Gli interventi,
le iniziative
“la voce ad alcuni protagonisti del convegno del 29 Febbraio 2008,
tenuto a Villa Niscemi, Palermo”
Progetto
Consumatori di qualità
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Pubblicazione a cura dell’Adoc Sicilia
Sede Regionale: Via Enrico Albanese, 92/a
90139 Palermo
Telefono: 091-324524 / Fax 0916110092
email: [email protected]
web regionale: www.adocsicilia.it
web nazionale: www.adoc.org
Progetto grafico ed impaginazione
Salvatore Pietro Anastasio
email: [email protected]
Programma Generale di Intervento della Regione Siciliana 2007-2008
“Consumatori di qualità”
(finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico)
Intervento di L. Ciotta
Presidente Adoc Sicilia
Desidero innanzitutto porgere un saluto a tutti gli intervenuti e ringraziare il pubblico ed i gentili ospiti relatori. Questo convegno è stato
organizzato per trattare del grave fenomeno delle contraffazioni e di
come si devono tutelare i diritti dei consumatori.
Ringrazio le associazioni dei consumatori che, insieme ad Adoc Sicilia,
stanno svolgendo le azioni previste dal progetto “Consumatori di…Qualità!”, progetto che partecipa al Programma Generale della Regione Siciliana 2007-2008 finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Voglio nominare tutte le associazioni: Adoc, Assoutenti, Codici, Confconsumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Movimento Consumatori,
Noi Consumatori e Sicilia Consumatori, i cui rappresentanti sono, quasi
tutti, oggi qui presenti.
Ringrazio i relatori: la D.ssa Castri dirigente del Servizio Tutela Consumatori della Regione Siciliana, il Col. Gallone della Polizia Tributaria
della G.d.F. di Palermo, il Dr. Santini componente del Tavolo Imprenditori, Lavoratori e Consumatori dell’Alto Commissariato per la lotta alla
contraffazione, il Segretario Generale della U.I.L. Sicilia Dr. Claudio Barone, il Dr. Roberto Helg Presidente della Camera di Commercio di Palermo, il Dr. Barresi Direttore dell’Ispettorato Centrale Controllo della
Qualità dei prodotti Agro-alimentari, il Dr. Purpura Comandante della
Polizia Municipale di Palermo.
Un particolare grazie ai miei preziosi collaboratori: Paolo Provenza,
Dino Valenti, Salvatore Pietro Anastasio, Barbara Cocco, Francesco
Firpo, Marialuisa De Simone, Vincenzo Rizzo, ai coordinatori territoriali
di progetto ed a tutti i ragazzi del servizio di volontariato civile dell’Adoc.
Un particolare ringraziamento ai presidenti delle associazioni partecipanti ed ai funzionari del Servizio Tutela Consumatori della Regione Siciliana.
Prima di entrare nel vivo del convegno di presentazione del progetto,
fornisco alcuni numeri riguardanti il progetto stesso.
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Saranno organizzati convegni e conferenze di presentazione in tutte
le province siciliane. Si valuta che saranno non meno di 6.000 i ragazzi
delle scuole (almeno 50 istituti di ogni grado) che il gruppo di progetto
incontrerà nella regione. 50 sono gli sportelli attivi in questo momento
per dare informazioni. Un sito internet, 30.000 opuscoli, 5.000 DVD,
100 operatori, un camper didattico che visiterà tutte le maggiori città siciliane con i nostri esperti pronti a fornire informazioni ed a distribuire
materiale promo-pubblicitario.
Questi sono i numeri che, credo, ci consentiranno di svolgere un
grosso lavoro di informazione, e, soprattutto, di formazione, in questi
mesi fino al 30 giugno 2008.
Adesso farò una breve premessa per esporre alcuni cenni concernenti
il particolare fenomeno illecito delle contraffazioni e delle frodi commerciali in genere. Ovviamente senza la pretesa, da parte mia, di affrontare la materia in maniera esaustiva. Lo faranno con dovizia di particolari
gli esperti qui presenti nel corso dei loro interventi.
Con il termine contraffazione ci si intende riferire a tutta una serie
di comportamenti illeciti che violano diritti di proprietà intellettuale, industriale (marchi d’impresa ed altri segni distintivi, brevetti per invenzione, modelli di utilità, design, indicazioni geografiche, denominazioni
di origine, diritti di autore, etc.).
Le modalità con cui il fenomeno illecito si manifesta sono molto
diverse ed altrettanto diverse sono le conseguenze non solo sul piano
giuridico, ma anche su quello economico e sociale.
Ora, a fronte di violazioni così gravi e preoccupanti, sovente sottodimensionati e trattati come fenomeni minori e tollerabili,’ è evidente
come iniziative di questo genere devono innanzitutto essere rivolte ai più
giovani, in quanto soggetti che hanno maggiore necessità di assumere
informazioni utili e capaci di far crescere, in loro, la capacità di distinguere un prodotto sano e genuino, piuttosto che un prodotto contraffatto, la cui origine, con i problemi di sicurezza che comporta, è
assolutamente incerta. Solo così saranno messi nelle condizioni di potere
valutare in tutta la sua gravità un fenomeno di questo tipo.
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Far conoscere ai ragazzi le filiere produttive, la vita biologica dei
prodotti coltivati, nonché gli sforzi dell’uomo, volti a migliorare la produzione nel pieno rispetto della natura e dell’ambiente è la missione del
progetto “Consumatori di…Qualità!”
Qualità del consumo a partire dalla qualità del consumatore, questa
è la nostra scommessa. Iniziamo quindi questo lungo viaggio consapevoli di dovere infondere il massimo dell’impegno da parte di tutti. E’ una
grande scommessa. Ma contribuire, anche in piccola parte, a trasmettere alle future generazioni, alcuni degli antichi valori della nostra cultura, quali ad esempio, il consumo dei sani e genuini prodotti della
nostra terra, ci fa pensare che questa scommessa vale la pena di essere
giocata.
Intervento del Dr. L. Santini
Componente il Tavolo Imprenditori, Lavoratori e Consumatori c/o
l’Alto Commissariato per la lotta alla contraffazione.
Nel ringraziare l’Adoc Sicilia per avermi voluto a questo importante
convegno, il cui tema è di grande attualità, mi pregio, innanzitutto, di
portare a voi tutti il saluto dell’Alto Commissario per la lotta alle contraffazioni On. Giovanni Kessler.
Credo che, per contrastare questo deleterio fenomeno, oltre a tutti gli
strumenti che le leggi ci forniscono, esista innanzitutto un antidoto reale
ed assolutamente efficace contro le contraffazioni: la qualità dei prodotti!
