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SOCIALISTA
Centesimi
75
FO!''DAZIONE
ISTITUTO GRAMSCI
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251-1-S
MILl\N~
80CIE1'A EDl'l'nICE AVANTI
1920
ISTITUTO
GRAMSCI
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47
Il ~R~~lf Mft MIUiftRf
SOCIALISTA
MIL1\N0
SOCI ETA EDITRI CE AVAN'l'.l
1920
PREFAZIONE
l\11Jano - 'l'ip. Sooietà lDd·itrice Avnnti! - Via S. Damiano lG.
, 1'1/Ji"mo riunito in fJllrsto op11scolo i p1i11cipali scritti
ri i crificn militare dei nostri collrtl;oratori e quelli che,
1·011 espressione olfatto n1tol'o, 1101 possir11111J chiama1·e d 1
01 r1a11Ù'" militare socia/1str1.
Lo .q•oluer·:;i tu11111lt11r11·io rle[!li u ·e11t1, l'r1ccent11arsi
rif'llo rl1s.rn{uzio11e del re[Ji111c lCOIN1111ico rltllrt l1orghe.~ia e
ridia sua incap11cità f' impotenza 11. risolvere i proùlelili
rlalln sua [!Ilena, suscitati, ci con1•i11('ono sem.pre più che
1l JJloletariafrJ è molto uicino olla a.~ccn.,·ionc finale e che
a 1111 sp8tta, l'onore e l'nncre di rinnovare la 1•ita econo111ica e sociale. Lo stesso acuirsi delln crisi della produzione chP non riescp. a. risol1•crsi soprr1t11tto per la. esistewm
df'l caJJitali.<nno, ammonisce che la soluzione 11011 è lontana.
Jfa a..~s11111ere il f1olcre in e1wcr1 c111i11e11teme11te rivo{11z1011r1r1a .~1gnifica a..~sumtrlo in 111nzo a difficoltà gra1·issime e siunifica dol'er risolvere 11roble111i così, formidalJ1h rin far tremare le l'<'ne e i polsi anche a/, piiì forti
<'O lii brt lt C Il f I.
Questo è t11tfa1•ia il Fato! J,n ri1•0/11 .21011e è appunto
11 r/.,111/ato e lo sùocco ultimo de1la miseria r delln dispero:ione, e ln mahwità di una classr arl ass111nere il governo
si dimo.~trn nelln sua. capacità di su pcrnre la crisi e di
trasforma.re uli elcmenti dissolz•enli (' /Jltssi1·i in f'lementi
att ;;.,: di ricostr11zione. Jfa. per poter compiere tale mis,,ionr' veramente storica, la classe ass111·tr1 anche poliÌica711c11t~ al vosto di dornùmnte dev'essere forte e in 1111
JJrinw' tempo impor1·e la proprici volo11tcì.
La lntlo è !lii problrma di Ju1·;;a. t co111r, tale z·o risolto.
l lliide1;si _.rf!. r111~e1:r Sl'llZ~- comh"ftn:c (~ ù1urn110 e colpe., li/e. j (I I IO O!J:Jl. if ]Jf~r1f1s1110 Sf)('/f,/1str1 pn be// i CO è Sllpl'ra{o, 11rllo r·n11t111ye11:11, da/111 jr'l'l'<'O 11r·1·rssità drlla dit{o/11n1 11rrA~·to1111 e rlcll'an11r1111r,11t(/ rlr-1 11rofr{rtl'Wto.
In /{11/111 loie ncccss1tà. è r111corr1 pirì 1·ii·"mr11te ;;entita
chr rdtr'.11·e: 1:11 Jtulia do1:c. !t-olc1r1k r~ sorto, come mùura
Jil f'1'_entnn rii. rep_r~ssione uurylirsc, prima cli Lenin; ù 1
Jtal1n <luv~ 11~i milztc~~'l·smo potente e ben ol'{Jlrnizzato affrn1u1 Of/111 gzorno ]Jlll 'lii t11tt 1: i modi [{I Sll(t 11olontà e
ca1111r·it.à di difendere ,i sr'.rn: rln itti della zrropr'ietrì 'Jl'l'Ì'1Jofr1; 111 ftal111 dove molti paesi, eco110111icamenle e coltu1·rd111n1tc arretrati, 11ossono dirnllre centri di reazione
rontro rivolu,ionari; ·in ltolia ùifine dove storicamente
/p u11·r1.<io11J stranie!·e ap/Htiono i111·oro.te r aiutate dagli
stessi f tol1a:111, deszd~r?si di OJIJll imNe i confratelli di
op11osfa opzn1one pol1t1c11. J,11 contro ri1•ol11zione 1·nterna
ed e.~ffrnrt 111i11acr~erà .fin dal s110 na.~are 1·t potere prolctr1no. La organizza1zaonc <lclla forza annata difensiva
0
e pcrc.iò la prima condimone necessaria e sufficiente •per
la esisl<'nza di tale potere.
/Jed1care _a_rl ess" tutte le cure e t11tto lo .studio; agitorr frt fj'llestw11e tra le masse ùi pn.ese e, tra i pol;itici in
7H1rlnmt'nto,- attaccare vivamente e criticare le ùtit,uzion1:
militari della borohesia per fa•J'e 1·isaltare t·utta la supe1·iori.tà d·i lj_llelte 7Jr~letari~; sir;_nifico, C01/l•[Jiere l'opera JJÌÙ
ro11t111{Je11temente ri1·ol11;101111rza JJt'l' il presente e per
L' o vvenire.
.lfn le 1stil11zio11i m1lital'i sono caratterizzate da pochi
fondamentali principi costit11tii·i, doi quali poi fatalmente deriva no tutti i parlicola ri di esecuzione. Perciò
non ci s1·amo limitati a tracciare le linee generaU deUa
nuovn costruzione l11meggùwdo i rapporti che ùztercedono
I ro gli ordinamenti economi ci r q11t'lli m ilitn ri .
. _.Abbwmo_710i !;os_to_in nlie110 la nece.~sità organica politica e fecmca di d?stw.r;11ere tra, ln funzione sovrana del
fl?vern~ morale e di~ciplina.re e del wpremo potere a:rn;rm·n1strat-1vo, e. la, funzione s11ùorrli11ata coadi1watrice del tecm·cismo . .Abbiamo accennato alla conser}'nente necessità di
~n,~tit11ire dei. G'.01M1·u_zi di comùattent;:, locali, affidando
1l crnnando ai s1ngoli che sarawno nominati, controllati e
se rld caso ei;o11crati dai: consiyli strssi. . lbùia1110 l1n11cyf!l((fe le caratteristfrhe dcl reclutamento locnle, della aùolizio11e di fJUalsiasi nucleo permanente e cioè di qual.siasi
formazione di pace, per le mutate esiycnze delln 1'stn1zi011P
ji11e a. se stessa, e non pilÌ mezzo per ed11wre ort-ificialmcnte e cirtifi<;iosarnenle; abbiamo in(i 11f' af/r'rmato ancorn
111w 1•olta la necessità che il nuovo ord iwr nient o risponda
rdle esigenze vre'i•alentemente difensive della società com1mùta e sia v1:vifica.to, nella fol'/na e nella. sostanza d11.
uno spirito disciplinare affntio mwvo.
A q11esfo .sommario studzo segue una raccolta di cirticoli polemici e critici circci 1'l ZJl'O{Jetto di riforma militare
.-he. la pseudo democrazia lrnilitwrùtn lici tentato di 1"mporre
al paese ecl una conclusione dove si sostiene la neces.~ità
rii tradurre le vremesse teoriche 1·n 11n organico progetto
<I i l rgge da 711ese11 tarsi al Parla me nlo vrr costringere la
'101ahesia a subire la concreta rolontà proletaria o a smascherare il suo animo milùaristo.
Ai compa,[]ni affidiamo lo studio della questione complessa, vitale ed iirgentB; alla colletti11ità operante e prorlutlrice e perciò sovrana 1·irncttiamo le s11prerne deci.;ioni
eh~ dovranno permettere il trionfo del vrlncipio:
«Chi no1i lavora, non rnangia n.
---·~
PARTE PRIMA
fili or~inamenti ~rnnomi[i e ~li or~inam~nti militari
lm situozione militore del proletorioto itoliono.
Ile istituzioni militari dello borghesia.
ll'influenzu dello guerro sugli ordinomenti mliituri borghesi.
ll'f:sercito Rosso.
I.
La situazione militare del proletariato italiano
La necessità della lott.a 1rnr la conquista e i1 mantenunen to dd potero da par+oe del proletariato porta, come
c:onsoguonza, all'esame de'.Ua. comp1cs.<;.a, questione relativa
éLil'armnmonto delle folle OIH'raÌe e contadine e alla dif.esa
dclfa Jtepubbliea Socia.le.
Occorre '.lumeggiare in qua1i termini è contenuto jl
problema e quali sono gli speciali a;;petti, che esso può assumere nei distinti peiriodi della v;cstazion<' rirnluzionaria
(prepa.razi'one) della conquista dcl polero (csec11:.ione), del
consolidamento della vittoria pro·1etar.i.a (difesa). AJ!cune
cons1d.eraziorni sono neccc:.sari-o che valgano ancora una
volta a dimostrare la continigcnto necessità di aclope.ra.ro
]fL tor7.a •per vincere e pm· manten.oro intatti gli effetti
dcLJa vittoria.
L:i, lotta di clas.'><', urto formidabiJ.c. in su tutti i campi
di attività sociale di duo categorie economicl1e di e.<;seri
umani; è entrata oggi in una fase, diremo così, cli crisi,
nel Sf'nso che ogni giorno piì1 si vanno dc.lineando i limiti,
I r,ontorn·i de·JUe clue classi in conflitto e ogni giorno più la
ma.ssa grigi.a, .amorfa deJ.la popolazione ( dc.si·d€•rosa solamente del q111'eto vivere) è costret~.a., suo malgrado, ad ingrossare J.o file dell'uno o delll'altro campo e a scendere
sul terreno di combattimemto.
La guoerra giova riconoscerlo, anche se noi le aibobiamo
ncgaito o lo n~ghiamo ogni potcrc benefico cont.in.gentc ù1.
f'/llf'Tnfo (> gue1·1·('(, c. in ra:pporto ai .~uni risultat1i, ha oomp1ut.o una sua vecchia funzione o ha acoo1orato ill1 l'itmo
d-t>i'la vita sOC'iak. XrJJ:·attu.ale rC'g1111.o, e<1pita:i..,tico (il cui
progT0ssi'\·~ sYi!uppo conduce aL'a.nicchinwnto dci pii1
l'lC'Chl, a.l.hmpOYCl'lmcnto tlci• Jli li }JOVCl'Ì, aJaa, con tJ·a.cldiZlODe stridoote che d-<: riva dalla coesistenza cli una categoria di non liarnratori o di l.<woratori 1mprocluttivi con
una 1.pcrproduzinnc normak e eon!5of:". gurnti r.risi di clisocrupamone e di mise.ria), un pcrioclo di 4 anni, ncll quali'
$1 è oovraprodo~to., ~a solrrmentr- 71e.r rlistr11ggere e si r
consumato non pe.r 1·17Jrod11rre, ma p<'r nnnifnlore e nrl
qna·te siffatto si.stem.a. antieconomico di produ~ione e di
consumo è stato a.ggra,·ato dal1'accaparram<'into dea denaro (ricchezza fittizia) da Jlarte di pochi e da un illusiYo
a.umcnto di disponibilità finan?,iaria in ragione chrct•.a
della emissione cartacea e ciel consegu<'ntc r:i.nvilimento
doHa moncfn,; ha portato come risulltato tangibi1e alfa. e.<;ag~razrone . di tu~te l'e ?"ra.t'.cri~t·iC'~1f' dc1 rngiimc uorghe~<'
cli produz'one. c1roolaz10ne e d1stnbuzion" della ricchc-7..za,
ed ha posto la c.1asS(' sociale, che TI<' ~· la osprcssionc politi.ca, nella rr.•sol 11 la impossibll ifa d 1 rùol1•ere 1· problemi
r•he p.~sa .ofrssa .oi è propost1:...
Oggi n0'!1 si tratta pii1 quindi di diYinaro a qual
punto si t.rov.a 'fa evohizionc capi'.alisLica e <l'i ac.cclora.rnc
lo s\·iluppo in tutti i modi consenliti dal.la sua oostiitnzio•n<' e.conomica e politica, allo scopo di aum~taire ili bcn<>ss<'1re contingente dcl proletariato, cli educad'° ci'ViJmentf'. di org-anizzarlo e cli creare le ambiicn•,i-condizioni
p<iù favoTm:oli a.I trapasso finale (quantunque. graduale)
dc•! potere nelllc stH.'1 mani; oggi ci trovi.amo davanti al.fa
r<"altà rlie11Ja vita vissuta che ci ammonisce cs.seire vicina
l'ora dcl crollo de1 re.gime bor.ghCSfl e dcl conseguiente fritrr"r a1•1•ento del rer11·me rorn1111i.•ta. Ecl i sintomi rà-velatori
cli fJ'IW~trr 'l"f'rrltr't non mancano, sopratu!,to in Itallia.
Anzitutto: l'arresto q11as1 totaTe della vroduzione (~c­
cetto i pa<C'o;i dove i trustaioJ.i i:mpm·aino e che pe.rc.iò sol1anwn te ::;ono i veri stati capitalis 1 i in quanto pos.seggoino
tutt.i i m<'l'Zi di produzione o la forza Javoro dd 'P·ro.Iietariato); l'il1ff'nsi/i,car.•i fino al paro.ssisrno de'la lottri eco110m1N1 rii r•lasse, che riv<>la CSS('l'C. ormai la pt>rsona d<>l ('((JJ1°tri/1slo (giuridica o individuale) il vrro e solo ostaoo1o a.cl
una rcgol:a.n:» produzione; la crisi r'Ommf'ràaTe, espUi.cantesi coll'aumento delle importazioni e' col:la dia:nin1uzione
•Ìutlr- <':;porta,zioni nei Jl<V'"i prn ]>O\'Cri. e• do\'uta a,~l'a 1 ·­
ltm'c ~ist<'ma pPr il riual!c 11r()(/11zionr .signifi.('a renrlito e
nella \'cnclita nni<"o m<>z?..O cli gunrl.agno le.cito ì· I.a. ron~or~
n· 11 ·11
r1"isi 110Titira p<'l" ln quale Ue naznom
. .• !·'.. Pon~"n<'n!P
...,
. h"tc
l
l'C)nomi<"am<>nt·é'· piì1 ricrhe, <' a.ncora piì1 arn<·c 1
ne
conflitto <' p<'l' <'ff<'t'.o cli 0.'iso, soggiogano completamente
'" 11<17ioni piì.1 pov<'H' <" an<'o1· p~i1 i1.nmi~rri~e: 0 tcnd~no
n po1•lc i1n 1ino stat<i \ "NO <' 1no1pno <11_ s~·h1anLu <'Co~om1~a
1mponPiHlo !lit c""euzionr clPi lorn onhn1 <o( to la m1~accrn
rf morf.p pr•r fome: la r·ri~i 11111rolr -eh<' si dimo.stra 1mma.
nPnf.p ~ profnnrla
nd !'<'nrn girncra.1e d"1 ma'"contento , nel l'.atk~a. pau·rosa 0 ansiosa di un rinnm·n.rnPn'o total~. per
molti inrlctNminato, " eh<" <:i manif<>sta nel' nuo\'o nvol'u1
.
·
d <' 11«' mas0 .r op·-~ 1··'1 1''e ;n"l"c:1·
7.!onn
nsmo
• " '· . 11"!
". fprrncnto
· . R0 rdo
.
rii qur!ll<' franN'"'i e n<'gli •'Pi"odi di Yn.ria rn~lolc"' rh va.:na
ori~inr ch<' ~i producono in Ita~l·ia. Q11C'~to 111 :o:en<'~·ale.
ln imrt i<·olarP poi. <·orn.r cht"<'\"amo, p<'r l Itaha, !1°~
r· 1 }J<ll'<'• ·il Paso di doY<>rci clilunga1:<' troppo .nd ~u~:gg1~:~
la s •t1Ht;1,ionc. Vit.torioM in tPona.; c::;si~ <' pi~t·~ame
11na 1·111/11 (" nnn r vinta (nOli pnrhamo 11nmum_ ~ 9.ua1. .
· ··t 0 <1.1 .1'
1art<>) pcw la. rns1p1ienza
siasi hYnrr pol11t1co
o !'])Ili
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sono il p1 oc ot o,
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I . 1., 11011r·11fr' cl,,I I a. 1ù l.o r 1·as..~ r 8·q·Ì"tk)
. '
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· lit.ossa
·
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l" Yrr-ùmt> Prnl,,tar·rn •.rn. 1<' Y1w1e
a.z1om ca.
pos17,1on<:' e 1 . -. .
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· · 1 1 mondo. Chi
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. cl l\·rrlono O"'P:I i 1 e1orn l nn,o e<'
p1 a l'!h<' ~ <' s.~
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(~h·umPnti cli lav()lro,
non 11osslf\de i m<'ZZl eh pii oc U7.J<ln<"
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. ) l h al JHOJH'IO aJt1vo so a;rnen e
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r·a11ila \i, matP.1'11c pnm<' <'C a '
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la forza l<f1•oro, non ha s1rnra.n za aku•ni11 ~ 1 . . .
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.
. . og()'10'101·no
. .
"l·l1si1z1a
e R!' «"ìtPn<l<' la pro.pna l· 1e.iaz10nc
.~
. • , ' .
~ t'
•
T, - ùa.Ua b<>nc-Yo1 cnza a·1tnn· puo'
la, propria 11era 111d17~e11r r Il. . o
• t t•· l'eternità. Fortu. 1 opno c:ta~o P<'t n ..a. · ·
l':t•SSC'gna.rs1 a. pr miO'hor
. .·
'.·
"t
· l" p<'l' il progn·esso
liwv1 o ~1s'
. na.tam.e.nt.c n<>ssun
o
l 11· b.1 talità e clal1!a o1)pr<>.sriJil'o prodotto r a ,1
n '
.
urna.no d 1 qn
. .
to
dronale provoca, sempre
s1onP poichè t.a.lc atteggiar<'n
~·~t. e ~o11a lotta di cla.~se
1
nn;i, 1·ca.zi.01ne benefì~a <l<':\ as~cic~I ·~uovc form~ sociaJi ed
ll rocl ncf' 11! necc.ssano svi u11 P
0
. , . , O"'"Ì nrdllralm('11fe, fatal<'Conomichc.
1
.'
n11no1w1110,
,..,..,,
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T"' 'It a1
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Prolrfaria e riò ::;p!<'·~a 111 corm_e
mrntr, la ipnm_a, A az?on-e . t
· ])ili di tut,ti gli aJ.tl1'1,
·O Sia
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1
· · '. •
e Il prrch è 1"] suo JH01<'t'11'1U
te' • e si· appomo-i istint11va.
. ('nte d l" a ffCl'i·a1·""' J1 po IC
•
oa
lffi']1<1,Zl
T
•
·
mcnoo a.Il.a 3a Internazionale (dcllla qnalc l.a, Russi.a. Suciar
Esta è il pri.ncipaJe esponente) come aUa migliore e più
sicura compagna che possa a.intarlo a risoh·.ere la c·.risi giraYissima che attraveirs.a il paese coli.a oonquista diretta dell
1iotcre. E. appunto perdò, la stessa !borghesia ita'lliana
,.
'
donmwnte ne11. interno dol paese e dominnta oltre frontiera dai1:00 consorel11e, ohimè quanto maggiori e più potcm~,j !, si dibatte, !llnich'essa, ne.Ha amgosoia dcllJa impossihilità di produrre e di viveire, vuole clifond~e i prnpri
immortali principi e la intangihiEtà del capitale, non può
più ol.'tre resistere ai reiterati as.c:a..lti ooon.omici a~i prolet.aria to, sente avvicinarsi l'ora delna resa dei conti e
cerca a.11ontanarla o gi ustifica.rsi con metodi puerili ; fa
l'esame deUa condotta delfa propria guerra e questo fo
rirn~Ja ingiustizie, erro.ri. ca/tive azioni. sint-0mi delllia sua
r01·r11zione e dPlla sua decadenza: vuole, a tutti i costi.
roll-a ostinazione del malato moribondo che cerca la i1[usione di essffl'e anoora vitale, convincersi di iaverr vinto e
i snoi uomini di Stato sono costretti a porla im.n.anzi a11la
nuda rea.ltà che neHa sua tragica <'spressione si riassume
in una, soggezione eoonomic.a che riduce il p_a.es-e alla, funzion·e di co1onia americana: ùwora la co11cord1·a, plfoolama
la n<"<'CS$iità di lavo.rare, dti fa1T Cfflsare le ri1re di parte e
intan 4o Jia sua ma,ggiore e migllior.f' ra.p.prtesenta.nza e cioè
il ('.a;piialismo plutooratico. progc,nitorc ch>l Mi·ltitarismo
sorvvooziona gio·rna.1i. arruola merocnari pe.r la guerr.a oom~
ba.ttuta alij:a cfo.sse la.vo•ratric.f' giungeindo fin.o alla negar
zioM dei nropri p'l·incip1 anohc nicll campo militare (vero
caratt1wistico fonomeno di invo0l·u~ionoe) colla sedizione di'
1111a pnrte rlell' eserc1·to.
I c;.e<m:nlicisti.. i bo1·ghes·tt('()Ì, merca+ranti e i1n1or!llnti
possono v.ed:ere in tutta auestia ~ituazione l'effetto dell~
;n.~i17 ienza rN Sala11dra e di 8011ni110, rl.eWegocentrism(} di
r•ndrn-nri. de'l1a amh1.zio11e rh Gù1rrlùin. ddna meqnlomrrni·a
i!,1'. D' AnmmzÙ), della catf1.vpn"n di W1"T.~011 ~ deilnia 1·ncosrÙ'nza e pazzia nostra; noi si armo trOtp']">O S<)CÌia1isrti per
supporre che qualcuno possa, essere l'autore an7Jichè ~'espo­
ncnt0 della situazione corn+in1?;ente del momento e perciò
g-iurlichiamo, a.nche depN'.'ICa.ndo ll·a triste n""<'A'ssi.tà d1i1 usa.re
Ja forza., esser giunto• l'ista.n te nell aua~.c b<i.isogma soonder-e
dal Cic't.mpo de11e speculiazionil a quel1IO delrla vita v.iissuta
1,
e tenersi pronti agli eventi che incaha.no e for~ prec~piLcra.nno e che hanno posto oggi. i·1 <l'll
i.croma: o . i1 capi. fllhsmo 71lutocralico appoggiato alle baionette doll~ guarrlir b1rrnchc 0 il collcttivisnw ·intcrnaziona.lc conwn1sta che
colla jorrn dl'lle u11ardic ros8c conquista. il potere e con
e- ,a lo manti.mc....
.
. <l'
Il s.ocialismo con I.a m.cssa in comune tlm m~i .i
·
·
l'1.zzazwnc
.
<le 11 ~ ma.Lcine p ripro<luzione colla' intcrnazwna
m~ 0 ùcg1i 'sca,mbi, col trionfo cMlla cooperazione .su1la concorrenza COiil·durirà automaticamente (i: licsprCiSs.i~me ada,~­
ta) e g 1 ·~dua1mente aHa sopprnssione ddl;c. f~onticre .poh:
tiche ed all'afficvohrsi e infine allo soompa.i·H~ <logih 0~ 1
<li razza (frutto della ~ola.ro rivalità ~ono!11:ca..), ma \~
SO<'ialismo (noi lo s.a.ppiaroo hcnc) non e: 'ti1 vien~ . E. pe
di1•cnlare nel periodo contingente dclUa sua vittoria e
'
·
d 0'·r·à lottare
rleH'in.stawrarsi
graduale del. nuovo regime,
·
aspramente disperatamente. contro coloro che non vo·rra:i,
· e cnc
· non s1· a<:·e once1·a.nn-0
tanto fac1lno es!'crc spodestati
•
mcnLe a darsi per vinti.
.
. ,
.
D' aJ'!.ronde, la storia stessa cc lo. rnscgna porche . no1
non rico·rdiamo invero una sol:a radi.cale trasforma~1one
soci.alle cht> si sia prodotta in regimo <li bc.nessere e dr aiblxm<la.nza 0 ohe sia stata pacifica nel .suo atto e nel suo
conso.Jidamcnto; 1'esempio della Rus.si1a oe oJ.o co:iforma,
a.mmonie.n.doci che qua;nto maggiormente im organismo comunista è saldo militarmente e tanto p-iù resiste alla lotl<;t
annata delle nazio1vi ancora ca7n'talislid1e o alll.P. contron.
· 1 1 d 1'l'U·ng.,e11a.
h · · (che ha
vo1u~1oni !borghesi; que.o. e
: ceduto
, ,.
quando i Battaglioni Rossi, non p1u ahmentat1. dall rn
ril nostro
te1,no d e 1 paese, hanno dovu ~ arretrare) confor>ta
.
· , ff ·ta
asserto e imfìne la reaJ!istica dimostrazione. c1 e o ei .
chal qu~tidiamo svolgersi deg1~ eventi in I.taha dove 'O:ggr
il Capitalismo ammassa e schiera l~ propne truppe, P 1 ~:e
to alla lotta suprema per la sua v1 ta o ,por ~a su~ mo[1.. f.
Ed oococi quindi. rul dilemma. In una s1tua.z1on.e :H fat•a · bisogna infatti o affrontare l'urto, dar battaglia
'
'
·' ·
ae1 padrone
e
P vi niere o piegarsi a,1 giogo oppressore
.
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tte'
NM
c'è
ail'tro
scannpo,
e
tutto
il
lungo
d e11 o ,b a.ione .. ..
1
re
rrugrl().narrn.ento da n-0i fatto :fìno11a ha a.vt11to o soopo P "
·
·
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't . d l proletaci.puo .di inqu rud ra.re 1.a ~1tiiaz10ne: .m1 i me. e.
.
l1·iato italiano nello ambiente poht,,,co che ,,,,.,,te1 naziona
1
1
me11t<, (' w1:i1J11!1/muilt, lo li" rlt-!1 r11111111/o r• /11 ('(tr11 ttr
n:w. (~u :;to pcrd1i· noi siamu p1 ot'o11damnlt1.· co11\'iu1i
com<.' ia, ~e :m.ezione borghe~c l~hc. k'llHlo <L &•pa.ra re i1 Jll'1JIJ/c 111a. 111ditr11·1 <lal }Jl'Ohkma genrra.le: C'h<• mira, a Cl'l'aro e mant... ncrc in Yita un organismo a s(., I' l',&l•rcitn. è 11
farn-eticar<' cli l'irt1ì, ùi 011nr1» cli y111sl l=I", di nr'N·ssit 11
1111/itari, sia. cli g.ran llunga sorpas-i'ata dagli <'Wnti.
Oggi; per s'.udiare una 11ry.1111 "~'"111· 1111//t 11 re bisogna loggN'P i testi di econom 111 1>01 il icu <' cono,c:;cl'l't' a.' fon cl o
lOJne si jJl'OdllCe e C011/C si l'(}JIS/llJ/(/, 1),p•] l'CStO, }'CSf"TCi'O
borghese stesso, è,. obbiet~ivamcnte st.nrliato, la CSJH<'$SÌone
mi1itarc della sc·c1età b?rg-hc·se.
capitalista fa produrrn
1
vtus 1·a ON' al prdldano as.-;rrnlo al lavoro nd·l<' officine
o nei campi, ç lo fa sen·ire in trincea pN· difondere d
pliis ml ore accumulato; per C'-Onquis'.a•rgli o ass-'curar•Yìi
0
i necessari sbocc~i commerciarli c le matCori.c prime e il
dualismo oco!101!11~-0 .tra parnssiti <' prorl11ttoii, tr~c padroni e .~rilan~t1 _s1 npro~uoo nell'àmuilo mililarc col dualismo rk1 wpt r11 wlJorduwti.
·
p
II.
Le istituzioni militari della borghesia
Lo studio infatti delle form0 miHtari pii1 ada~k' ad
una. soci.età comunista in formaz.i<>n<! non può <'.'•S<>re fatto
C1he con un <'same del processo <',o.jutivo che hanno su'Jìto
le istituzi-0ni militaTi ddlla borghesia. e ddlc caratlcris'iche
costituzionali dcll'as~.tto e<·onomico e s ciafo comunista..
La attività mi1itair.e di un paese non ii c r 1-0. infatti come
mo1ti int~rc.s.sat.i o igno1:anti amano <"rcdcrc o sur/porre,
una manifostaz10ne partico'laro della 'i.la social.e, ma ne
è invece un a.sp-E<lto, ed è· J1erciò slrc',tamcntc. collegafa a
tutto Ue a!Lre forme di attività umana.
Alilic nccC"sc;ità economiche e consc~n<'ntcmPntr JWViti.ch-r.
di un 1la•o rwriodo storico oorrispomluno dctnm.inati in-,t.tuti militari che <li questo sono ',1 eonscgucnza cl'irotta.
Tutta, liL slu·ria, co lo insegna •· le cousirkrazioni al rigua.rclo a.ppaiono affatto inut.ili in quanto si <lovn•hbcro
ridurm a<l un mero sfoggio <li ernJi:!.io.ne. li prohl~·~a
q1tincli n noi appare contenuto in q11•sti Il.recisi krmrn1:
n1'llo stu<lia.ro ciul! quale(• ili ra111Jortu c]J(' rnt.orccclc ira la.
sooictà ea.pitalistica e l'esercito permanente che n-e è la
caratteristica. istituzi-0n.o mili!m·c, ndl'csmninare k condizioni i1n krnr, <.1cl in tc-rna.zionali 1wlfo, qual i si prod ur.ra
\'òro&imilmcnlc !Ja. furma.zionc rivolt17.ion.aria. dcl sis~ma
d·i JHO<lm.ionc e nel dC'clurrc da tal_i pn~mè.<;..'>C c. <la ~h ragiona.mi'nti l~L fo·nna ehc assumera per nccc.ss1tà d1 cose,
l-0 :-tnnnen lo J.cJ,].a lotta arma'..,'L.
.
Entriamo perciò senz'altro in a1:~0.m_cnto, attnan~lo
l'at,tcnzion<' elci prol<"tariato fin cla.!l rn1z10 sullla. ~p~1a~
liss.ima, caratit'ristica <lcll'E!'.ercito Rosso, qucna c10e d1
non 11 o'cre e non doYor ~r.e un esc·rcit.o nazionale nd
senso ristretto <ldl'csprcssione, ma .b<'.nsì un'a~co!ta <li
tutt.i i prollct•ari <lei mon<lo uniti, .al <l1 qua. e al d1 l~ del!:~
frontiore: politiche, nella diuturna gucna contro i ca.p1tal.ic;ti di tut•,i i paesi.
.
.
La società capitailistica (tutt.i .lo sanno, m~ giova n~
pctN'l'o pcfl: chia.rire il nostro. rag1o~~cnto) s1 .basa e si
nrgg'e · so1na. clue fondam·onliah c1:1'1'd1~1 (che ~lenva.n<? ~al
rutle dii ilh di r1ndi11,ie11!0 ~he ~1 ~ln.am":: r/1 JN·op·ruta);
quello per i.] qual.e O umaintà e d1~1sa m d~1~ catcgone
<lisiintc cli uomini: chi lavorn. per 1•11·erc e c/11 fa lavorare
ZJC1" 11/vere C que]I() che fa cJc.]l]ia, Yenclita <'quindi del TJ~e1:­
((!J1{if/smo lo scopo precipuo della pr?d1'.zio11e. La. ~1~1sionc clellla umanità in padron.i e salana.:t1 pone qucs:ti in
condizio·ni materiali e morali di soggezione econom1ca. o
polit.icn. 0 fa, sì che i pa.<lroni rit.cnl?ono di a:c1:e assoluto
<liriv.0 di prerendc·re dai .lor~ opc.ra1 e contad'lll1 ~he lavo~
rino p-er essi o che si p1-e~h1111-0 alla loro vo~IOnta. Ogni
sforzo individuale è comprnto, ndlia mirnt.ah~à. ?org~ese,
per l'interesse colllettivo, in qua~t? lia bor$"he_s1a ide.nb1fìc~
'oltcntiori s(· stessa c.oHa col1ic'Ltrv.1tà; ogm srngolo che s1
rihclla nl giogo clcl capita.le è, ~cr I.a. siP~sa ragfono, u~
tracl,ifor<' della. causa comune. V1 è un p1.cc011o fondo d1
voel'ità in questa mcinzogoo cos.tituzional.e dcl 'la. s-0ci~1tà at-
.., 17
1li " "
t.nalo <'Ù è contenuto nel /alto p<'r il quale oggi chi no1i
!111·ora, n11llo possedendo, muore di fame; mentre e_h~
non lo vara possedendo, ha ln somma, rie, poteri economtll
e z10 11lici dello Stato nelle sue 1111w1; m<L ciò n~n toglie
mcnommikn'-e che i salariati di tul.to i1 mondo l<norano
oggi /JOchisstmo per uherc e moltissimo per far vivere.
A qu0sta scissione profonda so{'ial~, si aeeopp1a, come
clioo\·amo, il mercantilismo. Non si prnduce per consumare, non si rogola la ino<luzionc a "..('t"oncla dci bisogni, non
oi si preoccupa mcnomamentc delle necessità cli questa o
<li quella popolazionn, ma si persegue in solo interesse dcl
guadagno e si subordina. ìa quanLiLà e l~i, qua1li;tà della
pro-duziooo ai capri.cci e a.Jle <'Sigcnze cldla conco11ronza:
La cooperazione (così im·ocata negli istanti di terrore dai
ÙE.tentori dei mezzi di produzione) è igno'.a; non si vede
a.ltra via di scampo che quellla di ingannarsi dison€Stamente o di combattersi in tutti i modi e con tutte I.e armi.
