AMBIENTE SVIZZERA
STATISTICA TASCABILE
2007
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Tendenza
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2007
AMBIENTE SVIZZERA
STATISTICA TASCABILE
INDICE
1
Popolazione ed economie
domestiche
pagina
2
2
Ecoefficienza dell’economia
pagina
3
3
Agricoltura e selvicoltura
pagina
4
4
Consumi e rifiuti
pagina
6
5
Traspor ti e mobilità
pagina
9
6
Energia
pagina
12
7
Rumore
pagina
14
8
Radiazioni non ionizzanti
pagina
15
9
Biotecnologia
pagina
16
10
Paesaggio e territorio
pagina
17
11
Suolo
pagina
19
12
Aria
pagina
20
13
Clima
pagina
22
14
Acqua
pagina
24
15
Biodiversità
pagina
26
16
Flussi di materiali
pagina
28
17
Spese per la protezione
dell’ambiente
pagina
30
18
Pericoli naturali
pagina
31
19
L’ambiente nel raffronto europeo pagina
32
Glossario e nota editoriale
33
pagina
1
1 Popolazione ed economie domestiche
Tendenza
Tra il 1980 e il 2000, la popolazione è cresciuta del 14%. Nel 2005, in Svizzera vivevano
circa 7,5 milioni di persone.
Ò
Tra il 1980 e il 2000, il numero di economie domestiche è aumentato del 27%.
Ò
Nel 2000, la superficie abitativa pro capite era di 44
m2,
pari a 10
m2
in più che nel 1980.
Ò
Oggi quasi il 75% della popolazione svizzera risiede in aree urbane. Se i posti di lavoro
tendono sempre più a concentrarsi nelle città, i luoghi di residenza si spostano verso le
regioni circostanti. Le conseguenze sono una maggior cementificazione delle aree rurali
nonché crescenti flussi di pendolari.
Anche la trasformazione delle abitudini di vita ha un impatto sull’ambiente: le crescenti
esigenze di spazio si rispecchiano in un numero di economie domestiche che progredisce
più rapidamente della crescita demografica. Contemporaneamente, il numero di persone
per economia domestica diminuisce: nel 1980 ogni economia domestica comprendeva in
media 2,5 persone contro solo 2,2 nel 2000.
Popolazione, densità della popolazione ed economie domestiche
(Indice 100=1980)
130
120
Popolazione residente
permanente alla fine
dell’anno
Densità della popolazione
nelle zone urbane
110
Densità della popolazione
nelle zone rurali
Numero di economie
domestiche
Fonte: Ufficio federale di statistica
Maggiori informazioni:
www.statistica.admin.ch Temi Popolazione
2
2005
2000
1995
1990
1985
1980
100
© UST
2 Ecoefficienza dell’economia
Tendenza
Negli ultimi 20 anni, il nostro consumo finale annuo di energia è aumentato di più del 20%.
Ò
Nel 2005 il nostro consumo di materiale (DMC*) ha superato i 90 milioni di tonnellate.
Î
Ogni anno immettiamo nell’atmosfera più di 40 milioni di tonnellate di CO2.
Î
Un importante obiettivo della politica economica rispettosa dell’ambiente è la separazione
tra processi antiecologici e produzione economica: un incremento del rendimento non
deve comportare automaticamente un aumento del consumo di energia o materiale così
come un incremento della produzione non deve andare di pari passo con un aumento delle
emissioni di CO2. L’ecoefficienza di un’economia nazionale misura proprio questo: maggiore
è il guadagno ad esempio per unità energetica, emissioni di CO2 o quantità di materiale e
maggiore è l’efficienza.
Una maggior efficienza significa tuttavia che il settore dei servizi acquista spesso maggiore
importanza a scapito del settore industriale ad alta intensità di energia, materiale e CO2 e
che i processi di produzione antiecologici sono trasferiti all’estero (cfr. cap. 16).
Efficienza energetica*, efficienza in termini di CO2* ed efficienza dei materiali*
(Indice 100 =1990)
140
Efficienza
dei materiali
130
120
Efficienza in
termini di CO2
110
Efficienza
energetica
100
90
2005
2004
2003
2002
2001
2000
1999
1998
1997
1996
1995
1994
1993
1991
1992
1990
80
Fonti: Ufficio federale di statistica; Ufficio federale dell'ambiente; Ufficio federale dell’energia
© UST
Maggiori informazioni:
www.environment-stat.admin.ch
www.ambiente-svizzera.ch Temi Economia
www.eco-efficiency.de
3
3 Agricoltura e selvicoltura
Tendenza
Tra il 1990 e il 2005, il numero di aziende agricole è diminuito di più del 30%. Oggi la
Svizzera non conta neanche 64’000 aziende.
Ô
Nel 2005, la quota dell’agricoltura biologica rappresentava l’11% della superficie agricola
utile complessiva.
Ò
Ogni anno sono utilizzati più di 5 milioni di
legno di più di 170 metri di lato.
m3
di legname, il che corrisponde a un cubo di
Ò
Per promuovere un’agricoltura più rispettosa dell’ambiente, le aziende devono fornire la «prova che le esigenze ecologiche sono rispettate» (PER). Tale prova costituisce il presupposto
per beneficiare di contributi federali. Sono promossi un bilancio di concimazione equilibrato,
una quota di superfici di compensazione ecologica di almeno il 7%, un normale ciclo di
avvicendamento delle colture, una protezione adeguata del suolo e degli animali e un’utilizzazione mirata dei prodotti fitosanitari. Lo scopo di queste misure è di favorire la diversità
naturale delle specie (cfr. cap. 15), ridurre il carico di inquinanti nelle acque (cfr. cap. 14) e
promuovere una detenzione degli animali da reddito adeguata.
Il legname è una materia prima e un vettore energetico rinnovabile con numerosi vantaggi
economici ed ecologici. Una selvicoltura razionale fornisce un importante contributo a
un approvvigionamento di materie prime sostenibile e a impatto climatico zero (cfr. cap.
13). È inoltre una premessa affinché il bosco possa svolgere le sue funzioni di protezione,
utilizzazione e svago.
Variazioni nell’agricoltura dal 1996
(Indice 100 =1996)
200
Aziende biologiche
150
Superfici di
compensazione
ecologica 1
Apporto di azoto
100
1
2005
2004
2003
2002
2001
2000
1999
1998
1997
1996
50
Vendita di prodotti
fitosanitari
Che beneficiano di un contributo, senza alberi da frutto ad alto fusto nei campi.