Poi occorre subito dire che c’è un ruolo determinante, quello delle
forze dell’ordine, che rappresentano l’asse portante delle scelte che al
Tavolo vengono fatte. E’ un tavolo bi-partisan, dove non ci sono soltanto
produttori e imprenditori ma ci sono anche presenze e linee che permettono questa omogeneità e originalità, fondamentali rispetto ad una
realtà oggi, purtroppo, eccessivamente conflittuale come quella esistente nel nostro Paese.
Entrando nel merito della tematica del convegno, occorre subito dire
che la lotta alla contraffazione non è piu’ un fatto di romanticismo. In alcuni paesi come la Cina e l’India vengono portate avanti produzioni a
livello europeo. Inoltre, sfatando alcuni luoghi comuni, e non sempre
viene detto, dovete sapere che la Germania è uno dei paesi che produce
più contraffazioni.
Ma tornando al nostro ruolo e lavoro, affermo che dove c’è sinergia
tra capitale e lavoro, tra produttore e consumatore, tra le rappresentanze di categoria e le istituzioni, non può che generarsi la garanzia di
un buon servizio reso ai cittadini.
Quello è il momento dove è certo che si produce qualità.
Alta qualità, tra capitale e lavoro, garanzia che questa qualità vada
verso il consumatore. Da questo punto di vista il Ministero delle Politiche
Agricole ha fatto un grande lavoro potenziando gli Ispettorati a livello
territoriale.
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Abbiamo preceduto e proceduto a fare leggi e garanzie attraverso
il controllo degli Enti Locali e degli Ispettorati. Ci sono buone leggi al livello nazionale che hanno costruito e costituito un prodotto di qualità,
dobbiamo far discernere il consumatore su chi produce bene e chi produce male.
Il coordinamento dell’ istituzione pubblica rafforza questo partenariato, nuovo elemento tra il privato e il pubblico. La qualità cui sopra,
nasce anche da queste sinergie.
Oggi abbiamo una piccola novità che voi tutti certo conoscete: internet.
Oggi si compra in termini non visivi, e le percentuali, dal 2006 al
2007, sono cresciute in maniera esponenziale. Molto spesso la contraffazione veniva individuata con questo lavoratore-operatore di colore all’angolo della strada.
Noi stiamo lavorando perché questa visione semplificata venga eliminata.
Dietro all’enorme fenomeno, vi è l’organizzazione malavitosa a livello
internazionale. E qui ritornano ad avere un ruolo fondamentale le forze
dell’ordine che stanno lavorando insieme alle Agenzie delle Entrate,
alla Guardia di Finanza.
Sono le istituzioni pubbliche che stanno portando avanti una lotta
durissima e senza sosta alla contraffazione. Noi chiediamo, come Tavolo
per la lotta alla contraffazione, un adeguatamente sostanziale ed effettivo della legislazione vigente.
Il commissario Kessler diceva l’altra volta che è successo un fatto
eclatante: è stata acquistata, da parte di una turista di passaggio, una
falsa borsa di Louis Vuitton al costo di tre mila euro. Al danno per
l’esborso di una consistente cifra per un falso, si aggiunge anche la concreta possibilità di una multa da parte dell’autorità di Polizia. Io credo
che questo non sia onesto nei confronti del consumatore o del turista
che passa, consapevole o inconsapevole, di acquistare un prodotto rischiando una considerevole multa. Come dire, dopo il danno anche la
beffa….!
Appare quindi evidente, che occorra scrivere una legislazione che prevede certamente delle multe, ma che siano economicamente accettabili
ed educative.
Per andare sulla Sicilia, rileviamo alcuni dati che indicano, soprattutto
nel settore dell’ agricoltura, una quantità impressionante di azioni compiute.
Dai dati in nostro possesso, risulta che nel 2007, sono stati sequestrati 4 milioni di pezzi contraffatti, rispetto ai 6 milioni prodotti nel
2006.
Questi dati comprendono sequestri operati dai Carabinieri , dalla
Guardia di Finanza, Polizia Statale, Polizia Municipale e Agenzie delle
Dogane.
Esistono anche delle novità rispetto alla produzione di contraffazioni.
Prodotti fortemente innovativi, molto richiesti. E’ la contraffazione dei
pezzi di ricambio per macchine ed aerei. A causa del pericolosissimo fenomeno, si sta studiando, a livello internazionale, l’incidenza di cadute
di aerei partendo da questa motivazione.
Entrano in commercio pezzi usurati e fortemente danneggiati. Senza
la garanzia dell’originalità dei ricambi, gli effetti possono essere devastanti.
Questo vale anche nel campo
farmaceutico. Anche in questo
campo è entrata da poco l’India.
E di per sé il fatto ha del positivo
perché il prodotto medicinale
viene venduto a prezzo piu’ basso
essendo il reddito di quel paese
molto ridotto. Ma poiché questo
prodotto licenziatario viene venduto in altri paesi, soprattutto nell’aria africana, quali garanzie si
possono fornire a quelle popolazioni che le sostanze ed i principi
attivi contenuti nei farmaci siano
effettivamente curative. Anche in questo caso le conseguenze possono
essere devastanti.
Altra contraffazione che sapeva di romanticismo e quella delle sigarette CD di contrabbando. Pensavamo che il fenomeno si fosse estinto.
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Abbiamo la certezza che il fenomeno ha ripreso con forte virulenza.
Sta tornando di moda anche per l’alto costo delle sigarette in Italia. Non
c’è più la grande contraffazione a livello delle aziende internazionali del
tabacco, ma il fenomeno sta riprendendo una forte consistenza. Attraverso le aste su internet vengono comprati dei pezzi di ricambio dismessi
dalle grandi aziende produttrici di tabacco. Attraverso lunghi turni durissimi (anche notturni), vengono clandestinamente prodotte grosse
quantità di sigarette che poi vengono immesse nel mercato con grandi
guadagni.
Capite bene quanto sia difficile e complicato controllare questi fenomeni per intercettare, attraverso internet, tutto quello che passa in maniera assolutamente incontrollata.
Noi abbiamo già nel 2007 l’11% di acquisto di prodotti di informatica
elettronica, 3,5% di abbigliamento, 9% di prodotti assicurativi e di altri
prodotti che riguardano le ricariche telefoniche. Se le forze dell’ordine
non hanno adeguata copertura anche economica e professionale, sappiamo che questa è una battaglia persa.
Il nostro Paese ha portato a casa risultati importanti rispetto al sequestro di prodotti contraffatti. La sinergia tra i soggetti pubblici già citati, rappresenta un fatto centrale per quello che riguarda i sequestri .
Sono stati sequestrati in Italia prodotti nella misura del 13/20 % rispetto ad un 27% che è la capacità di azione al livello europeo. Questo
per dire che nel nostro Paese l’azione che viene fatta, soprattutto nell’area del sud Italia, è un azione di grande efficacia, e noi stiamo sequestrando e combattendo una lotta molto spesso anche per le altre
potenze europee.