In una siffatta società, I.a Lotta a.rma.ta all'interno e a,ll'estcrno diviene una rcrci nr·cessitù tli esistenza che è ingeirrno deprecare; che- è impossibilC' cli-minare se non mu~
tando radicalmente il rapporto nel quale. si trovano oggi
gili dementi dell:a produzi-0ne.
.
A•ll'intcrno di ogni singolo aggregato economico c~JJ­
talista la classe dei padroni ha la assolu.la necess·ità (npct1a.mo) di salvaguardare i proipd priviliegi economici e
oonsegu<mtemente politici che le permottono di mantenere
elevata la quantùà del profitto anche se 1·l saggio può te.ndr-re a diminuire; essa de1·c quindi concedei-e a.lla cJlasso
lavora+.rice quanto può effottivam{ ntc aumentare la produttività della forza 'lavoro uma.na ma non può oltrepas;
sa.re que.l lim.ite oltre ~l qua'lie cesserebbe il compenso de1Qia
aumcnLata produzion-0 e incomincercibbe la ~~si-0ne da
pairtc del capitale di una piccola aliquota di profitto a
vantaggio del lavoro. llaggiunto tale J.imiie, -l'in~ercs~
economico e la necessità de~lla produzione consigliano ~1
impiegar-e la for.w pur di ovita.re il disastro e a tale ~1sogno sociale si inspira il mantenimento cli un esercito
stanziale con cara+teirc preval.r.nl"mrnte merocnario che
deve c-0stituire la vera guardia drl capitale atl'intcrno.
Alll'est.erno : ogni gruppo nazionale di oapitalistJi. vede
rwl 'icimo un concorrente, quin d i ·un nexnico; e d i conse-
guenza m.ira a sottrnne a ta.Jc concorrente, a tale nemico
tutti i mezzi che g1i possono servire per comba+..tere e a
tiLrappargl'i tutte le risorse na1..u1·ali cht possono facilitare
il suo sviluppo.
Duplice dunque è l'azione; difcnsl.va finchè si è relati;·a.mcnte deboli; offensiva quando si è suffici.entemerntc
forti pc.i· fare agli altri ciò clic non si i•orrclJbe gli altri
/act·ssf'ro a noi.
141. stCS1S a dot~rina militait'\C dcl prima guerra (che appunto classifica l'atteggiamento <lifonsivo come. quello dei
deboli ed esalta quello off.rnsiYo come il sol.o ohe si addicc
M
forti, rip:roduce a m1'f1:aviigilia, corto inconsciamc1nrte,
tutta la essenza d.e.lile necessi1à intcrnazionaili di ciascun
capital'ismo nazionale nieH:a gra.n cl iosa lot+.a cleilla concorrenza. Perciò, dicevamo, ogni Stato borghese deve tenersi
pronto a parare l'offesa finchè esso sia clebole; a offendere
appena sùi. forte. L'esercito stanziale sorve infatti anche
a tale funzione esterna. Por convincersene basta considcrnre le varietà dieJlle istituzioni mili~a.ri nei vari paesi eu1·opei prima del·l'attuale conflitto in relazione alla posizione geografica e alle nccossi tà economiche di ciascuno
di essi.
L'Inghilter-ra, ad esempio·, che, poc la su.a posizione
insu'llare e per il suo impmo colonia1c non poteva temer e
-0 pr-evederc attacchi territoriaJl i c, comunque, ben sap~a
chr> la sua arma. formidabile r r a pur scmipre qudla d~lla
flotta, aveva questa organizzata sol'iclamen'c fin dal tempo
di paoo, mentre all'esercito puramente mercenario erano
assegnati oornp.iti ben limitati. interni e c<>loni181li (provvista di materi.e prime. di sbocchi commercia1i e di ma.ino
cl'opcwa a buoo mercato im regime di sfruttamen•o diretto
senza concorrenza Uoca.Je da vincere) . La Svi7..zc1ra che, tributaria degli a.litri aggregati economici, non poteva sogna.re di a.gire positivamente nel campo de],Ja concol'l'enza,
aveva adottato la fo.rma di Nazione Arma.ta, ottima pe.i·
la lot~.a interna ma preval<:'ntcmcnte adatta ad una ostinata difesa nei riguardi <lel•l'azione esterna. Tutte le altre
nazioni europee, geografica.mente ed economica.mente esposte alila llotta terrestre difensiva ed offensiva, avevano invoece i J-0ro eserciti sitam.ziali n~go.Jarmeintc costi'uiti e di
offici<>111za P'roporzi>0nale alla loro forza ecooomilca e aHa
1
1
1
2
lDrO nC'<'P.s::;ità cons-eguento di 'ti fcs.< o d1 offc~a. In fon1lo,
il .$PgrctQ lh tutta 1'a formiclal:'dt' 011wnizzaz1onc m~.'.itare
toutonÌ<'<L <'l'<l tutto ne.I hi<;0_gno Lli ('spa.n ,ion ~ Pconomica
de capita.lism,o tedesco e n{' l'a~»,/uta IlL'{'Cssitì1 in cui la
concorrc·nza inglese lo mett••va di ricorre re alln forza per
sopialfarc il 6Yaile. Basta 'eggerc j, fol·k· progrnmma pangr rmanista iwr conYinccrsi chi' 1 runi on ,1 ;sti k<L'Sch i n n l1' ad ro erano che gli inconsci es1wncnli tfo'la. ~ra\'C crisi
per Ila qna.le gli eserciti perman~.nti costiLui-;cono la fonnn,
prodotta dalla concorrenza dcl capita.lismo e che la ricostruzwne di un'Europa tcde:-ca conispon(l('va pl'rfC':,tamcn!J., ai bisogni della sua prodnzion('I naz:onalc.
~la se queste sono lo ra.gioni. in fomlo nol.e a tutti,
]li'.!' l{' quali gli es"rciti pr rmanPnti cost.ituiscono la forma
militare dd~a società bo·rghcsr. un esame <Wl'hc sommario
drll<· hm carati •r:stic:he costilut:\e riH•la l,> stretto le-game che uni~cc l'a-=sctto <'Conomieo di una 5QCietà colle
snc <' n- isponcL:nti istituzioni mijjtari
La tli\isione. nPtta clr'la umanità in r11 111lalisti-pndm11i e salr1riati-scrvi si riprodur(' infatti neTEoorcito
Borghese coi'.la netta distinzione che separa r1li elemrnl 1
71rofrsswnal1, dalla grande follr1 rlri citt((dini coscr1""
Il giorno nd qual:e la horgh<>sia. affermò tano-ihi.lmente
la
0
pnipria, snp1"rrnazia di classe C{rnquisla.nllo i di ritti civ i' 1
~ .politici (cla. essa <·hiamati ingrnuamrntc <' falsamente
·i rlirilti ddl'uomo) essa si troYÒ n<"ll'a.ssoluta ne<'-C•'>sità di
chi a.mare a lla difosa d.ei propri intNcssi f 11tt i 1· salarwt1,
che Nano ormai definit.iv;amentc cl<'stinati a cadere s-0tto
la sna !'ogg<"zicme economica. Appar<'nt<"mcntc tutti i servi
clt•'lla g:rha furono liberati da.llla si·gnorìa <1~i foudatari;
sostanzia 1mentc. come tutti sanno, la loro li11 erozione fu
7n cfJ1!dizionr necf'ssar'.·" I' s11/firic11lr', perchè Pssi 7Jotessero
rr1111lJ1rtl'f' pndrfJne " l1bPrrtmenfr ~(uocarc sul rnercat-0 clc>l
Ja\oro a fa~·ore dei capi_~al,isti n<'ll'a. l<'gge eterna, clrllla donrnntla e cle.•Ja offerta. ( OSl; apporrnlenunlp tul;(..i i citt.adrn1, ~o.llecitamen~ i:1·oelamati nff ivi, acq11ist.a1rono il d1
1·1!10 t'\ il rlon're _di rlifondm«~ SL' sl<'f;Si <' i l<>ro nuovi JH<'sunl..i. prodlamat1 c falsi intm·<'~si; ~osianzia.lmen'o hwe<·P
la 1 ·osr:ri~ir1nr assr1:1·ì 11_ella c~t-"'l'111a ; pfJS.:/·i;srHi delln jor.7a
/rn•oro rtt rlrtcnton. dei mezu rli 71rodwzionr. L'antico mcrC(·na.riato scompanva, ma la casLa militare &OJJl"avviveva
1
col compito di inquadrare i nuo\ i conilmttcnti a maggior
profitto <leda a; ito.rità dello Stato &cl'\'o <lellla dass.:;. donunante.
All'iniziQ, tale categoria militar<' di clominato.ri, <li
padroni, ·rimase prevalenLcmcnte costiLu11t.a. dagli cle1rncnti
della spodestata nobilità che 1.ro\ ù così il motlo di YiYere ...
sc.nza troppo lav-orart> e seguì nel oontempo le tra.dizwni
ùol bel tempo aintioo; poi lentamente la borghcisia compro.se inioonsc~ame.nte il porico1JI() di. non tlomiruare le propne forze armate e sostituì la classe prima priYilùg1ait.a
assumen do anche la gestione del potere mil ilare.
11 militarism,o che ha fune.stato l'Europa cltH'ant.c t utto 11 socolo XIX e che •all'inizio elci XX l·ra partioo1larmenro
rigogli06o in molti Stati capi1talistici o specia.lmente in
Ue1mM1ia., era. infatti fiera.mento aYYCtrS>a.to dal'la. borghesia. capitaJlissta e morcantilie che YedeYa in esso l'ultimo conato deilla classe nobile, per manknere una parte de.J1;a
autorità ormai perduta e per pesarn colla forza sull 'ind1nzzo politico del paiese influendo po>t.entemente ancora
oollie et~;rna lotta tra. gfii agrari e gli industriali.
La guerra ha SOTproso tutto le istituzioni militari
deLla borghesia in piema crisi di trasformazione, di trapasso ciQè del 'Poterei supremo dalle mam cli una nobi.it?i.
guel"riera e ricca di tradizioni, ma troppo spesso ignorante, nel:le mani deJ.l;a borghrsia in LellJ!e• tu al<', matura ormai per sosti tuirla ancho in questo ramo cli a.ttiviità social>e. Ma, il cambi1am,ento di. 7}(/dro11e non mnia la comdizione sosta·nziiale di eh i serve; non capov0tlgc i termini di
coma;ndo e di subordùiaz1'011e per i quali pochi sono pos&essori del ·potere e molti hanno soltanto la. pa.ssiv.a funzione cl><'llla obbetli .s1nza. Pe>rciò; {'Ome da. un lato la maggiore forza/.a condiscendenza patlro~rnle, le nuove csigcnzo
clc;l'la produzione, hanno migliorntc apparcmlemmic e modificate le condizioni della classe operaia ma, ha11ino lasciato intatto il rapporto di w;1italista 'a snlariato, di
mercan~e a produttore; così lo .c;ipirito mocle·rno eh.e era
andato sorgendo ne-lile varie is'.itnzioni militari <·nropec
nc'LI 'n l li m,o dec<Cnn io; modifirn n do mo ]fr a n ti qua '1r <·o.nef'7.JOn 1, mi gìiioirav:i l;e <·01ndizioni d1•gli inferiori, 11H1> Ja.c;l'ia.va
rntat.ta l·a netta divisione tra i (i<'knio·ri <lrl po1t.ere e gli
obbligati alla sorvi tù, t ra i z1rof<'s8io11 ist i ch e tu t tu 7Jole1
1
vano e. i cosc,ritti cho tutto dorPvcwo dare e di nullla potevano disporre, nemmeno di sè stessi.
li conflitto europoo, violento, improvvii;o episodio clell'inacerbirsi della concorrenza fino al parossismo, ha accelerato l'evoluzione della sorict<ì. ca.pita.istica e con essa
parallcfiamen'...e quella dolle sue istituzioni militari. E'
quanto esarnine remo obhicttivament.c con l'intenzione di
tra.rre daUe nostre considerazioni gli clementi necessari
per lo studio delle forme militari di una società comunista
in via di formazione e di consolidamento.
1
III.
L'influenza della guma sugli ordinam2nti militari borghesi
La feroce conco1,renza tra i vari Stati capit.aJhs~ici europei ha trovato il suo na,turalc cd inevi tabill.e epilogo
nello scoppio del conflitto armato.
Esauriti tutti i mezzi di lotta, oonse1n!iti dal Diritto
lnt1>1rnazionale o da quello dello genti è sitat-0 necessario
negaro i princip! d~ giusti:ia e cli fr~tclùanza, bugiardamente pro_cl~mati d_i vollta In volta a sostegno dei propri
par~icolan mteress1, e cercare anche colla forza di distruggere l_a pot~n.za t>cono~ica elci rivale. Ciò spiega. come
gli ~ngcnui e gli ignoranti dell'una e clel.l'alrtra. parte bdlligera.nt~ potessero ~ostcnere_ e credere. che la guerra avre'l:>hc effettiYa.mente distrutto 11 regime cli conoorr-enza 001Ua
soppressione del rispettivo avversario. In fondo fino acl
un certo pun'.o .essi possono _anche avc.r avuto ragione nd
senso che eff.etti".ar_nente oggi, a conflitto quasi oonchiuso,
Ja conc?·rrenza _diviene pa·r~la vuota cli significato, se concepita rnternazionalmmt~, m quanto si va sostituendo ad
essa i.l . mo!1opoho . del !a ricchrzza, dcl le materie prime,
delllc vie ~1 comunicazione; privilegio ormai indiscutibile
dd1l.o genti anglo-sassone e in prima linea ool.1' Arnerioa.
'L'u~li gli a:tri: vinti. .e neutri. ailie<tli o associati, grandi e pi<.:cini, f.ono riclot.ti alla funzion.c cli produttori di
ricchezza per gli aJl tri, rcs.tanclo all'arbitrio (e di conseguenza all'interesse) di questi il clar loro da lavorare perehè poss.aino vivere. Piì.1 o meino rapida.meni.e le nazioni,
cosl1tuzionalme.nl.c non pluto('l'aliche, si avvia.no alla proJ.clanzzazione, e l'Italia &l•l1Ztt cl ubbio è vera men +.e all prLmo posto nell.a folla dei seni economici di Sua Maestà il
Cajp1lalismo Inic·rnaziona·l.e... :Ma questo ri sulrtato ormai
"1s1bi le a tutti, e perciò innrgabil<i, amche da colloro che
a tutLi i costi Yogliono fare come lo struzzo e n.ascondere
la testa. sotto l'ala per paura di gmvrclare in faccia la
realtà e cli doYere perciò agire; si è manifestato durante il
conflil·to con una preponderante azione risolutiYa del fattor.e economico in rapporto a tutti gli alltri fattori ro+•rati
m grnooo per it raggiungimento della Yittoria.
E' quindi ben naturale che una. siffatta radicale trasformazione prodottasi nel regime economico capitalistico
e del'la quale la guerra ha: rappr0sentato l'atto finalle, cornnamento del knto processo crnlutivo (tal-0 quale come
la rivoluzione sa..nziona e corona gli sforzi gradualli e inces1santi di ascesa della. classe nuova a..<;sunta. a1 potere per
J,a conquistata supremazia) a,bbia, profondamente modific.ato le ambien '.i oonclizioni, n·clì,c qua.li gli eserciti beUligcranti era.no ohia.mruti ad agire, e abbia sosk1'nzialmente
mutata, no1n solo la loro e.ssenza c·ostitutiva, ma Ml.che, come conseguenza inev~abifo, la .Jloro funzione cooti!4:,0"€lnte
o futura. Ora, noi sappiamo ohe i germi di una. società in
formazione si debbono ricercare precisamente neùla società
daJ!lla quale essa sorgerà. Le forme economiche, che sono
diven~;ate ~;pe.diment-0 alla produzione pe'f il Loro continuo incessante evolversi e perfezionarsi, hanno in sè, in
potern~a, il contenuto delle nuove forme che stanno per
sbocciare e che a.ppariscono in atto a maturazione compiuta : quando cioè si 'Produco quella crisi che noi ohi·amiamo 1-ivoluzione e che molti poveri uomini seriamente
ritengono provocatp,, a.cceJerata, ritardata o impedita. dalUa
loro personale azione!
Un '°sa.me anche sommario del'Je modificazioni profonde, che lo svolgersi del confl~to ha apportato nellla costitu21ione e ne11a funz~one de\.lia forza armata d-elna borghesia,
1
ci r~~·olcrù_ infatti quali_ sono le l c11dc11;l c1·olut1rc già csi~tcn i oggi allo stato d1 folt1J, quali sono t grrmi ùi po
tr-n:rc _che gcnercr~nno il futuro organismo ddla. dif<>Sa
(',°lllett~Ya proLetana e 06tacola.n~ p<·r intanto J.a vita dd1 c~re1to a~tu~l:~? e ~me. (rnl:enti () ~10fonti gli interessati
(-' i profess10nis.i cnstalinzat1 nielle idc-e teoriche) I
·_
·
· .
, O SVl
J uppo d ~)] e f orme m1· 1i_tan
d1 nna società sia in€S<>rabi lm<•ntc co1llega.to rullo sv1Jluppo d<dlc sue formo economiche.
***
~a gncrm ha_ posto inna-n~i ad ogni singolo capitalismo
dilemma: o vrncere o penro. Non importa ~~
· I
l' t
t.
1. . .
.
~ oggi a _a t.? p ra ico ~? ti_ -.d·rnc1ton formali sono sostanzialmootc
vrnt1; 1e prc•?s1on1 u~·a.nte_ l'eccitazione della l<}tta contano po~o ~ d altro~de e ovvio che, se Ila vittoria ci fa star
mal.e, clu'."5a come_ c1 farebbe st.are la sconfitta!
Un siffatto dilcrrnna importa la aissoluta. nec 1'tà d.
gctfare
lotta. .il massimo numc·ro P"c""I
.
. neJ.J.a
.
'"""" ·b1·.·1e ed~
i mezzi~
el 1 azione m uomm1 e materiali.
ltl c ~pitalismt~' dn_el_ suo ds~1il!uppo in ogni singoilo paese,
crea a. 'l raippor I i inter ipcncknza tra i vair·1 ·.,.-d. ·
·
·
•
t"
.
Cluwi, in1
ccl. era i vart1 ~- i e c atte-gor10 in cui essi sono raggruppati,
~ non_ JJO -e1s1 .ash·so 1u ame.nte ledere gli interessi di una
ca iegona s.cnfta c ,e tutte Le a;ltre se no risent.ano; inoltre
P,oco per vo a_,1 acoentra.m.cnto e il concentramento deli
Capitale asserv1s~-0 veram~i:to al!la minoranza detentrice
d"_)l yotere economwo e poJitwo ];.1 totalità dcgl'i altri cnta~h~1, anche s? hques 1•i _nul1Ja posseclenrlo non hanno alicun
rnLcres.;.p.; anzi anno rnterc~si antit.etici a quelli d · l
p~droni. Stret.~~ dalla ne~ssità. d~lla J?tla armata, '~:~
p1.taJ.c ha mob1 itato pcrc10 tut.~.1 i <SUOI sci·v 1· ec.ono · ·
.t. ·
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po.l i 1c·1 ne a Lnncea, ncl.J.'officina nei campi·
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11su tc1to rie giado d1 -eyoJ:uz10no e di S\'it'Upf)O . . ·
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, 1agg1un
d a I rN;mw
capita istico, ha prndot.to fatallm~nte
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po della a:.tività militare il medesimo ri·"'wl,.. 't ne hca171'1
tt" · à
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"a o e e in
que ll o el e la~ ivit ~conomica genera ogni ,pro.a.resso .lJ
strum~nto d1 produzione.
Q
rue 0
Chiamare
. alle. armi Ua tota11"tà d e1· Cl"tta a·mi significa,
rnfatti, so1 J?atStSa1e, senza n-emmeno nverne !a 00 ·
I'antic<i c·ostrtt ·
1
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8Cl€'Il~
rz10na e prcg1ud1z10, pe1· il quale l'Esercit~
.,
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<levo avere una funzione a, sè, conwlcta.mcntc separata
dal la molteplice e multiforme atLi \'ità sociale; significa,
incv1tabillmc.nte diminuir(} il va.loro e la pot·rnza del nucloo
pcnuancnte fin allora riLcnnto il solo c.apac • ve.ramentc
di condurre una loLta, annat<1 e' di risolwrla faYornvolmcnLc, significa infine trasformarn di col}JO e ra-dica.lmento
In /11n.:w1/(~ cl.cl governo delle ma·ssc, qudlla dd comando,
'" cl i conseguenza a.nchc la con dotta <lel].c operazioni. Ma.
siffatti, Ycramcntc rivoJuziona.ri, mutam.onti non possono
cs.scro valutati che quando sono giit in aL!-0 e hanno g.~
prodolt.o i loro effetti di trasformare gli s 1.cssi istituti militari in ostacoli per il'csplicar•.;i del,Jc funzioni militari
e ciò spi-riga la crisi gra\·is.siina., che tutti gli Eserciti europei hanno attra.versa.to e attraversano, e che si compendia
nel va·no 1,entativo di adaUarn forme sorpassate a nuovissime esigenze e a resistere disperatamente, in nome dcil'la
tradizione consenatric.e (caraHeri-stica precipua di ogni
organismo in dissoluzione), contro le necessità innovatrici
che urgono ogni giorno piì.1. Questo stato di fatto ha cost1t,uilto una delle. non u!Lime causo della ilunghezz.a dcl1a
guerra, e<l ha anche provocalo il fenomeno· di crisi vera e
propria, manifestatasi nel,J'art.c mi.litarc e cioè ncilla condoLta clrlle ope1razioni. Ciò appa.ro tanto iiiì.t manifesto
og1gi a Sùnoibiiitaziono quasi compiuta in tutti gli Eserciti
curo~ci, n,c,gtli ing(-'nui t.entat.i'i. cli riforme parziali,_ concepiti da tutti g.Ji Stati Maggwri, e 11(!1 malessere diffuso e
ge.ncrak che agi.t.a .tutti i tecnici e tutti i combattenti . Ma
ben altra è la conseguenza, fin d'ora tangibile, di qu-esta
nceoosiità cho ha spinto il Capitale a negare la costituzion-0
profoc;sionale della propria organizwzi~-ne n~ili.tare ~ _ad
asservire tutti aJlla spada. Il potere d.c1 capi, m ongme
ass0illu.to e prepotente, ha tr?v.at.o w1 ~imite, dc.te.!·minato
daillla tolleranza deJJa collett1v1tà coS<.·nt.La., oltre il qua.le
non ha potuto esplicarsi. ~ucsta (im_ilazione parzial~ o totale d.el potere d(}gli Stah Magg10n ?' sr?on_da. dcll abuso
che essi avevano fatto d elle l oro att-nlrnz10111 e anche dcl
caraLtcre d-el!.e popolazioni che era.no loro sottoposte, appare e''.~dontjssimo in tut~i. ~l·~ eserciti e i_n tutta ~a g:u~r­
ra.. JoHre ha pobu.to, all 1111z10 del confht.~o, f~1 m1tiag.liaro cla.Jl.e p.roprie artig.liiori-0; aJcuni rnggrnnenti (comi:osti in massima parte di operai) che 11on volei•M10 aderire
1
cli fatto a:ùa lotta fratricida; ma :a insulsa e omicida offensiva deltia Oh.ampagne, ha ben lroYato com ~ riscontro
lo rcaz.i1one colle.~tiYa contro una cuncloUa, ddle operazioni
pri' a di senso comune e di aiJ iliLà. kcnica. I marescialli
mgle;;i hanno potuto per lungo t~mpo insist ere in Fiandra
nei loro insulsi atta.cchii1 n:i.J.enùoi>i dci mercenari · ma
quando la coscrizione ha apporta.lo Ht ma:>sa dci citt~dini
aJlle armi, la 5a. Armata ha .avuto ncll'ullirna offensiva la
sua de/J(ic/e. Quanto all'Italia. i commcn'i ci appaiono 1 nuti.li. ...
lnfine i generali teideschi hanno, fino al1.a.. vigiliia de1ll.a
catastrofe, mantenuto il. pugno duro sulla collettività germamca av\'czza per ail:>l;to mentalle alla disciplina e a.11.a
sottomissione, ma ad un certo istan'.e i Consiali dei soldati si sono sostituiti rego1armente ai Comandi' dei Corpi
d'Armata.. mobiilitati ... Questo: senza parlare dcl1a Russia
dove Ja rivoluzione è stata opera precipua per non dne
esci usi va cfol.l' esercì to e doYe i Consigli <lt>i oombatten ti e
il Comitato militare rivoluzi.onario hanncr, nei JJrimi. giorni dcli nuovo potere, OOIIloe·ntrate in sè t.utte le attribuzioni
della Dittatura... Onmque, è vNo, l'ordine a.ntieo si è ristabil1ito o non si è prodotto il disfacimento; i francesi si
sono riordinati e -ri.preisi; gli inglesi hanno riacquistato
coesione o di;sàplina; gli italiani hamno compiuto i mi.racoli eroici d-cl Grnppia e del Piave; i t.oc1esc.hi han.no iDIIla.1.
za.to Noske al potere e i russi ha.nno soppresso i C(msigli
e resL3'.,~~·ato ll'antioo 01:dina1:nen~·O gerarchico e di.sciplinare. 010 è natural-ci ed e ovVl'o sta avYcnuto e debba a..vvenir{'. Ma non. si può negaro ohe i metodi di governo del
personale e eh co~dott~ dello op~razioni hanno ovunque
d?''uto esser.:} modificati e che qntndi l.a P./fettiva l1'mitazu,,1e di: potere e la cffelt i?·o 111/l11e11za sullo svolrrimento
delle ope~azioi:i è st~ta esercì tata, anche se non °paLesemente e m misura rl.Stretta, dalla collettiv1tà alle armi.
Ecco quindi il germe in via di sviluppo di quella gestione
~1retta .del qovern~ ?he sarà i.I principale fondamento dell organizzazione militwre del proletariato.
Ma oo la.. guerr~ ha ~o~trett:o ill capitale a gettare in
campo una: massa di u~~tni. s~1sur~ta, essa lo ha pur posto davan~i al.la necessita ~i mten~ifìcar0 e di miglio•rare
la produzJ.iOne a.Ilo seo:po di costrmre sempro nuovi e più
nu111e ro1>1 mezzi di azi u.ne, off<.ns iYi e ùiicnsi\'i, e cli Yalor~~are quanto più era possibile ~a potenza del terreno.
Cto ha por'.ato corno conseguenza ad un aumento di var
l?.r~ dci .fattori armi o terreno in rapporto al fattore uomo.
81 e vcnfìcato in un a..ltro C'ampo un procedimento anal1ogo
a quc11lo che si è prodotto nel campo elci.la produzione
quando al lavoro manua.le si è sostituita la macchina.
All'inizio, si è avuta la scnsa.z ione che la mano d'opera sar~bl>e staia, condannata a morire di fame, poi si è
c:0m1_nciato ad an·ortirc che si produceva il fenomeno conti-an~, che a~h maggior produzione corrispondeva sempre
ma~g10~· capitale e che qu<'sto a.li.a sua volta permetteva
dt 11~p1;garc sempre maggiore quantità di mano d'opera.
~Iolt1p11cati i m<.>zzi di azione milita.re, per un istante si
e cr0du'o <li pot"rn diminuire il numero dei combattenti
e all ' atto pratico in\·eee le necessità della. lotta ha.nno preteso un aumento smisurato della materia prima: iwmo.
M.<L naturaltn~nt-e non è stato piil neccssa.rio che questo
1wmo fosse istruito, e.ducato artificialmente e prcpairato a
sostrnerc cla so/o o preva.lu1tcmente il peso de.LI.a lotta. Il
periodo quindi di istruzione e di allonamen!o si è quasi
automaticamente ristretto e contemporanea.mente si è a..vveirtita la necessità di una potente organizzazione, eh.e permettesse di sfrutfa.re i molteplici ID<'7.Zi di azione uma.ni e
r:1ateriali <' soprattutto di coordin:irc organicamente Je lloro
funzioni. Tubto ciò è sL.ato :fatto incompiutamente e d1sordm~'l.~rurn-mte; ha cercato di prodursi, ma non si è appieno
prodotto, <'d anche sotto tale aspetto !lo strume'Ilto militare
bol'lghcse si è rivelato inadatto aU.e nuo\'c (lSligenze. Gli uomi.ni sono stati istruiti in un tempo più che sufficiente, a.neho se molto ristretto, in confronto ai periodi di forma.
ant1.bclliica, ma i si.sterni adoperati per la loro preparazione non sono stati modificati e ne è con e~uito che le reclute, giun 1ie wi vari fronti (coanpre5e que.Uc americane), si
sono dimostrate mol.to al disotto dellle aspcttatiYe. La organizzazionie è stata rubbou:ata, ma si è risolt.a in un cattivo
ad.attamen•o di forme sorp.assate a esigenze nuovi~sime e
qui•nd:i I.a macchina direttiva di ogni esercito è dive'Iluta pesante., mastodontica e asso! utaimente ina;datt.a a funzionare.
Ma ciò non ne.ga.., a.nzi conferma che le nuove osigenze e i
nuo1vi tentativi di tr.asforu:nazione eo'Ilfiengo.no in sè i germi
_,
. , . , ·1-
ùella futura. organizzazione e ciol: la niusstlù di 1struin,
wlamen.te e non di cducar-0 (e la c·ons<>gucnte pos.-;.ibi1ità.
cli aloolirc Ila coscrizione). e la ntcci;.~ità di preparare 1111r1
1
svlu/a. organizzazione colfelfii·ri di di/c:w pro etaria, che
costituirà comple:.am.entc e con inncgahilo v<intaggio, anC'he tecnico, l.a forma borgheso dcH'oscrcito stanziale, clivenuta, ripetiamo, d' impe<limc 11 i o al 11ilmro <.·splticarsi cklJa, attività della forza armata come la perso.na del capita,hsl<i e la proprietà privata sono divc.nu'ti impe<limen.to
a;Jla produzione
l nfi.ne neLla guerra si sono rivella'c anche dclile <lcfìcicnze personali di uomini in tutti gli e.se rei ti, e, dov~ più,
cto,·e meno radicaJlmente o grnsta.mcnk, si sono rin!Ilovati
i quadri, non potendosi ammettere che la vita dei cittadini e le sorti del paese potessero esse.re affidate ai mediocri
o addiri!.tura agli inetti.
Anche in questo campo, l'organismo vecchi.o ha traviato
lo scopo e ne è risuiltato che si r colpito ingiustamente e
ciecamente più per obbedire a riscntimc.nti o ad aspirazion.i pcrsonaJli che pe.r necessità di giustizia o di cpurazione; più per sa.lvaguairdare la propria responsabilità ohe
per el iminare l'inettitudine. l\Ia la tendenza man,ifest.ataisi
e rivelata,.<ii contiene. in sè i gN·mi dc.Ha massima militaresocialista, per l.a quaile la coUet tii•ità orr;rinizzata a d?fesa
.~ceglierà 1· vropri eseett lori di volontà e cioè i comcindanf?·,
li controllerà, avrà 7!RUe sue mani quanto rigua,·da il loro
rwanzwnu'nlo e si ispirN'à a.llla, formula : or11111no al s110 vosto secondo i suoi meriti e le sue attitucli11i, adotta.ndo nell'esercito liO stesso principio che <ldcrmincrà nelle officine
la nomina dei cl'irigtmti (' dei capi.
* **
Ma lo svoìgcrsi ckHc operazioni, la dura.la dcl conflitt.o
e soprattutto ila sua fine hanno dimostrato in qual modo
l'o.<;er<:.ito adempie oggi aJla sua funzione, hanno valoriz1..aito 1'atteggiam.en'.o difcnsirn in confronLo d i qu.ellb offensivo, oonno chiarito che la organizzazi.onc d i coper•tura
è~ sempre ]a, miglfore siicurezza di u n popolo contro l'opprcs8.ion e avversaria, e che, o-ggi, il fa t.tor<' economico n on solo
~x i•t
rl.i:!t'
i111.11a11te, ma è anche il ruwlutil'o, e quello milit· •, pc1. mo m guerra, assume funzioni S(.'{!()nthri
bo ~
nate eh c·oadiuvazionc. Durante tutto
<'onfl1·\·,oe,.lsu rh·d.1concoLto 1. . · 1
I
.
"' i . voce io
. '..
.1c1 l qua<', ~eoppiat-e le ostilità tutto il
.
Ù<J\m,L (!Sl;Cl'C COlll'Clltrato ndl('I I . . l ·'
. . potc1c
,
n.ini lei tccnwi, ha cerc1ito di r · . .
t .· f cs1sk~c, e qua<' la ha auchc avuto la fortuna d'
n~~.~1~a,1;c pa1.·z1a.l~cntc: i~a o~·u.nquc, in tempo o tardn'a~
. . , a necessita ha spmto il poLere pollitiico acl i·n ... -~.
nuc
·
'Ul::U
. - a.ncho n <•Il·e qu-cst'·1om· lPC'111chc,
a controllare a gt
11·cl
le. 1AL condotta (lell
·
'
achi . f . . . ~ guc.rra., an t1camc.u te monopolio di poi· l 1_i.10 <$S.Jonist1, vissuti S<.'!ll}Jl'e in un'arca sa.nta is0'1at'
~~~, ~unancnL.o dcLla ''.ita o .a~tività sociale, cristaJJi~zati at~
mitl~'\. pochi .concetti toonc1, ha acccnn:tto, quantunque tiuoi <. .ente .c. i~pcrfcttam.cnk, a iiassarc nel'lc mani de"'li
zio~ 1111 poh.t1c1 che, ahbracciando il. cornplesso della sit;.a, ~' megl10 potevano impiegare 1 van fattori d' l tt
.
