West Nile – Storia
• 1937: isolato per la prima volta in Uganda nel
Distretto di West Nile, da una donna con
sintomatologia febbrile;
• 1956: segnalata l’infezione nel cavallo in Egitto;
• 1960: segnalata l’infezione nel cavallo in Israele;
• 1962: primo focolaio in Europa nella Camargue;
• 1963: isolato il virus da un cavallo con
interessamento del SNC;
West Nile – Storia II°
• Dagli anni ‘60 casi sporadici e gravi epidemie sia
nell’uomo sia nel cavallo, in Africa, Europa e
Medio Oriente;
• Dalla metà degli anni ’90 incremento del numero
di epidemie ed aumento della gravità della
sintomatologia;
• 1999: focolai nell’area di New York;
• 2003: endemica negli USA;
• 2003: riscontrata in Canada e Sud-America
West Nile virus
WEST NILE VIRUS
WEST NILE VIRUS
West Nile virus: classificazione
• Gruppo degli Arbovirus
• Genere Flavivirus
• Famiglia Flaviviridae
• Quest’ultima comprende 70 virus
• Prevalentemente trasmesse da artropodi
(zanzare, zecca ecc.)
• Rientra nel sierocomplex dell’Encefalite
giapponese
Insetti vettori
Una delle peculiarità di
questo virus è la possibilità
di essere trasmesso da
varie specie di
zanzare. I vettori principali
sono alcune specie di
zanzare ornitofile (che si
cibano sugli uccelli),
appartenenti al genere
Culex. In Europa il virus è
stato isolato da 8 specie di
zanzare ed i
principali vettori
riconosciuti sono Culex
Pipiens, Culex Modestus e
Coquillettidia richiardii.
In particolare Culex pipiens
è considerato il vettore più
competente nella
trasmissione del virus
in Europa
Ciclo endemico
West Nile Virus disease
Dopo la puntura di zanzara con
trasmissione
del West Nile Virus:
• 80% asintomatico
• 19% sindrome influenzale
• 0,5-1% meningoencefalite, nevrassite,
radicolite, demielinizzazione
Epidemiologia: i vettori (I°)
• Vettore principale zanzare ornitofile
appartenenti
al genere Culex:
• Culex pipiens ( le più importanti in Europa)
• Culex modestus( “ “ “ “ “ )
• Culex univittatus
• Culex perixigus
• Culex quinquefasciatus
• Culex tritaeniorhynchus
• Culex Vishnui
Epidemiologia: gli uccelli
• In Italia oltre 500 specie appartenenti alla
fauna ornitica autoctona: 2/3 compiono
migrazioni a breve o a lungo raggio;
• Le specie che possono importare
l’infezione sono quelle che svernano in
aree dove la West Nile Fever è endemica
o vi sostano durante la migrazione.
Tabella epidemiologica
1999
USA
149 casi
18 decessi
1999
Canada
2000
Israele
120 casi
2001
Canada
10 casi
2002
USA
2002
Canada
2003
USA
9858 casi
264 decessi
2003
Canada
1000 casi
7 decessi
Agosto 2003
Francia
7 casi
Agosto 2006
Canada
1 caso
Ottobre 2008
Italia
70 casi
6 decessi
Settembre 2009
Italia
16 casi
4 decessi
1 decesso
4156 casi
10 decessi
284 decessi
416 casi
Tabella epidemiologica
1999
USA
149 casi
18 decessi
1999
Canada
2000
Israele
120 casi
2001
Canada
10 casi
2002
USA
2002
Canada
2003
USA
9858 casi
264 decessi
2003
Canada
1000 casi
7 decessi
Agosto 2003
Francia
7 casi
Agosto 2006
Canada
1 caso
Ottobre 2008
Italia
70 casi
6 decessi
Settembre 2009
Italia
16 casi
4 decessi
1 decesso
4156 casi
10 decessi
284 decessi
416 casi
West Nile in Italia
• Esordio nella tarda estate del 1998
segnalati nel comprensorio Padule di
Fucecchio che interessa 4 provincie
(Pistoia, Lucca, Firenze e Pisa ) alcuni
casi di sindrome nervosa in equini;
• 14 casi con 6 decessi;
• Non si verificò alcun caso di malattia
nell’uomo.
