INCONTRI
ISTITUZIONALI
Alcune istantanee della più recente
partecipazione del Presidente Gianni
Giuliano a momenti della vita pubblica
Il Presidente Giuliano incontra Sua Santità Benedetto XVI
Un momento della festa per la nomina di Claudio Scajola
Ministro per lo Sviluppo Economico
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Editoriale
di Gianni Giuliano
BENTORNATO, MINISTRO
Il Governo italiano parla anche imperiese: è con grande soddisfazione che ho accolto la nomina a ministro di Claudio
Scajola, persona che ricopre un ruolo di primo piano nel nuovo
esecutivo.
Il ritorno di Scajola al Governo infonde rinnovato entusiasmo nell’affrontare questo scorcio del mandato di Presidente.
Sono convinto che anche il nostro territorio potrà beneficiare
di questa situazione, proprio in un momento particolarmente
delicato per l’economia e per le infrastrutture dell’estremo
Ponente ligure.
La speranza è che Roma non sia sorda alle richiesta di questa provincia di confine. La nuova ferrovia in costruzione, lo
smaltimento dei rifiuti, la riorganizzazione del sistema-turismo sono solo alcuni dei temi per i quali la Provincia ha un
ruolo ben preciso ed ha bisogno di interlocutori e di sostegni
forti, per ambire a un futuro fatto di sviluppo e di una migliore qualità della vita.
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VITTORIO LUPI,
DA CERIANA
A VESCOVO DI SAVONA
La cerimonia dell’ordinazione
nel resoconto apparso
sul quotidiano “Il Secolo XIX”
di Natalino Famà
Quasi quattromila fedeli hanno fatto
da cornice alla solenne cerimonia che la
Diocesi sanremese ha organizzato sul
plateatico del mercato dei fiori di Valle
Armea per l’ordinazione di Vittorio
Lupi, originario di Ceriana, a Vescovo
di Savona-Noli. Le prime file occupate
da sindaci, parlamentari, amministratori
delle due province, hanno fatto da breccia alla marea di fedeli in maggioranza
savonesi, giunti a Sanremo con un dozzina di pullman e centinaia d’ auto. Sono
stati accolti da una scenografia sobria,
ma solenne, nella grande sala trasformata in un tempio. Sull’architrave dell’altare, sopraelevato con una decina di scalini, una scritta in latino «Gressus Meo
Dirige», espressione voluta proprio da
monsignor Lupi, una preghiera rivolta a
Dio: «Dirigi i miei passi». Bene illustra
i timori che il nuovo vescovo non ha
potuto nascondere ai savonesi, un incarico di cui sente l’importanza.
Ai lati della platea, composta da 3200
posti a sedere e altre centinaia in piedi,
sono stati esibiti a decine i gonfaloni
comunali, delle confraternite, degli
scout. A destra, rispetto all’altare, sono
stati allestiti due confessionali, a sinistra
anche uno spazio adibito a sacrestia.
Sull’altare, un semplice tempio composto da quattro colonne, ha fatto bella
mostra un imponente Crocefisso di ben
130 chilogrammi. E’ stato trasportato a
bordo di un autocarro dalla
Confraternita di Nostra Signora della
Neve e San Nicolò di Albisola
Superiore. Discreto lo spiegamento di
forze dell’ordine, composto soprattutto
da agenti in borghese.
La cerimonia è iniziata alle quattro e
mezzo quando ben 200 sacerdoti e 18
vescovi provenienti da tutta la Liguria e
anche dalla Costa Azzurra hanno fatto
da preludio in corteo a monsignor
Vittorio Lupi. Il termometro segnava
dodici gradi, ma il calore degli applausi,
le strette di mano, le carezze rivolte
dalla folla al passaggio, hanno certamente reso più caldo l’ambiente.
Accompagnati dai canti liturgici scritti
dal maestro Davide Tepasso e da alcuni
brani del repertorio gregoriano, il cardinale Bagnasco e i diciotto vescovi coofficianti, hanno fatto il loro ingresso
sull’altare. Poi ha preso avvio la funzione religiosa, presieduta dal cardinale,
con a fianco il vescovo Alberto Maria
Careggio e monsignor Giacomo
Barabino.
Vittorio Lupi, commosso, ha seguito
la solenne cerimonia che ha toccato il
culmine quando il cardinale di Genova
ha dato inizio al rito dell’ordinazione
con l’imposizione delle mani sul capo,
per poi proseguire con la consegna dell’anello, della mitra vescovile e infine
del pastorale. A fatica i fedeli sono riusciti a trattenersi da un nuovo applauso,
che invece è esploso quando, ordinazione ricevuta, monsignor Lupi ha salutato
nuovamente la folla. La celebrazione si
è conclusa alle 19 circa. I fedeli giunti
da Savona hanno dovuto affrontare una
lunga coda al casello autostradale di
Arma.
Le autorità presenti in prima fila all’ordinazione del nuovo Vescovo
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UN UOMO
SEMPLICE MA CORAGGIOSO
«Devo ringraziare il Papa che mi ha
affidato un incarico tanto prezioso
quanto importante, quindi Maria che mi
ha acceso la luce e che mi ha condotto
sino a Savona sotto lo sguardo attento
della Misericordia, che a Savona ha un
suo Santuario. Ora mi attende una chiesa gloriosa, ricca di Santi e di Papi. In
questi giorni ho ricevuto tante lettere da
Savona, di sacerdoti e fedeli. Prima
ancora di conoscerli ho capito che in
loro c’è una grande attesa. Sono gratificato per gli attestati di stima e gratitudine, ma al tempo stesso sono anche preoccupato. Il compito che mi aspetta è
difficile: non sarò all’altezza. Maria
però mi donerà la forza di affrontare
serenamente il futuro. Verrò tra voi con
serenità e semplicità. A Savona arriverà
anche il Papa. Sarà per noi un ottimo
inizio, motivo di grande gioia ricevere il
vicario di Cristo nella nostra Diocesi».
Sono state queste le parole rivolte ai
fedeli, oltre quelle necessarie per il protocollo. Parole che hanno fatto esplodere come in un collettivo “Alleluia” gli
applausi della platea.
«Non ci aspettavamo una persona così
semplice, modesta, ma anche così
coraggiosa - ha subito commentato
Virginia Romualdo, una delle tante
fedeli giunte dalla Valbormida Contiamo tanto sul nostro vescovo, c’è
bisogno di riscoprire i veri valori».
La stessa espressione l’ha usata anche
un politico, il presidente dell’amministrazione provinciale, Marco Bertolotto,
tra le tante autorità presenti: « Sono in
un buon rapporto di amicizia con monsignor Vittorio Lupi, lascerà un segno
molto positivo a Savona, ne sono convinto. Savona ne ha bisogno per tanti
motivi, si trova in un momento di transizione economica e sociale.
Una figura spirituale ci può indicare la
direzione». Forti anche gli incitamenti e
le aspettative del cardinale Angelo
Bagnasco: «Carissimo don Vittorio la
Divina Provvidenza ha disposto così.
Pensiamo che la trepidazione del tuo
animo non sia piccola.
Ma quando la responsabilità non è cercata e desiderata, si deve stare in pace,
non temere».
Il Vescovo Lupi
Un momento della cerimonia: l’imposizione delle mani
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I PIÙ FELICI
D’ITALIA
Riportiamo un articolo apparso
sul Secolo XIX
di Giorgio Bracco
I più felici d’Italia? Udite, udite: sono gli imperiesi.
Proprio così. Qualcuno potrà dissentire, altri potranno
prendere poco sul serio questa affermazione, ma, se a
dirlo è il prestigioso quotidiano economico “Il Sole-24
Ore”, curatore della tradizionale e ormai consueta
indagine statistica sulla “Qualità della vita - Le città
ideali” e, per la prima volta quest’anno, in collaborazione con l’istituto demoscopico IPR-Marketing del
sondaggio popolare d’opinione sui sentimenti e sui
giudizi personali dei cittadini che vivono sul territorio,
forse le cose cambiano. Proprio perché, in quest’ultimo caso, il primato non arriva da freddi parametri o
indicatori matematici ma dagli stessi imperiesi (600
residenti maggiorenni che hanno risposto a 24 domande precise su come percepiscono il territorio dove
vivono e lavorano).
Evidentemente, pur alle prese con mille problemi, gli
stessi che angustiano magari milanesi, romani e palermitani, gli imperiesi pensano di vivere bene, sicuramente meglio che altrove. Che in provincia, rispetto
alle grandi città, si viva in un ambiente più a misura
d’uomo era anche risaputo. Ma che, in una zona come
la Riviera dove soprattutto le occasioni di lavoro non
sono poi così tante e la stessa pagella ecologicoambientale non sia del tutto rassicurante, la dice lunga
su quanto - spesso e volentieri - si sbagli a pensare che
soltanto abbandonando il ponente ligure si avrà la possibilità di vivere meglio e di sognare in grande.
Tra i meno sorpresi del clamoroso exploit rivierasco
(dietro Imperia si classificano Forlì, Treviso, Trento)
c’è il presidente della Provincia. «Il risultato non può
che riempirmi di grande soddisfazione - conferma
Giuliano - certo, non è facile spiegare che cosa sia la
felicità a cui fa riferimento la classifica. Mi pare,
comunque, di capire che questo speciale primato riveli da parte dei cittadini il loro attaccamento al territorio e la loro fiducia nel futuro. È un segnale che mi
conforta e che mi stimola ulteriormente alla guida dell’amministrazione di questa provincia per proseguire
l’attività che abbiamo svolto in questi anni. E se la
percezione della felicità da parte degli imperiesi è
quella più alta in tutta Italia, forse vuol anche dire che
il nostro lavoro è stato apprezzato».
Di certo, invece, il lavoro e i compiti svolti (o non
svolti) da parlamentari, politici e amministratori imperiesi, nulla hanno a che fare con un altro primato positivo, il secondo e ultimo, inserito nel dossier del
“Sole” sulla vivibilità nelle province italiane. Stiamo
parlando del clima. Che, nella Riviera dei Fiori è risultato essere, dati e statistiche alla mano, il più gradevole della Penisola. Quello, per intenderci, dove l’estate
non è troppo calda e l’inverno troppo freddo.
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Detto ciò, non si può non registrare che - a fronte di due
primati assoluti - la provincia di Imperia non riesce
comunque a risalire la china nella classifica completa e
generale sulle “Città Ideali”. Cinquantunesima era lo
scorso anno e cinquantunesima resta nel 2007.
Un piazzamento a metà del guado, dietro però sia
Genova che Savona, al pari dei cugini spezzini, loro
retrocessi di ben dodici posizioni in soli dodici mesi.
Tornando all’“indagine sulla felicità percepita”, che ha
visto Imperia primeggiare alla grande, il direttore
dell’IPR-Marketing, Antonio Noto, è chiarissimo nel
suo commento pubblicato ieri sul ”Sole”.