. JUa que.sto fattot i· oCl.a
per
·
clcl 1a nttona.
, ili ra.O'
. og1ung1mento
sintom
tan
·L:1·
·
,
11
1
elci ~ .
gllw. i . consist-0no n~fo successivo esoncraziQDi
t.,e. Capi Supremi, nc!Jl:a. cr-0.az10n.c ddl' Areopago dcll 'In~a _e neL cr?llo dd m1htansmo tedesco (i1· .più tenace e
m.cg;lio organi.zziaito e inquactr.a.to) per la naturallO ribellione
~ un pop-0]0 P?rtato allia rlQvina, è ~V segno in:falllibiloe deil
il L~l e Céli~ovolgimento d.oi. ~nnini nei quali ora con tenuto
1 appoi .t o tra potere m1htare o 11otere civile. Non soù.a~nentc eis~i te11d~1io a~l i denti~carsi, ma ap.pare sempre p i ù
~ r.iecessiit~ che 1 oapi supremi non sia.no sempl1iocunent.e t.c.cnic~, .ma s.1ano soprattutto uomini clota,ti di larga mente
poll.1t1-0a,. d 1 soda oo.!tura, e si ma.ntongano in istretto rappoi to .d~ colrl aibo.raz1ono oon tutrt:.a le monti direttiv-c della
coHetti vi tà.
~c~-0 quin.di in germe la necessità assoluta che si tra<1'u.rra . lln realtà n~l1l~ sooietà comunista in fo1~nazione, di
affidat e aLla oolllottiv1tà a11111~ta non solo (come ab:biamo O'ià
de;t~'°), la gestione dirt'tla del go1·er110 di se stessa ma ~n­
c?e la oruanizzrtz1'011e del recluta111c11to e deJ!a 1101~1ina dà
( oman <lruiti di grandi 1111ità e dcl Capo S11p-remo in modo
c~-e ha. vrep arazione difn1.siva e !'n•e11t11ale a.zione bellica
sian.o Il~ r isultato d i un i..nteniso· e continuo !a1voro eh collabora,z1one, nel quale i tecnici agiiscano da consulenti e non
cl.a a rbitri ...
li p t·incipio, se si nota, è perfcHaimentiL\ arna.llogo a quel'-
ii
'°""
11
1
lo già in viia di realizza.ziooo pa1zialc, per il quale le maestranze non si limitano più ad organizzarsi per U.a. lotta di
classe, ma serutono già la noorssità e i1l dovere di ùiterve111 re di/rettamente nel con+.rollo della produzione per il miglior sfruttamento arlIIlonico di tutti i mezzi disponibi1i.
***
l' remesse qm~ste soum:n.arie .considerazioni sufi la influenza decisiva cùe11ia guerra n ella trasformazione dcghi Istituii
mi>lita,ri della borghesia, noi non possiamo a meno di r ilevare che, alla lln.e del confli.tto, una grave disillliusione
affligge tugi gli ingenui e i poiveri; tutti gli ingannati e i
n wr!iate.nenti.
La guerra dii liberazione, 1a g uerra di giustizia e di libertà, ila guerra democratica e rinnovatrice si è dimostrata per quello che è: guerra di rapina di oppresfiione di
ingiustizia pe.r la monopolizzazione del' capitale nelle ~ani
di pochissimi; per l'asservimento economico totale della
umanità intier.a. E da questa folla dolorante, di p ossesISOI'i della ~ofia f01·za-lavo:·o, ~ra le incertezze e deviazioni,
uno solo è i1l possente des1deno: quello che l'inganno triste
si.a vendicato; e una solla è la cosc~enza che si va formando:
quell:a che la causa di tutti i mali è l'a.ttuale assetto ewnomico e che tutti coloro che lavorano per vivere sono servi
11uuct/mente dei detentori dei mezzi di 7Jroduzione.
Tale stato d'animo rappresenta il li.evito morale che
vivificherà 1' organismo ~i difesa proletaria, che ne :naterù;rà l 'essenza ~ cI:te a.s1n,?urerà il suo funzionamento in un
ordinata soito1~1ss1one. d1 :rolontà individuali alla sovrana
volontà colflethva per 1! trionfo degli interessi wmuni della quasi tota.l~~à d~gli u~ini sopra quelli individuali di
un.a sempre pm esigua minoranza. P erciò, a.ffronf,ando 1~
studio .d.elJa or~anizzazion~ dife;nsiva del proletariato, noi
tralasmeremo d1 occupairc1 deLlia questione generale che
ha verame_r:te val.ore per tutti i popo11 e per tutte le na~
ziom, e _pm pa.rt1cola~men~ ~am.inercmo il problema nei
;r iguardi del ~rol~tan~to ital1:ino, perchè ad ogni popolo
vanno adattati gh ordmamc.nt1 speciaili che ad esso più si
ad dicono.
Xoi terremo tuttavia sempre oonto del fatto già acoonn.ato e per noi vre1J011derante e decisivo, per il quale
O[/llt organizzazione difensivn di'. uri proletariato nazionale
dn·e igpirarsi alla 11eu.~. ita di un'azione comune cogli altri
S/11/i prolrtari e con ·i nuclei di forza proletaria che in
iullo lo nazioni borghesi costituiscono fortunatamen te il
germe sicuro di rinnovamen~o d{~Ha Umanità.
IV.
L'Esenito Rosso
Lo studio delle caratteristiche fondamcntaili e oostitu tivo dcl.la organizzazione difensiva dcl proletariato .non
può css~rn nemmeno a.ffro,ntato so non si ha una nozione
esatta dclllia ossenza dcl comunismo e dernia sua esplicazione
Mllc molteplici manifes•iazioni dol1l:a vita soci~lo ed _ooo~<?­
miea. Il pri.ncipale difetto di tutti g1i orgamzzaton .mil~­
tari del regime capitallistico è stato .app•unto quel1lo d1 ~n­
sfalli1..zarsi sopra alcun.e formule r.1 tenu•ie fond.a..menta'l.1 e
assolute e di non veder.e e non capire che esse r~s~ltavano
non da una immanente e immutabile scienza ~1htare m.a.
lwnsì d all' influenza decisiva e veramente determinante esercitata. dalll''.ass.ctto economico. Sfuggire aill'~r~·~re p~·odofr.
tos.i, del resi-O non solo ncl campo dcllla att1:·1t:i mrhtar~;
significa, vivo; e già collo spiri to in pieno soci.a1hsmo prat~­
1
co, aver superato la forza morta n;ia. possen e dt:tllia tra~1zione ecl essersi sottratto al soggdbv1smo borghese per i~­
nnilzarsi all'oggettiYismo man-;istico. Pen·cjò sar~ n~~ano
rhe noi faociaimo un somma.no esame dollie pnnc1pah caratteristiche del.Ila socie+à comun.ista quale ci a-pp~·e ~ame
<>•JH.'r1c c11aissiche dei maestri e d1iJ11 a pra( ic.a rcaila~a~1ono
russa, JH)lr pO'f:er grirudfoare quali saranno ,]c cO'Ilsegucnzc. cli
talle a.ssetto eoonomico sulll.a organizzazion<.' mihtare. L'essenza stessa df::'l socia1ismo è, come tutti sanno, ra-0ehiusa
nella trasformazionP del di1ritto cli proprietà. <la individuale
in colllettivo e nella mutata finalità dc1Ja produzione che
diviene funzione <li vita cioè di consumo e non di arnioohimento, cioè di mercato. La. messa in comune elci mezzi d i
produzione porta come prima, tangilb1ilc conseguenza la
identificazioi:e dcl capita.J,ista ool lavoratore e cioè l·a ù)Tatica sopvries1-0ne ddlie due olassi antagonistiche: borghes1 a
e proletaniato. Noi parliiamo naturallmcmte, s'intende d-erl1.a realizzazione completa integra.le delfa teoria. Ne ~onse­
gue una ooint,e,res~nza della mano d'opc1•a nelrla produzione che null].a.. ha di comune con quclija offerta dai pavidi
borghesi per al.lontana.re il giorno fataJe e ormaii· prossimo
clellla resa de.i conti; ma che, senza risolv-e1rsi in una divisione egualitaria del pro:fìtf;o, rende tutti compartecipi dei
benefici di un.a i.ntensific:aia. ed 'E'Co.nomic.a produzione e li
oointere.ssa perciò al miglior suo funzrionamento sotto tutti
gili aspe.tti.
Gli atti di sa.bo!.agg,io (anche oggi deplorevoli ma naturali), divengono atti dii tradimento nei riguardi derHla
coLloe.tfo-i,tà. ~.a svo.g'.':iatezza nel! lavoro, la incuria; peggio
ancora Il antieconomico sfruttamento doH<> macchine e deg.h s 4 rnmenti di liavoro devono es~re consiichraf,i in reajme
comunista come v-e.r.e e pro•p.nie. infrazioni ai1 patto s~ia1ie
che avvince indissolub.ilmcnte l'individuo a.l>la col'lottirvii.tà
cO'lll-O la. oell1lula aJlla coQonia. Non p.cr nulla in Russia i
nostri compiagrui ddcriiscono addi·I'iLtura ari T1•ibunalri cl.i
fabbrica, appositamente istituii~. gli operai. riibel!1i al reg.im<' disciplinare che si è instaurato e si deve mantenere
JHW i supremi inter<'s.si deùJ.a colaettività. Il compito non
(~ faC"iilc poichè, per la prima volta, il rorvo ra.bò.tma.to a
considerare gl 1i s~·rumenti dii liavoro come proprietà del suo
sfruttato~·e €l l'op~ra: su.a oome intesa a produrro plus-va·
lore per i padroni, e divenuto compropri.etario <' come talf' fm>or" 7)('1' se sff'sso e rulopera ·i p1·opr/ sfrumPnli di ln1.0rfJ. QuesLa. difficoltà. di comprensione-, questa mancan za
ckl' senso cli responsabilità. ì• la <>.redità !J'Ìslc che la borghe.<>ia agonizzante l:ascia al popolo degli oppriessi e d ai11a
quale solamente la loro focle, 1la loro energia cli ohi.ssc gio-
s:c-
\'a.ne <i furte, riu,;('irà a re.dimcr:i lJist·ivlitNl clunque e
Yera ni'I lavoro colil1•ttiYo. E aec.rnlo ;1)!;1 dis('iplina, saggi.a
utihzzazionC' di t..uLLi i nwzzi 1• di !.utti gli uomini pe.r la
maggior r<.'golari'à e il mig.lior r<.'ndinrnnto <loll~1 pro<luz1on<' skssa. E anche qui cliflfroi)[à gl':n·issime <la: supc.r.are.:
1 tecnici, i capi officina, i e.api reparto. !'.ono mfalti neì
l'<'g1mr capitalistico non solo 1 clirrtt.ori cl1·i lavori ma anche i d~·t1•11Coni di tutto il pu'<'rn eh<' !'s-;i ricrvono .<lalrr'~­
nonimo Consiglio cli Ammini,.;trazionc o dai! propnctano
cl.,.,il capit.rulr-. Ne c·onsrgnc ehc c~si sono per 1-0 n~a.."~'° operaie i padroni anche ~. in fondo, come sa.lranati, son~
anch'essi prolktarii. In regime comunista questo stato di
fati.o viPnr ra<lica.lmcntc mntato. I tecnici ro.nscrvano . la
loro funzione anch~ disciplinar~, ma. la i1wcstitura ~eMa.
loro autorità è <lata dalla co1kttiYità mr-cJc,.ima. Essi c.oma.ndano veramente in nome elci Horo stffisi info:·i~:n:i, m
quanto qu<.'6ti fanno parto appunto ddla co·lJief,fant.a. ~n
ltuss1a lo sYolgirnento dclrla riYo luzione .ci offre lo studi~
dei pii1 sa:li.Pnti episodi cli questo sos~'tn7.ia.lc ~l~tamento d~
funzione. A/Jlo ~coppio della Rivoluzione h~tti. i lavoratori
in!ielfottun..li si credono inutilii e la massa. J1 disprezza quasi; ossi rull.a lor volta dispr.Pzzano la collldtività e sabotano
la procluzionic rifiutandosi di serYirc il nuo'"o. p~dTone...
che esiste sol-0• in quanto si icJ,cntifìca co·l_J.a someta nuova.
Poi, costrc.tti da.Jlla fame (iL De.crete cl11 11011 lav.ora n?n
rnrin (J?rt, non ammoti-0 cliscussion i oc- nion. t0Uc1. a mfr~10ni); os.si ooendono a patti c. ritornano a1 posti gJa dirertat1; .e all>ora. confomporancamcnte .k ma_sse P,l'oletan-e ·1
accorgono eh<", vinta Ja lotta contronvoJ.uz10111.ana., oon solo
hisogn a accctLar-0 u.a colla.i'borazionc cl-01 lruvor~ton mteslJ~t­
tuaJ i e dci tecnici ma b.isogna prefond-c.~ila.. Si t.ratta. d1~
esphC'i Lamenic Trotzki. di costringere 1 s.1gnon borghesi:,
sabotatori , ribelli e rc.frattar1, a laYoraro l'.?r J:a. coililefbv1ttà, per noi e per sè stessi: si. tratta p<'.rcio cl 1 d1a rc. a~
<'Ssi tutta la rcsponsabiJ.ità clcr:vante d.a/IJo J?ro. funz10n~
~per ciò tn•,t:.i i me.zzi per escrNtarc t~h fu1:iz;1oni. Non si
potr-cl>b.r essere più ohiari e pii1 co_nvincenti. .. ~fa quest~
rinsa\'iJnf',nto genr.rale è iii frutto tl1 .lo!:t.c sangm.nose e; d~
Jlrat1ei c.51,crim<"Ilti fatti dagli _antichi. iin:c11:om e dagl~
ant:ichi !'i.C>rvi per continuar<.' a, d1ffcrc.nziar~i1 111 d~ie cla..;s1
di1stink. ·C ostili maJgrado ill mutato asscLto cconom100 c1c.l:lla
0
1
produzione, che tende alùa fusione di tutt.c le clas'i'i sociali
rn quella Yeramente universa!ie deUia Gmanità.
1 due principij fondam 1J1tali che appaiono daFla pur
sommaria disamina delle cara'.teristic!H· <lPi[la, produzione
comunista, wno quindi qucllli deHa cooperazione cordiale
o intel!.igcnte di tutti allo sfruttam 111lo in comune del1!.a
comune proprietà dei mezzi di prodnzi.ono e della utihzzaz11()n{' dei tecnici nehla funzionr· produttiva s~conclo Ua loro
capacità e la ll{)ro af,titudin<'. Trasportati nd campo dcrna
attività m~litare essi si possono applicare senza alcuna difficoiltà e cond ucooo aJl.la gestione dù-Pltn del potere da parte
della coi 1ettività alle armi e a.loia divisione della funzione
tecnica del comando da quella ammù11slrativa del governo
df'lle masse armate.
·
Infatti anche nell "Ese.rcito derlla borgh{'sia oggi lo Stato Capita1listico è il dominatore. Anche ndl.a caserma si
riproduce fia ingiustnzia che asserviooe i molti, i moltissimi all"occu1to potere di chi d.P 1.iene la ricche.zza e con essa
domina tutto il meccanismo della vita poVitica ed eco-no~
mica del paese. Anche nell'esercrito i comanclant.i sono gili
<'Sponenti inconsci di qu sto anonimo pot.ere, cli que.sto coJossa;J.e consiglio di ammi·nistrazione che sii chiama potere
esernl11:0 ed eseguiscie solio gh ordini cli coJo.ro che possiedono. E pPrciò l'inferiore tale qualle come l'operaio ne·Ina
officina, i<lierntilfica nel superiore l'esponente tanigioo•lie di
questo anonimo pada·one e si piega per nc.cc·ssità e non per
convinzione.
l tecnici, aHa. loro volta. non riescono a. sccwerare la
loro funzio'll.0 particolare, conting<mtc, da qurllla gc.ncraiJ.e
che hanno nel compile<::so dc!O.a vita socialic. E distinguono
pcr~iò, t_r-a !l' lQru potere mpi«ar·~ (che soilamcnte per l'aggettivo s1gmfì-c.a potere tecnico) e. ili po.tcre ci.vile e contrappongono l'uno all'altro e non si accor.g-ono che così fac.erndo
contra.ppongono !e, loro p+>.rsone, la fo·ro cat<'gori.a profosswnal-o alla total~ta. ":c;sofiuta dei lor-0 suhordina1 ~. Questi,
d!Jia loro vD]ta, s1 d1smtercssano di tu!to ciò che viene insegna.io. ~.ahotano moralmente se non ma!;{'rialmc.ntc l'orgamzzn.ziow delfla q~ale fanno parte, e n~ggono nel1 capo
il padron+>, men'.re in fondo è anche C>V;li, come c-ssi il
sPrvo. Lo meclesim.P rl.iffic?ltà pr.a.tichc, qnindi che si f;aippongono allla tra,<;formaz1one d<>n rn<;>;eeanismo della produ-
zwne daL sistema capitalistico a quelllo comunistico, si
frapporranno per la trasformazione <lell'csercilo Borghese
nell'esercito Rosso. I nuovi soldati, i pro·letari chiamati
alle armi, per la prima vollta, nellia stori~ dcl Mondo, per
la difesa dei loro in'ercssi; <lovra.nno comtercssarsi ,·eramC!lJte nel funzioname·nto ddll'organismo d1.fcnsivo e adoperars.i in tutti i modi per compi.rro il meglio possil: ••i.110
1 1 pro·prio dovere e per instaurare e mantcncn? una saO<la
discipl'ina neH'irntere.sse co~'lcttivo, facilmc.nte i<lentificabiJ.e col loro interesso. La gestione diret1 a de.I potere sovraino s•i esp·l'icherà perciò n.cOla organizzazione militare
socialista in una duplice maniera. Da un lato sorgeranno
i nuovi organi di governo dd!!o masse in armi che pari ai
Com:ig1i clii. fabbrica avranno i loro Commissari di repa•rto
depositari del potere collettivo e rappr<'sentanti delUe formidabili autorità di tutto il popolo in armi.
Dall'al'tro I.a disciphn.a non sarà più O'effotto della costrizione, dell'obbligo cioè de.riYan.te da1l rapporto di. padrone a servo, di superior-ei a inforiore, ma bensì risulr
terà sald.a e sicura per effetto di convinzione e anche oome
necessiili. di. esistenza d·P1l nuovo organismo di difesa coll.Jie.ttiva. Ma la ges'~one diretta del potere cla parte della
co1I.letlività, convenuta aDle airmi, vi1cme completata dalOa
mutaLa funzione dci tecnici e aalla vaJorizzaziorie della
toro opera come tali e in quanto sono tali. - Ainche qui iJ
p.a,rru1lelo ooi1la nuova organiw.az.ione produttrice è evidentissimo. I militari profossion isti non possono essere sopp.rc.ssi; non sol.amen te; essi debbono essere costretti a prestar la loro opera; debbono{) esser messi in condiizioni di
compierl.a, devono €&Sere investiti cli tutta la .r esponsaibiht à.
e quindi di tutta U'autorità neoossaria. 'l'rot.zki stesso dice
ch<:i 10 generali non possono compromettere l'esito deilla
ri<voluzione, quando la somma cfri poteri è effettivamente
tutta wnceritrata neile mani del proletaria.io, quando tu~ta
l'organizza:zione politica si id<mliJ.ì.ca voramente oolll.a organizzallion'e economica <lelna produzione-. Si trafta dunque di aifficlare ai tecnici le loro funzioni di speciali.sti. limitando la fioro attività a,l loro campo di azione e rendendo impossibile, oo11o stato di fatto quallsiasi initromissiooe il11egale. In fondo siffatta organ.izwzione significa
non tanto la morte o la trn.sforma.zion('J dello strumento mi3
ditare della borgh(-,,i<i, quanto i: \(l'O Cl'1Yllo dcl milita.rismo .. Così pure (ci preme di non 'iv;ciar sfuggire l'occasione per insisterc- n"l paragon.r), i c1..nrnnismo nel'a produzionr- significa non la .sua tra,fo1mazionc e a11cor nwno
la sua mort<', ma il croillo <le>_ c,aprta•111;mo. 'l'ull.an.a il nuo\.O 1~>-ercito Rosso (noi dcii. L>iarno ricorda.rio sempre P' r
non cadere anèhc invo:<>ntariamc11k in crrnrc) non r, non
puo <:ssne e ncm sarà, un caratt1'J·is'ico organismo v1talo
deLla !;Ocietà socialista. Appunto il nosf;r<> ragionamcnt~
fonclam'.!nlalie suH'<'~~enz~t dol comnn I.<;OJO ci pcnnett. d1
cniarire i·l pwsibi!e equivoco. lfoi ilbbiamo ('sprcs&'M!1cnt<:
ucor.dat.o, che al'.'abolizion·e ddla proprietà inival.a Jei
mezzi d1 produzione fa riscontro il mutamcn'o nrlilo scopo
fina.Je dellla produzione stessa che diviene quc!>lo di consuma.re e non di vendere.
. Le ?3-u~e del;a guerra 00-'>"-<1.no perciò autornat1cam~nte
di ~uss1sterc ~li'anento piPno ùelilia soci.r·tà cornum~r:a
Le fal.se e bugiarde d i;;Lnzi<rn i cl i rau,a e di nazionali ta;
gli odi, l;e simpatie oc<'asionalli, l'amor cli patria, intes~
non. co~e affe.t'.o pf.1· i•l suolo nat.ak, ma come disprezzo ~ 1
tutti gli alt.n popoli della t<?i"ra; tut,to qu.csto trisro ns~l!ato pratico dellla CCDnomia capitali.s'.iea, croU-erà defimt1.v.amento, per sempre quando i·l nuo·,·o sistema di produzi~ne ~vra P~tut<> dare i suoi bendici effetti, qua.n d~ J.a
la .vit~na sara ccmpl.rta c. l'i.n'icrnaziona.Ic dci ]ravara.
to.n mra una. rca}tà e un fatto compiuw.
Ma com~ ne~essità contingente tra.nsitoria il'Escrci~o
R<Jsso ~o.rgera e s1 svilupperà in una so{·.idà oomunista irn
formaz~one; e per ciò <lovrà nccrssariamcn'o riscintire Ua
d<:<teimi~nte influenza del nuo.vo sistema economico nel
suo ordma.mento intemo e nella sua funzione. La quaile
appu~to perchè esercitata dal a collettività è legata indi~­
~lub1lmen.te alllc sorti, rull"' vic.rn<l,_} e quindi .ani.a volon.ta
d.1 essa.'· F.n_ichè vi .saranno d('i Kolciak 0 de.gli avven•une~
r~ co·ns1m111 la. ,soc1c~à socialista a,vrà i·l suo organismo di
di.fesa ~anto.piu. va:lido e poU>nte quanto maggiore sarà la
minaccia; :·,1a via ~hc le reaziorni borghesi si faranno p~u
fiacche ? JHU deboli, O'orga.n ismo difensivo potrà ri<lurs1 ;
fìnohè, m fine, .qu~.ndo la cl.asse già domin.a.ntc e. poi vinta
av.1:à cessato d1 esistere in una coJ,Ja vincitric.c, la nuo~a
società umana comprenderà tui.ta la insani.a e J,a infamia
di armar~i l·tl' distn1gg('re ~ .•.tc;;sa e la p1 opria ricchezza.,
e l'Esercito Ho<;SO Ol'l'iì nssollo z1ie11m11ente i'l suo cornvito,
scompr1rr.11do. :ìlli~sion.e clifr.nsi\'a dunque, qn<.llla che spet,ta
alla organizr.azion.r mi-J.itare socia.lista; missi-0no di chi
para Ja minaccia e ncn 1>1·rp1ira le aggressioni, ma di chi
è pronto<' saldn C"ontro tn 41i i n{·mici dcl Socia1li.~m<> e cio;,
dcliha ('i, iltà., della U'.vst,izia c dellit Vcrilù. I ragionamenti fai,ti finora vailg<>no pc.r intLi i paesi, nei quali iJ
triste regno dcù capita.lie s.comparirà, trasformandosi radicalmente. coH'avv0nto dcl Uomunismo. P.er ll'Italia in pa,rtioolarr i cometti da noi esposti sono picnamernfo app'licabi.Ji in qu.anto si adattano a,Jij-c qualilà e ai difc'ti dol
nostro popolo. L'arte pcllilica non consiste, in.fatti, neJl'irnporre uno schema teorico prestabilito e ritenuto mfallilbik e nel cercare di forzare l'ada 4.tamento aJ esso, ma
deve mira.rn in\'ece .a studiar.e quale organizzazione migliore si addicc alle condizioni di ogni paese e allla sua po~
polazione. L'Italia,, per sccolù, è stata sena; anche oggi
in cui nominailmente c form.a.lmc.nte si chiama libera, essa
è economicamc-nte soggetta agli Stati cletent-O·ri d.eil capitale. I suoi abitam'i perciò, hanno, quasi per atavi~mo
innaLo, ll' i<o.tinto ck.!Ja Tihel•liontC a,] p<>tcre ~ntraJre che
rap1nesenta l'OP·TH'€ssore o si oonvincerann.o dclila identità.
cli inlN<':<si ira Go1ve rno· e governati, s-0110 quando i du.c
tormi•ni oosserann.o di essere. antagoni.s 4ici in quanto si
idcntifiehera.nno. La gestione dirdt.a d10l potere da parte
tld1la collctLi·vità, per ciò, che è un risultato clrcJll'as.s.etto
riconomiro c·omunis'.a, è per ·l' Ita.lia. una conditio sint> q11n
non di vita c-0:Jrl0ttiva. Inoltrc il nostro popoU·o ha innato
in sè un profoncl-0 senso della giustizia. Esc;o non si piega
che alla evidentè necessità, dim.osirata o riconosciuta, e al
roncdto drl1!;.1' giutizia, veram•crn~c, nellla sostanza, e non
solo nei.Ja forma, 1rguale ver tutti.
La, diffico•J.tà di comprcndero appieno l'anima ddla
nostra popola.zione è eviclrcntc anchr per noi italliani, e partiic01larrnent<' i,i dimostra. qu.a.ndo ta classe oggi dominante
e pseudo dirigente vuole dfe+.tiYamcnte ottenere un sacrificio grande chllc masse dominai<' e a."servitc. I sistemi cli
viol.cnza e di cocr.eizione sono in ILalia destinate al faJTlimcnto. Col ragionamento, colla convinzionrc, coJaa ugua1
glianza, di tratt.mwnt .. si otl1 i<' dal noslro se ldat•>, rhe è
~I Jlo,c;fro lavor,'1 4 "<'. <'io rh.• '• \ uolr
* "· *
. ("on CJll<'S 1 r,igiu11.i11i1·1.ii r J lHLI'•· ,,!iia.11!0 nel<' ,.,ti{'
l11w1: genrr,di i: rapporto 111k""rc!1111<' t r~t 1s' jf 11zi·1ni <'·o11om:.::h1· e is•ittuioni rni,litari, rapp<'rto ii.:noralA> dai m"r~·anti lmr~h~,i <' dai Jll'L>fo.,sioni ·ti milil;u-1sti <' 1·he drn•
l~\·cc-e ?Hidarc l'organizzafon· rn Ji"11't' si..1·a!i.c;'a 11<'l·l"1 slu-
il~o P~ 1 · •<L creazione di u11 valido Eser< ;t-<1 lfo so ca.pacr
dt l'P~ -~Ì(',.-'• a.11 a <'on t rorl\"'
. ~•]
.
1· .
uz10n,. P Jl<'l'!'l•· 1 1 \'IJJ<<·rr
PARTE SECONDA
D u1;ra11110 i11t< nsifì('111si l'istr11;:·io11c
militare delle mosse e l ' armr1111c11to
delle nias8c .
( lleli lwn1zio11i dr l <'omitat•1
Ese<·11 ti vo d~ ì ~ J\' k•t.. - Lu.
glio J!ll3).
~[~ema ornanirn ~ella oroaniilaiion~ militare ~O[iali~ta
IJ'orgonizrnzione difensiva del proletariato.
IJ'inquodromento dello difeso proletario.
Ilo costituzione organico della difeso proletario.
Ilo disclplino dello forzo proletorio.
Il progrommu militare (riassunto).
1.
l'organizzazione dif2nsiva del pro'. etariato
La caratL.c.ristica fondamentale cli una organizzazion-0
armata del proletariato può <'~"ere facilmente <lc<>unta dall'esame di clue questioni cli valore, diremo r-0sì, pregiudiziale; una riguarclan'.e Ilo ~copo per il qual-e il proletariato deve .a.rrnarsi e l'a.Jtra la situazione rli fatto creata
cl a.I.fa <'VOI uzione delila società: capita l isti•ca e ri Yela ta daJlla
guerra,.
Com<> ahbi.amo ampianwnt.c climos!.naLo. 1'° Stato proJ.c•,ario dovrà salvagnarclar.P la propria. c,<>islcnza, il suo
organismo millitare perciò clovrà inspira.r·s i alfa. sola necessità. della difesn e per es.wt esci11s1.urt11zente essere adatto e
ressare di esi.~tere con tale m:cessitr).
Non potrà quindi aYc t· nulla. cli rornun~ nè co.ll'Escrc.ito 11crman.entr-, tipo di ol'rr.anizwzion <' militare prcttamcml.c bo-rg-hcse e par'~·rolarmc.nt.e 1n0paralo per agli:re offcnc;ivam<>nlc. nè colJ:a. Nazione armata. istituzic•rn' o::rtamcnk difPnsirn, ma che non csrl]ud·r la possibilità di preparare si-knzi>0s.am<'nte .anche un'aggr-t!'-si-0ne <' che rappre~.enta l'empr-e ovunque una stabile forma di organi.zz.ar
zione militare. Non potrà n.rmm0no ckgrn~ ra.rc in una
forma di Mcrc<>nariato adatto a gov<'rni au'ocratici e
quintc~c;p,nza di Militarismo rklla p.cggiorc spcoi.e in atto
o m p-0tenza.
Ciò p r ,..mcsso, rimane l'a.ltra qn-0stionr e cioè quelfa
rcla.t ìva. .a;llJ.a eyo]nzione prodottasi paraJ.l0lam<'nt.e, nella
produzione capitalist.i'ea e nr'J.la funzi·on<~ clc1lla forza armata e, consegucntcment.c, nclla co n èLot~ai della gucn ·a.
I limiti necessariamente r.atrdti <Ii quf~to opuscollo
i;.on permettono a~solutamenw di c sam:narc il problema a
fond~ lumeggiando i sintomi cantl.crisLici di questo sostanzia.k mu•.amcnto m _sso in evidenza dall'imroan~ oonf.litto, ma. si può tuttavia. senza tema di esa.~crazion ~. affermare che la strapotenza. capit:dista Jrn, trovato riscontro. nolrla partecipazione obblligatoria a!Jia. lofta borghese
dolla massa proletaria e ha dato al fattore cco.nomioo valore P1rcpondcrante anche come drnwnto cli vittoria.
Tn.tta la storia della guerra Europea st.a a dimostrarlo
dafi pnmo, quasi miracoloso. arrC's'o di Von Kluck, attraverso !'1-He numerose "' &mprC' inutili offensive .alleate e
tcutomche, fino al crollo della iJ1 usi o ne dell trionfo vioJent~. amara lezione per i Ludendorff miranti a Parigi. e
per i Foch che pr-eml'ditavano consimile follìe per lla prima.-era succcssi.-a.
~la t.a!e trasformazione l'adic,t'c prodottasi, tale rou;amcnt? .eh valore, di funzione e di csp'icazione del fat-0re i:niJrtare non SOJo ha prolungata 0a. gll"Tl'a fino alJo
es~~!·imcnto .~cneralc e al di là di qunhi~si anche pc.ssi~is i ca. prev1s10nc .... inilitaro ( ! ), non solo si è rive] ata ap~ <mo n~lla concfiusrone <l-e l conflitto che ha imposto ailla
ermania_ l.a c?nsegnia òi potenti intatti mezzi di difesa
e Ja smobilitaz1one
a· . . . . .
.
· r rvis1oni m piena efficienza d1 arm.a.m_ento per Io sfacelo economico e morale del pa.ese · rna
roagnà anche pr 0 f d
I'
.
. '.
già in sè J'
on .a.mento su !l avvenne pcrchè con+.iwe
.
· ~ ~ dlementi chr carabtP·rizzeranno il futuro organismo militare socia.lista.
La rborghcsia ave - · l
f
. .
. 1t ·
. < 'a a sua ormulia che drntwgueva tra
pio e an armati e pro! t .·1 d'
.
