Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Per la quinta volta la Regione presenta i risultati del monitoraggio sui Centri per l‟Impiego, l‟Orientamento e la Formazione. Emerge un cantiere di lavoro con grandi progressi, ma i cui i margini di miglioramento appaiono ancora sensibili. Diminuisce finalmente, sia pure di poco, il tempo dedicato dagli operatori agli adempimenti burocratici; aumentano i „patti di servizio‟ stipulati con gli utenti; finalmente è attivo quasi ovunque il servizio dedicato a costruire il „bilancio di competenza‟ con i cittadini che si rivolgono ai Centri. Acquistano maggiore peso le politiche volte all‟inserimento lavorativo, specialmente di soggetti svantaggiati; crescono sensibilmente anche i servizi costruiti e progettati per le imprese, anche se la gamma delle prestazioni deve ancora arricchirsi, così come la funzionalità e l‟utilizzo delle banche dati di tipo informatico e l‟efficienza della rete che collega i Centri con le utenze. Il livello di soddisfazione dei cittadini appare in netto aumento, così come la quota di chi trova lavoro tramite i Centri. Purtroppo occorre registrare per il quarto anno consecutivo una diminuzione del personale in servizio; migliorano invece le condizioni contrattuali e normative degli operatori cosiddetti atipici (oltre un terzo al 31/12/2007). Occorre evidenziare il ruolo insostituibile di questi ultimi lavoratori (più giovani e dotati di credenziali educative più elevate). Insomma un quadro in cui prevalgono di gran lunga le luci sulle ombre. Forte resta l‟impegno della Regione e della Provincia nel potenziare e qualificare sempre più i Centri. I tempi di recessione economica che si sono ormai appalesati e che promettono di durare almeno lungo l‟intero corso del 2009 rendono ancora più strategici i servizi pubblici per l‟impiego, in assenza dei quali appare del tutto velleitario parlare di politiche attive del lavoro e di formazione per le piccole e medie imprese. Un monito per quanti invece, anche in sede governativa, fanno mostra di radicale scetticismo su tali servizi ed uno stimolo per rendere sempre più stabili le fonti pubbliche di finanziamento, tentando un graduale affrancamento dalle risorse europee. Prof. Ugo Ascoli Assessore Regionale alla Conoscenza, istruzione, Formazione e Lavoro 2 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Il Monitoraggio dei servizi per l‟impiego regionali 2008, realizzato dal Servizio Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Marche – P.F. Servizi per l‟impiego e mercato del lavoro -, è giunto alla quinta edizione, pertanto è possibile trarre un bilancio sui cambiamenti che hanno coinvolto in questi anni i servizi dei Centri per l‟Impiego, l‟Orientamento e la Formazione. La lettura del rapporto di Monitoraggio SPI 2008 mette in risalto l‟impegno che la Regione, le Province ed in particolare i Centri hanno sostenuto e che ha consentito di arrivare ad un buon livello di efficacia ed efficienza dei servizi all‟impiego marchigiani. L‟analisi del rapporto offre anche osservazioni ed indicazioni importanti sulle questioni nodali sulle quali occorre migliorare ed investire ulteriormente risorse umane e finanziarie. Possiamo affermare che la prima fase di avvio dei servizi pubblici per l‟impiego si è chiusa e si è aperta quella successiva di consolidamento e specializzazione dei Centri per l‟Impiego, l‟Orientamento e la Formazione quali punti istituzionali di riferimento territoriale per i servizi al lavoro. L‟attività di ricerca si è concentrata non solo sull‟approfondimento delle risorse, dei servizi, dei processi e dei risultati conseguiti dalla rete regionale dei Centri, ma anche su alcuni target specifici: i cittadini e le imprese utenti ed i lavoratori avviati nel 2008. Le riflessioni proposte dal documento di report si inseriscono in un momento di particolare interesse che vede, a livello nazionale, un percorso di concertazione e costruzione del nuovo Masterplan dei servizi per l‟impiego, finalizzato a migliorare il sistema dei servizi attraverso processi e percorsi condivisi, ed a livello regionale, l‟ istituzione del Tavolo di lavoro su “Standard, procedure e linee guida regionali” finalizzato a formalizzare e standardizzare procedure e modelli organizzativi. Il Monitoraggio realizzato costituisce quindi uno strumento importante ai fini conoscitivi dei risultati e degli effetti ottenuti dalle politiche istituzionali . Servizio Istruzione, Formazione e Lavoro P.F. “Servizi per l‟impiego e mercato del lavoro” Dott. Fabio Montanini 3 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 MONITORAGGIO SPI 2008 Progetto realizzato dal Servizio Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Marche – P.F. “Servizi per l‟impiego e mercato del lavoro” Supervisione generale del progetto Fabio MONTANINI Responsabile dell‟attività di Monitoraggio dei SPI regionali e coordinamento Rossella BUGATTI Report finale a cura di Simona PASQUALINI (Parte prima: cap. 1,3,4) Giampietro PERRI (Parte prima: cap. 2) Poleis srl – Modena Giuseppe FORTE (Parte seconda: cap. 1, 3 ) Mario De Murtas (Parte seconda cap. 2) Indagini sul campo Delos Ricerche - Bologna Responsabile del progetto Mario Demurtas – Poleis srl – Modena Layout e Grafica di copertina Roberto SORDONI Uno speciale ringraziamento a coloro che hanno reso possibile la raccolta di questo patrimonio informativo: i responsabili e gli operatori dei Centri per l’Impiego l’Orientamento e la Formazione delle Marche, gli utenti , i lavoratori e le imprese regionali. 4 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 INDICE PRESENTAZIONE............................................................................................................... 8 PRINCIPALI INDICAZIONI EMERSE DAL MONITORAGGIO .......................................... 9 PARTE PRIMA: IL SISTEMA REGIONALE DEI SERVIZI PER L‟IMPIEGO.......................... 14 1. LE SEDI E LE DOTAZIONI INFORMATICHE ................................................................ 15 Accessibilità delle sedi ................................................................................................ 15 Spazi dedicati ai servizi per l‟Impiego ....................................................................... 16 Gli spazi dedicati ai servizi per la formazione ......................................................... 18 1. 2. Le risorse informatiche e l‟utilizzo delle reti ....................................................... 19 2. ORGANIZZAZIONE E RISORSE UMANE .................................................................... 20 2.1. Principali caratteristiche organizzative .............................................................. 20 2.2. Gli operatori in servizio presso i CIOF .................................................................. 20 2.3. Un'analisi delle caratteristiche del personale in servizio .................................. 24 2.4. Distribuzione del personale fra i servizi ............................................................... 27 2.5. Organizzazione del lavoro ................................................................................... 34 3. LA RETE TERRITORIALE E GLI STRUMENTI DI MARKETING ....................................... 37 4. I SERVIZI ..................................................................................................................... 42 4.1 Adempimenti amministrativi ................................................................................. 42 4.2. Accoglienza e informazione ............................................................................... 44 4.2.1. Accoglienza........................................................................................................ 44 4.2.2. Informazione ....................................................................................................... 45 4.3. Colloquio ai sensi del D. Lgs. 297/02 ................................................................... 47 Colloquio di orientamento ......................................................................................... 48 Patti di servizio............................................................................................................... 49 4.4. Consulenza orientativa al lavoro ........................................................................ 50 4.6. Obbligo formativo ................................................................................................ 53 4.7. Sostegno all‟inserimento lavorativo ................................................................... 54 Sportelli dedicati .......................................................................................................... 55 I Tirocini .......................................................................................................................... 57 6.8. Collocamento mirato ........................................................................................... 58 4.9. Incontro domanda-offerta .................................................................................. 60 5 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 4.10. Sostegno alla creazione d‟impresa.................................................................. 64 4.11. Consulenza alle imprese .................................................................................... 66 4.12. Servizi formativi .................................................................................................... 69 PARTE SECONDA: UTILIZZO DEI SERVIZI E SODDISFAZIONE DELL‟UTENZA ............... 71 1. I CITTADINI UTENTI ..................................................................................................... 72 1.1. L‟indagine .............................................................................................................. 72 1.2. Le caratteristiche del campione ........................................................................ 73 1.3. Il digital divide........................................................................................................ 76 1.4. La condizione occupazionale ............................................................................ 78 1.5. Gli occupati ........................................................................................................... 79 1.7. I non occupati ...................................................................................................... 82 1.8. La ricerca del lavoro ............................................................................................ 86 1.9. Le aspettative di reddito...................................................................................... 87 1.10. Il rapporto con i CIOF ......................................................................................... 90 1.11. Valutazione dei servizi ...................................................................................... 102 2. LE IMPRESE ............................................................................................................... 111 2.1. Le imprese utenti dei CIOF ................................................................................ 111 2.1.1. L‟indagine ......................................................................................................... 111 2.1.2. Le caratteristiche del campione ................................................................... 111 2.1.3. La ricerca del personale ................................................................................. 115 2.1.4. Le assunzioni .................................................................................................... 119 2.1.5. Le pratiche di formazione ............................................................................... 125 2.1.6. Il rapporto con i CIOF ...................................................................................... 131 2.1.7. La valutazione dei servizi................................................................................. 133 2.1.8. Il servizio di ricerca del personale .................................................................. 134 2.1.9. I canali di comunicazione .............................................................................. 140 2.1.10. La percezione dei CIOF ................................................................................ 142 2.1.11. I servizi attesi.................................................................................................... 145 2.2. Le imprese non utenti dei CIOF........................................................................ 149 2.2.1. L‟indagine ......................................................................................................... 149 2.2.2. Le caratteristiche del campione .................................................................. 150 2.2.3. La ricerca del personale ................................................................................. 151 2.2.4. Canali di ricerca: gruppi di imprese a confronto........................................ 154 2.2.5. Le assunzioni .................................................................................................... 157 6 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 2.2.6. Le pratiche di formazione .............................................................................. 164 2.2.7. Il rapporto con i CIOF ...................................................................................... 166 2.2.8. I canali di comunicazione ............................................................................. 168 2.2.9. La percezione dei CIOF .................................................................................. 169 2.2.10. I servizi attesi.................................................................................................... 170 Appendice di approfondimento: le imprese e i lavoratori extracomunitari ..... 172 PARTE TERZA: I LAVORATORI AVVIATI ....................................................................... 182 1. L‟indagine ............................................................................................................... 182 2. Le caratteristiche del campione ......................................................................... 182 3. La ricerca del lavoro ............................................................................................. 187 4. Modalità di ingresso nel mercato del lavoro ..................................................... 191 5. Le motivazioni di accettazione del lavoro ......................................................... 193 6. Le caratteristiche del lavoro trovato ................................................................... 194 7. La qualità del lavoro.............................................................................................. 200 8. I cambiamenti di status ......................................................................................... 202 9. Le cause di interruzione del lavoro ...................................................................... 204 10. Il rapporto con i CIOF .......................................................................................... 205 11. La valutazione dei servizi ..................................................................................... 209 12. La valutazione dei CIOF ...................................................................................... 210 13. Le offerte di lavoro ricevute dai CIOF e dalle agenzie di somministrazione 211 Appendice di approfondimento: le donne e il lavoro ......................................... 213 PRINCIPALI INDICATORI DEI SPI REGIONALI ............................................................. 217 PRINCIPALI INDICATORI RELATIVI ALLA CUSTOMER SATISFACTION ...................... 220 INDAGINE SULLE IMPRESE UTENTI DEI CENTRI PER L‟IMPIEGO ................................ 221 INDAGINE SUI CITTADINI AVVIATI .............................................................................. 222 7 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 PRESENTAZIONE Le azioni di ricerca realizzate dal Servizio Formazione Lavoro della Regione Marche per il Monitoraggio SPI 2008 riguardano: l‟esame dello stato di implementazione dei servizi pubblici offerti dai CIOF regionali, e la valutazione da parte di cittadini ed imprese della qualità dei servizi attraverso analisi di customer satisfaction e l‟analisi del comportamento di un campione di lavoratori avviati. Per tutte le azioni descritte è inoltre presentato un confronto con quanto emerso negli scorsi Monitoraggi. Il Monitoraggio SPI 2008 si articola dunque in quattro diverse indagini: 1) Indagine presso i Centri per l‟Impiego l‟Orientamento e la Formazione 2) Indagine sulle aspettative e grado di soddisfazione dei cittadini utenti 3) Indagine sulle aspettative e grado di soddisfazione delle imprese utenti e non utenti dei CIOF 4) Indagine presso un campione di lavoratori avviati L‟indagine sul campo è stata realizzata nei mesi di settembre-ottobre 2008. I dati relativi ai Centri si riferiscono a situazioni e ad attività in essere al 31 dicembre 2007. I dati invece, relativi ai cittadini ed avviati si riferiscono al 2008. Il Rapporto 2008 si compone di tre parti ed un allegato: Parte prima: il sistema regionale dei servizi per l‟impiego Parte seconda: utilizzo dei servizi e soddisfazione dell‟utenza Parte terza: i lavoratori avviati Allegato: principali indicatori dei servizi per l‟impiego (confronto 20052007) ed indicatori di Customer satisfaction (confronto 2005-2008) Complessivamente, il Monitoraggio 2008 ha visto il coinvolgimento dei 13 Centri per l‟Impiego e la Formazione regionali, di 1.514 cittadini-utenti, 702 impreseutenti e 1.007 lavoratori avviati. 8 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 PRINCIPALI INDICAZIONI EMERSE DAL MONITORAGGIO Le informazioni sono qui presentate in forma sintetica, in modo tale da fornire un primo quadro d‟insieme della situazione del sistema regionale dei servizi per l‟impiego al 31 dicembre 2007. Sono inoltre evidenziate le differenze riscontrate rispetto allo scorso anno per meglio cogliere i mutamenti intervenuti. Naturalmente, maggiori approfondimenti sono possibili attraverso la lettura dell‟intero rapporto di ricerca che, contiene analisi e riflessioni supportate da dati e tabelle. Giunti al quinto rapporto di monitoraggio SPI delle Marche si può senz‟altro affermare che anche nel 2007 è continuato il processo evolutivo del sistema dei servizi pubblici per l‟impiego ed i risultati sono ormai visibili sotto molteplici punti di vista. Si riduce ulteriormente, nella percezione dei responsabili, la quota di tempo lavorativo dedicato agli adempimenti amministrativi. Rispetto al 2006 la situazione appare lievemente migliorata, con un‟ulteriore diminuzione (dal 45,4% al 43,8%). Aumentano rispetto al 2006 i disoccupati immediatamente disponibili nelle marche. Al 31/12/2007 erano 97.258 (nel 2006 erano 92.174) di cui 61.017 donne. Il COLLOQUIO DI ORIENTAMENTO IN APPLICAZIONE DEL D .LGS. 297/02 viene effettuato nella totalità dei CIOF; tutti hanno attivato il patto di servizio che in 11 casi su 13 è stipulato con tutti gli utenti. In aumento nel 2007 il numero dei patti di servizio stipulati ed anche il numero degli gli utenti che hanno usufruito di questo servizio (da 25.736 del 2006 a 28.252 del 2007). Aumentano gli utenti che nel 2007 hanno usufruito del servizio di CONSULENZA ORIENTATIVA AL LAVORO: dai 2.556 del 2006 ai 2.913 del 2007. In tutti i CIOF viene effettuata una verifica del percorso: solo a Jesi, Fano e Tolentino essa è realizzata sistematicamente. Il servizio di BILANCIO DI COMPETENZE è attivo in dieci CIOF e in cinque (tre lo scorso anno) è a regime. E‟ attuato con modalità differenziate nei diversi Centri: nel 50% dei casi è erogato esclusivamente attraverso una serie di colloqui individuali; nell‟altra metà dei casi, si articola anche attraverso incontri di gruppo. Nel 2007, hanno usufruito del bilancio di competenze 51 soggetti (47, l‟anno precedente). 9 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Aumentano (da 1.328 a 1.617 i giovani segnalati al servizio per l’OBBLIGO FORMATIVO ed i giovani in tutoraggio (da a 150 a 180). In aumento rispetto al 2006, anche i colloqui di orientamento, (da 954 a 1.177) e quelli informativi (da 1.340 a 1.636). La qualità degli elenchi che pervengono ai Centri risulta non ancora soddisfacente: infatti, sono solo sette i CIOF che dichiarano, che gli elenchi inviati dalle scuole sono completi. Acquistano ulteriore importanza le politiche volte all’INSERIMENTO LAVORATIVO. In aumento, nel corso dell’ultimo triennio, il numero degli sportelli dedicati ai soggetti che risultano meno occupabili. In 11 CIOF figurano servizi per l‟utenza femminile; in 12, per lavoratori in mobilità e/o in CIGS; in 9 è presente lo sportello per extracomunitari; sempre più diffuse (in 10 Centri), linee di servizio dirette ad utenze particolari o fasce deboli (detenuti o ex-detenuti, persone con disagio sociale, giovani drop-out). In aumento i TIROCINI rispetto al 2006 (da 2.030 a 2.299 ) con un leggero peggioramento riguardo agli esiti occupazionali: I tirocinanti assunti sono passati dal 40% del 2006 a 39,3%. Il risultati ottenuti attraverso il servizio di COLLOCAMENTO MIRATO MOSTRANO UNA SOSTANZIALE STABILITA’ RISPETTO AL 2006: Gli avviati sono stati 1.097 contro i 1.103 dell‟anno precedente ed i risultati delle convenzioni di programma attuate nel 2007, seppure ancora abbastanza positivi, rilevano una lieve diminuzione degli inserimenti stabili o inizialmente flessibili e poi stabilizzati ( da 529 a 516 ). La diffusione di informazioni sulla DOMANDA DI LAVORO è oggi attivata nella totalità dei CIOF. Tutti i Centri diffondono le offerte di lavoro sia affiggendole in bacheche interne sia inserendole sul sito web provinciale. Una quota rilevante dei Centri garantisce la diffusione delle informazioni tramite stampa e media locali; a queste si aggiungono, le comunicazioni ad altri CIOF, agli Informagiovani, ai Comuni e talvolta alle Scuole. Tutti i Centri utilizzano la banca dati dei lavoratori nell'attività di preselezione e quasi tutti effettuano un colloquio specifico per l'inserimento in tale banca dati, inviano alle imprese elenchi selezionati di lavoratori disponibili ed effettuano la verifica delle segnalazioni compiute. Sono aumentate le figure professionali richieste dalle aziende (da 7.616 del 2006 a 8.591 del 2007) con una percentuale di segnalazioni andate a buon fine1 pari al 39% (nel 2006 era il 45,9%). 12 CIOF offrono un servizio di SOSTEGNO ALLA CREAZIONE D’IMPRESA. In diminuzione, rispetto al 2006 gli utenti che ne hanno usufruito (da 1. 683 a 1.368). Ben 8 Centri effettuano un monitoraggio del servizio. Ossia, intermediazioni concluse con successo, cioè che abbiano portato all'assunzione di uno dei candidati segnalati 1 10 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tutti i CIOF offrono alle imprese presenti nel proprio territorio un servizio di CONSULENZA legislativa ed amministrativa. Nel 69,2% dei casi si tratta di un servizio specifico dotato di uno sportello dedicato, mentre negli altri casi si tratta di un servizio offerto a richiesta. Il 70% dei Centri garantisce anche un servizio di consulenza per la ricerca di finanziamenti ed incentivi; solo alcuni offrono, però, servizi consulenziali avanzati come l‟analisi dei fabbisogni formativi e professionali dell‟impresa e la progettazione di corsi di formazione su specifica richiesta. Quasi la metà, rispetto al 2006, le iniziative formative progettate, dai CIOF marchigiani nel corso del 2007: da 305 a 165 Di queste, il 35% ha interessato principalmente gli apprendisti mentre, il 20% i soggetti disoccupati ed il 12% quelli in orientamento. Sintetizzando gli altri principali temi analizzati nel rapporto di ricerca, si evidenzia in primo luogo una situazione di adeguamento strutturale quasi compiuta: la maggioranza delle sedi censite sono da ritenersi complessivamente adeguate. Nel complesso, le sedi valutate come adeguate rappresentano nel 2007 la totalità. Sicuramente un buon risultato se si pensa che nel 2003, le sedi ritenute adeguate erano solo il 50%. Prosegue il rafforzamento delle dotazioni informatiche dei CIOF. Si registra nel 2006, un pronunciato rafforzamento delle attrezzature ed un avanzamento sensibile dei collegamenti di rete. Complessivamente i CIOF delle Marche assommano un totale di 542 pc (516 nel 2006). I collegamenti e le modalità di utilizzo della rete internet coprono la maggioranza delle strutture operative in modo uniforme su tutto il territorio. Il 97,5% dei pc delle sedi dei CIOF ed il 93% di quelli delle decentrate hanno un collegamento in rete; oltre il 95% dei pc dei CIOF ha un collegamento internet; tutti i CIOF sono collegati in rete con le sedi decentrate, con gli altri Centri, con la Provincia e la Regione. Anche quest‟anno (è il quarto anno consecutivo) si registra una diminuzione del personale in servizio presso i CIOF regionali: al 31 dicembre 2007, presso i 13 CIOF delle Marche prestavano servizio 475 operatori, fra dipendenti, collaboratori e consulenti. Quasi i tre quarti degli operatori dei CIOF vi prestano servizio con un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Gli altri 133 operatori si suddividono fra dipendenti a tempo determinato, collaboratori/consulenti con contratto individuale e collaboratori/ consulenti appartenenti a società esterne che si sono aggiudicate gare di appalto per alcuni servizi. 11 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Da quest‟anno infatti la maggioranza dei lavoratori atipici (il 53,4%) presta servizio con un contratto a tempo determinato, contro appena il 15,6% dell‟anno precedente. Il personale dei CIOF è composto principalmente da donne, che, con 304 e Il livello di scolarizzazione del personale dei CIOF è nel complesso piuttosto elevato, con meno di un sesto del personale in possesso della licenza elementare o media e oltre il 40% degli addetti in possesso di un titolo superiore al diploma. I lavoratori atipici in servizio presso i CIOF sono notevolmente più giovani ed istruiti dei loro colleghi a tempo indeterminato, e molto spesso (quasi otto volte su 10) sono donne. Gli adempimenti amministrativi restano l‟attività che impegna il maggior numero di addetti, sia in termini sia assoluti che percentuali: sono infatti 91 gli addetti effettivi full-time impegnati in tale attività, pari al 22,7% del personale in servizio. Al secondo posto in termini di personale dedicato vi è l'attività di segreteria dei corsi di formazione, che impegna, così come lo scorso anno, 80 addetti effettivi full time. Seguono le attività legate al D.Lgs. 297/02 (42 addetti), il coordinamento dei corsi (28), l'incontro domanda-offerta (24), il collocamento mirato (21), l'accoglienza e l'informazione (20 ciascuno). In leggero calo ma sempre più formalizzate le relazioni sul territorio (da 162 a 1502): ogni Centro ha in essere mediamente 12,5 relazioni. Tali rapporti riguardano principalmente accordi con gli istituiti scolastici, con le Aziende sanitarie locali e gli ambiti, con le parti sociali e le Associazioni di categoria e i Comuni. Risulta particolarmente ridotto il numero di CIOF, che istaurano relazioni Informagiovani, INAIL/INPS e Associazioni di volontariato. Parallelamente, anche durante il 2007, i CIOF hanno proseguito nel processo di promozione dei servizi. Gli strumenti di marketing utilizzati sono molti: vanno da quelli più comuni, come la produzione di materiale informativo, la partecipazione a fiere ed eventi in genere e la realizzazione di campagne pubblicitarie attraverso la stampa, la TV e la radio, a quelli più evoluti come la Carta dei servizi. Riguardo alle indagini sui cittadini, le imprese ed i lavoratori avviati vengono di seguito sintetizzati alcuni degli aspetti ritenuti più interessanti. Il livello di soddisfazione dei cittadini si conferma diffusamente positivo con giudizi quasi tutti in miglioramento rispetto al 2007; in particolare, l‟adeguatezza degli spazi di autoconsultazione, la professionalità degli operatori e la capacità di comprendere i bisogni. Unico dato in leggera controtendenza è il giudizio relativo ai tempi di attesa. 2 Urbino non ha fornito il dato. 12 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 1 cittadino su 5 dichiara di aver trovato lavoro in passato tramite il CIOF e quasi la metà degli intervistati (44,4%) dichiara di conoscere persone che hanno trovato lavoro tramite il CIOF. Quasi un intervistato su 4 (25,3%) ha notato dei cambiamenti in meglio nei servizi forniti a fronte di un esiguo 4,7% di soggetti che hanno rilevato un peggioramento. Riguardo alle imprese che hanno usufruito nel corso del 2007 dei servizi di ricerca del personale erogati dai CIOF, la conoscenza e l’utilizzo dei servizi si registra una notevole concentrazione della fruizione attorno ai servizi di ricerca del personale, con il 94,4% delle imprese; segue a notevole distanza il servizio di preselezione (11,3%). Ridotto risulta l‟utilizzo dei servizi a più alto contenuto innovativo come quelli legati alla consulenza, ai tirocini e altre misure di inserimento lavorativo e ai corsi di formazione. Sono soprattutto le imprese con oltre 20 addetti a prevedere di rivolgersi nuovamente ai Centri per l’assunzione di personale (“certamenteprobabilmente sì” nell‟ 80,8%, di cui il 62% fino a 20 addetti). Più modeste le percentuali di utilizzo degli altri servizi: al secondo posto il servizio di “preselezione del personale” (33%) seguito da quello di “informazione e consulenza sulle agevolazioni alle assunzioni” (10,1%). Il servizio di intermediazione offerto dai Centri per l‟impiego e la Formazione ha sviluppato una crescente capacità di risposta alle richieste delle aziende: nel 2007, infatti, solo il 4,7% dei richiedenti non ha ricevuto alcun elenco di candidati in risposta ad una domanda di personale. In crescita la percentuale di imprese che assumono personale segnalato dai Centri: dal 38.5% del 2003 al 78,5% del 2008. Riguardo gli avviati, l‟analisi delle azioni di ricerca intraprese per trovare lavoro vede al primo posto l‟iniziativa personale con l‟invio di domande di assunzione/curriculum vitae ai datori di lavoro (26,4%) e la visita personale ai datori di lavoro (30,7%). Al secondo posto si posiziona il rivolgersi all‟aiuto di amici e parenti (50,4%), al terzo le inserzioni su giornali o su Internet (19,2%) e, infine, al quarto il ricorso al CIOF (16,6%). La maggior parte pari al 60,7% è assunto per mezzo di un contratto a termine, mentre quelli avviati attraverso un contratto standard sono pari al 16,5%. Il servizio maggiormente utilizzato dai lavoratori avviati nel 2007 è quello dei “colloqui di informazione, accoglienza, inserimento in banca-dati” (23%), seguito dal servizio di “autoconsultazione” (19,9%) e da quello di “offerta di lavoro” (17,7%). Gli altri servizi quali le “attività di orientamento individuale”, le proposte di “attività di tirocinio-stage” e l‟”offerta di corsi di formazione 13 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 professionale” risultano invece scarsamente utilizzati dai lavoratori avviati. Fra l‟altro, i servizi appena citati non sono solamente quelli meno utilizzati, ma anche quelli meno conosciuti (rispettivamente 83,7%, 86,2% e 85%). Il livello di soddisfazione sui servizi forniti risulta sufficiente e il voto medio in miglioramento rispetto alla scorso anno. PARTE PRIMA: IL SISTEMA REGIONALE DEI SERVIZI PER L’IMPIEGO Anche quest‟anno, la prima parte del rapporto di ricerca raccoglie i risultati dell‟indagine condotta direttamente dalla P.F. Servizi per l‟impiego e mercato del lavoro, presso i 13 Centri per l‟Impiego marchigiani ed i 14 Centri Locali per la Formazione e si articola in quattro capitoli. Nel primo capitolo si analizzano le sedi dei Centri, non solo dal punto di vista degli spazi fruibili e della logistica, ma anche delle attrezzature (tecnologiche ed informatiche) disponibili all‟interno delle diverse strutture e del livello di condivisione delle informazioni. Nel secondo capitolo si focalizza l‟attenzione sul personale dei Centri, analizzandone le caratteristiche principali, la distribuzione fra i servizi e l‟organizzazione del lavoro. Nel terzo capitolo si descrivono le relazioni dei CIOF con gli altri operatori del territorio, illustrando alcune strategie di marketing adottate dai CIOF Nel quarto ed ultimo capitolo viene presentato il quadro dei servizi attivati, con particolare attenzione alle diverse modalità di erogazione degli stessi ed ai risultati conseguiti. 14 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 1. LE SEDI E LE DOTAZIONI INFORMATICHE 1. 1. Le sedi dei Centri per l’Impiego e la Formazione Partendo dall‟analisi dei Centri, dal punto di vista strutturale, non emergono rilevanti cambiamenti rispetto ai dati rilevati nel monitoraggio precedente. Infatti, ormai la totalità dei Centri ha registrato miglioramenti strutturali derivanti da un adeguamento delle sedi, ed in alcuni casi, dal cambio di sede3 verso nuove strutture moderne e funzionali. I miglioramenti registrati riguardano la funzionalità delle sedi, la messa in sicurezza e l‟abbattimento delle barriere architettoniche. Nel corso del 2007, anche il Centro di Senigallia ha cambiato la propria sede spostandosi in una sede nuova e più funzionale. La raggiungibilità della sede con mezzi pubblici, risulta buona nel 70% dei casi ed ottima nel 30%; restano casi, seppure limitati, di scarsa raggiungibilità (Fabriano e Pesaro). Di contro la situazione appare diffusamente adeguata in riferimento alla possibilità di parcheggiare, che risulta infatti agevole in tutti i 13 Centri della regione. Nel complesso, le sedi valutate come adeguate dai responsabili dei CIOF, rappresentano la quasi totalità4 dei casi . Un ottimo risultato se si pensa che nel 2003 erano il 50% Pressoché totale e di buon livello è la dotazione tecnologica ed informatica. Tutti i CIOF hanno il collegamento ad internet e sono collegati in rete. Accessibilità delle sedi Nell‟analisi delle strutture, un aspetto che, negli ultimi anni, ha acquistato un‟importanza sempre maggiore nello studio dei servizi pubblici, è quello dell‟accessibilità: ossia gli aspetti che garantiscono l‟uso di un servizio da parte dell‟utente. Le Marche si trovano sicuramente in una posizione che potremmo definire quasi ottimale: nessun Centro presenta barriere architettoniche; le variabili I trasferimenti hanno interessato Fano (nel 2006), Urbino (nel 2005) Fermo nel 2004. Il Centro di Ancona, dal punto di vista strutturale, risulta – secondo il giudizio del responsabile della struttura - ancora poco adeguato a rispondere in modo efficiente alle esigenze dell‟utenza. 3 4 15 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 parcheggi e raggiungibilità con mezzi pubblici si posizionano quasi sempre su livelli mediamente buoni e/o ottimi . Inoltre, l‟accessibilità tiene conto non solo di elementi strettamente legati all‟accesso all‟edificio, ma anche di fattori come la visibilità esterna ed interna e gli ostacoli alla relazione faccia a faccia tra operatori ed utenti (es sportelli) . Permane ancora la criticità del Centro di Ancona che per motivi strutturali non risponde in pieno all‟ampia distribuzione territoriale dell‟utenza. La visibilità esterna sembra essere ancora l‟unico punto di debolezza dei Centri che rilevano una non ancora diffusa e sufficiente segnaletica esterna, che non ne facilita la localizzazione. Risulta invece presente e sufficientemente la segnaletica interna che aiuta l‟utente ad orientarsi verso lo sportello giusto. Spazi dedicati ai servizi per l‟Impiego L‟analisi degli spazi dei CIOF è basata su una prima distinzione: la suddivisone tra spazi di back –office e di front office. Tale analisi ha lo scopo di osservare l‟organizzazione degli spazi e dei locali, non solo in relazione alle attività necessarie all‟erogazione dei servizi, ma anche, dal punto di vista dell‟utente che li utilizza. Nell‟area di front-office, si considerano gli spazi dedicati all‟attesa, all‟autoconsultazione, all‟accoglienza, ai colloqui individuali e di gruppo; gli spazi di back office includono gli archivi e le sale riunione5. Come già evidenziato nei precedenti monitoraggi, gli spazi e la loro distribuzione sono strettamente collegati alla tipologia di servizio che viene erogato, a questo proposito è necessario sottolineare come ormai, la maggior parte dei Centri possa contare su sedi moderne e ben organizzate dal punto di vista degli spazi a disposizione. Questi spazi a volte vengono usati anche per attività di front-office quali interviste di gruppo e brevi azioni formative. 5 16 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 1- Distribuzione dei CIOF per provincia e adeguatezza degli spazi disponibili Spazi disponibili* Ancona Sala d'attesa Spazi accoglienza ed informazione Spazi autoconsultazione Spazi colloqui Aule incontri di gruppo Uffici uso interno Serv izi igienici per il pubblico Serv izi igienici per il personale Archivi Sale riunioni No 1 1 1 2 - Si 4 4 4 3 3 3 4 3 2 4 Adeguatezza degli spazi Ascoli Pesaro Macerata Piceno Urbino No Si No Si No Si 2 2 3 3 3 3 3 3 1 2 1 2 3 1 2 1 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 1 2 3 2 1 3 3 3 Totale Marche No Si 11 13 1 12 3 10 9 1 12 13 1 12 5 8 13 * Ascoli Piceno, Macerata, San Bendetto del Tronto e Senigallia non hanno aule per incontri di gruppo; Civitanova Marche e San Benedetto del Tronto non hanno la sala d'attesa. Entrando nel dettaglio dell‟organizzazione6 degli spazi si rileva che la situazione rimane pressoché invariata rispetto allo scorso anno: in tutti i CIOF sono adeguati gli spazi per l‟autoconsultazione di materiale informativo e delle offerte di lavoro, e quelli per accoglienza/informazione, a dimostrazione dell‟importanza che ambienti stessi rivestono per l‟erogazione dei servizi. Il dato riguardante la presenza di spazi di autoconsultazione è molto importante, non solo per la tipologia di servizi che i Centri intendono offrire, ma anche rispetto alla definizione del ruolo dell‟utente nel rapporto con il servizio. Infatti, la possibilità di consultare il materiale autonomamente oltre a riconoscere nell‟utente una capacità di primissima analisi dei bisogni, diventa anche uno strumento per muoversi all‟interno delle possibilità offerte. Manca ancora in due strutture, la sala d‟attesa anche se è sicuramente un dato in miglioramento: nel 2003 erano presenti in solo 6 Centri. E‟ interessante rilevare come i Centri sembrino maggiormente organizzati riguardo a quegli spazi (di accoglienza/informazione ed attesa) che, attengono alla parte iniziale del “percorso dell‟utente”, caratterizzata da una bassa specificità dell‟offerta, mentre risultano più carenti gli spazi dedicati ai colloqui (sia individuali che di gruppo), dove, invece l‟offerta comincia a definirsi in maniera più specifica. Tale dato di non adeguatezza, in alcuni Centri, di spazi dedicati ad un‟attività che risulta essere strategica, può risultare un elemento di criticità. Va comunque detto che la scelta degli spazi è spesso imputabile ai vincoli posti dalle superfici delle strutture che non ne permettono un‟ equa di 6 La tabella riporta il giudizio di adeguatezza solo relativamente agli spazi presenti nei Centri. 17 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 distribuzione e così spesso i Centri ritengono più strategico dedicare maggiore attenzione alla presenza di locali di accoglienza ed attesa soprattutto in quei casi in cui il flusso di utenza è elevato. Nel complesso, comunque, la maggior parte degli spazi- secondo il giudizio espresso dai responsabili - risulta adeguata alle esigenze di servizio, con qualche criticità legata agli spazi per i colloqui individuali. Certo è che, i Centri ritenuti nel complesso più funzionali sono quelli che,nel corso degli ultimi anni, hanno visto dei miglioramenti diretti soprattutto verso una razionalizzazione degli spazi, sia acquisendo nuovi locali, sia attraverso una ristrutturazione o una diversa redistribuzione di quelli in uso. Gli spazi dedicati ai servizi per la formazione Un ulteriore aspetto da considerare nell‟analisi degli spazi è l‟accorpamento in un‟unica struttura territoriale dei servizi per l‟impiego e di quelli della formazione7, Mediamente i CLF possono contare su circa 19 locali anche se emergono alcune differenze in termini di tipologia di spazi funzionali: 5 su 14 non hanno la sala d‟attesa, 12 su 14 hanno lo sportello informativo. In due Centri mancano i laboratori, e due, sono sprovviste di sale riunioni. Rispetto all‟adeguatezza degli spazi, la situazione è in leggero miglioramento rispetto al 2006, soprattutto per quanto riguarda le sale d‟attesa e gli sportelli informativi. Punti di forza: Importanti miglioramenti sono stati indirizzati soprattutto verso la razionalizzazione degli spazi, sia acquisendo nuovi locali sia attraverso una diversa redistribuzione di quelli già in uso. -nel 2007 solo due sedi (Ancona e San Benedetto ) risultano ancora non del tutto adeguate alle esigenze di servizio. Criticità: -non del tutto adeguati risultano gli spazi per colloqui individuali (Ancona, Fano e San Benedetto del Tronto)e per quelli di gruppo (Macerata, San Benedetto del Tronto ed Ascoli Piceno) 7 Durante il 2007 non vi sono stati ulteriori accorpamenti sul piano logistico e le sedi uniche sono ancora nove (Ascoli Piceno, Civitanova Marche, Fabriano, Fano, Jesi, Pesaro, Senigallia, Tolentino Urbino). 18 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 1. 2. Le risorse informatiche e l’utilizzo delle reti Il capitolo offre una sintesi delle attrezzature e delle risorse informatiche in uso presso le strutture dei CIOF. L‟analisi delle attrezzature disponibili presso i CIOF delle Marche mostra, nel 2007, un aumento nel numero dei computer a disposizione dei Centri, confermando quindi il trend di crescita iniziato nel 2004 e proseguito negli anni successivi. Si è passati infatti dai 389 pc del 2004 ai 542 del 2007. Tab. 2 – Dotazione informatica e collegamenti di rete dei CIOF8 157 140 134 105 Pc con internet 121 142 134 105 Pc per utenti 9 2 12 10 Pc necessari 0 85 0 21 536 502 33 106 Province Pc Pc in rete Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro 157 144 134 107 Totale Marche 542 Dall‟osservazione del fabbisogno a livello provinciale di nuove macchine risulta che è principalmente la Provincia di Ascoli Piceno che necessita di un numero rilevante di nuovi pc. Tale necessità riguarda principalmente i quattro Centri locali per la formazione che necessitano in media di 15 computer ciascuno. Sicuramente le dotazioni tecnologiche e di rete hanno visto nel corso degli anni un progressivo miglioramento sia dal punto di vista delle attrezzature sia da quello di un avanzamento sensibile dell‟utilizzo delle reti informatiche. I collegamenti e le modalità di utilizzo della rete internet hanno raggiunto un livello di diffusione molto alto e pressoché uniforme in tutte le Province. Tutti i CIOF sono collegati in rete con le sedi decentrate, con gli altri Centri, con la Provincia e la Regione. Il 98,7% è collegato in rete ed il 92% ha un collegamento internet. Punti di Forza: -tutti i Centri, utilizzano internet in modo piuttosto avanzato: posta elettronica per comunicazioni, aggiornamento dei siti web o realizzazione di link presso le pagine del Lavoro delle Province. Criticità: - solo 33 i pc a disposizione dell’utenza: Ancona, San Benedetto e Fermo non hanno pc disposizione dell’utenza. 8 Sono compresi anche i pc delle sedi decentrate. 19 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 2. ORGANIZZAZIONE E RISORSE UMANE 2.1. Principali caratteristiche organizzative Come evidenziato nei precedenti Monitoraggi9 le quattro amministrazioni provinciali marchigiane hanno dato vita nel corso degli anni a modelli organizzativi dei servizi per l‟impiego piuttosto differenziati sul territorio, anche a seguito delle diverse condizioni di partenza in termini di strutture, risorse umane e tecnologiche. Anche in relazione agli orari di apertura al pubblico non si rilevano cambiamenti rispetto al 2006, pertanto i 13 Centri garantiscono seppure permangano alcune differenze a livello provinciale: nelle province di Ancona e Macerata il servizio al pubblico è disponibile per 5 mattine la settimana (per un totale di 15 ore), mentre in quella di Pesaro-Urbino il pubblico può accedere solo 3 mattine a settimana (per un totale di 9 ore); i CIOF di Ascoli Piceno, invece, svolgono attività di front-office per tre ore anche il sabato mattina (raggiungendo così un totale di 21ore di apertura mattutina). Più omogenea la situazione relativa all‟apertura pomeridiana, garantita quasi ovunque 2 volte a settimana (mediamente per 2 ore); fanno eccezione i CIOF di Macerata e Civitanova Marche aperti un solo pomeriggio a settimana. 2.2. Gli operatori in servizio presso i CIOF Al 31 dicembre 2007, presso i 13 CIOF delle Marche prestavano servizio 475 operatori, fra dipendenti, collaboratori e consulenti. Fra questi, 20 ricoprono posizioni di responsabilità nell‟attività de Centro10, mentre i restanti 455 prestano la loro opera all'interno dei diversi servizi delle aree lavoro e formazione11. Anche quest‟anno (è il quarto anno consecutivo) si registra una diminuzione del personale in servizio presso i CIOF regionali, fenomeno che interessa tutte le province ad eccezione di quella di Pesaro-Urbino, dove il numero di addetti resta costante. Per una panoramica sui diversi modelli organizzativi dei CIOF, rimasti Invariati rispetto al 2006, si veda il rapporto di monitoraggio SPI 2007. 10 Ricordiamo che nei CIOF di Ascoli Piceno, Fano, Pesaro e San Benedetto del Tronto il responsabile dei servizi per l'impiego è diverso da quello dei servizi formativi. Ad Ascoli Piceno inoltre, sono presenti due Centri Locali di Formazione, mentre nel CIOF di Ancona, pur essendovi un unico responsabile del CIOF, vi è un referente dell‟area formazione; questa figura è presente anche a Pesaro dove si va ad aggiungere al responsabile del CIOF e a quello dell‟area impiego. 11 Nel caso della provincia di Ascoli Piceno, si è proceduto all'aggregazione del personale delle strutture dell'impiego e quelle della formazione, formalmente ancora separate, in modo da rendere i dati sul personale confrontabili con quelli delle altre province. 9 20 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 3 - Personale in servizio presso i CIOF per tipologia contrattuale e provincia, e numero medio di addetti dei CIOF per provincia Tipologia contrattuale del personale dei CIOF Ancona Ascoli Piceno Macerata Dipendenti a tempo indeterminato Dipendenti a tempo determinato Comandati/distaccati Collaboratori/consulenti con contratto individuale Collaboratori/consulenti di società esterne Borsa lavoro v.a 88 16 1 11 - % 75,9 13,8 0,9 9,5 - v.a 103 15 1 12 1 % 78,0 11,4 0,8 9,1 0,8 v.a 66 27 4 8 - Totale Totale 2006 (var%) 116 100,0 124 (-6,5) 132 138 100,0 (-4,3) 105 100,0 118 (-11,0) Media addetti per CIOF Media addetti per CIOF 2006 29,0 31,0 44,0 46,0 % 62,9 25,7 3,8 7,6 - 35,0 39,3 PesaroUrbino v.a % 85 69,7 10,7 13 17 13,9 7 5,7 - Totale Marche v.a % 342 72,0 71 14,9 2 0,4 44 9,3 15 3,2 1 0,2 122 122 475 502 100,0 (---) 40,7 40,7 100,0 (-2,3) 36,5 38,6 Totale 2006 v.a 348 24 1 106 22 1 var % -1,7 195,8 100,0 -58,5 -31,8 -- 502 100,0 ---- In ogni CIOF marchigiano operano mediamente 36,5 addetti con differenze rilevanti fra le diverse province: si va infatti dai 29 addetti presenti in media nei CIOF della provincia di Ancona, ai 44 di quelli della provincia di Ascoli Piceno12. Tipologia contrattuale. A livello regionale quasi i tre quarti degli operatori dei CIOF prestano servizio con un contratto di lavoro a tempo indeterminato, con un rapporto di lavoro che nella maggior parte dei casi si configura come pienamente tipico (i lavoratori con orario ridotto13 sono 49, pari al 14.3% del totale dei contratti a tempo indeterminato). Gli altri 133 operatori si suddividono fra dipendenti a tempo determinato, collaboratori/consulenti con contratto individuale e collaboratori/ consulenti appartenenti a società esterne che si sono aggiudicate gare di appalto per alcuni servizi.14 . Da quest‟anno la maggioranza dei lavoratori atipici (il 53,4%) presta servizio con un contratto a tempo determinato, contro appena il 15,6% dell‟anno precedente. La crescita di tale modalità contrattuale rispetto alla scorso anno è stata del 195,8%, cui ha corrisposto una diminuzione consistente delle collaborazioni in Nella provincia di Ancona è presente il CIOF con il minor numero di addetti (Fabriano, che ne ha solo 18) mentre in quella picena troviamo il CIOF maggiormente dimensionato (Ascoli Piceno, che sommando il personale in servizio presso le tre strutture - una per l'impiego e due per la formazione -, raggiunge le 55 unità). 13 Il numero medio di ore lavorative per settimana del personale a tempo indeterminato con orario ridotto è compreso fra le 11 e le 33 ore, con due grossi picchi, uno sulle 18 ore (19 casi) ed uno sulle 30 ore (20 casi). 14 Quest'ultima tipologia professionale è presente nelle sole province di Macerata e PesaroUrbino). A questi si aggiunge un soggetto impiegato presso il CIOF di Fermo attraverso una borsa lavoro. 12 21 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 essere. Si assiste dunque ad un aumento della strutturazione dei CIOF in termini di risorse umane impiegate, molte delle quali potranno in futuro essere definitivamente stabilizzate. Si deve peraltro osservare come la quota di lavoratori con contratti atipici in senso stretto15 (non considerando cioè i 49 lavoratori a tempo indeterminato che prestano servizio con orario ridotto) è pari al 28% del totale a livello regionale, con un‟ulteriore diminuzione rispetto al passato (nel 2006 raggiungeva il 30,6% e nel 2005 il 32,1%). Così come lo scorso anno la consistenza di tale quota varia notevolmente fra le diverse province: nella provincia picena si arresta al 22% con solo 28 operatori in servizio, mentre all‟opposto in provincia di Macerata raggiunge il 37,1% per un totale di 39 unità. Sesso. Il personale dei CIOF è composto principalmente da donne, che, con 304 unità, rappresentano il 64% del totale del personale in servizio. La distribuzione per sesso appare lievemente differenziata a livello provinciale, con una quota di personale femminile compresa fra il 57,8% della provincia di Ancona ed il 72,2% della provincia di Ascoli Piceno. Secondo la definizione adottata dall'ISTAT, il lavoro si definisce atipico in senso stretto allorché l'atipicità è implicita nella tipologia del contratto, e non dipende da particolarità inerenti le modalità, i luoghi di esecuzione o la durata della prestazione (es. lavoro a domicilio, telelavoro, part-time, ecc.); Cfr. ISTAT, Rapporto annuale 2003, pp. 238 e segg.. 15 22 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 4 - Principali caratteristiche del personale dei CIOF per provincia. Principali caratteristiche del personale in servizio presso i CIOF Ancona Ascoli Piceno Macerata PesaroUrbino v.a % Totale Marche v.a % Totale 2006 % v.a % v.a % v.a % Sesso Maschi Femmine 49 67 42,2 57,8 36 96 27,3 72,7 42 63 40,0 60,0 44 78 36,1 63,9 171 304 36,0 64,0 35,5 64,5 Classi d'età fino a 35 anni 36 - 45 anni 46 - 55 anni 56 anni ed oltre 26 24 44 22 22,4 20,7 37,9 19,0 15 27 44 46 11,4 20,5 33,3 34,8 20 24 37 24 19,0 22,9 35,2 22,9 19 35 36 32 15,6 28,7 29,5 26,2 80 110 161 124 16,8 23,2 33,9 26,1 19,5 23,7 33,5 23,3 Titolo di studio Lic Elementare o Media Dilploma SMS Titolo post diploma Laurea Titolo post laurea 14 57 42 3 12,1 49,1 36,2 2,6 15 69 2 42 4 11,4 52,3 1,5 31,8 3,0 13 39 2 42 9 12,4 37,1 1,9 40,0 8,6 18 49 13 40 2 14,8 40,2 10,7 32,8 1,6 60 214 17 166 18 12,6 45,1 3,6 34,9 3,8 13,7 45,2 3,6 33,1 4,4 Categoria/Qualifica Dipendenti categoria B Dipendenti categoria C Dipendenti categoria D Responsabili CIOF Collaboratore tecnico Collaboratore esperto Professionista esperto 23 25 52 5 3 -8 19,8 21,6 44,8 4,3 2,6 -6,9 12 32 69 6 7 6 -- 9,1 24,2 52,3 4,5 5,3 4,5 -- 13 28 36 3 10 8 7 12,4 26,7 34,3 2,9 9,5 7,6 6,7 28 39 25 6 3 20 1 23,0 32,0 20,5 4,9 2,5 16,4 0,8 76 124 182 20 23 34 16 16,0 26,1 38,3 4,2 4,8 7,2 3,4 17,7 19,1 33,7 3,8 6,2 12,7 6,8 Totale 116 100,0 132 100,0 105 100,0 475 100,0 100,0 122 100,0 Età. La distribuzione degli operatori dei CIOF per classi d'età evidenzia una maggiore consistenza della classe 46-55 anni, che da sola include circa un terzo del totale del personale in servizio (il 33,9%), cui segue la classe più anziana (56 anni ed oltre con un altro 26,1%). Le due classi più giovani rappresentano rispettivamente il 16,8% ed il 23,2% del personale in servizio, evidenziando rispetto al 2006 un lieve invecchiamento delle risorse umane dei CIOF. Titolo di studio. Il livello di scolarizzazione del personale dei CIOF è nel complesso piuttosto elevato, con meno di un sesto del personale in possesso della licenza elementare o media e oltre il 40% degli addetti in possesso di un titolo superiore al diploma. Categoria/Qualifica. Per il personale a tempo indeterminato e per quello a tempo determinato si è ritenuto opportuno far riferimento alle categorie contrattuali (B, C o D), mentre per il personale restante è stata predisposta una 23 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 specifica nota nelle istruzioni che individuava tre diversi profili/qualifiche da attribuire a ciascun collaboratore/consulente16: Si sono inoltre distinte dalle altre le figure dei responsabili dei CIOF (che sono comunque tutti dipendenti a tempo indeterminato di categoria D), in virtù del fatto che essi sono impegnati trasversalmente in tutte le attività del Centro. Come si può osservare dalla tabella 4, a livello regionale circa la metà dei dipendenti appartiene alla categoria D (202 persone includendo i responsabili), cui si aggiungono 124 dipendenti di categoria C e 76 di categoria B. Rispetto allo scorso anno sono aumentati i dipendenti delle due categorie superiori (rispettivamente +14 e +28 unità) mentre sono diminuiti quelli di categoria B (-13 unità). Ciò si spiega ricordando il processo di “stabilizzazione” del personale dei CIOF, che ha coinvolto in gran parte soggetti in possesso di titolo universitario, che ha trovato dunque collocazione nelle categorie C e D. Fra i collaboratori/consulenti invece prevalgono i collaboratori esperti, che rappresentano da soli quasi la metà del personale non dipendente. Il dato relativo alle diverse province appare peraltro piuttosto differenziato: nella provincia di Ascoli Piceno il personale di categoria D raggiunge quasi i due terzi dei dipendenti (63%), mentre nella provincia di Pesaro-Urbino si attesta a meno di un terzo (31,6%); in una situazione intermedia si posizionano Ancona (54,3%) e Macerata (48,8%). 2.3. Un'analisi delle caratteristiche del personale in servizio Tipo di contratto cui gli operatori prestano servizio. Per semplicità di analisi possiamo distinguere fra lavoratori tipici (dipendenti a tempo indeterminato non importa se con orario ridotto - più l'unico comandato/distaccato) ed atipici (dipendenti a tempo determinato, collaboratori/consulenti e l‟unico impiegato attraverso una borsa-lavoro). 