CROCE ROSSA ITALIANA SCHEDA DI APPROFONDIMENTO CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO CENTRALE Il Consigliere del Presidente Nazionale Prof. Giuliano Da Villa Cell. 3355499265 e-mail: [email protected] Cibo e Salute: Giornata di prevenzione dell’Osteoporosi della CRI. Introduzione Il 28 settembre avrà luogo la Giornata Nazionale dell’Osteoporosi promossa dalla CRI, durante la quale 250 Comitati CRI avranno il compito di sensibilizzare la popolazione italiana sui problemi di questa patologia. La manifestazione sarà contrassegnata dalla distribuzione di opuscoli informativi, interviste alle persone afferenti allo scopo di individuare fattori di rischio personali favorenti l’instaurarsi nel processo di osteopenia, che precede l’osteoporosi e la somministrazione di integratori minerali per la salvaguardia del patrimonio osseo. A tale riguardo è opportuno sapere che l’osteoporosi per le fratture che ne derivano rappresenta uno dei più importanti problemi di salute nei Paesi industrializzati, dove l’invecchiamento della popolazione è un fenomeno che si è esteso a larghi strati della popolazione. Essa è riconosciuta abitualmente come una patologia del sesso femminile anche se un terzo delle fratture da fragilità ossea interessano l’uomo e la mortalità secondaria ad una frattura femorale è maggiore nell’uomo rispetto alla donna. Ai fini preventivi va comunque sottolineato che, contrariamente a quanto supposto dalla stragrande maggioranza della gente, lo scheletro è un tessuto in continua trasformazione durante tutto l’arco della vita poiché le parti di esso invecchiate sono immediatamente sostituite da parti giovani, neoformate, che assicurano la solidità e l’elasticità che sono proprie dell’osso. Questo continuo rimaneggiamento scheletrico è necessario onde assicurare una struttura ossea sana e robusta; ecco quindi la necessità di osservare stili di vita confacenti sia dai giovani, quando lo scheletro si sviluppa raggiungendo una massa ossea soddisfacente, sia in 1 età avanzata durante la quale è necessario conservare la massa ossea raggiunta evitandone l’indebolimento. In altre parole, quindi, la manutenzione del nostro scheletro è un qualcosa che deve essere osservata accuratamente in ogni momento della nostra vita: da giovani per sviluppare al meglio il nostro scheletro, da adulti e anziani per conservare la struttura e soprattutto la massa minerale raggiunta tra i 20 ed i 30 anni. Fattori nutrizionali dell’osso, oltre alle proteine, sono il calcio, il fosforo, il silicio, la vitamina D, la vitamina K, lo zinco ed il magnesio. Tutti questi nutrienti sono presenti negli alimenti di origine animale come il latte, i formaggi, la carne, il pesce ma soprattutto negli alimenti di origine vegetale, come le verdure, gli ortaggi, i legumi e la frutta. Al contrario l’eccessivo consumo di sale nelle pietanze riduce la solidità dello scheletro per cui è raccomandato di astenersi dalla salatura dei cibi, operazione questa che risulta indispensabile anche nella lotta contro il sovrappeso e l’ipertensione arteriosa. A tale riguardo va rilevato che studi scientifici osservazionali hanno dimostrato che un’ alimentazione iposodica, ricca di latte e derivati, frutta, legumi e vegetali, migliora la densità ossea in soggetti anziani di entrambi i sessi. Infine è da osservare che l’attività fisica come pure l’esposizione ai raggi solari sono ambedue fattori indispensabili per la conservazione della massa ossea. In particolare, la marcia come la corsa sono esercizi fisici raccomandati per la prevenzione dell’osteoporosi; infatti essi oltre a stimolare il metabolismo, così come avviene per qualsiasi attività muscolare, esercitano una sollecitazione positiva dello scheletro il momento in cui il piede tocca il suolo nella dinamica del passo. Epidemiologia dell’Osteoporosi e delle fratture ad essa correlate in Italia Da premettere che l’avanzare dell’età è una delle principali cause di perdita di massa ossea in entrambi i sessi, anche se tale evento avviene più precocemente nella donna. In Italia, studi epidemiologici osservazionali hanno dimostrato che il 23% delle donne di 40 e più anni ed il 14% degli uomini di 55 e più anni sono affetti da osteoporosi. Va inoltre rilevato che il 42% delle donne ed il 34% degli uomini, della stessa età, sono affetti da osteopenia: una condizione questa dello scheletro caratterizzata da un impoverimento dei minerali che partecipano alla formazione della massa ossea. In base a questi dati, quindi, si stima che in Italia 3,5 milioni di donne ed 1 milione di uomini sono colpiti da osteoporosi; mentre 6,5 milioni di donne e circa 2 milioni di uomini da osteopenia. Quindi le donne sono a rischio di osteoporosi 4 volte più degli uomini ed in esse tale patologia si manifesta più precocemente, spesso in coincidenza con la menopausa. 