TRANSLATING AND PUBLISHING WHERE THE LANGUAGES ARE SPOKEN Gruppo Eurologos Norme editoriali Otto regole generali e alcune norme specifiche riguardanti le pubblicazioni Gruppo Eurologos Sede Centrale di Bruxelles www.eurologos.com Littera Graphis (filiale Eurologos per la grafica web e la stampa) www.litteragraphis.be Telos (filiale Eurologos per la creazione-redazione pubblicitaria) www.telos-ontarget.com Bruxelles 15 gennaio 2012 EUROLOGOS Group. When localization becomes «glocalization» www.eurologos.com Norme editoriali 1/34 TRANSLATING AND PUBLISHING WHERE THE LANGUAGES ARE SPOKEN Tutte le produzioni possono essere delocalizzate... tranne quelle che riguardano la comunicazione e le lingue Il Gruppo Eurologos continua a «rilocalizzare» la produzione di servizi multilingui e multimediali. Non smettiamo, perciò, d’installare nuove sedi «glocali» (globali e locali allo stesso tempo) nei maggiori centri economici verso i quali le imprese della globalizzazione devono esportare o con i quali le istituzioni moderne vogliono dialogare. La comunicazione globale esige concetti e lingue «glocalizzati» EUROLOGOS Group. When localization becomes «glocalization» www.eurologos.com Norme editoriali 2/34 TRANSLATING AND PUBLISHING WHERE THE LANGUAGES ARE SPOKEN Nota editoriale I contenuti dei quindici capitoli del presente documento sono validi per ogni genere d’impresa o istituzione pubblica, mentre i sottocapitoli in corsivo riguardano – a titolo esemplificativo e complementare – specificamente le imprese del Gruppo Eurologos. EUROLOGOS Group. When localization becomes «glocalization» www.eurologos.com Norme editoriali 3/34 TRANSLATING AND PUBLISHING WHERE THE LANGUAGES ARE SPOKEN Norme editoriali Otto regole generali e alcune norme specifiche per le pubblicazioni Prima parte Otto regole generali 1.1 – Pertinenza, omogeneità e chiarezza della comunicazione 1.1.1 – Norme editoriali Eurologos 1.2 – Il cuore generatore della comunicazione: la linea editoriale 1.2.1 – La comunicazione multilingue e glocale di Eurologos 1.3 – Le linee guida editoriali: la declinazione del concetto centrale 1.3.1 – “Where the languages are spoken”: il posizionamento di Eurologos 1.4 – I pay off, ben contestualizzati con sobrietà 1.4.1 – Cinque pay off utilizzati da Eurologos in vari modi 1.5 – Il posizionamento operativo dei prodotti e dei servizi 1.5.1 – La creazione di modelli precisi per migliaia di documenti 1.6 – Rivedere spesso la forma e confermare il contenuto 1.6.1 – Le divergenze culturali locali nel processo di capitalizzazione del marchio 1.7 – La densità della comunicazione: «continuando a sognare, il prezzo deve essere giusto» 1.7.1 – Vera qualità e prezzi bassi: la densità di Eurologos 1.8 – Regole editoriali relative a ogni tipo di supporto e comunicazione 1.8.1 – Le regole mai sufficienti e la lotta al solipsismo Seconda parte Sette norme specifiche 2.1 – Il sito web: grande vetrina e struttura operativa 2.2 – L’unicità identitaria dell’impresa e del suo sito web: ben accessibile 2.3 – Le tecnologie obsolete dei siti che li situano nei cimiteri dei nati-morti 2.4 – Stampa 2.5 – Tecnologia audiovisiva 2.6 – Attivazioni 2.7 – Eventi 2.7.1 – Check-list degli eventi 2.8 – e-Magazine Newsletter 2.9 – Azioni puntuali EUROLOGOS Group. When localization becomes «glocalization» www.eurologos.com Norme editoriali 4/34 TRANSLATING AND PUBLISHING WHERE THE LANGUAGES ARE SPOKEN Norme editoriali Prima parte Otto regole generali 1.1 – Pertinenza, omogeneità e chiarezza della comunicazione 1.1.1 – Norme editoriali Eurologos 1.2 – Il cuore generatore della comunicazione: la linea editoriale 1.2.1 – La comunicazione multilingue e glocale di Eurologos 1.3 – Le Norme editoriali: la declinazione del concetto centrale nel pay off 1.3.1 – “Where the languages are spoken”: il posizionamento di Eurologos 1.4 – I pay off, ben contestualizzati e con sobrietà 1.4.1 – Cinque pay off utilizzati da Eurologos in vari modi 1.5 – Il posizionamento operativo dei prodotti e dei servizi 1.5.1 – La creazione di modelli precisi per migliaia di documenti 1.6 – Rivedere spesso la forma e confermare il contenuto 1.6.1 – Le divergenze culturali locali nel processo di capitalizzazione del marchio 1.7 – La densità della comunicazione: «continuando a sognare, il prezzo deve essere giusto» 1.7.1 – Vera qualità e prezzi bassi: la densità di Eurologos 1.8 – Regole editoriali relative a ogni tipo di supporto e comunicazione 1.8.1 – Le regole mai sufficienti e la lotta al solipsismo EUROLOGOS Group. When localization becomes «glocalization» www.eurologos.com Norme editoriali 5/34 TRANSLATING AND PUBLISHING WHERE THE LANGUAGES ARE SPOKEN 1.1 – Pertinenza, omogeneità e chiarezza della comunicazione La crisi pubblicitaria degli ultimi anni ha quantomeno permesso di rendere la comunicazione molto più intellegibile e con i piedi ben piantati nelle imprese e nelle istituzioni clienti. L’immaginazione, il sogno e la trasfigurazione