16 Collaboratore tecnico = figura per la quale è richiesto di norma il solo diploma di scuola media superiore, addetto ad attività di inserimento dati, prima accoglienza, prima informazione Collaboratore tecnico esperto = figura per la quale è richiesto di norma il diploma di laurea e/o un corso di specializzazione specifico impegnata in attività complesse (colloquio di orientamento per il D.Lgs. 297/02, incontri di gruppo, mediazione linguistica e culturale, incontro domanda offerta, ecc.) Professionista esperto = consulente senior, di norma laureato e con corsi di specializzazione/ esperienza specifica, impegnato in attività di elevata specializzazione (consulenza orientativa, Bilancio di Competenze, consulenza per il business plan, colloqui di preselezione, ecc.). 24 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 5 - Principali caratteristiche del personale in servizio presso i CIOF per tipo di contratto di lavoro Tipo di contratto Tipico Atipico v.a % v.a % v.a % Sesso Maschi Femmine 140 202 40,9 59,1 31 102 23,3 76,7 171 304 36,0 64,0 Classi d'età fino a 35 anni 36 - 45 anni 46 - 55 anni 56 anni ed oltre 14 59 147 122 4,1 17,3 43,0 35,7 66 51 14 2 49,6 38,3 10,5 1,5 80 110 161 124 16,8 23,2 33,9 26,1 Titolo di studio Lic Elementare o Media Dilploma SMS Titolo post diploma Laurea Titolo post laurea 57 179 13 86 7 16,7 52,3 3,8 25,1 2,0 3 35 4 80 11 2,3 26,3 3,0 60,2 8,3 60 214 17 166 18 12,6 45,1 3,6 34,9 3,8 Totale 342 100,0 Principali caratteristiche del personale in servizio presso i CIOF 133 100,0 Totale 475 100,0 I lavoratori atipici in servizio presso i CIOF sono notevolmente più giovani ed istruiti dei loro colleghi a tempo indeterminato, e molto spesso (quasi otto volte su 10) sono donne. L'alta presenza di lavoratori atipici con titoli di studio elevati (il 71,5% ha un titolo superiore al diploma di scuola media superiore) dipende soprattutto dal fatto che i CIOF hanno ricercato al proprio esterno quelle figure per le quali il personale interno non aveva preparazione e qualifiche, rivolgendosi dunque soprattutto a professionalità medio-alte. Qualifiche del personale dipendente in base al sesso: la componente femminile sembrerebbe trovarsi in una situazione di maggiore svantaggio rispetto a quella maschile (cfr. tab. 6). Fra i maschi infatti quasi il 60% dei dipendenti è inquadrato nella categoria più alta17, mentre per le femmine tale percentuale si ferma al 45%. Per interpretare correttamente tale dato occorre però tener conto anche di una terza variabile in grado di influenzare notevolmente la categoria di appartenenza dell'operatore, cioè la sua l'età, utilizzata in tal caso soprattutto 17 Ai dipendenti di categoria D vanno aggiunti i responsabili dei CIOF. 25 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 come proxy degli anni di servizio nella struttura18. L'età media del personale maschile (49,5 anni) è di oltre tre anni superiore a quella della componente femminile: solo il 30% dei maschi in servizio presso i CIOF ha meno di 46 anni, mentre per le femmine tale percentuale si attesta al 45,8%. Tenendo conto di questa terza variabile (cfr. tab. 9) la differenza di categoria contrattuale fra maschi e femmine appare assai minore, con un vantaggio della componente femminile nella classe 36-45 anni, di quella maschile nella classe 46-55 e un sostanziale equilibrio in quella più elevata. Tab. 6 - Categoria e titolo di studio del personale dipendente dei CIOF per sesso Categoria e titolo di studio del personale dipendente in servizio presso i CIOF Categoria/Qualifica Dipendenti categoria B Dipendenti categoria C Dipendenti categoria D Responsabili CIOF Sesso Maschi Femmine v.a % v.a % v.a % 29 34 83 7 19,0 22,2 54,2 4,6 47 90 99 13 18,9 36,1 39,8 5,2 76 124 182 20 18,9 30,8 45,3 5,0 Titolo di studio Lic Elementare o Media Dilploma SMS Titolo post diploma Laurea Titolo post laurea 24 84 7 35 3 15,7 54,9 4,6 22,9 2,0 34 111 8 89 7 13,7 44,6 3,2 35,7 2,8 58 195 15 124 10 14,4 48,5 3,7 30,8 2,5 Totale 153 100,0 249 100,0 Totale 402 100,0 Nel questionario veniva richiesto l'anno d'inizio attività presso il CIOF, che però non può essere antecedente al 1999, anno di istituzione dei Centri per l'Impiego provinciali. 18 26 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 7 – Distribuzione del personale dipendente dei CIOF per categoria, sesso e classi d'età Categoria del personale dipendente per classi d'età fino a 35 anni Categoria B Categoria C Categoria D Responsabili 36 - 45 anni Categoria B Categoria C Categoria D Responsabili Sesso Maschi Femmine v.a % v.a % Sesso Maschi Femmine v.a % v.a % 2 8 5 15 13,3 53,3 33,3 100,0 4 12 8 24 Categoria del personale dipendente per classi d'età 46 - 55 anni 16,7 Categoria B 50,0 Categoria C 33,3 Categoria D Responsabili 100,0 12 7 35 1 55 21,8 12,7 63,6 1,8 100,0 22 40 34 3 99 22,2 40,4 34,3 3,0 100,0 9 6 5 20 45,0 30,0 25,0 100,0 12 28 26 66 18,2 42,4 39,4 100,0 6 13 38 6 63 9,5 20,6 60,3 9,5 100,0 9 10 31 10 60 15,0 16,7 51,7 16,7 100,0 153 - 249 - 56 anni ed oltre Categoria B Categoria C Categoria D Responsabili Totale Marche 2.4. Distribuzione del personale fra i servizi Per comprendere meglio come il personale venga impegnato nelle diverse attività del Centro, nel questionario, è stato infatti richiesto a ciascun operatore, di suddividere il proprio tempo di lavoro in percentuale fra i diversi servizi nei quali è impegnato all'interno del CIOF19. I servizi previsti erano i seguenti (sono sottolineate le abbreviazioni che verranno utilizzate nelle tabelle seguenti): AREA IMPIEGO AA: adempimenti amministrativi (servizi generali; adempimenti relativi alle imprese, adempimenti relativi ai lavoratori) AC: accoglienza (accoglienza, primo colloquio di approfondimento e rinvio ai servizi) INF: informazione (prima informazione, assistenza alla consultazione di materiale, incontri di gruppo) 297: attività legate alla gestione del D. Lgs. 297/02 (redazione scheda personale, patto di servizio, colloquio di orientamento) CO: consulenza orientativa (colloqui individuali, bilancio di competenze) OF: obbligo formativo (informazione, orientamento, tutoraggio) Qualora Il soggetto fosse impegnato in un unico servizio vi imputava il 100% del tempo lavorativo. 19 27 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 IL: sostegno inserimento lavorativo (tirocini, pip, sportelli dedicati; percorsi di gruppo di sostegno all‟occupabilità) AUT: sostegno alla creazione d‟impresa (autoimprenditorialità) CM: collocamento mirato D/O: incontro domanda-offerta CI: consulenza alle imprese AREA FORMAZIONE PF: progettazione formativa CC:coordinamento corsi SC: segreteria corsi FF: analisi dei fabbisogni formativi CK: check-up aziendale e visite presso le aziende TT: tutoraggio tirocini Il primo problema da risolvere per riuscire a definire con precisione la quantità di lavoro dedicata a ciascun servizio deriva dalla presenza all'interno dei CIOF regionali di personale impiegato con orari assai diversificati, soprattutto fra i collaboratori/consulenti (cfr. tab. 8). 28 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 8 - Distribuzione del personale in servizio presso i CIOF per media di ore lavorative settimanali e tipo di contratto Media di ore lavorative per settimana 3 6 8 10 11 15 18 20 Tipo di contratto Tipico Atipico 1 1 2 3 1 1 19 12 21 Totale 1 1 2 3 1 1 31 21 Media di ore lavorative per settimana 24 25 29 30 33 34 36 Totale Tipo di contratto Tipico Atipico 1 5 1 18 3 1 1 9 44 Totale 293 1 37 2 6 10 62 3 1 330 342 133 475 La soluzione a tale difficoltà è quella di riparametrare il dato relativo ai lavoratori realmente in servizio ricavandone il numero di addetti effettivi fulltime, cioè di personale effettivo con un orario lavorativo medio pari a 36 ore settimanali: da due lavoratori part-time a 18 ore settimanali, ad esempio, si ricaverà un addetto effettivo full-time. Ciò ci consentirà inoltre di calcolare con precisione la quantità di personale impegnata in ciascun servizio, cioè in numero di addetti effettivi full-time che vi si dedicano. Osserviamo in primo luogo (tab. 9) come cambia attraverso tale calcolo la situazione regionale e quella delle diverse province: a livello regionale si passa da 475 addetti reali a 428,3 addetti effettivi full-time, con una diminuzione numerica che interessa prevalentemente il personale a tempo determinato ed i collaboratori di società esterne. Calcolando infatti il rapporto percentuale e/r (addetti effettivi full-time/addetti reali) possiamo osservare come si attesti in totale al 90,2%, con ampie differenze fra i diversi tipi di contratto: partendo dal 95,3% dei dipendenti a tempo indeterminato si passa al 91,5% del personale comandato/distaccato, cui seguono l‟80,5% dei collaboratori con contratto individuale, il 79,4% dei dipendenti a tempo determinato e il 54,4% dei collaboratori appartenenti a società esterne. La provincia di Macerata è quella che vede il suo organico maggiormente ridotto a seguito di questa operazione di riparametrazione: gli addetti effettivi full-time raggiungono infatti le 86,1 unità, pari cioè all‟82% degli addetti reali. Nella provincia di Ancona tale rapporto appare assai più favorevole, con gli addetti effettivi full-time che rappresentano il 98,2% degli addetti reali, mentre nelle altre province si attesta intorno alla media regionale (90%) 29 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 9 - Numero addetti reali e numero addetti effettivi full-time per provincia e tipo di contratto Tipologia contrattuale del personale dei CIOF Numero addetti reali (r) e numero addetti effettivi full-time (e) Ascoli PesaroTotale Macerata Piceno Urbino Marche e r e r e r e r e 86,1 103 97,3 66 63,2 85 79,3 342 325,9 16,0 27 17,7 71 56,4 15 11,2 13 11,5 1,0 2 1,8 0,8 1 12 4 17 10,9 8,7 2,5 13,3 44 35,4 8 7 2,7 5,4 15 8,2 1 0,6 1 0,6 Ancona Dipendenti a tempo indeterminato Dipendenti a tempo determinato Comandati/distaccati Collaboratori/consulenti con contratto individuale Collaboratori/consulenti di società esterne Borsa lavoro r 88 16 1 11 - Totale 116 113,9 132 118,7 105 86,1 122 109,5 475 428,3 Media addetti per CIOF 29,0 28,5 44,0 39,6 35,0 28,7 40,7 36,5 36,5 32,9 Rapporto e/r su totale (val. %) 98,2 89,9 82,0 89,8 90,2 Volendo calcolare il numero di addetti effettivi full-time impiegati nei diversi servizi, dobbiamo preventivamente escludere dalla nostra analisi i 20 responsabili, per i quali, visto il loro ruolo, non è possibile calcolare l'impegno diretto nelle diverse attività dei CIOF. Trattandosi in tutti i casi di dipendenti a tempo indeterminato con contratto full-time, possiamo sottrarli al totale degli addetti effettivi full time precedentemente calcolato: avremo così un numero di addetti effettivi full-time impegnati direttamente nei servizi pari a 408 unità. Nelle tabelle 10 e 1120 viene riportata la suddivisione degli addetti effettivi fulltime fra i diversi servizi in base al tipo di contratto lavorativo. Rispetto allo scorso anno si deve rilevare per gran parte dei servizi una diminuzione del personale in essi impegnato (unico servizio a mostrare un aumento significativo è il sostegno all‟inserimento lavorativo), con particolare riguardo all‟accoglienza (-21,6%) e al tutoraggio dei tirocini (-48,2%). Gli adempimenti amministrativi restano l‟attività che impegna il maggior numero di addetti, sia in termini sia assoluti che percentuali: sono infatti 91 gli addetti effettivi full-time impegnati in tale attività, pari al 22,7% del personale in servizio, percentuale che sale al 34% se si considera il solo personale impegnato nei servizi per l'impiego. Al secondo posto in termini di personale dedicato vi è l'attività di segreteria dei corsi di formazione, che impegna, così come lo scorso anno, 80 addetti effettivi Gli arrotondamenti all'unità possono portare in qualche caso alla non corrispondenza fra il dato totale e i dati parziali riportati nella tab. 10 (valori assoluti): ad esempio negli adempimenti amministrativi sono impegnati in totale 90,72 addetti effettivi full-time (arrotondati a 91) ottenuti sommando i 73,13 addetti a tempo indeterminato (arrotondati a 73), i 10,59 a tempo determinato (arrotondati a 11), gli 1,83 comandati/distaccati (arrotondati a 2) i 4,66 collaboratori con contratto individuale (arrotondati a 5), e i 0,51 collaboratori appartenenti a società esterne (arrotondati a 1). 20 30 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 full time, pari al 20,1% del totale, ed al 60,8% del personale impegnato nella sola area formazione. Seguono le attività legate al D.Lgs. 297/02 (42 addetti), il coordinamento dei corsi (28), l'incontro domanda-offerta (24), il collocamento mirato (21), l'accoglienza e l'informazione (20 ciascuno). Osservando le differenze fra gli operatori in base al tipo di contratto, si deve osservare come i dipendenti a tempo indeterminato concentrino la loro presenza su adempimenti amministrativi, segreteria corsi e attività previste dal 297, mentre i dipendenti a tempo determinato e i collaboratori/consulenti dedichino una quota rilevante del proprio tempo lavorativo ai servizi specialistici (incontro domanda-offerta, consulenza orientativa, sostegno all'inserimento lavorativo, sostegno alla creazione di impresa, collocamento mirato). In generale il contributo del personale atipico in termini di addetti effettivi fulltime è pari al 24,9%, con un aumento di oltre 3 punti percentuali rispetto all‟anno 2006, nel caso dei suddetti servizi la quota di lavoratori atipici cresce notevolmente: per il sostegno alla creazione di impresa raggiunge addirittura il 65,1%, cui seguono i servizi di consulenza orientativa (61,0%), sostegno all‟inserimento lavorativo (46,9%), incontro domanda offerta (45,5%), e collocamento mirato (42,6%). 31 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 10 - Distribuzione degli addetti effettivi full-time per tipologia contrattuale e tempo dedicato a ciascun servizio - valori assoluti21 Tipologia contrattuale degli addetti effettivi full-time dei CIOF Ripartizione fra i diversi servizi (valori assoluti) AA AC INF 297 CO OF IL AUT CM D/O CI PF CC SC FF CK TT Totale (v.a.) Dipendenti a tempo indeterminato 73 14 13 32 5 4 9 2 12 13 7 7 25 66 3 7 4 296,6 Dipendenti a tempo determinato 11 4 6 7 4 0 6 2 6 6 1 - 1 2 - 1 - 56,4 Comandati/distaccati 2 - - - - - - - - - - - - - - - - 1,8 Collaboratori/consulenti con contratto individuale 5 2 1 2 3 2 2 1 2 4 1 2 1 8 0 - 0 34,8 Collaboratori/consulenti di società esterne 1 0 0 1 - - - 0 1 1 1 - - 4 - - - 8,1 Borsa lavoro - - - - - - - - - - - - - 1 - - - 0,6 Totale (v.a.) 91 20 20 42 12 6 17 5 21 24 10 9 28 80 3 8 5 399,0 25 -21,6 20 0,0 42 -1,5 12 -1,2 6 1,7 16 6,2 5 -13,7 20 3,9 26 -5,9 10 0,3 9 -5,4 29 -4,6 80 -0,2 3 0,0 7 11,6 9 -48,2 420,0 -5,0 Totale 2006 v.a. 100 var.% -8,9 Quando nella cella è presente lo 0 vuol dire che vi sono meno di 0,5 addetti effettivi full-time che effettuano il servizio indicato, mentre l‟assenza è indicata dal trattino. 21 32 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 11 - Distribuzione degli addetti effettivi full-time per tipologia contrattuale e tempo dedicato a ciascun servizio - valori percentuali Tipologia contrattuale degli addetti effettivi full-time dei CIOF Ripartizione fra i diversi servizi (valori %) AA AC INF 297 CO OF IL AUT CM D/O CI PF CC SC FF CK TT Totale (%) Dipendenti a tempo indeterminato 24,7 4,8 4,3 10,8 1,6 1,4 3,1 0,5 4,0 4,4 2,5 2,5 8,5 22,2 0,9 2,3 1,5 100,0 Dipendenti a tempo determinato 18,8 6,4 10,0 12,9 7,1 0,7 10,2 3,9 10,3 10,7 1,9 - 2,1 3,5 - 1,4 - 100,0 Comandati/distaccati 100,0 - - - - - - - - - - - - - - - - 100,0 Collaboratori/consulenti con contratto individuale 13,4 4,9 2,2 4,8 9,7 4,4 6,7 1,5 6,3 11,9 2,6 4,3 3,2 22,8 0,3 - 1,1 100,0 Collaboratori/consulenti di società esterne 6,1 1,0 3,1 10,2 - - - 3,3 10,2 10,2 10,2 - - 45,7 - - - 100,0 - - - - - - - - - - - - - 100 - - - 100,0 22,7 4,9 5,0 10,5 3,0 1,6 4,3 1,2 5,2 6,1 2,5 2,2 6,9 20,1 0,7 1,9 1,2 100,0 34,0 - 7,3 - 7,3 - 15,7 - 4,5 - 2,3 - 6,4 - 1,7 - 7,8 - 9,1 - 3,8 - 6,8 20,9 60,8 2,1 5,8 3,6 - Borsa lavoro Totale (%) % su Spi % su Formazione 33 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 2.5. Organizzazione del lavoro Un primo aspetto di un certo interesse riguarda il livello di specializzazione funzionale del personale in servizio: si vuole cioè capire se ciascun operatore sia prevalentemente impegnato su uno, due o più servizi, delineando così i diversi modelli organizzativi adottati dai Centri22. Come si può osservare dalla tab. 12 , su un totale di 452 operatori23 ve ne sono 211 impegnati in un solo servizio, 102 impegnati in due, 84 in tre, e 55 (pari al 12,2% del totale) che suddividono il proprio tempo lavorativo fra quattro o più servizi. Tab. 12 - Distribuzione del personale per CIOF di appartenenza e numero di servizi nei quali l'operatore è impegnato Ancona Ascoli Piceno Civitanova Marche Fabriano Fano Fermo Jesi Macerata Pesaro San Benedetto del Tronto Senigallia Tolentino Urbino 1 9 37 14 5 10 9 20 21 39 17 6 16 8 Numero di servizi su cui sono impegnati gli operatori 2 3 4 5 6 7 12 12 0 1 10 2 3 1 0 4 8 1 1 1 1 5 5 2 0 0 11 4 2 2 1 2 18 7 1 0 0 10 0 0 0 3 9 2 0 6 1 0 0 9 5 4 1 2 2 10 3 4 2 6 8 4 1 1 6 13 7 4 0 - 8 1 - Totale 211 102 1 CIOF 84 27 16 8 3 Totale 34 53 31 17 32 35 30 35 46 38 27 36 38 452 Il dato appare peraltro assai differenziato fra i diversi Centri, come si può agevolmente notare dalla tabella seguente, nella quale sono stati calcolati due indici utili alla nostra analisi: indice di specializzazione del personale, calcolato come rapporto percentuale fra il numero di operatori impegnati in un solo servizio ed il totale degli operatori presenti nel CIOF, con un campo di variazione teorico compreso fra 0 (nessun operatore impegnato su un solo servizio) e 100 tutti gli operatori impegnati in un solo servizio) 22 In tal caso, infatti, l'unità di analisi non può che essere il singolo CIOF (che nel caso della provincia di Ascoli Piceno viene creato artificialmente aggregando i dati delle strutture dell'impiego e di quelle della formazione), dato che, in assenza di modelli organizzativi condivisi, ciascun Centro sembra aver adottato diverse strategie di lavoro. Ricordiamo che sono esclusi dall'analisi i 20 responsabili e le tre dipendenti del CIOF di Ancona per le quali non sona state indicate le attività svolte. 23 34 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 indice di genericità del personale, calcolato attraverso la somma dei prodotti ottenuti dal numero di operatori moltiplicato per il numero di servizi in cui sono impegnati diviso il numero di operatori in servizio presso il CIOF24; più raffinato del primo, poiché considera l'intera distribuzione e non solo un valore della stessa, e con campo di variazione teorico compreso fra 1 (tutti gli operatori impegnati in un solo servizio) ed 8 (tutti gli operatori impegnati su otto servizi). Dalla tabella si evince che il CIOF con il più elevato grado di "divisione del lavoro" (e dunque di specializzazione nei propri compiti) è quello di Pesaro, seguito da quelli di Jesi, Ascoli Piceno, Macerata e Fermo. All'opposto i CIOF di Senigallia, Fano, Urbino e Fabriano appaiono quelli con il più basso livello di divisione del lavoro: in questi Centri spesso un operatore è impegnato su più servizi, suddividendo fra questi il proprio tempo lavorativo. Tab. 13 - Indici di specializzazione e genericità del personale nei 13 CIOF marchigiani CIOF Ancona Ascoli Piceno Civitanova Marche Fabriano Fano Fermo Jesi Macerata Pesaro San Benedetto del Tronto Senigallia Tolentino Urbino Indice di specializzazione 26,5 69,8 45,2 29,4 31,3 25,7 66,7 60,0 84,8 44,7 22,2 44,4 21,1 Indice di genericità 2,21 1,51 2,45 2,24 2,56 2,00 1,33 1,83 1,17 2,18 3,11 2,19 2,82 46,7 2,06 Totale Un ulteriore aspetto relativo all'organizzazione dei CIOF che ci sembra interessante, riguarda la modalità di lavoro: se è vero che vi sono quasi la metà degli operatori impegnati in un solo servizio può essere interessante capire se gli stessi si dividano fra i servizi in maniera proporzionata, o se vi siano invece servizi con una maggior quota di personale specializzato. Si calcoli a titolo di esempio l'indice di genericità del personale del CIOF di Ancona, che si otterrà attraverso la seguente formula: [(9*1)+(12*2)+(12*3)+(0*4)+(0*5)+(1*6)+(0*7)+(0*8)]/34 = 2,21. 24 35 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 14 - I servizi dei CIOF: addetti, addetti esclusivi ed indice di esclusività Servizio Segreteria corsi Sostegno crezione impresa Collocamento mirato Adempimenti amministrativi Incontro domanda-offerta Coordinamento corsi Consulenza orientativa Attività 297 Tutoraggio tirocini Obbligo formativo Sostegno inserim. lavorativo Check-up aziendale Progettazione formativa Informazione Consulenza impresa Accoglienza Analisi fabbisogni formativi Addetti impegnati nel servizio (a) 120 13 36 174 54 56 33 102 16 19 50 24 24 78 44 73 16 Addetti esclusivi (b) v.a. % 81 35,5 5 2,2 11 4,8 52 22,8 14 6,1 11 4,8 6 2,6 15 6,6 2 0,9 2 0,9 5 2,2 1 0,4 1 0,4 3 1,3 1 0,4 1 0,4 0 - Indice di esclusività (b/a) % 67,5 38,5 30,6 29,9 25,9 19,6 18,2 14,7 12,5 10,5 10,0 4,2 4,2 3,8 2,3 1,4 - Come si può notare dalla lettura della tab. 14 oltre il 60% del personale impegnato in un solo servizio si dedica ad attività di tipo fondamentalmente amministrativo: adempimenti e segreteria dei corsi. Nei CIOF, appaiono essere solo quattro i servizi per i quali è presente una forte specializzazione del personale (con un indice di esclusività uguale o superiore al 30%), e due di questi non sono veri e propri servizi all'utenza, ma attività di tipo prevalentemente amministrativo. 36 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 3. LA RETE TERRITORIALE E GLI STRUMENTI DI MARKETING 3.1. Centri per l’Impiego ed il territorio Uno degli aspetti da considerare quando si parla di servizi per l‟impiego è anche quello che riguarda la loro capacità di istaurare relazioni collaborative con istituzioni o soggetti del territorio. Nel complesso i CIOF marchigiani dimostrano di aver sviluppato una buona capacità di interagire con il territorio attraverso una serie di rapporti , perlopiù formalizzati25 con organismi pubblici e privati per l‟implementazione ed integrazione dei Servizi per l‟impiego. Tab. 15 – Numero di interazioni con altri soggetti presenti sul territorio per anno e provincia26 Provincia Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro-Urbino N° di collaborazioni, convenzioni o accordi 2005 2006 2007 54 66 72 26 37 39 27 28 25 24 31 14 Totale Marche 131 162 150 Si tratta principalmente di protocolli d‟intesa, collaborazioni su progetti e convenzioni tra Centri e soggetti terzi, che riguardano talvolta la normale attività amministrativa del CIOF, altre volte, la gestione dei servizi o progetti. Tab. 16 Distribuzione delle collaborazioni in essere per tipologia e provincia Tipologia di formalizzazione del rapporto Collaborazioni non formalizzate Collaborazioni formalizzate di cui Protocolli d'intesa Convenzioni Accordi di programma Comitati locali / Tavoli Collaborazioni su progetti Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro Urbino Totale Marche 2 70 16 23 6 19 1 13 25 125 46 1 2 8 13 3 14 6 3 8 3 5 3 7 3 55 30 5 8 27 Le relazioni formalizzate sono passate dal 78,4% del 2006 all‟83,3% del 2007 a fronte di una diminuzione di quelle informali (passate da 35 a 25). 26 Il CIOF di Urbino non ha fornito il dato. 25 37 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tali rapporti riguardano principalmente (Cfr tab. 17) accordi con gli istituiti scolastici, con le Aziende sanitarie locali e gli ambiti, con le parti sociali e le Associazioni di categoria e i Comuni. Risulta particolarmente ridotto il numero di CIOF, che istaurano relazioni Informagiovani, INAIL/INPS e Associazioni di volontariato. Proprio la variabilità della natura dei rapporti tra SPI, necessita di indagare più approfonditamente questa rete relazionale cercando di individuare gruppi omogenei di reti in funzione della tipologia di soggetti coinvolti e l‟oggetto della rete. Una prima tipologia prevede una stretta relazione tra SPI e Amministrazioni comunali o sovra-comunali per la gestione ed erogazione di tutti o in parte, i servizi normalmente erogati dai CIOF . Esempi di tale modello di partnership sono la collaborazione del CIOF di Ascoli Piceno con l‟Amministrazione Comunale per l‟ inserimento lavorativo e/o borsa lavoro soggetti svantaggiati) ; oppure quella tra il Centro impiego di Fermo, Comune di Porto Sant‟Elpidio e Provincia di Ascoli Piceno per la gestione dello sportello “SERVIZIO ACCOGLIENZA/INFORMAZIONE” nell‟ambito del punto di accoglienza territoriale socio sanitario di Porto Sant‟Elpidio. Anche le relazioni con le strutture sanitarie (ASUR, SERT, UMEE, ecc.), attivate da tutti i CIOF, si configurano quasi sempre come attività di sostegno all‟inserimento di soggetti svantaggiati, prevedendo di volta in volta la realizzazione di percorsi mirati di inserimento lavorativo, attraverso tirocini, piani di inserimento, accompagnamento al lavoro e tutoraggio in azienda. In questo senso, nelle Province di Pesaro-Urbino ed Ancona è attiva una collaborazione per la partecipazione a tavoli istituiti da altre amministrazioni pubbliche in materia penitenziaria, aventi ad oggetto l‟attivazione di azioni e di politiche attive del lavoro tese al reinserimento dei soggetti detenuti o ex detenuti nonché l‟attività di sostegno ai suddetti soggetti svantaggiati ai fini della loro partecipazione alle borse di studio. Anche il CIOF di Macerata ha attivato una convenzione con l‟INPS per la condivisone di banche dati, scambio di informazioni , consulenza in materia di previdenza all‟interno del CIOF Una seconda tipologia di rete prevede l‟attivazione di relazioni tra i Centri ed il sistema formativo/educativo attraverso, nella maggior parte dei casi, l‟istituzione di un Tavolo permanente rete Lavoro (che in provincia di Ancona vede la partecipazione delle associazioni datoriali ) che funga da Osservatorio del lavoro e dei fabbisogni formativi. Altro esempio in questo senso, sono il CIOF di Fano che ha attivato un protocollo con l‟Università di Urbino, gli Istituti 38 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 scolastici e le Associazioni di categoria per attività di orientamento e coprogettazione di interventi a favore degli studenti delle classi quarte e quinte degli Istituti superiori. Tab. 17 – Numero collaborazioni per tipologia di soggetti coinvolti (riga) Tipo di soggetti coinvolti Ancona Ascoli Piceno 3 4 31 11 5 1 7 9 1 0 72 6 12 2 1 3 2 0 4 3 6 39 Comuni, Comunità Montane, ATS Servizi sanitari Istruzione Formazione Parti Sociali e Assoc. Categoria Enti di ricerca ed assistenza tecnica Informa-giovani Imprese Coop. Sociali INPS/INAIL Altro Macerata 3 1 11 5 0 1 2 1 1 25 Pesaro Urbino Totale Marche 3 2 4 1 2 0 0 0 2 0 14 15 19 48 18 10 4 9 14 6 7 150 Un ruolo importante è naturalmente assegnato al dialogo con il mondo imprenditoriale e con quello delle associazioni di categoria e sindacali, soggetti con i quali I CIOF instaurano collaborazioni per la creazione di tavoli di lavoro istituzionali e/o di coordinamento tecnico. Le collaborazioni con gli enti di ricerca e con gli organismi che si occupano di assistenza tecnica (ISFOL, Italia Lavoro) hanno invece riguardato l'avvio di sperimentazioni su specifici servizi, all‟interno di progetti innovativi a valenza nazionale diretti a migliorare la qualità dei servizi o ad ampliare la gamma di offerta dei Centri. Punti di forza: - elevato numero di protocolli d‟intesa con le istituzioni presenti sul territorio a conferma che i Centri cercano sempre più di consolidare la rete dei rapporti con il territorio. Criticità: - ancora poco strutturato il dialogo con il mondo imprenditoriale che dovrebbe essere finalizzato a meglio conoscere il locale mercato del lavoro, rilevando anche i fabbisogni delle imprese. 3.2. Comunicazione e marketing Comunicazione e marketing sono due aspetti importanti quando si parla di Servizi per l‟impiego, soprattutto se visti nell‟ambito di quel processo di rinnovamento della Pubblica Amministrazione, che ha attribuito alla 39 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 comunicazione pubblica un ruolo fondamentale nella promozione dei propri servizi ai cittadini. In quest‟ottica, nel corso degli anni, si è assistito ad un ripensamento anche nel modo di offrire i servizi per l‟impiego che ha tenuto conto della distinzione tra cittadini ed imprese portatori di esigenze diversificate. Misurarsi con i cambiamenti ha quindi portato la pubblica amministrazione ed i servizi per l‟impiego a misurarsi con la necessità di acquisire logiche d‟impresa ragionando secondo indici di qualità, efficienza e concorrenza. Se da un lato è sicuramente fuori dubbio il fatto che a fronte di una apertura della PA e dei SPI verso una logica di mercato, la comunicazione rappresenta uno strumento cruciale per l creazione e la diffusione di un‟immagine rinnovata e più moderna delle istituzioni; dall‟altro però non è uno strumento che da solo può creare e consolidare la percezione di qualità del servizio erogato. Occorre quindi non perdere mai di vista che la comunicazione è solo uno degli strumenti di marketing che i soggetti pubblici possono analizzare. Pertanto, se da un lato, i CIOF delle Marche hanno proseguito il processo di promozione dei servizi presso le aziende e i cittadini, utilizzando principalmente mezzi promozionali tradizionali (volantini, locandine, brochure ed organizzazione di eventi) dall‟altro, sembrano ancora non del tutto proiettati verso l‟ideazione e realizzazione di interventi comunicativi strutturati ed all‟interno di una vera e propria strategia di comunicazione complessiva ed integrata. A tal proposito, ai Responsabili dei Centri è stato chiesto a chi dovrebbe essere affidata abitualmente la formulazione e la pianificazione delle strategie di comunicazione e marketing dei SPI : la maggioranza (9 centri su 13) si divide tra coloro (5), che ritengono che questa attività debba essere affidata alla Provincia in partnership con una società esterna esperta del settore e tra quelli (4 ) che ritengono debba essere affidata ad una società esterna esperta del settore. Tre CIOF affiderebbero invece tale attività ad un responsabile della comunicazione interno alla Provincia, esclusivamente dedicato a tale funzione, mentre un Centro soltanto vorrebbe ci fosse un gruppo di lavoro interno alla Provincia costituito utilizzando operatori che normalmente svolgono altre mansioni. Tali dati evidenziano quindi come l‟esigenza di figure professionali competenti sul tema del marketing e della comunicazione rappresentino per la gran parte dei Centri una soluzione auspicabile, soprattutto in considerazione del fatto che ormai, sempre più, è necessario focalizzare i messaggi su determinati target, spostando l‟obiettivo della comunicazione dalla semplice erogazione di informazioni, alla fidelizzazione di nuove e diverse fasce di utenti. 40 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Per sintetizzare è necessario quindi che Province ed i Centri creino all‟interno di una prospettiva di marketing, una vera e propria cultura comunicativa, in funzione della quale poter ideare e pianificare progetti di comunicazione mirati a creare e confermare, nel lungo termine, un‟immagine reale della qualità effettiva dei servizi erogati. Punti di forza: - azioni di promozione meno frammentate ma più coordinate e riconducibili ad una strategia comune delle Province Criticità: - poco sviluppate le azioni dirette all’utente impresa che devono invece essere maggiormente mirate ad una loro fidelizzazione. - mancanza di indicatori per la valutazione del ritorno delle iniziative. Tali indicatori sono necessari per identificare le possibili azioni correttive e per valutare l’impatto che le iniziative di comunicazione e marketing hanno sugli utenti. 41 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 4. I SERVIZI In questo capitolo si prendono in esame tutti i servizi offerti dai Centri per l‟impiego e ne vengono illustrate le modalità specifiche di attuazione, i principali contenuti in termini di attività realizzate, ed alcuni aspetti specifici. 4.1 Adempimenti amministrativi Negli adempimenti amministrativi di tipo tradizionale sono comprese alcune fondamentali ed obbligatorie attività realizzate da tutti i CIOF e che riguardano lavoratori ed imprese (aggiornamento dell‟anagrafe dei lavoratori, compilazione di liste, comunicazioni con altri enti), cui seguono le attività di segreteria, gestione del personale e delle risorse economiche, organizzazione del protocollo, ecc. Nel 2007 i CIOF delle Marche hanno ricevuto in totale 622.20627 comunicazioni dalle aziende ossia in media 51.850 in ogni Centro con una prevalenza di comunicazioni relative alle assunzioni e cessazioni. Tab. 18 – Numero adempimenti effettuati dai CIOF per tipologia e provincia Tipo di adempimenti Ancona Comunicazioni ricevute dalle aziende di cui assunzioni di cui cessazioni di cui trasformazioni 234.142 93.034 87.018 23.555 Ascoli Piceno 149.098 73.097 55.395 16.417 372 2.975 Sospensioni dello stato di disoccupazione* Soggetti che hanno perso lo stato di 112.573 59.612 32.498 7.618 PesaroUrbino 126.393 61.979 51.918 8.715 Totale Marche 622.206 287.722 226.829 56.305 4.288 519 1.052 6.231 11.693 1.065 7.523 23.256 Macerata * Ancona non ha fornito il dato Come lo scorso anno, è il Centro di Ancona quello che ha ricevuto il maggior numero di comunicazioni, aumentate rispetto al 2006 (da 80.133 a 107.803). Seguono i Centri di Jesi (64.755,00), di Fermo ed Ascoli Piceno con più di 51.000 segnalazioni ciascuno. Sono invece i Centri di Urbino (29.234), Tolentino (28.746) e Fabriano (27.808) quelli che hanno registrato il minor numero di comunicazioni. 27 Lo scorso anno erano 525.829 e nel 2005, 394.412. 42 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 In notevole aumento rispetto al 2006, i soggetti che hanno perso lo stato di disoccupazione (da 6.978 a 23.256). Tale dato è sicuramente spiegabile con il fatto che i CIOF stanno cominciando a mettere in atto procedure che, seppure con alcune differenze, consentano agli operatori di cancellare dal JobAgency tutti coloro i quali non hanno più diritto a mantenere lo stato di i disoccupazione, o perchè non si sono presentati al colloquio di orientamento (D.lgs 297/02), o alle verifiche periodiche, ovvero all‟appuntamento per la fruizione dei servizi concordati in sede di stipula del Patto di Servizio. La percentuale di tempo28 dedicata agli adempimenti amministrativi si attesta sul 43,8%, dato (cfr. tab. 19), in leggera diminuzione rispetto al 2006 (45,4% ) ma consistente soprattutto rispetto al 2003 (50,8% ). Tab. 19 – Percentuale di tempo dedicato agli adempimenti amministrativi per provincia e tipo di attività (media) Attività amministrative % tempo dedicato adempimenti amministrativi Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro- Totale Urbino Marche 33,7 60,0 43,3 41,7 43,8 25,0 42,5 32,5 20,0 41,7 38,3 23,3 43,4 33,3 21,7 36,7 41,6 22,7 41,2 36,1 di cui: % tempo per servizi generali % tempo per imprese % tempo per lavoratori A conferma di quanto rilevato negli scorsi anni, rimangono gli adempimenti legati alle imprese quelli che assorbono la maggior parte del tempo lavorativo dei CIOF (41,2%), seguiti dagli adempimenti per i lavoratori (36,1%). Punti di forza: -sempre più in diminuzione, nel corso degli anni, la percentuale di tempo dedicata agli adempimenti amministrativi che risulta ormai quasi in linea con il valore medio complessivo fissato dal Masterplan regionale (40%) come obiettivo da raggiungere fra il 2004 ed il 2006. -snellimento delle liste dei soggetti in stato di disoccupazione, grazie ad alcune procedure di cancellazione attuate dai CIOF. Criticità:. -permangono ancora alcune difficoltà legate probabilmente alla mole di comunicazioni ricevute dai Centri della provincia di Ascoli Piceno che impegnano gran parte del tempo lavorativo (60%) egli operatori. 28 Si tratta di una stima della percezione dei responsabili dei Centri. 43 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 4.2. Accoglienza e informazione Attraverso il servizio di accoglienza ed informazione i CIOF erogano all‟utente : prima informazione smistamento verso altri servizi del CIOF o verso altri enti ed istituzioni assistenza all‟uso ed alla consultazione di materiali informativi gestione, appuntamenti e prenotazione dei servizi colloqui di accoglienza. 4.2.1. Accoglienza Il servizio di accoglienza ha, come scopo primario, quello di conoscere i soggetti che si rivolgono ai Centri per l‟Impiego. La qualità e l'efficienza dei servizi e delle azioni di orientamento dipendono anche da una efficace fase di accoglienza. In questo momento, infatti, si costruiscono alcune importanti premesse per il successo della relazione di servizio tra l'utente e la struttura. L'accoglienza è un momento fondamentale del processo di orientamento e rappresenta il risultato di un insieme di elementi di tipo strutturale, organizzativo, relazionale. Ambienti, risorse organizzative, dispositivi comunicativi, competenze professionali sono gli elementi necessari per una efficace accoglienza. Il servizio di accoglienza risulta attivo in tutti i CIOF delle Marche anche se non sempre è organizzato con le medesime modalità di erogazione29. Tutti i Centri offrono un livello di servizio che potremmo definire avanzato: l‟operatore effettua un colloquio approfondito alla scrivania e prenota il sevizio specifico al quale indirizzare l‟utente . Tutti i Centro ad eccezione di Fabriano, effettuano la registrazione dell‟utente che avviene (per 5 Centri su 13) esclusivamente su database, mentre in tutti altri casi gli utenti vengono registrati anche su supporto cartaceo. La modalità di rilevazione del tipo di servizio offerto ha previsto da parte degli intervistati, la possibilità di risposte multiple, ipotizzando che vi potessero essere diverse modalità di erogazione all‟interno dello stesso CIOF. 29 44 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Così come previsto dal Masterplan regionale, un servizio di accoglienza viene garantito oggi anche da tutte le sedi decentrate, con modalità piuttosto differenziate e spesso meno strutturate rispetto a quelle offerte dalla sede centrale. Rispetto agli anni precedenti, sono molte di più (da 6 del 2004 alle attuali 11) le sedi decentrate che hanno strutturato maggiormente il servizio, prevedendo un vero e proprio colloquio di accoglienza, in luogo della semplice prima informazione e smistamento che caratterizzava la maggioranza delle sedi. 4.2.2. Informazione Il servizio di informazione svolge attività di accoglienza (nell'ambito della struttura) e di informazione sulle possibilità formative ed occupazionali: l'utente può consultare specifici materiali informativi, sia cartacei che multimediali riguardanti informazioni su offerte di lavoro di aziende private, bandi di concorsi pubblici, corsi di formazione e percorsi formativi di tipo universitario e post universitario (masters), tirocini formativi, imprenditoria, legislazione ecc..,. La quasi totalità (12 su 13) dei CIOF marchigiani eroga il servizio attraverso tre modalità: prima informazione, assistenza all‟uso e consultazione di materiali informativi, incontri informativi di gruppo. I Centri di Tolentino non hanno effettuato nel 2007 incontri informativi di gruppo. Per quanto riguarda le tipologie prevalenti di informazioni erogate agli utenti si evidenzia una gamma abbastanza ampia di materiali disponibili al pubblico30: Gli incontri di gruppo. Il processo di erogazione del servizio di informazione prevede che ogni utente possa essere indirizzato agli incontri di gruppo che hanno finalità sia informative che di stimolo/confronto tra i soggetti interessati da una medesima problematica. Gli argomenti trattati vanno dall‟illustrazione delle caratteristiche delle professioni e del mercato del lavoro alle tecniche di ricerca del lavoro ed all‟ illustrazione delle opportunità formative. Dall‟analisi dei dati dell‟ultimo triennio si evidenzia un aumento degli incontri passati dai 360 del 2005 ai 545 del 2007. Rispetto al 200631, è aumentato il numero degli incontri effettuati (da 313 a 545). E‟ la provincia di Ancona che detiene il primato per il maggior numero di incontri effettuati (230) anche se a livello di singolo Centro, è quello di Ascoli Piceno che ne ha realizzati di più (115) seguito da Ancona (106). La situazione è rimasta invariata rispetto al 2006, per cui per maggiori approfondimenti si consiglia di consultare Monitoraggio SPI 2007 nelle Marche. 31 Nel 2006 i Centri che non effettuavano incontri di gruppo erano Ancona e Tolentino. 30 45 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Meno strutturato risulta questo servizio nella provincia di Macerata anche se in netto miglioramento rispetto al 200632 : in totale, sono stati realizzati 69 e tutti dal Centro di Civitanova Marche. Fermo restando che tali incontri hanno interessato prevalentemente la platea dei più giovani (adolescenti, studenti, giovani), emergono alcune differenze a livello territoriale rispetto alla media regionale come si evince dalla lettura dei dati della tabella sottostante. Tab. 20 – Numero incontri di gruppo effettuati per provincia e target di utenza Numero e target degli incontri di gruppo 230 Ascoli Piceno 172 31,6 0,3 8,4 2,4 3,6 12,1 1,3 12,9 1,3 0,4 25,8 51,6 -6,8 13,3 5,3 14,4 3,8 4,1 --0,6 Ancona Numero incontri di gruppo* Target % incontri con studenti % incontri con adolescenti % incontri con giovani % incontri con donne % incontri con inoccupati % incontri con disoccupati % incontri con extracomunitari % incontri con lavoratori in mobilità % incontri con occupati % incontri con aspiranti imprenditori % incontri con altri 69 PesaroUrbino 74 Totale Marche 545 22,4 63,9 --------13,7 78,1 ----13,2 -6,6 -0,7 1,3 44,0 9,0 5,4 5,4 3,1 11,4 1,8 7,2 0,5 0,2 12,0 Macerata * Il Ciof di Tolentino non effettua incontri di gruppo e quello di Urbino non è stato in grado di indicarne il numero. Rispetto al 2006, il dato regionale, mostra una diminuzione del target disoccupati (dal 17,1% al 11,4% ) donne (dal 9,3% al 5,4%) e lavoratori in mobilità (dal 10,3% al 7,2%). Punti di forza: - gran parte dei Centri riconosce al servizio di accoglienza un ruolo fondamentale di primo impatto tra il Centro e l‟utente. - la presenza in tutti i Centri di spazi di attesa ed accoglienza/informazione è ritenuta fondamentale per lo svolgimento delle attività inerenti l‟erogazione dei servizi più specifici. Criticità: - poche le province (Ancona e Ascoli Piceno) che hanno svolto un numero considerevole di incontri di gruppo. - su un totale di 545 colloqui, Solo il 5,4% degli incontri è rivolto alle donne in reinserimento lavorativo e solo l‟1,8% agli extracomunitari. 32 Nel 2006 eran stati realizzati solo 5 incontri e tutti dal Centro di Macerata. 46 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 4.3. Colloquio ai sensi del D. Lgs. 297/02 A seguito del decreto legislativo 297/02 i CIOF devono effettuare interviste periodiche e adottare altre misure di politica attiva volte all'accertamento ed al mantenimento dello stato di disoccupazione. La normativa contenuta nello stesso D.Lgs 297/02, o a questo richiamata, sia nazionale che regionale, viene osservata da tutti i CIOF regionali 33, anche se, nella applicazione concreta, in considerazione dei problemi interpretativi che la stessa normativa genera, esistono delle diversità, a volte anche importanti, sia di “linguaggio” che di attività erogate e di procedure. In sintesi possiamo dire che presso i CIOF le diverse fasi sottese a tutta la procedura del D.Lgs 297/2002 si riassumono in cinque attività principali 1. colloquio preliminare 2. attribuzione dello status occupazione tramite c.d. "autocertificazione 297" 3. colloquio di orientamento - 297 4. patto di servizio 5. provvedimento di cancellazione La persona che cerca un impiego e si reca al Centro è tenuta a rilasciare all‟operatore una “dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro” che equivale ad un‟assunzione di responsabilità, che impegna la persona a garantire non solo la propria disponibilità all‟impiego ma anche la partecipazione attiva ad eventuali azioni di supporto che potrebbero agevolare l‟ingresso o il reingresso nel mondo del lavoro. L‟utente sottoscrive la dichiarazione attestante l‟eventuale attività precedentemente svolta e l‟immediata disponibilità allo svolgimento di un‟attività lavorativa (autocertificazione ai sensi del D.Lgs 297/2002). Al 31/12/2007, nelle Marche, erano 97.258 i disoccupati immediatamente disponibili, di cui 61.017 donne, mediamente 7.481 (7.090 nel 2006 ) disoccupati per ciascun CIOF. Questi dati mostrano un aumento rispetto a quanto registrato nel 2006 (92.174) , anno in cui si era invece registrata una diminuzione rispetto al 2005 (99.555 ) . Osserviamo però che il dato appare influenzato dalla diversa modalità di estrazione dei soggetti in stato di disoccupazione effettuata dalla provincia di Pesaro-Urbino (vedi nota alla tab. 21). 33La P.F. “Servizi per l‟impiego e mercato del lavoro” della Regione Marche ha costituito insieme alle Province un tavolo di lavoro “standard e procedure e revisione delle linee guida” che avrà l‟obiettivo di cercare di uniformare attività e procedure relative agli adempimenti dei Centri. 47 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 21 – Soggetti in stato di disoccupazione al 31/12/2007 per provincia Soggetti in stato di disoccupazione Ancona Immediatamente disponibili al 31/12/2007 di cui Maschi di cui Femmine 27.334 Ascoli Piceno 37.678 9.863 17.471 14.660 23.018 Che hanno dichiarato la disponibilità nel 2007 di cui Maschi di cui Femmine 11.645 % per categorie del D. Lgs. 297/02 Adolescenti Giovani Donne in reinserimento lav orativo Disoccupati/inoccupati di lunga durata Disoccupati/inoccupati 17.797 PesaroUrbino* 14.449 Totale Marche 97.258 6.757 11.040 4.961 9.488 36.241 61.017 13.568 5.790 9.947 40.950 4.590 7.055 6.157 7.411 2.510 3.280 3.706 6.241 16.963 23.987 0,6 4,7 2,3 38,0 54,4 0,7 2,7 1,2 39,6 55,9 0,2 5,9 0,0 59,3 34,5 0,1 0,9 0,9 31,7 66,4 0,5 3,6 1,2 41,7 53,0 Macerata * La Provincia di Pesaro-Urbino ha fornito il dato relativo ai soli lavoratori che negli ultimi 12 mesi sono risultati attivi nella ricerca del lavoro attraverso una qualsiasi azione intrapresa con gli operatori dei CIOF. Considerando la composizione provinciale emerge che la percentuale maggiore dei disponibili si trova nella provincia di Ascoli Piceno con un‟incidenza della componente femminile che è quasi doppia di quella maschile. Rispetto all‟articolazione per categoria, i dati a disposizione evidenziano una prevalenza di disoccupati/inoccupati ed i disoccupati di lunga durata (94, 7% del totale). Colloquio di orientamento Successivamente l‟utente viene indirizzato al colloquio di orientamento che è prevalentemente finalizzato alla verifica dell‟effettiva condizione del soggetto nel mercato del lavoro ed ad una adeguata informazione sul significato e sugli effetti della nuova disciplina in tema di promozione all‟inserimento lavorativo. Il colloquio deve essere effettuato entro 3 mesi dall‟autocertificazione. Nel colloquio si indicano altresì modi e tempi di presentazione e si danno informazioni in ordine agli eventi che comportano lo stato di disoccupazione. Al termine del colloquio il lavoratore ed il servizio competente concordano in un apposito modello, le modalità per l‟accesso ai servizi e la fruizione dei sostegni. 48 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Nel 2007, sono stati 37.522 (contro i 33.520 del 2006) gli utenti che nelle Marche hanno usufruito di questo servizio: mediamente, dunque, ogni CIOF delle Marche ha realizzato 2.886 interviste34. Sono la provincia di Ascoli Piceno e quella Pesaro-Urbino realizzare il maggior numero di colloqui: al primo posto risulta il Centro di Fermo (6.750) seguito da Pesaro (5.011). Tab. 22 – Colloqui ai sensi del D. Lgs 297/02: numero ed esito per provincia Numero ed esito dei colloqui di orientamento Ancona Ascoli PesaroMacerata Piceno Urbino Totale/Media Marche 2007 2006 Numero colloqui di orientamento D. Lgs. 297 7.321 14.692 5.562 9.947 37.522 37.909 % colloqui effettuati entro i termini esito % rinvio consulenza orientativa % rinvio inserimento lavorativo % rinvio creazione impresa % rinvio incontro D/O % rinvio sportelli specialistici % rinvio formazione % rinvio altro 100,0 91,9 100,0 100,0 97,9 100,0 3,6 8,8 1,8 59,0 0,9 1,8 24,1 16,6 22,8 0,6 47,4 12,1 0,6 0,0 5,7 11,7 2,0 78,6 0,8 1,2 0,0 12,2 12,7 6,2 42,8 10,1 12,1 4,0 11,5 15,9 2,5 52,0 8,0 4,1 6,0 10,9 11,9 2,0 55,9 6,6 7,1 2,1 Nel 2007, più della metà di coloro che a livello regionale hanno sostenuto un colloquio ai sensi del D. Lgs. 297/02 è stato successivamente indirizzato al servizio di matching, dove viene inserito nella apposita banca dati per l‟incrocio-domanda offerta di lavoro. La restante, importante quota di utenza è stata rinviata ad altri servizi: principalmente all‟ inserimento lavorativo, consulenza orientativa, formazione ed agli sportelli dedicati o servizi specialistici. Patti di servizio Il Centro sottoscrive con l‟utente un patto di servizio che è lo strumento in uso per concordare i futuri passi e le future azioni dell‟utente all‟interno del circuito dei servizi del CIOF. 34 Nel 2006 sono state 2.578 e 2005 sono state 2.962. 49 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 23 – Patti di servizio stipulati per sesso e provincia Provincia Numero patti di servizio stipulati Maschi Femmine Totale Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro-Urbino 2.720 1.280 2.376 3.706 4.521 1.794 2.588 6.241 7.241 6.100 4.964 9.947 Totale Marche 10.082 15.144 28.252 In 11 Centri regionali esso è stipulato con tutti gli utenti, mentre a Fermo ed Ascoli Piceno, è sottoscritto solo da una parte dell‟utenza, cioè coloro che sono a rischio di disoccupazione di lunga durata e che richiedono azioni di sostegno ed accompagnamento. Nel 2007, sono stati 28.252 i patti realizzati contro 25.73635 del 2006 ed i 22.335 del 2005. Punti di forza. - tutti i Centri realizzano i colloqui entro i termini previsti dalla legge Criticità: -difficoltà a riportare ad una procedura comune a tutte le province, gli adempimenti connessi al D.lgs 297/0236 4.4. Consulenza orientativa al lavoro L‟attività di orientamento avviene attraverso un setting individuale e all‟interno di un percorso di circa 3 o 4 colloqui. Il colloquio ha lo scopo di definire l‟obiettivo professionale dell‟utente. La numerosità degli incontri e dunque, la durata del percorso, tende comunque a variare a seconda della situazione specifica di ogni singolo utente. I Centri per l'impiego, svolgono in misura crescente attività di orientamento offrendo un processo continuo finalizzato a supportare l'individuo in particolari E‟ Pesaro il Centro che ha sottoscritto il maggior numero di patti di servizio 5.011 A tal proposito la P.F. servizi per l‟impiego e mercato del lavoro della Regione marche ha costituito un “Tavolo di Lavoro standard e procedure e linee guida ” composto dai referenti provinciali e dai responsabili dei CIOF che ha avviato un lavoro di standardizzazione di attività e procedure. 35 36 50 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 situazioni di scelta e di decisione relativi al proprio percorso formativo e professionale. Nel 2007 (cfr. tab. 24), sono aumentati gli utenti che hanno usufruito di questo servizio: in media ogni CIOF ha avuto in carico circa 224 persone contro le 196 del 2006 e le 150 del 2005. Quasi tutte le province, rispetto al 2006, evidenziano un aumento del numero degli utenti (da 2.556 a 2.913), fa eccezione quella di Macerata dove invece si è verificata una flessione (da 765 a 618). Tab. 24 – Numero di utenti del servizio di consulenza orientativa al lavoro Numero utenti consulenza orientativa Provincia Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro-Urbino Totale Marche 636 485 618 1174 2007 2006 2.913 2.556 Per ogni utente il CIOF istituisce un dossier personale che contiene le informazioni raccolte dall‟operatore durante i colloqui e registra l‟utente su un database. In tutti i Centri è effettuata una verifica del percorso che ha lo scopo di monitorare l‟andamento della situazione e poter verificare, dopo un certo tempo dalla fine del percorso di consulenza, gli esiti delle azioni messe in atto. Un‟importante strumento riconducibile alla consulenza orientativa è il Bilancio delle competenze, attraverso il quale si cerca di sostenere l'utente nella ricostruzione, analisi e valutazione delle proprie acquisizioni professionali e delle competenze maturate attraverso le esperienze formative, professionali ed extra professionali, accompagnandolo nella costruzione di un progetto di sviluppo professionale coerente e realistico. 51 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 25 – Bilancio di competenze: numero utenti per provincia Numero utenti bilancio di competenze Provincia Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro-Urbino Totale Marche 30 17 0 4 2007 2006 51 47 Nelle Marche il servizio di bilancio delle competenze è attuato con modalità alquanto differenziate nei diversi Centri in cui è stato attivato: il percorso di bilancio abitualmente prevede colloqui individuali, ma anche momenti collettivi di piccolo gruppo. Nel 2007, il servizio di bilancio di competenze era inserito nel portafoglio prodotti di sei37 CIOF (Senigallia, Ascoli Piceno, Fano, Macerata, Civitanova Marche e Tolentino),e realizzato in via sperimentale in altri cinque Centri (Fabriano, Jesi, San Benedetto del Tronto, Fermo e Urbino). Dopo il 2005 38, sono diminuiti notevolmente gli utenti che hanno usufruito del bilancio di competenze, passando dai 46 del 2006 ai 51 del 2007. Anche per questo servizio è prevista l‟istituzione di un dossier (per le evidenti analogie che esso ha con quello di consulenza orientativa) e la registrazione dell‟utenza su database informatici e, nel 50% dei casi, anche su archivi cartacei. Punti di forza: - tutti i Centri effettuano una verifica degli esiti del percorso formativo messo in atto. Criticità -il bilancio di competenze è ancora uno strumento poco utilizzato e non standardizzato : nel 2007 solo 51 soggetti che ne hanno usufruito e solo quattro Centri hanno un dossier sugli utenti. 37 Nel 2005 erano solo Fano ed Ascoli Piceno. 