CARINI-CAPACI-CINISI-ISOLA DELLE FEMMINE-TERRASINI-TORRETTA www.ilvespro.it DISTRIBUZIONE GRATUITA 4.000 copie Anno 6 n° 4 - Aprile 2011 Foto Pino Maranzano Reg. Tribunale di Palermo n° 22/2007 Periodico di Informazione e Cultura Sommario 1 pag. 1 pag. 2 Editoriale Il “pizzo” sui terreni del Poseidon? Buona Pasqua pag. 3 La piscina comunale di Terrasini Di politica e pedaggi 730-2011 Giancarlo Balsamo... I Tarocchi Oroscopo del mese Chi boicotta il fotovoltaico? Le vostre segnalazioni Incroci ad alta tensione La rotonda ferita L’intervista del mese: Ornella Muti E’ primavera... uno si aspetta di poter finalmente andare in giro e sentire i profumi della stagione, godersi le tiepide giornate passeggiando per le vie ed invece... ci risiamo: emergenza rifiuti: montagne puzzolenti di rifiuti che traboccano ovunque; sciagurati che pensano che incendiare i cumuli di rifiuti sia una soluzione ed invece non fanno altro che sprigionare in aria fumi cancerogeni, come se non ci bastassero già quelli che respiriamo quotidianamente. E, siccome non ci facciamo mancare nulla, arrivano pure le nuvolette radioattive dal Giappone, poco dannose ci rassicurano dalla tv, ma pur sempre radioattive e tossiche. In pochissimi giorni del Giappone non si è parlato più, non sappiamo nemmeno quanti sono stati i morti; così come in meno di una settimana le notizie della centrale nucleare che pian piano si sta autodistruggendo sono andate in coda. Nessuno parla più del nocciolo che si è parzialmente fuso, della tonnellate di acqua mortalmente radioattiva che sono state sversate in mare, degli oltre 1.000 morti nei pressi della centrale che non sono stati nemmeno recuperati, a causa degli altissimi livelli di radioattività riscontrati. Si sa, a giugno in Italia si vota per il referendum sul nucleare, o meglio contro il nucleare. Ma anche a favore del ritorno all’acqua pubblica, alla determinazione delle tariffe dell’acqua ed alla abrogazione del legittimo impedimento, che consente ai ministri della Repubblica di non presentarsi in tribunale per essere giudicati come normali cittadini. Si vota i giorni 12 e 13 giugno prossimi, ma pochissimi ne parlano e altrettanto pochissimi lo sanno. Intanto a Carini continuano ad arrestare persone per mafia, continuano ogni notte a fare furti nel Centro Storico (a proposito che fine ha fatto la videosorveglianza tanto decantata dal Comune lo scorso anno?) e si continua a costruire in barba a tutte le leggi. E’ curioso un furto di questi ultimi giorni: ignoti ladri sono entrati negli uffici tecnici del Comune, prima a visionare cosa rubare e 2 giorni dopo a far sparire i computer della Ripartizione Edilizia Abusiva ed i monitor dello Sportello Unico. Strani furti. Intanto Terrasini si prepara alle elezioni di Maggio, per il rinnovo dell’assise comunale. Al momento in cui andiamo in stampa ci sono 7 candidati a Sindaco, una enormità per un paese con poco più di 10.000 abitanti. Mentre a Cinisi imperversano le polemiche sul Carnevale, dal quale si dissocia persino la Pro Loco. A Torretta grande successo per i “virgineddi” di San Giuseppe, anche se si è rischiata l’emergenza profughi che ha allarmato non poco il paese. Ed in attesa del nuovo regalo del Governo Berlusconi, ovvero i pedaggi-pizzo autostradali che probabilmente saranno ritirati poco prima delle prossime elezioni dopo un paio di strategici rinvii tecnici, Buona Pasqua a tutti. (a.c.) pag. pag. pag. pag. pag. pag. 4 5 7 9 10 12 pag. 14 pag. 15 pag. 16 pag. 17 pag. 18 L’orda carnivalesca pag. 20 Cosa farei se fossi sindaco... pag. 22 Culinary team Palermo pag. 23 Il ciclone Fra Enrico pag. 26 Una giornata a: Polizzi Generosa pag. 28 Il cocktail del mese pag. 29 Cicerello pag. 30 Cefalo dorato pag 31 Il culto della bellezza e ... pag. 32 La Pro Loco ed il Carnevale di Cinisi Facciamo un pò di... pag. 34 Intervista a Giuseppe Anselmo pag. 36 Il Movimento per Cinisi... pag. 38 Un percorso... pag. 40 Roberto Conigliaro pag. 42 La festa di San Giuseppe a Torretta pag. 44 Abbiamo letto e visto per voi pag. 45 Viva l’Italia pag. 46 Apoteosi Branco Terrasini pag. 47 Meeting Regionale Judo pag. 48 Orario Treni La foto di copertina Ibrido: Ophrys inzengae (foto Pino Maranzano) Aprile 2011 2 di Ambrogio Conigliaro Aprile 2011 Nuova operazione di polizia nel territorio di Carini e nuovo colpo alle cosche locali. Questa volta oggetto dell'inchiesta è stata la compravendita del terreno su cui è stato realizzato il Centro Commerciale “Poseidon”, dove, secondo le indagini condotte dal R.O.S. (Raggruppamento Operativo Speciale) dei Carabinieri in collaborazione con la Compagnia di Carini, sarebbe stata estorta la somma di 130.000 euro. Dall'inchiesta è scaturita la richiesta di una ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. di Palermo lo scorso 14 marzo, nei confronti di 4 appartenenti alla famiglia mafiosa di Carini, 3 dei quali già in carcere (Gallina Fe rd i n a n d o d e tt o F r e d d y, P i p i t o n e Vincenzo e Pipitone Antonino) mentre il quarto, libero fino a quel giorno, è Gallina Giovanni, fratello di Ferdinando; tutti accusati di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Nella medesima ordinanza risulta indagato anche Salvatore Lo Piccolo, per il quale però non è stata richiesta la custodia cautelare. Le attività investigative, coordinate dalla DDA (Direzione Distrettuale Antimafia) di Palermo, hanno consentito di raccogliere elementi di prova in relazione al reato contestato. La somma riscossa pare trattasi di un acconto su una cifra nettamente superiore (si vocifera circa 5 milioni di euro) richiesta al vecchio proprietario del terreno quale “pretesa” della locale famiglia mafiosa per il buon fine della vendita. Qualcuno ha cercato di giustificare quanto riscosso quale “diritto di mediazione” sulla compravendita del terreno; a tal fine ci sarebbe da chiedersi chi ha chiamato questi intermediari, visto che pare che l'ordine estorsivo sia partito direttamente da Salvatore Lo Piccolo per il tramite di Vincenzo Pipitone. A seguito dell'arresto di quest'ultimo in occasione dell'operazione “Gotha” (2006) la richiesta era stata reiterata dal nipote Antonino Pipitone e da Gaspare Pulizzi divenuti nuovi reggenti di Carini, fino all'operazione “Occidente” nel gennaio del 2007 quando, arrestato Antonino Pipitone e resosi latitante Gaspare Pulizzi, l'incarico non è passato a Ferdinando Gallina. Anche in questo caso il nuovo incaricato è stato arrestato, nel corso dell'operazione “Addiopizzo”, ed a quel punto a percepire il presunto acconto è stato Giovanni Gallina, fratello di Ferdinando detto Freddy, nel febbraio del 2008 subito dopo il pentimento di Gaspare Pulizzi. Alcuni fatti legati a quest'ultima operazione di polizia giudiziaria meritano sicuramente degli a p p r o fo n d i m e n t i , perché non del tutto chiariti: La somma è stata pagata da chi? Dal venditore del t e r r e n o o dall'acquirente? E nel caso, è stata esporta denuncia? A chi conosce il territorio ed i fatti di Carini, risulta che nel passato nel terreno in questione esistesse una stalla con varie mucche e che per diversi anni a gestire la stalla sia stato Salvatore Gallina, padre di Giovanni e Ferdinando, attualmente sottoposto a regime carcerario per altri fatti di mafia. Pare che la richiesta di custodia cautelare sia stata sul tavolo del GIP per diversi mesi prima di essere firmata (si vocifera 18 mesi) per l'autorizzazione agli arresti. Cosa sarebbe successo se fosse stata firmata per tempo? Avrebbe influito sul completamento dei lavori del centro commerciale e sulla sua apertura, avvenuta nel giugno del 2010? Avrebbe avuto riflessi sull'ultima campagna elettorale per l'elezione del Sindaco di Carini? In attesa degli ulteriori sviluppi, perché pare che questo sia solo un troncone dell'inchiesta, se qualcuno volesse rispondere ad almeno un paio dei quesiti di cui sopra, noi, ed i nostri lettori, ne saremmo lieti. di Giampiero Finocchiaro 3 Aprile 2011 Da semplice cittadino - per una volta su questo giornale - desidero esprimere il mio compiacimento, per una volta, invece di lamentare una disfunzione vuole segnalare la bontà di un servizio pubblico. Mi riferisco alla piscina comunale di Terrasini dove, da qualche tempo, mi reco di tanto in tanto per sciogliere la tensione di un lavoro pesante, lungo e faticoso. Mi ci vuole del tempo per arrivarci da Palermo, dove risiedo, o da Carini, dove lavoro, ma è un sacrificio ben ripagato dall'atmosfera di lieta serenità che avverto al mio arrivo. Voglio complimentarmi con il Comune di Terrasini che garantisce l'apertura di un luogo ben tenuto e abbastanza curato da risaltare per la diversità con i luoghi pubblici delle grandi città dove predominano l'incuria e l'abbandono con il contorno dell'inciviltà, la sporcizia, il volgare vandalismo (sebbene qualche piccolo intervento non guasterebbe per mettere una ciliegina sulla torta). Soprattutto, però, voglio ringraziare il personale della piscina che è formato da un nucleo di quattro operatori la cui cortesia e dedizione, il cui garbo, la cui disponibilità, sono un esempio brillante di quel “meglio” che la nostra terra e la nostra gente potrebbero sempre esprimere se solo trovassero la forza di rinunciare alla bruttezza che ci ha pervasi ovunque, nell'animo oltre che nel paesaggio che ci circonda. A loro si deve l'atmosfera di cui dicevo e a loro si deve se persino di lunedì la temperatura dell'acqua è costante e gradevole. Parrebbe una banalità ma per chi, come me, ha lungamente frequentato la piscina olimpica di Palermo, tale non è, anzi, rappresenta una invidiabile eccezione. E questa eccezione, preciso, sta nella dedizione con cui chi ci lavora pensa a questo impianto come a una cosa propria e di tutti che va tutelata e difesa, un atteggiamento che nel pubblico impiego risulta oggi di una rarità oltraggiosa. In questo caso, però, il Comune di Terrasini potrà ben vantarsi di annoverare tra i suoi dipendenti operatori attenti, volenterosi, scrupolosi e cortesi. 4 Aprile 2011 di Fabio Zerillo DI POLITICA E PEDAGGI La necessità atavica di denari per lo Stato ha portato a novità per tutti i residenti del comprensorio carinese. Il tratto dell'“autostrada del sale” ( A29 ) che ci unisce al capoluogo diverrà a pagamento prevedibilmente per il mese di Maggio, con la mestizia di un ulteriore balzello ad un territorio già in crisi. Notizia vecchia, dato che dal Ministero competente la voce circolava già da un anno. Dunque non è affatto una vera novità. Eppure soltanto adesso la politica locale se ne occupa, avendo colpevolmente lasciato un velo di silenzio alle intenzioni che sono quasi diventate certezza. I cittadini dovrebbero preoccuparsi o no? Gli importi saranno equi? E' giustificabile adottare il pedaggio su un autostrada che non è il fiore all'occhiello della Sicilia e che serve una zona ad altissimo traffico privato (su ferrovie et alter sorvoliamo)? Per queste prime domande mancano effettivamente le risposte certe dato che non vi sono numeri certi, ma sulla necessità di istituire questa tassa ulteriore siamo sicuri che non vi è altra necessità che quella di non toccare altre voci di bilancio. Forse non fa parte delle operazioni per il miglioramento del potere d'acquisto dei siciliani. Certamente possiamo ipotizzare che coloro i quali si sono trasferiti dal capoluogo in questo comprensorio saranno i principali danneggiati da questa operazione finanziaria. Il governo siciliano latita da diverso tempo e i partiti che lo supportano sono alle prese con altre novità, che ultimamente riguardano la questione morale di chi pensava che ci fossero anticorpi specifici nella tessera di sinistroidi partiti politici. I sindaci del comprensorio carinese però non sbraitano come ossessi di fronte all'eventualità del pedaggio. Forse la battaglia dell'A.T.O. gli toglie smalto. O magari esser tutti vicini a coalizioni che sono parte del governo nazionale gli toglie la voce. In ogni caso sappiamo che non si potrà usufruire senza ritegno della S.S. 113 senza conseguente blocco del traffico e disagi gravi e prevedibili. Attendiamo non già una soluzione ma quantomeno una proposta che tolga le castagne dal fuoco ai cittadini-automobilisti che dovrebbero esser difesi e non vessati. Illuminazione pubblica Sono trascorsi 1756 giorni da quando ne abbiamo scritto sul numero di maggio 2006 pag. 5. in strade private: Illuminazione pubblica Sono trascorsi 1433 giorni da quando ne abbiamo scritto sul numero di aprile 2007 pag. 19. via Papa Giov. Paolo II: Edicola votiva “scomparsa”: Sono trascorsi 1240 giorni da quando ne abbiamo scritto sul numero di ottobre 2007 pag. 11. Caso Helg: Sono trascorsi 1080 giorni da quando ne abbiamo scritto sul numero di marzo 2008 pag. 2. Mercatino alla Zona PEEP: Sono trascorsi 844 giorni da quando ne abbiamo scritto sul numero di novembre 2008 pag. 4. Palestra dedicata a Ciro Genova: Sono trascorsi 730 giorni da quando ne abbiamo scritto sul numero di marzo 2009 pag. 27. Raccolta differenziata: Sono trascorsi 699 giorni da quando ne abbiamo scritto sul numero di aprile 2009 da pag. 3. Castello usato come ristorante: Sono trascorsi 668 giorni da quando ne abbiamo scritto sul numero di aprile 2009 da pag. 3. Stazione metrò di Piraineto: Sono trascorsi 455 giorni da quando ne abbiamo scritto sul numero di gennaio 2010 a pag. 16. Capodoglio arenato: Sono trascorsi 426 giorni da quando ne abbiamo scritto sul numero di febbraio 2010 a pag. 2. Presepe Vivente 2009: Sono trascorsi 396 giorni da quando ne abbiamo scritto sul numero di marzo 2010 a pag. 4. 5 Le Rubriche di Flavia Fontana Aprile 2011 730 - 2011 TUTTE LE NOVITÀ Anche quest'anno , ai nastri di partenza la campagna 730/2011 per i redditi 2010 . Quali sono le scadenze e soprattutto cosa c'è di nuovo per i contribuenti ? Anche quest'anno sono state designate due date di scadenza in funzione delle modalità di presentazione , Se il modello è presentato al proprio sostituto d'imposta (datore di lavoro o ente pensionistico) il termine ultimo è il 2 maggio; se si opta per un CAF o professionista abilitato (commercialisti, consulenti del lavoro), la scadenza è il 31 maggio (fermo restando eventuali proroghe). Ci sono differenze sostanziali fra le due modalità di presentazione? I titolari di redditi di lavoro dipendente e assimilati possono consegnare il modello 730 al proprio sostituto d'imposta solo se quest'ultimo ha espresso la volontà di prestare assistenza fiscale (articolo 37, comma 1, D.Lgs 241/1997). Il contribuente che decide di avvalersi dell'assistenza fiscale del proprio sostituto d'imposta deve consegnare il modello 730, compilato e sottoscritto, con indicazione anche dei dati che riguardano lo stesso sostituto (redditi erogati, eventuali acconti trattenuti), e la scheda modello 730-1 per la scelta della destinazione dell'8 per mille e del 5 per mille dell'Irpef. Qualora si decidesse di avvalersi dell'assistenza fiscale del Caf o del professionista abilitato, oltre chiaramente ad avere più tempo, il contribuente potrà richiedere assistenza alla compilazione del modello 730. A tal fine dovrà produrre le certificazioni e la documentazione relativa agli oneri deducibili e detraibili affinché, possa essere apposto dal Caf o professionista apposito visto di conformità. Quali contribuenti posso utilizzare il dott.Giuseppe Balsamo Commercialista - Revisore Legale modello 730 in luogo del modello unico? Tutti i contribuenti che risultano essere nel 2011 lavoratori dipendenti, pensionati, o comunque percettori di redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente. (es. i soggetti che percepiscono indennità sostitutive di reddito di lavoro dipendente, quali le integrazioni salariali, l'indennità di mobilità, etc.). In caso di lavoratori con contratto a tempo indeterminato con durata inferiore all'anno è possibile presentare il mod. 730 a condizione che il rapporto di lavoro duri sino a luglio 2011 e si conosca il sostituto che dovrà effettuare il conguaglio . Cosa si può portare in detrazione nel mod. 730? C'è una lunga lista di spese detraibili e deducibili da poter portare in detrazione e/o deduzione nel mod. 730. Per alcune di queste voci, come ad esempio il mutuo, l'assicurazione auto, le spese per lo sport dei ragazzi, le erogazioni a favore di onlus ecc... c'è una certa consapevolezza diffusa che possono essere detratte ma spesso non si conoscono i termini esatti. Vale la pena quindi fare due brevi osservazioni 1) La differenza fra spesa deducibile e spesa detraibile. Le prime si sottraggono dal reddito imponibile ed influenzano il calcolo dell'imposta, le seconde invece danno diritto ad una detrazione d'imposta ( del 19%) e cioè ad una somma di denaro da sottrarre all'imposta calcolata , (1000,00 di spese detraibili ci permettono di recuperare 190,00 ecc..) 2) La detrazione è concessa a condizione che ci sia il documento comprovante la spesa, quindi è molto importante prestare attenzione nella conservazione di questi documenti nel tempo, perché negli anni successivi potranno esse- [email protected] re oggetto di controllo da parte degli Uffici finanziari. Ecco la lista delle principali voci da portare in detrazione: - detrazione del 36% per le spese di ristrutturazione e del 55% per le spese relative agli interventi finalizzati al risparmio energetico degli edifici esistenti (vi rientrano fra l'altro l'installazione di pannelli solari, di impianti con caldaie a condensazione ecc..) - sostituzione di frigoriferi avvenuta nel 2010 (non dimenticare di conservare la d o c u m e n ta z i o n e c o m p ro va n te l'acquisto nel nuovo frigo e la rottamazione del vecchio) - interessi sui mutui ipotecari (acquisto, ristrutturazione, costruzione di immobili destinati ad abitazione principale) a condizione che siano presenti i seguenti requisiti: l'immobile deve essere di categoria da A/1 a A/11, escluso la A/10 (studi o uffici); tale abitazione deve essere destinata a dimora abituale risultante dall'Anagrafe o da autocertificazione, entro 1 anno . - gli interessi possono essere scaricati nella misura massima di € 4.000,00 riferibile a tutti i cointestatari e nei limiti del valore dichiarato, ovvero tenendo conto del seguente rapporto: costo di acquisizione dell'immobile x interessi pagati. X . capitale dato in mutuo - spese mediche: in questa categoria rientrano l'acquisto di farmaci (attenzione gli scontrini devono riportare il vs codice fiscale) i ticket pagati al servizio sanitario nazionale, gli occhiali da vista, trattamenti fisioterapici, osteopatici, e molti altri trattamenti specialistici. assicurazioni vita - assicurazione rischio morte - previdenza integrativa: sono detraibili nella quota del 19% presentando quietanze di pagamento e copia delle polizze sottoscritte. 