IL GIORNALE DEI PANNESI Edita dall’A.I.C.S. Ass. Cult. Edizioni “Il Castello” - Redazione: 71122 Foggia - Piazza Mons. Luisi 1/B/2 - 71020 Panni: Via Bervellino, 16 - Spedizione in A.P. comma 20/C art. 2 L. 662/96 Foggia c/c postale n. 31480700 Iscriz. Trib. Foggia n. 15/99 - Gennaio 2010 - Numero 1 - Anno XIV - E.mail: [email protected] - sito web: http://ilcastello-online.blogspot.com - Tel. e Fax 0881.688057 Foto di Antonio Larocca (Roma) GRAZIE PANNI!!! …allora era un ARRIVEDERCI…ed eccomi qui a continuare l’impegno che da quasi 15 anni mi vede impegnato per Panni e i Pannesi tutti. Non nascondo che la decisione è stata molto sofferta ma la pressante vicinanza di tanti di voi che con ogni mezzo avete voluto darmi testimonianza della vostra stima, incoraggiandomi a proseguire, a non deflettere, a tenere duro, mi ha, alla fine, convinto a proseguire nel lavoro editoriale intrapreso nel 1996. Davvero commovente la stima e l’affetto nei riguardi della mia modesta persona. GRAZIE, PANNI! Inteso nella sua estensione più larga: residenti e non. Il nostro giornale è ormai divenuto essenziale strumento per mezzo del quale la Pannesità si sente unità in un “insieme” a cui non intende rinunciare dopo averlo conquistato in tutti questi anni di lavoro comune. Il Castello, non tralascerò mai di definirlo tale, è “il nostro giornale”, di tutti i pannesi, é lo spazio in cui tanti si sono ritrovati riprendendo rapporti ormai da tempo interrotti per motivazioni varie, specialmente per la lontananza tra loro che il nostro giornale ha annullato definitivamente: questa è l’essenza, il cuore, il fulcro intorno a cui ruota la Pannesità ritrovata. ANDIAMO AVANTI! E’ vero tanti di voi mi sono stati vicino in questo periodo delicato della mia vita, ma ad onor del vero e per la giustezza morale, nonché per una particolare riconoscenza e dovuta gratitudine, consentitemi di rivolgere un fraterno ringraziamento alla persona che mi ha quasi “francobollato” per la costante vicinanza, caparbiamente e ostinatamente, mi ha sempre incoraggiato a proseguire, neanche per un minuto rassegnata ad accettare la fine del nostro giornale: parlo dell’amico fraterno Prof. Leonardo De Luca di Foggia, di certo non bisognevole di presentazioni da parte mia perché persona conosciuta ed apprezzata nel mondo pannese e non solo pannese. Senza di lui certamente era un ADDIO! Grazie, professore…grazie a TUTTI. Il direttore Il saluto del Sindaco di Panni Pasquale Ciruolo Personalmente sempre convinto della continuità editoriale del nostro giornale, magistralmente redatto da anni dal Portavoce del Comune, Pietro De Michele, nonché mio consigliere di fiducia, e dai suoi tanti collaboratori in Panni e da tutto il mondo pannese, colgo la circostanza di questa prima edizione dell’anno 2010 per augurare a tutti i Pannesi nel mondo tanto benessere, tanta pace, buona vita e salute, nonché un caloroso arrivederci a Panni la prossima estate, per trascorrere insieme giorni indimenticabili, che solo il nostro piccolo paese può offrire. Il Castello NOTIZIE DEL MONDO PANNESE gennaio 2010 2 DALLA REDAZIONE DI FOGGIA Direttore: Pietro De Michele - Aiuto redattore: prof. LeonardoDe Luca Nascite Il 17 ottobre 2009 presso la Maternità di Foggia è nato SIMONE, figlio di Ronnie Mansolillo e Antonella D’Amaro. Ronnie è il figlio dei nostri compaesani ed amici Renato Mansolillo e Anna. A loro, genitori e nonni, i nostri auguri per il lieto evento. Il 15.11.2009 è nato Giammarco Altieri a Napoli, da Giuliano e Veronica De Michele, figlia di Luigi (Gigi) De Michele e Lena, residenti a Napoli. La nostra famiglia continua la sua evoluzione e ci fa enorme piacere così come la nostra gioiosa partecipazione con i nonni Lena e Gigi, cugino-fratello con cui ho condiviso la mia adolescenza e gioventù. Le nostre felicitazioni più affettuose alla dolce Veronica e al suo consorte, nonché un forte abbraccio a nonno Gigi e nonna Lena. Il 2 dicembre è nata a Foggia Ilaria, la terzogenita dei coniugi e compaesani Gianni Mastrangelo, maestro della Banda musicale e custode del cimitero di Panni e Roberta Procaccini, anche lei valente musicista. Non c'è due senza tre, Gianni e Roberta lo hanno confermato in pieno. I nostri affettuosi auguri ai genitori,ai nonni e ai familiari tutti e a Ilaria, nella foto con la sorellina Erica e il fratellino Daniele, un benvenuto tra noi della comunità pannese/foggiana. Dopo due femminuccie, Sabrina e Valentina, il 21 dicembre presso la clinica la Madonnina di Milano è nato Mattia Colacone, figlio di Arianna Rampolli e Roberto, il noto calciatore di origini pannesi ora in forza alla squadra di calcio dell’Ancona, militante nella serie B del campionato italiano. I nostri auguri. Il 21 dicembre 2009 è nato a Parigi Mathieu il secondo genito di Laurent e Laurence Cuvilliez, che, dopo la bella Manon, insieme nella foto. Il bimbo è anche il secondo nipote della nostra cara compaesana Giovanna Schiavone e del suo consorte Sergio, ormai noti a Panni per le loro frequenti visite pur brevi, ma sempre gradite ed attese. Alla bella famiglia parigina-pannese vanno le nostre felicitazioni più vive e un forte abbraccio augurante tutto il bene possibile. Il 21 dicembre 2009 Mattia in Italia e Mathieu in Francia continuano la stirpe pannese nel mondo. Pensionamento “Il primo gennaio 2010, il mio nuovo datore di lavoro sarà l'INPS”. così Rocco Colacone da Cornaredo (MI) annuncia il suo pensionamento e noi non possiamo che augurargli tanto benessere e tanta gioia insieme ai suoi cari, moglie, figli e nipoti… compreso Mattia l’ultimo arrivato della famiglia. Auguri. al papà “mo' basta”. Manterrà la promessa? Alla trilaureata Serena va tutta la nostra ammirazione e il nostro compiacimento quali affezionati parenti e gli auguri per un avvenire che le dia tutte quelle soddisfazioni e tutti quei successi,personali e professionali, che sin da oggi merita ampiamente. Eleonora Montecalvo, figlia del compaesano Costanzo, si è brillantemente laureata in specialistica di Politiche sociali e del territorio presso l’Università degli Studi “Federico II” di Napoli, venerdì 18 dicembre 2009. A lei e ai suoi familiari le nostre congratulazioni e gli auguri vivissimi per un fulgido avvenire. Punti di vista Si è tenuta a Foggia, martedi 3 novembre 2009, presso il “Gugghenehim Cafè”, una conferenza stampa sulla mostra fotografica “Punti di vista” di Luca De Michele. La rassegna presentava, in b/n, foto del centro storico di Foggia ed è stata visitabile per due settimane. Lusinghieri sono stati i consensi di pubblico, di giornalisti e di tv locali, che hanno trasmesso e commentato la mostra. Illuminante e molto apprezzata la partecipazione del prof. Leonardo De Luca che ha tratteggiato gli aspetti artistici e culturali delle tematiche presentate nelle foto da Luca. Lauree Non c’è due senza tre! Serena De Michele, figlia di Renato residente a Napoli,si è laureata il 26 novembre in Scienze della Formazione Primaria all'Università di Fisciano (Salerno), con votazione 110/110, con tesi dal titolo “Il Sé e l'Altro”. Già laureata in Scienze dell'Educazione (2005) e Filosofia (2007) col massimo dei voti, questa, quindi, è la terza laurea e sembra abbia detto I SUCCESSI DI LUCA DE MICHELE ALL’UNIVERSITA’ DEL CROCESE L’interesse suscitato dalla mostra fotografica ottobrina “Punti di vista”, indusse l’autore, Luca De Michele, a prorogarla, anche per consentire le riprese volute dalle emittenti televisive e una conferenza- NOTIZIE DEL MONDO PANNESE dibattito, organizzata da Telefoggia. Quella mostra, però, non ha rappresentato un evento episodico concluso, perché tra committenze ed inviti, ecco la richiesta di una esposizione permanente per la sede dell’Università del Crocese di Foggia. Il rettore, prof. Antonio Pelullo, volle che la cerimonia di apertura della mostra fosse in coincidenza con l’inaugurazione dell’Anno Accademico. Così, in presenza del Sindaco di Foggia, dell’Assessore alla Pubblica Istruzione e di altre autorità cittadine, il 12 novembre u.s. il prof. Leonardo De Luca espose alcune note di commento sulle foto artistiche di Luca De Michele. L’interesse del pubblico, o per meglio dire l’entusiasmo, fu tale che in quella stessa circostanza fu deciso che si tenesse un’apposita conferenza sui temi proposti dagli scatti di Luca. Il 27 dello stesso mese il discorso di due settimane addietro fu ripreso dal prof. De Luca. Le foto, come si ricorda, propongono alcuni monumenti e scorci suggestivi del nostro Capoluogo. Luca, però, non propone il soggetto nella sua intierezza, né in una ripresa frontale, ma presenta particolari significativi in peculiari condizioni di luce e a tre quarti, di sghembo, dal basso, a trompe-l’oeil e comunque da punti di vista personalissimi. Il monumento, o lo scorcio cittadino, viene così nobilitato e l’osservatore, che dapprima stenta a percepire il riscontro reale, poi si compiace di vederlo così ritratto. Quando si aggiungono le note esplicative sul soggetto ripreso, l’immagine non solo si completa nella sua forma, ma si colloca nel tempo storico. Il vero merito di Luca De Michele è l’aver contribuito a ridare, dopo le rovine della guerra, un’identità d’immagine in linea con quanto persegue l’Università del Crocese, che da dieci anni continua il faticoso recupero di ogni postilla di tradizione locale. Oggi, sopite le aspre polemiche sul Fascismo - pare ci dica Luca De Michele - i monumenti che abbiamo sono da accettare, da riconsiderare, perché sono il volto della nostra Città. Così, se Lucera è la città della Fortezza Svevo-angioina e dell’Anfiteatro augusteo, Foggia è la città del Palazzo del Podestà di Armando Brasini, della Fontana del Sele, del Teatro Giordano, dell’Epitaffio. Messaggio visivo, dunque, efficace, questo di Luca De Michele, sia nell’aspetto estetico che per l’identità storicoambientale della nostra Foggia. Prof. Leonardo De Luca ECHEGGIA ANCHE A FOGGIA IL LIBRO DI VITO PROCACCINI Il 5 novembre 2009, nell’Aula Magna dell’Istituto “C. Poerio” di Foggia, è stato presentato il secondo libro di Vito Procaccini “Echi letterari del Novecento italiano”. Relatore ufficiale è stato il prof. Giuseppe De Matteis, ordinario di Lingua e Letteratura Italiana all’Università degli Studi di ChietiPescara. Nella sala gremita di pubblico, i saluti di rito sono stati porti dalla prof.ssa Maria Buono, da don Antonio Menichella, direttore del settimanale “Voce di Popolo” e dalla prof.ssa Falina Martino Marasca, responsabile delle edizioni del “Rosone”. Tutti hanno avuto parole di elogio per Vito Procaccini, di cui hanno sottolineato la competenza, l’acuta intuizione, l’assidua ricerca e le sue capacità critiche non comuni. Il prof. De Matteis innanzitutto ha descritto la struttura del volume: si tratta di una raccolta di recensioni, di scritti critici, elaborati nell’ultimo decennio su poeti e letterati italiani di epoche diverse e pubblicati per lo più su vari settimanali. Particolare attenzione il Procaccini ha riservato ai letterati del nostro ambiente, come Antonio Calitri di Panni, Nino Casiglio di San Severo e Mariateresa Di Lascia di Rocchetta S. Antonio. Il prof. De Matteis, come il preside prof. Vito Alfonso Zelano a Panni nell’estate scorsa, ha lumeggiato gli aspetti più significativi del lavoro esegetico del Procaccini, dando spesso riscontro con opportune citazioni e con letture di brani del testo. Le felicitazioni vivissime, dunque, al dott. Vito da parte della nostra Redazione e dal suo Direttore, lieti che un nostro compaesano dia tanto lustro a Panni e ai Pannesi. Prof. Leonardo De Luca MALATTIA DI PARKINSON Sabato 07 novembre 2009 di Foggia si è svolto un convegno UP-DATE Malattia di Parkinson Parkinsonismi con la partecipazione di eminenti personalità del ramo medicoscientifico, tra cui ci piace segnalare, quella dei nostri amici e compaesani dr. Deni Procaccini Direttore Sanitario Azienda Ospedaliera.OO. RR. e il dr. Salvatore De Rosa che ha trattato in particolare “Le Sinucleopatie”. CIMITERO RIPAVIMENTATO Da una rapida sortita a Panni nella mattinata dell’8 dicembre , io e il prof. De Luca, abbiamo visto e riportato per voi, cari lettori, alcune novità riguardo ai lavori pubblici. Primo tra essi la pavimentazione dei viali del Cimitero i cui lavori sono stati eseguiti dalla ditta di Donato Ciruolo di Castelluccio dei Sauri, di chiare origini Il Castello 3 gennaio 2010 pannesi. Le tre foto documentano la messa in opera di un particolare cemento che, pressato con delle lastre d'acciaio disegnate a blocchi fittizi di pietra, danno questa simmetria gradevole sia allo sguardo che allo spedito e sicuro nonché comodo camminare. Si ringrazia, pertanto, la Civica Amministrazione pannese, l’Ufficio Tecnico Comunale e la ditta Ciruolo, omonima del sindaco di Panni, per l’ottimo lavoro svolto in favore della collettività pannese e in onore dei nostri cari defunti. La foto raffigura il viale di sinistra rispettoall'ingresso del Cimitero. Il viale di destra. E’ proprio il caso di dire: FINALMENTE! IL PRESEPE 2009 Lo stesso giorno ho visto e fotografato quanto in foto riportato: la statua della Madonna del Bosco, dopo 4-5 anni che regolarmente veniva coperta dal presepe, è stata invece, quest’anno, messa nella piccola cappella di destra, la prima entrando in chiesa, in modo che il culto a Lei dedicato dal popolo pannese non ha avuto una interruzione per circa due mesi, così come avvenuto nei trascorsi anni. Il Castello gennaio 2010 NOTIZIE DEL MONDO PANNESE La cosa mi è molto piaciuta in quanto conferma che la voce del nostro giornale è “voce di popolo”. Infatti nell'ultimo numero di ottobre '09, pressato dalla lagnanze del popolo, segnalai l’inconveniente che mortificava i fedeli pannesi. Il Parroco P. Antonio si è dimostrato sensibile alla segnalazione, così come sempre, e ha provveduto a mettere le cose a posto riscuotendo il plauso generale dei pannesi... me per primo. Il presepe è di nuova fattura, poichè la Natività è stata collocata nel paesino di Panni. Infatti in esso sono perfettamente riconoscibili la Chiesa Madre, il castello, la casa canonica e la fontana sotto Largo Mons. Senerchia.Un lavoro veramente eccellente preparato e messo in opera dai compaesani Amedeo De Cotiis e Anna Maria Ragno in Totilo ai quali va il nostro applauso. Bravi! COMPLEANNO Quando l’unità di intenti e sentimenti è forte e radicata in noi non esistono barriere di spazio e di tempo, la vita scorre nella gioia di viverla come quotidianamente si presenta e nel modo in cui la sappiamo affrontare, soprattutto quando ci sembra che essa stia per giungere al termine per età avanzata. La conferma è stata la circostanza dell’85° compleanno del Dr. don Luigi Rucci che, il 2 gennaio 2010, ha raggiunto questo traguardo della vita a cui, ne sono certo, se ne aggiungeranno tanti altri ancora. E’ notorio a tutti che don Luigi e la cara consorte donna Clementina Tolli sono miei dirimpettai a Panni, durante la stagione estiva abbiamo il piacere di “stare insieme” per molte ore al giorno e ciò mi appaga molto. Ma qualcuno potrebbe pensare…“mbè? Tanti auguri!”