NUMERO 11 - OTTOBRE 2010 - DISTRIBUZIONE GRATUITA REGISTRAZIONE TRIBUNALE AVEZZANO 141/1998 Direttore responsabile: ANGELO VENTI Redazione: LOC. PETOGNA 15, LUCO DEI MARSI tel. 0863.52 91 00 - [email protected] lasveglia site.it/llasveglia: SUPPLEMENTO DI SITE.IT CICLOSTILATO IN PROPRIO A CURA DEL MOV. CIVICO “RINASCITA DEMOCRATICA” CERCHIO TEL. 347.677.17.33 - EMAIL: [email protected] TONINO D’AMORE GLI ARTICOLI RISPECCHIANO LE IDEE DEGLI ESTENSORI E NON IMPEGNANO LA TESTATA SITE.IT. LE COLLABORAZIONI SONO A TITOLO GRATUITO. GIUSEPPE CIOTTI Affari a tutti i costi Riflessioni sul biodigestore di Cerchio ungere il nostro territorio sino a distruggerlo, sperperare denaro pubblico. Sembra questa l’unica legge cui i politicucci locali – abruzzesi- conoscono. È di questi giorni la notizia giudiziaria degli arresti di noti politici. Ma come mai quello che a Pescara è reato ad Avezzano sembra essere normale? Eppure la Stati ha parlato chiaro. E non si dica che la stessa e attigua alla mia parte politica. Come mai la turbativa d’asta a Pescara è reato e ad Avezzano no? A Pescara è stato arrestato il Presidente dell’ATO (ambito territoriale ottimale per il settore dell’acqua) al quale, tra le varie ipotesi di reato, sono state contestate anche le assunzioni arbitrarie di personale. Secondo i PM (di Pescara) il vulnus, non è tanto il danno arrecato all’erario per la spesa relativa alle assunzioni in libertà, quanto la finalità clientelare delle assunzioni che avrebbe alterato le regole della competizione elettorale tra colui che assume, con soldi pubblici, potenziali fornitori di voti e coloro che partecipano in maniera ordinaria. Se ne deduce che anche l’assunzione di personale in maniera clientelare è un reato. Chissà se questo vale anche per la giurisdizione di Avezzano. Tornando a noi Rinascita Democratica si farà promotrice di una raccolta di firme tra i cittadini di Cerchio onde portare in discussione all’interno del consiglio comunale la validità della realizzazione del “biodigestore” sul territorio del comune di Cerchio. A proposito di ciò, dopo aver letto delle miracolose proprietà di questo impianto dotato di tecnologia –che a dire di“certi guitti”- del futuro, si vogliono porre dodici semplici domande al sindaco o a chi per lui avrà cura di rispondere: L’impianto che si propone è ad impatto zero? Quante tonnellate/anno di CO2 questo impianto rilascerà nell’aria? L’aria sarà più o meno inquinata dopo la realizzazione dell’impianto? Saranno impiantate centraline –gestite dall’ARTA- per il controllo dell’aria? Quale sarebbe il ventilato beneficio dell’impianto ad un’agricoltura di qualità? Quale sarebbe il ventilato beneficio dell’impianto al turismo ambientale quale reale vocazione territoriale? Esiste uno studio di impatto ambientale? Chi lo ha firmato? Esiste uno studio di impatto socio-economico? Chi lo ha firmato? Esiste una valutazione delle vie d’accesso visto che il traffico di automezzi pesanti aumenterà? La vicenda della gara d’appalto che sembra modellata all’aggiudicazione da parte della Midal s.r.l. da cosa si distingue dai fatti che hanno portato all’arresto di Venturoni? Lei, signor Sindaco, è ancora il Sindaco o il portavoce del suo vice? A questo si vuole risposta, chiara e netta, queste sono le cose che davvero interessano la salute e la qualità di vita dei concittadini. E basta con proclami, con promesse mirabolanti. I cerchiesi sono più intelligenti di chi, con quattro chiacchiere, vuole prenderli in giro. M ello scorso numero abbiamo affrontato il problema del biodigestore che si intende realizzare a Cerchio. Avevamo pensato che la maggioranza consiliare avrebbe potuto chiarire i numerosi lati oscuri della vicenda per ridimensionare i timori che una iniziativa del genere insinua naturalmente nella mente di qualsiasi persona di buonsenso. La maggioranza, invece, compatta e con la tempestività che la contraddistingue ha pubblicato un opuscolo dove si