Fonte: Ufficio federale di statistica
Maggiori informazioni:
www.statistique.admin.ch Thèmes Agriculture et sylviculture
www.ambiente-svizzera.ch/foreste
www.blw.admin.ch
4
© UST
Ripartizione ed evoluzione dei pagamenti ecologici diretti della Confederazione
550
Protezione delle acque
500
Estivazione
450
Detenzione di animali da
reddito agricoli particolarmente rispettosa delle
loro esigenze
in milioni di franchi
400
350
Agricoltura biologica
300
Prati sfruttati in modo
estensivo su superfici
coltive di cui è cessata
la gestione
250
200
Produzione estensiva
di cereali e colza
150
100
Contributi ai sensi
dell’ordinanza sulla qualità
ecologica (OQE)
50
0
2000
2001
2002
2003
2004
2005
Compensazione ecologica
© UST
Fonte: Ufficio federale dell’agricoltura
Utilizzazione del legname secondo le zone forestali
10
Giura
Altipiano
9
Prealpi
8
Alpi
in milioni di m3
7
Versante sud delle Alpi
6
5
4
3
2
1
0
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2000: aumento dell'utilizzo a seguito della tempesta Lothar di fine dicembre 1999.
Fonte: Ufficio federale di statistica
© UST
5
4 Consumi e rifiuti
Tendenza
Nel complesso, nel 2005 sono stati consumati in media quasi 370 litri di acqua potabile
pro capite al giorno.
Ô
Nel 2005 il consumo finale di energia ammontava a circa 35’000 chilowattora (kWh) pro
capite. Questa quantità di energia corrisponde all’utilizzazione costante di 80 lampadine
da 50 watt durante un anno.
Î
Nel 2005 sono stati prodotti più di 660 kg di rifiuti urbani pro capite.
Ò
Le nostre abitudini di vita e di consumo sono strettamente legate all’energia e all’acqua
potabile che consumiamo nonché ai rifiuti che produciamo. Il comportamento di ogni individuo può avere uno scarso influsso sull’ambiente, ma la pressione ambientale esercitata dalla
popolazione totale è notevole. Di fronte alla persistente crescita demografica ed economica
assume particolare importanza un’utilizzazione responsabile delle risorse naturali.
Spese per i consumi, consumo di acqua potabile e di energia, rifiuti urbani
(Indice 100 =1996)
120
Totale rifiuti urbani
(compresi quelli riciclati)
pro capite
115
110
Consumo finale di energia
pro capite
105
Spese per i consumi
pro capite
100
95
Consumo di acqua
potabile pro capite
90
85
Fonti: Ufficio federale di statistica; Ufficio federale dell’ambiente;
Società svizzera dell’industria del gas e delle acque
Maggiori informazioni:
www.ambiente-svizzera.ch/rifiuti
www.ambiente-svizzera.ch/prodotti
www.monet.admin.ch
6
2005
2004
2003
2002
2001
2000
1999
1998
1997
1996
1995
1994
1993
1992
1991
75
1990
80
© UST
Composizione delle spese per i consumi nel 2005
Derrate alimentari, bevande e tabacchi
15%
14%
Abbigliamento e calzature
Affitto, elettricità, gas, combustibili
Mobili e arredamento, elettrodomestici e
accessori per la casa, spese correnti per
l’economia domestica
5%
10%
Salute
Trasporti e comunicazione
16%
Intrattenimento, svago, formazione e cultura
28%
7%
Altri beni e servizi
5%
Spesa media mensile per economia domestica: fr. 4950
Fonte: Ufficio federale di statistica
© UST
Evoluzione dei rifiuti urbani
6
Milioni di tonnellate
5
4
3
2
2004
2002
2000
1998
1996
1994
1992
1990
1988
1986
1984
1982
1980
1978
1976
1974
1972
0
1970
1
Rifiuti urbani raccolti separatamente 1
Rifiuti urbani inceneriti e depositati in discarica
1
Totale di compost, carta e cartone, vetro, latta, alluminio, PET, tessili, pile (dal 1993),
apparecchi elettrici ed elettronici (dal 2001)
Fonte: Ufficio federale dell’ambiente
© UST
7
Riciclaggio dei rifiuti delle economie domestiche e dell’artigianato
Tassi di raccolta in %
100%
Carta e cartone
Vetro
90%
Latta
Scatole di
alluminio
80%
PET
70%
Pile
60%
50%
2005
2004
2003
2002
2001
2000
1999
1998
1997
1996
1995
1994
0%
1993
40%
Fonte: Ufficio federale dell’ambiente
© UST
Quantità di rifiuti speciali e forme di trattamento
1200 000
Discariche a cielo
aperto in Svizzera
1100 000
Incenerimento
in Svizzera
1000 000
900 000
Riciclaggio in Svizzera
Tonnellate
800 000
700 000
Trattamento chimicofisico in Svizzera
600 000
Esportazione
500 000
400 000
300 000
200 000
Fonte: Ufficio federale dell’ambiente
8
2002
2001
2000
1999
1998
1997
1996
1995
1994
1993
0
1992
100 000
© UST
5 Trasporti e mobilità
Tendenza
Dal 1970, la prestazione chilometrica del traffico motorizzato individuale è raddoppiata e il
traffico merci su strada è triplicato.
Ò
Nel 2005, la distanza percorsa giornalmente pro capite era di oltre 37 km.
Ò
Tra il 1982 e il 1995, l’impermeabilizzazione del suolo mediante strade e parcheggi è
aumentata del 10% circa.
Ò
Gli inconvenienti di una società sempre più mobile assumono varie facce: l’inquinamento
fonico (cfr. cap. 7), il consumo di superficie e la frammentazione del paesaggio (cfr. cap.
10) in seguito al potenziamento dell’infrastruttura di trasporto, l’emissione* di gas serra (cfr.
cap. 13) e di inquinanti atmosferici (cfr. cap. 12) mettono sotto pressione l’ambiente.
Benché le prescrizioni sulla protezione dell’aria e i miglioramenti tecnologici abbiano
consentito di ridurre sensibilmente le emissioni di inquinanti atmosferici dovute ai trasporti,
il massiccio incremento della mobilità relativizza i successi ottenuti.