. E’ altrettanto noto che non sono uso fare, come si dice, “sviolinature varie a chi pare e piace a me”: questo modo di fare non è nei miei comportamenti, ancor più in veste editoriale. La pecularietà dell’avvenimento sta nel fatto che alla cena del suo compleanno don Luigi ha voluto intorno a sé oltre i suoi tre figli, Franco, appositamente giunto da Palermo dove lavora attual- 4 mente, Giovanna e i suoi due figli Mara e Giuseppe e Sandra, ma anche… giovani pannesi. La foto a corredo li raffigura intorno a don Luigi in una aureola felpata di vera gioia di stare insieme, a prescindere dall’età, dal ceto sociale, dal titolo d’istruzione o da qualsiasi distinguo sociale ma in un tutt’uno di care persone, giovani e meno giovani, riunite insieme quel giorno intorno ad un lieto convivio per omaggiare una delle persone pannesi grande per spessore culturale e meritevole, durante i suoi tanti anni quale medico di famiglia, per la sua abituale disponibilità professionale verso tutti coloro che a lui ricorrevano, con particolare attenzione verso i suoi compaesani. Don Luigi Rucci e donna Clementina Tolli, medico lui e farmacista lei, lauree all’epoca difficilmente raggiungibili per le tante difficoltà dovute ai tempi in cui le ottennero, più di mezzo secolo fa, e, ancor più eccezionali erano i casi di matrimonio di quel tipo. Ma non per Luigi e Clementina! Volendo proprio vedere un neo in questa circostanza lo si può individuare nell’assenza al festeggiamento e, quindi, al tavolo conviviale, del direttore del giornale… non a sproposito soprannominato “re li trenta pil”... il quale con tutta la stima e l’affetto che gli è possibile esternare augura ai voi, cari Luigi e Clementina, di continuare a “volerci bene” oggi... domani e sempre... finché Dio lo vorrà. UN GRADITO INCONTRO Il giorno della Befana, 6 gennaio, saputo della permanenza per alcuni giorni a Panni della cara amica e compaesana Carmelinda Ferrante Da Silva che vive in Brasile con una meravigliosa famiglia, sono corso a Panni per portarle un breve ma cordiale saluto personale e di tutti i pannesi che la conoscono e la stimano anche se soltanto a mezzo del nostro giornale. Carmelinda è figlia di una pannese doc che molti ricordano, Lucia Petronella che vive a Caserta, una delle figlie di “Zì Mazzin”... un personaggio indimenticabile per Panni e Pannesi. La devota figlia Carmelinda periodicamente, sopportando un lungo viaggio dal Brasile, viene in Italia per riabbracciare la cara madre e, ovviamente, coglie l’occasione per fare un salto a Panni, suo paese natale e, appunto anche in questo Natale, non ha mancato di porgere la sua grande affezione filiale a mamma Lucia e a Panni. Grazie Carmelinda anche noi ti vogliamo bene. LA ZAMPOGNA DEL CAPRICORNO: I SUONI DELLA DAUNIA Il giorno 30 dicembre 2009 presso il Notaio Bruno Di Carlo in Foggia si è costituita l’Associazione Culturale La Zampogna del Capricorno: i suoni della Daunia i cui soci fondatori sono: Mansolillo Alfonso e Mastrangelo Giovanni (Maestri della Banda di Panni)Mauriello Antonio, presidente del Consiglio Comunale di Panni – il prof. Capozzi Angelo, cultore e studioso della zampogna – la sig.ra Colacone Anna in Mauriello – Rainone Antonio, capo della segreteria comunale di Panni – il prof. Leonardo De Luca, collaboratore del nostro giornale. La neo-Associazione ha sede in Panni, alla via Turati n. 5. Lo scopo sociale del nascente sodalizio è di facile intuizione: promuovere la cultura e le tradizioni popolari, con particolare riferimento alla zampogna di Panni. Ne siamo compiaciuti e, allo stesso tempo, auguriamo alla neonata Associazione tanto successo per i nobili scopi prefissati, che rappresentano per Panni e i Pannesi onore e vanto. Il Castello 5 DALLA REDAZIONE DI PANNI gennaio 2010 ASSESSORATO AL TURISMO E ALL’AMBIENTE del dr. Rocco Gesualdi Al fine di non essere assente anche in questo numero di gennaio 2010, avendo preso visione con il direttore del contenuto di questo numero, veramente eccezionale per la quantità degli articoli, voglio rassicurare i lettori sulla mia presenza e, per dare spazio ad altri inserzionisti, mi limito ad annunciare che sul prossimo numero di aprile sarò ampiamente e dettagliatamente esaustivo sul programma, già focalizzato, relativo ai progetti che l’Amministrazione Comunale ha intrapreso da ormai due anni, ossia il Panni Expo 2010 nella sua terza edizione e il Panni Exchange. AVVISO: colori i quali non hanno ancora aderito al progetto per la brochure turistica per Panni e per l’Expo possono inviare due foto dei prodotti che esporranno e la loro descrizione a [email protected]. Per dare come si suol dire un po’ di pillole vi preannuncio che al fine di garantire una numerosa presenza di visitatori nell’Expo vi saranno eventi punta quali la mongolfiera, il bunjing jumping, l’elicottero turistico (forse per due giorni) e il 22 agosto il raduno di auto e moto d’epoca. Per quanto concerne l’elicottero, che è l’unica certezza al momento, vi preannuncio che le prenotazioni si fanno fino al 31 luglio p.v.. Nella foto Gianna Melino e Daniele Maglione i due giovani vincitori dell’exchange 2009 giunti da Montreal e graditi ospiti a Panni, vestono gli abiti del gruppo folk di Panni “Li scazzematjèdde”, rappresentando ciò l’apice dell’integrazione che c’è stata tra i due giovani canadesi e la tradizione pannese. Auspichiamo di fare meglio nell’anno corrente al fine di rinsaldare e consolidare i rapporti tra noi residenti e i compaesani della grande comunità di Montreal Que. Da fine gennaio iniziano i corsi del gruppo folk di Panni “Li Scazzèmatjèdde”, i primi passi folk per i più piccoli e quelli di specializzazione per i componenti del gruppo ma anche per gli esterni con la guida dell’artista internazionale Michele Mangano, uno dei più grandi maestri del Salento e dell’area vesuviana per la tarantella e la tammuriata. Colgo l’occasione per abbracciarvi tutti e augurarvi un anno di piena serenità soprattutto ora che il nostro giornale continua nella sua opera di assieme della Pannesità. Permettetemi di dirlo: Pietro sei grande! Natale: tradizioni, leggende e curiosità a cura dell’insegnante Rainone Raffaele 25 Dicembre degli studiosi, per contrastare il perpetuarsi Non è storicamente accertato che Gesù di tale festa pagana radicata nella tradisia nato effettivamente il 25 dicembre. zione popolare, decide di celebrare in Anche nei vangeli di Matteo e di Luca, quella medesima data il dies natalis. Chriche forniscono una descrizione di alcuni sti, la nascita di Gesù. momenti legati alla Natività, non viene Una fonte autorevole, il Cronografo (il citato né il giorno, né il mese, e neppure più antico calendario della Chiesa di Rol’anno della venuta del figlio di Dio, anche ma) del 354, indica il 25 dicembre quale se sappiamo che Gesù nacque quando giorno per la celebrazione della festa della regnava l’imperatore Cesare Augusto. Natività, ma un altro documento romano E’ nel IV secolo che si diffonde la cele- la Depositio episcoporum (elenco liturgico brazione della festa cristiana del Natale contenuto nello stesso cronografo) attesta di Gesù il 25 dicembre. In merito a tale che tale celebrazione era già presente nel datazione, nel corso degli anni, sono state 336 (sembra che inizialmente tale festa formulate diverse ipotesi. venisse celebrata nella Basilica di San Alcuni studiosi ritengono che questa data Pietro). venne scelta dalla Chiesa in contrapposizione alla festa pagana del Sole invitto La leggenda della Stella di Natale voluta dall’imperatore Aureliano, nel 275. La famosa Stella di Natale che da secoli Festa da celebrarsi, per l’appunto, il 25 si lega agli allestimenti tipici del Natale, dicembre, cioè quattro giorni dopo il sol- sarebbe nata dal regalo ad un bimbo. stizio d’inverno che cade il 21 dicembre. Narra la leggenda, che il 25 dicembre di Dopo tale data la luce ( il Sole ) rinasce un anno dimenticato dalla storia, un bimbo e prende gradatamente il sopravvento povero entrò in una chiesa per offrire un sulle tenebre, le giornate si allungano fino dono a Gesù nel giorno della sua nascita. al 21 giugno, il giorno più lungo dell’anno: Triste e vergognoso per il suo poco degno il solstizio d’estate. mazzo di frasche, il bambino perse una La Chiesa quindi, secondo l’opinione lacrima fra quei ramoscelli che un mira- colo trasformarono nel fiore più rosso e bello che i suoi occhi avessero mai visto. La leggenda delle Palline di vetro A Betlemme c’era un artista di strada molto povero che non aveva nemmeno un dono per il Bambino Gesù. Si recò da Lui e fece ciò che sapeva fare meglio, il giocoliere, e lo fece ridere. Questo è il perché ogni anno sull’albero di Natale appendiamo le palle colorate per ricordarci dei sorrisi di Gesù Bambino. Le leggende di Natale nel mondo FRANCIA In Francia Babbo Natale non lascia i suoi regali sotto l’albero di Natale,ma dentro le scarpe dei bimbi. Il presepe, chiamato creche, è molto popolare. Si brucia il legno di Natale, un grande legno che deve ardere durante tutto il giorno di Natale,dopodichè si mangia la “Buche de Noel”, una torta al cioccolato che assomiglia ad un legno. continua a pag. 6 Il Castello gennaio 2010 DALLA REDAZIONE DI PANNI UNA GIORNATA PARTICOLARE QUELLA DELLA MEMORIA 27 GENNAIO Ricorrenza istituita dal Parlamento italiano per aderire alla proposta internazionale di dichiarare il 27 gennaio come giornata per ricordare le vittime del nazismo e del fascismo, dell’Olocausto e in onore delle persone che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati. La scelta della data ricorda il 27 gennaio 1945, quando le truppe sovietiche dell’Armata Rossa, nel corso dell’offensiva in direzione di Berlino, arrivarono nella città polacca di Auschwitz,scoprendo il tristemente famoso campo di concentramento e liberandone i pochi superstiti. NEWS DA PANNI • Giorno 1 gennaio 2010 la Signora Spremulli Caterina (la sacrestan) ha compiuto 90 anni. • Giorni 15 e 16 novembre si sono svolte le elezioni per il rinnovo del consiglio d’istituto di Bovino, Castelluccio dei Sauri e Panni. Sono risultati eletti per i docenti l’ins. Rainone Raffaele, mentre per i genitori Spada Antonio (giunta esecutiva) e De Luca Rosaria. Complimenti e buon lavoro! Auguri per il nuovo anno In una carrellata veloce i momenti lieti e meno lieti ci scorrono davanti agli occhi: visi…espressioni…sensazioni. Si ripensa alle occasioni mancate, e ci si proietta idealmente nell’avvenire in cui riponiamo ogni nostra speranza. Questo nuovo anno sia apportatore di gioie e soddisfazioni grandi per tutti i pannesi! continua da pag. 5 Natale: tradizioni, leggende e curiosità POLONIA In Polonia, la vigilia di Natale è chiamata Festa della Stella.La tradizione vuole che, sino a quando non compare in cielo la prima stella, non si debba iniziare la cena. Le famiglie polacche celebrano il Natale con un pasto di 12 portate.Si lascia sempre un po’ di spazio in tavola, in caso arrivi un ospite inatteso. In molte case ancora oggi si mettono dei covoni di grano nei quattro angoli di una stanza, in memoria della stalla dove nacque Gesù Bambino. 6 Auguri da P. Antonio Saraceno a tutte le famiglie, che il Signore vi conservi sempre vicini e uniti come non mai. Beata la famiglia il cui Dio è il Signore e che cammina alla sua presenza. Beata la famiglia fondata sull’amore e che dall’amore scaturisce atteggiamenti, gesti e decisioni. Beata la famiglia aperta alla vita che accoglie i figli come dono, a cura di Amedeo De Cotiis valorizza la presenza degli anziani, è sensibile ai poveri ed ai sofferenti. Beata la famiglia che prega insieme per lodare il Signore,per affidargli preoccupazione e speranze. Beata la famiglia che trova il tempo per dialogare, svagarsi e fare festa insieme. Beata la famiglia che non è schiava della televisione E sa scegliere insieme programmi costruttivi. Beata la famiglia i cui contrasti non sono un dramma, ma palestra per crescere insieme nel rispetto,nella benevolenza, nell’allegria e nel perdono vicendevole. Beata la famiglia dove regna la pace: in lei mette le radici, la pace del mondo. Beata la famiglia che vive in sintonia nell’universo e si impegna Per la costruzione di un mondo più umano. Beata la famiglia che nella Santa Famiglia di Nazareth, trova il suo modello di vita e di comportamento. Beata la famiglia cristiana che è santa come la famiglia di Nazareth. P. CARLOS AD ACCADIA Il Giorno 13 Dicembre 2009 nella Chiesa Parrocchiale “SS. Pietro e Paolo” di Accadia (Fg) é subentrato, dopo la lunga permanenza del rev. Parroco Don Francesco de Paolis, il nuovo Parroco P. Carlos Josè Garcia appartenente alla Comunità Mariana “Maria Stella dell’Evangelizzazione” che da anni è operante nel nostro piccolo paese. P. Carlos ha vissuto per molto tempo in Panni e ha fatto molto per il bene e l’unità del popolo pannese. Da tre anni viveva in Messico dove operava in una grande parrocchia come vice Parroco e responsabile della pastorale giovanile. Ora è stato chiamato per servire il popolo di Accadia, con grande gioia per i pannesi che d’ora in poi lo possono avere come loro vicino. La cerimonia tenutasi elle ore 10.00 è stata officiata da sua Eccellenza Mons. Francesco Pio Tamburrino Arcivescovo della diocesi di Foggia-Bovino il quale, come di rito, ha affidato pubblicamente la guida della parrocchia di Accadia al nuovo Parroco. Quale giovane risorsa della diocesi e guida sicura dei fedeli, auguriamo al caro P. Carlos di poter operare nel suo piccolo paese sempre con la sua serena semplicità ed il suo grande amore per le anime sotto la potente guida del Padre celeste e della gloriosa e sempre Vergine Maria. I Canti della Tradizione E stato pubblicato, dal sottoscritto, un nuovo libro di canti e preghiere della tradizione italiana e in particolare “PANNESE”. Questo libro raccoglie tutti i canti tradizionali dedicati alla Madonna del Bosco, a S. Costanzo Martire, Novena natalizia e tanti altri. Lo si può trovare presso la Chiesa di S. Pietro in Panni e che desiderano riceverlo a casa, possono ordinarlo, mandando una offerta per le spese di spedizione a Amedeo De Cotiis, via Cairoli 23 - 71020 Panni (Fg) - Tel. 0881/965367, Mail [email protected]. MOSTRE, RECITE E FESTE NATALIZIE Il Castello 7 gennaio 2010 L’amico e compaesano col. Franco De Michele è stato un nostro valente collaboratore editoriale sin dai primi numeri del giornale ed ora, in considerazione del suo definitivo ritorno quale residente pannese, ha assunto la veste formale di corrispondente da Panni, ruolo spettatogli per diritto nonché per capacità e competenza nel campo giornalistico, sia su carta che nel campo informatico, suoi sono i brevi notiziari con foto messi in rete sul blog del giornale che di seguito si riportano. Sono altresì noti a tutti i suoi tanti siti messi in rete in Internet dove i nostri compaesani sparsi nel mondo hanno potuto godere di “Panni e Pannesi” grazie alle sue notevoli capacità quale Web Master e, soprattutto, grazie alla sua profonda pannesità. Pertanto la Redazione di Panni d’ora in avanti potrà beneficiare dell’apporto dell’amico Franco sia quale giornalista per questo giornale cartaceo e, principalmente, nel campo informatico al fine di portare Panni ai Pannesi in tutto il mondo in tempo reale su Internet e trimestralmente su carta col nostro giornale. A tal proposito segnaliamo che l’amico Franco ha ripristinato e messo in rete, direttamente da Panni, il suo mitico sito web HIRPUS – L’antico portale di Panni e dei Pannesi http://www.infolab.it/panni/index/htm, che, insieme al blog del nostro Giornale on line htpp://ilcastello-online.blogspot.com opereranno quotidianamente in stretta simbiosi per continuare a offrire al mondo pannese tutto di Panni e dei Pannesi. Coloro che ne hanno la possibilità informatica mettano nell’elenco dei loro “Preferiti” i links segnalati e…si troveranno a Panni. FORUM “CORRIDOIO ECOLOGICO DEL TORRENTE CERVARO” Panni, 17 dicembre 2009 Nella Sala consiliare comunale di Panni dalle ore 9,00 alle14,00, si è tenuto un interessantissimo e affollato Forum di tecnici del settore, uno Studio di fattibilità insomma, sul costituendo “CORRIDOIO ECOLOGICO DEL TORRENTE CERVARO”. Dopo il saluto del Sindaco, alla presenza dell'Assessore Gesualdi e del vice sindaco Roberto, nonchè di esperti (anche vari ambientalisti di Bovino) hanno espresso il loro parere tecnico su come organizzare il Corridoio del fiume Cervaro nel corso del Forum. Un'impresa bellissima insomma, se si riesce a portarla a termine, così come pare. Dopo il Forum iniziale tenuto a Manfredonia il giorno 13 dicembre e quello odierno di Panni, si terrà il 15 gennaio 2010 a Castelluccio dei Sauri il Convegno di Studi per le decisioni finali sull'opera che ho descritto. LA 1° MOSTRA INVERNALE ARTIGIANALE PANNESE La novella Mostra che si è tenuta nelle giornate del 19 e 20 dicembre snodandosi nelle due principali strade antiche di PANNI (Fg), Corso Margherita di Savoia e Corso Umberto, distribuita tra grandi tendoni (molto opportuni...) e androni di case, palazzi e pianterreni messi volontariamente a disposizione dai rari abitanti dell’antico quartiere. È iniziata e proseguita, nonostante un cader di pioggia in enorme quantità e intensità per le prime tre ore. La cerimonia di inaugurazione è stata tenuta alle 10.00 presso la restaurata Sala dell'Annunziata, dal Sindaco di Panni Pasquale CIRUOLO. La Mostra comprendente non solo prodotti dell'Artigianato, ma anche esposizione con assaggio dei cibi tipici locali e varie altre belle opere dell'ingegno umano, come, ad esempio la bella esposizione di ARTE PIROGRAFICA di Gianluca VEGGIA nella foto con il Presidente della Pro Loco di Panni Michele Melino, al quale ne illustra tecnica e significato, ha avuto successo nonostante il tempaccio sfavorevole, che alle ore 13.00 ha smesso con la... doccia, ma la temperatura nel pomeriggio è scesa fortemente. Notevole l'afflusso di visitatori, provenienti dai paesi circostanti e da Foggia ma anche moltissimi residenti del paese stesso. Segno questo che ne vale la pena, soffrire un po' di freschetto per ammirare e spesso acquistare volentieri ciò che è esposto su banchi, banchetti e nelle stesse case di pianterreno. E perché non ammirare arti e mestieri assaggiando un po' di favoloso maiale nero? COMUNICATO DELL’A.A.A.P. Nelle giornate del 19 e 20 dicembre scorso si è realizzato la prima mostra invernale di artigianato e prodotti gastronomici tipici locali. L'Associazione Amici dell'Artigianato Pannese, con la collaborazione dell’Amministrazione Comunale e della Coop. “La Rosa”, ha organizzato con cura ed impegno queste due giornate che hanno visto una grossa partecipazione di artisti del legno, vetro, pietra, stoffa, terracotta che hanno esposto i propri lavori in piazza Regina Margherita e produttori che hanno esposti prodotti tipici locali in gazebo opportunamente allestiti. Il 19 mattina alla presenza delle autorità e di un folto numero di persone si è inaugurato la mostra nonostante la pioggia incessante. Il tutto è stato seguito e ripreso da alcune emittenti televisive. Purtroppo l'inclemenza del tempo con temperature sotto zero e la neve scesa come per incanto non hanno permesso la visita di persone che avrebbero partecipato da fuori. Un ringraziamento particolare a tutti gli espositori che hanno voluto con caparbietà questa manifestazione pur consapevoli del rischio che il clima potesse riservare perché hanno voluto lanciare un messaggio di speranza di fiducia e di rinascita del paese. Panni è il nostro paese e non deve morire e l'Associazione Amici dell'Artigianato Pannese si adopererà attivamente in questo lungo, costante e fiducioso percorso di rinascita. LA SECONDA “FESTA DEGLI ANZIANI” DELLA R.S.S.A. - PANNI Il 21dicembre, dalle ore 16 alle 19, presso la struttura protetta R.S.S.A “Maria Stella” che ospita i nostri anziani, si è svolta la seconda festa dedicata agli anziani lì ricoverati tesa ad augurare, da parte dell'Ammistrazione Comunale e della struttura stessa, agli ospiti della Casa e ai loro familiari, il buon Natale e a porgere gli auspici per un nuovo Anno sereno. Il Castello gennaio 2010 MOSTRE, RECITE E FESTE NATALIZIE Ad allietare la serata ha provveduto il bravissimo Trio musicale “XI° COMANDAMENTO” di Ortanova. Anche questa serata è stata egregiamente presentata dall’ins. Giovanna De Cristofaro in Mastrangelo che ha contribuito ad allietare