Operazione 2011-1313/MO “ LAVORARE IN SICUREZZA: UNA COMPETENZA DI SISTEMA PER L’AZIENDA AGRICOLA DIFFUSIONE DEI RISULTATI L’operazione di seguito descritta ha concorso a sviluppare, in modo incrementale, le tematiche della sicurezza sul lavoro e la tutela dai rischi connessi ai processi lavorativi agricoli attraverso azioni finalizzate ad incrementare gli standard di sicurezza nel settore primario. Proprio per questo motivo, i progetti che hanno composto l’operazione, sono stati sviluppati secondo una logica ben precisa e circostanziata in termini di offerta formativa e di traduzione delle innovazioni attraverso l’implementazione di procedure, pratiche, e modelli di comportamento sia sui titolari d’impresa che a tutti coloro che operano in azienda con macchinari più o meno sofisticati. In tale direzione è stato sviluppato un percorso articolato, per realizzare interventi di formazione e azioni di accompagnamento, che ha visto un coinvolgimento dal basso degli operatori interessati. In particolare, dunque, sia le attività formative, sia le azioni di accompagnamento, hanno messo al centro dell’attenzione il ruolo dell’imprenditore, in quanto soggetto attivo nella messa a punto di sistemi di tutela dal rischio e di salvaguardia della salute di tutti coloro che lavorano nella propria dimensione produttiva. I progetti hanno puntato a formare competenze aggiuntive in termini di interpretazione del valore della sicurezza, anche al di là dell’atto dovuto, mettendo a punto dispositivi condivisi e di facile utilizzo che permettano al titolare di analizzare le fonti di rischio, attuare comportamenti coerenti e rispettosi di quanto disposto dalle norme, effettuare correttivi e miglioramenti rispetto ai comportamenti consolidati. PROGETTO 1 “LA SICUREZZA NELL’AZIENDA AGRICOLA: DALL’OBBLIGO ALL’OPPORTUNITA’” Il progetto 1, articolato in quattro edizioni , è stato finalizzato a sensibilizzare le persone sulle tematiche legate alla salute e sicurezza sul lavoro; trasferire contenuti utili all’assunzione di comportamenti orientati alla prevenzione; favorire l'adozione di modalità organizzative e di lavoro che mettano in pratica le regole e i principi della salute e sicurezza del lavoro; motivare le persone a sviluppare nuove modalità di "pensare ed agire in termini di sicurezza". Contenuti formativi: I principali aspetti della sicurezza: cos’è la sicurezza sul lavoro, cosa si intende per pericolo e rischio, cos’è la percezione del rischio, quali sono i preconcetti e i luoghi comuni più diffusi; i principi generali e gli aspetti applicativi della legislazione in materia di sicurezza: il quadro normativo di riferimento, la squadra della prevenzione aziendale, diritti e responsabilità individuali, le misure di prevenzione e di protezione collettive e individuali; la relazione tra fattore umano e sicurezza sul lavoro: i comportamenti a rischio, la rappresentazione e l’accettabilità del rischio, le variabili psico-fisiche, la dimensione del gruppo, la responsabilità individuale, l’autotutela. La gestione del rischio: la mappa delle aree di pericolo, i rischi – generali e specifici – cui si è esposti, la gestione delle emergenze. Edizione 1 Sede: Bomporto Piazza dello Sport 11 Periodo di svolgimento: dal 24 ottobre al 07 novembre 2012 Allievi iscritti: numero 18 Edizione 2 Sede: Agrintesa via Loda 119 – Castelfranco Emilia (MO) Periodo di svolgimento: 06 novembre – 22 novembre 2012 Allievi iscritti: numero 20 Edizione 3 Sede: Agrintesa via Loda 119 – Castelfranco Emilia (MO) Periodo di svolgimento: 29 novembre – 13 dicembre 2012 Allievi iscritti: numero 20 Edizione 4 Sede: Bomporto Piazza dello Sport 11 Periodo di svolgimento: dal 12 dicembre al 21 dicembre 2012 Allievi iscritti: numero 16 Docenze Progetto 1 edizioni 1,2,3,4 Per le docenze sono stati incaricati docenti esterni all’Ente di formazione individuati in relazione alla comprovata esperienza professionale nel settore di riferimento. E’ stata richiesta chiarezza espositiva, elevata preparazione, capacità di analisi di casi pratici relativi al contesto operativo, conoscenza dei fabbisogni formativi dei destinatari dell’iniziativa, capacità di favorire un clima d’aula idoneo alla partecipazione positiva sia del singolo che del gruppo in formazione, capacità di stimolare interesse verso l’argomento trattato. I docenti hanno inoltre fornito indicazioni al tutor ed al coordinatore in merito allo svolgimento dell’attività ed alla produzione di materiale didattico a supporto/integrazione