorcio del mandato di Presidente. Sono convinto che anche il nostro territorio potrà beneficiare di questa situazione, proprio in un momento particolarmente delicato per l’economia e per le infrastrutture dell’estremo Ponente ligure. La speranza è che Roma non sia sorda alle richiesta di questa provincia di confine. La nuova ferrovia in costruzione, lo smaltimento dei rifiuti, la riorganizzazione del sistema-turismo sono solo alcuni dei temi per i quali la Provincia ha un ruolo ben preciso ed ha bisogno di interlocutori e di sostegni forti, per ambire a un futuro fatto di sviluppo e di una migliore qualità della vita. 3 VITTORIO LUPI, DA CERIANA A VESCOVO DI SAVONA La cerimonia dell’ordinazione nel resoconto apparso sul quotidiano “Il Secolo XIX” di Natalino Famà Quasi quattromila fedeli hanno fatto da cornice alla solenne cerimonia che la Diocesi sanremese ha organizzato sul plateatico del mercato dei fiori di Valle Armea per l’ordinazione di Vittorio Lupi, originario di Ceriana, a Vescovo di Savona-Noli. Le prime file occupate da sindaci, parlamentari, amministratori delle due province, hanno fatto da breccia alla marea di fedeli in maggioranza savonesi, giunti a Sanremo con un dozzina di pullman e centinaia d’ auto. Sono stati accolti da una scenografia sobria, ma solenne, nella grande sala trasformata in un tempio. Sull’architrave dell’altare, sopraelevato con una decina di scalini, una scritta in latino «Gressus Meo Dirige», espressione voluta proprio da monsignor Lupi, una preghiera rivolta a Dio: «Dirigi i miei passi». Bene illustra i timori che il nuovo vescovo non ha potuto nascondere ai savonesi, un incarico di cui sente l’importanza. Ai lati della platea, composta da 3200 posti a sedere e altre centinaia in piedi, sono stati esibiti a decine i gonfaloni comunali, delle confraternite, degli scout. A destra, rispetto all’altare, sono stati allestiti due confessionali, a sinistra anche uno spazio adibito a sacrestia. Sull’altare, un semplice tempio composto da quattro colonne, ha fatto bella mostra un imponente Crocefisso di ben 130 chilogrammi. E’ stato trasportato a bordo di un autocarro dalla Confraternita di Nostra Signora della Neve e San Nicolò di Albisola Superiore. Discreto lo spiegamento di forze dell’ordine, composto soprattutto da agenti in borghese. La cerimonia è iniziata alle quattro e mezzo quando ben 200 sacerdoti e 18 vescovi provenienti da tutta la Liguria e anche dalla Costa Azzurra hanno fatto da preludio in corteo a monsignor Vittorio Lupi. Il termometro segnava dodici gradi, ma il calore degli applausi, le strette di mano, le carezze rivolte dalla folla al passaggio, hanno certamente reso più caldo l’ambiente. Accompagnati dai canti liturgici scritti dal maestro Davide Tepasso e da alcuni brani del repertorio gregoriano, il cardinale Bagnasco e i diciotto vescovi coofficianti, hanno fatto il loro ingresso sull’altare. Poi ha preso avvio la funzione religiosa, presieduta dal cardinale, con a fianco il vescovo Alberto Maria Careggio e monsignor Giacomo Barabino. Vittorio Lupi, commosso, ha seguito la solenne cerimonia che ha toccato il culmine quando il cardinale di Genova ha dato inizio al rito dell’ordinazione con l’imposizione delle mani sul capo, per poi proseguire con la consegna dell’anello, della mitra vescovile e infine del pastorale. A fatica i fedeli sono riusciti a trattenersi da un nuovo applauso, che invece è esploso quando, ordinazione ricevuta, monsignor Lupi ha salutato nuovamente la folla. La celebrazione si è conclusa alle 19 circa. I fedeli giunti da Savona hanno dovuto affrontare una lunga coda al casello autostradale di Arma. Le autorità presenti in prima fila all’ordinazione del nuovo Vescovo 4 UN UOMO SEMPLICE MA CORAGGIOSO «Devo ringraziare il Papa che mi ha affidato un incarico tanto prezioso quanto importante, quindi Maria che mi ha acceso la luce e che mi ha condotto sino a Savona sotto lo sguardo attento della Misericordia, che a Savona ha un suo Santuario. Ora mi attende una chiesa gloriosa, ricca di Santi e di Papi. In questi giorni ho ricevuto tante lettere da Savona, di sacerdoti e fedeli. Prima ancora di conoscerli ho capito che in loro c’è una grande attesa. Sono gratificato per gli attestati di stima e gratitudine, ma al tempo stesso sono anche preoccupato. Il compito che mi aspetta è difficile: non sarò all’altezza. Maria però mi donerà la forza di affrontare serenamente il futuro. Verrò tra voi con serenità e semplicità. A Savona arriverà anche il Papa. Sarà per noi un ottimo inizio, motivo di grande gioia ricevere il vicario di Cristo nella nostra Diocesi». Sono state queste le parole rivolte ai fedeli, oltre quelle necessarie per il protocollo. Parole che hanno fatto esplodere come in un collettivo “Alleluia” gli applausi della platea. «Non ci aspettavamo una persona così semplice, modesta, ma anche così coraggiosa - ha subito commentato Virginia Romualdo, una delle tante fedeli giunte dalla Valbormida Contiamo tanto sul nostro vescovo, c’è bisogno di riscoprire i veri valori». La stessa espressione l’ha usata anche un politico, il presidente dell’amministrazione provinciale, Marco Bertolotto, tra le tante autorità presenti: « Sono in un buon rapporto di amicizia con monsignor Vittorio Lupi, lascerà un segno molto positivo a Savona, ne sono convinto. Savona ne ha bisogno per tanti motivi, si trova in un momento di transizione economica e sociale. Una figura spirituale ci può indicare la direzione». Forti anche gli incitamenti e le aspettative del cardinale Angelo Bagnasco: «Carissimo don Vittorio la Divina Provvidenza ha disposto così. Pensiamo che la trepidazione del tuo animo non sia piccola. Ma quando la responsabilità non è cercata e desiderata, si deve stare in pace, non temere». Il Vescovo Lupi Un momento della cerimonia: l’imposizione delle mani 5 I PIÙ FELICI D’ITALIA Riportiamo un articolo apparso sul Secolo XIX di Giorgio Bracco I più felici d’Italia? Udite, udite: sono gli imperiesi. Proprio così. Qualcuno potrà dissentire, altri potranno prendere poco sul serio questa affermazione, ma, se a dirlo è il prestigioso quotidiano economico “Il Sole-24 Ore”, curatore della tradizionale e ormai consueta indagine statistica sulla “Qualità della vita - Le città ideali” e, per la prima volta quest’anno, in collaborazione con l’istituto demoscopico IPR-Marketing del sondaggio popolare d’opinione sui sentimenti e sui giudizi personali dei cittadini che vivono sul territorio, forse le cose cambiano. Proprio perché, in quest’ultimo caso, il primato non arriva da freddi parametri o indicatori matematici ma dagli stessi imperiesi (600 residenti maggiorenni che hanno risposto a 24 domande precise su come percepiscono il territorio dove vivono e lavorano). Evidentemente, pur alle prese con mille problemi, gli stessi che angustiano magari milanesi, romani e palermitani, gli imperiesi pensano di vivere bene, sicuramente meglio che altrove. Che in provincia, rispetto alle grandi città, si viva in un ambiente più a misura d’uomo era anche risaputo. Ma che, in una zona come la Riviera dove soprattutto le occasioni di lavoro non sono poi così tante e la stessa pagella ecologicoambientale non sia del tutto rassicurante, la dice lunga su quanto - spesso e volentieri - si sbagli a pensare che soltanto abbandonando il ponente ligure si avrà la possibilità di vivere meglio e di sognare in grande. Tra i meno sorpresi del clamoroso exploit rivierasco (dietro Imperia si classificano Forlì, Treviso, Trento) c’è il presidente della Provincia. «Il risultato non può che riempirmi di grande soddisfazione - conferma Giuliano - certo, non è facile spiegare che cosa sia la felicità a cui fa riferimento la classifica. Mi pare, comunque, di capire che questo speciale primato riveli da parte dei cittadini il loro attaccamento al territorio e la loro fiducia nel futuro. È un segnale che mi conforta e che mi stimola ulteriormente alla guida dell’amministrazione di questa provincia per proseguire l’attività che abbiamo svolto in questi anni. E se la percezione della felicità da parte degli imperiesi è quella più alta in tutta Italia, forse vuol anche dire che il nostro lavoro è stato apprezzato». Di certo, invece, il lavoro e i compiti svolti (o non svolti) da parlamentari, politici e amministratori imperiesi, nulla hanno a che fare con un altro primato positivo, il secondo e ultimo, inserito nel dossier del “Sole” sulla vivibilità nelle province italiane. Stiamo parlando del clima. Che, nella Riviera dei Fiori è risultato essere, dati e statistiche alla mano, il più gradevole della Penisola. Quello, per intenderci, dove l’estate non è troppo calda e l’inverno troppo freddo. 