T E S T I M O N I A L D E L L A F. A . M A D E I N I T A L Y
PIROCCO BELL BLAZER
Una «luce» che ha illuminato la genetica italiana
CERTAMENTE, quando nel 1986
Pietro Carini, allora sire analyst per
Semenitaly, scelse il nome da dare al
torello che aveva appena acquistato
al Pirocco, non poteva immaginare
che questo Blazer avrebbe perfettamente incarnato i significati più reconditi del nome che gli era stato
dato!
«To blaze» (da cui «blazer», colui
che, la cosa che…), in inglese significa infatti bruciare facendo molta
luce, bruciare di fuoco che lampeggia, ma anche mandare una forte
luce, brillare, brillare nel buio per
illuminare (come la luce di una torcia), brillare di luce propria, e persino lasciare un marchio su un albero, segnando la corteccia per indicare un percorso da seguire», oppure proclamare, o scoppio di qualsiasi genere di emozione, un avvenimento improvviso e spettacolare…
Insomma, stranamente, ma esattamente, quello che è stato ed ha lasciato questo grande toro italiano
che è stato Pirocco Bell Blazer.
LA PRIMA VOLTA DI BLAZER Ri-
cordare il passato senza cadere nella
retorica non è sempre facile, in
quanto la memoria tende a cancellare gli eventi negativi ed a farci ricordare solo le cose piacevoli. Ma,
quando si tratta di vacche o tori, sono i dati che parlano e, dati alla mano, senza falsa retorica, possiamo
dire che Pirocco Bell Blazer è stato
probabilmente il miglior toro italiano della sua generazione e, senza
dubbio, uno dei migliori, se non il
migliore figlio di Carlin M Ivanhoe
Bell a livello mondiale.
Blazer è nato nell’allevamento Pirocco (Broni, Pavia) il 25 giugno
1986 da un accoppiamento con Bell
su una Marshfield Elevation Tony
davvero eccezionale, Pirocco Tony
Alessia, una vacca punteggiata MB
alla prima valutazione e che, in prima lattazione, a 2 anni ed 1 mese
Pirocco Bell Blazer TL PV 32483B - Nato il 25-6-86 Ottimo 93
(305 giorni), aveva già prodotto
10.024 kg al 3,5% di grasso e 3,40%
di proteine! Il torello fu acquistato
da Pietro Carini, all’epoca sire analyst Semenitaly, e messo in prova di
progenie alla fine del 1987.
Sull’opuscolo illustrativo che era
stato preparato per invogliare gli allevatori ad usarlo come toro di progenie, Blazer veniva presentato con
questo commento: «Uno dei certificati più interessanti attualmente disponibili; Tony Alessia una bovina
da ring che sa vincere anche in
mandria!».
La prima valutazione genetica
Blazer la ottenne nel luglio 1991 con
indici davvero sorprendenti, completati da un un lineare veramente
strepitoso:
ILQ
+ 1996 att. 71%
Latte
+ 1537 figlie 28 all. 24
Grasso
+ 0,00% + 54 kg
Prot.
+ 0,12% + 58 kg
Morfologia + 1.61
att. 34%
ICM
+ 2.55
Ciononostante, Blazer fu accolto
dagli addetti ai lavori con una certa
diffidenza: un Bell che dava statura,
LA CARRIERA IN BREVE
Uscito dal Centro Genetico
22-07-87
Autorizzato alla prova
22-07-87
Andato in attesa
01-04-89
Prima fecondazione
26-09-87
Prima valutazione genetica
01-07-91
Totale fecondazioni
45.662
N. az. con almeno una fecondaz. 3.711
N. figlie nate nel Libro Geneal. 11.939
N. figlie con una lattazione
8.869
robustezza e profondità, non si era
ancora visto e lo scetticismo era alquanto diffuso. Perciò, i primi mesi
di Blazer dopo la prima uscita trascorsero più o meno tra l’indifferenza generale, ma quando si confermarono i dati e le doti del toro, Blazer cominciò ad essere promosso e
venduto agli allevatori con confidenza. Ci volle comunque la valutazione del gennaio 1992 perché il toro
divenisse uno dei più richiesti del
Semen Italy. Infatti, con la seconda
uscita, Blazer migliorò ulteriormente
i suoi dati produttivi pur passando
da 28 a 87 figlie e da 24 a 66 allevamenti, e migliorando anche il suo inBIANCO NERO . OTTOBRE ’99
27
dice morfologico a +2.19, con un Indice Composto Mammella di +3.29,
con 56 figlie valutate in 45 allevamenti, confermando anche un lineare sempre ottimo.
UNA CARRIERA TROPPO BREVE
In tutto il mondo non esisteva un
Bell così, e Blazer diventò presto
una stella di prima grandezza anche
a livello internazionale. Le richieste
di seme arrivarono da diversi Paesi,
ma ad importarne di più furono
l’Olanda e la Gran Bretagna. Anche
nella valutazione successiva il toro
non solo mantenne, ma addirittura
migliorò i dati con l’aumentare delle
figlie, superando le 100 valutate sia
per produzione che per morfologia.
Purtroppo, nel momento di maggior
successo, nell’estate del 1993, un incidente costrinse Blazer a subire un
intervento chirurgico che gli risultò
fatale, tra lo sconcerto di tutti i suoi
sostenitori ed ammiratori. Cosa sarebbe cambiato nella genetica italia-
«Blazer, il toro che ci ha aperto
le porte del mercato internazionale»
Da destra: Maurizio Moretti, direttore del
Centro di Fecondazione Artificiale Semenitaly, con Luigi Fontanella di Cremona, alla
Nazionale di Piacenza ’97
di Donato Grassi, direttore Semenzoo Italy
«Blazer ha rappresentato per la genetica italiana, in un’epoca in cui la genetica italiana era poco conosciuta nel mondo, uno strumento molto efficace
per entrare nel mercato di tutti i paesi europei, in allevamenti di alto livello.