«I giudizi espressi dai cittadini che hanno partecipato al
sondaggio (svolto parte in via telefonica e parte in via
telematica tra il 3 settembre e il 3 dicembre scorsi, ndr)
- conferma Noto - non hanno un valore politico a favore o contro una particolare amministrazione, ma rappresentano esclusivamente i bisogni e le attese rispetto
ai problemi presenti sul territorio dove si vive».
Come ogni indagine-sondaggio che si rispetti, comunque, anche quella del “Sole-24 Ore” presenta - per ogni
provincia - luci e ombre.
Capita così che, se è vero che gli imperiesi saranno
anche i più contenti d’Italia e quelli con il clima migliore, è altrettanto vero che la percentuale dei minori
denunciati è tra le più alte del Paese e che il rischio di
essere scippati o borseggiati per strada è superiore a
città come Palermo e Reggio Calabria.
Non c’è da rallegrarsi neppure per i furti in alloggio:
273 denunciati ogni 100 mila abitanti. Altri due punti
neri, la pagella ecologica stilata da Legambiente
(84esimi su 103) e l’emigrazione ospedaliera: 13
imperiesi su 100 optano o si avvalgono di una struttura sanitaria ubicata fuori provincia.
Il punto sulla situazione,
dal Settore pianificazione
e difesa del territorio
IL PANORAMA DEI LAVORI
LUNGO TUTTI
I TORRENTI
di Franco Solerio
Il Settore Pianificazione e Difesa del
Territorio, nell’ambito delle proprie
competenze in materia di difesa del
suolo, provvede principalmente alla
sistemazione ed alla regolazione dei
corsi d’acqua del territorio provinciale
con opere finalizzate alla moderazione
delle portate di piena ed al loro contenimento negli alvei torrentizi senza esondazioni sulle aree limitrofe.
Per il conseguimento delle succitate
finalità il settore svolge opportune azioni di carattere conoscitivo, di programmazione e di progettazione e realizzazione degli interventi stessi. Pertanto si
rappresenta nel seguito il quadro generale degli interventi in corso di esecuzione e/o in previsione.
Fiume Roja: eseguita scogliera in
massi calcarei naturali per il consolidamento della scarpata fluviale in sponda
destra, presso la frazione Varase del
comune di Ventimiglia; è in corso di
ricostruzione un muro, sempre sulla
sponda destra, nel tratto d’alveo in località S. Rocco, presso l’abitato della frazione Bevera di Ventimiglia; la lunghezza complessiva delle citate protezioni
spondali è prevista in circa 500 metri; il
completamento dei lavori è previsto
entro il corrente anno.
Torrente Nervia: l’intervento prevede il consolidamento e l’adeguamento
delle difese arginali, sia in sponda destra
che in sponda sinistra, per un tratto di
circa 400 metri a monte del ponte ferroviario, nei comuni di Camporosso e
Ventimiglia; i lavori sono in corso di
esecuzione e l’ultimazione è prevista
entro il secondo trimestre del 2008.
Torrente Nervia: risagomatura dell’alveo in località Lovaira del comune di
Camporosso, stante il notevole accumulo di materiale alluvionale che risulta di
ostacolo al regolare deflusso delle
piene; progetto in corso di redazione; la
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IL PANORAMA DEI LAVORI
LUNGO TUTTI
I TORRENTI
consegna dei lavori è prevista entro il
mese maggio.
Torrente Nervia: i lavori di manutenzione straordinaria di opere idrauliche di
terza categoria sul corso d’acqua in
località Bigauda e Cian de Ca’ che
hanno previsto il ripristino ed il consolidamento di scogliere in massi naturali;
lavori ultimati.
Torrente Vallecrosia: in corso la conferenza dei servizi per l’approvazione
del progetto definitivo nel tratto d’alveo
all’altezza di Vallecrosia Alta, ai fini
dell’adeguamento della sezione idraulica per ulteriori 400 ml circa; la consegna
dei lavori è prevista entro il 2008.
Torrente Vallecrosia: la Giunta
Regionale ha concesso un contributo di
E 2.520.000,00 finalizzato alla messa in
sicurezza delle aree a maggior criticità
del corso d’acqua site nei comuni di
Vallecrosia, San Biagio della Cima e
Soldano in attuazione del piano di bacino; di prossimo avvio le procedure di
legge per l’affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva.
Torrente Vallerosia: completamento
delle opere arginali in sponda sinistra
immediatamente a monte di Via Angeli
Custodi e realizzazione argini in corrispondenza dell’ex ponte demolito dagli
eventi di piena dell’autunno 2006, in
comune di Vallecrosia; in corso le procedure di appalto, la consegna dei lavori è prevista entro il mese di marzo.
Torrente Vallecrosia: rifacimento
tratto di copertura in corrispondenza
dell’attraversamento della via Aurelia
con demolizione del vecchio ponte a due
campate esistente e della pila centrale
presente immediatamente a valle, in
comune Vallecrosia, progettazione di
prossima redazione.
Torrente Borghetto: concluse le procedure per l’affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva, a tecnici
esterni all’Amministrazione, dell’adeguamento della sezione idraulica
mediante canale scolmatore in comune
8
di Bordighera.
Rio Rubino: risulta completato l’adeguamento della sezione idraulica nel
tratto a valle della vecchia linea ferroviaria fino alla foce a mare, in comune
di Sanremo;
Torrente Armea: l’intervento prevede il completamento della difesa spondale destra nel tratto compreso tra il
viadotto dell’Aurelia bis e la copertura
del mercato dei fiori, in comune di
Sanremo; lavori in corso di esecuzione,
l’ultimazione dei lavori è prevista entro
il mese marzo.
Rio Giarello: i lavori di adeguamento
della sezione idraulica nel tratto compreso tra la Via Aurelia e la foce in
comune di Riva Ligure sono in corso di
esecuzione, l’ultimazione è prevista
entro l’anno.
Rio Aregai: in corso di progettazione
un intervento di manutenzione straordinaria su un limitato tratto di protezione
spondale del corso d’acqua in comune di
Santo Stefano al Mare.
Torrente Argentina: eseguito il ripristino della scogliera in sponda sinistra a
monte del ponte romanico, danneggiata
IL PANORAMA DEI LAVORI
LUNGO TUTTI
I TORRENTI
9
IL PANORAMA DEI LAVORI
LUNGO TUTTI
I TORRENTI
nel corso degli eventi alluvionali del
dicembre 2006.
Torrente Prino: i lavori di adeguamento della sezione idraulica del torrente Prino fino alla zona sottostante il viadotto autostradale, a completamento del
tratto già realizzato a valle a cura di questa Provincia, sono stati consegnati nel
mese di maggio scorso
Torrente Prino: l’intervento di
restauro e manutenzione straordinaria
del ponte medievale di S. Martino a
Clavi di Torrazza, in comune di Imperia
è in via di ultimazione
Torrente Caramagna: risultano in
corso di avanzata esecuzione i lavori per
l’adeguamento della sezione idraulica del
tratto terminale del corso d’acqua: tratto
focivo quasi completato, tratto “Ponte
Solerzia - Ponte di Pietra” in corso di esecuzione, canale scolmatore del rio
Artallo lungo Via Martiri della Libertà,
completamente realizzato; l’ultimazione
dei lavori è prevista entro il 2008.
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Rio Baitè: le opere di sistemazione
idraulica nel tratto d’alveo a monte della
nuova sede del comando dei vigili del
fuoco di Imperia risultano ultimate.
Torrente Impero: i lavori di sistemazione idraulica a protezione delle aree
produttive e della Statale 28 in Comune
di Pontedassio sono stati ultimati.
Torrente Impero: risulta in corso di
redazione il progetto esecutivo, a cura di
tecnici esterni all’Amministrazione, dei
lavori di restauro e risanamento statico e
conservativo del ponte romanico in
località S. Lazzaro in comune di
Borgomaro.
Torrenti Ambito 7 Dianese: è in
corso la procedura della conferenza dei
servizi per l’approvazione del progetto
definitivo delle opere volte alla mitigazione del rischio del tratto terminale dei
Rii Gorleri e Varcavello, in comune di
Diano Marina - consistenti nella realizzazione di un canale scolmatore dei citati rii.
Un “Interreg” transfrontaliero
con Nizza e Cuneo
Si è svolto a Cuneo, con l’organizzazione di un
workshop internazionale, il Progetto Interreg III A
denominato “Rives – Protezione del Territorio
Transfrontaliero dai Rischi Naturali”. Il progetto, iniziato nel 2003, ha visto coinvolti la Provincia di
Cuneo, quale capofila, la Provincia di Imperia
(Assessorato alla Protezione Civile) e l’Università di
Genova – DICAT (Dipartimento di Ingegneria delle
Costruzioni, dell’Ambiente e del Territorio) e CIMA
(Centro di Ricerca Interuniversitario in Monitoraggio
Ambientale), in qualità di partner italiani, il BRGM
(Service Géologique Règionale Provence – Alpes –
Cote d’Azur) e il CSTB ( Centre Scientifique et
Technique du Batiment), in qualità di partner francesi.
Scopo di tale lavoro è stato quello di intraprendere
azioni condivise con gli Enti territoriali competenti a
livello transfrontaliero per:
confrontare ed integrare i sistemi e le strutture di
protezione civile italiani e francesi;
analizzare i rischi naturali e la loro integrazione in
una pianificazione sostenibile;
sviluppare strumenti per la definizione di strategie
per la prevenzione e la mitigazione del rischio, nonché
per la gestione dell’emergenza.
Alle azioni di carattere tecnico-scientifico ha fatto
seguito un’esercitazione internazionale di protezione
civile presso il confine italo-francese del Colle della
Maddalena, mediante l’utilizzo di sistemi satellitari di
comunicazione.
La scelta dei quattro ambiti territoriali coinvolti,
Provincia di Cuneo, Provincia di Imperia,
Dipartimento delle Alpes de Haute Provence e
Dipartimento delle Alpes Maritimes, nasce dall’esigenza di omogeneizzare le attività di pianificazione,
prevenzione e soccorso in territori geomorfologicamente e orograficamente simili, i cui confini politici e
PROTEGGERE
IL TERRITORIO
DAI RISCHI NATURALI
amministrativi non costituiscono un impedimento fisico alla propagazione delle calamità naturali.
La Provincia di Imperia in questo progetto ha portato
la sua esperienza di pianificazione in materia di protezione civile, nonché l’esperienza maturata con la
Prefettura di Imperia per la realizzazione di una Sala
Operativa Comune sotto il coordinamento di quest’ultima, sulla base di quanto indicato nella normativa
regionale ligure, confrontandosi con l’esperienza della
Provincia di Cuneo e la normativa regionale del
Piemonte che, al contrario, prevede procedure e ripartizione delle competenze diverse.