6 Detto ciò, non si può non registrare che - a fronte di due primati assoluti - la provincia di Imperia non riesce comunque a risalire la china nella classifica completa e generale sulle “Città Ideali”. Cinquantunesima era lo scorso anno e cinquantunesima resta nel 2007. Un piazzamento a metà del guado, dietro però sia Genova che Savona, al pari dei cugini spezzini, loro retrocessi di ben dodici posizioni in soli dodici mesi. Tornando all’“indagine sulla felicità percepita”, che ha visto Imperia primeggiare alla grande, il direttore dell’IPR-Marketing, Antonio Noto, è chiarissimo nel suo commento pubblicato ieri sul ”Sole”. «I giudizi espressi dai cittadini che hanno partecipato al sondaggio (svolto parte in via telefonica e parte in via telematica tra il 3 settembre e il 3 dicembre scorsi, ndr) - conferma Noto - non hanno un valore politico a favore o contro una particolare amministrazione, ma rappresentano esclusivamente i bisogni e le attese rispetto ai problemi presenti sul territorio dove si vive». Come ogni indagine-sondaggio che si rispetti, comunque, anche quella del “Sole-24 Ore” presenta - per ogni provincia - luci e ombre. Capita così che, se è vero che gli imperiesi saranno anche i più contenti d’Italia e quelli con il clima migliore, è altrettanto vero che la percentuale dei minori denunciati è tra le più alte del Paese e che il rischio di essere scippati o borseggiati per strada è superiore a città come Palermo e Reggio Calabria. Non c’è da rallegrarsi neppure per i furti in alloggio: 273 denunciati ogni 100 mila abitanti. Altri due punti neri, la pagella ecologica stilata da Legambiente (84esimi su 103) e l’emigrazione ospedaliera: 13 imperiesi su 100 optano o si avvalgono di una struttura sanitaria ubicata fuori provincia. Il punto sulla situazione, dal Settore pianificazione e difesa del territorio IL PANORAMA DEI LAVORI LUNGO TUTTI I TORRENTI di Franco Solerio Il Settore Pianificazione e Difesa del Territorio, nell’ambito delle proprie competenze in materia di difesa del suolo, provvede principalmente alla sistemazione ed alla regolazione dei corsi d’acqua del territorio provinciale con opere finalizzate alla moderazione delle portate di piena ed al loro contenimento negli alvei torrentizi senza esondazioni sulle aree limitrofe. Per il conseguimento delle succitate finalità il settore svolge opportune azioni di carattere conoscitivo, di programmazione e di progettazione e realizzazione degli interventi stessi. Pertanto si rappresenta nel seguito il quadro generale degli interventi in corso di esecuzione e/o in previsione. Fiume Roja: eseguita scogliera in massi calcarei naturali per il consolidamento della scarpata fluviale in sponda destra, presso la frazione Varase del comune di Ventimiglia; è in corso di ricostruzione un muro, sempre sulla sponda destra, nel tratto d’alveo in località S. Rocco, presso l’abitato della frazione Bevera di Ventimiglia; la lunghezza complessiva delle citate protezioni spondali è prevista in circa 500 metri; il completamento dei lavori è previsto entro il corrente anno. Torrente Nervia: l’intervento prevede il consolidamento e l’adeguamento delle difese arginali, sia in sponda destra che in sponda sinistra, per un tratto di circa 400 metri a monte del ponte ferroviario, nei comuni di Camporosso e Ventimiglia; i lavori sono in corso di esecuzione e l’ultimazione è prevista entro il secondo trimestre del 2008. Torrente Nervia: risagomatura dell’alveo in località Lovaira del comune di Camporosso, stante il notevole accumulo di materiale alluvionale che risulta di ostacolo al regolare deflusso delle piene; progetto in corso di redazione; la 7 IL PANORAMA DEI LAVORI LUNGO TUTTI I TORRENTI consegna dei lavori è prevista entro il mese maggio. Torrente Nervia: i lavori di manutenzione straordinaria di opere idrauliche di terza categoria sul corso d’acqua in località Bigauda e Cian de Ca’ che hanno previsto il ripristino ed il consolidamento di scogliere in massi naturali; lavori ultimati. Torrente Vallecrosia: in corso la conferenza dei servizi per l’approvazione del progetto definitivo nel tratto d’alveo all’altezza di Vallecrosia Alta, ai fini dell’adeguamento della sezione idraulica per ulteriori 400 ml circa; la consegna dei lavori è prevista entro il 2008. Torrente Vallecrosia: la Giunta Regionale ha concesso un contributo di E 2.520.000,00 finalizzato alla messa in sicurezza delle aree a maggior criticità del corso d’acqua site nei comuni di Vallecrosia, San Biagio della Cima e Soldano in attuazione del piano di bacino; di prossimo avvio le procedure di legge per l’affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva. Torrente Vallerosia: completamento delle opere arginali in sponda sinistra immediatamente a monte di Via Angeli Custodi e realizzazione argini in corrispondenza dell’ex ponte demolito dagli eventi di piena dell’autunno 2006, in comune di Vallecrosia; in corso le procedure di appalto, la consegna dei lavori è prevista entro il mese di marzo. Torrente Vallecrosia: rifacimento tratto di copertura in corrispondenza dell’attraversamento della via Aurelia con demolizione del vecchio ponte a due campate esistente e della pila centrale presente immediatamente a valle, in comune Vallecrosia, progettazione di prossima redazione. Torrente Borghetto: concluse le procedure per l’affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva, a tecnici esterni all’Amministrazione, dell’adeguamento della sezione idraulica mediante canale scolmatore in comune 8 di Bordighera. Rio Rubino: risulta completato l’adeguamento della sezione idraulica nel tratto a valle della vecchia linea ferroviaria fino alla foce a mare, in comune di Sanremo; Torrente Armea: l’intervento prevede il completamento della difesa spondale destra nel tratto compreso tra il viadotto dell’Aurelia bis e la copertura del mercato dei fiori, in comune di Sanremo; lavori in corso di esecuzione, l’ultimazione dei lavori è prevista entro il mese marzo. Rio Giarello: i lavori di adeguamento della sezione idraulica nel tratto compreso tra la Via Aurelia e la foce in comune di Riva Ligure sono in corso di esecuzione, l’ultimazione è prevista entro l’anno. Rio Aregai: in corso di progettazione un intervento di manutenzione straordinaria su un limitato tratto di protezione spondale del corso d’acqua in comune di Santo Stefano al Mare. Torrente Argentina: eseguito il ripristino della scogliera in sponda sinistra a monte del ponte romanico, danneggiata IL PANORAMA DEI LAVORI LUNGO TUTTI I TORRENTI 9 IL PANORAMA DEI LAVORI LUNGO TUTTI I TORRENTI nel corso degli eventi alluvionali del dicembre 2006. Torrente Prino: i lavori di adeguamento della sezione idraulica del torrente Prino fino alla zona sottostante il viadotto autostradale, a completamento del tratto già realizzato a valle a cura di questa Provincia, sono stati consegnati nel mese di maggio scorso Torrente Prino: l’intervento di restauro e manutenzione straordinaria del ponte medievale di S. Martino a Clavi di Torrazza, in comune di Imperia è in via di ultimazione Torrente Caramagna: risultano in corso di avanzata esecuzione i lavori per l’adeguamento della sezione idraulica del tratto terminale del corso d’acqua: tratto focivo quasi completato, tratto “Ponte Solerzia - Ponte di Pietra” in corso di esecuzione, canale scolmatore del rio Artallo lungo Via Martiri della Libertà, completamente realizzato; l’ultimazione dei lavori è prevista entro il 2008. 10 Rio Baitè: le opere di sistemazione idraulica nel tratto d’alveo a monte della nuova sede del comando dei vigili del fuoco di Imperia risultano ultimate. Torrente Impero: i lavori di sistemazione idraulica a protezione delle aree produttive e della Statale 28 in Comune di Pontedassio sono stati ultimati. Torrente Impero: risulta in corso di redazione il progetto esecutivo, a cura di tecnici esterni all’Amministrazione, dei lavori di restauro e risanamento statico e conservativo del ponte romanico in località S. Lazzaro in comune di Borgomaro. Torrenti Ambito 7 Dianese: è in corso la procedura della conferenza dei servizi per l’approvazione del progetto definitivo delle opere volte alla mitigazione del rischio del tratto terminale dei Rii Gorleri e Varcavello, in comune di Diano Marina - consistenti nella realizzazione di un canale scolmatore dei citati rii. Un “Interreg” transfrontaliero con Nizza e Cuneo Si è svolto a Cuneo, con l’organizzazione di un workshop internazionale, il Progetto Interreg III A denominato “Rives – Protezione del Territorio Transfrontaliero dai Rischi Naturali”. Il progetto, iniziato nel 2003, ha visto coinvolti la Provincia di Cuneo, quale capofila, la Provincia di Imperia (Assessorato alla Protezione Civile) e l’Università di Genova – DICAT (Dipartimento di Ingegneria delle Costruzioni, dell’Ambiente e del Territorio) e CIMA (Centro di Ricerca Interuniversitario in Monitoraggio Ambientale), in qualità di partner italiani, il BRGM (Service Géologique Règionale Provence – Alpes – Cote d’Azur) e il CSTB ( Centre Scientifique et Technique du Batiment), in qualità di partner francesi. Scopo di tale lavoro è stato quello di intraprendere azioni condivise con gli Enti territoriali competenti a livello transfrontaliero per: confrontare ed integrare i sistemi e le strutture di protezione civile italiani e francesi; analizzare i rischi naturali e la loro integrazione in una pianificazione sostenibile; sviluppare strumenti per la definizione di strategie per la prevenzione e la mitigazione del rischio, nonché per la gestione dell’emergenza. Alle azioni di carattere tecnico-scientifico ha fatto seguito un’esercitazione internazionale di protezione civile presso il confine italo-francese del Colle della Maddalena, mediante l’utilizzo di sistemi satellitari di comunicazione. La scelta dei quattro ambiti territoriali coinvolti, Provincia di Cuneo, Provincia di Imperia, Dipartimento delle Alpes de Haute Provence e Dipartimento delle Alpes Maritimes, nasce dall’esigenza di omogeneizzare le attività di pianificazione, prevenzione e soccorso in territori geomorfologicamente e orograficamente simili, i cui confini politici e PROTEGGERE IL TERRITORIO DAI RISCHI NATURALI amministrativi non costituiscono un impedimento fisico alla propagazione delle calamità naturali. La Provincia di Imperia in questo progetto ha portato la sua esperienza di pianificazione in materia di protezione civile, nonché l’esperienza maturata con la Prefettura di Imperia per la realizzazione di una Sala Operativa Comune sotto il coordinamento di quest’ultima, sulla base di quanto indicato nella normativa regionale ligure, confrontandosi con l’esperienza della Provincia di Cuneo e la normativa regionale del Piemonte che, al contrario, prevede procedure e ripartizione delle competenze diverse. Si è altresì operato uno scambio territoriale di dati transfrontalieri e si è tentato di omogeneizzare la simbologia cartografica dei dati stessi al fine di condividere un linguaggio comune che permetta, in un prossimo futuro, una maggiore facilità di operare in sinergia durante l’emergenza. Un altro punto fondamentale del progetto è consistito nell’analisi e nel confronto tra la pianificazione urbanistica francese e quella italiana, nonché il diverso rapporto gerarchico che esiste nei due stati tra la pianificazione urbanistica e quella di protezione civile, intendendo in tal senso come le due pianificazioni si integrano per definire modelli e azioni di prevenzione strutturale che tendano a mitigare i rischi territoriali incombenti su quel dato territorio. Ovviamente il progetto Rives non è un punto di arrivo per la pianificazione transfrontaliera del rischio, bensì il punto di partenza su cui ricercare nuove convergenze che sviluppino il confronto tra normative e realtà amministrative diverse, per cercare in futuro di armonizzare i modelli di intervento operativi sui territori di confine e garantire alle comunità ivi residenti un soccorso pubblico efficiente, collaudato, pianificato con un linguaggio comune. 