38 Nel 2005 si è registrato il maggio numero di utenti (111) 52 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 4.6. Obbligo formativo L‟obbligo formativo è regolato dalla Legge 144/99 art. 68 che istituisce l‟obbligo di frequenza di attività formative fino al compimento del diciottesimo anno di età. Gli utenti del servizio sono i giovani che escono dalla scuola subito dopo il termine dell‟obbligo scolastico o successivamente,i giovani che abbandonano il percorso della formazione professionale o dell‟apprendistato; i giovani che volontariamente accedono al servizio. L‟erogazione del servizio all‟utenza da parte dei CIOF avviene attraverso una serie di attività che comprendono: Accoglienza,Orientamento e tutoraggio39. L'attività dei CIOF, che rappresenta un anello strategico per il successo dei processi previsti, appare caratterizzata da una dimensione evolutiva, per quanto ancora non esente da aspetti contrastanti sia in termini organizzativogestionali che di performance relative ai servizi erogati all'utenza. Come lo scorso anno, le attività dei Centri relativi all‟obbligo formativo sono state analizzate tenendo in considerazione: la trasmissione degli elenchi e quindi la possibilità di avere informazioni complete ed aggiornate; la tipologia di servizi offerti (attività di informazione, sia di gruppo che individuali, svolte anche in partnership con altri); i risultati conseguiti, e cioè il numero di colloqui di orientamento ed informazione, il numero di giovani indirizzati verso la formazione, l‟istruzione, l‟apprendistato e coinvolti nel tutoraggio. Risultati conseguiti. Rispetto al 2006, il numero complessivo di segnalazioni, è aumentato passando da 1.328 a 1.617. In aumento anche gli incontri informativi ( erano 1.340 nel 2006) ed i colloqui di orientamento ( erano 954). L‟aumento maggiore ha interessato i giovani in apprendistato (da 509 a 933). Per maggiori approfondimenti sulla strutturazione del servizio si conferma quanto rilevato nel precedente monitoraggio 2006. 39 53 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 26 - Dati statistici relativi all'obbligo formativo per provincia Dati statistici dell'obbligo formativo Ancona Giovani in obbligo segnalati Numero colloqui informativi Numero colloqui orientamento Numero giov ani indirizzati verso la formazione Numero giov ani indirizzati verso l'istruzione Numero giov ani indirizzati verso apprendistato Numero giov ani in tutoraggio 575 322 234 115 162 203 7 Ascoli Piceno 349 565 278 20 39 265 80 Macerata 308 193 135 108 26 238 0 Pesaro Urbino 385 283 530 86 43 227 93 Totale Marche 1.617 1.363 1.177 329 270 933 180 Si evidenziano (cfr. tab. 26) sostanziali differenze a livello provinciale nel numero di giovani segnalati e nelle tipologie di colloqui effettuati. Nella sola provincia di Pesaro-Urbino prevalgono i colloqui di orientamento mentre nelle altre tre, quelli informativi. La maggior parte dei giovani viene indirizzata verso l‟apprendistato (da 509 del 2006 ai 933 del 2007) mentre pochi , anche se in aumento, sono i giovani in tutoraggio (da 150 a 180). Punti di forza: - tutti i Centri erogano il servizio attraverso incontri informativi individuali e colloqui individuali di orientamento. -quasi tutti (10 su 13) svolgono Incontri informativi di gruppo. - più che raddoppiati dal 2006 i CIOF che effettuano anche un’attività di tutoraggio dei giovani in obbligo. Criticità: -gli elenchi pervenuti dalle Scuole risultano incompleti e trasmessi su supporto cartaceo. -il servizio di tutoraggio sembrerebbe non essere strutturato in ugual modo in tutte le province: solo 180 giovani di cui la maggior parte nelle province di Pesaro-Urbino ed Ascoli Piceno. 4.7. Sostegno all’inserimento lavorativo Il servizio di sostegno all‟inserimento lavorativo è attivo nella totalità dei Centri regionali ed ha l‟obiettivo di favorire l‟accesso all‟occupazione e di creare le pre-condizioni per una permanenza stabile sul mercato del lavoro. Il servizio è strutturato in diverse tipologie di azioni: informazioni, orientamento, formazione/assistenza e di misure di politica attiva, quali tirocini e stage, che permettono la realizzazione di un‟esperienza lavorativa in azienda. 54 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 La sua erogazione avviene sia attraverso modalità di gruppo, sia attraverso un setting individuale. In tutti i CIOF regionali è presente un‟attività di promozione dell‟insieme delle misure presenti, cui normalmente segue la consulenza sulle diverse possibilità a disposizione. La tabella sottostante indica le attività realizzate dai Centri evidenziando come ormai le quattro province abbiano raggiunto un certo grado di uniformità. Unico dato disomogeneo è quello relativo ai percorsi di orientamento di gruppo: modalità utilizzata da 10 Centri su 13. Tab. 27 – Sostegno all‟inserimento lavorativo: attività realizzate dai CIOF per provincia Ancona Attività realizzate No 3 Promozione e consulenza su misure di ins. lavorativo Servizi/sportelli per target specifici Tecniche di ricerca attiva del lavoro Preparazione ai colloqui di selezione Redazione del Curriculum Vitae Percorsi di orientamento di gruppo Altro Si 4 4 4 4 4 4 1 Ascoli Piceno No Si 3 3 3 3 3 3 1 2 Macerata No 3 2 Si 3 3 3 3 3 1 PesaroUrbino No Si 3 3 3 3 3 3 2 1 Totale Marche No Si 13 13 13 13 13 3 10 8 5 Sportelli dedicati La creazione di sportelli dedicati e informazioni mirate per target specifici di utenza, risponde principalmente all'esigenza di offrire agli utenti, comunicazioni utili e rilevanti rispetto alle loro necessità e interessi; questo anche in virtù di una maggiore ottimizzazione delle relazioni tra utente e Centro, in quanto la comunicazione diviene più efficace e quindi l‟analisi del bisogno più immediata. Target diversi, infatti, hanno modalità di accesso e fruizione dei servizi diverse e, quindi, devono essere raggiunti attraverso azioni mirate. Tab. 28 – Distribuzione dei CIOF per presenza di sportelli e servizi per target specifici e provincia Sportelli e servizi per target specifici Sortello extracomunitari Sportello donne Sportello lavoratori in mobilità e/o CIGS Sportello fasce deboli Altro Ancona No 3 2 1 3 Si 1 2 4 3 1 55 Ascoli Piceno No Si 3 3 3 3 2 1 Macerata No 2 3 Si 3 3 3 1 - PesaroUrbino No Si 1 2 3 1 2 3 1 2 Totale Marche No Si 4 9 2 11 1 12 3 10 9 4 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Un primo importante target rispetto al quale si sono sviluppate azioni e servizi mirati è rappresentato dai lavoratori in mobilità e/o in CIGS: la presenza di sportelli ad hoc (erano 10 nel 2006) risulta diffusa in tutto il territorio regionale. In 11 CIOF figurano servizi mirati all‟utenza femminile. Ad eccezione di Jesi e Senigallia, tutti i Centri hanno dato vita ad uno Sportello Donna In 9 Centri su 13 sono presenti sportelli per l‟utenza extracomunitaria40 e in ben 4 realtà il servizio si avvale della collaborazione e della presenza presso il Centro di un mediatore culturale. Considerando i differenti target tab. 29) troviamo al primo posto i lavoratori n mobilità (454), seguono gli extracomunitari (in media 555 per ogni Centro)41, seguiti dai le donne in reinserimento lavorativo (171) ed infine le fasce deboli (154). Tab. 29 – Sportelli e servizi specialistici: numero utenti per tipo di servizio e provincia Numero utenti sportelli e servizi per target specifici Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro Urbin o Totale Marche Sportello/serv izio extracomunitari* Sportello/serv izio donne in reinserimento** Sportello/serv izio utenti mobilità e CIGS Sportello/serv izio fasce deboli*** Sportello/serv izio altri utenti**** 2.045 657 3.773 321 320 246 360 205 232 - 37 141 1.201 538 - 1.000 380 264 90 148 3.328 1.538 5.443 1.181 468 Totale 7.116 1.043 1.917 1.882 11.958 * Civitanova Marche, Macerata e Pesaro non hanno fornito il dato ** Pesaro e Tolentino non hanno fornito il dato *** Pesaro e Senigallia non hanno fornito il dato **** Ascoli e Pesaro non hanno fornito il dato Quasi raddoppiato il numero degli extracomunitari che si sono rivolti agli sportelli loro dedicati: dai 1.879 del 2006 ai 3.328 del 200742 ed in notevole aumento anche il numero delle cosiddette fasce deboli. 40 Nel 2005 erano 8. 41 In prevalenza nel Centro di Ancona (2.045) ed in quello di Urbino (1.000). Occorre però considerare che il Centro di Civitanova, Macerata e Pesaro non è stato in grado di fornire il dato sugli extracomunitari. Lo scorso anno solo il centro di Civitanova Marche 42 56 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 I Tirocini Una importante attività è certamente quella legata all‟attivazione di progetti individuali di inserimento professionale, con particolare riguardo ai tirocini. Nel 2007, a livello regionale sono stati avviati 2.299 tirocini (2.030 nel 2006 e 1.902 nel 2005), con una media di circa 177 tirocini per CIOF. A livello territoriale: come nel 2006, più della metà di essi (53%) è ascrivibile alla sola provincia di Pesaro-Urbino, seguita da quella di Ancona (28%). Mediamente, rispetto al 2006, tutte le province hanno registrato un incremento del numero dei tirocinanti nonostante alcuni Centri abbiano gestito un numero limitato di tirocini come ad esempio Tolentino (53), Macerata (71) e Ascoli Piceno (68). Tab. 30 – Dati statistici sui tirocini per provincia Dati statistici sui tirocini Ancona Ascoli Piceno Macerata* Pesaro Urbino Totale / Media Marche Totale / Media 2006 N° tirocini effettuati N° interruzioni N° proroghe Monitoraggio esiti occupazionali Assunti presso la stessa impresa Assunti presso altra impresa % totale assunti su totale tirocini 645 106 46 Si 181 87 41,6% 230 20 12 Si 58 19 33,5% 219 8 4 Si 4 6 14,1% 1.205 178 117 Si 329 174 41,7% 2.299 312 179 -572 286 39,9% 2.030 400 194 -437 374 40,0% * i CIOF di Civitanova Marche e Tolentino hanno indicato solo il n° di tirocini effettuati, per cui gli altri dati (sia nella colonna che nel totale regionale) sono relativi al solo CIOF di Macerata Nel 2007, a fronte di un aumento dei tirocini attivati si registra una diminuzione delle interruzioni: in media il 13,5% contro il 19,7% del 2006 ed il 20,3% del 2005. In media, la quota di tirocini prorogati (179 ) risulta in diminuzione rispetto al 2006 (194) ed è inferiore a quella dei tirocini interrotti. Tutti i Centri, ad eccezione di Ascoli Piceno effettuano un tutoraggio dei tirocinanti anche se a Fano e Fermo, questa azione viene svolta solo in alcuni casi. Nel 2007 tutti i Centri hanno effettuato anche un monitoraggio degli esiti occupazionali dei tirocini, normalmente entro i sei mesi successivi al termine del tirocinio stesso. Nell‟insieme i risultati di questa misura appaiono largamente positivi, se è vero che il 39,9% dei tirocinanti ottiene un‟assunzione o presso l‟azienda che li ha ospitati (21,%) o presso un‟altra impresa (18,%). 57 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Punti di forza: - tutti i CIOF dispongono di almeno uno sportello dedicato ad una specifica fascia di utenza. - attive le linee di servizio pensate sulle caratteristiche dei bisogni di alcune utenze particolari o fasce deboli: il servizio, è presente in 9 Centri. - il 39,9% dei tirocini si trasforma in un’assunzione o presso l’azienda che li ha ospitati (21,%) o presso un’altra impresa (18,%). Criticità: - non tutti i Centri effettuano il monitoraggio degli esiti occupazionali - -solo 4 su 13 Centri si avvalgono della collaborazione di un mediatore culturale. - non tutti i Centri effettuano un tutoraggio dei tirocinanti. 6.8. Collocamento mirato Il servizio di collocamento mirato, fornisce ai lavoratori disabili informazione, consulenza e sostegno nel loro percorso di inserimento lavorativo, ed alle imprese consulenza ed assistenza nell'individuazione della migliore modalità di assolvimento dell'obbligo di assunzione fissato dalla normativa. Il servizio per i lavoratori viene espletato individualmente, attraverso un'attività di colloquio e di analisi delle opportunità lavorative disponibili. Ciascun utente segue un percorso piuttosto articolato, che va dalla prima informazione, all'individuazione delle capacità lavorative residue (effettuata dal Comitato tecnico provinciale), all'individuazione delle opportunità di inserimento lavorativo o delle eventuali opportunità formative che possano aumentare l'occupabilità del soggetto, all'inserimento lavorativo vero e proprio ed al tutoraggio nella sua fase iniziale. Rispetto alle attività realizzate dai Centri si evidenzia una certa uniformità di azione sia a livello regionale che, soprattutto, all'interno di ciascuna provincia; ciò deriva certamente dalla specifica normativa che interessa tale servizio, che fissa con precisione le attività che devono essere effettuate ed i soggetti che ne sono responsabili. Dall‟osservazione dei dati relativi al collocamento mirato per provincia emergono alcune considerazioni: - Le province di Ascoli Piceno ed Pesaro-Urbino registrano il maggior numero di disabili iscritti. Ad eccezione della provincia di Macerata, il numero dei disabili supera abbondantemente le 3.000 unità La provincia di Ancona registra il maggior numero di convenzioni stipulate ed il maggior numero di prospetti informativi ricevuti 58 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 31 - Dati statistici relativi al servizio di collocamento mirato per provincia Dati statistici relativi al 2007 Ancona Numero iscritti disabili al 31/12/2007 Numero altri iscritti al 31/12/2007 Numero di posti occupabili in aziende private (quota di riserva) di cui scoperti Numero prospetti informativi ricevuti da aziende o enti Numero di convenzioni stipulate Numero avviati Di cui: con avviamento numerico con chiamata nominativa per convenzione 3.304 114 2.191 1.176 1.610 336 427 0 69 358 Ascoli Piceno 4.122 214 1.530 567 1.094 98 201 32 12 157 Macerata 1.796 103 1.875 407 666 102 196 18 54 124 Pesaro Urbino 4.063 97 1.731 822 957 146 273 17 15 241 Totale Marche 13.285 528 7.327 2.972 4.327 682 1.097 67 150 880 Nel corso del 2007 sono stati avviati nelle Marche 1.097 lavoratori disabili con un dato pressocchè analogo a quello del 2006 (1.103) ed un aumento rispetto al 2005 (1.023)43,. Tali avviamenti sono avvenuti prevalentemente tramite convenzione, in aumento rispetto al 2006 (da 869 a 880), seguono quelli attraverso chiamata nominativa (da 106 a 150) e, a notevole distanza, gli avviamenti effettuati con criterio numerico (da 128 a 67). Quest‟ultima modalità non viene mai utilizzata in provincia di Ancona, mentre interessa molti circa un quarto degli avviati della provincia di Macerata. La provincia pesarese e quella anconetana utilizzano infatti un‟attività di avviamento legata in maniera quasi esclusiva alle convenzioni (che rappresentano rispettivamente il 83,5% e l‟88,2% degli avviati), mentre nelle altre province a tale modalità, che pure resta preponderante, si affiancano altre modalità di inserimento. I risultati conseguiti attraverso le convenzioni di programma attuate nel 2007 sono i linea con quelli dell‟anno precedente: gli inserimenti stabili o inizialmente flessibili e poi stabilizzati sono stati infatti 516 contro i 529 del 2006. Aumentano invece i percorsi formativi attivati, passati dai 70 del 2006 ai 94 del 200744. Già nel 2005 si erano registrati risultati assai migliori di quelli degli anni precedenti: nel 2004 gli avviati erano stati infatti 860. 44 Nel 2005 erano 70 e nel 2004 erano stati 53. 43 59 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 32 - Risultati conseguiti attraverso le convenzioni per provincia Risultati conseguiti attraverso le convenzioni Ancona Inserimenti stabili attuati Inserimenti flessibili stabilizzati Disabili psichici/intellettivi avviati Disabili di sesso femminile avv iati Disabili avviati con riduz capacità lavorativa >79% Inserimenti con ausili e integrazione socioambientale Percorsi formativi attiv ati 117 28 84 164 97 0 16 Ascoli Piceno 96 40 15 82 33 0 5 Macerata 73 45 34 61 15 0 7 Pesaro Urbino 78 39 66 83 62 0 66 Totale Marche 364 152 199 390 207 0 94 La normativa inoltre impone ai Centri la creazione di specifiche liste dei lavoratori disabili all'interno delle quali deve essere possibile reperire informazioni su tutti gli inserimenti effettuati, nonché una periodica comunicazione al Ministero del Lavoro dei principali dati relativi al servizio. Punti di forza: - i Centri hanno avviato nel corso del 2007 circa un disabile ogni dieci iscritti. Criticità: - carente attività di tutoraggio 4.9. Incontro domanda-offerta Il servizio di incontro domanda e offerta, caratterizzato dalle azioni finalizzate alla collocazione nel mercato del lavoro delle persone in cerca di occupazione, rimane ancora oggi l‟attività principale, intorno alla quale vengono progettate ed implementate tutte le altre L‟evoluzione dei CIOF ha spostato l‟azione verso politiche di matching, di formazione, informazione e orientamento rivolte a lavoratori occupati, tuttavia l‟utenza è ancora rappresentata in larga parte, da persone in cerca di lavoro. L‟utenza entra in contatto con i CIOF attraverso vari canali (telefonate, email, ed accesso diretto) e nei Centri marchigiani, la domanda di lavoro proveniente dalle imprese viene raccolta prevalentemente presso la sede del CIOF, e solo di rado avviene una visita degli operatori del servizio incontro domanda-offerta presso le sedi delle imprese del territorio. La diffusione di tale domanda di lavoro viene effettuata attraverso diverse modalità, fra le quali appaiono prevalenti quelle "dirette", che non prevedono cioè il coinvolgimento di altri soggetti: tutti i CIOF della regione, infatti, provvedono ad affiggere le proposte lavorative in specifici spazi dedicati all'interno dei locali del Centro, nonché a inserirle nella specifica sezione del sito web provinciale. 60 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 L'informazione sulle opportunità lavorative disponibili appare dunque garantita a tutta l'utenza dei CIOF (reale e virtuale), ma non mancano anche altre iniziative di diffusione, indirizzate a soggetti che con i CIOF potrebbero non aver avuto ancora nessun contatto: molti Centri pubblicano infatti delle inserzioni sui giornali o comunicano le offerte di lavoro ad altri soggetti (soprattutto Informagiovani e Comuni), e, in casi più rari, effettuano affissioni in spazi esterni al Centro, o diffondono annunci attraverso i media locali (radio e/o tv). Tutti i CIOF inoltre provvedono alla diffusione dei curricula dei lavoratori in cerca di occupazione, limitandosi però in tal caso ad inviarli alle imprese in cerca di lavoratori, evitando attività di diffusione universalistica, quale l'inserimento su sito web, e prevedendo solo in rari casi la comunicazione ad altri soggetti del territorio (Informagiovani). Come già accennato, la vera e propria attività di incrocio fra domanda ed offerta di lavoro avviene con modalità piuttosto differenziate spesso anche all'interno della medesima provincia. Certo vi sono anche numerosi elementi comuni nel modo di operare dei diversi CIOF (tutti i Centri utilizzano la banca dati dei lavoratori nell'attività di preselezione, quasi tutti effettuano un colloquio specifico per l'inserimento in tale banca dati, inviano alle imprese elenchi selezionati di lavoratori disponibili ed effettuano la verifica delle segnalazioni compiute), ma anche all'interno di questi emergono più o meno evidenti particolarità e differenze. Nel 2007 sono stati effettuati 24.805 (20.436 nel 2006) colloqui specifici per l'inserimento nella banca dati dei lavoratori.Non tutti i Centri hanno effettuato tali colloqui (Civitanova Marche, San Bendedetto del Tolentino, Urbino )45). Il loro numero varia da Centro a Centro: si va dai 10.100 di Pesaro ai 877 di Senigallia ed ai 754 di Fano; negli altri Centri il dato si attesta intorno ad una media di 1.500. Così come negli scorsi anni, l'attività di matching viene effettuata da tutti i Centri attraverso una pluralità di metodologie46, in base al tipo di proposta lavorativa ed alle specifiche richieste dell'impresa. In questi casi, spesso ci si serve delle informazioni raccolte attraverso il colloquio previsto dal D.Lgs. 297/02. 46 Poiché molti Centri utilizzano più di una modalità di selezione (e talvolta tutte) abbiamo richiesto ai responsabili dei CIOF di ordinare le diverse modalità di selezione in base alla frequenza con cui vi si fa ricorso (qualora chiaramente se ne indicasse più di una). 45 61 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Nel questionario sono state prese in considerazione quattro diverse modalità di selezione: individuazione dei candidati tramite l'archivio degli iscritti nella banca dati D/O e successiva verifica della disponibilità all'impiego tramite telefono individuazione dei candidati tramite l'archivio degli iscritti nella banca dati D/O e successiva verifica della disponibilità all'impiego tramite colloquio presso il CIOF individuazione dei candidati tramite autocandidatura individuazione dei candidati tramite autocandidatura e successivo colloquio. I dati del 200747 confermano quelli dell‟anno precedente evidenziando che la prima modalità (individuazione tramite archivio con verifica telefonica) è quella utilizzata più di frequente da sette centri su tredici (Civitanova Marche, Fabriano, Fermo, Jesi, Macerata, Pesaro e Urbino); questa inoltre, assieme all‟individuazione tramite autocandidatura, viene comunque utilizzata da tutti i CIOF della regione. L‟utilizzo dell‟archivio del servizio di incontro D/O appare chiaramente prioritario nella strategia dei CIOF marchigiani: i due punteggi più alti sono infatti ottenuti dalle due modalità che ne prevedono l‟utilizza (3,5 archivio + verifica telefonica e 2,7 archivio + colloquio); segue l‟autocandidatura (che è la modalità maggiormente utilizzata dai CIOF di Fano e Senigallia) attraverso la quale viene raccolta la disponibilità dei lavoratori, che solo di rado prevede anche un successivo colloquio. Tab. 33 – Distribuzione dei CIOF per modalità di matching utilizzata e provincia Modalità di matching Archivio + verifica telefonica Archivio + verifica tramite colloquio Autocandidatura Autocandidatura e successiv o colloquio Ancona No 1 2 Si 4 3 4 2 Ascoli Piceno No - Si 3 3 3 3 Macerata No - Si 3 3 3 3 PesaroUrbino No 1 Si 3 3 3 2 Totale Marche No 1 3 Si 13 12 13 10 Frequenza media di utilizzo (min=0 max=4) 3,5 2,7 2,6 1,7 Attribuendo a ciascuna modalità un punteggio in base alla frequenza di utilizzo (4 = modalità usata più di frequente, 0 = modalità non utilizzata) abbiamo calcolato la frequenza media di utilizzo delle diverse modalità, riportandola nell'ultima colonna della tab. 43 47 62 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Ad eccezione di quattro Centri48, tutti, nel corso del 2007, hanno effettuano dei colloqui di preselezione: complessivamente ne sono stati realizzati 14.491 (nel 2006, erano 13.97249.) Mentre però in alcuni Centri tale colloquio si configura come una prassi abituale - lo effettuano sempre o quasi i CIOF di Ancona che da solo ne ha effettuati ben 8.527 - seguito da Macerata (2.345), e San Benedetto del Tronto (1.919) nella maggior parte dei casi esso viene previsto solo per alcune figure con elevata specializzazione, o a seguito una specifica richiesta da parte dell'impresa. A questo punto prima di focalizzare l‟attenzione sul dato relativo alle figure professionali richieste dalle aziende, vale la pena ricordare alcuni dati50 . Le forze di lavoro 15-64 anni nelle Marche nel 2007 sono 682mila, (+0,62% rispetto al 2006, +13,7% dal 1993 al 2007); il tasso di attività è del 67,7% Il mercato del lavoro regionale evidenzia un incremento complessivo dell‟occupazione pari al 16,4% dal 1993 al 2007, con un aumento dell‟1% nel 2007 rispetto al 2006. Nel lungo periodo cresce l‟occupazione dipendente, mentre quella indipendente diminuisce; il tasso di occupazione nel 2007 è del 64,8% ll tasso di disoccupazione nel 2007 è del 4,2%, in calo rispetto al 2006 (4,5%) e diminuisce sensibilmente anche nel lungo periodo Ascoli Piceno presenta il tasso di disoccupazione più elevato, ma nell‟ultimo anno rispetto al 2006 crescono le forze di lavoro e gli occupati e calano i disoccupati Migliora la situazione dal 2004 al 2007 nelle altre tre province marchigiane: calano in modo considerevole i disoccupati e crescono al contempo forze di lavoro e occupati Tornando ai dati forniti dai CIOF, risulta che nel 2007, sono aumentate le figure professionali richieste dalle aziende: da 7.616 del 2006 a 8.591 del 2007, con una percentuale di segnalazioni andate a buon fine51 pari al 39% (nel 2006 era il 45,9%). A livello provinciale, si conferma la provincia di Pesaro-Urbino quella con il maggior numero di richieste, seguita da quella di Ascoli Piceno. Senigallia, Pesaro, Tolentino e Civitanova Marche., Pesaro non è stato in grado di fornire il dato. 50 Fonte: Rapporto annuale sul mercato del lavoro nelle marche 2008. A cura dell‟Osservatorio regionale del mercato del lavoro della Regione marche. 51 Ossia, intermediazioni concluse con successo, cioè che abbiano portato all'assunzione di uno dei candidati segnalati 48 49 63 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 34 - Numero di figure professionali richieste dalle imprese e % di segnalazioni che hanno portato all'assunzione di uno dei candidati segnalati Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro-Urbino N° richieste da parte delle imprese (*) 1.332 3.232 480 3.547 % segnalazioni a buon fine 26,8% 38,3% 40,0% 44,0% Totale Marche 8.591 39,0% Provincia (*) Al dato riportato in tabella vanno aggiunte le 1.399 richieste del CIOF di Ancona, le 822 di Civitanova Marche, le 1.227 di Jesi e le 390 di Tolentino i quali, non avendo indicato la % di segnalazioni a buon fine, non sono stati inclusi nella tabella. Punti di forza: - 11 su 13 Centri su , effettuano colloqui di preselezione. - 9 su 13 effettuano abitualmente una verifica dell’esito delle segnalazioni effettuate. - risultati positivi in termini di intermediazioni concluse con successo: la media regionale si attesta al 39% delle segnalazioni effettuate. - presso i 13 Centri della regione viene anche garantito il servizio Eures, riservato ai soggetti (lavoratori ed imprese) interessati ad un'esperienza professionale (o ad assumere del personale) all'estero nei paesi dell'Unione Europea. Criticità: nessun -nessun Centro raccoglie abitualmente le domande di lavoro provenienti dalle imprese attraverso visite aziendali. -non non sempre sfruttato il raccordo tra il servizio D/O e gli altri servizi specialistici come il collocamento mirato e il sostegno/accompagnamento all’inserimento lavorativo - difficoltà, da parte di alcuni Centri di monitorare gli esiti occupazionali rispetto alle candidature presentate. 4.10. Sostegno alla creazione d’impresa Il servizio di sostegno alla creazione d‟impresa è attivo nella quasi totalità dei Centri regionali (fa eccezione Tolentino), ma con modalità alquanto differenziate: nella provincia di Ascoli Pieno, nel Centro di Fabriano e Civitanova Marche, il servizio è offerto su richiesta dell‟utenza, mentre negli altri casi esiste un servizio strutturato con figure ad esso specificamente dedicate. 64 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Nel 2007, sono diminuiti gli utenti del servizio (da 1.368 del 2006 a 1.248 del 2007) con una cospicua diminuzione rispetto anche al 2005 (1.910 unità e circa la metà degli utenti sono donne. Tab. 35 – Sostegno alla creazione d‟impresa: totale utenti, donne utenti Utenti sostegno alla creazione di impresa Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro -Urbino Totale N. utenti N. donne 423 109 95 621 239 65 57 387 1.248 748 Il servizio di sostegno alla creazione d‟impresa realizzato dai Centri regionali si compone di - attività di informazione a valenza orientativa, laddove il valore aggiunto è costituito dall‟intervento dell‟operatore che aiuta l‟utente nella ricerca e nell‟interpretazione di informazioni, personalizzandole ed adattandole alle singole necessità e peculiarità del business - attività di assistenza tecnica, articolata in diverse azioni distinte in ragione del diverso grado di consulenza incorporato. La tabella riporta, in sintesi , le attività realizzate nel corso del 2007 evidenziando che i Centri si attivano per la ricerca di informazioni ad hoc su specifiche richieste del cliente, e garantiscono anche informazioni legali e sulle agevolazioni disponibili. Tab. 36 – Sostegno alla creazione d‟impresa: attività realizzate dai CIOF per provincia Attività realizzate Informazioni generali Informazioni su leggi di agevolazione Infomazioni legali Informazioni fiscali, tributarie, ecc Messa a disposizone di materiale informativo Ricerca di informaizoni ad hoc per il cliente Assistenza per lettura bandi, leggi, ecc. Assistenza per collegamento a banche dati, siti web presso il CIOF Colloquio/assistenza per la definizione dell'idea di business Consulenza legale, fiscale, tributaria Consulenza per redazione del business plan Assistenza tecnica per l'iter di partecipazione a bandi/richiesta di finanziamenti Rinvio a servizi priv ati esterni alla rete dei CIOF Altro Ancona Ascoli Piceno No Si 3 1 2 2 1 2 1 3 3 3 No 2 - Si 4 4 4 2 4 4 4 1 3 3 - 4 4 1 Macerata PesaroUrbino No Si 3 3 3 3 3 3 3 Totale Marche No Si 12 1 11 2 10 6 6 12 12 12 No 1 2 - Si 2 2 1 2 2 2 - 1 1 - 3 5 7 2 1 1 1 - 3 3 9 3 3 3 - 2 2 - - 3 3 9 6 3 6 1 3 3 - 2 - - 3 6 6 3 4 1 3 3 - 2 2 - 3 3 - 3 11 9 1 65 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Punti di forza: - 12 su 13 Centri offrono assistenza per la lettura e l’interpretazione di bandi e leggi a valere sulla creazione d’impresa e svolgono colloqui in cui l’utente supportato dall’operatore, è aiutato a definire la sua idea di business - In quasi tutti i Centri (ad eccezione di Ascoli Piceno) l’utenza viene registrata in appositi database e viene creato uno specifico dossier individuale Criticità: -solo in 8 Centri esiste un servizio strutturato con figure ad esso specificamente dedicate ed solo in cinque si compiono azioni di monitoraggio del servizio. -non diffusamente presente è invece il supporto per la ricerca di informazioni tramite internet o attraverso banche dati (7 Centri su 12). 4.11. Consulenza alle imprese Tutti i CIOF della regione offrono alle imprese presenti nel proprio territorio un servizio di consulenza legislativa ed amministrativa; in due province (Ascoli Piceno e Pesaro) è presente in tutti i CIOF uno sportello dedicato, mentre nelle altre vi sono anche Centri che offrono il servizio a richiesta. Tab. 37 – Distribuzione dei CIOF per provincia e modalità di servizio di consulenza alle imprese offerto Provincia Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro-Urbino Modalità di servizio di consulenza Servizio a richiesta Sportello dedicato 2 2 3 2 1 3 Totale Marche 4 9 In tutto il territorio regionale sono garantiti i servizi di informazione sulle diverse tipologie di assunzioni e contratti, nonché sulle normative e gli adempimenti inerenti l‟obbligo formativo, l‟apprendistato, il collocamento mirato, i tirocini e gli stage in azienda. Gran parte dei Centri offre anche un servizio di consulenza per la ricerca di finanziamenti ed incentivi, mentre sono meno i CIOF che assicurano servizi consulenziali avanzati, quali l‟analisi dei fabbisogni formativi e professionali dell‟impresa e la progettazione di corsi di formazione su specifica richiesta. 66 Servizi per l’Impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 38 – Distribuzione dei CIOF per provincia e tipo di servizi di consulenza offerti Ancona Attività realizzate Informazioni legislative su assunzioni Informazioni su tipologie contrattuali Informazioni su obbligo formativo, apprendistato e collocamento mirato Informazioni su tirocini, stage, PIP Consulenza per la ricerca di finanziamenti ed incentivi Analisi dei fabbisogni di formazione per l’impresa Analisi dei fabbisogni di nuove figure professionali da inserire nell’azienda Progettazione di corsi di formazione per l’impresa Ascoli Piceno No Si 3 3 No - Si 4 4 - 4 - 3 4 4 1 3 1 67 Macerata PesaroUrbino No Si 3 3 Totale Marche No Si 13 13 No - Si 3 3 3 - 3 - 3 - 13 1 2 3 2 1 1 3 3 2 - 1 3 3 2 2 9 13 11 4 1 1 2 2 1 2 1 8 5 3 3 - 3 - 1 2 8 5 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 39 – Distribuzione dei CIOF per frequenza di richiesta dei diversi servizi di consulenza alle imprese Frequenza di richiesta dei servizi di consulenza Attività richieste Informazioni legislative su assunzioni Informazioni su tipologie contrattuali Informazioni su obbligo formativo, apprendistato e collocamento mirato Informazioni su tirocini, stage, PIP Consulenza per la ricerca di finanziamenti ed incentivi Analisi dei fabbisogni di formazione per l’impresa Analisi dei fabbisogni di nuove figure professionali da inserire nell’azienda Progettazione di corsi di formazione per l’impresa Mai Qualc he volta Abitualmente - 1 2 12 11 - 1 12 1 5 2 5 6 11 7 2 6 5 2 5 6 2 Rispetto infine alle modalità di erogazione del servizio, quasi ovunque telefono e fax sono i mezzi più utilizzati per fornire informazioni all‟utenza, ma non mancano i casi in cui si utilizza il web o in cui si offre un servizio consulenziale su appuntamento. Assai meno frequenti sono le visite in azienda da parte del personale dei CIOF. Punti di forza: - tutti i CIOF della regione offrono alle imprese presenti nel proprio territorio un servizio di consulenza legislativa ed amministrativa Criticità: -solo 5 Centri su 13 effettuano l’analisi dei fabbisogni di nuove figure professionali dai inserire in azienda e progettano corsi di formazione per l’impresa 68 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 4.12. Servizi formativi Presso tutti i CIOF sono presenti servizi relativi all‟area formativa, che nella maggior parte dei casi vengono erogati nella stessa sede in cui si erogano i servizi per l‟impiego (ad eccezione dei tre Centri della provincia Picena52, cui si aggiungono Ancona e Macerata). Fra le diverse attività formative individuate (cfr. tab. 40), alcune vengono effettuate da tutti i 14 Centri (gestione di corsi di formazione, visite alle aziende) Solo il 71,4% dei Centri di formazione effettua un‟analisi dei fabbisogni formativi delle imprese ed ancor meno quelli che si occupano dei fabbisogni professionali 57,14%. A queste si aggiungono alcune attività “di nicchia” che vengono al momento effettuate soltanto in pochi casi (1 Centro su 14 effettua progetti formativi per privati, e un‟attività di check-up aziendale è svolta solo da 3 Centri). Tab. 40 – Distribuzione dei CIOF per provincia ed attività formative realizzate Attività realizzate Analisi dei fabbisogni formativ i delle imprese Analisi dei fabbisogni professionali delle imprese Progettazione di interventi formativ i Progettazione di interventi formativ i per privati Tutoraggio tirocini Gestione di corsi di formazione Monitoraggio corsi di formazione Visite presso le aziende (per stage, informazioni, ecc) Check-up aziendale Ancona No 2 2 4 3 Si 2 2 4 4 4 4 4 1 Ascoli Piceno No 1 4 2 3 Si 4 3 4 2 4 4 4 1 Macerata No 3 2 3 Si 2 2 3 3 3 1 3 - Pesaro Urbino No 1 2 1 2 Si 3 2 3 1 2 3 3 3 1 Totale Marche No 4 6 13 3 2 11 Relativamente all‟attività formativa in senso stretto (cfr. tab. 41), si rileva che nel 2007 siano state complessivamente progettate dai CIOF marchigiani 165 iniziative formative, con una notevole diminuzione rispetto al 2006 (sono state 300). Tali iniziative hanno interessato soprattutto gli apprendisti (58) ed i disoccupati (33) anche se consistenti sono risultati anche i progetti di orientamento (34); seguono i progetti per l‟obbligo formativo, quelli per gli occupati, quelli elaborati per soggetti privati e quelli destinati ad altre categorie. Tab. 41 – Numero e tipo di attività formative svolte dai CIOF per provincia Ascoli Piceno è l‟unico caso nella regione ove nel bacino di un Centro operano due diversi Centri Locali di Formazione, uno –alberghiero - posto nel medesimo stabile del CIOF, l‟altro – calzaturiero – in un‟altra sede non molto distante. 52 69 Si 10 8 14 1 11 14 12 14 3 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Attività realizzate (*) Ancona Numero progetti di interventi formativi FSE per occupati Numero progetti di interventi formativi FSE per disoccupati Numero progetti di interventi formativi FSE per apprendisti Numero progetti di interventi formativi FSE per obbligo formativ o Numero progetti di interventi formativi FSE per altre categorie Numero progetti di interventi formativi FSE per orientamento Numero progetti di interventi formativi per privati Numero corsi di formazione FSE per occupati gestiti Numero corsi FSE per disoccupati gestiti Numero corsi FSE per apprendisti gestiti Numero corsi FSE per obbligo formativo gestiti Numero corsi FSE per altre categorie gestiti Numero corsi di formazione per orientamento gestiti Voucher formativ i erogati Numero progetti extra FSE 2 7 35 6 3 15 5 10 41 6 1 18 2 9 Ascoli Piceno 6 5 5 7 1 7 10 5 7 2 1 1 Macerata 8 10 1 3 16 1 9 5 2 8 35 5 5 Pesaro Urbino 4 13 8 6 1 3 6 14 8 6 4 3 9 Totale Marche 12 33 58 20 8 34 19 43 59 21 15 56 8 24 (*) Non hanno fornito il dato i CIOF di Civitanova Marche, Fermo ed Urbino Punti di Forza: - tutti i CLF effettuano visite aziendali per stage, informazioni ecc Criticità: Quasi la metà, rispetto al 2006, le iniziative formative progettate, dai CIOF marchigiani nel corso del 200. Solo 3 CLF su 14 effettuano il Check –aziendale. 70 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 PARTE SECONDA: UTILIZZO DEI SERVIZI E SODDISFAZIONE DELL’UTENZA La seconda parte del rapporto contiene i risultati di due diverse indagini: Indagine sui cittadini utenti Indagine sulle imprese utenti e non utenti dei CIOF Le due indagini (cittadini ed imprese ) sono rivolte all‟utenza reale (cittadini ed imprese) ed a quella potenziale (imprese non utenti) della rete territoriale dei servizi pubblici per il lavoro, ed hanno l‟obiettivo di ottenere un identikit degli utenti dei Centri per l‟Impiego e di rilevarne le aspettative e il livello di soddisfazione in ordine ai molteplici aspetti che caratterizzano e descrivono i servizi. Le indagini sono state effettuate nel corso del 2008, ma il riferimento è a quanto avvenuto nel corso del 2007 (assunzioni effettuate, canali utilizzati abitualmente per la ricerca, ecc.). 71 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 1. I CITTADINI UTENTI 1.1. L’indagine L‟indagine sui cittadini utenti è stata condotta tra il 17 settembre e il 9 ottobre 2008 presso i 13 CIOF della Regione Marche. Come già avvenuto nelle precedenti edizioni, la rilevazione è stata condotta mediamente per due giorni alla settimana, per tre settimane consecutive. I 15 intervistatori impiegati si sono collocati in prossimità degli ingressi dei CIOF, o comunque in zone concordate con i Responsabili degli stessi Centri, consegnando il questionario53 all‟utenza in entrata e chiarendo brevemente gli scopi dell‟indagine, per ritirarlo all‟uscita. Complessivamente, le interviste realizzate sono state pari a 1.514 con un aumento di circa 200 unità rispetto a quelle della passata rilevazione. Quasi la metà del totale delle interviste è stata realizzata nei CIOF di Ascoli Piceno, Ancona, Macerata e Pesaro. Rispetto allo scorso anno, si registra un aumento dell‟incidenza di Macerata e Pesaro (+4,2 e +7 punti), un calo di quella di San Benedetto del Tronto (-5 punti); per i restanti CIOF, la situazione rimane pressoché invariata. 53 Nei CIOF caratterizzati da un basso afflusso, il questionario autosomministrato è stato proposto a tutti gli utenti; nelle situazioni di elevato afflusso si è optato per la consegna del questionario ogni 3 persone. 72 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 1 – CIOF della Regione Marche per numero di intervistatori impegnati nella rilevazione e per interviste condotte. Anni 2007 e 2008. Rilevatori impiegati CIOF Interviste 2008 Interviste 2007 Ancona 2 v.a. 165 % 10,9 v.a. 164 % 12,5 Ascoli Piceno 2 190 12,5 138 10,5 Civitanova Marche 1 67 4,4 83 6,3 Fabriano 1 93 6,1 82 6,3 Fano 1 96 6,3 115 8,8 Fermo 1 84 5,5 65 5,0 Jesi 2 121 8,0 140 10,7 Macerata 2 180 11,9 101 7,7 Pesaro 2 184 12,2 60 4,6 San Benedetto del Tronto 1 90 5,9 144 11,0 Senigallia 1 93 6,1 83 6,3 Tolentino 1 80 5,3 82 6,3 Urbino 1 71 4,7 55 4,2 Totale 18 1.514 100,0 1.312 100,0 I rifiuti alla compilazione del questionario sono stati circa un migliaio; nella gran parte dei casi (650) è stato possibile registrarne la motivazione. Il disinteresse nei confronti della rilevazione costituisce la motivazione più ricorrente del rifiuto (79,5%). Rispetto all‟anno scorso, diminuiscono lievemente i rifiuti giustificati dal disinteresse e aumentano quelli per fretta, con una variazione in entrambi i casi di circa 3 punti percentuali. Tab. 2 – Distribuzione complessiva dei rifiuti all‟intervista registrati presso i CIOF. Motivo del rifiuto v.a. % Lingua 90 13,8 Disinteresse 517 79,5 Fretta 43 6,6 Totale 650 100,0 1.2. Le caratteristiche del campione Per quanto riguarda le caratteristiche socio-anagrafiche degli utenti che si sono recati presso i CIOF della Regione Marche, si evidenzia un maggiore peso delle donne (62,0%), di persone appartenenti alla classe di età intermedia (38,2%) e di italiani (85,3%). Quanto al titolo di studio, quasi la metà degli utenti è in possesso di un diploma di maturità, mentre il 17,9% ha conseguito una laurea o un titolo post universitario. Le donne hanno prevalentemente un‟età compresa tra i 25 e i 34 anni (40,4%). Inoltre, presentano un livello di istruzione più elevato rispetto agli uomini: la percentuale di diplomate è più alta di 4 punti, quella delle laureate di 7 punti. 73 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 L‟utenza straniera si presenta presso il CIOF in età mediamente più avanzata rispetto a quella italiana: il 42,9% ha oltre i 34 anni contro il 34,8% degli italiani. Tab. 3 – Classe di età e titolo di studio per genere e per nazionalità. Classe di età Titolo di studio 15-24 anni 25-34 anni Più di 34 anni Fino alla media inferiore Qualifica profes. Diploma Laurea/ Master M 23,4 34,7 34,2 23,4 10,9 46,2 13,7 F 21,9 40,4 35,1 19,9 5,7 50,1 20,5 Italiani 23,4 40,6 34,8 20,3 7,5 51,5 19,5 Stranieri Totale 22,7 28,6 42,9 31,9 13,4 37,0 13,4 22,5 38,2 34,7 21,3 7,7 48,6 17,9 v.a. 340 579 526 322 116 736 271 Genere Nazionalità Gli stranieri, inoltre, sono caratterizzati da livelli di scolarità mediamente più bassi con un valore pari al 31,9% per i soggetti in possesso al massimo della media inferiore contro il 20% degli italiani. I livelli di istruzione più alti si registrano all‟interno della classe di età intermedia (25-34 anni) con un 47,2% di diplomati e un 30,7% di laureati. I più giovani, inoltre, si caratterizzano per un‟elevata concentrazione di utenti in possesso del diploma di maturità (65,6%). Tab. 4 – Titolo di studio per classe di età. Titolo di studio Fino alla media inferiore Qualifica profes. Diploma Laurea/ Master 15-24 anni 13,2 9,1 65,6 10,0 25-34 anni 15,5 5,2 47,2 30,7 Più di 34 anni 34,2 9,7 43,9 11,2 Totale 21,3 7,7 48,6 17,9 v.a. 322 116 736 271 Classe di età Nei due anni precedenti l‟intervista gli utenti che hanno partecipato a corsi di formazione sono poco più del 18% con una quota che rimane sostanzialmente invariata rispetto all‟ultima rilevazione. Non si notano sostanziali differenze di genere nella fruizione dei corsi, che vengono frequentati in misura maggiore nella classe di età intermedia (23,7%) e dagli italiani (19,7% contro l‟8,4% degli stranieri). Infine, la partecipazione ai 74 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 corsi è correlata al titolo di studio, come evidenziato dai valori assunti in corrispondenza degli utenti con titoli universitari (30,6%). La maggioranza dei soggetti con un‟esperienza formativa ha beneficiato di un solo corso (62,4%), mentre meno del 10% di più di due corsi. Nel dettaglio, hanno dichiarato di aver partecipato ad un solo corso in misura maggiore le donne (65,7%) e i più giovani (65,4%). Tab. 5 – Partecipazione a corsi di formazione nei due anni precedenti l‟intervista per genere e per classe di età. Partecipazione a corsi di formazione No Genere M F 81,8 82,0 15-24 anni 84,7 Classe di età 25-34 Più di anni 34 anni 76,3 85,2 Totale 81,9 Sì 18,2 18,0 15,3 23,7 14,8 18,1 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 576 938 340 579 526 1.514 v.a. Tab. 6 – Partecipazione a corsi di formazione nei due anni precedenti l‟intervista. Anni 2004, 2005, 2007 e 2008. Partecipazione a corsi di formazione 2008 2007 2005 2004 No 81,9 81,3 86,4 84,6 Sì 18,1 18,7 13,6 15,4 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 v.a. 1.514 1.312 1.426 1.517 Il 68,6% non ha figli, con un valore che si differenzia notevolmente a seconda del genere: aumenta al 74,3% per gli uomini, diminuisce al 65,1% per le donne. Queste ultime si caratterizzano per una maggiore presenza di figli con più di 10 anni (34,6% contro il 29,7% della componente maschile). 75 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 7 – Numero di figli ed età dell‟ultimo figlio per genere. Totale Genere v.a. % M F 1.039 68,6 74,3 65,1 1 figlio 214 14,1 11,1 16,0 2 figli 195 12,9 10,6 14,3 Numero di figli Senza figli 66 4,4 4,0 4,6 1.514 100,0 100,0 100,0 0-3 anni 144 30,3 31,8 29,7 4-6 anni 101 21,3 21,6 21,1 7-10 anni 73 15,4 16,9 14,7 >10 anni 157 33,1 29,7 34,6 Totale 475 100,0 100,0 100,0 Più di due figli Totale Età dell'ultimo figlio 1.3. Il digital divide Il questionario utilizzato per la rilevazione 2008 introduce alcune domande inerenti le conoscenze informatiche dell‟intervistato: se abbia mai utilizzato un PC, se utilizzi Internet, se lo faccia per cercare lavoro, se sia a conoscenza dei siti dei CIOF e, infine, se li utilizzi nella ricerca del lavoro. Le prime due domande rilevano delle “competenze di base”; le rimanenti vanno ad indagare l‟effettivo utilizzo dei moderni strumenti informatici ai fini della ricerca del lavoro. Circa l‟86% dichiara di utilizzare un PC e il 78,3% di utilizzare Internet. La percentuale di utenti che utilizzano Internet per cercare un lavoro, invece, risulta sensibilmente più bassa di quelle osservate in precedenza, attestandosi al 56%. Quasi il 44% degli utenti conosce i servizi web dei CIOF; una percentuale pari 35,9% li usa effettivamente per cercare un lavoro. Sulle competenze informatiche di base (utilizzo del PC e di Internet) non si evidenziano particolari differenze di genere. Nell‟utilizzo di Internet ai fini della ricerca del lavoro, però, le donne mostrano comportamenti più virtuosi, presentando percentuali sempre maggiori della controparte maschile: ad esempio, il 58,7% delle donne utilizza Internet per cercare lavoro contro il 51,6% degli uomini. Le abilità informatiche rilevate negli stranieri tendono ad esser sistematicamente inferiori a quelle degli italiani: considerando tutte e cinque le componenti rilevate, in media, la quota di stranieri che utilizzano tali competenze è inferiore di 12 punti percentuali rispetto a quella degli italiani. 76 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 8 – Utilizzo delle conoscenze informatiche per genere e per nazionalità. Conoscenze informatiche Genere Nazionalità Totale M F Italiani Stranieri Uso di un PC 86,5 85,6 89,5 78,2 85,9 Uso di Internet 78,6 78,0 81,9 73,1 78,3 Uso di Internet per cercare lavoro 51,6 58,7 59,0 47,1 56,0 Conoscenza dei siti web dei CIOF 40,3 45,8 47,2 31,9 43,7 Uso dei siti web dei CIOF 33,0 37,6 38,8 26,1 35,9 v.a. 576 938 1.292 119 1.514 I più giovani utilizzano gli strumenti informatici soprattutto per motivi legati al tempo libero. Infatti, la percentuale di chi utilizza PC e Internet è superiore al 90%, mentre quella di chi utilizza simili strumenti per cercare lavoro scende al 62,1%. I soggetti della classe intermedia sono quelli che utilizzano più spesso le nuove tecnologie a fini della ricerca di un lavoro e sono anche quelli che conoscono in proporzioni maggiori i siti web dei CIOF. Le classi più adulte evidenziano un gap conoscitivo piuttosto marcato delle nuove tecnologie, soprattutto quando connesse alla ricerca di un lavoro. Infine, tutte le conoscenze informatiche rilevate e le attività di ricerca del lavoro mediante le nuove tecnologie sono legate al titolo di studio; il divario tra i laureati e coloro che dispongono di una licenza media inferiore aumenta progressivamente nel passare dall‟utilizzo del computer (+25,1%) alla navigazione dei siti web dei CIOF (+32%). Si noti come appena un terzo degli utenti con un grado di scolarizzazione piuttosto basso utilizzi Internet per cercare lavoro; una percentuale ancora inferiore si registra per la consultazione dei siti web dei CIOF. 77 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 9 – Utilizzo delle conoscenze informatiche per classe di età e per titolo di studio. Classe di età Conoscenze informatiche Titolo di studio Fino alla Qualifica Diploma media profes. inferiore Laurea/ Master Totale 93,3 95,6 85,9 77,6 86,5 92,6 78,3 34,8 50,0 61,5 76,8 56,0 37,1 26,7 41,4 46,3 64,6 43,7 44,4 29,5 20,8 31,9 38,9 52,8 35,9 579 526 322 116 736 271 1.514 15-24 anni 25-34 anni Più di 34 anni Uso di un PC 93,5 93,6 78,7 70,5 88,8 Uso di Internet Uso di Internet per cercare lavoro Conoscenza dei siti web dei CIOF Uso dei siti web dei CIOF 90,3 87,6 66,9 58,1 62,1 68,6 42,8 42,9 53,9 36,2 v.a. 340 1.4. La condizione occupazionale Il 78,1% degli utenti non è occupato al momento dell‟intervista, un valore più alto di quello evidenziato dalla passata rilevazione. La percentuale degli utenti non occupati è maggiore tra i più giovani (86,2%), tra gli stranieri (84,0%) e tra i laureati (81,5%). Tab. 10 – Condizione occupazionale. Anni 2004, 2005, 2007 e 2008. Occupati 2008 2007 2005 2004 No 78,1 75,6 78,4 73,7 Sì 21,9 24,4 21,6 26,3 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 v.a. 1.514 1.312 1.426 1.517 Tab. 11 – Condizione occupazionale per genere, per classe di età e per nazionalità. Genere Occupati Classe di età 25-34 Più di 34 anni anni 79,1 70,2 M F No 77,4 78,5 15-24 anni 86,2 Sì 22,6 21,5 13,8 20,9 29,8 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 576 938 340 579 v.a. 78 Nazionalità Totale Italiani Stranieri 77,3 84,0 22,7 16,0 21,9 100,0 100,0 100,0 100,0 526 1.292 119 1.514 78,1 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 12 – Condizione occupazionale per titolo di studio. Titolo di studio Occupati Fino alla media inferiore Qualifica profes. Diploma Laurea/Master No 76,1 75,0 77,0 81,5 Sì 23,9 25,0 23,0 18,5 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 322 116 736 271 v.a. 1.5. Gli occupati Fra gli occupati, la componente principale è quella degli operai (complessivamente il 67,4%), in aumento rispetto al 2007 (+7,4%): in particolare, aumenta la quota degli operai specializzati, mentre quella degli operai generici diminuisce. Focalizzando l‟attenzione sulle caratteristiche socio-anagrafiche degli occupati, emerge come le professioni di “Dirigente/quadro/impiegato” caratterizzino in misura maggiore le donne (il 32,2% contro il 12,3% degli uomini), mentre le professioni di “Operaio specializzato/tecnico” e ”Imprenditore/libero professionista” risultino tipicamente più maschili (rispettivamente, +14,3% e +6,2%). In alcuni casi, sia il titolo di studio che la classe di età sono correlati alla mansione svolta: la quota degli operai è più elevata fra i soggetti scarsamente scolarizzati e fra quelli più adulti. La figura del “Dirigente/quadro/impiegato” è maggiormente prevalente al crescere del livello di istruzione (42% per i laureati) e, quindi, per la classe intermedia di età (26,4%). 79 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 13 – Condizione professionale degli occupati per genere, per classe di età e per nazionalità. Anni 2007 e 2008. 2008 Condizione professionale Dirigente/quadro/ impiegato Operaio spec./tecnico Operaio Imprenditore/ libero professionista Artigiano, lavoratore in proprio Altro Totale v.a. 2007 Genere Classe di età 25-34 Più di anni 34 anni % % M F 15-24 anni 24,4 23,3 12,3 32,2 17,0 26,4 31,3 36,1 21,7 38,3 40,0 34,6 25,7 37,1 36,2 40,4 5,4 10,5 9,2 3,0 2,1 4,5 3,1 0,6 100,0 332 1,6 100,0 313 0,8 100,0 130 Nazionalità Italiani Stranieri 26,1 27,3 5,3 33,9 33,9 28,0 35,0 31,4 33,1 15,8 68,4 2,1 3,3 8,3 5,5 10,5 1,5 2,1 2,5 1,9 2,0 0,0 0,5 100,0 202 2,1 100,0 47 0,0 100,0 121 0,6 100,0 157 0,7 100,0 293 0,0 100,0 19 Tab. 14 – Condizione professionale degli occupati per titolo di studio. 2008 2007 % % M F 24,4 31,3 36,1 23,3 21,7 38,3 12,3 40,0 34,6 32,2 25,7 37,1 15-24 anni 17,0 36,2 40,4 5,4 10,5 9,2 3,0 2,1 3,3 2,1 0,6 100,0 332 4,5 1,6 100,0 313 3,1 0,8 100,0 130 1,5 0,5 100,0 202 2,1 2,1 100,0 47 2,5 0,0 100,0 121 Condizione professionale Dirigente/quadro/impiegato Operaio spec./tecnico Operaio Imprenditore/libero professionista Artigiano, lavoratore in proprio Altro Totale v.a. Genere Classe di età 25-34 Più di anni 34 anni 26,4 26,1 33,9 28,0 33,9 35,0 Nazionalità Italiani Stranieri 27,3 31,4 33,1 5,3 15,8 68,4 8,3 5,5 10,5 1,9 0,6 100,0 157 2,0 0,7 100,0 293 0,0 0,0 100,0 19 Gli occupati lavorano prevalentemente come dipendenti di cui il 43,3% a tempo indeterminato e il 40,3% a tempo determinato. I contratti di apprendistato sono l‟8,6% del totale e assumono una particolare rilevanza per la fascia di età più giovane. Il lavoro parasubordinato, soprattutto contratti a progetto, caratterizza maggiormente le donne (16,3%), i più giovani (21,3%) e i laureati (32,0%), ossia i soggetti più spesso impiegati nei settori dei servizi con una qualifica da impiegato. Tab. 15 – Tipologia di lavoro degli occupati per genere e per classe di età. Genere Classe di età Titolo di studio M F 15-24 anni 25-34 anni Più di 34 anni Fino alla media inferiore Lavoro dipendente Lavoro parasubordinato Lavoro autonomo 80,8 80,7 76,6 79,3 82,8 84,4 69,0 85,2 66,0 80,7 7,7 16,3 21,3 16,5 7,6 10,4 17,2 7,7 32,0 13,0 11,5 3,0 2,1 4,1 9,6 5,2 13,8 7,1 2,0 6,3 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 130 202 47 121 157 77 29 169 50 332 Tipo di lavoro v.a. 80 Qualifica profes. Diploma Laurea/ Master Totale Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 16 – Tipo di contratto degli occupati dipendenti per genere e per classe di età. Genere Tipo di contratto A tempo indeterminato Contratto di somministrazione Inserimento (ex formazione lavoro) Apprendistato A tempo determinato Non ho un contratto di lavoro Totale v.a. M F 44,8 1,0 2,9 3,8 41,0 6,7 100,0 105 42,3 0,0 1,2 12,9 38,7 4,9 100,0 163 Classe di età Più di 15-24 25-34 34 anni anni anni 16,7 36,5 55,4 0,0 0,0 0,8 0,0 1,0 1,5 38,9 9,4 0,0 36,1 47,9 36,9 8,3 5,2 5,4 100,0 100,0 100,0 36 96 130 Totale v.a. % 116 1 5 23 108 15 268 43,3 0,4 1,9 8,6 40,3 5,6 100,0 Le modalità orarie registrano una prevalenza dei full time (nel 56,7% dei casi): le consuete differenze di genere, che vedono le donne fruire del part time in misura maggiore, risultano confermate. In particolar modo, la presenza dei figli sembra condizionare le donne nella scelta della modalità oraria: le donne con figli lavorano a tempo parziale nel 60,3% dei casi contro il 49,5% delle donne senza figli. Si noti come in entrambi i casi le percentuali appena osservate siano maggiori rispetto a quelle rilevate per la componente maschile. Tab. 17 – Modalità orarie degli occupati dipendenti per genere e presenza dei figli. Genere M Modalità orarie F Totale 86,7 Senza figli 49,5 38,2 56,7 A tempo parziale (part time) 25,0 13,3 49,5 60,3 40,7 Non sa/non risponde 8,3 0,0 1,1 1,5 2,6 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 60 45 95 68 268 A tempo pieno (full time) Totale v.a. Senza figli 66,7 Con figli Con figli I contratti a tempo indeterminato (al 37,3% nel 2008) non variano sensibilmente rispetto al 2007; quelli a tempo determinato subiscono una flessione del 5,2%. 