AN AN DO MlllI SOCIALISTA Centesimi 75 FO!''DAZIONE ISTITUTO GRAMSCI BIB~ECA Ar 3St lt~ 251-1-S MILl\N~ 80CIE1'A EDl'l'nICE AVANTI 1920 ISTITUTO GRAMSCI AN AN DO OP A 3.5 t- 47 Il ~R~~lf Mft MIUiftRf SOCIALISTA MIL1\N0 SOCI ETA EDITRI CE AVAN'l'.l 1920 PREFAZIONE l\11Jano - 'l'ip. Sooietà lDd·itrice Avnnti! - Via S. Damiano lG. , 1'1/Ji"mo riunito in fJllrsto op11scolo i p1i11cipali scritti ri i crificn militare dei nostri collrtl;oratori e quelli che, 1·011 espressione olfatto n1tol'o, 1101 possir11111J chiama1·e d 1 01 r1a11Ù'" militare socia/1str1. Lo .q•oluer·:;i tu11111lt11r11·io rle[!li u ·e11t1, l'r1ccent11arsi rif'llo rl1s.rn{uzio11e del re[Ji111c lCOIN1111ico rltllrt l1orghe.~ia e ridia sua incap11cità f' impotenza 11. risolvere i proùlelili rlalln sua [!Ilena, suscitati, ci con1•i11('ono sem.pre più che 1l JJloletariafrJ è molto uicino olla a.~ccn.,·ionc finale e che a 1111 sp8tta, l'onore e l'nncre di rinnovare la 1•ita econo111ica e sociale. Lo stesso acuirsi delln crisi della produzione chP non riescp. a. risol1•crsi soprr1t11tto per la. esistewm df'l caJJitali.<nno, ammonisce che la soluzione 11011 è lontana. Jfa a..~s11111ere il f1olcre in e1wcr1 c111i11e11teme11te rivo{11z1011r1r1a .~1gnifica a..~sumtrlo in 111nzo a difficoltà gra1·issime e siunifica dol'er risolvere 11roble111i così, formidalJ1h rin far tremare le l'<'ne e i polsi anche a/, piiì forti <'O lii brt lt C Il f I. Questo è t11tfa1•ia il Fato! J,n ri1•0/11 .21011e è appunto 11 r/.,111/ato e lo sùocco ultimo de1la miseria r delln dispero:ione, e ln mahwità di una classr arl ass111nere il governo si dimo.~trn nelln sua. capacità di su pcrnre la crisi e di trasforma.re uli elcmenti dissolz•enli (' /Jltssi1·i in f'lementi att ;;.,: di ricostr11zione. Jfa. per poter compiere tale mis,,ionr' veramente storica, la classe ass111·tr1 anche poliÌica711c11t~ al vosto di dornùmnte dev'essere forte e in 1111 JJrinw' tempo impor1·e la proprici volo11tcì. La lntlo è !lii problrma di Ju1·;;a. t co111r, tale z·o risolto. l lliide1;si _.rf!. r111~e1:r Sl'llZ~- comh"ftn:c (~ ù1urn110 e colpe., li/e. j (I I IO O!J:Jl. if ]Jf~r1f1s1110 Sf)('/f,/1str1 pn be// i CO è Sllpl'ra{o, 11rllo r·n11t111ye11:11, da/111 jr'l'l'<'O 11r·1·rssità drlla dit{o/11n1 11rrA~·to1111 e rlcll'an11r1111r,11t(/ rlr-1 11rofr{rtl'Wto. In /{11/111 loie ncccss1tà. è r111corr1 pirì 1·ii·"mr11te ;;entita chr rdtr'.11·e: 1:11 Jtulia do1:c. !t-olc1r1k r~ sorto, come mùura Jil f'1'_entnn rii. rep_r~ssione uurylirsc, prima cli Lenin; ù 1 Jtal1n <luv~ 11~i milztc~~'l·smo potente e ben ol'{Jlrnizzato affrn1u1 Of/111 gzorno ]Jlll 'lii t11tt 1: i modi [{I Sll(t 11olontà e ca1111r·it.à di difendere ,i sr'.rn: rln itti della zrropr'ietrì 'Jl'l'Ì'1Jofr1; 111 ftal111 dove molti paesi, eco110111icamenle e coltu1·rd111n1tc arretrati, 11ossono dirnllre centri di reazione rontro rivolu,ionari; ·in ltolia ùifine dove storicamente /p u11·r1.<io11J stranie!·e ap/Htiono i111·oro.te r aiutate dagli stessi f tol1a:111, deszd~r?si di OJIJll imNe i confratelli di op11osfa opzn1one pol1t1c11. J,11 contro ri1•ol11zione 1·nterna ed e.~ffrnrt 111i11acr~erà .fin dal s110 na.~are 1·t potere prolctr1no. La organizza1zaonc <lclla forza annata difensiva 0 e pcrc.iò la prima condimone necessaria e sufficiente •per la esisl<'nza di tale potere. /Jed1care _a_rl ess" tutte le cure e t11tto lo .studio; agitorr frt fj'llestw11e tra le masse ùi pn.ese e, tra i pol;itici in 7H1rlnmt'nto,- attaccare vivamente e criticare le ùtit,uzion1: militari della borohesia per fa•J'e 1·isaltare t·utta la supe1·iori.tà d·i lj_llelte 7Jr~letari~; sir;_nifico, C01/l•[Jiere l'opera JJÌÙ ro11t111{Je11temente ri1·ol11;101111rza JJt'l' il presente e per L' o vvenire. .lfn le 1stil11zio11i m1lital'i sono caratterizzate da pochi fondamentali principi costit11tii·i, doi quali poi fatalmente deriva no tutti i parlicola ri di esecuzione. Perciò non ci s1·amo limitati a tracciare le linee generaU deUa nuovn costruzione l11meggùwdo i rapporti che ùztercedono I ro gli ordinamenti economi ci r q11t'lli m ilitn ri . . _.Abbwmo_710i !;os_to_in nlie110 la nece.~sità organica politica e fecmca di d?stw.r;11ere tra, ln funzione sovrana del fl?vern~ morale e di~ciplina.re e del wpremo potere a:rn;rm·n1strat-1vo, e. la, funzione s11ùorrli11ata coadi1watrice del tecm·cismo . .Abbiamo accennato alla conser}'nente necessità di ~n,~tit11ire dei. G'.01M1·u_zi di comùattent;:, locali, affidando 1l crnnando ai s1ngoli che sarawno nominati, controllati e se rld caso ei;o11crati dai: consiyli strssi. . lbùia1110 l1n11cyf!l((fe le caratteristfrhe dcl reclutamento locnle, della aùolizio11e di fJUalsiasi nucleo permanente e cioè di qual.siasi formazione di pace, per le mutate esiycnze delln 1'stn1zi011P ji11e a. se stessa, e non pilÌ mezzo per ed11wre ort-ificialmcnte e cirtifi<;iosarnenle; abbiamo in(i 11f' af/r'rmato ancorn 111w 1•olta la necessità che il nuovo ord iwr nient o risponda rdle esigenze vre'i•alentemente difensive della società com1mùta e sia v1:vifica.to, nella fol'/na e nella. sostanza d11. uno spirito disciplinare affntio mwvo. A q11esfo .sommario studzo segue una raccolta di cirticoli polemici e critici circci 1'l ZJl'O{Jetto di riforma militare .-he. la pseudo democrazia lrnilitwrùtn lici tentato di 1"mporre al paese ecl una conclusione dove si sostiene la neces.~ità rii tradurre le vremesse teoriche 1·n 11n organico progetto <I i l rgge da 711ese11 tarsi al Parla me nlo vrr costringere la '101ahesia a subire la concreta rolontà proletaria o a smascherare il suo animo milùaristo. Ai compa,[]ni affidiamo lo studio della questione complessa, vitale ed iirgentB; alla colletti11ità operante e prorlutlrice e perciò sovrana 1·irncttiamo le s11prerne deci.;ioni eh~ dovranno permettere il trionfo del vrlncipio: «Chi no1i lavora, non rnangia n. ---·~ PARTE PRIMA fili or~inamenti ~rnnomi[i e ~li or~inam~nti militari lm situozione militore del proletorioto itoliono. Ile istituzioni militari dello borghesia. ll'influenzu dello guerro sugli ordinomenti mliituri borghesi. ll'f:sercito Rosso. I. La situazione militare del proletariato italiano La necessità della lott.a 1rnr la conquista e i1 mantenunen to dd potero da par+oe del proletariato porta, come c:onsoguonza, all'esame de'.Ua. comp1cs.<;.a, questione relativa éLil'armnmonto delle folle OIH'raÌe e contadine e alla dif.esa dclfa Jtepubbliea Socia.le. Occorre '.lumeggiare in qua1i termini è contenuto jl problema e quali sono gli speciali a;;petti, che esso può assumere nei distinti peiriodi della v;cstazion<' rirnluzionaria (prepa.razi'one) della conquista dcl polero (csec11:.ione), del consolidamento della vittoria pro·1etar.i.a (difesa). AJ!cune cons1d.eraziorni sono neccc:.sari-o che valgano ancora una volta a dimostrare la continigcnto necessità di aclope.ra.ro ]fL tor7.a •per vincere e pm· manten.oro intatti gli effetti dcLJa vittoria. L:i, lotta di clas.'><', urto formidabiJ.c. in su tutti i campi di attività sociale di duo categorie economicl1e di e.<;seri umani; è entrata oggi in una fase, diremo così, cli crisi, nel Sf'nso che ogni giorno piì1 si vanno dc.lineando i limiti, I r,ontorn·i de·JUe clue classi in conflitto e ogni giorno più la ma.ssa grigi.a, .amorfa deJ.la popolazione ( dc.si·d€•rosa solamente del q111'eto vivere) è costret~.a., suo malgrado, ad ingrossare J.o file dell'uno o delll'altro campo e a scendere sul terreno di combattimemto. La guoerra giova riconoscerlo, anche se noi le aibobiamo ncgaito o lo n~ghiamo ogni potcrc benefico cont.in.gentc ù1. f'/llf'Tnfo (> gue1·1·('(, c. in ra:pporto ai .~uni risultat1i, ha oomp1ut.o una sua vecchia funzione o ha acoo1orato ill1 l'itmo d-t>i'la vita sOC'iak. XrJJ:·attu.ale rC'g1111.o, e<1pita:i..,tico (il cui progT0ssi'\·~ sYi!uppo conduce aL'a.nicchinwnto dci pii1 l'lC'Chl, a.l.hmpOYCl'lmcnto tlci• Jli li }JOVCl'Ì, aJaa, con tJ·a.cldiZlODe stridoote che d-<: riva dalla coesistenza cli una categoria di non liarnratori o di l.<woratori 1mprocluttivi con una 1.pcrproduzinnc normak e eon!5of:". gurnti r.risi di clisocrupamone e di mise.ria), un pcrioclo di 4 anni, ncll quali' $1 è oovraprodo~to., ~a solrrmentr- 71e.r rlistr11ggere e si r consumato non pe.r 1·17Jrod11rre, ma p<'r nnnifnlore e nrl qna·te siffatto si.stem.a. antieconomico di produ~ione e di consumo è stato a.ggra,·ato dal1'accaparram<'into dea denaro (ricchezza fittizia) da Jlarte di pochi e da un illusiYo a.umcnto di disponibilità finan?,iaria in ragione chrct•.a della emissione cartacea e ciel consegu<'ntc r:i.nvilimento doHa moncfn,; ha portato come risulltato tangibi1e alfa. e.<;ag~razrone . di tu~te l'e ?"ra.t'.cri~t·iC'~1f' dc1 rngiimc uorghe~<' cli produz'one. c1roolaz10ne e d1stnbuzion" della ricchc-7..za, ed ha posto la c.1asS(' sociale, che TI<' ~· la osprcssionc politi.ca, nella rr.•sol 11 la impossibll ifa d 1 rùol1•ere 1· problemi r•he p.~sa .ofrssa .oi è propost1:... Oggi n0'!1 si tratta pii1 quindi di diYinaro a qual punto si t.rov.a 'fa evohizionc capi'.alisLica e <l'i ac.cclora.rnc lo s\·iluppo in tutti i modi consenliti dal.la sua oostiitnzio•n<' e.conomica e politica, allo scopo di aum~taire ili bcn<>ss<'1re contingente dcl proletariato, cli educad'° ci'ViJmentf'. di org-anizzarlo e cli creare le ambiicn•,i-condizioni p<iù favoTm:oli a.I trapasso finale (quantunque. graduale) dc•! potere nelllc stH.'1 mani; oggi ci trovi.amo davanti al.fa r<"altà rlie11Ja vita vissuta che ci ammonisce cs.seire vicina l'ora dcl crollo de1 re.gime bor.ghCSfl e dcl conseguiente fritrr"r a1•1•ento del rer11·me rorn1111i.•ta. Ecl i sintomi rà-velatori cli fJ'IW~trr 'l"f'rrltr't non mancano, sopratu!,to in Itallia. Anzitutto: l'arresto q11as1 totaTe della vroduzione (~c cetto i pa<C'o;i dove i trustaioJ.i i:mpm·aino e che pe.rc.iò sol1anwn te ::;ono i veri stati capitalis 1 i in quanto pos.seggoino tutt.i i m<'l'Zi di produzione o la forza Javoro dd 'P·ro.Iietariato); l'il1ff'nsi/i,car.•i fino al paro.ssisrno de'la lottri eco110m1N1 rii r•lasse, che riv<>la CSS('l'C. ormai la pt>rsona d<>l ('((JJ1°tri/1slo (giuridica o individuale) il vrro e solo ostaoo1o a.cl una rcgol:a.n:» produzione; la crisi r'Ommf'ràaTe, espUi.cantesi coll'aumento delle importazioni e' col:la dia:nin1uzione •Ìutlr- <':;porta,zioni nei Jl<V'"i prn ]>O\'Cri. e• do\'uta a,~l'a 1 · ltm'c ~ist<'ma pPr il riual!c 11r()(/11zionr .signifi.('a renrlito e nella \'cnclita nni<"o m<>z?..O cli gunrl.agno le.cito ì· I.a. ron~or~ n· 11 ·11 r1"isi 110Titira p<'l" ln quale Ue naznom . .• !·'.. Pon~"n<'n!P ..., . h"tc l l'C)nomi<"am<>nt·é'· piì1 ricrhe, <' a.ncora piì1 arn<·c 1 ne conflitto <' p<'l' <'ff<'t'.o cli 0.'iso, soggiogano completamente '" 11<17ioni piì.1 pov<'H' <" an<'o1· p~i1 i1.nmi~rri~e: 0 tcnd~no n po1•lc i1n 1ino stat<i \ "NO <' 1no1pno <11_ s~·h1anLu <'Co~om1~a 1mponPiHlo !lit c""euzionr clPi lorn onhn1 <o( to la m1~accrn rf morf.p pr•r fome: la r·ri~i 11111rolr -eh<' si dimo.stra 1mma. nPnf.p ~ profnnrla nd !'<'nrn girncra.1e d"1 ma'"contento , nel l'.atk~a. pau·rosa 0 ansiosa di un rinnm·n.rnPn'o total~. per molti inrlctNminato, " eh<" <:i manif<>sta nel' nuo\'o nvol'u1 . · d <' 11«' mas0 .r op·-~ 1··'1 1''e ;n"l"c:1· 7.!onn nsmo • " '· . 11"! ". fprrncnto · . R0 rdo . rii qur!ll<' franN'"'i e n<'gli •'Pi"odi di Yn.ria rn~lolc"' rh va.:na ori~inr ch<' ~i producono in Ita~l·ia. Q11C'~to 111 :o:en<'~·ale. ln imrt i<·olarP poi. <·orn.r cht"<'\"amo, p<'r l Itaha, !1°~ r· 1 }J<ll'<'• ·il Paso di doY<>rci clilunga1:<' troppo .nd ~u~:gg1~:~ la s •t1Ht;1,ionc. Vit.torioM in tPona.; c::;si~ <' pi~t·~ame 11na 1·111/11 (" nnn r vinta (nOli pnrhamo 11nmum_ ~ 9.ua1. . · ··t 0 <1.1 .1' 1art<>) pcw la. rns1p1ienza siasi hYnrr pol11t1co o !'])Ili . . l t . . . . T t;rr n ({'}](' sono il p1 oc ot o, cl1>11 suoi ra.111 pc11 it1.c1 <' m1 i '· · · ma Jl<'l'. la,N s11a, I . 1., 11011r·11fr' cl,,I I a. 1ù l.o r 1·as..~ r 8·q·Ì"tk) . ' · ' · lit.ossa · . . l" Yrr-ùmt> Prnl,,tar·rn •.rn. 1<' Y1w1e a.z1om ca. pos17,1on<:' e 1 . -. . . . · · 1 1 mondo. Chi . t 1· ' h . cl l\·rrlono O"'P:I i 1 e1orn l nn,o e<' p1 a l'!h<' ~ <' s.~ . . ~ 1 .. (~h·umPnti cli lav()lro, non 11osslf\de i m<'ZZl eh pii oc U7.J<ln<" . . li t . . ) l h al JHOJH'IO aJt1vo so a;rnen e 1 r·a11ila \i, matP.1'11c pnm<' <'C a ' · YCdNsi faitta la forza l<f1•oro, non ha s1rnra.n za aku•ni11 ~ 1 . . . 11 e . . . og()'10'101·no . . "l·l1si1z1a e R!' «"ìtPn<l<' la pro.pna l· 1e.iaz10nc .~ . • , ' . ~ t' • T, - ùa.Ua b<>nc-Yo1 cnza a·1tnn· puo' la, propria 11era 111d17~e11r r Il. . o • t t•· l'eternità. Fortu. 1 opno c:ta~o P<'t n ..a. · · l':t•SSC'gna.rs1 a. pr miO'hor . .· '.· "t · l" p<'l' il progn·esso liwv1 o ~1s' . na.tam.e.nt.c n<>ssun o l 11· b.1 talità e clal1!a o1)pr<>.sriJil'o prodotto r a ,1 n ' . urna.no d 1 qn . . to dronale provoca, sempre s1onP poichè t.a.lc atteggiar<'n ~·~t. e ~o11a lotta di cla.~se 1 nn;i, 1·ca.zi.01ne benefì~a <l<':\ as~cic~I ·~uovc form~ sociaJi ed ll rocl ncf' 11! necc.ssano svi u11 P 0 . , . , O"'"Ì nrdllralm('11fe, fatal<'Conomichc. 1 .' n11no1w1110, ,..,..,, .. T"' 'It a1 ia. <> ap Prolrfaria e riò ::;p!<'·~a 111 corm_e mrntr, la ipnm_a, A az?on-e . t · ])ili di tut,ti gli aJ.tl1'1, ·O Sia . . 1 · · '. • e Il prrch è 1"] suo JH01<'t'11'1U te' • e si· appomo-i istint11va. . ('nte d l" a ffCl'i·a1·""' J1 po IC • oa lffi']1<1,Zl T • · mcnoo a.Il.a 3a Internazionale (dcllla qnalc l.a, Russi.a. Suciar Esta è il pri.ncipaJe esponente) come aUa migliore e più sicura compagna che possa a.intarlo a risoh·.ere la c·.risi giraYissima che attraveirs.a il paese coli.a oonquista diretta dell 1iotcre. E. appunto perdò, la stessa !borghesia ita'lliana ,. ' donmwnte ne11. interno dol paese e dominnta oltre frontiera dai1:00 consorel11e, ohimè quanto maggiori e più potcm~,j !, si dibatte, !llnich'essa, ne.Ha amgosoia dcllJa impossihilità di produrre e di viveire, vuole clifond~e i prnpri immortali principi e la intangihiEtà del capitale, non può più ol.'tre resistere ai reiterati as.c:a..lti ooon.omici a~i prolet.aria to, sente avvicinarsi l'ora delna resa dei conti e cerca a.11ontanarla o gi ustifica.rsi con metodi puerili ; fa l'esame deUa condotta delfa propria guerra e questo fo rirn~Ja ingiustizie, erro.ri. ca/tive azioni. sint-0mi delllia sua r01·r11zione e dPlla sua decadenza: vuole, a tutti i costi. roll-a ostinazione del malato moribondo che cerca la i1[usione di essffl'e anoora vitale, convincersi di iaverr vinto e i snoi uomini di Stato sono costretti a porla im.n.anzi a11la nuda rea.ltà che neHa sua tragica <'spressione si riassume in una, soggezione eoonomic.a che riduce il p_a.es-e alla, funzion·e di co1onia americana: ùwora la co11cord1·a, plfoolama la n<"<'CS$iità di lavo.rare, dti fa1T Cfflsare le ri1re di parte e intan 4o Jia sua ma,ggiore e migllior.f' ra.p.prtesenta.nza e cioè il ('.a;piialismo plutooratico. progc,nitorc ch>l Mi·ltitarismo sorvvooziona gio·rna.1i. arruola merocnari pe.r la guerr.a oom~ ba.ttuta alij:a cfo.sse la.vo•ratric.f' giungeindo fin.o alla negar zioM dei nropri p'l·incip1 anohc nicll campo militare (vero caratt1wistico fonomeno di invo0l·u~ionoe) colla sedizione di' 1111a pnrte rlell' eserc1·to. I c;.e<m:nlicisti.. i bo1·ghes·tt('()Ì, merca+ranti e i1n1or!llnti possono v.ed:ere in tutta auestia ~ituazione l'effetto dell~ ;n.~i17 ienza rN Sala11dra e di 8011ni110, rl.eWegocentrism(} di r•ndrn-nri. de'l1a amh1.zio11e rh Gù1rrlùin. ddna meqnlomrrni·a i!,1'. D' AnmmzÙ), della catf1.vpn"n di W1"T.~011 ~ deilnia 1·ncosrÙ'nza e pazzia nostra; noi si armo trOtp']">O S<)CÌia1isrti per supporre che qualcuno possa, essere l'autore an7Jichè ~'espo ncnt0 della situazione corn+in1?;ente del momento e perciò g-iurlichiamo, a.nche depN'.'ICa.ndo ll·a triste n""<'A'ssi.tà d1i1 usa.re Ja forza., esser giunto• l'ista.n te nell aua~.c b<i.isogma soonder-e dal Cic't.mpo de11e speculiazionil a quel1IO delrla vita v.iissuta 1, e tenersi pronti agli eventi che incaha.no e for~ prec~piLcra.nno e che hanno posto oggi. i·1 <l'll i.croma: o . i1 capi. fllhsmo 71lutocralico appoggiato alle baionette doll~ guarrlir b1rrnchc 0 il collcttivisnw ·intcrnaziona.lc conwn1sta che colla jorrn dl'lle u11ardic ros8c conquista. il potere e con e- ,a lo manti.mc.... . . <l' Il s.ocialismo con I.a m.cssa in comune tlm m~i .i · · l'1.zzazwnc . <le 11 ~ ma.Lcine p ripro<luzione colla' intcrnazwna m~ 0 ùcg1i 'sca,mbi, col trionfo cMlla cooperazione .su1la concorrenza COiil·durirà automaticamente (i: licsprCiSs.i~me ada,~ ta) e g 1 ·~dua1mente aHa sopprnssione ddl;c. f~onticre .poh: tiche ed all'afficvohrsi e infine allo soompa.i·H~ <logih 0~ 1 <li razza (frutto della ~ola.ro rivalità ~ono!11:ca..), ma \~ SO<'ialismo (noi lo s.a.ppiaroo hcnc) non e: 'ti1 vien~ . E. pe di1•cnlare nel periodo contingente dclUa sua vittoria e ' · d 0'·r·à lottare rleH'in.stawrarsi graduale del. nuovo regime, · aspramente disperatamente. contro coloro che non vo·rra:i, · e cnc · non s1· a<:·e once1·a.nn-0 tanto fac1lno es!'crc spodestati • mcnLe a darsi per vinti. . . , . D' aJ'!.ronde, la storia stessa cc lo. rnscgna porche . no1 non rico·rdiamo invero una sol:a radi.cale trasforma~1one soci.alle cht> si sia prodotta in regimo <li bc.nessere e dr aiblxm<la.nza 0 ohe sia stata pacifica nel .suo atto e nel suo conso.Jidamcnto; 1'esempio della Rus.si1a oe oJ.o co:iforma, a.mmonie.n.doci che qua;nto maggiormente im organismo comunista è saldo militarmente e tanto p-iù resiste alla lotl<;t annata delle nazio1vi ancora ca7n'talislid1e o alll.P. contron. · 1 1 d 1'l'U·ng.,e11a. h · · (che ha vo1u~1oni !borghesi; que.o. e : ceduto , ,. quando i Battaglioni Rossi, non p1u ahmentat1. dall rn ril nostro te1,no d e 1 paese, hanno dovu ~ arretrare) confor>ta . · , ff ·ta asserto e imfìne la reaJ!istica dimostrazione. c1 e o ei . chal qu~tidiamo svolgersi deg1~ eventi in I.taha dove 'O:ggr il Capitalismo ammassa e schiera l~ propne truppe, P 1 ~:e to alla lotta suprema per la sua v1 ta o ,por ~a su~ mo[1.. f. Ed oococi quindi. rul dilemma. In una s1tua.z1on.e :H fat•a · bisogna infatti o affrontare l'urto, dar battaglia ' ' ·' · ae1 padrone e P vi niere o piegarsi a,1 giogo oppressore . ·' tte' NM c'è ail'tro scannpo, e tutto il lungo d e11 o ,b a.ione .. .. 1 re rrugrl().narrn.ento da n-0i fatto :fìno11a ha a.vt11to o soopo P " · · 'l 't . d l proletaci.puo .di inqu rud ra.re 1.a ~1tiiaz10ne: .m1 i me. e. . l1·iato italiano nello ambiente poht,,,co che ,,,,.,,te1 naziona 1 1 me11t<, (' w1:i1J11!1/muilt, lo li" rlt-!1 r11111111/o r• /11 ('(tr11 ttr n:w. (~u :;to pcrd1i· noi siamu p1 ot'o11damnlt1.· co11\'iu1i com<.' ia, ~e :m.ezione borghe~c l~hc. k'llHlo <L &•pa.ra re i1 Jll'1JIJ/c 111a. 111ditr11·1 <lal }Jl'Ohkma genrra.le: C'h<• mira, a Cl'l'aro e mant... ncrc in Yita un organismo a s(., I' l',&l•rcitn. è 11 farn-eticar<' cli l'irt1ì, ùi 011nr1» cli y111sl l=I", di nr'N·ssit 11 1111/itari, sia. cli g.ran llunga sorpas-i'ata dagli <'Wnti. Oggi; per s'.udiare una 11ry.1111 "~'"111· 1111//t 11 re bisogna loggN'P i testi di econom 111 1>01 il icu <' cono,c:;cl'l't' a.' fon cl o lOJne si jJl'OdllCe e C011/C si l'(}JIS/llJ/(/, 1),p•] l'CStO, }'CSf"TCi'O borghese stesso, è,. obbiet~ivamcnte st.nrliato, la CSJH<'$SÌone mi1itarc della sc·c1età b?rg-hc·se. capitalista fa produrrn 1 vtus 1·a ON' al prdldano as.-;rrnlo al lavoro nd·l<' officine o nei campi, ç lo fa sen·ire in trincea pN· difondere d pliis ml ore accumulato; per C'-Onquis'.a•rgli o ass-'curar•Yìi 0 i necessari sbocc~i commerciarli c le matCori.c prime e il dualismo oco!101!11~-0 .tra parnssiti <' prorl11ttoii, tr~c padroni e .~rilan~t1 _s1 npro~uoo nell'àmuilo mililarc col dualismo rk1 wpt r11 wlJorduwti. · p II. Le istituzioni militari della borghesia Lo studio infatti delle form0 miHtari pii1 ada~k' ad una. soci.età comunista in formaz.i<>n<! non può <'.'•S<>re fatto C1he con un <'same del processo <',o.jutivo che hanno su'Jìto le istituzi-0ni militaTi ddlla borghesia. e ddlc caratlcris'iche costituzionali dcll'as~.tto e<·onomico e s ciafo comunista.. La attività mi1itair.e di un paese non ii c r 1-0. infatti come mo1ti int~rc.s.sat.i o igno1:anti amano <"rcdcrc o sur/porre, una manifostaz10ne partico'laro della 'i.la social.e, ma ne è invece un a.sp-E<lto, ed è· J1erciò slrc',tamcntc. collegafa a tutto Ue a!Lre forme di attività umana. Alilic nccC"sc;ità economiche e consc~n<'ntcmPntr JWViti.ch-r. di un 1la•o rwriodo storico oorrispomluno dctnm.inati in-,t.tuti militari che <li questo sono ',1 eonscgucnza cl'irotta. Tutta, liL slu·ria, co lo insegna •· le cousirkrazioni al rigua.rclo a.ppaiono affatto inut.ili in quanto si <lovn•hbcro ridurm a<l un mero sfoggio <li ernJi:!.io.ne. li prohl~·~a q1tincli n noi appare contenuto in q11•sti Il.recisi krmrn1: n1'llo stu<lia.ro ciul! quale(• ili ra111Jortu c]J(' rnt.orccclc ira la. sooictà ea.pitalistica e l'esercito permanente che n-e è la caratteristica. istituzi-0n.o mili!m·c, ndl'csmninare k condizioni i1n krnr, <.1cl in tc-rna.zionali 1wlfo, qual i si prod ur.ra \'òro&imilmcnlc !Ja. furma.zionc rivolt17.ion.aria. dcl sis~ma d·i JHO<lm.ionc e nel dC'clurrc da tal_i pn~mè.<;..'>C c. <la ~h ragiona.mi'nti l~L fo·nna ehc assumera per nccc.ss1tà d1 cose, l-0 :-tnnnen lo J.cJ,].a lotta arma'..,'L. . Entriamo perciò senz'altro in a1:~0.m_cnto, attnan~lo l'at,tcnzion<' elci prol<"tariato fin cla.!l rn1z10 sullla. ~p~1a~ liss.ima, caratit'ristica <lcll'E!'.ercito Rosso, qucna c10e d1 non 11 o'cre e non doYor ~r.e un esc·rcit.o nazionale nd senso ristretto <ldl'csprcssione, ma .b<'.nsì un'a~co!ta <li tutt.i i prollct•ari <lei mon<lo uniti, .al <l1 qua. e al d1 l~ del!:~ frontiore: politiche, nella diuturna gucna contro i ca.p1tal.ic;ti di tut•,i i paesi. . . La società capitailistica (tutt.i .lo sanno, m~ giova n~ pctN'l'o pcfl: chia.rire il nostro. rag1o~~cnto) s1 .basa e si nrgg'e · so1na. clue fondam·onliah c1:1'1'd1~1 (che ~lenva.n<? ~al rutle dii ilh di r1ndi11,ie11!0 ~he ~1 ~ln.am":: r/1 JN·op·ruta); quello per i.] qual.e O umaintà e d1~1sa m d~1~ catcgone <lisiintc cli uomini: chi lavorn. per 1•11·erc e c/11 fa lavorare ZJC1" 11/vere C que]I() che fa cJc.]l]ia, Yenclita <'quindi del TJ~e1: ((!J1{if/smo lo scopo precipuo della pr?d1'.zio11e. La. ~1~1sionc clellla umanità in padron.i e salana.:t1 pone qucs:ti in condizio·ni materiali e morali di soggezione econom1ca. o polit.icn. 0 fa, sì che i pa.<lroni rit.cnl?ono di a:c1:e assoluto <liriv.0 di prerendc·re dai .lor~ opc.ra1 e contad'lll1 ~he lavo~ rino p-er essi o che si p1-e~h1111-0 alla loro vo~IOnta. Ogni sforzo individuale è comprnto, ndlia mirnt.ah~à. ?org~ese, per l'interesse colllettivo, in qua~t? lia bor$"he_s1a ide.nb1fìc~ 'oltcntiori s(· stessa c.oHa col1ic'Ltrv.1tà; ogm srngolo che s1 rihclla nl giogo clcl capita.le è, ~cr I.a. siP~sa ragfono, u~ tracl,ifor<' della. causa comune. V1 è un p1.cc011o fondo d1 voel'ità in questa mcinzogoo cos.tituzional.e dcl 'la. s-0ci~1tà at- .., 17 1li " " t.nalo <'Ù è contenuto nel /alto p<'r il quale oggi chi no1i !111·ora, n11llo possedendo, muore di fame; mentre e_h~ non lo vara possedendo, ha ln somma, rie, poteri economtll e z10 11lici dello Stato nelle sue 1111w1; m<L ciò n~n toglie mcnommikn'-e che i salariati di tul.to i1 mondo l<norano oggi /JOchisstmo per uherc e moltissimo per far vivere. A qu0sta scissione profonda so{'ial~, si aeeopp1a, come clioo\·amo, il mercantilismo. Non si prnduce per consumare, non si rogola la ino<luzionc a "..