6 - assicurazione Aprile 2011 auto: è deducibile la quota versata al servizio sanitario nazionale - spese per intermediazione immobiliare per l'acquisto dell'abitazione principale - assegno di mantenimento al coniuge - erogazioni liberali alle onlus - partiti politici - istituzioni religiose - contributi pagati alle colf/badanti - spese funebri: sono detraibili fino ad un limite di € 1.549,00 per ciascun defunto. Rientrano tutte le spese che si affrontano per cassa funebre, fiori, pubblicazione necrologio, etc. - spese per lo svolgimento di attività sportive presso palestre, piscine, associazioni sportive praticate da ragazzi di età compresa tra 5 e 18 anni. - acquisto di autoveicoli e di ausili tecnici/informatici per portatori di handicap: ed altri ancora. Le novità del modello 730 2011 rispetto agli anni precedenti? Poche le novità in sintesi: Frontespizio: Scompare la sezione dedicata al domicilio per la notificazione degli atti e viene eliminata anche la casella “Casi particolari addizionale regionale; Quadro B: Viene inserita la nuova colonna riservata all'opzione per l'applicazione della cedolare secca sulle locazioni, destinata esclusivamente per gli immobili situati nella provincia dell'Aquila Quadro C: Prorogata l'agevolazione per le somme legate a incrementi di produttività (imposta sostitutiva dell'Irpef e delle addizionali pari al 10%, nel limite di 6mila euro lordi). Confermata per il 2010 anche la detrazione sul trattamento economico accessorio per il personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso, per un importo massimo di 149,5 euro; Quadro F: è stata inserita una sezione ad hoc per recuperare il credito derivante dall'assoggettamento a imposta sostitutiva dei compensi erogati per gli incrementi di produttività o per lavoro straordinario negli anni 2008 e 2009. Altra novità del quadro F è rappresen- tata dalla presenza di due campi relativi all'addizionale comunale, uno per il saldo 2010 l'altro per l'acconto 2011, per indicare un'aliquota agevolata, in caso di particolari condizioni soggettive non desumibili dalla dichiarazione. Scompare, invece, la colonna “eccedenza acconto Irpef compensata nel modello F24”; ed altre piccole novità . Per ultimo, quali sono i principali vantaggi per chi presenta il modello 730 in luogo del modello Unico? - primo fra tutti ottenere Il rimborso o l'addebito dell'imposta IRPEF direttamente sulla busta paga (o sul cedolino della pensione) a partire dal mese di luglio, per i lavoratori dipendenti e a partire dal mese di agosto o settembre per i pensionati; - l'adempimento di tutti gli obblighi di dichiarazione mediante la semplice consegna ad un CAF del Modello 730/2011; - l'apposizione da parte di un CAF del visto di conformità sulla propria dichiarazione dei redditi (una garanzia non di poco conto per il contribuente). 7 Aprile 2011 La scommessa da vincere è avere il Deputato espressione di questo territorio; e perché questo accada è necessario che maturi un sentire comune. La politica dell'io, io, io, ci terrà sempre fuori; non funziona! Giancarlo Balsamo e “Carini Futura”. Sei stato il primo a candidarsi ufficialmente a sindaco ma anche il primo a farsi da parte nella bolgia elettorale delle ultime comunali. Perché? Era da tempo che chi mi conosce, chi mi ha seguito nel mio percorso politico ed anche chi talvolta si è “scontrato” politicamente con me mi diceva che era giunto il momento che il mio impegno per Carini fosse visibile; dovevo metterci la faccia. Ed era vero. Ma per metterci la faccia è necessario prima creare le condizioni per la crescita del paese, per la sua rinascita. Una candidatura delicata come quella a sindaco nasce per aggregare e non per autopromuovere la propria immagine, bisogna capire quando le condizioni non sussistono e con umiltà e coraggio bisogna farsi da parte. E Carini Futura? E' quello che è rimasto del progetto. Il progetto di rinnovamento della classe dirigente che prende forma ed è l'esperimento politico a cui dedico tutte le mie energie: per Carini decidono i Carinesi, questo è lo spirito di Carini Futura. E forse partendo proprio da questa filosofia che Giancarlo Balsamo non ha chiesto per sè incarichi, spiazzando molti “politici locali”? Non scendevo in campo per soddisfare esigenze personali. L'avevo detto e l'ho fatto. Carini Futura è nei fatti l'unico soggetto politico a non aver smarrito i programmi pre-elettorali; ed è probabilmente la vera protagonista della vita politica carinese. Nessuna voglia di protagonismo. Se Carini Futura ha un ruolo, è solo frutto del costante e buon lavoro dei tre Consiglieri Comunali che Carini Futura esprime. A loro va il merito di non avere smarrito l'essenza di questo, che mi piace considerare un vero e proprio partito locale. Un gruppo a tutela degli interessi dei carinesi. E' trascorso quasi un anno dalla elezioni. Puoi già dare un giudizio sull'operato del Sindaco e della giunta? Se il buon giorno si vede dal mattino, il giudizio è complessivamente positivo. Anche se sono trascorsi solo 9 mesi, sono convinto che Agrusa sia un uomo onesto ed il suo operato sia caratterizzato dal buon senso del padre di famiglia: principio che dovrebbe guidare ogni buon amministratore. Agli assessori bisogna ancora dare tempo. Alcuni di loro non operano con serenità, a causa delle continue voci di s o st i t u z i o n i c h e l i r i g u a r d a n o . Comunque, non credo spetti a me dare giudizi sulla squadra altrui. Se il Sindaco si trova in armonia con i suoi assessori, i partiti devono prenderne atto, rispettare e aspettare. Credo che in Consiglio Comunale vi sia un grande entusiasmo, voglia di fare e fare bene! Mi riferisco sia all'opposizione - che ad oggi non è mai stata pretestuosa ma collaborativa - che alla maggioranza, che appare coesa nonostante il tentativo di qualche mela marcia. Mela? Quindi parliamo di un consigliere donna? Lasciamo il sesso fuori da questo discorso. Maschio o femmina non conta. Il marcio è marcio. Tra le tante novità del nuovo Consiglio Comunale abbiamo anche il Presidente del Consiglio, alla sua seconda esperienza da consigliere ma già con un incarico importante. Cosa ne pensa della sua conduzione? Dimostra un grande equilibrio ed alto senso della istituzione che rappresenta. L'assessore alle attività produttive è stato fin dalle prime battute espressione di Carini Futura. Doveva essere Pino 8 Aprile 2011 Badalamenti, è stato invece Fabrizio Nini che da un paio di mesi ha lasciato per Stefano Mileci. Cosa è successo e cosa succede? Pino Badalamenti è cresciuto molto politicamente ed è oggi un pezzo qualificato e qualificante di questa maggioranza. Ha deciso di fare un passo indietro perché ha compreso l'importanza di far crescere il gruppo al di fuori dei confini carinesi. Fabrizio Nini è stato un buon assessore e lo ringraziamo per quello che ha fatto. Ha avuto l'onestà intellettuale di lasciare, quando ha capito che gli impegni lavorativi non gli consentivano di dare il massimo. Stefano Mileci lo abbiamo scelto perché ha esperienza politica; ha dato da subito la garanzia di una presenza costante ed è un giovane capace. Da quanto detto si evince che è il gruppo che decide, mentre solitamente la politica carinese ci ha abituati a personalismi e diktat palermitani, non ultime le dichiarazioni di guerra di alcuni consiglieri nei confronti di qualche assessore. Con i personalismi in politica non si cresce, si rimane schiavi dell'altrui volontà. Carini Futura è leale, ma non servile. Lo abbiamo detto in campagna elettorale e ci vantiamo di poterlo ancora dire. I tuoi rapporti con il Consigliere Provinciale Fabio Ferranti come sono? Non parlo degli sconosciuti... Insisto con i personalismi però da un altro punto di vista. Si comincia a sussurrare di una tua candidatura per le prossime elezioni regionali. Cosa c'è di vero? Si dicono tante cose. La verità è che tutta la comunità del comprensorio, ed intendo non solo Carini ma anche Cinisi, Terrasini, Torretta, Capaci, Isola della Femmine, ha bisogno del suo deputato e non solo di un candidato. Di candidati nel corso degli anni ce ne sono stati. Quante occasioni perse! Mi riferisco a Finazzo, Musso, Balsamo e da ultimo Conigliaro nel 2000. La scommessa da vincere è avere il Deputato espressione di questo territorio; e perché questo accada è necessario che maturi un sentire comune. La politica dell'io, io, io, ci terrà sempre fuori; non funziona! Non c'è nessun unto dal Signore. Però i fatti sembrano raccontare di una lenta ma progressiva preparazione alle regionali. L'assessore non carinese e depositario di un importante consenso elettorale a Palermo; la tua nomina nella direzione provinciale nel nuovo soggetto politico “Forza del Sud”; un crescente attivismo politico nel comprensorio; la nomina di Totò Monterosso a coordinatore del collegio. Tutti chiari segnali... Il segnale che io vedo è quello della preparazione di un esercito. Sarà la base a scegliere chi lo condurrà. In questa fase bisogna cercare l'adesione ad un progetto e non il sostegno ad una persona. Questo sembra il leitmotiv di “Forza del Sud”, fortemente voluta da Gianfranco Micciché, che è uno che vede lontano da questo punto di vista. Gianfranco mi ha insegnato a guardare oltre, a privilegiare la strategia alla tattica, il progetto al posto di sottogoverno; a difendere il territorio sopra ogni cosa. Forza del Sud dovrà fare quello che la Lega ha fatto per il Nord: la difesa degli interessi del meridione d'Italia prima dell'accaparramento dei ministeri. Che libro hai sul comodino? Trenta e due ventotto, di Renata Pucci di Benisichi edito da Sellerio. Sibillino... 9 di Francesco Cicala Aprile 2011 Da quando l'Uomo è apparso sulla Terra, i grandi Misteri della vita e dell'Universo hanno attirato, fin da subito, la sua attenzione e ne hanno occupato, almeno in parte, i pensieri. In questa indagine, tesa a comprendere le Origini dell'Universo e lo scopo della vita, due furono i Misteri e gli Interrogativi che più affascinarono l'Uomo: il Futuro e il Destino che ci attende dopo la morte. Questi due enigmi, ma svelati completamente, sono accomunati dalla stessa caratteristica: LA PAURA DELL'IGNOTO! Per esorcizzare questa atavica paura l'Uomo ha sperimentato vari metodi per infrangere le barriere dell'Aldilà e del Domani. Uno dei tanti metodi per esplorare il Domani e per leggere il Futuro, è rappresentato dalla Cartomanzia, un'arte divinatoria molto antica, risalente a più di 5.000 anni fa; tuttavia il mazzo di Tarocchi, così come lo conosciamo attualmente, fu creato intorno al 1300 da una scuola esoterica che “compose” il mazzo di 78 Arcani, tra i quali 56 sono gli Arcani Minori e 22 sono gli Arcani Maggiori. Tante mie amiche che mi conoscono bene sanno che, io personalmente, preferisco eseguire il Consulto Cartomantico solo con i 22 Arcani Maggiori perché più versatili e ricchi di simbologia esoterica; proprio per questo è necessario usarli correttamente, conoscerli a fondo e stabilire una forte empatia con le stesse. Le Carte vanno capite, lette ed interpretate! Il compito di un Buon Cartomante è di aiutare la persona che ha di fronte a meditare, a fare delle scelte, perché, ricordiamocelo, le carte non impongono Null a e, certamente, non pretendono di sostituirsi al nostro Libero Arbitrio! Singolarmente, ogni Carta contiene in sé un significato evocativo e i simboli della stessa diventano, all'occhio e all'anima del cartomante, delle porte dalle quali accedere per poter scoprire un Universo pieno di forze e di energie di cui la scienza non può affermarne l'esistenza. Rispondendo all'esigenza di tante Amiche, da questo mese in poi, mi occuperò degli Arcani Maggiori, cercando di spiegare ogni singola Carta e il suo significato, ma tenendo ben presente che nell'interpretazione dei Tarocchi il senso complessivo del Consulto è dato dalle sensazioni e dalle immagini che le carte, “tutte insieme”, suscitano al Cartomante e al Consultante. Il Matto o 22 E' l'Arcano più difficile da interpretare e va letto sul significato dalla carta che lo a c co m p a g n a . I l Matto (numericamente 0 oppure 22, perché equivale, contemporaneamente, all'inizio di un ciclo e alla fine del ciclo precedente) si presenta come un giovane uomo barbuto, con il capo coperto da un cappello a cinque punte che simboleggia il genio e la follia. Nella divinazione il Matto rappresenta Ensoph, l'Assoluto, il Nirvana, la Vacuità, una realtà costituita da qualcosa per noi inconcepibile, perché supera la comprensione umana. Il Matto incita a non vagare a casaccio nel mondo materiale, consiglia di non seguire ciecamente gli impulsi, ma invita, piuttosto, a ritrovare, nella propria nullità e piccolezza, le corrispondenze con il TUTTO. Carta Diritta: doppio significato, genialità e follia; segui l'intuito, il tuo “io” più profondo. Carta Rovesciata: non riesci a vincere le tue paure, i tuoi blocchi psichici; immaturità, esibizionismo e soggezione. 10 Aprile 2011 Febbraio 2010 ARIETE Amore: Ed ecco Aprile! AUGURI, perché per molti di voi è il mese del vostro compleanno! L'amore sarà vivo, emozionante e, a volte, tenero e delicato, grazie ad un quadro astrale ricco di stelle a voi favorevoli. Tuttavia, tenete a bada quegli strani attacchi di gelosia che potrebbero rendervi dispettosi e un po' inquieti. Momenti interessanti per i single e incontri e avventure davvero intriganti. Lavoro:Questo sarà un mese ricco d'opportunità irripetibili, ideali per un cambiamento radicale. Comunque, ponderate bene prima di prendere qualsiasi iniziativa: gli imprevisti potrebbero essere sempre in agguato. Rivalità e divergenze nelle collaborazioni: siate più elastici e diplomatici. Favoriti i viaggi e gli studi. Benessere: Ottima la forma fisica. I meno giovani si concedano le giuste pause di relax. TORO Amore:Nelle coppie di lunga durata c'è un po' di nervosismo, inquietudini causate da gelosie o ripicche. Concedetevi un week-end con il partner in un posto tranquillo e coccolatevi con tenerezza e dolcezza. Se avete il cuore libero, si profilano all'orizzonte storie intense con buone prospettive di durata. Aprite il cuore alle emozioni di primavera! Lavoro: Cautela: non tutti quelli che si professano vostri amici lo sono veramente! Prendetevi del tempo per valutare al meglio i progetti e le opportunità che vi vengono sottoposti: c'è un serio rischio di prendere un abbaglio. Per molti di voi è un buon momento per dare vita ad attività indipendenti, specie nell'artigianato, per fare uno scatto in avanti nella carriera o per migliorare il lavoro. Benessere: Non esagerate con i piaceri della tavola ed eliminate gli stravizi. Forme allergiche in agguato. GEMELLI Amore: Siete curiosi, a volte un po' narcisisti e sempre seduttivi ma, quando amate, vedete solo una persona al vostro fianco. Quindi, non vi disorientate per qualche mancanza di sintonia con il partner e, se noterete aria di crisi, non lasciate che sia l'impulso immediato a decidere. Dal 25 arrivano il Sole e Venere nel vostro segno a riportare l'armonia e ad invitarvi all'introspezione. Lavoro: Saturno potrebbe infastidirvi con qualche contrattempo, disguido o impedimento riguardo ai progetti messi in cantiere. Non agitatevi: è solo un rinvio, una pausa momentanea! E poi arrivano nuove amicizie, conoscenze utili per il prossimo futuro che vi arricchiranno di prestigio e di credito. Siate diplomatici con chi vi chiede l'impossibile. Benessere: Vi sentirete sottotono a causa delle tensioni accumulate: qualche bella camminata all'aria aperta potrebbe aiutarvi. CANCRO Amore: Il cielo si apre finalmente al sereno e molti di voi potranno mettere da parte le malinconie e le vecchie abitudini quotidiane. Vi aprirete alle novità, a ciò che emozionante, eccitante, poetico con più sicurezza e vigore. La coppia sarà potenzialmente un'oasi di pace e luce, con riconquistate e profonde complicità. Severamente vietata la permalosità! Gli amori nuovi che nasceranno sotto le stelle di questo mese, saranno protetti da un cielo fortunato. Lavoro: Sarà il momento di girare pagina anche sulla professione. Non badate alla fatica, non rifiutate un incontro, una proposta o un suggerimento perché siete avvolti dalla routine o dall'ansia di non essere all'altezza! Dovete mostrare le vostre qualità, che sono molte di più di quelle che immaginate. Investimenti immobiliari da prendere al volo. Benessere: Irritabilità e nervosismo non aiutano la forma fisica: eliminate gli zuccheri e mangiate molta più frutta. LEONE Amore: Questo è proprio il momento buono per fare una scelta precisa, per andare a vivere insieme o per legalizzare l'unione che vi sta a cuore. L'armonia di coppia potrà essere turbata dalla gelosia agita o subita: siate pronti al dialogo e alle coccole. Ottime occasioni