81 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 18 – Tipologia contrattuale degli occupati. Anni 2004, 2005, 2007 e 2008. Tipo di contratto Tempo indeterminato 2008 37,3 2007 36,8 2005 46,7 2004 44,3 Tempo determinato 34,7 39,9 39,7 33,7 Contratto di somministrazione 0,3 3,3 0,7 2,3 Inserimento (ex formazione lavoro) 1,6 1,1 0,7 1,4 Apprendistato 7,4 4,1 3,6 5,1 Co.co.co /Co.co.pro Contratto di prestazione occasionale lavoratori occasionali Non ho un contratto di lavoro 9,0 7,0 3,9 6,9 3,2 1,5 1,8 3,4 4,8 4,8 0,0 0,0 Altro 1,6 1,5 2,9 2,9 100,0 100,0 100,0 100,0 Totale 1.7. I non occupati Poco più di un quinto degli utenti non occupati alla data dell‟intervista dichiara di non aver mai lavorato prima. La mancanza di precedenti esperienze lavorative caratterizza, oltre che gli uomini, soprattutto i più giovani con quasi la metà dei casi, al contrario di quanto accada per le persone più adulte, che solamente in una frazione del tutto marginale non hanno mai lavorato. La quota di soggetti senza una precedente attività lavorativa cresce all‟aumentare del titolo di studio posseduto, con una quota del 30,3% fra i laureati. Fra l‟altro, si noti come quest‟ultimi abbiano avuto più spesso esperienze di lavoro con contratti da parasubordinato. Tab. 19 – Tipologia di lavoro dell‟ultimo lavoro svolto dai “non” occupati per genere e per classe di età. Genere Tipo di lavoro Classe di età 25-34 anni 60,5 Più di 34 anni 80,8 Totale 13,6 M F Lavoro dipendente 59,2 60,9 15-24 anni 38,6 Lavoro parasubordinato 11,2 15,1 9,6 21,4 9,2 Lavoro autonomo 5,4 3,7 3,4 3,9 6,0 4,3 Non ho mai lavorato prima 24,2 20,4 48,5 14,2 4,1 21,8 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 446 736 293 458 369 1.182 v.a. 82 60,2 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 20 – Tipologia di lavoro dell‟ultimo lavoro svolto dai “non” occupati per nazionalità e per titolo di studio. Nazionalità Titolo di studio Italiani Stranieri Fino alla media inferiore Qualifica profes. Diploma Laurea/ Master Totale Dipendente 59,9 72,0 76,7 71,3 61,0 43,9 60,2 Parasubordinato 15,2 6,0 6,5 12,6 13,8 24,0 13,6 Autonomo 4,1 6,0 4,9 5,7 4,8 1,8 4,3 Tipo di lavoro Non ho mai lavorato prima 20,8 16,0 11,8 10,3 20,5 30,3 21,8 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 999 100 245 87 567 221 1.182 v.a. Gli ex-lavoratori dipendenti erano assunti prevalentemente mediante un contratto a tempo determinato (51,8%); i contratti a tempo indeterminato caratterizzavano maggiormente gli uomini (34,5%), gli italiani (30,8 contro il 23,6% degli stranieri) e gli utenti più adulti (39,6%). Tab. 21 – Tipo di contratto dipendente dell‟ultimo lavoro svolto dai “non” occupati per genere e per classi di età. Genere Tipo di contratto Classe di età 25-34 Più di 34 anni anni 24,2 39,6 Totale M F A tempo indeterminato 34,5 28,1 15-24 anni 19,5 Contratto di somministrazione 2,7 2,7 0,9 4,0 1,7 2,7 Inserimento (ex formazione lavoro) 0,0 1,1 0,9 0,7 0,7 0,7 Apprendistato 6,8 9,2 13,3 14,8 0,0 8,0 A tempo determinato 49,6 53,1 54,9 51,6 52,3 52,1 Senza contratto di lavoro 4,9 2,9 8,8 2,9 2,7 3,7 Altro 0,8 0,7 0,9 0,4 1,0 0,7 Non sa/non risponde 0,8 2,2 0,9 1,4 2,0 1,7 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 264 448 113 277 298 712 Totale v.a. 83 30,5 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 22 – Tipo di contratto dipendente dell‟ultimo lavoro svolto dai “non” occupati per nazionalità e per titolo di studio. Nazionalità Titolo di studio Italiani Stranieri Fino alla Media inferiore Qualifica profes. Diploma Laurea/ Master Totale A tempo indeterminato Contratto di somministrazione Inserimento (ex formazione lavoro) Apprendistato 30,8 23,6 43,1 19,4 28,9 15,5 30,5 3,2 0,0 1,6 4,8 2,9 3,1 2,7 0,8 0,0 0,0 1,6 1,2 0,0 0,7 8,9 1,4 3,2 3,2 11,3 10,3 8,3 A tempo determinato Non avevo un contratto di lavoro Altro 50,8 66,7 44,1 61,3 50,6 67,0 51,8 3,0 6,9 5,3 4,8 2,6 4,1 3,7 0,8 0,0 0,5 1,6 0,9 0,0 0,7 Non sa/non risponde 1,7 1,4 2,1 3,2 1,7 0,0 1,7 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 598 72 188 62 346 97 712 Tipo di contratto Totale v.a. Le modalità orarie non si discostano vistosamente da quelle degli utenti occupati, segnando una prevalenza del lavoro part time fra le donne e full time tra gli uomini; quest‟ultima è la modalità oraria prevalente anche tra gli stranieri (75% contro 65,9% degli italiani). Tab. 23 – Modalità orarie dell‟ultimo lavoro svolto dai “non” occupati per genere, per classe di età, per nazionalità e per titolo di studio. Genere Modalità orarie Classe di età 15-24 25-34 Più di anni anni 34 anni 58,4 68,6 69,8 M F A tempo pieno 83,3 58,0 A tempo parziale 14,0 37,7 37,2 28,9 26,5 Non sa/non risponde 2,7 4,2 4,4 2,5 100,0 100,0 100,0 446 736 293 Totale v.a. 84 Nazionalità Totale Italiani Stranieri 65,9 75,0 67,4 30,8 16,7 28,9 3,7 3,3 8,3 3,7 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 458 369 999 100 1.182 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 24 – Modalità orarie dell‟ultimo lavoro svolto dai “non” occupati per titolo di studio. Titolo di studio Modalità orarie Fino alla media inferiore Qualifica profes. Diploma Laurea/ Master A tempo pieno 70,2 77,4 64,5 67,0 A tempo parziale 23,4 14,5 33,2 32,0 Non sa/non risponde 6,4 8,1 2,3 1,0 100,0 100,0 100,0 100,0 245 87 567 221 Totale v.a. Rispetto al 2007, i contratti dipendenti a tempo indeterminato segnano una lieve risalita, passando dal 21,5% al 24,2%; quelli a tempo determinato una flessione circa del medesimo ammontare (-2,9 punti percentuali). Mentre i contratti di somministrazione invertono la tendenza positiva dei 4 anni precedenti, diminuendo sino al 2,1%, i contratti di apprendistato proseguono nel trend degli scorsi tre anni, attestandosi al 6,6%. I contratti parasubordinati (co.co.co, prestazione occasionale) segnano un aumento rispetto all‟anno scorso, in linea con il trend pregresso. Diminuiscono, infine, coloro che dichiarano di aver lavorato senza un contratto (dal 5,1% del 2007 al 2,9% del 2008). Tab. 25 – Condizione contrattuale dell‟ultimo lavoro dei “non occupati”. Anni 2004, 2005, 2007 e 2008. Tipo di contratto Tempo indeterminato 2008 24,2 2007 21,5 2005 29,9 2004 32,7 Tempo determinato 41,1 44,0 41,4 39,7 Contratto di somministrazione 2,1 6,8 4,1 3,8 Inserimento (ex formazione lavoro) 0,6 1,5 1,2 0,9 Apprendistato 6,6 4,5 3,1 3,9 Co.co.co /Co.co.pro 9,9 5,1 3,5 3,0 Contratto di prestazione occasionale 7,0 5,2 1,3 1,2 Non avevo un contratto di lavoro 2,9 5,1 - - Autonomo - Mai lavorato come dipendente 5,7 6,3 15,5 14,8 100,0 100,0 100,0 100,0 Totale 85 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 1.8. La ricerca del lavoro Complessivamente, l‟80,1% degli intervistati (pari a 1.212 unità) risulta alla ricerca di un lavoro, con un valore inferiore, seppur di significativa entità, fra il gruppo degli occupati (55,4%). Tab. 26 – Condizione occupazionale per ricerca di lavoro. Condizione occupazionale Totale Cercano lavoro v.a. % Non occupati No 13,0 Sì 87,0 100,0 1.182 Occupati 44,6 55,4 100,0 332 La seguente tabella mostra come le variazioni maggiormente significative rispetto agli anni passati si registrino tra i non occupati. In particolare raddoppia la quota di coloro che non cercano lavoro, i quali si rivolge al Centro per motivazioni riconducibili alla richiesta di informazioni, allo svolgimento di pratiche amministrative o alla frequentazione di stage/tirocini. Tab. 27 – Condizione occupazionale e ricerca del lavoro. Anni 2004, 2005, 2007 e 2008. Condizione occupazionale e ricerca del lavoro 2008 2007 2005 Non occupati che non cercano lavoro 10,2 5,1 4,1 2004 4,5 Non occupati che cercano lavoro 67,9 70,5 74,3 69,2 Occupati che non cercano lavoro 9,8 10,9 9,8 10,7 Occupati che cercano lavoro 12,2 13,5 11,8 15,6 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 v.a. 1.514 1.312 1.426 1.517 Per ciò che concerne la durata della ricerca, per la maggior parte dei casi essa è inferiore a 6 mesi (65,8%); i disoccupati di lunga durata ammontano al 17,4% con valori che aumentano per le persone più adulte (24,6%), oltre che per i soggetti meno scolarizzati (23,4%). La presente rilevazione conferma un minor tempo di ricerca per gli stranieri, a testimonianza di una loro maggiore propensione ad accettare lavori a bassa qualifica e/o basso reddito. Rispetto alla passata rilevazione, le variazioni sono piuttosto contenute, nell‟ordine di 2-3 punti percentuali. 86 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 28 – Durata della ricerca del lavoro per genere e per classe d‟età. Genere Mesi di ricerca del lavoro Classe di età 25-34 Più di 34 anni anni 65,1 58,0 Totale M F Da meno di 6 mesi 63,9 67,0 15-24 anni 79,3 Da 6-12 mesi 19,2 15,3 13,5 17,9 18,2 16,7 Da oltre 12 16,9 17,7 7,1 17,0 23,8 17,4 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 443 769 266 487 424 1.212 v.a. 65,8 Tab. 29 – Durata della ricerca del lavoro per nazionalità e per titolo di studio. Nazionalità Mesi di ricerca del lavoro Titolo di studio Italiani Stranieri Fino alla media inferiore Qualifica profes. Diploma Laurea/ Master Totale Da meno di 6 mesi 65,2 71,4 60,2 66,3 67,3 67,4 65,8 Da 6-12 mesi 16,9 16,2 16,5 11,2 18,7 14,9 16,7 Da oltre 12 17,9 12,4 23,4 22,4 14,0 17,6 17,4 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 v.a. 1.040 105 261 98 600 221 1.212 Tab. 30 – Durata della ricerca del lavoro. Anni 2004, 2005, 2007 e 2008. Mesi di ricerca del lavoro 2008 2007 2005 2004 Da meno di 6 mesi 65,8 62,8 65,9 61,9 Da 6-12 mesi 16,7 22,1 16,4 19,4 Da oltre 12 17,4 15,1 17,7 18,7 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 v.a. 1.212 1.102 1.228 1.286 1.9. Le aspettative di reddito A coloro che si dichiarano in cerca di lavoro viene richiesto fino a quale distanza dall‟abitazione sarebbero disposti a lavorare e per quale salario minimo mensile. La disponibilità è inversamente legata alla distanza: a fungere da “spartiacque” è il passaggio dalla seconda classe (il 57,9% è disponibile a lavorare ad una distanza che varia fra 21 e 40 Km da casa) alla terza (dove coloro che si dichiarano disponibili sono solo il 17,3%). Rispetto agli anni precedenti, diminuisce complessivamente la disponibilità a lavorare lontano dal proprio domicilio: si passa, per la fascia “21-40 km” dal 87 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 23,3% di utenti non disponibili del 2004 al 42,1% del 2008. Una percentuale simile a quella del registrata nel 2007. Il reddito è positivamente legato alla distanza dal posto di lavoro; così come evidenziato dal fatto che le frequenze tendano a concentrare nelle modalità dal reddito più elevato. Ad esempio, ad un reddito mensile compreso tra i 751 e i 1.000 euro sono disposti a lavorare entro i 20 Km dall‟abitazione il 39,3% di coloro che cercano lavoro. Tra i 41 e 100 Km tale quota scende al 3%. 88 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 31 – Aspettative di reddito in base alla distanza del posto di lavoro dall'abitazione. Classi “<20 Km” e “21-40 Km”. Anni 2004, 2005, 2007 e 2008. Reddito minimo per accettare l'offerta <20 Km 21-40 Km 2008 2007 2005 2004 2008 2007 2005 2004 Fino a 500 euro 7,1 5,0 7,9 11,0 1,7 1,1 1,6 2,7 501-750 euro 9,2 13,8 14,7 14,9 3,1 4,9 6,3 6,3 751-1.000 euro 39,3 55,7 53,3 56,9 16,3 25,7 29,0 40,6 1.001-1.250 euro 14,0 13,2 8,5 6,1 11,7 13,1 10,7 14,3 1.251-1.500 euro 4,2 6,5 3,3 3,0 8,6 8,1 4,1 6,3 Oltre 1.500 Disponibili, ma non indicano il reddito Utenti non disponibili 0,6 1,4 0,7 0,6 1,3 2,8 1,3 1,9 25,7 4,3 11,6 7,5 15,3 2,1 8,1 4,4 - - - - 42,1 42,2 38,9 23,3 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 v.a. 1.212 1.093 1.212 1.093 Tab. 32 – Aspettative di reddito in base alla distanza del posto di lavoro dall'abitazione. Classi “41-100 Km” e “101-250 Km”. Anni 2004, 2005, 2007 e 2008. Reddito minimo per accettare l'offerta 41-100 Km 101-250 Km 2008 2007 2005 2004 2008 2007 2005 Fino a 500 euro 0,2 0,1 0,2 0,2 0,1 - - 2004 - 501-750 euro 0,2 0,9 0,7 0,9 - 0,1 0,1 0,5 751-1.000 euro 3,0 8,1 7,7 13,9 0,9 3,1 2,9 3,0 1.001-1.250 euro 2,5 5,2 5,4 11,8 0,5 1,9 2,0 2,9 1.251-1.500 euro 3,5 6,7 6,2 11,3 1,1 3,4 4,8 9,9 Oltre 1.500 Disponibili, ma non indicano il reddito Utenti non disponibili 1,7 3,2 1,5 5,1 1,1 2,6 2,3 9,6 6,2 1,0 5,0 3,7 3,1 0,5 3,7 2,1 82,7 74,8 73,3 53,2 93,2 88,4 84,3 72,1 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 v.a. 1.212 1.093 1.212 1.093 Le distribuzioni delle disponibilità oltre i 250 non sono significativamente differenti da quelle della classe di distanza appena inferiore (101-250). Concentrando l‟attenzione sugli utenti disponibili che indicano il reddito per lavorare entro i 20 Km (820 individui) si nota come le donne siano solitamente disposte a lavorare per un salario inferiore (presentano infatti frequenze maggiori nelle classi fino a 1.000 euro, inferiori nelle seguenti). Con ogni probabilità la richiesta di un salario inferiore è correlata alla volontà di svolgere un‟attività a tempo parziale. In genere, il salario richiesto aumenta con l‟età come è evidente dal fatto che è maggiore la quota di persone con più di 34 anni che è disponibile a lavorare solo con salari superiori ai 1.000 euro. 89 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 33 – Aspettative di reddito (classe“<20 Km”) per genere e per classe di età. Genere Classe di età 25-34 Più di 34 anni anni 7,3 11,9 Totale Reddito minimo per accettare l'offerta M F Fino a 500 euro 7,4 10,6 15-24 anni 10,7 78 9,5 501-750 euro 6,4 15,5 15,7 10,2 13,0 101 12,3 751-1.000 euro 52,3 53,3 56,3 57,6 44,4 434 52,9 1.001-1.250 euro 21,6 17,3 14,7 19,2 20,7 154 18,8 1.251-1.500 euro 10,6 3,0 2,0 5,5 8,1 46 5,6 Oltre 1.500 Totale 1,8 0,4 0,5 0,3 1,9 7 0,9 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 820 100,0 283 537 197 344 270 v.a. v.a. % 1.10. Il rapporto con i CIOF Gli accessi al CIOF rilevati confermano il trend registrato negli anni precedenti: aumentano i “primi contatti” (36% dei casi contro il 29,8% del 2007), mentre diminuisce la percentuale di utenti che dichiara di aver fatto visita al CIOF più di tre volte nei dodici mesi precedenti l‟intervista (25,4% contro il 29% del 2007). Tab. 34- Numero di accessi ai CIOF. Anni 2004, 2005, 2007, 2008. Numero di accessi al CIOF 2008 2007 2005 2004 1 volta 36,0 29,8 25,9 23,4 2 volte 23,5 20,7 21,5 20,8 3 volte 15,1 11,1 13,4 13,0 4 volte o più 25,4 29,0 38,5 40,5 Non sa/non risponde 0,0 9,4 0,7 2,3 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 v.a. 1.514 1.312 1.426 1.517 Il numero di volte che un utente si è recato presso il CIOF è, ovviamente legato alla ricerca o meno di un‟occupazione. Infatti, in oltre la metà dei casi degli utenti che non cercano un lavoro, l‟accesso al CIOF è avvenuto una sola volta (51,3%) diversamente da quanto accade per i soggetti in cerca di un‟occupazione (32,2%). Analizzando il numero di accessi al CIOF per le principali caratteristiche socioanagrafiche, si evidenzia come la minore frequenza (solo una volta) sia riscontrabile tra i più giovani (49,7%), mentre quella maggiore (quattro volte o più) presso gli over 34 (31%). 90 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Rispetto alla nazionalità, gli stranieri tendono ad avere una frequenza del CIOF più assidua degli italiani; inoltre, registrano il valore più alto di utenti che si sono recati più di tre volte, con un‟incidenza superiore addirittura al gruppo rappresentato dalle persone in cerca di occupazione. Tab. 35 - Numero di accessi ai CIOF per condizione di ricerca del lavoro, per genere, per classi d‟età e per nazionalità. Numero di accessi al CIOF Cerca lavoro Genere Classe di età Più di 15-24 25-34 34 anni anni anni 49,7 33,2 28,5 No Sì M F 1 volta 51,3 32,2 35,8 36,1 2 volte 23,2 23,6 24,5 22,9 20,3 27,5 3 volte 10,9 16,2 13,9 15,9 10,6 15,4 Nazionalità Italiani Stranieri 36,4 33,6 22,8 23,9 20,2 17,7 15,2 16,8 4 volte o più 14,6 28,1 25,9 25,1 19,4 24,0 31,0 24,5 29,4 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 302 1.212 576 938 340 579 526 1.292 119 v.a. Gli utenti che si sono recati più di una volta presso il CIOF tendono a frequentarlo occasionalmente nel 37,8% dei casi. Le altre modalità conseguono valori compresi fra l‟11,4% della frequenza “ogni 2/3 settimane” e il 18,1% delle frequenze “ogni settimana” e “ogni 6/12 mesi”. Tab. 36 - Frequenza di accesso negli ultimi 12 mesi dell‟utenza che si è recata più volte presso il CIOF. Anni 2004, 2005, 2007,2008. Frequenza di accesso ai CIOF 2008 2007 2005 2004 Ogni settimana 18,1 18,7 24,1 29,8 Ogni 2/3 settimane 11,4 13,1 17,6 15,3 Ogni mese 14,8 13,5 14,0 15,0 Ogni 6/12 mesi 18,1 15,0 14,5 9,5 Occasionalmente 37,8 39,7 29,8 30,4 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 969 733 1.047 1.127 v.a. La condizione occupazionale e la ricerca di lavoro influenzano la frequenza di accesso al CIOF: il 19,1% dei non occupati e il 19,3% di chi cerca lavoro frequentano il CIOF ogni settimana. I soggetti più assidui, ovvero quelli che frequentano il CIOF ogni settimana, risultano essere gli uomini e gli utenti tra i 25 e i 34 anni con valori prossimi o superiori al 20%. Fra gli utenti che non sono alla ricerca di un lavoro e fra i più giovani, invece, risulta molto più elevata della media del 37,8%, chi si reca “occasionalmente” (rispettivamente, +6,4% e +9%). 91 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 37 - Frequenza di accesso al CIOF per stato occupazionale, per condizione di ricerca del lavoro, per genere, per classe di età e per nazionalità. Occupati Frequenza di accesso ai CIOF Cercano lavoro Genere Classe di età Nazionalità 15-24 25-34 Più di 34 anni anni anni Italiani Stranieri No Sì No Sì M F Ogni settimana 19,1 14,1 10,9 19,3 20,8 16,4 14,6 19,9 17,6 18,0 Ogni 2/3 settimane 11,1 12,2 8,2 11,9 9,2 12,7 9,9 10,3 13,6 11,4 8,9 Ogni mese 15,3 12,7 10,9 15,5 15,9 14,0 11,7 14,0 17,0 15,8 10,1 Ogni 6/12 mesi 16,2 24,9 25,9 16,7 17,0 18,7 17,0 20,2 16,0 17,5 20,3 Occasionalmente Totale v.a. 38,2 36,1 44,2 36,6 37,0 38,2 46,8 35,7 35,9 37,2 39,2 100,0 100,0 171 387 100,0 376 100,0 822 100,0 79 100,0 100,0 764 205 100,0 100,0 147 822 100,0 100,0 370 599 21,5 Gli utenti sono venuti a conoscenza del CIOF principalmente attraverso due modalità: la conoscenza pregressa del CIOF come ufficio di collocamento (37,6%) e il canale informale del passaparola (31,7%). Tutti gli altri canali conseguono percentuali di molto inferiori a quelle appena esposte: il valore più elevato si evidenzia per Internet con il 6,3%. Rispetto al 2007, aumenta il peso del canale informale, mentre si riduce leggermente quello della “conoscenza pregressa”. Tab. 38 - Modalità di conoscenza dei CIOF. Anni 2004, 2005, 2007 e 2008. 2008 2007 2005 2004 3,2 4,2 2,3 4,0 Televisione e radio 0,7 0,5 0,2 1,7 Internet 6,3 4,3 3,4 4,2 Amici, parenti, conoscenti 31,7 29,6 26,0 37,8 Consulenti del lavoro 4,7 2,7 1,3 3,0 Aziende 3,0 3,3 3,5 5,9 Sindacato e/o associazioni di categoria 5,0 3,8 1,3 3,0 Lettere, opuscoli, manifesti, campagne del CIOF 2,1 2,7 1,8 7,0 Informagiovani 3,2 3,5 1,0 2,7 Scuole, università 2,4 1,5 2,5 4,0 Già noto come ufficio di collocamento 37,6 38,7 50,7 15,2 Canali di conoscenza del CIOF Giornali 0,3 0,7 5,4 10,6 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 v.a. 1.514 1.312 1.426 1.517 Altri canali La conoscenza del CIOF attraverso un canale informale è maggiormente diffusa tra i più giovani (45% contro il 24,1% degli utenti più adulti) e tra gli stranieri (48,7% contro il 29,7% degli italiani). 92 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Rispetto alla media, l‟incidenza del canale costituito dalla “conoscenza pregressa” risulta minore per determinati gruppi di utenza: in particolare, si evidenzia un -5,8% per i soggetti in cerca di lavoro, un -3,9% per gli uomini, un 13,2% per i più giovani e, infine, un -17,4% per gli stranieri. Le altre modalità mostrano una significativa variabilità legata all‟età dell‟utente: la conoscenza attraverso mezzi di informazione (giornali, tv, Internet) e quella attraverso la scuola, l‟Informagiovani e il materiale informativo del CIOF registrano un andamento decrescente rispetto all‟età dell‟utente, mentre la conoscenza tramite le istituzioni legate al mondo del lavoro (aziende, sindacati, associazioni di categoria, consulenti del lavoro) evidenzia un aumento crescente. Tab. 39 – Modalità di conoscenza dei CIOF per ricerca di lavoro, per genere, per classe d‟età e per nazionalità In cerca di lavoro Canali di conoscenza del CIOF v.a. Amici, parenti Già noto come ex collocamento Giornali, tv, internet 480 570 153 Aziende, associazioni, consulenti del lavoro Scuola, informagiovani, opuscoli Altri canali Totale v.a. Genere Classe di età % Nazionalità No Sì M F 15-24 anni 25-34 anni Più di 34 anni Italiani Stranieri 31,7 37,6 10,1 31,1 31,8 7,9 31,8 39,1 10,6 32,6 33,7 13,5 31,1 40,1 8,0 45,0 24,4 12,1 30,6 40,2 10,7 24,1 45,6 7,8 29,7 40,7 10,1 48,7 20,2 5,9 191 12,6 20,5 10,6 14,1 11,7 7,4 10,4 16,2 11,1 17,6 116 4 1.514 7,7 0,3 100,0 8,3 0,3 100,0 302 7,5 0,2 100,0 1.212 5,4 0,7 100,0 576 9,1 0,0 100,0 938 11,2 0,0 100,0 340 7,9 0,2 100,0 579 5,9 0,4 100,0 526 8,0 0,3 100,0 1.292 7,6 100,0 119 La principale motivazione che spinge gli utenti ad accedere al CIOF è rappresentata dalla ricerca di lavoro (59%); seguono distanziate la richiesta di informazioni (26,6%) e il disbrigo di pratiche amministrative (16,8%). 93 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 40 - Motivazioni di accesso ai CIOF. Anni 2004, 2005, 2007 e 2008. 2008 Motivi di accesso ai CIOF v.a. % sul totale dei rispondenti 2007 2005 2004 1.136 75,0 70,9 83,5 81,9 Stage/tirocini/formazione 127 8,4 12,5 11,6 19,1 Informazioni 403 26,6 17,5 22,2 4,0 Pratiche amministrative 255 16,8 18,9 21,7 28,9 Altre motivazioni 4 0,3 0,8 0,4 0,3 Non sa/non risponde 0 0,0 0,5 - - 1.925 1.514 Per cercare/cambiare lavoro Totale Prendendo in considerazione i valori relativi al numero di utenti e confrontando i dati con quelli del 2007, risultano in aumento gli accessi motivati dalla ricerca del lavoro (+4,1%) e dalla richiesta di informazioni (+9,1%), in calo quelli dovuti alla ricerca di stage, tirocini e corsi di formazione (-4,1%). Tra gli utenti non occupati la principale motivazione di accesso al CIOF è la ricerca di un lavoro (79,7%), mentre tra quelli occupati, oltre alla ricerca di lavoro, sono diffuse la richiesta di informazioni (38,0%) e il disbrigo di pratiche amministrative (28,9%). Maggiormente frequenti tra le donne risultano essere gli accessi al CIOF motivati dalla ricerca di un‟occupazione (76,2%) e dalla ricerca di stage, tirocini e corsi di formazione (9,1%). Con riferimento all‟età, i motivi legati alla ricerca di lavoro registrano una leggera prevalenza tra gli utenti con più di 24 anni, mentre l‟accesso al CIOF per ricercare tirocini, stage e corsi di formazione mostra un andamento decrescente rispetto dell‟età. Infine, considerando la nazionalità, si osserva come la ricerca di un lavoro sia una motivazione più rilevante tra gli stranieri (con un valore superiore all‟80%), mentre la richiesta di informazioni tra gli italiani. 94 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 41 - Motivazioni di accesso ai CIOF per condizione occupazionale, per genere, per classe di età e per nazionalità. Occupato Motivazioni di accesso ai CIOF Per cercare/ cambiare lavoro Stage/tirocini/ formazione Informazioni Pratiche amministrative Altro Non indicato Totale v.a. Genere Classe di età Nazionalità No Sì M F 15-24 anni 25-34 anni Più di 34 anni Italiani Stranieri 79,7 58,4 73,1 76,2 73,5 77,7 77,0 75,4 82,4 Totale 75,0 8,8 6,9 7,3 9,1 11,5 9,5 5,3 8,9 7,6 8,4 23,4 38,0 26,6 26,7 24,7 26,1 24,3 25,8 16,8 26,6 13,5 28,9 17,9 16,2 12,4 16,4 21,3 17,6 16,0 16,8 0,3 0,0 1.485 1.182 0,3 0,0 440 332 0,3 0,0 721 576 0,2 0,0 1.204 938 0,0 0,0 415 340 0,5 0,0 754 579 0,2 0,0 674 526 0,3 0,0 1.654 1.292 0,0 0,0 146 119 0,3 0,0 1.925 1.514 La ricerca di un lavoro caratterizza in misura maggiore chi è in possesso di una licenza elementare/media o di una qualifica professionale, mentre diplomati e laureati mostrano un più alto interesse per i servizi inerenti stage, tirocini e formazione. Inoltre, i laureati sono coloro che più di ogni altro si recano al CIOF per richieder informazioni (28,4%). Tab. 42 - Motivazioni di accesso ai CIOF per titolo di studio. Titolo di studio Motivazioni di accesso ai CIOF Fino alla media inferiore Qualifica profes. Media superiore Laurea/ Master Per cercare/cambiare lavoro 77,6 85,3 76,8 71,6 Stage/tirocini/formazione 4,7 5,2 8,7 13,3 Informazioni 23,9 21,6 24,6 28,4 Pratiche amministrative 19,3 16,4 17,3 15,5 Altro 0,0 0,0 0,4 0,4 Totale 404 149 940 350 v.a. 322 116 736 271 Gli utenti che sono in cerca del un lavoro nel 53,5% dei casi ricercano un contratto a tempo indeterminato full time. Seguono la ricerca di contratti a tempo indeterminato part time (19,5%) e di un lavoro qualsiasi (18%). 95 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 43 - Tipo di lavoro (contratto) ricercato. Anni 2004, 2005, 2007 e 2008. Tipo di contratto Tempo indeterminato full time 2007 2005 v.a. 2008 % % % 2004 % 649 53,5 55,2 49,5 50,2 3,4 5,4 5,1 22,5 13,4 16,7 Tempo determinato full time 42 3,5 Tempo indeterminato part time 236 19,5 Tempo determinato part time 54 4,5 Un lavoro qualsiasi 218 18,0 18,7 31,8 27,0 Altro 0,0 0,0 0,2 0,0 1,0 Non sa/non risponde 13 1,1 0,0 0,0 0,0 1.212 100,0 100,0 100,0 100,0 1.096 1.228 1.285 Totale v.a. I soggetti occupati ricercano con maggior frequenza un‟occupazione con contratto a tempo indeterminato full time (66,8%) di quanto facciano gli utenti privi di occupazione (51,1%), i quali risultano orientati in misura maggiore alla ricerca di un lavoro a tempo indeterminato part time (20,9%) o ad un lavoro qualsiasi (19,0%). Nella ricerca di un‟occupazione la tipologia di contratto richiesta mostra differenze rispetto alle principali caratteristiche socio-anagrafiche: gli uomini preferiscono contratti a tempo indeterminato full time o un lavoro qualsiasi. Tra le donne, invece, risulta essere significativa la richiesta di contratti a tempo indeterminato part time. Questa tipologia contrattuale mostra un andamento crescente rispetto all‟età passando dal 13,2% della prima classe al 23,1% della terza. Questo risultato è riconducibile al fatto che all‟aumentare dell‟età cresce la quota, soprattutto, di donne che hanno figli e che quindi devono conciliare il lavoro extradomestico con quello di cura della famiglia. La ricerca di un lavoro qualsiasi, oltre che per gli uomini, risulta avere un peso maggiore per i più giovani (22,6%) e per gli stranieri (27,6%), i quali, pertanto, evidenziano un maggior grado di adattabilità. 96 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 44 - Tipo di lavoro (contratto) ricercato per condizione occupazionale, per genere, per classe di età e per nazionalità. Occupato Genere Classe di età Nazionalità No Sì M F 15-24 anni 25-34 anni Più di 34 anni Italiani Stranieri Totale A tempo indeterminato full time 51,1 66,8 62,1 48,6 53,0 55,9 51,4 53,3 56,2 53,5 A tempo indeterminato part time 20,9 11,4 7,2 26,5 13,2 20,3 23,1 20,4 12,4 19,5 A tempo determinato full time 3,1 5,4 4,3 3,0 4,1 4,7 1,2 3,6 1,9 3,5 A tempo determinato part time 4,9 2,2 4,3 4,6 6,0 3,3 5,2 5,0 1,9 4,5 Un lavoro qualsiasi 19,0 12,5 20,5 16,5 22,6 15,2 18,2 16,8 27,6 18,0 Tipo di contratto Non sa/non risponde 1,0 1,6 1,6 0,8 1,1 0,6 0,9 1,0 0,0 1,1 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 v.a. 1.028 184 443 769 266 487 424 1.040 105 1.212 La richiesta di informazione e la ricerca del lavoro sono i servizi più utilizzati (entrambi da oltre la metà degli utenti) seguiti dall‟accoglienza (43,7%) e dall‟orientamento (19,2%). Rispetto all‟anno precedente, si registra un calo intorno al 4% per i primi due servizi; aumentano, invece, i valori relativi all‟accoglienza (+6,7%), all‟orientamento (+2,8%) e agli stage e tirocini (+3,3%). Tab. 45 - I servizi utilizzati. Anni 2007 e 2008. 2008 Tipologia di servizio v.a. % sul % sul totale delle totale dei risposte rispondenti 2007 Accoglienza 662 22,1 43,7 37,0 Informazione 843 28,2 55,7 59,8 Orientamento 290 9,7 19,2 16,4 Stage, tirocini, PIP 145 4,8 9,6 6,3 Formazione 118 3,9 7,8 7,4 Ricerca del lavoro 817 27,3 54,0 50,4 Sportello per lavoratori extracomunitari 40 1,3 2,6 2,2 Sportello donna 49 1,6 3,2 4,2 Sostegno alla creazione d’impresa 30 1,0 2,0 1,3 2.994 100,0 1.514 1.312 Totale v.a. Il servizio di ricerca del lavoro viene utilizzato in misura maggiore dalle donne (56,8%), dagli utenti con meno di 34 anni, da chi è in possesso di una qualifica professionale e dai laureati (in questi ultimi due casi con valori superiori al 60%). La richiesta di informazioni, invece, caratterizza maggiormente chi è in possesso di una qualifica professionale (62,1%) e gli utenti italiani (58,8%). Per quanto riguarda gli altri servizi, per alcuni di essi si registra un utilizzo legato all‟età e al titolo di studio: è il caso del servizio relativo a stage, tirocini e PIP il 97 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 cui utilizzo decresce all‟aumentare dell‟età e cresce all‟aumentare del livello di istruzione. Andamento simile, legato però solamente al titolo di studio, si osserva anche per l‟orientamento. L‟utilizzo di questi due ultimi servizi risulta più marcato per gli italiani rispetto agli stranieri: i primi, infatti, utilizzano il servizio di orientamento nel 20,6% dei casi (contro l‟11,8%) e il servizio relativo a stage, tirocini e PIP nel 10,8% (contro il 4,2%). Infine, il servizio di accoglienza mostra i valori più alti presso i più giovani (45,9%) e presso gli utenti in possesso di una qualifica professionale (44,8%). Tab. 46 - I servizi utilizzati per genere e per classe di età. Genere Tipologia di servizio Classe di età 15-24 25-34 Più di anni anni 34 anni 45,9 39,6 40,7 Totale M F Accoglienza 44,1 43,5 Informazione 57,6 54,5 58,5 57,2 57,4 55,7 Orientamento 18,1 19,8 18,2 24,0 16,3 19,2 Stage, tirocini, PIP 8,3 10,3 13,5 11,1 6,1 9,6 Formazione 6,3 8,7 8,2 9,3 6,3 7,8 Ricerca del lavoro 49,3 56,8 56,2 59,4 51,7 54,0 Sportello per lavoratori extracomunitari 3,3 2,2 2,9 1,6 3,2 2,6 Sportello donna 1,7 4,2 3,2 2,4 4,4 3,2 Sostegno alla creazione d’impresa 1,7 2,1 1,5 1,2 3,2 2,0 v.a. 576 938 340 579 526 1.514 98 43,7 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 47 - I servizi utilizzati per nazionalità e per titolo di studio. Nazionalità Titolo di studio Italiani Stranieri Fino alla media inferiore Accoglienza 42,3 41,2 39,4 44,8 42,0 42,4 Informazione 58,4 45,4 53,7 62,1 57,7 58,3 Orientamento 20,6 11,8 14,3 19,0 20,8 23,6 Stage, tirocini, PIP 10,8 4,2 5,9 6,9 9,2 17,3 Formazione 8,4 5,9 6,5 9,5 6,3 12,9 Ricerca del lavoro Sportello per lavoratori extracomunitari 55,8 52,9 50,6 62,1 55,2 61,6 1,7 9,2 3,1 5,2 1,8 3,0 Sportello donna Sostegno alla creazione d’impresa 3,5 0,0 3,1 3,4 3,3 3,7 2,2 0,0 2,8 2,6 1,2 3,0 1.292 119 322 116 736 271 Tipologia di servizio v.a. Qualifica profes. Media superiore Laurea/ Master La maggioranza degli utenti (54,8%) ha utilizzato soltanto uno dei servizi offerti dal CIOF, mentre la percentuale di coloro che hanno usufruito di più di tre servizi si assesta al 12,4%. Il Il ricorso ad un solo servizio prevale tra gli occupati, gli uomini, gli utenti con più di 34 anni, gli stranieri e le persone scarsamente scolarizzate. L‟utilizzo, invece, di più di tre servizi presenta i suoi valori maggiori tra le donne, gli utenti con 25-34 anni, gli italiani e i laureati, ad evidenza di come siano soprattutto l‟età e il titolo di studio le determinanti che conducono ad un maggiore utilizzo dei servizi erogati dai CIOF. Tab. 48 – Numero di servizi utilizzati per condizione occupazionale, per genere, per classe di età. Numero di servizi Occupato Genere Classe di età 25-34 Più di anni 34 anni 51,6 58,7 Totale No Sì M F Un servizio 52,8 61,7 56,6 53,6 15-24 anni 48,2 Due servizi 21,6 17,5 20,8 20,6 23,2 21,2 20 20,7 Tre servizi 13,5 7,5 11,8 12,4 15,9 11,6 11,4 12,2 Più di tre servizi 12,2 13,3 10,8 13,4 12,6 15,5 9,9 12,4 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 v.a. 1.182 332 576 938 340 579 526 1514 99 54,8 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 49 – Numero di servizi utilizzati per nazionalità e per titolo di studio. Nazionalità Numero di servizi Un servizio Due servizi Tre servizi Più di tre servizi Totale v.a. Titolo di studio Italiani Stranieri Fino alla media inferiore Qualifica profes. Media superiore Laurea/ Master 52,4 21,6 12,8 13,2 100,0 1.292 62,2 20,2 10,9 6,7 100,0 119 64 16,5 11,8 7,8 100,0 322 45,7 28,4 12,9 12,9 100,0 116 51,9 21,9 13,5 12,8 100,0 736 48,7 21,8 11,1 18,5 100,0 271 Il seguente grafico mostra quale servizio è stato utilizzato da coloro che hanno usufruito soltanto di uno dei servizi offerti dal CIOF. Per il 41,6% si tratta del servizio di ricerca del personale, seguiti da quelli di informazione e di accoglienza. Figura 1 – Utenti che hanno utilizzato un solo servizio del CIOF. Distribuzione dei servizi utilizzati. 0,6 0,8 Accoglienza 0,2 Informazione 20,5 Orientamento 41,6 Stage, tirocini, PIP 30,3 Formazione Ricerca del lavoro 0,8 3,3 1,8 Sportello per lavoratori extracomunitari Nei dodici mesi precedenti l‟intervista, 625 utenti (pari al 41,3% del totale) si sono rivolti ad altre strutture per la ricerca di un impiego. La percentuale osservata, dunque, risulta essere inferiore a quella rilevata dalla precedente rilevazione con uno scostamento pari a -5,8%. Le strutture principalmente utilizzate sono state le agenzie di somministrazione (42,9%), gli Informagiovani (25,4%) e le agenzie di ricerca e selezione (20,9%). Rispetto all‟anno precedente, vi è stato un calo nell‟accesso alle agenzie di somministrazione (-4%) e alle agenzie di mediazione in associazioni di categoria (-2,6%) e un aumento presso le agenzie di ricerca e selezione (+3,7%). 100 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 50 - Uso di altre strutture. Percentuali sul totale delle risposte. Anni 2004, 2005, 2007 e 2008. 2008 Uso di altre strutture v.a. 2007 % 2005 % 2004 % Agenzie di somministrazione 366 % 42,9 46,9 47,3 45,4 Agenzie di ricerca e selezione 178 20,9 17,2 14,7 10,6 Agenzie di mediazione 16 1,9 4,5 10 10,2 Consulenti del lavoro 59 6,9 6,2 7,5 6,6 Informagiovani 217 25,4 24,2 30,2 28,7 Altro 17 2,0 1,0 1,0 1,4 Totale 853 100,0 100,0 100,0 100,0 Figura 2 - Uso di altre strutture. Percentuali sul totale dei rispondenti. Anni 2004, 2005, 2007 e 2008. 100% 90% 80% 42,4 38,9 70% 52,9 58,7 47,1 41,3 2007 2008 60% 50% 40% 30% 57,8 61,1 20% 10% 0% 2004 2005 Alm eno un'altra struttura privata Nessun altra struttura Le agenzie di somministrazione e gli Informagiovani sono utilizzati in misura maggiore da coloro che non hanno un‟occupazione rispetto agli occupati, i quali utilizzano con più frequenza le agenzie di mediazione in associazioni di categoria e i consulenti del lavoro. A questi canali di inserimento ricorrono più dagli uomini, mentre le donne si rivolgono con più frequenza agli Informagiovani e ad agenzie di ricerca e selezione. La scelta della struttura ulteriore e diversa dai CIOF a cui rivolgersi è influenzata dall‟età dell‟utente. In particolare, il ricorso ad un‟agenzia di somministrazione aumenta al crescere dell‟età (dal 49,6% al 66,4%), al contrario di quanto accada per le agenzie di ricerca di selezione (dal 36,3% al 22,3%). Per quanto riguarda il ricorso all‟Informagiovani si evidenzia un comportamento assai diverso dei soggetti più adulti, i quali ricorrono nel 27,9% di casi, ossia circa undici punti percentuali in meno rispetto agli utenti delle classi inferiori. 101 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Anche la nazionalità dell‟utente differenzia la scelta di altre strutture per la ricerca di un impiego: gli italiani utilizzano in misura maggiore le agenzie di somministrazione e gli Informagiovani, mentre gli stranieri le agenzie di ricerca e selezione, i consulenti del lavoro e le agenzie di mediazione in associazioni di categoria. Tab. 51 - Uso di altre strutture per condizione occupazionale, per genere, per classe di età e per nazionalità. Percentuali sul totale dei rispondenti. Occupati Uso di altre strutture Genere Classe di età Nazionalità 25-34 anni 35 anni e oltre Italiani Stranieri Totale No Sì M F 15-24 anni Agenzie di somministrazione 60,6 50,8 58,6 58,7 49,6 57,0 66,4 63,1 43,9 58,7 Agenzie di ricerca e selezione 28,3 29,5 25,5 30,6 36,3 32,9 22,3 26,5 33,3 28,5 Agenzie di mediazione 1,6 6,6 4,0 1,6 3,7 0,8 2,2 1,6 7,6 2,6 Consulenti del lavoro 8,8 12,3 11,6 8,0 10,4 8,9 9,2 7,7 18,2 9,5 Informagiovani 37,1 25,4 29,1 38,6 38,5 38,8 27,9 36,7 24,2 34,8 Altro 2,4 4,1 3,2 2,4 2,2 2,5 3,1 2,6 4,5 2,7 Totale 502 122 251 373 135 237 229 509 66 624 1.11. Valutazione dei servizi Gli utenti esprimono una soddisfazione più che sufficiente dei servizi forniti dai CIOF. Di questi, tre risultano utilizzati in modo limitato e questo suggerisce di considerare con cautela i relativi giudizi. Si tratta, come l‟anno scorso, dello sportello per i lavoratori comunitari (40 rispondenti), dello sportello donna (49 rispondenti) e del sostegno alla creazione di impresa (30 rispondenti). Per quanto riguarda gli altri servizi il giudizio va dal 7,6 della richiesta di informazioni (in miglioramento dello 0,3 rispetto al 2007) al 6,6 della formazione (in peggioramento dello 0,4 rispetto alla passate rilevazione). 102 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 52 - Soddisfazione per i servizi utilizzati. Accoglienza Numero dei casi 662 Informazione 843 8,1 35,7 56,2 7,6 7,3 Orientamento 290 15,9 38,6 45,5 7,2 7,1 Stage, tirocini, PIP 145 17,9 49,0 33,1 6,7 6,8 Formazione 118 22,0 44,9 33,1 6,6 7,0 Ricerca del lavoro 817 20,6 49,0 30,5 6,7 6,9 Sportello per lavoratori extracomunitari 40 22,5 42,5 35,0 6,6 7,0 Sportello donna 49 26,5 40,8 32,7 6,5 7,6 30 26,7 53,3 20,0 6,2 7,0 Tipologia di servizio Sostegno alla creazione d’impresa 1-5 Insufficiente 9,1 6-7 Sufficiente 43,8 8-10 Buono 47,1 Media 2008 7,3 Media 2007 7,4 Limitando l‟osservazione ai servizi più utilizzati, si può notare come le donne esprimano sempre giudizi maggiormente positivi, in particolare per quanto riguarda i servizi relativi alla formazione. Differenze nell‟attribuzione dei punteggi si registrano anche fra italiani e stranieri: quest‟ultimi esprimono sistematicamente giudizi migliori degli italiani. Più nel dettaglio, il servizio in cui si registra la maggiore differenza nella valutazione è quello relativo alla ricerca di stage, tirocini, PIP dove ad un giudizio più che sufficiente da parte degli italiani (6,7) corrisponde un giudizio buono (8,3) da parte degli stranieri. Se si considera la valutazione dei servizi rispetto all‟età dell‟utente, si può osservare come il giudizio dei servizi di accoglienza e informazione aumenti al crescere dell‟età, al contrario di quanto accada per la formazione (dal 7 dei più giovani si passa al 6,4 dei più adulti). Tab. 53 - Soddisfazione per i servizi utilizzati per genere, per classi di età e per nazionalità. Genere Tipologia di servizio Classe di età Più di 15-24 25-34 34 anni anni anni M F Accoglienza 7,0 7,5 7,2 7,3 Informazione 7,4 7,7 7,3 7,6 Orientamento 6,7 7,4 7,5 Stage, tirocini, PIP 6,4 6,9 Formazione 5,9 7,0 Ricerca del lavoro Sportello per lavoratori extracomunitari 6,5 Sportello donna Sostegno alla creazione d’impresa Nazionalità Totale Italiani Stranieri 7,7 7,4 7,9 7,3 7,9 7,6 8,0 7,6 7,0 7,3 7,1 7,6 7,2 6,9 6,7 6,8 6,7 8,3 6,7 7,0 6,7 6,4 6,6 7,3 6,6 6,8 6,8 6,6 6,7 6,7 6,9 6,7 6,8 6,4 7,5 6,2 6,5 6,2 7,4 6,6 4,3 7,1 6,9 5,4 7,3 6,6 0,0 6,5 5,4 6,6 7,0 5,4 6,6 6,4 0,0 6,2 103 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 I grafici seguenti riportano la percentuale di soddisfatti, ossia di coloro che hanno espresso un punteggio pari o superiore alla sufficienza54, e il voto medio relativamente ai servizi di accoglienza, informazione, orientamento e ricerca del lavoro rispetto alle principali variabili socio-anagrafiche. Figura 3 – Servizio di accoglienza. Percentuali di soddisfati e voto medio per genere, per classe di età, per nazionalità e per titolo di studio. Italiani 7,4 Stranieri 9,0 9,8 7,9 Fino alla media inferiore 9,6 7,7 Qualifica profes. 7,5 Diploma 7,3 Laurea/Master 7,4 Totale 7,3 0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 8,7 9,1 % soddisfatti voto 8,7 9,2 10,0 Figura 4 – Servizio di informazione. Percentuali di soddisfati e voto medio per genere, per classe di età, per nazionalità e per titolo di studio. 54 Le percentuali di soddisfatti sono riportate, per comodità, in base 10. 104 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Figura 5 – Servizio di orientamento. Percentuali di soddisfati e voto medio per genere, per classe di età, per nazionalità e per titolo di studio. Figura 6 – Servizio di ricerca del lavoro. Percentuali di soddisfati e voto medio per genere, per classe di età, per nazionalità e per titolo di studio. Nel 2008 la ricerca del lavoro è stato l‟ultimo servizio più utilizzato dagli utenti, seguito dalla richiesta di informazioni, dall‟accoglienza e dall‟orientamento. Rispetto all‟anno precedente aumenta il ricorso ai servizi di ricerca del lavoro (+6,3%) e di accoglienza (+4,7%), mentre diminuisce la richiesta di informazioni (-5,4%). 105 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 54 - Ultimo servizio utilizzato. Anni 2007-2008 Tipologia di servizio Accoglienza 2008 2007 15,1 10,4 Informazione 29,7 35,1 Orientamento 5,9 7,7 Stage, tirocini, PIP 3,0 3,0 Formazione 1,4 3,3 Ricerca del lavoro 42,8 36,5 Sportello per lavoratori extracomunitari 0,8 1,3 Sportello donna 1,1 2,1 Sostegno alla creazione d’impresa 0,2 0,5 Totale 100,0 100,0 v.a. 1.514 1.312 La ricerca del lavoro, come ultimo servizio utilizzato, registra i valori più alti tra le donne, gli utenti tra i 25 e i 34 anni, gli italiani e tra chi è in possesso di una qualifica professionale. La richiesta d‟informazioni, invece, caratterizza maggiormente gli uomini, gli utenti con più di 34 anni e chi è in possesso della licenza elementare o di scuola media inferiore. Stesse caratteristiche, con la sola aggiunta degli utenti stranieri, si riscontrano per l‟accoglienza. Infine, l‟orientamento, che mostra differenze meno marcate rispetto alle variabili socio-anagrafiche, risulta essere leggermente più utilizzato dagli uomini, dagli utenti tra i 25 e i 34 anni, dagli italiani e dai laureati. Tab. 55 – Ultimo servizio utilizzato per genere, per classi di età e per nazionalità. Sesso Classe di età Nazionalità M F 15-24 anni 25-34 anni Più di 34 anni Accoglienza 16,1 14,4 12,9 10,4 13,3 12,3 16,0 15,1 Informazione 32,8 27,8 30,6 27,6 33,8 30,4 30,3 29,7 Orientamento 6,1 5,8 6,2 6,4 5,9 6,0 5,0 5,9 Stage, tirocini, PIP 3,1 3,0 5,6 4,3 0,4 3,5 0,8 3,0 Tipologia di servizio Italiani Strani eri Totale Formazione 0,3 2,0 1,2 1,4 1,7 1,5 0,8 1,4 Ricerca del lavoro Sportello per lavoratori extracomunitari 39,9 44,6 42,9 47,7 42,2 44,4 42,9 42,8 1,0 0,6 0,3 0,9 0,6 0,2 4,2 0,8 Sportello donna Sostegno alla creazione d’impresa 0,3 1,6 0,3 1,2 1,7 1,3 0,0 1,1 0,2 0,2 0,0 0,2 0,4 0,2 0,0 0,2 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 576 938 340 579 526 1292 119 1.514 Totale v.a. Tab. 56 – Ultimo servizio utilizzato per titolo di studio. 106 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Titolo di studio Fino alla media inferiore Qualifica profes. Media superiore Laurea/ Master Totale Accoglienza 14,9 11,2 11,7 11,1 15,1 Informazione 32,9 31,0 31,4 25,5 29,7 Orientamento 6,8 2,6 6,0 7,0 5,9 Stage, tirocini, PIP 0,3 0,0 3,4 6,6 3,0 Formazione 0,6 0,0 1,9 1,8 1,4 Ricerca del lavoro 43,2 50,0 43,5 46,5 42,8 Sportello per lavoratori extracomunitari 0,3 2,6 0,8 0,0 0,8 Sportello donna 0,6 1,7 1,2 1,5 1,1 Sostegno alla creazione d’impresa 0,3 0,9 0,1 0,0 0,2 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 322 116 736 271 1.514 Tipologia di servizio Totale v.a. La valutazione dei CIOF da parte degli utenti rispetto a dimensioni relazionali, tecniche e strutturali è complessivamente positiva: i giudizi variano dal 6,5 dei tempi di attesa all‟8,1 della pulizia degli ambienti. Rispetto ad un voto medio intorno al 7,5, soltanto tre dimensioni esprimono un giudizio inferiore: i tempi di attesa, che fanno registrare una differenza di un punto, gli orari di apertura dei servizi (-0,4) e, in forma più contenuta, la chiarezza del materiale informativo (-0,1). Confrontando i valori con quelli del 2007, si può osservare un miglioramento dei giudizi per alcune delle dimensioni considerate: la capacità di indirizzare rispetto agli obiettivi professionali, l‟adeguatezza degli spazi di autoconsultazione e l‟organizzazione generale aumentano di un +0,4; la professionalità degli operatori e la capacità di comprendere i bisogni dell‟utente del +0,2. Unico dato in leggera controtendenza è il giudizio relativo ai tempi di attesa (0,1). Prendendo in considerazione la percentuale di utenti soddisfatti, si può osservare un aumento per quasi tutte le dimensioni. 107 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 57 – Valutazioni delle dimensioni relazionali, tecniche e strutturali dei CIOF per genere, per classi di età, per titolo di studio e per nazionalità. 2008 2007 Media % soddisfatti Media % soddisfatti 8,0 97,6 8,0 92,2 Tempi d’attesa 6,5 72,1 6,6 73,3 Chiarezza del materiale informativo 7,4 90,7 7,3 84,7 Durata e contenuti del primo colloquio 7,5 95,2 7,5 90,5 Capacità di comprendere i bisogni dell’utente 7,5 91,9 7,3 87,0 Professionalità degli operatori 7,9 94,6 7,7 90,2 Capacità di indirizzare rispetto agli obiettivi professionali 7,8 95,5 7,4 88,5 Orari di apertura dei servizi di interesse 7,1 100,0 7,1 100,0 Adeguatezza degli spazi di autoinformazione 7,5 92,0 7,1 85,3 Adeguatezza degli spazi dedicati al servizio 7,5 91,7 7,4 89,1 Pulizia degli ambienti 8,1 96,6 8,0 95,5 Organizzazione generale della struttura 7,8 94,9 7,4 88,9 Dimensione relazionale/emotiva Disponibilità e cortesia degli operatori Dimensione tecnica Dimensione strutturale Rispetto ai principali servizi offerti, emerge come la valutazione dei tempi di attesa, la chiarezza del materiale informativo, la capacità di comprendere i bisogni dell‟utente, la professionalità degli operatori e l‟organizzazione generale della struttura registri una differenza tra il voto più alto e quello più basso di quasi mezzo punto (+0,4). Inoltre, sempre riguardo a questi aspetti, si rileva come i voti più alti siano sempre espressi in relazione al servizio di accoglienza, mentre i giudizi più contenuti, ma pur sempre ampiamente positivi, siano sempre riconducibili al servizio di ricerca del lavoro. 108 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 58 – Valutazioni medie delle dimensioni relazionali, tecniche e strutturali dei CIOF relativamente all‟ultimo servizio utilizzato. Accoglienza Informazione Orientamento Ricerca del lavoro 8,0 8,0 8,1 7,9 Tempi d’attesa 6,8 6,4 6,5 6,4 Chiarezza del materiale informativo 7,7 7,5 7,5 7,3 Durata e contenuti del primo colloquio 7,5 - - - Capacità di comprendere i bisogni dell’utente 7,7 7,7 7,5 7,3 Professionalità degli operatori 8,2 8,0 7,8 7,8 - - 7,8 - 7,2 7,0 7,3 7,1 Adeguatezza degli spazi di autoinformazione - 7,5 - - Adeguatezza degli spazi dedicati al servizio 7,5 7,7 7,7 7,5 Pulizia degli ambienti 8,2 8,1 8,2 8,1 Organizzazione generale della struttura 8,1 7,9 7,8 7,7 Dimensione relazionale/emotiva Disponibilità e cortesia degli operatori Dimensione tecnica Capacità di indirizzare rispetto agli obiettivi professionali Orari di apertura dei servizi di interesse Dimensione strutturale Il 18,6% degli utenti intervistati ha trovato in passato lavoro tramite il CIOF;poco più del 44% conosce persone che hanno trovato lavoro tramite il Centro. La possibilità di trovare lavoro per mezzo del CIOF è maggiore per le donne, per gli italiani e cresce proporzionalmente rispetto all‟età dell‟utente. Tab. 59 – Precedenti esperienze con il CIOF per genere, per classi di età e per nazionalità. Anni 2007 e 2008. In passato il CIOF Le ha consentito di trovare lavoro? No Sì Genere M F Classe di età 15-24 anni 25-34 anni 35 anni e oltre Nazionalità Italiani Stranieri 2008 2007 Conosce persone che hanno trovato lavoro tramite il CIOF? No Sì v.a. 83,9 79,9 16,1 20,1 56,6 55,0 43,4 45,0 576 938 88,2 79,1 77,8 11,8 20,9 22,2 52,1 56,3 53,8 47,9 43,7 46,2 340 579 526 80,9 83,2 19,1 16,8 53,1 64,7 46,9 35,3 1.292 119 81,4 80,2 18,6 19,2 55,6 54,0 44,4 46,0 1.514 1.312 109 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Per concludere, si riporta la valutazione sui cambiamenti nei servizi offerti dal CIOF di coloro che nei dodici mesi precedenti l‟intervista hanno frequentato il Centro più di una volta. Dei 969 rispondenti, più di un utente su quattro ha notato un miglioramento nei servizi offerti. Inoltre, il giudizio rimane positivo anche incrociando il dato con le precedenti esperienze che gli utenti hanno avuto con il CIOF: più di un terzo di coloro che in passato hanno trovato lavoro tramite il Centro ha notato dei miglioramenti, mentre tra chi non ha trovato lavoro i giudizi positivi si assestano a poco più del 23%. Tab. 60 – Cambiamenti rilevati nei servizi dei CIOF. Anni 2007 e 2008. 2008 Tipo di cambiamento Sì, in meglio 2007 v.a. % 253 26,1 23,4 In passato il CIOF Le ha consentito di trovare lavoro? No Sì 23,4 35,0 Sì, in peggio 46 4,7 4,0 4,3 6,2 No, nessun cambiamento 426 44,0 51,2 44,0 43,8 Non sa/non risponde 244 25,2 21,4 28,3 15,0 Totale 969 100,0 100 100,0 100,0 110 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 2. LE IMPRESE 2.1. Le imprese utenti dei CIOF 2.1.1. L’indagine L‟indagine sulle imprese “utenti” dei CIOF è stata condotta mediante sistema C.A.T.I. (Computer Assisted Telephone Interview) nel periodo compreso tra il 29 settembre e il 20 ottobre 2008. Complessivamente, sono state svolte 702 interviste per realizzare le quali sono stati effettuati 4.123 contatti. Tab. 61 – Report delle cadute per la realizzazione delle interviste. Tipo di caduta v.a. Interviste 702 Chiuse negativamente con le seguenti specifiche 542 di cui: Aziende in chiusura 19 Interviste interrotte 41 Non interessati all’indagine 267 Non parla italiano 2 Recapito telefonico errato 176 Responsabili non rintracciabili 28 Segreterie telefoniche 9 Telefono occupato 125 Non risponde nessuno 1.729 Appuntamenti telefonici 1.025 Totale 4.123 2.1.2. Le caratteristiche del campione Un primo elemento di osservazione è costituito dalla ripartizione in classe di addetti, la quale costituisce una delle principali chiavi di lettura dei dati raccolti nell‟indagine, in quanto variabile esplicativa delle modalità di interazione delle imprese con i CIOF. Circa i tre quarti (il 74,6%) delle imprese, pari a 524 unità, si colloca nelle classi comprese tra 1 e 19 addetti, cioè tra le micro e le piccole imprese. In particolare, risulta rilevante la concentrazione nella classe dimensionale da 10 a 14 addetti che assorbe il 42,2% del totale delle imprese. Seguono le imprese appartenenti alla classe superiore con il 17,8% e a quella inferiore con il 14,7%. In conclusione, coerentemente con il tessuto produttivo 111 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 marchigiano, si ravvisa tra gli utenti dei CIOF una notevole concentrazione di imprese di dimensioni piccole. Queste ultime sono afferenti ad un tessuto assai polverizzato di soggetti portatori di domande di servizi, ma soprattutto dotato di una capacità di assorbimento della manodopera sensibilmente più contenuto rispetto alle imprese di maggiori dimensioni, sebbene costituiscano il maggior canale di assorbimento delle candidature segnalate dai CIOF marchigiani. Tab. 62 – Imprese utenti: classe di addetti. Anno 2007 e 2008. 2008 Classe di addetti 2007 % % 1-9 v.a. 103 14,7 59,1 10-14 296 42,2 11,9 15-19 125 17,8 20-49 56 8,0 50-99 65 9,3 oltre 99 57 8,1 Totale 702 100,0 29,1 100,0 Un secondo elemento di osservazione è rappresentato dalla composizione del campione per settore di attività. Circa l‟81,1% delle imprese (569 unità) risulta concentrato in appena 5 delle 17 tipologie settoriali considerate: la “Industria manifatturiera” con il 37,9%, il “Commercio” con il 15,4%, le “Attività immobiliari” con il 12%, gli “Altri servizi pubblici, sociali e personali” con l‟8,8% e gli “Alberghi e ristoranti” con il 7%. Solo altri due settori, quello delle “Costruzioni” e quello dei “Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni”, risultano essere numericamente rilevanti, mentre ben 10 settori raggruppano quote di imprese inferiori al 2%. La concentrazione maggioritaria in settori come la “Industria manifatturiera”, il “Commercio”e le “Attività immobiliari” risulta abbastanza coerente con il profilo dimensionale precedentemente ricostruito, poggiante su un diffuso tessuto di micro e piccola imprenditorialità. Il settore della “Industria manifatturiera” evidenzia una distribuzione di una certa consistenza in tutte le classi dimensionali considerate: il valore più basso si registra per l‟ultima classe dimensionale (10,2%), quello più elevato per la classe 10-14 (29,3%). Le concentrazioni maggiori si hanno in corrispondenza delle classi dimensionali da 10 a 14 addetti e da 15 a 19 addetti. Per ciò che attiene il settore del “Commercio”, la sua distribuzione risulta diffusa in tutte le classi, sebbene con un minor grado di omogeneità e con una maggiore concentrazione nelle prime tre (da 1 a 19 addetti), le quali assorbono oltre l‟83% del totale delle 112 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 imprese. Anche le “Attività immobiliari” conoscono una distribuzione in tutte le classi dimensionali, sebbene con una maggiore polarizzazione, dal momento che il 76,2% appartiene alle prime due classi. Vi sono, infine, altri due settori che registrano andamenti assimilabili a quelli sopra osservati. Il primo settore, quello degli “Altri servizi pubblici, sociali e personali”, è caratterizzato da un andamento simile a quello del “Commercio”, seppure con valori meno pronunciati e con una concentrazione nelle prime tre classi dimensionali (75,8%). Il secondo settore, quello delle “Costruzioni”, è composto da imprese di tutte le dimensioni, ma prevalentemente appartenenti a quelle da 10 a 49 addetti (il 77,8%). Tab. 63 – Imprese utenti: settore di attività. Settore di attività v.a. % Agricoltura, caccia e silvicoltura, pesca, piscicoltura 13 1,9 2 0,3 Industria manifatturiera 266 37,9 Produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua 11 1,6 Costruzioni 36 5,1 Commercio 108 15,4 Alberghi e ristoranti 49 7,0 Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni 29 4,1 Intermediazione monetaria e finanziaria 11 1,6 Attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, etc. 84 12,0 Pubblica amministrazione e difesa; assicurazione sociale 7 1,0 Istruzione 1 0,1 Sanità e altri servizi sociali 9 1,3 Altri servizi pubblici, sociali e personali 62 8,8 Servizi domestici presso famiglie e convivenze 5 0,7 Organizzazioni e organismi extraterritoriali 4 0,6 Non sa/non risponde 5 0,7 702 100,0 Estrazioni minerali Totale 113 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 64 – Imprese utenti: settore di attività per classe di addetti. Classe di addetti Settore di attività 1-9 10-14 15-19 20-49 50-99 oltre 99 Totale % di riga % di riga % di riga % di riga % di riga % di riga % di riga Industria manifatturiera 10,9 29,3 22,6 14,7 12,4 10,2 100,0 Commercio 20,4 46,3 16,7 1,9 8,3 6,5 100,0 Attività immobiliari 15,5 60,7 10,7 2,4 7,1 3,6 100,0 Altri servizi pubblici, sociali e personali 19,4 41,9 14,5 8,1 3,2 12,9 100,0 8,3 50,0 11,1 16,7 8,3 5,6 100,0 % di colonna % di colonna % di colonna % di colonna % di colonna % di colonna % di colonna Industria manifatturiera 28,2 26,4 48,0 69,6 50,8 47,4 37,9 Commercio 21,4 16,9 14,4 3,6 13,8 12,3 15,4 Attività immobiliari 12,6 17,2 7,2 3,6 9,2 5,3 12,0 Altri servizi pubblici, sociali e personali 11,7 8,8 7,2 8,9 3,1 14,0 8,8 Costruzioni Costruzioni Totale 2,9 6,1 3,2 10,7 4,6 3,5 5,1 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 La terza ed ultima dimensione di osservazione delle imprese è quella costituita dalla distribuzione per forma giuridica. Quest‟ultima evidenzia una prevalenza di società a responsabilità limitata (296 unità pari al 42,2% del totale) a cui fanno seguito – benché “distanziate” – le ditte individuali (23,1%) e le società in nome collettivo (15%). Società in accomandita semplice e, ancor più, società per azioni conoscono una marcata minore consistenza: fra l‟altro, queste forme giuridiche sono assunte dalle imprese di più grandi dimensioni. Tab. 65 – Imprese utenti: forma giuridica. Anno 2007 e 2008. 