l’ambiente. Folla notevole tra anziani ospiti della casa che hanno seguito in allegria lo svolgersi della serata, familiari, parenti ed amici. al termine, dopo un intervento musicale della zampogna pannese del noto e bravissimo musicista pannese Antonio MAURIELLO, è seguito un eccellente rinfresco e la estrazione di una lotteria di pacchi natalizi tra gli astanti, il saluto dell' Amministrazione Comunale e quello del Presidente della Pan S.r.l. geom. Giovanni Cocciardi. Comunicato del Comitato Organizzatore Il 21 dicembre scorso, alle ore 16.00, nella sede della RSSA "S. Maria Stella" di Panni, si è svolta la 2° edizione di "Anziani in festa". Tale celebrazione è diventata già un'istituzione ed è attesa dagli ospiti della Casa di Riposo, familiari e cittadini pannesi e non. e felici i fortunati possessori dei biglietti vincenti. Sono stati allestiti quattro splendidi tavoli su cui poggiavano i lavori creati dagli anziani ospiti, sotto la guida della psicologa Fiorella Mastrangelo che usa la tecnica manuale come uno dei metodi per creare il coordinamento “occhiomano”, attenzione, fiducia in se stessi, rilassamento, musica. La ciliegina sulla torta è stata la partecipazione di Antonio Larocca della marina militare, nativo di Panni ma residente a Roma, che è stato il fotografo ufficiale, che ha ripreso e fotografato tutta la festa. La sorpresa della serata sono stati i fuochi pirotecnici offerti dal fruttivendolo Carlo De Cotiis e, dulcis in fundo, il rinfresco finale offerto dalla struttura. La presentazione della serata è stata curata dalla ins. Giovanna De Cristofaro che come l'anno scorso ha svolto ottimamente il suo ruolo. La serata si è conclusa nel plauso e congratulazioni di tutti i presenti. La manifestazione organizzata dalla psicologa Fiorella Mastrangelo si è potuta realizzare grazie alla disponibilità del Presidente della Pan s.r.l. geom. Giovanni Cocciardi, del Direttore della Casa, Dott. Mario De Cotiis, e del Comune, rappresentato dall’Ass. Rocco Gesualdi. Questi non hanno lesinato aiuti per la buona riuscita della festa, per la quale si evidenzia la collaborazione di alcune professionalità della struttura medesima. Ad maiora. TEATRO PANNESE: “UN TURCO NAPOLETANO” Quest'anno è stata perfezionata rispetto all'anno precedente, perché ha visto in passerella anziani quali Nilde Bozze e Luigia Marseglia con la recitazione di poesie natalizie, il colonnello Franco De Michele che ha recitato una poesia del nostro poeta Lorenzo Morra in dialetto pannese, l'ins. Giovanna De Cristofaro con la poesia di Leonardo De Luca "la notta re Natale", l' ins. Raffaele Rainone che ha letto egregiamente una poesia scritta dalla D.ssa Fiorella Mastrangelo "Giorno Festoso". Stefania Sgaramella si è esibita nella poesia scritta dal maresciallo Franco Rucci “Un brindisi agli ospiti” e Giovanni Rainone con la sua poesia “Natale”. Il tutto è stato animato dal gruppo musicale "XI° Comandamento" che ha tenuto in allegria tutti con canzoni del repertorio napoletano e non e con canti natalizi. Non è mancato il presidente del Consiglio Comunale Tonino Mauriello con la sua zampogna. La lotteria per l'estrazione di cinque meravigliosi cesti pieni di leccornie natalizie è stata la grossa novità, che ha visto sorridenti Panni 27 dicembre 2009 Questa sera in Panni, dalle 19.30, nella Sala Teatro parrocchiale "San Giuseppe" l'ormai già noto Gruppo teatrale pannese "La Att re zì Acciupreut", ormai giunto già alla sua quinta,rappresentazione teatrale che portano in scena, composto da giovani residenti pannesi, a mio parere di già notevoli attori, ha portato in palcoscenico la nota opera teatrale napoletana "Un turco napoletano" di Edoardo Scarpetta in vernacolo pannese. Grandissimo il successo di pubblico, divertitissimo e trascinato spesso al gran ridere sia dal bellissimo testo che dalla bravura degli attori. 8 Un pubblico di oltre 350 spettatori, (molti in piedi ma senza deflettere...), tra i quali anche molti bambini, avvinti anche loro dal palcoscenico e dal grande divertimento generale tanto da non disturbare affatto il pubblico adulto. Un grosso MIAOOOO dunque alla "Gatta dello zio Arciprete", così nomasi infatti il bravo Gruppo teatrale pannese, al quale auguriamo un futuro di grandi successi nel campo artistico scelto. LA SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMARIA DI PANNI NATALE IN…SIEME è stata realizzata dall’ins. Rainone Raffaele con la collaborazione dell’ins. Rainone Antonia e della prof.ssa Mauriello Lucia Colomba. Gli alunni della Scuola dell’Infanzia e Primaria di Panni sono stati protagonisti del recital dal titolo Natale in... sieme. Per i bambini il Natale rappresenta un periodo ricco di emozioni, di attese, di gioia e tanto amore. Tutti i bambini hanno evidenziato particolari abilità e capacità espressive, sia canore, sia di recitazione e di mimica teatrale. Referente del progetto l’insegnante Rainone Antonia, con la collaborazione delle insegnanti Scaperrotta Grazia, Senerchia Concettina e Senerchia Maria Pia. I ragazzi della Scuola Media hanno augurato a tutti un BUON NATALE declamando poesie molto belle tra cui quella di Madre Teresa di Calcutta “ E’ Natale”. Molto e originale e sensazionale è stata la recitazione della poesia “Il Magico Natale” di Giovanni Rodari i cui versi sono stati liberamente modificati e adattati alla realtà di Panni dalla prof.ssa Lucia Colomba Mauriello. Sostituendo il nome delle vie di Roma citate nella poesia dal Rodari con il nome delle vie di Panni la prof.ssa ha saputo attirare l’attenzione dei presenti e prima di tutto ha divertito gli stessi ragazzi che l’hanno declamata. La rappresentazione è stata resa ancora più suggestiva dal sottofondo musicale di brani natalizi eseguiti con maestria dal prof. Alfonso Larocca che ha anche diretto i canti classici di Natale intonati con gioia da tutti gli alunni della Scuola Media di Panni. Alla fine della manifestazione il Sindaco con l’Amministrazione Comunale ha offerto i regali natalizi ai bambini con l’ausilio dei Babbi Natale. Il Castello PRO LOCO PANNI 9 gennaio 2010 COMUNICATO PRO LOCO – PANNI ATTIVITA’, MANIFESTAZIONI E SPETTACOLI SVOLTI DALLA PRO LOCO DI PANNI NEL MESE DI DICEMBRE E NON SOLO. A cura dell’ins. Senerchia Maria Pia, socia della Pro Loco Il 6 gennaio, giorno dell’Epifania, alle ore 20.00 nella sala S. Giuseppe (sotto la Chiesa), il presidente della Pro Loco, Michele Melino, ha presentato attraverso la visione di un DVD ad un vasto pubblico di spettatori le fasi della 5° edizione del Concorso “IL PRESEPIO…TRADIZIONE E FANTASIA”, organizzato dalla Pro Loco di Panni con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale e del Sindaco Pasquale Ciruolo. Al concorso hanno partecipato tutti i residenti e non. Sono stati ammessi ed esaminati presepi realizzati manualmente in ambito familiare e nelle classi della Scuola di Panni con la più ampia libertà nella scelta dei materiali e dei personaggi, esclusi quelli già realizzati. Sono state privilegiate due categorie: la categoria enfant, rivolta ai bambini da 0 a 12 anni organizzati sia per gruppi spontanei che individualmente e la categoria adulti, rivolte a persone dai 13 a 99 anni. Una giuria qualificata, composta da professionisti del luogo, ha esaminato tutti i lavori ed ha assegnato ad ognuno un punteggio da 1 a 10. I componenti della giuria sono stati il prof. Zelano Vito Alfonso, l’insegnante Rainone Raffaele e il pittore ed artista Jim Picco. La giuria di alto livello professionale e culturale ha apprezzato tutti i presepi esaminati complimentandosi con i partecipanti per l’estro, la fantasia, la creatività e l’impegno profuso nella realizzazione dei presepi di stile sia tradizionale sia moderno e ha nominato vincitori del concorso lo studente della scuola secondaria Rotondo Emanuele per la categoria enfant e la signora Ragno Anna Maria per la categoria adulti, motivando con un giudizio obiettivo ed artistico la loro opera. Il premio assegnato previsto dal regolamento di 150 euro è stato consegnato ad ognuno dei due vincitori dal Presidente della giuria, prof. Zelano Vito Alfonso. Complimenti ai vincitori! I loro presepi sono davvero belli ed eccezionali. Il Presidente della Pro loco, Michele Melino, in questa occasione di festa nel suo discorso iniziale, rivolto al pubblico, ha voluto precisare che con questo ultimo spettacolo si è concluso il ciclo delle manifestazioni teatrali e gli intrattenimenti dedicati alla festività più bella e suggestiva dell’anno:” Il Natale”, vissuta con partecipazione ed allegria dai bambini, ragazzi, giovani e adulti. Il programma di Natale, realizzato dalla Pro Loco, è stato molto vasto ed impegnativo per tutti, soci e non, che hanno contri- buito in diverse forme e modi alla buona riuscita di varie iniziative e manifestazioni. Ha poi elencato le seguenti attività svolte nel mese di dicembre: • Un presepio all’aperto con materiale riciclato presso il poggio della Madonna del Bosco, davanti al Comune, realizzato con la collaborazione di volontari. • La gita a S. Gregorio Armeno, a Napoli, per visitare i presepi più belli d’Italia. • La visita con distribuzione di caramelle di Babbo Natale ai bambini di Panni, che gli hanno consegnato la letterina con i loro desideri ed aspettative per il giorno di Natale e sono stati fotografati con lui. • Il recital di Natale con la regia di Nada Della Vista intitolato:”Mammarà, accundece Natal! rappresentato il 30 dicembre nella sala S. Giuseppe. • L’adesione al Concorso provinciale dei presepi del Subappennino Dauno Meridionale 2009” con delega ad Amedeo De Cotiis, socio della Pro Loco, che ha curato con la collaborazione della sig.ra Ragno l’allestimento del presepio in Chiesa che rappresentasse la collettività di Panni e una particolare attrattiva del paese. • Infine l’organizzazione della 5° edizione del concorso locale: “Il presepio:... tradizione e fantasia”. Questo concorso ha chiuso il programma di Natale. Per gli altri undici mesi, ha aggiunto il Presidente, sono in cantiere altri impegni e manifestazioni atti a tutelare e a valorizzare le bellezze naturali nonché il patrimonio storico-artistico-monumentale e ambientale e soprattutto le tradizioni e il folclore, che danno identità e voce al nostro passato e alla cultura della nostra comunità. Brevemente poi ha citato le principali forme di attività, che ormai sono state istituzionalizzate dalla Pro Loco e che il Direttivo e i soci e cittadini residenti e non volenterosi e amanti del proprio paese si prefiggono di promuovere, organizzare e realizzare. Esse sono le seguenti: • Carnevale 2010. • Il falò di S. Giuseppe, 19 marzo. • La festa delle spighe, 15 agosto. • La festa di Halloween, 31 ottobre. • La 6° edizione del concorso locale:”Il presepio… tradizione e fantasia”. Nell’arco dell’anno, inoltre, ha affermato che saranno organizzate altre feste, rappresentazioni, sagre, lotterie, gare, giochi che facciano divertire i residenti e richiamino da fuori turisti, forestieri e avventori che vogliono conoscere e visitare il nostro bel paese. Lo scopo del programma che la Pro Loco progetta di svolgere è quello di valorizzare non solo il territorio geografico e ambientale di Panni, ma anche le persone che per meriti riconosciuti e doti professionali, artistiche, umane, sociali si sono distinte o si distinguono nel nostro paese e nel mondo. Infine ha concluso il suo intervento nel ringraziare tutte quelle persone che hanno collaborato ognuno nel proprio campo e nel proprio ruolo alla realizzazione del lavoro svolto dalla Pro loco. Ha nominato quindi le seguenti persone: il sindaco Pasquale Ciruolo e gli amministratori comunali, ed ancora Renzo Spada, Nada Della Vista, Caterina Campanaro, Concetta De Cotiis, Pietro Gattulli, Rucci Michele, la parrucchiera Giovanna, Giovanni e Antonella Rainone, Anna Croce, Rosa, Patrizio e Toni Spada, Tonia e Vania Rizzo, Filomena De Rosa, Michele Pio Liscio, Tonino Mauriello, il prof. Zelano, l’ins. Rainone Raffaele, il pittore Jim Picco, Gabriella De Cotiis, Lapolla Vito, tutti i giovani, ragazzi e bambini che hanno lavorato con gli adulti e infine la scrivente Senerchia Maria Pia. Terminato il suo discorso iniziale ha ceduto la parola alla presentatrice della bella serata di festa, la giovanissima studentessa signorina Gabriella De Cotiis, la quale con la sua bellezza e grazia, con brio e vivacità e con senso dell’humour ha presentato magnificamente lo spettacolo fino alla fine, divertendo e intrattenendo il pubblico specialmente quando ha raccontato l’arrivo di Babbo natale a Panni e della premiazione della letterina più bella ricevuta dai bambini, quella di un bambino di quattro anni, che lo ha commosso particolarmente, che si chiama Lobozzo Vincenzo. Il Castello gennaio 2010 Dopo il lavoro estivo, ci eravamo lasciati nel precedente numero del giornale con l’appuntamento per la programmazione invernale dell’Associazione Sportivo Culturale Dilettantistica A.S.C.D. “PANNI”. Una stagione, quella invernale, ricca di iniziative a cui, come sempre, la cittadinanza pannese ha risposto con tanto entusiasmo. Ad inaugurare il periodo natalizio ci ha pensato il gruppo teatrale dell’Associazione “La att r’ zì acciupreut” che il 27 dicembre ha messo in scena la divertentissima commedia di Eduardo Scarpetta dal titolo “Un Turco napoletano”. La rappresentazione, svoltasi nella sala San Giuseppe, ha ricevuto un largo consenso di pubblico e la serata non poteva non trascorrere tra applausi e risate. Il gruppo teatrale, arrivato ormai al compimento del quarto anno di vita, replicherà lo spettacolo nel comune di Foggia presso il Teatro Regio di Capitanata nei giorni 23 e 24 gennaio p.v.; chiunque fosse interessato può prenotare gli inviti presso la segreteria del teatro stesso. L’attenzione dell’A.S.C.D.PANNI, per la prima volta in collaborazione con la Coop. La Rosa ed un affiatato gruppo di ragazze (Montecalvo Anna, Montecalvo Giusy, Mansolillo Danda, De Luca Maria, De Cotiis Anna, De Cotiis Costanza, Procaccino Valeria, Cotoia Serena) rappresentate dalla dinamicissima ed instancabile Gisella Manes è rivolta oltre agli adulti, anche ai bambini anzi soprattutto a loro che sono il futuro del nostro paese. Infatti il 5 gennaio, vigilia dell’Epifania, si è svolto nella sala San Giuseppe un musical natalizio intitolato “A Natale… cambia canale” che ha visto protagonisti trentasette bambini (Carchia Maria Filomena, Totilo Donato, Rainone Noemi, De Cotiis Laura, De Cotiis Giovanna, Rainone Carmelo Pio, Totilo Annamaria, Liscio Valentina, Bianco Natalia, De Cotiis Marilena, Brienza Simone,Cotoia Angelo, Roberto Vito, Bianco Gerardo, Larocca A.S.C.D. PANNI Mariangela, Roberto Noemi, Morena Annachiara, Spada Silvia, Bianco Nicoletta,De Stefano Antonella, Cagliuli Luca, De Cotiis Stefano, Liscio Martina, De Cotiis Vittoriana, Bianco Roberta, Napolitano Lucia, Lapolla Giuseppe, De Cotiis Francesco, Manes Daniele, De Luca Santo, Bianco Valentina, Sauro Lucia, Rucci Gioele, Rucci Rita, Liscio Gabriella, Montecalvo Nicola, Bocchicchio Serafina) preparati con impegno e dedizione dalla stessa Gisella supportata dalle sue collaboratrici. Diverse le canzoni cantate dai ragazzi e intervallate da balletti e brevi riflessioni (copione e scenografia realizzati dalle stesse ragazze, non copiato da internet o altro come detto da alcuni; perché non credere in questi talenti ???) per portare all’attenzione di noi tutti il vero e profondo significato del Natale: i messaggi trasmessi dai mass-media attraverso il consumismo sfrenato, i falsi idoli e le infondate ideologie offuscano il vero e semplice valore del Natale che, nell’occasione, i bambini hanno sottolineato con la loro semplicità e spontaneità; il tutto incorniciato in una scenografia Paradisiaca tra nuvole, angeli e... rock. La serata…??? FANTASTICA. Tutti bravi dal più piccolo al più grande; entusiasmo alle stelle e gioia nei loro visi e vi assicuro è stata la soddisfazione più grande, per noi organizzatori, vedere, a fine serata, bimbi sorridere e pronti a partire per una nuova avventura (a Pasqua?). L’unica nota stonata è stata, a detta di qualcuno, la carente organizzazione, in quanto non vi erano posti riservati per le esigenze di chi scrive o trasmette. A tutto vi è una legittima risposta, ovvero:”Noi organizzatori abbiamo ritenuto opportuno non invitare e non riservare alcun posto a NESSUNO proprio per evidenziare che i bambini sono tutti uguali e quindi evitare che tra le autorità eventualmente invitate vi potessero essere genitori, nonni, zii, ecc. dei protagonisti e magari innescare nei bambini eventuali dispiaceri”. Il Corrispondente che “è dovuto andar via a spettacolo in corso”, non è riuscito a trovar posto in prima o in ultima fila probabilmente perché arrivato in ritardo? Comunque sia durante le altre rappresentazioni, il corrispondente riusciva a muoversi in prima fila... e gli assiepati nelle prime file dov’erano?? Troppa fretta di andar via?? Questa breve risposta non vuol essere una chiusura alle critiche, anzi se queste ci sono e sono costruttive ben vengano, ma appellarsi ad una sedia nella serata dedicata ai nostri bambini e offuscare il loro operato….mi sembra un tantino fuori dalle righe. L’Associazione anche quest’anno ha promosso la “Lotteria della Befana” la cui estrazione, avvenuta la sera del 5 gennaio comprendeva 3 premi: I-pod terzo premio (B 0137); cellulare Touch screen secondo premio (D 0092); PC Notebook primo premio (D 0056). 