celebrano i fantastici risultati ottenuti dall’amministrazione e le opere pubbliche “a pioggia” che hanno cambiato aspetto al nostro paese. Ma a quale pioggia si riferisce? Siamo sicuri che si sta parlando del nostro Comune? Probabilmente le gesta di questa maggioranza consiliare resteranno scolpite nella storia amministrativa di Cerchio, ma dubitiamo che questo avverrà per le strabilianti opere realizzate, perché solo la faccia tosta di alcuni personaggi può negare l’evidenza. Comunque, per tornare all’argomento visto che anche questa volta non siamo riusciti a cogliere le risposte in merito al problema del biodigestore, cerchiamo di fare alcune riflessioni. I biodigestori come tutti gli impianti che trattano i rifiuti vengono definiti “mali necessari”. In pratica, vengono realizzati dove il problema di smaltimento dei rifiuti è grave. E’ questo il caso delle aree a grandissima concentrazione di allevamenti zootecnici dove le immense quantità di escrementi creano problemi enormi di smaltimento come pure delle grandi metropoli dove si producono quantità di rifiuti tali da rendere necessari giganteschi impianti di trattamento ed addirittura anche di incenerimento. Quali di queste condizioni pos- N sono essere rivenute nella nostra area tali da giustificare la presenza dell’impianto? Nessuna. Forse non dovremmo porci questi interrogativi per il solo fatto che l’impianto verrebbe realizzato nel rispetto della legge? E che dire della definizione di ecologico buttata li perché va di moda? Pensavamo fosse scontato che un impianto si dovesse realizzare a norma di legge; meno scontato che fosse automaticamente anche ecologico. Del resto anche gli inceneritori, le raffinerie di petrolio e le centrali nucleari sono realizzati a norma di legge, ma a nessuno viene in mente di definirli ecologici. Nella delibera e nelle argomentazioni di una maggioranza così attenta ai problemi di Cerchio e del territorio, le giustificazioni all’insediamento sono la possibilità di eliminare le discariche abusive cresciute come funghi lungo le strade di campagna, la possibilità di fare la raccolta differenziata dell’umido e il contributo che la ditta dovrebbe versare al Comune. Tutto qui? C’è bisogno di un biodigestore o magari un inceneritore per rimuovere le discariche abusive sul territorio e per avviare la raccolta dell’umido? Inoltre, se questa è una iniziativa conveniente per l’ente territoriale ospitante, il comune di Vasto dove risiede la società proponente, ci avrebbe regalato questa opportunità? Le 40.000 tonnellate di sostanza organica che dovrebbe lavorare l’impianto non si raccolgono nell’intero Abruzzo figuriamoci in un’area a bassa densità abitativa come la nostra. Perché sostenere grossi oneri finanziari per movimentare masse di rifiuti dall’intero Abruzzo ed oltre quando ci si potrebbe posizionare in prossimità di città come Pescara, Roma o Napoli dove si NICOLA IANNICCA Spazi verdi? No, solo erbacce o letto nell’ultima edizione de “Il Celanese” dell’alacre e costante impegno profuso dall’amministrazione comunale di Cerchio nella cura degli spazi verdi. È indubbio che a ridosso delle manifestazioni di fine agosto e delle feste di inizio settembre c’è stata una visibile attività da parte dei dipendenti pubblici per dare decoro agli spazi interessati dalle predette manifestazioni. Certamente apprezzabili, questi sforzi, ma non dovrebbe rientrare nella normale attività di ogni comune mantenere pulite strade e aree ricadenti nel proprio territorio? O tali attività sono talmente straordinarie da essere portate all’attenzione dei cittadini tramite il giornalino dell’amministrazione comunale? Nonostante gli sforzi non è sfuggito ai più che – oltre agli spazi e alle strade interessate dai cortei una notevole parte del territorio di Cerchio è del H CONTINUA A PAGINA 2: CONTINUA A PAGINA DUE site.it/llasveglia numero 11 - ottobre 2010 CONTINUA DA PAGINA UNO: Spazi verdi AVVISO IMPORTANTE tutto