2008 Forma giuridica v.a. 162 9 105 27 296 45 13 24 9 12 702 Ditta individuale Società semplice o di fatto Società in nome collettivo Società in accomandita semplice Società a responsabilità limitata Società per azioni Società in accomandita per azioni Società cooperativa Altro Non sa/non risponde Totale % 23,1 1,3 15,0 3,8 42,2 6,4 1,9 3,4 1,3 1,7 100,0 2007 % 25,4 0,0 18,6 6,4 34,6 8,2 0,0 5,0 0,6 1,2 100,0 La ripartizione per forma giuridica e per classe dimensionale rende ancor più esplicito il profilo espresso dalle imprese. L‟analisi conferma come la platea delle imprese utenti dei CIOF sia in larga prevalenza composta da imprese di dimensioni assai ridotte. 114 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Infatti, si registra una notevole incidenza delle prime tre classi di ampiezza nelle forme giuridiche prevalenti: società a responsabilità limitata, ditte individuali e società in nome collettivo. In particolare, tra le società a responsabilità limitata tale quota ammonta al 65,2%, tra le ditte individuali al 93,8% e tra le società in nome collettivo al 92,4%, con valori più che consistenti nella classe 10-14 addetti (rispettivamente, 37,2%, 54,9% e 50,5%). Le società per azioni e le società in accomandita per azioni sono caratterizzate, invece, da una prevalenza delle imprese con più di 20 addetti, che rappresentano nel primo caso il 60% e nel secondo il 61,5%. Tab. 66 – Imprese utenti: forma giuridica per classe di addetti. Classe di addetti Totale 1-9 10-14 15-19 20-49 50-99 oltre 99 % % % % % % v.a. % di colonna Ditta individuale 29,6 54,9 9,3 4,3 1,9 0,0 162 23,1 Società semplice o di fatto 22,2 66,7 0,0 0,0 11,1 0,0 9 1,3 Società in nome collettivo 18,1 50,5 23,8 3,8 2,9 1,0 105 15,0 Società in accomandita semplice 14,8 37,0 25,9 18,5 3,7 0,0 27 3,8 Società a responsabilità limitata 6,1 37,2 22,0 11,1 15,5 8,1 296 42,2 Società per azioni 4,4 22,2 13,3 6,7 11,1 42,2 45 6,4 Società in accomandita per azioni 15,4 23,1 0,0 7,7 23,1 30,8 13 1,9 Società cooperativa 20,8 16,7 16,7 8,3 4,2 33,3 24 3,4 Altro 11,1 44,4 33,3 11,1 0,0 0,0 9 1,3 Non sa/non risponde 16,7 58,3 0,0 0,0 16,7 8,3 12 1,7 Totale 14,7 42,2 17,8 8,0 9,3 8,1 702 100,0 Forma giuridica 2.1.3. La ricerca del personale Relativamente ai canali “abitualmente” utilizzati per la ricerca di personale, complessivamente, si evidenzia una indicazione maggioritaria nei confronti dei CIOF (69,9%) e dell‟utilizzo di conoscenze personali (67%). Il primo dato risulta, nella sua ampiezza, coerente con la natura del campione di soggetti interpellati, costituito da imprese utenti dei CIOF, nonché, come si potrà osservare, con la tipologia di conoscenza e utilizzo che mediamente tali imprese dimostrano di tali strutture. Un rilievo considerevole – sebbene meno marcato – è attribuito alle iniziative di selezione in proprio attraverso i curriculum vitae inviati dalle persone in cerca di 115 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 lavoro (38%) e al ricorso ai servizi di somministrazione di lavoro erogati dalle agenzie per il lavoro (30,6%). La quota di imprese che indicano quali canali “abituali” scuole ed istituti di formazione e consulenti del lavoro risulta non trascurabile (rispettivamente, 12,8% e 10,1%), mentre meno consistente è il riferimento alle agenzie di intermediazione o alla mediazione operata da associazioni di categoria, oltre che ad Internet (con percentuali prossime o inferiori al 6%). L‟analisi per classe dimensionale, peraltro, delinea alcuni tratti che possono anticipare riflessioni relative ai diversi comportamenti di ricerca. Le imprese appartenenti alle classi da 15 fino a 99 addetti esprimono una preferenza maggiore delle altre nei confronti dei canali istituzionali di ricerca: CIOF, agenzie di somministrazione e intermediazione, scuole e istituti di formazione. In corrispondenza di tali classi di ampiezza, infatti, il valore medio registrato per i CIOF (69,9%) viene sensibilmente superato fino ad arrivare ad un livello del 72,8% per la classe 15-19 addetti e del 76,9% per la classe da 50 a 99 addetti. Notevoli sono gli incrementi registrati per le agenzie di somministrazione con punte del 43-45% nelle imprese da 20 a 99 addetti a fronte di una media del 30,7%. Si tratta di incrementi del tutto analoghi a quelli conosciuti dalle scuole e istituti di formazione: in quest‟ultimo caso, l‟incremento maggiore si evidenzia per le imprese della classe 20-49 addetti. Per contro, presso le imprese di dimensioni più piccole e le microimprese i valori di utilizzo di tali canali risultano mediamente più contenuti, secondo una tendenza che accomuna la quasi totalità dei canali elencati. Una pluricanalità marcata caratterizza, il comportamento delle imprese di più ampie dimensioni, con un ricorso leggermente meno allineato alla media complessiva nei confronti dei CIOF e nettamente più orientato alla somministrazione di manodopera e alla mediazione di categoria. A questi dati si affianca il più pronunciato utilizzo di pratiche legate all‟autoselezione (attraverso internet, giornali, curriculum vitae) anche in relazione alla disponibilità di tecnostrutture dedicate a queste attività. 116 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 67 – Imprese utenti: canali abitualmente utilizzati per la ricerca di personale per classe di addetti. Classe di addetti Canali di ricerca Totale 1-9 10-14 15-19 20-49 50-99 oltre 99 Conoscenze personali 79,6 64,5 60,8 62,5 76,9 63,2 67,0 Consulenti del lavoro 7,8 8,4 8,8 14,3 18,5 12,3 10,1 Agenzie di somministrazione 15,5 25,7 34,4 42,9 44,6 47,4 30,6 Agenzie di intermediazione private Agenzie di mediazione delle associazioni di categoria CIOF 2,9 3,0 4,0 7,1 4,6 3,5 3,7 3,9 5,7 4,0 3,6 7,7 14,0 5,8 64,1 68,6 72,8 75,0 76,9 68,4 69,9 Curriculum vitae inviati alle imprese 23,3 33,8 36,0 55,4 58,5 50,9 38,0 Scuole, istituti di formazione Selezione in proprio attraverso annunci di giornali Selezione in proprio attraverso Internet Totale 6,8 9,5 16,8 23,2 18,5 15,8 12,8 5,8 5,1 9,6 17,9 15,4 26,3 9,7 9,7 3,0 2,4 8,9 6,2 22,8 6,3 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 103 296 125 56 65 57 702 v.a. Sul totale delle risposte fornite, i CIOF (27,5%) e le conoscenze personali (26,4%) rappresentano i canali principali; seguono i curriculum vitae inviati alle imprese dalle persone con il 15% e le agenzie di somministrazione con il 12,1%. Nel complesso, l‟80,8% della ricerca di manodopera delle imprese utenti dei CIOF si realizza attraverso il ricorso a questi quattro canali. Il comportamento delle imprese utenti dei CIOF, dunque, denota una propensione maggioritaria all‟utilizzo dei canali di ricerca di manodopera definibili “istituzionali”. Infatti, il peso di quelli costituiti dai CIOF, dalle agenzie di somministrazione e dalle agenzie intermediazione private arriva al 41,1% del totale, contro un 26,4% delle conoscenze personali ed un ulteriore 23,8% rappresentato dalle attività di ricerca in proprio. Tali valori conoscono un andamento oscillante tra le varie classi dimensionali. Ad esempio, il ricorso ai canali istituzionali di reclutamento oscilla da un minimo del 40,7% presso le imprese da 1 a 9 addetti, fino ad un massimo del 51,3% presso quelle di 15-19 addetti che realizzano un utilizzo più intensivo di tutti i possibili intermediari pubblici e privati riconosciuti. Per ciò che attiene al ricorso alle conoscenze personali, esso risulta più contenuto presso le imprese oltre i 99 addetti (19,5%), per registrare un valore massimo presso le microimprese (36,3%). Infine, le attività afferenti alla selezione in proprio registrano percentuali di utilizzo che variano da un minimo del 17,7% tra le microimprese a un massimo del 30,8% tra le imprese oltre i 99 addetti. 117 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Questi risultati evidenziano le seguenti tendenze: per le piccole imprese una maggiore incidenza dell‟informalità tout court, rispetto al ricorso ai provider ufficiali (pur sempre maggioritari) e alle azioni di autoricerca in proprio; per le imprese di dimensioni piccole e medie (fino a 99 addetti) una maggiore fidelizzazione nei confronti dei canali pubblici e privati di natura istituzionale a fronte di una crescente attenzione alla selezione in proprio; per le imprese di più grandi dimensioni una minore incidenza dei canali istituzionali e di quelli personali, a favore di una più strutturata attenzione alla selezione in proprio. Il raffronto del dato 2008 relativo ai canali di ricerca del personale con quelli restituiti nelle rilevazioni precedenti è caratterizzato da una notevole instabilità dei valori osservati nel succedersi delle annualità considerate. Le quattro annualità di rilevazione sembrano attestare un comportamento delle imprese utenti che premia soprattutto i CIOF e i canali personali, siano essi informali, siano legati alla selezione in proprio attraverso i curriculum vitae inviati alle imprese. Il ruolo delle Agenzie di somministrazione assume connotati maggiormente rilevanti. 118 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 68 – Imprese utenti: canali di ricerca utilizzati per classe di addetti. Percentuale sul totale delle risposte. Canali di ricerca Classe di addetti Totale 1-9 10-14 15-19 20-49 50-99 oltre 99 Conoscenze personali 36,3 28,4 24,4 20,1 23,5 19,5 Consulenti del lavoro 3,5 3,7 3,5 4,6 5,6 3,8 4,0 Agenzie di somministrazione 7,1 11,3 13,8 13,8 13,6 14,6 12,1 Agenzie di intermediazione private 1,3 1,3 1,6 2,3 1,4 1,1 1,5 Agenzie di mediazione 1,8 2,5 1,6 1,1 2,3 4,3 2,3 CIOF 29,2 30,2 29,2 24,1 23,5 21,1 27,5 Curriculum vitae inviati alle imprese 10,6 14,9 14,4 17,8 17,8 15,7 15,0 Scuole, istituti di formazione 3,1 4,2 6,7 7,5 5,6 4,9 5,0 Attraverso annunci di giornali 2,7 2,2 3,8 5,7 4,7 8,1 3,8 Attraverso Internet 4,4 1,3 1,0 2,9 1,9 7,0 2,5 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 226 673 312 174 213 185 1.783 Totale v.a. 26,4 Tab. 69 – Imprese utenti: canali di ricerca del personale. Anni 2003, 2004, 2007 e 2008. Canali di ricerca CIOF 2008 2007 2004 2003 69,9 43,6 79,1 73,3 Conoscenze personali 67,0 55,2 56,3 47,3 Curriculum vitae inviati alle imprese 38,0 23,6 37,2 7,0 Annunci sui giornali o altri media 3,8 14,8 11,7 12,3 Agenzie di somministrazione 30,6 13,8 9,9 8,0 Consulenti del lavoro 10,1 3,8 8,5 0,7 Selezione tra stagisti 0,0 0,0 2,7 1,3 Agenzie di mediazione 5,8 3,0 2,2 2,0 Internet 6,3 3,8 1,6 2,0 Agenzie di intermediazione private 3,7 2,2 1,3 1,0 Scuole, istituti di formazione 12,8 0,0 0,0 0,0 Selezione in proprio attraverso annunci di giornali 9,7 1,4 1,1 1,3 Altro 0,0 0,6 0,0 0,0 v.a. 702 500 446 300 2.1.4. Le assunzioni Un indicatore interessante, relativo all‟investimento in risorse umane da parte delle imprese, riguarda la pratica delle assunzioni realizzate nel corso del 2007 l‟intervista. Le imprese che hanno dichiarato di aver effettuato almeno un‟assunzione di personale nell‟anno consideratosono pari al 59% del totale (414 unità). 119 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 La pratica delle assunzioni conosce andamenti differenziati a seconda delle tipologie dimensionali delle imprese: ad esempio essa conosce una notevole contrazione presso le imprese fino a 14 addetti (intorno al 48%). Valori superiori a quelli medi si registrano al crescere delle dimensioni, fino ad arrivare ad un 76,9% per le imprese da 50 a 99 addetti e ad un 91,2% per quelle oltre i 99 addetti. Tab. 70 – Imprese utenti che hanno assunto nel corso del 2007 per classe di addetti. Classe di addetti Assunzioni di personale nel corso del 2007 1-9 10-14 15-19 20-49 50-99 No 52,4 51,0 31,2 30,4 23,1 7,0 39,9 Sì 47,6 48,0 68,0 64,3 76,9 91,2 59,0 Non sa/non risponde 0,0 1,0 0,8 5,4 0,0 1,8 1,1 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 103 296 125 56 65 57 702 Totale v.a. oltre 99 Totale Per quanto riguarda le motivazioni alla base della scelta di assumere personale, circa il 36,9% ha assunto per motivi legati ad incremento del personale, mentre il 30,4% per necessità di turnover. Infine, il 27,7% ha proceduto a delle assunzioni per entrambi i motivi sopra enunciati. Figura 7 – Imprese utenti: motivazioni alla base delle assunzioni effettuate nel corso del 2007. 5,0 30,4 27,7 Solo turnover Solo increm ento Entram be Non sa/non risponde 36,9 Le due tipologie di motivazioni alla base delle assunzioni risultano sostanzialmente equipollenti in quasi tutte le classi dimensionali, con una leggera prevalenza di quella relativa all‟incremento di occupati in corrispondenza delle imprese tra 15 e 49 addetti e delle microimprese. 120 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Per contro, una maggiore incidenza del turnover si realizza prevedibilmente per le imprese di maggiori dimensioni (10,1% contro 8,9%). Tab. 71 – Imprese utenti: motivazioni alla base delle assunzioni effettuate nel corso del 2007 per classe di addetti. Classe di addetti Turnover v.a. Incremento occupati v.a. % % 1-9 22 5,3 31 7,5 10-14 82 19,8 82 19,8 15-19 45 10,9 51 12,3 20-49 19 4,6 26 6,3 50-99 33 8,0 33 8,0 oltre 99 42 10,1 37 8,9 Totale 243 58,7 260 62,8 Le 414 imprese hanno assunto complessivamente 1.825 unità di personale, di cui la maggior parte è stato assorbito dalle imprese di più grandi dimensioni (oltre i 99 addetti). Si tratta di 52 imprese che, da sole, hanno assunto 934 unità di personale pari al 51,2% del totale, per una media di 18 unità assunte per ciascuna impresa. La quota di assunzioni effettuate si attesta attorno al 12-14% per tre classi di imprese: da 10 a 14, da 15 a 19 e, infine, da 50 a 99 addetti. Queste imprese hanno assunto tra i 226 e i 262 addetti per tipologia, pur presentando una numerosità notevolmente differente tra loro. Alla prima classe, infatti, appartengono ben 142 imprese (un terzo di quelle che hanno assunto nel 2007), contro le 85 della seconda classe (20,5%) e le 50 della terza classe (12,1%). Figura 8 – Imprese utenti che, nel 2007, hanno effettuato assunzioni: incidenza del numero di assunti per classe di addetti. 3,9 14,4 1-9 12,5 10-14 15-19 51,2 20-49 5,6 12,4 121 50-99 oltre 99 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Ciascuna tipologia di impresa esprime, in sostanza, una capacità di assorbimento assai differenziata: quelle appartenenti alla classe dimensionale più grande, ma meno numerosa, hanno assunto 4,5 unità di personale ad impresa, contro le 1,8 unità ad impresa della classe più piccola (10-14 addetti), ma più numerosa. Le microimprese e quelle di dimensioni comprese tra 20 e 49 addetti hanno registrato le quote più contenute di assunzioni (il 3,9% del totale la prima, il 5,6% la seconda) esprimendo al contempo le medie relativamente più basse di assunzioni procapite, pari rispettivamente a 1,5 e 2,8 assunti/impresa, contro un valore medio totale di 4,4. Tab. 72 – Imprese utenti: assunzioni effettuate nel corso del 2007 per classe di addetti. Classe di addetti Assunti N. imprese che hanno assunto N. medio di assunzioni a impresa 1-9 72 49 1,5 10-14 262 142 1,8 15-19 229 85 2,7 20-49 102 36 2,8 50-99 226 50 4,5 oltre 99 934 52 18,0 Totale 1.825 414 4,4 La distribuzione delle assunzioni per qualifica vede una prevalenza di operai generici (64,8% del totale) a fronte di un 16,8% di operai qualificati e un 14,6% di impiegati. Quote notevolmente più contenute sono registrate per i profili tecnici specializzati e per i dirigenti. Presso le microimprese oltre l‟80% delle assunzioni ha riguardato operai generici e il 9,7% impiegati. Nelle imprese da 10 a 14 addetti risulta maggiore l‟assunzione di impiegati (19,5%), mentre per le classi 20-49 e oltre i 99 addetti prevale l‟assunzione di operai qualificati. In merito alla ripartizione di genere delle assunzioni avvenute nel 2007, si registra un rapporto di circa 2 uomini assunti per ogni donna: sono, infatti, 1.251 le assunzioni maschili, pari al 68,5% del totale. Per tutte le classi dimensionali la percentuale di uomini sul totale degli assunti risulta superiore a quella delle donne: solamente nel caso delle microimprese le assunzioni sono equamente suddivise fra le due componenti. In corrispondenza delle imprese da 20 a 49 addetti e oltre i 99 addetti il rapporto è pari a quasi 3 assunzioni maschili per ogni assunzione femminile. 122 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Nelle restanti classi, il rapporto complessivamente restituito dall‟intero universo delle imprese che hanno assunto risulta sostanzialmente ripetuto. Tab. 73 – Imprese utenti: assunzioni effettuate nel corso del 2007 per classe di addetti e per qualifica. Qualifica Classe di addetti Operai generici Operai qualificati v.a. % Impiegati Tecnici Dirigenti v.a. % v.a. % v.a. % % v.a. 1-9 58 80,6 4 5,6 7 9,7 2 2,8 1 1,4 10-14 156 59,5 42 16,0 51 19,5 13 5,0 0 0,0 15-19 133 58,1 56 24,5 34 14,8 6 2,6 0 0,0 20-49 75 73,5 10 9,8 6 5,9 11 10,8 0 0,0 50-99 158 69,9 17 7,5 43 19,0 4 1,8 4 1,8 oltre 99 603 64,6 177 19,0 126 13,5 25 2,7 3 0,3 Totale 1.183 64,8 306 16,8 267 14,6 61 3,3 8 0,4 Tab. 74 – Imprese utenti: assunzioni effettuate nel corso del 2007 per classe di addetti e per genere. Genere Classe di addetti Uomini Donne v.a. % % v.a. 1-9 36 50,0 36 50,0 10-14 176 67,2 86 32,8 15-19 153 66,8 76 33,2 20-49 78 76,5 24 23,5 50-99 141 62,4 85 37,6 oltre 99 667 71,4 267 28,6 Totale 1.251 68,5 574 31,5 In termini di tipologie contrattuali utilizzate per le assunzioni, si registra il prevalente ricorso a contratti a tempo determinato full time e a contratti standard, cioè a tempo indeterminato full time. I n particolare, la prima tipologia ricorre nel 37,6% dei casi osservati, mentre la seconda risulta utilizzata in misura minore (31,1% dei casi). Il ricorso a contratti part time è associato in modo più ricorrente al tempo determinato (14,1%) piuttosto che al tempo indeterminato (5,7%), mentre l‟utilizzo di forme contrattuali più flessibili ricopre quote pressoché marginali, al pari del ricorso al lavoro somministrato. Per ciò che attiene alle tipologie contrattuali associate a forme di incentivazione, il 5,7% delle assunzioni è avvenuto attraverso il contratto di apprendistato; il contratto di inserimento conosce, invece, un utilizzo assai trascurabile. La dinamica delle proporzioni ora descritte risulta abbastanza diversificata a seconda della classe dimensionale. 123 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 In particolare, il ricorso a contratti a tempo determinato risulta assai più marcato presso tutte le tipologie di impresa, tranne quella di più ampie dimensioni (che tuttavia condiziona il risultato finale, per effetto del maggiore “peso specifico” nelle assunzioni complessive). Come si può vedere nella tavola che segue, il ricorso al lavoro dipendente a tempo determinato full time incide per tutte le classi dimensionali fino a 99 addetti con percentuali che si attestano fra il 41% e il 46%. Le imprese fino a 19 addetti conoscono un impiego proporzionalmente più contenuto del tempo indeterminato full time e un impiego più intensivo dell‟apprendistato. Un più accentuato ricorso al part time, infine, si registra presso le imprese di dimensioni più grandi, soprattutto associato a formule di contratto a termine (21% contro 14,1% complessivo). Tab. 75 – Imprese utenti: assunzioni effettuate nel corso del 2007, per tipologia di contratto e per classe di addetti. Classe di addetti Tipologia di contratto Totale 1-9 10-14 15-19 20-49 50-99 oltre 99 Agenzia di somministrazione part time 0,0 1,2 0,0 1,0 0,4 0,8 Agenzia di somministrazione full time 0,0 1,2 0,0 0,0 0,0 1,2 0,8 A tempo determinato part time 16,4 10,5 6,8 4,2 3,1 21,0 14,1 A tempo determinato full time 41,8 41,3 45,1 42,7 46,2 31,2 37,6 Inserimento (ex formazione lavoro) 0,0 0,4 3,0 0,0 0,0 0,0 0,5 Apprendistato 10,4 5,7 11,1 4,2 5,4 6,9 7,1 A tempo indeterminato part-time 3,0 13,4 2,1 4,2 0,0 6,3 5,7 A tempo indeterminato full-time 22,4 25,1 29,8 36,5 34,5 32,3 31,1 Prestazione occasionale 4,5 0,0 1,7 7,3 8,1 0,0 1,9 Collaborazione a progetto/collaborazione coordinata e continuativa 1,5 1,2 0,4 0,0 2,2 0,2 0,7 0,7 Attraverso l‟analisi delle previsioni di assunzione per il 2008 risulta possibile osservare due consistenti gruppi di imprese, di peso specifico quasi analogo e di andamento del tutto opposto al crescere della classe dimensionale, attorno ai quali si concentra l‟84% circa delle risposte (589 su 702). Un primo corrisponde alle 289 imprese, pari al 41,2% del totale, che ha già effettuato delle assunzioni nell‟anno in corso. Tale quota denota un andamento crescente al crescere dell‟ampiezza dimensionale. Il secondo gruppo è formato dalle 300 imprese (il 42,7%) che non hanno effettuato assunzioni nel 2008 e che non prevedono di effettuarne. Tale componente ha un andamento complementare a quello precedente, con un valore che tende a decrescere all‟ampliarsi della classe dimensionale, passando dal 62,1% delle microimprese al 14% delle imprese di più grandi dimensioni. 124 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Nel complesso, il gruppo composto dalle imprese che hanno effettuato assunzioni e dalle imprese che sicuramente le faranno non supera il 46,7% del totale, arrivando a varcare la soglia del 50% a partire dalla classe dimensionale superiore alle 15 unità. Tab. 76 – Imprese utenti: previsioni di assunzione per classe di addetti. Classe di addetti Assunzioni nel 2008 Totale 1-9 10-14 15-19 20-49 50-99 oltre 99 Sì, ha già effettuato 31,1 30,1 45,6 50,0 60,0 77,2 41,2 No, ma sicuramente assumerà 1,9 7,4 5,6 7,1 1,5 1,8 5,3 No, ma probabilmente assumerà 4,9 8,4 6,4 7,1 4,6 3,5 6,7 No e sicuramente non assumerà 62,1 50,0 34,4 30,4 30,8 14,0 42,7 Non sa/non risponde Totale v.a. 0,0 4,1 8,0 5,4 3,1 3,5 4,1 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 103 296 125 56 65 57 702 2.1.5. Le pratiche di formazione Nel 2007 il 26,4% delle imprese (184 unità) ha, organizzato corsi di formazione destinati al proprio personale, secondo diverse modalità. In particolare, l‟organizzazione dei corsi è avvenuta con il ricorso pressoché speculare a pratiche formative interne all‟impresa (79 imprese, 11,3%) e a pratiche esterne all‟impresa (80 unità, 11,4%). Un ulteriore 3,6% ha fatto ricorso ad una combinazione delle pratiche prima esposte. In linea generale, la quota di imprese che hanno avviato personale a formazione sia interna che esterna aumenta al crescere delle dimensioni, sebbene in maniera non del tutto lineare. Tale quota oscilla da un minimo del 16,5% per le microimprese (fino a 9 addetti), per arrivare ad un 33,9% per quelle da 50 a 99 addetti e ad un 64,9% per le imprese da 100 e oltre addetti. Le microimprese, le imprese tra 20 e 49 addetti e le imprese di più grandi dimensioni hanno prediletto i corsi interni; quelle di dimensioni medio piccole (da 10 a 19 addetti) hanno optato prevalentemente per la realizzazione di corsi esterni; le imprese da 50 a 99 addetti risultano, invece, ripartite in modo uguale tra le due tipologie di organizzazione. Infine, il ricorso ad entrambe le modalità di realizzazione dei corsi ha riguardato in misura prevalente le imprese di più grandi dimensioni. 125 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 77 – Imprese utenti: organizzazione di attività formative nel corso del 2007, per classe di addetti. Classe di addetti Corsi di formazione nel 2007 1-9 10-14 15-19 20-49 50-99 oltre 99 Totale Sì, corsi interni 9,7 6,4 11,2 12,5 13,8 35,1 11,3 Sì, corsi esterni 5,8 13,2 12,8 7,1 13,8 10,5 11,4 Sì, corsi sia esterni che interni 1,0 1,4 3,2 1,8 6,2 19,3 3,6 No 83,5 78,7 68,8 78,6 64,6 33,3 72,6 Non sa/non risponde Totale v.a. 0,0 0,3 4,0 0,0 1,5 1,8 1,1 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 103 296 125 56 65 57 702 Le imprese che hanno avviato personale a formazione nel 2007 hanno predisposto complessivamente 656 attività formative, con una prevalenza di attività esterne (53,5%) rispetto a quelle interne (46,5%). L‟entità e la composizione di tali attività sono caratterizzate da un andamento piuttosto diversificato in corrispondenza delle diverse tipologie dimensionali considerate. Figura 9 – Imprese utenti: ripartizione dei corsi di formazione organizzati nel 2007 per tipologia formativa. 46,5 Corsi interni 53,5 Corsi esterni La distribuzione del numero di corsi effettuati risulta assai differenziata in relazione alle diverse classi dimensionali delle imprese. Il 42,4% dei corsi è stato realizzato dalle imprese di più grandi dimensioni; il 21,5% dalle imprese da 10 a 14 addetti e il 18,3% dalle imprese da 15 a 19 addetti. Questo evidenzia come oltre 8 corsi su 10 siano stati organizzati da imprese che ricadono in tre delle sei classi dimensionali. 126 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Figura 10 – Imprese utenti: organizzazione di corsi di formazione nel 2007 per classe di addetti. 6,7 21,5 42,4 1-9 10-14 15-19 20-49 50-99 18,3 8,4 oltre 99 2,7 Inoltre, risulta assai diversificato li numero di corsi attivati dalle singole imprese per classe dimensionale. A fronte di una media complessiva di 3,6 corsi per impresa attivati nel 2007, nelle imprese da 100 addetti e oltre tale valore risulta pari a più del doppio (7,5), per effetto dell‟elevato numero di corsi (278) e del ridotto numero di imprese organizzatrici (37). Tra le restanti classi, solo le imprese da 10 a 14 addetti si attestano su valori prossimi alla media complessiva. Tab. 78 – Imprese utenti: organizzazione di corsi di formazione nel 2007 per classe di addetti. Classe di addetti Imprese formatrici N. attività formative N. medio di attività/impresa 1-9 17 44 2,6 10-14 62 141 2,3 15-19 34 120 3,5 20-49 12 18 1,5 50-99 22 55 2,5 oltre 99 37 278 7,5 Totale 184 656 3,6 La prevalenza dei corsi interni viene registrata in quattro delle sei classi dimensionali, seppure con proporzioni assai diversificate: si passa dal 52,9% delle imprese oltre i 99 addetti, fino al 70,5% delle microimprese. In corrispondenza delle classi da 10 a 19 addetti, invece, si osserva una proporzione assai più favorevole ai corsi esterni, tra il 66 e il 71,7%. 127 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 79 – Imprese utenti: numero di attività formative organizzate nel 2007, per tipologia formativa e per classe di addetti. Classe di addetti N. corsi interni N. corsi esterni N. corsi v.a. % v.a. % v.a. % 1-9 31 70,5 13 29,5 44 100,0 10-14 48 34,0 93 66,0 141 100,0 15-19 34 28,3 86 71,7 120 100,0 20-49 12 66,7 6 33,3 18 100,0 50-99 33 60,0 22 40,0 55 100,0 oltre 99 147 52,9 131 47,1 278 100,0 Totale 305 46,5 351 53,5 656 100,0 Le principali tipologie di beneficiari delle attività formative organizzate sono rappresentate dai dipendenti a tempo indeterminato (78,3%) e a tempo determinato (70,7%). Appena al di sotto, ma su valori ragguardevoli, si trova il target femminile con il 67,9%, mentre distanziati (poco più di un terzo delle imprese che hanno organizzato corsi) risultano over 50 ed extracomunitari. In generale, in ciascuna delle sei classi dimensionali la tipologia di beneficiari che prevale costantemente è quella dei dipendenti a tempo indeterminato (tra il 73,5 e l‟86,5% dei casi), mentre assai più oscillante risulta la quota di beneficiari con contratto a termine: essa, infatti, varia da un minimo del 59,7% presso le imprese da 10 a 14 addetti, ad un massimo del 91,9% presso le imprese più grandi. Il target femminile assume rilievo soprattutto tra le microimprese (70,6%) e le imprese oltre i 99 addetti (91,9%), mentre gli over 50 vengono coinvolti soprattutto nelle imprese medio-grandi, rispetto a quelle più piccole, alla stessa stregua degli extracomunitari. Tab. 80 – Imprese utenti: tipologie di beneficiari delle attività di formazione organizzate nel 2007, per classe di addetti. Classe di addetti Tipologie di beneficiari Totale 1-9 10-14 15-19 20-49 50-99 Oltre 99 Donne 70,6 62,9 55,9 50,0 68,2 91,9 67,9 Over 50 5,9 30,6 35,3 50,0 40,9 59,5 37,5 Extracomunitari 17,6 24,2 29,4 50,0 40,9 59,5 35,3 Dipendenti a tempo indeterminato 76,5 75,8 73,5 75,0 81,8 86,5 78,3 Dipendenti a tempo determinato 76,5 59,7 64,7 83,3 63,6 91,9 70,7 17 62 34 12 22 37 184 v.a. 128 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Gli argomenti più ricorrenti dei corsi di formazione organizzati sono attinenti alla normativa sulla sicurezza (l. n. 626/1994) e all‟igiene, con il 72,3% dei casi. A questi vanno aggiunti i corsi relativi alle tecniche e tecnologie di produzione e lavorazione (52,2%), dato coerente con la notevole incidenza dei settori della manifattura e del commercio nella composizione delle imprese (il 53,3% del totale). Infine, una terza tipologia di argomenti è quella dell‟informatica, ricorrente nel 39,1% dei casi. I restanti argomenti (ad eccezione dei servizi alle persone e alle famiglie, servizi di trasporto, vigilanza) conseguono percentuali di una certa consistenza, che oscillano fra il 22,8 e il 25,5%. Tab. 81 – Imprese utenti: argomenti delle attività di formazione organizzate nel 2007. Tipologia di argomenti dei corsi di formazione Totale Lingue straniere, italiano per immigrati 23,9 Contabilità e finanza 25,5 Pubblicità, marketing e comunicazione 23,9 Gestione delle risorse umane e procedure di qualità 24,5 Lavoro d'ufficio e di segreteria 22,8 Sicurezza (L. 626/94), Igiene HACCP 72,3 Informatica 39,1 Tecniche e tecnologie di produzione e lavorazione 52,2 Servizi alle persone e alle famiglie, servizi di trasporto, vigilanza 16,3 v.a. 184 La panoramica sulle attività formative organizzate dalle imprese si conclude con una disamina relativa agli organismi che hanno organizzato i corsi esterni nel 2007 (rispetto ai quali, comunque, oltre un terzo dei rispondenti non è stato in grado di ricostruire la tipologia; occorre quindi una certa cautela nell‟osservazione dei dati emersi ). Più della metà delle attività formative realizzate (57,1%) si concentra su quattro tipologie di soggetti: i centri di formazione professionale, i CIOF, le associazioni imprenditoriali o di settore e le società di consulenza/formazione. L‟offerta proveniente da soggetti pubblici o accreditati (CIOF e CFP) ha interessato quasi il 30% delle imprese, con una posizione maggioritaria dei CFP, con il 16,8%. I CIOF, per contro, rappresentano il terzo soggetto organizzatore (13%). 129 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 82 – Imprese utenti: organismi che hanno organizzato i corsi esterni nel 2007. Tipologia di organismi v.a. % Istituti tecnici, istituti professionali 12 6,5 Università 4 2,2 Centri di Formazione Professionale 31 16,8 CIOF 24 13,0 Centri territoriali per l'educazione permanente 6 3,3 Società di consulenza e/o di formazione 22 12,0 Fornitori, clienti, committenti, altre imprese 8 4,3 Associazioni imprenditoriali o di settore 28 15,2 Camere di commercio 15 8,2 Strutture sindacali dei lavoratori 5 2,7 Non sa/non risponde 67 36,4 Totale 184 - In precedenza è stato osservato che un 42,7% di imprese non ha organizzato, nel 2007, alcun corso di formazione per i propri addetti. L‟analisi delle motivazioni sottostanti tale scelta evidenzia come la gran parte delle risposte si concentrino sulla sostanziale soddisfazione per il livello di competenze espresse dal personale, in relazione alla tipologia di attività svolta nell‟impresa (62,4%). Un 29,2% delle risposte si concentra, del resto, su una motivazione complementare alla prima, per la quale le attività svolte non richiedono una particolare formazione. ILe motivazioni attinenti a questioni materiali ed operative, come costi troppo onerosi, carichi di lavoro troppo elevati, o afferenti alla natura e qualità dell‟offerta formativa risultano a dir poco marginali. Tab. 83 – Imprese utenti: motivi alla base della scelta di non organizzare attività di formazione nel 2007. Tipologia di motivazione v.a. % Le competenze degli addetti soddisfano già le esigenze dell'impresa 318 62,4 Gli apprendisti e i nuovi assunti soddisfano le esigenze dell'impresa 26 5,1 E' difficile valutare le necessità formative dell'impresa 21 4,1 Mancano i corsi adeguati alle esigenze dell'impresa 30 5,9 I costi della formazione sono troppo elevati 29 5,7 Le attività di formazione sono state svolte negli anni precedenti 45 8,8 Il tempo per le attività di formazione è ridotto 17 3,3 Il tipo di attività non richiede formazione 149 29,2 Non sa/non risponde 22 4,3 v.a. 510 - 130 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Il 39,1% delle imprese che già nel 2007 avevano organizzato corsi di formazione ha confermato tale pratica nel 2008, mentre il 14,1%, pur affermando di voler sicuramente procedere ad una nuova iniziativa, non ne ha ancora organizzati (al momento del intervista). Si tratta di un‟area pari al 53,2% del totale che dimostra una buona propensione alla realizzazione periodica di attività di investimento in capitale umano nel breve-medio periodo considerato. A questo insieme è possibile aggiungere un ulteriore 4,9% di imprese che dichiarano probabile l‟organizzazione di attività formative, non avendo tuttavia replicato le iniziative dell‟anno precedente. Di poco superiore ad un terzo delle risposte è, infine, la consistenza delle imprese che non ha replicato (e non ha intenzione di farlo entro il 2008) l‟esperienza di formazione realizzata nel 2007. Tab. 84 – Imprese utenti: previsione di attività di formazione per classe di addetti. Classe di addetti Previsione di corsi di formazione nel 2008 1-9 10-14 15-19 20-49 50-99 oltre 99 Sì, ha già organizzato 29,4 27,4 35,3 25,0 54,5 62,2 39,1 No, ma sicuramente organizzerà 11,8 9,7 20,6 25,0 13,6 13,5 14,1 No, ma probabilmente organizzerà 0,0 8,1 2,9 8,3 4,5 2,7 4,9 No e sicuramente non organizzerà 47,1 51,6 23,5 33,3 22,7 18,9 34,8 Totale Non sa/non risponde 11,8 3,2 17,6 8,3 4,5 2,7 7,1 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 17 62 34 12 22 37 184 v.a. 2.1.6. Il rapporto con i CIOF In merito all‟utilizzo dei servizi erogati dai CIOF, si registra una notevole concentrazione della fruizione attorno ai servizi di ricerca del personale, con il 94,4% delle imprese; segue a notevole distanza il servizio di preselezione (11,3%). Ridotto risulta l‟utilizzo dei servizi a più alto contenuto innovativo introdotti a seguito della riforma dei CIOF, come quelli legati alla consulenza, ai tirocini e altre misure di inserimento lavorativo e ai corsi di formazione. Ad eccezione del servizio di ricerca del personale, la maggior parte delle imprese intervistate dichiara di non essere a conoscenza degli altri servizi che i CIOF sono i grado di erogare. La percentuale più bassa si evidenzia per il servizio di preselezione (73,5%), mentre percentuali più elevate caratterizzano la consulenza amministrativa/normativa, la consulenza per la ricerca di 131 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 finanziamenti e le procedure amministrative, con valori che superano la soglia del 90%. Tra i servizi più conosciuti a prescindere dall‟utilizzo si ravvisa – oltre alla preselezione – l‟area dell‟organizzazione di corsi di formazione e quella dei tirocini (rispettivamente 14,4% e 13,5%), oltre al collocamento delle persone con disabilità (10%). Tab. 85 – Servizi utilizzati: livello di conoscenza e percentuale di utilizzo. Tipologia di servizio Ha utilizzato Non utilizza, ma conosce v.a. % Non conosce v.a. % v.a. % Ricerca di personale 663 94,4 12 1,7 27 3,8 Preselezione del personale 79 11,3 107 15,2 516 73,5 Consulenza amministrativa/normativa 15 2,1 42 6,0 645 91,9 Consulenza per la ricerca di finanziamenti 7 1,0 41 5,8 654 93,2 Collocamento delle persone disabili 28 4,0 70 10,0 604 86,0 Procedure amministrative 8 1,1 29 4,1 665 94,7 Tirocini, stage, PIP 41 5,8 95 13,5 566 80,6 Corsi di formazione 44 6,3 101 14,4 557 79,3 All‟aumentare della dimensione di impresa, si evidenzia un incremento del numero di imprese che utilizzano i servizi erogati dai CIOF, diversi da quello relativo alla ricerca di personale. Questo fenomeno può essere spiegato, da un lato, dal fatto che l‟utilizzo di alcuni servizi è legato alla normativa che ne presiede l‟ambito di applicazione (es. tirocini, disabili, etc.). Da un altro lato, esso è legato al fatto che presso le imprese di maggiori dimensioni si possono combinare, più facilmente che presso quelle più piccole, molteplici fabbisogni ed esigenze attinenti al all‟investimento in capitale umano. Nel dettaglio, sia pure in modo non regolare, con l‟aumentare della classe dimensionale si evidenzia un utilizzo relativamente più diffuso dei servizi di preselezione del personale (tra il 12,8% delle imprese da 15 a 19 addetti, a circa il 18% delle imprese da 20 a 49 e da 99 addetti in su), accompagnato da un livello mediamente più elevato di conoscenza a prescindere dall‟utilizzo. Analoghi risultati si riscontrano per i servizi legati all‟organizzazione di corsi di formazione (da 7,1% delle imprese tra 20 e 49 addetti fino al 10,5% delle imprese più grandi) e per il servizio dei tirocini (dal 6,2% delle imprese con 50-99 addetti al 15,9% della coorte superiore). Presso le imprese con oltre 50 addetti risulta assai rilevante l‟utilizzo e la conoscenza del servizio di inserimento lavorativo delle persone disabilità (12,317,5% a seconda dei casi), mentre presso le imprese di più grandi dimensioni si ravvisa un significativo ricorso ai servizi consulenziali e informativi in merito alla normativa e alle procedure amministrative. 132 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 In sintesi, le imprese di più ridotte dimensioni utilizzano prevalentemente (e talvolta quasi esclusivamente) il servizio di ricerca del personale, con uno spazio complessivamente contenuto per la promozione all‟inserimento lavorativo e all‟organizzazione di corsi di formazione. Tab. 86 - Servizi utilizzati: livello di conoscenza e percentuale di utilizzo per classe di addetti. 1-9 Tipologia di servizio Ricerca di personale Preselezione del personale Consulenza amministrativa/normativa 10-14 15-19 Ha utilizzato Conosce Non conosce Ha utilizzato Conosce Non conosce Ha utilizzato Conosce Non conosce 96,1 6,8 2,9 1,0 18,4 6,8 2,9 74,8 90,3 98,0 9,5 2,7 0,0 14,9 5,7 2,0 75,7 91,6 92,8 12,8 0,8 0,8 12,8 6,4 6,4 74,4 92,8 Consulenza per la ricerca di finanziamenti 1,0 8,7 90,3 1,0 4,7 94,3 0,8 6,4 92,8 Collocamento delle persone disabili Procedure amministrative Tirocini, stage, PIP Corsi di formazione 0,0 1,0 3,9 3,9 15,5 3,9 16,5 19,4 84,5 95,1 79,6 76,7 1,7 1,4 3,7 4,1 5,4 2,4 10,8 10,5 92,9 96,3 85,5 85,5 3,2 0,0 8,8 10,4 11,2 5,6 17,6 20,0 85,6 94,4 73,6 69,6 20-49 Tipologia di servizio Ricerca di personale Preselezione del personale Consulenza amministrativa/normativa Oltre 99 50-99 Ha utilizzato Conosce Non conosce Ha utilizzato Conosce Non conosce Ha utilizzato Conosce Non conosce 85,7 17,9 0,0 5,4 10,7 10,7 8,9 71,4 89,3 83,1 12,3 0,0 9,2 20,0 6,2 7,7 67,7 93,8 98,2 17,5 5,3 1,8 15,8 0,0 0,0 66,7 94,7 Consulenza per la ricerca di finanziamenti 1,8 1,8 96,4 0,0 9,2 90,8 1,8 5,3 93,0 Collocamento delle persone disabili Procedure amministrative Tirocini, stage, PIP Corsi di formazione 1,8 0,0 3,6 7,1 16,1 8,9 14,3 14,3 82,1 91,1 82,1 78,6 12,3 0,0 6,2 7,7 13,8 9,2 15,4 16,9 73,8 90,8 78,5 75,4 17,5 5,3 15,8 10,5 10,5 0,0 10,5 10,5 71,9 94,7 73,7 78,9 2.1.7. La valutazione dei servizi I giudizi relativi al grado di soddisfazione per i servizi utilizzati dalle imprese risultano nel complesso soddisfacenti. Con la sola eccezione delle attività di consulenza per la ricerca di finanziamenti, tutti i servizi analizzati registrano giudizi apprezzabili: il valore minimo si evidenzia per i corsi di formazione (81,3%), quello massimo per le procedure amministrative (100%). Il servizio di ricerca del personale, che rappresenta il servizio maggiormente utilizzato con il 94,1% delle imprese, riceve un apprezzamento più che soddisfacente nel 58,5% dei casi ed una valutazione sufficiente nel 27,8% dei casi. Il servizio di preselezione, utilizzato nell‟11,3% dei casi, viene giudicato “buono” dal 55,7% delle imprese, “sufficiente” dal 30,4%. Su livelli analoghi si attestano i servizi legati all‟organizzazione di corsi di formazione, di inserimento lavorativo e di collocamento delle persone con disabilità. 133 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 87 – Imprese utenti: grado di soddisfazione dei servizi utilizzati. Ha utilizzato Tipologia di servizi Insufficiente Sufficiente (a) Buono (b) Non sa/non risponde Area della soddisfazione v.a. % % % % % a+b Ricerca di personale 663 94,4 12,7 27,8 58,5 1,1 86,3 Preselezione del personale 79 11,3 11,4 30,4 55,7 2,5 86,1 Consulenza amministrativa/ normativa 15 2,1 13,3 33,3 53,3 0,0 86,7 Consulenza per la ricerca di finanziamenti 7 1,0 42,9 28,6 28,6 0,0 57,1 Collocamento delle persone disabili 28 4,0 7,1 35,7 53,6 3,6 89,3 Procedure amministrative 8 1,1 0,0 50,0 50,0 0,0 100,0 Tirocini, stage, PIP 41 5,8 4,9 31,7 53,7 9,8 85,4 Corsi di formazione 44 6,3 2,7 29,3 52,0 16,0 81,3 2.1.8. Il servizio di ricerca del personale Nel 49,5% dei casi, le imprese che hanno usufruito del servizio di ricerca del personale hanno ricevuto dai CIOF un elenco di nominativi senz‟altro coerenti per qualifica alle richieste formulate dall‟impresa e disponibili all‟impiego. Un lungo elenco di nominativi in possesso della qualifica richiesta – ma non tutti effettivamente disponibili all‟impiego – è stato inviato al 31,1% delle imprese, le quali sono state obbligate ad un‟ulteriore verifica per individuare le persone realmente disponibili. Figura 11 – Imprese utenti del servizio di ricerca del personale: tipologia di elenco inviato dai CIOF. 2,9 4,7 11,9 31,1 49,5 Un lungo elenco di nom inativi in possesso della qualifica richiesta Un elenco di nom inativi con la qualifica richiesta e disponibili all'impiego Una ristretta rosa di candidati già preselezionati Il CIOF non è stato in grado di rispondere alla richiesta Non sa/non risponde 134 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Un numero ristretto di imprese ha dichiarato di aver ricevuto una rosa di nominativi già preselezionati dal CIOF oppure elenchi ristretti e già preselezionati da parte delle strutture pubbliche. Infine, nel 4,7% dei casi è stato dichiarato che il CIOF non ha saputo far fronte alla richiesta formulata. Il dettaglio per classe dimensionale sembra confermare la ripartizione complessivamente emersa dalle risposte fornite, sebbene con qualche differenza in corrispondenza di alcune specifiche classi. I n particolare, fra le microimprese e tra le imprese da 50 a 99 addetti si riscontra una più marcata concentrazione di imprese che hanno ricevuto elenchi di nominativi con qualifica richiesta e disponibili all‟impiego (con valori attorno al 63% in entrambi i casi), a fronte di una minore incidenza dell‟invio di elenchi più lunghi ma proporzionalmente meno completi di informazioni sull‟effettiva disponibilità all‟impiego (rispettivamente 19,2% e 22,2%). Per contro, le imprese da 20 a 49 addetti e quelle oltre i 99 addetti registrano una quota di invio di elenchi di nominativi con qualifica e disponibilità assai più ridotta del valore complessivo (rispettivamente 35,4% e 42,9%). Solo nel primo caso questo dato risulta bilanciato da un valore relativamente elevato riferito alla fornitura di rose di candidati già preselezionati (22,9% contro un 11,9% complessivo). Per quest‟ultima tipologia di elenco, infatti, si rileva una diffusione contenuta tra il 7,4% e il 13,8% nelle restanti classi dimensionali. Tab. 88 – Imprese utenti utilizzatrici del servizio di ricerca del personale: tipologia di elenco inviato dai CIOF per classe di addetti. Classe di addetti Tipologia di elenco Un lungo elenco di nominativi in possesso della qualifica richiesta Un elenco di nominativi con la qualifica richiesta e disponibili all'impiego Una ristretta rosa di candidati già preselezionati Il CIOF non è stato in grado di rispondere alla richiesta Non sa/non risponde Totale v.a. Totale 1-9 10-14 15-19 20-49 50-99 oltre 99 19,2 33,8 33,6 33,3 22,2 39,3 31,1 63,6 46,6 47,4 35,4 63,0 42,9 49,5 12,1 10,3 13,8 22,9 7,4 10,7 11,9 2,0 5,2 3,4 6,3 5,6 7,1 4,7 3,0 4,1 1,7 2,1 1,9 0,0 2,9 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 99 290 116 48 54 56 663 In generale, le 663 imprese utilizzatrici hanno contattato in media oltre 3 volte il CIOF per usufruire del servizio, valore che con minime oscillazioni accomuna 135 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 cinque delle sei classi dimensionali: solo le microimprese fanno riscontrare un utilizzo meno frequentemente ripetuto del servizio (1,55). La frequenza di contatto più ricorrente – fornita dal valore modale della distribuzione – è di un solo contatto per le imprese di dimensioni da 1 a 14 addetti; queste ultime ammontano a 389 unità (pari al 58,6% delle imprese utilizzatrici), condizionando con la loro frequenza di interazione con il CIOF il valore complessivo della moda, anch‟esso attestato sull‟unità. Dalle 15 unità di addetti in su, la frequenza prevalente è pari a 2 e fino a 3 contatti. Questo andamento evidenzia che, in presenza di imprese che – per le loro dimensioni – possono manifestare un maggiore turnover o una più ampia necessità di usufruire di servizi di reclutamento di manodopera, si registra una certa tendenza ad un utilizzo ripetuto dei servizi dei CIOF. Tab. 89 – Imprese utenti ed utilizzatrici del servizio di ricerca del personale: numero medio di contatti con il CIOF per l‟utilizzo del servizio nel 2007 per classe di addetti. Classe di addetti N. imprese N. medio di contatti Massimo Moda Percentile 25 Mediana Percentile 75 1-9 99 1,55 10,0 1,0 1,0 1,0 2,0 10-14 290 3,33 15,0 1,0 2,0 3,0 4,0 15-19 116 3,31 12,0 2,0 2,0 3,0 4,7 20-49 48 3,11 13,0 2,0 2,0 2,0 4,0 50-99 54 3,41 10,0 2,0 2,0 3,0 5,0 oltre 99 56 3,66 10,0 3,0 2,0 3,0 4,0 Totale 663 3,12 15,0 1,0 1,0 2,0 4,0 Ben 471 imprese su 613, pari al 76,8%, stimano in meno di sette i giorni il tempo necessario per ottenere le liste a partire dal momento in cui si rivolgono al CIOF. Un altro 17,3% contiene questo lasso di tempo nelle due settimane successive al contatto, mentre un residuo 4,7% lo estende fino al mese successivo. Il dettaglio per classe dimensionale mostra che le microimprese dichiarano tempi di attesa minimi nella stragrande maggioranza dei casi (92,6%); sono peraltro tra le imprese che hanno dichiarato di ricevere, in via maggioritaria (63,6% dei casi) elenchi non lunghi di persone effettivamente disponibili e con le qualifiche richieste. Valori superiori a quelli complessivi si registrano anche per le imprese da 20 a 99 addetti, mentre attese entro i 15 giorni sono riscontrate con maggiore intensità soprattutto dalle imprese più grandi. 136 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 90 – Imprese utenti e utilizzatrici del servizio di ricerca del personale: tempo medio trascorso per la ricezione delle liste per classe di addetti. Classe di addetti Tempo mediamente trascorso 1-9 10-14 15-19 20-49 50-99 oltre 99 Meno di 7 giorni 92,6 76,8 65,5 81,8 80,0 65,4 76,8 Tra 7 e 15 giorni 3,2 18,3 23,6 15,9 14,0 28,8 17,3 Tra 15 e 30 giorni 1,1 4,2 10,9 0,0 4,0 5,8 4,7 Non sa/non risponde 3,2 0,8 0,0 2,3 2,0 0,0 1,1 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 94 263 110 44 50 52 613 Totale v.a. Totale Il giudizio complessivo per gli elenchi ricevuti risulta positivo nella maggior parte dei casi, con una quota del 55,3% delle imprese che lo ritiene buono ed il 21,4% che lo considera comunque sufficiente. Si registra, come per altre dimensioni precedentemente osservate, una certa variabilità delle componenti: l‟area della sufficienza, ad esempio, è più contenuta nelle imprese di piccole dimensioni (fino a 14 addetti) che risultano maggiormente insoddisfatte degli elenchi ricevuti. L‟area della soddisfazione più elevata, corrispondente ad un giudizio “buono”, è quasi ovunque superiore al valore complessivo con la sola eccezione delle imprese da 20 a 49 addetti. Queste esprimono un giudizio interlocutorio sul servizio ricevuto, con il 34,1% di giudizi negativi e il 31,8% di giudizi sufficienti. Tab. 91 – Imprese utenti e utilizzatrici del servizio di ricerca del personale: grado di soddisfazione per gli elenchi ricevuti per classe di addetti. Grado di soddisfazione Classe di addetti Totale 1-9 10-14 15-19 20-49 50-99 oltre 99 Insufficiente 25,5 24,7 19,1 34,1 16,0 19,2 23,3 Sufficiente 17,0 18,6 22,7 31,8 32,0 21,2 21,4 Buono 57,4 56,7 58,2 34,1 52,0 59,6 55,3 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 94 263 110 44 50 52 613 v.a. Si ha una migliore lettura dei dati sopra osservati se si considerano le motivazioni alla base dell‟insoddisfazione per gli elenchi ricevuti dai CIOF espressa dalle imprese che hanno dichiarato insufficiente il prodotto ricevuto (23,2%). Poco più della metà lamenta una sostanziale inadeguatezza dei profili ricevuti rispetto alle necessità manifestate dall‟impresa. Il 15,2% delle imprese non soddisfatte ha lamentato che i candidati contattati non hanno accettato la proposta. Tale affermazione è, almeno parzialmente, attribuibile al fatto che gli 137 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 elenchi ricevuti dall‟impresa non sono sempre completi con riguardo alla effettiva disponibilità al lavoro delle persone segnalate. Tab. 92 – Imprese utenti e utilizzatrici del servizio di ricerca del personale: motivazioni alla base dell‟insoddisfazione degli elenchi ricevuti. Totale Motivi dell'insoddisfazione v.a. % L'elenco dei nominativi non è giunto nei tempi richiesti 5 3,4 I profili delle candidature sono inadeguati alle esigenze 77 53,1 I candidati contattati non hanno accettato la proposta 22 15,2 L'elenco era troppo ristretto 17 11,7 L'elenco fornito era troppo lungo 1 0,7 L'elenco non risultava aggiornato 10 6,9 L'elenco forniva profili troppo generici 9 6,2 Altro 2 1,4 Non sa/non risponde 2 1,4 145 100,0 Totale Il 48,5% delle imprese ha assunto qualcuno dei candidati segnalati, con una incidenza più elevata nelle classi da 15 a 19 e in quelle oltre 50 addetti. Particolarmente elevata è la quota di risposte positive presso le imprese oltre i 99 addetti (65,9%), mentre coerentemente con i giudizi espressi, esiti meno positivi sono riscontrabili presso le micro e piccole imprese e presso le imprese da 20 a 49 addetti. Figura 12 – Imprese utenti e utilizzatrici del servizio di ricerca del personale: assunzione dei candidati segnalati dai CIOF per classe di addetti. Totale 51,5 oltre 99 48,5 36,5 50-99 63,5 44,0 20-49 56,0 65,9 15-19 34,1 41,8 58,2 10-14 56,3 43,7 1-9 55,3 44,7 0% 20% 40% Im prese che non hanno assunto 60% 80% 100% Im prese che hanno assunto Nella tabella successiva sono riportati i valori relativi alle unità di lavoratori assunti tra quelli segnalati dai CIOF alle imprese utenti. 138 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Nel 2007, le assunzioni in questione sono ammontate a 551, assorbite in larga parte da imprese di medio piccole dimensioni. Le imprese di più grandi dimensioni (oltre i 50 addetti) assorbono 126 unità segnalate, pari a circa il 23% del totale. Il raffronto con i dati relativi alle assunzioni totali, segnalate dalle sole imprese utilizzatrici del servizio offerto dai CIOF, evidenzia una maggiore incidenza delle assunzioni dei candidati segnalati proprio in corrispondenza delle imprese fino a 49 addetti e segnatamente per quelle di più piccole dimensioni che, nel mercato dell‟intermediazione, hanno dichiarato di assorbire quote relativamente contenute di nuovi addetti in totale. Infatti, rispetto all‟incidenza sul complesso delle assunzioni di manodopera effettuate, le imprese fino a 9 addetti assorbono l‟8,9% dei candidati segnalati dai CIOF, rispetto ad un 3,9% complessivo; le imprese da 10 a 14 addetti assorbono quasi 4 candidati su 10 a fronte di un 14,5% delle assunzioni totali, mentre quelle da 15 a 19 addetti arrivano ad assumere il 22,9% dei candidati complessivamente segnalati dalle strutture per l‟impiego, contro un più contenuto 12,3% totale. Tab. 93 – Imprese utenti e utilizzatrici del servizio di ricerca del personale. Numero di assunti dei candidati segnalati dai CIOF per classe di addetti. Classe di addetti N. di imprese che hanno assunto i candidati segnalati dai CIOF v.a. % N. totale di assunti v.a. % Da 1 a 9 49 8,9 67 3,9 Da 10 a 14 222 40,3 251 14,5 Da 15 a 19 126 22,9 213 12,3 Da 20 a 49 28 5,1 70 4,0 Da 50 a 99 58 10,5 209 12,1 Da 100 a 249 68 12,3 919 53,2 Totale 551 100,0 1.729 100,0 Infine, utilizzando le medesime cautele adottate per i canali di ricerca, si propone un raffronto delle principali evidenze dell‟analisi del servizio di ricerca del personale. I valori del 2008 sembrano attribuire alla fornitura di un elenco strutturato (e non troppo lungo) di candidati aventi la qualifica richiesta ed effettivamente disponibili, una quota più rilevante che in passato, mentre si conferma un‟attenuazione dell‟invio di rose di candidati già preselezionati. 139 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 94 – Imprese utenti e utilizzatrici del servizio di ricerca del personale. Anni 2003, 2004, 2007 e 2008. Tipologia di elenco 2008 2007 2004 2003 Un lungo elenco di nominativi in possesso della qualifica richiesta 31,1 46,0 31,8 27,0 Un elenco di nominativi con la qualifica richiesta e disponibili all'impiego 49,5 27,5 31,8 28,0 Una ristretta rosa di candidati già preselezionati 11,9 16,8 18,6 27,3 Il CIOF non è stato in grado di rispondere alla richiesta 4,7 3,6 6,5 17,7 Non sa/non risponde 2,9 0,4 0,0 0,0 Altro 0,0 5,7 0,0 0,0 Rivolti al CIOF per motivi diversi dalla ricerca di personale 0,0 0,0 11,2 0,0 100,0 100,0 100,0 100,0 663 476 446 300 Nessun assunto 54,5 54,6 58,3 61,5 1 assunto 23,0 27,6 22,6 18,6 2 assunti 12,4 10,5 10,9 9,7 più di due assunti 10,1 7,3 8,2 10,1 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 613 430 367 247 Totale v.a. Imprese che hanno assunto i candidati segnalati dai CIOF v.a. 2.1.9. I canali di comunicazione Per ciò che concerne i canali attraverso i quali le imprese sono venute a conoscenza dei CIOF, si registra la prevalenza del canale legato alla “abitudine” o alla “tradizione” più o meno consolidata della frequentazione di tali strutture da parte delle imprese. Il 56,6% delle risposte, infatti, si concentra nella modalità che indica il CIOF come già conosciuto come ufficio di collocamento. Assai più distanziate risultano le modalità legate ai mezzi di informazione (7,9%) e ai canali relazionali sia professionali (consulente del lavoro con il 5,3%, il dialogo con gli altri imprenditori con il 6,8%) che extra-professionali (amici o parenti con il 7,1%). Più contenuto è l‟apporto dei canali, per così dire, istituzionali, come quelli connessi alle associazioni di categoria (4,3%). Una consistenza interessante è rivestita dalle campagne promozionali dei CIOF, attraverso le quali il 7,6% delle imprese utenti dichiara di essere venuta a conoscenza dei servizi. 