11 IL BOOM DEI CAPRIOLI di Giovanni Ballestra L’Amministrazione provinciale di Imperia iniziò, alcuni anno fa, un programma di immissione di caprioli in alcune zone del nostro territorio. A pochi anni da questa iniziativa possiamo tranquillamente affermare che questa specie ha registrato una diffusione sul territorio che va al di là delle più rosee previsioni. Dai censimenti effettuati, dai sopralluoghi compiuti dal personale dell’Amministrazione, e dalle informazioni assunte si desume una pressoché totale presenza di questo meraviglioso ungulato su tutto il territorio, naturalmente con differenti densità numeriche. Un risultato veramente importante, per cui è doveroso ringraziare tutti coloro che hanno creduto in questa iniziativa, in primis l’assessore di allora, Paolo Ceppi. Ora siamo giunti al momento di iniziare un percorso gestionale che inizi a prevedere anche il prelievo venatorio, al fine di prevenire tutto quello che è accaduto in altre province liguri, evitare di raggiungere situazioni di emergenza per quanto riguarda danni all’agricoltura ed incidenti stradali, senza dimenticare la necessità di prelievo finalizzato ad 12 abbattimento di capi malati o troppo vecchi. Ho la consapevolezza che questa iniziativa incontrerà non poche resistenze ideologiche, ma ritengo che con tutti gli sforzi necessari, con la convocazione di tavoli concertativi con associazioni venatorie ed ambientaliste, alla fine si arriverà ad un risultato condiviso. Come previsto dalle leggi nazionali e regionali, la quota di prelievo dovrà essere valutata ed approvata dall’Istituto nazionale della fauna selvatica, e gli abbattimenti effettuati da selecontrollori accompagnati da guardie provinciali che grazie alla loro specializzazione in questo tipo di caccia (ottenuta grazie alla frequenza di un corso e all’ esperienza acquisita sul terreno) riescono ad individuare e riconoscere gli animali da abbattere come previsto dai piani di prelievo. Nella certezza di raggiungere questo obiettivo che moltissima parte del mondo venatorio sta aspettando da tempo, il mio auspicio è di trovare la giusta collaborazione con tutte le associazioni, al fine di poter intraprendere e concludere in modo equilibrato e corretto tutte le delicate fasi preliminari necessarie. CACCIA AL CINGHIALE, OBIETTIVO RAGGIUNTO Nello scorso numero della rivista avevo scritto un articolo nel quale motivavo le scelte adottate dall’Amministrazione provinciale in materia di caccia al cinghiale, le quali avevano causato qualche polemica sia nel mondo venatorio che in quello agricolo. Devo dire che a quattro mesi dall’approvazione di quella scelta l’Amministrazione provinciale può veramente essere soddisfatta dei risultati ottenuti e degli obiettivi raggiunti, con piena soddisfazione di tutti, anche dei più critici. Giunti dunque al termine dell’attività venatoria e come buona norma vuole, penso sia doveroso e corretto fare un consuntivo per poter poi più correttamente impostare il lavoro per il prossimo anno. Da una prima lettura emerge il numero eccezionale degli abbattimenti, che quest’anno hanno raggiunto punte di eccellenza anche al di sopra delle previsioni dell’assessorato che, vista l’eccezionalità dei danni registrati alle colture agricole aveva previsto l’aumento del contingente abbattibile, portandolo da 3400 a 3650 capi. Altro provvedimento, finalizzato ad ottenere un maggior numero di abbattimenti, è stato lo slittamento dell’apertura della caccia al cinghiale. Come premesso, i dati registrati segnalano un incremento di abbattimenti veramente notevole, basti pensare che al 31 gennaio 2008 si è registrato un aumento di ben 706 capi rispetto alla stagione precedente. In termini percentuali + 40 % nel comprensorio alpino e + 23 % nell’ambi- to territoriale che comprende la zona costiera. In termini assoluti, a livello provinciale si è passati da un prelievo di 2848 capi nel 2006 ai 3554 di quest’anno. Tale risultato, a mio modesto parare, è stato ottenuto grazie a tre fattori fondamentali che sono da individuare: 1) nell’aumento della popolazione del suide che nell’anno 2007 ha fatto registrare un incremento demografico veramente eccezionale; 2) nella migliore organizzazione delle squadre operanti sul territorio che sempre di più stanno praticando la forma di caccia congiunta con risultati sempre più importanti; 3) nello slittamento della stagione venatoria che, permettendo di operare in condizioni climatiche migliori per l’esercizio di questa specialità di caccia, ha permesso di ottenere migliori prestazioni da parte degli ausiliari. Sulla scorta di questo esito ritengo che anche il mondo agricolo non può che accogliere con favore i risultati ottenuti, poiché il cinghiale, soprattutto nel 2007, ha creato gravissimi disagi agli operatori del settore. Sarà mia premura, a stagione venatoria terminata, programmare e promuovere un tavolo di discussione tra associazioni venatorie, associazioni agricole ed Amministrazione provinciale, al fine di valutare e programmare in modo condiviso la prossima stagione venatoria. G. B. 13 PESCA: STAGIONE CON OTTIME PROSPETTIVE Quest’anno la stagione della pesca sarà sicuramente molto più interessante, divertente e produttiva rispetto a quelle degli ultimi anni. Il fattore determinante per ottenere una buona gestione dei nostri fiumi e torrenti è la presenza in abbondanza dell’elemento acqua, che in questi ultimi tempi grazie alle copiose piogge e ad abbondanti nevicate fa sicuramente ben sperare. L’Amministrazione provinciale, anche grazie alla collaborazione della FIPSAS, cui va un sincero ringraziamento, ha previsto un ambizioso programma di immissioni di uova e novellame che, sono certo, dal punto di vista qualitativo non teme confronti con precedenti esperienze. Contemporaneamente proseguono le immissioni di pesce adulto “pronta pesca”, in misura pari a quella espressa nell’ultima stagione. Ciò è stato possibile in quanto da parte dell’Assessorato e della Commissione competente è emersa una forte volontà 14 ad investire in materiale di immissione di qualità e il più possibile rispondente ai ceppi originari dei nostri torrenti. Mi riferisco in particolare alla trota fario di ceppo mediterraneo. Grazie al patrimonio conoscitivo in materia del presidente provinciale della FIPSAS, Luigi Stuani, l’Amministrazione provinciale quest’anno immetterà nelle acque libere di categoria A esclusivamente materiale di ceppo mediterraneo in grado di autoriprodursi, naturalmente se le condizioni ambientali lo consentiranno. Nella speranza che tale sforzo venga apprezzato e rispettato da tutti i pescatori della nostra provincia, e con l’augurio che anche quest’anno, come quello scorso, il numero dei giovani pescatori aumenti avvicinando così le nuove leve ad una realtà sana ed a contatto con la natura in ambienti e paesaggi ricchi di fascino capaci di creare emozioni uniche, auguro a tutti una eccezionale stagione di pesca. A cura del Settore Programmazione e Progetti Comunitari UN ASSE IMPERIA NIZZA PER FAVORIRE L’IMPIEGO La Provincia di Imperia è ente capofila del progetto “LA RIVIERA Sperimentazione dell’armonizzazione e validazione di un sistema transfrontaliero comune per l’impiego”. Il progetto è finanziato attraverso il PIC ALCOTRA – Interreg III 20002006 – Misura 2.5. I partners sono il GIP FIPAN CAFOC del Rettorato di Nizza (Groupement d’Interet Public pour la Formation et l’Insertion Professionnelles de l’Académie de Nice) e l’A.F.P.A. di Nizza (Association pour la Formation Professionnelle des Adultes). Il progetto ha l’obiettivo di migliorare la collaborazione transfrontaliera del Dipartimento delle Alpi Marittime e della Provincia di Imperia nel campo del lavoro, per favorire l’impiego e la carriera dei cittadini-utenti dei due territori. Ha inoltre l’obiettivo di creare un sistema unico dei servizi per l’impiego, da utilizzare nelle province transfrontaliere, superando le differenze e le diverse legislazioni delle due realtà geografiche. Gli scopi del progetto sono così riassunti: • armonizzazione delle procedure e dei metodi di realizzazione di alcuni servizi prestati nei centri per l’impiego nei due territori transfrontalieri, che sono stati individuati nell’informazione, orientamento e accoglienza; all’analisi e comparazione di tali attività seguirà la formazione degli operatori ed i formatori sui diversi servizi, in modo da favorire l’acquisizione delle procedure e la conoscenza e padronanza dei nuovi strumenti; • realizzazione di un “Portfolio” e di un “@portfolio” transfrontalieri mediante l’analisi dei differenti tipi di Portfolio e di @-Portfolio utilizzati nelle due zone di confine dai vari servizi per l’impiego e dagli organismi educativi e formativi; tali strumenti costituiranno l’ossatura delle notizie (dossiers), delle esperienze e delle certificazioni di ogni cittadino transfrontaliero, in modo da favorire la gestione dell’impiego e della carriera professionale degli individui così come la competitività delle imprese dei due territori; • realizzazione di un modello per la riconoscenza e la attestazione delle capacità e delle competenze, che faciliterà i lavoratori e le imprese transfrontalieri nell’ambito del mercato del lavoro, incentivando ed agevolando, mediante l’utilizzazione di strumenti analoghi, gli scambi fra le due province; • elaborazione