continuano, certamente, a far parte del paesaggio, ma gli slanci metaforici non possono più perdersi nelle stelle dell’irreale e dell’inefficace. Può quindi risultare inutile difendere la causa della pertinenza, dell’omogeneità e della chiarezza nella comunicazione. Naturalmente, la competitività stessa dei suoi prodotti e servizi ne dipende. È allo stesso modo certo che non vi è bisogno di tirare fuori i documenti “biblici” della moderna comunicazione perché tale competitività sia mostrata e dimostrata. È anche intuitivo (e ormai risaputo). Tutte le pubblicazioni stampate, internet e multimediali devono essere concepite e realizzate a partire da questi tre grandi criteri che sono alla base di una comunicazione moderna, multilingue ed efficiente. Due documenti sono stati preparati per realizzare questo obiettivo centrale: le Norme editoriali e le Norme grafiche. EUROLOGOS Group. When localization becomes «glocalization» www.eurologos.com Norme editoriali 6/34 TRANSLATING AND PUBLISHING WHERE THE LANGUAGES ARE SPOKEN 1.1.1 – Le Norme editoriali Eurologos Risulta evidente che un gruppo internazionale come Eurologos, nell’ambito del quale si realizzano numerose pubblicazioni sotto l’impulso, la direzione e la redazione di persone e team diversi, abbia la necessità di disporre di una produzione veramente unitaria a livello di pertinenza, omogeneità e chiarezza. Tanto più che la sua produzione, molto spesso, non potrebbe essere che multilingue. Alle Norme editoriali, naturalmente, se ne abbinano altre di tipo grafico allo scopo di realizzare l’unità di questi tre aspetti in maniera completa, anche dal punto di vista iconografico. EUROLOGOS Group. When localization becomes «glocalization» www.eurologos.com Norme editoriali 7/34 TRANSLATING AND PUBLISHING WHERE THE LANGUAGES ARE SPOKEN 1.2 – Il cuore generatore della comunicazione: la linea editoriale Il posizionamento dell’impresa o istituzione, ovvero l’identità specifica del soggetto in questione (il suo oggetto sociale, la particolarità dei suoi prodotti o servizi, la sua strategia e il suo rapporto con le tendenze del mercato), è indicato e stabilito nella “Linea editoriale”, da cui dipendono tutti i documenti di marketing. Il gruppo dirigente dell’impresa (o istituzione) è naturalmente responsabile della Linea editoriale anche se è stata redatta da un’agenzia di comunicazione terza. Sia le Norme editoriali sia le Norme grafiche sono create a partire da questa linea strategica di cui diventano i riferimenti precisi e concreti. EUROLOGOS Group. When localization becomes «glocalization» www.eurologos.com Norme editoriali 8/34 TRANSLATING AND PUBLISHING WHERE THE LANGUAGES ARE SPOKEN 1.2.1 – La comunicazione multilingue e glocale di Eurologos La Linea editoriale Eurologos è stata (ri)stabilita già da una ventina d’anni. Eurologos si definisce un’impresa mondiale al massimo grado che si occupa della produzione di comunicazione multilingue. Tale produzione è stata ribattezzata “glocale” utilizzando un neologismo creato dai californiani negli anni ‘90 (derivante dalla contrazione di globalizzazione e localizzazione): per produrre comunicazione multilingue bisogna disporre di tante sedi operative quante sono le lingue promesse. La stessa cosa vale per la creazione di materiale pubblicitario e per il suo adattamento multilingue (geostilistico) oltre che per la sua integrazione sui supporti finali (stampa, siti web e multimedia). In effetti, la linea editoriale del Gruppo Eurologos è glocale ma allo stesso tempo integrata nelle tre attività di base della comunicazione multilingue. EUROLOGOS Group. When localization becomes «glocalization» www.eurologos.com Norme editoriali 9/34 TRANSLATING AND PUBLISHING WHERE THE LANGUAGES ARE SPOKEN 1.3 – Le linee guida editoriali: la declinazione del concetto centrale nel pay off Persino le migliaia di pagine del Vecchio e del Nuovo Testamento possono essere riassunte in un pay off, uno slogan-concetto di poche parole come, per esempio, “Dio agisce in Cristo”. Bisogna enucleare il pay off (spesso come complemento del logo) di ciascuna impresa o istituzione per descriverne in modo conciso l’identità, il suo concetto centrale e generatore. Tale concetto identitario dovrebbe apparire come sfondo di ogni documento: come una sorta di essenza, di anima del marchio, sempre presente. Altrimenti, il pay off è sempre il soggetto parlante, il protagonista permanente che comunica, immediatamente e continuamente, a partire dalla sua centralità e dalla sua densità di marketing. EUROLOGOS Group. When localization becomes «glocalization» www.eurologos.com Norme editoriali 10/34 TRANSLATING AND PUBLISHING WHERE THE LANGUAGES ARE SPOKEN 1.3.1 – “Where the languages are spoken”: il posizionamento di Eurologos La sede centrale di Eurologos ha iniziato le sue attività offrendo servizi linguistici di copywriting, traduzione e interpretariato (si tenevano anche corsi di lingue, ma furono soppressi poco dopo a causa