L’azione del nostro paese in questa fase di lotta alla contraffazione è
molto piu’ forte rispetto al resto della comunità internazionale. Abbiamo
per questo chiesto all’Europa che su questi temi ci sia, non solo un coordinamento, ma anche una forte ed efficace azione di contrasto, giacché la qualità del prodotto puo’ e deve essere tutelata soltanto se
l’azione non viene posta nelle mani dei singoli stati, ma attraverso la
necessaria sinergia a livello europeo.
Occorre anche un nuovo rapporto anche con l’area statunitense, e
soprattutto, con l’area del sud est asiatico. Questo è sicuramente uno dei
modi efficaci per garantire prodotti sicuri ed originali.
Leggevo un dato sul bilancio della banca dell’economia della Sicilia
che riguarda il 2006, ma che essendo biennale riguarda anche gli ultimi
dati del 2007. Parla di un arretramento della capacità produttiva in termini agricoli per quanto riguarda la Sicilia e l’area del sud.
Questo è un dato che deve far riflettere. Si utilizza poco la produzione
degli altri paesi dell’area mediterranea e questo non è per forza un male.
Tuttavia noi dovremmo essere tra quei paesi, ad alta capacità produttiva, che fanno da capofila in termini di qualità.
Tra i paesi che regolano e controllano la stagionalità e danno risposte
oggettive e positive per la collettività.
Durante l’ultima riunione del Tavolo presso l’Alto Commissariato parlavamo di sistema moda e del ruolo dei produttori dei cd e dvd . E riflettendo discutevamo circa il fatto che dietro la costruzione di un dvd c’è
la capacità di proprietà. Ci chiedevamo, in sintesi, cos’è veramente una
contraffazione.
La risposta a questa domanda non poteva che essere questa:
la contraffazione non è altro che la distruzione della capacità
dell’intelligenza umana. Copiare un prodotto che ha richiesto a
tutti i livelli studi, investimenti, significa distruggere la ricchezza
stessa dell’umanità.
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Non dimentichiamo mai che dietro una borsa contraffatta, ma soprattutto dietro un computer, dietro l’elettronica, dietro un prodotto farmaceutico, dietro un prodotto alimentare ci sono anni di studi, impegno
lavoro, qualità e ricerca della qualità. Enormi e continui investimenti vanificati dai falsari.
La contraffazione distrugge tutto questo, annichilisce un sistema produttivo, crea problemi di grossi sperperi anche in termini di sanità oltre
che d’investimento. Cominciamo noi a renderci conto ed essere consapevoli di questa cosa, il nostro nemico non è il lavoratore italiano, abbiamo molte eccellenze in tutti i campi.
Dietro tutta questa lotta, oltre all’impegno del Governo, c’è chi sta sul
fronte della lotta, la nostra capacità, quella delle forze dell’ordine che
sono al primo posto a livello mondiale, per la professionalità che passa
sempre attraverso il riconoscimento dei meriti.
I meriti sono qualità professionale ma anche investimenti economici.
Un buon pubblico ufficiale, un buon impiegato, un buon dirigente, che ha
soddisfatto il proprio lavoro, rappresenta una garanzia per il paese una
scelta di qualità che è fatta dai ricercatori fino a chi ci difende ogni giorno
dalla contraffazione.
Questo è un segnale che non dobbiamo mai dimenticare, dobbiamo
continuare a lottare con grande forza e con grande coerenza, perché il
fenomeno della contraffazione mina profondamente le basi di una civiltà
e la qualità di una società.
Intervento del Dr. N. Purpura
Comandante Polizia Comunale di Palermo
Volevo perimetrare quelle che sono le funzioni della Polizia Municipale
e dire che oggi una Polizia Municipale moderna si viene a collocare al
centro del sistema della sicurezza della città non inteso soltanto al traffico, ma al confronto amministrativo ed economico della città.
Le polizie locali,le polizie municipali devono imparare ad agire in maniera efficacia con le altre forze di polizia (Carabinieri, Polizia di Stato,
guardia di Finanza). Interagire significa che la Polizia Municipale deve
contrastare tutte quelle forme diffuse nel territorio di microcriminalità e
di microillegalità che sono poi le condizioni prodromiche per la formazione di fase di fasce di criminalità piu’ elaborata e fasce di criminalità
piu’ sofisticata che arrivano fino alle organizzazioni criminali mafiose.
Le polizie locali a Palermo non sono pronte ad affrontare questa sfida
per vari motivi. La grande sfida che noi dobbiamo avere davanti è che il
futuro del controllo del territorio, il futuro della polizia di prossimità graverà sulle spalle delle polizie locali e municipali. La produzione e la vendita di merci contraffatte costituisce un problema sociale che interessa
direttamente le nostre città ed in particolare l’attività della Polizia Municipale.
La contraffazione rappresenta un fenomeno complesso con refluenze sui comuni che sono accusati dalle associazioni dei commercianti
che denunciano un intervento non adeguato per reprimere tale fenomeno. La contraffazione altera le regole del mercato, crea danni al tessuto economico locale, alla rete commerciale, alla tutela del
consumatore, ai titolari dei marchi con conseguente indebolimento del
mercato.
Accanto a queste problematiche si aggiunge poi quella della tutela
della salute e della sicurezza pubblica che si verifica quando la contraffazione interessa prodotti alimentari, farmaci e lo sfruttamento dei lavoratori clandestini.
Sotto il profilo quantitativo e qualitativo i dati parlano chiaro: la
quantità dei prodotti contraffatti è aumentata a dismisura negli ultimi
dieci anni.
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Altro fenomeno è costituito dalla catena di diffusione di tali prodotti
che nel tempo è andata mutando. Infatti, oggi ci si confronta sempre
piu’ con soggetti preparati che sono in grado di mettere in atto delle
controversie per evitare di andare a finire nelle maglie dei controlli.
Nei comuni mancano risorse per affrontare il fenomeno. In particolare
si segnala carenza degli organici, personale non adeguatamente formato, carenze di risorse economiche. Interventi che per i comuni comportano solo spese e nessun incasso, in quanto generalmente gli autori
sono extracomunitari.
Occorre mettere la Polizia Municipale nelle migliori condizioni di
lavoro prevedendo tra l’altro risorse economiche ed umane per i comuni
che intendano portare una lotta adeguata al fenomeno della contraffazione.
Il fenomeno della contraffazione si basa su due elementi: produzione del prodotto contraffatto e commercio del prodotto contraffatto.
Ed è proprio nella fase di commercio del prodotto contraffatto che l' attività della Polizia Municipale assume particolare rilevanza in particolare
nel settore del commercio abusivo sulle aree pubbliche.