Si è altresì operato uno scambio territoriale di dati
transfrontalieri e si è tentato di omogeneizzare la simbologia cartografica dei dati stessi al fine di condividere un linguaggio comune che permetta, in un prossimo
futuro, una maggiore facilità di operare in sinergia
durante l’emergenza.
Un altro punto fondamentale del progetto è consistito nell’analisi e nel confronto tra la pianificazione urbanistica francese e quella italiana, nonché il diverso rapporto gerarchico che esiste nei due stati tra la pianificazione urbanistica e quella di protezione civile, intendendo in tal senso come le due pianificazioni si integrano per definire modelli e azioni di prevenzione strutturale che tendano a mitigare i rischi territoriali incombenti su quel dato territorio.
Ovviamente il progetto Rives non è un punto di arrivo per la pianificazione transfrontaliera del rischio,
bensì il punto di partenza su cui ricercare nuove convergenze che sviluppino il confronto tra normative e
realtà amministrative diverse, per cercare in futuro di
armonizzare i modelli di intervento operativi sui territori di confine e garantire alle comunità ivi residenti un
soccorso pubblico efficiente, collaudato, pianificato
con un linguaggio comune.
11
IL BOOM
DEI CAPRIOLI
di Giovanni Ballestra
L’Amministrazione provinciale di
Imperia iniziò, alcuni anno fa, un programma di immissione di caprioli in
alcune zone del nostro territorio. A
pochi anni da questa iniziativa possiamo tranquillamente affermare che questa specie ha registrato una diffusione
sul territorio che va al di là delle più
rosee previsioni. Dai censimenti effettuati, dai sopralluoghi compiuti dal personale dell’Amministrazione, e dalle
informazioni assunte si desume una
pressoché totale presenza di questo
meraviglioso ungulato su tutto il territorio, naturalmente con differenti densità
numeriche. Un risultato veramente
importante, per cui è doveroso ringraziare tutti coloro che hanno creduto in
questa iniziativa, in primis l’assessore
di allora, Paolo Ceppi.
Ora siamo giunti al momento di iniziare un percorso gestionale che inizi a
prevedere anche il prelievo venatorio, al
fine di prevenire tutto quello che è accaduto in altre province liguri, evitare di
raggiungere situazioni di emergenza per
quanto riguarda danni all’agricoltura ed
incidenti stradali, senza dimenticare la
necessità di prelievo finalizzato ad
12
abbattimento di capi malati o troppo
vecchi. Ho la consapevolezza che questa
iniziativa incontrerà non poche resistenze ideologiche, ma ritengo che con tutti
gli sforzi necessari, con la convocazione
di tavoli concertativi con associazioni
venatorie ed ambientaliste, alla fine si
arriverà ad un risultato condiviso.
Come previsto dalle leggi nazionali e
regionali, la quota di prelievo dovrà
essere valutata ed approvata dall’Istituto
nazionale della fauna selvatica, e gli
abbattimenti effettuati da selecontrollori
accompagnati da guardie provinciali che
grazie alla loro specializzazione in questo tipo di caccia (ottenuta grazie alla
frequenza di un corso e all’ esperienza
acquisita sul terreno) riescono ad individuare e riconoscere gli animali da abbattere come previsto dai piani di prelievo.
Nella certezza di raggiungere questo
obiettivo che moltissima parte del
mondo venatorio sta aspettando da
tempo, il mio auspicio è di trovare la
giusta collaborazione con tutte le associazioni, al fine di poter intraprendere e
concludere in modo equilibrato e corretto tutte le delicate fasi preliminari necessarie.
CACCIA AL CINGHIALE,
OBIETTIVO RAGGIUNTO
Nello scorso numero della rivista avevo
scritto un articolo nel quale motivavo le
scelte adottate dall’Amministrazione provinciale in materia di caccia al cinghiale,
le quali avevano causato qualche polemica sia nel mondo venatorio che in quello
agricolo. Devo dire che a quattro mesi
dall’approvazione di quella scelta
l’Amministrazione provinciale può veramente essere soddisfatta dei risultati ottenuti e degli obiettivi raggiunti, con piena
soddisfazione di tutti, anche dei più critici. Giunti dunque al termine dell’attività
venatoria e come buona norma vuole,
penso sia doveroso e corretto fare un consuntivo per poter poi più correttamente
impostare il lavoro per il prossimo anno.
Da una prima lettura emerge il numero
eccezionale degli abbattimenti, che quest’anno hanno raggiunto punte di eccellenza anche al di sopra delle previsioni
dell’assessorato che, vista l’eccezionalità
dei danni registrati alle colture agricole
aveva previsto l’aumento del contingente
abbattibile, portandolo da 3400 a 3650
capi. Altro provvedimento, finalizzato ad
ottenere un maggior numero di abbattimenti, è stato lo slittamento dell’apertura
della caccia al cinghiale.
Come premesso, i dati registrati segnalano un incremento di abbattimenti veramente notevole, basti pensare che al 31
gennaio 2008 si è registrato un aumento
di ben 706 capi rispetto alla stagione precedente. In termini percentuali + 40 % nel
comprensorio alpino e + 23 % nell’ambi-
to territoriale che comprende la zona
costiera. In termini assoluti, a livello provinciale si è passati da un prelievo di 2848
capi nel 2006 ai 3554 di quest’anno. Tale
risultato, a mio modesto parare, è stato
ottenuto grazie a tre fattori fondamentali
che sono da individuare:
1) nell’aumento della popolazione del
suide che nell’anno 2007 ha fatto registrare un incremento demografico veramente
eccezionale;
2) nella migliore organizzazione delle
squadre operanti sul territorio che sempre
di più stanno praticando la forma di caccia congiunta con risultati sempre più
importanti;
3) nello slittamento della stagione venatoria che, permettendo di operare in condizioni climatiche migliori per l’esercizio
di questa specialità di caccia, ha permesso
di ottenere migliori prestazioni da parte
degli ausiliari.
Sulla scorta di questo esito ritengo che
anche il mondo agricolo non può che
accogliere con favore i risultati ottenuti,
poiché il cinghiale, soprattutto nel 2007,
ha creato gravissimi disagi agli operatori
del settore.
Sarà mia premura, a stagione venatoria
terminata, programmare e promuovere un
tavolo di discussione tra associazioni
venatorie, associazioni agricole ed
Amministrazione provinciale, al fine di
valutare e programmare in modo condiviso la prossima stagione venatoria.
G. B.
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PESCA: STAGIONE
CON OTTIME PROSPETTIVE
Quest’anno la stagione della pesca sarà
sicuramente molto più interessante,
divertente e produttiva rispetto a quelle
degli ultimi anni. Il fattore determinante
per ottenere una buona gestione dei
nostri fiumi e torrenti è la presenza in
abbondanza dell’elemento acqua, che in
questi ultimi tempi grazie alle copiose
piogge e ad abbondanti nevicate fa sicuramente ben sperare.
L’Amministrazione provinciale, anche
grazie alla collaborazione della FIPSAS,
cui va un sincero ringraziamento, ha
previsto un ambizioso programma di
immissioni di uova e novellame che,
sono certo, dal punto di vista qualitativo
non teme confronti con precedenti esperienze.
Contemporaneamente proseguono le
immissioni di pesce adulto “pronta
pesca”, in misura pari a quella espressa
nell’ultima stagione.
Ciò è stato possibile in quanto da parte
dell’Assessorato e della Commissione
competente è emersa una forte volontà
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ad investire in materiale di immissione
di qualità e il più possibile rispondente
ai ceppi originari dei nostri torrenti. Mi
riferisco in particolare alla trota fario di
ceppo mediterraneo.
Grazie al patrimonio conoscitivo in materia del presidente provinciale della FIPSAS, Luigi Stuani, l’Amministrazione
provinciale quest’anno immetterà nelle
acque libere di categoria A esclusivamente materiale di ceppo mediterraneo
in grado di autoriprodursi, naturalmente
se le condizioni ambientali lo consentiranno.
Nella speranza che tale sforzo venga
apprezzato e rispettato da tutti i pescatori della nostra provincia, e con l’augurio
che anche quest’anno, come quello scorso, il numero dei giovani pescatori
aumenti avvicinando così le nuove leve
ad una realtà sana ed a contatto con la
natura in ambienti e paesaggi ricchi di
fascino capaci di creare emozioni uniche, auguro a tutti una eccezionale stagione di pesca.
A cura del Settore
Programmazione
e Progetti Comunitari
UN ASSE
IMPERIA NIZZA
PER FAVORIRE L’IMPIEGO
La Provincia di Imperia è ente capofila del progetto “LA RIVIERA Sperimentazione dell’armonizzazione e
validazione di un sistema transfrontaliero comune per l’impiego”.
Il progetto è finanziato attraverso il
PIC ALCOTRA – Interreg III 20002006 – Misura 2.5.
I partners sono il GIP FIPAN CAFOC
del Rettorato di Nizza (Groupement
d’Interet Public pour la Formation et
l’Insertion
Professionnelles
de
l’Académie de Nice) e l’A.F.P.A. di
Nizza (Association pour la Formation
Professionnelle des Adultes).
Il progetto ha l’obiettivo di migliorare
la collaborazione transfrontaliera del
Dipartimento delle Alpi Marittime e
della Provincia di Imperia nel campo del
lavoro, per favorire l’impiego e la carriera dei cittadini-utenti dei due territori.
Ha inoltre l’obiettivo di creare un sistema unico dei servizi per l’impiego, da
utilizzare nelle province transfrontaliere, superando le differenze e le diverse
legislazioni delle due realtà geografiche.
Gli scopi del progetto sono così riassunti:
• armonizzazione delle procedure e
dei metodi di realizzazione di alcuni servizi prestati nei centri per l’impiego nei
due territori transfrontalieri, che sono
stati individuati nell’informazione,
orientamento e accoglienza; all’analisi e
comparazione di tali attività seguirà la
formazione degli operatori ed i formatori sui diversi servizi, in modo da favorire l’acquisizione delle procedure e la
conoscenza e padronanza dei nuovi strumenti;
• realizzazione di un “Portfolio” e di
un
“@portfolio”
transfrontalieri
mediante l’analisi dei differenti tipi di
Portfolio e di @-Portfolio utilizzati nelle
due zone di confine dai vari servizi per
l’impiego e dagli organismi educativi e
formativi; tali strumenti costituiranno
l’ossatura delle notizie (dossiers), delle
esperienze e delle certificazioni di ogni
cittadino transfrontaliero, in modo da
favorire la gestione dell’impiego e della
carriera professionale degli individui
così come la competitività delle imprese
dei due territori;
• realizzazione di un modello per la
riconoscenza e la attestazione delle
capacità e delle competenze, che faciliterà i lavoratori e le imprese transfrontalieri nell’ambito del mercato del lavoro,
incentivando ed agevolando, mediante
l’utilizzazione di strumenti analoghi, gli
scambi fra le due province;
• elaborazione di una “Carta di
Qualità” dei Servizi che sono erogati
nella gestione dell’impiego e della carriera dei cittadini transfrontalieri, attraverso lo studio delle procedure dei servizi che saranno oggetto di armonizzazione;
• organizzazione di corsi sia in presenziale che a distanza aventi ad oggetto sia
i prodotti sopra illustrati sia le lingue –
italiana e francese – per ridurre le
distanze e agevolare gli spostamenti
lavorativi;
• creazione di una Comunità Virtuale
sul Web nelle due lingue, italiana e francese, per consentire uno scambio continuo di informazioni in merito alle attività del progetto.
