Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Per la quinta volta la Regione presenta i risultati del monitoraggio sui Centri per
l‟Impiego, l‟Orientamento e la Formazione. Emerge un cantiere di lavoro con
grandi progressi, ma i cui i margini di miglioramento appaiono ancora sensibili.
Diminuisce finalmente, sia pure di poco, il tempo dedicato dagli operatori agli
adempimenti burocratici; aumentano i „patti di servizio‟ stipulati con gli utenti;
finalmente è attivo quasi ovunque il servizio dedicato a costruire il „bilancio di
competenza‟ con i cittadini che si rivolgono ai Centri.
Acquistano maggiore peso le politiche volte all‟inserimento lavorativo,
specialmente di soggetti svantaggiati; crescono sensibilmente anche i servizi
costruiti e progettati per le imprese, anche se la gamma delle prestazioni deve
ancora arricchirsi, così come la funzionalità e l‟utilizzo delle banche dati di tipo
informatico e l‟efficienza della rete che collega i Centri con le utenze.
Il livello di soddisfazione dei cittadini appare in netto aumento, così come la
quota di chi trova lavoro tramite i Centri.
Purtroppo occorre registrare per il quarto anno consecutivo una diminuzione
del personale in servizio; migliorano invece le condizioni contrattuali e
normative degli operatori cosiddetti atipici (oltre un terzo al 31/12/2007).
Occorre evidenziare il ruolo insostituibile di questi ultimi lavoratori (più giovani e
dotati di credenziali educative più elevate).
Insomma un quadro in cui prevalgono di gran lunga le luci sulle ombre.
Forte resta l‟impegno della Regione e della Provincia nel potenziare e
qualificare sempre più i Centri.
I tempi di recessione economica che si sono ormai appalesati e che
promettono di durare almeno lungo l‟intero corso del 2009 rendono ancora più
strategici i servizi pubblici per l‟impiego, in assenza dei quali appare del tutto
velleitario parlare di politiche attive del lavoro e di formazione per le piccole e
medie imprese.
Un monito per quanti invece, anche in sede governativa, fanno mostra di
radicale scetticismo su tali servizi ed uno stimolo per rendere sempre più stabili
le fonti pubbliche di finanziamento, tentando un graduale affrancamento dalle
risorse europee.
Prof. Ugo Ascoli
Assessore Regionale alla Conoscenza, istruzione, Formazione e Lavoro
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Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Il Monitoraggio dei servizi per l‟impiego regionali 2008, realizzato dal Servizio
Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Marche – P.F. Servizi per
l‟impiego e mercato del lavoro -, è giunto alla quinta edizione, pertanto è
possibile trarre un bilancio sui cambiamenti che hanno coinvolto in questi anni i
servizi dei Centri per l‟Impiego, l‟Orientamento e la Formazione.
La lettura del rapporto di Monitoraggio SPI 2008 mette in risalto l‟impegno che
la Regione, le Province ed in particolare i Centri hanno sostenuto e che ha
consentito di arrivare ad un buon livello di efficacia ed efficienza dei servizi
all‟impiego marchigiani. L‟analisi del rapporto offre anche osservazioni ed
indicazioni importanti sulle questioni nodali sulle quali occorre migliorare ed
investire ulteriormente risorse umane e finanziarie.
Possiamo affermare che la prima fase di avvio dei servizi pubblici per l‟impiego
si è chiusa e si è aperta quella successiva di consolidamento e specializzazione
dei Centri per l‟Impiego, l‟Orientamento e la Formazione quali punti istituzionali
di riferimento territoriale per i servizi al lavoro.
L‟attività di ricerca si è concentrata non solo sull‟approfondimento delle risorse,
dei servizi, dei processi e dei risultati conseguiti dalla rete regionale dei Centri,
ma anche su alcuni target specifici: i cittadini e le imprese utenti ed i lavoratori
avviati nel 2008.
Le riflessioni proposte dal documento di report si inseriscono in un momento di
particolare interesse che vede, a livello nazionale, un percorso di
concertazione e costruzione del nuovo Masterplan dei servizi per l‟impiego,
finalizzato a migliorare il sistema dei servizi attraverso processi e percorsi
condivisi, ed a livello regionale, l‟ istituzione del Tavolo di lavoro su “Standard,
procedure e linee guida regionali” finalizzato a formalizzare e standardizzare
procedure e modelli organizzativi.
Il Monitoraggio realizzato costituisce quindi uno strumento importante ai fini
conoscitivi dei risultati e degli effetti ottenuti dalle politiche istituzionali .
Servizio Istruzione, Formazione e Lavoro
P.F. “Servizi per l‟impiego e mercato del lavoro”
Dott. Fabio Montanini
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Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
MONITORAGGIO SPI 2008
Progetto realizzato dal Servizio Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione
Marche – P.F. “Servizi per l‟impiego e mercato del lavoro”
Supervisione generale del progetto
Fabio MONTANINI
Responsabile dell‟attività di Monitoraggio dei SPI regionali e coordinamento
Rossella BUGATTI
Report finale a cura di
Simona PASQUALINI (Parte prima: cap. 1,3,4)
Giampietro PERRI (Parte prima: cap. 2)
Poleis srl – Modena
Giuseppe FORTE (Parte seconda: cap. 1, 3 )
Mario De Murtas (Parte seconda cap. 2)
Indagini sul campo
Delos Ricerche - Bologna
Responsabile del progetto
Mario Demurtas – Poleis srl – Modena
Layout e Grafica di copertina
Roberto SORDONI
Uno speciale ringraziamento a coloro che hanno reso possibile la raccolta di
questo patrimonio informativo: i responsabili e gli operatori dei Centri per
l’Impiego l’Orientamento e la Formazione delle Marche, gli utenti , i lavoratori
e le imprese regionali.
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Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
INDICE
PRESENTAZIONE............................................................................................................... 8
PRINCIPALI INDICAZIONI EMERSE DAL MONITORAGGIO .......................................... 9
PARTE PRIMA: IL SISTEMA REGIONALE DEI SERVIZI PER L‟IMPIEGO.......................... 14
1. LE SEDI E LE DOTAZIONI INFORMATICHE ................................................................ 15
Accessibilità delle sedi ................................................................................................ 15
Spazi dedicati ai servizi per l‟Impiego ....................................................................... 16
Gli spazi dedicati ai servizi per la formazione ......................................................... 18
1. 2. Le risorse informatiche e l‟utilizzo delle reti ....................................................... 19
2. ORGANIZZAZIONE E RISORSE UMANE .................................................................... 20
2.1. Principali caratteristiche organizzative .............................................................. 20
2.2. Gli operatori in servizio presso i CIOF .................................................................. 20
2.3. Un'analisi delle caratteristiche del personale in servizio .................................. 24
2.4. Distribuzione del personale fra i servizi ............................................................... 27
2.5. Organizzazione del lavoro ................................................................................... 34
3. LA RETE TERRITORIALE E GLI STRUMENTI DI MARKETING ....................................... 37
4. I SERVIZI ..................................................................................................................... 42
4.1 Adempimenti amministrativi ................................................................................. 42
4.2. Accoglienza e informazione ............................................................................... 44
4.2.1. Accoglienza........................................................................................................ 44
4.2.2. Informazione ....................................................................................................... 45
4.3. Colloquio ai sensi del D. Lgs. 297/02 ................................................................... 47
Colloquio di orientamento ......................................................................................... 48
Patti di servizio............................................................................................................... 49
4.4. Consulenza orientativa al lavoro ........................................................................ 50
4.6. Obbligo formativo ................................................................................................ 53
4.7. Sostegno all‟inserimento lavorativo ................................................................... 54
Sportelli dedicati .......................................................................................................... 55
I Tirocini .......................................................................................................................... 57
6.8. Collocamento mirato ........................................................................................... 58
4.9. Incontro domanda-offerta .................................................................................. 60
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Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
4.10. Sostegno alla creazione d‟impresa.................................................................. 64
4.11. Consulenza alle imprese .................................................................................... 66
4.12. Servizi formativi .................................................................................................... 69
PARTE SECONDA: UTILIZZO DEI SERVIZI E SODDISFAZIONE DELL‟UTENZA ............... 71
1. I CITTADINI UTENTI ..................................................................................................... 72
1.1. L‟indagine .............................................................................................................. 72
1.2. Le caratteristiche del campione ........................................................................ 73
1.3. Il digital divide........................................................................................................ 76
1.4. La condizione occupazionale ............................................................................ 78
1.5. Gli occupati ........................................................................................................... 79
1.7. I non occupati ...................................................................................................... 82
1.8. La ricerca del lavoro ............................................................................................ 86
1.9. Le aspettative di reddito...................................................................................... 87
1.10. Il rapporto con i CIOF ......................................................................................... 90
1.11. Valutazione dei servizi ...................................................................................... 102
2. LE IMPRESE ............................................................................................................... 111
2.1. Le imprese utenti dei CIOF ................................................................................ 111
2.1.1. L‟indagine ......................................................................................................... 111
2.1.2. Le caratteristiche del campione ................................................................... 111
2.1.3. La ricerca del personale ................................................................................. 115
2.1.4. Le assunzioni .................................................................................................... 119
2.1.5. Le pratiche di formazione ............................................................................... 125
2.1.6. Il rapporto con i CIOF ...................................................................................... 131
2.1.7. La valutazione dei servizi................................................................................. 133
2.1.8. Il servizio di ricerca del personale .................................................................. 134
2.1.9. I canali di comunicazione .............................................................................. 140
2.1.10. La percezione dei CIOF ................................................................................ 142
2.1.11. I servizi attesi.................................................................................................... 145
2.2. Le imprese non utenti dei CIOF........................................................................ 149
2.2.1. L‟indagine ......................................................................................................... 149
2.2.2. Le caratteristiche del campione .................................................................. 150
2.2.3. La ricerca del personale ................................................................................. 151
2.2.4. Canali di ricerca: gruppi di imprese a confronto........................................ 154
2.2.5. Le assunzioni .................................................................................................... 157
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Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
2.2.6. Le pratiche di formazione .............................................................................. 164
2.2.7. Il rapporto con i CIOF ...................................................................................... 166
2.2.8. I canali di comunicazione ............................................................................. 168
2.2.9. La percezione dei CIOF .................................................................................. 169
2.2.10. I servizi attesi.................................................................................................... 170
Appendice di approfondimento: le imprese e i lavoratori extracomunitari ..... 172
PARTE TERZA: I LAVORATORI AVVIATI ....................................................................... 182
1. L‟indagine ............................................................................................................... 182
2. Le caratteristiche del campione ......................................................................... 182
3. La ricerca del lavoro ............................................................................................. 187
4. Modalità di ingresso nel mercato del lavoro ..................................................... 191
5. Le motivazioni di accettazione del lavoro ......................................................... 193
6. Le caratteristiche del lavoro trovato ................................................................... 194
7. La qualità del lavoro.............................................................................................. 200
8. I cambiamenti di status ......................................................................................... 202
9. Le cause di interruzione del lavoro ...................................................................... 204
10. Il rapporto con i CIOF .......................................................................................... 205
11. La valutazione dei servizi ..................................................................................... 209
12. La valutazione dei CIOF ...................................................................................... 210
13. Le offerte di lavoro ricevute dai CIOF e dalle agenzie di somministrazione 211
Appendice di approfondimento: le donne e il lavoro ......................................... 213
PRINCIPALI INDICATORI DEI SPI REGIONALI ............................................................. 217
PRINCIPALI INDICATORI RELATIVI ALLA CUSTOMER SATISFACTION ...................... 220
INDAGINE SULLE IMPRESE UTENTI DEI CENTRI PER L‟IMPIEGO ................................ 221
INDAGINE SUI CITTADINI AVVIATI .............................................................................. 222
7
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
PRESENTAZIONE
Le azioni di ricerca realizzate dal Servizio Formazione Lavoro della Regione
Marche per il Monitoraggio SPI 2008 riguardano: l‟esame dello stato di
implementazione dei servizi pubblici offerti dai CIOF regionali, e la valutazione
da parte di cittadini ed imprese della qualità dei servizi attraverso analisi di
customer satisfaction e l‟analisi del comportamento di un campione di
lavoratori avviati.
Per tutte le azioni descritte è inoltre presentato un confronto con quanto
emerso negli scorsi Monitoraggi.
Il Monitoraggio SPI 2008 si articola dunque in quattro diverse indagini:
1) Indagine presso i Centri per l‟Impiego l‟Orientamento e la Formazione
2) Indagine sulle aspettative e grado di soddisfazione dei cittadini utenti
3) Indagine sulle aspettative e grado di soddisfazione delle imprese utenti
e non utenti dei CIOF
4) Indagine presso un campione di lavoratori avviati
L‟indagine sul campo è stata realizzata nei mesi di settembre-ottobre 2008. I
dati relativi ai Centri si riferiscono a situazioni e ad attività in essere al 31
dicembre 2007.
I dati invece, relativi ai cittadini ed avviati si riferiscono al 2008.
Il Rapporto 2008 si compone di tre parti ed un allegato:
Parte prima: il sistema regionale dei servizi per l‟impiego
Parte seconda: utilizzo dei servizi e soddisfazione dell‟utenza
Parte terza: i lavoratori avviati
Allegato: principali indicatori dei servizi per l‟impiego (confronto 20052007) ed indicatori di Customer satisfaction (confronto 2005-2008)
Complessivamente, il Monitoraggio 2008 ha visto il coinvolgimento dei 13 Centri
per l‟Impiego e la Formazione regionali, di 1.514 cittadini-utenti, 702 impreseutenti e 1.007 lavoratori avviati.
8
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
PRINCIPALI INDICAZIONI EMERSE DAL MONITORAGGIO
Le informazioni sono qui presentate in forma sintetica, in modo tale da fornire
un primo quadro d‟insieme della situazione del sistema regionale dei servizi per
l‟impiego al 31 dicembre 2007. Sono inoltre evidenziate le differenze riscontrate
rispetto allo scorso anno per meglio cogliere i mutamenti intervenuti.
Naturalmente, maggiori approfondimenti sono possibili attraverso la lettura
dell‟intero rapporto di ricerca che, contiene analisi e riflessioni supportate da
dati e tabelle.
Giunti al quinto rapporto di monitoraggio SPI delle Marche si può senz‟altro
affermare che anche nel 2007 è continuato il processo evolutivo del sistema
dei servizi pubblici per l‟impiego ed i risultati sono ormai visibili sotto molteplici
punti di vista.
Si riduce ulteriormente, nella percezione dei responsabili, la quota di tempo
lavorativo dedicato agli adempimenti amministrativi. Rispetto al 2006 la
situazione appare lievemente migliorata, con un‟ulteriore diminuzione (dal
45,4% al 43,8%).
Aumentano rispetto al 2006 i disoccupati immediatamente disponibili nelle
marche. Al 31/12/2007 erano 97.258 (nel 2006 erano 92.174) di cui 61.017
donne.
Il COLLOQUIO DI ORIENTAMENTO IN APPLICAZIONE DEL D .LGS. 297/02 viene effettuato
nella totalità dei CIOF; tutti hanno attivato il patto di servizio che in 11 casi su
13 è stipulato con tutti gli utenti. In aumento nel 2007 il numero dei patti di
servizio stipulati ed anche il numero degli gli utenti che hanno usufruito di
questo servizio (da 25.736 del 2006 a 28.252 del 2007).
Aumentano gli utenti che nel 2007 hanno usufruito del servizio di CONSULENZA
ORIENTATIVA AL LAVORO: dai 2.556 del 2006 ai 2.913 del 2007. In tutti i CIOF viene
effettuata una verifica del percorso: solo a Jesi, Fano e Tolentino essa è
realizzata sistematicamente.
Il servizio di BILANCIO DI COMPETENZE è attivo in dieci CIOF e in cinque (tre lo
scorso anno) è a regime. E‟ attuato con modalità differenziate nei diversi
Centri: nel 50% dei casi è erogato esclusivamente attraverso una serie di
colloqui individuali; nell‟altra metà dei casi, si articola anche attraverso incontri
di gruppo. Nel 2007, hanno usufruito del bilancio di competenze 51 soggetti
(47, l‟anno precedente).
9
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Aumentano (da 1.328 a 1.617 i giovani segnalati al servizio per l’OBBLIGO
FORMATIVO ed i giovani in tutoraggio (da a 150 a 180). In aumento rispetto al
2006, anche i colloqui di orientamento, (da 954 a 1.177) e quelli informativi (da
1.340 a 1.636). La qualità degli elenchi che pervengono ai Centri risulta non
ancora soddisfacente: infatti, sono solo sette i CIOF che dichiarano, che gli
elenchi inviati dalle scuole sono completi.
Acquistano ulteriore importanza le politiche volte all’INSERIMENTO LAVORATIVO. In
aumento, nel corso dell’ultimo triennio, il numero degli sportelli dedicati ai
soggetti che risultano meno occupabili. In 11 CIOF figurano servizi per l‟utenza
femminile; in 12, per lavoratori in mobilità e/o in CIGS; in 9 è presente lo
sportello per extracomunitari; sempre più diffuse (in 10 Centri), linee di servizio
dirette ad utenze particolari o fasce deboli (detenuti o ex-detenuti, persone
con disagio sociale, giovani drop-out).
In aumento i TIROCINI rispetto al 2006 (da 2.030 a 2.299 ) con un leggero
peggioramento riguardo agli esiti occupazionali: I tirocinanti assunti sono
passati dal 40% del 2006 a 39,3%.
Il risultati ottenuti attraverso il servizio di COLLOCAMENTO MIRATO MOSTRANO UNA
SOSTANZIALE STABILITA’ RISPETTO AL 2006: Gli avviati sono stati 1.097 contro i 1.103
dell‟anno precedente ed i risultati delle convenzioni di programma attuate nel
2007, seppure ancora abbastanza positivi, rilevano una lieve diminuzione degli
inserimenti stabili o inizialmente flessibili e poi stabilizzati ( da 529 a 516 ).
La diffusione di informazioni sulla DOMANDA DI LAVORO è oggi attivata nella
totalità dei CIOF. Tutti i Centri diffondono le offerte di lavoro sia affiggendole in
bacheche interne sia inserendole sul sito web provinciale. Una quota rilevante
dei Centri garantisce la diffusione delle informazioni tramite stampa e media
locali; a queste si aggiungono, le comunicazioni ad altri CIOF, agli
Informagiovani, ai Comuni e talvolta alle Scuole.
Tutti i Centri utilizzano la banca dati dei lavoratori nell'attività di preselezione e
quasi tutti effettuano un colloquio specifico per l'inserimento in tale banca dati,
inviano alle imprese elenchi selezionati di lavoratori disponibili ed effettuano la
verifica delle segnalazioni compiute.
Sono aumentate le figure professionali richieste dalle aziende (da 7.616 del
2006 a 8.591 del 2007) con una percentuale di segnalazioni andate a buon
fine1 pari al 39% (nel 2006 era il 45,9%).
12 CIOF offrono un servizio di SOSTEGNO ALLA CREAZIONE D’IMPRESA. In diminuzione,
rispetto al 2006 gli utenti che ne hanno usufruito (da 1. 683 a 1.368). Ben 8 Centri
effettuano un monitoraggio del servizio.
Ossia, intermediazioni concluse con successo, cioè che abbiano portato all'assunzione di uno
dei candidati segnalati
1
10
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tutti i CIOF offrono alle imprese presenti nel proprio territorio un servizio di
CONSULENZA legislativa ed amministrativa. Nel 69,2% dei casi si tratta di un servizio
specifico dotato di uno sportello dedicato, mentre negli altri casi si tratta di un
servizio offerto a richiesta. Il 70% dei Centri garantisce anche un servizio di
consulenza per la ricerca di finanziamenti ed incentivi; solo alcuni offrono, però,
servizi consulenziali avanzati come l‟analisi dei fabbisogni formativi e
professionali dell‟impresa e la progettazione di corsi di formazione su specifica
richiesta.
Quasi la metà, rispetto al 2006, le iniziative formative progettate, dai CIOF
marchigiani nel corso del 2007: da 305 a 165 Di queste, il 35% ha interessato
principalmente gli apprendisti mentre, il 20% i soggetti disoccupati ed il 12%
quelli in orientamento.
Sintetizzando gli altri principali temi analizzati nel rapporto di ricerca, si
evidenzia in primo luogo una situazione di adeguamento strutturale quasi
compiuta: la maggioranza delle sedi censite sono da ritenersi
complessivamente adeguate.
Nel complesso, le sedi valutate come adeguate rappresentano nel 2007 la
totalità. Sicuramente un buon risultato se si pensa che nel 2003, le sedi ritenute
adeguate erano solo il 50%.
Prosegue il rafforzamento delle dotazioni informatiche dei CIOF. Si registra nel
2006, un pronunciato rafforzamento delle attrezzature ed un avanzamento
sensibile dei collegamenti di rete. Complessivamente i CIOF delle Marche
assommano un totale di 542 pc (516 nel 2006).
I collegamenti e le modalità di utilizzo della rete internet coprono la
maggioranza delle strutture operative in modo uniforme su tutto il territorio. Il
97,5% dei pc delle sedi dei CIOF ed il 93% di quelli delle decentrate hanno un
collegamento in rete; oltre il 95% dei pc dei CIOF ha un collegamento internet;
tutti i CIOF sono collegati in rete con le sedi decentrate, con gli altri Centri, con
la Provincia e la Regione.
Anche quest‟anno (è il quarto anno consecutivo) si registra una diminuzione
del personale in servizio presso i CIOF regionali: al 31 dicembre 2007, presso i 13
CIOF delle Marche prestavano servizio 475 operatori, fra dipendenti,
collaboratori e consulenti. Quasi i tre quarti degli operatori dei CIOF vi prestano
servizio con un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Gli altri 133 operatori
si suddividono fra dipendenti a tempo determinato, collaboratori/consulenti
con contratto individuale e collaboratori/ consulenti appartenenti a società
esterne che si sono aggiudicate gare di appalto per alcuni servizi.
11
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Da quest‟anno infatti la maggioranza dei lavoratori atipici (il 53,4%) presta
servizio con un contratto a tempo determinato, contro appena il 15,6%
dell‟anno precedente.
Il personale dei CIOF è composto principalmente da donne, che, con 304 e Il
livello di scolarizzazione del personale dei CIOF è nel complesso piuttosto
elevato, con meno di un sesto del personale in possesso della licenza
elementare o media e oltre il 40% degli addetti in possesso di un titolo superiore
al diploma.
I lavoratori atipici in servizio presso i CIOF sono notevolmente più giovani ed
istruiti dei loro colleghi a tempo indeterminato, e molto spesso (quasi otto volte
su 10) sono donne.
Gli adempimenti amministrativi restano l‟attività che impegna il maggior
numero di addetti, sia in termini sia assoluti che percentuali: sono infatti 91 gli
addetti effettivi full-time impegnati in tale attività, pari al 22,7% del personale in
servizio. Al secondo posto in termini di personale dedicato vi è l'attività di
segreteria dei corsi di formazione, che impegna, così come lo scorso anno, 80
addetti effettivi full time. Seguono le attività legate al D.Lgs. 297/02 (42 addetti),
il coordinamento dei corsi (28), l'incontro domanda-offerta (24), il
collocamento mirato (21), l'accoglienza e l'informazione (20 ciascuno).
In leggero calo ma sempre più formalizzate le relazioni sul territorio (da 162 a
1502): ogni Centro ha in essere mediamente 12,5 relazioni. Tali rapporti
riguardano principalmente accordi con gli istituiti scolastici, con le Aziende
sanitarie locali e gli ambiti, con le parti sociali e le Associazioni di categoria e i
Comuni. Risulta particolarmente ridotto il numero di CIOF, che istaurano
relazioni Informagiovani, INAIL/INPS e Associazioni di volontariato.
Parallelamente, anche durante il 2007, i CIOF hanno proseguito nel processo di
promozione dei servizi. Gli strumenti di marketing utilizzati sono molti: vanno da
quelli più comuni, come la produzione di materiale informativo, la
partecipazione a fiere ed eventi in genere e la realizzazione di campagne
pubblicitarie attraverso la stampa, la TV e la radio, a quelli più evoluti come la
Carta dei servizi.
Riguardo alle indagini sui cittadini, le imprese ed i lavoratori avviati vengono di
seguito sintetizzati alcuni degli aspetti ritenuti più interessanti.
Il livello di soddisfazione dei cittadini si conferma diffusamente positivo con
giudizi quasi tutti in miglioramento rispetto al 2007; in particolare, l‟adeguatezza
degli spazi di autoconsultazione, la professionalità degli operatori e la capacità
di comprendere i bisogni. Unico dato in leggera controtendenza è il giudizio
relativo ai tempi di attesa.
2
Urbino non ha fornito il dato.
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Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
1 cittadino su 5 dichiara di aver trovato lavoro in passato tramite il CIOF e quasi
la metà degli intervistati (44,4%) dichiara di conoscere persone che hanno
trovato lavoro tramite il CIOF.
Quasi un intervistato su 4 (25,3%) ha notato dei cambiamenti in meglio nei
servizi forniti a fronte di un esiguo 4,7% di soggetti che hanno rilevato un
peggioramento.
Riguardo alle imprese che hanno usufruito nel corso del 2007 dei servizi di
ricerca del personale erogati dai CIOF, la conoscenza e l’utilizzo dei servizi si
registra una notevole concentrazione della fruizione attorno ai servizi di ricerca
del personale, con il 94,4% delle imprese; segue a notevole distanza il servizio di
preselezione (11,3%). Ridotto risulta l‟utilizzo dei servizi a più alto contenuto
innovativo come quelli legati alla consulenza, ai tirocini e altre misure di
inserimento lavorativo e ai corsi di formazione.
Sono soprattutto le imprese con oltre 20 addetti a prevedere di rivolgersi
nuovamente ai Centri per l’assunzione di personale (“certamenteprobabilmente sì” nell‟ 80,8%, di cui il 62% fino a 20 addetti).
Più modeste le percentuali di utilizzo degli altri servizi: al secondo posto il servizio
di “preselezione del personale” (33%) seguito da quello di “informazione e
consulenza sulle agevolazioni alle assunzioni” (10,1%).
Il servizio di intermediazione offerto dai Centri per l‟impiego e la Formazione ha
sviluppato una crescente capacità di risposta alle richieste delle aziende: nel
2007, infatti, solo il 4,7% dei richiedenti non ha ricevuto alcun elenco di
candidati in risposta ad una domanda di personale.
In crescita la percentuale di imprese che assumono personale segnalato dai
Centri: dal 38.5% del 2003 al 78,5% del 2008.
Riguardo gli avviati, l‟analisi delle azioni di ricerca intraprese per trovare lavoro
vede al primo posto l‟iniziativa personale con l‟invio di domande di
assunzione/curriculum vitae ai datori di lavoro (26,4%) e la visita personale ai
datori di lavoro (30,7%). Al secondo posto si posiziona il rivolgersi all‟aiuto di
amici e parenti (50,4%), al terzo le inserzioni su giornali o su Internet (19,2%) e,
infine, al quarto il ricorso al CIOF (16,6%).
La maggior parte pari al 60,7% è assunto per mezzo di un contratto a termine,
mentre quelli avviati attraverso un contratto standard sono pari al 16,5%.
Il servizio maggiormente utilizzato dai lavoratori avviati nel 2007 è quello dei
“colloqui di informazione, accoglienza, inserimento in banca-dati” (23%),
seguito dal servizio di “autoconsultazione” (19,9%) e da quello di “offerta di
lavoro” (17,7%). Gli altri servizi quali le “attività di orientamento individuale”, le
proposte di “attività di tirocinio-stage” e l‟”offerta di corsi di formazione
13
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
professionale” risultano invece scarsamente utilizzati dai lavoratori avviati. Fra
l‟altro, i servizi appena citati non sono solamente quelli meno utilizzati, ma
anche quelli meno conosciuti (rispettivamente 83,7%, 86,2% e 85%).
Il livello di soddisfazione sui servizi forniti risulta sufficiente e il voto medio in
miglioramento rispetto alla scorso anno.
PARTE PRIMA: IL SISTEMA REGIONALE DEI SERVIZI PER L’IMPIEGO
Anche quest‟anno, la prima parte del rapporto di ricerca raccoglie i risultati
dell‟indagine condotta direttamente dalla P.F. Servizi per l‟impiego e mercato
del lavoro, presso i 13 Centri per l‟Impiego marchigiani ed i 14 Centri Locali per
la Formazione e si articola in quattro capitoli.
Nel primo capitolo si analizzano le sedi dei Centri, non solo dal punto di vista
degli spazi fruibili e della logistica, ma anche delle attrezzature (tecnologiche
ed informatiche) disponibili all‟interno delle diverse strutture e del livello di
condivisione delle informazioni.
Nel secondo capitolo si focalizza l‟attenzione sul personale dei Centri,
analizzandone le caratteristiche principali, la distribuzione fra i servizi e
l‟organizzazione del lavoro.
Nel terzo capitolo si descrivono le relazioni dei CIOF con gli altri operatori del
territorio, illustrando alcune strategie di marketing adottate dai CIOF
Nel quarto ed ultimo capitolo viene presentato il quadro dei servizi attivati, con
particolare attenzione alle diverse modalità di erogazione degli stessi ed ai
risultati conseguiti.
14
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
1. LE SEDI E LE DOTAZIONI INFORMATICHE
1. 1. Le sedi dei Centri per l’Impiego e la Formazione
Partendo dall‟analisi dei Centri, dal punto di vista strutturale, non emergono
rilevanti cambiamenti rispetto ai dati rilevati nel monitoraggio precedente.
Infatti, ormai la totalità dei Centri ha registrato miglioramenti strutturali derivanti
da un adeguamento delle sedi, ed in alcuni casi, dal cambio di sede3 verso
nuove strutture moderne e funzionali.
I miglioramenti registrati riguardano la funzionalità delle sedi, la messa in
sicurezza e l‟abbattimento delle barriere architettoniche.
Nel corso del 2007, anche il Centro di Senigallia ha cambiato la propria sede
spostandosi in una sede nuova e più funzionale.
La raggiungibilità della sede con mezzi pubblici, risulta buona nel 70% dei casi
ed ottima nel 30%; restano casi, seppure limitati, di scarsa raggiungibilità
(Fabriano e Pesaro). Di contro la situazione appare diffusamente adeguata in
riferimento alla possibilità di parcheggiare, che risulta infatti agevole in tutti i 13
Centri della regione.
Nel complesso, le sedi valutate come adeguate dai responsabili dei CIOF,
rappresentano la quasi totalità4 dei casi . Un ottimo risultato se si pensa che nel
2003 erano il 50%
Pressoché totale e di buon livello è la dotazione tecnologica ed informatica.
Tutti i CIOF hanno il collegamento ad internet e sono collegati in rete.
Accessibilità delle sedi
Nell‟analisi delle strutture, un aspetto che, negli ultimi anni, ha acquistato
un‟importanza sempre maggiore nello studio dei servizi pubblici, è quello
dell‟accessibilità: ossia gli aspetti che garantiscono l‟uso di un servizio da parte
dell‟utente.
Le Marche si trovano sicuramente in una posizione che potremmo definire
quasi ottimale: nessun Centro presenta barriere architettoniche; le variabili
I trasferimenti hanno interessato Fano (nel 2006), Urbino (nel 2005) Fermo nel 2004.
Il Centro di Ancona, dal punto di vista strutturale, risulta – secondo il giudizio del responsabile
della struttura - ancora poco adeguato a rispondere in modo efficiente alle esigenze dell‟utenza.
3
4
15
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
parcheggi e raggiungibilità con mezzi pubblici si posizionano quasi sempre su
livelli mediamente buoni e/o ottimi .
Inoltre, l‟accessibilità tiene conto non solo di elementi strettamente legati
all‟accesso all‟edificio, ma anche di fattori come la visibilità esterna ed interna
e gli ostacoli alla relazione faccia a faccia tra operatori ed utenti (es sportelli) .
Permane ancora la criticità del Centro di Ancona che per motivi strutturali non
risponde in pieno all‟ampia distribuzione territoriale dell‟utenza.
La visibilità esterna sembra essere ancora l‟unico punto di debolezza dei Centri
che rilevano una non ancora diffusa e sufficiente segnaletica esterna, che non
ne facilita la localizzazione. Risulta invece presente e sufficientemente la
segnaletica interna che aiuta l‟utente ad orientarsi verso lo sportello giusto.
Spazi dedicati ai servizi per l‟Impiego
L‟analisi degli spazi dei CIOF è basata su una prima distinzione: la suddivisone
tra spazi di back –office e di front office. Tale analisi ha lo scopo di osservare
l‟organizzazione degli spazi e dei locali, non solo in relazione alle attività
necessarie all‟erogazione dei servizi, ma anche, dal punto di vista dell‟utente
che li utilizza. Nell‟area di front-office, si considerano gli spazi dedicati
all‟attesa, all‟autoconsultazione, all‟accoglienza, ai colloqui individuali e di
gruppo; gli spazi di back office includono gli archivi e le sale riunione5.
Come già evidenziato nei precedenti monitoraggi, gli spazi e la loro
distribuzione sono strettamente collegati alla tipologia di servizio che viene
erogato, a questo proposito è necessario sottolineare come ormai, la maggior
parte dei Centri possa contare su sedi moderne e ben organizzate dal punto di
vista degli spazi a disposizione.
Questi spazi a volte vengono usati anche per attività di front-office quali interviste di gruppo e
brevi azioni formative.
5
16
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 1- Distribuzione dei CIOF per provincia e
adeguatezza degli spazi disponibili
Spazi disponibili*
Ancona
Sala d'attesa
Spazi accoglienza ed informazione
Spazi autoconsultazione
Spazi colloqui
Aule incontri di gruppo
Uffici uso interno
Serv izi igienici per il pubblico
Serv izi igienici per il personale
Archivi
Sale riunioni
No
1
1
1
2
-
Si
4
4
4
3
3
3
4
3
2
4
Adeguatezza degli spazi
Ascoli
Pesaro Macerata
Piceno
Urbino
No Si
No Si
No Si
2
2
3
3
3
3
3
3
1
2
1
2
3
1
2
1
2
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
1
2
3
2
1
3
3
3
Totale
Marche
No Si
11
13
1
12
3
10
9
1
12
13
1
12
5
8
13
* Ascoli Piceno, Macerata, San Bendetto del Tronto e Senigallia non hanno aule per incontri di gruppo; Civitanova Marche e San Benedetto del
Tronto non hanno la sala d'attesa.
Entrando nel dettaglio dell‟organizzazione6 degli spazi si rileva che la situazione
rimane pressoché invariata rispetto allo scorso anno: in tutti i CIOF sono
adeguati gli spazi per l‟autoconsultazione di materiale informativo e delle
offerte di lavoro, e quelli per accoglienza/informazione, a dimostrazione
dell‟importanza che ambienti stessi rivestono per l‟erogazione dei servizi.
Il dato riguardante la presenza di spazi di autoconsultazione è molto
importante, non solo per la tipologia di servizi che i Centri intendono offrire, ma
anche rispetto alla definizione del ruolo dell‟utente nel rapporto con il servizio.
Infatti, la possibilità di consultare il materiale autonomamente oltre a
riconoscere nell‟utente una capacità di primissima analisi dei bisogni, diventa
anche uno strumento per muoversi all‟interno delle possibilità offerte.
Manca ancora in due strutture, la sala d‟attesa anche se è sicuramente un
dato in miglioramento: nel 2003 erano presenti in solo 6 Centri.
E‟ interessante rilevare come i Centri sembrino maggiormente organizzati
riguardo a quegli spazi (di accoglienza/informazione ed attesa) che,
attengono alla parte iniziale del “percorso dell‟utente”, caratterizzata da una
bassa specificità dell‟offerta, mentre risultano più carenti gli spazi dedicati ai
colloqui (sia individuali che di gruppo), dove, invece l‟offerta comincia a
definirsi in maniera più specifica. Tale dato di non adeguatezza, in alcuni
Centri, di spazi dedicati ad un‟attività che risulta essere strategica, può risultare
un elemento di criticità.
Va comunque detto che la scelta degli spazi è spesso imputabile ai vincoli
posti dalle superfici delle strutture che non ne permettono un‟ equa di
6
La tabella riporta il giudizio di adeguatezza solo relativamente agli spazi presenti nei Centri.
17
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
distribuzione e così spesso i Centri ritengono più strategico dedicare maggiore
attenzione alla presenza di locali di accoglienza ed attesa soprattutto in quei
casi in cui il flusso di utenza è elevato.
Nel complesso, comunque, la maggior parte degli spazi- secondo il giudizio
espresso dai responsabili - risulta adeguata alle esigenze di servizio, con
qualche criticità legata agli spazi per i colloqui individuali.
Certo è che, i Centri ritenuti nel complesso più funzionali sono quelli che,nel
corso degli ultimi anni, hanno visto dei miglioramenti diretti soprattutto verso
una razionalizzazione degli spazi, sia acquisendo nuovi locali, sia attraverso una
ristrutturazione o una diversa redistribuzione di quelli in uso.
Gli spazi dedicati ai servizi per la formazione
Un ulteriore aspetto da considerare nell‟analisi degli spazi è l‟accorpamento in
un‟unica struttura territoriale dei servizi per l‟impiego e di quelli della
formazione7,
Mediamente i CLF possono contare su circa 19 locali anche se emergono
alcune differenze in termini di tipologia di spazi funzionali: 5 su 14 non hanno la
sala d‟attesa, 12 su 14 hanno lo sportello informativo. In due Centri mancano i
laboratori, e due, sono sprovviste di sale riunioni.
Rispetto all‟adeguatezza degli spazi, la situazione è in leggero miglioramento
rispetto al 2006, soprattutto per quanto riguarda le sale d‟attesa e gli sportelli
informativi.
Punti di forza:
Importanti miglioramenti sono stati indirizzati soprattutto verso la razionalizzazione degli
spazi, sia acquisendo nuovi locali sia attraverso una diversa redistribuzione di quelli già
in uso.
-nel 2007 solo due sedi (Ancona e San Benedetto ) risultano ancora non del tutto
adeguate alle esigenze di servizio.
Criticità:
-non del tutto adeguati risultano gli spazi per colloqui individuali (Ancona, Fano e San
Benedetto del Tronto)e per quelli di gruppo (Macerata, San Benedetto del Tronto ed
Ascoli Piceno)
7
Durante il 2007 non vi sono stati ulteriori accorpamenti sul piano logistico e le sedi uniche sono
ancora nove (Ascoli Piceno, Civitanova Marche, Fabriano, Fano, Jesi, Pesaro, Senigallia,
Tolentino Urbino).
18
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
1. 2. Le risorse informatiche e l’utilizzo delle reti
Il capitolo offre una sintesi delle attrezzature e delle risorse informatiche in uso
presso le strutture dei CIOF.
L‟analisi delle attrezzature disponibili presso i CIOF delle Marche mostra, nel
2007, un aumento nel numero dei computer a disposizione dei Centri,
confermando quindi il trend di crescita iniziato nel 2004 e proseguito negli anni
successivi. Si è passati infatti dai 389 pc del 2004 ai 542 del 2007.
Tab. 2 – Dotazione informatica e collegamenti di rete dei CIOF8
157
140
134
105
Pc con
internet
121
142
134
105
Pc per
utenti
9
2
12
10
Pc
necessari
0
85
0
21
536
502
33
106
Province
Pc
Pc in rete
Ancona
Ascoli Piceno
Macerata
Pesaro
157
144
134
107
Totale Marche
542
Dall‟osservazione del fabbisogno a livello provinciale di nuove macchine risulta
che è principalmente la Provincia di Ascoli Piceno che necessita di un numero
rilevante di nuovi pc. Tale necessità riguarda principalmente i quattro Centri
locali per la formazione che necessitano in media di 15 computer ciascuno.
Sicuramente le dotazioni tecnologiche e di rete hanno visto nel corso degli
anni un progressivo miglioramento sia dal punto di vista delle attrezzature sia
da quello di un avanzamento sensibile dell‟utilizzo delle reti informatiche.
I collegamenti e le modalità di utilizzo della rete internet hanno raggiunto un
livello di diffusione molto alto e pressoché uniforme in tutte le Province. Tutti i
CIOF sono collegati in rete con le sedi decentrate, con gli altri Centri, con la
Provincia e la Regione. Il 98,7% è collegato in rete ed il 92% ha un
collegamento internet.
Punti di Forza:
-tutti i Centri, utilizzano internet in modo piuttosto avanzato: posta elettronica per
comunicazioni, aggiornamento dei siti web o realizzazione di link presso le pagine del
Lavoro delle Province.
Criticità:
- solo 33 i pc a disposizione dell’utenza: Ancona, San Benedetto e Fermo non hanno
pc disposizione dell’utenza.
8
Sono compresi anche i pc delle sedi decentrate.
19
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
2. ORGANIZZAZIONE E RISORSE UMANE
2.1. Principali caratteristiche organizzative
Come evidenziato nei precedenti Monitoraggi9 le quattro amministrazioni
provinciali marchigiane hanno dato vita nel corso degli anni a modelli
organizzativi dei servizi per l‟impiego piuttosto differenziati sul territorio, anche a
seguito delle diverse condizioni di partenza in termini di strutture, risorse umane
e tecnologiche.
Anche in relazione agli orari di apertura al pubblico non si rilevano
cambiamenti rispetto al 2006, pertanto i 13 Centri garantiscono seppure
permangano alcune differenze a livello provinciale: nelle province di Ancona e
Macerata il servizio al pubblico è disponibile per 5 mattine la settimana (per un
totale di 15 ore), mentre in quella di Pesaro-Urbino il pubblico può accedere
solo 3 mattine a settimana (per un totale di 9 ore); i CIOF di Ascoli Piceno,
invece, svolgono attività di front-office per tre ore anche il sabato mattina
(raggiungendo così un totale di 21ore di apertura mattutina). Più omogenea la
situazione relativa all‟apertura pomeridiana, garantita quasi ovunque 2 volte a
settimana (mediamente per 2 ore); fanno eccezione i CIOF di Macerata e
Civitanova Marche aperti un solo pomeriggio a settimana.
2.2. Gli operatori in servizio presso i CIOF
Al 31 dicembre 2007, presso i 13 CIOF delle Marche prestavano servizio 475
operatori, fra dipendenti, collaboratori e consulenti. Fra questi, 20 ricoprono
posizioni di responsabilità nell‟attività de Centro10, mentre i restanti 455 prestano
la loro opera all'interno dei diversi servizi delle aree lavoro e formazione11.
Anche quest‟anno (è il quarto anno consecutivo) si registra una diminuzione
del personale in servizio presso i CIOF regionali, fenomeno che interessa tutte le
province ad eccezione di quella di Pesaro-Urbino, dove il numero di addetti
resta costante.
Per una panoramica sui diversi modelli organizzativi dei CIOF, rimasti Invariati rispetto al 2006, si
veda il rapporto di monitoraggio SPI 2007.
10 Ricordiamo che nei CIOF di Ascoli Piceno, Fano, Pesaro e San Benedetto del Tronto il
responsabile dei servizi per l'impiego è diverso da quello dei servizi formativi. Ad Ascoli Piceno
inoltre, sono presenti due Centri Locali di Formazione, mentre nel CIOF di Ancona, pur essendovi
un unico responsabile del CIOF, vi è un referente dell‟area formazione; questa figura è presente
anche a Pesaro dove si va ad aggiungere al responsabile del CIOF e a quello dell‟area impiego.
11 Nel caso della provincia di Ascoli Piceno, si è proceduto all'aggregazione del personale delle
strutture dell'impiego e quelle della formazione, formalmente ancora separate, in modo da
rendere i dati sul personale confrontabili con quelli delle altre province.
9
20
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 3 - Personale in servizio presso i CIOF per tipologia contrattuale e provincia,
e numero medio di addetti dei CIOF per provincia
Tipologia contrattuale del personale dei CIOF
Ancona
Ascoli Piceno
Macerata
Dipendenti a tempo indeterminato
Dipendenti a tempo determinato
Comandati/distaccati
Collaboratori/consulenti con contratto
individuale
Collaboratori/consulenti
di società esterne
Borsa lavoro
v.a
88
16
1
11
-
%
75,9
13,8
0,9
9,5
-
v.a
103
15
1
12
1
%
78,0
11,4
0,8
9,1
0,8
v.a
66
27
4
8
-
Totale
Totale 2006 (var%)
116 100,0
124 (-6,5)
132
138
100,0
(-4,3)
105 100,0
118 (-11,0)
Media addetti per CIOF
Media addetti per CIOF 2006
29,0
31,0
44,0
46,0
%
62,9
25,7
3,8
7,6
-
35,0
39,3
PesaroUrbino
v.a
%
85
69,7
10,7
13
17
13,9
7
5,7
-
Totale
Marche
v.a
%
342 72,0
71
14,9
2
0,4
44
9,3
15
3,2
1
0,2
122
122
475
502
100,0
(---)
40,7
40,7
100,0
(-2,3)
36,5
38,6
Totale 2006
v.a
348
24
1
106
22
1
var %
-1,7
195,8
100,0
-58,5
-31,8
--
502
100,0
----
In ogni CIOF marchigiano operano mediamente 36,5 addetti con differenze
rilevanti fra le diverse province: si va infatti dai 29 addetti presenti in media nei
CIOF della provincia di Ancona, ai 44 di quelli della provincia di Ascoli Piceno12.
Tipologia contrattuale. A livello regionale quasi i tre quarti degli operatori dei
CIOF prestano servizio con un contratto di lavoro a tempo indeterminato, con
un rapporto di lavoro che nella maggior parte dei casi si configura come
pienamente tipico (i lavoratori con orario ridotto13 sono 49, pari al 14.3% del
totale dei contratti a tempo indeterminato). Gli altri 133 operatori si suddividono
fra dipendenti a tempo determinato, collaboratori/consulenti con contratto
individuale e collaboratori/ consulenti appartenenti a società esterne che si
sono aggiudicate gare di appalto per alcuni servizi.14 .
Da quest‟anno la maggioranza dei lavoratori atipici (il 53,4%) presta servizio
con un contratto a tempo determinato, contro appena il 15,6% dell‟anno
precedente.
La crescita di tale modalità contrattuale rispetto alla scorso anno è stata del
195,8%, cui ha corrisposto una diminuzione consistente delle collaborazioni in
Nella provincia di Ancona è presente il CIOF con il minor numero di addetti (Fabriano, che ne
ha solo 18) mentre in quella picena troviamo il CIOF maggiormente dimensionato (Ascoli Piceno,
che sommando il personale in servizio presso le tre strutture - una per l'impiego e due per la
formazione -, raggiunge le 55 unità).
13 Il numero medio di ore lavorative per settimana del personale a tempo indeterminato con
orario ridotto è compreso fra le 11 e le 33 ore, con due grossi picchi, uno sulle 18 ore (19 casi) ed
uno sulle 30 ore (20 casi).
14 Quest'ultima tipologia professionale è presente nelle sole province di Macerata e PesaroUrbino). A questi si aggiunge un soggetto impiegato presso il CIOF di Fermo attraverso una borsa
lavoro.
12
21
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
essere. Si assiste dunque ad un aumento della strutturazione dei CIOF in termini
di risorse umane impiegate, molte delle quali potranno in futuro essere
definitivamente stabilizzate.
Si deve peraltro osservare come la quota di lavoratori con contratti atipici in
senso stretto15 (non considerando cioè i 49 lavoratori a tempo indeterminato
che prestano servizio con orario ridotto) è pari al 28% del totale a livello
regionale, con un‟ulteriore diminuzione rispetto al passato (nel 2006
raggiungeva il 30,6% e nel 2005 il 32,1%). Così come lo scorso anno la
consistenza di tale quota varia notevolmente fra le diverse province: nella
provincia picena si arresta al 22% con solo 28 operatori in servizio, mentre
all‟opposto in provincia di Macerata raggiunge il 37,1% per un totale di 39
unità.
Sesso. Il personale dei CIOF è composto principalmente da donne, che, con
304 unità, rappresentano il 64% del totale del personale in servizio. La
distribuzione per sesso appare lievemente differenziata a livello provinciale, con
una quota di personale femminile compresa fra il 57,8% della provincia di
Ancona ed il 72,2% della provincia di Ascoli Piceno.
Secondo la definizione adottata dall'ISTAT, il lavoro si definisce atipico in senso stretto allorché
l'atipicità è implicita nella tipologia del contratto, e non dipende da particolarità inerenti le
modalità, i luoghi di esecuzione o la durata della prestazione (es. lavoro a domicilio, telelavoro,
part-time, ecc.); Cfr. ISTAT, Rapporto annuale 2003, pp. 238 e segg..
15
22
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 4 - Principali caratteristiche del personale dei CIOF per provincia.
Principali caratteristiche del
personale in servizio presso i CIOF
Ancona
Ascoli Piceno
Macerata
PesaroUrbino
v.a
%
Totale
Marche
v.a
%
Totale
2006
%
v.a
%
v.a
%
v.a
%
Sesso
Maschi
Femmine
49
67
42,2
57,8
36
96
27,3
72,7
42
63
40,0
60,0
44
78
36,1
63,9
171
304
36,0
64,0
35,5
64,5
Classi d'età
fino a 35 anni
36 - 45 anni
46 - 55 anni
56 anni ed oltre
26
24
44
22
22,4
20,7
37,9
19,0
15
27
44
46
11,4
20,5
33,3
34,8
20
24
37
24
19,0
22,9
35,2
22,9
19
35
36
32
15,6
28,7
29,5
26,2
80
110
161
124
16,8
23,2
33,9
26,1
19,5
23,7
33,5
23,3
Titolo di studio
Lic Elementare o Media
Dilploma SMS
Titolo post diploma
Laurea
Titolo post laurea
14
57
42
3
12,1
49,1
36,2
2,6
15
69
2
42
4
11,4
52,3
1,5
31,8
3,0
13
39
2
42
9
12,4
37,1
1,9
40,0
8,6
18
49
13
40
2
14,8
40,2
10,7
32,8
1,6
60
214
17
166
18
12,6
45,1
3,6
34,9
3,8
13,7
45,2
3,6
33,1
4,4
Categoria/Qualifica
Dipendenti categoria B
Dipendenti categoria C
Dipendenti categoria D
Responsabili CIOF
Collaboratore tecnico
Collaboratore esperto
Professionista esperto
23
25
52
5
3
-8
19,8
21,6
44,8
4,3
2,6
-6,9
12
32
69
6
7
6
--
9,1
24,2
52,3
4,5
5,3
4,5
--
13
28
36
3
10
8
7
12,4
26,7
34,3
2,9
9,5
7,6
6,7
28
39
25
6
3
20
1
23,0
32,0
20,5
4,9
2,5
16,4
0,8
76
124
182
20
23
34
16
16,0
26,1
38,3
4,2
4,8
7,2
3,4
17,7
19,1
33,7
3,8
6,2
12,7
6,8
Totale
116
100,0
132
100,0
105 100,0
475 100,0
100,0
122 100,0
Età. La distribuzione degli operatori dei CIOF per classi d'età evidenzia una
maggiore consistenza della classe 46-55 anni, che da sola include circa un
terzo del totale del personale in servizio (il 33,9%), cui segue la classe più
anziana (56 anni ed oltre con un altro 26,1%). Le due classi più giovani
rappresentano rispettivamente il 16,8% ed il 23,2% del personale in servizio,
evidenziando rispetto al 2006 un lieve invecchiamento delle risorse umane dei
CIOF.
Titolo di studio. Il livello di scolarizzazione del personale dei CIOF è nel
complesso piuttosto elevato, con meno di un sesto del personale in possesso
della licenza elementare o media e oltre il 40% degli addetti in possesso di un
titolo superiore al diploma.
Categoria/Qualifica. Per il personale a tempo indeterminato e per quello a
tempo determinato si è ritenuto opportuno far riferimento alle categorie
contrattuali (B, C o D), mentre per il personale restante è stata predisposta una
23
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
specifica nota nelle istruzioni che individuava tre diversi profili/qualifiche da
attribuire a ciascun collaboratore/consulente16:
Si sono inoltre distinte dalle altre le figure dei responsabili dei CIOF (che sono
comunque tutti dipendenti a tempo indeterminato di categoria D), in virtù del
fatto che essi sono impegnati trasversalmente in tutte le attività del Centro.
Come si può osservare dalla tabella 4, a livello regionale circa la metà dei
dipendenti appartiene alla categoria D (202 persone includendo i responsabili),
cui si aggiungono 124 dipendenti di categoria C e 76 di categoria B. Rispetto
allo scorso anno sono aumentati i dipendenti delle due categorie superiori
(rispettivamente +14 e +28 unità) mentre sono diminuiti quelli di categoria B (-13
unità). Ciò si spiega ricordando il processo di “stabilizzazione” del personale dei
CIOF, che ha coinvolto in gran parte soggetti in possesso di titolo universitario,
che ha trovato dunque collocazione nelle categorie C e D. Fra i
collaboratori/consulenti invece prevalgono i collaboratori esperti, che
rappresentano da soli quasi la metà del personale non dipendente.
Il dato relativo alle diverse province appare peraltro piuttosto differenziato:
nella provincia di Ascoli Piceno il personale di categoria D raggiunge quasi i
due terzi dei dipendenti (63%), mentre nella provincia di Pesaro-Urbino si attesta
a meno di un terzo (31,6%); in una situazione intermedia si posizionano Ancona
(54,3%) e Macerata (48,8%).
2.3. Un'analisi delle caratteristiche del personale in servizio
Tipo di contratto cui gli operatori prestano servizio. Per semplicità di analisi
possiamo distinguere fra lavoratori tipici (dipendenti a tempo indeterminato non importa se con orario ridotto - più l'unico comandato/distaccato) ed
atipici (dipendenti a tempo determinato, collaboratori/consulenti e l‟unico
impiegato attraverso una borsa-lavoro).
16
Collaboratore tecnico = figura per la quale è richiesto di norma il solo diploma di scuola media
superiore, addetto ad attività di inserimento dati, prima accoglienza, prima informazione
Collaboratore tecnico esperto = figura per la quale è richiesto di norma il diploma di laurea e/o
un corso di specializzazione specifico impegnata in attività complesse (colloquio di orientamento
per il D.Lgs. 297/02, incontri di gruppo, mediazione linguistica e culturale, incontro domanda
offerta, ecc.)
Professionista esperto = consulente senior, di norma laureato e con corsi di specializzazione/
esperienza specifica, impegnato in attività di elevata specializzazione (consulenza orientativa,
Bilancio di Competenze, consulenza per il business plan, colloqui di preselezione, ecc.).
24
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 5 - Principali caratteristiche del personale in servizio presso i CIOF
per tipo di contratto di lavoro
Tipo di contratto
Tipico
Atipico
v.a
%
v.a
%
v.a
%
Sesso
Maschi
Femmine
140
202
40,9
59,1
31
102
23,3
76,7
171
304
36,0
64,0
Classi d'età
fino a 35 anni
36 - 45 anni
46 - 55 anni
56 anni ed oltre
14
59
147
122
4,1
17,3
43,0
35,7
66
51
14
2
49,6
38,3
10,5
1,5
80
110
161
124
16,8
23,2
33,9
26,1
Titolo di studio
Lic Elementare o Media
Dilploma SMS
Titolo post diploma
Laurea
Titolo post laurea
57
179
13
86
7
16,7
52,3
3,8
25,1
2,0
3
35
4
80
11
2,3
26,3
3,0
60,2
8,3
60
214
17
166
18
12,6
45,1
3,6
34,9
3,8
Totale
342 100,0
Principali caratteristiche del personale
in servizio presso i CIOF
133 100,0
Totale
475 100,0
I lavoratori atipici in servizio presso i CIOF sono notevolmente più giovani ed
istruiti dei loro colleghi a tempo indeterminato, e molto spesso (quasi otto volte
su 10) sono donne.
L'alta presenza di lavoratori atipici con titoli di studio elevati (il 71,5% ha un titolo
superiore al diploma di scuola media superiore) dipende soprattutto dal fatto
che i CIOF hanno ricercato al proprio esterno quelle figure per le quali il
personale interno non aveva preparazione e qualifiche, rivolgendosi dunque
soprattutto a professionalità medio-alte.
Qualifiche del personale dipendente in base al sesso: la componente
femminile sembrerebbe trovarsi in una situazione di maggiore svantaggio
rispetto a quella maschile (cfr. tab. 6). Fra i maschi infatti quasi il 60% dei
dipendenti è inquadrato nella categoria più alta17, mentre per le femmine tale
percentuale si ferma al 45%.
Per interpretare correttamente tale dato occorre però tener conto anche di
una terza variabile in grado di influenzare notevolmente la categoria di
appartenenza dell'operatore, cioè la sua l'età, utilizzata in tal caso soprattutto
17
Ai dipendenti di categoria D vanno aggiunti i responsabili dei CIOF.
25
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
come proxy degli anni di servizio nella struttura18. L'età media del personale
maschile (49,5 anni) è di oltre tre anni superiore a quella della componente
femminile: solo il 30% dei maschi in servizio presso i CIOF ha meno di 46 anni,
mentre per le femmine tale percentuale si attesta al 45,8%.
Tenendo conto di questa terza variabile (cfr. tab. 9) la differenza di categoria
contrattuale fra maschi e femmine appare assai minore, con un vantaggio
della componente femminile nella classe 36-45 anni, di quella maschile nella
classe 46-55 e un sostanziale equilibrio in quella più elevata.
Tab. 6 - Categoria e titolo di studio del
personale dipendente dei CIOF per sesso
Categoria e titolo di studio del
personale dipendente in servizio
presso i CIOF
Categoria/Qualifica
Dipendenti categoria B
Dipendenti categoria C
Dipendenti categoria D
Responsabili CIOF
Sesso
Maschi
Femmine
v.a
%
v.a
%
v.a
%
29
34
83
7
19,0
22,2
54,2
4,6
47
90
99
13
18,9
36,1
39,8
5,2
76
124
182
20
18,9
30,8
45,3
5,0
Titolo di studio
Lic Elementare o Media
Dilploma SMS
Titolo post diploma
Laurea
Titolo post laurea
24
84
7
35
3
15,7
54,9
4,6
22,9
2,0
34
111
8
89
7
13,7
44,6
3,2
35,7
2,8
58
195
15
124
10
14,4
48,5
3,7
30,8
2,5
Totale
153 100,0
249 100,0
Totale
402 100,0
Nel questionario veniva richiesto l'anno d'inizio attività presso il CIOF, che però non può essere
antecedente al 1999, anno di istituzione dei Centri per l'Impiego provinciali.
18
26
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 7 – Distribuzione del personale dipendente dei CIOF per categoria, sesso e
classi d'età
Categoria del
personale dipendente
per classi d'età
fino a 35 anni
Categoria B
Categoria C
Categoria D
Responsabili
36 - 45 anni
Categoria B
Categoria C
Categoria D
Responsabili
Sesso
Maschi
Femmine
v.a
%
v.a
%
Sesso
Maschi
Femmine
v.a
%
v.a
%
2
8
5
15
13,3
53,3
33,3
100,0
4
12
8
24
Categoria del
personale dipendente
per classi d'età
46 - 55 anni
16,7
Categoria B
50,0
Categoria C
33,3
Categoria D
Responsabili
100,0
12
7
35
1
55
21,8
12,7
63,6
1,8
100,0
22
40
34
3
99
22,2
40,4
34,3
3,0
100,0
9
6
5
20
45,0
30,0
25,0
100,0
12
28
26
66
18,2
42,4
39,4
100,0
6
13
38
6
63
9,5
20,6
60,3
9,5
100,0
9
10
31
10
60
15,0
16,7
51,7
16,7
100,0
153
-
249
-
56 anni ed oltre
Categoria B
Categoria C
Categoria D
Responsabili
Totale Marche
2.4. Distribuzione del personale fra i servizi
Per comprendere meglio come il personale venga impegnato nelle diverse
attività del Centro, nel questionario, è stato infatti richiesto a ciascun
operatore, di suddividere il proprio tempo di lavoro in percentuale fra i diversi
servizi nei quali è impegnato all'interno del CIOF19. I servizi previsti erano i
seguenti (sono sottolineate le abbreviazioni che verranno utilizzate nelle tabelle
seguenti):
AREA IMPIEGO
AA: adempimenti amministrativi (servizi generali; adempimenti relativi
alle imprese, adempimenti relativi ai lavoratori)
AC: accoglienza (accoglienza, primo colloquio di approfondimento e
rinvio ai servizi)
INF: informazione (prima informazione, assistenza alla consultazione di
materiale, incontri di gruppo)
297: attività legate alla gestione del D. Lgs. 297/02 (redazione scheda
personale, patto di servizio, colloquio di orientamento)
CO: consulenza orientativa (colloqui individuali, bilancio di competenze)
OF: obbligo formativo (informazione, orientamento, tutoraggio)
Qualora Il soggetto fosse impegnato in un unico servizio vi imputava il 100% del tempo
lavorativo.
19
27
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
IL: sostegno inserimento lavorativo (tirocini, pip, sportelli dedicati; percorsi
di gruppo di sostegno all‟occupabilità)
AUT: sostegno alla creazione d‟impresa (autoimprenditorialità)
CM: collocamento mirato
D/O: incontro domanda-offerta
CI: consulenza alle imprese
AREA FORMAZIONE
PF: progettazione formativa
CC:coordinamento corsi
SC: segreteria corsi
FF: analisi dei fabbisogni formativi
CK: check-up aziendale e visite presso le aziende
TT: tutoraggio tirocini
Il primo problema da risolvere per riuscire a definire con precisione la quantità
di lavoro dedicata a ciascun servizio deriva dalla presenza all'interno dei CIOF
regionali di personale impiegato con orari assai diversificati, soprattutto fra i
collaboratori/consulenti (cfr. tab. 8).