Cio' non significa che il commercio dei prodotti contraffatti non avvenga su aree private e quindi all'interno di esercizi commerciali, ma in
questa forma il fenomeno assume meno rilievo in quanto i commercianti
hanno un titolo autorizzativo per la vendita.
Se a questo si aggiunge che le merci contraffatte sono poste in
vendita da soggetti non autorizzati al commercio su aree pubbliche, e
come tali soggetti a normative penali ed amministrative, il quadro operativo diventa molto complesso.
Una delle maggiori problematiche che i Comuni incontrano nel contrasto al commercio abusivo è costituito dall'impossibilità di notificare
l'ordinazione di confisca della merce e di attrezzature ai cittadini extracomunitari. La merce e le attrezzature sottoposte a sequestro restano
nelle depositerie comunali per lunghi periodi.
Il problema di fondo è che oggi interdire un extracomunitario, credetemi, ha bisogno di una serie di passaggi burocratici ed amministrativi
che spesso la Polizia Municipale, con le proprie risorse, non puo' star
dietro a queste cose perchè c'è un dispendio di energie e di uomini per
cui tante volte capita che il poliziotto municipale che opera, qualche
volta, si gira dall'altra parte e non opera. Questa è la realtà.
Il Codice Penale prevede il reato di contraffazione, di contraffazione
e di alterazione e di utilizzo di sistemi contraffatti all'articolo 473. L'articolo 474 punisce l'introduzione dello stato e il commercio dei prodotti
con segni falsi. Nel caso in cui il marchio non è contraffatto, ma solo
imitato, cosi' da indurre in errore il consumatore circa la qualità del prodotto, si applica all'articolo 517 del Codice Penale che punisce la vendita
con segni mendaci.
Quando la contraffazione viene effettuata su opere tutelate dal diritto d'autore, alle sanzioni previste dal Codice Penale si aggiungono
quelle previste dalla legge 22 aprile 1941 numero 633.
La legge numero 350, c.d. finanziaria del 2004, all'articolo 4 ha istituito una nuova fattispecie di reato. Precisando che l'importazione e
l'esportazione ai fini della commercializzazione, ovvero la commercializzazione o la commissione di atti diretti in modo inequivoco di altri diritti costituisce reato ,si arriva alla conclusione che la maggior parte dei
comuni preferisce non intervenire in maniera sistematica contro la contraffazione, in quanto non puo' mettere in campo risorse già scarse.
Ci deve essere la consapevolezza nella dirigenza politica e negli amministratori, che una città è resa piu' vivibile nella misura in cui vengono
investiti soldi per la sicurezza e il controllo del territorio.
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Nelle grandi città metropolitane (vedi Milano) le polizie municipali con
risorse economiche e di uomini sufficienti, sono poste al centro del sistema di sicurezza economico ed amministrativo della città.
Palermo, che è una città centrale nel mediterraneo, che è pronta ad
affrontare grandi sfide, non puo' essere da meno. Mentre però negli ultimi 40 anni in altre città si è proceduto in avanti, e i risultati si vedono,
purtroppo la nostra città è risultata ingessata, non si è mossa verso la
modernità.
Speriamo che il futuro illumini la nostra dirigenza e faccia recuperare
il tempo perduto.
Intervento del Dr. R. Helg
Presidente della Camera di Commercio Palermo
Devo dire che avere riascoltato oggi il comandante Purpura a distanza
di pochi giorni, mi conferma la stima per l'uomo Comandante a Palermo,
ma mi porta ancora una volta a dire che anche lui pensa che sara' difficile vincere questa battaglia. Continuiamo a dirci delle cose che diciamo
da anni, il territorio è abbandonato, la Guardia di Finanza di Palermo sta
facendo cose eccezionali, pero' noi tutti sappiamo , noi tutti palermitani,
che quando arrivano le navi la via Americo Amari diventa un mercato.
Lo sappiamo tutti non è un fatto nuovo via Americo Amari è un mercato
abusivo di merci contraffatte.
Allora dobbiamo stabilire effettivamente cosa vogliamo fare perchè i
convegni ci servono, ma fino ad un certo punto. Perchè se poi continuiamo a ragionare in questa maniera… Perchè è vero non abbiamo gli
uomini non abbiamo i mezzi, sarebbe facile dire dato che siamo a casa
dei consumatori amici consumatori dateci una mano, non comprate dall'abusivo , non comprate merci contraffatte.
La nostra azione concentrica deve essere quella di far si che le forze
di polizia, nel caso specifico della Polizia Municipale, abbiano la possibilità ed i mezzi per operare, altrimenti a Palermo abbiamo perso. E’ inutile
che ci giriamo attorno, via Ruggero Settimo il sabato è una schifezza
per tutti noi, è un mercato all'aperto.
Questa è verità che sappiamo tutti, siamo 700 mila palermitani a saperlo. Tuttavia non abbiamo la possibilità di prendercela con il Comandante Purpura, come mi piacerebbe fare, perchè sarebbe piu' facile, ma
non abbiamo questa possibilità perchè sappiamo perfettamente le difficoltà che lui affronta ogni mattina.
E allora credo che un’iniziativa sarebbe quella di unirci nel portare
avanti determinate richieste dove sappiamo che non ci sono i mezzi finanziari per risolvere il problema pero' abbiamo il diritto di chiedere a
chi ci amministra di sottoporci con chiarezza un piano strategico che ci
permetta di controllare il territorio. Perché oggi il territorio non è adeguatamente controllato.
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Non c’è un euro da 20 anni per controllare il territorio, gli abusivi.
Ecco, questo convegno, ottimamente organizzato dall’Adoc, ci può
dare questa possibilità: quella di farci carico, insieme, sapendo che c’è
la mia piena disponibilità, per presentare un documento, una richiesta,
una proposta, un percorso che veda impegnata, negli anni, l’Amministrazione Comunale di Palermo, attuale e quella che verrà in futuro. Ma
che ci sia un piano strategico che negli anni ci permetta di riprendere il
percorso.
Non c'è un azienda commerciale, di nessun settore che vada
bene,vanno male tutte, i colleghi che sono qua credo che lo potranno
confermare nei loro interventi per cui anche questa enorme piaga della
contraffazione e dell'abusivismo è una piaga ulteriore che va a peggiorare la situazione. La logica del "ah poverini devono campare anche
loro...", non è una logica accettabile.
Certamente se il commercio potesse andare meglio in questa città
molti posti di lavoro messi in regola, con il rispetto delle regole, dei contributi, con la sicurezza dei luoghi di lavoro, si potrebbero portare avanti.
Ma è chiaro, ed anche evidente che se il pane la domenica lo dobbiamo
comprare in mezzo alla strada, e nessuno se ne preoccupa, la Guardia
di Finanza, la Polizia Municipale e chi altri è deputato ai controlli, è chiaro
ed evidente che li sotto c'è un meccanismo che parte da irregolarità profonde di tutti i tipi.