delle pratiche concorrenziali di dumping da parte dello Stato – belga, in modo particolare – all’inizio degli anni ‘80...). Tuttavia, l’idea di guidare l’impresa verso la produzione multilingue era già presente nel primo pay off del 1997, The languages of communication. L’evoluzione dell’impresa verso il suo posizionamento finale (e attuale) ha conosciuto due tappe fondamentali: a) dal 1989 al 1992 la fondazione di altre due imprese pilota: Littera Graphis (supporti stampa e in seguito internet) e Telos (copywriting e attività pubblicitarie con le Norme editoriali e grafiche); b) dal 1995-1996 l’avvio dell’internazionalizzazione con le prime sedi filiali di Colonia e Milano. Il pay off aggiunto in seguito è stato Where the languages are spoken, criterio indispensabile di qualità traduttiva e multilingue. EUROLOGOS Group. When localization becomes «glocalization» www.eurologos.com Norme editoriali 11/34 TRANSLATING AND PUBLISHING WHERE THE LANGUAGES ARE SPOKEN 1.4 – I pay off, ben contestualizzati e con sobrietà Spesso l’obiettivo dell’impresa o dell’istituzione necessita più pay off che ne esprimano i differenti prodotti o servizi offerti. Possono anche essere pertinenti ad altre dimensioni del posizionamento in questione. Senza correre il rischio di inflazionare il marchio con troppe denominazioni o con troppi appellativi, è possibile utilizzare con sobrietà altri pay off, soprattutto in diversi contesti culturali, per esempio in altri tipi di attività o per differenti obiettivi. EUROLOGOS Group. When localization becomes «glocalization» www.eurologos.com Norme editoriali 12/34 TRANSLATING AND PUBLISHING WHERE THE LANGUAGES ARE SPOKEN 1.4.1 – Cinque pay off utilizzati da Eurologos in vari modi Eurologos ha elaborato sei pay off: a) Languages of communication (a partire dalla fondazione) b) Where the languages are spoken (dal 1995, inizio dell’internazionalizzazione) c) Translating and publishing where the languages are spoken (dal 1996) d) When localization becomes “glocalisation” (dal 1997) e) Eurologos Group. Global and multilingual solutions (dal 2000) f) Multilingual editing network (creato e subito abbandonato nel 1998 perché riduttivo) Ad eccezione di quest’ultimo, gli altri cinque pay off continuano a essere validi e utilizzati. In particolar modo, il quinto è utilizzato come complemento del primo e nei template (come nel presente documento, con il quarto e il terzo). I concetti del primo e del secondo pay off, come si può notare, si incentrano maggiormente sul nostro posizionamento generale. Aspettiamo sempre nuove proposte. EUROLOGOS Group. When localization becomes «glocalization» www.eurologos.com Norme editoriali 13/34 TRANSLATING AND PUBLISHING WHERE THE LANGUAGES ARE SPOKEN 1.5 – Il posizionamento operativo dei prodotti e dei servizi Possiamo solitamente situare un’impresa e perfino un’istituzione a partire dal suo Argomentario di vendita. La descrizione delle caratteristiche dei propri prodotti o servizi rispetto a quelli della concorrenza, con riferimento alla loro qualità e al loro prezzo (compresi i loro vantaggi) per la clientela, definisce con precisione tutti gli elementi identitari della comunicazione in un determinato mercato. Questi elementi devono essere determinati in modo tale da assumere una formulazione permanente: nel campo della comunicazione pubblicitaria, infatti, solo la ripetizione è produttiva (repetita juvant dicevano già i Latini molto prima di passare e ripassare... sempre gli stessi spot alla radio, sulla stampa e alla televisione). L’unico supporto che sfugge alla regola della ripetizione è naturalmente il sito web che, per definizione, viene costantemente aggiornato e presenta pagine sempre “uniche”, accessibili con un semplice clic. EUROLOGOS Group. When localization becomes «glocalization» www.eurologos.com Norme editoriali 14/34 TRANSLATING AND PUBLISHING WHERE THE LANGUAGES ARE SPOKEN 1.5.1 – La creazione di modelli precisi per migliaia di documenti Dopo più di quindici anni di innumerevoli documenti di marketing, pubblicitari e commerciali, il corpus di Eurologos relativo al suo posizionamento è ormai ben strutturato e sperimentato. Ma costantemente in movimento. La densità concettuale della sua comunicazione è disseminata all’interno della copiosa narrazione dei documenti multilingui pubblicati sul sito web: in una decina di anni di Glocal (il suo e-magazine trimestrale in sei lingue), in un centinaio di Francamente pubblicati dal 2002 e così via. Quasi tutte le sedi Eurologos hanno ben assimilato e metabolizzato i principali elementi identitari di comunicazione. L’ortodossia nelle pubblicità del Gruppo Eurologos è generalmente abbastanza diffusa, grazie al discorso molto semplice e altamente implicativo del glocalismo. Il problema – sempre attuale – è giungere a una sintesi di siffatta modellizzazione, che tende naturalmente a diventare sovrabbondante. EUROLOGOS Group. When localization becomes «glocalization» www.eurologos.com