28
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 8 - Distribuzione del personale in servizio presso i CIOF per media di ore
lavorative settimanali e tipo di contratto
Media di ore
lavorative per
settimana
3
6
8
10
11
15
18
20
Tipo di contratto
Tipico
Atipico
1
1
2
3
1
1
19
12
21
Totale
1
1
2
3
1
1
31
21
Media di ore
lavorative per
settimana
24
25
29
30
33
34
36
Totale
Tipo di contratto
Tipico
Atipico
1
5
1
18
3
1
1
9
44
Totale
293
1
37
2
6
10
62
3
1
330
342
133
475
La soluzione a tale difficoltà è quella di riparametrare il dato relativo ai
lavoratori realmente in servizio ricavandone il numero di addetti effettivi fulltime, cioè di personale effettivo con un orario lavorativo medio pari a 36 ore
settimanali: da due lavoratori part-time a 18 ore settimanali, ad esempio, si
ricaverà un addetto effettivo full-time.
Ciò ci consentirà inoltre di calcolare con precisione la quantità di personale
impegnata in ciascun servizio, cioè in numero di addetti effettivi full-time che vi
si dedicano.
Osserviamo in primo luogo (tab. 9) come cambia attraverso tale calcolo la
situazione regionale e quella delle diverse province: a livello regionale si passa
da 475 addetti reali a 428,3 addetti effettivi full-time, con una diminuzione
numerica che interessa prevalentemente il personale a tempo determinato ed
i collaboratori di società esterne. Calcolando infatti il rapporto percentuale e/r
(addetti effettivi full-time/addetti reali) possiamo osservare come si attesti in
totale al 90,2%, con ampie differenze fra i diversi tipi di contratto: partendo dal
95,3% dei dipendenti a tempo indeterminato si passa al 91,5% del personale
comandato/distaccato, cui seguono l‟80,5% dei collaboratori con contratto
individuale, il 79,4% dei dipendenti a tempo determinato e il 54,4% dei
collaboratori appartenenti a società esterne.
La provincia di Macerata è quella che vede il suo organico maggiormente
ridotto a seguito di questa operazione di riparametrazione: gli addetti effettivi
full-time raggiungono infatti le 86,1 unità, pari cioè all‟82% degli addetti reali.
Nella provincia di Ancona tale rapporto appare assai più favorevole, con gli
addetti effettivi full-time che rappresentano il 98,2% degli addetti reali, mentre
nelle altre province si attesta intorno alla media regionale (90%)
29
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 9 - Numero addetti reali e numero addetti effettivi full-time
per provincia e tipo di contratto
Tipologia contrattuale del personale dei CIOF
Numero addetti reali (r) e numero addetti effettivi full-time (e)
Ascoli
PesaroTotale
Macerata
Piceno
Urbino
Marche
e
r
e
r
e
r
e
r
e
86,1
103 97,3
66
63,2
85
79,3
342 325,9
16,0
27
17,7
71
56,4
15
11,2
13
11,5
1,0
2
1,8
0,8
1
12
4
17
10,9
8,7
2,5
13,3
44
35,4
8
7
2,7
5,4
15
8,2
1
0,6
1
0,6
Ancona
Dipendenti a tempo indeterminato
Dipendenti a tempo determinato
Comandati/distaccati
Collaboratori/consulenti con contratto individuale
Collaboratori/consulenti di società esterne
Borsa lavoro
r
88
16
1
11
-
Totale
116
113,9
132
118,7
105
86,1
122
109,5
475
428,3
Media addetti per CIOF
29,0
28,5
44,0
39,6
35,0
28,7
40,7
36,5
36,5
32,9
Rapporto e/r su totale (val. %)
98,2
89,9
82,0
89,8
90,2
Volendo calcolare il numero di addetti effettivi full-time impiegati nei diversi
servizi, dobbiamo preventivamente escludere dalla nostra analisi i 20
responsabili, per i quali, visto il loro ruolo, non è possibile calcolare l'impegno
diretto nelle diverse attività dei CIOF. Trattandosi in tutti i casi di dipendenti a
tempo indeterminato con contratto full-time, possiamo sottrarli al totale degli
addetti effettivi full time precedentemente calcolato: avremo così un numero
di addetti effettivi full-time impegnati direttamente nei servizi pari a 408 unità.
Nelle tabelle 10 e 1120 viene riportata la suddivisione degli addetti effettivi fulltime fra i diversi servizi in base al tipo di contratto lavorativo. Rispetto allo scorso
anno si deve rilevare per gran parte dei servizi una diminuzione del personale in
essi impegnato (unico servizio a mostrare un aumento significativo è il sostegno
all‟inserimento lavorativo), con particolare riguardo all‟accoglienza (-21,6%) e
al tutoraggio dei tirocini (-48,2%).
Gli adempimenti amministrativi restano l‟attività che impegna il maggior
numero di addetti, sia in termini sia assoluti che percentuali: sono infatti 91 gli
addetti effettivi full-time impegnati in tale attività, pari al 22,7% del personale in
servizio, percentuale che sale al 34% se si considera il solo personale impegnato
nei servizi per l'impiego.
Al secondo posto in termini di personale dedicato vi è l'attività di segreteria dei
corsi di formazione, che impegna, così come lo scorso anno, 80 addetti effettivi
Gli arrotondamenti all'unità possono portare in qualche caso alla non corrispondenza fra il
dato totale e i dati parziali riportati nella tab. 10 (valori assoluti): ad esempio negli adempimenti
amministrativi sono impegnati in totale 90,72 addetti effettivi full-time (arrotondati a 91) ottenuti
sommando i 73,13 addetti a tempo indeterminato (arrotondati a 73), i 10,59 a tempo
determinato (arrotondati a 11), gli 1,83 comandati/distaccati (arrotondati a 2) i 4,66 collaboratori
con contratto individuale (arrotondati a 5), e i 0,51 collaboratori appartenenti a società esterne
(arrotondati a 1).
20
30
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
full time, pari al 20,1% del totale, ed al 60,8% del personale impegnato nella
sola area formazione. Seguono le attività legate al D.Lgs. 297/02 (42 addetti), il
coordinamento dei corsi (28), l'incontro domanda-offerta (24), il collocamento
mirato (21), l'accoglienza e l'informazione (20 ciascuno).
Osservando le differenze fra gli operatori in base al tipo di contratto, si deve
osservare come i dipendenti a tempo indeterminato concentrino la loro
presenza su adempimenti amministrativi, segreteria corsi e attività previste dal
297, mentre i dipendenti a tempo determinato e i collaboratori/consulenti
dedichino una quota rilevante del proprio tempo lavorativo ai servizi
specialistici (incontro domanda-offerta, consulenza orientativa, sostegno
all'inserimento lavorativo, sostegno alla creazione di impresa, collocamento
mirato).
In generale il contributo del personale atipico in termini di addetti effettivi fulltime è pari al 24,9%, con un aumento di oltre 3 punti percentuali rispetto
all‟anno 2006, nel caso dei suddetti servizi la quota di lavoratori atipici cresce
notevolmente: per il sostegno alla creazione di impresa raggiunge addirittura il
65,1%, cui seguono i servizi di consulenza orientativa (61,0%), sostegno
all‟inserimento lavorativo (46,9%), incontro domanda offerta (45,5%), e
collocamento mirato (42,6%).
31
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 10 - Distribuzione degli addetti effettivi full-time per tipologia contrattuale e
tempo dedicato a ciascun servizio - valori assoluti21
Tipologia contrattuale degli
addetti effettivi full-time dei
CIOF
Ripartizione fra i diversi servizi (valori assoluti)
AA
AC
INF
297
CO
OF
IL
AUT
CM
D/O
CI
PF
CC
SC
FF
CK
TT
Totale
(v.a.)
Dipendenti a tempo
indeterminato
73
14
13
32
5
4
9
2
12
13
7
7
25
66
3
7
4
296,6
Dipendenti a tempo
determinato
11
4
6
7
4
0
6
2
6
6
1
-
1
2
-
1
-
56,4
Comandati/distaccati
2
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1,8
Collaboratori/consulenti con
contratto individuale
5
2
1
2
3
2
2
1
2
4
1
2
1
8
0
-
0
34,8
Collaboratori/consulenti di società
esterne
1
0
0
1
-
-
-
0
1
1
1
-
-
4
-
-
-
8,1
Borsa lavoro
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1
-
-
-
0,6
Totale (v.a.)
91
20
20
42
12
6
17
5
21
24
10
9
28
80
3
8
5
399,0
25
-21,6
20
0,0
42
-1,5
12
-1,2
6
1,7
16
6,2
5
-13,7
20
3,9
26
-5,9
10
0,3
9
-5,4
29
-4,6
80
-0,2
3
0,0
7
11,6
9
-48,2
420,0
-5,0
Totale 2006
v.a.
100
var.% -8,9
Quando nella cella è presente lo 0 vuol dire che vi sono meno di 0,5 addetti effettivi full-time che effettuano il servizio indicato, mentre l‟assenza è
indicata dal trattino.
21
32
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 11 - Distribuzione degli addetti effettivi full-time per tipologia contrattuale e
tempo dedicato a ciascun servizio - valori percentuali
Tipologia contrattuale degli
addetti effettivi full-time dei
CIOF
Ripartizione fra i diversi servizi (valori %)
AA
AC
INF
297
CO
OF
IL
AUT
CM
D/O
CI
PF
CC
SC
FF
CK
TT
Totale
(%)
Dipendenti a tempo
indeterminato
24,7
4,8
4,3
10,8
1,6
1,4
3,1
0,5
4,0
4,4
2,5
2,5
8,5
22,2
0,9
2,3
1,5
100,0
Dipendenti a tempo
determinato
18,8
6,4
10,0
12,9
7,1
0,7
10,2
3,9
10,3
10,7
1,9
-
2,1
3,5
-
1,4
-
100,0
Comandati/distaccati
100,0
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
100,0
Collaboratori/consulenti con
contratto individuale
13,4
4,9
2,2
4,8
9,7
4,4
6,7
1,5
6,3
11,9
2,6
4,3
3,2
22,8
0,3
-
1,1
100,0
Collaboratori/consulenti di
società esterne
6,1
1,0
3,1
10,2
-
-
-
3,3
10,2
10,2
10,2
-
-
45,7
-
-
-
100,0
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
100
-
-
-
100,0
22,7
4,9
5,0
10,5
3,0
1,6
4,3
1,2
5,2
6,1
2,5
2,2
6,9
20,1
0,7
1,9
1,2
100,0
34,0
-
7,3
-
7,3
-
15,7
-
4,5
-
2,3
-
6,4
-
1,7
-
7,8
-
9,1
-
3,8
-
6,8
20,9
60,8
2,1
5,8
3,6
-
Borsa lavoro
Totale (%)
% su Spi
% su Formazione
33
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
2.5. Organizzazione del lavoro
Un primo aspetto di un certo interesse riguarda il livello di specializzazione
funzionale del personale in servizio: si vuole cioè capire se ciascun operatore
sia prevalentemente impegnato su uno, due o più servizi, delineando così i
diversi modelli organizzativi adottati dai Centri22.
Come si può osservare dalla tab. 12 , su un totale di 452 operatori23 ve ne sono
211 impegnati in un solo servizio, 102 impegnati in due, 84 in tre, e 55 (pari al
12,2% del totale) che suddividono il proprio tempo lavorativo fra quattro o più
servizi.
Tab. 12 - Distribuzione del personale per CIOF di appartenenza e
numero di servizi nei quali l'operatore è impegnato
Ancona
Ascoli Piceno
Civitanova Marche
Fabriano
Fano
Fermo
Jesi
Macerata
Pesaro
San Benedetto del Tronto
Senigallia
Tolentino
Urbino
1
9
37
14
5
10
9
20
21
39
17
6
16
8
Numero di servizi su cui sono impegnati gli operatori
2
3
4
5
6
7
12
12
0
1
10
2
3
1
0
4
8
1
1
1
1
5
5
2
0
0
11
4
2
2
1
2
18
7
1
0
0
10
0
0
0
3
9
2
0
6
1
0
0
9
5
4
1
2
2
10
3
4
2
6
8
4
1
1
6
13
7
4
0
-
8
1
-
Totale
211
102
1
CIOF
84
27
16
8
3
Totale
34
53
31
17
32
35
30
35
46
38
27
36
38
452
Il dato appare peraltro assai differenziato fra i diversi Centri, come si può
agevolmente notare dalla tabella seguente, nella quale sono stati calcolati
due indici utili alla nostra analisi:
indice di specializzazione del personale, calcolato come rapporto
percentuale fra il numero di operatori impegnati in un solo servizio ed il
totale degli operatori presenti nel CIOF, con un campo di variazione
teorico compreso fra 0 (nessun operatore impegnato su un solo servizio)
e 100 tutti gli operatori impegnati in un solo servizio)
22
In tal caso, infatti, l'unità di analisi non può che essere il singolo CIOF (che nel caso della
provincia di Ascoli Piceno viene creato artificialmente aggregando i dati delle strutture
dell'impiego e di quelle della formazione), dato che, in assenza di modelli organizzativi condivisi,
ciascun Centro sembra aver adottato diverse strategie di lavoro.
Ricordiamo che sono esclusi dall'analisi i 20 responsabili e le tre dipendenti del CIOF di Ancona
per le quali non sona state indicate le attività svolte.
23
34
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
indice di genericità del personale, calcolato attraverso la somma dei
prodotti ottenuti dal numero di operatori moltiplicato per il numero di
servizi in cui sono impegnati diviso il numero di operatori in servizio presso
il CIOF24; più raffinato del primo, poiché considera l'intera distribuzione e
non solo un valore della stessa, e con campo di variazione teorico
compreso fra 1 (tutti gli operatori impegnati in un solo servizio) ed 8 (tutti
gli operatori impegnati su otto servizi).
Dalla tabella si evince che il CIOF con il più elevato grado di "divisione del
lavoro" (e dunque di specializzazione nei propri compiti) è quello di Pesaro,
seguito da quelli di Jesi, Ascoli Piceno, Macerata e Fermo. All'opposto i CIOF di
Senigallia, Fano, Urbino e Fabriano appaiono quelli con il più basso livello di
divisione del lavoro: in questi Centri spesso un operatore è impegnato su più
servizi, suddividendo fra questi il proprio tempo lavorativo.
Tab. 13 - Indici di specializzazione e genericità
del personale nei 13 CIOF marchigiani
CIOF
Ancona
Ascoli Piceno
Civitanova Marche
Fabriano
Fano
Fermo
Jesi
Macerata
Pesaro
San Benedetto del Tronto
Senigallia
Tolentino
Urbino
Indice di
specializzazione
26,5
69,8
45,2
29,4
31,3
25,7
66,7
60,0
84,8
44,7
22,2
44,4
21,1
Indice di
genericità
2,21
1,51
2,45
2,24
2,56
2,00
1,33
1,83
1,17
2,18
3,11
2,19
2,82
46,7
2,06
Totale
Un ulteriore aspetto relativo all'organizzazione dei CIOF che ci sembra
interessante, riguarda la modalità di lavoro: se è vero che vi sono quasi la metà
degli operatori impegnati in un solo servizio può essere interessante capire se gli
stessi si dividano fra i servizi in maniera proporzionata, o se vi siano invece servizi
con una maggior quota di personale specializzato.
Si calcoli a titolo di esempio l'indice di genericità del personale del CIOF di Ancona, che si
otterrà attraverso la seguente formula: [(9*1)+(12*2)+(12*3)+(0*4)+(0*5)+(1*6)+(0*7)+(0*8)]/34 =
2,21.
24
35
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 14 - I servizi dei CIOF: addetti, addetti esclusivi ed indice di esclusività
Servizio
Segreteria corsi
Sostegno crezione impresa
Collocamento mirato
Adempimenti amministrativi
Incontro domanda-offerta
Coordinamento corsi
Consulenza orientativa
Attività 297
Tutoraggio tirocini
Obbligo formativo
Sostegno inserim. lavorativo
Check-up aziendale
Progettazione formativa
Informazione
Consulenza impresa
Accoglienza
Analisi fabbisogni formativi
Addetti
impegnati nel
servizio (a)
120
13
36
174
54
56
33
102
16
19
50
24
24
78
44
73
16
Addetti
esclusivi (b)
v.a.
%
81
35,5
5
2,2
11
4,8
52
22,8
14
6,1
11
4,8
6
2,6
15
6,6
2
0,9
2
0,9
5
2,2
1
0,4
1
0,4
3
1,3
1
0,4
1
0,4
0
-
Indice di
esclusività (b/a) %
67,5
38,5
30,6
29,9
25,9
19,6
18,2
14,7
12,5
10,5
10,0
4,2
4,2
3,8
2,3
1,4
-
Come si può notare dalla lettura della tab. 14 oltre il 60% del personale
impegnato in un solo servizio si dedica ad attività di tipo fondamentalmente
amministrativo: adempimenti e segreteria dei corsi.
Nei CIOF, appaiono essere solo quattro i servizi per i quali è presente una forte
specializzazione del personale (con un indice di esclusività uguale o superiore
al 30%), e due di questi non sono veri e propri servizi all'utenza, ma attività di
tipo prevalentemente amministrativo.
36
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
3. LA RETE TERRITORIALE E GLI STRUMENTI DI MARKETING
3.1. Centri per l’Impiego ed il territorio
Uno degli aspetti da considerare quando si parla di servizi per l‟impiego è
anche quello che riguarda la loro capacità di istaurare relazioni collaborative
con istituzioni o soggetti del territorio.
Nel complesso i CIOF marchigiani dimostrano di aver sviluppato una buona
capacità di interagire con il territorio attraverso una serie di rapporti , perlopiù
formalizzati25 con organismi pubblici e privati per l‟implementazione ed
integrazione dei Servizi per l‟impiego.
Tab. 15 – Numero di interazioni con altri soggetti presenti sul territorio per anno e
provincia26
Provincia
Ancona
Ascoli Piceno
Macerata
Pesaro-Urbino
N° di collaborazioni, convenzioni o accordi
2005
2006
2007
54
66
72
26
37
39
27
28
25
24
31
14
Totale Marche
131
162
150
Si tratta principalmente di protocolli d‟intesa, collaborazioni su progetti e
convenzioni tra Centri e soggetti terzi, che riguardano talvolta la normale
attività amministrativa del CIOF, altre volte, la gestione dei servizi o progetti.
Tab. 16 Distribuzione delle collaborazioni in essere per tipologia e provincia
Tipologia di formalizzazione del rapporto
Collaborazioni non formalizzate
Collaborazioni formalizzate
di cui
Protocolli d'intesa
Convenzioni
Accordi di programma
Comitati locali / Tavoli
Collaborazioni su progetti
Ancona
Ascoli
Piceno
Macerata
Pesaro Urbino
Totale
Marche
2
70
16
23
6
19
1
13
25
125
46
1
2
8
13
3
14
6
3
8
3
5
3
7
3
55
30
5
8
27
Le relazioni formalizzate sono passate dal 78,4% del 2006 all‟83,3% del 2007 a fronte di una
diminuzione di quelle informali (passate da 35 a 25).
26 Il CIOF di Urbino non ha fornito il dato.
25
37
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tali rapporti riguardano principalmente (Cfr tab. 17) accordi con gli istituiti
scolastici, con le Aziende sanitarie locali e gli ambiti, con le parti sociali e le
Associazioni di categoria e i Comuni. Risulta particolarmente ridotto il numero di
CIOF, che istaurano relazioni Informagiovani, INAIL/INPS e Associazioni di
volontariato.
Proprio la variabilità della natura dei rapporti tra SPI, necessita di indagare più
approfonditamente questa rete relazionale cercando di individuare gruppi
omogenei di reti in funzione della tipologia di soggetti coinvolti e l‟oggetto
della rete.
Una prima tipologia prevede una stretta relazione tra SPI e Amministrazioni
comunali o sovra-comunali per la gestione ed erogazione di tutti o in parte, i
servizi normalmente erogati dai CIOF .
Esempi di tale modello di partnership sono la collaborazione del CIOF di Ascoli
Piceno con l‟Amministrazione Comunale per l‟ inserimento lavorativo e/o borsa
lavoro soggetti svantaggiati) ; oppure quella tra il Centro impiego di Fermo,
Comune di Porto Sant‟Elpidio e Provincia di Ascoli Piceno per la gestione dello
sportello “SERVIZIO ACCOGLIENZA/INFORMAZIONE” nell‟ambito del punto di
accoglienza territoriale socio sanitario di Porto Sant‟Elpidio.
Anche le relazioni con le strutture sanitarie (ASUR, SERT, UMEE, ecc.), attivate da
tutti i CIOF, si configurano quasi sempre come attività di sostegno
all‟inserimento di soggetti svantaggiati, prevedendo di volta in volta la
realizzazione di percorsi mirati di inserimento lavorativo, attraverso tirocini, piani
di inserimento, accompagnamento al lavoro e tutoraggio in azienda.
In questo senso, nelle Province di Pesaro-Urbino ed Ancona è attiva una
collaborazione per la partecipazione a tavoli istituiti da altre amministrazioni
pubbliche in materia penitenziaria, aventi ad oggetto l‟attivazione di azioni e di
politiche attive del lavoro tese al reinserimento dei soggetti detenuti o ex
detenuti nonché l‟attività di sostegno ai suddetti soggetti svantaggiati ai fini
della loro partecipazione alle borse di studio.
Anche il CIOF di Macerata ha attivato una convenzione con l‟INPS per la
condivisone di banche dati, scambio di informazioni , consulenza in materia di
previdenza all‟interno del CIOF
Una seconda tipologia di rete prevede l‟attivazione di relazioni tra i Centri ed il
sistema formativo/educativo attraverso, nella maggior parte dei casi,
l‟istituzione di un Tavolo permanente rete Lavoro (che in provincia di Ancona
vede la partecipazione delle associazioni datoriali ) che funga da Osservatorio
del lavoro e dei fabbisogni formativi. Altro esempio in questo senso, sono il CIOF
di Fano che ha attivato un protocollo con l‟Università di Urbino, gli Istituti
38
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
scolastici e le Associazioni di categoria per attività di orientamento e
coprogettazione di interventi a favore degli studenti delle classi quarte e quinte
degli Istituti superiori.
Tab. 17 – Numero collaborazioni per tipologia di soggetti coinvolti (riga)
Tipo di soggetti coinvolti
Ancona
Ascoli
Piceno
3
4
31
11
5
1
7
9
1
0
72
6
12
2
1
3
2
0
4
3
6
39
Comuni, Comunità Montane, ATS
Servizi sanitari
Istruzione Formazione
Parti Sociali e Assoc. Categoria
Enti di ricerca ed assistenza tecnica
Informa-giovani
Imprese
Coop. Sociali
INPS/INAIL
Altro
Macerata
3
1
11
5
0
1
2
1
1
25
Pesaro Urbino
Totale
Marche
3
2
4
1
2
0
0
0
2
0
14
15
19
48
18
10
4
9
14
6
7
150
Un ruolo importante è naturalmente assegnato al dialogo con il mondo
imprenditoriale e con quello delle associazioni di categoria e sindacali, soggetti
con i quali I CIOF instaurano collaborazioni per la creazione di tavoli di lavoro
istituzionali e/o di coordinamento tecnico.
Le collaborazioni con gli enti di ricerca e con gli organismi che si occupano di
assistenza tecnica (ISFOL, Italia Lavoro) hanno invece riguardato l'avvio di
sperimentazioni su specifici servizi, all‟interno di progetti innovativi a valenza
nazionale diretti a migliorare la qualità dei servizi o ad ampliare la gamma di
offerta dei Centri.
Punti di forza:
- elevato numero di protocolli d‟intesa con le istituzioni presenti sul territorio a conferma
che i Centri cercano sempre più di consolidare la rete dei rapporti con il territorio.
Criticità:
- ancora poco strutturato il dialogo con il mondo imprenditoriale che dovrebbe essere
finalizzato a meglio conoscere il locale mercato del lavoro, rilevando anche i
fabbisogni delle imprese.
3.2. Comunicazione e marketing
Comunicazione e marketing sono due aspetti importanti quando si parla di
Servizi per l‟impiego, soprattutto se visti nell‟ambito di quel processo di
rinnovamento della Pubblica Amministrazione, che ha attribuito alla
39
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
comunicazione pubblica un ruolo fondamentale nella promozione dei propri
servizi ai cittadini.
In quest‟ottica, nel corso degli anni, si è assistito ad un ripensamento anche nel
modo di offrire i servizi per l‟impiego che ha tenuto conto della distinzione tra
cittadini ed imprese portatori di esigenze diversificate.
Misurarsi con i cambiamenti ha quindi portato la pubblica amministrazione ed i
servizi per l‟impiego a misurarsi con la necessità di acquisire logiche d‟impresa
ragionando secondo indici di qualità, efficienza e concorrenza.
Se da un lato è sicuramente fuori dubbio il fatto che a fronte di una apertura
della PA e dei SPI verso una logica di mercato, la comunicazione rappresenta
uno strumento cruciale per l creazione e la diffusione di un‟immagine rinnovata
e più moderna delle istituzioni; dall‟altro però non è uno strumento che da solo
può creare e consolidare la percezione di qualità del servizio erogato. Occorre
quindi non perdere mai di vista che la comunicazione è solo uno degli
strumenti di marketing che i soggetti pubblici possono analizzare.
Pertanto, se da un lato, i CIOF delle Marche hanno proseguito il processo di
promozione dei servizi presso le aziende e i cittadini, utilizzando principalmente
mezzi promozionali tradizionali (volantini, locandine, brochure ed
organizzazione di eventi) dall‟altro, sembrano ancora non del tutto proiettati
verso l‟ideazione e realizzazione di interventi comunicativi strutturati ed
all‟interno di una vera e propria strategia di comunicazione complessiva ed
integrata.
A tal proposito, ai Responsabili dei Centri è stato chiesto a chi dovrebbe essere
affidata abitualmente la formulazione e la pianificazione delle strategie di
comunicazione e marketing dei SPI : la maggioranza (9 centri su 13) si divide tra
coloro (5), che ritengono che questa attività debba essere affidata alla
Provincia in partnership con una società esterna esperta del settore e tra quelli
(4 ) che ritengono debba essere affidata ad una società esterna esperta del
settore. Tre CIOF affiderebbero invece tale attività ad un responsabile della
comunicazione interno alla Provincia, esclusivamente dedicato a tale funzione,
mentre un Centro soltanto vorrebbe ci fosse un gruppo di lavoro interno alla
Provincia costituito utilizzando operatori che normalmente svolgono altre
mansioni.
Tali dati evidenziano quindi come l‟esigenza di figure professionali competenti
sul tema del marketing e della comunicazione rappresentino per la gran parte
dei Centri una soluzione auspicabile, soprattutto in considerazione del fatto
che ormai, sempre più, è necessario focalizzare i messaggi su determinati
target, spostando l‟obiettivo della comunicazione dalla semplice erogazione di
informazioni, alla fidelizzazione di nuove e diverse fasce di utenti.
40
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Per sintetizzare è necessario quindi che Province ed i Centri creino all‟interno di
una prospettiva di marketing, una vera e propria cultura comunicativa, in
funzione della quale poter ideare e pianificare progetti di comunicazione mirati
a creare e confermare, nel lungo termine, un‟immagine reale della qualità
effettiva dei servizi erogati.
Punti di forza:
- azioni di promozione meno frammentate ma più coordinate e riconducibili ad una
strategia comune delle Province
Criticità:
- poco sviluppate le azioni dirette all’utente impresa che devono invece essere
maggiormente mirate ad una loro fidelizzazione.
- mancanza di indicatori per la valutazione del ritorno delle iniziative. Tali indicatori sono
necessari per identificare le possibili azioni correttive e per valutare l’impatto che le
iniziative di comunicazione e marketing hanno sugli utenti.
41
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
4. I SERVIZI
In questo capitolo si prendono in esame tutti i servizi offerti dai Centri per
l‟impiego e ne vengono illustrate le modalità specifiche di attuazione, i
principali contenuti in termini di attività realizzate, ed alcuni aspetti specifici.
4.1 Adempimenti amministrativi
Negli adempimenti amministrativi di tipo tradizionale sono comprese alcune
fondamentali ed obbligatorie attività realizzate da tutti i CIOF e che riguardano
lavoratori ed imprese (aggiornamento dell‟anagrafe dei lavoratori,
compilazione di liste, comunicazioni con altri enti), cui seguono le attività di
segreteria, gestione del personale e delle risorse economiche, organizzazione
del protocollo, ecc.
Nel 2007 i CIOF delle Marche hanno ricevuto in totale 622.20627 comunicazioni
dalle aziende ossia in media 51.850 in ogni Centro con una prevalenza di
comunicazioni relative alle assunzioni e cessazioni.
Tab. 18 – Numero adempimenti effettuati dai CIOF per tipologia e provincia
Tipo di adempimenti
Ancona
Comunicazioni ricevute dalle aziende
di cui assunzioni
di cui cessazioni
di cui trasformazioni
234.142
93.034
87.018
23.555
Ascoli
Piceno
149.098
73.097
55.395
16.417
372
2.975
Sospensioni dello stato di disoccupazione*
Soggetti che hanno perso lo stato di
112.573
59.612
32.498
7.618
PesaroUrbino
126.393
61.979
51.918
8.715
Totale
Marche
622.206
287.722
226.829
56.305
4.288
519
1.052
6.231
11.693
1.065
7.523
23.256
Macerata
* Ancona non ha fornito il dato
Come lo scorso anno, è il Centro di Ancona quello che ha ricevuto il maggior
numero di comunicazioni, aumentate rispetto al 2006 (da 80.133 a 107.803).
Seguono i Centri di Jesi (64.755,00), di Fermo ed Ascoli Piceno con più di 51.000
segnalazioni ciascuno. Sono invece i Centri di Urbino (29.234), Tolentino (28.746)
e Fabriano (27.808) quelli che hanno registrato il minor numero di
comunicazioni.
27
Lo scorso anno erano 525.829 e nel 2005, 394.412.
42
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
In notevole aumento rispetto al 2006, i soggetti che hanno perso lo stato di
disoccupazione (da 6.978 a 23.256). Tale dato è sicuramente spiegabile con il
fatto che i CIOF stanno cominciando a mettere in atto procedure che,
seppure con alcune differenze, consentano agli operatori di cancellare dal
JobAgency tutti coloro i quali non hanno più diritto a mantenere lo stato di i
disoccupazione, o perchè non si sono presentati al colloquio di orientamento
(D.lgs 297/02), o alle verifiche periodiche, ovvero all‟appuntamento per la
fruizione dei servizi concordati in sede di stipula del Patto di Servizio.
La percentuale di tempo28 dedicata agli adempimenti amministrativi si attesta
sul 43,8%, dato (cfr. tab. 19), in leggera diminuzione rispetto al 2006 (45,4% ) ma
consistente soprattutto rispetto al 2003 (50,8% ).
Tab. 19 – Percentuale di tempo dedicato agli adempimenti amministrativi per
provincia e tipo di attività (media)
Attività amministrative
% tempo dedicato adempimenti amministrativi
Ancona
Ascoli
Piceno
Macerata
Pesaro- Totale
Urbino Marche
33,7
60,0
43,3
41,7
43,8
25,0
42,5
32,5
20,0
41,7
38,3
23,3
43,4
33,3
21,7
36,7
41,6
22,7
41,2
36,1
di cui:
% tempo per servizi generali
% tempo per imprese
% tempo per lavoratori
A conferma di quanto rilevato negli scorsi anni, rimangono gli adempimenti
legati alle imprese quelli che assorbono la maggior parte del tempo lavorativo
dei CIOF (41,2%), seguiti dagli adempimenti per i lavoratori (36,1%).
Punti di forza:
-sempre più in diminuzione, nel corso degli anni, la percentuale di tempo dedicata agli
adempimenti amministrativi che risulta ormai quasi in linea con il valore medio
complessivo fissato dal Masterplan regionale (40%) come obiettivo da raggiungere fra il
2004 ed il 2006.
-snellimento delle liste dei soggetti in stato di disoccupazione, grazie ad alcune
procedure di cancellazione attuate dai CIOF.
Criticità:.
-permangono ancora alcune difficoltà legate probabilmente alla mole di
comunicazioni ricevute dai Centri della provincia di Ascoli Piceno che impegnano gran
parte del tempo lavorativo (60%) egli operatori.
28
Si tratta di una stima della percezione dei responsabili dei Centri.
43
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
4.2. Accoglienza e informazione
Attraverso il servizio di accoglienza ed informazione i CIOF erogano all‟utente :
prima informazione
smistamento verso altri servizi del CIOF o verso altri enti ed istituzioni
assistenza all‟uso ed alla consultazione di materiali informativi
gestione, appuntamenti e prenotazione dei servizi
colloqui di accoglienza.
4.2.1. Accoglienza
Il servizio di accoglienza ha, come scopo primario, quello di conoscere i
soggetti che si rivolgono ai Centri per l‟Impiego.
La qualità e l'efficienza dei servizi e delle azioni di orientamento dipendono
anche da una efficace fase di accoglienza. In questo momento, infatti, si
costruiscono alcune importanti premesse per il successo della relazione di
servizio tra l'utente e la struttura.
L'accoglienza è un momento fondamentale del processo di orientamento e
rappresenta il risultato di un insieme di elementi di tipo strutturale, organizzativo,
relazionale.
Ambienti,
risorse
organizzative,
dispositivi
comunicativi,
competenze professionali sono gli elementi necessari per una efficace
accoglienza.
Il servizio di accoglienza risulta attivo in tutti i CIOF delle Marche anche se non
sempre è organizzato con le medesime modalità di erogazione29.
Tutti i Centri offrono un livello di servizio che potremmo definire avanzato:
l‟operatore effettua un colloquio approfondito alla scrivania e prenota il sevizio
specifico al quale indirizzare l‟utente .
Tutti i Centro ad eccezione di Fabriano, effettuano la registrazione dell‟utente
che avviene (per 5 Centri su 13) esclusivamente su database, mentre in tutti
altri casi gli utenti vengono registrati anche su supporto cartaceo.
La modalità di rilevazione del tipo di servizio offerto ha previsto da parte degli intervistati, la
possibilità di risposte multiple, ipotizzando che vi potessero essere diverse modalità di erogazione
all‟interno dello stesso CIOF.
29
44
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Così come previsto dal Masterplan regionale, un servizio di accoglienza viene
garantito oggi anche da tutte le sedi decentrate, con modalità piuttosto
differenziate e spesso meno strutturate rispetto a quelle offerte dalla sede
centrale. Rispetto agli anni precedenti, sono molte di più (da 6 del 2004 alle
attuali 11) le sedi decentrate che hanno strutturato maggiormente il servizio,
prevedendo un vero e proprio colloquio di accoglienza, in luogo della
semplice prima informazione e smistamento che caratterizzava la maggioranza
delle sedi.
4.2.2. Informazione
Il servizio di informazione svolge attività di accoglienza (nell'ambito della
struttura) e di informazione sulle possibilità formative ed occupazionali: l'utente
può consultare specifici materiali informativi, sia cartacei che multimediali
riguardanti informazioni su offerte di lavoro di aziende private, bandi di concorsi
pubblici, corsi di formazione e percorsi formativi di tipo universitario e post
universitario (masters), tirocini formativi, imprenditoria, legislazione ecc..,.
La quasi totalità (12 su 13) dei CIOF marchigiani eroga il servizio attraverso tre
modalità: prima informazione, assistenza all‟uso e consultazione di materiali
informativi, incontri informativi di gruppo.
I Centri di Tolentino non hanno effettuato nel 2007 incontri informativi di gruppo.
Per quanto riguarda le tipologie prevalenti di informazioni erogate agli utenti si
evidenzia una gamma abbastanza ampia di materiali disponibili al pubblico30:
Gli incontri di gruppo. Il processo di erogazione del servizio di informazione
prevede che ogni utente possa essere indirizzato agli incontri di gruppo che
hanno finalità sia informative che di stimolo/confronto tra i soggetti interessati
da una medesima problematica. Gli argomenti trattati vanno dall‟illustrazione
delle caratteristiche delle professioni e del mercato del lavoro alle tecniche di
ricerca del lavoro ed all‟ illustrazione delle opportunità formative.
Dall‟analisi dei dati dell‟ultimo triennio si evidenzia un aumento degli incontri
passati dai 360 del 2005 ai 545 del 2007. Rispetto al 200631, è aumentato il
numero degli incontri effettuati (da 313 a 545).
E‟ la provincia di Ancona che detiene il primato per il maggior numero di
incontri effettuati (230) anche se a livello di singolo Centro, è quello di Ascoli
Piceno che ne ha realizzati di più (115) seguito da Ancona (106).
La situazione è rimasta invariata rispetto al 2006, per cui per maggiori approfondimenti si
consiglia di consultare Monitoraggio SPI 2007 nelle Marche.
31 Nel 2006 i Centri che non effettuavano incontri di gruppo erano Ancona e Tolentino.
30
45
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Meno strutturato risulta questo servizio nella provincia di Macerata anche se in
netto miglioramento rispetto al 200632 : in totale, sono stati realizzati 69 e tutti dal
Centro di Civitanova Marche.
Fermo restando che tali incontri hanno interessato prevalentemente la platea
dei più giovani (adolescenti, studenti, giovani), emergono alcune differenze a
livello territoriale rispetto alla media regionale come si evince dalla lettura dei
dati della tabella sottostante.
Tab. 20 – Numero incontri di gruppo effettuati
per provincia e target di utenza
Numero e target degli incontri di gruppo
230
Ascoli
Piceno
172
31,6
0,3
8,4
2,4
3,6
12,1
1,3
12,9
1,3
0,4
25,8
51,6
-6,8
13,3
5,3
14,4
3,8
4,1
--0,6
Ancona
Numero incontri di gruppo*
Target
% incontri con studenti
% incontri con adolescenti
% incontri con giovani
% incontri con donne
% incontri con inoccupati
% incontri con disoccupati
% incontri con extracomunitari
% incontri con lavoratori in mobilità
% incontri con occupati
% incontri con aspiranti imprenditori
% incontri con altri
69
PesaroUrbino
74
Totale
Marche
545
22,4
63,9
--------13,7
78,1
----13,2
-6,6
-0,7
1,3
44,0
9,0
5,4
5,4
3,1
11,4
1,8
7,2
0,5
0,2
12,0
Macerata
* Il Ciof di Tolentino non effettua incontri di gruppo e quello di Urbino non è stato in grado di indicarne il numero.
Rispetto al 2006, il dato regionale, mostra una diminuzione del target
disoccupati (dal 17,1% al 11,4% ) donne (dal 9,3% al 5,4%) e lavoratori in
mobilità (dal 10,3% al 7,2%).
Punti di forza:
- gran parte dei Centri riconosce al servizio di accoglienza un ruolo fondamentale di
primo impatto tra il Centro e l‟utente.
- la presenza in tutti i Centri di spazi di attesa ed accoglienza/informazione è ritenuta
fondamentale per lo svolgimento delle attività inerenti l‟erogazione dei servizi più
specifici.
Criticità:
- poche le province (Ancona e Ascoli Piceno) che hanno svolto un numero
considerevole di incontri di gruppo.
- su un totale di 545 colloqui, Solo il 5,4% degli incontri è rivolto alle donne in
reinserimento lavorativo e solo l‟1,8% agli extracomunitari.
32
Nel 2006 eran stati realizzati solo 5 incontri e tutti dal Centro di Macerata.
46
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
4.3. Colloquio ai sensi del D. Lgs. 297/02
A seguito del decreto legislativo 297/02 i CIOF devono effettuare interviste
periodiche e adottare altre misure di politica attiva volte all'accertamento ed
al mantenimento dello stato di disoccupazione.
La normativa contenuta nello stesso D.Lgs 297/02, o a questo richiamata, sia
nazionale che regionale, viene osservata da tutti i CIOF regionali 33, anche se,
nella applicazione concreta, in considerazione dei problemi interpretativi che
la stessa normativa genera, esistono delle diversità, a volte anche importanti,
sia di “linguaggio” che di attività erogate e di procedure.
In sintesi possiamo dire che presso i CIOF le diverse fasi sottese a tutta la
procedura del D.Lgs 297/2002 si riassumono in cinque attività principali
1. colloquio preliminare
2. attribuzione dello status occupazione tramite c.d. "autocertificazione 297"
3. colloquio di orientamento - 297
4. patto di servizio
5. provvedimento di cancellazione
La persona che cerca un impiego e si reca al Centro è tenuta a rilasciare
all‟operatore una “dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro” che
equivale ad un‟assunzione di responsabilità, che impegna la persona a
garantire non solo la propria disponibilità all‟impiego ma anche la
partecipazione attiva ad eventuali azioni di supporto che potrebbero
agevolare l‟ingresso o il reingresso nel mondo del lavoro.
L‟utente sottoscrive la dichiarazione attestante l‟eventuale attività
precedentemente svolta e l‟immediata disponibilità allo svolgimento di
un‟attività lavorativa (autocertificazione ai sensi del D.Lgs 297/2002).
Al 31/12/2007, nelle Marche, erano 97.258 i disoccupati immediatamente
disponibili, di cui 61.017 donne, mediamente 7.481 (7.090 nel 2006 ) disoccupati
per ciascun CIOF. Questi dati mostrano un aumento rispetto a quanto
registrato nel 2006 (92.174) , anno in cui si era invece registrata una diminuzione
rispetto al 2005 (99.555 ) . Osserviamo però che il dato appare influenzato dalla
diversa modalità di estrazione dei soggetti in stato di disoccupazione effettuata
dalla provincia di Pesaro-Urbino (vedi nota alla tab. 21).
33La
P.F. “Servizi per l‟impiego e mercato del lavoro” della Regione Marche ha
costituito insieme alle Province un tavolo di lavoro “standard e procedure e revisione
delle linee guida” che avrà l‟obiettivo di cercare di uniformare attività e procedure
relative agli adempimenti dei Centri.
47
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 21 – Soggetti in stato di disoccupazione al 31/12/2007 per provincia
Soggetti in stato di disoccupazione
Ancona
Immediatamente disponibili al 31/12/2007
di cui Maschi
di cui Femmine
27.334
Ascoli
Piceno
37.678
9.863
17.471
14.660
23.018
Che hanno dichiarato la disponibilità nel 2007
di cui Maschi
di cui Femmine
11.645
% per categorie del D. Lgs. 297/02
Adolescenti
Giovani
Donne in reinserimento lav orativo
Disoccupati/inoccupati di lunga durata
Disoccupati/inoccupati
17.797
PesaroUrbino*
14.449
Totale
Marche
97.258
6.757
11.040
4.961
9.488
36.241
61.017
13.568
5.790
9.947
40.950
4.590
7.055
6.157
7.411
2.510
3.280
3.706
6.241
16.963
23.987
0,6
4,7
2,3
38,0
54,4
0,7
2,7
1,2
39,6
55,9
0,2
5,9
0,0
59,3
34,5
0,1
0,9
0,9
31,7
66,4
0,5
3,6
1,2
41,7
53,0
Macerata
* La Provincia di Pesaro-Urbino ha fornito il dato relativo ai soli lavoratori che negli ultimi 12 mesi sono risultati attivi nella ricerca del lavoro
attraverso una qualsiasi azione intrapresa con gli operatori dei CIOF.
Considerando la composizione provinciale emerge che la percentuale
maggiore dei disponibili si trova nella provincia di Ascoli Piceno con
un‟incidenza della componente femminile che è quasi doppia di quella
maschile.
Rispetto all‟articolazione per categoria, i dati a disposizione evidenziano una
prevalenza di disoccupati/inoccupati ed i disoccupati di lunga durata (94, 7%
del totale).
Colloquio di orientamento
Successivamente l‟utente viene indirizzato al colloquio di orientamento che è
prevalentemente finalizzato alla verifica dell‟effettiva condizione del soggetto
nel mercato del lavoro ed ad una adeguata informazione sul significato e sugli
effetti della nuova disciplina in tema di promozione all‟inserimento lavorativo. Il
colloquio deve essere effettuato entro 3 mesi dall‟autocertificazione.
Nel colloquio si indicano altresì modi e tempi di presentazione e si danno
informazioni in ordine agli eventi che comportano lo stato di disoccupazione.
Al termine del colloquio il lavoratore ed il servizio competente concordano in
un apposito modello, le modalità per l‟accesso ai servizi e la fruizione dei
sostegni.
48
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Nel 2007, sono stati 37.522 (contro i 33.520 del 2006) gli utenti che nelle Marche
hanno usufruito di questo servizio: mediamente, dunque, ogni CIOF delle
Marche ha realizzato 2.886 interviste34.
Sono la provincia di Ascoli Piceno e quella Pesaro-Urbino realizzare il maggior
numero di colloqui: al primo posto risulta il Centro di Fermo (6.750) seguito da
Pesaro (5.011).
Tab. 22 – Colloqui ai sensi del D. Lgs 297/02: numero ed esito per provincia
Numero ed esito dei colloqui di orientamento
Ancona
Ascoli
PesaroMacerata
Piceno
Urbino
Totale/Media
Marche
2007
2006
Numero colloqui di orientamento D. Lgs. 297
7.321
14.692
5.562
9.947
37.522
37.909
% colloqui effettuati entro i termini
esito
% rinvio consulenza orientativa
% rinvio inserimento lavorativo
% rinvio creazione impresa
% rinvio incontro D/O
% rinvio sportelli specialistici
% rinvio formazione
% rinvio altro
100,0
91,9
100,0
100,0
97,9
100,0
3,6
8,8
1,8
59,0
0,9
1,8
24,1
16,6
22,8
0,6
47,4
12,1
0,6
0,0
5,7
11,7
2,0
78,6
0,8
1,2
0,0
12,2
12,7
6,2
42,8
10,1
12,1
4,0
11,5
15,9
2,5
52,0
8,0
4,1
6,0
10,9
11,9
2,0
55,9
6,6
7,1
2,1
Nel 2007, più della metà di coloro che a livello regionale hanno sostenuto un
colloquio ai sensi del D. Lgs. 297/02 è stato successivamente indirizzato al
servizio di matching, dove viene inserito nella apposita banca dati per
l‟incrocio-domanda offerta di lavoro.
La restante, importante quota di utenza è stata rinviata ad altri servizi:
principalmente all‟ inserimento lavorativo, consulenza orientativa, formazione
ed agli sportelli dedicati o servizi specialistici.
Patti di servizio
Il Centro sottoscrive con l‟utente un patto di servizio che è lo strumento in uso
per concordare i futuri passi e le future azioni dell‟utente all‟interno del circuito
dei servizi del CIOF.
34
Nel 2006 sono state 2.578 e 2005 sono state 2.962.
49
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 23 – Patti di servizio stipulati per sesso e provincia
Provincia
Numero patti di servizio stipulati
Maschi
Femmine
Totale
Ancona
Ascoli Piceno
Macerata
Pesaro-Urbino
2.720
1.280
2.376
3.706
4.521
1.794
2.588
6.241
7.241
6.100
4.964
9.947
Totale Marche
10.082
15.144
28.252
In 11 Centri regionali esso è stipulato con tutti gli utenti, mentre a Fermo ed
Ascoli Piceno, è sottoscritto solo da una parte dell‟utenza, cioè coloro che
sono a rischio di disoccupazione di lunga durata e che richiedono azioni di
sostegno ed accompagnamento.
Nel 2007, sono stati 28.252 i patti realizzati contro 25.73635 del 2006 ed i 22.335
del 2005.
Punti di forza.
- tutti i Centri realizzano i colloqui entro i termini previsti dalla legge
Criticità:
-difficoltà a riportare ad una procedura comune a tutte le province, gli adempimenti
connessi al D.lgs 297/0236
4.4. Consulenza orientativa al lavoro
L‟attività di orientamento avviene attraverso un setting individuale e all‟interno
di un percorso di circa 3 o 4 colloqui. Il colloquio ha lo scopo di definire
l‟obiettivo professionale dell‟utente. La numerosità degli incontri e dunque, la
durata del percorso, tende comunque a variare a seconda della situazione
specifica di ogni singolo utente.
I Centri per l'impiego, svolgono in misura crescente attività di orientamento
offrendo un processo continuo finalizzato a supportare l'individuo in particolari
E‟ Pesaro il Centro che ha sottoscritto il maggior numero di patti di servizio 5.011
A tal proposito la P.F. servizi per l‟impiego e mercato del lavoro della Regione marche ha
costituito un “Tavolo di Lavoro standard e procedure e linee guida ” composto dai referenti
provinciali e dai responsabili dei CIOF che ha avviato un lavoro di standardizzazione di attività e
procedure.
35
36
50
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
situazioni di scelta e di decisione relativi al proprio percorso formativo e
professionale.
Nel 2007 (cfr. tab. 24), sono aumentati gli utenti che hanno usufruito di questo
servizio: in media ogni CIOF ha avuto in carico circa 224 persone contro le 196
del 2006 e le 150 del 2005. Quasi tutte le province, rispetto al 2006, evidenziano
un aumento del numero degli utenti (da 2.556 a 2.913), fa eccezione quella di
Macerata dove invece si è verificata una flessione (da 765 a 618).
Tab. 24 – Numero di utenti del servizio di consulenza orientativa al lavoro
Numero utenti consulenza
orientativa
Provincia
Ancona
Ascoli Piceno
Macerata
Pesaro-Urbino
Totale Marche
636
485
618
1174
2007
2006
2.913
2.556
Per ogni utente il CIOF istituisce un dossier personale che contiene le
informazioni raccolte dall‟operatore durante i colloqui e registra l‟utente su un
database. In tutti i Centri è effettuata una verifica del percorso che ha lo scopo
di monitorare l‟andamento della situazione e poter verificare, dopo un certo
tempo dalla fine del percorso di consulenza, gli esiti delle azioni messe in atto.
Un‟importante strumento riconducibile alla consulenza orientativa è il Bilancio
delle competenze, attraverso il quale si cerca di sostenere l'utente nella
ricostruzione, analisi e valutazione delle proprie acquisizioni professionali e delle
competenze maturate attraverso le esperienze formative, professionali ed extra
professionali, accompagnandolo nella costruzione di un progetto di sviluppo
professionale coerente e realistico.
51
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 25 – Bilancio di competenze: numero utenti per provincia
Numero utenti bilancio di
competenze
Provincia
Ancona
Ascoli Piceno
Macerata
Pesaro-Urbino
Totale Marche
30
17
0
4
2007
2006
51
47
Nelle Marche il servizio di bilancio delle competenze è attuato con modalità
alquanto differenziate nei diversi Centri in cui è stato attivato: il percorso di
bilancio abitualmente prevede colloqui individuali, ma anche momenti
collettivi di piccolo gruppo.
Nel 2007, il servizio di bilancio di competenze era inserito nel portafoglio
prodotti di sei37 CIOF (Senigallia, Ascoli Piceno, Fano, Macerata, Civitanova
Marche e Tolentino),e realizzato in via sperimentale in altri cinque Centri
(Fabriano, Jesi, San Benedetto del Tronto, Fermo e Urbino).
Dopo il 2005 38, sono diminuiti notevolmente gli utenti che hanno usufruito del
bilancio di competenze, passando dai 46 del 2006 ai 51 del 2007.
Anche per questo servizio è prevista l‟istituzione di un dossier (per le evidenti
analogie che esso ha con quello di consulenza orientativa) e la registrazione
dell‟utenza su database informatici e, nel 50% dei casi, anche su archivi
cartacei.
Punti di forza:
- tutti i Centri effettuano una verifica degli esiti del percorso formativo messo in atto.
Criticità
-il bilancio di competenze è ancora uno strumento poco utilizzato e non
standardizzato : nel 2007 solo 51 soggetti che ne hanno usufruito e solo quattro
Centri hanno un dossier sugli utenti.
37
Nel 2005 erano solo Fano ed Ascoli Piceno.
38
Nel 2005 si è registrato il maggio numero di utenti (111)
52
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
4.6. Obbligo formativo
L‟obbligo formativo è regolato dalla Legge 144/99 art. 68 che istituisce
l‟obbligo di frequenza di attività formative fino al compimento del diciottesimo
anno di età.
Gli utenti del servizio sono i giovani che escono dalla scuola subito dopo il
termine dell‟obbligo scolastico o successivamente,i giovani che abbandonano
il percorso della formazione professionale o dell‟apprendistato; i giovani che
volontariamente accedono al servizio.
L‟erogazione del servizio all‟utenza da parte dei CIOF avviene attraverso una
serie di attività che comprendono: Accoglienza,Orientamento e tutoraggio39.
L'attività dei CIOF, che rappresenta un anello strategico per il successo dei
processi previsti, appare caratterizzata da una dimensione evolutiva, per
quanto ancora non esente da aspetti contrastanti sia in termini organizzativogestionali che di performance relative ai servizi erogati all'utenza.
Come lo scorso anno, le attività dei Centri relativi all‟obbligo formativo sono
state analizzate tenendo in considerazione: la trasmissione degli elenchi e
quindi la possibilità di avere informazioni complete ed aggiornate; la tipologia
di servizi offerti (attività di informazione, sia di gruppo che individuali, svolte
anche in partnership con altri); i risultati conseguiti, e cioè il numero di colloqui
di orientamento ed informazione, il numero di giovani indirizzati verso la
formazione, l‟istruzione, l‟apprendistato e coinvolti nel tutoraggio.
Risultati conseguiti. Rispetto al 2006, il numero complessivo di segnalazioni, è
aumentato passando da 1.328 a 1.617. In aumento anche gli incontri
informativi ( erano 1.340 nel 2006) ed i colloqui di orientamento ( erano 954).
L‟aumento maggiore ha interessato i giovani in apprendistato (da 509 a 933).
Per maggiori approfondimenti sulla strutturazione del servizio si conferma quanto rilevato nel
precedente monitoraggio 2006.
39
53
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 26 - Dati statistici relativi all'obbligo formativo per provincia
Dati statistici dell'obbligo formativo
Ancona
Giovani in obbligo segnalati
Numero colloqui informativi
Numero colloqui orientamento
Numero giov ani indirizzati verso la formazione
Numero giov ani indirizzati verso l'istruzione
Numero giov ani indirizzati verso apprendistato
Numero giov ani in tutoraggio
575
322
234
115
162
203
7
Ascoli
Piceno
349
565
278
20
39
265
80
Macerata
308
193
135
108
26
238
0
Pesaro Urbino
385
283
530
86
43
227
93
Totale
Marche
1.617
1.363
1.177
329
270
933
180
Si evidenziano (cfr. tab. 26) sostanziali differenze a livello provinciale nel numero
di giovani segnalati e nelle tipologie di colloqui effettuati. Nella sola provincia
di Pesaro-Urbino prevalgono i colloqui di orientamento mentre nelle altre tre,
quelli informativi. La maggior parte dei giovani viene indirizzata verso
l‟apprendistato (da 509 del 2006 ai 933 del 2007) mentre pochi , anche se in
aumento, sono i giovani in tutoraggio (da 150 a 180).
Punti di forza:
- tutti i Centri erogano il servizio attraverso incontri informativi individuali e colloqui
individuali di orientamento.
-quasi tutti (10 su 13) svolgono Incontri informativi di gruppo.
- più che raddoppiati dal 2006 i CIOF che effettuano anche un’attività di tutoraggio
dei giovani in obbligo.
Criticità:
-gli elenchi pervenuti dalle Scuole risultano incompleti e trasmessi su supporto
cartaceo.
-il servizio di tutoraggio sembrerebbe non essere strutturato in ugual modo in tutte le
province: solo 180 giovani di cui la maggior parte nelle province di Pesaro-Urbino ed
Ascoli Piceno.
4.7. Sostegno all’inserimento lavorativo
Il servizio di sostegno all‟inserimento lavorativo è attivo nella totalità dei Centri
regionali ed ha l‟obiettivo di favorire l‟accesso all‟occupazione e di creare le
pre-condizioni per una permanenza stabile sul mercato del lavoro.
Il servizio è strutturato in diverse tipologie di azioni: informazioni, orientamento,
formazione/assistenza e di misure di politica attiva, quali tirocini e stage, che
permettono la realizzazione di un‟esperienza lavorativa in azienda.
54
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
La sua erogazione avviene sia attraverso modalità di gruppo, sia attraverso un
setting individuale.
In tutti i CIOF regionali è presente un‟attività di promozione dell‟insieme delle
misure presenti, cui normalmente segue la consulenza sulle diverse possibilità a
disposizione.
La tabella sottostante indica le attività realizzate dai Centri evidenziando come
ormai le quattro province abbiano raggiunto un certo grado di uniformità.
Unico dato disomogeneo è quello relativo ai percorsi di orientamento di
gruppo: modalità utilizzata da 10 Centri su 13.
Tab. 27 – Sostegno all‟inserimento lavorativo: attività realizzate dai CIOF per
provincia
Ancona
Attività realizzate
No
3
Promozione e consulenza su misure di ins.
lavorativo
Servizi/sportelli
per target specifici
Tecniche di ricerca attiva del lavoro
Preparazione ai colloqui di selezione
Redazione del Curriculum Vitae
Percorsi di orientamento di gruppo
Altro
Si
4
4
4
4
4
4
1
Ascoli
Piceno
No
Si
3
3
3
3
3
3
1
2
Macerata
No
3
2
Si
3
3
3
3
3
1
PesaroUrbino
No
Si
3
3
3
3
3
3
2
1
Totale
Marche
No Si
13
13
13
13
13
3
10
8
5
Sportelli dedicati
La creazione di sportelli dedicati e informazioni mirate per target specifici di
utenza, risponde principalmente all'esigenza di offrire agli utenti, comunicazioni
utili e rilevanti rispetto alle loro necessità e interessi; questo anche in virtù di una
maggiore ottimizzazione delle relazioni tra utente e Centro, in quanto la
comunicazione diviene più efficace e quindi l‟analisi del bisogno più
immediata. Target diversi, infatti, hanno modalità di accesso e fruizione dei
servizi diverse e, quindi, devono essere raggiunti attraverso azioni mirate.
Tab. 28 – Distribuzione dei CIOF per presenza di sportelli e servizi
per target specifici e provincia
Sportelli e servizi per target specifici
Sortello extracomunitari
Sportello donne
Sportello lavoratori in mobilità e/o CIGS
Sportello fasce deboli
Altro
Ancona
No
3
2
1
3
Si
1
2
4
3
1
55
Ascoli
Piceno
No Si
3
3
3
3
2
1
Macerata
No
2
3
Si
3
3
3
1
-
PesaroUrbino
No
Si
1
2
3
1
2
3
1
2
Totale
Marche
No
Si
4
9
2
11
1
12
3
10
9
4
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Un primo importante target rispetto al quale si sono sviluppate azioni e servizi
mirati è rappresentato dai lavoratori in mobilità e/o in CIGS: la presenza di
sportelli ad hoc (erano 10 nel 2006) risulta diffusa in tutto il territorio regionale.
In 11 CIOF figurano servizi mirati all‟utenza femminile. Ad eccezione di Jesi e
Senigallia, tutti i Centri hanno dato vita ad uno Sportello Donna
In 9 Centri su 13 sono presenti sportelli per l‟utenza extracomunitaria40 e in ben
4 realtà il servizio si avvale della collaborazione e della presenza presso il Centro
di un mediatore culturale.
Considerando i differenti target tab. 29) troviamo al primo posto i lavoratori n
mobilità (454), seguono gli extracomunitari (in media 555 per ogni Centro)41,
seguiti dai le donne in reinserimento lavorativo (171) ed infine le fasce deboli
(154).
Tab. 29 – Sportelli e servizi specialistici: numero utenti
per tipo di servizio e provincia
Numero utenti sportelli e servizi per target
specifici
Ancona
Ascoli
Piceno
Macerata
Pesaro Urbin o
Totale
Marche
Sportello/serv izio extracomunitari*
Sportello/serv izio donne in reinserimento**
Sportello/serv izio utenti mobilità e CIGS
Sportello/serv izio fasce deboli***
Sportello/serv izio altri utenti****
2.045
657
3.773
321
320
246
360
205
232
-
37
141
1.201
538
-
1.000
380
264
90
148
3.328
1.538
5.443
1.181
468
Totale
7.116
1.043
1.917
1.882
11.958
* Civitanova Marche, Macerata e Pesaro non hanno fornito il dato
** Pesaro e Tolentino non hanno fornito il dato
*** Pesaro e Senigallia non hanno fornito il dato
**** Ascoli e Pesaro non hanno fornito il dato
Quasi raddoppiato il numero degli extracomunitari che si sono rivolti agli
sportelli loro dedicati: dai 1.879 del 2006 ai 3.328 del 200742 ed in notevole
aumento anche il numero delle cosiddette fasce deboli.
40
Nel 2005 erano 8.
41
In prevalenza nel Centro di Ancona (2.045) ed in quello di Urbino (1.000).
Occorre però considerare che il Centro di Civitanova, Macerata e Pesaro non è stato in grado
di fornire il dato sugli extracomunitari. Lo scorso anno solo il centro di Civitanova Marche
42
56
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
I Tirocini
Una importante attività è certamente quella legata all‟attivazione di progetti
individuali di inserimento professionale, con particolare riguardo ai tirocini.
Nel 2007, a livello regionale sono stati avviati 2.299 tirocini (2.030 nel 2006 e
1.902 nel 2005), con una media di circa 177 tirocini per CIOF. A livello territoriale:
come nel 2006, più della metà di essi (53%) è ascrivibile alla sola provincia di
Pesaro-Urbino, seguita da quella di Ancona (28%).
Mediamente, rispetto al 2006, tutte le province hanno registrato un incremento
del numero dei tirocinanti nonostante alcuni Centri abbiano gestito un numero
limitato di tirocini come ad esempio Tolentino (53), Macerata (71) e Ascoli
Piceno (68).
Tab. 30 – Dati statistici sui tirocini per provincia
Dati statistici sui tirocini
Ancona
Ascoli
Piceno
Macerata*
Pesaro Urbino
Totale /
Media
Marche
Totale /
Media
2006
N° tirocini effettuati
N° interruzioni
N° proroghe
Monitoraggio esiti occupazionali
Assunti presso la stessa impresa
Assunti presso altra impresa
% totale assunti su totale tirocini
645
106
46
Si
181
87
41,6%
230
20
12
Si
58
19
33,5%
219
8
4
Si
4
6
14,1%
1.205
178
117
Si
329
174
41,7%
2.299
312
179
-572
286
39,9%
2.030
400
194
-437
374
40,0%
* i CIOF di Civitanova Marche e Tolentino hanno indicato solo il n° di tirocini effettuati, per cui gli altri dati (sia nella colonna che nel totale
regionale) sono relativi al solo CIOF di Macerata
Nel 2007, a fronte di un aumento dei tirocini attivati si registra una diminuzione
delle interruzioni: in media il 13,5% contro il 19,7% del 2006 ed il 20,3% del 2005.