In quel momento tutte le ditte produttrici di seme offrivano una grande
quantità di figli di Bell (basti pensare che in Francia avevano 50 Bell nei primi 100 tori nazionali!), molto simili tra loro. Blazer era invece un riproduttore atipico perché univa ai dati produttivi tipici dei figli di Bell, cioè una discreta quantità di latte con alti titoli, la morfologia straordinaria della linea
Tony materna.
Ha quindi rappresentato qualcosa di nuovo, offrendo quello che nessun
altro figlio di Bell nel mondo aveva in quel momento e ha dato agli allevatori stranieri la consapevolezza che in Italia si potessero trovare animali di
questo genere, cioè che anche dalle linee altamente specializzate per produzione e titoli, e meno note per la morfologia, si riuscivano ad ottenere produttori molto validi in entrambe.
Siamo riusciti quindi a vendere un figlio di Bell in mercati già saturi perché si trattava di un toro unico per le sue caratteristiche, e in alcuni Paesi è
stato anche usato come padre di toro.
È stato l’inizio, e siamo riusciti a creare nella clientela estera l’aspettativa
che la genetica italiana possa essere in grado di produrre questo tipo di riproduttori, molto ricercati in quanto quasi degli outcross, anche se solo all’interno della stessa linea genetica. Purtroppo non ha avuto la diffusione
che avrebbe potuto avere oggi, non solo perché allora Semenzoo aveva meno della metà dei mercati che ha oggi, ma soprattutto perché è morto troppo
presto! Avevamo un ordine di 10.000 dosi per la Gran Bretagna e ne abbiamo potute consegnare solo 2.700! ed anche in Francia non ne sono andate
più di 330… Considerato il fatto che, dopo l’uscita del toro, abbiamo dovuto
promuoverlo, farlo conoscere, eccetera, in pratica siamo riusciti a venderlo
per due o tre mesi e non di più. Mi viene ancora il magone se penso a tutti
gli ordini che non abbiamo potuto evadere! Anche perché il toro è morto
senza scorte, visto che vendeva tutta la produzione settimanale senza problemi.
Blazer ha dato un grosso contributo all’immagine della genetica italiana
all’estero in quanto è stato il primo toro che l’Italia ha prodotto e venduto
nel mondo proveniente da una linea non alta a morfologia che invece è
uscito con ottimi indici morfologici. Le figlie hanno vinto e continuano a vincere ancora in tutto il mondo. È stato l’antesignano di quello che l’Italia sta
offrendo al mondo: Blazer è stato il primo, quello che ci ha fatto conoscere,
ed oggi ci si aspetta da noi questo tipo di prodotto. E ormai tutti hanno imparato e sanno che questo può succedere perché dietro ci sono la selezione
e la profondità dei certificati delle stalle italiane, il grosso potenziale genetico che hanno saputo selezionare i nostri allevatori. Nessun altro paese europeo lo può fare, perché non ha le famiglie di vacche che abbiamo noi; se le
vogliono fare devono andare a comprarsi gli embrioni in Nord America…
Solo noi abbiamo la possibilità di produrre soggetti del tipo di Blazer, un
vantaggio, rispetto agli altri Paesi europei, che va sfruttato al massimo.
28
BIANCO NERO . OTTOBRE ’99
na ed internazionale se questo grande riproduttore non fosse scomparso così prematuramente? La riconferma dei dati con il secondo gruppo
di figlie in produzione, i successi alle mostre ed i record produttivi di
così tante delle sue figlie… tutto fa
pensare che forse la storia della frisona italiana sarebbe potuta anche
essere diversa, avesse avuto un toro
come Blazer a disposizione più a
lungo.
Restano i grandi successi sui ring
(come quelli alle Nazionali di Cremona e Piacenza nel 1996, 1997 e
1998).
Non è quindi retorico dire che
ben pochi riproduttori hanno saputo, come Blazer, e nonostante la sua
breve carriera, trasmettere un così
valido patrimonio genetico alla propria progenie.
Pirocco Bell Blazer, come dice il
suo nome, ha davvero «illuminato» e
«lasciato un segno», ha «tracciato un
percorso da seguire» e, soprattutto,
ha «dato grandi emozioni» a tutti
noi, e forse anche a quelli che verranno dopo di noi ed impareranno
ad apprezzare maggiormente la genetica italiana.
IL SUO LUOGO DI NASCITA, L’AZIENDA AGRICOLA PIROCCO Co-
me è nato il Pirocco ce lo racconta
Pino Cava, il suo fondatore: «Nel
1976, dopo avere lavorato per anni
nel mondo industriale e commerciale ed avere spaziato in lungo ed
in largo, all’estero come in Italia, ci
è sembrato che fosse arrivato il momento di pensare anche alle nostre
origini, e questo ci ha condotti alla
scelta di investire in una azienda
zootecnica. In parte si è trattato anche di un desiderio dei miei figli,
I DATI PIÙ SIGNIFICATIVI DELLA FAMIGLIA DI BLAZER
Madre
Padre
PIROCCO TONY ALESSIA MB 89
MARSHFIELD ELEVATION TONY
(Mammella Ottimo)
1o parto 305 10.024 kg 3.50 3.40
2o parto 305 11.015 kg 4.10 3.30
3o parto 305 13.393 kg 3.20 3.10
2a madre PIROCCO SENATOR ABRACADABRA O 90 (Mammella Ottimo)
Padre
NOACRES JOHANNA SENATOR
5o parto 305 11.047 kg 3.30 3.20
Franco Dadati, responsabile dell’Allevamento Pirocco
appassionati di allevamento, che poi
però se ne sono andati, anche se
continuano a fare quello che gli
piace, cioè gli allevatori (Roberto in
Canada si occupa di animali da
latte mentre Marco alleva animali
da carne in Equador) dall’altra
parte del mondo. Con questa idea
in mente, è saltato fuori il Pirocco.