Norme editoriali 15/34 TRANSLATING AND PUBLISHING WHERE THE LANGUAGES ARE SPOKEN 1.6 – Rivedere spesso la forma e confermare il contenuto Se i contenuti e il funzionamento del marketing producono molti vantaggi restando, diciamo, permanenti (a condizione della loro fondatezza), la forma di comunicazione e i suoi supporti devono invece modificarsi, declinarsi, il più spesso possibile. La capitalizzazione del marchio (di un’impresa o istituzione) può essere effettuata con questa doppia tattica apparentemente contraddittoria, a patto che le modifiche formali non portino le identità ben stabili (dei marchi, dei prodotti e dei servizi) a trasformarsi radicalmente. Sul piano editoriale, occorre attenersi alla tradizionale velocità (molto lenta) delle trasformazioni grafiche dei loghi... La prudenza evolutiva è garantita dalla densità concettuale del contenuto e dalla trasparenza della forma in caso di revisione. EUROLOGOS Group. When localization becomes «glocalization» www.eurologos.com Norme editoriali 16/34 TRANSLATING AND PUBLISHING WHERE THE LANGUAGES ARE SPOKEN 1.6.1 – Le divergenze culturali locali nel processo di capitalizzazione del marchio La capacità di declinare e variare i temi centrali di Eurologos è allo stesso modo abbastanza garantita. A volte, quando una sede desidera rivedere le forme della propria pubblicità locale, rischia di allontanarsi dall’immagine identitaria del gruppo. Ma non mancano esempi di creatività applicata, provenienti da alcune sedi che hanno consacrato la concettualizzazione unitaria della nostra comunicazione. Molti problemi devono essere ancora risolti (potranno essere indicati nei sottocapitoli in corsivo a seguire), soprattutto per quanto riguarda i supporti specifici. D’altronde, qual è quel gruppo mondiale che non presenta divergenze d’espressione culturale sul piano globale e locale? L’unità concettuale relativa alla comunicazione di una multinazionale è spesso dialettica e non monolitica. EUROLOGOS Group. When localization becomes «glocalization» www.eurologos.com Norme editoriali 17/34 TRANSLATING AND PUBLISHING WHERE THE LANGUAGES ARE SPOKEN 1.7 – La densità della comunicazione: «continuando a sognare, il prezzo deve essere giusto» Nella nostra era detta postmoderna, i nostri contemporanei sono rimasti in fondo sempre gli stessi: amano sognare (d’altronde sarà sempre così) e, come in passato, cercano parole e immagini che sintetizzino i desideri dell’esistenza... Ma la novità dei nostri tempi consiste nel fatto che l’uomo moderno ha l’aria di avere sempre una piccola calcolatrice in mano. La comunicazione, soprattutto scritta e orale, deve essere ancor più trasfiguratrice e fantasiosa, pur riconducendo imperativamente al concreto, al reale: come se una parte laterale del cervello si occupasse di continuo dei valori tangibili. La densità creativa e inventiva è dunque coniugata al sensibile, al giusto e al vero. Oltretutto, l’uomo moderno ha orrore del linguaggio vuoto, banale o parassita: la densità nella comunicazione è anche l’indispensabilità di ciascuna parola nel contesto dell’economia generale della frase. EUROLOGOS Group. When localization becomes «glocalization» www.eurologos.com Norme editoriali 18/34 TRANSLATING AND PUBLISHING WHERE THE LANGUAGES ARE SPOKEN 1.7.1 – Vera qualità e prezzi bassi: la densità di Eurologos Cosa rende i testi della comunicazione di Eurologos tanto densi? Innanzitutto, il suo stile tradizionalmente concettuale. È, infatti, il concetto di glocalismo a impregnare tutta la sua produzione stampata... A questo si aggiungono discorsi dimostrativi sulla qualità e, soprattutto, sull’impossibilità per l’oceano di concorrenti monolocalizzati in un solo paese (la quasi totalità) di convalidare il multilinguismo. I responsabili delle nostre sedi cercano di combinare questa densità strutturale con prezzi e condizioni concretamente competitivi. A giusto titolo, noi tendiamo a lamentarci dei prezzi di dumping di un mercato caratterizzato da un’offerta subdola e meschina, ma dobbiamo pur riconoscere che il futuro è segnato dall’evidente contraddizione fra il possibile aumento della qualità e la riduzione dei prezzi. Quanto alla creatività concettuale e iconografica della nostra pubblicità, i risultati sono ancora alquanto modesti. EUROLOGOS Group. When localization becomes «glocalization» www.eurologos.com Norme editoriali 19/34 TRANSLATING AND PUBLISHING WHERE THE LANGUAGES ARE SPOKEN 1.8 – Regole editoriali relative a ogni tipo di supporto e comunicazione Le regole editoriali non possono prescindere dai supporti, dai tipi di comunicazione, dalle circostanze, dai lettori in questione, dalle periodicità ecc. Bisogna inoltre tener conto della stampa, del sito web e dei supporti multimediali... vale a dire, del tipo di sostegno alla comunicazione. Arriveremo infine a risolvere i problemi della multipaternità dei testi, dei differenti poteri delle componenti redazionali (dei colophon). Ciascuno