Evoluzione del traffico stradale
(Indice 100 =1980)
220
Numero di autovetture
(trasporto privato)
200
Numero di autocarri
leggeri (peso complessivo 3,5 t)
180
Numero di autocarri
pesanti (peso complessivo >3,5 t)
160
140
120
Fonte: Ufficio federale di statistica
2006
2004
2002
2000
1998
1996
1994
1992
1990
1988
1986
1984
1982
80
1980
100
© UST
Maggiori informazioni:
www.statistica.admin.ch Temi Trasporti e comunicazioni
www.ambiente-svizzera.ch Temi Trasporti
www.are.admin.ch
9
Prestazioni di trasporto nel traffico viaggiatori
120 000
Traffico
motorizzato privato
110 000
in milioni di persone-chilometri
100 000
Traffico stradale
pubblico
90 000
Ferrovie
80 000
70 000
60 000
50 000
40 000
30 000
20 000
10 000
2004
2002
2000
1998
1996
1994
1992
1990
1988
1986
1984
1982
1980
1978
1976
1974
1972
1970
0
© UST
Fonte: Ufficio federale di statistica
Distanza giornaliera media secondo lo scopo nel 2005
Pendolari (lavoro) 8,7 km
8%
9%
Pendolari (formazione) 1,5 km
23%
Acquisti 4,3 km
Tempo libero 16,7 km
Spostamenti professionali 3,2 km
4%
Altro 3,0 km
11%
45%
Fonti: Ufficio federale di statistica; Ufficio federale dello sviluppo territoriale
10
© UST
Prestazioni di trasporto nel traffico merci: ferrovia e strada
30 000
Strada
in milioni di tonnellate-chilometri
Ferrovia 1
25 000
20 000
15 000
10 000
5 000
1
2004
2002
2000
1998
1996
1994
1992
1990
1988
1986
1984
1982
1980
0
Tonnellate-chilometri nette: senza il peso degli autocarri (compreso il rimorchio),
dei container e delle casse mobili nel trasporto combinato.
© UST
Fonte: Ufficio federale di statistica
Emissioni di CO2, ossidi di azoto e polveri fini dovute al traffico
(Indice 100=1980)
140
CO2 traffico stradale
(privato, motorizzato)
120
CO2 traffico stradale
(merci)
100
80
NO X traffico stradale
(privato, motorizzato)
60
NO X traffico stradale
(merci)
Polveri fini (PM10)
40
Fonte: Ufficio federale dell’ambiente
2005
2000
1995
1990
1985
0
1980
20
© UST
11
6 Energia
Tendenza
Tra il 1990 e il 2005, il consumo finale di energia è aumentato dell’11,5%.
Ò
Tra il 1990 e il 2005, il consumo di elettricità è aumentato del 23%.
Ò
Dal 1990 la quota di energia rinnovabile sul consumo finale di energia varia tra il 15,5
e il 17,5%.
Î
L’80% circa del fabbisogno energetico della Svizzera è coperto dall’estero. I vettori energetici
fossili come petrolio, gas naturale e carbone rappresentano circa due terzi del consumo
nazionale. Sia la produzione (estrazione, trasformazione) che il consumo di energia hanno
un impatto sull’ambiente. A essere problematici sono tra l’altro gli inquinanti atmosferici (cfr.
cap. 12) e i gas serra (cfr. cap. 13) liberati nell’atmosfera dai processi di combustione.
Dagli anni 1990, il consumo finale di energia pro capite si è attestato su un livello costante –
le variazioni sono legate alla congiuntura e alle condizioni meteorologiche. In termini assoluti
il consumo finale di energia continua tuttavia ad aumentare di pari passo con l’incremento
demografico.
Impiego lordo di energia, impiego totale di energia e consumo finale nel 2005
Impiego lordo di energia
in Svizzera
100%
Produzione indigena
80%
100%
Impiego totale
di energia
secondo i vettori
energetici
Resto
Consumo finale
secondo
i vettori energetici
Trasformazione e perdite:
20% dell’energia primaria
Forza idrica
Elettricità importata
100%
80%
secondo
le categorie
Resto
100%
Combustibili nucleari
60%
60%
80%
Elettricità
60%
Gas
40%
Carburanti
Gas
40%
Importazioni
20%
80%
60%
Servizi
Petrolio greggio e
prodotti petroliferi
40%
Industria
20%
20%
Combustibili
0%
1132 660 terajoule
0%
1109 800 terajoule
Fonte: Ufficio federale dell’energia
Maggiori informazioni:
www.ambiente-svizzera.ch Temi Energia
www.energia-svizzera.ch
12
Trasporti
40%
20%
0%
Differenza statistica
inclusa l’agricoltura
890 440 terajoule
0%
Economie
domestiche
890 440 terajoule
© UST
Quota delle fonti di energia rinnovabili rispetto al consumo finale
di energia nel 2005
83,8%
16,2%
Forza idrica (10,57%)
Consumo finale non rinnovabile
(ad esempio da fonti energetiche
fossili e nucleari)
Energia solare (0,12%)
Calore ambiente (0,65%)
Biomassa (legna e biogas) (3,45%)
Consumo finale rinnovabile
Energia eolica (0,003%)
Quote rinnovabili dei rifiuti (1,22%)
Impianti di depurazione delle acque (0,19%)
© UST
Fonte: Ufficio federale dell’energia
Consumo finale di energia secondo i vettori energetici
1 000 000
Calore a distanza, rifiuti
urbani e industriali, altre
energie rinnovabili
Carbone, coke, legno
e carbone di legna
in terajoule
800 000
Gas
600 000
Elettricità
Carburanti
400 000
Combustibili
200 000
Fonte: Ufficio federale dell’energia
2005
2000
1995
1990
1985
1980
1975
1970
1965
1960
1955
1950
1945
1940
1935
1930
0
© UST
13
7 Rumore
Tendenza
Oggi circa due terzi della popolazione si sente infastidita dal rumore tra le pareti di casa.
Ò
La perdita di valore degli immobili è dell’1% circa per decibel supplementare.
...
I costi provocati dal rumore sono stimati a un miliardo di franchi all’anno.
...
L’uomo è costantemente esposto al rumore nel suo ambiente, sul lavoro e durante il tempo
libero. Il rumore è un livello acustico indesiderato, percepito in modo molto soggettivo. La principale fonte di rumore è il traffico. Il rumore produce effetti sulla salute spesso sottovalutati,
sia a livello psichico (malessere, stress, disturbi della comunicazione e del sonno) che a livello
fisico (ad esempio disturbi uditivi, ipertensione). Contemporaneamente, il rumore può anche
avere conseguenze economiche (affitti, costi della pianificazione del territorio) e sociali.