per chi attende il partner giusto, anche se molto dipenderà dalla disponibilità e dal desiderio personale. Fascino e seduzione in salita. Lavoro: Grazie ad un nuovo coraggio e alla fiducia nelle vostre intuizioni, il lavoro diventa la valvola di sfogo. Avete grandi energie una rete protettiva contro gli errori di valutazione, ma non vi arroccate sulle vostre posizioni: se riuscirete a lavorare un atteggiamento più elastico e collaborativi, i risultati saranno più vantaggiosi per tutti. Finanze in ripresa. Benessere:Strepitosa la forma fisica e ottimi risultati per gli sportivi. Caricatevi facendo delle belle dormite. VERGINE Amore: Un intenso feeling con il partner, specialmente sul piano fisico, renderà questa prima metà del mese particolarmente piacevole. Ma dal 20 in poi vi sentirete confusi, inquieti e vi chiuderete in voi stessi. Forse riemergono episodi del passato che credevate dimenticati, una strana gelosia, un pensiero molesto. Apritevi al dialogo e scacciate la malinconia. Lavoro: L'intraprendenza, la serietà e la concretezza vi consentiranno di avanzare richieste, di volervi sganciare da una situazione poco soddisfacente e mal retribuita. Cautela: se potete, non fate scelte dettate da un'ansia improvvisa, poiché qualsiasi scelta andrà valutata attentamente. Creatività e carisma aiutano un avanzamento. Consigli e appoggi possono arrivare da un amico sul quale potete contare. Benessere: Evitate il sovraccarico d'impegni e concedetevi brevi ma regolari pause. Moderate l'alcol e il fumo. BILANCIA Amore: Forse tenderete ad essere nervosi,troppo esigenti, possessivi e decisi ad imporre le vostre esigenze. Troppi pianeti nel vostro cielo d'aprile in opposizione al segno! La vita di coppia sarà faticosa, con contrasti e liti. Cercate, quindi, di risolvere i malumori e i malintesi. Più che pretendere, cercate di realizzare un'intesa. Se siete single, tenetevi alla larga da storie complicate, contorte e autolesioniste. Lavoro: Giove in quadratura potrebbe rendere la routine più pesante del solito. Potrebbe anche esasperare l'esigenza di riconoscimenti. Pazientate un po' e, soprattutto, misurate le parole e le confidenze. Produttive le transazioni finanziarie e le attività a conduzione familiare: cercate, con la vostra spiccata diplomazia, un accordo che soddisfa tutti. Possibili problemi legali. Benessere: I sentimenti negativi come la rabbia e il dispetto, vi fanno intossicare il fegato. Bevete molta acqua ed eliminate i cibi elaborati. SCORPIONE Amore: Davvero belle queste stelle di aprile che vi spingono a prendere il massimo dei piaceri e le gioie che l'amore può dare. Insieme alla persona amata vivrete dei momenti idilliaci e riscoprirete quegli equilibri sentimentali profondi e autentici. Sarete affascinanti, seduttivi, magnetici e ciò condurrà i single verso conquiste e avventure erotiche. Amicizie profonde. Lavoro:Tante le incombenze da sbrigare e molte le questioni pratiche da sistemare: sarà dura ma, alla fine, operando con ordine e precisione, riuscirete nell'intento. Mantenete la calma e, con i colleghi di lavoro, non guastate l'atmosfera creando tensioni. Prudenza: non date retta a quel diavoletto dispettoso che, ogni tanto, vi tenta di compiere quelle brutte sfuriate. Pazientate Benessere: Le troppe tensioni vi portano a somatizzare. Scaricate lo stress dedi- sionate riappacificazioni. Piccole frizioni candovi allo sport, ma senza esagerare. con un familiare che non condivide i vostri progetti. Piacevoli sorprese per i single: conferme e novità in amore. SAGITTARIO Lavoro: Potrebbero emergere contrarietà Amore: Un mese stimolante e sensuale. e problemi che richiedono tutta la vostra Ottime occasioni per dedicarvi al partner attenzione professionale. Preparatevi a e ristabilire l'intesa forse andata, ultima- parare qualche colpo basso inferto da mente, in frantumi a causa dello stress e rivali e soci, agendo, comunque, con la della vita pratica. Seduzione e fascino alle correttezza che vi contraddistingue. Se stelle: non alimentate la gelosia del par- avete messo in campo un progetto, siatetner e siate più teneri e affettuosi. Anche i ne convinti e non ve ne pentirete. single riprenderanno a guardarsi intorno, Benessere: Problemi digestivi legati al uscendo dalle nebbie di un cuore forse nervosismo: concedetevi, quando possipalpitante ma, decisamente, inquieto. bile, delle pause di relax. Lavoro:Mese proficuo sul piano lavorativo: ci sono in vista riconoscimenti e gratificazioni. Prendete al volo le proposte e i ACQUARIO progetti allettanti che profilano nel vostro Amore: Se avete in programma viaggi o orizzonte professionale. Molti di voi vacanze, preparatevi perché Venere in potranno realizzare quello che volevano Ariete lascia intravedere la seria possibilida tempo e ciò causerà gelosia di colleghi tà di incontri davvero speciali e intriganti. e collaboratori. Guardatevi alle spalle! Se siete invece già accasati, potrete conBenessere: BENESSERE: Attenzione ai tare su una maggiore comprensione e farmaci: seguite le indicazioni del medico. disponibilità da parte del partner: parlategli, allora, del vostro desiderio di spazi Visita dentistica da prenotare. personali più ampi, ma con pazienza e diplomazia. CAPRICORNO Lavoro: Venere nel vostro segno è pratica Amore: Con Marte e Venere in posizione e vi regala fortuna, quindi, se avete un prodispettosa, si prospetta una marea si emo- getto a cui tenete molto, non aspettate zioni che potrebbero, almeno per un po', oltre perché è il momento di presentarlo, rivoluzionare il vostro modo di amare, parlandone con il capo o con i soci. sempre così super controllato! Sarete tra- Affrontate gli impegni con serietà, grande volti da sentimenti contrastanti e assiste- attenzione anche ai dettagli e, soprattutrete a rotture fulminee seguite da appas- to, non perdete di vista la realtà. Contratti 11 e soluzioni legali: gli amici vi sostengono. Benessere: Non tra- Aprile 2011 scurate la vostra forma fisica, ma siate moderati con l'attività sportiva. Possibili distorsioni e strappi muscolari. PESCI Amore: Gli affetti familiari sono solidi, ma se le regole sono rigide vi sentite prigionieri ed esplodete in accese ribellioni. Armonie, magie, dialoghi apriranno nuovi scenari alle coppie innamorate, con eventuale recupero degli equilibri amorosi e delle intese dimenticate. Belle opportunità anche per i single che desiderano una relazione importante o vogliono, semplicemente, sedurre. Siete irresistibili! Lavoro: Alcuni avvenimenti improvvisi potrebbero causare dei momenti di difficoltà o ritardi. Mantenete, tuttavia, la calma e osservate meglio, da vicino, certe reazioni di persone del vostro ambiente. Le collaborazioni risentono delle incertezze generali ma il vostro senso degli affari e la vostra lucidità vi aiutano a non prendere iniziative sbagliate. Spese extra. Favoriti gli studi e i viaggi di lavoro. Benessere: Eventuali malanni improvvisi non vanno assolutamente sottovalutati: prenotate un controllo medico. Allergie. 12 Aprile 2011 Marzo 2011 Da alcuni mesi ogni giorno accendiamo la tv ed è un susseguirsi di notizie di guerre, battaglie, migrazioni, disastri; non ultimo il terremoto in Giappone con tutte le conseguenze che si è portato dietro: maremoto (tsunami come lo chiamano proprio i giapponesi); interi villaggi, che avevano resistito alla fortissima scossa, spazzati via dal mare; e, per completare, un bell'incidente nucleare più o meno nascosto al mondo. Ma proprio questo ha riaperto violentemente il problema della produzione energetica, in particolare in Italia dove nel prossimo giugno si terrà un referendum, boicottato in tutti i modi dal governo italiano ma anche da buona parte dell'opposizione, per decidere nuovamente se l'Italia deve utilizzare l'energia nucleare per produrre elettricità al posto delle fonti convenzionali (petrolio, gas, carbone). Per garantire il successo al ritorno del nucleare, che in Italia non è mai partito, si lavora già dai primi giorni del governo Berlusconi: riduzione degli incentivi per le ristrutturazioni edilizie (in massima parte in chiave di risparmio energetico); abbandono di qualunque tipo di sperimentazione incentivata sulle biomasse, geotermia e fonti rinnovabili; azzeramento degli incentivi per il fotovoltaico. Proprio in questo campo a Carini abbiamo una delle aziende leader del settore delle istallazioni, la AP.Energy di Antonio Padalino, a cui abbiamo rivolto alcune domande sul fotovoltaico. Qual è al momento la situazione del mercato del fotovoltaico in Italia? Al momento c'è grande incertezza sul futuro del fotovoltaico, principalmente per colpa di un decreto del Governo che nel recepire una Direttiva della Comunità Europea (2009/28/CE) ha di fatto azzerato gli incentivi per le energie rinnovabili, con la scusa che questi gravavano troppo sulle bollette energetiche. Questa decisione ha bloccato i finanziamenti delle banche e quindi tutto il mercato. Parlando di aggravamento di costi in bolletta ti riferisci al CIP6. Ci spieghi cosa vuol dire questa sigla presente nelle bollette? Si tratta di un provvedimento del 1992 che doveva servire a finanziare la produzione di energia elettrica da “fonti rinnovabili”, solo che qualcuno aggiunse allora “e assimilate”, aprendo la via a scarti petroliferi (Pet Cooke), termovalorizzatori e similari, che di pulito non hanno nulla e sono anzi altamente inquinanti. Tutto ciò per circa il 7% dell'importo della bolletta. Così i soldi sono stati utilizzati per altro ed oggi migliaia di aziende per oltre 150.000 posti di lavoro sono a rischio. In giro c'è tanta disinformazione sul fotovoltaico e molte persone sono confuse dalle strane voci che girano: dalla futura invasione delle nostre strade dai pannelli dismessi alle presunte truffe segnalate da “Striscia la notizia”. Intanto precisiamo che la durata minima di vita di un impianto fotovoltaico è di oltre 20 anni e prove tecniche di laboratorio indicano per un pannello una vita produttiva fino ad 80 anni. 20 anni è il tempo massimo di finanziamento incentivato, ciò non vuol dire che i pannelli non produrranno energie per altri decenni. Al massimo si riutilizzano in aree con maggiore incidenza solare. In ogni caso il materiale di costruzione dei pannelli è pienamente riciclabile, trattandosi di silicio, vetro temperato, metallo ed uno strato di EVA (etil vinil acetato) che si smaltisce come si fa con le tovaglie di plastica. Ci sono alcune tipologie di pannelli che contengono telluro di cadmio, che è una sostanza altamente tossica ed inquinante, utilizzata in alcune produzioni che già in Germania stanno sostituendo e che in ogni caso le aziende che li hanno istallati si sono impegnate la relativo smaltimento quando cesseranno di funzionare. Per quanto riguarda i servizi di “Striscia la notizia” vi assicuro che quanto evidenziato è assolutamente impossibile, perché se un impianto arriva a produrre più di quanto è stabilito dalle Tabelle UNI è immediatamente sottoposto a controllo. I servizi andati in onda ci sono sembrati studiati a tavolino in questo momento di difficoltà del fronte nuclearista in vista del referendum contro il ritorno al nucleare del 12 e 13 giugno prossimi. Grazie al web è nato un movimento di sensibilizzazione alle energie rinnovabili, www.sosrinnovabili.it, che sta coinvolgendo migliaia di cittadini e centinaia di aziende in tutta Italia contro il decreto del Governo che blocca gli incentivi. Le aziende locali sono coinvolte in questa campagna? La mia azienda è in prima fila, le altre sono invece totalmente assenti. Forse è una questione di amore mio personale verso le energie alternative, oppure gli altri hanno altro a cui pensare… L'Italia, da quando sono stati avviati gli incentivi sul 13 fotovoltaico, è diventata uno dei paesi leader del fotovoltaico, anche Aprile 2011 se a livello mondiale siamo ancora dietro la Germania che già produce con le energie rinnovabili quasi il 15% del fabbisogno energetico ed ha creato negli ultimi anni 250.000 nuovi posti di lavoro. E loro non è che abbiano tutto questo sole… Proprio grazie al fotovoltaico, ma anche all'eolico, alle biomasse, ecc., in Italia sono state create nuove occasioni di lavoro che oggi rischiano di scomparire per la miopia dei nostri governanti. È notizia di questi giorni che anche il Giappone ha deciso di abbandonare il nucleare in favore di maggiori investimenti sulle fonti rinnovabili. Anche nel nostro piccolo possiamo fare tanto, l'importante è affidarsi sempre ad aziende serie, certificate e garantite da GIFI (Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane) e Assosolare, associazioni di categoria del settore che sono la massima garanzia per i clienti. Uno degli impianti domestici realizzati da A.PEnergy 14 Aprile 2011 Gennaio 2011 LE VOSTRE SEGNALAZIONI Salve, sono una cittadina carinese indignata, sdegnata e arrabbiata per la vergogna degli operatori pubblici. Mi chiedo: che senso ha che gli operatori ecologici (e attenzione a non chiamarli spazzini che si offendono) passano per la raccolta dei rifiuti e fanno da una porta li prendono e dall'altra no da una si e da una no e cosi via??? Per non parlare anche delle operatrici ecologiche... che ogni mattina anzi no, quando passano, anzichè impugnare la loro scopa e pulire, passeggiano come se fossero in ferie a passeggiare in Via dei Condotti, a fumare e brontolare, per le persone che non si puliscono davanti le loro case. Ma scusate qual'è il loro ruolo??? Per cosa sono pagati? E soprattutto perché paghiamo cifre esorbitanti per i rifiuti, quando gli stessi continuano ad aumentare nelle strade??? Spero non sia un semplice sfogo e che sia pagata gente che svolga davvero il proprio ruolo meritandosi lo stipendio... AAA CERCASI LAVORO Donna di mezza età cerca urgentemente una occupazione sia essa part time che full time come donne delle pulizie e/o collaboratrice domestica. Disponibile sin da subito per qualsiasi Vostra necessità e aperta a proposte varie ed eventuali pur che sia lavoro serio. Carini/Palermo... Per informazioni contattare il 327-0138306 oppure scrivere a [email protected] E’ trascorso soltanto un mese dall'apertua della Scuola Musicale dell'Associazione “Gli Amanti della Musica Lirica”, e numerose sono state le iscrizioni nelle classi di: canto, pianoforte e fisarmonica. Ringraziamo di vero cuore i cittadini carinesi che hanno donato in comodato d’uso gratuito un violino, una tromba ed un clarinetto, strumenti che saranno utilizzati per l’insegnamento ai ragazzi che fanno parte dell'accademia. Nella foto a lato gli strumenti donati. Daniele Lo Piccolo 15 Aprile 2011 di Fabio Zerillo Uno dei punti più pericolosi del centro abitato carinese è l'incrocio stradale tra Corso Italia e Via Paolo Borsellino, la bretella, che necessita urgenti cure per i profondi solchi tra le giunture, permette di oltrepassare il passaggio a livello della stazione di Carini nonché l'abominevole strettoia tra la chiesa di San Giuseppe e l'inizio della Strada Provinciale che porta al Bivio Foresta, creando due situazioni di pericolo che vengono affrontate con supponente menefreghismo dagli utenti della strada. Si tratta di due segnali di Stop che vengono regolarmente disattesi creando forte pericolo per la circolazione. E' pratica ormai diffusa giungere all'incrocio superiore e trovare una serie di infrazioni classiche al Codice della strada come sono i parcheggi a meno di cinque metri dall'incrocio stesso (atto prediletto dal fedele domenicale e non) oppure le automobili di chi va a far spesa abbandonate sulla strada e senza segnalazioni. La conseguente mancanza di visibilità costringe l'automobilista proveniente da Via Paolo Borsellino a non rispettare lo Stop e avanzare senza fermarsi. Probabilmente la rimozione forzata sarebbe un deterrente ma non si capisce perché non pensar prima a parcheggiare da un'altra parte potrebbe essere una soluzione indolore, dato che i parcheggi in qualche misura ci sono. Cinquanta metri a piedi non possono essere così malevoli. L'incrocio inferiore è in condizioni peggiori causa necessario ripristino segnaletica orizzontale. Non solo: gli automobilisti provenienti da Corso Italia in gran parte non rispettano l'ordine di arresto, per una strano autoreferenziale diritto alla precedenza. Ricordiamo che l'articolo 145 del Codice della strada prevede la sospensione della patente di guida in caso di doppia violazione entro un biennio e una sanzione tra € 150 e 599. Si sono verificati scontri verbali (per fortuna) in cui chi aveva diritto al passaggio è stato vittima di improperi, nei casi migliori, specialmente nei casi in cui il cittadino, “nuovo residente” acclarato, riteneva di dover applicare un'appendice del Codice dedita al sopruso. L'applicazione delle regole è necessaria in una società che vorrebbe definirsi civile. Non basta solo invocare chi debba farle rispettare queste regole ma bisogna metterci del proprio ogni giorno. La sicurezza stradale deve essere perseguita con tutti i mezzi per non diffondere l'arroganza del singolo e non temere che i nostri cari non facciano ritorno interi. 