('t"oncla dci bisogni, non oi si preoccupa mcnomamentc delle necessità cli questa o <li quella popolazionn, ma si persegue in solo interesse dcl guadagno e si subordina. ìa quanLiLà e l~i, qua1li;tà della pro-duziooo ai capri.cci e a.Jle <'Sigcnze cldla conco11ronza: La cooperazione (così im·ocata negli istanti di terrore dai ÙE.tentori dei mezzi di produzione) è igno'.a; non si vede a.ltra via di scampo che quellla di ingannarsi dison€Stamente o di combattersi in tutti i modi e con tutte I.e armi. In una siffatta società, I.a Lotta a.rma.ta all'interno e a,ll'estcrno diviene una rcrci nr·cessitù tli esistenza che è ingeirrno deprecare; che- è impossibilC' cli-minare se non mu~ tando radicalmente il rapporto nel quale. si trovano oggi gili dementi dell:a produzi-0ne. . A•ll'intcrno di ogni singolo aggregato economico c~JJ talista la classe dei padroni ha la assolu.la necess·ità (npct1a.mo) di salvaguardare i proipd priviliegi economici e oonsegu<mtemente politici che le permottono di mantenere elevata la quantùà del profitto anche se 1·l saggio può te.ndr-re a diminuire; essa de1·c quindi concedei-e a.lla cJlasso lavora+.rice quanto può effottivam{ ntc aumentare la produttività della forza 'lavoro uma.na ma non può oltrepas; sa.re que.l lim.ite oltre ~l qua'lie cesserebbe il compenso de1Qia aumcnLata produzion-0 e incomincercibbe la ~~si-0ne da pairtc del capitale di una piccola aliquota di profitto a vantaggio del lavoro. llaggiunto tale J.imiie, -l'in~ercs~ economico e la necessità de~lla produzione consigliano ~1 impiegar-e la for.w pur di ovita.re il disastro e a tale ~1sogno sociale si inspira il mantenimento cli un esercito stanziale con cara+teirc preval.r.nl"mrnte merocnario che deve c-0stituire la vera guardia drl capitale atl'intcrno. Alll'est.erno : ogni gruppo nazionale di oapitalistJi. vede rwl 'icimo un concorrente, quin d i ·un nexnico; e d i conse- guenza m.ira a sottrnne a ta.Jc concorrente, a tale nemico tutti i mezzi che g1i possono servire per comba+..tere e a tiLrappargl'i tutte le risorse na1..u1·ali cht possono facilitare il suo sviluppo. Duplice dunque è l'azione; difcnsl.va finchè si è relati;·a.mcnte deboli; offensiva quando si è suffici.entemerntc forti pc.i· fare agli altri ciò clic non si i•orrclJbe gli altri /act·ssf'ro a noi. 141. stCS1S a dot~rina militait'\C dcl prima guerra (che appunto classifica l'atteggiamento <lifonsivo come. quello dei deboli ed esalta quello off.rnsiYo come il sol.o ohe si addicc M forti, rip:roduce a m1'f1:aviigilia, corto inconsciamc1nrte, tutta la essenza d.e.lile necessi1à intcrnazionaili di ciascun capital'ismo nazionale nieH:a gra.n cl iosa lot+.a cleilla concorrenza. Perciò, dicevamo, ogni Stato borghese deve tenersi pronto a parare l'offesa finchè esso sia clebole; a offendere appena sùi. forte. L'esercito stanziale sorve infatti anche a tale funzione esterna. Por convincersene basta considcrnre le varietà dieJlle istituzioni mili~a.ri nei vari paesi eu1·opei prima del·l'attuale conflitto in relazione alla posizione geografica e alle nccossi tà economiche di ciascuno di essi. L'Inghilter-ra, ad esempio·, che, poc la su.a posizione insu'llare e per il suo impmo colonia1c non poteva temer e -0 pr-evederc attacchi territoriaJl i c, comunque, ben sap~a chr> la sua arma. formidabile r r a pur scmipre qudla d~lla flotta, aveva questa organizzata sol'iclamen'c fin dal tempo di paoo, mentre all'esercito puramente mercenario erano assegnati oornp.iti ben limitati. interni e c<>loni181li (provvista di materi.e prime. di sbocchi commercia1i e di ma.ino cl'opcwa a buoo mercato im regime di sfruttamen•o diretto senza concorrenza Uoca.Je da vincere) . La Svi7..zc1ra che, tributaria degli a.litri aggregati economici, non poteva sogna.re di a.gire positivamente nel campo de],Ja concol'l'enza, aveva adottato la fo.rma di Nazione Arma.ta, ottima pe.i· la lot~.a interna ma preval<:'ntcmcnte adatta ad una ostinata difesa nei riguardi <lel•l'azione esterna. Tutte le altre nazioni europee, geografica.mente ed economica.mente esposte alila llotta terrestre difensiva ed offensiva, avevano invoece i J-0ro eserciti sitam.ziali n~go.Jarmeintc costi'uiti e di offici<>111za P'roporzi>0nale alla loro forza ecooomilca e aHa 1 1 1 2 lDrO nC'<'P.s::;ità cons-eguento di 'ti fcs.< o d1 offc~a. In fon1lo, il .$PgrctQ lh tutta 1'a formiclal:'dt' 011wnizzaz1onc m~.'.itare toutonÌ<'<L <'l'<l tutto ne.I hi<;0_gno Lli ('spa.n ,ion ~ Pconomica de capita.lism,o tedesco e n{' l'a~»,/uta IlL'{'Cssitì1 in cui la concorrc·nza inglese lo mett••va di ricorre re alln forza per sopialfarc il 6Yaile. Basta 'eggerc j, fol·k· progrnmma pangr rmanista iwr conYinccrsi chi' 1 runi on ,1 ;sti k<L'Sch i n n l1' ad ro erano che gli inconsci es1wncnli tfo'la. ~ra\'C crisi per Ila qna.le gli eserciti perman~.nti costiLui-;cono la fonnn, prodotta dalla concorrenza dcl capita.lismo e che la ricostruzwne di un'Europa tcde:-ca conispon(l('va pl'rfC':,tamcn!J., ai bisogni della sua prodnzion('I naz:onalc. ~la se queste sono lo ra.gioni. in fomlo nol.e a tutti, ]li'.!' l{' quali gli es"rciti pr rmanPnti cost.ituiscono la forma militare dd~a società bo·rghcsr. un esame <Wl'hc sommario drll<· hm carati •r:stic:he costilut:\e riH•la l,> stretto le-game che uni~cc l'a-=sctto <'Conomieo di una 5QCietà colle snc <' n- isponcL:nti istituzioni mijjtari La tli\isione. nPtta clr'la umanità in r11 111lalisti-pndm11i e salr1riati-scrvi si riprodur(' infatti neTEoorcito Borghese coi'.la netta distinzione che separa r1li elemrnl 1 71rofrsswnal1, dalla grande follr1 rlri citt((dini coscr1"" Il giorno nd qual:e la horgh<>sia. affermò tano-ihi.lmente la 0 pnipria, snp1"rrnazia di classe C{rnquisla.nllo i di ritti civ i' 1 ~ .politici (cla. essa <·hiamati ingrnuamrntc <' falsamente ·i rlirilti ddl'uomo) essa si troYÒ n<"ll'a.ssoluta ne<'-C•'>sità di chi a.mare a lla difosa d.ei propri intNcssi f 11tt i 1· salarwt1, che Nano ormai definit.iv;amentc cl<'stinati a cadere s-0tto la sna !'ogg<"zicme economica. Appar<'nt<"mcntc tutti i servi clt•'lla g:rha furono liberati da.llla si·gnorìa <1~i foudatari; sostanzia 1mentc. come tutti sanno, la loro li11 erozione fu 7n cfJ1!dizionr necf'ssar'.·" I' s11/firic11lr', perchè Pssi 7Jotessero rr1111lJ1rtl'f' pndrfJne " l1bPrrtmenfr ~(uocarc sul rnercat-0 clc>l Ja\oro a fa~·ore dei capi_~al,isti n<'ll'a. l<'gge eterna, clrllla donrnntla e cle.•Ja offerta. ( OSl; apporrnlenunlp tul;(..i i citt.adrn1, ~o.llecitamen~ i:1·oelamati nff ivi, acq11ist.a1rono il d1 1·1!10 t'\ il rlon're _di rlifondm«~ SL' sl<'f;Si <' i l<>ro nuovi JH<'sunl..i. prodlamat1 c falsi intm·<'~si; ~osianzia.lmen'o hwe<·P la 1 ·osr:ri~ir1nr assr1:1·ì 11_ella c~t-"'l'111a ; pfJS.:/·i;srHi delln jor.7a /rn•oro rtt rlrtcnton. dei mezu rli 71rodwzionr. L'antico mcrC(·na.riato scompanva, ma la casLa militare &OJJl"avviveva 1 col compito di inquadrare i nuo\ i conilmttcnti a maggior profitto <leda a; ito.rità dello Stato &cl'\'o <lellla dass.:;. donunante. All'iniziQ, tale categoria militar<' di clominato.ri, <li padroni, ·rimase prevalenLcmcnte costiLu11t.a. dagli cle1rncnti della spodestata nobilità che 1.ro\ ù così il motlo di YiYere ... sc.nza troppo lav-orart> e seguì nel oontempo le tra.dizwni ùol bel tempo aintioo; poi lentamente la borghcisia compro.se inioonsc~ame.nte il porico1JI() di. non tlomiruare le propne forze armate e sostituì la classe prima priYilùg1ait.a assumen do anche la gestione del potere mil ilare. 11 militarism,o che ha fune.stato l'Europa cltH'ant.c t utto 11 socolo XIX e che •all'inizio elci XX l·ra partioo1larmenro rigogli06o in molti Stati capi1talistici o specia.lmente in Ue1mM1ia., era. infatti fiera.mento aYYCtrS>a.to dal'la. borghesia. capitaJlissta e morcantilie che YedeYa in esso l'ultimo conato deilla classe nobile, per manknere una parte de.J1;a autorità ormai perduta e per pesarn colla forza sull 'ind1nzzo politico del paiese influendo po>t.entemente ancora oollie et~;rna lotta tra. gfii agrari e gli industriali. La guerra ha SOTproso tutto le istituzioni militari deLla borghesia in piema crisi di trasformazione, di trapasso ciQè del 'Poterei supremo dalle mam cli una nobi.it?i. guel"riera e ricca di tradizioni, ma troppo spesso ignorante, nel:le mani deJ.l;a borghrsia in LellJ!e• tu al<', matura ormai per sosti tuirla ancho in questo ramo cli a.ttiviità social>e. Ma, il cambi1am,ento di. 7}(/dro11e non mnia la comdizione sosta·nziiale di eh i serve; non capov0tlgc i termini di coma;ndo e di subordùiaz1'011e per i quali pochi sono pos&essori del ·potere e molti hanno soltanto la. pa.ssiv.a funzione cl><'llla obbetli .s1nza. Pe>rciò; {'Ome da. un lato la maggiore forza/.a condiscendenza patlro~rnle, le nuove csigcnzo clc;l'la produzione, hanno migliorntc apparcmlemmic e modificate le condizioni della classe operaia ma, ha11ino lasciato intatto il rapporto di w;1italista 'a snlariato, di mercan~e a produttore; così lo .c;ipirito mocle·rno eh.e era andato sorgendo ne-lile varie is'.itnzioni militari <·nropec nc'LI 'n l li m,o dec<Cnn io; modifirn n do mo ]fr a n ti qua '1r <·o.nef'7.JOn 1, mi gìiioirav:i l;e <·01ndizioni d1•gli inferiori, 11H1> Ja.c;l'ia.va rntat.ta l·a netta divisione tra i (i<'knio·ri <lrl po1t.ere e gli obbligati alla sorvi tù, t ra i z1rof<'s8io11 ist i ch e tu t tu 7Jole1 1 vano e. i cosc,ritti cho tutto dorPvcwo dare e di nullla potevano disporre, nemmeno di sè stessi. li conflitto europoo, violento, improvvii;o episodio clell'inacerbirsi della concorrenza fino al parossismo, ha accelerato l'evoluzione della sorict<ì. ca.pita.istica e con essa parallcfiamen'...e quella dolle sue istituzioni militari. E' quanto esarnine remo obhicttivament.c con l'intenzione di tra.rre daUe nostre considerazioni gli clementi necessari per lo studio delle forme militari di una società comunista in via di formazione e di consolidamento. 1 III. L'influenza della guma sugli ordinam2nti militari borghesi La feroce conco1,renza tra i vari Stati capit.aJhs~ici europei ha trovato il suo na,turalc cd inevi tabill.e epilogo nello scoppio del conflitto armato. Esauriti tutti i mezzi di lotta, oonse1n!iti dal Diritto lnt1>1rnazionale o da quello dello genti è sitat-0 necessario negaro i princip! d~ giusti:ia e cli fr~tclùanza, bugiardamente pro_cl~mati d_i vollta In volta a sostegno dei propri par~icolan mteress1, e cercare anche colla forza di distruggere l_a pot~n.za t>cono~ica elci rivale. Ciò spiega. come gli ~ngcnui e gli ignoranti dell'una e clel.l'alrtra. parte bdlligera.nt~ potessero ~ostcnere_ e credere. che la guerra avre'l:>hc effettiYa.mente distrutto 11 regime cli conoorr-enza 001Ua soppressione del rispettivo avversario. In fondo fino acl un certo pun'.o .essi possono _anche avc.r avuto ragione nd senso che eff.etti".ar_nente oggi, a conflitto quasi oonchiuso, Ja conc?·rrenza _diviene pa·r~la vuota cli significato, se concepita rnternazionalmmt~, m quanto si va sostituendo ad essa i.l . mo!1opoho . del !a ricchrzza, dcl le materie prime, delllc vie ~1 comunicazione; privilegio ormai indiscutibile dd1l.o genti anglo-sassone e in prima linea ool.1' Arnerioa. 'L'u~li gli a:tri: vinti. .e neutri. ailie<tli o associati, grandi e pi<.:cini, f.ono riclot.ti alla funzion.c cli produttori di ricchezza per gli aJl tri, rcs.tanclo all'arbitrio (e di conseguenza all'interesse) di questi il clar loro da lavorare perehè poss.aino vivere. Piì.1 o meino rapida.meni.e le nazioni, cosl1tuzionalme.nl.c non pluto('l'aliche, si avvia.no alla proJ.clanzzazione, e l'Italia &l•l1Ztt cl ubbio è vera men +.e all prLmo posto nell.a folla dei seni economici di Sua Maestà il Cajp1lalismo Inic·rnaziona·l.e... :Ma questo ri sulrtato ormai "1s1bi le a tutti, e perciò innrgabil<i, amche da colloro che a tutLi i costi Yogliono fare come lo struzzo e n.ascondere la testa. sotto l'ala per paura di gmvrclare in faccia la realtà e cli doYere perciò agire; si è manifestato durante il conflil·to con una preponderante azione risolutiYa del fattor.e economico in rapporto a tutti gli alltri fattori ro+•rati m grnooo per it raggiungimento della Yittoria. E' quindi ben naturale che una. siffatta radicale trasformazione prodottasi nel regime economico capitalistico e del'la quale la guerra ha: rappr0sentato l'atto finalle, cornnamento del knto processo crnlutivo (tal-0 quale come la rivoluzione sa..nziona e corona gli sforzi gradualli e inces1santi di ascesa della. classe nuova a..<;sunta. a1 potere per J,a conquistata supremazia) a,bbia, profondamente modific.ato le ambien '.i oonclizioni, n·clì,c qua.li gli eserciti beUligcranti era.no ohia.mruti ad agire, e abbia sosk1'nzialmente mutata, no1n solo la loro e.ssenza c·ostitutiva, ma Ml.che, come conseguenza inev~abifo, la .Jloro funzione cooti!4:,0"€lnte o futura. Ora, noi sappiamo ohe i germi di una. società in formazione si debbono ricercare precisamente neùla società daJ!lla quale essa sorgerà. Le forme economiche, che sono diven~;ate ~;pe.diment-0 alla produzione pe'f il Loro continuo incessante evolversi e perfezionarsi, hanno in sè, in potern~a, il contenuto delle nuove forme che stanno per sbocciare e che a.ppariscono in atto a maturazione compiuta : quando cioè si 'Produco quella crisi che noi ohi·amiamo 1-ivoluzione e che molti poveri uomini seriamente ritengono provocatp,, a.cceJerata, ritardata o impedita. dalUa loro personale azione! Un '°sa.me anche sommario del'Je modificazioni profonde, che lo svolgersi del confl~to ha apportato nellla costitu21ione e ne11a funz~one de\.lia forza armata d-elna borghesia, 1 ci r~~·olcrù_ infatti quali_ sono le l c11dc11;l c1·olut1rc già csi~tcn i oggi allo stato d1 folt1J, quali sono t grrmi ùi po tr-n:rc _che gcnercr~nno il futuro organismo ddla. dif<>Sa (',°lllett~Ya proLetana e 06tacola.n~ p<·r intanto J.a vita dd1 c~re1to a~tu~l:~? e ~me. (rnl:enti () ~10fonti gli interessati (-' i profess10nis.i cnstalinzat1 nielle idc-e teoriche) I ·_ · · . , O SVl J uppo d ~)] e f orme m1· 1i_tan d1 nna società sia in€S<>rabi lm<•ntc co1llega.to rullo sv1Jluppo d<dlc sue formo economiche. *** ~a gncrm ha_ posto inna-n~i ad ogni singolo capitalismo dilemma: o vrncere o penro. Non importa ~~ · I l' t t. 1. . . . ~ oggi a _a t.? p ra ico ~? ti_ -.d·rnc1ton formali sono sostanzialmootc vrnt1; 1e prc•?s1on1 u~·a.nte_ l'eccitazione della l<}tta contano po~o ~ d altro~de e ovvio che, se Ila vittoria ci fa star mal.e, clu'."5a come_ c1 farebbe st.are la sconfitta! Un siffatto dilcrrnna importa la aissoluta. nec 1'tà d. gctfare lotta. .il massimo numc·ro P"c""I . . neJ.J.a . '"""" ·b1·.·1e ed~ i mezzi~ el 1 azione m uomm1 e materiali. ltl c ~pitalismt~' dn_el_ suo ds~1il!uppo in ogni singoilo paese, crea a. 'l raippor I i inter ipcncknza tra i vair·1 ·.,.-d. · · · • t" . Cluwi, in1 ccl. era i vart1 ~- i e c atte-gor10 in cui essi sono raggruppati, ~ non_ JJO -e1s1 .ash·so 1u ame.nte ledere gli interessi di una ca iegona s.cnfta c ,e tutte Le a;ltre se no risent.ano; inoltre P,oco per vo a_,1 acoentra.m.cnto e il concentramento deli Capitale asserv1s~-0 veram~i:to al!la minoranza detentrice d"_)l yotere economwo e poJitwo ];.1 totalità dcgl'i altri cnta~h~1, anche s? hques 1•i _nul1Ja posseclenrlo non hanno alicun rnLcres.;.p.; anzi anno rnterc~si antit.etici a quelli d · l p~droni. Stret.~~ dalla ne~ssità. d~lla J?tla armata, '~:~ p1.taJ.c ha mob1 itato pcrc10 tut.~.1 i <SUOI sci·v 1· ec.ono · · .t. · ]] · IIllCl e po.l i 1c·1 ne a Lnncea, ncl.J.'officina nei campi· M t .- . l • 1 . . . ' . e • •• 1 a ques o 11su tc1to rie giado d1 -eyoJ:uz10no e di S\'it'Upf)O . . · to · · 1· · , 1agg1un d a I rN;mw capita istico, ha prndot.to fatallm~nte I po della a:.tività militare il medesimo ri·"'wl,.. 't ne hca171'1 tt" · à '. "a o e e in que ll o el e la~ ivit ~conomica genera ogni ,pro.a.resso .lJ strum~nto d1 produzione. Q rue 0 Chiamare . alle. armi Ua tota11"tà d e1· Cl"tta a·mi significa, rnfatti, so1 J?atStSa1e, senza n-emmeno nverne !a 00 · I'antic<i c·ostrtt · 1 · · · 8Cl€'Il~ rz10na e prcg1ud1z10, pe1· il quale l'Esercit~ ., 11 1 el1 Q <levo avere una funzione a, sè, conwlcta.mcntc separata dal la molteplice e multiforme atLi \'ità sociale; significa, incv1tabillmc.nte diminuir(} il va.loro e la pot·rnza del nucloo pcnuancnte fin allora riLcnnto il solo c.apac • ve.ramentc di condurre una loLta, annat<1 e' di risolwrla faYornvolmcnLc, significa infine trasformarn di col}JO e ra-dica.lmento In /11n.:w1/(~ cl.cl governo delle ma·ssc, qudlla dd comando, '" cl i conseguenza a.nchc la con dotta <lel].c operazioni. Ma. siffatti, Ycramcntc rivoJuziona.ri, mutam.onti non possono cs.scro valutati che quando sono giit in aL!-0 e hanno g.~ prodolt.o i loro effetti di trasformare gli s 1.cssi istituti militari in ostacoli per il'csplicar•.;i del,Jc funzioni militari e ciò spi-riga la crisi gra\·is.siina., che tutti gli Eserciti europei hanno attra.versa.to e attraversano, e che si compendia nel va·no 1,entativo di adaUarn forme sorpassate a nuovissime esigenze e a resistere disperatamente, in nome dcil'la tradizione consenatric.e (caraHeri-stica precipua di ogni organismo in dissoluzione), contro le necessità innovatrici che urgono ogni giorno piì.1. Questo stato di fatto ha cost1t,uilto una delle. non u!Lime causo della ilunghezz.a dcl1a guerra, e<l ha anche provocalo il fenomeno· di crisi vera e propria, manifestatasi nel,J'art.c mi.litarc e cioè ncilla condoLta clrlle ope1razioni. Ciò appa.ro tanto iiiì.t manifesto og1gi a Sùnoibiiitaziono quasi compiuta in tutti gli Eserciti curo~ci, n,c,gtli ing(-'nui t.entat.i'i. cli riforme parziali,_ concepiti da tutti g.Ji Stati Maggwri, e 11(!1 malessere diffuso e ge.ncrak che agi.t.a .tutti i tecnici e tutti i combattenti . Ma ben altra è la conseguenza, fin d'ora tangibile, di qu-esta nceoosiità cho ha spinto il Capitale a negare la costituzion-0 profoc;sionale della propria organizwzi~-ne n~ili.tare ~ _ad asservire tutti aJlla spada. Il potere d.c1 capi, m ongme ass0illu.to e prepotente, ha tr?v.at.o w1 ~imite, dc.te.!·minato daillla tolleranza deJJa collett1v1tà coS<.·nt.La., oltre il qua.le non ha potuto esplicarsi. ~ucsta (im_ilazione parzial~ o totale d.el potere d(}gli Stah Magg10n ?' sr?on_da. dcll abuso che essi avevano fatto d elle l oro att-nlrnz10111 e anche dcl caraLtcre d-el!.e popolazioni che era.no loro sottoposte, appare e''.~dontjssimo in tut~i. ~l·~ eserciti e i_n tutta ~a g:u~r ra.. JoHre ha pobu.to, all 1111z10 del confht.~o, f~1 m1tiag.liaro cla.Jl.e p.roprie artig.liiori-0; aJcuni rnggrnnenti (comi:osti in massima parte di operai) che 11on volei•M10 aderire 1 cli fatto a:ùa lotta fratricida; ma :a insulsa e omicida offensiva deltia Oh.ampagne, ha ben lroYato com ~ riscontro lo rcaz.i1one colle.~tiYa contro una cuncloUa, ddle operazioni pri' a di senso comune e di aiJ iliLà. kcnica. I marescialli mgle;;i hanno potuto per lungo t~mpo insist ere in Fiandra nei loro insulsi atta.cchii1 n:i.J.enùoi>i dci mercenari · ma quando la coscrizione ha apporta.lo Ht ma:>sa dci citt~dini aJlle armi, la 5a. Armata ha .avuto ncll'ullirna offensiva la sua de/J(ic/e. Quanto all'Italia. i commcn'i ci appaiono 1 nuti.li. ... lnfine i generali teideschi hanno, fino al1.a.. vigiliia de1ll.a catastrofe, mantenuto il. pugno duro sulla collettività germamca av\'czza per ail:>l;to mentalle alla disciplina e a.11.a sottomissione, ma ad un certo istan'.e i Consiali dei soldati si sono sostituiti rego1armente ai Comandi' dei Corpi d'Armata.. mobiilitati ... Questo: senza parlare dcl1a Russia dove Ja rivoluzione è stata opera precipua per non dne esci usi va cfol.l' esercì to e doYe i Consigli <lt>i oombatten ti e il Comitato militare rivoluzi.onario hanncr, nei JJrimi. giorni dcli nuovo potere, OOIIloe·ntrate in sè t.utte le attribuzioni della Dittatura... Onmque, è vNo, l'ordine a.ntieo si è ristabil1ito o non si è prodotto il disfacimento; i francesi si sono riordinati e -ri.preisi; gli inglesi hanno riacquistato coesione o di;sàplina; gli italiani hamno compiuto i mi.racoli eroici d-cl Grnppia e del Piave; i t.oc1esc.hi han.no iDIIla.1. za.to Noske al potere e i russi ha.nno soppresso i C(msigli e resL3'.,~~·ato ll'antioo 01:dina1:nen~·O gerarchico e di.sciplinare. 010 è natural-ci ed e ovVl'o sta avYcnuto e debba a..vvenir{'. Ma non. si può negaro ohe i metodi di governo del personale e eh co~dott~ dello op~razioni hanno ovunque d?''uto esser.:} modificati e che qntndi l.a P./fettiva l1'mitazu,,1e di: potere e la cffelt i?·o 111/l11e11za sullo svolrrimento delle ope~azioi:i è st~ta esercì tata, anche se non °paLesemente e m misura rl.Stretta, dalla collettiv1tà alle armi. Ecco quindi il germe in via di sviluppo di quella gestione ~1retta .del qovern~ ?he sarà i.I principale fondamento dell organizzazione militwre del proletariato. Ma oo la.. guerr~ ha ~o~trett:o ill capitale a gettare in campo una: massa di u~~tni. s~1sur~ta, essa lo ha pur posto davan~i al.la necessita ~i mten~ifìcar0 e di miglio•rare la produzJ.iOne a.Ilo seo:po di costrmre sempro nuovi e più nu111e ro1>1 mezzi di azi u.ne, off<.ns iYi e ùiicnsi\'i, e cli Yalor~~are quanto più era possibile ~a potenza del terreno. Cto ha por'.ato corno conseguenza ad un aumento di var l?.r~ dci .fattori armi o terreno in rapporto al fattore uomo. 81 e vcnfìcato in un a..ltro C'ampo un procedimento anal1ogo a quc11lo che si è prodotto nel campo elci.la produzione quando al lavoro manua.le si è sostituita la macchina. All'inizio, si è avuta la scnsa.z ione che la mano d'opera sar~bl>e staia, condannata a morire di fame, poi si è c:0m1_nciato ad an·ortirc che si produceva il fenomeno conti-an~, che a~h maggior produzione corrispondeva sempre ma~g10~· capitale e che qu<'sto a.li.a sua volta permetteva dt 11~p1;garc sempre maggiore quantità di mano d'opera. ~Iolt1p11cati i m<.>zzi di azione milita.re, per un istante si e cr0du'o <li pot"rn diminuire il numero dei combattenti e all ' atto pratico in\·eee le necessità della. lotta ha.nno preteso un aumento smisurato della materia prima: iwmo. M.<L naturaltn~nt-e non è stato piil neccssa.rio che questo 1wmo fosse istruito, e.ducato artificialmente e prcpairato a sostrnerc cla so/o o preva.lu1tcmente il peso de.LI.a lotta. Il periodo quindi di istruzione e di allonamen!o si è quasi automaticamente ristretto e contemporanea.mente si è a..vveirtita la necessità di una potente organizzazione, eh.e permettesse di sfrutfa.re i molteplici ID<'7.Zi di azione uma.ni e r:1ateriali <' soprattutto di coordin:irc organicamente Je lloro funzioni. Tubto ciò è sL.ato :fatto incompiutamente e d1sordm~'l.~rurn-mte; ha cercato di prodursi, ma non si è appieno prodotto, <'d anche sotto tale aspetto !lo strume'Ilto militare bol'lghcse si è rivelato inadatto aU.e nuo\'c (lSligenze. Gli uomi.ni sono stati istruiti in un tempo più che sufficiente, a.neho se molto ristretto, in confronto ai periodi di forma. ant1.bclliica, ma i si.sterni adoperati per la loro preparazione non sono stati modificati e ne è con e~uito che le reclute, giun 1ie wi vari fronti (coanpre5e que.Uc americane), si sono dimostrate mol.to al disotto dellle aspcttatiYe. La organizzazionie è stata rubbou:ata, ma si è risolt.a in un cattivo ad.attamen•o di forme sorp.assate a esigenze nuovi~sime e qui•nd:i I.a macchina direttiva di ogni esercito è dive'Iluta pesante., mastodontica e asso! utaimente ina;datt.a a funzionare. Ma ciò non ne.ga.., a.nzi conferma che le nuove osigenze e i nuo1vi tentativi di tr.asforu:nazione eo'Ilfiengo.no in sè i germi _, . , . , ·1- ùella futura. organizzazione e ciol: la niusstlù di 1struin, wlamen.te e non di cducar-0 (e la c·ons<>gucnte pos.-;.ibi1ità. cli aloolirc Ila coscrizione). e la ntcci;.~ità di preparare 1111r1 1 svlu/a. organizzazione colfelfii·ri di di/c:w pro etaria, che costituirà comple:.am.entc e con inncgahilo v<intaggio, anC'he tecnico, l.a forma borgheso dcH'oscrcito stanziale, clivenuta, ripetiamo, d' impe<limc 11 i o al 11ilmro <.·splticarsi cklJa, attività della forza armata come la perso.na del capita,hsl<i e la proprietà privata sono divc.nu'ti impe<limen.to a;Jla produzione l nfi.ne neLla guerra si sono rivella'c anche dclile <lcfìcicnze personali di uomini in tutti gli e.se rei ti, e, dov~ più, cto,·e meno radicaJlmente o grnsta.mcnk, si sono rin!Ilovati i quadri, non potendosi ammettere che la vita dei cittadini e le sorti del paese potessero esse.re affidate ai mediocri o addiri!.tura agli inetti. Anche in questo campo, l'organismo vecchi.o ha traviato lo scopo e ne è risuiltato che si r colpito ingiustamente e ciecamente più per obbedire a riscntimc.nti o ad aspirazion.i pcrsonaJli che pe.r necessità di giustizia o di cpurazione; più per sa.lvaguairdare la propria responsabilità ohe per el iminare l'inettitudine. l\Ia la tendenza man,ifest.ataisi e rivelata,.<ii contiene. in sè i gN·mi dc.Ha massima militaresocialista, per l.a quaile la coUet tii•ità orr;rinizzata a d?fesa .~ceglierà 1· vropri eseett lori di volontà e cioè i comcindanf?·, li controllerà, avrà 7!RUe sue mani quanto rigua,·da il loro rwanzwnu'nlo e si ispirN'à a.llla, formula : or11111no al s110 vosto secondo i suoi meriti e le sue attitucli11i, adotta.ndo nell'esercito liO stesso principio che <ldcrmincrà nelle officine la nomina dei cl'irigtmti (' dei capi. * ** Ma lo svoìgcrsi ckHc operazioni, la dura.la dcl conflitt.o e soprattutto ila sua fine hanno dimostrato in qual modo l'o.<;er<:.ito adempie oggi aJla sua funzione, hanno valoriz1..aito 1'atteggiam.en'.o difcnsirn in confronLo d i qu.ellb offensivo, oonno chiarito che la organizzazi.onc d i coper•tura è~ sempre ]a, miglfore siicurezza di u n popolo contro l'opprcs8.ion e avversaria, e che, o-ggi, il fa t.tor<' economico n on solo ~x i•t rl.i:!t' i111.11a11te, ma è anche il ruwlutil'o, e quello milit· •, pc1. mo m guerra, assume funzioni S(.'{!()nthri bo ~ nate eh c·oadiuvazionc. Durante tutto <'onfl1·\·,oe,.lsu rh·d.1concoLto 1. . · 1 I . "' i . voce io . '.. .1c1 l qua<', ~eoppiat-e le ostilità tutto il . Ù<J\m,L (!Sl;Cl'C COlll'Clltrato ndl('I I . . l ·' . . potc1c , n.ini lei tccnwi, ha cerc1ito di r · . . t .· f cs1sk~c, e qua<' la ha auchc avuto la fortuna d' n~~.~1~a,1;c pa1.·z1a.l~cntc: i~a o~·u.nquc, in tempo o tardn'a~ . . , a necessita ha spmto il poLere pollitiico acl i·n ... -~. nuc · 'Ul::U . - a.ncho n <•Il·e qu-cst'·1om· lPC'111chc, a controllare a gt 11·cl le. 1AL condotta (lell · ' achi . f . . . ~ guc.rra., an t1camc.u te monopolio di poi· l 1_i.10 <$S.Jonist1, vissuti S<.'