Di fronte alla crescente mobilità (cfr. cap. 5) gli sforzi volti a ridurre l’inquinamento fonico
proveniente dal traffico stradale, ferroviario e aereo vanno ulteriormente intensificati.
Stima del numero di persone esposte a immissioni foniche superiori al valore
limite nel 2002 (prima del risanamento)
600 000
Numero di persone
500 000
400 000
300 000
200 000
100 000
0
Strada
Fonte: Ufficio federale dell’ambiente
Maggiori informazioni:
www.ambiente-svizzera.ch/rumore
14
Ferrovia
Aerodromi
civili
Impianti
di tiro
Aerodromi
militari
© UST
8 Radiazioni non ionizzanti
Tendenza
Nel 2005, gli utenti della telefonia mobile registrati erano oltre 6,8 milioni.
Ò
Tra il 2002 e il 2005 sono state messe in funzione mediamente da 2 a 3 nuove antenne
di telefonia mobile al giorno.
Î
I valori limite delle immissioni* sono generalmente rispettati.
...
Le radiazioni non ionizzanti (RNI) di natura tecnica – dette comunemente anche elettrosmog
– sono prodotte dagli impianti di distribuzione dell’elettricità, dagli apparecchi elettrici nonché
dalle emittenti di varie applicazioni radio e oggi sono onnipresenti.
Visto il crescente fabbisogno di elettricità (cfr. cap. 6), il maggior numero di apparecchi elettrici
nonché il boom della telefonia mobile, il carico dovuto alle radiazioni non ionizzanti è destinato
ad aumentare anche in futuro.
Siccome le ripercussioni di queste radiazioni sull’uomo e sull’ambiente non sono ancora note
in misura sufficiente, vale il principio di precauzione: ridurre al minimo l’esposizione alle radiazioni e promuovere lo sviluppo di tecnologie a bassa emissione di radiazioni.
8
12 000
7
6
10 000
5
8 000
4
6 000
3
4 000
2
Utenti di telefonia mobile
Fonte: Ufficio federale delle comunicazioni
2005
2004
2003
2002
2001
2000
1999
1998
1997
1996
0
1995
1
0
1994
2 000
Numero di utenti di telefonia mobile (in milioni)
14 000
1993
Numero di antenne di telefonia mobile
Impianti di trasmissione e utenti di telefonia mobile
Antenne di telefonia mobile
© UST
Maggiori informazioni:
www.ambiente-svizzera.ch/elettrosmog
15
9 Biotecnologia
Tendenza
Alla fine del 2005, quasi il 60% delle attività biotecnologiche riguardava organismi
geneticamente modificati e il 40% organismi patogeni.
...
Nel 2006 sono state approvate 231 notifiche e domande di attività con organismi
geneticamente modificati o patogeni in sistemi chiusi.
...
Complessivamente, fino alla fine del 2006 sono state autorizzate tre emissioni sperimentali
di organismi geneticamente modificati – nessuna tuttavia nel 2006.
...
In Svizzera, l’utilizzazione di organismi geneticamente modificati o patogeni è disciplinata in
modo severo. Le prescrizioni mirano innanzitutto a proteggere l’uomo e l’ambiente. Bisogna
inoltre tener conto della libertà di scelta dei consumatori, oltre che delle esigenze etiche, e
garantire la conservazione della biodiversità (cfr. cap. 15).
La ricerca biotecnologica in laboratori e la produzione in sistemi chiusi sono fondamentali
per la Svizzera. Ciononostante il numero di domande di emissione di organismi geneticamente modificati e patogeni approvate è ridotto – come pure quello delle domande d’immissione di tali prodotti sul mercato.
Attività con organismi geneticamente modificati (OGM) e patogeni (OP)
in sistemi chiusi
1200
OGM
OP
Numero di attività
1000
800
600
400
200
Maggiori informazioni:
www.ambiente-svizzera.ch Temi Biotecnologia
16
2005
2003
2001
1999
1997
1995
1991
Fonte: Ufficio federale dell’ambiente
1993
1989
1987
1985
1983
1981
1979
0
© UST
10 Paesaggio e territorio
Tendenza
Ogni secondo, 0,9 m2 di suolo sono destinati a nuove superfici d’insediamento, prevalentemente a scapito delle regioni agricole.
...
Negli ultimi 70 anni, il grado di frammentazione del paesaggio è aumentato dell’88%.
Ò
Nel 2005 quasi il 23% della superficie nazionale era protetto.
Î
La Svizzera è ricca di paesaggi naturali e agricoli, che forniscono un prezioso contributo
alla qualità della vita e rappresentano un’importante risorsa per il turismo.
L’utilizzazione intensiva del suolo esercita tuttavia una pressione notevole sul paesaggio. La
crescente frammentazione e il potenziamento dell’infrastruttura dei trasporti vanno spesso a
scapito delle aree rurali. Contemporaneamente, la crescente frammentazione del paesaggio
impedisce agli animali di muoversi liberamente nella natura. Proprio questa è tuttavia una
premessa essenziale per la riproduzione e di conseguenza per la sopravvivenza delle specie
(cfr. cap. 15).
Sforzi a favore di uno sviluppo rispettoso della natura e del paesaggio e, se necessario, la
loro protezione sono quindi nell’interesse di tutti.
Variazione annua dell’utilizzazione del suolo in Svizzera
Evoluzione dal 1979/85 al 1992 / 97
Chilometri quadrati all’anno
30
27
Superfici d’insediamento
Boschi
20
15
Superfici agricole1
Alpeggi
0
–1
–1
Superfici improduttive
– 10
– 15
– 20
– 30
1
Boschetti
10
–25
Esclusi gli alpeggi.
Fonte: Ufficio federale di statistica
© UST
Maggiori informazioni:
www.environment-stat.admin.ch
www.ambiente-svizzera.ch/paesaggio
www.landuse-stat.admin.ch
17
Frammentazione del paesaggio al di sotto dei 2100 m (area terrestre)
Densità effettiva delle maglie seff
100
Altipiano
80
Giura
60
Svizzera
40
Versante nord delle Alpi
20
Alpi centrali
Versante sud delle Alpi
6
4
2
0
1885
1935
1960
1980
2002
Nota: La densità effettiva delle maglie seff (e cioè il numero effettivo di maglie per 1000 km2) esprime la probabilità
che due punti scelti a caso in un territorio siano separati da barriere (ad esempio strade o insediamenti):
più seff è elevato, maggiore è il grado di frammentazione del paesaggio.