Intervento del Dr. Gallone
Polizia Tributaria, Guardia di Finanza, Palermo
Faccio un breve intervento in relazione al fenomeno della contraffazione spiegando in maniera sintetica cosa è la contraffazione sotto il profilo criminale.
Prima però di illustrare questa parte del mio intervento tengo a rispondere al Presidente della Camera di Commercio Dr. Helg senza alcun
tono di polemica.
I dati della Guardia di Finanza di Palermo in tema di lotta alla contraffazione ed all’abusivismo sono sotto gli occhi di tutti e possono essere messi a disposizione in qualsiasi momento. Sono dati che mostrano
come il corpo della Guardia di Finanza a Palermo insieme agli altri ordini
operano.
Francamente signor Presidente dire che il territorio è fuori dal controllo secondo me, non è assolutamente vero, per il semplice fatto che
Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Municipale hanno ogni
giorno sul territorio numerose pattuglie presenti.
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Sugli altri aspetti, pensare che la repressione costituisca l’unico strumento attraverso il quale fenomeni di illiceità possano essere debellati
è secondo me un errore strategico, perché la repressione rappresenta
uno degli aspetti attraverso i quali si può limitare e quindi rendere il fenomeno in termini accettabili.
La prevenzione potrebbe essere la possibilità di sensibilizzare le categorie del commercio e far si che ingiustificati aumenti di prezzo possano favorire il commercio abusivo di prodotti che vengono
abusivamente messi sul mercato senza rispetto, non solo di quelle che
sono le norme sanitarie, ma soprattutto di quelle che sono le norme fiscali del commercio.
Pertanto, da parte nostra, rinnoveremo il nostro impegno perché noi
abbiamo sempre l’idea di fare di meglio nel 2008 rispetto a quello che
abbiamo fatto nel 2007.
Ovviamente in questa lotta non possiamo essere solo le forze di polizia, pensando che la repressione possa essere l’unico strumento. Perché così come noi possiamo fare l’intervento al porto, in via Ruggero
Settimo, ovunque, per togliere gli extracomunitari con le borse contraffatte, se non vi è la possibilità di dire ad esempio che la merce e l’ortofrutta non può essere venduta ad un prezzo inferiore di quella che c’è nei
negozi? Bisognerebbe spiegarsi perché vi sono degli aumenti oggettivamente ingiustificati dei prezzi, di quei prodotti che sono di largo consumo per le famiglie, perché ovviamente la famiglia che non arriva alla
fine del mese, nel momento in cui deve fare la spesa, e vede che un determinato prodotto come le arance che da 0.20 euro al campo passano
senza motivo a 2 euro nel negozio, è ovvio che si devono rifugiare nel
mercato abusivo.
L’azione combinata delle forze di polizia, con la sua attività di repressione, deve essere combinata all’attività preventiva delle varie organizzazioni di categoria che devono sensibilizzare in maniera forte i loro
associati affinché forme di aumento ingiustificato dei prezzi non vadano
a favorire quelle forme di illegalità che noi abbiamo il dovere di reprimere sotto il profilo pratico.
Ripeto, interventi repressivi nell’area portuale di Palermo nelle vie
principali, secondarie, in tutto il territorio della città, vengono effettuati.
Però sono interventi che cercano di arginare una fenomenologia che ha
radici ancora più profonde, e devono essere ricercate motivazioni con la
collaborazione di tutte le forze messe in campo: organi di polizia, guardia di finanza, carabinieri, polizia municipale e soprattutto associazioni
di categoria.
Ognuno deve fare il suo non pensando che la responsabilità
sia solo ed esclusivamente di chi ha il compito di doverla reprimere.
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Ci sono diversi fattori in cui la contraffazione si manifesta con tutta
la sua gravità. Abbiamo assistito negli anni 70, 80 e 90 a fenomeni di
contraffazione come quello del contrabbando di sigarette che manifestavano tutta la loro violenza in alcuni territori dello Stato e hanno in
quello specifico settore manifestato come le organizzazioni criminali, soprattutto di stampo mafioso, avevano monopolizzato il traffico illecito
delle sigarette perché era uno strumento attraverso il quale ottenere risorse finanziarie molto rilevanti.
Ormai la contraffazione viaggia fondamentalmente su internet e tutto
quello che può essere venduto su internet si muove sulle reti telematiche.
La capacità di un investigatore deve essere quella di avere strumenti
per poter contrastare questo fenomeno con strumenti investigativi altrettanto adeguati.
Ultima annotazione: ogni qualvolta che noi acquistiamo un bene
sotto costo, oggetto di contraffazione, noi uccidiamo la inventiva, noi
arrechiamo un danno economico incalcolabile a tutti quei lavoratori che
hanno il compito di realizzare quel prodotto. Ricordiamoci che dietro un
prodotto c’è studio, investimenti, ricerca nel momento in
cui acquistiamo un marchio
contraffatto
creiamo
un
danno finanziario incalcolabile
a tutto quel mondo legale.
Intervento della D.ssa M. Castri
Dirigente del Servizio Tutela Consumatori, Regione Siciliana
Questo intervento che oggi stiamo qui presentando, fa parte di un
programma molto più ampio che la Regione Siciliana sta portando
avanti. Iniziato nel 2007, si concluderà nel 2008 e coinvolge tutte le associazioni dei consumatori presenti nella nostra Regione Siciliana. Il Programma Generale ha un nome molto significativo: “La Sicilia informa i
consumatori”
E’ con molta soddisfazione che presento questo progetto, perché
vede l’unione di più associazioni dei consumatori, e l’Adoc come capofila.
Questa è una politica che noi come Regione vogliamo continuare a sostenere anzi sperando che venga incrementata nei prossimi anni. Riteniamo che dalla collaborazione tra più associazioni, possano nascere
maggiori e migliori idee-progetto.
Sulle contraffazioni non voglio aggiungere nulla perché già è stato
detto ampiamente dagli autorevoli relatori che mi hanno preceduta. Voglio invece comunicare alcune notizie. Noi come Regione in questo programma stiamo portando avanti due interventi, due lavori che
presenteremo nel mese di settembre di quest’anno.
Il primo di questi due lavori riguarda una ricerca che stiamo facendo
sulla legislazione in tema di consumerismo, di tutela dei consumatori e
di qualità dei vari prodotti che vengono messi sul mercato, appartenenti
a tutte le tipologie della produzione economica relativamente ad alcuni
paesi dell’area del Mediterraneo. Certamente in questa analisi non possiamo prendere a riferimento tutti i paesi, perché diventerebbe un lavoro
enorme. Abbiamo preso alcuni paesi a campione analizzandone a fondo
le legislazioni a favore dei consumatori. Nel settore agroalimentare, ad
esempio, abbiamo notato che noi abbiamo una legislazione eccezionale,
rispetto agli altri paesi del mediterraneo, che tutela il consumatore ed il
cittadino soprattutto dal punto di vista della salute; la salute è il principale dono che noi abbiamo, e costituisce la principale voce di spesa per
uno stato sociale come quello del nostro paese.