2 Complicanza temibile dell’osteoporosi è la frattura ossea, causata da fragilità scheletrica che colpisce più frequentemente le vertebre, il femore, le ossa del polso e l’omero e ciò può avvenire a seguito di traumi banali o semplici contrazioni muscolari. L’incidenza delle fratture si manifesta nella percentuale del 50% delle donne e nel 15% degli uomini affetti da osteoporosi. I tassi di incidenza delle fratture del femore aumentano esponenzialmente dall’età di 65 anni in poi, raddoppiandosi ogni 5 anni di età. La conseguenza di tali fratture sono sia la disabilità che la mortalità. La prima colpisce il 50% dei fratturati mentre la seconda il 15 - 25% di essi, nell’anno successivo all’evento traumatico. L’incidenza fratturativa annua del femore è stata stimata pari ad 80mila casi per anno. Particolare interesse hanno destato in questi anni le fratture vertebrali a causa Della loro asintomaticità. Infatti pare che circa 1/3 di tale fratture è indiagnosticata mentre gli altri 2/3 decorrono senza sintomi eclatanti. Talora è solo un’improvviso accorciamento ed incurvamento della colonna e quindi una riduzione della statura che fa sospettare una frattura di una o più vertebre. Fratture di rischio dell’osteoporosi 1) deficit di estrogeni nella donna ed ipogonadismo nell’uomo. 2) Età avanzata 3) Familiarità 4) Magrezza e obesità 5) Immobilizzazione o scarsa attività fisica 6) Carenze di nutrienti (proteine, vitamine e Sali minerali) 7) Salatura dei cibi 8) Assunzione eccessiva di alcol 9) Impiego di taluni farmaci tra cui cortisonici e ormoni tiroidei per lunghi trattamenti 10)Alcune patologie come l’artrite reumatoide e malattie neuromuscolari. Prevenzione dell’osteoporosi L’osteoporosi è quasi sempre asintomatica, essa, in altre parole, compare in punta di piedi. Spesso la diagnosi viene effettuata in occasione di una frattura, almeno che essa non sia rilevata prima attraverso la moc. Per questo motivo la prevenzione deve essere attuata sin dall’età giovane e deve essere seguita sempre. La prevenzione dell’osteoporosi si basa sulla rimozione dei fattori di rischio già riportati; un particolare accenno, però, va fatto alla qualità dell’alimentazione ed all’attività fisica. 3 L’alimentazione deve essere variata ricordando che latte e derivati, pesce, legumi, vegetali e frutta contengono proteine, vitamine e Sali minerali in quantità sufficiente. Supplementazione di vitamine e Sali minerali possono essere effettuate ricorrendo ad integratori alimentari, tra i quali devono essere privilegiati quelli contenenti calcio, silicio e vitamina D. L’attività fisica deve essere svolta ogni giorno: è, infatti, sufficiente una camminata a passo svelto di 30-40 minuti per soddisfare tale necessità. La prevenzione delle fratture è anch’ essa un’esigenza da osservare. Nel soggetto osteoporotico, anche d’età avanzata, i criteri da seguire sono quelli soprariportati. L’uso di integratori alimentari e la prevenzione delle cadute, costituiscono un indirizzo comportamentale di grande importanza nel soggetto ultrasettentacinquenne, talora affetto da disturbi dell’equilibrio e della vista. A tale riguardo si consiglia l’uso di scarpe chiuse con suole di gomma, supporti per la deambulazione, illuminazione degli ambienti domestici, eliminazione di tappeti, applicazione di corrimano in bagno e nei corridoi. Alcune considerazioni sulle abitudini errate degli italiani Il 60% della popolazione assume scarse quantità di frutta e verdura soprattutto nell’età infantile e adolescenziale: al riguardo si consiglia di consumare almeno 500 gr di tali prodotti alimentari al giorno. L’ 85% della popolazione usa salare le pietanze in eccesso: la quantità consigliata di sodio è di 6 gr al giorno, già contenuta nei cibi naturali non salati. Il 70% della popolazione conduce una vita sedentaria: si consigliano esercizi fisici giornalieri, in particolare la marcia. Il 15% della popolazione assume un’eccessiva quantità di alcolici: si consiglia di non superare i due bicchieri di vino di medio grado alcolico al giorno. Il 30% della popolazione anziana non si espone al sole: si raccomandano 15 minuti di esposizione solare al giorno esponendo faccia e arti superiori. La maggior parte della popolazione anziana non supplementa la propria alimentazione con integratori di calcio, silicio, vitamina D. Il fabbisogno umano giornaliero di vitamina D varia con l’età: durante l’accrescimento il bambino e l’adolescente necessitano di 10 mcg di sostanza, corrispondenti a 400 UI; nell’adulto sono necessari 5 mcg corrispondenti a 200 UI. Le quantità giornaliere di calcio e silicio sono: calcio circa 1 gr al giorno, silicio 20 mg al giorno. Queste sostanze hanno un’azione preventiva sull’osteoporosi e sulle fratture ad essa correlate. Il 20% della popolazione femminile è affetta da menopausa precoce: si raccomanda terapia ormonale sostitutiva, se vi è l’indicazione e se il medico curante è favorevole. In 4 alternativa, si ricorda che la soia contiene fitoestrogeni, che sono estrogeni deboli prodotti dal mondo vegetale ad effetto biologico moderato sulla donna. Il Consigliere del Presidente Nazionale Prof. Giuliano Da Villa 5