.. . .
funzioni· cl 'ff · t· d' <' ai
isairmati, entrambi ad1 bl'tl a
1 eren i
i servi 'ì ·
h
d
impreveduta
. ....·
i , essa
a ovuto, s1r<"tta da 11:a
1
oonari si son;f't~::~ ~' so~·p~c;:.sarla; i. su?i nucJI(>~ cl_i mcr1·iati spinti alla lott o1mah rn. babtaghom serrati d1 sa.lla<' ne.I datifondo Afltr: n:lj1a tnn~a. ~ al lavoro neill'officma
t.iro Ja borgh · · h · ' 0 ta, alhmz10 clcl suo po+ere poli"Ta~di masse e(ra \potuto far combat•tero i prolietari in
~elle altuaili) J · qt~:n ~nque sempre infinitamente minori
che ai cittadin. i~i an osi ad a11ar~are i di ritfa civili a.noggi ben alltroi ~ri~~~~a av-r~a classrficaito ~o~o va.ssivi ( !) ;
chiesto e avuto 11·1
dovi U: pa.g~rc posticipato per a.ver
sangue di tutti gli uomi1ni, oggi che,
1
a·
1
csaur1t.a e :;tanca p<·1· il :,uo sk5Sn opc'l'a.I'(', paralizzata.
Jlo !'.a Sll<I• a.tli\'itit, jll'Odu tt r Ìc , Jll'! S0 11[C ~. fo , S L' , )1 C:UOr
s110 H\i.;-rntamcnk i11\·ou1 . 1 ,t\ w·n'o cli-I su~ia '1,.rno cumc una
liberazione.
Co:;ì l·a nostra via è trn.cciala, noi abbiamo .già, incominc·iato .a percorrerla. e per ciò sdlamenlr siamo già nel
periodo derll a. realizzazioni'!. .i\f a I a pa rkcì pazionc cldla
colldtiviLà alla lotta ha prodotto un nlilro fcnonwno di
indolt0 prc~Lamrnitc mora!{'.
1 combattenti, riuniti nrlk lunghe., pcnoS<' nglio di
una guerra intcwmina.bilc, accomunati ndlla fatica e nella
servitù come le ma.ssc opPirai<' n<''lo n los•'nli officine morfornc, affra.L<'lhti cl.al dolo1·1· (' dalla cn-Lantf' 1n· •sPnza
<loLla morte si sono pii1 H.ltc inteno1·m<'ntc clomancla+.o ìl
perchè cli tanto soffrire, il 1wrclll- di tanto odio, di tanta
st.ragc. E' se per a le uni la i nt.rospezion<' <' la oscf'na Yista
clC'gl i .scia.cali i e elci pcscicani ha ri V<' k1 Lo la, Ycri tà, &P. per
altri la causa. prima di tan 1 0 clol01·~ non si ;. mostrata
così chiara <' ìam1,ant.e; tutti hanno int11ilo pitt o meno
complctamC'n(-c e pii1 o meno oonscicnt~ mcntf> che l'a,,geftn
eronomfro orfir,rno r\ il grande co1J)('l'11lr rltr -'JJi11r1r y1i 110 •
mù1i l'un conti o l'altro 'z°n unrt 7w:;w, -~frrnata ronr.orre11za, in 1111a reciproca dislr11z1'011e e rrt71i11rr.
Questa vera chiarificazione di cos{'ienzc, prima condizione ncce.ssaria <' sufficiente p<'r lo svil nppa,rsi cle,l!a lotta
cli cllasse o p<"r la vittoria, sarà, in tempi non J.ontani, i1l
biJ.a.ncio mo1·ak drlla gu~.rra, nttivo p~r nni, pag~ivo prr
la borghesia.
E' dunque nelfa, partecipazion-0 clr,],Ja. rollett.idtù, ai1.lie
armi r.h e il prolle.fa,riato clev<' vedC'l'c la. propria. solU?ione
?el prolb.kma miJi+,are. l\Ia ta]Q formula così scmplic0 e
mcomplcta è pericolosa ed insidiosa. Port.a a.I perpetuarsi
della situazione attuial.o o cioè allln clrgrncrazionc dello
spirito cli ca.sta mi1it.are in un fazioso militari8mo, segno
sicuro di disfacimento e minaccia pcrpct uni cli oppressione.
l'er valorizzare il p.rincipio bisoi:;na cop.1pkta.rlo; bisognia so.pprimere i1l potere d·ella minoranza. professionista
e dare alla mrrgga 17 ,r ;overno d?. s?: gfcs.m.
.l:!i'cco quindi daUC' consirlrrazioni che noi abbiamo chiamato prcgiucliZJiali, sorw'rc la. fo.nrlamC'ntalc cariattcristic.a.
baso cldJ nuovo ord ~namcn ~-0 e cioè la sostùuzio11e del po-
terP niililare colletti1·0 al milita1·igmo di casta. servo cointeressato clclila pohtica e,;t<>ra e i11t~rna. <l<'1 ln classe dominantc.
Occorrono tuttavia alcrnni schiarimenti che valga.no a
lumeggiare la su.a pratica appl!icazionc.
l<'rno ad oggi, i tecnici spwializza.ti sono stati i vor~
apprestatori rliei mezzi bellici (uomini, makriani, terreno)
e ad un tempo i coindottieri; essi hanno ricevuto e ricevono dallo Stato non tanto una cldc.ga quanto unia, vN.a
abd1c.azi.o·ne cli poteri che concretano nc.lla fun:zrione tecnico-disciplinaì·c dd comando. Ta.J,c funzione r separata
e spesso conh·aria a qucllla po.litica. si manti-c,no ostrane.a
a1fo altre manifesta.zioni del.la Yiita socia.le e si cristallizza
in formule ed in dogmi con un assolutismo misoneista cd
una intransigenza che trorvano riscontro solo nel.le istituzioni ~ccllesiasbiche.
Di ta.le ve.rità sono conforma i mntam<-nti di moVii
e.a.pi militari dell'Intesa e l'ignominiorn crollo cli Ludcnclorff e di C"onrad. Le mansioni degli ckmcnti coadiuto1,i
d.el comando sono confuse con quPJ:li dei comandainti e ciò
determina que1 duaJ!ismo (ca.rattcristico e spiccato in Italia) tra ufficiali ccmbattenti. rimristi sPmprc a stretto cont.~11t.to coùla truppa, e ufficial1i di Stato mn.ggiorn. destinati
tino ad un certo g.rado a fnnzioni ausiliarie <' quindi assunti agli alti comandi dci qua.li sembra.no aver avuto i[
monopolio.
.Non è questa certo la sede piìt opportuna per accennare ailJie disa."trosc con"c.guenz<'· tecnichr "' a.Ha patente ingiust.izia cli siffatto si"tema, ma Ri d-ev<> tuttavia. affe.rmare
che !"' funzioni tecniche sono talmente mntatr e che la essen~a di una forza pro1<>taria sa.rà cosl so·stanziaJme•nte
diversa daal'at~uale da doversi logicamente pro.pugnare
e prcvederc lln.'l. bed divrrsa distribnzion" dei poteTi tra i
professionisti. Questi in tma futura organizzazione dovranno assumere !'.olia.mente funzioni di coordinnm.ento e
rU rrreparaz1'one e, 1imit.a.tissimi di numero e scelti per qualità, saranno gfli ('Sewtori tecnfri dc·lla volontà colle~tiva.
Le funzioni di comanclo, essenzia~mfmi.<> divcrsr. dallic pr.ececl.enti (e per le quali occorrn possedere quailità opposte
a quelfo n:ccesm·rie per chi deve non conoepir-0 ma ooadi:iuvare) sairamno esercitate <la.Ha colfottività a.mc a.rmi., se
non dirf'l!tanwnte, 11cr 111P : ~o dci s11oi rscr1tfnri r rappresenf11nf1 ro11fro71nl!ili e ct•11s11ml1ili rin rssa. T.a.li e.api non ag.i-
mnno in nomr. p·roprio o :icl arbitrio ma 1}('1nsì ,ara.nno
le disposizioni ('he J,1 ro'ktti,·it_à eman~rà, me~
d:.an!P i suoi organi (<'IJ.rt.ti n snfrragio llnI\<'rsa.l<' da tu+.t1
i rilla r1ini o"»hlign.ti al !'o01'~vizio). per 01·ganizzarsi, govor11a1· .,1 " cliisc·iplinarsi.
.
.
. .
lJna siff.atla co<>tituz.1>0nc port.a al Lt c.IN,1onc d1 co1J1<>1gh
di <"Hnba! t<>nli loca.li cirC"o.ndariali (co rrispondenti ai repar'i minori. p. es. a.l hattaglionc) clirtti .rla consigli provinC'iali (rli r<'parti mnggiori). c1'ip<>nck11!.1 afl l~'l· lor volt~
da consi!di r<'g;ona.Ii. a.cs')]utam0nte aut0nom1, e coordinati. sulla. lor a.zione gcn<'ralc. rlal rommissa.rirato del1 Popolo p<>r la DifcAA della R-Ppuhhllica. SoC'ial<!..
.
.
Ecco così delinearsi J'arlicolazion" ckl SJ'.t<'ma. msp1r.1ta. anchr a:l ri~mclto cJ.cPa "'r~cnza. fcclPralist.a, hasc della
concrzionl' cociaOista dello Sta'o. P<'r In, qu.a.1<' la autonomia. Iocalc -r· ]a, coop<'razionr' c::ocialc sono ]('. Yere cara.tterìst.1chl' <'Oslih1tiw d<'lla socil't:'1 futura.
HicpilnganrJ.o: la nuova for7.n arma!~ fiociaJi.c::ta ap]Htl'I' a noi ~o.lcidamr.ntc cost.ituita, appun'o .~rtlln_ /Jase doe~
JMfr>re rnl!Ftlù•o, espliC'ant<'si con una, rlr'fr(ln rlt. a11tonta
P.~f'r11t11'a .~rm7n·e 1'<''V0('(1bifr ai comanrlant.1 <' con una sag(!'1.a prP1pa.rm::iono per Io sfrult.amf'.n to cli ~u+tc ~lfl. riro1:s~
cli'! pa{'~'r. a.1 solo scn7in dellrr r7ifrsa, comprnta darr tecm.1c1
spNialist.i. sotto 1'! dirt'fln rontrolln tlel_lr1 rollPtti11itrì sf~gsa.
Siffn'fo o·rdin~m>f'rnt0 rivonnzionano (n,.,,J l"<'<nso etimologir0 c]plq.a. c.sprrssion<>) mnia ri f'.omnit~ ?ci _capi e ~>ei tecniri e, di consNrnrnz.a. i critrri rclatn·1 a1 quarln e all'n' anzamrnto. Unta pure quanto si rif·"ri·f'C<' aflla i:struzionc da 'impartirsi al:l.a truppa; si tra:c;fonna .racl~ca.lmente
il concetto dic;ciplinare c la sua nratica esp11caz1onc _e la
qucs'io.nc militiarmf'nlc vifa],. deUn. copP.rtu.ra. (p.red1sposizi-on<' clei mie.ni di difoc;a in uomini. rnatc.riah e forre.no,
pe-r rr.gisl<'r·r. all _ p.rimo. anch~ improvviso, attac.co) a.ssume
))l'C)10nclcra.nt.r 1mporta.nza np.J spni:;o che r:rl :ssrr so 7am~nte
sono c.lenicaitr. tutte le ctH•I', tutt.i gli sfo·rz1 d1 PN'1piaraz10ne
<' cli aziom{'. S.i trasformano nc1·ciò di co.n~egt~ emza amebe
f.utli g-1i att.uafii concetti rrlativi .n.11.R. m?h11ita_z'orne.
li n110•vo .0 rganÌ'f'lffiO ac;sumo cosl ~s1~n?m1.a compl~t.a;
lumr1ggcrClffio tali conse.gueinzc drll pnnc1p10 base coot1turi~n<>lfarl'
ti,-o di es-;o, e terd1crcmo e-on eiù <li dare a.I prolcLaria.t<> la
coscienza. e la. s:curczza che cg!Ì può falt1w111eute d1/c11due
l~ proprie faticate wnquùte, colla abn<'gazione, co11lo spinto di ~acrifìcio e colla discip1Iina di cui. fin cla oggi, da
1n·oya sicura e coinfortant€.
II.
L'inquadramento della difesa proletaria
La prima di esse riguarda lia. grave questione dei
'J.llO{~ri. Il valore, infatti, di una forza armata è in ragio-
ne ù1rrt.ta dcl ,,alore dci s, oi comandanti, della fiducia che
rnsi inspirano e de.1 potere effrttii•o che sono i.n grado di
escrcitarù sulle masse. LP rlifficoltà <lelll'inqnaclramento
delle co11cttività sono, del rl's 1 o, fin troppo nofo ai socialisti.
N rlle o.r~anizzazioni economiehe, chr /eri difendovano
glii in terrssi dei hvoratori, O(!(! i a ffr.nnano i loro sacri diritti, r. drnnoni assumcwa.nno fla dir0tta. gcsti.onc della prorlnz1one; s?no note le difficoltà C'ho i<i s.ono ovnnquo dovute
SHJ1"rarc, m t11Ui i paesi del mondo, pr1· avrr<' dci buoni
s.~grctari eh.e fo;;s.ero suffici"'nfomrn te autonomi sc>.nza per
c·1ò sott-rars1 .a I controllo col lelti ,-o (' cli vcn i r deali autocra.ti; che fossero ca11aci di sost{'nl'l'<' la lott.a i1n n;mc clcBe
ma.ssH 01·ganizza'oP. di guidar](' con saggezza e fermezza,
propugnando I!~ soluzioni: effettivamente e non solo apparentemente, p1u vantaggiose, che fossero atti a contempera.re la più pura e provata f.ede èli laYorafore sociali.sta
con J.a. profonda cultura cconomico-socia.Jc, i·ndispensabiLe
P<'l' oit~ere la vit'oria. Il problema militaro dei quadri
ò analogo.
Bisogna, eh<' l'escrci'to prol,pf:nio ab!bia cllf'i <'Omandaa1ti
P_erfottam0Iltc ido11e1· <' bisogna C'hl' nrll lo st<'SS<> tempo, essi ·
s1iano proYalamentr fidati <' inrapa<·i di J,radiw» la grande
1
COJ11une; uisogna quindi clic sinno Socialis.ti di frùe
r:..c,1 ni l' d1c, eom unq 1w, a 1rin iz o ( q uanilo tru cs«i saranno
numNosi gli d<'rncnti p1·ow11H.'IlLi clal.~ i:-orpa..--sa.W fvrmc
mi.it,tri ùcll.a borghesia), r<ngano suttuposti a un I igiclo
rontrollo che. &•nza inYader<• k 'loro .1t.triuuzioni, metta
.t I sll·uro da qua.lsiasi so1·pr< s<1.
f,'Escrc:ilo }JNmancnk bor6hcsc ri c·o11f<.rnm tali im
fl'.'t'S 1 ·indihili ncccssi'à., appunto cu.1Ja Sll<l intima C'Ofìtituz10111! Jlltcl'i<Jl.'C.
l qnatlri, infaUi, sono t,uti,i, o quasi tntLi, bo.rghcsi.
L 1tlliciall' (sopralulto I'('ffl'lti,o). ì· ('durato m speciali
i:; 1 1lu.ti; ha cli.ritLi e Jo,·eri pal'tico!;in, i.• tenuto arlificiru11J1on !,e. e artificiosamente S(»pa ra lo da.I r11nancntc del pae.5(\
e, pi u cho un p rofessionist..a spceial izzato, cl ivic111c a,ddin ttn ra il memb10 di nna società quasi &egr<ta con riti <>
<'<>Sl urn1 strani che, prima dcl con fl i V.o <'U ropco. rassomigl 1<n a molto affArc.a Santa Ehraira; tul,011 intangibile,
s',tto 1wna. cli morte.
il.e consegue, che gli el<'mcnt.i dir~ttivi di un c~rcito
'i'nllzia.k é'Ono i ciechi strumenti clclla volontà governat1rn, rimango110 sost.anzialm<'1nt.r srparat i cla,13.a 'ita dcl
}l:H·s· e or:icntati in un particolaro a.ttc.ggiamcnto spiriLnal·() che im prcl isoo loro di afforr.a re i I compJcsso degli
1nfr1cssi oociali, e di comprcnclrrc il pensiero .p; i bisogni
di qncl!iO mas.sic di uo'II\,ini che, iin tempo rli guNra, spingono poi alll'cs'iremo saicr~ficio.
Horghr1si di origin·c e cli sc.ntimont i o (tranne le poche
lnm1nosr. eccezioni) di Limitata cultura g<'ncrak, la e.reclit"
ingombra.nto dd1a tradizionr iclcalislira clclla, Rirn.!ruzione
l<'ranccsp si assomma. in ·'ssi a quello spirito mccliocva.P.c
che lc•nrlc a trasformare 1'UfTicialc i111 una spc,cio di palaclrno di Francia e a f;un<', almeno formalmente, un noliifo rava.Ii.ere a chsposizion , dcl so\'rano pm· fare la guerra
rn•111111 11c i·rnga dn fJll<'sti ordinata. I:a stc..ssa formula dcl
grnr<1.rncnto italiano. imposta a tutti· colloro che sono eostrcLti a servire ne.ll'Esercito, è personale e meiJl:.e in eYi<l mza tale spccia.le. cara Vere anaeron_istico dell' is.tituto.
Gli Ufficiali di Complemento o eh M. T. che rn gu·erra
ha,nno costituito i veri quaclri dcli.l'esercito; gucllli che effrfl11ir1me11te hanno coimandato i r<'parti,. e hanno avuto
ncH loro mani le sorti cl.cl paese, W'l10 lll grande pre\aC·llll'>ll
knza, anch'essi borghesi, ma la assenza ùi una a.rtifi.ciale
educazl'Onc, il fa:t.o che essi sono ufficiali per ubhl igo o non
per 1libc ra elezione. J.i r·. nde irnrn Ull i <la 11wlh;simi <loi <li1etti caratteristici di chi fa 1! mestiere dcl soldato e permette c1i vcdero in essi (malgrado l'atlcggiamenl-0 odic·r no
di troppi, vit'.ime della .nc•fasta e subdo la propagia nda dcl
c.apital·c vacilila.nte e impaunto) ùei capi più moclcrni di
id<>c o più atti a. subire il p1·occsso cvoluti\'O <le.Ila. loro
cosci•e1nza. Questo senza esd uclcre, a11zi ammcLtentlo, che
molti Lec.nici militari oggi chia:n~a.ti ufficiai.i cffc'tivi verranno a noi acquistando coscienza <lolllc loro effettive 0011cli,zioni <li t;(Ì~ndiati, cioè di salariati, er(JIJ rf i pro{e/Ul I.
Po.ichè noi si.iamo troppo marxisti per non avvertire
che oggi, in seno ahla società borghese, si s'a verificando
appieno la previsione <lt.il grand.::.- ma.esLro. Lentamente, il
processo ùi proletarizzazione si è matura-lo e oggi, con ritmo accelerato si intensific.a. o viene peirciò a\ rnrtito più facilmente-. Ogni gi.orno, nuo,·e caLegorie di uomiJli che fino
a ieri idenLificavano gli in\~ 1~-;i cavila.listici con i propri, cominciano ad accorgersi <leU ·errore e passano nelle
file del p.rol.ietairiato senz.a per<:iò dis·:.rtare poichè essi erano proletari da un i1ezzo m.a non ne a mv ano Ila cosciC«lZa.
Prima sono stati i capi tecnici e gli ingegneri delle maggio•ri i1~<.lustric; poi molti impi(1gaLi privaLi e perfino c:Lel!.o
BLato s1 sono domam.dati se, per éliV\·cn~ura, p.ro!ietario non
sia ?Olu~ che, nulla poS>&eclcmdo, l avora )lor arricchi.re gli
aJ?n e ~·1cevc oome graizioso dono <lagili' arrfrchiti, il magro
st1pend10 che gli pe.rmottc cli non morire <li fame e di
riaiequistare così la forza-liavoro ncc~saria lJCr produrre
nuo,·e ricchc-zze al suo padrone -0ccupato e prcoiccupato a
tagliar cetlolie di rendita e a riscuoterne l'importo. Quesf,a
larga confortante adesione d1 grandi m.asse di lavoratori
irute!.lettuali, queste fchiero di po\·eri parìa che finora
hanno sofferto e taciuto ma por i quali 1a gucr.ra è sta'ia
rivetl.atr~<.:-e, è l'ar.ra sicura per noi che molti quadri (composti per la maggior parte di picco:li borghesi e di proletaroi<li) costituiT.anno ottimi elc-mcnti per la forza prolc,tana; poi.eh è gli. in '.er-c1Ssi delle masse lavoratrici sotiliO gli
interessi d1'. tutti coloro c,he lavorano e tutti i produttori
di ri.cchezw hanno il diritto e il do•vcre di difendere ila
Patri a SociaJlista, facilmente iùen tifica.bi1o colla P aitria
dc.I a l·man ità inti<'ra. Er·eo quindi dalla critica sorgere
.a, ri-;oluzione dd problc ma. l <''lJll d{.,l,1 ma~c;a prolct.a.ria
B?no co:oro che, a!,l'altezza dol ~O'~ e rn;iito per inte1li~ •nza l' ])l'r cultur.'l, hanno una »a'da (O'c'iL:iz.a ino1<•tana, <! H'dono no1 la sottom.s... jr r.c a la Y • c,n I à <'OJk.' ti va,
non un:t mcnornaziont' di d ig11iti1 o di autc riti.i pe-r.sonak,
nrn IJ(•nsl un inna·~zamPnto dc·lla loro funz!unc 1· una grande c·rJJ11n11ionc di ~)pi.riti e <li \olonUt, 1·i<:U'l1l.;rnk ù:dla as:>0J uf.,1t icl~'ntità di inter<>ssi c f]Uincli di a<:pirnzioni. La
no8l m storia mili lare, cld rc.sw, ci <'OH fr nna e l'importanzn. ùcll 'argomento e Ila migl ior1~ ~o!.uzion<' J .. .J p robl<'ma.
l'or:ehè oggi, dopo l1e ri,-oluzion; russa e unghcrnsr. como nor abbiamo l:t 11ostra politicu cs / 110, a.' Inia.mo ainche
HL 11Qi:;/1a stona militare che è gloriosa quaJ1to altre mai
o che, m.a.1gra<lo le stupide limitazioni dc'la censura e Ua
tende;nziosità 1nezzolaita <lella s'.ampa lmrght•s.>, ci rin~.Ja
<)nal1 n quanto gravi sono state :e <liflicoltà eia superare e
ci i nscgna con quanta tenacia, abn0µ-a.zic.,nc " cli&:i}Jlina
abbiano lottafo i batLaglion.i proildari· 11er sah·are Ja rivoluzione socialis•a economica.mente e mi.Jit.arme.nte attacca,ta
con brulai'.1e insol.cnza e c.rud,,ltà clal bll()<TO plutocratico che
oggi c·cTca, di spadroneggiar<" su'l mon1lo int~cro.
. .,
11 prnhlrma, de.i quadri t' s.Lafo in Russia uno d.c1 prn
ùiffil'ili. Di qucllli pe1 mancnti non era possibile sul. principio ficla.rsi; essi e r ano ca1)aci cli proclurre Ko.rmloff e
han110 éwuto il lo·ro massimo cs poncn Le. nel trnntasett.e1nn-e
amm1 raglio Kolciak, reazionario c.lcliJ.a pcggi~T<l s·pecie al
qna,l c~ l'Inf.,:>~ a s'.cssa ha scnLito il bisogno <l1 domandlare
sia pure ipocritamente ga.ra.nzic rl<>mocratich~ ( ~); i. qu.aùri ù ella riserva composti in massi ma JHvdc <li p1ocolh bo·rgh-0si e <li inte1leLtuali idealis ti, quando i:on abba.nd-011.arono i re.parti passati ai lholsccvirhi ori:;amz:-ando la COI?-t.rorivol•uzion·e. si limitarono a non las{'i.are i loro solclati,
ma in fondo ·non ese.rci!airono più la YNa efficace a.zio•ne
dc.I coma.ndo.
Ndlla notte del 30 otlobre la ri\'Oluzion<' fu rnlva p ti
p-0r la abneg-azione diellla GuaTdia. R?';sa ?pc raia ~ peT la
defezione d-cHe truppe ·cli K<'rrnski, 1ldun11nal·e d~1 propagandisti, che pe.r la unità e ~·a potPnza dellia. dif~a: Fu
solo in seguito, dopo i.I consolidamooto ~lei! regime_ dci. Soviet, che a poco a poco, il prncesso d1 pr.o.Jet.ar11ZZaz1one
cfol.l~ C?sc~rnz-<:' pote compiersi è permise a, molti vecchi'
ufJicial1 eh riprendere il proprio posfo, convinti cli combatte.re alfine 1wr gli int.errssi propri facilmente iclcntiticalnli con_ quelli del prolt.ta.r iato in ilwnazionale.
gu~ti _pochi a<:ccnni sono sufTi<:ie.nt1 a lumeggiare i
1
tcrn11m nei q1n
i . è con t cnu
· t a ] a quesL10ne
·
. , i
eI PI· quadri· ehc
in una orgam7,zazwnc socialista non può <'SSPl'{ risol'.a che
col sis~cma della elezione. Tutt1wi<t tale principio abbisogna, d1 ~clucidazioni che valga,no a ren<ledlo di pra.tica
applicazione. Non si tratta. infatti di propugna-re o applica1:e la. el~~ione comi~iale che affida i,l potere ai meno
~.donei_ e a1 IJIU trafficanti, che pone il duce ·in assoluta baia dei so•toposti e ehC', appena tollierabi!e per bande armate ' non .puo' ce1·to ess·.r presa m
· cons1'd <:"razione
·
quaJe
1
~e~z? pc.r ~nquadrare grandi masse di uomini. La oollletrc.'.' ita: s~egherà perciò i propri cani, ma per il tramite dei
.Jll'S1 "'rr i che , come d'iccmmo ne-1 · precedente articolo saranno
composti
di Cl. ttaci·1·~1. e 1<'>L... t.1 a su f'I ragio
. universale
. ' '
e
..
·
e·· a~ 1~nno 1-a somma ef'.feen-a dPi poteri e la sosta.nza del
/ 0 \:rn~ n~lle loro m~n1. U. fonti di reclutamento allle qua1 a 1Iloe1o ~n nom~narc i coman<la.nti e cioè i deler. atz
rlrlfr: rw~o1~ta e.~eculiva dei Consigli saranno J.o nostr/or~ain~zza:z1?rn. cco~o~cho e. politi~he con i pwletari più
o!t1 _e i.r;i ie.!lhgenh e i vecchi quadri in congedo nei loro eJe~Hm.ti di sicura fede socia.lista e di coscien.za evoluta e ilumi~ata, g~i _uni <: gli_ aHri con sicure garanzie di soda
~oltu1 a e d1 idoneità intellettuale e morale La speciaJle
istruzione t.c-~nioo che dovrà csscr-0 i m partita a 1aJi ele~n~~'t1 _e si:~rnl~ncntc ai gi0Ya1nissirni clel tutto ig~a.ri di
oz_10n1 _mt' ili tan, potrà trovare la sua natura,le sede aJJa
U ni,·ers1 a dovl." si p 0 tr' b · ·
r]' S .
. .' .
a cmss.1mo costitu.i·re una Facoltà
_1 c1cnze m11!1tan per tutto il periodo (che .
"
~na breve) d
t .
r1 augm1amo
1 la borgh,.sia. potrà ancora nu~1·ire la f~l uran e l 1 qua~
r t
~ I !~ce speranza eh una rivincita e come estremo
e ~gg10 a.s('1:rà alla_ umanità, la triste ne.cessi' à di ess.er
pa1ata a1!a difesa, _di essere pronta alla lotta per la vita.
~uest1 esecutori del.la Yo)ontà cola,..tt"
tura]
J
tt
·
· "' iva saranno na1.etti vTt..~n J~~o opostl1 al controllo e al giudizio defila col. . ;.
un ~·e? iutamento, basato sop ra una ri orosa
c.L.1m1naz1onc degli in.capaci e elci tradiLor1' f à . g t·
un '·ivaw.,
, . ar nscon
io
'. z,.ine.n t·O ch e .permetterà la pi .omoz1oine
a 1 g•ra d o
1
superiore sola1rnnk degli idonei e tra gli idonei, dei miglwri. Ili giudizio e-;presso a •id riguardo dalla colle.tti' ità
a\ rà tutfl· k garanzie cli giustizia. Gli inferiori non vedono
nC'I! sup«riorn un <·oncorrcntc, ma un nomo al quale e aftirlaba la loro vita, il lo.ro vcrcktto ql1incli i~ pe.r interesse,
sere.no e obbidti vo ; la 001JieLti vi tft eoglie ::;C'm1)l'e 1 u tt.e le
qua:Jità e i difetti d<'i singoli meglio certameni" di chi o~i
con clue tratti di penna \'('rgati sul.le note car.a!foristiche
srnt..cnzin sul vailorc cli un uomo e sp·:-;<;RO Mndanna chi non
conosce e chi forse odia, temP o invidia. Per la clcmocrariia
borgh<'sC', ln. giustizia consiste nel lin·.~lam •nto c. ciò conduco al trionfo d<'lla ind.titudinc; J><'•r il Socialismo, inVC'CC, Ila Giustizia si esplica 1ior'M1do ogni uomo al suo
posto per i1 maggiore suo rcndimrnlo a fa,·ore de1la colJicttività. Del resto, a p.artt' tutto eiò, i comandanti hanno
rn come.gna la Yita dci loro uomini; questi hanno per cio
il <lirit'<> <li sapere chi sono e hanno il diritto cli csige,re
le ga.ratnzic nocess.::vric pcrchi' la loro oC'sistcm.a sia affidata
a ca1n che in tutto e per tutto siano tocnicamentc e mora.lm<'lntc a11l'alkzza ckl loro compito. Abbiamo t.ra+.teggiato
le Jl'ncc genera.li <l01 nostro pensim·o sulla qu·estione dei
quadri e abbiamo apposita,mcntc accrnniato anche all.e'defic1cnm e a.Ile ingiustizie dc.11'.attuale organismo milita.re
borghese Jì<'rchè esso .ra.pprcscnta inu H'mprc Ila re.a.ltà della qua'Jie (> ginocoforza +.cnN conto ei;;s.en.rlo ('&sa n{)i rigua.rdi
cfol'.l1a org-a,nizza.zionc clife.nsi va proikta ri1n,, ciò che l 'ordin rumcnto attuale della 'Pr'Oduzionc è per la e1c011omi:a comumstica.
Svilupp<N~mo, o.ra,, gli a.Itri argomc.nIT che Yarra.nno
a porre in luce anoor megllio l<' caratteristiche dcll'a solluzione so.ciahst.a del prob.lema milit.arc e potranno concorrere a, cos.tituire un.a sal d a o,r ganizzazionic p -.r la difesa
dd Socia.lismo, por il trionfo d.cllia Umanità pro1cta•nzzata l'mJlla sempre piil esi.gua minorainza dci plutocrati parassiti e improduttivi.
4
III.
La rosfituzione oruan ira della difesa proletaria
limite imposto da.Ila prroccupazionc non tanto di poter
i:;trui re q nan to <li potere <'d uearc le mas~c d~.i c.itta<lini
coscritti. La gu<'rra ha fatto giustizia sommaria di tu•.to
C'iò ma, nel! 'animo di qua.-i tuLti i <·om:inclanti, la V{~cchia
concezione è~ radicata e non I' mutata di moillo.
i\ ciò deve aggiungersi che la proellamata nobil'à della
missione <lcl·l'~c·rcito prospctt<'lto come il difensore della
tr-rra, na.tìa, e dcl frutto fa.Lirato cld pro.JHio la\'oro (compiuto per a.nicchirc i fannuli\oni) non hast.n. a eliminare
]1;i inflneinza detrnnùwnte dd f.altorc rconomi·co che clivi<lc
ll'r .Prciio bor~hcsc in du~ rn1tcgoric di milita.ri: quelli cho
hanno prcvaJcnt.cmenk funzioni cli comando e sentono o
compr<'n<loITTo tut'.a la utilità dclln. loro missione. e quc..li
( h<" ('Ostitui~cono la ma.ggioranza e si pi-egano .a.ll'inevitahik, subisco'Ilo la forza maggiore ma. anch'essi SC'ntono o
comprendono da.I canto :]o.ro che i1l lorn lllfr're.~se non è precisamente qnclijo di com:\:i.atlcrc por i loro padro11i. Tal"
stato di fat•.o, tanto più Yisibile e appariscente quanto
maggior.e è nel campo economico il contrasto delle o·pposto
c:.ln.ssi, produce la n<f'oessiità per la borghesia. di adott.are un
reclutamento che moclifìchi i Yincoili di amicizia. pre<'sist.cmti tra i gregari, che disci.p.liITTi i loro rappor'i coi capi
o di favorire un a;tteggi.amcnto che <'Yiti o r"ncla difficili i
contatti tra i proletari chiamati aJl.c armi e quelli asserviti neUc officine e n ei campi ...
Ecco lo ragioni .per le quali si dispn'.a dai tecnici sull-1.a
forma migliore di reclutamento, sulle i::cdi fisse, sul regionaJi.smo clcgli ufficiali; Cl'CO le rn.gioni pc·r l.r quali l 'Escrci.to borghese (stan.zia.le. mercenario, Yol·ontario o nazione
armata che sia) finisce per divc.niTc un organismo a sè,
coma.ndato da. una ca.s.ta di profrssionist.i quasi m'Jnai;ticamrnbc isLruita, prepa.rato J)l'C\.a.1 rn'cmcntc pc.r a,ggrodi·re
e comunque per far la gucna. im qualsiac;i memento e co•ntro chicch·essia quando la. minorn.nza p1utocratil'a !'1padroneggiantc Io riten.ga utiile o nec:-i;sario. Ed
JH'C"isameni-1'
per ciò che la o.rg-.anizzazicnr milit.are nrn'rtaria avrà ca,rn.'lNist.ichc fondmnentali affatto di,·crsC'.