di questi criteri o parametri esige riferimenti e soluzioni che non potranno mai essere esaurienti. È la ragione per cui– come già abbiamo visto – è sempre necessaria la figura di un direttore responsabile e centrale di pubblicazione che risolva i problemi che le migliori Norme editoriali e la più consensuale delle organizzazioni non potranno mai controllare. EUROLOGOS Group. When localization becomes «glocalization» www.eurologos.com Norme editoriali 20/34 TRANSLATING AND PUBLISHING WHERE THE LANGUAGES ARE SPOKEN 1.8.1 – Le regole, mai sufficienti, e la lotta al solipsismo I capitoli seguenti rappresentano un tentativo di avvicinamento agli innumerevoli problemi che la scrittura serba a ogni tipo di supporto e forma di comunicazione di Eurologos. Tanto la comunicazione aziendale quanto quella più locale per la conquista dei mercati da parte delle sedi presentano questi problemi che la scrittura, per sua natura eminentemente “misteriosa” ed ineluttabilmente “soggettiva”, già pone per definizione. Visto l’elevato livello di criticismo presente nella nostra era (detta a giusto titolo della “comunicazione”), sarà necessario realizzare, assieme a una miriade – mai sufficiente – di regole operative, una benevola disposizione nei confronti degli organi direttivi e del direttore di redazione. Bisognerà quindi continuare a criticare per migliorare la comunicazione, ma questo al di là dell’atteggiamento polemico (endemico) del nostro tempo e diversamente dalla cultura individualista (solipsista) che sovrasta le relazioni interpersonali. EUROLOGOS Group. When localization becomes «glocalization» www.eurologos.com Norme editoriali 21/34 TRANSLATING AND PUBLISHING WHERE THE LANGUAGES ARE SPOKEN Norme Editoriali Eurologos Seconda parte Sette norme specifiche 2.1 – Il sito web: la grande vetrina e struttura operativa 2.2 – L’unicità identitaria dell’impresa e del suo sito web: ben accessibile 2.3 – Le tecnologie obsolete dei siti che li situano nei cimiteri dei nati-morti 2.4 – Stampa 2.5 – Tecnologia audiovisiva 2.6 – Attivazioni 2.7 – Eventi 2.7.1 – Check-list degli eventi 2.8 – e-Magazine Newsletter 2.9 – Azioni puntuali EUROLOGOS Group. When localization becomes «glocalization» www.eurologos.com Norme editoriali 22/34 TRANSLATING AND PUBLISHING WHERE THE LANGUAGES ARE SPOKEN 2.1 – Il sito web: grande vetrina e struttura operativa Da almeno una quindicina d’anni, il sito web è diventato lo strumento principale dell’intera comunicazione di un’impresa o di un’istituzione. Il sito web deve essere moderno dal punto di vista tecnologico, quindi facilmente referenziabile e accessibile su Internet. Deve rappresentare l’immagine identitaria e il posizionamento del cliente, impresa o istituzione che sia. Deve contenere la totalità dei prodotti e dei servizi, specificata in un Argomentario di vendita, spesso implicito e poco visibile, incentrato sulla competitività (anche per l’istituzione pubblica). Il sito web ha il compito di presentare la struttura organizzativa e produttiva, oltre alla sua completa localizzazione (eventualmente internazionale o con i suoi dealer e partner). Deve essere multilingue anche sul piano geostilistico (se possibile, un sito web in americano e non solamente in inglese britannico, in brasiliano oltre che in portoghese europeo...). Inoltre, deve spesso illustrare almeno l’ossatura e i protagonisti della governance, la composizione del proprio azionariato e, soprattutto, la filosofia operativa e l’etica di marketing dell’impresa... Deve spesso proporre un e-Magazine periodico che illustri le attività, i protagonisti dei vari dipartimenti dedicati al servizio della clientela, ma anche le certificazioni di qualità (per esempio la certificazione ISO), pubblicazioni scientifiche, libri professionali e referenze concrete sui mercati... In breve, il sito web costituisce allo stesso tempo la vetrina e la struttura operativa (spesso interattiva e di e-marketing) dell’istituzione o impresa moderna. EUROLOGOS Group. When localization becomes «glocalization» www.eurologos.com Norme editoriali 23/34 TRANSLATING AND PUBLISHING WHERE THE LANGUAGES ARE SPOKEN 2.2 – L’unicità identitaria dell’impresa e del suo sito web: ben accessibile Non fosse altro che per la sua localizzazione e la sua identità soggettiva, ogni impresa non può che essere unica; e il suo sito sarà altrettanto unico fra milioni di altri consultabili con un clic. È impossibile e irragionevole formulare tutti gli obiettivi e le regole di un sito necessariamente esclusivo e idealmente incomparabile: l’unicità identitaria dell’impresa deve essere esaltata, realisticamente, dal suo stesso sito, compreso quello di un’istituzione o impresa dal carattere fortemente locale. Bisogna dunque limitarsi a parlare essenzialmente dei vincoli di tipo tecnico che la redazione deve assumere per poter rendere – molto semplicemente – visibile e leggibile il sito web nei suoi mercati. Persino il migliore dei siti web, se scarsamente visibile e non accessibile (nel suo monolinguismo, per esempio), è paragonabile a una vetrina, anche molto bella, situata in cima all’Everest o negli abissi dell’oceano. EUROLOGOS Group. When localization becomes «glocalization» www.eurologos.com Norme editoriali 24/34 TRANSLATING AND PUBLISHING WHERE THE LANGUAGES ARE SPOKEN 2.3 – Le tecnologie obsolete dei siti che li situano nei cimiteri dei nati-morti Elaborare un sito web è spesso ritenuto un lavoro semplicistico: “bisogna solo mettere in linea il dépliant, il catalogo, le foto...”