dell’intervento in aula. COLLEGAMENTO TRA PROGETTO FORMATIVO 1 E PROGETTO 2 “AZIONE ACCOMPAGNAMENTO” La formazione relativa alla salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro è in grado di attivare processi di apprendimento se viene realizzata attraverso un approccio che assume la complessità del “ tema sicurezza” evidenziando le molteplici variabili che influiscono sulla capacità di creare le condizioni di sicurezza riconoscendo e prevenendo i rischi legati al lavoro e all’utilizzo di specifiche attrezzature. A tal fine il PROGETTO 2 tipologia 58 di seguito descritto, ha permesso ai partecipanti di entrare a far parte di un complesso reticolo di azioni di accompagnamento che sono servite a coniugare la teoria con il miglioramento “sul campo” durante l’utilizzo di macchine operatrici, semoventi e/o trainate. PROGETTO 2 “ SICUREZZA E TUTELA DAL RISCHIO NELL’UTILIZZO DI MACCHINE AGRICOLE IN FRUTTICOLTURA” Il Progetto 2 (tipologia 58) ha costituito un completamento del Progetto 1 (tipologia 17) dal punto di vista dell’approfondimento del tema specifico delle macchine agricole, con la possibile trasformazione degli obiettivi di analisi conseguiti in tali ambiti, in veri e propri risultati concreti, in termini di: a) attivazione di operazioni finalizzate all’attuazione del “programma di miglioramento aziendale”; b) di sperimentazione di nuove modalità di rapporto tra soggetti diversi nello stesso cantiere, nella prospettiva di messa a punto di procedure indispensabili per la realizzazione degli obiettivi di riduzione degli infortuni. Sulla base di quanto sopra richiamato, l’azione qui descritta, a forte valenza educativa e formativa, si è collocata nella prospettiva di raggiungere quella consapevolezza di base, indispensabile per intervenire proficuamente nei comportamenti quotidiani collegati alle attività ed alle lavorazioni in campo frutticolo che possano rappresentare un pericolo, traducendo in pratica i risultati conseguiti sul terreno della formazione e intervenendo sulle potenzialità di decollo di nuovi modelli di impresa. Obiettivo centrale è stato dunque, l’implementazione di modalità di comportamento e di buone pratiche, all’interno delle quali le imposizioni normative possano essere correttamente interpretate ed incrementate, in un’ottica diversa, più strettamente connessa alla necessità di perseguire la sicurezza sul lavoro, promovendo, dunque ad un adeguamento ed una manutenzione regolare e costante delle macchine adibite al trasporto (muletti) e alla raccolta (carri raccolta); alla valorizzazione, presso le imprese, della possibilità di pianificare il proprio sviluppo aziendale senza il rischio di avvenimenti traumatici e devastanti anche sulla stessa sopravvivenza dell’azienda; conoscere gli istituti dove richiedere permessi per circolare su talune strade (e/o trainare carichi inusuali) e per l’ approntamento dei sistemi di segnalazione delle macchine circolanti sulla strada. In tale prospettiva l’attività ha previsto : ♦ una ricognizione sul campo, per chiarire le eventuali situazioni anomale più frequenti, la loro catalogazione sino alla produzione di indicazioni di semplice comprensione (supportate prevalentemente da materiali fotografici), in merito ai rischi collegati con l’uso delle macchine in condizioni inidonee; ai rimedi adottabili (con spese sostenibili) ed alle configurazioni finali (di macchina idonea) ottenibili dopo le modifiche suggerite. ♦ una indagine sulle principali carenze e sulle modifiche generalmente apportate a tali macchine. ♦ una verifica di disponibilità sul mercato di soluzioni tecnologiche in grado di superare i problemi che inducono la modifica della macchina o la mancata adozione dei sistemi di sicurezza . I rischi e relative misure preventive prese in esame hanno riguardato: ♦ regolazioni, rifornimenti, pulizia e manutenzione; ♦ preparazione della macchina; ♦ utilizzazione della macchina; ♦ circolazione su strada. Sono state fornite indicazioni sulla gestione dei rifiuti (oli esausti, batterie, filtri, componenti vari ecc.) che costituiscono un importante aspetto di impatto ambientale al termine del loro ciclo e, pertanto, devono essere trattate in conformità alla vigente legislazione in materia. Fase 1: la sicurezza nel settore delle macchine agricole utilizzate in frutticoltura: strumenti pratici per la verifica delle esigenze di adeguamento alle normative individuate dal D.lgs 81/2008. Finalità: Attività previste in fase di progettazione relative alla singola fase