Il progetto è stato presentato con un
convegno di diffusione, organizzato nel
luglio
2006
presso
il
Forte
dell’Annunziata a Ventimiglia. Nel
corso dell’evento sono stati illustrati ai
presenti i primi lavori svolti, le cui versioni finali saranno disponibili sul sito
Internet dedicato alle attività progettuali. Si suddivide in nove tavoli di lavoro,
costituiti da soggetti di entrambe le due
nazioni, diretti alla concretizzazione
delle finalità descritte.
Nel corso delle riunioni, che si sono
tenute sia in Francia, a Nizza, sia in
Italia, ad Imperia, tali
gruppi hanno infatti elaborato i documenti necessari per l’armonizzazione
dei servizi per l’impiego
ed
i
modelli
del
“Portfolio” e dell”@portfolio” transfrontalieri e
dell’”attestazione delle
competenze”.
Di tali prodotti ha avuto
inizio la sperimentazione,
attività indispensabile sia
perchè consentirà di verificarne i contenuti e
apportarvi le modifiche
che si riterranno necessarie, sia perché farà conoscere ed utilizzare i suddetti strumenti cominciandone la diffusione. Il
progetto prevede infatti il
coinvolgimento di molti
soggetti, come per esempio istituti scolastici, studenti, persone occupate e
disoccupate, forze sociali.
Gli strumenti realizzati
nel suo ambito possono
avere un gran numero di
utilizzatori in quanto rappresentano un importante
ausilio nella costruzione
del percorso formativo e
nella ricerca attiva di un
impiego, in particolar
modo in un’ottica di
scambi transfrontalieri.
Considerati il successo
e l’interesse dimostrati al
progetto, la Provincia di
Imperia ha intenzione di
presentare nella programmazione 2007-2013 un
progetto singolo al fine di
proseguire le attività de
“La Riviera n. 183”
amplificandone i risultati
ed implementando gli
scambi ed i rapporti fra le
due Province transfrontaliere.
15
A SCUOLA
PER SPIEGARE
COME SI “RIFIUTA”
L’attività del Centro educazione
ambientale nell’anno 2007
di Alberto Bellotti
Nel mese di dicembre 2007 si sono
conclusi due interessanti progetti di educazione ambientale nelle scuole promossi dal nostro Centro Provinciale,
facente capo al Settore Tutela
dell’Ambiente-Politiche EnergeticheProtezione Civile, finanziati con i fondi
regionali del Sistema Ligure di
Educazione Ambientale. Entrambi i progetti sono stati curati dal Dottore in
Scienze Ambientali Andrea Montalto, a
seguito di specifico incarico professio-
16
nale, in collaborazione e sotto il coordinamento dell’Assessorato all’Ambiente.
Il primo progetto ha riguardato un programma di lezioni organizzate presso la
scuola media e la scuola elementare di
Ospedaletti, al fine di sensibilizzare i
ragazzi alla pratica della raccolta differenziata dei rifiuti. In particolare sono
stati programmati, in collaborazione con
gli insegnanti, 10 incontri della durata di
due ore ciascuno dedicati al tema della
gestione dei rifiuti, ponendo risalto alla
fase post-conferimento. E’ stato, inoltre,
stampato e consegnato in un’apposita
assemblea plenaria degli studenti un
pieghevole a colori esplicativo della raccolta differenziata, con una mappa cittadina riportante tutti i punti in cui si trovano i contenitori finalizzati alla stessa e
i centri specifici di raccolta di materiali
pericolosi ed ingombranti. Il pieghevole
sarà altresì distribuito a tutti i cittadini di
Ospedaletti nei primi mesi dell’anno
2008.
Con il secondo progetto si è, invece,
affrontato nei vari istituti scolastici delle
scuole medie della provincia di Imperia
l’importante tema del risparmio energetico, in collaborazione con gli insegnanti. L’attività ha mirato a far crescere nei
ragazzi conoscenze specifiche a riguardo dell’attuale situazione energetica
mondiale con particolare attenzione a
quella italiana. Si sono realizzati incontri diretti sotto forma di assemblea
discussa e partecipata nei quali i ragazzi
hanno ricevuto informazioni teoriche e
pratiche su come migliorare la propria
impronta energetica in ambiente sia scolastico sia domestico.
Sono stati valutati in maniera scientifica alcuni argomenti, come le fonti
energetiche rinnovabili e non; i principali metodi di produzione energetica e la
loro possibilità di sfruttamento nel
tempo; le possibili soluzioni al problema di approvvigionamento energetico;
la riduzione dei consumi e ancor prima
l’abbattimento degli sprechi; le soluzioni tecnologiche esistenti che potrebbero
risolvere almeno in parte il problema
energetico.
La nascita
del Centro provinciale
antiviolenza
UN IMPEGNO SOCIALE…
UN DOVERE MORALE
di Giacomo Raineri
Cosa fare quando intorno a noi si scoprono realtà che non si vorrebbe esistessero? Si vedono situazioni che nel “3°
millennio” si vorrebbero ormai superate
e relegate a livello di un “brutto periodo” dell’evoluzione umana, di una
“ignoranza” di un’epoca passata.
Per chi vuol vivere una società “attiva”, per chi conosce l’importanza della
qualità “sociale” della vita, per chi vuol
essere artefice e partecipe dei cambiamenti e dei miglioramenti l’unica possibilità è quella di prenderne fortemente
coscienza e di attivarsi, di impegnarsi
per la realizzazione di cambiamenti, di
soluzione che a volte sono “innovative”,
altre “alternative”, altre ancora rappresentano semplicemente la possibilità di
scegliere e di decidere della propria vita.
È da riflessioni come queste che è nato
il mio impegno personale e quello
dell’Amministrazione Provinciale per la
nascita del Centro Provinciale
Antiviolenza.
Impegno che ha subito trovato riscontro in chi da anni, per dovere o per scelta,
si incontra e si scontra con realtà che mal
rientrano in una comune definizione di
“normalità”, di “amore” e di “rispetto”.
Personalmente pensavo, credevo, speravo che non ci sarebbe mai stato bisogno di una iniziativa di questo genere in
una provincia come la nostra dove sembra che tutti si conoscano, si rispettino e
si aiutino.
Probabilmente non basterà la creazione di un Centro a cambiare mentalità e
costumi ma sicuramente aiuterà a diffondere una cultura diversa: basata sul
rispetto, sul diritto di essere amati, sulla
libertà di scegliere quale amore ricevere
e quale amore condividere.
PARTE DA IMPERIA L’ AIUTO
PER I DISABILI DELLA LIBERIA
Partirà da Imperia un progetto per aiutare le persone disabili della Liberia.
L’idea è del gruppo imperiese
dell’Associazione Italiana Amici di
Raoul Follereau, ed ha ottenuto l’adesione ed il patrocinio dell’Amministrazione provinciale di Imperia.
Il programma rientra negli accordi di
partenariato che legano tutte le Province
liguri allo scopo di aiutare i Paesi in via
di sviluppo, realizzando concretamente
una solidarietà internazionale.
L’obiettivo generale del progetto è
quello di promuovere lo sviluppo integrato e sostenibile delle persone con
disabilità attraverso la loro riabilitazione
fisica, sociale ed economica, mentre
obiettivi specifici prevedono di favorire
una serie di attività che permettano l’
identificazione precoce delle disabilità,
un migliore inserimento dei disabili
nella società di appartenenza, la promo-
zione dell’auto-sufficienza economica
attraverso la concessione di micro crediti e attività generatrici di reddito.
È inoltre previsto il sostegno alle organizzazioni di persone disabili, interventi
medici e riabilitativi, produzione di supporti in loco, educazione, corsi di formazione professionale, alfabetizzazione
adulta.
Il progetto di solidarietà si inserisce
nel più vasto panorama degli aiuti ai
Paesi in via di sviluppo, e mira a superare le enormi difficoltà che i disabili
incontrano in quelle realtà: se si pensa
alle difficoltà che i disabili incontrano in
un Paese come il nostro, si può facilmente immaginare quali problemi debbano affrontare in Paesi economicamente meno fortunati.
La scelta degli Amici di Raoul
Follereau è dunque un chiaro messaggio
di civiltà.
17
LAVORO, SANITÀ, SCUOLA,
PROGETTO
PER GLI IMMIGRATI
L’assessore Danilo Veziano
18
Il giorno 16 gennaio, presso la Sala
del Consiglio dell’Amministrazione
Provinciale di Imperia, il settore Centri
per l’Impiego ha presentato i risultati del
“Progetto Immigrati”, sperimentazione
di una metodologia di intervento congiunto nell’ambito della popolazione
straniera residente in provincia di
Imperia. Il convegno, alla presenza del
Consiglio Territoriale Permanente per
l’Immigrazione, di un folto pubblico e
di numerose testate giornalistiche, è
stato presieduto dal Presidente
dell’Amministrazione Provinciale di
Imperia, avv. Giuliano e dal Prefetto di
Imperia, dott. Maccari. Il percorso,
durato quasi un anno, si è sviluppato
secondo tre grandi direttrici:
LAVORO: azione rivolta a giovani
immigrati in cerca di occupazione, per
fornire informazioni sul lavoro, sostegno ed accompagnamento nella realizzazione (ed eventuale rimodulazione)
dello specifico percorso individuato, nel
rispetto delle aspettative, dei bisogni e
delle potenzialità della persona;
SANITÀ: azione rivolta alle giovani
donne immigrate, che accedono ai servizi sanitari per migliorarne l’utilizzo, diffondere maggiore conoscenza delle
norme sanitarie, con particolare rilievo
al periodo della gravidanza e della prima
infanzia;
SCUOLA: azione rivolta ai giovani
immigrati inseriti nei percorsi formativi
per l’assolvimento dell’obbligo per fornire approfondimento e sostegno ai percorsi di istruzione e formazione, favorire l’integrazione sociale anche attraverso attività di gruppo e per progettare
percorsi formativi personalizzati.