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Questo lavoro, impegnativo e molto profondo, sarà poi presentato
all’opinione pubblica attraverso un apposito convegno che sarà tenuto in
autunno. Stiamo anche lavorando alla costruzione di un sito internet dedicato: www.ioconsumatore.eu
Alla fine della ricerca, ci ritroveremo un’ampia base informativa tale
da potere comparare e mettere a disposizione dei visitatori del sito, ma
anche degli esperti e dei politici, per tentare un’equiparazione legislativa
a favore dei cittadini consumatori di tutti i paesi del mediterraneo presi
a riferimento. Credo che ancora non si sia fatta una ricerca di questo
tipo.
Il sito internet, oltre a contenere la ricerca legislativa nei paesi dell’area mediterranea metterà a disposizione ampio spazio per le associazioni dei consumatori, che così potranno offrire agli utenti un ampio
servizio informativo sulle loro attività. Potranno altresì fornire tutte le
notizie logistiche relative alle loro sedi, ed ogni altra informazione utile
per i cittadini consumatori.
Questo lavoro, e anche questa è una novità collaborativa che, credo,
darà ottimi frutti, è realizzato insieme ad altre 3 regioni che sono la Puglia, la Campania e la Liguria.
Auguro quindi, in conclusione, buon lavoro a tutte le associazioni impegnate nel Programma Generale della Sicilia, certa che sapranno raggiungere i loro obiettivi e le finalità dichiarate.
Intervento del Dr. R. Barresi
Direttore Ispettorato Centrale Controllo Qualità Prodotti Agroalimentari del Ministero dell’Agricoltura.
Mettere l’etichetta negli alimenti significa far capire che quel prodotto ha una denominazione di origine controllata o protetta. Ecco, allacciandoci alla lotta alle contraffazioni, tema oggi di questo convegno,
il consumatore può dire, comprando del pecorino siciliano, che questo
prodotto è, o non è, un prodotto genuino ed originale. Perché l’etichetta
dei prodotti, con denominazione di origine, deve avere un luogo, deve
riportare determinate dizioni e caratteristiche.
Occorre, quindi, guardare sempre accuratamente l’etichetta, come
consumatori, e stare attenti che i produttori non facciano i furbetti con
degli escamotage per camuffare il prodotto convenzionale con un prodotto a denominazione.
Noi controlliamo la filiera di tutti i prodotti alimentari , dalla produzione alla trasformazione, al commercio.
Con la tracciabilità, vi posso assicurare, che per alcuni prodotti risulta più facile, per altri un po’ meno, risalire, specialmente per denominazione, alla proprietà, al luogo ed all’origine del prodotto stesso.
Per la produzione dei vini, ad esempio, è assolutamente obbligatorio tenere dei registri, specialmente per i vini a denominazione, in cui
possiamo risalire addirittura, partendo dal supermercato che lo vende,
all’appezzamento che ha prodotto quell’uva, al conseguente mosto fino,
appunto, al vino che si trova nella bottiglia dello scaffale di vendita.
Naturalmente per alcuni altri prodotti c’è più difficoltà. Tuttavia, attraverso la documentazione, la tracciabilità e la rintracciabilità è sempre
possibile risalire all’origine del prodotto.
Parliamo adesso dei prodotti che provengono dall’estero. Dobbiamo
stare attenti perché certamente si possono importare, ma l’importante
è che quando arrivano in Italia vengano venduti come prodotti provenienti dall’estero.
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A volte si vendono prodotti esteri, ma che hanno ugualmente il simbolo “Made in Italy”, proprio per questo motivo i consumatori devono
stare attenti alle etichette,ed in caso di dubbi, possono venire anche da
noi per qualsiasi chiarimento. Siamo al loro servizio!
Alcuni dati: nel 2007 vi sono stati oltre 4500 controlli; 102 sequestri
per 2 milioni di euro; 850 contestazioni amministrative con notizie di
reato, oltre a 1.200 campioni inviati in laboratorio. Insomma una notevole attività a difesa dei cittadini.
E’ chiaro che quando operiamo abbiamo sempre la necessità di aiuto
e di collaborazione. Soprattutto da parte della Polizia di Stato, Guardia
di Finanza e Carabinieri. Ovviamente nel rispetto delle procedure, collaboriamo tutti quanti per raggiungere lo scopo e portare a termine determinate indagini con ottimi risultati.
Occorre comunque dire che le irregolarita’ riscontrate in etichetta,
sono spesso frutto dell’inesperienza del produttore. Specialmente nelle
piccole aziende. Ecco perché stiamo particolarmente attenti a valutare
le irregolarità con molta attenzione e nella consapevolezza che il nostro
obiettivo è, innanzitutto, proteggere la qualità dei prodotti e garantirne
la salubrità per i consumatori.
Intervento del Dr. Francesco Firpo
Agronomo
Una sentenza della Corte di Giustizia Europea ha ribadito che, in ambito europeo, i prodotti registrati come DOP sono privi di tutela contro
usurpazioni o imitazioni di ogni genere.
In Europa si e’ finalmente affermata la cultura della difesa della qualità degli alimenti anche tramite il controllo della provenienza dei prodotti.
In particolare gli alimenti italiani, l’ormai famoso “Made in Italy” ,
sono considerati di qualità elevata in tutto il mondo. Proprio per questo,
ai contraffattori risulta molto redditizio vendere i nostri prodotti. Che
sembrano provenire dall’Italia , ma che sono preparati in Cina.
Il fenomeno della contraffazione e della falsificazione è dilagante
anche in Usa e Canada, dove per un prodotto autentico ne vengono venduti da 4 a 10 contraffatti.
La falsificazione non riguarda solo l’imitazione della denominazione
dei marchi protetti, ma anche l’uso di disegni e distintivi ingannevoli che
evocano la provenienza italiana.
Per contrastare il fenomeno in modo efficace si deve indirizzare la domanda del consumatore.
In Italia esistono 160 prodotti tra DOP e Igp. L’ultimo arrivato e’ il
“Riso di Baraggia Biellese e Vercellese”, questo indica la bontà e la ricchezza che la nostra amata terra ci dona.
Per ottenere i risultati previsti è necessario “parlare” direttamente al
consumatore con una seria politica di informazione sulle effettive qualità
del prodotto italiano e, aggiungiamo, del prodotto siciliano.