10 Altra novità importante, anzi direi storica, per il nostro paese, è la partecipazione, per la prima volta, ad un campionato di calcio a 11 di terza categoria Regione Campania (la scelta di partecipare nel girone campano è dovuta alle distanze minori per quanto concerne le partite fuori casa). Le partite in casa si disputano a PANNI e dico PANNI il sabato alle ore 14,30. La squadra chiamasi APPENNINICA ed è composta dalla fusione di ragazzi di Accadia e Panni; i pannesi facenti parte della rosa sono: Cocciardi Francesco, De Luca Massimo, Liscio Luciano, Tavano Michele, Rucci Michele e Spada Antonio (l’anziano del gruppo). Fino ad ora l’Appenninica ha disputato 5 gare vincendole tutte. Doveroso è riconoscere che ciò è stato possibile grazie alla disponibilità dell’Amministrazione Comunale di Panni e alla caparbietà (passi il termine) del Sindaco Pasquale Ciruolo e dei suoi validi collaboratori. Grazie!!! Da circa due mesi, è ricominciata (per il secondo anno) la Scuola Calcio A.S.C.D. PANNI dando l’opportunità ai ragazzi di Panni, Monteleone ed Accadia (35 calciatori) di impegnarsi in un’attività motoria extra-scolastica. La scuola calcio si avvale della presenza di un allenatore (FERRO Vincenzo) che giunge a Panni due volte a settimana per allenare i nostri ragazzi: tra questi, sette sono stati selezionati per disputare il campionato ESORDIENTI e GIOVANISSIMI settore giovanile (Ciarciello Marco, Rucci Gioele, De Luca Santo, De Luca Giuseppe, Bianco Paolo, Montecalvo Nicola, De Luca Michele). Il Castello 11 VARIE DA PANNI gennaio 2010 IL GRUPPO FOLK “PANNE IÈ NU BBÈLLE PAIÈSE” Il 30/12/09 presso la sala S. Giuseppe alle ore 20.00 circa si è svolto uno spettacolo di folk teatro in atto unico intitolato: “Mammarà accundece Natale”. La rappresentazione era sul Natale di ieri e di oggi. L’epoca passata è affiorata attraverso il racconto della nonna alle nipotine, sono riemersi suoni, odori e sapori dimenticati dal mondo odierno inquinato dalle culture degli altri popoli, perché Panni è un paese aperto alla socializzazione. E’ riemersa la figura del PUMBUNARE, che metteva paura alla gente “quanne alluccàve auuuu… auuu”, e lo andavano a cercare le persone della famiglia con le lanterne in mano perché la luce pubblica non c’era, lo si doveva pungere con una canna lunga e appuntita per fargli uscire una goccia di sangue pazzo. Da quest’immagine è stato tratto un balletto. Gli odori e i sapori di una volta erano: “ li tatune, taraduzze cu lu vine janche, re crespèdde, li cauzungjèdde, re pèttele” cose povere che facevano la tavola più ricca di quella di un re per i sentimenti buoni e la famiglia che stava tutta unita per la ricorrenza della vigilia di Natale; tutti si davano da fare: la nonna preparava COMUNICATO A.S.C.D. PANNI L’A.S.C.D. PANNI è già all’opera per la messa a punto di altre manifestazioni (Carnevale e Pasqua), per le quali continuerà a puntare sulla forza di volontà del proprio direttivo e scommetterà ancora sul gruppo di ragazze guidate da Gisella; inoltre, cercherà la collaborazione delle altre associazioni presenti sul territorio per accrescere le proposte e vederle realizzate grazie anche alla concreta partecipazione dei bambini, giovani e tutta la popolazione pannese. Si ricorda, inoltre, che dal primo gennaio è aperto il tesseramento per l’anno sociale 2010. Quanti volessero associarsi possono rivolgersi direttamente al Presidente Antonio Spada e/o al direttivo invia una e-mail a: [email protected]. Se Vuoi, partecipa anche tu alla crescita dell’A.S.C.D. PANNI inviando un contributo sul Conto Corrente Bancario n° 6967 BPM intestato a: A.S.C.D. PANNI Vico Municipio,8 71020 Panni (FG) IBAN: IT29Z0558478260000000006967 Il Presidente A.S.C.D. PANNI Antonio SPADA le cose da mangiare e veniva aiutata dalle donne della famiglia man mano che arrivavano; esse preparavano la tavola e aiutavano a fare le varie faccende, facendo a gara per aiutare più di Giovanni Rainone delle altre, mentre gli uomini mettevano il vino. Il racconto della nonna è stato rappresentato da un altro balletto. L’ultimo ballo è stato quello dell’albero, che simboleggiava il Natale di oggi, e della festa in piazza con l’arrivo di Babbo Natale e la Befana che vengono derisi perché nessuno ci crede, solo una bambina. Poi entra in scena il nonno che si ritira dalla festa lamentandosi, perché in fin dei conti tutto ciò che hanno fatto in piazza era solo “na cummèdje”. Dalla festa avevano eliminato la cosa più bella che c’era a Natale: la “Sambogna”. L’ultima rappresentazione è stata quella del presepe e della Madonna che canta la ninna nanna al Bambinello. Tutto è stato allietato con musica dal vivo, un grazie particolare ai musicisti: maestro Alfredo Bisanti (fisarmonica), Michele Della Vista (tamburello), Nino Della Vista (chitarra), Serafina Bocchicchio, che ha suonato con l’oboe “Tu scendi dalle stelle”, Antonio Mauriello, che ha suonato con la zampogna nella rappresentazione della scena del presepe. Si ringraziano tutti per la gentile collaborazione. Alla prossima. IL MEGAPRESEPE Per la prima volta a Panni, è stato costruito un megapresepe, realizzato con la caparbietà di tre donne: Caterina Campanaro, Nada Della Vista e Concetta De Cotiis. Tutti potete pensare che siano state utilizzate statue fabbricate, invece no. I costi sarebbero stati altissimi ed impossibile la realizzazione. Le statue sono state realizzate con materiale di “scarto”, hanno reciclato vecchi indumenti, maschere di carnevale, vecchi cesti e cestini. Per la capanna e i ricoveri alle pecore hanno utilizzato le canne. Tutto sembrava vero persino le pecore soffici e candide con il loro strato di lana “vera”. C’era anche il pozzo. Molteplici sono stati i problemi incontrati lungo il percorso della realizzazione tra cui le condizioni metereologiche, che nel periodo natalizio sono sempre avverse, per cui hanno preso pioggia e vento. Nonostante i problemi, “l’OPERA” è riuscita al meglio. Il presepio è stato visibile a tutti, il luogo di localizzazione è stato vicino al Municipio dove si veste la Madonna del Bosco il 24 giugno. PRO CHIESA DEL CONVENTO OFFERTE AL COMITATO DA OTTOBRE 2009 A GENNAIO 2010 Cocciardi Flavio Milano N.N. == De Cotiis Antonio Roma De Cotiis Francesco Roma A.S.C.D. Panni e A.C.A.P. Prato durante “Expò 2009” Rainone Maria Teresa Foggia Iacoviello Francesco Panni Iacoviello Beniamino Panni Donatangelo Panni Montecalvo Giovanni Bologna Dalla Pro Loco di Panni raccolta della “Festa delle Spighe” del 15.8.09 Panni In totale ¤. ¤. ¤. ¤. ¤. ¤. ¤. ¤. ¤. ¤. 100,00 50,00 50,00 50,00 180,00 100,00 20,00 20,00 20,00 100,00 ¤. ¤. 415,00 1.105,00 A tutto Ottobre ’09 le somme introitate erano pari a ¤ 61.438,83 + ¤ 1.105,00 di Gennaio ’10 = totale ¤ 62.543,83 + $ 1.705,00 da convertire in euro (s. e o.) La somma totale introitata dovrà essere confermata da un estratto conto bancario della Carime di Sant’Agata di Puglia dove il conto è stato trasferito dopo la chiusura dello sportello bancario di Monteleone di Puglia. La richiesta è stata da me sollecitata più volte a Padre Antonio Saraceno, o chi per lui, ma non ancora evasa, quindi, al momento in cui andiamo in stampa non sono in grado di confermare il saldo sopra descritto. I lavori al Convento, ovviamente, sono attualmente fermi ma riprenderanno in primavera, pertanto coloro che non hanno potuto dare la loro offerta sono sempre in tempo... utile. Ci sono delle grosse novità riguardo i lavori e finanziamenti, pubblicati nell’apposita rubrica “Ufficio Stampa” a pag. 23. Si ribadisce, qualora ce ne fosse ancora bisogno che somma raccolta dai fedeli sarà utilizzata esclusivamente per i lavori “interni” alla Chiesa e non per altro. Il Castello gennaio 2010 VARIE DAL MONDO PANNESE 12 IL PRANZO DEGLI AUGURI DELL’ACAP DI PRATO Per il quarto anno consecutivo l’ACAP di Prato ha fatto incontrare più di cento persone in occasione della terza Festa degli Auguri svoltasi domenica 13 dicembre al Ristorante Amalfi in via Strozzi a Prato. Ai tavoli apparecchiati per la festa erano seduti oltre ai pannesi doc anche simpatizzanti ed amici dell’Associazione. Dopo aver benedetto il cibo, il Parroco di Chiesanuova, Don Serafino, ha augurato a tutti i presenti (oltre cento persone) di trascorrere insieme qualche ora in amicizia e serenità. Per dare maggiore significato all’incontro era presente il Vescovo della città di Prato, Mons. G. Simoni, al quale è stato fatto omaggio della maglia dell’Unione Sportiva Foggia, appositamente fatta arrivare dalla Presidenza del Foggia. La maglia è stata donata al Vescovo perché, come da lui stesso dichiarato in un incontro con allievi di una squadra dilettantistica di Prato, in gioventù, dopo la tragedia di Superga in cui persero la vita tutti i giocatori del Torino, prese a tifare per il Foggia. Il Vescovo ha raccontato anche ai presenti in sala questa piccola curiosità della sua gioventù. Mons. Simoni si è informato dello stato dei lavori al Convento della Madonna del Bosco, visitato da lui nel mese di giugno, e ha espresso l’auspicio che la Madonna possa tornare presto nella sua casa ed ha augurato ai presenti e a tutti i pannesi di trascorrere le festività natalizie in piena gioia. Ad allietare con i canti di Natale la festa era la calda voce di July. Il Presidente Alfonso Lapolla, con un brindisi finale, ha ringraziato tutti con l’augurio di continuare a incontrarsi sempre più numerosi con animi colmi di gioia. Insomma, tra la delizia del gusto, il piacere della musica, la gradita presenza del Vescovo di Prato e la gioia di portare a casa il Calendario dell’Associazione, tutti hanno vissuto un momento indimenticabile. Il Presidente Alfonso Lapolla Angelina, la velina più anziana d’Italia PANNI COME BETLEMME NEL PRESEPIO ARTISTICO DEL 2009 Ancora alla ribalta la nostra Angelina, che “sta ultimamente facendo il giro delle copertine di settimanali e quotidiani locali e nazionali”. La vediamo in un foto de “Il Corriere del Sud”, che, a corredo di un articolo, la ritrae in uno studio televisivo di tra Antonio Troisi, della redazione sportiva di Telefoggia, e il pittore espressionista Luis Napoletano. Il resoconto giornalistico riporta che Angelina è apparsa su diverse trasmissioni televisive, tra cui “I fatti vostri” con Giancarlo Magalli (RAI 2) e “Festa italiana” RA1). Tra i settimanali si cita “Cronaca vera”. Di Angela, nonnina 76 enne, è stata ricostruita la sua giornata tipo e si è scoperto che, oltre alle normali incombenze di massaia, ella fa la vigilessa ausiliaria per i bambini scolari, spesso visita il parrucchiere e si reca in palestra, dove si allena al kick boxing, a snellire gli addominali e alla corsa sul tappeto scorrevole. Il nostro vivo compiacimento per questi successi di Angelica, della quale si sottolinea la signorilità e la simpatia, pregi che, uniti all’unicità di “valletta attempata”, ne fanno un caso singolare e confortante. Auguri, Angelica, auguri da tutta la Redazione del nostro periodico “Il Castello”. Prof. Leonardo De Luca Al concorso NATALE IN CASA DAUNIA, indetto dalla Provincia di Foggia, dall’Azienda di Promozione Turistica e dall’Associazione Italiana “Amici del Presepio”, Panni ha aderito con l’allestimento di un presepio nella Chiesa Madre, ambito della cappella della Madonna del Rosario. Si sono attivati Amedeo De Cotiis e Anna Maria Ragno, che nel creare l’area presepiale hanno ricostruito la Chiesa di Panni con il caseggiato adiacente, a sinistra guardando, e gli altri caseggiati che delimitano il sagrato. In primo piano, al centro, la fontana della piazza Regina Margherita con il parapetto soprastante e, a sinistra, la Natività. In prospettiva il rudere della torre di vedetta dell’antico castello, ossia “lu zitemelone”, un rudere architettonico, la cui presenza connota la storicità dell’evento cristiano. Un bel presepio, dunque, che presenta un’ambientazione inedita e molto suggestiva. Le architetture pannesi, soprattutto il tempio obertyano (ossia di Luigi Oberty, lo stesso architetto che a Foggia edificò, tra l’altro il Pronao della Villa Comunale e il Teatro Giordano) ripropongono le linee essenziali del reale, che è opportunamente interpretato, più che meticolosamente ricostruito, da Amedeo e Anna Maria, ai quali va il nostro vivo, vivissimo compiacimento e il caloroso grazie. La partecipazione al concorso ha dato già i suoi frutti: Panni è inserito nell’opuscolo “Natale in casa Daunia”, nel quale al nostro paesello è dedicata l’intera pagina 15, che riporta una scheda sul paese e notizie del presepio in concorso. L’opera di Amedeo e Anna Maria ha dunque una valenza estetica e, pur nella sua semplicità manifesta un profondo significato cristiano: Gesù nasce nella nostra Chiesa ad ogni consacrazione dell’ostia; Gesù Bambino nasce anche a Panni e soprattutto può nascere nei cuori dei pannesi, se desiderosi di pace. Prof. Leonardo De Luca Quante salite, quante discese, su e giù per le vie del paese, con sulle spalle il gravoso ma dolce peso della statua della nostra Vergine Maria, hai portato per > tanti anni, caro Luigi Luigi. Ma ora e per Croce sempre ne hai conmorto a Foggia il 29.10.2009 forto e ricompensa e sepolto a Panni nelle Sue materne il 30.10.2009 attenzioni. Panni e i pannesi ti sono grati. Il Direttore A nostra madre Grazie mamma che ci hai dato sempre forza e coraggio. Il tuo volto illuminava il nostro cammino. La Tua bontà ci dava > un esempio. La Tua Melino fede ci inorgogliva. Addolorata La Tua stessa vita era ved. Gesualdi per noi un modello nata a Panni il 16.09.1916 di vita, tutta dedita morta a Foggia alla preghiera e alla il 26.11.2009 famiglia. e tumulata a Panni Tutto di Te mamma rimarrà vivo in noi… per sempre. Le tue figlie Arcangela e Raffaela Gesualdi La morte ti ha rapito a noi, ma noi avremo un ricordo perenne di te, ci sarai di guida come esempio. La tua bontà, onestà e volontà > di lavoro, faranno Celestino Dattoli sì che noi mai di anni 81 morto a ti dimenticheremo. di Reno Vivrai sempre con noi. Casalecchio il 01.12.2009 I tuoi cari sepolto a Panni il 4.12.2009 U N A > Michele Iacoviello nato a Panni il 07.12.1914 morto a Foggia il 22.12.2009 e tumulato a Panni P R E C E > Rosa Senerchia ved. Morra di anni 78 morta il 2.01.2010 a Montefalcione (Av) e tumulata a Panni il 4.01.2010 Il Castello NEL LORO RICORDO 13 gennaio 2010 Perspicacia, intraprendenza, onestà sono i tre termini che possono riassumere e caratterizzare la vicenda umana di Michele Tavano (Scarpalègg). Già nell’attività primaria di agricoltore egli si distingueva per l’acutezza nel considerare la qualità del terreno e la scelta delle sementi. In seguito da garzone di muratore a capomastro il passo fu breve, perché Michele guardava, apprendeva ed elaborava, con personali soluzioni, la tecnica del costruire. D’ingegno versatile, ha esteso la sua indagine in vari campi , > perfino nella scultura. Amava il proprio paese e non disdegnava Michele di sacrificare il suo tempo libero per apprendere e valorizzare le Tavano tradizioni locali. Così lo abbiamo visto suonare con maestrìa nel di anni 73 morto a Panni gruppo degli zampognari di Panni. Se poi si considerano le sue il 19.11.2009 doti umane, quell’affabilità, che lo portava a realizzarsi con i suoi compaesani, si può comprendere quale perdita sia stata la sua dipartita per l’intera comunità pannese, oltre che per la consorte, la signora Giovanna, per i figli Carlo e Anna e gli affezionati nipoti. Addio Michele, tu sei nella pace del Signore, ma resterai ancora nei nostri cuori, rimpianto ed esempio di operosità e socievolezza. Prof. Leonardo De Luca Voglio anch’io dire sul compianto Michele un leggero ma significativo aspetto della stima e l’amicizia che contraddistinguevano i nostri rapporti personali. Nei tanti incontri a Panni “abbasc a la Taverna”, frequenti in estate e radi in inverno, si era stabilito tra noi due un “obbligo morale” che si traduceva in pratica nel recarsi al bar e gustare insieme un caffè, più per il gusto di stare insieme qualche minuto che quello del caffè in sé. Il patto reciproco consisteva che si doveva pagare la consumazione una volta ciascuno e così…sembrava. Si perché lui mi ha sempre imbrogliato sulla contabilità di “mò tocca a me e ruman a te!”