!ll}Jl'e in un'arca sa.nta is0'1at' ~~~, ~unancnL.o dcLla ''.ita o .a~tività sociale, cristaJJi~zati at~ mitl~'\. pochi .concetti toonc1, ha acccnn:tto, quantunque tiuoi <. .ente .c. i~pcrfcttam.cnk, a iiassarc nel'lc mani de"'li zio~ 1111 poh.t1c1 che, ahbracciando il. cornplesso della sit;.a, ~' megl10 potevano impiegare 1 van fattori d' l tt . . JUa que.sto fattot i· oCl.a per · clcl 1a nttona. , ili ra.O' . og1ung1mento sintom tan ·L:1· · , 11 1 elci ~ . gllw. i . consist-0no n~fo successivo esoncraziQDi t.,e. Capi Supremi, nc!Jl:a. cr-0.az10n.c ddl' Areopago dcll 'In~a _e neL cr?llo dd m1htansmo tedesco (i1· .più tenace e m.cg;lio organi.zziaito e inquactr.a.to) per la naturallO ribellione ~ un pop-0]0 P?rtato allia rlQvina, è ~V segno in:falllibiloe deil il L~l e Céli~ovolgimento d.oi. ~nnini nei quali ora con tenuto 1 appoi .t o tra potere m1htare o 11otere civile. Non soù.a~nentc eis~i te11d~1io a~l i denti~carsi, ma ap.pare sempre p i ù ~ r.iecessiit~ che 1 oapi supremi non sia.no sempl1iocunent.e t.c.cnic~, .ma s.1ano soprattutto uomini clota,ti di larga mente poll.1t1-0a,. d 1 soda oo.!tura, e si ma.ntongano in istretto rappoi to .d~ colrl aibo.raz1ono oon tutrt:.a le monti direttiv-c della coHetti vi tà. ~c~-0 quin.di in germe la necessità assoluta che si tra<1'u.rra . lln realtà n~l1l~ sooietà comunista in fo1~nazione, di affidat e aLla oolllottiv1tà a11111~ta non solo (come ab:biamo O'ià de;t~'°), la gestione dirt'tla del go1·er110 di se stessa ma ~n c?e la oruanizzrtz1'011e del recluta111c11to e deJ!a 1101~1ina dà ( oman <lruiti di grandi 1111ità e dcl Capo S11p-remo in modo c~-e ha. vrep arazione difn1.siva e !'n•e11t11ale a.zione bellica sian.o Il~ r isultato d i un i..nteniso· e continuo !a1voro eh collabora,z1one, nel quale i tecnici agiiscano da consulenti e non cl.a a rbitri ... li p t·incipio, se si nota, è perfcHaimentiL\ arna.llogo a quel'- ii '°"" 11 1 lo già in viia di realizza.ziooo pa1zialc, per il quale le maestranze non si limitano più ad organizzarsi per U.a. lotta di classe, ma serutono già la noorssità e i1l dovere di ùiterve111 re di/rettamente nel con+.rollo della produzione per il miglior sfruttamento arlIIlonico di tutti i mezzi disponibi1i. *** l' remesse qm~ste soum:n.arie .considerazioni sufi la influenza decisiva cùe11ia guerra n ella trasformazione dcghi Istituii mi>lita,ri della borghesia, noi non possiamo a meno di r ilevare che, alla lln.e del confli.tto, una grave disillliusione affligge tugi gli ingenui e i poiveri; tutti gli ingannati e i n wr!iate.nenti. La guerra dii liberazione, 1a g uerra di giustizia e di libertà, ila guerra democratica e rinnovatrice si è dimostrata per quello che è: guerra di rapina di oppresfiione di ingiustizia pe.r la monopolizzazione del' capitale nelle ~ani di pochissimi; per l'asservimento economico totale della umanità intier.a. E da questa folla dolorante, di p ossesISOI'i della ~ofia f01·za-lavo:·o, ~ra le incertezze e deviazioni, uno solo è i1l possente des1deno: quello che l'inganno triste si.a vendicato; e una solla è la cosc~enza che si va formando: quell:a che la causa di tutti i mali è l'a.ttuale assetto ewnomico e che tutti coloro che lavorano per vivere sono servi 11uuct/mente dei detentori dei mezzi di 7Jroduzione. Tale stato d'animo rappresenta il li.evito morale che vivificherà 1' organismo ~i difesa proletaria, che ne :naterù;rà l 'essenza ~ cI:te a.s1n,?urerà il suo funzionamento in un ordinata soito1~1ss1one. d1 :rolontà individuali alla sovrana volontà colflethva per 1! trionfo degli interessi wmuni della quasi tota.l~~à d~gli u~ini sopra quelli individuali di un.a sempre pm esigua minoranza. P erciò, a.ffronf,ando 1~ studio .d.elJa or~anizzazion~ dife;nsiva del proletariato, noi tralasmeremo d1 occupairc1 deLlia questione generale che ha verame_r:te val.ore per tutti i popo11 e per tutte le na~ ziom, e _pm pa.rt1cola~men~ ~am.inercmo il problema nei ;r iguardi del ~rol~tan~to ital1:ino, perchè ad ogni popolo vanno adattati gh ordmamc.nt1 speciaili che ad esso più si ad dicono. Xoi terremo tuttavia sempre oonto del fatto già acoonn.ato e per noi vre1J011derante e decisivo, per il quale O[/llt organizzazione difensivn di'. uri proletariato nazionale dn·e igpirarsi alla 11eu.~. ita di un'azione comune cogli altri S/11/i prolrtari e con ·i nuclei di forza proletaria che in iullo lo nazioni borghesi costituiscono fortunatamen te il germe sicuro di rinnovamen~o d{~Ha Umanità. IV. L'Esenito Rosso Lo studio delle caratteristiche fondamcntaili e oostitu tivo dcl.la organizzazione difensiva dcl proletariato .non può css~rn nemmeno a.ffro,ntato so non si ha una nozione esatta dclllia ossenza dcl comunismo e dernia sua esplicazione Mllc molteplici manifes•iazioni dol1l:a vita soci~lo ed _ooo~<? miea. Il pri.ncipale difetto di tutti g1i orgamzzaton .mil~ tari del regime capitallistico è stato .app•unto quel1lo d1 ~n sfalli1..zarsi sopra alcun.e formule r.1 tenu•ie fond.a..menta'l.1 e assolute e di non veder.e e non capire che esse r~s~ltavano non da una immanente e immutabile scienza ~1htare m.a. lwnsì d all' influenza decisiva e veramente determinante esercitata. dalll''.ass.ctto economico. Sfuggire aill'~r~·~re p~·odofr. tos.i, del resi-O non solo ncl campo dcllla att1:·1t:i mrhtar~; significa, vivo; e già collo spiri to in pieno soci.a1hsmo prat~ 1 co, aver superato la forza morta n;ia. possen e dt:tllia tra~1zione ecl essersi sottratto al soggdbv1smo borghese per i~ nnilzarsi all'oggettiYismo man-;istico. Pen·cjò sar~ n~~ano rhe noi faociaimo un somma.no esame dollie pnnc1pah caratteristiche del.Ila socie+à comun.ista quale ci a-pp~·e ~ame <>•JH.'r1c c11aissiche dei maestri e d1iJ11 a pra( ic.a rcaila~a~1ono russa, JH)lr pO'f:er grirudfoare quali saranno ,]c cO'Ilsegucnzc. cli talle a.ssetto eoonomico sulll.a organizzazion<.' mihtare. L'essenza stessa df::'l socia1ismo è, come tutti sanno, ra-0ehiusa nella trasformazionP del di1ritto cli proprietà. <la individuale in colllettivo e nella mutata finalità dc1Ja produzione che diviene funzione <li vita cioè di consumo e non di arnioohimento, cioè di mercato. La. messa in comune elci mezzi d i produzione porta come prima, tangilb1ilc conseguenza la identificazioi:e dcl capita.J,ista ool lavoratore e cioè l·a ù)Tatica sopvries1-0ne ddlie due olassi antagonistiche: borghes1 a e proletaniato. Noi parliiamo naturallmcmte, s'intende d-erl1.a realizzazione completa integra.le delfa teoria. Ne ~onse gue una ooint,e,res~nza della mano d'opc1•a nelrla produzione che null].a.. ha di comune con quclija offerta dai pavidi borghesi per al.lontana.re il giorno fataJe e ormaii· prossimo clellla resa de.i conti; ma che, senza risolv-e1rsi in una divisione egualitaria del pro:fìtf;o, rende tutti compartecipi dei benefici di un.a i.ntensific:aia. ed 'E'Co.nomic.a produzione e li oointere.ssa perciò al miglior suo funzrionamento sotto tutti gili aspe.tti. Gli atti di sa.bo!.agg,io (anche oggi deplorevoli ma naturali), divengono atti dii tradimento nei riguardi derHla coLloe.tfo-i,tà. ~.a svo.g'.':iatezza nel! lavoro, la incuria; peggio ancora Il antieconomico sfruttamento doH<> macchine e deg.h s 4 rnmenti di liavoro devono es~re consiichraf,i in reajme comunista come v-e.r.e e pro•p.nie. infrazioni ai1 patto s~ia1ie che avvince indissolub.ilmcnte l'individuo a.l>la col'lottirvii.tà cO'lll-O la. oell1lula aJlla coQonia. Non p.cr nulla in Russia i nostri compiagrui ddcriiscono addi·I'iLtura ari T1•ibunalri cl.i fabbrica, appositamente istituii~. gli operai. riibel!1i al reg.im<' disciplinare che si è instaurato e si deve mantenere JHW i supremi inter<'s.si deùJ.a colaettività. Il compito non (~ faC"iilc poichè, per la prima volta, il rorvo ra.bò.tma.to a considerare gl 1i s~·rumenti dii liavoro come proprietà del suo sfruttato~·e €l l'op~ra: su.a oome intesa a produrro plus-va· lore per i padroni, e divenuto compropri.etario <' come talf' fm>or" 7)('1' se sff'sso e rulopera ·i p1·opr/ sfrumPnli di ln1.0rfJ. QuesLa. difficoltà. di comprensione-, questa mancan za ckl' senso cli responsabilità. ì• la <>.redità !J'Ìslc che la borghe.<>ia agonizzante l:ascia al popolo degli oppriessi e d ai11a quale solamente la loro focle, 1la loro energia cli ohi.ssc gio- s:c- \'a.ne <i furte, riu,;('irà a re.dimcr:i lJist·ivlitNl clunque e Yera ni'I lavoro colil1•ttiYo. E aec.rnlo ;1)!;1 dis('iplina, saggi.a utihzzazionC' di t..uLLi i nwzzi 1• di !.utti gli uomini pe.r la maggior r<.'golari'à e il mig.lior r<.'ndinrnnto <loll~1 pro<luz1on<' skssa. E anche qui cliflfroi)[à gl':n·issime <la: supc.r.are.: 1 tecnici, i capi officina, i e.api reparto. !'.ono mfalti neì l'<'g1mr capitalistico non solo 1 clirrtt.ori cl1·i lavori ma anche i d~·t1•11Coni di tutto il pu'<'rn eh<' !'s-;i ricrvono .<lalrr'~ nonimo Consiglio cli Ammini,.;trazionc o dai! propnctano cl.,.,il capit.rulr-. Ne c·onsrgnc ehc c~si sono per 1-0 n~a.."~'° operaie i padroni anche ~. in fondo, come sa.lranati, son~ anch'essi prolktarii. In regime comunista questo stato di fati.o viPnr ra<lica.lmcntc mntato. I tecnici ro.nscrvano . la loro funzione anch~ disciplinar~, ma. la i1wcstitura ~eMa. loro autorità è <lata dalla co1kttiYità mr-cJc,.ima. Essi c.oma.ndano veramente in nome elci Horo stffisi info:·i~:n:i, m quanto qu<.'6ti fanno parto appunto ddla co·lJief,fant.a. ~n ltuss1a lo sYolgirnento dclrla riYo luzione .ci offre lo studi~ dei pii1 sa:li.Pnti episodi cli questo sos~'tn7.ia.lc ~l~tamento d~ funzione. A/Jlo ~coppio della Rivoluzione h~tti. i lavoratori in!ielfottun..li si credono inutilii e la massa. J1 disprezza quasi; ossi rull.a lor volta dispr.Pzzano la collldtività e sabotano la procluzionic rifiutandosi di serYirc il nuo'"o. p~dTone... che esiste sol-0• in quanto si icJ,cntifìca co·l_J.a someta nuova. Poi, costrc.tti da.Jlla fame (iL De.crete cl11 11011 lav.ora n?n rnrin (J?rt, non ammoti-0 cliscussion i oc- nion. t0Uc1. a mfr~10ni); os.si ooendono a patti c. ritornano a1 posti gJa dirertat1; .e all>ora. confomporancamcnte .k ma_sse P,l'oletan-e ·1 accorgono eh<", vinta Ja lotta contronvoJ.uz10111.ana., oon solo hisogn a accctLar-0 u.a colla.i'borazionc cl-01 lruvor~ton mteslJ~t tuaJ i e dci tecnici ma b.isogna prefond-c.~ila.. Si t.ratta. d1~ esphC'i Lamenic Trotzki. di costringere 1 s.1gnon borghesi:, sabotatori , ribelli e rc.frattar1, a laYoraro l'.?r J:a. coililefbv1ttà, per noi e per sè stessi: si. tratta p<'.rcio cl 1 d1a rc. a~ <'Ssi tutta la rcsponsabiJ.ità clcr:vante d.a/IJo J?ro. funz10n~ ~per ciò tn•,t:.i i me.zzi per escrNtarc t~h fu1:iz;1oni. Non si potr-cl>b.r essere più ohiari e pii1 co_nvincenti. .. ~fa quest~ rinsa\'iJnf',nto genr.rale è iii frutto tl1 .lo!:t.c sangm.nose e; d~ Jlrat1ei c.51,crim<"Ilti fatti dagli _antichi. iin:c11:om e dagl~ ant:ichi !'i.C>rvi per continuar<.' a, d1ffcrc.nziar~i1 111 d~ie cla..;s1 di1stink. ·C ostili maJgrado ill mutato asscLto cconom100 c1c.l:lla 0 1 produzione, che tende alùa fusione di tutt.c le clas'i'i sociali rn quella Yeramente universa!ie deUia Gmanità. 1 due principij fondam 1J1tali che appaiono daFla pur sommaria disamina delle cara'.teristic!H· <lPi[la, produzione comunista, wno quindi qucllli deHa cooperazione cordiale o intel!.igcnte di tutti allo sfruttam 111lo in comune del1!.a comune proprietà dei mezzi di prodnzi.ono e della utihzzaz11()n{' dei tecnici nehla funzionr· produttiva s~conclo Ua loro capacità e la ll{)ro af,titudin<'. Trasportati nd campo dcrna attività m~litare essi si possono applicare senza alcuna difficoiltà e cond ucooo aJl.la gestione dù-Pltn del potere da parte della coi 1ettività alle armi e a.loia divisione della funzione tecnica del comando da quella ammù11slrativa del governo df'lle masse armate. · Infatti anche nell "Ese.rcito derlla borgh{'sia oggi lo Stato Capita1listico è il dominatore. Anche ndl.a caserma si riproduce fia ingiustnzia che asserviooe i molti, i moltissimi all"occu1to potere di chi d.P 1.iene la ricche.zza e con essa domina tutto il meccanismo della vita poVitica ed eco-no~ mica del paese. Anche nell'esercrito i comanclant.i sono gili <'Sponenti inconsci di qu sto anonimo pot.ere, cli que.sto coJossa;J.e consiglio di ammi·nistrazione che sii chiama potere esernl11:0 ed eseguiscie solio gh ordini cli coJo.ro che possiedono. E pPrciò l'inferiore tale qualle come l'operaio ne·Ina officina, i<lierntilfica nel superiore l'esponente tanigioo•lie di questo anonimo pada·one e si piega per nc.cc·ssità e non per convinzione. l tecnici, aHa. loro volta. non riescono a. sccwerare la loro funzio'll.0 particolare, conting<mtc, da qurllla gc.ncraiJ.e che hanno nel compile<::so dc!O.a vita socialic. E distinguono pcr~iò, t_r-a !l' lQru potere mpi«ar·~ (che soilamcnte per l'aggettivo s1gmfì-c.a potere tecnico) e. ili po.tcre ci.vile e contrappongono l'uno all'altro e non si accor.g-ono che così fac.erndo contra.ppongono !e, loro p+>.rsone, la fo·ro cat<'gori.a profosswnal-o alla total~ta. ":c;sofiuta dei lor-0 suhordina1 ~. Questi, d!Jia loro vD]ta, s1 d1smtercssano di tu!to ciò che viene insegna.io. ~.ahotano moralmente se non ma!;{'rialmc.ntc l'orgamzzn.ziow delfla q~ale fanno parte, e n~ggono nel1 capo il padron+>, men'.re in fondo è anche C>V;li, come c-ssi il sPrvo. Lo meclesim.P rl.iffic?ltà pr.a.tichc, qnindi che si f;aippongono allla tra,<;formaz1one d<>n rn<;>;eeanismo della produ- zwne daL sistema capitalistico a quelllo comunistico, si frapporranno per la trasformazione <lell'csercilo Borghese nell'esercito Rosso. I nuovi soldati, i pro·letari chiamati alle armi, per la prima vollta, nellia stori~ dcl Mondo, per la difesa dei loro in'ercssi; <lovra.nno comtercssarsi ,·eramC!lJte nel funzioname·nto ddll'organismo d1.fcnsivo e adoperars.i in tutti i modi per compi.rro il meglio possil: ••i.110 1 1 pro·prio dovere e per instaurare e mantcncn? una saO<la discipl'ina neH'irntere.sse co~'lcttivo, facilmc.nte i<lentificabiJ.e col loro interesso. La gestione diret1 a de.I potere sovraino s•i esp·l'icherà perciò n.cOla organizzazione militare socialista in una duplice maniera. Da un lato sorgeranno i nuovi organi di governo dd!!o masse in armi che pari ai Com:ig1i clii. fabbrica avranno i loro Commissari di repa•rto depositari del potere collettivo e rappr<'sentanti delUe formidabili autorità di tutto il popolo in armi. Dall'al'tro I.a disciphn.a non sarà più O'effotto della costrizione, dell'obbligo cioè de.riYan.te da1l rapporto di. padrone a servo, di superior-ei a inforiore, ma bensì risulr terà sald.a e sicura per effetto di convinzione e anche oome necessiili. di. esistenza d·P1l nuovo organismo di difesa coll.Jie.ttiva. Ma la ges'~one diretta del potere cla parte della co1I.letlività, convenuta aDle airmi, vi1cme completata dalOa mutaLa funzione dci tecnici e aalla vaJorizzaziorie della toro opera come tali e in quanto sono tali. - Ainche qui iJ p.a,rru1lelo ooi1la nuova organiw.az.ione produttrice è evidentissimo. I militari profossion isti non possono essere sopp.rc.ssi; non sol.amen te; essi debbono essere costretti a prestar la loro opera; debbono{) esser messi in condiizioni di compierl.a, devono €&Sere investiti cli tutta la .r esponsaibiht à. e quindi di tutta U'autorità neoossaria. 'l'rot.zki stesso dice ch<:i 10 generali non possono compromettere l'esito deilla ri<voluzione, quando la somma cfri poteri è effettivamente tutta wnceritrata neile mani del proletaria.io, quando tu~ta l'organizza:zione politica si id<mliJ.ì.ca voramente oolll.a organizzallion'e economica <lelna produzione-. Si trafta dunque di aifficlare ai tecnici le loro funzioni di speciali.sti. limitando la fioro attività a,l loro campo di azione e rendendo impossibile, oo11o stato di fatto quallsiasi initromissiooe il11egale. In fondo siffatta organ.izwzione significa non tanto la morte o la trn.sforma.zion('J dello strumento mi3 ditare della borgh(-,,i<i, quanto i: \(l'O Cl'1Yllo dcl milita.rismo .. Così pure (ci preme di non 'iv;ciar sfuggire l'occasione per insisterc- n"l paragon.r), i c1..nrnnismo nel'a produzionr- significa non la .sua tra,fo1mazionc e a11cor nwno la sua mort<', ma il croillo <le>_ c,aprta•111;mo. 'l'ull.an.a il nuo\.O 1~>-ercito Rosso (noi dcii. L>iarno ricorda.rio sempre P' r non cadere anèhc invo:<>ntariamc11k in crrnrc) non r, non puo <:ssne e ncm sarà, un caratt1'J·is'ico organismo v1talo deLla !;Ocietà socialista. Appunto il nosf;r<> ragionamcnt~ fonclam'.!nlalie suH'<'~~enz~t dol comnn I.<;OJO ci pcnnett. d1 cniarire i·l pwsibi!e equivoco. lfoi ilbbiamo ('sprcs&'M!1cnt<: ucor.dat.o, che al'.'abolizion·e ddla proprietà inival.a Jei mezzi d1 produzione fa riscontro il mutamcn'o nrlilo scopo fina.Je dellla produzione stessa che diviene quc!>lo di consuma.re e non di vendere. . Le ?3-u~e del;a guerra 00-'>"-<1.no perciò autornat1cam~nte di ~uss1sterc ~li'anento piPno ùelilia soci.r·tà cornum~r:a Le fal.se e bugiarde d i;;Lnzi<rn i cl i rau,a e di nazionali ta; gli odi, l;e simpatie oc<'asionalli, l'amor cli patria, intes~ non. co~e affe.t'.o pf.1· i•l suolo nat.ak, ma come disprezzo ~ 1 tutti gli alt.n popoli della t<?i"ra; tut,to qu.csto trisro ns~l!ato pratico dellla CCDnomia capitali.s'.iea, croU-erà defimt1.v.amento, per sempre quando i·l nuo·,·o sistema di produzi~ne ~vra P~tut<> dare i suoi bendici effetti, qua.n d~ J.a la .vit~na sara ccmpl.rta c. l'i.n'icrnaziona.Ic dci ]ravara. to.n mra una. rca}tà e un fatto compiuw. Ma com~ ne~essità contingente tra.nsitoria il'Escrci~o R<Jsso ~o.rgera e s1 svilupperà in una so{·.idà oomunista irn formaz~one; e per ciò <lovrà nccrssariamcn'o riscintire Ua d<:<teimi~nte influenza del nuo.vo sistema economico nel suo ordma.mento intemo e nella sua funzione. La quaile appu~to perchè esercitata dal a collettività è legata indi~ ~lub1lmen.te alllc sorti, rull"' vic.rn<l,_} e quindi .ani.a volon.ta d.1 essa.'· F.n_ichè vi .saranno d('i Kolciak 0 de.gli avven•une~ r~ co·ns1m111 la. ,soc1c~à socialista a,vrà i·l suo organismo di di.fesa ~anto.piu. va:lido e poU>nte quanto maggiore sarà la minaccia; :·,1a via ~hc le reaziorni borghesi si faranno p~u fiacche ? JHU deboli, O'orga.n ismo difensivo potrà ri<lurs1 ; fìnohè, m fine, .qu~.ndo la cl.asse già domin.a.ntc e. poi vinta av.1:à cessato d1 esistere in una coJ,Ja vincitric.c, la nuo~a società umana comprenderà tui.ta la insani.a e J,a infamia di armar~i l·tl' distn1gg('re ~ .•.tc;;sa e la p1 opria ricchezza., e l'Esercito Ho<;SO Ol'l'iì nssollo z1ie11m11ente i'l suo cornvito, scompr1rr.11do. :ìlli~sion.e clifr.nsi\'a dunque, qn<.llla che spet,ta alla organizr.azion.r mi-J.itare socia.lista; missi-0no di chi para Ja minaccia e ncn 1>1·rp1ira le aggressioni, ma di chi è pronto<' saldn C"ontro tn 41i i n{·mici dcl Socia1li.~m<> e cio;, dcliha ('i, iltà., della U'.vst,izia c dellit Vcrilù. I ragionamenti fai,ti finora vailg<>no pc.r intLi i paesi, nei quali iJ triste regno dcù capita.lie s.comparirà, trasformandosi radicalmente. coH'avv0nto dcl Uomunismo. P.er ll'Italia in pa,rtioolarr i cometti da noi esposti sono picnamernfo app'licabi.Ji in qu.anto si adattano a,Jij-c qualilà e ai difc'ti dol nostro popolo. L'arte pcllilica non consiste, in.fatti, neJl'irnporre uno schema teorico prestabilito e ritenuto mfallilbik e nel cercare di forzare l'ada 4.tamento aJ esso, ma deve mira.rn in\'ece .a studiar.e quale organizzazione migliore si addicc alle condizioni di ogni paese e allla sua po~ polazione. L'Italia,, per sccolù, è stata sena; anche oggi in cui nominailmente c form.a.lmc.nte si chiama libera, essa è economicamc-nte soggetta agli Stati cletent-O·ri d.eil capitale. I suoi abitam'i perciò, hanno, quasi per atavi~mo innaLo, ll' i<o.tinto ck.!Ja Tihel•liontC a,] p<>tcre ~ntraJre che rap1nesenta l'OP·TH'€ssore o si oonvincerann.o dclila identità. cli inlN<':<si ira Go1ve rno· e governati, s-0110 quando i du.c tormi•ni oosserann.o di essere. antagoni.s 4ici in quanto si idcntifiehera.nno. La gestione dirdt.a d10l potere da parte tld1la collctLi·vità, per ciò, che è un risultato clrcJll'as.s.etto riconomiro c·omunis'.a, è per ·l' Ita.lia. una conditio sint> q11n non di vita c-0:Jrl0ttiva. Inoltrc il nostro popoU·o ha innato in sè un profoncl-0 senso della giustizia. Esc;o non si piega che alla evidentè necessità, dim.osirata o riconosciuta, e al roncdto drl1!;.1' giutizia, veram•crn~c, nellla sostanza, e non solo nei.Ja forma, 1rguale ver tutti. La, diffico•J.tà di comprcndero appieno l'anima ddla nostra popola.zione è eviclrcntc anchr per noi italliani, e partiic01larrnent<' i,i dimostra. qu.a.ndo ta classe oggi dominante e pseudo dirigente vuole dfe+.tiYamcnte ottenere un sacrificio grande chllc masse dominai<' e a."servitc. I sistemi cli viol.cnza e di cocr.eizione sono in ILalia destinate al faJTlimcnto. Col ragionamento, colla convinzionrc, coJaa ugua1 glianza, di tratt.mwnt .. si otl1 i<' dal noslro se ldat•>, rhe è ~I Jlo,c;fro lavor,'1 4 "<'. <'io rh.• '• \ uolr * "· * . ("on CJll<'S 1 r,igiu11.i11i1·1.ii r J lHLI'•· ,,!iia.11!0 nel<' ,.,ti{' l11w1: genrr,di i: rapporto 111k""rc!1111<' t r~t 1s' jf 11zi·1ni <'·o11om:.::h1· e is•ittuioni rni,litari, rapp<'rto ii.:noralA> dai m"r~·anti lmr~h~,i <' dai Jll'L>fo.,sioni ·ti milil;u-1sti <' 1·he drn• l~\·cc-e ?Hidarc l'organizzafon· rn Ji"11't' si..1·a!i.c;'a 11<'l·l"1 slu- il~o P~ 1 · •<L creazione di u11 valido Eser< ;t-<1 lfo so ca.pacr dt l'P~ -~Ì(',.-'• a.11 a <'on t rorl\"' . ~•] . 1· . uz10n,. P Jl<'l'!'l•· 1 1 \'IJJ<<·rr PARTE SECONDA D u1;ra11110 i11t< nsifì('111si l'istr11;:·io11c militare delle mosse e l ' armr1111c11to delle nias8c . ( lleli lwn1zio11i dr l <'omitat•1 Ese<·11 ti vo d~ ì ~ J\' k•t.. - Lu. glio J!ll3). ~[~ema ornanirn ~ella oroaniilaiion~ militare ~O[iali~ta IJ'orgonizrnzione difensiva del proletariato. IJ'inquodromento dello difeso proletario. Ilo costituzione organico della difeso proletario. Ilo disclplino dello forzo proletorio. Il progrommu militare (riassunto). 1. l'organizzazione dif2nsiva del pro'. etariato La caratL.c.ristica fondamentale cli una organizzazion-0 armata del proletariato può <'~"ere facilmente <lc<>unta dall'esame di clue questioni cli valore, diremo r-0sì, pregiudiziale; una riguarclan'.e Ilo ~copo per il qual-e il proletariato deve .a.rrnarsi e l'a.Jtra la situazione rli fatto creata cl a.I.fa <'VOI uzione delila società: capita l isti•ca e ri Yela ta daJlla guerra,. Com<> ahbi.amo ampianwnt.c climos!.naLo. 1'° Stato proJ.c•,ario dovrà salvagnarclar.P la propria. c,<>islcnza, il suo organismo millitare perciò clovrà inspira.r·s i alfa. sola necessità. della difesn e per es.wt esci11s1.urt11zente essere adatto e ressare di esi.~tere con tale m:cessitr). Non potrà quindi aYc t· nulla. cli rornun~ nè co.ll'Escrc.ito 11crman.entr-, tipo di ol'rr.anizwzion <' militare prcttamcml.c bo-rg-hcse e par'~·rolarmc.nt.e 1n0paralo per agli:re offcnc;ivam<>nlc. nè colJ:a. Nazione armata. istituzic•rn' o::rtamcnk difPnsirn, ma che non csrl]ud·r la possibilità di preparare si-knzi>0s.am<'nte .anche un'aggr-t!'-si-0ne <' che rappre~.enta l'empr-e ovunque una stabile forma di organi.zz.ar zione militare. Non potrà n.rmm0no ckgrn~ ra.rc in una forma di Mcrc<>nariato adatto a gov<'rni au'ocratici e quintc~c;p,nza di Militarismo rklla p.cggiorc spcoi.e in atto o m p-0tenza. Ciò p r ,..mcsso, rimane l'a.ltra qn-0stionr e cioè quelfa rcla.t ìva. .a;llJ.a eyo]nzione prodottasi paraJ.l0lam<'nt.e, nella produzione capitalist.i'ea e nr'J.la funzi·on<~ clc1lla forza armata e, consegucntcment.c, nclla co n èLot~ai della gucn ·a. I limiti necessariamente r.atrdti <Ii quf~to opuscollo i;.on permettono a~solutamenw di c sam:narc il problema a fond~ lumeggiando i sintomi cantl.crisLici di questo sostanzia.k mu•.amcnto m _sso in evidenza dall'imroan~ oonf.litto, ma. si può tuttavia. senza tema di esa.~crazion ~. affermare che la strapotenza. capit:dista Jrn, trovato riscontro. nolrla partecipazione obblligatoria a!Jia. lofta borghese dolla massa proletaria e ha dato al fattore cco.nomioo valore P1rcpondcrante anche come drnwnto cli vittoria. Tn.tta la storia della guerra Europea st.a a dimostrarlo dafi pnmo, quasi miracoloso. arrC's'o di Von Kluck, attraverso !'1-He numerose "' &mprC' inutili offensive .alleate e tcutomche, fino al crollo della iJ1 usi o ne dell trionfo vioJent~. amara lezione per i Ludendorff miranti a Parigi. e per i Foch che pr-eml'ditavano consimile follìe per lla prima.-era succcssi.-a. ~la t.a!e trasformazione l'adic,t'c prodottasi, tale rou;amcnt? .eh valore, di funzione e di csp'icazione del fat-0re i:niJrtare non SOJo ha prolungata 0a. gll"Tl'a fino alJo es~~!·imcnto .~cneralc e al di là di qunhi~si anche pc.ssi~is i ca. prev1s10nc .... inilitaro ( ! ), non solo si è rive] ata ap~ <mo n~lla concfiusrone <l-e l conflitto che ha imposto ailla ermania_ l.a c?nsegnia òi potenti intatti mezzi di difesa e Ja smobilitaz1one a· . . . . . . · r rvis1oni m piena efficienza d1 arm.a.m_ento per Io sfacelo economico e morale del pa.ese · rna roagnà anche pr 0 f d I' . . '. già in sè J' on .a.mento su !l avvenne pcrchè con+.iwe . · ~ ~ dlementi chr carabtP·rizzeranno il futuro organismo militare socia.lista. La rborghcsia ave - · l f . . . 1t · . < 'a a sua ormulia che drntwgueva tra pio e an armati e pro! t .