Si tratta, infatti, di una vera e propria operazione culturale, tesa a dimostrare che i prodotti siciliani e italiani, si distinguono non solo per il
prezzo necessariamente più alto, ma soprattutto per la qualità e il gusto
superiore.
Il consumatore deve essere reso consapevole che il vantaggio sul
prezzo di acquisto di un prodotto contraffatto è accompagnato da un
pericolo per la sua salute, poiché i prodotti che non hanno alcun marchio
di qualità garantito non offrono garanzie igienico-sanitarie.
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Le importazioni dalla Cina in questo ultimi anni sono aumentate del
60%.
Aglio, funghi, mele, conserve e miele sono, per citare qualche esempio, i prodotti alimentari che arrivano con maggiore facilità. Il direttore
per la sicurezza alimentare cinese SUN XIANZE ha promosso una campagna di informazione e repressione contro le contraffazioni, (vedi il
dentifricio Colgate dove al posto della glicerina veniva usato un dolcificante tossico questo perchè meno costoso della glicerina), ma siamo
ben lontani dal porre un serio argine al fenomeno.
La Coldiretti, sulla base dell’indagine Nomisma-Demetra 2007 sugli
acquisti alimentari, ha rivelato che la provenienza italiana è importante
anche per i consumatori di origine straniera, avendo un valore nettamente superiore alla marca e alla convenienza del prezzo che diventa invece il fattore principale per gli immigrati. Tuttavia, il fatto di acquistare
alimenti di origine italiana risulta importante per il 31 % degli intervistati
stranieri. Si tratta quindi di un patrimonio di credibilità che deve essere
salvaguardato da truffe e inganni che rischiano di minare il successo del
prodotto “Made in Italy” nel mondo.
Per ultimo è bene citare il “Made in Sicily”, dove e’ stato promosso
un sistema di certificazione che abbraccia non soltanto le produzioni vegetali, ma anche quelle animali e derivati. E che punta a valorizzare le
produzioni agro-alimentari mediante la certificazione volontaria dei prodotti e dei relativi processi.
E’ questo lo spirito del marchio “Sicilia Agricoltura” che verrà’ concesso dall’Assessorato Regionale all’Agricoltura, previa verifica del possesso degli specifici requisiti.
Nella scelta di un prodotto, il marchio “Sicilia Agricoltura” sara’ per il
consumatore una reale garanzia della salubrità,’ della qualità merceologica e della sicurezza degli alimenti .
Le analisi che saranno effettuate sui prodotti mireranno infatti a verificare l’assenza di sostanze nocive,( fitofarmaci, metalli pesanti, micotossine) e il pieno rispetto dei singoli disciplinari di produzione.
Ecco, io credo che questa è la strada maestra per difendere i nostri
prodotti e difenderci contro le contraffazioni e le frodi nel campo alimentare. Il progetto che inizia a svolgersi, che mi vede appassionato protagonista insieme agli altri colleghi e collaboratori, sono certo sarà capace
di raggiungere gli obiettivi fissati. Ovvero, fornire, ai giovani innanzitutto, gli elementi informativi per costruire una barriera conoscitiva tale
da consentire una robusta difesa contro le frodi e le contraffazioni.
Intervento della D.ssa B. Cocco
Veterinario
Questo progetto nasce dal bisogno di informare e tutelare i consumatori cercando di fornire loro gli strumenti necessari alla valutazione
di un prodotto al momento della scelta e dell' acquisto. Pensiamo che
solo attraverso la corretta informazione si possano avere dei consumatori più consapevoli delle proprie scelte e questo può essere fatto cominciando a parlare di ciò che riguarda il settore alimentare sia nell'
ambito delle varie comunità ed associazioni ma, soprattutto, nelle scuole
dove gli studenti possono cominciare ad acquisire le prime nozioni per
poter diventare degli “attenti consumatori " del domani .
Abbiamo rivolto nei nostri opuscoli una particolare attenzione all’ importanza della etichettatura in campo alimentare per insegnare ai consumatori che devono, per evitare brutte sorprese, leggere attentamente
le etichette riportate sui prodotti alimentari. Questo affinché ogni loro
acquisto sia dettato da una scelta, oltre che libera, consapevole ed informata.
I produttori hanno l'obbligo di scrivere il tipo di prodotto che si trova
nella confezione , di indicare chiaramente tutti gli ingredienti , il peso ,
il luogo e la ditta produttrice, la data di scadenza e, quando si rende necessario, anche le modalità di conservazione e preparazione.
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Le ipotesi più frequenti di frodi alimentari che si verificano a danno
dei consumatori si realizzano proprio attraverso dichiarazioni false in
merito alla qualità, provenienza, alla composizione e alle caratteristiche
di un prodotto alimentare attraverso:
- le indicazioni ingannevoli atte a valorizzare un prodotto alimentare e le sue caratteristiche; attraverso la mancata corrispondenza degli ingredienti dichiarati (realizzata attraverso
l’assenza o il minor contenuto di quelli di pregio);
- la mancata elencazione degli ingredienti “indesiderati” (es. conservanti) o di minor valore (es. olii di diversa natura);
- le “manipolazioni” della data di scadenza o di preferibile consumo.
Con l’espressione “frode alimentare” ci si riferisce ad un insieme di
condotte illecite volte alla “adulterazione”, “sofisticazione”, “contraffazione”, “alterazione” dei prodotti alimentari. Sono particolari tipologie di
frodi alimentari compiute per realizzare un maggior profitto, con danno
per la qualità e per il valore alimentare dei prodotti.
Le Falsificazioni sono le frodi più gravi perché consistono nella sostituzione di un prodotto con un altro, per esempio margarina al posto del
burro.
Nel nostro Paese, con maggior frequenza, si segnalano le frodi riguardanti:
- Vini: si vendono come DOC, DOCG vini comuni e si utilizzano aromi
per nascondere il gusto di vini scadenti, trucioli di legno per dare
il sapore di “barrique”, lo zucchero per elevare il grado alcolico;
- Formaggi: si rileva la presenza di latte vaccino in formaggi dichiarati di bufala, pecora o capra, oppure l’impiego di grassi idrogenati
nella fabbricazione del burro, di mozzarelle ed di altri formaggi freschi;
- Uova: si dichiara il falso sulla data di scadenza, di deposizione o di
imballaggio.
- Carni: Vendita di carni provenienti da animali ingrassati con sostanze non consentite (ormoni), o della stessa specie ma di qualità
diversa (vitello adulto per vitello), o di tagli meno pregiati per tagli
pregiati
- Pesce : vendita di prodotti scongelati per freschi , o di allevamento
per prodotti di cattura in mare; vendita di specie diverse da quelle
dichiarate (esempi: totani per calamari, melù per merluzzi, zanchette per sogliole,
- Latte: Scrematura eccessiva con tenore in grasso differente rispetto
a quello dichiarato; annacquamento, trattamenti di risanamento
non consentiti come latte inacidito neutralizzato con l’aggiunta di
alcali o aggiunta di acqua ossigentata per ridurre una carica batterica elevata. Latte fresco ottenuto da latte precedentemente pastorizzato, latte ottenuto dalla ricostituzione di latte in polvere.