16 Aprile 2011 Novembre 2010 di Fabio Zerillo LA ROTONDA FERITA Ai disillusi occhi di chi affronta la rotonda sita allo svincolo di Carini si staglia una nuova struttura stradale con i vizi di quelle vecchie. La disillusione aiuta a sopportare l'idea che le nostre strade siano sempre di livello inferiore rispetto a qualcosa che abbiamo già visto. Magari non è vero ma aiuta. La rotonda che gestisce il traffico tra il mostro commerciale e ciò che è rimasto della vecchia struttura stradale faceva a pugni con il circondario, tuttora in precarie condizioni ad uso viabilità. Non è trascorso un anno che la differenza si è assottigliata fino a non distinguere il vecchio obbrobrio dal nuovo. Con annesse “dimenticanze” che avrebbero dovuto essere risolte da parecchio tempo come i segnali di precedenza mancanti all'inizio delle corsie di accelerazione o sbiaditi causa usura da traffico (a proposito: mettere dei separatori in rilievo onde evitare che lo “sprovveduto” cittadino rischi lo scontro all'ingresso della rotonda è troppo costoso? ). Gli automobilisti trovano un bel dislivello, dovuto a chissà cosa, che diventa troppo pericoloso per i motociclisti dato che spinge verso l'esterno della strada. Ancora peggio la ferita, chiara, netta, incredibile, che si è mostrata al centro della rotonda tagliandola come un piccolo fossato che potrebbe, vogliamo essere previdenti, diventare una bella vallata, poco visibile di notte e quindi pericolosa più di quanto non si voglia. Se l'asfalto ha già iniziato a cedere i motivi possono essere diversi, come il traffico pesante in eccesso per le sue caratteristiche o una base da perfezionare. L'anarchia che regna sulla rotonda derivata dal mancato rispetto della distanza di sicurezza (troppo spesso) e dalla velocità inadeguatamente alta (colpa della troppa fiducia in sé stessi) contribuiscono solo ad aumentare il rischio. Una struttura di questo tipo deve avere un adeguato controllo anche e soprattutto in funzione del livello di traffico che la percorre. Se la struttura della rotonda sta già mostrando i primi segni di cedimento, e non si tratta di qualche buca, cosa potrebbe succedere al termine del periodo estivo, quando il traffico sarà raddoppiato? Perché le strade di accesso alla rotonda stessa sono solo peggiorate (vedi Via Ciachea)? Il traffico pesante è in aumento e con un'ulteriore previsione in senso positivo, pedaggi permettendo, necessitiamo di operatori del traffico o quantomeno di una rete viaria in condizioni di poter dare almeno l'impressione di avere velleità turistiche. Dispiace pensare che non vi siano previsioni per la soluzione di tutto ciò a distanza di tempo che non sarebbe dovuto trascorrere invano. Le interviste di Flavia Fontana Ornella, il tuo esordio inizia, quando tu eri giovanissima ed esattamente all'età di soli 14 anni. Li parte la tua carriera cinematografica e non solo insieme al regista Damiano Damiani. Il tuo primo lavoro come il primo amore non si dimenticano mai. Qual è il tuo più importante ricordo di quel film “La moglie più bella” dove tu sei partita già con un ruolo da protagonista. Ho tanti ricordi. Non avevo piena conoscenza di quello che stavo facendo, data l'età e quindi non attribuivo in quel periodo al mio lavoro la giusta importanza. Poi quando avevo un'età più adulta, iniziai a capire la fortuna che avevo avuto e che ho anche adesso! Ornella tu hai lavorato con diversi attori molto conosciuti come te. Hai lavorato al fianco di Ugo Tognazzi, con Gerard Depardieu, Renato Pozzetto, Adriano Celentano e tanti altri. Ma a proposito di quest'ultimo, Adriano Celentano, memorabili sono i due film: “Il bisbetico domato” e 17 Aprile 2011 Tra questi lavori cinematografici, quali “Codice privato”, “Il viaggio di capitan Fracassa”, “Cronaca di una morte annunciata” e “O re”, qual è il ruolo che più ti è piaciuto interpretare e perché? Mi sono piaciuti tutti. Ecco perché li ho scelti. Ogni ruolo diverso dall'altro ma tutti quanti di grande rilevanza. Tu per un periodo sei scomparsa dallo schermo e sei poi tornata nel 1999. In questo periodo hai avuto nostalgia, ti è mancato il tuo lavoro? No in realtà non sono mai scomparsa dallo schermo, anche se così può sembrare. In quel periodo molto breve quando non mi si vedeva era solo perché lavoravo all'estero, anche per una crescita professionale. Ti sei sposata due volte. Cos'è l'amore per Ornella? Di sicuro l'amore non è il matrimonio. O meglio sposarsi non equivale necessariamente ad amore. Si può amare incondizionatamente e davvero anche senza un foglio scritto. Credo molto nell'amore e nel rapporto di coppia. Ognuno di noi merita di essere accanto a qualcuno. Il rapporto va curato, attenzionato e mai trascurato. Bisogna essere altruisti e mai distrarsi, la conquista verso qualcuno non finisce mai. “Innamorato pazzo” di Castellano e Pipolo. Come è stato lavorare accanto ad Adriano Celentano? Si dice di lui che sia una persona molto particolare. Mi sono divertita molto a lavorare con lui. Poi è chiaro che l'atmosfera era brillante come in tutte le commedie. Di Adriano, posso dire che è molto spiritoso, proprio come lo si vede in tv. E' indiscutibile dire che la tua carriera artistica è molto ampia e fiorente soprattutto nel settore cinematografico e in tv. Adesso Ornella debutta in teatro, “Al Massimo” di Palermo con “L'ebreo” per la regia di Enrico Maria Lamanna. Il tuo ruolo, Immacolata, cosa ha regalato a te e cosa pensi abbia regalato al pubblico di Palermo? A me il personaggio di Immacolata ha regalato veramente tanto. Cosa abbia regalato al pubblico non lo so. Non voglio peccare di presunzione. Questo spettacolo anche se ambientato negli anni '50 contiene un messaggio molto attuale e spero si piaciuto al pubblico. Ornella, dopo questa tua esperienza con “L'ebreo” possiamo contare su un tuo ritorno teatrale? Non lo so. Grazie a tutti! 18 di Claudia Lauro Aprile 2011 Marzo 2011 Il primo Carnevale a Carini dopo anni di assenza ci saremmo aspettati fosse qualcosa di meraviglioso..., ma la gioia e l'entusiasmo di tutti è sfumata in un batter d'occhio... Che delusione negli occhi di chi con tanta passione si era dedicato all'organizzazione dell'evento e alla preparazione degli abiti!!! Non è stata solo una mia impressione, ma è quello che la gente racconta, ricordando quel giorno...Già dalla partenza erano cominciati i primi problemucci, la sfilata doveva partire da un punto ben preciso, per intenderci in via della Repubblica, ma non si è capito poi il perché all'ultimo minuto sia cominciata dal cancello della scuola dove una massa di genitori “ineducati” attendevano l'inizio, intralciando l'uscita dei bambini gettandosi addosso a loro....e non è finita così....continuamente si chiedeva alla massa di lasciare respirare i bambini, ma nulla, affetti da una sordità alquanto preoccupante, non prestavano ascolto alle mamme rappresentanti dei genitori e alle maestre che continuamente si sgolavano per chiedere che si allontanassero per la sicurezza dei piccoli a loro affidati da chi le buone maniere le conosce. Ma nessuno pareva sentire, e si notava tra l'altro chi tirava a destra e manca i propri figli per sistemare l'abitino o per metterlo alla bella vista. Mi chiedo ma non avrebbero dovuto esserci le transenne a proteggerli dall'invasione barbarica dei genitori? Dov'erano? Possibile che ne esistano così poche? Ne avrò vista qualcuna che chiudeva l'ingresso delle automobili nel corso Umberto I (non tutte però perché qualcuna miracolosamente passava). Poi che fretta di arrivare in piazza!!! Più che una sfilata pareva essere una fuga, tra percorso deviato e accorciato, rispetto agli opuscoli che si trovavano nei locali in zona, la cui stampa è stata possibile grazie al contributo dei commercianti del Centro Commerciale Naturale, in piazza si era giunti con almeno due ore di anticipo rispetto alle tabelle di marcia. Lì poi ha inizio lo show....il tema o temi del nostro Carnevale erano le fiabe: Pinocchio, Alice nel Paese delle Meraviglie, la Bella e Bestia, Cenerentola, La Baronessa di Carini....ops mi sorge un dubbio: da (auguri a ‘n ‘amicu) quando la storia della Baronessa è stata classificata come fiaba? Il pensiero che mi viene in mente è che occorreva mettere in bella vista, come sempre del resto, qualche volto noto e così si è fatto il Ogni annu puntualmenti s'apprisenta solito fuori onda.....ridicolo!!! Per non parlare poi del nervosismo un “jornu” tantu caru e làidu assai che tra le folle cominciava ad emergere quando ognuno si aspettava s'astutanu 'i cannili e c'è cu' stenta di veder sul piccolo palco, allestito per l'occasione, i propri figli e invece si trovava a vedere la maestra promotrice (che tutti noi “pinzeri” a cosi beddi senza guai. sappiamo già quanto sia brava) dell'evento sul palco a ballare, cantare e saltellare e i bimbi in maschera giù a fare ciò che lei faceva Dintra 'a mirudda c'è un gran rivugghiu dall'alto!!! Nessuno pare, a parte i trenta spettatori che p''i cosi tristi e duci d''u passatu accerchiavano i bambini hanno visto granché dei balletti, fino a e sta cu la spiranza 'i 'n'arrisbigghiu quando tra stupore e una lamentela e l'altra finalmente sul palco si pi sentisi cchiù rriccu e rilassatu. vedevano i visini dei piccoli giovincelli, che allegramente (ignorando ovviamente i retroscena...dove la maggior parte dei bambini delle prime classi piangevano impauriti da ciò che prima, durante il 'U tempu scurri e c'è cu' si nni futti, tragitto, avevano subito) saltellavano e cantavano. Delusi e si spera sempri di cuntari “l'anta” amareggiati attendiamo un altro anno e un altro Carnevale, ora: si sù sissantacincu e rrutti… sperando che il prossimo sia migliore di questo passato. 'u cuntu 'un cunta si lu cori canta. Un ringraziamento grandissimo va comunque alle maestre e alle mamme rappresentanti dei genitori che con il loro contributo hanno cercato di organizzare al meglio l'evento, anch'esse deluse e Vito Conigliaro amareggiate che tutto sia stato fuorché la festa dei bambini!!! Cumpli-annu 19 Gennaio 2011 20 Aprile 2011 Cosa farei se fossi Sindaco della mia città di Pino Romano “Un sogno per Carini” “Movimenti Civici di Sicilia” Continua la collaborazione con “Il Vespro” che ci ospita sul giornale con le proposte al Sindaco. La Rubrica sta riscutendo un discreto successo tra i lettori; molti mi fermano per strada proponendomi delle loro idee da suggerire al Sindaco. Chiedo loro di formulare per iscritto i propri suggerimenti al sindaco e perciò rimango, sicuro e fiducioso che, loro ed altri ancora, vorranno in seguito cimentarsi in tale “gioco di partecipazione democratica”. Altra novità ci giunge dal Sindaco in persona: ha telefonato a Giuseppe Mannino, che è il Presidente del nostro movimento “Un Sogno per Carini”, comunicandogli che è disposto ad incontrarci per discutere dei nostri suggerimeni e ci aspetta al Palazzo Comunale. Vi terremo informati sugli sviluppi dell'incontro. E passiamo ai suggerimenti di questo mese. CARINI PARTECIPA Se fossi Sindaco della mia città comincerei col dare un bell'esempio di concretezza e trasparenza, un buon gioco di democrazia diretta contagioso e, via via, da implementare: il Bilancio Partecipativo. Uno strumento che si potrebbe utilizzare, da subito, per far scegliere direttamente ai cittadini a quale opera pubblica destinare i fondi comunali, in qualunque forma disponibili, nell'anno in corso. Infatti col Bilancio Partecipativo, ogni anno, i cittadini saranno chiamati a decidere loro le somme per investimenti e a scegliere loro le opere da realizzare. Poniamo un esempio: tot euro per finanziare tot opere scelte esclusivamente dai cittadini! E la politica? I politici?, direte voi. In questo percorso ritorneranno dei comuni cittadini come tutti gli altri e conteranno quanto gli altri cittadini nella scelta delle priorità: nessuna golden share! Essi reinterpreteranno il loro ruolo di rappresentanti che sarà quello di facilitare la partecipazione dei cittadini stimolandola con idee, suggerimenti e la consulenza esperta su come funziona la macchina amministrativa e su quali proposte fattibili portare avanti. Nascerà così tra i cittadini, i consiglieri comunali e i politici del territorio una buona pratica di consultazioni continue. I cittadini chiederanno agli eletti di stare al loro fianco per organizzarsi tutti assieme attorno ad opere che siano realmente necessarie per la città. Ci sono già in Italia tanti Comuni che operano proprio così: la realizzazione o la manutenzione di un'opera pubblica la decidono i cittadini e l'iter di realizzazione resta all'Amministrazione Comunale che finisce così col ricevere un'accelerazione impressionante alla propria azione. Proprio perchè non si potrà più disattendere l'impegno assunto coi cittadini. Nello stesso tempo viene data ai cittadini la certezza che non si sta scherzando affatto, che è un dovere, ma anche un modo per convincere chi fosse rimasto scettico fino all'ultimo. Se – sempre nella fantasia, non diementicatelo – fossi io il Sindaco della mia città, mi piacerebbe far mia la lettera aperta inviata pochi giorni fa dal Sindaco del Comune di Canegrate (MI) ai suoi amministrati: "Cari cittadini, tra poco ci rivedremo nuovamente, dopo esserci lasciati ad Aprile ed aver lasciato una Sala Consiliare stracolma! L'Amministrazione vi ha dato fiducia e voi ci avete dato fiducia, partecipando numerosi, nella speranza che quanto promesso fosse realmente vero: decidere e contare realmente! Ci vediamo stasera, sperando di poter scattare una foto simile a quella del 12 Aprile quando foste Voi a decidere l'iter per la manutenzione del Centro Sportivo Falcone & Borsellino”: con una Sala ancor più piena di quanto lo sia stata già! Vi aspettiamo: più siamo, più decidiamo!” IN TEMPI DI CRISI. E' tempo di crisi e sempre più famiglie non arrivano alla fine del mese. I soldi che entrano sono sempre gli stessi, o sono nel frattempo diminuiti, mentre quello che serve continua ad aumentare di costo e allora ci si ripiega su merci e prodotti di dubbia qualità. Cosa fare? Vi siete mai chiesti quanto di quello che vi serve per mangiare, per vestirvi e per ogni altra esigenza, viene prodotto o da Voi stessi o almeno nel territorio di Carini? La risposta è: niente o quasi niente! E questo è un guaio perché tutto quello che uno si auto-produce non costa nulla, o quasi nulla, e il denaro che usiamo per acquistare produzioni locali (di qualunque genere merceologico) rimane in loco e quindi è denaro che “gira” e fa girare l'econimia locale. Se fossi Sindaco della mia città, oltre a rafforzare i vari “mercati del contadino” o il “centro commerciale naturale”, promuoverei i G.A.S. (Gruppi di Acquisto Solidale) che passerebbero così da iniziativa spontanea di gruppi ristretti di cittadini attivi ad un coinvolgimento organizzato degli utenti, con un numero gradualmente crescente di cittadini. Il risultato sarebbe, da subito, quello di favorire una vera riconversione del territorio agricolo circostante – sempre più abbandonato e causa di incendi nei periodi estivi - oltre quello di investire progeressivamente sempre più altre produzioni, non solo necessariamente locali e non solo necessariamente alimentari, ma sempre caratterizzate da un rapporto diretto con degli interlocutori che esprimono le esigenze di una comunità. I GAS infatti consentono di scavalcare l'intermediazione commerciale e i suoi costi, consentono di accedere in modo diretto ad acquistri di qualità controlla- ta, provenienti da produzioni locali e promuovono nuovo lavoro. Nel promuovere la loro pratica, i GAS, mettono al lavoro e sviluppano nuovi saperi: quelli che permettono di esercitare un controllo sulla qualità e i processi produttivi di ciò che compriamo. Provate poi a trasferire questo schema ad altri settori, partendo dal settore energetico: immaginate la forza contrattuale che avrebbero gli utenti associati e quanto più se a promuovere, legittimare o garantire questa associazione di utenti diventa l'Ente Locale, il Comune. Per riassumere, se io fossi il Sindaco della mia città, impegnerei me stesso e la mia amministrazione per una educazione civica ed etica, insegnerei ai miei concittadini a vivere più localmente, a consumare 21 cibo locale e di stagione, a Aprile 2011 consumare il necessario eliminando gli sprechi e a dare i nostri soldi agli esercizi commerciali della nostra città e non ai grandi gruppi multinazionali che governano e gestiscono i centri commerciali. Il Consigliere Bondì informa: Mozione “ misure di stabilizzazione dei rapporti di lavoro a tempo determinato”ex L.S.U.. Il sottoscritto Consigliere Bondì Giuseppe, chiede, che venga inserito all'o.g. del prossimo Consiglio Comunale l'argomento sottodescritto: visto l'art. 6 della Gazzetta Ufficiale Regionale n°57 del 31/12/2010 Legge 24/2010 contenente l'avvio dei processi da parte delle P.A. di stabilizzazione del personale destinato del regime transitorio dei contrattisti a tempo determinato ex Lavori Socialmente Utili; CHIEDE: che l'amministrazione Comunale si impegni ad assumere tutte le iniziative utili nel più breve tempo possibile affinché si ottemperi a quanto stabilito dal su citato articolo. BONDI' lascia il MPA e passa all'UDC Palermo, 28 marzo – Il consigliere comunale di Carini, Giuseppe Bondì, annuncia la propria adesione all'Udc - verso il Partito della Nazione. “Lascio il Movimento per le autonomie - afferma Bondì – ritenendo più opportuno proseguire il mio cammino politico in un partito di centro che possa realmente fare la differenza”. 