di una “Carta di Qualità” dei Servizi che sono erogati nella gestione dell’impiego e della carriera dei cittadini transfrontalieri, attraverso lo studio delle procedure dei servizi che saranno oggetto di armonizzazione; • organizzazione di corsi sia in presenziale che a distanza aventi ad oggetto sia i prodotti sopra illustrati sia le lingue – italiana e francese – per ridurre le distanze e agevolare gli spostamenti lavorativi; • creazione di una Comunità Virtuale sul Web nelle due lingue, italiana e francese, per consentire uno scambio continuo di informazioni in merito alle attività del progetto. Il progetto è stato presentato con un convegno di diffusione, organizzato nel luglio 2006 presso il Forte dell’Annunziata a Ventimiglia. Nel corso dell’evento sono stati illustrati ai presenti i primi lavori svolti, le cui versioni finali saranno disponibili sul sito Internet dedicato alle attività progettuali. Si suddivide in nove tavoli di lavoro, costituiti da soggetti di entrambe le due nazioni, diretti alla concretizzazione delle finalità descritte. Nel corso delle riunioni, che si sono tenute sia in Francia, a Nizza, sia in Italia, ad Imperia, tali gruppi hanno infatti elaborato i documenti necessari per l’armonizzazione dei servizi per l’impiego ed i modelli del “Portfolio” e dell”@portfolio” transfrontalieri e dell’”attestazione delle competenze”. Di tali prodotti ha avuto inizio la sperimentazione, attività indispensabile sia perchè consentirà di verificarne i contenuti e apportarvi le modifiche che si riterranno necessarie, sia perché farà conoscere ed utilizzare i suddetti strumenti cominciandone la diffusione. Il progetto prevede infatti il coinvolgimento di molti soggetti, come per esempio istituti scolastici, studenti, persone occupate e disoccupate, forze sociali. Gli strumenti realizzati nel suo ambito possono avere un gran numero di utilizzatori in quanto rappresentano un importante ausilio nella costruzione del percorso formativo e nella ricerca attiva di un impiego, in particolar modo in un’ottica di scambi transfrontalieri. Considerati il successo e l’interesse dimostrati al progetto, la Provincia di Imperia ha intenzione di presentare nella programmazione 2007-2013 un progetto singolo al fine di proseguire le attività de “La Riviera n. 183” amplificandone i risultati ed implementando gli scambi ed i rapporti fra le due Province transfrontaliere. 15 A SCUOLA PER SPIEGARE COME SI “RIFIUTA” L’attività del Centro educazione ambientale nell’anno 2007 di Alberto Bellotti Nel mese di dicembre 2007 si sono conclusi due interessanti progetti di educazione ambientale nelle scuole promossi dal nostro Centro Provinciale, facente capo al Settore Tutela dell’Ambiente-Politiche EnergeticheProtezione Civile, finanziati con i fondi regionali del Sistema Ligure di Educazione Ambientale. Entrambi i progetti sono stati curati dal Dottore in Scienze Ambientali Andrea Montalto, a seguito di specifico incarico professio- 16 nale, in collaborazione e sotto il coordinamento dell’Assessorato all’Ambiente. Il primo progetto ha riguardato un programma di lezioni organizzate presso la scuola media e la scuola elementare di Ospedaletti, al fine di sensibilizzare i ragazzi alla pratica della raccolta differenziata dei rifiuti. In particolare sono stati programmati, in collaborazione con gli insegnanti, 10 incontri della durata di due ore ciascuno dedicati al tema della gestione dei rifiuti, ponendo risalto alla fase post-conferimento. E’ stato, inoltre, stampato e consegnato in un’apposita assemblea plenaria degli studenti un pieghevole a colori esplicativo della raccolta differenziata, con una mappa cittadina riportante tutti i punti in cui si trovano i contenitori finalizzati alla stessa e i centri specifici di raccolta di materiali pericolosi ed ingombranti. Il pieghevole sarà altresì distribuito a tutti i cittadini di Ospedaletti nei primi mesi dell’anno 2008. Con il secondo progetto si è, invece, affrontato nei vari istituti scolastici delle scuole medie della provincia di Imperia l’importante tema del risparmio energetico, in collaborazione con gli insegnanti. L’attività ha mirato a far crescere nei ragazzi conoscenze specifiche a riguardo dell’attuale situazione energetica mondiale con particolare attenzione a quella italiana. Si sono realizzati incontri diretti sotto forma di assemblea discussa e partecipata nei quali i ragazzi hanno ricevuto informazioni teoriche e pratiche su come migliorare la propria impronta energetica in ambiente sia scolastico sia domestico. Sono stati valutati in maniera scientifica alcuni argomenti, come le fonti energetiche rinnovabili e non; i principali metodi di produzione energetica e la loro possibilità di sfruttamento nel tempo; le possibili soluzioni al problema di approvvigionamento energetico; la riduzione dei consumi e ancor prima l’abbattimento degli sprechi; le soluzioni tecnologiche esistenti che potrebbero risolvere almeno in parte il problema energetico. La nascita del Centro provinciale antiviolenza UN IMPEGNO SOCIALE… UN DOVERE MORALE di Giacomo Raineri Cosa fare quando intorno a noi si scoprono realtà che non si vorrebbe esistessero? Si vedono situazioni che nel “3° millennio” si vorrebbero ormai superate e relegate a livello di un “brutto periodo” dell’evoluzione umana, di una “ignoranza” di un’epoca passata. Per chi vuol vivere una società “attiva”, per chi conosce l’importanza della qualità “sociale” della vita, per chi vuol essere artefice e partecipe dei cambiamenti e dei miglioramenti l’unica possibilità è quella di prenderne fortemente coscienza e di attivarsi, di impegnarsi per la realizzazione di cambiamenti, di soluzione che a volte sono “innovative”, altre “alternative”, altre ancora rappresentano semplicemente la possibilità di scegliere e di decidere della propria vita. È da riflessioni come queste che è nato il mio impegno personale e quello dell’Amministrazione Provinciale per la nascita del Centro Provinciale Antiviolenza. Impegno che ha subito trovato riscontro in chi da anni, per dovere o per scelta, si incontra e si scontra con realtà che mal rientrano in una comune definizione di “normalità”, di “amore” e di “rispetto”. Personalmente pensavo, credevo, speravo che non ci sarebbe mai stato bisogno di una iniziativa di questo genere in una provincia come la nostra dove sembra che tutti si conoscano, si rispettino e si aiutino. Probabilmente non basterà la creazione di un Centro a cambiare mentalità e costumi ma sicuramente aiuterà a diffondere una cultura diversa: basata sul rispetto, sul diritto di essere amati, sulla libertà di scegliere quale amore ricevere e quale amore condividere. PARTE DA IMPERIA L’ AIUTO PER I DISABILI DELLA LIBERIA Partirà da Imperia un progetto per aiutare le persone disabili della Liberia. L’idea è del gruppo imperiese dell’Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau, ed ha ottenuto l’adesione ed il patrocinio dell’Amministrazione provinciale di Imperia. Il programma rientra negli accordi di partenariato che legano tutte le Province liguri allo scopo di aiutare i Paesi in via di sviluppo, realizzando concretamente una solidarietà internazionale. L’obiettivo generale del progetto è quello di promuovere lo sviluppo integrato e sostenibile delle persone con disabilità attraverso la loro riabilitazione fisica, sociale ed economica, mentre obiettivi specifici prevedono di favorire una serie di attività che permettano l’ identificazione precoce delle disabilità, un migliore inserimento dei disabili nella società di appartenenza, la promo- zione dell’auto-sufficienza economica attraverso la concessione di micro crediti e attività generatrici di reddito. È inoltre previsto il sostegno alle organizzazioni di persone disabili, interventi medici e riabilitativi, produzione di supporti in loco, educazione, corsi di formazione professionale, alfabetizzazione adulta. Il progetto di solidarietà si inserisce nel più vasto panorama degli aiuti ai Paesi in via di sviluppo, e mira a superare le enormi difficoltà che i disabili incontrano in quelle realtà: se si pensa alle difficoltà che i disabili incontrano in un Paese come il nostro, si può facilmente immaginare quali problemi debbano affrontare in Paesi economicamente meno fortunati. La scelta degli Amici di Raoul Follereau è dunque un chiaro messaggio di civiltà. 17 LAVORO, SANITÀ, SCUOLA, PROGETTO PER GLI IMMIGRATI L’assessore Danilo Veziano 18 Il giorno 16 gennaio, presso la Sala del Consiglio dell’Amministrazione Provinciale di Imperia, il settore Centri per l’Impiego ha presentato i risultati del “Progetto Immigrati”, sperimentazione di una metodologia di intervento congiunto nell’ambito della popolazione straniera residente in provincia di Imperia. Il convegno, alla presenza del Consiglio Territoriale Permanente per l’Immigrazione, di un folto pubblico e di numerose testate giornalistiche, è stato presieduto dal Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Imperia, avv. Giuliano e dal Prefetto di Imperia, dott. Maccari. Il percorso, durato quasi un anno, si è sviluppato secondo tre grandi direttrici: LAVORO: azione rivolta a giovani immigrati in cerca di occupazione, per fornire informazioni sul lavoro, sostegno ed accompagnamento nella realizzazione (ed eventuale rimodulazione) dello specifico percorso individuato, nel rispetto delle aspettative, dei bisogni e delle potenzialità della persona; SANITÀ: azione rivolta alle giovani donne immigrate, che accedono ai servizi sanitari per migliorarne l’utilizzo, diffondere maggiore conoscenza delle norme sanitarie, con particolare rilievo al periodo della gravidanza e della prima infanzia; SCUOLA: azione rivolta ai giovani immigrati inseriti nei percorsi formativi per l’assolvimento dell’obbligo per fornire approfondimento e sostegno ai percorsi di istruzione e formazione, favorire l’integrazione sociale anche attraverso attività di gruppo e per progettare percorsi formativi personalizzati. “È indispensabile avere