lasciato all’incuria e alla mancanza assoluta di attenzione da parte di questa (poco)solerte amministrazione. Proprio in questi giorni ho fatto una passeggiata e non ho potuto non notare lo stato di totale abbandono del giardinetto delle scuole elementari. Passando dietro ai fossi si nota la realizzazione del marciapiede e della ringhiera. Certo un bel vedere sino a quando non si distoglie lo sguardo da Collarmele. Ma basta guardare dal lato opposto che la magia svanisce. Anche qui erba alta e rifiuti di vario tipo. E che dire di Via S. Andrea?! Sono passati forse anni da quando un addetto comunale è passato per verificarne la praticabilità. Porzioni di selciato mancante, scarsa illuminazione e totale assenza di interventi degli operatori ecologici. Per non parlare di quelle località limitrofe al centro del paese. Si fa riferimento all’area del Pozzo, senz’altro un angolo suggestivo e caratteristico del nostro paese. Una parte di Cerchio molto cara ai nostri concittadini di oltreoceano ai quali, qualche anno fa, sono state dedicate diverse e toccanti manifestazioni, celebrate proprio in questo luogo carico di storia e di ricordi. Ad oggi solo abbandono, mentre erbacce e sporcizia invadono gli spazi in cui sono posizionati i giochi per i bambini. Con estremo rammarico ho visto che ciò che era una strada di campagna piacevole da percorrere e nella quale poter passeggiare (via Ripoli,) è del tutto impraticabile a causa dei rovi che l’hanno totalmente invasa. In quanto cittadino di Cerchio vorrei ricordare a questa amministrazione comunale che il nostro paese non si limita solo alla piazza e a fonte Cesareo, tutto il territorio deve essere salvaguardato e curato. SOLUZIONI DOCUMENTALI PER TUTTE LE ESIGENZE COPYPRINTER, STAMPANTI E MULTIFUNZIONE B/N E COLORE AGENZIA DI L’AQUILA PRINTEC di Venditti M. & C. sas via Strinella 28/28 - 67100 TEL. 0862.28 766 FAX 0862.65 592 [email protected] www.gestetner.it Si comunica che la regione Abruzzo ha avviato una ricognizione dei manufatti contenenti amianto e un programma di rimozione e smaltimento degli stessi. L’operazione prevede entro il 31 dicembre 2010 una fase in cui i proprietari degli immobili o dei depositi di materiali contenenti amianto li dovranno denunciare al servizio competente Regionale tramite il Comune di residenza, dopodiché si provvederà a stilare una lista di beneficiari di un primo intervento di smaltimento da parte di ditte specializzate selezionate dalla Regione mediante un bando. Ci appelliamo alla cittadinanza affinché aderiscano al bando al fine di eliminare una così CONTINUA DA PAGINA UNO: Riflessioni sul biodigestore riescono a reperire grossi volumi di rifiuti. In realtà questi interventi non possono essere proposti in aree dove c’è una situazione ambientale già provata per la presenza di industrie impattanti o discariche, per paura della reazione della gente. Queste iniziative si possono proporre solo nei luoghi dove i problemi ambientali non hanno ancora creato un livello di guardia nell’opinione pubblica tale da rendere i cittadini diffidenti verso attività speculative completamente slegate dalle realtà territoriali e dove esistono problemi occupazionali. Basta quindi promettere due posti di lavoro, parlare di introiti per il comune, dire che tutto viene realizzato a norma di legge e ogni problema è risolto. Quello che sfugge alla maggioranza comunale di Cerchio è che non è sufficiente che l’insediamento di una nuova attività sia legale bensì deve poter dimostrare che non altera quella che è la naturale vocazione territoriale. A parte il fatto che non è stato acquisito un solo parere regionale o provinciale nonostante sia già stato pubblicato il bando per l’aggiudicazione dei lavori, la vocazione del nostro territorio è quella di diventare il ricettacolo di ogni tipo di impianto a prescindere da quello che produce e dall’impatto che ha sul territorio. Ma veramente crediamo che solo le attività che