ES"sa sarà costituita da.l.hi.. t-'Jlalità clri citta.dini eomponenLi l'a.ggr.('gato sociailista. in qnanto ahba~t.....nza. rap1damcnie la di'.tatura prolcta.ri.a a.llarglrnrà i confini defila
e.lasse fino a 00mpre111dervi anche col.o.ro ch·C\ si sariarmo
0
Oo-ni strumento beli'
,
.
genze "'allo
]'
·. ico e o.rga n.a lo a seconda delle es1apphc~·zionqua \ de~·cl n:pon.drrc c rappresl'nta la pratica.
..
e e . a : a onzzaz1one dci principi i eh<' ne inspu ,1no 1a costituz1on".
La borghesia che
. ff
.
sterna di prod-t ·'
. poi e etto lidi suo carat'cristico sigres~o solo nelilzione, ignora la coo.1icrazionc e vede iJ proa concorrenza
adatto a protegfY
.
· : crl'a Io s t rumcnto m1. 1i.ta.re
1
sta.r!e sbocchi coomei a. r?lll~i fo?'' l'Ontro i i1vali, a conqui·
me1 eia i e v
·
.
.
d
ca.pairrare nuo\·i m . .
ic <1.1 comun1caz1cmo e a a<:donari e nuova m ezzid'di pi·ocluz1.0one in m.at.c-rie prime e
perciò ha il. 8110 ~::~cit~pera .~
pr<'zzo nrJl!c co.Joni~ e
sf>, antropomorfica~entc c.os~i ·U1to cor~c un organismo a
ciale... Esso h
.
distmto dal rimanente corpo sof
.
. d ..
a una sua parr 1
che sono costretti
f
<
ico ar<' unzione, i c1tta in1
fatto speciali diritt' are r~arti: ~qnistano solo per +.al
borghesi e sovent" si·i e ovcri: s1 d1st1niruc tra militari e
- . contrap•ponO"o
1·
. r· 1 . ( noi.
sappiamo
fin •roppo
o no g 1 uni ag i a tn
militare vorrebbe "S ' . co~ll e, qua.ndo e perchè); l'attività
.
"s01e I mono 1· 1·
.
l'.1 pratwa
si riduce ad on .. •PO 10 e 1 una mmoranza e
1
z1one del 1a funzione dcll'É~~ll~crn la totalità. Ta.le conce& gu<'nza che nella ist
. · .rcit? .POJ'ta come n atura.le con·
. ruz1one mdit
d . .
. .
.
pcr.~gue solamcn~ Io
.. · ~1:c e1 c1ttadm1 no.n s1
a1'mi e alle esigenze d 0 P0 di ah1htar tu '.ti afJ.1 'uso delle
mente e con tutti i m"e .a d'f?a.novra, ma si ceTca principa,l1
litarc, cli educa.re al'ti~z . i trasformar<> il borghese in mibatten'e. La l" !in<>a , eia1~ente e art:ìlìciosament.e il com·
rapi, si può fa.re
me aquj).~.a sullla qua.le, neUa m"m.tc dei
gg1or-c
.
.
d i ca.<;{Jrma e nella rn
-.
asscirnamento e nella vita
·
aggror
'h'l
si vede la via della saff t A possi 1 e. durata d ra,1,a ferma
•- t e e auspicate du ·o. te nche
· 1uz1on1
· · diel serv1210
soswnu
. . le 11(
a1 cnic1 non vamno mai ol!tre il
·
:·Il
rf
i1
-.I#' .-,:;
convinti esser ncees-~iio a wii·:trc JleT ,.l\'.C. (\ e per godcl'c
dci diriHi civili. Xclla for7,.1, airmata SDC'! dista non rotl'anno di consPgu 1 nza P·,.odursi tlua!i~mi in quanto g'i
mteressi coltlet.tivi finirmmo vnamrnk per id· nlifìcarsi
con quelli individuali e perciò cr":;S('rà jl liic;ogno di educar~ artificia.Jmen'<> le reclute e apprtrirrì l'i·idr·ntr la snfr,
11eress1tà d?: istri11'r1c. Xe cons<'glHl che- il n·clutanwnto po
tra, seinza preoc{;U}. azioni, {;'-5er< 1;trdtamentc loca1Je ('I che
la i.strnzione tecnica (o ciò anrlic in l'{'.l:tzionr a quanto h<i
posto in rilievo .la guorra) po'.rh hcni simo impartirsi in
pochi mesi. Quc'to rwr quanto sì nforiscc al rcclutam~nto
ddllc mas'~ pro1€tarie.
31a una siffatta soluzione rirnluzionaria di 1ali particolari questioni orga.nic11e non può rS'-"r<' valorizzata chu
da una costituzione ddla forza armata ('hr ri:;poncla aJ',a
sola ni:-c1·•sità di una difo•a potC'nt•• e ben preparata. E'
1ier:·iò. nroe~sario_ chP.. noi poniamo in rilil'\'O, per qua.li
rag10nr la o.rg11nizz~1Z10ne militare so<'ia.1istn dovrà a.ve.re
11 carati.ere difensiz.o in contrappo.<:Ui a.! t<'ll'atterc ofjenR1110 eh('. ha suml?re avuto l'es<'reito horirhr&" il quale è J.a
conseguenza doli ~5:<:.ett<: economiro capitalic;tico e C'ontcmporaneamcnte fac1hta il prc:.ùursi dei conflitt.i armati p ·r
la nota lleirge, che spinge l'organo a compiere la funzione
per Ja quale e crea 'o.
Le ~os~re considerazioni sull'argom,.,nto ~·a.rn.nno rivolte
pn~c1p.almenie a chiarir<- il nost.ro p<'1nsicrn circa la
0
PP?rtu~it~ e la utilità d<!IJ'at:.trggiamrnto clifcnsiYo nei
confronti di quoJIJo offensivo
N<;>i non ·flntrercmo nel. vivo dc-] prob1"'ma. ma pur
.utta.v1a accenno.rem-0 "Omm ,.
. . '
.
· · I'1 h ' ·
··
a1 rnmr,nk arr!i msPgnament1
b7tc~p.a. ~ e_ scaturiscono rlall'esame d~rrli a·v~cni.m<'nti
e ici rn re_.azione a.lla tP.si rlifr·mi1·n da n~i "06t-"nuta La
. glle>'J'a ra _dimosth-rat?· n€11 suo svo)gime;to e ~~Ùa sua ~tessa eone us10ne, e e li valore 1 ç
.
.
hta.r·· sono <>ssen · .1
-0 a.• unzione dcl fattore m11
.
zia. men...,
muta'i ncl
h d
.
r17mlr esso è divenuto nii" 11
·z · .' · ·
Sf'D"-0 e o
a pnn· lt·ie p ortat-0 sul campo cli. a · - ·' oruJ·
. · la.
' gue··
11a h a 1no.·
.
.
z10ne grandi ma
d'
. . L.h
1
nzzato immcmsamcnw il
·
's~e I nomrni , _1JJW va, -0·1
·,
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mezzo
tecnico
hr·{'ndo
dipendere
I SUC<'~SO pm
a qU·"llo eh d
'
sonaJc dei combattent· h e all~ s.Jan('io <' claJ valoro pe.rlibiliUt offensiva m 1 .;~. a sm_cntito l'a<lsioma dcllla infal·,,,Ione duetta dci nuovi mezzi di ai
h
z10no <' dei loro impi<'go, n ha infine· dimostrat-0 eh<.• una
.;;a·lda. organizzazi<Jn{' 1>rodult.iYa, e uu suo s,1.ggio sfruttamento n!.lgono ;v;.-.;ai pii1 quali faftori rl1 'illoria. che léL
educazione arti:ficia;Jic. di ca,<;rrma cll'lla G<.·1·11rnnia miilitan;;ta o la massa smisurat·a ùi uornini clellia Russia czarista,
irnmìs.Prita e affama.tu.
Anche} tecnicamente quindi, anzi, JHincipalmente dal
punto di vi:Sl.a t.ecnico, ],a clifonsinL RJJJ><We oggi com.-0 la
miglior forma di a 1.tivìUt mililQt1'e : in quanto pormeilc'
ùi fronteggiare ma&c;c a.nieh0 più nuni<•rosc\ meglio armate
<' son<-tt.o da una pii1 solida economia naziona.Je, risvarmi.a
vite uman<' <' mozzi di azione, e a.ssohe complet.amente il
nuovo com1iito deJ.la fol'za a.1·mala che si corn·rnt.a assai più
ndla azione <li re8isfr-11za che in qm·:la clc.lla aoure.~s·1one.
E<! e-;sa non è npmmcno passi va <' sci oecn rassegnazione all1t aJltrni bestiale violenza pcrd1i• può e dcn~· anzi esplicarsi in una. se.rie di at 1.i controffensivi rh-0 vailgano a ridurre gl'aclualmentc la forza matc.rìalc e mora.k del nemico.
Alle esigenze <lolla di fonsi \'a st rale.gica d-0vrà quindi
rispondere hi organizzazion<- militare del proll-eta.ria;to.
Esso, infatti. anche astraendo da.11<'. considerazioni tecniche, n-0n agg.re.dirà i profotari ancora. asserviti aJ gi10go
capi 1alist,ico. nè cercherà liberarli coll'a.zionc vioknta. La
su•prriorità moral·e o spiritUiallr0 ch-0 è: il risultato primo ddla ('.conomia. comunista si affermerà.. air1cora una volta, tcnclcnido la mano a ooJ-0,r-0 che ooffrono non per 1batt.crl'i ma
lxmsì pc.r sollevarli. Le guerre, così dette, di libera.zion~,
si possono chiamare ed essere amche tali, ma a coloro che
le subisco.no• -e ch-0, per ci.ò solaJThCin toC non sono ainco·ra, iilluminati, o aibbaisianza forti, appaiono sempre come guerr-0
di opprcssiane, come manifestazioni di violenza.
Natura,lmente, noi intcnc1iamo parla.ro di azioni violente che un aggreg.a.to comunista volosso i.n•tra.prc.ndere
contro Stati ancora borghesi colln. spcran7..a di affrancare
un prolcta.ria.to c.he non fosse a.ncora sufficicn~ùrnentc evoluto ver rjbc.llarsi a.Jll'inizio cl.ella fraterna offc,nsiva.
Br·n dive·rsa. sarà in voce la si tu azione, se una borghesia
straniera tenterà di schiacciare la rivol1tlZionc tri<mfainte,
o sc•J'Escrcito Rosso dovrà soçeorrcre cd aiutare i confra,tdli proletari di aJ+,ro a.ggrrcgato porJitioo borghese cho
oorehi cli paralizzare ila loro asC•'ll"ivrn>. La fraternizzazione !'i 1:,roclu rrà allora e ·rtarnen te 1w1clw cla 11 n lato vi
sara.ni10 g'i emancipati, gli affrnnc·[,ti, e o'l~ 'a,tro i nhcLi
o i s.. rYi s.p inti dal pungolo e da:· <l minac('i,1 alla fatica,
al!a soffncnza, al! :-.acrifkio <' la. \ 1ttoi rn arriclerà oert.,1mcn'.c a chi saprà <lifond<>rsi e resistere, e non a chi 'orrà
atta.ccar<' ed. off<>n<l•er<'. Anehc pc r tal<' aspetto dcl pro1.Jlcm~: . R1_1ssia docet nel srJJso che oggi i proletariati eurol?ei s nfi_u~ano a ~n:wn cli combal tNc> contro i cornpagm m.osconti. La <l1fosa, dunque, <lrll-0 mobili fro.n ti<>re
cconomieh<'. amplierà la Patria soC"ialisla. 1\Ia la lotta sfLrà aspra, lunga e clifficil(', raratterizl',ata cla. incessanti ritorni offcmi,:i .. da paust1 ll('C<>SSa·rie p1w ripr"ndere l<"na,
nr-" cara~tens'.iche quest: <le-lJ.e convulsioni estreme, già
111 atto, eh una classe socrnle cht> si dibatt<.' ormai prigio!llt"~·a e .che :-e~e _lentam<'nl<.' ma sicuramente sallire a,ttorno
a se la n:res1shb1le marea di tut'i coloro che essa ha finora
calpestati, opp1'€!SSi, dispre1.zati e che hanno ool loro sang1:1c. _col loro sudore e col l<no dolore innalzato il macaJb.ro
~ned1s~all_lo sul quale essa ha La illusionE> di org-0rsi sonana
mtangibilc.
noi .non . possi·an10 e non cl e \I·
. Perciò
.
i Jiamo f a.rei· ·11
i
us ioni. La orgamzzaz10.ne di fon si va sarà una tris re neoessi tà
che gi·~verà per lungo tempo suma società socia1is'a quale
rda"'~IO
dcl sorrJassato regime
·
· 11shco
· ·
. ,..,
ca.pita
essa dovra'
d 1 consc.
·
t a e 111.,cpa.rata
' con ca.rat-'
. :'CTuenza
. _' ess-Pre
. . nr e d ispos
tere di
stabil
.' 1· mezz1· d'i t rasf or. . relatna
.
. ità e 'avci·e
. i·· n se
mars1 . in anone d1re'ta CO"""batt'
.
e]'1
""
iva d a lJ a si'tuazione
11
forzaS m , potenza
caratte I .·I Z7,a.1110,,
. , che dovrà
.
· 'ara P"'rcio esclusivamrnt..., tenitorialc intrudendo in·
d1c'll'e
parol•a
· · colla
II
· . territorio • i·1 comp 1iesso d'i quelie r.eg10m. tt
ne . e quali
s a1·à 1ns
. ta urato e e he pe1.
,. · il comunismo
·
rra
Patr'
. 1is
. t a l. cui. COIIlfi Ill,
.
t a I f a o. .cos ituiranno
l' . .
ia SO<'la
non e t mci. po 1ti<:i, naturali 0 gc . fi .
. .
dovranno es.c:;er(.\ d'f .
og1a c1, ma economici,
1 _es1 e 1o saranno a tutti i cos'i perchè
.
.
su d 1 essi verranno
a co n fl i'tto. non due razze due specie
.
.
o d ue so tto specie umane ma d
cl'
. .,
.
miei e cli produzion . cla..
uc ifforcnti s1stem1 econo
.
- e' · un 1ato quel]
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· b
ll·L
oppressione del ca 't 1
· o e e s1 asa su ,
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piaeada.nnodoll
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a . 1112za
a a socia
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l 1
1
utihtà individu.aile
.
e <.a· consumo per a
'
e socia1e ad un t<-mpo.
1
Jlicpilog1n<lo; ci S<.mbra. che k con:;iùcrazioni sommarie da noi fatte. facciano sufficientemente risaltare come
le esigenze alle qua.li donà soddisfare la organizzazione
millita.re pr>0kta.ria siano spiccalamrn'c difrmiYe. Tutti i
Liworatori presteranno, in c~1so di bisogno, la. loro opera
e saranno abihbati a compierla, ma ciò non dovrà 1n,nomnrnente disturùare le loro 11or111nli f11w:ioni di crea.tori
drlla ricchMza sociale. Istruiti l<'cnica,mc<nte senza porciò
css.cr·e ar'ificialmcnle e.ducati, questi lavoratori saranno
pronti 1·n loco ad a.gire qu ando sarà n<'ccssano. I himitatissimi obhìighi di pres.taz:one persona.le sa.ranno integrati
da una sa.ggia predisposizione per lo sfruttamento (al solo
sc,opo d1: difeM e aJ. .rnlo momento dd bi.rnuno) di tutte le
risorse e di '1utte le forme di a.ttività s~iak
Il reclutamento strettam<'nte l\oca.lo, ancor più che regionak, permette.rà di organizzare nd~a zona prossima alla frontiera economica una salda sistemazione difensiva
che nwrà, come abbiamo detto, a porre al ripa.ro da qualsiasi sorp resa.
Gov<'rnata dai Consigli. espressione della volontà rolle'.tiva, inquadrata dagli ckmenli ai quali questi avranno
ae.1€Jgata l'autorità esecutiiva, composta. di tutti i lavoratori e cli conocguenzia ( braUa.ndoRi di un socieà coiroun:stn.)
di tu'ti i cittadini, sorretta da tutte I.e forze vive e le risorso co'll-ettive, 1'01rganizzazionc difrn,siva, clcl.Ja società pro~
letaria sarà. veramente formidaJbi'le, anco1r più di quella
cho auspicava J auirès nc.lla su.a « Armfe N 011vl'lle n qua.ndo pur miracolosamente <li•vinando l'avvenire, no<n aiveva
1a 'triste ~speriienza di questi quattro anni di lotta e di rovina.
In essa il p·rincipio discipfiinare di•ve.rrà na'itnalmente
tutt'affatto caratteristico e so.st:wzia·lirnentc diver~o .da.1\l'at.tuale; e noi c.erdhe:remo dii dimostrrure quanto, a.nche
sotto Lal punto di vista, sarà sa.l<la l,a compagine dell'organismo milita.re proletario contro l'aggressione borghese ...
I
\
IV.
la di~ciplina della forza proletaria
Abbiamo p~nsatamr-nk affrunlattt infa'.ti, prr ultima.
Ja quc5tionc della tli:-;cip!init pNchì: cli tutte le c.arattcri-
stich'f costitutirn <li una forza arm~'a <'~s,i, i'. F<'onza dubbio, quella che megl·io ne riproduce e sinl~tieza i concelLJ
fondamentali. Ali.a. sociefa ca.pita.Jist.i<"t eo1Ti<;.pondc l'esercito. bcrghcse ~olla sua cli"'<·iplina; la soc·ietà socialista, organi.zza.t.a a. difesa. anà and1'• "·ML la J1ruprio cliscipuina,
saJda_ quani alti:e m~i a.nch<' &• risponrlcnf.,c. a concdti sostanzialnw.nte diversi dagli at.tuali e in taluni casi addint~ura opposti, ad essi.
}folti no.stri av.H!>rsari infatti. a.'cuni per assoluta ignor~nza e ~!.tr~ per Sl.S·~,•,mat1la mala f ùe, sostengono che noi
siam o de1 <l1stru~ton, che noi vogliamo, non la ùibertli mn.
la 110~mza o eontondono a J,;.gramf•n'-" l'i,11 dividuali.:;mo anar('hico ca.Ila organizzazionr cconomico!sociale che si inspira a.Ile so.Jicl~ dottJ'i.n..,. dcli mat.cr.ialismo storie.o e cldl.a
economia :n:arxista. Il socialismo (noi t utii Io sappiamo,
ma g10va npct.crlo ancora una voltit a lor signori e ricordar.lo. amebe a.Ile mas>"c pcrch(· &P ne convincano sempre
magg10rmeint-e) è orua11iz:rnzio11e in atto cli tu'.ta J1a vita
sociale e Ila ?rga~izzazionc, appunto pcrchì.• tale presuppo1w e 11ccessit.a ~i una r/i.~f'i 1 ,fi 1 w St•r:.a. e sc>vei·a (nrl senso
ol<'vato e .noi: ?<l 1 0~0 rlrll.a parola) <;on~i-;1.c11tP nella sotto~us~i?W" i~c~ivi<luale alla \'c.:011là co 11lct'.iva. Il sonso dello
Lncln icluahta.
in l'<'""I.J'JC
· ·t
b'
· eh~ troverà
.
o
•
c 0 ·mun1s
a, fi n.a.'lment~, le arn ic.nt.i c.o~d1zioni favo.rcvoli pN il suo maggior<'
sv ... Juppo, 110!1 1Juo es.;;er~ co·nfnso co ];i r·a.otica licenza e
m
cosa cons1c;ta quesita <I· \U t a C'0°ClCtl1ZiU
·
·
·
.
Ùl'•l proprw W O
iz: ~ual _rnod? essa_ P.ossa " dchha <'f;plicarsi lo ha tratteggia o, fi a glii altri, i.n modo ammirevole Oscar Wiltle (1).
(1) L'ani1M umana in regl'In'C sociafo;ta - Oscar Wilde.
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\..GRAtf\S ,I
Xoi infat:t..i abbiamo s.cm·1~n·1lo "'~('l't' nec{'_,sana la
111a.~guH' disciplina n·"IJ'i,nt !orno (h ~I.e nostre organizzazioni <"ll in tult~ le manifestazioni <l1i.la potrnzéi e ddla volon là 1irold aria, o d isci,pli na noi p r<'tPndimnb e p rct<>n~
d 0rcmo s.mpre per organizza.r~· i ];l\ora:~1ri, per condur!
<ùl.la Yitto.ria e, conseguita questa, per Lrnsfonn.arc. il capitalismo in comrnnii-mo soHo l'egida dcl.la Dittatura ProJ.ctarrn..
J;<''·Ol'cito cldl CapitH 1c ronc.c·pis.cc in\'ccn la smi cliscipi·ina co m.e la concr1pi:::co1n-0 i pa.clroni n<>.Jl:a officina e sul
la.'ifonclo. E ' infaUi voramentc i1n-l<>r<'~santc il confront:u la c\ohrni()!Ilc dcl concetto clisC'iplinarc ncll'esercito
col trasform.a.rs.i deil mccksi:rno co n crlto nc·i ra.pporti del
ca.pllalc col lavoro. In un primo periodo qua.nd-0 il signore
indu&tria.Je riteneva cffctliYarocnk di aYcr <>recli'ata Ia
sua rn~tanz.a. pc•r clirjtto diYino cd ,c.sc1·cit1n·a il suo pote.re
quasi come un so'Yra.ni0 a<:soJuto. ncll'es rcito I.a disci1Jlin.a
si d1ia.mava cd era cffcttivamen'·~ cli <o.~tr1z1011c.
L'inforiorn do.YeYa p.iegarsi a lii a 'o 1·onlà del: superiore
s 111w discutere e ~,çna.a capi.re, .pcrcht' il deguferio del s1171er101e em 11n ordine ~' gli uffi::ia.li srt:rssi cl·cll'antico esercito piemontese erano dal Sov1·ano ehc pc r sonificaYa l'occulto poLcro d.:-Jù.a class·c dominank, arruo11aiti, finchè d 111'risse fa lo·ro serv-itù e d reqale be11e11lr((·Ìto. Da ques'-a forma asr.;oh1tamont·e servih\ si è 1rns..c:;wlo J,rntanncnte ad un'altra H;p•r{}S.Sio1nc di d·isci.pJi.na. La, l·otLa cli cl.asse, acuiit.a nel
campo coonoirnico, ha clalo0 alle ma,<::<>o laYoratrici maggi-01r
coooi·cnza di oo sW:ls·e, elci prop ri cliri'.Li e <lolla p.l'opria,
cO'lldizione di sa.lariati (già scJ1i.~ni dcli Patc.r romano e
SJ?1rvi clielJ:a gllcba del signore f."luclalr) ; la o r ganiwazi-0tne di
c!assc ha co:rnincioato ad orgcrs.i come una poil.cnza. che non
si pot<"'·a più fim.ge1·c di ignorare e colla qu.aJ.:_) comunque
si doveva con tam; i pa.droni hanno ai' ba<::sato il tono burbwn r,oso; sono scesi a. patti ; si è cercato .affa.nnosamen te
il comprnmes•so (ancora oggi, da molti, lln •,roppi, per
forza cli tradizione, a.uspic.ato); e si è orca(o così quel! capolavo.ro di inoo·M'>enza poli.tica e cli con traclclizionc cne si
conviene ch.iamare democra~ia.
A C{Ucst.o atteggiame1nt-0 conciJi.atirn dci dominatori, ha
fatto .risconfro nelil''€sm·cito borghesie una, nuova forma cli·
sc:ipJ:inarn che in Ital'ia s;li è i.nfoli>C·rmrntr chiamata di.sci-
sciptuw ddla persua;;iune, mt~ntr._ Ji per:->llèLSÌonc nui.Ja
a\·c,.a in ~- C' Jon~Ya piu on, ta•1Hnt" elassificarsi, rlisc1pllllll d1 Ila co11ClS8Ìone. Cc n tal<' sistema si ammonlYa
('SS('l"C neccs~ario ot1em r-e obbNl1c.iu..a con blanJizic e con
pumz oni alt~rnafr, e tal<> JuplitC' m.zzo Jiseiplinare era
srntet1zza o nel!a csprc.-;siono (presa m pr<'stjto dali'arfo
del ca\a.lc1arc) di cedcrt e trotlcnrrr;.
'l 'a,lc discip1ìina ora vN'anwnk distrnlti,·a; ra.Jlcnta,·.a
ci o(' i ,·incoìi della .,:ottomissi-0ne in cl i ,·j d uak e nel contèrnpo
11 on creovu nuovi 1:incO''i fonda.ti sul.:i coop .razione, sul a
connnzione drlla necessita Ji eompie.rc un d.ato at'o, sulla
so.Jicla.rietà di chi sente e di chi "a c;;serc veramente sua
ua ca.usa pN· :a quale fatica e si saerifica. ~la nulla arr~ta
la costante ernluzionc cl<.'!Ja um,mirtà.
Le o•rganizzazioni operaie' d1 H si~t®za. e di lotta stanno gcn0ranclo i consigli, \ori nuc.<'i cli cellule pro-clutti\"c,
cM non chiedono più ai padroni di riconoscere i diri •ti elci
bYoratori ma si apprestano adùinttura a sostituirli assumendo la responsabilità clella dir-0tta gestione de!lla pro<1 UZlOITTC.
~uanclo ciò sarà aH-0nuto e il nuoYo regime economico
sarà insta,urato e avrà proclotto i suo b"nr.fici dfetti sulla
c.:olic'..tività, non vi sarainno pii1 scic·pcri nì• saibotaggi e si
potrà anche, se sarà il caso, intcnsifiear<' il lavoro pcrchè
tutti acquisteranno la sicura co;;cienza di faticrure a.lfine
p<>r se st-t.ssi e vedranno rip.rodotto nell interesse colllcittivo
1 1 prDvrio intere.su. Come naturale conseguenza clel nuovo
assetto economico e cle!lo scopo e dclìa funzione d{Ula forza
arma'.a., anche la disciplina clclla organi7.zazionc difensiva
prol;;taria assurgerà da1lle forme borghesi, oppressive del.la
cos1.r·z onr, e democratiche clclla così d0tta persuasio.nc, a
qucJa soc.iaìisticamente più etica e pii1 illuminwta, del'l.a
rrra per8uasione dapprima e infine della conv1"nzione proprw mente detta .
La i:;ottomis;;ione individuale aHa Yolontà colt•lettiva, il
sacrificio personale pc.r l'in'iere.sse comune sono atti che noi
no·n c9ncepiamo faci!m"ntc e che mo! ti aclcliri,ttura classificano Lra le utopie; e ciò è naturalissimo in quanto oggi,
teoncamrnte si parla di volontà e di interesse oollettirvo
ma sostanzialme111te. die'ro a talle ingannevole. immagine, si
cela la volontà e l'interesse. di una minoranw. che va fa-
oonùos1 S<imp1·<' p1u esigua, a.ppunto pcrdrn sta J){ r. scom. f
. '
)l"O\"a
p<1nrc. La gu.rrra, lc,;tì- condusa, no 11a ornito a rq
'
ev1dcnt~
.
·
l'..s.'m è stata clichiarala <' C"omhal!uta (a <l1·tta dei ::uoi
tiiulon e dei suoi apostoli) p<.'1" il lwne colktliYo, per Li
g1lona e hi.. g1\11ndczza clclh palria comune, tamt'? che ~u­
nrnlo l 'imporvcirsarc dcl eon flitlo, sprcialmenl-c _111 Italia,
La fazione clc'·~ntricc <le.I po!,erc e rnspo.nsabi .e eh a Ye1r gettato il paese ncll'a lotta,. ha iclcntif1cat.a se Rt"ssa. col!~
collettività e ha, senz'altro dichiarati lraJilori (' venduti
tuV.1 coiloro che hanno osat-0 pensare col proprio oonT·l'lo
in modo cli verso da quollo prescritto; ma tutto que~to apparato scenico non ha impedito cli seorgNe l~ ver;~·à che
sorge scmp.re tutta nuda dalhi dnra n·a.Hil cle1 fat,.1 00mpmti.
,
li proletariato ha inutiimcnt.c ccrc.ato in fondo 1a1l annuo suo per qual-e interesse pc.r!'onale o cli cliassc eg i dovova tanto soffrire. e tanto sacrificairsi e nulila ha t,rovato
fuorchè la dura nie.ceSiSità di piegarsi a.l fato material_iz~
zato dalle decimazioni deWomieicla gc,nr.rale conte Lmg1
()adorna ex comandante supremo cJe,].]'cse-i·cilo o clal lega.le ( !) ~indizio cli un tri1bunale militare o.rdinairio o straordrnn.r·io. E Ua banda int.Pncntis'1a. (che no,n potrà certo
prcitcndc.ro la si onori clic] nome cli partito politico, d?po
I.a -e&empli.fìca?Jioin.e doei sistemi che ha pre dicato c pr.ahcato) è a.ppal'"Sla e appare ogni giorno pil.1 quc·llia cJw è ve1ramente; esprcssi-0ne tangibik e, ahimè, i·n qual modo ma..tei:i.alizzata, degli inter·nssi non srm1He eonfessabi.llì di una
parte deHa 1borghesia capi'ialist.ica italiana..
ln una società comunista, ba.<;a.ta sullla perfotta uguag.lianza economi.ca, queste de.viazioni, queste a,berrazioni
o quesLi tristi e turpi inganni non saranno più possibili e
perciò non si dovrà più ccf'tring{)re la massa dei proletari
armati a pi cgarsi all'imperio dei p(){'hi, 110 sar~t pi l.1 necessario U' inutile tentativo borghec;c di persuadere i laYoratori che i lo.ro int-ere.ssi li spingono a offrire oltre al
proprio sudore anche il proprio sanguo a su.a maestà i.I
Oapita,Je, imp-eirante e sovrano. Di scipfiin.a di convti.nzione,
sarà dunque la nostra; disciplina per l:a quale, oon totali.e cl!llpovolgim.ento dei te.nnini eh-e co·stiluiscono oggj il
rapporto· di superiore a inferiore; la vera coJl-ettivi tà (e
1
li.I' 61
non la fit;ti~ia! imi:orrà. ai singoli la proiwia rnlontà ..
r·ostnng<'ra i .nottos1
a 11ic"'arYisi
· ·o
1'0' ••111 c}. 1 P il <'·S.C.J'ClZI
. .
o ·
· · J>r.1·c
'
dcl poter<' d1isc1plma.rc sarà sostan7.iaun('lll, eollrtt i...-o e
non pr'rsona'.c co~e ~ oggi nr>]l 'cscrci 1o l>-0rglwsr.
.
J n <'SSO. mfatti, i comanclanti, p<'rchì· t.ali, acquistano
assoluta e N~co:nt;-0stata autori{à sn Lutti i ]o1ro infrriori,
a.nche non d1.rctt1, e la cs<'rcitano assai sprsso arbitrariam,e.ntr. &n?'a .conoscere nè il carnt 1 c.rr, nè le qualità, nè i
rl1fot.ti d·eci smgoli. Basla cho un uomo acqui~.ti o, più raplClamcntc, come hanno fatto moriti ckhnquenti comuni.
cuc1<o.ea. un gallone sop·r.a i.I berr(·tto perchè cla, quel momrnt<: il suo .verbo ~bbia Ya:ll()rc chvino su tuVi.i gli altri
m1c;;en mortal 1~ che d1 ta.le ga.Jlon{I non sono aclornati. X<>
conS<'guc cho il pot~re disciplinare attuale è.· Yc.ramentc ·anonimo e personale a i:n t<:mpo: affermaziono questa che
sembra ess.ere contr.addittona e pararlossarlc e pur trorppo
non. I~ è. I.I ~upe1:10i_-e dc,·e aY<"l'O po~,~re disciplinare su
tutti i suoi mfenon, sopratutto in comhattim"'nto
I' li
lt
.
e
v
'
ma
a· argar~, ~ re ~n. cc·r~o limite (eh<' si clen• mantcn.c•r·<>
q~1ant~ r.1u e P?S~1bi.lie ~i~t..ret'o) tafo sua autorità è fonte
<li a rb1 tno e di mgrnsl11z1a .e ottiene lo scopo diam,,tralme·ntc opposto a q~e_llo c?e _si prefigge i.n qua.nt.o dc.termina
una rcaz.1onc che e il rruglio.rc forml'nto d~lì!a indiooi 1.ina
e d.el!a ,rffo•l'ta.
p
J{ic-pil~g.~ndo; il concetto al quale s i impirrrit la dismipJima mi.Ii a.re proleta1ria sa.rà queHo dappi·i·m" d'
,,
cl · fi
·
.
'" i pe1·wr1 u.e re ·f· m ne
conv111c.ere (il che n-0111 riusoirà diffic11lc qua~do la re~ltà ooonomica di fritto corrisponclerà a;lla
alformazwne teon~a) d~lla ~rcrsrc;ità che, al momento dd
bisogno, ogm~no _s1_ sacn~chi per il lbcne d·•',J;:i. col.lotti, ità
la qu~~e ha il .chritt? e i~ d:>'·er? cli prctende·ro che tutti
conco11 ano. a) ci eare i be111 di cui go clono (c·hi·
· no n l avora
non mangia
e
concorrano
pure
a
difemck•rnc
· 1·
·
.