·1 d' . .. . . funzioni· cl 'ff · t· d' <' ai isairmati, entrambi ad1 bl'tl a 1 eren i i servi 'ì · h d impreveduta . ....· i , essa a ovuto, s1r<"tta da 11:a 1 oonari si son;f't~::~ ~' so~·p~c;:.sarla; i. su?i nucJI(>~ cl_i mcr1·iati spinti alla lott o1mah rn. babtaghom serrati d1 sa.lla<' ne.I datifondo Afltr: n:lj1a tnn~a. ~ al lavoro neill'officma t.iro Ja borgh · · h · ' 0 ta, alhmz10 clcl suo po+ere poli"Ta~di masse e(ra \potuto far combat•tero i prolietari in ~elle altuaili) J · qt~:n ~nque sempre infinitamente minori che ai cittadin. i~i an osi ad a11ar~are i di ritfa civili a.noggi ben alltroi ~ri~~~~a av-r~a classrficaito ~o~o va.ssivi ( !) ; chiesto e avuto 11·1 dovi U: pa.g~rc posticipato per a.ver sangue di tutti gli uomi1ni, oggi che, 1 a· 1 csaur1t.a e :;tanca p<·1· il :,uo sk5Sn opc'l'a.I'(', paralizzata. Jlo !'.a Sll<I• a.tli\'itit, jll'Odu tt r Ìc , Jll'! S0 11[C ~. fo , S L' , )1 C:UOr s110 H\i.;-rntamcnk i11\·ou1 . 1 ,t\ w·n'o cli-I su~ia '1,.rno cumc una liberazione. Co:;ì l·a nostra via è trn.cciala, noi abbiamo .già, incominc·iato .a percorrerla. e per ciò sdlamenlr siamo già nel periodo derll a. realizzazioni'!. .i\f a I a pa rkcì pazionc cldla colldtiviLà alla lotta ha prodotto un nlilro fcnonwno di indolt0 prc~Lamrnitc mora!{'. 1 combattenti, riuniti nrlk lunghe., pcnoS<' nglio di una guerra intcwmina.bilc, accomunati ndlla fatica e nella servitù come le ma.ssc opPirai<' n<''lo n los•'nli officine morfornc, affra.L<'lhti cl.al dolo1·1· (' dalla cn-Lantf' 1n· •sPnza <loLla morte si sono pii1 H.ltc inteno1·m<'ntc clomancla+.o ìl perchè cli tanto soffrire, il 1wrclll- di tanto odio, di tanta st.ragc. E' se per a le uni la i nt.rospezion<' <' la oscf'na Yista clC'gl i .scia.cali i e elci pcscicani ha ri V<' k1 Lo la, Ycri tà, &P. per altri la causa. prima di tan 1 0 clol01·~ non si ;. mostrata così chiara <' ìam1,ant.e; tutti hanno int11ilo pitt o meno complctamC'n(-c e pii1 o meno oonscicnt~ mcntf> che l'a,,geftn eronomfro orfir,rno r\ il grande co1J)('l'11lr rltr -'JJi11r1r y1i 110 • mù1i l'un conti o l'altro 'z°n unrt 7w:;w, -~frrnata ronr.orre11za, in 1111a reciproca dislr11z1'011e e rrt71i11rr. Questa vera chiarificazione di cos{'ienzc, prima condizione ncce.ssaria <' sufficiente p<'r lo svil nppa,rsi cle,l!a lotta cli cllasse o p<"r la vittoria, sarà, in tempi non J.ontani, i1l biJ.a.ncio mo1·ak drlla gu~.rra, nttivo p~r nni, pag~ivo prr la borghesia. E' dunque nelfa, partecipazion-0 clr,],Ja. rollett.idtù, ai1.lie armi r.h e il prolle.fa,riato clev<' vedC'l'c la. propria. solU?ione ?el prolb.kma miJi+,are. l\Ia ta]Q formula così scmplic0 e mcomplcta è pericolosa ed insidiosa. Port.a a.I perpetuarsi della situazione attuial.o o cioè allln clrgrncrazionc dello spirito cli ca.sta mi1it.are in un fazioso militari8mo, segno sicuro di disfacimento e minaccia pcrpct uni cli oppressione. l'er valorizzare il p.rincipio bisoi:;na cop.1pkta.rlo; bisognia so.pprimere i1l potere d·ella minoranza. professionista e dare alla mrrgga 17 ,r ;overno d?. s?: gfcs.m. .l:!i'cco quindi daUC' consirlrrazioni che noi abbiamo chiamato prcgiucliZJiali, sorw'rc la. fo.nrlamC'ntalc cariattcristic.a. baso cldJ nuovo ord ~namcn ~-0 e cioè la sostùuzio11e del po- terP niililare colletti1·0 al milita1·igmo di casta. servo cointeressato clclila pohtica e,;t<>ra e i11t~rna. <l<'1 ln classe dominantc. Occorrono tuttavia alcrnni schiarimenti che valga.no a lumeggiare la su.a pratica appl!icazionc. l<'rno ad oggi, i tecnici spwializza.ti sono stati i vor~ apprestatori rliei mezzi bellici (uomini, makriani, terreno) e ad un tempo i coindottieri; essi hanno ricevuto e ricevono dallo Stato non tanto una cldc.ga quanto unia, vN.a abd1c.azi.o·ne cli poteri che concretano nc.lla fun:zrione tecnico-disciplinaì·c dd comando. Ta.J,c funzione r separata e spesso conh·aria a qucllla po.litica. si manti-c,no ostrane.a a1fo altre manifesta.zioni del.la Yiita socia.le e si cristallizza in formule ed in dogmi con un assolutismo misoneista cd una intransigenza che trorvano riscontro solo nel.le istituzioni ~ccllesiasbiche. Di ta.le ve.rità sono conforma i mntam<-nti di moVii e.a.pi militari dell'Intesa e l'ignominiorn crollo cli Ludcnclorff e di C"onrad. Le mansioni degli ckmcnti coadiuto1,i d.el comando sono confuse con quPJ:li dei comandainti e ciò determina que1 duaJ!ismo (ca.rattcristico e spiccato in Italia) tra ufficiali ccmbattenti. rimristi sPmprc a stretto cont.~11t.to coùla truppa, e ufficial1i di Stato mn.ggiorn. destinati tino ad un certo g.rado a fnnzioni ausiliarie <' quindi assunti agli alti comandi dci qua.li sembra.no aver avuto i[ monopolio. .Non è questa certo la sede piìt opportuna per accennare ailJie disa."trosc con"c.guenz<'· tecnichr "' a.Ha patente ingiust.izia cli siffatto si"tema, ma Ri d-ev<> tuttavia. affe.rmare che !"' funzioni tecniche sono talmente mntatr e che la essen~a di una forza pro1<>taria sa.rà cosl so·stanziaJme•nte diversa daal'at~uale da doversi logicamente pro.pugnare e prcvederc lln.'l. bed divrrsa distribnzion" dei poteTi tra i professionisti. Questi in tma futura organizzazione dovranno assumere !'.olia.mente funzioni di coordinnm.ento e rU rrreparaz1'one e, 1imit.a.tissimi di numero e scelti per qualità, saranno gfli ('Sewtori tecnfri dc·lla volontà colle~tiva. Le funzioni di comanclo, essenzia~mfmi.<> divcrsr. dallic pr.ececl.enti (e per le quali occorrn possedere quailità opposte a quelfo n:ccesm·rie per chi deve non conoepir-0 ma ooadi:iuvare) sairamno esercitate <la.Ha colfottività a.mc a.rmi., se non dirf'l!tanwnte, 11cr 111P : ~o dci s11oi rscr1tfnri r rappresenf11nf1 ro11fro71nl!ili e ct•11s11ml1ili rin rssa. T.a.li e.api non ag.i- mnno in nomr. p·roprio o :icl arbitrio ma 1}('1nsì ,ara.nno le disposizioni ('he J,1 ro'ktti,·it_à eman~rà, me~ d:.an!P i suoi organi (<'IJ.rt.ti n snfrragio llnI\<'rsa.l<' da tu+.t1 i rilla r1ini o"»hlign.ti al !'o01'~vizio). per 01·ganizzarsi, govor11a1· .,1 " cliisc·iplinarsi. . . . . lJna siff.atla co<>tituz.1>0nc port.a al Lt c.IN,1onc d1 co1J1<>1gh di <"Hnba! t<>nli loca.li cirC"o.ndariali (co rrispondenti ai repar'i minori. p. es. a.l hattaglionc) clirtti .rla consigli provinC'iali (rli r<'parti mnggiori). c1'ip<>nck11!.1 afl l~'l· lor volt~ da consi!di r<'g;ona.Ii. a.cs')]utam0nte aut0nom1, e coordinati. sulla. lor a.zione gcn<'ralc. rlal rommissa.rirato del1 Popolo p<>r la DifcAA della R-Ppuhhllica. SoC'ial<!.. . . Ecco così delinearsi J'arlicolazion" ckl SJ'.t<'ma. msp1r.1ta. anchr a:l ri~mclto cJ.cPa "'r~cnza. fcclPralist.a, hasc della concrzionl' cociaOista dello Sta'o. P<'r In, qu.a.1<' la autonomia. Iocalc -r· ]a, coop<'razionr' c::ocialc sono ]('. Yere cara.tterìst.1chl' <'Oslih1tiw d<'lla socil't:'1 futura. HicpilnganrJ.o: la nuova for7.n arma!~ fiociaJi.c::ta ap]Htl'I' a noi ~o.lcidamr.ntc cost.ituita, appun'o .~rtlln_ /Jase doe~ JMfr>re rnl!Ftlù•o, espliC'ant<'si con una, rlr'fr(ln rlt. a11tonta P.~f'r11t11'a .~rm7n·e 1'<''V0('(1bifr ai comanrlant.1 <' con una sag(!'1.a prP1pa.rm::iono per Io sfrult.amf'.n to cli ~u+tc ~lfl. riro1:s~ cli'! pa{'~'r. a.1 solo scn7in dellrr r7ifrsa, comprnta darr tecm.1c1 spNialist.i. sotto 1'! dirt'fln rontrolln tlel_lr1 rollPtti11itrì sf~gsa. Siffn'fo o·rdin~m>f'rnt0 rivonnzionano (n,.,,J l"<'<nso etimologir0 c]plq.a. c.sprrssion<>) mnia ri f'.omnit~ ?ci _capi e ~>ei tecniri e, di consNrnrnz.a. i critrri rclatn·1 a1 quarln e all'n' anzamrnto. Unta pure quanto si rif·"ri·f'C<' aflla i:struzionc da 'impartirsi al:l.a truppa; si tra:c;fonna .racl~ca.lmente il concetto dic;ciplinare c la sua nratica esp11caz1onc _e la qucs'io.nc militiarmf'nlc vifa],. deUn. copP.rtu.ra. (p.red1sposizi-on<' clei mie.ni di difoc;a in uomini. rnatc.riah e forre.no, pe-r rr.gisl<'r·r. all _ p.rimo. anch~ improvviso, attac.co) a.ssume ))l'C)10nclcra.nt.r 1mporta.nza np.J spni:;o che r:rl :ssrr so 7am~nte sono c.lenicaitr. tutte le ctH•I', tutt.i gli sfo·rz1 d1 PN'1piaraz10ne <' cli aziom{'. S.i trasformano nc1·ciò di co.n~egt~ emza amebe f.utli g-1i att.uafii concetti rrlativi .n.11.R. m?h11ita_z'orne. li n110•vo .0 rganÌ'f'lffiO ac;sumo cosl ~s1~n?m1.a compl~t.a; lumr1ggcrClffio tali conse.gueinzc drll pnnc1p10 base coot1turi~n<>lfarl' ti,-o di es-;o, e terd1crcmo e-on eiù <li dare a.I prolcLaria.t<> la coscienza. e la. s:curczza che cg!Ì può falt1w111eute d1/c11due l~ proprie faticate wnquùte, colla abn<'gazione, co11lo spinto di ~acrifìcio e colla discip1Iina di cui. fin cla oggi, da 1n·oya sicura e coinfortant€. II. L'inquadramento della difesa proletaria La prima di esse riguarda lia. grave questione dei 'J.llO{~ri. Il valore, infatti, di una forza armata è in ragio- ne ù1rrt.ta dcl ,,alore dci s, oi comandanti, della fiducia che rnsi inspirano e de.1 potere effrttii•o che sono i.n grado di escrcitarù sulle masse. LP rlifficoltà <lelll'inqnaclramento delle co11cttività sono, del rl's 1 o, fin troppo nofo ai socialisti. N rlle o.r~anizzazioni economiehe, chr /eri difendovano glii in terrssi dei hvoratori, O(!(! i a ffr.nnano i loro sacri diritti, r. drnnoni assumcwa.nno fla dir0tta. gcsti.onc della prorlnz1one; s?no note le difficoltà C'ho i<i s.ono ovnnquo dovute SHJ1"rarc, m t11Ui i paesi del mondo, pr1· avrr<' dci buoni s.~grctari eh.e fo;;s.ero suffici"'nfomrn te autonomi sc>.nza per c·1ò sott-rars1 .a I controllo col lelti ,-o (' cli vcn i r deali autocra.ti; che fossero ca11aci di sost{'nl'l'<' la lott.a i1n n;mc clcBe ma.ssH 01·ganizza'oP. di guidar](' con saggezza e fermezza, propugnando I!~ soluzioni: effettivamente e non solo apparentemente, p1u vantaggiose, che fossero atti a contempera.re la più pura e provata f.ede èli laYorafore sociali.sta con J.a. profonda cultura cconomico-socia.Jc, i·ndispensabiLe P<'l' oit~ere la vit'oria. Il problema militaro dei quadri ò analogo. Bisogna, eh<' l'escrci'to prol,pf:nio ab!bia cllf'i <'Omandaa1ti P_erfottam0Iltc ido11e1· <' bisogna C'hl' nrll lo st<'SS<> tempo, essi · s1iano proYalamentr fidati <' inrapa<·i di J,radiw» la grande 1 COJ11une; uisogna quindi clic sinno Socialis.ti di frùe r:..c,1 ni l' d1c, eom unq 1w, a 1rin iz o ( q uanilo tru cs«i saranno numNosi gli d<'rncnti p1·ow11H.'IlLi clal.~ i:-orpa..--sa.W fvrmc mi.it,tri ùcll.a borghesia), r<ngano suttuposti a un I igiclo rontrollo che. &•nza inYader<• k 'loro .1t.triuuzioni, metta .t I sll·uro da qua.lsiasi so1·pr< s<1. f,'Escrc:ilo }JNmancnk bor6hcsc ri c·o11f<.rnm tali im fl'.'t'S 1 ·indihili ncccssi'à., appunto cu.1Ja Sll<l intima C'Ofìtituz10111! Jlltcl'i<Jl.'C. l qnatlri, infaUi, sono t,uti,i, o quasi tntLi, bo.rghcsi. L 1tlliciall' (sopralulto I'('ffl'lti,o). ì· ('durato m speciali i:; 1 1lu.ti; ha cli.ritLi e Jo,·eri pal'tico!;in, i.• tenuto arlificiru11J1on !,e. e artificiosamente S(»pa ra lo da.I r11nancntc del pae.5(\ e, pi u cho un p rofessionist..a spceial izzato, cl ivic111c a,ddin ttn ra il memb10 di nna società quasi &egr<ta con riti <> <'<>Sl urn1 strani che, prima dcl con fl i V.o <'U ropco. rassomigl 1<n a molto affArc.a Santa Ehraira; tul,011 intangibile, s',tto 1wna. cli morte. il.e consegue, che gli el<'mcnt.i dir~ttivi di un c~rcito 'i'nllzia.k é'Ono i ciechi strumenti clclla volontà governat1rn, rimango110 sost.anzialm<'1nt.r srparat i cla,13.a 'ita dcl }l:H·s· e or:icntati in un particolaro a.ttc.ggiamcnto spiriLnal·() che im prcl isoo loro di afforr.a re i I compJcsso degli 1nfr1cssi oociali, e di comprcnclrrc il pensiero .p; i bisogni di qncl!iO mas.sic di uo'II\,ini che, iin tempo rli guNra, spingono poi alll'cs'iremo saicr~ficio. Horghr1si di origin·c e cli sc.ntimont i o (tranne le poche lnm1nosr. eccezioni) di Limitata cultura g<'ncrak, la e.reclit" ingombra.nto dd1a tradizionr iclcalislira clclla, Rirn.!ruzione l<'ranccsp si assomma. in ·'ssi a quello spirito mccliocva.P.c che lc•nrlc a trasformare 1'UfTicialc i111 una spc,cio di palaclrno di Francia e a f;un<', almeno formalmente, un noliifo rava.Ii.ere a chsposizion , dcl so\'rano pm· fare la guerra rn•111111 11c i·rnga dn fJll<'sti ordinata. I:a stc..ssa formula dcl grnr<1.rncnto italiano. imposta a tutti· colloro che sono eostrcLti a servire ne.ll'Esercito, è personale e meiJl:.e in eYi<l mza tale spccia.le. cara Vere anaeron_istico dell' is.tituto. Gli Ufficiali di Complemento o eh M. T. che rn gu·erra ha,nno costituito i veri quaclri dcli.l'esercito; gucllli che effrfl11ir1me11te hanno coimandato i r<'parti,. e hanno avuto ncH loro mani le sorti cl.cl paese, W'l10 lll grande pre\aC·llll'>ll knza, anch'essi borghesi, ma la assenza ùi una a.rtifi.ciale educazl'Onc, il fa:t.o che essi sono ufficiali per ubhl igo o non per 1libc ra elezione. J.i r·. nde irnrn Ull i <la 11wlh;simi <loi <li1etti caratteristici di chi fa 1! mestiere dcl soldato e permette c1i vcdero in essi (malgrado l'atlcggiamenl-0 odic·r no di troppi, vit'.ime della .nc•fasta e subdo la propagia nda dcl c.apital·c vacilila.nte e impaunto) ùei capi più moclcrni di id<>c o più atti a. subire il p1·occsso cvoluti\'O <le.Ila. loro cosci•e1nza. Questo senza esd uclcre, a11zi ammcLtentlo, che molti Lec.nici militari oggi chia:n~a.ti ufficiai.i cffc'tivi verranno a noi acquistando coscienza <lolllc loro effettive 0011cli,zioni <li t;(Ì~ndiati, cioè di salariati, er(JIJ rf i pro{e/Ul I. Po.ichè noi si.iamo troppo marxisti per non avvertire che oggi, in seno ahla società borghese, si s'a verificando appieno la previsione <lt.il grand.::.- ma.esLro. Lentamente, il processo ùi proletarizzazione si è matura-lo e oggi, con ritmo accelerato si intensific.a. o viene peirciò a\ rnrtito più facilmente-. Ogni gi.orno, nuo,·e caLegorie di uomiJli che fino a ieri idenLificavano gli in\~ 1~-;i cavila.listici con i propri, cominciano ad accorgersi <leU ·errore e passano nelle file del p.rol.ietairiato senz.a per<:iò dis·:.rtare poichè essi erano proletari da un i1ezzo m.a non ne a mv ano Ila cosciC«lZa. Prima sono stati i capi tecnici e gli ingegneri delle maggio•ri i1~<.lustric; poi molti impi(1gaLi privaLi e perfino c:Lel!.o BLato s1 sono domam.dati se, per éliV\·cn~ura, p.ro!ietario non sia ?Olu~ che, nulla poS>&eclcmdo, l avora )lor arricchi.re gli aJ?n e ~·1cevc oome graizioso dono <lagili' arrfrchiti, il magro st1pend10 che gli pe.rmottc cli non morire <li fame e di riaiequistare così la forza-liavoro ncc~saria lJCr produrre nuo,·e ricchc-zze al suo padrone -0ccupato e prcoiccupato a tagliar cetlolie di rendita e a riscuoterne l'importo. Quesf,a larga confortante adesione d1 grandi m.asse di lavoratori irute!.lettuali, queste fchiero di po\·eri parìa che finora hanno sofferto e taciuto ma por i quali 1a gucr.ra è sta'ia rivetl.atr~<.:-e, è l'ar.ra sicura per noi che molti quadri (composti per la maggior parte di picco:li borghesi e di proletaroi<li) costituiT.anno ottimi elc-mcnti per la forza prolc,tana; poi.eh è gli. in '.er-c1Ssi delle masse lavoratrici sotiliO gli interessi d1'. tutti coloro c,he lavorano e tutti i produttori di ri.cchezw hanno il diritto e il do•vcre di difendere ila Patri a SociaJlista, facilmente iùen tifica.bi1o colla P aitria dc.I a l·man ità inti<'ra. Er·eo quindi dalla critica sorgere .a, ri-;oluzione dd problc ma. l <''lJll d{.,l,1 ma~c;a prolct.a.ria B?no co:oro che, a!,l'altezza dol ~O'~ e rn;iito per inte1li~ •nza l' ])l'r cultur.'l, hanno una »a'da (O'c'iL:iz.a ino1<•tana, <! H'dono no1 la sottom.s... jr r.c a la Y • c,n I à <'OJk.' ti va, non un:t mcnornaziont' di d ig11iti1 o di autc riti.i pe-r.sonak, nrn IJ(•nsl un inna·~zamPnto dc·lla loro funz!unc 1· una grande c·rJJ11n11ionc di ~)pi.riti e <li \olonUt, 1·i<:U'l1l.;rnk ù:dla as:>0J uf.,1t icl~'ntità di inter<>ssi c f]Uincli di a<:pirnzioni. La no8l m storia mili lare, cld rc.sw, ci <'OH fr nna e l'importanzn. ùcll 'argomento e Ila migl ior1~ ~o!.uzion<' J .. .J p robl<'ma. l'or:ehè oggi, dopo l1e ri,-oluzion; russa e unghcrnsr. como nor abbiamo l:t 11ostra politicu cs / 110, a.' Inia.mo ainche HL 11Qi:;/1a stona militare che è gloriosa quaJ1to altre mai o che, m.a.1gra<lo le stupide limitazioni dc'la censura e Ua tende;nziosità 1nezzolaita <lella s'.ampa lmrght•s.>, ci rin~.Ja <)nal1 n quanto gravi sono state :e <liflicoltà eia superare e ci i nscgna con quanta tenacia, abn0µ-a.zic.,nc " cli&:i}Jlina abbiano lottafo i batLaglion.i proildari· 11er sah·are Ja rivoluzione socialis•a economica.mente e mi.Jit.arme.nte attacca,ta con brulai'.1e insol.cnza e c.rud,,ltà clal bll()<TO plutocratico che oggi c·cTca, di spadroneggiar<" su'l mon1lo int~cro. . ., 11 prnhlrma, de.i quadri t' s.Lafo in Russia uno d.c1 prn ùiffil'ili. Di qucllli pe1 mancnti non era possibile sul. principio ficla.rsi; essi e r ano ca1)aci cli proclurre Ko.rmloff e han110 éwuto il lo·ro massimo cs poncn Le. nel trnntasett.e1nn-e amm1 raglio Kolciak, reazionario c.lcliJ.a pcggi~T<l s·pecie al qna,l c~ l'Inf.,:>~ a s'.cssa ha scnLito il bisogno <l1 domandlare sia pure ipocritamente ga.ra.nzic rl<>mocratich~ ( ~); i. qu.aùri ù ella riserva composti in massi ma JHvdc <li p1ocolh bo·rgh-0si e <li inte1leLtuali idealis ti, quando i:on abba.nd-011.arono i re.parti passati ai lholsccvirhi ori:;amz:-ando la COI?-t.rorivol•uzion·e. si limitarono a non las{'i.are i loro solclati, ma in fondo ·non ese.rci!airono più la YNa efficace a.zio•ne dc.I coma.ndo. Ndlla notte del 30 otlobre la ri\'Oluzion<' fu rnlva p ti p-0r la abneg-azione diellla GuaTdia. R?';sa ?pc raia ~ peT la defezione d-cHe truppe ·cli K<'rrnski, 1ldun11nal·e d~1 propagandisti, che pe.r la unità e ~·a potPnza dellia. dif~a: Fu solo in seguito, dopo i.I consolidamooto ~lei! regime_ dci. Soviet, che a poco a poco, il prncesso d1 pr.o.Jet.ar11ZZaz1one cfol.l~ C?sc~rnz-<:' pote compiersi è permise a, molti vecchi' ufJicial1 eh riprendere il proprio posfo, convinti cli combatte.re alfine 1wr gli int.errssi propri facilmente iclcntiticalnli con_ quelli del prolt.ta.r iato in ilwnazionale. gu~ti _pochi a<:ccnni sono sufTi<:ie.nt1 a lumeggiare i 1 tcrn11m nei q1n i . è con t cnu · t a ] a quesL10ne · . , i eI PI· quadri· ehc in una orgam7,zazwnc socialista non può <'SSPl'{ risol'.a che col sis~cma della elezione. Tutt1wi<t tale principio abbisogna, d1 ~clucidazioni che valga,no a ren<ledlo di pra.tica applicazione. Non si tratta. infatti di propugna-re o applica1:e la. el~~ione comi~iale che affida i,l potere ai meno ~.donei_ e a1 IJIU trafficanti, che pone il duce ·in assoluta baia dei so•toposti e ehC', appena tollierabi!e per bande armate ' non .puo' ce1·to ess·.r presa m · cons1'd <:"razione · quaJe 1 ~e~z? pc.r ~nquadrare grandi masse di uomini. La oollletrc.'.' ita: s~egherà perciò i propri cani, ma per il tramite dei .Jll'S1 "'rr i che , come d'iccmmo ne-1 · precedente articolo saranno composti di Cl. ttaci·1·~1. e 1<'>L... t.1 a su f'I ragio . universale . ' ' e .. · e·· a~ 1~nno 1-a somma ef'.feen-a dPi poteri e la sosta.nza del / 0 \:rn~ n~lle loro m~n1. U. fonti di reclutamento allle qua1 a 1Iloe1o ~n nom~narc i coman<la.nti e cioè i deler. atz rlrlfr: rw~o1~ta e.~eculiva dei Consigli saranno J.o nostr/or~ain~zza:z1?rn. cco~o~cho e. politi~he con i pwletari più o!t1 _e i.r;i ie.!lhgenh e i vecchi quadri in congedo nei loro eJe~Hm.ti di sicura fede socia.lista e di coscien.za evoluta e ilumi~ata, g~i _uni <: gli_ aHri con sicure garanzie di soda ~oltu1 a e d1 idoneità intellettuale e morale La speciaJle istruzione t.c-~nioo che dovrà csscr-0 i m partita a 1aJi ele~n~~'t1 _e si:~rnl~ncntc ai gi0Ya1nissirni clel tutto ig~a.ri di oz_10n1 _mt' ili tan, potrà trovare la sua natura,le sede aJJa U ni,·ers1 a dovl." si p 0 tr' b · · r]' S . . .' . a cmss.1mo costitu.i·re una Facoltà _1 c1cnze m11!1tan per tutto il periodo (che . " ~na breve) d t . r1 augm1amo 1 la borgh,.sia. potrà ancora nu~1·ire la f~l uran e l 1 qua~ r t ~ I !~ce speranza eh una rivincita e come estremo e ~gg10 a.s('1:rà alla_ umanità, la triste ne.cessi' à di ess.er pa1ata a1!a difesa, _di essere pronta alla lotta per la vita. ~uest1 esecutori del.la Yo)ontà cola,..tt" tura] J tt · · "' iva saranno na1.etti vTt..~n J~~o opostl1 al controllo e al giudizio defila col. . ;. un ~·e? iutamento, basato sop ra una ri orosa c.L.1m1naz1onc degli in.capaci e elci tradiLor1' f à . g t· un '·ivaw., , . ar nscon io '. z,.ine.n t·O ch e .permetterà la pi .omoz1oine a 1 g•ra d o 1 superiore sola1rnnk degli idonei e tra gli idonei, dei miglwri. Ili giudizio e-;presso a •id riguardo dalla colle.tti' ità a\ rà tutfl· k garanzie cli giustizia. Gli inferiori non vedono nC'I! sup«riorn un <·oncorrcntc, ma un nomo al quale e aftirlaba la loro vita, il lo.ro vcrcktto ql1incli i~ pe.r interesse, sere.no e obbidti vo ; la 001JieLti vi tft eoglie ::;C'm1)l'e 1 u tt.e le qua:Jità e i difetti d<'i singoli meglio certameni" di chi o~i con clue tratti di penna \'('rgati sul.le note car.a!foristiche srnt..cnzin sul vailorc cli un uomo e sp·:-;<;RO Mndanna chi non conosce e chi forse odia, temP o invidia. Per la clcmocrariia borgh<'sC', ln. giustizia consiste nel lin·.~lam •nto c. ciò conduco al trionfo d<'lla ind.titudinc; J><'•r il Socialismo, inVC'CC, Ila Giustizia si esplica 1ior'M1do ogni uomo al suo posto per i1 maggiore suo rcndimrnlo a fa,·ore de1la colJicttività. Del resto, a p.artt' tutto eiò, i comandanti hanno rn come.gna la Yita dci loro uomini; questi hanno per cio il <lirit'<> <li sapere chi sono e hanno il diritto cli csige,re le ga.ratnzic nocess.::vric pcrchi' la loro oC'sistcm.a sia affidata a ca1n che in tutto e per tutto siano tocnicamentc e mora.lm<'lntc a11l'alkzza ckl loro compito. Abbiamo t.ra+.teggiato le Jl'ncc genera.li <l01 nostro pensim·o sulla qu·estione dei quadri e abbiamo apposita,mcntc accrnniato anche all.e'defic1cnm e a.Ile ingiustizie dc.11'.attuale organismo milita.re borghese Jì<'rchè esso .ra.pprcscnta inu H'mprc Ila re.a.ltà della qua'Jie (> ginocoforza +.cnN conto ei;;s.en.rlo ('&sa n{)i rigua.rdi cfol'.l1a org-a,nizza.zionc clife.nsi va proikta ri1n,, ciò che l 'ordin rumcnto attuale della 'Pr'Oduzionc è per la e1c011omi:a comumstica. Svilupp<N~mo, o.ra,, gli a.Itri argomc.nIT che Yarra.nno a porre in luce anoor megllio l<' caratteristiche dcll'a solluzione so.ciahst.a del prob.lema milit.arc e potranno concorrere a, cos.tituire un.a sal d a o,r ganizzazionic p -.r la difesa dd Socia.lismo, por il trionfo d.cllia Umanità pro1cta•nzzata l'mJlla sempre piil esi.gua minorainza dci plutocrati parassiti e improduttivi. 4 III. La rosfituzione oruan ira della difesa proletaria limite imposto da.Ila prroccupazionc non tanto di poter i:;trui re q nan to <li potere <'d uearc le mas~c d~.i c.itta<lini coscritti. La gu<'rra ha fatto giustizia sommaria di tu•.to C'iò ma, nel! 'animo di qua.-i tuLti i <·om:inclanti, la V{~cchia concezione è~ radicata e non I' mutata di moillo. i\ ciò deve aggiungersi che la proellamata nobil'à della missione <lcl·l'~c·rcito prospctt<'lto come il difensore della tr-rra, na.tìa, e dcl frutto fa.Lirato cld pro.JHio la\'oro (compiuto per a.nicchirc i fannuli\oni) non hast.n. a eliminare ]1;i inflneinza detrnnùwnte dd f.altorc rconomi·co che clivi<lc ll'r .Prciio bor~hcsc in du~ rn1tcgoric di milita.ri: quelli cho hanno prcvaJcnt.cmenk funzioni cli comando e sentono o compr<'n<loITTo tut'.a la utilità dclln. loro missione. e quc..li ( h<" ('Ostitui~cono la ma.ggioranza e si pi-egano .a.ll'inevitahik, subisco'Ilo la forza maggiore ma. anch'essi SC'ntono o comprendono da.I canto :]o.ro che i1l lorn lllfr're.~se non è precisamente qnclijo di com:\:i.atlcrc por i loro padro11i. Tal" stato di fat•.o, tanto più Yisibile e appariscente quanto maggior.e è nel campo economico il contrasto delle o·pposto c:.ln.ssi, produce la n<f'oessiità per la borghesia. di adott.are un reclutamento che moclifìchi i Yincoili di amicizia. pre<'sist.cmti tra i gregari, che disci.p.liITTi i loro rappor'i coi capi o di favorire un a;tteggi.amcnto che <'Yiti o r"ncla difficili i contatti tra i proletari chiamati aJl.c armi e quelli asserviti neUc officine e n ei campi ... Ecco lo ragioni .per le quali si dispn'.a dai tecnici sull-1.a forma migliore di reclutamento, sulle i::cdi fisse, sul regionaJi.smo clcgli ufficiali; Cl'CO le rn.gioni pc·r l.r quali l 'Escrci.to borghese (stan.zia.le. mercenario, Yol·ontario o nazione armata che sia) finisce per divc.niTc un organismo a sè, coma.ndato da. una ca.s.ta di profrssionist.i quasi m'Jnai;ticamrnbc isLruita, prepa.rato J)l'C\.a.1 rn'cmcntc pc.r a,ggrodi·re e comunque per far la gucna. im qualsiac;i memento e co•ntro chicch·essia quando la. minorn.nza p1utocratil'a !'1padroneggiantc Io riten.ga utiile o nec:-i;sario. Ed JH'C"isameni-1' per ciò che la o.rg-.anizzazicnr milit.are nrn'rtaria avrà ca,rn.'lNist.ichc fondmnentali affatto di,·crsC'. ES"sa sarà costituita da.l.hi.. t-'Jlalità clri citta.dini eomponenLi l'a.ggr.