In poco tempo abbiamo trovato,
trattato e comprato una struttura
che poteva ospitare l’allevamento.
All’inizio si trattava di quattro
“scassatissime” vacche bianco nere,
così l’anno dopo abbiamo deciso di
iniziare a dare un assetto diverso a
tutta l’azienda. Per prima cosa abbiamo costruito le stalle poi, all’inizio del 1978, abbiamo fatto arrivare un primo lotto (170 manze e vitelle) e subito dopo un secondo lotto
di 60 animali dal Nord America, e
siamo ripartiti come da zero.
Nella prima importazione, tra i
vari animali arrivati (tra cui anche
la grande Maughlin Eleanor, che allora aveva 11 mesi), abbiamo trovato la bisnonna di Blazer.
Abbiamo cominciato così, e siamo andati avanti piano piano, fino
ai nostri giorni, riuscendo anche a
fare qualcosa di buono!».
LA FAMIGLIA DI BLAZER Il signor
Cava ha smesso di gestire l’allevamento del Pirocco due anni fa, «per
sopraggiunti limiti di età» come dice
lui, ma il distacco non è poi così definitivo, visto che torna spesso in
azienda e si tiene informato sull’andamento della stalla. La solida e duratura collaborazione di Franco Dadati, tuttora direttore e responsabile
dell’azienda, è molto preziosa ed
importante per il Pirocco, sia per
quanto riguarda la mandria che i
campi. «Gli accoppiamenti venivano
decisi più o meno insieme, anche se
il signor Cava mi ha sempre lasciato
3a madre PLEASANTHOLM EMPEROR HAZEL B+ 84 (Mammella Molto Buono)
Padre
DOWNALANE REFLECTION EMPEROR
4o parto 305 10.193 kg 3.10 3.00
4a madre PLEASANTHOLM STELLAT LANA VG in Canada
Padre
HEFFERING STELLAR ATTRACTION
piena autonomia in questo campo, spiega il signor Dadati. La bisnonna di
Blazer era stata importata dal Canada e proveniva da un azienda di selezionatori (breeders) molto conosciuta, Pleasant Holm. Era una figlia di
Emperor con ottimi arti ed una mammella posteriore davvero eccezionale,
molto produttiva che delle Emperor aveva preso il grande equilibrio funzionale. Venne coperta con Senator, un toro molto in voga in quel momento
perché trasmetteva apparati mammari eccezionali, e nacque Pirocco Senator Abbracadabra, la nonna di Blazer, un animale con mammella eccezionale ed ottimi arti, valutata Ottimo al 4 o parto.
Da questa vacca, che è stata in stalla diverso tempo, sono uscite due figlie
significative, una Astronaut ed la Tony Alessia, madre di Blazer: una vacca enorme, altissima e lunghissima, di taglia fuori dal normale fin da
manza. Proprio per la sua grande statura fu coperta con Bell, Blazer è
dunque il figlio di una primipara, ma che primipara!
Alessia aveva iniziato la prima lattazione senza niente di eclatante, era
una buona produttrice ma nella media, però con una fortissima costanza
in lattazione. Ci trovammo con 100 q.li a lattazione chiusa senza mai esserci accorti che fosse una delle migliori produttrici della stalla! L’indice
previsto del vitello era uno dei più alti per produzione allora disponibili in
Italia, e in forza di questo indice fu acquistato da Semenitaly.
Difficile prevedere che diventasse quell’incredibile toro a morfologia che
poi è stato. Alessia è “esplosa” in seconda lattazione, e poi ancora meglio in
terza, con enormi quantità di latte, sfiorando i 60 kg al giorno! Davvero un
animale morfologicamente impressionante. Andò in mostra sia a Cremona
che a Piacenza e conquistò molti ammiratori, soprattutto in virtù dell’apparato mammario, il suo attacco posteriore ha una larghezza mai vista!
Oltre a Blazer ha avuto una figlia con Enhancer e una con Secret ancora in stalla. Stiamo lavorando ancora sulla famiglia utilizzando i trapianti. Per esempio, abbiamo tre Jed VG di una Secret di 88 punti figlia della Alessia».
COME È ARRIVATO A SEMENITALY
È stato Pietro Carini, che all’epoca era sire
analyst per Semenitaly a scegliere il torello per
inserirlo nel programma di selezione del Centro
ed a portarlo a Modena : «A quel tempo i tori
non erano così numerosi come adesso e trovare
un accoppiamento un po’ originale come quello di Blazer è stato una bellissima sorpresa.
Quindi non ci ho pensato un attimo ad inserirlo nel programma Semenitaly. L’incrocio madre Tony su Bell già a quel tempo non era considerato un incrocio “classico”. Bell non era così popolare in Italia perché veniva considerato
Pietro Carini, selezionatore di
Blazer quando era Sire Analyst del Semenitaly
BIANCO NERO . OTTOBRE ’99
29
un toro a tipo scarso (ironicamente,
lo era), ma la vacca su cui era stato
usato, una Tony decisamente notevole dal punto di vista morfologico,
ho pensato potesse darmi delle garanzie, e che il torello si inserisse bene in un programma di selezione
ricco come quello di Semenitaly. Poi
i fatti ci hanno dato ragione».