• la
· 1··ntegr1"·a.
.
l cons1g.1 dei ?JIDb~tfont1 ~h~, corno abbiamo più vollt.c
i 1pctuto, sa1anno 1 veri orfJn111 r/1 ooi•r"· 110 dnl
· to
•
.
a.•
.
· .·'
'
'
pro.Ie t aria
m a1m1, cleleohera~·no ai s1ngo.Jt comanda.nii (e&Eieutori
de.Ila
volontà} •c0Hett11Va)
anche l'OS<'.rciiiio dn.J
·
...., poteI.C a·lSCl·.
p Jin.are
ma
·
imitandolo
(tiranne
che
nd
co:mb
. to)
. l
t· li ,.. . .
, a tt·l'lnen
a gli 1 <'•e.men 1 co. et.,1vi. d1
armati
sui.
qu·"li·
.nff
tt'
. . .
oeu
-.· e
1vament e
s.1 ('!Stender à I a Ioiro .gLUnsd1ziome.
! A} punizioni e i p1remi (che·· rampl'""'"'nt""'"'
....1ca
.,, '-""' e"'"" J1a pi,a;.,
d;
sphcnzion<1 do' cuncdto d.sc1p:inarl') sa.ranno uguali per
tutti e <ii hasl'rn.nno sopra una. gius',a \·aJut.aziono dcl rapporto tm quanto la <vl!etti\ ltìt. tlc,•e pretcncloùr•· e quian 1o-il
s ngolo hit. dato.
lA' punizioni ·p!'rciò aequistrranno il ca.n1tt..orc di un
\oro risaroi nwnto di danni I' p nlcranno l'a.s110lto cli vcndr,tta o di p-0.rs.rcu7,iono eh<' :roppo spc;so ai.c;sumono nCJl1.atLn;ik• o·rrlinamcnlo milit.airP. E poi('hè• il rncia11simo ha
HJipunto, oomn dice1•an10, sO'Jll'a. lut..to virtù o.rganizzatrici,
l''<,.,l'l non ce1·C'hc~rà ma.i rii C'·Ostring-Pl'l' un popolo acl a.ssogg<-ttarsi a sist.cmi cli gov<'I no che gli ri,pugnano· o a subire
l'l' ìmpcsizioni cli is'.ituti onna1 so.rpassa{.i e i.ruadatti aJle
sue spccialii caira.tt<'risliC"hr; o.gni gruppo etnico avrà pcrc10 ampia faoo.Jtà di modificare la prnpria organizza.zion-e
111Ll1tarc e sop.raf.utto i concetti clisòplinari che dovranno
go\·ernarlo .
~uCJlli che noi abbiamo "nunciati, pur essi ndo caratler1st.ici <li qualsiasi forza m11ita.re proJ.o'aria., · partico1armenlo si aclrlicono .al caratt~1x1 <' ~i.Ile qualità {'· ai difAtti
cloel· nostro lavorator-0. Po-co disciplinato ncl scn.;o forma1.P, l'1ta.lia.no, è- molto 8<'RLli<'O, mo1l 11() rassegnato a,JJ'inevita.h1ir, cli fa,cilo emofività, raigionatorc pc.r eco J:lenza. E'
111 m.asisima po.co istruito ma in componso ha i·ntcll'.ig.einza
vivaoP, i• diffidente e km<' f'oeunprc di -CISSCol'C ingannato a.ppunto in c·ons.cguenza dc.ll:a :::.ua scairsa coltura, effoVo della
f;oig.gcz1on.e <'oonomica. ma ha un pi ofondo buon s•'.'1IlllO praL1.co; hia, moìta affczi~·noe iwr i pochi ca.pi cho g1li inspirano
vc1·am.cnfo fiducia e che ogli giudica con raro acume; oonsiclcra come incsil"tcnti, ]liÌi che non .amare, tutti gili altri.
Non &i liascia fac.i.]mCIIl to .persua.clorc ma, pu rLroppo cede
la,Jvolt.a al1l.a suo-acs.'ii.onc di una propa.ganc!1a ben fatta ed
è v1ittima i 111 con~fa di turpi raggiri (gli ((rditi sono la conferma piì1 (Widcnt.>• d,i ta'~ tendenza): ha l.f..sogno di molta
&<H·veglian7.;a, e controJrlo prrchè> ~e non riesce ad afforrare
i 1I TlCll"chè <la h 1 i soi pr.cilemdie una d.ala. cosa, DOl11 Jia fa, se
non cost..rd toivi.
.M.a ha, sopra.'1uLt-0 comnr rara.ttcri-stichc fondramenba.l i
un'mtuizi>0nio rapida cJ.c.J.la rca.J~à (che durant.P la guer.ra
lo ha posto M1la triao-,içia situazione di sarTificarsi s0mp.re
coll>a pcrf.c-t,l.a c. ohia1r~ eosci.c1nza cklihv ilJ-0gicità e inutilità.
clel proprio sacrifici'°) ·C un senso innato. della Giusti zia che
t
in lui diYicno più un bisogno in1timo di equi,j·brio che una
regola .etica indiYi~ua.lc o socia!(". E', in complesso una
ma.gmfica tempra d1 lavora/.orn combattente serio, sobrio
tenace e pazic.nte fino a'l'in\'{~ro-;.imi.!o, ch-0 durante ila gue.r~
ra è stato comandiato e condotto nel p<"ggior modo possibile
e che malgrnclo ciò ha, avuto la costam.c't di resistore.
A .m, noi afficloremo t11lto 1'l polae nel giorno dc!Ja
\' i 1.toria p rnl1 t~.ria ; egli formerà co.Jle suo stesso mani
1J'organismo potente della difrsa socialisLa cont.ro jj, quale
si infrangNanno gli i1nutili, <lisporati, ma furiosi oonati
del Ca.pitaJ.ismo agonizzante.
ln attesa dcl prossimo <limane, discutiamo, studiamo e
sopratutto p1iripa.riamo g1.i animi e le cosci·cm.:c a.l grande
c11nen'i0 e al grande trionfo.
V.
Il programma m'.litare
Concluckmlo ci sembra opportuno ni.assumcro breve·
mente il nostro pensiero, sinrk.tizzando quant.o abbiiamo
sviLupfrnto nei preoedicnti articoli sn!Ja, orga.nizzazione millitar~ dif?nsiva dclla Re.pubhliica socia.lista. E' noita lia legge. b1olog1ca .pc.r la qua1le la <sa.gcrazionc della funzione
S\'.1,Iuppa csagc.ratamente l'organo che è chiamato a compierla. II conflit'.o europeo ha agito ana.Jogamc•nte nei riguardi rl?lla forza a.imat.a r1dlia. soc.i.e1là ho·rghesc., e, a guerra conchrusa, e a pace non ancora fìrrnat.a si deve conistat~r<' che il militi:rismo. prima parti<·vlarm~nlr teutonico, è
dr_v<'ntalo rnoi:dnle e eh~ la sparla non paga dclìa sua
m1ss10~·" t<-c;r1:-a cer_c~ di conquis~arc, a. qualsiasi costo,
~n.ch<' 1! po e1e poh~-?o. _P orfina rn Ila.ha, paese fino.ra
immune dal_Jia. tabe m1~l'tansta, i _nume.rosi si1ntomi, già più
vo:ro da :io1 e ad alt.r.1 c-0i:ipagm lumrggiati, non lascia.no
prn dubbio ailcuno suJ11a es1&tenza dol.la oasLa miilitar-0 0 sui
rlisf'gnI C'hC' c:;s;1 nutrP <'ma.tura ()ggi, infatti, siamo nranwntc in un porioclo di gr-~tri:ionr n1•oll'"1011arw, il _che
non s1 ..mifica. ~1ffn'lo. a!nllno a nostrn part r<', eh<' .a nYo1uz10nC' ia immin"'nt<' •: dw d<'-" ·ha• s.s r<' }>H'parata per le
or(' tali dPI giorno tctlt', come un atto eh< bi possa preYclle re " I.{ n id éll'l".
( :r.,11zionc. rivoluzionn.ri1i s1gnifìc'1 in fai Li, in poYC'l'e
parole. nmbicnLi, condizio11ii tali eia far ri1rn<'rc. non cslil'l"(I molto lont-a.no il. ,giorno 1w1l qua1lc la paralisi cJ.o1Ja
proti 11z1onr, sa.rà tal<- da fa I'<' a ff ronfar<' i 1 cl i loC'mma, o sol'ia,Jizr.a r<>, s.i1i pure gradualnw:n'(.', i nwzoÌ di procluzicne,
() jlf\J"! l"{'I,
Cli a\'V{'nimonti infatLi che si sono anr1ati svolgendo
r. ~1 srnlgono in C'JlH.·~ii ultimi mesi non Hiltanto ri_Yclan:>
una, crisi 0conomic:i profc.ndi<siima <' quns.i inc:a1_1abi1lc, npcrc11s.;ion~ inc\·itahiJ<', dell'anti-economico regime c~cll_a
prorlnzione e dcl consumo durante la guerra, ma, di n ~les~o, una crisi morale e~tr<'m<im<'<nk g_r:n:o c~c di ~sa è
il risultato <' il sintomo ; i un 'lt'mpo. _81 \'•JYO in un atmosfera da millennio ' si at.wndc j,J cmnpi{'rsi di qua.1chc
.
11
grand'° <'\·ent.o che non si sa, non si può e non. s~ v_uo e
d<'finìr<' ma che dcl'e ('PrlanwntG mu1a.r<' k conchz1_0~1 ~li
vi1ta atLua.li cla. tutti pii1 o m0no con-icloratc; come rn -0,licrabili. Kpisorli cli ,•iolcnrn mal conl<'nuta s~ produco?~ ~
trrutLi q nn e I à, n_<>gli amhi·rn Li p i ì1 clispara t ~, c_olG·e ~ngi~
1
}llu opposte, a cln:rnostra.rr q11an o grancl_>C' sia i.l !oimen
nc1l sottosuolo soci~.le, e qua..nto sia sagg10 avwrtirilo e tene.rs1 1>ro1nti a,gJi cvc·nt.i. . .
.,
.
.
L'organismo mirit~1..rf' ital!rano, pm d1 og.nr a.1tro, risente di qu<'.c;ta condizione g<»n<'ralr prcago111ca ~lc1la società C'apitalis'fra po,ichè, appunto come ~pra abbiamo accr..nnat-0, La guNra ha aumentat-0 la sua rn:rort~n~a e h_a
fatLo di <'oSSO por 3 a.nni il oc1nt_r~ de1lla viit~ di_ tutt~. 11
paese. Esso ha affrontato il confht:·o .mb specie eh_ ~sci?ito
pcrman<mlie, a~scwvito completamente alla, cnl'.t.a, m1·h~ansta
deìlo St~to Maggio.re. a<:curatanHnk tenuto ~cpara .o ?a~
rtmancnlc c1rl p.~.n 1<:;C o sonmte acl .c~c;o C'C1ntra•p]l0'5ÌO. 8,i 7 ~
ve.n u ta così f orm a.ndo una menta {il rr 711 il it rr !'f'_, u 11 rt _mn1 a {,
mil1t((rf',
un
onore milifrrrr,
1111a
r·11l/11rn
111_1llfr~re nc;trc.th~
ai p1·oblem1· terni ci, carattoristiohe men l.a.Ji <' mte.lliettua.J.i
che hanno sinistranwnte gravato su.ll<t conc101tta de11a guer-
il#' 65
fi4...,
ra e che inte~ra'..i da una t1i11.~ti:w ( ~) 1111:1iturP, hanno ridotto la funzione <le! comando a q110-1a cli ordinare ecatombi ~ontro le pos.i.zion! .avwm;aric im]lrendib.i.li e decimazioni n.r,llie rclrone ncm•E e }onta.ne <la! fronte! Frattanto l'essenza economie-a clel oonflitto e !a sua grandiosiità
ha·nno pr<:6~ cos~rc!.to'. la cla>'se <lominan te a ehiamaro a!lle
aii·m1 t.utti ~ suoi ser-n economici e hanrn.o· pe.rciò trasformato I esercito permanente in una }JsetHlo naz;ione armat
TI'\~ al;frctt.a.tame.n te, ~rrnpcr_fottamcn '1e, 1HYichè J.a cùirezion~
e il Comando son?. nn:ast1 sempro il privi..k.gio dc.I.la. minora111za castaliC m11lllltar1sta. che ha finito per asservir·"
'
l''t
·
.
"ase
rn M!·l'O paoesc m armi. Conchiuso il conflitto: il capitaJ!ismo h_a oor~t:o ~ cerca ancor.a <li valiersi <li ques~ie eccez1onaJi_ concl1z1orn ~a~o~·ev?li per d·rbcJ~are il proiloetariato,
por Sj)lil~<'·l"C al ~Uic1cI1c: i s1.wi stessi soldati che (è heille
lo ri.cor~1~0 noi e !o ncorclmo essi), sono operai e contadini e c1oc JHoletarz. _La. :lotta cli clas~e pcre.iò oggi non è
pru comt~attuta ~~·"1. so10 c~mpo economico ma s.i esplica già
srntoma icamen.,., m tu't1 gli aspetti <le.Ha vit·a 80 ·a.1·
Checche: ne dica.no _i giori:ali borghesi, D' Annunvio h:\c:~
lato col gesto eh Frnme d1 raccoa.Jicre
intorno a 8 ~, l-" '
0
·1·
. .
vrupse che sono state mii i'tanst1cam~mte sovracecita'e 0 itn"'annate o ~he, ndla 'ana. speranza. dci !loro ca.pi, avreb~cro
dovuto· ms~a~iraire la dittatura del Fascio e saìva.irc cla.l.la
g,wsta puii:17.10ne 1a classe socia,J,ei responsabile clcJla bel.la
g~1i0rra; e iii 0ove.rm? ha oercato coin lo truppe a J.ui fcdcJj,
d1
il mov1men~o
e cli ovitarC' l'avyn.nto
'··- '
cr.· contene.re
. 'l'
.
.
e
.... .,
a I poucre
i s1Jru I a:v~<;'11tu~ren, _tem.e.ndo che t,aJc fwtto potesse acce.1~1·ar~"l ii:nz.ic .<' _ev,1tare i~ ~orma.rsi _d0llo Repubbh•chc
dc-i
0
Cons1gh opeia1, contadm1 e solclat1 Se non siamo
·
a.i!Ja guorra ci'Vile in atto &Ì<'.imo cc.rtam"n+- <11 '
prorpno
1
d
. .
.
.
'
...
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'" ....... a ,,a, presenza
I _un_ H~lo p.1onunoiament-0 ,m1nta.re, d1 un{> sfa.<>ciamem.to
qui~d1 c?m~k!o anche <l<Jl organismo miliLar<:> clcJ.Ja Soc~eta cap1taJ1st.1~a. che a lungo anela.re poti·à s 0 rvire a chianre aL prolclf:-a.riato
all1e a.rmi quali sono I· suoi· veri· 1·nte1. ,1. suoi. i·eri. ~mfri e a far.Jo fina.lm:nte
1te·rssi e qua~
combatre, non p1u per 1e vane fazioni borghcs'
l
Jlf'r sl stesso.
I ma. so amentP
v
"'
1
J~' oiò che noi, ~cnza ombra alcuna di' \'anio . ~ +~
te
J"
e·
p!O·L··~u1eO
mpo anc i.amo
ri1)etnnclo
· rh"
· >. l'E• serc1
. · to'
,
,
•
.
.
:
'
· '" C1'0e
bo1 gheoo e mmato cla tah cl1fott.1 costituzion
al' l
•
,
e l t .a non }>o.
d a d 1vrrso
kl'.<;i pii1 reggere e <la. e-s&t>rc "icirno a.JJa n10'rte per dissoluzione.
·
lll segno è graYe perchè la rivoluzione ~ p1:o?u~ in
un pa.cw solo quando Yi è fame. YÌ è mise.na, v.1 e d1socc·npaz1one o qua.nclo i'organ,is.mo militare, espressione della
c·lasso dominante YaciJJ1a.
~sa.minate, signori borghesi, la vostra società e di'.ec.~
so non avete a.nche voi la coscienza che l'ora suprema s1
rwvicma. dc1la. vostra fin.e, <li(• I la nostra risu rrczione .. Ma
per noi che ci occupiamo lH1l'Lic01la,rmcntc dell~ qu~tione
m1J.itare e che abbiamo fatto Lutte le precedenti cons1·dle1ra·
zioni solo per inquadra.re il nos' ro studio e per metteo.·tlo
m reilazionc coll'csamci gc;neralc dc.ll'attua·lo momento po1itico la. scissione prodotta.si nelil'Ese.roito borghese ci intcrcs~ pa,rtico1l·armcntc. Il giorno in cui il proletariato,
m un modo o nevl'altro (o por una ragione conti.ngelllte
occasionale che nessuno può prevedere), sarà chiamato acl
as51umm·e .la gcs'i·one della CO!'.a pubblica: di dur primcipaJli
argomenti doivrà sulbito preoccuparsi, e cioè di nutrirsi e
di difender.sii..
No~, di questo ultimo aspetto clic,} probkma. ci occupiamo e ci p.reoccupiamo, ta111to noi siamo convinti che l1_a
sua migliore e più rapida. soluzione darà a1l nuovo organismo social:c Ja. fo,rz;a necessaria per oo,stiituirsi sol:ic1amcnk
o per !»esistere aJ[e prime difficili ·prove e superark E·
perciò sottopoThÌ:aano all'esame <lei compagni lutti, .a qu.als.i.asi terndonza, aipparte1ngano, J.c seguenti sommarie consic!craz1oni che ci permettiamo •riassumc,rn i.n forma quasi
scola.sfoca.
J . - B principio .deil la necessità d€1Lla forza per vinceiro e assicurare .Ja viittoria prol:etaria import.a, come conseguenza, la adozione di un programma di o•rganizzazione
difensiva ben diverso da.lil'antico ordinamento dclla Nazione Armata. c.a.ldeggia~o con anti,·eggcnza <la.i socialiisti,
prima della guerra, ma 0:ggi sorpassato dagli eventi.
II. - Ta;le programma <leYc essere ben di.stinto e comprende.re :
a) misure preventive di immed·i.a.ta adozi-0ne aventi scopo di difesa contro quehle parti <lcll' organismo mili bare bo1rghies:e in di.s.facimeTIJto chei appaiono più minacciate e pericolose e ohe si sintotizzano ineilil.o smodato e
liti~
a'nonimo po~ere cle11lo Siato Maggio1c o
UP!
fralLenimcnL<?
a!Je armi di un esuberante n umuo cli uflfria2i permanenti
e d1 conipì-cmento collo evitlent,e, SL'OlJO iii rcstituirn quando
possa occorrere,. una S}H.'.cie cli gwt rJ it~ hianca a oomplcmento della Regia Guardia;
b) m1s11re csccut1 ve cho non ::.i po<;.-;ono prevedere
dipendendo assolutamente tlaJtlo svfl.tif 1~i degli <wenti e
dalla situazione inforna f~1l int:\rnazional<' tk,t momcnt<.J
rontrngen~ie;
.
e) un'enunciazione rhia.ra e sintrtica 1l·,,i capisaldi
costitutivi d€.lna nuova organizzazionP drfinit i va, che oerchcm~mo riepil.ogare nel capoverw sc~uu1 te.
III.
L'organizutziono <lifensi'a dd prolctanato
alle armi, i1l cui scopo continge·nk e tram;itorio è quell~
di assicurare le oonqui'>tc ri,·oluzionarie o cli resistere agli
sforzi con~.roriYoluzionari do'la bor~he.<>ia, <l<'vc imperniars.i al fondamentale concetto delùa !JCstzone diretta riel 1JOtere da parte della forza armatn.. Ai consigili operai e C?n~
tadini. de!Je fabhriche donanno conisponclore i consir;h
dei combattenti: come qudl.i sostituiranno gli at~uali consigli di amministrazione e le persone dei capitaJ.isti; così
questi don-anno assumere 11a compliefa funzione del governo disoip~im.are-tecnico-amminist,rati vo cleJle ma.soo e sostituirvi l'a:tua1e pote,re occttlio o intcrossato ck1J.10 Sta.t-0
Maggio.re che no1n è più un ~rvizio (come <lov:robbe e dovrà essere) ma è cliventa1to il vciro orga.nismo dctenrtore del
potere miilitare al disopra e al dii fuori dcl Govorno stesso
borghese. La funzion.o del. C'omanrlo, tale e quale come la
funzione direttiv.a neJl.Ie offici1ne sa.rà compiuta individualmente, per delega e sotto .Ja guida e il cont,roJlo degli organi é:li Governo collettivo. La istruzione rriìtlitare, che
dovrà necessariamente essere impa1i.ita, trovorà prevaJentPmcnte il suo sviLuppo nctl'ordinamc.nto scola.stico in modo che i flavoratori non saranno so.~t.ratti a.I.la produzione
che per difenderla contro le p1·oditoric e le paiksi mirnaccie
dci capitalismi ancora non debellati.
L'orclimamento ed il roolutamento dovranno e.sSere
str.rttamcnte 1oca1ii e si dovranno inspi.rarc al! principi~
del decentrannento federa.lista. Armi, munizio<I1i, me1zzi cl~
oifosa ie difesa, noll: si dovranno avere che per i 1biiisogm
dellla oopertttra e cioè per queJ. comp1esso di forze neoos-
sane ad
as,;icurar.~ ]p
• · .
tron',1en~
· IH'
·•'<'Ol1t.lJJ1<·
1l <t
qmtli>Ì as1
scn·p resa.
.
.
t . tt,c"IV - Questo orclrnamcnlo, somm.1 ria..nwnte_ l '.1' r"Iato ra,pprc.scnt<t
i.I liimitc cla ragigrnngcrt'
el w e' mdrnpc·n.
·
n
' fis.s.i,re e cono"'ccrc }JCr orH·nt.ar\'l,
·
· r111c11c
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nratulto
sabz.le
_e so_,,
"
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· / 11.'t.Ofl(I/
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.ta, l prop11
·tn fjl/('.SfO /71l'lOdo
dt. !JC1Ifa:10_11e
l'll'IJ
sforzi e faciilitairnc la f:i•ua, rapida fonnaz101w.
,
i
V.. Non è sa.ggio, r~ priori, escliuclc.rie o non. e poi.SS ~
bile all'atto pratico, trascun1rc, ndla ricostruz1one, g 11
c!.en'ient,i fattivi e p0isitivi (kll'eson:it<.J bo·rg~1esie. che <1-eli~
bono invece essere sfruttati mettendo part1col1a rme.ntc .1
teonici nella a<SSOh1ta impossibilità di nuocere, ~na ne'.11·a
di dare tmtta ila loro OJ)era <l_i compe:teJJh a gmsa.
cli quanto/> .stato operato da Trotzky in Russia.
n~ccssità
* *
i(·
Concludendo: noi abbiamo voluto r~cpi'.oga.re ie nosLrn considerazioni sulJ,a importanza och,,rna dell_a qu<>stiono mihtaire per ,i soc·i1ali:sti, sul suo va.lor.e co~tmJ?Mk
e sulle sue migiliiori soiluzioni future fornendo ,eos1_ gli e '.emonti al prol·ci'Jariat.o sovrano chr solo dovra. discute1 e,
"'lll dica.re e se.n tenzi.a,re.
"'
PARIE 1fRZA
f,a e111011ui/Hl'i11nc rf<'l prul<'larìato
8a ni opera solu dei 111·0/eta ri .
la no~tra uitin al
ritormi~mo militare ~emouatirn
della borghesia
Ilo riiorma militore.
Ilo politica militare nittiano.
Ilo crisi militare.
I punti sugli " i ,,.
I.
La riforma militare
Abbiamo sott'occhio il testo dcl Decreto-legge che approni. il nuoYo orclinamcnto d!.'ll'Esercito, studiato mist.f'>riosamcnte ùallo S. M., e puLblicato in pieno fervore
di attività militarista a. Fiume, a Zara, a Trieste e
altrove; ed abbiamo insieme il largo sunto datoci dai g.iornali sufficiente peir permettere un commento a quelle che
vorrebbero ecs.cre le linee e8scnziali dellia cosidetta riforma.
Il commento è tanto piì1 imp·O·rtantc P<'T non dir.e
inc1ispcnsabile in quanto mDlti possono ing<muamente ab1.io•ccaro all'amo e crcclero vora.mcnte che si tratti di un
primo pa&s·o vcr-so ordinamenti pil1 moclerni e che i.l
progetto sia adattabile ai vrincipii che informeranno il
futuro reclutnmento e gli obblighi di servù1"0 militare.
Per intanto la base del nuovo ( !) ordina.monto rimane
sempre la coscri1zi.:me e la conseguente ferma. Essa è ridotta <la dl.ie anni arl 11110, rid11cibile ad otto mesi ... salvo
a diminuire ancora la d11rata della ferma 71cr gli individui
che s1, trovino in speciali condi:ioni di famiglia.
L'anonimo compilatore si è condannato colla stessa
enunciazione della sua volontà inmwatrice. Poichè si
tratta quasi di porre l'umoristico bisticcio: i casi sono
clue ... Infatti o lo scopo rlclla chiamata aUo armi dei cittadini. devo eS<>cre quello di abilitarli all'impiego dei mezzi
belliici e limitarsi perciò ad un insegnamento tecnico, o
alfora non si compre1111do il pcrchò per allcuni sia necessar io un anno, per altri 8 nw>i, per a.ltl'i un periodo ancor
72 '""'
piit breYe; oppu r(' s1 'uo:1' con tin tt<ll"'-' la 'cechi a lrndizione per la quale in cascnna si cNn,1 tli cclucarc artificiosamente più che ist1 ui• e. u allor.a un anno non hasla
asso! u tamente.
:Ma la Yerità ò ben cli\...)rsa. Una; ferma cli un anno,
oppure cli 8 mesi, significa la necessità cli un numero di
ufficiali e di sottufficiali tale, da poter inquadrare tutto
il contingente di l<>va di una clai>sc ila.liana,.
La quale (cono dati forniLi dal )!arazzi nel suo « Esercito nei tempi nuovi n ), ha in mc-dia :}50.000 iscritti. di
cui G6.000 erano i i forma ti eolle antiche clispos.iizioni 6a,nitario e 20.000 erano rcniknti ... Xon tenendo conto dPlla
diminuzione dci rivedibili (78.000), che è presumibile non
piì1 così numerosi dopo la esperienza de'le ... visite sanitario di guerra, e calcolando una pe-rclita complessiva di
100.000 uomini per classe cli leva, non i;i va. molto bntano
dal vero ai" rmanclo che, colla fcrn1a, ùi un anno o cli
8 mesi, lo S' <tto Maggiore pw-m0cl1ta. di dichiarare neceBsari i quadri per la ,istruzione cli 250 mila uomini ...
Durante :la guerra, quando si trattava di mandar i
cittadini subito in trincea e non si IJOtcva contare sul
completamento di ist.ruziono dei richiami :3 o 4 mesi
cli istruzione erano sufficienti: in pace la i~truzione delk
r?clulo dm:ava da 12 a 16 settimane; oggi dopo la gucrr.ai
si. tenta di far erc~erc al pubbli.co che ragioni tecniche
esigono la forma di un anno ... tuttavia riducibile... ad
arbitrio di S. E come nelle cc Grida Ma,nzoniane » di
buona memoria.
La istruzione mi1itare sool.astica cho clovrebbe essere h1
Yera e sola .i st.ruzione..delle reic.luU... (tu 1t'al piì1 completata
<la un brevissimo peno do di perf .?zionamcnto e d i adde€tramento aJle manovre cli l'cparto e al servizio delle specialità,. non sup:·riorc ai 4 mesi), non , iene quasi nem~neno cita~, ~' ~nvece, a sranso di equivoci e di fallaci
mterpretaa.ioni si am.monisc~ che l'ùzrz11adram('nto do'!,'l'à
esser taJe da con_sentire 11n'1struzùme rripida, il che conferma m modo mcontrovertihile la vna ragione per la
q1,alo la ferma dev'essere <li dm·ata inceda.
Ma. a ciò non s~ anc<':ta la sintomatica preoccupazione
clel legislatore. Egih vuole, che 1·1 nuovo ordina,mento serva
di rwviamento alla Nazionr .11r111rita senza verder nulla
ddlt· trudi:1t111i r: dello
pii 1[() /111/tlr1re ,/tlh rorie rirmi:··
Vuo~c cioè l' i mpossihile. poichè non Yi può c~sere, m
ncssnn<L forma. di alLiYiU1. concilazionc e compromesso tra
lo spiri to che innova radit:a.[m(•llÌ<" e in buona fr~e, e la
tradizione che rappr-csent.a. appunto il }Hts<;ato diYenuto
in"omhrn.nt<> e pericolcso. Dopo un'esperi{'1nza pratica come
qu~lla. 1klla gnerra, tlop0o il fallimento cli tut,t.i i presup1Josti teorici clell' Arte mili1a,rc, stucliata'. in tu~ta E17ropa c·ome un Yangclo immut.abil(', fatto di dogmi s~cn,
dopo il profondo mutamento ap1io1·lato dalla evoluzione
c;ipitalistica alla funziono cl!'lla forza armata; pa,rlare
ancora di tra<liz10nc, di spirito militarP_ di spirito di
corpo 8i"nifìca. non a\'C'r capito nulla e rivela. che si vuol
tutto' sai~· are l' anti(:o ha~agl io cli concezioni sorpassate
1111,tando la forma e ma11t~nen1lo intatta la sostanza dello
Esercito permanente dC'lla borghesia.
.
Tale tenclenza infatti appare in tutta la sua evidenza,
precirnmente nella questione dello S . .JI. A tutti è infatti
nota la immensa diff crcnrn cli carriera e di trattamento
che esiste tra ufficiali teorici e ufficiali pratici; tra personale addetto a.i Comancli e personale addetto alle truppe.
Essa è tutta fonclata sopra clue equivoche disposizioni;
nna, quella che colla Scuola cli Guerra resa fa~oltativa
o non obbligatoria, k?-de .a. c~·c~rc una g'.°rarc~1a <lell'.1'
coltura e a dividere gh nffic1ah in sapzrnti ed ionorantz,
seco ndo che hanno oppure no il tau maturgico brevetto;
]'al tra, quella che si ostina a non distinguere tra comanclante e coadiutorn del comanclo:
Entrambe tali disposizioni sono non solo mantenute
ma ribadite dal nuovo progetto. Infatti il corpo è abolito
ma /e sue 1:mportantissime f1111:io11i -"''.rann? chsi7!7'7Jer;nate
rlr.t 11/ficiali in servizio di Stnto Jla(Jyrnre, ?, quali sarmrno
reclutati tra i viù 1"donei elementi eh:. avranno frerz11en~
tnto gli Istituti superiori di colt11ra m1!1tare (fino ad oggi
ò avvenuto così e tutti gli uffi.ciah sanno quali sono stati
i criteri di scelta!); non solo, ma a(lh Tstit11ti superiori
rh st 11 d 1: militari saranno ammessi 11/firirdi di vario grado
con grande lm·ghe.:.:a per dar. m~do di. sreoliere ... gli ele~
menti più adcitti ai: comandi di re!J[J1 mrn to ed a quelli.
.rnpe1·iori del serviz1·0 di Stato 1lfag(!ior('.
Ecco svelat o l'arcano. Tutti g,li ufficia.l i general i sono
11 jfiriali in ser~·1uo :'U/J('l'l<Jrf' rii ·"'toto .llar1{1iurr ... , <ltmque a rigor di logica, non possono pro\cnnc che dallo
Stato Maggiore, corpo o sen'izio poco importa. L'ombra
di Kapoleone deve... ridere pens.ando che fin d'allora egli,
il vero Genio, anva bene capito che ogni missi<>ne C.<;Ìg<!
specia;ìi a.tti tudini, che il comandrrn fr.: per essere tale <l<:'vc
possedere qualità opposte a quelle <lei r;uoi ... coadiutori
e sapeva tenere Berthior al suo posto e afficlarc a. N'ey,
a Lanmes, a Murat, i COIIDpiti piì1 aclatti al loro carattere
e alla loro capacità. :ù-Ia N'apolcone non aveva da salvare
la, casta chiusa di un corpo che ò la quintessenza dcl
Militarismo in potenza e ehe ha :finora detenuto i:! sommo
potere militare e poi ern... Xapoleone.
Qu.anto alla di.stribuziQne clclla forza tra le varie armi
e specialità noi non ci dilungheremo nel commento poichè
la questione ha valore prettamente tecnico. Appare tuttavia per lo meno strano che si parli cli aumentare [,a
fanteria e non si accenni a.l problema delle specialità
poichè la guerra testè non conchivsa ha climostrato che
oggi l'azione della fanteria va intesa SOJ>rattutto come un
sapiente, oppOTtuno e tempestivo coordinamento dell'azione e dell'impiego delle varie e:peoialità. Gli specialisti
che, prima della guerra, a detta di tutti i comandanti,
depauperavano i reparti, dcv.ranno oggi formarili e costituirli. Ma .il rilievo, di valore strettamente tecnico, è
fatto non 8tllo scopo di cliscutcre il provvicdimento, ma
di sempre meglio lumeggiare quanto sia arretrata anche
tecnicamente la mentaJlità di siffatti pseudo legislatori.