('gato sociailista. in qnanto ahba~t.....nza. rap1damcnie la di'.tatura prolcta.ri.a a.llarglrnrà i confini defila e.lasse fino a 00mpre111dervi anche col.o.ro ch·C\ si sariarmo 0 Oo-ni strumento beli' , . genze "'allo ]' ·. ico e o.rga n.a lo a seconda delle es1apphc~·zionqua \ de~·cl n:pon.drrc c rappresl'nta la pratica. .. e e . a : a onzzaz1one dci principi i eh<' ne inspu ,1no 1a costituz1on". La borghesia che . ff . sterna di prod-t ·' . poi e etto lidi suo carat'cristico sigres~o solo nelilzione, ignora la coo.1icrazionc e vede iJ proa concorrenza adatto a protegfY . · : crl'a Io s t rumcnto m1. 1i.ta.re 1 sta.r!e sbocchi coomei a. r?lll~i fo?'' l'Ontro i i1vali, a conqui· me1 eia i e v · . . d ca.pairrare nuo\·i m . . ic <1.1 comun1caz1cmo e a a<:donari e nuova m ezzid'di pi·ocluz1.0one in m.at.c-rie prime e perciò ha il. 8110 ~::~cit~pera .~ pr<'zzo nrJl!c co.Joni~ e sf>, antropomorfica~entc c.os~i ·U1to cor~c un organismo a ciale... Esso h . distmto dal rimanente corpo sof . . d .. a una sua parr 1 che sono costretti f < ico ar<' unzione, i c1tta in1 fatto speciali diritt' are r~arti: ~qnistano solo per +.al borghesi e sovent" si·i e ovcri: s1 d1st1niruc tra militari e - . contrap•ponO"o 1· . r· 1 . ( noi. sappiamo fin •roppo o no g 1 uni ag i a tn militare vorrebbe "S ' . co~ll e, qua.ndo e perchè); l'attività . "s01e I mono 1· 1· . l'.1 pratwa si riduce ad on .. •PO 10 e 1 una mmoranza e 1 z1one del 1a funzione dcll'É~~ll~crn la totalità. Ta.le conce& gu<'nza che nella ist . · .rcit? .POJ'ta come n atura.le con· . ruz1one mdit d . . . . . pcr.~gue solamcn~ Io .. · ~1:c e1 c1ttadm1 no.n s1 a1'mi e alle esigenze d 0 P0 di ah1htar tu '.ti afJ.1 'uso delle mente e con tutti i m"e .a d'f?a.novra, ma si ceTca principa,l1 litarc, cli educa.re al'ti~z . i trasformar<> il borghese in mibatten'e. La l" !in<>a , eia1~ente e art:ìlìciosament.e il com· rapi, si può fa.re me aquj).~.a sullla qua.le, neUa m"m.tc dei gg1or-c . . d i ca.<;{Jrma e nella rn -. asscirnamento e nella vita · aggror 'h'l si vede la via della saff t A possi 1 e. durata d ra,1,a ferma •- t e e auspicate du ·o. te nche · 1uz1on1 · · diel serv1210 soswnu . . le 11( a1 cnic1 non vamno mai ol!tre il · :·Il rf i1 -.I#' .-,:; convinti esser ncees-~iio a wii·:trc JleT ,.l\'.C. (\ e per godcl'c dci diriHi civili. Xclla for7,.1, airmata SDC'! dista non rotl'anno di consPgu 1 nza P·,.odursi tlua!i~mi in quanto g'i mteressi coltlet.tivi finirmmo vnamrnk per id· nlifìcarsi con quelli individuali e perciò cr":;S('rà jl liic;ogno di educar~ artificia.Jmen'<> le reclute e apprtrirrì l'i·idr·ntr la snfr, 11eress1tà d?: istri11'r1c. Xe cons<'glHl che- il n·clutanwnto po tra, seinza preoc{;U}. azioni, {;'-5er< 1;trdtamentc loca1Je ('I che la i.strnzione tecnica (o ciò anrlic in l'{'.l:tzionr a quanto h<i posto in rilievo .la guorra) po'.rh hcni simo impartirsi in pochi mesi. Quc'to rwr quanto sì nforiscc al rcclutam~nto ddllc mas'~ pro1€tarie. 31a una siffatta soluzione rirnluzionaria di 1ali particolari questioni orga.nic11e non può rS'-"r<' valorizzata chu da una costituzione ddla forza armata ('hr ri:;poncla aJ',a sola ni:-c1·•sità di una difo•a potC'nt•• e ben preparata. E' 1ier:·iò. nroe~sario_ chP.. noi poniamo in rilil'\'O, per qua.li rag10nr la o.rg11nizz~1Z10ne militare so<'ia.1istn dovrà a.ve.re 11 carati.ere difensiz.o in contrappo.<:Ui a.! t<'ll'atterc ofjenR1110 eh('. ha suml?re avuto l'es<'reito horirhr&" il quale è J.a conseguenza doli ~5:<:.ett<: economiro capitalic;tico e C'ontcmporaneamcnte fac1hta il prc:.ùursi dei conflitt.i armati p ·r la nota lleirge, che spinge l'organo a compiere la funzione per Ja quale e crea 'o. Le ~os~re considerazioni sull'argom,.,nto ~·a.rn.nno rivolte pn~c1p.almenie a chiarir<- il nost.ro p<'1nsicrn circa la 0 PP?rtu~it~ e la utilità d<!IJ'at:.trggiamrnto clifcnsiYo nei confronti di quoJIJo offensivo N<;>i non ·flntrercmo nel. vivo dc-] prob1"'ma. ma pur .utta.v1a accenno.rem-0 "Omm ,. . . ' . · · I'1 h ' · ·· a1 rnmr,nk arr!i msPgnament1 b7tc~p.a. ~ e_ scaturiscono rlall'esame d~rrli a·v~cni.m<'nti e ici rn re_.azione a.lla tP.si rlifr·mi1·n da n~i "06t-"nuta La . glle>'J'a ra _dimosth-rat?· n€11 suo svo)gime;to e ~~Ùa sua ~tessa eone us10ne, e e li valore 1 ç . . hta.r·· sono <>ssen · .1 -0 a.• unzione dcl fattore m11 . zia. men..., muta'i ncl h d . r17mlr esso è divenuto nii" 11 ·z · .' · · Sf'D"-0 e o a pnn· lt·ie p ortat-0 sul campo cli. a · - ·' oruJ· . · la. ' gue·· 11a h a 1no.· . . z10ne grandi ma d' . . L.h 1 nzzato immcmsamcnw il · 's~e I nomrni , _1JJW va, -0·1 ·, d mezzo tecnico hr·{'ndo dipendere I SUC<'~SO pm a qU·"llo eh d ' sonaJc dei combattent· h e all~ s.Jan('io <' claJ valoro pe.rlibiliUt offensiva m 1 .;~. a sm_cntito l'a<lsioma dcllla infal·,,,Ione duetta dci nuovi mezzi di ai h z10no <' dei loro impi<'go, n ha infine· dimostrat-0 eh<.• una .;;a·lda. organizzazi<Jn{' 1>rodult.iYa, e uu suo s,1.ggio sfruttamento n!.lgono ;v;.-.;ai pii1 quali faftori rl1 'illoria. che léL educazione arti:ficia;Jic. di ca,<;rrma cll'lla G<.·1·11rnnia miilitan;;ta o la massa smisurat·a ùi uornini clellia Russia czarista, irnmìs.Prita e affama.tu. Anche} tecnicamente quindi, anzi, JHincipalmente dal punto di vi:Sl.a t.ecnico, ],a clifonsinL RJJJ><We oggi com.-0 la miglior forma di a 1.tivìUt mililQt1'e : in quanto pormeilc' ùi fronteggiare ma&c;c a.nieh0 più nuni<•rosc\ meglio armate <' son<-tt.o da una pii1 solida economia naziona.Je, risvarmi.a vite uman<' <' mozzi di azione, e a.ssohe complet.amente il nuovo com1iito deJ.la fol'za a.1·mala che si corn·rnt.a assai più ndla azione <li re8isfr-11za che in qm·:la clc.lla aoure.~s·1one. E<! e-;sa non è npmmcno passi va <' sci oecn rassegnazione all1t aJltrni bestiale violenza pcrd1i• può e dcn~· anzi esplicarsi in una. se.rie di at 1.i controffensivi rh-0 vailgano a ridurre gl'aclualmentc la forza matc.rìalc e mora.k del nemico. Alle esigenze <lolla di fonsi \'a st rale.gica d-0vrà quindi rispondere hi organizzazion<- militare del proll-eta.ria;to. Esso, infatti. anche astraendo da.11<'. considerazioni tecniche, n-0n agg.re.dirà i profotari ancora. asserviti aJ gi10go capi 1alist,ico. nè cercherà liberarli coll'a.zionc vioknta. La su•prriorità moral·e o spiritUiallr0 ch-0 è: il risultato primo ddla ('.conomia. comunista si affermerà.. air1cora una volta, tcnclcnido la mano a ooJ-0,r-0 che ooffrono non per 1batt.crl'i ma lxmsì pc.r sollevarli. Le guerre, così dette, di libera.zion~, si possono chiamare ed essere amche tali, ma a coloro che le subisco.no• -e ch-0, per ci.ò solaJThCin toC non sono ainco·ra, iilluminati, o aibbaisianza forti, appaiono sempre come guerr-0 di opprcssiane, come manifestazioni di violenza. Natura,lmente, noi intcnc1iamo parla.ro di azioni violente che un aggreg.a.to comunista volosso i.n•tra.prc.ndere contro Stati ancora borghesi colln. spcran7..a di affrancare un prolcta.ria.to c.he non fosse a.ncora sufficicn~ùrnentc evoluto ver rjbc.llarsi a.Jll'inizio cl.ella fraterna offc,nsiva. Br·n dive·rsa. sarà in voce la si tu azione, se una borghesia straniera tenterà di schiacciare la rivol1tlZionc tri<mfainte, o sc•J'Escrcito Rosso dovrà soçeorrcre cd aiutare i confra,tdli proletari di aJ+,ro a.ggrrcgato porJitioo borghese cho oorehi cli paralizzare ila loro asC•'ll"ivrn>. La fraternizzazione !'i 1:,roclu rrà allora e ·rtarnen te 1w1clw cla 11 n lato vi sara.ni10 g'i emancipati, gli affrnnc·[,ti, e o'l~ 'a,tro i nhcLi o i s.. rYi s.p inti dal pungolo e da:· <l minac('i,1 alla fatica, al!a soffncnza, al! :-.acrifkio <' la. \ 1ttoi rn arriclerà oert.,1mcn'.c a chi saprà <lifond<>rsi e resistere, e non a chi 'orrà atta.ccar<' ed. off<>n<l•er<'. Anehc pc r tal<' aspetto dcl pro1.Jlcm~: . R1_1ssia docet nel srJJso che oggi i proletariati eurol?ei s nfi_u~ano a ~n:wn cli combal tNc> contro i cornpagm m.osconti. La <l1fosa, dunque, <lrll-0 mobili fro.n ti<>re cconomieh<'. amplierà la Patria soC"ialisla. 1\Ia la lotta sfLrà aspra, lunga e clifficil(', raratterizl',ata cla. incessanti ritorni offcmi,:i .. da paust1 ll('C<>SSa·rie p1w ripr"ndere l<"na, nr-" cara~tens'.iche quest: <le-lJ.e convulsioni estreme, già 111 atto, eh una classe socrnle cht> si dibatt<.' ormai prigio!llt"~·a e .che :-e~e _lentam<'nl<.' ma sicuramente sallire a,ttorno a se la n:res1shb1le marea di tut'i coloro che essa ha finora calpestati, opp1'€!SSi, dispre1.zati e che hanno ool loro sang1:1c. _col loro sudore e col l<no dolore innalzato il macaJb.ro ~ned1s~all_lo sul quale essa ha La illusionE> di org-0rsi sonana mtangibilc. noi .non . possi·an10 e non cl e \I· . Perciò . i Jiamo f a.rei· ·11 i us ioni. La orgamzzaz10.ne di fon si va sarà una tris re neoessi tà che gi·~verà per lungo tempo suma società socia1is'a quale rda"'~IO dcl sorrJassato regime · · 11shco · · . ,.., ca.pita essa dovra' d 1 consc. · t a e 111.,cpa.rata ' con ca.rat-' . :'CTuenza . _' ess-Pre . . nr e d ispos tere di stabil .' 1· mezz1· d'i t rasf or. . relatna . . ità e 'avci·e . i·· n se mars1 . in anone d1re'ta CO"""batt' . e]'1 "" iva d a lJ a si'tuazione 11 forzaS m , potenza caratte I .·I Z7,a.1110,, . , che dovrà . · 'ara P"'rcio esclusivamrnt..., tenitorialc intrudendo in· d1c'll'e parol•a · · colla II · . territorio • i·1 comp 1iesso d'i quelie r.eg10m. tt ne . e quali s a1·à 1ns . ta urato e e he pe1. ,. · il comunismo · rra Patr' . 1is . t a l. cui. COIIlfi Ill, . t a I f a o. .cos ituiranno l' . . ia SO<'la non e t mci. po 1ti<:i, naturali 0 gc . fi . . . dovranno es.c:;er(.\ d'f . og1a c1, ma economici, 1 _es1 e 1o saranno a tutti i cos'i perchè . . su d 1 essi verranno a co n fl i'tto. non due razze due specie . . o d ue so tto specie umane ma d cl' . ., . miei e cli produzion . cla.. uc ifforcnti s1stem1 econo . - e' · un 1ato quel] h · b ll·L oppressione del ca 't 1 · o e e s1 asa su , . -· piaeada.nnodoll · J • till1smo q ueli o cnc 'L o sTu me1 cia.n .. , • '· dall'altro . è c.a.r i teavo10 ,. to d 11 . ]1zz,azio1J1c dcJ m".z · d' ·. a . 1112za a a socia ",zi i P•rocluzwine l 1 1 utihtà individu.aile . e <.a· consumo per a ' e socia1e ad un t<-mpo. 1 Jlicpilog1n<lo; ci S<.mbra. che k con:;iùcrazioni sommarie da noi fatte. facciano sufficientemente risaltare come le esigenze alle qua.li donà soddisfare la organizzazione millita.re pr>0kta.ria siano spiccalamrn'c difrmiYe. Tutti i Liworatori presteranno, in c~1so di bisogno, la. loro opera e saranno abihbati a compierla, ma ciò non dovrà 1n,nomnrnente disturùare le loro 11or111nli f11w:ioni di crea.tori drlla ricchMza sociale. Istruiti l<'cnica,mc<nte senza porciò css.cr·e ar'ificialmcnle e.ducati, questi lavoratori saranno pronti 1·n loco ad a.gire qu ando sarà n<'ccssano. I himitatissimi obhìighi di pres.taz:one persona.le sa.ranno integrati da una sa.ggia predisposizione per lo sfruttamento (al solo sc,opo d1: difeM e aJ. .rnlo momento dd bi.rnuno) di tutte le risorse e di '1utte le forme di a.ttività s~iak Il reclutamento strettam<'nte l\oca.lo, ancor più che regionak, permette.rà di organizzare nd~a zona prossima alla frontiera economica una salda sistemazione difensiva che nwrà, come abbiamo detto, a porre al ripa.ro da qualsiasi sorp resa. Gov<'rnata dai Consigli. espressione della volontà rolle'.tiva, inquadrata dagli ckmenli ai quali questi avranno ae.1€Jgata l'autorità esecutiiva, composta. di tutti i lavoratori e cli conocguenzia ( braUa.ndoRi di un socieà coiroun:stn.) di tu'ti i cittadini, sorretta da tutte I.e forze vive e le risorso co'll-ettive, 1'01rganizzazionc difrn,siva, clcl.Ja società pro~ letaria sarà. veramente formidaJbi'le, anco1r più di quella cho auspicava J auirès nc.lla su.a « Armfe N 011vl'lle n qua.ndo pur miracolosamente <li•vinando l'avvenire, no<n aiveva 1a 'triste ~speriienza di questi quattro anni di lotta e di rovina. In essa il p·rincipio discipfiinare di•ve.rrà na'itnalmente tutt'affatto caratteristico e so.st:wzia·lirnentc diver~o .da.1\l'at.tuale; e noi c.erdhe:remo dii dimostrrure quanto, a.nche sotto Lal punto di vista, sarà sa.l<la l,a compagine dell'organismo milita.re proletario contro l'aggressione borghese ... I \ IV. la di~ciplina della forza proletaria Abbiamo p~nsatamr-nk affrunlattt infa'.ti, prr ultima. Ja quc5tionc della tli:-;cip!init pNchì: cli tutte le c.arattcri- stich'f costitutirn <li una forza arm~'a <'~s,i, i'. F<'onza dubbio, quella che megl·io ne riproduce e sinl~tieza i concelLJ fondamentali. Ali.a. sociefa ca.pita.Jist.i<"t eo1Ti<;.pondc l'esercito. bcrghcse ~olla sua cli"'<·iplina; la soc·ietà socialista, organi.zza.t.a a. difesa. anà and1'• "·ML la J1ruprio cliscipuina, saJda_ quani alti:e m~i a.nch<' &• risponrlcnf.,c. a concdti sostanzialnw.nte diversi dagli at.tuali e in taluni casi addint~ura opposti, ad essi. }folti no.stri av.H!>rsari infatti. a.'cuni per assoluta ignor~nza e ~!.tr~ per Sl.S·~,•,mat1la mala f ùe, sostengono che noi siam o de1 <l1stru~ton, che noi vogliamo, non la ùibertli mn. la 110~mza o eontondono a J,;.gramf•n'-" l'i,11 dividuali.:;mo anar('hico ca.Ila organizzazionr cconomico!sociale che si inspira a.Ile so.Jicl~ dottJ'i.n..,. dcli mat.cr.ialismo storie.o e cldl.a economia :n:arxista. Il socialismo (noi t utii Io sappiamo, ma g10va npct.crlo ancora una voltit a lor signori e ricordar.lo. amebe a.Ile mas>"c pcrch(· &P ne convincano sempre magg10rmeint-e) è orua11iz:rnzio11e in atto cli tu'.ta J1a vita sociale e Ila ?rga~izzazionc, appunto pcrchì.• tale presuppo1w e 11ccessit.a ~i una r/i.~f'i 1 ,fi 1 w St•r:.a. e sc>vei·a (nrl senso ol<'vato e .noi: ?<l 1 0~0 rlrll.a parola) <;on~i-;1.c11tP nella sotto~us~i?W" i~c~ivi<luale alla \'c.:011là co 11lct'.iva. Il sonso dello Lncln icluahta. in l'<'""I.J'JC · ·t b' · eh~ troverà . o • c 0 ·mun1s a, fi n.a.'lment~, le arn ic.nt.i c.o~d1zioni favo.rcvoli pN il suo maggior<' sv ... Juppo, 110!1 1Juo es.;;er~ co·nfnso co ];i r·a.otica licenza e m cosa cons1c;ta quesita <I· \U t a C'0°ClCtl1ZiU · · · . Ùl'•l proprw W O iz: ~ual _rnod? essa_ P.ossa " dchha <'f;plicarsi lo ha tratteggia o, fi a glii altri, i.n modo ammirevole Oscar Wiltle (1). (1) L'ani1M umana in regl'In'C sociafo;ta - Oscar Wilde. -----~ .r<<Si uro \ p.. ' -.J ,, "'F~ O <-' I \..GRAtf\S ,I Xoi infat:t..i abbiamo s.cm·1~n·1lo "'~('l't' nec{'_,sana la 111a.~guH' disciplina n·"IJ'i,nt !orno (h ~I.e nostre organizzazioni <"ll in tult~ le manifestazioni <l1i.la potrnzéi e ddla volon là 1irold aria, o d isci,pli na noi p r<'tPndimnb e p rct<>n~ d 0rcmo s.mpre per organizza.r~· i ];l\ora:~1ri, per condur! <ùl.la Yitto.ria e, conseguita questa, per Lrnsfonn.arc. il capitalismo in comrnnii-mo soHo l'egida dcl.la Dittatura ProJ.ctarrn.. J;<''·Ol'cito cldl CapitH 1c ronc.c·pis.cc in\'ccn la smi cliscipi·ina co m.e la concr1pi:::co1n-0 i pa.clroni n<>.Jl:a officina e sul la.'ifonclo. E ' infaUi voramentc i1n-l<>r<'~santc il confront:u la c\ohrni()!Ilc dcl concetto clisC'iplinarc ncll'esercito col trasform.a.rs.i deil mccksi:rno co n crlto nc·i ra.pporti del ca.pllalc col lavoro. In un primo periodo qua.nd-0 il signore indu&tria.Je riteneva cffctliYarocnk di aYcr <>recli'ata Ia sua rn~tanz.a. pc•r clirjtto diYino cd ,c.sc1·cit1n·a il suo pote.re quasi come un so'Yra.ni0 a<:soJuto. ncll'es rcito I.a disci1Jlin.a si d1ia.mava cd era cffcttivamen'·~ cli <o.~tr1z1011c. L'inforiorn do.YeYa p.iegarsi a lii a 'o 1·onlà del: superiore s 111w discutere e ~,çna.a capi.re, .pcrcht' il deguferio del s1171er101e em 11n ordine ~' gli uffi::ia.li srt:rssi cl·cll'antico esercito piemontese erano dal Sov1·ano ehc pc r sonificaYa l'occulto poLcro d.:-Jù.a class·c dominank, arruo11aiti, finchè d 111'risse fa lo·ro serv-itù e d reqale be11e11lr((·Ìto. Da ques'-a forma asr.;oh1tamont·e servih\ si è 1rns..c:;wlo J,rntanncnte ad un'altra H;p•r{}S.Sio1nc di d·isci.pJi.na. La, l·otLa cli cl.asse, acuiit.a nel campo coonoirnico, ha clalo0 alle ma,<::<>o laYoratrici maggi-01r coooi·cnza di oo sW:ls·e, elci prop ri cliri'.Li e <lolla p.l'opria, cO'lldizione di sa.lariati (già scJ1i.~ni dcli Patc.r romano e SJ?1rvi clielJ:a gllcba del signore f."luclalr) ; la o r ganiwazi-0tne di c!assc ha co:rnincioato ad orgcrs.i come una poil.cnza. che non si pot<"'·a più fim.ge1·c di ignorare e colla qu.aJ.:_) comunque si doveva con tam; i pa.droni hanno ai' ba<::sato il tono burbwn r,oso; sono scesi a. patti ; si è cercato .affa.nnosamen te il comprnmes•so (ancora oggi, da molti, lln •,roppi, per forza cli tradizione, a.uspic.ato); e si è orca(o così quel! capolavo.ro di inoo·M'>enza poli.tica e cli con traclclizionc cne si conviene ch.iamare democra~ia. A C{Ucst.o atteggiame1nt-0 conciJi.atirn dci dominatori, ha fatto .risconfro nelil''€sm·cito borghesie una, nuova forma cli· sc:ipJ:inarn che in Ital'ia s;li è i.nfoli>C·rmrntr chiamata di.sci- sciptuw ddla persua;;iune, mt~ntr._ Ji per:->llèLSÌonc nui.Ja a\·c,.a in ~- C' Jon~Ya piu on, ta•1Hnt" elassificarsi, rlisc1pllllll d1 Ila co11ClS8Ìone. Cc n tal<' sistema si ammonlYa ('SS('l"C neccs~ario ot1em r-e obbNl1c.iu..a con blanJizic e con pumz oni alt~rnafr, e tal<> JuplitC' m.zzo Jiseiplinare era srntet1zza o nel!a csprc.-;siono (presa m pr<'stjto dali'arfo del ca\a.lc1arc) di cedcrt e trotlcnrrr;. 'l 'a,lc discip1ìina ora vN'anwnk distrnlti,·a; ra.Jlcnta,·.a ci o(' i ,·incoìi della .,:ottomissi-0ne in cl i ,·j d uak e nel contèrnpo 11 on creovu nuovi 1:incO''i fonda.ti sul.:i coop .razione, sul a connnzione drlla necessita Ji eompie.rc un d.ato at'o, sulla so.Jicla.rietà di chi sente e di chi "a c;;serc veramente sua ua ca.usa pN· :a quale fatica e si saerifica. ~la nulla arr~ta la costante ernluzionc cl<.'!Ja um,mirtà. Le o•rganizzazioni operaie' d1 H si~t®za. e di lotta stanno gcn0ranclo i consigli, \ori nuc.<'i cli cellule pro-clutti\"c, cM non chiedono più ai padroni di riconoscere i diri •ti elci bYoratori ma si apprestano adùinttura a sostituirli assumendo la responsabilità clella dir-0tta gestione de!lla pro<1 UZlOITTC. ~uanclo ciò sarà aH-0nuto e il nuoYo regime economico sarà insta,urato e avrà proclotto i suo b"nr.fici dfetti sulla c.:olic'..tività, non vi sarainno pii1 scic·pcri nì• saibotaggi e si potrà anche, se sarà il caso, intcnsifiear<' il lavoro pcrchè tutti acquisteranno la sicura co;;cienza di faticrure a.lfine p<>r se st-t.ssi e vedranno rip.rodotto nell interesse colllcittivo 1 1 prDvrio intere.su. Come naturale conseguenza clel nuovo assetto economico e cle!lo scopo e dclìa funzione d{Ula forza arma'.a., anche la disciplina clclla organi7.zazionc difensiva prol;;taria assurgerà da1lle forme borghesi, oppressive del.la cos1.r·z onr, e democratiche clclla così d0tta persuasio.nc, a qucJa soc.iaìisticamente più etica e pii1 illuminwta, del'l.a rrra per8uasione dapprima e infine della conv1"nzione proprw mente detta . La i:;ottomis;;ione individuale aHa Yolontà colt•lettiva, il sacrificio personale pc.r l'in'iere.sse comune sono atti che noi no·n c9ncepiamo faci!m"ntc e che mo! ti aclcliri,ttura classificano Lra le utopie; e ciò è naturalissimo in quanto oggi, teoncamrnte si parla di volontà e di interesse oollettirvo ma sostanzialme111te. die'ro a talle ingannevole. immagine, si cela la volontà e l'interesse. di una minoranw. che va fa- oonùos1 S<imp1·<' p1u esigua, a.ppunto pcrdrn sta J){ r. scom. f . ' )l"O\"a p<1nrc. La gu.rrra, lc,;tì- condusa, no 11a ornito a rq ' ev1dcnt~ . · l'..s.'m è stata clichiarala <' C"omhal!uta (a <l1·tta dei ::uoi tiiulon e dei suoi apostoli) p<.'1" il lwne colktliYo, per Li g1lona e hi.. g1\11ndczza clclh palria comune, tamt'? che ~u nrnlo l 'imporvcirsarc dcl eon flitlo, sprcialmenl-c _111 Italia, La fazione clc'·~ntricc <le.I po!,erc e rnspo.nsabi .e eh a Ye1r gettato il paese ncll'a lotta,. ha iclcntif1cat.a se Rt"ssa. col!~ collettività e ha, senz'altro dichiarati lraJilori (' venduti tuV.1 coiloro che hanno osat-0 pensare col proprio oonT·l'lo in modo cli verso da quollo prescritto; ma tutto que~to apparato scenico non ha impedito cli seorgNe l~ ver;~·à che sorge scmp.re tutta nuda dalhi dnra n·a.Hil cle1 fat,.1 00mpmti. , li proletariato ha inutiimcnt.c ccrc.ato in fondo 1a1l annuo suo per qual-e interesse pc.r!'onale o cli cliassc eg i dovova tanto soffrire. e tanto sacrificairsi e nulila ha t,rovato fuorchè la dura nie.ceSiSità di piegarsi a.l fato material_iz~ zato dalle decimazioni deWomieicla gc,nr.rale conte Lmg1 ()adorna ex comandante supremo cJe,].]'cse-i·cilo o clal lega.le ( !) ~indizio cli un tri1bunale militare o.rdinairio o straordrnn.r·io. E Ua banda int.Pncntis'1a. (che no,n potrà certo prcitcndc.ro la si onori clic] nome cli partito politico, d?po I.a -e&empli.fìca?Jioin.e doei sistemi che ha pre dicato c pr.ahcato) è a.ppal'"Sla e appare ogni giorno pil.1 quc·llia cJw è ve1ramente; esprcssi-0ne tangibik e, ahimè, i·n qual modo ma..tei:i.alizzata, degli inter·nssi non srm1He eonfessabi.llì di una parte deHa 1borghesia capi'ialist.ica italiana.. ln una società comunista, ba.<;a.ta sullla perfotta uguag.lianza economi.ca, queste de.viazioni, queste a,berrazioni o quesLi tristi e turpi inganni non saranno più possibili e perciò non si dovrà più ccf'tring{)re la massa dei proletari armati a pi cgarsi all'imperio dei p(){'hi, 110 sar~t pi l.1 necessario U' inutile tentativo borghec;c di persuadere i laYoratori che i lo.ro int-ere.ssi li spingono a offrire oltre al proprio sudore anche il proprio sanguo a su.a maestà i.I Oapita,Je, imp-eirante e sovrano. Di scipfiin.a di convti.nzione, sarà dunque la nostra; disciplina per l:a quale, oon totali.e cl!llpovolgim.ento dei te.nnini eh-e co·stiluiscono oggj il rapporto· di superiore a inferiore; la vera coJl-ettivi tà (e 1 li.I' 61 non la fit;ti~ia! imi:orrà. ai singoli la proiwia rnlontà .. r·ostnng<'ra i .nottos1 a 11ic"'arYisi · ·o 1'0' ••111 c}. 1 P il <'·S.C.J'ClZI . . o · · · J>r.1·c ' dcl poter<' d1isc1plma.rc sarà sostan7.iaun('lll, eollrtt i...-o e non pr'rsona'.c co~e ~ oggi nr>]l 'cscrci 1o l>-0rglwsr. . J n <'SSO. mfatti, i comanclanti, p<'rchì· t.ali, acquistano assoluta e N~co:nt;-0stata autori{à sn Lutti i ]o1ro infrriori, a.nche non d1.rctt1, e la cs<'rcitano assai sprsso arbitrariam,e.ntr. &n?'a .conoscere nè il carnt 1 c.rr, nè le qualità, nè i rl1fot.ti d·eci smgoli. Basla cho un uomo acqui~.ti o, più raplClamcntc, come hanno fatto moriti ckhnquenti comuni. cuc1<o.ea. un gallone sop·r.a i.I berr(·tto perchè cla, quel momrnt<: il suo .verbo ~bbia Ya:ll()rc chvino su tuVi.i gli altri m1c;;en mortal 1~ che d1 ta.le ga.Jlon{I non sono aclornati. X<> conS<'guc cho il pot~re disciplinare attuale è.· Yc.ramentc ·anonimo e personale a i:n t<:mpo: affermaziono questa che sembra ess.ere contr.addittona e pararlossarlc e pur trorppo non. I~ è. I.I ~upe1:10i_-e dc,·e aY<"l'O po~,~re disciplinare su tutti i suoi mfenon, sopratutto in comhattim"'nto I' li lt . e v ' ma a· argar~, ~ re ~n. cc·r~o limite (eh<' si clen• mantcn.c•r·<> q~1ant~ r.1u e P?S~1bi.lie ~i~t..ret'o) tafo sua autorità è fonte <li a rb1 tno e di mgrnsl11z1a .e ottiene lo scopo diam,,tralme·ntc opposto a q~e_llo c?e _si prefigge i.n qua.nt.o dc.termina una rcaz.1onc che e il rruglio.rc forml'nto d~lì!a indiooi 1.ina e d.el!a ,rffo•l'ta. p J{ic-pil~g.~ndo; il concetto al quale s i impirrrit la dismipJima mi.Ii a.re proleta1ria sa.rà queHo dappi·i·m" d' ,, cl · fi · . '" i pe1·wr1 u.e re ·f· m ne conv111c.ere (il che n-0111 riusoirà diffic11lc qua~do la re~ltà ooonomica di fritto corrisponclerà a;lla alformazwne teon~a) d~lla ~rcrsrc;ità che, al momento dd bisogno, ogm~no _s1_ sacn~chi per il lbcne d·•',J;:i. col.lotti, ità la qu~~e ha il .chritt? e i~ d:>'·er? cli prctende·ro che tutti conco11 ano. a) ci eare i be111 di cui go clono (c·hi· · no n l avora non mangia e concorrano pure a difemck•rnc · 1· · . • la · 1··ntegr1"·a. . l cons1g.1 dei ?JIDb~tfont1 ~h~, corno abbiamo più vollt.c i 1pctuto, sa1anno 1 veri orfJn111 r/1 ooi•r"· 110 dnl · to • . a.• . · .·' ' ' pro.Ie t aria m a1m1, cleleohera~·no ai s1ngo.Jt comanda.nii (e&Eieutori de.Ila volontà} •c0Hett11Va) anche l'OS<'.rciiiio dn.J · ...., poteI.C a·lSCl·. p Jin.are ma · imitandolo (tiranne che nd co:mb . to) . l t· li ,.. . . , a tt·l'lnen a gli 1 <'•e.men 1 co. et.,1vi. d1 armati sui. qu·"li· .nff tt' . . . oeu -.· e 1vament e s.1 ('!Stender à I a Ioiro .gLUnsd1ziome. ! A} punizioni e i p1remi (che·· rampl'""'"'nt""'"' ....1ca .,, '-""' e"'"" J1a pi,a;., d; sphcnzion<1 do' cuncdto d.sc1p:inarl') sa.ranno uguali per tutti e <ii hasl'rn.nno sopra una. gius',a \·aJut.aziono dcl rapporto tm quanto la <vl!etti\ ltìt. tlc,•e pretcncloùr•· e quian 1o-il s ngolo hit. dato. lA' punizioni ·p!'rciò aequistrranno il ca.n1tt..orc di un \oro risaroi nwnto di danni I' p nlcranno l'a.s110lto cli vcndr,tta o di p-0.rs.rcu7,iono eh<' :roppo spc;so ai.c;sumono nCJl1.atLn;ik• o·rrlinamcnlo milit.airP. E poi('hè• il rncia11simo ha HJipunto, oomn dice1•an10, sO'Jll'a. lut..to virtù o.rganizzatrici, l''<,.,l'l non ce1·C'hc~rà ma.i rii C'·Ostring-Pl'l' un popolo acl a.ssogg<-ttarsi a sist.cmi cli gov<'I no che gli ri,pugnano· o a subire l'l' ìmpcsizioni cli is'.ituti onna1 so.rpassa{.i e i.ruadatti aJle sue spccialii caira.tt<'risliC"hr; o.gni gruppo etnico avrà pcrc10 ampia faoo.Jtà di modificare la prnpria organizza.zion-e 111Ll1tarc e sop.raf.utto i concetti clisòplinari che dovranno go\·ernarlo . ~uCJlli che noi abbiamo "nunciati, pur essi ndo caratler1st.ici <li qualsiasi forza m11ita.re proJ.o'aria., · partico1armenlo si aclrlicono .al caratt~1x1 <' ~i.Ile qualità {'· ai difAtti cloel· nostro lavorator-0. Po-co disciplinato ncl scn.;o forma1.P, l'1ta.lia.no, è- molto 8<'RLli<'O, mo1l 11() rassegnato a,JJ'inevita.h1ir, cli fa,cilo emofività, raigionatorc pc.r eco J:lenza. E' 111 m.asisima po.co istruito ma in componso ha i·ntcll'.ig.einza vivaoP, i• diffidente e km<' f'oeunprc di -CISSCol'C ingannato a.ppunto in c·ons.cguenza dc.ll:a :::.ua scairsa coltura, effoVo della f;oig.gcz1on.e <'oonomica. ma ha un pi ofondo buon s•'.'1IlllO praL1.co; hia, moìta affczi~·noe iwr i pochi ca.pi cho g1li inspirano vc1·am.cnfo fiducia e che ogli giudica con raro acume; oonsiclcra come incsil"tcnti, ]liÌi che non .amare, tutti gili altri. Non &i liascia fac.i.]mCIIl to .persua.clorc ma, pu rLroppo cede la,Jvolt.a al1l.a suo-acs.'ii.onc di una propa.ganc!1a ben fatta ed è v1ittima i 111 con~fa di turpi raggiri (gli ((rditi sono la conferma piì1 (Widcnt.