Comune di Campolattaro Unione Europea Provincia di Benevento Il territorio ed il paesaggio Lago di Campolattaro - L. Nesi Campolattaro - M. Ruocco Dintorni - M. Ruocco Il Lago di Campolattaro si compenetra con il territorio della provincia di Benevento situato al centro dell’Italia meridionale nel Sannio, che corrisponde alle attuali province di Avellino, Benevento, Campobasso e Isernia, nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania e Basilicata. Esso è caratterizzato da un altopiano interno, con grigie montagne di roccia calcarea che ne hanno ostacolato l’attraversamento, pur non potendo considerarsi invalicabili e sono la causa principale dell’isolamento materiale e culturale nei secoli. Nel Sannio l’Appennino costituisce un complesso groviglio di massicci, variabili in lunghezza, larghezza e orientazione, intramezzati da valli spesso senza sbocco. Il confine occidentale è custodito da un grande sbarramento naturale, l’aspro Massiccio del Matese, visibile quasi fino all’Adriatico che domina la vallata del fiume Volturno, separandola, ad est, dalla valle del fiume Tammaro. Numerosi ruscelli e torrenti si aprono un varco fra questi monti e rendono fertili i bacini inframontani e forniscono al Sannio acqua sufficiente per l’agricoltura e la pastorizia, principali attività economiche. Talvolta, in inverno, si possono verificare piene improvvise, ma d’estate la maggior parte di essi sono rivoli zigzaganti nella ghiaia. Nella zona, corso d’acqua di una certa importanza è il Calore in cui si riversa il Tammaro, suo affluente di destra. Lago di Campolattaro - L. Nesi S.r.l. unipersonale di proprietà della FondazioneWWF Italia Pubblicazione cofinanziata dalla Misura 1.9 - POR Campania 2000-2006 “Recupero, valorizzazione e promozione del patrimonio storico culturale, archeologico, naturale, etnografico e dei centri storici delle aree protette” Comune di Campolattaro Unione Europea Provincia di Benevento La storia Campolattaro - L. Nesi Morcone - L. Nesi La storia della provincia di Benevento, il Sannio, è dai tempi dell’Impero Romano quella di un’area a prevalente vocazione agricola e di territorio di collegamento verso le altre regioni. Il territorio sannita fu, infatti, snodo di importanti vie di comunicazione, già in epoca romana, lungo diverse direttrici che collegavano Roma ai porti pugliesi per la Grecia. L’aspetto generale dei luoghi si è mantenuto piuttosto uniforme a partire dal medioevo, periodo cui si deve l’assetto generale del paesaggio agrario, fino al XX secolo. Una grande trasformazione ha sicuramente prodotto la costruzione dello sbarramento-diga dell’invaso di Campolattaro sul fiume Tammaro, progetto della seconda metà degli anni’70. Lo scopo dell’invaso era dotare l’area a nord di Benevento di un serbatoio di circa 130 milioni di metri cubi d’acqua per uso irriguo. Poi, gli scavi creati per il prelievo degli inerti, divenuti laghetti, sono stati colonizzati dalla vegetazione spontanea e ad hanno iniziato ad ospitare un numero sempre maggiore di uccelli. Morcone - L. Nesi Campolattaro - L. Nesi S.r.l. unipersonale di proprietà della FondazioneWWF Italia Pubblicazione cofinanziata dalla Misura 1.9 - POR Campania 2000-2006 “Recupero, valorizzazione e promozione del patrimonio storico culturale, archeologico, naturale, etnografico e dei centri storici delle aree protette” Comune di Campolattaro Unione Europea Provincia di Benevento Le attività dell’uomo Dintorni dell’Oasi - L. Nesi Campolattaro con macchia a ginestre - M. Ruocco Diga di Campolattaro - M. Ruocco Paesaggio - S. Aiello S.r.l. unipersonale di proprietà della FondazioneWWF Italia Sotto il profilo economico, l’Oasi “Lago di Campolattaro” ricade in un territorio marginale con progressivo spopolamento. L’attività prevalente in passato e oggi risulta quella agricola e quella legata alla pastorizia. La nuova realtà costituita dall’Oasi, e può apportare nuova linfa al tessuto sociale, culturale ed economico con attività legate al “turismo verde”, al recupero degli antichi mestieri, alla riscoperta delle tradizioni locali e alla rivitalizzazione dell’artigianato locale e del comparto agricolo. I Comuni Morcone e Campolattaro si prestano a questo tipo di sviluppo in