In media, la quota di tirocini prorogati (179 ) risulta in diminuzione rispetto al
2006 (194) ed è inferiore a quella dei tirocini interrotti.
Tutti i Centri, ad eccezione di Ascoli Piceno effettuano un tutoraggio dei
tirocinanti anche se a Fano e Fermo, questa azione viene svolta solo in alcuni
casi.
Nel 2007 tutti i Centri hanno effettuato anche un monitoraggio degli esiti
occupazionali dei tirocini, normalmente entro i sei mesi successivi al termine del
tirocinio stesso.
Nell‟insieme i risultati di questa misura appaiono largamente positivi, se è vero
che il 39,9% dei tirocinanti ottiene un‟assunzione o presso l‟azienda che li ha
ospitati (21,%) o presso un‟altra impresa (18,%).
57
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Punti di forza:
- tutti i CIOF dispongono di almeno uno sportello dedicato ad una specifica fascia di
utenza.
- attive le linee di servizio pensate sulle caratteristiche dei bisogni di alcune utenze
particolari o fasce deboli: il servizio, è presente in 9 Centri.
- il 39,9% dei tirocini si trasforma in un’assunzione o presso l’azienda che li ha ospitati
(21,%) o presso un’altra impresa (18,%).
Criticità:
- non tutti i Centri effettuano il monitoraggio degli esiti occupazionali
- -solo 4 su 13 Centri si avvalgono della collaborazione di un mediatore culturale.
- non tutti i Centri effettuano un tutoraggio dei tirocinanti.
6.8. Collocamento mirato
Il servizio di collocamento mirato, fornisce ai lavoratori disabili informazione,
consulenza e sostegno nel loro percorso di inserimento lavorativo, ed alle
imprese consulenza ed assistenza nell'individuazione della migliore modalità di
assolvimento dell'obbligo di assunzione fissato dalla normativa.
Il servizio per i lavoratori viene espletato individualmente, attraverso un'attività
di colloquio e di analisi delle opportunità lavorative disponibili. Ciascun utente
segue un percorso piuttosto articolato, che va dalla prima informazione,
all'individuazione delle capacità lavorative residue (effettuata dal Comitato
tecnico provinciale), all'individuazione delle opportunità di inserimento
lavorativo o delle eventuali opportunità formative che possano aumentare
l'occupabilità del soggetto, all'inserimento lavorativo vero e proprio ed al
tutoraggio nella sua fase iniziale.
Rispetto alle attività realizzate dai Centri si evidenzia una certa uniformità di
azione sia a livello regionale che, soprattutto, all'interno di ciascuna provincia;
ciò deriva certamente dalla specifica normativa che interessa tale servizio, che
fissa con precisione le attività che devono essere effettuate ed i soggetti che
ne sono responsabili.
Dall‟osservazione dei dati relativi al collocamento mirato per provincia
emergono alcune considerazioni:
-
Le province di Ascoli Piceno ed Pesaro-Urbino registrano il maggior
numero di disabili iscritti.
Ad eccezione della provincia di Macerata, il numero dei disabili supera
abbondantemente le 3.000 unità
La provincia di Ancona registra il maggior numero di convenzioni
stipulate ed il maggior numero di prospetti informativi ricevuti
58
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 31 - Dati statistici relativi al servizio di collocamento mirato per provincia
Dati statistici relativi al 2007
Ancona
Numero iscritti disabili al 31/12/2007
Numero altri iscritti al 31/12/2007
Numero di posti occupabili in aziende private (quota di riserva)
di cui scoperti
Numero prospetti informativi ricevuti da aziende o enti
Numero di convenzioni stipulate
Numero avviati
Di cui: con avviamento numerico
con chiamata nominativa
per convenzione
3.304
114
2.191
1.176
1.610
336
427
0
69
358
Ascoli
Piceno
4.122
214
1.530
567
1.094
98
201
32
12
157
Macerata
1.796
103
1.875
407
666
102
196
18
54
124
Pesaro Urbino
4.063
97
1.731
822
957
146
273
17
15
241
Totale
Marche
13.285
528
7.327
2.972
4.327
682
1.097
67
150
880
Nel corso del 2007 sono stati avviati nelle Marche 1.097 lavoratori disabili con un
dato pressocchè analogo a quello del 2006 (1.103) ed un aumento rispetto al
2005 (1.023)43,.
Tali avviamenti sono avvenuti prevalentemente tramite convenzione, in
aumento rispetto al 2006 (da 869 a 880), seguono quelli attraverso chiamata
nominativa (da 106 a 150) e, a notevole distanza, gli avviamenti effettuati con
criterio numerico (da 128 a 67). Quest‟ultima modalità non viene mai utilizzata
in provincia di Ancona, mentre interessa molti circa un quarto degli avviati
della provincia di Macerata.
La provincia pesarese e quella anconetana utilizzano infatti un‟attività di
avviamento legata in maniera quasi esclusiva alle convenzioni (che
rappresentano rispettivamente il 83,5% e l‟88,2% degli avviati), mentre nelle
altre province a tale modalità, che pure resta preponderante, si affiancano
altre modalità di inserimento.
I risultati conseguiti attraverso le convenzioni di programma attuate nel 2007
sono i linea con quelli dell‟anno precedente: gli inserimenti stabili o inizialmente
flessibili e poi stabilizzati sono stati infatti 516 contro i 529 del 2006. Aumentano
invece i percorsi formativi attivati, passati dai 70 del 2006 ai 94 del 200744.
Già nel 2005 si erano registrati risultati assai migliori di quelli degli anni precedenti: nel 2004 gli
avviati erano stati infatti 860.
44 Nel 2005 erano 70 e nel 2004 erano stati 53.
43
59
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 32 - Risultati conseguiti attraverso le convenzioni per provincia
Risultati conseguiti attraverso le convenzioni
Ancona
Inserimenti stabili attuati
Inserimenti flessibili stabilizzati
Disabili psichici/intellettivi avviati
Disabili di sesso femminile avv iati
Disabili avviati con riduz capacità lavorativa >79%
Inserimenti con ausili e integrazione socioambientale
Percorsi formativi attiv ati
117
28
84
164
97
0
16
Ascoli
Piceno
96
40
15
82
33
0
5
Macerata
73
45
34
61
15
0
7
Pesaro Urbino
78
39
66
83
62
0
66
Totale
Marche
364
152
199
390
207
0
94
La normativa inoltre impone ai Centri la creazione di specifiche liste dei
lavoratori disabili all'interno delle quali deve essere possibile reperire
informazioni su tutti gli inserimenti effettuati, nonché una periodica
comunicazione al Ministero del Lavoro dei principali dati relativi al servizio.
Punti di forza:
- i Centri hanno avviato nel corso del 2007 circa un disabile ogni dieci iscritti.
Criticità:
- carente attività di tutoraggio
4.9. Incontro domanda-offerta
Il servizio di incontro domanda e offerta, caratterizzato dalle azioni finalizzate
alla collocazione nel mercato del lavoro delle persone in cerca di
occupazione, rimane ancora oggi l‟attività principale, intorno alla quale
vengono progettate ed implementate tutte le altre
L‟evoluzione dei CIOF ha spostato l‟azione verso politiche di matching, di
formazione, informazione e orientamento rivolte a lavoratori occupati, tuttavia
l‟utenza è ancora rappresentata in larga parte, da persone in cerca di lavoro.
L‟utenza entra in contatto con i CIOF attraverso vari canali (telefonate, email,
ed accesso diretto) e nei Centri marchigiani, la domanda di lavoro
proveniente dalle imprese viene raccolta prevalentemente presso la sede del
CIOF, e solo di rado avviene una visita degli operatori del servizio incontro
domanda-offerta presso le sedi delle imprese del territorio.
La diffusione di tale domanda di lavoro viene effettuata attraverso diverse
modalità, fra le quali appaiono prevalenti quelle "dirette", che non prevedono
cioè il coinvolgimento di altri soggetti: tutti i CIOF della regione, infatti,
provvedono ad affiggere le proposte lavorative in specifici spazi dedicati
all'interno dei locali del Centro, nonché a inserirle nella specifica sezione del
sito web provinciale.
60
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
L'informazione sulle opportunità lavorative disponibili appare dunque garantita
a tutta l'utenza dei CIOF (reale e virtuale), ma non mancano anche altre
iniziative di diffusione, indirizzate a soggetti che con i CIOF potrebbero non aver
avuto ancora nessun contatto: molti Centri pubblicano infatti delle inserzioni sui
giornali o comunicano le offerte di lavoro ad altri soggetti (soprattutto
Informagiovani e Comuni), e, in casi più rari, effettuano affissioni in spazi esterni
al Centro, o diffondono annunci attraverso i media locali (radio e/o tv).
Tutti i CIOF inoltre provvedono alla diffusione dei curricula dei lavoratori in
cerca di occupazione, limitandosi però in tal caso ad inviarli alle imprese in
cerca di lavoratori, evitando attività di diffusione universalistica, quale
l'inserimento su sito web, e prevedendo solo in rari casi la comunicazione ad
altri soggetti del territorio (Informagiovani).
Come già accennato, la vera e propria attività di incrocio fra domanda ed
offerta di lavoro avviene con modalità piuttosto differenziate spesso anche
all'interno della medesima provincia. Certo vi sono anche numerosi elementi
comuni nel modo di operare dei diversi CIOF (tutti i Centri utilizzano la banca
dati dei lavoratori nell'attività di preselezione, quasi tutti effettuano un colloquio
specifico per l'inserimento in tale banca dati, inviano alle imprese elenchi
selezionati di lavoratori disponibili ed effettuano la verifica delle segnalazioni
compiute), ma anche all'interno di questi emergono più o meno evidenti
particolarità e differenze.
Nel 2007 sono stati effettuati 24.805 (20.436 nel 2006) colloqui specifici per
l'inserimento nella banca dati dei lavoratori.Non tutti i Centri hanno effettuato
tali colloqui (Civitanova Marche, San Bendedetto del Tolentino, Urbino )45).
Il loro numero varia da Centro a Centro: si va dai 10.100 di Pesaro ai 877 di
Senigallia ed ai 754 di Fano; negli altri Centri il dato si attesta intorno ad una
media di 1.500.
Così come negli scorsi anni, l'attività di matching viene effettuata da tutti i
Centri attraverso una pluralità di metodologie46, in base al tipo di proposta
lavorativa ed alle specifiche richieste dell'impresa.
In questi casi, spesso ci si serve delle informazioni raccolte attraverso il colloquio
previsto dal D.Lgs. 297/02.
46 Poiché molti Centri utilizzano più di una modalità di selezione (e talvolta tutte)
abbiamo richiesto ai responsabili dei CIOF di ordinare le diverse modalità di selezione in
base alla frequenza con cui vi si fa ricorso (qualora chiaramente se ne indicasse più di
una).
45
61
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Nel questionario sono state prese in considerazione quattro diverse modalità di
selezione:
individuazione dei candidati tramite l'archivio degli iscritti nella banca
dati D/O e successiva verifica della disponibilità all'impiego tramite
telefono
individuazione dei candidati tramite l'archivio degli iscritti nella banca
dati D/O e successiva verifica della disponibilità all'impiego tramite
colloquio presso il CIOF
individuazione dei candidati tramite autocandidatura
individuazione dei candidati tramite autocandidatura e successivo
colloquio.
I dati del 200747 confermano quelli dell‟anno precedente evidenziando che la
prima modalità (individuazione tramite archivio con verifica telefonica) è
quella utilizzata più di frequente da sette centri su tredici (Civitanova Marche,
Fabriano, Fermo, Jesi, Macerata, Pesaro e Urbino); questa inoltre, assieme
all‟individuazione tramite autocandidatura, viene comunque utilizzata da tutti i
CIOF della regione.
L‟utilizzo dell‟archivio del servizio di incontro D/O appare chiaramente
prioritario nella strategia dei CIOF marchigiani: i due punteggi più alti sono
infatti ottenuti dalle due modalità che ne prevedono l‟utilizza (3,5 archivio +
verifica telefonica e 2,7 archivio + colloquio); segue l‟autocandidatura (che è
la modalità maggiormente utilizzata dai CIOF di Fano e Senigallia) attraverso la
quale viene raccolta la disponibilità dei lavoratori, che solo di rado prevede
anche un successivo colloquio.
Tab. 33 – Distribuzione dei CIOF per modalità di matching utilizzata e provincia
Modalità di matching
Archivio + verifica telefonica
Archivio + verifica tramite colloquio
Autocandidatura
Autocandidatura e successiv o colloquio
Ancona
No
1
2
Si
4
3
4
2
Ascoli
Piceno
No
-
Si
3
3
3
3
Macerata
No
-
Si
3
3
3
3
PesaroUrbino
No
1
Si
3
3
3
2
Totale
Marche
No
1
3
Si
13
12
13
10
Frequenza
media di utilizzo
(min=0 max=4)
3,5
2,7
2,6
1,7
Attribuendo a ciascuna modalità un punteggio in base alla frequenza di utilizzo (4 =
modalità usata più di frequente, 0 = modalità non utilizzata) abbiamo calcolato la
frequenza media di utilizzo delle diverse modalità, riportandola nell'ultima colonna
della tab. 43
47
62
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Ad eccezione di quattro Centri48, tutti, nel corso del 2007, hanno effettuano dei
colloqui di preselezione: complessivamente ne sono stati realizzati 14.491 (nel
2006, erano 13.97249.) Mentre però in alcuni Centri tale colloquio si configura
come una prassi abituale - lo effettuano sempre o quasi i CIOF di Ancona che
da solo ne ha effettuati ben 8.527 - seguito da Macerata (2.345), e San
Benedetto del Tronto (1.919) nella maggior parte dei casi esso viene previsto
solo per alcune figure con elevata specializzazione, o a seguito una specifica
richiesta da parte dell'impresa.
A questo punto prima di focalizzare l‟attenzione sul dato relativo alle figure
professionali richieste dalle aziende, vale la pena ricordare alcuni dati50 .
Le forze di lavoro 15-64 anni nelle Marche nel 2007 sono 682mila, (+0,62%
rispetto al 2006, +13,7% dal 1993 al 2007); il tasso di attività è del 67,7%
Il mercato del lavoro regionale evidenzia un incremento complessivo
dell‟occupazione pari al 16,4% dal 1993 al 2007, con un aumento dell‟1%
nel 2007 rispetto al 2006. Nel lungo periodo cresce l‟occupazione
dipendente, mentre quella indipendente diminuisce; il tasso di
occupazione nel 2007 è del 64,8%
ll tasso di disoccupazione nel 2007 è del 4,2%, in calo rispetto al 2006
(4,5%) e diminuisce sensibilmente anche nel lungo periodo
Ascoli Piceno presenta il tasso di disoccupazione più elevato, ma
nell‟ultimo anno rispetto al 2006 crescono le forze di lavoro e gli occupati e
calano i disoccupati
Migliora la situazione dal 2004 al 2007 nelle altre tre province
marchigiane: calano in modo considerevole i disoccupati e crescono al
contempo forze di lavoro e occupati
Tornando ai dati forniti dai CIOF, risulta che nel 2007, sono aumentate le figure
professionali richieste dalle aziende: da 7.616 del 2006 a 8.591 del 2007, con
una percentuale di segnalazioni andate a buon fine51 pari al 39% (nel 2006 era
il 45,9%).
A livello provinciale, si conferma la provincia di Pesaro-Urbino quella con il
maggior numero di richieste, seguita da quella di Ascoli Piceno.
Senigallia, Pesaro, Tolentino e Civitanova Marche.,
Pesaro non è stato in grado di fornire il dato.
50 Fonte: Rapporto annuale sul mercato del lavoro nelle marche 2008. A cura dell‟Osservatorio
regionale del mercato del lavoro della Regione marche.
51 Ossia, intermediazioni concluse con successo, cioè che abbiano portato all'assunzione di uno
dei candidati segnalati
48
49
63
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 34 - Numero di figure professionali richieste dalle imprese
e % di segnalazioni che hanno portato all'assunzione di
uno dei candidati segnalati
Ancona
Ascoli Piceno
Macerata
Pesaro-Urbino
N° richieste da parte
delle imprese (*)
1.332
3.232
480
3.547
% segnalazioni
a buon fine
26,8%
38,3%
40,0%
44,0%
Totale Marche
8.591
39,0%
Provincia
(*) Al dato riportato in tabella vanno aggiunte le 1.399 richieste del CIOF di Ancona, le 822 di Civitanova
Marche, le 1.227 di Jesi e le 390 di Tolentino i quali, non avendo indicato la % di segnalazioni a buon fine,
non sono stati inclusi nella tabella.
Punti di forza:
- 11 su 13 Centri su , effettuano colloqui di preselezione.
- 9 su 13 effettuano abitualmente una verifica dell’esito delle segnalazioni effettuate.
- risultati positivi in termini di intermediazioni concluse con successo: la media regionale
si attesta al 39% delle segnalazioni effettuate.
- presso i 13 Centri della regione viene anche garantito il servizio Eures, riservato ai
soggetti (lavoratori ed imprese) interessati ad un'esperienza professionale (o ad
assumere del personale) all'estero nei paesi dell'Unione Europea.
Criticità:
nessun -nessun Centro raccoglie abitualmente le domande di lavoro provenienti dalle imprese
attraverso visite aziendali.
-non non sempre sfruttato il raccordo tra il servizio D/O e gli altri servizi specialistici come
il collocamento mirato e il sostegno/accompagnamento all’inserimento lavorativo
- difficoltà, da parte di alcuni Centri di monitorare gli esiti occupazionali rispetto alle
candidature presentate.
4.10. Sostegno alla creazione d’impresa
Il servizio di sostegno alla creazione d‟impresa è attivo nella quasi totalità dei
Centri regionali (fa eccezione Tolentino), ma con modalità alquanto
differenziate: nella provincia di Ascoli Pieno, nel Centro di Fabriano e
Civitanova Marche, il servizio è offerto su richiesta dell‟utenza, mentre negli altri
casi esiste un servizio strutturato con figure ad esso specificamente dedicate.
64
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Nel 2007, sono diminuiti gli utenti del servizio (da 1.368 del 2006 a 1.248 del 2007)
con una cospicua diminuzione rispetto anche al 2005 (1.910 unità e circa la
metà degli utenti sono donne.
Tab. 35 – Sostegno alla creazione d‟impresa: totale utenti, donne utenti
Utenti sostegno alla
creazione di impresa
Ancona
Ascoli Piceno
Macerata
Pesaro -Urbino
Totale
N. utenti
N. donne
423
109
95
621
239
65
57
387
1.248
748
Il servizio di sostegno alla creazione d‟impresa realizzato dai Centri regionali si
compone di
- attività di informazione a valenza orientativa, laddove il valore aggiunto
è costituito dall‟intervento dell‟operatore che aiuta l‟utente nella ricerca
e nell‟interpretazione di informazioni, personalizzandole ed adattandole
alle singole necessità e peculiarità del business
- attività di assistenza tecnica, articolata in diverse azioni distinte in
ragione del diverso grado di consulenza incorporato.
La tabella riporta, in sintesi , le attività realizzate nel corso del 2007
evidenziando che i Centri si attivano per la ricerca di informazioni ad hoc su
specifiche richieste del cliente, e garantiscono anche informazioni legali e sulle
agevolazioni disponibili.
Tab. 36 – Sostegno alla creazione d‟impresa: attività realizzate dai CIOF per
provincia
Attività realizzate
Informazioni generali
Informazioni su leggi di agevolazione
Infomazioni legali
Informazioni fiscali, tributarie, ecc
Messa a disposizone di materiale informativo
Ricerca di informaizoni ad hoc per il cliente
Assistenza per lettura bandi, leggi, ecc.
Assistenza per collegamento a banche dati, siti
web presso il CIOF
Colloquio/assistenza per la definizione dell'idea di
business
Consulenza legale, fiscale, tributaria
Consulenza per redazione del business plan
Assistenza tecnica per l'iter di partecipazione a
bandi/richiesta di finanziamenti
Rinvio a servizi priv ati esterni alla rete dei CIOF
Altro
Ancona
Ascoli
Piceno
No
Si
3
1
2
2
1
2
1
3
3
3
No
2
-
Si
4
4
4
2
4
4
4
1
3
3
-
4
4
1
Macerata
PesaroUrbino
No
Si
3
3
3
3
3
3
3
Totale
Marche
No
Si
12
1
11
2
10
6
6
12
12
12
No
1
2
-
Si
2
2
1
2
2
2
-
1
1
-
3
5
7
2
1
1
1
-
3
3
9
3
3
3
-
2
2
-
-
3
3
9
6
3
6
1
3
3
-
2
-
-
3
6
6
3
4
1
3
3
-
2
2
-
3
3
-
3
11
9
1
65
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Punti di forza:
- 12 su 13 Centri offrono assistenza per la lettura e l’interpretazione di bandi e leggi a
valere sulla creazione d’impresa e svolgono colloqui in cui l’utente supportato
dall’operatore, è aiutato a definire la sua idea di business
- In quasi tutti i Centri (ad eccezione di Ascoli Piceno) l’utenza viene registrata in
appositi database e viene creato uno specifico dossier individuale
Criticità:
-solo in 8 Centri esiste un servizio strutturato con figure ad esso specificamente dedicate
ed solo in cinque si compiono azioni di monitoraggio del servizio.
-non diffusamente presente è invece il supporto per la ricerca di informazioni tramite
internet o attraverso banche dati (7 Centri su 12).
4.11. Consulenza alle imprese
Tutti i CIOF della regione offrono alle imprese presenti nel proprio territorio un
servizio di consulenza legislativa ed amministrativa; in due province (Ascoli
Piceno e Pesaro) è presente in tutti i CIOF uno sportello dedicato, mentre nelle
altre vi sono anche Centri che offrono il servizio a richiesta.
Tab. 37 – Distribuzione dei CIOF per provincia e modalità di servizio
di consulenza alle imprese offerto
Provincia
Ancona
Ascoli Piceno
Macerata
Pesaro-Urbino
Modalità di servizio di consulenza
Servizio a richiesta Sportello dedicato
2
2
3
2
1
3
Totale Marche
4
9
In tutto il territorio regionale sono garantiti i servizi di informazione sulle diverse
tipologie di assunzioni e contratti, nonché sulle normative e gli adempimenti
inerenti l‟obbligo formativo, l‟apprendistato, il collocamento mirato, i tirocini e
gli stage in azienda.
Gran parte dei Centri offre anche un servizio di consulenza per la ricerca di
finanziamenti ed incentivi, mentre sono meno i CIOF che assicurano servizi
consulenziali avanzati, quali l‟analisi dei fabbisogni formativi e professionali
dell‟impresa e la progettazione di corsi di formazione su specifica richiesta.
66
Servizi per l’Impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 38 – Distribuzione dei CIOF per provincia e tipo di servizi di consulenza
offerti
Ancona
Attività realizzate
Informazioni legislative su assunzioni
Informazioni su tipologie contrattuali
Informazioni su obbligo formativo, apprendistato e
collocamento mirato
Informazioni su tirocini, stage, PIP
Consulenza per la ricerca di finanziamenti ed incentivi
Analisi dei fabbisogni di formazione per l’impresa
Analisi dei fabbisogni di nuove figure professionali da
inserire nell’azienda
Progettazione di corsi di formazione per l’impresa
Ascoli
Piceno
No
Si
3
3
No
-
Si
4
4
-
4
-
3
4
4
1
3
1
67
Macerata
PesaroUrbino
No
Si
3
3
Totale
Marche
No
Si
13
13
No
-
Si
3
3
3
-
3
-
3
-
13
1
2
3
2
1
1
3
3
2
-
1
3
3
2
2
9
13
11
4
1
1
2
2
1
2
1
8
5
3
3
-
3
-
1
2
8
5
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 39 – Distribuzione dei CIOF per frequenza di richiesta dei diversi servizi di
consulenza alle imprese
Frequenza di richiesta dei servizi di
consulenza
Attività richieste
Informazioni legislative su assunzioni
Informazioni su tipologie contrattuali
Informazioni su obbligo formativo, apprendistato e
collocamento mirato
Informazioni su tirocini, stage, PIP
Consulenza per la ricerca di finanziamenti ed incentivi
Analisi dei fabbisogni di formazione per l’impresa
Analisi dei fabbisogni di nuove figure professionali da
inserire nell’azienda
Progettazione di corsi di formazione per l’impresa
Mai
Qualc he volta
Abitualmente
-
1
2
12
11
-
1
12
1
5
2
5
6
11
7
2
6
5
2
5
6
2
Rispetto infine alle modalità di erogazione del servizio, quasi ovunque telefono
e fax sono i mezzi più utilizzati per fornire informazioni all‟utenza, ma non
mancano i casi in cui si utilizza il web o in cui si offre un servizio consulenziale su
appuntamento. Assai meno frequenti sono le visite in azienda da parte del
personale dei CIOF.
Punti di forza:
- tutti i CIOF della regione offrono alle imprese presenti nel proprio territorio un servizio
di consulenza legislativa ed amministrativa
Criticità:
-solo 5 Centri su 13 effettuano l’analisi dei fabbisogni di nuove figure professionali dai
inserire in azienda e progettano corsi di formazione per l’impresa
68
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
4.12. Servizi formativi
Presso tutti i CIOF sono presenti servizi relativi all‟area formativa, che nella
maggior parte dei casi vengono erogati nella stessa sede in cui si erogano i
servizi per l‟impiego (ad eccezione dei tre Centri della provincia Picena52, cui si
aggiungono Ancona e Macerata).
Fra le diverse attività formative individuate (cfr. tab. 40), alcune vengono
effettuate da tutti i 14 Centri (gestione di corsi di formazione, visite alle
aziende)
Solo il 71,4% dei Centri di formazione effettua un‟analisi dei fabbisogni
formativi delle imprese ed ancor meno quelli che si occupano dei fabbisogni
professionali 57,14%. A queste si aggiungono alcune attività “di nicchia” che
vengono al momento effettuate soltanto in pochi casi (1 Centro su 14 effettua
progetti formativi per privati, e un‟attività di check-up aziendale è svolta solo
da 3 Centri).
Tab. 40 – Distribuzione dei CIOF per provincia ed attività formative realizzate
Attività realizzate
Analisi dei fabbisogni formativ i delle imprese
Analisi dei fabbisogni professionali delle imprese
Progettazione di interventi formativ i
Progettazione di interventi formativ i per privati
Tutoraggio tirocini
Gestione di corsi di formazione
Monitoraggio corsi di formazione
Visite presso le aziende (per stage, informazioni, ecc)
Check-up aziendale
Ancona
No
2
2
4
3
Si
2
2
4
4
4
4
4
1
Ascoli Piceno
No
1
4
2
3
Si
4
3
4
2
4
4
4
1
Macerata
No
3
2
3
Si
2
2
3
3
3
1
3
-
Pesaro Urbino
No
1
2
1
2
Si
3
2
3
1
2
3
3
3
1
Totale
Marche
No
4
6
13
3
2
11
Relativamente all‟attività formativa in senso stretto (cfr. tab. 41), si rileva che
nel 2007 siano state complessivamente progettate dai CIOF marchigiani 165
iniziative formative, con una notevole diminuzione rispetto al 2006 (sono state
300). Tali iniziative hanno interessato soprattutto gli apprendisti (58) ed i
disoccupati (33) anche se consistenti sono risultati anche i progetti di
orientamento (34); seguono i progetti per l‟obbligo formativo, quelli per gli
occupati, quelli elaborati per soggetti privati e quelli destinati ad altre
categorie.
Tab. 41 – Numero e tipo di attività formative svolte dai CIOF per provincia
Ascoli Piceno è l‟unico caso nella regione ove nel bacino di un Centro operano due diversi
Centri Locali di Formazione, uno –alberghiero - posto nel medesimo stabile del CIOF, l‟altro –
calzaturiero – in un‟altra sede non molto distante.
52
69
Si
10
8
14
1
11
14
12
14
3
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Attività realizzate (*)
Ancona
Numero progetti di interventi formativi FSE per occupati
Numero progetti di interventi formativi FSE per disoccupati
Numero progetti di interventi formativi FSE per apprendisti
Numero progetti di interventi formativi FSE per obbligo formativ o
Numero progetti di interventi formativi FSE per altre categorie
Numero progetti di interventi formativi FSE per orientamento
Numero progetti di interventi formativi per privati
Numero corsi di formazione FSE per occupati gestiti
Numero corsi FSE per disoccupati gestiti
Numero corsi FSE per apprendisti gestiti
Numero corsi FSE per obbligo formativo gestiti
Numero corsi FSE per altre categorie gestiti
Numero corsi di formazione per orientamento gestiti
Voucher formativ i erogati
Numero progetti extra FSE
2
7
35
6
3
15
5
10
41
6
1
18
2
9
Ascoli
Piceno
6
5
5
7
1
7
10
5
7
2
1
1
Macerata
8
10
1
3
16
1
9
5
2
8
35
5
5
Pesaro Urbino
4
13
8
6
1
3
6
14
8
6
4
3
9
Totale
Marche
12
33
58
20
8
34
19
43
59
21
15
56
8
24
(*) Non hanno fornito il dato i CIOF di Civitanova Marche, Fermo ed Urbino
Punti di Forza:
- tutti i CLF effettuano visite aziendali per stage, informazioni ecc
Criticità: Quasi la metà, rispetto al 2006, le iniziative formative progettate, dai CIOF
marchigiani nel corso del 200. Solo 3 CLF su 14 effettuano il Check –aziendale.
70
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
PARTE SECONDA: UTILIZZO DEI SERVIZI E SODDISFAZIONE
DELL’UTENZA
La seconda parte del rapporto contiene i risultati di due diverse indagini:
Indagine sui cittadini utenti
Indagine sulle imprese utenti e non utenti dei CIOF
Le due indagini (cittadini ed imprese ) sono rivolte all‟utenza reale (cittadini ed
imprese) ed a quella potenziale (imprese non utenti) della rete territoriale dei
servizi pubblici per il lavoro, ed hanno l‟obiettivo di ottenere un identikit degli
utenti dei Centri per l‟Impiego e di rilevarne le aspettative e il livello di
soddisfazione in ordine ai molteplici aspetti che caratterizzano e descrivono i
servizi.
Le indagini sono state effettuate nel corso del 2008, ma il riferimento è a
quanto avvenuto nel corso del 2007 (assunzioni effettuate, canali utilizzati
abitualmente per la ricerca, ecc.).
71
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
1. I CITTADINI UTENTI
1.1. L’indagine
L‟indagine sui cittadini utenti è stata condotta tra il 17 settembre e il 9 ottobre
2008 presso i 13 CIOF della Regione Marche.
Come già avvenuto nelle precedenti edizioni, la rilevazione è stata condotta
mediamente per due giorni alla settimana, per tre settimane consecutive. I 15
intervistatori impiegati si sono collocati in prossimità degli ingressi dei CIOF, o
comunque in zone concordate con i Responsabili degli stessi Centri,
consegnando il questionario53 all‟utenza in entrata e chiarendo brevemente gli
scopi dell‟indagine, per ritirarlo all‟uscita.
Complessivamente, le interviste realizzate sono state pari a 1.514 con un
aumento di circa 200 unità rispetto a quelle della passata rilevazione. Quasi la
metà del totale delle interviste è stata realizzata nei CIOF di Ascoli Piceno,
Ancona, Macerata e Pesaro.
Rispetto allo scorso anno, si registra un aumento dell‟incidenza di Macerata e
Pesaro (+4,2 e +7 punti), un calo di quella di San Benedetto del Tronto (-5
punti); per i restanti CIOF, la situazione rimane pressoché invariata.
53
Nei CIOF caratterizzati da un basso afflusso, il questionario autosomministrato è stato proposto
a tutti gli utenti; nelle situazioni di elevato afflusso si è optato per la consegna del questionario
ogni 3 persone.
72
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 1 – CIOF della Regione Marche per numero di intervistatori impegnati
nella rilevazione e per interviste condotte. Anni 2007 e 2008.
Rilevatori
impiegati
CIOF
Interviste 2008
Interviste 2007
Ancona
2
v.a.
165
%
10,9
v.a.
164
%
12,5
Ascoli Piceno
2
190
12,5
138
10,5
Civitanova Marche
1
67
4,4
83
6,3
Fabriano
1
93
6,1
82
6,3
Fano
1
96
6,3
115
8,8
Fermo
1
84
5,5
65
5,0
Jesi
2
121
8,0
140
10,7
Macerata
2
180
11,9
101
7,7
Pesaro
2
184
12,2
60
4,6
San Benedetto del Tronto
1
90
5,9
144
11,0
Senigallia
1
93
6,1
83
6,3
Tolentino
1
80
5,3
82
6,3
Urbino
1
71
4,7
55
4,2
Totale
18
1.514
100,0
1.312
100,0
I rifiuti alla compilazione del questionario sono stati circa un migliaio; nella gran
parte dei casi (650) è stato possibile registrarne la motivazione. Il disinteresse
nei confronti della rilevazione costituisce la motivazione più ricorrente del rifiuto
(79,5%). Rispetto all‟anno scorso, diminuiscono lievemente i rifiuti giustificati dal
disinteresse e aumentano quelli per fretta, con una variazione in entrambi i casi
di circa 3 punti percentuali.
Tab. 2 – Distribuzione complessiva dei rifiuti all‟intervista registrati presso i CIOF.
Motivo del rifiuto
v.a.
%
Lingua
90
13,8
Disinteresse
517
79,5
Fretta
43
6,6
Totale
650
100,0
1.2. Le caratteristiche del campione
Per quanto riguarda le caratteristiche socio-anagrafiche degli utenti che si
sono recati presso i CIOF della Regione Marche, si evidenzia un maggiore peso
delle donne (62,0%), di persone appartenenti alla classe di età intermedia
(38,2%) e di italiani (85,3%). Quanto al titolo di studio, quasi la metà degli utenti
è in possesso di un diploma di maturità, mentre il 17,9% ha conseguito una
laurea o un titolo post universitario.
Le donne hanno prevalentemente un‟età compresa tra i 25 e i 34 anni (40,4%).
Inoltre, presentano un livello di istruzione più elevato rispetto agli uomini: la
percentuale di diplomate è più alta di 4 punti, quella delle laureate di 7 punti.
73
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
L‟utenza straniera si presenta presso il CIOF in età mediamente più avanzata
rispetto a quella italiana: il 42,9% ha oltre i 34 anni contro il 34,8% degli italiani.
Tab. 3 – Classe di età e titolo di studio per genere e per nazionalità.
Classe di età
Titolo di studio
15-24
anni
25-34
anni
Più di
34 anni
Fino alla
media
inferiore
Qualifica
profes.
Diploma
Laurea/
Master
M
23,4
34,7
34,2
23,4
10,9
46,2
13,7
F
21,9
40,4
35,1
19,9
5,7
50,1
20,5
Italiani
23,4
40,6
34,8
20,3
7,5
51,5
19,5
Stranieri
Totale
22,7
28,6
42,9
31,9
13,4
37,0
13,4
22,5
38,2
34,7
21,3
7,7
48,6
17,9
v.a.
340
579
526
322
116
736
271
Genere
Nazionalità
Gli stranieri, inoltre, sono caratterizzati da livelli di scolarità mediamente più
bassi con un valore pari al 31,9% per i soggetti in possesso al massimo della
media inferiore contro il 20% degli italiani.
I livelli di istruzione più alti si registrano all‟interno della classe di età intermedia
(25-34 anni) con un 47,2% di diplomati e un 30,7% di laureati. I più giovani,
inoltre, si caratterizzano per un‟elevata concentrazione di utenti in possesso del
diploma di maturità (65,6%).
Tab. 4 – Titolo di studio per classe di età.
Titolo di studio
Fino alla
media
inferiore
Qualifica
profes.
Diploma
Laurea/
Master
15-24 anni
13,2
9,1
65,6
10,0
25-34 anni
15,5
5,2
47,2
30,7
Più di 34 anni
34,2
9,7
43,9
11,2
Totale
21,3
7,7
48,6
17,9
v.a.
322
116
736
271
Classe di età
Nei due anni precedenti l‟intervista gli utenti che hanno partecipato a corsi di
formazione sono poco più del 18% con una quota che rimane sostanzialmente
invariata rispetto all‟ultima rilevazione.
Non si notano sostanziali differenze di genere nella fruizione dei corsi, che
vengono frequentati in misura maggiore nella classe di età intermedia (23,7%)
e dagli italiani (19,7% contro l‟8,4% degli stranieri). Infine, la partecipazione ai
74
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
corsi è correlata al titolo di studio, come evidenziato dai valori assunti in
corrispondenza degli utenti con titoli universitari (30,6%).
La maggioranza dei soggetti con un‟esperienza formativa ha beneficiato di un
solo corso (62,4%), mentre meno del 10% di più di due corsi. Nel dettaglio,
hanno dichiarato di aver partecipato ad un solo corso in misura maggiore le
donne (65,7%) e i più giovani (65,4%).
Tab. 5 – Partecipazione a corsi di formazione nei due anni precedenti
l‟intervista per genere e per classe di età.
Partecipazione
a corsi di formazione
No
Genere
M
F
81,8
82,0
15-24
anni
84,7
Classe di età
25-34
Più di
anni
34 anni
76,3
85,2
Totale
81,9
Sì
18,2
18,0
15,3
23,7
14,8
18,1
Totale
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
576
938
340
579
526
1.514
v.a.
Tab. 6 – Partecipazione a corsi di formazione nei due anni precedenti
l‟intervista. Anni 2004, 2005, 2007 e 2008.
Partecipazione a corsi di formazione
2008
2007
2005
2004
No
81,9
81,3
86,4
84,6
Sì
18,1
18,7
13,6
15,4
Totale
100,0
100,0
100,0
100,0
v.a.
1.514
1.312
1.426
1.517
Il 68,6% non ha figli, con un valore che si differenzia notevolmente a seconda
del genere: aumenta al 74,3% per gli uomini, diminuisce al 65,1% per le donne.
Queste ultime si caratterizzano per una maggiore presenza di figli con più di 10
anni (34,6% contro il 29,7% della componente maschile).
75
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 7 – Numero di figli ed età dell‟ultimo figlio per genere.
Totale
Genere
v.a.
%
M
F
1.039
68,6
74,3
65,1
1 figlio
214
14,1
11,1
16,0
2 figli
195
12,9
10,6
14,3
Numero di figli
Senza figli
66
4,4
4,0
4,6
1.514
100,0
100,0
100,0
0-3 anni
144
30,3
31,8
29,7
4-6 anni
101
21,3
21,6
21,1
7-10 anni
73
15,4
16,9
14,7
>10 anni
157
33,1
29,7
34,6
Totale
475
100,0
100,0
100,0
Più di due figli
Totale
Età dell'ultimo figlio
1.3. Il digital divide
Il questionario utilizzato per la rilevazione 2008 introduce alcune domande
inerenti le conoscenze informatiche dell‟intervistato: se abbia mai utilizzato un
PC, se utilizzi Internet, se lo faccia per cercare lavoro, se sia a conoscenza dei
siti dei CIOF e, infine, se li utilizzi nella ricerca del lavoro.
Le prime due domande rilevano delle “competenze di base”; le rimanenti
vanno ad indagare l‟effettivo utilizzo dei moderni strumenti informatici ai fini
della ricerca del lavoro.
Circa l‟86% dichiara di utilizzare un PC e il 78,3% di utilizzare Internet. La
percentuale di utenti che utilizzano Internet per cercare un lavoro, invece,
risulta sensibilmente più bassa di quelle osservate in precedenza, attestandosi
al 56%. Quasi il 44% degli utenti conosce i servizi web dei CIOF; una
percentuale pari 35,9% li usa effettivamente per cercare un lavoro.
Sulle competenze informatiche di base (utilizzo del PC e di Internet) non si
evidenziano particolari differenze di genere. Nell‟utilizzo di Internet ai fini della
ricerca del lavoro, però, le donne mostrano comportamenti più virtuosi,
presentando percentuali sempre maggiori della controparte maschile: ad
esempio, il 58,7% delle donne utilizza Internet per cercare lavoro contro il 51,6%
degli uomini.
Le abilità informatiche rilevate negli stranieri tendono ad esser
sistematicamente inferiori a quelle degli italiani: considerando tutte e cinque le
componenti rilevate, in media, la quota di stranieri che utilizzano tali
competenze è inferiore di 12 punti percentuali rispetto a quella degli italiani.
76
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 8 – Utilizzo delle conoscenze informatiche per genere e per nazionalità.
Conoscenze informatiche
Genere
Nazionalità
Totale
M
F
Italiani
Stranieri
Uso di un PC
86,5
85,6
89,5
78,2
85,9
Uso di Internet
78,6
78,0
81,9
73,1
78,3
Uso di Internet per cercare lavoro
51,6
58,7
59,0
47,1
56,0
Conoscenza dei siti web dei CIOF
40,3
45,8
47,2
31,9
43,7
Uso dei siti web dei CIOF
33,0
37,6
38,8
26,1
35,9
v.a.
576
938
1.292
119
1.514
I più giovani utilizzano gli strumenti informatici soprattutto per motivi legati al
tempo libero. Infatti, la percentuale di chi utilizza PC e Internet è superiore al
90%, mentre quella di chi utilizza simili strumenti per cercare lavoro scende al
62,1%.
I soggetti della classe intermedia sono quelli che utilizzano più spesso le nuove
tecnologie a fini della ricerca di un lavoro e sono anche quelli che conoscono
in proporzioni maggiori i siti web dei CIOF.
Le classi più adulte evidenziano un gap conoscitivo piuttosto marcato delle
nuove tecnologie, soprattutto quando connesse alla ricerca di un lavoro.
Infine, tutte le conoscenze informatiche rilevate e le attività di ricerca del
lavoro mediante le nuove tecnologie sono legate al titolo di studio; il divario
tra i laureati e coloro che dispongono di una licenza media inferiore aumenta
progressivamente nel passare dall‟utilizzo del computer (+25,1%) alla
navigazione dei siti web dei CIOF (+32%).
Si noti come appena un terzo degli utenti con un grado di scolarizzazione
piuttosto basso utilizzi Internet per cercare lavoro; una percentuale ancora
inferiore si registra per la consultazione dei siti web dei CIOF.
77
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 9 – Utilizzo delle conoscenze informatiche per classe di età e per titolo di
studio.
Classe di età
Conoscenze
informatiche
Titolo di studio
Fino
alla
Qualifica
Diploma
media
profes.
inferiore
Laurea/
Master
Totale
93,3
95,6
85,9
77,6
86,5
92,6
78,3
34,8
50,0
61,5
76,8
56,0
37,1
26,7
41,4
46,3
64,6
43,7
44,4
29,5
20,8
31,9
38,9
52,8
35,9
579
526
322
116
736
271
1.514
15-24
anni
25-34
anni
Più di
34 anni
Uso di un PC
93,5
93,6
78,7
70,5
88,8
Uso di Internet
Uso di Internet per
cercare lavoro
Conoscenza dei siti
web dei CIOF
Uso dei siti web
dei CIOF
90,3
87,6
66,9
58,1
62,1
68,6
42,8
42,9
53,9
36,2
v.a.
340
1.4. La condizione occupazionale
Il 78,1% degli utenti non è occupato al momento dell‟intervista, un valore più
alto di quello evidenziato dalla passata rilevazione. La percentuale degli utenti
non occupati è maggiore tra i più giovani (86,2%), tra gli stranieri (84,0%) e tra i
laureati (81,5%).
Tab. 10 – Condizione occupazionale. Anni 2004, 2005, 2007 e 2008.
Occupati
2008
2007
2005
2004
No
78,1
75,6
78,4
73,7
Sì
21,9
24,4
21,6
26,3
Totale
100,0
100,0
100,0
100,0
v.a.
1.514
1.312
1.426
1.517
Tab. 11 – Condizione occupazionale per genere, per classe di età e per
nazionalità.
Genere
Occupati
Classe di età
25-34
Più di 34
anni
anni
79,1
70,2
M
F
No
77,4
78,5
15-24
anni
86,2
Sì
22,6
21,5
13,8
20,9
29,8
Totale
100,0
100,0
100,0
100,0
576
938
340
579
v.a.
78
Nazionalità
Totale
Italiani
Stranieri
77,3
84,0
22,7
16,0
21,9
100,0
100,0
100,0
100,0
526
1.292
119
1.514
78,1
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 12 – Condizione occupazionale per titolo di studio.
Titolo di studio
Occupati
Fino alla
media inferiore
Qualifica
profes.
Diploma
Laurea/Master
No
76,1
75,0
77,0
81,5
Sì
23,9
25,0
23,0
18,5
Totale
100,0
100,0
100,0
100,0
322
116
736
271
v.a.
1.5. Gli occupati
Fra gli occupati, la componente principale è quella degli operai
(complessivamente il 67,4%), in aumento rispetto al 2007 (+7,4%): in particolare,
aumenta la quota degli operai specializzati, mentre quella degli operai
generici diminuisce.
Focalizzando l‟attenzione sulle caratteristiche socio-anagrafiche degli
occupati, emerge come le professioni di “Dirigente/quadro/impiegato”
caratterizzino in misura maggiore le donne (il 32,2% contro il 12,3% degli
uomini), mentre le professioni di “Operaio specializzato/tecnico” e
”Imprenditore/libero professionista” risultino tipicamente più maschili
(rispettivamente, +14,3% e +6,2%).
In alcuni casi, sia il titolo di studio che la classe di età sono correlati alla
mansione svolta: la quota degli operai è più elevata fra i soggetti scarsamente
scolarizzati e fra quelli più adulti. La figura del “Dirigente/quadro/impiegato” è
maggiormente prevalente al crescere del livello di istruzione (42% per i laureati)
e, quindi, per la classe intermedia di età (26,4%).
79
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 13 – Condizione professionale degli occupati per genere, per classe di
età e per nazionalità. Anni 2007 e 2008.
2008
Condizione
professionale
Dirigente/quadro/
impiegato
Operaio spec./tecnico
Operaio
Imprenditore/
libero professionista
Artigiano,
lavoratore in proprio
Altro
Totale
v.a.
2007
Genere
Classe di età
25-34
Più di
anni
34 anni
%
%
M
F
15-24
anni
24,4
23,3
12,3
32,2
17,0
26,4
31,3
36,1
21,7
38,3
40,0
34,6
25,7
37,1
36,2
40,4
5,4
10,5
9,2
3,0
2,1
4,5
3,1
0,6
100,0
332
1,6
100,0
313
0,8
100,0
130
Nazionalità
Italiani
Stranieri
26,1
27,3
5,3
33,9
33,9
28,0
35,0
31,4
33,1
15,8
68,4
2,1
3,3
8,3
5,5
10,5
1,5
2,1
2,5
1,9
2,0
0,0
0,5
100,0
202
2,1
100,0
47
0,0
100,0
121
0,6
100,0
157
0,7
100,0
293
0,0
100,0
19
Tab. 14 – Condizione professionale degli occupati per titolo di studio.
2008
2007
%
%
M
F
24,4
31,3
36,1
23,3
21,7
38,3
12,3
40,0
34,6
32,2
25,7
37,1
15-24
anni
17,0
36,2
40,4
5,4
10,5
9,2
3,0
2,1
3,3
2,1
0,6
100,0
332
4,5
1,6
100,0
313
3,1
0,8
100,0
130
1,5
0,5
100,0
202
2,1
2,1
100,0
47
2,5
0,0
100,0
121
Condizione professionale
Dirigente/quadro/impiegato
Operaio spec./tecnico
Operaio
Imprenditore/libero
professionista
Artigiano, lavoratore in proprio
Altro
Totale
v.a.
Genere
Classe di età
25-34
Più di
anni
34 anni
26,4
26,1
33,9
28,0
33,9
35,0
Nazionalità
Italiani
Stranieri
27,3
31,4
33,1
5,3
15,8
68,4
8,3
5,5
10,5
1,9
0,6
100,0
157
2,0
0,7
100,0
293
0,0
0,0
100,0
19
Gli occupati lavorano prevalentemente come dipendenti di cui il 43,3% a
tempo indeterminato e il 40,3% a tempo determinato. I contratti di
apprendistato sono l‟8,6% del totale e assumono una particolare rilevanza per
la fascia di età più giovane.
Il lavoro parasubordinato, soprattutto contratti a progetto, caratterizza
maggiormente le donne (16,3%), i più giovani (21,3%) e i laureati (32,0%), ossia
i soggetti più spesso impiegati nei settori dei servizi con una qualifica da
impiegato.
Tab. 15 – Tipologia di lavoro degli occupati per genere e per classe di età.
Genere
Classe di età
Titolo di studio
M
F
15-24
anni
25-34
anni
Più di 34
anni
Fino
alla
media
inferiore
Lavoro dipendente
Lavoro
parasubordinato
Lavoro autonomo
80,8
80,7
76,6
79,3
82,8
84,4
69,0
85,2
66,0
80,7
7,7
16,3
21,3
16,5
7,6
10,4
17,2
7,7
32,0
13,0
11,5
3,0
2,1
4,1
9,6
5,2
13,8
7,1
2,0
6,3
Totale
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
130
202
47
121
157
77
29
169
50
332
Tipo di lavoro
v.a.
80
Qualifica
profes.
Diploma
Laurea/
Master
Totale
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 16 – Tipo di contratto degli occupati dipendenti per genere e per classe
di età.
Genere
Tipo di contratto
A tempo indeterminato
Contratto di somministrazione
Inserimento (ex formazione lavoro)
Apprendistato
A tempo determinato
Non ho un contratto di lavoro
Totale
v.a.
M
F
44,8
1,0
2,9
3,8
41,0
6,7
100,0
105
42,3
0,0
1,2
12,9
38,7
4,9
100,0
163
Classe di età
Più di
15-24 25-34
34
anni
anni
anni
16,7
36,5
55,4
0,0
0,0
0,8
0,0
1,0
1,5
38,9
9,4
0,0
36,1
47,9
36,9
8,3
5,2
5,4
100,0
100,0
100,0
36
96
130
Totale
v.a.
%
116
1
5
23
108
15
268
43,3
0,4
1,9
8,6
40,3
5,6
100,0
Le modalità orarie registrano una prevalenza dei full time (nel 56,7% dei casi):
le consuete differenze di genere, che vedono le donne fruire del part time in
misura maggiore, risultano confermate.
In particolar modo, la presenza dei figli sembra condizionare le donne nella
scelta della modalità oraria: le donne con figli lavorano a tempo parziale nel
60,3% dei casi contro il 49,5% delle donne senza figli.
Si noti come in entrambi i casi le percentuali appena osservate siano maggiori
rispetto a quelle rilevate per la componente maschile.
Tab. 17 – Modalità orarie degli occupati dipendenti per genere e presenza dei
figli.
Genere
M
Modalità orarie
F
Totale
86,7
Senza
figli
49,5
38,2
56,7
A tempo parziale (part time)
25,0
13,3
49,5
60,3
40,7
Non sa/non risponde
8,3
0,0
1,1
1,5
2,6
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
60
45
95
68
268
A tempo pieno (full time)
Totale
v.a.
Senza
figli
66,7
Con figli
Con figli
I contratti a tempo indeterminato (al 37,3% nel 2008) non variano sensibilmente
rispetto al 2007; quelli a tempo determinato subiscono una flessione del 5,2%.
81
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 18 – Tipologia contrattuale degli occupati. Anni 2004, 2005, 2007 e 2008.
Tipo di contratto
Tempo indeterminato
2008
37,3
2007
36,8
2005
46,7
2004
44,3
Tempo determinato
34,7
39,9
39,7
33,7
Contratto di somministrazione
0,3
3,3
0,7
2,3
Inserimento (ex formazione lavoro)
1,6
1,1
0,7
1,4
Apprendistato
7,4
4,1
3,6
5,1
Co.co.co /Co.co.pro
Contratto di prestazione occasionale lavoratori occasionali
Non ho un contratto di lavoro
9,0
7,0
3,9
6,9
3,2
1,5
1,8
3,4
4,8
4,8
0,0
0,0
Altro
1,6
1,5
2,9
2,9
100,0
100,0
100,0
100,0
Totale
1.7. I non occupati
Poco più di un quinto degli utenti non occupati alla data dell‟intervista
dichiara di non aver mai lavorato prima. La mancanza di precedenti
esperienze lavorative caratterizza, oltre che gli uomini, soprattutto i più giovani
con quasi la metà dei casi, al contrario di quanto accada per le persone più
adulte, che solamente in una frazione del tutto marginale non hanno mai
lavorato.
La quota di soggetti senza una precedente attività lavorativa cresce
all‟aumentare del titolo di studio posseduto, con una quota del 30,3% fra i
laureati. Fra l‟altro, si noti come quest‟ultimi abbiano avuto più spesso
esperienze di lavoro con contratti da parasubordinato.
Tab. 19 – Tipologia di lavoro dell‟ultimo lavoro svolto dai “non” occupati per
genere e per classe di età.
Genere
Tipo di lavoro
Classe di età
25-34
anni
60,5
Più di
34 anni
80,8
Totale
13,6
M
F
Lavoro dipendente
59,2
60,9
15-24
anni
38,6
Lavoro parasubordinato
11,2
15,1
9,6
21,4
9,2
Lavoro autonomo
5,4
3,7
3,4
3,9
6,0
4,3
Non ho mai lavorato prima
24,2
20,4
48,5
14,2
4,1
21,8
Totale
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
446
736
293
458
369
1.182
v.a.
82
60,2
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 20 – Tipologia di lavoro dell‟ultimo lavoro svolto dai “non” occupati per
nazionalità e per titolo di studio.
Nazionalità
Titolo di studio
Italiani
Stranieri
Fino alla
media
inferiore
Qualifica
profes.
Diploma
Laurea/
Master
Totale
Dipendente
59,9
72,0
76,7
71,3
61,0
43,9
60,2
Parasubordinato
15,2
6,0
6,5
12,6
13,8
24,0
13,6
Autonomo
4,1
6,0
4,9
5,7
4,8
1,8
4,3
Tipo di lavoro
Non ho mai lavorato prima
20,8
16,0
11,8
10,3
20,5
30,3
21,8
Totale
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
999
100
245
87
567
221
1.182
v.a.
Gli ex-lavoratori dipendenti erano assunti prevalentemente mediante un
contratto a tempo determinato (51,8%); i contratti a tempo indeterminato
caratterizzavano maggiormente gli uomini (34,5%), gli italiani (30,8 contro il
23,6% degli stranieri) e gli utenti più adulti (39,6%).
Tab. 21 – Tipo di contratto dipendente dell‟ultimo lavoro svolto dai “non”
occupati per genere e per classi di età.
Genere
Tipo di contratto
Classe di età
25-34 Più di 34
anni
anni
24,2
39,6
Totale
M
F
A tempo indeterminato
34,5
28,1
15-24
anni
19,5
Contratto di somministrazione
2,7
2,7
0,9
4,0
1,7
2,7
Inserimento (ex formazione lavoro)
0,0
1,1
0,9
0,7
0,7
0,7
Apprendistato
6,8
9,2
13,3
14,8
0,0
8,0
A tempo determinato
49,6
53,1
54,9
51,6
52,3
52,1
Senza contratto di lavoro
4,9
2,9
8,8
2,9
2,7
3,7
Altro
0,8
0,7
0,9
0,4
1,0
0,7
Non sa/non risponde
0,8
2,2
0,9
1,4
2,0
1,7
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
264
448
113
277
298
712
Totale
v.a.
83
30,5
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 22 – Tipo di contratto dipendente dell‟ultimo lavoro svolto dai “non”
occupati per nazionalità e per titolo di studio.
Nazionalità
Titolo di studio
Italiani
Stranieri
Fino alla
Media
inferiore
Qualifica
profes.
Diploma
Laurea/
Master
Totale
A tempo indeterminato
Contratto di
somministrazione
Inserimento
(ex formazione lavoro)
Apprendistato
30,8
23,6
43,1
19,4
28,9
15,5
30,5
3,2
0,0
1,6
4,8
2,9
3,1
2,7
0,8
0,0
0,0
1,6
1,2
0,0
0,7
8,9
1,4
3,2
3,2
11,3
10,3
8,3
A tempo determinato
Non avevo un contratto
di lavoro
Altro
50,8
66,7
44,1
61,3
50,6
67,0
51,8
3,0
6,9
5,3
4,8
2,6
4,1
3,7
0,8
0,0
0,5
1,6
0,9
0,0
0,7
Non sa/non risponde
1,7
1,4
2,1
3,2
1,7
0,0
1,7
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
598
72
188
62
346
97
712
Tipo di contratto
Totale
v.a.
Le modalità orarie non si discostano vistosamente da quelle degli utenti
occupati, segnando una prevalenza del lavoro part time fra le donne e full
time tra gli uomini; quest‟ultima è la modalità oraria prevalente anche tra gli
stranieri (75% contro 65,9% degli italiani).
Tab. 23 – Modalità orarie dell‟ultimo lavoro svolto dai “non” occupati per
genere, per classe di età, per nazionalità e per titolo di studio.
Genere
Modalità orarie
Classe di età
15-24
25-34
Più di
anni
anni
34 anni
58,4
68,6
69,8
M
F
A tempo pieno
83,3
58,0
A tempo parziale
14,0
37,7
37,2
28,9
26,5
Non sa/non risponde
2,7
4,2
4,4
2,5
100,0
100,0
100,0
446
736
293
Totale
v.a.
84
Nazionalità
Totale
Italiani
Stranieri
65,9
75,0
67,4
30,8
16,7
28,9
3,7
3,3
8,3
3,7
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
458
369
999
100
1.182
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 24 – Modalità orarie dell‟ultimo lavoro svolto dai “non” occupati per titolo
di studio.
Titolo di studio
Modalità orarie
Fino alla
media
inferiore
Qualifica
profes.
Diploma
Laurea/
Master
A tempo pieno
70,2
77,4
64,5
67,0
A tempo parziale
23,4
14,5
33,2
32,0
Non sa/non risponde
6,4
8,1
2,3
1,0
100,0
100,0
100,0
100,0
245
87
567
221
Totale
v.a.
Rispetto al 2007, i contratti dipendenti a tempo indeterminato segnano una
lieve risalita, passando dal 21,5% al 24,2%; quelli a tempo determinato una
flessione circa del medesimo ammontare (-2,9 punti percentuali).
Mentre i contratti di somministrazione invertono la tendenza positiva dei 4 anni
precedenti, diminuendo sino al 2,1%, i contratti di apprendistato proseguono
nel trend degli scorsi tre anni, attestandosi al 6,6%.
I contratti parasubordinati (co.co.co, prestazione occasionale) segnano un
aumento rispetto all‟anno scorso, in linea con il trend pregresso. Diminuiscono,
infine, coloro che dichiarano di aver lavorato senza un contratto (dal 5,1% del
2007 al 2,9% del 2008).
Tab. 25 – Condizione contrattuale dell‟ultimo lavoro dei “non occupati”. Anni
2004, 2005, 2007 e 2008.
Tipo di contratto
Tempo indeterminato
2008
24,2
2007
21,5
2005
29,9
2004
32,7
Tempo determinato
41,1
44,0
41,4
39,7
Contratto di somministrazione
2,1
6,8
4,1
3,8
Inserimento (ex formazione lavoro)
0,6
1,5
1,2
0,9
Apprendistato
6,6
4,5
3,1
3,9
Co.co.co /Co.co.pro
9,9
5,1
3,5
3,0
Contratto di prestazione occasionale
7,0
5,2
1,3
1,2
Non avevo un contratto di lavoro
2,9
5,1
-
-
Autonomo - Mai lavorato come dipendente
5,7
6,3
15,5
14,8
100,0
100,0
100,0
100,0
Totale
85
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
1.8. La ricerca del lavoro
Complessivamente, l‟80,1% degli intervistati (pari a 1.212 unità) risulta alla
ricerca di un lavoro, con un valore inferiore, seppur di significativa entità, fra il
gruppo degli occupati (55,4%).
Tab. 26 – Condizione occupazionale per ricerca di lavoro.
Condizione occupazionale
Totale
Cercano lavoro
v.a.
%
Non occupati
No
13,0
Sì
87,0
100,0
1.182
Occupati
44,6
55,4
100,0
332
La seguente tabella mostra come le variazioni maggiormente significative
rispetto agli anni passati si registrino tra i non occupati. In particolare
raddoppia la quota di coloro che non cercano lavoro, i quali si rivolge al
Centro per motivazioni riconducibili alla richiesta di informazioni, allo
svolgimento di pratiche amministrative o alla frequentazione di stage/tirocini.
Tab. 27 – Condizione occupazionale e ricerca del lavoro. Anni 2004, 2005, 2007
e 2008.
Condizione occupazionale e ricerca del lavoro
2008
2007
2005
Non occupati che non cercano lavoro
10,2
5,1
4,1
2004
4,5
Non occupati che cercano lavoro
67,9
70,5
74,3
69,2
Occupati che non cercano lavoro
9,8
10,9
9,8
10,7
Occupati che cercano lavoro
12,2
13,5
11,8
15,6
Totale
100,0
100,0
100,0
100,0
v.a.
1.514
1.312
1.426
1.517
Per ciò che concerne la durata della ricerca, per la maggior parte dei casi
essa è inferiore a 6 mesi (65,8%); i disoccupati di lunga durata ammontano al
17,4% con valori che aumentano per le persone più adulte (24,6%), oltre che
per i soggetti meno scolarizzati (23,4%).
La presente rilevazione conferma un minor tempo di ricerca per gli stranieri, a
testimonianza di una loro maggiore propensione ad accettare lavori a bassa
qualifica e/o basso reddito. Rispetto alla passata rilevazione, le variazioni sono
piuttosto contenute, nell‟ordine di 2-3 punti percentuali.
86
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 28 – Durata della ricerca del lavoro per genere e per classe d‟età.