le giuste basi per conoscere l’immigrazione in maniera approfondita, al fine di interpretarne tutti i fenomeni”, ha sottolineato il presidente Giuliano durante la conferenza stampa al termine della mattinata. “Il progetto”, ha continuato quindi il presidente, “oltre ad avere avuto un significato tecnico, è stato importante per il valore umano che reca con sé. Questo perché l’immigrazione in questa provincia rap- In provincia di imperia gli stranieri sono il 6% della popolazione residente (l’8 a scuola) presenta un elemento dal quale davvero non si può più prescindere; ritengo quindi che sia necessario predisporre percorsi per rendere più agevolata l’integrazione degli stranieri nel nostro contesto sociale. Però voglio ribadire un concetto: non dobbiamo perdere di vista che non esistono solamente diritti, ma anche doveri, come ha precisato, durante la presentazione del nostro lavoro, anche il prefetto Maccari”. “Siamo molto soddisfatti per come si è sviluppato il percorso - commenta l’assessore Danilo Veziano del settore Centri per l’Impiego della Amministrazione Provinciale di Imperia - I numeri parlano chiaro: in poco tempo i nostri residenti stranieri sono quasi raddoppiati, oltrepassando secondo ISTAT il 6% del totale della popolazione residente. Sono numeri importanti, che devono farci riflettere. E poi, l’argomento scuola: qui la percentuale sale, e se è vero che, secondo ISTAT, gli alunni stranieri rappresentano il 7,9% del totale, è anche vero che in alcune aree si registrano punte vicino al 30%. “Come saprete, abbiamo sperimentato un metodo di azione congiunta, indirizzandoci verso la popolazione straniera residente in questa provincia; questo per facilitare l’inserimento sociale dei cittadini extracomunitari, creando una vera e propria rete operativa, ma anche per evidenziare necessità e bisogni che a volte sfuggono. Quindi, seguendo le tre direttrici lavoro-sanitàscuola, abbiamo cercato di affrontare il tema nel miglior modo possibile”. “Siamo contenti per quanto fatto –aggiunge l’assessore - e non siamo solamente noi a ritenere di aver imboccato una giusta strada. La stessa ASL, partner importantissimo e fondamentale per la parte del progetto rivolta alla sanità, si è detta estremamente soddisfatta per l’idea di base del nostro progetto e per come si è poi svolto. E numerose scuole hanno voluto testimoniarci il gradimento per quanto abbiamo fatto con i loro giovani alunni…” “Per quanto riguarda il lavoro, gli ope- LAVORO, SANITÀ, SCUOLA, PROGETTO PER GLI IMMIGRATI ratori dei Centri per l’Impiego hanno seguito più di 160 persone. Ci siamo mossi verso i giovani immigrati in cerca di occupazione, cercando di dare informazioni e sostegno alla realizzazione dei loro specifici percorsi, e ponendo al primo posto le esigenze della persona. Al termine del percorso, il 50% circa di questi aveva trovato un’occupazione lavorativa, e per la maggioranza di questi neo-occupati si è trattato della mansione che stavano ricercando all’inizio del piano di lavoro. Venendo alla sanità, abbiamo organizzato, di concerto con la ASL, un’azione rivolta alle giovani donne immigrate, per aumentare la loro mole di informazioni circa le norme sanitarie, con particolare attenzione a due aspetti quanto mai delicati: il periodo della gravidanza e quello della prima infanzia. Scendendo nei dettagli, le operatrici hanno preso in carico 88 donne”. “E poi la scuola. In questo caso gli operatori dei Centri per l’Impiego hanno incontrato 71 ragazzi, in colloqui di gruppo ed individuali, a volte anche in presenza dei genitori. Ci siamo rivolti ai giovani immigrati inseriti nei percorsi formativi per l’assolvimento dell’obbligo; a loro abbiamo cercato di offrire particolari informazioni e ausilio in riferimento ai percorsi di istruzione e formazione. Ma abbiamo voluto anche favorire l’integrazione sociale, con attività di gruppo o con percorsi formativi personalizzati. E poi, non dimentichiamolo, per tutti e tre gli ambiti di azione sono stati stampati specifici opuscoli, in quattro lingue: italiano, francese, spagnolo e arabo”. “Ritengo – conclude Veziano - che sia stata un’ottima esperienza. Ci ha permesso di provare ad integrare enti, uffici, strumenti e professionalità già presenti sul territorio, potenziandone ulteriormente le proprie singole caratteristiche, ma anche all’interno di una rete congiunta”. Un momento della presentazione del progetto 19 ERNESTO TEODORO MONETA IL COMBATTENTE DELLA PACE Il 7 dicembre 2007 è stata inaugurata, nelle sale di Villa Nobel, la mostra “I Nobel a Villa Nobel. Ernesto Teodoro Moneta: il combattente della Pace”, ideata e promossa dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del Centenario del Nobel per la Pace a Ernesto Teodoro Moneta, insediatosi a Roma, con il patrocinio ed il finanziamento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali-Direzione Generale per i Beni Librari e gli Istituti Culturali e con i contributi anche della Regione Liguria e del Comune di Sanremo. Alcuni degli eventi in programma si andranno ad attuare nel corso del presente anno con ospiti di notevole caratura e prestigio. Il giorno dell’inaugurazione, il prof. Arturo Colombo, professore emerito di ‘Storia delle Dottrine Politiche’ all’Università di Pavia, ha illustrato, in modo essenziale ed appassionato, la vita e l’opera dell’illustre Italiano. La mostra ha inteso ricordare e far conoscere al grande pubblico e alle scuole la singolare vicenda umana ed intellettuale di questo premio Nobel italiano, ai giorni nostri caduto nell’oblio, ma il cui messaggio è quanto mai vivo e stimolante e merita di essere conosciuto e meditato, specie di fronte ai tanti con- Nelle foto, due angoli della mostra 20 Una mostra per ricordare l’unico italiano insignito del Nobel per la Pace flitti che ancora oggi attraversano ed insanguinano il mondo. E’ stata, più precisamente, una mostra pannellare – fotografica che ha rappresentato non solo gli aspetti storico-culturali, ma anche quelli più familiari, di fine Ottocento e di inizio Novecento del Nobel italiano. In esposizione ci sono stati anche alcuni manoscritti originali di Moneta, pagine e lettere autografe, carte d’archivio, fotografie, disegni, caricature del tempo, pagine de ‘Il Secolo’, ‘L’Amico della Pace’, e de ‘La Vita Internazionale’, giornali su cui scrisse e di cui fu direttore, sulle cui pagine combatté le proprie battaglie pacifiste, grazie anche alle collaborazioni di Lev Tolstoj ed Edmondo De Amicis, Vilfredo Pareto e Leonida Bissolati, Giulio Cesare Abba e Antonio Fogazzaro, Mario Rapisardi e Alfredo Panzini. La mostra ha reso testimonianza inoltre dei rapporti di stima e di affetto che Moneta ebbe con personalità di primissimo piano quali Garibaldi, Cavallotti, Bertha von Suttner ma soprattutto del crescente impegno nella causa pacifista: l’attivismo nella ‘Società per la Pace e la Giustizia Internazionale’, l’inaugurazione nel 1889 del Primo Congresso Nazionale della Pace a Roma e la parte- ERNESTO TEODORO MONETA IL COMBATTENTE DELLA PACE cipazione alla prima Conferenza Diplomatica dell’Aja, fino al conferimento nel 1907 del Premio Nobel per la Pace, insieme al francese Louis Renault. Corredavano l’esposizione: un quadro raffigurante l’illustre Italiano insieme alla copia cartacea del diploma (entrambi in possesso dell’avv. Luciano Moneta Caglio di Roma, discendente della famiglia Moneta) ma anche alcuni elementi multimediali (proiezione di immagini e frasi di grandi personaggi promotori della pace), cui si sono aggiunti suggestive decorazioni e arredi e una coinvolgente musica di accompagnamento. I visitatori, che numerosi per l’occasione hanno frequentato la Villa, hanno molto apprezzato questo singolare accostamento di diverse espressioni e linguaggi creativi. La campagna pubblicitaria ha permesso una significativa visibilità della mostra su importanti quotidiani e riviste. Merita allora ricordare l’attenzione da parte degli organi di informazione che hanno dedicato all’iniziativa e alla Villa alcuni momenti: la trasmissione ‘Art News’ di Rai Educational su Rai 3 (servizio in uscita nelle prime settimane del 2008) ha voluto riprendere pannelli e materiale della mostra insieme agli angoli più suggestivi della Villa. Tra i servizi sulla carta stampata è bene menzionare quello realizzato dalla rivista ‘Bell’Italia’: l’ampio articolo, accompagnato da bellissime foto, ha descritto la Villa, all’interno ed esternamente, la sua storia e l’itinerario di visita tra arredi liberty e ricche decorazioni. È stato poi realizzato un elegante catalogo (per un quantitativo di 1.000 copie con traduzioni in inglese, opportunamente distribuite) riproducente i pannelli e il materiale supplementare della mostra, con le introduzioni del dianzi citato prof. Arturo Colombo e di Sara Moneta Caglio di Milano, giornalista e discendente della famiglia del Nobel. Durante il periodo di apertura della mostra, il 16 dicembre, ha avuto luogo, al Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo, il concerto dell’Orchestra Araba di Nazareth. Fondata nel 1996 ad Haifa, questa Orchestra raccoglie sette musicisti (cattolici, ebrei e musulmani) i quali, con strumenti classici e tradizionali, hanno presentato un repertorio incentrato sulle ballate dell’egiziana Oum Koultum, autentico simbolo della musica araba. La peculiare natura di questa Orchestra testimonia come, con la buona volontà e nel rispetto delle altrui convinzioni, si possa armonicamente vivere in pace e sinergia. Il concerto è stato un inno alla pace e ha riscosso un notevole apprezzamento di pubblico, che ha letteralmente riempito la sala del Teatro del Casinò. Un momento del convegno 21 LA PROVINCIA A STOCCOLMA Anche quest’anno, nel giorno della morte di Alfred Nobel avvenuta a Sanremo il 10 dicembre 1896, è stato consegnato a Stoccolma il premio più ambito del mondo, il Premio Nobel, istituito dall’uomo d’affari e scienziato svedese per le scoperte di maggior valore nei campi della letteratura, dell’economia, della