La Grecia, stato dell'Europa sudorientale, comprende la sezione meridionale della penisola balcanica, numerosi arcipelaghi e isole. Confina a nord-ovest con l'Albania, a nord con la Repubblica ex Iugoslava di Macedonia e con la Bulgaria, a nord-est con la Turchia; è bagnata a est dal mar Egeo, a sud dal mar Mediterraneo e a ovest dal mar Ionio. La Grecia è una repubblica parlamentare. • • • Nord: la Tracia e la Macedonia, prolungata a sud dalla penisola Calcidica; Centro: l'Epiro, separato dalla Tessaglia dalla catena del Pindo; Sud: il Peloponneso, penisola unita al continente dall'istmo di Corinto, attraversato dall'omonimo canale, e l’Attica. include numerose isole: • • • Nord: le Sporadi settentrionali, le isole di Taso, Samotracia e Lemno, al largo della Calcidica e della Tracia; Est: al largo della costa turca, le isole di Lesbo e Chio e, più a sud, le isole del Dodecaneso; Centro: Eubea e le Cicladi, separate a sud dall’isola di Creta dalla sezione del mar Egeo denominata Mar di Creta. Egina è la principale delle isole situate nel golfo di Salonicco. Maggiori fiumi greci: la Mesta, il Vardar, la Struma e l’Aliákmon, che sfociano nel mar Egeo. Il secondo fiume per lunghezza è l’Acheloo, che nasce nella catena del Pindo e sfocia nel golfo di Patrasso (mar Ionio). Il fiume Marizza segna il confine tra la Grecia e la Turchia. Il Piniós, che nasce dai monti del Pindo, è il principale fiume della Tessaglia. I corsi d’acqua greci sono perlopiù brevi e a carattere torrentizio. Tra i numerosi laghi vi sono il Limni Kastorias, nella Macedonia occidentale, e il lago di Prespa, condiviso con l’Albania. è di tipo mediterraneo, caratterizzato da estati calde e secche e inverni miti e piovosi. I rilievi del Pindo determinano, nella sezione occidentale, inverni caratterizzati da precipitazioni più frequenti e temperature più elevate rispetto alla sezione orientale, dove gli inverni sono più freddi e asciutti. Le isole dell’Egeo registrano un clima arido d’estate e inverni miti, con piogge modeste e rare precipitazioni nevose. • La Grecia possiede una ricca vegetazione di tipo mediterraneo, in particolare lungo le coste e nelle isole. Nelle regioni pianeggianti si trovano aranci, ulivi, datteri, melograni e fichi. La vite prospera sui rilievi collinari. Oltre i 1.000 metri si trovano boschi di piante caducifoglie e di sempreverdi, dominati da querce, pini, castagni e faggi; diffusi anche alberi dei tulipani, giacinti e lauri. Nelle aree più elevate la vegetazione è di tipo alpino, con abeti e fiori quali anemoni e ciclamini e, oltre i 1.500 metri, muschi e licheni. • La fauna delle regioni montuose e boscose, estremamente diversificata, comprende l’orso, la lince, lo sciacallo, il cinghiale, il camoscio, il cervo, la volpe e il tasso. Numerose le specie di uccelli presenti nel paese, tra cui il falco, il pellicano, l’airone bianco e la cicogna. Tra le innumerevoli specie marine caratteristiche del bacino mediterraneo e diffuse nei mari greci si ricorda una piccola popolazione in via di estinzione come la foca monaca, di cui il Mediterraneo orientale è l’ultima roccaforte, e la spugna, risorsa tradizionale del paese. Nel 2005 la Grecia aveva una popolazione di 10.668.354 abitanti. La forma di insediamento prevalente è il villaggio rurale; in anni recenti si è verificato tuttavia un fenomeno di inurbamento che interessa soprattutto i centri di Atene e Salonicco, nelle cui province sono concentrate le principali attività economiche. La Grecia è tradizionalmente terra di emigrazione. La composizione etnica del paese è estremamente omogenea: il 98% della popolazione è greca, il rimanente è rappresentato da esigue minoranze turche (soprattutto in Tracia), albanesi, bulgare e armene. • Lingua nazionale: greco moderno. • Religione: 98% della popolazione è seguace della Chiesa ortodossa di Grecia, mentre il rimanente 2% è composto da musulmani, cattolici, protestanti ed ebrei. • L'agricoltura è molto importante in Grecia: I metodi di coltivazione rimangono ancora arretrati e limitate le estensioni dei terreni coltivabili. L’aridità, l’erosione dei suoli e la dimensione ridotta delle aziende agrarie sono ulteriori ostacoli al pieno sviluppo del settore. I prodotti principali, accanto a frumento, orzo, mais, tabacco, barbabietola da zucchero, pomodori e agrumi, sono le produzioni tradizionali del paese: uva, olio e vino. • L'allevamento, incentrato principalmente su ovini e caprini, è una voce poco rilevante dell’economia nazionale. L’eccessivo sfruttamento delle risorse ittiche e l’inadeguatezza dell’industria conserviera fanno della pesca una risorse di modesta