Genere
Mesi di ricerca del lavoro
Classe di età
25-34 Più di 34
anni
anni
65,1
58,0
Totale
M
F
Da meno di 6 mesi
63,9
67,0
15-24
anni
79,3
Da 6-12 mesi
19,2
15,3
13,5
17,9
18,2
16,7
Da oltre 12
16,9
17,7
7,1
17,0
23,8
17,4
Totale
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
443
769
266
487
424
1.212
v.a.
65,8
Tab. 29 – Durata della ricerca del lavoro per nazionalità e per titolo di studio.
Nazionalità
Mesi di ricerca
del lavoro
Titolo di studio
Italiani
Stranieri
Fino alla
media
inferiore
Qualifica
profes.
Diploma
Laurea/
Master
Totale
Da meno di 6 mesi
65,2
71,4
60,2
66,3
67,3
67,4
65,8
Da 6-12 mesi
16,9
16,2
16,5
11,2
18,7
14,9
16,7
Da oltre 12
17,9
12,4
23,4
22,4
14,0
17,6
17,4
Totale
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
v.a.
1.040
105
261
98
600
221
1.212
Tab. 30 – Durata della ricerca del lavoro. Anni 2004, 2005, 2007 e 2008.
Mesi di ricerca del lavoro
2008
2007
2005
2004
Da meno di 6 mesi
65,8
62,8
65,9
61,9
Da 6-12 mesi
16,7
22,1
16,4
19,4
Da oltre 12
17,4
15,1
17,7
18,7
Totale
100,0
100,0
100,0
100,0
v.a.
1.212
1.102
1.228
1.286
1.9. Le aspettative di reddito
A coloro che si dichiarano in cerca di lavoro viene richiesto fino a quale
distanza dall‟abitazione sarebbero disposti a lavorare e per quale salario
minimo mensile.
La disponibilità è inversamente legata alla distanza: a fungere da
“spartiacque” è il passaggio dalla seconda classe (il 57,9% è disponibile a
lavorare ad una distanza che varia fra 21 e 40 Km da casa) alla terza (dove
coloro che si dichiarano disponibili sono solo il 17,3%).
Rispetto agli anni precedenti, diminuisce complessivamente la disponibilità a
lavorare lontano dal proprio domicilio: si passa, per la fascia “21-40 km” dal
87
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
23,3% di utenti non disponibili del 2004 al 42,1% del 2008. Una percentuale
simile a quella del registrata nel 2007.
Il reddito è positivamente legato alla distanza dal posto di lavoro; così come
evidenziato dal fatto che le frequenze tendano a concentrare nelle modalità
dal reddito più elevato.
Ad esempio, ad un reddito mensile compreso tra i 751 e i 1.000 euro sono
disposti a lavorare entro i 20 Km dall‟abitazione il 39,3% di coloro che cercano
lavoro. Tra i 41 e 100 Km tale quota scende al 3%.
88
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 31 – Aspettative di reddito in base alla distanza del posto di lavoro
dall'abitazione. Classi “<20 Km” e “21-40 Km”. Anni 2004, 2005, 2007 e 2008.
Reddito minimo
per accettare l'offerta
<20 Km
21-40 Km
2008
2007
2005
2004
2008
2007
2005
2004
Fino a 500 euro
7,1
5,0
7,9
11,0
1,7
1,1
1,6
2,7
501-750 euro
9,2
13,8
14,7
14,9
3,1
4,9
6,3
6,3
751-1.000 euro
39,3
55,7
53,3
56,9
16,3
25,7
29,0
40,6
1.001-1.250 euro
14,0
13,2
8,5
6,1
11,7
13,1
10,7
14,3
1.251-1.500 euro
4,2
6,5
3,3
3,0
8,6
8,1
4,1
6,3
Oltre 1.500
Disponibili, ma non
indicano il reddito
Utenti non disponibili
0,6
1,4
0,7
0,6
1,3
2,8
1,3
1,9
25,7
4,3
11,6
7,5
15,3
2,1
8,1
4,4
-
-
-
-
42,1
42,2
38,9
23,3
Totale
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
v.a.
1.212
1.093
1.212
1.093
Tab. 32 – Aspettative di reddito in base alla distanza del posto di lavoro
dall'abitazione. Classi “41-100 Km” e “101-250 Km”. Anni 2004, 2005, 2007 e
2008.
Reddito minimo
per accettare l'offerta
41-100 Km
101-250 Km
2008
2007
2005
2004
2008
2007
2005
Fino a 500 euro
0,2
0,1
0,2
0,2
0,1
-
-
2004
-
501-750 euro
0,2
0,9
0,7
0,9
-
0,1
0,1
0,5
751-1.000 euro
3,0
8,1
7,7
13,9
0,9
3,1
2,9
3,0
1.001-1.250 euro
2,5
5,2
5,4
11,8
0,5
1,9
2,0
2,9
1.251-1.500 euro
3,5
6,7
6,2
11,3
1,1
3,4
4,8
9,9
Oltre 1.500
Disponibili, ma non
indicano il reddito
Utenti non disponibili
1,7
3,2
1,5
5,1
1,1
2,6
2,3
9,6
6,2
1,0
5,0
3,7
3,1
0,5
3,7
2,1
82,7
74,8
73,3
53,2
93,2
88,4
84,3
72,1
Totale
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
v.a.
1.212
1.093
1.212
1.093
Le distribuzioni delle disponibilità oltre i 250 non sono significativamente
differenti da quelle della classe di distanza appena inferiore (101-250).
Concentrando l‟attenzione sugli utenti disponibili che indicano il reddito per
lavorare entro i 20 Km (820 individui) si nota come le donne siano solitamente
disposte a lavorare per un salario inferiore (presentano infatti frequenze
maggiori nelle classi fino a 1.000 euro, inferiori nelle seguenti).
Con ogni probabilità la richiesta di un salario inferiore è correlata alla volontà
di svolgere un‟attività a tempo parziale. In genere, il salario richiesto aumenta
con l‟età come è evidente dal fatto che è maggiore la quota di persone con
più di 34 anni che è disponibile a lavorare solo con salari superiori ai 1.000 euro.
89
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 33 – Aspettative di reddito (classe“<20 Km”) per genere e per classe di
età.
Genere
Classe di età
25-34
Più di 34
anni
anni
7,3
11,9
Totale
Reddito minimo
per accettare l'offerta
M
F
Fino a 500 euro
7,4
10,6
15-24
anni
10,7
78
9,5
501-750 euro
6,4
15,5
15,7
10,2
13,0
101
12,3
751-1.000 euro
52,3
53,3
56,3
57,6
44,4
434
52,9
1.001-1.250 euro
21,6
17,3
14,7
19,2
20,7
154
18,8
1.251-1.500 euro
10,6
3,0
2,0
5,5
8,1
46
5,6
Oltre 1.500
Totale
1,8
0,4
0,5
0,3
1,9
7
0,9
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
820
100,0
283
537
197
344
270
v.a.
v.a.
%
1.10. Il rapporto con i CIOF
Gli accessi al CIOF rilevati confermano il trend registrato negli anni precedenti:
aumentano i “primi contatti” (36% dei casi contro il 29,8% del 2007), mentre
diminuisce la percentuale di utenti che dichiara di aver fatto visita al CIOF più
di tre volte nei dodici mesi precedenti l‟intervista (25,4% contro il 29% del 2007).
Tab. 34- Numero di accessi ai CIOF. Anni 2004, 2005, 2007, 2008.
Numero di accessi al CIOF
2008
2007
2005
2004
1 volta
36,0
29,8
25,9
23,4
2 volte
23,5
20,7
21,5
20,8
3 volte
15,1
11,1
13,4
13,0
4 volte o più
25,4
29,0
38,5
40,5
Non sa/non risponde
0,0
9,4
0,7
2,3
Totale
100,0
100,0
100,0
100,0
v.a.
1.514
1.312
1.426
1.517
Il numero di volte che un utente si è recato presso il CIOF è, ovviamente legato
alla ricerca o meno di un‟occupazione. Infatti, in oltre la metà dei casi degli
utenti che non cercano un lavoro, l‟accesso al CIOF è avvenuto una sola volta
(51,3%) diversamente da quanto accade per i soggetti in cerca di
un‟occupazione (32,2%).
Analizzando il numero di accessi al CIOF per le principali caratteristiche socioanagrafiche, si evidenzia come la minore frequenza (solo una volta) sia
riscontrabile tra i più giovani (49,7%), mentre quella maggiore (quattro volte o
più) presso gli over 34 (31%).
90
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Rispetto alla nazionalità, gli stranieri tendono ad avere una frequenza del CIOF
più assidua degli italiani; inoltre, registrano il valore più alto di utenti che si sono
recati più di tre volte, con un‟incidenza superiore addirittura al gruppo
rappresentato dalle persone in cerca di occupazione.
Tab. 35 - Numero di accessi ai CIOF per condizione di ricerca del lavoro, per
genere, per classi d‟età e per nazionalità.
Numero di
accessi
al CIOF
Cerca lavoro
Genere
Classe di età
Più di
15-24 25-34
34
anni
anni
anni
49,7
33,2
28,5
No
Sì
M
F
1 volta
51,3
32,2
35,8
36,1
2 volte
23,2
23,6
24,5
22,9
20,3
27,5
3 volte
10,9
16,2
13,9
15,9
10,6
15,4
Nazionalità
Italiani Stranieri
36,4
33,6
22,8
23,9
20,2
17,7
15,2
16,8
4 volte o più
14,6
28,1
25,9
25,1
19,4
24,0
31,0
24,5
29,4
Totale
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
302
1.212
576
938
340
579
526
1.292
119
v.a.
Gli utenti che si sono recati più di una volta presso il CIOF tendono a
frequentarlo occasionalmente nel 37,8% dei casi. Le altre modalità
conseguono valori compresi fra l‟11,4% della frequenza “ogni 2/3 settimane” e
il 18,1% delle frequenze “ogni settimana” e “ogni 6/12 mesi”.
Tab. 36 - Frequenza di accesso negli ultimi 12 mesi dell‟utenza che si è recata
più volte presso il CIOF. Anni 2004, 2005, 2007,2008.
Frequenza di accesso ai CIOF
2008
2007
2005
2004
Ogni settimana
18,1
18,7
24,1
29,8
Ogni 2/3 settimane
11,4
13,1
17,6
15,3
Ogni mese
14,8
13,5
14,0
15,0
Ogni 6/12 mesi
18,1
15,0
14,5
9,5
Occasionalmente
37,8
39,7
29,8
30,4
Totale
100,0
100,0
100,0
100,0
969
733
1.047
1.127
v.a.
La condizione occupazionale e la ricerca di lavoro influenzano la frequenza di
accesso al CIOF: il 19,1% dei non occupati e il 19,3% di chi cerca lavoro
frequentano il CIOF ogni settimana.
I soggetti più assidui, ovvero quelli che frequentano il CIOF ogni settimana,
risultano essere gli uomini e gli utenti tra i 25 e i 34 anni con valori prossimi o
superiori al 20%. Fra gli utenti che non sono alla ricerca di un lavoro e fra i più
giovani, invece, risulta molto più elevata della media del 37,8%, chi si reca
“occasionalmente” (rispettivamente, +6,4% e +9%).
91
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 37 - Frequenza di accesso al CIOF per stato occupazionale, per
condizione di ricerca del lavoro, per genere, per classe di età e per
nazionalità.
Occupati
Frequenza di
accesso ai CIOF
Cercano
lavoro
Genere
Classe di età
Nazionalità
15-24 25-34 Più di 34
anni
anni
anni
Italiani Stranieri
No
Sì
No
Sì
M
F
Ogni settimana
19,1
14,1
10,9
19,3
20,8
16,4
14,6
19,9
17,6
18,0
Ogni 2/3 settimane
11,1
12,2
8,2
11,9
9,2
12,7
9,9
10,3
13,6
11,4
8,9
Ogni mese
15,3
12,7
10,9
15,5
15,9
14,0
11,7
14,0
17,0
15,8
10,1
Ogni 6/12 mesi
16,2
24,9
25,9
16,7
17,0
18,7
17,0
20,2
16,0
17,5
20,3
Occasionalmente
Totale
v.a.
38,2
36,1
44,2
36,6
37,0
38,2
46,8
35,7
35,9
37,2
39,2
100,0 100,0
171
387
100,0
376
100,0
822
100,0
79
100,0 100,0
764
205
100,0 100,0
147
822
100,0 100,0
370
599
21,5
Gli utenti sono venuti a conoscenza del CIOF principalmente attraverso due
modalità: la conoscenza pregressa del CIOF come ufficio di collocamento
(37,6%) e il canale informale del passaparola (31,7%).
Tutti gli altri canali conseguono percentuali di molto inferiori a quelle appena
esposte: il valore più elevato si evidenzia per Internet con il 6,3%. Rispetto al
2007, aumenta il peso del canale informale, mentre si riduce leggermente
quello della “conoscenza pregressa”.
Tab. 38 - Modalità di conoscenza dei CIOF. Anni 2004, 2005, 2007 e 2008.
2008
2007
2005
2004
3,2
4,2
2,3
4,0
Televisione e radio
0,7
0,5
0,2
1,7
Internet
6,3
4,3
3,4
4,2
Amici, parenti, conoscenti
31,7
29,6
26,0
37,8
Consulenti del lavoro
4,7
2,7
1,3
3,0
Aziende
3,0
3,3
3,5
5,9
Sindacato e/o associazioni di categoria
5,0
3,8
1,3
3,0
Lettere, opuscoli, manifesti, campagne del CIOF
2,1
2,7
1,8
7,0
Informagiovani
3,2
3,5
1,0
2,7
Scuole, università
2,4
1,5
2,5
4,0
Già noto come ufficio di collocamento
37,6
38,7
50,7
15,2
Canali di conoscenza del CIOF
Giornali
0,3
0,7
5,4
10,6
Totale
100,0
100,0
100,0
100,0
v.a.
1.514
1.312
1.426
1.517
Altri canali
La conoscenza del CIOF attraverso un canale informale è maggiormente
diffusa tra i più giovani (45% contro il 24,1% degli utenti più adulti) e tra gli
stranieri (48,7% contro il 29,7% degli italiani).
92
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Rispetto alla media, l‟incidenza del canale costituito dalla “conoscenza
pregressa” risulta minore per determinati gruppi di utenza: in particolare, si
evidenzia un -5,8% per i soggetti in cerca di lavoro, un -3,9% per gli uomini, un 13,2% per i più giovani e, infine, un -17,4% per gli stranieri. Le altre modalità
mostrano una significativa variabilità legata all‟età dell‟utente: la conoscenza
attraverso mezzi di informazione (giornali, tv, Internet) e quella attraverso la
scuola, l‟Informagiovani e il materiale informativo del CIOF registrano un
andamento decrescente rispetto all‟età dell‟utente, mentre la conoscenza
tramite le istituzioni legate al mondo del lavoro (aziende, sindacati,
associazioni di categoria, consulenti del lavoro) evidenzia un aumento
crescente.
Tab. 39 – Modalità di conoscenza dei CIOF per ricerca di lavoro, per genere,
per classe d‟età e per nazionalità
In cerca di
lavoro
Canali di conoscenza
del CIOF
v.a.
Amici, parenti
Già noto come ex collocamento
Giornali, tv, internet
480
570
153
Aziende, associazioni,
consulenti del lavoro
Scuola, informagiovani, opuscoli
Altri canali
Totale
v.a.
Genere
Classe di età
%
Nazionalità
No
Sì
M
F
15-24
anni
25-34
anni
Più di 34
anni
Italiani
Stranieri
31,7
37,6
10,1
31,1
31,8
7,9
31,8
39,1
10,6
32,6
33,7
13,5
31,1
40,1
8,0
45,0
24,4
12,1
30,6
40,2
10,7
24,1
45,6
7,8
29,7
40,7
10,1
48,7
20,2
5,9
191
12,6
20,5
10,6
14,1
11,7
7,4
10,4
16,2
11,1
17,6
116
4
1.514
7,7
0,3
100,0
8,3
0,3
100,0
302
7,5
0,2
100,0
1.212
5,4
0,7
100,0
576
9,1
0,0
100,0
938
11,2
0,0
100,0
340
7,9
0,2
100,0
579
5,9
0,4
100,0
526
8,0
0,3
100,0
1.292
7,6
100,0
119
La principale motivazione che spinge gli utenti ad accedere al CIOF è
rappresentata dalla ricerca di lavoro (59%); seguono distanziate la richiesta di
informazioni (26,6%) e il disbrigo di pratiche amministrative (16,8%).
93
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 40 - Motivazioni di accesso ai CIOF. Anni 2004, 2005, 2007 e 2008.
2008
Motivi di accesso ai CIOF
v.a.
% sul totale
dei
rispondenti
2007
2005
2004
1.136
75,0
70,9
83,5
81,9
Stage/tirocini/formazione
127
8,4
12,5
11,6
19,1
Informazioni
403
26,6
17,5
22,2
4,0
Pratiche amministrative
255
16,8
18,9
21,7
28,9
Altre motivazioni
4
0,3
0,8
0,4
0,3
Non sa/non risponde
0
0,0
0,5
-
-
1.925
1.514
Per cercare/cambiare lavoro
Totale
Prendendo in considerazione i valori relativi al numero di utenti e confrontando
i dati con quelli del 2007, risultano in aumento gli accessi motivati dalla ricerca
del lavoro (+4,1%) e dalla richiesta di informazioni (+9,1%), in calo quelli dovuti
alla ricerca di stage, tirocini e corsi di formazione (-4,1%).
Tra gli utenti non occupati la principale motivazione di accesso al CIOF è la
ricerca di un lavoro (79,7%), mentre tra quelli occupati, oltre alla ricerca di
lavoro, sono diffuse la richiesta di informazioni (38,0%) e il disbrigo di pratiche
amministrative (28,9%).
Maggiormente frequenti tra le donne risultano essere gli accessi al CIOF
motivati dalla ricerca di un‟occupazione (76,2%) e dalla ricerca di stage,
tirocini e corsi di formazione (9,1%).
Con riferimento all‟età, i motivi legati alla ricerca di lavoro registrano una
leggera prevalenza tra gli utenti con più di 24 anni, mentre l‟accesso al CIOF
per ricercare tirocini, stage e corsi di formazione mostra un andamento
decrescente rispetto dell‟età. Infine, considerando la nazionalità, si osserva
come la ricerca di un lavoro sia una motivazione più rilevante tra gli stranieri
(con un valore superiore all‟80%), mentre la richiesta di informazioni tra gli
italiani.
94
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 41 - Motivazioni di accesso ai CIOF per condizione occupazionale, per
genere, per classe di età e per nazionalità.
Occupato
Motivazioni di
accesso ai CIOF
Per cercare/
cambiare lavoro
Stage/tirocini/
formazione
Informazioni
Pratiche
amministrative
Altro
Non indicato
Totale
v.a.
Genere
Classe di età
Nazionalità
No
Sì
M
F
15-24
anni
25-34
anni
Più di
34 anni
Italiani
Stranieri
79,7
58,4
73,1
76,2
73,5
77,7
77,0
75,4
82,4
Totale
75,0
8,8
6,9
7,3
9,1
11,5
9,5
5,3
8,9
7,6
8,4
23,4
38,0
26,6
26,7
24,7
26,1
24,3
25,8
16,8
26,6
13,5
28,9
17,9
16,2
12,4
16,4
21,3
17,6
16,0
16,8
0,3
0,0
1.485
1.182
0,3
0,0
440
332
0,3
0,0
721
576
0,2
0,0
1.204
938
0,0
0,0
415
340
0,5
0,0
754
579
0,2
0,0
674
526
0,3
0,0
1.654
1.292
0,0
0,0
146
119
0,3
0,0
1.925
1.514
La ricerca di un lavoro caratterizza in misura maggiore chi è in possesso di una
licenza elementare/media o di una qualifica professionale, mentre diplomati e
laureati mostrano un più alto interesse per i servizi inerenti stage, tirocini e
formazione. Inoltre, i laureati sono coloro che più di ogni altro si recano al CIOF
per richieder informazioni (28,4%).
Tab. 42 - Motivazioni di accesso ai CIOF per titolo di studio.
Titolo di studio
Motivazioni di accesso
ai CIOF
Fino alla
media
inferiore
Qualifica
profes.
Media
superiore
Laurea/
Master
Per cercare/cambiare lavoro
77,6
85,3
76,8
71,6
Stage/tirocini/formazione
4,7
5,2
8,7
13,3
Informazioni
23,9
21,6
24,6
28,4
Pratiche amministrative
19,3
16,4
17,3
15,5
Altro
0,0
0,0
0,4
0,4
Totale
404
149
940
350
v.a.
322
116
736
271
Gli utenti che sono in cerca del un lavoro nel 53,5% dei casi ricercano un
contratto a tempo indeterminato full time. Seguono la ricerca di contratti a
tempo indeterminato part time (19,5%) e di un lavoro qualsiasi (18%).
95
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 43 - Tipo di lavoro (contratto) ricercato. Anni 2004, 2005, 2007 e 2008.
Tipo di contratto
Tempo indeterminato full time
2007
2005
v.a.
2008
%
%
%
2004
%
649
53,5
55,2
49,5
50,2
3,4
5,4
5,1
22,5
13,4
16,7
Tempo determinato full time
42
3,5
Tempo indeterminato part time
236
19,5
Tempo determinato part time
54
4,5
Un lavoro qualsiasi
218
18,0
18,7
31,8
27,0
Altro
0,0
0,0
0,2
0,0
1,0
Non sa/non risponde
13
1,1
0,0
0,0
0,0
1.212
100,0
100,0
100,0
100,0
1.096
1.228
1.285
Totale
v.a.
I soggetti occupati ricercano con maggior frequenza un‟occupazione con
contratto a tempo indeterminato full time (66,8%) di quanto facciano gli utenti
privi di occupazione (51,1%), i quali risultano orientati in misura maggiore alla
ricerca di un lavoro a tempo indeterminato part time (20,9%) o ad un lavoro
qualsiasi (19,0%).
Nella ricerca di un‟occupazione la tipologia di contratto richiesta mostra
differenze rispetto alle principali caratteristiche socio-anagrafiche: gli uomini
preferiscono contratti a tempo indeterminato full time o un lavoro qualsiasi.
Tra le donne, invece, risulta essere significativa la richiesta di contratti a tempo
indeterminato part time. Questa tipologia contrattuale mostra un andamento
crescente rispetto all‟età passando dal 13,2% della prima classe al 23,1% della
terza.
Questo risultato è riconducibile al fatto che all‟aumentare dell‟età cresce la
quota, soprattutto, di donne che hanno figli e che quindi devono conciliare il
lavoro extradomestico con quello di cura della famiglia. La ricerca di un lavoro
qualsiasi, oltre che per gli uomini, risulta avere un peso maggiore per i più
giovani (22,6%) e per gli stranieri (27,6%), i quali, pertanto, evidenziano un
maggior grado di adattabilità.
96
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 44 - Tipo di lavoro (contratto) ricercato per condizione occupazionale,
per genere, per classe di età e per nazionalità.
Occupato
Genere
Classe di età
Nazionalità
No
Sì
M
F
15-24
anni
25-34
anni
Più di
34
anni
Italiani
Stranieri
Totale
A tempo indeterminato full time
51,1
66,8
62,1
48,6
53,0
55,9
51,4
53,3
56,2
53,5
A tempo indeterminato
part time
20,9
11,4
7,2
26,5
13,2
20,3
23,1
20,4
12,4
19,5
A tempo determinato full time
3,1
5,4
4,3
3,0
4,1
4,7
1,2
3,6
1,9
3,5
A tempo determinato part time
4,9
2,2
4,3
4,6
6,0
3,3
5,2
5,0
1,9
4,5
Un lavoro qualsiasi
19,0
12,5
20,5
16,5
22,6
15,2
18,2
16,8
27,6
18,0
Tipo di contratto
Non sa/non risponde
1,0
1,6
1,6
0,8
1,1
0,6
0,9
1,0
0,0
1,1
Totale
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
v.a.
1.028
184
443
769
266
487
424
1.040
105
1.212
La richiesta di informazione e la ricerca del lavoro sono i servizi più utilizzati
(entrambi da oltre la metà degli utenti) seguiti dall‟accoglienza (43,7%) e
dall‟orientamento (19,2%).
Rispetto all‟anno precedente, si registra un calo intorno al 4% per i primi due
servizi; aumentano, invece, i valori relativi all‟accoglienza (+6,7%),
all‟orientamento (+2,8%) e agli stage e tirocini (+3,3%).
Tab. 45 - I servizi utilizzati. Anni 2007 e 2008.
2008
Tipologia di servizio
v.a.
% sul
% sul
totale delle totale dei
risposte
rispondenti
2007
Accoglienza
662
22,1
43,7
37,0
Informazione
843
28,2
55,7
59,8
Orientamento
290
9,7
19,2
16,4
Stage, tirocini, PIP
145
4,8
9,6
6,3
Formazione
118
3,9
7,8
7,4
Ricerca del lavoro
817
27,3
54,0
50,4
Sportello per lavoratori extracomunitari
40
1,3
2,6
2,2
Sportello donna
49
1,6
3,2
4,2
Sostegno alla creazione d’impresa
30
1,0
2,0
1,3
2.994
100,0
1.514
1.312
Totale
v.a.
Il servizio di ricerca del lavoro viene utilizzato in misura maggiore dalle donne
(56,8%), dagli utenti con meno di 34 anni, da chi è in possesso di una qualifica
professionale e dai laureati (in questi ultimi due casi con valori superiori al 60%).
La richiesta di informazioni, invece, caratterizza maggiormente chi è in
possesso di una qualifica professionale (62,1%) e gli utenti italiani (58,8%).
Per quanto riguarda gli altri servizi, per alcuni di essi si registra un utilizzo legato
all‟età e al titolo di studio: è il caso del servizio relativo a stage, tirocini e PIP il
97
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
cui utilizzo decresce all‟aumentare dell‟età e cresce all‟aumentare del livello
di istruzione.
Andamento simile, legato però solamente al titolo di studio, si osserva anche
per l‟orientamento. L‟utilizzo di questi due ultimi servizi risulta più marcato per gli
italiani rispetto agli stranieri: i primi, infatti, utilizzano il servizio di orientamento
nel 20,6% dei casi (contro l‟11,8%) e il servizio relativo a stage, tirocini e PIP nel
10,8% (contro il 4,2%).
Infine, il servizio di accoglienza mostra i valori più alti presso i più giovani (45,9%)
e presso gli utenti in possesso di una qualifica professionale (44,8%).
Tab. 46 - I servizi utilizzati per genere e per classe di età.
Genere
Tipologia di servizio
Classe di età
15-24
25-34
Più di
anni
anni
34 anni
45,9
39,6
40,7
Totale
M
F
Accoglienza
44,1
43,5
Informazione
57,6
54,5
58,5
57,2
57,4
55,7
Orientamento
18,1
19,8
18,2
24,0
16,3
19,2
Stage, tirocini, PIP
8,3
10,3
13,5
11,1
6,1
9,6
Formazione
6,3
8,7
8,2
9,3
6,3
7,8
Ricerca del lavoro
49,3
56,8
56,2
59,4
51,7
54,0
Sportello per lavoratori extracomunitari
3,3
2,2
2,9
1,6
3,2
2,6
Sportello donna
1,7
4,2
3,2
2,4
4,4
3,2
Sostegno alla creazione d’impresa
1,7
2,1
1,5
1,2
3,2
2,0
v.a.
576
938
340
579
526
1.514
98
43,7
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 47 - I servizi utilizzati per nazionalità e per titolo di studio.
Nazionalità
Titolo di studio
Italiani
Stranieri
Fino alla
media
inferiore
Accoglienza
42,3
41,2
39,4
44,8
42,0
42,4
Informazione
58,4
45,4
53,7
62,1
57,7
58,3
Orientamento
20,6
11,8
14,3
19,0
20,8
23,6
Stage, tirocini, PIP
10,8
4,2
5,9
6,9
9,2
17,3
Formazione
8,4
5,9
6,5
9,5
6,3
12,9
Ricerca del lavoro
Sportello per lavoratori
extracomunitari
55,8
52,9
50,6
62,1
55,2
61,6
1,7
9,2
3,1
5,2
1,8
3,0
Sportello donna
Sostegno alla creazione
d’impresa
3,5
0,0
3,1
3,4
3,3
3,7
2,2
0,0
2,8
2,6
1,2
3,0
1.292
119
322
116
736
271
Tipologia di servizio
v.a.
Qualifica
profes.
Media
superiore
Laurea/
Master
La maggioranza degli utenti (54,8%) ha utilizzato soltanto uno dei servizi offerti
dal CIOF, mentre la percentuale di coloro che hanno usufruito di più di tre
servizi si assesta al 12,4%. Il
Il ricorso ad un solo servizio prevale tra gli occupati, gli uomini, gli utenti con più
di 34 anni, gli stranieri e le persone scarsamente scolarizzate.
L‟utilizzo, invece, di più di tre servizi presenta i suoi valori maggiori tra le donne,
gli utenti con 25-34 anni, gli italiani e i laureati, ad evidenza di come siano
soprattutto l‟età e il titolo di studio le determinanti che conducono ad un
maggiore utilizzo dei servizi erogati dai CIOF.
Tab. 48 – Numero di servizi utilizzati per condizione occupazionale, per genere,
per classe di età.
Numero di servizi
Occupato
Genere
Classe di età
25-34
Più di
anni
34 anni
51,6
58,7
Totale
No
Sì
M
F
Un servizio
52,8
61,7
56,6
53,6
15-24
anni
48,2
Due servizi
21,6
17,5
20,8
20,6
23,2
21,2
20
20,7
Tre servizi
13,5
7,5
11,8
12,4
15,9
11,6
11,4
12,2
Più di tre servizi
12,2
13,3
10,8
13,4
12,6
15,5
9,9
12,4
Totale
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
v.a.
1.182
332
576
938
340
579
526
1514
99
54,8
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 49 – Numero di servizi utilizzati per nazionalità e per titolo di studio.
Nazionalità
Numero di servizi
Un servizio
Due servizi
Tre servizi
Più di tre servizi
Totale
v.a.
Titolo di studio
Italiani
Stranieri
Fino alla
media
inferiore
Qualifica
profes.
Media
superiore
Laurea/
Master
52,4
21,6
12,8
13,2
100,0
1.292
62,2
20,2
10,9
6,7
100,0
119
64
16,5
11,8
7,8
100,0
322
45,7
28,4
12,9
12,9
100,0
116
51,9
21,9
13,5
12,8
100,0
736
48,7
21,8
11,1
18,5
100,0
271
Il seguente grafico mostra quale servizio è stato utilizzato da coloro che hanno
usufruito soltanto di uno dei servizi offerti dal CIOF. Per il 41,6% si tratta del
servizio di ricerca del personale, seguiti da quelli di informazione e di
accoglienza.
Figura 1 – Utenti che hanno utilizzato un solo servizio del CIOF. Distribuzione dei
servizi utilizzati.
0,6
0,8
Accoglienza
0,2
Informazione
20,5
Orientamento
41,6
Stage, tirocini, PIP
30,3
Formazione
Ricerca del lavoro
0,8 3,3 1,8
Sportello per lavoratori
extracomunitari
Nei dodici mesi precedenti l‟intervista, 625 utenti (pari al 41,3% del totale) si
sono rivolti ad altre strutture per la ricerca di un impiego. La percentuale
osservata, dunque, risulta essere inferiore a quella rilevata dalla precedente
rilevazione con uno scostamento pari a -5,8%.
Le strutture principalmente utilizzate sono state le agenzie di somministrazione
(42,9%), gli Informagiovani (25,4%) e le agenzie di ricerca e selezione (20,9%).
Rispetto all‟anno precedente, vi è stato un calo nell‟accesso alle agenzie di
somministrazione (-4%) e alle agenzie di mediazione in associazioni di
categoria (-2,6%) e un aumento presso le agenzie di ricerca e selezione
(+3,7%).
100
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 50 - Uso di altre strutture. Percentuali sul totale delle risposte. Anni 2004,
2005, 2007 e 2008.
2008
Uso di altre strutture
v.a.
2007
%
2005
%
2004
%
Agenzie di somministrazione
366
%
42,9
46,9
47,3
45,4
Agenzie di ricerca e selezione
178
20,9
17,2
14,7
10,6
Agenzie di mediazione
16
1,9
4,5
10
10,2
Consulenti del lavoro
59
6,9
6,2
7,5
6,6
Informagiovani
217
25,4
24,2
30,2
28,7
Altro
17
2,0
1,0
1,0
1,4
Totale
853
100,0
100,0
100,0
100,0
Figura 2 - Uso di altre strutture. Percentuali sul totale dei rispondenti. Anni 2004,
2005, 2007 e 2008.
100%
90%
80%
42,4
38,9
70%
52,9
58,7
47,1
41,3
2007
2008
60%
50%
40%
30%
57,8
61,1
20%
10%
0%
2004
2005
Alm eno un'altra struttura privata
Nessun altra struttura
Le agenzie di somministrazione e gli Informagiovani sono utilizzati in misura
maggiore da coloro che non hanno un‟occupazione rispetto agli occupati, i
quali utilizzano con più frequenza le agenzie di mediazione in associazioni di
categoria e i consulenti del lavoro.
A questi canali di inserimento ricorrono più dagli uomini, mentre le donne si
rivolgono con più frequenza agli Informagiovani e ad agenzie di ricerca e
selezione. La scelta della struttura ulteriore e diversa dai CIOF a cui rivolgersi è
influenzata dall‟età dell‟utente. In particolare, il ricorso ad un‟agenzia di
somministrazione aumenta al crescere dell‟età (dal 49,6% al 66,4%), al
contrario di quanto accada per le agenzie di ricerca di selezione (dal 36,3% al
22,3%).
Per quanto riguarda il ricorso all‟Informagiovani si evidenzia un
comportamento assai diverso dei soggetti più adulti, i quali ricorrono nel 27,9%
di casi, ossia circa undici punti percentuali in meno rispetto agli utenti delle
classi inferiori.
101
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Anche la nazionalità dell‟utente differenzia la scelta di altre strutture per la
ricerca di un impiego: gli italiani utilizzano in misura maggiore le agenzie di
somministrazione e gli Informagiovani, mentre gli stranieri le agenzie di ricerca
e selezione, i consulenti del lavoro e le agenzie di mediazione in associazioni di
categoria.
Tab. 51 - Uso di altre strutture per condizione occupazionale, per genere, per
classe di età e per nazionalità. Percentuali sul totale dei rispondenti.
Occupati
Uso di altre strutture
Genere
Classe di età
Nazionalità
25-34
anni
35 anni
e oltre
Italiani
Stranieri
Totale
No
Sì
M
F
15-24
anni
Agenzie di somministrazione
60,6
50,8
58,6
58,7
49,6
57,0
66,4
63,1
43,9
58,7
Agenzie di ricerca e selezione
28,3
29,5
25,5
30,6
36,3
32,9
22,3
26,5
33,3
28,5
Agenzie di mediazione
1,6
6,6
4,0
1,6
3,7
0,8
2,2
1,6
7,6
2,6
Consulenti del lavoro
8,8
12,3
11,6
8,0
10,4
8,9
9,2
7,7
18,2
9,5
Informagiovani
37,1
25,4
29,1
38,6
38,5
38,8
27,9
36,7
24,2
34,8
Altro
2,4
4,1
3,2
2,4
2,2
2,5
3,1
2,6
4,5
2,7
Totale
502
122
251
373
135
237
229
509
66
624
1.11. Valutazione dei servizi
Gli utenti esprimono una soddisfazione più che sufficiente dei servizi forniti dai
CIOF. Di questi, tre risultano utilizzati in modo limitato e questo suggerisce di
considerare con cautela i relativi giudizi.
Si tratta, come l‟anno scorso, dello sportello per i lavoratori comunitari (40
rispondenti), dello sportello donna (49 rispondenti) e del sostegno alla
creazione di impresa (30 rispondenti). Per quanto riguarda gli altri servizi il
giudizio va dal 7,6 della richiesta di informazioni (in miglioramento dello 0,3
rispetto al 2007) al 6,6 della formazione (in peggioramento dello 0,4 rispetto
alla passate rilevazione).
102
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 52 - Soddisfazione per i servizi utilizzati.
Accoglienza
Numero
dei casi
662
Informazione
843
8,1
35,7
56,2
7,6
7,3
Orientamento
290
15,9
38,6
45,5
7,2
7,1
Stage, tirocini, PIP
145
17,9
49,0
33,1
6,7
6,8
Formazione
118
22,0
44,9
33,1
6,6
7,0
Ricerca del lavoro
817
20,6
49,0
30,5
6,7
6,9
Sportello per lavoratori extracomunitari
40
22,5
42,5
35,0
6,6
7,0
Sportello donna
49
26,5
40,8
32,7
6,5
7,6
30
26,7
53,3
20,0
6,2
7,0
Tipologia di servizio
Sostegno alla creazione d’impresa
1-5
Insufficiente
9,1
6-7
Sufficiente
43,8
8-10
Buono
47,1
Media
2008
7,3
Media
2007
7,4
Limitando l‟osservazione ai servizi più utilizzati, si può notare come le donne
esprimano sempre giudizi maggiormente positivi, in particolare per quanto
riguarda i servizi relativi alla formazione.
Differenze nell‟attribuzione dei punteggi si registrano anche fra italiani e
stranieri: quest‟ultimi esprimono sistematicamente giudizi migliori degli italiani.
Più nel dettaglio, il servizio in cui si registra la maggiore differenza nella
valutazione è quello relativo alla ricerca di stage, tirocini, PIP dove ad un
giudizio più che sufficiente da parte degli italiani (6,7) corrisponde un giudizio
buono (8,3) da parte degli stranieri. Se si considera la valutazione dei servizi
rispetto all‟età dell‟utente, si può osservare come il giudizio dei servizi di
accoglienza e informazione aumenti al crescere dell‟età, al contrario di
quanto accada per la formazione (dal 7 dei più giovani si passa al 6,4 dei più
adulti).
Tab. 53 - Soddisfazione per i servizi utilizzati per genere, per classi di età e per
nazionalità.
Genere
Tipologia di servizio
Classe di età
Più di
15-24 25-34
34
anni
anni
anni
M
F
Accoglienza
7,0
7,5
7,2
7,3
Informazione
7,4
7,7
7,3
7,6
Orientamento
6,7
7,4
7,5
Stage, tirocini, PIP
6,4
6,9
Formazione
5,9
7,0
Ricerca del lavoro
Sportello per lavoratori
extracomunitari
6,5
Sportello donna
Sostegno alla creazione
d’impresa
Nazionalità
Totale
Italiani
Stranieri
7,7
7,4
7,9
7,3
7,9
7,6
8,0
7,6
7,0
7,3
7,1
7,6
7,2
6,9
6,7
6,8
6,7
8,3
6,7
7,0
6,7
6,4
6,6
7,3
6,6
6,8
6,8
6,6
6,7
6,7
6,9
6,7
6,8
6,4
7,5
6,2
6,5
6,2
7,4
6,6
4,3
7,1
6,9
5,4
7,3
6,6
0,0
6,5
5,4
6,6
7,0
5,4
6,6
6,4
0,0
6,2
103
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
I grafici seguenti riportano la percentuale di soddisfatti, ossia di coloro che
hanno espresso un punteggio pari o superiore alla sufficienza54, e il voto medio
relativamente ai servizi di accoglienza, informazione, orientamento e ricerca
del lavoro rispetto alle principali variabili socio-anagrafiche.
Figura 3 – Servizio di accoglienza. Percentuali di soddisfati e voto medio per
genere, per classe di età, per nazionalità e per titolo di studio.
Italiani
7,4
Stranieri
9,0
9,8
7,9
Fino alla media inferiore
9,6
7,7
Qualifica profes.
7,5
Diploma
7,3
Laurea/Master
7,4
Totale
7,3
0,0
2,0
4,0
6,0
8,0
8,7
9,1
% soddisfatti
voto
8,7
9,2
10,0
Figura 4 – Servizio di informazione. Percentuali di soddisfati e voto medio per
genere, per classe di età, per nazionalità e per titolo di studio.
54
Le percentuali di soddisfatti sono riportate, per comodità, in base 10.
104
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Figura 5 – Servizio di orientamento. Percentuali di soddisfati e voto medio per
genere, per classe di età, per nazionalità e per titolo di studio.
Figura 6 – Servizio di ricerca del lavoro. Percentuali di soddisfati e voto medio
per genere, per classe di età, per nazionalità e per titolo di studio.
Nel 2008 la ricerca del lavoro è stato l‟ultimo servizio più utilizzato dagli utenti,
seguito dalla richiesta di informazioni, dall‟accoglienza e dall‟orientamento.
Rispetto all‟anno precedente aumenta il ricorso ai servizi di ricerca del lavoro
(+6,3%) e di accoglienza (+4,7%), mentre diminuisce la richiesta di informazioni
(-5,4%).
105
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 54 - Ultimo servizio utilizzato. Anni 2007-2008
Tipologia di servizio
Accoglienza
2008
2007
15,1
10,4
Informazione
29,7
35,1
Orientamento
5,9
7,7
Stage, tirocini, PIP
3,0
3,0
Formazione
1,4
3,3
Ricerca del lavoro
42,8
36,5
Sportello per lavoratori extracomunitari
0,8
1,3
Sportello donna
1,1
2,1
Sostegno alla creazione d’impresa
0,2
0,5
Totale
100,0
100,0
v.a.
1.514
1.312
La ricerca del lavoro, come ultimo servizio utilizzato, registra i valori più alti tra le
donne, gli utenti tra i 25 e i 34 anni, gli italiani e tra chi è in possesso di una
qualifica professionale.
La richiesta d‟informazioni, invece, caratterizza maggiormente gli uomini, gli
utenti con più di 34 anni e chi è in possesso della licenza elementare o di
scuola media inferiore.
Stesse caratteristiche, con la sola aggiunta degli utenti stranieri, si riscontrano
per l‟accoglienza. Infine, l‟orientamento, che mostra differenze meno marcate
rispetto alle variabili socio-anagrafiche, risulta essere leggermente più utilizzato
dagli uomini, dagli utenti tra i 25 e i 34 anni, dagli italiani e dai laureati.
Tab. 55 – Ultimo servizio utilizzato per genere, per classi di età e per nazionalità.
Sesso
Classe di età
Nazionalità
M
F
15-24
anni
25-34
anni
Più di
34
anni
Accoglienza
16,1
14,4
12,9
10,4
13,3
12,3
16,0
15,1
Informazione
32,8
27,8
30,6
27,6
33,8
30,4
30,3
29,7
Orientamento
6,1
5,8
6,2
6,4
5,9
6,0
5,0
5,9
Stage, tirocini, PIP
3,1
3,0
5,6
4,3
0,4
3,5
0,8
3,0
Tipologia di servizio
Italiani
Strani
eri
Totale
Formazione
0,3
2,0
1,2
1,4
1,7
1,5
0,8
1,4
Ricerca del lavoro
Sportello per lavoratori
extracomunitari
39,9
44,6
42,9
47,7
42,2
44,4
42,9
42,8
1,0
0,6
0,3
0,9
0,6
0,2
4,2
0,8
Sportello donna
Sostegno alla creazione
d’impresa
0,3
1,6
0,3
1,2
1,7
1,3
0,0
1,1
0,2
0,2
0,0
0,2
0,4
0,2
0,0
0,2
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
576
938
340
579
526
1292
119
1.514
Totale
v.a.
Tab. 56 – Ultimo servizio utilizzato per titolo di studio.
106
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Titolo di studio
Fino alla
media
inferiore
Qualifica
profes.
Media
superiore
Laurea/
Master
Totale
Accoglienza
14,9
11,2
11,7
11,1
15,1
Informazione
32,9
31,0
31,4
25,5
29,7
Orientamento
6,8
2,6
6,0
7,0
5,9
Stage, tirocini, PIP
0,3
0,0
3,4
6,6
3,0
Formazione
0,6
0,0
1,9
1,8
1,4
Ricerca del lavoro
43,2
50,0
43,5
46,5
42,8
Sportello per lavoratori extracomunitari
0,3
2,6
0,8
0,0
0,8
Sportello donna
0,6
1,7
1,2
1,5
1,1
Sostegno alla creazione d’impresa
0,3
0,9
0,1
0,0
0,2
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
322
116
736
271
1.514
Tipologia di servizio
Totale
v.a.
La valutazione dei CIOF da parte degli utenti rispetto a dimensioni relazionali,
tecniche e strutturali è complessivamente positiva: i giudizi variano dal 6,5 dei
tempi di attesa all‟8,1 della pulizia degli ambienti.
Rispetto ad un voto medio intorno al 7,5, soltanto tre dimensioni esprimono un
giudizio inferiore: i tempi di attesa, che fanno registrare una differenza di un
punto, gli orari di apertura dei servizi (-0,4) e, in forma più contenuta, la
chiarezza del materiale informativo (-0,1).
Confrontando i valori con quelli del 2007, si può osservare un miglioramento
dei giudizi per alcune delle dimensioni considerate: la capacità di indirizzare
rispetto agli obiettivi professionali, l‟adeguatezza degli spazi di
autoconsultazione e l‟organizzazione generale aumentano di un +0,4; la
professionalità degli operatori e la capacità di comprendere i bisogni
dell‟utente del +0,2.
Unico dato in leggera controtendenza è il giudizio relativo ai tempi di attesa (0,1). Prendendo in considerazione la percentuale di utenti soddisfatti, si può
osservare un aumento per quasi tutte le dimensioni.
107
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 57 – Valutazioni delle dimensioni relazionali, tecniche e strutturali dei CIOF
per genere, per classi di età, per titolo di studio e per nazionalità.
2008
2007
Media
% soddisfatti
Media
% soddisfatti
8,0
97,6
8,0
92,2
Tempi d’attesa
6,5
72,1
6,6
73,3
Chiarezza del materiale informativo
7,4
90,7
7,3
84,7
Durata e contenuti del primo colloquio
7,5
95,2
7,5
90,5
Capacità di comprendere i bisogni dell’utente
7,5
91,9
7,3
87,0
Professionalità degli operatori
7,9
94,6
7,7
90,2
Capacità di indirizzare rispetto agli obiettivi professionali
7,8
95,5
7,4
88,5
Orari di apertura dei servizi di interesse
7,1
100,0
7,1
100,0
Adeguatezza degli spazi di autoinformazione
7,5
92,0
7,1
85,3
Adeguatezza degli spazi dedicati al servizio
7,5
91,7
7,4
89,1
Pulizia degli ambienti
8,1
96,6
8,0
95,5
Organizzazione generale della struttura
7,8
94,9
7,4
88,9
Dimensione relazionale/emotiva
Disponibilità e cortesia degli operatori
Dimensione tecnica
Dimensione strutturale
Rispetto ai principali servizi offerti, emerge come la valutazione dei tempi di
attesa, la chiarezza del materiale informativo, la capacità di comprendere i
bisogni dell‟utente, la professionalità degli operatori e l‟organizzazione
generale della struttura registri una differenza tra il voto più alto e quello più
basso di quasi mezzo punto (+0,4).
Inoltre, sempre riguardo a questi aspetti, si rileva come i voti più alti siano
sempre espressi in relazione al servizio di accoglienza, mentre i giudizi più
contenuti, ma pur sempre ampiamente positivi, siano sempre riconducibili al
servizio di ricerca del lavoro.
108
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 58 – Valutazioni medie delle dimensioni relazionali, tecniche e strutturali
dei CIOF relativamente all‟ultimo servizio utilizzato.
Accoglienza
Informazione
Orientamento
Ricerca del
lavoro
8,0
8,0
8,1
7,9
Tempi d’attesa
6,8
6,4
6,5
6,4
Chiarezza del materiale informativo
7,7
7,5
7,5
7,3
Durata e contenuti del primo colloquio
7,5
-
-
-
Capacità di comprendere i bisogni dell’utente
7,7
7,7
7,5
7,3
Professionalità degli operatori
8,2
8,0
7,8
7,8
-
-
7,8
-
7,2
7,0
7,3
7,1
Adeguatezza degli spazi di autoinformazione
-
7,5
-
-
Adeguatezza degli spazi dedicati al servizio
7,5
7,7
7,7
7,5
Pulizia degli ambienti
8,2
8,1
8,2
8,1
Organizzazione generale della struttura
8,1
7,9
7,8
7,7
Dimensione relazionale/emotiva
Disponibilità e cortesia degli operatori
Dimensione tecnica
Capacità di indirizzare rispetto agli obiettivi professionali
Orari di apertura dei servizi di interesse
Dimensione strutturale
Il 18,6% degli utenti intervistati ha trovato in passato lavoro tramite il CIOF;poco
più del 44% conosce persone che hanno trovato lavoro tramite il Centro.
La possibilità di trovare lavoro per mezzo del CIOF è maggiore per le donne,
per gli italiani e cresce proporzionalmente rispetto all‟età dell‟utente.
Tab. 59 – Precedenti esperienze con il CIOF per genere, per classi di età e per
nazionalità. Anni 2007 e 2008.
In passato il CIOF
Le ha consentito di
trovare lavoro?
No
Sì
Genere
M
F
Classe di età
15-24 anni
25-34 anni
35 anni e oltre
Nazionalità
Italiani
Stranieri
2008
2007
Conosce persone
che hanno trovato
lavoro tramite il
CIOF?
No
Sì
v.a.
83,9
79,9
16,1
20,1
56,6
55,0
43,4
45,0
576
938
88,2
79,1
77,8
11,8
20,9
22,2
52,1
56,3
53,8
47,9
43,7
46,2
340
579
526
80,9
83,2
19,1
16,8
53,1
64,7
46,9
35,3
1.292
119
81,4
80,2
18,6
19,2
55,6
54,0
44,4
46,0
1.514
1.312
109
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Per concludere, si riporta la valutazione sui cambiamenti nei servizi offerti dal
CIOF di coloro che nei dodici mesi precedenti l‟intervista hanno frequentato il
Centro più di una volta.
Dei 969 rispondenti, più di un utente su quattro ha notato un miglioramento nei
servizi offerti. Inoltre, il giudizio rimane positivo anche incrociando il dato con le
precedenti esperienze che gli utenti hanno avuto con il CIOF: più di un terzo di
coloro che in passato hanno trovato lavoro tramite il Centro ha notato dei
miglioramenti, mentre tra chi non ha trovato lavoro i giudizi positivi si assestano
a poco più del 23%.
Tab. 60 – Cambiamenti rilevati nei servizi dei CIOF. Anni 2007 e 2008.
2008
Tipo di cambiamento
Sì, in meglio
2007
v.a.
%
253
26,1
23,4
In passato il CIOF Le ha
consentito di trovare
lavoro?
No
Sì
23,4
35,0
Sì, in peggio
46
4,7
4,0
4,3
6,2
No, nessun cambiamento
426
44,0
51,2
44,0
43,8
Non sa/non risponde
244
25,2
21,4
28,3
15,0
Totale
969
100,0
100
100,0
100,0
110
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
2. LE IMPRESE
2.1. Le imprese utenti dei CIOF
2.1.1. L’indagine
L‟indagine sulle imprese “utenti” dei CIOF è stata condotta mediante sistema
C.A.T.I. (Computer Assisted Telephone Interview) nel periodo compreso tra il 29
settembre e il 20 ottobre 2008. Complessivamente, sono state svolte 702
interviste per realizzare le quali sono stati effettuati 4.123 contatti.
Tab. 61 – Report delle cadute per la realizzazione delle interviste.
Tipo di caduta
v.a.
Interviste
702
Chiuse negativamente con le seguenti specifiche
542
di cui:
Aziende in chiusura
19
Interviste interrotte
41
Non interessati all’indagine
267
Non parla italiano
2
Recapito telefonico errato
176
Responsabili non rintracciabili
28
Segreterie telefoniche
9
Telefono occupato
125
Non risponde nessuno
1.729
Appuntamenti telefonici
1.025
Totale
4.123
2.1.2. Le caratteristiche del campione
Un primo elemento di osservazione è costituito dalla ripartizione in classe di
addetti, la quale costituisce una delle principali chiavi di lettura dei dati
raccolti nell‟indagine, in quanto variabile esplicativa delle modalità di
interazione delle imprese con i CIOF.
Circa i tre quarti (il 74,6%) delle imprese, pari a 524 unità, si colloca nelle classi
comprese tra 1 e 19 addetti, cioè tra le micro e le piccole imprese. In
particolare, risulta rilevante la concentrazione nella classe dimensionale da 10
a 14 addetti che assorbe il 42,2% del totale delle imprese.
Seguono le imprese appartenenti alla classe superiore con il 17,8% e a quella
inferiore con il 14,7%. In conclusione, coerentemente con il tessuto produttivo
111
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
marchigiano, si ravvisa tra gli utenti dei CIOF una notevole concentrazione di
imprese di dimensioni piccole.
Queste ultime sono afferenti ad un tessuto assai polverizzato di soggetti
portatori di domande di servizi, ma soprattutto dotato di una capacità di
assorbimento della manodopera sensibilmente più contenuto rispetto alle
imprese di maggiori dimensioni, sebbene costituiscano il maggior canale di
assorbimento delle candidature segnalate dai CIOF marchigiani.
Tab. 62 – Imprese utenti: classe di addetti. Anno 2007 e 2008.
2008
Classe di addetti
2007
%
%
1-9
v.a.
103
14,7
59,1
10-14
296
42,2
11,9
15-19
125
17,8
20-49
56
8,0
50-99
65
9,3
oltre 99
57
8,1
Totale
702
100,0
29,1
100,0
Un secondo elemento di osservazione è rappresentato dalla composizione del
campione per settore di attività.
Circa l‟81,1% delle imprese (569 unità) risulta concentrato in appena 5 delle 17
tipologie settoriali considerate: la “Industria manifatturiera” con il 37,9%, il
“Commercio” con il 15,4%, le “Attività immobiliari” con il 12%, gli “Altri servizi
pubblici, sociali e personali” con l‟8,8% e gli “Alberghi e ristoranti” con il 7%.
Solo altri due settori, quello delle “Costruzioni” e quello dei “Trasporti,
magazzinaggio e comunicazioni”, risultano essere numericamente rilevanti,
mentre ben 10 settori raggruppano quote di imprese inferiori al 2%.
La concentrazione maggioritaria in settori come la “Industria manifatturiera”, il
“Commercio”e le “Attività immobiliari” risulta abbastanza coerente con il
profilo dimensionale precedentemente ricostruito, poggiante su un diffuso
tessuto di micro e piccola imprenditorialità.
Il settore della “Industria manifatturiera” evidenzia una distribuzione di una
certa consistenza in tutte le classi dimensionali considerate: il valore più basso
si registra per l‟ultima classe dimensionale (10,2%), quello più elevato per la
classe 10-14 (29,3%).
Le concentrazioni maggiori si hanno in corrispondenza delle classi dimensionali
da 10 a 14 addetti e da 15 a 19 addetti. Per ciò che attiene il settore del
“Commercio”, la sua distribuzione risulta diffusa in tutte le classi, sebbene con
un minor grado di omogeneità e con una maggiore concentrazione nelle
prime tre (da 1 a 19 addetti), le quali assorbono oltre l‟83% del totale delle
112
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
imprese. Anche le “Attività immobiliari” conoscono una distribuzione in tutte le
classi dimensionali, sebbene con una maggiore polarizzazione, dal momento
che il 76,2% appartiene alle prime due classi.
Vi sono, infine, altri due settori che registrano andamenti assimilabili a quelli
sopra osservati. Il primo settore, quello degli “Altri servizi pubblici, sociali e
personali”, è caratterizzato da un andamento simile a quello del
“Commercio”, seppure con valori meno pronunciati e con una
concentrazione nelle prime tre classi dimensionali (75,8%). Il secondo settore,
quello delle “Costruzioni”, è composto da imprese di tutte le dimensioni, ma
prevalentemente appartenenti a quelle da 10 a 49 addetti (il 77,8%).
Tab. 63 – Imprese utenti: settore di attività.
Settore di attività
v.a.
%
Agricoltura, caccia e silvicoltura, pesca, piscicoltura
13
1,9
2
0,3
Industria manifatturiera
266
37,9
Produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua
11
1,6
Costruzioni
36
5,1
Commercio
108
15,4
Alberghi e ristoranti
49
7,0
Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni
29
4,1
Intermediazione monetaria e finanziaria
11
1,6
Attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, etc.
84
12,0
Pubblica amministrazione e difesa; assicurazione sociale
7
1,0
Istruzione
1
0,1
Sanità e altri servizi sociali
9
1,3
Altri servizi pubblici, sociali e personali
62
8,8
Servizi domestici presso famiglie e convivenze
5
0,7
Organizzazioni e organismi extraterritoriali
4
0,6
Non sa/non risponde
5
0,7
702
100,0
Estrazioni minerali
Totale
113
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 64 – Imprese utenti: settore di attività per classe di addetti.
Classe di addetti
Settore di attività
1-9
10-14
15-19
20-49
50-99
oltre 99
Totale
% di riga
% di riga
% di riga
% di riga
% di riga
% di riga
% di riga
Industria manifatturiera
10,9
29,3
22,6
14,7
12,4
10,2
100,0
Commercio
20,4
46,3
16,7
1,9
8,3
6,5
100,0
Attività immobiliari
15,5
60,7
10,7
2,4
7,1
3,6
100,0
Altri servizi pubblici, sociali e
personali
19,4
41,9
14,5
8,1
3,2
12,9
100,0
8,3
50,0
11,1
16,7
8,3
5,6
100,0
% di
colonna
% di
colonna
% di
colonna
% di
colonna
% di
colonna
% di
colonna
% di
colonna
Industria manifatturiera
28,2
26,4
48,0
69,6
50,8
47,4
37,9
Commercio
21,4
16,9
14,4
3,6
13,8
12,3
15,4
Attività immobiliari
12,6
17,2
7,2
3,6
9,2
5,3
12,0
Altri servizi pubblici, sociali e
personali
11,7
8,8
7,2
8,9
3,1
14,0
8,8
Costruzioni
Costruzioni
Totale
2,9
6,1
3,2
10,7
4,6
3,5
5,1
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
La terza ed ultima dimensione di osservazione delle imprese è quella costituita
dalla distribuzione per forma giuridica.
Quest‟ultima evidenzia una prevalenza di società a responsabilità limitata (296
unità pari al 42,2% del totale) a cui fanno seguito – benché “distanziate” – le
ditte individuali (23,1%) e le società in nome collettivo (15%). Società in
accomandita semplice e, ancor più, società per azioni conoscono una
marcata minore consistenza: fra l‟altro, queste forme giuridiche sono assunte
dalle imprese di più grandi dimensioni.
Tab. 65 – Imprese utenti: forma giuridica. Anno 2007 e 2008.
2008
Forma giuridica
v.a.
162
9
105
27
296
45
13
24
9
12
702
Ditta individuale
Società semplice o di fatto
Società in nome collettivo
Società in accomandita semplice
Società a responsabilità limitata
Società per azioni
Società in accomandita per azioni
Società cooperativa
Altro
Non sa/non risponde
Totale
%
23,1
1,3
15,0
3,8
42,2
6,4
1,9
3,4
1,3
1,7
100,0
2007
%
25,4
0,0
18,6
6,4
34,6
8,2
0,0
5,0
0,6
1,2
100,0
La ripartizione per forma giuridica e per classe dimensionale rende ancor più
esplicito il profilo espresso dalle imprese. L‟analisi conferma come la platea
delle imprese utenti dei CIOF sia in larga prevalenza composta da imprese di
dimensioni assai ridotte.
114
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Infatti, si registra una notevole incidenza delle prime tre classi di ampiezza nelle
forme giuridiche prevalenti: società a responsabilità limitata, ditte individuali e
società in nome collettivo.
In particolare, tra le società a responsabilità limitata tale quota ammonta al
65,2%, tra le ditte individuali al 93,8% e tra le società in nome collettivo al 92,4%,
con valori più che consistenti nella classe 10-14 addetti (rispettivamente, 37,2%,
54,9% e 50,5%). Le società per azioni e le società in accomandita per azioni
sono caratterizzate, invece, da una prevalenza delle imprese con più di 20
addetti, che rappresentano nel primo caso il 60% e nel secondo il 61,5%.
Tab. 66 – Imprese utenti: forma giuridica per classe di addetti.
Classe di addetti
Totale
1-9
10-14
15-19
20-49
50-99
oltre 99
%
%
%
%
%
%
v.a.
% di
colonna
Ditta individuale
29,6
54,9
9,3
4,3
1,9
0,0
162
23,1
Società semplice o di fatto
22,2
66,7
0,0
0,0
11,1
0,0
9
1,3
Società in nome collettivo
18,1
50,5
23,8
3,8
2,9
1,0
105
15,0
Società in accomandita semplice
14,8
37,0
25,9
18,5
3,7
0,0
27
3,8
Società a responsabilità limitata
6,1
37,2
22,0
11,1
15,5
8,1
296
42,2
Società per azioni
4,4
22,2
13,3
6,7
11,1
42,2
45
6,4
Società in accomandita per azioni
15,4
23,1
0,0
7,7
23,1
30,8
13
1,9
Società cooperativa
20,8
16,7
16,7
8,3
4,2
33,3
24
3,4
Altro
11,1
44,4
33,3
11,1
0,0
0,0
9
1,3
Non sa/non risponde
16,7
58,3
0,0
0,0
16,7
8,3
12
1,7
Totale
14,7
42,2
17,8
8,0
9,3
8,1
702
100,0
Forma giuridica
2.1.3. La ricerca del personale
Relativamente ai canali “abitualmente” utilizzati per la ricerca di personale,
complessivamente, si evidenzia una indicazione maggioritaria nei confronti dei
CIOF (69,9%) e dell‟utilizzo di conoscenze personali (67%).
Il primo dato risulta, nella sua ampiezza, coerente con la natura del campione
di soggetti interpellati, costituito da imprese utenti dei CIOF, nonché, come si
potrà osservare, con la tipologia di conoscenza e utilizzo che mediamente tali
imprese dimostrano di tali strutture.