in oggetto Questa fase ha previsto la creazione di supporti e di modelli comportamentali orientati a suggerire sistemi di messa a norma per ridurre i rischi derivanti dall’uso delle principali macchine ed attrezzature agricole di costruzione antecedente l’entrata in vigore della “Direttiva-Macchine”. Obiettivi raggiunti: Sono stati creati supporti comportamentali orientati a suggerire sistemi di messa a norma per ridurre i rischi derivanti dall’uso delle principali macchine ed attrezzature agricole di costruzione antecedente l’entrata in vigore della “Direttiva-Macchine”. Durante le ricognizioni svolte in 25 aziende sono state analizzate e chiarite le situazioni anomale più frequenti, per la loro catalogazione sino alla produzione di indicazioni di semplice comprensione -supportate prevalentemente da supporti fotografici- in merito ai rischi collegati con l’uso delle macchine in condizioni inidonee, ai rimedi adottabili ed alle configurazioni finali ottenibili dopo le modifiche suggerite. Tali ricognizioni sono state effettuate da esperti con competenze specifiche in materia di sicurezza. Fase 2: “Illustrazione delle problematiche connesse all’utilizzo di macchine agricole , nuove ed usate, in frutticoltura : informazioni pratiche per la loro gestione e corretta manutenzione” Finalità: A partire dalle principali carenze presenti nelle macchine agricole usate in frutticoltura , muletti e carri raccolta - con verifica sul campo delle principali difficoltà d’uso ed illustrazione dei principali rischi derivanti da errori di manovra, per carenze strutturali o per difformità dalle norme vigenti – tale Fase ha previsto la creazione di strumenti concettuali e pratici, finalizzati alla presa di coscienza degli operatori in merito ai principali errori comportamentali che conducono agli infortuni sul campo. Obiettivi raggiunti: E’ stato attivato un percorso di accompagnamento per affrontare le criticità e le problematiche presenti, consentendo all’agricoltore di valutare in maniera più corretta come effettuare la verifica iniziale della macchina / dell’attrezzatura e sul suo adeguato utilizzo secondo i manuali del costruttori e le “buone prassi”. E’ stato fornito alle aziende un efficace strumento informativo e di lavoro per la rilevazione ed il contenimento dei rischi derivanti dalla corretta attuazione di attività che spesso vengono erroneamente intese come “di complemento” per la corretta funzionalità delle macchine agricole, dei muletti e carri raccolta. (testo dal titolo lavorare in sicurezza – schede sintetiche dei principali rischi nell’attività agricola- redatto da INAIL ed EBARER). Si è proceduto nella disamina e nella dimostrazione delle modalità operative per preparazione della macchina, del muletto e del carro raccolta, regolazioni, rifornimenti, pulizia e manutenzione. Sono state fornite indicazioni sulla gestione dei rifiuti derivanti dalle attività di manutenzione ordinaria, quali oli esausti, batterie, filtri, componenti vari, che vengono prodotti in azienda, che al termine del loro ciclo costituiscono un importante aspetto di impatto ambientale e rischio per la salute, e che devono quindi essere trattate in conformità alla vigente legislazione in materia. Sono stati individuati i principali aspetti comportamentali che comportano condizioni di inidoneità temporanea all’utilizzo delle macchine, quali l’eccessiva stanchezza, l’uso di alcool e droga. Sono state condivise esperienze pratiche per contrastare i rischi derivanti dall’uso dei principali mezzi agricoli ivi compresi muletti e carri raccolta. Fase 3: La sicurezza dei mezzi meccanici e trainati e semoventi nella circolazione stradale ed aziendale. Finalità: In questa Fase è stata prevista la creazione di modelli comportamentali orientati a ridurre i rischi derivanti dall’uso delle macchine e delle attrezzature agricole utilizzate in frutticoltura per quanto attiene la corretta circolazione su strada. Inoltre, il Codice della Strada impone, ancora per la sicurezza degli operatori e degli utenti della strada, chiari riferimenti sulle modalità di individuazione ed applicazione della segnaletica per evidenziare le geometrie delle macchine circolanti. Sono stati quindi individuati i principali rischi relativi all’utilizzazione della macchina ed alla loro circolazione su strada, ponendo in evidenza le relative misure preventive e la corretta applicazione delle norme inerenti gli spostamenti su strada. Obiettivi raggiunti: E’ iniziata la creazione di modelli comportamentali