…infatti a mia memoria molte sono state le volte di “ruman a te” ben poche quelle di “tocca a te”. Mio caro Michele, quindi, mi hai lasciato debitore nei tuoi confronti ma sono certo che il Signore mi darà modo, maniera e possibilità per sdebitarmi con te... un giorno... quando Lui vorrà, ci prenderemo un caffè... lungo una eternità. Dio ti benedica. Il direttore Pietro De Michele Noi non sapevamo quella mattina che Dio avrebbe chiamato il tuo nome. In vita ti abbiamo amato immensamente. In morte sarà lo stesso. Perderti ci ha spezzato il cuore ma tu non te ne sei andato del tutto: il giorno che Dio ha chiamato il tuo nome ci hai lasciato bellissimi ricordi. Il tuo amore rimane la nostra guida ed anche se adesso non ti possiamo vedere tu sei sempre al nostro fianco. La catena della nostra famiglia si è rotta e niente adesso sembra essere lo stesso. Ma quando Dio ci chiamerà uno ad uno la nostra catena sarà riunita di nuovo. I tuoi cari > Michele Liscio nato a Panni il 10.11.1937 morto a Toronto Ont. il 2.09.2009 RICORDANDO DON MICHELE Questa nota su Don Michele è stata voluta concordemente non solo da chi scrive, ma anche dal nostro direttore Pietro e dall’intera Redazione, assecondando così i desideri di molti concittadini. Costanzo De Michele, un modesto quanto bravo artigiano, e Giovannina Montecalvo ebbero 4 figli, 4 “benedizioni del Cielo”, perché tutti intelligenti ed operosi. Forse per questo il Signore volle che uno di essi, Don Michele appunto, si dedicasse a Lui e fu sacerdote. Ma andiamo in ordine, il primogenito, Peppino, dopo una brillante carriera scolastica, si laureò a pieni voti in medicina. Erano gli anni ‘50. Ben presto, però, tra lo sgomento dei pannesi, volò negli Stati Uniti, dove poté rielaborare le sue ricerche pionieristiche in campo di chirurgia estetica, e fu un susseguirsi di successi. PEPPINO DE MICHELE è un nome, una personalità da recuperare: parta da Panni il tributo d’onore che l’Italia continua a pag. 14 Il Castello gennaio 2010 PANNI, 1924 - LA NOSTRA STORIA 14 dagli scritti di Giuseppe PROCACCINI (Panni,28.2.1886 Accadia,4.4.1931) a cura di Vincenzo Franco De Michele e Renato De Michele Intorno agli anni della nascita di Cristo la nostra zona era popolata da tre ceppi principali: i greci, i sanniti, i romani. I GRECI, che erano stanziati in questa zona da almeno sette secoli prima, in quell'epoca seguivano il culto del dio Pan, e insieme ai romani, in questa zona fin da quasi un secolo prima, governavano il territorio. I SANNITI, invece, rappresentavano il ceto sociale più basso essendo stati decimati, sottomessi e schiavizzati, in quanto popolo irriducibile al potere romano, dal dittatore di Roma Silla (in latino 'Sulla', cognome ancora presente a Panni fino all'inizio del '900, e come 'Sullo' ancor'oggi). I ROMANI erano i dominatori assoluti. Il loro dominio non fu indolore, come in altre parti dell'impero (cfr. E.T. Salmon, Il Sannio e i Sanniti, Einaudi 1985). Da queste parti si lasciarono andare ad un dominio sanguinoso, spietato.Infatti la prima Panni (costruita continua da pag. 13 nella zona detta "U' Piscil') per il fatto che sulla piccola collina di 500 m. circa, tra il paese attuale e l'odierna stazione ferroviaria di Orsara di Puglia, scorre appunto un affluente del Cervaro... dicevo, quel primo borgo viene distrutto nell'82 a.C. dal Dittatore latino SILLA, giuntovi con tre Legioni di Romani. Il tempo di Cristo, prima dell'influenza cristiana nei nostri territori, il culto degli dei pagani greci e romani era la religione dominante. Ai sanniti (i cognomi Manuppelli, Savella, De Cotiis, De Sanctiis sono di sicura origine sannita) restava solo qualche culto clandestino, qualche cimitero rigidamente appartato, e il duro lavoro dei campi a cui erano sottoposti senza alcuna retribuzione, se non gli alimenti strettamente indispensabili alla sopravvivenza. La sottomissione della popolazione sannita fu il motivo principale per la loro adesione quasi immediata alla religione di Cristo quando questa si affacciò da queste parti. Sono stati loro, i sanniti, i primi cristiani pannesi. Nessuno se ne ricordò da allora, forse grazie agli stessi sanniti che seguivano bene gli insegnamenti di Cristo, secondo i quali si è tutti fratelli davanti a Dio. Non così fecero greci e romani che ne trassero ulteriore motivo di lotta contro questa minoranza, ora irriducibile per motivi religiosi. La storia delle stragi romane contro i cristiani è ormai nota ai libri di storia, figuriamoci qui nei confronti dei sanniti, nemici di sempre. E possiamo anche immaginare di quale forza morale e religiosa dovettero dar prova questi primi cristiani. Religione è anche memoria, come la storia. Vogliamo cominciare a riconoscerla, a scriverla e, perché no, a celebrarla? RICORDANDO DON MICHELE riserva ai suoi figli di grande ingegno, pur se lontani! Carmelina - la conosciamo tutti - è gentile e affettuosa, una signora. Il quartogenito, Mario, oggi poco più che settantenne, anch’egli negli USA, è di una socievolezza unica, un amicone. Don Michele - va innanzitutto precisato era di vissuta religiosità: la sua fede era un punto fermo con un vivo senso di immanenza nella realtà quotidiana. Egli è da ricordare e da amare per quella sana emulazione, che sapeva alimentare in noi giovani. Personalmente conservo ancora, come un trofeo, “La letteratura del Novecento” a me da lui assegnata, con tanto di dedica, fra i “maturati” del ‘57. «Non basta la nozione» soleva dire il nostro Don Michele «è necessario vivere la realtà in tutti i suoi aspetti: sociale, politico e culturale, oltre a quello religioso.» Di qui l’esigenza dell’attività teatrale, di cui si è tanto parlato nel suo 50° di sacerdozio; di qui il pressante invito a leggere settimanali e quotidiani, arrivando ad ottenere, per noi giovani, abbonamenti gratuiti o a costi molto agevolati. Altri meriti di Don Michele? Tanti! Innanzitutto l’istituzione della scuola media: per documentarne l’esigenza attivò due sezioni di Telescuola, una curata da lui stesso e l’altra affidata allo scrivente; quindi, sollecitando le autorità politiche e scolastiche della Provincia, riuscì ad ottenere la scuola media in forma autonoma (solo in seguito fu sezione staccata, prima della De Santis di Foggia e poi della Rossomandi di Bovino). Quante volte, a sue spese, si andò insieme a Foggia dal Provveditore o dall’onorevole di turno o ancora dal Preside della De Santis, Preside incaricato anche della nostra istituenda Scuola Media! Tornando al ministero sacerdotale, ricordiamo le omelie di Don Michele, semplici, mai troppo lunghe, ma sempre efficaci nel messaggio evangelico, che egli commisurava all’ambiente paesano. Si, perché Don Michele è stato e si sentiva pannese, pannese autentico: lo si capiva anche dagli “intercalari” in vernacolo, così felicemente espressivi. Egli ha realizzato le cartoline illustrate dei nostri Santi Protettori; ha registrato la voce delle nostre campane, per riproporcela opportunamente amplificata; egli ha voluto, ha preteso la riapertura della Chiesa Madre, accelerando i tempi della sua ricostruzione. L’elenco delle sue benemerenze sarebbe troppo lungo per questa sede, per cui concludo, sottolineando che la sua vita è stata spesa per noi e con noi e che il suo ricordo è nei nostri cuori. Don Michele, tu che ora sei in Cielo, al cospetto del Signore, perora per noi la Sua misericordia e continua a benedirci: siamo tuoi fratelli, siamo pecorelle del tuo gregge! Prof. Leonardo De Luca LA POSTA Il Castello 15 gennaio 2010 Apprensivo Direttore, ti poni dei problemi,dove a mio parere, non esistono. Li hai già risolti da tempo, basta solo ufficializzare detti compiti ai locali che loro sono già pronti e indirizzati sulla strada da percorrere. La tua funzione deve essere di coordinatore del circondario, visto che non ti neghi per la posta e i residenti altrove. La triade pannese, che è al tuo fianco, risponde a gente preparata, seria, affermata e si può muovere con le proprie gambe. Nel campo religioso spunta, a corposa competenza, l'agrotecnico Amedeo De Cotiis che ne sa quanto un prete, caparbio a ragione nelle sue decisioni, pronto in qualsiasi evenienza clericale, compresi i percorsi di preghiera, di svago; da solo con il suo canto inneggia al Signore e in sua presenza ogni messa diviene solenne. Nel civile s'affaccia il professor Raffaele Rainone, preciso in ogni circostanza, segue ogni passo pannese, la bontà di cui è pregno, la mette a disposizione e la gente da lui è propensa al dialogo per la sua etica comportamentale. La lingua tiene al suo posto e la spegne al biforcuto. E che dire del dottor Rocco Gesualdi? Il suo smagliante sorriso è garanzia di successo. E' vulcanico, intraprendente, non lascia niente al caso, in ogni occasione si rivela un ottimo pensatore, mettendo a frutto le sue prolifere attitudini. E' moderno nei suoi programmi e utilizza ogni forma promozionale, da politico affermato ogni informazione comunale porta alla stampa, reale nei contesti non illude mai la gente. Intorno a queste brillanti risorse umane ruotano: 1) Tony Spada che io definisco papà pacifico per le sue partecipazioni pro Panni per le cariche di presidente, riflessione genuina, posata ma dalle mille effusioni; 2) Michele Liscio, l'anfitrione del gruppo teatrale, ha delle forti potenzialità, non sfrutta a pieno il suo talento, deve esporsi maggiormente, perchè è persona creativa; 3) Valentina Dibisceglia che fotografa a penna l'evento sportivo, incitando i piccoli fenomeni. E tanta gente che opera in sordina quale una professoressa che a soli 22 anni si laureò a pieni voti e preziosa per i suoi progetti nella didattica pannese. E tu, caro Pietro, con queste risorse alle spalle metti in dubbio il cartaceo del Giornale? Ti tocca, però, essere loro confidente e consulente. L'importanza dello stampato è indispensabile, altrimenti il periodico per soli acculturati non ha futuro: è un corpo senza l'anima popolare, si scrive per tutti e non solo per i più fortunati. Rispondo alle istituzionalità circa la Manifestazione dei Caduti, specificando che la mia è una provocazione palese per stabilire la data fissa e non incorrere a giorni incerti, che si vanificano nel giro di una settimana e non ci saranno più scuse per chi deve officiare la Messa. Ogni festa va programmata con largo anticipo e mi parrebbe logico che il Castello ne desse notizia. In questo numero leggo con emozione l'articolo di Luciana Bianco ed evidenzio che è propria figlia per la sua originalità di papà Michele, mio compagno di scuola, il più bravo di tutti alle elementari. La sua affezione verso cose e persone mi ricorda sua nonna Lucietta; la sua trovata per le foto di matrimonio in diversi angoli del paese dimostra una certa genialità, perchè il Belvedere di Panni è dappertutto e lei ne è andata alla ricerca. Vedo in lei una potenziale pittrice (paesaggistica) perché apprezza il gusto del bello e le vestigia del passato; potrebbe essere uno spunto anche per tuo figlio Luca con il suo flash per immortalare preziosità locali e predisporle in cartoline e meglio far conoscere Panni. Nel libro del critico d'arte Vito Procaccini leggo che Antonio Calitri è nato a Panni in vico Cacchiotti e siccome nel paese si contano vari cognomi identici, chiederei ai giornalisti in loco, se la sua ubicazione esiste tuttora, tra quali vie si trova e se è possibile esporre al muro una targa al merito. Un Benvenuto a Panni per il maresciallo Antonio Pellegrini e complimenti per aver individuato la via della sicurezza con il pattugliamento a piedi. W IL GIORNALE CARTACEO! Donato De Michele - from Panni - O.N.A.S 1648/DM W IL GIORNALE CARTACEO…grazie, Donato le tue parole sono per me energiia rinnovata e ritrovata. Bevo la tua disamina e ne traggo beneficio. Vico Cacchiotti? Chiedilo al comune amico-compaesano, nonché geom. Francesco Mastrangelo.Ciao. * * * * Gentile Pietro, spero innanzitutto che tu stia bene unitamente alla tua famiglia. Ti scrivo perché ho letto da qualche giorno l’articolo sulla manifestazione del 4 novembre che si è svolta a Panni e, anche se con un po’ di ritardo, voglio mettere te e i lettori del giornale “Il Castello” al corrente su come effettivamente essa si è svolta . Prima di tutto devo sottolineare il fatto che la partecipazione della Scuola non è casuale, da diversi anni la sottoscritta prof.ssa Lucia Colomba Mauriello, attraverso un progetto “Onoriamo i nostri Caduti” che si svolge in orario curricolare prepara i ragazzi al significato della manifestazione attraverso letture, dibattiti e conversazioni per far capire che la Pace è un bene supremo e che quella vera si costruisce nel proprio cuore per vivere nella piena serenità e in quella libertà che noi oggi abbiamo grazie al sacrificio estremo di quei giovani pannesi, il cui nome è inciso sulle lapidi del Monumento. Il progetto trova il suo momento di maggiore esplicitazione proprio nella partecipazione degli alunni della Scuola Secondaria di 1°grado e anche di quelli della Scuola Primaria e dell’Infanzia alla Cerimonia del 4 novembre organizzata dall’Amministrazione Comunale. Davanti al monumento ai Caduti , ogni anno , dopo l’intervento del Sindaco o di un suo rappresentante e di altri, prima di passare la parola agli alunni, faccio il mio discorso. Mi sembra strano che il tuo corrispondente non si sia accorto, né quest’anno né negli anni precedenti, che la Prof.ssa Lucia Colomba Mauriello faccia un discorso e che guidi gli alunni nella recita preparata in onore dei nostri Caduti. Quest’anno ho esordito ricordando ai presenti che il 4 novembre è la giornata dell’unità nazionale raggiunta grazie al sacrificio di tanti giovani che hanno combattuto e sono morti in nome della libertà: essi sono gli autentici Eroi della nostra Patria, l’amata Italia. Ho ringraziato i reduci che hanno combattuto per la difesa degli stessi valori e tutti i caduti in tempo di pace. Grazie al loro sacrificio,oggi viviamo in una democrazia costruita su valori riconosciuti che sono un patrimonio dell'Italia e che costituiscono un bagaglio autentico di civiltà. Un grazie è andato anche alle Forze armate,di cui il 4 novembre celebriamo la ricorrenza e ad esse, all’Arma dei Carabinieri, che è tra noi, è andata la nostra ammirazione e apprezzamento per l’impegno quotidiano al servizio e in difesa dei cittadini. Ho ricordato che anche noi pannesi abbiamo contribuito all’unità d’Italia, e il nostro monumento ne è l’emblema e testimonianza. Esso sta a ricordare i tanti giovani,che hanno donato la loro vita per assicurare un futuro migliore a noi e alle generazioni future, quei giovani che hanno donato la vita per la difesa di un ideale, per il senso del dovere e la lotta per la libertà e la democrazia, per la conquista della Pace. Ho rimarcato il fatto che dobbiamo però divenire consapevoli che la pace, così come la democrazia, non si conquistano una volta per sempre, ma necessitano, per non venir meno, di un continuo supporto Il Castello gennaio 2010 LA POSTA 16 da parte della società, sia essa politica, culturale, sociale, economica ed educativa. La pace sarà autentica solo se vi sarà cooperazione, solidarietà, equità, giustizia sociale ed economica, valorizzazione di tutte le diversità, promozione, tutela e rispetto dei diritti umani universalmente riconosciuti. Ho, infine, invitato i presenti a riflettere, a considerare tutto quanto e, passando nei pressi del monumento, dire un semplice ma sentito “GRAZIE”. Al termine del mio intervento ho passato il microfono agli alunni della classe 1a, 2a e 3a della scuola secondaria di 1° Grado e agli alunni della classe 5a della Scuola Primaria (per la continuità ) che hanno ricordato, attraverso dialoghi, messaggi, considerazioni e declamazione di poesie il sacrificio di quei giovani pannesi che per “Amor patrio”e in nome della libertà e della pace donarono la loro vita. Un alunno, dopo aver recitato la poesia di Gianni D’Elia “Ultime della rosa” ha depositato sulla lapide una rosa rossa, perché nella poesia il poeta suggerisce un rimedio contro la guerra, dice che si deve partire da piccoli gesti , come il dono di una rosa, per far sì che gli uomini credano nella possibilità della pace. Tutti i docenti hanno partecipato alla manifestazione e il professore Alfonso Larocca ha accompagnato con il suono della tastiera i canti patriottici che sono stati intonati , tra cui “L’Inno di Mameli”,” Il Piave”,” La bandiera dei tre colori” , “Va’ pensiero”, “Bella ciao” “e quest’anno anche”L’addio del volontario”per tributare onore alla memoria dei Caduti di Panni della prima e della seconda guerra mondiale e di quanti hanno offerto la loro vita all’Italia. Oltre al mio lavoro per l’organizzazione e preparazione degli interventi degli alunni della scuola secondaria di I Grado la maestra Antonia Rainone ha preparato poesie per i suoi alunni della classe V . Il tutto si è potuto ascoltare grazie alla preziosa collaborazione dei collaboratori scolastici Luciano Cifaldi e in particolar modo di Costanzo Montecalvo che ha montato l’impianto stereo e i microfoni . Questa manifestazione è vissuta sempre dagli alunni con grande senso di responsabilità, si sentono protagonisti ed orgogliosi ; da parte mia continuerò a preparare discorsi per l’occasione e ad educare i ragazzi unitamente ai genitori ad essere onesti, leali e rispettosi del prossimo.Puoi pubblicare quanto ho scritto in modo che sia data l’informazione oggettiva sulla reale manifestazione del 4 novembre che si è svolta a Panni per la commemorazione dei Caduti in guerra. Cordiali saluti. Prof.ssa Lucia Colomba Mauriello - Panni, dicembre 2009 Gentile prof.ssa Mauriello le sue sono precisazioni d’obbligo e doverose verso tutti coloro che, insieme a te, concorrono alla realizzazione di queste manifestazioni, come quella del 4 novembre, che sono basilari nella scala dei valori umani, quindi il tuo impegno donna-docente pannese è fondamentale per la buona crescita dei giovani alunni pannesi che sono oggi il domani del * * * * Carissimo Pietro, spero che questa e-mail ti trovi in buona salute, insieme a Anna. Quasi ogni giorno vado sul tuo web site http://ilcastello-online.blogspot.com e leggo le notizie. Mi dispiace sapere che è arrivato il giorno di quasi dire addio al giornale. Io so quanto lavoro hai messo durante tutti questi anni. Purtroppo arriva il momento quando il tempo deve essere dedicato ad altre cose: la famiglia, la salute e anche un po’ al riposo. Speriamo che qualcun altro si renda disponibile ad aiutarti cosi "Il Castello" continuerà a portare notizie e gioia a tutti i pannesi, specialmente a noi all'estero. Durante questo periodo natalizio vorrei proprio trovarmi a Panni con Maria per assistere alle belle funzioni. Mi ricordo gli zampognari, i canti popolari, la messa di mezzanotte e anche le piccole prediche che ho dovuto presentare durante la messa per convincere la gente di mettere un po’ di più nella colletta per il Seminario Vescovile di Bovino, dove io ero studente insieme a Vito Alfonso Zelano e Michele De Luca.Da noi negli Stati Uniti le case sono addobbate con mille luci e con bellissimi alberi di Natale. La città di New York è bellissima durante questo periodo, specialmente la Fifth Avenue. Arrivederci a presto a Panni. Tony Colannino – USA – gennaio 2010 Caro Tony, è stato e sarà per me sempre un piacere poterci incontrare in agosto a Panni insieme alle nostre consorti Maria e Anna, auguriamoci anche quest’anno. Dunque rieccoci in piena corsa nell’impegno giornalistico anche nel rispetto della