Come venivano scelti i torelli da
mettere in prova di progenie dieci
anni fa? «Va detto che allora non c’erano tutti gli indici genetici di cui
disponiamo adesso; si trattava di
una ricerca più empirica e le valutazioni che incidevano sulla scelta
dei torelli erano legate più che altro
all’aspetto dell’azienda. Era una valutazione più impreditoriale, se vogliamo: c’erano allevatori che avevano più di altri un discreto patrimonio genetico, e ci si rivolgeva a
questi. Il Pirocco era uno di questi.
Il vitello era già stato programmato,
per cui io non ho fatto molta fatica
ad inserirlo».
I risultati del toro sono quelli che
vi aspettavate? «Diciamo che quando si inserisce un toro in un programma di accoppiamento, si compra un biglietto della lotteria, tutti i
sire analyst lo sanno molto bene!
Più biglietti si comprano, più probabilità si hanno di avere successo e,
nel caso della genetica, più attenzione si mette alla scelta dei certificati, più aumentano le possibilità di
successo.
Ogni volta che si compra un toro
si ha la speranza che sia quello
“giusto”… perché ogni volta è come
se si cominciasse un nuovo libro,
tutto da scrivere».
Da dove è venuto quel nome,
Blazer?
SPINAL BLAZER OLIMPIA
«Si usava dare il nome del prefisso aziendale, più il nome del padre e, per
non confonderli, un nome di fantasia. Quando è nato abbiamo cercato
anche un nome che potesse “illuminarlo”, come un lampo nel mondo della
genetica e così è stato, anche se poi, al contrario del lampo, Blazer non è
apparso e sparito, ma ha lasciato un segno, pur avendo lavorato per poco
tempo. Blazer è stato usato parecchio anche all’estero, grazie alle sue caratteristiche produttive e morfologiche, dagli allevatori che cercavano vacche
durature e longeve».
UNA PIACEVOLE SORPRESA Giancarlo Sghedoni, responsabile marketing
di Semenitaly: «La cosa più sorprendente di Blazer è la morfologia che, ha
saputo trasmettere alle figlie. Tra i tanti figli di Carlin M Ivanhoe Bell, solo
Blazer dà morfologia a quel livello. Per questo all’inizio molti erano scettici
ed il toro non è stato valorizzato per quel che si meritava.
Blazer ha prodotto soprattutto animali di grossa capacità corporea, con
statura e, sicuramente, ottime mammelle. Il suo unico limite era la groppa,
spesso contro-inclinata, e gli arti, a volte stangati.
Il suo pregio migliore rimane la mammella
nel suo insieme, ma soprattutto nell’attacco anteriore, una rarità di solito nei tori che danno
molto latte!
I risultati migliori Blazer li ha dati su animali abbastanza leggeri e di stile, come – appunto – Campagna Brios oppure Nobel, o
Chairman, tori cui portava potenza straordinaria in cambio di qualità e finezza.
Inoltre, poteva essere usato sulle manze perché non dava vitelli grossi ed è sempre stato un
toro senza problemi di mungibilità.
Giancarlo Sghedoni, responsaIl nostro vero rimpianto, come Centro di FA, bile marketing di Semenitaly
è quello di non aver dato ascolto a
chi ci diceva di cercare un maschio
MEDIA DELLE LATTAZIONI
di Blazer… purtroppo erano tempi
DELLE FIGLIE DI BLAZER
diversi, in cui era più difficile conDIVISE PER PARTO
vincere gli allevatori ad usare i tori
N.
Kg
%
%
italiani sulle vacche migliori. Forse
lattazioni latte
grasso proteine
avremmo dovuto «osare» di più, ma
1o parto 6.485 7.846 3.53 3.24
anche il fatto che il toro sia morto
2o parto 4.484 9.186 3.50 3.23
prematuramente, ha contribuito a
3o parto 1.761 9.587 3.56 3.19
che non si realizzasse la possibilità
4o parto
168 9.584 3.53 3.16
di verificare le sue doti su di un ma5o parto
23 9.246 3.38 3.07
schio».
PR 21772F
Valutata Molto Buono 88 nel ’96 - Proprietario: Az. Agr. Cascina delle Betulle Remedello (BS)
Miglior produzione: 97 2 3 3 305 10593 3.10 325 3.10 330 2
30
BIANCO NERO . OTTOBRE ’99
LARIO BLAZER MONETA
CO 29711
Valutata Molto Buono 89 nel ’98 - Proprietario: Brivio Fratelli S.S. - Missaglia
(LC)
Miglior produzione: 99 3 4 10 305 14883 4.40 658 2.90 431 2
ALGEA BLAZER MIETTA
VI 24336B
Valutata Ottimo 90 nel ’99 - Proprietario: Giacomoni Enrico - Grisignano di
Zocco (VI)
Miglior produzione: 98 4 4 10 305 13078 3.60 472 3.30 436 2
ALCOTT BLAZER AGATA
MN 31508L
Valutata Ottimo 90 nel ’99 - Proprietario: Cottarelli ing. Federico, Asola (MN)
Miglior produzione: 98 3 4 1 305 12389 3.50 438 3.40 418 2
Blazer
visto dagli allevatori
Marco Amighetti,
proprietario di Befana (Brescia)
«Befana è senza dubbio un animale eccezionale, sia
dal punto di vista morfologico, che produttivo. Oggi,
con i suoi 94 punti, ritengo sia una delle più belle vacche d’Italia. In più, ha fatto quattro lattazioni super e
l’ultima ha chiuso sui 160 q.li! In stalla ha una Gigh
primipara, un animale a posto, con buona mammella e
buoni arti, con 110 q.li di 1o parto ed anche una vitella
di 12 mesi con Arpagone.