22 Aprile 2011 Culinary Team Palermo Campione Nazionale Assoluto Il Culinary Team Palermo dell'Associazione Provinciale Cuochi e Pasticceri conquista il titolo assoluto di Campione Nazionale nella competizione a squadre ottenendo il punteggio più alto nella classifica combinata del concorso della cucina calda e del concorso della cucina fredda in occasione dell'undicesima edizione di “Internazionali d'Italia - Esposizione culinaria”, la manifestazione aperta a cuochi professionisti operanti in territorio nazionale o all'estero, che si è svolta pochi giorni fa presso il complesso fieristico di Marina di Carrara (MS). Altri traguardi eccellenti sono stati raggiunti da alcuni componenti del junior Team e senior Team che hanno partecipato ai concorsi individuali della cucina fredda e della cucina calda. Gli allievi dell'I.P.S.S.A.R. “P. Piazza” di Palermo hanno dimostrato professionalità e determinazione durante la loro partecipazione tanto che nella giornata conclusiva l'allievo Junior Chef Speciale Giovanni ha conquistato il titolo di Campione Nazionale under 23 nella cucina artistica conquistando il Trofeo di Internazionali d'Italia e la medaglia d'oro. da sinistra: Saverio Patti, Mario Puccio, Gioacchino Gli chef che hanno collaborato ed hanno partecipato alla gara sono: Giacomo Sensale, Giuseppe Guadalupo, Salvatore Cambuca Perna, G. Battista Arcoleo, Salvatore Cambuca, Saverio Patti, Gioacchino Sensale, Mario Puccio, Pietro Pupillo, Salvatore Di Salvo, Giuseppe Guadalupo, Adolfo Ganci. Hanno partecipato nella cucina calda individuale lo Chef Guglielmo Asta conquistando la medaglia d'oro, lo chef Gaspare Sasso ottenendo la medaglia d'argento e lo chef Dario Di Bella con due medaglie di Bronzo. Nella cucina artistica di pasticceria medaglia d'argento per il pastry Chef Giuseppe Guadalupo. E' da sottolineare, gli Alunni dell'I.P.S.S.A.R. “Pietro Piazza” iscritti all'Associazione Provinciale Cuochi e Pasticceri Palermo hanno partecipato alla categoria individuale della cucina calda sezione juniores ottenendo: medaglia d' argento la junior chef Maria Rita Battaglia e Sofia Bordonaro; hanno ottenuto il diploma Enrico Bologna, Floriana Scarpinato, Alessio D'arpa, Giovanni Longo, Martina Palazzo e Andrea Caruso. Mentre nel “II concorso Grand Junior Cooking Contest” il Culinary Junior Team Palermo composto da Ilenia Semilia e Giuseppe Lapi hanno ottenuto il secondo posto assoluto, dopo avere resistito alla concorrenza per 4 giorni di gara ad eliminazione. 23 Aprile 2011 Gruppo Giovanile “Le ali della vita” La parrocchia San Giuseppe alla stazione è stata teatro, nei giorni appena trascorsi, di un evento singolare ed insolito. Un vento di positività, infatti, si è “abbattuto gagliardo” all'interno delle sue mura. Tranquilli, non si tratta di una calamità ma del ciclone Frà Enrico Mirante che il gruppo giovanile “Le ali della vita” ha avuto modo di conoscere. Vuoi per la sua tempra, vuoi per la sua personalità, vuoi per la sua capacità di tradurre la parola di Dio in vita vissuta oppure per la sua estrema abilità nell'accostare catechesi e comicità, Frà Enrico è riuscito a scollare dai divani di casa e a strappare dai tavolini di qualche pubs tanti giovani, i quali hanno scoperto adesso una nuova prospettiva di vita. Frà Enrico è proprio questo, un grande oratore che tocca i cuori dei ragazzi anche di quelli apparentemente più duri , riuscendo a “carpirli”, grazie ad un linguaggio chiaro ma efficace, genuino ma diretto, condito da battute esilaranti in cui dialetto palermitano ed italiano forbito si fondono insieme come in un mix impetuoso. Tra una battuta e l'altra, tra una parabola e un colorito episodio di vita pratica e personale, emerge un unico messaggio che si fà spedito e lampante: Gesù. Frà Enrico ha successo nel manifestare la reale natura di Dio in tutta la Sua unicità, quella di un Dio verso il quale non è possibile né ipotizzabile proiettare l'immagine artefatta che ogni uomo metabolizza e fà sua, quasi come fosse una costruzione convenzionale dettata dalla società. Come in occasione del passo biblico del figliol prodigo, il volto di Dio trapela dalle parole di Gesù nei vangeli, la Sua fisionomia è descritta nel vecchio testamento e la Sua natura si materializza nelle preghiere di ogni uomo. È questo il trucco, per riprendere le parole del frate, basta frequentare una persona quando la si vuole conoscere, finché s'istauri un rapporto intimo e confidenziale. La stessa cosa avviene con Dio, lo si frequenta giorno dopo giorno fino a quando la sua parola, Gesù Cristo, si fà viva nei cuori. Non saprei con quali altre parole descrivere l'utilità dei messaggi lasciati da Frà Enrico su Gesù, rischierei d'essere noioso e prolisso, tuttavia sento tutta la responsabilità d'invitarvi al prossimo incontro di preghiera lunedì 18 aprile alle 21:00 presso la parrocchia San Giuseppe alla stazione. E rivolgendomi ai giovani, come me, dico di fermarvi e riflettere un attimo. La vita è un passaggio e come tale non dev'essere vissuta rincorrendo un bicchiere di vodka o l'ultimo passaggio per la discoteca di turno, si rischierebbe di conformarsi ad un mondo che corre e corre più veloce di noi, togliendo spazio alla cura della vita così come Dio la dona. 24 Aprile 2011 26 Aprile 2011 a cura di Giovanni Armetta IL PAESE Polizzi Generosa ricade all’interno del Parco delle Madonie sito nella provincia di Palermo e dista da Carini circa 130 Km Il comune conta 4.530 abitanti sorge in una zona di montagna interna, posta a 916 mt sopra il livello del mare. Il nome Polizzi ha origine greca e proviene da Polis che significa città. Nel latino medioevale fu trasformata in Politium. Forse già esisteva nel secolo XI, quando il conte Ruggero D'Altavilla vi costruì un castello fortificato. Nel passare sotto il controllo di diverse famiglie feudali, Polizzi conobbe un lungo periodo di sviluppo economico e culturale. In bellissima posizione su uno sperone calcareo, essa domina il versante settentrionale e meridionale della Valle dell'Imera. Un'immagine estremamente suggestiva dell'abitato e delle vette che la circondano avviene nei giorni di "maretta", cioè quando le nubi avvolgono tutto il circondario lasciando emergere solo la cittadina e le cime dei monti: Polizzi sembra galleggiare sospesa in un mare fluttuante. Città di origini oscure, essa si arrocca nel castello fatto edificare , per preparare la difesa contro gli " infedeli ". Inoltre Federico II impressionato dall'ottima accoglienza ricevuta, la effigia del titolo di Generosa. COSA VEDERE La visita può iniziare proprio dalla piazza dove si trovano ancora i ruderi del castello, il punto più alto della città (917 m). Nella piazza si erge anche Palazzo Notarbartolo che ospita il Museo Ambientalistico Madonita. Attraverso la ricostruzione di diversi habitat naturali ( gli animali impagliati sono tutti esemplari morti naturalmente o per bracconaggio), scendendo lungo via Roma si incontrano Palazzo Gagliardo di singolare fattura di gusto tardo-manieristico. Di fronte vi è' la Chiesa Madre il cui aspetto attuale risale al XIX secolo ma che conserva alcuni elementi dell'edificio tre-quattrocentesco (il portico ed un arco ogivale). Al suo interno sono conservate numerose opere d'arte tra le quali un trittico fiammingo (nel presbiterio) e, lungo la navata destra, la bella Madonna del Rosario di Giuseppe Salerno, uno dei due Zoppi di Gangi . Proseguendo si giunge in piazza Umberto I. Da qui si può percorrere via Garibaldi, sulla quale si affaccia la chiesa di San Girolamo dal portale barocco e la sua caratteristica pianta ottagonale. Per finire la Chiesa di San Francesco, del XIV secolo, che racchiude due cappelle del Gagini ed in fondo la piazza XXVII Maggio che offre uno stupendo panorama ad anfiteatro sulle vette più alte delle Madonie. PERSONALITA' LEGATE AL PAESE Giuseppe Antonio Borgese, scrittore Vincent Schiavelli, attore Domenico Dolce, stilista Martin Scorsese, regista, i nonni emigrarono da Polizzi LO SFOGLIO DELLE MADONIE E' il dolce più tipico del Parco delle Madonie e vanta oltre 400 anni di storia. Si tratta di una pasta frolla farcita di tuma (formaggio d'alpeggio), zuccata, albumi d'uovo, cioccolato, zucchero e cannella, cotta al forno e servita fredda. Esso è prodotto in particolare nelle zone di Polizzi Generosa, Petralia Sottana e Castellana Sicula, ma data l'antichissima e continua presenza nel territorio, la produzione sebbene con diverse varianti (ad esempio quella con ripieno al Pistacchio) si è radicata in molti comuni delle Madonie. Unisciti a noi per conoscere Polizzi Generosa DOMENICA 17 Aprile 2011 GITA IN PULLMAN PROGRAMMA Ore 7.00 Raduno dei signori partecipanti a Carini piazza Duomo di fronte la chiesa Madre, sistemazione in pullman G.T. e partenza per Polizzi Generosa Arrivo in paese e visita del Palazzo Notarbartolo che ospita il Museo Ambientalistico Madonita-Palazzo Gagliardo-Chiesa Madre-Chiesa di San Girolamo -Chiesa di San Francesco, e per finire la piazza XXVII Maggio che offre uno stupendo panorama sulle vette più alte delle Madonie. Ore 13.00 Pranzo in un ristorante del luogo; Nel pomeriggio sosta a Castellana Sicula per la degustazione dello sfoglio. In serata arrivo in città e fine dei nostri servizi. QUOTA DI PARTECIPAZIONE: € 35.00 La quota comprende: Bus G.T. - Accompagnatore - Pranzo La quota non comprende: le mance di carattere personale gli ingressi ove previsti, tutto ciò che non è specificato nel “La quota comprende”. N. B. per eventuali adesioni o informazioni telefonare al sig. Giovanni Armetta Cellulare numero 3395855140 27 Gennaio 2011 28 Aprile 2011 Gennaio 2011 Il cocktail presentato questo mese dal Maestro Pietro Buzzetta del Batia Bar, è un after dinner, ovvero un cocktail da dopo cena. Questa tipologia di cocktail è caratterizzata da una presenza decisa di alcool tra gli ingredienti, composti principalmente da liquori e creme e dalla composizione olfattiva e gustativa complessa. I cocktail after dinner non vanno confusi con i digestivi, ma piuttosto come “finali” di un pasto. Il drink proposto questo mese è stato presentato per la prima volta nel 2003 in un concorso AIBES tenutosi all'Hotel Excelsior di Napoli, dove nella categoria after dinner si è classificato al 1° posto. Si prepara nello shaker con ghiaccio cristallino e va servito nella coppetta Martini. E' un cocktail che va bevuto dopo cena per il suo sapore dolce dal gusto accattivante. Perché il nome “Tsunami”? Piuttosto che chiederlo al suo ideatore M° Pietro Buzzetta, vi suggeriamo di provarlo… Ingredienti: 2,5 cl Mandarinetto Isola Bella 3 cl Grand Marnier 0,3 cl Kahlua 0,6 cl Frangelico 0,6 cl Galliano a cura di Pino Maranzano sic. Cicireddu (Gymnammodytes cicerelus, Rafinesque 1810) Il Cicerello è un piccolo pesce che appartiene come specie unica alla famiglia degli Ammodytidae, al genere Gymnammodytes, specie cicerelus, diffusa ed endemica di tutto Mediterraneo, soprattutto nel Tirreno. E presente anche lungo le nostre coste. Specie di pesce con il corpo molto sottile, cilindrico e allungato, con livrea beige chiaro con riflessi azzurro-argentati, la parte ventrale è bianca, testa lunga e sottile, con muso allungato e con mandibola prominente, con bocca ampia e protrattile senza denti, la pelle è liscia senza scaglie e la pinna dorsale è unica e lunga; la coda è forcuta, non ha vescica natatoria. Il Cicerello è un pesce gregario e si riunisce in gruppi molto numerosi, vive su fondali tra 5 e 15 metri, in prossimità delle coste, in zone sabbiose; di giorno e con mare molto mosso si insabbia. Il Cicerello si nutre di plancton e si riproduce tra i mesi di novembre e gennaio; le sue uova si attaccano ai granuli di sabbia e schiudono dopo circa tre giorni. La sua lunghezza massima è di 15 centimetri. Non tutti sanno che il Cicerello è un pesce azzurro e come tale è ricco di omega 3, viene pescato con la sciabica, o con rete a maglie molto strette. La sua carne è gustosa e per cucinarlo viene infarinato e fritto, oppure fritto con la pastella o anche bollito e condito con olio e limone. sic. Munacedda Piccolo pesce appartenente alla famiglia dei pomacentridae, al genere Chromis, specie chromis. E' un pesce che vive lungo le coste di tutto il bacino del Mediterraneo, soprattutto sulle coste rocciose e presso le praterie di posidonia; abitualmente gregario vive in gruppi più o meno numerosi errando lungo le coste, spesso si avvicina ai sub senza paura. La castagnola ha il corpo ovale, alto e compresso lateralmente, la testa è grande, con bocca piccola, occhi abbastanza grandi; sulle due mascelle vi sono 4 serie di piccoli denti conici, la colorazione della livrea è uniforme su tutto il pesce, è di color castano scuro con macule (Chromis chromis, Linneo 1758) dorate sulle scaglie. Quando è giovane e piccolo questo pesce è di colore azzurro intenso e fosforescente; la pinna dorsale è unica e lunga, la coda è grande e molto forcuta. La castagnola si nutre di zooplancton e raggiunge la lunghezza massima di 15 centimetri. Si riproduce tra maggio e luglio, le sue uova vengono attaccate alle rocce e schiudono dopo tre giorni come nella maggioranza dei pesci. La sua pesca avviene lungo le coste con reti di circuizione. Dal punto di vista culinario il suo uso è limitato soltanto alla preparazione di un ottimo brodo, per il quale non bisogna togliere mai le squame ma filtrare il brodo a fine cottura. (Liza aurata, Risso 1810) sic. Mulettu lustru Il Cefalo dorato appartiene alla famiglia dei Mugilidae e al genere Liza, specie aurata, pesci presenti in tutto il Mediterraneo ed anche lungo le nostre coste. Vive in presenza di fondali sabbiosi o con detriti, in gruppi al largo ed in superficie, si avvicina anche alle coste soprattutto nei pressi delle foci dei fiumi. Ha il corpo affusolato, poco compresso, di color grigio-bluastro sul dorso, sui fianchi è grigio argentato, bianco sul ventre e con bande orizzontali di color grigio scuro, testa con profilo conico, bocca piccola munita di piccole labbra, occhi piccoli cerchiati di bianco. Il cefalo ha squame grandi e questa specie si chiama “dorata” perché ha sui due opercoli una macchia dorata. Ha due pinne dorsali, due pettorali, due ventrali ed una anale, tutte di color grigio; si riproduce tra settembre e novembre e si nutre soprattutto sul fondo aspirando con le labbra sia piccoli detriti vegetali che piccoli invertebrati, può raggiungere la lunghezza di 50 cm ed un chilogrammo di peso. Viene pescato tutto l'anno in diversi modi, come pure Cefali (foto P. Maranzano) le specie simili; più difficile la pesca con la canna. Con le uova dei cefali, soprattutto in Sardegna ma anche in Sicilia, Calabria e Toscana, si prepara la “bottarga”, parola araba che vuol dire “uova di pesce salate”; si tratta di uova essiccate e salate, sia di cefali che di tonno e che si preparano per condire la pasta oppure tagliate a fettine e condite con scaglie di grana con olio e limone. A parte le uova, la carne dei cefali è buona e in particolare quella del cefalo dorato è bianca, soda e si può preparare sia arrostita o bollita o anche al forno, oppure al cartoccio. Nota - Cefalo o muggine con questi nomi in Italia si chiamano 6 specie diverse di pesci tutti molto simili e si possono facilmente scambiare tra loro, ma che si differiscono per dei piccoli particolari. Sono tutti appartenenti alla famiglia dei Mugilidae, e appartengono ha 4 generi diversi: Cefalo dorato, Cefalo bosega, Cefalo comune, Cefalo calamita, Cefalo verzelata, Cefalo labbrone. 31 Aprile 2011 importanti università italiane mettono a punto protocolli e strumentazioni convalidati attraverso un complesso processo di sperimentazioni”. Rosalia Picone Sono trascorsi già due anni da quando a Carini è nato il primo Leader Beauty Club di Sicilia. Leader Beauty Club è un circuito di franchising specializzati con più di 30 anni di esperienza nel settore della bellezza e del benessere. Ce ne parla con entusiasmo la responsabile del centro Noesis di Carini, Rosalia Picone, esperta del settore con oltre 10 anni di esperienza. Perché ha scelto di associarsi a Leader Beauty Club? “La mia scelta è stata dettata dalla grande preparazione e professionalità di Leader Beauty Club”. Ci può spiegare in cosa consistono i vostri sistemi? “Nelle nostre strutture ci avvaliamo di percorsi e metodiche esclusive, capaci di far ritrovare aspetto e forma ideali senza alcun intervento invasivo. Le tecnologie ed i metodi proposti, attraverso sofisticati sistemi, sono frutto di serie e documentate ricerche scientifiche. Non a caso, Leader Beauty Club, si avvale di consulenti specialisti in dermatologia, chirurgia estetica, diabetologia, biologia, biofisica ed ingegneria, che collegate ad Quali sono i servizi che proponete nel vostro centro? “L'elemento fondamentale di distinzione per i nostri centri è prima di tutto la consulenza iniziale, check-up sia corpo che viso ai quali ogni singolo cliente deve sottoporsi per poter stabilire dei programmi di lavoro mirati e cuciti addosso su misura, fino ad ottenere, quindi, il risultato sperato. I servizi specialistici offerti nel nostro centro sono: antinvecchiamento, antiacne, snellimento e rassodamento, radio epilazione definitiva, radio-foto ringiovanimento, massaggi rigeneranti e tutto ciò che riguarda l'igiene estetica. Ma ancora più importante è la presenza del reparto Armonizzazione posturale, un esame attraverso il quale verificare, e di conseguenza correggere, i disordini posturali, c a u s a principale della forma- zione di molti inestetismi”. Perché rivolgersi a Noesis – Leader Beauty Club? “Penso che la tentazione di mantenersi giovani e di diventare più belli è sempre più forte anche per se stessi, perché l'immagine che vediamo riflessa è un testimone severo. La società è sempre più sensibile alla bella immagine di se ed è più apprensiva nei confronti dell'invecchiamento”. Da Noesis cosa fate per combattere lo stress? “Lo stress è la conseguenza principale dei ritmi frenetici della vita di oggi. Il desiderio di benessere e relax, momenti positivi per farsi coccolare, sono la nostra filosofia; per relax dobbiamo intendere anche quella condizione interiore di serenità che avvertiamo quando ci guardiamo allo specchio e siamo soddisfatti di ciò che vediamo. Recarsi in un Leader Beauty Center è più che mai un regalo da fare o da farsi fare. Stare bene con se stessi è la chiave per migliorare il nostro rapporto con gli altri, vivendo la nostra quotidianità con maggiore felicità e sicurezza. Proprio per offrire sempre maggiori servizi di qualità ai nostri clienti, da oggi Noesis è anche cliente f i d u c i a r i o e q u a l i f i c a to i n