Nelle cause di carattere stretitaillffil~t0 tecnico ohe hanno
portato .a Caporetto, non ultima è appunto qudla proveniente dalla incapacità professionale di quasi tutti gli
alti comandanti e del personale arldetto ai comandi nei
riguardi della applicazione pratica alle nuovissime esigenze della l-0tta dei presupposti teorici vecchi di secoli
e immobilizzati nel dogmatismo
~la dove il Mi·lti~arismo a:pparc com,• l'ins.niratore di
tutto il d<K;reto è là dove si affronta ila qui.stione delie
scuole. La scuola, tutti lo sanno, (· l'ambiente Tuel quale
si corea di formare lo sp.i.rito del giovane e orientarlo
nel senso voluto ... dal maestro. Possedorr incontrastato e
incontrollato dominio su.Jlc Bcuo].n sign i ficu, poter esercì-
ta1·1· dcosiva influenz.<L ~uU.t 111cnt.alità cli tutta una categoria cli ci Ltaùini. P rciò il pr·ogctto \-e1·amente militari1>ta non solo Yaloriz~a la S.:uo:a )lilitaro nelle sue varie
di,·isioni ~suddivisioni, ma rA'lrna cli estenderla anche a~li
ufficiali di c0mplemenio. La separazione artificiale, ingusta e offcnsiYa per tutti, tra Esercito e Paese, tra uf:fìriali e cittadini viene così quasi glorificata e giustificata,
come una necessità tecnica, che è invec·c a.Bsoilutamente :i ncsistcnte.
La Scuola :Militare rns~omiglia al monastero; fa, sua
abolizione completa significherebbe perciò l'aboùizione clcllo
spi rito cast.al e milita.risla, il trionfo elci vero spirito milititrn intes.:) come ,c;pirito di sacrificio inclividua.le al bencssrre o all'intei·es$e collctti\'o. 1Ia, questo non si può
rirdendere <la chi mantiene intatto l'ordinamento della
Giustizia militare che è giustizia appunto di ca.sta, da
ehi cerca di acldolcire il trionfo inconk.-tabile clello S. ~1.
trasformato <la corpo in servizio, affennanclo ohe sarà
pretesa una permanenza clegli ufftciaLi cli S . .M. alle truppe
cho è stata sempre leoricarncntn proclamata necessa1·ir1.
e vraticrim<'nte non a p7Jlicatri: nè in pace nè 1 n gue;rra.
Non si potrebbe essere davvero pii1 abili nel mascherare le proprie intenzioni!
Infatti il comuni'C'ato " Ste fan i » · Jll"Oclama che il
11 '.10,vo _ordi_namento segno 1111n ?U'C'rssnrin tappa... che ser111 rn _di ouida e di base per avvicwe gz.i oryam'ci cli'. guerra
e oli att_uali nella lo1·0 vrogrrs.~iva, coordinata evoluzionr
i:crso gli 01·gan1à dell'apvenire. Il Decreto-legge ci informa eh~ avremo 15 Corpi di Armata (:3 in piì1 cli quelli
<lci pnma guerra) e che il 1111ovo ordinamento è l'antico
oppo~·tu_nan1:entc aumentato in rclazione alle conquis~ ter11tor.1ah e c~e di conseguenza, gli c.lcmcnti delle ·rnric
Armi e C.orpi e Servizi sono mantenuti intatti anzi sono
awmcnt.'.1-ti . con ~le une nuove special i tà, di modo che il
totale ctegh uf:fìc1ali ammonta nientemeno che a 18934 dei
quali 2768 fuori quorlro.
'
. l com~enti sono cla'Vnro s·uperflui e noi perciò lri. aibh~amo fatti n~n pcr_chè supponiamo possibile una rabber<'iatura potenziale eh un organismo che ci ha dato Fiume
<_' Zaira. e. altro ancora, ma pcrchè è oppoo
r tuno mettere
1 n g·uarrha contro tutti gli a1kttamcnti della pseudo0
.,...,
7ti~
democrazia inspirata <la V'Annunzio, e.he ha sc1111H·é <:L:spel·
tato il momento eh arrivare a..lli/<1111J.
Il proletariato ha il sno prograrnlll:t mi~itare che i·
un po' più rivcluzionarmente radicale cli quello pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e controfirmato <la Albricci,
p{!r ordine superiore a lui, e da NitLi per n c·cessità Ji
compromesso e di tollerata esi,c;tenza.
Esso è bnsalo non sul trnpas;:o ma. sul rinnovamento
e si inspira & questi fond<mwn tal i concetti che gio,·a sommariamente riepilogare e prr unn. Yoltn.
l.o Abolire la formazi,ono cli pace, inutile quan<lo
non Ei vuole trasforma.re la fona annat:.a. in uno strumento cli polizia o in un mezzo cli dominazione politica
o di preparazione all'·offesa.
2.o Distinguere nettamente In. funzione tecnica della
preparazione dei mezzi <li azione in uomini (istruzione e
c0man<lo), terreno e materiali, <la quella amministrati;a
del goH'rno morale e disciplinare cli tutt.a l'organizzazio1w
<li fonsi va.
:3.o Affidare la .iunzione tecni{·a agli speciahsti militari ri<lucm<loli di numero, pedc,zionan<loli tutti ugualmente nella coltura e pagandoli bene; affidare I.a funzion•·
amministrativa. ai consigli elci combattenti e a i commissari libera.mente eletti.
4. o Honclcre obbligatoria la ist.rnzione militare in
tutte le scuole e r,icJnnc la i.struzionc del.le reclute a un
pri-ioclo di 4 mesi, Hifficientc per coorclinaire gli sforzi
individuali c](>i singoli e per formare gli specialisti .
5.o Ri<lU:Tre i tecnici spccialirsti wU.e funzioni di di10itori della isttnzione in modo cla poter limitare i l! loro
numero.
6.o Inspi1rarsi ai concettii <li un rcclutainicnto locaile
pi it che regionale oosti ttwndo con tu tLo le popolazioni
poste a X ord dell'Appennino Ligure o clel Po l'ar mata
<li copertura, e con tutti gli abitanti delle vallate alpine
h: truppe d i p1·imo schi.eramento. La copertura è un simbolo. Vale sarra. prome..~sa di non offrnderc, e fiera in tenr.ione di non voler eS€cre offesi .
7.o Istruire gli ufficiali sp-ocialisLi tecnici e civili
n ella liber a palestr.a dello studio, nell a univer si tà a con tatto coJla società dell a quale essi <lrvono far parte; ail·
vr~
1
aria, all:i luc<:',
s{'n7.a
!limitazioni di libertà,
al
-I I
di fuori
•li ir.tituti confrss1onali.
8.o Sopprirn0ro tutf..o il rna<'chin060 onlinanwnto
ddla Giustizia militare.
n.o Hcstaurarc il princ:pio disciplrna1c ~·oll.ét for111ul:t di c1J/1ui11cue e di esigere da tulti il sacnfic10 prrsr11H1.I,~ pc·r il hrncssern cklla coll(•ttiviUt socialista.
J> rngramm.a. massimo, collll' si \'cdc, che r.ispon<le a.Ile
ner ·p-;:-;ifa tecniche rivclntc dal conflilto; alla essenza. oostitutini dcl Lrnnsilorio p<>riudo dcl.la, 1Jilb1Lura l~roleta~
1·ia. Esso non ha lo scopo cli pcnnett.cro il passaggio agli
orr;r111ici dell'avvenire, nHt mira ad a-;si(·uraro la saldi~
difi!'s;i della socieLà e ha. COlllO idc•alc supremo quello di
Trntski: [(l d18tl'ltZ Ì~ll(' di fl(fli uh ('gCJ'cili e quindi anche
di quello Rosso, quando la borghesia si rn~·à ~·assegnat8:
al suo Fato o il prolctariat,o avrh c~-;sato eh esistere e s1
i<lentif'icherà colla UnHinitA.
TI.
La politirn militare nittiana
Il ministro <le Ila C: ucrra, agcnLe comandato dell~
SLato Màggiore, ha parlato in Senato e ha. oerca~o eh
rispon<lcrn alle prcciS{) accuse clel senatore cli. Rob1lai~t.
ammonendo che ... in avvenire, il f'a,.se rri·rà nell'esertiio
un trr111(}11illo e sicuro elem<'nlo di ordine ed 11110 stru111ento ossequiente rtlla 1:olontà 11 a:io1uile, e di difendere,
del resto a.ssai debolmente, il JM'ogcito <ld n uoYO ( ?) ord inamcnto dell'esercito.
La parte co nclusiva e fiumana <lel <liscorsetto mini~
stcriale non abl>i-soo-na cli commenti i)cr chè ormai tuth
hanno capito q uello "'che noi .avevamo intuito fin da.!l'inizio,
e che cioè il volo patriroLLioo copriva anc-0n1 u'.11~ "?lt~
intere.0 si particolari , <>, ahimè!, in qu esLo caso, m1htansti,
'iS
~
fascisti o reaziona.ri della peggioro spceio, perch~· tem
. t"1 di· un metallo cho tutti conoscono. La part,,_ rnvPc.c,
pi.a discorso che riguarda. l'_orgamc'.1'
·
· 1·
<lel
nit
iana unTt
i_ aro <'
l
ad 1cale riforma del Mrn1stcro nfornwtorc, menta un
.
.
.a rmento, perchè t' riYelatric-c
mcusc1.rnza
e <l l' 11 a
. . della
.
com
1
insipionui. delle ~ltc s~er? <H_1g1'.nti.
Il mini,stro mcommcia <l1ch1ar~ntlo che_ ~a ~"11'te t8senz1·aze del nitovo ordinamento sara la modi/11·'.1zum(' _<frf·
la legge sul 1·eclutame11to e con h~lc afformaz1onc ch1110stra <li non aver .assolutamente. ca:p:to la, portata cho dovrebbe avere una vera, riformn militar~, che_ ~lovess.c onestamente inspirarsi ai soli .inl'.c.gnament1 bellici e -?-on all~
preoccupazioni egoistiche di caNiera cli molti o eh troppi
giovani e Yecchi ufficiali ... La guerra europea ha rivoluzionato completamente la tecnica militare e ha. reso non
solo inutile ma dannoso il nucleo permanente. El'sa, Yalorizzando lo atteggiamento difensivo nei confronti <li quello
offensivo ha reso necessaria la adozione tli un ordinamento ~ilitare di pura, difesa, che risponde inoltre al
sentimento o alla. volontà di tutto il Paese <' perfino alle
mendaci affermazi-0ni di lor signori. La funzione della
forza armata, da principale è <li,·enuta. secondaria, e la
potenza di ogni esercito è stata forn1atu, }Jiù dalla resistenza economica de.t proprio pac>.5c che dalla sua composizione tecnica.
Appiair-e quindi, per lo meno, ingenuo, il sostenere che
la parte essenziale di una riforma, s.i.a or;(fi la modifica
alla legge sul reclutamento. Le cara.tteristiche oostitutivc
di un esercito non consistono tanto nella durata cleiJ.a,
ferma o neMa specie del reclutamento ( dihligatorio o volontairio, 1°ocale, regionale o nazional-0) quanto nel rapporto fra la funzione cli governo e quella di comando;
nella composizione dei quadri, n<>lla formazione adottata
per la pace e nell'ordinamento disciplinare. Fissate le
fondamen ta si può costruire l'edificio e allor.a anche occuparsi del reclutamento; ma bisogna pr.ima nientemeno
decidere se con viene mantenore 1'esercito permanente;
passare alla nazione armata, o addirittura, come crediamo
n-0i, so;passarla e acùdiivoo.i,re ad 11na organi?mzione collettiva di difesa .
M.a oggi la mentaJità m i litare i taliana non può dare
p1u ... L~ borghe'<ia italiana 1-· la, p1u 111inacciata, eia.Ila
ascesa tlel proletariato cd è naturnlo che riesca. a. formu~
liLro programmi più o mrno allettat<>ri <li riforme_ m ~ut~1
i campi, o che non riesca inn'iOO nemmeno ad offrire l' offa
clcmocra:tica <li un progetto cli rinnovamento, anche p:irziale o imperfetto, nel campo milita,rc; poichè l'esercito
permanente rapprcscnLa pur Sl'lllJHe l'<'st~·em? ~aluardo
interno delle istituzioni capitalistiche e 11u;tmhvamenÌA)
agisco la illusione conscrvatric-c eh-e invit..a a pcrp_et uaro
la, c!;i.st,cnza <li classe, anche <L costo cli correre il pencolo.··
di lHl.ufragare prima dcl tempo.
Fra Kolciak e Lenin, i,]· pacifìeo borghese intento a
fa!' dcn<ll'i preferisce il primo; senza discrn;sioni ... _anch~
Jiorchi', a.vendo eg.li oggi a.ncora in mano quei per_1colos1
g10c-aLtoli, che si chiamano armi, gli fia paura, e 11 borghcM è costituzionalmente l'uomo 'anirna.lo più vile <lell_a
tena .a.ppunto pcrchè è il pi i1 rapace ..Ma torniamo a no~.
Il ministro dichiara di aver avuto un doloroso coraguio
p1cparanclo un progct,to che riduce a 196 i generali, eh~
oggi sono ancora 4-10. Vien fatto <li domandargli se cgh
o i suo.i padroni supponm ano d.a.vn:-ro cli poter mantenere
intatLi i quadri cli guerra, nec-cssitriamcnte pletorici, ai:·
cl10 cl o po la conchi UJSiono dcl con fii tlo antirrnillitansta, nvol uziionario e rliretto alla sopp1rcssione, per decreto fasc1sba, cli tut~e .1a 1guerrc... Dcl rosta ru~ 196 generali fan.no
riscontro 609 colonnc:lùi 9:38 tenenti oolo1mc1Ji, 1610 maggior i, 6248 capitani, 9221 knenLi e nientemeno che 109
rn<testr i di rettot i cLi banda; in tutto 18.93"1 ufficiaJi. Scusate so è poco. Anch-c la musica! ì\Ia non basta. Tutti
sanno che tra i nefasti strategici, tattici e disciplinari
dcl famige1J:ato Cadorna, vo n'è uno oryanico del quale
portiamo ancora oggi la pena. Ad ogni vuoto prodotto
dalle perdite nei quadri effettivi (ccl essi furono numerosi
col sistema non mai abbasLanza lodato degli attacchi frontali senza artiglierie proprie e con mitra.g.hiatrici nemiche)
e ad ogni necessaria aumento <li essi por il moltiplicarsi
<lé reparti e delJ.e unità grandi, e piccolo, si fece fronte
dal Comando S u premo col sistema dello promozion1'., fatte
a Udi.n.e e.sanzionate dal ministero, i~ quale n~la. sua
funzione <li subordinato, aveva l'onore di appo·rre la firma,
il i•isto si approva e lo spofve1·ino sui dclioor ati dell'onni-
<li
potente. ì\on si ~ pcns,tto o, per <li~· rnC'g:io, non s1 e
voluto pen;;are, che molto, troppo tard1rn,mC'nte (e quando
<lra conYeniente per ragioni pri\.atc <li a,·anzamPnto) arl
un principio oYvio <li orr.-anico elementare e cioè ad affidare le 11uw.s1011 i del r;rod o .w JIPriore ai pi i1 idonC'i in feziori senza 1nomuoverli. °XC' (.· eunSL'guito che molti ufficiali, sottoknenti nel n1aggio Hl 15 sono stati promossi
rna.rrgiori nel 1917 Fenza pa.rlare Jm capitani ehe sono
di' ~1rnt1 gen<'raii. I quadri i nfrriori, capita.ni e subalterni, anziehè rsscre formati ceclusi\ amen te da clementi
complemenhùl'i sono stati in buona pal'te rinsanguati oolla
nomina ad effettivo cli aJlicvi della Sl'lw·la o di sottufficiali, o <li ufòciali di compkme'lto, e, a guerra finita,
tutti i gradi <la capitano (compr<'so) a generale sono pletorici di clemf'nti giovanissimi ...
Una siffatta Fituazione mC'ritcrnLLc <la parte di un
ministro che fosse libero di pensare e di agire e che si
in spirr1.ssc:. rero men f e o llr!. .w prnnr nPrc.~si t à d ell' e.serci'to
e. più ancora del l'oese, uno F.tudio aocurato ed una
1·lsoluzione eroica. ì\on solo infatti si dovrebbe ridurre
il numero degli ufficiali di ogni grado all minimo assolutaruC>nte indispensabile per i hisogni della difesa e quindi
si dovrebbe studiare un orclinamcnto che rendesse p0t:sibile tal0 riduzione, ma si dovre!Jbc applicare su larga
scala il prinoi..pii.o, violato da C'adorna, <lc.ll'incarico del
grado superiore affidato ogli ù1/Priori più idonei.
Ci sf'mbra che avere oggi rl<'i <'apiLani ~rn:ziani e idonei
al comando di un batta.glion<', sia pure col robbia e colla
11ulemiilà, sia più coonom ico che a vere a<l ogni battaglione, due maggiori, uno com.andante in La. e uno comandante di compagnia e orl honorem comandante in 2.a.
Ed è invece quanto il ministero riformatore amm<:'tte, in
via provvisoria sia pur<', con un H. Decreto pubblicato
sr,Jla « Gazzetta Ufficiale », cnrto pcrc:hè i.I ministro è,
come dice, o.oseq11ie11te rdle 71rcrouot1i·e 7H11lamentari'. e
n<:'l quale si legge un lungo <>lcnco di cariche che possono
<'Ssern 6eoperte da uifciali <li grado superiore con totale
rovesciamento del sano principio organico già da noi
c:itato, d.a Ca<lorna non applicato, e da ,\Jhricci violato.
Con ciò questa gente si illude <li potere far coprire numerose cariche a ufficiali di grado supNiore a que.Bo
corrispondente ad esse; di fare, in povere cd economiche
parole, spendere di piiì per a z•er 1o stesso servizio. Ma
noi crediamo che in fondo lo S. ~I. proceda, anche in
01ganioa, pe1· tcntatii-i come ha sempre proceduto durante la guerra in La.llica. e in strategia; ma non abbia
una gran fiducia di riuscirn ad imporre all'Itali.a. dolorante, dissanguata e scl<'gnata, nuo\'C spese, stavolta non
wlo impr-0duttive ma clrt1111osP. Lo stesso ministro rive.la
Lai-e stato d'animo quando, tlol'o a' or difoso, nel modo
da noi lumeggiato, 1·l s110 proyetto, dichiara che esso in
nulla 7Jregiudùci l'avvenire rispetto a quell'assetto che
uomim: nuovi e le condizioni generali dcl mondo potranno
consiulirlre. E in questo ha irnrfottamen te 'ragione ed
ap1i.aro un vero 'vruoente. La costituzione di una sezione
cc E1>erc1to e Marina» dcl Grupp-0 pa.rlamentare socialista ha il suo compito tracciato dall'ult.imo ministro milita.re e dal penultimo ministro della Guerra della Borgho.<;ia Italiana, e quanfo ali.e condizioni generali deL
mondo non c'è che tendere gli orecchi all'eco liberatore
delle cannonate di Trotzki o al·le disperate grida di aiuto
degli ultimi superstiti de.I merccna.riato borghese.
L'Esercito J-losso Internazionale è già in formazione
e si appresta a liberare tutti i popoli dal giogo del solo.
d<:'il ver o nemico: il Cap.italicmo I n ternazionale. Checchè
ne dicano i o:imbambiti dcl Senato e il Vate Medievale
co.Ua sua Compagnia cli Ve ntura.
Il!.
La crisi militare
.Alea jacta est. - Il .facente fun~ione di Ministro per
delega e conto dello S. M. è dimiss:onario. L'ultimo Ministro militare della guerra scomparo non molto gloriosamente per non aver potuto ottemperare alle disposiz1'011i
delle superiori autorità. Il fatto potrebbe anche socialisticamc.nte pMs.are inavvertito so esso non fosse, come ben
scrive l' ..:1i•a11ti! u n primo risultato della lotta an timili6
S2 "'1
tarista e non io:;~ l'Ontemporitn•·anH'nt<• 1111 sintomo della
situazione.
Il rr:inistro Xitti, rìfo1111.atorc 0 rn11cilialore per ec·
~!lenza•. ~1a ~lo\ uto finora ccdero ,tll<' pressioni <lell'al~a
cast1: m1htan-.;ta " sotto 'a non ti· i'JJO lontana minaccia
cJC"l
' . L''
'
•
•
'
. o l CI 01 .L' llm1an1. ha Jo, ulo 1,tr1 1, 01111 ,, 111 1 11 t a ma111·a1s
7e~i -O i:on Yararc una pÌ('<'Cfa rifornw . ...;ubdola, aJlctta·
tne-0 e mgan nev ole.
E' nota la ignoranza l''>li•ic·a, e la inc<1pacit.à parl;i
mentare degli uc,mini <Lùl'me; ll<'>ssuna. llla1·a,·iglia quindi
c·hJ nella. loro
jcrno
. eI1· Il P ooncl1z10n1
· · · ei·i spin
· 'to del
.
o
1·anza
popolo itali.ano 1· della w·i-.t situaziono <'c-onomiea del
p~eb~e -O nel loro illimitato (' antiiiatrioltico ecroismo; essi
a1:i iano
.
"
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.. . .· pc t u t o supporrr cli. contrnua.rc
a reggere le sorti
mi:1·ita11
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cl~ qua!1do uscendo dal Gabinetto delJ.a V1ttona
~\a
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rnt!'nclcro essurc sua int.enzionc cli nomi·
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J ·11 a gu1•n.a un uomo poli· two
·
t ,Ic. t m1stro e<:
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poss1 >I e ar qnr-llo che si vuole e eh e
5·
J~denc prn conveni<'ntC> ncanclH' quando si diventa·
p~~s~1 cm~ de~ ~onsigJio, se l'i~tr~rnen,to <li forza clel
1 ~ pronunei:rn1cnto e se vari Kolciak e
1)elle1. k~m mmaccia
sorgono 0 ·
c"hc sia abbat<
si !Jr'.Aìlano all'orizzonte per. p.aura.
mente 1
"uto _lo czarrnmo ho1·ghc'i." che quas1 certa... . o sovvcnzrnna.
Ogg1 la situazioni>
.
·
D·
Fiume pa ·t
f·
· appar·t• not{·vol111!'n(c c.amlnata. ••
i• aneo1·a .~. onot rettolosamente tutti i militari ai quali
11mas o u b · · 1
•
J·
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incorag()'iator· t
~ ncio o di buon senso, gli ammuag 1
o
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acc1ono
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·
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S·} JJ'.Annun7o
ff t .
l lll<'omrnciano a capire e
buon intendi tor~ .. ) tiva1!1 n~" fo·'·:r·. m.1 /,.a_to a Jfdrtno (~
in )JI. azza a
t
tu. tti gli uom m 1 hh<.'n sarehb,,ro sces~
''·
eonrasta·1··1
·
lezione.
· ig 1 1 }Jasso e a dargli la meritata
J{cazi.one significl'I. . · , 1 .
•.
questo caso si sa·1 bi 1!\0t1z1onc!
Tutti lo sanno;<>, 111
della <lifec::a dc~li ~n~:r tr~ttato .o s.i tr:ittr:1·~hb.e non sol,<>
m.t anche della d'f . ~~si e qumd1 dci d1ntt1 proletari:
1
elementari diritti i 3:fia Ututtn: !:a socie~~ umana e deglr
i! buon t:enso hanno
. m.antta. P"rc10 la prudonza e
consig1rato a.ltra, tattica, tal c quale
f
4
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1
. nn e'> an·cnuto clon.n la rude lezione <li Caporetto. I
e
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. ,
N 't .
militairisti fan most.ra d1 rassegnarsi, .e i m~Il:istro
i t.~
uò preparare un bel discorso a baso d1 bl~nd:zrn per tutti
p I qualo difenderà un nuo\'O progetto di nordmamento
ne
e
.
'f
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d
1
opportunatamrute mascherato ~i n orm1smo au ac:, e ne
qna.lc non ma.nchcr~ ?i .far nlev.a;·o come i:on .s~a ~sso­
lutamcnte il caeo d1 insistere noll accusa, eh militarismo
qnan<lo nel palazzo cli vi.a X~ ~cttem.bre è allog~t.o il se:
natoro Mortara o quel qu.alsiasi alt...n uomo po~rtico cosi
ambi,zioso da i ,i.ssegnarsi nel avere il portafoglio acl ho110rnn -0 a. non comandare.
.
.
.
. . .- _
1 gonzi saranno forse socl'ù1sfait1; ma i soc1a.hsti no,
crrtamentc. QLrnlchc considerazione pre'.'cntiva e anticipala sull'ar"'omento non ci sembra inutile. Per farla ci
v~rremo (uJite ! udite!) delle parolo di un generale e di
un articolo del Giornale rl'Ltr:lia e ciò n~:m per mendicare
ad altrti rag.ioni cd a.rgom :n. 1.1, ma scmphc"mcnte pe.r aver
il 111r1.zo cli dire qu,,llo che la C'<'nsnra ccl't.amente ci imbiancherebbe per il 1'olo fatto che Ì' stampato sul sovversivo
foglio sul quale scriviamo.
Dice dunque iù Gcnorale, senatore Di H.obilant, ex
comandante di .Armata... «Il miliLnrismo, pericoloso sta
nella ingerenza incostituzionale, nelle cleci&ioni a nome
ùel Governo di persone irresponsabili. Se non incombessero questi poteri irresponsabili come mai Ella, ,on. N i tti,
avrebbe accettato i decreti Regi con i quali si oreano nuove
<' inutili cariche la11tamrnfe 11aaate come l'Ispettore dell'Eoorci.to, del quale nessun paese ha sentito il bisogno?
Kon comprrn<le Ella, on. Nitti, che lo Stato Jlnggioi·e
da 1111a parte e i'l Co·nsiglio deuli Ispettori dall'altra,
ru1deran110 ill-usoria la libertà rl'rizirmp del minùtro responsabile, spec'ialmente sp bor{!hrse, ('r/ i{Jnal'o del tecni·
cismo milita,.e, lasciando I' E"ercdo ù1 mano d' irresponsa&ili, i quali, come .scmprc a\ viene. Wl'anno pe,. la natura stessa delle cose, propensi a favorire ,gli interessi
deltci casta mililol'f' anrhr r1 danno del wrrse? (Be.ne. Approvazioni ... dcl Senato nientemeno!!).
Ed lia, 11011 una, ma mille volte r,agi-one. Un ministro
della guerra borghese ha natwralmenic un generale addetto
ohe form..almentc è il Ruo <'onsiglicrc tecnico. e costanzialnwnto 1~ il suo padrone. Ad ogni modesta e sensat.a obbieCOI "
Sl
'""*
· 1rr-0spo~sa
·
bile costi
zione il non sullodato personn.gg10
. tnzionalmente oLbiPtta con un mc!Jitluo sornso cl~e l~ idea
•
•
• 1. · 1
ministc>rialc' non è tf:c111camente
amnni:s:OJ1
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profani.
dietro a la scu•nza 1111 1tare impP.r&er u w
v
<
SJ tale azione di difesa ò sufficient~·. tutto tace;. se, ~uta
caso l'infelice Ministro borghese i nsistc, allora l1l tervicne
'
·
1 11a i.
·1. suo. Sacro
il Capo
di S. :JI. 11 pontzfer. maaunus
c1c
.
Collegio davanti al quale solamenlo ò responsabile, 1.n
quanto egli è ponkJice e divinit:'t arl un tempo corno il
Laloi Lama ed eO'li
dichiara di non poter assoluhmente
0
·
,. t
rispondere, ' sempre clal punto di vista tecnico,
sin
c:irle.'
della sicurezza del pae<;(' se S. E. in borgh-0se vuol rn.s 1.sterc. Tale protesta avviene con molt.a maggior .autorita
e ragion<:> in quanto le funzioni. i:;tmo, secondo il ck.inocratico concetto dell'on. Kitti divisCl - l'rwunin1stra:1° 11.c
da un lato, la ter:nicn dall'alb·o. Che c<Y->a \Ol· te che n~ponda l'infelice :Jfimst.ro1 Egù:i è. a ment~ de]1o St~tui;.o,
rc'"p'Jnsahile da rnnti al Parlamento della Difesa ì\ az 10:
nale; gli elementi tecnici se ll{'I in t-0nrlono ed egli no; ess~
rassegnano nelle sue mani la rc;•pon~.abilità dci loro att~
o sono al: di fuori e al cli soprn, di ogni controllo i. nei
casi estremi bisogna anche snbir-0 la C>Sortazione amichevole dol Capo Supremo... il nostro povcr uomo cede,
prende gli appunti compi,Jati dal solerte Generale addetto
e li legge al Parlamento. Quanto agì i altri... ridono .e
l.egg.ono il resoconto pal'lamcnt.are pér vedere so il MiniE,tro borghese ha fatto tutto il suo dovere.
Già; anche noi socialisti ah biamo piì1 Tolt da quando
abbiamo compreso la triste nCC<.'ssità cli occuparci de!Je
questioni militari, sostenuto che il principio informator~
deHa organiizzazione dif<.nsi va proletaria sa.rà la netta. div1sione della funzione tecnica da q11elfa amministrafil'a.
~Ia, ~pi:iu.nto per ciò ci opporremo con tutte le forze .a
qvalsiat:i rnt~rp~·c~ionc borghese e per ciò solo, fal:sa;,
d"l nostro prrnc1pio. Poichè noi sostx>niamo. sì, la necessita
anche tecnica di una divisione ma ai tecnici diamo ufficio
eh consuJ.enti e non di padroni affidiamo loro il compito
d<·l comancl-0 dellle truppe e dcl.Ìa organizzazion.r1 difen!>iva
lllP non qucll~ di guidare la p·o1lit.i1ca militaro clel T?aese
r {·olla. espressione gov('J'no ammim'.~trali·vo non intendi.amo
solo la n·gistrazionc contahi1le clrllr onLrate (ahimè, ncs0
,
l'wmniI) -0 d e,lle ttsci'tc' mni anche, anzi i;oprattutto
snna..
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Je/{r. JisciJJ{tllCl {a. SOllllll(l ( l tutti 'l z;otCI 11
11/S /'O,:IOllC
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1
•• •
la f((coltrì e il dovere di ~nlznarc a1 tecnzu c10 cr~e ess~
mc~zi tcC11 ici d aon i ra(J(} 11111 ucrc. Il capo i?ecca~ico ~i
·
pe1· f.,,. 1·c un !)araaone,
non
un · o ffj1c1na,
~
. clovra ·mai essc10
1
solrunrntr 11 err:hè ca11u meccanico, ducltorn di tutta. a
fabbrica.
.
d
·
·
Vi è poi un'altra lic1ve ( !) chfforc1117..a a porre m n1\linistro Nitti affida il Governo
a . un
. . Il .ll
cl . contcibile
.
.
11evo.
uomo: noi vogliamo che 'la somma c1 l?otcn 3:~1111straLivi r:isieda nei Consigli dci w111battc11li e che il ~01~i­
niissario del Popolo per la difesa,. risponda a.1 Con,sigho
superiore della Difesa, dci1~'escc_uz~01~e della :rnl?nta .co~­
letti va.. )la, non per nulla, i so~iahsli sono dc.i. d~sfatt1st1.
dC'i folli che cr{'dono tuLto facil-0 e bl'llo e vogliono o;olo
di~truggcre... senza saper ricostruirn !. ! ! Come si :·e?e e
come può gi ùdica.re ogni ont.sto uomo, ili prog~tto N itt117no
di panecea democratica milita.re non anr:unzia.to u!ficia.1mcnte ma ormai noto a tutti, è un triste e pencol.oso
inganno che rafforzere·bbe il po.terc anoinimo dello S. M.
jl qua.le (scrive il Giornale d'(talia, signor. Censo1:e, del
2-! di1cf:rnbrn 1919) «vuol contrnuare a considerarsi e ad
p,sscre considerato ima casta., arbitrci dell'esercito, benchè
fa guer~·a abbia dimostralo le d~ficienze. del suo ordina~
mento e lo scarso valore vrofesswna.le di gran parte dei
suoi uo11iini n.
II perioolo è girave più di qucùlo che possa sembrare
e la difesa è necessaria., indispen.sabile e non può essere
fatta che sul terreno dell'Ordino nuovo.
Poichè a.nehe militarmente, la borghesia coi suoi ordinamenti è incapace a riwl·vere i probkmi che la sun
guerra ha susci~.at-0. I.I Min:i:stro della guerra mil~tare è,
come Albricci, ormai quiasi defunto, l'e6ecutore de.gli ordini de-llo S. M. ; ill Minis+.ro borghese è, come tutiti ormai
hanno capito, un uomo cli paglia nei]qo mani d01llo stesso
S. M. Esiste quindi un solo rim,eidio: accingersi coraggiosamente a riconosoere che la guerra e la evoluzione
sociale rendono necessada, tecni.c.amente o politi.camc.nto,
l'applicazione integrale delle due massimo fondamentali
dcl progra.m..m.a militare e socialista : la gestione diretta
df'l w>tf'?'e affidata alla collettiv1'tà; la netta divisione so-
sl1rn:ialr, e non forma/p della jun:ionr l1 r11irn 111 1111 ccr
U<ffntlo dalla fun2io1 1 e r1111111111istral!l·11. di Uu1·u·110.
"Hbbene... (diee. l'on. IJi Holiilant) !rt 1·osn 11011 /
difficl/e, l'om i presto; anche /'H.~ercito ... sarà [1ml 11
verch-è in esso :erpem;ia un 1Jivo 11111{co11le11to che si 'lll"111fe.<fa in n11lfr g11iu 11r-r {r i11yi11sli•ii c11t im111111c111t11fr•
1·i. 8Ì commettono ».