. Il risultato è, molto spesso, una morte annunciata del sito, proprio come un bambino nato morto: non ha retto la sfida delle tecnologie di referenziamento imposta da Internet e il numero di lingue dei mercati di lettura. Tutti i testi di un sito devono attenersi scrupolosamente a tre regole di base, altrimenti si rischia di confinarlo inutilmente nel regno degli inaccessibili ai motori di ricerca della Rete. Innanzitutto i metadati “Titles”: titoli presenti sulla barra di navigazione che preannunciano i contenuti delle pagine a cui si riferiscono. Poi i metadati “Descriptions”: descrizioni differenti di ciascuna pagina (dalle 20 alle 50 parole) utilizzata dai motori di ricerca predisposti ad hoc. E infine, i metadati “Keywords”: le parole chiave (dai 100 ai 200 caratteri) utilizzate dal referenziamento di Yahoo! e soprattutto MSN. I redattori non potranno mettersi a scrivere prima di aver verificato di poter rispettare, tra le altre, tali regole e le dimensioni redazionali prefissate. Queste prime tre indicazioni permettono di cominciare a rendere le ricerche del sito in questione professionali e facilmente accessibili. Resta pur vero che i motori di ricerca danno la possibilità di apparire tra i primi posti nei risultati della ricerca (o anche al primo posto) solo a pagamento. Basta pagare il prezzo stabilito... EUROLOGOS Group. When localization becomes «glocalization» www.eurologos.com Norme editoriali 25/34 TRANSLATING AND PUBLISHING WHERE THE LANGUAGES ARE SPOKEN 2.4 – Stampa Internet non ha assolutamente rimpiazzato la stampa, i documenti stampati che continuano e continueranno sempre a costituire la modalità di comunicazione standard. Raramente un supporto riesce a sostituirne un altro. Opuscoli, dépliant, cataloghi, brochure, flyers e tutti gli altri supporti stampati restano indispensabili e, spesso, insostituibili. Tuttavia, l’intera gamma dei mezzi di comunicazione deve dimostrare e declinare gli stessi concetti e le stesse argomentazioni. Tutto ciò, utilizzando le stesse formulazioni linguistiche il più spesso possibile: stessi titoli, stessi testi. Soprattutto brevi e densi. E i testi che devono per forza essere lunghi e complessi? Non bisogna averne orrore: spesso la competitività qualitativa dei prodotti e dei servizi moderni si fonda sulla descrizione – sebbene sommaria o sintetica, ma non solo – della tecnologia e delle procedure. Come rendere questi testi attraenti e facilmente leggibili? Prima di tutto, utilizzando tutte le risorse delle finestre e delle componenti del titolo: frazionare i contenuti e metterli in evidenza con titoli, sottotitoli, legende, foto, schemi... In seguito, utilizzando sempre un linguaggio denso e preciso, anche a costo di definire, con apposizioni comuni e familiari, gli inevitabili termini tecnici, rari e desueti per il vasto pubblico. Del resto, non bisogna neanche aver paura di spiegare esplicitamente. EUROLOGOS Group. When localization becomes «glocalization» www.eurologos.com Norme editoriali 26/34 TRANSLATING AND PUBLISHING WHERE THE LANGUAGES ARE SPOKEN 2.5 – Tecnologia audiovisiva Un breve filmato su CD, una proiezione di Power Point su schermo, delle sequenze scelte e inserite in un blog o in un social network sono diventate, sempre di più, le modalità di supporto da utilizzare, in quanto il target dei clienti tende a evaporare o a diffondersi attraverso mezzi diversi. Esistono studi controversi che cercano di quantificare questa relativa diaspora, ma è ormai chiaro che ogni impresa deve disporre di CD, documenti Power Point, contatti su Facebook o Twitter, blog interattivi, diapositive, di collegamenti Extranet o Intranet... Ora, bisogna sempre ricordare che ogni supporto audiovisivo è sistematicamente sottoposto alla concezione-redazione preliminare. Che si tratti della custodia di un CD, dell’intestazione di un file da visionare su un computer o di un documento da mettere su Internet, bisogna, naturalmente, seguire le stesse procedure di qualsiasi altra stampa. Allo stesso modo, i contenuti sono da produrre secondo i criteri di concezione e di redazione abituali. La particolarità consiste nell’aver a che fare con supporti interattivi nei quali l’immagine e il suono hanno una funzione fondamentale. Non si ha il diritto di essere pleonastici o ridondanti, né quello di rimanere nella penuria informativa ed esclusivamente proclamatoria. EUROLOGOS Group. When