AZ. 239
OR 39061
È entrata per la prima volta nel ring da primipara Valutata Ottimo 91 nel ’99 - Proprietario: Martis Antonio, Arborea (OR)
con il gruppo di figlie di Blazer presentato a Cremona, Miglior produzione: 98 4 5 4 305 11850 4.00 471 3.10 373 2
dopo di che l’abbiamo sempre portata, con ottimi risultati. L’anno scorso Befana ha vinto la Nazionale di Piacenza, ed oggi, al- Luigi Fontanella, comproprietario
l’età di 7 anni, è ancora in forma strepitosa».
di Zapping (Blazer x Gipsy)
La vedremo ancora a Bruxelles? «Speriamo di sì, di poterla portare ancora
«Dopo quello che è successo, di
a Bruxelles questa volta in condizioni migliori. Se partorisce bene, dovrebbe
Blazer non posso parlare che bene!
essere al suo meglio».
Un
regalo così non ce lo aspettavaBefana è il risultato di un accoppiamento su una Campagna Brios e la
nonna era una Glendell Jacks (Usa). In azienda c’è anche un’altra ottima Bla- mo di certo… Zapping è nata nel
1992
da una figlia di Gipsy, e si è
zer di 88 punti, anche lei molto produttiva, con lattazioni sui 150 q.li. Che
idea si è fatta del toro? «Sicuramente sempre distinta in mezzo alle altre
della
sua
età per la statura e lo svisi tratta di uno dei migliori tori itaMarco Amighetti, premiato a Piacenza ’98
per la vittoria di Befana
liani, che dà animali molto funzio- luppo. Al primo punteggio ha preso
nali, anche da show, vacche con 82 punti, poi 88, ed infine 92. Ma
buone mammelle e buoni arti. An- non ha fatto solo questo, e come
che se non hanno una grande spin- produzione è sempre stata superiore
ta produttiva da primipare, la cosa alla media (+25%), solo sui titoli i
che sorprende è soprattutto che du- numeri non sono mai stati alti».
Come mai avevate usato Blazer?
rano a lungo e, con gli anni, pro«Si trattava di un toro italiano con
ducono sempre di più e meglio».
Quale è, secondo lei, il maggior buoni indici e, in quel momento,
pregio di Blazer? «Forse quello di es- tra i tanti Bell disponibili, ci semsere un toro completo: oltre alla so- brava quello più equilibrato, con
stanza, dà anche la soddisfazione animali di struttura e ottime mamdi animali piacevoli da vedere sia melle. Anche se, apparentemente,
in stalla che nel ring».
non sembrava avere una grossa
BIANCO NERO . OTTOBRE ’99
31
produttiva. Mi ricordo che avevamo usato parecchio
Ned Boy sulle Chairman su consiglio di Emanuele Caccia Dominioni, che lo stava usando a tappeto… Come
tutte le nostre vacche, neppure la Blazer è stata quindi
“creata” a tavolino, per fortuna c’è ancora molta casualità nella genetica, e questa volta il risultato è stato
ottimo!
La stalla è stata chiusa questa primavera, e tutti gli
animali sono stati venduti ad un allevatore bergamasco
tranne alcuni, ritirati da Antonio Omati, mio cognato,
che ha scelto alcune manze più cinque vacche, tra cui
la Timorosa, e a noi ha fatto piacere che rimasse in famiglia!».
Tiziano Scalvini, Az. Bersaglio, Bagnolo Mella (BS)
Zapping dell’Allevamento Fontanella, Crema (CR)
spinta a latte, a me sembrava che potesse dare bovine
che duravano in stalla. Abbiamo avuto sette femmine di
Blazer, quasi tutte ancora in allevamento, e tutte con
ottimi risultati, maturando e migliorando molto un parto dopo l’altro».
Gaia Scavia,
Az. Agricola Mara (Alessandria)
Mara Blazer Timorosa
(Blazer x Ned Boy x Chairman) è una delle due femmine di Blazer nate in
azienda, dopo una serie di
maschi! L’altra è stata venduta da manza, gravida con
Mascot.
Timorosa è la secondipara più produttiva tra le figlie
di Blazer in Italia ed è nelle
prime 100 vacche per ILL’ing. Luciano Scavia, titolare
QM.
dell’allevamento che ha visto
«Abbiamo sempre usato
nascere Timorosa
tori piuttosto bilanciati,
senza mai puntare sugli
estremi, né in un senso né
nell’altro. A parte qualche
famiglia, non abbiamo mai
fatto degli accoppiamenti
mirati, pur controllando,
ovviamente, il lineare delle
bovine da coprire. Insomma, non abbiamo mai cercato il toro specifico per
Antonio Omati Corbellini atuna famiglia, ma abbiamo
tuale allevatore di Timorosa,
lavorato a livello massale,
alla Nazionale di Piacenza ’97
facendo accoppiamenti individuali, ma selezionando con criteri globali. Blazer
era uno dei primi tori italiani che usavamo, sia perché
cercavamo tori alti a titoli, sia perché ritenevamo giusto
dare fiducia alla genetica italiana, sia perché l’offerta
nord americana era un po’ carente in quel periodo.