Country
N° casi al 13 ottobre 2011
Grecia
65
Italia
10
Romania
10
Albania
2
Macedonia
2
Israele
21
Russia
116
Turchia
3
Province italiane
N° casi al 13 ottobre 2011
Belluno
1
Oristano
1
Treviso
6
Venezia
1
Pisa
1
SINTOMI
Periodo di incubazione: 3-6 giorni
Febbre
Grave cefalea
Esantema maculopapuloso
Tumefazione linfonodale
Dorsalgia
Mialgia
Leucopenia
Decorso talvolta bifasico
Meningoencefalite da WNV
• Prognosi grave, alta letalità (10-20%)
• Elevata percentuale di esiti gravi (paralisi flaccida,
compromissione psichica), anche permanenti
• Il liquor è poco significativo: cellularità scarsa (<
100/mmc), in prevalenza linfociti
• La malattia è più grave negli adulti con precedenti
eventi vascolari cerebrali
• Fattori di rischio genetici?
• Non esiste terapia antivirale specifica
Equini: sintomatologia
• Nel cavallo l’infezione è solitamente asintomatica;
• Nel 10% degli animali infettati si può evidenziare una
sintomatologia nervosa dovuta alla localizzazione del
virus nel SNC.
I sintomi principali sono:
• Atassia di diversa gravità;
• Incoordinazione;
• Deficit propriocettivi;
• Paresi;
• Paralisi di uno o più arti ( di solito i posteriori );
• Decesso
Emotrasfusioni
• Uno studio clinico condotto tra il 2002 e il 2003
(Pealer and coll.) ha dimostrato che l’infezione
da WNV può essere trasmessa attraverso
trasfusione di emoderivati (piastrine, emazie,
plasma)
• Su campioni ematici è stata documentata la
presenza di bassa carica virale in assenza di
IgM; tuttavia la frequenza di trasmissione si è
dimostrata elevata
• Pazienti immuno-compromessi sono ad elevato
rischio di infezione; osservati in tali pazienti
lunghi periodi di incubazione, più lento sviluppo
di anticorpi e manifestazioni più gravi di malattia
Controllo sulla popolazione
• 32.000 donatori
• IgG per WNV positive nello 0.76%
DEFINIZIONE DI CASO DI MALATTIA
NEURO-INVASIVA DA VIRUS DI WEST NILE
CASO POSSIBILE:
QUALUNQUE PERSONA CON FEBBRE ALTA
(> 38,5 °C) E MANIFESTAZIONI
NEUROLOGICHE DI TIPO ENCEFALITE,
MENINGITE A LIQUOR LIMPIDO O
POLIRADICOLONEURITE (SIMIL
SINDROME DI GUILLAIN BARRÉ) O
PARALISI FLACCIDA ACUTA.
CASO PROBABILE:
LA SINTOMATOLOGIA SOPRA DESCRITTA E/O
UNO DEI SEGUENTI CRITERI DI LABORATORIO:
-
PRESENZA DI ANTICORPI IGM ANTI-WNV NEL
SIERO TESTATO;
-
PRESENZA DI ANTICORPI IGG ANTI-WNV NEL
SIERO TESTATO;
-
SIEROCONVERSIONE DA NEGATIVO A
POSITIVO O AUMENTO DI 4
VOLTE DEL TITOLO DI ANTICORPI ANTI-WNV SU
DUE PRELIEVI CONSECUTIVI DI SIERO.
CASO CONFERMATO:
LA SINTOMATOLOGIA SOPRA DESCRITTA E/O IL RISPETTO
DI ALMENO UNO DEI SEGUENTI PARAMETRI, RISCONTRATO
DA UN LABORATORIO DI RIFERIMENTO:
-
ISOLAMENTO DEL VIRUS WN NEL SANGUE O NEL
LIQUOR;
.
.
.
PRESENZA DI ANTICORPI IGM NEL LIQUOR;
PCR POSITIVA PER VIRUS WN NEL SANGUE O LIQUIDO
CEFALO-RACHIDIANO;
IDENTIFICAZIONE DI UN TITOLO ELEVATO DI ANTICORPI
IGM E IGG CONTRO IL VIRUS WN, CONFERMATI CON UN
TEST DI NEUTRALIZZAZIONE.
DIAGNOSI
Test di Laboratorio effettuati su siero o liquor per la
ricerca di anticorpi di tipo IgM
N.B. Gli anticorpi possono persistere per periodi anche
molto lunghi nei soggetti malati (fino ad un anno).
La sieroconversione ,o l’aumento di 4 volte del titolo
anticorpale, può essere utilizzata per diagnosticare una
infezione recente.
La diagnosi può essere effettuata tramite PCR o coltura
virale su campione di siero e liquor entro 7 giorni
dall’inizio della sintomatologia acuta tenendo conto che
la viremia è di breve durata e di basso titolo.