140 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Figura 13 – Imprese utenti: canali informativi di conoscenza dei CIOF. Non sa/non risponde 0,6 Già conosciuto 56,6 Internet 3,9 Campagne promozionali dei CIOF 7,6 Associazioni di categoria 4,3 Dialogo con altri imprenditori 6,8 Consulente del lavoro 5,3 Amici o parenti 7,1 Mezzi di informazione 7,9 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 Il dettaglio offerto dalla ripartizione per classe dimensionale evidenzia alcune caratteristiche peculiari per singole tipologie di imprese. In particolare, l‟utilizzo di Internet risulta notevolmente superiore alla media per le imprese da 20 a 49 addetti e da oltre i 99 addetti, mentre per le microimprese (fino a 9 addetti) e per le imprese da 15 a 19 addetti risulta rilevante il canale costituito dai consulenti del lavoro. Il ruolo delle associazioni di categoria è prevalente per le imprese più grandi, mentre il dialogo con gli altri imprenditori evidenzia il valore più elevato in corrispondenza delle imprese da 20 a 49 addetti (19,6% contro un 6,8% complessivo). Tab. 95 – Imprese utenti: canali informativi di conoscenza dei CIOF per classe di addetti. Classe si addetti Tipologia di canali di conoscenza dei CIOF 1-9 10-14 15-19 20-49 50-99 oltre 99 Mezzi di informazione 7,0 9,7 6,8 5,9 5,0 7,0 7,9 Amici o parenti 7,0 8,3 7,7 3,9 5,0 5,3 7,1 Consulente del lavoro 8,0 3,8 7,7 2,0 6,7 5,3 5,3 Dialogo con altri imprenditori 5,0 7,2 3,4 19,6 5,0 5,3 6,8 Associazioni di categoria 4,0 3,4 4,3 3,9 6,7 7,0 4,3 Campagne promozionali dei CIOF 5,0 9,3 6,0 5,9 6,7 8,8 7,6 Internet 1,0 2,8 3,4 9,8 5,0 8,8 3,9 Già conosciuto 60,0 55,5 60,7 49,0 58,3 52,6 56,6 Non sa/non risponde 3,0 0,0 0,0 0,0 1,7 0,0 0,6 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100 290 117 51 60 57 675 Totale v.a. 141 Totale Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Le campagne promozionali dei CIOF sono abbastanza diffuse, con valori che oscillano tra il 5% delle microimprese, l‟8,8% delle imprese oltre i 99 addetti e il 9,3% di quelle da 10 a 14 addetti. La polarizzazione attorno al canale che esprime la presenza di un rapporto “tradizionale” tra imprese e CIOF – ovvero la conoscenza di questi come uffici di collocamento – risulta ancor più marcata per le imprese più piccole o medio piccole (55-60% delle risposte). La tabella successiva evidenzia come le imprese ritengano più idonei per la comunicazione istituzionale con i CIOF canali basati su modelli di “relazionalità a distanza”, come il web (posta elettronica, portali web) o l‟invio di bollettini informativi e newsletter. Si tratta di strumenti in grado di veicolare informazioni specialistiche, che permettono all‟impresa la fruibilità periodica, senza distogliere o modificare ritmi e organizzazione dell‟attività produttiva. Il primo di essi raccoglie il 64,2% delle risposte delle imprese, mentre il secondo il 34,9%. Più distanziate sono le visite degli operatori in impresa e i canali tradizionali di comunicazione dei CIOF, come il telefono, i mass media o la visita dell‟imprenditore presso i locali del CIOF. Tab. 96 – Imprese utenti: canali di comunicazione con i CIOF ritenuti più idonei per classe di addetti. Canale di comunicazione Classe di addetti Totale 1-9 10-14 15-19 20-49 50-99 oltre 99 Sito web/internet/e-mail 61,2 59,8 67,2 64,3 75,4 73,7 64,2 Visite degli operatori in impresa 9,7 15,5 10,4 14,3 13,8 12,3 13,2 Giornali, radio, televisione 11,7 6,1 5,6 7,1 6,2 3,5 6,7 Bollettini periodici/Newsletter 45,6 31,4 41,6 28,6 26,2 35,1 34,9 Telefono 0,0 6,4 5,6 3,6 6,2 5,3 5,0 Recarsi personalmente 0,0 7,1 7,2 5,4 4,6 0,0 5,1 2.1.10. La percezione dei CIOF Per completare l‟osservazione sul rapporto tra CIOF e imprese utenti, si analizza una serie di valutazioni che costituiscono il “precipitato qualitativo” dell‟interazione di servizio tra un‟utenza qualificata (le imprese) e il servizio pubblico. Le dimensioni attengono: al tenore burocratico, al grado di efficienza/efficacia percepita, all‟impressione di modernità e competenza trasmessa durante il rapporto di servizio, alla rapidità ed infine, alla qualità complessiva percepita. Si tratta di aspetti sui quali si è costruita l‟immagine dei nuovi servizi per l‟impiego o per lo meno sui quali sono stati negli anni concentrati gli sforzi economici, organizzativi e operativi di Regioni e Province. 142 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 I giudizi, complessivamente, risultano distribuiti nel seguente modo: il 48,4% per ciò che attiene al giudizio di efficacia/efficienza, il 46% al giudizio sulla modernità, il 53,7% alla competenza, il 52,3% alla rapidità e il 43,1% alla percezione complessiva di qualità. Il giudizio di sufficienza sulle dimensioni di analisi indicate oscilla tra il 24,3% e il 29,1%. Conseguentemente, si nota come i giudizi “poco” o “per nulla” sufficiente in merito alle qualità sopramenzionate conseguano percentuali contenute. Questo a conferma di un generale apprezzamento da parte delle imprese per i servizi offerti dai CIOF. Una lettura a polarità opposta deve essere, infine, effettuata sul carattere più o meno burocratico dei CIOF. In questo caso, il 25,9% delle imprese afferma che i CIOF sono poco o per nulla burocratici, assieme ad un ulteriore 27,5% che li ritengono sufficientemente burocratici ed un 34,2% di risposte che provengono dalla somma dei giudizi “abbastanza” o “molto” burocratico. Tab. 97 – Imprese utenti: percezione dei CIOF. Dimensioni Valutazione Molto 6,3 Efficiente/ efficace 8,9 6,5 11,2 13,7 7,4 Abbastanza 28,7 39,5 39,5 42,5 38,6 35,7 Sufficiente 27,5 29,0 29,1 25,6 24,3 33,2 Poco 19,2 9,0 9,2 6,9 9,7 9,4 Per nulla 6,8 2,7 3,5 2,6 2,3 3,2 Non sa/non risponde 11,6 10,9 12,2 11,2 11,5 11,2 Burocratico Moderno Competente Rapido Di qualità Le imprese appartenenti all‟ultima classe dimensionale restituiscono la percezione più positiva in corrispondenza di tutte le qualità osservate e con la sola eccezione di quella legata al carattere burocratico dei CIOF. I giudizi meno soddisfacenti, sebbene ben compresi nell‟area della positività, provengono dalle imprese da 20 a 49 addetti: il valore medio osservato dell‟area positiva è, infatti, pari a 62,1 punti percentuali, mentre quello dell‟area della sufficienza qualificata pari a 31,7 punti percentuali. Una siffatta percezione risulta coerente con i giudizi abbastanza più contenuti, quando non critici, in merito alla soddisfazione per i servizi ricevuti e con la più contenuta propensione all‟assunzione del personale segnalato dai CIOF rispetto alle altre tipologie di impresa. 143 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Quadro sinottico 1 – Imprese utenti: percezione dei CIOF per classe di addetti. Classe di addetti Dimensioni Totale 1-9 10-14 15-19 20-49 50-99 oltre 99 Area positiva (per nulla, poco) 35,4 23,1 20,7 29,2 33,3 25,0 25,9 Insufficienza qualificata (molto, abbastanza) 25,3 37,2 37,9 33,3 29,6 41,1 35,0 Insufficienza 58,6 51,7 49,1 54,2 61,1 53,6 53,4 Area positiva (sufficiente, abbastanza, molto) 70,7 79,0 77,6 62,5 79,6 91,1 77,4 Sufficienza qualificata (molto, abbastanza) 51,5 48,3 42,2 37,5 57,4 57,1 48,4 Insufficienza 13,1 11,0 13,8 20,8 11,1 1,8 11,8 Area positiva (sufficiente, abbastanza, molto) 76,8 76,2 72,4 66,7 64,8 89,3 75,1 Sufficienza qualificata (molto, abbastanza) 50,5 45,9 38,8 33,3 42,6 67,9 46,0 Insufficienza 6,1 11,7 17,2 18,8 24,1 3,6 12,7 Area positiva (sufficiente, abbastanza, molto) 77,8 78,6 84,5 60,4 77,8 92,9 79,3 Sufficienza qualificata (molto, abbastanza) 61,6 52,1 50,9 27,1 57,4 73,2 53,7 Insufficienza 6,1 11,0 7,8 18,8 11,1 1,8 9,5 Area positiva (sufficiente, abbastanza, molto) 78,8 78,3 72,4 60,4 79,6 83,9 76,6 Sufficienza qualificata (molto, abbastanza) 58,6 50,3 48,3 37,5 51,9 73,2 52,3 Insufficienza 4,0 10,3 19,8 20,8 11,1 10,7 11,9 Area positiva (sufficiente, abbastanza, molto) 76,8 77,2 79,3 60,4 74,1 80,4 76,3 Sufficienza qualificata (molto, abbastanza) 43,4 44,1 40,5 22,9 46,3 57,1 43,1 Insufficienza 10,1 11,0 12,1 22,9 14,8 14,3 12,5 Burocratico Efficiente/efficace Moderno Competente Rapido Di qualità Presso le restanti tipologie di impresa non si ravvisano, per contro, particolari scostamenti rispetto agli andamenti complessivi. Questo conferma il fatto che la fruizione effettiva dei servizi, attraverso un‟interazione continua e ripetuta nel tempo con i CIOF, consolida nelle imprese una percezione positiva in merito alla modernizzazione del funzionamento degli uffici, alla rapidità e competenza e in generale alla qualità. Infine, per quanto riguardo la dimensione della burocraticità dei CIOF, il giudizio più positivo (pari al 35,4%) viene formulato dalle imprese più piccole; queste, come osservato, hanno una interazione meno assidua con il servizio di ricerca del personale, una limitata (a volte nulla) fruizione dei servizi legati ai tirocini e al collocamento mirato e, dunque, una limitata interazione con le strutture burocratico. 144 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 2.1.11. I servizi attesi Per quanto riguarda i servizi attesi dalle imprese, l‟area con il maggior numero di risposte è rappresentata dai servizi di ricerca di personale con il 17,3%; seguono la preselezione del personale (11,8%), l‟informazione e la consulenza su agevolazioni (10,5%), le informazioni su obbligo formativo, apprendistato e collocamento mirato (9,7%). Si ravvisa, pertant.o, una maggiore attesa nei confronti dei servizi di ricerca e selezione della manodopera e di consulenza normativa ad essa afferente (comprese le agevolazioni), cui va ad aggiungersi un 8,2% di risposte a favore della promozione di tirocini formativi e stage. Sebbene articolata su diverse modalità di servizio, una certa consistenza è riscontrabile presso l‟area dell‟analisi dei fabbisogni formativi e professionali delle imprese e della progettazione di corsi di formazione, corrispondente ad un 20,6% delle risposte. Tab. 98 – Imprese utenti: servizi attesi dai CIOF. Tipologia di servizio v.a. % Ricerca di personale 593 17,3 Preselezione del personale 403 11,8 Informazione e consulenza sulle agevolazioni alle assunzioni 358 10,5 Consulenza amministrativo/normativa 202 5,9 Consulenza per la richiesta di finanziamenti 267 7,8 Informazioni sulle agevolazioni per la costituzione di nuove imprese 259 7,6 Analisi dei fabbisogni di formazione per l'imprese 223 6,5 Analisi dei fabbisogni di nuove figure professionali da inserire nell'impresa 224 6,6 Progettazione di corsi di formazione per l'impresa 258 7,5 Promozione di tirocini formativi e stage 280 8,2 Informazioni su obbligo formativo, apprendistato e collocamento mirato 331 9,7 Altro Totale 20 0,6 3.418 100,0 Sul totale del campione osservato, i servizi di ricerca di personale, di preselezione e di consulenza sulle agevolazioni all‟assunzione sono senz‟altro quelli sui cui convergono le maggiori attese da parte delle imprese: nel primo caso l‟incidenza è pari all‟ 84,5%, nel secondo al 57,4% e nel terzo al 51%. Tutti gli altri servizi conseguono percentuali sensibilmente inferiori: ad esclusione del servizio di informazioni su obbligo formativo, apprendistato e collocamento mirato, la percentuale di imprese che esprime un‟attesa è minore del 40% mentre nel caso della consulenza amministrativo/normativa è minore del 30%. 145 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 99 – Imprese utenti: servizi attesi dai CIOF per classe di addetti. Classe di addetti 10-14 15-19 20-49 50-99 Totale oltre 99 Tipologia di servizio 1-9 % % % % % % v.a. % Ricerca di personale 79,6 84,1 86,4 85,7 84,6 89,5 593 84,5 Preselezione del personale 53,4 54,7 61,6 53,6 56,9 73,7 403 57,4 Informazione e consulenza sulle agevolazioni alle assunzioni 56,3 43,6 55,2 55,4 61,5 54,4 358 51,0 Consulenza amministrativo/normativa 28,2 25,7 24,0 33,9 43,1 35,1 202 28,8 Consulenza per la richiesta di finanziamenti 36,9 36,1 34,4 48,2 50,8 33,3 267 38,0 Informazioni sulle agevolazioni per la costituzione di nuove imprese 38,8 34,8 36,0 37,5 41,5 40,4 259 36,9 Analisi dei fabbisogni di formazione per l'imprese 26,2 27,4 30,4 48,2 43,1 38,6 223 31,8 Analisi dei fabbisogni di nuove figure professionali da inserire nell'impresa 24,3 28,0 28,8 37,5 49,2 47,4 224 31,9 Progettazione di corsi di formazione per l'impresa 35,9 30,4 40,0 37,5 49,2 49,1 258 36,8 Promozione di tirocini formativi e stage 36,9 36,1 43,2 39,3 43,1 54,4 280 39,9 Informazioni su obbligo formativo, apprendistato e collocamento mirato 43,7 41,9 53,6 46,4 53,8 59,6 331 47,2 Altro 14,6 0,7 0,0 0,0 3,1 1,8 20 2,8 Le imprese da 20 addetti in su esprimono una maggiore attesa verso servizi consulenziali, sulla normativa e sulle richieste di finanziamento, nonché verso servizi legati all‟analisi dei fabbisogni formativi e professionali associati alla progettazione di corsi di formazione per l‟impresa. Presso le imprese più piccole, ed in particolare le microimprese, prevale una certa attesa verso la consulenza sulle agevolazioni alle assunzioni. Almeno un‟impresa su quattro (24,8%) ritiene certo in un prossimo futuro il ricorso ai CIOF, mentre un 42,6% lo ritiene probabile, a fronte di un 11,4% di risposte negative e di un ulteriore 11,1% di risposte probabilmente negative. Per quanto riguarda l‟analisi per classe dimensionale, la quota di risposte affermative rispetto all‟utilizzo futuro dei CIOF supera la soglia del 40% per le imprese da 50 addetti in su, per restare invece confinata al di sotto del 23% nelle restanti classi. Per contro, risulta abbastanza costante l‟andamento della quota di risposte orientate al riutilizzo probabile dei CIOF, tutte superiori al 40% del totale, con l‟eccezione delle microimprese e delle imprese da 20 a 49 addetti. Queste ultime, pur avendo espresso giudizi più contenuti e talvolta critici nei confronti dei servizi ricevuti, esprimono una marcata propensione al probabile riutilizzo dei CIOF (53,6%), mentre l‟utilizzo certo dei CIOF si attesta al 19,6%. 146 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 In modo complementare, si registra un progressivo assottigliamento della quota di risposte negative o probabilmente negative in merito all‟utilizzo futuro, man mano che dalle dimensioni più piccole si sposta l‟attenzione a quelle più grandi. Come osservato in relazione all‟utilizzo dei CIOF, le imprese più grandi hanno manifestato un ricorso più mirato a una pluralità di servizi rispetto a quelle di piccole dimensioni che invece si concentrano prevalentemente sulla ricerca di personale. Tab. 100 – Imprese utenti: intenzioni di utilizzo dei CIOF per classe di addetti. Intenzioni di utilizzo del CIOF Classe di addetti Totale 1-9 10-14 15-19 20-49 50-99 oltre 99 Si 17,5 22,0 23,2 19,6 38,5 45,6 24,8 Probabilmente Si 36,9 41,6 44,8 53,6 43,1 42,1 42,6 Probabilmente No 15,5 14,2 10,4 1,8 6,2 3,5 11,1 No 23,3 9,8 8,0 16,1 7,7 5,3 11,4 Non sa/non risponde Totale v.a. 6,8 12,5 13,6 8,9 4,6 3,5 10,1 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 103 296 125 56 65 57 702 Nella tavola successiva si mettono a confronto i risultati delle diverse annualità di indagine realizzate a partire dal 2003. Come già sottolineato precedentemente, anche in questo caso occorre considerare con una certa cautela il confronto qui di seguito effettuato. I dati del 2008 evidenziano una certa contrazione rispetto al 2004 della quota di imprese utenti che hanno dichiarato l‟intenzione di rivolgersi ai CIOF nel futuro. L‟area della propensione al riutilizzo dei CIOF risulta, per contro, abbastanza costante nel tempo, mentre sembra aumentare l‟incidenza delle imprese che non si rivolgeranno (sicuramente o probabilmente) alle strutture dei servizi per l‟impiego. 147 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 101 – Imprese utenti: intenzioni di utilizzo futuro dei CIOF. Anni 2003, 2004, 2007 e 2008. Intenzioni di uso futuro dei CIOF per l'assunzione 2008 2007 2004 2003 Si 24,8 42,2 31,6 50,3 Probabilmente Si 42,6 41,0 41,9 34,3 Probabilmente No 11,1 6,2 4,7 5,3 No 11,4 6,4 2,5 3,7 Non sa/non risponde 10,1 4,2 19,3 6,3 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 702 500 446 300 v.a. Le dinamiche indicate trovano riscontro nelle intenzioni di utilizzo futuro dei servizi dei CIOF, specificate dalle imprese che hanno manifestato un atteggiamento positivo in questa direzione. Nell‟insieme, sembrano confermate le proporzioni di utilizzo effettuato dalle imprese nel 2007, con una polarizzazione verso i servizi di ricerca del personale (90,7%) e, benché assai distanziati, di preselezione (33%) e consulenza sulle agevolazioni alle assunzioni (10,1%). Più frammentata risulta la propensione al ricorso a servizi ulteriori e diversi da quelli citati, tra cui l‟informazione sulle agevolazioni per la costituzione di nuove imprese (8,9%) e la progettazione di corsi di formazione per l‟impresa (7%). Le indicazioni di utilizzo delle imprese con più di 20 addetti sono visibilmente più articolate, nel senso che si indirizzano secondo percentuali non trascurabili verso una gamma diversificata di funzioni. Tab. 102 – Imprese utenti: intenzioni di utilizzo futuro dei servizi dei CIOF per classe di addetti. Classe di addetti Tipologia di servizio Totale 1-9 10-14 15-19 20-49 50-99 oltre 99 Ricerca di personale 94,6 89,9 94,1 85,4 88,7 90,0 90,7 Preselezione del personale 32,1 28,7 31,8 39,0 43,4 36,0 33,0 10,7 7,4 10,6 14,6 9,4 16,0 10,1 Consulenza amministrativo/normativa 5,4 4,8 3,5 12,2 7,5 6,0 5,7 Consulenza per i finanziamenti 8,9 2,1 3,5 17,1 7,5 10,0 5,9 Informazioni sulle agevolazioni per la costituzione di nuove imprese 8,9 9,0 7,1 17,1 3,8 10,0 8,9 Analisi dei fabbisogni di formazione 3,6 3,7 4,7 7,3 1,9 8,0 4,4 Analisi dei fabbisogni di nuove figure professionali 3,6 1,6 4,7 4,9 5,7 10,0 4,0 Progettazione di corsi di formazione 1,8 4,8 8,2 9,8 9,4 14,0 7,0 Promozione di tirocini formativi e stage 7,1 4,8 7,1 9,8 7,5 10,0 6,8 7,1 5,9 3,5 9,8 5,7 8,0 6,1 Informazione assunzioni e consulenza Informazioni su obbligo collocamento mirato sulle formativo, agevolazioni apprendistato alle e 148 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Risulta interessante, infine, comparare l‟intenzione di utilizzo dei servizi con le attese in merito all‟offerta funzionale dei CIOF espressa dalle 473 imprese che intendono riutilizzare, in un prossimo futuro, le strutture pubbliche per l‟impiego. Una simile osservazione permette di individuare elementi di riflessione in merito al rapporto tra attese dichiarate e intenzioni esplicite di impiego; quanto più queste ultime saranno allineate alle prime, tanto più sarà possibile rinvenire un disegno organico e coerente tra desiderata e previsioni comportamentali. Come si può osservare, le intenzioni di utilizzo dei servizi vanno al di là delle attese per le funzioni tradizionalmente più utilizzate, ossia la ricerca di personale e la preselezione. Tab. 103 – Imprese utenti che si rivolgeranno nuovamente ai CIOF: intenzioni di utilizzo dei servizi e servizi attesi dai CIOF. Tipologia di servizio Intenzioni di utilizzo v.a. % Ricerca di personale 429 49,7 421 16,1 Preselezione del personale 156 18,1 289 11,1 Informazione e consulenza sulle agevolazioni alle assunzioni 48 5,6 272 10,4 Consulenza amministrativo/normativa 27 3,1 155 5,9 Consulenza per i finanziamenti 28 3,2 213 8,2 Informazioni sulle agevolazioni per la costituzione di nuove imprese 42 4,9 201 7,7 Analisi dei fabbisogni di formazione 21 2,4 180 6,9 Analisi dei fabbisogni di nuove figure professionali 19 2,2 183 7,0 Progettazione di corsi di formazione 33 3,8 219 8,4 32 3,7 223 8,6 Informazioni su obbligo formativo, apprendistato e collocamento mirato 29 3,4 252 9,7 Totale 864 100,0 2.608 100,0 Promozione di tirocini formativi e stage Servizi attesi dai CIOF v.a. % 2.2. Le imprese non utenti dei CIOF 2.2.1. L’indagine L‟indagine sulle imprese non utenti dei CIOF è stata condotta mediante sistema C.A.T.I. (Computer Assisted Telephone Interview) nel periodo compreso tra il 7 settembre e l‟8 ottobre 2008. Complessivamente, sono state svolte 305 interviste per realizzare le quali sono stati effettuati 2.102 contatti. 149 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 104 – Report delle cadute per la realizzazione delle interviste. Tipo di caduta v.a. Interviste 305 Chiuse negativamente con le seguenti specifiche 534 di cui: Aziende in chiusura 20 Non interessati all’indagine 152 Non parla italiano 1 Recapito telefonico errato 303 Responsabili non rintracciabili 15 Segreterie telefoniche 11 Telefono occupato 67 Non risponde nessuno 725 Appuntamenti telefonici 471 Totale 2.102 2.2.2. Le caratteristiche del campione Il campione di imprese non utenti è composto da 305 unità di ampiezza non inferiore ai 10 addetti. Esso, pertanto, conosce una significativa articolazione nel quadro dimensionale delle piccole e medie imprese, nonché di quelle di medio grandi dimensioni. Il gruppo più rilevante è costituito dalle imprese fra 10 e 19 addetti con il 55,1% del totale (pari a 168 unità). Figura 14 – Imprese non utenti: classe di addetti. 9,2 30,2 21,3 10-14 15-19 20-49 50-99 oltre 99 14,4 24,1 L‟incidenza delle imprese di dimensioni medio-grandi (50-99 addetti) risulta relativamente importante con un valore pari al 21,3% del campione. Il peso delle restanti classi oscilla fra il 9,2% (oltre i 99 addetti) e il 14,4% (20-49 addetti). La distribuzione per settore di attività restituisce un profilo largamente concentrato della popolazione campionaria. 150 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Ben 202 unità su 305 appartengono alla “Industria manifatturiera” (66,2%), a fronte di un 9,8% del “Commercio” e di un 5,6% delle “Costruzioni”; questi tre comparti rappresentano complessivamente oltre l‟80% del campione. La “Industria manifatturiera” costituisce il settore portante delle imprese non utenti nelle singole classi dimensionali, con una quota che oscilla tra il 62,0% e il 72,2%. Il settore del “Commercio”, risulta invece concentrato soprattutto nelle classi tra 10 e 14 addetti e tra 50 e 99, con 2 imprese su 3 afferenti a queste coorti dimensionali. Infine, il settore delle “Costruzioni” registra una distribuzione concentrata per almeno una unità su tre nella classe da 15 a 19 addetti. Tab. 105 – Imprese non utenti: settore di attività per classe di addetti. Classe di addetti Settore di attività 10-14 15-19 20-49 50-99 oltre 99 Totale Agricoltura, caccia e silvicoltura, pesca, piscicoltura 3,3 0,0 2,3 0,0 3,6 1,6 Industria manifatturiera 62,0 71,1 72,7 63,1 64,3 66,2 Produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua 2,2 1,3 0,0 1,5 3,6 1,6 Costruzioni 4,3 7,9 2,3 6,2 7,1 5,6 Commercio 13,0 6,6 9,1 12,3 3,6 9,8 Alberghi e ristoranti 4,3 3,9 2,3 1,5 0,0 3 Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni 0,0 3,9 2,3 3,1 0,0 2 Intermediazione monetaria e finanziaria 1,1 0,0 0,0 4,6 7,1 2 Attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, etc. 6,5 1,3 2,3 1,5 0,0 3 Altri servizi pubblici, sociali e personali 1,1 3,9 6,8 1,5 10,7 3,6 Altro 2,2 0,0 0,0 4,5 0,0 1,5 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100 92 76 44 65 28 305 Totale v.a. 2.2.3. La ricerca del personale Le 305 imprese non utenti individuano le conoscenze personali come il canale abitualmente utilizzato per provvedere alle necessità legate alla ricerca di personale (ciò avviene in poco più del 77% dei casi). Intensivo risulta anche il ricorso alla selezione in proprio attivata sulla base dell‟analisi dei curriculum vitae pervenuti alle imprese da parte dei candidati (44,9%). Il canale di ricerca delle agenzie di somministrazione è utilizzato nel 33,8% dei casi, mentre il ricorso ai CIOF si colloca al 27,2%. Le agenzie di intermediazione private e le scuole/istituti di formazione conseguono percentuali, rispettivamente, del 12,8% e del 11,1%, evidenziando, pertanto, un‟intensità significativa, soprattutto se associata ai valori rilevati in corrispondenza dei CIOF e delle agenzie di somministrazione. 151 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Nel dettaglio delle singole classi dimensionali si evidenzia un‟intensità di utilizzo assai diversificata dei canali di ricerca. I canali maggiormente indicati come abituali risultano essere “trasversali” alle diverse tipologie di impresa non utente, in particolare con riferimento al canale delle conoscenze personali. Quest‟ultimo, infatti, assume valori abbastanza costanti e oscillanti tra un minimo del 69,2% (imprese da 50 a 99 addetti) e un massimo di 85,5% (imprese da 15 a 19 addetti) a fronte di una media del 77,4%. Per ciò che attiene le agenzie di somministrazione, i CIOF e la selezione in proprio di curriculum vitae, i dati restituiti evidenziano la presenza di variazioni anche consistenti e di polarità opposta. Così, nel caso delle agenzie di somministrazione, si osservano i valori più elevati in corrispondenza delle imprese da 15 a 19 addetti (40,8%) ed oltre i 99 addetti (42,9%), mentre risulta addirittura dimezzata la quota di risposte delle imprese più piccole (20,7%). Non diversamente, per ciò che attiene i comportamenti di risposta nei confronti dei CIOF, le imprese tra 20 e 49 addetti risultano tra le più assidue utilizzatrici del canale pubblico (47,7%), al contrario di quelle da 14 a 19 (17,1%). L‟autoselezione attraverso i curriculum vitae registra valori altalenanti: contenuti per le imprese fra 20 e 49 addetti e soprattutto per le imprese con meno di 10 addetti, sostenuti per le altre classi dimensionali, con percentuali tra il 50% e il 78,6%. Tab. 106 – Imprese non utenti: canali abitualmente utilizzati nella ricerca di lavoro per classe di addetti. Percentuali sul totale delle imprese. Canali di ricerca Classe di addetti Totale 10-14 15-19 20-49 50-99 oltre 99 Conoscenze personali 78,3 85,5 75,0 69,2 75,0 77,4 Consulenti del lavoro 17,4 3,9 13,6 7,7 3,6 10,2 Agenzie di somministrazione di manodopera 20,7 40,8 38,6 36,9 42,9 33,8 Agenzie di mediazione private 17,4 13,2 9,1 12,3 3,6 12,8 Agenzie di mediazione delle associazioni di categoria 16,3 10,5 2,3 7,7 3,6 9,8 CIOF 29,3 17,1 47,7 23,1 25,0 27,2 Curriculum Vitae inviati alle imprese 20,7 50,0 34,1 66,2 78,6 44,9 Scuole, istituti di formazione 14,1 10,5 15,9 4,6 10,7 11,1 Annunci sui giornali 15,2 3,9 9,1 12,3 7,1 10,2 Internet 15,2 13,2 9,1 12,3 17,9 13,4 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 92 76 44 65 28 305 v.a. Se il dato relativo all‟incidenza dei canali sul totale delle imprese rispondenti fornisce un quadro interessante in merito all‟intensità e alla articolazione dei 152 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 comportamenti di ricerca, quello relativo all‟incidenza sul totale delle risposte permette di dimensionare, per ordine prioritario, il peso di ciascuno di essi. In termini assoluti, il canale costituito dalle conoscenze personali risulta il più utilizzato in modo abituale, con 236 risposte su 765 pari al 30,8% del totale. Quasi dimezzata è la quota di risposte confluite verso il canale della selezione in proprio attraverso i curriculum vitae inviati dai candidati direttamente alle imprese, con il 17,9% del totale, mentre poco distanziati sono le agenzie di somministrazione di manodopera (13,5%) e i CIOF (10,8%). I restanti canali non superano il 5,4% del totale. Le differenze per tipologia dimensionale rispecchiano le diverse modalità di comportamento e, soprattutto, la presenza di una pluralità di combinazioni tra canali diversi. Al netto della rilevanza indiscussa dei quattro canali di ricerca più importanti, presso le imprese più piccole (10-14 addetti) si riscontra una indicazione più congrua in direzione dei consulenti del lavoro (7,1% contro una media del 4,1%) e delle agenzie di mediazione delle associazioni di categoria (6,7% contro una media del 3,9%). Le imprese tra 20 e 49 addetti indicano in modo più intenso il canale costituito dalle scuole e dagli istituti di formazione in genere, mentre piccole e grandi imprese evidenziano una maggiore predilezione per il web e internet. Tab. 107 – Imprese non utenti: canali utilizzati nella ricerca di lavoro per classe di addetti. Percentuali sul totale delle risposte. Canali di ricerca Classe di addetti Totale 10-14 15-19 20-49 50-99 oltre 99 Conoscenze personali 32,0 34,4 29,5 27,4 28,0 Consulenti del lavoro 7,1 1,6 5,4 3,0 1,3 4,1 Agenzie di somministrazione di manodopera 8,4 16,4 15,2 14,6 16,0 13,5 Agenzie di mediazione private 7,1 5,3 3,6 4,9 1,3 5,1 Agenzie di mediazione delle associazioni di categoria 6,7 4,2 0,9 3,0 1,3 3,9 CIOF 12,0 6,9 18,8 9,1 9,3 10,8 Curriculum Vitae inviati alle imprese 8,4 20,1 13,4 26,2 29,3 17,9 Scuole, istituti di formazione 5,8 4,2 6,3 1,8 4,0 4,4 Annunci sui giornali 6,2 1,6 3,6 4,9 2,7 4,1 Internet 6,2 5,3 3,6 4,9 6,7 5,4 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 225 189 112 164 75 765 v.a. 30,8 La quota di ricerca di manodopera attraverso i canali definiti istituzionali (CIOF, agenzie di somministrazione e intermediazione private, scuole) assomma al 33,8% del totale delle risposte fornite dalle 305 imprese. All‟interno della quota “istituzionale” si registra un ruolo prevalente conferito agli attori privati o pubblici diversi dai CIOF, con oltre due risposte su tre ad 153 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 esse ascrivibili. A ben vedere, la quota “istituzionale” risulta leggermente superiore a quella informale in senso stretto (le conoscenze personali, 30,8%) e alla selezione in proprio (internet, giornali, curriculum vitae dei candidati). Quest‟ultima, in particolare, costituisce il 27,3% delle indicazioni complessive delle imprese con una netta rilevanza del ricorso ai curriculum vitae inviati presso le imprese dalle persone; più contenuto, infatti, risulta il ricorso a Internet o ai giornali. Nel complesso, i comportamenti di ricerca delle imprese non utenti dei CIOF sono improntati al ricorso combinato a canali istituzionali, a fronte di una quota largamente maggioritaria di iniziative basate sulla selezione in proprio, benché attuate secondo modalità diverse tra loro. In sostanza, la ricerca di lavoro mediata attraverso l‟azione istituzionalizzata di provider pubblici o privati si attesta a un terzo dell‟insieme delle attività di ricerca poste in essere. Infine, si registra la presenza di una quota di ricerca di lavoro affidata ai consulenti del lavoro o ad agenzie di mediazione appartenenti alle associazioni di categoria, pari a circa 8 punti percentuali. Essa configura uno spazio di azione prediletto soprattutto dalle imprese di dimensioni piccole o medio piccole e richiama la presenza di elementi fiduciari (il rapporto diretto e continuativo con il consulente del lavoro o il commercialista) e di appartenenza (legati all‟identità di categoria). Tali elementi contraddistinguono e caratterizzano un ambiente dotato di un certo grado di istituzionalizzazione, associata tuttavia ad un dimensione di maggiore prossimità (culturale e materiale) all‟impresa. 2.2.4. Canali di ricerca: gruppi di imprese a confronto Risulta interessante soffermarsi sul tema dei canali di ricerca del lavoro abitualmente utilizzati, potendo disporre di due rappresentazioni della realtà provenienti da gruppi di imprese tra loro “qualificati” da una sostanziale differenza di atteggiamento nei confronti dei Servizi per l‟impiego: l‟essere o meno utenti dei CIOF negli ultimi due anni. Alcuni interrogativi presiedono questo tipo di osservazione, ad esempio: esistono differenze nei comportamenti di ricerca di lavoro? Sono individuabili dei canali sostitutivi dei CIOF, utilizzati dalle imprese non utenti rispetto a quelle utenti? Il mancato ricorso al provider pubblico in senso stretto comporta un rifugio nella informalità o si individuano altri e sostitutivi provider di carattere istituzionale? Questa differenza è interessante, poiché nel caso in cui si osservasse una propensione ad un utilizzo sostitutivo dei CIOF in favore di altri canali istituzionali, si potrebbe ritenere che vi sia, presso le imprese, un atteggiamento 154 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 comunque di fiducia verso strumenti trasparenti, potenzialmente normati e regolati di intermediazione. Si tratta di uno “spazio” nel quale si inserisce l‟operatività dei CIOF e nel quale è possibile, con più facilità, puntare ad un possibile recupero di appeal verso questi utenti potenziali. Occorre premettere che i due gruppi di riferimento sono costituiti da campioni appartenenti a classi dimensionali sovrapponibili (oltre i 9 addetti) aventi numerosità differente (305 imprese non utenti e 599 imprese utenti). Essi presentano un dimensionamento più polarizzato verso le imprese mediopiccole per le imprese utenti rispetto a quelle non utenti, ad evidenziare una minore fidelizzazione di questa tipologia, a fronte di una più costante interazione espressa negli ultimi anni dalle imprese di più grandi dimensioni. Tab. 108 – Canali abitualmente usati per la ricerca di personale per tipologia di impresa. Tipologia di impresa Imprese non utenti Imprese utenti (oltre 9 addetti) Conoscenze personali 77,4 64,8 Consulenti del lavoro 10,2 10,5 Agenzie di somministrazione di manodopera 33,8 33,2 Agenzie di mediazione private 12,8 3,8 Agenzie di mediazione delle associazioni di categoria 9,8 6,2 CIOF 27,2 71,0 Curriculum vitae inviati alle imprese 44,9 40,6 Scuole, istituti di formazione 11,1 13,9 Annunci sui giornali 10,2 10,4 Internet 13,4 5,7 Totale 100,0 100,0 305 599 Canali di ricerca v.a. Tra i due gruppi di imprese prevale una preferenza assimilabile per intensità (talvolta non per estensione) per alcuni canali di ricerca, tra i quali: le conoscenze personali, benché più marcata per le imprese non utenti (77,4% contro 64,8%); le agenzie di somministrazione di manodopera (sostanzialmente equipollenti); la selezione in proprio mediante curriculum vitae inviati dalle persone (44,9% per le imprese non utenti, 40,6% per le imprese utenti). Risulta evidente una sensibile contrazione della quota relativa ai CIOF, coerente con i criteri di costruzione dei due gruppi osservati, a cui si associano marginali riduzioni in corrispondenza dei canali costituiti dai consulenti del lavoro, dalle scuole e dalla selezione tramite annunci sui giornali. 155 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tra le imprese non utenti, inoltre, si registra una maggiore propensione all‟utilizzo delle agenzie di mediazione private (12,8% contro 3,8%), delle agenzie appartenenti alle associazioni di categoria (9,8% contro 6,2%) e del canale costituito da Internet (13,4% contro 5,7%). Questo raffronto sembra suggerire che il minore ricorso ai CIOF – che pure restano uno dei canali indicati come abituali da una impresa non utente su quattro – abbia assecondato – rafforzandole – le linee di comportamento orientate alla pluricanalità, già precedentemente evidenziate. La distribuzione delle risposte risulta polarizzata attorno a quattro canali, ossia conoscenze personali, selezione tramite curriculum vitae, agenzie di somministrazione e CIOF. La somma dei quattro canali appena citati è pari al 73% delle risposte complessive delle imprese non utenti e all‟80,6% di quelle utenti. In termini quantitativi, insomma, si può riscontrare una certa omogeneità di comportamento: ciò avviene nonostante la linea di segmentazione tra i due gruppi sia costituita dall‟utilizzo di uno dei quattro canali osservati, negli ultimi due anni. Tab. 109 - Canali abitualmente utilizzati per la ricerca di personale per imprese non utenti dei CIOF e imprese utenti dei CIOF. Percentuale sul totale delle risposte. Tipologia di impresa Imprese non utenti Imprese utenti (oltre 9 addetti) Conoscenze personali 30,8 24,9 Consulenti del lavoro 4,1 4,0 Agenzie di somministrazione di manodopera 13,5 12,8 Agenzie di mediazione private 5,1 1,5 Agenzie di mediazione 3,9 2,4 CIOF 10,8 27,3 Curriculum Vitae inviati alle imprese 17,9 15,6 Scuole, istituti di formazione 4,4 5,3 Annunci sui giornali 4,1 4,0 Internet 5,4 2,2 Totale 100,0 100,0 765 1.557 Canali di ricerca v.a. Un‟osservazione più sistematica ed efficace delle dinamiche espresse dai due gruppi può essere fornita riproponendo la ripartizione dei diversi canali in macrotipologie. I dati riportati e aggregati tra canali istituzionali (CIOF, agenzie private per il lavoro in generale, scuole), conoscenze personali, selezione in proprio (Internet, curriculum vitae, giornali) e altri canali, evidenziano un profilo a polarità invertita. In particolare, tra le imprese utenti si registra una robusta componente (46,9%) a favore dei canali di intermediazione istituzionale, cui è 156 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 associata una quota del 24,9% a favore dei canali informali in senso stretto e del 21,8% costituito dalle attività di selezione in proprio. Viceversa, tra le imprese non utenti dei CIOF, risulta contrarsi di 13 punti la componente legata ai canali istituzionali, a favore di un rafforzamento dei canali informali (30,8%) e dell‟autoselezione (27,3%). Figura 15– Imprese utenti e imprese non utenti dei CIOF: tipologie di canali abitualmente utilizzati nella ricerca di lavoro. 6,4 8,0 Altro 21,8 Selezione in proprio 27,3 24,9 Conoscenze personali 30,8 46,9 Canali istituzionali 33,9 0,0 10,0 20,0 Utenti (oltre 9 addetti) 30,0 40,0 50,0 Non utenti 2.2.5. Le assunzioni L‟effettuazione di assunzioni e l‟organizzazione di attività formative, nell‟anno anteriore alla data di intervista (il 2007), costituiscono gli elementi – già utilizzati nell‟osservazione delle imprese utenti – per ricostruire il quadro relativo alla propensione all‟investimento quali-quantitativo in capitale umano da parte delle imprese intervistate. Per ciò che concerne la prima dimensione, una quota leggermente inferiore alla metà delle imprese non utenti (45,2%) dichiara di aver effettuato assunzioni nel corso del 2007: sono in particolare le imprese di dimensioni piccole e medio piccole (da 10 a 49 addetti) ad essersi maggiormente astenute dall‟assumere personale. Infatti, in queste tre classi dimensionali la quota di imprese che ha assunto oscilla tra il 23,9 e il 47,7%. Il movimento incrementale si conferma al crescere delle dimensioni di impresa; non diversamente da quanto osservato per le imprese utenti, sono le imprese di più grandi dimensioni a registrare una maggiore propensione all‟assunzione (fino all‟85,7%). 157 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 110 – Imprese non utenti: assunzione di nuovo personale per classe di addetti. Assunzioni di personale nel corso del 2007 Classe di addetti Totale 10-14 15-19 20-49 50-99 oltre 99 No 76,1 60,5 52,3 36,9 14,3 54,8 Sì 23,9 39,5 47,7 63,1 85,7 45,2 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 92 76 44 65 28 305 v.a. Per quanto riguarda le motivazioni alla base della scelta di assumere personale, circa il 37,6% ha assunto per necessità di turnover, mentre il 29,3% per motivi legati ad un incremento del personale. Infine, il 33,1% ha proceduto ad assumere lavoratori per entrambi i motivi. Figura 16 – Imprese non utenti: motivazioni alla base delle assunzioni effettuate nel 2007. 33,1 37,6 Solo turnover Solo incremento Entrambe 29,3 Complessivamente, per il 68,1% delle imprese la motivazione alla base delle assunzioni è riconducibile a turnover, mentre per il 60,1% si tratta di incremento dell‟organico. La propensione al turnover o all‟incremento risulta crescere con la dimensione dell‟impresa, con una prevalenza della prima motivazione sulla seconda per tutte le classi dimensionali. In definitiva, per le imprese non utenti si registra una maggiore propensione ad assumere per questioni legate alla necessità di turnover rispetto a quanto osservato per le imprese utenti (58,7%). Ciò, peraltro, proprio per effetto del comportamento assunto dalle imprese di dimensioni medio piccole (fino a 49 addetti). 158 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 111 – Imprese non utenti: motivazioni alla base delle assunzioni effettuate nel corso del 2007 per classe di addetti. Turnover Classe di addetti Incremento occupati v.a. % v.a. % 10-14 13 59,1 14 63,6 15-19 18 60,0 15 50,0 20-49 14 66,7 12 57,1 50-99 33 78,0 25 61,0 oltre 99 32 70,8 17 70,8 Totale 94 68,1 83 60,1 Le assunzioni effettuate ammontano complessivamente a 745 unità, pari a 5,5 assunti per impresa. Tale quota risulta inferiore o prossima alla metà per le imprese fino a 19 addetti, pari a 4,4-4,8 per le quelle da 20 addetti in su. Le imprese di più grandi dimensioni (24 in tutto) hanno assunto 345 unità di personale, attestandosi ad una media di 14,4 assunzioni per impresa. In termini di incidenza sul totale delle assunzioni, tali imprese ne assorbono il 46,4%, un valore pressoché doppio rispetto a quello delle imprese tra 50 e 99 addetti (23,6%), mentre il restante 29,9% è costituito dalla quota di assunzioni delle prime tre classi dimensionali. Tab. 112 – Imprese non utenti: numero di unità assunte nel corso del 2007 per classe di addetti. % N. imprese che hanno assunto N. medio di assunti/ impresa 43 5,8 21 2,0 80 10,7 29 2,8 100 13,4 21 4,8 50-99 176 23,6 40 4,4 oltre 99 346 46,4 24 14,4 Totale 745 100,0 135 5,5 Classe di addetti v.a. 10-14 15-19 20-49 Il raffronto con i dati rilevati per le imprese utenti dei CIOF evidenzia un incremento dei valori specifici di assunzione media per impresa in tre delle cinque tipologie dimensionali osservate, a favore delle imprese non utenti. Queste ultime, percentualmente inferiori rispetto a quelle utenti (il 45,2% contro il 59%), hanno tuttavia dimostrato una capacità di assorbimento di personale più elevata, soprattutto in corrispondenza delle imprese di medio piccole dimensioni. 159 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Figura 17 – Imprese non utenti: numero medio di unità assunte per tipologia di impresa e per classe di addetti. 20,0 18,0 15,0 14,4 10,0 1,8 5,0 2,0 2,7 4,5 4,8 2,8 2,8 4,8 5,5 4,4 0,0 10-14 15-19 20-49 Im prese non utenti 50-99 oltre 99 Totale Im prese utenti (oltre 9 addetti) La distribuzione delle assunzioni effettuate nel corso del 2007 per qualifica evidenzia una richiesta maggioritaria per figure di operai generici (438 unità, 58,8%), cui fanno seguito i profili impiegatizi (161 unità, 21,6%) e gli operai qualificati (128 unità, 17,2%). Nel dettaglio delle classi dimensionali, si evidenzia l‟assoluta concentrazione nella richiesta di profili generici di operai per le imprese fino a 99 addetti: la quota di tali figure, infatti, oscilla tra un minimo del 63,8% (imprese tra 15 e 19 addetti) e un massimo del 79,1% (imprese fino a 14 addetti). Presso le imprese di più grandi dimensioni si registra una richiesta di profili professionali ripartita in modo abbastanza netto tra operai generici (43,9%) e qualificati (21,2%) e, coerentemente con la presenza di tecnostrutture più grandi, di impiegati (33,8%). Tab. 113 – Imprese non utenti: numero di unità assunte nel corso del 2007 per qualifica e per classe di addetti. Qualifica Classe di addetti 10-14 Operai generici 79,1 Operai qualificati 14,0 15-19 63,8 23,8 20-49 68,0 50-99 Totale Impiegati Tecnici Dirigenti 7,0 0,0 0,0 100,0 7,5 5,0 0,0 100,0 16,0 8,0 5,0 3,0 100,0 75,6 8,0 15,3 0,0 1,1 100,0 oltre 99 43,9 21,1 33,8 0,9 0,3 100,0 Totale 58,8 17,2 21,6 1,6 0,8 100,0 v.a. 438 128 161 12 6 745 La ripartizione delle assunzioni effettuate per tipologia contrattuale evidenzia il ricorso ad una pluralità di forme contrattuali, sebbene questo avvenga per 160 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 quote relativamente poco elevate, se non a volte marginali. Tale andamento riflette almeno in parte il maggior ricorso alle agenzie di somministrazione e di mediazione private, a fronte di una diminuzione dell‟utilizzo complessivo dei CIOF. Se comparato con i dati relativi alle assunzioni realizzate dalle imprese utenti, non solo si registra una maggiore incidenza dei contratti di somministrazione, ma si rileva una minore incidenza di contratti a tempo indeterminato full time (da 31,1% a 12,8%) e un dimezzamento dell‟incidenza del contratto di apprendistato (da 7,1% a 3,9%). Contemporaneamente, si registra un aumento dell‟incidenza di contratti di somministrazione (da 1,5% a 5% ). Entrando più nel dettaglio, circa due assunzioni su tre sono effettuate con contratti a tempo determinato full time, con un‟incidenza particolarmente elevata soprattutto per le imprese più grandi (oltre i 99 addetti), dove tale quota si amplia fino all‟81,5% del totale delle assunzioni da esse effettuate. Valori prossimi o leggermente superiori alla metà si riscontrano, invece, per le restanti tipologie dimensionali, presso le quali risulta maggiore l‟incidenza del contratto a tempo determinato part time (tra il 7 e il 20%), pressoché inutilizzato dalle imprese da 100 addetti e oltre. Le tipologie contrattuali standard (tempo indeterminato full time) sono utilizzate in un caso su otto (12,8%) ed hanno un‟incidenza più elevata presso le imprese fino a 99 addetti, con punte del 2330% per le imprese medio piccole. Più specificatamente, il 49,5% dei contratti standard è stato concluso da imprese tra 15 e 49 addetti, mentre un altro 25% dalle imprese oltre i 99 addetti. Queste ultime concentrano il 69% dei contratti a tempo indeterminato part time stipulati: tale tipologia contrattuale incide per il 5,2% sul complesso delle assunzioni, secondo un andamento assai diversificato nelle varie coorti dimensionali. In particolare, esso trova un‟applicazione marginale nelle imprese tra 20 e 99 addetti (con valori attorno all‟1%) ed una presenza più consistente presso le restanti tipologie, con un‟oscillazione tra il 6,3% e il 9,3%. 161 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 114 – Imprese non utenti: numero di unità assunte nel corso del 2007 per tipologia di contratto e per classe di addetti. Classe di addetti Tipologia di contratto Totale 10-14 15-19 20-49 50-99 oltre 99 Agenzia di somministrazione part time 0,0 3,8 2,0 2,9 2,0 2,3 Agenzia di somministrazione full time 2,3 0,0 8,0 6,3 0,0 2,7 Tempo determinato part time 7,0 12,5 20,0 12,1 0,3 7,4 Tempo determinato full time 53,5 43,8 46,0 57,5 81,5 65,4 Inserimento (ex formazione lavoro) 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Apprendistato 14,0 3,8 0,0 8,0 1,7 3,9 Tempo indeterminato part-time 9,3 6,3 1,0 1,1 7,8 5,2 Tempo indeterminato full-time 14,0 30,0 23,0 10,9 6,6 12,8 Prestazione occasionale 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Collaborazione a progetto/co.co.co. 0,0 0,0 0,0 1,1 0,0 0,3 v.a. 43 80 100 174 348 745 Con riguardo all‟ottica di genere, si conferma quanto già riscontrato presso le imprese utenti dei CIOF, con l‟assunzione di due uomini per ogni donna. Tale composizione assume tuttavia proporzioni ancor più accentuate per le imprese tra 20 e 49 addetti, in corrispondenza delle quali si registra circa un‟assunzione femminile ogni tre assunzioni maschili. Più contenuta risulta la ripartizione di genere per le imprese di grandi dimensioni (60,1% uomini e 39,9% donne). Tab. 115 – Imprese non utenti: numero di unità assunte nel corso del 2007 per genere e per classe di addetti. Genere Classe di addetti Uomini Donne Totale % % v.a. 10-14 67,4 32,6 43 15-19 65,0 35,0 80 20-49 76,0 24,0 100 50-99 71,6 28,4 176 Oltre 99 60,1 39,9 346 Totale 65,9 34,1 745 Per quanto riguarda le previsioni di assunzione per l‟anno successivo, poco più della metà delle imprese non utenti dei CIOF (158 unità pari al 51,8%) ha dichiarato di non aver assunto e di non essere intenzionata a farlo nel restante periodo del 2008; si tratta di un valore che assume una consistenza decrescente all‟accrescersi della dimensione di impresa. 162 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Le imprese da 50 e più addetti manifestano un‟intenzione di assunzione – già realizzata o potenziale – molto più marcata delle altre (58,5% per la penultima classe dimensionale, 71,4% per l‟ultima). Tab. 116 – Imprese non utenti: previsione di assunzioni per classe di addetti. Assunzioni nel 2008 Classe di addetti Totale 10-14 15-19 20-49 50-99 oltre 99 Sì, ha già effettuato 25,0 34,2 45,5 58,5 71,4 41,6 No, ma sicuramente assumerà 2,2 1,3 0,0 0,0 0,0 1,0 No, ma probabilmente assumerà 3,3 6,6 0,0 4,6 7,1 4,3 No e sicuramente non assumerà 68,5 56,6 52,3 36,9 17,9 51,8 1,1 1,3 2,3 0,0 3,6 1,3 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 92 76 44 65 28 305 Non sa/non risponde Totale v.a. Tra le imprese che, nel corso del 2007, hanno effettuato assunzioni si è registrata una propensione a confermare il medesimo comportamento nel 2008 nel 60,1% dei casi ed un atteggiamento probabilista nel 5% dei casi. Leggermente più marcata è la propensione a confermare l‟atteggiamento già tenuto nel 2007 per le imprese che non hanno effettuato alcuna assunzione: il 66,5% di esse, infatti, ha dichiarato di non aver effettuato assunzioni e di non aver intenzione di farne nel restante periodo dell‟anno. In sostanza, mentre la quota di imprese che non ha assunto nel 2007 e che invece nel 2008 ha effettuato assunzioni si attesta al 26,3%, la quota di imprese che prevede di non fare assunzioni nel 2008 pur avendone fatte l‟anno precedente risulta più elevata e pari al 34,1%. Tab. 117 – Imprese non utenti: previsione di assunzioni per tipologia di impresa. Assunzioni nel 2007 Imprese che Imprese che non hanno non hanno assunto assunto 26,3 60,1 Assunzioni nel 2008 Sì, ha già effettuato delle assunzioni No, ma sicuramente farà delle assunzioni 1,2 0,7 No, ma probabilmente farà delle assunzioni 4,2 4,3 No e sicuramente non farà delle assunzioni 66,5 34,1 Non sa/non risponde 1,8 0,7 100,0 100,0 167 138 Totale v.a. 163 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 2.2.6. Le pratiche di formazione Ammonta ad un totale di 72 unità (pari a circa il 23,6% del totale) il numero di imprese che ha dichiarato di aver organizzato, nel 2007, attività formative destinate ai propri dipendenti. Tale quota risulta leggermente inferiore a quella registrata dalle imprese utenti dei CIOF (26,2%), confermando una generale modesta propensione all‟organizzazione di attività di formazione per gli addetti e, dunque, una limitata disponibilità all‟investimento qualitativo sul proprio capitale umano. Nel complesso si osserva una maggiore propensione all‟organizzazione di corsi interni (13,1% dei casi complessivi, oltre la metà dei casi di imprese che organizzano corsi) rispetto a quelli esterni (7,9%), mentre una quota minoritaria di imprese ha organizzato attività formative secondo entrambe le modalità. La quota di imprese che non hanno organizzato attività di formazione si contrae al crescere della dimensione aziendale, fino ad arrivare al 46,4% per l‟ultima classe. Tab. 118 – Imprese non utenti: organizzazione di attività formative nel 2007 per classe di addetti. Corsi di formazione nel 2007 Classe di addetti 10-14 15-19 Si, corsi interni 7,6 Sì, corsi esterni 4,3 Sì, sia corsi esterni che interni No Non sa/non risponde Totale v.a. Totale 20-49 50-99 oltre 99 10,5 9,1 20,0 28,6 13,1 3,9 11,4 12,3 14,3 7,9 1,1 2,6 2,3 6,2 0,0 2,6 87,0 82,9 77,3 61,5 46,4 75,4 0,0 0,0 0,0 0,0 10,7 1,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 92 76 44 65 28 305 I dipendenti a tempo determinato e indeterminato costituiscono, nell‟insieme, la platea prevalente di beneficiari degli eventi formativi, con valori, rispettivamente, dell‟87,5% e del 73,6% dei casi. In misura leggermente minore, ma pur sempre rilevante (70,8%), le imprese hanno indicato la forza lavoro femminile, mentre una quota compresa tra il 38,9% e il 43,1% ha effettuato corsi per dipendenti over50 ed extracomunitari. La ripartizione di tali proporzioni risulta abbastanza variabile a seconda delle tipologie dimensionali considerate. Solo tra le imprese da 15 a 19 addetti è possibile rinvenire un profilo sostanzialmente sovrapponibile a quello complessivo. 164 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tra le imprese più piccole, invece, si ravvisano percentuali più contenute in corrispondenza di tutte le tipologie di beneficiari, con la sola eccezione degli extracomunitari (50%). Un comportamento opposto si registra presso le imprese da 20 a 49 addetti, caratterizzate da un modesto valore della platea di beneficiari dei corsi di formazione costituita da extracomunitari, con appena il 10%. Infine, nelle classi dimensionali più grandi, oltre 9 imprese su 10 destinano i corsi al personale a tempo indeterminato e oltre 8 su 10 a quello a tempo determinato. Di poco inferiore o prossima alla metà dei valori è l‟indicazione dei corsi destinati a lavoratori over50 (tra il 44 e il 50%), mentre assai diversa è la scelta nei riguardi della forza lavoro immigrata (56% le imprese da 50 a 99 addetti, appena il 33% quelle da 100 addetti e oltre). Tab. 119 – Imprese non utenti: tipologia di beneficiari dei corsi di formazione organizzati nel 2007. Tipologia di beneficiari 10-14 15-19 20-49 50-99 oltre 99 Totale Donne 58,3 76,9 70,0 76,0 66,7 70,8 Over50 16,7 38,5 40,0 44,0 50,0 38,9 Extracomunitari 50,0 46,2 10,0 56,0 33,3 43,1 Dipendenti a tempo indeterminato 75,0 84,6 80,0 96,0 91,7 87,5 Dipendenti a tempo determinato 58,3 76,9 60,0 80,0 83,3 73,6 Gli argomenti trattati hanno riguardato, per la gran parte dei casi (80,6%), le normative relative alla sicurezza e all‟igiene, mentre una quota del 58,3% ha avuto un contenuto prettamente specialistico, concernente le tecnologie e tecniche di lavorazione e produzione. Tale dato, del resto, risulta coerente con la notevole componente della “Industria manifatturiera” fra le imprese non utenti e con l‟evidenza di una maggiore realizzazione di attività presso imprese di più grandi dimensioni, dotate cioè di una più articolata organizzazione del lavoro. Inoltre, circa il 29% ha organizzato corsi di informatica e il 23,6% (soprattutto imprese mediograndi) corsi inerenti la contabilità e la finanza. 165 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 120 – Imprese non utenti: argomenti delle attività formazione organizzate nel 2007. Tipologia di argomenti v.a. % Lingue straniere, italiano per immigrati 12 16,7 Contabilità e finanza 17 23,6 Pubblicità, marketing e comunicazione 13 18,1 Gestione delle risorse umane e delle procedure di qualità 16 22,2 Lavoro d'ufficio e di segreteria 12 16,7 Sicurezza (L. 626/94), Igiene HACCP 58 80,6 Informatica 21 29,2 Tecniche e tecnologie di produzione e lavorazione 42 58,3 Servizi alle persone e alle famiglie, servizi di trasporto, vigilanza 11 15,3 v.a. 72 - La generale soddisfazione del livello di competenze espresse dal personale (68,7% dei casi) rappresenta la principale motivazione addotta dalle imprese che non hanno organizzato corsi di formazione nel corso del 2007. Tab. 121 – Imprese non utenti: motivi alla base della scelta di non organizzare attività formative nel 2007. Tipologia di motivazione v.a. % Le competenze degli addetti soddisfano già le esigenze dell'impresa 158 68,7 Gli apprendisti e i nuovi assunti soddisfano le esigenze dell’impresa 9 3,9 E' difficile valutare le necessità formative dell'impresa 10 4,3 Le attività di formazione sono state svolte negli anni precedenti 8 3,5 Il tipo di attività non richiede formazione 30 13,0 Altre motivazioni 15 6,5 Totale 230 100,0 2.2.7. Il rapporto con i CIOF Il primo aspetto del rapporto con i CIOF osservato è relativo all‟utilizzo dei servizi – ulteriori e diversi da quelli di ricerca e selezione del personale – e alla conoscenza degli stessi. Le percentuali di utilizzo più elevato si riscontrano per la consulenza amministrativa/normativa e per il collocamento delle persone con disabilità, con un valore di poco inferiore al 5%. In altre parole, la quasi totalità delle imprese non ha utilizzato nemmeno uno dei servizi erogati dei CIOF, a conferma di una fruizione effettiva estremamente limitata e circoscritta. 