Un rilievo considerevole – sebbene meno marcato – è attribuito alle iniziative di
selezione in proprio attraverso i curriculum vitae inviati dalle persone in cerca di
115
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
lavoro (38%) e al ricorso ai servizi di somministrazione di lavoro erogati dalle
agenzie per il lavoro (30,6%).
La quota di imprese che indicano quali canali “abituali” scuole ed istituti di
formazione e consulenti del lavoro risulta non trascurabile (rispettivamente,
12,8% e 10,1%), mentre meno consistente è il riferimento alle agenzie di
intermediazione o alla mediazione operata da associazioni di categoria, oltre
che ad Internet (con percentuali prossime o inferiori al 6%).
L‟analisi per classe dimensionale, peraltro, delinea alcuni tratti che possono
anticipare riflessioni relative ai diversi comportamenti di ricerca.
Le imprese appartenenti alle classi da 15 fino a 99 addetti esprimono una
preferenza maggiore delle altre nei confronti dei canali istituzionali di ricerca:
CIOF, agenzie di somministrazione e intermediazione, scuole e istituti di
formazione.
In corrispondenza di tali classi di ampiezza, infatti, il valore medio registrato per
i CIOF (69,9%) viene sensibilmente superato fino ad arrivare ad un livello del
72,8% per la classe 15-19 addetti e del 76,9% per la classe da 50 a 99 addetti.
Notevoli sono gli incrementi registrati per le agenzie di somministrazione con
punte del 43-45% nelle imprese da 20 a 99 addetti a fronte di una media del
30,7%. Si tratta di incrementi del tutto analoghi a quelli conosciuti dalle scuole
e istituti di formazione: in quest‟ultimo caso, l‟incremento maggiore si evidenzia
per le imprese della classe 20-49 addetti.
Per contro, presso le imprese di dimensioni più piccole e le microimprese i valori
di utilizzo di tali canali risultano mediamente più contenuti, secondo una
tendenza che accomuna la quasi totalità dei canali elencati. Una
pluricanalità marcata caratterizza, il comportamento delle imprese di più
ampie dimensioni, con un ricorso leggermente meno allineato alla media
complessiva nei confronti dei CIOF e nettamente più orientato alla
somministrazione di manodopera e alla mediazione di categoria.
A questi dati si affianca il più pronunciato utilizzo di pratiche legate
all‟autoselezione (attraverso internet, giornali, curriculum vitae) anche in
relazione alla disponibilità di tecnostrutture dedicate a queste attività.
116
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 67 – Imprese utenti: canali abitualmente utilizzati per la ricerca di
personale per classe di addetti.
Classe di addetti
Canali di ricerca
Totale
1-9
10-14
15-19
20-49
50-99
oltre 99
Conoscenze personali
79,6
64,5
60,8
62,5
76,9
63,2
67,0
Consulenti del lavoro
7,8
8,4
8,8
14,3
18,5
12,3
10,1
Agenzie di somministrazione
15,5
25,7
34,4
42,9
44,6
47,4
30,6
Agenzie di intermediazione private
Agenzie di mediazione
delle associazioni di categoria
CIOF
2,9
3,0
4,0
7,1
4,6
3,5
3,7
3,9
5,7
4,0
3,6
7,7
14,0
5,8
64,1
68,6
72,8
75,0
76,9
68,4
69,9
Curriculum vitae inviati alle imprese
23,3
33,8
36,0
55,4
58,5
50,9
38,0
Scuole, istituti di formazione
Selezione in proprio
attraverso annunci di giornali
Selezione in proprio
attraverso Internet
Totale
6,8
9,5
16,8
23,2
18,5
15,8
12,8
5,8
5,1
9,6
17,9
15,4
26,3
9,7
9,7
3,0
2,4
8,9
6,2
22,8
6,3
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
103
296
125
56
65
57
702
v.a.
Sul totale delle risposte fornite, i CIOF (27,5%) e le conoscenze personali (26,4%)
rappresentano i canali principali; seguono i curriculum vitae inviati alle imprese
dalle persone con il 15% e le agenzie di somministrazione con il 12,1%.
Nel complesso, l‟80,8% della ricerca di manodopera delle imprese utenti dei
CIOF si realizza attraverso il ricorso a questi quattro canali.
Il comportamento delle imprese utenti dei CIOF, dunque, denota una
propensione maggioritaria all‟utilizzo dei canali di ricerca di manodopera
definibili “istituzionali”. Infatti, il peso di quelli costituiti dai CIOF, dalle agenzie di
somministrazione e dalle agenzie intermediazione private arriva al 41,1% del
totale, contro un 26,4% delle conoscenze personali ed un ulteriore 23,8%
rappresentato dalle attività di ricerca in proprio.
Tali valori conoscono un andamento oscillante tra le varie classi dimensionali.
Ad esempio, il ricorso ai canali istituzionali di reclutamento oscilla da un minimo
del 40,7% presso le imprese da 1 a 9 addetti, fino ad un massimo del 51,3%
presso quelle di 15-19 addetti che realizzano un utilizzo più intensivo di tutti i
possibili intermediari pubblici e privati riconosciuti.
Per ciò che attiene al ricorso alle conoscenze personali, esso risulta più
contenuto presso le imprese oltre i 99 addetti (19,5%), per registrare un valore
massimo presso le microimprese (36,3%). Infine, le attività afferenti alla
selezione in proprio registrano percentuali di utilizzo che variano da un minimo
del 17,7% tra le microimprese a un massimo del 30,8% tra le imprese oltre i 99
addetti.
117
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Questi risultati evidenziano le seguenti tendenze: per le piccole imprese una
maggiore incidenza dell‟informalità tout court, rispetto al ricorso ai provider
ufficiali (pur sempre maggioritari) e alle azioni di autoricerca in proprio; per le
imprese di dimensioni piccole e medie (fino a 99 addetti) una maggiore
fidelizzazione nei confronti dei canali pubblici e privati di natura istituzionale a
fronte di una crescente attenzione alla selezione in proprio; per le imprese di
più grandi dimensioni una minore incidenza dei canali istituzionali e di quelli
personali, a favore di una più strutturata attenzione alla selezione in proprio.
Il raffronto del dato 2008 relativo ai canali di ricerca del personale con quelli
restituiti nelle rilevazioni precedenti è caratterizzato da una notevole instabilità
dei valori osservati nel succedersi delle annualità considerate.
Le quattro annualità di rilevazione sembrano attestare un comportamento
delle imprese utenti che premia soprattutto i CIOF e i canali personali, siano
essi informali, siano legati alla selezione in proprio attraverso i curriculum vitae
inviati alle imprese. Il ruolo delle Agenzie di somministrazione assume connotati
maggiormente rilevanti.
118
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 68 – Imprese utenti: canali di ricerca utilizzati per classe di addetti.
Percentuale sul totale delle risposte.
Canali di ricerca
Classe di addetti
Totale
1-9
10-14
15-19
20-49
50-99
oltre 99
Conoscenze personali
36,3
28,4
24,4
20,1
23,5
19,5
Consulenti del lavoro
3,5
3,7
3,5
4,6
5,6
3,8
4,0
Agenzie di somministrazione
7,1
11,3
13,8
13,8
13,6
14,6
12,1
Agenzie di intermediazione private
1,3
1,3
1,6
2,3
1,4
1,1
1,5
Agenzie di mediazione
1,8
2,5
1,6
1,1
2,3
4,3
2,3
CIOF
29,2
30,2
29,2
24,1
23,5
21,1
27,5
Curriculum vitae inviati alle imprese
10,6
14,9
14,4
17,8
17,8
15,7
15,0
Scuole, istituti di formazione
3,1
4,2
6,7
7,5
5,6
4,9
5,0
Attraverso annunci di giornali
2,7
2,2
3,8
5,7
4,7
8,1
3,8
Attraverso Internet
4,4
1,3
1,0
2,9
1,9
7,0
2,5
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
226
673
312
174
213
185
1.783
Totale
v.a.
26,4
Tab. 69 – Imprese utenti: canali di ricerca del personale. Anni 2003, 2004, 2007 e
2008.
Canali di ricerca
CIOF
2008
2007
2004
2003
69,9
43,6
79,1
73,3
Conoscenze personali
67,0
55,2
56,3
47,3
Curriculum vitae inviati alle imprese
38,0
23,6
37,2
7,0
Annunci sui giornali o altri media
3,8
14,8
11,7
12,3
Agenzie di somministrazione
30,6
13,8
9,9
8,0
Consulenti del lavoro
10,1
3,8
8,5
0,7
Selezione tra stagisti
0,0
0,0
2,7
1,3
Agenzie di mediazione
5,8
3,0
2,2
2,0
Internet
6,3
3,8
1,6
2,0
Agenzie di intermediazione private
3,7
2,2
1,3
1,0
Scuole, istituti di formazione
12,8
0,0
0,0
0,0
Selezione in proprio attraverso annunci di giornali
9,7
1,4
1,1
1,3
Altro
0,0
0,6
0,0
0,0
v.a.
702
500
446
300
2.1.4. Le assunzioni
Un indicatore interessante, relativo all‟investimento in risorse umane da parte
delle imprese, riguarda la pratica delle assunzioni realizzate nel corso del 2007
l‟intervista. Le imprese che hanno dichiarato di aver effettuato almeno
un‟assunzione di personale nell‟anno consideratosono pari al 59% del totale
(414 unità).
119
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
La pratica delle assunzioni conosce andamenti differenziati a seconda delle
tipologie dimensionali delle imprese: ad esempio essa conosce una notevole
contrazione presso le imprese fino a 14 addetti (intorno al 48%).
Valori superiori a quelli medi si registrano al crescere delle dimensioni, fino ad
arrivare ad un 76,9% per le imprese da 50 a 99 addetti e ad un 91,2% per quelle
oltre i 99 addetti.
Tab. 70 – Imprese utenti che hanno assunto nel corso del 2007 per classe di
addetti.
Classe di addetti
Assunzioni di personale
nel corso del 2007
1-9
10-14
15-19
20-49
50-99
No
52,4
51,0
31,2
30,4
23,1
7,0
39,9
Sì
47,6
48,0
68,0
64,3
76,9
91,2
59,0
Non sa/non risponde
0,0
1,0
0,8
5,4
0,0
1,8
1,1
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
103
296
125
56
65
57
702
Totale
v.a.
oltre 99
Totale
Per quanto riguarda le motivazioni alla base della scelta di assumere
personale, circa il 36,9% ha assunto per motivi legati ad incremento del
personale, mentre il 30,4% per necessità di turnover. Infine, il 27,7% ha
proceduto a delle assunzioni per entrambi i motivi sopra enunciati.
Figura 7 – Imprese utenti: motivazioni alla base delle assunzioni effettuate nel
corso del 2007.
5,0
30,4
27,7
Solo turnover
Solo increm ento
Entram be
Non sa/non risponde
36,9
Le due tipologie di motivazioni alla base delle assunzioni risultano
sostanzialmente equipollenti in quasi tutte le classi dimensionali, con una
leggera prevalenza di quella relativa all‟incremento di occupati in
corrispondenza delle imprese tra 15 e 49 addetti e delle microimprese.
120
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Per contro, una maggiore incidenza del turnover si realizza prevedibilmente
per le imprese di maggiori dimensioni (10,1% contro 8,9%).
Tab. 71 – Imprese utenti: motivazioni alla base delle assunzioni effettuate nel
corso del 2007 per classe di addetti.
Classe di addetti
Turnover
v.a.
Incremento occupati
v.a.
%
%
1-9
22
5,3
31
7,5
10-14
82
19,8
82
19,8
15-19
45
10,9
51
12,3
20-49
19
4,6
26
6,3
50-99
33
8,0
33
8,0
oltre 99
42
10,1
37
8,9
Totale
243
58,7
260
62,8
Le 414 imprese hanno assunto complessivamente 1.825 unità di personale, di
cui la maggior parte è stato assorbito dalle imprese di più grandi dimensioni
(oltre i 99 addetti).
Si tratta di 52 imprese che, da sole, hanno assunto 934 unità di personale pari
al 51,2% del totale, per una media di 18 unità assunte per ciascuna impresa. La
quota di assunzioni effettuate si attesta attorno al 12-14% per tre classi di
imprese: da 10 a 14, da 15 a 19 e, infine, da 50 a 99 addetti.
Queste imprese hanno assunto tra i 226 e i 262 addetti per tipologia, pur
presentando una numerosità notevolmente differente tra loro. Alla prima
classe, infatti, appartengono ben 142 imprese (un terzo di quelle che hanno
assunto nel 2007), contro le 85 della seconda classe (20,5%) e le 50 della terza
classe (12,1%).
Figura 8 – Imprese utenti che, nel 2007, hanno effettuato assunzioni: incidenza
del numero di assunti per classe di addetti.
3,9
14,4
1-9
12,5
10-14
15-19
51,2
20-49
5,6
12,4
121
50-99
oltre 99
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Ciascuna tipologia di impresa esprime, in sostanza, una capacità di
assorbimento assai differenziata: quelle appartenenti alla classe dimensionale
più grande, ma meno numerosa, hanno assunto 4,5 unità di personale ad
impresa, contro le 1,8 unità ad impresa della classe più piccola (10-14 addetti),
ma più numerosa.
Le microimprese e quelle di dimensioni comprese tra 20 e 49 addetti hanno
registrato le quote più contenute di assunzioni (il 3,9% del totale la prima, il 5,6%
la seconda) esprimendo al contempo le medie relativamente più basse di
assunzioni procapite, pari rispettivamente a 1,5 e 2,8 assunti/impresa, contro un
valore medio totale di 4,4.
Tab. 72 – Imprese utenti: assunzioni effettuate nel corso del 2007 per classe di
addetti.
Classe di addetti
Assunti
N. imprese che
hanno assunto
N. medio
di assunzioni
a impresa
1-9
72
49
1,5
10-14
262
142
1,8
15-19
229
85
2,7
20-49
102
36
2,8
50-99
226
50
4,5
oltre 99
934
52
18,0
Totale
1.825
414
4,4
La distribuzione delle assunzioni per qualifica vede una prevalenza di operai
generici (64,8% del totale) a fronte di un 16,8% di operai qualificati e un 14,6%
di impiegati.
Quote notevolmente più contenute sono registrate per i profili tecnici
specializzati e per i dirigenti. Presso le microimprese oltre l‟80% delle assunzioni
ha riguardato operai generici e il 9,7% impiegati. Nelle imprese da 10 a 14
addetti risulta maggiore l‟assunzione di impiegati (19,5%), mentre per le classi
20-49 e oltre i 99 addetti prevale l‟assunzione di operai qualificati.
In merito alla ripartizione di genere delle assunzioni avvenute nel 2007, si
registra un rapporto di circa 2 uomini assunti per ogni donna: sono, infatti, 1.251
le assunzioni maschili, pari al 68,5% del totale.
Per tutte le classi dimensionali la percentuale di uomini sul totale degli assunti
risulta superiore a quella delle donne: solamente nel caso delle microimprese
le assunzioni sono equamente suddivise fra le due componenti.
In corrispondenza delle imprese da 20 a 49 addetti e oltre i 99 addetti il
rapporto è pari a quasi 3 assunzioni maschili per ogni assunzione femminile.
122
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Nelle restanti classi, il rapporto complessivamente restituito dall‟intero universo
delle imprese che hanno assunto risulta sostanzialmente ripetuto.
Tab. 73 – Imprese utenti: assunzioni effettuate nel corso del 2007 per classe di
addetti e per qualifica.
Qualifica
Classe di
addetti
Operai generici
Operai
qualificati
v.a.
%
Impiegati
Tecnici
Dirigenti
v.a.
%
v.a.
%
v.a.
%
%
v.a.
1-9
58
80,6
4
5,6
7
9,7
2
2,8
1
1,4
10-14
156
59,5
42
16,0
51
19,5
13
5,0
0
0,0
15-19
133
58,1
56
24,5
34
14,8
6
2,6
0
0,0
20-49
75
73,5
10
9,8
6
5,9
11
10,8
0
0,0
50-99
158
69,9
17
7,5
43
19,0
4
1,8
4
1,8
oltre 99
603
64,6
177
19,0
126
13,5
25
2,7
3
0,3
Totale
1.183
64,8
306
16,8
267
14,6
61
3,3
8
0,4
Tab. 74 – Imprese utenti: assunzioni effettuate nel corso del 2007 per classe di
addetti e per genere.
Genere
Classe di addetti
Uomini
Donne
v.a.
%
%
v.a.
1-9
36
50,0
36
50,0
10-14
176
67,2
86
32,8
15-19
153
66,8
76
33,2
20-49
78
76,5
24
23,5
50-99
141
62,4
85
37,6
oltre 99
667
71,4
267
28,6
Totale
1.251
68,5
574
31,5
In termini di tipologie contrattuali utilizzate per le assunzioni, si registra il
prevalente ricorso a contratti a tempo determinato full time e a contratti
standard, cioè a tempo indeterminato full time. I
n particolare, la prima tipologia ricorre nel 37,6% dei casi osservati, mentre la
seconda risulta utilizzata in misura minore (31,1% dei casi). Il ricorso a contratti
part time è associato in modo più ricorrente al tempo determinato (14,1%)
piuttosto che al tempo indeterminato (5,7%), mentre l‟utilizzo di forme
contrattuali più flessibili ricopre quote pressoché marginali, al pari del ricorso al
lavoro somministrato.
Per ciò che attiene alle tipologie contrattuali associate a forme di
incentivazione, il 5,7% delle assunzioni è avvenuto attraverso il contratto di
apprendistato; il contratto di inserimento conosce, invece, un utilizzo assai
trascurabile. La dinamica delle proporzioni ora descritte risulta abbastanza
diversificata a seconda della classe dimensionale.
123
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
In particolare, il ricorso a contratti a tempo determinato risulta assai più
marcato presso tutte le tipologie di impresa, tranne quella di più ampie
dimensioni (che tuttavia condiziona il risultato finale, per effetto del maggiore
“peso specifico” nelle assunzioni complessive).
Come si può vedere nella tavola che segue, il ricorso al lavoro dipendente a
tempo determinato full time incide per tutte le classi dimensionali fino a 99
addetti con percentuali che si attestano fra il 41% e il 46%.
Le imprese fino a 19 addetti conoscono un impiego proporzionalmente più
contenuto del tempo indeterminato full time e un impiego più intensivo
dell‟apprendistato. Un più accentuato ricorso al part time, infine, si registra
presso le imprese di dimensioni più grandi, soprattutto associato a formule di
contratto a termine (21% contro 14,1% complessivo).
Tab. 75 – Imprese utenti: assunzioni effettuate nel corso del 2007, per tipologia
di contratto e per classe di addetti.
Classe di addetti
Tipologia di contratto
Totale
1-9
10-14
15-19
20-49
50-99
oltre 99
Agenzia di somministrazione part time
0,0
1,2
0,0
1,0
0,4
0,8
Agenzia di somministrazione full time
0,0
1,2
0,0
0,0
0,0
1,2
0,8
A tempo determinato part time
16,4
10,5
6,8
4,2
3,1
21,0
14,1
A tempo determinato full time
41,8
41,3
45,1
42,7
46,2
31,2
37,6
Inserimento (ex formazione lavoro)
0,0
0,4
3,0
0,0
0,0
0,0
0,5
Apprendistato
10,4
5,7
11,1
4,2
5,4
6,9
7,1
A tempo indeterminato part-time
3,0
13,4
2,1
4,2
0,0
6,3
5,7
A tempo indeterminato full-time
22,4
25,1
29,8
36,5
34,5
32,3
31,1
Prestazione occasionale
4,5
0,0
1,7
7,3
8,1
0,0
1,9
Collaborazione a progetto/collaborazione
coordinata e continuativa
1,5
1,2
0,4
0,0
2,2
0,2
0,7
0,7
Attraverso l‟analisi delle previsioni di assunzione per il 2008 risulta possibile
osservare due consistenti gruppi di imprese, di peso specifico quasi analogo e
di andamento del tutto opposto al crescere della classe dimensionale, attorno
ai quali si concentra l‟84% circa delle risposte (589 su 702).
Un primo corrisponde alle 289 imprese, pari al 41,2% del totale, che ha già
effettuato delle assunzioni nell‟anno in corso. Tale quota denota un
andamento crescente al crescere dell‟ampiezza dimensionale.
Il secondo gruppo è formato dalle 300 imprese (il 42,7%) che non hanno
effettuato assunzioni nel 2008 e che non prevedono di effettuarne.
Tale componente ha un andamento complementare a quello precedente,
con un valore che tende a decrescere all‟ampliarsi della classe dimensionale,
passando dal 62,1% delle microimprese al 14% delle imprese di più grandi
dimensioni.
124
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Nel complesso, il gruppo composto dalle imprese che hanno effettuato
assunzioni e dalle imprese che sicuramente le faranno non supera il 46,7% del
totale, arrivando a varcare la soglia del 50% a partire dalla classe
dimensionale superiore alle 15 unità.
Tab. 76 – Imprese utenti: previsioni di assunzione per classe di addetti.
Classe di addetti
Assunzioni nel 2008
Totale
1-9
10-14
15-19
20-49
50-99
oltre 99
Sì, ha già effettuato
31,1
30,1
45,6
50,0
60,0
77,2
41,2
No, ma sicuramente assumerà
1,9
7,4
5,6
7,1
1,5
1,8
5,3
No, ma probabilmente assumerà
4,9
8,4
6,4
7,1
4,6
3,5
6,7
No e sicuramente non assumerà
62,1
50,0
34,4
30,4
30,8
14,0
42,7
Non sa/non risponde
Totale
v.a.
0,0
4,1
8,0
5,4
3,1
3,5
4,1
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
103
296
125
56
65
57
702
2.1.5. Le pratiche di formazione
Nel 2007 il 26,4% delle imprese (184 unità) ha, organizzato corsi di formazione
destinati al proprio personale, secondo diverse modalità.
In particolare, l‟organizzazione dei corsi è avvenuta con il ricorso pressoché
speculare a pratiche formative interne all‟impresa (79 imprese, 11,3%) e a
pratiche esterne all‟impresa (80 unità, 11,4%).
Un ulteriore 3,6% ha fatto ricorso ad una combinazione delle pratiche prima
esposte. In linea generale, la quota di imprese che hanno avviato personale a
formazione sia interna che esterna aumenta al crescere delle dimensioni,
sebbene in maniera non del tutto lineare. Tale quota oscilla da un minimo del
16,5% per le microimprese (fino a 9 addetti), per arrivare ad un 33,9% per
quelle da 50 a 99 addetti e ad un 64,9% per le imprese da 100 e oltre addetti.
Le microimprese, le imprese tra 20 e 49 addetti e le imprese di più grandi
dimensioni hanno prediletto i corsi interni; quelle di dimensioni medio piccole
(da 10 a 19 addetti) hanno optato prevalentemente per la realizzazione di
corsi esterni; le imprese da 50 a 99 addetti risultano, invece, ripartite in modo
uguale tra le due tipologie di organizzazione. Infine, il ricorso ad entrambe le
modalità di realizzazione dei corsi ha riguardato in misura prevalente le
imprese di più grandi dimensioni.
125
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 77 – Imprese utenti: organizzazione di attività formative nel corso del 2007,
per classe di addetti.
Classe di addetti
Corsi di formazione nel 2007
1-9
10-14
15-19
20-49
50-99
oltre 99
Totale
Sì, corsi interni
9,7
6,4
11,2
12,5
13,8
35,1
11,3
Sì, corsi esterni
5,8
13,2
12,8
7,1
13,8
10,5
11,4
Sì, corsi sia esterni che interni
1,0
1,4
3,2
1,8
6,2
19,3
3,6
No
83,5
78,7
68,8
78,6
64,6
33,3
72,6
Non sa/non risponde
Totale
v.a.
0,0
0,3
4,0
0,0
1,5
1,8
1,1
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
103
296
125
56
65
57
702
Le imprese che hanno avviato personale a formazione nel 2007 hanno
predisposto complessivamente 656 attività formative, con una prevalenza di
attività esterne (53,5%) rispetto a quelle interne (46,5%).
L‟entità e la composizione di tali attività sono caratterizzate da un andamento
piuttosto diversificato in corrispondenza delle diverse tipologie dimensionali
considerate.
Figura 9 – Imprese utenti: ripartizione dei corsi di formazione organizzati nel 2007
per tipologia formativa.
46,5
Corsi interni
53,5
Corsi esterni
La distribuzione del numero di corsi effettuati risulta assai differenziata in
relazione alle diverse classi dimensionali delle imprese. Il 42,4% dei corsi è stato
realizzato dalle imprese di più grandi dimensioni; il 21,5% dalle imprese da 10 a
14 addetti e il 18,3% dalle imprese da 15 a 19 addetti.
Questo evidenzia come oltre 8 corsi su 10 siano stati organizzati da imprese
che ricadono in tre delle sei classi dimensionali.
126
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Figura 10 – Imprese utenti: organizzazione di corsi di formazione nel 2007 per
classe di addetti.
6,7
21,5
42,4
1-9
10-14
15-19
20-49
50-99
18,3
8,4
oltre 99
2,7
Inoltre, risulta assai diversificato li numero di corsi attivati dalle singole imprese
per classe dimensionale.
A fronte di una media complessiva di 3,6 corsi per impresa attivati nel 2007,
nelle imprese da 100 addetti e oltre tale valore risulta pari a più del doppio
(7,5), per effetto dell‟elevato numero di corsi (278) e del ridotto numero di
imprese organizzatrici (37). Tra le restanti classi, solo le imprese da 10 a 14
addetti si attestano su valori prossimi alla media complessiva.
Tab. 78 – Imprese utenti: organizzazione di corsi di formazione nel 2007 per
classe di addetti.
Classe di addetti
Imprese formatrici
N. attività formative
N. medio di
attività/impresa
1-9
17
44
2,6
10-14
62
141
2,3
15-19
34
120
3,5
20-49
12
18
1,5
50-99
22
55
2,5
oltre 99
37
278
7,5
Totale
184
656
3,6
La prevalenza dei corsi interni viene registrata in quattro delle sei classi
dimensionali, seppure con proporzioni assai diversificate: si passa dal 52,9%
delle imprese oltre i 99 addetti, fino al 70,5% delle microimprese.
In corrispondenza delle classi da 10 a 19 addetti, invece, si osserva una
proporzione assai più favorevole ai corsi esterni, tra il 66 e il 71,7%.
127
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 79 – Imprese utenti: numero di attività formative organizzate nel 2007,
per tipologia formativa e per classe di addetti.
Classe di addetti
N. corsi interni
N. corsi esterni
N. corsi
v.a.
%
v.a.
%
v.a.
%
1-9
31
70,5
13
29,5
44
100,0
10-14
48
34,0
93
66,0
141
100,0
15-19
34
28,3
86
71,7
120
100,0
20-49
12
66,7
6
33,3
18
100,0
50-99
33
60,0
22
40,0
55
100,0
oltre 99
147
52,9
131
47,1
278
100,0
Totale
305
46,5
351
53,5
656
100,0
Le principali tipologie di beneficiari delle attività formative organizzate sono
rappresentate dai dipendenti a tempo indeterminato (78,3%) e a tempo
determinato (70,7%).
Appena al di sotto, ma su valori ragguardevoli, si trova il target femminile con il
67,9%, mentre distanziati (poco più di un terzo delle imprese che hanno
organizzato corsi) risultano over 50 ed extracomunitari.
In generale, in ciascuna delle sei classi dimensionali la tipologia di beneficiari
che prevale costantemente è quella dei dipendenti a tempo indeterminato
(tra il 73,5 e l‟86,5% dei casi), mentre assai più oscillante risulta la quota di
beneficiari con contratto a termine: essa, infatti, varia da un minimo del 59,7%
presso le imprese da 10 a 14 addetti, ad un massimo del 91,9% presso le
imprese più grandi.
Il target femminile assume rilievo soprattutto tra le microimprese (70,6%) e le
imprese oltre i 99 addetti (91,9%), mentre gli over 50 vengono coinvolti
soprattutto nelle imprese medio-grandi, rispetto a quelle più piccole, alla stessa
stregua degli extracomunitari.
Tab. 80 – Imprese utenti: tipologie di beneficiari delle attività di formazione
organizzate nel 2007, per classe di addetti.
Classe di addetti
Tipologie di beneficiari
Totale
1-9
10-14
15-19
20-49
50-99
Oltre 99
Donne
70,6
62,9
55,9
50,0
68,2
91,9
67,9
Over 50
5,9
30,6
35,3
50,0
40,9
59,5
37,5
Extracomunitari
17,6
24,2
29,4
50,0
40,9
59,5
35,3
Dipendenti a tempo indeterminato
76,5
75,8
73,5
75,0
81,8
86,5
78,3
Dipendenti a tempo determinato
76,5
59,7
64,7
83,3
63,6
91,9
70,7
17
62
34
12
22
37
184
v.a.
128
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Gli argomenti più ricorrenti dei corsi di formazione organizzati sono attinenti alla
normativa sulla sicurezza (l. n. 626/1994) e all‟igiene, con il 72,3% dei casi.
A questi vanno aggiunti i corsi relativi alle tecniche e tecnologie di produzione
e lavorazione (52,2%), dato coerente con la notevole incidenza dei settori
della manifattura e del commercio nella composizione delle imprese (il 53,3%
del totale).
Infine, una terza tipologia di argomenti è quella dell‟informatica, ricorrente nel
39,1% dei casi. I restanti argomenti (ad eccezione dei servizi alle persone e alle
famiglie, servizi di trasporto, vigilanza) conseguono percentuali di una certa
consistenza, che oscillano fra il 22,8 e il 25,5%.
Tab. 81 – Imprese utenti: argomenti delle attività di formazione organizzate nel
2007.
Tipologia di argomenti dei corsi di formazione
Totale
Lingue straniere, italiano per immigrati
23,9
Contabilità e finanza
25,5
Pubblicità, marketing e comunicazione
23,9
Gestione delle risorse umane e procedure di qualità
24,5
Lavoro d'ufficio e di segreteria
22,8
Sicurezza (L. 626/94), Igiene HACCP
72,3
Informatica
39,1
Tecniche e tecnologie di produzione e lavorazione
52,2
Servizi alle persone e alle famiglie, servizi di trasporto, vigilanza
16,3
v.a.
184
La panoramica sulle attività formative organizzate dalle imprese si conclude
con una disamina relativa agli organismi che hanno organizzato i corsi esterni
nel 2007 (rispetto ai quali, comunque, oltre un terzo dei rispondenti non è stato
in grado di ricostruire la tipologia; occorre quindi una certa cautela
nell‟osservazione dei dati emersi ).
Più della metà delle attività formative realizzate (57,1%) si concentra su quattro
tipologie di soggetti: i centri di formazione professionale, i CIOF, le associazioni
imprenditoriali o di settore e le società di consulenza/formazione. L‟offerta
proveniente da soggetti pubblici o accreditati (CIOF e CFP) ha interessato
quasi il 30% delle imprese, con una posizione maggioritaria dei CFP, con il
16,8%. I CIOF, per contro, rappresentano il terzo soggetto organizzatore (13%).
129
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 82 – Imprese utenti: organismi che hanno organizzato i corsi esterni nel
2007.
Tipologia di organismi
v.a.
%
Istituti tecnici, istituti professionali
12
6,5
Università
4
2,2
Centri di Formazione Professionale
31
16,8
CIOF
24
13,0
Centri territoriali per l'educazione permanente
6
3,3
Società di consulenza e/o di formazione
22
12,0
Fornitori, clienti, committenti, altre imprese
8
4,3
Associazioni imprenditoriali o di settore
28
15,2
Camere di commercio
15
8,2
Strutture sindacali dei lavoratori
5
2,7
Non sa/non risponde
67
36,4
Totale
184
-
In precedenza è stato osservato che un 42,7% di imprese non ha organizzato,
nel 2007, alcun corso di formazione per i propri addetti.
L‟analisi delle motivazioni sottostanti tale scelta evidenzia come la gran parte
delle risposte si concentrino sulla sostanziale soddisfazione per il livello di
competenze espresse dal personale, in relazione alla tipologia di attività svolta
nell‟impresa (62,4%).
Un 29,2% delle risposte si concentra, del resto, su una motivazione
complementare alla prima, per la quale le attività svolte non richiedono una
particolare formazione.
ILe motivazioni attinenti a questioni materiali ed operative, come costi troppo
onerosi, carichi di lavoro troppo elevati, o afferenti alla natura e qualità
dell‟offerta formativa risultano a dir poco marginali.
Tab. 83 – Imprese utenti: motivi alla base della scelta di non organizzare attività
di formazione nel 2007.
Tipologia di motivazione
v.a.
%
Le competenze degli addetti soddisfano già le esigenze dell'impresa
318
62,4
Gli apprendisti e i nuovi assunti soddisfano le esigenze dell'impresa
26
5,1
E' difficile valutare le necessità formative dell'impresa
21
4,1
Mancano i corsi adeguati alle esigenze dell'impresa
30
5,9
I costi della formazione sono troppo elevati
29
5,7
Le attività di formazione sono state svolte negli anni precedenti
45
8,8
Il tempo per le attività di formazione è ridotto
17
3,3
Il tipo di attività non richiede formazione
149
29,2
Non sa/non risponde
22
4,3
v.a.
510
-
130
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Il 39,1% delle imprese che già nel 2007 avevano organizzato corsi di formazione
ha confermato tale pratica nel 2008, mentre il 14,1%, pur affermando di voler
sicuramente procedere ad una nuova iniziativa, non ne ha ancora organizzati
(al momento del intervista).
Si tratta di un‟area pari al 53,2% del totale che dimostra una buona
propensione alla realizzazione periodica di attività di investimento in capitale
umano nel breve-medio periodo considerato.
A questo insieme è possibile aggiungere un ulteriore 4,9% di imprese che
dichiarano probabile l‟organizzazione di attività formative, non avendo
tuttavia replicato le iniziative dell‟anno precedente. Di poco superiore ad un
terzo delle risposte è, infine, la consistenza delle imprese che non ha replicato
(e non ha intenzione di farlo entro il 2008) l‟esperienza di formazione realizzata
nel 2007.
Tab. 84 – Imprese utenti: previsione di attività di formazione per classe di
addetti.
Classe di addetti
Previsione di corsi di formazione
nel 2008
1-9
10-14
15-19
20-49
50-99
oltre 99
Sì, ha già organizzato
29,4
27,4
35,3
25,0
54,5
62,2
39,1
No, ma sicuramente organizzerà
11,8
9,7
20,6
25,0
13,6
13,5
14,1
No, ma probabilmente organizzerà
0,0
8,1
2,9
8,3
4,5
2,7
4,9
No e sicuramente non organizzerà
47,1
51,6
23,5
33,3
22,7
18,9
34,8
Totale
Non sa/non risponde
11,8
3,2
17,6
8,3
4,5
2,7
7,1
Totale
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
17
62
34
12
22
37
184
v.a.
2.1.6. Il rapporto con i CIOF
In merito all‟utilizzo dei servizi erogati dai CIOF, si registra una notevole
concentrazione della fruizione attorno ai servizi di ricerca del personale, con il
94,4% delle imprese; segue a notevole distanza il servizio di preselezione
(11,3%).
Ridotto risulta l‟utilizzo dei servizi a più alto contenuto innovativo introdotti a
seguito della riforma dei CIOF, come quelli legati alla consulenza, ai tirocini e
altre misure di inserimento lavorativo e ai corsi di formazione.
Ad eccezione del servizio di ricerca del personale, la maggior parte delle
imprese intervistate dichiara di non essere a conoscenza degli altri servizi che i
CIOF sono i grado di erogare. La percentuale più bassa si evidenzia per il
servizio di preselezione (73,5%), mentre percentuali più elevate caratterizzano
la consulenza amministrativa/normativa, la consulenza per la ricerca di
131
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
finanziamenti e le procedure amministrative, con valori che superano la soglia
del 90%.
Tra i servizi più conosciuti a prescindere dall‟utilizzo si ravvisa – oltre alla
preselezione – l‟area dell‟organizzazione di corsi di formazione e quella dei
tirocini (rispettivamente 14,4% e 13,5%), oltre al collocamento delle persone
con disabilità (10%).
Tab. 85 – Servizi utilizzati: livello di conoscenza e percentuale di utilizzo.
Tipologia di servizio
Ha utilizzato
Non utilizza,
ma conosce
v.a.
%
Non conosce
v.a.
%
v.a.
%
Ricerca di personale
663
94,4
12
1,7
27
3,8
Preselezione del personale
79
11,3
107
15,2
516
73,5
Consulenza amministrativa/normativa
15
2,1
42
6,0
645
91,9
Consulenza per la ricerca di finanziamenti
7
1,0
41
5,8
654
93,2
Collocamento delle persone disabili
28
4,0
70
10,0
604
86,0
Procedure amministrative
8
1,1
29
4,1
665
94,7
Tirocini, stage, PIP
41
5,8
95
13,5
566
80,6
Corsi di formazione
44
6,3
101
14,4
557
79,3
All‟aumentare della dimensione di impresa, si evidenzia un incremento del
numero di imprese che utilizzano i servizi erogati dai CIOF, diversi da quello
relativo alla ricerca di personale.
Questo fenomeno può essere spiegato, da un lato, dal fatto che l‟utilizzo di
alcuni servizi è legato alla normativa che ne presiede l‟ambito di applicazione
(es. tirocini, disabili, etc.). Da un altro lato, esso è legato al fatto che presso le
imprese di maggiori dimensioni si possono combinare, più facilmente che
presso quelle più piccole, molteplici fabbisogni ed esigenze attinenti al
all‟investimento in capitale umano.
Nel dettaglio, sia pure in modo non regolare, con l‟aumentare della classe
dimensionale si evidenzia un utilizzo relativamente più diffuso dei servizi di
preselezione del personale (tra il 12,8% delle imprese da 15 a 19 addetti, a
circa il 18% delle imprese da 20 a 49 e da 99 addetti in su), accompagnato da
un livello mediamente più elevato di conoscenza a prescindere dall‟utilizzo.
Analoghi risultati si riscontrano per i servizi legati all‟organizzazione di corsi di
formazione (da 7,1% delle imprese tra 20 e 49 addetti fino al 10,5% delle
imprese più grandi) e per il servizio dei tirocini (dal 6,2% delle imprese con 50-99
addetti al 15,9% della coorte superiore).
Presso le imprese con oltre 50 addetti risulta assai rilevante l‟utilizzo e la
conoscenza del servizio di inserimento lavorativo delle persone disabilità (12,317,5% a seconda dei casi), mentre presso le imprese di più grandi dimensioni si
ravvisa un significativo ricorso ai servizi consulenziali e informativi in merito alla
normativa e alle procedure amministrative.
132
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
In sintesi, le imprese di più ridotte dimensioni utilizzano prevalentemente (e
talvolta quasi esclusivamente) il servizio di ricerca del personale, con uno
spazio complessivamente contenuto per la promozione all‟inserimento
lavorativo e all‟organizzazione di corsi di formazione.
Tab. 86 - Servizi utilizzati: livello di conoscenza e percentuale di utilizzo per
classe di addetti.
1-9
Tipologia di servizio
Ricerca di personale
Preselezione del personale
Consulenza amministrativa/normativa
10-14
15-19
Ha
utilizzato
Conosce
Non
conosce
Ha
utilizzato
Conosce
Non
conosce
Ha
utilizzato
Conosce
Non
conosce
96,1
6,8
2,9
1,0
18,4
6,8
2,9
74,8
90,3
98,0
9,5
2,7
0,0
14,9
5,7
2,0
75,7
91,6
92,8
12,8
0,8
0,8
12,8
6,4
6,4
74,4
92,8
Consulenza per la ricerca
di finanziamenti
1,0
8,7
90,3
1,0
4,7
94,3
0,8
6,4
92,8
Collocamento delle persone disabili
Procedure amministrative
Tirocini, stage, PIP
Corsi di formazione
0,0
1,0
3,9
3,9
15,5
3,9
16,5
19,4
84,5
95,1
79,6
76,7
1,7
1,4
3,7
4,1
5,4
2,4
10,8
10,5
92,9
96,3
85,5
85,5
3,2
0,0
8,8
10,4
11,2
5,6
17,6
20,0
85,6
94,4
73,6
69,6
20-49
Tipologia di servizio
Ricerca di personale
Preselezione del personale
Consulenza amministrativa/normativa
Oltre 99
50-99
Ha
utilizzato
Conosce
Non
conosce
Ha
utilizzato
Conosce
Non
conosce
Ha
utilizzato
Conosce
Non
conosce
85,7
17,9
0,0
5,4
10,7
10,7
8,9
71,4
89,3
83,1
12,3
0,0
9,2
20,0
6,2
7,7
67,7
93,8
98,2
17,5
5,3
1,8
15,8
0,0
0,0
66,7
94,7
Consulenza per la ricerca
di finanziamenti
1,8
1,8
96,4
0,0
9,2
90,8
1,8
5,3
93,0
Collocamento delle persone disabili
Procedure amministrative
Tirocini, stage, PIP
Corsi di formazione
1,8
0,0
3,6
7,1
16,1
8,9
14,3
14,3
82,1
91,1
82,1
78,6
12,3
0,0
6,2
7,7
13,8
9,2
15,4
16,9
73,8
90,8
78,5
75,4
17,5
5,3
15,8
10,5
10,5
0,0
10,5
10,5
71,9
94,7
73,7
78,9
2.1.7. La valutazione dei servizi
I giudizi relativi al grado di soddisfazione per i servizi utilizzati dalle imprese
risultano nel complesso soddisfacenti.
Con la sola eccezione delle attività di consulenza per la ricerca di
finanziamenti, tutti i servizi analizzati registrano giudizi apprezzabili: il valore
minimo si evidenzia per i corsi di formazione (81,3%), quello massimo per le
procedure amministrative (100%).
Il servizio di ricerca del personale, che rappresenta il servizio maggiormente
utilizzato con il 94,1% delle imprese, riceve un apprezzamento più che
soddisfacente nel 58,5% dei casi ed una valutazione sufficiente nel 27,8% dei
casi. Il servizio di preselezione, utilizzato nell‟11,3% dei casi, viene giudicato
“buono” dal 55,7% delle imprese, “sufficiente” dal 30,4%.
Su livelli analoghi si attestano i servizi legati all‟organizzazione di corsi di
formazione, di inserimento lavorativo e di collocamento delle persone con
disabilità.
133
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 87 – Imprese utenti: grado di soddisfazione dei servizi utilizzati.
Ha utilizzato
Tipologia di servizi
Insufficiente
Sufficiente
(a)
Buono
(b)
Non
sa/non
risponde
Area
della
soddisfazione
v.a.
%
%
%
%
%
a+b
Ricerca di personale
663
94,4
12,7
27,8
58,5
1,1
86,3
Preselezione del personale
79
11,3
11,4
30,4
55,7
2,5
86,1
Consulenza amministrativa/
normativa
15
2,1
13,3
33,3
53,3
0,0
86,7
Consulenza per la ricerca di
finanziamenti
7
1,0
42,9
28,6
28,6
0,0
57,1
Collocamento delle persone disabili
28
4,0
7,1
35,7
53,6
3,6
89,3
Procedure amministrative
8
1,1
0,0
50,0
50,0
0,0
100,0
Tirocini, stage, PIP
41
5,8
4,9
31,7
53,7
9,8
85,4
Corsi di formazione
44
6,3
2,7
29,3
52,0
16,0
81,3
2.1.8. Il servizio di ricerca del personale
Nel 49,5% dei casi, le imprese che hanno usufruito del servizio di ricerca del
personale hanno ricevuto dai CIOF un elenco di nominativi senz‟altro coerenti
per qualifica alle richieste formulate dall‟impresa e disponibili all‟impiego.
Un lungo elenco di nominativi in possesso della qualifica richiesta – ma non tutti
effettivamente disponibili all‟impiego – è stato inviato al 31,1% delle imprese, le
quali sono state obbligate ad un‟ulteriore verifica per individuare le persone
realmente disponibili.
Figura 11 – Imprese utenti del servizio di ricerca del personale: tipologia di
elenco inviato dai CIOF.
2,9
4,7
11,9
31,1
49,5
Un lungo elenco di nom inativi in possesso della qualifica richiesta
Un elenco di nom inativi con la qualifica richiesta e disponibili all'impiego
Una ristretta rosa di candidati già preselezionati
Il CIOF non è stato in grado di rispondere alla richiesta
Non sa/non risponde
134
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Un numero ristretto di imprese ha dichiarato di aver ricevuto una rosa di
nominativi già preselezionati dal CIOF oppure elenchi ristretti e già
preselezionati da parte delle strutture pubbliche. Infine, nel 4,7% dei casi è
stato dichiarato che il CIOF non ha saputo far fronte alla richiesta formulata.
Il dettaglio per classe dimensionale sembra confermare la ripartizione
complessivamente emersa dalle risposte fornite, sebbene con qualche
differenza in corrispondenza di alcune specifiche classi. I
n particolare, fra le microimprese e tra le imprese da 50 a 99 addetti si riscontra
una più marcata concentrazione di imprese che hanno ricevuto elenchi di
nominativi con qualifica richiesta e disponibili all‟impiego (con valori attorno al
63% in entrambi i casi), a fronte di una minore incidenza dell‟invio di elenchi più
lunghi ma proporzionalmente meno completi di informazioni sull‟effettiva
disponibilità all‟impiego (rispettivamente 19,2% e 22,2%).
Per contro, le imprese da 20 a 49 addetti e quelle oltre i 99 addetti registrano
una quota di invio di elenchi di nominativi con qualifica e disponibilità assai più
ridotta del valore complessivo (rispettivamente 35,4% e 42,9%).
Solo nel primo caso questo dato risulta bilanciato da un valore relativamente
elevato riferito alla fornitura di rose di candidati già preselezionati (22,9%
contro un 11,9% complessivo). Per quest‟ultima tipologia di elenco, infatti, si
rileva una diffusione contenuta tra il 7,4% e il 13,8% nelle restanti classi
dimensionali.
Tab. 88 – Imprese utenti utilizzatrici del servizio di ricerca del personale:
tipologia di elenco inviato dai CIOF per classe di addetti.
Classe di addetti
Tipologia di elenco
Un lungo elenco di nominativi
in possesso della qualifica richiesta
Un elenco di nominativi con la
qualifica richiesta e disponibili all'impiego
Una ristretta rosa di candidati
già preselezionati
Il CIOF non è stato in grado
di rispondere alla richiesta
Non sa/non risponde
Totale
v.a.
Totale
1-9
10-14
15-19
20-49
50-99
oltre 99
19,2
33,8
33,6
33,3
22,2
39,3
31,1
63,6
46,6
47,4
35,4
63,0
42,9
49,5
12,1
10,3
13,8
22,9
7,4
10,7
11,9
2,0
5,2
3,4
6,3
5,6
7,1
4,7
3,0
4,1
1,7
2,1
1,9
0,0
2,9
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
99
290
116
48
54
56
663
In generale, le 663 imprese utilizzatrici hanno contattato in media oltre 3 volte il
CIOF per usufruire del servizio, valore che con minime oscillazioni accomuna
135
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
cinque delle sei classi dimensionali: solo le microimprese fanno riscontrare un
utilizzo meno frequentemente ripetuto del servizio (1,55).
La frequenza di contatto più ricorrente – fornita dal valore modale della
distribuzione – è di un solo contatto per le imprese di dimensioni da 1 a 14
addetti; queste ultime ammontano a 389 unità (pari al 58,6% delle imprese
utilizzatrici), condizionando con la loro frequenza di interazione con il CIOF il
valore complessivo della moda, anch‟esso attestato sull‟unità.
Dalle 15 unità di addetti in su, la frequenza prevalente è pari a 2 e fino a 3
contatti. Questo andamento evidenzia che, in presenza di imprese che – per
le loro dimensioni – possono manifestare un maggiore turnover o una più
ampia necessità di usufruire di servizi di reclutamento di manodopera, si
registra una certa tendenza ad un utilizzo ripetuto dei servizi dei CIOF.
Tab. 89 – Imprese utenti ed utilizzatrici del servizio di ricerca del personale:
numero medio di contatti con il CIOF per l‟utilizzo del servizio nel 2007 per
classe di addetti.
Classe di
addetti
N. imprese
N. medio di
contatti
Massimo
Moda
Percentile
25
Mediana
Percentile
75
1-9
99
1,55
10,0
1,0
1,0
1,0
2,0
10-14
290
3,33
15,0
1,0
2,0
3,0
4,0
15-19
116
3,31
12,0
2,0
2,0
3,0
4,7
20-49
48
3,11
13,0
2,0
2,0
2,0
4,0
50-99
54
3,41
10,0
2,0
2,0
3,0
5,0
oltre 99
56
3,66
10,0
3,0
2,0
3,0
4,0
Totale
663
3,12
15,0
1,0
1,0
2,0
4,0
Ben 471 imprese su 613, pari al 76,8%, stimano in meno di sette i giorni il tempo
necessario per ottenere le liste a partire dal momento in cui si rivolgono al
CIOF. Un altro 17,3% contiene questo lasso di tempo nelle due settimane
successive al contatto, mentre un residuo 4,7% lo estende fino al mese
successivo.
Il dettaglio per classe dimensionale mostra che le microimprese dichiarano
tempi di attesa minimi nella stragrande maggioranza dei casi (92,6%); sono
peraltro tra le imprese che hanno dichiarato di ricevere, in via maggioritaria
(63,6% dei casi) elenchi non lunghi di persone effettivamente disponibili e con
le qualifiche richieste.
Valori superiori a quelli complessivi si registrano anche per le imprese da 20 a
99 addetti, mentre attese entro i 15 giorni sono riscontrate con maggiore
intensità soprattutto dalle imprese più grandi.
136
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 90 – Imprese utenti e utilizzatrici del servizio di ricerca del personale: tempo
medio trascorso per la ricezione delle liste per classe di addetti.
Classe di addetti
Tempo mediamente
trascorso
1-9
10-14
15-19
20-49
50-99
oltre 99
Meno di 7 giorni
92,6
76,8
65,5
81,8
80,0
65,4
76,8
Tra 7 e 15 giorni
3,2
18,3
23,6
15,9
14,0
28,8
17,3
Tra 15 e 30 giorni
1,1
4,2
10,9
0,0
4,0
5,8
4,7
Non sa/non risponde
3,2
0,8
0,0
2,3
2,0
0,0
1,1
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
94
263
110
44
50
52
613
Totale
v.a.
Totale
Il giudizio complessivo per gli elenchi ricevuti risulta positivo nella maggior parte
dei casi, con una quota del 55,3% delle imprese che lo ritiene buono ed il
21,4% che lo considera comunque sufficiente.
Si registra, come per altre dimensioni precedentemente osservate, una certa
variabilità delle componenti: l‟area della sufficienza, ad esempio, è più
contenuta nelle imprese di piccole dimensioni (fino a 14 addetti) che risultano
maggiormente insoddisfatte degli elenchi ricevuti.
L‟area della soddisfazione più elevata, corrispondente ad un giudizio “buono”,
è quasi ovunque superiore al valore complessivo con la sola eccezione delle
imprese da 20 a 49 addetti. Queste esprimono un giudizio interlocutorio sul
servizio ricevuto, con il 34,1% di giudizi negativi e il 31,8% di giudizi sufficienti.
Tab. 91 – Imprese utenti e utilizzatrici del servizio di ricerca del personale: grado
di soddisfazione per gli elenchi ricevuti per classe di addetti.
Grado di soddisfazione
Classe di addetti
Totale
1-9
10-14
15-19
20-49
50-99
oltre 99
Insufficiente
25,5
24,7
19,1
34,1
16,0
19,2
23,3
Sufficiente
17,0
18,6
22,7
31,8
32,0
21,2
21,4
Buono
57,4
56,7
58,2
34,1
52,0
59,6
55,3
Totale
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
94
263
110
44
50
52
613
v.a.
Si ha una migliore lettura dei dati sopra osservati se si considerano le
motivazioni alla base dell‟insoddisfazione per gli elenchi ricevuti dai CIOF
espressa dalle imprese che hanno dichiarato insufficiente il prodotto ricevuto
(23,2%).
Poco più della metà lamenta una sostanziale inadeguatezza dei profili ricevuti
rispetto alle necessità manifestate dall‟impresa. Il 15,2% delle imprese non
soddisfatte ha lamentato che i candidati contattati non hanno accettato la
proposta. Tale affermazione è, almeno parzialmente, attribuibile al fatto che gli
137
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
elenchi ricevuti dall‟impresa non sono sempre completi con riguardo alla
effettiva disponibilità al lavoro delle persone segnalate.
Tab. 92 – Imprese utenti e utilizzatrici del servizio di ricerca del personale:
motivazioni alla base dell‟insoddisfazione degli elenchi ricevuti.
Totale
Motivi dell'insoddisfazione
v.a.
%
L'elenco dei nominativi non è giunto nei tempi richiesti
5
3,4
I profili delle candidature sono inadeguati alle esigenze
77
53,1
I candidati contattati non hanno accettato la proposta
22
15,2
L'elenco era troppo ristretto
17
11,7
L'elenco fornito era troppo lungo
1
0,7
L'elenco non risultava aggiornato
10
6,9
L'elenco forniva profili troppo generici
9
6,2
Altro
2
1,4
Non sa/non risponde
2
1,4
145
100,0
Totale
Il 48,5% delle imprese ha assunto qualcuno dei candidati segnalati, con una
incidenza più elevata nelle classi da 15 a 19 e in quelle oltre 50 addetti.
Particolarmente elevata è la quota di risposte positive presso le imprese oltre i
99 addetti (65,9%), mentre coerentemente con i giudizi espressi, esiti meno
positivi sono riscontrabili presso le micro e piccole imprese e presso le imprese
da 20 a 49 addetti.
Figura 12 – Imprese utenti e utilizzatrici del servizio di ricerca del personale:
assunzione dei candidati segnalati dai CIOF per classe di addetti.
Totale
51,5
oltre 99
48,5
36,5
50-99
63,5
44,0
20-49
56,0
65,9
15-19
34,1
41,8
58,2
10-14
56,3
43,7
1-9
55,3
44,7
0%
20%
40%
Im prese che non hanno assunto
60%
80%
100%
Im prese che hanno assunto
Nella tabella successiva sono riportati i valori relativi alle unità di lavoratori
assunti tra quelli segnalati dai CIOF alle imprese utenti.
138
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Nel 2007, le assunzioni in questione sono ammontate a 551, assorbite in larga
parte da imprese di medio piccole dimensioni.
Le imprese di più grandi dimensioni (oltre i 50 addetti) assorbono 126 unità
segnalate, pari a circa il 23% del totale.
Il raffronto con i dati relativi alle assunzioni totali, segnalate dalle sole imprese
utilizzatrici del servizio offerto dai CIOF, evidenzia una maggiore incidenza delle
assunzioni dei candidati segnalati proprio in corrispondenza delle imprese fino
a 49 addetti e segnatamente per quelle di più piccole dimensioni che, nel
mercato dell‟intermediazione, hanno dichiarato di assorbire quote
relativamente contenute di nuovi addetti in totale.
Infatti, rispetto all‟incidenza sul complesso delle assunzioni di manodopera
effettuate, le imprese fino a 9 addetti assorbono l‟8,9% dei candidati segnalati
dai CIOF, rispetto ad un 3,9% complessivo; le imprese da 10 a 14 addetti
assorbono quasi 4 candidati su 10 a fronte di un 14,5% delle assunzioni totali,
mentre quelle da 15 a 19 addetti arrivano ad assumere il 22,9% dei candidati
complessivamente segnalati dalle strutture per l‟impiego, contro un più
contenuto 12,3% totale.
Tab. 93 – Imprese utenti e utilizzatrici del servizio di ricerca del personale.
Numero di assunti dei candidati segnalati dai CIOF per classe di addetti.
Classe di addetti
N. di imprese che hanno
assunto i candidati
segnalati dai CIOF
v.a.
%
N. totale di assunti
v.a.
%
Da 1 a 9
49
8,9
67
3,9
Da 10 a 14
222
40,3
251
14,5
Da 15 a 19
126
22,9
213
12,3
Da 20 a 49
28
5,1
70
4,0
Da 50 a 99
58
10,5
209
12,1
Da 100 a 249
68
12,3
919
53,2
Totale
551
100,0
1.729
100,0
Infine, utilizzando le medesime cautele adottate per i canali di ricerca, si
propone un raffronto delle principali evidenze dell‟analisi del servizio di ricerca
del personale.
I valori del 2008 sembrano attribuire alla fornitura di un elenco strutturato (e
non troppo lungo) di candidati aventi la qualifica richiesta ed effettivamente
disponibili, una quota più rilevante che in passato, mentre si conferma
un‟attenuazione dell‟invio di rose di candidati già preselezionati.
139
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 94 – Imprese utenti e utilizzatrici del servizio di ricerca del personale. Anni
2003, 2004, 2007 e 2008.
Tipologia di elenco
2008
2007
2004
2003
Un lungo elenco di nominativi in possesso della qualifica richiesta
31,1
46,0
31,8
27,0
Un elenco di nominativi con la qualifica richiesta e disponibili all'impiego
49,5
27,5
31,8
28,0
Una ristretta rosa di candidati già preselezionati
11,9
16,8
18,6
27,3
Il CIOF non è stato in grado di rispondere alla richiesta
4,7
3,6
6,5
17,7
Non sa/non risponde
2,9
0,4
0,0
0,0
Altro
0,0
5,7
0,0
0,0
Rivolti al CIOF per motivi diversi dalla ricerca di personale
0,0
0,0
11,2
0,0
100,0
100,0
100,0
100,0
663
476
446
300
Nessun assunto
54,5
54,6
58,3
61,5
1 assunto
23,0
27,6
22,6
18,6
2 assunti
12,4
10,5
10,9
9,7
più di due assunti
10,1
7,3
8,2
10,1
Totale
100,0
100,0
100,0
100,0
613
430
367
247
Totale
v.a.
Imprese che hanno assunto i candidati segnalati dai CIOF
v.a.
2.1.9. I canali di comunicazione
Per ciò che concerne i canali attraverso i quali le imprese sono venute a
conoscenza dei CIOF, si registra la prevalenza del canale legato alla
“abitudine” o alla “tradizione” più o meno consolidata della frequentazione di
tali strutture da parte delle imprese.
Il 56,6% delle risposte, infatti, si concentra nella modalità che indica il CIOF
come già conosciuto come ufficio di collocamento.
Assai più distanziate risultano le modalità legate ai mezzi di informazione (7,9%)
e ai canali relazionali sia professionali (consulente del lavoro con il 5,3%, il
dialogo con gli altri imprenditori con il 6,8%) che extra-professionali (amici o
parenti con il 7,1%). Più contenuto è l‟apporto dei canali, per così dire,
istituzionali, come quelli connessi alle associazioni di categoria (4,3%).
Una consistenza interessante è rivestita dalle campagne promozionali dei
CIOF, attraverso le quali il 7,6% delle imprese utenti dichiara di essere venuta a
conoscenza dei servizi.
140
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Figura 13 – Imprese utenti: canali informativi di conoscenza dei CIOF.
Non sa/non risponde
0,6
Già conosciuto
56,6
Internet
3,9
Campagne promozionali dei CIOF
7,6
Associazioni di categoria
4,3
Dialogo con altri imprenditori
6,8
Consulente del lavoro
5,3
Amici o parenti
7,1
Mezzi di informazione
7,9
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
Il dettaglio offerto dalla ripartizione per classe dimensionale evidenzia alcune
caratteristiche peculiari per singole tipologie di imprese. In particolare, l‟utilizzo
di Internet risulta notevolmente superiore alla media per le imprese da 20 a 49
addetti e da oltre i 99 addetti, mentre per le microimprese (fino a 9 addetti) e
per le imprese da 15 a 19 addetti risulta rilevante il canale costituito dai
consulenti del lavoro.
Il ruolo delle associazioni di categoria è prevalente per le imprese più grandi,
mentre il dialogo con gli altri imprenditori evidenzia il valore più elevato in
corrispondenza delle imprese da 20 a 49 addetti (19,6% contro un 6,8%
complessivo).
Tab. 95 – Imprese utenti: canali informativi di conoscenza dei CIOF per classe
di addetti.
Classe si addetti
Tipologia di canali di conoscenza dei
CIOF
1-9
10-14
15-19
20-49
50-99
oltre 99
Mezzi di informazione
7,0
9,7
6,8
5,9
5,0
7,0
7,9
Amici o parenti
7,0
8,3
7,7
3,9
5,0
5,3
7,1
Consulente del lavoro
8,0
3,8
7,7
2,0
6,7
5,3
5,3
Dialogo con altri imprenditori
5,0
7,2
3,4
19,6
5,0
5,3
6,8
Associazioni di categoria
4,0
3,4
4,3
3,9
6,7
7,0
4,3
Campagne promozionali dei CIOF
5,0
9,3
6,0
5,9
6,7
8,8
7,6
Internet
1,0
2,8
3,4
9,8
5,0
8,8
3,9
Già conosciuto
60,0
55,5
60,7
49,0
58,3
52,6
56,6
Non sa/non risponde
3,0
0,0
0,0
0,0
1,7
0,0
0,6
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100
290
117
51
60
57
675
Totale
v.a.
141
Totale
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Le campagne promozionali dei CIOF sono abbastanza diffuse, con valori che
oscillano tra il 5% delle microimprese, l‟8,8% delle imprese oltre i 99 addetti e il
9,3% di quelle da 10 a 14 addetti. La polarizzazione attorno al canale che
esprime la presenza di un rapporto “tradizionale” tra imprese e CIOF – ovvero
la conoscenza di questi come uffici di collocamento – risulta ancor più
marcata per le imprese più piccole o medio piccole (55-60% delle risposte).
La tabella successiva evidenzia come le imprese ritengano più idonei per la
comunicazione istituzionale con i CIOF canali basati su modelli di “relazionalità
a distanza”, come il web (posta elettronica, portali web) o l‟invio di bollettini
informativi e newsletter.