Fonte: Jaeger, J., Bertiller, R., Schwick, C. (2007): Morcellement du paysage en Suisse –
Analyse du morcellement 1885-2002 et implications pour la planification du trafic
et l’aménagement du territoire, version succincte, Office fédéral de la statistique
© UST
Zone protette nazionali: evoluzione dell’utilizzazione del suolo 1983–1995
all’interno e all’esterno degli oggetti IFP* (variazione in %)
all’esterno degli oggetti IFP
Superfici
d’insediamento
all’interno degli oggetti IFP
Agricoltura
(insediamenti
permanenti)
Alpeggi
Boschi e boschetti
Laghi e corsi d’acqua
Vegetazione
improduttiva
Rocce, sabbia,
ghiaioni, ghiacciai,
nevai
– 4% – 2% 0%
2%
4%
6%
8% 10% 12% 14%
Fonti: Ufficio federale di statistica; Ufficio federale dell’ambiente
18
© UST
11 Suolo
Tendenza
Ogni giorno 11 ettari di suolo agricolo scompaiono definitivamente.
...
Tra il 1992 e il 1996, più del 15% dei suoli esaminati superava almeno un valore indicativo
per i metalli pesanti.
...
Calcoli su modelli mostrano che il 61% delle superfici coltivate è poco minacciato
dall’erosione, mentre il 17% è molto minacciato dall’erosione.
...
Mentre l’aria e l’acqua si rigenerano nel corso di settimane o di pochi anni dall’eliminazione della fonte inquinante, il suolo ha bisogno di millenni per ricostituirsi. Le sostanze nocive immesse nel ciclo ecologico come i metalli pesanti e i composti organici difficilmente
degradabili si accumulano nel suolo, dove possono alterare importanti funzioni del terreno e
giungere nella catena alimentare attraverso le piante, danneggiando così o mediante assorbimento diretto l’uomo e gli animali. Oltre a questi processi chimici, la fertilità del suolo può
essere compromessa anche attraverso processi fisici, come l’erosione o il costipamento.
Il suolo è una delle nostre basi vitali più importanti. Siccome molti danni al suolo sono irreversibili, la protezione del suolo è guidata dal principio di precauzione.
Superamento dei valori indicativi in circa 14’000 stazioni di misurazione cantonali
e nazionali dal 1990 al 1996
70%
Piombo
60%
Rame
50%
Cadmio
Zinco
40%
30%
20%
10%
0%
Terreni arabili
Prati e pascoli
permanenti
Fonte: Ufficio federale dell’ambiente
Colture
intensive
Bosco, zone Superfici d’insediamento
protette
non edificate
© UST
Maggiori informazioni:
www.ambiente-svizzera.ch/suolo
www.soil.ch
19
12 Aria
Tendenza
I valori limite d’immissione dei tre inquinanti problematici, l’ozono, il biossido di azoto e le
polveri fini (PM10*), sono ancora superati costantemente e in modo massiccio.
Î
Nel 2000, più del 40% della popolazione era esposta a una concentrazione di polveri fini
(PM10) superiore al valore limite entro le pareti di casa.
Ô
Nel complesso, l’inquinamento atmosferico in Svizzera provoca costi per vari miliardi di
franchi all’anno.
...
Negli ultimi 20 anni, grazie alle misure contro l’inquinamento atmosferico, la qualità dell’aria
è nettamente migliorata. Oggi la maggior parte dei valori limite è rispettata. Non è ancora
così per l’ozono (O3), gli ossidi di azoto (NOX) e le polveri fini (PM10*), inquinanti che
nell’uomo provocano malattie delle vie respiratorie e del sistema cardiocircolatorio nonché
un maggior rischio di tumori e danneggiano interi ecosistemi a causa degli apporti eccessivi di azoto e acidi. Sono quindi necessarie ulteriori misure di riduzione delle emissioni*
di inquinanti atmosferici.
Evoluzione delle emissioni di inquinanti atmosferici
350
Composti organici volatili
non metanici (COVNM*)
Migliaia di tonnellate
300
Ossidi di azoto (NOX) 1
250
Biossido di zolfo (SO2)
200
150
100
1
1950
1955
1960
1965
1970
1975
1980
1985
1990
1995
2000
2005
1940
1930
1920
1910
0
1900
50
NOX include NO e NO2. I valori d’emissione sono espressi in NO2.
Fonte: Ufficio federale dell’ambiente
Maggiori informazioni:
www.ambiente-svizzera.ch/aria
www.cerclair.ch
20
© UST
Polveri fini (PM10): valori medi annui in diversi luoghi
60
Area urbana, traffico
Microgrammi per metro cubo
Area urbana
50
Area suburbana
Area rurale
40
Prealpi /Giura
30
20
1
2006
2005
2004
2003
2002
2001
2000
1999
1998
1997
1996
1995
1994
1993
1992
0
1991
10
Prima del 1997 i valori sono stati ottenuti con un metodo diverso.
Valore limite (media annua): 20 microgrammi/m3
1
© UST
Fonte: Ufficio federale dell’ambiente
Concentrazione di ozono: superamenti del valore limite 2
1800
Prealpi (Rigi)
1600
Area urbana (Lugano)
1400
Area rurale (Payerne)
Area suburbana (Basilea)
Ore
1200
Area urbana (Zurigo)
1000
800
600
400
2006
2005
2004
2003
2002
2001
2000
1999
1998
1997
1996
1995
1994
1993
1992
0
1991
200
Nel 2003, la concentrazione di ozono è stata estremamente elevata a causa della calura estiva.
2
Valore limite (media oraria): 120 microgrammi/m3
Fonte: Ufficio federale dell’ambiente
© UST
21
13 Clima
Tendenza
Tra il 1970 e il 2005, la temperatura media in Svizzera è aumentata di 1,5 °C.
Ò
Tra il 1990 e il 2005, le emissioni* di gas serra sono cresciute dell’1,7% (obiettivo del
Protocollo di Kyoto entro il 2008/12: 8% sotto il livello del 1990).
Ò
Tra il 1967 e il 2004, la copertura di ghiaccio media di nove ghiacciai alpini misurati
sistematicamente si è assottigliata di 17,2 metri.