Non abbiamo comprato molte dosi, solo una decina, e
siamo riusciti ad avere due femmine. La madre della
Timorosa era una Ned Boy su una Chairman, molto
32
BIANCO NERO . OTTOBRE ’99
Proprietario di Blazer Bisbetica, un’altra delle figlie
di Blazer diventata popolare negli ultimi anni grazie
alla presenza ed ai risultati
nei ring: «Blazer, secondo
me, è uno dei migliori tori
in assoluto, per tipo, morfologia e funzionalità in stalla. Si vedono delle Blazer
un po’ più forti e alcune
molto angolose, ma tutte
con arti incredibili e mammelle molto resistenti, che
durano a lungo in stalla…
gli allevatori sono davvero Tiziano Scalvini
contenti di queste vacche.
Se ci fosse ancora, Blazer sarebbe stato usato molto anche di second crop, andando in un certo senso contro
tendenza, visto che in questo momento i tori di second
crop vengono usati pochissimo.
Bisbetica (Blazer su una Nobel di 82 punti) l’ho vista
il giorno dopo che aveva partorito, in una stalla vicino
alla mia, quella del signor Bruno Barbieri, al quale ho
chiesto se me la vendeva, visto che lui non portava animali in mostra.
Ci siamo messi d’accordo, l’ho comprata e l’ho portata subito alla mostra di Montichiari, dove ha fatto subito un secondo posto e miglior mammella, poi a quella di
Orzinuovi dove si è piazzata ancora una volta molto
bene. Dopo che ha partorito di secondo parto, ha vinto
la categoria dai 3-4 anni sia alla nazionale di Cremona che a quella di Piacenza, sempre con Miglior Mammella tutte e due le volte. Bisbetica ha vinto anche il
Grand Prix Anafi. C’è stata quindi una interruzione
perché le ho fatto un trapianto da cui sono nate due vitelle di Extrafelix.
Ha appena partorito un maschio con Mtoto e spero di
averla pronta per Piacenza. Basti pensare che le ho fatto i piedi per la prima volta due mesi fa, quando l’ho
asciugata per questo parto!».
Hanno contribuito alla realizzazione di questa monografia: Delia Pertici, Mauro Carra, Giancarlo Sghedoni, Donato Grassi, Cesare Fochi e Maurizio Marusi.
BLAZER NEL TIPO
Le caratteristiche morfologiche
trasmese da Blazer rappresentano la
ragione principale del suo successo,
dell’interesse che gli allevatori hanno
rivolto a questo riproduttore e del
rammarico di non averlo potuto usare maggiormente.
Il report genetico di questa pagina
è lo specchio di quanto ha trasmesso
nel Tipo e ci dà la possibilità di fare
qualche confronto sulla morfologia,
con i riproduttori suoi contemporanei che hanno avuto molta più popolarità e sono stati inseriti con meno
remore nei piani di accoppiamento
programmati di quel periodo.
Abbiamo confrontato i dati di Blazer con i primi 10 tori per ILQM di
provenienza canadese, olandese e
americana e con data di nascita paragonabile.
Quello che segue è lo specchietto
riassuntivo di confronto per Indice
Morfologia e Indice Complessivo
Mammella
Solo sei riproduttori lo superano in
questo confronto come indice finale
Indice Morfologia
Blazer
+2.04
a Tipo e solo uno è superiore nell’Indice Mammella. Sono indubbiamente dati di estremo interesse che, assieme alla velocità di mungitura e alla facilità al parto, collocano Blazer
tra i grandi riproduttori. Testimoni di
questa straordinaria capacità di trasmettere buona morfologia, sono le
14 vacche Ottimo che presentiamo
in questa pagina, che, assieme ad altri 250 soggetti, hanno meritato un
punteggio di 85 punti ed oltre.
ICM
+3.30
Tori CD (primi 10)
+1.82
+1.94
Tori NL (primi 10)
+0.25
+0.05
Tori Usa (primi 10)
+0.92
+1.18
LE FIGLIE DI BLAZER CLASSIFICATE OTTIMO
NOME
MATRICOLA
PUNT.
AG
CL
CC
AM
46685G
94
O
O
O
O
Amighetti F. e M. & C. S.S. - Verolavecchia (BS)
CR
10772R
92
O
O
O
O
Fontanella A. e G. - Crema (CR)
BS
16434H
91
O
O
M
O
Agr. Naviglio - S. Zeno Naviglio (BS)
CR
17269R
91
O
M
O
O
Fiamenghi D. & G. - S. Bassano (CR)
RIOZZO MARIA PIA
MI
2432M
91
O
M
O
O
Taveggia T. e M. - Cerro al Lambro (MI)
AZ 239
OR
39061
91
O
O
O
M
Martis Antonio - Arborea (OR)
CALLA
BS
6810H
90
O
O
O
M
Agr. Naviglio - S. Zeno Naviglio (BS)
COSTRETTA
BS
22628H
90
M
O
O
O
Az. Agr. Gasparina di Rossi E. e S. - Ghedi (BS)
BARBIERI BISBETICA
BS
47721G
90
M
O
O
O
A.A. Bersaglio di Scalvini I. e Figli S.S. - Bagnolo Mella (BS)
COVATA G
BS
19974H
90
M
M
O
O
AMBRA BLAZER NINY G
BS
13402F
90
O
M
O
O
Zamboni A. ved. Zucchi - Leno (BS)
LIBIA
CR
17271R
90
O
M
O
O
Fiamenghi D. & G. - S. Bassano (CR)
ALCOTT BLAZER AGATA
MN
31508L
90
O
O
O
M
Cottarelli ing. Federico - Asola (MN)
ALGEA BLAZER MIETTA
VI
24336B
90
O
O
O
M
Giacomoni E. - Grisignano di Zocco (VI)
AMIGHETTI BLAZER BEFANA
BS
ZAPPING
BLAZER COMA
EUGENIA
PROPRIETARIO
Bozzola L. e Figli - Calvisano (BS)
BIANCO NERO . OTTOBRE ’99
33
BLAZER NELLA PRODUZIONE
Le figlie di Blazer, come ricordano gli allevatori intervistati, si contraddistinguono per la combinazione tra capacità
produttiva e caratteristiche strutturali che garantiscono la produzione in una lunga carriera. L’analisi sulle produzioni
dei soggetti che presentiamo in questa pagina ci fa osservare che spesso le produzioni più alte arrivano nella maturità.