“È indispensabile avere le giuste basi
per conoscere l’immigrazione in maniera approfondita, al fine di interpretarne
tutti i fenomeni”, ha sottolineato il presidente Giuliano durante la conferenza
stampa al termine della mattinata. “Il
progetto”, ha continuato quindi il presidente, “oltre ad avere avuto un significato tecnico, è stato importante per il valore umano che reca con sé. Questo perché
l’immigrazione in questa provincia rap-
In provincia di imperia
gli stranieri sono il 6%
della popolazione
residente (l’8 a scuola)
presenta un elemento dal quale davvero
non si può più prescindere; ritengo quindi che sia necessario predisporre percorsi per rendere più agevolata l’integrazione degli stranieri nel nostro contesto
sociale. Però voglio ribadire un concetto: non dobbiamo perdere di vista che
non esistono solamente diritti, ma anche
doveri, come ha precisato, durante la
presentazione del nostro lavoro, anche il
prefetto Maccari”.
“Siamo molto soddisfatti per come si è
sviluppato il percorso - commenta l’assessore Danilo Veziano del settore
Centri
per
l’Impiego
della
Amministrazione Provinciale di Imperia
- I numeri parlano chiaro: in poco tempo
i nostri residenti stranieri sono quasi
raddoppiati, oltrepassando secondo
ISTAT il 6% del totale della popolazione residente. Sono numeri importanti,
che devono farci riflettere. E poi, l’argomento scuola: qui la percentuale sale, e
se è vero che, secondo ISTAT, gli alunni
stranieri rappresentano il 7,9% del totale, è anche vero che in alcune aree si
registrano punte vicino al 30%.
“Come saprete, abbiamo sperimentato
un metodo di azione congiunta, indirizzandoci verso la popolazione straniera
residente in questa provincia; questo per
facilitare l’inserimento sociale dei cittadini extracomunitari, creando una vera e
propria rete operativa, ma anche per evidenziare necessità e bisogni che a volte
sfuggono. Quindi, seguendo le tre direttrici lavoro-sanitàscuola, abbiamo cercato di affrontare il tema nel miglior
modo possibile”.
“Siamo contenti per quanto fatto
–aggiunge l’assessore - e non siamo
solamente noi a ritenere di aver imboccato una giusta strada. La stessa ASL,
partner importantissimo e fondamentale
per la parte del progetto rivolta alla sanità, si è detta estremamente soddisfatta
per l’idea di base del nostro progetto e
per come si è poi svolto. E numerose
scuole hanno voluto testimoniarci il gradimento per quanto abbiamo fatto con i
loro giovani alunni…”
“Per quanto riguarda il lavoro, gli ope-
LAVORO, SANITÀ, SCUOLA,
PROGETTO
PER GLI IMMIGRATI
ratori dei Centri per l’Impiego hanno
seguito più di 160 persone. Ci siamo
mossi verso i giovani immigrati in cerca
di occupazione, cercando di dare informazioni e sostegno alla realizzazione
dei loro specifici percorsi, e ponendo al
primo posto le esigenze della persona.
Al termine del percorso, il 50% circa di
questi aveva trovato un’occupazione
lavorativa, e per la maggioranza di questi neo-occupati si è trattato della mansione che stavano ricercando all’inizio
del piano di lavoro. Venendo alla sanità,
abbiamo organizzato, di concerto con la
ASL, un’azione rivolta alle giovani
donne immigrate, per aumentare la loro
mole di informazioni circa le norme
sanitarie, con particolare attenzione a
due aspetti quanto mai delicati: il periodo della gravidanza e quello della prima
infanzia. Scendendo nei dettagli, le operatrici hanno preso in carico 88 donne”.
“E poi la scuola. In questo caso gli
operatori dei Centri per l’Impiego hanno
incontrato 71 ragazzi, in colloqui di
gruppo ed individuali, a volte anche in
presenza dei genitori. Ci siamo rivolti ai
giovani immigrati inseriti nei percorsi
formativi per l’assolvimento dell’obbligo; a loro abbiamo cercato di offrire particolari informazioni e ausilio in riferimento ai percorsi di istruzione e formazione. Ma abbiamo voluto anche favorire l’integrazione sociale, con attività di
gruppo o con percorsi formativi personalizzati. E poi, non dimentichiamolo,
per tutti e tre gli ambiti di azione sono
stati stampati specifici opuscoli, in quattro lingue: italiano, francese, spagnolo e
arabo”.
“Ritengo – conclude Veziano - che sia
stata un’ottima esperienza. Ci ha permesso di provare ad integrare enti, uffici, strumenti e professionalità già presenti sul territorio, potenziandone ulteriormente le proprie singole caratteristiche, ma anche all’interno di una rete
congiunta”.
Un momento della presentazione del progetto
19
ERNESTO TEODORO MONETA
IL COMBATTENTE
DELLA PACE
Il 7 dicembre 2007 è stata inaugurata,
nelle sale di Villa Nobel, la mostra “I
Nobel a Villa Nobel. Ernesto Teodoro
Moneta: il combattente della Pace”,
ideata e promossa dal Comitato
Nazionale per le celebrazioni del
Centenario del Nobel per la Pace a
Ernesto Teodoro Moneta, insediatosi a
Roma, con il patrocinio ed il finanziamento del Ministero per i Beni e le
Attività Culturali-Direzione Generale
per i Beni Librari e gli Istituti Culturali
e con i contributi anche della Regione
Liguria e del Comune di Sanremo.
Alcuni degli eventi in programma si
andranno ad attuare nel corso del presente anno con ospiti di notevole caratura e prestigio. Il giorno dell’inaugurazione, il prof. Arturo Colombo, professore emerito di ‘Storia delle Dottrine
Politiche’ all’Università di Pavia, ha
illustrato, in modo essenziale ed appassionato, la vita e l’opera dell’illustre
Italiano.
La mostra ha inteso ricordare e far
conoscere al grande pubblico e alle
scuole la singolare vicenda umana ed
intellettuale di questo premio Nobel italiano, ai giorni nostri caduto nell’oblio,
ma il cui messaggio è quanto mai vivo e
stimolante e merita di essere conosciuto
e meditato, specie di fronte ai tanti con-
Nelle foto, due angoli della
mostra
20
Una mostra
per ricordare l’unico
italiano insignito
del Nobel per la Pace
flitti che ancora oggi attraversano ed
insanguinano il mondo.
E’ stata, più precisamente, una mostra
pannellare – fotografica che ha rappresentato non solo gli aspetti storico-culturali, ma anche quelli più familiari, di
fine Ottocento e di inizio Novecento del
Nobel italiano. In esposizione ci sono
stati anche alcuni manoscritti originali
di Moneta, pagine e lettere autografe,
carte d’archivio, fotografie, disegni,
caricature del tempo, pagine de ‘Il
Secolo’, ‘L’Amico della Pace’, e de ‘La
Vita Internazionale’, giornali su cui
scrisse e di cui fu direttore, sulle cui
pagine combatté le proprie battaglie
pacifiste, grazie anche alle collaborazioni di Lev Tolstoj ed Edmondo De
Amicis, Vilfredo Pareto e Leonida
Bissolati, Giulio Cesare Abba e Antonio
Fogazzaro, Mario Rapisardi e Alfredo
Panzini.
La mostra ha reso testimonianza inoltre dei rapporti di stima e di affetto che
Moneta ebbe con personalità di primissimo piano quali Garibaldi, Cavallotti,
Bertha von Suttner ma soprattutto del
crescente impegno nella causa pacifista:
l’attivismo nella ‘Società per la Pace e la
Giustizia Internazionale’, l’inaugurazione nel 1889 del Primo Congresso
Nazionale della Pace a Roma e la parte-
ERNESTO TEODORO MONETA
IL COMBATTENTE
DELLA PACE
cipazione alla prima Conferenza
Diplomatica dell’Aja, fino al conferimento nel 1907 del Premio Nobel per la
Pace, insieme al francese Louis Renault.
Corredavano l’esposizione: un quadro
raffigurante l’illustre Italiano insieme
alla copia cartacea del diploma (entrambi in possesso dell’avv. Luciano Moneta
Caglio di Roma, discendente della famiglia Moneta) ma anche alcuni elementi
multimediali (proiezione di immagini e
frasi di grandi personaggi promotori
della pace), cui si sono aggiunti suggestive decorazioni e arredi e una coinvolgente musica di accompagnamento.
I visitatori, che numerosi per l’occasione hanno frequentato la Villa, hanno
molto apprezzato questo singolare accostamento di diverse espressioni e linguaggi creativi. La campagna pubblicitaria ha permesso una significativa visibilità della mostra su importanti quotidiani e riviste. Merita allora ricordare
l’attenzione da parte degli organi di
informazione che hanno dedicato all’iniziativa e alla Villa alcuni momenti: la
trasmissione ‘Art News’ di Rai
Educational su Rai 3 (servizio in uscita
nelle prime settimane del 2008) ha voluto riprendere pannelli e materiale della
mostra insieme agli angoli più suggestivi della Villa. Tra i servizi sulla carta
stampata è bene menzionare quello realizzato dalla rivista ‘Bell’Italia’: l’ampio
articolo, accompagnato da bellissime
foto, ha descritto la Villa, all’interno ed
esternamente, la sua storia e l’itinerario
di visita tra arredi liberty e ricche decorazioni.
È stato poi realizzato un elegante
catalogo (per un quantitativo di 1.000
copie con traduzioni in inglese, opportunamente distribuite) riproducente i pannelli e il materiale supplementare della
mostra, con le introduzioni del dianzi
citato prof. Arturo Colombo e di Sara
Moneta Caglio di Milano, giornalista e
discendente della famiglia del Nobel.
Durante il periodo di apertura della
mostra, il 16 dicembre, ha avuto luogo,
al Teatro dell’Opera del Casinò di
Sanremo, il concerto dell’Orchestra
Araba di Nazareth. Fondata nel 1996
ad Haifa, questa Orchestra raccoglie
sette musicisti (cattolici, ebrei e musulmani) i quali, con strumenti classici e
tradizionali, hanno presentato un repertorio incentrato sulle ballate dell’egiziana Oum Koultum, autentico simbolo
della musica araba. La peculiare natura
di questa Orchestra testimonia come,
con la buona volontà e nel rispetto delle
altrui convinzioni, si possa armonicamente vivere in pace e sinergia.
Il concerto è stato un inno alla pace e
ha riscosso un notevole apprezzamento
di pubblico, che ha letteralmente riempito la sala del Teatro del Casinò.
Un momento del convegno
21
LA PROVINCIA
A STOCCOLMA
Anche quest’anno, nel giorno della
morte di Alfred Nobel avvenuta a
Sanremo il 10 dicembre 1896, è stato
consegnato a Stoccolma il premio più
ambito del mondo, il Premio Nobel, istituito dall’uomo d’affari e scienziato
svedese per le scoperte di maggior valore nei campi della letteratura, dell’economia, della chimica, della medicina e
della pace.