chimica, della medicina e della pace. La Fondazione Nobel , nel ricordo del soggiorno di Nobel nella Villa di Sanremo che porta il suo nome e che oggi lo celebra con una mostra permanente e varie e seguite manifestazioni che si susseguono durante il corso dell’anno, ha formulato al Presidente della Provincia di Imperia Gianni Giuliano l’invito a presenziare a Stoccolma nell’occasione dei festeggiamenti previsti per la consegna degli ambiti riconoscimenti. Nella foto, una parte della delegazione imperiese con l’ambasciatrice italiana in Svezia ed il Nobel 2007 per la medicina, l’italo americano Mario Capecchi 22 Una delegazione, al cui capo si trovava il Presidente del Consiglio Provinciale Massimo Donzella, ha così avuto l’onore di prendere parte alla cerimonia e al successivo incontro conviviale e di manifestare il forte legame che lega la nostra terra ed il popolo di Svezia, sottolineato dalle ammiratissime composizioni realizzate co i fiori della Riviera che hanno addobbato la sala in cui Sua Maestà Re Carlo Gustavo di Svezia ha consegnato i prestigiosi riconoscimenti e la Sala Blu del Municipio in cui si è tenuto il successivo banchetto. Un folto pubblico, radunato nei locali che si trovano al piano terreno di Villa Nobel, ha potuto seguire la cerimonia di In occasione della consegna dei premi Nobel 2007 consegna, attraverso l’allestito collegamento in diretta con Stoccolma. Ma il vero protagonista degli eventi che si sono svolti nella capitale scandinava nello scorso dicembre è stato il territorio della “Riviera dei Fiori” che il Notaio Franco Amadeo, Vice Presidente ed Assessore al Turismo della provincia di Imperia ha voluto presentare con tutte le sue caratteristiche e peculiarità nel corso del “Gala della Riviera dei Fiori” che si è tenuto presso il locale Grand Hotel, in cui alloggiavano anche i premiati. Approfittando della prestigiosa cornice data dalla consegna del Premio Nobel, Franco Amadeo ha organizzato un’accurata e seguitissima presentazione dell’offerta turistica del nostro territorio e, nel corso del suo apprezzato intervento, ha posto l’accento sulle bellezze naturali e climatiche della costa e dell’entroterra e sull’eccellenza dei prodotti tipici dell’estremo Ponente Ligure, suscitando il forte interesse di giornalisti specializzati, Tour operator e agenzie di viaggio, presenti in numero cospicuo all’incontro. Contestualmente sono stati presi contatti per l’organizzazione di educationals riservati agli operatori svedesi, i quali saranno presto ospiti della Riviera dei Fiori e, nell’occasione della loro visita, verranno creati pacchetti turistici concordati con gli operatori locali. All’evento hanno partecipato l’Ambasciatore Italiano in Svezia Anna Della Croce Briganti Colonna, il Direttore dell’Enit Eugenio Magnani e, come ospite veramente d’eccezione, il vincitore del Premio Nobel 2007 per la medicina, il genetista italo-americano Mario Capecchi. Particolarmente emozionante è stato l’intervento di quest’ultimo, il quale, dopo aver affermato di sentirsi nel cuore italiano e di essere legato all’Italia da un forte legame, ha manifestato il desiderio e la disponibilità ad essere a Sanremo presso Villa Nobel nell’occasione delle Giornate Nobeliane. L. A. Positiva la partecipazione alla Ferien Messe 2008 di Vienna Molto positivo il bilancio della partecipazione della Provincia di Imperia alla Ferien Messe 2008, la più importante Fiera Internazionale del Turismo dell’Austria, svoltasi a Vienna dal 17 al 20 gennaio 2008. Il padiglione Italiano allestito dall’ENIT ha visto la Riviera dei Fiori ed il Comune di Sanremo protagonisti della Conferenza Stampa inaugurale, durante la quale, Franco Amadeo, Vice Presidente della Provincia di Imperia e Assessore al Turismo, Igor Varnero, Assessore al Turismo del Comune di Sanremo, hanno illustrato a circa ottanta giornalisti e operatori del settore l’offerta del nostro territorio, alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia a Vienna Massimo Spinetti e del Direttore Enit per l’Austria ed il Centro Europa Gaetano Manzo. Dopo il taglio del nastro da parte dell’Ambasciatore, un bouquet di fiori è stato donato da Franco Amadeo alla signora Anna Maria Spinetti, nominata “Ambasciatrice“ dei Fiori di Sanremo. Nel corso del suo intervento il Vice Presidente della Provincia di Imperia, dopo aver sottolineato l’importanza del mercato austriaco per l’intero comprensorio della Riviera dei Fiori e la necessità di incrementare i rapporti esistenti con il Centro ed il Nord Europea, si è LA RIVIERA IN AUSTRIA soffermato sulla peculariietà del clima particolarmente mite anche durante il periodo più freddo e sulla presenza di un territorio di terra e di mare che offre interessanti opportunità per svolgere attività sportive quali il trekking, la mountan bike e il diving che oggi incontrano il favore di un grande numero di appassionati anche nei mesi invernali e primaverili. Ha concluso sostenendo che tutti coloro che operano a diverso titolo all’interno del comparto turistico devono credere nelle potenzialità climatiche e naturali offerte dalla Riviera dei Fiori e considerarle una valida base per l’attività di marketing che, mai come in questo momento, deve essere forte, decisa, univoca e condivisa.” Il Notaio Amadeo ha poi manifestato la sua grande soddisfazione per essere riuscito nell’intento di portare i fiori di Sanremo e della Riviera nello stand della Ferrari, allestito nell’attiguo e concomitante Autoshow. Alle prestigiose auto del cavallino hanno fatto da corona grandi composizioni floreali che hanno destato l’interesse e l’ammirazione dei numerosi visitatori, a conferma di un binomio fra prodotti di prestigio che si è dimostrato vincente e che sicuramente sarà di valido aiuto nella promozione della Riviera. L. A. La delegazione della Provincia di Imperia, capeggiata dal Vicepresidente Franco Amadeo, in visita allo stand Ferrari 23 UN AIUTO DAL CONI ALLO SPORT IMPERIESE di Lorella Arnaldi La Provincia di Imperia, al fine di migliorare la qualità urbana ed accrescere la rete dei servizi a disposizione dei cittadini, ha inteso favorire una serie di interventi volti all’incremento, al recupero ed alla riqualificazione dell’impiantistica sportiva esistente nell’ambito del proprio territorio. Per il conseguimento di tale scopo, ha promosso un Protocollo d’Intesa con l’Istituto per il Credito Sportivo ed il Comitato Olimpico Nazionale Italiano, finalizzato a consentire l’accesso al credito agevolato da parte di Enti Pubblici Locali, Federazioni Sportive Nazionali, Enti di Promozione Sportiva, Società ed Associazioni Sportive ed Enti Morali con finalità ricreative – sportive senza fine di lucro, per interventi strutturali in materia. La sottoscrizione di detto Protocollo si è tenuta a Sanremo presso Villa Nobel il giorno 12 marzo 2008. Il Presidente della Provincia di Imperia Gianni Giuliano, l’Assessore allo Sport Franco Amadeo, il Presidente del Comitato Provinciale del CONI Ivo Bensa ed il Presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo Andrea Cardinaletti hanno illustrato al folto pubblico degli intervenuti le condizioni ed i termini per la richiesta dei mutui in oggetto, prima di procedere alla formale firma dell’atto. Il Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano. Gianni Petrucci ed il Presidente della Federazione Ciclistica Italiana Renato Di Rocco hanno voluto con la loro presenza rimarcare l’importanza che l’evento riveste per il mondo sportivo imperiese. Un momento della firma della convenzione stipulata a Villa Nobel dalla Provincia di Imperia e dall’Istituto per il Credito Sportivo Da sinistra, il Presidente del Comitato provinciale Coni Ivo Bensa, il Presidente della Provincia Gianni Giuliano, il Presidente Coni Gianni Petrucci, l’Assessore allo Sport Franco Amadeo, il Presidente del Credito sportivo Andrea Cardinaletti, il Presidente della Federazione ciclistica Renato Di Rocco. 24 Il Presidente della Provincia Gianni Giuliano e altre autorità (alla sua destra l’assessore provinciale Giacomo Raineri, alla sua sinistra il sindaco Luigi Sappa e Monsignor Mario Ruffino) in visita al Centro Caritas in via Berio, a Imperia, in occasione della Giornata contro la Povertà (la Provincia e il Comune hanno donato al Centro vari generi di conforto). Il Presidente Gianni Giuliano consegna un ricordo dell’Amministrazione provinciale al governatore ecuadoregno Ernesto Estupinan Quinterno. In occasione della Festa dei Nonni, il Presidente Gianni Giuliano ha fatto visita agli ospiti della Casa di riposo Betlemme, a Imperia: nella foto un momento dell’incontro con gli anziani. 25 Il Presidente Gianni Giuliano attorniato dagli alunni della quarta elementare delle scuole imperiesi di Piazza Mameli, nella sala consiliare della Provincia. Nella foto, il Presidente della Provincia Gianni Giuliano consegna allo scalatore imperiese Lorenzo Gariano un riconoscimento (lo stemma ligneo della Provincia di Imperia)per l’impegno dimostrato in questi ultimi anni che lo ha portato a conquistare le maggiori vette di tutti i continenti. La consegna di un riconoscimento al Presidente Gianni Giuliano da parte dell’associazione Cyclopes, composta da siciliani residenti in provincia, pe ringraziare l’Amministrazione del sostegno dato alle iniziative del sodalizio. 