Tisanoreica, Decottopia e delle Diete Proteiche, ovviamente sempre seguiti in ogni momento dai nostri dietologi ed esperti”. CINISI 32 Aprile 2011 Dal detto popolare pubblicato sul Vs. mensile di Marzo, articolo scritto da Salvatore Gabriele La Spisa “Il Carnevale di Cinisi: il più bello della Sicilia Occidentale?", rispondo con un altro detto tipicamente siciliano: "Cu si vanta cà so vucca o è asinu o è cucca", ed io come persona e Presidente dell'Associazione Pro Loco non mi sento di essere ne I'uno ne l'altro! Egr. Sig. La Spisa chi le scrive è il Presidente dell'Associazione Pro Loco da lei menzionata nell'articolo in questione. Mi toglie l'obbligo risponderle in merito, anche perché vorrei fare un po' di chiarezza sull'argomento. Le faccio presente che la Pro Loco Associazione NO-PROFIT e di VOLONTARIATO è stata e ripeto è stata, l'artefice che sin dagli anni settanta, ma anche negli anni bui del commissariamento comunale, ha organizzato la manifestazione in questione registrando di anno in anno, un crescendo sino a divenire negli ultimi anni, parlo di circa sette anni fa, una manifestazione invidiata e copiata dai paesi circostanti. Attenzione non abbiamo mai affermato, almeno noi associati, che la "nostra" manifestazione sia "la più bella della Sicilia Occidentale" ma sicuramente speravamo che prima o poi lo diventasse (speravamo, perché oramai non c'è più niente da sperare!!!). Per dovere di cronaca le faccio presente che nell'intervista fattami dal Sig. Filippo Mannino sul Vs mensile di Dicembre 2010 alla domanda: "Si sta cominciando a lavorare per migliorare la qualità e la sicurezza del Carnevale cinisense? Chi sono le associazioni coinvolte per il Carnevale? Esiste una direzione artistica?" io risposi: “Sinceramente ancora non c'è stato alcun incontro tra l'amministrazione comunale e la nostra Associazione per definire, anche se in maniera sommaria, il programma del Carnevale. Mi piacerebbe tanto darle una risposta positiva ma a quanto ha capito, non posso. Il Carnevale è una delle poche, per non dire l'unica, grande manifestazione che si svolge a Cinisi e nonostante gli anni trascorsi non è riuscita ancora ad imporsi come qualità ed immagine. Dopo anni di associazionismo comincio a concretizzare l'idea che fino a quando ci illudiamo di credere che il nostro carnevale sia il più bello della Sicilia Occidentale, non riusciremo mai ad attuare quel salto di qualità importante per la manifestazione stessa. Alla luce di ciò, le pongo una domanda: lei pensa che quella frase bandita sui manifesti, e non solo, provenga da un nostro pensiero?". P.S.: Sulla base di ciò, se il Sig. Filippo Mannino, mi ponesse adesso la stessa domanda diciamo che la mia risposta non cambierebbe di molto anzi, all'interrogativo "Chi sono le Associazioni coinvolte per il Carnevale?" risponderei “Sicuramente la nostra NO”. TERRASINI - FACCIAMO UN PO' DI CHIAREZZA… di Salvatore G. La Spisa L'articolo “Elezioni politiche a Terrasini: un deja vu” aveva lo scopo di fotografare la situazione politica. Non parteggiava per alcuna parte in campo. Si raccontavano fatti e non opinioni o sensazioni. L'articolo ha scatenato commenti e critiche anche su alcuni blog locali. Alcune precisazioni sono divenute doverose soprattutto sul locale circolo di SEL “Sandro Pertini”. Tale circolo sembrerebbe che sia nato nel 2010 senza alcun congresso locale in cui sono stati invitati a partecipare tutti gli iscritti di SEL di Terrasini. Nascita mediata dal referente regionale all'organizzazione di SEL Simone Di Trapani, ex Rifondazione Comunista approdato da qualche anno a Cinisi, che ha avallato e difeso l'operazione. Una scelta apparentemente inusuale perché la nascita di circoli e\o sezioni nei partiti politici, specialmente in quelli di sinistra o centro sinistra, è rigidamente regolata mentre per tale circolo (ma non solo per tale circolo….) sembrerebbero siano stati applicati altri criteri. Il mistero è presto svelato. Il criterio applicato è stato quello ante congresso nazionale di SEL che permettevano di fondare un circolo con il solo requisito delle 40 tessere. Oggi non sarebbe più possibile. Inoltre il circolo Sandro Pertini sembrerebbe nato con la benedizione alcamese di Massimo Fundarò, ex Federazione dei Verdi trasmigrato in SEL, presidente regionale del partito di Vendola. Ad onor del vero tale nascita non solo ha rotto equilibri a Terrasini ma ha anche creato “sorpresa” nel locale circolo di Cinisi di SEL guidato dall'ex Rifondazione Comunista Salvo Ruvolo. Il Ruvolo voleva ripercorrere le fortunate strade del circolo di Rifondazione Comunista Fanny Vitale creando un nuovo circolo intercomunale Cinisi\Terrasini. Anche tale progetto, ovviamente, è andato in fumo. Per colpe non sue. Nei giorni scorsi, per finire, sul sito di Articolo Zero http://articolozero.blogspot.com è stata pubblicata una lettera aperta a Nichi Vendola di numerosi militanti della sinistra terrasinese “preoccupati per la grave involuzione che si sta profilando nelle prossime amministrative della nostra cittadina” e denunciando “una spregiudicata operazione trasformistica” invocando “la possibilità di una revoca del simbolo”. Ognuno si faccia la propria idea. Un solo commento: se questa è la nuova politica era meglio la prima repubblica con partiti politici con regole rigide e con ideologie chiare e salde. Senza confusioni di ruoli e appartenenza. E soprattutto senza salti della quaglia. A proposito di pennuti…. 34 TERRASINI di Filippo Mannino Aprile 2011 Le prossime elezioni si avvicinano intanto pubblichiamo l'intervista al candidato sindaco del Comune di Terrasini, Giuseppe Anselmo. Sig. Anselmo, le pongo tre domande riguardanti: quali sono secondo Lei le possibilità che offre oggi Terrasini? Quali sono gli obiettivi da far raggiungere al paese? Perché votare il candidato sindaco Giuseppe Anselmo e la sua coalizione? “Io vorrei cominciare rispondendo all'ultima domanda: perché votarmi!!”. Dica pure. “ Io quattro anni fa mi sono candidato e ho perso. La cittadinanza non mi ha premiato, per un pugno di voti, ma comunque ho perso. Alla fine di quella campagna elettorale ho detto ai miei tre consiglieri del consiglio comunale che mi sono rimasti fedeli, di assumere nei confronti del nostro sindaco un atteggiamento di benevolenza, cioè farlo lavorare, vedere cosa sapeva e voleva fare per la cittadinanza e dare la propria disponibilità. Dopo otto mesi circa il sindaco ha dimostrato quello che voleva fare, per cui noi siamo passati all'opposizione. I miei tre consiglieri si sono uniti ad altri tre consiglieri: Davì, Serio e Croce, i quali dall'inizio alla fine hanno fatto opposizione e hanno lavorato affinché questo sindaco andasse a casa!!”. Chi sono i tre consiglieri della sua coalizione? “Sono Mistretta, Ventimiglia e Randazzo, che insieme a Davì, Serio e Croce hanno fatto opposizione. Quindi, nel tempo, io sono stato presente ed ho seguito le situazioni di Terrasini ed ho visto che di tutto si parlava tranne che del paese. C'era una situazione in cui il sindaco difendeva a tutti i costi la sua poltrona, non ha voluto creare una nuova maggioranza, perché probabilmente chi stava accanto a lui non lo ha consigliato così, e ha portato Terrasini sempre più allo sfacelo. Adesso io sono qua, di nuovo, per dire ai cittadini: non mi avete eletto per pochi voti, adesso penso che mi spettino. Da parte mia c'è un solo criterio: voglio lavorare per Terrasini e fare qualcosa per Terrasini”. Cosa, a suo parere, non è stato fatto in questi ultimi anni? “Forse bisognerebbe dire quello che è stato fatto!!. Io le voglio dire una cosa: Terrasini ha una predisposizione turistica e chiunque è al palazzo comunale e non porta avanti un discorso basato sul turismo, non ha capito niente. Così come ho detto quattro anni fa, il sindaco si deve occupare di tutti, delle persone che hanno bisogno e dei diversamente abili. Quando io parlo di turismo io non parlo di una cosa astratta, parlo: dalla lampada che deve essere funzionante, perché io a casa mia non posso accogliere la gente con le lampade fulminate, alle buche nelle strade, all'immondizia e alla pulizia delle strade. Se si incentiva il settore turistico ci sarà lavoro per tutti, dai manovali ai professionisti, il Comune potrebbe anche stipendiare persone che sono in grado di portare al paese finanziamenti europei. Il sindaco, però, deve avere prospettive manageriali, per cominciare a lavorare”. Quali possono essere gli obiettivi da porsi subito per avere risultati a medio e a lungo termine? “ Occuparsi del porto, occuparsi dell'impianto di depurazione. Tutti i paesi turistici hanno un impianto di depurazione. Finora il problema è stato dove farlo, andiamoci ad informare a che distanza dal paese lo hanno posto gli altri. L'impianto di depurazione deve essere fatto in un posto in cui non dia fastidio e che, soprattutto, dia ai terrasinesi la minore spesa possibile. Si deve cominciare a fare tutto con più criterio, soprattutto oggi che si parla di federalismo, dipende tutto dalle nostre tasche”. Quindi bisogna far conoscere ai cittadini i costi e le spese. “Certo, il depuratore si potrà fare a Nocella fiume se questo diventa economicamente utile per i cittadini. Ma non lo è, tutti quelli che vogliono fare il depuratore a Nocella lo fanno perché dietro a questa bufala c'è qualche cosa in cui io non voglio entrare”. Ha citato, poco fa, il problema dei rifiuti. “Da qualche anno abbiamo l'Ato Rifiuti. Avevamo la Terrasini Servizi, che era una società nostra, di cui ci lamentavamo perché aveva un costo abbastanza elevato. A quanto pare, l'Ato costa il doppio. Quindi noi siamo in un vortice in cui tutto è spendere e il cittadino si trova a pagare sempre più tasse, nessuno si preoccupa di questo”. Cosa farebbe Lei? “Incominciare a valutare le cose con criterio, fare le cose come un padre di famiglia, cercando di avvantaggiare la propria famiglia e far sì che questa abbia meno costi, più ricavi, più benessere. Se non c'è questa apertura noi andremo sempre di più a sbattere”. Ai tempi della sua candidatura, nel 2007, Terrasini non era inserita nell'Ato Rifiuti. Lei prevede che Terrasini possa uscirne nuovamente? “Io me lo auguro. Mi sono documentato e ho visto che, per esempio, l'Ato Idrico è ad un passo dal fallimento. Forse qualche sindaco è già intervenuto per far ritornare tutto al proprio Comune. E poi questo significa far sì che la gente che lavora all'interno dei propri comuni possa vivere meglio, possa avere uno stipendio, possa essere messa in regola in maniera più qualificata”. 35 Oggi c'è una situazione in cui i contributi europei possono dare un aiuto ai nostri Aprile 2011 comuni. Come pensa di agevolare Terrasini in questo senso? “Ci sono delle persone che si occupano e sanno fare queste cose. Non mi si venga a dire che lo debba saper fare il sindaco, bisogna servirsi di persone competenti e bisogna puntare a questo. È necessario reggere un Comune come se fosse un bilancio familiare, come se ci fosse un'azienda da gestire e tutto deve essere in relazione alle spese e al profitto. Non si può sempre dire: alziamo le tasse, non è così che si amministra. Se si riuscissero ad eliminare le spese sostenute in maniera anomala, io credo che tutti quelli che lavorano all'interno del Comune sarebbero pagati e, nello stesso tempo, non ci sarebbero più tutti gli sprechi che oggi ci sono”. Ha parlato della Terrasini Servizi. Come pensa di utilizzare questo strumento?. “La Terrasini Servizi è una mente operante, ci assicurava la raccolta dell'immondizia per tutto il paese, se ne diceva anche male, ma una volta che interviene la Terrasini Servizi, con i lavoratori di Terrasini, una volta che il Comune è il socio di maggioranza, possiamo intervenire per farla operare bene, tranne che il politico non comincia ad essere corrotto o a farsi corrompere!! Non parlo di corruzione a livello economico, ma a livello amicale: il lavoro è il lavoro, le altre cose sono altre cose. Quindi chi gestisce la macchina comunale si deve occupare di tutte queste cose, con serietà, come se fosse una cosa propria”. Ha potuto visionare il Piano Regolatore attualmente in fase di studio? “ Da quello che mi risulta so che il Piano Regolatore è in fase di studio, però era una piccola combriccola di persone che ne sapeva parlare. Neanche i miei consiglieri comunali sapevano nulla a riguardo. Quindi, non le so dire quello che sta succedendo o che succederà”. La ringrazio. Alla prossima! CINISI 36 Aprile 2011 Il Movimento per Cinisi difende il neo Assessore Cusumano Gentile Direttore, chiedo ospitalità per replicare sinteticamente a quanto sostenuto dal Suo mensile nell'articolo, non firmato, dal titolo “Giunta Palazzolo: crisi di troppa maggioranza”, pubblicato a pagina 31 dell'ultimo numero. Si afferma che la nomina del nuovo assessore Vincenzo Cusumano ha creato “mal di pancia” ai consiglieri comunali di maggioranza. Si dice, altresì, che gli stessi non condividono la scelta del Sindaco e la ritengono “solitaria ed indigesta”. Sul punto, mi preme evidenziare che quanto riferito dal Suo periodico contrasta con la realtà. Per quanto mi risulta, il Sindaco Palazzolo - come ha sempre fatto e come è ragionevole che sia - ha effettuato la scelta in piena autonomia, ma questa è stata apprezzata da tutti i consiglieri comunali di maggioranza e dalla base del Movimento. Il gruppo è così unito che si sta pensando concretamente alla possibilità di esprimere un proprio candidato alle prossime elezioni provinciali. Ed ancora, l'articolo sopra citato, a tratti, denota intenti denigratori nei confronti del neo-assessore Cusumano. Ciò sorprende perché non è nello stile del Vostro periodico lasciarsi a considerazioni sarcastiche di scarso contenuto politico. La invito, Gent. Direttore, a non fidarsi troppo del giudizio (forse interessato) dei Suoi collaboratori e a conoscere direttamente fatti e assessori di Cinisi. Da ultimo, La prego di riflettere sulla frase conclusiva dell'articolo: “nessun laureato nella Giunta Palazzolo ad eccezione del Sindaco. Che sia un caso?”. La considerazione appare come un'offesa gratuita al Sindaco, agli Assessori, al Movimento, ma soprattutto ai cittadini di Cinisi. Con immutata cordialità. Giangiacomo Palazzolo coordinatore del Movimento per Cinisi Sindaco Palazzolo Carta Costituzionale - Art. 19: Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere. Osservazioni sulla lettera del coordinatore del Movimento per Cinisi – Sindaco Palazzolo Giangiacomo Palazzolo Gentile avv. Giangiacomo Palazzolo, Ci stupisce ricevere una lettera dal Movimento per Cinisi Sindaco Palazzolo in cui si contesta il contenuto dell'articolo in quanto il testo dello stesso riporta fatti e non opinioni o peggio “considerazioni sarcastiche di scarso contenuto poli- tico”. La redazione non ha “maldipancia” alcuno verso il Sindaco Palazzolo o la Giunta e chiamiamo a testimonianza i corretti rapporti tenuti fino a oggi non solo con il Sindaco e la Giunta ma con tutti i Consiglieri Comunali. Cosa ben diversa è la cronaca e il registrare quanto accade. Anche nella maggioranza del Sindaco Palazzolo. I “maldipancia” ci sono stati sia nella maggioranza che tra i consiglieri comunali. Ed è comprensibile la difesa d'ufficio e la presa di posizione come “coordinatore del Movimento” ma poco credibile. Chi fa politica e conosce l'ambiente politico cinisaro se ne rende subito conto. Oseremmo dire a “ a pelle”. La maggioranza del Sindaco è talmente ampia che anche i “maldipancia” sono delle normalità come la non condivisione di scelte “in piena autonomia” prese dal Sindaco. Quindi non si capisce la presa di posizione su un argomento che è normalissimo in un contesto politico di liste civiche “multi frutti”. La ringraziamo per l'anticipazione della notizia di una candidatura del Movimento alle elezioni provinciali. Facciamo i nostri migliori auguri. Siamo ovviamente super partes. Ma consentiteci di dare una chiave di lettura del Vs. Movimento e della sua forza su tale tema. Riteniamo che la scelta non sia vincente perché nelle elezioni provinciali come nelle regionali e nelle nazionali prevale il tema politico su quello del “fare” locale. Il richiamo dei Partiti Politici è più forte. Il richiamo del “fare” insieme per Cinisi, vera forza del Movimento, viene annullato dalla sollecitazione dell'appartenenza politica. Lo spazio di manovra della trasversalità ristretto e difficoltoso da guidare. Un' impresa ardua nonostante tutte le buone intenzioni del Movimento. Il tempo è galantuomo…. Vedremo effetti e risultati delle scelte. E veniamo al tema direttore artistico\assessore Vincenzo Cusumano. La storia di un uomo “politico” è pubblica. Il suo passato non viene dimenticato come viene pesato e vagliato il proprio presente. E' inspiegabile l'accusa di “intenti denigratori nei confronti del neo-assessore Cusumano”. Sarebbe opportuno conoscere quali sono, secondo Voi, gli intenti denigratori della Redazione. Nell'articolo si parla solo di fatti e non di sensa- 37 zioni senza “lasciarsi a considerazioni sarcastiche di scarso contenuto politiAprile 2011 co”. Esattamente il contrario di quanto da Lei afferma come Coordinatore del Movimento. Purtroppo l'intento è denigratorio nei confronti dei Collaboratori della nostra Testata Giornalistica che vengono accusati di “giudizio (forse interessato)”. Sarebbe opportuno che come Coordinatore spiegasse chi ha interessi in questo giornale e quali. Circostanziando gli eventi e non denigrando Collaboratori e articolo di cronaca che rimane solo di cronaca non dando giudizi di parte. Inoltre è incomprensibile come Redazione abbiamo potuto offendere “Sindaco, (agli) Assessori, (al) Movimento, ma soprattutto (a)i Cittadini di Cinisi” affermando un dato di fatto che