West Nile Virus disease
Terapia
• Terapia sintomatica
• Trials clinici in corso con :
- interferone: immunostimolatore
- ImmunoglobulineG: immunità passiva
- Farmaci anti-senso 3° generazione:
inibizione replicazione virale
West Nile Disease
Istituzione del Piano Straordinario di Sorveglianza
• Isolamento colturale del virus West Nile
nel sangue o nel liquor;
• Presenza di anticorpi IgM nel liquor in
ELISA;
• PCR per WN positiva nel sangue o nel
liquido cefalorachidiano;
• Titolo elevato di anticorpi IgM e IgG anti
WN in ELISA confermato con un test di
neutralizzazione
West Nile Disease
Istituzione del Piano Straordinario di Sorveglianza
Definizione di caso
• Persona adulta (> 15 anni) che presenta
febbre alta (> 38,5°C) associata a
manifestazioni neurologiche tipo encefalite
e/o meningite a liquor limpido e/o
poliradicoloneurite ( Sindrome di Guillain
Barrè) o paralisi flaccida acuta
PREVENZIONE
Non esiste un vaccino per la West Nile Disease
La prevenzione consiste soprattutto nel ridurre
l’esposizione alle punture di zanzara.
Pertanto è consigliabile:
•Controllo ella popolazione di zanzare
•Periodici interventi di disinfestazione
•Usare repellenti ed indossare abigliamento idoneo
quando si è all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto
•Usare zanzariere alle finestre
•Svuotare di frequente i vasi di fiori o altri contenitori
(per esempio i secchi) con acqua stagnante
•Cambiare spesso l’acqua nelle ciotole per animali
SCHEDA DI SEGNALAZIONE DI CASO DI WEST NILE VIRUS
1. REGIONE ______________________________ 2. AZIENDA
SANITARIA/OSPEDALE___________________________________
3. SERVIZIO / REPARTO ________________________________________________________________
4. DATI RELATIVI AL PAZIENTE:
COGNOME: _________________________________ NOME: __________________________________
SESSO: M F CODICE FISCALE |___|___|___|___|___|___|___|___|___|___|___|___|___|___|___|___|___|
LUOGO DI NASCITA: ____________________________ DATA DI NASCITA
|___|___|__________|(GG/MM/AAAA)
DOMICILIO ABITUALE: ________________________ _____________________ ____________________
VIA/PIAZZA E NUMERO CIVICO COMUNE PROVINCIA
5. PERMANENZA ALL'ESTERO NELLE TRE SETTIMANE PRECEDENTI L'INIZIO DELLA
SINTOMATOLOGIA:
A. ___________________________________ ________________________ _____________________
B. ___________________________________ ________________________ _____________________
NAZIONE DATA INIZIO DATA FINE
6. ANAMNESI POSITIVA PER TRASFUSIONE DI SANGUE O EMOCOMPONENTI NEI 28 GIORNI
PRECEDENTI LA DIAGNOSI/SEGNALAZIONE?
S N NON NOTO
7. VACCINAZIONE NEI CONFRONTI DI ALTRI FLAVIRUS:
TICK BORNE ENCEPHALITIS S N NON NOTO; FEBBRE GIALLA S N NON NOTO; ENCEFALITE
GIAPPONESE S N NON NOTO
8. INFORMAZIONI CLINICHE:
FEBBRE > 38.5°C S N NON NOTO; SE SÌ, DATA INIZIO FEBBRE |___|___|__________| (GG/MM/AAAA)
MANIFESTAZIONE CLINICA:
ENCEFALITE MENINGITE POLIRADICULONEURITE (SINDROME DI GUILLAIN BARRÈ ATIPICA)
PARALISI FLACCIDA ACUTA
ALTRO (SPECIFICARE) _________________________________________________________________
MODALITÀ DI SEGNALAZIONE DEI CASI
UMANI NELLE AREE AFFETTE, IN QUELLE
DI SORVEGLIANZA, E NELLE ZONE
LIMITROFE ALLE AREE DI
SORVEGLIANZA.
AREE DI SORVEGLIANZA E AREE AFFETTE
LA SORVEGLIANZA SI BASA SULLA
SEGNALAZIONE DEI CASI POSSIBILI,
PROBABILI E CONFERMATI DA PARTE
DEL MEDICO CHE DEVE CONSIDERARE
IN DIAGNOSI DIFFERENZIALE ANCHE
WNND.