importanza. Dal VI all’VIII secolo le tribù slave provenienti da nord invasero la penisola, occupando l’Illiria e la Tracia e fondandovi stabili insediamenti, ai quali si aggiunsero poi quelli di valacchi, albanesi ed ebrei. L’avversione al dominio politico e religioso di Bisanzio, l’occupazione araba di Creta e quella della Grecia continentale da parte dei bulgari caratterizzarono i secoli successivi e crearono nel paese una situazione di instabilità che lo rese vulnerabile alle invasioni dei crociati.Al termine della IV crociata, nel 1204, essi divisero l’impero bizantino in diversi regni indipendenti, tra i quali il Ducato di Atene, controllato successivamente da sovrani francesi, spagnoli e italiani. Le elezioni legislative del marzo 2004 segnano la sconfitta del PASOK, guidato da George Papandreu, e la vittoria dei conservatori di Nuova democrazia. Il leader del partito, Costas Karamanlis, nipote dell’ex primo ministro Konstantínos, è incaricato di formare il nuovo governo. Nel timore di attentati terroristici, per la XXVIII edizione delle Olimpiadi che si svolgono in agosto, il governo greco predispone uno straordinario sistema di sicurezza, che vede la collaborazione di agenti dei servizi segreti e delle polizie di molti stati, soprattutto occidentali. Situata sulla costa occidentale dell'isola omonima, la cittadina di Náxos è dominata da un castello veneziano arroccato su una collina. All'ingresso del porto si erge un imponente portale di marmo (la Portara), vestigia di un tempio del VI secolo dedicato ad Apollo, simbolo dell'isola. Nella mitologia greca, l'isola era la dimora di Arianna, che fu qui abbandonata da Teseo dopo l'uccisione del Minotauro. Nella foto, veduta aerea della chóra con, sullo sfondo, il profilo dell'isola di Páros. In Grecia, il Carnevale più prestigioso é quello che si tiene a Patrasso; dura tre settimane con sfilatefloreali e sontuosi balli in maschera. Caratteristiche sono le battaglie della cioccolata; alcune ragazze in costume, sopra cocchi decorati con fiori, gettano sul pubblico petali e dolci e tutto intorno risuonano le musiche eseguite da bande. La maschera principale del Carnevale di Patrasso é il "Domino nero", ampio mantello con cappuccio, derivato dal Carnevale di Venezia, da dove venivano importate lussuose sete nere da indossare in questa occasione. La sera del venerdì grasso, ha luogo nel teatro municipale il primo ballo del " Domino nero" al quale le donne si recano da sole, indossando maschere e guanti neri. Gli uomini, invece, portano il costume tradizionale chiamato "tuxedos". Una seconda edizione del grande ballo si svolge la sera del Carnevale di Patrasso. La cucina greca si basa principalmente su prodotti mediterranei come l'olio d'oliva, le zucchine, le melanzane, i pomodori, i peperoni, la carne d'agnello e il pesce. La Grecia non usa il primo piatto, pertanto vengono serviti degli antipasti cosiddetti "mesèdes", antipasti a base di olive nere, sottoaceti, acciughe, salami, involtini di riso o di carne tritata. Piatti tipici che meritano di essere citati sono il "mussakà", pasticcio di carne, melanzane e besciamella fatto al forno; i "souvlakia", spiedini di carne e verdura; i "dolmades" e varie insalate condite con pomodori, cipolle, olive, peperoni e Feta, formaggio tipico greco fatto con latte di pecora. Gustoso e delicato lo yogurt accompagnato da frutta secca e miele. Dopo aver mangiato un delicato antipasto non si può non assaggiare l' "ouzo", tipico aperitivo a base di anice, tutto ciò si può gustare nelle tipiche taverne greche. L’Acropoli era la parte più elevata della collina che sovrasta la città di Atene. Abitata fin dall’epoca neolitica, si venne man mano a trasformare in area sacra con la progressiva costruzione di più templi. Tra di essi il principale era il Partenone, tempio dedicato alla dea protettrice della città, Atena Partenos. Distrutto il primo tempio,tra il 480 e il 479, fu ricostruito durante il governo di Pericle ed affidato alla direzione di Fidia. Con lo scultore, in qualità di architetti, collaborarono Ictino e Callicrate. Il tempio fu realizzato tra il 447 e il 438. In periodo moderno il tempio fu trasformato in chiesa cristiana e poi in moschea. Nel 1687 durante l’assedio veneziano alla città di Atene, un colpo di mortaio sparato da una nave colpì il tempio che ne rimase praticamente distrutto. In seguito si provvide alla ricollocazione delle parti superstiti, ricostruendo solo parzialmente il tempio, al quale tuttavia mancano numerose parti scolpite che nel XVIII secolo gli inglesi acquistarono dai turchi e trasportarono a Londra dove sono conservate nel British Museum.