trimestralità grazie a Dio e a voi tutti. * * * * Caro Direttore, innanzitutto voglio comunicarti che a noi pannesi facenti parte della Banda Musicale ci fa molto piacere rivederti al lavoro con il giornale e constatare il tuo buono stato di salute, cosa che tranquillizza tutti residenti e non. Ti invio queste poche righe per informare l’opinione pubblica pannese che nell’occasione della 1a Mostra invernale dell’Artigianato Pannese, svoltasi nei giorni 19 e 20 dicembre 2009, anche la musica ha dato un suo piccolo contributo tramite la partecipazione di una Big-Band, da me appositamente organizzata allo scopo, di cui fanno parte i seguenti compaesani: Antonio Montecalvo – Alfonso De Cotiis – Michela De Cotiis (nuova bandista alla sua prima esperienza che presto sarà inserita nella Banda) – Giuseppe Colacone – Giuseppe Morena – Alfonso Rainone – Antonio De Luca – Rocco Bocchicchio e dallo scrivente quale maestro di musica. Pur con un clima pessimo dal punto di vista meteorologico siamo riusciti, in quella circostanza, a sfidare con caparbietà e professionalità acqua, neve e tanto freddo, portando per le vie del paese e non soltanto nelle strutture dell’Annunziata e della RSSA del paese tanta musica che ha creato quel fantastico clima natalizio fatto di sorrisi, di gioia e tanto amore. Colgo l’occasione per ringraziare il presidente dell’A.A.A.P. Gianni Liscio per la cena offertaci per la nostra volontaria partecipazione alla mostra e, in particolare, quei giovani che hanno partecipato con tanto impegno alla riuscita della manifestazione. Grazie a tutti e a te, caro amico Pietro, un buon prosieguo del tuo lavoro per i Pannesi. Maestro della Banda Musicale di Panni Gianni Mastrangelo 9 gennaio 2010. Grazie a te, alla Big-Band e a tutto il corpo bandistico locale e al collega-amico Alfonso Mansolillo che tenete in vita la più bella tradizione pannese: la Banda Musicale! Ho sempre sostenuto e lo reitero ad alta voce che senza la Banda Panni sarebbe muto. Voi con la “Banda” ed io con “Il Castello” siamo “La Voce di Panni”, affermazione questa non confutabile perché non proviene da nostra presunzione bensì da quella della gente pannese residente in Panni e nel mondo. A noi compete l’onere e l’onore di far sì che non abbiamo mai a…zittire. LA POSTA Il Castello 17 gennaio 2010 Caro Pietro, con questa mia voglio ringraziare te e tutti coloro che si sono impegnati in questi anni per la edizione del nostro giornale, che, a mio giudizio, con perseveranza e pregevole impegno hanno messo in atto sempre interessanti pubblicazioni per tenere informati noi Pannesi di tutto il mondo su ciò che accadeva nel nostro paese natio e ai nostri compaesani, tale da creare un forte legame tra noi, sempre felici e contenti di tornare là dove sono le nostre origini e il giornale ci ha dato modo di non dimenticarle mai. Sono personalmente dispiaciuto che probabilmente l’edizione cartacea non ci sarà più per cui chi come me non usa il computer e connessione a internet non avrà modo di seguire sul tuo sito le vicende pannesi. Ma comprendo benissimo che, dopo tanti anni, le forze e le energie non lo consentono più. Sperando che altri decida di continuare ciò che fin’ora è stato fatto e che sia un “ARRIVEDERCI” anziché un “ADDIO”, io ti saluto e ti ringrazio ancora per questi 15 anni de “Il Castello”. Costanzo Morena – England Proprio il pensiero per te e per quelli che come te non hanno l’uso del PC mi ha dato la “scossa” per continuare. Per un momento…un lungo momento la spina si era staccata dalla presa di corrente ma ora tu e tanti come te l’avete rimessa in sede così bene e così forte da farmene rimanere attaccato…grazie. Arrivederci a Panni e che la Musica sia con te. * * * * Carissimo Pietro, in un mattino di agosto a Panni ci avevi accennato che saresti stato costretto a rinunziare alla direzione de “Il Castello”, malgrado le tue amichevoli e sofferte anticipazioni, la conferma ufficiale della tua decisione ci ha trovati emotivamente impreparati. Il Giornale è stata una tua creatura; per anni vi hai profuso competenza, sacrifici, lavoro, entusiasmo e cuore. Sei stato la voce dei ricordi e delle tradizioni, la voce attenta agli avvenimenti ed alle trasformazioni del presente, la voce propositiva per il futuro del nostro piccolo ed amato paese. Noi leggevamo il giornale, avevamo notizie sul paese e sui nostri compaesani e ci sentivamo parte integrante della comunità pannese. Ci mancherà tanto questa lettura affettiva e partecipativa, ci mancheranno i bellissimi calendari sempre al posto di onore nel mio soggiorno, soprattutto ci mancherai tu vero, attento ed entusiasta “cittadino di Panni”. Grazie per quanto ci hai donato in tutti questi anni trascorsi purtroppo così velocemente, grazie per avere ricordato sul giornale i miei cari soprattutto mia sorella, altra sincera “cittadina pannese”. Auguri carissimi per la tua salute da parte di tutti noi. Affettuosamente Clementina Tolli – Foggia Grazie alle cure mediche ma, ne sono certo, soprattutto alle “vostre cure affettive” nei miei confronti, il “miracolo”, perché tale esso è, è avvenuto ed esso perdurante, potrà volgere i verbi da te usati al passato al presente e, piacendo a Dio Onnipotente, al futuro. Scusa, se rendo pubblica la tua lettera privata, a me diretta, ma è parsa rispondente alle opinioni di tanta altra gente pannese sparsa nel mondo, la quale ha preferito la voce telefonica allo scritto, anche per poca dimestichezza con la lingua italiana e la sua grammatica. Tu cara donna Clementina, hai interpretato, e per iscritto, ciò che è il loro pensiero nei miei confronti e per il mio lavoro editoriale in questi anni. GRAZIE! E’ confermato, esiste realmente una simbiosi ideologica che, in determinati momenti e circostanze, accomuna il sentire umano. La testimonianza di quanto affermo questo numero del giornale dove hai avuto modo di leggere a pag. 4 insieme al caro tuo consorte don Luigi, e ai tuoi figli, qual è il mio pensiero nei vostri confronti…miei cari dirimpettai pannesi. Gradito l’appellativo di “cittadino pannese”, confacente anche alla compianta Virginia. Chissà che ne facciano tesoro coloro che ne hanno competenza e spettanza…hai visto mai? Un filiale abbraccio. OGGI A PANNI: “RUIE CIUCCI” Proprio così: oggi a Panni sono in attività di servizio due (ripeto 2) “Ciucci”. Il mulo nella foto di proprietà di Costanzo Calitri “re la Paura” e “lu Ciucc” di proprietà di Angelo Gesualdi “ re Minghill”. E gli altri? Tutti motorizzati! Evviva la modernità... purtroppo! Il Castello gennaio 2010 LA MIA VITA CON PAPA’ di Lucia Manuppelli Cap.7° - Il trasferimento Cercai di esporgli le mie idee, gli scrissi una lettera per fargli capire che la mia permanenza a Napoli sarebbe stata temporanea e che, conseguita la laurea, sarei ritornata a Panni e quindi il suo sacrificio mi sembrava spropositato rispetto alla necessità del momento. Papà non mi rispose per lettera ma venne a Napoli e mi disse che io avevo una famiglia, una famiglia che mi voleva bene e che mirava solo a darmi una mano e che riteneva più sopportabile un inutile sacrificio, per quanto grande fosse, ad un probabile rimorso per non averlo sostenuto. Non era possibile discutere, sarei apparsa soltanto una figlia ingrata: insieme cercammo, allora, una casa adatta alle nostre esigenze. Nei pressi del Magistero non trovammo che un mini appartamento alquanto scomodo e con l’ingresso in comune con un’altra famiglia; sembrava che chi fittava in quel rione lo facesse solo a studenti smembrando ampie abitazioni in mono o bilocali. Dopo aver cercato inutilmente lungo tutto corso Vittorio Emanuele II, giungemmo nei pressi del “Museo Civico” e, in un’edicola, notammo una locandina che proponeva due appartamenti da fittare in zona. Accompagnati dal giornalaio li vedemmo entrambi e scegliemmo quello sito in via Eleonora Fonseca ampio e luminoso, con tre camere da letto, un bel cucinino, un confortevole soggiorno ed un ingresso così arioso che ci conquistò. La proprietaria della casa era una professoressa di filosofia a cui telefonai per chiedere un appuntamento e definire il prezzo ed il contratto di locazione. L’edicolante ci aveva detto che la signora era una donna dal carattere difficile, scostante e che, durante la settimana, aveva rifiutato di fittare l’appartamento a ben quattro famiglie solo perché non avevano suscitato la sua simpatia. Papà ed io ci recammo all’appuntamento un po’ timorosi, ma la signora ci accolse sorridendo e con serietà ed efficienza stilò il contratto fissandone un canone equo. Quando la salutammo soddisfatti, lei porse le chiavi dell’appartamento a mio padre dicendo:”Ringrazi sua figlia se in così breve tempo abbiamo concluso il nostro contratto; già da quando mi ha telefonato sono stata positivamente colpita dal timbro della sua voce e dal garbo con cui si è presentata, sensazione che mi si è confermata conoscendola di persona”. Io ero arrossita, sorpresa da quel complimento inaspettato e papà sorrise orgoglioso. Quando fummo soli commentò:”Oggi abbiamo conosciuto una persona per bene che deve aver subìto recentemente qualche grave torto e che, perciò, non si fida se non di se stessa, delle sue sensazioni!” La signora abitava in una bella casa che si affacciava sul parco della Reggia di Capodimonte ed io invitai papà a dare uno sguardo a questa meraviglia di Napoli. La reggia, purtroppo, era chiusa al pubblico per lavori di restauro ma potemmo ammirare i bellissimi prati all’inglese dell’ampio giardino prospiciente la costruzione, abbellito da varie statue marmoree e ci inoltrammo nel vialone centrale di cui non si poteva scorgere la fine tanto era lungo e verdeggiante. Statue, panchine di pietra martellata e piante rigogliose di ogni genere rendevano il vialone superbo e confortevole. Ad un incrocio con altri piccoli viali che collegavano il vialone centrale con quelli laterali, un’ampia aiuola circolare accoglieva un’imponente pianta di magnolia; il suo tronco era così grande che neanche in due riuscimmo ad abbracciarlo e la sua chioma, formata da foglie di colore verde intenso e cerose, si stagliava maestosa e desiderosa di sole nel luminoso cielo di Napoli. Papà era ammirato da tanta lussureggiante vegetazione e dalla cura prodigata a quello sconfinato parco e si rammaricò che mamma non fosse presente; lei, che amava e curava le piante come creature viventi, sarebbe stata felice e si propose che l’avrebbe accompagnata a visitare quel bellissimo ambiente appena possibile. Tornammo a rivedere l’appartamento per sentirlo ormai “casa nostra” e già progettammo l’arredamento. Era veramente un’abitazione confortevole, ampia e piena di luce; si affacciava sulla piazzetta immortalata in uno degli episodi del celeberrimo film di De Sica “L’oro di Napoli” e presentava un suggestivo scorcio di vita napoletana. Nella piccola piazza il traffico era limitato e lasciava spazio a bambini e ragazzi che si divertivano gioiosamente sotto lo sguardo attento delle madri che fuori delle loro case sedevano a lavorare chiacchierando alacremente tra loro e, di tanto in tanto, richiamavano i figli che si allontanavano un po’ troppo; tutto ciò sembrava ricreare l’atmosfera semplice e naturale del nostro paese natio. Dalla finestra dell’ingresso guardavamo compiaciuti e divertiti il fervore della piazzetta allorchè sopraggiunse una donna minuta e gioviale che agitava rumorosamente un contenitore di vimini chiamando a gran voce:”Chi vuole giocare alla “riffa”? Venite, venite che oggi ho tanti numeri fortunati! Giocate, giocate alla riffa!”. Un nugolo di persone di ogni età circondò il simpatico personaggio, chi solo per curiosità chi per tentare veramente la fortuna. 18 Era un concentrato di vitalità, uno spettacolo che solo Napoli può offrire: in questa atmosfera ci piacque diventare napoletani. Nel gennaio successivo la mia famiglia si trasferì a Napoli e papà prese servizio, come agente postale, nell’ufficio situato nella galleria Umberto I, di fronte al teatro S. Carlo, un angolo stupendo di Napoli e papà ne fu entusiasta. Rincasando dal suo primo giorno di lavoro, papà non era in sé dalla gioia: “Marì”diceva rivolto a mia madre -“oggi più che andare a lavoro mi è sembrato di partecipare ad una piacevole gita. Sapessi quanto è bello il luogo dove è posto il mio ufficio! Non so come spiegartelo; è il punto d’incrocio di quattro strade trasformato in un elegante salotto pubblico sormontato da un tetto ricurvo formato da un’impalcatura di ferro e vetro decorato. Il pavimento è tutto un mosaico di marmo lucidissimo che riproduce le figure dei segni zodiacali”. Mamma sorrideva compiaciuta dell’eccitazione di mio padre che glielo riportava fanciullo emozionato. Papà continuava nel suo racconto sfogliando alcuni opuscoli regalatigli dal suo direttore e si affannava a mostrarle le varie statue , colonne e decori della “sua” galleria. Mamma, sorridente, replicava: “Dai, non sforzarti tanto a spiegarmi questa meraviglia, portami piuttosto a visitarla!” “Certo, domenica andremo insieme ad ammirarla, intanto leggiamo le notizie più importanti su questi opuscoli così non appariremo dei provinciali sprovveduti ed ignoranti”. Era piacevole assistere ai loro dialoghi e cogliere l’entusiasmo che li animava in questa loro esperienza di vita. Sebbene le sue nuove mansioni fossero diverse da quelle a cui era abituato papà, da gran lavoratore che era, in breve tempo fu apprezzato dal direttore e dai colleghi. Fui stupita ed ammirata dalla capacità dei miei genitori di adattarsi alle nuove condizioni, del loro entusiasmo per le piccole cose di ogni giorno, della loro gioia di vivere e di affrontare nuove esperienze. Mamma non si accontentava di fare la spesa nei negozietti sotto casa, pian piano scopriva nuovi mercatini e portava a casa prodotti sempre migliori ed a prezzo più conveniente. Quando voleva cucinare del pesce, insieme a papà, andava di prima mattina a Porta Capuana dove i pescatori portano il pesce appena pescato e si inventava ricette nuove per soddisfare il suo estro di ottima cuoca ed il nostro esigente palato. Spesso i miei genitori uscivano insieme a fare compere o a conoscere la città e rientravano sempre contenti ed appagati delle nuove scoperte. Papà, sorridendo compiaciuto, affermava di essere cresciuto ancora un po’ ed affrontava la vita con contagioso ottimismo. Il Castello LA PAGINA CULTURALE 19 gennaio 2010 POESIA – E’ un libretto di 34 pagine che raccoglie 34 poesie di un nostro compaesano e precisamente di (letteralmente trascritto dall’ultima pagina del libretto stesso): MAURO GIUSEPPE BOCCHICCHIO vive in Toscana da 35 anni, prima in Campi Bisenzio dopo il 1991 si è sposato e si è trasferito a Prato, città in cui vive con la moglie Antonietta e la figlia Gerica. E' nato a Panni un paesino di montagna della provincia di Foggia nel 1962. Attualmente è recluso nella casa circondariale di Prato sito in via Montagnola Prato. Ha frequentato il primo anno di belle arti a Firenze, dopo la tragica morte di sua madre ha smesso la frequenza ha iniziato a vivere facendo lavori illegali. Ha praticato varie attività sportive, tra le quali per diversi anni il pugilato, arrivando anche a dei buoni risultati, ha dovuto interrompere per motivi di giustizia. La sua passione oltre la poesia è la storia delle varie religioni, della simbologia e dell'arte in generale. Ci sono parse bellissime, di una profondità sentimentale tale da accapponare la pelle. Allo scrivente ha dato queste sensazioni, e, siamo convinti, lo stesso sarà per i compaesani lettori, perciò ne vogliamo dare pubblicazione di alcune. POESIA Quanta malinconia tra queste mura. Il mio cuore è cupo, aspro. La certezza armata di una valida motivazione brandisce decisa la sua imposizione ha un’amarezza solitaria che non sa la mia fine né il mio destino. Il saggio Tempo osserva e aspetta pazientemente La sua Verità. CHIUSI Chiusi in questa stanza dove il sole batte alle mura ci siamo noi. Il mattino ci saluta con guizzi di luce, lunghe spade affilate piombano dall'alto nella penombra, trafiggono la carne. Ognuno è solo nell'ora disperata. Oltre quella finestra. si ride e si canta: respiro del mondo. Ma io spero. Ancora spero... INQUIETA NOSTALGIA Piove silenziosamente le gocce si infrangono dolcemente sui vetri un'inquieta nostalgia mi assale la tristezza di una vita perduta, fallita. Lontano i rintocchi confusi delle campane mi riportano al presente. guardo fuori e vedo solo case immerse nella nebbia la stessa nebbia che avvolge la mia anima. Il mio cuore sanguina dal rimorso per l'affetto di un amore non dato. L'ALBA Ombre e sogni. Pensierosa alba non cambi colore alla mia visione. Io allegro dimentico e accontento il mio cuore. Io desolato ricordo e tormento il mio cuore. Il giorno stanco passa e se ne va. Si può non ricordare ma non dimenticare. Poesie in vernacolo pannese Re ffjèste re prime a Panne L’arche re lu mercate. di Giovanni Rainone Panni Quanne arrivene re ffjé ste tutte li uagliùne cundié nde curréne capabbasce vanne a accattà penòzze e vajnèdde, s’abbuttene na vòta a l’anne r’assaggene. Nda quiste juòrne re féste nun se capìecsce njénde la bande ggire pe lu pajése, accumbagne li sande e la Marònne in precessjòne. Nde case re segnure se fanne pranze cu li fiòcche rafòre tutte s’allecchene li mustazze cuòcchile nun ce ne stanne a quidde puverjédde avaste sule l’adduòre. di Leonardo De Luca, ex sindaco di Panni, letta dal direttore durante la recita “Non ti pago” Nu sacc quanta vote sso passate sott a l’arche re lu Mercat quann’ère uhaglione allegre è spenzerate, turnann ra la scola ca steve capammonte. zumbave quèdde scale a ddoie a ddoie è me feccave rint a stu passaggi sénza sole, me facève la crocia tutte re bbote ca iève