>• d,i ta'~ tendenza): ha l.f..sogno di molta &<H·veglian7.;a, e controJrlo prrchè> ~e non riesce ad afforrare i 1I TlCll"chè <la h 1 i soi pr.cilemdie una d.ala. cosa, DOl11 Jia fa, se non cost..rd toivi. .M.a ha, sopra.'1uLt-0 comnr rara.ttcri-stichc fondramenba.l i un'mtuizi>0nio rapida cJ.c.J.la rca.J~à (che durant.P la guer.ra lo ha posto M1la triao-,içia situazione di sarTificarsi s0mp.re coll>a pcrf.c-t,l.a c. ohia1r~ eosci.c1nza cklihv ilJ-0gicità e inutilità. clel proprio sacrifici'°) ·C un senso innato. della Giusti zia che t in lui diYicno più un bisogno in1timo di equi,j·brio che una regola .etica indiYi~ua.lc o socia!(". E', in complesso una ma.gmfica tempra d1 lavora/.orn combattente serio, sobrio tenace e pazic.nte fino a'l'in\'{~ro-;.imi.!o, ch-0 durante ila gue.r~ ra è stato comandiato e condotto nel p<"ggior modo possibile e che malgrnclo ciò ha, avuto la costam.c't di resistore. A .m, noi afficloremo t11lto 1'l polae nel giorno dc!Ja \' i 1.toria p rnl1 t~.ria ; egli formerà co.Jle suo stesso mani 1J'organismo potente della difrsa socialisLa cont.ro jj, quale si infrangNanno gli i1nutili, <lisporati, ma furiosi oonati del Ca.pitaJ.ismo agonizzante. ln attesa dcl prossimo <limane, discutiamo, studiamo e sopratutto p1iripa.riamo g1.i animi e le cosci·cm.:c a.l grande c11nen'i0 e al grande trionfo. V. Il programma m'.litare Concluckmlo ci sembra opportuno ni.assumcro breve· mente il nostro pensiero, sinrk.tizzando quant.o abbiiamo sviLupfrnto nei preoedicnti articoli sn!Ja, orga.nizzazione millitar~ dif?nsiva dclla Re.pubhliica socia.lista. E' noita lia legge. b1olog1ca .pc.r la qua1le la <sa.gcrazionc della funzione S\'.1,Iuppa csagc.ratamente l'organo che è chiamato a compierla. II conflit'.o europeo ha agito ana.Jogamc•nte nei riguardi rl?lla forza a.imat.a r1dlia. soc.i.e1là ho·rghesc., e, a guerra conchrusa, e a pace non ancora fìrrnat.a si deve conistat~r<' che il militi:rismo. prima parti<·vlarm~nlr teutonico, è dr_v<'ntalo rnoi:dnle e eh~ la sparla non paga dclìa sua m1ss10~·" t<-c;r1:-a cer_c~ di conquis~arc, a. qualsiasi costo, ~n.ch<' 1! po e1e poh~-?o. _P orfina rn Ila.ha, paese fino.ra immune dal_Jia. tabe m1~l'tansta, i _nume.rosi si1ntomi, già più vo:ro da :io1 e ad alt.r.1 c-0i:ipagm lumrggiati, non lascia.no prn dubbio ailcuno suJ11a es1&tenza dol.la oasLa miilitar-0 0 sui rlisf'gnI C'hC' c:;s;1 nutrP <'ma.tura ()ggi, infatti, siamo nranwntc in un porioclo di gr-~tri:ionr n1•oll'"1011arw, il _che non s1 ..mifica. ~1ffn'lo. a!nllno a nostrn part r<', eh<' .a nYo1uz10nC' ia immin"'nt<' •: dw d<'-" ·ha• s.s r<' }>H'parata per le or(' tali dPI giorno tctlt', come un atto eh< bi possa preYclle re " I.{ n id éll'l". ( :r.,11zionc. rivoluzionn.ri1i s1gnifìc'1 in fai Li, in poYC'l'e parole. nmbicnLi, condizio11ii tali eia far ri1rn<'rc. non cslil'l"(I molto lont-a.no il. ,giorno 1w1l qua1lc la paralisi cJ.o1Ja proti 11z1onr, sa.rà tal<- da fa I'<' a ff ronfar<' i 1 cl i loC'mma, o sol'ia,Jizr.a r<>, s.i1i pure gradualnw:n'(.', i nwzoÌ di procluzicne, () jlf\J"! l"{'I, Cli a\'V{'nimonti infatLi che si sono anr1ati svolgendo r. ~1 srnlgono in C'JlH.·~ii ultimi mesi non Hiltanto ri_Yclan:> una, crisi 0conomic:i profc.ndi<siima <' quns.i inc:a1_1abi1lc, npcrc11s.;ion~ inc\·itahiJ<', dell'anti-economico regime c~cll_a prorlnzione e dcl consumo durante la guerra, ma, di n ~les~o, una crisi morale e~tr<'m<im<'<nk g_r:n:o c~c di ~sa è il risultato <' il sintomo ; i un 'lt'mpo. _81 \'•JYO in un atmosfera da millennio ' si at.wndc j,J cmnpi{'rsi di qua.1chc . 11 grand'° <'\·ent.o che non si sa, non si può e non. s~ v_uo e d<'finìr<' ma che dcl'e ('PrlanwntG mu1a.r<' k conchz1_0~1 ~li vi1ta atLua.li cla. tutti pii1 o m0no con-icloratc; come rn -0,licrabili. Kpisorli cli ,•iolcnrn mal conl<'nuta s~ produco?~ ~ trrutLi q nn e I à, n_<>gli amhi·rn Li p i ì1 clispara t ~, c_olG·e ~ngi~ 1 }llu opposte, a cln:rnostra.rr q11an o grancl_>C' sia i.l !oimen nc1l sottosuolo soci~.le, e qua..nto sia sagg10 avwrtirilo e tene.rs1 1>ro1nti a,gJi cvc·nt.i. . . ., . . L'organismo mirit~1..rf' ital!rano, pm d1 og.nr a.1tro, risente di qu<'.c;ta condizione g<»n<'ralr prcago111ca ~lc1la società C'apitalis'fra po,ichè, appunto come ~pra abbiamo accr..nnat-0, La guNra ha aumentat-0 la sua rn:rort~n~a e h_a fatLo di <'oSSO por 3 a.nni il oc1nt_r~ de1lla viit~ di_ tutt~. 11 paese. Esso ha affrontato il confht:·o .mb specie eh_ ~sci?ito pcrman<mlie, a~scwvito completamente alla, cnl'.t.a, m1·h~ansta deìlo St~to Maggio.re. a<:curatanHnk tenuto ~cpara .o ?a~ rtmancnlc c1rl p.~.n 1<:;C o sonmte acl .c~c;o C'C1ntra•p]l0'5ÌO. 8,i 7 ~ ve.n u ta così f orm a.ndo una menta {il rr 711 il it rr !'f'_, u 11 rt _mn1 a {, mil1t((rf', un onore milifrrrr, 1111a r·11l/11rn 111_1llfr~re nc;trc.th~ ai p1·oblem1· terni ci, carattoristiohe men l.a.Ji <' mte.lliettua.J.i che hanno sinistranwnte gravato su.ll<t conc101tta de11a guer- il#' 65 fi4..., ra e che inte~ra'..i da una t1i11.~ti:w ( ~) 1111:1iturP, hanno ridotto la funzione <le! comando a q110-1a cli ordinare ecatombi ~ontro le pos.i.zion! .avwm;aric im]lrendib.i.li e decimazioni n.r,llie rclrone ncm•E e }onta.ne <la! fronte! Frattanto l'essenza economie-a clel oonflitto e !a sua grandiosiità ha·nno pr<:6~ cos~rc!.to'. la cla>'se <lominan te a ehiamaro a!lle aii·m1 t.utti ~ suoi ser-n economici e hanrn.o· pe.rciò trasformato I esercito permanente in una }JsetHlo naz;ione armat TI'\~ al;frctt.a.tame.n te, ~rrnpcr_fottamcn '1e, 1HYichè J.a cùirezion~ e il Comando son?. nn:ast1 sempro il privi..k.gio dc.I.la. minora111za castaliC m11lllltar1sta. che ha finito per asservir·" ' l''t · . "ase rn M!·l'O paoesc m armi. Conchiuso il conflitto: il capitaJ!ismo h_a oor~t:o ~ cerca ancor.a <li valiersi <li ques~ie eccez1onaJi_ concl1z1orn ~a~o~·ev?li per d·rbcJ~are il proiloetariato, por Sj)lil~<'·l"C al ~Uic1cI1c: i s1.wi stessi soldati che (è heille lo ri.cor~1~0 noi e !o ncorclmo essi), sono operai e contadini e c1oc JHoletarz. _La. :lotta cli clas~e pcre.iò oggi non è pru comt~attuta ~~·"1. so10 c~mpo economico ma s.i esplica già srntoma icamen.,., m tu't1 gli aspetti <le.Ha vit·a 80 ·a.1· Checche: ne dica.no _i giori:ali borghesi, D' Annunvio h:\c:~ lato col gesto eh Frnme d1 raccoa.Jicre intorno a 8 ~, l-" ' 0 ·1· . . vrupse che sono state mii i'tanst1cam~mte sovracecita'e 0 itn"'annate o ~he, ndla 'ana. speranza. dci !loro ca.pi, avreb~cro dovuto· ms~a~iraire la dittatura del Fascio e saìva.irc cla.l.la g,wsta puii:17.10ne 1a classe socia,J,ei responsabile clcJla bel.la g~1i0rra; e iii 0ove.rm? ha oercato coin lo truppe a J.ui fcdcJj, d1 il mov1men~o e cli ovitarC' l'avyn.nto '··- ' cr.· contene.re . 'l' . . e .... ., a I poucre i s1Jru I a:v~<;'11tu~ren, _tem.e.ndo che t,aJc fwtto potesse acce.1~1·ar~"l ii:nz.ic .<' _ev,1tare i~ ~orma.rsi _d0llo Repubbh•chc dc-i 0 Cons1gh opeia1, contadm1 e solclat1 Se non siamo · a.i!Ja guorra ci'Vile in atto &Ì<'.imo cc.rtam"n+- <11 ' prorpno 1 d . . . . ' ... < '" ....... a ,,a, presenza I _un_ H~lo p.1onunoiament-0 ,m1nta.re, d1 un{> sfa.<>ciamem.to qui~d1 c?m~k!o anche <l<Jl organismo miliLar<:> clcJ.Ja Soc~eta cap1taJ1st.1~a. che a lungo anela.re poti·à s 0 rvire a chianre aL prolclf:-a.riato all1e a.rmi quali sono I· suoi· veri· 1·nte1. ,1. suoi. i·eri. ~mfri e a far.Jo fina.lm:nte 1te·rssi e qua~ combatre, non p1u per 1e vane fazioni borghcs' l Jlf'r sl stesso. I ma. so amentP v "' 1 J~' oiò che noi, ~cnza ombra alcuna di' \'anio . ~ +~ te J" e· p!O·L··~u1eO mpo anc i.amo ri1)etnnclo · rh" · >. l'E• serc1 . · to' , , • . . : ' · '" C1'0e bo1 gheoo e mmato cla tah cl1fott.1 costituzion al' l • , e l t .a non }>o. d a d 1vrrso kl'.<;i pii1 reggere e <la. e-s&t>rc "icirno a.JJa n10'rte per dissoluzione. · lll segno è graYe perchè la rivoluzione ~ p1:o?u~ in un pa.cw solo quando Yi è fame. YÌ è mise.na, v.1 e d1socc·npaz1one o qua.nclo i'organ,is.mo militare, espressione della c·lasso dominante YaciJJ1a. ~sa.minate, signori borghesi, la vostra società e di'.ec.~ so non avete a.nche voi la coscienza che l'ora suprema s1 rwvicma. dc1la. vostra fin.e, <li(• I la nostra risu rrczione .. Ma per noi che ci occupiamo lH1l'Lic01la,rmcntc dell~ qu~tione m1J.itare e che abbiamo fatto Lutte le precedenti cons1·dle1ra· zioni solo per inquadra.re il nos' ro studio e per metteo.·tlo m reilazionc coll'csamci gc;neralc dc.ll'attua·lo momento po1itico la. scissione prodotta.si nelil'Ese.roito borghese ci intcrcs~ pa,rtico1l·armcntc. Il giorno in cui il proletariato, m un modo o nevl'altro (o por una ragione conti.ngelllte occasionale che nessuno può prevedere), sarà chiamato acl as51umm·e .la gcs'i·one della CO!'.a pubblica: di dur primcipaJli argomenti doivrà sulbito preoccuparsi, e cioè di nutrirsi e di difender.sii.. No~, di questo ultimo aspetto clic,} probkma. ci occupiamo e ci p.reoccupiamo, ta111to noi siamo convinti che l1_a sua migliore e più rapida. soluzione darà a1l nuovo organismo social:c Ja. fo,rz;a necessaria per oo,stiituirsi sol:ic1amcnk o per !»esistere aJ[e prime difficili ·prove e superark E· perciò sottopoThÌ:aano all'esame <lei compagni lutti, .a qu.als.i.asi terndonza, aipparte1ngano, J.c seguenti sommarie consic!craz1oni che ci permettiamo •riassumc,rn i.n forma quasi scola.sfoca. J . - B principio .deil la necessità d€1Lla forza per vinceiro e assicurare .Ja viittoria prol:etaria import.a, come conseguenza, la adozione di un programma di o•rganizzazione difensiva ben diverso da.lil'antico ordinamento dclla Nazione Armata. c.a.ldeggia~o con anti,·eggcnza <la.i socialiisti, prima della guerra, ma 0:ggi sorpassato dagli eventi. II. - Ta;le programma <leYc essere ben di.stinto e comprende.re : a) misure preventive di immed·i.a.ta adozi-0ne aventi scopo di difesa contro quehle parti <lcll' organismo mili bare bo1rghies:e in di.s.facimeTIJto chei appaiono più minacciate e pericolose e ohe si sintotizzano ineilil.o smodato e liti~ a'nonimo po~ere cle11lo Siato Maggio1c o UP! fralLenimcnL<? a!Je armi di un esuberante n umuo cli uflfria2i permanenti e d1 conipì-cmento collo evitlent,e, SL'OlJO iii rcstituirn quando possa occorrere,. una S}H.'.cie cli gwt rJ it~ hianca a oomplcmento della Regia Guardia; b) m1s11re csccut1 ve cho non ::.i po<;.-;ono prevedere dipendendo assolutamente tlaJtlo svfl.tif 1~i degli <wenti e dalla situazione inforna f~1l int:\rnazional<' tk,t momcnt<.J rontrngen~ie; . e) un'enunciazione rhia.ra e sintrtica 1l·,,i capisaldi costitutivi d€.lna nuova organizzazionP drfinit i va, che oerchcm~mo riepil.ogare nel capoverw sc~uu1 te. III. L'organizutziono <lifensi'a dd prolctanato alle armi, i1l cui scopo continge·nk e tram;itorio è quell~ di assicurare le oonqui'>tc ri,·oluzionarie o cli resistere agli sforzi con~.roriYoluzionari do'la bor~he.<>ia, <l<'vc imperniars.i al fondamentale concetto delùa !JCstzone diretta riel 1JOtere da parte della forza armatn.. Ai consigili operai e C?n~ tadini. de!Je fabhriche donanno conisponclore i consir;h dei combattenti: come qudl.i sostituiranno gli at~uali consigli di amministrazione e le persone dei capitaJ.isti; così questi don-anno assumere 11a compliefa funzione del governo disoip~im.are-tecnico-amminist,rati vo cleJle ma.soo e sostituirvi l'a:tua1e pote,re occttlio o intcrossato ck1J.10 Sta.t-0 Maggio.re che no1n è più un ~rvizio (come <lov:robbe e dovrà essere) ma è cliventa1to il vciro orga.nismo dctenrtore del potere miilitare al disopra e al dii fuori dcl Govorno stesso borghese. La funzion.o del. C'omanrlo, tale e quale come la funzione direttiv.a neJl.Ie offici1ne sa.rà compiuta individualmente, per delega e sotto .Ja guida e il cont,roJlo degli organi é:li Governo collettivo. La istruzione rriìtlitare, che dovrà necessariamente essere impa1i.ita, trovorà prevaJentPmcnte il suo sviLuppo nctl'ordinamc.nto scola.stico in modo che i flavoratori non saranno so.~t.ratti a.I.la produzione che per difenderla contro le p1·oditoric e le paiksi mirnaccie dci capitalismi ancora non debellati. L'orclimamento ed il roolutamento dovranno e.sSere str.rttamcnte 1oca1ii e si dovranno inspi.rarc al! principi~ del decentrannento federa.lista. Armi, munizio<I1i, me1zzi cl~ oifosa ie difesa, noll: si dovranno avere che per i 1biiisogm dellla oopertttra e cioè per queJ. comp1esso di forze neoos- sane ad as,;icurar.~ ]p • · . tron',1en~ · IH' ·•'<'Ol1t.lJJ1<· 1l <t qmtli>Ì as1 scn·p resa. . . t . tt,c"IV - Questo orclrnamcnlo, somm.1 ria..nwnte_ l '.1' r"Iato ra,pprc.scnt<t i.I liimitc cla ragigrnngcrt' el w e' mdrnpc·n. · n ' fis.s.i,re e cono"'ccrc }JCr orH·nt.ar\'l, · · r111c11c / nratulto sabz.le _e so_,, " . · · / 11.'t.Ofl(I/ · .ta, l prop11 ·tn fjl/('.SfO /71l'lOdo dt. !JC1Ifa:10_11e l'll'IJ sforzi e faciilitairnc la f:i•ua, rapida fonnaz101w. , i V.. Non è sa.ggio, r~ priori, escliuclc.rie o non. e poi.SS ~ bile all'atto pratico, trascun1rc, ndla ricostruz1one, g 11 c!.en'ient,i fattivi e p0isitivi (kll'eson:it<.J bo·rg~1esie. che <1-eli~ bono invece essere sfruttati mettendo part1col1a rme.ntc .1 teonici nella a<SSOh1ta impossibilità di nuocere, ~na ne'.11·a di dare tmtta ila loro OJ)era <l_i compe:teJJh a gmsa. cli quanto/> .stato operato da Trotzky in Russia. n~ccssità * * i(· Concludendo: noi abbiamo voluto r~cpi'.oga.re ie nosLrn considerazioni sulJ,a importanza och,,rna dell_a qu<>stiono mihtaire per ,i soc·i1ali:sti, sul suo va.lor.e co~tmJ?Mk e sulle sue migiliiori soiluzioni future fornendo ,eos1_ gli e '.emonti al prol·ci'Jariat.o sovrano chr solo dovra. discute1 e, "'lll dica.re e se.n tenzi.a,re. "' PARIE 1fRZA f,a e111011ui/Hl'i11nc rf<'l prul<'larìato 8a ni opera solu dei 111·0/eta ri . la no~tra uitin al ritormi~mo militare ~emouatirn della borghesia Ilo riiorma militore. Ilo politica militare nittiano. Ilo crisi militare. I punti sugli " i ,,. I. La riforma militare Abbiamo sott'occhio il testo dcl Decreto-legge che approni. il nuoYo orclinamcnto d!.'ll'Esercito, studiato mist.f'>riosamcnte ùallo S. M., e puLblicato in pieno fervore di attività militarista a. Fiume, a Zara, a Trieste e altrove; ed abbiamo insieme il largo sunto datoci dai g.iornali sufficiente peir permettere un commento a quelle che vorrebbero ecs.cre le linee e8scnziali dellia cosidetta riforma. Il commento è tanto piì1 imp·O·rtantc P<'T non dir.e inc1ispcnsabile in quanto mDlti possono ing<muamente ab1.io•ccaro all'amo e crcclero vora.mcnte che si tratti di un primo pa&s·o vcr-so ordinamenti pil1 moclerni e che i.l progetto sia adattabile ai vrincipii che informeranno il futuro reclutnmento e gli obblighi di servù1"0 militare. Per intanto la base del nuovo ( !) ordina.monto rimane sempre la coscri1zi.:me e la conseguente ferma. Essa è ridotta <la dl.ie anni arl 11110, rid11cibile ad otto mesi ... salvo a diminuire ancora la d11rata della ferma 71cr gli individui che s1, trovino in speciali condi:ioni di famiglia. L'anonimo compilatore si è condannato colla stessa enunciazione della sua volontà inmwatrice. Poichè si tratta quasi di porre l'umoristico bisticcio: i casi sono clue ... Infatti o lo scopo rlclla chiamata aUo armi dei cittadini. devo eS<>cre quello di abilitarli all'impiego dei mezzi belliici e limitarsi perciò ad un insegnamento tecnico, o alfora non si compre1111do il pcrchò per allcuni sia necessar io un anno, per altri 8 nw>i, per a.ltl'i un periodo ancor 72 '""' piit breYe; oppu r(' s1 'uo:1' con tin tt<ll"'-' la 'cechi a lrndizione per la quale in cascnna si cNn,1 tli cclucarc artificiosamente più che ist1 ui• e. u allor.a un anno non hasla asso! u tamente. :Ma la Yerità ò ben cli\...)rsa. Una; ferma cli un anno, oppure cli 8 mesi, significa la necessità cli un numero di ufficiali e di sottufficiali tale, da poter inquadrare tutto il contingente di l<>va di una clai>sc ila.liana,. La quale (cono dati forniLi dal )!arazzi nel suo « Esercito nei tempi nuovi n ), ha in mc-dia :}50.000 iscritti. di cui G6.000 erano i i forma ti eolle antiche clispos.iizioni 6a,nitario e 20.000 erano rcniknti ... Xon tenendo conto dPlla diminuzione dci rivedibili (78.000), che è presumibile non piì1 così numerosi dopo la esperienza de'le ... visite sanitario di guerra, e calcolando una pe-rclita complessiva di 100.000 uomini per classe cli leva, non i;i va. molto bntano dal vero ai" rmanclo che, colla fcrn1a, ùi un anno o cli 8 mesi, lo S' <tto Maggiore pw-m0cl1ta. di dichiarare neceBsari i quadri per la ,istruzione cli 250 mila uomini ... Durante :la guerra, quando si trattava di mandar i cittadini subito in trincea e non si IJOtcva contare sul completamento di ist.ruziono dei richiami :3 o 4 mesi cli istruzione erano sufficienti: in pace la i~truzione delk r?clulo dm:ava da 12 a 16 settimane; oggi dopo la gucrr.ai si. tenta di far erc~erc al pubbli.co che ragioni tecniche esigono la forma di un anno ... tuttavia riducibile... ad arbitrio di S. E come nelle cc Grida Ma,nzoniane » di buona memoria. La istruzione mi1itare sool.astica cho clovrebbe essere h1 Yera e sola .i st.ruzione..delle reic.luU... (tu 1t'al piì1 completata <la un brevissimo peno do di perf .?zionamcnto e d i adde€tramento aJle manovre cli l'cparto e al servizio delle specialità,. non sup:·riorc ai 4 mesi), non , iene quasi nem~neno cita~, ~' ~nvece, a sranso di equivoci e di fallaci mterpretaa.ioni si am.monisc~ che l'ùzrz11adram('nto do'!,'l'à esser taJe da con_sentire 11n'1struzùme rripida, il che conferma m modo mcontrovertihile la vna ragione per la q1,alo la ferma dev'essere <li dm·ata inceda. Ma. a ciò non s~ anc<':ta la sintomatica preoccupazione clel legislatore. Egih vuole, che 1·1 nuovo ordina,mento serva di rwviamento alla Nazionr .11r111rita senza verder nulla ddlt· trudi:1t111i r: dello pii 1[() /111/tlr1re ,/tlh rorie rirmi:·· Vuo~c cioè l' i mpossihile. poichè non Yi può c~sere, m ncssnn<L forma. di alLiYiU1. concilazionc e compromesso tra lo spiri to che innova radit:a.[m(•llÌ<" e in buona fr~e, e la tradizione che rappr-csent.a. appunto il }Hts<;ato diYenuto in"omhrn.nt<> e pericolcso. Dopo un'esperi{'1nza pratica come qu~lla. 1klla gnerra, tlop0o il fallimento cli tut,t.i i presup1Josti teorici clell' Arte mili1a,rc, stucliata'. in tu~ta E17ropa c·ome un Yangclo immut.abil(', fatto di dogmi s~cn, dopo il profondo mutamento ap1io1·lato dalla evoluzione c;ipitalistica alla funziono cl!'lla forza armata; pa,rlare ancora di tra<liz10nc, di spirito militarP_ di spirito di corpo 8i"nifìca. non a\'C'r capito nulla e rivela. che si vuol tutto' sai~· are l' anti(:o ha~agl io cli concezioni sorpassate 1111,tando la forma e ma11t~nen1lo intatta la sostanza dello Esercito permanente dC'lla borghesia. . Tale tenclenza infatti appare in tutta la sua evidenza, precirnmente nella questione dello S . .JI. A tutti è infatti nota la immensa diff crcnrn cli carriera e di trattamento che esiste tra ufficiali teorici e ufficiali pratici; tra personale addetto a.i Comancli e personale addetto alle truppe. Essa è tutta fonclata sopra clue equivoche disposizioni; nna, quella che colla Scuola cli Guerra resa fa~oltativa o non obbligatoria, k?-de .a. c~·c~rc una g'.°rarc~1a <lell'.1' coltura e a dividere gh nffic1ah in sapzrnti ed ionorantz, seco ndo che hanno oppure no il tau maturgico brevetto; ]'al tra, quella che si ostina a non distinguere tra comanclante e coadiutorn del comanclo: Entrambe tali disposizioni sono non solo mantenute ma ribadite dal nuovo progetto. Infatti il corpo è abolito ma /e sue 1:mportantissime f1111:io11i -"''.rann? chsi7!7'7Jer;nate rlr.t 11/ficiali in servizio di Stnto Jla(Jyrnre, ?, quali sarmrno reclutati tra i viù 1"donei elementi eh:. avranno frerz11en~ tnto gli Istituti superiori di colt11ra m1!1tare (fino ad oggi ò avvenuto così e tutti gli uffi.ciah sanno quali sono stati i criteri di scelta!); non solo, ma a(lh Tstit11ti superiori rh st 11 d 1: militari saranno ammessi 11/firirdi di vario grado con grande lm·ghe.:.:a per dar. m~do di. sreoliere ... gli ele~ menti più adcitti ai: comandi di re!J[J1 mrn to ed a quelli. .rnpe1·iori del serviz1·0 di Stato 1lfag(!ior('. Ecco svelat o l'arcano. Tutti g,li ufficia.l i general i sono 11 jfiriali in ser~·1uo :'U/J('l'l<Jrf' rii ·"'toto .llar1{1iurr ... , <ltmque a rigor di logica, non possono pro\cnnc che dallo Stato Maggiore, corpo o sen'izio poco importa. L'ombra di Kapoleone deve... ridere pens.ando che fin d'allora egli, il vero Genio, anva bene capito che ogni missi<>ne C.<;Ìg<! specia;ìi a.tti tudini, che il comandrrn fr.: per essere tale <l<:'vc possedere qualità opposte a quelle <lei r;uoi ... coadiutori e sapeva tenere Berthior al suo posto e afficlarc a. N'ey, a Lanmes, a Murat, i COIIDpiti piì1 aclatti al loro carattere e alla loro capacità. :ù-Ia N'apolcone non aveva da salvare la, casta chiusa di un corpo che ò la quintessenza dcl Militarismo in potenza e ehe ha :finora detenuto i:! sommo potere militare e poi ern... Xapoleone. Qu.anto alla di.stribuziQne clclla forza tra le varie armi e specialità noi non ci dilungheremo nel commento poichè la questione ha valore prettamente tecnico. Appare tuttavia per lo meno strano che si parli cli aumentare [,a fanteria e non si accenni a.l problema delle specialità poichè la guerra testè non conchivsa ha climostrato che oggi l'azione della fanteria va intesa SOJ>rattutto come un sapiente, oppOTtuno e tempestivo coordinamento dell'azione e dell'impiego delle varie e:peoialità. Gli specialisti che, prima della guerra, a detta di tutti i comandanti, depauperavano i reparti, dcv.ranno oggi formarili e costituirli. Ma .il rilievo, di valore strettamente tecnico, è fatto non 8tllo scopo di cliscutcre il provvicdimento, ma di sempre meglio lumeggiare quanto sia arretrata anche tecnicamente la mentaJlità di siffatti pseudo legislatori. Nelle cause di carattere stretitaillffil~t0 tecnico ohe hanno portato .a Caporetto, non ultima è appunto qudla proveniente dalla incapacità professionale di quasi tutti gli alti comandanti e del personale arldetto ai comandi nei riguardi della applicazione pratica alle nuovissime esigenze della l-0tta dei presupposti teorici vecchi di secoli e immobilizzati nel dogmatismo ~la dove il Mi·lti~arismo a:pparc com,• l'ins.niratore di tutto il d<K;reto è là dove si affronta ila qui.stione delie scuole. La scuola, tutti lo sanno, (· l'ambiente Tuel quale si corea di formare lo sp.i.rito del giovane e orientarlo nel senso voluto ... dal maestro. Possedorr incontrastato e incontrollato dominio su.Jlc Bcuo].n sign i ficu, poter esercì- ta1·1· dcosiva influenz.<L ~uU.t 111cnt.alità cli tutta una categoria cli ci Ltaùini. P rciò il pr·ogctto \-e1·amente militari1>ta non solo Yaloriz~a la S.:uo:a )lilitaro nelle sue varie di,·isioni ~suddivisioni, ma rA'lrna cli estenderla anche a~li ufficiali di c0mplemenio. La separazione artificiale, ingusta e offcnsiYa per tutti, tra Esercito e Paese, tra uf:fìriali e cittadini viene così quasi glorificata e giustificata, come una necessità tecnica, che è invec·c a.Bsoilutamente :i ncsistcnte. La Scuola :Militare rns~omiglia al monastero; fa, sua abolizione completa significherebbe perciò l'aboùizione clcllo spi rito cast.al e milita.risla, il trionfo elci vero spirito milititrn intes.:) come ,c;pirito di sacrificio inclividua.le al bencssrre o all'intei·es$e collctti\'o. 1Ia, questo non si può rirdendere <la chi mantiene intatto l'ordinamento della Giustizia militare che è giustizia appunto di ca.sta, da ehi cerca di acldolcire il trionfo inconk.-tabile clello S. ~1. trasformato <la corpo in servizio, affennanclo ohe sarà pretesa una permanenza clegli ufftciaLi cli S . .M. alle truppe cho è stata sempre leoricarncntn proclamata necessa1·ir1. e vraticrim<'nte non a p7Jlicatri: nè in pace nè 1 n gue;rra. Non si potrebbe essere davvero pii1 abili nel mascherare le proprie intenzioni! Infatti il comuni'C'ato " Ste fan i » · Jll"Oclama che il 11 '.10,vo _ordi_namento segno 1111n ?U'C'rssnrin tappa... che ser111 rn _di ouida e di base per avvicwe gz.i oryam'ci cli'. guerra e oli att_uali nella lo1·0 vrogrrs.