166 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Per quanto concerne il livello di conoscenza, si evidenzia come i servizi più conosciuti, sebbene non utilizzati, siano quelli legati alla promozione di misure per l‟inserimento lavorativo e al collocamento delle persone con disabilità, nonché i servizi connessi alla promozione e organizzazione di corsi di formazione (12-13%). Una minore conoscenza è espressa per i servizi di natura consulenziale ed amministrativa. Tab. 122 – Imprese non utenti: servizi utilizzati e livello di conoscenza. Consulenza amministrativa/normativa Consulenza per la ricerca di finanziamenti Collocamento delle persone disabili Procedure amministrative Tirocini, stage, PIP Corsi di formazione Non utilizza ma conosce v.a. % 8,2 25 7,2 22 12,5 38 6,2 19 13,1 40 12,5 38 Ha utilizzato Tipologia di servizio v.a. 15 9 15 5 11 11 % 4,9 3,0 4,9 1,6 3,6 3,6 Non conosce v.a. 265 274 252 281 254 256 % 86,9 89,8 82,6 92,1 83,3 83,9 Nel complesso, sommando le due modalità prima osservate, una quota oscillante tra il 7,8 (procedure amministrative) e il 17,4% (collocamento dei disabili) delle imprese non utenti esprime un giudizio di conoscenza dei servizi osservati, evidenziando valori più elevati di quelli espressi dalle imprese utenti, ad eccezione dei servizi di tirocinio e di formazione professionale. Evidentemente, la pratica di frequentare i CIOF per richiedere servizi di ricerca di personale risulta associata alla promozione di tirocinanti o di misure di inserimento in genere, ovvero alla definizione di un‟offerta formativa ad hoc. Lo scarto in positivo, a favore delle imprese non utenti, varia da un +2,4% per le procedure amministrative a +5,3% per la consulenza amministrativa/normativa. Per quanto riguarda i servizi di tirocinio e formazione, invece, lo scarto complessivo è pari, rispettivamente, al-2,6% e a -3,1%. Tab. 123 – Conoscenza e utilizzo dei servizi dei CIOF per tipologia di impresa. Imprese non utenti Imprese utenti (oltre 9 addetti) Ha utilizzato Non utilizzato ma conosce Non conosce Ha utilizzato Non utilizzato ma conosce Non conosce Consulenza amministrativa/normativa 4,9 8,2 86,9 2,0 5,8 92,2 Consulenza per la ricerca di finanziamenti 3,0 7,2 89,8 1,0 5,3 93,7 Collocamento delle persone disabili 4,9 12,5 82,6 4,7 9,0 86,3 Procedure amministrative 1,6 6,2 92,1 1,2 4,2 94,7 Tirocini, stage, PIP 3,6 13,1 83,3 6,2 13,0 80,8 Corsi di formazione 3,6 12,5 83,9 6,7 13,5 79,8 Tipologia di servizio 167 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 2.2.8. I canali di comunicazione Le imprese non utenti non contemplano tra i possibili canali di comunicazione idonei quelli sui quali si basa la tradizionale intelaiatura dei rapporti di servizio tra CIOF e imprese: il telefono/fax o lo sportello, inteso come modalità per la quale l‟ufficio attende che sia l‟impresa a presentarsi presso di esso. Un gradimento maggiore e indiscutibile, per contro, ottengono i bollettini periodici e le newsletters (38%) e, in via generale, i servizi web o via posta elettronica (62%), secondo percentuali che, nell‟uno e nell‟altro caso, vedono un incremento al crescere delle dimensioni aziendali. Assai contenuto (13,8%) è il riferimento a forme di servizio “proattivo” da parte del personale dei CIOF, cioè basate su visite degli operatori direttamente presso le imprese ed ancor meno efficace risulta il ricorso ai mass media. Tab. 124 – Imprese non utenti: canali di comunicazione con i CIOF ritenuti più idonei per classe di addetti. Canale di comunicazione Sito web/internet/e-mail Visite degli operatori in impresa Giornali, radio, televisione Bollettini periodici/Newsletters v.a. 10-14 57,6 9,8 7,6 34,8 92 15-19 56,6 17,1 3,9 39,5 76 Classe di addetti 20-49 79,5 15,9 6,8 36,4 44 50-99 60,0 12,3 6,2 40,0 65 oltre 99 67,9 17,9 3,6 42,9 28 Totale 62,0 13,8 5,9 38,0 305 La tabella successiva evidenzia una sostanziale sovrapponibilità delle indicazioni di idoneità dei canali di comunicazione dei CIOF da parte dei due gruppi di imprese (utenti e non utenti). L‟unica differenza apprezzabile è costituita, per le imprese utenti, dall‟indicazione (sia pure marginale) dei canali più tradizionali quali il telefono o la visita dell‟impresa presso il CIOF: essi, probabilmente, sono connessi ad una sorta di “abitudine” nella frequentazione delle strutture pubbliche e ad un giudizio più favorevole nei confronti di tali modalità. 168 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 125 – Canali di comunicazione ritenuti più idonei per tipologia di impresa. Tipologia di impresa Canale di comunicazione Sito web/internet/e-mail Visite degli operatori in impresa Giornali, radio, televisione Bollettini periodici/Newsletters Telefono Recarsi personalmente Imprese non utenti Imprese utenti (oltre 9 addetti) 62,0 13,8 5,9 38,0 0,0 0,0 64,8 13,9 5,8 33,1 5,8 6,0 2.2.9. La percezione dei CIOF Un ulteriore passaggio in grado di ricostruire elementi relativi alla rappresentazione che le imprese non utenti hanno dei CIOF è rappresentato dalla percezione di questi ultimi, declinata sulla base di alcuni giudizi di valore. Tali giudizi attengono alla scala valoriale lungo la quale, in questo decennio, si è imperniato il disegno di riforma e fondazione dei nuovi servizi per l‟impiego. L‟accento, in tal senso, è rivolto alla impressione di modernità complessiva, poggiante su un‟azione rapida ed efficace, sulla competenza del personale e sulla sua efficienza nel fornire risposte adeguate (dunque di buona qualità), a fronte di una minore incidenza della burocrazia. La tabella che segue evidenzia anzitutto la presenza di una robusta componente (più di una risposta su tre) di assenza o incapacità di formulazione di un giudizio trasversale a tutte le qualità sulle quali è stato sollecitato un giudizio degli intervistati. Questo risultato può essere ricondotto al fatto che l‟utenza tipicamente non utilizza i servizi di ricerca di personale (se non in quote marginali e per servizi ulteriori e diversi). Tra i rispondenti si evidenzia una componente di giudizio sostanzialmente positiva, con un‟area della sufficienza in senso stretto complessivamente maggioritaria (tra il 21,3% e il 31,8%, a seconda delle dimensioni di qualità considerate). Da un sesto a un quinto delle risposte si colloca nell‟area “abbastanza sufficiente” mentre relativamente poco estesa appare la quota di giudizi “poco” o “per nulla” sufficienti. Al netto di una quota non irrilevante di imprese che non è in grado di formulare un giudizio, tra coloro che hanno risposto sembra prevalere un moderato giudizio positivo, grosso modo corrispondente a poco più della metà delle unità che compongono il gruppo osservato. 169 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 126 – Imprese non utenti: percezione dei CIOF. Dimensione Valutazione Burocratico Efficiente/ efficace Moderno Competente Rapido Di qualità Molto 5,9 3,9 4,3 3,6 3,6 3,0 Abbastanza 24,9 21,0 18,4 23,9 16,1 16,4 Sufficiente 21,3 24,9 31,8 26,9 28,9 31,1 Poco 9,2 10,5 6,9 5,2 9,2 7,2 Per nulla 1,6 3,3 3,6 3,6 4,6 6,2 Non sa/non risponde 37,0 36,4 35,1 36,7 37,7 36,1 2.2.10. I servizi attesi La quota di imprese non utenti che si dichiara intenzionata ad utilizzare certamente i servizi erogati dai CIOF in futuro è pari al 7,9%; sensibilmente più robusta, con il 32,5%, la quota di imprese che ritiene probabile una simile evenienza. Pertanto, la maggior parte delle imprese ha espresso l‟intenzione di non utilizzare i CIOF in futuro: il 27,2% ritiene questa eventualità “sicura”, il 18% probabile. Figura 18 – Imprese non utenti: intenzione di utilizzo futuro dei CIOF. 7,9 14,4 Sì 32,5 Probabilm ente sì Probabilm ente no 27,2 No Non sa/non risponde 18,0 Nel complesso sono 123 le imprese non utenti orientate ad utilizzare i CIOF in futuro, pari al 40,4% del totale. La stragrande maggioranza delle intenzioni di utilizzo risulta concentrata nei servizi relativi alla ricerca e alla preselezione di personale (rispettivamente, 88,6% e 38,2%), mentre una quota di poco inferiore al 20% delle imprese intenderebbe avvalersi di servizi informativi e di carattere consulenziale relativi alle agevolazioni per le assunzioni. 170 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Quote di imprese oscillanti tra il 9,8% e il 12,2% concentrano la loro attuale attenzione attorno alla promozione di tirocini e stage, all‟organizzazione di corsi di formazione per l‟impresa, alle informazioni sulle normative in genere ovvero a quelle relative all‟obbligo formativo, all‟apprendistato e al collocamento delle persone con disabilità. La propensione all‟utilizzo di servizi di analisi dei fabbisogni formativi e professionali risulta complessivamente modesta (tra l‟1,6 e il 5,7% delle imprese non utenti). Tab. 127 – Imprese non utenti: intenzioni di utilizzo dei servizi. Tipologia di servizio Ricerca di personale Preselezione del personale Informazione e consulenza sulle agevolazioni alle assunzioni Consulenza amministrativo/normativa Consulenza per la richiesta di finanziamenti Informazioni sulle agevolazioni per la costituzione di nuove imprese Analisi dei fabbisogni di formazione Analisi dei fabbisogni di nuove figure professionali Progettazione di corsi di formazione Promozione di tirocini formativi e stage Informazioni su obbligo formativo, apprendistato e collocamento mirato Totale v.a. 109 47 24 13 12 11 7 2 12 14 15 123 % 88,6 38,2 19,5 10,6 9,8 8,9 5,7 1,6 9,8 11,4 12,2 100,0 Sebbene i due gruppi di imprese non utenti e utenti che hanno dichiarato di volersi avvalere dei servizi dei CIOF risultino differenti per ampiezza (123 unità contro 417), è possibile con una certa cautela effettuare un confronto delle rispettive intenzioni di utilizzo. Tab. 128 – Intenzioni di utilizzo futuro dei servizi dei CIOF per tipologia di impresa. Tipologia di impresa Tipologia di servizio Non utenti Utenti (10 - 249) Ricerca di personale 88,6 90,2 Preselezione del personale 38,2 33,1 Informazione e consulenza sulle agevolazioni alle assunzioni 19,5 10,1 Consulenza amministrativo/normativa 10,6 5,8 Consulenza per la richiesta di finanziamenti 9,8 5,5 Informazioni sulle agevolazioni per la costituzione di nuove imprese 8,9 8,9 Analisi dei fabbisogni di formazione per l'imprese Analisi dei fabbisogni di nuove figure professionali da inserire nell'impresa Progettazione di corsi di formazione per l'impresa 5,7 4,6 1,6 4,1 9,8 7,7 Promozione di tirocini formativi e stage Informazioni su obbligo formativo, apprendistato e collocamento mirato v.a. 11,4 6,7 12,2 6,0 123 417 171 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Entrambi i gruppi sono largamente orientati ad una fruizione dei servizi legati alla ricerca di personale e alla preselezione. Tuttavia, tra le imprese non utenti si evidenzia un‟intenzione di utilizzo molto più articolato, vale a dire basato su una combinazione di servizi differenti, rispetto a quanto non avvenga per le imprese utenti. Queste ultime, infatti, sembrano riservare un‟attenzione e un‟aspettativa molto più contenuta nei confronti di servizi ulteriori e diversi da quelli della ricerca e preselezione di personale, mentre le imprese non utenti esprimono in taluni casi (consulenza per finanziamenti, promozione di tirocini, informazioni su normative specifiche) una intenzione di utilizzo quasi doppia. Da questo punto di vista, sembrerebbe evidenziarsi presso le imprese utenti una propensione ad un “riutilizzo” di servizi già utilizzati in modo prevalente, mentre tra le imprese non utenti una propensione ad un utilizzo di combinazioni di servizi imperniate sulla ricerca e preselezione, talvolta integrate con una robusta componente info-consulenziale o formativa. Appendice di approfondimento: le imprese e i lavoratori extracomunitari Nelle pagine che seguono si propone un approfondimento dedicato al rapporto tra imprese, utenti e non utenti, e lavoratori extracomunitari. La quota di assunzioni di lavoratori extracomunitari effettuate nel 2007 è pressoché equivalente sia che si tratti di imprese utenti dei CIOF sia di imprese non utenti. Il valore delle assunzioni di lavoratori extracomunitari – sul totale delle assunzioni - risulta del 17,2% presso le imprese non utenti e del 16,4% delle imprese utenti dei CIOF. Nel dettaglio delle singole classi dimensionali si ravvisano andamenti oscillanti. In relazione all‟incidenza delle assunzioni di questo gruppo di lavoratori sul totale si osserva in sostanza un comportamento tendenzialmente analogo nelle piccolissime imprese (fino a 19 addetti) sia che siano utenti dei CIOF o meno. 172 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 129 – Incidenza della quota di extracomunitari nelle assunzioni effettuate nel 2007 per tipologia di impresa. Imprese non utenti Classe di addetti N. assunzioni totale N. assunti Extracomunitari 43 80 100 176 346 745 7 13 10 27 71 128 10-14 15-19 20-49 50-99 oltre 99 Totale Incidenza assunti extracomunitari sul totale 16,3 16,3 10,0 15,3 20,5 17,2 Imprese utenti (oltre 9 addetti) Incidenza N. assunti assunti N. assunzioni Extraextratotale comunitari comunitari sul totale 15,0 247 37 15,3 235 36 17,7 96 17 22,0 223 49 15,5 841 130 1.642 269 16,4 Osservando le imprese nella classe dimensionale tra 20 e 99 addetti, si rileva come le imprese utenti dei CIOF registrano una decisa e maggiore incidenza di assunzioni di lavoratori extracomunitari, rispetto alle non utenti di ben 7 punti percentuali. Presso le imprese non utenti di più grandi dimensioni, invece, un assunto ogni quattro è un lavoratore extracomunitario. In sostanza, ferma restando una maggiore capienza delle imprese più grandi, presso il gruppo di non utenti si ravvisa una maggiore polarizzazione del dato delle assunzioni verso questa tipologia dimensionale, mentre presso il gruppo delle utenti è possibile intravedere una certa consistenza del dato espresso dalle imprese medio piccole o piccole. Tab. 130 – Numero di extracomunitari assunti per tipologia di impresa e per classe di addetti. Classe di addetti 10-14 15-19 20-49 50-99 oltre 99 Totale Tipologia di impresa Imprese non utenti Imprese utenti (oltre 9 addetti) N. assunti N. assunti Incidenza Incidenza extracomunitari extracomunitari 5,5 13,8 7 37 10,2 13,4 13 36 7,8 6,3 10 17 21,1 18,2 27 49 55,5 48,3 71 130 128 269 100,0 100,0 Presso le imprese utenti si registra una situazione parzialmente sovrapponibile dal momento che tre delle cinque coorti dimensionali risultano assumere quote di lavoratori extracomunitari leggermente inferiori alla media complessiva. Un‟ulteriore chiave di lettura in grado di restituire la diversità di struttura delle assunzioni effettuate dai due gruppi di imprese è costituita dalla ripartizione per settore di attività. 173 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Questo dato, comparato con la modalità di ripartizione per singoli settori delle unità di impresa facenti parte dei singoli insiemi permette di evidenziare la presenza di settori più “attrattivi” per la manodopera extracomunitaria, cioè in grado di assorbire una quota di lavoratori proporzionalmente più elevata di quella da loro espressa nel complesso delle imprese intervistate. Come già osservato, presso le imprese non utenti si riscontra una composizione per settori assai polarizzata. Tali imprese, infatti, per oltre i due terzi, afferiscono alla “Industria manifatturiera”, con soli altri due comparti in grado di assumere quote abbastanza significative (“Commercio” con il 9,8% e “Costruzioni” con il 5,6%). Diversamente, le imprese utenti dei CIOF appaiono meno polarizzate, ancorché concentrate in modo maggioritario nel settore della “Industria manifatturiera” (39,6%), del “Commercio” (14,4) e delle “Attività immobiliari” (11,9%). Dalla tabella successiva si evidenzia come, per le imprese non utenti, la distribuzione delle assunzioni di personale extracomunitario sembri rispecchiare le proporzioni ora descritte con la sola eccezione di una maggiore capacità di “assorbimento” della manodopera extracomunitaria da parte del settore delle “Costruzioni” (13,3% a fronte di un 5,6% di imprese). Una minore capacità di assorbimento, invece, si registra per il “Commercio” (7,8% delle assunzioni contro il 9,8% delle imprese). Per ciò che riguarda le imprese utenti, invece, circa l‟88% delle assunzioni di extracomunitari si ripartisce in sei settori (“Industria manifatturiera”, “Altri servizi pubblici, sociali e personali”, “Attività immobiliari”, “Costruzioni”, “Sanità e altri servizi sociali” e “Alberghi e ristoranti”). Tra questi risultano particolarmente attrattivi per questo tipo di manodopera i settori della “Sanità e altri servizi sociali” (1% delle imprese, 9,3% delle assunzioni) e delle “Costruzioni” (5,5% delle imprese, 7,1% delle assunzioni). 174 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 131 – Ripartizione delle assunzioni di extracomunitari per settore di attività e per tipologia di impresa. Settore di attività Agricoltura, caccia e silvicoltura, pesca, piscicoltura Estrazioni minerali Industria manifatturiera Produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua Costruzioni Commercio Alberghi e ristoranti Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni Intermediazione monetaria e finanziaria Attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, altre Pubblica amministrazione e difesa Istruzione Sanità e altri servizi sociali Altri servizi pubblici, sociali e personali Servizi domestici presso famiglie e convivenze Organizzazioni e organismi extraterritoriali Non sa/non risponde Totale v.a. Tipologia di impresa Imprese utenti Imprese non utenti (oltre 9 addetti) Assunti Imprese Assunti Imprese 4,8 1,7 3,1 1,6 0,0 0,3 0,0 0,3 44,2 39,6 74,2 66,2 1,1 1,7 0,8 1,6 7,1 5,5 13,3 5,6 2,6 14,4 7,8 9,8 6,7 6,5 0,0 3,0 0,7 4,8 0,0 2,0 1,5 1,3 0,0 2,0 13,8 11,9 0,0 3,0 0,0 0,7 0,0 0,3 0,0 0,2 0,0 0,0 7,4 1,0 0,8 0,3 9,3 8,3 0,0 3,6 0,0 0,8 0,0 0,3 0,0 0,7 0,0 0,3 0,7 0,7 0,0 0,0 100,0 100,0 100,0 100,0 269 599 128 305 Le assunzioni effettuate nel 2007 sono state realizzate attraverso contratti a tempo determinato in forma prevalente per entrambi i gruppi di imprese, sebbene con una diversa incidenza del part time (più diffuso presso le imprese utenti dei CIOF) rispetto al full time (più frequente presso le imprese non utenti). La somma delle due modalità di ripartizione oraria del contratto a tempo determinato assorbe il 65,7% delle assunzioni delle imprese utenti e ben il 73,4% di quelle non utenti. Un fenomeno analogo, ma sostanzialmente invertito tra i due gruppi, si registra per i contratti a tempo indeterminato che costituiscono la seconda tipologia per importanza numerica. Se la somma delle diverse modalità orarie (part time e full time) è pari al 20% dei contratti in entrambi gli insiemi di imprese, presso quello delle “non utenti” risulta prevalente il ricorso al part time (16,4% contro 3,9% del full time), al contrario di quanto avviene presso le imprese “utenti” (17,2% full time, 3% part time). La restante composizione della struttura contrattuale delle assunzioni rispecchia il diverso utilizzo dei canali di ricerca di lavoro espresso dai due gruppi; infatti, presso le imprese non utenti dei CIOF risulta relativamente più 175 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 consistente il ricorso alla somministrazione di manodopera (4,7% a fronte di un 1,3% delle “utenti”). Presso le imprese utenti, invece, risulta più pronunciato il ricorso all‟apprendistato (4,7%) e particolarmente congruo quello alle prestazioni occasionali (7,7%). Tab. 132 – Assunzioni di lavoratori extracomunitari per tipologia di contratto e per tipologia di impresa. Tipologia di impresa Tipo di contratto Imprese non utenti Agenzia di somministrazione part time Agenzia di somministrazione full time Tempo determinato part time Tempo determinato full time Inserimento (ex formazione lavoro) Apprendistato Tempo indeterminato part time Tempo indeterminato full time Prestazione occasionale Collaborazione a progetto/co.co.co. Totale v.a. 1,6 3,1 1,6 71,9 0,0 0,8 16,4 3,9 0,0 0,8 100,0 128 Imprese utenti (oltre 9 addetti) 1,3 0,0 17,6 48,1 0,0 4,7 3,0 17,2 7,7 0,4 100,0 233 La struttura delle assunzioni per tipologia di qualifica evidenzia una netta prevalenza di figure generiche di operai in entrambi i gruppi di imprese: 88,1% per le “utenti”, 82,8% per le “non utenti”. Tra le imprese utenti ad una più marcata prevalenza di figure generiche, si affianca una minore quota di operai qualificati rispetto alle “non utenti” ed una, sebbene largamente minoritaria, quota di assunzioni legate a qualifiche tecnico-impiegatizie. Per contro, presso le imprese non utenti, proporzionalmente maggiori fruitrici dei canali legati alla somministrazione e all‟intermediazione privata di lavoro, si ravvisa una maggiore assunzione di operai qualificati ed un‟assenza di profili tecnici o impiegatizi. 176 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 133 – Numero di assunti di extracomunitari per qualifica e per tipologia di impresa. Qualifica Operai generici Operai qualificati Impiegati Tecnici Dirigenti Totale Tipologia di impresa Imprese utenti Imprese non utenti (oltre 9 addetti) v.a. % v.a. % 88,1 82,8 237 106 8,2 16,4 22 21 2,6 0,8 7 1 1,1 0,0 3 0 0,0 0,0 0 0 269 128 100,0 100,0 L‟analisi del rapporto tra imprese e lavoratori extracomunitari si propone di indagare una serie di aspetti di natura qualitativa e valoriale che presiedono la costruzione del rapporto stesso e che sfociano nella maggiore o minore propensione all‟assunzione. Un aspetto preliminare è costituito dalla presenza o meno, presso le imprese, di tale propensione, in generale sintetizzabile nell‟aver o meno mai assunto del personale extracomunitario. Tab. 134 – Assunzione di personale extracomunitario per tipologia di impresa. Assunzione di personale extracomunitario No Sì Totale Tipologia di impresa Imprese utenti Imprese non utenti (oltre 9 addetti) v.a. % v.a. % 53,6 45,2 321 138 46,4 54,8 278 167 100,0 100,0 599 305 Tra le imprese utenti dei CIOF prevale nel 53,6% dei casi la risposta negativa; per contro, tra le imprese non utenti, prevale il comportamento opposto con il 54,8% dei casi, con un differenziale di 8,4 punti. Questa maggiore propensione deriva da una maggiore presenza delle imprese non utenti nel settore manifatturiero, ovvero del settore che notoriamente ricorre in proporzione maggiore alle assunzioni di lavoratori extracomunitari. Presso le imprese utenti la quota di risposte affermative aumenta in modo progressivo con il crescere della dimensione di impresa, variando da un minimo del 33,1% per le imprese da 10 a 14 addetti fino ad un massimo del 75,4% per quelle più grandi. Una tendenza analoga, ma contraddistinta da un andamento meno lineare, riguarda le imprese non utenti. 177 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tra queste, la classe dimensionale fino a 14 addetti esprime il minor numero di risposte positive (34,8%), mentre tre classi su cinque (da 15 a 19 e da 50 in su) esprime valori positivi in oltre 6 casi su 10. Tab. 135 – Imprese che hanno assunto personale extracomunitario per classe di addetti e per tipologia di impresa. Classe di addetti 10-14 15-19 20-49 50-99 oltre 99 Totale Tipologia di impresa Imprese utenti Imprese non utenti (oltre 9 addetti) 33,1 34,8 48,8 61,8 58,9 56,8 66,2 69,2 75,4 64,3 46,4 54,8 Alle imprese che hanno assunto del personale extracomunitario è stato chiesto di illustrare le motivazioni che hanno presieduto alla scelta dell‟assunzione. In via prevalente, entrambi i gruppi di imprese hanno espresso un sostanziale disinteresse per la nazionalità del lavoratore, ritenendo prioritari gli aspetti legati alle capacità, alle competenze e all‟affidabilità del lavoratore (83,8% dei casi tra le “utenti”, 88,6% tra le “non utenti”). Se questo tipo di risposta risulta legata ad atteggiamenti e convinzioni che possono prescindere il merito lavorativo, vale la pena osservare come circa un‟impresa su 10 abbia individuato in ragioni di natura pratica ed operativa la motivazione della scelta effettuata. Per il 10,1% delle imprese utenti e per l‟8,4% delle non utenti, l‟assunzione di personale extracomunitario si è resa necessaria a fronte della sostanziale indisponibilità della manodopera italiana nello svolgere determinate mansioni. Una quota trascurabile delle risposte, infine, si ripartisce tra motivazioni legate all‟adeguatezza professionale e all‟adattabilità agli orari richiesti dall‟azienda. 178 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 136 – Motivazioni alla base della scelta di assumere lavoratori extracomunitari per tipologia di impresa. Tipologia di impresa Imprese utenti Imprese non utenti (oltre 9 addetti) Motivazioni della scelta di assumere lavoratori extracomunitari Alla mia impresa non importa la nazionalità Non ci sono italiani disponibili/adeguati per determinate mansioni Gli extracomunitari sono professionalmente adeguati Gli extracomunitari si adattano più degli Italiani agli orari Gli extracomunitari possono essere assunti in nero senza problemi Non sa/non risponde Totale v.a. 233 28 2 6 1 8 278 % 83,8 10,1 0,7 2,2 0,4 2,9 100,0 v.a. 148 14 1 2 2 0 167 % 88,6 8,4 0,6 1,2 1,2 0,0 100,0 Tab. 137 – Presenza di fabbisogni formativi tra i lavoratori extracomunitari per tipologia di impresa. Presenza di fabbisogni formativi No Sì Non sa/non risponde Totale Tipologia di impresa Imprese utenti Imprese non utenti (oltre 9 addetti) v.a. % v.a. % 38,8 54,5 108 91 58,3 45,5 162 76 2,9 0,0 8 0 278 167 100,0 100,0 La valutazione in merito alla presenza o meno di fabbisogni formativi presso i lavoratori extracomunitari assunti presso le imprese intervistate risulta divergere tra i due gruppi. Più orientati a rilevare carenze formative sono le imprese utenti dei CIOF, con circa il 58,3% di risposte in tal senso. Più mitigato, invece, il giudizio delle imprese non utenti le quali rilevano carenze professionali nel 45,5% dei casi, fornendo nel complesso una valutazione di segno opposto. Con la sola eccezione delle imprese di più piccole dimensioni (10-14 addetti), tra le imprese non utenti dei CIOF il giudizio relativo alla presenza di fabbisogni di formazione verso la manodopera extracomunitaria presente in azienda risulta diffusamente negativo. Presso le imprese utenti, (con la sola eccezione della classe dimensionale tra 20 e 49 addetti), si conferma un diffuso orientamento positivo verso la questione che accomuna da un minimo del 53,4% ad un massimo del 69,8% delle imprese. Ciò conferma una sostanziale trasversalità degli orientamenti nel complesso espressi, seppure al netto di qualche eccezione. Si evidenzia, altresì, una comunanza di atteggiamento presso le imprese da 10 a 14 addetti di entrambi 179 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 i gruppi osservati, le quali sono tra le più convinte della presenza di fabbisogni formativi tra il personale extracomunitario assunto. Tab. 138 - Presenza di fabbisogni formativi tra i lavoratori extracomunitari per classe di addetti e per tipologia di impresa. Classe di addetti 10-14 15-19 20-49 50-99 oltre 99 Totale Tipologia di impresa Imprese utenti Imprese non utenti (oltre 9 addetti) 59,2 62,5 57,4 40,4 48,5 40,0 53,5 42,2 69,8 44,4 58,3 45,5 Sono principalmente due le aree di possibile carenza sulle quali, secondo le imprese intervistate, si ravvisa la necessità di interventi formativi: l‟area legata allo sviluppo di competenze relazionali e comunicative, propedeutiche per una migliore integrazione socio-lavorativa nell‟azienda e nella società; l‟area, più propriamente lavorativa, legata all‟acquisizione/perfezionamento di abilità specifiche. Se sommate, tali aree assorbono una quota analoga di risposte (circa l‟83% del totale). In particolare, presso le imprese utenti risulta maggioritaria (45,1% contro un 37,7%) la componente legata al miglioramento delle competenze lavorative rispetto a quella di natura relazionale. A quest‟ultima, peraltro, può essere associabile l‟osservazione di un 8% di risposte che indicano nel miglioramento delle conoscenze culturali di base un‟area di fabbisogni non ancora soddisfatti. È possibile affermare che tra le imprese utenti la ripartizione dei fabbisogni espressi dalle imprese risulti complessivamente divisa tra elementi attinenti alla socialità e all‟integrazione dei lavoratori extracomunitari ed elementi relativi alla specializzazione/formazione tout court del lavoratore. Presso le imprese non utenti, infine, la componente legata alla formazione attinente alle tecniche e competenze lavorative, alla sicurezza sul lavoro e all‟informatica risulta complessivamente prevalere su quella di natura relazionale culturale. 180 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 139 – Fabbisogni formativi dei lavoratori extracomunitari assunti per tipologia di impresa. Principali fabbisogni formativi Sviluppo di competenze relazionali e comunicative Conoscenze delle nozioni culturali di base Conoscenze delle nozioni informatiche di base Conoscenze delle norme di sicurezza da applicare al lavoro Competenze/abilità specifiche connesse alla mansione/lavoro Non sa/non risponde Totale 181 Tipologia di impresa Imprese utenti Imprese non utenti (oltre 9 addetti) v.a. % v.a. % 37,7 42,1 61 32 8,0 2,6 13 2 1,2 3,9 2 3 6,2 9,2 10 7 45,1 40,8 73 31 1,9 1,3 3 1 162 76 100,0 100,0 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 PARTE TERZA: I LAVORATORI AVVIATI 1. L’indagine L‟indagine sui lavoratori avviati nel primo semestre del 2008 è stata condotta mediante sistema C.A.T.I. (Computer Assisted Telephone Interview) nel periodo compreso tra il 24 settembre e l‟11 ottobre 2008. Complessivamente, sono state svolte 1.107 interviste per realizzare le quali sono stati effettuati 7.407 contatti. Tab. 140 – Report delle cadute per la realizzazione delle interviste. Tipo di caduta Interviste Chiuse negativamente di cui: - appuntamenti troppo avanti nel tempo - deceduti - grave disabilità - ha cambiato abitazione - interviste interrotte - non coincide il nome - non interessati all’indagine - non parla italiano - recapito telefonico errato - segreteria telefonica Telefono occupato Non risponde nessuno Appuntamenti telefonici Totale contatti v.a. 1.107 865 16 3 1 33 36 39 285 14 362 76 250 3.827 1.358 7.407 2. Le caratteristiche del campione Il campione di lavoratori avviati nel primo semestre del 2008 sul quale è stata condotta l‟indagine sostanzialmente equidistribuito nelle quattro province marchigiane, con una presenza più consistente nelle province di Ascoli Piceno (28,1%) e di Pesaro-Urbino (26,6%). Rispetto all‟edizione precedente, dunque, si evidenziano delle variazioni: il peso specifico delle due province sopra menzionate aumenta rispettivamente del +5% e del +3%, mentre diminuisce, in particolare, quello della provincia di Ancona (-5,5%). 182 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Le donne rappresentano il gruppo principale dei lavoratori con una percentuale che aumenta soprattutto per la provincia di Ancona (57,8%). Per quanto concerne l‟età, il gruppo più numeroso è costituito dai soggetti con più di 34 anni (46,2%), mentre i giovani rappresentano poco più di un quinto del totale. Rispetto all‟indagine effettuata nel 2007, le caratteristiche socio-anagrafiche degli avviati nel primo semestre del 2008 risultano essere leggermente diverse. Infatti, la componente femminile non rappresenta più quella con il maggior numero di osservazioni; inoltre, nell‟attuale indagine aumenta in maniera sostenuta il peso della categoria più giovane con una variazione di quasi dodici punti percentuali (per converso diminuisce l‟incidenza delle due classi superiori, in particolare della classe “più di 34 anni” con un -6,9%). Tab. 141 – Provincia del CIOF dei lavoratori avviati per genere e per classi di età. Anni 2003, 2004, 2007, 2008. 2007 2004 2003 v.a. 2008 % % % % M F 15-24 anni Pesaro-Urbino 295 26,6 23,6 25,5 25,1 45,8 54,2 25,4 32,9 41,7 Ancona 275 24,8 30,3 29,8 31,6 42,2 57,8 18,5 33,5 48,0 226 20,4 23,0 21,0 18,2 47,8 52,2 20,8 33,6 45,6 311 28,1 23,1 23,7 25,2 49,5 50,5 17,7 33,1 49,2 1.107 100,0 100,0 100,0 100,0 46,3 53,7 20,6 33,2 46,2 Provincia Macerata Ascoli Piceno Totale Genere Classi di età 25-34 Più di 34 anni anni La componente femminile si caratterizza per una maggiore presenza di avviati con più di 25 anni rispetto a quella maschile (83,3% contro il 74,9%). Figura 1 – Classi di età per genere. 46,2 T 33,2 20,6 48,2 F Più di 34 anni 34,8 25-34 anni 16,7 15-24 anni 43,5 M 31,4 25,1 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 183 50,0 60,0 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Gli stranieri rappresentano l‟11,6% del totale del campione degli avviati (pari a 128 unità) di cui il 26,6% è costituito da comunitari e il restante 73,4% da extracomunitari. Per quanto riguarda il titolo di studio in possesso dei lavoratori avviati, si registra una prevalenza di livelli di scolarità piuttosto bassi (ossia di persone che hanno conseguito al massimo la licenza media) con un valore del 39,9% dei casi. I diplomati rappresentano il 35,2% del campione, ossia ammontano a 390 unità di cui il 36,4% rappresentato da diplomi professionali e il 32,8% da diplomi tecnici. Infine, i laureati sono complessivamente il 15,4% con una prevalenza di lauree umanistiche. La distribuzione del titolo di studio evidenzia una maggiore scolarizzazione della componente femminile: di fatti, rispetto agli uomini, risulta più elevata sia la quota dei laureati (17,2% conto il 13,3%) sia quella dei diplomati (37,7% contro il 32,4%). Rispetto al 2007, si evidenzia una crescita del peso specifico tanto dei lavoratoti avviati con una nazionalità diversa da quella italiana, tanto delle persone in possesso di livelli di scolarità medio-bassi (l‟incidenza dei laureati diminuisce di quasi 5 punti percentuali). Tab. 142 – Nazionalità e titolo di studio per genere. Anni 2004, 2007, 2008. 2008 2007 2004 Italiani 88,4 96,7 Stranieri 11,6 Fino alla media inferiore Qualifica professionale Genere M F 91,1 87,9 88,9 3,3 8,9 12,1 11,1 39,9 35,2 34,9 45,2 35,4 6,3 12,4 7,7 6,8 5,9 Media superiore 35,2 32,1 43,0 32,4 37,7 Laurea/Master 15,4 20,3 11,1 13,3 17,2 Altro 3,2 0,0 3,3 2,3 3,9 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 v.a. 1.107 1.000 1.024 513 594 Nazionalità Titolo di studio Il 36,9% degli intervistati ha figli conviventi. La percentuale aumenta per la componente femminile (44,3%), oltre che al crescere dell‟età (23,4% per la classe 25-34, 60,5% per quella superiore). Se si considera l‟età del figlio più piccolo convivente si vede che poco più del 9% dei lavoratori avviati ha figli piccoli (ossia con un‟età inferiore ai quattro anni) e circa il 5% ha figli con un‟età compresa fra 4 e 6 anni. 184 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Fra le donne cresce, da una parte, l‟incidenza delle lavoratrici avviate con figli molto piccoli (10,1%) e, dall‟altra, quella delle lavoratrici avviate con figli con un‟età maggiore di 10 anni (20,7%). Tab. 143 – Presenza di figli conviventi per genere e per classi di età. Presenza di figli Genere Classi di età 25-34 Più di 34 anni anni Totale M F 15-24 anni % con figli 28,3 44,3 5,7 23,4 60,5 36,9 - % con figli fino a 3 anni 8,0 10,1 4,8 12,8 8,4 9,1 - % con figli fra 4 e 6 anni 4,3 5,4 0,9 5,7 6,1 4,9 - % con figli fra 7 e 10 anni 5,5 8,1 0,0 3,8 12,1 6,9 - % con figli con più di 10 anni 10,5 20,7 0,0 1,1 33,9 16,0 % senza figli conviventi 71,7 55,7 94,3 76,6 39,5 63,1 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 513 594 228 368 511 1.107 v.a. Con riguardo al tema della formazione, in controtendenza con le passate rilevazioni, diminuisce la propensione alla formazione: si passa infatti dal 25,3% di soggetti che hanno frequentato corsi di formazione del 2004 al 15,8% del 2008. La tendenza a frequentare corsi di formazione professionale è più elevata per i soggetti in possesso di un grado di scolarizzazione medio-alto: il 19,2% dei diplomati ha frequentato almeno un corso, mentre i laureati sono 34,1%. Gli avviati che hanno frequentato corsi di formazione negli ultimi due anni sono complessivamente 175 unità. Nel 38,9% dei casi l‟attività formativa è stata finanziata con risorse proprie (o della propria famiglia) e nel 37,7% con risorse pubbliche (soprattutto FSE). Infine, nel 28,6% dei casi si è trattato di corsi di formazione continua considerato che le spese sono state sostenute dall‟impresa. 185 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 144 – Frequenza di corsi di formazione, per genere, per classi di età, per titolo di studio. Anno 2004, 2007 e 2008. Frequenza di corsi di formazione No Sì v.a. 2008 84,2 15,8 1.107 2007 78,7 21,3 1.000 2004 74,7 25,3 1.024 M 85,0 15,0 513 F 83,5 16,5 594 15-24 anni 84,6 15,4 228 25-34 anni 78,0 22,0 368 Più di 34 anni 88,5 11,5 511 Fino alla media inferiore 91,9 8,1 442 Qualifica profes. 94,3 5,7 70 Media superiore 80,8 19,2 390 Laurea/Master 65,9 34,1 170 Genere Classi di età Titolo di studio Nella maggior parte dei casi, gli avviati con almeno un‟esperienza formativa negli ultimi tre anni hanno frequentato un solo corso di formazione. Le donne hanno svolto mediamente più attività, così come gli avviati al di sopra dei 24 anni. Mediamente, negli ultimi tre anni le ore frequentate sono state pari a 187: valori più elevati, oltre che per le donne (203 contro 166 degli uomini), si evidenziano per i più giovani, in virtù di una maggiore presenza di avviati che hanno partecipato a corsi legati all‟obbligo formativo. Tab. 145 – Numero di corsi di formazione frequentati e numero medio di ore frequentate per genere e per classi di età. Numero di corsi di formazione 1 corso 2 corsi 3 corsi Più di tre corsi Totale v.a. Media ore Genere M F 70,1 9,1 9,1 11,7 100,0 77 166 65,3 19,4 6,1 9,2 100,0 98 203 15-24 anni 85,7 2,9 0,0 11,4 100,0 35 247 Classi di età 25-34 anni 64,2 16,0 7,4 12,3 100,0 81 195 Più di 34 anni 61,0 20,3 11,9 6,8 100,0 59 139 Totale 67,4 14,9 7,4 10,3 100,0 175 187 Il principale canale di conoscenza dell‟ultima attività formativa frequentata è rappresentato dalla struttura che ha organizzato il corso di formazione (22.9%). Tale percentuale cresce all‟aumentare dell‟età, passando dal 14,3% per i più giovani al 28,8% per gli adulti, oltre che per le donne (25,5%). 186 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Le tecnologie informatiche rappresentano un ampio e valido strumento per la conoscenza delle attività formative che possono essere frequentate: infatti, quasi il 20% ha saputo dell‟esistenza del corso di formazione attraverso la rete Internet. In questo caso il valore più alto si evidenzia per gli avviati fra 25 e 34 anni, ossia per quella classe in cui si concentra la maggior parte dei diplomati e laureati. Il terzo canale è costituito dagli insegnanti della scuola con un valore medio dell‟8% che sale al 14,5% per i più giovani. Una percentuale del 7,4% viene conseguita sia dai canali quali manifesti, depliant, pubblicità sia dalle relazioni amicali e parentali: in entrambi i casi, si evidenzia una maggiore importanza di questi strumenti per la componente maschile con il 10,4%. Tab. 146 – Canale di conoscenza dell‟ultimo corso di formazione frequentato per genere e per classi di età. Genere Canale di conoscenza Classi di età 25-34 Più di 34 anni anni 6,2 5,1 Totale M F Dal CIOF 6,5 6,1 15-24 anni 8,6 Da manifesti, depliant, pubblicità 10,4 5,1 8,6 8,6 5,1 7,4 Da internet 18,2 20,4 17,1 24,7 13,6 19,4 Dalla stampa quotidiana o spot radio televisivi 1,3 3,1 0,0 1,2 5,1 2,3 Da centri Informagiovani e disoccupati 0,0 3,1 0,0 1,2 3,4 1,7 Dalla struttura che ha organizzato il corso 19,5 25,5 14,3 22,2 28,8 22,9 Dagli uffici dell'Assessorato formazione lavoro 3,9 8,2 2,9 8,6 5,1 6,3 Dagli insegnanti della scuola 9,1 7,1 14,3 7,4 5,1 8,0 Da amici, conoscenti e parenti 10,4 5,1 8,6 6,2 8,5 7,4 Dai sindacati e associazioni di categoria 5,2 5,1 5,7 1,2 10,2 5,1 Dall'azienda presso cui lavoro/lavoravo 7,8 4,1 8,6 7,4 1,7 5,7 Dall'università 2,6 2,0 0,0 2,5 3,4 2,3 Altro 1,3 1,0 0,0 1,2 1,7 1,1 Non sa/non risponde 3,9 4,1 11,4 1,2 3,4 4,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 77 98 35 81 59 175 Totale v.a. 6,3 3. La ricerca del lavoro La percentuale di chi ha trovato lavoro “immediatamente” o di chi dichiara di “non aver cercato” si attesta nel 2008 al 44,5% con una diminuzione di 11,5 punti percentuali rispetto alla passata rilevazione, evidenziando come il lavoro si trovi sempre meno facilmente. Di contro, aumentano le incidenze dei soggetti che hanno impiegato un certo lasso di tempo per inserirsi o reinserirsi nel mercato del lavoro. L‟unica eccezione è rappresentata dalla quota di avviati che hanno cercato per un periodo superiore a dodici mesi (6,2% contro il 14,9% del 2007). 187 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Gli uomini, così come i più giovani, riescono a trovare lavoro con una maggiore facilità: in entrambi i casi, la percentuale di “occupazione immediata” sale al 48,9%. La disoccupazione di lunga durata, invece, riguarda in proporzioni maggiori le donne; inoltre risulta essere correlata tanto all‟età quanto al livello di scolarità. Tab. 147 – Mesi di ricerca del lavoro per genere e classi di età. Anni 2003, 2004, 2007 e 2008. Genere Mesi di ricerca del lavoro 2008 2007 2004 2003 Occupazione immediata 44,5 56,0 42,9 Fino a 1 mese 17,1 8,7 18,4 1-2 mesi 14,1 9,9 3-6 mesi 11,2 7-12 mesi Classi di età Più di 25-34 34 anni anni 41,0 45,1 M F 36,0 48,9 40,7 15-24 anni 48,9 26,9 15,8 18,2 22,7 17,4 14,3 15,7 14,9 14,8 13,5 13,5 16,0 12,9 7,0 14,1 12,2 10,7 11,6 7,0 13,9 11,2 4,3 3,5 4,0 6,1 2,7 5,7 3,1 4,3 4,9 Oltre 12 mesi 6,2 14,9 5,0 3,9 4,5 7,7 3,9 5,7 7,6 Non sa/non risponde 2,5 - - - 2,5 2,5 0,9 1,6 3,9 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 v.a. 1.107 1.000 1.024 1.045 513 594 229 368 510 L‟analisi per nazionalità mostra come fra gli avviati stranieri aumenti l‟incidenza di chi ha impiegato un certo lasso di tempo per trovare lavoro: risulta sensibilmente più bassa rispetto agli italiani la quota di chi ha trovato “immediatamente”, mentre è più alta soprattutto quella di chi ha impiegato fino a due mesi per trovare un‟occupazione. Figura 19 – Mesi di ricerca del lavoro per nazionalità. 2,7 1,6 Non sa/non risponde 6,3 5,5 Oltre 12 mesi 3,8 7-12 mesi 8,6 11,1 11,7 3-6 mesi 13,5 1-2 mesi Italiani Stranieri 18,8 16,3 Fino a 1 m ese 22,7 Occupazione im m ediata 31,3 0,0 10,0 20,0 188 30,0 40,0 46,3 50,0 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 L‟analisi delle azioni di ricerca intraprese per trovare lavoro evidenzia come il canale costituito dai parenti, dai conoscenti e dagli amici sia il volano principale per inserirsi o reinserirsi nel mercato del lavoro: più della metà degli avviati ricorre alla propria rete di relazioni personali. Al secondo posto vengono le azioni di autocandidatura con il 26,4% per l‟invio del curriculum vitae e il 30,7% per le visite personali a datori di lavoro. Queste due modalità rappresentano, in un certo qual modo, un‟azione simile di “autocandidatura” attuabile in situazioni di diversa professionalità (l‟invio di curriculum vitae si adatta ai profili medio-alti, mentre il presentarsi al datore di lavoro è più comune ai profili medio-bassi). Attraverso i CIOF ha cercato lavoro il 16,6% degli intervistati, con un valore al di sotto delle inserzioni su giornali o Internet (19,2%) e poco al di sopra delle agenzie private (15,6%). Rispetto alla passata rilevazione, il peso specifico di ciascuna azione di ricerca cambia notevolmente: si tratta di variazioni dovute, oltre a cambiamenti nelle strategie di ricerca del lavoro, anche ad una maggiore incidenza dell‟errore campionario derivante da una ridotta frequenza delle osservazioni. Tab. 148 – Azioni di ricerca del lavoro. Anni 2003, 2004, 2007 e 2008. Modalità di ricerca 2008 2007 2004 2003 Inserzioni su giornali o su Internet 19,2 28,5 27,3 27,4 Risposte ad offerte pubblicate su giornali o su Internet 8,8 0,0 0,0 0,0 Invio del curriculum vitae 26,4 42,7 35,5 36,3 Visite personali a datori di lavoro 30,7 23,4 50,0 63,1 Parenti/conoscenti/amici 50,4 30,2 64,7 73,0 Concorsi 5,0 10,9 10,3 15,2 CIOF 16,6 31,4 43,7 43,7 Agenzia privata (ricerca e selezione, somministrazione) 15,6 14,1 32 28,6 Agenzie di mediazione in associazioni di categoria 3,8 2,0 5,6 7,1 Centro di formazione professionale 0,8 0,7 3,9 5,7 Scuola/università 0,0 1,1 3,6 7,1 Consulente del lavoro 3,0 0,5 2,7 4,4 Avvio di un lavoro autonomo 0,3 0,2 6,6 9,6 Tirocini/stage 0,0 1,8 11,7 15,1 Altro 1,5 1,4 0,0 0,0 v.a. 603 440 1.024 1.045 Rispetto agli uomini, le donne si caratterizzano, da una parte, per un maggior ricorso all‟invio del curriculum vitae (+3,1%) e al CIOF (+3,7%), dall‟altra, per un utilizzo sensibilmente minore della propria rete di relazioni interpersonali (46,7% contro il 55,5%). Al crescere dell‟età, aumenta l‟incidenza registrata per le visite personali a datori di lavoro. La stessa cosa accade per la proporzione di avviati che si 189 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 sono rivolti ai CIOF per cercare lavoro (20,5% per i più adulti contro il 14,9% dei più giovani e il 14,9% della classe intermedia). Tab. 149 – Azioni di ricerca del lavoro per genere e per classi di età. Genere Modalità di ricerca Classi di età 25-34 Più di anni 34 anni 50,7 50,2 Totale M F Parenti/conoscenti/amici 55,5 46,7 15-24 anni 50,4 Visite personali a datori di lavoro 30,9 30,5 27,8 29,8 32,6 30,7 Invio del curriculum vitae 24,6 27,7 30,4 30,2 21,6 26,4 Inserzioni su giornali o su Internet 23,0 16,4 18,3 22,3 17,2 19,2 CIOF 14,5 18,2 10,4 14,9 20,5 16,6 Agenzie di somministrazione 17,6 14,1 14,8 15,8 15,8 15,6 Risposte ad offerte pubblicate su giornali o su Internet 10,2 7,8 5,2 10,2 9,2 8,8 v.a. 256 347 115 215 273 603 50,4 Fra coloro che hanno impiegato un certo lasso di tempo per trovare lavoro, il 19,9% risultava già occupato durante la ricerca ed era, con ogni probabilità, in una condizione di insoddisfazione per il proprio lavoro (occupato alla ricerca di un‟alta occupazione). Questa quota di persone diminuisce in maniera significativa rispetto al 2007, con una variazione di 14 punti percentuali, ipotizzando la presenza di una minore propensione a cercare un nuovo lavoro per gli occupati. La condizione di occupato durante la ricerca di lavoro riguarda in proporzioni maggiori gli uomini, con il 21,4%, e gli under35 con un valore poco al di sopra del 20%; valori più elevati si riscontrano per i soggetti più scolarizzati. Per i due sottoinsiemi appena citati la percentuale di chi utilizza almeno quattro canali nella ricerca di lavoro è, rispettivamente, del 13,4% e del 18,3% contro una media del 9,8%. La maggior parte degli avviati, si affida ad un solo canale nella ricerca di lavoro con una percentuale del 55,5%. Questo valore aumenta per i giovanissimi e soprattutto per gli stranieri. Tab. 150 – Condizione occupazionale durante la ricerca per genere, per classi di età e per titolo di studio. Anni 2007 e 2008. Genere Condizione durante il periodo di ricerca 2008 2007 Non occupato 80,1 Occupato 19,9 Totale v.a. 15-24 anni 83,6 Classi di età 25-34 Più di 34 anni anni 79,3 79,4 M F 66,1 78,6 81,3 33,9 21,4 18,8 16,4 20,7 20,6 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 614 440 262 352 333 152 129 190 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 4. Modalità di ingresso nel mercato del lavoro Parenti, conoscenti e amici si confermano come il principale canale di inserimento o di reinserimento nel mercato del lavoro con il 40,6% dei casi. Il secondo posto è rappresentato dalle autocandidature con il 25,2% dei casi (9,2% per l‟invio del curriculum vitae e 16% per le visite personali a datori di lavoro). Attraverso i CIOF hanno trovato lavoro il 4,7% degli avviati, mentre attraverso le inserzioni su giornali o su Internet il 6,1% e attraverso le agenzie private, il 9%. Tab. 151 – Modalità di ingresso nel mercato del lavoro. Anni 2003, 2004, 2007 e 2008. Modalità di ingresso Inserzioni su giornali o su Internet Risposte ad offerte pubblicate su giornali o su Internet Invio del curriculum vitae 2008 6,1 1,5 9,2 16,0 40,6 2,7 4,7 9,0 0,1 0,4 2,6 0,1 7,0 100,0 1.107 Visite personali a datori di lavoro Parenti/conoscenti/amici Concorsi CIOF Agenzie private (ricerca e selezione, somministrazione) Organizzazioni (Sindacati, Associazioni, …) Centro di formazione professionale Scuola/università Consulente del lavoro Altro /non indicato Totale v.a. 2007 4,8 13,2 18,3 36,1 7,3 6,2 4,8 0,5 0,4 1,2 0,1 7,1 100,0 1.000 2004 2,4 4,9 20,5 44,9 2,4 7,5 11,5 1,5 0,4 0,9 0,4 2,9 100,0 1.024 2003 2,5 6,4 25,9 46,2 1,7 5,8 8,5 0,5 0,2 1,1 0,1 1,0 100,0 1.045 Rispetto al 2007, si registra una maggiore importanza assunta dalle relazioni interpersonali, così come dalle agenzie private; al contrario, diminuisce l‟incidenza tanto delle autocandidature quanto dei CIOF. Per quanto riguarda le differenze di genere, tra gli uomini risulta più consistente l‟ingresso nel mercato del lavoro tramite il contatto diretto con i datori di lavoro (19,8% contro il 16,7%) e l‟interessamento di parenti e amici (35,5% contro il 30,6%); per le donne, invece prevale il ricorso all‟invio di curriculum vitae (14,1% contro il 12,4%) e la partecipazione a concorsi (9,4% contro il 5,3%). Queste differenze sono spiegate dalle diverse abilità, competenze e livelli di istruzione che, come analizzato in precedenza, sono generalmente più elevati nel caso delle donne. 191 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 L‟analisi per classi di età evidenzia come per i giovani sia maggiore il ricorso alla propria rete di relazioni familiari ed amicali (43,4%), così come alle agenzie private con il 10,1%. I CIOF registrano il valore più elevato, pari al 6,3%, in corrispondenza della classe più adulta. Tab. 152 – Modalità di ingresso nel mercato del lavoro per genere e per classi di età. Genere Modalità di ingresso Classi di età M F 15-24 anni 25-34 anni Più di 34 anni Inserzioni su giornali o su Internet 6,2 6,1 5,7 8,2 4,9 Risposte ad offerte pubblicate su giornali o su Internet 2,1 1,0 0,9 1,6 1,8 Invio del curriculum vitae 7,2 10,9 9,6 12,8 6,5 Visite personali a datori di lavoro 17,0 15,2 16,7 14,4 16,8 Parenti/conoscenti/amici 43,1 38,4 43,4 41,6 38,6 Concorsi 2,1 3,2 0,4 1,9 4,3 CIOF 3,3 5,9 3,1 3,5 6,3 Agenzie private (ricerca e selezione, somministrazione) 11,3 7,1 10,1 7,9 9,4 Organizzazioni (Sindacati, Associazioni, …) 0,0 0,2 0,0 0,0 0,2 Centro di formazione professionale 0,4 0,3 0,9 0,5 0,0 Scuola/università 1,9 3,2 2,6 3,3 2,2 Consulente del lavoro 0,0 0,2 0,0 0,0 0,2 Altro /non indicato Totale v.a. 5,3 8,4 6,6 4,3 9,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 513 594 228 368 511 Per quanto riguarda la nazionalità va evidenziato come oltre la metà degli stranieri trovi lavoro attraverso la rete di conoscenze parentali ed amicali: inoltre, risulta essere leggermente più elevata fra la componente straniera l‟incidenza di chi ha trovato un‟occupazione attraverso le agenzie di somministrazione di manodopera. Figura 20 – Modalità di ingresso nel mercato del lavoro per nazionalità. 7,4 9,4 Agenzie di som m inistrazione 4,9 3,1 CIOF 39,1 Parenti/conoscenti/amici 51,6 15,9 16,4 Visite personali a datori di lavoro 9,7 Invio del curriculum vitae 5,5 Inserzioni su giornali o su Internet 6,2 5,5 0,0 10,0 Italiani 20,0 Stranieri 192 30,0 40,0 50,0 60,0 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 5. Le motivazioni di accettazione del lavoro La ragione principale del perché viene accettato un lavoro è rappresentato dalle necessità economiche nel 60,3% dei casi. La dimensione della realizzazione e dell‟autonomia rappresenta la seconda motivazione con il 20% dei casi. Rispetto al 2007 si evidenzia una crescita rilevante dei soggetti che hanno deciso di accettare il lavoro offerto per necessità economiche (+12,6%). Quasi tutte le altre motivazioni subiscono una diminuzione della propria incidenza. Le sole eccezioni sono costituite dal desiderio di avere un‟autonomia economica con un +4,3% e dalla volontà di costruire un percorso di carriera (+1,1%). Tab. 153 – Motivazioni di accettazione del lavoro. Anni 2003, 2004, 2007 e 2008. Motivazioni di accettazione 2008 60,3 Per necessità economiche 2007 47,7 2004 37,7 2003 37,4 Per desiderio di autonomia economica 9,3 5,0 15,2 21,2 Perché era il lavoro che desideravo 10,7 18,2 16,7 16,0 Per costruire un percorso di carriera 3,7 2,6 4,7 4,1 Per comodità (vicinanza da casa, orario, stabilità, etc.) 5,7 10,7 19,7 15,5 Perché è stato offerto da parenti/conoscenti 0,0 2,2 2,6 1,5 Per conformità con la mia formazione professionale 6,9 10,8 0,0 0,0 Altro 2,2 1,8 3,3 4,2 Non sa/non risponde 1,4 0,0 0,0 0,0 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 v.a. 1.107 1.000 1.024 1.045 Contrariamente a quanto accadeva in passato, sono gli uomini che accettano più spesso il lavoro offerto per far fronte alle necessità economiche (63,5% contro il 57,4% delle donne). Tale motivazione diventa altresì rilevante nella decisione di accettare un‟offerta di lavoro all‟aumentare dell‟età passando dal 54,3% dei giovani al 65,8% dei più adulti. Le ragioni di natura economica diminuiscono all‟aumentare del livello di scolarizzazione posseduto. Infatti, a fronte di un 73,8% per i soggetti meno scolarizzati, l‟incidenza della suddetta motivazione scende al 55,1% per i diplomati e al 41,2% per i laureati. Per questi soggetti sono prevalenti motivazioni che attengono maggiormente alla conformità della formazione professionale, alla costruzione di un percorso di carriera, alla propria realizzazione professionale. Gli stranieri in più dell‟80% dei casi hanno accettato il lavoro per necessità economiche. 