o ca meneve è me terva li cauzuni pe nne me fa venì'ec la cacaccia ngul. Ma q uist so recuordi assai luntane. Mo iè tutte nata cose l’arche è lu mercate. Mo sopa a la chiancate la compagnia re “La ahtta re zi acciupreute” face lu teatre è li uagliuni chiacchiaréine cume a mammaranne è tataranne ca a quiddi tiémpe se canuscéve na lénga sola “LU PANNESE” S’IO FOSSI IL MAGO DI NATALE a cura dell’ins. Rainone Raffaele con la collaborazione dell’ins. Rainone Antonia e della prof.ssa Mauriello Lucia Colomba declamata dagli alunni durante il recital scolastico NATALE IN... SIEME S’io fossi il mago di Natale farei spuntare un albero di Natale in ogni casa, in ogni appartamento dalle piastrelle del pavimento, ma non l'alberello finto, di plastica, dipinto che vendono adesso nei negozi, un vero abete, un pino di montagna, con un po' di vento vero impigliato tra i rami, che mandi profumo di resina in tutte le camere, e sui rami i magici frutti: regali per tutti. Poi con la mia bacchetta me ne andrei a fare magie per tutte le vie. In via Vittorio Emanuele farei crescere un albero di Natale carico di bambole d'ogni qualità, che chiudono gli occhi e chiamano papà, camminano da sole, ballano l’hip pop e fanno le capriole. Chi le vuole, le prende: gratis, s'intende. In largo Annunziata faccio crescere l'albero della cioccolata; in via Cupone l'albero del panettone in viale Buozzi l'albero dei maritozzi, e alla “taverna” quello dei maritozzi con la panna. Continuiamo la passeggiata? La magia è appena cominciata: Ogni strada avrà un albero speciale e il giorno di Natale i bimbi faranno il giro per il paese di Panni a prendersi quel che vorranno. Per ogni giocattolo colto dal suo ramo ne spunterà un altro dello stesso modello o anche più bello. Per i grandi invece ci sarà magari largo Municipio, ovvero in Piazza Matteotti l'albero delle scarpe e dei cappotti. Tutto questo farei se fossi un mago. Però non lo sono che posso fare? Non ho che auguri da regalare: di auguri ne ho tanti, scegliete quelli che volete, prendeteli tutti quanti. AUGURI, AUGURI AUGURI Il Castello gennaio 2010 IL PARCO EOLICO A PANNI di Stefano Piscopiello Anche se con un certo ritardo, vorrei parlare dalla questione del 2° parco eolico a Panni, prendendo questo evento a mo’ di spunto per riflessioni di carattere più generale. Viviamo all'interno di un sistema altamente energivoro, ovvero che consuma molta energia per funzionare. La stragrande maggioranza della quale viene letteralmente sprecata; un po’ come avviene per le vecchie lampadine ad incandescenza in cui solo il 10% dell’energia fornita viene trasformata in luce visibile. Il restante 90% (novanta!!!) diventa calore, non contribuendo minimante allo scopo per la quale essa stessa è stata erogata. Sono realista, e so che il parco eolico è frutto di un lavoro istituzionale che dura da parecchi mesi. Ce lo ha ricordato anche il Sig. Sindaco nel suo recente comunicato. In ogni caso, non auspico la distruzione, peraltro anacronistica, del progetto. Ed è per questo che chiedo a tutti noi una certa sensibilità di fronte a tematiche molto delicate come questa. Noi pannesi ce lo siamo posti il problema della domanda di energia? O crediamo che all’occorrenza, tra dieci o venti anni, se ne potrà ridiscutere costruendo ancora? Siamo in grado di capire che senza tale consapevolezza anche le nuove pale finiranno per diventare un provvedimento insufficiente per la nostre richieste incessanti? Qualunque tipo di provvedimento non può più essere percepito come un atto singolo fine a se stesso, ma va incastonato e contestualizzato all’intero di uno scenario più grande, in cui è anche il singolo cittadino a dover fare la propria parte. Tutti i pannesi ricordano lo spettro della discarica che minacciò il nostro paese pochissimi anni fa. Ricorderete i toni trionfalistici con cui si sventagliava la necessità assoluta di quella che veniva spacciata come la soluzione definitiva del problema della Campania. Inutile dire che oggi quei siti sono già traboccanti e che tra poco si dovranno riaprire i cantieri da qualche altra parte. Occupando nuovo territorio, sottraendo ricchezza e benessere a nuove comunità, che vivranno ciò che abbiamo vissuto anche noi. E che, in ultima analisi, siamo noi; se non vogliamo nascondere la polvere sotto il tappeto ed accontentarci di dire che, spostata di qualche metro, la cosa smette di riguardarci. E come credete che verranno scelti i siti per la costruzione delle famigerate centrali nucleari e delle relative scorie? Se vogliamo evitare orizzonti simili, anche su questi fronti, conviene iniziare sin da ora una discussione, che ci vede ritardatari, su internet, ma non solo. Dobbiamo raggiungere tutta la comunità pannese attraverso un uso consapevole e ponderato del linguaggio e degli argomenti. Un uso che la velocissima fruizione del web non permette ai più. Il Castello, ancora una volta, potrebbe essere la risposta giusta. L’agorà privilegiata di un dibattito politico e culturale che ci riguarda tutti, nessuno escluso. E chi se ne importa se alcuni non rispondono all’appello. Dobbiamo agire secondo ciò che ci dice la coscienza. Diffondendo le notizie e gli spunti che crediamo di interesse generale. La scienza ci ha dato finalmente la possibilità di voltare pagina rispetto all’uso indiscriminato delle fonti non rinnovabili; e le pale eoliche, per quanto preferibili ad altre fonti di approvvigionamento, sfruttano la risorsa non rinnovabile per eccellenza: il territorio. Tuttavia, se vogliamo riuscire, dobbiamo affrontare le questioni da entrambi i lati del problema. Non ha alcun senso continuare a riempire un secchio bucato sul fondo. Si butta prima via il secchio e poi si discute su cosa sia meglio, se il solare, o l’eolico, o le geotermiche, o altro ancora. Non dobbiamo più accettare la scelta dei siti di produzione come una sorta di mannaia calata dall’alto. Dobbiamo renderci progressivamente indipendenti da essi. Gli enti locali, e più in generale, le comunità locali possono molto in questo senso. Qui la politica viaggia ancora al livello delle persone. E deve essere questa la nostra forza. Ci sono infatti molti esempi che muovono proprio in questa direzione. In comuni molto piccoli come è appunto Panni. E sempre qui in Italia, da nord a sud. Alludo per esempio al progetto di illuminazione pubblica “Archilede” inaugurato il sette settembre scorso nel comune di Canegrate: cinquemila anime in provincia di Milano. Sfruttando la recente tecnologia LED, si ottiene un risparmio di energia elettrica di circa il 31% rispetto ai consumi convenzionali. Con relativa diminuzione di emissioni di CO2 nell’atmosfera. Il progetto prevede l’installazione di 122 lampade nelle principali vie del paese, con progres- 20 siva espansione dei confini. Inoltre, a fronte di una spesa iniziale per la messa in opera dell’iniziativa, i risparmi energetici ed economici che ne derivano avranno natura strutturale, duratura nel tempo. Di modo che si potrà deviare quelle stesse risorse, oggi immobilizzate, verso nuove iniziative simili, o semplicemente al risanamento dei conti pubblici. Una vera manna dal cielo se si pensa ai bilanci dei comuni italiani. Oppure penso al progetto del solare diffuso a Melpignano, in provincia di Lecce. Dove si cerca di agevolare la nascita di piccole centrali domestiche di energia alimentate dal sole. Il Comune finanzia parte dei lavori per la costruzione dei pannelli, la cui gestione fa capo ai cittadini che ne richiedono l’installazione sui tetti delle proprie case, diventando, alla fine della trafila, proprietari dell’impianto. In questo modo, non si consuma nuovo territorio, si crea un nuovo mercato lavorativo, si consente alle famiglie il progressivo affrancamento dall’odiosa, ma oggi necessaria, bolletta ENEL, e la comunità, presa nel suo insieme, diventa esempio per quelle vicine, capovolgendo la logica della necessità storica di centrali elettriche, di qualunque genere, che producano un milione di watt; non è vero, non lasciatevi convincere: ciò di cui abbiamo bisogno sono un milione di cittadini che producano un watt a testa. Oltre all’elettricità ci sono molti altri nodi da sciogliere. I rifiuti e la raccolta differenziata, come accennato in precedenza. L’acqua potabile che rischia seriamente la privatizzazione dopo l’approvazione del decreto 113 del Ministro Tremonti. Il fenomeno dei prodotti alla spina, come latte e detersivi, che mentre diminuiscono gli imballaggi, e quindi i rifiuti, incentivano e creano un mercato sicuro all’interno delle singole comunità attraverso la filiera corta, ovvero un contatto diretto tra produttori locali e cittadini consumatori. E questi sono soltanto alcuni esempi di una lista che si sta allungando giorno dopo giorno, in cui anche Panni potrebbe dire la sua. Inoltre non ci è dato inventarci nulla, in quanto cose già realizzate in altrettanti comuni italiani. Mi permetto di aggiungere altresì che per questa via passa anche un progetto di rilancio generale dell’immagine del paese che, tradotta in soldoni, significa turismo. Sono infatti decine e decine le piattaforme che, esclusivamente sulla rete, parlano quotidianamente di queste tematiche. Persone come noi, gente comune che si scambiano opinioni, raccontano la propria esperienza, le idee messe in cantiere, i percorsi burocratici amministrativi battuti per l’investitura istituzionale necessaria continua a pag. 21 Il Castello 21 RACCOLTA RIFIUTI DIFFERENZIATA PORTA A PORTA gennaio 2010 La raccolta rifiuti differenziata è auspicabile da parte di tutti in modo che ci sia una suddivisione dei vari composti in altrettanti cassonetti ed essere utilizzata nella maniera migliore. Bastano pochi contenitori e ogni giorno il relativo prelievo da parte delle Aziende incaricate. Ma quella differenziata porta a porta crea del caos per gli eccessivi bidoni nelle vie pubbliche e spazio nei condomini a loro riservati e non basta. Si intacca anche la finanza pubblica per i relativi finanziamenti e la privata per l'omino addetto allo spostamento, non sono pochi euro in un anno, la raccolta a giorni preposti a seconda del materiale in questione. Anche in casa c'è un relativo deposito e sacchetti circolano tra le mura; il balcone per chi lo possiede è il polmone del solido urbano. Si pone in essere questa raccolta differenziata porta a porta per l'incuria umana, per il menefreghismo dell'utente che non collabora alle esigenze impellenti. “Chi se ne frega” è il motto degli indisciplinati e per colpa di questi inadempienti non si può fare a meno della raccolta porta a porta. Per quale motivo si ricorre a detti comportamenti è presto spiegato: meno terreni utilizzati da discariche che si vanno esaurendo, meno alberi sacrificati con il recupero della carta, meno pesticidi velenosi con l'utilizzo dell'organico, oggetti di plastica triturati riammessi sul mercato, bottiglie di vetro per dare materia prima alle continua da pag. 20 IN-DIFFERENZIATA IL PARCO EOLICO A PANNI all’avvio dei progetti. Questa letteratura non può più essere ignorata. Come cittadini e ancor più come uomini liberi. Abbiamo certamente bisogno del coraggio di un’Amministrazione giovane, nello spirito e nelle idee. E fortunatamente a Panni non manca. E poi c’è bisogno dello sforzo di ognuno. Uno sforzo che è anzitutto un abbandono dello scetticismo cronico con cui ci predisponiamo a certe possibilità. Della pigrizia mentale che ci fa dire “mondo era e mondo sarà”: signori, se Leonardo Da Vinci ha potuto immaginare l’elicottero nel 1400, allora a noi è dato osare molto dei più di quanto vi sto suggerendo. Tutto per amore e per il bene di Panni. Deve finire la stagione in cui si delegava passivamente alla politica, anche con una certa superficialità e noncuranza, la facoltà di scelta su questioni che ci riguardano molto da vicino, più di quanto pensiamo. È ora di abbandonare il comodo alibi che ci fa salire sullo scranno più alto e dire puntualmente: “ma cosa avete fatto?” Perché la vera domanda da porsi è cosa abbiamo fatto noi per indirizzare la politica verso fini più meritori. Il mio, se tale può essere, è un contributo di natura modesta: si tratta di semplice e chiara cittadinanza attiva, almeno nelle intenzioni dello scrivente. Un modo per mettere in circolo temi dei quali credo si debba fortemente iniziare a discutere. Tra di noi, all’interno della comunità pannese, con tutti coloro che si ritengono in coscienza chiamati in causa dall’appartenenza a questa categoria. E spero che il dibattito si dipani in tutti i modi possibili, attraverso il Castello, i blog e anche a voce, magari con un incontro pubblico proprio a Panni. Avendo ben presente il nostro ruolo di gente umile, uomini senza potere: ma pur sempre uomini. Panni, ore 7.30 del mattino: mi alzo dal letto alquanto assonnata. Da buona italiana il mio primo pensiero è un bel caffè. Quando è pronto, lo verso nella tazzina e lo macchio con l’ultimo goccio di latte rimasto in frigo. Finalmente la giornata può iniziare. Prima di cominciare con i soliti doveri di studentessa, do un’occhiata alle notizie del giorno, rassettando distrattamente la cucina. Prendo il tetrapak vuoto e istintivamente apro il rubinetto per sciacquarlo, ma rimango un tantino perplessa e poi mi rendo conto di quello che sto per fare: il tetrapak non ha bisogno di essere lavato, visto che verrà buttato insieme a tutti gli altri rifiuti; la scatola di cartone dei biscotti starà infatti a fargli compagnia, con l’involucro di plastica della monoporzione e le bucce della frutta. Quella che ormai per milioni di persone al mondo, compresi tantissimi italiani, è routine, a Panni è ancora un’utopia, o almeno così sembra. Di raccolta differenziata, a Panni, se ne parla da tempo, ma le scadenze per la messa in atto delle procedure sembrano allungarsi all’infinito. Sul numero di aprile 2009 del giornale si legge di un prossimo avvio della raccolta porta a porta, con l’auspicio che i tempi di realizzazione rientrino nell’anno in corso. Ricordo ancora, a tal proposito, quando furono sistemati i primi cassonetti per la carta tra via Castello a Levante e vico Rainone. Sono trascorsi almeno 5 anni, ma la carta continuiamo a smaltirla insieme alla plastica, al vetro, ai rifiuti organici, ai medicinali scaduti e alle pile scariche; ed è passato anche del tempo dalle proteste contro l’apertura della discarica, allo scalo di Montaguto -Panni. La discarica, però, ce l’abbiamo ormai in casa, e allo stesso tempo non mi sembra che il tema dell’ambiente stia riscuotendo tanto successo e sia venuto alla ribalta con l’attenzione che, a mio avviso, meriterebbe. Mi rendo perfettamente conto che differen- relative industrie e così via. Il rifiuto urbano, se ben adoperato è un business e in certe zone viene pure remunerato da interessati del settore. Suddivisi giungono negli inceneritori in maniera ridotta e idonei a produrre energia. La raccolta differenziata porta a porta, individuando le infrazioni nei cassonetti assegnati ai condomini, porta alla luce persone coinvolte nel deposito dell’immondizia e l’eventuale “multa collettiva”, per inosservanza, obbliga ognuno ad essere “spione” di un altro per non incorrere a intaccar tasca nelle note d’Amministrazione. Donato De Michele - from Panni O.N.A.S 1648/DM ziare richiede impegno e tempo da parte di ogni cittadino e consistenti investimenti da parte del Comune, però, per usare le parole di un pentito di Camorra, “la ‘munnezza è oro”, e soprattutto se differenziata può favorire un futuro più pulito e più sano per tutti, quindi più benessere sotto tanti punti di vista per la cittadinanza. In altri contesti questa è già una realtà consolidata da anni ed è entrata a far parte dei meccanismi della vita cittadina. In Germania le discariche sono vietate dal 2005, differenziare è parte della cultura di ogni tedesco e lo Stato ha fatto dei rifiuti un vero e proprio business. Nel momento in cui in Italia l’emergenza rifiuti aveva raggiunto proporzioni immani e al telegiornale non si parlava d’altro; nel momento in cui la stampa internazionale si diceva a dir poco scandalizzata per la situazione da “terzo mondo” in cui versava un paese cosiddetto”civile”, da Napoli partivano treni carichi di spazzatura con destinazione Leipzig, Germania. Lì i rifiuti venivano trattati e smaltiti, costando all’Italia cifre esorbitanti. E’ così, guardandosi intorno, e ampliando il proprio campo di conoscenze, che si può quindi capire l’importanza che ha un’iniziativa come quella che a Panni si sta cercando di avviare. L’assessore al Turismo e all’Ambiente, nonché redattore del giornale, ha assicurato che il comune di Panni ha ultimato i preparativi per iniziare la raccolta differenziata porta a porta, pianificando già l’opera di informazione e sensibilizzazione della popolazione. Manca, a questo punto, il “VIA” dall’alto. Si attende, infatti, che si riunisca il consiglio dell’A.T.O., il consorzio che si occupa a livello centrale delle operazioni di trattamento dei rifiuti urbani precedentemente differenziati dai singoli cittadini. Mi auguro che i tempi siano brevi e che il 2010 possa registrare il successo di una così utile iniziativa, con l’impegno e l’entusiasmo da parte di amministratori e cittadini. Il Castello gennaio 2010 RUBRICA SINDACALE ED ALTRO 22 Federazione Naz.le Pensionati - Via Trento, 42 - 71100 Foggia - Tel 0881/724400 - Fax 0881/728937 PER I PENSIONATI E’ SEMPRE PIU’ CRISI Le riflessioni sulla crisi finanziaria, che stiamo attraversando, ci dicono che abbiamo traguardato il periodo difficile e già si intravedono i primi segnali positivi. Sarà così anche per i pensionati? Questi rivendicano condizioni di vita dignitose, peculiari di una società che vuolsi civile e democratica. Tanti