IV.
punti sugli i,,
1
r
'
Il r;oniere della .'f:ra durante lo 1:n-olg1•rsi <lei <luc .sci.,;peri <li impiegati puLLlici forroYieri <' iiosklccrrafonici,
'
o
h1~ ncorso
a tutte le a:-mi ' per cr-0are una. opinione
pubblica sfavorevolo al movimento o tra, le altrn ha adoperato anche queLla. di... !,ravisarc la V{' ri tà...
.
. In un .articolo infatti intitolato: cc l servizi pubblici
o 1 gruppi professionali 1 » ha afformato che il Pairtito
s~cia'li.~;t:a italiano pl'opugna la consrgna di tutti i rami
cli aV,1~1tà c:>llett~va ~i ~unzionari (si noti, ai funzionari)
dello ~tat~ mcaneati d1 farli appunto f1111zionare! « J,,e
fr:rrome ?t ferr?vie.r(, Ta poste ai 11 ostflli; le scuole ai
p~·ojessor~ ,· la_ OW1>tiz1a a i mr1.r1ist mt 1.; l'esercito ngli uffic1rili ». chce il ( ornere e ins1 .te: cc /Jastn que.<;t'ultimo
f'.~rmpi~ per fru 1:edef'f; t11tto il 1,r:ricolo ddla proposta.
J, esercito deie essere al srri·izio della patria non un po~rre 011lono;n_o a_niminùtmto douli ùitr re.~sati. C'adrmnmo
1n Jilcno :nilitarismo e 1l potere (·1vi!e sarebbe sor;getto al
110! r•re ntilitare ».
·
Bingl'aziamo v1·
\'amen~·
1
(,
·
· 1•
·
•M 1
ornrrr:, organo essenzia
lllC'nto borghese, <l1 aver 1101-tat,o così autorcvoùmente fuoeo
a,lla nostra leg~a. e di aver ficrit,to le verità che noi da
molto tempo d1c1am~ o PN lo meno tentiamo <li <li.re
. rnalgl'ado la persecuz10ne della Censur~.
Ma. sicuro, concordiamo perfettamente col Corriere e
, C'diamo in tale concordia precisamente un sintomo della
maturiUi. <lcl problema per una soiluzione ra<licèi.lc e non
cqm\'oca... ma con un.a piccola cliffcrcnza. Il Corriere della
sera at,tribuisce 1tl Socici.lisrno itali~1110 l'intenzione di propugnare un prograrnm<t di riforma non propugnabile pcrchè già in aMo. Infatti ora, a gucna conohiusa, i sintomi
<li militarismo che si sono avuti e che, non più minacciosi
in atto, r.ono tuttavia latenti in potenza, non <lipendono
ùalla ambizione dii questo o di qud generale, o da.Ila esaltazione medioevale <li queslo o e.li quel pseudo poeta. o
politiçante, ma bensì <lai'l'orclinamcnlo mi.lcitare della borghesia che è att-0 a gcn.erarc j,l militari,smo, in amhicnti e
condizioni favorm·oli, appunto }>erchè: l'esercito è un potere a 11 ton omo a mm1 nistra t o claul i interessati. Anzi, aggi ungiamo noi, da pochissimi degli interessrtti.
Il miolitarismo che noi vogliamo combattern e combatteremo è precisamente quello denunziato <lal senatore generale Di Hobilant, quello cioè che conduce alla soggezione
sostanziale, se non formale <lel potere civile ..aJ. militare,
giustamente deprecata dal Corncre della sera.
I socialisti sono quindi accusati <li voler instaurare
essi, un regime che è invece quello esistente oggi, e che
vogliono clistruggere. Pcrchi' è bene> i nten<lcrci e chiar
ramrnLe. Il P.<i,rtito socialista ha riconosciuto la triste neCC&SiLà di adoperare la forza non in sè e per sè, non
per sadismo po'l itico, non per fiducia illimitata nella potenzia risolutri~e <lell'àtto Yiolcnto, ma per vincere contr.o
la borghesia intc.rnazional.e non certamente dis1josta a perdere pacificamente una parte o la tot,ali tà <lei suoi attuali
privilegi. La esperienza russa lo ha dimostrato.
Oggi infatti l'Intesa scende a trat1.atirvc indiretto o
mascherato colla. Repubbhca dci Soviet pcrohè gli eserciti
proletari sono vittoriosi e opponcnclo la forza, alla forza,
difendendosi e non attaccando, hanno dim0tstrato la vitalità e .assicurata la esistenza a.Il' utoz;ia parzialmente realizzata.
t:3uperaita così la 1ncgiudizia:1ic '1.'elati\·a alla necessità
di pro,·vedere alla di.fesa in un primo tempo e p.or il
periodo di lenta tra&iiormruzionc della economia, ùa capitn.lisia in comunista e di allar gamento e fusione delle con-
6S!I
quiste proletarie naziona.Ji in una unica conqukta ir1ter11azio11ale, il Partito sociali.sta ha Jo, ulo affrontar-O !a
soluzione del problema. e cioè lo studio dell'ordinamento
futuro, migliore e piìt adatto alla trasformazione rivoluzionaria della s.ocictà, cho è già in atto, come gli stessi
avvorsari debbono convC'nir{,. 'l'.alc soluzione non }Jotl.'va
essere trovata che studiando lo caratteristiche del movimento ernlutivo accelerato ùalla <'.Conomia capitalistica,
esaminando quali trasformazioni a.Ye,·a prodotto la guerra
nella funzzone della forza armata in generale e dci suoi
vari coefficienti cli Yalor-0 in J><irticnlan.' e ponendo in luce
le ddìcienze costituzionali dell'organi~mo militare della
b1;rghesi..a tanto più evidenti do1w la prova del conflitto
airmato per il quale l'organismo stesso era stato creato.
La società comuni.sta (alla q ualo dovrà fatalmente
sboccare in un periodo di tempo più o meno lungo e dopo
vicende imprevidibili la attu.ale sociC'tà capitalistica) ha
come cara.tteristica precipua, economica e politica, la diretta g~ti?ne del potere <la parte della collettiùtà Tal{~
e~ratter.15tica. esclude la consegna drr;li orgrrni del potere
a~ !unz10nari destinati ad -OSSl. J)f[Jfi Ol'[}Cl ni del ZJOtere,
chr,iamo, delle forme di attività collettiva e non delle
~JO-'te e delle ferrovie chf' se non -0rriamo sono imprese
1~dustriali di Stato e co~c tali vanno post.e all.a. stregua
di tutte le ~ltre grandi imprese ùzdustriali, vanno cioè
con~gnate a,1 lavorat~ri, ai produttori, intellettuali o roam~ah, pe~ehe (?J~e s1 è già iniziato ooi Consci.gLi di Fabbnca) essi so.stitmscano nel Consiglio di Amministrazione
le f:>ersone. dei ~urocratici per lo Stato, dei capitalisti per
le mdustne prn~tR, o assumano la respoil.l'abilità diretta
della :aro, pro~uz1onc, l'onore e l'onere del potere.
Ui_a. 1, e~rcito o p~r <·ssere piì1 esatti, la dif~a della
collethnta, e una forma di ottfritt't c(Jl/ettiva e appunto
per 9-ues~ .nessu_no (· cosi folle di volerla consegnare ai
funzionari mcancati di i:.orvirla ma tutti i comunisti aJf~rmano dover essa V<'nir gestita dalla coUettvità orgar
mzr~ata ~pp~nto a_ di.f~a. La quale collettività non è oornpos_ ia d1 sotli u~c~ah ~ffettivi 0 in congedo 0 di soli sol~-ati,. ~:o.a. è ben~i, 1dentifìcabile colla totalità degli uomi~i
11 uni t1 m que. l .ag!Sregato cconomico~sociale c.hc sarà il
futuro Stato socialista. Ecco la ragione dei Consigli dei
comlmttcnti, di <.:ittadini cioL obbligati por la loro rtà e
lo loro conùizioni fisiclw ~i. <lifcnùere i /nro comuni interes81-
(.} non quelli dci loro padroni, <:om'è accaduto finora)
f'nnza di6tinzioni <li grado o di funzioni; ccoJ una delle
ragioni per llistinuucre 1l Uoi·erno u111111ini.~trutivo (e non
so.o contabile) dal co11uu1</o lu-111w; ceco infine l'ortlinalllCJJ to nuovo adaUo alle speciali esigrnze dcl suo compito
dic non rnr.'l.nno mai quell-0 dclk aziende postale e ferrnvìari1a <love si hanno cn t rn te cd 11 sci le, doYc si ha un
bilancio che può o dev-0 bastare a se stesso o può, come
ora, essere passivo o, corno clomani, affidato ai produttori
par<'.ggiarsi o divclilire addirittura attii·o.
La esperienza. della guerra ha insegnato che gli ordinamenti militari dùlla borghesia non sono più atti a d.i:s1w p·-·~narc 11· 101, funzioni, che i nucl<:i permanenti sono
st1t.i .ar.,::;o:hit: dal popolo in armi, che la risoluzione del
(;(IHfìitt•l di1·<ndc sopratutto da:la migliore utilizzazione
della forza, non astratta in sè, nw postn in relazione colla
ottzl'ità politica e sopratutto collct economici generale del
71acsr. Parlare di numero di armi, appare oggi Yano o
rngonuo quando it morale tlol paese non sia elevato,
quando cioè vi sia l.a. discordia sos1anziale sulla opportunità della lotta e quando la produzione sia oscillante o
la finanza barcollante. Organi1marc a tlifesai un.a. varte
della collettività a.ffidando aid -essa, per delega, il mainda~o
cli combattere a guisa degli Orazi e dci Cu·riazi, è ingenuo
o agli effetti delJla potenzialità tecnica è semp.licemente
colpevole. Bisogna che tutto le forme di attiività sociale
siano studiat.c e siano sfruttabili, al momento del bisogno,
per armonizzarle e ottenere il massimo di efficienza difensiva milit.a.re. Ecco una ragione di più per propugnare
un.a ardita trasformazione degli istituti militari del paese.
lnfatti per essi .appare tecnicamente realizzato il post~­
lato marxista, che, cioè «i n1101•i rapporti sociali sostituiscono i vecchi quando le loro cond Z:zioni di esistenza
si sono schiuse preci'saniente ù-,, seno alla anti'ca società».
Non solo : ma quando i vecchi organismi che un tempo
sono stati i. migliori e i più adatti per il funzion'.'1-nwnt<?
della produzione, sono diventati cl'ostaoolo e minacc1an? di
arrestare la produzione stessa. Talo e quaile come ~vviene
oggi per la efficienza difensiva della colkttività m rap-
HO
~
pcrto all'cserci to permanento clic l' di H'Oll t.o 1111 rr·r.o ostarolo alla migTi0re 11tiliz:cr:in1rc delle r'l!fl'f/tl' collettii:e pe~
la dijc:ui armatn. Ed ceco il terzo fattore da csam1~ars1
per lo studio e la soluzione dcl prob!Pma: le, dcf1c1.enze
dell'attuale ordinamento. Ohe sono taHte e CO<"l gra' i da
non esser noi i soli a cknunzia.rlo e a porle in ri~ievo
ma da essere coraggiosamente itdditatc anche da a!ti u~­
fici.ali qua.li il l\Iarazzi e il Di HoLilant cl iosenzi~nt_1 politicamento dal socialismo, ma tcc11ica111e11 te conl'lnt t del~?'
assoluta neeeSBilà <li un radicale mutamento di cose prn
eh.~ di uomini.
Oggi infatti, malgrado i tentativi ingenu~ di s~lva­
taggio, tutti sono conYinti che, a guerra conchrnsa, ''l sarc" be un solo rimedio per riordinare la diksa della collt>ttività italiana; quello cli fingere morto il Yecchio orga~
nismo e <li f'Ostituirc i nuovi organi cli potere ai .-ecclu
cr<"an<lo (.J: noz:o la sistemazione ùifcn1;iva del paese. Il
Partito Socialista Italiano ha un s110 programma sull'a1:gomcnto, che nelle line-c ire-nera.li è già noto, che potra
es& re pi tt e ruegl io chiarito quale oommcn to alla riformu tn 11sr-11do democratica dd Jfinistcro disapprovata a
1r11nri da tutti, e che potrebbe csc;cre applic.ato senza i.nùugio, quando fo.<:se necossario, anC'ho nei minimi parti~
colari. Katuralmente esso non mira a consegnare l'Esercito
agli ufficiali, com-0 sii po<;sono C'onscgnaro le ferravi-e ai
fcrl'ovicri, mira invece, lo ripeti.amo, a rendere tutta la
collettività compartecipo <l<'lla rtsponsabilità o dcl governo
della c;ua organizzazione difensiva, mirn a togliere ogni
potere occulto di infime minoran7,e a danno di tutto il
pacs_e ;. mira a so~tituire la irrnsponsétbilità poli ti ca dei
tccmc1 con una grns~.a valori7.zazion-c <le.llJa loro indispcnsa~Ji.lo ~pera; mira insomma a clistrngg-0rn le emise del
nulitar1smo e con esse I'ef/ttlo loro, a vailen;i degli insegnamenti dcl conflitto per garantire alla proletaria Italia.
e_a_lla ltalin dei vroletari, l'elementare diritto di a11tode('/~20J1,e_ e. rh_ 1_Ma ù1diprndenf P. procla,mato dai 1-1 punti
''.1Jsol?'iam eh mfausta memoria e calprstato da tutti i cos1dett1 rapprcsoi:tanti cl-ei popo·li (italiano compreso) nella
malcclcita Versailles!
---- -
CONCLUSIONE
f,rJ rl'sisfen .n.
111ilitr11'f 1111ò essr·n :
sf'ftlfW< in/o sulo cu11 /Jlf• .::.: :i 111il1trtri.
LF:.'\IX.
u1 sl/uazi<me politica si ra 1-71irtr1jìca11rlo C()l proccdr re
rfe11l1 ec<mti e coU'ar1r1ra1·arsi rlrllrr crisi r·co11omico-soc.,11c
<.'rèatrr drtlla guerra e non ri.~olln dalla pacc cl!e non Yiene n•:ii'.
Jt blocco borr;llese Si 'l:a 1<'11fa111c11te cost1t11e11do c la, 1 r1sf'/1cra rte111ocra1ica cl<'i suoi pitì esfre111i cv111pun<'nli .~i sfascia,
er11t1e il Frrncio Intervrntista rt('{ llrrr1r1ir1 radioso. ll cùmpito
riel ]iroletariato è quindi. appan·11te111f'/lfc 11i1i difficile, 11l<L sostr111::ia/111r11tc assai meglio t1rflnilo.
fiJ s111111ata ]1n ycr.n ora clel JlHPolo ) l\'Ol';tlore: quella d'1111a
r1 ::ione co11cr<'tn conlinf;enf e. di 8ost11 n::·a em 1 neni em-e11 tr ri1·0t 11zivna ria,, cl1e 'ponga, /a. borghesia. nella ?1rccssità cli pie.Qar.-.:i
11tla. 1;oto11tà vroletaria, ben r/<'fi11ifa, e rcali:::zabil!> , òl!P1tre di
s111asc1/1crnrli e di es.~e're aùbanclo11ata a11cl1c
cla.ql1 11lti111i
1t111si f' tra1fiati.
1 r111cs/i coné-etti si inspiro l'articolo rlel nostro col/abomto1 e. che 'Vale cli co11c[11.~io11·n rr _questo 0/)//8Colo e vreann1111zia, In conl'retazinne <li un orqanl('o 11rnq1·a111mci sociali.•la rli
<fifr>so militare da <liscu1ere, ar1itar,. 1• imporre.
Il rnmpifo antimilitarista del Gruppo Parlamentare
A gio,rni i::i riu.nirà a Roma il Urnppo Pa.1~lamentare
Socialista peir la <l{}finitiva. discussion{} sull'atteggi.amento
politico e sullo sviiluppo c1cl:ki. ron<"reta az1ont> rivoluziona11·ia. addita.ta giustame1I1tc da,lJ'.,fvanli/ come indispemsab1Je per facilitare a1 profotariato l:a vi·t'10.riia e p-er poter
coinsoJi<larla contro lo insidie e le minaccie bo·rghe.<>i .
lN' 93
_Sembr~ quindi opportuno richiamJ.rc ancrra una 'ol
ta ù attenzwne di t~1~ti i compagni sn11a vita!~ importanza,
che il problema muta.re ha pt'l' iJ prolc'.ariato monclial.1!1 genere e p~r quello italiano in pa,rticolarn nell'attuale
mome.nto stanco.
La lotta di _classe infatti ha, come suo natura.ìe sbocco
ncl_ momento più critico, ] 'urto di fone armate· la rivo~
luz10ne profof;a
.· susc1.a
·1
ua contronvo1luz.1onc
·
· ' capita.lis.ti'
.
na
0 a; Lc~m produce Ko.lciak e come la. Hivoluzione dcJla
. .
'
b. orgbes.1ia ,franoese h
. a cl ovuto 1ottare co.lla coahz10ne
eu1oipca
·
cosi
lia
Russi
d
·
s
·
l
·
I tt 'i·
. a ei ov1et ia vini.o la sua titanica
ia ag ia contr-o il blocco Inte:;ista <' il fì I cl' f . . d 1
signor Clemen.c.eau.
1 o
i eri o r.
Ormai
tutti
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.
.
."'nvrn .1 e e 1.a. orghes1a d1. quals1as1 paese anche 11
· '· 1 ·
lascera· t. '
ill
piu sociai'ls,wamente.
maturo, non si
J_a.nqu
. senza rca.gi.re
. e sopratutto
· . amen te spoclestaie
e rz ceveie
. ·1·1 f rnterno soccorso de.ile
borgh sen
· ,a invocare
.
esie, stram1ere politicame-nw
•- ma soJ1ùaU1
.
. contro il
.
proletariato.
Appunto
comprendend0 app10no
·
sta cc.i
· 1 alb"
quale Ì! la forrea trimc ut'J ile neoessit,
. I > .
•
. • •
lta.lfano (che h
a e .1ca. ta, il_ Partito Socia.l1st.a
zionialle ·1. . fula per acdamaz1onc aclento allla 3a Interna, .
lu cui
oro è la Russi d 1· R
· ·
· .
. .
ossi v1ttonos1 eserc1 h
, · a "
dcn Soviet) h
.
a
ammesso
armam
t
d
1
.
1
le m~ precipuo n · t t
· e:i o e proJ.rta,,nato quanere la v.itto.ria;
t : o per vmoo1:e qua.nto per m.a.ntetrincea avversaria
. to per conquistare la smanooHata
ai furiosi e d!i.sperafrntot .pe·r ma:itenervisi tenendo testa
L'
.
con 1 attarcln.
esperienza russa ha eh. .
rfoo colla esempL~fi
. '
_1a.nlo m_egl.io ir concetto teovit1ori-0sa del post~~in:h piati~':L e ~:10{> oollla realiizza,zione
rlella Rivoluzione pr t .~ lo. 1111 sota integra e completa
1 r~1 ia _e 1m problema di forza e in
tal senso va risolto te
Yoluzione ungher""~ ·1a c~nt1oprova è stata data dallla Ri~, i cui cro.JJo
·
novem tra le varie cleterm.
.' si.a pur temporaneo, anta.mente, delLa. manca.ta
m~nti, que.Ua, non ultima cer-~u basi e con i.stitu . o~gall'lnazionc di una terza armata.
l' e.ffettivo
· potere dellazwni
a!fatle
collett.
. , nu ove ta7··i da garantvre
p1"'la d?fesa.
ivitn nella gestione della prov
noo::
. Que.s•t0 in tesi generale N 1
.
deLl ' ItaJJia ben altri ar ~
e. pa~.f;~c~l..are co.nfi.n.giente
g menti posi.ti v·1 sono offerti d•a1-
PQl
ltt rC<'lLtà a conforto della tesi che jJ Pa.rtito Sociallista non
clc\c porr< l<:mpo in rn<'zzo e deve .affronta,re rleczsarnente
la dùc11ssir111(' e lo ri8oluZ7°011r socialista rlt'l problema 111 i'1tarc.
La borghes!a italiana infa' 1t.i non Jm oggi (a.lll'infuori
cl1·i rni orevoli tcntatiYi cli rirnpast.i rnini:st<>ria.li anche se
<'l'·..,1_1ano-sociali) a.J.tra logica yj;~ di scampo che que.ila di
i111p1('garc Ja fo rza : ma 1wr una, <li qur.lle contraddizioni
e.arai! •ri~Lichc che ~i prorlucono in Lutti i pNiocli di proJond;1 N"lsi e che appunto dn nno rg.~ere sfr11ttate positiva-
11'.t!i!P_ cl.al1la abilJ.i.tà politica cl ·J.l:i clas.;;c ma.tura per l'cscrc1z.10 integrale clril' pc:.lcrc; c$a si trova sotto la sempre inc~mbcntc. minaccia dcJla clit'ntur'1. mi.lil~'l.rc e per intanto è
sha.ncala d.ai debiti <'<l oberata tla.lle sipcsc, ahimè, veramente im1ir9<luttin~, richieste da.! mankniiimrnto di un appa.rato militare più pronto che ma.i :i.llla lotta interna ed
e-s'1Effna Conlracldiz~one i·n t::-rrnini, oomc ognun vede; oontraddiz,ìonc che mette i 1 proJctariato in condizioni partico•J,annemte farn-r{'lvoli da.I punto cli Yista politico per difonde.rsi, p0r d molin~. In qualsiasi altro ro,omentd, infatti,
una semplice 01 itica n<'g.a.tiva degli orclinamenti milli+ari
<'I una platonica e stciril<' opposizion-0 a.lle ycramente colossali spese, sarebbe azione logica e sufficiente. Oggi non
lo è più, p-erchè oggi la lotta d'i classe ha assunto oa.rattere non di prepar.az.iiono ma cli risoUuzione e ha 'Posto il
prolcfariato neUe condizioni di potere o di doveire d a un
~omento al'l'alt.ro a.ssurger·c. .anche polit;i,Numento al posto
d1 classe do.mina!Ilte as.<>egna.to.g1i clail.lo sue .intrinseche quaUità di produttore.
Perciò anche per qn<'Sto problema; anzi sopratutto pe.r
C]uosto Yitailie prohkm.a (la, forza. armata, è la chi.ave di volta, ciel barcollkrntr <><lincio ho.r.~hc.se) si impone una serrata azione che, dopo a rnr d"'molilo con inoppugnabili e
solidi a.rgomrnti la struttura militarista defilo strumento
bc-llico i•ta.liano; J'i,co;;trnisca w basi affatto nuove una forza arma•.a che assommi. in sè la potenza. tecnica per salvare la rivoluzione e droo~!ìarc i conbrorivo·luzionari esterlll e mtcrni (', nel cont-cmpo, non possa d.iventare strumento di re.azione borghese () contro di rcsastenza della
plutocrazia e dell'alta finanza.
ln in.I 1c;enso, lo stnclio e l:a p·rr&n lazionc da. parte dcl
IN' 9::;
u_ruppo Pa.rla.mentarc <li un COllCJ'('~O (' organico progetto
cli legge socialci;;ta, e quindi non utopistico, di orga.nizY..ar
z1one difc.nc;iTa della Hqrnbbliea sociale, avrebbe la massima, importanza c donchbP, secondo noi; es,;.erc de.lil><r
rata da.la Direzione cld Pa.rtito e dal Gruppo.
l f)avitli ed ingenui borghesi e i mi1itaristi inteUigcnti
C(.'rcano con la, lustra democr.a t iea di ri formcttr formali o
co!Jla insidia cl Ila X azione annata di rabberciare la loro
esaus'.a finanza e di salvare il militarismo da.lla rovina.
H1sogna _svent~re tutte queste mano\'rc; bisogna sottoporre alla d1scuss1on(' <le.I P ar'lamC'n to il che sirrnifica ed
Ìl assai piìi importa.ntc, nel moclo piì1' ampio, aLla, dis~us­
;1.0,no del Pa":sc._ un progran~ma socialista chC' ponga al
Jn io Ila borghesia e la costnnga ad accett.are una soluzione concreta e possibil<' o a ri"clarsi. E non la borrrhcsia
grande e m<>dia ma andl(' quei clrm.n"oghi crislia~i che
ìors{' acccV.eraJlllo ln rrJ.'fr11;orazionr d~·etto e che hanno
· · i·i i· contadini i quali SC' non andiamo
<
l >er el e tton· prmc1pa
<'-nati
t
.
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.
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,
. '. sono uth so' oti d·ul ca.pita.Jc e hanno In. sp<:>ranza
(alur:ie _quanto ingenua.) che l'av\·ento al potere dei loro
<ikth "I"
SI gni'fi eh"i oJt re a tu'to il rimancnt<'. anche
, la fine
·
del m1.1tarismo.
lnf.atti lia borgl1rsia chn ì· ·C' ehc non i· al potere si
tro,·a
sott
l li1 a ncc:1,~s1tà
·
· ' e politica,
'
.
. o l' assi·11 o e<'·
economica
eh non . nnncO'are
i p1·opo :>lvl
.. ·•· an. t'1m1·1 i·1anst1
· · p1t't
· vol+•c pro"'
cl amati
<'
· d'
.
'·
'
puo' qum
1 cs~cr fa.ciJmrnl<' costr0tt.a. o a ocdc·re
· o~ipnrc a rivcJarc come
'
0 1 e t arrn.
faJJa concr<>ta
voiu0 ·n t'a P 1·]
.
1 t~lttc
ai.se
le sue conclamate. diffama7.ioni cli pacifismo democnat100.
Lit vi.'.1.oria no11'!1IJ.almrnt.e uto1>1.s'1·,..,., lJU<'J o~g ·
0 i «swrc
anche · , ·1 ·1 . 1
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" ' "'
. ]JO.Sl)l e, a b.attagha C'OJnllnquc
.
'"'nchc ""
r"
m1cr 11orer' · fi ·t
. . . ., "
persa,
ta1:~at
a iln lm amente l<' cond1z10111 politiche cle1 prole0
,
'
~cr a otta fin.alle e suprema.
-'la rn questa azio
·
,
lo scopo finale~
bne s1 1~uo e non si deve climenti-car.c
form.rsi. I. . .i. on asta disarmar<> l'av' <'rsario per rat. . nsogna anchfl ·nrnarsi I 0 St t
. 1·
JH'nacostitui'<Jll 1. .51 'r.'
•-· - > aos0C1a1st~'tap1
gars1 e ]lerciò ·a s~or: 1 '.:. ontierr eh<' t• nclono ad aWar1
111enfo S()llo lwi: ~ldìn\ 1.~. ~'.el~~ ,chr nel Jif'!Ìor~o di assesta
1 >no <'~SC·l'<' va.I 1damcnte <litr;;c.
< "
'l' anlo 1naggionncnk in <1uanto 11on sonio
frontiere po-
X .
litid1c. etniche, geogr.afiche. naturali come queHe inYeinLttf> d,u!lla co,ncorrcnza capita 'is'ica pc1· giustificare la pro-
pna rapacità. ma sono frontiere 1•conomid1c sulle quali
f.n,cci.a.. a fa.ccia i du ~ antiktici principii, <la un la,to
quc-llo rhe glorifica lo sfrutt.amcnto dell'uomo sull'uomo ·
dal! altro, q uellllO che proclanut l'obbligo clel la\'oro per
nwle mangiare.
La clifosa doH'aggrrgalo sociale C·Omnnisla si impoa1ie
fino ail momento in cui, supcra•.a I.a crisi cli n,ssestamento
e consolidato i'! nuovo regime economi-co; il contagio rivolnz1onario non abbia (come di('ono lor &ignori) inquinato
aHn aggrc.gati pol'itici ca,pitallistici c no.n li abbia disgregat.i ne'Jla Internazionale pro-letaria. Bisogna perniò non
solo abbattere il militarismo borghr~~c che risiede sulila
cos.tituzione deHa forza a.rma 1.a assai pii1 che negli uomini
((ttori e non autori, ma anche garantire una solida copert11m im modo da permettere al ,nost.ro proUetariato il
libero o01'""rcizio del diritto di aulodecision.e, proclamato sacro, perfino, dal signor Wil.son .
Ed appositamente adoperiamo la ce.pressione copertura
(che miliit.a.rmente significa. predisposizione. cli tut.ti i mezzi
cli azione i.n uomini, matr'<ri.ali e trrrr.no per resistere ad un
abtia-0eo anche proditorio) pcrcht~ essa ci sembra assurcra
vc.ramcnte a.I va.lo·re di tLn simbolo dc.lla volontà paciìfist.a.
del prolleta.ria~o e pcrchè n.cl con.tempo raipprcs-einta u na
nieceooiLà di contingenza rivoluzionaria che è indispensabile non so.lo ammettero m.a ncordn.rc pcrchè· serva di guida su:l.la. valutazione dei pl'O\ vNlimr.nti da studia.re, cla
agitiare, da imporre.
Coinc1udondo: noi riteni-amo chr sia giunto il momento
di trndurre in una azione con<::rela, ki premesso teoriche
oggi indiscutibili. Il Gruppo Pal'lamcni.a.re dev'essere
I'organo principa.le di questa. azione rivoluzionaria contingente. La Sezione ::Millitare dcrn a1J.1profondi1re l'esame
<lc·I probl.oma, non solo 'J.Wl' demolir<' co·n una critica stringente, lo.gica c inoppugnahi11c l'edificio rni.Jita.rist.a. ma pe.i·
costruire un soli do orgm1ismo ili difos1L pro.Jcta.ria eh~
Yalga a ga.rantire dai pr.rioeoli <le l:Ja <'On f.1·oriv-ol uzione e
formi .il noccialo costitu~i·vo (].r]1l'Es<'1·c·iio rosso. Imporre o
:per .lo meno agitare la soiluzio1rn <:ioci•alÌ!>ta dcl i1roblema difons1vo militare, significa oggi S llJW l'<ùl'C 'la prirrna e più
~·anno
chi
-
'
formidabile difesa deHa minorant.a pi utocratica che detiene il potere.
.
La soluzio.nc non può natural:mentc inspirarsi che a1
noti fondamentalli prinoipii derivati dallo studjo delle caratteris;.iche wciali comuniste e dalla. csporicnza deHa
guerra euroipe•a e di qucl.1a vittoriosa della. Russia prollet.aria e cioè alla distinzione sostanziale <' non solo fo,rmafo, tra il potere amministratiYo (governo mora.le e di3cip1Lnare) che deve essere sovrano e il tc.cnicismo che deve
ridursi alla sua naturale funzione ùi consullcntc e di esecutore; e alla conseguenza che. fa co.Hettiviià deve essa
stcs•a gestire la organizzazion<> clcl!.a propria. difesa con i
suoi organi di inquadramento e di governo.
La rivoluzione dfriene pii1 cho essere. La sua realizzaz1-0nc pTatica e fattiva è frutto di studio o di vo1ontà
con.creta e non di pura astrazione ~oentjmen'.a.1e. Bisogna
ere.a.re uno strumento tecnico e politico solliclo da vivifìeatX'> e da portare aJla suprema vittoria ool potente ausilio del'a fede e dell'entusiasmo che animano lo masse laYoratrici per evitare che tale mer.a viglioso sta 'i0 d '.animo
non divenga, sia pure transitoriam-rnte, c.Jcmento di de'boliezza anzicliè di forza.
11 probl""ma è formidabile come lo sono tutti i probl:cmi rivoluzionari; ma dev'esere n'solto.
8i tra/,ta non solo0 della saJvezza ddl nostro prolotaria..to
m~~ do! tri.onfo della Terza Inkrnazionnlc per la quon10 si
sono immolati nel sup.remo sacrificio i Rossi soldati dellle
Armare c1i Trotzki che oggi possono infine <le.porre lo strumento belLlico di difesa per impugnare qm:H10 paoifloo della
produzio•ne dellia ricchezza umrr.na e pl'rciò coHcttiva.
- ....
N.
l. Costituzione della Repubblica Socialista dei
Soviet
..
2.
,. 3.
4.
.,
5.
. L. -,50
Leone Trotzskl - Dalla Rivoluzione d'Ot·
tobre al Trattato di Pace di B1·estLitowsk • .
. ,. 1, La terra alla Nazione pe'r i contadini . ,, -,80
N. Lenin - La lotta per il pane; Leone
Trotzskl .. Lavoro disciplina e ordine
salveranno la Repubblica Socialista
dei Soviet .
• .. - ,60
Spartacus - Scopi, oùbiettivi e vicende (!Mi. zione completa, con
già cen~urate) .
(i.
7.
H.
•.
9.
,, 10.
.. Il.
<
ggiunte le parti
. ,, --,50
La Francia socialista confro l'inter·vento
in Russia .
.
L'opera economica, politica e sociale dei
Soviet di Russia JLeggi e decreti)
N. Lenin - L'opera di ricostruzione dei
Soviet - La disciplina del lavoro - I
fini e i mez~i della Rivoluzione Russa
Testimonianze sullo sviluppo della Rivo·
luzione Russa. .
.
Dalla Seconda alla. Te'rza Internazionale
Bucarin - Il Proy'ramma del Comunisti
(Bolscevichi)
-
,, -,70
•• 1, -
,, -,70
,, -,60
,, 1,50
. ,, 1,25
Ransome-Seisettimanein RussianC'l 1DJD ., 1,50
, 13 Radek • L'evoluzione del socialismo dalla
sci~nza all'azione .
.
. ,, -,50
,, 12
1:3 opuscoli si inviano franco d1 porto raccomandati per•
Lire 10.
Nado - Tl bolscevismo - Lire 1.
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