~iva, coordinata evoluzionr i:crso gli 01·gan1à dell'apvenire. Il Decreto-legge ci informa eh~ avremo 15 Corpi di Armata (:3 in piì1 cli quelli <lci pnma guerra) e che il 1111ovo ordinamento è l'antico oppo~·tu_nan1:entc aumentato in rclazione alle conquis~ ter11tor.1ah e c~e di conseguenza, gli c.lcmcnti delle ·rnric Armi e C.orpi e Servizi sono mantenuti intatti anzi sono awmcnt.'.1-ti . con ~le une nuove special i tà, di modo che il totale ctegh uf:fìc1ali ammonta nientemeno che a 18934 dei quali 2768 fuori quorlro. ' . l com~enti sono cla'Vnro s·uperflui e noi perciò lri. aibh~amo fatti n~n pcr_chè supponiamo possibile una rabber<'iatura potenziale eh un organismo che ci ha dato Fiume <_' Zaira. e. altro ancora, ma pcrchè è oppoo r tuno mettere 1 n g·uarrha contro tutti gli a1kttamcnti della pseudo0 .,..., 7ti~ democrazia inspirata <la V'Annunzio, e.he ha sc1111H·é <:L:spel· tato il momento eh arrivare a..lli/<1111J. Il proletariato ha il sno prograrnlll:t mi~itare che i· un po' più rivcluzionarmente radicale cli quello pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e controfirmato <la Albricci, p{!r ordine superiore a lui, e da NitLi per n c·cessità Ji compromesso e di tollerata esi,c;tenza. Esso è bnsalo non sul trnpas;:o ma. sul rinnovamento e si inspira & questi fond<mwn tal i concetti che gio,·a sommariamente riepilogare e prr unn. Yoltn. l.o Abolire la formazi,ono cli pace, inutile quan<lo non Ei vuole trasforma.re la fona annat:.a. in uno strumento cli polizia o in un mezzo cli dominazione politica o di preparazione all'·offesa. 2.o Distinguere nettamente In. funzione tecnica della preparazione dei mezzi <li azione in uomini (istruzione e c0man<lo), terreno e materiali, <la quella amministrati;a del goH'rno morale e disciplinare cli tutt.a l'organizzazio1w <li fonsi va. :3.o Affidare la .iunzione tecni{·a agli speciahsti militari ri<lucm<loli di numero, pedc,zionan<loli tutti ugualmente nella coltura e pagandoli bene; affidare I.a funzion•· amministrativa. ai consigli elci combattenti e a i commissari libera.mente eletti. 4. o Honclcre obbligatoria la ist.rnzione militare in tutte le scuole e r,icJnnc la i.struzionc del.le reclute a un pri-ioclo di 4 mesi, Hifficientc per coorclinaire gli sforzi individuali c](>i singoli e per formare gli specialisti . 5.o Ri<lU:Tre i tecnici spccialirsti wU.e funzioni di di10itori della isttnzione in modo cla poter limitare i l! loro numero. 6.o Inspi1rarsi ai concettii <li un rcclutainicnto locaile pi it che regionale oosti ttwndo con tu tLo le popolazioni poste a X ord dell'Appennino Ligure o clel Po l'ar mata <li copertura, e con tutti gli abitanti delle vallate alpine h: truppe d i p1·imo schi.eramento. La copertura è un simbolo. Vale sarra. prome..~sa di non offrnderc, e fiera in tenr.ione di non voler eS€cre offesi . 7.o Istruire gli ufficiali sp-ocialisLi tecnici e civili n ella liber a palestr.a dello studio, nell a univer si tà a con tatto coJla società dell a quale essi <lrvono far parte; ail· vr~ 1 aria, all:i luc<:', s{'n7.a !limitazioni di libertà, al -I I di fuori •li ir.tituti confrss1onali. 8.o Sopprirn0ro tutf..o il rna<'chin060 onlinanwnto ddla Giustizia militare. n.o Hcstaurarc il princ:pio disciplrna1c ~·oll.ét for111ul:t di c1J/1ui11cue e di esigere da tulti il sacnfic10 prrsr11H1.I,~ pc·r il hrncssern cklla coll(•ttiviUt socialista. J> rngramm.a. massimo, collll' si \'cdc, che r.ispon<le a.Ile ner ·p-;:-;ifa tecniche rivclntc dal conflilto; alla essenza. oostitutini dcl Lrnnsilorio p<>riudo dcl.la, 1Jilb1Lura l~roleta~ 1·ia. Esso non ha lo scopo cli pcnnett.cro il passaggio agli orr;r111ici dell'avvenire, nHt mira ad a-;si(·uraro la saldi~ difi!'s;i della socieLà e ha. COlllO idc•alc supremo quello di Trntski: [(l d18tl'ltZ Ì~ll(' di fl(fli uh ('gCJ'cili e quindi anche di quello Rosso, quando la borghesia si rn~·à ~·assegnat8: al suo Fato o il prolctariat,o avrh c~-;sato eh esistere e s1 i<lentif'icherà colla UnHinitA. TI. La politirn militare nittiana Il ministro <le Ila C: ucrra, agcnLe comandato dell~ SLato Màggiore, ha parlato in Senato e ha. oerca~o eh rispon<lcrn alle prcciS{) accuse clel senatore cli. Rob1lai~t. ammonendo che ... in avvenire, il f'a,.se rri·rà nell'esertiio un trr111(}11illo e sicuro elem<'nlo di ordine ed 11110 stru111ento ossequiente rtlla 1:olontà 11 a:io1uile, e di difendere, del resto a.ssai debolmente, il JM'ogcito <ld n uoYO ( ?) ord inamcnto dell'esercito. La parte co nclusiva e fiumana <lel <liscorsetto mini~ stcriale non abl>i-soo-na cli commenti i)cr chè ormai tuth hanno capito q uello "'che noi .avevamo intuito fin da.!l'inizio, e che cioè il volo patriroLLioo copriva anc-0n1 u'.11~ "?lt~ intere.0 si particolari , <>, ahimè!, in qu esLo caso, m1htansti, 'iS ~ fascisti o reaziona.ri della peggioro spceio, perch~· tem . t"1 di· un metallo cho tutti conoscono. La part,,_ rnvPc.c, pi.a discorso che riguarda. l'_orgamc'.1' · · 1· <lel nit iana unTt i_ aro <' l ad 1cale riforma del Mrn1stcro nfornwtorc, menta un . . .a rmento, perchè t' riYelatric-c mcusc1.rnza e <l l' 11 a . . della . com 1 insipionui. delle ~ltc s~er? <H_1g1'.nti. Il mini,stro mcommcia <l1ch1ar~ntlo che_ ~a ~"11'te t8senz1·aze del nitovo ordinamento sara la modi/11·'.1zum(' _<frf· la legge sul 1·eclutame11to e con h~lc afformaz1onc ch1110stra <li non aver .assolutamente. ca:p:to la, portata cho dovrebbe avere una vera, riformn militar~, che_ ~lovess.c onestamente inspirarsi ai soli .inl'.c.gnament1 bellici e -?-on all~ preoccupazioni egoistiche di caNiera cli molti o eh troppi giovani e Yecchi ufficiali ... La guerra europea ha rivoluzionato completamente la tecnica militare e ha. reso non solo inutile ma dannoso il nucleo permanente. El'sa, Yalorizzando lo atteggiamento difensivo nei confronti <li quello offensivo ha reso necessaria la adozione tli un ordinamento ~ilitare di pura, difesa, che risponde inoltre al sentimento o alla. volontà di tutto il Paese <' perfino alle mendaci affermazi-0ni di lor signori. La funzione della forza armata, da principale è <li,·enuta. secondaria, e la potenza di ogni esercito è stata forn1atu, }Jiù dalla resistenza economica de.t proprio pac>.5c che dalla sua composizione tecnica. Appiair-e quindi, per lo meno, ingenuo, il sostenere che la parte essenziale di una riforma, s.i.a or;(fi la modifica alla legge sul reclutamento. Le cara.tteristiche oostitutivc di un esercito non consistono tanto nella durata cleiJ.a, ferma o neMa specie del reclutamento ( dihligatorio o volontairio, 1°ocale, regionale o nazional-0) quanto nel rapporto fra la funzione cli governo e quella di comando; nella composizione dei quadri, n<>lla formazione adottata per la pace e nell'ordinamento disciplinare. Fissate le fondamen ta si può costruire l'edificio e allor.a anche occuparsi del reclutamento; ma bisogna pr.ima nientemeno decidere se con viene mantenore 1'esercito permanente; passare alla nazione armata, o addirittura, come crediamo n-0i, so;passarla e acùdiivoo.i,re ad 11na organi?mzione collettiva di difesa . M.a oggi la mentaJità m i litare i taliana non può dare p1u ... L~ borghe'<ia italiana 1-· la, p1u 111inacciata, eia.Ila ascesa tlel proletariato cd è naturnlo che riesca. a. formu~ liLro programmi più o mrno allettat<>ri <li riforme_ m ~ut~1 i campi, o che non riesca inn'iOO nemmeno ad offrire l' offa clcmocra:tica <li un progetto cli rinnovamento, anche p:irziale o imperfetto, nel campo milita,rc; poichè l'esercito permanente rapprcscnLa pur Sl'lllJHe l'<'st~·em? ~aluardo interno delle istituzioni capitalistiche e 11u;tmhvamenÌA) agisco la illusione conscrvatric-c eh-e invit..a a pcrp_et uaro la, c!;i.st,cnza <li classe, anche <L costo cli correre il pencolo.·· di lHl.ufragare prima dcl tempo. Fra Kolciak e Lenin, i,]· pacifìeo borghese intento a fa!' dcn<ll'i preferisce il primo; senza discrn;sioni ... _anch~ Jiorchi', a.vendo eg.li oggi a.ncora in mano quei per_1colos1 g10c-aLtoli, che si chiamano armi, gli fia paura, e 11 borghcM è costituzionalmente l'uomo 'anirna.lo più vile <lell_a tena .a.ppunto pcrchè è il pi i1 rapace ..Ma torniamo a no~. Il ministro dichiara di aver avuto un doloroso coraguio p1cparanclo un progct,to che riduce a 196 i generali, eh~ oggi sono ancora 4-10. Vien fatto <li domandargli se cgh o i suo.i padroni supponm ano d.a.vn:-ro cli poter mantenere intatLi i quadri cli guerra, nec-cssitriamcnte pletorici, ai:· cl10 cl o po la conchi UJSiono dcl con fii tlo antirrnillitansta, nvol uziionario e rliretto alla sopp1rcssione, per decreto fasc1sba, cli tut~e .1a 1guerrc... Dcl rosta ru~ 196 generali fan.no riscontro 609 colonnc:lùi 9:38 tenenti oolo1mc1Ji, 1610 maggior i, 6248 capitani, 9221 knenLi e nientemeno che 109 rn<testr i di rettot i cLi banda; in tutto 18.93"1 ufficiaJi. Scusate so è poco. Anch-c la musica! ì\Ia non basta. Tutti sanno che tra i nefasti strategici, tattici e disciplinari dcl famige1J:ato Cadorna, vo n'è uno oryanico del quale portiamo ancora oggi la pena. Ad ogni vuoto prodotto dalle perdite nei quadri effettivi (ccl essi furono numerosi col sistema non mai abbasLanza lodato degli attacchi frontali senza artiglierie proprie e con mitra.g.hiatrici nemiche) e ad ogni necessaria aumento <li essi por il moltiplicarsi <lé reparti e delJ.e unità grandi, e piccolo, si fece fronte dal Comando S u premo col sistema dello promozion1'., fatte a Udi.n.e e.sanzionate dal ministero, i~ quale n~la. sua funzione <li subordinato, aveva l'onore di appo·rre la firma, il i•isto si approva e lo spofve1·ino sui dclioor ati dell'onni- <li potente. ì\on si ~ pcns,tto o, per <li~· rnC'g:io, non s1 e voluto pen;;are, che molto, troppo tard1rn,mC'nte (e quando <lra conYeniente per ragioni pri\.atc <li a,·anzamPnto) arl un principio oYvio <li orr.-anico elementare e cioè ad affidare le 11uw.s1011 i del r;rod o .w JIPriore ai pi i1 idonC'i in feziori senza 1nomuoverli. °XC' (.· eunSL'guito che molti ufficiali, sottoknenti nel n1aggio Hl 15 sono stati promossi rna.rrgiori nel 1917 Fenza pa.rlare Jm capitani ehe sono di' ~1rnt1 gen<'raii. I quadri i nfrriori, capita.ni e subalterni, anziehè rsscre formati ceclusi\ amen te da clementi complemenhùl'i sono stati in buona pal'te rinsanguati oolla nomina ad effettivo cli aJlicvi della Sl'lw·la o di sottufficiali, o <li ufòciali di compkme'lto, e, a guerra finita, tutti i gradi <la capitano (compr<'so) a generale sono pletorici di clemf'nti giovanissimi ... Una siffatta Fituazione mC'ritcrnLLc <la parte di un ministro che fosse libero di pensare e di agire e che si in spirr1.ssc:. rero men f e o llr!. .w prnnr nPrc.~si t à d ell' e.serci'to e. più ancora del l'oese, uno F.tudio aocurato ed una 1·lsoluzione eroica. ì\on solo infatti si dovrebbe ridurre il numero degli ufficiali di ogni grado all minimo assolutaruC>nte indispensabile per i hisogni della difesa e quindi si dovrebbe studiare un orclinamcnto che rendesse p0t:sibile tal0 riduzione, ma si dovre!Jbc applicare su larga scala il prinoi..pii.o, violato da C'adorna, <lc.ll'incarico del grado superiore affidato ogli ù1/Priori più idonei. Ci sf'mbra che avere oggi rl<'i <'apiLani ~rn:ziani e idonei al comando di un batta.glion<', sia pure col robbia e colla 11ulemiilà, sia più coonom ico che a vere a<l ogni battaglione, due maggiori, uno com.andante in La. e uno comandante di compagnia e orl honorem comandante in 2.a. Ed è invece quanto il ministero riformatore amm<:'tte, in via provvisoria sia pur<', con un H. Decreto pubblicato sr,Jla « Gazzetta Ufficiale », cnrto pcrc:hè i.I ministro è, come dice, o.oseq11ie11te rdle 71rcrouot1i·e 7H11lamentari'. e n<:'l quale si legge un lungo <>lcnco di cariche che possono <'Ssern 6eoperte da uifciali <li grado superiore con totale rovesciamento del sano principio organico già da noi c:itato, d.a Ca<lorna non applicato, e da ,\Jhricci violato. Con ciò questa gente si illude <li potere far coprire numerose cariche a ufficiali di grado supNiore a que.Bo corrispondente ad esse; di fare, in povere cd economiche parole, spendere di piiì per a z•er 1o stesso servizio. Ma noi crediamo che in fondo lo S. ~I. proceda, anche in 01ganioa, pe1· tcntatii-i come ha sempre proceduto durante la guerra in La.llica. e in strategia; ma non abbia una gran fiducia di riuscirn ad imporre all'Itali.a. dolorante, dissanguata e scl<'gnata, nuo\'C spese, stavolta non wlo impr-0duttive ma clrt1111osP. Lo stesso ministro rive.la Lai-e stato d'animo quando, tlol'o a' or difoso, nel modo da noi lumeggiato, 1·l s110 proyetto, dichiara che esso in nulla 7Jregiudùci l'avvenire rispetto a quell'assetto che uomim: nuovi e le condizioni generali dcl mondo potranno consiulirlre. E in questo ha irnrfottamen te 'ragione ed ap1i.aro un vero 'vruoente. La costituzione di una sezione cc E1>erc1to e Marina» dcl Grupp-0 pa.rlamentare socialista ha il suo compito tracciato dall'ult.imo ministro milita.re e dal penultimo ministro della Guerra della Borgho.<;ia Italiana, e quanfo ali.e condizioni generali deL mondo non c'è che tendere gli orecchi all'eco liberatore delle cannonate di Trotzki o al·le disperate grida di aiuto degli ultimi superstiti de.I merccna.riato borghese. L'Esercito J-losso Internazionale è già in formazione e si appresta a liberare tutti i popoli dal giogo del solo. d<:'il ver o nemico: il Cap.italicmo I n ternazionale. Checchè ne dicano i o:imbambiti dcl Senato e il Vate Medievale co.Ua sua Compagnia cli Ve ntura. Il!. La crisi militare .Alea jacta est. - Il .facente fun~ione di Ministro per delega e conto dello S. M. è dimiss:onario. L'ultimo Ministro militare della guerra scomparo non molto gloriosamente per non aver potuto ottemperare alle disposiz1'011i delle superiori autorità. Il fatto potrebbe anche socialisticamc.nte pMs.are inavvertito so esso non fosse, come ben scrive l' ..:1i•a11ti! u n primo risultato della lotta an timili6 S2 "'1 tarista e non io:;~ l'Ontemporitn•·anH'nt<• 1111 sintomo della situazione. Il rr:inistro Xitti, rìfo1111.atorc 0 rn11cilialore per ec· ~!lenza•. ~1a ~lo\ uto finora ccdero ,tll<' pressioni <lell'al~a cast1: m1htan-.;ta " sotto 'a non ti· i'JJO lontana minaccia cJC"l ' . L'' ' • • ' . o l CI 01 .L' llm1an1. ha Jo, ulo 1,tr1 1, 01111 ,, 111 1 11 t a ma111·a1s 7e~i -O i:on Yararc una pÌ('<'Cfa rifornw . ...;ubdola, aJlctta· tne-0 e mgan nev ole. E' nota la ignoranza l''>li•ic·a, e la inc<1pacit.à parl;i mentare degli uc,mini <Lùl'me; ll<'>ssuna. llla1·a,·iglia quindi c·hJ nella. loro jcrno . eI1· Il P ooncl1z10n1 · · · ei·i spin · 'to del . o 1·anza popolo itali.ano 1· della w·i-.t situaziono <'c-onomiea del p~eb~e -O nel loro illimitato (' antiiiatrioltico ecroismo; essi a1:i iano . " · .. . .· pc t u t o supporrr cli. contrnua.rc a reggere le sorti mi:1·ita11 cV•l paese ron l' •~·~· · · · · · m"" . ~ g 1 s""'.:;.,1 cnt.cn negativi e C'On i v <l C·Si!m:L me'odi 1· ~ tt' · I · l'Eseorcito ' · e Ifoa 1st1 01e cl ''iziarono pnma· e . d uiante 1 · · t ro '...T ' • · · Yoco fi 1a gue1·1·a . '· Il mm1s , itt1 an•va an·crtlto .l'cqu.1· av , cl~ qua!1do uscendo dal Gabinetto delJ.a V1ttona ~\a , '.ls~rato rnt!'nclcro essurc sua int.enzionc cli nomi· na J ·11 a gu1•n.a un uomo poli· two · t ,Ic. t m1stro e<: non m1·1·i· aie, ma non è ·1 ·1 f ··t· ., poss1 >I e ar qnr-llo che si vuole e eh e 5· J~denc prn conveni<'ntC> ncanclH' quando si diventa· p~~s~1 cm~ de~ ~onsigJio, se l'i~tr~rnen,to <li forza clel 1 ~ pronunei:rn1cnto e se vari Kolciak e 1)elle1. k~m mmaccia sorgono 0 · c"hc sia abbat< si !Jr'.Aìlano all'orizzonte per. p.aura. mente 1 "uto _lo czarrnmo ho1·ghc'i." che quas1 certa... . o sovvcnzrnna. Ogg1 la situazioni> . · D· Fiume pa ·t f· · appar·t• not{·vol111!'n(c c.amlnata. •• i• aneo1·a .~. onot rettolosamente tutti i militari ai quali 11mas o u b · · 1 • J· . incorag()'iator· t ~ ncio o di buon senso, gli ammuag 1 o i acc1ono o tutt' · . · · · ho S·} JJ'.Annun7o ff t . l lll<'omrnciano a capire e buon intendi tor~ .. ) tiva1!1 n~" fo·'·:r·. m.1 /,.a_to a Jfdrtno (~ in )JI. azza a t tu. tti gli uom m 1 hh<.'n sarehb,,ro sces~ ''· eonrasta·1··1 · lezione. · ig 1 1 }Jasso e a dargli la meritata J{cazi.one significl'I. . · , 1 . •. questo caso si sa·1 bi 1!\0t1z1onc! Tutti lo sanno;<>, 111 della <lifec::a dc~li ~n~:r tr~ttato .o s.i tr:ittr:1·~hb.e non sol,<> m.t anche della d'f . ~~si e qumd1 dci d1ntt1 proletari: 1 elementari diritti i 3:fia Ututtn: !:a socie~~ umana e deglr i! buon t:enso hanno . m.antta. P"rc10 la prudonza e consig1rato a.ltra, tattica, tal c quale f 4 P 1 . nn e'> an·cnuto clon.n la rude lezione <li Caporetto. I e l'. , 'l . , N 't . militairisti fan most.ra d1 rassegnarsi, .e i m~Il:istro i t.~ uò preparare un bel discorso a baso d1 bl~nd:zrn per tutti p I qualo difenderà un nuo\'O progetto di nordmamento ne e . 'f . d 1 opportunatamrute mascherato ~i n orm1smo au ac:, e ne qna.lc non ma.nchcr~ ?i .far nlev.a;·o come i:on .s~a ~sso lutamcnte il caeo d1 insistere noll accusa, eh militarismo qnan<lo nel palazzo cli vi.a X~ ~cttem.bre è allog~t.o il se: natoro Mortara o quel qu.alsiasi alt...n uomo po~rtico cosi ambi,zioso da i ,i.ssegnarsi nel avere il portafoglio acl ho110rnn -0 a. non comandare. . . . . . .- _ 1 gonzi saranno forse socl'ù1sfait1; ma i soc1a.hsti no, crrtamentc. QLrnlchc considerazione pre'.'cntiva e anticipala sull'ar"'omento non ci sembra inutile. Per farla ci v~rremo (uJite ! udite!) delle parolo di un generale e di un articolo del Giornale rl'Ltr:lia e ciò n~:m per mendicare ad altrti rag.ioni cd a.rgom :n. 1.1, ma scmphc"mcnte pe.r aver il 111r1.zo cli dire qu,,llo che la C'<'nsnra ccl't.amente ci imbiancherebbe per il 1'olo fatto che Ì' stampato sul sovversivo foglio sul quale scriviamo. Dice dunque iù Gcnorale, senatore Di H.obilant, ex comandante di .Armata... «Il miliLnrismo, pericoloso sta nella ingerenza incostituzionale, nelle cleci&ioni a nome ùel Governo di persone irresponsabili. Se non incombessero questi poteri irresponsabili come mai Ella, ,on. N i tti, avrebbe accettato i decreti Regi con i quali si oreano nuove <' inutili cariche la11tamrnfe 11aaate come l'Ispettore dell'Eoorci.to, del quale nessun paese ha sentito il bisogno? Kon comprrn<le Ella, on. Nitti, che lo Stato Jlnggioi·e da 1111a parte e i'l Co·nsiglio deuli Ispettori dall'altra, ru1deran110 ill-usoria la libertà rl'rizirmp del minùtro responsabile, spec'ialmente sp bor{!hrse, ('r/ i{Jnal'o del tecni· cismo milita,.e, lasciando I' E"ercdo ù1 mano d' irresponsa&ili, i quali, come .scmprc a\ viene. Wl'anno pe,. la natura stessa delle cose, propensi a favorire ,gli interessi deltci casta mililol'f' anrhr r1 danno del wrrse? (Be.ne. Approvazioni ... dcl Senato nientemeno!!). Ed lia, 11011 una, ma mille volte r,agi-one. Un ministro della guerra borghese ha natwralmenic un generale addetto ohe form..almentc è il Ruo <'onsiglicrc tecnico. e costanzialnwnto 1~ il suo padrone. Ad ogni modesta e sensat.a obbieCOI " Sl '""* · 1rr-0spo~sa · bile costi zione il non sullodato personn.gg10 . tnzionalmente oLbiPtta con un mc!Jitluo sornso cl~e l~ idea • • • 1. · 1 ministc>rialc' non è tf:c111camente amnni:s:OJ1 e e si . trinrNa · . · 1 · ·1· · · "ab1'l" a1 profani. dietro a la scu•nza 1111 1tare impP.r&er u w v < SJ tale azione di difesa ò sufficient~·. tutto tace;. se, ~uta caso l'infelice Ministro borghese i nsistc, allora l1l tervicne ' · 1 11a i. ·1. suo. Sacro il Capo di S. :JI. 11 pontzfer. maaunus c1c . Collegio davanti al quale solamenlo ò responsabile, 1.n quanto egli è ponkJice e divinit:'t arl un tempo corno il Laloi Lama ed eO'li dichiara di non poter assoluhmente 0 · ,. t rispondere, ' sempre clal punto di vista tecnico, sin c:irle.' della sicurezza del pae<;(' se S. E. in borgh-0se vuol rn.s 1.sterc. Tale protesta avviene con molt.a maggior .autorita e ragion<:> in quanto le funzioni. i:;tmo, secondo il ck.inocratico concetto dell'on. Kitti divisCl - l'rwunin1stra:1° 11.c da un lato, la ter:nicn dall'alb·o. Che c<Y->a \Ol· te che n~ponda l'infelice :Jfimst.ro1 Egù:i è. a ment~ de]1o St~tui;.o, rc'"p'Jnsahile da rnnti al Parlamento della Difesa ì\ az 10: nale; gli elementi tecnici se ll{'I in t-0nrlono ed egli no; ess~ rassegnano nelle sue mani la rc;•pon~.abilità dci loro att~ o sono al: di fuori e al cli soprn, di ogni controllo i. nei casi estremi bisogna anche snbir-0 la C>Sortazione amichevole dol Capo Supremo... il nostro povcr uomo cede, prende gli appunti compi,Jati dal solerte Generale addetto e li legge al Parlamento. Quanto agì i altri... ridono .e l.egg.ono il resoconto pal'lamcnt.are pér vedere so il MiniE,tro borghese ha fatto tutto il suo dovere. Già; anche noi socialisti ah biamo piì1 Tolt da quando abbiamo compreso la triste nCC<.'ssità cli occuparci de!Je questioni militari, sostenuto che il principio informator~ deHa organiizzazione dif<.nsi va proletaria sa.rà la netta. div1sione della funzione tecnica da q11elfa amministrafil'a. ~Ia, ~pi:iu.nto per ciò ci opporremo con tutte le forze .a qvalsiat:i rnt~rp~·c~ionc borghese e per ciò solo, fal:sa;, d"l nostro prrnc1pio. Poichè noi sostx>niamo. sì, la necessita anche tecnica di una divisione ma ai tecnici diamo ufficio eh consuJ.enti e non di padroni affidiamo loro il compito d<·l comancl-0 dellle truppe e dcl.Ìa organizzazion.r1 difen!>iva lllP non qucll~ di guidare la p·o1lit.i1ca militaro clel T?aese r {·olla. espressione gov('J'no ammim'.~trali·vo non intendi.amo solo la n·gistrazionc contahi1le clrllr onLrate (ahimè, ncs0 , l'wmniI) -0 d e,lle ttsci'tc' mni anche, anzi i;oprattutto snna.. I· · · " '.t ' Je/{r. JisciJJ{tllCl {a. SOllllll(l ( l tutti 'l z;otCI 11 11/S /'O,:IOllC "' . ' . ." ·, 1 •• • la f((coltrì e il dovere di ~nlznarc a1 tecnzu c10 cr~e ess~ mc~zi tcC11 ici d aon i ra(J(} 11111 ucrc. Il capo i?ecca~ico ~i · pe1· f.,,. 1·c un !)araaone, non un · o ffj1c1na, ~ . clovra ·mai essc10 1 solrunrntr 11 err:hè ca11u meccanico, ducltorn di tutta. a fabbrica. . d · · Vi è poi un'altra lic1ve ( !) chfforc1117..a a porre m n1\linistro Nitti affida il Governo a . un . . Il .ll cl . contcibile . . 11evo. uomo: noi vogliamo che 'la somma c1 l?otcn 3:~1111straLivi r:isieda nei Consigli dci w111battc11li e che il ~01~i niissario del Popolo per la difesa,. risponda a.1 Con,sigho superiore della Difesa, dci1~'escc_uz~01~e della :rnl?nta .co~ letti va.. )la, non per nulla, i so~iahsli sono dc.i. d~sfatt1st1. dC'i folli che cr{'dono tuLto facil-0 e bl'llo e vogliono o;olo di~truggcre... senza saper ricostruirn !. ! ! Come si :·e?e e come può gi ùdica.re ogni ont.sto uomo, ili prog~tto N itt117no di panecea democratica milita.re non anr:unzia.to u!ficia.1mcnte ma ormai noto a tutti, è un triste e pencol.oso inganno che rafforzere·bbe il po.terc anoinimo dello S. M. jl qua.le (scrive il Giornale d'(talia, signor. Censo1:e, del 2-! di1cf:rnbrn 1919) «vuol contrnuare a considerarsi e ad p,sscre considerato ima casta., arbitrci dell'esercito, benchè fa guer~·a abbia dimostralo le d~ficienze. del suo ordina~ mento e lo scarso valore vrofesswna.le di gran parte dei suoi uo11iini n. II perioolo è girave più di qucùlo che possa sembrare e la difesa è necessaria., indispen.sabile e non può essere fatta che sul terreno dell'Ordino nuovo. Poichè a.nehe militarmente, la borghesia coi suoi ordinamenti è incapace a riwl·vere i probkmi che la sun guerra ha susci~.at-0. I.I Min:i:stro della guerra mil~tare è, come Albricci, ormai quiasi defunto, l'e6ecutore de.gli ordini de-llo S. M. ; ill Minis+.ro borghese è, come tutiti ormai hanno capito, un uomo cli paglia nei]qo mani d01llo stesso S. M. Esiste quindi un solo rim,eidio: accingersi coraggiosamente a riconosoere che la guerra e la evoluzione sociale rendono necessada, tecni.c.amente o politi.camc.nto, l'applicazione integrale delle due massimo fondamentali dcl progra.m..m.a militare e socialista : la gestione diretta df'l w>tf'?'e affidata alla collettiv1'tà; la netta divisione so- sl1rn:ialr, e non forma/p della jun:ionr l1 r11irn 111 1111 ccr U<ffntlo dalla fun2io1 1 e r1111111111istral!l·11. di Uu1·u·110. "Hbbene... (diee. l'on. IJi Holiilant) !rt 1·osn 11011 / difficl/e, l'om i presto; anche /'H.~ercito ... sarà [1ml 11 verch-è in esso :erpem;ia un 1Jivo 11111{co11le11to che si 'lll"111fe.<fa in n11lfr g11iu 11r-r {r i11yi11sli•ii c11t im111111c111t11fr• 1·i. 8Ì commettono ». IV. punti sugli i,, 1 r ' Il r;oniere della .'f:ra durante lo 1:n-olg1•rsi <lei <luc .sci.,;peri <li impiegati puLLlici forroYieri <' iiosklccrrafonici, ' o h1~ ncorso a tutte le a:-mi ' per cr-0are una. opinione pubblica sfavorevolo al movimento o tra, le altrn ha adoperato anche queLla. di... !,ravisarc la V{' ri tà... . . In un .articolo infatti intitolato: cc l servizi pubblici o 1 gruppi professionali 1 » ha afformato che il Pairtito s~cia'li.~;t:a italiano pl'opugna la consrgna di tutti i rami cli aV,1~1tà c:>llett~va ~i ~unzionari (si noti, ai funzionari) dello ~tat~ mcaneati d1 farli appunto f1111zionare! « J,,e fr:rrome ?t ferr?vie.r(, Ta poste ai 11 ostflli; le scuole ai p~·ojessor~ ,· la_ OW1>tiz1a a i mr1.r1ist mt 1.; l'esercito ngli uffic1rili ». chce il ( ornere e ins1 .te: cc /Jastn que.