La Fondazione Nobel , nel ricordo del
soggiorno di Nobel nella Villa di
Sanremo che porta il suo nome e che
oggi lo celebra con una mostra permanente e varie e seguite manifestazioni
che si susseguono durante il corso dell’anno, ha formulato al Presidente della
Provincia di Imperia Gianni Giuliano
l’invito a presenziare a Stoccolma nell’occasione dei festeggiamenti previsti
per la consegna degli ambiti riconoscimenti.
Nella foto, una parte della delegazione imperiese con l’ambasciatrice italiana in Svezia ed il
Nobel 2007 per la medicina,
l’italo americano Mario Capecchi
22
Una delegazione, al cui capo si trovava
il Presidente del Consiglio Provinciale
Massimo Donzella, ha così avuto l’onore di prendere parte alla cerimonia e al
successivo incontro conviviale e di
manifestare il forte legame che lega la
nostra terra ed il popolo di Svezia, sottolineato dalle ammiratissime composizioni realizzate co i fiori della Riviera che
hanno addobbato la sala in cui Sua
Maestà Re Carlo Gustavo di Svezia ha
consegnato i prestigiosi riconoscimenti e
la Sala Blu del Municipio in cui si è
tenuto il successivo banchetto.
Un folto pubblico, radunato nei locali
che si trovano al piano terreno di Villa
Nobel, ha potuto seguire la cerimonia di
In occasione
della consegna dei premi
Nobel 2007
consegna, attraverso l’allestito collegamento in diretta con Stoccolma.
Ma il vero protagonista degli eventi
che si sono svolti nella capitale scandinava nello scorso dicembre è stato il territorio della “Riviera dei Fiori” che il
Notaio Franco Amadeo, Vice Presidente
ed Assessore al Turismo della provincia
di Imperia ha voluto presentare con tutte
le sue caratteristiche e peculiarità nel
corso del “Gala della Riviera dei Fiori”
che si è tenuto presso il locale Grand
Hotel, in cui alloggiavano anche i premiati.
Approfittando della prestigiosa cornice data dalla consegna del Premio
Nobel, Franco Amadeo ha organizzato
un’accurata e seguitissima presentazione dell’offerta turistica del nostro territorio e, nel corso del suo apprezzato
intervento, ha posto l’accento sulle bellezze naturali e climatiche della costa e
dell’entroterra e sull’eccellenza dei prodotti tipici dell’estremo Ponente Ligure,
suscitando il forte interesse di giornalisti
specializzati, Tour operator e agenzie di
viaggio, presenti in numero cospicuo
all’incontro.
Contestualmente sono stati presi contatti per l’organizzazione di educationals
riservati agli operatori svedesi, i quali
saranno presto ospiti della Riviera dei
Fiori e, nell’occasione della loro visita,
verranno creati pacchetti turistici concordati con gli operatori locali.
All’evento
hanno
partecipato
l’Ambasciatore Italiano in Svezia Anna
Della Croce Briganti Colonna, il
Direttore dell’Enit Eugenio Magnani e,
come ospite veramente d’eccezione, il
vincitore del Premio Nobel 2007 per la
medicina, il genetista italo-americano
Mario Capecchi.
Particolarmente emozionante è stato
l’intervento di quest’ultimo, il quale,
dopo aver affermato di sentirsi nel cuore
italiano e di essere legato all’Italia da un
forte legame, ha manifestato il desiderio
e la disponibilità ad essere a Sanremo
presso Villa Nobel nell’occasione delle
Giornate Nobeliane.
L. A.
Positiva la partecipazione
alla Ferien Messe 2008
di Vienna
Molto positivo il bilancio della partecipazione della Provincia di Imperia alla
Ferien Messe 2008, la più importante
Fiera Internazionale del Turismo
dell’Austria, svoltasi a Vienna dal 17 al
20 gennaio 2008.
Il padiglione Italiano allestito
dall’ENIT ha visto la Riviera dei Fiori
ed il Comune di Sanremo protagonisti
della Conferenza Stampa inaugurale,
durante la quale, Franco Amadeo, Vice
Presidente della Provincia di Imperia e
Assessore al Turismo, Igor Varnero,
Assessore al Turismo del Comune di
Sanremo, hanno illustrato a circa ottanta
giornalisti e operatori del settore l’offerta del nostro territorio, alla presenza
dell’Ambasciatore d’Italia a Vienna
Massimo Spinetti e del Direttore Enit
per l’Austria ed il Centro Europa
Gaetano Manzo.
Dopo il taglio del nastro da parte
dell’Ambasciatore, un bouquet di fiori è
stato donato da Franco Amadeo alla
signora Anna Maria Spinetti, nominata
“Ambasciatrice“ dei Fiori di Sanremo.
Nel corso del suo intervento il Vice
Presidente della Provincia di Imperia,
dopo aver sottolineato l’importanza del
mercato austriaco per l’intero comprensorio della Riviera dei Fiori e la necessità di incrementare i rapporti esistenti
con il Centro ed il Nord Europea, si è
LA RIVIERA IN
AUSTRIA
soffermato sulla peculariietà del clima
particolarmente mite anche durante il
periodo più freddo e sulla presenza di un
territorio di terra e di mare che offre
interessanti opportunità per svolgere
attività sportive quali il trekking, la
mountan bike e il diving che oggi incontrano il favore di un grande numero di
appassionati anche nei mesi invernali e
primaverili. Ha concluso sostenendo che
tutti coloro che operano a diverso titolo
all’interno del comparto turistico devono credere nelle potenzialità climatiche
e naturali offerte dalla Riviera dei Fiori
e considerarle una valida base per l’attività di marketing che, mai come in questo momento, deve essere forte, decisa,
univoca e condivisa.”
Il Notaio Amadeo ha poi manifestato
la sua grande soddisfazione per essere
riuscito nell’intento di portare i fiori di
Sanremo e della Riviera nello stand
della Ferrari, allestito nell’attiguo e concomitante Autoshow. Alle prestigiose
auto del cavallino hanno fatto da corona
grandi composizioni floreali che hanno
destato l’interesse e l’ammirazione dei
numerosi visitatori, a conferma di un
binomio fra prodotti di prestigio che si è
dimostrato vincente e che sicuramente
sarà di valido aiuto nella promozione
della Riviera.
L. A.
La delegazione della Provincia di Imperia, capeggiata dal
Vicepresidente Franco Amadeo,
in visita allo stand Ferrari
23
UN AIUTO DAL CONI
ALLO SPORT IMPERIESE
di Lorella Arnaldi
La Provincia di Imperia, al fine di
migliorare la qualità urbana ed accrescere la rete dei servizi a disposizione dei
cittadini, ha inteso favorire una serie di
interventi volti all’incremento, al recupero ed alla riqualificazione dell’impiantistica sportiva esistente nell’ambito
del proprio territorio.
Per il conseguimento di tale scopo, ha
promosso un Protocollo d’Intesa con
l’Istituto per il Credito Sportivo ed il
Comitato Olimpico Nazionale Italiano,
finalizzato a consentire l’accesso al credito agevolato da parte di Enti Pubblici
Locali, Federazioni Sportive Nazionali,
Enti di Promozione Sportiva, Società ed
Associazioni Sportive ed Enti Morali
con finalità ricreative – sportive senza
fine di lucro, per interventi strutturali in
materia.
La sottoscrizione di detto Protocollo si
è tenuta a Sanremo presso Villa Nobel il
giorno 12 marzo 2008. Il Presidente
della Provincia di Imperia Gianni
Giuliano, l’Assessore allo Sport Franco
Amadeo, il Presidente del Comitato
Provinciale del CONI Ivo Bensa ed il
Presidente dell’Istituto per il Credito
Sportivo Andrea Cardinaletti hanno illustrato al folto pubblico degli intervenuti
le condizioni ed i termini per la richiesta
dei mutui in oggetto, prima di procedere
alla formale firma dell’atto.
Il Presidente del Comitato Olimpico
Nazionale Italiano. Gianni Petrucci ed il
Presidente della Federazione Ciclistica
Italiana Renato Di Rocco hanno voluto
con la loro presenza rimarcare l’importanza che l’evento riveste per il mondo
sportivo imperiese.
Un momento della firma della convenzione stipulata a Villa Nobel dalla Provincia di Imperia
e dall’Istituto per il Credito Sportivo
Da sinistra, il Presidente del
Comitato provinciale Coni Ivo
Bensa, il Presidente della
Provincia Gianni Giuliano, il
Presidente
Coni
Gianni
Petrucci, l’Assessore allo
Sport Franco Amadeo, il
Presidente del Credito sportivo Andrea Cardinaletti, il
Presidente della Federazione
ciclistica Renato Di Rocco.
24
Il Presidente della Provincia
Gianni Giuliano e altre autorità (alla sua destra l’assessore
provinciale Giacomo Raineri,
alla sua sinistra il sindaco
Luigi Sappa e Monsignor
Mario Ruffino) in visita al
Centro Caritas in via Berio, a
Imperia, in occasione della
Giornata contro la Povertà (la
Provincia e il Comune hanno
donato al Centro vari generi di
conforto).
Il Presidente Gianni Giuliano
consegna un ricordo dell’Amministrazione provinciale al
governatore
ecuadoregno
Ernesto Estupinan Quinterno.
In occasione della Festa dei
Nonni, il Presidente Gianni
Giuliano ha fatto visita agli
ospiti della Casa di riposo
Betlemme, a Imperia: nella foto
un momento dell’incontro con
gli anziani.
25
Il Presidente Gianni Giuliano
attorniato dagli alunni della
quarta elementare delle scuole
imperiesi di Piazza Mameli,
nella sala consiliare della
Provincia.
Nella foto, il Presidente della
Provincia Gianni Giuliano
consegna allo scalatore imperiese Lorenzo Gariano un riconoscimento (lo stemma ligneo
della Provincia di Imperia)per
l’impegno dimostrato in questi
ultimi anni che lo ha portato a
conquistare le maggiori vette di
tutti i continenti.
La consegna di un riconoscimento al Presidente Gianni
Giuliano da parte dell’associazione Cyclopes, composta da
siciliani residenti in provincia,
pe ringraziare l’Amministrazione del sostegno dato alle iniziative del sodalizio.
26
Con un ricco
calendario di appuntamenti
e manifestazioni
La XI Festa di Primavera, manifestazione
organizzata dall’Assessorato al Turismo
della Provincia di Imperia in collaborazione con l’Azienda Speciale della Camera di
Commercio di Imperia, il Comune di
Sanremo, il Casino di Sanremo e la
Riviera Trasporti, permetterà, ancora una
volta, ai visitatori che durante il periodo
invernale e primaverile giungono nel
Ponente Ligure di conoscere e riscoprire
quanto piacevole ed interessante possa
essere un soggiorno in Riviera con qualche puntata nel suo entroterra.