Riportiamo di seguito un elenco di 14 soggetti che, all’analisi dei dati presenti nel nostro archivio alla fine di maggio,
avevano una produzione nella carriera di almeno 470 q.li ed almeno una lattazione di 130 q.li. I soggetti vengono presentati in ordine di migliore lattazione. Per dovere di cronaca, in questa pagina dedicata alle figlie di Blazer per la produzione, menzioniamo anche Mara Blazer Timorosa che con i suoi 16.078 kg al 4.30% di grasso e al 3.60% di proteina è la figlia di Blazer con la produzione più alta tra le secondipare.
■ AMIGHETTI BLAZER BEFANA
BS 46685G
Valutata Ottimo 94 nel ’98
Proprietario: Amighetti F. M. & C. S.S. - Verolavecchia (BS)
Anno
N. latt.
Età
A
M
Latte
giorni
kg
8
305
%
Grasso
kg
Proteine
%
kg
Mung.
MIGLIOR PRODUZIONE
99
4
17932 3.70
657
3.20
578
97
N. latt.
Età
A
M
Latte
giorni
kg
3
305
%
Grasso
kg
Proteine
%
kg
Mung.
MIGLIOR PRODUZIONE
99
3
16505 3.40
568
2.90
N. latt.
Età
A
M
Latte
giorni
kg
11
305
%
Grasso
kg
479
2
BS 46152G
Proteine
%
kg
Mung.
MIGLIOR PRODUZIONE
97
2
14522 2.80
411
3.10
455
2
N. latt.
Età
A
M
Latte
giorni
kg
4
305
%
Grasso
kg
Proteine
%
kg
Mung.
MIGLIOR PRODUZIONE
99
4
14452 2.80
411
3.10
442
2
N. latt.
Età
A
M
Latte
giorni
kg
3
305
%
Grasso
kg
Proteine
%
kg
Mung.
MIGLIOR PRODUZIONE
99
4
14224 3.10
437
3.10
445
2
N. latt.
Età
A
M
Latte
giorni
kg
%
Grasso
kg
Proteine
%
kg
Mung.
MIGLIOR PRODUZIONE
98
4
305
13889 3.00
420
3.10
435
2
N. latt.
Età
A
M
Latte
giorni
kg
10
301
%
Grasso
kg
Proteine
%
kg
Mung.
MIGLIOR PRODUZIONE
97
3
3
Latte
giorni
kg
4
305
%
Grasso
kg
13625 2.90
399
Proteine
%
kg
2.80
375
Mung.
2
■ BOLOGNA
BS 39644G
Valutata Molto Buono 85 nel ’98
Proprietario: Mondini Candido e Bruno - Verolanuova (BS)
Anno
99
N. latt.
4
Età
A
5
M
Latte
giorni
kg
9
305
%
Grasso
kg
13407 3.90
525
Proteine
%
kg
3.00
398
Mung.
2
■ CALLA
BS 1372H
Valutata Buono + 84 nel 96
Proprietario: Az. Agr. Maestà di Taino G. Battista e Giordano - Fiesse (BS)
Anno
98
N. latt.
3
Età
A
4
M
Latte
giorni
kg
3
305
%
Grasso
kg
13404 3.30
444
Proteine
%
kg
3.10
418
Mung.
2
■ DOLLI
MI 24425L
Valutata Buono + 83 nel ’95
Proprietario: Eredi di Marini Arturo - Turano Lodigiano (LO)
Anno
98
N. latt.
4
Età
A
5
M
Latte
giorni
kg
2
305
%
Grasso
kg
13384 3.00
404
Proteine
%
kg
2.90
382
Mung.
2
■ IALA
CR 7065R
Valutata Molto Buono 85 nel ’97
Proprietario: Maffezzoni Fermino e Mauro - San Bassano (CR)
Anno
98
N. latt.
4
Età
A
5
M
Latte
giorni
kg
3
293
%
Grasso
kg
13353 3.40
454
Proteine
%
kg
2.70
366
Mung.
2
■ PALAZZINA LIBIA
MN 13077L
Valutata Buono + 83 nel 95
Proprietario: Freretti A., G., M., M. P., S.S. - Casalromano (MN)
Anno
N. latt.
Età
A
M
Latte
giorni
kg
9
305
%
Grasso
kg
Proteine
%
kg
Mung.