26 Con un ricco calendario di appuntamenti e manifestazioni La XI Festa di Primavera, manifestazione organizzata dall’Assessorato al Turismo della Provincia di Imperia in collaborazione con l’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Imperia, il Comune di Sanremo, il Casino di Sanremo e la Riviera Trasporti, permetterà, ancora una volta, ai visitatori che durante il periodo invernale e primaverile giungono nel Ponente Ligure di conoscere e riscoprire quanto piacevole ed interessante possa essere un soggiorno in Riviera con qualche puntata nel suo entroterra. Tutto questo è reso possibile dal ricco calendario di manifestazioni ispirate agli aspetti più particolari e alle tipicità del territorio che sono state studiate e realizzate per andare incontro alle nuove aspettative e ai gusti sempre più esigenti di chi sceglie le nostre località per soggiornarvi durante il periodo della bassa stagione e dai vantaggi derivanti dalle promozioni che offrono sconti per i soggiorni presso le strutture alberghiere e i negozi convenzionati, pacchetti weekeend a condizioni particolari, escursioni gratuite, visite guidate, possibilità di viaggiare gratis sui mezzi pubblici di trasporto, omaggi nei ristoranti che offrono menù a tema. Fino al 18 maggio, i Comuni della Provincia che partecipano alla rassegna presentano una serie di iniziative, pubblicizzate attraverso la stampa di calendari periodici e di altri opuscoli, che sono riconducibile a quattro filiere: Enogastronomia, un inno alla sana cucina ligure ed alle produzioni locali. Ambiente e territorio, grazie alla natura rigogliosa di costa ed entroterra della provincia di Imperia. Cultura e spettacoli, non solo festival di Sanremo, ma tante manifestazioni culturali ed antiche tradizioni popolari e religiose. Palestra a cielo aperto, il clima e l’ambiente favoriscono gli sport all’aria aperta in tutte le stagioni. Fra le manifestazioni in programma molte sono quelle consolidate e cresciute grazie alla Festa di Primavera: a San Bartolomeo al Mare Saggi & Assaggi, la creatività nella cucina ligure, Arti & Sapori della ECCO LA FESTA DI PRIMAVERA Rovere, vetrina sulle produzioni liguri ed il Ciocco day, la celebrazione della città del Cioccolato; la Festa dell’amore ad Apricale con animazione e cultura nel centro cittadino; la Festa dell’olio nuovo a Ranzo; la Rassegna del carciofo provenzale e dell’olio d’oliva a Perinaldo; gli eventi legati al Museo del Sorriso a Bajardo; il Badalucco Art Festival dedicato alla ceramica; e ancora gli appuntamenti sacri e della tradizione popolare della Settimana Santa; gli appuntamenti del Comune di Sanremo, da Sanremo in Fiore al FIORITEC-Festival dei Fiori, alla storica gara ciclistica della Milano-Sanremo oltre ai weekend di regate con il 24° campionato invernale West Liguria; a Imperia il Sol&vento, un grande avvenimento sportivo organizzato dal Comune che vuole rivolgere la sua attenzione non solo al vento, ma anche a tutte le forme di energia pulita, alternativa e rinnovabile. Il Vice Presidente ed Assessore al Turismo della Provincia di Imperia notaio Franco Amadeo così si esprime a proposito di questa edizione della Festa di Primavera: “Il calendario di eventi e manifestazioni che caratterizzano la XI Edizione della Festa di Primavera è quest’anno particolarmente ricco in quanto nuove iniziative si sono aggiunte a quelle nate e cresciute con l’evento. Per la prima volta agenzie di viaggio e consorzi hanno realizzato e proposto pacchetti turistici che comprendono diverse soluzioni inerenti la sistemazione alberghiera, mentre le Associazioni di categoria degli Albergatori hanno promosso la campagna promozionale “Gratuità Baby” che prevede speciali condizioni per i bambini che, accompagnati da familiari adulti, soggiorneranno nel periodo della Festa nelle strutture ricettive della Riviera dei Fiori, senza dimenticare poi l’estensione della Primavera Card a tre giorni di gratuità per i viaggi sui pullman della Riviera Trasporti”. Aggiunge Amadeo “le manifestazioni previste in occasione della Festa di Primavera hanno costituito e continueranno a costituire un valido supporto per il processo di destagionalizzazione dei flussi turistici. L’Assessorato al Turismo della Provincia di Imperia è da tempo impegnato in una politica volta a incrementare le presenze nelle strutture alberghiere ed extra alberghiere nei periodi della cosiddetta “ mezza stagione”: in quest’ottica ha portato avanti una attenta e mirata attività promozionale dell’intero territorio della Riviera dei Fiori, mediante la partecipazione a importanti fiere nazionali ed internazionali del settore ed a venti prestigiosi, quale è stata la consegna dei Premi Nobel 2007 che si è recentemente tenuta a Stoccolma.” L’assessore conclude affermando che: “la Provincia di Imperia continuerà ad impegnarsi nell’opera di coordinamento di tutte le attività di promozione del territorio, confortata dal fatto che un primo positivo bilancio di quanto fino ad oggi è stato fatto è suffragato dai dati del movimento forestieri accertato nel mese di novembre 2007, il quale attesta un significativo incremento delle presenze di turisti italiani e stranieri sul territorio provinciale, in controtendenza con quanto è avvenuto nelle altre province liguri, le quali hanno visto diminuire i flussi turistici.” 27 La firma del Patto per la Sicurezza: da sinistra l’assessore regionale Claudio Montaldo, il Prefetto Maurizio Maccari, il Presidente della Provincia Gianni Giuliano. La firma dell’accordo di programma per l’approvazione del progetto definitivo di costruzione della seggiovia biposto nel comprensorio sciistico di Monesi. Da sinistra: il sindaco di Triora Lorenzo Lanteri, il Presidente Gianni Giuliano mentre sottoscrive il documento, il consigliere regionale Gabriele Saldo, presidente dell’Ente per il rilancio di Monesi. Il Presidente Gianni Giuliano con il Ministro Claudio Scajola e la moglie Maria Teresa e con gli Assessori provinciali Giacomo Raineri e Luigino Dellerba. 28 Le linee guida del nuovo questore nell’intervista apparsa sul quotidiano “La Stampa” PIÙ AGENTI IN STRADA PER FARE PREVENZIONE di Giulio Geluardi Il cambio di guardia lo si avverte anche dalle piccole cose. Per esempio entrando nell’ufficio al primo piano dell’antico palazzo napoleonico in piazza Duomo: la pesante scrivania di noce da sempre situata di fronte a un’intera parete dello studio, ora è stata fatta scivolare a lato, a fare angolo tra due muri. Sul tavolo, tra il video del computer e un’elegante lampada di cristallo, penne stilografiche e passacarte in pelle. Si presenta così, al primo incontro formale con il mondo della stampa, il nuovo questore Luigi Mauriello. Sorridente, in un elegante completo scuro, sintetico nelle spiegazioni, efficace nei termini, il nuovo capo della polizia di Imperia, ha accolto i giornalisti «i quali - ha detto - svolgono un compito fondamentale in una società civile, in grado di contribuire alla diffusione del concetto di legalità». Dopo avere fatto una panoramica della situazione sulla criminalità in Riviera esposta per criteri generali e non entrando, appositamente, nel merito specifico delle varie realtà, il questore ha illustrato i punti fondamentali che intende perseguire nel corso del suo mandato. «Il mio primo obbiettivo - ha detto Mauriello - sarà quello di utilizzare più agenti nelle strade. Io sono convinto che la prevenzione dei reati, anche quelli considerati convenzionalmente “minori”, possano essere arginati con una presenza costante delle forze dell’ordine sul territorio». E proprio sul concetto di controllo del territorio che Mauriello ha insistito molto: «Le pattuglie anche piedi e in borghese, possono svolgere un ruolo fondamentale per reprimere all’origine i fenomeni malavitosi». Anche sul concetto di «reati minori» la cosiddetta microcriminalità (oggi chiamata criminalità diffusa), quella che più di altre è avvertita dai cittadini, il questore è stato preciso: «Non esistono, di fatto, reati “minori”: tutti i reati devono essere perseguiti alla stessa maniera dalla legge». Il dottor Mauriello ha anche annunciato una particolare attenzione verso le «fasce più deboli»: «Bisogna proteggere in maniera decisa gli anziani vittime di truffe e raggiri. Da parte nostra questa sarà una delle prime esigenze da soddisfare». Poi i giovani: «I ragazzi sono sempre più spesso protagonisti di fatti di cronaca. È necessario tutelarli ma soprattutto seguirli “anticipando” i loro movimenti. Bisogna che venga insegnato loro in tutti i modi possibili e in maniera capillare, il concetto di legalità». Il questore ha anche sottolineato come «l’organico della Questura di Imperia sia adeguato alle esigenze, sebbene per ragioni di aggregazioni in altri uffici oppure malattie, sia di fatto ridotto». Il nuovo questore Luigi Mauriello 29 UN ANNO DI BONTÀ Nella foto: alcuni membri della Fondazione Riviera dei fiori: Beatrice Parodi Cozzi, Renata Calvi Carli, Antonietta Semeria, Rodolfo Bosio, SE Alberto Maria Careggio, SE Vittorio Lupi 30 Il discorso del Presidente della Fondazione Riviera dei Fiori, Rodolfo Bosio, in occasione della prima ricorrenza della nascita dell’Onlus Il Consiglio di Amministrazione è l’elemento fondamentale di una Fondazione comunitaria, è il suo perno. Dalla sua qualità e dal suo impegno dipende il valore della Fondazione. La nostra Fondazione ha soltanto un dipendente, per di più a metà tempo. Tutta l’attività è svolta dal Consiglio, che opera a titolo completamente gratuito. Per il Consiglio non sono previsti neppure i rimborsi spese. E la prima decisione che abbiamo presa è stata quella di incominciare noi a donare alla Fondazione. La raccolta di fondi è una delle due attività basilari della nostra Fondazione, ente senza scopi di lucro e dotato di personalità giuridica, che persegue esclusivamente fini di solidarietà sociale a favore della comunità della Riviera dei Fiori. La seconda attività fondamentale è quella di progettare, stimolare e individuare azioni volte ad arrecare benefici ai soggetti più bisognosi e ad altri enti privi di scopi di lucro che operano con i nostri stessi fini, sempre qui, nella nostra provincia. Raccogliamo fondi per ridarli a chi ha più bisogno, per investirli in opere di bene, individuale o comune. I fondi li raccogliamo chiedendo di farci un assegno o un bonifico, senza limiti di importo: ognuno può versare quanto vuole, anche pochi euro. Oppure si può costituire un fondo patrimoniale perenne, le cui rendite sono destinate a finanziare le attività benefiche della Fondazione. Il fondo patrimoniale perenne e nominativo può essere costituito da una singola persona, da un’azienda, da un ente piuttosto che da un’associazione. La nostra