e normativi orientati a ridurre i rischi derivanti dall’uso delle macchine e delle attrezzature agricole per quanto attiene la corretta circolazione su strada. Inoltre, il Codice della Strada impone, ancora per la sicurezza degli operatori e degli utenti della strada, chiari riferimenti sulle modalità di individuazione ed applicazione della segnaletica per evidenziare le geometrie delle macchine circolanti. PROGETTO 3 “SICUREZZA IN AGRICOLTURA: UNA COMPETENZA DI SISTEMA PER L’IMPRESA AGRICOLA’” Il progetto 3, articolato in quattro edizioni, ha ampliato il quadro di riferimento della tematica “sicurezza” e sensibilizzato gli imprenditori sul ruolo della formazione come investimento e collegamento tra qualità dei processi produttivi/tutela della salute e del benessere/miglioramento aziendale. Contenuti formativi: L’evoluzione del quadro normativo in materia di sicurezza dei lavoratori; le responsabilità civili e penali dei soggetti riconosciuti dalle normative; gli organi di vigilanza e di controllo: identificazione e compiti specifici, modalità di ispezione e gestione delle infrazioni rilevate; la tutela assicurativa; le statistiche infortunistiche nel settore agricolo: fattori di rischio ed eventi frequenti/dannosi. Denuncia degli infortuni: gestione cartacea e informatizzata, registro infortuni; la corretta gestione dei rapporti con le ditte esterne; la valutazione dei rischi: soggetti obbligati e modalità di effettuazione. Identificazione dei principali tipi di rischio. Individuazione delle misure tecniche, organizzative e procedurali di sicurezza per la riduzione del rischio aziendale. Le emergenze: individuazione dei punti e delle attività critiche procedure di prevenzione e protezione. La prevenzione sanitaria; la comunicazione efficace tra soggetti interni ed esterni all'impresa: la gestione dei rapporti con le figure della sicurezza aziendale interna e la programmazione delle modalità di formazione / informazione / addestramento del personale. Approfondimenti sulle tipologie di rischio legate alle macchine ed alle attrezzature più diffuse: evoluzione tecnologica e nuova “direttiva macchine”. Edizione 1 Sede: Spilamberto c/o saletta Comunale –Piazza Caduti della Libertà, 4Periodo di svolgimento: dal 27 novembre al 18 dicembre 2012 Allievi iscritti: numero 18 Edizione 2 Sede: Cooperativa S. Adriano – Via per Spilamberto 1905 San Cesario Sul Panaro (MO) Periodo di svolgimento: dal 10 dicembre al 19 dicembre 2012 Allievi iscritti: numero 20 Edizione 3 Sede: Piazza dello Sport, 11 – Bomporto (MO) Periodo di svolgimento: dal 06 febbraio al 26 febbraio 2013 Allievi iscritti: numero 18 Scaringi Meri Edizione 4 Sede: Bomporto - Piazza dello Sport, 11 Periodo di svolgimento: dal 13 marzo al 27 marzo 2013 Allievi iscritti: numero 16 Approfondimento docenze Progetto 3 edizioni 1,2,3,4 Per le docenze sono stati incaricati docenti esterni all’Ente di formazione individuati in relazione alla comprovata esperienza professionale nel settore di riferimento. E’ stata richiesta chiarezza espositiva, elevata preparazione, capacità di analisi di casi pratici relativi al contesto operativo, conoscenza dei fabbisogni formativi dei destinatari dell’iniziativa, capacità di favorire un clima d’aula idoneo alla partecipazione positiva sia del singolo che del gruppo in formazione, capacità di stimolare interesse verso l’argomento trattato. I docenti hanno inoltre fornito indicazioni al tutor ed al coordinatore in merito allo svolgimento dell’attività ed alla produzione di materiale didattico a supporto/integrazione dell’intervento in aula. PROGETTO 4 “ LA SICUREZZA COME CONTENUTO DELLA FORMAZIONE: PERCORSI DI ACCOMPAGNAMENTO PER LA SICUREZZA NELLA PICCOLA IMPRESA AGRICOLA” (tipologia 58). Per la realizzazione del progetto 4 ci siamo mossi nella direzione di strutturare percorsi condivisi, per la formulazione di interventi formativi, da mettere in campo ogni qualvolta l’azienda si trovi nella necessità di indirizzare i propri addetti, ancorché stagionali e/o precari, verso comportamenti rispettosi delle norme vigenti e, in ogni caso, correlati agli standard di rischio effettivamente riscontrati nei processi di lavorazione dell’azienda. Si tratta, dunque di uno strumento semplificato, efficace, puntuale, in grado di gettare le basi per la diffusone di una cultura incrementale della sicurezza, basata non solo e non semplicemente sull’applicazione della norma, ma sulla consapevolezza dell’importanza di adottare e promuovere modalità virtuose