localization becomes «glocalization» www.eurologos.com Norme editoriali 27/34 TRANSLATING AND PUBLISHING WHERE THE LANGUAGES ARE SPOKEN 2.6 – Attivazioni I mercati cambiano a ritmi tali da costringere persino i posizionamenti e le strategie più solide e stabili a riposizionarsi. E a mettere in moto nuove iniziative che trasformino fatalmente l’asse d’azione marketing... Così, per rispondere ai minimi cambiamenti richiesti dai mercati, vengono preparati nuovi prodotti e servizi, soprattutto durante le molteplici crisi economiche che sembrano susseguirsi continuamente l’una all’altra. I dirigenti delle imprese e delle istituzioni sono costantemente a caccia di ogni cambiamento. L’attivazione di nuovi marchi, linee di prodotti e servizi originali è messa in opera continuamente, accelerando il processo di modernizzazione. Si assiste, inoltre, a un’accumulazione di attivazioni che quasi riproduce la prima creazione di imprese o di mini imprese in maniera intensificata: i mercati lo esigono. Tutti questi nuovi prodotti o servizi hanno bisogno di un posizionamento e di una strategia diversi dai precedenti. Occorre quindi preparare Nuove Norme editoriali. I princìpi fondatori, o operativi, di queste attivazioni rispondono agli stessi criteri generatori: in questo caso, ciò che è veramente nuovo è la velocità di creazione. Al contrario, i mezzi di ideazione e i supporti di realizzazione restano fondamentalmente gli stessi. EUROLOGOS Group. When localization becomes «glocalization» www.eurologos.com Norme editoriali 28/34 TRANSLATING AND PUBLISHING WHERE THE LANGUAGES ARE SPOKEN 2.7 – Eventi Sebbene le condizioni economiche generali non siano particolarmente favorevoli – è il minimo che si possa dire – alla realizzazione di eventi, il marketing operativo esige che si continuino a produrre tali manifestazioni promozionali. Esse devono scandire lo svolgimento delle nuove attivazioni che l’impresa moderna è tenuta a produrre. L’accento è posto, in questo caso, sul “prima” e sul “dopo” gli eventi, piuttosto che su ciò che accade “durante”. La ragione è facilmente intuibile: la carenza di mezzi economici suggerisce l’utilizzo mediatico e pubblicitario della manifestazione per un periodo ben più esteso rispetto a quello del suo svolgimento in “diretta”. In tal modo, la concezione stessa dell’evento si fonda sul principio di gestione “duratura”. La componente orale, propria dell’evento, viene così superata da tutta la preparazione della componente scritta, stampata e online, comprese le ripercussioni sulla stampa, sulla radio e sulla televisione. E, sapendo che quasi tutto è possibile se si è avuta cura di organizzarlo bene in anticipo, occorre ripercorrere il centinaio di items della nostra check-list di base allegata (nel prossimo sottocapitolo). EUROLOGOS Group. When localization becomes «glocalization» www.eurologos.com Norme editoriali 29/34 TRANSLATING AND PUBLISHING WHERE THE LANGUAGES ARE SPOKEN 2.7.1 – Check-list degli eventi Relazioni Pubbliche & Media (stampa - radio - televisione - web publishing) □ Segnaletica, regia, coreografia, cartelloni, striscioni, bandiere ecc. □ Dossier congresso (cartelletta partecipanti) □ Sponsorizzazione Internet □ Sito web (linea ADSL) □ Banda larga □ Opuscolo congresso □ Dépliant turistici □ Identificativi (biglietti, distintivi personali ecc.) □ Dossier stampa □ Mailing invito per gli opinion leader □ Conferenza stampa □ Comunicato stampa □ Programmi □ Badge giornalisti accreditati □ Documentazione prodotti □ Documentazione conferenzieri □ Pubblicità redazionale □ Eco della stampa e traduzione dei resoconti delle sedute durante il congresso □ Rassegna stampa e fotocopie ritagli articoli □ Traduzione degli interventi e dei dibattiti (fotocopie) □ Riassunti e resoconti per la stampa e/o per i partecipanti □ Videoscrittura e desktop publishing per le edizioni rapide □ Dossier atti del congresso □ Trascrizione degli interventi □ Correzione e impaginazione □ Fotocomposizione e layout (foto) □ Stampa □ Comunicati stampa e interviste □ Promozione, distribuzione e vendita dossier congresso Logistica e Servizi □ Prenotazione hotel □ Prenotazione locali □ Viaggi e accoglienza dei partecipanti □ Allestimento sale congresso □ Illuminazione e acustica □ Temperatura ambiente □ Servizi igienici □ Servizio ristorazione □ Segreteria (direzione, telefono, GSM, Internet, RNIS, WAP, telefax, fax, modem, fotocopie) □ Reception □ Fattorino □ Bibite conferenzieri e interpreti □ Servizio fotografico □ Allestimento ristorante □ Programmi e orari □ Visite guidate □ Sicurezza EUROLOGOS Group. When localization becomes «glocalization» www.eurologos.com Norme editoriali 30/34 TRANSLATING AND PUBLISHING WHERE THE LANGUAGES ARE SPOKEN Interpretariato & Traduzione □ Coordinamento □ Interpretazione simultanea □ Interpretazione in chuchotage □ Interpretazione consecutiva □ Interpretazione di trattativa □ Interpretazione con traduzione a vista □ Interpretazione in teleconferenza □ Interpretazione giurata □ Interpretazione mista □ Servizio hostess □ Redazione processi verbali □ Servizio Traduzione □ Servizio videoscrittura, desktop publishing-editing Lingue Esposizione in □ inglese □ francese □ neerlandese □ tedesco □ spagnolo □ italiano □ danese □ svedese □ finlandese □ portoghese □ greco □… Interpretate in □ inglese □ francese □ neerlandese □ tedesco □ spagnolo □ italiano □ danese □ svedese □ finlandese □ portoghese □ greco □ armeno □ basco □ bengali □ bulgaro □ catalano □ ceco □ cinese □ coreano □ ebraico □ estone □ georgiano □ hindi □ indonesiano □ islandese □ lussemburghese □ macedone □ malese □ norvegese □ persiano □ polacco □ rumeno □ russo □ serbo □ croato □ slovacco □ sloveno □ tailandese □ turco □ ucraino □ ungherese □ urdu □ vietnamita □ zulu EUROLOGOS Group. When localization becomes «glocalization» www.eurologos.com Norme editoriali 31/34 TRANSLATING AND PUBLISHING WHERE THE LANGUAGES ARE SPOKEN Installazioni □ Cabine insonorizzate (2 posti) □ Ricevitori individuali (minimo 6 canali) □ Microfoni presidente e conferenzieri □ Microfoni senza filo □ Sistema di ritorno (emittente e amplificazione) □ Registrazione audio degli interventi e delle sessioni di interpretazione □ Attrezzatura per la proiezione di diapositive □ Proiezione per mezzo di lucidi □ Proiezione da laptop □ Ripresa da telecamere a circuito chiuso □ Schermo televisivo gigante □ Registrazione su videocassette □ Servizio fotografico □ Presenza di tecnici Interpretazione simultanea e chuchotage Interpretazione consecutiva Interpretazione di trattativa e traduzione a vista Interpretazione mista e giurata Eventi, servizio congressi e immagine di marca Apparecchiatura via cavo, senza fili e audiovisivi EUROLOGOS Group. When localization becomes « glocalization » www.eurologos.com Norme editoriali 32/34 TRANSLATING AND PUBLISHING WHERE THE LANGUAGES ARE SPOKEN 2.8 – e-Magazine (Newsletter) Un’impresa moderna o un’istituzione competitiva deve disporre di una rivista periodica che esprima la continuità produttiva della sua vita economica e relazionale. Le istituzioni e le imprese, in fin dei conti, sono generatori di socialità e di dimensioni culturali molto più di quanto si pensi. È proprio questa la prima funzione di una rivista (chiamata Newsletter o House organ, che sia online e/o stampata). Ma gli scopi di una pubblicazione periodica sono molteplici e importanti. Innanzitutto, la presentazione e illustrazione delle attività e dei servizi con i suoi protagonisti, con la personalizzazione dei clienti e dei fornitori (se possibile). Un problema radicale delle attività moderne è anche quello di renderle il più antropomorfe possibile: la narrazione umana deve “liberare” della sua dimensione inevitabilmente tecnologica e burocratica i servizi e i prodotti della nostra era. La pubblicazione periodica permette, allo stesso tempo, di lasciare lo spazio narrativo al soggetto: l’impresa esce dal suo anonimato con la viva voce delle persone che la dirigono e che la fanno esistere realmente. L’obiettività diventa soggettiva, quindi attraente. Ma un giornale d’impresa permette anche di cambiare la dimensione specifica del mondo della produzione con quella generale della cultura e della politica: tutti i problemi sono collegati e un’impresa moderna dovrebbe esporli. Naturalmente, in maniera limitativa e pertinente. EUROLOGOS Group. When localization becomes « glocalization » www.eurologos.com Norme editoriali 33/34 TRANSLATING AND PUBLISHING WHERE THE LANGUAGES ARE SPOKEN 2.9 – Azioni puntuali Dalla fine degli anni ‘50, l’offerta di prodotti e servizi è progressivamente diventata più importante della domanda. Prima era il contrario. La globalizzazione economica e l’informatizzazione hanno reso questo fenomeno ancora più cruciale. La prospezione e l’attivazione di iniziative per aumentare, in maniera qualificata, la propria visibilità nella fornitura di servizi e prodotti, si sono moltiplicate in modo esponenziale. Neanche le crisi economiche possono frenare questa tendenza. Al contrario, bisognerebbe approfittare delle condizioni di crisi per conquistare parti di mercato rese disponibili dai concorrenti. Le imprese e le istituzioni sono così costrette a far sapere tutto e a creare continuamente azioni puntuali per dare continuità alla loro vitalità commerciale. Dai comunicati stampa ai frequenti aggiornamenti dei siti web, dalla realizzazione di campagne marketing tramite posta o mailing di massa su Internet, fino alla programmazione di iniziative di telemarketing, le attività delle imprese e delle istituzioni non smettono di produrre azioni puntuali. Così, l’attività dei redattori non smette di concretizzare e tradurre in azioni sui mercati le linee editoriali adottate a monte. Tutte queste attività sono rigorosamente soggette alle Norme editoriali dell’impresa. Naturalmente. EUROLOGOS Group. When localization becomes « glocalization » www.eurologos.com Norme editoriali 34/34