<;t'ultimo f'.~rmpi~ per fru 1:edef'f; t11tto il 1,r:ricolo ddla proposta. J, esercito deie essere al srri·izio della patria non un po~rre 011lono;n_o a_niminùtmto douli ùitr re.~sati. C'adrmnmo 1n Jilcno :nilitarismo e 1l potere (·1vi!e sarebbe sor;getto al 110! r•re ntilitare ». · Bingl'aziamo v1· \'amen~· 1 (, · · 1• · •M 1 ornrrr:, organo essenzia lllC'nto borghese, <l1 aver 1101-tat,o così autorcvoùmente fuoeo a,lla nostra leg~a. e di aver ficrit,to le verità che noi da molto tempo d1c1am~ o PN lo meno tentiamo <li <li.re . rnalgl'ado la persecuz10ne della Censur~. Ma. sicuro, concordiamo perfettamente col Corriere e , C'diamo in tale concordia precisamente un sintomo della maturiUi. <lcl problema per una soiluzione ra<licèi.lc e non cqm\'oca... ma con un.a piccola cliffcrcnza. Il Corriere della sera at,tribuisce 1tl Socici.lisrno itali~1110 l'intenzione di propugnare un prograrnm<t di riforma non propugnabile pcrchè già in aMo. Infatti ora, a gucna conohiusa, i sintomi <li militarismo che si sono avuti e che, non più minacciosi in atto, r.ono tuttavia latenti in potenza, non <lipendono ùalla ambizione dii questo o di qud generale, o da.Ila esaltazione medioevale <li queslo o e.li quel pseudo poeta. o politiçante, ma bensì <lai'l'orclinamcnlo mi.lcitare della borghesia che è att-0 a gcn.erarc j,l militari,smo, in amhicnti e condizioni favorm·oli, appunto }>erchè: l'esercito è un potere a 11 ton omo a mm1 nistra t o claul i interessati. Anzi, aggi ungiamo noi, da pochissimi degli interessrtti. Il miolitarismo che noi vogliamo combattern e combatteremo è precisamente quello denunziato <lal senatore generale Di Hobilant, quello cioè che conduce alla soggezione sostanziale, se non formale <lel potere civile ..aJ. militare, giustamente deprecata dal Corncre della sera. I socialisti sono quindi accusati <li voler instaurare essi, un regime che è invece quello esistente oggi, e che vogliono clistruggere. Pcrchi' è bene> i nten<lcrci e chiar ramrnLe. Il P.<i,rtito socialista ha riconosciuto la triste neCC&SiLà di adoperare la forza non in sè e per sè, non per sadismo po'l itico, non per fiducia illimitata nella potenzia risolutri~e <lell'àtto Yiolcnto, ma per vincere contr.o la borghesia intc.rnazional.e non certamente dis1josta a perdere pacificamente una parte o la tot,ali tà <lei suoi attuali privilegi. La esperienza russa lo ha dimostrato. Oggi infatti l'Intesa scende a trat1.atirvc indiretto o mascherato colla. Repubbhca dci Soviet pcrohè gli eserciti proletari sono vittoriosi e opponcnclo la forza, alla forza, difendendosi e non attaccando, hanno dim0tstrato la vitalità e .assicurata la esistenza a.Il' utoz;ia parzialmente realizzata. t:3uperaita così la 1ncgiudizia:1ic '1.'elati\·a alla necessità di pro,·vedere alla di.fesa in un primo tempo e p.or il periodo di lenta tra&iiormruzionc della economia, ùa capitn.lisia in comunista e di allar gamento e fusione delle con- 6S!I quiste proletarie naziona.Ji in una unica conqukta ir1ter11azio11ale, il Partito sociali.sta ha Jo, ulo affrontar-O !a soluzione del problema. e cioè lo studio dell'ordinamento futuro, migliore e piìt adatto alla trasformazione rivoluzionaria della s.ocictà, cho è già in atto, come gli stessi avvorsari debbono convC'nir{,. 'l'.alc soluzione non }Jotl.'va essere trovata che studiando lo caratteristiche del movimento ernlutivo accelerato ùalla <'.Conomia capitalistica, esaminando quali trasformazioni a.Ye,·a prodotto la guerra nella funzzone della forza armata in generale e dci suoi vari coefficienti cli Yalor-0 in J><irticnlan.' e ponendo in luce le ddìcienze costituzionali dell'organi~mo militare della b1;rghesi..a tanto più evidenti do1w la prova del conflitto airmato per il quale l'organismo stesso era stato creato. La società comuni.sta (alla q ualo dovrà fatalmente sboccare in un periodo di tempo più o meno lungo e dopo vicende imprevidibili la attu.ale sociC'tà capitalistica) ha come cara.tteristica precipua, economica e politica, la diretta g~ti?ne del potere <la parte della collettiùtà Tal{~ e~ratter.15tica. esclude la consegna drr;li orgrrni del potere a~ !unz10nari destinati ad -OSSl. J)f[Jfi Ol'[}Cl ni del ZJOtere, chr,iamo, delle forme di attività collettiva e non delle ~JO-'te e delle ferrovie chf' se non -0rriamo sono imprese 1~dustriali di Stato e co~c tali vanno post.e all.a. stregua di tutte le ~ltre grandi imprese ùzdustriali, vanno cioè con~gnate a,1 lavorat~ri, ai produttori, intellettuali o roam~ah, pe~ehe (?J~e s1 è già iniziato ooi Consci.gLi di Fabbnca) essi so.stitmscano nel Consiglio di Amministrazione le f:>ersone. dei ~urocratici per lo Stato, dei capitalisti per le mdustne prn~tR, o assumano la respoil.l'abilità diretta della :aro, pro~uz1onc, l'onore e l'onere del potere. Ui_a. 1, e~rcito o p~r <·ssere piì1 esatti, la dif~a della collethnta, e una forma di ottfritt't c(Jl/ettiva e appunto per 9-ues~ .nessu_no (· cosi folle di volerla consegnare ai funzionari mcancati di i:.orvirla ma tutti i comunisti aJf~rmano dover essa V<'nir gestita dalla coUettvità orgar mzr~ata ~pp~nto a_ di.f~a. La quale collettività non è oornpos_ ia d1 sotli u~c~ah ~ffettivi 0 in congedo 0 di soli sol~-ati,. ~:o.a. è ben~i, 1dentifìcabile colla totalità degli uomi~i 11 uni t1 m que. l .ag!Sregato cconomico~sociale c.hc sarà il futuro Stato socialista. Ecco la ragione dei Consigli dei comlmttcnti, di <.:ittadini cioL obbligati por la loro rtà e lo loro conùizioni fisiclw ~i. <lifcnùere i /nro comuni interes81- (.} non quelli dci loro padroni, <:om'è accaduto finora) f'nnza di6tinzioni <li grado o di funzioni; ccoJ una delle ragioni per llistinuucre 1l Uoi·erno u111111ini.~trutivo (e non so.o contabile) dal co11uu1</o lu-111w; ceco infine l'ortlinalllCJJ to nuovo adaUo alle speciali esigrnze dcl suo compito dic non rnr.'l.nno mai quell-0 dclk aziende postale e ferrnvìari1a <love si hanno cn t rn te cd 11 sci le, doYc si ha un bilancio che può o dev-0 bastare a se stesso o può, come ora, essere passivo o, corno clomani, affidato ai produttori par<'.ggiarsi o divclilire addirittura attii·o. La esperienza. della guerra ha insegnato che gli ordinamenti militari dùlla borghesia non sono più atti a d.i:s1w p·-·~narc 11· 101, funzioni, che i nucl<:i permanenti sono st1t.i .ar.,::;o:hit: dal popolo in armi, che la risoluzione del (;(IHfìitt•l di1·<ndc sopratutto da:la migliore utilizzazione della forza, non astratta in sè, nw postn in relazione colla ottzl'ità politica e sopratutto collct economici generale del 71acsr. Parlare di numero di armi, appare oggi Yano o rngonuo quando it morale tlol paese non sia elevato, quando cioè vi sia l.a. discordia sos1anziale sulla opportunità della lotta e quando la produzione sia oscillante o la finanza barcollante. Organi1marc a tlifesai un.a. varte della collettività a.ffidando aid -essa, per delega, il mainda~o cli combattere a guisa degli Orazi e dci Cu·riazi, è ingenuo o agli effetti delJla potenzialità tecnica è semp.licemente colpevole. Bisogna che tutto le forme di attiività sociale siano studiat.c e siano sfruttabili, al momento del bisogno, per armonizzarle e ottenere il massimo di efficienza difensiva milit.a.re. Ecco una ragione di più per propugnare un.a ardita trasformazione degli istituti militari del paese. lnfatti per essi .appare tecnicamente realizzato il post~ lato marxista, che, cioè «i n1101•i rapporti sociali sostituiscono i vecchi quando le loro cond Z:zioni di esistenza si sono schiuse preci'saniente ù-,, seno alla anti'ca società». Non solo : ma quando i vecchi organismi che un tempo sono stati i. migliori e i più adatti per il funzion'.'1-nwnt<? della produzione, sono diventati cl'ostaoolo e minacc1an? di arrestare la produzione stessa. Talo e quaile come ~vviene oggi per la efficienza difensiva della colkttività m rap- HO ~ pcrto all'cserci to permanento clic l' di H'Oll t.o 1111 rr·r.o ostarolo alla migTi0re 11tiliz:cr:in1rc delle r'l!fl'f/tl' collettii:e pe~ la dijc:ui armatn. Ed ceco il terzo fattore da csam1~ars1 per lo studio e la soluzione dcl prob!Pma: le, dcf1c1.enze dell'attuale ordinamento. Ohe sono taHte e CO<"l gra' i da non esser noi i soli a cknunzia.rlo e a porle in ri~ievo ma da essere coraggiosamente itdditatc anche da a!ti u~ fici.ali qua.li il l\Iarazzi e il Di HoLilant cl iosenzi~nt_1 politicamento dal socialismo, ma tcc11ica111e11 te conl'lnt t del~?' assoluta neeeSBilà <li un radicale mutamento di cose prn eh.~ di uomini. Oggi infatti, malgrado i tentativi ingenu~ di s~lva taggio, tutti sono conYinti che, a guerra conchrnsa, ''l sarc" be un solo rimedio per riordinare la diksa della collt>ttività italiana; quello cli fingere morto il Yecchio orga~ nismo e <li f'Ostituirc i nuovi organi cli potere ai .-ecclu cr<"an<lo (.J: noz:o la sistemazione ùifcn1;iva del paese. Il Partito Socialista Italiano ha un s110 programma sull'a1:gomcnto, che nelle line-c ire-nera.li è già noto, che potra es& re pi tt e ruegl io chiarito quale oommcn to alla riformu tn 11sr-11do democratica dd Jfinistcro disapprovata a 1r11nri da tutti, e che potrebbe csc;cre applic.ato senza i.nùugio, quando fo.<:se necossario, anC'ho nei minimi parti~ colari. Katuralmente esso non mira a consegnare l'Esercito agli ufficiali, com-0 sii po<;sono C'onscgnaro le ferravi-e ai fcrl'ovicri, mira invece, lo ripeti.amo, a rendere tutta la collettività compartecipo <l<'lla rtsponsabilità o dcl governo della c;ua organizzazione difensiva, mirn a togliere ogni potere occulto di infime minoran7,e a danno di tutto il pacs_e ;. mira a so~tituire la irrnsponsétbilità poli ti ca dei tccmc1 con una grns~.a valori7.zazion-c <le.llJa loro indispcnsa~Ji.lo ~pera; mira insomma a clistrngg-0rn le emise del nulitar1smo e con esse I'ef/ttlo loro, a vailen;i degli insegnamenti dcl conflitto per garantire alla proletaria Italia. e_a_lla ltalin dei vroletari, l'elementare diritto di a11tode('/~20J1,e_ e. rh_ 1_Ma ù1diprndenf P. procla,mato dai 1-1 punti ''.1Jsol?'iam eh mfausta memoria e calprstato da tutti i cos1dett1 rapprcsoi:tanti cl-ei popo·li (italiano compreso) nella malcclcita Versailles! ---- - CONCLUSIONE f,rJ rl'sisfen .n. 111ilitr11'f 1111ò essr·n : sf'ftlfW< in/o sulo cu11 /Jlf• .::.: :i 111il1trtri. LF:.'\IX. u1 sl/uazi<me politica si ra 1-71irtr1jìca11rlo C()l proccdr re rfe11l1 ec<mti e coU'ar1r1ra1·arsi rlrllrr crisi r·co11omico-soc.,11c <.'rèatrr drtlla guerra e non ri.~olln dalla pacc cl!e non Yiene n•:ii'. Jt blocco borr;llese Si 'l:a 1<'11fa111c11te cost1t11e11do c la, 1 r1sf'/1cra rte111ocra1ica cl<'i suoi pitì esfre111i cv111pun<'nli .~i sfascia, er11t1e il Frrncio Intervrntista rt('{ llrrr1r1ir1 radioso. ll cùmpito riel ]iroletariato è quindi. appan·11te111f'/lfc 11i1i difficile, 11l<L sostr111::ia/111r11tc assai meglio t1rflnilo. fiJ s111111ata ]1n ycr.n ora clel JlHPolo ) l\'Ol';tlore: quella d'1111a r1 ::ione co11cr<'tn conlinf;enf e. di 8ost11 n::·a em 1 neni em-e11 tr ri1·0t 11zivna ria,, cl1e 'ponga, /a. borghesia. nella ?1rccssità cli pie.Qar.-.:i 11tla. 1;oto11tà vroletaria, ben r/<'fi11ifa, e rcali:::zabil!> , òl!P1tre di s111asc1/1crnrli e di es.~e're aùbanclo11ata a11cl1c cla.ql1 11lti111i 1t111si f' tra1fiati. 1 r111cs/i coné-etti si inspiro l'articolo rlel nostro col/abomto1 e. che 'Vale cli co11c[11.~io11·n rr _questo 0/)//8Colo e vreann1111zia, In conl'retazinne <li un orqanl('o 11rnq1·a111mci sociali.•la rli <fifr>so militare da <liscu1ere, ar1itar,. 1• imporre. Il rnmpifo antimilitarista del Gruppo Parlamentare A gio,rni i::i riu.nirà a Roma il Urnppo Pa.1~lamentare Socialista peir la <l{}finitiva. discussion{} sull'atteggi.amento politico e sullo sviiluppo c1cl:ki. ron<"reta az1ont> rivoluziona11·ia. addita.ta giustame1I1tc da,lJ'.,fvanli/ come indispemsab1Je per facilitare a1 profotariato l:a vi·t'10.riia e p-er poter coinsoJi<larla contro lo insidie e le minaccie bo·rghe.<>i . lN' 93 _Sembr~ quindi opportuno richiamJ.rc ancrra una 'ol ta ù attenzwne di t~1~ti i compagni sn11a vita!~ importanza, che il problema muta.re ha pt'l' iJ prolc'.ariato monclial.1!1 genere e p~r quello italiano in pa,rticolarn nell'attuale mome.nto stanco. La lotta di _classe infatti ha, come suo natura.ìe sbocco ncl_ momento più critico, ] 'urto di fone armate· la rivo~ luz10ne profof;a .· susc1.a ·1 ua contronvo1luz.1onc · · ' capita.lis.ti' . na 0 a; Lc~m produce Ko.lciak e come la. Hivoluzione dcJla . . ' b. orgbes.1ia ,franoese h . a cl ovuto 1ottare co.lla coahz10ne eu1oipca · cosi lia Russi d · s · l · I tt 'i· . a ei ov1et ia vini.o la sua titanica ia ag ia contr-o il blocco Inte:;ista <' il fì I cl' f . . d 1 signor Clemen.c.eau. 1 o i eri o r. Ormai tutti sono e·" · t · h b . . . ."'nvrn .1 e e 1.a. orghes1a d1. quals1as1 paese anche 11 · '· 1 · lascera· t. ' ill piu sociai'ls,wamente. maturo, non si J_a.nqu . senza rca.gi.re . e sopratutto · . amen te spoclestaie e rz ceveie . ·1·1 f rnterno soccorso de.ile borgh sen · ,a invocare . esie, stram1ere politicame-nw •- ma soJ1ùaU1 . . contro il . proletariato. Appunto comprendend0 app10no · sta cc.i · 1 alb" quale Ì! la forrea trimc ut'J ile neoessit, . I > . • . • • lta.lfano (che h a e .1ca. ta, il_ Partito Socia.l1st.a zionialle ·1. . fula per acdamaz1onc aclento allla 3a Interna, . lu cui oro è la Russi d 1· R · · · . . . ossi v1ttonos1 eserc1 h , · a " dcn Soviet) h . a ammesso armam t d 1 . 1 le m~ precipuo n · t t · e:i o e proJ.rta,,nato quanere la v.itto.ria; t : o per vmoo1:e qua.nto per m.a.ntetrincea avversaria . to per conquistare la smanooHata ai furiosi e d!i.sperafrntot .pe·r ma:itenervisi tenendo testa L' . con 1 attarcln. esperienza russa ha eh. . rfoo colla esempL~fi . ' _1a.nlo m_egl.io ir concetto teovit1ori-0sa del post~~in:h piati~':L e ~:10{> oollla realiizza,zione rlella Rivoluzione pr t .~ lo. 1111 sota integra e completa 1 r~1 ia _e 1m problema di forza e in tal senso va risolto te Yoluzione ungher""~ ·1a c~nt1oprova è stata data dallla Ri~, i cui cro.JJo · novem tra le varie cleterm. .' si.a pur temporaneo, anta.mente, delLa. manca.ta m~nti, que.Ua, non ultima cer-~u basi e con i.stitu . o~gall'lnazionc di una terza armata. l' e.ffettivo · potere dellazwni a!fatle collett. . , nu ove ta7··i da garantvre p1"'la d?fesa. ivitn nella gestione della prov noo:: . Que.s•t0 in tesi generale N 1 . deLl ' ItaJJia ben altri ar ~ e. pa~.f;~c~l..are co.nfi.n.giente g menti posi.ti v·1 sono offerti d•a1- PQl ltt rC<'lLtà a conforto della tesi che jJ Pa.rtito Sociallista non clc\c porr< l<:mpo in rn<'zzo e deve .affronta,re rleczsarnente la dùc11ssir111(' e lo ri8oluZ7°011r socialista rlt'l problema 111 i'1tarc. La borghes!a italiana infa' 1t.i non Jm oggi (a.lll'infuori cl1·i rni orevoli tcntatiYi cli rirnpast.i rnini:st<>ria.li anche se <'l'·..,1_1ano-sociali) a.J.tra logica yj;~ di scampo che que.ila di i111p1('garc Ja fo rza : ma 1wr una, <li qur.lle contraddizioni e.arai! •ri~Lichc che ~i prorlucono in Lutti i pNiocli di proJond;1 N"lsi e che appunto dn nno rg.~ere sfr11ttate positiva- 11'.t!i!P_ cl.al1la abilJ.i.tà politica cl ·J.l:i clas.;;c ma.tura per l'cscrc1z.10 integrale clril' pc:.lcrc; c$a si trova sotto la sempre inc~mbcntc. minaccia dcJla clit'ntur'1. mi.lil~'l.rc e per intanto è sha.ncala d.ai debiti <'<l oberata tla.lle sipcsc, ahimè, veramente im1ir9<luttin~, richieste da.! mankniiimrnto di un appa.rato militare più pronto che ma.i :i.llla lotta interna ed e-s'1Effna Conlracldiz~one i·n t::-rrnini, oomc ognun vede; oontraddiz,ìonc che mette i 1 proJctariato in condizioni partico•J,annemte farn-r{'lvoli da.I punto cli Yista politico per difonde.rsi, p0r d molin~. In qualsiasi altro ro,omentd, infatti, una semplice 01 itica n<'g.a.tiva degli orclinamenti milli+ari <'I una platonica e stciril<' opposizion-0 a.lle ycramente colossali spese, sarebbe azione logica e sufficiente. Oggi non lo è più, p-erchè oggi la lotta d'i classe ha assunto oa.rattere non di prepar.az.iiono ma cli risoUuzione e ha 'Posto il prolcfariato neUe condizioni di potere o di doveire d a un ~omento al'l'alt.ro a.ssurger·c. .anche polit;i,Numento al posto d1 classe do.mina!Ilte as.<>egna.to.g1i clail.lo sue .intrinseche quaUità di produttore. Perciò anche per qn<'Sto problema; anzi sopratutto pe.r C]uosto Yitailie prohkm.a (la, forza. armata, è la chi.ave di volta, ciel barcollkrntr <><lincio ho.r.~hc.se) si impone una serrata azione che, dopo a rnr d"'molilo con inoppugnabili e solidi a.rgomrnti la struttura militarista defilo strumento bc-llico i•ta.liano; J'i,co;;trnisca w basi affatto nuove una forza arma•.a che assommi. in sè la potenza. tecnica per salvare la rivoluzione e droo~!ìarc i conbrorivo·luzionari esterlll e mtcrni (', nel cont-cmpo, non possa d.iventare strumento di re.azione borghese () contro di rcsastenza della plutocrazia e dell'alta finanza. ln in.I 1c;enso, lo stnclio e l:a p·rr&n lazionc da. parte dcl IN' 9::; u_ruppo Pa.rla.mentarc <li un COllCJ'('~O (' organico progetto cli legge socialci;;ta, e quindi non utopistico, di orga.nizY..ar z1one difc.nc;iTa della Hqrnbbliea sociale, avrebbe la massima, importanza c donchbP, secondo noi; es,;.erc de.lil><r rata da.la Direzione cld Pa.rtito e dal Gruppo. l f)avitli ed ingenui borghesi e i mi1itaristi inteUigcnti C(.'rcano con la, lustra democr.a t iea di ri formcttr formali o co!Jla insidia cl Ila X azione annata di rabberciare la loro esaus'.a finanza e di salvare il militarismo da.lla rovina. H1sogna _svent~re tutte queste mano\'rc; bisogna sottoporre alla d1scuss1on(' <le.I P ar'lamC'n to il che sirrnifica ed Ìl assai piìi importa.ntc, nel moclo piì1' ampio, aLla, dis~us ;1.0,no del Pa":sc._ un progran~ma socialista chC' ponga al Jn io Ila borghesia e la costnnga ad accett.are una soluzione concreta e possibil<' o a ri"clarsi. E non la borrrhcsia grande e m<>dia ma andl(' quei clrm.n"oghi crislia~i che ìors{' acccV.eraJlllo ln rrJ.'fr11;orazionr d~·etto e che hanno · · i·i i· contadini i quali SC' non andiamo < l >er el e tton· prmc1pa <'-nati t . l l . . , . '. sono uth so' oti d·ul ca.pita.Jc e hanno In. sp<:>ranza (alur:ie _quanto ingenua.) che l'av\·ento al potere dei loro <ikth "I" SI gni'fi eh"i oJt re a tu'to il rimancnt<'. anche , la fine · del m1.1tarismo. lnf.atti lia borgl1rsia chn ì· ·C' ehc non i· al potere si tro,·a sott l li1 a ncc:1,~s1tà · · ' e politica, ' . . o l' assi·11 o e<'· economica eh non . nnncO'are i p1·opo :>lvl .. ·•· an. t'1m1·1 i·1anst1 · · p1t't · vol+•c pro"' cl amati <' · d' . '· ' puo' qum 1 cs~cr fa.ciJmrnl<' costr0tt.a. o a ocdc·re · o~ipnrc a rivcJarc come ' 0 1 e t arrn. faJJa concr<>ta voiu0 ·n t'a P 1·] . 1 t~lttc ai.se le sue conclamate. diffama7.ioni cli pacifismo democnat100. Lit vi.'.1.oria no11'!1IJ.almrnt.e uto1>1.s'1·,..,., lJU<'J o~g · 0 i «swrc anche · , ·1 ·1 . 1 . " ' "' . ]JO.Sl)l e, a b.attagha C'OJnllnquc . '"'nchc "" r" m1cr 11orer' · fi ·t . . . ., " persa, ta1:~at a iln lm amente l<' cond1z10111 politiche cle1 prole0 , ' ~cr a otta fin.alle e suprema. -'la rn questa azio · , lo scopo finale~ bne s1 1~uo e non si deve climenti-car.c form.rsi. I. . .i. on asta disarmar<> l'av' <'rsario per rat. . nsogna anchfl ·nrnarsi I 0 St t . 1· JH'nacostitui'<Jll 1. .51 'r.' •-· - > aos0C1a1st~'tap1 gars1 e ]lerciò ·a s~or: 1 '.:. ontierr eh<' t• nclono ad aWar1 111enfo S()llo lwi: ~ldìn\ 1.~. ~'.el~~ ,chr nel Jif'!Ìor~o di assesta 1 >no <'~SC·l'<' va.I 1damcnte <litr;;c. < " 'l' anlo 1naggionncnk in <1uanto 11on sonio frontiere po- X . litid1c. etniche, geogr.afiche. naturali come queHe inYeinLttf> d,u!lla co,ncorrcnza capita 'is'ica pc1· giustificare la pro- pna rapacità. ma sono frontiere 1•conomid1c sulle quali f.n,cci.a.. a fa.ccia i du ~ antiktici principii, <la un la,to quc-llo rhe glorifica lo sfrutt.amcnto dell'uomo sull'uomo · dal! altro, q uellllO che proclanut l'obbligo clel la\'oro per nwle mangiare. La clifosa doH'aggrrgalo sociale C·Omnnisla si impoa1ie fino ail momento in cui, supcra•.a I.a crisi cli n,ssestamento e consolidato i'! nuovo regime economi-co; il contagio rivolnz1onario non abbia (come di('ono lor &ignori) inquinato aHn aggrc.gati pol'itici ca,pitallistici c no.n li abbia disgregat.i ne'Jla Internazionale pro-letaria. Bisogna perniò non solo abbattere il militarismo borghr~~c che risiede sulila cos.tituzione deHa forza a.rma 1.a assai pii1 che negli uomini ((ttori e non autori, ma anche garantire una solida copert11m im modo da permettere al ,nost.ro proUetariato il libero o01'""rcizio del diritto di aulodecision.e, proclamato sacro, perfino, dal signor Wil.son . Ed appositamente adoperiamo la ce.pressione copertura (che miliit.a.rmente significa. predisposizione. cli tut.ti i mezzi cli azione i.n uomini, matr'<ri.ali e trrrr.no per resistere ad un abtia-0eo anche proditorio) pcrcht~ essa ci sembra assurcra vc.ramcnte a.I va.lo·re di tLn simbolo dc.lla volontà paciìfist.a. del prolleta.ria~o e pcrchè n.cl con.tempo raipprcs-einta u na nieceooiLà di contingenza rivoluzionaria che è indispensabile non so.lo ammettero m.a ncordn.rc pcrchè· serva di guida su:l.la. valutazione dei pl'O\ vNlimr.nti da studia.re, cla agitiare, da imporre. Coinc1udondo: noi riteni-amo chr sia giunto il momento di trndurre in una azione con<::rela, ki premesso teoriche oggi indiscutibili. Il Gruppo Pal'lamcni.a.re dev'essere I'organo principa.le di questa. azione rivoluzionaria contingente. La Sezione ::Millitare dcrn a1J.1profondi1re l'esame <lc·I probl.oma, non solo 'J.Wl' demolir<' co·n una critica stringente, lo.gica c inoppugnahi11c l'edificio rni.Jita.rist.a. ma pe.i· costruire un soli do orgm1ismo ili difos1L pro.Jcta.ria eh~ Yalga a ga.rantire dai pr.rioeoli <le l:Ja <'On f.1·oriv-ol uzione e formi .il noccialo costitu~i·vo (].r]1l'Es<'1·c·iio rosso. Imporre o :per .lo meno agitare la soiluzio1rn <:ioci•alÌ!>ta dcl i1roblema difons1vo militare, significa oggi S llJW l'<ùl'C 'la prirrna e più ~·anno chi - ' formidabile difesa deHa minorant.a pi utocratica che detiene il potere. . La soluzio.nc non può natural:mentc inspirarsi che a1 noti fondamentalli prinoipii derivati dallo studjo delle caratteris;.iche wciali comuniste e dalla. csporicnza deHa guerra euroipe•a e di qucl.1a vittoriosa della. Russia prollet.aria e cioè alla distinzione sostanziale <' non solo fo,rmafo, tra il potere amministratiYo (governo mora.le e di3cip1Lnare) che deve essere sovrano e il tc.cnicismo che deve ridursi alla sua naturale funzione ùi consullcntc e di esecutore; e alla conseguenza che. fa co.Hettiviià deve essa stcs•a gestire la organizzazion<> clcl!.a propria. difesa con i suoi organi di inquadramento e di governo. La rivoluzione dfriene pii1 cho essere. La sua realizzaz1-0nc pTatica e fattiva è frutto di studio o di vo1ontà con.creta e non di pura astrazione ~oentjmen'.a.1e. Bisogna ere.a.re uno strumento tecnico e politico solliclo da vivifìeatX'> e da portare aJla suprema vittoria ool potente ausilio del'a fede e dell'entusiasmo che animano lo masse laYoratrici per evitare che tale mer.a viglioso sta 'i0 d '.animo non divenga, sia pure transitoriam-rnte, c.Jcmento di de'boliezza anzicliè di forza. 11 probl""ma è formidabile come lo sono tutti i probl:cmi rivoluzionari; ma dev'esere n'solto. 8i tra/,ta non solo0 della saJvezza ddl nostro prolotaria..to m~~ do! tri.onfo della Terza Inkrnazionnlc per la quon10 si sono immolati nel sup.remo sacrificio i Rossi soldati dellle Armare c1i Trotzki che oggi possono infine <le.porre lo strumento belLlico di difesa per impugnare qm:H10 paoifloo della produzio•ne dellia ricchezza umrr.na e pl'rciò coHcttiva. - .... N. l. Costituzione della Repubblica Socialista dei Soviet .. 2. ,. 3. 4. ., 5. . L. -,50 Leone Trotzskl - Dalla Rivoluzione d'Ot· tobre al Trattato di Pace di B1·estLitowsk • . . ,. 1, La terra alla Nazione pe'r i contadini . ,, -,80 N. Lenin - La lotta per il pane; Leone Trotzskl .. Lavoro disciplina e ordine salveranno la Repubblica Socialista dei Soviet . • .. - ,60 Spartacus - Scopi, oùbiettivi e vicende (!Mi. zione completa, con già cen~urate) . (i. 7. H. •. 9. ,, 10. .. Il. < ggiunte le parti . ,, --,50 La Francia socialista confro l'inter·vento in Russia . . L'opera economica, politica e sociale dei Soviet di Russia JLeggi e decreti) N. Lenin - L'opera di ricostruzione dei Soviet - La disciplina del lavoro - I fini e i mez~i della Rivoluzione Russa Testimonianze sullo sviluppo della Rivo· luzione Russa. . . Dalla Seconda alla. Te'rza Internazionale Bucarin - Il Proy'ramma del Comunisti (Bolscevichi) - ,, -,70 •• 1, - ,, -,70 ,, -,60 ,, 1,50 . ,, 1,25 Ransome-Seisettimanein RussianC'l 1DJD ., 1,50 , 13 Radek • L'evoluzione del socialismo dalla sci~nza all'azione . . . ,, -,50 ,, 12 1:3 opuscoli si inviano franco d1 porto raccomandati per• Lire 10. Nado - Tl bolscevismo - Lire 1. - - Inviare ordinazioni accompag:iate dal relativo importo più. per spedizione raccomandata, cent. 30, alla LIBRERIA EDITRICE AVANTI! - Via S. Damiano, 16 - MILANO.