Tutto questo è reso possibile dal ricco
calendario di manifestazioni ispirate agli
aspetti più particolari e alle tipicità del territorio che sono state studiate e realizzate
per andare incontro alle nuove aspettative
e ai gusti sempre più esigenti di chi sceglie
le nostre località per soggiornarvi durante
il periodo della bassa stagione e dai vantaggi derivanti dalle promozioni che offrono sconti per i soggiorni presso le strutture alberghiere e i negozi convenzionati,
pacchetti weekeend a condizioni particolari, escursioni gratuite, visite guidate,
possibilità di viaggiare gratis sui mezzi
pubblici di trasporto, omaggi nei ristoranti che offrono menù a tema.
Fino al 18 maggio, i Comuni della
Provincia che partecipano alla rassegna
presentano una serie di iniziative, pubblicizzate attraverso la stampa di calendari
periodici e di altri opuscoli, che sono
riconducibile a quattro filiere:
Enogastronomia, un inno alla sana cucina ligure ed alle produzioni locali.
Ambiente e territorio, grazie alla natura
rigogliosa di costa ed entroterra della provincia di Imperia.
Cultura e spettacoli, non solo festival di
Sanremo, ma tante manifestazioni culturali ed antiche tradizioni popolari e religiose.
Palestra a cielo aperto, il clima e l’ambiente favoriscono gli sport all’aria aperta
in tutte le stagioni.
Fra le manifestazioni in programma molte
sono quelle consolidate e cresciute grazie
alla Festa di Primavera: a San Bartolomeo
al Mare Saggi & Assaggi, la creatività
nella cucina ligure, Arti & Sapori della
ECCO LA FESTA DI
PRIMAVERA
Rovere, vetrina sulle produzioni liguri ed
il Ciocco day, la celebrazione della città
del Cioccolato; la Festa dell’amore ad
Apricale con animazione e cultura nel
centro cittadino; la Festa dell’olio nuovo a
Ranzo; la Rassegna del carciofo provenzale e dell’olio d’oliva a Perinaldo; gli
eventi legati al Museo del Sorriso a
Bajardo; il Badalucco Art Festival dedicato alla ceramica; e ancora gli appuntamenti sacri e della tradizione popolare della
Settimana Santa; gli appuntamenti del
Comune di Sanremo, da Sanremo in Fiore
al FIORITEC-Festival dei Fiori, alla storica gara ciclistica della Milano-Sanremo
oltre ai weekend di regate con il 24° campionato invernale West Liguria; a Imperia
il Sol&vento, un grande avvenimento
sportivo organizzato dal Comune che
vuole rivolgere la sua attenzione non solo
al vento, ma anche a tutte le forme di energia pulita, alternativa e rinnovabile.
Il Vice Presidente ed Assessore al Turismo
della Provincia di Imperia notaio Franco
Amadeo così si esprime a proposito di
questa edizione della Festa di Primavera:
“Il calendario di eventi e manifestazioni
che caratterizzano la XI Edizione della
Festa di Primavera è quest’anno particolarmente ricco in quanto nuove iniziative
si sono aggiunte a quelle nate e cresciute
con l’evento. Per la prima volta agenzie di
viaggio e consorzi hanno realizzato e proposto pacchetti turistici che comprendono
diverse soluzioni inerenti la sistemazione
alberghiera, mentre le Associazioni di
categoria degli Albergatori hanno promosso la campagna promozionale
“Gratuità Baby” che prevede speciali
condizioni per i bambini che, accompagnati da familiari adulti, soggiorneranno
nel periodo della Festa nelle strutture
ricettive della Riviera dei Fiori, senza
dimenticare poi
l’estensione della
Primavera Card a tre giorni di gratuità
per i viaggi sui pullman della Riviera
Trasporti”.
Aggiunge Amadeo “le manifestazioni previste in occasione della Festa di
Primavera hanno costituito e continueranno a costituire un valido supporto per
il processo di destagionalizzazione dei
flussi turistici.
L’Assessorato al Turismo
della Provincia di Imperia
è da tempo impegnato in
una politica volta a incrementare le presenze nelle
strutture alberghiere ed
extra alberghiere nei
periodi della cosiddetta “
mezza stagione”: in quest’ottica ha portato avanti
una attenta e mirata attività promozionale dell’intero territorio della Riviera
dei Fiori, mediante la partecipazione a importanti
fiere nazionali ed internazionali del settore ed a
venti prestigiosi, quale è
stata la consegna dei
Premi Nobel 2007 che si è
recentemente tenuta a
Stoccolma.”
L’assessore
conclude
affermando che:
“la Provincia di Imperia
continuerà ad impegnarsi
nell’opera di coordinamento di tutte le attività di
promozione del territorio,
confortata dal fatto che un
primo positivo bilancio di
quanto fino ad oggi è stato
fatto è suffragato dai dati
del movimento forestieri
accertato nel mese di
novembre 2007, il quale
attesta un significativo
incremento delle presenze
di turisti italiani e stranieri sul territorio provinciale, in controtendenza con
quanto è avvenuto nelle
altre province liguri, le
quali hanno visto diminuire i flussi turistici.”
27
La firma del Patto per la
Sicurezza: da sinistra l’assessore
regionale
Claudio
Montaldo, il Prefetto Maurizio
Maccari, il Presidente della
Provincia Gianni Giuliano.
La firma dell’accordo di programma per l’approvazione del
progetto definitivo di costruzione della seggiovia biposto nel
comprensorio sciistico di
Monesi. Da sinistra: il sindaco
di Triora Lorenzo Lanteri, il
Presidente Gianni Giuliano
mentre sottoscrive il documento, il consigliere regionale
Gabriele Saldo, presidente
dell’Ente per il rilancio di
Monesi.
Il Presidente Gianni Giuliano
con il Ministro Claudio
Scajola e la moglie Maria
Teresa e con gli Assessori provinciali Giacomo Raineri e
Luigino Dellerba.
28
Le linee guida del nuovo
questore nell’intervista apparsa sul quotidiano “La Stampa”
PIÙ AGENTI IN STRADA
PER FARE PREVENZIONE
di Giulio Geluardi
Il cambio di guardia lo si avverte
anche dalle piccole cose. Per esempio
entrando nell’ufficio al primo piano dell’antico palazzo napoleonico in piazza
Duomo: la pesante scrivania di noce da
sempre situata di fronte a un’intera parete dello studio, ora è stata fatta scivolare
a lato, a fare angolo tra due muri. Sul
tavolo, tra il video del computer e
un’elegante lampada di cristallo, penne
stilografiche e passacarte in pelle.
Si presenta così, al primo incontro formale con il mondo della stampa, il
nuovo questore Luigi Mauriello.
Sorridente, in un elegante completo
scuro, sintetico nelle spiegazioni, efficace nei termini, il nuovo capo della polizia di Imperia, ha accolto i giornalisti «i
quali - ha detto - svolgono un compito
fondamentale in una società civile, in
grado di contribuire alla diffusione del
concetto di legalità».
Dopo avere fatto una panoramica della
situazione sulla criminalità in Riviera
esposta per criteri generali e non entrando, appositamente, nel merito specifico
delle varie realtà, il questore ha illustrato i punti fondamentali che intende perseguire nel corso del suo mandato. «Il
mio primo obbiettivo - ha detto
Mauriello - sarà quello di utilizzare più
agenti nelle strade. Io sono convinto
che la prevenzione dei reati, anche quelli considerati convenzionalmente
“minori”, possano essere arginati con
una presenza costante delle forze dell’ordine sul territorio».
E proprio sul concetto di controllo del
territorio che Mauriello ha insistito
molto: «Le pattuglie anche piedi e in
borghese, possono svolgere un ruolo
fondamentale per reprimere all’origine i
fenomeni malavitosi». Anche sul concetto di «reati minori» la cosiddetta
microcriminalità (oggi chiamata criminalità diffusa), quella che più di altre è
avvertita dai cittadini, il questore è stato
preciso: «Non esistono, di fatto, reati
“minori”: tutti i reati devono essere perseguiti alla stessa maniera dalla legge».
Il dottor Mauriello ha anche annunciato una particolare attenzione verso le
«fasce più deboli»: «Bisogna proteggere
in maniera decisa gli anziani vittime di
truffe e raggiri. Da parte nostra questa
sarà una delle prime esigenze da soddisfare».
Poi i giovani: «I ragazzi sono sempre
più spesso protagonisti di fatti di cronaca. È necessario tutelarli ma soprattutto
seguirli “anticipando” i loro movimenti.
Bisogna che venga insegnato loro in
tutti i modi possibili e in maniera capillare, il concetto di legalità».
Il questore ha anche sottolineato come
«l’organico della Questura di Imperia
sia adeguato alle esigenze, sebbene per
ragioni di aggregazioni in altri uffici
oppure malattie, sia di fatto ridotto».
Il nuovo questore Luigi Mauriello
29
UN ANNO
DI BONTÀ
Nella foto: alcuni membri
della Fondazione Riviera dei
fiori: Beatrice Parodi Cozzi,
Renata Calvi Carli, Antonietta
Semeria, Rodolfo Bosio, SE
Alberto Maria Careggio, SE
Vittorio Lupi
30
Il discorso del Presidente della Fondazione Riviera
dei Fiori, Rodolfo Bosio, in occasione
della prima ricorrenza della nascita dell’Onlus
Il Consiglio di Amministrazione è l’elemento fondamentale di una Fondazione
comunitaria, è il suo perno. Dalla sua qualità e dal suo impegno dipende il valore della
Fondazione. La nostra Fondazione ha soltanto un dipendente, per di più a metà
tempo. Tutta l’attività è svolta dal Consiglio,
che opera a titolo completamente gratuito.
Per il Consiglio non sono previsti neppure i
rimborsi spese. E la prima decisione che
abbiamo presa è stata quella di incominciare
noi a donare alla Fondazione.
La raccolta di fondi è una delle due attività basilari della nostra Fondazione, ente
senza scopi di lucro e dotato di personalità
giuridica, che persegue esclusivamente fini
di solidarietà sociale a favore della comunità della Riviera dei Fiori. La seconda attività fondamentale è quella di progettare, stimolare e individuare azioni volte ad arrecare benefici ai soggetti più bisognosi e ad altri
enti privi di scopi di lucro che operano con i
nostri stessi fini, sempre qui, nella nostra
provincia.
Raccogliamo fondi per ridarli a chi ha più
bisogno, per investirli in opere di bene, individuale o comune. I fondi li raccogliamo
chiedendo di farci un assegno o un bonifico,
senza limiti di importo: ognuno può versare
quanto vuole, anche pochi euro. Oppure si
può costituire un fondo patrimoniale perenne, le cui rendite sono destinate a finanziare
le attività benefiche della Fondazione. Il
fondo patrimoniale perenne e nominativo
può essere costituito da una singola persona,
da un’azienda, da un ente piuttosto che da
un’associazione.