Sintesi Intervento del Dr. Claudio Barone
Segretario Generale della U.I.L. Sicilia
Gli effetti negativi del fenomeno contraffazione sono molteplici e incidono su differenti interessi, pubblici e privati. Certamente la Uil, in
quanto sindacato dei lavoratori e dei cittadini, è direttamente interessata
al controllo del fenomeno.
La “contraffazione” e le frodi in generale provocano:
1) Un danno economico per le aziende per le mancate vendite, per
la riduzione del fatturato, per la perdita di immagine e di credibilità, per gli ingenti, ed a questo punto vanificati, investimenti. E’
evidente come questo tipo di danno, alla fine, estrinseca i suoi effetti sull’occupazione e sulle garanzie per i lavoratori.
2) Un danno ed un pericolo per i consumatori finali, connesso alla sicurezza dei prodotti, specie in alcuni settori come quello alimentare con intossicazioni di varia natura e, a volte, con effetti letali.
3) Un danno sociale connesso allo sfruttamento, ovviamente in nero,
di soggetti particolarmente deboli come i ragazzi, i disoccupati o i
cittadini extracomunitari. Esistono organizzazioni che hanno il
compito di alimentare un vero e proprio racket del lavoro nero e
fornire “braccia” a buon mercato. E’ evidente che non è nemmeno
il caso di parlare di contributi, assistenza e sicurezza dei luoghi di
lavoro.
4) Un danno alle pubbliche finanze per la totale evasione dell’I.V.A.
e delle imposte sui redditi.
5) Una grave alterazione del mercato e del suo funzionamento attraverso l’innesco di una concorrenza sleale basata sui minori costi di
produzione.
Stiamo quindi parlando di questioni estremamente serie e complesse ad un tempo.
Ora è certamente vero che i consumatori sono le vittime finali di
questi fenomeni, ma lo sono doppiamente in quanto anche lavoratori.
Così come è anche vero, bisogna dirlo, che, spesso, sono vittime consapevoli e consenzienti.
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Chi acquista una borsa per strada sà o non sà che non si tratta di
un prodotto originale?
Il punto è: il consumatore, acquistando un prodotto, è nelle condizioni di valutarne bene l’integrità, la salubrità, l’igiene, la sicurezza, il
valore reale? E, soprattutto, immagina quali sono le conseguenze che un
acquisto di questo genere comporta?
Ebbene io credo che molti consumatori non abbiano queste condizioni di conoscenza, la necessaria formazione, le indispensabili informazioni per leggere, ad esempio un’etichetta di un prodotto in maniera
corretta.
Alcune altre considerazioni che il tema richiede:
Abbiamo prima detto che queste merci sfuggono ai controlli effettuati
dalle competenti autorità e non rispettano, quindi, le norme minime di
qualità.
E’ stato anche detto, con molta chiarezza, che questi prodotti, contraffatti o pirata che siano, essendo acquistati al di fuori dei canali commerciali, dei negozi ufficiali, non possono garantire al consumatore
alcuna forma di assistenza, in caso di difetto, né usufruire della canonica
garanzia valida 2 anni in campo europeo.
Ora, anche se sappiamo bene
che le merci contraffatte possono
mettere in serio e reale pericolo,
non solo le tasche, ma soprattutto la salute dei cittadini consumatori, si pensi per esempio
agli effetti che possono causare la
contraffazione di alimenti, o peggio ancora di medicinali, dei giocattoli per i bambini, o dei pezzi
di ricambio di automobili per la sicurezza degli utenti, tuttavia
molti cittadini continuino ad acquistare questi prodotti.
La motivazione è quella della
necessità del risparmio, dovuta alla perdita del potere d’acquisto degli
stipendi. Ma è una scelta controproducente perché è un risparmio effimero se consideriamo la consistenza, la qualità e la durata dei prodotti.
Ultima considerazione. Alcuni relatori hanno prima insistito sulla opportunità di incrementare notevolmente l’attuale azione di contrasto alle
contraffazioni, a cominciare dalle forze di polizia (Guardia di Finanza,
Carabinieri, Polizia Municipale, etcc..).
Una più incisiva lotta alla contraffazione ed alla pirateria, non può che
passare, innanzitutto, attraverso la fornitura di ulteriori uomini e più
consistenti mezzi e strumenti alle forze preposte a combattere queste,
ed altre, illegalità.
Ma la lotta alla contraffazione non si può affrontare, e vincere, solo
con la repressione ed il sequestro delle merci con tutti i problemi e le limitazioni attuali.
Occorre prevenire il fenomeno attraverso progetti informativi seri che
devono cominciare con il coinvolgere i ragazzi nelle scuole.
“Consumatori di…Qualità!”, il progetto che l’Adoc presenta oggi
e che si accinge a svolgere in tutto il territorio regionale, ha sicuramente
le caratteristiche formative ed informative per raggiungere e conseguire
gli obiettivi di crescita, innanzitutto culturale, e di conoscenza e formazione tra i cittadini siciliani che si prefigge.
Il notevole impegno profuso dai dirigenti, esperti, operatori dell’Adoc,
ai quali la UIL è pronta a continuare a fornire il massimo appoggio, non
può che portare vantaggi a tutti: consumatori, lavoratori, imprese.
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L E A SS O C I A Z I O NI C HE HA N N O C O L L A B O RA T O A L P RO G E T TO
ADOC SICILIA
web: http://www.adocsicilia.it
ASSOUTENTI
web: http://www.assoutenti.it
CODICI
web: http://www.codici.org
MOVIMENTO DIFESA DEL CITTADINO
web: http://www.mdc.it
MOVIMENTO CONSUMATORI PALERMO
web: http://www.movimentoconsumatori.it
SICILIA CONSUMATORI
web: http://www.siciliaconsumatori.it
CONFCONSUMATORI
web: http://www.confconsumatori.com
NOI CONSUMATORI
web: http://www.noiconsumatori.org
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Sommario
Intervento di L. Ciotta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5
Intervento del Dr. L. Santini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
Intervento del Dr. N. Purpura . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15
Intervento del Dr. R. Helg . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19
Intervento del Dr. Gallone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21
Intervento della D.ssa M. Castri . . . . . . . . . . . . . . . . 25
Intervento di Dr. R. Barresi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27
Intervento del Dr. F. Firpo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29
Intervento della D.ssa B. Cocco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31
Intervento del Dr. C. Barone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33
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Note__________________________
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consumatori di qualita