193 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 154 – Motivazioni di accettazione del lavoro per genere e per classi di età. Genere Motivazioni di accettazione Classi di età M F 15-24 anni Per necessità economiche 63,5 57,4 57,5 54,3 Per desiderio di autonomia economica 8,2 10,3 15,4 11,4 5,1 Perché era il lavoro che desideravo 10,1 11,1 8,3 11,4 11,2 Per costruire un percorso di carriera 4,3 3,2 4,4 6,0 1,8 Per comodità (vicinanza da casa, orario, etc.) 4,7 6,6 7,5 4,9 5,5 Per conformità con la formazione professionale 5,8 7,7 4,4 8,4 6,8 Altro 2,1 2,2 2,6 1,9 2,2 Non sa/non risponde 1,2 1,5 0,0 1,6 1,8 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 513 594 228 368 511 Totale v.a. 25-34 anni Più di 34 anni 65,8 6. Le caratteristiche del lavoro trovato Il 60,7% degli avviati nel primo semestre del 2008 risulta assunto attraverso contratti a tempo determinato; il 16,5% per mezzo di un contratto a tempo indeterminato. Pertanto, rispetto alla passata rilevazione, si evidenzia una diminuzione consistente del numero di avviati con contratti a tempo indeterminato con un -12,7%. Aumenta invece ‟incidenza delle altre tipologie contrattuali, in particolare i contratti con agenzia di somministrazione e a causa mista (soprattutto apprendistato). Rispetto alla componente maschile, le donne vengono assunte in proporzione maggiori con contratti a termine (63,8% contro il 57,1%) e contratti parasubordinati (5,7% contro il 4,5%). All‟aumentare dell‟età cresce la probabilità di essere assunti o attraverso contratti a termine (si passa dal 9,2% al 20,9%) o attraverso contratti a tempo indeterminato (si passa dal 47,4% al 65,4%). I giovani, dunque, vengono più spesso avviati al lavoro per mezzo di forme contrattuali che prevedono un‟attività formativa affiancata alla prestazione lavorativa (26,8%), oppure attraverso rapporti con agenzie di somministrazione di manodopera (13,6%). 194 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 155 – Tipo di contratto per genere, per classi di età. Anni 2007 e 2008. Genere Tipologia contrattuale 2008 2007 Tempo indeterminato Agenzia di somministrazione Causa mista Tempo determinato Parasubordinati Totale v.a. 16,5 9,6 8,0 60,7 5,1 100,0 1.107 29,2 1,9 2,4 58,0 7,1 100,0 1.000 Classi di età M F 15-24 anni 25-34 anni Più di 34 anni 17,3 11,7 9,4 57,1 4,5 100,0 513 15,8 7,7 6,9 63,8 5,7 100,0 594 9,2 13,6 26,8 47,4 3,1 100,0 228 14,9 8,2 7,1 62,5 7,3 100,0 368 20,9 8,8 0,4 65,4 4,5 100,0 511 L‟analisi evidenzia come per i soggetti altamente scolarizzati aumenti la probabilità di essere avviati attraverso forme contrattuali diverse dal tempo indeterminato, soprattutto parasubordinati (11,8%). Fra i laureati la quota di persone avviate con contratti a termine è pari al 64,1%, un valore più alto di quasi otto punti percentuali rispetto ai diplomati. Infine, gli stranieri più spesso degli italiani, vengono assunti con contratti standard, ossia a tempo indeterminato (22,7% contro il 15,7%), così come con contratti con agenzia di somministrazione (14,1% contro il 9%). Tab. 156 – Tipo di contratto per titolo di studio e nazionalità. Titolo di studio Tipologia contrattuale Fino alla media inferiore 15,6 Nazionalità Qualifica profes. Media superiore Laurea/ Master Italiani Stranieri 17,1 19,7 10,6 15,7 22,7 Agenzia di somministrazione 11,8 4,3 10,5 5,3 9,0 14,1 Causa mista 5,7 15,7 9,0 8,2 8,3 6,3 Tempo determinato 64,7 54,3 55,9 64,1 61,6 53,9 Tempo indeterminato Parasubordinati Totale v.a. 2,3 8,6 4,9 11,8 5,4 3,1 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 442 70 390 170 979 128 Un elevato numero di lavoratori viene avviato attraverso contratti part time con un valore che nel 2008 si attesta al 38,7%. Questo risultato, evidentemente, riflette le scelte della componente femminile che nel 47,8% lavora a tempo parziale contro il 28,1% degli uomini. La dimensione del lavoro part time non sembra essere influenzata dall‟età: infatti le percentuali non variano sensibilmente al crescere dell‟età anche se le motivazioni sono alquanto differenti. 195 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 I più giovani lavorano a tempo parziale per conciliare l‟attività lavorativa con la prosecuzione degli studi e/o la frequenza di un corso di formazione professionale, i più adulti per conciliare l‟attività lavorativa con quella di cura dei propri figli. Tab. 157 – Modalità orarie per genere e per classi di età. Genere Modalità orarie Classi di età Totale 62,2 Più di 34 anni 60,1 37,0 39,5 38,7 0,4 0,8 0,4 0,5 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 594 228 368 511 1.107 M F 15-24 anni 25-34 anni Tempo pieno 71,2 51,9 60,1 Tempo parziale 28,1 47,8 39,5 Non sa/non risponde 0,8 0,3 100,0 513 Totale v.a. 60,8 La quota di avviati a tempo parziale varia in relazione al tipo di contratto utilizzato per l‟assunzione. Al di sopra della media si posizionano il tempo determinato e i contratti parasubordinati con valori superiori al 40%. Rispetto alla rilevazione effettuata sugli avviati nel 2007, si registra un aumento della quota di lavoratori part time: per il tempo indeterminato si ha un incremento del +11,4%, per il tempo determinato del +5%. Queste variazioni sono in parte spiegate dalla diversa composizione del campione utilizzato: come già evidenziato, nel 2008 le donne rappresentano il 53,7% del totale degli intervistati, una percentuale maggiore rispetto a quella riscontrata nel 2007 (49%). Tab. 158 – Modalità orarie per tipo di contratto. Modalità orarie Tempo pieno Tempo parziale Non sa/non risponde v.a. Tempo indeterminato 65,0 34,4 0,5 183 Agenzia di somministrazione 79,2 19,8 0,9 106 Causa mista 73,0 27,0 0,0 89 Tempo determinato 55,8 44,0 0,1 672 Parasubordinati 52,6 42,1 5,3 57 Totale 60,8 38,7 0,5 1.007 Tipo di contratto 196 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Circa un quarto degli avviati lavora nel comparto della “Industria manifatturiera”55; al di sopra del 10% si posizionano “Alberghi e ristoranti”, “Altri servizi pubblici, sociali e personali” e “Commercio”. Questi quattro comparti complessivamente rappresentano quasi il 65% del totale degli avviati. L‟essere avviato in un determinato settore produttivo dipende in una certa misura dal genere. Infatti, l‟incidenza della “Industria manifatturiera” risulta più elevata per gli uomini, con il 29,8% contro il 20,4% delle donne (fra l‟altro gli uomini più spesso come operai, le donne come impiegate). Per la componente femminile, invece, aumenta l‟incidenza dei comparti che afferiscono alla macroarea dei servizi: in particolare la differenza più rilevante rispetto alla componente maschile si registra negli “Alberghi e ristoranti”. La distribuzione per titolo di studio evidenzia come la probabilità di essere avviato nella “Industria manifatturiera” diminuisca all‟aumentare del titolo di scolarità posseduto (12,9% per i laureati). I “Servizi domestici presso famiglie e convivenze” conseguono un valore pari al 3,3% a livello complessivo, con un‟incidenza sensibilmente più importante per la componente straniera che non per quella italiana (10,9% contro il 2,2%). Per gli stranieri, inoltre, un altro settore che riveste una certa rilevanza è rappresentato dagli “Alberghi e ristoranti” con una percentuale del 20,3% (contro il 14,8% degli italiani). Tab. 159 – Settore di attività dell‟impresa56 per genere e per titolo di studio. Genere Settore di attività M Titolo di studio F Fino alla media inferiore Qualifica profes. Media superiore Laurea/ Master Totale Agricoltura, caccia e silvicoltura, pesca 6,0 2,7 7,7 1,4 2,8 0,0 4,2 Industria manifatturiera 29,8 20,4 28,7 31,4 25,4 12,9 24,8 Costruzioni 9,7 1,7 6,8 5,7 5,4 2,4 5,4 Commercio 10,1 11,1 7,2 24,3 11,8 11,8 10,7 Alberghi e ristoranti 12,1 18,4 17,0 14,3 13,6 10,6 15,4 Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni 3,9 2,0 2,5 2,9 3,3 2,4 2,9 Attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, etc. 8,2 9,4 6,8 7,1 11,0 11,2 8,9 Istruzione 2,1 7,1 1,6 1,4 4,6 15,9 4,8 Altri servizi pubblici, sociali e personali 13,1 14,5 16,3 8,6 13,3 11,8 13,8 Servizi domestici presso famiglie e convivenze 1,0 5,2 2,0 1,4 3,6 5,3 3,3 Totale 96,1 92,4 96,6 98,6 94,9 84,1 94,1 v.a. 513 594 442 70 390 170 1.107 Dei 274 avviati nel comparto della “Industria manifatturiera” il 16,1% fa riferimento alla “Produzione di metallo e fabbricazione di prodotti in metallo”, il 13,9% alle “Industrie conciarie, fabbricazione di prodotti in cuoio, pelle e similari”, il 13,1% alla “Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche” e il 10,9% alla “Industria tessile e dell'abbigliamento”. 56 Nella tabella vengono riportati le prime dieci attività economiche che rappresentano assieme il 94,1% degli avviati. 55 197 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 La tabella successiva riporta la distribuzione degli avviati per tipologia contrattuale per i primi cinque settori di attività economica. Sono soprattutto gli “Alberghi e ristoranti” e il “Commercio” i comparti in cui più spesso le assunzioni avvengono mediante contratti a termine, con valori di poco superiori alla soglia del 64%. Le “Attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, etc.” e gli “Altri servizi pubblici, sociali e personali” si caratterizzano per un maggior ricorso tanto ai contratti con agenzie di somministrazione quanto ai contratti parasubordinati. Infine, nel settore manifatturiero si registra la più elevata propensione ad utilizzare contratti a causa mista. Tab. 160 – Tipo di contratto per settore di attività economica dell‟impresa. Settore di attività Industria manifatturiera Alberghi e ristoranti Altri servizi pubblici, sociali e personali Commercio Tempo indeterminato 18,6 19,0 11,1 14,7 Attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, etc. 17,2 Agenzia di somministrazione 9,9 7,1 24,6 5,9 12,1 Causa mista 12,8 7,1 4,8 9,8 7,1 Tempo determinato 57,7 64,3 53,2 64,7 56,6 Tipo di contratto Parasubordinati Totale v.a. 1,1 1,8 7,8 5,9 7,1 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 274 171 153 118 98 La maggior parte degli avviati ha una retribuzione inferiore a 1.000 euro: in particolare, il 36,8% guadagna fra 750 e 1.000 euro, mentre il 28,4% meno di 750 euro. Nella classe 1.000-1.500 euro si colloca il 18,2% degli avviati. Pertanto rispetto alla rilevazione effettuata nel 2007, si evidenzia una marcata crescita delle classi inferiori, a scapito della terza classe di reddito. La retribuzione si dimostra fortemente dipendente dal genere del lavoratore: le donne guadagnano meno degli uomini. Infatti, per le donne la classe di reddito inferiore incide per il 36,4% , contro il 19,1% degli uomini. Nella classe di reddito 1.000-1.500 l‟incidenza degli uomini è doppia rispetto a quella delle donne. I giovani guadagnano di meno, con il 36% di casi che ricade nella prima classe di reddito. Per i soggetti più adulti, invece, la quota di persone con un reddito inferiore ai 750 euro è intorno al 26-27%. Il fatto che le donne si collochino più frequentemente nella parte inferiore della distribuzione è in un certo qual modo dovuto alla maggiore incidenza del lavoro part time. 198 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Infatti, se si considerano le donne avviate a tempo pieno, l‟incidenza della categoria inferiore di reddito (meno di 750 euro) è pari al 12%. Se si considerano le donne avviate a tempo parziale, invece, si registra un valore molto più elevato, pari circa al 63%. Nonostante ciò, si registrano rilevanti differenze di genere: limitando l‟attenzione agli avviati a tempo pieno, le donne sono più presenti nelle prime due classi (64%), meno nella terza (21,4%). Nel primo caso, per gli uomini si rileva un valore più basso (53%) e nel secondo più elevato (33,1%). Tab. 161 – Retribuzione netta mensile per genere e per classi di età. Anni 2003, 2004, 2007 e 2008. Genere Classi di reddito 2008 2007 2004 2003 Meno di 750 751-1000 1001-1500 1501-2000 2001-2500 Oltre 2500 Non sa/non risponde Totale v.a. 28,4 36,8 18,2 1,4 0,2 0,0 15,1 100,0 1.107 22,1 26,9 30,1 1,0 0,2 0,1 19,6 100,0 1.000 30,5 36,1 14,6 1,5 0,6 0,0 16,8 100,0 1.024 27,8 41,9 11,9 1,7 0,2 0,1 16,5 100,0 1.045 Classi di età Più di 15-24 25-34 34 anni anni anni M F 19,1 38,0 25,0 2,5 0,4 0,0 15,0 100,0 513 36,4 35,7 12,5 0,3 0,0 0,0 15,2 100,0 594 36,0 37,3 14,9 0,9 0,0 0,0 11,0 100,0 229 27,2 36,7 20,4 0,5 0,3 0,0 14,9 100,0 368 25,8 36,6 18,2 2,2 0,2 0,0 17,0 100,0 510 Tab. 162 – Retribuzione netta mensile Per modalità orarie e per genere. Modalità orarie Tempo pieno Tempo parziale Genere Classi di reddito Totale M F Meno di 750 7,1 12,0 9,3 751-1000 45,9 54,0 49,6 1001-1500 33,1 21,4 27,7 1501-2000 3,0 0,6 1,9 2001-2500 0,5 0,0 0,3 Non sa/non risponde 10,4 12,0 11,1 Totale 100,0 100,0 100,0 Meno di 750 49,3 62,8 58,3 751-1000 18,8 15,8 16,8 1001-1500 4,9 2,8 3,5 1501-2000 1,4 0,0 0,5 2001-2500 0,0 0,0 0,0 Non sa/non risponde 25,7 18,6 21,0 Totale 100,0 100,0 100,0 199 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 7. La qualità del lavoro Gli aspetti più critici in ordine alla qualità del lavoro sono rappresentati dalle possibilità di carriera, dal rischio per la salute e dalle possibilità di fare formazione: la percentuale di avviati che dichiarano un giudizio insufficiente è, rispettivamente, del 55,7%, 57,8% e 54,1%. Quelli meno critici, invece, sono costituti dalla conciliazione lavoro/famiglia, dalla possibilità di far valere le proprie capacità e dal livello di reddito. Le differenze fra uomini e donne sono piuttosto contenute, ad eccezione dell‟aspetto relativo alle possibilità di carriera (il 57,6% delle donne esprime un giudizio negativo contro il 53,6% degli uomini) e alla stabilità/sicurezza del posto di lavoro. In quest‟ultimo caso le donne più spesso rilasciano un giudizio di insufficienza degli uomini (+7,1%), a causa della maggiore incidenza fra la componente femminile di forme contrattuali meno stabili, ossia diverse dal tempo indeterminato. Tab. 163 – Valutazione del lavoro per genere e per classi di età. Genere Dimensioni del lavoro Possibilità di carriera Livello del reddito Stabilità/sicurezza del posto di lavoro Rischi per la salute Conciliazione lavoro/famiglia Possibilità di fare formazione Possibilità di far valere le proprie capacità Valutazioni Classi di età 25-34 Più di 34 anni anni 50,8 61,1 Totale M F Insufficiente 53,6 57,6 15-24 anni 51,8 Sufficiente 25,0 26,3 30,3 29,3 20,9 25,7 Buono 21,4 16,2 18,0 19,8 18,0 18,6 Insufficiente 28,3 28,6 31,1 27,2 28,2 28,5 Sufficiente 53,4 49,3 44,7 53,8 52,3 51,2 Buono 18,3 22,1 24,1 19,0 19,6 20,3 Insufficiente 33,5 40,6 28,5 41,3 38,4 37,3 Sufficiente 38,4 32,3 37,7 31,8 36,4 35,1 Buono 28,1 27,1 33,8 26,9 25,2 27,6 Insufficiente 59,1 56,7 61,4 57,3 56,6 57,8 Sufficiente 19,9 16,2 17,5 17,4 18,4 17,9 Buono 21,1 27,1 21,1 25,3 25,0 24,3 Insufficiente 17,2 14,8 12,7 17,1 16,4 15,9 Sufficiente 46,6 40,6 42,1 45,7 42,3 43,4 Buono 36,3 44,6 45,2 37,2 41,3 40,7 Insufficiente 55,4 53,0 41,2 49,7 63,0 54,1 Sufficiente 27,7 26,3 35,1 28,0 22,5 26,9 Buono 17,0 20,7 23,7 22,3 14,5 19,0 Insufficiente 23,6 23,2 19,7 23,9 24,7 23,4 Sufficiente 42,9 39,7 39,5 39,1 43,4 41,2 Buono 33,5 37,0 40,8 37,0 31,9 35,4 55,7 L‟analisi per classi di età evidenzia come fra i più giovani siano mediamente più elevate le percentuali di chi esprime giudizi insufficienti: solamente per due 200 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 aspetti si riscontrano valori superiori, specificatamente per il livello del reddito e i rischi per la salute. I più adulti sono, invece, coloro che in misura maggiore forniscono valutazioni negative, soprattutto in relazione ad alcuni ambiti: 61,1% per le possibilità di carriera, 63% per la possibilità di fare formazione. Naturalmente, il giudizio fornito dagli avviati in merito alla qualità del lavoro dipende dalle modalità contrattuali attraverso le quali l‟avviamento è avvenuto. Tab. 164 – Valutazione del lavoro per tipo di contratto. Tipo di contratto Dimensioni del lavoro Possibilità di carriera Livello del reddito Stabilità/sicurezza del posto di lavoro Rischi per la salute Conciliazione lavoro/famiglia Possibilità di fare formazione Possibilità di far valere le proprie capacità Valutazioni Tempo indeterminato Agenzia di somministrazione Insufficiente 51,9 59,4 41,6 58,9 45,6 55,7 Sufficiente 27,3 30,2 31,5 23,7 26,3 25,7 Buono 20,8 10,4 27,0 17,4 28,1 18,6 Insufficiente 24,6 32,1 36,0 27,8 29,8 28,5 Sufficiente 59,6 49,1 43,8 49,9 56,1 51,2 Buono 15,8 18,9 20,2 22,3 14,0 20,3 Insufficiente 26,8 49,1 24,7 40,3 33,3 37,3 Sufficiente 41,0 29,2 29,2 34,4 45,6 35,1 Buono 32,2 21,7 46,1 25,3 21,1 27,6 Insufficiente 54,1 62,3 61,8 58,6 45,6 57,8 Sufficiente 19,7 20,8 18,0 17,3 14,0 17,9 Buono 26,2 17,0 20,2 24,1 40,4 24,3 Insufficiente 11,5 20,8 16,9 15,9 19,3 15,9 Sufficiente 49,7 46,2 36,0 42,6 38,6 43,4 Buono 38,8 33,0 47,2 41,5 42,1 40,7 Insufficiente 53,0 59,4 39,3 55,7 52,6 54,1 Sufficiente 31,1 24,5 27,0 26,8 19,3 26,9 Buono 15,8 16,0 33,7 17,6 28,1 19,0 Insufficiente 25,1 32,1 14,6 23,2 17,5 23,4 Sufficiente 44,8 46,2 37,1 40,3 36,8 41,2 Buono 30,1 21,7 48,3 36,5 45,6 35,4 Causa mista Tempo determinato Parasubor-dinati Totale Le percentuali più alte di persone che esprimono un giudizio insufficiente si riscontrano fra chi ha un contratto a termine o un contratto con un‟agenzia di somministrazione. Il fatto che fra i lavoratori a termine la maggior parte fornisca un giudizio “sufficiente” o addirittura “buono” in merito alla stabilità e sicurezza del lavoro può dipendere da fatto che, in un mercato del lavoro caratterizzato da un‟elevata flessibilità in entrata, con durate contrattuali a volte brevissime, il fatto di lavorare un certo numero di mesi viene ritenuto già di per sé soddisfacente. 201 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Fra gli avviati con contratti a tempo indeterminato i livelli di “insoddisfazione” risultano essere di poco inferiori alla media (con scostamenti di circa 5 punti in meno), fatta eccezione per l‟aspetto della stabilità e sicurezza del lavoro (10,5%). 8. I cambiamenti di status Del totale delle persone che sono state avviate al lavoro nel primo semestre 2008, al momento dell‟intervista il 72,5% risulta occupato. In prevalenza, si tratta di soggetti che hanno mantenuto la precedente occupazione. Il 18,3%, invece, risulta alla ricerca di una nuova occupazione, mentre l‟8,6% afferma di non essere alla ricerca attiva di un lavoro, pur non essendo occupato. Per ciò che concerne le differenze di genere, gli uomini più frequentemente hanno mantenuto o cambiato occupazione. Le donne, invece, molto più spesso dichiarano di essere disoccupate alla ricerca di una nuova occupazione. I giovani nel 20,2% dei casi hanno cambiato lavoro: rappresentano, la categoria di lavoratori che più di ogni altra risulta alla ricerca di un‟occupazione più soddisfacente dal punto di vista del reddito oppure più attinente alla propria formazione. Questi soggetti, inoltre, nel 18,4% dei casi hanno lasciato il mercato del lavoro, almeno nel brevissimo periodo, soprattutto per frequentare corsi di formazione professionale o per riprendere un percorso di studi interrotto. Per converso, i più adulti sono caratterizzati da una maggiore propensione a mantenere la medesima occupazione con un valore prossimo al 65%. Tab. 165 – Attuale condizione occupazionale per genere, per classi di età e per nazionalità. Genere Attuale condizione occupazionale Classi di età Nazionalità F Sì, ho la stessa occupazione 59,1 56,6 44,3 56,8 64,4 58,5 51,6 57,7 No, ho un'altra occupazione 17,0 13,0 20,2 17,9 10,2 14,6 16,4 14,8 No, non lavoro e cerco lavoro 14,8 21,4 17,1 20,4 17,4 17,5 25,0 18,3 No, non lavoro e non cerco lavoro 8,8 8,4 18,4 4,3 7,2 9,1 4,7 8,6 Non sa/non risponde 0,4 0,7 0,0 0,5 0,8 0,3 2,3 0,5 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 513 594 228 368 511 979 128 1.107 Totale v.a. 202 25-34 anni Più di 34 anni Italiani Stranieri Totale M 15-24 anni Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Quanto alla nazionalità, gli stranieri mantengono il proprio lavoro in proporzioni minori degli italiani (51,6% contro il 58,5%). Al contrario, più spesso hanno cambiato lavoro e più spesso cercano un lavoro, nel caso in cui siano rimasti disoccupati. Delle persone che hanno mantenuto il lavoro iniziato nel primo semestre del 2008 (803 unità), una percentuale rilevante pensa di cambiare lavoro in un prossimo futuro (29,9%). A desiderare maggiormente un‟altra occupazione sono le donne e i più giovani che dichiarano più spesso la certezza di una simile scelta. L‟intenzione di cambiare lavoro è veicolata soprattutto dal desiderio di una maggiore stabilità e sicurezza contrattuale. Infatti, il valore prima esposto tende ad essere più alto per quelle persone che non lavorano a tempo indeterminato. Tab. 166 – Intenzione di cambiare lavoro per genere e per classi di età. Genere Intenzione di cambiare lavoro Classi di età 25-34 Più di 34 anni anni 12,7 7,9 Totale M F Certamente si 8,7 11,9 15-24 anni 12,2 Probabilmente si 18,5 20,6 23,1 22,2 16,3 19,6 Probabilmente no 27,2 23,0 21,8 25,8 25,7 25,0 Certamente no 29,2 31,5 25,2 23,6 37,3 30,4 Non sa/non risponde 16,4 13,1 17,7 15,6 12,9 14,7 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 390 413 147 257 381 803 v.a. 10,3 Figura 21 – Intenzione di cambiare lavoro per tipo di contratto. Totale 29,9 Parasubordinati 31,8 56,8 11,4 Tempo determinato 30,5 56,0 13,5 Causa m ista 35,8 55,4 55,2 14,7 9,0 Cam biare Non cam biare Non sa/non risponde Agenzia di som m inistrazione 30,9 Tempo indeterminato 24,8 0% 42,6 58,8 26,5 16,4 20% 40% 60% 80% 100% 203 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 9. Le cause di interruzione del lavoro Al momento dell‟intervista, 468 persone (pari al 46,6% del campione intervistato) risultano aver interrotto il rapporto contrattuale iniziato nel primo semestre del 2008. Nel 64,9% dei casi, il rapporto di lavoro si è concluso per il sopravvenire della scadenza del contratto, mentre nel 26,2% per dimissioni e nel 7,4% per licenziamento (collettivo o individuale). Le donne più spesso degli uomini hanno terminato il rapporto di lavoro per scadenza del contratto oppure per licenziamento. L‟analisi per classi di età evidenzia differenze piuttosto sostenute: in particolare risulta maggiore la propensione dei più giovani a presentare le proprie dimissioni (36,2%) o ad essere licenziati (11,8%), quella dei più adulti a terminare il rapporto di lavoro per scadenza del contratto. Tab. 167 – Motivazioni alla base della perdita del lavoro per genere e per classi di età. Genere Motivazioni della perdita del lavoro Classi di età 25-34 Più di 34 anni anni 70,1 70,2 Totale M F Scadenza del contratto 63,5 66,1 15-24 anni 51,2 Dimissioni 28,4 24,4 36,2 23,6 21,3 26,2 Licenziamento 5,8 8,7 11,8 5,7 5,6 7,4 Non sa/non risponde 2,4 0,8 0,8 0,6 2,8 1,5 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 210 258 127 159 182 468 Totale v.a. 64,9 Nella maggior parte dei casi le dimissioni sono state presentate per motivi attinenti alla sfera lavorativa: mancanza di coerenza con la propria formazione, bassi livelli di remunerazione, problemi con il datore di lavoro o con i colleghi di lavoro, occasionalità del lavoro. Per quanto riguarda le motivazioni che attengono di più alla sfera personale, quella principale è costituita dalla volontà di frequentare un corso di studio o di formazione professionale con il 18,2%, con un valore che aumenta soprattutto i più giovani. 204 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 168 – Motivazioni alla base delle dimissioni per genere e per classi di età. Genere Motivazioni delle dimissioni Classi di età 25-34 Più di 34 anni anni 13,5 10,5 Totale M F Lavoro non coerente con la formazione 11,9 12,9 15-24 anni 13,0 Lavoro poco remunerativo Problemi con il datore di lavoro o con i colleghi di lavoro Trasferimento in altra città 8,5 11,3 6,5 13,5 10,5 9,9 11,9 3,2 6,5 5,4 10,5 7,4 1,7 3,2 2,2 2,7 2,6 2,5 Lavoro faticoso 3,4 0,0 2,2 0,0 2,6 1,7 Lavoro occasionale 5,1 9,7 8,7 8,1 5,3 7,4 Eccessivo impegno 1,7 0,0 0,0 2,7 0,0 0,8 Lavoro troppo distante da casa 0,0 4,8 0,0 2,7 5,3 2,5 Problemi di salute 11,9 6,5 10,9 5,4 10,5 9,1 Corso di studi o di formazione professionale 16,9 19,4 37,0 10,8 2,6 18,2 Cura dei figli 1,7 12,9 2,2 13,5 7,9 7,4 Cura dei familiari 0,0 1,6 0,0 0,0 2,6 0,8 Pensionamento 6,8 1,6 0,0 0,0 13,2 4,1 Altre motivazioni 15,3 11,3 10,9 13,5 15,8 13,2 Non sa/non risponde Totale v.a. 12,4 3,4 1,6 0,0 8,1 0,0 2,5 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 87 77 46 66 52 164 10. Il rapporto con i CIOF Tra i servizi erogati dai CIOF, quello maggiormente utilizzato dai lavoratori avviati nel primo semestre del 2008 è il “colloquio di informazione” con il 23%, seguito dal servizio di “autoconsultazione” (19,9 %) e da quello di “offerta di lavoro” (17,7%). Gli altri servizi quali le “attività di orientamento individuale”, le proposte di “attività di tirocinio-stage” e l‟”offerta di corsi di formazione professionale” risultano invece scarsamente utilizzati dai lavoratori avviati. Fra l‟altro, i servizi appena citati non sono solamente quelli meno utilizzati, ma anche quelli meno conosciuti (rispettivamente 83,7%, 86,2% e 85%). Le donne sono coloro che, più degli uomini, conoscono e utilizzano i servizi forniti dai CIOF. Le differenze maggiori si riscontrano in relazione all‟autoconsultazione (+4%), ai colloqui di informazione (+7%) e alle proposte e/o offerte di lavoro (+7,6%). Al contrario, relativamente alle proposte di attività di tirocinio-stage e all‟offerta di corsi di formazione professionale, le differenze di genere sono del tutto marginali. Inoltre, rispetto alla componente maschile, quella femminile conosce in proporzione maggiore i servizi erogati dai CIOF. 205 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 169 – Conoscenza e utilizzo dei servizi dei CIOF per genere e per classi di età. Genere Tipologia di servizio Colloqui di informazione Attività di orientamento individuale Proposte di attività di tirocinio-stage Offerta di corsi di formazione professionale Proposte e/o offerte di lavoro Autoconsultazione di bacheche, opuscoli, materiale informativo Conoscenza Classi di età 25-34 anni Più di 34 anni Totale M F 15-24 anni Conosce e ha utilizzato 19,3 26,3 20,6 26,6 21,5 23,0 Conosce, ma non ha utilizzato Non conosce e non ha utilizzato 10,7 12,6 13,2 12,5 10,6 11,7 70,0 61,1 66,2 60,9 67,9 65,2 Conosce e ha utilizzato 6,4 8,6 10,5 9,0 5,3 7,6 Conosce, ma non ha utilizzato Non conosce e non ha utilizzato 8,6 8,8 11,0 11,1 5,9 8,7 85,0 82,7 78,5 79,9 88,8 83,7 Conosce e ha utilizzato 4,5 4,9 7,9 6,8 1,8 4,7 Conosce, ma non ha utilizzato Non conosce e non ha utilizzato 8,8 9,4 14,0 10,6 5,9 9,1 86,2 86,7 85,7 78,1 82,6 92,4 Conosce e ha utilizzato 4,3 4,2 6,1 6,5 1,8 4,2 Conosce, ma non ha utilizzato Non conosce e non ha utilizzato 9,6 11,8 13,6 12,2 8,4 10,7 86,2 84,0 80,3 81,3 89,8 85,0 Conosce e ha utilizzato 13,6 21,2 16,2 22,6 14,9 17,7 Conosce, ma non ha utilizzato 7,8 12,5 11,0 10,6 9,8 10,3 Non conosce e non ha utilizzato 78,6 66,3 72,8 66,8 75,3 72,0 Conosce e ha utilizzato 17,0 22,4 19,3 23,4 17,6 19,9 Conosce, ma non ha utilizzato Non conosce e non ha utilizzato 10,9 15,5 15,4 14,7 11,5 13,4 72,1 62,1 65,4 62,0 70,8 66,8 Per quanto riguarda l‟analisi per classi di età, per la maggior parte dei servizi analizzati i maggiori utilizzatori sono rappresentati dagli avviati fra 25 e 34 anni. Fra gli avviati, i soggetti più giovani sono quelli che conoscono e utilizzano in misura maggiore le attività di orientamento individuale e le proposte di attività di tirocinio-stage. Dei 1.107 avviati nel primo semestre del 2008, la maggior parte (oltre il 60%) ha dichiarato di non aver utilizzato i servizi erogati dai CIOF. Tale percentuale aumenta sensibilmente per gli uomini che, dunque, ricorrono in proporzioni minori delle donne ai servizi pubblici per l‟impiego. La percentuale di persone che non hanno usufruito di alcuno dei servizi erogati dai CIOF consegue il valore più alto (66.5%) in corrispondenza dell‟ultima classe di età considerata. Si tratta di un valore più elevato del 6,4% rispetto alla classe più giovane e del 14,6% rispetto a quella intermedia. Se si considerano gli avviati che hanno utilizzato con maggior intensità i servizi erogati dai CIOF, si vede come le percentuali più consistenti si riscontrino per le donne e per i soggetti fino a 34 anni. 206 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tale valore si attesta intorno al 13-13,5% contro una media dell‟ 11,2%. Per gli uomini e per gli adulti tale valore si attesta intorno al 9%. Tab. 170 – Numero di servizi utilizzati per genere e per classi di età. Genere Numero di servizi Classi di età 25-34 Più di 34 anni anni 51,9 66,5 Totale M F Nessun servizio 66,1 55,4 15-24 anni 60,1 1 servizio 16,6 19,7 18,4 21,2 16,0 18,2 2 servizi 8,8 11,4 7,9 13,9 8,6 10,2 3 servizi 5,3 10,1 10,1 8,2 6,7 7,9 Più di 3 servizi 3,3 3,4 3,5 4,9 2,2 3,3 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 513 594 228 368 511 1.107 Totale v.a. 60,3 Gli avviati in possesso di elevati livelli di scolarizzazione sono coloro che, più di ogni altro, hanno utilizzato maggiormente i servizi dei CIOF. Fra costoro la percentuale di chi non ha usufruito dei servizi è del 47,1%, un valore inferiore di circa 13 punti percentuali rispetto alla media, mentre quella di chi ha utilizzato tre o più servizi sfiora il 20%. Fra italiani e stranieri si registrano delle differenze sostanziali nell‟incidenza di avviati che hanno adoperato in maniera più intensiva i servizi dei CIOF, infatti, gli italiani nel 12,1% dei casi hanno usufruito di almeno tre servizi contro il 4,6% degli stranieri. Tab. 171 – Numero di servizi utilizzati per titolo di studio e per nazionalità. Titolo di studio Numero di servizi Fino alla media inferiore 68,8 Nazionalità Qualifica profes. Media superiore Laurea/ Master Italiani Stranieri 68,6 54,6 47,1 60,4 60,2 1 servizio 17,4 8,6 22,8 15,3 18,0 20,3 2 servizi 6,8 10,0 10,3 18,2 9,6 14,8 3 servizi 5,4 12,9 8,2 11,2 8,6 2,3 Più di 3 servizi 1,6 0,0 4,1 8,2 3,5 2,3 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 442 70 380 170 979 128 Nessun servizio Totale v.a. Sul totale degli avviati, il 46,1% non è a conoscenza di alcuno dei servizi che i CIOF sono in grado di erogare. Questa soglia viene superata soprattutto nel caso degli uomini e dei più adulti. Il valore più basso si evidenzia per i soggetti fra 25-34 anni, a fronte anche di 207 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 una maggiore scolarizzazione che li conduce a informarsi di più e meglio sulle possibilità offerte relativamente al mondo del lavoro. Figura 22 – Incidenza degli avviati che non sono a conoscenza dei servizi erogati dai CIOF per genere, per classi di età e per nazionalità. Totale 46,1 Stranieri 49,2 Italiani 45,7 Più di 34 anni 52,4 25-34 anni 39,9 15-24 anni 41,7 Fem m ina 41,4 Maschio 51,5 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 Rispetto alla passata rilevazione si evidenzia una diminuzione del numero di lavoratori avviati che conoscono e utilizzano i servizi erogati dai CIOF. Tale diminuzione riguarda tutti i servizi con differenze a volte superiori ai 20 punti. Dal punto di vista metodologico necessita sottolineare che i dati rilevati fanno riferimento al numero totale degli avviati, che tipicamente comprende una quota rilevante di soggetti che non si sono mai rivolti ai servizi pubblici per l‟impiego e che non ne conoscono le attività. Il campione selezionato casualmente per l‟indagine 2008 – rappresentativo dell‟universo di riferimento – coglie questa situazione. La lettura dei dati in rapporto a quanto emerso nelle passate rilevazioni deve essere effettuata con le dovute cautele, a motivo del fatto che nel corso degli anni si sono adottate metodologie di costruzione del campione non allineate. Tab. 172 – Conoscenza e utilizzo dei servizi dei CIOF. Anni 2003, 2004, 2007 e 2008. Tipologia di servizio 2008 2007 2004 2003 Colloqui di informazione 34,7 44,8 70,7 58,1 Attività di orientamento individuale 16,3 26,1 41,3 28,4 Proposte di attività di tirocinio-stage 13,8 27,7 42,4 33,4 Offerta di corsi di formazione professionale 14,9 34,3 46,2 38,2 Proposte e/o offerte di lavoro 28,0 39,5 62,7 57,1 Autoconsultazione di bacheche, opuscoli, materiale informativo 33,3 41,6 73,0 63,3 208 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 11. La valutazione dei servizi Le valutazioni fornite dagli avviati nel primo semestre del 2008 sui diversi servizi erogati dai CIOF devono tener in considerazione il fatto che la frequentazione risulta sensibilmente differenziata. Il servizio più utilizzato negli ultimi due anni è quello dei colloqui di informazione ed accoglienza (255 rispondenti), mentre quello meno utilizzato è quello relativo all‟offerta di corsi di formazione professionale (47 rispondenti). Conseguentemente, le valutazioni del citato servizio di formazione professionale, così come quello dell‟orientamento individuale (84 rispondenti) e dei tirocini (52 rispondenti), vanno prese con una certa cautela. In linea generale, per tutti i servizi l‟incidenza degli avviati che esprimono un giudizio positivo risulta essere prevalente. Per le attività di orientamento individuale e per le proposte e/o le offerte di lavoro si registrano le percentuali più elevate di valutazioni insufficienti, rispettivamente 31% e 34,2%. Fra il 25% e il 30% l‟autoconsultazione e i gli uomini esprimono dell‟offerta di corsi di adulte. di giudizi negativi si posizionano altri due servizi, colloqui di informazione. Per quasi tutti i servizi analizzati più spesso un giudizio insufficiente (ad eccezione formazione professionale), così come le persone più Tab. 173 – Soddisfazione per i servizi dei CIOF per genere e per classi di età. Genere Tipologia di servizio Colloqui di informazione Attività di orientamento individuale Proposte di attività di tirocinio-stage Offerta di corsi di formazione professionale Proposte e/o offerte di lavoro Valutazione Classi di età 25-34 Più di anni 34 anni 25,5 30,9 Totale M F Insufficiente 28,3 25,0 15-24 anni 17,0 Sufficiente 48,5 44,2 46,8 46,9 44,5 45,9 Buono 23,2 30,8 36,2 27,6 24,5 27,8 Insufficiente 36,4 27,5 16,7 27,3 48,1 31,0 Sufficiente 30,3 33,3 20,8 39,4 33,3 32,1 Buono 33,3 39,2 62,5 33,3 18,5 36,9 Insufficiente 17,4 24,1 16,7 20,0 33,3 21,2 Sufficiente 17,4 17,2 16,7 20,0 11,1 17,3 Buono 65,2 58,6 66,7 60,0 55,6 61,5 Insufficiente 9,1 16,0 0,0 8,3 44,4 12,8 Sufficiente 27,3 44,0 28,6 41,7 33,3 36,2 Buono 63,6 40,0 71,4 50,0 22,2 51,1 Insufficiente 40,0 31,0 24,3 31,3 42,1 34,2 Sufficiente 34,3 51,6 43,2 49,4 42,1 45,4 Buono 25,7 17,5 32,4 19,3 15,8 20,4 Insufficiente 31,0 27,8 25,0 27,9 32,2 29,1 42,5 49,6 38,6 47,7 50,0 46,8 26,4 22,6 36,4 24,4 17,8 24,1 Autoconsultazione di bacheche, opuscoli, Sufficiente materiale informativo Buono 209 26,3 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 In termini di punteggi medi, i servizi più apprezzati sono quelli relativi all‟offerta di corsi di formazione professionale e alle proposte di attività di tirocinio-stage con una votazione di poco superiore a 7. Queste tipologie di servizio sono le uniche due dimensioni rispetto alle quali gli uomini esprimono giudizi superiori rispetto alle donne. I giudizi di soddisfazione dichiarati nel 2008 sono maggiori di quelli evidenziati nel corso della rilevazione precedente. Questo vale per tutti i servizi analizzati, eccezione fatta per quello relativo alle proposte e/o offerte di lavoro, in corrispondenza del quale si registra una diminuzione di 0,5 punti. Il risultato finale è un voto medio pari a 6,6, superiore a quello registrato nella precedente rilevazione (6,3), ma ancora lontano da un livello ottimale di soddisfazione valutato all‟incirca 7,5. Tab. 174 – Soddisfazione per i servizi dei CIOF per genere. Voto medio. Anni 2007 e 2008. Genere Tipologia di servizio 2008 2007 M F Colloqui di informazione 6,2 6,4 6,0 6,3 Attività di orientamento individuale 6,4 6,0 6,3 6,5 Proposte di attività di tirocinio-stage 7,3 6,2 7,6 7,0 Offerta di corsi di formazione professionale 7,2 6,5 7,7 6,8 Proposte e/o offerte di lavoro 6,0 6,5 6,0 6,1 Autoconsultazione di bacheche, opuscoli, materiale informativo 6,2 6,0 6,1 6,2 12. La valutazione dei CIOF Ai lavoratori avviati nel semestre 2008, che hanno negli ultimi due anni utilizzato almeno un servizio, è stato richiesto di fornire una valutazione di diversi aspetti dei CIOF. Cmplessivamente, i giudizi espressi sono più che soddisfacenti: le valutazioni maggiormente positive vengono rilasciate in relazione alle informazioni fornite dagli operatori e alla comprensione dei problemi delle persone (nel primo caso la percentuale di persone che esprimono un giudizio “sufficiente” o “buono” è dell‟81,2%, nel secondo dell‟87,1%). I giudizi meno favorevoli vengono esplicitati in merito alla capacità dei CIOF di soddisfare il bisogno prevalente delle persone che si recano presso di essi, ossia la ricerca di un lavoro. 210 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 175 – Valutazione dei CIOF per genere e per classi di età. Genere Dimensioni Informazioni fornite Comprensione dei problemi delle persone Valutazione Rapidità nel rispondere alle esigenze delle persone Totale M F Insufficiente 14,8 21,4 Sufficiente 34,9 33,5 31,9 38,0 31,1 34,0 Buono 50,3 45,1 56,0 44,4 45,1 47,2 Insufficiente 9,5 15,2 4,4 12,9 17,7 12,9 Sufficiente 40,2 39,7 30,8 43,3 41,5 39,9 Buono 50,3 45,1 64,8 43,9 40,9 47,2 Insufficiente 20,1 25,3 12,1 25,1 27,4 23,2 36,1 38,1 30,8 37,4 40,9 37,3 43,8 36,6 57,1 37,4 31,7 39,4 Insufficiente 21,3 28,0 9,9 28,7 30,5 25,4 Sufficiente 30,2 36,6 27,5 34,5 37,2 34,0 Buono 48,5 35,4 62,6 36,8 32,3 40,6 Insufficiente 31,4 34,6 26,4 33,9 36,6 33,3 Sufficiente 39,6 37,7 40,7 40,4 35,4 38,5 Buono 29,0 27,6 33,0 25,7 28,0 28,2 Essere in grado di proporre qualcosa di concreto per rispondere alle specifiche delle Sufficiente persone Buono Efficacia nel proporre opportunità di lavoro Classi di età 25-34 Più di 34 anni anni 17,5 23,8 15-24 anni 12,1 18,8 I giudizi di insoddisfazione espressi riguardano: 23,2% in merito alla capacità di proporre qualcosa di concreto per rispondere alle specifiche esigenze delle persone; 25,4% relativamente alla capacità di proporre opportunità di lavoro; 33,3% in merito alla rapidità nel rispondere alle esigenze delle persone. Ad ogni modo si deve osservare come in relazione agli stessi aspetti la maggioranza dichiara un giudizio comunque positivo. Per tutti gli aspetti indagati le donne esprimono un giudizio sistematicamente meno favorevole. Inoltre, la percentuale di giudizi negativi aumenta all‟aumentare delle classi di età. 13. Le offerte di lavoro ricevute dai CIOF e dalle agenzie di somministrazione Negli ultimi dodici mesi precedenti l‟intervista (ottobre 2008), l‟8,9% degli avviati ha ricevuto un‟offerta di lavoro da parte dei CIOF, mentre il 18,5% dalle agenzie di somministrazione. Nel primo caso ha rifiutato il 42,9%, mentre nel secondo, il 53,2%. Gli uomini hanno ricevuto più spesso un‟offerta di lavoro dalle agenzie di somministrazione, mentre le donne dai CIOF. Le donne rifiutano più frequentemente le proposte di lavoro pervenute dai CIOF, mentre gli uomini quelle delle agenzie di somministrazione. Per quanto riguarda le classi di età, i più adulti rappresentano coloro che hanno ricevuto un‟offerta di lavoro dai CIOF in proporzione maggiore; nel caso dei privati, invece, si tratta delle classi di età fino a 34 anni. 211 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 176 – Offerte di lavoro ricevute dai CIOF e dalle agenzie di somministrazione per genere e per classi di età. CIOF Agenzia di somministrazione Rifiuto Ricezione dell'offerta di di un'offerta lavoro di lavoro ricevuta Ricezione di un'offerta di lavoro Rifiuto dell'offerta di lavoro ricevuta M 7,6 30,8 22,0 56,6 F 9,9 50,8 15,5 48,9 15-24 anni 8,8 40,0 23,2 54,7 25-34 anni 8,7 37,5 23,4 50,0 Più di 34 anni 9,0 47,8 12,9 56,1 Totale 8,9 42,9 18,5 53,2 Genere Classi di età Per ciò che concerne le motivazioni che hanno indotto gli avviati a rifiutare la proposta di lavoro, la condizione di soggetto già occupato rappresenta il principale motivo sia nel caso dei CIOF che delle agenzie di somministrazione. Altre motivazioni sono costituite dall‟insoddisfazione per le mansioni proposte (in particolare per le offerte dei CIOF) o il tipo di contratto (soprattutto per quelle delle agenzie di somministrazione). Tab. 177 – Motivazioni alla base della mancata accettazione delle offerte di lavoro ricevute dai CIOF e dalle agenzie di somministrazione per genere. CIOF Motivazioni della mancata accettazione delle offerte di lavoro Agenzia di somministrazione M F T M F T Avevo già trovato un altro lavoro 60,0 39,3 49,1 54,8 45,5 50,0 Non mi soddisfacevano le mansioni proposte 28,0 21,4 24,5 16,1 24,2 20,3 Non mi soddisfaceva il livello della retribuzione 8,0 10,7 9,4 9,7 3,0 6,3 Non mi soddisfaceva il tipo di contratto 12,0 7,1 9,4 16,1 15,2 15,6 Non era un lavoro coerente con la mia formazione 4,0 10,7 7,5 12,9 3,0 7,8 Cercavo un part time, ma mi hanno offerto un full time 0,0 14,3 7,5 3,2 9,1 6,3 Cercavo un full time, ma mi hanno offerto un part time 0,0 3,6 1,9 3,2 0,0 1,6 Era troppo distante da casa 4,0 10,7 7,5 3,2 18,2 10,9 Non potevo lavorare in quanto dovevo badare ai miei figli 4,0 0,0 1,9 0,0 3,0 1,6 Non potevo lavorare in quanto dovevo curare persone anziane/malate 0,0 0,0 0,0 0,0 3,0 1,6 Per problemi di salute personali 4,0 3,6 3,8 3,2 0,0 1,6 Per frequentare corsi scolastici o di formazione professionale 0,0 0,0 0,0 3,2 6,1 4,7 212 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Appendice di approfondimento: le donne e il lavoro Le donne avviate corrispondono al 53,7% del totale del campione intervistato (594 unità). Rispetto alla componente maschile, sono caratterizzate da una minore proporzione di persone con meno di 24 anni (16,7% contro il 25,1%) e da una maggiore incidenza di diplomati (37,7% contro il 32,4%) e di laureati (17,2% contro il 13,3%). Tab. 178 – Classi di età, nazionalità e titolo di studio per genere. Genere Caratteristiche socio-anagrafiche Totale M F 15-24 anni 25,1 16,7 20,6 25-34 anni 31,4 34,8 33,2 Più di 34 anni 43,5 48,5 46,2 Italiani 87,9 88,9 88,4 Stranieri 12,1 11,1 11,6 Elementare/Media inferiore 45,2 35,4 39,9 Qualifica professionale 6,8 5,9 6,3 Media superiore 32,4 37,7 35,2 Laurea/Master 13,3 17,2 15,4 Altri titoli 1,9 2,4 2,2 Non sa/non risponde 0,4 1,5 1,0 100,0 100,0 100,0 513 594 1.107 Classi di età Nazionalità Titolo di studio Totale v.a. Il 44,3% delle donne ha figli: si tratta, dunque, di un valore sensibilmente più elevato rispetto a quello rilevato per gli uomini. Il 20,7% delle donne ha figli con più di 10 anni. Tab. 179 – Presenza/assenza di figli conviventi ed età del figlio più piccolo convivente per genere. Genere Condizione familiare Totale M F % con figli 28,3 44,3 36,9 - % con figli con meno di 3 anni 8,0 10,1 9,1 - % con figli fra 4 e 6 anni 4,3 5,4 4,9 - % con figli fra 7 e 10 anni 5,5 8,1 6,9 - % con figli con più di 10 anni 10,5 20,7 16,0 % senza figli conviventi 71,7 55,7 63,1 Totale 100,0 100,0 100,0 513 594 1.107 v.a. 213 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Le donne nel 63,8% dei casi lavorano con un contratto a termine (contro il 57,1% degli uomini); pertanto, risulta minore l‟incidenza di donne che sono state assunte con contratti a tempo indeterminato, con contratti di apprendistato e con contratti con agenzie di somministrazione. Tab. 180 – Tipologia contrattuale per genere. Genere Tipo di contratto Totale M F Tempo indeterminato 17,3 15,8 16,5 Agenzia di somministrazione 11,7 7,7 9,6 Causa mista 9,4 6,9 8,0 Tempo determinato 57,1 63,8 60,7 Parasubordinati 4,5 5,7 5,1 100,0 100,0 100,0 513 594 1.107 Totale v.a. Poco più della metà delle donne lavora a tempo pieno, con una percentuale decisamente più bassa rispetto a quella rilevata per gli uomini (-19,3%). Come si può notare nella tavola che segue, fra le occupate con un lavoro full time la maggior parte (sette su dieci) vorrebbe lavorare part time, presumibilmente per conciliare meglio il lavoro con le attività di cura della famiglia. Fra le donne che invece lavorano con un contratto a tempo parziale (47,8%) la maggior parte dichiara che si tratta di una scelta imposta dall‟impresa (sei casi su dieci). Infatti, solamente il 36,3% dichiara di non desiderare o di non poter lavorare full time. Queste motivazioni sono maggiormente prevalenti fra le donne con figli con il 47,4% dei casi (contro il 26,8% delle donne senza figli) e soprattutto fra le donne con figli piccoli, al di sotto dei tre anni (60%). Tab. 181 – Modalità orarie del lavoro per genere. Genere Modalità orarie Totale M F Tempo pieno - di cui vorrebbero lavorare part time 71,2 51,9 60,8 80,0 69,2 75,0 Tempo parziale 28,1 47,8 38,7 - di cui per scelta volontaria 34,7 36,3 35,7 Non sa/non risponde 0,8 0,3 0,5 100,0 100,0 100,0 513 594 1.107 Totale v.a. 214 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 I motivi principali per cui le donne non desiderano o non possono lavorare a tempo pieno sono riconducibili alla necessità di cura della propria prole (37,9% dei casi), con un valore che aumenta sino al 62% per le donne che hanno figli piccoli. Le donne senza figli, invece, scelgono volontariamente di lavorare a tempo parziale più che altro per frequentare corsi scolastici o di formazione professionale oppure per avere più tempo libero da dedicare a se stessi. Tab. 182 – Motivazioni alla base della scelta volontaria di un lavoro a tempo parziale per genere. Genere Motivazioni della scelta di un lavoro part time Totale M F Per frequentare corsi scolastici o di formazione professionale 2,0 0,0 Per problemi di salute personali 4,0 4,9 4,6 Per badare ai figli 8,0 37,9 28,1 Per curare persone anziane/malate 2,0 3,9 3,3 Per svolgere un altro lavoro 20,0 8,7 12,4 Per avere più tempo libero da dedicare a Se stesso 14,0 12,6 13,1 Per conciliare meglio lavoro domestico e lavoro extradomestico 20,0 20,4 20,3 Per trascorrere più tempo in famiglia/a casa 14,0 7,8 9,8 0,7 Non sa/non risponde 16,0 3,9 7,8 Totale 100,0 100,0 100,0 50 103 153 v.a. Al momento dell‟intervista il 42,7% delle donne (pari a 258 unità) ha interrotto il lavoro iniziato nel primo semestre del 2008. Di queste il 49,2% cerca un lavoro e il 19,4% non cerca un lavoro (il restante risulta occupato sebbene con un‟occupazione diversa da quella iniziata nel primo semestre del 2008). Come si deduce dalle tabelle successive, la necessità di badare ai propri figli e, più in generale, la necessità di conciliare la sfera lavorativa con il ruolo all‟interno del nucleo familiare rappresenta un fattore di primaria importanza alla base della ricerca o meno di un lavoro, a tempo parziale piuttosto che a tempo pieno. 215 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Tab. 183 – Motivazioni alla base della ricerca di un lavoro a tempo parziale per genere. Genere Motivazioni della ricerca di un lavoro part time Totale M F Per frequentare corsi scolastici o di formazione professionale 33,3 24,2 Per problemi di salute personali 8,3 0,0 2,2 Per badare ai figli 16,7 39,4 33,3 Per avere più tempo libero da dedicare a Se stesso 16,7 12,1 13,3 Per conciliare meglio lavoro domestico e lavoro extradomestico 0,0 12,1 8,9 Per trascorrere più tempo in famiglia/a casa 8,3 6,1 6,7 Non sa/non risponde 16,7 6,1 8,9 Totale 100,0 100,0 100,0 12 33 45 v.a. 26,7 Tab. 184 – Motivazioni alla base della mancata ricerca di un lavoro per genere. Genere Motivazioni della mancata ricerca di un lavoro Totale M F Ha già trovato un'occupazione che inizierà in futuro 8,9 4,0 È malato o invalido 4,4 2,0 3,2 Per badare ai figli 0,0 26,0 13,7 6,3 Per curare persone anziane/malate 0,0 4,0 2,1 Sta seguendo corsi scolastici o di formazione professionale 48,9 44,0 46,3 Si è ritirato/a dal lavoro per pensionamento 22,2 4,0 12,6 Ritiene di non riuscire a trovare un lavoro 2,2 4,0 3,2 Non sa/non risponde 13,3 12,0 12,6 Totale 100,0 100,0 100,0 45 50 95 v.a. 216 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 PRINCIPALI INDICATORI DEI SPI REGIONALI 2005 2007 Sedi ed attrezzature CIOF Numero sedi CIOF adeguate alle esigenze di servizio Numero di CIOF con barriere architettoniche Numero di CIOF con possibilità di parcheggio Numero CIOF con rapporto addetti/pc a 1 Numero CIOF con pc a disposizione dell‟utenza Numero sedi decentrate con pc a disposizione dell‟utenza 11 0 12 13 11 14 11 0 13 13 11 14 Personale (CIOF + CLF) Totale unità di personale Personale a tempo indeterminato Personale a tempo determinato Personale con contratto atipico 502 348 24 129 475 342 71 62 131 13 150 13 loro 99.555 43.247. 97.258 40.950 di 46,6 388.962 1.868 9.655. 43,8 622.206 6.231 23.256 12 13 13 13 13 13 Reti Numero di collaborazioni, convenzioni o accordi Numero di CIOF che hanno relazioni con agenzie di lavoro private Soggetti in stato di disoccupazione Numero di soggetti in stato di disoccupazione Numero di soggetti che hanno dichiarato disponibilità nell‟anno in corso al Adempimenti amministrativi % di tempo dedicato agli adempimenti amministrativi Numero di comunicazioni ricevute dalle aziende Numero di sospensioni dello stato di disoccupazione Numero di soggetti che hanno perso lo status disoccupato Accoglienza e informazione Numero di CIOF che effettuano la registrazione dell‟utenza Numero di CIOF che dispongono di spazi per i colloqui Numero di CIOF che dispongono di spazi per autoconsultazione 217 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 Colloqui D.Lgs. 297/02 Numero colloqui di orientamento ai sensi del D. Lgs. 297/02 % di colloqui effettuati entro i termini previsti dal Decreto % di soggetti indirizzati verso servizio D/O Incontri di gruppo Numero di CIOF che effettuano incontri di gruppo Numero di incontri effettuati Consulenza orientativa al lavoro Numero soggetti coinvolti nell‟attività di consulenza Numero di CIOF che effettuano una verifica del percorso compiuto 2005 2007 38.508 100% 67,6 37.522 100% 55,9 10 360 11 360 1.957 12 2.913 13 6 3 111 2 4 51 1.300 1.561 1.588 97 1.617 1.636 1.177 180 10 10 11 12 10 8 5 1.902 387 205. 363 270 10 10 9 4 2.299 312 179 572 286 13 Bilancio di Competenze Numero di CIOF in cui il servizio è attivo Si in via sperimentale Si Numero di utenti coinvolti nell‟attività di Bilancio Obbligo formativo Numero di giovani in obbligo segnalati Numero colloqui di informazione Numero colloqui di orientamento Numero di giovani coinvolti nel servizio di tutoraggio Sostegno all’inserimento lavorativo Numero di CIOF con servizi specialistici per donne Numero di CIOF con servizi specialistici per lavoratori in mobilità e/o CIGS Numero di CIOF con servizi specialistici per fasce deboli Numero di CIOF con servizi specialistici per extracomunitari Numero di CIOF con presenza di un mediatore culturale Numero di tirocini effettuati Numero interruzioni Numero proroghe Numero assunti presso la stessa impresa Numero assunti presso altra impresa Numero di CIOF che effettuano il monitoraggio degli esiti occupazionali 218 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 2005 2007 13 13 13 13 13 13 6.420 100 29.061 11 7.643 10 8.591 100 20.805 11 14.491 13 36,8 39 Consulenza alle imprese Numero di CIOF dotati di uno sportello dedicato Numero di CIOF che effettuano il servizio a richiesta 8 5 9 4 Sostegno alla creazione d’impresa Numero di CIOF in cui il servizio è attivo Numero di CIOF che effettuano il servizio a richiesta Numero di utenti del servizio Numero di utenti donne 12 4 1.910. 1.021 12 5 1.368 683 11.495 1.023 13.285 1.097 403 127 117 339 176 112 364 152 199 390 207 94 13 9 14 3 4 14 12 1 10 8 14 1 11 14 12 3 Incontro domanda-offerta Numero di CIOF che diffondono le offerte di lavoro via web Numero di CIOF che effettuano le selezioni attraverso autocandidatura Numero di CIOF che effettuano le selezioni attraverso banca dati Unità di personale richieste dalle imprese % di richieste a cui il CIOF ha fornito risposta Numero di colloqui per l‟inserimento in banca dati D/O Numero di CIOF che effettuano colloqui di preselezione Numero di colloqui di preselezione effettuati Numero di CIOF che effettuano regolarmente la verifica degli esiti % di segnalazioni andate a buon fine (assunzione di uno dei candidati segnalati) Collocamento mirato Numero di iscritti disabili Numero avviati Risultati ottenuti tramite le convenzioni: Numero inserimenti stabili Numero di inserimenti flessibili stabilizzati Disabili psichici avviati Disabili di sesso femminile avviati Disabili con riduzione >79% avviati Percorsi formativi attivati Servizi formativi CLF che effettuano analisi fabbisogni formativi CLF che effettuano analisi fabbisogni professionali CLF che realizzano progettazione formativa FSE CLF che realizzano progetti formativi per privati CLF che effettuano tutoraggio tirocini CLF che gestiscono corsi di formazione FSE CLF che eseguono il monitoraggio dei propri corsi Numero di CLF che offre il servizio di check-up aziendale 219 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 PRINCIPALI INDICATORI RELATIVI ALLA CUSTOMER SATISFACTION Monitoraggio 2008 Monitoraggio 2005 1. Indagine sui cittadini utenti dei Centri per l’Impiego (valori %) Numero persone intervistate Maschi Femmine 1.514 38,0 62,0 1.426 39,6 60,4 Italiani Stranieri N.r. 85,3 7,9 6,8 88,4 11,6 - Occupati Non occupati 21,9 78,1 21,6 78,4 36,0 23,5 15,1 25,4 - 25,9 21,5 13,4 38,5 0,7 Valutazione su operatori e strutture (min. 1 – max 5) Disponibilità/cortesia degli operatori Capacità di comprendere i bisogni dell‟utente Professionalità degli operatori Organizzazione della struttura 4,1 4,0 4,2 4,1 4,3 4,1 4,3 4,1 Valutazione media sui singoli servizi (min. 1 - max. 5) Accoglienza Informazione Orientamento Stage, tirocini, PIP Formazione Ricerca del lavoro Sportello per lavoratori extracomunitari Sportello donna Creazione d'impresa 3,8 4,0 3,8 3,6 3,6 3,6 3,5 3,5 3,4 4,3 4,2 4,0 3,8 3,9 3,5 3,9 4,2 3,8 Accesso ai CpI 1 volta 2 volte 3 volte 4 volte o più non ricordano 220 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 INDAGINE SULLE IMPRESE UTENTI DEI CENTRI PER L’IMPIEGO Imprese intervistate Monitoraggio 2008 Monitoraggio 2005 702 446 12,7 27,8 58,5 1,1 19,1 35,4 45,5 - 11,4 30,4 55,7 2,5 22,0 35,4 42,7 - 13,3 33,3 53,3 15,8 36,8 47,4 0,0 50,0 50,0 11,5 50,0 38,5 4,9 31,7 53,7 9,8 3,7 42,6 53,7 - 7,1 35,7 53,6 3,6 7,4 35,2 57,4 - 2,67 29,33 52,00 16,00 0,0 64,0 36,0 - 42,9 28,6 28,6 0,0 40,0 60,0 Valutazioni espresse sui singoli servizi utilizzati (valori %) Ricerca di personale Insufficiente Sufficiente Buono N.r. Preselezione del personale Insufficiente Sufficiente Buono N.r. Consulenza amministrativa/normativa Insufficiente Sufficiente Buono Procedure amministrative Insufficiente Sufficiente Buono Tirocini, stage, PIP Insufficiente Sufficiente Buono N.r. Collocamento mirato Insufficiente Sufficiente Buono N.r. Corsi di formazione Insufficiente Sufficiente Buono N.r. Consulenza per la richiesta di finanziamenti Insufficiente Sufficiente Buono 221 Servizi per l’impiego nelle Marche Monitoraggio 2008 INDAGINE SUI CITTADINI AVVIATI Monitoraggio 2008 Monitoraggio 2005 1.107 1.024 Persone intervistate Conoscenza, uso e giudizio dei servizi per l‟impiego pubblici e privati (valori %) CONOSCE IL LO HA UTILIZZATO SERVIZIO Servizi pubblici Colloqui di informazione, accoglienza, inserimento in banca dati Attività di orientamento individuale (o di gruppo) Proposte di attività di tirocinio-stage Offerta di corsi di formazione professionali Autoconsultazione di bacheche, opuscoli, materiale informativo, pubblicazioni, banche dati Proposte e/o offerte di lavoro UTILE 2007 2005 2007 2005 2007* 2005 34,7 70,7 23,0 37,9 73,7 23,7 16,3 41,3 7,6 4,3 69,0 27,3 13,8 14,9 42,4 46,2 4,7 4,2 2,4 3,2 78,8 87,3 56,0 48,5 33,3 62,7 19,9 20,4 70,9 28,7 28,0 73,0 17,7 19,6 65,8 46,8 Nota: I valori del 2007 sono calcolati su chi ha effettivamente utilizzato il servizio. 222 LO HA RITENUTO Finito si stampare nel mese di novembre 2008 dalla Tipolitografia “Kennedy” S.r.L. - Ancona