nella giunta Palazzolo il solo laureato è il Sindaco mentre gli assessori sono tutti diplomati. E' un dato di fatto . Lo abbiamo registrato. E un caso? Non lo sappiamo ma era l'unica battuta ironica dell'articolo. Senza alcuna intenzione denigratoria. Vogliamo concludere le nostre osservazioni ad una lettera che riteniamo infondata nei contenuti ma cortese nei termini con una frase di Oscar Wilde: "Ogni uomo mente, ma dategli una maschera e sarà sincero." Crediamo la farà propria. Con stima dott. Salvatore Gabriele La Spisa per la redazione de IL VESPRO PS: Ero candidato, per chi se lo fosse dimenticato, nelle ultime elezione nella lista Cinisi Libera Si costituiscono a Cinisi e Terrasini i Comitati Referendari Liberacqua Due SI per l'acqua pubblica bene comune Anche a Cinisi e Terrasini si costituiscono i “Comitati Referendari Liberacqua 2 SI per l'acqua pubblica bene comune”. I Comitati hanno come obiettivo di far conoscere i quesiti referendari e illustrare le buone ragioni del Si ai referendum. I Comitati Referendari prendono il via dai sostenitori di Cinisi e Terrasini del comitato civico Liberacqua. Il referente comunale per Cinisi e Terrasini è Andrea Bartolotta (cellulare 3384905816 – email [email protected]). I Comitati referendari sostengono inoltre il SI al referendum contro il nucleare. Tutti coloro che vogliono partecipare alla campagna referendaria e sostenere i SI possono contattare Andrea Bartolotta. TERRASINI 38 Aprile 2011 di Filippo Mannino seconda parte Riprendiamo l'intervista con il vicesindaco dell'ex amministrazione comunale di Terrasini, Renzo Lo Grasso. La prima parte dell'intervista si concludeva trattando l'argomento del Piano Regolatore di Terrasini. L'ex vicesindaco ci informava del fatto che il Comune aveva ricevuto da parte dell'Assessorato Territorio – Ambiente una bozza del P.R.G. e di questo si doveva parlare in Consiglio. Ridiamo la parola al sig. Renzo Lo Grasso. “La mia opinione è quella che se un consiglio comunale si ritiene politico, cioè ha la volontà di affrontare i problemi della cittadina, non si può trincerare dietro una mancanza di maggioranza dell'amministrazione per non affrontare le problematiche locali”. Chi osserva dall'esterno si domanda: il presidente del consiglio non era della stessa coalizione del sindaco Consiglio? “No, il presidente del consiglio è stato eletto all'interno del Consiglio Comunale con la maggioranza politica del PDL e con l'appoggio delle liste civiche, quindi fin dall'inizio c'è stato uno scollamento tra l'amministrazione e il consiglio comunale. Ognuna delle parti, in conseguenza di questa legge iniqua, si riteneva il portatore della verità e della maggioranza politica dei cittadini. Il sindaco, infatti, nell'ultima serata in cui si è votata la sfiducia, dopo aver parlato, se ne è andato dicendo di non voler essere processato dai consiglieri che in quel momento non rappresentavano la maggioranza dei cittadini. Il sindaco non è stato eletto da una maggioranza politica ma dai cittadini. La legge purtrop- po non permette al sindaco eletto di formare una sua maggioranza politica, così, invece di fare qualcosa di positivo per i nostri comuni, assistiamo ogni due-tre anni a situazioni di questo tipo”. Lei pensa che con sei candidati a sindaco nelle prossime elezioni si potrà verificare di nuovo quello a cui abbiamo assistito con questa amministrazione? “Dipende dalla legge con cui andiamo a votare. Se non cambia nulla è possibile, anche perché, negli ultimi venti anni, a Terrasini si è pensato soltanto a litigare. Io ho assistito a due sfiducie di cui l'ultima approvata con diciotto voti di maggioranza e penso che i consiglieri non abbiano mai pensato sul serio a governare questo paese. Invece c'era e c'è la voglia di mettersi in mostra, senza affrontare i problemi. Assistiamo a numerosi candidati a sindaco e questo la dice lunga sul motivo delle disgregazioni politiche che ci sono, inoltre non si parla di cosa il paese ha bisogno ma della capacità di ciascun candidato ad essere eletto”. Lei sosterrà qualcuno tra questi candidati? “Avendo fatto dei percorsi con alcuni amici, ci siamo riuniti e abbiamo deciso di non tirarci indietro dalla politica, anche se molti di noi non sono politici di professione, stiamo cercando di riunire delle forze, soprattutto dell'imprenditoria, che hanno a cuore le sorti di Terrasini. Abbiamo individuato nella persona dell' avvocato Massimo Cucinella, giovane ex assessore, le qualità politiche ed umane necessarie a rappresentarci tutti”. All'interno di liste civiche o di partito? “Noi pensiamo a liste civiche, ma ancora non si sa. Tra quindici-venti giorni potremo dire qualcosa di più concreto”. Grazie e buon lavoro! 39 Ottobre 2010 40 Aprile 2011 Roberto Conigliaro risponde... Purtroppo o per fortuna, gli elettori di Terrasini, che hanno già dimostrato di saper votare liberamente, potranno fare la loro scelta solo esprimendo una valutazione sulle persone che si propongono Un pò di cronaca politica val la pena ripercorrerla, per rispondere alla lettera di Salvo La Spisa con la quale mi pone dei quesiti che intendo assolvere con pacatezza e amor del vero. Tutti sanno che il sindaco Mimmo Consiglio fu eletto con soli tre consiglieri comunali su venti. La maggioranza degli elettori lo hanno voluto sindaco, verrebbe da dire senza se e senza ma, e fu individuato come l'uomo che poteva interpretare il cambiamento per Terrasini. Tuttavia, il sindaco eletto da 3200 terrasinesi e poi sfiduciato da “soli” 18 consiglieri, fin dal primo giorno di legislatura ha avuto “tutto” il consiglio comunale contro. In assenza di una maggioranza, quindi, si pose presto il problema dell'allargamento della base consiliare per sostenere l'azione amministrativa e fin da subito si comprese la difficoltà di pervenire ad un simile risultato. Ricordo bene, dopo pochi mesi dalle elezioni, una seduta del consiglio comunale per la votazione del conto consuntivo, con il quale furono destinate le risorse necessarie per la realizzazione, dopo trent'anni, delle opere di urbanizzazione (condotta idrica e fognaria) in Contrada Serra. Si capì in quel momento che il sindaco Consiglio voleva amministrare il paese, senza arrendersi all'evidenza del fatto di avere solo tre consiglieri comunali. Contrada Serra, infatti, è sempre stata una riserva di caccia ai voti grazie alla promessa, rinnovata di elezione in elezione, delle fognature e della condotta idrica che, però, fino ad allora nessuno era mai “riuscito” a fare, pur godendo di ampie maggioranze consiliari. Nelle sue memorie da sindaco, Mimmo Consiglio potrà scrivere quante “condizioni”, se non veri e propri ricatti, gli sono stati (im)posti ogni volta che ha provato a cimentarsi con le “trattative” per l'allargamento della maggioranza consiliare. Ogni volta “costretto” a farlo da una mozione di sfiducia, quattro in tre anni e mezzo di legislatura, una l'anno, che hanno interrotto qualunque continuità amministrativa. Tutti gli assessori che si sono cimentati nel ruolo, in questi anni, hanno vissuto sulla propria pelle l'ostilità personale e politica da parte di chi si è sentito defraudato dal voto popolare. Adesso il leitmotiv della campagna elettorale sarà per tutti quello di dare una maggioranza consiliare al sindaco eletto perché, altrimenti, si ripropone la stessa condizione che ha caratterizzato la legislatura Consiglio, senza pensare, però, che il problema non è avere una maggioranza quanto, piuttosto, cosa farne. Mimmo Consiglio ha dimostrato cosa può fare un sindaco senza, e basta pensare alla sensazione di immobilismo degli anni scorsi, per comprendere che, quantomeno, ha tentato di fare il massimo che si poteva in quelle condizioni. Sicché, vediamo cosa ha fatto e cosa no l'amministrazione Consiglio: ha affrontato il nodo dei rapporti con Cinisi (abbattendo il muro dell'ostracismo) elaborando il PRG del porto insieme all'amministrazione Palazzolo e al Genio civile opere marittime. Non ha risolto la questione dei confini, un compito, tuttavia, che poteva tranquillamente intestarsi il consiglio comunale riesaminando la bozza elaborata dalla commissione biconsiliare tra Cinisi e Terrasini nella legislatura Randazzo, oppure promuovendo il referendum. Del PRG, dell'ufficio di Piano, dell'incarico dato all'Università con poche migliaia di euro e della revisione dei vincoli aeroportuali ho già scritto in altre sedi, ma forse vale la pena ritornare sulla responsabilità di chi non ha voluto discuterne seriamente in aula e ha prodotto un documento sulle linee programmatiche scaricato, pari pari, da quelle di un altro comune. Oppure ci si può soffermare sull'integrazione oraria ai contrattisti da 18 a 24 e 27 ore di due anni fa e all'utilizzo delle ultime risorse rimaste per integrare vigili contrattisti l'orario di lavoro a 36 e alla riduzione dei capiarea da nove a sei. O ancora sul depuratore e il nuovo Parf predisposto dal dipartimento di idraulica dell'Università di Palermo, che su indicazione dell'amministrazione comunale ha definitivamente abbandonato il sito di Calarossa individuandone un altro con impatto ambientale minore. L'inoperatività del consiglio comunale in questi tre anni, rischia di avere pesanti ripercussioni sulle casse del Comune per la procedura di infrazione avviata dalla Comunità Europea. Che dire, inoltre, della vicenda del Liceo linguistico, venuta quasi a noia per la lentezza e gli ostacoli ogni volta posti per la realizzazione della strada d'accesso al sito. Oppure, ancora, si può spostare l'attenzione sulla politica di risparmio che ha consentito di eliminare tutti i canoni d'affitto, per i quali si spendevano 50.000 euro l'anno, e l'utilizzo di strutture chiuse, come il centro diurno, dove sono stati allocati gli uffici dei servizi sociali, la piscina che ospita gli uffici dell'urbanistica e le case Salamone, dove sono gli uffici dei servizi demografici e i lavori pubblici e le opere in corso per la ristrutturazione del piano superiore. Sul fronte della programmazione delle opere pubbliche, l'amministrazione Consiglio ha prodotto atti che le successive potranno sfruttare per realizzarle, così come ha fatto l'amministrazione di Cinisi con la via del mare. Dal progetto per la riqualificazione del fronte a mare a quello per la messa in sicurezza del costone della Praiola e della scala di accesso. Dai lavori di sistemazione del cimitero, già appaltati, a quelli per il completamento del canile. Dalla programmazione delle spiagge attrezzate alla Praiola e alla Maidduzza, alle procedure per le demolizioni all'interno dell'area della riserva di Capo Rama. Infine, l'ultima annotazione la vorrei spendere per la costituzione di parte civile del comune nel processo ai boss Lo Piccolo, per la quale sono stati riconosciuti 200.000 euro di risarcimento. 41 Il risultato elettorale di quattro anni fa, non ha consentito di condividere con Aprile 2011 la maggioranza consiliare nessuno degli atti amministrativi fin qui detti, però nemmeno il consiglio comunale, se non per rare eccezioni, ha voluto raccogliere una sfida a chi poteva fare meglio, come poteva essere con l'Unione dei comuni con Cinisi, prerogativa esclusiva dell'assise consiliare. Sia come sia, la città avrà presto la possibilità di esprimersi un'altra volta nella scelta del suo sindaco e di valutare, ricordandola, l'importanza di quanto è stato fatto nei tre e mezzo di una legislatura travagliata, forse sbagliata (nel senso che nessuno è perfetto e sul fronte dei rapporti politici qualcosa in più si poteva fare), ma onesta, come onesto è Massimo Cucinella. Io lo vorrei come sindaco se si dovesse, come spero, candidare e affiderei la città nelle sue mani, perché gli riconosco la capacità di riprederne le sorti. Ha le idee chiare, ha in testa un'idea di Terrasini ben precisa, che va oltre la retorica e la demagogia di appartenenza per categorie e schieramenti politici, tra l'altro frammentati e impossibili da percorrere. Purtroppo o per fortuna, gli elettori di Terrasini, che hanno già dimostrato di saper votare liberamente, potranno fare la loro scelta solo esprimendo una valutazione sulle persone che si propongono, come spero accada per Massimo Cucinella. È stato un assessore della giunta Consiglio e non se ne vergogna come me perché non ce n'è motivo. Infine, sarebbe bello poter condividere anche con Salvo La Spisa l'eventuale candidatura di Massimo Cucinella a sindaco, perché non vedo, per lui, alternative di “purezza” ideologica all'orizzonte elettorale. Le proposte attuali o sono già state giudicate o mi sembrano vacue e vanesie. 42 TORRETTA Aprile Ottobre2011 2010 di Francesca Prestigiacomo L'immagine di San Giuseppe che ci è stata consegnata dalla tradizione è quella del nume tutelare della famiglia, il Vecchio rassicurante e protettivo che tiene in braccio o per mano il suo figliolo Gesù. Il culto di San Giuseppe si era già diffuso nel XVI secolo e nel 1870 fu proclamato, da Papa Pio IX, patrono della Chiesa universale e Santo protettore dei poveri e dei derelitti e, fino al 1977, la data figurava tra le festività religiose nazionali. In Sicilia la festività di San Giuseppe è molto onorata anzi, considerando i numerosi festeggiamenti di cui è oggetto, San Giuseppe si aggiudica il primo posto per la categoria “Santi più amati”. A Torretta, la festa in onore del Patriarca ha un carattere estremamente popolaresco ed è sentitamente partecipata. Quest'anno si è celebrata la tredicesima edizione della “Sagra di Virgineddi”, manifestazione la cui realizzazione è curata dalla PRO LOCO di Torretta. La festa ha luogo in piazza nel giorno 19 marzo, ma i preparativi affinchè tutto riesca per il meglio hanno inizio qualche giorno prima. I virgineddi o tagghiarini o setti pitanzi che dir si voglia, rappresentano la triplice denominazione riferita ad un'unica prima della festa le donne del paese che si o f f r o n o volontariamente (alcune per grazia ricevuta o per semplice devozione) si La preparazione dei “virgineddi” riuniscono nella sede della Pro Loco per preparare i tagghiarini. Questo è un momento di aggregazione molto bello all'insegna dell'allegria e della gioia della festività che ricorda momenti della nostra tradizione, in una sorta di ritorno al passato, quando lo stare insieme non aveva ceduto il passo all'individualismo serrato che caratterizza i nostri tempi. La mattina del 19 si cucinano i legumi e le verdure in una grande “quarara” che viene poi portata in piazza. Qui, in un altro pentolone, vengono cucinati i tagghiarini; i tempi di cottura di questi ultimi sono molto brevi in quanto si tratta di pasta fresca. Tolto un po' di brodo si aggiungono i legumi già cotti e i tagghiarini vengono così distribuiti tra i presenti, sempre numerosi. Una delle organizzatrici, Lilly Candela ha calcolato che sono stati impastati diversi chili di farina e sono stati cucinati 60 Kg di legumi e il risultato della manifestazione è stato molto soddisfacente, considerando che i commensali si sono leccati i baffi consumando davvero tutto. Alla manifestazione hanno preso parte anche i ragazzi dell'Istituto alberghiero Mursia di Carini che hanno preparato le immancabili “sfinci di San Ciuseppi” (frittelle di farina e zucchero) deliziando ulteriormente il palato dei presenti. Il tutto è avvenuto in un clima festoso allietato da musica folkloristica. Per quanto riguarda l'aspetto prettamente religioso, non meno importante, durante il giorno di San Giuseppe vengono celebrate tre messe, proprio come nel giorno di domenica, con il panegirico in onore del Santo, al termine di ognuna delle quali vengono distribuiti i panuzzi o “cricchiteddi di San Giuseppi” La cottura dei “virgineddi” (anche questi donati spesso per devozione) e che dopo la loro pietanza rituale a base di pasta fresca, spianata e tagliata a benedizione vengono distribuiti ai fedeli. Il pane è l'alimento di piccole strisce e poi condita con sette tipi di legumi (da cui la maggiore attenzione durante questa festa in quasi tutti i paesi denominazione “setti pitanzi”): lenticchie, fagioli bianchi e neri, della Sicilia e assume diversi varianti decorative, di solito ceci, piselli, castagne e fave, cui si aggiungono brocculi, richiamanti gli oggetti del Santo Falegname, ed hanno un sparaceddi e l'immancabile finucchieddu ri muntagna, che sapore particolare conferitogli dall'aggiunta di finòcchiu danno un sapore tutto particolare alla ngranatu. pietanza. Il nome virgineddi deriva dal Al calar della sera, infine, viene fatto che un tempo erano le ragazze acceso un grande falò, la vampa. vergini, non sposate (per ricordare la Anche questa è un'altra usanza verginità di San Giuseppe) a preparare stabilmente connessa alla festa del questa pietanza per offrirla ai poveri, Santo, che probabilmente deriva per ottenere la grazia di contrarre un dal fatto che la celebrazione di San buon matrimonio. Secondo altre fonti, Giuseppe coincide con la fine invece, il nome deriva dal fatto che ai dell'inverno e quindi riprenderebbanchetti, organizzati dalle famiglie be antiche usanze contadine, per abbienti per ringraziare il Santo della cui venivano arsi i residui dei fortuna tributatagli, venivano invitati raccolti. Ad organizzarla, a fanciulli appartenenti a famiglie Torretta, è il “Gruppo ragazzi della povere del luogo che vestivano Vampa”, costituito da circa 20 rigorosamente di bianco. ragazzi che, pieni di entusiasmo, si Torniamo a Torretta: qualche giorno Le verdure del minestrone occupano un po' di tutto, dalla raccolta della legna, al procurarsi gli sponsor, vendere biglietti destinati al sorteggio che avrà luogo proprio la sera del 19 tra i festeggiamenti che consistono nell'arrostire la salsiccia (che viene poi distribuita ai presenti, accompagnata da pane, La distribuzione del minestrone formaggio e olive) e in danze accompagnate da una musica trascinante. E' bello vedere come anche i più giovani si prodighino per ripristinare antiche tradizioni, per recuperare un passato per molti aspetti migliore, in cui la solidarietà e i buoni sentimenti erano il dictat di un'esistenza nobile, seppur più umile. Ci si prepara, quindi, per la santa processione con il simulacro del Santo, cui i Torrettesi partecipano copiosi. Anche la processione è realizzata grazie alle offerte dei fedeli che vengono “collettate” pazientemente da devoti, nello specifico 43 P. Troia e C. Davì. Da notare quindi la partecipazione corale del paese alla Ottobre 2010 Aprile 2011 celebrazione di questa festa che, visto l'impegno profuso, ha anche una discreta riuscita. Il Santo, una volta uscito in processione, viene accompagnato nel luogo dove è accesa la vampa per dargli, in un momento molto suggestivo, la sua benedizione; dopo di che, mentre la processione riprende il suo percorso lungo le vie principali del paese, si dà il via ai festeggiamenti notturni (attorno alla vampa), che si prolungano fino a tarda ora. Come si può vedere, in ogni festa, si concede un “tempo corporale” dedicato alla gioia e alla convivialità e il cibo è parte integrante di questo momento, anzi è il simbolo principale della condivisione. La pietanza, infatti, si colloca all'interno di un “presagio divino” che mette a disposizione mezzi materiali per purificare il corpo, per sfamare il povero, per guarire i malati. Sotto questo aspetto nulla è cambiato rispetto al passato. 