Ô
L’effetto serra è un fenomeno naturale – senza di esso, la temperatura media globale sarebbe
di circa 30 °C più bassa. Attraverso l’emissione di gas serra, tuttavia, l’uomo modifica la composizione dell’atmosfera, rafforzando l’effetto serra. In seguito a ciò, dal 1970 si osserva un
riscaldamento dell’atmosfera non spiegabile con variazioni climatiche naturali.
Per il futuro gli esperti climatici prevedono condizioni di precipitazioni mutate e un innalzamento
del livello dei mari a causa delle temperature superiori. Le conseguenze per la società e per
l’economia sono molteplici: a reagire in modo particolarmente sensibile sono settori come le
risorse idriche, il turismo, l’agricoltura, l’energia, la salute, le assicurazioni e le infrastrutture.
Per evitare di perturbare il sistema climatico è necessaria una netta riduzione delle emissioni
di gas serra (ad esempio con un’utilizzazione più efficiente dell’energia e un maggior impiego
di energie rinnovabili).
Andamento della temperatura: deviazione rispetto al valore medio di lungo
periodo (dal 1961 al 1990) Media mobile1
Basilea
Lugano
1
Gran San Bernardo
0
1
Fonte: MeteoSvizzera
Maggiori informazioni:
www.ambiente-svizzera.ch/clima
www.meteosvizzera.ch Clima
www.proclim.ch
22
Media mobile sull’arco di 5 anni. Il valore
del 1866, ad esempio, è calcolato
come media aritmetica del periodo
1864–1868 e quello del 1998 in base
al periodo 1996–2000.
2000
1990
1980
1970
1960
1950
1940
1930
1920
1910
1900
1890
–2
1880
–1
1870
Deviazione in gradi Celsius
2
© UST
Emissioni di gas serra secondo la fonte nel 2004
Gestione dei rifiuti
6%
22%
Agricoltura
11%
Trasporti
Industria
Servizi
Economie domestiche
10%
29%
21%
© UST
Fonte: Ufficio federale dell’ambiente
Evoluzione delle emissioni di gas serra
(Indice 100 =1990)
110
Totale
Biossido di carbonio (CO2)
105
Protossido di azoto (N2O)
Metano (CH4)
100
95
90
85
Fonte: Ufficio federale dell’ambiente
2004
2003
2002
2001
2000
1999
1998
1997
1996
1995
1994
1993
1992
1991
1990
80
© UST
23
14 Acqua
Tendenza
Ogni anno, solo le aziende pubbliche dell’acqua potabile forniscono oltre un miliardo di m3
di acqua, pari quasi alla capacità del Lago di Bienne.
Î
Tra il 1980 e il 2004, l’industria e l’artigianato hanno ridotto il consumo di acqua potabile
quasi del 35%.
Ô
Dal 1980 al 2004, le economie domestiche e il piccolo artigianato hanno aumentato il loro
consumo di acqua potabile di più del 18%.
Ò
L’uomo influenza l’acqua in molteplici modi – la pressione su questa risorsa è quindi grande.
Anche se negli ultimi anni la qualità dell’acqua dei nostri laghi e corsi d’acqua è continuamente migliorata, è troppo presto per dare il cessato allarme.
L’80% circa della nostra acqua potabile proviene dalle acque sotterranee e il 20% circa dai
laghi. L’utilizzazione parsimoniosa e responsabile delle acque sotterranee assume quindi
un’importanza fondamentale. Soprattutto nelle regioni agricole, si misurano ancora livelli di
nitrati e residui di prodotti fitosanitari eccessivi nelle acque sotterranee. A ciò si aggiungono
inquinanti come i pesticidi, provenienti principalmente dalle aree d’insediamento, e gli
idrocarburi liberati dal traffico, dall’industria e dall’artigianato.
Tenori massimi di nitrati nelle acque sotterranee in 425 stazioni di misurazione
nel 2005 secondo l’utilizzazione principale del suolo nel bacino imbrifero
Percentuale stazioni di
misurazione
100%
80%
60%
40%
20%
0%
Colture arative
(90 stazioni)
Insediamenti Altra agricoltura Bosco e zone
praticata
improduttive
e vie di
tutto l’anno
(104 stazioni)
comunicazione
(137 stazioni)
(86 stazioni)
0–25 mg/l
25–40 mg/ l
Pascoli
d’estivazione
(8 stazioni)
Tutte le stazioni
di misurazione
(425 stazioni)
>40 mg/ l
Requisito per le acque sotterranee secondo l’ordinanza sulla protezione delle acque: 25 milligrammi di nitrati
per litro.
Fonte: Ufficio federale dell’ambiente
Maggiori informazioni:
www.ambiente-svizzera.ch/acqua
www.ssiga.ch
24
© UST
Tenore di nitrati in alcuni corsi d’acqua
Medie annuali
Milligrammi di nitrati per litro
30
Thur
(Andelfingen)
25
Glatt
(Rheinsfelden)
20
Aare
(Brugg)
15
Rodano
(Porte du Scex)
10
5
2005
2000
1995
1990
1985
1980
1977
0
Fonte: Ufficio federale dell’ambiente
© UST
Tenore di fosforo in alcuni laghi
Medie annuali
Fosforo totale in microgrammi per litro
300
Lago di Sempach
Lago di Hallwil
250
Lago di Costanza
Lago di Zugo
200
150
100
50
Fonte: Ufficio federale dell’ambiente
2005
2000
1995
1990
1985
1980
1975
1970
0
© UST
25
15 Biodiversità
Tendenza
Nel nostro Paese vivono circa 50’000 specie di piante, funghi e animali.
...
Si stima che dal 30 al 50% delle specie indigene di piante e animali è minacciata.
...
La diffusione di circa 100 specie invasive rappresenta un problema crescente.
...
La ricchezza paesaggistica della Svizzera offre un numero elevato di habitat differenti per le
piante e gli animali – le premesse per un’ampia biodiversità sono quindi favorevoli. L’influsso
dell’uomo sull’ambiente esercita tuttavia una forte pressione sulla diversità biologica. Se la
ristrutturazione del paesaggio da parte dell’uomo può benissimo accogliere anche nuove
specie, la sua crescente uniformizzazione e distruzione provoca inevitabilmente una perdita
di specie.