La nostra Fondazione propone una
gamma di fondi patrimoniali, a partire dai
Fondi memoriali. Il fondo memoriale è quello intitolato alla persona scomparsa che si
vuole ricordare con un atto di bontà e di solidarietà. E’ un fondo e un ricordo che resteranno per sempre. Per costituire un Fondo
memoriale la cifra minima è di 500 euro,
che può essere una tantum o integrata nel
tempo, come si preferisce.
Un’azienda può costituire un fondo patrimoniale nominativo partendo da 3.000 euro.
Lo stesso vale per un ente. Ma, appunto, la
gamma dei fondi è ampia e aperta. La
Fondazione è pronta a valutare ogni possibi-
lità insieme a chi vuole donare. E ricordo
che per ogni donazione, la Fondazione rilascia la ricevuta che consente una detrazione
dalle tasse.
Raccogliere fondi non è facile. E in
Liguria forse è ancora più difficile. Noi liguri non abbiamo certo la fama di essere generosi e neppure quella di essere altruisti e
filantropi. Ma la realtà è diversa dallo stereotipo e dal pregiudizio. Abbiamo constatato direttamente che anche nel Ponente ligure, terra certo non facoltosa, le persone
generose e altruiste non mancano; anzi, se
ne trovano più di quante si creda generalmente. Le porte private alle quali abbiamo
bussato si sono aperte, quasi tutte. E quasi
sempre, a chi abbiamo chiesto ci ha dato.
Abbiamo bussato e continueremo a farlo,
confortati anche dai primi risultati, e con la
convinzione che donare fa bene, come recita lo slogan della Fondazione. Donare fa
bene non solo a chi il dono lo riceve e donare fa bene non solo alla comunità; ma fa
bene anche a chi dona.
Abbiamo preferito il motto donare fa bene
a donare è bello, perché è credibile che
donare sia bello per alcuni, ma certo non per
tutti. La generosità, l’altruismo, la solidarietà, la filantropia, sono doti. E sono virtù.
Sono doti che si possono avere naturalmente, alla nascita, come la bellezza fisica, l’intelligenza, l’estro artistico. Ma sono anche
virtù, qualità morali che si ottengono con
impegno, pratica e costanza. La generosità,
la solidarietà, la filantropia, quindi. sono
doti naturali ma anche virtù perseguibili.
Sono comunque fini nobili. Ecco perché
donare fa bene anche a chi dona.
Donare fa riscoprire il cuore, lo allarga, lo
allena, lo irrobustisce. Il dono è un atto di
volontà che fa prevalere il cuore sull’egoismo e sul calcolo. È un’azione di volontà
perché comporta la perdita di qualcosa di
nostro a favore di un altro. E più questo altro
ci è lontano più il dono diventa impegnativo;
anche se non sempre è così. Parafrasando il
Vangelo, si potrebbe dire che è troppo facile essere buoni con i buoni, amare chi ci
ama, essere generosi con chi è generoso con
noi. Il dono vero è costoso, richiede uno
sforzo, a volte un sacrificio. E’ vero che poi
dà soddisfazione, ci fa sentire meglio e quin-
UN ANNO
DI BONTÀ
di donare è bello; ma per chi non è generoso
di natura donare è una decisione che può
dare fastidio, e persino un po’ di sofferenza.
Ma donare, appunto, è una virtù. Perciò,
favorire la cultura della donazione è un compito e un obiettivo statutario
delle fondazioni di comunità e noi lo sentiamo molto. Come siamo convinti dell’opportunità di favorire e sostenere il volontariato, che è un’altra espressione del dono e
della volontà di aiutare il prossimo e la
comunità.
Per noi è una grande sfida contribuire alla
diffusione della cultura della donazione
e favorire il volontariato affinché possa
crescere e rafforzarsi sempre di più: l’abbiamo detto subito, il giorno del battesimo della
Fondazione, giusto un anno fa. Allora abbiamo anche promesso la nostra collaborazione
con le altre Onlus, con le parrocchie, con la
Caritas e con tutti quelli che si preoccupano
di migliorare le condizioni di questa provincia e in particolare delle sue componenti più
deboli. Noi miriamo a dare un contributo e a
essere un attore di un processo virtuoso.
Questa è la sfida della Fondazione e personalmente credo che possiamo vincerla.
Naturalmente, per riuscire a coinvolgere la
comunità nel nostro progetto, per contribuire
a estendere e a consolidare la solidarietà, la
Fondazione deve essere, innanzi tutto, credibile; deve dimostrare di meritare fiducia.
Ritengo che per essere credibile e per meritare fiducia, la Fondazione debba non solo operare bene, sia nella raccolta sia nelle erogazioni; ma debba anche operare con la massima
trasparenza e senza presunzione.
Per quanto riguarda la trasparenza, il
nostro impegno è assoluto. Renderemo
conto di quanto fatto e del perché è stato
fatto, di ogni centesimo di entrata e di ogni
centesimo di uscite. All’inizio della primavera prossima verrà presentato il bilancio
economico e sociale. Ma finora abbiamo
sempre comunicato le nostre iniziative, i
nostri stanziamenti e i nostri beneficiati.
Li abbiamo riportati tutti, puntualmente,
sul nostro sito web, dove restano costantemente visibili. Da febbraio, quando
abbiamo incominciato, dopo aver ottenuto
dalla Regione il riconoscimento della personalità giuridica e dall’Agenzia regionale
delle entrate la qualifica di Onlus, abbiamo
stanziato fino a oggi 130mila euro: 30mila
euro per 38 per borse di studio a giovani
bisognosi e meritevoli, 30mila euro per
favorire l’affido familiare (la somma è stata
destinata a tre Onlus locali, che sono l’Apf e
il Centro di Aiuto alla Vita di Sanremo e il
Cortile di Vallecrosia)
Abbiamo stanziato 30mila euro per progetti di ripristino di uliveti abbandonati da
parte di cooperative sociali, che impiegano
soggetti svantaggiati, e abbiamo stanziato
20mila euro per famiglie e individui in gravi
condizioni di disagio. (In seguito al bando di
primo soccorso sociale abbiamo già aiutato
una cinquantina di persone, a ognuna delle
quali abbiamo dato 250 euro per far fronte
alle esigenze più urgenti) Infine abbiamo
stanziato 20mila euro per far passare un
Natale migliore a 50 anziani soli e poveri.
Proprio per questa ultima iniziativa, che è
in corso e che si rifà alla Tredicesima per gli
anziani lanciata ogni anno da Specchio dei
Tempi della Stampa, la Fondazione chiede il
sostegno diretto e diffuso della popolazione
della Riviera dei Fiori. Chiediamo un contributo personale - non importa di quale entità
- per aumentare il numero degli anziani
poveri ai quali far passare un Natale un po’
più sereno.
E’ la prima volta che lanciamo una sottoscrizione pubblica. Confidiamo che vada
bene, così da stimolarci a promuovere operazioni analoghe. Intanto, comunque, il
Consiglio di Amministrazione ha già deciso
alcuni stanziamenti per il 2008. Ripeteremo
il bando per le borse di studio e il bando per
il primo soccorso sociale, sosterremo ancora
l’affido familiare e il lavoro di individui
svantaggiati; e daremo un contributo a famiglie numerose che sono in difficoltà economiche. Ma stiamo valutando anche altri pro-
getti, finalizzati sempre al
miglioramento delle condizioni della nostra provincia.
Stiamo agendo con la
consapevolezza dei nostri
grandi limiti ma condividendo appieno un concetto
di Karl Popper, il quale ha
scritto: “Non permettere che
i sogni di un mondo perfetto
ti distolgano dalle rivendicazioni degli uomini che
soffrono qui e ora. I nostri
simili hanno diritto di essere
aiutati: nessuna generazione
deve essere sacrificata per il
bene di quelle future, in
vista di un ideale di felicità
che può non realizzarsi
mai”. Il grande filosofo
austriaco ha consigliato:
“Agisci per l’eliminazione
dei mali concreti piuttosto
che per realizzare dei beni
astratti”. Ecco, credo che sia
questa la missione della
Fondazione della Riviera
dei Fiori. Una missione che
per essere compiuta, deve
essere condivisa e sostenuta
individualmente. E’ una
responsabilità nostra, soggettiva,
personale.
Generalmente, in Italia,
siamo più propensi a rivendicare diritti che a rispettare
doveri; siamo abituati a
chiedere o ad aspettare più
che a dare o a fare. Invece,
la Fondazione della Riviera
dei Fiori si propone di fare e
di dare, sperando, così,
anche di avere, per fare e
dare ancora di più.
Un momento del convegno
31
RICORDO
di Silvana Malvestiti
Ricordo la piccola stazione, il treno che strideva sui binari, la locomotiva e il fumo del carbone; ero arrivata a Sanremo cittadina ridente e collinare bagnata dal mare. La mia nonna era
lì sul piccolo marciapiede che mi aspettava col suo gonnellone lungo, lo scialle sulle spalle,
i suoi capelli d’argento ben raccolti sulla nuca; un abbraccio forte e tanta gioia. Ci avviavamo verso casa, in alto nella città vecchia; si passava di vicolo in vicolo, carruggi belli, archi,
piazzette e fontanelle: acqua fresca che sgorgava.
Le donne se ne servivano anche per cucinare. Sono arrivata felice, tutto era lì... dal mio terrazzo era meraviglioso. Poter vedere da levante a ponente e sentire il profumo del basilico
che la nonna aveva piantato in vecchie bacinelle; i glicini e i gerani abbellivano il tutto.
Vedevo il porto col suo faro...il passare dei piroscafi; il mare era di un blu intenso. Tutto era
bellissimo dopo il tramonto; sul mare le piccole luci delle lampare brillavano e il chiaro della
luna le illuminava. Il cielo stellato ispirava i menestrelli...le serenate sotto le finestre.
La nostra terra è ricca di olivi, limoni, mandarini, aranci, filari di viti che ornano le terrazze chiamate fasce, rette dai majei. Non possono mancare i profumi liguri, dalla sardenaira
alla farinata, la torta verde ed il tipico pan e pumata.
Orgoglio dei sanremesi è il turismo che offre tutto: alberghi, casinò spettacoli, mostre, e la
bellissima Villa Nobel che ha sempre ospitato personaggi importanti, e il parco di Villa
Ormond. Sanremo era lì, bella con le sue chiese dominate dal santuario di Nostra Signora
della Costa, i suoi giardini, le alte palme e le aiuole con i fiori e i colori, la mimosa e la ginestra, cuscino di bouganvillee, rose e garofani di tutte le specie. Impossibile tacere sulla primavera ghirlandata: Imperatrice sulla passeggiata.
Tutti l’abbiamo immortalata nelle macchine fotografiche. Anche nelle giornate più cupe.
Sanremo, tu sei sempre la primavera
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