Si tratta di strumenti in grado di veicolare informazioni specialistiche, che
permettono all‟impresa la fruibilità periodica, senza distogliere o modificare
ritmi e organizzazione dell‟attività produttiva. Il primo di essi raccoglie il 64,2%
delle risposte delle imprese, mentre il secondo il 34,9%. Più distanziate sono le
visite degli operatori in impresa e i canali tradizionali di comunicazione dei
CIOF, come il telefono, i mass media o la visita dell‟imprenditore presso i locali
del CIOF.
Tab. 96 – Imprese utenti: canali di comunicazione con i CIOF ritenuti più idonei
per classe di addetti.
Canale di comunicazione
Classe di addetti
Totale
1-9
10-14
15-19
20-49
50-99
oltre 99
Sito web/internet/e-mail
61,2
59,8
67,2
64,3
75,4
73,7
64,2
Visite degli operatori in impresa
9,7
15,5
10,4
14,3
13,8
12,3
13,2
Giornali, radio, televisione
11,7
6,1
5,6
7,1
6,2
3,5
6,7
Bollettini periodici/Newsletter
45,6
31,4
41,6
28,6
26,2
35,1
34,9
Telefono
0,0
6,4
5,6
3,6
6,2
5,3
5,0
Recarsi personalmente
0,0
7,1
7,2
5,4
4,6
0,0
5,1
2.1.10. La percezione dei CIOF
Per completare l‟osservazione sul rapporto tra CIOF e imprese utenti, si analizza
una serie di valutazioni che costituiscono il “precipitato qualitativo”
dell‟interazione di servizio tra un‟utenza qualificata (le imprese) e il servizio
pubblico.
Le dimensioni attengono: al tenore burocratico, al grado di
efficienza/efficacia percepita, all‟impressione di modernità e competenza
trasmessa durante il rapporto di servizio, alla rapidità ed infine, alla qualità
complessiva percepita. Si tratta di aspetti sui quali si è costruita l‟immagine dei
nuovi servizi per l‟impiego o per lo meno sui quali sono stati negli anni
concentrati gli sforzi economici, organizzativi e operativi di Regioni e Province.
142
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
I giudizi, complessivamente, risultano distribuiti nel seguente modo: il 48,4% per
ciò che attiene al giudizio di efficacia/efficienza, il 46% al giudizio sulla
modernità, il 53,7% alla competenza, il 52,3% alla rapidità e il 43,1% alla
percezione complessiva di qualità. Il giudizio di sufficienza sulle dimensioni di
analisi indicate oscilla tra il 24,3% e il 29,1%. Conseguentemente, si nota come i
giudizi “poco” o “per nulla” sufficiente in merito alle qualità sopramenzionate
conseguano percentuali contenute. Questo a conferma di un generale
apprezzamento da parte delle imprese per i servizi offerti dai CIOF. Una lettura
a polarità opposta deve essere, infine, effettuata sul carattere più o meno
burocratico dei CIOF. In questo caso, il 25,9% delle imprese afferma che i CIOF
sono poco o per nulla burocratici, assieme ad un ulteriore 27,5% che li
ritengono sufficientemente burocratici ed un 34,2% di risposte che provengono
dalla somma dei giudizi “abbastanza” o “molto” burocratico.
Tab. 97 – Imprese utenti: percezione dei CIOF.
Dimensioni
Valutazione
Molto
6,3
Efficiente/
efficace
8,9
6,5
11,2
13,7
7,4
Abbastanza
28,7
39,5
39,5
42,5
38,6
35,7
Sufficiente
27,5
29,0
29,1
25,6
24,3
33,2
Poco
19,2
9,0
9,2
6,9
9,7
9,4
Per nulla
6,8
2,7
3,5
2,6
2,3
3,2
Non sa/non risponde
11,6
10,9
12,2
11,2
11,5
11,2
Burocratico
Moderno
Competente
Rapido
Di qualità
Le imprese appartenenti all‟ultima classe dimensionale restituiscono la
percezione più positiva in corrispondenza di tutte le qualità osservate e con la
sola eccezione di quella legata al carattere burocratico dei CIOF.
I giudizi meno soddisfacenti, sebbene ben compresi nell‟area della positività,
provengono dalle imprese da 20 a 49 addetti: il valore medio osservato
dell‟area positiva è, infatti, pari a 62,1 punti percentuali, mentre quello
dell‟area della sufficienza qualificata pari a 31,7 punti percentuali.
Una siffatta percezione risulta coerente con i giudizi abbastanza più contenuti,
quando non critici, in merito alla soddisfazione per i servizi ricevuti e con la più
contenuta propensione all‟assunzione del personale segnalato dai CIOF
rispetto alle altre tipologie di impresa.
143
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Quadro sinottico 1 – Imprese utenti: percezione dei CIOF per classe di addetti.
Classe di addetti
Dimensioni
Totale
1-9
10-14
15-19
20-49
50-99
oltre 99
Area positiva (per nulla, poco)
35,4
23,1
20,7
29,2
33,3
25,0
25,9
Insufficienza qualificata (molto, abbastanza)
25,3
37,2
37,9
33,3
29,6
41,1
35,0
Insufficienza
58,6
51,7
49,1
54,2
61,1
53,6
53,4
Area positiva (sufficiente, abbastanza, molto)
70,7
79,0
77,6
62,5
79,6
91,1
77,4
Sufficienza qualificata (molto, abbastanza)
51,5
48,3
42,2
37,5
57,4
57,1
48,4
Insufficienza
13,1
11,0
13,8
20,8
11,1
1,8
11,8
Area positiva (sufficiente, abbastanza, molto)
76,8
76,2
72,4
66,7
64,8
89,3
75,1
Sufficienza qualificata (molto, abbastanza)
50,5
45,9
38,8
33,3
42,6
67,9
46,0
Insufficienza
6,1
11,7
17,2
18,8
24,1
3,6
12,7
Area positiva (sufficiente, abbastanza, molto)
77,8
78,6
84,5
60,4
77,8
92,9
79,3
Sufficienza qualificata (molto, abbastanza)
61,6
52,1
50,9
27,1
57,4
73,2
53,7
Insufficienza
6,1
11,0
7,8
18,8
11,1
1,8
9,5
Area positiva (sufficiente, abbastanza, molto)
78,8
78,3
72,4
60,4
79,6
83,9
76,6
Sufficienza qualificata (molto, abbastanza)
58,6
50,3
48,3
37,5
51,9
73,2
52,3
Insufficienza
4,0
10,3
19,8
20,8
11,1
10,7
11,9
Area positiva (sufficiente, abbastanza, molto)
76,8
77,2
79,3
60,4
74,1
80,4
76,3
Sufficienza qualificata (molto, abbastanza)
43,4
44,1
40,5
22,9
46,3
57,1
43,1
Insufficienza
10,1
11,0
12,1
22,9
14,8
14,3
12,5
Burocratico
Efficiente/efficace
Moderno
Competente
Rapido
Di qualità
Presso le restanti tipologie di impresa non si ravvisano, per contro, particolari
scostamenti rispetto agli andamenti complessivi. Questo conferma il fatto che
la fruizione effettiva dei servizi, attraverso un‟interazione continua e ripetuta nel
tempo con i CIOF, consolida nelle imprese una percezione positiva in merito
alla modernizzazione del funzionamento degli uffici, alla rapidità e
competenza e in generale alla qualità.
Infine, per quanto riguardo la dimensione della burocraticità dei CIOF, il
giudizio più positivo (pari al 35,4%) viene formulato dalle imprese più piccole;
queste, come osservato, hanno una interazione meno assidua con il servizio di
ricerca del personale, una limitata (a volte nulla) fruizione dei servizi legati ai
tirocini e al collocamento mirato e, dunque, una limitata interazione con le
strutture burocratico.
144
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
2.1.11. I servizi attesi
Per quanto riguarda i servizi attesi dalle imprese, l‟area con il maggior numero
di risposte è rappresentata dai servizi di ricerca di personale con il 17,3%;
seguono la preselezione del personale (11,8%), l‟informazione e la consulenza
su agevolazioni (10,5%), le informazioni su obbligo formativo, apprendistato e
collocamento mirato (9,7%).
Si ravvisa, pertant.o, una maggiore attesa nei confronti dei servizi di ricerca e
selezione della manodopera e di consulenza normativa ad essa afferente
(comprese le agevolazioni), cui va ad aggiungersi un 8,2% di risposte a favore
della promozione di tirocini formativi e stage. Sebbene articolata su diverse
modalità di servizio, una certa consistenza è riscontrabile presso l‟area
dell‟analisi dei fabbisogni formativi e professionali delle imprese e della
progettazione di corsi di formazione, corrispondente ad un 20,6% delle risposte.
Tab. 98 – Imprese utenti: servizi attesi dai CIOF.
Tipologia di servizio
v.a.
%
Ricerca di personale
593
17,3
Preselezione del personale
403
11,8
Informazione e consulenza sulle agevolazioni alle assunzioni
358
10,5
Consulenza amministrativo/normativa
202
5,9
Consulenza per la richiesta di finanziamenti
267
7,8
Informazioni sulle agevolazioni per la costituzione di nuove imprese
259
7,6
Analisi dei fabbisogni di formazione per l'imprese
223
6,5
Analisi dei fabbisogni di nuove figure professionali da inserire nell'impresa
224
6,6
Progettazione di corsi di formazione per l'impresa
258
7,5
Promozione di tirocini formativi e stage
280
8,2
Informazioni su obbligo formativo, apprendistato e collocamento mirato
331
9,7
Altro
Totale
20
0,6
3.418
100,0
Sul totale del campione osservato, i servizi di ricerca di personale, di
preselezione e di consulenza sulle agevolazioni all‟assunzione sono senz‟altro
quelli sui cui convergono le maggiori attese da parte delle imprese: nel primo
caso l‟incidenza è pari all‟ 84,5%, nel secondo al 57,4% e nel terzo al 51%.
Tutti gli altri servizi conseguono percentuali sensibilmente inferiori: ad esclusione
del servizio di informazioni su obbligo formativo, apprendistato e collocamento
mirato, la percentuale di imprese che esprime un‟attesa è minore del 40%
mentre nel caso della consulenza amministrativo/normativa è minore del 30%.
145
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 99 – Imprese utenti: servizi attesi dai CIOF per classe di addetti.
Classe di addetti
10-14
15-19
20-49
50-99
Totale
oltre
99
Tipologia di servizio
1-9
%
%
%
%
%
%
v.a.
%
Ricerca di personale
79,6
84,1
86,4
85,7
84,6
89,5
593
84,5
Preselezione del personale
53,4
54,7
61,6
53,6
56,9
73,7
403
57,4
Informazione e consulenza sulle agevolazioni
alle assunzioni
56,3
43,6
55,2
55,4
61,5
54,4
358
51,0
Consulenza amministrativo/normativa
28,2
25,7
24,0
33,9
43,1
35,1
202
28,8
Consulenza per la richiesta di finanziamenti
36,9
36,1
34,4
48,2
50,8
33,3
267
38,0
Informazioni sulle agevolazioni per la
costituzione di nuove imprese
38,8
34,8
36,0
37,5
41,5
40,4
259
36,9
Analisi dei fabbisogni di formazione per
l'imprese
26,2
27,4
30,4
48,2
43,1
38,6
223
31,8
Analisi dei fabbisogni di nuove figure
professionali da inserire nell'impresa
24,3
28,0
28,8
37,5
49,2
47,4
224
31,9
Progettazione di corsi di formazione per
l'impresa
35,9
30,4
40,0
37,5
49,2
49,1
258
36,8
Promozione di tirocini formativi e stage
36,9
36,1
43,2
39,3
43,1
54,4
280
39,9
Informazioni su obbligo formativo,
apprendistato e collocamento mirato
43,7
41,9
53,6
46,4
53,8
59,6
331
47,2
Altro
14,6
0,7
0,0
0,0
3,1
1,8
20
2,8
Le imprese da 20 addetti in su esprimono una maggiore attesa verso servizi
consulenziali, sulla normativa e sulle richieste di finanziamento, nonché verso
servizi legati all‟analisi dei fabbisogni formativi e professionali associati alla
progettazione di corsi di formazione per l‟impresa.
Presso le imprese più piccole, ed in particolare le microimprese, prevale una
certa attesa verso la consulenza sulle agevolazioni alle assunzioni.
Almeno un‟impresa su quattro (24,8%) ritiene certo in un prossimo futuro il
ricorso ai CIOF, mentre un 42,6% lo ritiene probabile, a fronte di un 11,4% di
risposte negative e di un ulteriore 11,1% di risposte probabilmente negative.
Per quanto riguarda l‟analisi per classe dimensionale, la quota di risposte
affermative rispetto all‟utilizzo futuro dei CIOF supera la soglia del 40% per le
imprese da 50 addetti in su, per restare invece confinata al di sotto del 23%
nelle restanti classi.
Per contro, risulta abbastanza costante l‟andamento della quota di risposte
orientate al riutilizzo probabile dei CIOF, tutte superiori al 40% del totale, con
l‟eccezione delle microimprese e delle imprese da 20 a 49 addetti.
Queste ultime, pur avendo espresso giudizi più contenuti e talvolta critici nei
confronti dei servizi ricevuti, esprimono una marcata propensione al probabile
riutilizzo dei CIOF (53,6%), mentre l‟utilizzo certo dei CIOF si attesta al 19,6%.
146
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
In modo complementare, si registra un progressivo assottigliamento della
quota di risposte negative o probabilmente negative in merito all‟utilizzo futuro,
man mano che dalle dimensioni più piccole si sposta l‟attenzione a quelle più
grandi.
Come osservato in relazione all‟utilizzo dei CIOF, le imprese più grandi hanno
manifestato un ricorso più mirato a una pluralità di servizi rispetto a quelle di
piccole dimensioni che invece si concentrano prevalentemente sulla ricerca
di personale.
Tab. 100 – Imprese utenti: intenzioni di utilizzo dei CIOF per classe di addetti.
Intenzioni di utilizzo del CIOF
Classe di addetti
Totale
1-9
10-14
15-19
20-49
50-99
oltre 99
Si
17,5
22,0
23,2
19,6
38,5
45,6
24,8
Probabilmente Si
36,9
41,6
44,8
53,6
43,1
42,1
42,6
Probabilmente No
15,5
14,2
10,4
1,8
6,2
3,5
11,1
No
23,3
9,8
8,0
16,1
7,7
5,3
11,4
Non sa/non risponde
Totale
v.a.
6,8
12,5
13,6
8,9
4,6
3,5
10,1
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
103
296
125
56
65
57
702
Nella tavola successiva si mettono a confronto i risultati delle diverse annualità
di indagine realizzate a partire dal 2003.
Come già sottolineato precedentemente, anche in questo caso occorre
considerare con una certa cautela il confronto qui di seguito effettuato.
I dati del 2008 evidenziano una certa contrazione rispetto al 2004 della quota
di imprese utenti che hanno dichiarato l‟intenzione di rivolgersi ai CIOF nel
futuro.
L‟area della propensione al riutilizzo dei CIOF risulta, per contro, abbastanza
costante nel tempo, mentre sembra aumentare l‟incidenza delle imprese che
non si rivolgeranno (sicuramente o probabilmente) alle strutture dei servizi per
l‟impiego.
147
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 101 – Imprese utenti: intenzioni di utilizzo futuro dei CIOF. Anni 2003, 2004,
2007 e 2008.
Intenzioni di uso futuro dei CIOF per l'assunzione
2008
2007
2004
2003
Si
24,8
42,2
31,6
50,3
Probabilmente Si
42,6
41,0
41,9
34,3
Probabilmente No
11,1
6,2
4,7
5,3
No
11,4
6,4
2,5
3,7
Non sa/non risponde
10,1
4,2
19,3
6,3
Totale
100,0
100,0
100,0
100,0
702
500
446
300
v.a.
Le dinamiche indicate trovano riscontro nelle intenzioni di utilizzo futuro dei
servizi dei CIOF, specificate dalle imprese che hanno manifestato un
atteggiamento positivo in questa direzione.
Nell‟insieme, sembrano confermate le proporzioni di utilizzo effettuato dalle
imprese nel 2007, con una polarizzazione verso i servizi di ricerca del personale
(90,7%) e, benché assai distanziati, di preselezione (33%) e consulenza sulle
agevolazioni alle assunzioni (10,1%). Più frammentata risulta la propensione al
ricorso a servizi ulteriori e diversi da quelli citati, tra cui l‟informazione sulle
agevolazioni per la costituzione di nuove imprese (8,9%) e la progettazione di
corsi di formazione per l‟impresa (7%).
Le indicazioni di utilizzo delle imprese con più di 20 addetti sono visibilmente più
articolate, nel senso che si indirizzano secondo percentuali non trascurabili
verso una gamma diversificata di funzioni.
Tab. 102 – Imprese utenti: intenzioni di utilizzo futuro dei servizi dei CIOF per
classe di addetti.
Classe di addetti
Tipologia di servizio
Totale
1-9
10-14
15-19
20-49
50-99
oltre 99
Ricerca di personale
94,6
89,9
94,1
85,4
88,7
90,0
90,7
Preselezione del personale
32,1
28,7
31,8
39,0
43,4
36,0
33,0
10,7
7,4
10,6
14,6
9,4
16,0
10,1
Consulenza amministrativo/normativa
5,4
4,8
3,5
12,2
7,5
6,0
5,7
Consulenza per i finanziamenti
8,9
2,1
3,5
17,1
7,5
10,0
5,9
Informazioni sulle agevolazioni per la costituzione di nuove
imprese
8,9
9,0
7,1
17,1
3,8
10,0
8,9
Analisi dei fabbisogni di formazione
3,6
3,7
4,7
7,3
1,9
8,0
4,4
Analisi dei fabbisogni di nuove figure professionali
3,6
1,6
4,7
4,9
5,7
10,0
4,0
Progettazione di corsi di formazione
1,8
4,8
8,2
9,8
9,4
14,0
7,0
Promozione di tirocini formativi e stage
7,1
4,8
7,1
9,8
7,5
10,0
6,8
7,1
5,9
3,5
9,8
5,7
8,0
6,1
Informazione
assunzioni
e
consulenza
Informazioni su obbligo
collocamento mirato
sulle
formativo,
agevolazioni
apprendistato
alle
e
148
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Risulta interessante, infine, comparare l‟intenzione di utilizzo dei servizi con le
attese in merito all‟offerta funzionale dei CIOF espressa dalle 473 imprese che
intendono riutilizzare, in un prossimo futuro, le strutture pubbliche per l‟impiego.
Una simile osservazione permette di individuare elementi di riflessione in merito
al rapporto tra attese dichiarate e intenzioni esplicite di impiego; quanto più
queste ultime saranno allineate alle prime, tanto più sarà possibile rinvenire un
disegno organico e coerente tra desiderata e previsioni comportamentali.
Come si può osservare, le intenzioni di utilizzo dei servizi vanno al di là delle
attese per le funzioni tradizionalmente più utilizzate, ossia la ricerca di
personale e la preselezione.
Tab. 103 – Imprese utenti che si rivolgeranno nuovamente ai CIOF: intenzioni di
utilizzo dei servizi e servizi attesi dai CIOF.
Tipologia di servizio
Intenzioni di
utilizzo
v.a.
%
Ricerca di personale
429
49,7
421
16,1
Preselezione del personale
156
18,1
289
11,1
Informazione e consulenza sulle agevolazioni alle assunzioni
48
5,6
272
10,4
Consulenza amministrativo/normativa
27
3,1
155
5,9
Consulenza per i finanziamenti
28
3,2
213
8,2
Informazioni sulle agevolazioni per la costituzione di nuove imprese
42
4,9
201
7,7
Analisi dei fabbisogni di formazione
21
2,4
180
6,9
Analisi dei fabbisogni di nuove figure professionali
19
2,2
183
7,0
Progettazione di corsi di formazione
33
3,8
219
8,4
32
3,7
223
8,6
Informazioni su obbligo formativo, apprendistato e collocamento mirato
29
3,4
252
9,7
Totale
864
100,0
2.608
100,0
Promozione di tirocini formativi e stage
Servizi attesi dai
CIOF
v.a.
%
2.2. Le imprese non utenti dei CIOF
2.2.1. L’indagine
L‟indagine sulle imprese non utenti dei CIOF è stata condotta mediante
sistema C.A.T.I. (Computer Assisted Telephone Interview) nel periodo compreso
tra il 7 settembre e l‟8 ottobre 2008. Complessivamente, sono state svolte 305
interviste per realizzare le quali sono stati effettuati 2.102 contatti.
149
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 104 – Report delle cadute per la realizzazione delle interviste.
Tipo di caduta
v.a.
Interviste
305
Chiuse negativamente con le seguenti specifiche
534
di cui:
Aziende in chiusura
20
Non interessati all’indagine
152
Non parla italiano
1
Recapito telefonico errato
303
Responsabili non rintracciabili
15
Segreterie telefoniche
11
Telefono occupato
67
Non risponde nessuno
725
Appuntamenti telefonici
471
Totale
2.102
2.2.2. Le caratteristiche del campione
Il campione di imprese non utenti è composto da 305 unità di ampiezza non
inferiore ai 10 addetti. Esso, pertanto, conosce una significativa articolazione
nel quadro dimensionale delle piccole e medie imprese, nonché di quelle di
medio grandi dimensioni. Il gruppo più rilevante è costituito dalle imprese fra 10
e 19 addetti con il 55,1% del totale (pari a 168 unità).
Figura 14 – Imprese non utenti: classe di addetti.
9,2
30,2
21,3
10-14
15-19
20-49
50-99
oltre 99
14,4
24,1
L‟incidenza delle imprese di dimensioni medio-grandi (50-99 addetti) risulta
relativamente importante con un valore pari al 21,3% del campione. Il peso
delle restanti classi oscilla fra il 9,2% (oltre i 99 addetti) e il 14,4% (20-49 addetti).
La distribuzione per settore di attività restituisce un profilo largamente
concentrato della popolazione campionaria.
150
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Ben 202 unità su 305 appartengono alla “Industria manifatturiera” (66,2%), a
fronte di un 9,8% del “Commercio” e di un 5,6% delle “Costruzioni”; questi tre
comparti rappresentano complessivamente oltre l‟80% del campione.
La “Industria manifatturiera” costituisce il settore portante delle imprese non
utenti nelle singole classi dimensionali, con una quota che oscilla tra il 62,0% e il
72,2%. Il settore del “Commercio”, risulta invece concentrato soprattutto nelle
classi tra 10 e 14 addetti e tra 50 e 99, con 2 imprese su 3 afferenti a queste
coorti dimensionali. Infine, il settore delle “Costruzioni” registra una distribuzione
concentrata per almeno una unità su tre nella classe da 15 a 19 addetti.
Tab. 105 – Imprese non utenti: settore di attività per classe di addetti.
Classe di addetti
Settore di attività
10-14
15-19
20-49
50-99
oltre 99
Totale
Agricoltura, caccia e silvicoltura, pesca, piscicoltura
3,3
0,0
2,3
0,0
3,6
1,6
Industria manifatturiera
62,0
71,1
72,7
63,1
64,3
66,2
Produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua
2,2
1,3
0,0
1,5
3,6
1,6
Costruzioni
4,3
7,9
2,3
6,2
7,1
5,6
Commercio
13,0
6,6
9,1
12,3
3,6
9,8
Alberghi e ristoranti
4,3
3,9
2,3
1,5
0,0
3
Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni
0,0
3,9
2,3
3,1
0,0
2
Intermediazione monetaria e finanziaria
1,1
0,0
0,0
4,6
7,1
2
Attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, etc.
6,5
1,3
2,3
1,5
0,0
3
Altri servizi pubblici, sociali e personali
1,1
3,9
6,8
1,5
10,7
3,6
Altro
2,2
0,0
0,0
4,5
0,0
1,5
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100
92
76
44
65
28
305
Totale
v.a.
2.2.3. La ricerca del personale
Le 305 imprese non utenti individuano le conoscenze personali come il canale
abitualmente utilizzato per provvedere alle necessità legate alla ricerca di
personale (ciò avviene in poco più del 77% dei casi). Intensivo risulta anche il
ricorso alla selezione in proprio attivata sulla base dell‟analisi dei curriculum
vitae pervenuti alle imprese da parte dei candidati (44,9%).
Il canale di ricerca delle agenzie di somministrazione è utilizzato nel 33,8% dei
casi, mentre il ricorso ai CIOF si colloca al 27,2%. Le agenzie di intermediazione
private e le scuole/istituti di formazione conseguono percentuali,
rispettivamente, del 12,8% e del 11,1%, evidenziando, pertanto, un‟intensità
significativa, soprattutto se associata ai valori rilevati in corrispondenza dei
CIOF e delle agenzie di somministrazione.
151
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Nel dettaglio delle singole classi dimensionali si evidenzia un‟intensità di utilizzo
assai diversificata dei canali di ricerca.
I canali maggiormente indicati come abituali risultano essere “trasversali” alle
diverse tipologie di impresa non utente, in particolare con riferimento al canale
delle conoscenze personali. Quest‟ultimo, infatti, assume valori abbastanza
costanti e oscillanti tra un minimo del 69,2% (imprese da 50 a 99 addetti) e un
massimo di 85,5% (imprese da 15 a 19 addetti) a fronte di una media del 77,4%.
Per ciò che attiene le agenzie di somministrazione, i CIOF e la selezione in
proprio di curriculum vitae, i dati restituiti evidenziano la presenza di variazioni
anche consistenti e di polarità opposta.
Così, nel caso delle agenzie di somministrazione, si osservano i valori più elevati
in corrispondenza delle imprese da 15 a 19 addetti (40,8%) ed oltre i 99 addetti
(42,9%), mentre risulta addirittura dimezzata la quota di risposte delle imprese
più piccole (20,7%).
Non diversamente, per ciò che attiene i comportamenti di risposta nei
confronti dei CIOF, le imprese tra 20 e 49 addetti risultano tra le più assidue
utilizzatrici del canale pubblico (47,7%), al contrario di quelle da 14 a 19
(17,1%).
L‟autoselezione attraverso i curriculum vitae registra valori altalenanti:
contenuti per le imprese fra 20 e 49 addetti e soprattutto per le imprese con
meno di 10 addetti, sostenuti per le altre classi dimensionali, con percentuali
tra il 50% e il 78,6%.
Tab. 106 – Imprese non utenti: canali abitualmente utilizzati nella ricerca di
lavoro per classe di addetti. Percentuali sul totale delle imprese.
Canali di ricerca
Classe di addetti
Totale
10-14
15-19
20-49
50-99
oltre 99
Conoscenze personali
78,3
85,5
75,0
69,2
75,0
77,4
Consulenti del lavoro
17,4
3,9
13,6
7,7
3,6
10,2
Agenzie di somministrazione di manodopera
20,7
40,8
38,6
36,9
42,9
33,8
Agenzie di mediazione private
17,4
13,2
9,1
12,3
3,6
12,8
Agenzie di mediazione delle associazioni di categoria
16,3
10,5
2,3
7,7
3,6
9,8
CIOF
29,3
17,1
47,7
23,1
25,0
27,2
Curriculum Vitae inviati alle imprese
20,7
50,0
34,1
66,2
78,6
44,9
Scuole, istituti di formazione
14,1
10,5
15,9
4,6
10,7
11,1
Annunci sui giornali
15,2
3,9
9,1
12,3
7,1
10,2
Internet
15,2
13,2
9,1
12,3
17,9
13,4
Totale
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
92
76
44
65
28
305
v.a.
Se il dato relativo all‟incidenza dei canali sul totale delle imprese rispondenti
fornisce un quadro interessante in merito all‟intensità e alla articolazione dei
152
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
comportamenti di ricerca, quello relativo all‟incidenza sul totale delle risposte
permette di dimensionare, per ordine prioritario, il peso di ciascuno di essi.
In termini assoluti, il canale costituito dalle conoscenze personali risulta il più
utilizzato in modo abituale, con 236 risposte su 765 pari al 30,8% del totale.
Quasi dimezzata è la quota di risposte confluite verso il canale della selezione
in proprio attraverso i curriculum vitae inviati dai candidati direttamente alle
imprese, con il 17,9% del totale, mentre poco distanziati sono le agenzie di
somministrazione di manodopera (13,5%) e i CIOF (10,8%). I restanti canali non
superano il 5,4% del totale.
Le differenze per tipologia dimensionale rispecchiano le diverse modalità di
comportamento e, soprattutto, la presenza di una pluralità di combinazioni tra
canali diversi. Al netto della rilevanza indiscussa dei quattro canali di ricerca
più importanti, presso le imprese più piccole (10-14 addetti) si riscontra una
indicazione più congrua in direzione dei consulenti del lavoro (7,1% contro una
media del 4,1%) e delle agenzie di mediazione delle associazioni di categoria
(6,7% contro una media del 3,9%).
Le imprese tra 20 e 49 addetti indicano in modo più intenso il canale costituito
dalle scuole e dagli istituti di formazione in genere, mentre piccole e grandi
imprese evidenziano una maggiore predilezione per il web e internet.
Tab. 107 – Imprese non utenti: canali utilizzati nella ricerca di lavoro per classe
di addetti. Percentuali sul totale delle risposte.
Canali di ricerca
Classe di addetti
Totale
10-14
15-19
20-49
50-99
oltre 99
Conoscenze personali
32,0
34,4
29,5
27,4
28,0
Consulenti del lavoro
7,1
1,6
5,4
3,0
1,3
4,1
Agenzie di somministrazione di manodopera
8,4
16,4
15,2
14,6
16,0
13,5
Agenzie di mediazione private
7,1
5,3
3,6
4,9
1,3
5,1
Agenzie di mediazione delle associazioni di categoria
6,7
4,2
0,9
3,0
1,3
3,9
CIOF
12,0
6,9
18,8
9,1
9,3
10,8
Curriculum Vitae inviati alle imprese
8,4
20,1
13,4
26,2
29,3
17,9
Scuole, istituti di formazione
5,8
4,2
6,3
1,8
4,0
4,4
Annunci sui giornali
6,2
1,6
3,6
4,9
2,7
4,1
Internet
6,2
5,3
3,6
4,9
6,7
5,4
Totale
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
225
189
112
164
75
765
v.a.
30,8
La quota di ricerca di manodopera attraverso i canali definiti istituzionali (CIOF,
agenzie di somministrazione e intermediazione private, scuole) assomma al
33,8% del totale delle risposte fornite dalle 305 imprese.
All‟interno della quota “istituzionale” si registra un ruolo prevalente conferito
agli attori privati o pubblici diversi dai CIOF, con oltre due risposte su tre ad
153
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
esse ascrivibili. A ben vedere, la quota “istituzionale” risulta leggermente
superiore a quella informale in senso stretto (le conoscenze personali, 30,8%) e
alla selezione in proprio (internet, giornali, curriculum vitae dei candidati).
Quest‟ultima, in particolare, costituisce il 27,3% delle indicazioni complessive
delle imprese con una netta rilevanza del ricorso ai curriculum vitae inviati
presso le imprese dalle persone; più contenuto, infatti, risulta il ricorso a Internet
o ai giornali.
Nel complesso, i comportamenti di ricerca delle imprese non utenti dei CIOF
sono improntati al ricorso combinato a canali istituzionali, a fronte di una quota
largamente maggioritaria di iniziative basate sulla selezione in proprio, benché
attuate secondo modalità diverse tra loro.
In sostanza, la ricerca di lavoro mediata attraverso l‟azione istituzionalizzata di
provider pubblici o privati si attesta a un terzo dell‟insieme delle attività di
ricerca poste in essere. Infine, si registra la presenza di una quota di ricerca di
lavoro affidata ai consulenti del lavoro o ad agenzie di mediazione
appartenenti alle associazioni di categoria, pari a circa 8 punti percentuali.
Essa configura uno spazio di azione prediletto soprattutto dalle imprese di
dimensioni piccole o medio piccole e richiama la presenza di elementi
fiduciari (il rapporto diretto e continuativo con il consulente del lavoro o il
commercialista) e di appartenenza (legati all‟identità di categoria).
Tali elementi contraddistinguono e caratterizzano un ambiente dotato di un
certo grado di istituzionalizzazione, associata tuttavia ad un dimensione di
maggiore prossimità (culturale e materiale) all‟impresa.
2.2.4. Canali di ricerca: gruppi di imprese a confronto
Risulta interessante soffermarsi sul tema dei canali di ricerca del lavoro
abitualmente utilizzati, potendo disporre di due rappresentazioni della realtà
provenienti da gruppi di imprese tra loro “qualificati” da una sostanziale
differenza di atteggiamento nei confronti dei Servizi per l‟impiego: l‟essere o
meno utenti dei CIOF negli ultimi due anni.
Alcuni interrogativi presiedono questo tipo di osservazione, ad esempio:
esistono differenze nei comportamenti di ricerca di lavoro? Sono individuabili
dei canali sostitutivi dei CIOF, utilizzati dalle imprese non utenti rispetto a quelle
utenti? Il mancato ricorso al provider pubblico in senso stretto comporta un
rifugio nella informalità o si individuano altri e sostitutivi provider di carattere
istituzionale?
Questa differenza è interessante, poiché nel caso in cui si osservasse una
propensione ad un utilizzo sostitutivo dei CIOF in favore di altri canali
istituzionali, si potrebbe ritenere che vi sia, presso le imprese, un atteggiamento
154
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
comunque di fiducia verso strumenti trasparenti, potenzialmente normati e
regolati di intermediazione.
Si tratta di uno “spazio” nel quale si inserisce l‟operatività dei CIOF e nel quale
è possibile, con più facilità, puntare ad un possibile recupero di appeal verso
questi utenti potenziali.
Occorre premettere che i due gruppi di riferimento sono costituiti da campioni
appartenenti a classi dimensionali sovrapponibili (oltre i 9 addetti) aventi
numerosità differente (305 imprese non utenti e 599 imprese utenti).
Essi presentano un dimensionamento più polarizzato verso le imprese mediopiccole per le imprese utenti rispetto a quelle non utenti, ad evidenziare una
minore fidelizzazione di questa tipologia, a fronte di una più costante
interazione espressa negli ultimi anni dalle imprese di più grandi dimensioni.
Tab. 108 – Canali abitualmente usati per la ricerca di personale per tipologia di
impresa.
Tipologia di impresa
Imprese non
utenti
Imprese utenti
(oltre 9
addetti)
Conoscenze personali
77,4
64,8
Consulenti del lavoro
10,2
10,5
Agenzie di somministrazione di manodopera
33,8
33,2
Agenzie di mediazione private
12,8
3,8
Agenzie di mediazione delle associazioni di categoria
9,8
6,2
CIOF
27,2
71,0
Curriculum vitae inviati alle imprese
44,9
40,6
Scuole, istituti di formazione
11,1
13,9
Annunci sui giornali
10,2
10,4
Internet
13,4
5,7
Totale
100,0
100,0
305
599
Canali di ricerca
v.a.
Tra i due gruppi di imprese prevale una preferenza assimilabile per intensità
(talvolta non per estensione) per alcuni canali di ricerca, tra i quali: le
conoscenze personali, benché più marcata per le imprese non utenti (77,4%
contro 64,8%); le agenzie di somministrazione di manodopera (sostanzialmente
equipollenti); la selezione in proprio mediante curriculum vitae inviati dalle
persone (44,9% per le imprese non utenti, 40,6% per le imprese utenti).
Risulta evidente una sensibile contrazione della quota relativa ai CIOF,
coerente con i criteri di costruzione dei due gruppi osservati, a cui si associano
marginali riduzioni in corrispondenza dei canali costituiti dai consulenti del
lavoro, dalle scuole e dalla selezione tramite annunci sui giornali.
155
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tra le imprese non utenti, inoltre, si registra una maggiore propensione
all‟utilizzo delle agenzie di mediazione private (12,8% contro 3,8%), delle
agenzie appartenenti alle associazioni di categoria (9,8% contro 6,2%) e del
canale costituito da Internet (13,4% contro 5,7%).
Questo raffronto sembra suggerire che il minore ricorso ai CIOF – che pure
restano uno dei canali indicati come abituali da una impresa non utente su
quattro – abbia assecondato – rafforzandole – le linee di comportamento
orientate alla pluricanalità, già precedentemente evidenziate.
La distribuzione delle risposte risulta polarizzata attorno a quattro canali, ossia
conoscenze personali, selezione tramite curriculum vitae, agenzie di
somministrazione e CIOF. La somma dei quattro canali appena citati è pari al
73% delle risposte complessive delle imprese non utenti e all‟80,6% di quelle
utenti. In termini quantitativi, insomma, si può riscontrare una certa
omogeneità di comportamento: ciò avviene nonostante la linea di
segmentazione tra i due gruppi sia costituita dall‟utilizzo di uno dei quattro
canali osservati, negli ultimi due anni.
Tab. 109 - Canali abitualmente utilizzati per la ricerca di personale per imprese
non utenti dei CIOF e imprese utenti dei CIOF. Percentuale sul totale delle
risposte.
Tipologia di impresa
Imprese non
utenti
Imprese utenti
(oltre 9
addetti)
Conoscenze personali
30,8
24,9
Consulenti del lavoro
4,1
4,0
Agenzie di somministrazione di manodopera
13,5
12,8
Agenzie di mediazione private
5,1
1,5
Agenzie di mediazione
3,9
2,4
CIOF
10,8
27,3
Curriculum Vitae inviati alle imprese
17,9
15,6
Scuole, istituti di formazione
4,4
5,3
Annunci sui giornali
4,1
4,0
Internet
5,4
2,2
Totale
100,0
100,0
765
1.557
Canali di ricerca
v.a.
Un‟osservazione più sistematica ed efficace delle dinamiche espresse dai due
gruppi può essere fornita riproponendo la ripartizione dei diversi canali in
macrotipologie. I dati riportati e aggregati tra canali istituzionali (CIOF, agenzie
private per il lavoro in generale, scuole), conoscenze personali, selezione in
proprio (Internet, curriculum vitae, giornali) e altri canali, evidenziano un profilo
a polarità invertita. In particolare, tra le imprese utenti si registra una robusta
componente (46,9%) a favore dei canali di intermediazione istituzionale, cui è
156
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
associata una quota del 24,9% a favore dei canali informali in senso stretto e
del 21,8% costituito dalle attività di selezione in proprio.
Viceversa, tra le imprese non utenti dei CIOF, risulta contrarsi di 13 punti la
componente legata ai canali istituzionali, a favore di un rafforzamento dei
canali informali (30,8%) e dell‟autoselezione (27,3%).
Figura 15– Imprese utenti e imprese non utenti dei CIOF: tipologie di canali
abitualmente utilizzati nella ricerca di lavoro.
6,4
8,0
Altro
21,8
Selezione in proprio
27,3
24,9
Conoscenze personali
30,8
46,9
Canali istituzionali
33,9
0,0
10,0
20,0
Utenti (oltre 9 addetti)
30,0
40,0
50,0
Non utenti
2.2.5. Le assunzioni
L‟effettuazione di assunzioni e l‟organizzazione di attività formative, nell‟anno
anteriore alla data di intervista (il 2007), costituiscono gli elementi – già utilizzati
nell‟osservazione delle imprese utenti – per ricostruire il quadro relativo alla
propensione all‟investimento quali-quantitativo in capitale umano da parte
delle imprese intervistate.
Per ciò che concerne la prima dimensione, una quota leggermente inferiore
alla metà delle imprese non utenti (45,2%) dichiara di aver effettuato
assunzioni nel corso del 2007: sono in particolare le imprese di dimensioni
piccole e medio piccole (da 10 a 49 addetti) ad essersi maggiormente
astenute dall‟assumere personale.
Infatti, in queste tre classi dimensionali la quota di imprese che ha assunto
oscilla tra il 23,9 e il 47,7%. Il movimento incrementale si conferma al crescere
delle dimensioni di impresa; non diversamente da quanto osservato per le
imprese utenti, sono le imprese di più grandi dimensioni a registrare una
maggiore propensione all‟assunzione (fino all‟85,7%).
157
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 110 – Imprese non utenti: assunzione di nuovo personale per classe di
addetti.
Assunzioni di personale nel corso del
2007
Classe di addetti
Totale
10-14
15-19
20-49
50-99
oltre 99
No
76,1
60,5
52,3
36,9
14,3
54,8
Sì
23,9
39,5
47,7
63,1
85,7
45,2
Totale
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
92
76
44
65
28
305
v.a.
Per quanto riguarda le motivazioni alla base della scelta di assumere
personale, circa il 37,6% ha assunto per necessità di turnover, mentre il 29,3%
per motivi legati ad un incremento del personale. Infine, il 33,1% ha proceduto
ad assumere lavoratori per entrambi i motivi.
Figura 16 – Imprese non utenti: motivazioni alla base delle assunzioni effettuate
nel 2007.
33,1
37,6
Solo turnover
Solo incremento
Entrambe
29,3
Complessivamente, per il 68,1% delle imprese la motivazione alla base delle
assunzioni è riconducibile a turnover, mentre per il 60,1% si tratta di incremento
dell‟organico.
La propensione al turnover o all‟incremento risulta crescere con la dimensione
dell‟impresa, con una prevalenza della prima motivazione sulla seconda per
tutte le classi dimensionali. In definitiva, per le imprese non utenti si registra una
maggiore propensione ad assumere per questioni legate alla necessità di
turnover rispetto a quanto osservato per le imprese utenti (58,7%).
Ciò, peraltro, proprio per effetto del comportamento assunto dalle imprese di
dimensioni medio piccole (fino a 49 addetti).
158
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 111 – Imprese non utenti: motivazioni alla base delle assunzioni effettuate
nel corso del 2007 per classe di addetti.
Turnover
Classe di addetti
Incremento occupati
v.a.
%
v.a.
%
10-14
13
59,1
14
63,6
15-19
18
60,0
15
50,0
20-49
14
66,7
12
57,1
50-99
33
78,0
25
61,0
oltre 99
32
70,8
17
70,8
Totale
94
68,1
83
60,1
Le assunzioni effettuate ammontano complessivamente a 745 unità, pari a 5,5
assunti per impresa. Tale quota risulta inferiore o prossima alla metà per le
imprese fino a 19 addetti, pari a 4,4-4,8 per le quelle da 20 addetti in su.
Le imprese di più grandi dimensioni (24 in tutto) hanno assunto 345 unità di
personale, attestandosi ad una media di 14,4 assunzioni per impresa.
In termini di incidenza sul totale delle assunzioni, tali imprese ne assorbono il
46,4%, un valore pressoché doppio rispetto a quello delle imprese tra 50 e 99
addetti (23,6%), mentre il restante 29,9% è costituito dalla quota di assunzioni
delle prime tre classi dimensionali.
Tab. 112 – Imprese non utenti: numero di unità assunte nel corso del 2007 per
classe di addetti.
%
N. imprese che
hanno assunto
N. medio di
assunti/
impresa
43
5,8
21
2,0
80
10,7
29
2,8
100
13,4
21
4,8
50-99
176
23,6
40
4,4
oltre 99
346
46,4
24
14,4
Totale
745
100,0
135
5,5
Classe di addetti
v.a.
10-14
15-19
20-49
Il raffronto con i dati rilevati per le imprese utenti dei CIOF evidenzia un
incremento dei valori specifici di assunzione media per impresa in tre delle
cinque tipologie dimensionali osservate, a favore delle imprese non utenti.
Queste ultime, percentualmente inferiori rispetto a quelle utenti (il 45,2% contro
il 59%), hanno tuttavia dimostrato una capacità di assorbimento di personale
più elevata, soprattutto in corrispondenza delle imprese di medio piccole
dimensioni.
159
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Figura 17 – Imprese non utenti: numero medio di unità assunte per tipologia di
impresa e per classe di addetti.
20,0
18,0
15,0
14,4
10,0
1,8
5,0
2,0
2,7
4,5
4,8 2,8
2,8
4,8
5,5
4,4
0,0
10-14
15-19
20-49
Im prese non utenti
50-99
oltre 99
Totale
Im prese utenti (oltre 9 addetti)
La distribuzione delle assunzioni effettuate nel corso del 2007 per qualifica
evidenzia una richiesta maggioritaria per figure di operai generici (438 unità,
58,8%), cui fanno seguito i profili impiegatizi (161 unità, 21,6%) e gli operai
qualificati (128 unità, 17,2%).
Nel dettaglio delle classi dimensionali, si evidenzia l‟assoluta concentrazione
nella richiesta di profili generici di operai per le imprese fino a 99 addetti: la
quota di tali figure, infatti, oscilla tra un minimo del 63,8% (imprese tra 15 e 19
addetti) e un massimo del 79,1% (imprese fino a 14 addetti). Presso le imprese
di più grandi dimensioni si registra una richiesta di profili professionali ripartita in
modo abbastanza netto tra operai generici (43,9%) e qualificati (21,2%) e,
coerentemente con la presenza di tecnostrutture più grandi, di impiegati
(33,8%).
Tab. 113 – Imprese non utenti: numero di unità assunte nel corso del 2007 per
qualifica e per classe di addetti.
Qualifica
Classe di addetti
10-14
Operai
generici
79,1
Operai
qualificati
14,0
15-19
63,8
23,8
20-49
68,0
50-99
Totale
Impiegati
Tecnici
Dirigenti
7,0
0,0
0,0
100,0
7,5
5,0
0,0
100,0
16,0
8,0
5,0
3,0
100,0
75,6
8,0
15,3
0,0
1,1
100,0
oltre 99
43,9
21,1
33,8
0,9
0,3
100,0
Totale
58,8
17,2
21,6
1,6
0,8
100,0
v.a.
438
128
161
12
6
745
La ripartizione delle assunzioni effettuate per tipologia contrattuale evidenzia il
ricorso ad una pluralità di forme contrattuali, sebbene questo avvenga per
160
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
quote relativamente poco elevate, se non a volte marginali. Tale andamento
riflette almeno in parte il maggior ricorso alle agenzie di somministrazione e di
mediazione private, a fronte di una diminuzione dell‟utilizzo complessivo dei
CIOF.
Se comparato con i dati relativi alle assunzioni realizzate dalle imprese utenti,
non solo si registra una maggiore incidenza dei contratti di somministrazione,
ma si rileva una minore incidenza di contratti a tempo indeterminato full time
(da 31,1% a 12,8%) e un dimezzamento dell‟incidenza del contratto di
apprendistato (da 7,1% a 3,9%). Contemporaneamente, si registra un aumento
dell‟incidenza di contratti di somministrazione (da 1,5% a 5% ).
Entrando più nel dettaglio, circa due assunzioni su tre sono effettuate con
contratti a tempo determinato full time, con un‟incidenza particolarmente
elevata soprattutto per le imprese più grandi (oltre i 99 addetti), dove tale
quota si amplia fino all‟81,5% del totale delle assunzioni da esse effettuate.
Valori prossimi o leggermente superiori alla metà si riscontrano, invece, per le
restanti tipologie dimensionali, presso le quali risulta maggiore l‟incidenza del
contratto a tempo determinato part time (tra il 7 e il 20%), pressoché inutilizzato
dalle imprese da 100 addetti e oltre. Le tipologie contrattuali standard (tempo
indeterminato full time) sono utilizzate in un caso su otto (12,8%) ed hanno
un‟incidenza più elevata presso le imprese fino a 99 addetti, con punte del 2330% per le imprese medio piccole.
Più specificatamente, il 49,5% dei contratti standard è stato concluso da
imprese tra 15 e 49 addetti, mentre un altro 25% dalle imprese oltre i 99 addetti.
Queste ultime concentrano il 69% dei contratti a tempo indeterminato part
time stipulati: tale tipologia contrattuale incide per il 5,2% sul complesso delle
assunzioni, secondo un andamento assai diversificato nelle varie coorti
dimensionali. In particolare, esso trova un‟applicazione marginale nelle
imprese tra 20 e 99 addetti (con valori attorno all‟1%) ed una presenza più
consistente presso le restanti tipologie, con un‟oscillazione tra il 6,3% e il 9,3%.
161
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 114 – Imprese non utenti: numero di unità assunte nel corso del 2007 per
tipologia di contratto e per classe di addetti.
Classe di addetti
Tipologia di contratto
Totale
10-14
15-19
20-49
50-99
oltre 99
Agenzia di somministrazione part time
0,0
3,8
2,0
2,9
2,0
2,3
Agenzia di somministrazione full time
2,3
0,0
8,0
6,3
0,0
2,7
Tempo determinato part time
7,0
12,5
20,0
12,1
0,3
7,4
Tempo determinato full time
53,5
43,8
46,0
57,5
81,5
65,4
Inserimento (ex formazione lavoro)
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
Apprendistato
14,0
3,8
0,0
8,0
1,7
3,9
Tempo indeterminato part-time
9,3
6,3
1,0
1,1
7,8
5,2
Tempo indeterminato full-time
14,0
30,0
23,0
10,9
6,6
12,8
Prestazione occasionale
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
Collaborazione a progetto/co.co.co.
0,0
0,0
0,0
1,1
0,0
0,3
v.a.
43
80
100
174
348
745
Con riguardo all‟ottica di genere, si conferma quanto già riscontrato presso le
imprese utenti dei CIOF, con l‟assunzione di due uomini per ogni donna. Tale
composizione assume tuttavia proporzioni ancor più accentuate per le
imprese tra 20 e 49 addetti, in corrispondenza delle quali si registra circa
un‟assunzione femminile ogni tre assunzioni maschili.
Più contenuta risulta la ripartizione di genere per le imprese di grandi
dimensioni (60,1% uomini e 39,9% donne).
Tab. 115 – Imprese non utenti: numero di unità assunte nel corso del 2007 per
genere e per classe di addetti.
Genere
Classe di addetti
Uomini
Donne
Totale
%
%
v.a.
10-14
67,4
32,6
43
15-19
65,0
35,0
80
20-49
76,0
24,0
100
50-99
71,6
28,4
176
Oltre 99
60,1
39,9
346
Totale
65,9
34,1
745
Per quanto riguarda le previsioni di assunzione per l‟anno successivo, poco più
della metà delle imprese non utenti dei CIOF (158 unità pari al 51,8%) ha
dichiarato di non aver assunto e di non essere intenzionata a farlo nel restante
periodo del 2008; si tratta di un valore che assume una consistenza
decrescente all‟accrescersi della dimensione di impresa.
162
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Le imprese da 50 e più addetti manifestano un‟intenzione di assunzione – già
realizzata o potenziale – molto più marcata delle altre (58,5% per la penultima
classe dimensionale, 71,4% per l‟ultima).
Tab. 116 – Imprese non utenti: previsione di assunzioni per classe di addetti.
Assunzioni nel 2008
Classe di addetti
Totale
10-14
15-19
20-49
50-99
oltre 99
Sì, ha già effettuato
25,0
34,2
45,5
58,5
71,4
41,6
No, ma sicuramente assumerà
2,2
1,3
0,0
0,0
0,0
1,0
No, ma probabilmente assumerà
3,3
6,6
0,0
4,6
7,1
4,3
No e sicuramente non assumerà
68,5
56,6
52,3
36,9
17,9
51,8
1,1
1,3
2,3
0,0
3,6
1,3
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
92
76
44
65
28
305
Non sa/non risponde
Totale
v.a.
Tra le imprese che, nel corso del 2007, hanno effettuato assunzioni si è
registrata una propensione a confermare il medesimo comportamento nel
2008 nel 60,1% dei casi ed un atteggiamento probabilista nel 5% dei casi.
Leggermente più marcata è la propensione a confermare l‟atteggiamento
già tenuto nel 2007 per le imprese che non hanno effettuato alcuna
assunzione: il 66,5% di esse, infatti, ha dichiarato di non aver effettuato
assunzioni e di non aver intenzione di farne nel restante periodo dell‟anno. In
sostanza, mentre la quota di imprese che non ha assunto nel 2007 e che
invece nel 2008 ha effettuato assunzioni si attesta al 26,3%, la quota di imprese
che prevede di non fare assunzioni nel 2008 pur avendone fatte l‟anno
precedente risulta più elevata e pari al 34,1%.
Tab. 117 – Imprese non utenti: previsione di assunzioni per tipologia di impresa.
Assunzioni nel 2007
Imprese che
Imprese che
non hanno
non hanno
assunto
assunto
26,3
60,1
Assunzioni nel 2008
Sì, ha già effettuato delle assunzioni
No, ma sicuramente farà delle assunzioni
1,2
0,7
No, ma probabilmente farà delle assunzioni
4,2
4,3
No e sicuramente non farà delle assunzioni
66,5
34,1
Non sa/non risponde
1,8
0,7
100,0
100,0
167
138
Totale
v.a.
163
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
2.2.6. Le pratiche di formazione
Ammonta ad un totale di 72 unità (pari a circa il 23,6% del totale) il numero di
imprese che ha dichiarato di aver organizzato, nel 2007, attività formative
destinate ai propri dipendenti.
Tale quota risulta leggermente inferiore a quella registrata dalle imprese utenti
dei CIOF (26,2%), confermando una generale modesta propensione
all‟organizzazione di attività di formazione per gli addetti e, dunque, una
limitata disponibilità all‟investimento qualitativo sul proprio capitale umano.
Nel complesso si osserva una maggiore propensione all‟organizzazione di corsi
interni (13,1% dei casi complessivi, oltre la metà dei casi di imprese che
organizzano corsi) rispetto a quelli esterni (7,9%), mentre una quota minoritaria
di imprese ha organizzato attività formative secondo entrambe le modalità.
La quota di imprese che non hanno organizzato attività di formazione si
contrae al crescere della dimensione aziendale, fino ad arrivare al 46,4% per
l‟ultima classe.
Tab. 118 – Imprese non utenti: organizzazione di attività formative nel 2007 per
classe di addetti.
Corsi di formazione nel 2007
Classe di addetti
10-14
15-19
Si, corsi interni
7,6
Sì, corsi esterni
4,3
Sì, sia corsi esterni che interni
No
Non sa/non risponde
Totale
v.a.
Totale
20-49
50-99
oltre 99
10,5
9,1
20,0
28,6
13,1
3,9
11,4
12,3
14,3
7,9
1,1
2,6
2,3
6,2
0,0
2,6
87,0
82,9
77,3
61,5
46,4
75,4
0,0
0,0
0,0
0,0
10,7
1,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
92
76
44
65
28
305
I dipendenti a tempo determinato e indeterminato costituiscono, nell‟insieme,
la platea prevalente di beneficiari degli eventi formativi, con valori,
rispettivamente, dell‟87,5% e del 73,6% dei casi.
In misura leggermente minore, ma pur sempre rilevante (70,8%), le imprese
hanno indicato la forza lavoro femminile, mentre una quota compresa tra il
38,9% e il 43,1% ha effettuato corsi per dipendenti over50 ed extracomunitari.
La ripartizione di tali proporzioni risulta abbastanza variabile a seconda delle
tipologie dimensionali considerate.
Solo tra le imprese da 15 a 19 addetti è possibile rinvenire un profilo
sostanzialmente sovrapponibile a quello complessivo.
164
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tra le imprese più piccole, invece, si ravvisano percentuali più contenute in
corrispondenza di tutte le tipologie di beneficiari, con la sola eccezione degli
extracomunitari (50%).
Un comportamento opposto si registra presso le imprese da 20 a 49 addetti,
caratterizzate da un modesto valore della platea di beneficiari dei corsi di
formazione costituita da extracomunitari, con appena il 10%. Infine, nelle classi
dimensionali più grandi, oltre 9 imprese su 10 destinano i corsi al personale a
tempo indeterminato e oltre 8 su 10 a quello a tempo determinato.
Di poco inferiore o prossima alla metà dei valori è l‟indicazione dei corsi
destinati a lavoratori over50 (tra il 44 e il 50%), mentre assai diversa è la scelta
nei riguardi della forza lavoro immigrata (56% le imprese da 50 a 99 addetti,
appena il 33% quelle da 100 addetti e oltre).
Tab. 119 – Imprese non utenti: tipologia di beneficiari dei corsi di formazione
organizzati nel 2007.
Tipologia di beneficiari
10-14
15-19
20-49
50-99
oltre 99
Totale
Donne
58,3
76,9
70,0
76,0
66,7
70,8
Over50
16,7
38,5
40,0
44,0
50,0
38,9
Extracomunitari
50,0
46,2
10,0
56,0
33,3
43,1
Dipendenti a tempo indeterminato
75,0
84,6
80,0
96,0
91,7
87,5
Dipendenti a tempo determinato
58,3
76,9
60,0
80,0
83,3
73,6
Gli argomenti trattati hanno riguardato, per la gran parte dei casi (80,6%), le
normative relative alla sicurezza e all‟igiene, mentre una quota del 58,3% ha
avuto un contenuto prettamente specialistico, concernente le tecnologie e
tecniche di lavorazione e produzione.
Tale dato, del resto, risulta coerente con la notevole componente della
“Industria manifatturiera” fra le imprese non utenti e con l‟evidenza di una
maggiore realizzazione di attività presso imprese di più grandi dimensioni,
dotate cioè di una più articolata organizzazione del lavoro. Inoltre, circa il 29%
ha organizzato corsi di informatica e il 23,6% (soprattutto imprese mediograndi) corsi inerenti la contabilità e la finanza.
165
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 120 – Imprese non utenti: argomenti delle attività formazione organizzate
nel 2007.
Tipologia di argomenti
v.a.
%
Lingue straniere, italiano per immigrati
12
16,7
Contabilità e finanza
17
23,6
Pubblicità, marketing e comunicazione
13
18,1
Gestione delle risorse umane e delle procedure di qualità
16
22,2
Lavoro d'ufficio e di segreteria
12
16,7
Sicurezza (L. 626/94), Igiene HACCP
58
80,6
Informatica
21
29,2
Tecniche e tecnologie di produzione e lavorazione
42
58,3
Servizi alle persone e alle famiglie, servizi di trasporto, vigilanza
11
15,3
v.a.
72
-
La generale soddisfazione del livello di competenze espresse dal personale
(68,7% dei casi) rappresenta la principale motivazione addotta dalle imprese
che non hanno organizzato corsi di formazione nel corso del 2007.
Tab. 121 – Imprese non utenti: motivi alla base della scelta di non organizzare
attività formative nel 2007.
Tipologia di motivazione
v.a.
%
Le competenze degli addetti soddisfano già le esigenze dell'impresa
158
68,7
Gli apprendisti e i nuovi assunti soddisfano le esigenze dell’impresa
9
3,9
E' difficile valutare le necessità formative dell'impresa
10
4,3
Le attività di formazione sono state svolte negli anni precedenti
8
3,5
Il tipo di attività non richiede formazione
30
13,0
Altre motivazioni
15
6,5
Totale
230
100,0
2.2.7. Il rapporto con i CIOF
Il primo aspetto del rapporto con i CIOF osservato è relativo all‟utilizzo dei
servizi – ulteriori e diversi da quelli di ricerca e selezione del personale – e alla
conoscenza degli stessi.
Le percentuali di utilizzo più elevato si riscontrano per la consulenza
amministrativa/normativa e per il collocamento delle persone con disabilità,
con un valore di poco inferiore al 5%.
In altre parole, la quasi totalità delle imprese non ha utilizzato nemmeno uno
dei servizi erogati dei CIOF, a conferma di una fruizione effettiva
estremamente limitata e circoscritta.
166
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Per quanto concerne il livello di conoscenza, si evidenzia come i servizi più
conosciuti, sebbene non utilizzati, siano quelli legati alla promozione di misure
per l‟inserimento lavorativo e al collocamento delle persone con disabilità,
nonché i servizi connessi alla promozione e organizzazione di corsi di
formazione (12-13%). Una minore conoscenza è espressa per i servizi di natura
consulenziale ed amministrativa.
Tab. 122 – Imprese non utenti: servizi utilizzati e livello di conoscenza.
Consulenza amministrativa/normativa
Consulenza per la ricerca di finanziamenti
Collocamento delle persone disabili
Procedure amministrative
Tirocini, stage, PIP
Corsi di formazione
Non utilizza ma
conosce
v.a.
%
8,2
25
7,2
22
12,5
38
6,2
19
13,1
40
12,5
38
Ha utilizzato
Tipologia di servizio
v.a.
15
9
15
5
11
11
%
4,9
3,0
4,9
1,6
3,6
3,6
Non conosce
v.a.
265
274
252
281
254
256
%
86,9
89,8
82,6
92,1
83,3
83,9
Nel complesso, sommando le due modalità prima osservate, una quota
oscillante tra il 7,8 (procedure amministrative) e il 17,4% (collocamento dei
disabili) delle imprese non utenti esprime un giudizio di conoscenza dei servizi
osservati, evidenziando valori più elevati di quelli espressi dalle imprese utenti,
ad eccezione dei servizi di tirocinio e di formazione professionale.
Evidentemente, la pratica di frequentare i CIOF per richiedere servizi di ricerca
di personale risulta associata alla promozione di tirocinanti o di misure di
inserimento in genere, ovvero alla definizione di un‟offerta formativa ad hoc.
Lo scarto in positivo, a favore delle imprese non utenti, varia da un +2,4% per le
procedure amministrative a +5,3% per la consulenza amministrativa/normativa.
Per quanto riguarda i servizi di tirocinio e formazione, invece, lo scarto
complessivo è pari, rispettivamente, al-2,6% e a -3,1%.
Tab. 123 – Conoscenza e utilizzo dei servizi dei CIOF per tipologia di impresa.
Imprese non utenti
Imprese utenti (oltre 9 addetti)
Ha
utilizzato
Non
utilizzato
ma
conosce
Non
conosce
Ha
utilizzato
Non
utilizzato
ma
conosce
Non
conosce
Consulenza amministrativa/normativa
4,9
8,2
86,9
2,0
5,8
92,2
Consulenza per la ricerca di finanziamenti
3,0
7,2
89,8
1,0
5,3
93,7
Collocamento delle persone disabili
4,9
12,5
82,6
4,7
9,0
86,3
Procedure amministrative
1,6
6,2
92,1
1,2
4,2
94,7
Tirocini, stage, PIP
3,6
13,1
83,3
6,2
13,0
80,8
Corsi di formazione
3,6
12,5
83,9
6,7
13,5
79,8
Tipologia di servizio
167
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
2.2.8. I canali di comunicazione
Le imprese non utenti non contemplano tra i possibili canali di comunicazione
idonei quelli sui quali si basa la tradizionale intelaiatura dei rapporti di servizio
tra CIOF e imprese: il telefono/fax o lo sportello, inteso come modalità per la
quale l‟ufficio attende che sia l‟impresa a presentarsi presso di esso.