MIGLIOR PRODUZIONE
5
■ BATTAGLIA
BS 47263G
Valutata Buono + 80 nel ’95
Proprietario: Az. Agr. Corte Grande di Trabucchi P. Antonio - Remedello (BS)
Anno
M
MIGLIOR PRODUZIONE
5
■ BOBA
BS 44720G
Valutata Molto Buono 85 nel ’96
Proprietario: Antonioli Angelo & Figli P., R., GA., A., U., sdf - Montichiari (BS)
Anno
Età
A
3
MIGLIOR PRODUZIONE
5
■ CAVALLERA BLAZER DOMATA
PV 23331C
Valutata Molto Buono 85 nel ’96
Proprietario: Novazzi Gianmario e Penati Enrica - Vidigulfo (PV)
Anno
2
MIGLIOR PRODUZIONE
3
■ CALVA
BS 5089H
Valutata Buono + 84 nel 95
Proprietario: Antonioli Angelo & Figli P., R., GA., A., U., sdf - Montichiari (BS)
Anno
N. latt.
MIGLIOR PRODUZIONE
5
■ BELLISSIMA
Valutata Molto Buono 86 nel ’99
Proprietario: Agr. Naviglio - S. Zeno Naviglio (BS)
Anno
Anno
CN 9117A
MIGLIOR PRODUZIONE
5
■ AMIGHETTI BLAZER BALIA
BS 46688G
Valutata Molto Buono 87 nel ’96
Proprietario: Amighetti F. M. & C. S.S. - Verolavecchia (BS)
Anno
■ SADA
Valutata Buono + 84 nel ’95
Proprietario: Godano Antonio e Francesco - Murello (CN)
98
3
4
13172 3.40
442
3.10
■ ALGEA BLAZER MIETTA
Valutata Ottimo 90 nel ’99
Proprietario: Giacomoni Enrico - Grisignano di Zocco (VI)
Anno
N. latt.
Età
A
M
Latte
giorni
kg
10
305
%
Grasso
kg
407
2
VI 24336B
Proteine
%
kg
Mung.
MIGLIOR PRODUZIONE
13828 3.20
444
2.90
397
2
98
4
4
13078 3.60
472
3.30
436
2
BIANCO NERO . OTTOBRE ’99
35
BLAZER NELLE MOSTRE
Una campionessa del Confronto
Europeo; tre campionesse della Mostra di Piacenza; una campionessa di
riserva della Nazionale di Cremona;
due volte vincitore del Confronto tra
gruppi di figlie di tori di F.A. di Cremona; padre di due campionesse nel
Grand Prix Anafi. Un curriculum di
altissimo livello e un contributo essenziale nelle mostre degli ultimi anni.
I risultati di Blazer in mostra rappresentano il momento di maggior
promozione per il toro, ma anche il
momento in cui gli allevatori hanno
cominciato ad apprezzare maggiormente il potenziale del programma
di selezione italiano e questo è un
merito che gli va attribuito insieme a
Bookie, Paradise, Callisto, Pine Star,
ecc.
Rispetto a questi altri riproduttori,
Blazer ha però portato nei rings
qualche cosa in più nella correttezza, negli arti e nella mammella il tutto evidenziato in una buona armonia
anche quando le dimensioni sono eccezionali.
Non bisogna dimenticare inoltre
che questo «Tipo da mostra» è uscito in allevamenti che non partecipano abitualmente alla mostra, anzi
Blazer spesso li ha portati sul ring per
la prima volta.
I soggetti e le foto che riportiamo
indicano chiaramente le caratteristiche trasmesse da Blazer e rievocano
emozioni e sensazioni che abbiamo
vissuto in momenti importanti per la
Holstein made in Italy e che speriamo si possano ripetere anche in futuro.
Nelle didascalie sono riportati i risultati conseguiti da queste vacche,
ma anche per chi non le ha mai viste
o sfoglia semplicemente il giornale,
siamo certi che di fronte alle foto
l’interrogativo sarà: chi è il padre di
queste vacche?
36
BIANCO NERO . OTTOBRE ’99
Foto ricordo di Zapping dopo la vittoria di Bruxelles 1998. Questa figlia di Blazer è la
quarta campionessa per l’Italia nel Confronto Europeo e la terza figlia di un toro italiano.
Risultati come questo hanno fatto crescere la credibilità della F.A. made in Italy nel mondo
Il gruppo di Blazer primo classificato a Cremona nel 1997. Da sinistra: Zapping di Fontanella di Cremona, Befana di Amighetti di Brescia, Blazerio di Dalmina di Verona e Coma
dell’Agr. Naviglio di Brescia. Blazer era risultato primo in questo concorso anche nel 1996
ZAPPING
CR 10772R
AMIGHETTI BLAZER BEFANA
BS 46685G
Ottimo 92 - Proprietario: Fontanella Angelo e Giovanni - Crema (CR)
Campionessa alla Nazionale di Piacenza nel ’97 e campionessa al Confronto Europeo di Bruxelles
nel ’98
Ottimo 94 - Proprietario: Amighetti Francesco e Marco - Verolavecchia (BS)
Campionessa riserva alla Nazionale di Cremona nel ’97, campionessa alla Nazionale di Piacenza nel
’98 e prima classificata nel Gran Prix Anafi nel ’98 (vacche adulte)
BARBIERI BISBETICA
BLAZER COMA
BS 47721G
BS 16434H
Ottimo 90 - Proprietario: Az. Agr. Bersaglio di Scalvini Italo e Figli - Bagnolo Mella (BS)
Prima e miglior mammella da 3 a 4 anni alla Nazionale di Cremona e di Piacenza nel ’96 e prima
classificata nel Gran Prix Anafi nel ’96
Ottimo 91 - Proprietario: Az. Agr. Naviglio - San Zeno Naviglio (BS)
Campionessa alla Nazionale di Piacenza nel ’96 e campionessa riserva alla Provinciale di Brescia
nel ’98
SAN FIORANO BLAZER VALERIA
ITALIENNE
Molto Buono 86 - Proprietario: Soldi Igino e Francesco - Pieve d’Olmi (CR)
Campionessa riserva vacche alla Provinciale di Cremona nel ’96
CR 34999R
Proprietario: Amities Passions, 52. Brainville sur Meuse - Francia
Figlia di Blazer, prima nelle vacche adulte a Epinal nel ’99
BIANCO NERO . OTTOBRE ’99
37
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27 - Anafi