cui la presenza di un ambiente naturale incontaminato e le peculiarità del territorio garantiscono un valore aggiunto. Morcone è il Comune più grande dell’Alto Tammaro come estensione e come popolazione ha una fiorente agricoltura che si accompagna ad una notevole attività agrituristica. Nel Comune di Morcone troviamo anche i pascoli più estesi, e, a quota più elevata, dove vengono allevati ovini e bovini allo stato brado, troviamo gli unici boschi di faggio del territorio. Campolattaro è un paese ad economia agricola e legata alla pastorizia. In entrambi i Comuni tra le produzioni agricole di maggiore pregio va segnalato olio extra vergine di oliva, la trasformazione delle carni di maiale, da cui si ricavano salumi tipici, tra cui salsiccia, sopressata e capocollo. A Morcone notevole è l’allevamento dell’ovino laticauda. La tradizione gastronomica è rinomata e vanta prodotti che si legano a festività religiose e a sagre paesane. A Campolattaro sono famose le scorpelle (tagliatelle di pasta arrotolata a forma di rosa, fritte e ricoperte di miele), gli ammugliatielli (involtini di interiora e budella di agnello), e altre ricette a base di legumi. Pubblicazione cofinanziata dalla Misura 1.9 - POR Campania 2000-2006 “Recupero, valorizzazione e promozione del patrimonio storico culturale, archeologico, naturale, etnografico e dei centri storici delle aree protette” Comune di Campolattaro Unione Europea Provincia di Benevento L’ambiente Foto dei dintorni dell’Oasi di Campolattaro di L. Nesi S.r.l. unipersonale di proprietà della FondazioneWWF Italia L’Oasi WWF del “Lago di Campolattaro” ha una superficie di 1000 ettari e si trova in corrispondenza della valle del fiume Tammaro, nei Comuni di Morcone e Campolattaro, in provincia di Benevento. L’Oasi tutela una piana alluvionale naturale sulla quale è stato creato un invaso artificiale sbarrando il fiume Tammaro. Questo nasce dal Massiccio del Matese tra il Sannio e il Molise, attraversa il territorio collinare beneventano e termina il suo corso nel fiume Calore nei pressi di Benevento. L’alta valle del fiume Tammaro è una zona collinare con un modellamento dolce, di altitudine compresa tra i 350 ed i 600 m s.l.m. Il clima è di tipo Appenninico-Continentale, con piovosità intorno ai 1000 mm. annui, variando dai valori minimi di Campolattaro, a quelli massimi di Morcone alle propaggini orientali del Matese. Questa caratteristica influenza sensibilmente il regime dei corsi d’acqua minori affluenti del Tammaro: quelli provenienti dalle falde del Matese, infatti, raramente si prosciugano durante il periodo estivo. Il riempimento dell’invaso renderà il clima meno rigido d’inverno e più fresco e ventilato d’estate; è prevedibile un aumento delle precipitazioni piovose medie e una diminuzione delle nevicate. Pubblicazione cofinanziata dalla Misura 1.9 - POR Campania 2000-2006 “Recupero, valorizzazione e promozione del patrimonio storico culturale, archeologico, naturale, etnografico e dei centri storici delle aree protette” Comune di Campolattaro Unione Europea Provincia di Benevento La vegetazione Fioritura nell’Oasi - L. Nesi Rosa canina - M. Ruocco Fioritura nell’Oasi - L. Nesi Canne - L. Nesi La fitocenosi climatogena è costituita dal bosco di cerro, strettamente legata ad un alto tenore di argilla nel substrato, misto a roverella. Raramente i cerreti si presentano sotto forma di fustaie, più spesso il cerro è governato a ceduo. Le specie presenti, per il bosco igrofilo (situato nella zona nord dell’Oasi) sono: salice bianco, salice ripaiolo, tamerice, ontano nero, pioppo italico, pioppo nero, pioppo bianco. Per quanto riguarda la vegetazione palustre, ai margini del lago sono presenti: cannuccia di palude, tifa, scirpo, iris palustre, sagittaria, ranuncolo d’acqua. Nei piccoli boschi sparsi ai margini dei prati steppici troviamo: cerro, roverella, sorbo domestico, ciavardello, alloro, acero campestre, corniolo. Nei siti rocciosi e assolati troviamo il leccio. Da segnalare è la presenza, in vari punti dell’Oasi, del frassino meridionale. Nelle tante siepi presenti tra i prati e i boschetti, troviamo: olmo, biancospino, rosa canina, prugnolo, sambuco, sanguinella, ligustro, berretta da prete. Fiori