Organismi estranei al territorio introdotti dall’uomo possono inoltre provocare profondi danni
ecologici se si diffondono in modo invasivo a scapito delle piante e degli animali indigeni.
Specie scomparse, minacciate, potenzialmente minacciate e non minacciate
Mammiferi (82)
Uccelli nidificanti
132(195)
Rettili (19)
Anfibi (20)
Pesci e ciclostomi
15 (54)
Molluschi (270)
Insetti (2088)
Felci e fanerogame
38(3144)
Briofite (1093)
Licheni (787)
51 (4960)
Funghi
0%
20%
40%
Scomparse o estinte
Potenzialmente minacciate
Minacciate
Non minacciate
60%
80%
100%
Dati insufficienti
Stato 1994–2007 a seconda del gruppo di specie.
Fonte: Ufficio federale dell’ambiente
Maggiori informazioni:
www.ambiente-svizzera.ch Flora & Fauna
www.biodiversitymonitoring.ch
www.vogelwarte.ch
26
© UST
Numero di specie in vari tipi di utilizzazione del suolo
Numero medio di specie su 10 m2
50
40
30
20
10
0
Bosco
Prati
Terreni arabili
Piante vascolari
Insediamenti Pascoli alpestri
Briofite
Montagna
Molluschi
Nota: Nel bosco svizzero su dieci metri quadrati si riscontrano in media 21 specie di piante vascolari.
© UST
Fonte: Ufficio federale dell’ambiente
Evoluzione delle popolazioni di uccelli nidificanti – Swiss Bird Index ®
(Indice 100=1990)
120
Uccelli nidificanti regolari
(169 specie)
Lista rossa (38 specie)
110
100
90
80
Fonte: Stazione ornitologica svizzera di Sempach
2005
2004
2003
2002
2001
2000
1999
1998
1997
1996
1995
1994
1993
1992
1991
60
1990
70
© UST
27
16 Flussi di materiali
Tendenza
Nel 2005, il fabbisogno totale di materiale (TMR*) era di circa 40 tonnellate pro capite.
Î
Quasi il 65% delle risorse consumate in Svizzera proviene dall’estero.
Î
Quasi l’80% dei materiali impiegati direttamente nell’economia non è rinnovabile.
...
Vi è una correlazione tra la quantità di materiali consumati e il carico ambientale provocato,
dato che prima o poi questi materiali ritornano nell’ambiente sotto forma di emissioni* o
di rifiuti.
Questa pressione esercitata da un Paese sull’ambiente può essere tradotta in cifre attraverso
analisi dei flussi di materiali, che contrappongono i materiali che entrano nell’economia (produzione indigena e importazioni) a quelli che escono (esportazioni ed emissioni), salvo l’aria
e l’acqua. Dal lato dell’input sono inoltre registrati anche i materiali prodotti entro i confini
nazionali non destinati all’economia (ad esempio il fieno che resta sui campi o i detriti edili).
Infine sono considerati anche i flussi «nascosti» nelle importazioni, e cioè dell’insieme dei
materiali utilizzati nel Paese di origine per la produzione e il trasporto delle materie prime
e dei beni importati in Svizzera.
Rappresentazione schematica dei conti dei flussi di materiali
Input
Economia
Output
Accumulazione di materiali
Importazioni
Estrazione
indigena
Materiali che
attraversano
l’economia
Esportazioni
Emissioni
nella natura
Estrazione indigena inutilizzata
Flussi nascosti legati alle importazioni
Fonte: Ufficio federale di statistica
Maggiori informazioni:
www.environment-stat.admin.ch
28
© UST
Fabbisogno totale di materiale (TMR) della Svizzera
Secondo il tipo di flusso di materiali
350
Flussi nascosti legati
alle importazioni
Milioni di tonnellate
300
Importazioni
250
Estrazione indigena
inutilizzata
200
Estrazione indigena
utilizzata
150
100
2005
2004
2003
2002
2001
2000
1999
1998
1997
1996
1995
1994
1993
1992
1991
0
1990
50
© UST
Fonte: Ufficio federale di statistica
Fabbisogno totale di materiale (TMR) secondo le categorie di materiali nel 2005
8%
4%
21%
Biomassa
Minerali
Metalli
Prodotti fossili
Altri prodotti
32%
36%
Fonte: Ufficio federale di statistica
© UST
29
17 Spese per la protezione dell’ambiente
Tendenza
Nel 2004 le spese dello Stato per la protezione dell’ambiente hanno superato i 3,5 miliardi
di franchi.
Î
Nel 2004, il costo netto della protezione dell’ambiente (dedotti i ricavi delle tasse per lo
smaltimento delle acque e dei rifiuti, ecc.) era di circa 1,04 miliardi di franchi.
Ô
Secondo le stime, nel 1998 il settore ecoindustriale contava circa 50’000 occupati e ha
realizzato un fatturato di 9,5 miliardi di franchi.
...
Il desiderio di un ambiente intatto e la crescente consapevolezza nei confronti delle ripercussioni del nostro agire sull’ambiente hanno fatto della sua protezione un obiettivo fondamentale. Pur avendo sicuramente il suo prezzo, la protezione dell’ambiente permette di
risparmiare altri costi, segnatamente nel settore della salute – costi a cui bisognerebbe far
fronte in caso di maggior inquinamento.
Gli sforzi di protezione dell’ambiente forniscono inoltre un contributo allo sviluppo economico
e al progresso tecnico. Il settore ecoindustriale, che comprende tutte le attività legate alla
fabbricazione di merci e servizi che contribuiscono a ridurre il carico ambientale, ne è la
prova: negli ultimi anni ha infatti registrato una forte crescita.
Spese pubbliche nel settore della protezione dell’ambiente a prezzi correnti
in miliardi di franchi
4,0
Protezione della natura1
3,5
Ricerca ambientale
3,0
Protezione dell’aria e
lotta contro i rumori
2,5
Gestione dei rifiuti 2
2,0
Gestione delle acque
di scarico
1,5
1,0
0,5
1
2
2004
2003
2002
2001
2000
1999
1998
1997
1996
1995
1994
1993
1992
1991
1990
0,0
Dal 1993: inclusi i pagamenti diretti all'agricoltura per prestazioni ecologiche.
Senza gli impianti d'incenerimento dei rifiuti urbani.