RACCOMANDAZIONI PER LA POPOLAZIONE GENERALE PER LA PREVENZIONE CONTRO LE PUNTURE DI
INSETTI
PER RIDURRE IL RISCHIO DI TRASMISSIONE DI WNV, COME ALTRE MALATTIE TRASMESSE DA ARTROPODI, LA
MISURA PREVENTIVA PIÙ IDONEA È DI EVITARE DI ESSERE PUNTI DA ZANZARE.
LE MISURE COMPORTAMENTALI DA ADOTTARE (SI VEDA “CONSIGLI SULLA PREVENZIONE DI ALCUNE
MALATTIE INFETTIVE” SUL SITO:
WWW.MINISTEROSALUTE.IT/PROMOZIONE/MALATTIE/SCHEDE/VIAGGIATORI_BIG.PDF) SONO IN BREVE:
SCHERMARE PORTE E FINESTRE CON RETI ZANZARIERE, METALLICHE O IN MATERIALE PLASTICO
RESISTENTE A MAGLIE STRETTE. QUALORA POSSIBILE, PRIVILEGIARE L’USO DI CONDIZIONATORI. PER LA
PROTEZIONE DI CULLE O LETTINI POSSONO ESSERE UTILIZZATI VELI DI TULLE IN COTONE.
APPARECCHI ELETTRO-EMANATORI DI INSETTICIDI LIQUIDI O IN PIASTRINE POSSONO ESSERE UTILIZZATI
IN AMBIENTI INTERNI A FINESTRE APERTE O COMUNQUE IN LOCALI BEN ARIEGGIATI PRIMA DI
SOGGIORNARVI.
IN CASO DI PRESENZA DI ZANZARE ALL’INTERNO DI UNA ABITAZIONE, SI PUÒ RICORRERE ALL’IMPIEGO
SALTUARIO DI PREPARATI COMMERCIALI (BOMBOLETTE) A BASE DI ESTRATTO DI PIRETRO I CUI
COMPONENTI SI DEGRADANO RAPIDAMENTE DOPO CHE L’AMBIENTE SIA STATO BEN VENTILATO.
L’IMPIEGO DI REPELLENTI PER USO TOPICO, A BASE DI DEET (N,N-DIETIL-N-TOLUAMIDE) O DI KBR
(ACARIDINA) VA LIMITATO AL MINIMO INDISPENSABILE DURANTE ATTIVITÀ ALL’APERTO. IL TRATTAMENTO
DI ABITI CON REPELLENTI O PERMETRINA (0,5 GR /M2), VA RISERVATO A CASI SPECIFICI DI ATTIVITÀ
PARTICOLARMENTE ESPOSTE ALLE PUNTURE (GUARDIE FORESTALI, GIARDINIERI, ECC.). È NECESSARIO,
COMUNQUE, ATTENERSI SCRUPOLOSAMENTE ALLE NORME INDICATE SUI FOGLIETTI ILLUSTRATIVI DEI
PRODOTTI REPELLENTI, NON UTILIZZARLI SULLE MUCOSE O SU REGIONI CUTANEE LESE, E PORRE
PARTICOLARE ATTENZIONE AL LORO UTILIZZO SU DONNE GRAVIDE E BAMBINI MINORI DI 12 ANNI D’ETÀ.
VA ASSOLUTAMENTE EVITATO L’IMPIEGO DI FORMULATI INSETTICIDI COMBUSTIBILI (ZAMPIRONI,
CANDELETTE, ECC) IN AMBIENTI CHIUSI.
SI PREGA DI VOLER DARE LA MASSIMA DIFFUSIONE ALLA PRESENTE NOTA CIRCOLARE AI SERVIZI ED AI
SOGGETTI INTERESSATI.
Piano Nazionale di Sorveglianza
West Nile Disease 2007
• Sistema di allerta rapido basato su:
• -Istituzione ed utilizzo di una rete di
animali sentinella;
• -Sorveglianza sulle cause di mortalità negli
uccelli selvatici;
• -Istituzione ed utilizzo di un sistema di
sorveglianza entomologica;
• -Istituzione di un sistema informativo
telematico
West Nile Disease
Istituzione del Piano Straordinario di Sorveglianza
• Sorveglianza veterinaria: equini , bovini
sentinella e volatili selvatici;
• Sorveglianza umana: casi di sindrome
neurologica da West Nile virus;
• Sorveglianza attiva nei confronti dei lavoratori
operanti presso scuderie interessate da casi di
infezione equina;
• Misure nei confronti della donazione di sangue;
• Lotta agli insetti vettori;
• Prevenzione per lo sviluppo di insetti vettori
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
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West Nile - Utesassari