inquinano sono impattanti? Asfaltare 6 ettari di terreno in piena campagna e costruire capannoni e muri di cemento armato non è impattante? Un via vai di camion e mucchi di rifiuti da smaltire sono anch’essi ecologici? Forse abbiamo una concezione dello sviluppo territoriale un po’ datato. Non risulta che in altre aree a vocazione turistico ambientale come il Trentino e l’Altoadige si stiano costruendo biodigestori, discariche di rifiuti o inceneritori. La questione è che il destino del territorio dipende dalle decisioni di chi lo abita e non da quelle dei comitati d’affari che promettono guadagni facili. I pareri regionali, le delibere i problemi formali si aggiustano, vedi caso della discarica di valle dei fiori dove alcune manovre, emblematiche della politica locale, sono state ora impugnate al TAR. Non esiste in pratica una reale volontà di risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti nella maniera meno onerosa per i cittadini e non impattante per l’ambiente. pericolosa presenza. Il Bando è pubblicato sul B.U.R.A. Speciale Ambiente del 28/05/2010. Saranno riconosciuti contributi ad ogni singolo Comune fino ad un massimo di € 10.000. Il contributo massimo erogabile ai soggetti privati per ogni singolo intervento di rimozione e smaltimento di materiali contenenti amianto ancora in opera sarà pari al 70% della spesa sostenuta, fino ad un massimo di € 1.865,00. Ulteriori informazioni e la modulistica necessaria possono essere rilevare sul sito web del Comune di ...Celano. Per fare un esempio, nel 2001 la raccolta differenziata dei rifiuti a Cerchio aveva ridotto la quantità da smaltire del 60% abbattendo notevolmente le spese di smaltimento e permettendo addirittura il recupero dell’ecotassa (il comune di Cerchio spende 200.000 €/anno per la gestione dei RSU). Dal 2002 in poi grazie all’amministrazione Tedeschi c’è stato un abbandono della pratica della raccolta differenziata che attualmente si attesta sul 12 –15%. (dati pubblicati sul sito della Provincia http://www.provincia.laquila.it/Inside.aspx?PageID=1 ) Non possiamo essere trattati alla stregua di quei paesi sottosviluppati dove in cambio di soldi ai clan locali e di una manciata di perline colorate agli indigeni si vanno a smaltire tonnellate di rifiuti velenosi e radioattivi. Chi c’è dietro la società che con un esiguo capitale sociale investe 40 milioni di € a Cerchio? La finalità di una iniziativa che ha bisogno di un investimento notevole forse non è solo quella della produzione di energia riportata in delibera perché probabilmente non è remunerativa. Perché i consiglieri comunali che hanno votato la delibera non hanno preteso una disamina accurata del progetto? Che funzione può avere un bando pubblico di aggiudicazione della gara, massimo esempio di trasparenza e terzietà nell’interesse dei cittadini che dovranno fruire dell’opera ma anche delle ditte esecutrici dei lavori che hanno tutto il diritto di chiedere procedure chiare, se tra le condizioni si riporta un diritto di prelazione in favore di una ditta definita? Come mai esiste l’ interesse ad aggiudicare il bando alla società Midal s.r.l. a tutti i costi come si evince dal bando stesso che riporta? Ove non siano state presentate offerte valutate economicamente più vantaggiose rispetto a quella del promotore, il contratto è aggiudicato a quest’ultimo; Ove siano state presentate una o più offerte valutate economicamente più vantaggiose di quella del promotore posta a base di gara, quest’ultimo può, entro 45 giorni dalla comunicazione della stazione appaltante adeguare la propria proposta a quella del migliore offerente, aggiudicandosi il contratto; in questo caso la stazione appaltante rimborserà al migliore offerente, a spese del promotore, (proroga bando del 9-7-2010). Chiediamo ai cittadini di Cerchio di sottoscrivere la richiesta di Rinascita Democratica di fare chiarezza su questa fumosa vicenda. Consigliere comunale Giuseppe Ciotti