di acacia - M. Ruocco S.r.l. unipersonale di proprietà della FondazioneWWF Italia Pubblicazione cofinanziata dalla Misura 1.9 - POR Campania 2000-2006 “Recupero, valorizzazione e promozione del patrimonio storico culturale, archeologico, naturale, etnografico e dei centri storici delle aree protette” Comune di Campolattaro Unione Europea Provincia di Benevento Barbagianni - © WWF-Canon/Martin Harvey La fauna Martin pescatore - © WWF-Canon/Fred F.Hazelhoff Falco pellegrino - © WWF - Canon/Chris Martin Bahr Cormorano - © WWF-Canon/Juan Pratginestos Riccio - © WWF-Canon/Anton Vorauer La varietà di habitat dell’area dell’alto Tammaro, dalle pendici montane alle colline aride, dalle macchie alle foreste riparali, determina una notevole varietà di specie animali ed anche una discreta abbondanza di individui. Tra i mammiferi sono presenti la volpe, il tasso, la martora, la puzzola, la faina, la donnola, la lepre, il ghiro, il moscardino, il riccio, la talpa e il quercino. Molto più numerose, invece, le specie di uccelli, grazie alla presenza di una zona umida ogni anno più vasta. Alle specie tipiche della zona come, gheppio, poiana, nibbio bruno, civetta, barbagianni, gufo comune, si sono aggiunti falco pescatore, albanella reale, falco di palude, nitticora, tuffetto, svasso piccolo, svasso maggiore, airone rosso e moretta tabaccata, falco pellegrino, tarabuso, tarabusino, cicogna bianca, cicogna nera, gru, cavaliere d’Italia, cormorano, pavoncella, gruccione. Alcuni di questi si osservano occasionalmente durante il passo primaverile o autunnale, altri sono divenuti abitatori stabili della zona umida. Germano reale - S. Aiello S.r.l. unipersonale di proprietà della FondazioneWWF Italia Pubblicazione cofinanziata dalla Misura 1.9 - POR Campania 2000-2006 “Recupero, valorizzazione e promozione del patrimonio storico culturale, archeologico, naturale, etnografico e dei centri storici delle aree protette” Comune di Campolattaro Unione Europea Provincia di Benevento L’Oasi la fruizione A Una zona facilmente accessibile e situata nelle immediate vicinanze dello specchio d’acqua, è stata attrezzata e dotata di un percorso natura provvisorio con la realizzazione di due punti per l’osservazione dell’avifauna, al fine di rendere fruibile l’Oasi da parte di escursionisti, appassionati di birdwatching, scolaresche e singoli visitatori. La strutturazione più adeguata dell’area con la concretizzazione di un Centro Visite come punto di sosta ed informazione per i visitatori, e di altre strutture di servizio, hanno migliorato notevolmente la fruizione dell’Oasi, che, ancor più negli anni a venire, potrà essere teatro di diverse iniziative, che, ci si augura, riscuotano consensi e rendano più visibile l’area al di fuori dei confini provinciali. È stato avviato lo svolgimento di un programma di Educazione Ambientale, previsto nell’ambito del “Piano di Valorizzazione dell’Oasi Lago di Campolattaro”. Tale percorso educativo è teso a far comprendere più adeguatamente alle scuole l’habitat dell’Oasi, attraverso vari incontri con Circoli Didattici ed Istituti Comprensivi di Benevento e provincia. Nei vari interventi viene presentata l’Oasi e tutti i suoi “abitanti” dapprima in maniera virtuale attraverso la proiezione di foto e poi effettuando una ricerca su campo alla scoperta di fauna, flora e quant’altro appartiene alla zona umida. Sia gli alunni sia gli insegnanti di tutte le classi partecipanti, nella loro scoperta dell’ambiente dell’Oasi, si avvalgono di materiale didattico consegnato loro e previsto nell’ambito del progetto di valorizzazione dell’Oasi presentato dal WWF e fatto proprio dalla Provincia di Benevento. Sono stato realizzati due opuscoli operativi a supporto delle attività didattiche svolte nell’Oasi: un quaderno di educazione ambientale per i ragazzi dal titolo “Esploriamo l’Oasi Lago di Campolattaro” e una dispensa per gli insegnanti. Foto dell’Oasi di Campolattaro di L. Nesi S.r.l. unipersonale di proprietà della FondazioneWWF Italia Pubblicazione cofinanziata dalla Misura 1.9 - POR Campania 2000-2006 “Recupero, valorizzazione e promozione del patrimonio storico culturale, archeologico, naturale, etnografico e dei centri storici delle aree protette”