Fonte: Ufficio federale di statistica
Maggiori informazioni:
www.environment-stat.admin.ch
30
© UST
18 Pericoli naturali
Tendenza
In media, ogni anno nove persone perdono la vita senza colpa in seguito a catastrofi
naturali (valanghe 6, piene 2, caduta di massi 1).
Î
Ogni anno, le catastrofi naturali provocano in media danni materiali per 400 milioni di
franchi.
...
Nel 2004, le spese per la protezione dai pericoli naturali hanno superato 2,5 miliardi di
franchi.
...
In Svizzera vi sono sempre stati pericoli naturali. Regolarmente ci giungono notizie di piene,
tempeste, smottamenti e valanghe – forti terremoti e frane di crollo o scivolamento sono invece più rari. Anche se la frequenza delle catastrofi naturali non aumenta statisticamente, la
portata dei danni provocati è in continua crescita. Ciò si spiega con il fatto che parallelamente
alla crescita demografica gli insediamenti si espandono anche in regioni a rischio. Con l’incremento del benessere aumentano inoltre i beni e le infrastrutture esposti a catastrofi
ambientali.
Pericoli naturali (piene, colate di detriti e smottamenti)
1600
1400
Numero di eventi
1200
1000
800
600
400
Fonte: Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio WSL
2004
2002
2000
1998
1996
1994
1992
1990
1988
1986
1984
1982
1980
1978
1976
1974
0
1972
200
© UST
Maggiori informazioni:
www.ambiente-svizzera.ch/pericolinaturali
31
19 L’ambiente nel raffronto europeo
CH
FR
DE
179
110
231
191
Consumo di energia primaria
pro capite 2002 (tonnellate di
equivalente petrolio pro capite)
4,1
4,3
4,0
Numero di automobili per 1000
abitanti 2004
514
491
Rifiuti urbani 2004
(chilogrammi pro capite)
678
Tasso di riciclaggio dei rifiuti
di carta e cartone in base al
consumo 2002
Quota di superfici destinate
all’agricoltura biologica sul
totale della superficie agricola
utile 2001
Densità della popolazione 2004
(abitanti per chilometro quadrato)
Emissioni di gas serra 2002
(tonnellate pro capite)
IT
AT
BE
NL
EU15
97
341
399
118
3,1
4,1
5,9
5,5
–
546
581
501
467
429
495
567
600
464
580
311
577
274
70%
51%
72%
45%
61%
48%
65%
–
9,6%
1,7%
4,1%
7,5%
8,7%
2,1%
2,2%
3,7%
7,2
9,3
12,3
9,7
10,4
14,5
13,2
–
– 0,8% –17,5% 12,3% 15,7%
0,7%
1,6% – 0,9%
Evoluzione delle emissioni di
gas serra dall’anno base secondo
il Protocollo di Kyoto al 2004
0,6%
Quota di uccelli minacciati sulla
totalità delle specie di uccelli note
(dati più recenti disponibili)
36%
19%
27%
18%
27%
28%
21%
–
Quota di mammiferi minacciati
sulla totalità delle specie di
mammiferi note (dati più recenti
disponibili)
22%
19%
42%
41%
22%
31%
19%
–
Utilizzazione delle risorse forestali
in base all’accrescimento annuo
(dati più recenti disponibili)
78%
60%
49%
46%
67%
86%
60%
63%
Fonti: Ufficio federale di statistica; OCSE; AEA; Eurostat
32
GLOSSARIO
NOTA EDITORIALE
COVNM (Composti Organici Volatili Non
­Metanici)
Composti organici volatili esclusi il metano
e i CFC. Sono precursori della formazione
di ­ozono, smog estivo e PM10*.
Editore:
Ufficio federale di statistica (UST), Neuchâtel
L’UST è un Ufficio del Dipartimento federale
dell’interno (DFI).
Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), Berna
L’UFAM è un Ufficio del Dipartimento federale
dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle
comunicazioni (DATEC).
DMC (Domestic Material Consumption)
Consumo interno di materiale, e cioè produzione di materiale utilizzato entro i confini nazionali più le importazioni e meno le esportazioni.
Efficienza dei materiali
= PIL* / DMC*
Efficienza energetica
= PIL* / consumo finale di energia
Efficienza in termini di CO2
= PIL* / emissioni di CO2
Emissioni
Introduzione nell’ambiente di inquinanti, ­rumori
o radiazioni provenienti da fonti naturali o
­causati dall’uomo.
IFP
Inventario federale dei paesaggi, siti e monumenti naturali d’importanza nazionale.
Immissioni
Impatto degli inquinanti, dei rumori o delle
­radiazioni sull’ambiente.
PIL (Prodotto Interno Lordo)
Il PIL è una misura dell’attività economica
di un Paese nel corso di un anno.
PM10 (Particulate Matter <10 µm)
Particelle di polvere con un diametro inferiore
a 10 micrometri.
TMR (Total Material Requirement)
Fabbisogno totale di materiale di un
­Paese. Questo indicatore misura il volume
­complessivo dei materiali sottratti alla
natura (salvo l’acqua e l’aria).
Pubblicazione disponibile in lingua tedesca,
francese, italiana e inglese.
Scaricabile da Internet in formato PDF:
www.environment-stat.admin.ch
Concezione, redazione, produzione, marketing:
Laurent Zecha (UST), Hannah Scheuthle (UFAM)
Layout e grafici:
Servizio Prepress / Print, UST
Testo originale: Tedesco
Traduzione:
Servizi linguistici dell’UST
Fotografie di copertina:
Chiacciaio del Trift: © Jürg Alean, Eglisau
(in alto)
Wittigkofen, Berna: © Henri Leuzinger,
­Rheinfelden (in basso)
Informazioni:
Telefono: 032 713 67 20
E-Mail: [email protected]
Ordinazioni UST:
Numero di ordinazione I: 693-0700
Telefono: 032 713 60 60
Fax: 032 713 60 61
E-Mail: [email protected]
© UST 2007
In collaborazione con l’Ufficio federale
­dell’energia (UFE)
Utilizzazione del suolo in Svizzera, (periodo di rilevazione 1992–1997)
Superfici d’insediamento (6,8%)
Superfici agricole (23,9%)
Alpeggi (13,0%)
Bosco (30,8%)
Laghi, corsi d’acqua (4,2%)
Ghiacciai, nevai (3,3%)
Superfici improduttive
(18,0%)
0
Fonte: Ufficio federale di statistica
UST/ UFAM: Ambiente Svizzera – Statistica tascabile 2007
25
50 km
© UST
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