44 Aprile 2011 Abbiamo letto per Voi di Giampiero Finocchiaro Irène Némirosvsky, Adelphi, 2010 Quanti ricorderanno ancora oggi il nome di una grande autrice come Irène Némirosvsky? Donna dalla vita ricca di colpi di scena, vita intensa e tragica considerando che a lei, figlia di un ricco banchiere ebreo ucraino, toccò in sorte, e fu letale, la deportazione ad Auschwitz dove morì di tifo un mese dopo l'arrivo nel luglio del 1942. Aveva 39 anni, parlava quattro lingue e scriveva in francese, idioma che lei considerava sua lingua madre. Lasciò due figlie avute con un altro ricco banchiere a cui toccò la sua medesima sorte nello stesso anno. Avviata fin da giovane alla scrittura, pubblicò questo suo primo romanzo nel 1926 col titolo di Le Malentendu. Raggiunse la notorietà col più noto David Golder ma tutte le sue opere riscossero un notevole successo anche grazie alla trasposizione teatrale e/o cinematografica di alcuni suoi lavori. Pur essendo autrice francofona, il Governo francese nel 1935 le rifiutò la nazionalità; nel 1939 si convertì al cattolicesimo senza riuscire a evitare la deportazione; scrisse per una nota rivista di destra, salvo dimettersi alla pubblicazione nell'ottobre del 1940 delle leggi razziali eppure il suo editore, divenuto apertamente antisemita, continuò a pubblicare le sue opere pur se sotto pseudonimo. Il testo racconta della vita di un uomo raffinato a cui la guerra ha tolto l'agio familiare costringendolo a vivere del proprio lavoro e ad assumere le abitudini faticose della gente normale. Yves incontra però Denise, moglie di un ricco signore che le dà la sicurezza ma non quella scintilla passionale che le scocca invece col protagonista del romanzo. La storia è tutta centrata sul rapporto tra due persone che faticheranno a entrare l'uno nella vita dell'altra a causa delle variabili rappresentate dalla società del tempo e dai suoi cliché, dalla cultura della Francia di primo Novecento e dalle sue abitudini romantiche e un po' snob che raccontano il sacrificio con cui un intero Paese è uscito da una vecchia pelle attraverso il trauma della guerra. Le atmosfere raffinate, il ritmo delicato di questo romanzo e lo stile garbato certamente richiamano autori di epoca romantica ma non senza un originale contributo di introspezione tutta tesa al femminile che insegna a comprendere come la ragione ed il cuore cooperino e convivano, non sempre felicemente, nell'esperienza amorosa che tuttavia, resta una via di ricerca della felicità. Che Adelphi abbia iniziato una lodevole opera di ripubblicazione di tutti gli scritti di questa autrice ci conforta in un momento storico così largamente connotato da volgarità ed ignoranza. Abbiamo visto per Voi QUALUNQUEMENTE Regia di Giulio Manfredonia Verrebbe da dire che c'è troppa dolorosa verità quotidiana in questo film di Antonio Albanese perché noi lo si possa apprezzare come una commedia tutta da ridere. E in effetti, da ridere ce ne sarebbe tantissimo se solo fossero paradossali le vicende a cui si assiste, se solo esistesse, cioè, ancora uno scarto tra la realtà fattuale e quella rappresentata sullo schermo. Condizione essenziale, come sanno gli esperti dei linguaggi espressivi, perché si possa suscitare il riso. Il delinquente e cafone protagonista della storia di Albanese, Cetto La Qualunque, è uno di noi, il nostro vicino di casa, quello la cui villa abusiva si affaccia sul nostro condominio o che se ne sta nascosta dietro un filare di antichi cipressi ed un alto muro per impedire ai passanti di sbirciare il parco, la piscina, le cretine istallazioni di artisti kitsch, le pantere, le donnine, le altre favoleggiate, inutili e costose ricchezze nel cui lezzo tutti amano sprofondare abdicando alla ragione e al sentimento. Il film racconta di questo abbandono, appunto. Nessuna ragione, nessun sentimento, soltanto l'idiota prepotenza di uomini la cui volgarità è tristemente diffusa e quel sentirsi comunità intorno al condiviso progetto di ignorare ogni legge, ogni regola, di sputare in faccia alle persone e allo Stato (“caini, phu!”), di rubare ogni spillo dorato ed ogni rivolo di denaro pubblico pur di andare con le puttane in spiagge lontane, non inquinate dal percolato smaltito a mare, né dall'amianto sotterrato vicino alle coste. Un unico sogno, starsene rivolti al sole senza pensiero del domani, come se l'essere uomini coincidesse col sostare delle piante, incapaci di capire che un uomo è un uomo quando agisce per il futuro, imbecilli al punto da non comprendere che il denaro come obiettivo imprigiona, assimila i liberi agli schiavi. A onor del vero va pure detto che le deliziose gags di Albanese, così efficaci in una cornice satirica come quella del cabaret, seppure nella versione con paillettes di Zelig, non rendono altrettanto al cinema. I tempi e gli equilibri della storia cinematografica, complessivamente diversi rispetto al cabaret, causano un senso di incompiuto che non aiuta la riuscita del film. Ma mentirei se dicessi che il film lascia solo amarezza. Infattamente, il protagonista candidato a sindaco, appena tornato da quattro anni di latitanza, per impedire che nella sua cittadina spiri un vento pericoloso di legalità… è comunquemente un portentoso pagliaccio che trascina alla risata e, aggiuntamente, alla voglia di riscatto. 45 VIVA L'ITALIA ! Aprile 2011 di Francesca Prestigiacomo Al di là del fatto che sarà un giorno di festa in più, nell'anno dei “ponti spariti”, è un'occasione davvero speciale: il 17 marzo si celebrano i 150 anni dell'Unità d'Italia e, come sostenuto da W.Veltroni, al bando le dissidie interne, le lotte intestine,”bisogna fermarsi un attimo,ritrovarsi Italiani è una cosa bella per il Paese”. Certo, in un momento in cui gli italiani sono davvero molto poco uniti, questa festività e le manifestazioni in programma potrebbero aiutarci a ritrovare e a rinnovare quel sentimento patriottico che abbiamo seppellito in questi anni. Infondo è la “memoria storica condivisa che ci rende un Popolo”, è solo così che la nostra identità non si smarrisce ma diviene più ricca e completa. E in quanto a quelli che credono in un'Italia migliore, dovrebbero ascoltare meglio l'appello di Goffredo Mameli: in quell' ”Italia s'è desta”,in quell'ammonimento al risveglio delle coscienze e all'impegno civile c'è il suggerimento dei passi per dare un “nuovo Risorgimento all'Italia”. Ha fatto bene a me, a quelli della mia generazione, delle generazioni passate e non solo, ascoltare, ad esempio, l'esegesi dell'Inno di Mameli fatta da Benigni, il suo ricordare le giovani età di Mameli, di Novaro (autore dello spartito musicale dell'inno), di tutti quei giovani che sacrificarono le loro vite in nome di quella Patria di cui oggi noi tanto ci lamentiamo. Così come magica e oltremodo poetica è stata la riconduzione dei tre colori della bandiera a Dante, alla sua Poesia. Mi ha fatto molto riflettere sul fatto che bisogna avere un “sacro rispetto” per la cultura e per chi la diffonde e il nostro paese vanta una cultura non indifferente ammirata e riconosciuta all'estero e di cui, a buon diritto, possiamo inorgoglirci. Ma del resto noi italiani siamo un popolo di denigratori di sé stessi. Massimo D'Azeglio, ai tempi della prima guerra di indipendenza, disse: “Vorrei avere 10 ferite, incontrar doppie fatiche, e spese e pericoli e vorrei essere sotterra e non aver veduto che triste razza siamo purtroppo noi, non aver scoperto che i nostri nemici più tremendi non sono già i tedeschi ma sono gli italiani”. Non dovremmo essere traboccanti di gioia neanche adesso, ma forse la Lega ci ha aiutato a recuperare un po' di patriottismo e riflettere bene sulla nostra storia dovrebbe servire anche ad arginare l'avanzare del “frutto avvelenato del leghismo” che ha alimentato e legittimato al Sud un pari risentimento anti nordista. E allora scioriniamo le bandiere, orgogliosi di rileggere in esse la nostra storia, la storia di una Nazione giovane sì, ma intrisa di una profonda cultura, unita dalla cultura ancor prima che politicamente. Un'Unità politica, quindi, consapevole perché voluta potentemente da uomini, italiani, giovani e non, che hanno dato la vita per rivendicare la libertà e, con essa, la dignità di un popolo sfruttato e usato piacimento da conquistatori avidi e usurpatori. 46 Aprile 2011 Apoteosi Branco Terrasini Campioni Italiani categoria Master Il team del bar New York porterà lo scudetto sul petto L'ultimo atto, la finale del Campionato Italiano di Soft Dart (freccette elettroniche), si è svolta per il secondo anno consecutivo a Bastia Umbra (PG) dal 21 al 23 gennaio. Il risultato ottenuto rappresenta il frutto di un lavoro durato anni che alcune persone hanno svolto con grande passione pur sostenendo costi non indifferenti. Viene lamentato infatti da tutti i componenti della squadra che l'Associazione Dilettantistica Fidart Sicilia con sede a Terrasini, per tramite la quale si accede a tutti i campionati ufficiali, si vede ogni anno puntualmente esclusa da ogni pur minima forma di contributo spese dove la fanno da padrone i “soliti noti”. Ma ora è solo tempo di brindisi! Il Branco Terrasini (Randazzo Salvatore, Zito Mario, Pizzo Vincenzo, Argano Sergio, Salemme Claudio), team del Bar New York, si è rivelato un cocktail micidiale che ha ubriacato tutti gli avversari. Un vero trionfo, anche perché la vittoria è maturata in uno dei tornei più stremanti tra tutte le categorie. I ragazzi di Terrasini non si sono fatti mancare proprio nulla e la classica ciliegina è stata rappresentata dai Singoli di categoria con le ottime prestazioni da Randazzo Salvatore e Zito Mario che si sono classificati rispettivamente al 4° e 7° posto della classifica nazionale. Dicevamo di un torneo entusiasmante con ben 149 squadre al via nella serie Master e con migliaia di giocatori che nelle diverse categorie si sono contesi il tanto ambito titolo di “Campioni Italiani”. Il risultato di Bastia Umbra ha un sapore di risultato storico, un campionato che ha visto soltanto partite avvincenti e tiratissime e conclusasi con una finale al cardiopalma, durata quasi tre ore, e finita solo al tie break. Il team del bar New York ha compiuto una grande impresa prevalendo contro quella che forse era la squadra favorita per il successo finale, i Dragon Bowman del mitico Dragon Pub di Salsomaggiore: fucina di talenti e campioni nazionali che dal 1994 ad oggi ha visto parecchie volte i propri atleti sul gradino più alto nelle diverse categorie. Alla fine gli occhi lucidi dal pianto per l'emozione appena provata, un momento di gioia irripetibile. Lacrime di gioia per il Branco Terrasini e le lacrime di disperazione degli avversari. E' ormai sera quando i Campioni vengono festeggiati. Anche per i ragazzi del bar New York è giunto il momento di salire sul gradino più alto del podio. Il suono dell'Inno Nazionale sancisce che il loro momento è arrivato. E' questo il fermo immagine che il Branco Terrasini si porterà dentro insieme alla consapevolezza di rappresentare un punto fermo dello sport a Terrasini. MEETING REGIONALE JUDO PRE AGONISTI MASCHILE E FEMMINILE 47 Aprile 2011 Palazzetto dello sport di Villagrazia di Carini Quasi 200 gli atleti partecipanti in rappresentanza di oltre 25 società regionali che rappresentavano tutte le provincie siciliane, che nonostante le avverse condizioni meteo, non hanno voluto disertare questa bellissima manifestazione, che g i à i p r e s u p p o s t i d ava n o p e r s c o n t a t a c o m e “interessantissima”, grazie al patrocinio del CSN FIAMMA e del Comune di Carini oltre al benestare tecnico della FIJLKAM. Ben organizzata dalla Judo Club Carini, con la collaborazione tecnica della Judo Cokys Club di Capaci, che in comune hanno lo stesso staff tecnico organizzativo del maestro Giovanni Cocheo e del figlio d'arte Francesco, la manifestazione ha rispecchiato quelle che sono le direttive federali di “promozione del judo”, con tanto di animazione all'interno della gara tra trampolieri ed animatori specializzati, che hanno dato alla manifestazione quella impronta di divertimento e di una sana domenica all'insegna del buon intrattenimento sportivo-educativo. Presenti l'assessore allo sport del comune di Carini Enzo Marcianò, il presidente onorario della FIJLKAM Tonino Voccia, il consigliere federale nazionale m.° Gaetano Minissale, il consigliere della Provincia di Palermo e carinese doc Fabio Ferranti ed altre personalità locali. Assenti forzati per indisposizione il sindaco Giuseppe Agrusa e l'assessore allo sport della provincia di Palermo Michele Nasca. Impianto ha risposto al meglio sui tre tatami allestiti dall'organizzazione, ed è proprio su questo impianto, ricondizionato dall'amministrazione comunale, che nell'ultima decade di Maggio del corrente anno, si svolgerà per il judo la XV edizione dei “Giochi delle Isole” per esclusiva scelta del CONI. 48 Aprile 2011 Orario Treni DA CINISI-TERRASINI A PALERMO NOTARBARTOLO Cinisi - Terrasini Piraineto Carini Carini Torre Ciachea Capaci Isola delle Femmine San Lorenzo Francia Palermo Notarbartolo 07:41 06:22 07:00 08:52 11:55 05:50 06:29 06:29 07:08 07:27 07:49 08:31 09:03 09:31 10:31 11:31 12:03 12:31 09:39 10:37 11:37 12:09 12:37 05:56 06:35 06:35 07:15 07:32 08:00 08:37 Cinisi - Terrasini Piraineto Carini Carini Torre Ciachea Capaci Isola delle Femmine San Lorenzo Francia Palermo Notarbartolo 15:44 15:31 13:31 14:31 15:51 16:31 15:37 13:37 14:37 15:57 16:38 16:02 16:42 16:47 13:44 14:44 15:44 16:52 13:49 14:54 15:50 16:07 14:07 15:07 16:24 17:07 14:10 15:10 16:10 16:27 17:10 14:15 15:15 16:15 16:32 17:15 06:03 06:08 06:25 06:28 06:32 06:45 06:49 07:03 07:06 07:12 06:45 06:49 07:03 07:06 07:12 07:22 07:28 07:40 07:43 07:47 07:40 08:49 09:25 07:47 08:55 08:05 08:19 09:07 08:08 09:10 09:38 08:12 08:24 09:15 09:42 17:31 17:37 17:41 17:45 17:54 18:07 18:10 18:15 18:34 18:31 18:43 18:37 18:49 18:41 18:46 18:52 19:08 19:07 19:27 19:10 19:15 19:35 09:46 09:52 10:07 10:10 10:15 10:44 10:51 11:07 11:10 11:15 11:44 11:50 12:07 12:10 12:15 12:23 12:44 12:50 12:36 13:07 12:39 13:10 12:45 13:15 21:00 22:06 19:31 20:31 21:08 21:25 21:31 22:12 21:55 20:37 21:14 19:38 21:40 22:04 22:19 19:46 20:49 21:48 22:09 22:24 19:52 20:55 21:41 22:00 22:21 22:37 21:07 20:07 22:03 22:24 22:40 20:10 21:10 20:15 21:15 21:47 22:07 22:29 22:45 DA PALERMO NOTARBARTOLO A CINISI-TERRASINI Palermo Notarbartolo Francia San Lorenzo Isola delle Femmine Capaci Carini Torre Ciachea Carini Piraineto Cinisi - Terrasini Palermo Notarbartolo Francia San Lorenzo Isola delle Femmine Capaci Carini Torre Ciachea Carini Piraineto Cinisi - Terrasini 07:54 08:26 08:54 09:44 09:54 10:54 08:00 08:32 08:59 09:59 10:59 08:04 08:35 09:08 09:50 10:08 11:08 08:21 09:20 10:22 11:22 08:26 09:24 10:27 11:27 08:28 09:30 09:35 10:17 10:34 11:34 08:16 08:35 06:36 07:00 08:05 08:22 08:41 09:04 09:42 10:23 10:42 11:40 09:13 10:30 06:43 08:29 05:53 05:59 06:02 06:22 06:14 06:19 06:24 06:34 06:46 07:14 07:20 07:23 07:48 07:53 07:55 06:55 07:59 14:33 14:54 14:59 14:40 15:08 14:53 15:22 15:27 15:54 15:59 16:08 16:22 16:27 16:30 15:03 15:34 16:35 15:09 15:40 16:42 15:16 REDAZIONE Direttore Responsabile Michele Santoro [email protected] Direttore Editoriale Ambrogio Conigliaro 07:35 07:41 07:44 08:01 08:08 11:54 11:59 12:08 12:22 12:27 12:29 12:34 12:54 13:44 13:54 12:59 13:59 13:08 13:50 14:08 13:23 14:23 13:28 14:28 13:34 14:14 14:34 12:40 13:41 14:20 14:41 14:27 16:54 17:30 17:54 18:44 18:54 19:44 19:54 20:24 21:17 19:59 20:30 21:22 16:59 17:36 17:59 18:59 17:08 17:39 18:08 18:50 19:08 19:50 20:08 20:33 21:25 17:22 19:24 20:08 20:22 20:43 18:22 20:27 20:48 17:27 18:27 19:12 19:29 FESTIVO LUN - SAB SEMPRE 17:34 18:02 18:34 19:19 19:35 20:19 20:34 20:55 21:45 17:40 18:08 18:40 19:25 19:42 20:24 20:40 21:02 20:31 19:32 Filippo Mannino [email protected] cell. 3207916502 Editore: ICARO scarl - Carini (PA) Claudia Lauro [email protected] via Mazzini, 5 tel/fax 091 8660056 Fabio Zerillo [email protected] Stampa: Tipografia Priulla - Palermo [email protected] cell. 338 9763840 Responsabile Marketing e Pubblicità [email protected] 328 1181929 - 091 2739596 Image & Communication Questo numero è stato chiuso in Redazione il 4 Aprile 2011