Fondazione propone una gamma di fondi patrimoniali, a partire dai Fondi memoriali. Il fondo memoriale è quello intitolato alla persona scomparsa che si vuole ricordare con un atto di bontà e di solidarietà. E’ un fondo e un ricordo che resteranno per sempre. Per costituire un Fondo memoriale la cifra minima è di 500 euro, che può essere una tantum o integrata nel tempo, come si preferisce. Un’azienda può costituire un fondo patrimoniale nominativo partendo da 3.000 euro. Lo stesso vale per un ente. Ma, appunto, la gamma dei fondi è ampia e aperta. La Fondazione è pronta a valutare ogni possibi- lità insieme a chi vuole donare. E ricordo che per ogni donazione, la Fondazione rilascia la ricevuta che consente una detrazione dalle tasse. Raccogliere fondi non è facile. E in Liguria forse è ancora più difficile. Noi liguri non abbiamo certo la fama di essere generosi e neppure quella di essere altruisti e filantropi. Ma la realtà è diversa dallo stereotipo e dal pregiudizio. Abbiamo constatato direttamente che anche nel Ponente ligure, terra certo non facoltosa, le persone generose e altruiste non mancano; anzi, se ne trovano più di quante si creda generalmente. Le porte private alle quali abbiamo bussato si sono aperte, quasi tutte. E quasi sempre, a chi abbiamo chiesto ci ha dato. Abbiamo bussato e continueremo a farlo, confortati anche dai primi risultati, e con la convinzione che donare fa bene, come recita lo slogan della Fondazione. Donare fa bene non solo a chi il dono lo riceve e donare fa bene non solo alla comunità; ma fa bene anche a chi dona. Abbiamo preferito il motto donare fa bene a donare è bello, perché è credibile che donare sia bello per alcuni, ma certo non per tutti. La generosità, l’altruismo, la solidarietà, la filantropia, sono doti. E sono virtù. Sono doti che si possono avere naturalmente, alla nascita, come la bellezza fisica, l’intelligenza, l’estro artistico. Ma sono anche virtù, qualità morali che si ottengono con impegno, pratica e costanza. La generosità, la solidarietà, la filantropia, quindi. sono doti naturali ma anche virtù perseguibili. Sono comunque fini nobili. Ecco perché donare fa bene anche a chi dona. Donare fa riscoprire il cuore, lo allarga, lo allena, lo irrobustisce. Il dono è un atto di volontà che fa prevalere il cuore sull’egoismo e sul calcolo. È un’azione di volontà perché comporta la perdita di qualcosa di nostro a favore di un altro. E più questo altro ci è lontano più il dono diventa impegnativo; anche se non sempre è così. Parafrasando il Vangelo, si potrebbe dire che è troppo facile essere buoni con i buoni, amare chi ci ama, essere generosi con chi è generoso con noi. Il dono vero è costoso, richiede uno sforzo, a volte un sacrificio. E’ vero che poi dà soddisfazione, ci fa sentire meglio e quin- UN ANNO DI BONTÀ di donare è bello; ma per chi non è generoso di natura donare è una decisione che può dare fastidio, e persino un po’ di sofferenza. Ma donare, appunto, è una virtù. Perciò, favorire la cultura della donazione è un compito e un obiettivo statutario delle fondazioni di comunità e noi lo sentiamo molto. Come siamo convinti dell’opportunità di favorire e sostenere il volontariato, che è un’altra espressione del dono e della volontà di aiutare il prossimo e la comunità. Per noi è una grande sfida contribuire alla diffusione della cultura della donazione e favorire il volontariato affinché possa crescere e rafforzarsi sempre di più: l’abbiamo detto subito, il giorno del battesimo della Fondazione, giusto un anno fa. Allora abbiamo anche promesso la nostra collaborazione con le altre Onlus, con le parrocchie, con la Caritas e con tutti quelli che si preoccupano di migliorare le condizioni di questa provincia e in particolare delle sue componenti più deboli. Noi miriamo a dare un contributo e a essere un attore di un processo virtuoso. Questa è la sfida della Fondazione e personalmente credo che possiamo vincerla. Naturalmente, per riuscire a coinvolgere la comunità nel nostro progetto, per contribuire a estendere e a consolidare la solidarietà, la Fondazione deve essere, innanzi tutto, credibile; deve dimostrare di meritare fiducia. Ritengo che per essere credibile e per meritare fiducia, la Fondazione debba non solo operare bene, sia nella raccolta sia nelle erogazioni; ma debba anche operare con la massima trasparenza e senza presunzione. Per quanto riguarda la trasparenza, il nostro impegno è assoluto. Renderemo conto di quanto fatto e del perché è stato fatto, di ogni centesimo di entrata e di ogni centesimo di uscite. All’inizio della primavera prossima verrà presentato il bilancio economico e sociale. Ma finora abbiamo sempre comunicato le nostre iniziative, i nostri stanziamenti e i nostri beneficiati. Li abbiamo riportati tutti, puntualmente, sul nostro sito web, dove restano costantemente visibili. Da febbraio, quando abbiamo incominciato, dopo aver ottenuto dalla Regione il riconoscimento della personalità giuridica e dall’Agenzia regionale delle entrate la qualifica di Onlus, abbiamo stanziato fino a oggi 130mila euro: 30mila euro per 38 per borse di studio a giovani bisognosi e meritevoli, 30mila euro per favorire l’affido familiare (la somma è stata destinata a tre Onlus locali, che sono l’Apf e il Centro di Aiuto alla Vita di Sanremo e il Cortile di Vallecrosia) Abbiamo stanziato 30mila euro per progetti di ripristino di uliveti abbandonati da parte di cooperative sociali, che impiegano soggetti svantaggiati, e abbiamo stanziato 20mila euro per famiglie e individui in gravi condizioni di disagio. (In seguito al bando di primo soccorso sociale abbiamo già aiutato una cinquantina di persone, a ognuna delle quali abbiamo dato 250 euro per far fronte alle esigenze più urgenti) Infine abbiamo stanziato 20mila euro per far passare un Natale migliore a 50 anziani soli e poveri. Proprio per questa ultima iniziativa, che è in corso e che si rifà alla Tredicesima per gli anziani lanciata ogni anno da Specchio dei Tempi della Stampa, la Fondazione chiede il sostegno diretto e diffuso della popolazione della Riviera dei Fiori. Chiediamo un contributo personale - non importa di quale entità - per aumentare il numero degli anziani poveri ai quali far passare un Natale un po’ più sereno. E’ la prima volta che lanciamo una sottoscrizione pubblica. Confidiamo che vada bene, così da stimolarci a promuovere operazioni analoghe. Intanto, comunque, il Consiglio di Amministrazione ha già deciso alcuni stanziamenti per il 2008. Ripeteremo il bando per le borse di studio e il bando per il primo soccorso sociale, sosterremo ancora l’affido familiare e il lavoro di individui svantaggiati; e daremo un contributo a famiglie numerose che sono in difficoltà economiche. Ma stiamo valutando anche altri pro- getti, finalizzati sempre al miglioramento delle condizioni della nostra provincia. Stiamo agendo con la consapevolezza dei nostri grandi limiti ma condividendo appieno un concetto di Karl Popper, il quale ha scritto: “Non permettere che i sogni di un mondo perfetto ti distolgano dalle rivendicazioni degli uomini che soffrono qui e ora. I nostri simili hanno diritto di essere aiutati: nessuna generazione deve essere sacrificata per il bene di quelle future, in vista di un ideale di felicità che può non realizzarsi mai”. Il grande filosofo austriaco ha consigliato: “Agisci per l’eliminazione dei mali concreti piuttosto che per realizzare dei beni astratti”. Ecco, credo che sia questa la missione della Fondazione della Riviera dei Fiori. Una missione che per essere compiuta, deve essere condivisa e sostenuta individualmente. E’ una responsabilità nostra, soggettiva, personale. Generalmente, in Italia, siamo più propensi a rivendicare diritti che a rispettare doveri; siamo abituati a chiedere o ad aspettare più che a dare o a fare. Invece, la Fondazione della Riviera dei Fiori si propone di fare e di dare, sperando, così, anche di avere, per fare e dare ancora di più. Un momento del convegno 31 RICORDO di Silvana Malvestiti Ricordo la piccola stazione, il treno che strideva sui binari, la locomotiva e il fumo del carbone; ero arrivata a Sanremo cittadina ridente e collinare bagnata dal mare. La mia nonna era lì sul piccolo marciapiede che mi aspettava col suo gonnellone lungo, lo scialle sulle spalle, i suoi capelli d’argento ben raccolti sulla nuca; un abbraccio forte e tanta gioia. Ci avviavamo verso casa, in alto nella città vecchia; si passava di vicolo in vicolo, carruggi belli, archi, piazzette e fontanelle: acqua fresca che sgorgava. Le donne se ne servivano anche per cucinare. Sono arrivata felice, tutto era lì... dal mio terrazzo era meraviglioso. Poter vedere da levante a ponente e sentire il profumo del basilico che la nonna aveva piantato in vecchie bacinelle; i glicini e i gerani abbellivano il tutto. Vedevo il porto col suo faro...il passare dei piroscafi; il mare era di un blu intenso. Tutto era bellissimo dopo il tramonto; sul mare le piccole luci delle lampare brillavano e il chiaro della luna le illuminava. Il cielo stellato ispirava i menestrelli...le serenate sotto le finestre. La nostra terra è ricca di olivi, limoni, mandarini, aranci, filari di viti che ornano le terrazze chiamate fasce, rette dai majei. Non possono mancare i profumi liguri, dalla sardenaira alla farinata, la torta verde ed il tipico pan e pumata. Orgoglio dei sanremesi è il turismo che offre tutto: alberghi, casinò spettacoli, mostre, e la bellissima Villa Nobel che ha sempre ospitato personaggi importanti, e il parco di Villa Ormond. Sanremo era lì, bella con le sue chiese dominate dal santuario di Nostra Signora della Costa, i suoi giardini, le alte palme e le aiuole con i fiori e i colori, la mimosa e la ginestra, cuscino di bouganvillee, rose e garofani di tutte le specie. Impossibile tacere sulla primavera ghirlandata: Imperatrice sulla passeggiata. Tutti l’abbiamo immortalata nelle macchine fotografiche. Anche nelle giornate più cupe. Sanremo, tu sei sempre la primavera 32