Un gradimento maggiore e indiscutibile, per contro, ottengono i bollettini
periodici e le newsletters (38%) e, in via generale, i servizi web o via posta
elettronica (62%), secondo percentuali che, nell‟uno e nell‟altro caso, vedono
un incremento al crescere delle dimensioni aziendali.
Assai contenuto (13,8%) è il riferimento a forme di servizio “proattivo” da parte
del personale dei CIOF, cioè basate su visite degli operatori direttamente
presso le imprese ed ancor meno efficace risulta il ricorso ai mass media.
Tab. 124 – Imprese non utenti: canali di comunicazione con i CIOF ritenuti più
idonei per classe di addetti.
Canale di comunicazione
Sito web/internet/e-mail
Visite degli operatori in impresa
Giornali, radio, televisione
Bollettini periodici/Newsletters
v.a.
10-14
57,6
9,8
7,6
34,8
92
15-19
56,6
17,1
3,9
39,5
76
Classe di addetti
20-49
79,5
15,9
6,8
36,4
44
50-99
60,0
12,3
6,2
40,0
65
oltre 99
67,9
17,9
3,6
42,9
28
Totale
62,0
13,8
5,9
38,0
305
La tabella successiva evidenzia una sostanziale sovrapponibilità delle
indicazioni di idoneità dei canali di comunicazione dei CIOF da parte dei due
gruppi di imprese (utenti e non utenti).
L‟unica differenza apprezzabile è costituita, per le imprese utenti,
dall‟indicazione (sia pure marginale) dei canali più tradizionali quali il telefono
o la visita dell‟impresa presso il CIOF: essi, probabilmente, sono connessi ad
una sorta di “abitudine” nella frequentazione delle strutture pubbliche e ad un
giudizio più favorevole nei confronti di tali modalità.
168
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 125 – Canali di comunicazione ritenuti più idonei per tipologia di impresa.
Tipologia di impresa
Canale di comunicazione
Sito web/internet/e-mail
Visite degli operatori in impresa
Giornali, radio, televisione
Bollettini periodici/Newsletters
Telefono
Recarsi personalmente
Imprese non utenti
Imprese utenti
(oltre 9 addetti)
62,0
13,8
5,9
38,0
0,0
0,0
64,8
13,9
5,8
33,1
5,8
6,0
2.2.9. La percezione dei CIOF
Un ulteriore passaggio in grado di ricostruire elementi relativi alla
rappresentazione che le imprese non utenti hanno dei CIOF è rappresentato
dalla percezione di questi ultimi, declinata sulla base di alcuni giudizi di valore.
Tali giudizi attengono alla scala valoriale lungo la quale, in questo decennio, si
è imperniato il disegno di riforma e fondazione dei nuovi servizi per l‟impiego.
L‟accento, in tal senso, è rivolto alla impressione di modernità complessiva,
poggiante su un‟azione rapida ed efficace, sulla competenza del personale e
sulla sua efficienza nel fornire risposte adeguate (dunque di buona qualità), a
fronte di una minore incidenza della burocrazia.
La tabella che segue evidenzia anzitutto la presenza di una robusta
componente (più di una risposta su tre) di assenza o incapacità di
formulazione di un giudizio trasversale a tutte le qualità sulle quali è stato
sollecitato un giudizio degli intervistati.
Questo risultato può essere ricondotto al fatto che l‟utenza tipicamente non
utilizza i servizi di ricerca di personale (se non in quote marginali e per servizi
ulteriori e diversi).
Tra i rispondenti si evidenzia una componente di giudizio sostanzialmente
positiva, con un‟area della sufficienza in senso stretto complessivamente
maggioritaria (tra il 21,3% e il 31,8%, a seconda delle dimensioni di qualità
considerate).
Da un sesto a un quinto delle risposte si colloca nell‟area “abbastanza
sufficiente” mentre relativamente poco estesa appare la quota di giudizi
“poco” o “per nulla” sufficienti.
Al netto di una quota non irrilevante di imprese che non è in grado di
formulare un giudizio, tra coloro che hanno risposto sembra prevalere un
moderato giudizio positivo, grosso modo corrispondente a poco più della
metà delle unità che compongono il gruppo osservato.
169
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 126 – Imprese non utenti: percezione dei CIOF.
Dimensione
Valutazione
Burocratico
Efficiente/
efficace
Moderno
Competente
Rapido
Di qualità
Molto
5,9
3,9
4,3
3,6
3,6
3,0
Abbastanza
24,9
21,0
18,4
23,9
16,1
16,4
Sufficiente
21,3
24,9
31,8
26,9
28,9
31,1
Poco
9,2
10,5
6,9
5,2
9,2
7,2
Per nulla
1,6
3,3
3,6
3,6
4,6
6,2
Non sa/non risponde
37,0
36,4
35,1
36,7
37,7
36,1
2.2.10. I servizi attesi
La quota di imprese non utenti che si dichiara intenzionata ad utilizzare
certamente i servizi erogati dai CIOF in futuro è pari al 7,9%; sensibilmente più
robusta, con il 32,5%, la quota di imprese che ritiene probabile una simile
evenienza.
Pertanto, la maggior parte delle imprese ha espresso l‟intenzione di non
utilizzare i CIOF in futuro: il 27,2% ritiene questa eventualità “sicura”, il 18%
probabile.
Figura 18 – Imprese non utenti: intenzione di utilizzo futuro dei CIOF.
7,9
14,4
Sì
32,5
Probabilm ente sì
Probabilm ente no
27,2
No
Non sa/non risponde
18,0
Nel complesso sono 123 le imprese non utenti orientate ad utilizzare i CIOF in
futuro, pari al 40,4% del totale. La stragrande maggioranza delle intenzioni di
utilizzo risulta concentrata nei servizi relativi alla ricerca e alla preselezione di
personale (rispettivamente, 88,6% e 38,2%), mentre una quota di poco inferiore
al 20% delle imprese intenderebbe avvalersi di servizi informativi e di carattere
consulenziale relativi alle agevolazioni per le assunzioni.
170
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Quote di imprese oscillanti tra il 9,8% e il 12,2% concentrano la loro attuale
attenzione attorno alla promozione di tirocini e stage, all‟organizzazione di
corsi di formazione per l‟impresa, alle informazioni sulle normative in genere
ovvero a quelle relative all‟obbligo formativo, all‟apprendistato e al
collocamento delle persone con disabilità.
La propensione all‟utilizzo di servizi di analisi dei fabbisogni formativi e
professionali risulta complessivamente modesta (tra l‟1,6 e il 5,7% delle imprese
non utenti).
Tab. 127 – Imprese non utenti: intenzioni di utilizzo dei servizi.
Tipologia di servizio
Ricerca di personale
Preselezione del personale
Informazione e consulenza sulle agevolazioni alle assunzioni
Consulenza amministrativo/normativa
Consulenza per la richiesta di finanziamenti
Informazioni sulle agevolazioni per la costituzione di nuove imprese
Analisi dei fabbisogni di formazione
Analisi dei fabbisogni di nuove figure professionali
Progettazione di corsi di formazione
Promozione di tirocini formativi e stage
Informazioni su obbligo formativo, apprendistato e collocamento mirato
Totale
v.a.
109
47
24
13
12
11
7
2
12
14
15
123
%
88,6
38,2
19,5
10,6
9,8
8,9
5,7
1,6
9,8
11,4
12,2
100,0
Sebbene i due gruppi di imprese non utenti e utenti che hanno dichiarato di
volersi avvalere dei servizi dei CIOF risultino differenti per ampiezza (123 unità
contro 417), è possibile con una certa cautela effettuare un confronto delle
rispettive intenzioni di utilizzo.
Tab. 128 – Intenzioni di utilizzo futuro dei servizi dei CIOF per tipologia di
impresa.
Tipologia di impresa
Tipologia di servizio
Non utenti
Utenti
(10 - 249)
Ricerca di personale
88,6
90,2
Preselezione del personale
38,2
33,1
Informazione e consulenza sulle agevolazioni alle assunzioni
19,5
10,1
Consulenza amministrativo/normativa
10,6
5,8
Consulenza per la richiesta di finanziamenti
9,8
5,5
Informazioni sulle agevolazioni per la costituzione di nuove imprese
8,9
8,9
Analisi dei fabbisogni di formazione per l'imprese
Analisi dei fabbisogni di nuove figure professionali da inserire
nell'impresa
Progettazione di corsi di formazione per l'impresa
5,7
4,6
1,6
4,1
9,8
7,7
Promozione di tirocini formativi e stage
Informazioni su obbligo formativo, apprendistato e collocamento
mirato
v.a.
11,4
6,7
12,2
6,0
123
417
171
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Entrambi i gruppi sono largamente orientati ad una fruizione dei servizi legati
alla ricerca di personale e alla preselezione. Tuttavia, tra le imprese non utenti
si evidenzia un‟intenzione di utilizzo molto più articolato, vale a dire basato su
una combinazione di servizi differenti, rispetto a quanto non avvenga per le
imprese utenti.
Queste ultime, infatti, sembrano riservare un‟attenzione e un‟aspettativa molto
più contenuta nei confronti di servizi ulteriori e diversi da quelli della ricerca e
preselezione di personale, mentre le imprese non utenti esprimono in taluni casi
(consulenza per finanziamenti, promozione di tirocini, informazioni su normative
specifiche) una intenzione di utilizzo quasi doppia.
Da questo punto di vista, sembrerebbe evidenziarsi presso le imprese utenti
una propensione ad un “riutilizzo” di servizi già utilizzati in modo prevalente,
mentre tra le imprese non utenti una propensione ad un utilizzo di
combinazioni di servizi imperniate sulla ricerca e preselezione, talvolta
integrate con una robusta componente info-consulenziale o formativa.
Appendice di approfondimento: le imprese e i lavoratori extracomunitari
Nelle pagine che seguono si propone un approfondimento dedicato al
rapporto tra imprese, utenti e non utenti, e lavoratori extracomunitari.
La quota di assunzioni di lavoratori extracomunitari effettuate nel 2007 è
pressoché equivalente sia che si tratti di imprese utenti dei CIOF sia di imprese
non utenti. Il valore delle assunzioni di lavoratori extracomunitari – sul totale
delle assunzioni - risulta del 17,2% presso le imprese non utenti e del 16,4% delle
imprese utenti dei CIOF.
Nel dettaglio delle singole classi dimensionali si ravvisano andamenti oscillanti.
In relazione all‟incidenza delle assunzioni di questo gruppo di lavoratori sul
totale si osserva in sostanza un comportamento tendenzialmente analogo
nelle piccolissime imprese (fino a 19 addetti) sia che siano utenti dei CIOF o
meno.
172
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 129 – Incidenza della quota di extracomunitari nelle assunzioni effettuate
nel 2007 per tipologia di impresa.
Imprese non utenti
Classe di addetti
N. assunzioni
totale
N. assunti
Extracomunitari
43
80
100
176
346
745
7
13
10
27
71
128
10-14
15-19
20-49
50-99
oltre 99
Totale
Incidenza
assunti
extracomunitari
sul totale
16,3
16,3
10,0
15,3
20,5
17,2
Imprese utenti (oltre 9 addetti)
Incidenza
N. assunti
assunti
N. assunzioni
Extraextratotale
comunitari
comunitari sul
totale
15,0
247
37
15,3
235
36
17,7
96
17
22,0
223
49
15,5
841
130
1.642
269
16,4
Osservando le imprese nella classe dimensionale tra 20 e 99 addetti, si rileva
come le imprese utenti dei CIOF registrano una decisa e maggiore incidenza
di assunzioni di lavoratori extracomunitari, rispetto alle non utenti di ben 7 punti
percentuali. Presso le imprese non utenti di più grandi dimensioni, invece, un
assunto ogni quattro è un lavoratore extracomunitario.
In sostanza, ferma restando una maggiore capienza delle imprese più grandi,
presso il gruppo di non utenti si ravvisa una maggiore polarizzazione del dato
delle assunzioni verso questa tipologia dimensionale, mentre presso il gruppo
delle utenti è possibile intravedere una certa consistenza del dato espresso
dalle imprese medio piccole o piccole.
Tab. 130 – Numero di extracomunitari assunti per tipologia di impresa e per
classe di addetti.
Classe di addetti
10-14
15-19
20-49
50-99
oltre 99
Totale
Tipologia di impresa
Imprese non utenti
Imprese utenti (oltre 9 addetti)
N. assunti
N. assunti
Incidenza
Incidenza
extracomunitari
extracomunitari
5,5
13,8
7
37
10,2
13,4
13
36
7,8
6,3
10
17
21,1
18,2
27
49
55,5
48,3
71
130
128
269
100,0
100,0
Presso le imprese utenti si registra una situazione parzialmente sovrapponibile
dal momento che tre delle cinque coorti dimensionali risultano assumere
quote di lavoratori extracomunitari leggermente inferiori alla media
complessiva.
Un‟ulteriore chiave di lettura in grado di restituire la diversità di struttura delle
assunzioni effettuate dai due gruppi di imprese è costituita dalla ripartizione
per settore di attività.
173
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Questo dato, comparato con la modalità di ripartizione per singoli settori delle
unità di impresa facenti parte dei singoli insiemi permette di evidenziare la
presenza di settori più “attrattivi” per la manodopera extracomunitaria, cioè in
grado di assorbire una quota di lavoratori proporzionalmente più elevata di
quella da loro espressa nel complesso delle imprese intervistate.
Come già osservato, presso le imprese non utenti si riscontra una composizione
per settori assai polarizzata. Tali imprese, infatti, per oltre i due terzi, afferiscono
alla “Industria manifatturiera”, con soli altri due comparti in grado di assumere
quote abbastanza significative (“Commercio” con il 9,8% e “Costruzioni” con il
5,6%). Diversamente, le imprese utenti dei CIOF appaiono meno polarizzate,
ancorché concentrate in modo maggioritario nel settore della “Industria
manifatturiera” (39,6%), del “Commercio” (14,4) e delle “Attività immobiliari”
(11,9%).
Dalla tabella successiva si evidenzia come, per le imprese non utenti, la
distribuzione delle assunzioni di personale extracomunitario sembri rispecchiare
le proporzioni ora descritte con la sola eccezione di una maggiore capacità di
“assorbimento” della manodopera extracomunitaria da parte del settore delle
“Costruzioni” (13,3% a fronte di un 5,6% di imprese). Una minore capacità di
assorbimento, invece, si registra per il “Commercio” (7,8% delle assunzioni
contro il 9,8% delle imprese).
Per ciò che riguarda le imprese utenti, invece, circa l‟88% delle assunzioni di
extracomunitari si ripartisce in sei settori (“Industria manifatturiera”, “Altri servizi
pubblici, sociali e personali”, “Attività immobiliari”, “Costruzioni”, “Sanità e altri
servizi sociali” e “Alberghi e ristoranti”). Tra questi risultano particolarmente
attrattivi per questo tipo di manodopera i settori della “Sanità e altri servizi
sociali” (1% delle imprese, 9,3% delle assunzioni) e delle “Costruzioni” (5,5%
delle imprese, 7,1% delle assunzioni).
174
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 131 – Ripartizione delle assunzioni di extracomunitari per settore di attività
e per tipologia di impresa.
Settore di attività
Agricoltura, caccia e silvicoltura, pesca, piscicoltura
Estrazioni minerali
Industria manifatturiera
Produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua
Costruzioni
Commercio
Alberghi e ristoranti
Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni
Intermediazione monetaria e finanziaria
Attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, altre
Pubblica amministrazione e difesa
Istruzione
Sanità e altri servizi sociali
Altri servizi pubblici, sociali e personali
Servizi domestici presso famiglie e convivenze
Organizzazioni e organismi extraterritoriali
Non sa/non risponde
Totale
v.a.
Tipologia di impresa
Imprese utenti
Imprese non utenti
(oltre 9 addetti)
Assunti Imprese Assunti Imprese
4,8
1,7
3,1
1,6
0,0
0,3
0,0
0,3
44,2
39,6
74,2
66,2
1,1
1,7
0,8
1,6
7,1
5,5
13,3
5,6
2,6
14,4
7,8
9,8
6,7
6,5
0,0
3,0
0,7
4,8
0,0
2,0
1,5
1,3
0,0
2,0
13,8
11,9
0,0
3,0
0,0
0,7
0,0
0,3
0,0
0,2
0,0
0,0
7,4
1,0
0,8
0,3
9,3
8,3
0,0
3,6
0,0
0,8
0,0
0,3
0,0
0,7
0,0
0,3
0,7
0,7
0,0
0,0
100,0
100,0
100,0
100,0
269
599
128
305
Le assunzioni effettuate nel 2007 sono state realizzate attraverso contratti a
tempo determinato in forma prevalente per entrambi i gruppi di imprese,
sebbene con una diversa incidenza del part time (più diffuso presso le imprese
utenti dei CIOF) rispetto al full time (più frequente presso le imprese non utenti).
La somma delle due modalità di ripartizione oraria del contratto a tempo
determinato assorbe il 65,7% delle assunzioni delle imprese utenti e ben il 73,4%
di quelle non utenti.
Un fenomeno analogo, ma sostanzialmente invertito tra i due gruppi, si registra
per i contratti a tempo indeterminato che costituiscono la seconda tipologia
per importanza numerica.
Se la somma delle diverse modalità orarie (part time e full time) è pari al 20%
dei contratti in entrambi gli insiemi di imprese, presso quello delle “non utenti”
risulta prevalente il ricorso al part time (16,4% contro 3,9% del full time), al
contrario di quanto avviene presso le imprese “utenti” (17,2% full time, 3% part
time).
La restante composizione della struttura contrattuale delle assunzioni
rispecchia il diverso utilizzo dei canali di ricerca di lavoro espresso dai due
gruppi; infatti, presso le imprese non utenti dei CIOF risulta relativamente più
175
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
consistente il ricorso alla somministrazione di manodopera (4,7% a fronte di un
1,3% delle “utenti”).
Presso le imprese utenti, invece, risulta più pronunciato il ricorso
all‟apprendistato (4,7%) e particolarmente congruo quello alle prestazioni
occasionali (7,7%).
Tab. 132 – Assunzioni di lavoratori extracomunitari per tipologia di contratto e
per tipologia di impresa.
Tipologia di impresa
Tipo di contratto
Imprese
non utenti
Agenzia di somministrazione part time
Agenzia di somministrazione full time
Tempo determinato part time
Tempo determinato full time
Inserimento (ex formazione lavoro)
Apprendistato
Tempo indeterminato part time
Tempo indeterminato full time
Prestazione occasionale
Collaborazione a progetto/co.co.co.
Totale
v.a.
1,6
3,1
1,6
71,9
0,0
0,8
16,4
3,9
0,0
0,8
100,0
128
Imprese
utenti
(oltre 9
addetti)
1,3
0,0
17,6
48,1
0,0
4,7
3,0
17,2
7,7
0,4
100,0
233
La struttura delle assunzioni per tipologia di qualifica evidenzia una netta
prevalenza di figure generiche di operai in entrambi i gruppi di imprese: 88,1%
per le “utenti”, 82,8% per le “non utenti”.
Tra le imprese utenti ad una più marcata prevalenza di figure generiche, si
affianca una minore quota di operai qualificati rispetto alle “non utenti” ed
una, sebbene largamente minoritaria, quota di assunzioni legate a qualifiche
tecnico-impiegatizie.
Per contro, presso le imprese non utenti, proporzionalmente maggiori fruitrici
dei canali legati alla somministrazione e all‟intermediazione privata di lavoro, si
ravvisa una maggiore assunzione di operai qualificati ed un‟assenza di profili
tecnici o impiegatizi.
176
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 133 – Numero di assunti di extracomunitari per qualifica e per tipologia di
impresa.
Qualifica
Operai generici
Operai qualificati
Impiegati
Tecnici
Dirigenti
Totale
Tipologia di impresa
Imprese utenti
Imprese non utenti
(oltre 9 addetti)
v.a.
%
v.a.
%
88,1
82,8
237
106
8,2
16,4
22
21
2,6
0,8
7
1
1,1
0,0
3
0
0,0
0,0
0
0
269
128
100,0
100,0
L‟analisi del rapporto tra imprese e lavoratori extracomunitari si propone di
indagare una serie di aspetti di natura qualitativa e valoriale che presiedono la
costruzione del rapporto stesso e che sfociano nella maggiore o minore
propensione all‟assunzione.
Un aspetto preliminare è costituito dalla presenza o meno, presso le imprese, di
tale propensione, in generale sintetizzabile nell‟aver o meno mai assunto del
personale extracomunitario.
Tab. 134 – Assunzione di personale extracomunitario per tipologia di impresa.
Assunzione di personale extracomunitario
No
Sì
Totale
Tipologia di impresa
Imprese utenti
Imprese non utenti
(oltre 9 addetti)
v.a.
%
v.a.
%
53,6
45,2
321
138
46,4
54,8
278
167
100,0
100,0
599
305
Tra le imprese utenti dei CIOF prevale nel 53,6% dei casi la risposta negativa;
per contro, tra le imprese non utenti, prevale il comportamento opposto con il
54,8% dei casi, con un differenziale di 8,4 punti.
Questa maggiore propensione deriva da una maggiore presenza delle
imprese non utenti nel settore manifatturiero, ovvero del settore che
notoriamente ricorre in proporzione maggiore alle assunzioni di lavoratori
extracomunitari.
Presso le imprese utenti la quota di risposte affermative aumenta in modo
progressivo con il crescere della dimensione di impresa, variando da un
minimo del 33,1% per le imprese da 10 a 14 addetti fino ad un massimo del
75,4% per quelle più grandi. Una tendenza analoga, ma contraddistinta da un
andamento meno lineare, riguarda le imprese non utenti.
177
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tra queste, la classe dimensionale fino a 14 addetti esprime il minor numero di
risposte positive (34,8%), mentre tre classi su cinque (da 15 a 19 e da 50 in su)
esprime valori positivi in oltre 6 casi su 10.
Tab. 135 – Imprese che hanno assunto personale extracomunitario per classe
di addetti e per tipologia di impresa.
Classe di addetti
10-14
15-19
20-49
50-99
oltre 99
Totale
Tipologia di impresa
Imprese utenti
Imprese non utenti
(oltre 9 addetti)
33,1
34,8
48,8
61,8
58,9
56,8
66,2
69,2
75,4
64,3
46,4
54,8
Alle imprese che hanno assunto del personale extracomunitario è stato chiesto
di illustrare le motivazioni che hanno presieduto alla scelta dell‟assunzione.
In via prevalente, entrambi i gruppi di imprese hanno espresso un sostanziale
disinteresse per la nazionalità del lavoratore, ritenendo prioritari gli aspetti
legati alle capacità, alle competenze e all‟affidabilità del lavoratore (83,8%
dei casi tra le “utenti”, 88,6% tra le “non utenti”).
Se questo tipo di risposta risulta legata ad atteggiamenti e convinzioni che
possono prescindere il merito lavorativo, vale la pena osservare come circa
un‟impresa su 10 abbia individuato in ragioni di natura pratica ed operativa la
motivazione della scelta effettuata.
Per il 10,1% delle imprese utenti e per l‟8,4% delle non utenti, l‟assunzione di
personale extracomunitario si è resa necessaria a fronte della sostanziale
indisponibilità della manodopera italiana nello svolgere determinate mansioni.
Una quota trascurabile delle risposte, infine, si ripartisce tra motivazioni legate
all‟adeguatezza professionale e all‟adattabilità agli orari richiesti dall‟azienda.
178
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 136 – Motivazioni alla base della scelta di assumere lavoratori
extracomunitari per tipologia di impresa.
Tipologia di impresa
Imprese utenti
Imprese non utenti
(oltre 9 addetti)
Motivazioni della scelta di assumere lavoratori extracomunitari
Alla mia impresa non importa la nazionalità
Non ci sono italiani disponibili/adeguati per determinate mansioni
Gli extracomunitari sono professionalmente adeguati
Gli extracomunitari si adattano più degli Italiani agli orari
Gli extracomunitari possono essere assunti in nero senza problemi
Non sa/non risponde
Totale
v.a.
233
28
2
6
1
8
278
%
83,8
10,1
0,7
2,2
0,4
2,9
100,0
v.a.
148
14
1
2
2
0
167
%
88,6
8,4
0,6
1,2
1,2
0,0
100,0
Tab. 137 – Presenza di fabbisogni formativi tra i lavoratori extracomunitari per
tipologia di impresa.
Presenza di fabbisogni formativi
No
Sì
Non sa/non risponde
Totale
Tipologia di impresa
Imprese utenti
Imprese non utenti
(oltre 9 addetti)
v.a.
%
v.a.
%
38,8
54,5
108
91
58,3
45,5
162
76
2,9
0,0
8
0
278
167
100,0
100,0
La valutazione in merito alla presenza o meno di fabbisogni formativi presso i
lavoratori extracomunitari assunti presso le imprese intervistate risulta divergere
tra i due gruppi.
Più orientati a rilevare carenze formative sono le imprese utenti dei CIOF, con
circa il 58,3% di risposte in tal senso.
Più mitigato, invece, il giudizio delle imprese non utenti le quali rilevano
carenze professionali nel 45,5% dei casi, fornendo nel complesso una
valutazione di segno opposto. Con la sola eccezione delle imprese di più
piccole dimensioni (10-14 addetti), tra le imprese non utenti dei CIOF il giudizio
relativo alla presenza di fabbisogni di formazione verso la manodopera
extracomunitaria presente in azienda risulta diffusamente negativo.
Presso le imprese utenti, (con la sola eccezione della classe dimensionale tra
20 e 49 addetti), si conferma un diffuso orientamento positivo verso la
questione che accomuna da un minimo del 53,4% ad un massimo del 69,8%
delle imprese.
Ciò conferma una sostanziale trasversalità degli orientamenti nel complesso
espressi, seppure al netto di qualche eccezione. Si evidenzia, altresì, una
comunanza di atteggiamento presso le imprese da 10 a 14 addetti di entrambi
179
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
i gruppi osservati, le quali sono tra le più convinte della presenza di fabbisogni
formativi tra il personale extracomunitario assunto.
Tab. 138 - Presenza di fabbisogni formativi tra i lavoratori extracomunitari per
classe di addetti e per tipologia di impresa.
Classe di addetti
10-14
15-19
20-49
50-99
oltre 99
Totale
Tipologia di impresa
Imprese utenti
Imprese non utenti
(oltre 9 addetti)
59,2
62,5
57,4
40,4
48,5
40,0
53,5
42,2
69,8
44,4
58,3
45,5
Sono principalmente due le aree di possibile carenza sulle quali, secondo le
imprese intervistate, si ravvisa la necessità di interventi formativi: l‟area legata
allo sviluppo di competenze relazionali e comunicative, propedeutiche per
una migliore integrazione socio-lavorativa nell‟azienda e nella società; l‟area,
più propriamente lavorativa, legata all‟acquisizione/perfezionamento di abilità
specifiche.
Se sommate, tali aree assorbono una quota analoga di risposte (circa l‟83%
del totale). In particolare, presso le imprese utenti risulta maggioritaria (45,1%
contro un 37,7%) la componente legata al miglioramento delle competenze
lavorative rispetto a quella di natura relazionale. A quest‟ultima, peraltro, può
essere associabile l‟osservazione di un 8% di risposte che indicano nel
miglioramento delle conoscenze culturali di base un‟area di fabbisogni non
ancora soddisfatti.
È possibile affermare che tra le imprese utenti la ripartizione dei fabbisogni
espressi dalle imprese risulti complessivamente divisa tra elementi attinenti alla
socialità e all‟integrazione dei lavoratori extracomunitari ed elementi relativi
alla specializzazione/formazione tout court del lavoratore.
Presso le imprese non utenti, infine, la componente legata alla formazione
attinente alle tecniche e competenze lavorative, alla sicurezza sul lavoro e
all‟informatica risulta complessivamente prevalere su quella di natura
relazionale culturale.
180
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 139 – Fabbisogni formativi dei lavoratori extracomunitari assunti per
tipologia di impresa.
Principali fabbisogni formativi
Sviluppo di competenze relazionali e comunicative
Conoscenze delle nozioni culturali di base
Conoscenze delle nozioni informatiche di base
Conoscenze delle norme di sicurezza da applicare al lavoro
Competenze/abilità specifiche connesse alla mansione/lavoro
Non sa/non risponde
Totale
181
Tipologia di impresa
Imprese utenti
Imprese non utenti
(oltre 9 addetti)
v.a.
%
v.a.
%
37,7
42,1
61
32
8,0
2,6
13
2
1,2
3,9
2
3
6,2
9,2
10
7
45,1
40,8
73
31
1,9
1,3
3
1
162
76
100,0
100,0
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
PARTE TERZA: I LAVORATORI AVVIATI
1. L’indagine
L‟indagine sui lavoratori avviati nel primo semestre del 2008 è stata condotta
mediante sistema C.A.T.I. (Computer Assisted Telephone Interview) nel periodo
compreso tra il 24 settembre e l‟11 ottobre 2008.
Complessivamente, sono state svolte 1.107 interviste per realizzare le quali sono
stati effettuati 7.407 contatti.
Tab. 140 – Report delle cadute per la realizzazione delle interviste.
Tipo di caduta
Interviste
Chiuse negativamente
di cui:
- appuntamenti troppo avanti nel tempo
- deceduti
- grave disabilità
- ha cambiato abitazione
- interviste interrotte
- non coincide il nome
- non interessati all’indagine
- non parla italiano
- recapito telefonico errato
- segreteria telefonica
Telefono occupato
Non risponde nessuno
Appuntamenti telefonici
Totale contatti
v.a.
1.107
865
16
3
1
33
36
39
285
14
362
76
250
3.827
1.358
7.407
2. Le caratteristiche del campione
Il campione di lavoratori avviati nel primo semestre del 2008 sul quale è stata
condotta l‟indagine sostanzialmente equidistribuito nelle quattro province
marchigiane, con una presenza più consistente nelle province di Ascoli Piceno
(28,1%) e di Pesaro-Urbino (26,6%).
Rispetto all‟edizione precedente, dunque, si evidenziano delle variazioni: il
peso specifico delle due province sopra menzionate aumenta rispettivamente
del +5% e del +3%, mentre diminuisce, in particolare, quello della provincia di
Ancona (-5,5%).
182
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Le donne rappresentano il gruppo principale dei lavoratori con una
percentuale che aumenta soprattutto per la provincia di Ancona (57,8%).
Per quanto concerne l‟età, il gruppo più numeroso è costituito dai soggetti
con più di 34 anni (46,2%), mentre i giovani rappresentano poco più di un
quinto del totale.
Rispetto all‟indagine effettuata nel 2007, le caratteristiche socio-anagrafiche
degli avviati nel primo semestre del 2008 risultano essere leggermente diverse.
Infatti, la componente femminile non rappresenta più quella con il maggior
numero di osservazioni; inoltre, nell‟attuale indagine aumenta in maniera
sostenuta il peso della categoria più giovane con una variazione di quasi
dodici punti percentuali (per converso diminuisce l‟incidenza delle due classi
superiori, in particolare della classe “più di 34 anni” con un -6,9%).
Tab. 141 – Provincia del CIOF dei lavoratori avviati per genere e per classi di
età. Anni 2003, 2004, 2007, 2008.
2007
2004
2003
v.a.
2008
%
%
%
%
M
F
15-24
anni
Pesaro-Urbino
295
26,6
23,6
25,5
25,1
45,8
54,2
25,4
32,9
41,7
Ancona
275
24,8
30,3
29,8
31,6
42,2
57,8
18,5
33,5
48,0
226
20,4
23,0
21,0
18,2
47,8
52,2
20,8
33,6
45,6
311
28,1
23,1
23,7
25,2
49,5
50,5
17,7
33,1
49,2
1.107
100,0
100,0
100,0
100,0
46,3
53,7
20,6
33,2
46,2
Provincia
Macerata
Ascoli Piceno
Totale
Genere
Classi di età
25-34
Più di 34
anni
anni
La componente femminile si caratterizza per una maggiore presenza di avviati
con più di 25 anni rispetto a quella maschile (83,3% contro il 74,9%).
Figura 1 – Classi di età per genere.
46,2
T
33,2
20,6
48,2
F
Più di 34 anni
34,8
25-34 anni
16,7
15-24 anni
43,5
M
31,4
25,1
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
183
50,0
60,0
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Gli stranieri rappresentano l‟11,6% del totale del campione degli avviati (pari a
128 unità) di cui il 26,6% è costituito da comunitari e il restante 73,4% da
extracomunitari.
Per quanto riguarda il titolo di studio in possesso dei lavoratori avviati, si registra
una prevalenza di livelli di scolarità piuttosto bassi (ossia di persone che hanno
conseguito al massimo la licenza media) con un valore del 39,9% dei casi. I
diplomati rappresentano il 35,2% del campione, ossia ammontano a 390 unità
di cui il 36,4% rappresentato da diplomi professionali e il 32,8% da diplomi
tecnici. Infine, i laureati sono complessivamente il 15,4% con una prevalenza di
lauree umanistiche.
La distribuzione del titolo di studio evidenzia una maggiore scolarizzazione
della componente femminile: di fatti, rispetto agli uomini, risulta più elevata sia
la quota dei laureati (17,2% conto il 13,3%) sia quella dei diplomati (37,7%
contro il 32,4%).
Rispetto al 2007, si evidenzia una crescita del peso specifico tanto dei
lavoratoti avviati con una nazionalità diversa da quella italiana, tanto delle
persone in possesso di livelli di scolarità medio-bassi (l‟incidenza dei laureati
diminuisce di quasi 5 punti percentuali).
Tab. 142 – Nazionalità e titolo di studio per genere. Anni 2004, 2007, 2008.
2008
2007
2004
Italiani
88,4
96,7
Stranieri
11,6
Fino alla media inferiore
Qualifica professionale
Genere
M
F
91,1
87,9
88,9
3,3
8,9
12,1
11,1
39,9
35,2
34,9
45,2
35,4
6,3
12,4
7,7
6,8
5,9
Media superiore
35,2
32,1
43,0
32,4
37,7
Laurea/Master
15,4
20,3
11,1
13,3
17,2
Altro
3,2
0,0
3,3
2,3
3,9
Totale
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
v.a.
1.107
1.000
1.024
513
594
Nazionalità
Titolo di studio
Il 36,9% degli intervistati ha figli conviventi. La percentuale aumenta per la
componente femminile (44,3%), oltre che al crescere dell‟età (23,4% per la
classe 25-34, 60,5% per quella superiore).
Se si considera l‟età del figlio più piccolo convivente si vede che poco più del
9% dei lavoratori avviati ha figli piccoli (ossia con un‟età inferiore ai quattro
anni) e circa il 5% ha figli con un‟età compresa fra 4 e 6 anni.
184
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Fra le donne cresce, da una parte, l‟incidenza delle lavoratrici avviate con figli
molto piccoli (10,1%) e, dall‟altra, quella delle lavoratrici avviate con figli con
un‟età maggiore di 10 anni (20,7%).
Tab. 143 – Presenza di figli conviventi per genere e per classi di età.
Presenza di figli
Genere
Classi di età
25-34
Più di 34
anni
anni
Totale
M
F
15-24
anni
% con figli
28,3
44,3
5,7
23,4
60,5
36,9
- % con figli fino a 3 anni
8,0
10,1
4,8
12,8
8,4
9,1
- % con figli fra 4 e 6 anni
4,3
5,4
0,9
5,7
6,1
4,9
- % con figli fra 7 e 10 anni
5,5
8,1
0,0
3,8
12,1
6,9
- % con figli con più di 10 anni
10,5
20,7
0,0
1,1
33,9
16,0
% senza figli conviventi
71,7
55,7
94,3
76,6
39,5
63,1
Totale
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
513
594
228
368
511
1.107
v.a.
Con riguardo al tema della formazione, in controtendenza con le passate
rilevazioni, diminuisce la propensione alla formazione: si passa infatti dal 25,3%
di soggetti che hanno frequentato corsi di formazione del 2004 al 15,8% del
2008.
La tendenza a frequentare corsi di formazione professionale è più elevata per i
soggetti in possesso di un grado di scolarizzazione medio-alto: il 19,2% dei
diplomati ha frequentato almeno un corso, mentre i laureati sono 34,1%.
Gli avviati che hanno frequentato corsi di formazione negli ultimi due anni sono
complessivamente 175 unità.
Nel 38,9% dei casi l‟attività formativa è stata finanziata con risorse proprie (o
della propria famiglia) e nel 37,7% con risorse pubbliche (soprattutto FSE).
Infine, nel 28,6% dei casi si è trattato di corsi di formazione continua
considerato che le spese sono state sostenute dall‟impresa.
185
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 144 – Frequenza di corsi di formazione, per genere, per classi di età, per
titolo di studio. Anno 2004, 2007 e 2008.
Frequenza di corsi di formazione
No
Sì
v.a.
2008
84,2
15,8
1.107
2007
78,7
21,3
1.000
2004
74,7
25,3
1.024
M
85,0
15,0
513
F
83,5
16,5
594
15-24 anni
84,6
15,4
228
25-34 anni
78,0
22,0
368
Più di 34 anni
88,5
11,5
511
Fino alla media inferiore
91,9
8,1
442
Qualifica profes.
94,3
5,7
70
Media superiore
80,8
19,2
390
Laurea/Master
65,9
34,1
170
Genere
Classi di età
Titolo di studio
Nella maggior parte dei casi, gli avviati con almeno un‟esperienza formativa
negli ultimi tre anni hanno frequentato un solo corso di formazione.
Le donne hanno svolto mediamente più attività, così come gli avviati al di
sopra dei 24 anni. Mediamente, negli ultimi tre anni le ore frequentate sono
state pari a 187: valori più elevati, oltre che per le donne (203 contro 166 degli
uomini), si evidenziano per i più giovani, in virtù di una maggiore presenza di
avviati che hanno partecipato a corsi legati all‟obbligo formativo.
Tab. 145 – Numero di corsi di formazione frequentati e numero medio di ore
frequentate per genere e per classi di età.
Numero di corsi
di formazione
1 corso
2 corsi
3 corsi
Più di tre corsi
Totale
v.a.
Media ore
Genere
M
F
70,1
9,1
9,1
11,7
100,0
77
166
65,3
19,4
6,1
9,2
100,0
98
203
15-24
anni
85,7
2,9
0,0
11,4
100,0
35
247
Classi di età
25-34
anni
64,2
16,0
7,4
12,3
100,0
81
195
Più di 34
anni
61,0
20,3
11,9
6,8
100,0
59
139
Totale
67,4
14,9
7,4
10,3
100,0
175
187
Il principale canale di conoscenza dell‟ultima attività formativa frequentata è
rappresentato dalla struttura che ha organizzato il corso di formazione (22.9%).
Tale percentuale cresce all‟aumentare dell‟età, passando dal 14,3% per i più
giovani al 28,8% per gli adulti, oltre che per le donne (25,5%).
186
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Le tecnologie informatiche rappresentano un ampio e valido strumento per la
conoscenza delle attività formative che possono essere frequentate: infatti,
quasi il 20% ha saputo dell‟esistenza del corso di formazione attraverso la rete
Internet. In questo caso il valore più alto si evidenzia per gli avviati fra 25 e 34
anni, ossia per quella classe in cui si concentra la maggior parte dei diplomati
e laureati. Il terzo canale è costituito dagli insegnanti della scuola con un
valore medio dell‟8% che sale al 14,5% per i più giovani.
Una percentuale del 7,4% viene conseguita sia dai canali quali manifesti,
depliant, pubblicità sia dalle relazioni amicali e parentali: in entrambi i casi, si
evidenzia una maggiore importanza di questi strumenti per la componente
maschile con il 10,4%.
Tab. 146 – Canale di conoscenza dell‟ultimo corso di formazione frequentato
per genere e per classi di età.
Genere
Canale di conoscenza
Classi di età
25-34
Più di 34
anni
anni
6,2
5,1
Totale
M
F
Dal CIOF
6,5
6,1
15-24
anni
8,6
Da manifesti, depliant, pubblicità
10,4
5,1
8,6
8,6
5,1
7,4
Da internet
18,2
20,4
17,1
24,7
13,6
19,4
Dalla stampa quotidiana o spot radio televisivi
1,3
3,1
0,0
1,2
5,1
2,3
Da centri Informagiovani e disoccupati
0,0
3,1
0,0
1,2
3,4
1,7
Dalla struttura che ha organizzato il corso
19,5
25,5
14,3
22,2
28,8
22,9
Dagli uffici dell'Assessorato formazione lavoro
3,9
8,2
2,9
8,6
5,1
6,3
Dagli insegnanti della scuola
9,1
7,1
14,3
7,4
5,1
8,0
Da amici, conoscenti e parenti
10,4
5,1
8,6
6,2
8,5
7,4
Dai sindacati e associazioni di categoria
5,2
5,1
5,7
1,2
10,2
5,1
Dall'azienda presso cui lavoro/lavoravo
7,8
4,1
8,6
7,4
1,7
5,7
Dall'università
2,6
2,0
0,0
2,5
3,4
2,3
Altro
1,3
1,0
0,0
1,2
1,7
1,1
Non sa/non risponde
3,9
4,1
11,4
1,2
3,4
4,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
77
98
35
81
59
175
Totale
v.a.
6,3
3. La ricerca del lavoro
La percentuale di chi ha trovato lavoro “immediatamente” o di chi dichiara di
“non aver cercato” si attesta nel 2008 al 44,5% con una diminuzione di 11,5
punti percentuali rispetto alla passata rilevazione, evidenziando come il lavoro
si trovi sempre meno facilmente.
Di contro, aumentano le incidenze dei soggetti che hanno impiegato un certo
lasso di tempo per inserirsi o reinserirsi nel mercato del lavoro. L‟unica
eccezione è rappresentata dalla quota di avviati che hanno cercato per un
periodo superiore a dodici mesi (6,2% contro il 14,9% del 2007).
187
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Gli uomini, così come i più giovani, riescono a trovare lavoro con una
maggiore facilità: in entrambi i casi, la percentuale di “occupazione
immediata” sale al 48,9%.
La disoccupazione di lunga durata, invece, riguarda in proporzioni maggiori le
donne; inoltre risulta essere correlata tanto all‟età quanto al livello di scolarità.
Tab. 147 – Mesi di ricerca del lavoro per genere e classi di età. Anni 2003, 2004,
2007 e 2008.
Genere
Mesi di ricerca del lavoro
2008
2007
2004
2003
Occupazione immediata
44,5
56,0
42,9
Fino a 1 mese
17,1
8,7
18,4
1-2 mesi
14,1
9,9
3-6 mesi
11,2
7-12 mesi
Classi di età
Più di
25-34
34
anni
anni
41,0
45,1
M
F
36,0
48,9
40,7
15-24
anni
48,9
26,9
15,8
18,2
22,7
17,4
14,3
15,7
14,9
14,8
13,5
13,5
16,0
12,9
7,0
14,1
12,2
10,7
11,6
7,0
13,9
11,2
4,3
3,5
4,0
6,1
2,7
5,7
3,1
4,3
4,9
Oltre 12 mesi
6,2
14,9
5,0
3,9
4,5
7,7
3,9
5,7
7,6
Non sa/non risponde
2,5
-
-
-
2,5
2,5
0,9
1,6
3,9
Totale
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
v.a.
1.107
1.000
1.024
1.045
513
594
229
368
510
L‟analisi per nazionalità mostra come fra gli avviati stranieri aumenti l‟incidenza
di chi ha impiegato un certo lasso di tempo per trovare lavoro: risulta
sensibilmente più bassa rispetto agli italiani la quota di chi ha trovato
“immediatamente”, mentre è più alta soprattutto quella di chi ha impiegato
fino a due mesi per trovare un‟occupazione.
Figura 19 – Mesi di ricerca del lavoro per nazionalità.
2,7
1,6
Non sa/non risponde
6,3
5,5
Oltre 12 mesi
3,8
7-12 mesi
8,6
11,1
11,7
3-6 mesi
13,5
1-2 mesi
Italiani
Stranieri
18,8
16,3
Fino a 1 m ese
22,7
Occupazione im m ediata
31,3
0,0
10,0
20,0
188
30,0
40,0
46,3
50,0
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
L‟analisi delle azioni di ricerca intraprese per trovare lavoro evidenzia come il
canale costituito dai parenti, dai conoscenti e dagli amici sia il volano
principale per inserirsi o reinserirsi nel mercato del lavoro: più della metà degli
avviati ricorre alla propria rete di relazioni personali.
Al secondo posto vengono le azioni di autocandidatura con il 26,4% per l‟invio
del curriculum vitae e il 30,7% per le visite personali a datori di lavoro.
Queste due modalità rappresentano, in un certo qual modo, un‟azione simile
di “autocandidatura” attuabile in situazioni di diversa professionalità (l‟invio di
curriculum vitae si adatta ai profili medio-alti, mentre il presentarsi al datore di
lavoro è più comune ai profili medio-bassi).
Attraverso i CIOF ha cercato lavoro il 16,6% degli intervistati, con un valore al di
sotto delle inserzioni su giornali o Internet (19,2%) e poco al di sopra delle
agenzie private (15,6%).
Rispetto alla passata rilevazione, il peso specifico di ciascuna azione di ricerca
cambia notevolmente: si tratta di variazioni dovute, oltre a cambiamenti nelle
strategie di ricerca del lavoro, anche ad una maggiore incidenza dell‟errore
campionario derivante da una ridotta frequenza delle osservazioni.
Tab. 148 – Azioni di ricerca del lavoro. Anni 2003, 2004, 2007 e 2008.
Modalità di ricerca
2008
2007
2004
2003
Inserzioni su giornali o su Internet
19,2
28,5
27,3
27,4
Risposte ad offerte pubblicate su giornali o su Internet
8,8
0,0
0,0
0,0
Invio del curriculum vitae
26,4
42,7
35,5
36,3
Visite personali a datori di lavoro
30,7
23,4
50,0
63,1
Parenti/conoscenti/amici
50,4
30,2
64,7
73,0
Concorsi
5,0
10,9
10,3
15,2
CIOF
16,6
31,4
43,7
43,7
Agenzia privata (ricerca e selezione, somministrazione)
15,6
14,1
32
28,6
Agenzie di mediazione in associazioni di categoria
3,8
2,0
5,6
7,1
Centro di formazione professionale
0,8
0,7
3,9
5,7
Scuola/università
0,0
1,1
3,6
7,1
Consulente del lavoro
3,0
0,5
2,7
4,4
Avvio di un lavoro autonomo
0,3
0,2
6,6
9,6
Tirocini/stage
0,0
1,8
11,7
15,1
Altro
1,5
1,4
0,0
0,0
v.a.
603
440
1.024
1.045
Rispetto agli uomini, le donne si caratterizzano, da una parte, per un maggior
ricorso all‟invio del curriculum vitae (+3,1%) e al CIOF (+3,7%), dall‟altra, per un
utilizzo sensibilmente minore della propria rete di relazioni interpersonali (46,7%
contro il 55,5%).
Al crescere dell‟età, aumenta l‟incidenza registrata per le visite personali a
datori di lavoro. La stessa cosa accade per la proporzione di avviati che si
189
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
sono rivolti ai CIOF per cercare lavoro (20,5% per i più adulti contro il 14,9% dei
più giovani e il 14,9% della classe intermedia).
Tab. 149 – Azioni di ricerca del lavoro per genere e per classi di età.
Genere
Modalità di ricerca
Classi di età
25-34
Più di
anni
34 anni
50,7
50,2
Totale
M
F
Parenti/conoscenti/amici
55,5
46,7
15-24
anni
50,4
Visite personali a datori di lavoro
30,9
30,5
27,8
29,8
32,6
30,7
Invio del curriculum vitae
24,6
27,7
30,4
30,2
21,6
26,4
Inserzioni su giornali o su Internet
23,0
16,4
18,3
22,3
17,2
19,2
CIOF
14,5
18,2
10,4
14,9
20,5
16,6
Agenzie di somministrazione
17,6
14,1
14,8
15,8
15,8
15,6
Risposte ad offerte pubblicate su giornali o su Internet
10,2
7,8
5,2
10,2
9,2
8,8
v.a.
256
347
115
215
273
603
50,4
Fra coloro che hanno impiegato un certo lasso di tempo per trovare lavoro, il
19,9% risultava già occupato durante la ricerca ed era, con ogni probabilità, in
una condizione di insoddisfazione per il proprio lavoro (occupato alla ricerca
di un‟alta occupazione).
Questa quota di persone diminuisce in maniera significativa rispetto al 2007,
con una variazione di 14 punti percentuali, ipotizzando la presenza di una
minore propensione a cercare un nuovo lavoro per gli occupati. La condizione
di occupato durante la ricerca di lavoro riguarda in proporzioni maggiori gli
uomini, con il 21,4%, e gli under35 con un valore poco al di sopra del 20%;
valori più elevati si riscontrano per i soggetti più scolarizzati.
Per i due sottoinsiemi appena citati la percentuale di chi utilizza almeno
quattro canali nella ricerca di lavoro è, rispettivamente, del 13,4% e del 18,3%
contro una media del 9,8%. La maggior parte degli avviati, si affida ad un solo
canale nella ricerca di lavoro con una percentuale del 55,5%. Questo valore
aumenta per i giovanissimi e soprattutto per gli stranieri.
Tab. 150 – Condizione occupazionale durante la ricerca per genere, per classi
di età e per titolo di studio. Anni 2007 e 2008.
Genere
Condizione
durante il periodo
di ricerca
2008
2007
Non occupato
80,1
Occupato
19,9
Totale
v.a.
15-24
anni
83,6
Classi di età
25-34
Più di 34
anni
anni
79,3
79,4
M
F
66,1
78,6
81,3
33,9
21,4
18,8
16,4
20,7
20,6
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
614
440
262
352
333
152
129
190
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
4. Modalità di ingresso nel mercato del lavoro
Parenti, conoscenti e amici si confermano come il principale canale di
inserimento o di reinserimento nel mercato del lavoro con il 40,6% dei casi. Il
secondo posto è rappresentato dalle autocandidature con il 25,2% dei casi
(9,2% per l‟invio del curriculum vitae e 16% per le visite personali a datori di
lavoro).
Attraverso i CIOF hanno trovato lavoro il 4,7% degli avviati, mentre attraverso le
inserzioni su giornali o su Internet il 6,1% e attraverso le agenzie private, il 9%.
Tab. 151 – Modalità di ingresso nel mercato del lavoro. Anni 2003, 2004, 2007 e
2008.
Modalità di ingresso
Inserzioni su giornali o su Internet
Risposte ad offerte pubblicate su giornali o su
Internet
Invio del curriculum vitae
2008
6,1
1,5
9,2
16,0
40,6
2,7
4,7
9,0
0,1
0,4
2,6
0,1
7,0
100,0
1.107
Visite personali a datori di lavoro
Parenti/conoscenti/amici
Concorsi
CIOF
Agenzie private (ricerca e selezione,
somministrazione)
Organizzazioni (Sindacati, Associazioni, …)
Centro di formazione professionale
Scuola/università
Consulente del lavoro
Altro /non indicato
Totale
v.a.
2007
4,8
13,2
18,3
36,1
7,3
6,2
4,8
0,5
0,4
1,2
0,1
7,1
100,0
1.000
2004
2,4
4,9
20,5
44,9
2,4
7,5
11,5
1,5
0,4
0,9
0,4
2,9
100,0
1.024
2003
2,5
6,4
25,9
46,2
1,7
5,8
8,5
0,5
0,2
1,1
0,1
1,0
100,0
1.045
Rispetto al 2007, si registra una maggiore importanza assunta dalle relazioni
interpersonali, così come dalle agenzie private; al contrario, diminuisce
l‟incidenza tanto delle autocandidature quanto dei CIOF.
Per quanto riguarda le differenze di genere, tra gli uomini risulta più consistente
l‟ingresso nel mercato del lavoro tramite il contatto diretto con i datori di
lavoro (19,8% contro il 16,7%) e l‟interessamento di parenti e amici (35,5%
contro il 30,6%); per le donne, invece prevale il ricorso all‟invio di curriculum
vitae (14,1% contro il 12,4%) e la partecipazione a concorsi (9,4% contro il
5,3%).
Queste differenze sono spiegate dalle diverse abilità, competenze e livelli di
istruzione che, come analizzato in precedenza, sono generalmente più elevati
nel caso delle donne.
191
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
L‟analisi per classi di età evidenzia come per i giovani sia maggiore il ricorso
alla propria rete di relazioni familiari ed amicali (43,4%), così come alle agenzie
private con il 10,1%. I CIOF registrano il valore più elevato, pari al 6,3%, in
corrispondenza della classe più adulta.
Tab. 152 – Modalità di ingresso nel mercato del lavoro per genere e per classi
di età.
Genere
Modalità di ingresso
Classi di età
M
F
15-24
anni
25-34
anni
Più di 34
anni
Inserzioni su giornali o su Internet
6,2
6,1
5,7
8,2
4,9
Risposte ad offerte pubblicate su giornali o su Internet
2,1
1,0
0,9
1,6
1,8
Invio del curriculum vitae
7,2
10,9
9,6
12,8
6,5
Visite personali a datori di lavoro
17,0
15,2
16,7
14,4
16,8
Parenti/conoscenti/amici
43,1
38,4
43,4
41,6
38,6
Concorsi
2,1
3,2
0,4
1,9
4,3
CIOF
3,3
5,9
3,1
3,5
6,3
Agenzie private (ricerca e selezione, somministrazione)
11,3
7,1
10,1
7,9
9,4
Organizzazioni (Sindacati, Associazioni, …)
0,0
0,2
0,0
0,0
0,2
Centro di formazione professionale
0,4
0,3
0,9
0,5
0,0
Scuola/università
1,9
3,2
2,6
3,3
2,2
Consulente del lavoro
0,0
0,2
0,0
0,0
0,2
Altro /non indicato
Totale
v.a.
5,3
8,4
6,6
4,3
9,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
513
594
228
368
511
Per quanto riguarda la nazionalità va evidenziato come oltre la metà degli
stranieri trovi lavoro attraverso la rete di conoscenze parentali ed amicali:
inoltre, risulta essere leggermente più elevata fra la componente straniera
l‟incidenza di chi ha trovato un‟occupazione attraverso le agenzie di
somministrazione di manodopera.
Figura 20 – Modalità di ingresso nel mercato del lavoro per nazionalità.
7,4
9,4
Agenzie di som m inistrazione
4,9
3,1
CIOF
39,1
Parenti/conoscenti/amici
51,6
15,9
16,4
Visite personali a datori di lavoro
9,7
Invio del curriculum vitae
5,5
Inserzioni su giornali o su Internet
6,2
5,5
0,0
10,0
Italiani
20,0
Stranieri
192
30,0
40,0
50,0
60,0
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
5. Le motivazioni di accettazione del lavoro
La ragione principale del perché viene accettato un lavoro è rappresentato
dalle necessità economiche nel 60,3% dei casi. La dimensione della
realizzazione e dell‟autonomia rappresenta la seconda motivazione con il 20%
dei casi.
Rispetto al 2007 si evidenzia una crescita rilevante dei soggetti che hanno
deciso di accettare il lavoro offerto per necessità economiche (+12,6%). Quasi
tutte le altre motivazioni subiscono una diminuzione della propria incidenza. Le
sole eccezioni sono costituite dal desiderio di avere un‟autonomia economica
con un +4,3% e dalla volontà di costruire un percorso di carriera (+1,1%).
Tab. 153 – Motivazioni di accettazione del lavoro. Anni 2003, 2004, 2007 e 2008.
Motivazioni di accettazione
2008
60,3
Per necessità economiche
2007
47,7
2004
37,7
2003
37,4
Per desiderio di autonomia economica
9,3
5,0
15,2
21,2
Perché era il lavoro che desideravo
10,7
18,2
16,7
16,0
Per costruire un percorso di carriera
3,7
2,6
4,7
4,1
Per comodità (vicinanza da casa, orario, stabilità, etc.)
5,7
10,7
19,7
15,5
Perché è stato offerto da parenti/conoscenti
0,0
2,2
2,6
1,5
Per conformità con la mia formazione professionale
6,9
10,8
0,0
0,0
Altro
2,2
1,8
3,3
4,2
Non sa/non risponde
1,4
0,0
0,0
0,0
Totale
100,0
100,0
100,0
100,0
v.a.
1.107
1.000
1.024
1.045
Contrariamente a quanto accadeva in passato, sono gli uomini che
accettano più spesso il lavoro offerto per far fronte alle necessità economiche
(63,5% contro il 57,4% delle donne).
Tale motivazione diventa altresì rilevante nella decisione di accettare
un‟offerta di lavoro all‟aumentare dell‟età passando dal 54,3% dei giovani al
65,8% dei più adulti.
Le ragioni di natura economica diminuiscono all‟aumentare del livello di
scolarizzazione posseduto. Infatti, a fronte di un 73,8% per i soggetti meno
scolarizzati, l‟incidenza della suddetta motivazione scende al 55,1% per i
diplomati e al 41,2% per i laureati.
Per questi soggetti sono prevalenti motivazioni che attengono maggiormente
alla conformità della formazione professionale, alla costruzione di un percorso
di carriera, alla propria realizzazione professionale. Gli stranieri in più dell‟80%
dei casi hanno accettato il lavoro per necessità economiche.
193
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 154 – Motivazioni di accettazione del lavoro per genere e per classi di età.
Genere
Motivazioni di accettazione
Classi di età
M
F
15-24
anni
Per necessità economiche
63,5
57,4
57,5
54,3
Per desiderio di autonomia economica
8,2
10,3
15,4
11,4
5,1
Perché era il lavoro che desideravo
10,1
11,1
8,3
11,4
11,2
Per costruire un percorso di carriera
4,3
3,2
4,4
6,0
1,8
Per comodità (vicinanza da casa, orario, etc.)
4,7
6,6
7,5
4,9
5,5
Per conformità con la formazione professionale
5,8
7,7
4,4
8,4
6,8
Altro
2,1
2,2
2,6
1,9
2,2
Non sa/non risponde
1,2
1,5
0,0
1,6
1,8
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
513
594
228
368
511
Totale
v.a.
25-34
anni
Più di 34
anni
65,8
6. Le caratteristiche del lavoro trovato
Il 60,7% degli avviati nel primo semestre del 2008 risulta assunto attraverso
contratti a tempo determinato; il 16,5% per mezzo di un contratto a tempo
indeterminato.
Pertanto, rispetto alla passata rilevazione, si evidenzia una diminuzione
consistente del numero di avviati con contratti a tempo indeterminato con un
-12,7%. Aumenta invece ‟incidenza delle altre tipologie contrattuali, in
particolare i contratti con agenzia di somministrazione e a causa mista
(soprattutto apprendistato).
Rispetto alla componente maschile, le donne vengono assunte in proporzione
maggiori con contratti a termine (63,8% contro il 57,1%) e contratti
parasubordinati (5,7% contro il 4,5%).
All‟aumentare dell‟età cresce la probabilità di essere assunti o attraverso
contratti a termine (si passa dal 9,2% al 20,9%) o attraverso contratti a tempo
indeterminato (si passa dal 47,4% al 65,4%).
I giovani, dunque, vengono più spesso avviati al lavoro per mezzo di forme
contrattuali che prevedono un‟attività formativa affiancata alla prestazione
lavorativa (26,8%), oppure attraverso rapporti con agenzie di somministrazione
di manodopera (13,6%).
194
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 155 – Tipo di contratto per genere, per classi di età. Anni 2007 e 2008.
Genere
Tipologia contrattuale
2008
2007
Tempo indeterminato
Agenzia di somministrazione
Causa mista
Tempo determinato
Parasubordinati
Totale
v.a.
16,5
9,6
8,0
60,7
5,1
100,0
1.107
29,2
1,9
2,4
58,0
7,1
100,0
1.000
Classi di età
M
F
15-24
anni
25-34
anni
Più di
34 anni
17,3
11,7
9,4
57,1
4,5
100,0
513
15,8
7,7
6,9
63,8
5,7
100,0
594
9,2
13,6
26,8
47,4
3,1
100,0
228
14,9
8,2
7,1
62,5
7,3
100,0
368
20,9
8,8
0,4
65,4
4,5
100,0
511
L‟analisi evidenzia come per i soggetti altamente scolarizzati aumenti la
probabilità di essere avviati attraverso forme contrattuali diverse dal tempo
indeterminato, soprattutto parasubordinati (11,8%).
Fra i laureati la quota di persone avviate con contratti a termine è pari al
64,1%, un valore più alto di quasi otto punti percentuali rispetto ai diplomati.
Infine, gli stranieri più spesso degli italiani, vengono assunti con contratti
standard, ossia a tempo indeterminato (22,7% contro il 15,7%), così come con
contratti con agenzia di somministrazione (14,1% contro il 9%).
Tab. 156 – Tipo di contratto per titolo di studio e nazionalità.
Titolo di studio
Tipologia contrattuale
Fino alla
media
inferiore
15,6
Nazionalità
Qualifica
profes.
Media
superiore
Laurea/
Master
Italiani
Stranieri
17,1
19,7
10,6
15,7
22,7
Agenzia di somministrazione
11,8
4,3
10,5
5,3
9,0
14,1
Causa mista
5,7
15,7
9,0
8,2
8,3
6,3
Tempo determinato
64,7
54,3
55,9
64,1
61,6
53,9
Tempo indeterminato
Parasubordinati
Totale
v.a.
2,3
8,6
4,9
11,8
5,4
3,1
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
442
70
390
170
979
128
Un elevato numero di lavoratori viene avviato attraverso contratti part time
con un valore che nel 2008 si attesta al 38,7%.
Questo risultato, evidentemente, riflette le scelte della componente femminile
che nel 47,8% lavora a tempo parziale contro il 28,1% degli uomini.
La dimensione del lavoro part time non sembra essere influenzata dall‟età:
infatti le percentuali non variano sensibilmente al crescere dell‟età anche se le
motivazioni sono alquanto differenti.