di comportamento sul lavoro. In estrema sintesi, il presente progetto ha raggiunto i seguenti obiettivi: -dotare le aziende ecc..di una traccia strutturata per elaborare e diffondere modalità personalizzate di promozione di comportamenti sicuri sul lavoro, da utilizzare a basso costo ; -potenziare le capacità di analisi dei rischi sul lavoro degli imprenditori agricoli e di altri attori che partecipano al settore primario, al fine di favorire l’effettuazione di verifiche sulla sicurezza in modo razionale e sistematico, avvicinando utenze che non sarebbero state disponibili a realizzare operazioni talvolta ritenute “inutili”; -responsabilizzare gli operatori in merito all’’importanza del check-up aziendale ai fini della riduzione dei rischi, indipendentemente dall’utilizzo o non dei risultati dello stesso, a fini di promuovere il concetto di sicurezza. Le azioni previste dal progetto sono state: ♦ Simulare visite ispettive per controllo degli adempimenti sulla sicurezza in azienda; ♦ Creare un il modello di check list, da utilizzare come riferimento per far fronte alle visite ispettive e per il continuo aggiornamento delle procedure, su cui coinvolgere i lavoratori, a vario titolo, in azienda. Le aziende in cui sono state effettuate le ricognizioni sul campo sono 14. Fase 1: Elaborazione di strumenti operativi per la formazione degli addetti. Valutazione del Rischio aziendale e la Obiettivi raggiunti: Sono stati creati modelli di check list per la valutazione dei rischi in azienda i quali, dopo essere stati testati, sono stati ritenuti idonei per l’utilizzo. Durante le ricognizioni in azienda sono state analizzate le situazioni esistenti per la loro catalogazione sino alla produzione di indicazioni di semplice comprensione -supportate prevalentemente da supporti fotografici- in merito ai rischi e ai rimedi adottabili. Tali ricognizioni sono state effettuate da esperti con competenze specifiche in materia di sicurezza: Fase 2: Strumenti mirati di promozione della sicurezza nell’azienda di piccole dimensioni Obiettivi raggiunti: Sono state create liste di verifiche semplificate per la valutazione del rischio; sono state supportate le aziende per la comprensione ed applicazione del documento di valutazione dei rischi; sono stati ultimati percorsi contenenti le informazioni sui rischi legati alle attività aziendali; sono state definite le attività legate ai rischi della mansione; sono stati predisposti modelli per individuare i fattori di rischio all’interno dell’azienda. MATERIALI DIDATTICI PRODOTTI/ELABORATI Per ottenere materiali didattici di qualità l’Ente Dinamica ha definito a priori gli elementi per la valutazione dei contenuti da inserire, che in sintesi possiamo riassumere in: esattezza delle informazioni; coerenza interna e livello di approfondimento delle informazioni in funzione degli obiettivi indicati nell’operazione; presenza di un linguaggio semplice e appropriato; elementi grafici nel testo di qualità (ad es. quantità di grafici, disegni, immagini, pittogrammi, ecc..). Trattandosi di un’operazione rivolta e finalizzata a dare informazioni incrementali rispetto alla sicurezza obbligatoria, rivolta a persone a “ digiuno” rispetto a quanto richiesto dalla norma in materia di sicurezza l’ente Dinamica ha distribuito CD contenenti materiali di pregio sul tema della sicurezza e materiali e diapositive fornite dai docenti. PROGETTI 1-3 : materiali didattici distribuiti -Testo dal titolo: lavorare in sicurezza-schede sintetiche dei principali rischi in agricoltura – a cura di INAIL ed Ebarer -Fotocopie brochure: requisiti di sicurezza dei trattori; requisiti di sicurezza motocoltivatori, motozappe e motozappe con ruote motrici; requisiti di sicurezza delle macchine agricole desilatrici, miscelatrici, e/o trinciatrici e distributrici di insilati. -Fotocopie dal titolo “ sicurezza ed igiene del lavoro” -Fotocopie dal titolo “ circolazione stadale” -Fotocopie test per la circolazione stradale -Fotocopie opuscolo “ sicurezza in agricoltura” -CD contenente informazioni sui requisiti di sicurezza dei trattori agricoli e forestali e delle macchine agricole” -CD contenente materiali didattici fornit dai docenti e altri materiali di pregio in materia di sicurezza. -Miscellanea 1 -Miscellanea 2 PROGETTI 2-4 Per lo svolgimento di questo progetto è stato utilizzato materiale informativo messo a disposizione degli allievi frequentanti l’intera operazione per consultazione presso il centro o presso la propria azienda/residenza.