anni di silenzi, di blandizie, di mancato recupero del potere di acquisto dei loro, già miseri, redditi; siamo ormai ad una perdita del 34% , vero è che hanno minato il Welfare di una platea di 17.000 di ex lavoratori e ridotto molti di loro alla soglia di povertà. E cosa pensare del D.L. 503/92 che eliminava l’aggancio delle pensioni dalla dinamica salariale e che di fatto cassava qualsiasi diritto? E cosa dire dell’ostruzionismo politico di tanti Governi verso le fasce deboli della cittadinanza a cominciare dai 3 milioni di persone non autosufficienti, delle quali circa 700 mila sono giovani? Quando queste difficoltà sociali che ricadono solo sulle famiglie desteranno l’interesse dell’agenda politica? Orbene, su queste questioni non ci possono essere ulteriori inadempienze. Il sindacato dei pensionati CISL è impegnato su tre fronti. Il primo a livello nazionale per la difesa del potere di acquisto di tutte le pensioni, a partire da quelle più basse. Con la CISL chiediamo all’attuale Governo di dare continuità all’intesa del lontano 10 luglio 2007, recepita nell’accordo del 23 luglio 2007 che aveva attribuito la così detta 14 esima a ben 3.500.000 pensionati. Sempre a livello nazionale sollecitiamo la discussione parlamentare sulla approvazione del disegno A BOVINO UNA RESIDENZA PER ANZIANI Presto anche Bovino avrà una casa per gli anziani.Infatti il progetto prevede l'adeguamento di una parte dell'immobile, già albergo-ristorante, che si trova proprio accanto al santuario di Valleverde, di proprietà dell'omonima fondazione, in RSSA con 60 posti letto, ciò significa che beneficerà dell'integrazione giornaliera per una cifra a partire da 33 euro per ogni anziano da parte della Regione Puglia.La progettazione è stata affidata a Enzo Botticelli, la direzione dei lavori a Giuseppe Magalli, l'impresa costruttrice è la soc. coop. liber costruzioni di S.Severo coordinati dall'ufficio tecnico di Bovino.I lavori iniziati il 14 Settembre scorso termineranno probabilmente a fine anno. Sorprende però, come le autorità preposte alla concessione delle autorizzazioni per questo tipo di strutture, ASL e Regione, non abbiano considerato l'eventuale danno che potrebbe derivare all'analoga RSSA già attiva, da circa 4 anni, nel comune confinante di Panni, che oggi registra il pieno di presenze con i suoi 60 posti letto, di cui 18 riservati all'ospedale di comunità. Ricordiamo che questo piccolo comune del preappennino Dauno con circa mille anime residenti, paga un mutuo ventennale alla Cassa Depositi e Prestiti, di 4 miliardi delle vecchie lire proprio per costruire con tanti sacrifici questa struttura. Se si verificasse un calo di presenze in tale struttura per il sorgere di altre Rssa,a chi il piccolo comune di Panni dovrebbe addebitare tale danno, che inevitabilmente porterebbe anche alla diminuizione dell'occupazione? E' inutile dire che i comuni più grandi sarebbero quelli più avvantaggiati da tale situazione.E' necessario ed urgente allora una pianificazione nel settore da parte della Regione Puglia da “La Gazzetta di Capitanata” dell’8 novembre 2009 di legge popolare sulla non autosufficienza. Il secondo impegno riguarda il confronto con la Regione Puglia e quindi con l’assessorato alla solidarietà per lo sviluppo del Piano Regionale delle Politiche Sociali 2009-2011 che, correttamente applicato porterà ad una più appropriata fruibilità di servizi ed interventi socio-sanitari. Il terzo fronte vede, quotidianamente, impegnato il gruppo dirigente con il coordinamento della CISL Provinciale ed insieme alle altre categorie nel dare impulso alla vertenzialità territoriale sia mediante i tavoli dei Piani di Zona dei 9 ambiti, sia con il confronto con gli Enti Locali per dare risposte concrete ed esigibili alle tante domande di aiuto sul piano delle politiche delle tariffe, dei prezzi, dei fitti, dell’assistenza domiciliare integrata e dei redditi. Contro l’ennesima crisi, i pensionati, insieme alla CISL, ai lavoratori, ai precari, ai licenziati, ai cassintegrati, ai giovani si mobiliteranno per rispondere adeguatamente alle sfide per una migliore qualità della vita. IL GAD RILEVA TRACCE DELLA PRESENZA TEMPLARE A PANNI Panni(Fg) - Chiesa dell'Assunta Durante un sopralluogo effettuato a settembre dal Gruppo Archeologico Daunio negli ambienti medievali superstiti inglobati nella Chiesa Madre ottocentesca di Panni, abbiamo identificato uno dei graffiti considerati fra i più frequenti nelle località e negli edifici in cui è stata accertata la presenza templare: il c.d. “quadrato magico”, rinvenuto in forma e dimensioni identiche alla base del campanile della Cattedrale di Trani, città nota per essere stata una delle principali basi dei Templari in Puglia.Il quadrato magico è particolarmente importante in tutta la simbologia attribuita ai Templari, in quanto uno dei graffiti parietali incisi nella Torre del Coudray del Castello di Chinon in Francia, dove vennero imprigionati alcuni Cavalieri del Tempio insieme al Gran Maestro Jacques de Molay prima di essere arsi sul rogo il 18 marzo 1314.Il graffito di Panni si presenta in forma doppia, in due quadrati affiancati, del tutto identica all’esemplare di Trani.Possedimenti fondiari dei Templari nella Puglia Settentrionale sono del resto ampiamente attestati nel XIII secolo dal Quaternus de Excadenciis, soprattutto per la zona del Tavoliere e nelle aree del Subappennino (Alberona, Lucera, Montecorvino, Troia, Volturino, Casalnuovo, Fiorentino)Il Dr. Maulucci (Soprintendenza Archeologica della Puglia), ha recentemente confermato la natura del graffito rinvenuto. Per i lettori pannesi Moscatelli aggiunge: anche in alcuni paesi del Subappennino, le simbologie medievali di probabile attribuzione templare sono state da tempo rinvenute, questa di Panni è perfettamente uguale ad un esemplare posto alla base del campanile della Cattedrale di Trani (che ho di recente verificato). Comunque questa ed altre analisi storiche di documenti da me rintracciati in archivi italiani e stranieri, insieme ad altri argomenti sulla storia inedita di Panni saranno pubblicati in un mio volume che uscirà fra non molto. Cordialmente. Nico Moscatelli IL RICORDO E’ AMORE L'amore, la riconoscenza, il ricordo affettuoso verso chi si vuol bene sono valori forse un pò ovattati ma non scomparsi. Sono valori che affiorano nelle persone sensibili e fanno sobbalzare il cuore anche dopo tanti anni. Due sono i protagonisti di questi valori: Antonio Larocca e Petronella Lina. Lui, ex della marina militare e residente a Roma, conosciuto a Panni quale figlio di Alfonso d' Aniello e lei residente a Savignano scalo ex insegnante nonché la prima maestra elementare di Antonio, il quale da un pò di anni sta frequentando Panni insieme alla moglie Maria e alla sua indimenticabile macchina fotografica. E' presente, puntualmente, in divisa della marina, nelle celebrazioni delle forze armate del 4 novembre e nella commemorazione dei Caduti e Dispersi in guerra nel periodo delle feste patronali del piccolo paese e, in borghese, in tutte le manifestazioni locali. La storia ha inizio proprio nei primi giorni di novembre 2009. Nell’occasione, Antonio manifesta, apertamente e più marcatamente, rispetto al passato, il desiderio di voler incontrare, dopo 60 anni, la sua prima maestra elementare. Raccolsi senza riserva alcuna quanto deliberatamente espostomi e venuto a conoscenza che l'Ins. Petronella Lina era vi- vente, unitamente al marito Giuseppe Membrino persona rispettabilissima, il 3 novembre 2009, ci siamo recati nella loro abitazione situata, per l'appunto, a Savignano Scalo. Dopo qualche momento di disorientamento è scoccato qualcosa di magico di cui anch'io, sono rimasto coinvolto totalmente. Una commozione incredibile, visibile oggettivamente dagli occhi pieni di lacrime, ci ha invaso tutti seguita da un abbraccio lungo e pieno di significato fra maestra, ormai ottantaquattrenne ed alunno, ormai maturo. Antonio Larocca, dopo aver rivisto la sua maestra, coglie ogni occasione, nelle sue venute a Panni, per andare a salutarla. Mettere a nudo i propri sentimenti non è un atto di debolezza ma di umanità che ci fa comprendere che non si possono dimenticare le persone che sono state importanti per noi e che si sono amate. L'amore, la riconoscenza, il rispetto, il ricordo, sono valori intramontabili che costituiscono il nostro substrato, il nostro essere, perciò, chi li possiede, deve esserne fiero. Sii altamente fiero, carissimo Antonio. Geom. Francesco Mastrangelo. N.d.R.: Mi si consenta della circostanza offertami dall’episodio trattato nell’articolo UFFICIO STAMPA COMUNE DI PANNI Provincia di Foggia Il sindaco di Panni, Pasquale Ciruolo, informa che per quanto riguarda i Lavori Pubblici sono stati finanziati dalla Regione Puglia i seguenti progetti: - Lavori di ultimazione alla struttura conventuale per un importo di ¤. 140.000,00 (centoquarantamila), altri ¤. 40.000,00 saranno finanziati nel prossimo stanziamento; - Lavori di sistemazione alla struttura cimiteriale per un importo di ¤. 136.000,00 (centotrentaseimila) già in corso d’opera e in via di ultimazione; - Lavori di rifacimento dell’ impianto idrico per la intera rete per un importo di ¤. 3.500.000,00 (tre milioni e cinquecentomila) già appaltati alla impresa TRA.MO.TER s.r.l. Stato anagrafico Anno 2009 Nati: Maschi 1 - Femmine 5 • Morti: Maschi 16 - Femmine 5 • Matrimoni: 2 Popolazione Residente al 31.12.2009: Maschi 413 - Femmine 470 - Totale 883 Nuclei Familiari al 31.12.2009: 394 Il Responsabile dell’U.S. Pietro De Michele Il Castello 23 gennaio 2010 dal geom. Mastrangelo in primo luogo per “far mia” ogni parola scritta nell’articolo e, soprattutto, aggiungere ai vostri i miei sentimenti filiali nei confronti dei coniugi Membrino/Petronella, che mi videro nascere e crescere nelle terre irpine negli anni 43/50 sempre abbracciato dalla loro stima e affetto, da me oltremodo graditi e, nelle possibilità, ricambiati allo stesso modo. Don Peppe Membrino, un’autorità delle FF.SS. dell’epoca, ai miei occhi di bambino rappresentava la figura d’uomo da tenere a modello per la sua dignità, comportamento, eleganza, onestà, rispettabilità, cultura, e di quella autorità non fine a se stessa bensì protesa verso il prossimo. Volendo racchiudere in una parola le sue grandi doti ne prediamo in prestito una nella lingua inglese: un vero e proprio “Gentleman” . “La maestra-mamma” raffigura pienamente la cara Lina e il rapporto con il suo ex alunno Antonio ne è la conferma. Morboso il loro attaccamento al giornale, commovente le loro telefonate, specialmente nei miei giorni cupi, addolorati per la fine del giornale ma rassegnati se a giovamento della mia salute. Sappiate, carissimi, che le vostre attenzioni, insieme alle tante altre pervenutemi, sono state “le medicine” più efficaci ed efficienti per la mia salute e, come potete constatare personalmente leggendo questo, al nostro Giornale. Che Dio vi conservi a lungo! Pietro De Michele... il discolaccio che sbalordiva per le sue bocciate “al volo” al campetto di bocce alla stazione di Savignano Scalo…ricordate? NOTIZIE UTILI Festa patronale: 26 - 27 Agosto San Costanzo Martire e Madonna del Bosco. Feste - ricorrenze: 13 Giugno: Sant'Antonio benedizione dei pani 16 Giugno San Vito - benedizione delle “maccaredde”. 24 Giugno: San Giovanni - ritorno della Madonna dal Convento al Paese. 6 Luglio: processione con la Madonna del Bosco per il miracolo della pioggia. 22 Luglio: processione notturna per il terremoto de1 1930. Ultimo sabato di luglio: processione notturna per il miracolo del colera. 15 Agosto: festa dell’Assunta con la processione delle “salme”. 28 Agosto: ritorno della Madonna al Convento. 18 Ottobre: San Gerardo 13 Dicembre: Santa Lucia Fiere - Sagre - Manifestazioni 6 Luglio: fiera di merci varie 26 Agosto: fiera del bestiame e merci Mercato settimanale: lunedì Il Castello SOLIDARIETA’ 2010 gennaio 2010 ITALIA Panni: A.S.C.D. Panni - Ciruolo Pasquale (sindaco di Panni) - “Azienda agricola” di Cocciardi Pietro - Mauriello Antonio Procaccini Giovanna - Roberto Costanzo (vice sindaco Panni) - Saura Salvatore Foggia: De Luca prof. Leonardo - Martire Michele Foggia Provincia: Cacchiotti Carmela (Segezia). Località varie: De Michele Donato (Torino) - De Rosa Celestino (Cornaredo) - De Stefano Gianni (Sasso Marconi) - Di Giovine Giuseppe (Gardone Riviera) - Maiello Sullo M. Luisa (Napoli) - Stornello dr Gianni (Torino) IL GIORNALE DEI PANNESI Direttore Responsabile Michele Campanaro Direttore di Redazione Pietro De Michele Collaboratore di Redazione Prof. Leonardo De Luca Redazione di Panni Rocco Gesualdi Raffaele Rainone Amedeo De Cotiis Corrispondenti da Panni V. Franco De Michele Antonio Mauriello Angela Rainone per la A.S.C.D. PANNI Valentina Dibisceglia per la Pro Loco Panni Maria Pia Senerchia Giovanni Rainone Imp. e stampa: Artigrafiche Di Palma & Romano Via T. Fiore 32, 34 - 71122 Foggia -Tel. 0881.745200 ESTERO CANADA Montreal: De Stefano Domenico - Gesualdi Nicolina - Longo Mario (al 2012) - Melino Donato - Melino Giovanni Ontario: Savignano Annalina USA Calitri Joe e Anna - Chiola Giuseppina Ciarciello Pietro - Cobuzzi Antonio - Colannino Tony - De Michele Mario - Gesualdi Carlo e Teresa - Gesualdi Gerardo Gesualdi Giovanni - Gesualdi Graziella Gesualdi Maria - Iommelli Carmela - Longo Nicola - Mauriello Francis - Morese Tina - Paglia Alfonso - Paglia Attilio - Procaccini Paglia Maria - Scopelliti Filomena. Australia: Berardi Luigi - Iuliano Luciano - Mosca Michele (al 2011) - Rainone Antonietta (al 2012) Inghilterra: Mastrangelo Antonio - Morena Costanzo (al 2011) - Morena Jacqueline (al 2011) Argentina: Colacone Giovanni (2011) Francia: Schiavone Giovanna – Schiavone Brigida Brasile: Ferrante Da Silva Carmelinda (al 2014) NUMERI UTILI • Comune di Panni 0881.965039 (centralino e fax) • Gabinetto del Sindaco 0881.965280 • Ufficio Ragioneria (rag. Antonio Rainone) 0881.965505 • Ufficio Tecnico (Arch. Michele De Cotiis) 0881.965935 • Studio Medico Dr. Querques Nicolangelo - Via Manin, 21 - 0881.965191 • Guardia Medica A.S.L. FG/3 - c/o Monti Dauni - 0881.965298 / 0881.965171 • Procaccini Infissi C.so Vittorio Emanuele - Tel./Fax 0881.965439 - Cell. 328.7788767 • Onoranze Funebri Procaccini C.so Garibaldi, 49 - Tel./Fax 0881.965439 - Cell. 328.7788767 • Farmacia Papaia - via Romolo, 2 - 0881.965055 • Casa Protetta segreteria 0881.965529 - ospedale 0881.965029 / 0881.965300 • Carabinieri via Fontana Nuova 25 - 0881.965012 • Parrocchia “Maria SS. Assunta in Cielo”, Parroco Padre Antonio Saraceno, fondatore della Comunità “Maria Stella dell’Evangelizzazione” - Via XX Settembre, 3 - 0881 965454 • Scuole Elementari e Medie 0881 965257 • Onoranze Funebri Mastrangelo - Tel. 0881.965121 - Negozio Fiori Tel. 338.1881533 - Alfonso 320.0646280 24 REDAZIONALI Bene! Quanto da noi dovuto, Redazione di Foggia e Panni, Associazioni e singole persone, lo abbiamo fatto, ora tocca a voi, cari ed affezionati lettori, perché per redigere questo giornale e il Calendario Pannese 2010 ho dato fondo alla cassa del giornale…lasciando anche un debituccio verso la nostra tipografia che di certo non ne fa un problema ben fiduciosa della vostra immediata risposta come sempre. Niente di nuovo riguardo all’abbonamento annuale, 20,00 euro. Per l’invio dall’estero cekke o altre vie sicure ma mai pezze, in Italia con c/c postale N.31480700 intestato a IL CASTELLO Il Giornale dei Pannesi o a mano. A Panni il rinnovo dell’abbonamento annuale è possibile farlo presso il Bar Rucci alla Taverna. Avviso, ancora più importante per la mia e la salute del caro “figlioccio” Tommaso, il tipografo che lavora insieme a me alla impaginazione del giornale , riguardante l’invio di articoli alla Redazione, che, in questo numero, è stato semplicemente…massacrante…e dico poco. E’ stato nu curr curr…nu mitt qua e leva ddà…aspiett ca mò arriv l’articul re quidd se no se piglie coller…e chi lu vol sent? Tutto stò bailamme adda funì! In lingua pannese ci capiamo meglio! E’ ormai notorio che i numeri annuali sono 4 e le pubblicazioni avvengono trimestralmente, precisamente a gennaio, aprile, luglio e ottobre, pertanto, al fine di disciplinare l’andamento delle fasi della raccolta e impaginazione degli gli articoli, anche perché la tipografia non è “nostra” come il giornale, ma si lavora per appuntamento, gli stessi dovranno, si ribadisce dovranno, pervenire a questa Redazione entro la settimana precedente al mese di riferimento del numero stesso. Gli articoli, comprese lettere e altro, che giungeranno dopo tali scadenze programmate spetterà, ad esclusivo giudizio della Redazione di Foggia, quindi dello scrivente e del prof. De Luca, lo stabilire l’inserimento o meno nel numero uscente o nel successivo, così dicasi per i “tagli” agli articoli stessi, alcuni sono…chilometrici…esageratamente lunghi e, quindi stanchevoli anche per la lettura degli stessi e i contenuti devono riguardare, essenzialmente, “Panni e Pannesi”. Di ciò che fa Berlusconi o Obama a noi poco ce ne…cale. Non la quantità delle parole o delle righe ma la qualità, la semplicità e la semplicitàessenzialità le rendono belle e di facile intendimento a tutti…anche per noi, visto che il nostro non è un giornale di “cultura generale”, di cui abbondano biblioteche e edicole varie, bensì è il mezzo che ci consente “il piacere di stare insieme e sapere di Panni e Pannesi” e, perciò, cum se ric a lu paiese nuost: “Paisà qua ci canuscim tutt quant…nun t’allargà!”. Usate il B.S.C. = Breve – Succinto – Compendioso e…tutto andrà meglio per tutti (per me il primo). Grazie a tutti e per l’anno nuovo 2010 l’augurio di Buona Vita a tutti da parte mia e delle Redazioni Foggia/Panni. Il Direttore