195
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
I più giovani lavorano a tempo parziale per conciliare l‟attività lavorativa con
la prosecuzione degli studi e/o la frequenza di un corso di formazione
professionale, i più adulti per conciliare l‟attività lavorativa con quella di cura
dei propri figli.
Tab. 157 – Modalità orarie per genere e per classi di età.
Genere
Modalità orarie
Classi di età
Totale
62,2
Più di 34
anni
60,1
37,0
39,5
38,7
0,4
0,8
0,4
0,5
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
594
228
368
511
1.107
M
F
15-24 anni
25-34 anni
Tempo pieno
71,2
51,9
60,1
Tempo parziale
28,1
47,8
39,5
Non sa/non risponde
0,8
0,3
100,0
513
Totale
v.a.
60,8
La quota di avviati a tempo parziale varia in relazione al tipo di contratto
utilizzato per l‟assunzione.
Al di sopra della media si posizionano il tempo determinato e i contratti
parasubordinati con valori superiori al 40%. Rispetto alla rilevazione effettuata
sugli avviati nel 2007, si registra un aumento della quota di lavoratori part time:
per il tempo indeterminato si ha un incremento del +11,4%, per il tempo
determinato del +5%.
Queste variazioni sono in parte spiegate dalla diversa composizione del
campione utilizzato: come già evidenziato, nel 2008 le donne rappresentano il
53,7% del totale degli intervistati, una percentuale maggiore rispetto a quella
riscontrata nel 2007 (49%).
Tab. 158 – Modalità orarie per tipo di contratto.
Modalità orarie
Tempo
pieno
Tempo
parziale
Non
sa/non
risponde
v.a.
Tempo indeterminato
65,0
34,4
0,5
183
Agenzia di somministrazione
79,2
19,8
0,9
106
Causa mista
73,0
27,0
0,0
89
Tempo determinato
55,8
44,0
0,1
672
Parasubordinati
52,6
42,1
5,3
57
Totale
60,8
38,7
0,5
1.007
Tipo di contratto
196
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Circa un quarto degli avviati lavora nel comparto della “Industria
manifatturiera”55; al di sopra del 10% si posizionano “Alberghi e ristoranti”, “Altri
servizi pubblici, sociali e personali” e “Commercio”.
Questi quattro comparti complessivamente rappresentano quasi il 65% del
totale degli avviati.
L‟essere avviato in un determinato settore produttivo dipende in una certa
misura dal genere. Infatti, l‟incidenza della “Industria manifatturiera” risulta più
elevata per gli uomini, con il 29,8% contro il 20,4% delle donne (fra l‟altro gli
uomini più spesso come operai, le donne come impiegate).
Per la componente femminile, invece, aumenta l‟incidenza dei comparti che
afferiscono alla macroarea dei servizi: in particolare la differenza più rilevante
rispetto alla componente maschile si registra negli “Alberghi e ristoranti”.
La distribuzione per titolo di studio evidenzia come la probabilità di essere
avviato nella “Industria manifatturiera” diminuisca all‟aumentare del titolo di
scolarità posseduto (12,9% per i laureati).
I “Servizi domestici presso famiglie e convivenze” conseguono un valore pari al
3,3% a livello complessivo, con un‟incidenza sensibilmente più importante per
la componente straniera che non per quella italiana (10,9% contro il 2,2%).
Per gli stranieri, inoltre, un altro settore che riveste una certa rilevanza è
rappresentato dagli “Alberghi e ristoranti” con una percentuale del 20,3%
(contro il 14,8% degli italiani).
Tab. 159 – Settore di attività dell‟impresa56 per genere e per titolo di studio.
Genere
Settore di attività
M
Titolo di studio
F
Fino alla
media
inferiore
Qualifica
profes.
Media
superiore
Laurea/
Master
Totale
Agricoltura, caccia e silvicoltura, pesca
6,0
2,7
7,7
1,4
2,8
0,0
4,2
Industria manifatturiera
29,8
20,4
28,7
31,4
25,4
12,9
24,8
Costruzioni
9,7
1,7
6,8
5,7
5,4
2,4
5,4
Commercio
10,1
11,1
7,2
24,3
11,8
11,8
10,7
Alberghi e ristoranti
12,1
18,4
17,0
14,3
13,6
10,6
15,4
Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni
3,9
2,0
2,5
2,9
3,3
2,4
2,9
Attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, etc.
8,2
9,4
6,8
7,1
11,0
11,2
8,9
Istruzione
2,1
7,1
1,6
1,4
4,6
15,9
4,8
Altri servizi pubblici, sociali e personali
13,1
14,5
16,3
8,6
13,3
11,8
13,8
Servizi domestici presso famiglie e convivenze
1,0
5,2
2,0
1,4
3,6
5,3
3,3
Totale
96,1
92,4
96,6
98,6
94,9
84,1
94,1
v.a.
513
594
442
70
390
170
1.107
Dei 274 avviati nel comparto della “Industria manifatturiera” il 16,1% fa riferimento alla “Produzione di
metallo e fabbricazione di prodotti in metallo”, il 13,9% alle “Industrie conciarie, fabbricazione di prodotti in
cuoio, pelle e similari”, il 13,1% alla “Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche” e il 10,9% alla
“Industria tessile e dell'abbigliamento”.
56 Nella tabella vengono riportati le prime dieci attività economiche che rappresentano assieme il 94,1%
degli avviati.
55
197
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
La tabella successiva riporta la distribuzione degli avviati per tipologia
contrattuale per i primi cinque settori di attività economica.
Sono soprattutto gli “Alberghi e ristoranti” e il “Commercio” i comparti in cui più
spesso le assunzioni avvengono mediante contratti a termine, con valori di
poco superiori alla soglia del 64%.
Le “Attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, etc.” e gli “Altri servizi
pubblici, sociali e personali” si caratterizzano per un maggior ricorso tanto ai
contratti con agenzie di somministrazione quanto ai contratti parasubordinati.
Infine, nel settore manifatturiero si registra la più elevata propensione ad
utilizzare contratti a causa mista.
Tab. 160 – Tipo di contratto per settore di attività economica dell‟impresa.
Settore di attività
Industria
manifatturiera
Alberghi
e ristoranti
Altri servizi
pubblici,
sociali e
personali
Commercio
Tempo indeterminato
18,6
19,0
11,1
14,7
Attività
immobiliari,
noleggio,
informatica,
ricerca, etc.
17,2
Agenzia di somministrazione
9,9
7,1
24,6
5,9
12,1
Causa mista
12,8
7,1
4,8
9,8
7,1
Tempo determinato
57,7
64,3
53,2
64,7
56,6
Tipo di contratto
Parasubordinati
Totale
v.a.
1,1
1,8
7,8
5,9
7,1
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
274
171
153
118
98
La maggior parte degli avviati ha una retribuzione inferiore a 1.000 euro: in
particolare, il 36,8% guadagna fra 750 e 1.000 euro, mentre il 28,4% meno di
750 euro.
Nella classe 1.000-1.500 euro si colloca il 18,2% degli avviati. Pertanto rispetto
alla rilevazione effettuata nel 2007, si evidenzia una marcata crescita delle
classi inferiori, a scapito della terza classe di reddito.
La retribuzione si dimostra fortemente dipendente dal genere del lavoratore: le
donne guadagnano meno degli uomini. Infatti, per le donne la classe di
reddito inferiore incide per il 36,4% , contro il 19,1% degli uomini.
Nella classe di reddito 1.000-1.500 l‟incidenza degli uomini è doppia rispetto a
quella delle donne. I giovani guadagnano di meno, con il 36% di casi che
ricade nella prima classe di reddito. Per i soggetti più adulti, invece, la quota di
persone con un reddito inferiore ai 750 euro è intorno al 26-27%.
Il fatto che le donne si collochino più frequentemente nella parte inferiore
della distribuzione è in un certo qual modo dovuto alla maggiore incidenza del
lavoro part time.
198
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Infatti, se si considerano le donne avviate a tempo pieno, l‟incidenza della
categoria inferiore di reddito (meno di 750 euro) è pari al 12%.
Se si considerano le donne avviate a tempo parziale, invece, si registra un
valore molto più elevato, pari circa al 63%. Nonostante ciò, si registrano
rilevanti differenze di genere: limitando l‟attenzione agli avviati a tempo pieno,
le donne sono più presenti nelle prime due classi (64%), meno nella terza
(21,4%). Nel primo caso, per gli uomini si rileva un valore più basso (53%) e nel
secondo più elevato (33,1%).
Tab. 161 – Retribuzione netta mensile per genere e per classi di età. Anni 2003,
2004, 2007 e 2008.
Genere
Classi di reddito
2008
2007
2004
2003
Meno di 750
751-1000
1001-1500
1501-2000
2001-2500
Oltre 2500
Non sa/non risponde
Totale
v.a.
28,4
36,8
18,2
1,4
0,2
0,0
15,1
100,0
1.107
22,1
26,9
30,1
1,0
0,2
0,1
19,6
100,0
1.000
30,5
36,1
14,6
1,5
0,6
0,0
16,8
100,0
1.024
27,8
41,9
11,9
1,7
0,2
0,1
16,5
100,0
1.045
Classi di età
Più di
15-24 25-34
34
anni
anni
anni
M
F
19,1
38,0
25,0
2,5
0,4
0,0
15,0
100,0
513
36,4
35,7
12,5
0,3
0,0
0,0
15,2
100,0
594
36,0
37,3
14,9
0,9
0,0
0,0
11,0
100,0
229
27,2
36,7
20,4
0,5
0,3
0,0
14,9
100,0
368
25,8
36,6
18,2
2,2
0,2
0,0
17,0
100,0
510
Tab. 162 – Retribuzione netta mensile Per modalità orarie e per genere.
Modalità orarie
Tempo pieno
Tempo parziale
Genere
Classi di reddito
Totale
M
F
Meno di 750
7,1
12,0
9,3
751-1000
45,9
54,0
49,6
1001-1500
33,1
21,4
27,7
1501-2000
3,0
0,6
1,9
2001-2500
0,5
0,0
0,3
Non sa/non risponde
10,4
12,0
11,1
Totale
100,0
100,0
100,0
Meno di 750
49,3
62,8
58,3
751-1000
18,8
15,8
16,8
1001-1500
4,9
2,8
3,5
1501-2000
1,4
0,0
0,5
2001-2500
0,0
0,0
0,0
Non sa/non risponde
25,7
18,6
21,0
Totale
100,0
100,0
100,0
199
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
7. La qualità del lavoro
Gli aspetti più critici in ordine alla qualità del lavoro sono rappresentati dalle
possibilità di carriera, dal rischio per la salute e dalle possibilità di fare
formazione: la percentuale di avviati che dichiarano un giudizio insufficiente è,
rispettivamente, del 55,7%, 57,8% e 54,1%.
Quelli meno critici, invece, sono costituti dalla conciliazione lavoro/famiglia,
dalla possibilità di far valere le proprie capacità e dal livello di reddito. Le
differenze fra uomini e donne sono piuttosto contenute, ad eccezione
dell‟aspetto relativo alle possibilità di carriera (il 57,6% delle donne esprime un
giudizio negativo contro il 53,6% degli uomini) e alla stabilità/sicurezza del
posto di lavoro.
In quest‟ultimo caso le donne più spesso rilasciano un giudizio di insufficienza
degli uomini (+7,1%), a causa della maggiore incidenza fra la componente
femminile di forme contrattuali meno stabili, ossia diverse dal tempo
indeterminato.
Tab. 163 – Valutazione del lavoro per genere e per classi di età.
Genere
Dimensioni del lavoro
Possibilità di carriera
Livello del reddito
Stabilità/sicurezza del posto
di lavoro
Rischi per la salute
Conciliazione lavoro/famiglia
Possibilità di fare formazione
Possibilità di far valere le proprie
capacità
Valutazioni
Classi di età
25-34 Più di 34
anni
anni
50,8
61,1
Totale
M
F
Insufficiente
53,6
57,6
15-24
anni
51,8
Sufficiente
25,0
26,3
30,3
29,3
20,9
25,7
Buono
21,4
16,2
18,0
19,8
18,0
18,6
Insufficiente
28,3
28,6
31,1
27,2
28,2
28,5
Sufficiente
53,4
49,3
44,7
53,8
52,3
51,2
Buono
18,3
22,1
24,1
19,0
19,6
20,3
Insufficiente
33,5
40,6
28,5
41,3
38,4
37,3
Sufficiente
38,4
32,3
37,7
31,8
36,4
35,1
Buono
28,1
27,1
33,8
26,9
25,2
27,6
Insufficiente
59,1
56,7
61,4
57,3
56,6
57,8
Sufficiente
19,9
16,2
17,5
17,4
18,4
17,9
Buono
21,1
27,1
21,1
25,3
25,0
24,3
Insufficiente
17,2
14,8
12,7
17,1
16,4
15,9
Sufficiente
46,6
40,6
42,1
45,7
42,3
43,4
Buono
36,3
44,6
45,2
37,2
41,3
40,7
Insufficiente
55,4
53,0
41,2
49,7
63,0
54,1
Sufficiente
27,7
26,3
35,1
28,0
22,5
26,9
Buono
17,0
20,7
23,7
22,3
14,5
19,0
Insufficiente
23,6
23,2
19,7
23,9
24,7
23,4
Sufficiente
42,9
39,7
39,5
39,1
43,4
41,2
Buono
33,5
37,0
40,8
37,0
31,9
35,4
55,7
L‟analisi per classi di età evidenzia come fra i più giovani siano mediamente
più elevate le percentuali di chi esprime giudizi insufficienti: solamente per due
200
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
aspetti si riscontrano valori superiori, specificatamente per il livello del reddito e
i rischi per la salute.
I più adulti sono, invece, coloro che in misura maggiore forniscono valutazioni
negative, soprattutto in relazione ad alcuni ambiti: 61,1% per le possibilità di
carriera, 63% per la possibilità di fare formazione.
Naturalmente, il giudizio fornito dagli avviati in merito alla qualità del lavoro
dipende dalle modalità contrattuali attraverso le quali l‟avviamento è
avvenuto.
Tab. 164 – Valutazione del lavoro per tipo di contratto.
Tipo di contratto
Dimensioni del lavoro
Possibilità di carriera
Livello del reddito
Stabilità/sicurezza
del posto di lavoro
Rischi per la salute
Conciliazione
lavoro/famiglia
Possibilità di fare
formazione
Possibilità di far valere
le proprie capacità
Valutazioni
Tempo
indeterminato
Agenzia di
somministrazione
Insufficiente
51,9
59,4
41,6
58,9
45,6
55,7
Sufficiente
27,3
30,2
31,5
23,7
26,3
25,7
Buono
20,8
10,4
27,0
17,4
28,1
18,6
Insufficiente
24,6
32,1
36,0
27,8
29,8
28,5
Sufficiente
59,6
49,1
43,8
49,9
56,1
51,2
Buono
15,8
18,9
20,2
22,3
14,0
20,3
Insufficiente
26,8
49,1
24,7
40,3
33,3
37,3
Sufficiente
41,0
29,2
29,2
34,4
45,6
35,1
Buono
32,2
21,7
46,1
25,3
21,1
27,6
Insufficiente
54,1
62,3
61,8
58,6
45,6
57,8
Sufficiente
19,7
20,8
18,0
17,3
14,0
17,9
Buono
26,2
17,0
20,2
24,1
40,4
24,3
Insufficiente
11,5
20,8
16,9
15,9
19,3
15,9
Sufficiente
49,7
46,2
36,0
42,6
38,6
43,4
Buono
38,8
33,0
47,2
41,5
42,1
40,7
Insufficiente
53,0
59,4
39,3
55,7
52,6
54,1
Sufficiente
31,1
24,5
27,0
26,8
19,3
26,9
Buono
15,8
16,0
33,7
17,6
28,1
19,0
Insufficiente
25,1
32,1
14,6
23,2
17,5
23,4
Sufficiente
44,8
46,2
37,1
40,3
36,8
41,2
Buono
30,1
21,7
48,3
36,5
45,6
35,4
Causa mista
Tempo
determinato
Parasubor-dinati
Totale
Le percentuali più alte di persone che esprimono un giudizio insufficiente si
riscontrano fra chi ha un contratto a termine o un contratto con un‟agenzia di
somministrazione.
Il fatto che fra i lavoratori a termine la maggior parte fornisca un giudizio
“sufficiente” o addirittura “buono” in merito alla stabilità e sicurezza del lavoro
può dipendere da fatto che, in un mercato del lavoro caratterizzato da
un‟elevata flessibilità in entrata, con durate contrattuali a volte brevissime, il
fatto di lavorare un certo numero di mesi viene ritenuto già di per sé
soddisfacente.
201
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Fra gli avviati con contratti a tempo indeterminato i livelli di “insoddisfazione”
risultano essere di poco inferiori alla media (con scostamenti di circa 5 punti in
meno), fatta eccezione per l‟aspetto della stabilità e sicurezza del lavoro (10,5%).
8. I cambiamenti di status
Del totale delle persone che sono state avviate al lavoro nel primo semestre
2008, al momento dell‟intervista il 72,5% risulta occupato. In prevalenza, si
tratta di soggetti che hanno mantenuto la precedente occupazione.
Il 18,3%, invece, risulta alla ricerca di una nuova occupazione, mentre l‟8,6%
afferma di non essere alla ricerca attiva di un lavoro, pur non essendo
occupato.
Per ciò che concerne le differenze di genere, gli uomini più frequentemente
hanno mantenuto o cambiato occupazione. Le donne, invece, molto più
spesso dichiarano di essere disoccupate alla ricerca di una nuova
occupazione.
I giovani nel 20,2% dei casi hanno cambiato lavoro: rappresentano, la
categoria di lavoratori che più di ogni altra risulta alla ricerca di
un‟occupazione più soddisfacente dal punto di vista del reddito oppure più
attinente alla propria formazione.
Questi soggetti, inoltre, nel 18,4% dei casi hanno lasciato il mercato del lavoro,
almeno nel brevissimo periodo, soprattutto per frequentare corsi di formazione
professionale o per riprendere un percorso di studi interrotto.
Per converso, i più adulti sono caratterizzati da una maggiore propensione a
mantenere la medesima occupazione con un valore prossimo al 65%.
Tab. 165 – Attuale condizione occupazionale per genere, per classi di età e
per nazionalità.
Genere
Attuale condizione occupazionale
Classi di età
Nazionalità
F
Sì, ho la stessa occupazione
59,1
56,6
44,3
56,8
64,4
58,5
51,6
57,7
No, ho un'altra occupazione
17,0
13,0
20,2
17,9
10,2
14,6
16,4
14,8
No, non lavoro e cerco lavoro
14,8
21,4
17,1
20,4
17,4
17,5
25,0
18,3
No, non lavoro e non cerco lavoro
8,8
8,4
18,4
4,3
7,2
9,1
4,7
8,6
Non sa/non risponde
0,4
0,7
0,0
0,5
0,8
0,3
2,3
0,5
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
513
594
228
368
511
979
128
1.107
Totale
v.a.
202
25-34
anni
Più di 34
anni
Italiani
Stranieri
Totale
M
15-24
anni
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Quanto alla nazionalità, gli stranieri mantengono il proprio lavoro in proporzioni
minori degli italiani (51,6% contro il 58,5%). Al contrario, più spesso hanno
cambiato lavoro e più spesso cercano un lavoro, nel caso in cui siano rimasti
disoccupati.
Delle persone che hanno mantenuto il lavoro iniziato nel primo semestre del
2008 (803 unità), una percentuale rilevante pensa di cambiare lavoro in un
prossimo futuro (29,9%).
A desiderare maggiormente un‟altra occupazione sono le donne e i più
giovani che dichiarano più spesso la certezza di una simile scelta.
L‟intenzione di cambiare lavoro è veicolata soprattutto dal desiderio di una
maggiore stabilità e sicurezza contrattuale. Infatti, il valore prima esposto
tende ad essere più alto per quelle persone che non lavorano a tempo
indeterminato.
Tab. 166 – Intenzione di cambiare lavoro per genere e per classi di età.
Genere
Intenzione di cambiare lavoro
Classi di età
25-34
Più di 34
anni
anni
12,7
7,9
Totale
M
F
Certamente si
8,7
11,9
15-24
anni
12,2
Probabilmente si
18,5
20,6
23,1
22,2
16,3
19,6
Probabilmente no
27,2
23,0
21,8
25,8
25,7
25,0
Certamente no
29,2
31,5
25,2
23,6
37,3
30,4
Non sa/non risponde
16,4
13,1
17,7
15,6
12,9
14,7
Totale
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
390
413
147
257
381
803
v.a.
10,3
Figura 21 – Intenzione di cambiare lavoro per tipo di contratto.
Totale
29,9
Parasubordinati
31,8
56,8
11,4
Tempo determinato
30,5
56,0
13,5
Causa m ista
35,8
55,4
55,2
14,7
9,0
Cam biare
Non cam biare
Non sa/non risponde
Agenzia di
som m inistrazione
30,9
Tempo indeterminato
24,8
0%
42,6
58,8
26,5
16,4
20% 40% 60% 80% 100%
203
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
9. Le cause di interruzione del lavoro
Al momento dell‟intervista, 468 persone (pari al 46,6% del campione
intervistato) risultano aver interrotto il rapporto contrattuale iniziato nel primo
semestre del 2008.
Nel 64,9% dei casi, il rapporto di lavoro si è concluso per il sopravvenire della
scadenza del contratto, mentre nel 26,2% per dimissioni e nel 7,4% per
licenziamento (collettivo o individuale).
Le donne più spesso degli uomini hanno terminato il rapporto di lavoro per
scadenza del contratto oppure per licenziamento. L‟analisi per classi di età
evidenzia differenze piuttosto sostenute: in particolare risulta maggiore la
propensione dei più giovani a presentare le proprie dimissioni (36,2%) o ad
essere licenziati (11,8%), quella dei più adulti a terminare il rapporto di lavoro
per scadenza del contratto.
Tab. 167 – Motivazioni alla base della perdita del lavoro per genere e per classi
di età.
Genere
Motivazioni della perdita del lavoro
Classi di età
25-34
Più di 34
anni
anni
70,1
70,2
Totale
M
F
Scadenza del contratto
63,5
66,1
15-24
anni
51,2
Dimissioni
28,4
24,4
36,2
23,6
21,3
26,2
Licenziamento
5,8
8,7
11,8
5,7
5,6
7,4
Non sa/non risponde
2,4
0,8
0,8
0,6
2,8
1,5
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
210
258
127
159
182
468
Totale
v.a.
64,9
Nella maggior parte dei casi le dimissioni sono state presentate per motivi
attinenti alla sfera lavorativa: mancanza di coerenza con la propria
formazione, bassi livelli di remunerazione, problemi con il datore di lavoro o
con i colleghi di lavoro, occasionalità del lavoro.
Per quanto riguarda le motivazioni che attengono di più alla sfera personale,
quella principale è costituita dalla volontà di frequentare un corso di studio o
di formazione professionale con il 18,2%, con un valore che aumenta
soprattutto i più giovani.
204
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 168 – Motivazioni alla base delle dimissioni per genere e per classi di età.
Genere
Motivazioni delle dimissioni
Classi di età
25-34 Più di 34
anni
anni
13,5
10,5
Totale
M
F
Lavoro non coerente con la formazione
11,9
12,9
15-24
anni
13,0
Lavoro poco remunerativo
Problemi con il datore di lavoro o con i colleghi di
lavoro
Trasferimento in altra città
8,5
11,3
6,5
13,5
10,5
9,9
11,9
3,2
6,5
5,4
10,5
7,4
1,7
3,2
2,2
2,7
2,6
2,5
Lavoro faticoso
3,4
0,0
2,2
0,0
2,6
1,7
Lavoro occasionale
5,1
9,7
8,7
8,1
5,3
7,4
Eccessivo impegno
1,7
0,0
0,0
2,7
0,0
0,8
Lavoro troppo distante da casa
0,0
4,8
0,0
2,7
5,3
2,5
Problemi di salute
11,9
6,5
10,9
5,4
10,5
9,1
Corso di studi o di formazione professionale
16,9
19,4
37,0
10,8
2,6
18,2
Cura dei figli
1,7
12,9
2,2
13,5
7,9
7,4
Cura dei familiari
0,0
1,6
0,0
0,0
2,6
0,8
Pensionamento
6,8
1,6
0,0
0,0
13,2
4,1
Altre motivazioni
15,3
11,3
10,9
13,5
15,8
13,2
Non sa/non risponde
Totale
v.a.
12,4
3,4
1,6
0,0
8,1
0,0
2,5
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
87
77
46
66
52
164
10. Il rapporto con i CIOF
Tra i servizi erogati dai CIOF, quello maggiormente utilizzato dai lavoratori
avviati nel primo semestre del 2008 è il “colloquio di informazione” con il 23%,
seguito dal servizio di “autoconsultazione” (19,9 %) e da quello di “offerta di
lavoro” (17,7%).
Gli altri servizi quali le “attività di orientamento individuale”, le proposte di
“attività di tirocinio-stage” e l‟”offerta di corsi di formazione professionale”
risultano invece scarsamente utilizzati dai lavoratori avviati. Fra l‟altro, i servizi
appena citati non sono solamente quelli meno utilizzati, ma anche quelli meno
conosciuti (rispettivamente 83,7%, 86,2% e 85%).
Le donne sono coloro che, più degli uomini, conoscono e utilizzano i servizi
forniti dai CIOF. Le differenze maggiori si riscontrano in relazione
all‟autoconsultazione (+4%), ai colloqui di informazione (+7%) e alle proposte
e/o offerte di lavoro (+7,6%).
Al contrario, relativamente alle proposte di attività di tirocinio-stage e
all‟offerta di corsi di formazione professionale, le differenze di genere sono del
tutto marginali. Inoltre, rispetto alla componente maschile, quella femminile
conosce in proporzione maggiore i servizi erogati dai CIOF.
205
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 169 – Conoscenza e utilizzo dei servizi dei CIOF per genere e per classi di
età.
Genere
Tipologia di servizio
Colloqui di
informazione
Attività di
orientamento
individuale
Proposte di attività
di tirocinio-stage
Offerta di corsi di
formazione
professionale
Proposte e/o offerte
di lavoro
Autoconsultazione
di bacheche, opuscoli,
materiale informativo
Conoscenza
Classi di età
25-34
anni
Più di 34
anni
Totale
M
F
15-24
anni
Conosce e ha utilizzato
19,3
26,3
20,6
26,6
21,5
23,0
Conosce, ma non ha utilizzato
Non conosce e non ha
utilizzato
10,7
12,6
13,2
12,5
10,6
11,7
70,0
61,1
66,2
60,9
67,9
65,2
Conosce e ha utilizzato
6,4
8,6
10,5
9,0
5,3
7,6
Conosce, ma non ha utilizzato
Non conosce e non ha
utilizzato
8,6
8,8
11,0
11,1
5,9
8,7
85,0
82,7
78,5
79,9
88,8
83,7
Conosce e ha utilizzato
4,5
4,9
7,9
6,8
1,8
4,7
Conosce, ma non ha utilizzato
Non conosce e non ha
utilizzato
8,8
9,4
14,0
10,6
5,9
9,1
86,2
86,7
85,7
78,1
82,6
92,4
Conosce e ha utilizzato
4,3
4,2
6,1
6,5
1,8
4,2
Conosce, ma non ha utilizzato
Non conosce e non ha
utilizzato
9,6
11,8
13,6
12,2
8,4
10,7
86,2
84,0
80,3
81,3
89,8
85,0
Conosce e ha utilizzato
13,6
21,2
16,2
22,6
14,9
17,7
Conosce, ma non ha utilizzato
7,8
12,5
11,0
10,6
9,8
10,3
Non conosce e non ha
utilizzato
78,6
66,3
72,8
66,8
75,3
72,0
Conosce e ha utilizzato
17,0
22,4
19,3
23,4
17,6
19,9
Conosce, ma non ha utilizzato
Non conosce e non ha
utilizzato
10,9
15,5
15,4
14,7
11,5
13,4
72,1
62,1
65,4
62,0
70,8
66,8
Per quanto riguarda l‟analisi per classi di età, per la maggior parte dei servizi
analizzati i maggiori utilizzatori sono rappresentati dagli avviati fra 25 e 34 anni.
Fra gli avviati, i soggetti più giovani sono quelli che conoscono e utilizzano in
misura maggiore le attività di orientamento individuale e le proposte di attività
di tirocinio-stage.
Dei 1.107 avviati nel primo semestre del 2008, la maggior parte (oltre il 60%) ha
dichiarato di non aver utilizzato i servizi erogati dai CIOF.
Tale percentuale aumenta sensibilmente per gli uomini che, dunque, ricorrono
in proporzioni minori delle donne ai servizi pubblici per l‟impiego.
La percentuale di persone che non hanno usufruito di alcuno dei servizi erogati
dai CIOF consegue il valore più alto (66.5%) in corrispondenza dell‟ultima
classe di età considerata.
Si tratta di un valore più elevato del 6,4% rispetto alla classe più giovane e del
14,6% rispetto a quella intermedia. Se si considerano gli avviati che hanno
utilizzato con maggior intensità i servizi erogati dai CIOF, si vede come le
percentuali più consistenti si riscontrino per le donne e per i soggetti fino a 34
anni.
206
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tale valore si attesta intorno al 13-13,5% contro una media dell‟ 11,2%. Per gli
uomini e per gli adulti tale valore si attesta intorno al 9%.
Tab. 170 – Numero di servizi utilizzati per genere e per classi di età.
Genere
Numero di servizi
Classi di età
25-34
Più di 34
anni
anni
51,9
66,5
Totale
M
F
Nessun servizio
66,1
55,4
15-24
anni
60,1
1 servizio
16,6
19,7
18,4
21,2
16,0
18,2
2 servizi
8,8
11,4
7,9
13,9
8,6
10,2
3 servizi
5,3
10,1
10,1
8,2
6,7
7,9
Più di 3 servizi
3,3
3,4
3,5
4,9
2,2
3,3
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
513
594
228
368
511
1.107
Totale
v.a.
60,3
Gli avviati in possesso di elevati livelli di scolarizzazione sono coloro che, più di
ogni altro, hanno utilizzato maggiormente i servizi dei CIOF. Fra costoro la
percentuale di chi non ha usufruito dei servizi è del 47,1%, un valore inferiore di
circa 13 punti percentuali rispetto alla media, mentre quella di chi ha utilizzato
tre o più servizi sfiora il 20%.
Fra italiani e stranieri si registrano delle differenze sostanziali nell‟incidenza di
avviati che hanno adoperato in maniera più intensiva i servizi dei CIOF, infatti,
gli italiani nel 12,1% dei casi hanno usufruito di almeno tre servizi contro il 4,6%
degli stranieri.
Tab. 171 – Numero di servizi utilizzati per titolo di studio e per nazionalità.
Titolo di studio
Numero di servizi
Fino alla
media
inferiore
68,8
Nazionalità
Qualifica
profes.
Media
superiore
Laurea/
Master
Italiani
Stranieri
68,6
54,6
47,1
60,4
60,2
1 servizio
17,4
8,6
22,8
15,3
18,0
20,3
2 servizi
6,8
10,0
10,3
18,2
9,6
14,8
3 servizi
5,4
12,9
8,2
11,2
8,6
2,3
Più di 3 servizi
1,6
0,0
4,1
8,2
3,5
2,3
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
442
70
380
170
979
128
Nessun servizio
Totale
v.a.
Sul totale degli avviati, il 46,1% non è a conoscenza di alcuno dei servizi che i
CIOF sono in grado di erogare.
Questa soglia viene superata soprattutto nel caso degli uomini e dei più adulti.
Il valore più basso si evidenzia per i soggetti fra 25-34 anni, a fronte anche di
207
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
una maggiore scolarizzazione che li conduce a informarsi di più e meglio sulle
possibilità offerte relativamente al mondo del lavoro.
Figura 22 – Incidenza degli avviati che non sono a conoscenza dei servizi
erogati dai CIOF per genere, per classi di età e per nazionalità.
Totale
46,1
Stranieri
49,2
Italiani
45,7
Più di 34 anni
52,4
25-34 anni
39,9
15-24 anni
41,7
Fem m ina
41,4
Maschio
51,5
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
Rispetto alla passata rilevazione si evidenzia una diminuzione del numero di
lavoratori avviati che conoscono e utilizzano i servizi erogati dai CIOF. Tale
diminuzione riguarda tutti i servizi con differenze a volte superiori ai 20 punti.
Dal punto di vista metodologico necessita sottolineare che i dati rilevati fanno
riferimento al numero totale degli avviati, che tipicamente comprende una
quota rilevante di soggetti che non si sono mai rivolti ai servizi pubblici per
l‟impiego e che non ne conoscono le attività.
Il campione selezionato casualmente per l‟indagine 2008 – rappresentativo
dell‟universo di riferimento – coglie questa situazione.
La lettura dei dati in rapporto a quanto emerso nelle passate rilevazioni deve
essere effettuata con le dovute cautele, a motivo del fatto che nel corso degli
anni si sono adottate metodologie di costruzione del campione non allineate.
Tab. 172 – Conoscenza e utilizzo dei servizi dei CIOF. Anni 2003, 2004, 2007 e
2008.
Tipologia di servizio
2008
2007
2004
2003
Colloqui di informazione
34,7
44,8
70,7
58,1
Attività di orientamento individuale
16,3
26,1
41,3
28,4
Proposte di attività di tirocinio-stage
13,8
27,7
42,4
33,4
Offerta di corsi di formazione professionale
14,9
34,3
46,2
38,2
Proposte e/o offerte di lavoro
28,0
39,5
62,7
57,1
Autoconsultazione di bacheche, opuscoli, materiale informativo
33,3
41,6
73,0
63,3
208
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
11. La valutazione dei servizi
Le valutazioni fornite dagli avviati nel primo semestre del 2008 sui diversi servizi
erogati dai CIOF devono tener in considerazione il fatto che la frequentazione
risulta sensibilmente differenziata.
Il servizio più utilizzato negli ultimi due anni è quello dei colloqui di informazione
ed accoglienza (255 rispondenti), mentre quello meno utilizzato è quello
relativo all‟offerta di corsi di formazione professionale (47 rispondenti).
Conseguentemente, le valutazioni del citato servizio di formazione
professionale, così come quello dell‟orientamento individuale (84 rispondenti)
e dei tirocini (52 rispondenti), vanno prese con una certa cautela.
In linea generale, per tutti i servizi l‟incidenza degli avviati che esprimono un
giudizio positivo risulta essere prevalente. Per le attività di orientamento
individuale e per le proposte e/o le offerte di lavoro si registrano le percentuali
più elevate di valutazioni insufficienti, rispettivamente 31% e 34,2%.
Fra il 25% e il 30%
l‟autoconsultazione e i
gli uomini esprimono
dell‟offerta di corsi di
adulte.
di giudizi negativi si posizionano altri due servizi,
colloqui di informazione. Per quasi tutti i servizi analizzati
più spesso un giudizio insufficiente (ad eccezione
formazione professionale), così come le persone più
Tab. 173 – Soddisfazione per i servizi dei CIOF per genere e per classi di età.
Genere
Tipologia di servizio
Colloqui di informazione
Attività di orientamento individuale
Proposte di attività di tirocinio-stage
Offerta di corsi di formazione
professionale
Proposte e/o offerte di lavoro
Valutazione
Classi di età
25-34
Più di
anni
34 anni
25,5
30,9
Totale
M
F
Insufficiente
28,3
25,0
15-24
anni
17,0
Sufficiente
48,5
44,2
46,8
46,9
44,5
45,9
Buono
23,2
30,8
36,2
27,6
24,5
27,8
Insufficiente
36,4
27,5
16,7
27,3
48,1
31,0
Sufficiente
30,3
33,3
20,8
39,4
33,3
32,1
Buono
33,3
39,2
62,5
33,3
18,5
36,9
Insufficiente
17,4
24,1
16,7
20,0
33,3
21,2
Sufficiente
17,4
17,2
16,7
20,0
11,1
17,3
Buono
65,2
58,6
66,7
60,0
55,6
61,5
Insufficiente
9,1
16,0
0,0
8,3
44,4
12,8
Sufficiente
27,3
44,0
28,6
41,7
33,3
36,2
Buono
63,6
40,0
71,4
50,0
22,2
51,1
Insufficiente
40,0
31,0
24,3
31,3
42,1
34,2
Sufficiente
34,3
51,6
43,2
49,4
42,1
45,4
Buono
25,7
17,5
32,4
19,3
15,8
20,4
Insufficiente
31,0
27,8
25,0
27,9
32,2
29,1
42,5
49,6
38,6
47,7
50,0
46,8
26,4
22,6
36,4
24,4
17,8
24,1
Autoconsultazione di bacheche, opuscoli,
Sufficiente
materiale informativo
Buono
209
26,3
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
In termini di punteggi medi, i servizi più apprezzati sono quelli relativi all‟offerta
di corsi di formazione professionale e alle proposte di attività di tirocinio-stage
con una votazione di poco superiore a 7.
Queste tipologie di servizio sono le uniche due dimensioni rispetto alle quali gli
uomini esprimono giudizi superiori rispetto alle donne. I giudizi di soddisfazione
dichiarati nel 2008 sono maggiori di quelli evidenziati nel corso della rilevazione
precedente.
Questo vale per tutti i servizi analizzati, eccezione fatta per quello relativo alle
proposte e/o offerte di lavoro, in corrispondenza del quale si registra una
diminuzione di 0,5 punti. Il risultato finale è un voto medio pari a 6,6, superiore a
quello registrato nella precedente rilevazione (6,3), ma ancora lontano da un
livello ottimale di soddisfazione valutato all‟incirca 7,5.
Tab. 174 – Soddisfazione per i servizi dei CIOF per genere. Voto medio. Anni
2007 e 2008.
Genere
Tipologia di servizio
2008
2007
M
F
Colloqui di informazione
6,2
6,4
6,0
6,3
Attività di orientamento individuale
6,4
6,0
6,3
6,5
Proposte di attività di tirocinio-stage
7,3
6,2
7,6
7,0
Offerta di corsi di formazione professionale
7,2
6,5
7,7
6,8
Proposte e/o offerte di lavoro
6,0
6,5
6,0
6,1
Autoconsultazione di bacheche, opuscoli, materiale informativo
6,2
6,0
6,1
6,2
12. La valutazione dei CIOF
Ai lavoratori avviati nel semestre 2008, che hanno negli ultimi due anni utilizzato
almeno un servizio, è stato richiesto di fornire una valutazione di diversi aspetti
dei CIOF.
Cmplessivamente, i giudizi espressi sono più che soddisfacenti: le valutazioni
maggiormente positive vengono rilasciate in relazione alle informazioni fornite
dagli operatori e alla comprensione dei problemi delle persone (nel primo
caso la percentuale di persone che esprimono un giudizio “sufficiente” o
“buono” è dell‟81,2%, nel secondo dell‟87,1%). I giudizi meno favorevoli
vengono esplicitati in merito alla capacità dei CIOF di soddisfare il bisogno
prevalente delle persone che si recano presso di essi, ossia la ricerca di un
lavoro.
210
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 175 – Valutazione dei CIOF per genere e per classi di età.
Genere
Dimensioni
Informazioni fornite
Comprensione dei problemi delle persone
Valutazione
Rapidità nel rispondere alle esigenze delle
persone
Totale
M
F
Insufficiente
14,8
21,4
Sufficiente
34,9
33,5
31,9
38,0
31,1
34,0
Buono
50,3
45,1
56,0
44,4
45,1
47,2
Insufficiente
9,5
15,2
4,4
12,9
17,7
12,9
Sufficiente
40,2
39,7
30,8
43,3
41,5
39,9
Buono
50,3
45,1
64,8
43,9
40,9
47,2
Insufficiente
20,1
25,3
12,1
25,1
27,4
23,2
36,1
38,1
30,8
37,4
40,9
37,3
43,8
36,6
57,1
37,4
31,7
39,4
Insufficiente
21,3
28,0
9,9
28,7
30,5
25,4
Sufficiente
30,2
36,6
27,5
34,5
37,2
34,0
Buono
48,5
35,4
62,6
36,8
32,3
40,6
Insufficiente
31,4
34,6
26,4
33,9
36,6
33,3
Sufficiente
39,6
37,7
40,7
40,4
35,4
38,5
Buono
29,0
27,6
33,0
25,7
28,0
28,2
Essere in grado di proporre qualcosa di
concreto per rispondere alle specifiche delle Sufficiente
persone
Buono
Efficacia nel proporre opportunità di lavoro
Classi di età
25-34 Più di 34
anni
anni
17,5
23,8
15-24
anni
12,1
18,8
I giudizi di insoddisfazione espressi riguardano: 23,2% in merito alla capacità di
proporre qualcosa di concreto per rispondere alle specifiche esigenze delle
persone; 25,4% relativamente alla capacità di proporre opportunità di lavoro;
33,3% in merito alla rapidità nel rispondere alle esigenze delle persone.
Ad ogni modo si deve osservare come in relazione agli stessi aspetti la
maggioranza dichiara un giudizio comunque positivo. Per tutti gli aspetti
indagati le donne esprimono un giudizio sistematicamente meno favorevole.
Inoltre, la percentuale di giudizi negativi aumenta all‟aumentare delle classi di
età.
13. Le offerte di lavoro ricevute dai CIOF e dalle agenzie di somministrazione
Negli ultimi dodici mesi precedenti l‟intervista (ottobre 2008), l‟8,9% degli avviati
ha ricevuto un‟offerta di lavoro da parte dei CIOF, mentre il 18,5% dalle
agenzie di somministrazione.
Nel primo caso ha rifiutato il 42,9%, mentre nel secondo, il 53,2%. Gli uomini
hanno ricevuto più spesso un‟offerta di lavoro dalle agenzie di
somministrazione, mentre le donne dai CIOF.
Le donne rifiutano più frequentemente le proposte di lavoro pervenute dai
CIOF, mentre gli uomini quelle delle agenzie di somministrazione. Per quanto
riguarda le classi di età, i più adulti rappresentano coloro che hanno ricevuto
un‟offerta di lavoro dai CIOF in proporzione maggiore; nel caso dei privati,
invece, si tratta delle classi di età fino a 34 anni.
211
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 176 – Offerte di lavoro ricevute dai CIOF e dalle agenzie di
somministrazione per genere e per classi di età.
CIOF
Agenzia di somministrazione
Rifiuto
Ricezione
dell'offerta di
di un'offerta
lavoro
di lavoro
ricevuta
Ricezione
di un'offerta
di lavoro
Rifiuto
dell'offerta di
lavoro
ricevuta
M
7,6
30,8
22,0
56,6
F
9,9
50,8
15,5
48,9
15-24 anni
8,8
40,0
23,2
54,7
25-34 anni
8,7
37,5
23,4
50,0
Più di 34 anni
9,0
47,8
12,9
56,1
Totale
8,9
42,9
18,5
53,2
Genere
Classi di età
Per ciò che concerne le motivazioni che hanno indotto gli avviati a rifiutare la
proposta di lavoro, la condizione di soggetto già occupato rappresenta il
principale motivo sia nel caso dei CIOF che delle agenzie di somministrazione.
Altre motivazioni sono costituite dall‟insoddisfazione per le mansioni proposte
(in particolare per le offerte dei CIOF) o il tipo di contratto (soprattutto per
quelle delle agenzie di somministrazione).
Tab. 177 – Motivazioni alla base della mancata accettazione delle offerte di
lavoro ricevute dai CIOF e dalle agenzie di somministrazione per genere.
CIOF
Motivazioni della mancata accettazione delle offerte di lavoro
Agenzia di
somministrazione
M
F
T
M
F
T
Avevo già trovato un altro lavoro
60,0
39,3
49,1
54,8
45,5
50,0
Non mi soddisfacevano le mansioni proposte
28,0
21,4
24,5
16,1
24,2
20,3
Non mi soddisfaceva il livello della retribuzione
8,0
10,7
9,4
9,7
3,0
6,3
Non mi soddisfaceva il tipo di contratto
12,0
7,1
9,4
16,1
15,2
15,6
Non era un lavoro coerente con la mia formazione
4,0
10,7
7,5
12,9
3,0
7,8
Cercavo un part time, ma mi hanno offerto un full time
0,0
14,3
7,5
3,2
9,1
6,3
Cercavo un full time, ma mi hanno offerto un part time
0,0
3,6
1,9
3,2
0,0
1,6
Era troppo distante da casa
4,0
10,7
7,5
3,2
18,2
10,9
Non potevo lavorare in quanto dovevo badare ai miei figli
4,0
0,0
1,9
0,0
3,0
1,6
Non potevo lavorare in quanto dovevo curare persone anziane/malate
0,0
0,0
0,0
0,0
3,0
1,6
Per problemi di salute personali
4,0
3,6
3,8
3,2
0,0
1,6
Per frequentare corsi scolastici o di formazione professionale
0,0
0,0
0,0
3,2
6,1
4,7
212
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Appendice di approfondimento: le donne e il lavoro
Le donne avviate corrispondono al 53,7% del totale del campione intervistato
(594 unità). Rispetto alla componente maschile, sono caratterizzate da una
minore proporzione di persone con meno di 24 anni (16,7% contro il 25,1%) e
da una maggiore incidenza di diplomati (37,7% contro il 32,4%) e di laureati
(17,2% contro il 13,3%).
Tab. 178 – Classi di età, nazionalità e titolo di studio per genere.
Genere
Caratteristiche socio-anagrafiche
Totale
M
F
15-24 anni
25,1
16,7
20,6
25-34 anni
31,4
34,8
33,2
Più di 34 anni
43,5
48,5
46,2
Italiani
87,9
88,9
88,4
Stranieri
12,1
11,1
11,6
Elementare/Media inferiore
45,2
35,4
39,9
Qualifica professionale
6,8
5,9
6,3
Media superiore
32,4
37,7
35,2
Laurea/Master
13,3
17,2
15,4
Altri titoli
1,9
2,4
2,2
Non sa/non risponde
0,4
1,5
1,0
100,0
100,0
100,0
513
594
1.107
Classi di età
Nazionalità
Titolo di studio
Totale
v.a.
Il 44,3% delle donne ha figli: si tratta, dunque, di un valore sensibilmente più
elevato rispetto a quello rilevato per gli uomini. Il 20,7% delle donne ha figli con
più di 10 anni.
Tab. 179 – Presenza/assenza di figli conviventi ed età del figlio più piccolo
convivente per genere.
Genere
Condizione familiare
Totale
M
F
% con figli
28,3
44,3
36,9
- % con figli con meno di 3 anni
8,0
10,1
9,1
- % con figli fra 4 e 6 anni
4,3
5,4
4,9
- % con figli fra 7 e 10 anni
5,5
8,1
6,9
- % con figli con più di 10 anni
10,5
20,7
16,0
% senza figli conviventi
71,7
55,7
63,1
Totale
100,0
100,0
100,0
513
594
1.107
v.a.
213
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Le donne nel 63,8% dei casi lavorano con un contratto a termine (contro il
57,1% degli uomini); pertanto, risulta minore l‟incidenza di donne che sono
state assunte con contratti a tempo indeterminato, con contratti di
apprendistato e con contratti con agenzie di somministrazione.
Tab. 180 – Tipologia contrattuale per genere.
Genere
Tipo di contratto
Totale
M
F
Tempo indeterminato
17,3
15,8
16,5
Agenzia di somministrazione
11,7
7,7
9,6
Causa mista
9,4
6,9
8,0
Tempo determinato
57,1
63,8
60,7
Parasubordinati
4,5
5,7
5,1
100,0
100,0
100,0
513
594
1.107
Totale
v.a.
Poco più della metà delle donne lavora a tempo pieno, con una percentuale
decisamente più bassa rispetto a quella rilevata per gli uomini (-19,3%).
Come si può notare nella tavola che segue, fra le occupate con un lavoro full
time la maggior parte (sette su dieci) vorrebbe lavorare part time,
presumibilmente per conciliare meglio il lavoro con le attività di cura della
famiglia.
Fra le donne che invece lavorano con un contratto a tempo parziale (47,8%)
la maggior parte dichiara che si tratta di una scelta imposta dall‟impresa (sei
casi su dieci). Infatti, solamente il 36,3% dichiara di non desiderare o di non
poter lavorare full time.
Queste motivazioni sono maggiormente prevalenti fra le donne con figli con il
47,4% dei casi (contro il 26,8% delle donne senza figli) e soprattutto fra le donne
con figli piccoli, al di sotto dei tre anni (60%).
Tab. 181 – Modalità orarie del lavoro per genere.
Genere
Modalità orarie
Totale
M
F
Tempo pieno
- di cui vorrebbero lavorare part time
71,2
51,9
60,8
80,0
69,2
75,0
Tempo parziale
28,1
47,8
38,7
- di cui per scelta volontaria
34,7
36,3
35,7
Non sa/non risponde
0,8
0,3
0,5
100,0
100,0
100,0
513
594
1.107
Totale
v.a.
214
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
I motivi principali per cui le donne non desiderano o non possono lavorare a
tempo pieno sono riconducibili alla necessità di cura della propria prole (37,9%
dei casi), con un valore che aumenta sino al 62% per le donne che hanno figli
piccoli.
Le donne senza figli, invece, scelgono volontariamente di lavorare a tempo
parziale più che altro per frequentare corsi scolastici o di formazione
professionale oppure per avere più tempo libero da dedicare a se stessi.
Tab. 182 – Motivazioni alla base della scelta volontaria di un lavoro a tempo
parziale per genere.
Genere
Motivazioni della scelta di un lavoro part time
Totale
M
F
Per frequentare corsi scolastici o di formazione professionale
2,0
0,0
Per problemi di salute personali
4,0
4,9
4,6
Per badare ai figli
8,0
37,9
28,1
Per curare persone anziane/malate
2,0
3,9
3,3
Per svolgere un altro lavoro
20,0
8,7
12,4
Per avere più tempo libero da dedicare a Se stesso
14,0
12,6
13,1
Per conciliare meglio lavoro domestico e lavoro extradomestico
20,0
20,4
20,3
Per trascorrere più tempo in famiglia/a casa
14,0
7,8
9,8
0,7
Non sa/non risponde
16,0
3,9
7,8
Totale
100,0
100,0
100,0
50
103
153
v.a.
Al momento dell‟intervista il 42,7% delle donne (pari a 258 unità) ha interrotto il
lavoro iniziato nel primo semestre del 2008. Di queste il 49,2% cerca un lavoro e
il 19,4% non cerca un lavoro (il restante risulta occupato sebbene con
un‟occupazione diversa da quella iniziata nel primo semestre del 2008).
Come si deduce dalle tabelle successive, la necessità di badare ai propri figli
e, più in generale, la necessità di conciliare la sfera lavorativa con il ruolo
all‟interno del nucleo familiare rappresenta un fattore di primaria importanza
alla base della ricerca o meno di un lavoro, a tempo parziale piuttosto che a
tempo pieno.
215
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Tab. 183 – Motivazioni alla base della ricerca di un lavoro a tempo parziale per
genere.
Genere
Motivazioni della ricerca di un lavoro part time
Totale
M
F
Per frequentare corsi scolastici o di formazione professionale
33,3
24,2
Per problemi di salute personali
8,3
0,0
2,2
Per badare ai figli
16,7
39,4
33,3
Per avere più tempo libero da dedicare a Se stesso
16,7
12,1
13,3
Per conciliare meglio lavoro domestico e lavoro extradomestico
0,0
12,1
8,9
Per trascorrere più tempo in famiglia/a casa
8,3
6,1
6,7
Non sa/non risponde
16,7
6,1
8,9
Totale
100,0
100,0
100,0
12
33
45
v.a.
26,7
Tab. 184 – Motivazioni alla base della mancata ricerca di un lavoro per
genere.
Genere
Motivazioni della mancata ricerca di un lavoro
Totale
M
F
Ha già trovato un'occupazione che inizierà in futuro
8,9
4,0
È malato o invalido
4,4
2,0
3,2
Per badare ai figli
0,0
26,0
13,7
6,3
Per curare persone anziane/malate
0,0
4,0
2,1
Sta seguendo corsi scolastici o di formazione professionale
48,9
44,0
46,3
Si è ritirato/a dal lavoro per pensionamento
22,2
4,0
12,6
Ritiene di non riuscire a trovare un lavoro
2,2
4,0
3,2
Non sa/non risponde
13,3
12,0
12,6
Totale
100,0
100,0
100,0
45
50
95
v.a.
216
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
PRINCIPALI INDICATORI DEI SPI REGIONALI
2005
2007
Sedi ed attrezzature CIOF
Numero sedi CIOF adeguate alle esigenze di servizio
Numero di CIOF con barriere architettoniche
Numero di CIOF con possibilità di parcheggio
Numero CIOF con rapporto addetti/pc a 1
Numero CIOF con pc a disposizione dell‟utenza
Numero sedi decentrate con pc a disposizione dell‟utenza
11
0
12
13
11
14
11
0
13
13
11
14
Personale (CIOF + CLF)
Totale unità di personale
Personale a tempo indeterminato
Personale a tempo determinato
Personale con contratto atipico
502
348
24
129
475
342
71
62
131
13
150
13
loro
99.555
43.247.
97.258
40.950
di
46,6
388.962
1.868
9.655.
43,8
622.206
6.231
23.256
12
13
13
13
13
13
Reti
Numero di collaborazioni, convenzioni o accordi
Numero di CIOF che hanno relazioni con agenzie di lavoro
private
Soggetti in stato di disoccupazione
Numero di soggetti in stato di disoccupazione
Numero di soggetti che hanno dichiarato
disponibilità nell‟anno in corso
al
Adempimenti amministrativi
% di tempo dedicato agli adempimenti amministrativi
Numero di comunicazioni ricevute dalle aziende
Numero di sospensioni dello stato di disoccupazione
Numero di soggetti che hanno perso lo status
disoccupato
Accoglienza e informazione
Numero di CIOF che effettuano la registrazione dell‟utenza
Numero di CIOF che dispongono di spazi per i colloqui
Numero di CIOF che dispongono di spazi per
autoconsultazione
217
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
Colloqui D.Lgs. 297/02
Numero colloqui di orientamento ai sensi del D. Lgs. 297/02
% di colloqui effettuati entro i termini previsti dal Decreto
% di soggetti indirizzati verso servizio D/O
Incontri di gruppo
Numero di CIOF che effettuano incontri di gruppo
Numero di incontri effettuati
Consulenza orientativa al lavoro
Numero soggetti coinvolti nell‟attività di consulenza
Numero di CIOF che effettuano una verifica del percorso
compiuto
2005
2007
38.508
100%
67,6
37.522
100%
55,9
10
360
11
360
1.957
12
2.913
13
6
3
111
2
4
51
1.300
1.561
1.588
97
1.617
1.636
1.177
180
10
10
11
12
10
8
5
1.902
387
205.
363
270
10
10
9
4
2.299
312
179
572
286
13
Bilancio di Competenze
Numero di CIOF in cui il servizio è attivo
Si in via sperimentale
Si
Numero di utenti coinvolti nell‟attività di Bilancio
Obbligo formativo
Numero di giovani in obbligo segnalati
Numero colloqui di informazione
Numero colloqui di orientamento
Numero di giovani coinvolti nel servizio di tutoraggio
Sostegno all’inserimento lavorativo
Numero di CIOF con servizi specialistici per donne
Numero di CIOF con servizi specialistici per lavoratori in
mobilità e/o CIGS
Numero di CIOF con servizi specialistici per fasce deboli
Numero di CIOF con servizi specialistici per extracomunitari
Numero di CIOF con presenza di un mediatore culturale
Numero di tirocini effettuati
Numero interruzioni
Numero proroghe
Numero assunti presso la stessa impresa
Numero assunti presso altra impresa
Numero di CIOF che effettuano il monitoraggio degli esiti
occupazionali
218
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
2005
2007
13
13
13
13
13
13
6.420
100
29.061
11
7.643
10
8.591
100
20.805
11
14.491
13
36,8
39
Consulenza alle imprese
Numero di CIOF dotati di uno sportello dedicato
Numero di CIOF che effettuano il servizio a richiesta
8
5
9
4
Sostegno alla creazione d’impresa
Numero di CIOF in cui il servizio è attivo
Numero di CIOF che effettuano il servizio a richiesta
Numero di utenti del servizio
Numero di utenti donne
12
4
1.910.
1.021
12
5
1.368
683
11.495
1.023
13.285
1.097
403
127
117
339
176
112
364
152
199
390
207
94
13
9
14
3
4
14
12
1
10
8
14
1
11
14
12
3
Incontro domanda-offerta
Numero di CIOF che diffondono le offerte di lavoro via web
Numero di CIOF che effettuano le selezioni attraverso
autocandidatura
Numero di CIOF che effettuano le selezioni attraverso
banca dati
Unità di personale richieste dalle imprese
% di richieste a cui il CIOF ha fornito risposta
Numero di colloqui per l‟inserimento in banca dati D/O
Numero di CIOF che effettuano colloqui di preselezione
Numero di colloqui di preselezione effettuati
Numero di CIOF che effettuano regolarmente la verifica
degli esiti
% di segnalazioni andate a buon fine (assunzione di uno dei
candidati segnalati)
Collocamento mirato
Numero di iscritti disabili
Numero avviati
Risultati ottenuti tramite le convenzioni:
Numero inserimenti stabili
Numero di inserimenti flessibili stabilizzati
Disabili psichici avviati
Disabili di sesso femminile avviati
Disabili con riduzione >79% avviati
Percorsi formativi attivati
Servizi formativi
CLF che effettuano analisi fabbisogni formativi
CLF che effettuano analisi fabbisogni professionali
CLF che realizzano progettazione formativa FSE
CLF che realizzano progetti formativi per privati
CLF che effettuano tutoraggio tirocini
CLF che gestiscono corsi di formazione FSE
CLF che eseguono il monitoraggio dei propri corsi
Numero di CLF che offre il servizio di check-up aziendale
219
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
PRINCIPALI INDICATORI RELATIVI ALLA CUSTOMER SATISFACTION
Monitoraggio
2008
Monitoraggio
2005
1. Indagine sui cittadini utenti dei Centri per l’Impiego (valori %)
Numero persone intervistate
Maschi
Femmine
1.514
38,0
62,0
1.426
39,6
60,4
Italiani
Stranieri
N.r.
85,3
7,9
6,8
88,4
11,6
-
Occupati
Non occupati
21,9
78,1
21,6
78,4
36,0
23,5
15,1
25,4
-
25,9
21,5
13,4
38,5
0,7
Valutazione su operatori e strutture (min. 1 – max 5)
Disponibilità/cortesia degli operatori
Capacità di comprendere i bisogni dell‟utente
Professionalità degli operatori
Organizzazione della struttura
4,1
4,0
4,2
4,1
4,3
4,1
4,3
4,1
Valutazione media sui singoli servizi (min. 1 - max. 5)
Accoglienza
Informazione
Orientamento
Stage, tirocini, PIP
Formazione
Ricerca del lavoro
Sportello per lavoratori extracomunitari
Sportello donna
Creazione d'impresa
3,8
4,0
3,8
3,6
3,6
3,6
3,5
3,5
3,4
4,3
4,2
4,0
3,8
3,9
3,5
3,9
4,2
3,8
Accesso ai CpI
1 volta
2 volte
3 volte
4 volte o più
non ricordano
220
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
INDAGINE SULLE IMPRESE UTENTI DEI CENTRI PER L’IMPIEGO
Imprese intervistate
Monitoraggio
2008
Monitoraggio
2005
702
446
12,7
27,8
58,5
1,1
19,1
35,4
45,5
-
11,4
30,4
55,7
2,5
22,0
35,4
42,7
-
13,3
33,3
53,3
15,8
36,8
47,4
0,0
50,0
50,0
11,5
50,0
38,5
4,9
31,7
53,7
9,8
3,7
42,6
53,7
-
7,1
35,7
53,6
3,6
7,4
35,2
57,4
-
2,67
29,33
52,00
16,00
0,0
64,0
36,0
-
42,9
28,6
28,6
0,0
40,0
60,0
Valutazioni espresse sui singoli servizi utilizzati
(valori %)
Ricerca di personale
Insufficiente
Sufficiente
Buono
N.r.
Preselezione del personale
Insufficiente
Sufficiente
Buono
N.r.
Consulenza amministrativa/normativa
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Procedure amministrative
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Tirocini, stage, PIP
Insufficiente
Sufficiente
Buono
N.r.
Collocamento mirato
Insufficiente
Sufficiente
Buono
N.r.
Corsi di formazione
Insufficiente
Sufficiente
Buono
N.r.
Consulenza per la richiesta di finanziamenti
Insufficiente
Sufficiente
Buono
221
Servizi per l’impiego nelle Marche
Monitoraggio 2008
INDAGINE SUI CITTADINI AVVIATI
Monitoraggio
2008
Monitoraggio
2005
1.107
1.024
Persone intervistate
Conoscenza, uso e giudizio dei servizi per l‟impiego pubblici e privati (valori %)
CONOSCE IL
LO HA UTILIZZATO
SERVIZIO
Servizi pubblici
Colloqui
di
informazione,
accoglienza,
inserimento in banca dati
Attività di orientamento individuale (o di
gruppo)
Proposte di attività di tirocinio-stage
Offerta di corsi di formazione professionali
Autoconsultazione di bacheche, opuscoli,
materiale informativo, pubblicazioni, banche
dati
Proposte e/o offerte di lavoro
UTILE
2007
2005
2007
2005
2007*
2005
34,7
70,7
23,0
37,9
73,7
23,7
16,3
41,3
7,6
4,3
69,0
27,3
13,8
14,9
42,4
46,2
4,7
4,2
2,4
3,2
78,8
87,3
56,0
48,5
33,3
62,7
19,9
20,4
70,9
28,7
28,0
73,0
17,7
19,6
65,8
46,8
Nota: I valori del 2007 sono calcolati su chi ha effettivamente utilizzato il servizio.
222
LO HA RITENUTO
Finito si stampare nel mese di novembre 2008
dalla Tipolitografia “Kennedy” S.r.L. - Ancona
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Monitoraggio 2008